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Prof. G. Migliaretti
L’ANALISI STATISTICA NELLA RICERCA CLINICA
Le fasi di una analisi statistica
CampioneCampioneEstrazioneEstrazione
Osservazione eOsservazione erilievo dei datirilievo dei dati
1 12 7 9 11 41 12 7 9 11 42 6 5 8 9 0 12 6 5 8 9 0 13 3 …………………………………………4 4 ……………………………………..... . ……………………………………....n n …………………………………………..
ElaborazioneElaborazione
RISULTATIRISULTATI
Interpretazione ed estrapolazioneInterpretazione ed estrapolazionealla popolazionealla popolazione
PopolazionePopolazione
CampioneCampioneEstrazioneEstrazione
Osservazione eOsservazione erilievo dei datirilievo dei dati
1 12 7 9 11 41 12 7 9 11 42 6 5 8 9 0 12 6 5 8 9 0 13 3 …………………………………………4 4 ……………………………………..... . ……………………………………....n n …………………………………………..
ElaborazioneElaborazione
RISULTATIRISULTATI
Interpretazione ed estrapolazioneInterpretazione ed estrapolazionealla popolazionealla popolazione
PopolazionePopolazione
Disegni di studio
Tipi di studio in epidemiologia• Studi osservazionali (Coorte/Caso-Controllo)
• Ricercatore studia esposizione avvenuta “naturalmente”. • Non esposti rappresentano l’atteso nel caso di non
relazione tra esposizione ed evento• Praticità e eticità• Problemi di bias
• Studi sperimentali (Clinical Trial)• Ricercatore assegna esposizione ai soggetti in studio. • Protocollo prevede randomizzazione dell’esposizione.• Controllo dei bias• Problemi etici
Studi Caso-Controllo
• Obiettivi: – Valutare frequenza dell’esposizione tra malati e
non malati
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Caso-Controllo
• Vantaggi• Rapidità ed economicità
• Adatti a studi eziologici
• Adatti per malattie rare
• Svantaggi• Bias
– Selection bias (pazienti)
– Observation bias (esposizione)
– Confondimento
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Caso-Controllo
• Popolazione sorgente– Definita dalla popolazione generale sulla base dei criteri
di inclusione/esclusione
• Casi– Selezionati dalla popolazione sorgente tra coloro che
manifestano l’evento
• Controlli– Selezionati dalla popolazione sorgente tra coloro che non
hanno manifestato evento, ma potenzialmente potrebbero manifestarlo
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Caso-Controllo
Popolazione sorgentePopolazione generale
Ospedaliera
Controlli
Popolazione generaleOspedaliera
Amici e parenti
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Obiettivi:– Valutare frequenza della malattia tra esposti e
non esposti
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi coorte
• Vantaggi• Precisione
• Adatti per studiare malattie “frequenti”
• Disegno simile a disegno sperimentale
• Svantaggi• Rischio di perdite al follow-up
• Difficoltà di definizione dell’esposizione
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Ogni soggetto nello studio viene selezionato in base all’esposizione.
• Ciascun soggetto una volta entrato nello studio viene seguito finchè:
• manifesta evento in studio
• esce dallo studio (intollerabilità/morte)
• si perde al follow-up
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Coorte prospettica: Soggetti selezionati al tempo t in base all’esposizione e seguiti negli anni successivi per monitorare manifestarsi dell’evento
t ----------->ti
• Coorte retrospettiva: Soggetti selezionati al tempo t-t0 e osservati fino al tempo t monitorando il manifestarsi dell’evento (Studi occupazionali)
t0t-t0 --------------> t
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Coorte aperta:
t t1 t2 t3
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Coorte chiusa:
t t1 t2 t3 tn
G. MigliarettiG. Migliaretti
Studi Coorte
• Coorte aperta:
Person Years = tik
tik = tempo (k) in cui il soggetto (i) ha contribuito allo studio
G. MigliarettiG. Migliaretti
Clinical Trial
Clinical Trial
Lind 1753: “Trial” contro lo scorbuto nei marinai
» 1/4 sidro» acqua di mare» 2 cucchiai aceto» 25 gocce elisir vetriolo» 2 arance + 1 limoni
Clinical Trial
• 1753: primo ‘studio clinico controllato’• 1948: primo studio clinico randomizzato• 1950: primo studio clinico con placebo• 1969: FDA richiede verifica tramite RCT
Clinical Trial
• Obiettivi: – Valutare su pazienti selezionati gli effetti dell’
“esposizione” ad un trattamento
G. MigliarettiG. Migliaretti
Clinical Trial
• Vantaggi:– Controllo di effetti confondenti– Attendibilità risultati
• Svantaggi:– Eticità– Tempi e Costi– Difficoltà raggiungimento numerosità
G. MigliarettiG. Migliaretti
Clinical Trial
• Fase I: Farmacocinetica e tossicità• Fase II: Indagine clinica ristretta (Esplorativa)• Fase III: Indagine clinica allargata• Fase IV: Farmacovigilanza
G. MigliarettiG. Migliaretti
Clinical Trial
Studi non controllati portano
a risultati non attendibili
Esempio: Controllo delle nascite in India (Khanna)
Clinical Trial
Valutazione di efficacia:
s = Effic. Tratt. + eff. Placebo + regress. vs media + fatt. confondenti
Clinical Trial
Gli studi
Clinici Randomizzati e Controllati (RCT) rappresentano un riferimento ottimale nella
ricerca clinica
Domande cruciali nella pianificazione di uno studio1. Quali pazienti devo studiare?
2. Quanti pazienti devo studiare?
3. Come faccio a creare i gruppi da destinare ai diversi trattamenti?
4. Come posso controllare l’effetto Placebo?
5. Ogni quanto tempo devo fissare le visite di controllo?
6. Come faccio a trovare il valore “p”?
7. Quali conclusioni posso trarre dai risultati del mio studio e che utilizzo posso farne?
Domande cruciali nella pianificazione di uno studio
1. Quali pazienti devo studiare? Popolazione/Campione
2. Quanti pazienti devo studiare? Numerosità Campionaria
3. Come faccio a creare i gruppi da destinare
ai diversi trattamenti? Randomizzazione
4. Come posso controllare l’effetto Placebo? Cecità
5. Ogni quanto tempo devo fissare le visite di controllo? Simmetria
6. Come faccio a trovare il “p”? Metodi statistici
7. Quali conclusioni posso trarre dai risultati del
mio studio e che utilizzo posso farne? Metanalisi e EBM
META-ANALISI
Disciplina statistica relativamente recente che rianalizza i risultati di precedenti ricerche e li combina
mediante appropriati metodi statistici.
Il caso dell’albumina (I)Il caso dell’albumina (I)
Quali conclusioni posso trarre dai risultati del mio studio?
Bias
La lettura critica di un articolo potrebbe essere condizionata da preconcetti che influenzano il lettore
Owen sostiene che un lettore rischia di distorcere i risultati di un lavoro per a seconda di (JAMA, 1982):- Provenienza dell’articolo (Centro o nome degli autori o riviste)- Condivisione dei principi (Abitudini o principi morali)- Interesse personale (Riscontro economico)- Superficialità nella lettura (Risultati basati su disegni o metodi errati)
Medicina basata sull’Esperienza e Medicina basata sull’Evidenza
Il mondo scientifico si sta indirizzando sempre più
verso una Medicina basata sull’Evidenza (EBM)
abbandonando la Medicina basata sull’esperienza