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PREVENZIONE INCENDIO NELLE ATTIVITA’ AGRICOLE Relatore di Protezione Ambientale s.r.l. – Sig. Dante Corbani Via dell’Automobile 6/8 – Alessandria – www.protezione-ambientale.it La semplificazione per le procedure di prevenzione incendi entra in vigore il 7 ottobre 2011. Per la prima volta in Italia, è stato concretamente adottato il principio di proporzionalità : gli adempimenti amministrativi saranno diversificati sulla base della complessità del rischio. Inoltre, è stata snellita la documentazione tecnica richiesta e sono stati eliminati gli adempimenti ridondanti, determinando un risparmio stimato pari circa al 46% dei costi. Le nuove semplificazioni sono state realizzate nell'ambito dell'attuazione del taglia oneri e del "Piano per la semplificazione amministrativa 2010-2012", in vista dell'obiettivo di ridurre, di almeno il 25%, gli oneri burocratici a carico di cittadini e imprese. imprese. La nuova disciplina è stata predisposta con il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e delle amministrazioni interessate Novità sulla VALUTAZIONE DEI RISCHI NON è PIU’ VALIDA L’AUTOCERTIFICAZIONE ORA DEVE ESSERE REDATTA DA TECNICO ABILITATO. Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole Il nuovo Regolamento semplifica gli adempimenti assicurando, per tutti, tempi certi e prevedendo procedure diverse sulla base del rischio, per questo vengono distinte in tre categorie: Categoria "A", attività a basso rischio e standardizzate. Categoria "A", attività a basso rischio e standardizzate. Appartengono alla Categoria A le attività che non sono suscettibili di provocare rischi significativi per l'incolumità pubblica e che sono contraddistinte da un limitato livello di complessità e da norme tecniche di riferimento. Categoria "B", attività a medio rischio. Rientrano nella Categoria B le attività caratterizzate da una media complessità e da un medio rischio, nonché le attività che non hanno normativa tecnica di riferimento e non sono da ritenersi ad alto rischio. e non sono da ritenersi ad alto rischio. Categoria "C", attività a elevato rischio. Nella Categoria C rientrano tutte le attività ad alto rischio e ad alta complessità tecnico-gestionale.

PREVENZIONE INCENDIO NELLE ATTIVITA’ AGRICOLEcadirlab.it/pdf/Corbani.pdf · La semplificazione per le procedure di prevenzione incendi entra in vigore il 7 ottobre2011. ... deve

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PREVENZIONE INCENDIO NELLE ATTIVITA’ AGRICOLE

Relatore di Protezione Ambientale s.r.l. – Sig. Dante Corbani

Via dell’Automobile 6/8 – Alessandria – www.protezione-ambientale.it

La semplificazione per le procedure di prevenzione incendi entra in vigore il 7ottobre 2011.

Per la prima volta in Italia, è stato concretamente adottato il principio diproporzionalità : gli adempimenti amministrativi saranno diversificati sulla basedella complessità del rischio.

Inoltre, è stata snellita la documentazione tecnica richiesta e sono stati eliminatigli adempimenti ridondanti, determinando un risparmio stimato pari circa al 46%dei costi.

Le nuove semplificazioni sono state realizzate nell'ambito dell'attuazione del tagliaoneri e del "Piano per la semplificazione amministrativa 2010-2012", in vistadell'obiettivo di ridurre, di almeno il 25%, gli oneri burocratici a carico di cittadini eimprese.imprese.

La nuova disciplina è stata predisposta con il coinvolgimento delle associazioniimprenditoriali e delle amministrazioni interessate

Novità sulla VALUTAZIONE DEI RISCHI

• NON è PIU’ VALIDA L’AUTOCERTIFICAZIONE

• ORA DEVE ESSERE REDATTA DA TECNICO ABILITATO.

Prevenzione Incendi nelle Attività AgricoleIl nuovo Regolamento semplifica gli adempimenti assicurando, per tutti, tempi certi

e prevedendo procedure diverse sulla base del rischio, per questo vengono distinte

in tre categorie:

Categoria "A", attività a basso rischio e standardizzate.Categoria "A", attività a basso rischio e standardizzate.

Appartengono alla Categoria A le attività che non sono suscettibili di provocare

rischi significativi per l'incolumità pubblica e che sono contraddistinte da un

limitato livello di complessità e da norme tecniche di riferimento.

Categoria "B", attività a medio rischio.

Rientrano nella Categoria B le attività caratterizzate da una media complessità e da

un medio rischio, nonché le attività che non hanno normativa tecnica di riferimento

e non sono da ritenersi ad alto rischio. e non sono da ritenersi ad alto rischio.

Categoria "C", attività a elevato rischio.

Nella Categoria C rientrano tutte le attività ad alto rischio e ad alta

complessità tecnico-gestionale.

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La procedura per le attività di Categoria A

Un imprenditore che desidera costruire un'attività secondo la nuova disciplina compie tutti ilavori necessari alla realizzazione dell‘opera senza dover richiedere pareri preventivi ai Vigilidel Fuoco.

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

Dopo aver realizzato la costruzione, per dare inizio all'attività , è sufficiente che invii alSUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive (o ai Vigili del Fuoco tramite proceduraonline) il progetto dell'opera e una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) conallegata la documentazione che attesti la conformità dell'attività realizzata alle prescrizionivigenti in materia di sicurezza antincendio.

Una volta presentata la documentazione, si ottiene la ricevuta dal SUAP e/o VV.F. e puòimmediatamente cominciare l’esercizio.immediatamente cominciare l’esercizio.

I Vigili del Fuoco effettuano controlli a campione entro 60 giorni e rilasciano, dietrorichiesta, una copia del verbale della visita tecnica.

La procedura per le le attività di Categoria B

Se un imprenditore intende avviare un’attività che presenta una media complessità tecnico-gestionale, è necessario che il Comando provinciale competente dei Vigili del Fuoco valuti ilprogetto e si pronunci sulla sua adeguatezza alle norme e alle regole tecniche.

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

Il SUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive a cui l’imprenditore si rivolge per ottenere ilpermesso di costruire invierà ai Vigili del Fuoco il progetto : entro 60 giorni il Comando esprimerà ilparere sull'eventuale adeguatezza dell'opera alle norme antincendio.

Dopo aver terminato la costruzione, per avviare l‘esercizio è sufficiente che invii al SUAP e/o VV.F.una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) con allegata la documentazione che attesti laconformità dell‘opera realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio. Almomento della consegna della documentazione, viene rilasciata una ricevuta che le consente diesercire immediatamente.esercire immediatamente.

I Vigili del Fuoco effettuano, entro 60 giorni, controlli a campione e rilasciano, dietro richiesta, unacopia del verbale della visita tecnica.

La procedura per le attività di Categoria C

L’imprenditore che ha intenzione di aprire un’attività complessa che secondo le nuove norme per la prevenzione incendi, presenta alti rischi, per ottenere il permesso di costruire l'edificio, deve ricevere il parere positivo dei Vigili del Fuoco sul progetto: il SUAP a cui si rivolge provvede a richiedere ai Vigili il parere preventivo di conformità del progetto, che

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

rivolge provvede a richiedere ai Vigili il parere preventivo di conformità del progetto, che viene rilasciato entro 60 giorni.

Terminati i lavori, invia al SUAP una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) con allegata la documentazione che attesti la conformità dell'attività realizzata alle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio.

Al momento della consegna della documentazione, la ricevuta ottenuta dallo Sportello Unico per le Attività Produttive - SUAP e/o VV.F. consente di esercire immediatamente. per le Attività Produttive - SUAP e/o VV.F. consente di esercire immediatamente.

I Vigili del Fuoco, entro 60 giorni, effettueranno il sopralluogo per controllare che tutte le norme antincendio sono rispettate e, in caso positivo, rilasciano il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).

Le attività agricole soggette a controllo secondo l’allegato II del D.P.R. n. 151/11 risultano:

Attività Principali

27 mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità gg superiore a 20.000 kg.

Depositi di cereali e altre macinazioni con q. in massa super. A 50.000 kg.

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

Depositi di cereali e altre macinazioni con q. in massa super. A 50.000 kg.

28.1.C Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di

prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg;

74.1.A Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o

gassoso con potenzialità superiore a 116 kW (fino a 350 kW)

74.2.B Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o

gassoso con potenzialità superiore a 350 kW (fino a 700 kW)

74.3.C Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o74.3.C Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o

gassoso con potenzialità superiore a 700 Kw

36. Deposito di legnami. Legna da ardere, paglia, fieno, e altri prodotti affini conquantitativi in massa superiori a 50.000 kg. Con esclusione dei depositi all’aperto con distanzadi sicurezza superiore a 100 mt.

46. Depositi di fitofarmaci e o di concimi chimici a base di nitrati e fosfati con quantitativiin massa superiori a 50.000 kg.

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SERBATOIO DI CARBURANTE

- Adempimenti previsti

La nuova norma prevede che per capacità fino a 9000 litri sia sufficiente procedere alla presentazione da parte di un tecnico abilitato di una S.C.I.A.

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

procedere alla presentazione da parte di un tecnico abilitato di una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); mentre nel caso di capacità superiore a 9000 litri è necessaria una preventiva validazione/approvazione del progetto di installazione (sempre redatto da un tecnico abilitato) e successiva presentazione della S.C.I.A.

. Estintori.

1. In prossimità del contenitore-distributore,

devono essere tenuti almeno due estintori portatili devono essere tenuti almeno due estintori portatili

aventi carica minima pari a 6 kg e capacita' estinguente non inferiore a 21

A-89B-C e un estintore carrellato avente carica nominale non minore di 30 kg

Le attività agricole soggette a controllo secondo l’allegato II del D.P.R. n. 151/11 risultano:

Attività Secondarie

12.2.B Depositi e/o rivendite di liquidi con punto di infiammabilità sopra i 65 gradi, con capacità superiore a 9 e fino a 50 mc (gasolio); depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili con capacità da 1 a 50 mc. (benzina)

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

(benzina)

12.3.C Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o lubrificanti, diatermici, di qualsiasi

derivazione, di capacità geometrica superiore a 50 mc.

13.1.A Contenitori distributori carburanti liquidi con punto di infiammabilità superiore a 65 gradi, di capacità

geometrica superiore a 9 mc; privato fisso o rimovibile.

13.2.B Distributori fissi carburanti liquidi (combustibili) per autotrazione, di tipo commerciale o privato.

13.3.C Distributori fissi carburanti liquidi infiammabili e combustibili per autotrazione, di tipo commerciale o privato.privato.

4.3.A Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL)

in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva da 0,3 a 5 mc.

4.5.B Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL)

in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva da 5 a 13 mc.

4.7.C Depositi di gas infiammabili disciolti o liquefatti (GPL)

in serbatoi fissi di capacità geometrica complessiva superiore a 13 mc.

Impianti di essiccazione cereali

Il rischio di esplosione è ritenuto dai vari autori particolarmente temibile in relazione alle seguenti circostanze:

-facilità di formazione di polveri in ogni cereale per svariate ragioni, tra le quali: attrito tra i granelli

durante la movimentazione (sia all’interno che all’esterno dei silos), sporcizia, funghi, frammenti e schegge

varie di altri componenti inglobati accidentalmente durante la movimentazione, etc.;

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

varie di altri componenti inglobati accidentalmente durante la movimentazione, etc.;

-elevata formazione di polveri per alcune tipologie di cereali come ad esempio il mais;

-bassa energia di attivazione;

-basso valore del limite inferiore d’infiammabilità, intorno a 40-50 gr/mc nel caso della polvere di mais;

-molteplicità dei tipi di innesco ipotizzabili, facilmente verificabili se non adeguatamente neutralizzati,

quali: scintille per attrito tra i grani (accentuate dall’eventuale presenza di quote di polveri metalliche nelle

polveri di cereali), scintille meccaniche, colpi su acciaio arrugginito in presenza di tracce di alluminio e

magnesio nel punto d’impatto, scintille di saldatura e taglio, scintille elettriche,

fiamme libere, presenza di punti caldi, surriscaldamento anche accidentale, etc.;

-possibili detonazioni in tubazioni destinate alla movimentazione dei cereali;

-(MESSA A TERRA)

-gravità dei sinistri registrati dall’esperienza storica per

- esplosione di polveri di cereali, con conseguenze

talvolta catastrofiche, sia per l’elevato numero

di vittime che per i danni distruttivi alle strutture

DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08Tale decreto prevede degli obblighi da parte del datore di

lavoro in merito alla:

Adozione di misure di prevenzione incendi e lotta

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

Adozione di misure di prevenzione incendi e lotta

antincendio;

Informazione, formazione e aggiornamento della Formazione;

Gestione delle emergenze.DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

L’inosservanza di tali obblighi

costituiscono la sussistenza di reati per i

quali tale decreto prevede l’applicazione di

sanzioni di natura economica e penale.

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DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08

Modalità di affrontare le problematiche sulla sicurezza dei

luoghi di lavoro

Gli aspetti maggiormente innovativi consistono nell’istituire

Prevenzione Incendi nelle Attività Agricole

Gli aspetti maggiormente innovativi consistono nell’istituire

presso l’azienda un sistema di:

gestione ,individuazione, valutazione, riduzione e controllo costante dei fattori di rischio per la salute e

sicurezza dei lavoratori mediante:

-programmazione

delle attività di prevenzionedelle attività di prevenzione

-informazione, formazione

e consultazione dei lavoratori

-organizzazione di un servizio

di prevenzione e protezione

ESTINTORI - NOVITA’ UNI 9994.1

il controllo iniziale o presa in carico . Effettuata tra installatore e titolare azienda

la sorveglianza. effettuata internamente nell’azienda

il controllo periodico . Da ditta specializzata

la revisione programmata

il collaudoil collaudo

Annotare il tutto su registro antincendio

ESTINTORI FUORI USOQuali estintori devono essere messi fuori uso:

sono di tipo non approvato (ad esclusione per gli estintori di classe D);

presentano segni di corrosione e/o ammaccature sul serbatoiopresentano segni di corrosione e/o ammaccature sul serbatoio

Sono privi di marcatura di precedenti collaudi.

sono sprovvisti delle marcature previste dalla legislazione vigente:

le proprie parti di ricambio e gli agenti estinguenti non sono più disponibili;

presentano marcature e iscrizioni illeggibili e non sostituibili;

devono essere ritirati dal mercato in conformità a disposizioni vigenti;devono essere ritirati dal mercato in conformità a disposizioni vigenti;

non sono dotati di libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal produttore;

hanno superato 18 anni di vita.

IL REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIOIL REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIOMoltoMolto rilevanterilevante aiai finifini delladella sicurezzasicurezza delledelle attivitàattività,

il DPR 151 , relativamente agli obblighi connessi con l’eserciziodell’attività(soggette al controllo dei VVF), prescrive che :

ArtArt.. 66 -- ObblighiObblighi connessiconnessi concon l’eserciziol’esercizio dell’attivita’dell’attivita’

11.. GliGli entienti ee ii privatiprivati responsabiliresponsabili didi attivita’attivita’ didi cuicui all’Allegatoall’Allegato II deldel presentepresente regolamento,regolamento, nonnon soggettesoggetteallaalla disciplinadisciplina deldel decretodecreto legislativolegislativo 99 aprileaprile 20082008,, nn.. 8181,, ee successivesuccessive modificazioni,modificazioni, hannohanno l’obbligol’obbligo didimanteneremantenere inin statostato didi efficienzaefficienza ii sistemi,sistemi, ii dispositivi,dispositivi, lele attrezzatureattrezzature ee lele altrealtre misuremisure didi sicurezzasicurezzaantincendioantincendio adottateadottate ee didi effettuareeffettuare verificheverifiche didi controllocontrollo eded interventiinterventi didi manutenzionemanutenzione secondosecondo lele

cadenzecadenze temporalitemporali cheche sonosono indicateindicate daldal ComandoComando nelnel certificatocertificato didi prevenzioneprevenzione oo all’attoall’atto deldel rilasciorilasciodelladella ricevutaricevuta aa seguitoseguito delladella presentazionepresentazione delladella SCIASCIA didi cuicui all’articoloall’articolo 44,, commacomma 11,, nonchénonché didiassicurareassicurare unauna adeguataadeguata informazioneinformazione suisui rischirischi didi incendioincendio connessiconnessi concon lala specificaspecifica attività,attività, sullesullemisuremisure didi prevenzioneprevenzione ee protezioneprotezione adottate,adottate, sullesulle precauzioniprecauzioni dada osservareosservare perper evitareevitare l’insorgerel’insorgere didi unun

incendioincendio ee sullesulle procedureprocedure dada attuareattuare inin casocaso didi incendioincendio..22.. II controlli,controlli, lele verifiche,verifiche, gligli interventiinterventi didi manutenzionemanutenzione ee l’informazionel’informazione didi cuicui alal commacomma 11,, devonodevono essereessere22.. II controlli,controlli, lele verifiche,verifiche, gligli interventiinterventi didi manutenzionemanutenzione ee l’informazionel’informazione didi cuicui alal commacomma 11,, devonodevono essereessereannotatiannotati inin unun appositoapposito registroregistro aa curacura deidei responsabiliresponsabili dell’attivitàdell’attività.. TaleTale registroregistro devedeve essereessere mantenutomantenutoaggiornatoaggiornato ee resoreso disponibiledisponibile aiai finifini deidei controllicontrolli didi competenzacompetenza deldel ComandoComando..

dada teneretenere aggiornatoaggiornato e disponibile ai fini di controlli da parte dei VV.F.

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PRINCIPALI CAUSE di un incendio

USO IMPROPIO IMPIANTO ELETTRICO 65%

USO DI FIAMME LIBERE USO DI FIAMME LIBERE 10%

CAUSE DOLOSE 2,5%

DISTRAZIONE O ERRORE UMANO 11,5%(colposo)

ALTRO 11%

INTERFERENZA DA LAVORO ESTERNO

lavatrice-batterie gruppo di continuità

COSA FARE IN CASO DI…

Fuga di gas (come comportarsi...............)

Mancanza di energia elettrica(differenza tra uff.-abit.)Mancanza di energia elettrica(differenza tra uff.-abit.)

Come gestire il panico (esercitazioni)

Differanza tra

gas metano e

gas GPL(vedi seguente)

Maschera a gas autorespiratori

in locali chiusi, di piccole dimensioni,

scarsamente o per niente aerati come scarsamente o per niente aerati come

gallerie, serbatoi, pozzi, cunicoli, ecc.

- ove facilmente la concentrazione di

ossigeno sarà al di sotto del limite

minimo consentito (17%) - non è

consigliabile l'impiego di apparecchi a consigliabile l'impiego di apparecchi a

filtro.

In caso di intervento di salvataggio

come comportarsi senza correre

rischi?

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Gas metano …gas GPL

Quale più pericoloso?

Come si riconosce?

Come comportarsi in caso di fuoriuscita di gas GPL.

Come si interviene su bombola di GPL in fiamme?bombola di GPL in fiamme?

Quando una bombola diventa pericolosa?

BOMBOLA DI ACETILENE-OSSIGENO

Accertarsi della presenza delle valvole di non ritorno.Non usare mai la bombola coricata.bombola coricata.L’acetilene non può percorrere tubi di rame.

CLASSIFICAZIONE incendi NON TUTTI GLI INCENDI E NON TUTTI GLI ESTINTORI SONO UGUALINON TUTTI GLI INCENDI E NON TUTTI GLI ESTINTORI SONO UGUALI

I FUOCHI SONO CLASSIFICATI SECONDO LA SOSTANZA I FUOCHI SONO CLASSIFICATI SECONDO LA SOSTANZA COMBUSTIBILE CHE LI GENERA :COMBUSTIBILE CHE LI GENERA :

ESTINTORESOSTANZA COMBUSTIBILE ESTINTORE

ACQUA-CO2GAS INFIAMMABILI:

IDROGENOCLASSE CCLASSE C

ABC: POLVERE

SCHIUMA

CO2

LIQUIDI :

BENZINE

SOLVENTICLASSE BCLASSE B

ABC: POLVERE

ACQUA

SCHIUMA

SOLIDI:

LEGNO

CARBONECLASSE ACLASSE A

SABBIAPOLVERI SPECIALI

METALLI :

MAGNESIO

FOSFORO ALLUMINIOCLASSE DCLASSE D

CO2

SCHIUMAMAI USARE ACQUAMAI USARE ACQUA

Su INCENDI DI CUCINE Su INCENDI DI CUCINE

CLASSE GCLASSE G

Fuochi di cucinaFuochi di cucina

ABC: POLVERE

IDROGENO

METANOCLASSE CCLASSE C

L’ESTINTORE

SPEGNE PER RAFFREDDAMENTO LA RICARICA PASSA DA 16 A 24 MESI IDRICOIDRICO

SOFFOCA E RAFFREDDA (AZIONE CHIMICA)

VA

DIREZIONATA ALLA BASE DEL

FOCOLAIO 36 mesi scadenza ricarica CON ANNOTAZIONE INTERNA ALL’ESTINTORE. 12 ANNI

COLLAUDO

POLVEREPOLVERE

HA AZIONE SOFFOCANTE, FORMA UNA COPERTA 24 mesi scadenza ricaricaSCHIUMASCHIUMA

IDRICOIDRICO

HA AZIONE SOFFOCANTE

IDEALE PER LE

APPARECCHIATURE ELETTRICHE 60 mesiscadenza ricarica CON SOSTITUZIONE

VALVOLA . 10 ANNI COLLAUDO

COCO22

ESTINTORE HALOGENATO –ESTINTORI AUTOMATICI-CARELLATI- AUTOMATICI

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CONTROLLO :CONTROLLO :

I COMPITI DEI ANUTENTORI

verificare che ….• L’estintore non presentinon presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite,

ESTINTORIESTINTORI

FREQUENZA :FREQUENZA :

MENSILEMENSILE

• L’estintore non presentinon presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite,tracce di corrosione, sconnessioni, incrinature o la mancanza del tubo flessibile, ecc…

• L’estintore sia esente da danni alle strutture di supportoed alla maniglia di trasporto.

• Controllo della pressione con apposito manometro di precisione • O del peso nel caso di estintore a co.2.• La polvere degli estintori va sostituita ogni 36 mesi 60 x il co.2 24 • La polvere degli estintori va sostituita ogni 36 mesi 60 x il co.2 24

mesi per l’idrico.• Il cartellino di manutenzionecartellino di manutenzione sia presentepresente sull’apparecchio

e correttamente compilatocorrettamente compilato (verifica semestrale e revisione generale)

Estintore privo di marcatura CE

Collaudo ogni 6 anni, 18 anni di servizio.

L’ESTINTORE

Estintore con marcatura CE, collaudo ogni 12 anni, 18 di servizio.

Estintore co.2 collaudo ogni 10 anni

Estintore marcatura EN-3

Mezzi di estinzione IDRANTI-MANICHETTE-NASPI

IDRANTIIDRANTI : UNI 45: UNI 45--70 70

• Le manichetteLe manichette esistono di 2 tipi uni 45 e uni 70• Le manichetteLe manichette esistono di 2 tipi uni 45 e uni 70• controllare che siano PRESENTI PRESENTI .

• Controllare che la lancia sia a 3 effetti.

• nel caso di utilizzo fare molta attenzione su dove viene indirizzato Il getto dell’acqua.

NASPO UNI 25 di facile utilizzo epratico, in difetto poca portata.

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Mezzi di estinzione IdrantiIdranti--manichettamanichetta--lancia lancia 3 3 effettieffetti

uni uni 4545--7070

Mezzi di estinzione USO MANICHETTA USO MANICHETTA -- COLLAUDO COLLAUDO 10 10 ANNIANNI

Mezzi di estinzione IdrantiIdranti

Mezzi di estinzione

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Mezzi di estinzioneModalità d’impiegoModalità d’impiego

Intervento non corretto

Mezzi di estinzione

BOMBOLA GPLBOMBOLA GPL

FINE, grazie.

Protezione Ambientale s.r.l. – via dell’Automobile 6/8 –

Alessandria – www.protezione-ambientale.it