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1 PREVENZIONE INCENDI, EVACUAZIONE DEI LAVORATORI, PRONTO SOCCORSO PIANO DI EMERGENZA D. L.vo N. 106 del 3 agosto 2009: “testo coordinato del D. lvo n. 81” SCUOLA: SCUOLA PRIMARIA DI MOIANO COMUNE DI: CITTA’ DELLA PIEVE Prov. PERUGIA INDIRIZZO: Frazione MOIANO, Via della Resistenza, 1 DIRIGENTE SCOLASTICO: Caligiuri Maria RESPONSABILE SICUREZZA: Sbaragli Gabriele LIVELLO DI RISCHIO: MEDIO CONTENUTI: a) Caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo; b) Sistemi di rivelazione ed allarme antincendio; c) Numero di persone presenti e loro ubicazione; d) Indicazione dei lavoratori esposti a rischi particolari e) Numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano, all’assistenza per l’evacuazione: addetti alla gestione delle emergenze; evacuazione; lotta antincendio; pronto soccorso. f) Livello di informazione formazione fornito ai lavoratori. g) Planimetri a con l’indicazione delle varie aree, vie di esodo e compartimentazione; Tipo, numero e ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione; Ubicazione degli allarmi

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PREVENZIONE INCENDI, EVACUAZIONE DEI LAVORATORI, PRONTO SOCCORSO

PIANO DI EMERGENZA

D. L.vo N. 106 del 3 agosto 2009: “testo coordinato del D. lvo n. 81”

SCUOLA: SCUOLA PRIMARIA DI MOIANO

COMUNE DI: CITTA’ DELLA PIEVE Prov. PERUGIA

INDIRIZZO: Frazione MOIANO, Via della Resistenza, 1

DIRIGENTE SCOLASTICO: Caligiuri Maria

RESPONSABILE SICUREZZA: Sbaragli Gabriele

LIVELLO DI RISCHIO: MEDIO

CONTENUTI:

a) Caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;

b) Sistemi di rivelazione ed allarme antincendio;

c) Numero di persone presenti e loro ubicazione;

d) Indicazione dei lavoratori esposti a rischi particolari

e) Numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano, all’assistenza

per l’evacuazione:

addetti alla gestione delle emergenze;

evacuazione;

lotta antincendio;

pronto soccorso.

f) Livello di informazione formazione fornito ai lavoratori.

g) Planimetria con l’indicazione delle varie aree, vie di esodo e compartimentazione;

Tipo, numero e ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione;

Ubicazione degli allarmi

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DIRIGENTE SCOLASTICO: Caligiuri Maria RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE: Sbaragli Gabriele

ADDETTI AL SERV. ANTINCENDIO E GESTIONE EMERGENZE: - Michelessi Concetto - Pipparelli Simona RESPONSABILI DEL PRONTO SOCCORSO: - Polverini Roberta

- Pierini Laura

INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA

La scuola elementare è situata nel centro urbano della Frazione di Moiano, in un edificio a due piani fuori terra su ampia area completamente recintata e di esclusiva pertinenza della scuola, posta lungo Via della Resistenza, incrocio con Via Stradone, con accesso pedonale e carrabile lungo Via della Resistenza.

Al piano terra dell’edificio sono presenti cinque aule per attività normali, un’aula per computer, una sala collettiva, un ingresso e altri locali adibiti a servizi, magazzino/deposito, l’accesso avviene per mezzo di due scale esterne ed una rampa per disabili posta su un lato dell’edificio, le porte di accesso sono utilizzabili anche come uscita d’emergenza essendo attrezzate con maniglie di facile apertura verso l’esterno.

Al piano primo sono presenti tre aule, una sala collettiva utilizzata anche per attività motoria e i servizi, ci si accede attraverso una scala interna che ne garantisce, per caratteristiche, anche l’esodo

La centrale termica è situata in apposito locale indipendente, non adiacente né comunicante direttamente con i locali a servizio della scuola, l’accesso avviene direttamente dall’esterno ed è attrezzata con valvola d’intercettazione del combustibile e di sezionatore dell’energia elettrica esterni, la struttura è perfettamente conforme alla normativa e garantisce il rispetto della vigente normativa. La popolazione scolastica è inferiore alle cento unità.

AMBIENTE CIRCOSTANTE

Ubicazione: Zona urbana della frazione di Moiano. L’edificio scolastico isolato è situato in

ampio spazio di pertinenza, recintato, con facile accesso dalla viabilità principale. Altri insediamenti limitrofi: edifici di civile abitazione e area a verde.

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ZONE A RISCHIO E CLASSIFICAZIONE

Indicati con A, B, C rispettivamente i livelli di rischio alto, medio e basso, si attribuisce ai locali la

seguente classifica:

REPARTO CLASSIFICAZIONE RISCHIO

AULE C

CENTRALE TERMICA B

LOCALI ACCESSORI C

CORRIDOIO C

SALA COLLETTIVA C

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CALCOLO DEI CARICHI D’INCENDIO I Reparti dove la possibilità d’incendio sussiste sono:

REPARTO: CARICO D’INCENDIO

AULE <30

CENTRALE TERMICA <30

LOCALI ACCESSORI <30

CORRIDOIO <30

SALA COLLETTIVA <30

IDENTIFICAZIONE DELLE POSSIBILI EMERGENZE Definizione di emergenza

L’Emergenza è ogni circostanza critica che presenti pericoli in atto o potenziali. - Locale: situazione di pericolo a carattere locale, ma che può comportare condizioni di rischio tali da interessare nel tempo successivo diverse parti o tutta la Scuola. - Estesa: situazione di pericolo che già al suo verificarsi interessa parti o tutta la Scuola. Tali emergenze possono essere interne o esterne.

GESTIONE DELL’EMERGENZA

Evacuazione dei luoghi di lavoro . Azioni attuate dal Datore di Lavoro Evacuazione dei

luoghi di lavoro - Azioni attuate dal Datore di Lavoro D.L.vo 81/08 Il Capo di Istituto: 1. Organizza i rapporti con i servizi pubblici per il salvataggio, la lotta antincendio e la

gestione delle emergenze. 2. Designa i lavoratori della squadra antincendio in relazione alla natura dell’attività svolta

ed alle dimensioni dell’Impresa. 3. Informa i lavoratori esposti a pericolo grave delle misure predisposte da seguire. 4. Programma gli interventi e da istruzioni affinché in caso di pericolo i lavoratori e gli

studenti sospendano l’attività ed evacuino in sicurezza.

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5. Provvede affinché i lavoratori e tutti gli altri presenti siano preparati a contribuire alla riduzione delle conseguenze del pericolo.

6.

ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA

ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LAVORATORI IN CASO DI

PERICOLO GRAVE ED IMMEDIATO, DI SALAVATAGGIO, DI PRONTO

SOCCORSO.

LAVORATORI INCARICATI DELLA PREVENZIONE INCENDI, SALVATAGGIO, EVACUAZIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMEDIATO

cognome nome qualifica

Sbaragli Gabriele Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione

Venturini Mara Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Michelessi Concetto Responsabile Servizio Antincendio e Gestione Emergenze Titolare

Pipparelli Simona Responsabile Servizio Antincendio e Gestione Emergenze Sostituto

LAVORATORI INCARICATI DEL PRONTO SOCCORSO

N° NOMINATIVO

1 Polverini Roberta

2 Pierini Laura

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FORMAZIONE

Il programma di informazione e formazione dei componenti la squadra antincendio,

evacuazione e pronto soccorso è stato predisposto previa consultazione del

rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza, ed è in corso di attuazione. Il D. L.vo N.

106 del 3 agosto 2009: “testo coordinato del D. lvo n. 81” richiede che il piano aziendale

per la gestione dell’emergenza in genere sia uno strumento operativo facente parte a tutti

gli effetti dell’insieme dei provvedimenti di sicurezza da attuare.

Esiste infatti la probabilità di avere incidenti anche particolarmente gravi e bassa probabilità di accadimento, non evitabili con interventi di prevenzione e per i quali è necessario predisporre misure straordinarie da attuare in caso di reale accadimento. L’insieme delle misure straordinarie, delle procedure e delle azioni da attuare al fine di fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi pericolosi per la salute dei lavoratori (o dell’eventuale popolazione circostante) viene definito PIANO DI EMERGENZA.

OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA

Obiettivi principali e prioritari di un piano di emergenza aziendale sono quelli di:

1) ridurre i pericoli delle persone; 2) prestare soccorso alle persone colpite; 3) circoscrivere e contenere l’evento per limitare i danni e permettere la

ripresa dell’attività al più presto.

In relazione ai rischi presenti ed alle caratteristiche dei locali di lavoro della Scuola in esame è sufficiente un piano di emergenza che preveda di: 1. Ridurre la probabilità che possa insorgere un incendio; 2. Limitarne le conseguenze; 3. Consentire l’evacuazione in condizioni di sicurezza; 4. Garantire l’intervento dei soccorritori, mediante l’attuazione, il controllo ed il

miglioramento delle seguenti principali misure: - Predisporre vie di esodo sicure, chiaramente segnalate e libere da ogni ostacolo; - Assicurare la stabilità dell’edificio in caso di incendio, almeno per il tempo necessario per evacuare le persone presenti e consentire l’intervento dei soccorsi; - Prevedere una adeguata compartimentazione degli ambienti di lavoro in relazione

ai fattori di rischio; - Limitare la presenza o l’uso di sostanze infiammabili; - Realizzare a regola d’arte gli impianti tecnici, curandone la periodica manutenzione; - Installare apparecchiature di lavoro tecnologicamente sicure; - Installare ed assicurare il funzionamento di apparecchiature ed impianti di

spegnimento; - Affiggere negli ambienti di lavoro le istruzioni e la segnaletica di sicurezza ai fini

antincendio;

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- Assicurare una corretta tenuta degli ambienti di lavoro, attraverso un costante controllo degli stessi al fine di prevenire l’insorgenza di incendi;

- Assicurare una adeguata informazione e formazione del personale sui rischi di incendio, sulle misure predisposte per prevenirli e sulle procedure da attuare in caso di insorgenza di incendi.

MISURE DI PREVENZIONE Molti incendi possono essere prevenuti richiamando l’attenzione del personale sui pericoli d’incendio più comuni ed impartendo al riguardo precise disposizioni, con particolare riferimento a:

- deposito e manipolazione di sostanze infiammabili; - accumulo di rifiuti e scarti di combustibile; - utilizzo di fiamme libere o apparecchi generatori di calore; - utilizzo di impianti ed apparecchiature elettriche; - divieto di fumare; - lavori di ristrutturazione e manutenzione; - aree non frequentate.

Infine devono essere attuati regolari controlli per garantire:

- la sicura tenuta degli ambienti; - la funzionalità delle porte resistenti al fuoco; - la visibilità della segnaletica di sicurezza; - la sicurezza degli impianti elettrici; - l’efficienza della dotazione antincendio:

effettuando la verifica semestrale degli estintori;

lasciando libere e sgombre le uscite di sicurezza e le vie di fuga;

verificando periodicamente le luci di sicurezza e di emergenza.

DOTAZIONE MEZZI ANTINCENDIO NUMERO DESCRIZIONE MEZZI ANTINCENDIO

4 ESTINTORI A POLVERE

2 PULSANTI DI ALLARME ANTINCENDIO

2 PULSANTI DI SGANCIO IMPIANTO ELETTRICO

USCITE DI SICUREZZA E VIE DI FUGA

Sono presenti uscite di sicurezza apribili nel verso dell’esodo e comunque apribili con facilità. La porta è raggiungibile facilmente percorrendo distanze inferiori a 30 metri da ogni punto del piano di terra. Le vie e le uscite di emergenza, nonché le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso non devono essere ostruite da oggetti in modo da poter essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti. Tali uscite hanno lo scopo di consentire lo sfollamento rapido dei presenti attraverso percorsi segnalati da appositi cartelli indicanti le vie di uscita e le vie di esodo.

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ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA

L’illuminazione di sicurezza è presente, ma comunque la Scuola, di norma, non viene utilizzata nelle ore notturne.

SEGNALETICA DI SICUREZZA

Esiste la segnaletica di sicurezza adeguata a porre in risalto visivo le vie di fuga, le uscite di sicurezza, la posizione degli estintori e dei pulsanti di allarme/emergenza.

INCENDI ED ALTRE CAUSE DI EMERGENZA PREMESSA

Nella Scuola esistono persone specifiche incaricate della prevenzione incendi. Ciò non toglie che tutti i dipendenti sono comunque responsabili dell’applicazione delle norme stabilite verso se stessi, i colleghi, i beni comuni. CAUSE D’INCENDIO

Una delle cause più frequenti di incendio è dovuta alla leggerezza che i fumatori pongono nell’accendere e spegnere le loro sigarette e nella mancanza di rispetto delle zone dove è vietato fumare. Un’altra causa che provoca facilmente incendi è il cattivo stato dei collegamenti elettrici delle varie macchine che sono dislocate nei diversi reparti; compresi elaboratori elettronici, macchine per scrivere, calcolatrici, ecc. Gli utilizzatori di queste macchine non sempre avvertono i responsabili della manutenzione che i fili sono in precario stato, non bene collegati, ecc. NORME DA SEGUIRE

Quando si desidera fumare, spegnere bene i fiammiferi prima di gettarli; non gettarli mai nei cestini per carta, ma nei portacenere. La stessa attenzione va posta per i mozziconi, che prima di essere abbandonati, devono essere spenti nel posacenere. Per nessuna ragione si deve fumare nelle zone dove è indicato “VIETATO FUMARE”.

Quando si nota che qualche collegamento elettrico è in condizioni precarie anche se le macchine continuano a funzionare e comunque ogni qualvolta si nota irregolarità sugli impianti elettrici, è sempre bene avvertire il personale addetto alla manutenzione.

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PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

Il piano di Emergenza viene attivato in caso di:

- incidenti gravi alle persone; - incendio; - eventi naturali

in ognuno di questi casi devono essere tempestivamente avvisati da parte del personale che rileva la situazione di emergenza i lavoratori addestrati o il Responsabile per la Sicurezza o la Direzione.

In loro assenza è lo stesso personale che verifica l’incidente ad avvisa per telefono i Servizi di emergenza esterni (Ambulanze, Vigili del Fuoco, ecc.). Quando si attiva il Piano di Emergenza tutto il personale deve immediatamente interrompere l’attività nella quale era occupato e, attraverso le Uscite di Sicurezza, raggiungere il piazzale antistante nei pressi del varco di ingresso (punto di raccolta) per

mettersi in condizioni di sicurezza. Solo la Direzione o il Responsabile per la Sicurezza hanno l’autorità di ripristinare lo stato di normalità a seguito di una segnalazione di emergenza. In caso di Emergenza il Responsabile per la Sicurezza deve coordinare tutte le azioni rivolte al ripristino dello stato di normalità. Particolare cura nelle emergenze deve essere prestata ad estranei e visitatori che, presumibilmente, non sono al corrente del piano di emergenza e delle vie di fuga. Annualmente, in sede di revisione periodica del Piano di Sicurezza, il Responsabile per la Sicurezza programma una prova simulata di incidente per verificare la funzionalità del Piano e che tutto il Personale sappia prontamente attuare le azioni previste.

Il Centro operativo è individuato presso: LOCALE SALA COLLETTIVA Piano Terra RIVELAZIONE DI UN PERICOLO, DIVULGAZIONE DELL’ALLARME

Chiunque rivela o viene a conoscenza dell’insorgere di un’emergenza (un focolaio d’incendio, ecc.) mantenendo la calma, deve: Dare immediatamente l’allarme azionando gli appositi pulsanti (vedi schemi planimetrici)

e attivare l’impianto acustico comunicando anche a voce l’allarme. Allontanare eventuali persone presenti dai luoghi pericolosi; Informare immediatamente il posto presidiato. Dal posto presidiato verranno diramate le comunicazioni previste nel piano di emergenza.

Nell’informare si dovrà precisare: Il luogo dove si è generato l’incidente; La tipologia e l’entità dell’emergenza (incendio, crollo, inquinamento, ecc.) La presenza o meno di feriti.

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Intervenire tempestivamente con l’attrezzatura disponibile (se addestrati), senza

esporsi inutilmente a rischi; L’operatore del posto presidiato comunicherà l’allarme al Responsabile dell’emergenza e alla squadra di primo intervento. L’allarme, in caso di emergenza verrà dato in due modi: PREALLARME

Tramite impianto sonoro o comunicazione vocale di allarme. Tutti devono rimanere al loro posto, spegnere le eventuali macchine ed apparecchiature utilizzate, chiudere le alimentazioni di eventuali apparecchi a gas o di liquidi infiammabili. Attendere il cessato allarme sempre tramite comunicazione vocale. ALLARME

Suono dei segnalatori acustici di allarme o comunicazione vocale.

- Avvertire il personale addestrato; gli addetti all’evacuazione sono incaricati di far giungere tutti i presenti nel punto di raccolta e di contarli.

- Le persone esterne eventualmente presenti nella scuola durante l’evolvere di

un’emergenza, sono affidate al loro interlocutore interno che provvederà ad assisterle e ad accompagnarle nell’evacuazione.

EVACUAZIONE

Disposizioni di comportamento per tutti in caso di evacuazione

Udito il segnale di evacuazione, tutti presenti, ad eccezione dei componenti della squadra di primo intervento, devono:

Mantenere la calma Se la situazione lo consente, mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro

(disconnettere le macchine, terminali e attrezzature, nonché disattivare le sorgenti di pericolo)

In caso di incendio, nell’abbandonare il luogo, chiudere le porte e le finestre di accesso alle stesse.

In caso di fuga dal piano servirsi delle uscite più vicine. In presenza di fumo, bagnare se possibile un fazzoletto per utilizzarlo come

maschera e, se l’ambiente è saturo di fumo, camminare con la testa nella posizione più bassa possibile

Nell’impossibilità di abbandonare locali pieni di fumo, chiudere la porta, aprire la finestra, occludere con indumenti le fessure sotto la porta e rimanere vicino al pavimento e possibilmente entrare in un terrazzo (se presente).

Se i vestiti di una persona sono attaccati dal fuoco, coprirla con indumenti di lana e distenderla sul pavimento, così da evitare che le fiamme raggiungano la testa.

Percorrere le vie di esodo ordinatamente, senza usare gli ascensori, spingere , correre, fermarsi o urlare.

Utilizzare le Uscite di Sicurezza disponibili. In caso di abbandono della scuola le persone dovranno usufruire delle uscite della zona in cui si trovano. Nel caso in cui le uscite che fanno parte di una o più zone fossero, a causa dell’incendio o per altri motivi, inaccessibili, utilizzare quelle più vicine.

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Raggiungere il punto di raccolta posto presso l’ entrata principale e attendere che il Responsabile faccia la verifica numerica dei presenti.

Rimanere in loco fino a cessato allarme.

Prestare particolare attenzione nel transito nelle zone con circolazione di automezzi.

Che cosa non si deve fare durante l’evacuazione

Nello svolgere l’evacuazione è vietato: Sostare lungo le vie di esodo creando intralci al transito;

Utilizzare gli ascensori nel caso non siano costruiti e collaudati con caratteristiche antincendio;

Attardarsi all’apparecchio telefonico per comunicare con conoscenti o enti di soccorso;

Ritornare al posto di lavoro alla ricerca di altre persone, documenti o cose proprie, ecc.

Affrontare rischi per la propria incolumità (ad esempio entrare in un locale pieno di fumo)

COME COMPORTARSI IN CASO DI:

INCENDIO

Chiunque scopra un principio di incendio è tenuto a dare immediatamente l’allarme azionando gli appositi pulsanti e a far allontanare eventuali persone dalla zona pericolosa. Mettere fuori tensione i macchinari, le apparecchiature e gli impianti in funzione nella zona interessata dall’incendio e in tutta la scuola. (A cura di tutto il personale) Sezionare le eventuali alimentazioni di gas o liquidi infiammabili: metano o combustibile liquido dal contatore esterno, mediante le saracinesche di intercettazione. (A cura degli addetti all’evacuazione che provvederanno direttamente o controlleranno) Disattivare gli impianti di riscaldamento. Circoscrivere quanto possibile l’incendio, allontanando il materiale infiammabile che potrebbe essere raggiunto dal fuoco. (Sarà compito dei soli addetti antincendio) Allestire ed impiegare sul focolaio d’incendio gli eventuali mezzi antincendio mobili e fissi

- (Sarà cura della squadra antincendio). N.B. Non utilizzare mai acqua su apparecchiature ed impianti elettrici

Fare evacuare con ordine gli ospiti presenti ed il personale non addetto all’emergenza, utilizzando le vie di fuga segnalate (A cura degli addetti all’evacuazione). Evitare di compiere azioni o avere comportamenti tali da creare panico in altre persone e prestare aiuto a chi ne ha bisogno. Assicurarsi che all’interno dei locali non siano rimaste bloccate persone ( A cura degli addetti all’evacuazione)

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Sorvegliare l’ingresso, impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. (A cura degli addetti all’evacuazione). SE IL FUOCO E’ DOMATO ENTRO 5 MINUTI.

- Cercare se possibile di arrestare l’avanzata del fuoco tramite i mezzi antincendio a disposizione

- Telefonare ai Vigili del Fuoco per chiedere il loro intervento SE VI SONO PERSONE INTOSSICATE O USTIONATE - Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario esterno AL TERMINE DELL’INCENDIO Verificare i danni causati dalle fiamme a:

- strutture; - macchinari; - impianto elettrico; - impianto di distribuzione del gas - impianto di distribuzione combustibili liquidi (gasolio, ecc.) - componentistica varia ed arredi

Se necessario ricorrere alla consulenza dei tecnici VV.F. Ripristinare le condizioni di sicurezza ed agibilità nei locali interessati dall’emergenza FUGA DI GAS

- Spegnere immediatamente qualsiasi fiamma libera e le sigarette - Interrompere immediatamente l’erogazione del metano dal contatore o dalla

valvola d’intercettazione esterna alla centrale termica - Aprire immediatamente tutte le finestre - Sezionare l’alimentazione centralizzata dell’energia elettrica con gli opportuni

pulsanti di sgancio o dall’interruttore esterno del locale centrale termica e NON EFFETTUARE NESSUN’ALTRA OPERAZIONE SU PARTI O COMPONENTI ELETTRICHE.

- Fare evacuare con ordine le persone presenti ed il personale non addetto all’emergenza, utilizzando le vie di fuga segnalate;

- Assicurarsi che all’interno dei locali non siano rimaste bloccate persone; - Sorvegliare l’ingresso, impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle

operazioni di emergenza. - Controllare che vi siano cause accertabili di fughe di gas (fessurazioni visibili su

tubazioni di gomma, rubinetti del gas lasciati aperti, ecc.) SE SI E’ IN GRADO DI ELIMINARE LA PERDITA

- Eliminare le cause della perdita SE NON SI E’ IN GRADO DI ELIMINARE LE CAUSE DELLA PERDITA

- Telefonare dall’esterno dei locali all’Azienda del gas (in caso di alimentazione da

gasdotto esterno). - Mantenere sezionata l’alimentazione del gas (in caso di deposito di gas proprio); - Telefonare dall’esterno dei Locali ai Vigili del Fuoco

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AL TERMINE DELLA FUGA DI GAS - Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepisca più l’odore del gas.

SVERSAMENTO DI SOSTANZE LIQUIDE CORROSIVE, TOSSICHE O VISCOSE

- Far evacuare con ordine le persone presenti ed il personale non addetto all’emergenza utilizzando le vie di fuga segnalate.

- Assicurarsi che all’interno dei locali non siano rimaste bloccate persone; - Sorvegliare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle

operazioni di emergenza; - Allontanare sostanze suscettibili di generare reazioni pericolose se raggiunte dalle

sostanze interessate allo sversamento, o se impossibili indossando i D.P.I. necessari, allestire delle barriere con i materiali previsti nelle schede di sicurezza delle sostanze pericolose;

- Verificare se vi siano cause accertabili di perdita dei liquidi (contenitori forati, rubinetti aperti, rottura di tubazioni visibili, ecc.)

SE SI E’ IN GRADO DI ELIMINARE LE CAUSE DELLA PERDITA

- Eliminare la causa della perdita SE NON SI E’ IN GRADO DI ELIMNARE LA CUSA DELLA PERDITA

- Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, i materiali ed i D.P.I. previsti nelle schede di sicurezza dei materiali pericolosi interessati allo versamento

- Telefonare ai Vigili del Fuoco; - Telefonare all’U.S.L.

AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO ED ASSORBIMENTO

- Lasciare ventilare il locale sino a non percepire più l’odore del prodotto sversato - Dichiarare la fine dell’emergenza - Riprendere le normali attività lavorative

ALLAGAMENTO

- Interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dalla saracinesca generale - Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica e non effettuare nessun’altra

operazioni su parti o componenti elettrici - Fare evacuare con ordine le persone presenti ed il personale addetto

all’emergenza, utilizzando le vie di fuga segnalate. - Sorvegliare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle

operazioni di emergenza - Controllare che vi siano cause accertabili della perdita di acqua (rottura di

tubazione visibile, rubinetti lasciati aperti, ecc.) SE SI E’ IN GRADO DI ELIMINARE LE CAUSE DELLA PERDITA

- Eliminare le cause della perdita SE NON SI E’ IN GRADO DI ELIMINARE LE CAUSE DELLA PERDITA

- Telefonare all’Azienda dell’acqua - Telefonare ai Vigili del Fuoco

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AL TERMINE DELLA PERDITA DI ACQUA - Drenare l’acqua dal pavimento - Assorbire l’acqua con segatura e stracci - Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso - Verificare che l’acqua non abbia raggiunto quadri, apparecchi elettrici e scatole di

derivazione; se ciò è avvenuto, non richiudere l’interruttore generale, fino al completamento delle relative attività di manutenzione

- Dichiarare la fine dell’emergenza - Riprendere le normali attività lavorative

SEGNALAZIONE DI ORDIGNO

NEL CASO IN CUI SI RICEVA SEGNALAZIONE TELEFONICA O SI RISCONTRI LA PRESENZA DI CONTENITORI SOSPETTI

- Avvertire immediatamente le autorità di Pubblica Sicurezza telefonando alla Polizia ed ai Carabinieri

- Non effettuare ricerche per individuare l’Ordigno.

- Mantenere la calma. - Fare evacuare con ordine le persone presenti ed il personale non addetto

all’emergenza utilizzando le vie di fuga segnalate. - Assicurarsi che all’interno dei locali non siano rimaste bloccate persone. - Sorvegliare l’ingresso, impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle

operazioni di emergenza. ESPLOSIONI

- in una simile evenienza i presenti sono obbligati ad abbandonare la scuola e a

comportarsi come nel caso di incendio. - Il Responsabile della Sicurezza e la squadra antincendio provvederanno agli

interventi del caso nell’area colpita dall’esplosione Prestare particolare attenzione nel transito nelle zone con circolazione di automezzi INFORTUNIO O MALORE

- Soccorrere l’infortunato - Accertarsi del tipo di infortunio - Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio/malore l’incaricato al Pronto

Soccorso - Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato sino all’arrivo dell’incaricato al

Pronto Soccorso. - Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato. - Collaborare con l’incaricato del pronto soccorso seguendo le istruzioni e

fornendogli le attrezzature ed i materiali richiesti. - Se l’infortunio è grave, chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno.

IN CASO DI IRREPERIBILITA’ DEI LAVORATORI INCARICATI O DI MANIFESTA GRAVITA’DELL’INCIDENTE: - Prestare le cure di primo soccorso (vedi istruzioni per l’uso dei materiali contenuti

nel presidio di pronto soccorso e le azioni da intraprendere) e/o chiamare il pronto soccorso ed avvertire i genitori.

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- Se l’infortunio è grave avvisare o fare avvisare la direzione per chiamare

un’ambulanza. GUASTO ELETTRICO

SE LE LAMPADE DI EMERGENZA SI SONO REGOLARMENTE ACCESE:

- Invitare il personale ed eventuali altre persone presenti a rimanere nella posizione in cui si trovano.

- Attendere qualche minuto, poi fare evacuare con ordine tutti i presenti, utilizzando le vie di fuga segnalate.

SE LE LAMPADE DI EMERGENZA NON SI SONO ACCESE

- Invitare il personale ed altri presenti a rimanere nella posizione in cui si trovano. - Procurarsi torce elettriche e fare evacuare in modo ordinato tutte le persone

presenti ed il personale, illuminando le vie di fuga prestabilite. EMERGENZE ESTERNE TERREMOTO

- La scossa tellurica la cui intensità facilmente viene avvertita dagli occupanti gli edifici deve essere intesa come impellente ordine di abbandono dello stabilimento

- Mantenere la calma - Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno dei locali di lavoro - Sospendere le attività lavorative - Sezionare l’alimentazione generale del gas - Sezionare l’alimentazione generale dell’energia elettrica - Sezionare l’alimentazione generale dell’acqua - Fare evacuare con ordine tutte le persone presenti ed il personale utilizzando le

vie di fuga segnalate, anche se i segnalatori acustici non suonano, dirigersi al punto di raccolta e fughe e stare lontano dalle costruzioni e dalle linee elettriche aeree.

- Verificare che all’interno del locale non siano rimaste boccate persone; in caso contrario avvertire immediatamente i Vigili del Fuoco.

- Verificare che non vi siano feriti; in caso contrario avvertire immediatamente il Pronto Soccorso.

- Rimanere in attesa di istruzioni, sintonizzando una radio a batterie sulla frequenza di una rete pubblica nazionale.

- Prima di riprendere le attività lavorative:

ispezionare con cautela i locali

verificare l’assenza di: lesioni strutturali; fughe di gas; principi d’incendio; svernamento di liquidi pericolosi; danni visibili alle macchine, apparecchi, quadri e linee di distribuzione elettrica; carichi instabili; in caso vengano riscontrate situazioni anomale o dubbie, far effettuare da personale competente gli interventi di ripristino, chiedendo l’aiuto, ove necessario, dei Vigili del Fuoco, dell’ U.S.L. dell’Azienda Elettrica, dell’Azienda del Gas e dell’Acqua.

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In caso di scossa di forte intensità:

- Non utilizzare i telefoni se non in caso di estrema necessità, per non intralciare l’organizzazione dei soccorsi;

- Non affollarsi lungo le vie di comunicazione, per non intralciare i soccorsi. In ogni caso il ripristino della normalità verrà autorizzato dal Responsabile della Sicurezza e solo dopo aver verificato, nei vari reparti, l’efficienza dell’intero impianto. NUBE TOSSICA

- Chiudere immediatamente porte e finestre - Disattivare i sistemi di condizionamento dell’aria e di ventilazione - Predisporre l’immediata evacuazione dei locali interrati e seminterrati, ove

possibile, allontanare il personale e gli altri presenti spostandoli dai piani bassi a quelli superiori

- Mantenere il personale e gli altri presenti all’interno dei locali di lavoro - Rimanere in attesa di istruzioni sintonizzandosi su una radio a batterie sulla

frequenza di una rete pubblica nazionale. ALLUVIONE IMPROVVISA

- Evitare di uscire all’esterno dei locali di lavoro e di utilizzare automezzi, se gli spazi esterni sono già invasi dalle acque tumultuose.

- Sospendere le attività lavorative. - Sezionare l’alimentazione generale dell’energia elettrica. - Sezionare l’alimentazione generale del gas. - Predisporre sacchetti di sabbia ed altri materiali di contenimento in corrispondenza

delle porte. - Predisporre l’immediata evacuazione dei locali interrati e seminterrati. - Ove possibile allontanare ordinatamente il personale e le altre persone

eventualmente presenti; in caso contrario avvertire immediatamente i Vigili del Fuoco.

- Rimanere in attesa di istruzioni, sintonizzando una radio a batterie sulla frequenza di una rete pubblica nazionale.

AL TERMINE DELL’ALLUVIONE

- Ispezionare i locali con cautela; - Verificare l’assenza di:

lesioni strutturali;

fughe di gas;

sversamenti di liquidi pericolosi;

visibili danni alle macchine, apparecchi, quadri e linee di distribuzione elettrica

carichi instabili;

in caso contrario far effettuare da personale competente gli interventi di ripristino, chiedendo l’aiuto, ove necessario, dei Vigili del Fuoco, dell’ USL, dell’azienda elettrica, dell’azienda del gas e dell’acqua.

- Drenare l’acqua dal pavimento - Assorbire con segatura e stracci - Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso

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PRONTO SOCCORSO – CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO ED INTERVENTI PER INFORTUNI (D.M. 28/02/1958). Per le operazioni di Pronto Soccorso è stato adibito apposito presidio, all’interno dell’attività. ISTRUZIONI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI NEL PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO. 1) Lavare bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il

materiale di medicazione; in caso di mancanza di acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool.

2) Lavare la pelle intorno alla ferita con acqua e sapone e poi disinfettare con acqua

ossigenata e/o mercurio/cromo la cute intorno alla ferita senza interessare la ferita stessa.

3) Lavare le ferite irrigandole con acqua pura sterile, abbondantemente, se inquinate o

sporche, servendosi della garza per allontanare il terriccio , la polvere, le schegge, ecc. 4) Asciugare la ferita e coprirla con una garza, appoggiare sopra uno strato di cotone

idrofilo, fasciare con una benda di garza da fermare alla fine con uno spillo o con un pezzetto di cerotto, ovvero, nel caso di piccola ferita, fissare la medicazione con uno striscione di cerotto.

5) Se dalla ferita esce molto sangue, chiedere l’intervento del medico e, nell’attesa,

comprimere la ferita con garza e con cotone idrofilo. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa che l’infortunato riceva le cure dal medico, applicare il laccio emostatico, secondo i casi, a monte della ferita o a valle di essa, o in ambedue le sedi, fino a conseguire l’arresto dell’emorragia.

6) Nel caso di ferita di corpi estranei o di causticazione da sostanze chimiche agli occhi,

limitarsi a fare irrigazioni abbondanti nell’occhio interessato con acqua (usando anche una siringa sterile senza ago). Coprirlo con garza<sterile e cotone idrofilo, fissare la medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto.

7) In caso di punture di insetti e morsi di animali ritenuti velenosi, spremere la ferita ed

applicarvi sopra un po’ di ammoniaca o ghiaccio, salvo che non si tratti di lesioni interessanti gli occhi. Se la persona è stata morsa da un rettile, o versa in uno stato di malessere, richiedere subito l’intervento di un medico.

8) In caso di scottature, se queste sono provocate da calore e si presentano con

arrossamento della pelle oppure con qualche bolla, la prima cosa da fare consisterà nel versare acqua fredda abbondante nella parte, poi applicare con delicatezza sulla lesione un po’ di preparato antiustione, coprire con garza sterile e fissare la medicazione con una benda ovvero con uno striscione di cerotto. Quando le ustioni sono provocate da sostanze chimiche (acide o alcaline), prima di applicare il preparato lavare prolungatamente con acqua. Se si tratta invece di ustioni estese e profonde, limitarsi a bagnarle con acqua fredda ed a coprirle con garze sterili e, dove possibile,

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incannulare una vena e tenerla con una fleboclisi. Sciogliere tutti gli indumenti compressivi e richiedere le cure del medico. Provvedere al sollecito trasporto del paziente in luogo di cura.

9) In caso di frattura, di lussazione, di distorsione o anche di grave contusione, chiedere

l’intervento del medico e, in attesa adagiare l’infortunato in modo da far riposare bene la parte offesa ed evitare movimenti bruschi. Applicare localmente del ghiaccio, fare attenzione nel muovere l’infortunato, a mantenere sempre allineati i vari tratti della colonna vertebrale ed il capo. Qualora sia assolutamente necessario il trasporto dell’infortunato, immobilizzare la parte lesa mediante bendaggio convenientemente imbottito con cotone idrofilo. In caso di frattura o sospetta frattura di un arto, immobilizzare questo con stecche di forma e grandezza adatte convenientemente imbottito con cotone idrofilo e mantenute aderenti mediante fasciatura. Se a sede della frattura presenta anche ferite con o senza sporgenza di frammenti ossei, comportarsi come detto per le ferite. Coprile con una garza sterile ed immobilizzare la parte così come si trova senza toccare o spostare i frammenti. Trasportare quindi con ogni cautela il ferito in apposito luogo di cura.

10) In caso di malore improvviso chiedere l’intervento del medico e, in attesa, liberare il corpo da ogni impedimento (cravatta, colletto, cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aerato. Sollevare le gambe in alto con il paziente sdraiato a testa ipertesa.

11) In caso di asfissia da cause meccaniche (soffocamento da corpi estranei) stimolare il

paziente a tossire ed eventualmente fare la manovra di Heilich. Se l’asfissia deriva da cause tossiche, da strangolamento da seppellimento, da gas, da folgorazione da corrente elettrica, ove non sia possibile ottenere l’intervento immediato del medico o provvedere al trasporto sollecito dell’infortunato in un vicino luogo di cura, portare l’infortunato in luogo aerato e praticargli immediatamente ed a lungo la respirazione artificiale.

12) In caso di insolazione chiedere l’intervento del medico e, in attesa portare l’infortunato

in luogo fresco e ventilato dopo averlo liberato da ogni impedimento (cravatta, colletto, cintura, ecc), tenere la testa sollevata se il viso è fortemente arrossato, allo stesso livello del tronco se il viso è invece pallido; raffreddargli il corpo con impacchi freddi sul viso, sulla testa e sul petto,; non somministrare bevande alcoliche; praticare la respirazione artificiale se il respiro è assente o irregolare.

13) In caso di assideramento, chiedere l’intervento del medico e in attesa, trasportare il

corpo in luogo riparato da freddo ma non riscaldato, senza farlo camminare, svestirlo tagliando o scucendo gli abiti se bagnati onde evitare di piegare le membra eventualmente irrigidite, frizionare le parti assiderate con panni bagnati in acqua fredda finché non abbiano ripreso aspetto e consistenza normali; quando il soggetto comincia a riprendersi, porlo al caldo e somministrargli bevande calde ed eccitanti (caffè, tè, ecc.); non somministrare alcool.

14) I pazienti feriti e/o privi di coscienza vanno coperti al fine di evitare l’ipotermia da

shock. Il materiale di medicazione deve sempre essere adoperato in modo da toccarlo il meno possibile con le dita. Servirsi delle pinze per prendere ed usare la garza nel lavaggio e

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nella disinfezione delle ferite. servirsi delle forbici per tagliere bende, garza, cerotto. ecc. Prima dell’uso disinfettare i suddetti strumenti mediante ebollizione o, almeno in caso di urgenza, ripassandoli accuratamente con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Disinfettare sempre mediante l’ebollizione prima dell’uso, la siringa e gli aghi per le iniezioni. Presso tali presidi si dovrà recare quando il dipendente ha subito un infortunio di lieve entità. Negli altri casi d’infortunio consultare lo schema di seguito riportato:

TIPO INFORTUNIO AZIONE DI EMERGENZA ATTENZIONE CHI AVVISARE Contusione agli arti Stendere il soggetto sul lettino,

applicare localmente del ghiaccio, sollevare l’arto traumatizzato.

Ambulanza se è il caso

Contusione al torace e/o addome

Se possibile evitare il trasporto del traumatizzato; se necessario

effettuarlo in più persone assicurandosi di non modificare la posizione iniziale dell’infortunato

non modificare la posizione assunta

dall’infortunato

Ambulanza

Trauma cranico Fare assumere all’infortunato la posizione di sicurezza

Ambulanza

Schiacciamento degli arti Nessuna azione Ambulanza ed all’occorrenza i pompieri

Schiacciamento torace;

addome e capo con rischio di morte

Rimuovere il peso Ambulanza

Ferita lacero contusa Indossare i guanti monouso, lavare con acqua e sapone, disinfettare con cotone iniziando dalla parte più lontana dalla ferita, disinfettare la ferita con nuovo

tampone. In caso di perdita di molto sangue comprimere con un tampone la ferita.

Ambulanza

Ferita da taglio come sopra Ambulanza

Amputazione di un dito Arrestare l’emorragia con un laccio, raccogliere la parte amputata e trasportarla nel ghiaccio fino alla struttura

sanitaria

Ambulanza

Ustione parte scoperta Mettere sotto getto d’acqua, applicare pomata contro le ustioni

Ambulanza se è il caso

Ustione con abiti indosso Nessuna azione Non rimuovere gli indumenti sopra la parte ustionata

Ambulanza

Corpo estraneo negli occhi

Coprire l’occhio con garza Ambulanza, eventualmente trasportare presso

struttura sanitaria

Collasso (perdita di conoscenza)

Fare assumere all’infortunato la posizione di sicurezza

Ambulanza (se l’infortunato non si riprende)

Dolori all’addome Nessuna azione Ambulanza

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ISTRUZIONI PROCEDURALI

IDENTIFICAZIONE DELLE POSSIBILI EMERGENZE Definizione di emergenza

L’Emergenza è ogni circostanza critica che presenti pericoli in atto o potenziali. - Locale: situazione di pericolo a carattere locale, ma che può comportare condizioni di rischio tali da interessare nel tempo successivo diverse parti o tutto lo stabilimento. - Estesa: situazione di pericolo che già al suo verificarsi interessa parti o tutto il fabbricato. Tali emergenze possono essere interne o esterne. MISURE PREVENTIVE ADOTTATE

Le misure preventivamente adottate per la prevenzione delle possibili emergenze sono: 1. Rispetto della destinazione d’uso dei locali; 2. Limitazione dei carichi d’incendio; 3. Individuazione delle aree a rischio specifico; 4. Realizzazione di impianti a regola d’arte; 5. Istituzione di un servizio di manutenzione impianti; 6. Imposizione del rispetto dei divieti e prescrizioni; 7. Imposizione del rispetto delle condizioni di esercizio impianti; 8. Addestramento del personale. 9. Misure di prevenzione passiva, come:

Vie di fuga numerose verso l’esterno munite di porte con maniglione antipanico

Segnaletica a norma in tutte le zone

Protezione dei fabbricati dalle scariche atmosferiche con maglia di Faraday

Buona illuminazione naturale dei posti di lavoro, sufficiente areazione degli stessi, 10. Misure di prevenzione attiva come:

Dislocazione all’interno dei locali di estintori portatili a di tipo omologato in relazione al carico di incendio valutato

Realizzazione dell’impianto di illuminazione di sicurezza.

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ORGANIZZAZIONE DI EMERGENZA

Definizione dei ruoli

La squadra di pronto intervento è costituita da: - Addetti presenti - Addetti al servizio antincendio e gestione delle emergenze - Addetti al pronto soccorso Metodologia di allarme

Al manifestarsi di una emergenza limitata o estesa occorre attivare la procedura di allarme. Il Responsabile del Servizio Antincendio e Gestione delle Emergenze, In condizioni di emergenza invia nella zona in emergenza una squadra di addetti dotata di mezzi idonei

per fare fronte all’evento. Qualora si trovi nell’impossibilità di fare fronte alle necessità (con il personale e con i mezzi a disposizione sul luogo), deve, a mezzo radiotelefono o centralino, chiedere aiuto al servizio antincendio esterno (se esistente) o se necessario, l’intervento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. In condizioni di non emergenza controlla l’efficienza e dei mezzi di estinzione dislocati nell’attività ed effettua delle esercitazioni antincendio.

Servizio Sanitario

I compiti svolti sono quelli relativi ad attività di pronto soccorso per infortuni e malesseri occasionali e di prevenzione contro gli infortuni e le malattie professionali. INFORMAZIONI VERSO L’ESTERNO

Quando si verifica una situazione di emergenza che si evolve, occorre informare l’Autorità Pubblica designata, indicando: - estremi dell’intervento;

- tipo ed entità del rischio; - eventuali provvedimenti già attuati in via provvisoria; Mezzi di comunicazione

Il mezzo di comunicazione disponibile è il telefono. Tramite questo servizio è possibile comunicare con tutti i reparti compilando il numero corrispondente e con l’esterno. Sopra ogni apparecchio telefonico è disponibile un cartellino con indicata la zona di identificazione del reparto ed i numeri che occorre chiamare in caso di emergenza. Criteri di evacuazione

Le vie di uscita sono costituite da aperture protette con porte di caratteristiche ed in numero in accordo alle prescrizioni normative. Le aperture sono ben visibili e immediatamente raggiungibili. Le porte o vie di uscita conducono direttamente su zona sicura a cielo aperto

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Direttive di evacuazione all’interno degli edifici

Al segnale di evacuazione, abbandonare i locali senza indugi, ordinatamente e con calma. E’ preciso dovere di tutti avvisare le persone che non abbiano udito il segnale di emergenza. Durante l’evacuazione non sostare in prossimità degli accessi. Attenersi alle disposizioni degli addetti alla evacuazione. Fuori dei locali il personale si raduna nella zona antistante l’edificio dove i Responsabili della Sicurezza effettuano il controllo del proprio personale. Al segnale di cessato allarme , rientrare nell’attività lavorativa e riprendere il proprio lavoro. Comportamento in caso d’allarme

All’interno dell’edificio scolastico ogni presente (personale docente, non docente ed alunni) dovrà comportarsi ed operare in modo da garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo, oltre agli incarichi assegnati, ognuno dovrà osservare ben precise procedure.

Piani di intervento medico

Al verificarsi di una emergenza con presenza di incidentati: gli addetti a pronto soccorso si portano nella zona di emergenza ed intervengono sull’infortunato praticando le attività di pronto soccorso; all’arrivo del medico si mettono a sua disposizione per aiutarlo nell’espletamento dei soccorsi;

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PIANO DI RISPOSTA ALL’EMERGENZA

Pianta dei locali e vie di accesso

Nell’allegato A è rappresentata la pianta dei locali della scuola con sopra indicate le entrate e le vie interne. Accessi per le squadre antincendio e punti di posizionamento veicoli di soccorso

Gli accessi ai vari locali per le squadre antincendio e di soccorso sono costituiti dalle porte di servizio dei locali stessi che hanno anche la funzione di vie di fuga. Materiali per l’estinzione

Nella planimetria allegata sono riportati i punti di presenza dei mezzi di estinzione. Principali protezioni passive

Le protezioni passive presenti sono: - presenza limitata di personale strettamente necessario; - limitata presenza di materiale pericoloso; - numero sufficiente delle vie di fuga; - brevi distanze dei percorsi di fuga; - impianti di protezione contro le scariche atmosferiche o strutture autoprotette. Evacuazione

Eventi che possono richiedere l’evacuazione: Cause interne: - Incendi - Esplosioni Cause esterne - Incendi - Terremoto - Crollo Predisposizione degli incarichi

Per attivare il piano di evacuazione occorre predisporre gli incarichi a chi deve effettuare le operazioni seguenti: - decidere l’inizio dell’evacuazione; - diffondere l’ordine di evacuazione; - controllare le operazioni di evacuazione; - telefonare ai numeri di pronto intervento; - interrompere l’erogazione dell’energia elettrica; - controllare l’efficienza degli impianti antincendio; - verificare la praticabilità delle vie di esodo. Inoltre in ogni locale con presenza di più persone (con speciale riferimento alle aule) occorre affidare le seguenti mansioni, ossia chi deve: - aprire le porte e guidare i presenti verso la zona di raccolta; - chiudere la porta dopo aver verificato che nessuno è rimasto dentro; - aiutare i disabili a raggiungere il punto di raccolta.

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Compiti dei responsabili

- Informare adeguatamente il personale dipendente sull’osservanza delle procedure previste di piano

- Intervenire immediatamente nelle situazioni che dovessero determinare condizioni di panico;

- Controllare in caso di emergenza che ciascun addetto svolga correttamente il compito affidato;

- Portare il registro delle assenze per la verifica del personale nel punto di raccolta; - Comunicare al coordinatore dell’evacuazione eventuali dispersi o feriti.

Comportamento dei lavoratori e dei presenti

I lavoratori ed i presenti, durante l’evacuazione, dovranno: - Interrompere le attività lavorative; - Mantenere la calma - Tralasciare il recupero degli oggetti personali - Seguire le procedure di sicurezza Per una corretta applicazione del piano di emergenza occorre:

- Affiggere una planimetria dei locali con l’indicazione delle uscite di emergenza, dei percorsi da seguire, della distribuzione dei mezzi di estinzione;

- Affiggere in ogni locale delle istruzioni di sicurezza; - Eliminare gli ostacoli che possono intralciare l’esodo; - Verificare il funzionamento delle lampade di emergenza; - Controllare la segnaletica di sicurezza per una rapida individuazione; - Individuare aree esterne come punti di raccolta Vigilanza sulla corretta attuazione

Il Datore di Lavoro o il responsabile delegato devono: - Controllare giornalmente la praticabilità delle vie di esodo da effettuare prima dell’inizio

delle attività lavorative; - Eliminare i materiali infiammabili in locali non consentiti; - Controllare il corretto parcheggio delle macchine o automezzi in modo che non creino

impedimenti nelle vie di esodo verso l’esterno. - Addestrare periodicamente all’uso corretto di estintori ed altre attrezzature antincendio. - Controllare la funzionalità e manutenzione dei dispositivi di allarme, mezzi antincendio,

ecc.

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PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA All’insorgere di qualsiasi pericolo ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o meglio in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di potere affrontare il pericolo, deve darne immediata informazione al Capo d’Istituto o al suo sostituto, che valutata l’entità del pericolo deciderà di emanare l’Ordine di evacuazione dell’edificio. L’ordine di evacuazione dell’edificio è contraddistinto in N° 3 suoni dell’impianto di campanella ripetuti 2 volte alla distanza di circa 5 secondi .

Incaricato della diffusione del segnale di allarme è IL CUSTODE DI TURNO IN PORTINERIA oltre agli incaricati indicati nel piano di assegnazione degli incarichi (Polverini, Michelessi).

Al suono del segnale di allarme di evacuazione dell’edificio scolastico tutto il personale presente all’interno dell’edificio dovrà comportarsi come di seguito elencato: 1) Il CUSTODE IN PORTINERIA è incaricato di richiedere telefonicamente il soccorso agli

Enti che gli verranno segnalati dal capo di Istituto o dal suo sostituto. 2) Il personale non docente di piano, per le proprie competenze, provvederà a:

- disattivare l’interruttore elettrico di piano; - aprire tutte le uscite che hanno apertura contraria al senso di esodo; - impedire l’accesso ai percorsi non previsti nel piano di emergenza, se non

espressamente autorizzato dal Capo di Istituto o dal suo sostituto. 3) L’insegnante presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la

porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione. 4) Lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente

e così via fino all’uscita dello studente chiudi-fila , il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti della classe.

5) Ogni classe dovrà dirigersi verso il punto di raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni riportate nelle planimetrie di piano, raggiunto tale punto l’insegnante di ogni classe provvederà a fare l’appello dei propri studenti e compilerà l’apposito modulo (modulo 1) che consegnerà al responsabile del punto di raccolta.

6) Il responsabile del punto di raccolta esterno ricevuti tutti i moduli di verifica degli insegnanti compilerà a sua volta il modulo che consegnerà al Capo di Istituto per la verifica finale dell’esito dell’evacuazione.

7) In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il Capo di Istituto informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare la loro ricerca.

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DOCUMENTAZIONE CARTOGRAFICA Le planimetrie dell’insediamento elaborate in modo adatto, forniscono il metodo più semplice ed immediato di rappresentare la realtà ambientale e di evidenziare i presidi di sicurezza disponibili (vie di esodo, pulsanti di allarme, estintori, idranti, ecc.).

OSSERVAZIONI FINALI

Affinchè il piano di emergenza costituisca uno strumento operativo di sicurezza affidabile è necessario che sussistano i seguenti presupposti:

Tutto il personale dell’attività abbia sufficiente conoscenza della sua organizzazione e, per mezzo di esercitazioni periodiche di evacuazione, acquisti confidenza col percorso di esodo e con le procedure operative;

Gli addetti alla gestione delle emergenze siano formati ed addestrati, organizzando corsi con programmi specifici e incontri di addestramento pratico.

L’obiettivo della formazione, informazione e dell’addestramento è di far nascere in ogni collaboratore la consapevolezza che la sicurezza è una componente riconosciuta nell’attività scolastica, di elevarne la professionalità sviluppandone la capacità di decisione, di intervento e di comunicazione.

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ALLEGATI: PLANIMETRIA con indicazione:

- delle vie di uscita di piano - posizionamento delle apparecchiature di emergenza (mezzi di estinzione, cassetta di

pronto soccorso, ecc.) - posizionamento e modalità di intervento per il sezionamento dell’energia elettrica,

intercettazione del combustibile ed altro. ORGANIGRAMMA COMPLETO DEGLI INCARICHI DEGLI ADDETTI AL FUNZIOMENTO DI PIANO. SPECCHIO NUMERICO DELLE PERSONE PRESENTI

PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA

PROTOCOLLO DI ISTRUZIONI che fissa le procedure da attuare per tutti i presenti, che

contiene indicazioni: - su come deve essere lanciato un avviso di allarme; - sulle azioni di ciascun addetto ai compiti attivi nell’emergenza; - sulla gestione esterna dell’allarme NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PROCEDURE OPERATIVE TABELLA IMPIEGO ESTINGUENTI ESERCITAZIONI PERIODICHE NORME PER LA TENUTA DEL REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI REGOLE DI SICUREZZA ANCHE AD USO DEI VISITATORI NUMERI TELEFONICI

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ORGANIGRAMMA COMPLETO DEGLI INCARICHI DEGLI ADDETTI AL FUNZIOMENTO DI PIANO.

RESPONSABILI DEL FUNZIONAMENTO DI PIANO

Incaricato di ricevere l’allarme per poi diffonderlo:

NOMINATIVI: Insegnanti Polverini Roberta e Michelessi Concetto o addetti di Turno Riceve l’allarme e lo diffonde in modo programmato all’intera struttura ed all’esterno per eventuali richieste di aiuto (tramite centralino telefonico). Incaricato di azionare i dispositivi di difesa:

NOMINATIVI: Insegnanti Michelessi Concetto e Pipparelli Simona o addetti di Turno aziona i dispositivi antincendio, le attrezzature di pronto soccorso ed altro Incaricato di togliere l’energia:

NOMINATIVI: Scardacchi Tiziana (Coll. Scol.) Aziona i dispositivi per togliere l’energia elettrica, gas ed altro, nella zona interessata dall’emergenza Incaricato per l’apertura delle porte:

NOMINATIVI: Scardacchi Tiziana (Coll. Scol.) Apre le porte che conducono verso area sicura e guida i presenti verso la zona sicura. Si assicura che nessuno sia rimasto all’interno della zona evacuata. Chi lancia l’allarme:

Questo compito spetta ad OGNI PERSONA PRESENTE al manifestarsi di un fatto anomalo giudicabile pericoloso. (presenza di fumo, spargimento di liquidi, spargimento di sostanze infiammabili, odori persistenti e fortemente diversi da tutte le condizioni usuali, linee elettriche in surriscaldamento, fughe di gas, cedimenti strutturali, scosse telluriche, ecc.)

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SPECCHIO NUMERICO DELLE PERSONE PRESENTI

Nominativo Qualifica

Alunni Lorena Insegnante

Bazzani Tiziana “

Farina Gabriella “

Olivieri Lorena “

Pierini Laura “

Pipparelli Simona “

Polverini Roberta “

Scardacchi Tiziana Coll. Scol.

Numero addetti personale ausiliario 1 unità

NUMERO DI ALUNNI ISCRITTI NELL’ANNO SCOLASTICO 2016-2017 N° 79

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PROTOCOLLO DI ISTRUZIONI PROTOCOLLO DELLE ISTRUZIONI che fissa le procedure da attuare per tutti i presenti, che contiene indicazioni: - su come deve essere lanciato un avviso di allarme; - sulle azioni di ciascun addetto ai compiti attivi nell’emergenza; - sulla gestione esterna dell’allarme Rivelazione di un pericolo, divulgazione dell’allarme.

Chiunque rivela o viene a conoscenza dell’insorgere di un’emergenza, mantenendo la calma deve: 1. Informare immediatamente il posto presidiato (numero telefonico, reception, posto di

guardia, centrale telefonica). Dal posto presidiato verranno diramate le comunicazioni previste nel piano di emergenza.

Nell’informare si deve precisare:

il luogo dove si è generato l’incidente;

la tipologia e l’entità dell’emergenza (incendio, inquinamento, crollo);

la presenza di feriti; 2. Intervenire tempestivamente con l’attrezzatura disponibile (se è persona addestrata),

senza esporsi inutilmente a rischi; 3. L’operatore del posto presidiato comunicherà l’allarme al responsabile dell’emergenza

ed alla squadra di primo intervento. La chiamata di soccorso

Valutatane l’entità il Responsabile dell’emergenza disporrà di effettuare le chiamate dei soccorsi esterni necessarie. L’efficacia dei soccorsi dipende soprattutto dalla tempestività con la quale è stata effettuata la chiamata e quindi alla prontezza dell’intervento. Per effettuare la chiamata di soccorso è indispensabile conoscere i numeri telefonici degli enti esterni preposti alla protezione civile; a tale scopo è opportuno predisporre un elenco, da tenere sempre aggiornato e da porre in evidenza nei centri di comunicazione presidiati. L’efficacia dipende anche dalle informazioni preventive sull’incidente, che possono consentire ai soccorritori di arrivare sul posto prontamente, con i mezzi più idonei. Intervento sull’emergenza

Il personale non compreso nei quadri degli addetti alla gestione delle emergenze può attivarsi per tentare un intervento per il contenimento e la riduzione del pericolo. L’azione , altamente meritoria, deve tuttavia essere preceduta da una onesta e sincera valutazione delle proprie capacità operative e soprattutto deve svolgersi senza pregiudizio alcuno sulla incolumità propria ed altrui. Ad esempio in caso di focolai di incendio, in attesa dell’intervento degli addetti si può cercare di spegnere le fiamme con gli estintori in dotazione alla zona interessata, seguendo sempre ed attentamente le norme per il loro utilizzo. Chi giustamente per la propria sensibilità decide di allontanarsi, lo deve fare assumendo il maggior numero di notizie utili, come: - tipologia dell’incidente - dimensione - persone presenti e coinvolte - valutazioni circa il probabile sviluppo

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Ordine di sfollamento

Quando la valutazione dell’allarme suggerisce l’abbandono dei luoghi oggetto dell’emergenza, le modalità di questa fase delicata ed importante, devono essere comunicate in forma certa ed esplicita. Sfollamento

In esecuzione all’ordine di sfollamento tutto il personale, esclusi gli elementi attivi dell’emergenza i cui incarichi specifici sono descritti nel piano, deve dirigersi verso le vie di uscita di sicurezza del settore come indicato nelle planimetrie di piano. Durante lo sfollamento di emergenza occorre: - lasciare il proprio posto di lavoro curando di mettere tutte le attrezzature in uso in

condizione di sicurezza fermando eventuali macchinari, sconnettendo l’energia elettrica ed interrompendo l’alimentazione di eventuali combustibili

- abbandonare la zona senza indugi, ordinatamente e con calma (senza correre) e senza creare allarmismi e confusione

- non si devono portare al seguito ombrelli, bastoni, borse, pacchi voluminosi, oggetti ingombranti e/ o pesanti

- non tornare indietro per nessun motivo - non ostruire gli accessi allo stabile permanendo in prossimità di essi dopo l’uscita - tornare ordinatamente dopo un periodo sufficiente, presso precisi punti di raccolta per

procedere ad un appello nominale di tutti i presenti e ricevere eventuali istruzioni - in presenza di fumo o fiamme è opportuno coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti,

possibilmente molto umidi, per filtrare quanto più possibile l’aria respirata che sarà tanto più respirabile quanto più ci si tiene abbassati. Nel percorrere il tragitto verso l’uscita può essere opportuno fermarsi qualche istante e respirare quasi a terra per riprendere energie

- in presenza di calore proteggersi anche sul capo con indumenti pesanti di lana o cotone possibilmente bagnati, evitando tessuti di origine sintetica.

Designazione nominativa

A cura del Capo d'istituto dovranno essere identificati dei compiti da assegnare al personale docente e non che opera nell'istituto. Ad ogni compito dovranno corrispondere almeno 2 responsabili, in modo da garantire una continuità della loro presenza. Del responsabile e dei suo sostituto addetto l'emanazione dell'ordine di evacuazione

normalmente Preside e Vicepreside) che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso.

Del personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione.

Del personale di piano o di settore responsabile dei controllo delle operazioni di evacuazione. Dei personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze

dell'Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario. Del personale incaricato dell'interruzione della erogazione dell'energia elettrica, del gas e

dell'alimentazione della centrale termica. Del personale incaricato dell'uso e dei controllo periodico dell'efficienza di estintori e idranti. Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei

percorsi per raggiungerle

I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura dei Capo d'istituto.

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Assegnazione di incarichi agli allievi (o cura dei docenti)

In ogni classe dovranno essere individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di

raccolta; 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la

porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l'insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione dei modulo dì evacuazione;

2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta.

Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell'insegnante. Altre operazioni da compiere Affissione ai piani di planimetrie con l'indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale

di emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori. Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere

l'uscita di sicurezza assegnata e delle istruzioni di sicurezza con l'assegnazione dei compiti specifici agli allievi.

Sistemazione dei banchi e dei tavoli di ogni locale in modo da non ostacolare l'esodo veloce. Distribuzione di lampade portatili agli operatori scolastici per l'illuminazione in caso di

necessità. Controllo dell'adeguatezza della segnaletica d'emergenza all'interno dell'edificio per una facile

e rapida individuazione delle vie di fuga. Le porte di emergenza dovranno essere individuate da colori differenziati che andranno corrispondentemente riportati sulla segnaletica affissa nei corridoi e nelle aule. I percorsi per raggiungerle dovranno essere ben visualizzati sui muri dei

corridoi e delle scale in modo da far confluire ogni classe verso l'uscita di emergenza assegnata.

Individuazione delle aree di riferimento esterne all'edificio da utilizzare come zona di raccolta.

Tali zone saranno prioritariamente identificate in luoghi sufficientemente distanti dall'edificio ma all'interno dell'area di pertinenza della scuola, in modo da evitare l'insorgere di ulteriori pericoli. Dovranno inoltre possedere le seguenti caratteristiche: far capo a luoghi sicuri e protetti dal traffico stradale; essere un riferimento sicuro e conosciuto (un albero, ecc.), facilitare l'adunata ed il riscontro delle scolaresche; essere contraddistinte da cartelli indicatori ben visibili che dovranno essere dello stesso colore

utilizzato per evidenziare le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle di ogni piano. non rendere difficoltoso l'accesso all'area e l'avvicinamento all'edificio da parte dei mezzi di

soccorso, né lo svolgimento delle operazioni.

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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO

CAPO DI ISTITUTO

All’insorgere del pericolo:

1) Dirigersi con uno o più aiutanti verso il luogo di pericolo e cercare di

eliminarlo;

2) Se non si riesce a fare quanto indicato al precedente punto 1 chiamare i

soccorsi;

POLIZIA 113 CARABINIERI 112

VIGILI DEL FUOCO 115

AMBULANZA 118

3) Nel caso di pericolo di grave entità dare l’ordine di evacuazione

dell’edificio, attuando la procedura di emergenza prestabilita.

4) Dirigersi verso l’ingresso principale dell’edificio ed attendere i soccorsi al

loro arrivo indicando loro il luogo del sinistro

5) Attendere in questo luogo le comunicazioni che saranno trasmesse dai

responsabili dei punti di raccolta. In caso di smarrimento di qualsiasi persona, prendere tutte le informazioni

necessarie comunicarle alle squadre di soccorso, al fine della loro ricerca.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI

Camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato qualora sia

presente del fumo lungo il percorso di fuga. Non usare mai l’ascensore;

Non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo;

Sigillare ogni fessura della porta mediante abiti bagnati;

Non aprire le finestre.

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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO

RESPONSABILI PUNTO DI RACCOLTA

ALL’ORDINE DI EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO:

1) Nel caso NON siate insegnanti:

- Dirigetevi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto nelle planimetrie di piano;

- Acquisite dagli insegnanti di ogni classe la presenza dei loro studenti e

trascrivetela nell’apposito modulo (nel caso che qualche persona non

risulti presente alla verifica, prendete tutte le informazioni necessarie e

trasmettetele al Capo dell’Istituto). - Comunicate al Capo Di Istituto la presenza complessiva degli Studenti.

2) Nel caso siate insegnanti

- Effettuate l’evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura

di emergenza; - Arrivati al punto di raccolta, procedete secondo quanto previsto al

precedente punto 1.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI

Camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato qualora sia

presente del fumo lungo il percorso di fuga. Non usare mai l’ascensore;

Non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo;

Sigillare ogni fessura della porta mediante abiti bagnati;

Non aprire le finestre.

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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO

PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO

All’insorgere del pericolo:

1) Individuate la fonte del pericolo, valutatene l’entità e se ci riuscite cercate

di fronteggiarla;

2) Se non ci riuscite avvertite immediatamente il Capo di Istituto ed attenetevi

alle disposizioni impartite;

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

1) Togliete la tensione elettrica al piano, agendo sull’interruttore segnalato

nella planimetria;

2) Favorite il deflusso ordinato del piano

3) Interdite l’accesso alle scale ed ai percorsi non di s icurezza;

4) Dirigetevi, al termine dell’evacuazione del piano, verso il punto di raccolta esterno previsto nelle planimetrie di piano.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI

Camminare chinati e respirare tramite un fazzoletto bagnato qualora sia presente del fumo lungo il percorso di fuga.

Non usare mai l’ascensore;

Non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo;

Sigillare ogni fessura della porta mediante abiti bagnati;

Non aprire le finestre.

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PROCEDURE OPERATIVE Affinché il piano di emergenza garantisca la necessaria efficacia, dovranno essere rispettate le seguenti regole: 1) Disposizioni riguardanti la sicurezza; 2) Tutti gli operatori della Scuola devono ritenersi al servizio dei propri colleghi e degli

allievi, al fine di garantirne l’incolumità; 3) Abbandono dell’edificio scolastico solo dopo l’avvenuta evacuazione di tutti gli allievi; 4) Comportamento tale da garantire la sicurezza a se stesso ed agli altri di un sicuro

sfollamento in caso di emergenza Per raggiungere questo scopo dovranno essere seguite determinate procedure.

in particolare: Capo d’Istituto

Dovrà vigilare sulla corretta applicazione di: Ordini di servizio relativi ai controlli quotidiani della praticabilità delle vie di esodo (da

effettuare prima dell’inizio delle lezioni); Disposizioni inerenti l’eliminazione o riduzione delle sostanze infiammabili;

Divieto di sosta degli autoveicoli nelle aree non espressamente destinate a parcheggio;

Addestramento periodico del personale all’uso corretto dei mezzi antincendio;

Richiedere agli Enti Locali gli interventi per la funzionalità e manutenzione dei dispositivi di allarme. antincendio e di ogni altro impianto o dispositivo finalizzato alla sicurezza.

Personale Docente

Dovrà:

Informare gli allievi sulla necessità dell’osservanza delle procedure indicate nel piano di emergenza, al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri.

illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti da situazioni di emergenza nella scuola.

intervenire prontamente qualora si dovessero determinare situazioni critiche;

controllare che gli allievi apri e serra fila seguano correttamente i compiti;

in caso di evacuazione portare dietro il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta.

Raggiunto il punto di raccolta far pervenire alla direzione delle operazioni, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e feriti. Tale modulo dovrà sempre essere conservato all’interno del registro. Gli eventuali insegnanti di sostegno si occuperanno unicamente degli alunni handicappati loro affidati.

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Personale non docente

Alcuni addetti, con particolare riferimento a quelli di segreteria (o in sostituzione il personale ausiliario) seguiranno gli aspetti specifici del piano, con particolare riferimento alle segnalazioni ed ai collegamenti con l’esterno. Allievi

Non appena avvertito il segnale di allarme dovranno:

Interrompere immediatamente ogni attività;

Mantenere l’ordine e la calma, tralasciando il recupero di oggetti personali;

dispersi in fila evitando di gridare e vociare confusamente

Disporsi con i compagni designati come apri-fila e dai due serra fila.

Rimanere collegati tra loro;

Seguire le indicazioni dell’insegnante;

Camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere i compagni;

Collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni.

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PROCEDURA PER CHIAMARE I VIGILI DEL FUOCO 1. Componi il numero telefonico 115 2. Quando i Vigili del Fuoco rispondono comunica in modo chiaro questo messaggio:

sono – nome e qualifica

telefono da – nome della scuola, ecc.

situata in – indirizzo, città, via, numero civico, numero telefonico e percorso per arrivarci.

è richiesto l’intervento per tipo di incidente Comunicare l’entità dell’incidente, numero dei feriti, ecc. 3. Non interrompere la comunicazione fino a quando il Vigile del Fuoco non avrà ripetuto

l’indirizzo esatto del luogo dell’incidente.

PROCEDURA PER CHIAMARE UN’AMBULANZA 1.Componi il numero telefonico 118 2. Quando il servizio di emergenza sanitaria risponde comunica in modo chiaro questo messaggio:

sono – nome e qualifica

telefono da – nome scuola, ecc.

situata in – indirizzo, città, via, numero civico, numero telefonico e percorso per arrivarci.

è richiesto il vostro intervento con ambulanza per Comunicare l’entità dell’incidente, numero dei feriti, ecc. 3.Non interrompere la comunicazione fino a quando l’addetto al servizio di emergenza non avrà ripetuto l’indirizzo esatto del luogo dell’incidente.

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TABELLA IMPIEGO ESTINGUENTI TIPO DI ESTINGUENTE -------------------------------------- TIPO DI INCENDIO

ACQUA getto pieno

ACQUA

getto nebulizzato

Schiuma Polvere CO2 sostituti halons

Materiali Comuni: carbone, legname, tessuti, carta, paglia

SI SI SI SI SI SI

Liquidi infiammabili non miscibili con acqua: vernici, benzine, oli, lubrificanti

NO NO SI SI SI SI

Liquidi infiammabili miscibili con acqua: vernici, benzine, oli, lubrificanti

SI SI SI SI SI SI

Sostanze comburenti: nitrati, nitriti, permanganati, clorati, perclorati

SI NO NO NO NO SI

Sostanze reagenti con acqua: Carburo di calcio, sodio, potassio, acidi forti, metalli fusi.

NO NO NO SI SI NO

Gas Infiammabili: etilene, idrogeno, gas liquefatti, acetilene, ossido di carbonio, metano

NO SI NO SI SI SI

Apparecchiature elettriche: motori elettrici, cabine elettriche, interruttori, trasformatori

NO NO NO SI SI SI

Casi Particolari: Apparecchiature delicate, documenti, ecc.

NO NO NO SI SI SI

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PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI ALCUNE SOSTANZE DI IMPIEGO

COMUNE NEI CONFRONTI DEL PERICOLO D’INCENDIO

SOSTANZA Propagazione d’incendio

Pericolo di scoppio

Azione tossica

Temperatura di accensione °C

Legna, carbone, cartone

Lenta No No 130-610

Plastica, gomma, resina

Lenta No Si 300-600

Segatura Trucioli, tessuti

Media No Debole 150-600

Paglia, stracci unti, fuliggine

Media No No 80-400

Vernici, polveri metalliche

Rapida Si Si 130-250

Lubrificanti, oli combustibili

Veloce Difficile No 250-400

Petrolio Rapida Debole Debole 180-300

Alcool, acquaragia, benzine

Molto rapida Si No 200-400

Acetilene, metano, propano

Istantanea Si No 400-850

Trasformatori elettrici Media No Si (*) -- Motori elettrici Media No No --

(*) Se presenti oli dielettrici con PCB/PCT

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ESERCITAZIONI 1) L’addestramento si articola su un corso introduttivo tenuto con prova pratica di

spegnimento, su periodici aggiornamenti (almeno una volta all’anno) e su esercitazioni pratiche (almeno un volta all’anno) con particolare riguardo al piano di emergenza e di evacuazione, rapido raggiungimento del punto di raccolta, divisione dei compiti, ecc.

2) Esercitazioni teoriche e pratiche, revisioni, prove di funzionamento vengono registrate su un apposito registro controfirmato dal Responsabile della Sicurezza.

REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI

Verrà predisposto il registro dei controlli periodici, mantenendo aggiornato e a disposizione all’ispezione delle autorità preposte, nel quale verranno annotati: Le ispezioni alle vie di esodo; La verifica del corretto funzionamento dei sistemi di rivelazione e di allarme I controlli per verificare l’efficienza dell’impianto elettrico e dell’illuminazione di emergenza; Le verifiche dell’osservanza delle limitazioni di carico e dei divieti disposti per motivi di sicurezza; Le attestazioni delle esercitazioni di evacuazione, con periodicità almeno annuale e delle riunioni di addestramento; L’aggiornamento periodico del piano di emergenza.

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REGOLE DI SICUREZZA

Anche ad uso dei visitatori (Da consegnare ai visitatori al loro ingresso)

Le seguenti regole sono rigorosamente obbligatorie: 1) Nella Scuola è rigorosamente vietato fumare, anche per eliminare rischi d i incendio. 2) Nei locali si cammina e non si corre. Ciò per evitare cadute o scontri pericolosi. 3) Cammina sempre dentro gli spazi delimitati laddove predisposti. 4) Salendo o scendendo le scale, tieni sempre una mano sul corrimano. Incrociandoti con

qualcuno, lascia il corrimano a chi scende; ciò per evitare cadute pericolose. 5) Lascia sempre sgombro l’accesso a estintori, sistemi antincendio, uscite di sicurezza e

quadri elettrici. Ciò per evitare gravi conseguenze in caso di emergenza. 6) Non introdurre nella Scuola bottiglie di vetro e bevande alcoliche; 7) Per l’utilizzo di macchine fotografiche e telecamere è necessaria l’autorizzazione; 8) Si può entrare e visitare la Scuola solo se accompagnati da personale della Scuola

stessa, o se autorizzati dal Dirigente Scolastico. 9) In caso di incendio o di infortunio, seguire le istruzioni della persona che si sta

visitando, ovvero con la quale è fissata una riunione o che vi sta accompagnando.

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NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA E PRONTA CONSULTAZIONE IN DOTAZIONE AL PERSONALE ADDETTO ALL’EMERGENZA.

(DA ESPORRE PRESSO CIASCUN LUOGO DI LAVORO PRESIDIATO.)

PERSONALE ADDETTO ALL’EMERGENZA

MICHELESSI CONCETTO xxxxxxxx

PIPPARELLI SIMONA xxxxxxxx

PIERINI LAURA xxxxxxxx

POLVERINI ROBERTA xxxxxxxx

EMERGENZE

SOCCORSO PUBBLICO DI EMERGENZA (Polizia di Stato) 113

CARABINIERI (Pronto intervento) 112

VIGILI DEL FUOCO (Pronto intervento) 115

EMERGENZA SANITARIA (Pronto soccorso ambulanze - Unità coronaria mobile)

118(1)

UTILITÀ (2)

EMERGENZA SANITARIA LOCALE (chiamata ambulanza)

0578/290111 0578/29042

PRESIDIO OSPEDALIERO (competente di zona) 0578/290111 0578/29042

CARABINIERI (presidio di zona) 0578/298013

POLIZIA DI STATO (presidio di zona)

POLIZIA MUNICIPALE 348/4019290 0578299268

COMUNE EMERGENZA 348/4019280

UTENZA ENEL (pronto intervento) 803 500

UTENZA GAS (pronto intervento) 800 900 999

UTENZA ACQUEDOTTO (pronto intervento) 075/5009474

RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Geometra Gabriele Sbaragli xxxxxxxx (1)

La copertura territoriale del servizio è parziale. Se alla digitazione del 118 non fa seguito alcun segnale telefonico, utilizzare il 113. Dove il servizio è attivo, il 118 mette in comunicazione con una

centrale operativa presidiata da personale medico che, dopo un primo esame del tipo di emergenza, provvede ad inoltrare le chiamata alla ”struttura di pubblica assistenza o ospedaliera” ritenuta più idonea all’intervento. (2)

Da integrare con i numeri di utilità locali e/o quelli di altri enti complementari e/o alternativi a quelli che abbiamo indicativamente elencato.