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NUOVI DEVICE
VASCOLARI
Do/. Domenico Merlicco
Presidio Ospedaliero di Lucera (Fg)
U.O.C di Chirugia Generale
Ambulatorio Accessi Vascolari
do/. Domenico Merlicco
The• main objec,ve when trea,ng people who have cys,c fibrosis (CF) is to
prevent, eradicate or control all types of respiratory infec,on, par,cularly
endobronchial and pulmonary infec,on with Staphylococcus aureus,
Haemophilus influenzae, Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia
cepacia. The common viral respiratory infec,ons are important in ini,a,ng
and exacerba,ng the chest infec,on and contribute to the associated
damaging inflammatory process.
1.8 Conclusion
The• quality of life, length of survival and the cost of care
are commonly determined by the success or otherwise of the an,bio,c
treatment of the ini,al P. aeruginosa infec,on in early childhood, and by
the subsequent an,bio,c treatment.
Cys:c Fibrosis Trustdott. Domenico Merlicco
Accessi venosi 1. "periferici"
Aghi metallici (es.: • bu6erfly)Non appropria= per infusioni con=nue – Þ alto rischio di trombosi e stravaso
Cannule corte (es.: • agocannula) (3-6 cm)
Cannule lunghe (es• : Mini-Midline)(6-15 cm) (presen= da qualche anno)
Cateteri • Midline (>20 cm)
do6. Domenico Merlicco
Accesso venoso periferico
Agocannula•Vene superficiali del braccio disponibili–
Accesso periferico <1 settimana–
Uso esclusivamente ospedaliero–
Cannula periferica •
lungaVene superficiali del braccio non disponibili–
Accesso periferico >1 – settimana
Catetere • MidlineAccesso periferico > 3 settimane–
Accesso periferico ad uso – extraospedaliero
Accessi venosi 1. "periferici": indicazioni
(Cfr. RCN 2010, INS 2011, INS 2016)dott. Domenico Merlicco
Le linee-guida suggeriscono che per via periferica sono
consen3te soltanto le seguen3 infusioni:
Soluzioni con Ø pH >5 e <9 (pH del sangue: 7,35-7,45)
Farmaci con osmolarità <500Ø -600 mOsm/l (Osm. Plasma9ca 280-290mOsm/l)
Soluzioni nutrizionali con osmolarità <800Ø -900mOsm/l
Farmaci non vescican3 e non Ø flebitogeni
(Cfr. RCN 2010, INS 2011, INS 2016)
Accessi venosi 1. "periferici": indicazioni
doK. Domenico Merlicco
Farmaci somministra, per via endovenosa
pH e Osmolarità dei farmaci endovenosi
Gorski LA, et al. Intermi3ently delivered IV medica9on and pH: reevalua9ng the evidence. J Infus Nurs 2015 Jan-Feb;38(1):27-46
ANGIOTOSSICITA’
pH del sangue: 7,35-7,45
Osm. Plasma9ca 280-290mOsm/l
do<. Domenico Merlicco
pH e Osmolarità dei farmaci endovenosi
Gorski LA, et al. Intermi3ently delivered IV medica9on and
pH: reevalua9ng the evidence. J Infus Nurs 2015 Jan-
Feb;38(1):27-46
ANGIOTOSSICITA’
pH del sangue: 7,35-7,45
Osm. Plasma9ca 280-290mOsm/l
do<. Domenico Merlicco
pH e Osmolarità dei farmaci endovenosi
Gorski LA, et al. Intermi3ently delivered IV medica9on and
pH: reevalua9ng the evidence. J Infus Nurs 2015 Jan-
Feb;38(1):27-46
ANGIOTOSSICITA’
pH del sangue: 7,35-7,45
Osm. Plasma9ca 280-290mOsm/l
do<. Domenico Merlicco
pH e Osmolarità dei farmaci endovenosi
Gorski LA, et al. Intermi3ently delivered IV medica9on and pH: reevalua9ng the evidence. J Infus Nurs 2015 Jan-Feb;38(1):27-46
ANGIOTOSSICITA’
pH del sangue: 7,35-7,45
Osm. Plasmatica 280-290mOsm/l
do<. Domenico Merlicco
es. 1 grammo di vancomicina ha un pH acido da 2,4 a 4,5.
Questo farmaco è acido e vescicante
Come può essere infuso?
In vena perfericaPossibile, ma ...
Farmaco acido e vescicante deve essere infuso
u3lizzando un catetere di piccolo calibro,
possibilmente in una vena di grandi dimensioni
a bassa velocità.
Rischio stravaso: da considerare
Aumentare la diluizione ?
POCO EFFICACE
L’utilizzo di più diluente è solo un rimedio parziale,
in quanto spesso le stesse soluzioni diluenti sono
acide.
Miscelando 1 gr di Vancomicina in 250
ml di soluzione fisiologica 0,9% il pH si
alza solo leggermente, in quanto il pH
della S.F. al 0,9% è meno acido (pH 4,5-
7)
Alcuni farmaci come la vancomicina, anche quando vengono miscela3 con
soluzioni diluen3 per raggiungere un pH neutro o quasi, possono causare Flebite
Chimica perché sono irritanE.
FLEBITE CHIMICA èèTROMBOSI VENOSA
SUPERFICIALE O PROFONDA DELL’ARTO
Potrebbe essere indicato l’inserimento di un catetere centrale per via
periferica piu[osto che usare un disposi3vo endovenoso periferico.
Rischio stravaso èè assente
do[. Domenico Merlicco
RIEPILOGO accessi venosi “periferici”
Agocannule Cannule lunghe Midline
lunghezza 3-5 cm 10-12 cm 20-25cm
materiale Teflon/PUR PUR PUR/Silicone
inserzione Blind Ecoguida Ecoguida
tecnica diretta Seldinger Diretto Seldinger indiretto
posiz. in urgenza si si No
durata @7 gg < 3 settimane > di 3 settimane
uso extra-osped. No No Si
(Cfr. INS 2016)doI. Domenico Merlicco
LA FISIOPATOLOGIA DELLA FLEBITE e DELLA “PROBABILE” TROMBOSI
processo infiammatorio
ripetute venipunture l’a=rito provocato dall’accesso venoso periferico contro
l’endotelio oppure dalla somministrazione di soluzioni
iperosmolari (Uslusoy et al, 2008).
vasocostrizione che scatena un fenomeno di rilascio di serotonina,
bradichinina e istamina, agenP infiammatori che aumentano la
permeabilità vascolare favorendo lo stravaso di proteine e di plasma
sanguigno verso lo spazio intersPziale e la comparsa di edema
(Nicotera, 2011).
L’aggregazione piastrinica, implementata dal rilascio di istamina, dà
luogo a formazioni trombo;che cara<erizzate da eritema localizzato e
irrigidimento dei vasi. Indipendentemente dalla causa d’insorgenza
della flebite e in seguito a tale complicanza, i vasi possono andare
incontro a sclerosi spesso irreversibile, la quale impedisce l’u;lizzo
della vena per la somministrazione di infusioni o per prelievi di
campioni emaPci (Uslusoy et al, 2008)
+
do=. Domenico Merlicco
“T H E PAT H O G E N ES IS O F V E N O U S T H R O M B O S IS”
Virchow's triad
do?. Domenico Merlicco
do#. Domenico Merlicco
Angiotossicità e ripetute venopunture
“Scarso patrimonio venoso periferico”
è Agofobia
Trombosi del vene avambraccio e braccio
Serve un “Centrale”do;. Domenico Merlicco
Accessi venosi 2. "centrali"
I CVC comprendono:
CICC– (Centrally Inserted Central Catheters (impiantatiin emergenza/urgenza)
PICC– (Peripherally Inserted Central Catheters)
PORT–
Tunnelizzati–
Si definiscono CENTRALI in quanto la propria punta viene
posizionata a livello della Giunzione Cava-Atriale
do#. Domenico Merlicco
le pare' della vena sono spesse •
il • Ø del vaso (≈2 cm) è > del Ø catetere
il catetere ha una posizione parallela al •
vaso
la punta non va in • parete (nessun punto di conta;o)
il farmaco è rapidamente • diluito
2. Accessi venosi "centrali”: perché
CVC
La punta del catetere venoso centrale deve essere inquesta posizione perché:
do;. Domenico Merlicco
do#. Domenico Merlicco
Soluzioni • iperosmolari (NP) >800mOsm/l
Farmaci acidi • pH<5 e farmaci basici pH >9
Farmaci • vescicanti/irritanti sull’endotelio
Terapie • endovenose protratte (mesi, anni)
Sangue e emoderivati (> 4 • Fr)
Ripetuti prelievi (> 4 • Fr)
Utilizzo in terapia intensiva (• Power = 5ml/sec)
Utilizzo con mdc • radiologico (Power = 300psi)
Accessi venosi 2. "centrali": indicazioni
do#. Domenico Merlicco
Picc
§ P (peripheally)
§ I (inserted)
§ C (central)
§ C (catheter)
Catetere venoso centrale ad
inserzione Periferica
«a medio termine»do;. Domenico Merlicco
Catetere tunnellizzato
CVC Groshong
Non vengono MAI impianta9 nel nostro Ambulatorio•
Sono mal tollera9 dal paziente•
Il • paz non ha vita sociale per imbarazzo
Non può andare in piscina, al mare•
Scomodi per le medicazioni• do@. Domenico Merlicco
Port
PICC-Port
*È un device vascolare “a lungo termine” *È totalmente impiantabile so8ocute*Impianto al torace o al braccio*Cos;tuito da un CVC ed un Resevoir in ;tanio
do8. Domenico Merlicco
Port toracico
do*. Domenico Merlicco
PICC-Port
do*. Domenico Merlicco
Novità
in FC
Impianto se*emb/2018 Impianto marzo 2017Foto eseguite o*obre 2018Foto eseguite o*obre 2018
Picc-Port
Port
Precudura• mini invasiva
Facile ges4one•
• Sicurezza
Picc
Facile impianto•
Minor invasività•
Ges4one frequente•
Complicanze exit• -site
Picc Port
Sintesi dei vantaggi di entrambi i presidido?. Domenico Merlicco
INDICAZIONI AL POSIZIONAMENTO DEL PICC-PORT
Neoplasie testa§ -collo o interven0 chirurgici al collo (es.:T-Tcon Linfectomia)
Portatore di § tracheostomia o esofagostomia
Pazien0 § con Radiodermite del collo o del torace
Paz § in tra@amento chemioterapico con An0corpi Monoclonali EGFRi
Paz con us0oni al torace§
Portatrici di protesi mammarie bilateralmente§
Paziente affe@a da § Sclerosi Mul0pla Recidivante-Remi@ente in tra@amento ciclico (15 giorni) con Immunoglobuline e.v.
Pazien6 affe8 da Fibrosi Cis6ca § (anche candida* al Trapianto) dal 2016
Este0ca § (intoller. cicatrice toracica, tunnelizza*, Picc) /vita sociale
aMva/benessere psicologico/aMvità fisica in palestredo@. Domenico Merlicco
PICC-Port
PICC-PORT
do,. Domenico Merlicco
Picc-Port: Note di tecnica
U0lizzo• sistema0co di Picc-Port “Low Profile”
Catetere• Venoso 5Fr o < 5Fr (quest’ul0mo al momento non è
disponibile) in PUR
Reservoir• con Ø circa 2cm, compa0bile per alte Pressioni
(350psi) per mdc, in 0tanio rives0to (POM)
Peso• leggero del reservoir per il Comfort del paziente:
“2,9 gr”
doR. Domenico Merlicco
Impianto ecoguidato
Use US guidance when placing CVADs in adults and children
– To improve inser<on success rates
– Reduce number of needle punctures, and decrease inser<on
complica<on rates.2,24,25 (I)
Scan– the anatomy prior to inser<on to iden<fy vascular anomalies (eg,
occlusion or thrombosis) and to assess vein diameter.2,25 (IV)
Use– a “real-<me” or dynamic technique for CVAD inser<on.2 (I)
2. Lamper* M, Bodenham AR, Pi6ru* M, et al. Interna*onal evidence-based recommenda*ons on ultrasound-guided
vascular access. Intensive Care Med. 2012;38(7):1105-1117.
24. Moore CL. Ultrasound first, second, and last for vascular access. J Ultrasound Med. 2014;33(7):1135-1142.
25. Schindler E, Schears GJ, Hall SR, Yamamoto T. Ultrasound for vascular access in pediatric pa*ents. Pediatr Anesth.
2012;22(10):1002-1007.
Picc-Port: Note di tecnica
doO. Domenico Merlicco
Il Ø catetere deve essere ⅓ del Ø della vena(es. Ø vena 6,8mm/3= 2,2mm Ø max del catetere)
Scelta della vena•
Picc-Port: Note di tecnica
Diametro della Vena
doD. Domenico Merlicco
Bi
C
Pungere la vena brachiale interna
nel 1/3 superiore del braccio
(regione intermedia della zona
gialla del metodo ZIM)
Picc-Port: Note di tecnica
doC. Domenico Merlicco
*Ø Vena brachiale int. anastomizzata
con la v. basilica è di ≈ 1 cm
*Ø Catetere venoso ≈1,67mm
6 volte
do=. Domenico Merlicco
CVC e TROMBOSI: il diametro della vena
do7. Domenico Merlicco
Scelta del calibro del catetere
do#. Domenico Merlicco
Calibro del catetere
do#. Domenico Merlicco
Cys$c fibrosis
Mul$factorial increased VTE risk: frequent hospitaliza$ons, systemic or severe
local infec$ons (especially with specifically thrombogenic strains such as
Burkholderia Cepacia), elevated acute phase reactants, CVC presence,
ac$vated platelets. Risk decreases with appropriate management of
underlying condi$on. dott. Domenico Merlicco
CVC e TROMBOSI: La Tip Loca3on
do6. Domenico Merlicco
CVC e TROMBOSI:
Catetere Corto Catetere in JCA
Rischio trombo:co dell’86% Rischio trombotico dell’1,2%
La Tip Loca:on
doF. Domenico Merlicco
CVC
CVC
do%. Domenico Merlicco
Giunzione cava-atriale
Nodo del seno
CVC
do5. Domenico Merlicco
Controllo della Punta del CVC
Reper0 anatomici di superficie e Ø antropometria
RxØ torace
FluoroscopiaØ
ETG Ø dei vasi tributari della VCS intra- e
postoperatorio
ECGØ -guida
EcocardioØ -transesofageo
TC e RMØ
Esami accura0
ma invasivi
Esame Accurato
e ripe0bile
Esame non
preciso
ed espone a
radiazioni
doD. Domenico Merlicco
Controllo della Punta del CVC
do.. Domenico Merlicco
Interpretazione dell’ECG intracavitario
do4. Domenico Merlicco
Interpretazione dell’ECG intracavitario
do4. Domenico Merlicco
Interpretazione dell’ECG intracavitario
do4. Domenico Merlicco
Interpretazione dell’ECG intracavitario
do4. Domenico Merlicco
Interpretazione dell’ECG intracavitario
do4. Domenico Merlicco
“Tip loca*on” con il metodo ECG
intracavitario
do6. Domenico Merlicco
Un• malposizionamento della punta del catetere espone al
rischio di complicanze trombo3che (malposizionamen3 al3),
aritmogene (malposizionamen3 bassi).
Il• rischio di erosione e tamponamento cardiaco nei
malposizionamen3 bassi con l’u3lizzo dei moderni materiali
viene considerato aneddo3co.
CVC e TROMBOSI: La Tip Location
doG. Domenico Merlicco
Picc-Port:
Stesse controindicazioni dei PICC:
Vene§ piccole
§ Trombosi locali
§ Patologie dermatologiche del braccio
Patologie§ ortopediche del braccio
Controindicazioni
do;. Domenico Merlicco
Casis%ca personale
347 casi clinici tra2a%•
Port al braccio (dal 2012 a 05/2018)
N. Colon-re2o
N. Vescica
N. Ovaio
N. Neuroendocrina orig. Scon.
Sclerosi mul%pla (12 casi)
Fibrosi Cis%ca (dal 2016: 9 casi)
N. Testa-collo
N. Mammella
N. Polmone
N. Gastrico
N. Colecis%
N. Vie Biliari
N. Pancreas
do2. Domenico Merlicco
PERI-PROCEDURALI PICC-PORT
PNX 0
Puntura Arteriosa 0
Ematoma Sintomatico 0
Deiscenza cutanea 0
POST-PROCEDURALI PICC-PORT
Infezione Sottocute 2 da Staphyloc. Aureus (1 con deiscenza cut.)
Flebite 1 con trombosi venosa
Occlusione Sistema 2 (rimozione del device)
Stravaso Sottocutaneo 1
Trombosi Venosa Port-relata 0
Sepsi Port-relata 3 da Pseudomonas Aeruginosa
Distacco catetere dal reservoir 0
Picc-Port: Complicanze
doM. Domenico Merlicco
Ogni VAD (=venous access devices) è definito da qua1rocara1eris5che:
1. Posizione della punta
2. Tecnica di inserzione
3. Vena incannulata
4. Sito di emergenza
Sulla base di queste cara1eris5che, è possibile prevedere lafutura ‘performance’ del VAD e il rischio di complicanze:
– Le complicanze alla inserzione dipendono da 2 e 3
– Le complicanze infeDve, le tromboflebi5 e le dislocazioni
dipendono principalmente da 4
– Le trombosi venose centrale dipendono da 1, 2 e 3
CVC e complicanze
dott. Domenico Merlicco
da# discordan# in le-eratura
Trombosi venosa: maggiore incidenza
con il PICC-Port?
do-. Domenico Merlicco
Non bisogna prendere in considerazione le pubblicazioni sugli PICC-Port fino al 2010
Puntura senza q ecoguida (durante venografia, punture ripetute, mancata valutazione del Ø
della vena)
Port q di dimensioni maggiori rispeAo agli aAuali microport àdeiscenza cutanea ed
erniazione del reservoir
IntroduAori venoq -traumaBci àflebi2 (aAualmente si uBlizzano MicroAccess)
Cateteri 7Fr, q 9Fr àTrombosi venosa Port-relata !!! (mancata valutazione del Ø della
vena, puntura della vena cefalica, impianto del reservoir in avambraccio, no Tip LocaBon)
doA. Domenico Merlicco
dott. Domenico Merlicco
Trombosi: maggiore incidenza con il PICC-Port?
The Ø incidences of other major complica<ons, such as infec<on or venous thrombosis, were equivalent (subclavian, upper arm).
doE. Domenico Merlicco
Trombosi: maggiore incidenza con il
PICC-Port?
2010• -2014 in le<eratura si evidenzia una
Riduzione dei casi di Trombosi PICC-Port
-relata
Miglioramento della tecniche chirurgiche
Ma una rido<a % di casi di Trombosi Venosa Port-relata persiste !
(sia con accesso sovra/so<o-clavicolare, sia con acceso brachiale)
dott. Domenico Merlicco
Valutazione dello Performance Status del paz. +
Mala8a Infiammatoria cronica + Comorbidità
Fa#ori di rischio ereditari che portano a una tendenza
per tu#a la vita verso ipercoagulabilità, comunemente
indicato come Trombofilia.
Ques< includono: deficit AT III, deficit Proteina C, deficit
Proteina S, fa#ore V Leiden, mutazione del gene della
protrombina 20210A, Iperomocis<nemia secondaria a
mutazione MTHFR.
do#. Domenico Merlicco
Impianto di PICC-PORT in FC
do2. Domenico Merlicco
Ques%onario su “Qualità di Vita del paz portatore di catetere
venoso centrale”
REGIONE PUGLIA Presidio Ospedaliero “F. Lastaria” di Lucera (Fg)
D.H. di ONCOLOGIA e SENOLOGIA
Direttore: Dott. Angelo Benvenuto
Dirigente Medico: Dott. Massimo Lombardi
Dott. Domenico Merlicco – Presidio Ospedaliero di Lucera, Ambulatorio di Impianto e Gestione Accessi Vascolari:
Questionario su “la Qualità di Vita del paziente portatore di Catetere Venoso Centrale” 1a edizione. 1
Lucera29/01/2016
Questionariosu“laQualitàdiVitadelpazienteportatorediCatetereVenosoCentrale”
Lacentralitàdelpaziente-utente,lasuainformazioneesoddisfazionesonosnodi-cardineper
ilmiglioramentodellerelazionitrapazienteesoggettierogatoridiservizinelcompartosocio-
sanitario.Ilmiglioramentoavvieneattraversolacapacitàdeisanitaridi“ascoltare,incontrare
edanticipare”leatteseeibisognideipazienti.
Pertalemotivosiècreatounquestionariodigradimentochevaluti“LaQualitàdiVita
delPazienteportatorediCVCediMalattiaNeoplastica”.Larilevazionedellasoddisfazionedei
pazienticoncorreamigliorarel’immagineelacredibilitàdiunaretediservizi,aumentandola
fiducia in essa di professionisti ed utenti. Questo nuovo investimento nella soddisfazione
suggerisceuncambioradicalediapproccio:l’utentevienefinalmentevistocomeunapersona,
non solo come una parte malata o bisognosa, come portatore di diritti e di risorse e
coproduttore del servizio, a forte valenza relazionale, di cui usufruisce. Diventa dunque un
interlocutore qualificato nell’esprimere giudizi sui servizi e sulle prestazioni, anche se
permangonoproblemi di forte asimmetria informativa e di traduzionedella sua capacità di
giudizioinpotereeffettivo.
Pertanto “La qualità della vita” riflette la percezione degli individui di veder soddisfatti i
propri bisogni e di non vedere negate le opportunità di raggiungere la felicità e di sentirsi
realizzati,indipendentementedallostatodisalutefisico.
IlQuestionarioèanonimoenelrispettodellaprivacy(art.13delCodicedellaPrivacy).
Nota:nelquestionarioiltermineCatetereVenosoCentralevieneabbreviatoconCVC.
AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE ACCESSI VASCOLARI
Dott. Domenico Merlicco
CPS – Infermiera Dott.ssa Maria-Carmela Fino
D.H. di ONCOLOGIA e SENOLOGIA
AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE ACCESSI VASCOLARI
Dott. Domenico Merlicco – Presidio Ospedaliero di Lucera, Ambulatorio di Impianto e Gestione Accessi Vascolari:
Questionario su “la Qualità di Vita del paziente portatore di Catetere Venoso Centrale” 1a edizione. 2
Questionariosu“LaQualitàdiVitadelpazienteportatorediCatetereVenosoCentrale”
1. Informazioni generali Sesso M [ ] F [ ]
Età 20-29 [ ] 30-39 [ ] 40-49 [ ] 50-59 [ ] 60-69 [ ] Oltre 70 [ ]
CVC impiantato CVC al collo [ ]
CVC femorale [ ]
PICC [ ]
PORT Torace [ ]
PORT Braccio [ ]
CVC Tunnellizato[ ]
Da quanti giorni
ha il CVC
< 7 giorni
[ ]
> 7 giorni
[ ]
1-2 mesi
[ ]
< 6 mesi
[ ]
> 6 mesi
[ ]
> 1 anno
[ ]
Dove è situata
la medicazione
Collo
[ ]
Inguine
[ ]
Braccio destro
[ ]
Braccio
sinistro [ ]
Torace destro
[ ]
Torace
sinistro [ ]
Chi effettua regolarmente la
medicazione
Io direttamente
[ ]
Il coniuge
[ ]
Infermiere di reparto di
degenza [ ]
Il servizio domiciliare
(ADI) [ ]
Infermiere Amb. Accessi
Vascolari [ ]
Altro…..
[ ]
2. Attività quotidiane è ritiene che il CVC Le abbia creato difficoltà nelle diverse attività quotidiane?
Svolgere attività domestiche (cucinare, pulire, riordinare, ecc) [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Mantenere e sviluppare gli hobby [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Svolgere le piccole commissioni fuori casa, (fare la spesa, le
passeggiate, andare in posta, ecc) [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Effettuare l’igiene quotidiana della propria persona [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Altro ............................... [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
3. Aspetti psicologici è ritiene che la presenza del CVC Le abbia determinato: Ansia [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Stress [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Paura [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Un’alterazione dell’immagine di sé stesso [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
4. Aspetti relazionali/comunicativi è ritiene che la presenza del CVC Le abbia influenzato negativamente gli aspetti relazionali e/o comunicativi: Con il coniuge o figli [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con i parenti [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con gli amici [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con i conoscenti [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto *Nota: nel questionario il termine Catetere Venoso Centrale viene abbreviato con CVC.
do7. Domenico Merlicco
Questionario anonimo
Recluta/ 150 paz (58 paz portatori diPICC-Port)
• 2° quesito: 97% dei pazien/non ha avuto difficoltà adeseguire le diverse aIvitàquo/diane (3%: donne conneona/, donna con gonartrosideambulante con bastonicanadesi)
• 3° quesito: 98% dei paz non haavuto ripercussioni sulla psiche
• 4° quesito: 100% dei paz PICC-Port non ha influenzatonega/vamente gli aspeIrelazionali e/o comunica/vi
D.H. di ONCOLOGIA e SENOLOGIA
AMBULATORIO DI IMPIANTO G STIONE ACCESSI VASCOLARI
Dott. Domenico Merlicco – Presidio Ospedaliero di Lucera, Ambulatorio di Impianto e Gestione Accessi Vascolari:
Questionario su “la Qualità di Vita del paziente portatore di Catetere Venoso Centrale” 1a edizione. 2
Questionariosu“LaQualitàdiVitadelpazienteportatorediCatetereVenosoCentrale”
1. Informazioni generali Sesso M [ ] F [ ]
Età 20-29 [ ] 30-39 [ ] 40-49 [ ] 50-59 [ ] 60-69 [ ] Oltre 70 [ ]
CVC impiantato CVC al collo [ ]
CVC femorale [ ]
PICC [ ]
PORT Torace [ ]
PORT Braccio [ ]
CVC Tunnellizato[ ]
Da quanti giorni
ha il CVC
< 7 giorni
[ ]
> 7 giorni
[ ]
1-2 mesi
[ ]
< 6 mesi
[ ]
> 6 mesi
[ ]
> 1 anno
[ ]
Dove è situata
la medicazione
Collo
[ ]
Inguine
[ ]
Braccio destro
[ ]
Braccio
sinistro [ ]
Torace destro
[ ]
Torace
sinistro [ ]
Chi effettua regolarmente la
medicazione
Io direttamente
[ ]
Il coniuge
[ ]
Infermiere di reparto di
degenza [ ]
Il servizio domiciliare
(ADI) [ ]
Infermiere Amb. Accessi
Vascolari [ ]
Altro…..
[ ]
2. Attività quotidiane è ritiene che il CVC Le abbia creato difficoltà nelle diverse attività quotidiane?
Svolgere attività domestiche (cucinare, pulire, riordinare, ecc) [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Mantenere e sviluppare gli hobby [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Svolgere le piccole commissioni fuori casa, (fare la spesa, le
passeggiate, andare in posta, ecc) [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Effettuare l’igiene quotidiana della propria persona [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Altro ............................... [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
3. Aspetti psicologici è ritiene che la presenza del CVC Le abbia determinato: Ansia [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Stress [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Paura [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Un’alterazione dell’immagine di sé stesso [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
4. Aspetti relazionali/comunicativi è ritiene che la presenza del CVC Le abbia influenzato negativamente gli aspetti relazionali e/o comunicativi: Con il coniuge o figli [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con i parenti [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con gli amici [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto
Con i conoscenti [ ] per niente [ ] poco [ ] abbastanza [ ] molto *Nota: nel questionario il termine Catetere Venoso Centrale viene abbreviato con CVC.
doP. Domenico Merlicco
do#. Domenico Merlicco
Agocannulaü
Midlineü
PICCü
PORT toracico/PICCü -Port
CVC TUNNELLIZATIü
Quale presidio
impiantare
doB. Domenico Merlicco
Conclusioni
Un intervento mirato e sicuro con l’impianto di un
device vascolare
sono conce4 fondamentali
al fine di ridurre gli effe4 tossici del farmaco e favorire
una migliore qualita di vita del paziente.
do=. Domenico Merlicco
“proac've vascular planning”
Pianificare• l’impianto dell’accesso vascolare all’ammissione del
paziente “corre8a indicazione dell’accesso vascolare” (idealmente
pianificato due o tre giorni prima del ricovero)
Impianto• in Ambiente dedicato esclusivamente per l’impianto dei
Device Vascolari
tecnica• appropriata (massimi presidi di barriera, presidi chirurgici e
ves'ario monouso sterile, procedura documentata con bar-code)
Impianto• eseguito da un operatore con adeguata preparazione
(Vascular Team)
do8. Domenico Merlicco
Ins 2016
RACCOMANDAZIONI PRATICHE:
PrimaA. della inserzione di un accesso venoso o arterioso, valutare la storiaclinica del paziente relaFvamente alle condizioni che potrebbero avereun impaIo sulla vascolatura periferica e porre l’indicazione ad uFlizzaretecnologie di visualizzazione. Diversi faIori possono infaM limitarel’efficacia delle tecniche basate su ispezione e palpazione di repericutanei:
Processi1. patologici che alterano la struIura del vaso (es. diabete,ipertensione)
Anamnesi2. di ripetute venipunture e/o di lunghi periodi di terapiaendovenosa
ParFcolarit3. a della cute in termini di pigmentazione o peluria
Alterazioni4. cutanee speciali, secondarie ad esempio a cicatrici e tatuaggi
5. L’eta del paziente (maggiori difficoltà si verificano nei neonaF e negli anziani)
StaF6. ipovolemici o di disidratazione
PazienF7. che fanno uso frequente di farmaci per via endovenosa
“proacFve vascular planning”
doI. Domenico Merlicco
do#. Domenico Merlicco
1.Perucca, R. Peripheral venous access devices. In: Alexander M, Corrigan A, Gorski L, Hankins J, Perucca R, eds. Infusion Nursing: An Evidence-
Based Approach. 3rd ed. St Louis, MO: Saunders/Elsevier; 2010:456-479.
4.Fabian B. Infusion therapy in the older adult. In: Alexander M, Corrigan A, Gorski L, Hankins J, Perucca R, eds. Infusion Nursing: An Evidence-
Based Approach. 3rd ed. St Louis, MO: Saunders/Elsevier; 2010:571-582.
Conclusioni: Cateteri Periferici CorW
ScegliereA. una ago-cannula in base agli elemen5 seguen5:
1. Prendere in considerazione le cara:eris5che della soluzione infusionale (che non deve essere nè
irritante, né vescicante e l’osmolarità) e la durata prevista della terapia infusionale (deve essere minore di
6 giorni) nonche la disponibilita di vene periferiche superficiali.1-7 (IV)
2. Nei pazien5 con accesso venoso difficile, ado:are tecniche di visualizzazione (ad es. nIR, ecografia) per
aumentare le possibilità di successo (consultare la Norma 22, Visualizzazione Venosa).
3. Non u5lizzare cateteri periferici per terapie vescican5 con5nue, per nutrizione parenterale o per terapie
infusionali con una osmolarità superiore a 900 mOsm/L (si veda la Norma 58, Terapia AnWneoplasWca;
Norma 61, Nutrizione Parenterale ).1-3, 6-8 (IV)
ScegliereB. l’ago-cannula del calibro più piccolo possibile, tenendo conto della terapia prescri:a e delle
esigenze infusionali del paziente.1,4 (V)
1. Per la maggior parte delle terapie infusionali u5lizzare un ago-cannula di calibro tra 20G e 24G. I cateteri
periferici di calibro > 20G si associano ad maggior rischio di flebite.1,4 (IV)
2. Prendere in considerazione agocannule di calibro 22G-24G nei neona5, nei pazien5 pediatrici e negli
anziani, allo scopo di minimizzare il trauma da inserzione.1,4 (V)
3. Preferire ago-cannule con diametro piu grande (16G-20G) ove occorra una rapida infusione di
cristalloidi, ad esempio nei pazien5 trauma5zza5.1,4 (IV)
do:. Domenico Merlicco
I criteri per la scelta di un catetere A. midline sono i seguen4:
1. Tenere presen( le cara,eris(che della terapia infusionale e la durata prevista del tra,amento ((picamente tra 1 e 4 se9mane).1-3,5 (IV)
2. Usare un catetere midline per farmaci e soluzioni di vario 4po - an4bio4ci, fluido-terapie ed analgesici – che abbiamo caraGeris4che tali da essere ben tollera4 dalle vene periferiche.11-14
3. Non usare cateteri midline per terapie con4nue con farmaci vescican4, per nutrizione parenterale o per soluzioni con osmolarita superiore a 900 mOsm/L (si veda la Norma 61, Nutrizione Parenterale).1-3
4. Usare la massima cautela quando si u4lizzano midline per la somministrazione intermiGente di farmaci vescican4, considerato il rischio di non diagnos4care tempes4vamente uno stravaso. 1-3
(IV)
5. Evitare di u(lizzare il catetere midline nei pazien( ad alto rischio di trombosi, con ipercoagulabilita ema(ca, diminuzione del flusso venoso alle estremita o insufficienza renale cronica tale da raccomandare una conservazione delle vene periferiche del braccio.1,16-17 (IV)
Conclusioni: Midline
doG. Domenico Merlicco
U"li in urgenza•
Procedura eseguibile anche da infermieri con • Know-how
I • Cat. Venosi sono per la maggior parte in PUR di 3a generazione (22G) (lungh. 6-8-12 cm)
Disponibili singolarmente il CV o con Kit personalizzato/completo •
per l’impianto
Possono essere u"lizza" subito dopo l’impianto•
Non necessita dopo l’impianto l’esecuzione dell’RX del Torace •
(riduzione del rischio radiologico)
Possono essere tenu" in sede per tuMo il ciclo di terapia•
Conclusioni: Mini-Midline
doM. Domenico Merlicco
Conclusioni: PICC-PORT
I Picc-Port sono disposi2vi:
sono• sta2 introdo5 nella pra2ca clinica prima in oncologia (dal 2012)
Sicuri• ed efficaci per le infusioni iperosmolari o estremamente acide obasiche, per terapie infusionali con2nue (nutrizionali, terapie del dolorecronico)
Valida• alterna2va al Port toracico (non c’è rischio di PNX nè di Pinch-Offdurante il posizionamento)
ben• tollera2 dal paziente con FC sopraMuMo di sesso femminile (in terminidi este2ca) e dai pazien2 che hanno una vita sociale a5va (lavoro, piscina,jogging, danza, ecc) e che non gradiscono presidi esterni (cvc tunnellizza2,picc).
Necessaria• Standardizzazione della tecnica chirurgica (per avere un bassotasso di complicanze)
Necessaria• classificazione del paziente secondo il rischio di TEV
Necessario• studio mul8centrico sui Picc-Port in FCdoM. Domenico Merlicco
Conclusioni: futuro?
A dicembre avremo il Micro PICC-Port
3,9 • Fr
Tra?ato agli ioni di argento (Ag)•
do?. Domenico Merlicco