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Tecnologica…mente
01
CONSERVAZIONE ALIMENTI
Caratteristiche
Metodi fisici
Metodi chimici
02
CONSERVAZIONE ALIMENTI:
CARATTERISTICHE
Gli alimenti sono sostanze organiche che, in attesa di essere consumati,
possono subire una serie di alterazioni e risultare quindi dannosi per il
nostro organismo a causa di:
LUCE SOLAREARIA
(OSSIGENO)
UMIDITA’ MICRORGANISMI
I raggi solari e il calore
provocano lo sviluppo di
microorganismi.
L’ossigeno a contatto con gli
alimenti provoca il processo di
ossidazione.
Sia i microorganismi presenti
nell’aria che negli alimenti stessi
possono alterare il prodotto.
Ambienti umidi provocano
l’insorgenza di muffe.
03
METODI FISICI METODI CHIMICI
CONSERVAZIONE ALIMENTI:
CARATTERISTICHE
Attualmente esistono vari sistemi di conservazione degli alimenti e posso
essere così suddivisi:
1. BASSE TEMPERATURE
Refrigerazione
Congelamento lento e rapido
2. ALTE TEMPERATURE
Pastorizzazione
Sterilizzazione
Affumicamento
3. DISIDRATAZIONE
Essiccamento
Liofilizzazione
4. ATMOSFERA MODIFICATA
Sottovuoto
1. ADDITIVI NATURALI
Sale
Zucchero
Olio
Aceto
Alcool etilico
2. ADDITIVI ARTIFICIALI
Coloranti
Conservanti
Antiossidanti
Correttori acidità
Addensanti
Aromatizzanti
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
I metodi fisici sono basati sull’utilizzo di tecniche di conservazione fisica,
utilizzando quindi fattori fisici come la temperatura (freddo-caldo).
1. BASSE TEMPERATURE
Le basse temperature conservano gli alimenti perché rallentano lo
sviluppo e l’azione dei microrganismi sugli alimenti.
REFRIGERAZIONE
Consiste nel conservare il prodotto in un
ambiente freddo (1°C / 5°C) senza arrivare al
punto di congelamento dell’acqua contenuta
nei cibi.
Tale operazione viene effettuata nei
frigoriferi e il periodo di conservazione è
piuttosto limitato. Da sottolineare che i
frigoriferi conobbero una diffusione di massa
solo a metà del 1900.
Questo metodo di conservazione non
modifica i principi nutritivi dei prodotti.
05
CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
CONGELAMENTO LENTO
Consiste nel conservare il prodotto in un
ambiente molto freddo (-18°C / -22°C)
congelando l’acqua contenuta nei cibi.
Tale operazione viene effettuata nei
congelatori o freezer e il periodo di
conservazione è molto lungo.
Questo metodo di conservazione
modifica i principi nutritivi dei prodotti
poiché pur avendo una temperatura molto
bassa l’acqua contenuta nei cibi si
congela lentamente formando dei
cristalli di ghiaccio molto grandi che
vanno a spezzare le cellule degli alimenti.
06
CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
CONGELAMENTO RAPIDO
Consiste nel congelare rapidamente l’acqua, contenuta nei cibi, a
temperature bassissime (-40°C / -50°C) utilizzando getti di aria forzata
dentro tunnel o celle di congelamento.
I prodotti trattati con questo sistema vengono definiti surgelati.
Questo metodo di conservazione non modifica i principi nutritivi dei
prodotti poiché l’acqua contenuta nei cibi si congela rapidamente
formando dei cristalli di ghiaccio molto piccoli che non vanno a spezzare
le cellule degli alimenti.
07
L'espressione catena del freddo indica il mantenimento dei prodotti
surgelati ad una temperatura costante e comunque inferiore ai -18 °C
lungo tutto il percorso dalla produzione alla vendita, comprese le fasi di
trasporto, stoccaggio ed esposizione. Tale mantenimento è necessario per
evitare processi di scongelamento che potrebbero provocare un
deterioramento delle proprietà organolettiche dell'alimento. Inoltre,
ogni rottura della catena del freddo favorisce lo sviluppo di microrganismi,
in modo più o meno grave a seconda della temperatura e della durata.
NON RICONGELARE GLI ALIMENTI!*
CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
08
CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
2. ALTE TEMPERATURE
Le alte temperature conservano gli alimenti perché distruggono
parzialmente o totalmente i microrganismi patogeni (portatori di
malattie).
PASTORIZZAZIONE
E’ un metodo di conservazione ideato da Louis Pasteur e consiste nel
riscaldare un alimento a 60°C per 30 secondi.
La pastorizzazione permette di mantenere inalterati i
principi nutritivi dell’alimento, distruggendo buona
parte dei microganismi patogeni. L’alimento però non
può essere conservato a lungo ed è consigliabile
abbinare alla pastorizzazione una conservazione per
refrigerazione e consumarlo rapidamente.
09
CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
STERILIZZAZIONE
E’ un metodo di conservazione che
consiste nel riscaldare un alimento a
temperature superiori ai 100°C per 20
minuti.
E’ un metodo più drastico rispetto alla
pastorizzazione, porta alla distruzione di
tutti i microrganismi patogeni e i principi
nutritivi degli alimenti vengono alterati.
Tale metodo di conservazione è utilizzato
soprattuto per la conservazione di
prodotti inscatolati (marmellate).
I prodotti liquidi, come il latte, vengono
sterilizzati con un metodo chiamato UHT
(Ultra Higt Temperature) dove l’alimento
è portato a 140°C per pochi secondi. Il
latte trattato in questo modo ha un
periodo di conservazione più lungo
rispetto al latte pastorizzato.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
AFFUMICAMENTO
E’ un metodo di conservazione che consiste
nell’esporre un alimento all’azione combinata
calore/fumo bruciando differenti tipi di legna.
Il fumo che impregna l’alimento crea un
ambiente ostile allo sviluppo dei
microrganismi dovuto anche all’assenza di
ossigeno. E’ un trattamento lento che può
durare anche qualche giorno, i principi
nutritivi rimangono invariati, mentre
l’aroma dell’alimento viene modificato.
Questo metodo è utilizzato per alimenti come il pesce (salmone), formaggi
(caciocavallo e scamorza) o salumi (pancetta).
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
3. DISIDRATAZIONE
E’ un metodo di conservazione che consiste nell’eliminare
parzialmente o totalmente l’acqua contenuta all’interno dei cibi per
ridurre lo sviluppo dei microrganismi.
ESSICCAMENTO
E’ un metodo di conservazione molto
antico che consiste nell’eliminare fino al
90% dell’acqua presente all’interno degli
alimenti. Il tutto avviene esponendo al
sole, per molto tempo, oppure
riscaldando, tramite forni caldi, l’alimento.
Questo metodo è utilizzato per la
produzione dello stoccafisso (salmone
essiccato) o per conservare frutta, funghi
ecc…
Non essendo un metodo invasivo, i
principi nutritivi degli alimenti non
vengono alterati.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
LIOFILIZZAZIONE
E’ un metodo di conservazione che
consiste nell’eliminare la totalità
dell’acqua presente negli alimenti,
aumentandone notevolmente il tempo di
conservazione a temperatura ambiente.
La liofilizzazione avviene in tre fasi:
1) congelamento rapido dell’alimento a
temperature molto basse (-40°C / -
50°C);
2) sublimazione*, ossia riscaldare il
prodotto congelato a 40°C con perdita di
una grande % di acqua;
3) essiccamento sottovuoto che
consiste nel riscaldare il prodotto a
circa 60°C lasciando nell’alimento non più del 2% - 3% dell’acqua.
Questo metodo, utilizzato ad esempio per il latte in polvere e nell’industria
farmaceutica, non altera i principi nutritivi degli alimenti.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI FISICI
4. ATMOSFERA MODIFICATA
Consiste nel modificare l’atmosfera che circonda il prodotto,
eliminando quindi il contatto tra l’alimento e l’ossigeno (impedendo
il processo di ossidazione) e i microrganismi presenti nell’aria.
SOTTOVUOTO
E’ un metodo di conservazione che,
abbinato alla refrigerazione, permette di
conservare gli alimenti per un lungo periodo
di tempo.
Gli alimenti vengono inseriti in sacchetti in
PVC termoretraibile* dai quali viene poi
eliminata l’aria/ossigeno con un’aspirazione
forzata oppure immergendo il prodotto per
pochi secondi in acqua calda.
Con questo metodo i principi nutritivi degli
alimenti non vengono alterati e viene
utilizzato, ad esempio, per la conservazione
di carni fresche, insaccati, riso.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI CHIMICI
I metodi chimici sono basati sull’utilizzo di additivi naturali o artificiali che
vengo aggiunti agli alimenti per facilitarne la conservazione.
1. ADDITIVI NATURALI
Sono prodotti di origine naturale e non presentano rischi per l’uomo.
SALE
La salagione è uno dei metodi più antichi di
conservazione. Il sale sull’alimento riduce la quantità
di acqua e impedisce la crescita di alcuni
microrganismi.
ZUCCHERO
Lo zucchero ha un’azione conservante se presente
in quantità superiori al 70% impedendo il processo di
fermentazione. Nello specifico assorbe l’acqua
dell’alimento impedendo la crescita dei
microrganismi.
Se presente in % minori è necessario abbinare
questo metodo ad altri metodi di conservazione.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI CHIMICI
OLIO
L’olio crea una pellicola protettiva che impedisce
all’ossigeno di venire a contatto con l’alimento
evitando il fenomeno dell’ossidazione.
Viene utilizzato per vegetali e tonno.
ALCOOL ETILICO
L’alcool è letale per tutti i microrganismi se presente
in quantità del 60% circa. Viene utilizzato per
produrre conserve di frutta (ciliegie sotto spirito).
ACETO
L’acidità dell’aceto crea un ambiente tossico nei
confronti dei microrganismi.
Viene utilizzato soprattutto per la conservazione
degli ortaggi.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI CHIMICI
2. ADDITIVI ARTIFICIALI
Sono prodotti artificiali e possono essere tossici per l’uomo se
assunti in grandi quantità (vedi pericolosità degli additivi). Sono
contraddistinti da una sigla (es: E132) dove E sta per Europa ed il
numero rappresenta il tipo di additivo e vengono raggruppati in base
all’azione svolta.
COLORANTI
Sono sostanze che conferiscono uno specifico
colore ad un alimento.
CONSERVANTI
Sono sostanze che prolungano il periodo di
conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli
dall’azione dei microorganismi.
ANTIOSSIDANTI
Rallentano il processo di ossidazione causato dalla
presenza dell’ossigeno.
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CONSERVAZIONE ALIMENTI: METODI CHIMICI
CORRETTORI DI ACIDITA’
Sono sostanze che esaltano il sapore o la fragranza
di un prodotto alimentare.
ADDENSANTI, EMULSIONANTI, STABILIZZANTI
Sono sostanze che rendono il cibo più compatto e
viscoso che altrimenti tenderebbe a separarsi
(marmellate).
AROMATIZZANTI
Conferiscono particolari sapori e odori al prodotto.
Nonostante il sistema di allerta e di controllo comunitario garantisca la
massima sicurezza dei consumatori controllando efficacemente i prodotti
che arrivano ogni giorni sulla loro tavola è comunque buona abitudine
controllare l’etichetta di ciò che si consuma e preferire quegli alimenti
caratterizzati dalla lista di additivi più breve o, ancor meglio, scegliere
quelli in cui queste sostanze siano totalmente assenti.