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Rapporti di prova ed espressione dell’incertezza: Rapporti di prova ed espressione dell’incertezza: il dato e il limite di leggeil dato e il limite di legge
Giornata di formazione Giornata di formazione ValidazioneValidazione dei metodi e incertezza di misura dei metodi e incertezza di misura
nei laboratori di prova addetti al controllo di alimenti e nei laboratori di prova addetti al controllo di alimenti e bevande bevande
Bologna 25 novembre 2004Bologna 25 novembre 2004
Istituto Superiore di SanitàIstituto Superiore di SanitàOrganismo di Riconoscimento dei LaboratoriOrganismo di Riconoscimento dei Laboratori
RICERCA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CERTIFICAZIONE
AUTOCONTROLLO
CONTROLLO UFFICIALE
Accreditamento/Riconoscimento
Sorveglianza
Norme/Regole: EN ISO/IEC 17025
Validazione dei metodi
Incertezza di misura
Partecipazione a programmi di verifica riconosciuti e organizzati dai LCR e LNR
CONTROLLI UFFICIALI DEI MANGIMI E DEGLI ALIMENTISALUTE E BENESSERE DEGLI ANIMALI
Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento e del Consiglio
Applicazione dal 1 gennaio 2006
AUTOCONTROLLOAUTOCONTROLLOG.U. n. 173 del 26 LUGLIO 2004G.U. n. 173 del 26 LUGLIO 2004
ACCORDO TRA IL MINISTERO DELLA SALUTEACCORDO TRA IL MINISTERO DELLA SALUTELE REGIONI E PROVINCE AUTONOME LE REGIONI E PROVINCE AUTONOME
DI TRENTO E DI BOLZANO DI TRENTO E DI BOLZANO
I laboratori annessi e non alle industrie alimentari I laboratori annessi e non alle industrie alimentari devono essere conformi ai criteri generali per il devono essere conformi ai criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova stabiliti funzionamento dei laboratori di prova stabiliti
dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025 dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025
Validazione dei metodi
Stima incertezza di misura
Risultato e limite
Punti Critici
Conformi alle pertinenti disposizioni comunitariein assenza
Conformi a norme o protocolli: accettati da cen o in accordo a legislazione nazionale
Metodi sviluppati conformemente a protocolli scientifici
CONTROLLI UFFICIALI DEI MANGIMI E DEGLI ALIMENTI
SALUTE E BENESSERE DEGLI ANIMALIRegolamento (CE) 882/2004 - Applicazione dal 1 gennaio 2006
METODI DI ANALISI
Convalidati in un unico laboratorio conformemente ad un protocollo riconosciuto internazionalmente
La validazione è un processo sperimentale che deve essere effettuato dal singolo laboratorio in base alle proprie capacità ed esperienza
CONTROLLI UFFICIALI DEI MANGIMI E DEGLI ALIMENTI
SALUTE E BENESSERE DEGLI ANIMALI
METODI DI ANALISI
VALIDAZIONE DEI METODI
al di fuori del campo di applicazione
modificati all’interno del laboratorio
parametri non determinati
Metodi interni
Metodi non normalizzati
Metodi normalizzati e ufficiali:
METODI BIOLOGICI
Ufficiali9%
Normati19%
non Normati7%
Interni65%
METODI CHIMICI
Ufficiali22%
Normati14%
non Normati15%
Interni49%
INCERTEZZA DI MISURA
La norma EN ISO/IEC 17025prescrive che il laboratorio abbia e applichi una procedura per stimare
l’incertezza di misura
PERCHE’ VALUTARE L’INCERTEZZA
L’incertezza di un risultato è un’indicazione della sua qualità
L’espressione dell’incertezza di un risultato permette il confronto tra diversi laboratori
KgmgYKgmgY/01.02.0
/2.02.0±=±=
UNI CEI 13005 2000Guida all’espressione dell’incertezza di misura
Non sempre è possibile un calcolo rigoroso dell’incertezza come prescritto dalla norma
Il laboratorio deve tentare di identificare tutte le componenti dell’incertezza, in base al metodo, allo scopo della misura, a esperienze precedenti e soprattutto ai dati di validazione
Quantificazione dell’incertezza nelle misure analitiche
Guida EURACHEM/CITAC (2000) e Rapporto ISTISAN 03/30
i nell’ambito del processo di validazione di un metodo all’interno di un laboratorio
i risultati ottenuti da studi collaborativi per validareun procedimento di misurazione da parte di un certo numero di laboratori competenti
i risultati ottenuti da schemi di valutazione esterna di qualità per valutare il livello delle prestazioni analitiche di un laboratorio
Possono essere utilizzati per la stima dell’incertezza di misura i dati ottenuti con le seguenti procedure:
RAPPORTO DI PROVA E INCERTEZZANei seguenti casi è necessario riportare l’incertezza
Quando le istruzioni del cliente lo richiedono
Quando l’incertezza influisce sulla validitào sull’applicazione dei risultati di prova: quando, anche in assenza di limite di legge, il risultato dissociato dall’incertezza di misura condiziona un iter decisionale
Quando l’incertezza ha influenza sulla conformità con un limite specificato: quando il risultato di prova con l’incertezza di misura associata include il limite
RISULTATO E LIMITI
In merito ai casi in cui il risultato di prova e la relativa incertezza di misura devono essere
confrontati con un limite specificatonon è possibile applicare un criterio generale ma deve essere preso in esame caso per caso
RISULTATO E LIMITE
L’interpretazione del dato analitico associato all’incertezza in relazione a un limite di legge dovrebbe essere il risultato di un accordo fra
laboratori e cliente
Controllo ufficiale: accordo fra autorità competente e laboratori
Disposizioni
RISULTATO E LIMITE
Casi in cui sono stati definiti i criteri per la dichiarazione di conformità:
Decisione 657/2002/CE sui residui e contaminanti nella produzione di origine animale
X
CCβ = X + U Uesattezza
Uripetibilità
Uriproducibilità (σ di riproducibilità)
Decisione 2002/657Ricerca dei residui negli animali e loro prodotti
CCβ: Capacità di rivelazioneRappresenta il contenuto più piccolo della sostanza che èpossibile identificare e quantificare in un campione con una probabilità di errore β o di falsa conformità (≤ 5 %)
RISULTATO E LIMITIAlcune indicazioni
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliancewith specification
Raccomandazioni - SANCO/0064/2003
Commissione permanente sulla catena alimentare e salute animale Relazione tra risultati analitici e incertezza di misura
Agenti contaminanti negli alimenti e sostanze indesiderabili neimangimi
50
70
90
1 2 3 4 5
Casi
X ng/g
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliance with specification
Limite superato Limite NON superato
Il superamento o meno del limite può essere definito tenendo conto del livello di confidenza associato con il risultato
Confronto di dati analitici con limiti
L’accordo/disaccordo con i requisiti può essere definito solo se nella forma: <
Quando l’analisi viene eseguita per una determinata specifica ed il cliente o la specifica richiede una dichiarazione di conformità, il rapporto deve contenere una dichiarazione che indica se il risultato del test mostra conformità con la specifica. Ci sono un numero di possibili casi in cui l’incertezza ha un peso sulla dichiarazione di conformità. Il caso più semplice: la specifica o legge stabilisce che il risultato della prova e l’incertezza ad un dato livello di fiducia, non dovrebbe cadere fuori o dentro un definito limite di legge. In questi casi, il giudizio di (non) conformità sarebbe inequivocabile.
ILAC-G8:1996 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’REQUISITI RICHIESTI DA LEGGE:
RISULTATO E INCERTEZZA
In tali casi potrebbe essere appropriato dare un giudizio di conformità basato sul risultato della prova non tenendo conto dell’incertezza (accordo tra il cliente ed il laboratorio o un codice di pratica o di specifica)
Il laboratorio si assume la responsabilità del rischio che il prodotto potrebbe non corrispondere ai requisiti dopo essere stato testato con un dato metodo di analisi.
In questo caso vi è l’implicita assunzione che l’incertezza con un metodo di analisi concordato sia accettabile e che possa esserevalutata quando necessario.
ILAC-G8:1996DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’REQUISITI RICHIESTI DA LEGGE:
RISULTATO SENZA FAR RIFERIMENTO ALL’INCERTEZZA
Se il singolo risultato, senza la possibilità di testare piùcampione, cade sufficientemente vicino al limite, in modo tale che il limite cade all’interno dell’intervallo risultato ±incertezza estesa, non è possibile stabilire la conformità o la non conformità al dichiarato livello di fiducia (95%).
Il risultato del test e l’incertezza estesa dovrebbero essere riportati unitamente alla dichiarazione indicante che non ètuttavia possibile stabilire né la conformità né la non conformità basata su un livello di fiducia del 95%.
ASSEGNAZIONE DI CONFORMITA’ CON LIMITI
1 2
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliance with specification
ASSEGNAZIONE DI CONFORMITA’ CON LIMITI
1 2
Tuttavia, dove sia accettabile un livello di fiducia inferiore al 95%, potrebbe essere possibile una dichiarazione di conformità/non conformità.
Se la legge richiede in ogni caso una decisione concernente il rifiuto o l’approvazione:
il caso 1 può essere dichiarato conforme con il limite (con un livello di fiducia inferiore al 95%).
Nel caso 2 si può stabilire non conformità con il limite (con un LF inferiore al 95%).
E’ consigliabile in tali casi, se si possono testare due o piùcampioni, ripetere l’analisi
conforme Non conforme
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliance with specification
Risultato esattamente sul limite
Non è possibile stabilire conformità o non conformità ad un determinato livello di fiducia.
POSSIBILE DICHIARAZIONEIl risultato del test è uguale al limite di specifica; non ètuttavia possibile stabilire né conformità né non conformità al limite di fiducia stabilito.
ASSEGNAZIONE DI CONFORMITA’ CON SPECIFICA
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliance with specification
Risultato esattamente sul limite di leggeSe la normativa richiede una dichiarazione di conformitào non conformità, senza tener conto del livello di fiducia, la dichiarazione dipende dalla definizione del limite di legge o specifica:
ASSEGNAZIONE DI CONFORMITA’ CON SPECIFICA
• se il limite di legge è definito come < o > e il risultato della prova è uguale al limite, si può dichiarare la non-conformità
• se il limite di legge è definito come ≤ o ≥ e il risultato della prova è uguale al limite, si può dichiarare la conformità.
ILAC-G8:1996 Guidelines on assessment and reporting of compliance with specification
Raccomandazioni
Il risultato ottenuto sottraendo l’incertezza di misura è usato per stabilire la conformità ad un limite
Solo se il valore ottenuto è maggiore del limite è sicuro “ con ragionevole dubbio” che la la concentrazione dell’analita è
maggiore di quella prevista dalla disposizione
Nel controllo ufficiale si raccomanda un intervallo di confidenza del 95% (ISO 5725/1994 o IUPAC)
Regolamento (CE) 882/2004 e SANCO/0064/2003
Interpretazione del risultato
Analisi microbiologiche
In fase di definizione disposizione sui criteri per l’interpretazione dei risultati a limiti stabiliti
Possibilità di adottare decisioni differenti tra laboratori e SM e criteri più restrittivi
nell’interpretazione dei dati in relazione ai rischi da agenti biologici
RISULTATO E LIMITE
Non è possibile applicare un criterio generale
PericoloRischioMatrice
Popolazione esposta Campionamento
Organismi di controllo EN 45004
Armonizzare i metodi di controllo ufficiale e autocontrollo
Ridefinizione dei livelli di azione
Grazie per la vostra attenzione!
Controllo ufficiale: laboratori conformi alla UNI EN ISO/IEC 17025
L.S.P. IZS
ARPAARPA
IZS AUSL
ARPA e IZS
APPA LIESP
ARPA IZS
ARPA IZS
AUSL
ARPA,IZS e Lab.Reg ARPA e IZS
IZS
ARPA
IZS
IZS
IZS
IZS
ARPA e IZS
IZSARPA e IZS
Controllo ufficialedei prodotti alimentari
chimiche61%
fisiche1%
biologiche37%
altre1%
2004
2002
Prove riconosciute
2004
Biologiche40%
Fisiche1%
Chimiche57%
Altre Prove2%
Una volta valutata l’incertezza per un dato metodo,
la stima dell’incertezza può essere applicata con fiducia ai dati ottenuti
successivamente con lo stesso metodo e nello stesso laboratorio,
purchè i dati del Controllo di Qualità giustifichino questa estrapolazione
STIMA DELL’INCERTEZZA
Lo scarto tipo di riproducibilità ottenuto in uno studio collaborativo può essere assunto
come l’incertezza del metodo da riportare nel rapporto di prova
Analisi microbiologicheSANCO/0064/2003
1. Scarto tipo riproducibilità intra-laboratorio2. Scarto tipo riproducibilità inter-laboratorio, determinato
mediante prove per la validazione di un metodo3. Scarto tipo riproducibilità inter-laboratorio, determinato
mediante un proficiency test
Incertezza di misura
Un parametro, associato al risultato di una misurazione, che caratterizza la dispersione dei valori ragionevolmente attribuibili al misurando
ISO, VIM, 1993 (trad. UNI ENV 13005)
Stima legata ad un risultato di prova che caratterizza l’escursione dei valori entro cui si
suppone che cada il valore vero [del misurando] UNI ISO 3534-1:2000
Ha le dimensioni di uno scarto tiposi indica con la lettera u
Quale informazione fornisce?
Ca nel siero 2,27 ± 0,08 mmol/l (95%) (2,19 - 2,35 mmol/l )
L’incertezza associata al risultato di una misura definisce
l’intervallo di valori all’interno del quale è contenuto il valore vero
con un livello di probabilità definito