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“Biologico”: fenomeno culturale o colturale?
Luigi Mariani Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura, Società Agraria di Lombardia, Università degli Studi di Milano–Disaa
Alberto Guidorzi Dottore in Scienze Agrarie
Fonte immagine Global Agriculture & Food Security Program
https://www.gafspfund.org/projects
Premessa
Premessa 1
In ambito UE il problema non sta tanto in come produci
(convenzionale, biologico, biodinamico,, ecc.) quanto nella
qualità del prodotto finale che deve rispettare i limiti di legge
(residui di fitofarmaci, presenza di nitrati, ecc.).
Occore più familiarità con la storia
Perché non si può pretendere di interpretare un fenomeno
se non ne si analizza l’origine e l’evoluzione nel tempo....
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Giambattista_Vico#/media/File:Casa_Vico.jpg
“Le “riflessioni” del Prof. Mariani attribuiscono anche all’agricoltura
biologica scopi non dichiarati e certamente orribili quali la
reintroduzione nella nostra società del “vitalismo” e persino
dell’astrologia.“Paolo Carnemolla, Presidente Federbio, lettera ai direttori Disaa e Dip.
Bioscienze, al Sindao di Milano e al rettore Polimi, 30 ottobre 2018
Aspetti culturali
Bio come risposta a “sensibilità” nuove e antiche
Inurbamento massiccio fra gli anni 50 e 70 con perdita di contatto
rispetto alla realtà rurale
Idealizzazione di un passato posticcio e slogan conseguenti (sano,
naturale, di prossimità, a chilometro 0, equo, solidale, ecc.).
Mondo urbano culturalmente vincente e che impone i propri riti e miti
al mondo rurale (Expo 2015)
Sensibilità della sinistra (carteggio Carl Marx - Vera Zasulich ->
collettivismo come riproposizione delle antiche comunità di villaggio)
Sensibilità della destra (culto del vitalismo nel nazionalsocialismo)
Odio per la chimica, la fisica, la tecnologia in genere
Agribashing (odio preconcetto per l’agricoltura tecnologica)
Il progresso scientifico è davvero qualcosa di definitivo?
Nessuna acquisizione in campo scientifico può dirsi
definitiva e il regresso è sempre dietro l’angolo
(Lucio Russo, 1996).
La nostra epoca vede l’affacciarsi di una pletora di
teorie senza fondamento scientifico e che cercano di
prendere il sopravvento sulle teorie scientificamente
fondate, il che peraltro apre le porte a una riflessione
su come la società vede la scienza e sul rapporto fra
scienza e società.
Esempi in campo medico umano: rifiuto dei vaccini
(ideologia No Vax), rifiuto della sperimentazione di
farmaci su animali, diffusione di metodi che non
hanno superato la verifica sperimentale (metodo
Stamina, cura Di Bella, ecc.), rispetto ai quali
conforta la reazione coerente del mondo scientifico
e dell’Ordine dei Medici.
Pseudoscienze in agricoltura – il passato
Astrologia: è fenomeno antico quanto l’agricoltura (si
pensi alle credenze sugli influssi lunari). Fu già combattuto
dal maggiore agronomo romano, Lucio Giunio Moderato
Columella, che su tale tema scrisse un trattato, il
“Adversus astrologos”, purtroppo andato perduto.
Vitalismo (che in agricoltura si presenta spesso come
“umismo”): attribuisce alla materia vivente una “vis
vitalis”, barriera insormontabile rispetto al mondo
inorganico. Tale credenza, in auge fino al XVIII secolo
viene sconfitta dalle scoperte dei primi decenni
dell’800 ed in particolare da quella di Nicholas Theodore
De Saussure (1804: nutrizione carbonica atmosferica e
CO2 come mattone fondamentale della materia vivente) e
di Friedrich Wöhler (1828: sintesi dell’urea e nascita della
chimica organica come chimica dei composti del carbonio).
Forni e Mariani, 2015. Nicolas Théodore De Saussure e la scoperta del ruolo biologico della CO2,
https://agrariansciences.blogspot.com/2015/12/nicolas-theodore-de-saussure-e-la.html
Friedrich Wöhler
(Wikipedia)
XX secolo come secolo della rivoluzione verde
Alberto Oliva (1879-1953) negli anni ‘40 scriveva che
“La tecnica moderna, in confronto a quella antica,
assieme a molti mezzi tecnici nuovi e perfezionati, ne
dispone di due poderosi per risolvere in pieno il
problema granario mondiale: razze a prodigiosa
capacità produttiva ed azoto a buon mercato ricavato
industrialmente dalla miniera inesauribile dell'aria”.
Norman E. Borlaug
padre delle rivoluzione verde
e Nobel per la pace 1970
Nazzareno Strampelli
con la moglie
Rivoluzione verde - Rese agricole globali
fonte: https://apps.fas.usda.gov/psdonline/app/index.html#/app/advQuery
Rivoluzione verde – uso del suolo e rese del mais negli Usa
Data source: US Census Bureau (1975, 2012) – (from Ausubel J.S,, 2015 - Nature rebounds http://phe.rockefeller.edu/docs/Nature_Rebounds.pdf)
Mais USA (1866-2010)
Agricoltura USA: oggi per il mais usa il doppio delle terra usata nel 1866 ma produce 18 volte quanto produceva.
Elaborazioni su dati delle seguenti fonti: Pongratz etal 2008. A reconstruction of global agricultural areas and land cover for the last millennium, Global biogeochemical cycles, VOL. 22, GB3018; Santini 2011. Sviluppo ed evoluzione tecnologica degli impianti di irrigazione , Giornata di studio dei Georgofili, Firenze; FAO, 2009. State of the world land and water resources -http://www.fao.org/docrep/017/i1688e/i1688e.pdf
Rivoluzone verde - Arativi vs popolazione da 800 dC a oggi
Grazie alla tecnologia l’agricoltura non reclama nuove terre perché riesce a produrre molto più cibo sulla stessa superficie.
Rivoluzione verde – sicurezza alimentare
Percentuale di sottonutriti
Fonti: vari report FAO e banca dati Faostat.
Rivoluzione verde e speranza di vita (oggi 70 anni a livello globale)
Il XX secolo e la riproposizione di vitalismo e astrologia
Rudolf Steiner (1924) pone il vitalismo e l’astrologia come
base per l’agricoltura biodinamica (parla di energie spirituali e di
dialogo del cosmo con piante coltivate e animali domestici, specie
se dotati di corna interpretate come antenne capaci di captare
energie cosmiche concentrandole nel proprio stomaco).
L’agricoltura biologica (Northbourne, 1940) ripropone il vitalismo
(letame come unico nutrimento per le piante, rifiuto della chimica
organica di sintesi), con conseguenti preconcetti:
- molecole di urea [CO(NH₂)₂] buone se prodotte dalla pancia di un mammifero, cattive se prodotte da sintesi industriale.
-rame (tossico e non biodegradabile) preferito a fitofarmaci
organici assai meno tossici, assai più efficaci e biodegradabili.
Lord Northbourne, 1940. Look to the Land, citato in Kuepper G., A brief overview of the history
and philosophy of organic agruculture, Kerr center for sustainable agriculure, 2010, 23 pp.
DeGregori Thomas R., 2003. Origins of the Organic Agriculture Debate. ISBN: 978-0-813-80513-
9. Oct 2003, Wiley-Blackwell. 211 pages
Agribashing
Agribashing ovvero “scagliarsi
con violenza contro l’agricoltura
sulla quale si sono create
conoscenze deformate”.
La denigrazione degli agricoltori
è un sentimento non nuovo ma
che ora ha raggiunto il grande
pubblico attraverso i media
generalisti.
L’agricoltore è passato da
benemerito fornitore di cibo per
sfamare l’umanità a criminale e
avvelenatore pubblico….
Pavanello R., 2001. Guarda che chiamo l’uomo
nero, Il battello a vapore, serie arcobaleno, 4.
Nostalgia del passato e rifiuto della chimica (chemofobia)
In natura tutto è chimica: la terra , l’ariache respiriamo, il nostro corpo, quello dipiante...Lavoisier nel suo Traité Élémentaire deChimie (1789) definisce la legge degliequilibri di reazione, fondamento dellachimica moderna.
Oggi è sempre più diffusa nell’opinione pubblica la corrente di
pensiero che rifiuta la chimica (quella organica in particolare)
Residui di fitofarmaci – situazione europea (EFSA, 2018)
Analisi residui nei prodotti agricoli: report EFSA Campioni analizzati: 30852 campioni nel 2016 di cui 28912 (94%) da convenzionale e 1940 (6%) da Bio. EFSA segnala che “la comparazione convenzionale - bio non è sempre attendibile” per la scarsa numerosità dei campioni bio.Presenza di residui: 126 (6.5%) dei campioni bio e 12857 (44.5%) dei convenzionali con residui di uno o più fitofarmaci.Residui entro i limiti di legge: -98.8% per Convenzionale e 99.8% in bioResidui oltre i limiti di legge:- spesso lievemente al di sopra dei limiti- limiti fissati in modo molto prudenziale (Acceptable Daily Intake ADI in mg/kg di peso posto pari a un centesimo del No-observed-adverse-effect level - NOEL)
EFSA 2018 Monitoring data on pesticide residues in food – organic vs conventionally produced
food. doi:10.2903/sp.efsa.2018.EN-1397
E i fitofarmaci diventano pesticidi…
Per designare insetticidi, anticrittogamici, erbicidi è ormaidiffusissimo l’uso del termine “pesticida” che si lega al fatto che ininglese “pest” significa “an insect or small animal that is harmful ordamages crops” mentre in italiano “pest” richiama la peste edunque qualcosa di foriero di un danno irreparabile. Il terminegreco pharmakon (φάρμακον), indica sia una medicina (piantacurativa) sia un veleno. Ciò è confermato da Paracelso (“è la doseche fa il veleno”) -> una sostanza che alle giuste dosi ha effettocurativo può rivelarsi dannosa se assunta a dosi improprie.
La demonizzazione dei fitofarmaci avviene a fronte del fatto che secondo dati EFSA i residui sono entro i limiti di legge nel 98.8% delle analisi effettuate per Convenzionale e 99.8% in bio e che i residui oltre i limiti di legge sono spesso lievemente al di sopra dei limiti, i quali sono peraltro fissati in modo molto prudenziale (Acceptable Daily Intake ADI in mg/kg di peso posto pari a un centesimo del No-observed-adverse-effect level –NOEL)
Nostalgia del passato e rifiuto della fisica
Negli anni 60 viene creata la varietà di granoduro Creso. La creazione avviene grazie amutazioni indotte in una campo gamma allaCasaccia (nucleare di pace).
Oggi abbiamo persone che stigmatizzano questoevento come qualcosa di aberrante senza capireche i raggi gamma non sono presenti nelle piantefiglie di quella mutazione.
Oggi è sempre più diffusa nell’opinione pubblica la corrente di
pensiero che rifiuta la fisica (quella della particelle in
particolare)
Pierre e Marie
Curie il giorno del
matrimonio (1897)
Nostalgia del passato e rifiuto in blocco della tecnologia
“Troppo spesso odo i nostri più illustri concittadiniincolpare dei cattivi raccolti ora l'infecondità delle terre,ora le intemperie del cielo già da gran tempo nocive; edaltri ancora giustificare tali lagnanze osservando che ilsuolo, spossato e isterilito dall'eccessivo sfruttamento,non può più porgere ai mortali gli alimenti con la primitivalarghezza.” (Columella, De re rustica).
Già allora si rifiutava l’idea che la tecnologiapotesse risolvere il problema alimentare…. EColumella sviluppa il suo trattato proprio percontrastare tale preconcetto
Introduzione al corso di agricoltura di Steiner (di E. Pfeiffer)
“Nel 1922/23 Ernst Stegemann e altri contadinichiesero consiglio a Rudolf Steiner con riguardo alladegenerazione che avevano notato nei semi e inmolte piante coltivate. Cosa si può fareper controllare tale declino?, questa la lorodomanda. Ad esempio la durata dei prati di medicache un tempo era di 30 anni era scesa prima a 9, poia 7 e ora a 4-5 anni. Un secondo gruppo di contadiniinterpellò Steiner in merito all’aumento delle malattiedegli animali(sterilità e afta epizootica in primis).
E’ lo stesso problema citato da Columella . Siamodi fronte a qualcosa di archetipico…
Naturale e artificiale Jean Jaurés su La petite République, 31 luglio 1901
Le cosiddette produzioni naturali non sono per la maggior parte - almeno quelle che soddisfano i bisogni dell'uomo – opera spontanea della natura. Il grano non esisterebbe se alcuni grandi geni sconosciuti, non lo avessero lentamente selezionato da graminacee selvatiche intuendo in poveri semi tremanti nel vento dei prati il futuro tesoro di grano. Gli uomini smemorati oggi confrontano quello che chiamano vino naturale con il vino artificiale, le creazioni della natura con le combinazioni di chimica. Non c'è vino naturale, non c'è grano naturale. Pane e vino sono un prodotto del genio dell'uomo.
http://palimpsestes.fr/centenaire/textes/jaures/houille-ble.html
Jean Jaurès in unafoto del 1904.Segretario del Partitosocialista francese eschierato su posizionipacifiste, assassinatodal giovanenazionalista RaoulVillain il 31 luglio 1914,il giorno prima dellamobilitazione.
Naturale buono?
1. terribili veleni presenti in natura: Scilla, Nerium, Conium, Brionia, micotossine (aflatossine, fumonisine…) (WHO, 2001)
2. ergotismo: nel medioevo dava migliaia di morti; debellato dai fitofarmaci per la concia delle sementi (Brown, 2001).
3. il ceppo O104 di Escherichia coli produttore di tossineche ha dato 54 morti e 10.000 ricoveri ospedalieri inGermania nel 2011 per cibi (germogli di fieno greco) daagricoltura biologica (Frank etal, 2011).
4 Inquinamento con semi di Stramonio di partite di cerealibio in Francia (Afssa, 2008)
Forviante contrapporre “naturale, puro o salubre” a “tecnologico, tossico e insalubre” -> esempi:
Salubrità dei cibi=frutto in primis di tecnologia e controlli!
Brown N., 2001. History and climate change, a eurocentric perspective, Routledge, 380 pp. AFSSA, 2008. Avis relatif a la presence d'alcaloides (atropine, scopolamine) dans la farine de sarrasin (Saisine 2008-SA-0221 Frank et al., 2011. Epidemic Profile of Shiga-Toxin–Producing Escherichia coli O104:H4 Outbreak in Germany, The New England Journal of Medicine, 365, nov. 10, 1771-1780.WHO, 2018. Natural toxins in food, http://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/natural-toxins-in-food
Il solfato di rame è un prodotto dall’industria chimica!
https://geneticliteracyproject.org/2017/09/08/closer-look-popular-organic-fungicide-copper-sulfate-compare-glyphosate/
Il bio rifiuta i fitofarmaci di sintesi?
Naturale o artificialeGli OGM cosa sono?
http://www.nature.com/scitable/knowledge/library/use-and-impact-of-bt-maize-46975413
Gli OGM imitano quanto accade in natura
Naturale o artificialeAlcune riflessioni
L’uomo è anch’esso parte della natura
L’uomo imita la natura (con l’irrigazione, la concimazione, la difesa antiparassitaria, gli OGM)
I paesaggi che vediamo oggi (alpeggi, paesaggi agricoli, paesaggi forestali, ecc.) sono tutti “paesaggi umani”
E poi c’è il marketing…
Il marketing del bio
Il biologico:non usa pesticidi (il 95% dei consumatori bio UK ne è convinto),è naturalerispetta l’ambienteè sostenibile
Mondo realeMeleto Biologico – trattamento insetticida con spinosad
Marketing: lavora sugli elementi di debolezza di unatecnologia ribaltandoli prima di darli in pasto al consumatore!
Marketing
Incoerenze
La falsa equivalenza mele bio=mele non trattate
Non trattato Bio
Se il bio rinunciasse ai fitofarmaci non venderebbe più una mela.
L’importanza di leggere le etichette
Ministero della salute – banca dati prodotti fitosanitari
http://www.fitosanitari.salute.gov.it/fitosanitariwsWeb_new/FitosanitariServlet
PITTOGRAMMI DI
PERICOLO
E’ un’esperienza che consiglio a tutti di fare con riferimento ai
prodotti usati dal bio (Azadiractina, Spinosad, rame) e, per
confronto, al tanto vituperato glyphosate (il Roundup di Monsanto)
“Pubblicità comparativa” del bio
http://www.lastampa.it/2017/11/30/scienza/due-settimane-di-
dieta-bio-e-i-pesticidi-nellorganismo-spariscono-
OSzyu92EBXDwi54SNEORiM/pagina.html
A fronte di quel che abbiamo visto
in etichetta è chiaro che chi tratta le
colture bio con Azadiractina o
spinosad è tenuto a usare DPI
adeguati.
Quale strano senso del
pudore impedisce al
marketing di mostrare
agricoltori bio dotati di DPI?
Forse perché i consumatori
ci rimarrebbero male?
La Stampa, 30 novembre 2017
IncoerenzeBio: uso di fitofarmaci di sintesi per «interposto agricoltore»
Piretrine: si usano correntemente in biologico
come insetticidi e sono estratte dal piretro
dalmata. La Tanzania è il più grande
produttore al mondo.
Coltivazione dal piretro dalmata: condotta
con tecniche di agricoltura convenzionale che
prevedono l’uso di concimi di sintesi, fungicidi
e insetticidi.
Fonte: Ravijen - Un blog sur la science et la vie – 22
settembre 2018 - http://ravijen.fr/?p=372
Fonte: wikipediaNO ai «pesticidi»?
IncoerenzeBio: uso di concimi di sintesi e OGM per «interposto agricoltore»
Le aziende bio non hanno di solito allevamento del bestiame per cui acquistano il letame da allevamenti non biologici. Tale letame è prodotto con mangimi e foraggi concimati con concimi di sintesi. Le aziende bio dipendono da quelle non bioper il 73% del fosforo, il 53% del potassio e il 23% dell’azoto (Nowak et al., 2013).
Oggi nei nostri allevamenti si usano correntemente mangimi OGM i quali entrano anche nei flussi di materia bio.
Nowak B., Nesme T., David C., Pellerin S., 2013. To what extent does organic farming rely on
nutrient inflows from conventional farming? Environmental Research Letters, Volume 8, Number
4.
NO a concimi di sintesi e agli OGM?
“Effetti collaterali”Uso di tecniche di contenimento degli insetti per “interposto agricoltore”
Gli agricoltori bio statunitensi beneficiano
(subendo minori danni, facendo minore uso di
insetticidi) della massiccia riduzione delle
popolazioni di lepidotteri parassiti (piralide,
nottuidi) avvenute a seguito dell'uso dei mais
BT da parte dei loro colleghi che fanno
agricoltura convenzionale (Dively et al., 2018).
A ragionamenti analoghi si prestano in Italia le
aree ad agricoltura biologica inserite in aree in
cui la difesa viene condotta con metodi
convenzionali.
I vantaggi per il bio degli OGM dovrebbero far riflettereDively etal 2018 Regional pest suppression associated with widespread Bt maize adoption benefits vegetable growers,
Proceedings of the National Academy of Sciences.
Il nottuide
Helicoverpa zea
Piralide del mais
Emissioni di CO2 perchilogrammo di latteprodotto nel 1944 e nel2007 da parte delsistema produttivolattiero-caseario USA.
Capper et al., 2009. The environmentalimpact of dairy production: 1944compared with 2007, J Anim Sci. 2009Jun;87(6):2160-7
SostenibilitàEmissioni di CO2 da allevamenti estensivi e intensivi
Rifiutare gli allevamenti intensivi come fa il biologico è
insostenibile sul piano ambientale
Rese del bio – il caso del frumento tenero francese
4 grandi colture che nutrono il mondo (frumento, riso, mais,
soia): rese bio del 30-70% in meno vs convenzionale.
Motivi (in ordine di importanza): insufficiente difesa dalle
malerbe, nutrizione inadeguata, danni da parassiti e patogeni.
Francia 2008-2015: Resa del frumento convenzionale 73 q/ha contro i 29 q/ha del biologico (-68%). (Academie d’agriculturede France, 2017 –elaborazioni su dati SCEES, ONIGC, Agreste et FranceAgriMer)
Sostenibilità ambientale
Scenari a confronto per il periodo 1965-2005
Burney et al 2010. Greenhouse gas mitigation by agricultural intensification,
Proceedings of the National Academy of Sciences, 107, 12052-12057.
1.46.0
Promuovere un’agricoltura poco produttiva come fa il
biologico è insostenibile sul piano ambientale
Sostenibilità ambientale
Superficie forestale italiana – 2015 su 1910 (+144%)
Dati 1910-1985: Conti G, Fagarazzi L., 2005. Avanzamento del bosco in ecosistemi montani: “sogno degli ambientalisti o
incubo per la società”?Dati 1990-2015: http://blog.zonageografia.scuola.com/2015/litalia-diventa-sempre-piu-verde-oltre-200-alberi-testa
Promuovere l’agricoltura biologica, poco produttiva
porterebbe all’espansione delle aree agricole in
sostituzione del bosco.
Sostenibilità ambientaleI fitofarmaci a base di rame diffusissimi in bio
Rame: metallo pesante non biodegradabile usato da 150
anni come fungicida. A differenza dei fitofarmaci moderni
che colpiscono solo le catene metaboliche degli
organismi bersaglio non ha meccanismo d’azione
selettivo (colpisce tutte le cellule viventi).
Suoli viticoli europei con difesa basata su rameici
contaminati con concentrazioni fino a 200-500 mg kg-1 e
oltre (Brun etal,1998; Michaud etal, 2007 Mackie
etal,2012).
Effetti del rame: distruzione di microflora e microfauna,
tossicità per l’uomo (sospetta cancerogenicità), danni a
forme di vita acquatiche, insetti e api; fitotossicità su vite e
altri vegetali
NO ai pesticidi?INRA, 2018. Peut-on se passer du cuivre en protection des cultures biologiques? Rapport d'expertise
scientifique collective (https://inra-dam-front-resources-cdn.brainsonic.com/ressources/afile/445373-27663-
resource-expertise-cuivre-en-ab-rapport-final-fr.pdf)
Ravijen - Un blog sur la science et la vie – 22 settembre 2018 - http://ravijen.fr/?p=372
Sostenibilità ambientale - Rame vs Glyphosate
Sostenibilità ambientale - tossicità per le api dei fitofamaci bio
Il bio protegge davvero le api?
ICFS 2012 Approved pesticides for organic farming - minimizing risks for bees
Sostenibilità economico-sociale?
Come può essere sostenibile unì’agricoltura che produce a prezzi doppi?
Non potrà che essere un’agricoltura di elite, per pochi eletti.
Spingerà il consumatore a consumare meno frutta e meno verdura che sono fra i più potenti nutrimenti a effetto preventivo sullo sviluppo di tumori (Ames e Gold, 2001).
Fitofarmaci - evoluzione delle tossicità
Tossicità dei fitofarmaci usati su melo nello stato di Washington. Sono indicate le 4 classi di tossicità stabilite alimentando per via orale topi e ratti (dati di fonte USDA riportati in Savage, 2016).
Fitofarmaci - evoluzione nelle dosi per ettaro
Si passa dai kg per ettaro dei vecchi diserbanti o del solfato di rame ai grammi per ettaro delle sulfaniluree
L’impatto ambientale è anche un problema di dosi.
Rif biblio
Concimi di sintesi – il caso dell’azoto
Il problema a livello globale: oggi il 50% dell’azoto delle proteine umane proviene dai processi di sintesi che creano concimi a partire dall’azoto atmosferico (Smil, 2012).
Eliminare i concimi di sintesi porterebbe a enormi problemi di sicurezza alimentare (carenze proteiche).
Smil V., 2012. Nitrogen cycle and world food production, World agriculture,
http://vaclavsmil.com/wp-content/uploads/docs/smil-article-worldagriculture.pdf
Un biologico del futuro libero da pregiudizi
Sgombrare il campo dagli elementi pseudo-scientifici: non sono dimostrate scientificamente la differenza fra molecole di urea prodotte dalla pancia di un mammifero e quelle prodotte per sintesi dall’azoto atmosferico (biologico) o influssi astrali (biodinamico).
Scegliere i fitofarmaci a minore impatto ambientale indipendentemente dal fatto che siano di sintesi o meno, inorganici o organici, citotropici o sistemici
Nutrire i vegetali in modo razionale se non li si nutre loro non nutrono noi.
Meno chimica e più genetica
Eliminare i fitofarmaci obsoleti (es. rame)
Smetterla di demonizzare la zootecnia intensiva perché ha minore impatto ambientale rispetto a quella estensiva.
Un’agricoltura così delineata esiste già: si chiama agricoltura integrata….
Conclusioni
Biologico oggi: - Produttività scarsa- Impatto ambientale elevato - Insostenibilità complessiva- Aspetti pseudo-scientifici preoccupati enfatizzati dall’alleanza fra biologico e biodinamico (Federbio).
Così com’è non è una risposta credibile al problema delle sicurezza alimentare globale in un contesto di sostenibilità. Per questo occorre puntare sulle migliori soluzioni in termini di genetica (OGM inclusi) e di tecniche colturali (a. conservativa, a. di precisione, IPM)
Utilità del biologico consiste principalmente in alcune sue idee che possono contribuire all’evoluzione del convenzionale (fatta salva la necessità di alte rese e di qualità elevata).
FINE