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Presentazione della l.r. 15/2015
Gruppo consiliare
invecchiamento della popolazione
cambiamento dei ruoli familiari
cultura della domiciliarità
(si preferisce curare a casa l’anziano piuttosto che ricoverarlo in
una casa di riposo)
welfare pubblico non sempre
presente
Il trend della popolazione anziana in Regione Lombardia,
anni 2004 - 2014
Le previsioni di crescita della popolazione anziana in Regione
Lombardia, anni 2013 - 2043
Dettaglio della popolazione anziana in Regione Lombardia per
provincia, anno 2013
in Lombardia
156 mila badanti
1/3 in regola, il 35% lavora senza aver
firmato un contratto e senza il
versamento dei contributi, le altre non
hanno il permesso di soggiorno.
L’81% sono donne.
Assistenti familiari in posizione regolare nelle
province lombarde
Più della metà opera
e risiede nella sola
provincia di Milano
(54%) seguita da
Brescia (12%),
Bergamo (7%) e
Varese (6%)
SPESA FAMIGLIE LOMBARDE
nel 2014
1,6 miliardi di euro
media per famiglia
9.140 euro
Aiutare le persone
e le famiglie a sostenere i
costi della/del badante,
qualificando al tempo
stesso il lavoro privato
di cura.
1. SPORTELLI
per supportare le famiglie nella
ricerca dell’assistente familiare e
nelle procedure di assunzione.
Gli sportelli dovranno essere in rete con il sistema
sociosanitario e con l’offerta di servizi sociali dei
Comuni.
All’istituzione degli sportelli concorrono il terzo
settore, le organizzazioni sindacali e i loro
patronati, le Asl.
2. REGISTRI
per la raccolta delle informazioni,
delle competenze e delle
disponibilità dei/delle badanti
Per iscriversi ai registri occorre possedere una
formazione assistenziale/sociosanitaria o avere
un’esperienza nel campo di almeno dodici mesi.
Agli stranieri è richiesto il livello A2 di conoscenza
della lingua italiana.
I registri saranno consultabili sui siti dei Comuni,
delle Asl e della Regione.
3. PERCORSI DI FORMAZIONE e
AGGIORNAMENTO
L’attestato consentirà all’assistente
familiare di iscriversi ai registri.
4. SOSTEGNO ECONOMICO
per le famiglie che assumeranno
un assistente familiare iscritto al
registro.
Entro 6 mesi dall’entrata in vigore
della Legge, Regione Lombardia dovrà
definire i dettagli delle misure
previste:
emanare le linee guida per
l’istituzione degli sportelli e dei
registri territoriali
individuare i criteri e le modalità
per l’erogazione dei contributi alle
famiglie
La legge interviene in un
mercato ad oggi deregolato
mettendo in rete interventi di
formazione, sportelli per
l’incontro domanda/offerta,
accreditamento delle
competenze attraverso i registri
e sostegno economico diretto.