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"Post-acute IPD “intermediate” care" per pazienti homeless vulnerabili dimessi da servizi ospedalieri
G.De Maio, R.Van den Bergh, S.Garelli, B.Maccagno, F.Raddi, A.Stefanizzi, C.Regazzo and R.Zachariah
“Reaching out to the forgotten: providing access to medical care for the homeless in Italy” –
Tropical Medicine and International Health, Oxford Journals, February 5, 2014
Milano/Roma/ Palermo, città italiane con maggior presenza di Persone senza dimora
Obiettivo di una missione esplorativa (Aprile- Luglio 2013) è stata la valutazione dei bisogni sanitari
(spesso inevasi) della popolazione senza dimora (migranti e italiani) dimessi da servizi ospedalieri e l'identificazione di possibile location del servizio
Tentativo di definire la popolazione target
Dati realtivi a Persone Senza Dimora ammesse nei servizi ospdalieri negli ultimi due anni:
• Milano: dati dall'Ospedale "Fatebenefratelli" • stimati un minimo di 850 pazienti homeless ammessi per anni nei 4 più grandi
ospedali milanesi
• Roma: dati da "Spallanzani" e "Fatebenefratelli", ma la stima non è attendibile perché il primo è l'ospedale di referenza per le malattie infettive (INMI)
• Palermo: dati dall'Ospedale "Civico"• stimati un minimo di 113 pazienti homeless ammessi per anno nei tre più grandi
ospedali palermitani
• Milano: - Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute impegno a concedere la residenza agli ospiti del post.acuti che ne
avessero necessità Impegno a identificare un sito per la collocazione del servizio
- ASL Milano impegno ad autorizzare le attività sanitarie nella struttura identificataimpegno a facilitare l'inserimento dei pazienti senza dimora
ricoverati nel Sistema Sanitario Regionaleimpegno a facilitare le procedure per il loro accesso al secondo livello
di cure impegno a studiare forme di attivazione di assistenza sanitaria
integrata e continuata in ostello/dormitorio per le persone affette da malattie croniche
Città MILANO ROMA PALERMO
Popolazione homeless 13115* 7827* 3829*
Homeless/Residenti x 1000 ab. 9,90** 2,83** 5,84**
Impegno delle autorità municipali Sì No Sì
Impegno delle autorità sanitarie Sì No Possibile
Partner "sociale" identificato Sì No Sì
AO contattate per presentare il progetto 4 3 3
Pazienti homeless ammessi pet anno dai maggiori ospedali cittadini 850 *** Dati non attendibili 113***
Number of contacted facilities for HPs 5 2 1
Struttura identificata (a cura di ....) Sì, dal Comune No No
* cfr. Rapporto ISTAT 2011 ** incrociando dati ISTAT 2011 con dati censimento 2010
*** stima
Sommario
Proposta di intervento pilota di assistenza post-acuti in foma di "intermediate care"
Strada Ospedale o
PS
Servizio degenza Post-acuti "intermediate care"
Dormitorio o altra soluzione sociale, con assistenza "domicilare"
Assistenza residenziale a più lungo termine (hospice o riabilitazione)
20 letti per assistenza a persone che sono in fase post-acuta e in necessità di cure intermedie post-ospedaliere. Tempo massimo di permanenza nel servizio è fissato a 20 giorni, sia per consentire l'ammissione di nuovi pazienti in post-acuzie, sia per orientare quanti sono stati ricoverato verso forme di assistenza a più lungo termine o ADI in struttura sociale.
Attività MSF nel servizio Post-acuti per homeless:
- offerta di assistenza medico-infermieristica gratuita h24 (personale, farmaci e materiale sanitario durante la fase "pilota" saranno a carico di MSF, con acquisto locale)
- garanzia di adeguata gestione di farmaci e materiale sanitario, sterilità e smaltimento rifiuti
- identificazione del più efficace circuito atto ad assicurare a tutti i pazienti del servizio l'accesso al secondo livello di cure
- definizione delle referenze per i pazienti in aggravamento o scompenso in collaborazione col sistema pubblico di emergenza
- dimissione dei pazienti al termine della fase post-acuti orientandoli verso soluzioni sociali e/o sanitarie di più lungo termine
- redazione di un documento di capitalizzazione per condividere valore e criticità dell'esperienza con i partner esterni
CRITERI DI AMMISSIONE ED ESCLUSIONE
•Ammissione– condizione di persona senza dimora riconosciuta dai Servizi sociali comunali– dimissione da reparto ospedaliero/PS dopo accesso per episodio acuto o intervento
pianificato – necessità di continuità assistenziale che richieda monitoraggio medico-infermieristico
quotidiano – condizioni di salute che non richiedono altro genere di appropriata struttura sanitaria
(riabilitativa, hospice, lungo-degenza)
•Esclusione – patologie acute non stabilizzate che richiedano assistenza medica 24h/24h - dimissioni da servizi psichiatrici per eventi acuti, laddove la sofferenza mentale sarebbe
la ragione principale di ricovero in post-acuti - patologie infettive che richiedono isolamento (TB con escreato positivo, altre situazioni
richiedenti quarantena o approfondimento diagnostico)
•Altri servizi (SOCIALE/LEGALE): •MSF si impegnerà nella creazioen di un network e di partnership con attori istituzionali e non- istituzionali allo scopo di garantire attività quotidiane per •Supporto sociale ed educativo / Supporto legale •Distribuzione dei pasti/ Approvvigionamento di farmaci ed equipaggiamento sanitario
Risultati attesi
- Sviluppo, in collaborazione coi partners, di un modello positivo che soddisfi le esigenze della maggior parte
delle persone senza dimora vulnerabili dimesse dagli ospedali, e migliori il loro accesso ai servizi sanitari MoH
- Definizione di percorsi semplici per l'accesso al supporto sociale, legale e sanitario integrato per le perosne
senza dimora (italiani e migranti privi di documenti)
- Prova della funzionalità ed efficacia di questo modello, in modo che può essere trasferito sotto la
responsabilità di Asl e diventi parte dell'offerta del Sistema Sanitario Regionale in Lombardia e in altre Regioni
italiane
- Introduzione di soluzioni durature di accesso al sistema sanitario nazionale per i pazienti dimessi dal servizio
"post-acuti" di cure intermedie.
- Raccolta e analisi dei dati in un documento di capitalizzazione da condividere all'interno e all'esterno di MSF,
contribuendo alla riflessione del network italiano ed europeo che si occupa dell'assistenza alle persone senza
dimora.
- Maggiore visibilità delle operazioni di MSF nella società italiana.
Obiettivi di advocacy e sensibilizzazione
• Pazienti senza dimora "aventi diritto" a norma di legge, i quali devono godere del diritto di accesso ai vari livelli di strutture sanitarie previste dal sistema sanitario regionale in Lombardia:
- il Comune concede la residenza provvisoria - la ASL garantisce gratuità delle cure intermedie, e collabora all'identificazione della
successiva fase di presa in carico se necessario (domiciliare in ostello o struttura di assistenza residenziale) - MSF e il partner «sociale» accompagnano i pazienti e sollecitano le autorità a definire in breve tempo quanto è stato concordato, verificando le possibili difficoltà di sviluppo di questo sistema
• Pazienti senza dimora "non aventi diritto" a norma di legge, i quali devono
poter beneficiare di soluzioni che ASL e MSF metteranno a punto dopo il rilascio del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) già attribuito per l'assistenza ospedaliera agli extra-comunitari sprovvisti di permesso di soggiorno (coinvolgendo la Prefettura), e costruiranno per coloro cui non è attualmente possibile attribuire codice sanitaro ("nuovi comunitari"), misurando così la volontà politica dei nostri partner istituzionali