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«POP ART» Dall’inglese «popular art», ossia «arte popolare», destinata a tutti gli strati sociali. Il termine nasce negli anni ‘50 per indicare tutte le forme d’arte (visiva, musicale, cinematografica, etc.)

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«POP ART» Dall’inglese «popular art», ossia «arte popolare», destinata a tutti gli strati sociali. Il termine nasce negli anni ‘50 per indicare tutte le forme d’arte (visiva, musicale, cinematografica, etc.)

DOVE?

Anche se quella che è considerata la prima opera Pop viene realizzata in Gran Bretagna, la Pop Art si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti d’America negli anni ‘60 e successivamente si diffonde in tutto il mondo, diventando una corrente internazionale.

PERCHÉ? • In seguito agli eventi della Seconda Guerra Mondiale in America si assiste a

una grande ripresa economica, che mette a disposizione di gran parte della popolazione un grande numero di beni che prima erano un lusso (elettrodomestici, automobili, oggetti per la cura della persona…). Nascono la società di massa e il consumismo.

CONSUMISMO • consumismo s. m. [der. di consumo]. – Fenomeno economico-

sociale tipico delle società industrializzate, consistente nell’acquisto indiscriminato di beni di consumo, suscitato dall’azione della pubblicità che crea nuovi bisogni allo scopo di allargare continuamente la produzione.

CHI SONO GLI ARTISTI?

• Gli artisti della Pop Art non esprimono un giudizio sul consumismo e non hanno una visione apertamente critica della società. Si limitano a descrivere il fenomeno attraverso le loro opere

• Artisti celebri sono: Andy Warhol, Claes Oldenburg, Roy Lichtenstein, Robert Indiana. Alcuni di loro, come Oldenburg, sono ancora attivi.

Marylin Monroe (Andy Warhol)

L’artista sceglie non a caso un volto noto di Hollywood, l’attrice Marylin Monroe, icona del cinema. Egli non si sofferma sulla psicologia della donna, ma sulla sua immagine superficiale, quella che tutti potevano vedere come un oggetto sulle pagine delle riviste, dei manifesti o sui grandi schermi. Utilizza una tecnica a stampa su tessuto, detta «serigrafia», per ridurre al minimo l’intervento manuale e l’interpretazione e rendere l’opera riproducibile in serie. I colori non sono realistici, ma accesi e privi di sfumature.

M-maybe (Roy Lichtenstein)

L’artista si ispira al mondo del fumetto, altro aspetto della cultura popolare che vede un grande sviluppo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Seleziona delle vignette che riproduce ingrandite, replicando anche gli effetti della stampa a colori a bassa risoluzione (come i «puntini» per rendere il rosa della pelle).

Cono di Colonia (Claes Oldenburg) L’artista, attivo anche in tempi recenti, realizza delle sculture che ingigantiscono quei beni di consumo protagonisti della quotidianità, mettendo così in rilievo l’importanza che hanno assunto nelle nostre vite.

Caratteristiche generali

• Colori vivaci e brillanti, che catturano l’attenzione

• Bidimensionalità (colori piatti, privi di ombre)

• Tecniche adatte alla produzione in serie (serigrafia, stampa)

• Temi tratti dal mondo del consumismo: celebrità del cinema, oggetti di uso quotidiano, pubblicità, fumetto