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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014
PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA
Rete Scolastica
INNOVARE RINNOVANDO – LA RETE CHE ACCOGLIE
RICERCA-AZIONE
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Nome della scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI SETTEMBRINI” PLESSO di CEPPALONI
Tipo di Scuola
SCUIOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Docente/i
Prof.ssa DI GIOVANNI MARIA ASSUNTA- Prof.ssa ROMILDA ROSSI
Classe coinvolta
Classe I
Tipologia di esercitazione (Reti semantiche, grappolo associativo, titolazione, gerarchia degli scopi, definizione.
Almeno una esercitazione per ogni tipologia per ogni scuola)
Gerarchia degli scopi- Titolazione- Reti semantiche
Modalità, fasi e strumenti di realizzazione
Stesura di brevi testi sul vissuto -Il racconto e sue caratteristiche- Elementi
organizzativi del racconto-Elementi della narrazione:la coerenza, la coesione, le
espressioni collante, i connettivi-Percorsi guidati di scrittura, di analisi testuale-
Varie forme di autovalutazione rispetto alle conoscenze, all’analisi dei testi-capacità
di utilizzare e riconoscere la struttura di vari tipi del racconto - reti semantiche del
racconto - Capacità di riflettere sulla lingua, sul modo di utilizzarla e sulle funzioni
linguistiche - Capacità di riconoscere, nei testi analizzati , i temi affrontati-
Metodologia del cooperative- learning dei contenuti disciplinari di narrativa, con la
specializzazione del compito – Creatività : scrittura collaborativa – il racconto di
avventura. Far riflettere il gruppo classe sul lavoro cooperativo svolto.
Prodotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale, diapositive)
Elaborati degli alunni- Risposte degli alunni- Mappe concettuali – Grappolo
associativo - Diapositive
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Valutazione degli alunni (libera, debriefing)
Debriefing.
Valutazione dell’insegnante
Valutare le operazioni complesse , la riflessione e la metacognizione
3
” Come si puo’ giungere alla stesura di un testo di
scrittura collettiva?”
RICERCA-AZIONE
IL TESTO NARRATIVO-FANTASTICO
In questa attività svolta dagli alunni della classe I , della scuola
secondaria di primo grado del Plesso di Ceppaloni, ,si è cercato di far
scoprire , che, nella complessità del testo narrativo, esistono regole e
tappe, che , una volta conosciute, permettono di capire più a fondo un
testo. Dalla frantumazione del testo si giunge alle possibilità di
ampliamento, per narrare e trovare soluzioni interessanti ed, infine,
avere un panorama di alcuni generi narrativi , che hanno ognuno
caratteristiche peculiari. La ricerca-azione può trovare nel’
apprendimento cooperativo una valida alternativa per gli evidenti risvolti
sul piano dei comportamenti sociali e di gruppo che pone in campo, nonché
‘sul piano strettamente semantico e linguistico.
1^ FASE
Consegna: Racconta la tua estate
Penso all’estate appena trascorsa con un pizzico di nostalgia, alle lunghe
giornate estive, al profumo dell’estate . torno indietro con i pensieri e
ricordo le giornate trascorse con spensieratezza ed allegria.
Buona parte dell’estate l’ho trascorsa nella piscina di un mio amico,con il
quale quotidianamente avevo appuntamento , per fare i tuffi in vari stili.
Ho avuto anche brevi viaggi ; infatti sono andata all’ aereoporto di
Fiumicino, per prendere mio fratello che tornava dalla Germania. Ho
potuto vedere, da un grande finestrone, gli atterraggi e i decolli degli
4
aerei. Sono andata anche al “Rainbow MagicLand”, un grande parco giochi
di Valmontone; lì mi sono divertita davvero tanto, perchè in qualunque
posto mi voltassi c’erano giostre da provare. Le ho provate quasi tutte ,
tranne quelle più temerarie. Mi dispiace ancora molto, perchè sarei voluta
rimanere ancora molto, ma purtroppo, era giunto il momento di ripartire.
Per non dimenticare quel giorno, io e mia sorella, abbiamo comprato due
magliette con l’arcobaleno che sta all’ingresso del parco.
Il giorno dopo ero molto contenta ed ho portato la mia maglietta in
piscina, ma la casa del mio amico era piena di bruchi ,che cercava in tutti
i modi di eliminare.
Alla fine c’e riuscito ed abbiamo organizzato un barbecue insieme ai
nostri parenti. La sorpresa più grande è stata , però , vedere la piscina
colorata di giallo, che ha colorato i bambini , quando si sono tuffati.
Purtroppo non ho trascorso l’estate solo a divertirmi , ma anche a
studiare, a dedicare circa una o due ora al giorno allo studio.
Ho completato il libro delle vacanze,ho letto sette libri di narrativa ,
perchè a me piace leggere molto, perchè da grande vorrei diventare una
scrittrice.
Per me l’estate trascorsa è stata divertente , ma anche impegnata. Spero
di vivere di nuovo esperienze così o ancora più belle.
5
Copio il testo di Ludovica, scritto alla lavagna, riporto gli
arricchimenti in rosso (lavoro collettivo).
TESTO ARRICCHIMENTI
*1 Sono andata a Fiumicino a
prendere mio fratello che era di
ritosno da un viaggio in Germania
*2 Rappresenta il nome del parco
giochi *3 colorante giallo *4, ci
siamo tuffati *5 ho dovuto anche
studiare *6 ancora più bella.
*1 – Era stato a Wurzburg ,
durante il mese di luglio
*2 – “Rainbow” infatti significa
arcobaleno
*3 – giallo paglierino
*4 –abbiamo fatto diversi giochi
come la palla a nuoto
*5 –rimanere a casa per alcune ore
*6 – perche’ ogni estate riserva
avventure nuove
6
Riscrivo il testo arricchito riportando gli arricchimenti in
rosso. Sono andata all’aereoporto di Fiumicino per prendere mio fratello di
ritorno da un viaggio studio in Germania,era stato a Wurzburg, per un
mese, durante il mese di luglio.
Per non dimenticare quel giorno, io e mia sorella, abbiamo comprato due
magliette con l’arcobaleno, che sta all’ingresso del parco. “Rainbow”,
infatti, significa “Arcobaleno”. In piscina abbiamo trovato il colorante
giallo paglierino. Ci siamo divertiti molto a fare diversi giochi, come la
palla a nuoto.
Purtroppo non ho passato l’estate solo a divertirmi , ma sono rimasta
anche a casa, molte ore al giorno a studiare. Questa, per me, è stata un’
estate un po’ faticosa, impegnata, ma anche divertente. Spero di vivere,
di nuovo, esperienze così o ancora più belle, perché ogni estate riserva
avventure nuove.
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Arricchisco ulteriormente il testo Sono andata all’aereoporto di fiumicino per prendere mio fratello di
ritorno di ritorno da un viaggio studio in Germania, perche’ era stato per
un mese a Wurzburg, in altre citta’ della Germania ed a Berlino per una
settimana. Al ritorno da Roma ci siamo fermati al “Rainbow MagicLand”,
un grande parco -giochi a Valmontone.
Per non dimenticare quel giorno , io e mia sorella, abbiamo comprato due
magliette , sulle quali era disegnato un arcobaleno, che sta all’ingresso del
parco. “Rainbow“, è una parola inglese, che in italiano significa “
Arcobaleno”. Il giorno dopo ero molto contenta ed ho indossato la mia
maglietta per andare in piscina, ma , con grande sorpresa, abbiamo
trovato l’acqua della piscina colorata di giallo paglierino, che ha colorato
tutti i corpi dei bambini. Ci siamo, comunque, divertiti molto a fare
diversi giochi, come la palla a nuoto. Questa, per me, è stata un’estate
un po’ faticosa, impegnata, ma anche divertente. Spero di vivere,
successivamente, esperienze così o ancora più belle, perchè ogni estate
riserva avventure nuove.
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CONSEGNA: Racconta un’avventura particolare, poi, dividi il
testo nelle varie parti di cui è composto.
L’abbraccio con la maestra
La scuola media era iniziata da un mese , ma la nostalgia della maestra
Iolanda era grande.
Avevo studiato l’orario in dettaglio; io ero fuori esattamente un quarto
d’ora prima della campanella della vecchia scuola. Se all’uscita fossi
andata spedita ce l’avrei fatta.
Detto fatto , il giorno successivo all’una e venticinque attraversavo la
strada che era stata il mio percorso per otto anni.
All’ingresso la solita folla di chiassose ed impazienti mamme, il pulmino
giallo, già con le porte aperte, la solita macchina parcheggiata fuori posto
ad impedire un regolare e sicuro attraversamento.
Stringevo la mano della mia mamma e non sapevo più se mi stava salendo
l’emozione o l’agitazione per quella emozione.
Fatto sta che , ad un certo punto, nel giro di pochi secondi, quella scena è
scomparsa dai miei occhi ed ho sentito solo un doloroso fuoco alla mia
gamba. Ma cosa stava succedendo?
Senza accorgermene, ero precipitata con una gamba tra le sbarre di un
tombino raccogli-acque, momentaneamente in riparazione.
Il dolore mi riempì gli occhi di lacrime, ma fui immediatamente soccorsa
da un numero imprecisato di persone.
A quel punto considerai che la folla chiassosa che avevo osservato prima,
non era affatto distratta.
Li ringraziai tutti con un sorriso, avrei voluto abbracciare tutte quelle
mamme sempre con il cuore vicino ai loro figli.
9
Dopo quei lunghissimi attimi, finalmente corsi ad abbracciare la mia
maestra.
Quel tanto atteso incontro, mi aveva fatto vivere un’avventura fuori
programma.
LEGENDA:
ANTEFATTO
INIZIO
SVILUPPO
RIFLESSIONE
CONCLUSIONE
10
Riporta in un grafo gli elementi del tuo testo ”L’ INCONTRO CON LA
MAESTRA”
L’abbraccio con la maestra
ANTEFATTO PARTE INIZIALE SVILUPPO CONCLUSIONE RIFLESSIONE
La scuola media era iniziata da un
mese...
la nostalgia era grande
Avevo studiato l'orario...
Se fossi andata spedita all'usicta
ce l'avrei fatta
Detto fatto
il giorno successivo all'una
e venticinque
Attraversavo la strada che era
stato il mio percorso per otto
anni
All'ingresso la solita folla di mamme
chiassose e inpazienti...
Fatti sta che dopo poco quella scena è scomparsa dai miei
occhi...
Ero precipitata senza accorgemene tra le sbarre di un
tombino...
Dopo lunghissimi attimi...
finalmente mi ripresi
e corsi ad abbracciare la mia
maestra
Quel tanto atteso incontro
mi aveva fatto vivere
un'avventura
che era fuori programma
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Considerazioni sui risultati della socializzazione effettuata
Dalla socializzazione è emerso che tutti i compagni hanno scritto un testo
che aveva uno sviluppo e una conclusione.
Su 17, 13 hanno scritto la parte iniziale, 8 hanno ritenuto opportuno
aggiungere delle riflessioni, 8 invece hanno riportato anche l’antefatto.
Concludendo abbiamo capito che un testo narrativo ha della parti costanti
che sono lo sviluppo e la conclusione, un antefatto e delle riflessioni.
12
2 ^ FASE
(Dopo aver lavorato sui nostri testi andiamo a leggere un testo
d’autore per analizzare le parti di cui è composto.)
CONSEGNA: Leggi il testo di Luigi Malerba “QUANTE RONDINI
CI VOGLIONO PER FARE PRIMAVERA” pag.266, tratto da
“Ricreazione” vol. 1 e dopo avere numerato tutti i righi del racconto,
dividilo nelle parti di cui è composto riportandole sul quaderno.
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Riporta in un grafico le parti di cui è composto il testo
Malerba “QUANTE RONDINI CI VOGLIONO PER FARE
PRIMAVERA”
Quante rondini ci vogliono
per fare primavera
ANTEFATTO PARTE INIZIALE PARTE CENTRALE CONCLUSIONE
Da 1 a 2 Da 2 a 4 Da 4 a 27 Da 27 a 31
Righi del testo Parti del testo
1-2 Antefatto
2-4 Inizio
4-27 Sviluppo
27-31 Conclusione
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Fase della riflessione
Dal confronto effettuato dei due grafi abbiamo notato che entrambi
contengono una PARTE INIZIALE, PARTE CENTRALE e la
CONCLUSIONE, in oltre il primo grafo contiene l’antefatto che nella
nostra classe è stato utilizzato da 8 persone, mentre la maggior parte di
noi ha scritto la riflessione che nel testo precedentemente mancano, a
questo punto siamo in grado di costruire il modello della struttura del
testo narrativo.
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STRUTTURA DEL
TESTO NARRATIVO
ANTEFATTO PARTE SVILUPPO CONCLUSIONE
INIZIALE
Ventiquattro rondini si misero
d'accordo
e ai primi di febbraio partirono
dall'africa
e arrivarono in una campagna vicino a
Perugia
Le ventiquattro rondini che venivano dal caldo
africano
Si presero la polmonite anche loro e dovettero
andare in ospedale
Dove rimasero fino ai primi giorni di maggio
C'è un proverbio che dice : una rondine non fa primavera
Ma dodici rondini?
E ventiquattro?
Incominciarono a volteggiare e a cantare...
come se fosse primavera
I vermetti...
in un boccone
Centinaia di vermetti...
Andarono all'ospedale
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Riporta in tabella gli articoli, gli aggettivi, i pronomi, i verbi
e i nomi del testo di Malerba (dal rigo 1 al 9). ARTICOLI AGGETTIVI PRONOMI VERBI NOMI
Un
Una
Le
I
Il
La
Grande
Dodici
Ventiquattro
Tutto
Loro
Tutta
Che Dice
Fa
Misero
Partirono
Arrivarono
Incominciarono
Volteggiare
Cantare
Aveva
Erano
Battevano
Avevano fatto
Continuarono
Recitare
Volteggiando
Cantando
È
Rondine
Primavera
Febbraio
Africa
Campagna
Perugia
Albero
Melo
Gemme
Neve
Denti
Parte
Viaggio
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CONSEGNA: Dopo aver letto “QUANTE RONDINI CI VOGLIONO
PER FARE PRIMAVERA?”, analizzando in maniera più approfondita
rispondendo alle seguenti domande.
VALUTAZIONE: Il testo è:
-Narrativo
-Riflessivo
-Descrittivo
PER LA COMPRENSIONE
1. Quali animali sono citati nel brano?
Le farfalle, i vermetti, le rondini e i bruchi
2. Cosa avvenne alle farfalle?
Presero la polmonite e andarono all’ospedale
3. Ti sembra che il racconto sia realistico, verosimile o fantastico?
Il racconto è fantastico
4. Al rigo 8 dove dice “continuano a recitare la loro parte”. La parola
LORO a chi si riferisce?
Si riferisce alle rondini
5. Spiega perché i vermetti fecero una brutta fine.
Perché appena mettevano la testa fuori arrivava una rondine e con
una beccata li mangiava in un boccone.
6. Perché le farfalle rimasero deluse?
Perché si accorsero che nei prati non c’era nemmeno una primula,
nemmeno una giunchiglia, nemmeno un ciclamino.
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FASE CREATIVA
LA SCRITTURA COLLETTIVA
Le fasi della scrittura collettiva sono le seguenti:
- Si pone il problema su quale tipo di racconto si vuole lavorare.
- Si raccolgono le risposte sui fogliettini e si valuta la scelta
- Si divide la classe in gruppi
- Si raccolgono le idee, scrivendo ogni idea su un foglietto sforzandosi
di essere chiari e semplici nelle esposizioni.
- Si leggono i foglietti e si sistemano in gruppi affini in base alle idee
espresse.
- Si sistemano in ordine logico i foglietti
- Si decide la successione da dare al racconto
- Si legge insieme ogni periodo del testo, proponendo correzioni sia
dal punto di vista formale che da quello della condivisione e
chiarezza dei contenuti espressi.
- Ogni correzione proposta deve essere motivata. In questa fase si
elimina ogni ripetizione, ogni bugia, ogni parola difficile, restando
però fedeli alle idee espresse in ogni sfumatura.
- Si arriva cosi alla stesura finale del testo, che non deve essere
logicamente un insieme di affermazioni slegate tra di loro ma un
elaborato organico come se fosse composto da un solo autore.
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CONSEGNA: Scrivete su vari foglietti, le varie parti di un testo di
avventura (come da voi scelto). Dopo le varie correzioni legate le varie
parti del testo, secondo le indicazioni date precedentemente.
Gli alunni hanno elaborato questo testo, attraverso varie fasi, fino alla
composizione del testo completo.
“LA NOSTRA AVVENTURA”
Era il 27 Aprile 2012, e, la nostra classe, con l'accordo dei nostri genitori,
decise di trascorrere un mese in Australia, a Brisbane, dove risiedono
molti nostri parenti; saremmo stati ospitati, a gruppi, presso di loro.
Finita la scuola, iniziarono i preparativi : prenotammo il biglietto aereo, e
finalmente giunse il giorno della partenza. L'aereo sarebbe partito alle
10:00, da Roma e sarebbe dovuto atterrare alle 18:00 del giorno dopo a
Brisbane. Eravamo contentissimi, emozionati e felici di intraprendere
questo viaggio. Ma dopo l'ultimo scalo fatto nell'aereoporto di Bangkok,
qualcosa andò storto...
Improvvisamente, quando già nella nostra mente avevamo la vista
dell'aeroporto australiano,l'aereo inizio ad avere sussulti, dovute a
turbolenza. Dalla cabina del pilota annunciarono di stare calmi e non aver
paura; iniziammo a guardarci negli occhi, stringerci le mani alla vista delle
mascherine d'emergenza che le hostess ci invitavano ad indossare. Dopo
qualche minuto i passeggeri, noi compresi, cominciarono ad agitarsi...dal
finestrino dell'aereo, cominciammo a vedere nuvole di fumo nero, e , nello
stesso tempo, il comandante annunciò che c'era un'avaria al motore.
A quel punto, ormai presi dal panico, con grande angoscia e rivolgendo
l'ultimo pensiero ai nostri cari, ci accorgemmo che stavamo per
precipitare. L'aereo precipitò nelle acque dell'Oceano Pacifico, e,
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fortunatamente vicino ad un'isola, che successivamente abbiamo capito
trovarsi tra la Sud Est Asiatico e la Nuova Guinea. Eravamo molto
spaventati; cercavamo soccorso, gridavamo, ma non c'era nessuno. Allora
decidemmo di raggiungere a nuoto l'isola per comprendere meglio la
nostra situazione di sopravvissuti. Non ci perdemmo d'animo; noi ragazzi
ci dividemmo in tre gruppi. Un gruppo avrebbe cercato le provviste, un
altro il riparo e l'ultimo avrebbe dovuto accendere il fuoco. Fu molto
difficile cercare il cibo, ma soprattutto adattarsi alle condizioni
climatiche del luogo per via dei pochi rifugi disponibili. Il riparo non era
dei migliori, sotto i rami di un grande albero, ma dovevamo resistere.
Allora, pensammo che nell'aereo ci fosse una radio trasmittente, per
comunicare con la marina del porto più vicino o con qualche nave di
passaggio; ma il segnale era troppo debole. Fortunatamente c'era un
nostro compagno di sventura che faceva al caso nostro, perchè era un
ragazzo “tecnologicamente avanzato”. Infatti, riuscì a potenziare il
segnale della radio trasmittente. Dopo qualche ora, attraverso la radio,
iniziammo a sentire alcune voci: erano le voci degli ufficiali della marina
che erano stati già allertati dell'accaduto. Anche se non erano ben
scandite, risposero ai nostri “s.o.s ”; eravamo contentissimi perchè
pensavamo che il messaggio fosse arrivato, ma non era così...Passò un
giorno, ormai era sera e le condizioni climatiche avverse, piovose, non
hanno permesso che i soccorsi arrivassero presto sull’isola. Alcuni di noi,
avevano visto programmi sulla sopravvivenza, e sapevano che il segnale
universale di soccorso era la Y; allora decidemmo di costruire un a scritta
gigante a forma di Y naturalmente arrangiandoci con il materiale trovato
in giro. Il giorno dopo, vedemmo che si stava avvicinando un elicottero, e
con delle foglie di palma che agitavamo cercammo di farci notare, anche
gridando.
L'elicottero ci trasse in salvo, ci condusse al porto più vicino, nella parte
nord-est dell'Australia dove siamo stati accolti,visitati e soccorsi con
molta professionalità e ospitalità. Purtroppo la nostra vacanza si
interruppe e tornammo a casa, dove ci aspettavano con ansia i nostri
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genitori, messi al corrente dell'accaduto. Essi avevano vissuto, insieme a
noi, anche se a distanza di molti chilometri, la nostra avventura.
Anche se era stato pericoloso quello che avevamo vissuto, eravamo
contenti perchè nonostante tutto, abbiamo dimostrato collaborazione e
amicizia, giurando di rimanere per sempre amici.
LEGENDA:
ANTEFATTO
INIZIO
SVILUPPO
RIFLESSIONE
CONCLUSIONE
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E STATO ELABORATO IL SEGUENTE GRAPPOLO ASSOCIATIVO
LA NOSTRA AVVENTURA
ANTEFATTO INIZIO SVILUPPO CONCLUSIONE RIFLESSIONE
Era il 27 aprile...
...trascorrere un mese in
Australia, a Brisbane
...saremmo stati ospitati dai
nostri parenti
finita la scuola...
...partimmo da Roma...
ultimo scalo a Bangkok...
improvvisamente...precipitammo
in mare
raggiungemmo a nuoto l'isola...ci
dividemmo in gruppi
...risposero ai nostri
s.o.s...vedemmo l'elicottero
...elicottero ci trasse in salvo...
...la nostra vacanza si
interruppe...
...tornammo a casa...
...anche se era stato
pericoloso...
...eravamo contenti...
...giurando di rimanere
sempre amici.
38
DEBRIEFING
COME HO
IMPARATO
Con facilità,
e, mi sento
abbastanza
sicura di
quello che ho
appreso,
quindi penso
di aver
imparato
bene
QUANDO
HO
IMPARATO
Quando
abbiamo
socializzato
le nostre
produzioni e
quando ho
sistemato
nei diversi
grappoli
associativi
gli elementi
del testo
CHE VOTO
DARESTI A
QUESTA
ATTIVITA’
Darei 10
perché mi è
piaciuta
molto
COSA HO
IMPARATO
-Ho imparato la
tecnica
dell’arricchimento
-Quali sono gli
elementi del
testo narrativo e
come scrivere un
testo narrativo,
coeso e coerente
LE
OPERAZIONI
COMPLESSE
RIFLETTERE
MODELLIZZARE