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6 Ricerca, innovazione e tecnologia Eventi Lunedì 25 marzo 2013 Mauro Zenobi, presidente del Polo Energia professionali”. Questo aspetto è un elemento fondamentale della sua visione: in questo modo incoraggia la crescita del business per le realtà asso- ciate attraverso lo sviluppo di prodotti e processi innovativi nel campo energetico (dalle biomasse al fotovoltaico, pas- sando attraverso l’architettura sostenibile e l’idrogeno). Il Polo per orientare la propria attività in coerenza con le più ■■ POLO ENERGIA / Costituita da sessanta membri, la società consortile si propone di stimolare l’interazione tra soci sul fronte ricerca Un centro di eccellenza per le energie rinnovabili avanzate frontiere tecnologi- che si avvale di un comitato tecnico scientifico, composto dai docenti dell’università de- gli studi di Perugia, Loris Na- dotti, Gianni Bidini e Caterina Petrillo. Assistono il presiden- te nella gestione della società consortile il vicepresidente Paolo Bocci, ed i consiglie- ri Pier Federico Baldinucci, Giampiero Servetti, Giovanni Ceccotti, Francesco Giardini, Giuseppe Metelli, Paolo Ca- miciola, Stefano Ponsicchi, Marino Burini, Enzo Pataloc- co e Luca Gammaitoni. Tanti i progetti di trasferimento tecnologico che vedono prota- gonista il Polo. Tra questi, al- cuni dei principali riguardano la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico economi- co finalizzato alla produzione di energia elettrica da fonte eolica di potenza inferiore a 20 KW di picco in Umbria, l’ottimizzazione del rendimen- to termodinamico degli scam- biatori dei forni per produzio- ne cemento, la generazione di reti elettriche intelligenti e di un impianto ibrido solare ter- modinamico a specchi di Fre- snel integrato con combustore a biomassa a letto fluido per sistema tri-rigenerativo. Non è tutto: di primissimo piano an- che la creazione di un sistema fotovoltaico a concentrazione, utilizzando tecnologie inno- vative per l’incremento dell’ef- ficienza elettrica. E ancora, lo studio e la sperimentazione di sistemi di desolforazione per unità microcogenerative a celle a combustibile destinate all’uso residenziale, la proget- tazione di sistemi innovativi di condizionamento d’aria ad energia solare e i sistemi di illuminazione ibridi a luce na- turale/artificiale. Insomma, si tratta di una struttura ricca di possibilità, di idee, di capacità, in grado di creare un vero e proprio network con altri Poli intorno al mondo per amplia- re il suo grande potenziale in- novativo. La struttura offrirà impianti, laboratori, dimostratori tecnologici, incubatori di start up e competenze S i chiama “Polo di innova- zione per l’efficienza ener- getica e le fonti rinnovabili” ed è una società consortile costituita da sessanta mem- bri, finalizzata alla diffusione dell’innovazione nel settore dell’energia. Numeri impor- tanti quelli che riguardano il “Polo Energia s.c.a.r.l”, pro- mosso dalla Regione Umbria nel 2010, e che conta comples- sivamente, sommando i valori delle aziende aderenti, più di cinquemila addetti, 2 milioni di euro investiti nella ricerca l’anno passato ed oltre 20 pro- getti innovativi già realizzati nell’ultimo biennio. Il Polo si propone di stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’in- terazione intensiva tra i soci, l’uso in comune di installazio- ni e lo scambio di conoscenze ed esperienze. Inoltre, contribuendo in ma- niera effettiva al trasferimen- to di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle in- formazioni tra le imprese che lo costituiscono, vuole tra- sformarsi in centro nevralgico di incontro e di crescita per tutte le realtà che decidono di farne parte. Già sono presenti piccole, medie e grandi com- pagnie appartenenti a diffe- renti settori: tutte unite dalla particolare attenzione nella ricerca all’interno del campo delle energie rinnovabili. Il Polo Energia si insedierà pre- sto a Pietrafitta, una località a 20 Km da Perugia, sede di una centrale Enel: in questo modo verrà realizzato un vero e pro- prio centro di eccellenza per le energie rinnovabili. Questa operazione sarà sviluppata da diversi partner di grande rilie- vo nazionale e internazionale. Tra essi figurano la società Valnestore, proprietaria del sito, l’Università di Perugia, che sarà presente insieme al Polo con alcune spin off acca- demiche, la Provincia di Pe- rugia e soprattutto la Regione dell’Umbria, alleato strategico (non solo erogatrice di fondi) deciso nel sostenere il Polo con un contributo di 2 milioni di euro per i primi tre anni di attività. “Ciò che caratterizza que- sto Polo - evidenzia il suo presidente, Mauro Zenobi, manager di una importante multinazionale - è la vocazio- ne a costituirsi come centro dotato di una sua fisicità, con impianti, laboratori, dimo- stratori tecnologici, incuba- tori di start up, competenze dal sistema, dall’altro le esi- genze e le ipotesi di svilup- po, provenienti dal mondo produttivo che si riconosce nelle piattaforme tecnologi- che alle quali il Polo afferisce. Interpretare il ruolo di faci- litatore significa, in primo luogo, avvicinare i fabbiso- gni di innovazione all’offerta presente a livello locale, ma anche al di fuori dell’Umbria. Nel fare ciò sarà compito del Polo concorrere a mettere a fattor comune le competen- ze esistenti in Umbria prima di tutto, ma anche all’esterno della regione. La funzione di aggregatore intende favori- re la collaborazione tra più soggetti imprenditoriali, fa- cendo sì che, partendo dalla condivisione di progetti di trasferimento tecnologico, possano essere traguardati obiettivi di miglioramento e di progressione nella scala della supply-chain, nonché favorendo l’inserimento del- le imprese umbre nelle filiere internazionali di fornitura. Come animatore, il Polo fa- vorisce e convoglia le idee progettuali espresse dalle im- prese, sviluppandone piani di fattibilità in canali tematici ■■ POLO UMBRO DI INNOVAZIONE MECCANICA / Fondato nel 2011 e presieduto da Luca Tacconi, comprende 63 soci Supporta le Pmi e fa da mediatore con le istituzioni omogenei, anche sotto forma di progetti di trasferimento tecnologici. Infine, la fun- zione di valutatore implica un’organizzazione idonea a giudicare i progetti presenta- ti dalle imprese secondo cri- teri il più possibile oggettivi. Nell’esercizio delle proprie funzioni, il Polo fornisce, su richiesta delle aziende socie, servizi e competenze. A tito- lo esemplificativo, favorisce il ricorso da parte delle aziende a forme di analisi di fattibili- tà tecnologica, scientifica e di mercato, oltre la partecipa- zione delle imprese ai proces- si di innovazione nel settore della meccanica avanzata e della meccatronica. Promuove processi di ag- gregazione tra imprese per la realizzazione di progetti di innovazione e la parte- cipazione a progetti inter- nazionali di ricerca, anche a valere su bandi europei. Rileva e analizza le esigenze tecnologiche delle imprese, al fine di individuare aree comuni di intervento e di progettualità, perseguendo la realizzazione eventuale di investimenti comuni in attrezzature di laboratorio e in generale infrastrutture di ricerca, sperimentazio- ne, prova e certificazione, nonché asset innovativi in- tangibili. Si occupa inoltre di favorire la condivisione delle conoscenze tra imprese, costruire relazioni con altri poli, rispondere alle esigen- ze formative delle aziende e favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità. In questa fase il Polo mecca- tronico, in risposta al bando regionale, ha redatto il suo Programma Operativo di Dettaglio (Pod), nell’ambito del quale sono previste attivi- tà di animazione marketing e progetti di trasferimento tec- nologico. Per quanto riguarda la prima attività, sono previsti l’in- tervento di benchmarking e competitive intelligence in Rhône Alpes, la visita al Ki- lometro rosso Parco scientifi- co tecnologico a Bergamo e a Tecnalia corporation, Centro tecnologico dei Paesi Baschi; 2B con i poli e i clusters fran- cesi prevista nelle Regioni del Rhône Alpes e del Midi Py- rené; sei seminari divulgativi e di Work-shop a supporto di tutte le attività del Pmu. Quanto al trasferimento tec- nologico, il Polo in questo primo anno ha supportato le aziende nella predisposi- zione di 17 progetti di cui tre relativi alle metodologie Lean-Sigma. Quattro le aree di attività in cui operano le aziende aderenti: automoti- ve, aerospazio, automazione e tecnologie sociali. Cinque le funzioni del Polo: interfaccia, facilitatore, aggregatore, animatore e valutatore I poli di innovazione sono stati concepiti dalla po- litica regionale come stru- mento di politica industriale con l’obiettivo di facilitare le attività di innovazione. Il Polo di Innovazione Mecca- nica avanzata e Meccatroni- ca umbro scarl, costituito il 22 febbraio 2011, è diretto da Alessandro Castagnino e presieduto da Luca Tacco- ni e si compone a oggi di 63 soci. I settori in cui operano possono essere raggruppati principalmente in quattro aree: automotive, aerospazio, meccanica avanzata e tecno- logie sociali. Sono cinque le funzioni del Polo: interfac- cia, facilitatore, aggregatore, animatore e valutatore. Il Polo agisce da “interfaccia” tra le imprese e le istituzio- ni, per rappresentare, da un lato le opportunità offerte © EYEMATRIX - FOTOLIA.COM Sistema di powertrain elettrico Nella foto qui sopra: Landing Gear Actuators

POLO UMBRO DI INNOVAZIONE MECCANICA Supporta le Pmi e fa da mediatore ... - Il … · 2013-03-20 · le attività di innovazione. Il Polo di Innovazione Mecca-nica avanzata e Meccatroni-ca

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6 Ricerca, innovazione e tecnologiaEventi

Lunedì 25 marzo 2013

Mauro Zenobi, presidente del Polo Energia

professionali”. Questo aspetto è un elemento fondamentale della sua visione: in questo modo incoraggia la crescita del business per le realtà asso-ciate attraverso lo sviluppo di prodotti e processi innovativi nel campo energetico (dalle biomasse al fotovoltaico, pas-sando attraverso l’architettura sostenibile e l’idrogeno). Il Polo per orientare la propria attività in coerenza con le più

■■■ POLO ENERGIA / Costituita da sessanta membri, la società consortile si propone di stimolare l’interazione tra soci sul fronte ricerca

Un centro di eccellenza per le energie rinnovabiliavanzate frontiere tecnologi-che si avvale di un comitato tecnico scientifico, composto dai docenti dell’università de-gli studi di Perugia, Loris Na-dotti, Gianni Bidini e Caterina Petrillo. Assistono il presiden-te nella gestione della società consortile il vicepresidente Paolo Bocci, ed i consiglie-ri Pier Federico Baldinucci, Giampiero Servetti, Giovanni Ceccotti, Francesco Giardini,

Giuseppe Metelli, Paolo Ca-miciola, Stefano Ponsicchi, Marino Burini, Enzo Pataloc-co e Luca Gammaitoni. Tanti i progetti di trasferimento tecnologico che vedono prota-gonista il Polo. Tra questi, al-cuni dei principali riguardano la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico economi-co finalizzato alla produzione di energia elettrica da fonte eolica di potenza inferiore a 20 KW di picco in Umbria, l’ottimizzazione del rendimen-to termodinamico degli scam-biatori dei forni per produzio-ne cemento, la generazione di reti elettriche intelligenti e di un impianto ibrido solare ter-modinamico a specchi di Fre-snel integrato con combustore a biomassa a letto fluido per sistema tri-rigenerativo. Non è tutto: di primissimo piano an-che la creazione di un sistema fotovoltaico a concentrazione, utilizzando tecnologie inno-vative per l’incremento dell’ef-ficienza elettrica. E ancora, lo studio e la sperimentazione di sistemi di desolforazione per unità microcogenerative a celle a combustibile destinate all’uso residenziale, la proget-tazione di sistemi innovativi di condizionamento d’aria ad energia solare e i sistemi di illuminazione ibridi a luce na-turale/artificiale. Insomma, si tratta di una struttura ricca di possibilità, di idee, di capacità, in grado di creare un vero e proprio network con altri Poli intorno al mondo per amplia-re il suo grande potenziale in-novativo.

La struttura offrirà impianti, laboratori, dimostratori tecnologici, incubatori di start up e competenze

Si chiama “Polo di innova-zione per l’efficienza ener-

getica e le fonti rinnovabili” ed è una società consortile costituita da sessanta mem-bri, finalizzata alla diffusione dell’innovazione nel settore dell’energia. Numeri impor-tanti quelli che riguardano il “Polo Energia s.c.a.r.l”, pro-mosso dalla Regione Umbria nel 2010, e che conta comples-sivamente, sommando i valori delle aziende aderenti, più di cinquemila addetti, 2 milioni di euro investiti nella ricerca l’anno passato ed oltre 20 pro-getti innovativi già realizzati nell’ultimo biennio. Il Polo si propone di stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’in-terazione intensiva tra i soci, l’uso in comune di installazio-ni e lo scambio di conoscenze ed esperienze.Inoltre, contribuendo in ma-niera effettiva al trasferimen-to di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle in-formazioni tra le imprese che lo costituiscono, vuole tra-sformarsi in centro nevralgico di incontro e di crescita per tutte le realtà che decidono di farne parte. Già sono presenti piccole, medie e grandi com-

pagnie appartenenti a diffe-renti settori: tutte unite dalla particolare attenzione nella ricerca all’interno del campo delle energie rinnovabili. Il Polo Energia si insedierà pre-sto a Pietrafitta, una località a 20 Km da Perugia, sede di una centrale Enel: in questo modo verrà realizzato un vero e pro-prio centro di eccellenza per le energie rinnovabili. Questa operazione sarà sviluppata da diversi partner di grande rilie-vo nazionale e internazionale. Tra essi figurano la società Valnestore, proprietaria del sito, l’Università di Perugia, che sarà presente insieme al

Polo con alcune spin off acca-demiche, la Provincia di Pe-rugia e soprattutto la Regione dell’Umbria, alleato strategico (non solo erogatrice di fondi) deciso nel sostenere il Polo con un contributo di 2 milioni di euro per i primi tre anni di attività.“Ciò che caratterizza que-sto Polo - evidenzia il suo presidente, Mauro Zenobi, manager di una importante multinazionale - è la vocazio-ne a costituirsi come centro dotato di una sua fisicità, con impianti, laboratori, dimo-stratori tecnologici, incuba-tori di start up, competenze

dal sistema, dall’altro le esi-genze e le ipotesi di svilup-po, provenienti dal mondo produttivo che si riconosce nelle piattaforme tecnologi-che alle quali il Polo afferisce. Interpretare il ruolo di faci-litatore significa, in primo luogo, avvicinare i fabbiso-gni di innovazione all’offerta presente a livello locale, ma anche al di fuori dell’Umbria. Nel fare ciò sarà compito del Polo concorrere a mettere a fattor comune le competen-ze esistenti in Umbria prima di tutto, ma anche all’esterno della regione. La funzione di aggregatore intende favori-re la collaborazione tra più soggetti imprenditoriali, fa-cendo sì che, partendo dalla condivisione di progetti di trasferimento tecnologico, possano essere traguardati obiettivi di miglioramento e di progressione nella scala della supply-chain, nonché favorendo l’inserimento del-le imprese umbre nelle filiere internazionali di fornitura.Come animatore, il Polo fa-vorisce e convoglia le idee progettuali espresse dalle im-prese, sviluppandone piani di fattibilità in canali tematici

■■■ POLO UMBRO DI INNOVAZIONE MECCANICA / Fondato nel 2011 e presieduto da Luca Tacconi, comprende 63 soci

Supporta le Pmi e fa da mediatore con le istituzioniomogenei, anche sotto forma di progetti di trasferimento tecnologici. Infine, la fun-zione di valutatore implica un’organizzazione idonea a giudicare i progetti presenta-ti dalle imprese secondo cri-teri il più possibile oggettivi.Nell’esercizio delle proprie funzioni, il Polo fornisce, su richiesta delle aziende socie, servizi e competenze. A tito-lo esemplificativo, favorisce il ricorso da parte delle aziende a forme di analisi di fattibili-tà tecnologica, scientifica e di mercato, oltre la partecipa-zione delle imprese ai proces-si di innovazione nel settore della meccanica avanzata e della meccatronica.Promuove processi di ag-gregazione tra imprese per la realizzazione di progetti di innovazione e la parte-cipazione a progetti inter-nazionali di ricerca, anche a valere su bandi europei. Rileva e analizza le esigenze tecnologiche delle imprese, al fine di individuare aree comuni di intervento e di progettualità, perseguendo la realizzazione eventuale di investimenti comuni in attrezzature di laboratorio

e in generale infrastrutture di ricerca, sperimentazio-ne, prova e certificazione, nonché asset innovativi in-tangibili. Si occupa inoltre di favorire la condivisione delle conoscenze tra imprese, costruire relazioni con altri poli, rispondere alle esigen-ze formative delle aziende e favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità.In questa fase il Polo mecca-tronico, in risposta al bando regionale, ha redatto il suo Programma Operativo di Dettaglio (Pod), nell’ambito del quale sono previste attivi-tà di animazione marketing e progetti di trasferimento tec-nologico.Per quanto riguarda la prima attività, sono previsti l’in-tervento di benchmarking e competitive intelligence in Rhône Alpes, la visita al Ki-lometro rosso Parco scientifi-co tecnologico a Bergamo e a Tecnalia corporation, Centro tecnologico dei Paesi Baschi; 2B con i poli e i clusters fran-cesi prevista nelle Regioni del Rhône Alpes e del Midi Py-rené; sei seminari divulgativi e di Work-shop a supporto di tutte le attività del Pmu.Quanto al trasferimento tec-nologico, il Polo in questo primo anno ha supportato le aziende nella predisposi-zione di 17 progetti di cui tre relativi alle metodologie Lean-Sigma. Quattro le aree di attività in cui operano le aziende aderenti: automoti-ve, aerospazio, automazione e tecnologie sociali.

Cinque le funzioni del Polo: interfaccia, facilitatore, aggregatore, animatore e valutatore

Ipoli di innovazione sono stati concepiti dalla po-

litica regionale come stru-mento di politica industriale con l’obiettivo di facilitare le attività di innovazione. Il Polo di Innovazione Mecca-nica avanzata e Meccatroni-ca umbro scarl, costituito il 22 febbraio 2011, è diretto da Alessandro Castagnino e presieduto da Luca Tacco-ni e si compone a oggi di 63 soci. I settori in cui operano possono essere raggruppati principalmente in quattro aree: automotive, aerospazio, meccanica avanzata e tecno-

logie sociali. Sono cinque le funzioni del Polo: interfac-cia, facilitatore, aggregatore, animatore e valutatore.

Il Polo agisce da “interfaccia” tra le imprese e le istituzio-ni, per rappresentare, da un lato le opportunità offerte

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