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1 Scuola Secondaria di I grado ‘Mons. Enrico Manfredini’ PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2012-2013 INDICE 1. IL SOGGETTO E LA SUA STORIA ………………………………………………………………………………………… pag 2 2. LA PROPOSTA DELLA SCUOLA 2.1 Identità e missione ………………………………………………………………………………………… ……………….. pag 2 2.2 I protagonisti . …………………………………………………………………………………………………………………. pag 2 2.3 Gli obiettivi ……………………………………………………………………………………………………………………… pag 3 2.4 Il metodo ………………………………………………………………………………………………………………………. pag 3 3. I PROGETTI 3.1 Progetto Accoglienza ………………………………………………………………………………………………………. pag 4 3.2 Gita scolastica …………………………………………………………………………………………………………………. pag 4 3.3 Incontri con personalità significative ……………………………………………………………………………….. pag 5 3.4 Progetto orientamento ……………………………………………………………………………………………………. pag 5 4. DISCIPLINE E OFFERTA DIDATTICA 4.1 Elementi fondanti delle discipline …………………………………………………………………………………… pag 7 4.2 Cittadinanza e Costituzione …………………………………………………………………………………………….. pag 12 4.3 La sfida dell’eccellenza e del recupero ……………………………………………………………………………. pag 12 4.4 Interventi di Integrazione ………………………………………………………………………………………………... pag 16 5. LA VALUTAZIONE 5.1 Voti in decimi …………………………………………………………………………………………………………………. pag 16 5.2 Valutazione della condotta ……………………………………………………………………………………………... pag 18 6. IL MODULO ORARIO 6.1 L’orario curriculare e il calendario scolastico ……………………………………………………………………. pag 19 7. IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA 7.1 Le modalità ……………………………………………………………………………………………………………………… . pag 22 7.2 Gli organi collegiali …………………………………………………………………………………………………………… pag 22 8. ACCORDI E CONVENZIONI 8.1 Accordi di rete ………………………………………………………………………………………………………………… pag 23 8.2 Convenzioni …………………………………………………………………………………………………………………… pag 23 9. ORGANIZZAZIONE E SERVIZI 9.1 Organigramma ………………………………………………………………………………………………………………… pag 24 9.2 Personale Scuola Secondaria di I grado …………………………………………………………………………… pag 24 9.3 Aule ed edifici ………………………………………………………………………………………………………………….. pag 25 9.4 Servizi di segreteria e informazioni ………………………………………………………………………………….. pag 26

pof Scuola Secondaria di I grado 12-13rev1 Secondaria di I... · presentazione di alcune opere o di restituire ai compagni o ai genitori il percorso e l’esperienza della gita. 3.3

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Scuola Secondaria di I grado ‘Mons. Enrico Manfredini’

PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Anno scolastico 2012-2013

INDICE

1. IL SOGGETTO E LA SUA STORIA ………………………………………………………………………………………… pag 2 2. LA PROPOSTA DELLA SCUOLA 2.1 Identità e missione ………………………………………………………………………………………… ……………….. pag 2

2.2 I protagonisti . …………………………………………………………………………………………………………………. pag 2 2.3 Gli obiettivi ……………………………………………………………………………………………………………………… pag 3 2.4 Il metodo ………………………………………………………………………………………………………………………. pag 3 3. I PROGETTI

3.1 Progetto Accoglienza ………………………………………………………………………………………………………. pag 4 3.2 Gita scolastica …………………………………………………………………………………………………………………. pag 4 3.3 Incontri con personalità significative ……………………………………………………………………………….. pag 5 3.4 Progetto orientamento ……………………………………………………………………………………………………. pag 5

4. DISCIPLINE E OFFERTA DIDATTICA 4.1 Elementi fondanti delle discipline …………………………………………………………………………………… pag 7 4.2 Cittadinanza e Costituzione …………………………………………………………………………………………….. pag 12 4.3 La sfida dell’eccellenza e del recupero ……………………………………………………………………………. pag 12 4.4 Interventi di Integrazione ………………………………………………………………………………………………... pag 16 5. LA VALUTAZIONE 5.1 Voti in decimi …………………………………………………………………………………………………………………. pag 16 5.2 Valutazione della condotta ……………………………………………………………………………………………... pag 18

6. IL MODULO ORARIO 6.1 L’orario curriculare e il calendario scolastico ……………………………………………………………………. pag 19 7. IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA

7.1 Le modalità ……………………………………………………………………………………………………………………… . pag 22 7.2 Gli organi collegiali …………………………………………………………………………………………………………… pag 22 8. ACCORDI E CONVENZIONI

8.1 Accordi di rete ………………………………………………………………………………………………………………… pag 23

8.2 Convenzioni …………………………………………………………………………………………………………………… pag 23

9. ORGANIZZAZIONE E SERVIZI

9.1 Organigramma ………………………………………………………………………………………………………………… pag 24 9.2 Personale Scuola Secondaria di I grado …………………………………………………………………………… pag 24 9.3 Aule ed edifici ………………………………………………………………………………………………………………….. pag 25 9.4 Servizi di segreteria e informazioni ………………………………………………………………………………….. pag 26

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1. IL SOGGETTO E LA SUA STORIA

Il 22 febbraio 1999 un gruppo di imprenditori, professionisti, insegnanti e genitori costituiva la Fondazione

Sant’Agostino, con lo scopo di promuovere la cultura e l’educazione presso i giovani. Venendo incontro alle esigenze di parecchie famiglie preoccupate della formazione dei loro figli nell’età adolescenziale, il Consiglio di Amministrazione ritenne opportuno, pochi mesi dopo, istituire una Scuola Secondaria di Primo grado, intitolata a Mons. Enrico Manfredini, già Prevosto di Varese e uomo particolarmente sensibile alle problematiche educative. Tale esperienza, prima opera educativa di cui la fondazione è l’Ente gestore, iniziava nel settembre del 1999,e contestualmente veniva inoltrata domanda di riconoscimento legale al Ministero, che lo concedeva ufficialmente con decreto nel maggio del 2000. Nel marzo del 2002 veniva avanzata domanda di Parità Scolastica che veniva riconosciuta con Decreto della Direzione Scolastica della Lombardia del 28.03.03 con valore dal 1 settembre 2002. Dal settembre 2001 la stessa fondazione decideva di istituire una Scuola Primaria per integrare la formazione di base. Si riteneva così di dare una continuità educativa, in un organico progetto, che inizia dalla Scuola Primaria e si completa nella Scuola Secondaria di I grado, all'interno di un unico Istituto Comprensivo. Con l’ anno scolastico 2001/02 apriva una prima e seconda classe; dall’anno scolastico 2002/03 si aggiungevano ogni anno due classi prime fino a completare nell’anno scolastico 2004/05 il primo ciclo d’istruzione primaria. Nel dicembre 2001 la Fondazione inoltrava domanda di parifica, che veniva concessa l’11 settembre 2003, con valore retroattivo dal 1° settembre 2002. Attualmente la Scuola Manfredini realizza la sua attività su quattro sedi, due occupate dalla scuola primaria e due dalla scuola secondaria. La scuola Primaria attualmente è formata da tre sezioni complete, la Secondaria di I grado è formata da quattro sezioni complete. Gli alunni provengono dal Comune di Varese e anche da altri Comuni della Provincia. Le famiglie che iscrivono i loro figli alla scuola hanno come motivazione la condivisione del Progetto Educativo, sono socialmente eterogenee e presentano un livello culturale medio-alto. 2. LA PROPOSTA DELLA SCUOLA MANFREDINI

2.1 Identità e missione

Chi siamo

Docenti, imprenditori, genitori consapevoli - del valore dell’educazione e della formazione dei giovani per il futuro della società; - della necessità di luoghi in cui l’educazione e la formazione dei giovani sia proposta attraverso adulti

testimoni autentici e non meri dispensatori di regole e informazioni.

Cosa vogliamo fare

Educare: comunicare ai giovani il valore positivo della vita suscitando in loro il desiderio di contribuire alla costruzione di una società umana e solidale. Insegnando: guidando i bambini e i ragazzi, attraverso la proposta delle discipline, alla scoperta della realtà.

Perché lo facciamo

Per la ricchezza che abbiamo ricevuto nella tradizione cristiana che ci apre a un profondo rispetto per ogni essere umano e al desiderio di aiutare ciascuno a realizzarsi secondo questa suprema dignità. 2.2 I protagonisti

Il discente

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Un processo educativo e di conoscenza avviene se - è implicata la libertà del discente, cioè se il ragazzo intende aderire con la sua ragione e la sua affezione

a ciò che incontra attraverso la proposta didattica. - si attua un confronto di tale visione con l’esperienza personale.

Il docente

La provocazione derivante dalla realtà non rimane desta e solitamente non si struttura in ricerca sistematica se la persona in crescita non trova un’ autorità nel cammino della conoscenza. Questo implica che: - Non si impara da soli, ma attraverso un maestro che diventa autorità se incarna un’ipotesi unitaria di

spiegazione della realtà da lui verificata e offre un metodo per introdursi nella complessità del reale indicando i passi da lui già compiuti nell’esperienza conoscitiva senza sostituirsi alla realtà come termine di paragone ultimo.

- Il docente è colui che “fa con” il discente, di cui provoca pazientemente, concretamente e tenacemente la libertà.

- L’ attenzione dell’insegnante non è primariamente rivolta alla classe, ma alla singola persona in crescita, alla sua concretezza e unicità.

2.3 Gli obiettivi

- Educare i giovani al valore positivo della vita e al rispetto verso la propria e altrui persona. - Favorire la capacità di interagire ed intervenire nella realtà in modo costruttivo e responsabile. - Sviluppare la capacità di rendersi conto della complessità del reale come universo interessante e

sensato. - Sviluppare la capacità di dare un nome alle cose recuperando il valore delle parole e il loro significato. - Favorire il formarsi di una consapevolezza del proprio passato, della propria storia e tradizione. - Formare all’utilizzo consapevole dei differenti metodi implicati nelle discipline di studio.

2.4 Il metodo

Un luogo che educa: Una unità di adulti che condividono una proposta educativa e un progetto didattico volti a suscitare nell’alunno la passione e l’interesse verso tutto ciò che incontra, tenendo vivo il suo desiderio di imparare. Modalità: - programmazione di classe; - programmazione per dipartimenti disciplinari; - programmazione periodica del collegio dei docenti; - formazione continua per gli insegnanti: corsi di aggiornamento interni ed esterni. Si educa insegnando: le discipline introducono l’alunno alla scoperta della realtà ed alla conoscenza di sé. Attraverso il docente - Che si concepisce partecipe di un gruppo di adulti all’opera insieme. - Che è proteso a rivivere e a trasmettere l’esperienza di stupore per ciò che spiega. - Che guida proponendo passi da lui già compiuti. Attraverso la lezione come avventura - Una proposta: Lettura e analisi del testo per accedere al senso, a ciò che l’autore ha inteso

comunicare/proposta di aspetti di realtà ed esperienze che introducono un problema. - Con un metodo: Paragone del contenuto dei testi con la propria esperienza/analisi degli elementi che

compongono il problema ed ipotesi di soluzione. - Descrizione adeguata e ordine dei contenuti in un contesto sensato: Scoperta e acquisizione della

“grammatica” specifica della disciplina.

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Il percorso triennale è sintetizzato in tematiche che aiutano i ragazzi a riflettere sul momento specifico che stanno vivendo nella loro crescita: Classi prime: “Solo lo stupore conosce”.

Il ragazzo incontra la proposta delle discipline e la complessità del reale: solo l’osservazione attenta e la scoperta della bellezza lo inducono ad imparare.

Classi seconde: “La vita è la più grande delle avventure, ma solo l'avventuriero lo scopre”.

Il ragazzo comincia ad affermare la propria autonomia dagli adulti: favorire l’applicazione della sua nuova energia in proposte costruttive in cui rischi personalmente, sorretto da una compagnia. Classi terze: “… ma misi me per l’alto mare aperto”.

Il ragazzo si scopre in un cambiamento e deve scegliere: aiutare la riflessione su se stesso con proposte e incontri che mobilitino la sua responsabilità e apertura al mondo. 3. I PROGETTI

“Si conosce solo attraverso l’esperienza”: il percorso prevede alcuni momenti particolarmente significativi di verifica proposti con modalità diversificate in base all’età dei ragazzi.

3.1 Progetto Accoglienza

Obiettivi del progetto - Conoscere l’ambiente scolastico e familiarizzare con i nuovi compagni e i docenti. - Conoscere e approfondire il significato del tema che segna il percorso annuale. - Favorire nei ragazzi la conoscenza di se stessi attraverso la riflessione sul tema e le attività proposte. Modalità di realizzazione dell’intervento A giugno e a settembre i docenti programmano il Progetto Accoglienza da proporre per le varie annualità. Il Coordinatore accoglie gli alunni il primo giorno di scuola annunciando loro il titolo del percorso annuale. Nella prima settimana di lezione sono proposti agli alunni diversi momenti per favorire una riflessione sul tema scelto: film, letture, attività creative, incontri con esperti, racconto di esperienze o testimonianze di vita ed una gita di un giorno. Gli alunni seguendo le attività sono invitati a compilare della schede che vengono inserite in un diario di

bordo, su cui nel corso dell’anno verranno annotate le riflessioni sulle esperienze più significative, realizzate in relazione al tema annuale. 3.2 Gita scolastica

Obiettivi del progetto: - Approfondire il tema del percorso annuale. - Verificare che la conoscenza si acquisisce in un’esperienza. - Sperimentare lo stupore per la bellezza della realtà. - Offrire occasioni di amicizia tra gli alunni, nell’accoglienza reciproca.

Modalità di realizzazione dell'intervento Le gite scolastiche hanno la durata di due giorni per le classi prime e seconde, di tre (eccezionalmente di quattro) per le classi terze. A giugno e a settembre i docenti programmano le gite scolastiche: per le classi prime la meta è una città medioevale e l’incontro con la storia del suo popolo, per le classi seconde la meta è una città rinascimentale e l’incontro di un personaggio storico che ha vissuto la vita come avventura, per le classi terze la meta è una città che permetta di incontrare figure di grandi costruttori di civiltà.

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Nelle settimane precedenti i docenti preparano il quaderno per il lavoro durante la gita o il materiale da inserire nel diario di bordo. Gli alunni, oltre che col lavoro e le riflessioni, sono coinvolti nel compito di presentazione di alcune opere o di restituire ai compagni o ai genitori il percorso e l’esperienza della gita. 3.3 Incontri con personalità significative

Obiettivi del progetto - Inserire l’esperienza conoscitiva scolastica in una dimensione culturale e sociale. - Incontrare persone adulte non solo esperte nel settore in cui operano, ma significativamente

impegnate nella realtà e con i quali vale la pena di confrontarsi. - Approfondire snodi culturali fondanti nell’ambito delle diverse discipline. - Favorire il nesso tra approfondimento monografico e organicità del sapere, al fine di evitare nozionismo

e frammentarietà

Modalità di realizzazione delle attività A giugno e a settembre i docenti individuano, per ogni annualità, in quali discipline proporre gli approfondimenti e quali personalità incontrare, definendo i punti significativi e le modalità di realizzazione. Agli alunni è chiesto, durante lo svolgimento degli incontri, di porsi in un atteggiamento attivo e di prendere appunti. Il contenuto proposto viene poi ripreso dall’insegnante curricolare e diventa parte integrante delle conoscenze richieste

3.4 Progetto orientamento

Lo scopo della scuola media è formativo e orientativo, ciò significa che essa deve educare il ragazzo a prendere progressivamente coscienza di sé e della realtà. “Orientamento” quindi non è soltanto l’insieme delle attività specifiche finalizzate alla scelta della scuola, ma è un percorso educativo e didattico che aiuti a ridestare nell’alunno il desiderio di conoscere la realtà e il suo senso, innanzitutto attraverso l’approccio e gli approfondimenti delle singole discipline. E’soprattutto l’impegno con lo studio, globalmente inteso, ciò che permette al ragazzo di capire le proprie capacità, le proprie inclinazioni e i propri desideri e quindi scegliere consapevolmente il percorso scolastico successivo. Nell’attività di orientamento un ruolo centrale viene ricoperto dal tutor, che nell’esperienza didattico educativa della scuola è una figura operante da anni.

Obiettivi del progetto - Offrire un'opportunità' per aumentare la capacità degli alunni di scegliere con libertà il percorso

scolastico successivo attraverso una maggior presa di coscienza della proprie attitudini e passioni, e una conoscenza delle offerte formative del territorio.

- Introdurre gli alunni alla consapevolezza dell’unitarietà della propria persona nelle sue dimensioni corporea, psico-affettiva e spirituale.

- Offrire ai genitori un percorso per raggiungere una maggior consapevolezza riguardo alla scelta scolastica dei figli.

- Permettere ai docenti di conoscere meglio i propri alunni per formulare un consiglio orientativo adeguato.

Attività specifiche dell'orientamento: Classi prime Nel passaggio dalle Elementari alle Medie i ragazzi incontrano le discipline in modo più specifico. E’ quindi fondamentale focalizzare alcuni aspetti essenziali: 1. Il valore delle discipline - Comprendere la specificità delle singole discipline come strumenti di conoscenza della realtà. (Cos’è il

bello di questa disciplina? Come non è astratta? Cosa vuol dire che ne faccio esperienza?)

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- Riflettere sulle proprie attitudini. - Iniziare ad individuare degli interessi personali. 2. L’apprendimento di un efficace metodo di studio Classi seconde

Durante il secondo anno si consolida il metodo di studio e si inizia l'attività specifica di orientamento: - consapevolezza del proprio stile di apprendimento e della sua efficacia; - riflessione sul proprio andamento scolastico; - iniziale autovalutazione del proprio percorso formativo Classi terze

Alla fine del percorso di orientamento il ragazzo dovrebbe raggiungere un maggior grado di: - consapevolezza dei propri interessi e delle proprie capacità; - capacità di confrontare le proprie scelte con il giudizio degli adulti; - conoscenza più specifica delle scuole del territorio; - incremento della capacità critica nell'affrontare le proprie scelte; trovando nella sua scelta sostegno e condivisione da parte della famiglia e della scuola. Modalità di realizzazione dell’intervento

Attività curricolare: - mediante una modalità appassionata di proposta delle diverse discipline da parte del docente,

all'interno di una significativa relazione con l'alunno; - con l’utilizzo di contenuti aventi valenze intrinsecamente orientative: testi di narrativa, attività di

educazione corporea e affettiva, studio del corpo umano ecc. Attività extracurricolari: - esperienze di drammatizzazione; - coinvolgimento degli alunni nella preparazione di gite ed eventi ( es. open day; festa della scuola...). - incontri significativi progettati ogni anno. Strumenti utilizzati nel percorso di orientamento: - Schede, questionari di riflessioni (tutte le classi). - Letture (tutte le classi). - Incontro e attività con il tutor (tutte le classi). - Incontri con personalità del mondo del lavoro e con ex alunni (classi terze). - Incontro con dirigenti scolastici di scuole superiori che presentino le diverse offerte formative. Tutoring

Ogni alunno della classe prima sceglie un docente come Tutor che lo segue durante tutto il percorso triennale. Compito primario del tutor è quello di: - garantire che l’alunno segua il percorso specifico dell’orientamento proposto dal coordinatore di classe

(compilazione delle schede e dei questionari, raccolta e conservazione dei materiali nell’apposita cartelletta ecc.).

- far emergere in un contesto più familiare eventuali problematiche didattiche o relazionali offrendo un sostegno e proponendo,ove possibile, delle ipotesi di soluzione.

- riportare nel consiglio di classe dati di conoscenza dell’alunno utili anche agli altri docenti ed eventualmente acquisire da essi indicazioni di intervento sul ragazzo.

- dove necessario, interagire con l’alunno e i genitori, in accordo con il Consiglio di Classe, al fine di sciogliere dubbi nella scelta della scuola superiore.

Coinvolgimento dei genitori

- incontri significativi sui momenti specifici legati alla crescita dei ragazzi e alla responsabilità dell’adulto. - incontri per i genitori di terza media in cui si illustrano i percorsi di istruzione e formazione

professionale e al fine di offrire elementi di valutazione per la scelta della scuola secondaria di II grado.

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4. DISCIPLINE E OFFERTA DIDATTICA

4.1 Elementi Fondanti delle discipline

ITALIANO

Riteniamo fondamentali nell’insegnamento dell’Italiano: - l’uso corretto e consapevole della lingua nella produzione di testi orali e scritti; - la riflessione sulla lingua; - la centralità ed esemplarità del testo letterario. A tal fine si prevede la proposta di percorsi ed attività con i seguenti contenuti: 1. Ascolto di testi letterari in prosa e poesia e di lezioni frontali con presentazione di generi letterari, di autori, di opere. Produzione orale: interrogazioni su argomenti studiati; racconti di esperienze; esposizione di ricerche ed approfondimenti; ripetizione di definizioni; recitazione mnemonica di testi poetici. 2. Leggere e comprendere: introduzione al mondo della letteratura attraverso l’incontro di testi narrativi, epici e poetici, particolarmente significativi per forma e contenuto, prediligendo, alle tradizionali scelte antologiche, la lettura diretta di testi integrali o di brani scelti all’interno di percorsi che rivisitino l’intera opera: si ritiene infatti che la lettura di un testo completo permetta l’incontro e il confronto con la profondità dell’esperienza umana di un autore e la ricerca e la scoperta del senso di realtà. In tal modo si vuol rispondere al bisogno del giovane, proiettato verso ciò che deve ancora venire (avventura = ad-venturus, cioè che viene incontro), verso eventi da cui si attende lo svelarsi del mistero del proprio io e la risposta all’attesa che sente in lui. La narrazione è quindi un momento privilegiato nell’educazione del preadolescente e il docente deve proporre testi “all’altezza di tale desiderio”, leggerli comunicando l’esperienza di corrispondenza di verità e bellezza che lo ha affascinato, testimoniando come il gusto per la lettura nasca dall’incontro con “scene assolute, che impongono il sigillo definitivo delle verità sulla vicenda e soddisfano in un sol colpo tutte le nostre capacità di piacere e soddisfazione, per cui le adottiamo immediatamente verso di noi e niente e nessuno potrà in seguito cancellarne l’effetto” (R.L.Stevenson). Si considerano fondamentali nel corso del triennio la lettura delle seguenti opere: Fiabe scelte dei fratelli Grimm e di Andersen; E. Savino, Il ragazzo con la cetra; Omero, Iliade, nella traduzione di V.Monti: scelta di brani con raccordi sistematici; J.R. Tolkien, Lo Hobbit; J.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli; A. Conan Doyle, Il Mastino dei Baskerville; B. J. Joffo, Un sacchetto di biglie; C. A. Manzoni, I Promessi Sposi, scelta di brani con raccordi sistematici; Dante Alighieri, La Divina Commedia; scelta di canti o episodi significativi H. Lee, Il buio oltre la siepe Antologia di poesie e racconti di autori scelti dell’Ottocento e del Novecento 3. Scrivere. Il percorso di scrittura ha nella scuola secondaria di primo grado come scopi fondamentali: sviluppare nei ragazzi la capacità di produrre testi logicamente coerenti e formalmente corretti per attestare e comunicare il proprio pensiero; conseguire la capacità di adeguare la comunicazione scritta al pensiero ed alla realtà oggetto di attenzione; promuovere la capacità critica. Si prevede la produzione scritta: nella classe prima di riassunti, di testi narrativi legati all’esperienza personale e scolastica, di racconti descrittivi, di creazione di fiabe; gli alunni saranno anche avviati all’esercizio della parafrasi; nella classe terza di testi espositivi, argomentativi, poetici, commenti e presentazioni di testi letterari.

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5. Riflettere sulla lingua / Rivedere e attualizzare La scoperta e la conoscenza delle categorie della lingua hanno una forte valenza educativa, in quanto permettono ed ampliano la consapevolezza del proprio pensiero e del suo strutturarsi in rapporto alla realtà. Si è quindi scelto, con l’obiettivo di esercitare la ragione, di considerare distinte, ma non separate, la morfologia e la sintassi, introducendo via via le parti del discorso quali componenti dei sintagmi parallelamente allo studio della funzione logica di tali sintagmi. STORIA e GEOGRAFIA

Rispetto agli obiettivi formativi generali della scuola, lo studio della Storia potenzia l’uso della ragione del ragazzo attraverso i tre processi irrinunciabili per la comprensione di un periodo storico: 1. di identificazione delle cause di un fenomeno storico, di cui esso è conseguenza o sviluppo: riscoprirne le origini significa cogliere l’evoluzione storica e non isolare un singolo evento. 2. di inquadramento dell’evento particolare nel contesto di una civiltà o di un processo più generale. 3. di comprensione delle istituzioni come risposta ad una profonda esigenza posta dalla società in un preciso momento storico. La Storia aiuta il ragazzo a comprendere l’odierna realtà culturale, attraverso l’analisi dei passaggi che hanno contribuito a determinarla. In tal senso diventano prioritarie le riflessioni relative: - allo sviluppo dell’idea di Dio e di uomo in particolare dal Medioevo al nostro secolo, attraverso il Rinascimento, l’Illuminismo, il Positivismo, il Marxismo e l’odierno relativismo; - alla formazione dello Stato moderno a partire dall’età napoleonica ed alla conseguente progressiva emarginazione sociale della Chiesa Cattolica; - allo sviluppo ed al ruolo dell’ideologia a partire dalla Rivoluzione Francese sino al nuovo millennio. Attraverso la Geografia, in una società dove l’abitudine a viaggiare e l’intensità delle comunicazioni attraverso i media mettono a contatto con realtà molto lontane, si assimileranno le principali nozioni relative alle caratteristiche fisiche, politiche, economiche ed ambientali dell’Italia, dell’Europa e dei vari continenti. Anche in relazione alla riduzione oraria prevista con la Riforma, per questa disciplina, si punterà a fornire nozioni essenziali promuovendo nell’alunno la capacità di leggere ed utilizzare gli strumenti della materia. Si informerà lo studio soprattutto dell’Europa e dei continenti a tre criteri: - l’osservazione dei paesaggi alla scoperta della bellezza e della complessità della natura (stupore di fronte al bello, come principio di conoscenza); - la riflessione sulle situazioni sociali contraddittorie che affliggono milioni di preadolescenti in altre parti del mondo (apertura al principio di solidarietà); - fornire le informazioni essenziali per orientarsi di fronte alle notizie sui fatti che accadono nel mondo. MATEMATICA

La matematica è un potente strumento di conoscenza della realtà ,ma anche espressione della razionalità cioè della struttura del pensiero. Siamo quindi consapevoli che l’insegnamento di questa disciplina , non è un addestramento mentale, ma può essere qualcosa di molto più significativo per ogni ragazzo: - E’ l’occasione per fare esperienza, cioè capire il senso di ciò che si studia, nella sua connessione con il

resto. - Perché ciò avvenga l’apprendimento di questa disciplina deve essere pensato come “reinvenzione

guidata”. - Ciò vuol dire che in questo processo sono coinvolti due soggetti: l’alunno che deve appropriarsi dei

contenuti in modo personale e l’insegnante che lo guida in questo cammino di scoperta. - Le abilità messe in gioco in questa attività di “appropriazione personale” dei contenuti, sono tantissime,

e non riguardano solo la matematica, ma tutte le discipline: fare matematica vuol dire non solo educare

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alla razionalità nella rappresentazione, nella comunicazione e nella deduzione logica, ma anche favorire lo sviluppo delle capacità creative, di immaginazione, di progettazione, di osservazione e descrizione.

Nel corso del triennio i contenuti quindi vengono affrontati a livelli via via più complessi, in un processo a spirale che rende possibile una maggiore consapevolezza dei passi fatti e una capacità di astrazione via via superiore. Parallelamente alla costruzione dei concetti, cresce poi anche la capacità di utilizzare il linguaggio specifico. SCIENZE

Il percorso didattico di Scienze rappresenta un itinerario dentro alla realtà e alla sua incredibile ricchezza, dove si cerca di far diventare comprensibile ( cioè pieno di significato) ogni fattore ed aspetto e di trovarne il posto, e quindi il senso, nel quadro generale della natura. Il punto di vista scientifico è quindi presentato come uno dei tanti punti di vista da cui leggere la realtà, molto importante da conoscere sia nella sua potenzialità che nei suoi limiti. I passi che l’introduzione alle scienze richiedono sono: - Osservare la realtà come insieme ricchissimo ed ordinato di oggetti e fenomeni facendolo con occhio

attento ed ammirato, questo è il primo compito che l’insegnamento delle scienze si prefigge. - Cogliere in modo non superficiale le caratteristiche del mondo naturale, questo fa scaturire

inevitabilmente il desiderio di trovarne una spiegazione ed interpretazione, fino alla domanda del loro stesso senso.

LINGUA INGLESE E SPAGNOLA

L’apprendimento della lingua straniera deve avere scopi formativi e pratici, strettamente connessi gli uni con gli altri. Dal punto di vista formativo deve proporsi di: 1. stimolare, insieme con tutte le altre discipline, lo sviluppo delle capacità intellettuali e comunicative dell’alunno 2. offrire la possibilità di conoscere gli aspetti fondamentali della civiltà del paese straniero di cui la lingua è espressione. 3. invitare alla riflessione sulla natura e sul funzionamento della lingua studiata e collaborare così anche alla migliore conoscenza della lingua italiana. 4. abituare alla considerazione e all’incontro con una cultura diversa dalla nostra nella sua manifestazione linguistica e socio-culturale. Dal punto di vista pratico deve proporsi di: 1. mettere l’alunno in condizione di possedere, ad un livello base ma solido, un sistema linguistico diverso dal suo, strumento da usare, in Italia e all’estero, oggi ed in avvenire, per scambi interpersonali, in situazioni di intercomunicazione. 2. portare l’alunno, in linea con le nuove sfide proposte dal metodo comunicativo, a considerare la lingua non più solo dal punto di vista delle sue caratteristiche di sistema formale, ma anche come modo di agire e di “fare agire” nel contesto della comunicazione e, quindi, come un modo di intervenire sulla realtà circostante. La lingua è vista quindi come una potenzialità a disposizione del parlante per realizzare i suoi scopi comunicativi. Ponendosi come obiettivo il superamento della concezione della lingua come pura somma di strutture grammaticali, e a difesa della convinzione che la lingua straniera possa essere un mezzo attraverso il quale apprendere anche contenuti di altre discipline, i docenti delle lingue studiate aderiscono all’approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning), che indica l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera. Attraverso questo metodo, la costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative si accompagna contestualmente allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. L'approccio CLIL ha quindi il duplice obiettivo di prestare contemporaneamente attenzione sia alla disciplina che alla lingua straniera e non materna, favorendo l'immersione dei discenti in contesti d'apprendimento stimolanti ed innovativi.

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EDUCAZIONE MUSICALE

Introdurre i ragazzi alla realtà è uno dei preminenti obiettivi educativi della scuola Manfredini. La musica, intesa come linguaggio e mezzo espressivo, è in grado, ancor prima dei concetti, di far percepire la realtà e di coglierne gli aspetti più profondi. Essa permette inoltre ai ragazzi di compiere un'esperienza estetica fondamentale per il completo sviluppo della loro personalità e attiva la loro capacità di attenzione e di stupore. Si rivela poi un importante mezzo di socializzazione e consente anche ai ragazzi più timidi e impacciati di scoprire e mettere in atto le proprie risorse. La scelta didattica privilegia un approccio alla musica il più possibile attivo, in cui l'aspetto teorico non è mai separato da un'immediata applicazione pratica, attraverso il canto, la pratica strumentale, l'ascolto e l'esperienza creativa. Obiettivi della proposta sono: a) far comprendere la funzione comunicativa della musica, consegnando ai ragazzi un linguaggio da conoscere ed usare, sia per esprimersi in prima persona, sia per comprendere e decodificare i messaggi della sovrabbondante offerta musicale, sia del passato che contemporanea. L'educazione ad un ascolto attivo, capace di cogliere i significati più profondi dei messaggi musicali e di giudicarne la bellezza e il valore, è proposta sia attraverso la conoscenza dei codici specifici (strumenti, forme) sia nell'incontro con la personalità dei compositori. Vengono anche prese in considerazioni le diverse funzioni e ambiti (cinema, TV, pubblicità) della musica per farne comprenderne ai ragazzi la valenza di comunicazione; b) favorire la crescita dei ragazzi, educandoli a giocarsi in prima persona nell'attività musicale, soprattutto attraverso il canto, cui viene dato ampio spazio, quale espressione più immediata e diretta del cuore umano. Il canto, anche perché alla portata di tutti, indipendentemente dalla bellezza ed intonazione della voce, si rivela inoltre un'ottima risorsa per i ragazzi dislessici, che potrebbero incontrare qualche difficoltà nella pratica strumentale, che è comunque presente attraverso l'uso di percussioni e di strumenti didattici quali flauto e melodica. Il canto è inoltre strumento essenziale per mantener vivo e incrementare il patrimonio espressivo del popolo, la cui ricchezza non deve essere dispersa. Ma più in generale si considera significativa l'educazione della voce, in quello che si può definire il progetto “La voce espressiva”, attuando il quale si desidera anche condurre i ragazzi ad una lettura più sciolta e consapevole e all'uso di tutte le risorse espressive, che trovano massimo impiego nell'attività di lettura pubblica e di teatro che la scuola spesso propone.

TECNOLOGIA

La Scuola Secondaria di Primo grado rappresenta, nel processo di formazione del ragazzo, il collegamento tra l’infanzia e l’adolescenza. Nel triennio egli compie quei passi che incominciano a renderlo consapevole di una sua responsabilità nella realtà, verso se stesso e verso gli altri. In questo processo di crescita del ragazzo, nella consapevolezza di una responsabilità che andrà ad avere nella società, e di conseguenza di un lavoro che si vorrà fare nella vita, acquista significato la disciplina denominata dalla Riforma 53/2003: TECNOLOGIA. Nel corso dei tre anni è importante far compiere all’alunno quel tipo di esperienze ed attività che facciano emergere le sue attitudini ed inizino ad orientarlo ed indirizzarlo verso gli studi futuri a lui più consoni anche rispetto ad una professione che egli incomincia a intravedere come ipotesi. La disciplina prevede, secondo quanto dettato dalle indicazioni nazionali, tre aspetti principali: 1) una base teorica sul mondo del lavoro e gli organismi produttivi 2) una base teorica e pratica riguardante il disegno tecnico 3) una base teorica e pratica riguardante l’informatica Questi aspetti contemplano argomenti vastissimi, è quindi indispensabile scegliere, tra i molti, quali sono i contenuti, le attività ed anche le modalità della proposta.

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Si considera importante, tenendo conto dell’età dei nostri studenti e del tipo di società in cui viviamo, favorire nei ragazzi l’acquisizione di: - consapevolezza che il mondo in cui viviamo è per la maggior parte costruito o comunque modificato dall’uomo; dietro ad ogni cosa c’è un bisogno, una ricerca, un progetto, un lavoro. - coscienza che ogni cosa è modificabile, perfezionabile, migliorabile, sia perché davvero alcune (stiamo trattando di oggetti concreti) hanno bisogno di essere completate sia perché, evolvendosi i bisogni e le necessità ciò che prima era perfetto ad un certo punto non lo è più. - consapevolezza del fatto che, se è vero che viviamo in un mondo artificiale fatto dall’uomo, è anche vero che le nostre origini provengono da altro, e quindi il rispetto della natura e delle sue risorse è indispensabile. Informatica

Nel corso del triennio si potenziano le conoscenze informatiche (pacchetto Office) e si avvia l’alunno ad usare programmi più complessi, (ad esempio per la creazione di un ipertesto). Le classi Prime e Seconde gli alunni effettuano nell’ambito delle ore curriculari, per un quadrimestre, un corso specifico di informatica di un’ora settimanale con il docente di Educazione Tecnica. Le classi Terze seguono, per un’ora settimanale, all’interno della disciplina di Educazione Tecnica, un approfondimento di informatica. Si favorisce inoltre l’utilizzo dei programmi informatici per la realizzazione in varie modalità di presentazioni di attività svolte anche relative ad altri ambiti disciplinari o progetti.

ARTE E IMMAGINE

L’esperienza del bello è un fattore indispensabile allo sviluppo armonico della persona: essa è un incontro commovente che apre ad un’attesa positiva e spinge alla scoperta e attraverso essa l’attrattiva di un’ipotesi diviene stimolo per un cammino di ricerca in cui anche l’aspetto della fatica trova la sua giusta collocazione. Seguire lo stupore, primo atteggiamento nell’incontro con la bellezza del reale, fa intraprendere il cammino della scoperta della realtà esterna e personale, che sono gli avvenimenti interessanti che danno valore all’affronto della disciplina artistica. L’esperienza artistica vissuta a scuola si avvale e si rende degna grazie alla presenza del maestro; cioè di qualcuno che introduce a ciò che si guarda, svela ciò che ad uno sguardo istintivo può rimanere celato, propone un’ipotesi di lettura motivata e sprona al paragone con l’esperienza personale comunicando, così, l’amore per la bellezza. Obiettivi della disciplina : - favorisce l’incontro con la realtà sia come natura che come tradizione culturale. - educa la ragione

stimolando l’atteggiamento di osservazione e sviluppandone le capacità. stimolando la ricerca di nessi tra segni, realtà ed esperienza personale.

- educa l’espressione e l’operatività favorendo l’aderenza alla materia e alle sue leggi, sviluppando la capacità organizzativa, stimolando la riflessione personale, stimolando l’inventiva e la creatività.

- educa il senso del bello - favorisce la conoscenza di sé e scopre, laddove esiste, il talento personale. Le tre finalità formative della disciplina artistica sono: - impostazione di un metodo di osservazione che insegni a vedere. - scoperta dell’arte come possibilità di espressione personale e come incontro con l’esperienza di un

altro uomo e con la tradizione. - scoperta e sviluppo dell’immaginazione e della creatività.

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Inoltre l’espressione artistica proposta come esperienza e non solo come evento istintivo supporta la maturazione della capacità linguistica nel momento in cui devono dar ragione esponendolo alla classe il percorso creativo che ha sviluppato un elaboratore prodotto.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Scopo principale di Scienze motorie e sportive è la conoscenza e la presa di coscienza di sé, attraverso l’attività motoria e la conoscenza di alcune discipline sportive, per una crescita ed uno sviluppo armonico del proprio corpo. In particolare: - conoscenza ed utilizzo dei cinque sensi - utilizzo efficace delle capacità coordinative e condizionali - buona esecuzione di giochi di squadra e di sport individuali RELIGIONE

Obiettivi caratterizzanti la disciplina: - Conoscenza del fatto religioso - Conoscenza delle principali religioni del mondo: ebraismo, islamismo, cristianesimo - La vita di Gesù - Conoscenza della Bibbia in particolare del Nuovo Testamento (i Vangeli) 4.2 Cittadinanza e Costituzione

In base alle indicazioni fornite dalla Legge n. 169/2008, dal Documento d’indirizzo e dalla Circolare 27 ottobre 2010 n.86 del MIUR, la responsabilità della disciplina è affidata al docente dell’area storico-geografica e viene valutata nell’ambito di tali discipline senza un voto distinto. I temi a cui si presterà più attenzione saranno: rispetto della persona (Regolamento Scuola), diritti umani, libertà religiosa, attenzione all’integrazione, sensibilità ambientale, solidarietà, educazione affettiva, fair play nello sport, principio di sussidiarietà, conoscenza delle istituzioni (Costituzione italiana, ONU, Unione Europea). Metodologicamente si cercherà di partire dagli argomenti svolti in Storia e Geografia e di inserire i contenuti sopra esposti nelle Unità di Apprendimento corrispondenti, riservando per essi anche apposite verifiche e test scritti. È tradizione inoltre della nostra scuola coinvolgere gli alunni in mini-progetti con sviluppo anche di attività pratiche in collaborazione con: - AVSI (Associazione Volontari per lo Sviluppo Internazionale) per sostegno a progetti di cooperazione

internazionale in paesi in via di sviluppo con iniziative nel periodo di Natale; - Banco di Solidarietà Alimentare - Non solo pane di Varese in occasione dell’iniziativa “Settimana

Donacibo” nelle scuole. Nella programmazione dell’anno scolastico si selezioneranno contenuti coerenti e complementari al progetto didattico- educativo della nostra istituzione scolastica, per la quale la dignità della persona risiede nella sua irripetibilità, unicità, libertà e l’appartenenza ad un popolo ed alla sua tradizione culturale e religiosa costituisce la condizione per appropriarsi della propria identità. Sono queste a nostro avviso le coordinate che formano ed educano un cittadino realmente responsabile del proprio destino e quindi del bene comune. E’ da tale concezione della vita, della persona e della realtà che deriva il rispetto per la Costituzione Repubblicana alla cui stesura ed impronta il cattolicesimo italiano ha contribuito in modo decisivo. 4.3 La sfida dell’eccellenza e del recupero

Per eccellenza intendiamo innanzitutto la promozione di tutte le potenzialità di ogni singolo alunno attraverso la personalizzazione della didattica, l’ambizione quindi che ogni alunno raggiunga il massimo dei risultati a lui possibili, senza dimenticare lo sviluppo armonico della sua personalità e di tutti i fattori che ad

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esso contribuiscono. Riteniamo che l’eccellenza intesa come conseguimento di risultati al massimo livello sia un concetto relativo ai criteri che si adottano per misurarla. Metodologicamente l’eccellenza costituisce un obiettivo trasversale alle diverse discipline e ha come campo di verifica la produzione orale, scritta, grafica, e la risoluzione di situazioni problematiche. L’eccellenza è una dimensione ricercata nel percorso didattico della scuola, in particolare attraverso la proposta dei progetti (vedi punto 3), che offrendo l’incontro con la bellezza e il valore di luoghi ed esperienze, favoriscono l’emergere dello stupore e del desiderio di conoscere la realtà. L’obiettivo dell’eccellenza didattica viene perseguito anche attraverso le attività integrative, in particolare il corso di Latino, realizzato da docenti dei Licei della Cooperativa Sacro Monte e la preparazione e l’esame di certificazione KET per gli alunni delle classi terze.

L’attenzione per gli alunni con difficoltà

Obiettivo della Scuola Manfredini è l’attenzione alla personalità di ogni alunno, per conseguire il quale i docenti sono impegnati in un confronto tra loro e con il Coordinatore Didattico. Questa attenzione a maggior ragione si rivolge a favore di quei ragazzi che necessitano di interventi particolari, finalizzati a recuperare carenze accumulate nel percorso scolastico per cause diverse. Anche per loro l’obiettivo resta lo sviluppo delle attitudini e l’acquisizione degli strumenti necessari al proseguimento degli studi e più in generale ad operare le scelte fondamentali per la loro crescita personale. Per supportare gli alunni che mostrano difficoltà nel percorso di apprendimento è proposto un corso di recupero pomeridiano curato dai docenti curricolari ed esteso a tutte le classi.

Interventi per DSA La scuola è frequentata anche da alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il Collegio ha stabilito di adottare tutte le strategie e le attenzioni indicate dalle recenti Circolari Ministeriali e Regionali che prevedono la stesura di un Piano Didattico personalizzato (PDP) per gli alunni affetti da DSA. Il PDP viene redatto dal Consiglio di classe nel mese di ottobre e sottoposto all’attenzione della famiglia e dello studente stesso. Esso si costituisce come punto di riferimento condiviso da tutti per la personalizzazione dell’apprendimento dell’alunno e per la valutazione. A tutti gli alunni delle future classi prime non provenienti dalla Scuola Primaria Mons. E. Manfredini, nel mese di maggio, quando ancora frequentano la classe quinta della scuola primaria, vengono somministrati a carico della scuola i test di valutazione delle abilità di calcolo e problem-solving, di lettura, scrittura e comprensione (di Cornoldi e Cazzola), al fine di identificare tempestivamente eventuali difficoltà. Un gruppo di volontari, attraverso l’Associazione “Solidarietà con la Scuola libera” effettua inoltre, in accordo con il Consiglio di Classe, interventi di accompagnamento a favore di alunni con D.S.A durante l’intero anno scolastico.

Tabella riassuntiva delle Attività a completamento dell’offerta formativa

Finalità Modalità

Tipo di Attività Eccellenza Recupero Obbligatoria Opzionale

Test valutazione DSA x Nuovi ingressi

Conversazione inglese x Indicazione CdC

Recupero inglese x Indicazione CdC

Preparazione Ket x x

Soggiorno studio in UK x x

Metodo di studio x Indicazione CdC

Recupero italiano x Indicazione CdC

Recupero matematica x Indicazione CdC

Corso di Latino x x

Informatica x x

Rugby x x

Pallavolo x x

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Descrizione delle attività:

Progetto lingua inglese (Tutte le classi)

La funzione primaria dell’insegnamento della lingua inglese non è solo quella di apprendere una lingua, ma anche di incontrare una cultura, un popolo, una tradizione, un costume, diversi dal mondo latino e cui apparteniamo. Viene privilegiato l’approccio funzionale/comunicativo che è senza dubbio l’accostamento più efficace e motivante all’acquisizione di una “lingua viva”, senza però trascurarne l’aspetto strutturale. Tutto concorre, quindi, a rendere il più autentico possibile l’apprendimento della lingua inglese che è la più richiesta per la comunicazione a livello mondiale. La Scuola Manfredini: - Garantisce 3 ore curriculari di inglese alle quali si aggiunge una quarta ora di approfondimento della

lingua inglese, mantenendo l’unità classe. - Da la possibilità per un quadrimestre, su indicazione del Consiglio di classe, di frequentare il corso di

conversazione; agli alunni che invece presentano qualche lacuna è proposto un corso di recupero tenuto dalle docenti di cattedra.

- Organizza annualmente un soggiorno di 15 giorni in Inghilterra nel periodo estivo con l’agenzia Navigando. Gli alunni sono accompagnati da docenti della scuola. L’esperienza serve a verificare e a mettere in pratica le conoscenze acquisite.

- Propone per gli alunni delle classi terze il percorso preparatorio per accedere alla certificazione Ket della CAMBRIGDE UNIVERSITY

Informatica (Tutte le classi): 1 ora settimanale per un quadrimestre.

Rugby (Tutte le classi): da ottobre a maggio, il lunedì pomeriggio, 2 ore. I ragazzi sono accompagnati dal docente di Scienze Motorie.

Recupero metodo di studio (Classi prime):

Obiettivi: guida allo sviluppo di un metodo nello studio dei manuali scolastici, organizzazione del materiale e del tempo di studio. Gli alunni saranno guidati all'acquisizione del metodo mediante lo studio dei propri testi: la lezione di storia, geografia e scienze diventerà lo strumento per impadronirsi di una metodologia di lavoro. Modalità: guida alla sottolineatura dei testi, suddivisione in sezione, individuazione delle parole chiave e scrittura dell'idea fondamentale di ogni sezione, schema dell'unità di studio, strategie per la memorizzazione e per l'esposizione orale. Dato che l'oggetto del recupero è il programma affidato in classe, le insegnanti coinvolte si accordano con gli altri docenti, in particolare con gli insegnanti di scienze. Partecipanti: alunni in difficoltà su indicazione del Consiglio di Classe Periodo: metà ottobre – fine gennaio Giorni di svolgimento: mercoledì sez. A e C; venerdì sez. B e D Orario: h. 14-16. Durata :22 ore circa

Recupero Italiano e Matematica (Classi seconde):

Obiettivo: recupero dei fondamentali di italiano e matematica svolti nel I quadrimestre Recupero di Matematica

Modalità: ripresa della teoria degli argomenti partendo dalle domande di chiarimento degli alunni (30 minuti circa); esercizi alla lavagna (45 minuti circa); esecuzione dei compiti da svolgere con assistenza e aiuto dell’insegnante (45 minuti circa). Al termine del percorso di recupero verranno valutati l’impegno e la partecipazione Recupero di Italiano

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Modalità: ripresa di contenuti di grammatica (analisi morfosintattica); lavoro sulla scrittura: riassunto e tema (laboratorio di autocorrezione); rinforzo metodologico sul manuale di storia in parallelo al programma svolto in classe. Partecipanti: alunni in difficoltà su indicazione del Consiglio di Classe Periodo: II quadrimestre ( fino a metà maggio) per un pacchetto orario di 22/26 ore circa Giorni di svolgimento: mercoledì sez. A e C; venerdì sez. B e D Orario: h. 14-16. Durata: 22/26 ore circa

Pallavolo (Classi prime e seconde): da Ottobre a Maggio – (minimo 15)

Recupero di Italiano e Matematica (Classi terze):

Obiettivo: recupero dei fondamentali di italiano e matematica svolti nel I quadrimestre e preparazione all'esame di licenza Recupero di Matematica Modalità: ripresa della teoria degli argomenti partendo dalle domande di chiarimento degli alunni (30 minuti circa); esercizi alla lavagna (45 minuti circa); esecuzione dei compiti da svolgere con assistenza e aiuto dell’insegnante (45 minuti circa). Recupero di Italiano Modalità: grammatica: analisi del periodo; scrittura: impostazione della tipologia delle tracce della prova scritta; preparazione del colloquio orale Partecipanti: alunni in difficoltà su indicazione del Consiglio di Classe Periodo: II quadrimestre - Pomeriggi indicati da programmazione Orario: h. 14-16. Durata: 26 ore circa Preparazione KET (Classi terze):

Obiettivi: preparazione al Cambridge Key English Test (KET) che valuta la capacità di comunicazione

quotidiana della lingua inglese scritta e parlata ad un livello di base. Inserito a livello A2 dal Quadro Comune Europeo del Consiglio d'Europa costituisce il primo livello di certificazione. Modalità: la preparazione per l'esame completa il percorso scolastico del triennio negli ambiti: capire ed utilizzare espressioni e frasi semplici relative a diverse situazioni quotidiane, presentarsi e descrivere conversando e rispondendo a domande comprendere diversi tipi di testi e scrivere in modo corretto sia a

livello grammaticale che ortografico, comunicare nella maggior parte delle situazioni note e comprendere brevi notizie standard e semplici indicazioni verbali. Partecipanti: alunni interessati, 2 gruppi Periodo: da ottobre a maggio Giorni di svolgimento: un pomeriggio ogni 15 giorni Orario: h. 14-16. Durata :28-30 ore circa

Corso di latino (Classi terze): Obiettivi: Introduzione alla cultura e alle basi della lingua Latina. Modalità: attraverso una modalità interattiva e l’utilizzo di un testo i docenti del Liceo S. Monte Partecipanti: alunni interessati, 2 gruppi Periodo: II quadrimestre Giorni di svolgimento: un pomeriggio per settimana Orario: h. 14-15.30. Durata :24 ore circa

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4.4 Interventi di integrazione

La Scuola Mons. Manfredini da sempre pone attenzione all’accoglienza e all’integrazione di ragazzi disabili, nella prospettiva di una proposta educativa che attui una reale personalizzazione cioè accoglie la persona nella sua totalità e anche nel suo bisogno particolare. In accordo anche con la Nota 4.8.09 – Linee guida Integrazione Disabili, si sono definiti alcuni punti di intervento che prevedono: - come criterio di accoglienza degli alunni con disabilità un orientamento al lavoro didattico nella propria

classe e nel contesto del programma svolto dai compagni. - di garantire una “flessibilità “ organizzativa e didattica rispettosa della normativa sull’integrazione

attraverso il coordinamento del docente di sostegno e il coinvolgimento nell’attività di programmazione di tutto il consiglio di classe.

- la formulazione di un PEI che contenga il “progetto di vita “ dell’alunno e che quindi preveda anche i possibili sbocchi dopo la scuola.

- la valutazione sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione delle performance.

Nell’anno scolastico 2012/13 la nostra scuola eroga 65 ore di sostegno, attraverso quattro docenti, affiancati da un coordinatore di equipe che affianca le attività di progettazione, realizzazione e valutazione del PEI. Per la realizzazione delle attività i docenti possono usufruire anche di un’aula attrezzata con a disposizione due computer con tastiere e programmi particolari, come Carlo Due, ed appositi sussidi didattici. 1. LA VALUTAZIONE

Il Decreto Legge 137/2008 convertito in Legge il 30 ottobre 2008 n. 169, introduce la novità dei voti in decimi sia per le singole discipline che per la condotta. 5.1 Voti in decimi

Nelle valutazioni si seguirà la seguente tabella con i criteri di assegnazione dei voti in decimi in base all’Art. 3 del Decreto Legge 137.

Voti in decimi Descrizione del livello raggiunto nella misurazione dell’obiettivo

1

2

3

La valutazione da 1 a 3 indica, secondo una gradualità di gravità, l’incapacità di svolgere

totalmente una consegna in una prova scritta o di rispondere durante un’interrogazione.

Anche nei casi indicati si valuterà l’alunno solo con il 3, escludendo 1 e 2.

NB: a tali decimi corrisponde la misurazione di una manifesta e clamorosa negligenza

4

Si evidenziano gravi difficoltà a svolgere le prove scritte ed a sostenere un’interrogazione, ad

usare gli strumenti specifici di una disciplina.

NB: al 4 corrisponde sostanzialmente la grave difficoltà di comprensione, abbinata ad un

impegno superficiale e discontinuo, da non confondere con la manifesta reiterata negligenza.

5

Permangono alcune evidenti difficoltà a svolgere le consegne e le prove scritte, a rispondere

con precisione alle domande in un’interrogazione, ad esporre con chiarezza, ad usare gli

strumenti specifici di una disciplina.

NB: al 5 corrisponde l’incertezza e l’incapacità complessiva di conseguire gli elementi fondanti

la disciplina, indicati nel POF

6

Comprende le consegne e svolge, pur con qualche incertezza, le prove scritte, seguendo

indicazioni e procedimenti; risponde in modo essenziale, ma preciso, alle domande in

un’interrogazione; espone con semplicità, ma con chiarezza; sa usare gli strumenti specifici di

una disciplina per realizzare in modo elementare tavole e lavori.

NB: al 6 corrisponde la capacità di conseguire in modo essenziale gli elementi fondanti di una

disciplina, pur mostrando ancora qualche incertezza.

Comprende bene e svolge senza incertezze le prove scritte seguendo indicazioni e

procedimenti; risponde in modo preciso alle domande in una interrogazione; espone con

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7

chiarezza; sa usare gli strumenti della disciplina per realizzare le tavole e i lavori richiesti.

NB: al 7 corrisponde una discreta capacità di conseguire complessivamente gli elementi

fondanti di ogni disciplina, senza incertezze.

8

Comprende bene le consegne e svolge con accuratezza le prove scritte; risponde in modo

esauriente alle domande in un’interrogazione; espone con sicurezza e chiarezza; sa usare in

modo totalmente autonomo gli strumenti specifici di una disciplina per realizzare ogni lavoro o

tavola richiesti.

NB: all’8 corrisponde la capacità di conseguire con sicurezza gli elementi fondanti di ogni

disciplina, indicati nel POF.

9

10

La valutazione espressa con i voti 9 e 10, assegnati secondo una gradualità di perfezione della

prestazione, indicano la capacità di svolgere prove scritte molto corrette, nella forma, nel

contenuto, nei procedimenti, nei calcoli e di affrontare le interrogazioni con ricchezza e varietà

di linguaggio, cogliendo le sfumature dei vari argomenti.

Al tempo stesso l’alunno è in grado di personalizzare i propri lavori, di svolgerli con creatività e

di apportare il proprio contributo critico.

NB: al 9 e 10 corrispondono il livello dell’eccellenza.

Sono ammessi nelle misurazioni delle verifiche i mezzi voti (½), non altri dettagli (+ o -). Sulla scheda di valutazione apparirà solo il voto intero. Si ricorda che nelle valutazioni quadrimestrali, nel caso di incertezza tra due voti, si considerano per la definizione della valutazione: il percorso scolastico o quadrimestrale o annuale e il peso maggiore attribuito dai docenti ad alcuni obiettivi (ad es.: la produzione scritta in Italiano). Poiché alcuni alunni usufruiscono di interventi individualizzati, si chiede ai genitori di evitare i confronti sui voti, ma di analizzare attentamente il percorso didattico ed educativo del proprio figlio e di utilizzare il dialogo con i docenti e il Coordinatore per condividere criteri e giudizi utili alla crescita dei ragazzi .

Riflessioni sulla valutazione in decimi

L’approvazione e la condivisione di una tabella di corrispondenza tra la misurazione in numeri e gli obiettivi raggiunti deve essere contestualizzata nel quadro globale di riferimento per l’azione didattico-educativa della nostra scuola. Gli obiettivi e la metodologia della proposta didattica della scuola sono i riferimenti anche per la valutazione, in particolare: - il rapporto insegnante–alunno come canale privilegiato per introdurre il ragazzo nella realtà, non

astrattamente, ma attraverso lo studio delle discipline; - l’educazione all’uso della ragione a partire dall’osservazione dell’esperienza; - l’acquisizione di un metodo di lavoro sistematico e personale come condizione dell’apprendimento; Dagli obiettivi delineati discendono, anche in considerazione dell’abolizione del giudizio globale, delle osservazioni e riferimenti condivisi da tutti i docenti: 1. In un’età delicata come la pre-adolescenza in cui il ragazzo percepisce il proprio valore generalmente

attraverso l’aspetto fisico, l’attività sportiva o l’esito scolastico, è grande pericolo di far crescere in lui la disistima personale con voti troppo bassi ed umilianti attraverso il processo valutativo. Per questo motivo si sceglie di dare come voto minimo il 3, per rimarcare una manifesta negligenza, senza però ricorrere ad 1 e 2.

2. La scomparsa del giudizio globale e l’introduzione della valutazione in decimi, non deve portare il docente a far coincidere la misurazione con la valutazione della persona, né farci dimenticare la centralità del rapporto docente-discente nel processo di conoscenza. Valutare non è parcellizzare, cioè ridurre l’alunno ad una testa che deve immagazzinare una serie di contenuti e nozioni di cui deve rendere conto. Il ragazzo è una totalità di corpo, fantasia, cuore ed intelligenza, non si può giudicare solo un frammento della sua persona. Valutare è dare un valore ed introdurre la totalità della persona del ragazzo alla realtà; l’alunno non va mai definito dal successo/insuccesso scolastico, con lui si ricomincia sempre da capo, in lui ci sono sempre talenti nascosti da scoprire; il compito del maestro è ridestare nel ragazzo un’energia appassionata per la conoscenza, affinché desideri imparare per se stesso e scopra capacità insospettate. Per questo si consiglia di accompagnare l’assegnazione del voto con un’indicazione di lavoro per l’alunno o con un giudizio che possa aiutarlo a capire in che punto si

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collochi nel percorso di conseguimento dell’obiettivo o degli obiettivi finali. Il preadolescente infatti sopporta il “punto debole”, la fragilità, se è confermato nel “punto forte”.

3. La valutazione periodica (fine primo quadrimestre) o annuale non deve discendere dalla media matematica dei voti, bensì tradurre in numero la sintesi di un lavoro e di un percorso compiuto dall’alunno. In tal senso i docenti avranno cura di registrare i processi di miglioramento dell’alunno, chiedersi quali strumenti mettere in atto per favorire il recupero dei ritardi di apprendimento degli obiettivi prefissati, confrontarsi coni colleghi del consiglio di Classe, ma al tempo stesso individuare con precisione: - Quali siano i livelli essenziali da raggiungere in una disciplina, distinguendola dagli obiettivi più

specifici propri dell’eccellenza o di chi intraprenderà un determinato indirizzo scolastico; - Quali siano le prove o i tipi di prova più significativi e caratterizzanti le varie discipline.

4. La necessità di comunicare con chiarezza tali criteri ai genitori ed agli alunni. 5.2 Valutazione della condotta

La “ condotta” non può essere valutata al di fuori del rapporto adulto-alunno e ripone al centro dell’azione didattico-educativa l’autorevolezza del docente. Non può quindi essere un voto, magari negativo, a riportare nell’ambito della correttezza il rapporto tra docente-alunni. L’adulto propone di essere seguito, non semplicemente per un ruolo, che è un semplice punto di partenza ma per una autorevolezza che deriva: - dalla capacità dell’adulto di vivere la lezione come un’avventura, una riscoperta del bello per sé dentro

la singola disciplina, dal racconto di quanto gli sta accadendo mentre incontra un testo o vede un monumento o un paesaggio naturale.

- dalla capacità dell’adulto di stare vicino all’alunno, di amarne il destino, di guardarlo come una creatura che tende alla vita.

Anche l’ordine ed il rispetto dell’ambiente non sono fini a se stessi, ma segno di una bellezza che facilita l’apertura del cuore e della mente: un’aula deve essere pulita semplicemente perché un’aula pulita è più bella di una sporca e perché in un’aula pulita si vive meglio che in una sporca. Ci sono regole che favoriscono questa sequela all’adulto ed il rispetto della realtà e dell’ambiente, in una società dove sempre più non è chiara la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male e tutto sembra diventare relativo, soggetto all’interpretazione personale. Per questo la nostra scuola ha steso un Regolamento ed ha proposto un Patto educativo di

Corresponsabilità tra docenti, genitori ed alunni. Il voto di condotta, è quindi un elemento che concorre alla valutazione complessiva dell’alunno, proprio a partire dai criteri e dalle riflessioni illustrate, proponiamo la seguente griglia di corrispondenza tra voti e comportamenti.

5 Corrisponde all’allontanamento dalla Scuola per episodi gravissimi o gravi ripetutisi più volte.

6 Corrisponde a comportamenti per i quali gli alunni sono stati puniti con sospensioni rispetto alla violazione delle norme 2, 3 e 4 del Regolamento di Istituto.

7 Corrisponde a comportamenti per i quali gli alunni hanno ricevuto almeno una note sul Registro di classe o una ammonizione scritta relativa ad una NORMA e comunicazioni scritte relative alla violazione di un’altra norma.

8 Corrisponde a comportamenti per i quali gli alunni hanno ricevuto parecchie comunicazioni scritte rispetto alle violazioni 1,2 e 3 del Regolamento.

9 Corrisponde a comportamenti sostanzialmente corretti, pur in presenza di qualche comunicazione alla famiglia: tipico dell’alunno che non disturba la lezione, ma non eccelle nella partecipazione.

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Corrisponde ad un comportamento corretto, connotato, a prescindere da qualche eventuale comunicazione alla famiglia, anche da una continuità nell’assolvimento dei propri doveri scolastici e

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da una partecipazione attiva alle lezioni.

Annotazioni finali

- Il nuovo voto in condotta è assegnato con criteri diversi e numerazioni più ampie rispetto alle consuetudini vissute dalle generazioni precedenti (per cui il voto negativo e pregiudicante la promozione era il 7); ora è, per legge, il 5.

- Occorre sempre considerare la volontà di cambiamento da parte dell’alunno: per cui, anche di fronte ad una sospensione, può essere valorizzato, con l’attribuzione sulla Scheda di Valutazione di un voto superiore a quello previsto nella griglia, il miglioramento che complessivamente il Consiglio di classe ha registrato e che ha portato ad un atteggiamento positivo perdurante nel tempo. Lo stesso criterio può essere utilizzato rispetto alle altre violazioni indicate nella griglia.

- Il voto di condotta è attribuito alla fine del Primo Quadrimestre ed alla fine dell’anno scolastico sulla Scheda di Valutazione e solo dal Consiglio di classe. Non sono previste “misurazioni” in itinere di nessun tipo.

- Si è voluto deliberatamente scindere il voto di condotta dall’impegno nello studio, che sarà invece ricompreso nelle valutazioni di fine quadrimestre delle singole discipline. Solo nel 10 si è voluto rimarcare, però in positivo, la partecipazione e l’assolvimento dei doveri scolastici.

6. IL MODULO ORARIO

6.1 L’orario curriculare e il calendario scolastico

Nell’anno scolastico 2012-13 l’orario curriculare obbligatorio previsto in 990 ore annuali (mediamente 30 h. settimanali per 33 settimane e di almeno 200 giorni di lezione) sarà abbondantemente superato in previsione di eventuali chiusure dovute a condizioni meteorologiche e si svolgerà in 205 giorni, come previsto dal calendario approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto. Orario settimanale

Ore curricolari RIENTRO OBBLIGATORIO

LUNEDI’ 8.00 – 13.00

MARTEDI’ 8.00 – 13.00

MERCOLEDI’ 8.00 – 13.00 14.00 – 16,00 sezioni B e D

GIOVEDI’ 8.00 – 13.00

VENERDI’ 8.00 – 13.00 14.00 – 16,00 sezioni A e C

SABATO’ 8.00 – 13.00

Suddivisione disciplinare curriculare

Disciplina n. ore settimanali

Italiano 7

Storia 2

Geografia 1

Matematica e Scienze 6

Lingua inglese 4

Lingua spagnola 2

Tecnologia 2

Arte e Immagine 2

Educazione musicale 2

Motoria ed attività sportiva 2

Religione 1

20

Informatica/ Inglese - Conversazione 1

Totale 32

Calendario Scolastico:

vedi pagina seguente

21

CALENDARIO SCOLASTICO 2012/13

SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO

1 S 1 L 1 G vacanza 1 S 1 M vacanza 1 V 1 V 1 L vacanza 1 ME vacanza 1 S

2 D 2 M 2 V vacanza 2 D 2 ME vacanza 2 S 2 S 2 M vacanza 2 G 2 D vacanza

3 L 3 ME 3 S vacanza 3 L 3 G vacanza 3 D 3 D 3 ME 3 V 3 L

4 M 4 G 4 D 4 M 4 V vacanza 4 L 4 L 4 G 4 S 4 M

5 ME 5 V 5 L 5 ME 5 S vacanza 5 M 5 M 5 V 5 D 5 ME

6 G 6 S 6 M 6 G 6 D vacanza 6 ME 6 ME 6 S 6 L 6 G

7 V 7 D 7 ME 7 V 7 L 7 G 7 G 7 D 7 M 7 V

8 S 8 L 8 G 8 S vacanza 8 M 8 V 8 V 8 L 8 ME 8 S FINE

9 D 9 M 9 V 9 D 9 ME 9 S 9 S 9 M 9 G 9 D

10 L 10 ME 10 S 10 L 10 G 10 D 10 D 10 ME 10 V 10 L

11 M 11 G 11 D 11 M 11 V 11 L 11 L 11 G 11 S 11 M

12 ME INIZIO 12 V 12 L 12 ME 12 S 12 M 12 M 12 V 12 D 12 ME

13 G 13 S 13 M 13 G 13 D 13 ME 13 ME 13 S 13 L 13 G

14 V 14 D 14 ME 14 V 14 L 14 G vacanza 14 G 14 D 14 M 14 V

15 S 15 L 15 G 15 S 15 M 15 V vacanza 15 V 15 L 15 ME 15 S

16 D 16 M 16 V 16 D 16 ME 16 S vacanza 16 S 16 M 16 G 16 D

17 L 17 ME 17 S 17 L 17 G 17 D 17 D 17 ME 17 V 17 L

18 M 18 G 18 D 18 M 18 V 18 L 18 L 18 G 18 S 18 M

19 ME 19 V 19 L 19 ME 19 S 19 M 19 M 19 V 19 D 19 ME

20 G 20 S 20 M 20 G 20 D 20 ME 20 ME 20 S vacanza 20 L 20 G

21 V 21 D 21 ME 21 V 21 L 21 G 21 G 21 D 21 M 21 V

22 S 22 L 22 G 22 S 22 M 22 V 22 V 22 L 22 ME 22 S

23 D 23 M 23 V 23 D vacanza 23 ME 23 S 23 S 23 M 23 G 23 D

24 L 24 ME 24 S 24 L vacanza 24 G 24 D 24 D 24 ME 24 V 24 L

25 M 25 G 25 D 25 M NATALE 25 V 25 L 25 L 25 G vacanza 25 S 25 M

26 ME 26 V 26 L 26 ME vacanza 26 S 26 M 26 M 26 V 26 D 26 ME

27 G 27 S 27 M 27 G vacanza 27 D 27 ME 27 ME 27 S 27 L 27 G

28 V 28 D 28 ME 28 V vacanza 28 L 28 G 28 G vacanza 28 D 28 M 28 V

29 S 29 L 29 G 29 S vacanza 29 M 29 V vacanza 29 L 29 ME 29 S

30 D 30 M 30 V 30 D vacanza 30 ME 30 S vacanza 30 M 30 G 30 D

31 ME 31 L vacanza 31 G 31 D PASQUA 31 V

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7. IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA

7.1 Le modalità I genitori sono invitati a partecipare alla vita della Scuola innanzitutto attraverso le seguenti modalità: - La comunicazione personale e diretta dei genitori per far conoscere il proprio figlio, per fornire

elementi per la formulazione degli obiettivi educativi, per individualizzare l’ipotesi di lavoro e la sua verifica puntuale. Strumenti privilegiati di tale comunicazione sono i colloqui con gli insegnanti, con il Coordinatore didattico e con la Direzione, previo appuntamento.

- Nell’esperienza di collaborazione tra scuola e famiglie sono da considerare particolarmente significativi

i momenti di incontro in cui si propongono testimonianze, scambi di esperienza, dibattiti sulle tematiche educative evidenziate per interesse da genitori e docenti .

- La possibilità di adesione all’Associazione “Solidarietà con la Scuola Libera”, per offrire un servizio di

volontariato attraverso diverse modalità come il sostegno a progetti, organizzazione di iniziative quali la lotteria e la festa annuale della scuola, collaborazione con la segreteria, attività di aiuto agli alunni in difficoltà.

- È inoltre prevista la partecipazione agli organi collegiali.

7.2 Gli organi collegiali

Consigli di classe

I Consigli di classe sono presieduti dal Coordinatore o da un suo delegato. Il Consiglio di classe è formato dai Docenti e dai Rappresentanti dei genitori delle singole classi. La seduta si svolge con la sola presenza dei docenti quando il Consiglio di classe si riunisce per le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico, dei rapporti interdisciplinari, della valutazione periodica e finale degli alunni. I rappresentati vengono eletti direttamente dai genitori della classe. Assemblee e rappresentanti di classe

Nel mese di ottobre di ogni anno scolastico avrà luogo l’assemblea di classe ordinaria, in cui docenti e genitori si confronteranno, nella rispettiva competenza e ruolo, sui bisogni della classe, sui passi degli alunni, sulle attività, gli argomenti, gli strumenti del lavoro scolastico, sulle difficoltà e i risultati raggiunti, sull’esperienza della classe. Su richiesta dei genitori o dei docenti potrebbero essere indette assemblee straordinarie di una singola classe o vengano convocate assemblee di rappresentanti per confronto su temi specifici o comunicazioni riguardanti la scuola. Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto concorre alla definizione degli obiettivi educativi e formativi della scuola, valorizzando la funzione educativa dei docenti, il diritto all’apprendimento ed alla partecipazione degli alunni alla vita della scuola, la libertà di scelta dei genitori ed il patto educativo fra famiglia e docenti. Il Consiglio di Istituto è composto da 15 membri, di cui 2 di diritto e 13 elettivi Sono membri di diritto:

• Il Direttore come rappresentante del Presidente della Fondazione Sant’Agostino, ente gestore delle Scuole Paritarie M. E. Manfredini.

• Il Coordinatore delle Attività Didattiche ed Educative. Sono membri elettivi:

• 6 docenti, 6 genitori, 1 non docente I membri eletti possono rappresentare indifferentemente la Scuola Primaria o la Scuola Secondaria.

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8. ACCORDI E CONVENZIONI 8.1 Accordi di rete

L’accordo di Rete più importante è rappresentato dall’adesione all’ASVA (Associazione delle Scuole di Varese) a cui ha aderito con Atto Notarile la Scuola Media Mons. E. Manfredini, attraverso la Fondazione Sant’Agostino, Ente Gestore. Le scuole che vi aderiscono sono oltre cento, nella maggioranza statali. Scopo è stabilire una comune politica scolastica soprattutto verso gli Enti Locali ed il Ministero oltre che sviluppare una reciproca collaborazione attraverso tavoli di lavoro quali: diversamente abili; promozione eccellenza; intercultura; orientamento – ri orientamento; contenzioso; sicurezza; tecnologie informatiche; associazione genitori; formazione docenti; progetto fondi europei; applicazione legge privacy; gestione amministrazione contabile; assicurazione. Obiettivo del lavoro di rete è stabilire comuni comportamenti e protocolli d’intesa oltre che organizzare corsi di aggiornamento e servizi comuni. La Fondazione Sant’Agostino ha poi definito un accordo di Rete di durata triennale e rinnovabile con la Cooperativa Sacro Monte che prevede una collaborazione tra la Scuola Secondaria di 1° grado Paritaria Manfredini ed i Licei Classico e Scientifico Sacro Monte. L’accordo prevede scambio di Docenti, utilizzo comuni di spazi, collaborazione per l’orientamento, programmazione di progetti. In particolare anche nell’anno scolastico 2012-2013 le lezioni di latino per le classi Terze Medie saranno svolte dai docenti del Liceo. 8.2 Convenzioni

Convenzione con “Associazione volontari per la scuola libera”

L’Associazione ”Solidarietà con la Scuola Libera” è ufficialmente costituita ed iscritta all’albo provinciale delle associazioni di volontariato della Provincia di Varese. Suo scopo è presentare e sostenere progetti come il Progetto Genitori, organizzare la lotteria e la festa della scuola. Altra modalità di aiuto e collaborazione è l’azione di volontariato presso la Segreteria e la biblioteca o il sostegno ad alunni in difficoltà, in accordo coi docenti titolari ed i Consigli di classe: trattasi di interventi che si svolgono generalmente il mattino, durante le ore di lezione. All’Associazione possono iscriversi tutti i genitori di alunni o ex-alunni e tutte le persone disponibili a sostenerla economicamente o con la loro attività. All’inizio di ogni anno scolastico si firma una convenzione tra la Fondazione Sant’Agostino e l’Associazione che ufficializza e regolamenta l’intervento dei volontari, che è assolutamente gratuito. Convenzione con l’Associazione Rugby Varese

La Fondazione Sant’Agostino ha stipulato con l’Associazione Rugby Varese una convenzione in base alla quale un istruttore della Federazione Italiana Rugby (FIR) terrà un corso di 40 ore annue di introduzione al gioco della palla ovale con possibilità di partecipare ai tornei. Questa opportunità, offerta a maschi e femmine, è stata utilizzata per coprire parte delle ore destinate ad attività facoltative. Gli alunni partecipanti saranno accompagnati anche da un nostro docente di Educazione Fisica.

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9. ORGANIZZAZIONE E SERVIZI

9.1 Organigramma

COORDINATORE SCUOLA

SECONDARIA I GRADO

DOCENTI DOCENTI

COORDINATORE SCUOLA

PRIMARIA

DIRETTORE

SEGRETERIA

DIDATTICA

LOGISTICA E

MANUTENZIONEAMMINISTRAZIONE

SEGRETERIA

GENERALECOMUNICAZIONE

ORGANIGRAMMA SCUOLE MONS. E. MANFREDINI

CDA FONDAZIONE

S. AGOSTINO

SEGRETERIA

DIDATTICA

Fondazione S. Agostino

Presidente: Bartolomei Marco Vice presidente : Trombetta Stefano Consiglieri: Beghi Marco, Grazioli Franco, Portatadino Costante.

Scuola Mons. E. Manfredini

Direttore: De Giorgi Antonella Coordinatore Scuola Secondaria di I grado: Cova Giulio Coordinatore Scuola Primaria: Cogo Luisa

9.2 Personale Scuola secondaria di I grado

Docenti che prestano servizio presso la nostra scuola nell’anno scolastico 2012-13:

1. Airoldi Paola, insegnante di Lettere 2. Aquila Anna, insegnante di Lettere 3. Baroni Carlo, insegnante di Lettere 4. Bassani Angela, insegnante di Tecnologia e Arte 5. Bellapi Emanuela, insegnante di Arte e immagine (sostituzione maternità)) 6. Bernasconi Patrizia, insegnante di Inglese (sostituzione maternità) 7. Bernaschina Cristina, insegnante di sostegno 8. Brich Eleonora, insegnante di Scienze matematiche 9. Bugnoni Beatrice, insegnante di Lettere 10. Cassani Lucia, insegnante di Spagnolo 11. Castiglioni Cesare, insegnante di Educazione Musicale 12. Cavalleri Mariangela, insegnate di Scienze Matematiche 13. Consigli Maria, insegnante di Educazione Musicale

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14. Cova Giulio, insegnante di Lettere 15. Didonè Chiara, insegnante di sostegno 16. Ferrarlo don Agostino, insegnante di Religione

17. Figliuzzi Laura, insegnante di Lettere 18. Giubilini Emanuela, insegnante di sostegno

19. Lampredi Elisa, insegnante di Inglese

20. Mantegazza Stefania, insegnante di Scienze Matematiche 21. Niada Chiara, insegnante di Scienze Matematiche 22. Odasso Daniele , insegnante di Tecnologia

23. Origgi don Nino, insegnante di Religione.

24. Resmini Sara, insegnante di Lettere 25. Rizzolo Claudia, insegnante di Spagnolo

26. Resta Luca, insegnante di Scienze motorie e sportive

27. Ronza Maretta, insegnante di Arte e Immagine (congedo maternità)

28. Rota Simona, insegnante di Lettere 29. Sicurella Eleonora, insegnante di Inglese (sostituzione maternità) 30. Torchi Elisa, insegnante di Inglese

31. Siviero Ilaria, insegnante di Inglese (congedo maternità)

32. Vizza Anna Maria, insegnante di sostegno

Amministrazione, segreteria e servizi

1. Bianchi Livio, servizi di logistica e manutenzione

2. Gandini Anna, segreteria didattica

3. Gazzaniga Enos, referente manutenzioni logistica e servizi

4. Manduca Olimpia, responsabile amministrativa

5. Palazzi Anna, reception e servizi

6. Spada Margherita, segreteria generale

9.3 Aule ed edifici

La Scuola Secondaria di Primo Grado “Monsignor Enrico Manfredini è ospitata nei locali dell’Ente Professionale Leonardo da Vinci con sede in Varese, Via Tonale, 41, con un distaccamento di sei aule nell'edificio di Via Livenza 5A e 5C. L’Ente gestore, la Fondazione Sant’Agostino, ha sede in Varese, in Via Cavour, 18. Le aule rispettano gli standard nazionali richiesti e approvati dall’ ASL di Varese; particolarmente spaziosi i laboratori, rispettivamente di Educazione Artistica e Scienze e di Informatica con 25 computer in rete. Negli edifici sono presenti cinque blocchi di servizi igienici ognuno dotato del bagno per disabili a norma di legge. L’edificio di via Tonale ha una scala esterna di emergenza e un ampio ascensore e presenta tutte le caratteristiche (uscite di sicurezza, certificazione dell’impianto elettrico, segnaletica ecc..) rispondenti alla Legge 626. Le stesse caratteristiche sono presenti nei locali di via Livenza 5A e 5C, dove la barriera architettonica è superata da un servo - scala e i due blocchi hanno entrambi due vie di fuga ciascuno. In via Tonale si è attrezzato un’aula con la funzione di biblioteca e spazio per alunni disabili. La scuola usufruisce della Palestra della Parrocchia di Giubiano tramite una convenzione stipulata nel settembre 2007 con la Curia, regolarmente registrata. La scuola mette a disposizione a supporto delle attività didattiche: due lavagne interattive (LIM), cinque televisori, cinque lettori dvd e videoregistratori, due videoproiettore, un proiettore per diapositive e un impianto stereo.

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9.4 Servizi di segreteria e informazioni

- La segreteria è funzionante durante tutta l’attività scolastica ed è aperta al pubblico nel periodo delle

lezioni con la seguente modalità (1):

da lunedì a venerdì dalle h. 11.30 alle h. 13.00 referente Margherita Spada

da martedì a venerdì dalle h. 8,00 alle h. 8,30 referente Anna Gandini

venerdì pomeriggio dalle h. 15.00 alle h. 16.00 referente Margherita Spada

sabato dalle h. 8,00 alle h. 8,30 referente Anna Gandini

dalle h. 11,30 alle h. 13,00

Periodo estivo: dopo la fine delle lezioni l’orario di apertura al pubblico segue la modalità (2):

da lunedì a venerdì dalle h. 11.30 alle h. 13.00

Chiusura estiva: La scuola resta chiusa dal 5 al 18 agosto.

Dal 19 agosto riprende l’orario con modalità (1)

- Il rilascio dei certificati viene effettuato nell’orario di apertura al pubblico, entro il tempo massimo di

tre giorni lavorativi.

- In quanto Scuola Privata Paritaria, le iscrizioni vengono effettuate attraverso una preiscrizione, le cui

modalità vengono comunicate ogni anno, anche con pubblicazione sul sito della scuola e regolarmente

confermate nel periodo fissato dalla Circolare Ministeriale per tutte le Scuole.

- Ricevimento dei genitori: All’inizio dell’anno sarà esposto a scuola il calendario del ricevimento

settimanale degli insegnanti da parte dei docenti.

- È possibile richiedere colloquio con Il Coordinatore della scuola e il Direttore contattando la Segreteria

della scuola.

Contatti:

Scuola primaria – sede Schianno

via Ferrari 1- 20145 Gazzada Schianno (VA) · tel. +39 0332 873174 fax +39 0332 873174

e-mail: [email protected]

Scuola primaria- Sede Cairoli

Via Cairoli, 19 – 21100 Varese (VA) . tel/fax +39 0332 830463

e-mail: [email protected]

Scuola Secondaria di I grado

via Tonale 41- 21100 Varese · tel. +39 0332 331861 fax +39 0332 331471

e-mail: [email protected]