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ANNO SCOLASTICO 2011 -„12

P.O.F. 2011.12

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Piano Offerta Formativa A.S. 2011-12 del 3° Istituto Comprensivo "E. De Cilis" Rosolini

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ANNO SCOLASTICO 2011 -„12

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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A cura del Comitato POF:

Prof.ssa Grazia Sorbello (Funzione Strumentale)

Prof. Adamo Giovanni (Funzione Strumentale)

Ins. Cinzia Cucuzza

Ins. Maria Teresa Maltese

Ins. Concetta Salemi

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INDICE

PRESENTAZIONE ................................................................................................................................................. 5

PREAMBOLO……………………………………………………………………………………………………..6

PREMESSA…………………………….………………………………………………………………..………..7

IDENTITÀ STORICO-CULTURALE DI ROSOLINI ......................................................................................... 9

IDENTITÀ DELL'ISTITUTO…………………………………………………………………………………...…13

ATTIVITÀ REALIZZATE NEGLI ANNI PRECEDENTI .................................................................................. 15

CONTESTO ECONOMICO-SOCIO-CULTURALE ........................................................................................... 17

ANALISI DELLE RISORSE ................................................................................................................................ 19

CURRICOLO SCOLASTICO -OBIETTIVI FORMATIVI ................................................................................. 21

COMPETENZE TRASVERSALI………………………………………………………………………….…….23

ASPETTI QUALIFICANTI DELL'OFFERTA FORMATIVA……………………………………………..…...26

CURRICOLO…..…………………………………………………………………………………………….…..28

LABORATORI CURRICOLARI E OPZIONALI…………………………………………………………….…29

STRUTTURAZIONE DEI CURRICOLI……………………………………………………………………..….32

SEZIONE INFANZIA……………………………………………………………………………………………...34

SEZIONE PRIMARIA…………………………………………………………………………………………...…35

SEZIONE SCUOLA SECONDARIA I GRADO…………………………………………………………………36

INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI………………………………………..37

PROGETTI ………………………………………………………………………………………………….…....47

METODOLOGIA………………………………………………………………………………………………...63

VALUTAZIONE…………………………………………………………….…………………………………...64

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA .................................................................................................................. 71

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(A) ORGANIGRAMMA ............................................................................................................................. 75

(B) STRUTTURA ORARIA ....................................................................................................................... 76

(C) FLESSIBILITÀ ..................................................................................................................................... 78

RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA ................................................................................................................... 80

COSTITUZIONE RETE DI SCUOLE ................................................................................................................. 81

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'……………………………………………….…………..86

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS”

SEZIONI INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA I GRADO

VIA RAPISARDI N° 25 96019 ROSOLINI (SR)

Presidenza Tel. 0931855510 Segreteria Tel./ Fax 0931855460

[email protected]

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. PIETRO PIROSA

Scuola N° Docenti N° Classi

INFANZIA 17 7

PRIMARIA 29 15

SECONDARIA I GRADO 20 9

PERSONALE ATA 16

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PREAMBOLO

IL 3° ISTITUTO COMPRENSIVO “ E. DE CILLIS” DI ROSOLINI

visto il D.P.R. n. 275/99, Regolamento recante norme in materia di autono-

mia delle istituzioni scolastiche;

visti i documenti elaborati dalla Commissione Nazionale: 'Cultura, scuola,

persona' e 'Il curricolo nella scuola dell'autonomia'

vista la delibera con la quale il Consiglio di Istituto ha dettato gli indirizzi

generali per le attività della scuola e definito le scelte amministrative e ge-

stionali;

vista la delibera con la quale il Collegio docenti ha stabilito le modalità di

utilizzazione dei docenti;

vista la delibera con la quale il Consiglio d‟Istituto ha adottato l‟ orario set-

timanale per la Scuola dell‟infanzia e per la Scuola primaria e secondaria di

primo grado nonchè l‟ orario giornaliero articolato in turni antimeridiani e

pomeridiani;

vista la delibera con la quale il Collegio docenti ha determinato il curricolo

facoltativo, opzionale e le attività progettuali;

vista la delibera con la quale il Collegio docenti ha adottato il presente Pia-

no dell‟Offerta formativa

decreta

il Piano dell‟Offerta formativa valido per l‟anno scolastico 2011-„12 e con il

presente decreto lo rende pubblico.

Il Dirigente scolastico

PROF. PIETRO PIROSA

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PREMESSA

La Legge Delega n.53 del 28 marzo 2003 e i successivi documenti ministe-

riali, a partire dal 1 settembre 2004, hanno introdotto importanti novità nella

scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado.

Le innovazioni della Riforma riguardano essenzialmente:

la centralità dell’allievo e la conseguente personalizzazione dei percorsi

formativi,

una reale collaborazione della famiglia non solo sul piano gestionale ma

soprattutto a livello di scelte curricolari e di processi orientativi,

l’istituzione di laboratori facoltativi ed opzionali,

l’introduzione dei laboratori di lingua inglese e di informatica nella

scuola primaria,

l’introduzione della 2a Lingua comunitaria nella scuola secondaria di

primo grado,

la flessibilità dell’orario,

l’abolizione degli esami di 5a elementare.

L’autonomia scolastica è stata riconfermata e valorizzata.

Si sono riaffidate pertanto alle scuole competenze gestionali ed amministra-

tive già sancite dalla legge n. 59 /1997 e con esse il compito di formulare, in

libertà e responsabilità, percorsi formativi che, nel rispetto dei vincoli nazionali,

rispondessero alle capacità di ciascun allievo, ne promuovessero la valorizzazio-

ne e trasformassero le conoscenze e le abilità in competenze personali.

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In questa prospettiva i docenti dell’Istituto,

avvalendosi dell’esperienza pregressa nella progettazione educativo-

didattica,

preso atto dei documenti emanati dallo Stato,

tenuti presenti i bisogni educativi degli utenti,

avendo fatto una ricognizione delle risorse professionali, finanziarie, delle

strutture e dei mezzi in dotazione,

avendo individuato l’esistenza nel territorio di enti, associazioni e agenzie

educative con i quali stabilire rapporti di collaborazione,

avendo definito le aree d’intervento per i laboratori,

formalizzano il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2011-12, che

si configura come il documento fondamentale della loro identità culturale, pro-

gettuale, organizzativa e anche come strumento di informazione, documenta-

zione e confronto.

Esso:

esplicita la progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e orga-

nizzativa dell’Istituto;

accoglie le indicazioni per il curricolo definite a livello nazionale;

costituisce una risposta ai bisogni degli utenti;

ingloba documenti importanti quali:

a) la Carta dei Servizi,

b) il Regolamento d’istituto,

c) Il Piano di evacuazione.

Il POF, elaborato da un Comitato di redazione, è stato approvato dal Colle-

gio nella seduta del 27/10/2011 e deliberato dal Consiglio d’Istituto in data

29/11/2011.

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IDENTITÀ STORICO-CULTURALE DI ROSOLINI

L’identità di una comunità è una lenta e progressiva modulazione degli

eventi e delle circostanze, dell’operato di uomini e donne, che nel tempo ne con-

corrono alla definizione: tasselli e cromature di un mosaico in perenne allesti-

mento.

Conoscerne l’evoluzione, ricostruirne le radici storiche, sociali valoriali,

ricordarne i momenti e gli aspetti più peculiari sarà utile ad una comunità che

voglia divenire coesa, che voglia sfuggire al pericolo di un disgregante anonima-

to culturale responsabile del sentimento di estraneità dell’individuo al luogo ed

alla comunità in cui vive ed opera.

Rosolini ha una propria identità storica, giovane ma dalle radici antiche.

Sorse amministrativamente nel XVIII secolo e precisamente il 1° Agosto

1712 quando Don Francesco Moncada D’Aragona, Principe di Lardaria e di Ro-

solini, sposato a Donna Eleonora Platamone Requesens, ottenne, con “licentia

aedificandi” a firma Don Carlo Antonio Spinola, il potere di “costruire il popolo

di Rosolini”.

Perché terra feudale nobilitata, il Borgo divenne Università, perciò dipen-

dente dal feudatario che aveva il diritto di imporre ai borghigiani tasse, dogane e

di esercitarvi la giustizia civile e criminale negli uffici sorti a ridosso e comuni-

canti con il Castello.

Anche l’impianto urbanistico del nucleo più antico si sviluppò nell’area

circostante il Castello, edificato sopra la Basilica ipogeica rupestre del IV – V

sec. d.C. , la cui costruzione iniziò probabilmente nel lontano 1485 al tempo del-

la prima “licentia aedificandi”, concessa dal Re Ferdinando d’Aragona a Don

Antonio Platamone e a Margherita de Podio, Baroni di Rosolini.

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Ma i contrasti con Noto, che rivendicava l’antico privilegio di esigere la

terza parte del raccolto delle terre della Baronia di Rosolini, ritardarono di oltre

227 anni la nascita del Borgo feudale.

I feudi che ne costituirono lo stato feudale furono Savini e Cumbaudi pri-

ma, poi Almidara, Rididini, Galerno e Pietrarussa che attraverso matrimoni ed

alleanze dei feudatari determinarono nel 1673 il Principato di Rosolini.

I signori feudali che si succedettero nel loro possesso furono in ordine: i De Gi-

rigia, i De Apello, i De Podio, ed infine i Platamone – Moncada – Branciforti.

Sul toponimo sono state avanzate varie ipotesi che lo vorrebberro derivato dal

greco Rhuselinon e dal latino Rus Elorini o dall’arabo Raalsenem, comunque fu-

rono diversi i nomi attribuitigli nel corso dei secoli da Savini, Lufanini, Rosoli-

ni, Li Savini, Risalini per arrivare nel 1673 al definitivo Rosolini.

Il nucleo abitativo, già insediatosi attorno al Castello prima del 1712,

aumentò per il flusso di nuclei migratori venuti a popolare il Borgo provenienti

da Spaccaforno, Modica, Noto, Avola ma anche da Siracusa, Scicli e Palazzolo

Acreide.

Uomini e donne spinti a mutare condizioni di vita grama ebbero in enfi-

teusi dal feudatario stagli di terra assieme a povere casette in cui abitare.

Il Borgo si espanse lentamente nel corso del Settecento e comprese dimo-

re ad architettura povera, case terrane, case soprane, palazzi dei nuovi e pochi

proprietari terrieri.

Ma vanno ricordate anche opere a carattere sociale come l’acquedotto Cansisina,

alcuni abbeveratoi, un ricovero per orfani e la chiesa del SS. Sacramento, ricava-

ta da un fienile feudale riattato a luogo di culto e successivamente ricostruito se-

condo i canoni dell’architettura tardo barocca settecentesca..

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Con il 1728 la Chiesa cambiò il nome in SS. Crocifisso, a seguito della

traslazione della Croce Santa dall’Eremo della cava omonima, mentre contem-

poraneamente iniziarono i lavori della Chiesa delle Anime Purganti, poi Chiesa

Matrice, ultimati nel 1840. Quando venne soppressa la feudalità e costituito il

Regno delle Due Sicilie, le Università della Sicilia ebbero un nuovo ordinamen-

to amministrativo che diede a Rosolini l’assetto comunale. Dal Risorgimento I-

taliano la cittadina non fu assente e molti suoi giovani ingrossarono le file dei

“picciotti” di Garibaldi, mentre con l’Unità d’Italia la sua storia si identificò con

quella di tutto il territorio nazionale.

Dalla prima metà dell’800 si abbellì di artistici palazzi fino a tutta la pri-

ma metà del Novecento, dopo, ha subito lo scempio urbanistico come tanti altri

centri italiani.

Figli emeriti, con le loro opere e professionalità, ne hanno onorato il nome

nel mondo assieme a quelli che la fame di lavoro ha sradicato dai luoghi cari.

Per tutti ricorderemo il notaio Faustino Maltese ed il dott. Giovanni Sava-

rino ai quali va il merito di aver conservato la memoria dell’identità storica del

nostro popolo e lo hanno fatto perché sapessimo trarre lezioni di vita e di pro-

gresso all’interno della comunità e per la comunità nella quale viviamo.

Nonostante la relativa giovinezza della cittadina il territorio su cui sorge è

storicamente antichissimo. Esistono, infatti, numerose testimonianze che vanno

dalla preistoria alla storia antica e medievale.

Popolazioni indigene e mediterranee vi si stanziarono lasciandovi tracce

già dal paleolitico superiore (12.000 anni) nella Cava Grande con la Grotta Laz-

zaro ed a Stafenna nel riparo sottoroccia.

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All’antica età del Bronzo (1800 – 1400 a.C.) risale poi la necropoli di Ca-

va Lazzaro, cospicuo insediamento della facies castellucciana, scoperta e studia-

ta dall’archeologo tedesco Von Andrian nel 1878 e successivamente da P. Orsi e

Bernabò Brea.

Greci e Romani, Bizantini ed Arabi vi si stanziarono come coloni che nel-

le nostre contrade, da Ritillini al Casale, da Cozzo Cisterna a Scalarangio e Sta-

fenna, vissero e prosperarono.

Tra le emergenze architettoniche di notevole significato storico-culturale

sono da ricordare l’Eremo di Croce Santa con quattro chiesette IV – V sec. d.C.

e la Basilica ipogeica rupestre sotto il Castello Platamone. Si tratta di opere che

assieme alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche delle Cave, da Cava Praini-

to – Paradiso a Cava dei Servi, da Cava d’Ispica a Cava Grande, rappresentano

un patrimonio di inestimabile valenza, ancora da fruire e valorizzare per offrire

opportunità di lavoro ai nostri giovani.

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IDENTITÀ DELL‟ISTITUTO

La nostra scuola nasce come Istituto Comprensivo il 1° Settembre 2000 con

Decreto dell’Assessore Regionale ai BBCC e P.I. del 30 agosto 2000,

dalla fusione della Scuola media “De Cillis” e di alcune sezioni di scuola

dell’infanzia ed elementare del 1° e 2° Circolo didattico.

È ubicata in una zona centrale della città ma accoglie anche bambini che a-

bitano nei quartieri limitrofi, in periferia e nelle contrade rurali.

Il 3° Istituto Comprensivo dispone:

a) di una sede centrale sita in via Rapisardi dove è allocata una sezione

di scuola regionale dell’infanzia con alunni da 3 a 5 anni e le classi

della scuola primaria e secondaria di 1° grado;

b) di due plessi di scuola statale dell’infanzia:

1. Plesso “S. Caterina (sito in via Bellini)

2. Plesso Risorgimento (sito in via Risorgimento).

L’Istituto per un decennio è stato sede di sperimentazione linguistica.

Ha avuto accesso al Piano operativo nazionale 2000-06 e 2007-2013 con

l’approvazione di progetti PON.

Si è costituito in rete con gli altri Istituti comprensivi, con l’Istituto supe-

riore “Archimede” e con l’IPAA di Rosolini.

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Dispone di un sito internet.

Per dare risposte significative ai bisogni dell’utenza, ha realizzato,

nell’esercizio della propria autonomia, numerosi progetti e laboratori d’Istituto,

interagendo positivamente con l’Ente Comune e con i seguenti soggetti pubblici

e privati del territorio:

a) Comuni viciniori,

b) A.S.P. - A.S.L.

c) Équipe socio-psico-pedagogica per l’integrazione

degli alunni diversamente abili e per quelli svantag-

giati,

d) Agenzie educative (parrocchie della città),

e) Associazioni di volontariato “Misericordia”, Caritas,

Avis, Fidapa

f) Sezione rosolinese dell’Archeoclub,

g) Istituti scolastici del territorio,

h) Associazione scacchistica,

i) Aziende economiche dei vari settori,

j) Associazioni ambientaliste,

k) Associazione A.pro.D.A.

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ATTIVITÀ REALIZZATE NEGLI ANNI SCOLASTICI PRECEDENTI

Esplicitazione e pubblicizzazione del P.O.F.

Formazione in servizio dei docenti.

Realizzazione di progetti costituenti l’offerta formativa curricolare ed extra-

curricolare nei seguenti settori:

Educazione alla pace e alla solidarietà

Drammatizzazione (Teatro - Coro polifonico - Majorette)

Educazione ambientale

Ambito motorio (Giochi sportivi -Psimotricità in acqua- Scac-

chi)

Continuità educativo-didattica infanzia, primaria e secondaria

di I grado

Educazione stradale (Patentino)

Educazione alla salute (educazione alimentare) e alla sicurez-

za

Educazione alle nuove tecnologie (Alfabetizzazione informati-

ca –Giornale d’Istituto- Cinema a scuola)

Ambito artististico-espressivo (Laboratorio di ceramica e di

manipolazione)

Intercultura

Corsi di recupero

Integrazione alunni diversamente abili

Attività d’orientamento in collaborazione con gli istituti superiori

Attività di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica

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Esami e certificazione del Trinity College di Londra

Viaggi d’istruzione e visite guidate

Monitoraggio dell’attività curricolare ed extracurricolare

Verifica in itinere e finale del P.O.F.- Autovalutazione d’Istituto.

Quest’ultima ha riguardato sia l’offerta formativa curricolare sia quella

extracurricolare.

La rilevazione delle informazioni necessarie all’autovalutazione è av-

venuta mediante la somministrazione di questionari agli alunni, ai genitori

e ai docenti.

L’individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza

dell’attuazione dell’offerta formativa, emersa dalle risposte agli item dei

questionari, è stata finalizzata ad interventi di potenziamento dei primi e a

manovre correttive sui secondi.

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Il nostro Istituto, come è stato evidenziato da specifiche indagini, accoglie

alunni di diversa estrazione socio-culturale le cui famiglie possono essere rag-

gruppate in:

una fascia caratterizzata da un certo benessere economico e da apertu-

ra sociale e culturale;

una fascia motivata alla crescita economica e sociale;

una fascia che vive problemi di disoccupazione, di lavoro precario, di

svantaggio culturale e d’integrazione.

Negli ultimi anni si è registrato un incremento di alunni provenienti da

famiglie che, a causa della crisi economica ed occupazionale, hanno avuto seri

problemi di sussistenza, risolti in parte con lavori stagionali o contratti a tempo

determinato, con l’emigrazione interna o nei paesi della UE.

Nel nostro Istituto sono presenti alunni extracomunitari per i quali si pre-

vede non solo l’inserimento ma anche l’integrazione con particolare riguardo al-

la fase di ingresso alle classi iniziali. Le famiglie di detti alunni hanno mostrato

una fiducia crescente nella scuola e nella sua funzione formativa.

Dalla variegata estrazione socio-economico-culturale e familiare di provenienza

degli alunni sono emersi i seguenti bisogni:

a) affettivi

sviluppo di processi di autoconoscenza ed autostima,

accoglienza in un ambiente rassicurante, sereno e sti-

molante;

CONTESTO ECONOMICO-SOCIO-CULTURALE

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b) relazionali

socializzazione,

formazione civile,

maturazione di valori essenziali sui quali fondare la vi-

ta individuale e di gruppo;

c) cognitivi

inserimento in un ambiente scolastico che:

- favorisca l’apprendimento attivo mediante approcci

ludici, operativi, esperienziali, tecnologici e simbo-

lici,

- radicalizzi conoscenze ed abilità sulle effettive ca-

pacità di ciascuno sviluppandone le potenzialità;

- formalizzi percorsi finalizzati all’acquisizione e al

potenziamento delle abilità di base,

- sviluppi le capacità logiche, critiche e creative di

ciascun alunno,

- promuova un’integrazione degli alunni svantaggiati

e di quelli in situazione di handicap;

d) realizzazione di un’offerta formativa che, oltre ai percorsi di insegna-

mento-apprendimento obbligatori, preveda attività didattiche laboratoriali op-

zionali e facoltative che sopperiscano alla mancanza di strutture pubbliche del

tempo libero accessibili a tutti i ragazzi.

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ANALISI DELLE RISORSE

1. RISORSE UMANE

docenti con esperienza in lavori di gruppo e in commissioni progetti multidi-

sciplinari, referenti di progetti, docenti con funzioni strumentali, collaborato-

ri;

non docenti: personale di segreteria con esperienza amministrativo-contabile

e conoscenza delle tecnologie informatiche; collaboratori scolastici motivati

e disponibili.

personale specializzato per alunni h

assistente all’autonomia e alla comunicazione

assistente ad personam

logopedista

alunni: utenza diversificata. In ingresso vi sono alunni motivati e alunni a ri-

schio.

2. MATERIALI

La nostra scuola fa affidamento sulle seguenti risorse materiali:

A) N. 2 SALE DOCENTI

B) REPARTO FOTOCOPIE

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C) N. 2 LABORATORI INFORMATICI

1°) n. 22 postazioni alunni + n.1 P.C. server completo di stampante

2°) n. 10 postazioni alunni + n.1 P.C.server.

N. 1 LABORATORIO LINGUISTICO

3°) n. 22 postazioni alunni + n 1 P.C. server

D) LABORATORIO DI CERAMICA CON FORNO ELETTRICO

E) AULA ATTREZZATA DI PSICOMOTRICITÀ

(Plesso S. Caterina )

F) AULA ATTREZZATA PER ATTIVITA‟ DI SOSTEGNO

G) BIBLIOTECA PER ALUNNI E DOCENTI

H) SALA PROIEZIONE

I) 5 AULE ATTREZZATE CON LIM (lavagna interattiva multimedia-

le)

J) LABORATORIO SCIENTIFICO

STRUTTURE:

Aule normali in numero sufficiente ma di dimensioni limitate, palestra recen-

temente ristrutturata, 2 cortili parzialmente attrezzati, polivalenti.

3. RISORSE ESTERNE

COLLABORAZIONI CON ESPERTI ESTERNI (medico scolastico, e-

sperti ASP, Consultorio, Servizi Sociali, Èquipe socio-psico-pedagogica,

Corpo forestale, Testate giornalistiche, VVUU locali, Associazioni culturali

(Archeoclub, Macrostigma, Ass. scacchistica, Misericordia, Caritas, Avis,

Legambiente, Fidapa), Accademia musicale “ AUDITORIUM”,figure pro-

fessionali varie.

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CURRICOLO SCOLASTICO

OBIETTIVI FORMATIVI

Nell’elaborazione del curricolo la nostra Comunità professionale ha tenu-

to conto dei riferimenti prescrittivi stabiliti dal Ministero PI riguardanti:

gli obiettivi generali del processo formativo;

gli obiettivi specifici di apprendimento;

le discipline e le attività della quota nazionale dei curricoli e il relativo

monte ore annuale.

Ha tenuto altresì conto delle esigenze espresse dal contesto socio-

economico e culturale di provenienza degli alunni, del curriculum implicito (pa-

trimonio di esperienze e di valori maturati nell’ambito familiare e sociale) e dei

bisogni formativi di ciascun allievo, delle risorse interne ed esterne di cui la

scuola può disporre.

Il curricolo scolastico così elaborato finalizza la propria azione educativa

alla formazione di persone e cittadini autonomi e responsabili, curandone lo

sviluppo sin dall’infanzia nel pieno rispetto delle loro capacità e potenzialità.

Lo studente sarà posto al centro dell‟azione educativa in tutti i suoi a-

spetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

Si definiranno e realizzeranno strategie educative e didattiche che metta-

no l’alunno nella condizione di sviluppare le competenze necessarie per essere,

interagire, condividere e conferire senso alla vita.

Per dare spazio ai bisogni degli alunni e alle attese del territorio e delle

famiglie, il Curricolo d’Istituto è caratterizzato ed arricchito dallo sviluppo di

percorsi formativi trasversali riguardanti i seguenti ambiti:

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COSTRUZIONE DEL SÉ

RELAZIONE CON GLI ALTRI

RAPPORTI CON LA REALTA’ MATERIALE E SOCIALE

I docenti opereranno perché ciascun allievo:

percepisca la propria identità psicofisica;;

si senta parte integrante di una collettività ampia e composita;

impari ad interrelarsi con gli altri secondo i principi della convivenza demo-

cratica, superando via via posizioni egocentriche;

acquisti consapevolezza delle proprie possibilità, attitudini ed interessi in vi-

sta dell’autorientamento;

sviluppi il senso di partecipazione responsabile al progetto della propria

crescita e a quello della crescita comune;

acquisisca la consapevolezza che la salvaguardia del patrimonio ambientale

è un impegno di tutti e di ciascuno;

acquisisca il concetto di salute, inteso come bene privato e sociale;

acquisti autonomia nell’operare con metodo proficuo;

acquisisca flessibilità di pensiero e strumenti culturali per leggere e gover-

nare l’esperienza.

Il curricolo educativo-didattico dell’Istituto è basato sulla continuità dei tre

ordini di scuola e risponde all’esigenza psicologica e socio-educativa di un pro-

cesso unitario dello sviluppo del bambino. Da ciò scaturisce la necessità della

continuità dinamica anche delle finalità educative.

Nei tre ordini di scuola, pertanto, si svilupperanno gradatamente, in ba-

se alle diverse fasce di età e ai diversi ritmi e stili di apprendimento, obiet-

tivi formativi coerenti.

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COMPETENZE TRASVERSALI AI TRE ORDINI DI SCUOLA

Tutte le aree disciplinari, con il loro modo di organizzare le conoscenze e di

esercitare le abilità, mireranno al raggiungimento di obiettivi comuni e allo svi-

luppo di competenze trasversali; trasversali non solo in quanto comuni a più

discipline o a tutte ma in quanto spendibili in contesti esterni alla formazione e

all’istruzione.Esse riguardano la sfera emotivo-affettiva, relazionale e cognitiva.

Ciascun docente le svilupperà, secondo gradienti differenziati, nei percorsi cur-

ricolari dei tre ordini di scuola. Se ne propone uno schema:

COMPETEN

ZE

CHIAVE

Obiettivi per l’accertamento

al termine della

SCUOLA PRIMARIA

Obiettivi per l’accertamento

al termine del primo e secondo

anno della

SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

IMPARARE

AD

IMPARARE

Avviare ad organizzare il proprio ap-

prendimento in modo responsabi-

le,utilizzando le informazioni ricevu-

te,anche in funzione dei tempi disponibili e

del proprio metodo di studio e di lavoro

Organizzare il proprio ap-

prendimento in modo respon-

sabile,utilizzando le informa-

zioni ricevute,anche in funzio-

ne dei tempi disponibili e del

proprio metodo di studio e di

lavoro

PROGETTA

RE

Elaborare e realizzare semplici compiti di

apprendimento utilizzando il metodo speri-

mentale nei vari ambiti disciplinari,non solo

scientifici

Elaborare e realizzare com-

piti di apprendimento via via

più complessi,utilizzando il

metodo sperimentale nei vari

ambiti disciplinari,non solo

scientifici

COMUNICA

RE

Comprendere semplici messaggi di genere

diverso (quotidiano,letterario,

tecnico,scientifico)utilizzando i linguaggi di

base appresi(verbale,matema-

tico,scientifico,simbolico,ecc.),anche

mediante supporti cartacei e informatici

Esprimere eventi,fenomeni,norme,

Comprendere semplici mes-

saggi di

genere diverso (quotidia-

no,letterario,

tecnico,scientifico)utilizzando

i linguaggi di base appresi

(verbale,matematico,

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

24

procedure,atteggiamenti,stati d’animo,

emozioni ecc.utilizzando linguaggi di

base appresi e diverse conoscenze

disciplinari,anche mediante supporti

(cartacei,informatici e multimediali).

scientifico,simbolico,ecc.)

anche mediante supporti carta-

cei e informatici.Esprimere

eventi,fenomeni, norme,

procedure,atteggiamenti,stati

d’animo,emozioni,ecc.utiliz

zando linguaggi diversi e di-

verse conoscenze disciplina-

ri,anche mediante supporti

( cartacei,informatici,

multimediali).

COLLABO

RARE

E

PARTECIPA

RE

Interagire in gruppo,accettandone le

regole,contribuendo alla realizzazione

di attività collettive nel rispetto dei

diritti fondamentali di tutti

Interagire in gruppo accet-

tandone le regole,cercando di

gestire le conflittualità con-

tribuendo alla realizzazione di

attività collettive nel rispetto

dei diritti fondamentali degli

altri.

RISOLVERE

PROBLEMI

Affrontare semplici situazioni problema-

tiche cercando di formulare ipotesi di solu-

zione,raccogliendo e valutando dati, propo-

nendo soluzioni utilizzando,secondo il tipo

di problema,contenuti e metodi delle diver-

se discipline.

Affrontare semplici situa-

zioni problematiche formu-

lando ipotesi di soluzio-

ni,individuando le fonti e ri-

sorse adeguate,raccogliendo e

valutando i dati,proponendo

soluzioni utilizzando

secondo il tipo di proble-

ma,contenuti e metodi delle

diverse discipline

INDIVIDUA

RE

COLLEGA

MENTI

E

RELAZIONI

Individuare e rappresentare fenomeni ed

eventi disciplinari,cogliendone analogie e

differenze,cause ed effetti sia nello spazio

che nel tempo.

Individuare e rappresentare

collega menti e relazioni tra

fenomeni ed eventi discipli-

nari,cogliendone analogie

e differenze,coerenze e incoe-

renze cause ed effetti sia nello

spazio che nel tempo

ACQUISIRE

ED

INTERPRE

TARE

INFORMA

ZIONI

Essere disponibile a ricercare informa-

zioni utili al proprio apprendimento,

anche in contesti diversi da quelli

disciplinari e prettamente scolastici.

Acquisire la capacità di ana-

lizzare in modo critico

l’informazione che viene tra-

smessa,sia nel contesto forma-

le di apprendimento,sia nella

vita quotidiana.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

25

N.B. Per una formulazione più dettagliata dei traguardi relativi alle competenze

da raggiungere e agli obiettivi di apprendimento di ciascuna classe o sezione dei

vari ordini di scuola si fa riferimento al CURRICOLO VERTICALE DELLE

COMPETENZE elaborato da una apposita Commissione e alle

PROGETTAZIONI EDUCATIVO-DIDATTICHE formulate dai docenti e

dai Consigli di classe, di interclasse e di sezione.

Page 26: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

26

ASPETTI QUALIFICANTI DELL‟OFFERTA FORMATIVA

Il 3° Istituto Comprensivo “E. De Cillis” al fine di conseguire gli obiettivi

formativi prefissati garantisce nei tre ordini di scuola (dell’infanzia, elementare

e media):

condizioni educative e di socializzazione atte a rimuovere disuguaglianze di

ordine economico, sociale e culturale che potrebbero compromettere il pieno

sviluppo delle personalità di ciascun allievo;

percorsi di insegnamento-apprendimento personalizzati attraverso la struttu-

razione di unità di apprendimento coerenti con le capacità e gli stili cognitivi

degli alunni;

interventi educativo-didattici che favoriscono la piena integrazione degli a-

lunni di diversa etnia e di quelli diversamente abili;

ampliamento dell’offerta formativa mediante l’istituzione dei laboratori;

flessibilità oraria e organizzativa (classi aperte) per la realizzazione delle at-

tività curricolari e dei laboratori;

formazione in servizio dei docenti finalizzata alla valorizzazione della loro

professionalità;

coinvolgimento e collaborazione delle famiglie;

continuità dalla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e da questa a quella

secondaria di I grado con attività volte alla conoscenza della nuova organiz-

zazione scolastica, delle discipline e dei metodi di studio;

realizzazione di attività specifiche per l’orientamento scolastico in vista della

frequenza della scuola secondaria di secondo grado

integrazione con il contesto territoriale mediante un lavoro di rete organizza-

to tra le scuole per la realizzazione di progetti comuni;

rapporti con l’extrascuola;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

27

verifica e valutazione dei Curricoli ;

stesura, pubblicazione, monitoraggio, valutazione in itinere e finale e rifor-

mulazione del P.O.F.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

28

CURRICOLO

Il 3° Istituto Comprensivo, preso atto dei bisogni della propria utenza, delle

richieste prevalenti delle famiglie e delle proprie disponibilità professionali e

strutturali, in conformità con quanto previsto dalle disposizioni nazionali per

l’a.s. 2011/12, prevede un’organizzazione dell’offerta formativa per la Scuola

dell’Infanzia, la Scuola primaria e la Scuola secondaria di 1° grado, strutturata

come segue:

Scuola

dell‟infanzia

Tempo normale

Scuola primaria

Tempo normale

Tempo pieno

Scuola secondaria I grado

Tempo normale

Tempo prolungato

Campi di espe-

rienza :

Il sè e l’altro

Il corpo e il movi-

mento

Linguaggi, creativi-

tà, espressione

I discorsi e le parole

La conoscenza del

mondo

Laboratori

Discipline:

Italiano

Lingue comunitarie

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Musica

Arte ed immagine

Scienze motorie e

sportive

Religione cattolica

Laboratori

Discipline:

Italiano

Inglese

Francese

Storia

Geografia

Approfondimenti di

mat. Let.

Matematica

Scienze

Tecnologia

Arte ed immagine

Musica

Scienze motorie e spor-

tive

Religione cattolica

Laboratori

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

29

LABORATORI

CURRICOLARI E FACOLTATIVO - OPZIONALI

La didattica laboratoriale, in quanto alterna ed integra teoria e pratica, ed

in quanto favorisce processi di cooperazione, relazione, coinvolgimento cogni-

tivo, creatività e autostima, ricopre un ruolo essenziale nei vari momenti del

percorso formativo di un gruppo classe .

Diventa una modalità necessaria quando si vogliono realizzare interventi

su gruppi di alunni di una o più classi, scelti per migliorare il livello di ap-

prendimento di alcune conoscenze o abilità, per secondare interessi o attitudini

o per eseguire un compito o un progetto.

Il processo di personalizzazione dei percorsi formativi trova nell’ attiva-

zione dei laboratori un’espressione concreta.

La scuola, nel progettare i Laboratori dell’anno scolastico 2011-12, ha te-

nuto presenti le positive esperienze pregresse e, ponendosi in continuità con es-

se, ha confermato molte delle attività sperimentate con successo. Le ha inoltre

integrate con nuove proposte per dare risposte più ampie e diversificate ai bi-

sogni dell’utenza.

I laboratori sono predisposti all’interno dell’Istituto e potranno essere di

classe, di sezione, di interclasse; per gruppi di livello, di compito o elettivi.

Le competenze attese sono riconducibili alle seguenti aree educative:

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

30

SCUOLA PRIMARIA

Orario antimeridiano e pomeridiano

Laboratori

o Area linguistico-espressiva

o Laboratorio di attività espressive

o Drammatizzazione

o Area logico-matematica o Giochi di logica

o Area senso-percettiva e

motoria

o Laboratorio di Scienze motorie

o Area tecnico-operativa

o Laboratorio di Informatica

SCUOLA SECONDARIA

Tempo antimeridiano e pomeridiano

Laboratori

o Area linguistico-espressiva

o Giornale d’Istituto

o Corso di Latino

o Drammatizzazione

o Area linguistico-espressiva

o Conversazione in lingua inglese

o Area sociale

o Laboratorio storico-geografico

o Area tecnico-operativa ○ Laboratorio di Progettazione –Disegno

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

31

tecnico-Attività manipolativo-operative

Laboratorio di Informatica

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA

LOGICO-MATEMATICA

Nelle ore di compresenza gli insegnanti attueranno delle attività di recupero o

approfondimento per gli alunni che ne hanno bisogno.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

32

STRUTTURAZIONE DEI CURRICOLI

È compito delle istituzioni scolastiche fare in modo che gli obiettivi formativi

stabiliti per un individuo, un gruppo o una classe si trasformino nelle competenze

educative, culturali e professionali finali di ciascuno.

I docenti sono chiamati ad individuare compiti di apprendimento realmente ac-

cessibili ai loro alunni, strutturando Curricoli che siano radicati sulle loro capacità

ed indicando percorsi, strategie, nuovi contenuti, abilità e tempi con cui raggiungere

gli obiettivi prefissati.

I Consigli di classe dei vari ordini di scuola, nel costruire i Curricoli , adotteran-

no le seguenti modalità comuni:

coinvolgimento e corresponsabilità dei docenti nei vari momenti dei per-

corsi curricolari ed extracurricolari;

osservazione dei comportamenti, raccolta di informazioni precedenti,

somministrazione questionari e prove d’ingresso per formulare un profilo che rilevi:

curriculum precedente, competenze acquisite, stili e ritmi cognitivi, modalità rela-

zionali, contesto familiare;

individuazione degli obiettivi formativi;

strutturazione di Unità di apprendimento nella logica dell’ologramma se-

condo cui la parte rimanda sempre al tutto, ad una visione complessiva e unitaria

della realtà;

coinvolgimento attivo degli alunni e delle famiglie nella strutturazione dei

percorsi didattici;

organizzazione dei gruppi di lavoro basati sul gruppo-classe e su gruppi e-

lettivi, di compito, di interesse, aperti e flessibili, costituiti da alunni di una o più

classi, in orizzontale e/o in verticale;

realizzazione della continuità tra classi-ponte;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

33

raccordi con le risorse presenti nelle famiglie e nel territorio;

adozione di comuni strategie metodologiche;

valutazione formativa intermedia per la verifica dell’efficacia del percorso

ed eventuale ridefinizione del percorso stesso;

valutazione finale.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

34

CURRICOLI

SEZIONE SCUOLA DELL‟INFANZIA

La scuola dell’infanzia accoglie ed interpreta la complessità

dell’esperienza vitale dei bambini e ne tiene conto nella sua progettualità educa-

tiva, finalizzandola alla formazione integrale della personalità del bambino

proiettata nella prospettiva dello sviluppo futuro.

I docenti appronteranno Curricoli in continuità, da una parte, con le espe-

rienze conoscitive maturate dal bambino nell’ambiente prescolastico (familiare e

sociale) da cui proviene e, dall’altra, con il livello immediatamente contiguo del-

la scuola primaria, pur nel rispetto reciproco della specificità di ciascun ordine

di scuola.

La suddetta progettazione, per sua natura predisciplinare, in conformità

con le Indicazioni nazionali, verte sui campi d’esperienza, cioè sulla vita vissuta

dal bambino nella sua interazione con l’ambiente, sul fare, sul saper fare,

sull’agire.

ALLEGATO N° 2 – CURRICOLI DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE DELLA

SCUOLA DELL’INFANZIA

Page 35: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

35

SEZIONE SCUOLA PRIMARIA

La struttura curricolare della scuola primaria si articola in un triennio e in

successivo biennio.

L’insegnamento nella classe prima muove dall’esperienza significativa

dell’alunno.

Gli alunni guidati dal docente iniziano a sperimentare le prime forme di or-

ganizzazione delle conoscenze, partendo da alcuni nuclei esperenziali.

Saranno individuate aree di esperienza quali: l’autobiografia, il mondo, la

fantasia, gli altri, la città, ecc.

Il biennio conclusivo è caratterizzato dal passaggio verso la consapevolezza

del linguaggio delle varie discipline.

I docenti cureranno che l’esperienza rimanga comunque il momento fon-

damentale che assicura unità all’apprendimento.

ALLEGATO N° 3 – CURRICOLI DELLA SCUOLA PRIMARIA

Page 36: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

36

SEZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola secondaria di primo grado si articola in un biennio ed in un terzo anno

che completa il percorso disciplinare ed assicura il raccordo con la scuola se-

condaria di 2° grado.

I Curricoli della scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto si

pongono nella necessaria continuità con quelli della scuola primaria da una

parte e con quelli della scuola secondaria di 2° grado dall’altra.

Essi, nel rispetto delle dinamiche di sviluppo del soggetto in formazione, muo-

vono da alcune consapevolezze:

La scuola secondaria costituisce un momento di rottura rispetto alla visio-

ne fotografica della realtà propria del ciclo precedente;

La pluralità delle rappresentazioni della realtà del preadolescente ha bi-

sogno di ancorarsi ad una visione unitaria della realtà per maturare in se-

guito una visione personale di sé e del mondo.

I Consigli di classe cureranno pertanto di interrelare le discipline cogliendo e

approfondendo nessi e raccordi per collegare tra loro, in un sistema unitario, let-

ture parziali della realtà fornite dalle discipline stesse.

ALLEGATO N° 4 – CURRICOLI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

37

INTEGRAZIONE SCOLASTICA

ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il Gruppo di lavoro e di studio, formato dagli insegnanti di sostegno della

sezione dell’infanzia, primaria e secondaria del 3° Istituto Comprensivo “ E. De

Cillis” di Rosolini, nello stilare la programmazione didattica dell’integrazione

scolastica degli alunni diversamente abili, per un efficace intervento, tiene conto

delle caratteristiche che accomunano i vari ordini di scuola e che possono essere

così sintetizzate:

specificità di obiettivi, contenuti e metodi che corrispondano ai bisogni edu-

cativi degli alunni nelle varie fasce di età;

multidimensionalità di sollecitazioni educative corrispondenti alle molteplici-

tà delle intelligenze;

flessibilità nella applicazione delle proposte didattiche, che tenga conto dei

tempi e dei ritmi di apprendimento, della personalità, delle motivazioni e de-

gli interessi degli alunni.

Da un punto di vista didattico-metodologico, il Gruppo di lavoro ritiene indi-

spensabile l’adozione delle seguenti linee guida comuni:

valorizzazione del gioco in quanto rapporto creativo con gli altri e la realtà;

elaborazione delle esperienze dirette;

organizzazione sociale delle attività ( coppie, piccoli gruppi, individualizza-

zione);

particolare attenzione agli aspetti organizzativi( tempi, spazi, strumenti.)

Page 38: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

38

utilizzazione di strumenti e sussidi didattici capaci di stimolare l’interesse,

l’attenzione e la motivazione e facilitare la socializzazione.

Tiene conto, inoltre, dei documenti legislativi vigenti in materia di integra-

zione scolastica degli alunni diversamente abili: programmi della scuola elemen-

tare dell’85; la legge di riordino N° 148/90, la legge quadro N° 104/92, la CM

116/96, la legge N° 59/97 sull’autonomia scolastica, la legge 449/97 collegata

alla finanziaria per il 1998 dove all’art. 40 comma 1 ribadisce il rispetto dei

principi dell’integrazione fissati dalla legge 104/92 con riguardo a “ interventi

adeguati al tipo ed alla gravità dell'handicap”, la Riforma Moratti, la Riforma

Gelmini.

Il panorama normativo e le scelte politico - amministrative di questi ultimi

anni hanno evidenziato che i processi di integrazione possono avere successo so-

lo se si basano sulla concertazione delle politiche svolte dai diversi soggetti: mi-

nisteri, regioni, enti locali, aziende sanitarie ecc., in modo da valorizzare in pie-

no l’effetto moltiplicatore che deriva dalla capacità di mettere in sinergia le

competenze e le risorse di cui ciascuno singolarmente dispone. Occorre utilizza-

re la ricchezza di risorse di cui dispongono i territori e i singoli soggetti (inse-

gnanti, genitori) per ottenere dei risultati positivi. Per cui bisogna porre partico-

lare attenzione al problema dell’educazione e dell’istruzione delle persone con

particolari gravità, per le quali occorre individuare forme mirate di integrazione

secondo strategie e soluzioni pratiche da sottoporre poi a verifica. Le strategie

dell’integrazione debbono trarre il massimo profitto dall’impiego delle nuove

tecnologie, non solo come protesi, ausili o risorse informatiche ma anche come

strumenti di amplificazione della comunicazione.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

39

Formazione delle classi

Per quanto riguarda l’inserimento nelle classi, considerato che questo

momento è importante per la futura integrazione dell’alunno, il Gruppo di lavoro

esamina attentamente la documentazione dei singoli alunni, raccoglie informa-

zioni utili, prende contatto con il Comitato interno per comporre classi che

consentano un sereno sviluppo della personalità di ciascuno.

Sulla base di quanto precede, nell’ambito della programmazione di inizio

di anno scolastico, al fine di rendere il progetto educativo individualizzato (PEI)

funzionale alle effettive esigenze dell’alunno, vengono promossi incontri tra do-

centi curricolari e di sostegno, insegnanti della scuola di provenienza, rappresen-

tanti dell’Amministrazione comunale, delle ASL; viene inoltre avviata una fat-

tiva collaborazione con le famiglie.

Stesura PEI

Il Gruppo di lavoro e di studio, consapevole del fatto che il successo

dell’integrazione scolastica si costruisce seguendo una corretta procedura che

dalla Diagnosi Funzionale conduce al Piano Educativo Individualizzato, attra-

verso la costruzione del Profilo Dinamico Funzionale, predispone procedure di

discriminazione positiva delle competenze, seppur minime, possedute

dall’alunno, sulle quali fare costantemente leva per procedere al superamento

delle difficoltà accertate nelle diverse aree di sviluppo.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

40

Diagnosi funzionale

La conoscenza estesa ed approfondita dell’alunno in difficoltà scaturisce da un

lavoro interdisciplinare tra le varie figure specialistiche che ruotano intorno

all’alunno. Comprende dati anamnestici, clinico - medici, familiari e sociali; dati

sui livelli raggiunti nelle diverse aree dello sviluppo (linguaggio, motricità, abili-

tà cognitive); dati sulle dinamiche psicologiche, affettive, relazionali, emotive e

comportamentali. È un documento fondamentale perché mette in evidenza non

solo le carenze, ma soprattutto le risorse del soggetto e le sue potenzialità, al fine

di progettare interventi formativi efficaci per il suo sviluppo complessivo.

Profilo dinamico – funzionale

Tutti i dati relativi all’alunno (le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali

ed affettive dell’alunno, le sue difficoltà di apprendimento e le possibilità di re-

cupero, le capacità possedute) sono organizzati in maniera funzionale, utile alla

realizzazione di attività didattiche appropriate. I docenti di sostegno e i docenti

curricolari fissano gli obiettivi generali che vanno legati alle attività e alla pro-

grammazione della classe e definiscono attività concrete di insegnamento e-

spresse in obiettivi a lungo e medio termine. In questo modo il profilo dinami-

co-funzionale rappresenta uno strumento di raccordo tra la conoscenza

dell’alunno prodotta dalla diagnosi funzionale e la definizione di attività, tecni-

che, mezzi e materiali per la prassi didattica di ogni giorno. Esso rimane un do-

cumento non definitivo, ma dinamico ed è aggiornato via via che si registrano

modifiche alle situazioni previste in precedenza.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

41

PE I

Il Gruppo di lavoro e di studio predispone interventi finalizzati alla piena rea-

lizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione scolastica

dell’alunno diversamente abile. L’elaborazione del PEI , pertanto, segue, come

già visto, un itinerario ordinato, articolato in diversi momenti:

1) assunzione di informazioni per l’identificazione del caso mediante:

diagnosi funzionale,

fascicolo personale dell’alunno;

2) conoscenza indiretta dell’alunno mediante le informazioni rilevate nei:

colloqui con i docenti,

colloqui con le famiglie,

colloqui con specialisti e operatori;

3) conoscenza diretta dell’alunno acquisita con l’osservazione sistematica e

occasionale relativamente a :

livelli di partenza relativi ad aspetti cognitivi,

livelli di partenza relativi ad aspetti comportamentali,

motivazione ad apprendere,

modalità comunicative e relazionali.

4) analisi e rilevazione delle risorse della scuola;

5) analisi delle risorse del territorio;

6) individuazione e definizione degli obiettivi educativi in relazione ai livelli di

partenza dell’alunno.

7) coinvolgimento delle famiglie nella individuazione delle ore e delle modalità

di intervento comune.

8) redazione del Piano di Lavoro Personalizzato che espliciti chiaramente:

obiettivi didattici, cognitivi, affettivi, relazionali, comuni e non comuni al-

la classe,

contenuti disciplinari,

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

42

attività, mezzi e indicazioni metodologiche,

verifica.

Le attività, i materiali e i metodi di lavoro.

Il Gruppo di lavoro e di studio definisce infine le soluzioni operative per favo-

rire il raggiungimento degli obiettivi fissati nel profilo dinamico – funzionale:

uso di materiali specifici, adattamento dei testi e dei materiali didattici, utilizzo

di aule attrezzate di computer e laboratorio, visite nel territorio circostante.

Gli interventi didattici dei docenti specializzati in attività di sostegno sono fi-

nalizzati allo sviluppo delle potenzialità personali dell’alunno e dei compagni in

situazione di integrazione sotto il profilo dell’apprendimento, della comunica-

zione, della relazione, della socializzazione.

Il docente di sostegno coopera per la prevenzione, il recupero e lo sviluppo

delle potenzialità individuali e lavora all’insegna dell’operatività, della pluralità

dei linguaggi, della relazionalità, integrando i propri interventi nel progetto dei

gruppi di insegnamento di cui fa parte per contribuire all’attuazione di percorsi

individualizzati vicini a quelli della classe in rapporto ai diversi stili e tempi di

apprendimento di ciascun bambino.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

43

Partecipazione ad attività laboratoriali

Allo scopo di favorire l’integrazione e stimolare la partecipazione e la cre-

scita di questi alunni, si è registrato nella scuola, un crescente impegno ad arric-

chire le risorse (computer con programmi specifici, materiali didattici ecc…) e a

promuovere la partecipazione di questi alunni soprattutto ai seguenti laboratori:

1. Laboratorio di informatica: Da diversi anni, nella nostra scuola viene u-

tilizzato il computer per lo svolgimento di attività di integrazione e sostegno,

con risultati molto positivi. Infatti il computer esercita un fascino ed una attratti-

va sugli alunni perché rende più piacevoli molti argomenti didattici. Permette di

sviluppare, recuperare e consolidare molte capacità, migliorare la percezione

spaziale e la coordinazione oculo-manuale. Mirerà al raggiungimento dei se-

guenti obiettivi:

riconoscere le varie parti di un computer e relative funzioni,

sapere usare la tastiera, mouse, stampante,

sapere accedere ai programmi,

sapere utilizzare semplici programmi.

2. Laboratorio di ceramica, terracotta e creatività: Poiché un equilibrato

processo educativo (saper fare ) e formativo (saper essere ) non può prescindere

da una maturazione delle abilità manuali e delle capacità di “ applicarsi “ per ot-

tenere prodotti concreti, gli alunni sono stimolati a partecipare attivamente col

gruppo-classe, singolarmente o in piccoli gruppi alla realizzazione di piccoli

manufatti del laboratorio di ceramica, accompagnati dall’insegnante di sostegno

per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

acquisire abilità ed autonomia manipolativa;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

44

riconoscere ed utilizzare gli oggetti, attrezzi e strumenti di lavoro secondo

il loro uso specifico;

riconoscere ed utilizzare materiali e colori;

operare seguendo una sequenzialità di azioni;

portare a termine il lavoro,

sviluppare capacità di collaborazione.

La metodologia è pratico-operativa e teorico-didattica per cui durante

l’esecuzione manipolativa le azioni concrete sono rinforzate da basi teoriche,

contenuti, informazioni, confronti, esempi, tali che ciascuna parola utilizzata

o azione richiesta assuma sia un significato teorico che concreto, funzionale

quindi ad altre applicazioni.

3. Attività psicomotoria in acqua

L’esperienza scolastica acquisita nel corso degli anni con alunni in situa-

zioni di handicap, ci ha dato modo, grazie anche all’intervento dell’Équipe

pluridisciplinare dell’ASL di Rosolini, di mettere in evidenza che la quasi

totalità di questi alunni presenta delle carenze, più o meno gravi, nello svi-

luppo psicomotorio. Inoltre, il moderno sistema di vita influisce negativa-

mente sulle attività motorie dei bambini ostacolando lo sviluppo integrale

della loro personalità.

Si manifesta quindi chiaramente nella cultura contemporanea un crescente

richiesta psicomotoria e di pratica sportiva, soprattutto in quei soggetti che

per situazione oggettive hanno bisogno di molteplicità di stimoli.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

45

Fra questi, l’attività psicomotoria in acqua, assume un’importanza notevo-

le per la particolarità dell’esperienza, in quanto in acqua l’alunno inizia ad

instaurare una forma di comunicazione corporea nuova ed insolita.

Saranno perseguiti i seguenti obiettivi generali:

rafforzare l’autonomia personale;

prendere coscienza e controllare meglio le emozioni (gioia, paura, ansia,

etc.);

migliorare il proprio senso di sicurezza;

rinforzare l’autostima.

Metodologia

Il lavoro è svolto all’interno della classe nella quale si cerca di favorire lo

sviluppo di un clima inclusivo:

valorizzando le abilità e i successi di ogni alunno ed evitando la competitivi-

tà;

utilizzando un linguaggio integrante, che collega e crea rapporti e relazioni

positive tra gli alunni;

suscitando un senso di appartenenza e coesione del gruppo in cui viene valo-

rizzata la risorsa di ogni singolo alunno in maniera diretta e creando reti di

amicizie e collaborazione tra gli alunni;

avviando lavori di gruppo organizzati in modo che sia indispensabile il con-

tributo di tutti, ognuno con specifici compiti e responsabilità;

favorendo il “ tutoring”;

ricercando la partecipazione degli alunni alle decisioni;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

46

Verifica

Le attività sono regolarmente documentate, registrate e verificate. La veri-

fica accompagna costantemente le attività svolte per consentirne un adeguato

monitoraggio al fine di poter apportare eventuali modifiche ed adattamenti nella

programmazione in base alle nuove esigenze degli alunni.

Oltre alle verifiche predisposte per la classe, saranno effettuate verifiche indivi-

dualizzate giornaliere e settimanali che prevedono la somministrazione e lo

svolgimento di test, schede operative, questionari a risposta multipla e aperta,

colloqui e dialoghi guidati.

Il coordinamento di tutte le azioni relative all‟integrazione degli alun-

ni diversamente abili è affidato al docente incaricato della Funzione stru-

mentale: Coordinamento e gestione delle attività degli alunni con difficoltà

di apprendimento.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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47

PROGETTI

LINEE PROGRAMMATICHE

L’offerta formativa dell’anno scolastico 2011-12 è arricchita da attività pro-

gettuali che si pongono in continuità con le esperienze pregresse e utilizzano ri-

sorse interne ed esterne; esse sono programmate come risposta ai bisogni

dell’utenza.

I docenti, infatti, consapevoli del fatto che la scuola esplica il proprio ruolo in

maniera efficace solo se sa recepire le esigenze della società in generale e di

quella in cui opera in particolare, hanno proceduto ad una lettura attenta della

realtà circostante e vi hanno colto alcune indicazioni che costituiscono un indi-

spensabile elemento di riflessione nell’indirizzare le scelte educative e didatti-

che.

Gli scenari sociali e politici mondiali che si vanno delineando, la

multietnicità e la multiculturalità che connotano la società di oggi

impongono alla scuola una forte focalizzazione delle tematiche della

convivenza pacifica dei popoli, del rispetto dei diritti di ogni uomo e

della cultura di cui è portatore. Il processo di mondializzazione, è i-

narrestabile e ci coinvolge sia a livello politico che sociale ed eco-

nomico. L’esigenza di una educazione ai valori della pace, della in-

terculturalità, della mondialità impone alla scuola il rafforzamento

di quei percorsi didattici che forniscono al ragazzo gli strumenti

necessari per poter conoscere contesti culturali diversi dal proprio e

lo inducono ad assumere comportamenti di rispetto, di giustizia e di

solidarietà.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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48

L‟insegnamento delle lingue straniere costituisce un punto fon-

damentale nel processo di integrazione di popoli e di culture diverse,

in quanto oltre a fornire gli strumenti per una comunicazione sempre

più ampia, avvicina culture diverse fra loro contribuendo ad un allar-

gamento degli orizzonti degli alunni. Da ciò la necessità di poten-

ziarne lo studio.

La scuola opera in un territorio che ha delle potenzialità di sviluppo

legate al suo patrimonio etno-archeologico e naturalistico.

La scuola, consapevole del fatto che il bene culturale o ambientale è

momento significativo della identità di una comunità e al tempo stes-

so veicolo di sentimenti di appartenenza, condivisione e solidarietà,

unendo la propria voce a quella di quanti già operano, nel politico e

nel sociale, in questo senso, ritiene di doversi impegnare nella pro-

mozione di una cultura che riscopra le radici della propria identità

storico-culturale, ne promuova la conoscenza e la valorizzazione,

guardi all’ ambiente e al patrimonio storico come valori universali

da rispettare e salvaguardare.

La società attuale è orientata verso forme di comunicazione ed infor-

mazione multimediale sempre più avanzate. Siamo nell’epoca di

Internet e della globalizzazione: il processo è incontrovertibile ed esige

che la cultura tecnologica si diffonda nella scuola permeando tutte le

discipline. E’ esplicita la richiesta da parte dell’utenza che i ragazzi

acquisiscano quelle conoscenze alfabetiche e strumentali funzionali

all’uso delle tecnologie della multimedialità, dell‟informatica e del-

la comunicazione ed imparino a farne un uso cosciente e critico.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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L’esigenza di comunicazioni sempre più rapide e la produzione di mezzi

di trasporto sempre più efficienti e veloci mettono a rischio l’incolumità

di tutti. L’esigenza di far maturare nei ragazzi comportamenti responsabili

sulla strada, volti alla salvaguardia della incolumità propria, della colletti-

vità e dell’ambiente è diventata improrogabile. La strada infatti non è sol-

tanto uno spazio fisico di collegamento, ma è luogo di incontro, dove so-

no necessarie regole di comportamento per una convivenza positiva.

Le condizioni in cui si svolge la vita moderna (ambiente inquinato, traffi-

co, abitudini alimentari sbagliate, ecc.) rendono sempre più difficile la

salvaguardia della salute. La salute, intesa come stato di benessere psico-

fisico, non è solo un bene privato, ma un bene sociale che deve essere ga-

rantito a tutti. La scuola deve giocare un ruolo importante, soprattutto in

termini di prevenzione.

A queste esigenze, che accomunano la nostra utenza a contesti sociali

più ampi, sono da aggiungere le richieste formative che provengono dal partico-

lare contesto socio-culturale nel quale opera la nostra scuola.

Un discreto numero delle famiglie di riferimento ha condizioni econo-

miche abbastanza buone ma sono in aumento quei nuclei familiari che vivono in

situazioni difficili, con problemi occupazionali e a volte di sussistenza. È soprat-

tutto da queste fasce sociali che provengono alunni con scarsa motivazione allo

studio, con problemi di disagio, di svantaggio culturale e di marginalità.

L’insuccesso scolastico che ne consegue viene quasi sempre vissuto in forma

oggettiva e globale con pesanti esiti sul piano affettivo- relazionale e comporta-

mentale.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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50

La situazione scolastica è resa complessa anche dalla presenza in parec-

chie classi di alunni con problemi di integrazione o perché portatori di handicap

o perché provenienti da etnie diverse dalla nostra.

Per tutti costoro la scuola rimane un insostituibile punto di riferimento.

Del resto anche i ragazzi provenienti dalle fasce sociali più elevate non

sono esenti da comportamenti da attenzionare. Abitudini alimentari poco ade-

guate, uso poco corretto del tempo libero con eccessiva esposizione a vuoti pro-

grammi televisivi o a giochi informatici, scarsa abitudine alla lettura, modesta

partecipazione ad attività organizzate ad eccezione di quelle religiose, ecc…

In un contesto così variegato e a volte poco rassicurante la scuola ha il

compito di adoperarsi non solo per garantire agli allievi curricoli seri e fondanti

ma anche per guidarli nel processo di crescita personale con l’offerta di momen-

ti ludici e sportivi, dello stare assieme, operativi, creativi, di espressione

corporea e di animazione teatrale capaci di incanalare in modo sano le loro

energie e potenzialità sia fisiche che psichiche e di far riscoprire il piacere e il

valore del dialogo, del confronto e dello stare assieme.

Attraverso l’aggregazione in un luogo organizzato, i ragazzi possono

sperimentare una nuova relazione comunicativa ed educativa capace di stimolare

la motivazione come qualità interna individuale da giocare non solo nella scuola

ma anche nella vita e ritrovano entusiasmo, fiducia in sé, voglia di sano prota-

gonismo.

Attraverso la progettazione dei laboratori, tutti i ragazzi anche i più

demotivati possono sperimentare nuove attività, lavorare individualmente e in

gruppo con compiti diversi dallo studio nozionistico, proporre, operare e valuta-

re il loro progetto, riflettere sui propri comportamenti e comprendere ragioni e

regole.

I laboratori costituiscono inoltre un importante strumento di recupero

scolastico e sociale e di prevenzione del disagio in quanto nei confronti di ra-

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gazzi con vissuti scolastici problematici si aprono spazi nuovi e più significativi

di intervento.

Per gli alunni portatori di handicap l’attivazione dei laboratori diventa de-

terminante nel processo di integrazione e di sviluppo delle potenzialità personali

sia sotto il profilo dell’apprendimento che della relazione e della socializzazio-

ne.

Alla luce di tutto ciò, i docenti, nel delineare le attività progettuali hanno in-

teso focalizzare l’attenzione sulle seguenti aree:

Convivenza civile: Ambiente, Salute, Legalità e sicurezza nella strada.

Intercultura, appartenenza, integrazione e solidarietà.

Comunicazione tecnologica

Laboratori espressivo-creativi

Recupero e potenziamento

I progetti previsti per l’anno scolastico 2011-12 mireranno a :

integrare i percorsi formativi curricolari;

favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento;

motivare allo studio alunni poco interessati prevenendo il disa-

gio e la dispersione scolastica;

potenziare la formazione di allievi che già conseguono risultati

soddisfacenti;

favorire processi di socializzazione e di interiorizzazione di re-

gole ;

favorire l’integrazione degli alunni in situazione di handicap e

gli alunni di diversa etnia;

valorizzare il rapporto con le famiglie, il territorio, la rete scola-

stica, le realtà extrascolastiche.

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52

Tali attività sono organizzate in progetti di varia tipologia:

Progetti finanziati dal CSA, dalla Regione e dal Miur;

progetti d’Istituto, di ordine di scuola, di plesso, di classe d’interclasse, di se-

zione, di intersezione;

progetti interistituzionali (in rete con altri istituti),

progetti integrati con Enti – Comuni– ASL – Associazioni culturali – Centri

sportivi – Agenzie educative del territorio.

Gli alunni inoltre partecipano ad attività progettuali di una certa valenza educa-

tiva, proposte da Enti e Associazioni del territorio:

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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53

PROGETTI

SCHEDE RIASSUNTIVE

Le schede riassuntive che seguono sintetizzano negli aspetti fondamentali

gli ambiti progettuali e le attività offerte agli alunni.

PROGETTO D‟ISTITUTO DI EDUCAZIONE

AMBIENTALE

SOTTOPROGETTI OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

COMPETENZE

ATTESE

Progetto Continuità

(Infanzia-primaria)

Progetto miniguide AL Borgo

feudale di Rosolini (Scuola

prim.classi 3^ e Sc. Sec. Classi

1^ 2^)

Acquisire strumenti

di base cognitivi e

motivazionali per

leggere, compren-

dere e modificare la

realtà;

costruire un’identità

individuale e collet-

tiva che induca ad

operare costrutti-

vamente;

maturare, verso il

proprio territorio e

la cultura che e-

sprime, un solido

senso di apparte-

nenza che consenta

di affrontare spazi

diversi dai propri;

essere sensibili ai

problemi e al rispet-

to per la natura e

per il patrimonio

storico-culturale e

assumerei atteg-

giamenti di corre-

sponsabilità nel tu-

telarli e nel valoriz-

zarli.

Conoscere la storia e

il patrimonio naturale,

artistico- culturale del

territorio di Rosolini;

conoscere gli aspetti

problematici del pro-

prio ambiente e saper-

li analizzare;

conoscere le associa-

zioni che si occupano

di tematiche ambien-

tali e della salvaguar-

dia del patrimonio na-

turalistico e storico-

artistico-culturale; sa-

per interagire con es-

se;

saper interpretare il

rapporto dialettico

uomo-ambiente;

saper lavorare effica-

cemente in team, ri-

spettando tempi e

consegne;

saper utilizzare effica-

cemente strumenti

specifici;

saper osservare, sele-

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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zionare, analizzare,

descrivere, rielaborare

e verbalizzare le in-

formazioni assunte,

individualmente e in

gruppo;

saper usare vari lin-

guaggi per esprimere

in modo creativo e

produttivo le espe-

rienze vissute.

EDUCAZIONE ALLO SPORT E ALLA SALUTE

SOTTOPROGETTI OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

COMPETENZE

ATTESE

Giochi sportivi studente-

schi

( sc. Primaria: tutte le clas-

si;)

Attività psicomotoria in

acqua

Progetto piscina

Progetto di educazione

alla salute

Progetto di educazione

ai sentimenti nell’età

adolescenziale

Fare propria la cultura

della prevenzione;

conoscere nuovi ambienti

e nuovi compagni;

interagire con il gruppo

classe in attività comuni;

interculturalità

crescere nella sfera socio-

affettiva, caratterologica, in-

tellettiva e psico-motoria;

utilizzare il movimento

per conseguire:

o controllo emotivo

o maturazione affetti-

va

o sviluppo intellettua-

le

o capacità di intera-

zione con gli altri

acquisire regole;

sviluppare la capacità di

attenzione e concentrazione;

maturare un sereno e con-

sapevole rapporto con il pro-

giocare secondo rego-

le precise, universalmen-

te riconosciute;

acquisire coordina-

zione dinamica generale

relativamente a tutti gli

schemi motori;

maturare il controllo

del proprio corpo e l'or-

ganizzazione spaziale;

sviluppare e consoli-

dare le capacità di atten-

zione, concentrazione,

scatto, velocità e resi-

stenza.

mostrare senso criti-

co, anche nei propri con-

fronti, e maturità di giu-

dizio;

mostrare capacità di

programmazione e fles-

sibilità di adeguamento

alla situazione;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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55

prio corpo e con le attività

motorie sportive;

sviluppare motivazioni

primarie, date dal gioco e

dall'agonismo.

superare

l’egocentrismo;

maturare stili alimen-

tari corretti.

INTERCULTURALITA‟, APPARTENENZA, INTEGRAZIONE E

SOLIDARIETÀ

SOTTOPROGETTI OBIETTIVI DI

APPRENDIMEN

TO

COMPETENZE ATTESE

Progetto Ac-

coglienza:

“Pronti…si par-

te”

(Sc. Infanzia)

“English for me”

(Infanzia III sezioni)

Scambio cultura-

le e corrispon-

denza (Sc. Secon-

daria classi 2^,3^

)

Teatro in Lingua

(Sc. Secondaria

classi 2,^ 3^)

Capire ed accettare

chi è diverso;

comprendere

l’importanza del va-

lore della pace intesa

come condizione di

esistenza che scatu-

risce dalla promo-

zione di una cultura

di solidarietà tra tutti

i popoli;

maturare positivi at-

teggiamenti di aper-

tura e di condivisio-

ne attraverso concre-

te iniziative di colla-

borazione e di aiuto;

aiutare ad arricchire

lo sviluppo intellet-

tivo dell’alunno at-

Capire ed accettare chi è diverso

essere solidali e collaborativi.

SCUOLA INFANZIA:

sapersi presentare;

conoscere il nome dei colori;

saper denominare le persone della

famiglia;

numerare da 1 a 10;

conoscere i giorni della settimana,

i mesi e le stagioni.

SCUOLA PRIMARIA:

comprendere il senso globale di

parole e semplici frasi;

comprendere brevi istruzioni fun-

zionali alla vita in classe, per ese-

guire facili giochi, movimenti, di-

segni;

comprendere il senso globale di

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

56

Progetto Prima-

vera Accoglienza

alla scuola dei

più piccoli

(Sc. Infanzia)

Progetto

Alternativo

alla Reli-

gione Cat-

tolica (Sc.

Infanzia)

Progetto

solidarietà

traverso la cono-

scenza di una lingua

diversa dalla propria

quale strumento

d’organizzazione di

conoscenze;

creare le premesse

indispensabili per

accedere ad un pa-

trimonio internazio-

nale di informazione

ed esperienze in

continuo sviluppo;

avviare l’alunno a

sviluppare la cono-

scenza e la com-

prensione delle cul-

ture di altri popoli.

canzoncine;

collegare espressioni e parole a

persone, animali e cose.

SCUOLA SECONDARIA:

capire e produrre le espressioni

della comunicazione orale corren-

te a livello di vita quotidiana;

comprendere e fissare gli aspetti

fonologici, morfologici, sintattici

e semantici introdotti globalmen-

te dal dialogo.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

57

EDUCAZIONE ALLA COMUNICAZIONE TECNOLOGICA

SOTTOPROGE

TTI

OBIETTIVI DI

APPRENDIME

NTO

COMPETENZE ATTESE

Manutenzione

apparec-

chiature

informati-

che

Maturare un ap-

proccio corretto dei

ragazzi nei confronti

della tecnologia,

svincolato da ogni

enfasi, ma anche da

ogni eventuale ini-

bente soggezione;

possedere ele-

menti cognitivi della

comunicazione tec-

nologica;

conoscere i co-

dici comunicativi

verbali e non verbali

del .linguaggio ci-

nematografico, gior-

nalistico ed informa-

tico) per la codifica

e per la decodifica

di messaggi;

acquisire senso

critico e

all’autonomia.delle

scelte;

cogliere consa-

pevolmente la cultu-

ra contemporanea.

Avvio all’uso del computer:

acquisire la strumentalità di base per

padroneggiare il computer nelle operazioni

di routine e la terminologia di base stru-

mentale;

saper navigare in internet.

Cineforum:

saper comprendere e rielaborare i signi-

ficati espressi dal testo filmico attraverso le

sue componenti (visiva, verbale, sonora);

mostrare capacità di visione analitica, di

frammentazione del testo , di atteggiamen-

to critico, di conoscenza delle più semplici

regole filmiche;

avere conoscenza delle tecniche e dei

materiali usati per le riprese fotografiche o

cinematografiche.

Giornale d’istituto:

Conoscere la struttura di un quotidiano;

essere capaci di attenzione continuativa

alla lettura del giornale;

saper chiarire il proprio pensiero, saper

narrare o riferire, rivolgere domande e a-

scoltare risposte, raccogliere informazioni

o dati, saper sintetizzare, saper organizza-

re;

saper usare adeguatamente, in rapporto

all’argomento e all’interlocutore, tipologie

testuali e registri linguistici.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

58

LABORATORI DI DRAMMATIZZAZIONE ED ESPRESSIVO-CREATIVI

SOTTOPROGETTI OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

COMPETENZE ATTESE

Teatran-

do…cresco

(Sc. Sec. Tutte le

classi, sc. Primaria

classi 5^)

Progetto Carne-

vale

“Cantar giocando”

(Scuola primaria)

Rete scolastica

ELORINA

approfondire la conoscen-

za di sé in vista anche

dell’autorientamento;

riscoprire la potenzialità

espressiva del corpo, della

voce, dell’immagine, della

capacità di immedesima-

zione, della parola;

esprimersi in senso creati-

vo integrando il linguaggio

verbale con quelli non ver-

bali.

scoprire il massimo della

solidarietà, della collabo-

razione e dell’aiuto reci-

proco;

creare un clima di integra-

zione fra alunni apparte-

nenti a fasce d’età diverse a

partire dagli svantaggiati o

da quelli in situazione di

handicap;

soddisfare il bisogno di

emozionarsi, di fantastica-

re, di evadere;

acquisire abilità manipola-

tive ;

affinare il senso estetico;

acquisire, operando,

maggiori capacità logiche

ed interiorizzare conoscen-

ze matematiche;

ampliare le capacità di

Comunicare emozioni e

stati d’animo attraverso

linguaggi verbali e non;

conoscere le regole dello

spazio scenico;

usare consapevolmente il

corpo, il gesto, la voce, la

parola come strumenti di

espressione e di comuni-

cazione di emozioni e di

messaggi;

conoscere, memorizzare

ed interpretare corretta-

mente brani mono-

polifonici e teatrali;

mostrare senso di respon-

sabilità e consapevolezza

del proprio ruolo

all’interno del gruppo;

saper collegare, anche con

soluzioni personali, gesti,

movimenti del corpo,

danze a stimoli diversi

(musiche, canto, narrazio-

ne, ecc…);

riconoscere ed utilizzare

oggetti, attrezzi, strumenti

di lavorazione secondo il

loro uso specifico;

distinguere ed utilizzare

materiali e colori;

saper scegliere e procura-

re il materiale occorrente;

saper operare seguendo

una sequenzialità di azio-

ni;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

59

produzione/comprensione

linguistica;

acquisire autonomia ope-

rativa: saper progettare il

lavoro, organizzare tempi e

spazi, rispettare le conse-

gne;

assumersi responsabilità,

collaborare con gli altri ,

valorizzare il lavoro di tut-

ti.

mostrare senso estetico

nella realizzazione dei

prodotti;

saper rispettare le conse-

gne;

acquisire un linguaggio

tecnico;

saper relazionare sulle va-

rie fasi di lavoro.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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60

RECUPERO, POTENZIAMENTO, ARRICCHIMENTO

SOTTOPROGETTI COMPETENZE

RECUPERO

COMPETENZE

SVILUPPO

Primo Latino

(sc. Sec. Classi 3^)

Progetto “Un

mondo a colo-

ri…per un museo

permanente”(sc.

Primaria classi2^

e3^)

Recupero-

potenziamento

(scuola primaria)

Recupero lingua

inglese

Prestare attenzione in situa-

zioni comunicative orali di-

verse;

comprendere semplici testi;

leggere, tradurre dalla lin-

gua latina testi semplici e

comprenderne il significato

globale e gli elementi es-

senziali;

Accostarsi al mondo grafi-

co-pittorico per fare e creare

produrre semplici testi scrit-

ti in forma ortograficamente

accettabile,

riconoscere le parti del discor-

so e analizzarne gli aspetti

essenziali.

Potenziare i livelli di

competenza matema-

tico-scientifici e

linguistico-espressivi

PROGETTI CON ENTI ESTERNI

Majorettes

Progetto A.pro.D.A.

Progetto Centro Comunale di Cittadinanza

Recupero, Inclusione, Integrazione alunni stranieri

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PON 2007-„13

FONDI STRUTTURALI EUROPEI FSE – FESR

PIANO INTEGRATO DELLE ATTIVITÀ

ANNUALITA‟ 2011 - 2012

Dall'analisi derivante dai dati inseriti nel Questionario INVALSI e nella sche-

da di Autodiagnosi compilati on line, il Collegio dei docenti, per far fronte al-

le criticità presenti nella scuola, ha deliberato, per l'annualità 2011/12, di pre-

sentare un Piano finalizzato agli Obiettivi specifici di seguito descritti.

Obiettivi FSE 2011- 2012 e 2012 - 2013

Ob.C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

Il Piano che il Collegio dei docenti ha deliberato di presentare prevede le se-

guenti azioni:

FSE azione C1- “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave”

Proposte:

Noi piccoli chimici (finalizzato ad ampliare le conoscenze scientifiche;

scuola primaria)

Gioco scienza(finalizzato ad ampliare le conoscenze scientifiche; scuola

secondaria)

FSE azione C4 “Interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza”

Proposte:

Gioca con i numeri (finalizzato a valorizzare le eccellenze in matematica;

scuola primaria)

Mettersi in gara (finalizzato a promuovere le eccellenze nella matemati-

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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ca; scuola secondaria)

FESR 2011 - 2012

Dal gesso al touch screen (Lavagna LIM per la scuola primaria)

Dal gesso al touch screen (Lavagna LIM per la scuola secondaria)

La segreteria digitalizzata (computer per la segreteria)

Tutti in coro (dotazione per laboratorio musicale: microfoni, amplifica-

zione, videocamera…)

Ampliamento laboratorio di scienze (attrezzatura per ampliare il labora-

torio di scienze)

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

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63

METODOLOGIA

Gli alunni che frequentano i tre ordini di scuola appartengono a fasce

diverse dell’età evolutiva ognuna delle quali si caratterizza per specifiche moda-

lità di apprendimento. È necessario, pertanto, adottare strategie metodologiche

ad esse confacenti.

Nella Scuola dell’Infanzia si promuoverà l’insorgere della motivazione

all’apprendimento con approcci ludici, manipolativi, esperienziali.

Nella Scuola primaria e secondaria di I grado muovendo dall’esperienza

vissuta dall’alunno si opererà perché si sviluppi il pensiero rappresentativo e

formale (metodo induttivo).

Nella convinzione che soltanto un clima relazionale positivo e di persona-

lizzazione dell’insegnamento-apprendimento (attenzione e cura della persona,)

può favorire un apprendimento significativo, nei tre ordini di scuola si adotte-

ranno strategie comuni quali:

didattica laboratoriale,

esercizio,

esempio,

analisi dell’esperienza personale,

presentazione problematica delle situazioni di apprendimento,

osservazione, descrizione e analisi della realtà circostante,

ricerca, sistemazione, visualizzazione dei dati,

role-playing (interpretazione di un ruolo),

lavoro di gruppo.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

64

VALUTAZIONE

La valutazione, in base alla Legge Delega n. 53/2003 e al successivo Decreto at-

tuativo, consta di diversi momenti e diverse modalità:

VALUTAZIONE ESTERNA

di competenza dell’INVALSI

VALUTAZIONE INTERNA

di competenza della scuola.

VALUTAZIONE INTERNA

Riguarda:

a) la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni

b) l’autovalutazione d’Istituto.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO

DEGLI ALUNNI

È di competenza dei Consigli di classe.

È mezzo di controllo del processo di maturazione e della pertinenza

dell’intervento didattico.

Consente di rendere flessibile il Curricolo scolastico e di adeguarlo in itinere al-

le esigenze di formazione della personalità dell’alunno.

Favorisce processi di autoconoscenza, autovalutazione e orientamento.

Si esplicita formalmente attraverso i documenti scolastici.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

65

Certifica le competenze acquisite.

È personale ed è affidata alla saggezza professionale dei docenti.

È periodica, annuale e biennale. All’interno del periodo biennale gli insegnanti

possono non ammettere alla classe successiva solo “in casi eccezionali e com-

provati da specifica motivazione”.

Si differenzia in:

diagnostica (iniziale) finalizzata ad accertare la situazione d’ingresso di

ciascun alunno;

formativa, in itinere, atta a rilevare il grado d’apprendimento e adeguare

l’itinerario didattico al superamento delle difficoltà incontrate;

sommativa, finale, registrata nella scheda.

La valutazione finale riguarderà non solo gli apprendimenti conseguiti dagli

alunni nelle attività obbligatorie e facoltative e il progresso rispetto ai livelli di

partenza ma anche il loro comportamento, l’impegno, la frequenza, il metodo di

studio, la partecipazione, la socializzazione e quindi il grado di maturità globale.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

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Criteri di valutazione

La valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, a seguito

della legge 30 -10- 2008 n.° 169, viene effettuata mediante l’attribuzione di voti

numerici espressi in decimi e riportati in lettere sui documenti.

Completa autonomia originalità e re-

sponsabilità

Ottima integrazione dei diversi saperi

Ottima consapevolezza e padronanza

delle conoscenze e abilità connesse

DIECI

Completa autonomia originalità e re-

sponsabilità

Apprezzabile integrazione dei diversi

saperi

Ottima consapevolezza e padronanza

delle conoscenze e abilità connesse

NOVE

Buona autonomia originalità e respon-

sabilità

Soddisfacente integrazione dei diversi

saperi

Buona consapevolezza e padronanza

delle conoscenze e abilità connesse

OTTO

Discreta autonomia

Adeguata integrazione dei diversi sa-

peri

Discreta consapevolezza e padronanza

delle conoscenze e abilità connesse

SETTE

Sufficiente autonomia

Basilare consapevolezza delle cono-

scenze e abilità connesse

SEI

Parziale autonomia

Frammentaria conoscenza dei contenu-

ti e limitata padronanza delle abilità

connesse

CINQUE

Scarsa autonomia

Lacunosa conoscenza dei contenuti e

limitata padronanza delle abilità con-

nesse

TRE/QUATTRO

Scarsa autonomia UNO/DUE

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

67

Conoscenza dei contenuti di base gra-

vemente lacunosa e inadeguata padro-

nanza delle abilità connesse

COMPORTAMENTO

10

Interesse e partecipazione attiva e costruttiva alle lezioni

Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche

Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica

Ruolo propositivo all’interno della classe

Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico

Ottima socializzazione

9

Positiva partecipazione alle lezioni

Costante adempimento dei doveri scolastici

Equilibrio nei rapporti interpersonali

Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo-classe

8

Attenzione e partecipazione accettabile alle attività scolastiche

Svolgimento regolare dei compiti assegnati

Osservazione delle norme relative alla vita scolastica

Atteggiamento positivo durante lo svolgimento delle lezioni

Partecipazione collaborativa al funzionamento del gruppo classe

7

Attenzione e partecipazione quasi accettabile alle attività scola-

stiche

Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati

Osservazione non sempre regolare delle norme relative alla vita

scolastica

Disturbo sporadico del regolare svolgimento delle lezioni

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

68

Partecipazione non del tutto collaborativa al funzionamento del

gruppo-classe

6

Modesto interesse per le varie discipline

Saltuario svolgimento dei compiti

Rapporti poco positivi con gli altri

Disturbo dell’attività didattica

Funzione non costruttiva all’interno della classe

Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico

Frequenti ritardi e/o uscite anticipate, ecc…

5

Limitato interesse per le attività didattiche

Comportamento poco corretto nel rapporto con insegnanti e

compagni

Frequente disturbo delle lezioni

Funzione non propositiva nel gruppo classe

Ripetuti episodi di inosservanza del regolamento scolastico

4/3

Completo disinteresse per le attività didattiche

Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compa-

gni

Assiduo disturbo delle lezioni

Funzione negativa nel gruppo classe

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

69

MODALITÀ DI VALUTAZIONE

Misurazione della situazione di partenza

Misurazione delle conoscenze e delle abilità acquisite

Analisi degli elaborati

Eventuali questionari-relazioni scritte

Valutazione degli elaborati con parametri predisposti

Osservazioni sistematiche durante le attività.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

70

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Il presente Piano dell’Offerta Formativa :

a) Sarà sottoposto a monitoraggio, verifica e autovalutazione da parte

di un’apposita commissione al fine di:

Tenere sotto controllo il processo educativo e l’intero sistema

scolastico;

Individuare punti di forza e punti di debolezza

dell’organizzazione.

Per procedere all’autovalutazione della qualità del servizio offerto saranno

adottate le seguenti modalità di rilevamento dei dati:

questionari;

autoanalisi;

colloqui con i rappresentanti dei vari enti collaboratori.

Si analizzeranno i seguenti indicatori:

coerenza tra i risultati conseguiti e i propositi fissati nel POF in or-

dine ai nuovi aspetti organizzativi, metodologici e funzionali intro-

dotti;

utilizzazione delle risorse professionali, materiali e finanziarie;

comunicazione fra i vari gruppi di lavoro;

successo formativo degli alunni;

domanda formativa delle famiglie;

domanda/offerta di partecipazione degli enti del territorio alla stesu-

ra e alla realizzazione di progetti integrati;

funzionamento dei laboratori.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

71

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

Dirigente scolastico

Staff della Dirigenza:

Collaboratore vicario

N. 2 docenti Collaboratori

N. 3 Fiduciari di plesso.

Il Consiglio d’Istituto, formato da rappresentanti dei Genitori e della Scuola, de-

cide il Regolamento interno, adotta il POF, delibera sull’acquisto e utilizzo delle

attrezzature e sulle risorse economiche.

Il Collegio docenti unitario decide l’indirizzo educativo-didattico della scuola e

prevede al suo interno:

la Presidenza

Comitato POF

Consigli di classe - interclasse - intersezione

Componenti Consiglio d’istituto

Gruppi di progetto

Comitato di valutazione del personale

Comitato elettorale

Docenti con funzioni strumentali

Gruppo Invalsi

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

72

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1:

GESTIONE DEL

POF

2 unità

1. SORBELLO GRAZIA

2. ADAMO GIOVANNI

Revisione, aggiornamento, rielaborazione

grafica e realizzazione cartacea del POF.

Realizzazione opuscolo delle attività del

POF per gli utenti.

Monitoraggio e valutazione in itinere e fi-

nale delle attività curricolari ed extracurri-

colari del POF con realizzazione di relati-

ve schede e relazioni.

Aggiornamento Curricolo verticale

AREA 2:

SOSTEGNO AL

LAVORO DEI

DOCENTI

2 unità

1. INCATASCIATO GLORIA

Supporto informatico valutazione alunni

Scuola dell’ infanzia e primaria.

2. MARTORINA VINCENZO

Supporto informatico valutazione alunni

Scuola secondaria primo grado. Coordi-

namento delle nuove tecnolo-

gie.Inserimento e monitoraggio delle atti-

vità progettuali (Scuola dell’ infanzia,

primaria e secondaria 1°) on line. La sud-

detta attività è rivolta a: Scuola

dell’infanzia , primaria e secondaria I gra-

do.

AREA 3:

INTERVENTI E

SERVIZI PER GLI

STUDENTI

2 unità 1. PIAZZESE MARIAGRAZIA

Realizzazione, coordinamento, monito-

raggio e valutazione delle attività di conti-

nuità (Scuola dell’infanzia, primaria e se-

condaria 1°) e di orientamento (Scuola

media- superiore).

2. GUASTELLA VALENTINA

Cura della documentazione alunni disabi-

li. Rapporti con l’ A.S.P. e con altre isti-

tuzioni. Coordinamento e gestione delle

attività di integrazione, recupero e tuto-

raggio degli alunni diversamente abili.

Page 73: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

73

La suddetta attività è rivolta a: Scuola

dell’infanzia, primaria e secondaria I gra-

do

AREA 4:

REALIZZAZIONE

DEI PROGETTI

FORMATIVI

D’INTESA CON

ENTI ED

ISTITUZIONI

ESTERNE ALLA

SCUOLA

3 unità FIGURA GIORGIO – TAGLIAMURO

CORRADO

Gestione dei rapporti con Enti, istituzioni,

ed aziende per l’individuazione, esplora-

zione e realizzazione di iniziative di colla-

borazione. Coordinamento progetti

Viaggi d’istruzione e visite guidate (Scuo-

la secondaria 1°)

MALTESE CONCETTA

Coordinamento sicurezza e adempimenti

D.Lgs N° 81/2008

La suddetta attività è rivolta a: Scuola

dell’infanzia , primaria e secondaria I gra-

do.

A singoli docenti, in relazione alle loro competenze e disponibilità, sono confe-

riti specifici compiti:

Referente per l’integrazione alunni diversamente abili

Referente per la dispersione scolastica

Referente per l’educazione alla salute

Componente Rete scolastica elorina

Referente Scuola sicura

Referente Beni culturali e ambientali

Referente Strumentazione musicale

Referente Laboratorio di scienze

Supporto sicurezza.

Organizzazione visite guidate e viaggi di istruzione

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

74

Progetto INVALSI

Commissione redazione orario

Commissione elettorale

Gruppo di lavoro alunni H

Il Collegio dei docenti di sezione è organo consultivo e delibera su specifiche e

circoscritte tematiche.

I Consigli di classe, formati dai docenti di una classe, si incontrano periodica-

mente con i rappresentanti dei genitori.

Si occupano prioritariamente di:

predisporre i Curricoli,

organizzare le attività della classe,

valutare i livelli di maturazione degli allievi;

far conoscere e applicare il regolamento interno.

L’Ufficio di segreteria è coordinato dal Direttore amministrativo il quale è re-

sponsabile dell’organizzazione dei servizi amministrativi e del coordinamento

delle attività del personale A.T.A.

Page 75: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

75

STRUTTURA ORARIA

ORGANIZZAZIONE SERVIZIO

CONSIGLIO D‟ISTITUTO

Dirigente scolastico: prof PIROSA PIETRO

Presidente: Macauda Rosaria

Vice: Tersaruolo Anna Maria

GENITORI ATA DOCENTI

Floriddia Corrado Incatasciato A. Adamo Giovanni

Giunta Rosario Vindigni G. Cucuzza Cinzia

Macauda Rosaria Di Martino Maria

Restuccia Lucia Guarino Concetta

Santirelli Sossio

Claudio

Ignaccolo Serafina

Scapellato Emanuele Piazzese Maria Grazia

Spatola Margherita Ragusa Carmela

Tersaruolo Anna Ma-

ria

Signorelli Lucia

DIRETTORE AMMINISTRATIVO:

RAG. ANTONINO INCATASCIATO

COMITATO DI

VALUTAZIONE

Ins. Cucuzza Cinzia

Ins. Di Martino Maria

Ins. Guarino Concetta

Prof. Maltese Concetta

Prof Piazzese Mariagrazia

Ins. Spatola Rosalia

GIUNTA ESECUTIVA

Presidente: prof.PIROSA PIETRO

Segretario: INCATASCIATO ANTONINO

GENITORI ATA DOCENTI

Floriddia Corrado Vindigni Giovan-

ni Guarino Concetta

Santirelli Sossio

Claudio

ORGANO DI GARANZIA

Presidente: prof. Pirosa Pietro

DOCENTI GENITORI

Adamo Giovanni Giunta Rosario

Maltese Concetta Restuccia Lucia

Spatola Rosalia Scapellato Emanuele

DIRIGENTE SCOLASTICO:

PROF. PIETRO PIROSA

COLLABORATORI

Vicario: ins. Guarino Concetta

Coordinatore sc. primaria : ins. Cucuzza Cinzia

Coordinatore scuola sec. I° grado: prof. Ragusa Carmela

Fiduciari di plesso:

ins. Di Martino Maria – Risorgimento

ins. Ignaccolo Serafina – Santa Caterina

ins. Papaleo Giuseppa - Regionale

ins. Papaleo Giuseppa

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

76

STRUTTURA ORARIA

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

UFFICIO DI SEGRETERIA RICEVIMENTO ORE 10.30 – 12.30

UFFICIO DIRIGENTE RICEVIMENTO ORE 10.30 – 13.00

SCUOLA

DELL‟INFANZIA

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I

GRADO

STRUTTURA

ANTIMERIDIANA E

POMERIDIANA

DAL LUNEDÌ AL

VENERDÌ

ENTRATA ORE 8.20 –

9.00

INIZIO ATTIVITA’ ORE

9,00

PRANZO ORE

12,00

USCITA ORE 16.00 –

16.20

STRUTTURA

ANTIMERIDIANA

Classi prime,seconde, ter-

ze (27 ore)

lunedì, mercoledì, sabato

8.30 – 12.30

martedì, giovedì, venerdì

8.30 – 13.30

Tempo Pieno

mercoledì e sabato

8.30 – 12.30

lunedì, martedì, giovedì,

venerdì 8.30 – 16.30

TEMPO NORMALE

N° 30 ore settimanali

DAL LUNEDÌ AL SABATO

ENTRATA ORE 8.25

PAUSA ORE 10.15 – 10.30

USCITA ORE 13.25

TEMPO

PROLUNGATO

N° 30 ore settimanali antimeridia-

ne

dal lunedì al sabato

N° 2 ore pomeridiane il martedì e

venerdì

ENTRATA ORE 14,25

USCITA ORE 16,25

DALLE ORE 13,25 ALLE 14,25

È PREVISTO IL SERVIZIO DI

MENSA.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

77

TEMPO PROLUNGATO

La programmazione didattico – educativa, per le attività di tempo prolungato, è

innestata nella programmazione generale d’Istituto.

Allo scopo, vengono stabiliti i seguenti obiettivi nonché i tempi delle attività del

tempo prolungato, strettamente connesse con quelle curricolari.

OBIETTIVI

1. Potenziamento dello sviluppo delle capacità dell’alunno, per meglio supe-

rare le difficoltà nella formazione della personalità vista sotto tutti gli a-

spetti e, soprattutto, nell’orientamento delle libere scelte.

2. Moltiplicazione delle occasioni di socializzazione e responsabilizzazione

degli alunni.

3. Maggiore consapevolezza degli alunni riguardo all’unità del sapere, otte-

nibile grazie ad attività didattiche disciplinari.

4. Colmare i divari di partenza e gli scompensi nella preparazione degli a-

lunni mediante funzioni di recupero.

ORGANIZZAZIONE

Il carico orario settimanale viene confermato per le classi a tempo prolungato in

36 ore, di cui 30 antimeridiane e 6 pomeridiane compresa la mensa utilizzate dai

docenti di Lettere e Matematica con classe intera o gruppo classe.

Gli alunni e i docenti saranno impegnati tutti i giorni dalle 8,25 alle 13,25 con

rientro il Martedì e il Venerdì dalle ore 14,25 alle ore 16,25. Dalle ore 13,25 alle

ore 14,25 è prevista la mensa.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

78

FLESSIBILITÀ

Ai fini della valorizzazione dei Curricoli scolastici, il Nostro Istituto intende

adottare un’organizzazione flessibile:

1. dell’orario,

2. del gruppo classe,

3. degli spazi,

4. del calendario,

5. della distribuzione del monte ore.

1. Per quanto concerne l’orario la flessibilità è prevista nella Scuola

dell’infanzia dove nei mesi di settembre e giugno si attuerà il turno antimeri-

diano compatibile con le condizioni climatiche e con la domanda dell’utenza.

Durante l’anno scolastico le lezioni si terranno dalle ore 8,25 alle 16,25, dal

lunedì al venerdì.

Il servizio del sabato sarà attuato solo previa esplicita e motivata richiesta da

parte di non meno di 15 famiglie.

Ogni docente, inoltre, potrà gestire il 15% del proprio monte orario annuale

di insegnamento destinandolo ad attività inserite nel Piano dell’offerta forma-

tiva.

2. In tutti e tre gli ordini di scuola dell’Istituto sarà progettata

un’organizzazione del percorso formativo fondata su due modalità:

Gruppo classe per attività omogenee e unitarie, anche di laboratorio;

Gruppi di interclasse (in verticale o in orizzontale) di livello, di compi-

to o elettivi, a composizione numerica variabile, per il miglior appren-

dimento di alcune conoscenze o per la migliore crescita di alcune di-

mensioni relazionali o sociali.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

79

3. Gli alunni, in funzione dei loro bisogni, potranno usufruire di spazi flessibili

quali:

- aule;

- palestra;

- cortili;

- laboratori

- spazi esterni (in occasione delle visite guidate, dei viaggi di istruzione,

della partecipazione ad iniziative extrascolastiche indette da enti, asso-

ciazioni culturali presenti nel territorio).

4. Il calendario scolastico e il monte ore annuale sono organizzati tenendo

conto delle esigenze di apprendimento degli allievi, dei risultati finali da

raggiungere, delle richieste avanzate dalle famiglie o rilevate nel territo-

rio.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

80

RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA

Costruire un rapporto fondato sulla fiducia, sul dialogo, sulla partecipazione

e sulla collaborazione con le famiglie è stato, nell’esperienza di questa scuola,

un obiettivo irrinunciabile. Esso è stato perseguito attraverso varie forme e cana-

li di comunicazione: gli incontri individuali e assembleari, la partecipazione agli

OOCC, il coinvolgimento nelle iniziative scolastiche, l’attivazione di corsi di

formazione per adulti.

Con le più recenti riforme gli spazi di intervento delle famiglie si sono sensi-

bilmente dilatati. Alla famiglia viene attribuito un ruolo di partecipazione e di

collaborazione più determinante.

È in questa nuova prospettiva che la Scuola si sta attivando per promuovere

ulteriori modalità comunicative che, confermando l’esperienza passata, mettano

tutti i genitori nella condizione di svolgere con efficacia il ruolo di protagonisti

cui sono chiamati. Sono previsti pertanto:

incontri, per ordine di scuola, per la progettazione educativa;

incontri per la presentazione dell’Offerta Formativa;

incontri con i Consigli di classe per la costruzione del curricolo scola-

stico (individuazione degli ambiti da destinare all’eventuale potenzia-

mento e/o rinforzo, scelta delle attività laboratoriali);

incontri periodici per la comunicazione della valutazione e la riflessio-

ne sui processi di apprendimento e di maturazione degli alunni;

incontri per le scelte orientative degli alunni della III classe della scuo-

la secondaria di primo grado.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

81

COSTITUZIONE DI RETE fra il 1°, il 2°, il 3° e il 4°

ISTITUTO

COMPRENSIVO, il 1° ISTITUTO SUPERIORE ARCHIMEDE DI

ROSOLINI E L‟IPAA DI ROSOLINI

Le istituzioni scolastiche stanno vivendo una stagione di grandi innovazioni

delle quali alcune sono destinate a produrre nel tempo un profondo cambiamen-

to di cultura e di mentalità.

Il percorso dell’autonomia ha già archiviato il modello scolastico burocra-

tico e centralizzato a struttura piramidale sostituendolo con un modello di tipo

orizzontale, reticolare, costituito da comunità scolastiche che fanno istruzione,

formazione e ricerca attraverso modelli flessibili, collegati alle esigenze della

società civile e ai bisogni educativi dei diversi contesti.

L’istituzione scolastica è restituita alla società civile e le viene riconosciuto

il ruolo di centro di servizio flessibile, di sede di promozione di ricerca e di svi-

luppo, di nodo di una “rete” di comunicazioni orizzontali ( con altre istituzioni

scolastiche), verticali (con il sistema formativo centrale) e con soggetti della re-

altà territoriale.

Nella prospettiva di realizzare un servizio formativo sempre più di qualità e

aderente alle esigenze dei cittadini, diventa improrogabile per tutti gli operatori

scolastici la necessità di uscire dall’isolamento e di sviluppare una strategia re-

lazionale improntata a collaborazione e solidarietà.

La creazione di reti scolastiche in particolare rappresenta lo strumento più

idoneo per favorire questo processo.

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

82

La rete si basa su legami strutturalmente rilevabili, si sviluppa su un piano

paritario, si fonda sulla reciprocità, produce sostegno.

Essa costituisce lo strumento attraverso cui gestire:

problematiche comuni,

integrazioni di risorse,

rapporti con l’esterno,

progetti di intervento,

strumenti di valutazione,

pacchetti formativi,

acquisti di beni e servizi

attività coerenti con le finalità istituzionali.

Nella rete le singole unità scolastiche possono leggere i propri bisogni,

condividerli e trovare le giuste soluzioni.

La rete di scuole inoltre può riguardare non solo scuole dello stesso grado

ma può estendersi in senso verticale tra scuole di vario ordine. L’importante è

definire bene i propri campi di intervento avendo chiara consapevolezza che nel-

la rete una parte di essi diventa campo comune nel quale lavorare in un’ottica di

integrazione.

Il modello organizzativo della rete non solo migliora la situazione di ogni

singolo afferente ma costituisce una grande risorsa che facilita, nel rispetto e

nella valorizzazione delle specificità, le sinergie e i sincronismi con i poli forma-

li ed informali presenti nel territorio.

Gli Istituti scolastici infatti anche se in rete non possono lavorare da soli.

Non possono realizzare la loro iniziativa indipendentemente dal rapporto con l’

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

83

Ente comune o con altri soggetti pubblici o privati del territorio, né li possono

considerare come supporto per decisioni assunte in proprio e senza alcuna con-

certazione. Piuttosto se vogliono costruire una unitarietà reale dei processi di

sviluppo, devono entrare nell’ottica di una cultura della rete che si espande

all’esterno ed è capace di promuovere l’organizzazione e la definizione di nuove

forme associative con altri soggetti che agiscono nel campo della formazione.

Con l’Ente Comune in particolare.

E’ in questa prospettiva che il nostro Istituto ha accolto positivamente la

possibilità di costituirsi in rete con il 1° e il 2° Istituto Comprensivo di Rosolini

e in data 20- 11- 2002 il Consiglio d’Istituto ne ha approvato la bozza costituti-

va.

La rete così costituita ha accolto, in data successiva , la richiesta di ammis-

sione del 1° Istituto Superiore Archimede, del 1° Istituto Comprensivo “F.

D’Amico” dell’’IPAA di Rosolini.

La formalizzazione di tale accordo rappresenta un momento molto signifi-

cativo nella vita della nostra comunità scolastica; l’esperienza che si propone in-

fatti sostiene e rafforza il processo innovativo in atto nella nostra scuola.

Essa avviene in un contesto che ha sperimentato in passato varie occasioni

di dialogo, di confronto e di intesa con le altre scuole del territorio. Risponde ad

un esigenza abbastanza sentita; consolida, definendoli ed ampliandoli, rapporti

di interscambio che da tempo tra i predetti istituti intercorrevano.

I Piani dell’offerta formativa prodotti negli anni precedenti dal nostro Isti-

tuto hanno esplicitamente rilevato la necessità che le unità scolastiche locali di-

sciplinassero forme di collegamento per attuare strategie organizzative e favori-

re :

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

84

“una pianificazione che potesse arricchire il curricolo formativo

con attività e tematiche comuni apprezzate nel territorio;

un Piano unitario di offerta formativa per tutta la Comunità, condi-

viso dagli operatori scolastici, dall’utenza e dagli amministratori locali, in gra-

do di utilizzare in maniera efficace ed efficiente tutte le risorse disponibili nel

territorio.

il coordinamento dei progetti;

la circolazione del patrimonio conoscitivo e di esperienze maturate

nella scuola dell’obbligo;

una concertazione comune con l’Ente locale e con altre istituzioni

al fine di valorizzare e utilizzare con efficienza ed efficacia le risorse strutturali,

professionali, umane, finanziarie presenti nel territorio;

l’acquisizione di una forza contrattuale maggiore per accedere ai

finanziamenti regionali, nazionali e comunitari;

la continuità educativo- didattica interistituzionale;

una razionale utilizzazione e momenti di interscambio di tutte le ri-

sorse umane;

una maggiore disponibilità di risorse finanziarie per spese in conto

capitale e per la formazione degli operatori scolastici e dell’utenza, ecc….”

E’ nella direzione auspicata che va il collegamento in rete costituito. Esso

prende il nome di “Rete scolastica per l’area geostorico–sociale di Rosolini” ed

ha per oggetto:

attività di ricerca e di sperimentazione didattica;

iniziative di formazione in servizio e aggiornamento;

iniziative di formazione ed informazione rivolte alle famiglie-utenti;

istituzione di laboratori e scambio di docenti per le attività didattiche;

iniziative di informazione;

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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

85

iniziative di indagine socio-economiche del territorio e documentazio-

ne;

acquisizione di attrezzature, sussidi e materiale di facile consumo;

presentazione e attuazione di Progetti Fondi Strutturali 2002-06, POR,

ecc…

intese e convenzioni con le Istituzioni territoriali, le parti sociali e le

strutture del sistema produttivo, per la presentazione di singole iniziative;

attività rivolte a sviluppare un servizio integrato nel territorio, allo sco-

po di prevenire e contrastare il disagio.

La Rete si adopererà per definire, qualora lo ritenga proficuo, convenzioni

e intese con altri soggetti , specie realtà scolastiche, amministrative e culturali.

La durata dell’intesa è quadriennale e prevede la costituzione di una Confe-

renza dei servizi quale organo promotore delle attività e l’affidamento del coor-

dinamento o dell’attuazione delle attività organizzative e progettuali ordinarie ad

un Gruppo operativo.

ALL. N 6: PROTOCOLLO D‟INTESA PER LA COSTITUZIONE

DELLA “RETE SCOLASTICA PER L‟AREA GEOSTORICO-SOCIALE

DI ROSOLINI”.

Page 86: P.O.F. 2011.12

3° ISTITUTO COMPRENSIVO “E. DE CILLIS” - ROSOLINI

P. O. F.

86

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA,

FAMIGLIE E STUDENTI

Vista la Carta dei servizi della scuola,

Visto il Regolamento interno di istituto,

Visto lo Statuto delle studentesse e degli studenti

il nostro Istituto presenta il seguente

Patto educativo di corresponsabilità tra scuola, famiglie e studenti

(ai sensi del DPR 245/2007)

Il presente Patto formativo si configura come un documento importante in quanto

delinea, nel rispetto di specifiche competenze e ruoli, impegni e responsabilità

delle varie componenti scolastiche: docenti, esperti allievi, genitori della no-

stra comunità educante.

Esso non può essere considerato esaustivo in quanto si affianca e completa altri

documenti base interni:

POF

Carta dei servizi

Regolamento d’Istituto

Statuto delle studentesse e degli studenti

i quali definiscono l’offerta formativa e gli aspetti organizzativi e di regolamenta-

zione della nostra scuola.

Tra le componenti scolastiche, alla luce delle linee guida che hanno caratterizzato

l’operato della nostra scuola, si stabilisce quanto segue.

La scuola si impegna

a fornire informazioni chiare e precise sull’iniziativa progettuale che si

accinge ad attuare;

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a garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento dei

docenti

a valutare l’efficacia della propria azione educativo-didattica e

l’efficienza organizzativa;

a certificare le competenze acquisite;

a fornire informazioni alle famiglie sugli apprendimenti dei singoli

alunni coinvolti e i loro progressi in ambito disciplinare e sociale;

a mantenere contatti con la famiglia riguardanti la frequenza, la puntu-

alità, il comportamento dell’alunno;

a promuovere ogni azione funzionale al perseguimento dei risultati at-

tesi offrendo anche opportunità extracurriculari;

a garantire agli alunni il loro diritto a:

o trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani , sicuri e sereni;

o a svolgere le attività previste con la costante presenza del tutor

nominato;

o ad essere seguiti nello svolgimento delle attività e a ricevere aiu-

to, se necessario, attraverso azioni di recupero e\o sostegno anche

individuale;

o ad essere ascoltati, compresi , aiutati rendendosi anche protago-

nisti attraverso la figura dei rappresentanti di classe;

o ad essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano e che pro-

muovono lo sviluppo personale di ciascuno con attività specifi-

che di orientamento;

o ad avere una valutazione trasparente e tempestiva non intesa co-

me giudizio di valore sulla persona ma aiuto ad individuare i

propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio ren-

dimento.

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Gli alunni devono

frequentare regolarmente tutte le lezioni programmate. Eventuali assen-

ze devono essere giustificate dalla dirigenza;

rispettare gli orari di entrata e di uscita stabiliti. Eventuali ritardi o anti-

cipazioni devono essere autorizzati dalla dirigenza;

usare correttamente gli spazi e le attrezzature utilizzate per le attività;

portare il materiale didattico richiesto;

studiare con assiduità e serietà sia a scuola, sia a casa;

rispettare e condividere tutte le regole di svolgimento;

rispettare i compagni e gli adulti che si occupano della loro educazione;

partecipare con serietà, senso di responsabilità ed impegno;

evitare e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo\ vandali-

smo che si verificassero nelle classi o nella scuola.

I genitori degli alunni frequentanti si impegnano

a conoscere l’iniziativa progettuale che si sta attuando;

ad esprimere pareri e proposte instaurando un dialogo costruttivo con i

docenti;

a collaborare ove possibile alle attività;

a controllare la regolare frequenza dei figli e giustificare sempre assen-

ze e ritardi;

ad interessarsi dell’andamento socio-relazionale e didattico del figlio;

a partecipare ai momenti d’incontro e confronto della scuola ( conve-

gni-dibattito, consigli di classe, conferenze, riunioni, ecc.);

a sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa;

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a controllare il diario e la presenza o meno di comunicazioni scuola-

famiglia;

a rispondere direttamente ed economicamente degli eventuali danni a

cose e\o persone causati dai propri figli in violazione dei doveri sanciti

dal Regolamento d’Istituto e dallo Statuto degli Studenti

Firme

Il Dirigente scolastico

…………………………………….

Il genitore

...………………………………….

L’alunno

……………………………….……

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