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1 Piano Triennale Offerta Formativa Dirigente Scolastico: prof. Marco De Prospo Crescere in una Scuola che accoglie Primaria Calvario Pasteni Secondaria di I° Grado Covotta Infanzia Calvario Pasteni AA. SS. 2016/2019 Primaria Savignano Greci Secondaria di I° Grado Savignano Greci Infanzia Frolice - Greci Infanzia-Primaria Parzano-Tressanti P T O F

Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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Page 1: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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Piano Triennale Offerta Formativa

Dirigente Scolastico: prof. Marco De Prospo

Crescere

in una Scuola

che accoglie

insegna ed orienta

Primaria

Calvario

Pasteni

Secondaria

di I° Grado

Covotta

Infanzia

Calvario

Pasteni

AA. SS. 2016/2019

Primaria

Savignano

Greci

Secondaria

di I° Grado

Savignano

Greci

Infanzia

Frolice - Greci

Infanzia-Primaria

Parzano-Tressanti

P

T

O

F

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“Spesso gli amici mi chiedono

come faccio a fare scuola. […]

Sbagliano la domanda, non

dovrebbero preoccuparsi di come

bisogna fare scuola, ma solo di

come bisogna essere per poter fare

scuola. […]”

don Lorenzo Milani

Page 3: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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INDICE

PREMESSA p. 4

Introduzione p. 6

I Riferimenti normativi p. 7

II Presentazione dell’Istituto: le persone, i ruoli, le risorse p. 9

III Organico dell' autonomia p. 16

IV Il contesto territoriale e le reti educative p. 18

Cap. 1 LE SCELTE EDUCATIVE

1.1 Le finalità generali delle Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione alla

luce delle Indicazioni 2012

p. 20

1.2 La mission dell’Istituto Comprensivo p. 20

1.3 La scuola come ambiente educativo: accoglienza, alleanza educativa, inclusione,

orientamento

p. 21

Cap. 2 LE SCELTE ORGANIZZATIVE

2.1 Le Scuole dell’Infanzia si presentano p. 25

2.2 Carta d’identità della Scuola Primaria p. 25

2.3 Carta d’identità della Scuola Secondaria p. 27

2.4 I progetti dell’Istituto e i progetti di scuola p. 28

2.5 Iniziative di arricchimento dell’Offerta formativa p. 29

Cap. 3 LE SCELTE DIDATTICHE

3.1 Dalla mission al curricolo d’Istituto p. 31

3.2 Verifica e valutazione degli apprendimenti p. 31

3.3 Certificazione delle competenze p. 34

Cap. 4 LE SCELTE DI RICERCA, FORMAZIONE E SVILUPPO

4.1 L’autoanalisi d’Istituto per promuovere azioni migliorative p. 35

4.2 Le scelte di ricerca, formazione e sviluppo p. 36

ALLEGATI

1. Regolamento d’istituto + Criteri attività negoziale dell’ I. C.

2. Patto educativo

3. Curricoli disciplinari

4. Verifica e Valutazione

5. Piano integrazione alunni H

6. Progetti

7. Viaggi d’ istruzione: regolamento e piano

8. Piano Continuità - Orientamento

9. Piano Recupero

10. Pianificazione Monitoraggio e RAV

11. Piano Sicurezza

12. Progetti PON

13. Programma annuale

14. Delibere approvazione e adozione POF

15. Direttive DSGA sull’attività amm.vo - contabile

16. Organigramma

17. Calendario

Page 4: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento in cui si esprime l’identità culturale e

progettuale di ogni scuola: esso rende nota la progettazione curricolare, educativa e

organizzativa di ogni istituto, in base a quanto previsto dalla legge relativa all’autonomia

scolastica, cioè la legge, entrata in vigore col DPR 275/99, con cui si è stabilito che le

istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema nazionale e pur operando nel rispetto

delle norme generali sull'istruzione emanate dallo Stato, hanno una propria autonomia

amministrativa, didattica e organizzativa.

il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con

proprio atto di indirizzo prot. 2777/A19 del 02/10/2015;

Il P.O.F. è elaborato, dal punto di vista didattico, dal Collegio dei docenti; viene proposto con

la partecipazione di tutte le componenti presenti all’interno della scuola e sulla base degli

indirizzi generali di gestione e amministrazione definiti in Consiglio d’istituto; viene adottato

dal Consiglio di Istituto stesso sulla base degli indirizzi per le attività della scuola, delle scelte

di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo

prot. 2777/A19 del 02/10/2015;

Il Piano che in questo documento viene presentato è il progetto di studio, di formazione

curricolare e di organizzazione che il nostro istituto propone e s’impegna a predisporre in

favore della collettività scolastica per tre anni come da ultima legge del governo n.107 del

2015. Esso declina il curricolo obbligatorio, proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione,

in base anche alle indicazioni date dall’Ufficio Scolastico Regionale, alle esigenze del

territorio e alle risorse umane e finanziarie a disposizione. Ciò nel rispetto della legge, già

citata, sull’autonomia scolastica, in virtù della Legge n. 53/2003 e del Decreto Legislativo n.

59/2004; una normativa poi aggiornata con le Nuove Indicazioni del DM del 31/07/2007 e con

le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

del 2012. Le direttive ministeriali delle Nuove Indicazioni vengono ribadite nell’Atto

d’indirizzo del 08/09/2009 nel quale si riconosce quale finalità principale della scuola del

primo ciclo la promozione del pieno sviluppo della persona.

La scuola persegue l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, così come stabiliscono

le Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (2006/962/CE): si parla di competenze - chiave,

cioè quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la

maturazione della cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di

riferimento europeo delinea otto competenze chiave:

• comunicazione nella madrelingua;

• comunicazione nelle lingue straniere;

• competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

• competenza digitale;

• imparare a imparare;

• competenze sociali e civiche;

• spirito di iniziativa e imprenditorialità;

• consapevolezza ed espressione culturale.

Tali obiettivi devono essere perseguiti per tutti gli alunni e le alunne in ottemperanza anche

alle linee fondamentali dello Statuto degli studenti e delle studentesse, emanato con il decreto

del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998 e poi aggiornato nel 2007, secondo il

quale la scuola è «luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

Page 5: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica», e in base all'art. 3 della Costituzione della

Repubblica italiana, secondo cui «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

davanti alla legge, senza distinzioni […].», di modo che «è compito della Repubblica [e quindi

anche della Scuola] rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di

fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana

e l'effettiva partecipazione di tutti […] all'organizzazione politica, economica e sociale del

paese».

Tutto ciò significa che l’Istituto Comprensivo "don Lorenzo Milani" pone al centro della

propria azione lo sviluppo della persona nella sua interezza, cercando di predisporre un

percorso di formazione e di apprendimento che la valorizzi e porti alla luce le sue potenzialità,

affinché dia il proprio contributo all’interno della comunità in cui vive, intendendo, con

quest’ultima, non solo la scuola e il contesto socio-culturale di riferimento, ma anche lo Stato

e, più in prospettiva, la comunità di destino internazionale nella quale ciascun cittadino è

chiamato a cooperare per la costruzione del bene comune.

L’Istituto si attiene, inoltre, alle normative vigenti in materia di Diritti, integrazione e

assistenza della disabilità e in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, facendo

riferimento rispettivamente alla legge-quadro n. 104 del 5 febbraio 1992 e alla legge n. 170 del

2010 (integrata dalle nuove Linee guida del Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011).

La legge n. 104 si concentra sul rispetto e sullo sviluppo della persona umana, sul

raggiungimento dell’autonomia all’interno del percorso di vita e sulla necessità di porre le basi

per una buona partecipazione alla vita della collettività; la legge n. 170 si concentra sulla

didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure

dispensative, su adeguate forme di verifica e di valutazione per la tutela del diritto allo studio.

Infine, l’istituto segue la normativa sui Bisogni Educativi Speciali (Direttiva ministeriale del

27 Dicembre 2012 e successivi Approfondimenti), per l’attenzione dedicata agli alunni che

presentano esigenze particolari dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici e

aspecifici dell’apprendimento, disturbi evolutivi o difficoltà derivanti dalla mancanza di una

conoscenza adeguata della cultura e della lingua italiana. Per tali alunni vengono pensati

percorsi didattici personalizzati.

Il piano ha ricevuto:

parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del giorno 15/01/2016;

è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del giorno 15/01/2016;

è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,

comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Page 6: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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Introduzione L’I.C. “don Lorenzo Milani” Calvario-Covotta pone la base del suo operare nel principio

espresso cinquant’anni addietro da don Lorenzo Milani:

“Dare di più a chi ha di meno” Con questo la scuola intende sottolineare la necessità che l'azione educativa non si realizzi in

un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si

articoli in modo da tener conto delle situazioni personali di partenza.

Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:

differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno. A tutti gli alunni

deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;

valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e

professionali, società sportive, gruppi di volontariato) allo scopo di realizzare un progetto

educativo ricco e articolato. L’offerta formativa della scuola non deve limitarsi alle sole

attività curricolari ma deve assumere un più ampio ruolo di promozione culturale e

sociale. La scuola come ente di promozione sociale.

L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti

uguali opportunità di crescita culturale. Per ottenere questo risultato la scuola si adopera

affinché:

ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne;

nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative

del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: corsi di nuoto -

visite didattiche - attività teatrali - ecc..);

la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici

sia quanto più possibile regolare ed eventualmente facilitata con appositi progetti di

istruzione domiciliare, compatibilmente con le risorse umane ed economiche a

disposizione della scuola.

Uguaglianza e diversità Il riconoscimento delle differenze e l'uguaglianza delle opportunità risultano essere i principi

fondanti dell'azione educativa. Ad essi si affiancano:

il rispetto per ogni cultura e la sua valorizzazione entro il processo di costruzione di

nuove identità globali

il rifiuto di ogni forma di discriminazione.

Ne consegue che si debba ricercare un rapporto dinamico tra uguaglianza e differenza per

allontanare logiche di assimilazione, di relativismo acritico o di rifiuto dell'altro.

In questo contesto l’educazione interculturale, concepita non come una nuova educazione ma

come la normalità dell’educazione nel tempo globale e nelle società multiculturale "...si

delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e

sociale multiforme" e come modalità di interazione che “avvalora il significato di

democrazia” (C.M. n. 205 del luglio 1990). Compito dell’educazione, secondo la logica

interculturale, è operare affinché culture diverse convivano senza ignorarsi in un rapporto fatto

di scambi e di prestiti, di reciprocità, di negoziazioni e di ridefinizione continua delle identità

dei ragazzi e delle ragazze. E poiché ognuno ed ognuna è portatore di differenze (e di

differenza di genere in primis) il progetto educativo della nostra scuola sottolinea la necessità

di porre l'attenzione all’interazione tra differenze come processo di maturazione cognitivo ed

affettivo-emotivo dei soggetti ed alla flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro

agire.

Page 7: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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A questo scopo è a nostro parere indispensabile "curvare" alcune delle indicazioni contenute

nel P.E.C.U.P. (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente) in senso

esplicitamente interculturale. Quelle che seguono sono da considerarsi quindi non tanto ipotesi

di lavoro didattico quanto piuttosto linee-guida sulle quali conformare l'intera azione

educativa:

Identità Intesa come capacità di elaborare un positivo progetto di vita

confrontandosi con i grandi modelli culturali delle società passate e

delle società presenti , con particolare riferimento alle dinamiche

multiculturale che caratterizzano la società italiana contemporanea.

Relazione

con gli altri

consapevolezza che la vita del proprio paese è inserita nel più ampio

contesto della globalizzazione che chiede una diversa dimensione

della cittadinanza ed una più significativa responsabilità globale.

capacità di confronto e di dialogo autentici, non rinunciando alle

proprie idee, ma sapendo riconoscere anche il valore di quelle altrui

entro una logica interculturale.

Orientamento acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità per

costruirsi un adeguato progetto di vita nel contesto

della odierna società globale.

Strumenti

culturali

riconoscimento della propria identità di cittadino italiano, europeo e

planetario, in quanto cittadino della Terra-Patria.

la Costituzione italiana nell’anno del 150°.

capacità di instaurare relazioni con compagni di differenti culture

secondo la logica esplicitata dalla dimensione interculturale.

Convivenza

Civile

capacità di riconoscere l’identità propria e altrui come persone,

titolari di diritti e soggette a doveri.

capacità di riconoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione

costituzionale e amministrativa dell’Italia, della UE e delle Nazioni

Unite.

Imparzialità e regolarità

Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale.

La scuola garantisce l'imparzialità:

nella formazione delle classi e delle sezioni.

nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra docenti e genitori

nella assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle

risorse umane a disposizione del circolo.

nella formulazione degli orari dei docenti.

Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, la scuola garantisce la regolarità e la continuità

del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi. Nel primo

caso le lezioni vengono sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano alle

assemblee; in caso di sciopero la scuola fornisce adeguata informazione scritta alle famiglie

con almeno 2 giorni di anticipo.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Marco De Prospo

Page 8: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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I) Riferimenti Normativi Gli ultimi anni sono stati interessati dall’avvio di una fase di rinnovamento del nostro sistema

scolastico. Il quadro delle riforme è improntato, anche in ragione della particolare congiuntura

internazionale, ai temi della razionalizzazione delle risorse e del contenimento della spesa pubblica. In

tal senso, norma di riferimento è l'art. 64 (Disposizioni in materia di organizzazione scolastica) del

D.L. 2008 n.112, convertito nella Legge 6 agosto 2008 n.133 recante "Disposizioni urgenti per lo

sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la

perequazione tributaria” e più recentemente il D.L. 2012, n. 52 convertito con modifiche dalla Legge

di conversione 6 luglio 2012, n. 94. Norme di riferimento sono:

Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89: Riordino Scuola Infanzia e

Primo ciclo; Atto di Indirizzo 8 settembre 2009 (MIUR);

Indicazioni nazionali: nel corso del triennio scolastico 2009/2010-201 1/2012 si applicano le

Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del Decreto legislativo 19 febbraio

2004, n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al Decreto ministeriale

31 luglio 2007 (art. 1, e. 3, DPR 89/09); per l'IRC, il D.P.R. 11 febbraio 2010;

D.Lgs. 297 del 1994: Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;

DPR 275 del 1999 sull'autonomia; D.Lgs. 1651/2001 come aggiornamento del 150 / 2001,

della C.M. 88 / 2010, del D.L. 141 / 2010.

Supplenze temporanee del personale docente: i dirigenti scolastici devono provvedere alla

sostituzione del personale assente temporaneamente, prioritariamente con personale della scuola in

soprannumero o con docenti in disponibilità ed, in subordine, mediante l'attribuzione di ore eccedenti

a personale in servizio e disponibile nella scuola fino ad un massimo di 6 ore settimanali oltre l'orario

d'obbligo. Nel caso in cui le soluzioni indicate non risultino praticabili o sufficienti, i dirigenti

scolastici, possono provvedere alla nomina di personale supplente anche nel caso di assenza del

titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria.

(Nota prot. 9839 del 08-11-10 della Direzione Generale).

"Cittadinanza e Costituzione": conoscenze e competenze che devono essere acquisite in ogni ciclo

nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo.

Nella C.M. n. 86 del 27 ottobre 2010 di attuazione dell'art. 1 della legge 30 ottobre 2008, n. 169 si

sottolinea come oggi, la scuola è chiamata a raccogliere la sfida della riaffermazione del rispetto della

persona umana senza discriminazioni, del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva,

dei valori di libertà, di giustizia, di bene comune che affondano le radici nella nostra Costituzione. In

questo senso l'insegnamento/ apprendimento di Cittadinanza e Costituzione diventa un obiettivo

irrinunciabile che tutte le scuole, dalla Scuola dell'Infanzia alla Primaria, alla Scuola Secondaria di

primo e secondo grado, devono assumere e contemplare nel piano dell'offerta formativa.

Valutazione: dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed

annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono

effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello

globale di maturazione raggiunto dall'alunno. I docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono

non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica

motivazione, (art. 3, cc. 1 e I/bis, Legge 30 ottobre 2008, n. 169 e art. 2, DPR 122/09);

Adozione libri di testo: nella scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo

quinquennio e nella scuola secondaria di primo grado ogni sei anni, a valere per i successivi sei anni (art. 5, Legge 30 ottobre 2008, n. 169).

L. 111 /2011 relativa alla costituzione degli Istituti Comprensivi.

Legge 13 luglio 2015, n. 107 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.

Page 9: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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II) Presentazione dell’Istituto: le persone, i ruoli, le risorse

L’Istituto Comprensivo "d on Lor enzo Mi lan i " ha un’origine recente: è stato istituito

infatti nell’anno scolastico 2013 e raggruppa tre diversi ordini di scuole:

Scuola dell’Infanzia plesso Calvario-Pasteni-Parzano-Frolice-Greci ( N° alunni181)

Scuola Primaria plesso Calvario-Pasteni-Parzano-Savignano-Greci ( N° alunni406)

Scuola Secondaria di 1° grado plesso “Aurelio Covotta"- Savignano-Greci ( N° alunni 334)

L’Istituto Comprensivo opera in un territorio ampio e vario, pertanto risulta importantissimo il

rapporto in forma dialogica e costruttiva con gli enti e le agenzie territoriali: Comuni,

Provincia, Regione, Enti e Associazioni locali. La comunicazione avviene attraverso

pubblicazioni anche mediante il Sito Web www.icdonmilaniariano.gov.it

Il territorio dei tre Comuni dell’Istituto”don Lorenzo Milani” si sviluppa su una vasta area che

comprende una zona interna, una lungo il fiume Cervaro e un’altra collinare, che è la più

estesa. La popolazione si concentra nei centri urbani, ma anche in frazioni, contrade e

insediamenti sparsi nelle campagne. Per l’aspetto socio-economico, la popolazione è

prevalentemente impegnata nel settore agricolo, anche se una cospicua percentuale è occupata

nel settore terziario.

Page 10: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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Ariano Irpino è il maggior centro

della provincia. E’ situato ad oltre

817 metri di altitudine e si adagia su

un colle da dove è possibile

ammirare un magnifico panorama.

L’etimologia del nome Ariano,

probabilmente, deriva da Ab Ara

Iani, ovvero un piccolo tempio

edificato in onore di Giano. Dalla

campagna di scavo eseguita dalla

scuola Britannica di Roma, tra il

1957 ed il 1962 sono emerse

numerose evidenze risalenti ai primi

insediamenti, di epoca neolitica

lungo la strada statale 90 bis (Benevento-Foggia). Dopo il 900 a.C. un ramo dei Sanniti fondò

Aequum Tuticum(campo/pianura grande) nella zona di S. Eleuterio. Il sito fu, poi,

romanizzato, e divenne cruciale nodo di scambi tra la Via Traiana e la Via Herculea (questa

seguiva il tracciato del tratturo Pescasseroli- Candela). Le invasioni barbariche ed alcuni

fenomeni sismici portarono le popolazioni ad abbandonare il territorio di Aequum Tuticum,

per insediarsi a pochi chilometri di distanza,procedendo gradualmente ad edificare su tre colli

attigui tra loro, nasce così l’odierna Ariano. La cittadina divenne la principale roccaforte

longobarda.

Il comune di Ariano Irpino, il più esteso d’Irpinia, conserva la forte vocazione dei maestri

ceramisti e custodisce nel ricco museo opere di rara bellezza che ne rappresentano la storia.

Il comune di Greci sorge a 824 metri s.l.m., in un territorio ricco di sorgenti d’acqua nelle

immediate prossimità del torrente Cervaro. Greci-Katundi, è l’unico comune albanofono della

provincia di Avellino e l’unico paese italo-albanese dell’intera regione Campania. Deve il

nome al popolo che lo fondò, i Greci. Le sue origini albanesi sono ben visibili nel rione

Breggo dove troviamo le tipiche abitazioni

albanesi, Halive, tipiche abitazioni della

comunità albanese, si tratta di piccole case,

che accoglievano persone e animali in un

unico ambiente; costruite con pietre a secco,

unite con creta e cemento, dal tetto realizzato

con travi e tegole. Posizionata a dominio

dell’Alta Valle del Cervaro, il territorio è

ricco di aree boschive (nelle località Porcino,

Serrone e Ripitella) e di sorgenti

d’acqua.Oggi vi si parla ancora un dialetto

albanese,arbrésh, e il Comune, al fine della

conservazione della parlata locale, promuove

attività formative e didattiche per l’insegnamento e l’aggiornamento del patrimonio linguistico

del luogo, antico feudo dei nobili Spinelli e Guevara.

Page 11: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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Savignano Irpino, in provincia di Avellino, sorge a 698 metri sul livello del mare ed il suo

territorio, in ottima posizione panoramica domina il fondovalle del Cervaro.

Molte sono le testimonianze storiche e le presenze archeologiche presenti sul territorio, reperti

che testimoniano per lo più insediamenti dell’era paleolitica. Risulta, poi, che diversi gruppi

etnici si siano succeduti nella zona: gli Umbro-Sabelli, gli Entri, gli Osci e gli Irpini di origine

Sannita.

Savignano Irpino sposa perfettamente la propria storia con la bellezza suggestiva dei suoi

luoghi.Numerosi sono stati i Signori succedutisi sul dominio di Savignano e tra essi

ricordiamo: Manfredo Maletta, Novello Dolfi, Bernardino e Francesco Spinelli. Nel 1727

l’Arcivescovo Orsini, in seguito Papa Benedetto XIII, fece dono ai savignanesi di un ospedale

denominato “Hospitus pro peregrinis”, attualmente sede del Municipio e noto come palazzo

Orsini.

E’ Comune d’Europa, gemellato con Savigneux, cittadina francese di 2.565 abitanti situata nel

dipartimento della Loira nella regione del Rodano-Alpi e Essenbach, comune tedesco della

Baviera.

La Presidenza e i servizi amministrativi si trovano presso la scuola primaria "Calvario".

L’Istituto accoglie bambine e bambini, ragazze e ragazzi di età compresa fra i tre e i

quattordici anni, favorendone la formazione e l’orientamento nel percorso di studi, in

collaborazione con le famiglie e gli enti territoriali. La qualità del servizio è monitorata

attraverso questionari rivolti alle famiglie, agli stessi alunni, ai docenti.

Page 12: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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ISTITUTO COMPRENSIVO “DON LORENZO MILANI”

ARIANO IRPINO

Via Marconi, 25

83031 Ariano Irpino (AV)

Orario di apertura al pubblico

mattina: tutti i giorni 11,00-13,00

pomeriggio: martedì 14,30-17,30

giovedì 14,30-17,30

Tel. : 0825 871543 - 0825 871627

Fax: 0825 873735 - 0825 871627

E-mail: [email protected]

Sito internet: http:// www.icdonmilaniariano.gov.it

Scuola dell’Infanzia

Parzano

Località

Parzano Tressanti

Tel/fax

0825 1806300

Ariano Irpino

Orario: 8,30-16,30

sabato chiuso

Pasteni

Piazza Mazzini

Tel: 0825 875151

Ariano Irpino

Orario: 8,30-16,30

Calvario

Via Marconi, 25

Tel: 0825 871543

Ariano Irpino

Tempo scuola Orario: 8,30-16,30

Mensa e trasporto

Frolice

Località Frolice

Tel: 0825 825075

83031 Ariano

Irpino (AV)

Orario: 8,30-16,30

sabato chiuso

Greci

Via IV Novembre

Tel: 0825 861286

Fax: 0825 861286

83030 Greci (AV)

Orario: 8,30-13,30

sabato chiuso

Scuola Primaria

Calvario

Via Marconi, 25

Tel: 0825 871543

Ariano Irpino

Orario: 8,30-13,30

Pasteni

Piazza Mazzini

Tel: 0825 871379

Ariano Irpino

Orario:8,35-13,35

Parzano Località

Parzano Tressanti

Tel: 0825 1806300

Ariano Irpino

Orario:8,30-13,30

lun- mart – merc.

Orario:8,30-12,30

giov - ven- sab

Savignano

Via Provinciale

Tel: 0825 867059

Fax: 0825 867059

83030 Savignano

Irpino (AV)

Orario:8,30-12,30

lunedì e mercoledì

8.30-16.30

Greci

Via IV Novembre

Tel: 0825 861286

Fax: 0825 861286

83030 Greci (AV)

Orario: 8,30-13,00

Scuola Secondaria di Primo Grado

Ariano Irpino

“Aurelio Covotta”

Piazza Dante, 1

Tel. fax 0825 871627

Tel. 0825 824510

Orario: 8:15 – 13:15

Savignano

Via Provinciale

Tel: 0825 867059

Fax: 0825 867059

83030 Savignano Irpino (AV)

Orario:8,30-13,30

lunedì e mercoledì 8.30-16.30

Greci

Via IV Novembre

Tel: 0825 861286

Fax: 0825 861286

83030 Greci (AV)

Orario: 8,30-13,30

Page 13: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

13

Gli aspetti didattici e pedagogici vengono discussi e deliberati dal Collegio dei Docenti

Unificato o dal Collegio Docenti di Scuola, presieduti dal Dirigente Scolastico. I Progetti,

i corsi di aggiornamento e le risorse vengono coordinati, sulla base delle linee elaborate

nel P.O.F., dallo Staff di Istituto che è composto dal Dirigente Scolastico, dalla Vice

Preside e dai docenti e, quando si discutono argomenti relativi agli incarichi di loro

competenza, dagli insegnanti che svolgono il compito di “Funzione Strumentale”. Possono

essere operativi, inoltre, in base alle esigenze e alle risorse disponibili per ogni singolo

anno scolastico, gruppi di lavoro o commissioni che fanno riferimento alle Funzioni

Strumentali o a singoli progetti. I ruoli, i compiti e le interazioni tra le persone che lavorano

all’interno dell’istituto possono essere visualizzati attraverso lo schema seguente:

Dirigente Scolastico

Collegio dei Docenti DSGA

Consiglio d' Istituto

Area Didattica Area Amministrativa

Bilancio acquisti

Contabilità

Alunni

Docenti

Funzioni Strumentali

Referenti di Progetto

Consigli di intersezione

interclasse e di classe

Coordinatori di classe

Dipartimenti

Vice Preside

Page 14: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

14

L’attività amministrativa è coordinata dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

(DSGA) e dal Dirigente Scolastico. La funzionalità dei servizi è garantita dalle seguenti

attività:

distribuzione dei compiti al personale; assemblee periodiche del personale A.T.A.;

informazione diffusa;

collaborazione tra il DSGA e il Dirigente Scolastico.

Il Consiglio di Istituto, fatte proprie le linee del P.O.F., delibera sulle materie di

competenza: gestione finanziaria;

orari di funzionamento;

regolamenti di Istituto;

viaggi di istruzione e uscite didattiche; calendario scolastico.

Il vicario del Dirigente collabora strettamente con il Dirigente e lo sostituisce in ogni sua

mansione in caso di assenza. Nell’organizzazione dell’attività didattica, di fondamentale

importanza sono gli incontri mensili di programmazione per la Scuola dell’Infanzia, gli

incontri di programmazione settimanale dei team della Scuola Primaria e i Consigli di Classe

della scuola Secondaria di 1° grado.

Essi perseguono i seguenti scopi:

confrontare e condividere gli interventi formativi;

esaminare problemi attinenti agli alunni;

elaborare modalità di verifica;

programmare interventi di recupero o potenziamento;

predisporre il Contratto Formativo e il Piano annuale di lavoro.

Funzioni strumentali Per coordinare e promuovere importanti attività all’interno della scuola, il Collegio dei

Docenti ha definito le seguenti aree di intervento: Gestione P.T.O.F, Interventi e

servizi per gli studenti, Sicurezza. Di ciascuna di esse è responsabile la corrispondente

Funzione Strumentale. Si tratta di figure che hanno il compito di progettare e

coordinare le attività che fanno riferimento alla propria area di competenza e renderle

coerenti con il P.T.O.F., in modo che abbiano come propria finalità l’attuazione del piano

dell’offerta formativa.

AREA 1

Gestione

POF

Elaborazione e

coordinamento POF

RAV - Monitoraggio POF

n.2 doc

n 2 doc.

AREA 3

Interventi e

servizi per gli

studenti

Coordinamento attività di

orientamento e continuità

Coordinamento attività di

dispersione, recupero e

potenziamento.

n.1doc

n.1doc

AREA 2

Interventi

e servizi

per gli

studenti

Coordinamento gruppo H e

servizi integrazione alunni

BES (scuola primaria)

Coordinamento gruppo H e

servizi integrazione alunni

BES (scuola secondaria)

n.1doc

n.1doc

AREA 4

Sicurezza

Coordinamento attività

per la sicurezza

n.1doc

Page 15: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

15

Commissioni In base a esigenze specifiche e in base alle risorse annualmente disponibili, per consentire

un’agile realizzazione delle proposte avanzate dalle funzioni strumentali, possono essere

attivate commissioni che si riuniscono periodicamente e sono coordinate dai docenti

responsabili del ruolo stesso di funzione strumentale. A esse si aggiunge la Commissione

Valutazione del servizio che si occupa di promuovere le attività di autovalutazione

dell’istituto e di promuovere momenti di valutazione ad opera delle famiglie e degli allievi.

Risorse strutturali

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali si rendono necessari:

infrastruttura/attrezzatura Motivazione Fondi di finanziamento

Aula attrezzata con

postazioni informatiche (in

ogni plesso)

Potenziamento delle

competenze digitali ed

educazione all’utilizzo

consapevole dei social

network

Bandi Pon, dotazione

finanziaria ordinaria

Potenziamento/realizzazione

rete wifi in ciascun plesso

Potenziamento delle

metodologie laboratoriali e

dell’apprendimento

cooperativo mediante

l’utilizzo delle nuove

tecnologie

Bandi Pon, dotazione

finanziaria ordinaria

Laboratorio scientifico in

ciascun plesso della primaria

e 1° grado

Potenziamento attività

laboratoriali scientifiche e

logico-matematiche

Bandi Pon, dotazione

finanziaria ordinaria

Laboratorio espressivo-

creativo

Potenziamento delle

metodologie laboratoriali e

dell’apprendimento

cooperativo mediante

l’utilizzo di vari strumenti e

canali

Bandi Pon, dotazione

finanziaria ordinaria

Interventi di rinnovo spazi

esterni e palestra per

l’infanzia e la primaria di

Pasteni e Parzano

Riorganizzazione funzionale

degli spazi esterni esistenti e

di una palestra per il plesso

Pasteni

Richiesta enti locali,

dotazione finanziaria

ordinaria

Rinnovo arredi aule nei vari

plessi

Rinnovo arredi e suppellettili

obsoleti

Richiesta enti locali,

dotazione finanziaria

ordinaria

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle

risorse umane e strumentali con esso individuate.

Page 16: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

16

III) Organico dell' Autonomia Come già indicato nell’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico, al fine di far fronte

all’offerta formativa, l’Istituto Comprensivo ha necessità di avere a disposizione una

dotazione organica in relazione al numero delle classi funzionanti, effettivamente calcolato

secondo le disposizioni della normativa vigente. Tale organico si compone come segue:

Personale docente Ordine di scuola Classi Docenti

Infanzia 9 sezioni

17 docenti su posto comune + 2

docenti di sostegno (tipologia

Eh)+ 13 ore e mezza per

religione (I.R.C.)

Primaria 25 classi 31 docenti su posto comune + 3

docenti di sostegno (tipologia

Eh) + 1 docente di L2 (Inglese) +

2 docenti e 8 ore per I.R.C.

Secondaria Covotta 15 classi A043: 8 cattedre + 6 ore

A059: 5 cattedre

A345: 2 cattedre + 12 ore

A245: 1 cattedra + 12 ore

A028: 1 cattedra + 12 ore

A030: 1 cattedra + 12 ore

A032: 1 cattedra + 12 ore

A033: 1 cattedra + 12 ore

3 docenti di sostegno (tipologia

Eh)

15 ore per I.R.C.

Secondaria Savignano 2 classi (di cui 1 pluriclasse) A043: 1 cattedra + 12 ore

A059: 1 cattedra

A345: 6 ore

A245: 4 ore

A028: 4 ore

A030: 4 ore

A032: 4 ore

A033: 4 ore

1 docente di sostegno (tipologia

Eh)

2 ore per I.R.C.

1 pluriclasse A043: 6 ore

A059: 6 ore

A345: 3 ore

A245: 2 ore

A028: 2 ore

A030: 2 ore A032: 2 ore

A033: 2 ore

1 ora per I.R.C.

Page 17: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

17

Organico di sostegno

La richiesta di organico di sostegno va nell’ottica di raggiungere il rapporto docente/alunni

disabili nella misura di uno a due per i casi meno gravi e in deroga di uno a uno per quelli in

situazione di gravità. Attualmente sono iscritti nella nostra scuola n. 10 alunni con disabilità e

vi è in via di certificazione un ulteriore alunno.

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno è

definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano.

Personale amministrativo, tecnico e ausiliario

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è

così definito:

Profilo Fabbisogno Motivazione D.S.G.A. 1

Assistenti amministrativi 6 Conferma numero o.f. a.s. 2015/16 per attività

amministrative relative alla dematerializzazione e

per particolare complessità dei nuovi gestionali

ministeriali. Inoltre vi è la presenza di tre lavoratori

con diritto alla L.104.

Collaboratori scolastici 20 Potenziamento nel numero dei collaboratori

scolastici, a causa dell’elevato numero dei plessi e

della presenza di lavoratori con diritto alla L.104.

Infatti spesso si è in sofferenza nella copertura dei

turni di servizio e vi è la necessità di garantire

l’apertura pomeridiana della scuola per le attività

aggiuntive proposte dal POF e per l’apertura alle

iniziative del territorio, come del resto è anche

auspicato dalla Legge di riforma n.107/2015

Richiesta organico potenziato in relazione al RAV

1. Un insegnante di matematica Cl A059 per il potenziamento delle competente in area

logico matematica (lavori per gruppi di livello).

2. Un posto di lingua inglese Cl A0345 per favorire l’espressione orale in attività di

piccolo gruppo e di potenziamento recupero.

3. Tre docenti primaria posto comune (di cui 1 per l’esonero del primo collaboratore del

D.S.) per la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all’italiano e all’alfabetizzazione alunni stranieri.

4. Un docente per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, all’utilizzo critico e

consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione.

5. Un docente Cl A032 per il potenziamento dell’area dei linguaggi, con particolare

riferimento all’educazione musicale, da utilizzare anche per il progetto di educazione

musicale scuola primaria.

Page 18: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

18

IV) Contesto territoriale e le reti educative L’Istituto Comprensivo è inserito in un territorio prevalentemente agricolo, in cui è

presente un modesto tessuto di piccole e medie imprese che negli ultimi anni ha risentito

pesantemente della crisi economica.

L’utenza dell’istituto è diversificata per provenienza, appartenenza sociale e culturale: i

flussi migratori interni ed esterni al territorio nazionale (provenienti, questi ultimi, per la

maggior parte da Marocco, Africa sud sahariana, Cina e Europa orientale) hanno

contribuito ad accrescere il numero dei lavoratori e delle lavoratrici nei v a r i s e t t o r i

e c o n o m i c i ; ciò ha contribuito a rendere anche l’istituto comprensivo una realtà

multiculturale che sta lavorando per diventare una realtà interculturale, cioè un luogo che

sa valorizzare le diversità presenti al proprio interno, riconoscendo in esse un’opportunità

di arricchimento e il possibile volano di inserimento in un tessuto di relazioni che,

all’interno della società contemporanea, non può che diventare globale e locale allo stesso

tempo.

Le reti educative: la scuola e il territorio L’Istituto Comprensivo, nell’ottica dell’autonomia, si rapporta con la realtà territoriale

per far conoscere all’esterno le proprie attività e i propri progetti, nella consapevolezza di

far parte di una realtà più vasta.

L’istituto si relaziona in primo luogo con l’Amministrazione Comunale, ma anche con gli

enti, le agenzie, le commissioni e le associazioni seguenti:

Amministrazione Comunale - Sindaco - Assessore Pubblica Istruzione

A.S.L. n° 1: Ospedale, Pronto Soccorso, Guardia Medica

Comunità Montana

Centro servizi " Informa giovani "

Diocesi Ariano - Lacedonia, parrocchie

Musei: Civico, Archeologico, Diocesano, Arcucci

Associazioni: “Amici del Museo”, “Terza Età”, Willoke”,”Imagine to

help”,”Panathlon”, ”Arnanah”,

Volontariato " VITA "

Volontari: ospedalieri "AVO ", " Charitas ", “DOVOS”

Associazioni sportive presenti sul territorio

Associazioni teatrali presenti sul territorio

Centri di Riabilitazione: " Minerva " - " Silenziosi Operai Della Croce"

Biblioteca Comunale “Mancini”

Palestre e centri di Riabilitazione: " Minerva " - " Silenziosi Operai Della Croce"

Istituto Culturale " Nuova Dimensione "

Rete di scuole

Le potenziali fonti di finanziamento per le attività didattico - educative sono:

Bilancio dell’ Istituto,

Banche

Enti privati ed imprese presenti sul territorio

E' possibile:

reperire operatori ed esperti per accordi di programma e convenzioni;

sfruttare opportunità formative, sistemi informativi e di comunicazione;

ottenere risorse economico – finanziarie, attraverso sponsorizzazioni

come già sperimentato negli anni pregressi.

Page 19: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

19

Accordi di rete La Legge 107, come già previsto dal DPR 8 marzo 1999 n° 275 art.7, consente accordi e convenzioni

tra le istituzioni scolastiche per il coordinamento di attività, ricerche, sperimentazioni e sviluppo.

La nostra Istituzione scolastica, in rete con gli altri due istituti comprensivi della città, intende

avvalersi delle facoltà offerte dalla normativa per meglio realizzare le proprie finalità istituzionali,

riassumibili nei seguenti punti:

mettere in comune risorse, idee ed esperienze per sperimentare e realizzare la

continuità del processo educativo oltre la fascia dell’obbligo;

promuovere la sperimentazione di modelli efficaci di integrazione;

promuovere l’orientamento degli studenti nel passaggio alla scuola di ordine

superiore.

attivare convegni per la formazione professionale docente;

promuovere iniziative di ricerca sul campo per progetti definiti.

Formazione del personale La formazione in servizio e l’aggiornamento sono elementi costitutivi della dimensione

professionale degli insegnanti e delle altre componenti del mondo scolastico. Con la legge

107/2015 e l’ultima direttiva ministeriale del 7 gennaio 2016, la formazione diventa

obbligatoria, permanente e strutturale. I docenti del nostro Istituto nel corso dell’a.s 2015/2016

seguono attività di aggiornamento di informatica, di orientamento per la scelta della scuola

secondaria di secondo grado, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto concerne l’offerta

formativa triennale 2016/2019, l’istituto promuove attività di formazione destinate ai docenti,

in coerenza con i risultati emersi dal RAV (vedi Piano di Miglioramento). In particolare, si

seguiranno percorsi formativi per migliorare la progettazione e la valutazione per competenze,

nonché per consolidare le competenze digitali, utilizzando anche le risorse offerte dalle reti

scolastiche. La formazione in servizio del personale Ata riguarderà le innovazioni normative,

la dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e la formazione in materia di

sicurezza.

Azioni coerenti con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)

Il Dirigente, in coerenza con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ha nominato

l’animatore digitale dell’Istituto. Il suo profilo è rivolto a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un

formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle

attività formative;

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il

protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e di altre attività, anche

strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad

altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (ad. es. uso di particolari

strumenti per la didattica), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in

sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Page 20: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

20

Cap. 1 LE SCELTE EDUCATIVE

1.1 Le finalità generali delle Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione alla luce delle

Indicazioni 2012

Le Indicazioni Nazionali richiedono alla scuola di essere consapevole del nuovo scenario in

cui essa agisce: una nuova cornice culturale rispetto al passato, caratterizzata dalla

complessità, per cui continui stimoli, messaggi, informazioni, problemi si intrecciano

moltiplicando, per ogni società, le opportunità, ma anche i rischi.

In questo rapido divenire la scuola è chiamata a contrastare la frammentazione e la dispersione

delle conoscenze, attraverso una formazione significativa e completa di ogni singola persona,

in modo da poter affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza dei contesti presenti e

futuri.

Compito della scuola, oggi, è quello di educare istruendo, ovvero trasmettere il

patrimonio di conoscenze e linguaggi culturali, senza mai perdere di vista il soggetto che

apprende; esso è unico e irripetibile e ha il diritto di essere posto al centro dell’azione

educativa, accompagnato nel percorso di formazione personale e fornito delle competenze

indispensabili per partecipare attivamente al proprio contesto economico e sociale.

Nel perseguire queste finalità, la scuola non può dimenticare di partecipare alla

costruzione del concetto di cittadinanza, insegnando le regole del vivere e del convivere in

alleanza educativa con la famiglia, in primo luogo, e con le altre agenzie educative del

territorio.

Inoltre, la scuola, contribuisce alla costruzione di un nuovo umanesimo, educando alla

visione sistemica del mondo, per cui ogni parte del sistema influenza le altre. Ogni persona,

in quanto parte del sistema, ha una responsabilità unica nei confronti del futuro

dell’umanità, e a questa consapevolezza dovrebbe pervenire ogni alunno in ogni fase della

sua formazione. A questo scopo la scuola può contribuire non con la semplice trasmissione

di tante informazioni in vari campi del sapere, ma insegnando i nuclei fondanti di tutti gli

ambiti disciplinari e, contemporaneamente, guidando alla elaborazione dei loro molteplici

collegamenti.

1.2 La mission dell’Istituto Comprensivo

Alla luce delle Indicazioni ministeriali, i docenti dell’Istituto operano affinché gli alunni

possano avere consapevolezza dei cardini della formazione della persona: identità,

autonomia, orientamento, socialità, competenze. L’alunno, nel suo percorso scolastico, è

pertanto protagonista della propria crescita in un’ottica di interazione con il sapere, con il

gruppo-classe, con gli insegnanti e con le esperienze formative proposte. La mission

dell’Istituto si esplica in quattro punti (Jacques Delors, Nell’educazione un tesoro):

Imparare e conoscere, cioè scoprire, apprendere e trarre beneficio dalle opportunità offerte

dall’educazione nel corso della vita.

Imparare a fare, allo scopo d’acquisire non soltanto un’abilità professionale, ma anche, più

ampiamente, la competenza di affrontare molte situazioni e di lavorare in gruppo.

Imparare ad essere, in modo tale da sviluppare meglio la propria personalità ed essere in

grado di agire con una crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità

personale.

Page 21: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

21

Imparare a vivere insieme, sviluppando una comprensione degli altri e un

apprezzamento dell’interdipendenza in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo,

della reciproca comprensione e della pace.

Per realizzare questa mission l’Istituto si avvale di una pluralità di esperienze dirette, di

linguaggi diversificati, di modalità organizzative e didattiche flessibili e progettuali che

permettono agli alunni di accedere alle conoscenze con metodologie consone alle proprie

inclinazioni e di sviluppare abilità e competenze nel rispetto dei tempi e degli stili di

ciascuno.

1.3 La scuola come ambiente educativo: accoglienza, alleanza educativa, inclusione,

orientamento

L’educazione si colloca al centro dello sviluppo sia della persona sia della comunità; il

suo compito è quello di consentire a ciascuno di sviluppare pienamente i propri talenti e di

realizzare le proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il

conseguimento dei propri fini personali (Jacques Delors, Nell’educazione un tesoro).

Nel nostro istituto viene rivolta una particolare attenzione all’individuo come essere unico e

irripetibile nei suoi vari aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità

socio- culturali a quelle etniche; altro aspetto altrettanto importante è il contesto-classe

che rappresenta una vera risorsa per la crescita individuale e collettiva: nel momento in cui

si instaurano e vengono curate le relazioni tra coetanei e con gli adulti si favorisce il

rafforzamento di una identità individuale sana e positiva che può diventare opportunità

per il gruppo e per la collettività in generale. Accoglienza

Nel percorso di crescita dai tre ai tredici anni l’alunno incontra momenti di

cambiamento nel passaggio da una classe all’altra e da un ordine di scuola all’altro; gli

insegnanti, nella consapevolezza che tali tappe rappresentano un momento di prova

costruttivo che spesso, però, viene vissuto con preoccupazione, prevedono percorsi di

accompagnamento all’inizio di ogni anno scolastico e attività specifiche negli anni-ponte.

Si definiscono, inoltre, incontri di raccordo informativo tra gli insegnanti:

attività di accoglienza nel periodo di passaggio tra un ordine di scuola e quello

successivo, e tra una classe e quella successiva, al fine di creare un clima rassicurante

di relazioni e quindi favorevole al processo di apprendimento;

attività di continuità in cui i docenti delle scuole di provenienza e quelli delle scuole di

grado successivo organizzano insieme incontri tra gli alunni dei due ordini: gli alunni

vengono coinvolti in attività da svolgere in gruppi misti per favorire la conoscenza

reciproca e la collaborazione; in una seconda fase i nuovi docenti acquisiscono

informazioni e dati sugli alunni dagli insegnanti che li hanno accompagnati fino a quel

momento. Alleanza educativa

L’alleanza educativa si configura come opportunità, da parte della scuola, di condividere con

la famiglia un ideale di cooperazione educativa fondato sulla fiducia reciproca e sul giusto

equilibrio tra le specifiche funzioni.

La costruzione dell’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia non può prescindere dalla

parallela tessitura di proficue relazioni: solo l’esercizio diffuso ed avveduto delle

Page 22: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

22

corresponsabilità può costituire, infatti, un efficace antidoto alla solitudine della scuola e/o

della famiglia nell’affrontare le delicate questioni che toccano la vita dei ragazzi di oggi.

Coerentemente con queste premesse i docenti dell’Istituto esplicitano e valorizzano la

relazione con le famiglie in momenti diversificati:

colloqui individuali: momenti definiti e riservati per le famiglie dei singoli alunni;

incontri assembleari: coinvolgimento e socializzazione dei percorsi formativi delle

classi;

patto di corresponsabilità: documento che definisce i ruoli e i compiti degli “attori”

dell’alleanza educativa (alunni, genitori, insegnanti) e li impegna alla collaborazione

reciproca;

regolamento d’Istituto: uno strumento di educazione propositivo che vuole promuovere

e dare risalto a comportamenti positivi e sollecitare una riflessione critica e costruttiva

verso quelli negativi, affinché sia garantita a ciascuno una crescita sana nel rispetto dei

valori che sono alla base della collettività.

Nella consapevolezza della complessità nella concertazione educativa attuale, l’Istituto è

dotato di un servizio di consulenza psico-pedagogica rivolto ai consigli di classe, ai singoli

insegnanti e ai genitori con l’intento di dare supporto alle azioni educative, volte alla

promozione del benessere dei ragazzi. Il servizio è coordinato dalla figura dello psicologo

scolastico e affianca la Scuola nella promozione di diverse strategie:

relazioni positive tra docenti, alunni e genitori;

uno spazio di ascolto, sostegno e orientamento per le problematiche educative degli

insegnanti;

un potenziamento delle competenze comunicazionali degli insegnanti;

una gestione efficace delle difficoltà e dei disagi degli alunni nel contesto scolastico,

anche attraverso l’attuazione di strategie di intervento in collaborazione con la rete

territoriale dei Servizi;

un supporto per i genitori nelle difficoltà educative e relazionali durante la fase

preadolescenziale dei figli;

un potenziamento delle competenze genitoriali nel rapporto educativo.

Inclusione

La Scuola ritiene una priorità l’inserimento e l’inclusione nel contesto scolastico di tutti gli

alunni e di tutte le alunne. A tal fine risulta indispensabile l’utilizzo di un curricolo

personalizzato per gli alunni diversamente abili, per gli alunni in situazione di svantaggio e per

gli alunni di origine straniera per i quali se ne ravvisi la necessità, nell’intento di offrire a tutti

pari opportunità di crescita culturale, relazionale e sociale.

Gli insegnanti ritengono che la conoscenza e l’accettazione positiva delle diversità siano dei

valori e non un ostacolo alla crescita del singolo e della collettività, e si adoperano per

promuovere un’ottica di attenzione alle esigenze di ciascun allievo/a, di solidarietà e di

inclusione sociale.

L’Istituto si impegna a favorire l’inclusione scolastica senza differenze o distinzioni; le scelte

educative ed organizzative dell’Istituto costituiscono già un ottimo contesto sul quale si

innestano tutte le procedure e le risorse previste dalla Legge n. 104/92 e dalla Legge 170/2010.

In particolare gli insegnanti di sostegno assegnati sono a disposizione delle singole scuole

dell’Istituto, a supporto del gruppo docente che opera sulla sezione/classe in cui è presente

Page 23: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

23

l’alunno diversamente abile. Essi affiancano gli insegnanti curricolari nel processo di inclusione,

educazione e istruzione di tutti gli alunni.

I docenti predispongono per gli alunni diversamente abili interventi e percorsi personalizzati, detti

PEI (Piani Educativi Individualizzati), in collaborazione con l’ U.O.N.P.I.A., i Servizi Sociali e il

Comune, che può provvedere anche all’assegnazione di educatori ad personam.

BES e DSA

Per quanto concerne i Bisogni Educativi Speciali generici (disturbi aspecifici di

apprendimento e situazioni di particolare svantaggio) e per quanto riguarda i più specifici casi

di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento), in presenza di diagnosi ricevuta dall’

U.O.N.P.I.A. e secondo le indicazioni che essa suggerisce, il Consiglio di Classe e la famiglia

concordano un Piano Didattico Personalizzato (detto PDP) che prevede una stretta e reciproca

collaborazione al fine di garantire il successo formativo dell’alunno.

BES degli studenti di altra cultura

Il nostro Istituto si confronta sempre più con una pluralità di culture, che accoglie in un’ottica

di ascolto e di inclusione mediante collaborazioni con gli Enti Territoriali e soprattutto

progettazioni mirate. A tal proposito il Consiglio di classe predispone, dove è necessario, un

particolare Piano Didattico Personalizzato che viene condiviso con la famiglia e che prevede

una stretta e reciproca collaborazione al fine di garantire il successo formativo dell’alunno. A

favore di tali alunni i docenti dei vari plessi attuano progetti di facilitazione linguistica di

primo e secondo livello, utilizzando personale interno ed esterno; inoltre si attivano laboratori

di educazione interculturale anche con l’ausilio dei mediatori culturali.

Orientamento

Per la Scuola Secondaria di I grado è attivo anche un percorso orientativo, che viene

sviluppato nel corso del triennio affinché i ragazzi possano operare scelte consapevoli in vista

del percorso scolastico successivo della scuola superiore.

L’attività ha valenza formativa in quanto strettamente connessa al processo evolutivo di

maturazione della personalità dell’alunno.

Gli insegnanti con i loro interventi perseguono i seguenti obiettivi:

guidare gli alunni a migliorare la conoscenza di sé, al fine di individuare capacità,

interessi, attitudini, aspirazioni, motivazioni personali, limiti, stili di apprendimento

personali;

rafforzare la propria autostima per costruire una sana ed equilibrata identità;

sviluppare la capacità di decidere, di assumere responsabilità e di valutare le

proprie potenzialità.

Nel corso dell’ultimo anno di scuola si cura l’aspetto informativo.

I docenti analizzano con gli studenti alcuni elementi utili alla scelta della scuola secondaria di

II grado:

i curricoli degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado;

le opportunità di lavoro, che la realtà territoriale può offrire.

Ogni Consiglio di Classe, sulla base di osservazioni sistematiche e continue, di colloqui con

gli studenti e con le loro famiglie, elabora per ciascun alunno il Consiglio orientativo.

Page 24: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

24

Il processo di orientamento è infine anche globale: la riflessione su se stessi avvia il processo

di analisi che condurrà i ragazzi e le ragazze a considerare il grado di autonomia, il senso di

responsabilità e la capacità di giudizio critico maturati.

La sperimentazione di situazioni e ambiti di conoscenza vari rende concreta la possibilità di

esercitare scelte consapevoli in relazione al percorso scolastico e alle opportunità che esso può

offrire; inoltre ogni alunno, individuate le proprie motivazioni e inclinazioni naturali, può fare

ipotesi sul proprio futuro.

Page 25: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

25

Cap. 2 LE SCELTE ORGANIZZATIVE 2.1 Carta d’identità della Scuola dell’Infanzia

TEMPO MODULO (25 ore)

Plesso di Greci

TEMPO PIENO (45 ore)

Plesso Calvario - Pasteni - Parzano - Frolice 25 ore curricolari arricchite da

progetti trasversali

45 ore curricolari arricchite da progetti

trasversali

5 mattine

dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle

13.30

5 giorni

dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30

sabato chiuso

Plesso Parzano, Frolice

6 giorni

dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30

sabato 8.30-13,30

Plesso Calvario, Pasteni

Servizio Mensa

2.2 Carta d’Identità della Scuola Primaria

TEMPO MODULO (27/ 29 ore) TEMPO PROLUNGATO (32 ore)

27 ore curricolari arricchite da

progetti trasversali

Plesso Parzano

6 mattine

lunedì, martedì, mercoledì dalle 8.30 alle

13.30

giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle

12.30

Plesso Greci

6 giorni

dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.00

30 ore curricolari + 2 ore di attività di

mensa

29 ore curricolari arricchite da

progetti trasversali

Plesso Calvario

6 mattine

dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30

Plesso Pasteni

6 giorni

dal lunedì al sabato dalle 8.35 alle 13.35

6 giorni

dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30

due rientri: lunedì e mercoledì dalle 8,30

alle 16,30

Servizio Mensa

Page 26: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

26

Per alcune attività è prevista la presenza di insegnanti specialisti di una sola disciplina (Inglese

e Religione cattolica); mentre l’attività alternativa alla religione cattolica è progettata dal

gruppo dei docenti della classe dove sono presenti alunni le cui famiglie hanno scelto tale

opzione.

La Scuola Primaria offre a tutti gli alunni le 27/30 ore curricolari nell’intento di esaurire quasi

completamente ciò che è necessario per l’apprendimento del bambino; ciò non esclude, però,

il bisogno del bambino di mettersi alla prova da solo con modi e tempi di lavoro personali; i

compiti assegnati rappresentano l’occasione di tale sperimentazione individuale e il

rafforzamento di abilità che necessitano un continuo esercizio, come la lettura e lo studio; gli

insegnanti, consapevoli del tempo che i bambini trascorrono a scuola (soprattutto in

riferimento agli alunni del tempo pieno) si impegnano a distribuire in modo equilibrato e

funzionale le richieste di lavoro a casa.

Disciplina Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

ITALIANO 8 7 6 6 6

MATEMATICA 5 5 5 5 5

SCIENZE 2 2 2 2 2

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

ED. FISICA 1 1 1 1 1

INGLESE 1 2 3 3 3

RELIGIONE CATTOLICA

ATTIVITA’ ALTERNATIVA 2 2 2 2 2

Ore settimanali 27 h 27 h 27 h 27 h 27 h

Indirizzo musicale scuola accreditata in ambito regionale ai sensi del D.M 8/2011

La pratica musicale nelle scuola costituisce momento fondamentale nella crescita

dell’individuo, poiché permette di sviluppare competenze e abilità che altrimenti rimarrebbero

latenti; l’approccio alla musica, soprattutto quando è effettuato tramite la didattica “del fare”,

consente ai ragazzi di sviluppare appieno il proprio potenziale umano e cognitivo.

Lo crescita del senso estetico e critico, della capacità relazionali e di problem-solving trovano

terreno fertile nel fare musica, attività centrale ad una didattica di orientamento moderno .

Nel nostro Istituto, il corso a Indirizzo musicale è attivo dall’a.s. 2015-16 grazie all’utilizzo

del docente in organico di potenziamento (fase C piano assunzionale legge 107/2015)

L’avviamento alla musica comincia dal terzo anno della Scuola Primaria, attraverso attività di

propedeutica e alfabetizzazione musicale.

Page 27: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

27

2.3 Carta d’Identità della Scuola Secondaria di I grado

Nell’Istituto è presente una scuola secondaria di I grado. La scuola secondaria si pone come ultima

tappa del primo ciclo di formazione, ma anche come momento di passaggio per la prosecuzione sia del

percorso di studi, con la scuola secondaria di II grado, sia del percorso di apprendimento lungo

l’intero arco di vita della persona. Per tale motivo essa deve assolvere al difficile compito di

accompagnare le ragazze e i ragazzi nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con i cambiamenti

fisici, emotivi e cognitivi che tale passaggio reca con sé. Il percorso di Continuità attivo con la scuola

primaria e il percorso di Orientamento messo in atto nell’arco dei tre anni rispondono a queste

esigenze. A ciò si aggiunge la responsabilità di creare gli ambienti di apprendimento più idonei per far

sì che si maturino le conoscenze, le abilità fondamentali e le competenze di base che sono considerate

indispensabili per lo sviluppo della persona, dei cittadini e delle cittadine.

In base a quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2007 e del 2012, durante gli

anni della scuola secondaria di I grado avviene l’accesso alle discipline, viste come lenti attraverso le

quali comprendere e interpretare la complessità del reale. A tal fine le diverse discipline non vengono

presentate come compartimenti separati del sapere, ma come punti di vista diversi attraverso i quali

analizzare problemi di carattere teorico, vivere esperienze, fare sperimentazioni. Proprio per questo, la

nostra scuola si impegna nel favorire, in tutti i settori, la conoscenza e l’applicazione del metodo

scientifico in modo che le allieve e gli allievi imparino ad imparare, cioè ad essere protagonisti di un

percorso di apprendimento che si configura come un percorso di ricerca, procedendo per accostamenti

dall’ignoto al noto, per ipotesi, ragionamenti, prove ed errori, fino a giungere a sistemare conoscenze,

migliorare abilità, maturare competenze che siano valide non solo all’interno di un singolo campo di

indagine e non solo a scuola.

La scuola secondaria di I grado si impegna a evitare una didattica trasmissiva favorendo la centralità

del soggetto che apprende, dando spazio all’apprendimento cooperativo e alla formazione di gruppi-

classe che funzionino come gruppi di lavoro. Lo studio delle discipline, l’attività di ampliamento

dell’offerta formativa e i progetti mirano a suscitare l’interesse, guidano gli allievi a cogliere i nuclei

fondanti di ogni campo disciplinare, favoriscono la visione unitaria del sapere. La scuola secondaria offre alle famiglie un tempo - scuola così articolato:

Tempo scuola sede "Aurelio Covotta" 30 ore settimanali

Entrata 8:20

Uscita 13:20

Discipline ORE

Italiano 6

Storia 1

Cittadinanza & Costituzione 1

Geografia 1

Potenziamento d’ Italiano 1

Matematica 4

Scienze 2

Inglese 3

Francese 2

Tecnologia 2

Arte & immagine 2

Musica 2

Scienze motorie 2

Religione 1

Page 28: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

28

Tempo scuola sede Savignano

36 ore settimanali

Entrata 8:30

Mensa 13:30 - 14:30

Uscita 13:30

Rientro 14:30 - 16:30

Discipline ORE

Italiano 6 + 2

Storia 1

Cittadinanza & Costituzione 1

Geografia 1

Potenziamento d’ Italiano 1

Matematica 4 + 2

Scienze 2

Inglese 3

Francese 2

Tecnologia 2

Arte & immagine 2

Musica 2

Scienze motorie 2

Religione 1

2.4 I progetti dell’Istituto e i progetti di scuola

I progetti sono attività che offrono agli alunni la possibilità di confrontarsi con esperienze

nuove, di cogliere punti di vista diversi rispetto a una realtà, di aprirsi alla cultura e di riflettere

sui valori personali e collettivi; offrono situazioni in cui scoprire e sviluppare le proprie

potenzialità e mettere alla prova se stessi.Essi si caratterizzano per l’articolazione delle

attività, che prevede un percorso organizzato su più ore curriculari, per l’eventuale presenza di

esperti esterni competenti nelle aree disciplinari coinvolte, perché coinvolgono diversi aspetti

(emotivo, relazionale, cognitivo, sociale, valoriale ecc.) e per la particolare visibilità esterna

che viene esplicitata nel momento conclusivo.

Progetti Classi coinvolte

1. Progetto Cittadinanza & Costituzione

2. Progetto Alimentare 3. Progetto Continuità

4. Progetto per la valorizzazione delle lingue

minoritarie - Arbereshe

5. Mercatino della solidarietà

6. Progetto routine

7. Progetto continuità

8. Progetto festività

9. Progetto lingua straniera

1. Tutte le classi/sezioni dell’Istituto

2. Scuola Secondaria di I grado (classi seconde)

3. Classi in uscita ed in ingresso dei vari

ordini di scuola

4. Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di

Primo Grado di Greci

5. Tutte le classi/sezioni dell’Istituto

6. Scuola primaria

Le schede dettagliate di tutti i progetti sono riportate nell’Allegato 6.

Page 29: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

29

2.5 Iniziative di arricchimento / ampliamento dell’Offerta formativa

Uscite didattiche sul territorio e viaggi d’istruzione Finalità

Le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione sono parte integrante del P.T.O.F. del

nostro istituto e della progettazione didattica, in quanto sono finalizzati a

promuovere il contatto diretto con i diversi aspetti della realtà artistica, sociale,

ambientale, economica e storica del territorio in cui sono realizzati.

Si tratta di esperienze di apprendimento e occasioni di crescita che richiedono,

pertanto, una progettazione articolata, coerente con l’attività didattica e formativa

dell’ istituto. Fondamento di queste iniziative sono, quindi, sia le motivazioni

culturali sia le motivazioni didattico - educative indicate dai docenti nel

Contratto Formativo annuale. In considerazione di ciò, si favorisce la

partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative programmate secondo i criteri

deliberati dal Consiglio d’Istituto. Nello spirito della progettazione propria di ogni

esperienza formativa, si prevede un momento finale di documentazione e

visibilità didattica, finalizzata ad una socializzazione tra gli alunni, tra i docenti

dell’Istituto e con le famiglie.

Spettacoli teatrali

Finalità

Il nostro P.O.F. ribadisce l’importanza di utilizzare linguaggi diversi come

strumenti dell’apprendimento e offre agli alunni l’esperienza diretta del

teatro dal momento che il teatro consente l’interazione di linguaggi diversi

(verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale), la partecipazione,

come spettatori, agli spettacoli diventa per gli allievi un momento formativo

che consente l’interazione tra la rappresentazione e il pubblico.

L’obiettivo è informare e incuriosire i ragazzi su tematiche, problematiche,

momenti storici, e fatti sociali che possono sembrare loro distanti o sconosciuti,

ma che possiedono una profonda valenza culturale.

Incontri con esperti e iniziative proposte al territorio

Finalità

Il nostro istituto si avvale della competenza specifica, in alcune discipline,

di docenti o formatori esperti, esterni alla scuola, che conducono progetti

mirati. Tra le attività portate avanti dall’istituto ci sono le seguenti: “Progetto

Memoria”, “Museion”; oltre ad attività con associazioni di volontariato, attività

legate all’educazione alla legalità e alla commemorazione di eventi storici.

Facilitazione linguistica e Corsi di latino Finalità

Per gli allievi di recente immigrazione o che necessitano di un percorso

mirato di approfondimento della lingua italiana, la scuola organizza attività di

facilitazione linguistica, sia alla scuola primaria sia alla scuola secondaria.

I corsi sono gestiti dal CPIA Durante gli ultimi due anni della scuola secondaria

di 1° grado, in base alle risorse e alle esigenze messe in rilievo da docenti e

genitori, sono attivati corsi di avviamento al latino.

Page 30: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

30

Sezione primavera 24/36 mesi e primaria

Finalità

Questa sezione è interamente dedicata al nuovo servizio educativo a carattere

sperimentale per la primissima infanzia - sezioni primavera - che, oltre a costituire

una risposta ad una diffusa esigenza sociale, vuole offrire ai bambini al di sotto dei

tre anni di età un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola

dell'infanzia. Attraverso un percorso progettuale ben definito da parte degli

operatori la scuola mira a valorizzare l’esperienza didattico – educativo dei

bambini e a garantire il miglioramento dei servizi socio-educativi offerti

dall’istituzione mediante una sinergica azione con gli Enti territoriali.

Primaria - Attività progettuale " I piccoli portano i grandi al museo"

Avvio alla pratica musicale D.M 8/11

Finalità

Grazie al riconoscimento regionale di accreditamento alla pratica musicale il

nostro istituto ha potuto usufruire per l’attività di potenziamento, da quest’anno, di

un docente di musica quale risorsa professionale per lo sviluppo dell'attitudine

musicale dei più piccoli, per favorire l'approccio alla pratica corale e strumentale. Il

percorso didattico mira a sensibilizzare tutto il corpo docente al fine di veicolare

l'importanza dell'educazione musicale sia sul piano pedagogico, che su quello

dell'apprendimento: la musica quale disciplina di raccordo di discipline scientifiche

e umanistiche.

Avvio alla pratica sportiva progetti di eccellenza: Easy Basket – Mini Volley

Finalità

Rafforzare la valenza educativa dell’attività motoria, ai progetti d’eccellenza

promossi dalla Federazione Pallavolo e dalla Federazione Pallacanestro.

Essi prevedono attività di potenziamento motorio nella scuola primaria, si

avvalgono dell’intervento di esperti qualificati appartenenti Federazione Basket,

Federazione Pallavolo sempre, affiancati dall’insegnante di classe alla quale è stata

assegnata la disciplina di educazione motoria. E’ richiesta la compartecipazione

economica delle famiglie. Valorizzazione delle lingue minoritarie - Arbereshe

Finalità

L’approccio alla lingua albanese avverrà attraverso attività di ascolto, di ricerca ,

memorizzazione di filastrocche, modi di dire, poesie, canti , fiabe, interviste ad

anziani sulle tradizioni contadine, uscite sul territorio. Scambio con scuole partner

sul territorio nazionale. Senso di appartenenza ad una comunità alloglotta.

Comunicare con ragazzi che hanno esperienza simile. Realizzazione di un

giornalino in albanese con la collaborazione dell’associazione locale,

rappresentazione teatrale “il dramma di San Bartolomeo”, manifestazione finale sul

lavoro effettuato. All’interno della sperimentazione linguistica avviata nelle scuole

di ogni ordine e grado del Comune di Greci, quest’anno, grazie al finanziamento

ministeriale, ottenuto con la presentazione del progetto “Diamo una voce alle nostre

lingue” si potrà puntare su una maggiore valorizzazione della lingua Arbereshe. English is fun

Finalità La scuola dell’infanzia, dopo le precedenti positive esperienze di insegnamento-

apprendimento di lingua straniera, rinnova il progetto al fine di favorire

l’approccio alla lingua inglese in modo del tutto naturale, stimolando la creatività e

la spontaneità dell’uso della L2.

Page 31: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

31

Cap. 3 LE SCELTE DIDATTICHE: IL CURRICOLO 3.1 Dalla mission al curricolo

Allo scopo di dare concretezza e piena realizzazione ai diversi aspetti dell’imparare che sono

stati esplicitati come finalità generale dell’Istituto, e in coerenza con quanto messo in rilievo

nel testo delle Indicazioni nazionali, i diversi ordini di scuola, già da alcuni anni, ma in misura

preponderante dall’a.s. 2014-15, stanno lavorando alla costruzione di un curricolo verticale.

Gli obiettivi che si intendono perseguire sono quelli di garantire continuità educativa e

didattica alle allieve e agli allievi, dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado, in

un percorso incentrato sulle competenze-chiave della formazione della persona, in cui le

competenze cognitive e disciplinari siano integrate in modo organico con le competenze

socio-emotive.

Nel corso dell’a.s. 2014-15 alla Scuola dell’Infanzia e alla Scuola primaria è si è lavorato per

declinare la competenza-chiave europea della “competenze sociali e civiche” nelle varie

discipline.

In generale, il lavoro sul curricolo è contraddistinto da criteri di essenzialità e progressività:

l’essenzialità deve caratterizzare il percorso scolastico in quanto esso non è dato dallo studio

estensivo di un alto numero di contenuti, ma da quello intensivo e criticamente approfondito;

la progressività è fondamentale in quanto prefigura un percorso di istruzione che accompagni

allievi e allieve lungo l’intero ciclo e che si soffermi principalmente sui progressi conseguiti

rispetto ai livelli di partenza.

3.2 Verifica e valutazione degli apprendimenti disciplinari e comportamentali

La valutazione avviene attraverso un duplice sistema interno ed esterno all’istituto.

Sistema interno (si veda l' allegato N° 5)

Sistema esterno Le abilità operative e le competenze trasversali che ogni alunno deve raggiungere sono

verificate alla fine del primo ciclo di istruzione, con l’esame di Stato, al cui interno sono

inserite prove esterne, fornite dal Servizio Nazionale di valutazione INVALSI.

Secondo le direttive ministeriali, le prove INVALSI vengono somministrate a cadenza

regolare anche durante gli anni di corso della Scuola primaria e, quindi, nel corso dell’intero

ciclo sono coinvolte le seguenti classi:

- seconde e quinte della scuola primaria,

- terze della scuola secondaria.

I risultati delle prove restituiti dall’Invalsi vengono analizzati negli aspetti ritenuti

maggiormente significativi, per mirare gli interventi didattici laddove si riscontrano le

maggiori criticità.

Le prove di verifica per alunni DSA e con BES Gli alunni con DSA e con BES possono usufruire di prove personalizzate in base a quanto

previsto nel Piano didattico personalizzato predisposto dai docenti, possono usufruire di

strumenti compensativi e, se preventivamente concordate, di misure dispensative. Nel caso

degli studenti di origine straniera si terrà conto anche degli esiti raggiunti nei percorsi di

facilitazione linguistica e delle potenzialità di apprendimento dell’alunno nel percorso di

studi successivo.

Page 32: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

32

Valutazione nella Scuola dell’infanzia Nel corso degli anni nelle nostre scuole dell’infanzia la valutazione ha sempre assunto un

ruolo di accompagnamento continuo e costante dell’azione didattica, in stretta connessione

con i momenti di osservazione e verifica.

In questa fase evolutiva così delicata e densa di conquiste significative emergono, con tempi e

modalità differenti, alcuni dei nuclei fondanti della struttura di personalità di ognuno, che nel

tempo si andranno affinando, arricchendo e consolidando. Ciò che le nostre scuole

dell’infanzia valutano, infatti, non sono le capacità ed abilità misurate in senso stretto, ma più

di ogni altra cosa il percorso di crescita di ogni bambino, da cui possano affiorare i tratti

individuali, le modalità di approccio ed interazione, lasciando emergere di volta in volta

risorse e potenzialità, come pure bisogni e talvolta difficoltà. La scuola dell’infanzia, in altre

parole, rimanda alle famiglie (ed alla scuola primaria che seguirà), una rappresentazione del

bambino in un dato momento della sua evoluzione, come in un’istantanea che fotografa quella

particolare fase di sviluppo, intravedendo opportunità e delineandone i tratti unici e

significativi.

In linea con le nuove Indicazioni Nazionali quindi la valutazione assume per le nostre scuole

dell’infanzia una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

Quest’anno in via sperimentale, nell’ottica della verticalizzazione del curricolo e in ordine alle

attività di continuità tra gli ordini di scuola, per la scuola dell’infanzia è stato elaborato il

modello per la certificazione delle competenze degli alunni in uscita.

La valutazione del processo formativo è espressa al termine degli anni in cui il bambino/a ha

frequentato la scuola dell’Infanzia, attraverso una scheda nella quale si osservano: il

comportamento dell’alunno in relazione alle finalità che la scuola dell’Infanzia si pone e che

riguardano la relazione con se stesso, con gli altri, con l’apprendimento; quindi il grado di

autonomia sviluppato, la conquista di una propria identità, la partecipazione alle esperienze

proposte, i traguardi raggiunti nello sviluppo delle competenze relative ai vari Campi di

esperienza.

Il giudizio sulle competenze, espresso in termini alfabetici, comprende tre diversi livelli:

A → Competenza pienamente acquisita

B → Competenza acquisita a livello essenziale

C → Competenza non ancora pienamente acquisita

Valutazione nella Scuola Primaria

La valutazione costituisce un momento di grande rilevanza poiché permette alla scuola e ai

docenti di tenere sotto controllo le proprie scelte formative, organizzative ed operative rispetto

ai risultati. Consapevoli che l’apprendimento non si dimostra con l’accumulo di nozioni, ma

con la capacità di generalizzare, trasferire, utilizzare la conoscenza acquisita in contesti reali,

la valutazione dell’attività didattica è articolata secondo tre fasi:

Valutazione iniziale con funzione diagnostica in quanto serve ad accertare i bisogni cognitivi,

la conoscenze e le competenze raggiunte dall’alunno. Mira anche a conoscere i fattori che

possono influenzare il percorso educativo (ambiente socio-familiare, attitudini, interessi,

capacità). Sulla base delle situazioni riscontrate viene orientata la programmazione didattica

personale (accertamento dei prerequisiti);

Page 33: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

33

Valutazione intermedia con funzione formativa, controlla i progressi degli alunni e il

raggiungimento degli obiettivi specifici al fine di favorire eventuali modifiche alla

programmazione scolastica: comporta una riflessione autovalutativa da parte di ogni docente;

Valutazione finale è collegiale e sommativa in quanto attribuisce ai singoli alunni un giudizio

complessivo che va riferito al profilo di uscita dell’alunno.

La verifica

La valutazione del prodotto scolastico si rivela attraverso un processo complesso e accurato di

verifica che, nel contesto delle attività didattiche, si attua attraverso:

colloqui con i genitori e con l’ A.S.L. per gli alunni diversamente abili;

prove iniziali per la rilevazione dei prerequisiti;

rilevazione di atteggiamenti, comportamenti, strategie messe in atto dagli alunni nelle

diverse situazioni;

specifici momenti di prove (oggettive e non ) sugli obiettivi delle programmazioni.

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

conoscenze, sulle capacità acquisite ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a prove

a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti: Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per nuclei tematici

Verifiche scritte (produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a

completamento, quesiti vero / falso, etc.)

Verifiche orali

Prove strutturate ( risposte a domande aperte, test a risposta multipla, domande a

completamento, quesiti vero / falso ,....)

Verifiche sommative che comprendono più nuclei tematici.

Criteri di valutazione

Come previsto dalla normativa e deliberato dal collegio Docenti, nella scuola primaria, la

valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle

competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi

e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

Inoltre, viene valutato anche il comportamento di ogni studente con un voto di condotta,

espresso con un giudizio sintetico, in base ai seguenti criteri:

frequenza e puntualità;

rispetto del regolamento d’Istituto;

interesse per le attività scolastiche;

collaborazione e rispetto del personale scolastico e dei compagni;

rispetto degli impegni scolastici (studio, esecuzione compiti, regolarità nel portare il

materiale didattico, firme.

Page 34: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

34

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

livello di abilità, conoscenze nonché competenze acquisite

personali caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione

all'ambiente socio-culturale di appartenenza

Il giudizio sul comportamento e il voto per le discipline fanno riferimento alla seguente griglia

di corrispondenza approvata allegata al P.T.O.F.

3.3 Certificazione delle competenze

Il Certificato delle Competenze costituisce da una parte il punto di arrivo del percorso

formativo compiuto dagli alunni nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, dall’altra il

punto di partenza per le successive esperienze di studio e di vita .

Alla scuola dell’infanzia e primaria è un’attestazione dei livelli di competenza raggiunti nei

singoli campi di esperienza e nelle discipline e viene consegnato agli insegnanti del grado

scolastico successivo a completamento del Documento di valutazione.

Alla scuola secondaria di I grado è il documento ufficiale che viene consegnato agli alunni

dopo l’Esame di Stato. Viene compilato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e riporta sia

la valutazione numerica finale ottenuta nelle prove d’esame, sia l’indicazione dei livelli di

competenza raggiunti nelle singole discipline nell’arco del triennio di scuola secondaria di

primo grado.

Page 35: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

35

Cap. 4 LE SCELTE DI RICERCA, FORMAZIONE E SVILUPPO

4.1 L’autoanalisi d’Istituto per promuovere azioni migliorative

L’Istituto Comprensivo ritiene che la qualità del servizio scolastico non passi solamente

attraverso la verifica e la valutazione interna ed esterna degli apprendimenti scolastici

degli alunni, ma preveda altri “punti di osservazione” dell’intero P.O.F.

Pertanto si mettono in atto momenti di riflessione e di valutazione soprattutto riguardanti

le scelte organizzative e didattiche, finalizzati a promuovere azioni migliorative, così

come indicato nella tabella seguente:

Chi

Che cosa fa Quando

Referente per la

valutazione

Consiglio di Classe

- Monitoraggio e valutazione degli apprendimenti

- Verifica andamento delle classi

- Verifica andamento del Contratto Formativo

In ingresso, fine

1° e 2°

quadrimestre

Referenti di progetto

- Monitoraggio e valutazione dell’andamento dei

progetti e risorse impiegate; relazione finale

A fine anno scolastico

Funzioni Strumentali

- Verifica e valutazione delle attività previste

nelle aree di competenza assegnate dal Collegio

con relazione finale:

Area 1 Gestione POF

Area 2 Interventi e servizi per gli studenti (alunni H)

Area 3 Interventi e servizi per gli studenti Area 4 Sicurezza

A fine anno scolastico

Dirigente scolastico

FF. SS. e referenti

- Monitoraggio, verifica e valutazione delle azioni

formative finalizzate a promuovere riflessioni a

vari livelli.

Durante l’anno

scolastico negli

incontri di Staff

Funzione Strumentale

Area 1

Autovalutazione d' istituto

A fine anno scolastico

Funzione Strumentale

Area 1

Monitoraggio POF

A fine anno scolastico

La rilevazione dei dati e la rappresentazione grafica è curata dalla funzione preposta che ha

anche il compito di restituire i risultati nel Collegio dei docenti in modo da diffondere criticità

e punti di forza.

Page 36: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

36

Piano di miglioramento

Criticità individuate Area da migliorare Azioni

Valutazione degli

apprendimenti

E' necessario istituire un

gruppo di lavoro che definisca

criteri comuni di valutazione e

strumenti di verifica idonei a

realizzare una valutazione

scientifica.

Corso di formazione

Successo scolastico

Integrazione e inclusione

Interventi di formazione sulle

metodologie per la didattica

individualizzata e sulle strategie

per il recupero del disagio.

Competenze di base

Migliorare con opportune

strategie didattiche gli esiti

formativi negli apprendimenti

di Italiano e Matematica.

Attività di Potenziamento:

- Scrittura e lettura Creativa

Giornalismo

- Competenze digitali

4.2 Percorsi di formazione, ricerca, sviluppo

L’istituto si impegna per organizzare e/o partecipare a corsi di formazione e aggiornamento,

per mettere in atto iniziative di ricerca e momenti di studio che consentano l’approfondimento

di tematiche pedagogiche e l’acquisizione di stili d' insegnamento/apprendimento coerenti con

le finalità e gli obiettivi del P.T.O.F. Si cerca di promuovere iniziative professionalmente

accurate, di offrire opportunità di arricchimento alle persone che lavorano all’interno

dell’Istituto e di sviluppare azioni di miglioramento.

Formazione del personale La formazione in servizio e l’aggiornamento sono elementi costitutivi della dimensione

professionale degli insegnanti e delle altre componenti del mondo scolastico. Con la legge

107/2015 e l’ultima direttiva ministeriale del 7 gennaio 2016, la formazione diventa

obbligatoria, permanente e strutturale. I docenti del nostro Istituto nel corso dell’a.s 2015/2016

seguono attività di aggiornamento di informatica, di orientamento per la scelta della scuola

secondaria di secondo grado, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto concerne l’offerta

formativa triennale 2016/2019, l’istituto promuove attività di formazione destinate ai docenti,

in coerenza con i risultati emersi dal RAV (vedi Piano di Miglioramento). In particolare, si

seguiranno percorsi formativi per migliorare la progettazione e la valutazione per competenze,

nonché per consolidare le competenze digitali, utilizzando anche le risorse offerte dalle reti

scolastiche.

I docenti dell’Istituto, consapevoli che la propria professionalità didattica necessita di una

continua formazione, per rispondere ai bisogni sempre più complessi degli alunni e della

società in generale, e con le risorse messe a disposizione per iniziative di formazione e

Page 37: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

37

aggiornamento, intraprenderanno percorsi di formazione / aggiornamento sui seguenti temi:

- La valutazione dell’apprendimento nella scuola delle competenze: metodi e tecniche

- I B.E.S: presupposti teorici e normativa di riferimento per l’inclusione, didattica

inclusiva per la scuola di tutti e di ciascuno, processo di intervento e i suoi strumenti,

valutazione degli apprendimenti, valutazione dell’inclusività.

- Sicurezza sui luoghi di lavoro e primo soccorso.

- Nuove tecnologie informatiche.

La formazione in servizio del personale Ata riguarderà le innovazioni normative, la

dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e la formazione in materia di sicurezza.

Azioni coerenti con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)

Il Dirigente, in coerenza con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ha nominato

l’animatore digitale dell’Istituto. Il suo profilo è rivolto a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un

formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica

alle attività formative;

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il

protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e di altre attività, anche

strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie

e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (ad. es. uso di

particolari strumenti per la didattica), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola

stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Funzione Strumentale N° 1 - Area POF-

Prof.ssa Maria Carmela Grasso / Albanese

Page 38: Piano Triennale Offerta Formativa definitivo

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