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Piano Triennale Offerta Formativa
Dirigente Scolastico: prof. Marco De Prospo
Crescere
in una Scuola
che accoglie
insegna ed orienta
Primaria
Calvario
Pasteni
Secondaria
di I° Grado
Covotta
Infanzia
Calvario
Pasteni
AA. SS. 2016/2019
Primaria
Savignano
Greci
Secondaria
di I° Grado
Savignano
Greci
Infanzia
Frolice - Greci
Infanzia-Primaria
Parzano-Tressanti
P
T
O
F
2
“Spesso gli amici mi chiedono
come faccio a fare scuola. […]
Sbagliano la domanda, non
dovrebbero preoccuparsi di come
bisogna fare scuola, ma solo di
come bisogna essere per poter fare
scuola. […]”
don Lorenzo Milani
3
INDICE
PREMESSA p. 4
Introduzione p. 6
I Riferimenti normativi p. 7
II Presentazione dell’Istituto: le persone, i ruoli, le risorse p. 9
III Organico dell' autonomia p. 16
IV Il contesto territoriale e le reti educative p. 18
Cap. 1 LE SCELTE EDUCATIVE
1.1 Le finalità generali delle Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione alla
luce delle Indicazioni 2012
p. 20
1.2 La mission dell’Istituto Comprensivo p. 20
1.3 La scuola come ambiente educativo: accoglienza, alleanza educativa, inclusione,
orientamento
p. 21
Cap. 2 LE SCELTE ORGANIZZATIVE
2.1 Le Scuole dell’Infanzia si presentano p. 25
2.2 Carta d’identità della Scuola Primaria p. 25
2.3 Carta d’identità della Scuola Secondaria p. 27
2.4 I progetti dell’Istituto e i progetti di scuola p. 28
2.5 Iniziative di arricchimento dell’Offerta formativa p. 29
Cap. 3 LE SCELTE DIDATTICHE
3.1 Dalla mission al curricolo d’Istituto p. 31
3.2 Verifica e valutazione degli apprendimenti p. 31
3.3 Certificazione delle competenze p. 34
Cap. 4 LE SCELTE DI RICERCA, FORMAZIONE E SVILUPPO
4.1 L’autoanalisi d’Istituto per promuovere azioni migliorative p. 35
4.2 Le scelte di ricerca, formazione e sviluppo p. 36
ALLEGATI
1. Regolamento d’istituto + Criteri attività negoziale dell’ I. C.
2. Patto educativo
3. Curricoli disciplinari
4. Verifica e Valutazione
5. Piano integrazione alunni H
6. Progetti
7. Viaggi d’ istruzione: regolamento e piano
8. Piano Continuità - Orientamento
9. Piano Recupero
10. Pianificazione Monitoraggio e RAV
11. Piano Sicurezza
12. Progetti PON
13. Programma annuale
14. Delibere approvazione e adozione POF
15. Direttive DSGA sull’attività amm.vo - contabile
16. Organigramma
17. Calendario
4
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento in cui si esprime l’identità culturale e
progettuale di ogni scuola: esso rende nota la progettazione curricolare, educativa e
organizzativa di ogni istituto, in base a quanto previsto dalla legge relativa all’autonomia
scolastica, cioè la legge, entrata in vigore col DPR 275/99, con cui si è stabilito che le
istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema nazionale e pur operando nel rispetto
delle norme generali sull'istruzione emanate dallo Stato, hanno una propria autonomia
amministrativa, didattica e organizzativa.
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con
proprio atto di indirizzo prot. 2777/A19 del 02/10/2015;
Il P.O.F. è elaborato, dal punto di vista didattico, dal Collegio dei docenti; viene proposto con
la partecipazione di tutte le componenti presenti all’interno della scuola e sulla base degli
indirizzi generali di gestione e amministrazione definiti in Consiglio d’istituto; viene adottato
dal Consiglio di Istituto stesso sulla base degli indirizzi per le attività della scuola, delle scelte
di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo
prot. 2777/A19 del 02/10/2015;
Il Piano che in questo documento viene presentato è il progetto di studio, di formazione
curricolare e di organizzazione che il nostro istituto propone e s’impegna a predisporre in
favore della collettività scolastica per tre anni come da ultima legge del governo n.107 del
2015. Esso declina il curricolo obbligatorio, proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione,
in base anche alle indicazioni date dall’Ufficio Scolastico Regionale, alle esigenze del
territorio e alle risorse umane e finanziarie a disposizione. Ciò nel rispetto della legge, già
citata, sull’autonomia scolastica, in virtù della Legge n. 53/2003 e del Decreto Legislativo n.
59/2004; una normativa poi aggiornata con le Nuove Indicazioni del DM del 31/07/2007 e con
le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
del 2012. Le direttive ministeriali delle Nuove Indicazioni vengono ribadite nell’Atto
d’indirizzo del 08/09/2009 nel quale si riconosce quale finalità principale della scuola del
primo ciclo la promozione del pieno sviluppo della persona.
La scuola persegue l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, così come stabiliscono
le Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (2006/962/CE): si parla di competenze - chiave,
cioè quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
maturazione della cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di
riferimento europeo delinea otto competenze chiave:
• comunicazione nella madrelingua;
• comunicazione nelle lingue straniere;
• competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
• competenza digitale;
• imparare a imparare;
• competenze sociali e civiche;
• spirito di iniziativa e imprenditorialità;
• consapevolezza ed espressione culturale.
Tali obiettivi devono essere perseguiti per tutti gli alunni e le alunne in ottemperanza anche
alle linee fondamentali dello Statuto degli studenti e delle studentesse, emanato con il decreto
del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998 e poi aggiornato nel 2007, secondo il
quale la scuola è «luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
5
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica», e in base all'art. 3 della Costituzione della
Repubblica italiana, secondo cui «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzioni […].», di modo che «è compito della Repubblica [e quindi
anche della Scuola] rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l'effettiva partecipazione di tutti […] all'organizzazione politica, economica e sociale del
paese».
Tutto ciò significa che l’Istituto Comprensivo "don Lorenzo Milani" pone al centro della
propria azione lo sviluppo della persona nella sua interezza, cercando di predisporre un
percorso di formazione e di apprendimento che la valorizzi e porti alla luce le sue potenzialità,
affinché dia il proprio contributo all’interno della comunità in cui vive, intendendo, con
quest’ultima, non solo la scuola e il contesto socio-culturale di riferimento, ma anche lo Stato
e, più in prospettiva, la comunità di destino internazionale nella quale ciascun cittadino è
chiamato a cooperare per la costruzione del bene comune.
L’Istituto si attiene, inoltre, alle normative vigenti in materia di Diritti, integrazione e
assistenza della disabilità e in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, facendo
riferimento rispettivamente alla legge-quadro n. 104 del 5 febbraio 1992 e alla legge n. 170 del
2010 (integrata dalle nuove Linee guida del Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011).
La legge n. 104 si concentra sul rispetto e sullo sviluppo della persona umana, sul
raggiungimento dell’autonomia all’interno del percorso di vita e sulla necessità di porre le basi
per una buona partecipazione alla vita della collettività; la legge n. 170 si concentra sulla
didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure
dispensative, su adeguate forme di verifica e di valutazione per la tutela del diritto allo studio.
Infine, l’istituto segue la normativa sui Bisogni Educativi Speciali (Direttiva ministeriale del
27 Dicembre 2012 e successivi Approfondimenti), per l’attenzione dedicata agli alunni che
presentano esigenze particolari dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici e
aspecifici dell’apprendimento, disturbi evolutivi o difficoltà derivanti dalla mancanza di una
conoscenza adeguata della cultura e della lingua italiana. Per tali alunni vengono pensati
percorsi didattici personalizzati.
Il piano ha ricevuto:
parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del giorno 15/01/2016;
è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del giorno 15/01/2016;
è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per
accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,
comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
6
Introduzione L’I.C. “don Lorenzo Milani” Calvario-Covotta pone la base del suo operare nel principio
espresso cinquant’anni addietro da don Lorenzo Milani:
“Dare di più a chi ha di meno” Con questo la scuola intende sottolineare la necessità che l'azione educativa non si realizzi in
un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si
articoli in modo da tener conto delle situazioni personali di partenza.
Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno. A tutti gli alunni
deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;
valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e
professionali, società sportive, gruppi di volontariato) allo scopo di realizzare un progetto
educativo ricco e articolato. L’offerta formativa della scuola non deve limitarsi alle sole
attività curricolari ma deve assumere un più ampio ruolo di promozione culturale e
sociale. La scuola come ente di promozione sociale.
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti
uguali opportunità di crescita culturale. Per ottenere questo risultato la scuola si adopera
affinché:
ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne;
nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative
del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: corsi di nuoto -
visite didattiche - attività teatrali - ecc..);
la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici
sia quanto più possibile regolare ed eventualmente facilitata con appositi progetti di
istruzione domiciliare, compatibilmente con le risorse umane ed economiche a
disposizione della scuola.
Uguaglianza e diversità Il riconoscimento delle differenze e l'uguaglianza delle opportunità risultano essere i principi
fondanti dell'azione educativa. Ad essi si affiancano:
il rispetto per ogni cultura e la sua valorizzazione entro il processo di costruzione di
nuove identità globali
il rifiuto di ogni forma di discriminazione.
Ne consegue che si debba ricercare un rapporto dinamico tra uguaglianza e differenza per
allontanare logiche di assimilazione, di relativismo acritico o di rifiuto dell'altro.
In questo contesto l’educazione interculturale, concepita non come una nuova educazione ma
come la normalità dell’educazione nel tempo globale e nelle società multiculturale "...si
delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e
sociale multiforme" e come modalità di interazione che “avvalora il significato di
democrazia” (C.M. n. 205 del luglio 1990). Compito dell’educazione, secondo la logica
interculturale, è operare affinché culture diverse convivano senza ignorarsi in un rapporto fatto
di scambi e di prestiti, di reciprocità, di negoziazioni e di ridefinizione continua delle identità
dei ragazzi e delle ragazze. E poiché ognuno ed ognuna è portatore di differenze (e di
differenza di genere in primis) il progetto educativo della nostra scuola sottolinea la necessità
di porre l'attenzione all’interazione tra differenze come processo di maturazione cognitivo ed
affettivo-emotivo dei soggetti ed alla flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro
agire.
7
A questo scopo è a nostro parere indispensabile "curvare" alcune delle indicazioni contenute
nel P.E.C.U.P. (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente) in senso
esplicitamente interculturale. Quelle che seguono sono da considerarsi quindi non tanto ipotesi
di lavoro didattico quanto piuttosto linee-guida sulle quali conformare l'intera azione
educativa:
Identità Intesa come capacità di elaborare un positivo progetto di vita
confrontandosi con i grandi modelli culturali delle società passate e
delle società presenti , con particolare riferimento alle dinamiche
multiculturale che caratterizzano la società italiana contemporanea.
Relazione
con gli altri
consapevolezza che la vita del proprio paese è inserita nel più ampio
contesto della globalizzazione che chiede una diversa dimensione
della cittadinanza ed una più significativa responsabilità globale.
capacità di confronto e di dialogo autentici, non rinunciando alle
proprie idee, ma sapendo riconoscere anche il valore di quelle altrui
entro una logica interculturale.
Orientamento acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità per
costruirsi un adeguato progetto di vita nel contesto
della odierna società globale.
Strumenti
culturali
riconoscimento della propria identità di cittadino italiano, europeo e
planetario, in quanto cittadino della Terra-Patria.
la Costituzione italiana nell’anno del 150°.
capacità di instaurare relazioni con compagni di differenti culture
secondo la logica esplicitata dalla dimensione interculturale.
Convivenza
Civile
capacità di riconoscere l’identità propria e altrui come persone,
titolari di diritti e soggette a doveri.
capacità di riconoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione
costituzionale e amministrativa dell’Italia, della UE e delle Nazioni
Unite.
Imparzialità e regolarità
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale.
La scuola garantisce l'imparzialità:
nella formazione delle classi e delle sezioni.
nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra docenti e genitori
nella assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle
risorse umane a disposizione del circolo.
nella formulazione degli orari dei docenti.
Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, la scuola garantisce la regolarità e la continuità
del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi. Nel primo
caso le lezioni vengono sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano alle
assemblee; in caso di sciopero la scuola fornisce adeguata informazione scritta alle famiglie
con almeno 2 giorni di anticipo.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Marco De Prospo
8
I) Riferimenti Normativi Gli ultimi anni sono stati interessati dall’avvio di una fase di rinnovamento del nostro sistema
scolastico. Il quadro delle riforme è improntato, anche in ragione della particolare congiuntura
internazionale, ai temi della razionalizzazione delle risorse e del contenimento della spesa pubblica. In
tal senso, norma di riferimento è l'art. 64 (Disposizioni in materia di organizzazione scolastica) del
D.L. 2008 n.112, convertito nella Legge 6 agosto 2008 n.133 recante "Disposizioni urgenti per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria” e più recentemente il D.L. 2012, n. 52 convertito con modifiche dalla Legge
di conversione 6 luglio 2012, n. 94. Norme di riferimento sono:
Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89: Riordino Scuola Infanzia e
Primo ciclo; Atto di Indirizzo 8 settembre 2009 (MIUR);
Indicazioni nazionali: nel corso del triennio scolastico 2009/2010-201 1/2012 si applicano le
Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del Decreto legislativo 19 febbraio
2004, n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al Decreto ministeriale
31 luglio 2007 (art. 1, e. 3, DPR 89/09); per l'IRC, il D.P.R. 11 febbraio 2010;
D.Lgs. 297 del 1994: Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;
DPR 275 del 1999 sull'autonomia; D.Lgs. 1651/2001 come aggiornamento del 150 / 2001,
della C.M. 88 / 2010, del D.L. 141 / 2010.
Supplenze temporanee del personale docente: i dirigenti scolastici devono provvedere alla
sostituzione del personale assente temporaneamente, prioritariamente con personale della scuola in
soprannumero o con docenti in disponibilità ed, in subordine, mediante l'attribuzione di ore eccedenti
a personale in servizio e disponibile nella scuola fino ad un massimo di 6 ore settimanali oltre l'orario
d'obbligo. Nel caso in cui le soluzioni indicate non risultino praticabili o sufficienti, i dirigenti
scolastici, possono provvedere alla nomina di personale supplente anche nel caso di assenza del
titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria.
(Nota prot. 9839 del 08-11-10 della Direzione Generale).
"Cittadinanza e Costituzione": conoscenze e competenze che devono essere acquisite in ogni ciclo
nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo.
Nella C.M. n. 86 del 27 ottobre 2010 di attuazione dell'art. 1 della legge 30 ottobre 2008, n. 169 si
sottolinea come oggi, la scuola è chiamata a raccogliere la sfida della riaffermazione del rispetto della
persona umana senza discriminazioni, del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva,
dei valori di libertà, di giustizia, di bene comune che affondano le radici nella nostra Costituzione. In
questo senso l'insegnamento/ apprendimento di Cittadinanza e Costituzione diventa un obiettivo
irrinunciabile che tutte le scuole, dalla Scuola dell'Infanzia alla Primaria, alla Scuola Secondaria di
primo e secondo grado, devono assumere e contemplare nel piano dell'offerta formativa.
Valutazione: dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed
annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono
effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall'alunno. I docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono
non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica
motivazione, (art. 3, cc. 1 e I/bis, Legge 30 ottobre 2008, n. 169 e art. 2, DPR 122/09);
Adozione libri di testo: nella scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo
quinquennio e nella scuola secondaria di primo grado ogni sei anni, a valere per i successivi sei anni (art. 5, Legge 30 ottobre 2008, n. 169).
L. 111 /2011 relativa alla costituzione degli Istituti Comprensivi.
Legge 13 luglio 2015, n. 107 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.
9
II) Presentazione dell’Istituto: le persone, i ruoli, le risorse
L’Istituto Comprensivo "d on Lor enzo Mi lan i " ha un’origine recente: è stato istituito
infatti nell’anno scolastico 2013 e raggruppa tre diversi ordini di scuole:
Scuola dell’Infanzia plesso Calvario-Pasteni-Parzano-Frolice-Greci ( N° alunni181)
Scuola Primaria plesso Calvario-Pasteni-Parzano-Savignano-Greci ( N° alunni406)
Scuola Secondaria di 1° grado plesso “Aurelio Covotta"- Savignano-Greci ( N° alunni 334)
L’Istituto Comprensivo opera in un territorio ampio e vario, pertanto risulta importantissimo il
rapporto in forma dialogica e costruttiva con gli enti e le agenzie territoriali: Comuni,
Provincia, Regione, Enti e Associazioni locali. La comunicazione avviene attraverso
pubblicazioni anche mediante il Sito Web www.icdonmilaniariano.gov.it
Il territorio dei tre Comuni dell’Istituto”don Lorenzo Milani” si sviluppa su una vasta area che
comprende una zona interna, una lungo il fiume Cervaro e un’altra collinare, che è la più
estesa. La popolazione si concentra nei centri urbani, ma anche in frazioni, contrade e
insediamenti sparsi nelle campagne. Per l’aspetto socio-economico, la popolazione è
prevalentemente impegnata nel settore agricolo, anche se una cospicua percentuale è occupata
nel settore terziario.
10
Ariano Irpino è il maggior centro
della provincia. E’ situato ad oltre
817 metri di altitudine e si adagia su
un colle da dove è possibile
ammirare un magnifico panorama.
L’etimologia del nome Ariano,
probabilmente, deriva da Ab Ara
Iani, ovvero un piccolo tempio
edificato in onore di Giano. Dalla
campagna di scavo eseguita dalla
scuola Britannica di Roma, tra il
1957 ed il 1962 sono emerse
numerose evidenze risalenti ai primi
insediamenti, di epoca neolitica
lungo la strada statale 90 bis (Benevento-Foggia). Dopo il 900 a.C. un ramo dei Sanniti fondò
Aequum Tuticum(campo/pianura grande) nella zona di S. Eleuterio. Il sito fu, poi,
romanizzato, e divenne cruciale nodo di scambi tra la Via Traiana e la Via Herculea (questa
seguiva il tracciato del tratturo Pescasseroli- Candela). Le invasioni barbariche ed alcuni
fenomeni sismici portarono le popolazioni ad abbandonare il territorio di Aequum Tuticum,
per insediarsi a pochi chilometri di distanza,procedendo gradualmente ad edificare su tre colli
attigui tra loro, nasce così l’odierna Ariano. La cittadina divenne la principale roccaforte
longobarda.
Il comune di Ariano Irpino, il più esteso d’Irpinia, conserva la forte vocazione dei maestri
ceramisti e custodisce nel ricco museo opere di rara bellezza che ne rappresentano la storia.
Il comune di Greci sorge a 824 metri s.l.m., in un territorio ricco di sorgenti d’acqua nelle
immediate prossimità del torrente Cervaro. Greci-Katundi, è l’unico comune albanofono della
provincia di Avellino e l’unico paese italo-albanese dell’intera regione Campania. Deve il
nome al popolo che lo fondò, i Greci. Le sue origini albanesi sono ben visibili nel rione
Breggo dove troviamo le tipiche abitazioni
albanesi, Halive, tipiche abitazioni della
comunità albanese, si tratta di piccole case,
che accoglievano persone e animali in un
unico ambiente; costruite con pietre a secco,
unite con creta e cemento, dal tetto realizzato
con travi e tegole. Posizionata a dominio
dell’Alta Valle del Cervaro, il territorio è
ricco di aree boschive (nelle località Porcino,
Serrone e Ripitella) e di sorgenti
d’acqua.Oggi vi si parla ancora un dialetto
albanese,arbrésh, e il Comune, al fine della
conservazione della parlata locale, promuove
attività formative e didattiche per l’insegnamento e l’aggiornamento del patrimonio linguistico
del luogo, antico feudo dei nobili Spinelli e Guevara.
11
Savignano Irpino, in provincia di Avellino, sorge a 698 metri sul livello del mare ed il suo
territorio, in ottima posizione panoramica domina il fondovalle del Cervaro.
Molte sono le testimonianze storiche e le presenze archeologiche presenti sul territorio, reperti
che testimoniano per lo più insediamenti dell’era paleolitica. Risulta, poi, che diversi gruppi
etnici si siano succeduti nella zona: gli Umbro-Sabelli, gli Entri, gli Osci e gli Irpini di origine
Sannita.
Savignano Irpino sposa perfettamente la propria storia con la bellezza suggestiva dei suoi
luoghi.Numerosi sono stati i Signori succedutisi sul dominio di Savignano e tra essi
ricordiamo: Manfredo Maletta, Novello Dolfi, Bernardino e Francesco Spinelli. Nel 1727
l’Arcivescovo Orsini, in seguito Papa Benedetto XIII, fece dono ai savignanesi di un ospedale
denominato “Hospitus pro peregrinis”, attualmente sede del Municipio e noto come palazzo
Orsini.
E’ Comune d’Europa, gemellato con Savigneux, cittadina francese di 2.565 abitanti situata nel
dipartimento della Loira nella regione del Rodano-Alpi e Essenbach, comune tedesco della
Baviera.
La Presidenza e i servizi amministrativi si trovano presso la scuola primaria "Calvario".
L’Istituto accoglie bambine e bambini, ragazze e ragazzi di età compresa fra i tre e i
quattordici anni, favorendone la formazione e l’orientamento nel percorso di studi, in
collaborazione con le famiglie e gli enti territoriali. La qualità del servizio è monitorata
attraverso questionari rivolti alle famiglie, agli stessi alunni, ai docenti.
12
ISTITUTO COMPRENSIVO “DON LORENZO MILANI”
ARIANO IRPINO
Via Marconi, 25
83031 Ariano Irpino (AV)
Orario di apertura al pubblico
mattina: tutti i giorni 11,00-13,00
pomeriggio: martedì 14,30-17,30
giovedì 14,30-17,30
Tel. : 0825 871543 - 0825 871627
Fax: 0825 873735 - 0825 871627
E-mail: [email protected]
Sito internet: http:// www.icdonmilaniariano.gov.it
Scuola dell’Infanzia
Parzano
Località
Parzano Tressanti
Tel/fax
0825 1806300
Ariano Irpino
Orario: 8,30-16,30
sabato chiuso
Pasteni
Piazza Mazzini
Tel: 0825 875151
Ariano Irpino
Orario: 8,30-16,30
Calvario
Via Marconi, 25
Tel: 0825 871543
Ariano Irpino
Tempo scuola Orario: 8,30-16,30
Mensa e trasporto
Frolice
Località Frolice
Tel: 0825 825075
83031 Ariano
Irpino (AV)
Orario: 8,30-16,30
sabato chiuso
Greci
Via IV Novembre
Tel: 0825 861286
Fax: 0825 861286
83030 Greci (AV)
Orario: 8,30-13,30
sabato chiuso
Scuola Primaria
Calvario
Via Marconi, 25
Tel: 0825 871543
Ariano Irpino
Orario: 8,30-13,30
Pasteni
Piazza Mazzini
Tel: 0825 871379
Ariano Irpino
Orario:8,35-13,35
Parzano Località
Parzano Tressanti
Tel: 0825 1806300
Ariano Irpino
Orario:8,30-13,30
lun- mart – merc.
Orario:8,30-12,30
giov - ven- sab
Savignano
Via Provinciale
Tel: 0825 867059
Fax: 0825 867059
83030 Savignano
Irpino (AV)
Orario:8,30-12,30
lunedì e mercoledì
8.30-16.30
Greci
Via IV Novembre
Tel: 0825 861286
Fax: 0825 861286
83030 Greci (AV)
Orario: 8,30-13,00
Scuola Secondaria di Primo Grado
Ariano Irpino
“Aurelio Covotta”
Piazza Dante, 1
Tel. fax 0825 871627
Tel. 0825 824510
Orario: 8:15 – 13:15
Savignano
Via Provinciale
Tel: 0825 867059
Fax: 0825 867059
83030 Savignano Irpino (AV)
Orario:8,30-13,30
lunedì e mercoledì 8.30-16.30
Greci
Via IV Novembre
Tel: 0825 861286
Fax: 0825 861286
83030 Greci (AV)
Orario: 8,30-13,30
13
Gli aspetti didattici e pedagogici vengono discussi e deliberati dal Collegio dei Docenti
Unificato o dal Collegio Docenti di Scuola, presieduti dal Dirigente Scolastico. I Progetti,
i corsi di aggiornamento e le risorse vengono coordinati, sulla base delle linee elaborate
nel P.O.F., dallo Staff di Istituto che è composto dal Dirigente Scolastico, dalla Vice
Preside e dai docenti e, quando si discutono argomenti relativi agli incarichi di loro
competenza, dagli insegnanti che svolgono il compito di “Funzione Strumentale”. Possono
essere operativi, inoltre, in base alle esigenze e alle risorse disponibili per ogni singolo
anno scolastico, gruppi di lavoro o commissioni che fanno riferimento alle Funzioni
Strumentali o a singoli progetti. I ruoli, i compiti e le interazioni tra le persone che lavorano
all’interno dell’istituto possono essere visualizzati attraverso lo schema seguente:
Dirigente Scolastico
Collegio dei Docenti DSGA
Consiglio d' Istituto
Area Didattica Area Amministrativa
Bilancio acquisti
Contabilità
Alunni
Docenti
Funzioni Strumentali
Referenti di Progetto
Consigli di intersezione
interclasse e di classe
Coordinatori di classe
Dipartimenti
Vice Preside
14
L’attività amministrativa è coordinata dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
(DSGA) e dal Dirigente Scolastico. La funzionalità dei servizi è garantita dalle seguenti
attività:
distribuzione dei compiti al personale; assemblee periodiche del personale A.T.A.;
informazione diffusa;
collaborazione tra il DSGA e il Dirigente Scolastico.
Il Consiglio di Istituto, fatte proprie le linee del P.O.F., delibera sulle materie di
competenza: gestione finanziaria;
orari di funzionamento;
regolamenti di Istituto;
viaggi di istruzione e uscite didattiche; calendario scolastico.
Il vicario del Dirigente collabora strettamente con il Dirigente e lo sostituisce in ogni sua
mansione in caso di assenza. Nell’organizzazione dell’attività didattica, di fondamentale
importanza sono gli incontri mensili di programmazione per la Scuola dell’Infanzia, gli
incontri di programmazione settimanale dei team della Scuola Primaria e i Consigli di Classe
della scuola Secondaria di 1° grado.
Essi perseguono i seguenti scopi:
confrontare e condividere gli interventi formativi;
esaminare problemi attinenti agli alunni;
elaborare modalità di verifica;
programmare interventi di recupero o potenziamento;
predisporre il Contratto Formativo e il Piano annuale di lavoro.
Funzioni strumentali Per coordinare e promuovere importanti attività all’interno della scuola, il Collegio dei
Docenti ha definito le seguenti aree di intervento: Gestione P.T.O.F, Interventi e
servizi per gli studenti, Sicurezza. Di ciascuna di esse è responsabile la corrispondente
Funzione Strumentale. Si tratta di figure che hanno il compito di progettare e
coordinare le attività che fanno riferimento alla propria area di competenza e renderle
coerenti con il P.T.O.F., in modo che abbiano come propria finalità l’attuazione del piano
dell’offerta formativa.
AREA 1
Gestione
POF
Elaborazione e
coordinamento POF
RAV - Monitoraggio POF
n.2 doc
n 2 doc.
AREA 3
Interventi e
servizi per gli
studenti
Coordinamento attività di
orientamento e continuità
Coordinamento attività di
dispersione, recupero e
potenziamento.
n.1doc
n.1doc
AREA 2
Interventi
e servizi
per gli
studenti
Coordinamento gruppo H e
servizi integrazione alunni
BES (scuola primaria)
Coordinamento gruppo H e
servizi integrazione alunni
BES (scuola secondaria)
n.1doc
n.1doc
AREA 4
Sicurezza
Coordinamento attività
per la sicurezza
n.1doc
15
Commissioni In base a esigenze specifiche e in base alle risorse annualmente disponibili, per consentire
un’agile realizzazione delle proposte avanzate dalle funzioni strumentali, possono essere
attivate commissioni che si riuniscono periodicamente e sono coordinate dai docenti
responsabili del ruolo stesso di funzione strumentale. A esse si aggiunge la Commissione
Valutazione del servizio che si occupa di promuovere le attività di autovalutazione
dell’istituto e di promuovere momenti di valutazione ad opera delle famiglie e degli allievi.
Risorse strutturali
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali si rendono necessari:
infrastruttura/attrezzatura Motivazione Fondi di finanziamento
Aula attrezzata con
postazioni informatiche (in
ogni plesso)
Potenziamento delle
competenze digitali ed
educazione all’utilizzo
consapevole dei social
network
Bandi Pon, dotazione
finanziaria ordinaria
Potenziamento/realizzazione
rete wifi in ciascun plesso
Potenziamento delle
metodologie laboratoriali e
dell’apprendimento
cooperativo mediante
l’utilizzo delle nuove
tecnologie
Bandi Pon, dotazione
finanziaria ordinaria
Laboratorio scientifico in
ciascun plesso della primaria
e 1° grado
Potenziamento attività
laboratoriali scientifiche e
logico-matematiche
Bandi Pon, dotazione
finanziaria ordinaria
Laboratorio espressivo-
creativo
Potenziamento delle
metodologie laboratoriali e
dell’apprendimento
cooperativo mediante
l’utilizzo di vari strumenti e
canali
Bandi Pon, dotazione
finanziaria ordinaria
Interventi di rinnovo spazi
esterni e palestra per
l’infanzia e la primaria di
Pasteni e Parzano
Riorganizzazione funzionale
degli spazi esterni esistenti e
di una palestra per il plesso
Pasteni
Richiesta enti locali,
dotazione finanziaria
ordinaria
Rinnovo arredi aule nei vari
plessi
Rinnovo arredi e suppellettili
obsoleti
Richiesta enti locali,
dotazione finanziaria
ordinaria
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla
concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle
risorse umane e strumentali con esso individuate.
16
III) Organico dell' Autonomia Come già indicato nell’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico, al fine di far fronte
all’offerta formativa, l’Istituto Comprensivo ha necessità di avere a disposizione una
dotazione organica in relazione al numero delle classi funzionanti, effettivamente calcolato
secondo le disposizioni della normativa vigente. Tale organico si compone come segue:
Personale docente Ordine di scuola Classi Docenti
Infanzia 9 sezioni
17 docenti su posto comune + 2
docenti di sostegno (tipologia
Eh)+ 13 ore e mezza per
religione (I.R.C.)
Primaria 25 classi 31 docenti su posto comune + 3
docenti di sostegno (tipologia
Eh) + 1 docente di L2 (Inglese) +
2 docenti e 8 ore per I.R.C.
Secondaria Covotta 15 classi A043: 8 cattedre + 6 ore
A059: 5 cattedre
A345: 2 cattedre + 12 ore
A245: 1 cattedra + 12 ore
A028: 1 cattedra + 12 ore
A030: 1 cattedra + 12 ore
A032: 1 cattedra + 12 ore
A033: 1 cattedra + 12 ore
3 docenti di sostegno (tipologia
Eh)
15 ore per I.R.C.
Secondaria Savignano 2 classi (di cui 1 pluriclasse) A043: 1 cattedra + 12 ore
A059: 1 cattedra
A345: 6 ore
A245: 4 ore
A028: 4 ore
A030: 4 ore
A032: 4 ore
A033: 4 ore
1 docente di sostegno (tipologia
Eh)
2 ore per I.R.C.
1 pluriclasse A043: 6 ore
A059: 6 ore
A345: 3 ore
A245: 2 ore
A028: 2 ore
A030: 2 ore A032: 2 ore
A033: 2 ore
1 ora per I.R.C.
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Organico di sostegno
La richiesta di organico di sostegno va nell’ottica di raggiungere il rapporto docente/alunni
disabili nella misura di uno a due per i casi meno gravi e in deroga di uno a uno per quelli in
situazione di gravità. Attualmente sono iscritti nella nostra scuola n. 10 alunni con disabilità e
vi è in via di certificazione un ulteriore alunno.
Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno è
definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano.
Personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è
così definito:
Profilo Fabbisogno Motivazione D.S.G.A. 1
Assistenti amministrativi 6 Conferma numero o.f. a.s. 2015/16 per attività
amministrative relative alla dematerializzazione e
per particolare complessità dei nuovi gestionali
ministeriali. Inoltre vi è la presenza di tre lavoratori
con diritto alla L.104.
Collaboratori scolastici 20 Potenziamento nel numero dei collaboratori
scolastici, a causa dell’elevato numero dei plessi e
della presenza di lavoratori con diritto alla L.104.
Infatti spesso si è in sofferenza nella copertura dei
turni di servizio e vi è la necessità di garantire
l’apertura pomeridiana della scuola per le attività
aggiuntive proposte dal POF e per l’apertura alle
iniziative del territorio, come del resto è anche
auspicato dalla Legge di riforma n.107/2015
Richiesta organico potenziato in relazione al RAV
1. Un insegnante di matematica Cl A059 per il potenziamento delle competente in area
logico matematica (lavori per gruppi di livello).
2. Un posto di lingua inglese Cl A0345 per favorire l’espressione orale in attività di
piccolo gruppo e di potenziamento recupero.
3. Tre docenti primaria posto comune (di cui 1 per l’esonero del primo collaboratore del
D.S.) per la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all’italiano e all’alfabetizzazione alunni stranieri.
4. Un docente per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, all’utilizzo critico e
consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione.
5. Un docente Cl A032 per il potenziamento dell’area dei linguaggi, con particolare
riferimento all’educazione musicale, da utilizzare anche per il progetto di educazione
musicale scuola primaria.
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IV) Contesto territoriale e le reti educative L’Istituto Comprensivo è inserito in un territorio prevalentemente agricolo, in cui è
presente un modesto tessuto di piccole e medie imprese che negli ultimi anni ha risentito
pesantemente della crisi economica.
L’utenza dell’istituto è diversificata per provenienza, appartenenza sociale e culturale: i
flussi migratori interni ed esterni al territorio nazionale (provenienti, questi ultimi, per la
maggior parte da Marocco, Africa sud sahariana, Cina e Europa orientale) hanno
contribuito ad accrescere il numero dei lavoratori e delle lavoratrici nei v a r i s e t t o r i
e c o n o m i c i ; ciò ha contribuito a rendere anche l’istituto comprensivo una realtà
multiculturale che sta lavorando per diventare una realtà interculturale, cioè un luogo che
sa valorizzare le diversità presenti al proprio interno, riconoscendo in esse un’opportunità
di arricchimento e il possibile volano di inserimento in un tessuto di relazioni che,
all’interno della società contemporanea, non può che diventare globale e locale allo stesso
tempo.
Le reti educative: la scuola e il territorio L’Istituto Comprensivo, nell’ottica dell’autonomia, si rapporta con la realtà territoriale
per far conoscere all’esterno le proprie attività e i propri progetti, nella consapevolezza di
far parte di una realtà più vasta.
L’istituto si relaziona in primo luogo con l’Amministrazione Comunale, ma anche con gli
enti, le agenzie, le commissioni e le associazioni seguenti:
Amministrazione Comunale - Sindaco - Assessore Pubblica Istruzione
A.S.L. n° 1: Ospedale, Pronto Soccorso, Guardia Medica
Comunità Montana
Centro servizi " Informa giovani "
Diocesi Ariano - Lacedonia, parrocchie
Musei: Civico, Archeologico, Diocesano, Arcucci
Associazioni: “Amici del Museo”, “Terza Età”, Willoke”,”Imagine to
help”,”Panathlon”, ”Arnanah”,
Volontariato " VITA "
Volontari: ospedalieri "AVO ", " Charitas ", “DOVOS”
Associazioni sportive presenti sul territorio
Associazioni teatrali presenti sul territorio
Centri di Riabilitazione: " Minerva " - " Silenziosi Operai Della Croce"
Biblioteca Comunale “Mancini”
Palestre e centri di Riabilitazione: " Minerva " - " Silenziosi Operai Della Croce"
Istituto Culturale " Nuova Dimensione "
Rete di scuole
Le potenziali fonti di finanziamento per le attività didattico - educative sono:
Bilancio dell’ Istituto,
Banche
Enti privati ed imprese presenti sul territorio
E' possibile:
reperire operatori ed esperti per accordi di programma e convenzioni;
sfruttare opportunità formative, sistemi informativi e di comunicazione;
ottenere risorse economico – finanziarie, attraverso sponsorizzazioni
come già sperimentato negli anni pregressi.
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Accordi di rete La Legge 107, come già previsto dal DPR 8 marzo 1999 n° 275 art.7, consente accordi e convenzioni
tra le istituzioni scolastiche per il coordinamento di attività, ricerche, sperimentazioni e sviluppo.
La nostra Istituzione scolastica, in rete con gli altri due istituti comprensivi della città, intende
avvalersi delle facoltà offerte dalla normativa per meglio realizzare le proprie finalità istituzionali,
riassumibili nei seguenti punti:
mettere in comune risorse, idee ed esperienze per sperimentare e realizzare la
continuità del processo educativo oltre la fascia dell’obbligo;
promuovere la sperimentazione di modelli efficaci di integrazione;
promuovere l’orientamento degli studenti nel passaggio alla scuola di ordine
superiore.
attivare convegni per la formazione professionale docente;
promuovere iniziative di ricerca sul campo per progetti definiti.
Formazione del personale La formazione in servizio e l’aggiornamento sono elementi costitutivi della dimensione
professionale degli insegnanti e delle altre componenti del mondo scolastico. Con la legge
107/2015 e l’ultima direttiva ministeriale del 7 gennaio 2016, la formazione diventa
obbligatoria, permanente e strutturale. I docenti del nostro Istituto nel corso dell’a.s 2015/2016
seguono attività di aggiornamento di informatica, di orientamento per la scelta della scuola
secondaria di secondo grado, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto concerne l’offerta
formativa triennale 2016/2019, l’istituto promuove attività di formazione destinate ai docenti,
in coerenza con i risultati emersi dal RAV (vedi Piano di Miglioramento). In particolare, si
seguiranno percorsi formativi per migliorare la progettazione e la valutazione per competenze,
nonché per consolidare le competenze digitali, utilizzando anche le risorse offerte dalle reti
scolastiche. La formazione in servizio del personale Ata riguarderà le innovazioni normative,
la dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e la formazione in materia di
sicurezza.
Azioni coerenti con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)
Il Dirigente, in coerenza con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ha nominato
l’animatore digitale dell’Istituto. Il suo profilo è rivolto a:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle
attività formative;
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e di altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad
altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (ad. es. uso di particolari
strumenti per la didattica), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
20
Cap. 1 LE SCELTE EDUCATIVE
1.1 Le finalità generali delle Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione alla luce delle
Indicazioni 2012
Le Indicazioni Nazionali richiedono alla scuola di essere consapevole del nuovo scenario in
cui essa agisce: una nuova cornice culturale rispetto al passato, caratterizzata dalla
complessità, per cui continui stimoli, messaggi, informazioni, problemi si intrecciano
moltiplicando, per ogni società, le opportunità, ma anche i rischi.
In questo rapido divenire la scuola è chiamata a contrastare la frammentazione e la dispersione
delle conoscenze, attraverso una formazione significativa e completa di ogni singola persona,
in modo da poter affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza dei contesti presenti e
futuri.
Compito della scuola, oggi, è quello di educare istruendo, ovvero trasmettere il
patrimonio di conoscenze e linguaggi culturali, senza mai perdere di vista il soggetto che
apprende; esso è unico e irripetibile e ha il diritto di essere posto al centro dell’azione
educativa, accompagnato nel percorso di formazione personale e fornito delle competenze
indispensabili per partecipare attivamente al proprio contesto economico e sociale.
Nel perseguire queste finalità, la scuola non può dimenticare di partecipare alla
costruzione del concetto di cittadinanza, insegnando le regole del vivere e del convivere in
alleanza educativa con la famiglia, in primo luogo, e con le altre agenzie educative del
territorio.
Inoltre, la scuola, contribuisce alla costruzione di un nuovo umanesimo, educando alla
visione sistemica del mondo, per cui ogni parte del sistema influenza le altre. Ogni persona,
in quanto parte del sistema, ha una responsabilità unica nei confronti del futuro
dell’umanità, e a questa consapevolezza dovrebbe pervenire ogni alunno in ogni fase della
sua formazione. A questo scopo la scuola può contribuire non con la semplice trasmissione
di tante informazioni in vari campi del sapere, ma insegnando i nuclei fondanti di tutti gli
ambiti disciplinari e, contemporaneamente, guidando alla elaborazione dei loro molteplici
collegamenti.
1.2 La mission dell’Istituto Comprensivo
Alla luce delle Indicazioni ministeriali, i docenti dell’Istituto operano affinché gli alunni
possano avere consapevolezza dei cardini della formazione della persona: identità,
autonomia, orientamento, socialità, competenze. L’alunno, nel suo percorso scolastico, è
pertanto protagonista della propria crescita in un’ottica di interazione con il sapere, con il
gruppo-classe, con gli insegnanti e con le esperienze formative proposte. La mission
dell’Istituto si esplica in quattro punti (Jacques Delors, Nell’educazione un tesoro):
Imparare e conoscere, cioè scoprire, apprendere e trarre beneficio dalle opportunità offerte
dall’educazione nel corso della vita.
Imparare a fare, allo scopo d’acquisire non soltanto un’abilità professionale, ma anche, più
ampiamente, la competenza di affrontare molte situazioni e di lavorare in gruppo.
Imparare ad essere, in modo tale da sviluppare meglio la propria personalità ed essere in
grado di agire con una crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità
personale.
21
Imparare a vivere insieme, sviluppando una comprensione degli altri e un
apprezzamento dell’interdipendenza in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo,
della reciproca comprensione e della pace.
Per realizzare questa mission l’Istituto si avvale di una pluralità di esperienze dirette, di
linguaggi diversificati, di modalità organizzative e didattiche flessibili e progettuali che
permettono agli alunni di accedere alle conoscenze con metodologie consone alle proprie
inclinazioni e di sviluppare abilità e competenze nel rispetto dei tempi e degli stili di
ciascuno.
1.3 La scuola come ambiente educativo: accoglienza, alleanza educativa, inclusione,
orientamento
L’educazione si colloca al centro dello sviluppo sia della persona sia della comunità; il
suo compito è quello di consentire a ciascuno di sviluppare pienamente i propri talenti e di
realizzare le proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il
conseguimento dei propri fini personali (Jacques Delors, Nell’educazione un tesoro).
Nel nostro istituto viene rivolta una particolare attenzione all’individuo come essere unico e
irripetibile nei suoi vari aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità
socio- culturali a quelle etniche; altro aspetto altrettanto importante è il contesto-classe
che rappresenta una vera risorsa per la crescita individuale e collettiva: nel momento in cui
si instaurano e vengono curate le relazioni tra coetanei e con gli adulti si favorisce il
rafforzamento di una identità individuale sana e positiva che può diventare opportunità
per il gruppo e per la collettività in generale. Accoglienza
Nel percorso di crescita dai tre ai tredici anni l’alunno incontra momenti di
cambiamento nel passaggio da una classe all’altra e da un ordine di scuola all’altro; gli
insegnanti, nella consapevolezza che tali tappe rappresentano un momento di prova
costruttivo che spesso, però, viene vissuto con preoccupazione, prevedono percorsi di
accompagnamento all’inizio di ogni anno scolastico e attività specifiche negli anni-ponte.
Si definiscono, inoltre, incontri di raccordo informativo tra gli insegnanti:
attività di accoglienza nel periodo di passaggio tra un ordine di scuola e quello
successivo, e tra una classe e quella successiva, al fine di creare un clima rassicurante
di relazioni e quindi favorevole al processo di apprendimento;
attività di continuità in cui i docenti delle scuole di provenienza e quelli delle scuole di
grado successivo organizzano insieme incontri tra gli alunni dei due ordini: gli alunni
vengono coinvolti in attività da svolgere in gruppi misti per favorire la conoscenza
reciproca e la collaborazione; in una seconda fase i nuovi docenti acquisiscono
informazioni e dati sugli alunni dagli insegnanti che li hanno accompagnati fino a quel
momento. Alleanza educativa
L’alleanza educativa si configura come opportunità, da parte della scuola, di condividere con
la famiglia un ideale di cooperazione educativa fondato sulla fiducia reciproca e sul giusto
equilibrio tra le specifiche funzioni.
La costruzione dell’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia non può prescindere dalla
parallela tessitura di proficue relazioni: solo l’esercizio diffuso ed avveduto delle
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corresponsabilità può costituire, infatti, un efficace antidoto alla solitudine della scuola e/o
della famiglia nell’affrontare le delicate questioni che toccano la vita dei ragazzi di oggi.
Coerentemente con queste premesse i docenti dell’Istituto esplicitano e valorizzano la
relazione con le famiglie in momenti diversificati:
colloqui individuali: momenti definiti e riservati per le famiglie dei singoli alunni;
incontri assembleari: coinvolgimento e socializzazione dei percorsi formativi delle
classi;
patto di corresponsabilità: documento che definisce i ruoli e i compiti degli “attori”
dell’alleanza educativa (alunni, genitori, insegnanti) e li impegna alla collaborazione
reciproca;
regolamento d’Istituto: uno strumento di educazione propositivo che vuole promuovere
e dare risalto a comportamenti positivi e sollecitare una riflessione critica e costruttiva
verso quelli negativi, affinché sia garantita a ciascuno una crescita sana nel rispetto dei
valori che sono alla base della collettività.
Nella consapevolezza della complessità nella concertazione educativa attuale, l’Istituto è
dotato di un servizio di consulenza psico-pedagogica rivolto ai consigli di classe, ai singoli
insegnanti e ai genitori con l’intento di dare supporto alle azioni educative, volte alla
promozione del benessere dei ragazzi. Il servizio è coordinato dalla figura dello psicologo
scolastico e affianca la Scuola nella promozione di diverse strategie:
relazioni positive tra docenti, alunni e genitori;
uno spazio di ascolto, sostegno e orientamento per le problematiche educative degli
insegnanti;
un potenziamento delle competenze comunicazionali degli insegnanti;
una gestione efficace delle difficoltà e dei disagi degli alunni nel contesto scolastico,
anche attraverso l’attuazione di strategie di intervento in collaborazione con la rete
territoriale dei Servizi;
un supporto per i genitori nelle difficoltà educative e relazionali durante la fase
preadolescenziale dei figli;
un potenziamento delle competenze genitoriali nel rapporto educativo.
Inclusione
La Scuola ritiene una priorità l’inserimento e l’inclusione nel contesto scolastico di tutti gli
alunni e di tutte le alunne. A tal fine risulta indispensabile l’utilizzo di un curricolo
personalizzato per gli alunni diversamente abili, per gli alunni in situazione di svantaggio e per
gli alunni di origine straniera per i quali se ne ravvisi la necessità, nell’intento di offrire a tutti
pari opportunità di crescita culturale, relazionale e sociale.
Gli insegnanti ritengono che la conoscenza e l’accettazione positiva delle diversità siano dei
valori e non un ostacolo alla crescita del singolo e della collettività, e si adoperano per
promuovere un’ottica di attenzione alle esigenze di ciascun allievo/a, di solidarietà e di
inclusione sociale.
L’Istituto si impegna a favorire l’inclusione scolastica senza differenze o distinzioni; le scelte
educative ed organizzative dell’Istituto costituiscono già un ottimo contesto sul quale si
innestano tutte le procedure e le risorse previste dalla Legge n. 104/92 e dalla Legge 170/2010.
In particolare gli insegnanti di sostegno assegnati sono a disposizione delle singole scuole
dell’Istituto, a supporto del gruppo docente che opera sulla sezione/classe in cui è presente
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l’alunno diversamente abile. Essi affiancano gli insegnanti curricolari nel processo di inclusione,
educazione e istruzione di tutti gli alunni.
I docenti predispongono per gli alunni diversamente abili interventi e percorsi personalizzati, detti
PEI (Piani Educativi Individualizzati), in collaborazione con l’ U.O.N.P.I.A., i Servizi Sociali e il
Comune, che può provvedere anche all’assegnazione di educatori ad personam.
BES e DSA
Per quanto concerne i Bisogni Educativi Speciali generici (disturbi aspecifici di
apprendimento e situazioni di particolare svantaggio) e per quanto riguarda i più specifici casi
di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento), in presenza di diagnosi ricevuta dall’
U.O.N.P.I.A. e secondo le indicazioni che essa suggerisce, il Consiglio di Classe e la famiglia
concordano un Piano Didattico Personalizzato (detto PDP) che prevede una stretta e reciproca
collaborazione al fine di garantire il successo formativo dell’alunno.
BES degli studenti di altra cultura
Il nostro Istituto si confronta sempre più con una pluralità di culture, che accoglie in un’ottica
di ascolto e di inclusione mediante collaborazioni con gli Enti Territoriali e soprattutto
progettazioni mirate. A tal proposito il Consiglio di classe predispone, dove è necessario, un
particolare Piano Didattico Personalizzato che viene condiviso con la famiglia e che prevede
una stretta e reciproca collaborazione al fine di garantire il successo formativo dell’alunno. A
favore di tali alunni i docenti dei vari plessi attuano progetti di facilitazione linguistica di
primo e secondo livello, utilizzando personale interno ed esterno; inoltre si attivano laboratori
di educazione interculturale anche con l’ausilio dei mediatori culturali.
Orientamento
Per la Scuola Secondaria di I grado è attivo anche un percorso orientativo, che viene
sviluppato nel corso del triennio affinché i ragazzi possano operare scelte consapevoli in vista
del percorso scolastico successivo della scuola superiore.
L’attività ha valenza formativa in quanto strettamente connessa al processo evolutivo di
maturazione della personalità dell’alunno.
Gli insegnanti con i loro interventi perseguono i seguenti obiettivi:
guidare gli alunni a migliorare la conoscenza di sé, al fine di individuare capacità,
interessi, attitudini, aspirazioni, motivazioni personali, limiti, stili di apprendimento
personali;
rafforzare la propria autostima per costruire una sana ed equilibrata identità;
sviluppare la capacità di decidere, di assumere responsabilità e di valutare le
proprie potenzialità.
Nel corso dell’ultimo anno di scuola si cura l’aspetto informativo.
I docenti analizzano con gli studenti alcuni elementi utili alla scelta della scuola secondaria di
II grado:
i curricoli degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado;
le opportunità di lavoro, che la realtà territoriale può offrire.
Ogni Consiglio di Classe, sulla base di osservazioni sistematiche e continue, di colloqui con
gli studenti e con le loro famiglie, elabora per ciascun alunno il Consiglio orientativo.
24
Il processo di orientamento è infine anche globale: la riflessione su se stessi avvia il processo
di analisi che condurrà i ragazzi e le ragazze a considerare il grado di autonomia, il senso di
responsabilità e la capacità di giudizio critico maturati.
La sperimentazione di situazioni e ambiti di conoscenza vari rende concreta la possibilità di
esercitare scelte consapevoli in relazione al percorso scolastico e alle opportunità che esso può
offrire; inoltre ogni alunno, individuate le proprie motivazioni e inclinazioni naturali, può fare
ipotesi sul proprio futuro.
25
Cap. 2 LE SCELTE ORGANIZZATIVE 2.1 Carta d’identità della Scuola dell’Infanzia
TEMPO MODULO (25 ore)
Plesso di Greci
TEMPO PIENO (45 ore)
Plesso Calvario - Pasteni - Parzano - Frolice 25 ore curricolari arricchite da
progetti trasversali
45 ore curricolari arricchite da progetti
trasversali
5 mattine
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle
13.30
5 giorni
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30
sabato chiuso
Plesso Parzano, Frolice
6 giorni
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30
sabato 8.30-13,30
Plesso Calvario, Pasteni
Servizio Mensa
2.2 Carta d’Identità della Scuola Primaria
TEMPO MODULO (27/ 29 ore) TEMPO PROLUNGATO (32 ore)
27 ore curricolari arricchite da
progetti trasversali
Plesso Parzano
6 mattine
lunedì, martedì, mercoledì dalle 8.30 alle
13.30
giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle
12.30
Plesso Greci
6 giorni
dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.00
30 ore curricolari + 2 ore di attività di
mensa
29 ore curricolari arricchite da
progetti trasversali
Plesso Calvario
6 mattine
dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30
Plesso Pasteni
6 giorni
dal lunedì al sabato dalle 8.35 alle 13.35
6 giorni
dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30
due rientri: lunedì e mercoledì dalle 8,30
alle 16,30
Servizio Mensa
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Per alcune attività è prevista la presenza di insegnanti specialisti di una sola disciplina (Inglese
e Religione cattolica); mentre l’attività alternativa alla religione cattolica è progettata dal
gruppo dei docenti della classe dove sono presenti alunni le cui famiglie hanno scelto tale
opzione.
La Scuola Primaria offre a tutti gli alunni le 27/30 ore curricolari nell’intento di esaurire quasi
completamente ciò che è necessario per l’apprendimento del bambino; ciò non esclude, però,
il bisogno del bambino di mettersi alla prova da solo con modi e tempi di lavoro personali; i
compiti assegnati rappresentano l’occasione di tale sperimentazione individuale e il
rafforzamento di abilità che necessitano un continuo esercizio, come la lettura e lo studio; gli
insegnanti, consapevoli del tempo che i bambini trascorrono a scuola (soprattutto in
riferimento agli alunni del tempo pieno) si impegnano a distribuire in modo equilibrato e
funzionale le richieste di lavoro a casa.
Disciplina Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^
ITALIANO 8 7 6 6 6
MATEMATICA 5 5 5 5 5
SCIENZE 2 2 2 2 2
TECNOLOGIA 1 1 1 1 1
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1
MUSICA 1 1 1 1 1
ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1
ED. FISICA 1 1 1 1 1
INGLESE 1 2 3 3 3
RELIGIONE CATTOLICA
ATTIVITA’ ALTERNATIVA 2 2 2 2 2
Ore settimanali 27 h 27 h 27 h 27 h 27 h
Indirizzo musicale scuola accreditata in ambito regionale ai sensi del D.M 8/2011
La pratica musicale nelle scuola costituisce momento fondamentale nella crescita
dell’individuo, poiché permette di sviluppare competenze e abilità che altrimenti rimarrebbero
latenti; l’approccio alla musica, soprattutto quando è effettuato tramite la didattica “del fare”,
consente ai ragazzi di sviluppare appieno il proprio potenziale umano e cognitivo.
Lo crescita del senso estetico e critico, della capacità relazionali e di problem-solving trovano
terreno fertile nel fare musica, attività centrale ad una didattica di orientamento moderno .
Nel nostro Istituto, il corso a Indirizzo musicale è attivo dall’a.s. 2015-16 grazie all’utilizzo
del docente in organico di potenziamento (fase C piano assunzionale legge 107/2015)
L’avviamento alla musica comincia dal terzo anno della Scuola Primaria, attraverso attività di
propedeutica e alfabetizzazione musicale.
27
2.3 Carta d’Identità della Scuola Secondaria di I grado
Nell’Istituto è presente una scuola secondaria di I grado. La scuola secondaria si pone come ultima
tappa del primo ciclo di formazione, ma anche come momento di passaggio per la prosecuzione sia del
percorso di studi, con la scuola secondaria di II grado, sia del percorso di apprendimento lungo
l’intero arco di vita della persona. Per tale motivo essa deve assolvere al difficile compito di
accompagnare le ragazze e i ragazzi nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con i cambiamenti
fisici, emotivi e cognitivi che tale passaggio reca con sé. Il percorso di Continuità attivo con la scuola
primaria e il percorso di Orientamento messo in atto nell’arco dei tre anni rispondono a queste
esigenze. A ciò si aggiunge la responsabilità di creare gli ambienti di apprendimento più idonei per far
sì che si maturino le conoscenze, le abilità fondamentali e le competenze di base che sono considerate
indispensabili per lo sviluppo della persona, dei cittadini e delle cittadine.
In base a quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2007 e del 2012, durante gli
anni della scuola secondaria di I grado avviene l’accesso alle discipline, viste come lenti attraverso le
quali comprendere e interpretare la complessità del reale. A tal fine le diverse discipline non vengono
presentate come compartimenti separati del sapere, ma come punti di vista diversi attraverso i quali
analizzare problemi di carattere teorico, vivere esperienze, fare sperimentazioni. Proprio per questo, la
nostra scuola si impegna nel favorire, in tutti i settori, la conoscenza e l’applicazione del metodo
scientifico in modo che le allieve e gli allievi imparino ad imparare, cioè ad essere protagonisti di un
percorso di apprendimento che si configura come un percorso di ricerca, procedendo per accostamenti
dall’ignoto al noto, per ipotesi, ragionamenti, prove ed errori, fino a giungere a sistemare conoscenze,
migliorare abilità, maturare competenze che siano valide non solo all’interno di un singolo campo di
indagine e non solo a scuola.
La scuola secondaria di I grado si impegna a evitare una didattica trasmissiva favorendo la centralità
del soggetto che apprende, dando spazio all’apprendimento cooperativo e alla formazione di gruppi-
classe che funzionino come gruppi di lavoro. Lo studio delle discipline, l’attività di ampliamento
dell’offerta formativa e i progetti mirano a suscitare l’interesse, guidano gli allievi a cogliere i nuclei
fondanti di ogni campo disciplinare, favoriscono la visione unitaria del sapere. La scuola secondaria offre alle famiglie un tempo - scuola così articolato:
Tempo scuola sede "Aurelio Covotta" 30 ore settimanali
Entrata 8:20
Uscita 13:20
Discipline ORE
Italiano 6
Storia 1
Cittadinanza & Costituzione 1
Geografia 1
Potenziamento d’ Italiano 1
Matematica 4
Scienze 2
Inglese 3
Francese 2
Tecnologia 2
Arte & immagine 2
Musica 2
Scienze motorie 2
Religione 1
28
Tempo scuola sede Savignano
36 ore settimanali
Entrata 8:30
Mensa 13:30 - 14:30
Uscita 13:30
Rientro 14:30 - 16:30
Discipline ORE
Italiano 6 + 2
Storia 1
Cittadinanza & Costituzione 1
Geografia 1
Potenziamento d’ Italiano 1
Matematica 4 + 2
Scienze 2
Inglese 3
Francese 2
Tecnologia 2
Arte & immagine 2
Musica 2
Scienze motorie 2
Religione 1
2.4 I progetti dell’Istituto e i progetti di scuola
I progetti sono attività che offrono agli alunni la possibilità di confrontarsi con esperienze
nuove, di cogliere punti di vista diversi rispetto a una realtà, di aprirsi alla cultura e di riflettere
sui valori personali e collettivi; offrono situazioni in cui scoprire e sviluppare le proprie
potenzialità e mettere alla prova se stessi.Essi si caratterizzano per l’articolazione delle
attività, che prevede un percorso organizzato su più ore curriculari, per l’eventuale presenza di
esperti esterni competenti nelle aree disciplinari coinvolte, perché coinvolgono diversi aspetti
(emotivo, relazionale, cognitivo, sociale, valoriale ecc.) e per la particolare visibilità esterna
che viene esplicitata nel momento conclusivo.
Progetti Classi coinvolte
1. Progetto Cittadinanza & Costituzione
2. Progetto Alimentare 3. Progetto Continuità
4. Progetto per la valorizzazione delle lingue
minoritarie - Arbereshe
5. Mercatino della solidarietà
6. Progetto routine
7. Progetto continuità
8. Progetto festività
9. Progetto lingua straniera
1. Tutte le classi/sezioni dell’Istituto
2. Scuola Secondaria di I grado (classi seconde)
3. Classi in uscita ed in ingresso dei vari
ordini di scuola
4. Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
Primo Grado di Greci
5. Tutte le classi/sezioni dell’Istituto
6. Scuola primaria
Le schede dettagliate di tutti i progetti sono riportate nell’Allegato 6.
29
2.5 Iniziative di arricchimento / ampliamento dell’Offerta formativa
Uscite didattiche sul territorio e viaggi d’istruzione Finalità
Le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione sono parte integrante del P.T.O.F. del
nostro istituto e della progettazione didattica, in quanto sono finalizzati a
promuovere il contatto diretto con i diversi aspetti della realtà artistica, sociale,
ambientale, economica e storica del territorio in cui sono realizzati.
Si tratta di esperienze di apprendimento e occasioni di crescita che richiedono,
pertanto, una progettazione articolata, coerente con l’attività didattica e formativa
dell’ istituto. Fondamento di queste iniziative sono, quindi, sia le motivazioni
culturali sia le motivazioni didattico - educative indicate dai docenti nel
Contratto Formativo annuale. In considerazione di ciò, si favorisce la
partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative programmate secondo i criteri
deliberati dal Consiglio d’Istituto. Nello spirito della progettazione propria di ogni
esperienza formativa, si prevede un momento finale di documentazione e
visibilità didattica, finalizzata ad una socializzazione tra gli alunni, tra i docenti
dell’Istituto e con le famiglie.
Spettacoli teatrali
Finalità
Il nostro P.O.F. ribadisce l’importanza di utilizzare linguaggi diversi come
strumenti dell’apprendimento e offre agli alunni l’esperienza diretta del
teatro dal momento che il teatro consente l’interazione di linguaggi diversi
(verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale), la partecipazione,
come spettatori, agli spettacoli diventa per gli allievi un momento formativo
che consente l’interazione tra la rappresentazione e il pubblico.
L’obiettivo è informare e incuriosire i ragazzi su tematiche, problematiche,
momenti storici, e fatti sociali che possono sembrare loro distanti o sconosciuti,
ma che possiedono una profonda valenza culturale.
Incontri con esperti e iniziative proposte al territorio
Finalità
Il nostro istituto si avvale della competenza specifica, in alcune discipline,
di docenti o formatori esperti, esterni alla scuola, che conducono progetti
mirati. Tra le attività portate avanti dall’istituto ci sono le seguenti: “Progetto
Memoria”, “Museion”; oltre ad attività con associazioni di volontariato, attività
legate all’educazione alla legalità e alla commemorazione di eventi storici.
Facilitazione linguistica e Corsi di latino Finalità
Per gli allievi di recente immigrazione o che necessitano di un percorso
mirato di approfondimento della lingua italiana, la scuola organizza attività di
facilitazione linguistica, sia alla scuola primaria sia alla scuola secondaria.
I corsi sono gestiti dal CPIA Durante gli ultimi due anni della scuola secondaria
di 1° grado, in base alle risorse e alle esigenze messe in rilievo da docenti e
genitori, sono attivati corsi di avviamento al latino.
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Sezione primavera 24/36 mesi e primaria
Finalità
Questa sezione è interamente dedicata al nuovo servizio educativo a carattere
sperimentale per la primissima infanzia - sezioni primavera - che, oltre a costituire
una risposta ad una diffusa esigenza sociale, vuole offrire ai bambini al di sotto dei
tre anni di età un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola
dell'infanzia. Attraverso un percorso progettuale ben definito da parte degli
operatori la scuola mira a valorizzare l’esperienza didattico – educativo dei
bambini e a garantire il miglioramento dei servizi socio-educativi offerti
dall’istituzione mediante una sinergica azione con gli Enti territoriali.
Primaria - Attività progettuale " I piccoli portano i grandi al museo"
Avvio alla pratica musicale D.M 8/11
Finalità
Grazie al riconoscimento regionale di accreditamento alla pratica musicale il
nostro istituto ha potuto usufruire per l’attività di potenziamento, da quest’anno, di
un docente di musica quale risorsa professionale per lo sviluppo dell'attitudine
musicale dei più piccoli, per favorire l'approccio alla pratica corale e strumentale. Il
percorso didattico mira a sensibilizzare tutto il corpo docente al fine di veicolare
l'importanza dell'educazione musicale sia sul piano pedagogico, che su quello
dell'apprendimento: la musica quale disciplina di raccordo di discipline scientifiche
e umanistiche.
Avvio alla pratica sportiva progetti di eccellenza: Easy Basket – Mini Volley
Finalità
Rafforzare la valenza educativa dell’attività motoria, ai progetti d’eccellenza
promossi dalla Federazione Pallavolo e dalla Federazione Pallacanestro.
Essi prevedono attività di potenziamento motorio nella scuola primaria, si
avvalgono dell’intervento di esperti qualificati appartenenti Federazione Basket,
Federazione Pallavolo sempre, affiancati dall’insegnante di classe alla quale è stata
assegnata la disciplina di educazione motoria. E’ richiesta la compartecipazione
economica delle famiglie. Valorizzazione delle lingue minoritarie - Arbereshe
Finalità
L’approccio alla lingua albanese avverrà attraverso attività di ascolto, di ricerca ,
memorizzazione di filastrocche, modi di dire, poesie, canti , fiabe, interviste ad
anziani sulle tradizioni contadine, uscite sul territorio. Scambio con scuole partner
sul territorio nazionale. Senso di appartenenza ad una comunità alloglotta.
Comunicare con ragazzi che hanno esperienza simile. Realizzazione di un
giornalino in albanese con la collaborazione dell’associazione locale,
rappresentazione teatrale “il dramma di San Bartolomeo”, manifestazione finale sul
lavoro effettuato. All’interno della sperimentazione linguistica avviata nelle scuole
di ogni ordine e grado del Comune di Greci, quest’anno, grazie al finanziamento
ministeriale, ottenuto con la presentazione del progetto “Diamo una voce alle nostre
lingue” si potrà puntare su una maggiore valorizzazione della lingua Arbereshe. English is fun
Finalità La scuola dell’infanzia, dopo le precedenti positive esperienze di insegnamento-
apprendimento di lingua straniera, rinnova il progetto al fine di favorire
l’approccio alla lingua inglese in modo del tutto naturale, stimolando la creatività e
la spontaneità dell’uso della L2.
31
Cap. 3 LE SCELTE DIDATTICHE: IL CURRICOLO 3.1 Dalla mission al curricolo
Allo scopo di dare concretezza e piena realizzazione ai diversi aspetti dell’imparare che sono
stati esplicitati come finalità generale dell’Istituto, e in coerenza con quanto messo in rilievo
nel testo delle Indicazioni nazionali, i diversi ordini di scuola, già da alcuni anni, ma in misura
preponderante dall’a.s. 2014-15, stanno lavorando alla costruzione di un curricolo verticale.
Gli obiettivi che si intendono perseguire sono quelli di garantire continuità educativa e
didattica alle allieve e agli allievi, dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado, in
un percorso incentrato sulle competenze-chiave della formazione della persona, in cui le
competenze cognitive e disciplinari siano integrate in modo organico con le competenze
socio-emotive.
Nel corso dell’a.s. 2014-15 alla Scuola dell’Infanzia e alla Scuola primaria è si è lavorato per
declinare la competenza-chiave europea della “competenze sociali e civiche” nelle varie
discipline.
In generale, il lavoro sul curricolo è contraddistinto da criteri di essenzialità e progressività:
l’essenzialità deve caratterizzare il percorso scolastico in quanto esso non è dato dallo studio
estensivo di un alto numero di contenuti, ma da quello intensivo e criticamente approfondito;
la progressività è fondamentale in quanto prefigura un percorso di istruzione che accompagni
allievi e allieve lungo l’intero ciclo e che si soffermi principalmente sui progressi conseguiti
rispetto ai livelli di partenza.
3.2 Verifica e valutazione degli apprendimenti disciplinari e comportamentali
La valutazione avviene attraverso un duplice sistema interno ed esterno all’istituto.
Sistema interno (si veda l' allegato N° 5)
Sistema esterno Le abilità operative e le competenze trasversali che ogni alunno deve raggiungere sono
verificate alla fine del primo ciclo di istruzione, con l’esame di Stato, al cui interno sono
inserite prove esterne, fornite dal Servizio Nazionale di valutazione INVALSI.
Secondo le direttive ministeriali, le prove INVALSI vengono somministrate a cadenza
regolare anche durante gli anni di corso della Scuola primaria e, quindi, nel corso dell’intero
ciclo sono coinvolte le seguenti classi:
- seconde e quinte della scuola primaria,
- terze della scuola secondaria.
I risultati delle prove restituiti dall’Invalsi vengono analizzati negli aspetti ritenuti
maggiormente significativi, per mirare gli interventi didattici laddove si riscontrano le
maggiori criticità.
Le prove di verifica per alunni DSA e con BES Gli alunni con DSA e con BES possono usufruire di prove personalizzate in base a quanto
previsto nel Piano didattico personalizzato predisposto dai docenti, possono usufruire di
strumenti compensativi e, se preventivamente concordate, di misure dispensative. Nel caso
degli studenti di origine straniera si terrà conto anche degli esiti raggiunti nei percorsi di
facilitazione linguistica e delle potenzialità di apprendimento dell’alunno nel percorso di
studi successivo.
32
Valutazione nella Scuola dell’infanzia Nel corso degli anni nelle nostre scuole dell’infanzia la valutazione ha sempre assunto un
ruolo di accompagnamento continuo e costante dell’azione didattica, in stretta connessione
con i momenti di osservazione e verifica.
In questa fase evolutiva così delicata e densa di conquiste significative emergono, con tempi e
modalità differenti, alcuni dei nuclei fondanti della struttura di personalità di ognuno, che nel
tempo si andranno affinando, arricchendo e consolidando. Ciò che le nostre scuole
dell’infanzia valutano, infatti, non sono le capacità ed abilità misurate in senso stretto, ma più
di ogni altra cosa il percorso di crescita di ogni bambino, da cui possano affiorare i tratti
individuali, le modalità di approccio ed interazione, lasciando emergere di volta in volta
risorse e potenzialità, come pure bisogni e talvolta difficoltà. La scuola dell’infanzia, in altre
parole, rimanda alle famiglie (ed alla scuola primaria che seguirà), una rappresentazione del
bambino in un dato momento della sua evoluzione, come in un’istantanea che fotografa quella
particolare fase di sviluppo, intravedendo opportunità e delineandone i tratti unici e
significativi.
In linea con le nuove Indicazioni Nazionali quindi la valutazione assume per le nostre scuole
dell’infanzia una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Quest’anno in via sperimentale, nell’ottica della verticalizzazione del curricolo e in ordine alle
attività di continuità tra gli ordini di scuola, per la scuola dell’infanzia è stato elaborato il
modello per la certificazione delle competenze degli alunni in uscita.
La valutazione del processo formativo è espressa al termine degli anni in cui il bambino/a ha
frequentato la scuola dell’Infanzia, attraverso una scheda nella quale si osservano: il
comportamento dell’alunno in relazione alle finalità che la scuola dell’Infanzia si pone e che
riguardano la relazione con se stesso, con gli altri, con l’apprendimento; quindi il grado di
autonomia sviluppato, la conquista di una propria identità, la partecipazione alle esperienze
proposte, i traguardi raggiunti nello sviluppo delle competenze relative ai vari Campi di
esperienza.
Il giudizio sulle competenze, espresso in termini alfabetici, comprende tre diversi livelli:
A → Competenza pienamente acquisita
B → Competenza acquisita a livello essenziale
C → Competenza non ancora pienamente acquisita
Valutazione nella Scuola Primaria
La valutazione costituisce un momento di grande rilevanza poiché permette alla scuola e ai
docenti di tenere sotto controllo le proprie scelte formative, organizzative ed operative rispetto
ai risultati. Consapevoli che l’apprendimento non si dimostra con l’accumulo di nozioni, ma
con la capacità di generalizzare, trasferire, utilizzare la conoscenza acquisita in contesti reali,
la valutazione dell’attività didattica è articolata secondo tre fasi:
Valutazione iniziale con funzione diagnostica in quanto serve ad accertare i bisogni cognitivi,
la conoscenze e le competenze raggiunte dall’alunno. Mira anche a conoscere i fattori che
possono influenzare il percorso educativo (ambiente socio-familiare, attitudini, interessi,
capacità). Sulla base delle situazioni riscontrate viene orientata la programmazione didattica
personale (accertamento dei prerequisiti);
33
Valutazione intermedia con funzione formativa, controlla i progressi degli alunni e il
raggiungimento degli obiettivi specifici al fine di favorire eventuali modifiche alla
programmazione scolastica: comporta una riflessione autovalutativa da parte di ogni docente;
Valutazione finale è collegiale e sommativa in quanto attribuisce ai singoli alunni un giudizio
complessivo che va riferito al profilo di uscita dell’alunno.
La verifica
La valutazione del prodotto scolastico si rivela attraverso un processo complesso e accurato di
verifica che, nel contesto delle attività didattiche, si attua attraverso:
colloqui con i genitori e con l’ A.S.L. per gli alunni diversamente abili;
prove iniziali per la rilevazione dei prerequisiti;
rilevazione di atteggiamenti, comportamenti, strategie messe in atto dagli alunni nelle
diverse situazioni;
specifici momenti di prove (oggettive e non ) sugli obiettivi delle programmazioni.
Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che
sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle
conoscenze, sulle capacità acquisite ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a prove
a posteriori.
Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti: Verifiche formative
Correzione dei compiti svolti a casa
Interrogazione dialogica
Discussione guidata
Verifiche per nuclei tematici
Verifiche scritte (produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,
domande a
completamento, quesiti vero / falso, etc.)
Verifiche orali
Prove strutturate ( risposte a domande aperte, test a risposta multipla, domande a
completamento, quesiti vero / falso ,....)
Verifiche sommative che comprendono più nuclei tematici.
Criteri di valutazione
Come previsto dalla normativa e deliberato dal collegio Docenti, nella scuola primaria, la
valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi
e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
Inoltre, viene valutato anche il comportamento di ogni studente con un voto di condotta,
espresso con un giudizio sintetico, in base ai seguenti criteri:
frequenza e puntualità;
rispetto del regolamento d’Istituto;
interesse per le attività scolastiche;
collaborazione e rispetto del personale scolastico e dei compagni;
rispetto degli impegni scolastici (studio, esecuzione compiti, regolarità nel portare il
materiale didattico, firme.
34
Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari
percorsi didattici, terranno conto anche:
della peculiarità del singolo alunno
dei progressi ottenuti
dell’impegno nel lavoro a casa
dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito
della partecipazione e pertinenza degli interventi
delle capacità organizzative
livello di abilità, conoscenze nonché competenze acquisite
personali caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione
all'ambiente socio-culturale di appartenenza
Il giudizio sul comportamento e il voto per le discipline fanno riferimento alla seguente griglia
di corrispondenza approvata allegata al P.T.O.F.
3.3 Certificazione delle competenze
Il Certificato delle Competenze costituisce da una parte il punto di arrivo del percorso
formativo compiuto dagli alunni nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, dall’altra il
punto di partenza per le successive esperienze di studio e di vita .
Alla scuola dell’infanzia e primaria è un’attestazione dei livelli di competenza raggiunti nei
singoli campi di esperienza e nelle discipline e viene consegnato agli insegnanti del grado
scolastico successivo a completamento del Documento di valutazione.
Alla scuola secondaria di I grado è il documento ufficiale che viene consegnato agli alunni
dopo l’Esame di Stato. Viene compilato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e riporta sia
la valutazione numerica finale ottenuta nelle prove d’esame, sia l’indicazione dei livelli di
competenza raggiunti nelle singole discipline nell’arco del triennio di scuola secondaria di
primo grado.
35
Cap. 4 LE SCELTE DI RICERCA, FORMAZIONE E SVILUPPO
4.1 L’autoanalisi d’Istituto per promuovere azioni migliorative
L’Istituto Comprensivo ritiene che la qualità del servizio scolastico non passi solamente
attraverso la verifica e la valutazione interna ed esterna degli apprendimenti scolastici
degli alunni, ma preveda altri “punti di osservazione” dell’intero P.O.F.
Pertanto si mettono in atto momenti di riflessione e di valutazione soprattutto riguardanti
le scelte organizzative e didattiche, finalizzati a promuovere azioni migliorative, così
come indicato nella tabella seguente:
Chi
Che cosa fa Quando
Referente per la
valutazione
Consiglio di Classe
- Monitoraggio e valutazione degli apprendimenti
- Verifica andamento delle classi
- Verifica andamento del Contratto Formativo
In ingresso, fine
1° e 2°
quadrimestre
Referenti di progetto
- Monitoraggio e valutazione dell’andamento dei
progetti e risorse impiegate; relazione finale
A fine anno scolastico
Funzioni Strumentali
- Verifica e valutazione delle attività previste
nelle aree di competenza assegnate dal Collegio
con relazione finale:
Area 1 Gestione POF
Area 2 Interventi e servizi per gli studenti (alunni H)
Area 3 Interventi e servizi per gli studenti Area 4 Sicurezza
A fine anno scolastico
Dirigente scolastico
FF. SS. e referenti
- Monitoraggio, verifica e valutazione delle azioni
formative finalizzate a promuovere riflessioni a
vari livelli.
Durante l’anno
scolastico negli
incontri di Staff
Funzione Strumentale
Area 1
Autovalutazione d' istituto
A fine anno scolastico
Funzione Strumentale
Area 1
Monitoraggio POF
A fine anno scolastico
La rilevazione dei dati e la rappresentazione grafica è curata dalla funzione preposta che ha
anche il compito di restituire i risultati nel Collegio dei docenti in modo da diffondere criticità
e punti di forza.
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Piano di miglioramento
Criticità individuate Area da migliorare Azioni
Valutazione degli
apprendimenti
E' necessario istituire un
gruppo di lavoro che definisca
criteri comuni di valutazione e
strumenti di verifica idonei a
realizzare una valutazione
scientifica.
Corso di formazione
Successo scolastico
Integrazione e inclusione
Interventi di formazione sulle
metodologie per la didattica
individualizzata e sulle strategie
per il recupero del disagio.
Competenze di base
Migliorare con opportune
strategie didattiche gli esiti
formativi negli apprendimenti
di Italiano e Matematica.
Attività di Potenziamento:
- Scrittura e lettura Creativa
Giornalismo
- Competenze digitali
4.2 Percorsi di formazione, ricerca, sviluppo
L’istituto si impegna per organizzare e/o partecipare a corsi di formazione e aggiornamento,
per mettere in atto iniziative di ricerca e momenti di studio che consentano l’approfondimento
di tematiche pedagogiche e l’acquisizione di stili d' insegnamento/apprendimento coerenti con
le finalità e gli obiettivi del P.T.O.F. Si cerca di promuovere iniziative professionalmente
accurate, di offrire opportunità di arricchimento alle persone che lavorano all’interno
dell’Istituto e di sviluppare azioni di miglioramento.
Formazione del personale La formazione in servizio e l’aggiornamento sono elementi costitutivi della dimensione
professionale degli insegnanti e delle altre componenti del mondo scolastico. Con la legge
107/2015 e l’ultima direttiva ministeriale del 7 gennaio 2016, la formazione diventa
obbligatoria, permanente e strutturale. I docenti del nostro Istituto nel corso dell’a.s 2015/2016
seguono attività di aggiornamento di informatica, di orientamento per la scelta della scuola
secondaria di secondo grado, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto concerne l’offerta
formativa triennale 2016/2019, l’istituto promuove attività di formazione destinate ai docenti,
in coerenza con i risultati emersi dal RAV (vedi Piano di Miglioramento). In particolare, si
seguiranno percorsi formativi per migliorare la progettazione e la valutazione per competenze,
nonché per consolidare le competenze digitali, utilizzando anche le risorse offerte dalle reti
scolastiche.
I docenti dell’Istituto, consapevoli che la propria professionalità didattica necessita di una
continua formazione, per rispondere ai bisogni sempre più complessi degli alunni e della
società in generale, e con le risorse messe a disposizione per iniziative di formazione e
37
aggiornamento, intraprenderanno percorsi di formazione / aggiornamento sui seguenti temi:
- La valutazione dell’apprendimento nella scuola delle competenze: metodi e tecniche
- I B.E.S: presupposti teorici e normativa di riferimento per l’inclusione, didattica
inclusiva per la scuola di tutti e di ciascuno, processo di intervento e i suoi strumenti,
valutazione degli apprendimenti, valutazione dell’inclusività.
- Sicurezza sui luoghi di lavoro e primo soccorso.
- Nuove tecnologie informatiche.
La formazione in servizio del personale Ata riguarderà le innovazioni normative, la
dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e la formazione in materia di sicurezza.
Azioni coerenti con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)
Il Dirigente, in coerenza con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ha nominato
l’animatore digitale dell’Istituto. Il suo profilo è rivolto a:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica
alle attività formative;
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e di altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (ad. es. uso di
particolari strumenti per la didattica), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola
stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Funzione Strumentale N° 1 - Area POF-
Prof.ssa Maria Carmela Grasso / Albanese
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