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- Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze Liceo “G. MarconiScientifico – Classico - Linguistico Via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM) Tel.: 06-121126040-41 www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected] C.F.: 95017680588 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 e aggiornato nelle sedute: del 26 0ttobre 2016 e del 29 novembre 2017

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze Liceo “G. Marconi”

Scientifico – Classico - Linguistico

Via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)

Tel.: 06-121126040-41

www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]

C.F.: 95017680588

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

Approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 15 gennaio 2016 e aggiornato nelle sedute: del 26 0ttobre 2016 e del 29 novembre 2017

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INDICE

pag.

Premessa 3

Priorità, traguardi ed obiettivi 4

Reti di scuole 5

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 5

Piano di Miglioramento 6

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/2015 7

Curricoli didattici e Quadri orario 22

Ambiti progettuali 25

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Premessa.

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto di Istruzione Superiore di “Via

delle Scienze” di Colleferro, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante

la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni

legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con propri atti di indirizzo prot. n.

3255/C02 del 19 dicembre 2015, prot. n. 2823/C02 del 25.10.2016 e Prot. n. 3209/II3 del 27 ottobre 2017

(per le revisioni);

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nelle sedute del 7 gennaio 2016 e del

25 ottobre 2016 e 30/10/2017 (per le revisioni);

- il piano è stato approvato dal Consiglio di Istituto nelle sedute del 15 gennaio 2016 e del 26 ottobre

2016 e 29 novembre 2017 (per le revisioni);

- il piano, dopo l’approvazione e le revisioni, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge

ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano, inviato per le verifiche in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota

prot. ______________ del ______________ ;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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Priorità, traguardi ed obiettivi.

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione di Istituto, così come contenuta nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ricerca/risultati?rapida=rmis02400l&tipoRicerca=RAPID

A&gidf=1

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle

risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti

degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si rimanda, altresì, al POF attualmente in vigore per le parti dello stesso non confluite nel presente Piano ma

assumibili come “stabili”, salvo successive modifiche da parte del Collegio dei Docenti.

Tale POF e relativi allegati sono reperibili al link:

http://www.marconicolleferro.it/index.php/component/content/article/86-uncategorised/460-pof

Altri documenti che integrano il presente Piano (ad es. i Regolamenti dell’Istituto etc.) sono pubblicati a norma di

legge e visionabili sul sito web dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del

RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

I. Punteggio della scuola in Italiano e Matematica.

- Rimuovere le cause che hanno determinato un esito non del tutto soddisfacente delle prove standardizzate degli ultimi due anni.

II. Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS).

- Rimuovere le cause che hanno determinato differenze in negativo nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS);

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

L'esito non del tutto soddisfacente delle prove standardizzate degli ultimi due anni, spinge ad individuarne le cause per porvi rimedio. Dall’analisi dei dati, condivisa anche in sede di Collegio dei docenti, emerge che i risultati delle prove sono stati compromessi dall’incidenza del cheating, che infatti nei primi anni di somministrazione delle prove stesse non era stato preso in considerazione.

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Si può concludere, pertanto, che l’azione di miglioramento va mirata sugli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove, prima ancora che su quelli di natura più strettamente didattico-formativa e di esercizio all’utilizzo di questa tipologia di prove, aspetti, questi ultimi, che pure non vanno trascurati. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) Curricolo, progettazione e valutazione.

- Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. - Caratterizzare il curricolo per: flessibilità, gradualità e scansione temporale. - Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare. - Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

2) Continuita' e orientamento.

- Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado. - Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola secondaria di

primo grado;

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato sull’individuazione, a livello dipartimentale, di obiettivi didattici comuni. Insieme ad esso, in un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione oggettivi e condivisi. La costruzione del curricolo non può non avvenire in continuità con il ciclo di studi precedente, rafforzandone in questo modo anche la funzione orientativa.

Reti di scuole.

A seguito dell’attuazione che è stata data da MIUR e dall’USR Lazio all’art. 1 co. 70 e 71 della L. 107/2015 (nota MIUR n. 2151 del 7/6/16; note USR Lazio nn. 25308 del 2/8/16, 33550 del 6/10/16, 34131 dell’11/10/16 e 31385/13 del 20/9/16), sono state costituite nel mese di ottobre 2016 le seguenti reti: - di Ambito 14. Scuola capo-fila: Istituto Professionale “M. Pantaleoni” di Frascati; - di Ambito 14 per la formazione. Scuola capo-fila: Istituto Comprensivo di Cave.

Inoltre, per la realizzazione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi, la scuola è capofila della rete di scopo

“Costruiamo insieme”, costituita con alcune delle Scuole Media del territorio.

Partecipa, inoltre, alla rete di scopo dell’ex distretto 38° “Insieme per una scuola nuova” e a varie altre reti di

scopo di volta in volta costituite per la predisposizione di singoli progetti .

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza.

Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire proposte da

utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, sono stati stabiliti contatti che si sono tradotti in

proposte incorporate nel presente Piano.

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Piano di miglioramento.

1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali.

L’azione di miglioramento va mirata principalmente sugli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove.

In particolare:

- più efficace esplicitazione degli obiettivi delle prove ai docenti, ma soprattutto agli studenti e loro genitori

(sottolinearne, soprattutto, la funzione non valutativa);

- maggiore attenzione e più efficace sorveglianza nel giorno della somministrazione;

- coinvolgimento non solo dei docenti di matematica ed italiano ma anche dei coordinatori delle classi

seconde;

- esercitazioni sulla tipologia di prova anche con l’utilizzo dei fascicoli degli scorsi anni;

- attività di potenziamento sui contenuti individuati come punti deboli.

2) Curricolo, progettazione e valutazione.

- Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti e caratterizzare il curricolo per: flessibilità,

gradualità e scansione temporale fornendo ai Dipartimenti un format comune e strutturato da seguire ed

organizzando un super-coordinamento degli stessi da parte della Presidenza e delle figure di riferimento

competenti.

- Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

- Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione con azioni di auto-formazione e incontri preparatori dei

coordinatori di Dipartimento con la Presidenza e con le figure di riferimento competenti.

3) Continuita' e orientamento.

(v. in allegato Progetto appositamente predisposto in adesione alla nota USR Lazio – DDG n. 460 del

21_10_2016).

Le attività relative alle prove standardizzate nazionali si prevede che possano essere realizzate già nel primo

anno di riferimento del triennio del presente Piano ed essere consolidate nei due successivi.

Lo stesso può prevedersi per le attività relative a Continuità e Orientamento.

Per quanto riguarda, invece, le attività relative a Curricolo, Progettazione e Valutazione, per il primo anno si

prevede solo l’avvio, la realizzazione nel secondo anno, il consolidamento nel terzo.

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Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15.

commi Pagina

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5 7

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 5 8

Utilizzo dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato 5 8

Fabbisogno di organico di personale ATA 14 8

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 6 9

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 7 10

Scelte di gestione e di organizzazione 14 11

Alternanza scuola-lavoro 33-43 14

Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 56-59 16

Formazione in servizio docenti 124 18

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5).

Posti comuni. I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare, secondo i piani

di studio.

Salvo variazioni, i posti comuni andranno indicati nella misura necessaria a coprire lo stesso numero di classi

prime di quest’anno e, secondo scorrimento per il periodo di vigenza del Piano, di classi seconde e del triennio.

Posti di sostegno.

Il numero dei posti eventualmente necessari sarà determinato in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni

disabili.

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Fabbisogno di organico di posti di potenziamento (comma 5) Unità di personale in organico di potenziamento: 10

Classe di concorso Ore da prestare Supplenze

brevi

Corsi di recupero /

potenziamento

Ambiti progettuali

e ore per Ambito Progettuale

Totale ore di

utilizzo

A011

Materie lett. e latino

600 180 100 Letterario-Umanistico; Delle scelte

responsabili; Delle abilità trasversali; Del

Monitoraggio e Valutazione 320

600

A013

Materie lett., lat. e greco

600 180 100 Letterario-Umanistico; Delle scelte

responsabili; Delle abilità trasversali e Del

Monitoraggio e Valutazione 320

600

AB24

Lingua e cultura inglese

600 180 70 Linguistico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e valutazione 350 600

AB24

Lingua e cultura inglese

600 180 70 Linguistico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e valutazione 350 600

A026

Matematica

600 180 120 Scientifico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e Valutazione 300 600

A027

Matematica e Fisica

600 180 120 Scientifico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e Valutazione 300 600

A050

Scienze naturali

600 180 60 Scientifico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e valutazione 360 600

A017

Disegno e storia dell'arte

600 180 40 Delle abilità trasversali e De Monitoraggio

e Valutazione 380 600

A046

Scienze giuridico-

economiche

600 180 = Storico-Civico; Delle abilità trasversali e

Del Monitoraggio e Valutazione 420 600

A019

Storia e Filosofia

600 180 20 Delle scelte responsabili e Del

Monitoraggio e Valutazione 400 600

TOTALE 6000 1800 600 3600 6000

N.B. - Le richieste sono relative a ciascuno dei tre anni di riferimento.

Utilizzo dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato (comma 5). (v. sito della scuola www.marconicolleferro.it – AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, link:

https://www.trasparenzascuole.it/Public/AmministrazioneTrasparente.aspx?Customer_ID=a1ada767-e407-4772-b313-34ab1c2969fa&P=11aafc32-b6ae-46de-b143-67a89826587c)

Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14). Tipologia Posti n.

Direttore dei servizi generali e amministrativi 1

Assistente amministrativo

5* interi + n. 18 ore derivanti dalla presenza di n. 1 co.co.co.

*dato aggiornato al 1° settembre 2017

Collaboratore scolastico

11*

* dato aggiornato al 1° settembre 2017

Assistente tecnico 4

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Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6).

PREMESSA.

L’edificio che ospita l’Istituto, costituito da tre ali, la prima delle quali, in ordine di costruzione, risale a circa

quarant’anni fa, la più recente ad oltre dieci, necessita di interventi manutentivi ed anche strutturali, sia per

essere adeguato alle norme di sicurezza, sia per poter efficientemente accogliere le attrezzature innovative

descritte nel presente documento nella sezione relativa al PNSD e le altre che qui di seguito verranno indicate

nonché le attività ivi previste.

I più urgenti di tali interventi sono stati descritti nell’annuale Piano di Valutazione dei Rischi e dettagliati in

apposita richiesta inviata all’Ente proprietario (Città Metropolitana di Roma Capitale).

Il Piano di Valutazione dei Rischi e connessa documentazione sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul

sito web dell’Istituto in un’ area dedicata.

Tanto premesso, si individuano i seguenti fabbisogni infrastrutturali:

• Rifacimento della facciata dell’edificio scolastico, degli spazi e dell’illuminazione esterna per il necessario

decoro dell’immagine della scuola anche in relazione all’apertura al territorio;

• Riorganizzazione dei locali che ospitano gli uffici di Segreteria, anche per adeguarli alla nuova

organizzazione dei settori e, di conseguenza, del lavoro, legata al processo di digitalizzazione;

• Riorganizzazione dei locali che ospitano la Sala docenti (i progetti PON che la scuola ha presentato

prevedono attrezzature innovative anche per questo spazio, che deve divenire polifunzionale);

• Costruzione di un’aula magna, struttura della quale la scuola è sprovvista (attualmente l’Istituto

organizza numerose attività culturali che possono essere rivolte solo a parte degli alunni e aperte

all’esterno in piccola misura, a causa della capienza limitata dell’aula in cui si tengono);

• Ristrutturazione del locale che ospita la Biblioteca anche al fine di adeguarlo alle necessità legate alla

realizzazione del progetto PON “Ambienti digitali” e del progetto “Biblioteche innovative”;

• Ristrutturazione, per lo stesso fine (e anche per la realizzazione del progetto PON “Aule aumentate nella

tecnologia”) di tutte le aule;

• Efficientamento di tutti gli impianti (con particolare riguardo a quello di riscaldamento) anche al fine del

risparmio energetico;

• Ristrutturazione dei locali che ospitano il laboratorio di fisica e quello di scienze e le palestre anche al fine

di renderli adeguati ad accogliere le attrezzature necessarie al loro ammodernamento (v. in seguito).

Per quanto riguarda le attrezzature, si individua, invece, il seguente fabbisogno:

o Relativamente alle attrezzature informatiche necessarie alla realizzazione del processo di

digitalizzazione sia in ambito didattico che organizzativo e amministrativo, si rinvia all’apposita

sezione del presente Piano dedicata al PNSD.

La scuola ha risposto e risponderà ai bandi emanati dal MIUR con la stesura di progetti che

supportino il DS nell’attività di fundraising;

o Necessitano, inoltre, di essere ammodernati nelle loro attrezzature sia il laboratorio di fisica che

quello di scienze che le palestre.

Gli interventi di cui sopra dipenderanno, anche nella loro scansione nel triennio di riferimento del Piano,

dalla disponibilità dell’Ente proprietario dell’edificio.

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Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge (comma 7).

• Potenziamento delle attività scientifiche e umanistiche e ricerca delle loro interconnessioni (competenze logico- matematico-scientifiche).

• Potenziamento ed estensione dell’uso dell’informatica anche come strumento didattico e organizzativo (competenze digitali).

• Potenziamento ed estensione dello studio delle lingue straniere (competenze linguistiche) .

• Rapporti internazionali.

• Interculturalità.

• Educazioni: Artistica, Musicale, Teatrale, Sportiva, alla Cittadinanza attiva e alla Legalità.

• Attenzione alla realtà contemporanea.

• Alternanza scuola-lavoro.

• Star bene a scuola.

• Attenzione ai bisogni formativi degli studenti: · anche non curricolari (recupero, eccellenze, orientamento, corsi opzionali, visite guidate e viaggi

di istruzione); · personali (consulenza psicologica ed educazione alimentare); · socializzanti (partecipazione responsabile);

• Attenzione ai bisogni formativi dei docenti e del personale ATA (formazione e aggiornamento).

• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attenzione ai Bisogni Educativi Speciali, Individualizzazione dei percorsi.

• Apertura della scuola al territorio.

• Apertura pomeridiana della scuola.

• Innovazione e qualità.

• Implementazione della cultura della sicurezza, della trasparenza e della riservatezza.

• Competenze in uscita: - lettura differenziata della realtà, inserita in un Quadro di Insieme e supportata da una Valutazione Critica

e Motivata e dall’Adesione ai valori della Solidarietà.

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Scelte organizzative e gestionali (comma 14).

ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE

SCOLASTICO

Collaboratore

Compiti e Funzioni

1. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO IN CASO DI BREVE ASSENZA O IMPEDIMENTO. 2. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CONNESSE ALLA GESTIONE

DELL’I.S.. 3. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA FORMULAZIONE DELLE PROPOSTE DI ORGANICO DI DIRITTO

E DI FATTO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA. 4. FORMULAZIONE DELLE CATTEDRE. 5. FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI. 6. VERBALIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEL DOCENTI. 7. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE (anche per la

gestione delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi e per la concessione dei permessi). 8. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA TRASPARENZA DEGLI

ATTI AMMINISTRATIVI e ANTICORRUZIONE. 9. SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI CON CONSEGUENTE CONFERIMENTO DI SUPPLENZE ANCHE A

PAGAMENTO. 10. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE. 11. CONCESSIONE DI PERMESSI ORARI AI DOCENTI E ORGANIZZAZIONE DEL RELATIVO RECUPERO. 12. FASE ISTRUTTORIA DELLA PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI O FERIE AI DOCENTI. 13. ACCOGLIENZA DEI NUOVI DOCENTI. 14. PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO e NIV. 15. ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI CORSI DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO

PREVISTI.

Collaboratore

1. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO IN CASO DI CONTESTUALE BREVE ASSENZA O IMPEDIMENTO DELLO STESSO E DEL 1° COLLABORATORE.

2. SUPPORTO AL DIRIGENTE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CONNESSE ALLA FUNZIONE DOCENTE.

3. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE (anche per la gestione delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi e per la concessione dei permessi)..

4. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

5. SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI CON CONSEGUENTE CONFERIMENTO DI SUPPLENZE ANCHE A PAGAMENTO.

6. REDAZIONE DEL PROSPETTO MENSILE DELLE ORE ECCEDENTI EFFETTUATE DAI DOCENTI DA TRASMETTERE AL D. S .G .A.

7. CONCESSIONE DI PERMESSI ORARI AI DOCENTI E ORGANIZZAZIONE DEL RELATIVO RECUPERO. 8. FASE ISTRUTTORIA DELLA PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI O FERIE AI

DOCENTI. 9. ACCOGLIENZA DEI NUOVI DOCENTI. 10. PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO e NIV.

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FUNZIONE STRUMENTALE/RESPONSABILE

DELL’ATTIVITA’/COMMISSIONE ATTIVITÀ PREVALENTI

DOCENTE RESPONSABILE/FUNZIONE

STRUMENTALE AREA 1

Progettazione curricolare

+

Docenti somministratori delle prove INVALSI.

Curricola, Libri di testo, Programmazione,

Valutazione, Prove INVALSI e comuni,

Obbligo scolastico, Certificazioni, Attività

di aggiornamento, Supporto ai docenti e

agli alunni.

DOCENTI RESPONSABILI/FUNZIONI

STRUMENTALI

AREA 2

Progettazione extracurricolare ed organizzativa

(Ambito scientifico

Ambito umanistico)

+

COMMISSIONE Ambito Umanistico e

COMMISSIONE ELETTORALE.

Iniziative scientifiche, Giornate dello

studente, Rapporti con soggetti esterni

(ASL, EE.LL., Privati etc.), Olimpiadi e

Certamina, Premiazioni degli studenti,

Concorsi, Ascolto, Giornalino, Sicurezza

stradale, Progetti di Enti nazionali ed

europei e scambi.

Elezioni interne.

DOCENTI RESPONSABILI/FUNZIONI

STRUMENTALI AREA 3

Attività extrascolastiche

(Orientamento in uscita

Orientamento in entrata

Viaggi di istruzione)

+

COMMISSIONI

Orientamento in uscita ed in entrata e

COMMISSIONE VIAGGI

Orientamento in uscita in entrata ed in

uscita e Viaggi di istruzione

RESPONSABILE DELL’ALTERNANZA SCUOLA-

LAVORO, Responsabile del Progetto di ASL,

Tutor

Organizzazione delle attività di ASL.

ANIMATORE DIGITALE e Team Favorire l’attuazione del piano Nazionale

per la scuola digitale.

Responsabili dei DIPARTIMENTI DISCIPLINARI,

DEI LABORATORI E DELLE AULE SPECIALI – Compiti:

• Coordinare le riunioni per materia al fine di : o predisporre comuni test di ingresso per le classi iniziali di ciclo; o concordare piani di lavoro e prove di verifica per classi parallele; o avanzare proposte circa l’acquisto di materiale didattico inerente all’area di competenza e circa l’adozione dei libri di testo;

• fare da punto di riferimento ai neo-docenti e ai supplenti temporanei per quanto riguarda la disciplina di insegnamento;

• favorire il confronto tra i docenti della disciplina anche al fine della valutazione dell’azione didattica;

• proporre e deliberare la programmazione didattica annuale per aree disciplinari (compresa la definizione degli obiettivi minimi, i criteri di valutazione per classi parallele, il rapporto tra il conseguimento degli obiettivi e la scala dei voti;

• elaborare test di valutazione da somministrare agli alunni per classi parallele, tendenti ad accertare il livello delle conoscenze e delle capacità conseguite.

• coordinare l’adozione dei libri di testo e le proposte di acquisto dei sussidi didattici;

• prendere in consegna, con relativa ricognizione, quanto contenuto nel Laboratorio;

Comitato Scientifico - N.I.V. (Nucleo Interno di

Valutazione), composto da:

D.S., Collaboratori del D.S. e altre figure di sistema

come sopra individuate + Responsabili dei

Dipartimenti Disciplinari non rappresentati

P.T.O.F., R.A.V. e P.d.M.

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• verificarne lo stato d’uso e di efficienza;

• organizzare i turni di utilizzo del Laboratorio;

• curare l’utilizzo dell’apposito registro di presenza delle classi nel Laboratorio, segnalando alla Presidenza gli eventuali interventi da effettuare, le anomalie, le necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché qualsiasi rischio cui potrebbero incorrere gli utenti;

• formulare proposte di acquisto del materiale occorrente per il funzionamento ordinario;

• formulare al Dipartimento di competenza proposte di acquisto di strumentazione in conto capitale;

• curare la predisposizione di un regolamento per l’uso corretto delle dotazioni, controllandone l’osservanza;

• riconsegnare, al termine dell’anno scolastico, il materiale dopo averne curato l’inventario.

COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE Compiti dei docenti coordinatori di classe:

I Coordinatori di Classe dovranno: presiedere i Consigli su delega del Dirigente Scolastico ed assicurarne la verbalizzazione da parte del Segretario (in

assenza del Segretario provvedere alla sua sostituzione temporanea); introdurre le assemblee elettive dei genitori; facilitare l'inserimento dei nuovi

docenti o supplenti temporanei nella classe; favorire i rapporti interdisciplinari, in particolare per quanto concerne gli obiettivi ed i criteri comuni di

valutazione stabiliti in sede di programmazione; segnalare al D.S. eventuali problemi o necessità della classe; curare i rapporti scuola-famiglia; verificare le

assenze, i ritardi e le relative giustificazioni. Inoltre, avranno cura di segnalare alla Presidenza problemi e necessità individuali o di classe; coordinare le

proposte di visite guidate e viaggi di istruzione; curare la stesura del Documento del Consiglio di Classe (classi quinte). Per quanto riguarda la

programmazione formativa del Consiglio di Classe, il Coordinatore dovrà raccogliere il materiale necessario per costituire il fascicolo della

programmazione di classe.

Compiti dei Docenti Segretari del Consiglio di classe:

Redigono i verbali delle riunioni.

TUTOR DEI DOCENTI NEO-IMMESSI IN RUOLO

Per compiti e funzioni v. Decreto MIUR 27 ottobre 2015, n. 850 e Nota MIUR 5 novembre 2015, n. 36167.

COMMISSIONE ELETTORALE FUNZIONI

- Predispone le liste degli elettori per categoria;

- riceve entro i tempi previsti le liste rilasciandone regolare ricevuta;

- valuta i ricorsi;

- proclama gli eletti.

RESPONSABILE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)

FUNZIONI

Si tratta di un professionista esperto in sicurezza, in protezione e prevenzione che gestisce e coordina le attività del servizio di prevenzione e protezione dai

rischi (SPP), ovvero l'"insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi

professionali per i lavoratori" (art. 2 comma 1 lettera l) del d.lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

FUNZIONI

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è la figura, eletta nell’ambito della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) della scuola, che ha il

compito di rappresentare i lavoratori per quanto concerne la sicurezza nel luogo di lavoro.

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

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Alternanza scuola lavoro (commi 33-43).

- Destinatari dell'intervento, per il triennio 2016/2018, saranno gli alunni delle classi terze, quarte (a.s.

2016/2017) e quinte (a.s. 2017/2018) del Liceo Scientifico e del Liceo Classico.

- Quantificazione del numero di ore: almeno 200 da effettuare obbligatoriamente in alternanza nel secondo biennio (classe terza e quarta) e nell’ultimo anno (classe quinta), per ca. 70 ore annue.

- Partners.

1. Università la Sapienza; 2. BIC Lazio di Colleferro; 3. Associazione UNITED NETWORK; 4. INFN di Frascati; 5. Enti Locali, Biblioteche e Musei del territorio; 6. Altri Enti che operano sul territorio e/o con i quali la scuola ha in passato collaborato per altre iniziative

didattiche; 7. Altri soggetti individuati attraverso il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro (portale delle

Camere di Commercio al link: http://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home).

I possibili partner di cui sopra sono stati contattati tenendo conto, oltre che dei requisiti della territorialità e

dell’attinenza con i percorsi di studio della scuola, anche di quello delle loro precedenti esperienze di attività di

ASL, delle capacità organizzative anche in ambito di impresa formativa simulata e dell’economicità.

- Si intende fare ricorso alla modalità dell’impresa formativa simulata (es.: simulazioni parlamentari, di start-up

etc.) in quanto si tratta di una modalità innovativa che consente un coinvolgimento più attivo e costruttivo degli

studenti e facilita , dal punto di vista organizzativo, l’affiancamento delle attività di ASL al normale svolgimento

dell’attività didattica potendosi svolgere, almeno in parte, anche a scuola e in orario pomeridiano.

- Si intende fare in modo che l’attività si svolga interamente durante il periodo delle lezioni.

- Il monitoraggio è concepito attraverso audit di controllo e verifica da parte di tutti i soggetti coinvolti come

segue: un primo audit di verifica e controllo in itinere in aula e in azienda a metà del percorso; un secondo audit

in aula a conclusione del percorso.

L'audit finale prevede comunque sia la valutazione degli studenti che del progetto nel suo complesso.

Verrà istituito un Tavolo di Coordinamento tra tutti i referenti dei soggetti partner, al fine di:

1) monitorare l’andamento in itinere e la fase dell'audit finale;

2) valutare in fase conclusiva:

a) la continuità di partecipazione ai percorsi proposti;

b) gli apprendimenti.

- Come previsto dalla Guida operativa, la certificazione delle competenze è subordinata alla frequenza

dell'attività pari o superiore ai tre quarti del monte ore complessivo.

Nella scheda di certificazione saranno richiamati gli elementi essenziali delle competenze acquisite attraverso le

attività svolte dallo studente.

Si propone un'analisi del lavoro che si avvale di opzioni metodologiche già ampiamente condivise negli ambienti

nei quali si affrontano le problematiche del lavoro dal punto di vista di un interesse per la formazione, per la

certificazione e la valorizzazione dei saperi dell'individuo.

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La capitalizzazione delle competenze si avvarrà dell'approccio ISFOL: viene messo a punto un modello di

Dichiarazione delle Competenze con riferimento al modello delle Unità Formative Capitalizzabili, focalizzando

l'attenzione alle problematiche della validazione dei crediti formativi acquisiti con modalità formative non

tradizionali.

Il modello ISFOL appare infatti particolarmente appropriato al contesto dei tirocini in quanto propone una

concettualizzazione molto articolata che tiene conto della multiformità della competenza e fornisce gli strumenti

per rappresentare diverse componenti di questo contesto complesso: sia i saperi tecnici strettamente collegati

alla capacità di presidiare specifiche procedure di lavoro, sia le risorse aspecifiche del soggetto, trasversali ai

diversi compiti e contesti lavorativi, concepiti come una sorta di metacompetenze, di "programmi cognitivi" con

un alto potenziale di trasferibilità

La dichiarazione delle competenze acquisite nei singoli moduli e a fine percorso, verrà sottoscritta, dai partners

del progetto, all’interno delle certificazioni rilasciate dalla scuola al termine del percorso.

Il MIUR ha pubblicato in data 7 ottobre 205 un fascicolo intitolato “Guida Operativa”. Si tratta di una guida

passo-passo, corredata di abbondante modulistica, alla quale si rinvia.

(link: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs081015bis).

A norma del co. 33 della L. 107/2015, “i percorsi di Alternanza sono inseriti nei piani triennali dell’offerta

formativa”.

Pertanto, tutta la modulistica, le comunicazioni, I dettagli dei progetti e delle convenzioni anno per anno

attivate, consultabili al seguente link del sito della scuola a cui si rinvia, fanno parte integrante del presente

documento:

http://www.marconicolleferro.it/index.php/component/content/article/86-uncategorised/436-alternanza-

scuola-lavoro

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Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (commi 56-59).

(comma 56 dell'art. 1 della Legge 107/2015) – Al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli

studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in

generale, il MIUR adotta il PNSD, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Piano

strategico nazionale per la banda ultralarga.

Il PIANO dell'O.F. triennale recepisce il PNSD adottato con DM n. 851 del 27 ottobre 2015.

Il PNSD, i particolare, prevede, fino al 2020, le seguenti azioni:

1. Legge 107/2015 – PNSD– Formazione – Alternanza (ricadute). 2. PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020:

- Cablaggio interno (Wi-fi); - Atelier Creativi per le competenze di base; - Laboratori Professionalizzanti in chiave digitale; - Ambienti per la didattica digitale.

3. PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020: - Formazione; - Competenze;

4. Altri fondi MIUR: - Legge 440/1997; - Piano ICT.

In merito alle azioni di cui sopra, la scansione temporale delle stesse nel triennio di riferimento del Piano

dipenderà dalla tempistica dei bandi emanati dal MIUR a cui la scuola risponderà con la stesura di progetti che

supportino il DS nell’attività di fundraising specificamente destinate alla realizzazione del PNSD.

La scuola ha partecipato con esito positivo ai seguenti bandi:

- Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio 2015 - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni

scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete

LAN/WLAN;

- Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/12810 Roma, 15 Ottobre 2015 - Avviso pubblico rivolto alle

Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali;

- FONDAZIONE ROMA ambienti multimediali aule aumentate e postazioni informatiche.

Della partecipazione al seguente bando, invece, non si conosce l’esito:

- Avviso pubblico n. 7767 del 13-05-2016 per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed

educative statali di Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e

documentazione anche in ambito digitale – Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

Ambiti del PNSD:

I. formazione; II. comunità; III. strumenti/spazi innovativi; IV. curricolo.

Obiettivi che il Piano persegue in coerenza con il PNSD (co. 58 dell'art. 1 della Legge):

- sviluppo delle competenze digitali degli studenti; - potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di

innovazione;

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- adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati;

- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; - formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; - potenziamento delle infrastrutture di rete; - valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; - definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali

didattici anche prodotti autonomamente dalla scuola. Contenuti o attività correlate al PNSD:

- realizzazione di una comunità anche online con famiglie e territorio, anche attraverso servizi digitali che

potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo

scuola-famiglia;

- costruire curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle

discipline;

- nuove modalità di educazione ai media con i media;

- studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare.

Per l’attuazione del PNSD si prevedono le seguenti azioni formative:

- formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola;

- formazione base sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la didattica digitale;

- organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità;

- formazione per il migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.

Sono stati individuati: - l’animatore digitale; - i tre docenti componenti il team (insieme a un assistente tecnico e due amministrativi); - dieci docenti da iscrivere alle attività di formazione.

Le attività di formazione delle figure di cui sopra (oltre a quelle del D.S. e del D.S.G.A.) sono state avviate dal MIUR solo in parte.

Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/

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Piano formazione insegnanti (comma 124)

La presente sezione è finalizzata a tracciare un quadro di insieme, all’interno del quale ogni docente potrà

valutare le sue competenze, le sue propensioni, le sue disponibilità e quindi le sue esigenze formative.

Esso deriva dalla sintesi tra bisogni individuali e bisogni della scuola e del territorio.

I DOCENTI hanno espresso i propri bisogni individualmente rispondendo ad un questionario e

collegialmente partecipando alla redazione e alla valutazione del Piano.

A – PREMESSA

(Umberto Tenuta – ESCUOLA)

“I singoli docenti possono procedere all’analisi delle loro competenze, delle loro attitudini e delle loro propensioni.

Se, da una parte, importa conoscere quali siano le competenze già possedute, dall’altra molto più importante

risulta l’esigenza di conoscere quali siano le attitudini, le propensioni, le predilezioni, gli interessi, le motivazioni dei

singoli docenti, anche prescindendo dagli specifici ruoli professionali ascritti, perché la scuola dell’autonomia è la

scuola nella quale i docenti possono lavorare anche indipendentemente dalle specifiche discipline loro assegnate,

nell’ambito di una flessibilità che può prevedere l’aggregazione più varia delle discipline, la modularità dei

raggruppamenti degli alunni anche a classi aperte, la modularità del calendario e degli orari.

Pertanto, l’analisi delle competenze attuali e potenziali dei docenti andrebbe effettuata a tutto campo,

prescindendo dai ruoli professionali ascritti e tenendo presente le possibilità organizzative che la scuola può

adottare.

L’analisi (autoanalisi) potrebbe riguardare i bisogni formativi relativi:

a) alle competenze disciplinari, relativamente alle discipline di titolarità, ma anche ad altre discipline, tenendo presente che le competenze disciplinari attengono alla conoscenza dei linguaggi, delle modalità di indagine e dei quadri concettuali (strutture, nuclei concettuali fondanti) delle singole discipline, secondo gli avanzamenti più aggiornati (utile a tal fine può risultare la consulenza delle associazioni professionali delle singole discipline);

b) alle competenze didattiche, tenendo presente che queste si riferiscono alla capacità di rendere efficaci le attività didattiche per tutti gli alunni: non solo per gli alunni cosiddetti "normali" o "senza problemi", ma anche per gli alunni svantaggiati o portatori di handicap e comunque con problemi di apprendimento. Le competenze didattiche riguardano le metodologie didattiche (lezione, ricerca, riscoperta, ricostruzione, reinvenzione, Problem solving…), le tecnologie educative (materiali strutturati e non strutturati, audiovisivi, tecnologie multimediali). In particolare, oggi assume rilevante importanza la competenza in ordine all’impiego delle tecnologie educative e didattiche, con particolare riferimento alle tecnologie multimediali. Le competenze didattiche si fondano su conoscenze di natura pedagogica, metodologico-didattica, psicologica, sociologica, antropologica ecc. Inoltre, le competenze didattiche comportano la padronanza delle problematiche relative alla valutazione, soprattutto alla valutazione formativa (valutare per educare) ed ai suoi strumenti;

c) alle competenze relazionali. Si tratta di una delle competenze che oggi assumono grandissima rilevanza, nel momento in cui: a. si esce dal chiuso delle classi e delle aule e si lavora in gruppo con i colleghi;

b. alla lezione frontale (unidirezionale) si sostituisce sempre più il lavoro di gruppo e quindi la

relazionalità degli alunni tra di loro e con i docenti. La scuola si configura come un vivaio di relazioni

umane (Read). Peraltro, si tenga presente che la relazionalità, non solo si accresce nell’ambito della

scuola, ma si allarga ai rapporti con i genitori. Acquistano perciò particolare rilievo le problematiche

delle relazioni interpersonali, del lavoro di gruppo ecc.;

d) alle competenza programmatorie ed organizzative. Mentre nella scuola di ieri tutto era previsto, disciplinato, organizzato (calendari, orari, raggruppamenti degli alunni ecc.), la scuola dell’autonomia è la scuola della flessibilità. Fissati gli obiettivi formativi (ma anche questi hanno un margine di flessibile, in quanto gli obiettivi generali o standard debbono essere integrati dai docenti con obiettivi integrativi ed eventuali obiettivi aggiuntivi, e comunque gli stessi obiettivi generali o standard vanno adeguati alle concrete situazioni scolastiche attraverso opportune compensazioni), i docenti sono liberi di predisporre l’organizzazione educativa e didattica che ritengono più congrua, più funzionale al perseguimento degli obiettivi formativi programmati. Al riguardo, però, è opportuno tenere presente che non si tratta di una discrezionalità arbitraria, ma del responsabile esercizio di un potere discrezionale, perché tutte le modalità organizzative possono essere utilizzate a condizione che risultino funzionali al perseguimento degli obiettivi formativi da parte dei singoli alunni. Ai docenti si

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richiedono perciò competenze in ordine all’attività programmatoria (POF, Programmazione Didattica, moduli didattici, unità didattiche), all’organizzazione dei lavori di gruppo, all’approntamento ed all’utilizzazione dei laboratori didattici ecc. In particolare, si richiede ai docenti una specifica competenza in ordine ai metodi dell’individualizzazione dell’insegnamento”.

B – IL PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016 – 2019

(emanato dal MIUR il 3 Ottobre 2016 in attuazione dell’art. 1 co. 124 e 125 della L. 13/07/2015, n. 107)

1. IN SINTESI. - Per ogni docente: standard professionali, portfolio digitale e piano individuale di sviluppo

professionale. Formazione obbligatoria, permanente e strutturale. Tutti e 750 mila i docenti coinvolti e azioni formative per tutto il personale scolastico. 325 milioni di euro per tre anni. 9 priorità tematiche.

2. LE NOVE PRIORITÀ DELLA FORMAZIONE 2016-2019. - COMPETENZE DI SISTEMA:

1. Autonomia didattica e organizzativa; 2. Valutazione e miglioramento; 3. Didattica per

competenze e innovazione metodologica.

- COMPETENZE PER IL 21mo SECOLO: 4. Lingue straniere; 5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; 6. Scuola

e lavoro.

- COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA: 7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; 8. Inclusione e Disabilità; 9.

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

3. LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE. - ESIGENZE NAZIONALI.

_ Priorità del sistema e piani nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e integrazione,

didattica per competenze, autonomia)

- SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE PER OGNI DOCENTE ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA.

_ Legame tra bisogni individuali, bisogni della scuola e del territorio = Piano di Formazione dell’Istituto.

_ Standard professionali. Portfolio che raccoglie la storia formativa e professionale. Piano Individuale

di Sviluppo Professionale, da elaborare sulla base delle proprie esigenze.

4. PORTFOLIO DOCENTE. - CURRICULUM PROFESSIONALE.

_ Anagrafe delle professionalità (altre esperienze professionali, qualifiche e certificazioni,

attività di ricerca e pubblicazioni: storia formativa (quali e quanti percorsi, con quali risultati).

Legame con il fascicolo personale del docente

- ATTIVITÀ DIDATTICA. _ Progettazione, documentazione e riflessione sull’attività didattica (es. risorse didattiche prodotte,

lavoro condotto nell’anno di prova, progettazione di particolari percorsi formativi).

- PIANO INDIVIDUALE DI SVILUPPO PROFESSIONALE _ Aggiornato con le proposte di sviluppo professionale del docente.

_ Obbligatorio nel rispetto del contenuto del Piano.

C – IL PIANO DI FORMAZIONE DELL’IIS di Via delle Scienze di Colleferro

Il comma 124 dell’art. 1 della L. 107/2015 prevede che i piani delle scuole siano sviluppati in coerenza con il piano

di miglioramento di cui al DPR 80/2013 (e quindi al RAV) ma anche con il Piano Nazionale per la Formazione del

MIUR.

- Priorità di formazione che la scuola intende adottare nel triennio di riferimento del PTOF (2016/2017 -

2017/2018 - 2018/2019) :

1. attivare percorsi per fornire strumenti ulteriori per combattere il disagio e l’insuccesso scolastico (in particolare, in coerenza con il Piano di Miglioramento, per costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado e consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola secondaria di primo grado);

2. migliorare le modalità di organizzazione della didattica, in modo che possa risultare maggiormente

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rispondente alle istanze di innovazione e sperimentazione e alla necessità, evidenziata nel Piano di Miglioramento, di migliorare il punteggio della scuola nelle prove standardizzate nazionali in Italiano e Matematica e ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS);

3. In coerenza con il Piano di Miglioramento, consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti e rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione;

4. promuovere l’arricchimento culturale in riferimento a competenze metodologiche e conoscitive; 5. favorire l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche e multimediali (in coerenza con il Pnsd) e/o

incrementare competenze linguistiche e comunicative con la padronanza delle lingue straniere; 6. favorire gli approfondimenti disciplinari, in forma preferibilmente di seminari/conferenze, soprattutto

finalizzati alla ricerca, all’arricchimento dell’offerta formativa, alla realizzazione di aspetti specifici del PTOF e all’innovazione;

7. realizzare attività finalizzate all’assolvimento di obblighi di legge (ad es.: sicurezza); 8. accogliere le richieste dei docenti, purché provengano da un congruo numero di essi anche in relazione

all’eventuale finalizzazione del bonus di 500 euro questionario di rilevazione delle esigenze formative.

9. aderire a proposte ministeriali e di soggetti esterni coerenti con i punti di cui sopra. (i punti 4, 5, 7, 8 e 9 riguardano anche il personale ATA).

I punti 1, 2, 3 e 7, il Piano Nazionale Scuola Digitale e la Sicurezza rivestono carattere assolutamente

prioritario in quanto connessi alla realizzazione del PdM e all’assolvimento di obblighi di legge.

Se ne prevede, pertanto, la realizzazione fin dal primo dei tre anni di riferimento del Piano, attraverso attività,

articolate in Unità formative, sulle seguenti tematiche:

I. STRATEGIE DIDATTICHE INNOVATIVE (a partire da: “DIDATTICA PER COMPETENZE”), in coerenza con il punto 4.2 del Piano Nazionale (“Didattica per competenze”).

II. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE: “CONDIVISIONE, CONTINUITA’ ED INCLUSIONE, in coerenza con il punto 4.5 del Piano Nazionale (“Inclusione e disabilità”).

III. NFORMATICA, RETE, MULTIMEDIALITA’ ED APPLICAZIONI (a partire da: “1- ELEMENTI DI BASE NELLA GESTIONE DI WORD E DEI FILE JPG; 2- USO DI POWERPOINT; 3- USO DI EXCEL; 4-REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA”), in coerenza con il punto 4.3 del Piano Nazionale (“Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento”).

IV. SICUREZZA e altre tematiche derivanti da OBBLIGHI DI LEGGE. V. AGGIORNAMENTO DISCIPLINARE”), in coerenza con il punto 4.2 del Piano Nazionale (“Innovazione

metodologica e competenze di base”).

D – L ‘OBBLIGATORIETA’ DELLA FORMAZIONE

L’obbligatorietà della formazione non comporta la necessità di seguire ciò che la scuola delibera in merito

all’interno del piano triennale dell’offerta formativa, come scaturente dalle scelte avanzate dal collegio dei docenti,

ma di riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione, nelle quali rientrano anche “quelle

liberamente scelte dai docenti purché coerenti con il Piano di formazione della scuola”, nell’ottica

dell’apprendimento continuo.

Pertanto, la scuola dovrà “qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione”.

A questo fine si individuano quattro tipologie di attività formative “qualificabili e riconoscibili”:

- percorsi organizzati direttamente dalla scuola o dalle reti cui partecipa, in coerenza con i bisogni strategici dell’Istituto e del territorio, come desunti dal RAV, dal Piano di Miglioramento e dal PTOF triennale;

- percorsi di formazione che si integrano con una o più delle nove priorità nazionali (v. sopra); - percorsi liberamente scelti dal docente, purché coerenti con il Piano di formazione della scuola; - attività di particolare rilevanza non rientranti in una delle tre tipologie di percorsi di cui sopra, quali:

✓ formazione sulle lingue e il CLIL; ✓ coinvolgimento in progetti di rete; ✓ particolare responsabilità in progetti di formazione; ✓ ruoli di tutoraggio per i neoassunti; ✓ animatori digitali e team dell’innovazione; ✓ coordinatori per l’inclusione; ✓ ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro.

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In ogni caso, sarà riconosciuto l’impegno personale del singolo docente, “considerando non solo l’attività in

presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali”.

Quest’ultimo aspetto porta al riconoscimento anche delle attività formative rientranti nelle seguenti fattispecie:

- formazione a distanza; - sperimentazione didattica documentata; - ricerca/azione; - lavoro in rete; - approfondimento personale e collegiale; - documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola; - progettazione. Resta fermo il fatto che per il riconoscimento di tali unità formative, volte a valorizzare le competenze professionali

del docente, condotte ad esempio con attività di studio, sia necessario e fondamentale documentare quanto

agito personalmente e portato a conoscenza dell’istituzione scolastica.

Inoltre, nell’ambito delle unità formative dovranno essere debitamente calibrati:

- la quota di formazione in presenza (se prevista), in gruppo e/o individuale; - il prodotto finale; - l’eventuale forma di documentazione/rendicontazione dell’attività nonché - il collegamento fattivo con il piano progettuale della scuola.

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Curricoli didattici e Quadri orario

L’Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze, si configura come polo liceale. I tre indirizzi (Scientifico, Classico e Linguistico) non si affiancano ma si integrano l’un l’altro. Ciascuno di essi, infatti, pur avendo la sua specificità, beneficia della presenza degli altri due per le iniziative che vengono messe in atto da ciascuno e che possono essere condivise. Questo consentirà anche il riorientamento interno degli studenti. Pertanto, l’Istituto nel suo insieme offre ai giovani una opportunità di formazione generale di tipo tecnico-scientifico e umanistico-linguistico, essenziale per affrontare la complessa realtà contemporanea. Al termine dei cinque anni di corso, si consegue il Diploma Scientifico, Classico o Linguistico, che consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie o l’immediato inserimento nel mondo del lavoro.

Liceo scientifico

La matematica, la fisica, le scienze rappresentano il punto-cardine della formazione scientifica e favoriscono

l’acquisizione di una metodologia finalizzata ad una corretta indagine matematico-scientifica.

Il curriculum di studi contempla, naturalmente, anche discipline della sfera linguistico-umanistica,

fondamentali per un completo ed equilibrato processo formativo.

DISCIPLINE I II III IV V

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 / / /

Filosofia / / 3 3 3

Storia / / 2 2 2

Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 3 3 3

Fisica 2 2 3 3 3

Matematica (con informatica al 1° biennio) 5 5 4 4 4

Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 30 30 30

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Liceo Classico

Offre ai giovani la possibilità di una seria formazione di tipo umanistico, senza trascurare però la

preparazione scientifica.

Lo studio della cultura classica ha il pregio di favorire lo sviluppo di una mentalità aperta e critica e

consente, mediante la familiarità con i testi letterari di raggiungere un potenziamento espressivo che

presuppone il potenziamento logico.

L’effetto di un sistematico approccio con il latino e il greco, l’italiano, la storia, la filosofia e la storia

dell’arte è la consapevolezza di una netta differenza tra passato e presente; al tempo stesso è anche la

spinta a ricercare nel passato le radici della cultura occidentale.

DISCIPLINE I II III IV V

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4

Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 / / /

Filosofia / / 3 3 3

Storia / / 3 3 3

Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 2 2 2

Fisica / / 2 2 2

Matematica (con informatica al 1° biennio) 3 3 2 2 2

Storia dell’Arte / / 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 31 31 31

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Liceo Linguistico

(attivo a partire dall’a.s. 2017/2018)

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: • avere acquisito, in due lingue moderne, strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • avere acquisito, in una terza lingua moderna, strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali

utilizzando diverse forme testuali; • riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed

essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; • essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; • conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo

studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;

• sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.

DISCIPLINE I II III IV V

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua latina 2 2 / / /

Lingua e cultura inglese (compresa un’ora settimanale di

conversazione con docente madrelingua) 4 4 3 3 3

Lingua e cultura francese (compresa un’ora settimanale di

conversazione con docente madrelingua) 3 3 4 4 4

Lingua e cultura spagnola (compresa un’ora settimanale di

conversazione con docente madrelingua) 3 3 4 4 4

Storia e Geografia 3 3 / / /

Filosofia / / 2 2 2

Storia / / 2 2 2

Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 2 2 2

Fisica / / 2 2 2

Matematica (con informatica al 1° biennio) 3 3 2 2 2

Storia dell’Arte / / 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 30 30 30

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Ambiti progettuali Il Piano è triennale e quindi contiene le attività che si conta di sviluppare non solo per il primo anno di

vigenza, ma anche per i due successivi.

I progetti riconducibili agli ambiti di cui sotto sono tutti annuali, collegati o meno fra loro.

Molti di essi si ripetono negli anni, altri no. Altri ancora se ne possono aggiungere nel corso del triennio.

Negli ambiti sono indicati le priorità ed i macro-obiettivi cui i progetti devono tendere. I progetti sono

strumenti, non fini. Quindi, una volta indicati i fini, anno per anno ci si riserva di precisare quali sono i singoli

progetti e pubblicare le relative schede sul sito della suola per consentire a tutti di venirne a conoscenza.

Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento della letteratura

italiana, latina e greca e della cultura umanistica in generale e come finalità quella di preparare gli alunni ad

affrontare studi universitari e attività lavorative in quest’ambito.

Saranno a tal fine messe in campo, anche in orario antimeridiano, attività frontali come lezioni di

approfondimento, conferenze, convegni, dibattiti, giornate di studio, produzione di materiali (es.: Giornale

scolastico) etc.; attività di tipo laboratoriale; incontri con autori; visione e produzione di spettacoli (es.:

Laboratorio teatrale e musicale), partecipazione e/o organizzazione a gare e “certamina”; stimolo alla

lettura di libri, giornali (es.: Torneo di lettura, Giornale scolastico); collaborazioni con Università ed Enti di

ricerca etc.

A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero nelle

discipline di Italiano, Latino e Greco nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL

POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A051 (Italiano e Latino) ED UNO DELLA CLASSE DI

CONCORSO A052 (Italiano, Latino e Greco).

AMBITO LINGUISTICO

E’ l’ambito dell’approfondimento della conoscenza delle culture straniere, sia dal punto di vista linguistico

che letterario, finalizzato alla preparazione degli alunni a questo tipo di studi anche a livello universitario e

al conseguimento delle certificazioni linguistiche internazionali (per la lingua inglese “Cambridge”; per

quella francese DELF; per la spagnola DELF), spendibili in qualsiasi facoltà e nel mondo del lavoro.

Fondamentale sarà l’esercizio nella lingua parlata, grazie all’apporto di docenti madrelingua, ai viaggi

all’estero, agli stage linguistici, ai gemellaggi.

Oltre alle lingue studiate nell’ordinario curricolo, potranno attivarsi corsi opzionali e facoltativi anche in

altre lingue.

La formazione linguistica potrà essere destinata anche al personale docente ed ATA (per i docenti, in

particolare, con la finalità precipua dell’attivazione della metodologia CLIL).

Ricorrendone le condizioni, saranno realizzati progetti per l’insegnamento di una Disciplina Non Linguistica

(DNL) fin dalla classe terza nel liceo linguistico, nella classe quinta negli altri licei.

A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero di

Inglese nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL

POTENZIAMENTO DELLA CLASSE DI CONCORSO A346 (Inglese).

AMBITO LETTERARIO - UMANISTICO

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AMBITO SCIENTIFICO

Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento delle discipline

scientifiche e come finalità quella di preparare gli alunni ad affrontare studi universitari e attività lavorative

in quest’ambito, anche aderendo alle iniziative ministeriali a ciò finalizzate.

Saranno a tal fine messe in campo, anche in orario antimeridiano, attività frontali come lezioni di

approfondimento, conferenze, convegni, dibattiti, giornate di studio, produzione di materiali etc.; attività

di tipo laboratoriale; incontri con autori; collaborazioni con Università ed Enti di ricerca, partecipazione a

gare etc.

A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero di

Matematica, Fisica e Scienze nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 3 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL

POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A047 (Matematica), UNO DELLA CLASSE DI

CONCORSO A049 (Matematica e Fisica) ed UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A060 (Scienze).

Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento di tematiche storiche,

filosofiche e giuridico-sociali e, anche tenuto conto della presenza di alunni non italiani, l'integrazione tra

culture diverse.

La finalità dei progetti di quest’ambito è quella di preparare gli alunni a studi universitari ad esso coerenti

ma anche e soprattutto ad acquisire consapevolezza della realtà in cui essi vivono e del loro ruolo di

cittadini europei.

Tali progetti, pertanto, tratteranno, a titolo esemplificativo, tematiche quali:

- la cittadinanza e la legalità, - il volontariato; - la conoscenza della realtà storica sia passata che recente, sia lontana che vicina a noi; - l’educazione stradale; - il dialogo e il reciproco rispetto tra culture diverse. In relazione a quest’ultima tematica, in particolare, si prevede l’istituzione di una giornata di

sensibilizzazione dedicata alla conoscenza tra i ragazzi italiani e quelli di origine non italiana; una

"Giornata Multietnica" durante la quale conoscere vicendevolmente le culture, gli usi, i costumi, le

festività, le usanze tipiche dei luoghi di provenienza.

A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

Di conseguenza, SI RICHIEDE PER QUESTO AMBITO N. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO DEL POTENZIAMENTO

DELLA CLASSE DI CONCORSO A019 (Discipline Giuridiche ed Economiche).

AMBITO DELLE SCELTE RESPONSABILI

E’ l’ambito dei progetti destinati all’orientamento (in entrata ed in uscita), al riorientamento,

all’accoglienza, all’Alternanza Scuola-Lavoro etc.

Questi progetti, insieme a quelli tradizionalmente ricompresi nella denominazione di “Educazione alla

salute” (CIC, progetti finalizzati a combattere l’uso di alcool, sostanze stupefacenti e sigarette etc.),

possono realizzarsi anche in collaborazione con soggetti e/o Enti esterni (Città Metropolitana, ASL etc.).

AMBITO STORICO - CIVICO

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Possono essere ricondotti in quest’ambito anche i progetti che concorrono al benessere fisico (attività

sportive, settimana bianca, varie “educazioni”, prima fra tutte quella alimentare e quella ambientale

etc.) e ad una crescita armoniosa, equilibrata, per es. attraverso l’educazione musicale ed artistica, degli

alunni.

Essi sono accomunati dalla finalità di perseguire il benessere dell’alunno, mettendolo in grado di fare scelte

consapevoli, di auto-orientarsi, di riorientarsi, di risolvere situazioni che gli creano disagio sia in ambito

personale-familiare che sociale e scolastico, così da arginare il fenomeno della dispersione.

Queste stesse finalità stanno alla base del progetto che prevede la realizzazione di corsi di Latino, Greco e

Matematica e di un Premio Cultura Classica per gli alunni delle terze medie e anche della possibilità di

allargare alla partecipazione degli alunni delle terze medie alcuni progetti, quali –ad es.- quello di lettura, il

Premio Serena Ricci, il Laboratorio teatrale, quello musicale etc.

Inoltre, in un’ ottica di integrazione con la realtà territoriale nella quale opera la scuola e di orientamento in uscita, particolare importanza possono rivestire i contatti tra gli alunni e le aziende anche del settore terziario della zona, con visite guidate presso le sedi delle stesse oppure attraverso incontri a scuola per promuovere la conoscenza da parte degli studenti del mondo del lavoro. Questo anche al fine di disincentivare o, quantomeno, ridurre al minimo la “fuga” dal territorio in età lavorativa e anche favorire iniziative di sponsorizzazione della scuola da parte delle aziende presenti sul territorio. Sempre in ambito di orientamento in uscita, per gli studenti delle classi quinte particolarmente utile può risultare l’organizzazione di una giornata di orientamento, in cui ex alunni del liceo che si sono ben inseriti nel mondo universitario e/o lavorativo siano chiamati a relazionare sulle proprie esperienze personali.

A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL

POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A037 (Storia e Filosofia) e UNO DELLA CLASSE DI

CONCORSO A025 (Disegno e Storia dell’Arte).

(Le necessità di quest’ambito rafforzano anche la richiesta di un docente della classe di concorso A051 e di uno della Classe di concorso A052 effettuata per l’ambito Letterario- Umanistico).

AMBITO DELLE ABILITA’ TRASVERSALI

Sono riconducibili in quest’ambito una serie di abilità che gli alunni possono acquisire con la realizzazione di

progetti già ricompresi in altri ambiti.

Si tratta, per esempio, delle abilità linguistiche, dell’acquisizione del metodo di studio, della capacità di

organizzazione autonoma dello studio in funzione dell’esame di stato (per es. per la preparazione della cd.

“tesina”) e delle prove INVALSI, dell’acquisizione della consapevolezza del ruolo di cittadini europei, del

riconoscimento e del rispetto del diverso, della conoscenza e del rispetto di sé stessi nella dimensione sia

fisica che psichica, delle attività per gli alunni che non si avvalgono dell’IRC etc.

Vanno aggiunte le abilità nell’uso delle nuove tecnologie, specie informatiche (a tal fine è fondamentale la

realizzazione del progetto per il conseguimento dell’ ECDL) e le capacità di organizzazione e gestione

autonoma nonché di socializzazione e interazione con gli altri anche in contesti e situazioni diverse da

quelle usuali (viaggi di istruzione, giornate dello studente etc.).

A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.

(Le necessità di quest’ambito rafforzano le richieste di docenti del potenziamento già effettuate per gli altri ambiti).

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AMBITO DEL MONITORAGGIO E DELLA VALUTAZIONE

Gli obiettivi di miglioramento e di innovazione di questo ambito si interfacciano con quelli di tutti gli altri e

ne condizionano gli esiti.

Le attività di miglioramento e innovazione si sviluppano su tre livelli.

I LIVELLO. Relazione, intermedia e finale, del responsabile del Progetto, in cui verrà esplicitato il livello di conseguimento degli obiettivi (con l’avvertenza che l’attività dovrà essere sospesa o riprogrammata se, in sede di relazione intermedia, si evidenziasse una partecipazione esigua dei destinatari);

II LIVELLO. Relazioni delle FF.SS. sull’attività propria, delle Commissioni di supporto e dei responsabili dei Progetti di riferimento;

III LIVELLO. Attività di verifica, monitoraggio e valutazione da parte del Nucleo Interno di Valutazione;

IV LIVELLO. Attività di verifica, monitoraggio e valutazione in sedi collegiali;

V LIVELLO. Autovalutazione di Istituto.

In ogni caso l’attività svolta dovrà essere conforme negli obiettivi alle specifiche contenute nella scheda di

Progetto.

Il conseguimento degli obiettivi, quando non più specificamente dettagliato, consiste nell’organizzazione

efficiente ed efficace del progetto, anche in relazione alle richieste dell’utenza.

(Le necessità di quest’ambito rafforzano le richieste di docenti del potenziamento già effettuate per gli altri ambiti).

PER LE SCHEDE DEI SINGOLI PROGETTI, SI FA INTEGRALE RINVIO al link:

http://www.marconicolleferro.it/index.php/albo-pretorio/47-progetti

L’effettiva realizzazione del presente Piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa Istituzione Scolastica, da parte delle autorità competenti, delle risorse

umane e strumentali con esso individuate e richieste.

ALLEGATI

1. PdM:

- Progetto appositamente predisposto in adesione alla nota USR Lazio DDG n. 460 del 21_10_2016;

(in calce al presente)

- Format INDIRE (con atto separato).

2. Nota di revisione ottobre 2017 (in calce al presente)

con:

- Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

- Organigramma a.s 2017/2018

- Prospetto attività ASL

3. Piano di Formazione dell’Ambito 14 del 17 ottobre 2017 (con atto separato).

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PRESENTAZIONE del PROGETTO

Azioni innovative per la definizione degli obiettivi di miglioramento della scuola

DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO

Denominazione ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI VIA DELLE SCIENZE -COLLEFERRO

Codice meccanografico dell’istituto : RMIS02400L Codice Fiscale : 95017680588

Via, CAP, città, provincia VIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA, s.n.c. - 00034 COLLEFERRO (Roma)

Telefono 06-121126040/41 Fax

Indirizzo di posta elettronica [email protected]

Indirizzo web, per la documentazione del progetto

www.marconicolleferro.it

Conto Tesoreria : 315982 Codice Tesoreria: 348

Dirigente Scolastico, prof. Antonio Sapone

SEZ. 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (max. 15 righe per ciascun descrittore)

Titolo del progetto UN PONTE VERSO LE SCUOLE MEDIE

1.Fasi di ideazione.

I) Individuazione delle discipline per le quali, in relazione alle priorità e ai traguardi individuati nel RAV, dalle analisi

effettuate nelle sedi collegiali e quindi in maniera condivisa e partecipata, si sia evidenziata la necessità di agire

per garantire il successo formativo di tutti gli studenti attraverso la costruzione di un curricolo che abbia fra i suoi

punti di forza la continuità con la scuola secondaria di primo grado.

II) Individuazione di metodologie e strumenti idonei. Si è ritenuto che l'esigenza di coinvolgere gli alunni delle

scuole medie del territorio potesse essere soddisfatta con la creazione di percorsi comuni sia in ambito curricolare

(quaderni di continuità basati su Unità di Apprendimento elaborate secondo la metodologia della didattica per

competenze e riguardanti l’italiano, la matematica e l’inglese) che extracurricolare (per la matematica: incontri

con gli alunni delle terze medie per coinvolgerli in attività di logica matematica; per il latino e il greco: corsi

propedeutici e premio cultura classica rivolti agli alunni delle terze medie; per l'italiano: incontro con l'autore).

III) Individuazione dei partners. - Scuole medie del territorio; - Istituzioni culturali che possano garantire agli allievi

esperienze "sul campo" (musei archeologici di Colleferro e di Artena, Biblioteca comunale); - Comune di Colleferro ,

UGI e AGE per il sostegno organizzativo e logistico ed economico.

IV) Elaborazione del progetto. In tale sede sono state individuate quattro azioni distinte ma coordinate e

convergenti (v. descrittore successivo) .

2.Azioni innovative ispirate alla metodologia di ricerca.

I) Per tutte le discipline coinvolte. Elaborazione di quaderni di continuità. Questa azione si integra perfettamente

non solo con il con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con quello della Rete dell’Ambito 14

(entrambi hanno posto come priorità la formazione sulla didattica per competenze). Pertanto, le Unità Formative

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elaborate avranno la caratteristica della condivisione.

II) Per la matematica. Gli alunni della scuola che hanno partecipato ai CAMPIONATI STUDENTESCHI DI GIOCHI

LOGICI organizzati da TETRAPYRAMIS, guidati dai docenti responsabili, potranno trasferire la loro esperienza agli

alunni delle scuole medie, coinvolgendoli in giochi logico-matematici (metodologia del “peer tutoring”).

III) Per i corsi propedeutici e per il premio cultura classica. Gli studenti delle scuole medie, affiancati dagli studenti

del biennio superiore e guidati dai docenti e da eventuale personale esterno, saranno chiamati all’apprendimento di

nuclei fondamentali tanto linguistici che storico-antropolgici (metodologia del “peer tutoring” e

dell’apprendimento in situazione virtuale: simulazioni della vita nella Roma e Grecia antiche).

IV) Per l'incontro con l'autore. Sarà proposta la lettura di un romanzo; in seguito si svilupperanno dei laboratori

che coinvolgeranno gli studenti del Liceo e delle Medie insieme. Gli alunni faranno un lavoro di ricerca-azione; gli

strumenti innovativi e multimediali adoperati (internet, programmi multimediali, cd-rom, dvd…) saranno uno

stimolo importante per l’attività (metodologie: didattica laboratoriale, «flipped classroom») e daranno luogo alla

produzione di materiali fruibili anche successivamente.

3.Modello organizzativo.

Il coordinamento delle varie azioni progettuali sarà assicurato dalla Funzione Strumentale per l'orientamento in

entrata che, grazie ai consolidati rapporti con le omologhe figure delle scuole secondarie di primo grado con le quali

già collabora, potrà non solo informare gli alunni coinvolti e i loro genitori e raccogliere le adesioni alle varie

attività proposte ma anche concordare tempi e modalità organizzative compatibili con le attività scolastiche ed

extra degli alunni coinvolti; inoltre, sarà suo compito evitare sovrapposizioni.

Oltre a questo, detta Funzione strumentale si occuperà del monitoraggio e della valutazione del progetto anche

attraverso la distribuzione di questionari ai soggetti coinvolti.

I docenti che progettano e curano i vari interventi, in riunioni operative iniziali, intermedie e finali, si occuperanno di

individuare gli eventuali raccordi interdisciplinari che sottendono alle attività svolte.

Tuttavia, tali incontri dovranno essere precipuamente finalizzati alla costruzione dei quaderni di continuità e

dovranno evidenziare punti di forza e di debolezza del progetto nel corso del suo svolgimento per programmare

eventuali interventi correttivi.

In prospettiva, i quaderni di continuità diverranno il principale strumento per la costruzione del curriculum verticale

degli studenti e contribuiranno alla elaborazione del loro portfolio di esperienze.

4.Descrizione dei sistemi di apprendimento.

Gli alunni si trovano ad agire in un contesto di apprendimento “peer to peer”: il ruolo dell’insegnante è poco

invasivo e consiste in un lavoro di coordinamento e di supervisione; i protagonisti sono invece i gruppi di alunni che

organizzeranno veri e propri laboratori di ricerca-azione (a casa, a scuola, nella Biblioteca comunale, al Museo),

realizzeranno elaborati usando programmi multimediali (PowerPoint, video editing, registrazioni audio…) e

relazioneranno.

Il pensiero logico, alla base dei giochi matematici, permette di sviluppare al meglio il pensiero laterale, utile se

non fondamentale a livello scientifico.

5.Metodologie di intervento per la realizzazione degli obiettivi previsti.

Si costituiranno gruppi di lavoro eterogenei: gli studenti presenteranno i propri lavori multimediali agli altri

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ragazzi che partecipano al progetto, creando quindi uno scambio di esperienze e di conoscenze fra pari.

In particolare: Per la matematica. I giochi sono tutti interconnessi tra loro, non è cioè possibile risolvere un gioco

singolarmente senza risolverne anche alcuni altri. Questo tipo di giochi implica un’elevata competenza da parte

degli studenti nell’organizzarsi e collaborare tra di loro. Per i corsi di latino e greco. Ogni unità didattica sarà

articolata in due momenti distinti. Nella prima parte verranno presentati gli argomenti corredati delle debite

esemplificazioni; nella seconda gli studenti diventeranno i protagonisti rielaborando per gruppi o

autonomamente o apposito materiale fornito dai docenti oppure degli spunti proposti dagli stessi studenti al fine

di stimolare il confronto tra persone intorno a tematiche cardine della vita sociale e civile tanto del passato

quanto dell’attualità. Per il premio cultura classica. Gli studenti saranno chiamati a produrre in lingua italiana un

elaborato su una tematica scaturita dal confronto dialettico dei valori sociali, civili e culturali patrimonio della

cultura classica e fondamento del modus vivendi della società contemporanea. Così sollecitati, i partecipanti

saranno naturalmente coinvolti a riflettere su alcune delle radici che si trovano a fondamento dell’attualità nella

quale proprio loro sono chiamati a rivestire un ruolo di partecipazione attiva e propositiva.

6.Modalità di utilizzo di tecnologie multimediali.

Le scuola dispone delle tecnologie multimediali più avanzate (in particolare: piattaforme per la didattica basate

sulla condivisione di contenuti auto- ovv. etero- prodotti e che consentono scambi di feedback docente-alunno e

vv).

Oltre a due laboratori informatici multimediali, la scuola dispone di una cl@sse 2.0, di notebook e LIM in tutte le

aule e di una Biblioteca “aumentata” nella tecnologia che consente anche la realizzazione di video-conferenze.

7.Modalità di monitoraggio e valutazione dei progetti.

INDICATORI RELATIVI ALLA FUNZIONE ORIENTATIVA DEL PROGETTO.

1. Efficacia ed efficienza conseguita nella veicolazione delle informazioni relative al progetto e nell'attività di

raccolta delle adesioni allo stesso.

2. Partecipazione degli alunni delle terze medie del territorio e delle loro famiglie agli open day, agli altri incontri

informativi e alle manifestazioni legate al progetto (incontro con l'autore, cerimonie di premiazione etc.) e non, alle

quali sono invitati.

3. Incidenza delle iscrizioni degli alunni delle terze medie che hanno partecipato al progetto sul totale degli alunni

iscritti alle classi prime (anche in una prospettiva pluriennale).

INDICATORI RELATIVI ALLA FUNZIONE FORMATIVA DEL PROGETTO.

Risultati in matematica, latino, greco, lettura, comprensione e produzione di testi anche in lingua inglese degli

alunni delle classi prime del liceo che hanno partecipato al progetto quando frequentavano la terza media rispetto

a quelli che non vi hanno partecipato.

Abilità e competenze acquisite dagli studenti della scuola che hanno svolto funzioni di tutoraggio in tutti i casi in

cui si è fatto ricorso all’approccio “peer to peer” o alla “peer education”.

SEZ. 2 REQUISITI - ART.4, COMMA 1 (max. 15 righe per ciascun descrittore)

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1. Azioni condivise e partecipate per la promozione dei processi di autovalutazione e miglioramento.

- Le priorità e i traguardi individuati nel RAV derivano da analisi effettuate nelle sedi collegiali e quindi

in maniera condivisa e partecipata;

- i percorsi, sia in ambito curricolare che extracurricolare, sono costruiti in comune tra i due gradi di

scuole;

- nell’individuazione dei partners si è privilegiata la massima apertura e condivisione con il territorio;

- la coerenza con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con quello della Rete

dell’Ambito 14 assicura che le Unità Formative elaborate avranno la caratteristica della condivisione;

- alcune parole-chiave utilizzate in questa presentazione (didattica laboratoriale, «flipped

classroom», fruibilità anche successiva dei materiali; riunioni operative, confronto dialettico, ruolo

di partecipazione attiva e propositiva, feedback; quaderni di continuità, curriculum verticale,

portfolio delle esperienze) sono indicative del livello di condivisione, partecipazione, autovalutazione e

miglioramento che il progetto assicura.

Parimenti significative a questo fine sono le modalità di documentazione (sito web ; piattaforma e-learning;

supporto cartaceo); i materiali prodotti (test di analisi; articoli a stampa; videoconferenze/tutorial) e le modalità e

strumenti di verifica / valutazione (Report e Audit).

2. Priorità e traguardi presenti nel RAV a riferimento delle azioni previste dal progetto.

Il progetto risulta coerente rispetto agli esiti del processo di autovalutazione e, in particolare, alle priorità e ai

traguardi individuati nel RAV.

Infatti, nella sezione INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA' - OBIETTIVI DI PROCESSO - CONTINUITA' E ORIENTAMENTO,

sono stati descritti i seguenti obiettivi: 1. costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di

primo grado; 2. consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola

secondaria di primo grado.

Inoltre, sono state indicate come segue le modalità con cui gli obiettivi di processo possono contribuire al

raggiungimento delle priorità:

" E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato sull’individuazione, a livello

dipartimentale, di obiettivi didattici comuni.

Insieme ad esso, in un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di

scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione oggettivi e condivisi.

La costruzione del curricolo non può non avvenire in continuità con il ciclo di studi precedente, rafforzandone in

questo modo anche la funzione orientativa".

3. Impegno formale a documentare gli esiti ed a rendere fruibili i materiali di ricerca e delle metodologie

realizzate che rimarranno di proprietà dell’amministrazione.

Il sottoscritto prof. Antonio Salvatore Sapone, Dirigente Scolastico dell'Istituto proponente, assume l'impegno

formale a documentare gli esiti della realizzazione del progetto. Tale documentazione sarà di proprietà della

amministrazione.

In fede

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4. Indicatori concernenti il monitoraggio e la valutazione delle azioni di miglioramento.

- Efficacia delle attività di continuità organizzate, misurabile attraverso il monitoraggio dei risultati in

matematica, latino, greco, lettura, comprensione e produzione di testi anche in lingua inglese degli alunni delle

classi prime del liceo che hanno partecipato al progetto quando frequentavano la terza media rispetto a quelli che

non vi hanno partecipato (strumento di misurazione: prove comuni per classi parallele del mese di dicembre) .

- Livello di consolidamento della collaborazione tra docenti di gradi di scuola diversi, misurabile attraverso la

quantità e qualità delle attività progettate per gli studenti e finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un

grado di scuola e l’altro che siano utilizzabili ed effettivamente utilizzate anche da docenti che non hanno

partecipato al progetto.

- Qualità dell’analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti e dei bisogni formativi del territorio,

misurabile attraverso l’analisi e comparazione, rispetto agli anni precedenti, del livello medio delle valutazioni nelle

discipline coinvolte nel progetto, anche con riferimento alla percentuale di giudizi sospesi e non-ammissioni; del

tasso di abbandono e del tasso di dispersione.

- Livello di strutturazione, pubblicizzazione nelle attività progettate e di coinvolgimento delle famiglie nelle stesse,

misurabili attraverso il numero di partecipanti alle iniziative progettuali, nonché agli open day.

- Risultati degli studenti nel passaggio da un grado di scuola all’altro, misurabile attraverso test di ingresso.

- Incremento della popolazione scolastica della scuola.

- Incontri degli insegnanti dei due gradi di scuola per parlare della formazione delle classi.

SEZ. 3 ELEMENTI DI PRIORITA - ART. 4, COMMA 2 (max. 15 righe per ciascun descrittore)

1. Forme di co-finanziamento con enti, istituzioni, associazioni culturali e professionali presenti sul

territorio nazionale.

Il Comune di Colleferro si è dichiarato disponibile al co-finanziamento, non solo nella forma del supporto logistico e

organizzativo ma anche per la messa a disposizione di premi.

Parimenti l’AGE (Associazione Genitori) di Colleferro si è dichiarata disponibile a fornire un contributo economico

per l’acquisto dei libri per l’incontro con l’autore.

2. Coinvolgimento delle reti di ambito o reti di scopo anche con la partecipazione di Istituzioni scolastiche

paritarie.

- La rete di scopo messa in campo per la realizzazione del presente progetto è la seguente.

SCUOLA MEDIA ISTITUTO COMPRENSIVO CODICE MECCANOGRAFICO

"L. da Vinci" di Colleferro I.C. “Colleferro 1” RMIC8C200B

"Card. O. Giorgi" di Valmontone I.C. “ Card. O. Giorgi” RMIC8BD00C

"Madre T. di Calcutta" di Valmontone I.C. “Madre T. di Calcutta” RMIC8CF00P

“Innocenzo III” di Gavignano I.C. “Colleferro 2” RMIC8DG005

“G.Mazzini” di Colleferro I.C. “Colleferro 2” RMIC8DG005

“Leone XIII” di Carpineto I.C. “Leone XIII” RMIC80100Q

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- La rete dell’Ambito 14 partecipa al progetto attraverso l’organizzazione di azioni formative sulla didattica

per competenze, collegate alla realizzazione delle Unità di Apprendimento che saranno realizzate con i

quaderni di continuità.

3. Accordi o collaborazioni con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali (cfr. D.P.R.

80/2013, art. 6 comma 1, lettera c).

ISTITUZIONI CULTURALI:

- Musei archeologici di Colleferro e di Artena.

- Biblioteca comunale di Colleferro.

- UGI (Unione Giovani Indipendenti) di Colleferro, dove sono attivi molti ex-studenti della scuola.

- AGE (Associazione Genitori Italiani) di Colleferro, associata al Forum Nazionale delle Associazioni dei

Genitori nella Scuola.

4. Integrazione con il Piano di formazione e presenza di Unità formative finalizzate alla condivisione e

promozione della progettualità.

Il Progetto si integra perfettamente non solo con il con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con

quello della Rete dell’Ambito 14 (entrambi hanno posto come priorità la formazione sulla didattica per

competenze). Pertanto, le Unità Formative elaborate avranno la caratteristica della condivisione.

Alcune caratteristiche del progetto (sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete,

approfondimento personale e collegiale (studio), documentazione e forme di restituzione/rendicontazione con

ricadute nella scuola) lo rendono formativo in sé ai fini della condivisione e delle promozione della progettualità.

5. Fruibilità dei materiali prodotti, anche in relazione all’utilizzo di tecnologie multimediali e innovative.

La qualità dei materiali di ricerca e delle metodologie realizzate risiede nella loro innovatività più volte

evidenziata nelle precedenti sezioni della presente scheda.

In sintesi: in tutte le azioni del progetto vengono prodotti materiali innovativi: tabelle per la matematica; cd-rom,

dvd per il torneo di lettura e per i corsi di latino e greco; elaborati di natura argomentativa per il premio cultura

classica.

Anche le metodologie utilizzate (“peer to peer” per i giochi di logica, l'incontro con l'autore e i corsi di latino e

greco; procedimento deduttivo per il premio cultura classica; approccio tematico per i corsi di latino e greco;

metodologia di ricerca e confronto dinamico per tutte le azioni) risultano innovative.

La fruibilità dei materiali di ricerca e delle metodologie realizzate deriva dal fatto che gli stessi sono il frutto della

collaborazione di tutti gli attori in campo (docenti e alunni dei due gradi di istruzione).

Importo richiesto: € 10.000.

Colleferro, 17 novembre 2016

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

(prof. Antonio Sapone)

(firma autografa sostituita

a mezzo stampa ex art. 3 c. 2 D.lgs. 39/93)

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NOTA DI REVISIONE OTTOBRE 2017

PON elaborati nell’a.s. 2016/2017 -

Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

(nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017) –

Progetti nuovi

PROGETTO TEMATICA

PON Competenze di cittadinanza globale Motricità, Consapevolezza del Sé

per la promozione di Corretti Stili

di Vita

PON Potenziamento dell'educazione

all'imprenditorialità

Virtual classroom

PON Potenziamento dell'educazione

all'imprenditorialità

Scientifica-mente: dalla ricerca

alle competenze per

l'imprenditivita';

Alimentazione;

Lo studente 'ricercatore' in azienda

Progetto Regione Lazio Lo studente 'ricercatore' in

contesti forensi simulati

ASL ed Educazione alla Legalita’ Attività ASL ri-definite anche ai

sensi della nota MIUR n. 1830 del

06/10/2017

Piano di Miglioramento Revisionato ai sensi della nota

MIUR n. 1830 del 06/10/2017 e

della nota INDIRE del 09/10/2017

Attività Formative ed Revisionati ai sensi della nota

MIUR n. 1830 del 06/10/2017

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola

Digitale

Comprende anche il progetto

Biblioteche Innovative, incluso in

graduatoria ministeriale per

finanziamento e le attività di

contrasto al Cyberbullismo

Stampa 3D

Piano Annuale dell’Inclusione Da inserire nel PTOF ai sensi della

nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017

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Progetti nuovi in coerenza con le indicazioni della Nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017

Laboratorio di Arte Cfr. D. L.vo 13/04/2017, n. 60 –

Norme sulla promozione della

cultura umanistica, sulla

valorizzazione del patrimonio e

delle produzioni culturali e sul

sostegno della creatività

Fregiamoci l’aula Idem +

Piano per l’educazione alla

sostenibilità (Goals dell’Agenda

2030)

PON Progetto inserito nei Patrimonio culturale

Altri Progetti nuovi

Service Learning In fase di elaborazione

Potenziamento di Matematica ed Inglese per il

Biennio del Liceo Scientifico e del Liceo Classico

In fase di ideazione

Cannabis. Non solo droga

Risorse e limiti di una cittadina industriale:

Colleferro

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ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

-

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

Istituto d’Istruzione Superiore di Via delle Scienze Liceo “G. Marconi”

Scientifico – Classico - Linguistico

Via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)

Tel.: 06-121126040-41

www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]

C.F.: 95017680588

Prot. n. 3209/II3 Colleferro, 27 ottobre 2017

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

E, P.C.

AL CONSIGLIO DI ISTITUTO

AI GENITORI

AGLI ALUNNI

AL PERSONALE ATA

ATTI

ALBO

OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. REVISIONE 2017.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la

dirigenza;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

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VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”,

che ha anche ricodificato l'art. 3 del DPR 275/1999;

VISTO il DM n. 851 del 27 ottobre 2015 (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE);

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi:

Piano);

2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività

della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;

3) il piano è approvato dal Consiglio di Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel

portale unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri, acquisiti nel tempo anche informalmente, degli enti

locali e delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio,

nonché dei genitori e degli studenti;

TENUTO CONTO:

- delle Reti di scuole: attuazione dell’art. 1 co. 70 e 71 della L. 107/2015 (nota MIUR n. 2151 del 7/6/16; note USR Lazio nn. 25308 del 2/8/16, 33550 del 6/10/16, 34131 dell’11/10/16 e 31385/13 del 20/9/16);

- dell’Assegnazione dell’organico dell’autonomia; - dell’Approvazione del Piano di formazione della scuola e dell’ambito 14 della Regione

Lazio, a seguito dell’emanazione da parte del MIUR del PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016 – 2019 il 3 Ottobre 2016, in attuazione dell’art. 1 co. 124 e 125 della L. 13/07/2015, n. 107;

TENUTO CONTO della nota MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0001830.06-10-2017 avente

per oggetto Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

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EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015,

n. 107, il seguente

Atto di indirizzo

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione.

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il

conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della

Repubblica 28.3.2013 n. 80 dovranno costituire parte integrante del Piano;

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto degli esiti

formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti e dei risultati delle rilevazioni

INVALSI;

3) Le proposte e i pareri formulati anche informalmente dagli enti locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dai genitori e dagli

studenti, già recepiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio di Istituto e trasposti nei POF di

quei medesimi anni sotto forma di criteri generali per la programmazione educativa, per la

programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche,

che risultino coerenti con le indicazioni di cui al presente atto di indirizzo, potranno essere

inseriti nel Piano.

In particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti, in coerenza con il co. 7 dell’art. 1

della L. 107/2015:

• Potenziamento delle attività scientifiche e umanistiche e ricerca delle loro interconnessioni (competenze logico- matematico-scientifiche).

• Potenziamento ed estensione dell’uso dell’informatica anche come strumento didattico e organizzativo (competenze digitali).

• Potenziamento ed estensione dello studio delle lingue straniere (competenze linguistiche) .

• Rapporti internazionali.

• Interculturalità.

• Educazioni: Artistica, Musicale, Teatrale, Sportiva, alla Cittadinanza attiva e alla Legalità.

• Attenzione alla realtà contemporanea.

• Alternanza scuola-lavoro.

• Star bene a scuola.

• Attenzione ai bisogni formativi degli studenti: · anche non curricolari (recupero, eccellenze, orientamento, corsi opzionali, visite guidate e

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viaggi di istruzione); · personali (consulenza psicologica ed educazione alimentare); · socializzanti (partecipazione responsabile);

• Attenzione ai bisogni formativi dei docenti e del personale ATA (formazione e aggiornamento).

• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attenzione ai Bisogni Educativi Speciali, Individualizzazione dei percorsi.

• Apertura della scuola al territorio.

• Apertura pomeridiana della scuola.

• Innovazione e qualità.

• Implementazione della cultura della sicurezza, della trasparenza e della riservatezza.

• Competenze in uscita.

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti punti dell’art.1 della Legge:

➢ Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico

dell’autonomia, scelte di organizzazione, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi

prioritari.

Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

- per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali, indicare la necessità di attrezzature (laboratori, materiale didattico “importante”, cioè che ecceda i modesti rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente) ed infrastrutture materiali (aule, locali di altro genere); - per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è definito proiettando su tale periodo temporale i dati così come risultano dall’organico dell’anno in corso al momento dell’approvazione del Piano, distinti per classi di concorso, ed eventualmente per posti comuni e posti di sostegno. Variazioni successive potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano; - per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di unità; il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano; - per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è definito facendo riferimento a quello dell’anno in corso; per gli ATA non esiste organico di potenziamento; - nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere previste la figura del coordinatore di classe ; - dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento); sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; - dovrà essere prevista la costituzione del comitato scientifico ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso; - per ciò che concerne il potenziamento dell’offerta e gli obiettivi formativi prioritari, la proposta progettuale dovrà essere al passo con l’affermazione dei paradigmi della autonomia

scolastica, dell’inclusione sociale (progetto di vita), della premialità e del merito, della valutazione

basata sugli standard di competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari (web-conoscenza,

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reti sociali, mondo digitale, approccio alla condivisione, cittadinanza attiva etc. ), nonché

DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA.

➢ Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere.

➢ Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.

➢ Orientamento e Alternanza scuola-lavoro.

- Indirizzi per l'attività di orientamento: _non più solo lo strumento per gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro ma _strumento permanente e strategico per garantire lo sviluppo della persona e della sua identità; _sostegno dei processi di scelta e decisione di vita personale e professionale; _promozione dell’occupazione attiva, della crescita economica e dell’inclusione sociale; _ valore formativo dell'orientamento; _ abitudine a riflettere su se stessi e a _ riflettere sui percorsi formativi successivi , sugli sbocchi professionali, sul mercato del lavoro per _ costruire un progetto individuale concreto.

- Indirizzi per l'alternanza scuola-lavoro: _ opportuna progettazione sotto il profilo organizzativo, in considerazione del fatto che le ore di

alternanza possono essere sia sostitutive che integrative;

_ ridisegno dei metodi e dei contenuti della didattica dell’ultimo triennio, che, data la consistenza

del monte ore, non può essere più tradizionale e trasmissiva;

_ valenza orientativa, ma soprattutto metodologica (art. 1 c. 1 D.Lgs. 77/2005: l’alternanza SL è

una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo);

_necessità di organizzazione, per gli studenti in alternanza SL, di corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi d lavoro, come disposto dal D.Lgs. 81/2008.

➢ Piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale.

(comma 56 dell'art. 1 della Legge) – Al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali

degli studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle

competenze in generale, il MIUR adotta il PNSD, in sinergia con la programmazione europea e

regionale e con il Piano strategico nazionale per la banda ultralarga.

Il PIANO dell'O.F. triennale dovrà recepire il PNSD adottato con DM n. 851 del 27 ottobre 2015.

Il PNSD, i particolare, prevede, fino al 2020, le seguenti azioni:

5. Legge 107/15 – PNSD– Formazione – Alternanza (ricadute). 6. PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020:

- Cablaggio interno (Wi-fi); - Atelier Creativi per le competenze di base; - Laboratori Professionalizzanti in chiave digitale; - Ambienti per la didattica digitale.

7. PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020:

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- Formazione; - Competenze;

8. Altri fondi MIUR: - Legge 440/97; - Piano ICT.

In merito alle azioni di cui sopra , la scuola dovrà essere in grado di dare rapide risposte ai bandi

emanati dal MIUR con la stesura di progetti che supportino il DS nell’attività di fundraising

specificamente destinate alla realizzazione del PNSD.

Inoltre, la stesura del Piano nella parte che riguarda l’attuazione del PNSD dovrà rispettare I

seguenti ambiti:

V. formazione; VI. comunità; VII. strumenti/spazi innovativi; VIII. curricolo.

Obiettivi che il Piano deve perseguire in coerenza con il PNSD (co. 58 dell'art. 1 della Legge):

- sviluppo delle competenze digitali degli studenti; - potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi

di innovazione; - adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la

condivisione di dati; - formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; - formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; - potenziamento delle infrastrutture di rete; - valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; - definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali

didattici anche prodotti autonomamente dalla scuola.

➢ Formazione in servizio docenti.

Precisare le aree (non gli specifici argomenti) che dovranno essere incluse nel piano di

formazione (basarsi sulle risultanze del RAV, delle prove INVALSI, di altri eventuali

elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione del personale docente).

I percorsi formativi dovranno essere finalizzati al miglioramento della professionalità

teorico–metodologico e didattica, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla

valutazione formativa e di sistema.

5) La fase istruttoria della predisposizione del Piano, curata dal D.S. e dal Comitato Scientifico,

integrato dai coordinatori dei Dipartimenti Disciplinari in esso non rappresentati,

conclusasi in tempo utile per la predisposizione della proposta da parte del Collegio dei

docenti nella seduta del 7 gennaio 2016 e per l’approvazione del Consiglio di Istituto il 15

gennaio 2016, dovrà essere riaperta per la necessaria revisione del Piano stesso in tempo utile

entro il 31 ottobre 2017.

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6) La revisione del Piano per l’a.s. 2017/2018 dovrà tenere conto di quanto segue (v. nota MIUR n. 1830 del 06-10-2017- Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa ):

- valutazione dell’opportunità di considerare, nell'adeguamento della progettazione, il quadro di riferimento indicato dal Piano per l'Educazione alla Sostenibilità che

recepisce i Goals dell'Agenda 2030 nella prospettiva di una continua crescita delle competenze di cittadinanza;

- riformulazione del piano di miglioramento elaborato a seguito

dell'autovalutazione (art. 3 DPR 275/1999 modificato comma 14 Legge 107/2015.

oltre che DPR 80/2013);

- riprogrammazione delle attività formative rivolte al personale docente e

amministrativo, tecnico e ausiliario (art.1, comma 12 Legge 107/2015), anche alla

luce della revisione del Piano di formazione dell’ambito 14 della Regione Lazio;

- riprogrammazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (art. 1, comma 33

Legge 107/2015);

- riconsiderazione delle azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti

previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale (art. 1, comma 57 Legge

107/2015);

- rivalutazione dei fabbisogni dell'organico dell'autonomia (art. 3 DPR 275/1999

modificato dall'art.1, comma 14 Legge 107/2015), tenendo conto dei vincoli

relativi agli organici;

- rivalutazione del fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (art. 3 DPR

275/1999 modificato dall'art.l, comma 14 Legge 107/2015);

- recepimento del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività;

- recepimento del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Nel PTOF dovrà essere inserito il Piano per l'inclusione.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

(prof. Antonio Sapone)

(firma autografa sostituita

a mezzo stampa ex art. 3 c. 2 D.lgs. 39/93)

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Scelte organizzative e gestionali

ORGANIGRAMMA A.S. 2017/2018

DIRIGENTE SCOLASTICO, prof. Antonio Sapone

1° Collaboratore: prof. Vincenzo Gentile 2° Collaboratore: prof.ssa Liliana Zaghi

FUNZIONE STRUMENTALE/RESPONSABILE

DELL’ATTIVITA’/COMMISSIONE ATTIVITÀ PREVALENTI

AREA 1 - Progettazione curricolare

Funzione Strumentale:

prof.ssa Antonella Pagliei

Commissione: docenti somministratori e correttori

delle prove INVALSI

Curricola, Libri di testo, Programmazione,

Valutazione, Prove INVALSI e comuni,

Obbligo scolastico, Certificazioni, Attività di

aggiornamento e formazione in servizio,

Supporto ai docenti e agli alunni.

AREA 2 - Progettazione extracurricolare ed

organizzativa

Responsabile Ambito scientifico:

prof.ssa Eleonora Tantari

Funzione Strumentale Ambito umanistico:

prof.ssa Tiziana Roscioli

COMMISSIONE Ambito Umanistico:

prof.ssa Simona Belli

prof. Roberto Mataloni

prof.ssa Claudia Leoni,

prof. Mario Saccucci e

prof.ssa Monica Archilletti

COMMISSIONE elettorale:

prof.ssa Rosella Rossi e

prof.ssa Rossella Iannucci

Iniziative scientifiche, Giornate dello

studente, Rapporti con soggetti esterni

(ASL, EE.LL., Privati etc.), Olimpiadi e

Certamina, Premiazioni degli studenti,

Concorsi, Ascolto, Giornalino, Sicurezza

stradale, Progetti di Enti nazionali ed

europei e scambi.

Elezioni interne.

AREA 3 - Attività extrascolastiche

Orientamento in uscita e

Orientamento in entrata

Responsabile dell’Orientamento in uscita:

prof.ssa Claudia Rossi

Funzione Strumentale per l’Orientamento in

entrata: prof.ssa Simona Papitto

COMMISSIONE Orientamento in entrata:

prof.ssa Claudia Rossi

prof.ssa Margherita Fornabaio,

prof.ssa Cristina Ludovici,

prof.ssa Francesca Coculo e

prof.ssa Claudia Leoni

Viaggi di istruzione

Responsabile: prof. Dario Giorietto

COMMISSIONE:

prof. Ugo Giambelluca

AREA 4

TUTOR prof.ssa Claudia Stecca

prof.ssa Giovanna Pagano

TUTOR prof.ssa Sara Lanna

prof.ssa Anna Lisa Santucci

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Responsabile: prof.ssa Patrizia Lepore

Tutor trasversale

prof.ssa Francesca Coculo e prof. E. Trotto

Tutor di classe

Docenti coordinatori delle

terze, quarte e quinte

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DIPARTIMENTO/LABORATORIO DOCENTE REFERENTE

Lettere EMILIA TALONE

Inglese e Laboratorio Linguistico ROSSELLA IANNUCCI

Storia, Filosofia ed IRC GEMMA ROSSANO

Matematica e Laboratori di Informatica e di Fisica NADIA BEZZI

Scienze e Laboratorio GIOVANNA PAGANO

Disegno, Storia dell’Arte e Laboratorio MATILDE CARUCCI

Scienze Motorie e Palestra PAOLO PASQUALONI

PROGETTI

1. PLS, Attività Scientifiche e Gare + PON e Lo studente ricercatore in contesti formativi simulati [in attesa di finanziamento] (docenti coinvolti: E. Tantari, N. Bezzi, M. Fornabaio, F. Coculo, S. Buttarazzi, M. Fadda, G. Pagano, S. Panarello, A.M. Cesaritti, E. Schietroma e M. Gabrieli).

2. Certificazioni Cambridge, e Virtual Classroom (docenti coinvolti: R. Giorgi, P. Panetti e C. Leoni).

3. Orientamento in Uscita

(docenti coinvolti: C. Rossi e

S. Papitto).

4. Viaggi (docenti coinvolti: D.

Giorietto e U. Giambelluca).

ANIMATORE DIGITALE e Team

prof. Vincenzo Gentile.

prof.ssa Antonella Pagliei, prof.ssa Eleonora

Tantari e prof.ssa Liliana Zaghi

Favorire l’attuazione del piano Nazionale

per la scuola digitale.

La prof.ssa E. Tantari è anche referente

per il Cyberbullismo.

Comitato Scientifico - N.I.V. (Nucleo Interno di

Valutazione), composto da:

D.S., Collaboratori del D.S. e altre figure di sistema

come sopra individuate + Responsabili dei

Dipartimenti Disciplinari non rappresentati

P.T.O.F., R.A.V. e P.d.M.

TEAM Anticorruzione, Trasparenza,

Gestione Sito

Dirigente e

prof. Ugo Giambelluca

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5. Giornale Scolastico (prof. L. Moratti).

6. Libri Liberi (docenti coinvolti: V.Gentile, R. Cipriani, M. Saccucci, A.Santucci, M. Archilletti, C. Ludovici, L. Vinciguerra, R. Mataloni).

7. Premio Serena Ricci (docenti

coinvolti: L. Moratti e M. Carucci).

8. Continuità con la Scuola

Media e Orientamento in

entrata (docenti coinvolti: S.

Papitto, V. Gentile, M.

Saccucci, R. Mataloni, M.

Fornabaio, L. Zaghi, R.

Cipriani, N. Bezzi, P. Panetti,

C. Ludovici, F. Coculo, S.

Buttarazzi e C. Leoni).

9. Progetti Sportivi (Analisi

posturale e CSS + Consapevolezza del sé [PON]) (docenti coinvolti: P. Pompa + docenti del CSS).

10. ASL ed Educazione alla

legalità (docenti coinvolti: P. Lepore, F. Coculo ed E. Trotto).

11. Stampa 3D [in fase di

elaborazione] (docenti coinvolti: U. Giambelluca e F. Coculo).

12. Progetti artistici: Laboratorio di Arte, Fregiamoci l’aula + Patrimonio culturale (in PON) (docenti coinvolti: U. Giambelluca, M. Carucci e N. Ascenzi).

13. Service Learning [in fase di

elaborazione] (docenti coinvolti: M. Saccucci e P. Lepore).

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14. Risorse e limiti di una

cittadina industriale: Colleferro (docenti coinvolti: A. Papitto, M. Archilletti, R. Cascioli, P. Panetti, G. Pagano, E. Schietroma).

15. Cannabis. Non solo droga (docenti coinvolti: E. Schitroma, G. Rossano, C. Leoni, A. M. Cesaritti, M. Saccucci, U. Giambelluca).

16. CLIL (docenti coinvolti: E. Schietroma, R. Giorgi, C. Stecca)

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PROSPETTO ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2017/2018

Classi Terze Liceo Scientifico e Liceo Classico

Tutti gli studenti saranno coinvolti nel percorso denominato “Res Publica art.33” organizzato in collaborazione con United Network (70 ore complessive tra incontri in presenza e attività di studio individuale). Diversamente rispetto ai due anni precedenti il topic potrebbe riguardare l’ “Integrazione degli studenti non italofoni nelle scuole italiane”. Quest’anno si è optato per la valutazione individuale di ogni singolo alunno. Il percorso potrà considerarsi validamente compiuto se svolto per almeno il 75% del monte ore . L’attività nel suo complesso si svolgerà a scuola secondo il calendario concordato.

Per 20 studenti (18 del Liceo Scientifico e 2 del Liceo Classico) sono stati attivati due

percorsi organizzati dall’Università “La Sapienza” di Roma denominati “Descrivere,

identificare e catalogare le piante per allestire un erbario” e “ Meccanica dei terreni

e delle rocce: dai campioni di terreno alle prove di laboratorio” .

I.N.F.N. Verranno attivati per un numero limitato di studenti ancora da individuarsi i

percorsi di Alternanza scuola-lavoro che come ogni anno si renderanno disponibili.

Classi terze Liceo Classico

Tutti gli studenti parteciperanno al Progetto “Narrazioni in crescita” (20 ore

complessive tra modulo formativo e modulo operativo in collaborazione con Age

Colleferro .

Classi quarte liceo classico

Gli studenti saranno coinvolti nel secondo livello del percorso “Narrazioni in

crescita”, secondo il modulo didattico “Potenziamento relazionale del peer

tutoring”.

Classi quarte Liceo Scientifico e Liceo Classico

Tutti gli studenti saranno coinvolti nel percorso denominato “We the Europe” organizzato in collaborazione con United Network (70 ore complessive tra incontri in presenza e attività di studio individuale) .

L’attività verrà svolta in lingua inglese e si svolgerà a scuola secondo il calendario già concordato. Quest’anno si è optato per la valutazione individuale di ogni singolo

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alunno. Il percorso potrà considerarsi validamente compiuto se svolto per almeno il 75% del monte-ore.

Classi quinte Liceo Scientifico

Gli alunni delle classi quinte parteciperanno al percorso organizzato in

collaborazione con l’Ass.ne “I Diplomatici” ( 50 ore complessive tra incontri a scuola

e studio individuale) che verrà svolto a scuola e si articolerà in una serie di incontri

aventi ad oggetto le tematiche indicate nel calendario degli incontri concordato.

La classe quinta D, unitamente ad altra classe quinta da individuare, parteciperà

invece al percorso organizzato in collaborazione con il gruppo “Astrofili Monti

Lepini” (40 ore circa ) che si articolerà in una serie di incontri a scuola e presso

l’Osservatorio Astronomico e planetario di Gorga.

IMPRESA FORMATIVA SIMULATA: per una classe terza ancora da individuarsi sarà

possibile costituire un’azienda virtuale animata dagli studenti secondo il programma

di educazione imprenditoriale proposto da “JA Italia, impresa in azione”,

riconosciuto dal Miur come forma di Alternanza scuola-lavoro.

MODULO SICUREZZA SUL LAVORO: per tutti gli studenti del triennio sarà possibile

svolgere un corso gratuito on line sulla sicurezza mediante collegamento individuale

al sito di ANFOS, cui sarà possibile accedere dall’apposito link che a breve sarà

attivato sul sito della scuola, nella sezione Alternanza scuola-lavoro.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 1 di 27)

-

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze “Guglielmo Marconi”

Liceo Scientifico - Liceo Linguistico - Liceo Classico via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)

Tel.: 06-121126040-41 - C.F.: 95017680588

www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]

Piano di Miglioramento (PdM)

Dell'istituzione scolastica RMIS02400L

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE di VIA DELLE SCIENZE

TRIENNIO DI RIFERIMENTO UN RELAZIONE A RAV E PTOF:

AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 2 di 27)

Indice

Sommario

1. Obiettivi di processo

o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV)

o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

o 3.2 Tempi di attuazione delle attività

o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento

dell'obiettivo di processo

4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV

o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica

o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 3 di 27)

1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e

priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione

(RAV)

Priorità 1

Punteggio della scuola nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica, falsato dall’incidenza del cheating.

Traguardi

Migliorare il punteggio della scuola in Italiano e Matematica.

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Migliorare gli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove, prima ancora che quelli di natura più strettamente didattico-formativa e di esercizio all’utilizzo di questa tipologia di prove, aspetti, questi ultimi, che pure non vanno trascurati.

2 Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il

curricolo per: flessibilità, gradualità e scansione temporale. (area di processo:

Curricolo, progettazione e valutazione).

3 Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado

(area di processo: Continuità e orientamento).

Priorità 2

Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS).

Traguardi

Ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico

simile.

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni

con la scuola secondaria di primo grado (area di processo: Continuità e

orientamento).

2 Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione (area di processo: Curricolo,

progettazione e valutazione).

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 4 di 27)

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di processo

elencati

Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell'intervento

1 Consolidare la

progettazione del

curricolo per

Dipartimenti.

Caratterizzare il

curricolo per:

flessibilità, gradualità

e scansione

temporale.

3 3 9

2 Consolidare le

attività di

orientamento con

percorsi didattici e

progettuali comuni

con la scuola

secondaria di primo

grado.

3 4 12

3 Costruire strumenti

di raccordo

disciplinare con la

scuola secondaria di

primo grado.

3 4 12

4 Inserire il curricolo

nella più ampia

progettazione di

scuola, anche

extracurricolare.

Rafforzare la

condivisione dei

criteri di valutazione.

3 3 9

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si

rilevanza

Obiettivo di processo in via di attuazione

Riorganizzare la somministrazione delle prove standardizzate nazionali in modo da eliminare

l’incidenza del cheating.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 5 di 27)

Migliorare il punteggio della scuola in Italiano e Matematica.

Ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile.

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

Risultati attesi

In un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di

scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione

oggettivi e condivisi.

Indicatori di monitoraggio

Livello di consapevole partecipazione degli studenti alle attività extracurricolari in quanto

veicolate dai docenti anche non direttamente coinvolti nella progettazione.

Modalità di rilevazione

Questionari da distribuire ad alunni e docenti al fine di rilevarne il livello di conoscenza e di

condivisione delle attività extracurricolari e il loro gradimento.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo in via di attuazione

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Risultati attesi

Continuità con il ciclo di studi precedente. Rafforzamento dell'attività di orientamento.

Riduzione della dispersione.

Indicatori di monitoraggio

Rilevazione del livello di gradimento degli studi intrapresi, sia in termini generali che in

relazione alle singole discipline. Richieste di nulla-osta.

Modalità di rilevazione

Test di gradimento a metà del primo trimestre. Statistica dei nulla-osta rilasciati.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo in via di attuazione

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 6 di 27)

Risultati attesi

Eliminare o ridurre le divergenze fra valutazione in uscita della scuola media e risultati dei

test di ingresso delle classi prime. Consentire agli alunni delle terze medie un "approccio

preventivo" alle discipline per loro nuove e/o di indirizzo.

Indicatori di monitoraggio

Valutazioni del primo trimestre nelle discipline nuove e/o di indirizzo.

Modalità di rilevazione

Prove comuni a metà del primo trimestre. Esiti degli scrutini del primo trimestre.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo in via di attuazione

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Risultati attesi

E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato

sull’individuazione, a livello dipartimentale, di obiettivi didattici (massimi, minimi ed

essenziali per il recupero) realmente e non solo formalmente comuni.

Indicatori di monitoraggio

Salva la necessità di adeguamento alle diverse situazioni delle classi, svolgimento in

parallelo delle programmazioni disciplinari e praticabilità di scambi di classi fra docenti e/o

attività per gruppi provenienti da classi diverse.

Modalità di rilevazione

Compilazione di un format strutturato e comune per dipartimento per la redazione delle

programmazioni disciplinari da monitorare periodicamente sia individualmente (registro del

docente) che nelle sedi collegiali (verifica/modifica delle programmazioni).

-----------------------------------------------------------

2.1 Azioni previste per raggiungere ciascun

obiettivo di processo

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 7 di 27)

Azione prevista

Prevedere nel format di programmazione dipartimentale elementi di flessibilità, gradualità e

scansione temporale.

Effetti positivi a medio termine

Guida per i docenti nello svolgimento dell'attività didattica.

Effetti negativi a medio termine

L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà

di insegnamento.

Effetti positivi a lungo termine

Adeguamento ai ritmi di apprendimento degli studenti.

Effetti negativi a lungo termine

Adeguamento ai ritmi di apprendimento più lenti.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

Azione prevista

Periodicità delle riunioni e coordinamento dei lavori con la nomina (specie per i dipartimenti

più complessi) di un piccolissimo gruppo di docenti che ne preparino le sedute e ne

eseguano le deliberazioni. Strutturazione della verbalizzazione.

Effetti positivi a medio termine

Maggiore efficienza ed efficacia dei lavori dei dipartimenti.

Effetti negativi a medio termine

L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà

di insegnamento.

Effetti positivi a lungo termine

Riduzione dei conflitti all'interno dei dipartimenti.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 8 di 27)

Effetti negativi a lungo termine

Eccesso di delega a figure di riferimento.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Azione prevista

Per il latino e il greco: premio cultura classica, rivolto agli alunni delle terze medie.

Effetti positivi a medio termine

Far riflettere i più giovani sul calibro e la portata che la cultura classica non smette di

rivestire nell’attualità.

Effetti negativi a medio termine

Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione dell'attività.

Effetti positivi a lungo termine

Acquisizione della consapevolezza che alcuni dei valori fondamentali relativi alla persona e

alla sua presenza responsabile e propositiva nel tessuto sociale contemporaneo si radicano

negli assunti argomentati e formulati dai Greci e dai Romani.

Effetti negativi a lungo termine

=

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Azione prevista

Per la matematica: incontri con gli alunni delle terze medie per coinvolgerli in attività di

logica matematica.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 9 di 27)

Effetti positivi a medio termine

Potenziamento del pensiero logico; sviluppo del pensiero laterale; stimolazione della

competenza collaborativa; ottimizzazione della gestione del tempo; diffusione della cultura

dei giochi logici quale strumento mentale scientifico.

Effetti negativi a medio termine

Aggravio di lavoro per i docenti che organizzano l'attività.

Effetti positivi a lungo termine

Promozione della diffusione della cultura matematica di base; orientamento in entrata;

corretto approccio allo studio liceale della matematica.

Effetti negativi a lungo termine

=

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Azione prevista

Per il latino e il greco: corsi propedeutici rivolti agli alunni delle terze medie e premio cultura

classica.

Effetti positivi a medio termine

Gli studenti, da un lato, saranno avviati a una riflessione consapevole sul lessico e su alcuni

degli aspetti caratterizzanti propri della lingua latina e della lingua greca, dall’altro, saranno

sollecitati a confrontarsi dinamicamente con alcune delle tematiche principali della cultura

classica.

Effetti negativi a medio termine

Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione.

Orientamento in entrata; corretto approccio allo studio liceale del latino e del greco.

Effetti negativi a lungo termine

=

-----------------------------------------------------------

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 10 di 27)

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Azione prevista

Per l'italiano: incontro con l'autore.

Effetti positivi a medio termine

Comprendere un testo narrativo scritto individuando e analizzando: il contenuto, la trama e

il suo sviluppo in sequenze e in nuclei narrativi, i personaggi, i tempi, i luoghi; conoscere le

caratteristiche dei generi.

Effetti negativi a medio termine

Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione dell'attività.

Effetti positivi a lungo termine

Consapevolezza dell’importanza della lettura, momento importante per la crescita di un

ragazzo; consapevolezza dell’importanza dei libri, garanti di libertà di pensiero e

democrazia; imparare a cooperare in gruppo.

Effetti negativi a lungo termine

=

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

Azione prevista

Costituzione di una rete con le scuole medie del territorio. Elaborazione in team da parte dei

docenti dei due gradi di scuole di "quaderni di continuità" nelle discipline di italiano, latino

(se già impartito come insegnamento nella media), matematica e inglese.

Effetti positivi a medio termine

Conoscenza del livello delle competenze degli alunni delle classi prime non rimessa

esclusivamente ai test di ingresso.

Effetti negativi a medio termine

Appesantimento degli adempimenti dei docenti soprattutto delle classi prime.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 11 di 27)

Effetti positivi a lungo termine

Eliminazione o quantomeno riduzione le divergenze fra valutazione in uscita della scuola

media e risultati dei test di ingresso delle classi prime.

Effetti negativi a lungo termine

Elaborazione di giudizi "precostituiti" sugli alunni delle classi prime.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Azione prevista

Rielaborazione/aggiornamento della tassonomia inserita nel POF attraverso il coordinamento

di quelle utilizzate dai vari dipartimenti.

Effetti positivi a medio termine

Disporre di uno strumento di facile utilizzo per la valutazione delle verifiche orali e scritte.

Effetti negativi a medio termine

L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà

di insegnamento.

Effetti positivi a lungo termine

Riduzione al minimo delle divergenze di valutazione fra le classi.

Effetti negativi a lungo termine

Eccessivo meccanicismo della valutazione.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Azione prevista

Attività didattiche (almeno in parte o per periodi o secondo necessità) per classi di livello.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 12 di 27)

Effetti positivi a medio termine

Condivisione. Lavoro in team. Potenziamento delle capacità organizzative.

Effetti negativi a medio termine

Disagio dei docenti dovuto al superamento della tradizionale struttura della classe.

Effetti positivi a lungo termine

Potenziamento del lavoro "peer to peer". Valorizzazione delle eccellenze. Effettività del

recupero, dell'approfondimento e del potenziamento.

Effetti negativi a lungo termine

Ripercussioni negative possono derivare dalla flessibilità dell'orario; infatti tutta la

progettazione di scuola andrà periodicamente rivista in funzione dei cambiamenti di orario.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Azione prevista

Attraverso la predisposizione di un format strutturato sulla base del PTOF, del PdM, del

PNSD, i dipartimenti dovranno programmare tutte le attività didattiche anche

extracurricolari, creando un curricolo e criteri di valutazione condivisi.

Effetti positivi a medio termine

Consapevolezza delle attività di scuola programmate e della loro interconnessione e dei

criteri di valutazione.

Effetti negativi a medio termine

La strutturazione delle programmazione può essere avvertita dai docenti come invasione se

non compressione della libertà di insegnamento.

Effetti positivi a lungo termine

Passaggio dalla consapevolezza alla condivisione delle attività di scuola programmate e dei

criteri di valutazione.

Effetti negativi a lungo termine

Pedissequa ripetizione delle attività programmate anche negli anni successivi senza una loro

periodica e attenta riconsiderazione/riformulazione.

-----------------------------------------------------------

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 13 di 27)

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Azione prevista

Pubblicazione della programmazione (e in particolare degli obiettivi massimi, minimi ed

essenziali per il recupero) dei dipartimenti sul sito della scuola per la esplicitazione all'utenza

come allegato al PTOF.

Effetti positivi a medio termine

Trasparenza. Facilitazione del lavoro di recupero, approfondimento, potenziamento anche

da parte di docente diverso da quello della singola classe o del lavoro per classi parallele.

Effetti negativi a medio termine

Maggiori difficoltà nell'adattare la programmazione di dipartimento alla realtà delle singole

classi.

Effetti positivi a lungo termine

Ne risulta agevolata la rendicontazione.

Effetti negativi a lungo termine

Rischio di indebite invadenze di soggetti non titolari della responsabilità didattica.

-----------------------------------------------------------

2.2 Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro

di riferimento innovativo

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

Carattere innovativo dell'obiettivo

Superamento di una concezione statica della libertà di insegnamento, causa di

autoreferenzialità a favore della valorizzazione della stessa nei contesti collegiali (Collegio,

Dipartimenti, Consigli) in cui essa primariamente può esplicarsi in forme collaborative e di

scambio reciproco di esperienze professionali. Essa, pertanto, non è più da considerarsi il

fine cui tende l'azione del docente ma il mezzo attraverso il quale lo stesso contribuisce al

raggiungimento di obiettivi e finalità dell'Istituzione Scolastica. Anche la caratterizzazione del

curricolo per flessibilità, gradualità e scansione temporale induce al confronto e al reciproco

scambio fra docenti.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 14 di 27)

Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della

L.107/2015

… i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; m)

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese; p) valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e

di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli

studenti.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Carattere innovativo dell'obiettivo

Gli alunni della scuola potranno trasferire la loro esperienza agli alunni delle scuole medie.

Gli alunni delle scuole medie, invece, saranno invitati a riflettere su tematiche di natura

morfo-sintattica e storico-antropologica relativamente alle lingue classiche. Saranno, inoltre,

chiamati all’apprendimento di nuclei fondamentali tanto linguistici che storico-antropolgici e

al confronto dinamico con tale tipo di contenuti al fine di avvicinarsi alle discipline di

indirizzo del liceo. Essi dovranno riflettere su un tema cardine del mondo antico e/o su una

delle figure emblematiche da questo elaborate e proposte quali paradigma del modus

vivendi proprio della cultura di riferimento. Inoltre, dalla lettura di un romanzo si

svilupperanno dei laboratori che coinvolgeranno gli studenti del Liceo e quelli delle Medie.

Gli alunni faranno un lavoro di ricerca e di approfondimento.

Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della

L.107/2015

… a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano; b) potenziamento delle competenze matematico‐ logiche e

scientifiche; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s) definizione di un sistema di

orientamento.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 15 di 27)

Carattere innovativo dell'obiettivo

Lavoro in team dei docenti dei due gradi di scuola. Impostazione di un curriculum verticale.

Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della

L.107/2015

… i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l)

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamento dell'inclusione scolastica

e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi

individualizzati e personalizzati; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi

funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s)

definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto Avanguardie Educative

INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola; Creare nuovi spazi per

l’apprendimento.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Carattere innovativo dell'obiettivo

Anche l'assetto organizzativo dell'istituzione ne risulta avvantaggiato in quanto si avvale

dell'apporto di un numero maggiore di attori (ciascuno per il proprio ambito di

responsabilità, più o meno ampio) e non del solo staff formato da DS., suoi collaboratori,

Funzioni Strumentali, Coordinatori di Aree, responsabili di progetto etc. che pure

mantengono un ruolo fondamentale di propulsione e coordinamento.

Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della

L.107/2015

… i) potenziamento laboratoriale; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di

ogni forma di discriminazione; m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva,

aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie; p)

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; q)

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del

merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto

Avanguardie Educative INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola;

Creare nuovi spazi per l’apprendimento; Riorganizzare il tempo del fare scuola; Investire sul

“capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento

tra pari, scuola/azienda, ecc.).

-----------------------------------------------------------

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 16 di 27)

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Carattere innovativo dell'obiettivo

Il principale carattere innovativo dell'obiettivo è quello del superamento

dell'autoreferenzialità (a qualsiasi livello: singolo docente, dipartimento, consiglio di classe,

gruppo di progetto, studenti, genitori ..) all'interno della scuola. La condivisione o addirittura

compartecipazione (diversamente graduata) di tutte le attività della scuola da parte di tutti i

suoi protagonisti rafforza sia l'efficienza che l'efficacia delle attività didattiche, ne garantisce

una migliore valutazione sia interna che esterna con conseguente agevolazione del lavoro di

rendicontazione. Soprattutto, viene favorita la parità di trattamento di tutti gli studenti

intesa in senso sostanziale come parità delle condizioni di accesso alle opportunità offerte

dalla scuola.

Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della

L.107/2015

… i) potenziamento laboratoriale; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di

ogni forma di discriminazione; m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva,

aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie; p)

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; q)

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del

merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto

Avanguardie Educative INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola;

Creare nuovi spazi per l’apprendimento; Riorganizzare il tempo del fare scuola; Investire sul

“capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento

tra pari, scuola/azienda, ecc.).

-----------------------------------------------------------

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun

obiettivo di processo individuato

3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 17 di 27)

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Dipartimentale 60 1.050 F.I.S.

Personale

ATA

= =

Altre figure = =

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o

beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia

di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 0 =

Consulenti 0 =

Attrezzature 0 =

Servizi 0 =

Altro 0 =

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Docenti di Italiano,

Matematica, Latino e

Greco coinvolti nel

progetto UN PONTE

VERSO LE

SCUOLE MEDIE

172 3.010 Finanziamento

ministeriale e/o

F.I.S.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 18 di 27)

Personale

ATA

= 0 0 =

Altre figure = 0 0 =

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o

beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia

di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 450 Programma Annuale

Consulenti 25 Programma Annuale

Attrezzature 0 =

Servizi 0 =

Altro 600 Programma Annuale

Obiettivo di processo

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Costruzione di

strumenti di

continuità media-

superiori (ad es.:

"quaderni") nelle

discipline (Italiano,

Matematica, Inglese)

tradizionalmente

oggetto di test di

ingresso per la

rilevazione delle

competenze in

120 2.100 F.I.S.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 19 di 27)

entrata.

Personale

ATA

= 0 0 =

Altre figure = 0 0 =

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o

beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia

di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 450 Programma Annuale

Consulenti 0 =

Attrezzature 0 =

Servizi 0 =

Altro 0 =

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Costruzione del

curricolo di scuola e

condivisione dei

criteri di valutazione

nelle sedi collegiali

preposte.

Disseminazione dei

progetti per la più

ampia condivisione

anche da parte dei

docenti non

direttamente

coinvolti negli stessi.

0 0 =

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 20 di 27)

Personale

ATA

= 0 0 =

Altre figure = 0 0 =

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o

beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia

di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 0 =

Consulenti 0 =

Attrezzature 0 =

Servizi 0 =

Altro 0 =

3.2 Tempi di attuazione delle attività

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Dipartimentale. x x x

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 21 di 27)

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Realizzazione

del progetto

UN PONTE

VERSO LE

MEDIE.

x x x x x x

Obiettivo di processo

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Costruzione di

strumenti di

continuità

media-superiori

(ad es.:

"quaderni") nelle

discipline

(Italiano,

Matematica,

Inglese)

tradizionalmente

oggetto di test di

ingresso per la

rilevazione delle

competenze in

entrata.

x x x x x x

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Dipartimentale. x x x

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 22 di 27)

3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del

raggiungimento dell'obiettivo di processo

Monitoraggio delle azioni

Obiettivo di processo

Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:

flessibilità, gradualità e scansione temporale.

Data di rilevazione

30/05/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Efficacia della revisione degli obiettivi disciplinari. Diffusione ed efficacia delle azioni

progettuali. Efficacia delle prove comuni per classi parallele.

Strumenti di misurazione

Relazioni delle figure di riferimento (strumentali, di dipartimento, di classe etc.). Esiti delle

prove.

Criticità rilevate

Da rilevare al momento.

Progressi rilevati

Da rilevare al momento.

Modifiche/necessità di aggiustamenti

Da rilevare al momento.

Obiettivo di processo

Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la

scuola secondaria di primo grado.

Data di rilevazione

15/02/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Livello di partecipazione e di abilità e competenze acquisite dagli alunni delle medie ad esito

dei corsi propedeutici di latino e greco. Livello di partecipazione ed esiti dei Giochi logici, del

Premio cultura classica e dell'incontro con l'autore.

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 23 di 27)

Strumenti di misurazione

Test di verifica. Giudizi delle Commissioni giudicatrici. Questionari di gradimento.

Criticità rilevate

Le attività in cui il progetto si articola devono essere meglio coordinate tra loro. Devono

essere introdotte attività relative anche alla lingua inglese.

Devono essere introdotte attività destinate ai docenti delle scuole medie.

Progressi rilevati

Coinvolgimento di alunni della scuola in attività di continuità-orientamento. Partecipazione di

alunni della scuola media in progetti della scuola. Collaborazione fra docenti dei due gradi di

istruzione.

Modifiche/necessità di aggiustamenti

v. Criticità rilevate

Obiettivo di processo

Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.

Data di rilevazione

15/02/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Esiti degli studenti delle classi prime che hanno partecipato alla sperimentazione di Unità di

Apprendimento Comuni (Quaderni di continuità).

Strumenti di misurazione

Prove di ingresso e prime verifiche in Italiano, Matematica ed Inglese

Criticità rilevate

Da rilevare al momento

Progressi rilevati

Da rilevare al momento

Modifiche/necessità di aggiustamenti

Da rilevare al momento

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 24 di 27)

Obiettivo di processo

Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.

Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.

Data di rilevazione

30/05/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Efficacia della revisione degli obiettivi disciplinari. Efficacia delle prove comuni per classi

parallele.

Strumenti di misurazione

Relazioni delle figure di riferimento (strumentali, di dipartimento, di classe etc.). Esiti delle

prove.

Criticità rilevate

Da rilevare al momento.

Progressi rilevati

Da rilevare al momento.

Modifiche/necessità di aggiustamenti

Da rilevare al momento.

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei

risultati del piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli

indicatori relativi ai traguardi del RAV

In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti,

facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come

strumenti di misurazione dei traguardi previsti.

Priorità

1A

Esiti

Risultati nelle prove standardizzate

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 25 di 27)

Data rilevazione

30/01/2017

Indicatori scelti

Esiti delle prove dell'a.s. 2015/2016 restituiti dall'INVALSI

Risultati attesi

Miglioramento del punteggio della scuola in Italiano e Matematica.

Risultati riscontrati

I punteggi risultano più alti sia della media di tutte le scuole superiori che della media dei

licei, sia in matematica che in italiano e sono migliorati rispetto ai risultati degli anni

precedenti.

Differenza

=

Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica

=

Priorità

2A

Esiti

Risultati nelle prove standardizzate

Data rilevazione

30/01/2017

Indicatori scelti

Esiti delle prove dell'a.s. 2015/2016 restituiti dall'INVALSI

Risultati attesi

Riduzione della differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile.

Risultati riscontrati

Confronto positivo con il punteggio medio delle 200 classi con background simile.

Differenza

=

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 26 di 27)

Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica

=

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della

scuola

Momenti di condivisione interna

Riunioni del NIV. Collegi dei docenti. Dipartimenti Disciplinari.

Persone coinvolte

Membri degli stessi.

Strumenti

Report.

Considerazioni nate dalla condivisione

Da rilevare al momento

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia

all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della

scuola

Metodi/Strumenti

Occasioni collegiali. Apposita sezione del sito con esplicitazione delle modalità di feedback.

Destinatari

Tutte le componenti scolastiche

Tempi

Maggio-Giugno 2017

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti

Apposita sezione del sito. Giornate della trasparenza. Pubblicazione in SCUOLA IN CHIARO.

Destinatari delle azioni

Utenza

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Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 27 di 27)

Tempi

Novembre. Gennaio. Febbraio.

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Nome Ruolo

Vincenzo Gentile Primo collaboratore del DS.

Animatore digitale.

Liliana Zaghi Secondo collaboratore del DS.

Membro del Nucleo di Animazione digitale.

Antonella Pagliei Responsabile del coordinamento dell’attività

curricolare e della valutazione.

Membro del Nucleo di Animazione digitale.

Eleonora Tantari Responsabile della Progettazione

extracurricolare ed organizzativa – Ambito

scientifico.

Membro del Nucleo di Animazione digitale.

Monica Archilletti Responsabile della Progettazione

extracurricolare ed organizzativa – Ambito

umanistico.

Simona Papitto. Responsabile delle attività di orientamento in

entrata.

Claudia Rossi Responsabile delle attività di orientamento in

uscita.

Dario Giorietto Responsabile delle attività extrascolastiche.

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Ministero Istruzione Università Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Lazio

Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 1

PIANO TRIENNALE FORMAZIONE DOCENTI/ATA

2016/2019

SCUOLA CAPOFILA DI AMBITO: IPS “MAFFEO PANTALEONI” - FRASCATI

SCUOLA POLO PER LA FORMAZIONE: IC “VIA G. MATTEOTTI 11” – CAVE

NUCLEO DI COORDINAMENTO

Antonella Arnaboldi

Loredana Di Tommaso

Maria Vittoria Frascatani

Maria Giuffrè

Silvia Mezzanzani

Laura Micocci

Fabiola Tota

Antonio Sapone

Alberto Rocchi

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Ministero Istruzione Università Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Lazio

Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 2

Sommario 1. Scenario di riferimento .................................................................................................................................. 3

1.1 Contesto .................................................................................................................................................. 3

1.2 Ruoli e Funzioni ....................................................................................................................................... 5

2. Il Piano Triennale di Formazione 2016-2019 ................................................................................................. 5

2.1 Premessa ................................................................................................................................................. 5

2.2 Priorità ..................................................................................................................................................... 6

2.3 Rilevazione dei bisogni formativi ............................................................................................................. 7

2.4 Il format condiviso di Unità Formativa Certificabile ................................................................................ 8

2.5 Le Risorse ............................................................................................................................................... 12

3. Piano di formazione docenti a.s. 2016/2019 ............................................................................................... 12

3.1 Articolazione del percorso ..................................................................................................................... 13

3.2 Sede dei corsi ......................................................................................................................................... 13

3.3 Destinatari ............................................................................................................................................. 13

3.4 I corsi ..................................................................................................................................................... 13

4. Piano di Formazione ATA a.s. 2016/2019 .................................................................................................... 14

4.1 Articolazione del percorso ..................................................................................................................... 15

4.2 Sede dei corsi ......................................................................................................................................... 15

4.3 Destinatari ............................................................................................................................................. 15

4.4 I corsi ................................................................................................................................................... 166

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Ministero Istruzione Università Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Lazio

Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 3

1. Scenario di riferimento

In base a quanto previsto dalla legge 107/2015 (comma 124 - “la formazione in servizio dei docenti

di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la

funzione docente”; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in

coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”) è stato definito il Piano nazionale per la

formazione dei docenti 2016-19 che fissa le priorità formative a livello nazionale ispirando i Piani di

formazione delle scuole organizzate in rete (rete di ambito territoriale).

Sono testi di riferimento per la stesura del presente Piano i documenti di seguito elencati:

Nota MIUR 35 del 07.01.2016 “Indicazioni e orientamento per la definizione del piano triennale di formazione del personale”;

Nota MIUR 2151 del 07.06.2016 “Costituzione reti scolastiche di cui all’art. 1, comma 70 e ss, della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

Nota MIUR 2915 del 15.09.2016 “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico”;

D.M. 797 del 19.10.2016 “Piano per la formazione dei docenti 2016-2019”; Nota MIUR 3373 del 01.12.2016 “Piano per la formazione dei docenti – Trasmissione D.M.

797 del 19.10.2016”; Decreto Direttore Generale USR Lazio n. 464 del 3.11.2016 di individuazione delle scuole

polo per la formazione.

1.1 Contesto

La rete di ambito 14 è formata dalle Istituzioni Scolastiche afferenti agli ex distretti 36, 37 e 38. Essa

comprende un totale di 37 scuole di cui 22 Istituti comprensivi e 15 Istituti Secondari di secondo

grado.

Codice meccanografico Denominazione

1 RMIC8A600D IC ZAGAROLO

2 RMIC8AC002 IC PAOLO BORSELLINO MONTECOMPATRI

3 RMIC8AD00T IC GENAZZANO G. GARIBALDI

4 RMIC8AE00N IC SAN CESAREO - VIALE DEI CEDRI

5 RMIC8AP00T IC D. CAMBELLOTTI – ROCCA PRIORA

6 RMIC8AT005 IC DL MILANI - MONTE PORZIO CATONE

7 RMIC8BT00Q IC GROTTAFERRATA "G. FALCONE"

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Ministero Istruzione Università Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Lazio

Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 4

Nel contesto territoriale sono presenti diverse reti di scopo che, negli anni precedenti, hanno

contribuito allo sviluppo professionale dei docenti.

8 RMIC8BU00G IC GROTTAFERRATA - SAN NILO

9 RMIC8C3007 I.C. DI FRASCATI

10 RMIC8CD003 IC VIA MATTEOTTI 11 - CAVE

11 RMIC8DQ001 IC " G. MAMELI" PALESTRINA

12 RMIC8DR00R IC " GIOVANNI PIERLUIGI " PALESTRINA

13 RMIC8DS002 IC “KAROL WOJTYLA” PALESTRINA

14 RMIS00400B I. I. S. P "VIA PEDEMONTANA" PALESTRINA

15 RMPC29000G LC “M.T. CICERONE” FRASCATI (REG.)

16 RMRC03000T IIST “M.PANTALEONI FRASCATI

17 RMTD19000N IST “BUONARROTI” FRASCATI

18 RMTF180009 ITI “ENRICO FERMI” FRASCATI

19 RMIC80100Q IC LEONE XIII CARPINETO

20 RMIC8AB006 IC GALLICANO NEL LAZIO VIA TRE NOV

21 RMIC8AQ00N IC MONTANARI ROCCA DI PAPA (REG.)

22 RMIC8DB002 ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA

23 RMIC8AZ00T IC SEGNI VIA MARCONI,15

24 RMIC8B300L IC RITA LEVI MONTALCINI ZAGAROLO

25 RMIC8BD00C IC CARDINALE ORESTE GIORGI

26 RMIC8C200B I.C. COLLEFERRO I

27 RMIC8CE00V IC LEONARDO DA VINCI LABICO

28 RMIC8CF00P IC M. TERESA DI CALCUTTA VALMONTONE

29 RMIC8DE00D IC FRASCATI I

30 RMIC8DG005 IC DON BOSCO COLLEFERRO

31 RMIS02400L IS VIA DELLE SCIENZE COLLEFERRO

32 RMIS077005 IS BORSELLINO E FALCONE ZAGAROLO

33 RMIS099002 VIA GRAMSCI S.N.C.

34 RMIS11600E ISTITUTO SUPERIORE ELIANO - LUZZATTI

35 RMPS31000P LICEO SCIE. TOUSCHEK GROTTAFERRATA

36 RMTF15000D ITI STANISLAO CANNIZZARO COLLEFERRO

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Le scuole, singolarmente o in rete, hanno nel tempo formalizzato accordi e collaborazioni con Enti

Locali, Università, Enti di ricerca, Associazioni del territorio.

1.2 Ruoli e Funzioni

L’istituto capofila di ambito è l’IPS “Maffeo Pantaleoni” di Frascati, mentre scuola polo per la

formazione è l’Istituto Comprensivo “Via Matteotti 11” di Cave.

I compiti della rete di ambito per la formazione sono i seguenti:

rilevazione delle priorità dei piani di formazione delle singole scuole dell’ambito;

individuazione delle unità formative da inserire nel piano di ambito;

scelta delle metodologie formative;

possibile assegnazione di risorse a singole scuole per attività specifiche;

verifica delle azioni formative realizzate.

I compiti della scuola polo per la formazione sono i seguenti:

coordinamento della progettazione e organizzazione delle attività formative;

gestione amministrativo-contabile delle risorse finanziarie assegnate;

monitoraggio e rendicontazione per le attività di coprogettazione con l’U.S.R. Lazio.

2. Il Piano Triennale di Formazione 2016-2019

2.1 Premessa La formazione in servizio del personale della scuola è considerata dalle Istituzioni Scolastiche

afferenti all’Ambito 14 del Lazio una leva strategica per il miglioramento continuo della qualità

dei processi educativo-didattici e degli aspetti organizzativi e gestionali.

Pertanto, coerentemente con le evidenze desunte dal Rapporto di Autovalutazione di ogni

Istituto e, conseguentemente, con le azioni progettate in ciascun Piano di Miglioramento per il

conseguimento di priorità e traguardi, l’Ambito 14 del Lazio predispone il presente Piano

Triennale per la Formazione del Personale Docente e ATA.

Il presente Piano intende contribuire alla realizzazione di un sistema per lo sviluppo

professionale continuo in grado di contemperare:

le priorità nazionali, che sottolineano gli obiettivi istituzionali di sviluppo del sistema

scolastico;

le esigenze di miglioramento di ogni scuola;

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le personali esigenze di sviluppo professionale di ciascun docente e di tutti gli operatori

scolastici.

2.2 Priorità

Le aree e/o priorità della formazione 2016/2019 si possono incardinare in un sistema che si basa sul

raggiungimento di tre competenze essenziali per il buon funzionamento della scuola:

COMPETENZE AREE DELLA FORMAZIONE

COMPETENZE DI SISTEMA

Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e miglioramento Didattica per competenze e innovazione metodologica

COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO

Lingue straniere Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Scuola e lavoro

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

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2.3 Rilevazione dei bisogni formativi

Il Piano triennale formativo di ambito 2016/2019 è stato elaborato sulla base dei fabbisogni

formativi delle singole Istituzioni Scolastiche, rilevati attraverso apposito questionario sia in

riferimento al personale docente che ATA.

Ricognizione bisogni formativi DOCENTI: RISPOSTE

12

12

10

NUMERO DI SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO PER CIASCUN DISTRETTO

DISTRETTO N. 36: n. 12 scuole su 12 (35,29%)

DISTRETTO N. 37: n. 12 scuole su 13 (35,29%)

DISTRETTO N. 38 n. 10 scuole su 11 (29,41%)

30

29

15

14

6

4

3

1

0

0 10 20 30 40 Macroaree prescelte

Didattica per competenze, innovazionemetodologica e competenze di base

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Valutazione e miglioramento. Il coinvolgimento ditutta la comunità scolastica

Inclusione e disabilità

Competenze di lingua straniera

Coesione sociale e prevenzione del disagiogiovanile globale

Scuola e Lavoro

Integrazione, competenze di cittadinanza ecittadinanza globale

Autonomia organizzativa e didattica

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27

23

21

10

8

0 10 20 30

Macroarea 2 - Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base (preferenze delle scuole all'interno della macroarea più scelta)

Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze;rubriche valutative (e valutazione delle competenze);apprendimenti formali e informali

Metodologie: project-based learning, cooperative learning,peer teaching e peer tutoring, mentoring, learning bydoing, flipped classroom, didattica attiva; peer observation

Compiti di realtà e apprendimento efficace; imparare adimparare: per un apprendimento permanente

Passaggio dai modelli di certificazione delle competenze alla programmazione “a ritroso”; progressione degli apprendimenti

Didattiche collaborative e costruttive; rafforzamento dellecompetenze di base

22

18

16

14

14

2

0 5 10 15 20 25

Macroarea 3 - Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento (preferenze delle scuole all'interno della seconda macroarea più scelta)

Valorizzazione delle pratiche innovative ecc.

Ambienti per la didattica digitale integrata e per lacollaborazione ecc.

Archivi digitali online ecc.

Pensiero computazionale; creatività digitale (making) erobotica educativa

Missione e visione del PNSD; cultura digitale e cultura dell’innovazione; integrazione PNSD-PTOF

Educazione ai media ecc.

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12

8

8

7

5

2

0 5 10 15

Macroarea 9 - Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento (preferenze delle scuole all'interno della terza macroarea più scelta)

(Specifico per i Nuclei Interni di Valutazione) - Metodi e strumenti per la ricerca educativa […] la raccolta e l’analisi dei dati nella scuola ecc.Valutazione didattica ecc.

(Specifico per DS) - Le dimensioni professionalifondamentali della dirigenza scolastica ecc.

alutazione della scuola: autovalutazione,monitoraggio, processi di miglioramento ecc.

Pensiero computazionale; creatività digitale (making)e Valutazione professionale: profilo professionale,standard professionali ecc.(Specifico per i Comitati di valutazione) - Metodi estrumenti per la valorizzazione del personale ecc.

13

10

7

4

4

2

1

0 5 10 15

Macroarea 5 - Inclusione e disabilità (preferenze delle scuole all'interno della quarta macroarea più scelta)

La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità ecc.

Tecnologie digitali per l’inclusione; didattiche collaborative ecc.

Valutazione degli apprendimenti e certificazione dellecompetenze degli alunni con disabilità

Autovalutazione, valutazione e miglioramento dell’inclusione nell’istituto ecc.

La corresponsabilità educativa ecc.

Ruolo delle figure specialistiche; ruolo del personaleATA ecc.

Relazione tra progettazione e metodologie didattichecurriculari e sviluppo di competenze complementari

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Ricognizione bisogni formativi A.T.A.: RISPOSTE

11

11

12

NUMERO DI SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO PER CIASCUN DISTRETTO

DISTRETTO N. 36: n. 11 scuole (32,4%)

DISTRETTO N. 37: n. 11 scuoe (32,4%)

DISTRETTO N. 38 (n. 12 scuole (35,3%)

31

19

16

0 10 20 30 40

PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

L’accoglienza, la vigilanza e la comunicazione

La partecipazione alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso

L’assistenza agli alunni con disabilità

28

16

15

7

2

0 10 20 30PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

I contratti e le procedure amministrativo-contabili

Le procedure digitali sul SIDI

Le ricostruzioni di carriera e i rapporti con leragionerie territoriali

La gestione delle relazioni interne ed esterne

Il servizio pubblico. Dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato

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2.4 Il format condiviso di Unità Formativa Certificabile

La conferenza di servizio dei dirigenti scolastici della rete ha concordato che tutte le attività di

formazione organizzate dalla rete dovranno prevedere per i partecipanti il conseguimento della

8

5

4

4

2

0 2 4 6 8 10PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEGLI ASSISTENTI TECNICI

La collaborazione con gli insegnanti e con i dirigentiscolastici

La funzionalità e la sicurezza dei laboratorI

La gestione tecnica del sito web della scuola

Il supporto tecnico all’attività didattica per la propria area di competenza

La gestione dei beni nei laboratori dell’istituzione scolastica

29

12

9

8

5

2

2

1

0

0 10 20 30 40PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEI DSGA

La nuova disciplina in materia di appalti pubblici (Dlgs.50/2016)e gli adempimenti connessi con i progetti PONLa disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative (Trasparenza, FOIA, etc. Dlgs. 33/2003 e succ. mod.)La gestione delle procedure di acquisto attraverso il mercatoelettronico (acquistinretepa.it)Il proprio ruolo nell’organizzazione scolastica e la collaborazione con gli insegnanti e con il dirigenteLa gestione del bilancio della scuola e delle rendicontazioni

La gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro

La gestione amministrativa del personale della scuola

Autonomia scolastica: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultatoLe relazioni sindacali

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certificazione dello svolgimento di un’unità formativa. Il format per l’Unità Formativa Certificabile

condiviso è rappresentato nel grafico sottostante.

2.5Le Risorse

Nell’anno scolastico 2016/17 sono stati assegnati alla scuola polo € 121.775,00 per la formazione

dei docenti ed € 9.530,00 per la formazione del personale ATA.

Il finanziamento ricevuto consente la realizzazione di unità formative valide per assolvere l’obbligo

previsto dalla L. 107/2015 in grado di erogare numero 98 corsi per un massimo di 30 partecipanti

per corso.

3. Piano di formazione docenti a.s. 2016/2019

I bisogni formativi emersi evidenziano la necessità di una formazione centrata su:

didattica per competenze;

innovazione metodologica e competenze di base;

competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

valutazione e miglioramento;

inclusione e disabilità.

Attività individuale di

documentazione e

restituzione

Attività di

sperimentazione a

scuola

Attività di

approfondimento e

progettazione

Attività frontale in

presenza e a distanza

UNITA' FORMATIVA

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3.1 Articolazione del percorso

Il percorso si articolerà con incontri in plenaria durante i quali saranno messi a punto modelli di

lavoro e percorsi didattici che consentano di realizzare apprendimenti significativi, cooperativi e

flessibili, potenziando le competenze-chiave previste dalla normativa nazionale e internazionale. La

restante parte consiste in attività on line in piattaforma accanto ad approfondimenti individuali,

sperimentazione didattica e ricerca azione. Ciascun corso prevede n. 25 ore per ciascuna annualità

ed è strutturato su due moduli per un totale di n. 50 ore.

Ciascun corso potrà accogliere fino a 25/30 corsisti.

3.2 Sede dei corsi

In base al numero e alla provenienza dei partecipanti saranno previste sedi diverse negli Istituti

scolastici dell’ambito.

3.3 Destinatari

I destinatari saranno prioritariamente docenti di ruolo. I docenti in servizio a tempo determinato

potranno essere ammessi in base alla disponibilità dei posti.

3.4 I corsi

Priorità Tematica Destinatari n. corsi ore Annualità

Competenze di sistema

Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I

Docenti I e II ciclo 52 25 2016/2017

Competenze per il XXI secolo

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento I

Docenti I e II ciclo 27 25 2016/2017

Competenze di sistema

Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2017/2018

Competenze per il XXI secolo

Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2017/2018

Competenze per il XXI secolo

Scuola, orientamento e lavoro: la didattica orientativa nella progettazione educativa

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2017/2018

Competenze per il XXI secolo

Scuola, orientamento e lavoro: alternanza scuola-

Docenti II ciclo Da definire

25 2017/2018

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4. Piano di Formazione ATA a.s. 2016/2019

I bisogni formativi emersi per il personale ATA evidenziano la necessità di una formazione centrata

sulle seguenti tematiche:

COLLABORATORI SCOLASTICI

accoglienza, vigilanza e comunicazione;

partecipazione alla gestione delle emergenze e del primo soccorso;

assistenza agli alunni con disabilità.

lavoro e competenze imprenditoriali

Competenze di sistema

Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base II

Docenti I e II ciclo 52 25 2017/2018

Competenze per il XXI secolo

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento II

Docenti I e II ciclo 27 25 2017/2018

Inclusione e Disabilità

La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità I ANNUALITÀ

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2017/2018

Valutazione e Miglioramento

Metodi e strumenti per la ricerca educativa: elementi di docimologia e statistica I ANNUALITÀ

Nuclei Interni di Valutazione

Da definire

25 2017/2018

Valutazione e Miglioramento

Metodi e strumenti per la ricerca educativa: elementi di docimologia e statistica II ANNUALITÀ

Nuclei Interni di Valutazione

Da definire

25 2018/2019

Valutazione e Miglioramento

Valutazione e Didattica I ANNUALITÀ

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2018/2019

Inclusione e Disabilità

La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità II ANNUALITÀ

Docenti I e II ciclo Da definire

25 2018/2019

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ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

contratti e procedure amministrativo contabili;

procedure digitali sul SIDI;

ricostruzione carriere e rapporti con la ragioneria territoriale.

ASSISTENTI TECNICI

la collaborazione con gli insegnanti e i dirigenti scolastici nell’attuazione dei processi di

innovazione delle istituzioni scolastiche;

la funzionalità e la sicurezza dei laboratori.

DSGA

la nuova disciplina in materia di appalti pubblici e gli adempimenti connessi ai PON;

la disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative.

4.1 Articolazione del percorso I corsi saranno articolati su moduli orari differenti in base agli obiettivi prefissati. Il modulo base

prevede 24 ore strutturate attraverso ore in presenza e ore dedicate ad attività laboratoriali e di

restituzione.

Potranno inoltre essere strutturati corsi con moduli di durata maggiore in riferimento alle diverse

posizioni economiche.

4.2 Sede dei corsi L'erogazione dei corsi e la sede degli stessi verranno definite dai DS di ambito in una conferenza di

servizio in base alla provenienza della maggior parte degli iscritti.

4.3 Destinatari Prioritariamente personale a tempo indeterminato differenziato in base ai seguenti profili:

A. Collaboratore Scolastico

B. Assistente Amministrativo

C. Assistente Tecnico

D. DSGA

Il personale a tempo determinato potrà essere ammesso in base alla disponibilità di posti.

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4.4 I corsi Destinatari Tematica Durata in ore n. corsi Annualità

Assistenti Amministrativi Procedure digitali su SIDI 14 + 16 + 6 1 2016/2017

Assistenti Amministrativi Contratti e procedure amministrativo contabili

12+6+6 1 2016/2017

Assistenti Amministrativi Ricostruzioni di carriera e rapporti con le Ragionerie Territoriali

12+6+6 1 2016/2017

Assistenti Amministrativi Da definire 2017/2018

Assistenti Amministrativi Da definire 2018/2019

DSGA Disciplina dell'accesso alla luce delle recenti innovazioni normative

12+6+6 1 2016/2017

DSGA Nuova disciplina in materia di appalti pubblici e adempimenti connessi con i progetti PON

12+6+6 1 2016/2017

DSGA Da definire 2017/2018

DSGA Da definire 2018/2019

Collaboratori Scolastici Accoglienza, vigilanza e comunicazione

12+6+6 1 2016/2017

Collaboratori Scolastici Gestione dell'emergenza e del primo soccorso

12+6+6 1 2016/2017

Collaboratori Scolastici assistenza agli alunni con disabilità.

12+6+6 1 2017/2018

Collaboratori Scolastici Da definire 2018/2019

Assistente Tecnico Collaborazione Insegnanti e Dirigenti Scolastici nei processi di innovazione

12+6+6 1 2016/2017

Assistente Tecnico funzionalità e la sicurezza dei laboratori

12+6+6 1 2017/2018

Assistente Tecnico Da definire 2018/2019