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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ALDO MOROVia Pigna, 103 80015 - Casalnuovo di Napoli (NA) Tel. e Fax Segreteria: 081-8423190 Codice meccanografico: NAIC8AJ002 E-mail [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2015-2018

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO”

Via Pigna, 103 80015 - Casalnuovo di Napoli (NA)

Tel. e Fax Segreteria: 081-8423190

Codice meccanografico: NAIC8AJ002

E-mail [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNI SCOLASTICI 2015-2018

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INTRODUZIONE

“La nostra ricchezza collettiva, è data dalla nostra diversità. L'altro, come individuo o

come gruppo, è prezioso nella misura in cui è dissimile”.

Albert Jacqard

“La Scuola è aperta a tutti e ha come obiettivo prioritario di educare al pieno

sviluppo della personalità umana e del senso della sua dignità e di rafforzare il

rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali”.

Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, 1948.

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Fortemente convinti che l'educazione/istruzione è non solo scoperta e affermazione della propria

identità, ma anche e soprattutto, valorizzazione delle differenze il Collegio dei Docenti ha scelto come

tematica del PTOF di questo anno scolastico l’inclusione.

Riteniamo, infatti, che oggi più che mai sia indispensabile educare gli studenti a considerare il diverso

non come un "pericolo" per la propria sicurezza, ma come "risorsa" per la propria crescita, la

"differenza" non come un limite alla comunicazione, ma come un diritto, come un valore aggiunto.

Da diversi anni tutto il personale dell‟Istituto è attento nell‟ attivare nel proprio agire quotidiano un

processo di trasformazione da una logica dell'integrazione delle diversità, statica e assimilazionista, ad

una logica dell'inclusione, dinamica e aperta, intesa quindi come un processo che riconosce la

rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica di tutti i soggetti.

L‟Istituto pone, dunque, al centro della propria offerta formativa la persona con la sua specificità. Ogni

alunno viene a scuola con una propria cultura, fatta di intrecci affettivi, emotivi e cognitivi, di

esperienze, di storie e di relazioni che devono trovare risposta in una scuola che include tutti gli alunni

e che rende significativa ogni presenza.

Inclusione, quindi, come costruzione di legami che riconosce la specificità e la differenza di identità;

in quest‟ottica i confini della comunità scolastica sono aperti a tutti e la dimensione inclusiva riesce a

far intrecciare le voci di tutti gli interlocutori in un dialogo aperto, interprofessionale, dove ogni

persona, ogni ruolo apporta il proprio contributo indispensabile e complementare, un‟inclusione di

qualità si raggiunge con il contributo di tutte le persone che operano nella scuola.

Vivere insieme, in un gruppo, la vita in classe significa poter sperimentare in prima persona la

sostanza dell‟apprendimento che è costruzione sociale (si impara con gli altri) e pluralità di modi e

stili. Condividere ogni giorno con i propri compagni a scuola diversi modi di apprendere, constatare la

varietà e la diversa misura delle competenze presenti non solo in un gruppo ma in ogni singola persona

è un‟opportunità insostituibile per apprendere in modo significativo cioè personale, durevole e

trasferibile fuori dall‟ambito scolastico.

Un‟ autentica pedagogia dell‟inclusione si esprime educando all‟identità, all‟alterità, alla diversità,

sperimentando quotidianamente la realtà scolastica come una "comunità di diversi" che non emargina

chi non è "uguale" o chi non è in grado di seguire il ritmo dei migliori.

In quest'ottica una delle finalità prioritarie del nostro Istituto è impiegare tutte le proprie risorse per

fare della diversità una vera ricchezza, di educare alla differenza, all'altro, al diverso per creare i

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presupposti di un‟ autentica cultura dell'accoglienza per impedire l'omologazione culturale e per

stimolare i bambini e i ragazzi a pensare criticamente.

E' chiaro che, perché tutto ciò avvenga, è necessario porre come elementi centrali della relazione

educativa l'ascolto, il dialogo, la ricerca comune e l'utilizzo di metodologie attive in grado di

sviluppare le capacità critiche di porsi delle domande, di imparare a mettersi nei panni altrui, di

attivare delle reti di discussione, di uscire dagli schemi, di essere creativi e divergenti .

L‟Istituto pone, dunque, l’alunno al centro del proprio impegno, lo considera soggetto attivo che

ha desiderio di apprendere e dedica particolare attenzione all’asse affettivo-relazionale nella

consapevolezza dell‟importanza che l‟interazione sociale ha nello sviluppo globale della personalità di

ciascuno.

La finalità generale che nostro Istituto persegue nel processo di insegnamento-apprendimento è,

dunque, lo sviluppo armonico e integrale della persona, nella promozione della conoscenza, nel

rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti

e delle famiglie.

Nella complessa società in cui viviamo, caratterizzata da una grande varietà di esperienze, di

interazioni, di opportunità e da un numero di informazioni sempre più numerose ed eterogenee, è

necessario che il servizio scolastico fornisca supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi

un’identità consapevole e aperta.

Con tale consapevolezza, il nostro Istituto ha da diversi anni impostato il proprio intervento sul

territorio in piena sinergia con le altre realtà educative e sociali presenti, facendosi promotore di una

visione pedagogica che si può definire della “Comunità educante” e promuove la condivisione di

quei valori che fanno sentire i propri studenti come parte di una comunità vera e propria in cui

l‟unicità e la singolarità dell‟identità culturale di ognuno è valorizzata al meglio siamo, infatti,

fortemente convinti che la promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la

promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri.

La scuola sviluppa, dunque, la propria azione educativa in coerenza con i principi dell‟inclusione

delle persone e dell‟integrazione delle culture. Considerando l‟accoglienza della diversità un valore

aggiunto ed irrinunciabile consolida le pratiche inclusive nei confronti di tutti gli alunni, particolare

attenzione è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, ne promuove la piena

integrazione e favorisce, inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il

recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva tutte le

risorse disponibili ed iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie

educative del territori.

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Il nostro Istituto persegue, dunque:

culture inclusive costruendo, cioè, una comunità sicura e accogliente, cooperativa e stimolante,

valorizzando ciascun individuo e affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti:

personale della scuola, studenti, famiglie;

politiche inclusive sviluppando la scuola per tutti organizzando il sostegno alla diversità,

attraverso azioni coordinate e attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di

fronte alle diversità;

pratiche inclusive coordinando l'apprendimento e progettando le attività formative in modo da

rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere

attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le conoscenze e le

esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della comunità.

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PREMESSA

“Il Piano dell’ Offerta Formativa è il documento costitutivo dell’identità progettuale delle

istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed

organizzativa che le scuole ad ottano nell’ambito della loro autonomia”.

Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche ART. 3

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è il documento fondamentale della nostra scuola,

costituisce la nostra identità culturale, programmatica e progettuale e sancisce gli impegni

reciproci assunti tra operatori scolastici ed utenti.

In esso si esplicita l'offerta formativa della scuola, attraverso la progettazione educativa, curriculare,

extracurriculare ed organizzativa adottata, le modalità di comunicazione e collaborazione tra gli

operatori scolastici, gli alunni ed i genitori e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed

economico della nostra realtà.

Il PTOF è elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli Atti di Indirizzo Generali del Dirigente

Scolastico, sugli obiettivi di implementazione programmati nel Piano di Miglioramento, sulle scelte di

gestione e amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri

formulati dai genitori. E‟ coerente con gli obiettivi generali del curricolo nazionale ed esprime le

esigenze del territorio sulla base di rapporti con gli Enti Locali, realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche. Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e professionalità. È adottato dal

Consiglio d‟Istituto e pubblicato all'albo, comunicato agli utenti tramite il sito della scuola.

ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATO N. 1

PIANO DI MIGLIORAMENTO ALLEGATO N. 2

Il Piano ha valenza triennale, a partire dalla descrizione dell‟identità venutasi a consolidare, individua,

attraverso attente procedure valutative, la parte programmatica e gli obiettivi di miglioramento. In

questo modo il Piano dell‟Offerta formativa della scuola non è solo la fotografia dell‟identità esistente,

ma impegna la struttura organizzativa e le sue risorse in modo dinamico verso obiettivi di

miglioramento e consolidamento.

È uno strumento di lavoro e di consultazione per tutte le componenti della scuola: alunni, famiglie,

docenti e Dirigente Scolastico, personale non docente.

Il suo scopo è fornire una visione chiara e trasparente del servizio erogato, impegnare l'istituzione

scolastica al rispetto degli standard indicati e le famiglie all'osservanza delle norme esplicitate.

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Esso serve:

agli utenti Alunni- Famiglie:

per il diritto di conoscere obiettivi, percorsi, modalità organizzative ed operative, rendendo,

così, praticabile l‟idea della “trasparenza” gestionale;

per un‟informazione calibrata sulle risorse umane e materiali disponibili per la realizzazione

del Progetto globale e dei Progetti specifici;

per migliorare la capacità di domanda e, di conseguenza, sollecitare il concorso delle famiglie

stesse in una progettualità positiva;

al Dirigente Scolastico:

per analizzare gli itinerari di elaborazione, di ipotesi progettuali ed organizzative nonché la loro

traduzione operativa;

per permettere di visualizzare i processi che conducono al “prodotto” formativo;

per comparare i livelli di ingresso con quelli di uscita al fine di apportare eventuali ed

opportuni correttivi;

al Personale Docente:

come “strumento” continuo per le riflessioni ed i processi che attiva, per le decisioni che

motiva, per le operazioni che sollecita, per i risultati che consente di conseguire;

come sollecitazione di miglioramento sui percorsi progettati per eventuali aggiustamenti,

ricostruzione, ridefinizione di orientamenti, scelte, obiettivi, soluzioni metodologiche,

didattiche ed organizzative;

come strumento per il processo di autovalutazione della progettazione al fine di intervenire sui

“punti di debolezza” e potenziare i “punti di forza”.

al Personale ATA:

per portarlo a conoscenza e renderlo partecipe di quello che la scuola va facendo sul piano

educativo- didattico;

per esplicitare i legami tra gli aspetti amministrativi ed educativo- formativi;

per analizzare modalità organizzative del servizio erogato in funzione del Progetto della

scuola.

agli Enti e alle Strutture Territoriali:

per impegnarsi a realizzare le condizioni di fattibilità;

per essere coinvolti nella gestione del “patto” educativo- culturale;

per sviluppare forme di “controllo” sociale sull‟operato della scuola;

per porre maggiore attenzione verso la scuola e gli alunni;

per intervenire in forma più tempestiva, più incisiva e più qualificata.

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La flessibilità, che caratterizza questo documento, consentirà di procedere alle modifiche che si

renderanno necessarie ed opportune, in relazione alle periodiche valutazioni degli esiti formativi,

all‟autovalutazione d‟Istituto.

P.T.O.F.

Fissa i principi generali dell’azione

educativa e di istruzione.

Delinea l’identità pedagogica, culturale ed

organizzativa dell’Istituto.

Garantisce criteri di unitarietà

formativa tra i diversi ordini di

scuola dell’Istituto.

Risponde alle esigenze del

territorio e alle aspettative delle

famiglie.

Valorizza la professionalità

docente.

La sua elaborazione si

fonda sull’autonomia

culturale e professionale degli

insegnanti.

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CAPITOLO 1

PRINCIPI ISPIRATORI DEL PTOF

Tutte le persone che operano nel nostro Istituto: Dirigente Scolastico, insegnanti, personale non docente, si

impegnano, coinvolgendo alunni, genitori, enti esterni, alla realizzazione di una scuola caratterizzata da fattori

di qualità ispirati ai seguenti Principi educativi e di Progettazione:

autonomia scolastica. Una scuola dell‟autonomia dove vengono valorizzate le libertà, le capacità di decisione e

di assunzione di responsabilità, che permettono di vivere e di lavorare con gli altri nella prospettiva della

realizzazione di un progetto educativo condiviso. Una scuola dove viene valorizzata preminentemente

l‟autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali e di elaborazione culturale originali.

Progettazione. Una scuola di qualità in cui le persone che vi operano si impegnano al miglioramento continuo

della qualità dell‟offerta formativa e di servizio, attraverso le attività di progettazione – attuazione – controllo –

valutazione – riprogettazione e documentazione sulla base di parametri condivisi collegialmente.

Ricerca, Aggiornamento e Autoaggiornamento continuo. Una scuola che sviluppa un atteggiamento di

ricerca e uno stile sperimentale diffuso ed utilizza i momenti di programmazione collegiale come occasione di

approfondimento delle proprie competenze professionali.

Scuola attiva, costruttivista dove gli individui che vi operano (dirigenti, insegnanti, alunni, genitori, etc.) sono

soggetti che in parte costruiscono la realtà, che possono inventare soluzioni, che apprendono attraverso un

processo di costruzione attiva, che sono insieme attori e osservatori, capaci di interpretazione e di

autocorrezione. Una scuola dallo stile sperimentale ed imprenditoriale diffuso.

Ambiente di apprendimento. Una scuola attenta a progettare intorno all‟alunno spazi ricchi di occasioni di

formazione, di apprendimento, di crescita e di benessere.

Successo formativo. Una scuola per la qualità della vita dove, attraverso la personalizzazione e la

individualizzazione dei percorsi formativi, si potenziano le autorealizzazioni e l‟autosviluppo responsabile, in

cui l‟apprendimento e l‟acquisizione dei saperi sono finalizzati alla formazione integrale della persona.

Personalizzazione. Una scuola attenta ai ragazzi in difficoltà di apprendimento, che elabora percorsi

differenziati e piani educativi personalizzati, per raggiungere insieme i medesimi obiettivi di orientamento e

capace di stimolare progetti di vita, che proseguiranno poi nei successivi gradi d‟istruzione.

Servizio alle persone. Una scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo,

sapendo interpretare ed interagire con i bisogni, i desideri, le aspettative degli alunni, dei genitori e della

committenza sociale. Una scuola partecipata in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle

caratteristiche, dell‟efficacia, della qualità dell‟offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione

attraverso la soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce.

Diversità e inclusione. Una scuola in cui gli individui sappiano conciliare i desideri personali con quelli degli

altri, gli scopi e le prospettive individuali con quelle dell‟organizzazione scolastica; una scuola che sappia

favorire pensieri creativi per migliorare la vita scolastica motivando e coinvolgendo le persone nei processi

innovativi. Una scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l‟integrazione.

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Comunità. Una scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso la condivisione dei valori

della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti, Dirigente scolastico, personale

amministrativo e collaboratori scolastici interagiscono per promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro

personalità umana.

Patto formativo. Una scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica

attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti, genitori e

associazioni di genitori.

Rapporto con il territorio. Una scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante,

recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e

le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione.

Certificazione. Una scuola capace di valorizzare le competenze di ciascuno proponendo percorsi di eccellenza

e promuovendo la cultura della certificazione.

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1.1 Finalità educative … in cosa crediamo

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso. di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di

fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e

l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del

Paese”.

“La scuola è aperta a tutti”.

Costituzione Italiana Art. 3/34

Finalità educativa principale del nostro Istituto è, garantire ad ogni alunno l‟effettiva

soddisfazione del diritto allo studio, cui corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione

di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali in termini sia di conquista degli

elementi culturali, comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali.

La scuola rivolge l‟attenzione educativa al riconoscimento di difficoltà, disagi, problemi

dei giovani facendosene carico e proponendo un sistema educativo fondato sulla

“persona” e sulla qualità della “persona”. L‟Istituzione consente, infatti, ad ognuno di

esprimere il massimo delle proprie potenzialità, di ridurre l‟eventuale svantaggio culturale,

di recuperare le situazioni di difficoltà riconoscendo e potenziando la dignità personale ed il

miglior inserimento sociale possibile di ciascuno.

Questi caratteri distintivi del nostro Istituto costituiscono le linee guida su cui sono stabiliti e

modellati gli obiettivi formativi di tutto il percorso del primo ciclo di studi, dalla Scuola dell‟Infanzia fino

al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado.

L'Istituto, tenendo presente i bisogni educativi della società contemporanea e in particolare del

contesto sociale, culturale ed educativo in cui opera, si impegna a realizzare una scuola che sia

ambiente di vita e di apprendimento per i docenti e per gli allievi; una scuola vissuta come attività

piacevole dove gli insegnanti riscoprano e promuovano il gusto per l‟insegnamento e il piacere che

viene dal far conoscere, far discutere, far costruire saperi e dove gli alunni imparino ad apprendere, a

fare, a vivere, ad essere.

Tutto il personale, nel rispetto della normativa scolastica vigente e della libertà d‟insegnamento si

impegna, pertanto, a:

rimuovere, per la parte di propria competenza e responsabilità, gli ostacoli di ordine sociale che

possono impedire di fatto la libertà e l‟ uguaglianza degli alunni (articolo 3 della Costituzione);

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favorire la formazione della persona e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla

Costituzione della Repubblica italiana.

promuovere l‟effettivo godimento del diritto allo studio attraverso un‟adeguata ed individualizzata

azione educativa e didattica, concorrendo, in tal modo, ad accrescere la formazione dell‟uomo e

del cittadino, favorendo anche l‟orientamento, il successo formativo di ogni alunno in un contesto

positivo e significativo, attraverso un graduale passaggio da un ordine scolastico all‟altro;

assumere come obiettivo prioritario l‟impegno sociale a favore degli alunni in difficoltà;

affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi all‟handicap, al disagio allo

svantaggio, riconoscendo nella “diversità” una ricchezza e predisponendo tutte le risorse possibili

in grado di migliorare l‟accoglienza ed il livello di integrazione di tali soggetti;

riconoscere la relazione e la comunicazione come valori fondamentali per la formazione della

persona educando all‟empatia, alla responsabilità e al rispetto di persone, cose, spazi, regole e

funzioni;

perseguire il modello dell‟interazione dialettica fra la cultura della scuola e la cultura del

territorio, promuovendo una rete significativa di rapporti con l‟esterno;

realizzare un percorso formativo unitario, organico e continuo che ponga al centro del proprio

intervento educativo il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria

identità personale, culturale e sociale;

promuovere

l’educazione alla pace e alla gestione consapevole del conflitto, per superare positivamente

attraverso accordi, patti e compromessi divergenze personali e di gruppo nella vita sociale.

l’educazione alla salute e al benessere dell‟organismo psico-fisico come modalità di prevenzione

attiva del disagio.

l‟educazione all’ambiente attraverso l‟uso attivo e consapevole di metodologie scientifiche nel

rapportarsi al mondo naturale e la fruizione personale del patrimonio culturale e artistico e storico;

l’educazione alla legalità per promuovere la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole

garantire l’ alfabetizzazione culturale attraverso l‟organizzazione degli alfabeti del sapere, saper

fare, saper vivere, saper essere finalizzati “all‟acquisizione di conoscenze, abilità e competenze ”,

alla valorizzazione delle risorse dell‟intelligenza e al pieno sviluppo della persona.

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1.2 Vision … la nostra idea di scuola … cosa ci impegniamo a perseguire L‟obiettivo prioritario che si pone il nostro Istituto è diventare il luogo del successo formativo per tutti gli

alunni, in un clima di lavoro sereno e proficuo.

Desideriamo una Scuola che dia agli alunni gli strumenti per lo sviluppo multidimensionale ed armonico della

propria personalità, in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento attraverso metodologie

didattiche innovative; una Scuola che valorizzi le competenze acquisite in modo informale e non formale e

favorisca l‟acquisizione di nuove competenze, che presti attenzione al benessere individuale, di gruppo e al

bisogno di poter esprimere se stessi anche in contesti diversi e con linguaggi non convenzionali (sport, teatro,

musica…)

L‟attività della Scuola, nei suoi rapporti con gli alunni, le famiglie e il territorio, ispira l‟azione educativa e

didattico-formativa ai valori sanciti nei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale

europea che, partendo dalla centralità dell’alunno e dai suoi diritti inalienabili, riconoscono l‟unicità della

persona prescindendo dai fattori di diversità.

Crediamo fortemente…

…nell‟ACCOGLIENZA, nei riguardi di tutti gli alunni, che non si configura solo come riconoscimento dei valori

potenziali di cui ciascuno è portatore, ma anche e soprattutto come impegno di promozione alla loro

formazione;

…nell‟EGUAGLIANZA, perché ogni alunno sia messo nelle condizioni di raggiungere i migliori risultati per se

stesso, per la propria autostima, per la propria realizzazione sociale;

…nella SOLIDARIETÀ, come relazione interpersonale stretta e autentica, di reciproco aiuto, individuale e

collettivo;

…nell‟INCLUSIONE, come processo di indirizzo e risposta alle diversità attraverso l‟incremento delle possibilità di

partecipazione attiva all‟apprendimento

…nella PARTECIPAZIONE, come corresponsabilità educativa tra Scuola e famiglia.

Per perseguire tali finalità il nostro Istituto opera con ogni mezzo per:

sostenere la crescita di una "comunità educante”, fondata sull‟alleanza educativa con le famiglie

degli alunni ed il territorio, nonché sulla condivisione di uno stile educativo adeguato all'impegno

valoriale di fondo (Patto di corresponsabilità educativa)

promuovere l’arricchimento dell’offerta formativa mediante laboratori didattici di ampliamento

del lavoro d‟aula, svolti nel tempo scuola e in orario extracurricolare

promuovere contesti di apprendimento ricchi e stimolanti entro i quali gli alunni sperimentino:

il senso della convivenza democratica e dell'interazione con gli altri;

la partecipazione piena e consapevole alla vita scolastica;

il valore della diversità come patrimonio insopprimibile;

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l' acquisizione dei linguaggi fondamentali per l'organizzazione dei saperi ed il loro consapevole

utilizzo nelle diverse situazioni problematiche;

la consapevolezza dell' importanza dello studio come fattore di crescita personale e strumento di

affermazione sociale;

l'autostima e la fiducia nelle proprie capacità;

l'autonomia di pensiero;

il rispetto per l'ambiente e per le molteplici risorse esistenti sul territorio.

È quindi intento del nostro Istituto proporsi non solo come servizio culturale e educativo per il

territorio, ma anche come modello di comunità educante, capace cioè di non porsi in maniera statica

e passiva dinanzi alla realtà, ma dinamica e in grado di attivare azioni concrete per la crescita

personale e professionale di tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo, primi fra tutti gli

alunni.

1.3 Mission ... perché esistiamo

“L’analfabeta di domani non sarà l’uomo che non sa leggere: sarà l’uomo che non ha imparato ad

imparare”.

Jacques Delors “Libro Bianco”

La Mission dell‟Istituto è ispirata ai quattro pilastri dell‟educazione che Jacques Delors ha descritto

nel Rapporto Unesco della Commissione Internazionale sull‟Educazione per il XXI secolo dal titolo

“ Nell’Educazione un Tesoro” :

IMPARARE A CONOSCERE: assumere consapevolmente il compito di apprendimento come mezzo e fine

della vita umana: diventare “amici della scienza”, tra concentrazione, memoria e riflessione. Questo

significa fornire ai nostri alunni conoscenze, abilità, competenze che gli consentano di imparare ad

imparare, in modo tale da trarre beneficio dalle opportunità offerte dall‟educazione nel corso della vita.

IMPARARE A FARE: progredire dalle abilità alle competenze attraverso il coinvolgimento integrale delle

dimensioni personali allo scopo d‟acquistare non soltanto un‟abilità professionale, ma anche, più

ampiamente, la competenza di affrontare molte situazioni e di lavorare in gruppo, ciò significa

imparare a fare nel contesto delle varie esperienze sociali.

IMPARARE A VIVERE INSIEME: lavorare per progetti e interpretare la competizione come cooperazione: dal

capire sé stessi, al capire gli altri, al tendere verso obiettivi comuni; imparare, cioè, a vivere insieme,

sviluppando una comprensione degli altri ed un apprezzamento dell‟interdipendenza (realizzando

progetti comuni e imparando a gestire i conflitti) in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo,

della reciproca comprensione e della pace.

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IMPARARE AD ESSERE: promuovere nei soggetti libertà di pensiero, di giudizio, di sentimento e

l‟immaginazione, per favorire lo sviluppo dei talenti personali e la possibilità di controllo della propria

vita in modo tale da sviluppare meglio la propria personalità e da essere in grado di agire con una

crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità personale. A tale riguardo,

l‟educazione non deve trascurare alcun aspetto del potenziale di una persona: memoria, ragionamento,

senso estetico, capacità fisiche e abilità di comunicazione. Tali bisogni rispondono alla richiesta di

formazione di un individuo libero e consapevole, capace di relazionarsi con l‟altro, curioso di

conoscere e di imparare, in grado di progettare da solo e in

gruppo.

Nel perseguire le proprie finalità, la propria vision e la propria mission il nostro Istituto si impegna ad

essere, dunque, una

UNA SCUOLA ACCOGLIENTE

in grado di rendere piacevole e gratificante l‟acquisizione dei saperi, di favorire ricche relazioni

sociali e di consentire attività laboratoriale ; una scuola, quindi, come luogo di vita per docenti e

bambini.

SCUOLA DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA

che promuovere saperi e abilità e competenze avendo attenzione alla persona.

SCUOLA COME SERVIZIO ALLA PERSONA

che attiva percorsi intenzionali in grado di recepire e di interpretare (anche di modificare) i bisogni

sociali emergenti (degli alunni, dei genitori e della committenza sociale) in modo da coniugarli con le

proprie finalità.

SCUOLA DELL’DENTITÀ

che condurre ad una crescita matura e cosciente nel rispetto di sé e degli altri.

SCUOLA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA

che favorire e valorizza il rapporto docente-allievo, nel rispetto reciproco di ciascun ruolo.

SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE

che appassiona al sapere attraverso la consapevolezza star bene con sé e con gli altri

SCUOLA DELL’INTEGRAZIONE

che valorizza le differenze, crea legami autentici tra le persone, favorisce l‟incontro tra culture diverse

e le differenti realtà sociali del territorio.

SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI E DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI

che prevenire il disagio e interviene con strategie personalizzate in presenza delle diversità

per realizzare relazioni di aiuto in termini di accoglienza e/o di sostegno ai loro “progetti di vita”.

SCUOLA ORIENTATIVA

Che guida alla conoscenza di sé, valorizza le attitudini di ciascuno per affrontare le scelte future.

SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO

favorendo l'acquisizione di un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale per

permettere alle generazioni di affrontare in modo più consapevole e responsabile le scelte future.

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UNA SCUOLA ALTAMENTE FORMATIVA

in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi, di progetti, di integrazioni curricolari e di

esperienze significative, la maturazione di tutte le dimensioni della personalità dei propri alunni.

UNA SCUOLA COSTRUTTIVISTA

dove i bambini apprendono attraverso un processo di costruzione attiva e non per ricezione passiva di

informazioni.

UNA SCUOLA DELL’INTERAZIONE

dove vengono favoriti i rapporti socio-affettivi tra i bambini della stessa classe e della stessa scuola, tra

i bambini e gli operatori scolastici; una scuola partecipata che sa instaurare rapporti costruttivi di

collaborazione con le famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare la vita

scolastica ed innescare processi innovativi.

UNA SCUOLA ORGANIZZATA

dotata di ambienti diversificati, per svolgere attività con attrezzature funzionali; flessibile negli

orari e nelle tipologie organizzative, per rispondere alle molteplici esigenze degli alunni e delle

famiglie.

UNA SCUOLA ATTUALE E DINAMICA

in continua evoluzione capace di Leggere i cambiamenti della società in cui è inserita, di progettare il

miglioramento della qualità dell‟offerta formativa e di servizio, nella piena valorizzazione dei

contributi specifici che i diversi attori sociali interni ed esterni alla scuola sapranno offrire.

UNA SCUOLA RESPONSABILIZZANTE

dove si potenzia la capacità di operare delle scelte, di progettare , di assumere responsabilità e

impegno, di realizzare e di rendicontare rispetto a ciò che offre, accogliendo serenamente ogni critica

costruttiva.

UNA SCUOLA DIALOGANTE E COOPERANTE

con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato.

UNA SCUOLA APERTA ALL’EUROPA E AL CONTESTO INTERNAZIONALE

assicurare agli studenti della scuola italiana la possibilità di aprirsi al confronto internazionale e

riconoscere valore e dignità alle diverse tradizioni di cultura.

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CAPITOLO 2

IL PROFILO DELL’ISTITUTO

2.1 Identità dell’Istituto

L‟istituto Comprensivo “Aldo Moro” è una scuola in possesso, dall‟anno scolastico 2010-2011, della

CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ che riconosce la conformità della nostra organizzazione alla norma UNI

ENI ISO 9004:2009. Questo attestato di Qualità, concesso solo alle scuole che attuano ed

implementano un costante e strutturato processo di miglioramento della propria organizzazione e

favoriscono prassi, attività e progetti innovativi coinvolgendo in modo attivo e condiviso tutti coloro

che operano nell‟istituto o che vengono in contatto con l‟Istituzione scolastica. Il sistema di Gestione

dell‟Istituto è, quindi, basato sui seguenti i principi del Total Quality Management

Le disposizioni in materia di Autonomia Scolastica (DPR n. 275/99 – DM. n. 243/00) affidano alle

istituzioni scolastiche maggiori poteri rispetto al passato ed introducono concetti che si sposano bene

con la norma ISO 9004: 2009 per l'implementazione di un Sistema di Gestione della Qualità. Con le

nuove disposizioni le scuole diventano autonome sul piano didattico, organizzativo e amministrativo,

acquistando nuovi spazi di flessibilità, progettualità e responsabilità, con l'obiettivo finale di

garantire ad ogni alunno un vero successo formativo attraverso il passaggio dal “diritto allo studio” al

“diritto all'apprendimento”. È qui che possiamo trovare punti di contatto con la norma ISO 9001,

quando parla di “soddisfazione del cliente” e soprattutto per l'attenzione che la norma attribuisce

all'efficacia del Sistema Qualità. Questo significa che un Sistema di Gestione della Qualità di

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un'organizzazione scolastica deve poter fornire risultati e indicazioni concrete relativamente alle

prestazioni degli allievi pianificando adeguati percorsi formativi.

Un Sistema di Qualità consolidato può sicuramente considerarsi come un vero e proprio strumento di

lavoro ed in grado di presidiare efficacemente i processi critici attraverso un'adeguata struttura

documentale ( Manuale di Qualità, Procedure, Istruzioni di lavoro, ecc.).

L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” predispone ed aggiorna annualmente il Manuale della Qualità

allo scopo di controllare, gestire e migliorare la qualità dei servizi erogati, individuandone con

precisione e chiarezza le procedure e le responsabilità in modo da garantire standard di qualità alle

diverse componenti interessate: alunni, famiglie, docenti e personale ATA; in esso vengono altresì

descritti i Processi (il cosa), la Struttura Organizzativa (il come), le Responsabilità (il chi) e le

Risorse messe in atto.

L‟approccio di gestione per processi permette una più concreta e puntuale definizione delle fasi

operative che vengono esaminate in base agli input ricevuti e agli output prodotti. La gestione

per processi consente di definire, inoltre, il sistema di correlazioni esistente tra i processi

medesimi, di individuare responsabilità, e, attraverso attività di monitoraggio, rilevazioni

periodiche e verifiche esterne ed interne, consente di individuare punti di forza e di criticità, di

definire obiettivi per attivare una serie di iniziative orientate al miglioramento continuo. L‟Istituto

è riuscito, in questi anni, ad acquistare sul territorio sempre maggiori consensi e attestati di

soddisfazione da parte dell‟utenza e del contesto socio – economico -culturale - ambientale per i

seguenti fattori:

la qualità dell’offerta formativa attuata attraverso una precisa e puntuale progettualità dei

percorsi curricolari integrati da diversi progetti extracurricolari che ampliano e arricchiscono

l‟offerta formativa;

i percorsi educativo - didattici messi in atto sono organizzati sul principio dell‟

individualizzazione dell’insegnamento, della cooperazione, dell’accoglienza e

dell‟integrazione degli alunni, con particolare attenzione alle situazioni di handicap,

disagio, svantaggio e diversità e di diverse etnie;

realizzare un‟idea di scuola che si apre al territorio, che fa proprie le tradizioni locali senza

perdere quei caratteri educativi che la contraddistinguono;

favorire la collaborazione attiva e responsabile dei genitori; nel suo operare la scuola ricerca

costantemente la collaborazione dei genitori, titolari primi del diritto/dovere di istruire ed educare i

propri figli, su un piano di reciproca responsabilità e sollecita, pertanto, ogni forma di

partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola, attraverso gli istituti e le

forme previste nell‟ambito degli organi collegiali;

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l’efficienza e la trasparenza, configurandosi come pubblico servizio, essa si ispira a criteri di

efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività

didattica. A tal fine promuove la formazione in servizio del personale e favorisce un rapporto

trasparente con l’utenza

l‟organizzazione e la gestione del servizio scolastico basato sull‟individuazione delle funzioni e

delle responsabilità del personale;

la libertà di insegnamento, come sancito dell‟articolo 33 della Costituzione, viene assicurata nel

rispetto della garanzia di formazione dell‟alunno e degli obiettivi formativi nazionali fissati dalle

“Indicazioni Nazionali per il Curricolo” .

2.2 La Scuola e il territorio

L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” si trova nel territorio di Casalnuovo di Napoli, comune alle porte

di Napoli che conta circa 55.000 abitanti. Quest‟area territoriale ha un ruolo strategico quale passaggio

obbligato per tutti coloro che provenienti dal Molise, dal Beneventano, dalla Puglia e dall‟Avellinese

si dirigevano verso la prestigiosa città di Napoli. Questa funzione nodale acquisita nel corso di una

secolare esperienza storica, costituisce tuttora un elemento rilevante, su cui fondare e progettare, non

solo lo sviluppo della nostra città, ma anche quello dei territori vicini. Casalnuovo, infatti, conserva

ancora oggi la funzione di cerniera tra la vicina metropoli e l‟entroterra provinciale e regionale che le

consente di esprimere un ruolo rilevante nel globale contesto economico e sociale. Oggi, la situazione

socio-economica di Casalnuovo è caratterizzata da varie attività industriali e microaziende a

conduzione familiare. Negli ultimi anni si è arricchita della presenza di numerosi centri commerciali

nelle zone di confine con i paesi circostanti, aumentando il numero di abitazioni e abitanti. Sono sorti

problemi occupazionali, si sono evidenziate difficoltà di integrazione extracomunitaria che il nostro

Istituto cerca di attenuare attraverso la valorizzazione della diversità. Le condizioni socio-economiche

della popolazione risentono della crisi economica di questi ultimi anni. Dalla presente realtà sociale si

ricavano, pertanto, alcune problematiche: diffusa illegalità, dispersione e disagio scolastico, pregiudizi

etnico-culturali, superficiale conoscenza del territorio e dell‟ambiente, insufficiente partecipazione

delle famiglie al dialogo educativo, carenza di infrastrutture e centri di aggregazione. Un‟ attenta

analisi delle esigenze del territorio, ha richiesto alla scuola di porsi come centro di aggregazione

cittadina e di promuovere attività progettuali di taglio culturale e sociale, aperta anche agli adulti e tra

le priorità formative e culturali rispondenti all‟analisi, risultano la prevenzione della dispersione

scolastica e la conseguente organizzazione di attività finalizzate ad una interazione sul sociale e ad una

corretta spendibilità della propria identità culturale e al confronto con altri profili presenti sul territorio

per sviluppare modalità di confronti, accoglienza, cooperazione.

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2.3. Caratteristiche socio-culturali

Le caratteristiche socio-ambientali e culturali della nostra utenza scolastica, appartenente ad un

tessuto sociale sempre più complesso e variegato, non si discostano in modo significativo dalla realtà

nazionale, come descritta dai vari istituti di ricerca: si tratta di bambini e ragazzi che vivono immersi

in una realtà dominata dai mezzi di comunicazione pubblici (televisione, internet) e privati (telefono

cellulare); ciò comporta una riduzione dei tempi di ascolto e di concentrazione e l‟emergere di un

sempre maggiore disinteresse e scarsa motivazione per l‟esperienza scolastica. In tale contesto la

scuola conserva la sua specificità, essa è considerata l‟ istituzione fondamentale, il principale luogo

deputato alla la formazione culturale e personale dei bambini e dei ragazzi.

I ragazzi appartenenti ad ambienti familiari meno emarginati economicamente e culturalmente

vengono a scuola per apprendere conoscenze e competenze per costruire il loro futuro. La restante

parte vive nella perenne contraddizione dell‟obbligo di andare a scuola e del desiderio di evaderla per

incominciare presto a lavorare ed offrirsi una certa indipendenza economica. Questi ultimi stretti nella

morsa di ambienti familiari privi di stimoli culturali e capacità di farli riflettere metodicamente sulla

realtà circostante, si acculturano con la televisione, o intrattenendosi in strada o circoli ricreativi,

esposti a contatti con ragazzi e persone di tutte le età. Si trovano allora spesso indifesi davanti al

messaggio del consumismo dilagante e alla mentalità prevalente dell‟illegalità e dell‟individualismo,

per cui vogliono vivere e affermarsi subito con aggressività, cedendo ad una logica camorristica che

sempre più va diffondendosi. Fatalmente, se entrano in una spirale di devianza, essi evaderanno la

scuola e concluderanno in ritardo il loro obbligo scolastico con continue e gravi difficoltà. Nonostante

le problematiche, la scuola evidenzia un calo della dispersione scolastica rispetto agli anni precedenti,

attraverso attività extracurriculari aperte agli alunni e al territorio. Dal quadro così delineato si evince

che il livello di acculturazione dei genitori dei nostri alunni è vario e di conseguenza anche

l'occupazione nel campo del lavoro è diversificato. Questo testimonia l'eterogeneità dello stato sociale

attuale che ha portato ad un miglioramento della "qualità" della nostra scuola. Infatti, accanto ai

genitori (sia per propri disagi economici, sia per scarso livello culturale che affidano la crescita

culturale, psicologica e morale dei figli esclusivamente alla Scuola), c'è un gruppo nutrito di genitori

che collabora fattivamente con essa intendendola come strumento di elevazione sociale e non solo

come azione educativa. Si è convinti che nessuna tecnica abbia valore di per sé, ma che debba essere

funzionale.

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2.4 Generalità dell’Istituto

SCHEDA ANAGRAFICA

INTITOLAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ A.MORO”

CODICE MECCANOGRAFICO

naic8aj002

CODICE FISCALE

80103930634

SEDE CENTRALE

Via Pigna 103, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)

Telefono e fax 081-8423190

SUCCURSALI

Plesso di via Marconi, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)

Telefono e fax 081-5204630

Plesso di Via Mennella, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)

Telefono e fax 081-8425203

Plesso di Viale dei Tigli, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)

Scuola dell‟Infanzia Telefono e fax 081-5223804

Scuola Primaria Telefono e fax 081-8420906

E-mail

[email protected]

Indirizzo web

www.icsaldomoro.it

Dirigente Scolastico

Riemma Michelangelo

L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro”, attraverso l‟utilizzo degli spazi a disposizione nella propria

struttura e delle infrastrutture tecnologiche in dotazione (laboratori, LIM in quasi tutte le classi, etc.),

assume i caratteri di un centro formativo; le aule, già in orario curricolare, si trasformano, per parte

della giornata, in aule laboratorio e esso risulta essere, inoltre, una scuola all‟avanguardia per le

metodologie educative e didattiche utilizzate.

L‟Istituto è un centro di formazione accreditato dalla Regione Campania e in convenzione con

l‟Università degli Studi “Federico II” di Napoli e con la Facoltà di Scienze della Formazione

dell‟ Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e realizza formazione diretta per gli

studenti del percorso specialistico universitario.

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L‟Istituto è riconosciuto presidio di formazione di Lingua, Letteratura e Cultura in una Dimensione

Europea (Area Italiano-Area Lingue) - Progetto PON-FSE “Competenze per lo Sviluppo”; esso risulta

essere, inoltre, centro di promozione culturale sociale e civile, anche quest‟anno, apre nel pomeriggio

le sue porte agli alunni, ai giovani ed agli adulti del territorio con progetti cofinanziati dal Fondo

Sociale Europeo e dalla Regione Campania.

L‟Istituto attiva lo sportello ascolto per gli alunni, per le famiglie degli alunni e per gli insegnanti con

la presenza di un psicologo ed organizza incontri con gli operatori dell‟A.S.L., con associazioni di

volontariato allo scopo di sensibilizzare la platea alla prevenzione ed al volontariato.

Esso è un centro di promozione culturale, organizza serate canore e di musica classica, mostre,

rappresentazioni teatrali, presentazione di libri e convegni al fine di indirizzare la platea verso tutto ciò

che è cultura.

L‟istituto è, inoltre, Centro Sportivo, promuove la pratica sportiva coinvolgendo i ragazzi della Scuola

Secondaria di Primo grado in attività extra-curriculari di pallavolo, rugby e calcio, con lezioni tenute

da insegnanti interni ed organizza gare e tornei di giochi tradizionali; esso ha, infatti, costituito una

Associazione Sportiva di Calcetto per gli alunni della Scuola Primaria ed ha stipulato convenzioni con

la piscina S. Mauro del Comune di Casalnuovo di Napoli e con la Federazione Italiana Rugby, con

l‟ASD Omega Volley di Casalnuovo e con il Calcio Sporting Club.

Il tutto è realizzato per rispondere ai bisogni della platea evidenziati nell‟analisi del territorio ed ai

bisogni formativi degli alunni.

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2.5 I Portatori di Interesse

Nella determinazione della propria organizzazione il nostro Istituto individua i soggetti che

direttamente e indirettamente sono in essa coinvolti, le loro esigenze e aspettative

PARTI INTERESSATE

ESIGENZE E ASPETTATIVE

ALUNNI

Promuovere un‟autentica cultura dei valori.

Favorire il processo di consapevolezza delle proprie scelte

attraverso una diffusa convivialità relazionale per la

costruzione di un cittadinanza unitaria e pluralistica.

GENITORI

Favorire l‟assunzione di impegni educativi in collaborazione

con gli insegnanti.

Promuovere con i docenti e la scuola un progetto educativo

condiviso.

Potenziare il valore del contratto formativo.

Partecipazione attiva dei genitori ai progetti extracurricolari

promossi dall‟istituzione il ruolo educativo della scuola e

della famiglia.

PERSONALE DOCENTE

Realizzare una professionalità intesa come “comunità” di

pratiche in cui si condivide un progetto, una modalità di

lavoro.

Avere maggiore consapevolezza della necessità di utilizzare

nuove tecnologie per una didattica sempre più laboratoriale.

Potenziare l‟autonomia di ricerca e di

sviluppo/sperimentazione in un contesto di cooperazione e di

solidarietà organizzativa.

Sostenere la formazione e l‟aggiornamento.

Trasparenza, condivisione e comunicazione completa e

tempestiva.

PERSONALE AMMINISTRATIVO

E COLABORATORI

Potenziare la professionalità valorizzando competenze,

capacità e abilità specifiche per la realizzazione del progetto

d‟Istituto anche in cooperazione con gli altri soggetti.

Ottenere un personale più qualificato e numericamente

adeguato per raggiungere i livelli di efficienza ed efficacia del

sistema scolastico anche dal punto di vista organizzativo e

Amministrativo.

ENTI LOCALI

Partecipazione condivisa all‟individuazione, alla progettazione

e all‟implementazione delle attività.

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PARTNER DELL’ISTITUTO

Promuovere e rinnovare periodicamente la ricca rete di

relazioni con la pluralità dei soggetti istituzionali e non, che

vivono e operano nel territorio.

Coinvolgere ed utilizzare la rete di soggetti istituzionali e non

per promuovere il senso di appartenenza alla realtà territoriale e

favorire le relazioni e il dialogo.

FORNITORI

Continuità di rapporti e di collaborazione.

L‟Istituto rileva le aspettative del cliente tramite monitoraggi e questionari, istanze che provengono da

genitori, studenti, territorio e determina:

l‟elaborazione del PTOF sulla base dei requisiti previsti dai programmi ministeriali e delle

aspettative rilevate;

alcuni requisiti non precisati dal cliente ma necessari per l‟erogazione del servizio specificato o

per quello atteso (orario, scansione quadrimestrale, organizzazione degli spazi, uscite, viaggi di

istruzioni);

i criteri per la formazione delle classi e i vari aspetti organizzativi;

ogni altro requisito aggiuntivo stabilito dalla scuola stessa.

Il Dirigente Scolastico sensibilizza, pertanto, tutto il Personale dell‟Istituto a perseguire la

soddisfazione del Cliente, attraverso la gestione controllata delle attività relative alla:

completa e chiara identificazione dei requisiti richiesti dalle Parti Interessate;

determinazione dei requisiti relativi al servizio formativo e a tutte le attività dell‟Istituto;

predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa in coerenza con gli obiettivi

formativi definiti dal Ministero e con le finalità generali definite dall‟Istituto stesso.

Il contratto tra scuola e famiglia è formalizzato all‟inizio dell‟anno scolastico attraverso la

sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità. Gli impegni sono fissati nel PTOF, nel Regolamento di

Istituto, nella Carta dei Servizi. Il Dirigente Scolastico e il Personale dell‟Istituto, sviluppano in

condizioni controllate tutte quelle attività necessarie alla erogazione del servizio formativo, con

particolare attenzione alle attività relative alla progettazione e realizzazione curricolare ed

extracurricolare, in modo che sia assicurata la soddisfazione delle esigenze delle Parti Interessate e dei

requisiti cogenti.

Al riguardo, è cura del Dirigente Scolastico e del Personale dell‟Istituto, determinare i requisiti relativi

al servizio formativo, relativamente ai:

bisogni espressi e impliciti degli studenti e delle famiglie;

bisogni espressi e impliciti dei docenti;

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requisiti cogenti applicabili;

requisiti espressi e impliciti delle realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul

territorio;

requisiti aggiuntivi definiti dall‟Istituto in aggiunta agli altri che consentono la differenziazione

dell‟offerta formativa ed una maggiore soddisfazione delle Parti Interessate e che sono definiti da

un lato, nella Carta dei Servizi dell‟Istituto, dall‟altra nel Piano dell’Offerta Formativa.

L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” riesamina i requisiti relativi al servizio formativo. Questo

riesame viene effettuato annualmente, prima che la scuola si impegni a fornire i servizi al cliente,

prima della pubblicazione ufficiale del PTOF e dell‟accettazione dell‟iscrizione.

2.6 Organizzazione in Processi

Per assicurare l‟efficacia e l‟efficienza delle proprie azioni l‟ Istituto Comprensivo “A. Moro” si è

dotato di una struttura tecnica e gestionale e di specifiche di servizio ed identifica i propri processi

allo scopo di individuare le relazioni fra di essi in modo da attuare tutte le proprie azioni in una

prospettiva sistemica, secondo una Mappa dei Processi dove i processi, per essere meglio gestiti e

tenuti sotto controllo, vengono distinti in Processi Primari e Processi di Supporto.

Analizzate tutte le attività realizzate nell‟Istituto, viene identificato l‟insieme dei macroprocessi, cioè

le diverse aree all‟interno delle quali si colloca ogni attività. Ad ogni macroprocesso corrispondono

alcuni processi: tutti insieme costituiscono la struttura di base dell‟Istituto ed, essendo parte dello

stesso sistema, sono correlati tra loro. Per ogni macroprocesso viene individuato il responsabile e

definito l‟organigramma d‟Istituto.

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I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati:

MACROPROCESSO

PROCESSO

PR

OC

ES

SI

PR

INC

IPA

LI

PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL

SERVIZIO FORMATIVO

Individuazione dei bisogni delle parti interessate

Declinazione degli INPUT della normativa italiana ed

europea

Stesura del PTOF

Pianificazione del Servizio

EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO

Allocazione delle risorse

Implementazione delle attività didattiche curricolari,

extracurricolari e di orientamento.

Monitoraggio, Misurazione e Riesame degli esiti

PR

OC

ES

SI

DI

SU

PP

OR

TO

GOVERNANCE DEL SISTEMA

Gestione delle risorse umane

Autovalutazione e Valutazione d‟Istituto

Riesame e Miglioramento

Ricerca e sviluppo

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E

FINANZIARIA

Reperimento ed acquisizione delle risorse

Gestione studenti, personale e fornitori

Gestione della documentazione amministrativa e finanziaria

COMUNICAZIONE

Comunicazione Interna

Comunicazione Esterna

Comunicazione Istituzionale

Gestione dei Rapporti con l‟Utenza

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MACROPROCESSO

PROCESSO

LIVELLO DI PROCESSO

OFFERTA FORMATIVA

Pianificazione

Analisi dei bisogni formativi

Realizzazione

Elaborazione PTOF e Programmazione

azione didattica e formativa

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

SISTEMA GESTIONE DELLA

QUALITÀ

Pianificazione SGQ

Progettazione

Gestione dispositivi

monitoraggio

Misurazione soddisfazione utente

Monitoraggio e misurazione del servizio

erogato

Gestione delle risorse

Gestione risorse umane e strumentali

Realizzazione del prodotto

Erogazione del servizio

Pianificazione

Miglioramento

Raccolta Documentazione

comunicazione

Controllo e revisione

Analisi dati e revisione aggiornamento

archivio dati

SUPPORTO DOCENTI E DIDATTICA

Pianificazione

Raccolta bisogni professionali

Realizzazione

Organizzazione e divulgazione materiali

didattici Supporto ai docenti

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

COMUNICAZIONE

Pianificazione

Raccolta dati

Elaborazione della comunicazione

Realizzazione

Divulgazione

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

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SICUREZZA

Pianificazione

Raccolta dati per la prevenzione e

protezione

Utilizzazione

Manutenzione degli spazi scolastici

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

PIANO INTEGRATO

D’ISTITUTO

Pianificazione

Raccolta dati e bisogni per l‟autodiagnosi

Realizzazione

Pianificazione moduli per il miglioramento

delle competenze

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

SOSTEGNO ED

INTEGRAZIONE

Pianificazione

Raccolta dati

Realizzazione

Organizzazione sostegno ed integrazione del

servizio

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

ORIENTAMENTO

E CONTINUITÀ

Pianificazione

Raccolta dati ed analisi

Realizzazione

Gestione processi relativi all‟utenza

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

ORGANIZZAZIONE DEL

PERSONALE

Pianificazione

Protocollo e comunicazioni

Realizzazione

Gestione amministrativa del personale

Iscrizioni ed archiviazioni Erogazione

servizi

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

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GESTIONE

PROGRAMMA ANNUALE

Pianificazione

Reperimento risorse in relazione ai

bisogni formativi

Realizzazione

Progettazione attività curricolari ed extra

curricolari, attività laboratoriali

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

INVENTARI ED ACQUISTI

Pianificazione

Analisi raccolta e inventario dei

materiali

Realizzazione

Approvvigionamento ed acquisto

materiali

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

INFORMATICA

E SITO WEB

Pianificazione

Raccolta dati Programmazione

dell‟utilizzo degli strumenti informatici e

sito web

Realizzazione

Controllo ed aggiornamento dell‟utilizzo

dei mezzi informatici Manutenzione

ed aggiornamento sito web

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

PARTNERSHIP

Pianificazione

Raccolta dati e bisogni

Realizzazione

Collaborazioni e realizzazioni di prodotti

e servizi

Gestione

Analisi misurazione e controllo dello stato

della qualità

L‟approccio sistemico alla gestione permette di ottenere, mantenere e migliorare un‟ integrazione

costante e coerente dei processi e la loro gestione unitaria, l‟Istituto adotta un approccio sistemico alla

gestione, garantendo flessibilità e capacità di intervento mirata.

Inoltre, la rete di rapporti tra i processi è rappresentata da una mappa che ne evidenzia le relative

interfacce. Finalità principale della gestione sistemica è, per l‟Istituto “Aldo Moro” quella di

aumentare la capacità di concentrare gli sforzi sul processo chiave, quello di insegnamento-

apprendimento. L‟Istituto progetta e sviluppa i processi richiesti per la realizzazione del servizio

formativo. Il Dirigente Scolastico, con il supporto del Personale dell‟Istituto e degli Organi Collegiali,

pianifica le attività necessarie al fine del rispetto delle aspettative sia dei clienti esterni che di quelli

interni all‟ organizzazione.

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INTERAZIONE TRA I PROCESSI

Le interazioni tra i macroprocessi sono indicate nella seguente figura:

AMMINISTRAZIONE E SERVIZI DI SUPPORTO

Nell‟ambito di ogni funzione sono stati predisposti dei Mansionari, che fanno riferimento ai contratti

di lavoro, e che elencano le attività e le responsabilità dei vari addetti nelle singole funzioni

dell‟Istituto. Questi documenti sono gestiti direttamente dalla Direzione.

Attraverso Lettere d’incarico, destinate ai singoli collaboratori, sono assegnate dalla Direzione

Responsabilità e Autorità. Annualmente la Direzione verifica l‟attualità di tutti i Mansionari e

apporta le variazioni che ritiene più opportune in funzione delle modifiche organizzative o funzionali

che si dovessero rendere necessarie per garantire la soddisfazione dei clienti/Parti Interessate,

A ogni funzione sono assegnati compiti e responsabilità precise con lo scopo di suddividere le attività

e fornire l‟autorità necessaria per attuare i controlli previsti.

PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE

DELL’OFFERTA

CO

MU

NIC

AZ

ION

E

EROGAZIONE DELL’OFFERTA

MIGLIORAMENTO

E

QUALITÀ

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L'Ufficio di Dirigenza pianifica le attività per il raggiungimento degli obiettivi fissati sulla base delle

necessità della Scuola, dei risultati del processo di autovalutazione e delle possibilità di

miglioramento.

Le responsabilità individuate nell‟assetto organizzativo dell‟Istituto “ A. Moro”, in riferimento ai

processi, sono indicate nella seguente tabella riepilogativa delle Matrici delle responsabilità:

RESPONSABILI

PROCESSI

DIR

IGE

NT

E

SC

OL

AS

TIC

O

CO

LL

AB

OR

AT

OR

I

DE

L

DID

IGE

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LL

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DO

CE

NT

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CO

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GE

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MM

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AT

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AA

SS

IST

EN

TI

AM

MIN

IST

RA

TIV

I

PE

RS

ON

AL

E A

TA

PROGETTAZIONE P.O.F.

R C C R C C C

INSEGNAMENTO

APPRENDIMENTO

R C C R C C C

PROGETTI DELLE

COMMISSIONI

R C R C C C

GESTIONE DEL

PERSONALE

R C C R C

GESTIONE STUDENTI

R C C C C C C C

GESTIONE FORNITORI

R C C R C

GESTIONE

AMBIENTI-INFRASTRUTTURE

R R C C C

GESTIONE DOCUMENTI

R R C C

CONTROLLO E

MIGLIORAMENTO

R C R R

PROCESSO DIREZIONALE

R C C C C C C

LEGENDA

R Responsabile

C Collabora

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35

2.7 Organigramma

Allo scopo di assicurare, attraverso una chiara, condivisa e trasparente gestione dei processi, la loro

efficacia ed efficienza, e nell‟ambito di una condivisione effettiva e partecipata della Mission

d‟Istituto, vengono individuati i compiti ed i ruoli funzionali alla gestione dei processi ed assegnate

responsabilità ed autorità ai relativi responsabili, indicati come gestori di processi attraverso la stesura

di organigramma e funzionigramma.

ORGANIGRAMMA PERSONALE DOCENTE – ATA ALLEGATO 6

FUNZIONIGRAMMA PERSONALE DOCENTE-ATA ALLEGATO 7

FUNZIONIGRAMMA PERSONALE ATA ALLEGATO 8

2. 8 Regolamento d’ Istituto

Il Regolamento di Istituto, documento istituzionale allegato al PTOF, è la carta legislativa interna in cui

sono regolamentate le modalità organizzative e gestionali della scuola volte a garantire la

trasparenza, la coerenza e la realizzazione del PTOF.

Il regolamento viene elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative,

contratti del personale della scuola e decreti attuativi che regolano i diversi ed articolati aspetti

dell‟istituzione scolastica.

Il Regolamento di Istituto si prefigge di:

stabilire delle regole per il funzionamento generale dell‟Istituto Scolastico;

regolare i comportamenti individuali e collettivi;

conseguire, anche attraverso l‟osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile, le

finalità educative e formative che sono proprie della vita scolastica.

Pertanto tutto il personale, nonché gli alunni e le famiglie sono tenuti a prendere visione delle

disposizioni contenute nel Regolamento e ad attenersi ad esse.

REGOLAMENTO DI ISTITUTO & E-SAFETY POLICY ALLEGATO 3

CARTA DEI SERVIZI ALLEGATO 4

2. 9 Piano di Sicurezza

La sicurezza degli alunni e dei lavoratori della scuola è un tratto costitutivo dell‟identità culturale

dell‟istituto. L‟Istituto comprensivo promuove la cultura della sicurezza educando gli alunni alla

prevenzione e all‟emergenza. Tutto il personale della scuola è tenuto a mantenere un comportamento

rispettoso dei regolamenti e a segnalare eventuali pericoli al Dirigente scolastico. La formazione sulla

sicurezza è un dovere sia del personale docente che del personale ATA.

In conformità alla legge 626, l‟Istituto dispone del Piano di Sicurezza previsto per le istituzioni

scolastiche. Esso prevede la formazione del personale e due prove annuali di evacuazione.

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Il servizio che permettere a tutti, studenti e lavoratori della scuola, di lavorare nella massima sicurezza

è organizzato così:

RESPONSABILE GENERALE

Dirigente Scolastico Prof. Riemma Michelangelo

RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Architetto Genovese Giovanna

RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Professore Cerciello Raffaele

DOCENTI PREPOSTI AL SISTEMA DI PREVENZIONE E SICUREZZA

Docenti dei plessi incaricati

Il personale della scuola prende parte alla gestione della sicurezza ricoprendo gli incarichi previsti dal

funzionigramma.

ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLEGATO 9

Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro individuato al sensi del D.M. 292/96, ha i

seguenti obblighi, non delegabili, in materia di sicurezza desunti dagli art. 17 e 18 del D.L. 81/08:

la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall‟art.28

con particolare adeguamento in merito alla valutazione considerando sesso, età e provenienza

nonché quanto collegato allo stress da lavoro correlato. Il personale della scuola è, su questo

ultimo punto, considerata una figura a rischio;

la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

designare preventivamente i lavoratori incaricati dell‟attuazione delle misure di prevenzione

incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e

immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell‟emergenza.

Il Dirigente scolastico richiede l’osservanza da parte dei singoli lavoratori, dei genitori e degli alunni

delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e

di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro

disposizione. Il documento di valutazione dei rischi, è redatto dal Dirigente Scolastico che si è

avvale della collaborazione del RSPP e di consulenze esterne. La riunione di prevenzione e

protezione dei rischi, alla quale partecipano lo stesso dirigente, o un suo rappresentante che la

presiede, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente ove previsto,

il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è indetta annualmente.

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37

Nel corso della riunione il Dirigente Scolastico sottopone all'esame dei partecipanti il documento sulla

sicurezza, l'idoneità dei mezzi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione

dei lavoratori ai fini della sicurezza e della salute.

Per gli interventi di tipo strutturale ed impiantistico deve essere rivolta all'ente locale proprietario

richiesta formale di adempimento motivandone l'esigenza soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.

In caso di pericolo grave ed imminente il Dirigente Scolastico, o il preposto, adotta i provvedimenti

di emergenza resi necessari dalla contingenza ed informa tempestivamente l'ente locale. L'ente locale

con tale richiesta formale diventa responsabile ai fini della sicurezza a termini di legge.

Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la

sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi

comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell‟amministrazione comunale

tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi

previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da

parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento

all‟amministrazione competente o al soggetto che ne ha l‟obbligo giuridico.

Il Decreto legislativo 81/2008, Testo Unico sulla Sicurezza, prevede l‟inserimento in ogni attività

scolastica di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche ai fini della

promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro (art. 11). La scuola non ha

solo l'obbligo, come tutti gli altri settori di attività, pubblici e privati, di rispettare la normativa in

materia di tutela della sicurezza, ma ha anche il compito di promuovere la cultura della sicurezza tra

gli allievi.

In tutti gli ordini di scuola, la sicurezza - che rappresenta una declinazione tematica dell‟insegnamento

di Cittadinanza e Costituzione ai sensi della Legge169/08 e della CM 86/2010 - si traduce nella

partecipazione consapevole e responsabile alle varie fasi del processo di prevenzione nel rispetto di

regole e procedure di tutela nell‟assunzione di comportamenti protettivi e di salvaguardia della propria

e altrui incolumità.

Anche nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, è sottolineato che affrontare i temi della

sicurezza nella Scuola dell‟Infanzia e nel primo ciclo di istruzione, prima che un obbligo di legge,

rappresenta un‟opportunità per avviare processi educativi e formativi utili a far maturare nei bambini

una responsabilità verso se stessi, gli altri e l‟ambiente.

Il nostro Istituto presta particolare attenzione alla diffusione della cultura della sicurezza nella scuola,

a partire dalla Scuola dell‟Infanzia, attivando percorsi formativi interdisciplinari che non si limitano ad

adempimenti di carattere meramente formale e ad un approccio esclusivamente di divieto.

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Le stesse prove di evacuazione, previste dal Testo Unico, sono precedute da prove didattiche in cui i

docenti, oltre a illustrare le procedure, sensibilizzano gli alunni sui temi relativi alle diverse situazioni

di emergenza. Durante l‟intero percorso dalla Scuola dell‟Infanzia alla secondaria, gli alunni vengono

educati alla cultura della sicurezza con percorsi pluridisciplinari che portano a riflettere sui rischi nella

quotidianità a scuola, a casa e sulla strada. Questo per sviluppare la capacità di dare un senso ai

problemi che incontreranno come studenti, cittadini e futuri lavoratori.

2.10 Localizzazione del Servizio Scolastico

La nostra scuola è composta da cinque plessi: la Sede Centrale di Via Pigna ed i plessi di Viale dei

Tigli, Viale dei Pini, Via Marconi e Via Mennella.

Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il Responsabile della Sicurezza,

si adopera affinché l‟intero edificio scolastico, con gli annessi spazi interni ed esterni, siano

mantenuti nel rispetto delle normative cogenti, pianificando interventi di manutenzione da parte

dell‟ente proprietario (Comune) e predisponendo adeguati piani di emergenza;

stabilisce la destinazione d‟uso dei diversi ambienti di lavoro (aule, laboratori, sale di riunione) in

modo che risponda ai criteri di funzionalità, controllo del rumore e del calore, assenza di barriere

architettoniche.

Allo scopo di mantenere il decoro degli ambienti di lavoro e le condizioni igieniche dei servizi, dei

locali e degli spazi comuni, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

definisce opportuni turni di servizio per le pulizie e ne assicura l‟operatività attraverso un chiaro,

dettagliato ordine di servizio;

predispone opportuni controlli e assicura al personale ausiliario una formazione di base sull‟igiene

e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Dirigente Scolastico è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture,

predispone, inoltre, opportuni piani di manutenzione per minimizzare i tempi di fermo sistema al fine

di garantire lo svolgimento delle attività istituzionali.

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è responsabile della conservazione delle

registrazioni degli interventi di manutenzione da risorse interne ed esecutori esterni. Tutto il personale

dell‟Istituto, docente e non docente, è responsabile dell‟uso efficiente ed efficace delle infrastrutture,

evitando sprechi e danneggiamenti.

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La gestione dei servizi tecnici è affidata a responsabili con adeguate competenze specifiche, che

sorvegliano sullo stato di manutenzione, predispongono piani di accesso per tutte le classi, tengono

costantemente sotto controllo le attrezzature, gli strumenti e le apparecchiature attraverso:

identificazione inventariale;

documentazione degli interventi di riparazione;

verifiche dello stato di manutenzione;

gestione e documentazione dei collaudi.

La Direzione tiene sotto controllo i fattori che influenzano il clima organizzativo, inteso come

percezione condivisa della strategia e della politica adottata, delle pratiche e delle procedure, sia

formali che informali.

Per quanto attiene ai fattori fisici che incidono sul benessere delle persone, fa riferimento ai principi

ergonomici e alle norme applicabili, in particolare a quelle sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,

e assicura il decoro e le condizioni igieniche dei servizi, dei locali e degli spazi comuni, attraverso la

sensibilizzazione e la gestione dei collaboratori scolastici.

SEDE CENTRALE DI VIA PIGNA

Direzione Uffici di Segreteria

Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado

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SPAZI E ATTREZZATURE DELLA SEDE CENTRALE

UFFICI DI DIREZIONE Presidenza

Vicepresidenza

UFFICI AMMINISTRATIVI Ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Segreteria didattica, del Personale e Amministrativa

SPAZI DIDATTICI 14 Classi di Scuola Secondaria di Primo Grado

1 Classe di Scuola Primaria

1 Palestra

LABORATORI

Laboratorio di informatica

Laboratorio tecnico-scientifico

ALTRI SPAZI

Auditorium

2 Aule polifunzionali

Sala docenti

RISORSE TV COLOR con lettore DVD

Videoproiettore

LIM

PC portatili

ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono dotati di accessi remoti tramite linee

ADSL.

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UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Michelangelo Riemma

ORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti i giorni, previo

appuntamento.

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42

INDIRIZZO

via Pigna 103, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)

RECAPITO TELEFONICO

081-8423190

FAX

081-8423190

APERTURA AL PUBBLICO

GIORNI ORARIO

Lunedì-mercoledì-venerdì

Dalle ore 10.30 alle 12.00

APERTURA

AL PERSONALE DOCENTE E

AL PERSONALE ATA

GIORNI ORARIO

Lunedì

Dalle ore 8.00 alle ore 10.00

Mercoledì

Dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Venerdì

Dalle ore 9.00 alle ore 14.00

UFFICI SERVIZI AMMINISTRATIVI

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RILASCIO CERTIFICATI ALUNNI

Entro le 24 ore (casi ordinari)

Entro 3 gg. lavorativi (casi

complessi)

Dietro richiesta scritta su apposito

modello

RILASCIO CERTIFICATI DOCENTI

E NON DOCENTI

Entro le 24 ore (casi ordinari)

Entro 3 gg. lavorativi

(casi complessi)

Rilasciato su richiesta scritta su apposito

modello

ISCRIZIONI

On line

Effettuate mediante consegna della

domanda (debitamente documentata e

completa dei versamenti) su apposito

modello

SRUTTURA DELLA

DOCUMENTAZIONE

Ogni documento contiene:

frontespizio con i dati relativi all‟istituto (indirizzi, telefoni, fax, e-mail,

indirizzo internet) in base alla revisione corrente del modello standard

approvato nell‟ambito del progetto qualità (PQ DQ 1);

Data e ora di stampa;

N° di pagina su ogni pagina e n° di pagine complessive;

Iniziali dell‟operatore che gestisce il documento;

Pc su cui è memorizzato il documento.

STANDARD DI QUALITÀ DEI SERVIZI DI SEGRETERIA

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SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIA MARCONI

SPAZI DIDATTICI

11 Classi di Scuola Primaria

6 sezioni di Scuola dell‟Infanzia

ALTRI SPAZI

Sala polifunzionale

Spazio aperto

RISORSE

TV COLOR con lettore DVD

Videoproiettore

LIM

ACCESSI AD INTERNET

Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti tramite linee

ADSL.

PLESSO DI VIA MARCONI

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

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SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIALE DEI PINI

SPAZI DIDATTICI

3 sezioni Scuola dell‟Infanzia ( dotate di servizi igienici)

Palestra

Atrio/accoglienza

LABORATORI

Laboratorio polifunzionale

Laboratorio per attività ludico - motoria

ALTRI SPAZI

Sala docenti

Sala teatro/video

RISORSE

TV COLOR con lettore DVD

Videoproiettore

LIM

ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti

tramite linee ADSL.

PLESSO DI VIALE DEI PINI

Scuola dell’Infanzia

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SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIALE DEI TIGLI

SPAZI DIDATTICI

6 Classi Scuola Primaria

2 Classi di Scuola Secondaria di Primo Grado

Palestra

LABORATORI Laboratorio di informatica

ALTRI SPAZI

Sala docenti

Sala teatro

RISORSE

TV COLOR con lettore DVD

Videoproiettore

LIM

ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti tramite linee ADSL.

PLESSO DI VIALE DEI TIGLI

Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado

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SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIA MENNELLA

SPAZI DIDATTICI

4 Sezioni di Scuola dell‟Infanzia

9 Classi di Scuola Primaria

5 Classi di Scuola Secondaria di Primo grado

Palestra

ALTRI SPAZI

Spazio aperto

RISORSE

Videoproiettore

LIM

PC portatili

ACCESSI AD INTERNET

Tutte le aule sono dotate di accesso remoto tramite linee ADSL

PLESSO DI VIA MENNELLA

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo

Grado

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2.11 Risorse Umane

2.11.1 DOTAZIONE ORGANICA

La dotazione dell‟Istituto è formata da 160 unità di personale, di cui

1 DIRIGENTE SCOLASTICO

1 DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI ed AMMINISTRATIVI

113 DOCENTI POSTO COMUNE TITOLARI

45 DOCENTI POSTO DI SOSTEGNO

8 DOCENTI DI RELIGIONE

7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI (2 contratto part time)

17 COLLABORATORI SCOLASTICI

Il personale docente è così distribuito:

SCUOLA DELL’INFANZIA

PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE 26

POSTO DI SOSTEGNO 4

RELIGIONE 2

SCUOLA PRIMARIA

PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE 38 + 3 ORGANICO POTENZIATO

SPECIALISTA LINGUA INGLESE 3

POSTO DI SOSTEGNO 19

RELIGIONE 3

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE

48 + 2 ORGANICO POTENZIATO

1 DOCENTE DI TECNOLOGIA

1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE

POSTO DI SOSTEGNO 17

RELIGIONE 2

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2.11.2 Quadro sinottico classi e alunni

Nell‟anno scolastico 2017-2018 si sono iscritti presso il nostro Istituto Comprensivo 1292 ALUNNI

distribuiti in 61 CLASSI

SCUOLA DELL’INFANZIA - SEZIONI 13

SCUOLA PRIMARIA - CLASSI 27

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

A 40 Via Marconi 28

B 40 Via Marconi 26

C 40 Via Marconi 23 1

D 40 Via Marconi 28

E 40 Via Marconi 24

F 40 Via Marconi 23 1

G 40 Via Mennella 20 1

H 40 Via Mennella 25 3

I 40 Via Mennella 26

L 40 Via Mennella 22

M 40 Viale dei Tigli 16

N 40 Viale dei Tigli 14 1

O 40 Viale dei Tigli 17

TOTALE ALUNNI SCUOLA DELL’ INFANZIA 292

TOTALE ALUNNI D. A. 7

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 A 30 Via Marconi 21

2 A 30 Via Marconi 15 1

3 A 30 Via Marconi 23 1

4 A 30 Via Marconi 15

5 A 30 Via Pigna 27

TOTALE ALUNNI 101

TOTALE ALUNNI D. A. 2

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

2 B 30 Via Marconi 18

3 B 30 Via Marconi 24 1

4 B 30 ViaMarconi 18 2

5 B 30 Via Marconi 24

TOTALE ALUNNI 84

TOTALE ALUNNI D. A. 3

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 C*

40 Via Marconi 13

2 C*

40 Via Marconi 20 2

5 C* 30 Via Marconi 17

*Tempo prolungato

TOTALE ALUNNI 50

TOTALE ALUNNI D. A. 2

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50

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 D* 40 Via Mennella 24 1

2 D* 40 Via Mennella 19 1

3 D* 40 Via Mennella 24 1

4 D* 40 Via Mennella 25 1

5 D* 40 Via Mennella 28 3

*Tempo prolungato

TOTALE ALUNNI 120

TOTALE ALUNNI D. A. 7

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 E 30 Via Mennella 19 1

2 E 30 Via Mennella 22

3 E 30 Via Mennella 22 3

4 E 30 Via Mennella 16

TOTALE ALUNNI 79

TOTALE ALUNNI D. A. 4

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 F 30 Viale dei Tigli 13 1

2 F 30 Viale dei Tigli 17 4

3 F 30 Viale dei Tigli 15 1

4 F 30 Viale dei Tigli 19 3

5 F 30 Viale dei Tigli 9 2

TOTALE ALUNNI 73

TOTALE ALUNNI D. A. 11

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

5 G 30 Viale dei Tigli 10 1

TOTALE ALUNNI 10

TOTALE ALUNNI D. A. 1

TOTALE ALUNNI SCUOLA PRIMARIA 518

TOTALE ALUNNI D. A. 30

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51

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CLASSI 21

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 A 30 Viale dei Tigli 23 5

2 A 30 Sede Centrale 18 1

3 A 30 Viale dei Tigli 17 2

TOTALE ALUNNI 58 TOTALE ALUNNI D. A. 8

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 B 30 Sede Centrale 27 1

2 B 30 Sede Centrale 24 1

3 B 30 Sede Centrale 25 2

TOTALE ALUNNI

76

TOTALE ALUNNI D. A. 4

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 C 30 Sede Centrale 22 2

2 C 30 Sede Centrale 21 2

3 C 30 Sede Centrale 21 1

TOTALE ALUNNI

64

TOTALE ALUNNI D. A. 5

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 D 30 Sede Centrale 21 1

2 D 30 Via Mennella 26 2

3 D 30 Via Mennella 21 2

TOTALE ALUNNI

68

TOTALE ALUNNI D. A. 5

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 E 30 Sede Centrale 23 1

2 E 30 Sede Centrale 23 2

3 E 30 Sede Centrale 20 1

TOTALE ALUNNI 66 TOTALE ALUNNI D. A. 4

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 F 30 Sede Centrale 26 1

2 F 30 Sede Centrale 24 2

3 F 30 Sede Centrale 28

TOTALE ALUNNI 78 TOTALE ALUNNI D. A. 3

Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.

1 G 30 Via Mennella 22 2

2 G 30 Via Mennella 26 3

3 G 30 Via Mennella 24 1

TOTALE ALUNNI 72

TOTALE ALUNNI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO 482

TOTALE ALUNNI D. A. 6

TOTALE ALUNNI D. A. 35

TOTALE ALUNNI ISTITUTO 1292

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52

ALUNNI STRANIERI

DATI AGGIORNATI AL 11- 11 -2017

2.12 Rapporti con Enti Esterni

L‟Istituto ha, da molti anni, proficui rapporti con diversi enti territoriali ed istituzionali, sia

appartenenti al sistema dell'istruzione e della formazione che al circuito culturale, associativo e

sportivo. Esso collabora con i servizi sociali, con il settore del volontariato e altre importanti realtà

del nostro territorio collegate anche alla gestione e alla protezione dell'ambiente. La scuola cerca,

inoltre, di dare visibilità al proprio ruolo di agenzia formativa attraverso contatti con il sistema

dell'informazione sia locale che nazionale.

I rapporti con le varie agenzie del territorio sono diventati, negli anni, sempre più organici e la

promozione e lo sviluppo di tali rapporti rappresentano una parte qualificante del Piano dell‟Offerta

Formativa il nostro Istituto ha, pertanto, stipulato un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

TERRITORIALE al fine di realizzare un ancor più integrato sistema di educazione-formazione.

Con il Patto di Corresponsabilità Territoriale si intende favorire la realizzazione di un Sistema

Educativo Integrato territoriale che partendo dal principio della unicità del bambino, impegni

l‟intera Comunità alla concertazione degli interventi e delle iniziative per rispondere in modo

adeguato ai bisogni educativi, formativi, di socializzazione e di crescita della persona umana.

La Comunità diventa, in tal modo, educante perché fondata su un Patto Educativo che dà continuità,

senso e valore unitario alle proposte delle varie agenzie. Si delinea, in tal modo, una comune linea

rivolta alla promozione del benessere di tutti i bambini, soprattutto dei più deboli.

ORDINE DI SCUOLA

NUMERO ALUNNI

Scuola dell’Infanzia

1

Scuola Primaria

7

Scuola Secondaria di Primo Grado

5

TOTALE ALUNNI STRANIERI 11

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L‟Istituto collabora con

L’ Amministrazione Comunale di Casalnuovo

L‟Istituto ha frequenti rapporti con l‟Amministrazione Comunale di Casalnuovo con cui collabora

in piena sinergia per programmare interventi mirati alla risoluzione di problemi organizzativi e

didattico-amministrativi.

Gli alunni partecipano alle iniziative culturali promosse dal Comune che tendono alla

valorizzazione dell‟ identità culturale della comunità di appartenenza e si concretizzano, a supporto

dell‟attività didattica svolta dai docenti in ambito curricolare, nell‟ attivazione di attività e percorsi

laboratoriali.

A.S.L. Napoli 2 Nord

Il nostro Istituto ha stilato il protocollo d‟intesa con ASL per la formazione del personale e degli

alunni.

I rapporti con la ASL sono costanti e consolidati per quanto riguarda il Servizio di Neuropsichiatria

Infantile e di Psicologia dell‟Età Evolutiva; periodici, infatti, sono gli incontri tra il personale

medico specialistico e le Funzioni Strumentali per l‟Inclusione ed il controllo della dispersione, le

referenti del gruppo GLI e id i docenti di sostegno per garantire al meglio l‟effettiva integrazione

scolastica degli alunni con particolari bisogni educativi.

Istituzioni, gli Enti, le Associazioni presenti sul territorio, perché promotori di iniziative

culturalmente significative, che arricchiscono il curricolo scolastico.

Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli

Università degli Studi di Napoli “ Federico II”

Università degli Studi di Napoli “Parthenope”

Università degli Studi di Cassino

L‟Istituto ha stipulato una convenzione con queste università per il tirocinio degli studenti della

Facoltà “ Scienze della Formazione”

Università Telematica Pegaso

Università Telematica “Giustino Fortunato” di Benevento

I.R.P. Istituto di Psicoterapia Relazionale di Napoli

Polo Qualità di Napoli

L‟adesione al Progetto Qualità consente di implementare un Sistema di Gestione della Qualità

dell‟Istituto conforme alla Norma UNI EN ISO 9004:2009 ed ha, pertanto, l‟obiettivo di

migliorare la qualità dei servizi offerti all‟utenza (studenti, famiglie, territorio) attraverso la

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formalizzazione e la successiva ottimale gestione dei processi che interessano i diversi

settori dell‟organizzazione scolastica.

Associazione AIESEC Università Federico II di Napoli

Nata nel 2014, la collaborazione con l‟Associazione AIESEC, la più grande associazione di studenti

del mondo, permette di ospitare nella nostra scuola allievi Stagisti dall‟ estero, e di offrire ai nostri

alunni la possibilità di esercitare una lingua straniera con ragazzi madrelingua e di promuovere

le competenze interculturali.

I.S.I.S “ Europa” del Comune di Pomigliano D’Arco

Scuola Media Statale “Ferrajolo-Capasso” del Comune di Acerra

Scuola Media Statale “Caporale” del Comune di Acerra

A.V.I.S. di Casalnuovo

A.V.I.S. “ A. Moro for Kenya”

Associazione Culturale “Asterisco”

Protezione Civile del Comune di Casalnuovo

Croce Rossa Italiana

Associazione “Libera” di Don Ciotti

Associazione “ Misericordia d’Italia” del Comune di Acerra

Associazione “Movimento per la Vita ” del comune di Acerra

Associazione “Novaro” del Comune di Acerra

Lions Club Acerra

Rotary Club “Registi per la legalità”

La collaborazione nasce dall‟esigenza di sviluppare nei ragazzi la cultura della legalità e della

convivenza civile in una fascia d‟età delicata quale quella dell‟adolescenza.

Associazione “Noi Genitori di tutti”

ABC Acqua Bene Comune - Napoli

SERT.T ASL Napoli 2 Nord

C.O.N.I. Associazione sportiva Royal

La collaborazione ha lo scopo di instaurare un percorso formativo di educazione sportiva che

coniughi lo sport con la cultura.

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Associazione Italiana Rugby del Comune di Pomigliano D’Arco.

Associazione Sportiva Basket

Associazione Sportiva Scherma

F.I.R Federazione Italiana Rugby

C.S.V. NAPOLI

Il Mattino

Iodedizioni

Telefutura

Chiocciola.it Giornale Scolastico dei ragazzi

Trinity College London certificazione lingua inglese

Pearson Certification

Cooperativa Sociale ONLUS “Le Ali della Vita”

La Cooperativa offre un servizio di supporto psicopedagogico rivolto agli alunni, ai docenti ed ai

genitori della Scuola dell‟Infanzia, della scuola Primaria e della Secondaria di Primo Grado. La

Cooperativa articola il proprio intervento attraverso:

sportello ascolto

attività di recupero didattico pomeridiano indirizzate particolarmente agli alunni con difficoltà

economiche.

campo estivo e ludoteca

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TERRITORIALE ALLEGATO 15

2.13 Reti di Scuole

Protocollo di Intesa con la Rete MUSA del Polo della Qualità di Napoli-USR Campania

Dall‟anno scolastico 2010/2011 l‟Istituto A. Moro sottoscrive il protocollo d‟intesa con la rete

“MUSA” che riunisce ed organizza 28 istituzioni scolastiche campane che, per la prima volta in

Italia, hanno progettato, definito e implementato un Sistema Qualità UNI EN ISO 9004:2000

riconosciuto e legittimato dal MIUR, nell‟ambito del progetto di ricerca del Polo Qualità di Napoli.

Tutte le scuole che oggi aderiscono alla rete Metodo Unione Sperimentazione Azione hanno come

obiettivo:

promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze, strumenti e buone pratiche per la

gestione dell'Istituzione Scolastica;

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sostenere la qualità dell'insegnamento sviluppando la ricerca educativa con la continua

sollecitazione del ruolo creativo della scuola

incrementare il dialogo tra le componenti scolastiche

Protocollo di Intesa con l’International Research Office for Ethics Lifelong Learning,

l’Unesco Chair in Bioethics Unit, l’Unipegaso di Napoli e altre scuole della Campania.

Il 04 ottobre 2016 l‟Istituto Comprensivo “A.Moro” ha sottoscritto un Protocollo d‟Intesa con

l‟International Research Office for Ethics Lifelong Learning, l‟Unesco Chair in Bioethics Unit,

l‟Unipegaso di Napoli e altri Istituti Comprensivi e Scuole Secondarie di Secondo Grado della

Campania al fine di

introdurre, diffondere e valorizzare tematiche riguardanti la Bioetica nel proprio curricolo

scolastico a partire dalla scuola dell‟Infanzia;

educare alla valorizzazione dei principi di responsabilità, autonomia, rispetto e riconoscimento

dell‟alterità e di cittadinanza attiva e consapevole, sviluppare la capacità di prendere decisioni

coscienti ed eticamente responsabili nei riguardi del proprio benessere psico-fisico e sociale;

sviluppare la coscienza dei problemi che scaturiscono dai progressi delle scienze in rapporto

alla vita dell‟uomo, dall‟uso delle biotecnologie e delle riflessioni in ambito filosofico,

artistico e letterario, di integrazione e multiculturalità, legate ai processi di globalizzazione;

far acquisire la consapevolezza delle implicazioni giuridiche, sociali e morali connesse a tali

progressi.

“In web school” progetto PON F3 – Scuole del Territorio

I.C.S. “ A. Moro”, Scuole ed Enti del territorio in rete per “ Settimana della Musica”.

ACCORDO R ETE DI SCOPO

tra ICS A. Moro di Casalnuovo di Napoli, l‟ICS Maglie e altre Istituzioni Scolastiche per

realizzare un percorso metacognitivo incentrato sulla rivisitazione in chiave attuale delle

tematiche che hanno contraddistinto la personalità morale, professionale e politica di Aldo

Moro.

R ETE DI SCOPO PROGETTARE UNA SCUOLA INCLUSIVA

SOTTO-AMBITO 1 Acerra, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco

L‟ I.C.S. “ A. Moro aderisce a 8 reti di scopo dell‟Ambito NA19 in base all‟accordo del 6 marzo

2017: Innovare le metodologie per sviluppare le competenze (macro-area di riferimento 4.2,

“Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base”), Progettare,

insegnare, valutare per competenze (macro-area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze,

innovazione metodologica e competenze di base”), Digital Culture (macro-area di riferimento 4.3,

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“Competenze digitali e nuovi ambienti per l‟apprendimento”), Valutare e progettare per migliorare

(macro-area di riferimento 4.9, “Valutazione e miglioramento”), Lavorare per competenze (macro-

area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di

base”), Progettare una scuola inclusiva (macro-area di riferimento 4.5, “Inclusione e disabilità”),

Competenze per l’innovazione (macro-area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze,

innovazione metodologica e competenze di base”) e Competenze per gestire una buona scuola

(formazione di secondo livello).

In base al medesimo accordo l‟I.C.S. “Aldo Moro” è scuola capofila della Rete di scopo Progettare

una scuola inclusiva, per la quale pianifica e realizza il progetto “Mente inclusiva”. Esso si

configura come Unità Formativa afferente alla priorità “Inclusione e disabilità” (macro-area di

riferimento 4.5, “Inclusione e disabilità”) del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016-

2019, ed è volto a promuovere un‟interpretazione dell‟inclusione come modalità quotidiana di

gestione delle classi, non solo per corrispondere ai bisogni degli alunni disabili, con DSA o con

BES, ma anche per innalzare la qualità dell‟apprendimento di tutti gli allievi attraverso interventi

orientati al cooperative teaching, improntati al lavoro in rete e in dialogo con il territorio.

Il presente accordo Il presente accordo scadrà al termine del triennio 2016/2019 .

ACCORDO RETE DI SCOPO

tra ICS “ A. Moro”, ICS “Don Milani - Capasso di Acerra, IIS “G. Siani” di Casalnuovo

per una comune progettualità PON.

tra ICS “ A. Moro”, ICS “Caporale” e l‟Istituto “ British School” per una comune

progettualità POR.

2.14 Comitato Tecnico Scientifico

Il Dirigente Scolastico, avendo sottoscritto il 04-10-2016 il Protocollo d‟Intesa con l‟International

Research Office for Ethics Lifelong Learning del Centro Europeo per la Bioetica e la Qualità della

vita – Unesco Chair in Bioethics Unit, l‟Università Pegaso ed alcuni Istituti Comprensivi ed Istituti

Superiori per l‟introduzione, la diffusione e la valorizzazione di una Educazione alla Bioetica nel

proprio curricolo scolastico e considerata la peculiarità e la specificità della Scienza Bioetica

nonché l‟ampiezza delle discipline che essa coinvolge: la filosofia, la filosofia della scienza, la

medicina, la bioetica clinica, la biologia, la giurisprudenza, il biodiritto, la sociologia, la biopolitica

nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose, ha costituito nell‟anno scolastico

2016-2017 un COMITATO TECNICO SCIENTIFICO D’ISTITUTO PER IL TRIENNIO 2016-2019.

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2.15 Servizi Aggiuntivi

All‟interno dell‟istituzione scolastica sono previsti i seguenti servizi aggiuntivi:

Servizio di refezione scolastica

Nei Plessi di via Marconi e Via Mennella è funzionante il Servizio Mensa scolastica per gli alunni

della Scuola dell‟Infanzia e della Scuola Primaria con organizzazione oraria settimanale di 40 ore.

Il servizio mensa gestito dall‟ Amministrazione Comunale con la collaborazione della Scuola è

disciplinato da specifico Regolamento ed è vigilato dall‟apposita Commissione composta da

rappresentanti dei genitori, delle Amministrazioni Comunali e della ditta che fornisce il servizio.

Trasporto alunni

L‟ Amministrazione Comunale gestisce un servizio di trasporto per gli alunni della Scuola Primaria

e Secondaria di Primo Grado.

Assicurazione personale

L‟Istituto stipula ogni anno una polizza assicurativa per gli infortuni relativi a tutte le attività

correlate al PTOF. L‟adesione è facoltativa e il premio è a carico delle famiglie e del personale della

Scuola.

Sportello d’ascolto

All‟interno dell‟Istituto è attivo un servizio gratuito di consulenza psicologica rivolto agli alunni e a

tutte le famiglie degli alunni iscritti

2.16 Comunicazione e Dematerializzazione

In ottemperanza a quanto stabilito dalla Legge L 95/2012 che definisce gli obblighi in ordine alla

necessità di procedere alla dematerializzazione delle attività amministrative in un‟ottica di maggior

efficienza e di risparmio la nostra Istituzione scolastica ha attivato :

Albo pretorio on line

Vengono pubblicate, con valore legale, i decreti del Dirigente, i Registri dei Contratti di acquisto

beni e servizi e il registro dei contratti del personale, i Bandi di gara, ecc…

Iscrizioni on line

In base a quanto previsto dalla normativa le iscrizioni sono effettuate online

Registro elettronico

Il Registro elettronico è adottato in tutto l‟Istituto.

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Telegram Messanger

Le circolari interne riservate ai docenti e le comunicazioni alle famiglie sono effettuate oltre che sul

Registro delle Comunicazioni anche attraverso l‟applicazione Telegram Messanger.

2.17 Organizzazione Anno Scolastico, Calendario Scolastico e Piano Annuale delle Attività

Ai fini della valutazione degli alunni, Il Collegio dei Docenti stabilisce, con formale delibera, la

suddivisione dell‟Anno Scolastico in due quadrimestri per assicurare agli insegnanti il tempo

necessario alla realizzazione di eventuali attività di recupero, ed offrire agli alunni tempi distesi di

apprendimento.

Per l‟anno scolastico 2017-2018 l‟Istituto ha organizzato e pianificato le proprie attività didattiche

curricolari, extracurricolari ed aggiuntive secondo il calendario scolastico predisposto dall‟Ufficio

Scolastico Regione Campania.

La predisposizione del Piano annuale delle attività dei docenti rientra tra le prerogative del Dirigente

Scolastico.

Il Piano, che formalizza gli obblighi di lavoro dei docenti, di natura collegiale, complementari e

funzionali alle attività di insegnamento, è deliberato dal Collegio dei docenti, “nel quadro della

programmazione dell‟azione didattico-educativa” e “prima dell‟inizio delle lezioni”.

Le attività collegiali comprendono: partecipazione alle riunioni del Collegio Docenti nelle sue

diverse articolazioni, attività di programmazione d‟inizio anno scolastico, attività di verifica di fine

anno scolastico, informazioni alle famiglie, partecipazione agli incontri di Progettazione

didattica/Dipartimenti o disciplinare, e ai Consigli di Classe, Intersezione/Interclasse.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ ALLEGATO 12

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CAPITOLO 3

IL NOSTRO PROGETTO FORMATIVO

3.1 Individuazione dei bisogni e scelte formative dell’Istituto

“Una scuola che conserva la memoria del passato, che ascolta i segni del presente e guarda con

responsabilità al futuro si impegna a programmare e realizzare validi percorsi di apprendimento

e a porre così solide basi educative alla formazione di persone libere e di cittadini consapevoli.”

L‟Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” si impegna a garantire la qualità e l‟efficacia della

propria offerta formativa, adeguandosi al percorso degli studi stabilito per legge e in conformità

ai bisogni educativi del territorio, della singola persona e, più in generale, della società

contemporanea sempre più complessa e in rapida trasformazione.

In un contesto sociale che presenta forti e contraddittori cambiamenti, la nostra scuola vuole

porsi come istituzione collegata alle altre realtà sociali e culturali che operano nel territorio e

alla comunità locale in cui è inserita, proponendosi come centro fondamentale di rinnovamento

alla luce delle opportunità offerte dall‟autonomia organizzativa e didattica.

In quanto “Agenzia educativa” per eccellenza, la nostra scuola individua, perciò, nel tessuto

sociale le esigenze, le connotazioni, i bisogni e le caratteristiche e definisce contenuti, metodologie,

competenze ed obiettivi per essere in sintonia con il background in cui si trova ad operare al passo

con i tempi. Nell‟elaborare la propria Offerta Formativa il nostro Istituto è, dunque,

particolarmente attento alla la lettura e all‟interpretazione dei reali bisogni formativi

dell‟utenza, realizza una progettazione ed aggiornamento delle attività curricolari ed

extracurricolari rispondenti a tali bisogni e si pone come centro di valorizzazione delle

risorse esistenti sul territorio per realizzare un progetto educativo ricco e articolato, con

un‟Offerta Formativa non limitata alle sole attività curricolari, ma aperta ad un più ampio ruolo di

promozione culturale e sociale. Solo garantendo l‟equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e

organizzazione dell‟offerta formativa, consolidando un efficace rapporto tra istruzione-

formazione-innovazione, tecnologica-territorio, solo utilizzando al meglio le risorse umane e

quelle economiche si realizza pienamente nella scuola l‟autonomia amministrativa,

organizzativa, didattica, di ricerca e progettazione educati.

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RISPOSTE AI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI

Caratteristiche della società

Bisogni Formativi emergenti

Offerta Formativa

ICS

“Aldo Moro”

La realtà scientifica e tecnologica si trasforma

velocemente.

Le conoscenze si estendono e vengono superate con velocità

sorprendente.

Non fornire solo contenuti, ma anche

strumenti di comprensione,

interpretazione e orientamento nella

realtà.

Applicare metodologie didattiche nel rispetto delle

differenze individuali, in rapporto a interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini e

inclinazioni, in modo da fornire a tutti uguali

opportunità di apprendimento e di successo

scolastico.

Presenza di regole comportamentali differenti e poco

codificate.

Scarso senso civico.

Fornire gli strumenti necessari per operare delle scelte autonome,

consapevoli e responsabili.

Articolazione di Progetti verticali e trasversali sui temi di Educazione alla

Cittadinanza e Costituzione di

Educazione Ambientale e di Cittadinanza Attiva.

Adesione passiva e conformistica a

modelli di linguaggio e a comportamenti

mutuati dalla televisione e regolati

dalla pubblicità.

Acquisizione di strumenti di lettura e di giudizio

critico.

Approfondimenti finalizzati a stimolare il senso critico mediante l’utilizzo di strumenti

tradizionali e tecnologie multimediali articolati da flessibilità organizzativa

e didattica.

Presenza di pluralità etniche, sociali, culturali e

confessionali.

Interazione e confronto orientati a favorire la crescita democratica e

l’arricchimento reciproco, in un contesto

di cooperazione, di scambio e di accettazione

dialettica.

Progetti finalizzati all'inclusione, alla prevenzione della

dispersione scolastica, e al recupero dello

svantaggio.

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Nella complessa ed articolata società di oggi il sistema di istruzione si trova ad affrontare il

difficile compito di mettersi in relazione con l‟esperienza di vita degli alunni e di fornire loro

strumenti per la gestione delle proprie attività di vita quotidiana.

Il nostro Istituto mira ad offrire ampie e diversificate o p p or tu n i t à f o rm at i v e p er

consentire all‟alunno di maturare la propria personalità in modo sereno, in un clima di

fiducia e libertà e in un ambiente accogliente.

La scuola opera con ogni mezzo per differenziare la proposta formativa adeguandola alle

esigenze di ciascuno studente nel rispetto del vissuto biografico, dei ritmi e degli stili di

apprendimento, del contesto culturale e socio-economico di provenienza, del progetto di vita della

famiglia di appartenenza.

Poiché i livelli di partenza di ogni alunno sono diversi, la scuola si impegna a dare a tutti adeguate

e differenziate opportunità formative per garantire il massimo di sviluppo possibile per ognuno

ed il successo formativo di tutti, valorizzando delle diverse “intelligenze” e promuovendo il

dialogo interculturale.

Nella consapevolezza che i ragazzi vivono un delicato momento della loro crescita, la

nostra scuola dà loro la possibilità di essere protagonisti in prima persona, insieme ai loro

docenti, di varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri

con esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il

loro impegno e la loro partecipazione alla vita, sia scolastica che sociale.

I nostri servizi coinvolgono tutti gli attori del processo educativo supportando ogni attività e

favorendo la pluralità culturale.

Considerato che un apprendimento stabile passa anche attraverso il coinvolgimento emotivo,

riteniamo che il ruolo della scuola debba essere quello di fornire motivazioni e stimoli al

progresso culturale e alla crescita affettiva degli alunni. Siamo, inoltre, fortemente convinti che è

necessario costruire un ambiente che sia modello di comportamento sociale, un luogo di crescita

autonoma e di integrazione sociale, dove gli alunni possano maturare la motivazione a imparare e

ad operare costruttivamente insieme agli altri.

Nel proprio progetto educativo la scuola si propone, pertanto, di promuovere:

il consolidamento e lo sviluppo dell‟ identità di ciascuno e delle capacità di entrare

in relazione positiva con gli altri (coetanei ed adulti);

la motivazione all‟apprendimento e la scoperta della significatività delle conoscenze e

delle abilità disciplinari e di tutte quelle competenze utili al saper essere e vivere da

cittadino consapevole e attivo promuovendo “l‟apprendimento in situazione”;

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la possibilità di acquisire tutti quegli strumenti culturali in termini di conoscenze,

abilità ed educazioni perché tutte le capacità d i c i a s c u n o siano

trasformate in competenze adatte e significative;

la prevenzione di ogni forma di disagio, di discriminazione e di bullismo, anche

informatico ed il recupero di tutti quegli svantaggi che ostacolano la crescita globale

di ognuno;

il rispetto per i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-

culturali e territoriali;

il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l‟utilizzo di metodologie inclusive,

l‟acquisizione di abitudini di vita sane e l‟attenzione ai valori della legalità;

lo sviluppo della capacità di ognuno di orientarsi ed operare scelte

realistiche nell‟immediato e nel futuro, portando avanti un progetto di vita personale,

sviluppando e consolidando le competenze decisionali fondate su una verificata

conoscenza di sé e su un intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui

ad autenticare le capacità, gli interessi e le attitudini di ognuno;

sviluppo delle 8 competenze chiave per preparare gli alunni, compresi quelli svantaggiati, alla

realizzazione personale, alla cittadinanza attiva, all‟inclusione sociale e all‟occupabilità in una

società della conoscenza;

l‟acquisizione degli alfabeti di base;

l‟elaborazione del senso della propria esperienza;

la pratica consapevole della cittadinanza attiva.

L‟attività educativa è pertanto orientata a promuovere gradualmente:

la maturazione dell'identità sotto il profilo corporeo, intellettuale ed affettivo dell‟alunno;

la conquista dell'autonomia personale;

lo sviluppo della creatività, delle abilita e delle competenze;

la formazione e lo sviluppo del senso critico;

l‟educazione alla convivenza democratica;

l‟educazione ai “saperi”;

l’educazione alla comunicazione e alla relazione interpersonale;

l‟applicazione e lo sviluppo della metodologia della ricerca;

la lifelong learning;

l’orientamento e la continuità;

la valorizzazione del territorio attraverso la promozione della conoscenza dei beni

ambientali, artistici e culturali, della storia e delle tradizioni;

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la qualità dell’insegnamento attraverso l‟utilizzo di metodologie didattiche innovative,

l‟uso di nuove tecnologie, l‟aggiornamento e la formazione continua del personale;

l‟ orientamento di tutto il sistema al miglioramento continuo.

3.2 Il Curricolo Verticale

Il nostro Istituto seguendo le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e

del Primo Ciclo d’Istruzione” del 2012, il Quadro delle Competenze-Chiave per

l’apprendimento permanente definite dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo ed il

Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo d’Istruzione (D.M. 139/2007) ha elaborato

un proprio Curricolo Verticale per Competenze dalla Scuola dell‟Infanzia alla Scuola

Secondaria di Primo Grado ed ha, così, definito un percorso di formazione ed istruzione unitario in

un‟ottica di progressività, di convergenza e trasversalità diretto allo sviluppo di specifiche

competenze disciplinari e di competenze chiave di cittadinanza trasversali.

Nella costruzione del Curricolo Verticale il quadro delle competenze- chiave pe l’apprendimento

permanente è il costante “orizzonte di riferimento”, è il filo conduttore unitario del processo

di insegnamento/apprendimento del nostro Istituto su si incardinano le competenze specifiche

che fanno capo alle aree culturali di riferimento.

Le competenze chiave rappresentano, quindi, la finalità generale dell‟istruzione e dell‟educazione,

sono le competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la

cittadinanza attiva, l‟inclusione sociale e l‟occupazione; esse si riferiscono a tre aspetti

fondamentali della vita di ciascuna persona:

la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);

la cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);

la capacità di inserimento professionale (capitale umano).

Le competenze chiave travalicano, dunque, le conoscenze disciplinari : sono sapere agito, capacità

di mobilitare conoscenze, abilità, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e

risolvere problemi in contesi significativi; esse dovrebbero essere acquisite al termine del periodo

obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell‟apprendimento

nel quadro dell‟educazione e della formazione permanente. Nella costruzione del curricolo, le

otto competenze-chiave sono state declinate nelle competenze culturali di base specifiche,

adeguate cognitivamente agli studenti delle varie età, che, a loro volta, concorrono alla formazione

delle competenze-chiave. Infatti, “Le competenze sviluppate nell‟ambito delle singole discipline

concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una

condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita

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sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le

competenze per l‟esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell‟ambito di

tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che

ciascuna disciplina può offrire” (Indicazioni Nazionali curricolo, pag. 43). Il curricolo del nostro

Istituto Comprensivo vuole, dunque, caratterizzarsi come “curricolo organizzato per

competenze-chiave” in cui :

gli obiettivi di apprendimento per i traguardi enunciati dalle Indicazioni (quasi sempre

formulati in modo operativo e verificabile) diventano abilità riferite alle competenze di base;

i traguardi indicano dei comportamenti significativi collegati alle competenze che, se messi in

atto, rivelano la condotta competente;

i “compiti significativi” ( tratti dagli stessi traguardi), situazioni di apprendimento in cui

l‟alunno abbia la possibilità di mobilitare saperi diversi, di integrarli, di collaborare con altri e

di ricercare soluzioni nuove in autonomia, diventano il luogo per incrementare

progressivamente le competenze.

La nostra scuola si sforza, inoltre, di promuovere, secondo una concezione dinamica, non tanto la

semplice acquisizione delle competenze, quanto un processo continuo di sviluppo di esse, da

perfezionare altrove e all‟infinito. L‟idea di fondo che ci guida è quella della “inesauribilità delle

competenze” ed è per questo motivo che l‟organizzazione del nostro curricolo è fondata sul

principio dell‟APPRENDIMENTO PERMANENTE (lifelong learning).

Il percorso formativo che va dalla Scuola dell‟Infanzia e si sviluppa fino alla fine del primo ciclo è

costituito, secondo le linee-guida delle Indicazioni Nazionali per il curricolo, dal graduale passaggio

dai campi di esperienza fino all‟emergere delle aree disciplinari e delle singole discipline, tenendo

sempre presente l‟unitarietà del sapere.

Nella costruzione del curricolo tutti i saperi che la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I

Grado svilupperanno negli anni, trovano la loro radice nelle seguenti capacità di base che la

Scuola dell’Infanzia educa e sollecita:

vivere con gli altri;

osservare le regole della comunità;

comunicare con i coetanei e gli adulti;

saper ascoltare;

scoprire le realtà circostanti;

muoversi in modo appropriato;

acquisire margini di autonomia sempre più ampi.

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Il Curricolo si articola, dunque, attraverso i campi di esperienza, per la Scuola dell‟Infanzia,

aree disciplinari nella Scuola Primaria e discipline nella Scuola Secondaria di I grado.

La nostra scuola si propone di aiutare l‟alunno a intraprendere un percorso personale di sintesi di

ciò che viene lui proposto dall‟attività didattica, di strutturare in un quadro organico e unitario la

molteplicità di informazioni e conoscenze acquisite e di dotare di senso le esperienze di

apprendimento realizzate. La didattica è perciò organizzata in modo da integrare le conoscenze

provenienti da ambiti diversi, contestualizzandole nella realtà, attraverso esperienze e compiti

significativi, in modo da evitare ogni frammentazione e separazione.

IL CURRICOLO D’ISTITUTO

È ORGANIZZATO PER

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

Saper utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative e nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

Padroneggiare la lingua inglese e un‟altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, per interagire

in diversi ambiti e contesti al livello A2/B2 di padronanza del quadro europeo di riferimento per le

lingue (QCER).

COMPETENZE MATEMATICHE

Saper utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Saper usare le strategie del pensiero

razionale per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

COMPETENZA DIGITALE

Saper usare strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Saper utilizzare le reti e gli

strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

IMPARARE AD IMPARARE

Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare,

utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito; organizzare il

proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con

particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti di

vista delle persone.

Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; valutare rischi e

opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità; progettare

e pianificare; conoscere l‟ambiente in cui si opera anche in relazione alle proprie risorse.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione

e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali,

sia in una prospettiva interculturale

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SU CUI SI INCARDINANO

ARTICOLATI IN

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Prescrittivi, sono il punto focale verso il quale tendere; stimolo per la realizzazione del percorso didattico i traguardi

costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese. I traguardi per lo sviluppo delle competenze rappresentano

riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale

dell‟alunno.

Nella Scuola dell’Infanzia suggeriscono all‟insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità per favorire esperienze

volte allo sviluppo della competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.

Nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado favoriscono l‟apprendimento e la costruzione dell‟identità degli

alunni, ponendo le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo

l‟intero arco della vita esse sono declinate dettagliatamente e ripartite per area disciplinare.

Per consentire ad ogni studente di conseguire, al termine del primo ciclo di istruzione, i traguardi di competenze

previste nel Profilo delle Indicazioni Nazionali del 2012 l‟Istituto differenzia la propria azione formativa e didattica

attraverso uno specifico Curriculum di Istituto inserito nel Piano dell‟Offerta Formativa.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenuti essenziali al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle

competenze. Sono gli obiettivi ritenuti strategici per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle

Indicazioni.

Nella Scuola dell’Infanzia l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:

rafforzamento dell'identità personale, corporea, intellettuale, psicodinamica;

conquista della propria autonomia, intesa come capacita di orientarsi, di compiere scelte autonome in contesti diversi e

di relazionarsi con gli altri;

sviluppo e consolidamento delle abilita sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive;

sviluppo della capacita di riorganizzazione dell‟esperienza, di esplorazione e di ricostruzione della realtà.

Nella Scuola Primaria l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:

valorizzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale che ogni bambino ha già maturato;

valorizzare la persona nella sua globalità, nella consapevolezza che non possono esistere separazioni tra la dimensione

corporea, razionale, estetica, sociale di ognuno;

promuovere il passaggio dalle categorie empiriche a quello delle categorie formali proprie delle discipline di studio;

promuovere la consapevolezza che la diversità delle persone e delle culture può essere un arricchimento ed una risorsa

educativa per tutti;

sperimentare l‟importanza sia dell‟impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale.

Nella Scuola Secondaria di Primo Grado l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:

orientarsi, si avvia l‟allievo all‟apprendimento e all‟elaborazione e strutturazione di un metodo di studio ( saper

studiare);

confrontarsi, si guida ad analizzare e valutare strumenti, metodi e comportamenti propri e altrui (saper comunicare);

valutare, si accompagna lo studente ad organizzare in modo opportuno le proprie conoscenze, assumendosi la

responsabilità delle scelte culturali e comportamentali operate ( saper risolvere problemi).

OBIETTIVI MINIMI

Strumento prezioso per progettare e realizzare percorsi didattici specifici in grado di rispondere ai bisogni educativi degli

allievi e per rendere operativa la cultura dell‟inclusione.

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Momento cruciale nel processo d‟insegnamento-apprendimento la valutazione delle competenze deve tenere in

considerazione non solo il “cosa” si apprende ma anche “come”, essa è effettuata mediante osservazioni, diari di bordo,

compiti significativi, unità di apprendimento, prove esperte, oltre che con le prove tradizionali per rilevare l‟aspetto della

conoscenza.

L‟elaborazione del curricolo verticale permette di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetersi

del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario; inoltre, contribuisce alla costruzione di una

“positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto, favorendo un clima di

benessere psico-fisico che è la base di ogni condizione di apprendimenti e stimola la libera

espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e comunicative.

garantire agli alunni un percorso formativo organico integrato come condizione indispensabile

di una corretta azione educativa;

consentire l‟acquisizione di competenze, abilità e conoscenze adeguate alle potenzialità di

ciascun alunno;

coordinare i curricoli in senso longitudinale in relazione al progressivo sviluppo dell‟alunno,

nel rispetto delle differenziazioni proprie di ciascuna scuola;

concordare criteri di accertamento e valutazione per giungere al coordinamento del sistema di

valutazione dei diversi gradi scolastici.

condividere il Patto di Corresponsabilità e il Regolamento di Istituto;

revisionare in verticale i curricoli dei tre ordini di scuola;

adeguare e condividere gli indicatori e i descrittori delle schede di valutazione in base alle

Nuove Indicazioni;

revisionare e condividere le prove di valutazione di passaggio da una classe all‟altra.

attuare incontri di progettualità tra i docenti;

proporre attività tra gli alunni delle classi ponte dei tre ordini di scuola.

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confronto dei Curricoli dell‟Istituto con le Nuove Indicazioni;

revisione degli Indicatori nelle schede di valutazione;

revisione e condivisione delle prove in uscita e in entrata;

progettazione, verifica e valutazione del progetto “continuità”;

attività didattiche-lezioni tra alunni delle classi ponte.

utilizzare un linguaggio comune

documentare la storia scolastica e personale dell‟alunno attraverso nel fascicolo personale per

innestare, sul suo vissuto culturale, i nuovi elementi curricolari ed organizzativi, valorizzando

le competenze già acquisite;

condividere strumenti e modalità di valutazione.

A partire dal Curricolo d‟Istituto, cuore didattico del nostro Piano dell'Offerta Formativa, i docenti

procedono annualmente alla programmazione dei piani disciplinari in cui l‟azione didattica

valorizza:

l‟apprendimento dei saperi essenziali che costituiscono i contenuti irrinunciabili per una

istruzione ampia, certa e consapevole in una fase cosi importante dello sviluppo dell‟alunno; si

parte dall'esperienza dell‟alunno e dall'osservazione della realtà circostante per sviluppare le

capacita di riflessione e di analisi che consentono il passaggio dai vissuti personali ai saperi

culturali, all‟ acquisizione degli alfabeti di base della cultura ;

l‟esplorazione e l‟approfondimento delle situazioni e dei fenomeni culturali, che investono e

modificano la persona e il sociale in questa fase di complesse trasformazioni. Essi richiedono

pertanto formazione continua (o in progress) e flessibilità nella relazione con gli altri e con le

cose, anche in quella comunicativa e formativa;

la costante ricerca di strumenti metodologici che favoriscano l'acquisizione di schemi

concettuali sempre più ampi ed articolati per porre le basi dei saperi, adottando la procedura

dell'iter sperimentale, che vede l'alunno protagonista delle proprie conoscenza.

Un‟articolata programmazione delle attività curricolari ed extracurricolari costituisce la

irrinunciabile premessa per l‟attivazione di percorsi formativi efficaci, fondanti, rispondenti alle

necessità degli allievi e del loro contesto socio-culturale; essa contiene concrete scelte operative e

delinea i percorsi che conducono l‟alunno nella graduale acquisizione di conoscenze, abilità e

competenze. La programmazione degli interventi educativi e didattici, nonché delle scelte

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organizzative d‟Istituto e delle attività di ampliamento dell‟offerta formativa si svolge in fase

iniziale nei primi mesi dell‟anno scolastico, prevede verifiche periodiche in itinere e un

monitoraggio finale. Le attività programmate vengono accuratamente documentate per consentire

l‟informazione alle famiglie degli allievi. I documenti significativi in ordine alla programmazione

degli interventi educativi e didattici, sono il Piano di Studio Personalizzato e le Unità di

Apprendimento. I docenti dei tre segmenti di scuola del nostro Istituto, dopo una programmazione

orizzontale all‟interno di ciascun grado, si riuniscono in dipartimenti disciplinari nei quali la stessa

assume una dimensione verticale, ed elaborano percorsi didattici che consentano anche di attivare

percorsi di continuità. Questa prospettiva di graduale costruzione delle conoscenze orienta le scelte

metodologiche, didattiche e organizzative degli insegnanti ed impegna i docenti contitolari delle

stesse classi a condividere le esigenze formative degli alunni per mettere a punto adeguati interventi

didattici in cui si debbano utilizzare gli apporti delle diverse discipline. I docenti nell‟organizzare il

curricolo superano le barriere delle tradizionali discipline per un insegnamento-apprendimento

organizzato con connessione, competenze trasversali e con tematiche o sfondo integratore, alla cui

elaborazione concorrono con pari dignità tutti i saperi e dove l‟analisi dei contenuti è accompagnata

ed ampliata da aspetti scientifici, storici, tecnici ed artistici… con collegamenti interdisciplinari o

multidisciplinari, che consentono di condividere con le altre discipline le tematiche. In tale ottica, lo

stesso argomento presentato da più aree disciplinari consente all‟alunno di riflettere su di esso da

vari punti di vista, trasformando le capacità con le conoscenze nel saper fare per un approccio

integrato al mondo. Ciò che caratterizza una formazione concepita come sviluppo di competenze

non è ciò che i ragazzi sanno, ma ciò che i ragazzi, utilizzando ciò che sanno e che hanno, sanno fare

in contesti e con scopi diversi. Questa concezione di formazione sta trasformando le nostre prassi

progettuali e didattiche e impone di pensare l'insegnamento/apprendimento in ottica di risultati

concepiti come capacità di performances consapevoli, intenzionali, competenti, in contesti di realtà o di

studio.

CURRICOLO VERTICALE ALLEGATO 10

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3.3 Le Scelte Formative

3.3.1 Principi e Finalità della Scuola dell’Infanzia.

Le finalità educative generali e prioritarie della scuola dell‟infanzia, che opera in una

società complessa, perché sottoposta a continui cambiamenti, a sistema aperto, sono radicate in

una visione interazionista del bambino: egli è soggetto attivo, in grado di orientare lo sviluppo

della propria personalità. Pertanto la scuola dell‟infanzia, oggi,si afferma come segmento della

scuola di base e, come tale, i principi e le sue finalità perseguono : la maturazione

dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze e assumono un

carattere formativo.

Promuovere lo sviluppo:

dell’identità, è intesa come costruzione di un‟immagine positiva di sé, imparare a stare bene,

a sentirsi sicuri nell‟affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;

dell’autonomia, intesa come apertura alle relazioni con gli altri, partecipazione alle attività

nei diversi contesti, comprensione delle proprie potenzialità , avere fiducia in sé, provare

piacere nel fare da sé, di fidarsi degli altri, a sapere chiedere aiuto e ad esprimere i propri

sentimenti e comprendere le regole della vita quotidiana;

della competenza, intesa come desiderio di scoprire, conoscere , di progettare e di

inventare, di imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e

l‟esercizio del confronto, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi;

della cittadinanza , intesa come scoperta gli altri, dei loro bisogni e la necessità di gestire

contrasti attraverso regole condivise, significa porre le fondamenta di un ambito

democratico, eticamente orientato , aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo/natura,

affinché la crescita , la cultura, la socialità, il senso etico , divengano fondamentali per la

realizzazione dell‟uguaglianza e dell‟accoglienza del diverso.

Fin dalla scuola dell‟Infanzia, le Indicazioni Nazionali, nel rispetto dell‟autonomia scolastica,

costituiscono il quadro d riferimento per la progettazione curricolare verticale. La nostra

istituzione scolastica all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, predispone il

proprio curricolo, nella duplice dimensione “implicita ed esplicita”. Il curricolo esplicito

afferisce alla realtà scolastica in riferimento alle indicazioni Nazionali, quello implicito riguarda

la contestualizzazione della progettazione curricolare all‟interno del clima scolastico. Il

curricolo è un testo aperto, dinamico, flessibile e ciclico che, mediante la programmazione di

specifiche scelte relative ai contenuti, al metodo, all‟organizzazione e valutazione, mira a

coniugare teoria e prassi. Il compito del curricolo, infatti, è quello di concretizzare, da un lato

il ruolo della scuola, quale luogo di conoscenza, di costruzione dei saperi interdisciplinari e

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trasversali, che intendono migliorare le condizioni d‟insegnamento della scuola nella realtà

locale e dall‟altro, il compito è quello di realizzare occasioni di apprendimento volte a produrre

dei cambiamenti negli allievi, tenuto conto dei bisogni, interessi e le aspirazioni di ognuno.

Ciò comporta essenzialmente, quattro fasi:

a) la rilevazione dei bisogni degli allievi;

b) la scelta degli obiettivi dell‟insegnamento, sia di una disciplina in particolare che dell‟intero

percorso formativo;

c) la scelta dei contenuti più adeguati al raggiungimento degli obiettivi indicati. Tali contenuti

devono rispondere a criteri di validità, significatività, interesse per gli allievi e di possibilità di

apprendimento.

d) la scelta della metodologia, gli strumenti da impiegare nei percorsi didattici;

e) l‟organizzazione delle esperienze di apprendimento e le variabili di sfondo;

f) la valutazione, l‟analisi e l‟accertamento del grado in cui il programma elaborato ha raggiunto i

suoi obiettivi. Per una funzione pertinente, efficace ed efficiente di un curricolo è necessario

che le insegnanti predispongano una progettazione educativa e didattica nel rispetto dei bisogni

formativi dei bambini e pongano attenzione nell‟individuare dietro ai vari campi di esperienza, il

delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.

3.3.2 I Campi di Esperienza.

La programmazione educativa - didattica , fa riferimento ai seguenti “CAMPI DÌ ESPERIENZA”

riportati dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo

d‟istruzione”:

Il sé e l'altro:

le grandi domande, il senso

morale, il vivere insieme.

(Religione, Cittadinanza

Costituzione )

Il corpo e il movimento:

identità, autonomia, salute.

(Attività Motoria)

Immagini, suoni, colori:

gestualità, arte, musica,

multimedialità.

I discorsi e le parole:

comunicazione, lingua,

cultura.

La conoscenza del mondo:

natura, multimedialità.

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Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi,

riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare e

accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. La progettazione didattica

contestualizza gli obiettivi di apprendimento e li concretizza in obiettivi formativi di tre

tipi:

quali conoscenze ( gli alunni cosa devono sapere );

quali abilità ( gli alunni cosa devono saper fare );

quali competenze a fine percorso, affinché gli allievi sappiano affrontare situazioni

nuove creativamente.

Le finalità della scuola dell‟infanzia e gli obiettivi formativi preposti sono perseguiti attraverso

l‟organizzazione di un ambiente di vita , di relazione e di apprendimento , dove i bambini verranno

coinvolti in attività di esplorazione, osservazione , scoperta e sperimentazione del reale.

3.3.3 Organizzazione dell’ambiente educativo

Le Indicazioni Nazionali, raccomandano un‟esplicita progettazione e verifica dell‟organizzazione

dei tempi e degli spazi, quali elementi altamente pedagogici. Per una funzione pertinente, efficace

ed efficiente di un curricolo è necessario prestare attenzione e cura alle variabili di sfondo, quali

l‟organizzazione dei tempi, degli spazi e delle risorse. Nella prassi didattica, è importante

considerare gli spazi e i tempi in maniera flessibile, in modo da consentire un uso altrettanto

flessibile delle risorse finalizzato a produrre effetti tangibili sia sui contenuti e programmi

d‟insegnamento, sia sui ritmi di apprendimento e stili cognitivi degli allievi. Per quanto la scuola

dell‟infanzia, le insegnanti predispongono un ambiente educativo organizzato finalizzato a favorire

un‟equilibrata maturazione delle componenti affettive, relazionali, cognitive e l‟acquisizione di

capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo e logico che tiene conto di due aspetti

fondamentali: lo spazio e il tempo.

Verifica e valutazione : Le Indicazioni Nazionali assegnano ai docenti il compito della scelta di

strumenti per l‟osservazione, verifiche periodiche e la responsabilità della valutazione, che

assume una funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di sviluppo

integrale della personalità di ogni allievo. M. Montessori fu tra i primi studiosi del novecento a

considerare l‟osservazione, la verifica e la valutazione come “abito fondamentale” per chiunque

volesse occuparsi di educazione e formazione. L‟osservazione è l‟unico strumento che consente ad

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di avere interpretazioni positive o negative sganciate dai fatti, che danno ogni insegnante la

consapevolezza di una coerente valutazione dei progressi compiuti dagli allievi.

OSSERVAZIONE VERIFICA VALUTAZIONE

Gli strumenti utilizzati per l‟osservazione e verifiche saranno:

La scuola dell‟infanzia con la sua azione educative e didattica si connota segmento di base

dell‟impianto progettuale del nostro istituto, in quanto contribuisce a far sviluppare in tutti gli

alunni ambiti sempre più ampi di autonomia, competenza, valori personali e sociali. Quest‟ordine di

scuola, infatti, al termine del percorso triennale, si pone l‟obiettivo di far acquisire ai bambini

competenze di base che strutturano la sua crescita personale futura, quale soggetti liberi,

responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale globalizzata.

DOCUMENTAZIONE

Valutazione delle competenze attese con indicatori.

Registro di classe debitamente compilato con le competenze acquisite per

ogni alunno nel periodo iniziale, intermedia e finale dell'anno scolastico.

Certificazione delle competenze acquisite al termine del ciclo della scuola

dell'infanzia.

OSSERVAZIONE

VERIFICA

dei comportamenti dei singoli bambini nelle esperienze di routine

quotidiana, nei giochi , nelle dinamiche relazionionali tra bambini nel

gruppo, con coetanei e con gli adulti. L‟osservazione è accompagnata da

documentazioni varie.

Rilevazioni iniziali , intermedie e finali dei processi di sviluppo e di

apprendimento e dei traguardi raggiunti dai bambini.

VALUTAZIONE

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3.3.4 Le Scelte Educative della Scuola Primaria

“La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei

diritti costituzionali … Si pone come Scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline,

permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del

pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i

livelli, da quello locale a quello europeo.”

Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012

La Scuola Primaria, la prima obbligatoria nel sistema educativo nazionale, ha per suo fine la

formazione dell'uomo e del cittadino. Si propone quindi di favorire la formazione integrale della

personalità, promuovendo nel fanciullo la prima alfabetizzazione culturale, intesa come

"acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio" e un primo livello di padronanza delle

conoscenze, delle abilità, delle modalità d'indagine indispensabili per la comprensione del

mondo umano, naturale e artificiale.

Essa intende favorire, inoltre, la formazione di personalità attraverso la graduale e progressiva

acquisizione di indipendenza e divergenza di pensiero.

È il luogo in cui l‟alunno si abitua a costruire e a radicare le conoscenze sulle esperienze e dove

viene proposto l'esercizio dei valori etici quali il rispetto, la partecipazione, l'impegno

individuale, la collaborazione, la solidarietà. Essa accompagna l'allievo nel passaggio dalle

preconoscenze o pseudo – conoscenze alle conoscenze ordinate secondo le discipline di studio.

Favorisce l'apprendimento del linguaggio verbale tramite la lingua madre e la lingua inglese

dalla prima classe. Stimola l‟acquisizione delle varie modalità espressive di natura artistica,

musicale, motoria. Porta l'allievo, specie nella classe quarta e quinta ad accostarsi con maggiore

rigore alle discipline scientifiche, tecnologiche e matematiche e ad organizzare le conoscenze

dei fatti e dei fenomeni secondo le categorie del tempo e dello spazio.

Obiettivi Generali del Processo Formativo della Scuola Primaria sono:

valorizzare l‟esperienza del bambino apprezzando il suo patrimonio conoscitivo, valoriale

e comportamentale maturato precedentemente;

valorizzare l‟espressione corporea del bambino apprezzando il suo modo globale di essere

nel mondo e di agire nella società sviluppando tutte le dimensioni della persona

(razionale, estetico, sociale, operativo, affettivo, morale);

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arricchire la visione del mondo e della vita del fanciullo per migliorare la realtà in cui

vive;

valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza attraverso percorsi

preordinati per far acquisire ai bambini la consapevolezza, l‟impegno e la generosità

personale allo scopo di trasformare l‟integrazione in una risorsa educativa per tutti;

valorizzare l‟impegno personale e la solidarietà sociale attraverso il lavoro di gruppo, il

dialogo e la partecipazione costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni ossia le

“buone pratiche” richieste dalla Convivenza Civile in prospettiva locale, nazionale,

europea e mondiale;

valorizza le diverse situazioni individuali presenti nella classe accettando la sfida delle

diversità;

formare ogni alunno sul piano cognitivo e culturale, curare e consolidare le competenze

e i saperi di base, attraverso le discipline.

3.3.5 Le discipline.

Il curricolo nella Scuola del primo ciclo si articola attraverso le discipline. Nelle Indicazioni

Nazionali del 2012 si rafforza la verticalità del curricolo, che si distende in progressione dai 3 ai 14

anni; l‟asse della continuità è particolarmente forte nel rapporto stretto tra Scuola Primaria e Scuola

Secondaria di primo grado, intrecciate dalla comune appartenenza al primo ciclo di istruzione.

Pertanto la progettazione didattica della Scuola Primaria promuove l‟organizzazione degli

apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari.

Le discipline non sono aggregate in aree per non favorire un‟affinità più intensa tra alcune

rispetto ad altre; in tal modo sono rafforzate trasversalità e interconnessioni più ampie e viene

assicurata l‟unitarietà del loro insegnamento.

Nel primo ciclo, e quindi anche nella scuola primaria, gli apprendimenti vengono divisi nelle

seguenti discipline:

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Per ogni disciplina vengono individuati dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che

costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese, nella loro scansione temporale.

Usare traguardi di sviluppo delle competenze significa avere come riferimento una logica in cui la

competenza è un processo mai definitivamente concluso. Al centro dell‟azione educativa c‟è il

bambino con tutti i suoi bisogni: cognitivi, affettivi, relazionali, motori, estetici, etici e religiosi,

con la sua energia e lo sviluppo è un processo sostenuto da un ambiente favorevole, in cui la

routine, l‟organizzazione degli spazi, i materiali e le attività rappresentano i contesti per favorire

anche lo sviluppo delle relazioni personali: amicizia, benessere e gestione dei conflitti.

I docenti organizzano, con criteri di flessibilità, le attività e gli insegnamenti disciplinari al fine del

conseguimento degli obiettivi formativi definiti nella Programmazione didattica annuale.

Il criterio della flessibilità consente, nella gestione delle attività, di utilizzare in modo funzionale i

tempi destinati alle discipline. In previsione di particolari attività programmate si possono

organizzare attività didattiche modulari, concentrando in un determinato periodo dell'anno le ore

delle discipline definite dal curricolo scolastico.

ITALIANO

LINGUA INGLESE

STORIA

GEOGRAFIA

MATAMATICA

SCIENZE TECNOLOGIA

MUSICA

ARTE E IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE

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3.3.6 Le Scelte Educative della Scuola Secondaria di Primo Grado.

La scuola secondaria rappresenta il tratto conclusivo del percorso compiuto nel primo ciclo di

istruzione, accoglie allievi nel periodo della pre-adolescenza, ne prosegue l'orientamento

educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce la capacità di

partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa

indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione.

La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, concorre alla costruzione

dell‟identità degli alunni e allo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad

apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita.

La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la

scuola, con le altre istituzioni, cerca di rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; cura l‟accesso

facilitato per gli alunni con disabilità; previene l‟evasione dell‟obbligo scolastico e contrasta la

dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;

punta allo sviluppo della pratica consapevole della cittadinanza attiva e dell‟acquisizione degli

alfabeti di base della cultura.

Inoltre, “la progettazione didattica sviluppa l’organizzazione degli apprendimenti in saperi

disciplinari e promuove la ricerca delle connessioni fra le varie discipline e la collaborazione fra i

docenti. [….] A questo scopo il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice

accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti

disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È

quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in

grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo”.

Tale passaggio “dai saperi disciplinari al sapere unitario”, è attuato attraverso:

attività curricolari;

percorsi didattici pluridisciplinari che prevedono la cooperazione tra i diversi insegnamenti;

progetti di continuità orizzontale e verticale;

percorsi di orientamento come processo di auto-orientamento.

La Scuola Secondaria di Primo Grado quindi:

presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi

interpretative della realtà;

promuove le esperienze interdisciplinari al fine di trovare interconnessioni e raccordi fra le

indispensabili conoscenze disciplinari e di formulare in modo adeguato i problemi complessi

posti dalla condizione umana e dallo stesso sapere nel mondo odierno;

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favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle

conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato;

sviluppa competenze ampie e trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del bene

comune, utilizzando i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

La Scuola Secondaria di Primo Grado svolge un fondamentale ruolo educativo fornendo

all‟alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e

risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle

attese.

Essa favorisce, dunque,

lo sviluppo delle capacità necessarie per leggere e gestire le proprie emozioni;

promuove l‟indispensabile senso di responsabilità necessario per fare bene il proprio lavoro;

facilita la comunicazione tra coetanei, sollecita gli alunni a sviluppare atteggiamenti

positivi e a realizzare pratiche collaborative;

induce gli alunni a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, rispettare e tutelare,

stimolando lo sviluppo del pensiero analitico, critico e divergente.

La scuola secondaria di primo grado, inoltre, ha il compito specifico di promuovere

l’alfabetizzazione di base attraverso l‟acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la

struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Essa

presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi

interpretative della realtà;

promuove esperienze interdisciplinari per trovare interconnessioni e raccordi fra le

indispensabili conoscenze disciplinari e per formulare in modo adeguato i problemi

complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere;

favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una più articolata

organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva di un sapere integrato;

sviluppa competenze ampie e trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del

bene comune, utilizzando i contributi che ciascuna disciplina può offrire;

pone, inoltre, le basi per una pratica consapevole della cittadinanza per cui promuove

esperienze significative che consentono di apprendere a: prendersi cura di se stessi, degli

altri e dell‟ambiente, favorire forme di cooperazione e di solidarietà, sviluppare l‟adesione

consapevole a valori condivisi, sviluppare atteggiamenti cooperativi e collaborativi che

costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile costruire il senso di legalità e

lo sviluppo di un‟etica della responsabilità che si realizzano nel dovere di scegliere ed agire

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in modo consapevole e che implicano l‟impegno a elaborare idee e a promuovere azioni

finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita;

aiuta, gli alunni a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica

Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il riconoscimento della

pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della

società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Parte

integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (art. 21);

garantisce un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, primo strumento di

comunicazione e di accesso ai saperi, in rapporto di complementarità con gli idiomi nativi e le

lingue comunitarie.

In quanto ambiente di apprendimento, essa deve promuovere apprendimenti significativi e

garantire il successo formativo di tutti gli alunni, dunque, dal punto di vista metodologico:

valorizza l‟esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

valorizza l‟esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove

conoscenze;

attua interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino

disuguaglianze. Le classi scolastiche sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle

differenze nei modi di apprendere, ai livelli di apprendimento raggiunti, alle specifiche

inclinazioni e ai personali interessi, ma anche a condizioni particolari che possono essere causa

di difficoltà nell‟apprendimento, oppure a particolari stati emotivi e affettivi;

progetta e realizza percorsi didattici specifiche pe rispondere ai bisogni educativi degli allievi,

particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, al di là

dell‟integrazione sociale, devono affrontare sia il problema di acquisire un primo livello di

padronanza della lingua italiana per comunicare, sia un livello più avanzato per proseguire nel

proprio itinerario di istruzione;

incoraggia l‟apprendimento collaborativo (aiuto reciproco all‟apprendimento, lavoro di gruppo,

ecc.) promuovendo la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad

apprendere”, riconoscendo le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle,

prendendo atto degli errori commessi, ma anche comprendendo le ragioni eventuali

insuccessi. In tal modo si renderà l‟alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e

capace di sviluppare autonomia nello studio;

realizza percorsi in forma di laboratorio, incoraggiando la sperimentazione e la scoperta.

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Il nostro Istituto persegue, dunque la

Acquisizione di conoscenze Acquisizione di abilità Sviluppo di competenze

E CHE DEVE

Conoscere se stesso Relazionarsi con gli altri

Conoscere il mondo

PER DIVENIRE UN CITTADINO

CONSAPEVOLE RESPONSABILE

ATTIVO

FORMAZIONE INTEGRALE ED INTEGRATA DELL’ALUNNO

CHE DEVE

SAPERE SAPER FARE SAPER ESSERE

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3.4 Strategie di Intervento

Per favorire il successo formativo degli alunni e per un‟efficace prevenzione del disagio, la nostra

scuola opera da tempo attraverso percorsi formativi personalizzati e modelli di organizzazione

didattica definiti nell‟ambito del programma educativo di Istituto, che consentono la

consapevolezza di sé e la conoscenza del contesto socio-ambientale, sostengono le motivazioni,

promuovono l‟affettività e la capacità relazionale, valorizzano la ricchezza delle differenze di ogni

tipo. Nel rispetto della libertà d‟insegnamento di ogni insegnante, l‟istituto propone al centro di ogni

processo di insegnamento-apprendimento l‟ alunno con le sue specificità ed il suo particolare stile

d‟apprendimento, con i suoi diversi ritmi, modalità e tempi di apprendimento. Tutte le attività

proposte hanno come obiettivo il valorizzare e il potenziare le capacità personali degli allievi,

fornendo stimoli creativi e competenze utili per la loro vita presente e futura.

L'attività didattica, attraverso cui si esplica la nostra offerta, si ispira alle regole di un sapere

alimentato da esperienze dirette, dalla scoperta, dall'osservazione, dal confronto, da tutta quella

dinamicità che caratterizza i laboratori e che connota in maniera pregnante il far scuola. Essa non

si struttura su una direttrice lineare docente/alunno, ma si muove su di un piano circolare, con

diverse situazioni di lavoro in gruppo per valorizzare la socializzazione, lo scambio di

opinioni, lo sviluppo di strategie relazionali, la possibilità di confrontarsi anche nella

diversità.

L‟attività didattica di tutto il corpo docente del nostro Istituto è fondata sulla costante

osservazione di ogni singolo bambino e/o preadolescente nel suo essere, nel suo pensare, nel suo

agire, così da progettare interventi calibrati sui reali bisogni ed interessi degli alunni, sulle loro

dimensioni di sviluppo, sull'incontro dei saperi tale da determinare apprendimenti che si traducono

in competenze verificabili.

In particolare nella scuola dell‟infanzia ed nella scuola primaria, viene dato ampio spazio

all’attività pratica perché è attraverso il fare che i bambini di questa fascia d‟età possono arrivare a

costruire un sapere consapevole. Nelle proposte didattiche si utilizzano i mediatori didattici attivi,

iconici, analogici e simbolici.

Altro aspetto particolarmente curato è quello della condivisione di idee ed esperienze, poiché la

costruzione del sapere è anche un fatto sociale, gli alunni vengono abituati a confrontarsi, discutere

per arrivare a decisioni condivise e scelte il più possibile rispettose del parere di ciascuno.

Si promuove, inoltre, la costruzione di un sapere non episodico, ma articolato e strutturato che

sviluppa una visione sistemica della realtà utilizzando un’integrazione tra le varie discipline di

studio.

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Perché il sapere sia effettivamente significativo per gli alunni, si di parte sempre dalle

conoscenze già acquisite dagli allievi per ampliarle attraverso un procedimento ricorsivo e la loro

organizzazione in mappe concettuali.

Le conoscenze acquisite non rimangano astratte il Istituto programma uscite sul territorio e visite

d’istruzione, per conoscere con il patrimonio storico artistico e per studiare i paesaggi e i fenomeni

naturali attraverso il confronto diretto con la realtà.

Nell‟articolazione delle proprie attività didattiche ogni insegnante utilizza le opportunità

comunicative messe a disposizione dalle nuove tecnologie .

L’ articolazione flessibile del gruppo classe consente di migliorare opportunità didattico -

organizzative e di identificare percorsi maggiormente individualizzati con la finalità di permettere la

massima formazione di ciascuno in rapporto alle proprie specificità.

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Le scelte metodologiche

Lezione interattiva

Presentazione degli argomenti in forma problematica,

brain-storming, discussioni finalizzate a favorire il

dialogo e il confronto positivo

Lezione tradizionale

spiegazione frontale, studio individuale

Attività di ricerca individuale o in gruppo

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Pratiche di gioco e di drammatizzazione

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Visite guidate e viaggi d’istruzione

ai musei, alle mostre, a località di interesse

naturalistico o culturale, spettacoli teatrali o

cinematografici allegati al piano annuale delle

singole classi.

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CAPITOLO 4

GLI ASPETTI FONDANTI DEL PERCORSO FORMATIVO:

ACCOGLIENZA-CONTINUITÀ-ORIENTAMENTO-INTEGRAZIONE

IL SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il nostro Istituto:

adotta un‟ottica di continuità per rendere il più possibile unitaria l‟esperienza educativa e

formativa dell‟alunno;

cura il momento delicato dell‟ accoglienza per rendere più sereno il passaggio da un ordine di

scuola all‟altro;

attiva un percorso di orientamento, per sostenere e facilitare una scelta critica, secondo gli

interessi, le attitudini, le aspettative, di ciascun alunno;

pone attenzione ai diversi processi di integrazione, nel rispetto e nella valorizzazione della

diversità di ciascuno;

Questi aspetti fondanti, trasversali e per questo non facilmente identificabili con questa o quella

attività, non sono ideali astratti sganciati dall‟azione didattica, ma sempre calati nel concreto di una

scuola che agisce su un territorio preciso, con i suoi peculiari bisogni e specifiche finalità. Essi

sono le linee guida per l‟agire quotidiano di ciascun operatore del nostro Istituto dovrebbe nella sua

azione quotidiana.

Se, infatti, perseguire come finalità la Cittadinanza Attiva è l‟orizzonte ampio che fa da sfondo al

lavoro di tutti i giorni di ciascun insegnante, l‟edificio Continuità, Accoglienza, Orientamento ed

Integrazione sono aspetti caratterizzanti l‟offerta formativa d‟Istituto, finalità alla cui costruzione si

mira costantemente; in effetti questi aspetti fondanti sono le colonne portanti, i cardini sui cui

impiantare i muri perimetrali, le pareti costituite dalle tematiche, dai contenuti, dalle competenze

che sono l‟oggetto delle programmazioni, delle progettualità e delle attività svolte a scuola.

Tematiche e contenuti sviluppati all‟interno di tre macro aree:

area relazionale: tutto ciò che attiene alle attitudini e allo sviluppo delle competenze

socio-relazionali dell‟individuo (l‟ed. alla cittadinanza, lo sviluppo affettivo, gli aspetti

comportamentali, la consapevolezza sociale) ;

area espressiva e della comunicazione: tutto quanto ha a che fare con le competenze

dei diversi linguaggi disciplinari, ma anche con la propria capacità di esprimere la

propria personalità e identità (i linguaggi artistici e creativi in senso lato; le lingue

straniere, l‟uso delle tecnologie; i linguaggi scientifici ecc.);

area della salute, della sicurezza e dello sport: l‟area percettivo motoria, la

conoscenza e il rispetto degli ambienti, naturali, artificiali e sociali ai diversi gradi di

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consapevolezza evolutiva degli studenti (le scienze motorie, l‟educazione alla sicurezza,

l‟educazione alimentare, l‟educazione stradale ecc.)

4.1 Accoglienza

Consapevoli di quanto sia importante “accogliere” i nuovi arrivati perché l‟ingresso o il passaggio

siano affrontati in modo sereno nel nostro Istituto, da alcuni anni, si riserva particolare attenzione al

momento iniziale sia per i bambini che frequentano per la prima volta la Scuola dell‟Infanzia sia per

coloro che iniziano la Scuola Primaria o la Scuola Secondaria di Primo Grado.

Accogliere è un primo passo per costruire l‟appartenenza ad un contesto relazionale; l‟accoglienza

per noi, non è, però, pensata come situazione soltanto iniziale, data una volta per tutte, non è

semplicemente un rituale che si ripete ogni inizio di un nuovo anno scolastico, nel nostro ogni

giorno ciascuno di noi è accolto e ciascuno di noi è responsabile dell‟accoglimento dell‟altro.

Vale a dire: si accoglie continuamente.

Le attività di accoglienza sono programmate nelle loro linee generali ma flessibili al variare dei

bisogni e degli interessi degli alunni, sono rinnovate di anno in anno alla luce delle osservazioni

degli utenti e delle proposte provenienti dagli insegnanti che già hanno effettuato l‟esperienza.

4.2 Continuità Orizzontale e Verticale.

Indubbiamente, uno degli obiettivi prioritari del nostro Istituto Comprensivo è, realizzare un

raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra i tre ordini di scuola che lo costituiscono

al fine di promuovere la continuità del processo formativo in modo sereno, organico e completo

e favorire la piena formazione della persona.

Il nostro Istituto promuove un progetto formativo unitario e continuo che ha inizio nella Scuola

dell’Infanzia, prosegue nella Scuola Primaria e si conclude nella Scuola Secondaria di Primo

Grado con l‟obiettivo di orientare i ragazzi a costruire consapevolmente il proprio futuro.

Particolare attenzione è, dunque, posta alla continuità del percorso educativo degli alunni dai 3

ai 14 anni e considerando la continuità educativa una dimensione di sviluppo e maturazione della

persona che avviene in maniera progressiva e per fasi, in cui, quelle che seguono legittimano quelle

precedenti di cui sono il prodotto, si adopera per realizzare un raccordo pedagogico, curricolare ed

organizzativo tra i tre ordini di scuola al fine di promuovere la continuità del processo formativo in

modo sereno, organico e completo a livello psicologico, pedagogico e didattico e favorire la piena

formazione della persona. L‟Istituto definisce le tappe relative allo sviluppo educativo e al percorso

formativo dell‟allievo di tutti i segmenti del primo ciclo di istruzione: Scuola dell‟Infanzia, Primaria

e Secondaria di I° Grado ed elabora un unico curricolo verticale per impostare ed organizzare le

proprie attività didattiche curricolari, extracurricolari, facoltative ed aggiuntive in modo

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organico, in continuità tra i tre ordini di scuola e creare un Istituto Comprensivo con una forte

identità comune, non solo dal punto di vista amministrativo e delle procedure, ma anche e

soprattutto in termini di accoglienza, continuità e orientamento degli alunni e consentire loro di

vivere con serenità e consapevolezza il passaggio dalla fanciullezza all‟adolescenza.

All‟interno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa, il

nostro Istituto ritiene fondamentale il problema del coordinamento dei curricoli, sia sul piano

teorico che su quello metodologico-operativo.

La continuità nasce, dunque, dall‟esigenza primaria di garantire il diritto dell‟alunno a un percorso

formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del

soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la

sua identità.

I docenti individuano, perciò, le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche

più significative, le strategie più idonee, con attenzione all‟integrazione fra le discipline e alla

loro possibile aggregazione in aree. All‟interno di un simile percorso, la scelta di finalità

educative e di obiettivi generali „comuni‟ garantisce la dimensione della continuità e

dell‟organicità del percorso formativo.

Praticare la continuità educativa e didattica significa, dunque, garantire all‟alunno il diritto ad

effettuare un percorso formativo che mira a promuovere uno sviluppo armonico e

multidimensionale della propria personalità che, pur nei cambiamenti dell‟età evolutiva e delle

diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità; sviluppo e maturazione

della persona che avviene in maniera progressiva e per fasi, in cui, quelle che seguono legittimano

quelle precedenti di cui sono il prodotto; è importante, pertanto, mettere in campo tutte le strategie

possibili per agevolare al massimo il passaggio dell‟alunno da un grado all'altro di scuola ed evitare

problemi che potrebbero incidere negativamente sul suo sviluppo psico-fisico.

La continuità verticale consente di determinare condizioni più favorevoli per garantire:

la continuità dei percorsi formativi;

lo scambio di competenze ed esperienze fra i docenti;

l'utilizzo combinato delle risorse professionali e strutturali;

e mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi a lungo termine:

garantire agli alunni un percorso formativo organico integrato come condizione indispensabile

di una corretta azione educativa;

conoscere la storia scolastica e personale dell‟alunno attraverso la documentazione raccolta nel

fascicolo personale per innestare, sul suo vissuto culturale, i nuovi elementi curricolari ed

organizzativi, valorizzando le competenze già acquisite;

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problematizzare ed armonizzare concezioni e strategie didattiche, stili educativi e “pratiche di

insegnamento /apprendimento”;

coordinare i curricoli in senso longitudinale in relazione al progressivo sviluppo dell‟alunno, nel

rispetto delle differenziazioni proprie di ciascuna scuola;

concordare criteri di osservazione, verifiche e valutazione per giungere al coordinamento del

sistema di valutazione dei diversi gradi scolastici.

Le modalità di passaggio tra gli ordini di scuola sono effettuate attraverso una comunicazione

continua tra i docenti delle classi prime della Scuola Primaria e le insegnanti della Scuola

dell‟Infanzia, i docenti dell‟ultimo anno della scuola Primaria con quelli della scuola Secondaria per

trasmettere dati significativi relativi al livello di apprendimento, alla socializzazione, alla

motivazione verso l‟esperienza scolastica in generale, al contesto socio-familiare di provenienza

degli alunni, per la formazione delle classi prime dei due ordini di scuola.

Per quanto riguarda il raccordo Scuola Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria di I Grado il

coordinamento è affidato alle docenti con Funzione Strumentale dell‟Area 2 “ Interventi per gli

alunni e docenti a supporto delle attività didattiche di continuità ed orientamento” ; la

collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è abbastanza consolidata e si concretizza

nella progettazione di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un

ordine di scuola e l'altro, nel coordinamento delle programmazioni con il curricolo verticale,

nell‟armonizzazione delle strategie didattiche utilizzate, nella ricerca di condivisi e comuni criteri di

valutazione, nell‟ elaborazione di informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti

e nel monitoraggio degli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Alla

luce della riflessione pedagogica che il nostro Istituto Comprensivo ha svolto, la continuità

educativa è sentita non solo come continuità verticale fra i diversi cicli scolastici in cui l‟alunno di

volta in volta entrerà crescendo; ma anche come continuità orizzontale, propria di una scuola che

considera i suoi alunni come soggetti quotidianamente provenienti da altri ambiti educativi o

comunque da contesti comunitari differenti: le famiglie, le associazioni sportive, l‟oratorio ecc. La

realizzazione effettiva del duplice concetto di continuità qui esposto, consente di rispondere ai

bisogni formativi dei soggetti in età evolutiva, in modo sempre più adeguato e nel rispetto dei ritmi

di apprendimento, degli stili cognitivi, delle motivazioni e degli interessi di ciascun alunno. La

continuità orizzontale ha sì l‟obiettivo a lungo termine di essere un essenziale aspetto di quella

Comunità Educante che anima lo spirito della nostra offerta formativa, ma si sostanzia soprattutto

nell‟adesione a talune “buone pratiche” quali:

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comunicazione costante con le famiglie, tramite i canali, i tempi e gli spazi istituzionali

(strumenti quali diari, libretti scolastici, ricevimento degli insegnanti, riunioni con

rappresentanti dei genitori ecc.) con la dovuta flessibilità e elasticità organizzativa;

comunicazione, scambi di informazioni e proposte con altre agenzie educative presenti sul

territorio;

comunicazioni con le Istituzioni (Comune, Servizi sociali, A.S.L. deputate, ecc.);

progetti territoriali che investono il nostro Istituto insieme ad altri soggetti (associazione Le Ali

della Vita, Progetto Orientamento ecc.).

PIANO DELLE AZIONI DI CONTINUITÀ VERTICALE

DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 2

4.3 Rapporti Scuola-Famiglia

Nella costruzione della comunità educante, di particolare importanza riveste il dialogo scuola-famiglia.

Esso si sviluppa nella consapevolezza di avere obiettivi comuni, si attua nella capacità di comunicare e

partecipare e comporta da parte del Dirigente, docenti, insegnanti, genitori e alunni un impegno di

corresponsabilità. La qualità dell‟offerta formativa richiede che tutti i soggetti coinvolti assolvano ai

propri compiti, per questo è indispensabile il coinvolgimento e la collaborazione della famiglia che

svolge un ruolo insostituibile per quanto concerne la responsabilità educativa nel conseguimento delle

finalità individuate come comuni e irrinunciabili.

Promuovere una costante collaborazione con le famiglie per supportare il percorso educativo e

formativo e per migliorare il processo di crescita dei nostri alunni è un costante impegno di tutto il

personale dell‟ Istituto.

I genitori sono, infatti, il nostro principale interlocutore ed una preziosa risorsa con cui

promuovere, nella consapevolezza dell‟importanza della formazione dei loro figli, non una

partecipazione esclusivamente formale ma una fattiva, propositiva e produttiva cooperazione.

Per stabilire una vera e propria “ alleanza per costruire relazioni costanti che riconoscono i

reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”. (Dalle

Indicazioni “Per una nuova cittadinanza”) l‟Istituto propone e stipula tra docenti, genitori e nuovi

allievi il Patto di Corresponsabilità Formativa ed Educativa, un contratto formativo in cui

scuola, famiglia ed alunni, analizzate le esigenze e le aspettative di ognuno, stabiliscono una serie

di accordi per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione, per sviluppare senso di

responsabilità e impegno reciproci.

Poiché la scuola è l'ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di

ogni alunno anche e soprattutto attraverso l'interazione sociale in un contesto relazionale positivo, la

condivisione delle regole del vivere e del convivere può avvenire solo con una efficace e fattiva

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collaborazione di tutti; la nostra scuola perseguirà, pertanto, costantemente l'obiettivo di costruire

un'alleanza educativa con i genitori.

All'inizio di ogni anno scolastico l‟Istituto predispone e stipula il Patto di Corresponsabilità

Formativa ed Educativa sottoscritto dall‟ insegnante coordinatore di classe per l‟intero consiglio di

classe, dai genitori e dagli alunni e depositato agli Atti; in esso sono definiti in maniera puntuale e

condivisa diritti e doveri e delineati l‟insieme degli accordi tra docenti, genitori ed alunni, utili per

costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione; il rispetto di tale patto

costituisce condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare

le finalità dell‟Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA E FORMATIVA ALLEGATO N. 5

La scuola si impegna, pertanto, ad instaurare un dialogo costruttivo e un rapporto basato

sull‟ascolto, sul confronto e sulla collaborazione con l‟utenza e per realizzare in modo ottimale

questa collaborazione l‟Istituto mette in atto molteplici strumenti, iniziative per migliorare la

qualità del rapporto scuola/famiglia:

Organi Collegiali:

Consigli di Intersezione, d’Interclasse, di Classe;

composti dai docenti delle sezioni/classi, dai genitori rappresentanti di sezione/classe eletti dai

genitori, presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente incaricato; le riunioni sono effettuate

secondo un piano annuale per condividere, discutere ed affrontare temi educativi che riguardano la

classe, per formulare proposte in ordine all‟azione educativa e didattica e per socializzare le scelte

progettuali dell‟ Istituto.

Consiglio d’ Istituto: composto dal Dirigente Scolastico, che ne fa parte di diritto, e dai

rappresentanti eletti tra le componenti: genitori, personale docente, personale ATA. Il Consiglio di

Istituto è presieduto da un genitore e affronta temi connessi all‟organizzazione dell‟ Istituto.

Giunta esecutiva: eletta in seno al Consiglio di Istituto, composta dal Dirigente Scolastico, da un

docente, da un non docente e da due genitori. Predispone i bilanci, prepara i lavori per il Consiglio e

cura l‟esecuzione delle delibere.

Colloqui individuali:

colloqui docenti - genitori in orario scolastico effettuati secondo un orario di ricevimento stabilito e

affisso all‟albo di ogni plesso;

in caso difficoltà per un incontro nell‟orario di ricevimento stabilito i genitori possono richiedere un

appuntamento per un colloquio con una semplice comunicazione sul quaderno delle Comunicazioni

scuola-famiglia; sono, queste, occasioni di confronto sul singolo alunno, sul suo percorso, utile

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per approfondire la conoscenza, condividere progressi o difficolta e per individuare eventuali

supporti;

incontri periodici docenti/genitori definiti dal Piano Annuale delle Attività;

colloqui docenti - genitori effettuato in orario pomeridiano;

consegna e presa visione del documento di valutazione quadrimestrale:

effettuato in orario pomeridiano nei mesi di febbraio e giugno;

comunicazioni scritte sul quaderno delle comunicazioni;

comunicazioni sul registro elettronico e sul sito web;

utili strumenti di comunicazione tra scuola e famiglia che non si sostituiscono le occasioni di

incontro previste tra insegnanti e genitori, ma il cui utilizzo è finalizzato a migliorare la qualità

della comunicazione.

Oltre agli incontri di tipo formalizzato (assemblee, colloqui individuali…), la lettura puntuale e

reciproca degli avvisi può aiutare a mantenere aperto un canale di cooperazione tra le due

componenti. Inoltre, in caso di necessita è sempre possibile effettuare altri incontri su richiesta dei

genitori e/o degli insegnanti.

La Scuola si apre alle famiglie anche in occasioni informali, come:

incontri su temi d'interesse comune organizzati dalla scuola o su proposta dei genitori;

incontri programmati su specifici argomenti d'interesse per i genitori, con intervento anche di

esperti in quel settore, essi sono occasione di crescita collettiva, di confronto, di stimolo, di apertura

su temi inerenti l'educazione, la vita della scuola, la qualità del servizio erogato.

incontri di tipo non formalizzato:

partecipazione mostre, spettacoli, feste, manifestazioni, lezioni aperte iniziative particolari;

condivisione momenti comunitari relativi ai temi dell‟accoglienza, della solidarietà e della pace,

del rispetto dell‟ambiente, del rispetto della legalità e del ricordo.

La scuola riconosce l‟importanza della partecipazione dei genitori negli organismi di verifica della

qualità della mensa e nelle sue dimensioni cittadine.

La scuola entro il termine dell‟anno scolastico somministra ai genitori degli alunni questionari per

rilevare la Customer Satisfaction dei propri utenti, procede ad un‟analisi dei dati, provvede a

favorire occasioni di lettura dei risultati e di confronto tra le varie componenti, al fine di una

autovalutazione del servizio erogato e per individuare gli obiettivi di miglioramento sui quali

impegnarsi nei successivi anni scolastici; i risultati sono pubblicati, infine, sul sito.

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4. 4 Orientamento: scelta formativa.

“Orientarsi”, nel suo significato letterale, vuol dire “sapere dove ci si trova e in quale direzione

procedere per arrivare in un certo luogo”.

Nel caso dei nostri studenti l‟orientamento diventa un progetto di vita ed orientare è soprattutto

accompagnare e sostenere l‟alunno nella creazione di un progetto personale di vita realistico;

acquisire la capacità di “Orientarsi” significa imparare a riflettere su come si è, su come si vorrebbe

essere e, non ultimo, su quante energie si è disposti ad impegnare per arrivare a realizzare i propri

obiettivi. Ecco perché l’orientamento formativo, inteso come percorso finalizzato all‟acquisizione

di competenze che induttivamente promuovono e qualificano la capacità di decidere del proprio

futuro, comprende indistintamente l‟orientamento esistenziale, scolastico e quello professionale.

L‟obiettivo principale è quello di rafforzare in ciascun allievo la capacità di orientarsi nelle

scelte di vita, di sviluppare gli strumenti culturali di educazione e d‟istruzione, affinché possa

inserirsi nel mondo di domani come cittadino attivo e responsabile. Il progetto educativo della

scuola tenendo, dunque, conto dei bisogni formativi, espliciti e impliciti, dei ritmi di crescita

e di apprendimento, degli stili cognitivi e delle personalità delle studentesse e degli studenti e

delle scelte educative delle famiglie, intende porsi come una comunità educativa incentrata

sulla persona “come soggetto-persona portatore di diritti e di doveri, come processo auto-

formativo, come identità-in-costruzione, come elaboratore di un progetto-sul-mondo e come

edificatore di senso”. Questo approccio pedagogico esclude categoricamente ogni forma di

soggettività, di individualità, di identità senza relazione, puntando ad una formazione concreta,

esito di un insieme di vissuti che permette al soggetto-persona di realizzare se stesso in forma

unica, singolare ed irripetibile. L‟obiettivo è quello che il soggetto-persona in via di

costituzione si strutturi, prenda forma, si realizzi per quello che potenzialmente è.

Ponendo, dunque, al centro dell‟interesse l‟alunno ed il suo rapporto con la realtà circostante, nel

nostro Istituto i docenti promuovono una didattica di tipo orientativo finalizzata ad utilizzare i

saperi come risorse, strumenti che aiutino i nostri alunni a maturare scelte consapevoli,

espressione delle proprie attitudini, inclinazioni e potenzialità.

L‟orientamento non è più inteso solo come orientamento per scelte relative all'ambito scolastico o

lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare, cioè, in un percorso formativo continuo,

un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche, e

soprattutto, se stessi. L'acquisire capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di

continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze, appare attualmente più importante che

non il possedere molte conoscenze o il fare a tutti i costi la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso,

anche se messo in discussione. Le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in

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98

contrapposizione con la scelta di indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto

giovani, perché richiedono elasticità, disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze

molto personalizzate. Orientare non significa più, o non significa solamente, trovare la risposta

giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa un'ulteriore possibilità per mettere il soggetto in

formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri

problemi.

Tutti i docenti guidano ogni alunno ad individuare, valorizzare e consolidare le proprie attitudini

fin dall‟inizio del percorso scolastico non relegando più le attività di orientamento alle annualità

ponte ma attribuendo ad esse un significato molto più ampio, rendendole parte integrante dei

curricoli di studio, fin dalla scuola dell‟Infanzia con percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e

delle proprie attitudini.

L’orientamento è inteso, dunque, come una modalità educativa permanente, un percorso che

dura tutta la vita, ma che, all‟interno della Scuola Secondaria di Primo Grado, prevede alcune tappe

significative che vogliono aiutare e accompagnare gli studenti a valorizzare la scelta formativa e

scolastica, nonché le eventuali successive “scelte” della vita e si pone, pertanto, i seguenti

obiettivi generali:

guida nella scelta del percorso formativo successivo;

riduzione del disagio e degli insuccessi;

costruire rapporti di collaborazione con gli altri ordini di scuola.

Obiettivi specifici:

facilitare un processo di scelta consapevole;

appresentare un accompagnamento alla scelta consapevole anche e soprattutto per gli alunni

più in difficoltà e a rischio di dispersione/abbandono;

dare alle famiglie le informazioni necessarie a sostenere e accompagnare i figli in questo

percorso;

contrastare l‟abbandono scolastico;

che gli studenti confermino o recuperino la motivazione verso l‟apprendimento;

che gli alunni comprendano quanto è importante acquisire competenze qualunque sia il

percorso successivo scelto;

il successo scolastico e formativo di tutti gli alunni;

l‟emergere di interessi, abilità, attitudini e competenze degli alunni;

dare informazioni sia sui tradizionali percorsi scolastici, sia sui percorsi di Istruzione e

Formazione Professionale;

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99

che alunni e famiglie giungano a conoscere le caratteristiche economiche ed occupazionali

del territorio, dei servizi in esso presenti e delle fonti informative attivabili;

Conoscere, Conoscersi, Progettare, Decidere

Oltre alle attività di carattere formativa che coinvolgono tutti i docenti sono previste le

seguenti attività di tipo informativo promosse e coordinate dalle Funzioni Strumentali per

la Continuità e l‟Orientamento: interventi di tipo orientativo mirati a far conoscere l'offerta

formativa presente sul territorio per tutti i genitori degli alunni delle ultime classi della

Scuola dell‟Infanzia, delle classi quinte della scuola Primaria e delle classi terze della Scuola

Secondaria di Primo Grado;

organizzazione di colloqui con lo psicologo che opera nella scuola per risolvere i dubbi e

rinforzare le incertezze relative al momento di crescita e di scelta;

attivazione di giornate dell‟orientamento: incontro con i professori referenti

dell‟orientamento degli Istituti Superiori delle Scuole Secondarie del territorio, con

momento informativo per alunni e genitori, perché possano conoscere in dettaglio l‟offerta

formativa dei singoli Istituti, ricevere chiarimenti sulle finalità dei corsi di formazione e

sulle relative prospettive professionali;

visite alle Scuole Secondarie di Secondo Grado da parte delle famiglie e degli alunni

seguendo date fornite dalla Scuola Media (predisposizione di un calendario da parte del

docente referente dell‟orientamento);

interventi integrativi specifici rivolti agli alunni stranieri sull‟offerta formativa dei singoli

Istituti Superiori, laddove le difficoltà di comprensione della lingua italiana non consentano

loro di avere tutte le informazioni necessarie alla scelta;

visione di filmati e utilizzo di materiale audiovisivo sia relativo agli Istituti Superiori che ad

aziende, imprese e laboratori;

compilazione, da parte di alunni e genitori, di questionari predisposti dall‟Istituto

Comprensivo e vertenti sulle capacità, caratteristiche, interessi, aspettative, eventuale scelta

scolastica dei singoli ragazzi;

formulazione, da parte dei docenti, del giudizio orientativo.

Accanto a metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe sono previste, attività di

ricerca documentaria sui siti internet nel laboratorio di informatica e la diffusione di materiale

informativo fornito dai vari Istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Rientrano negli strumenti utilizzati questionari e test, testi di produzione scritta che ripercorrono le

attività di orientamento svolte nel corso dell‟anno, colloqui con gli studenti e i genitori.

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100

Le attività previste nella fasi informativa si svolgeranno prevalentemente nei mesi di Novembre,

Dicembre, Gennaio, e quindi prima della scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione

alla Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Agli inizi del mese di febbraio viene consegnato alle famiglie e agli alunni delle classi terze il

modello del Consiglio Orientativo formulato dal Consiglio di classe e scaturito dalle attitudini

disciplinari del singolo alunno e dai risultati emersi dalla somministrazione di un questionario.

Le attività di orientamento sono accompagnate da un adeguato sistema di controllo e monitoraggio

per accertare la validità del consiglio orientativo e se viene seguito da famiglie e studenti. Un buon

numero di scuole risponde alle richieste del nostro Istituto per comunicare gli esiti raggiunti dai

nostri ex-alunni.

Il monitoraggio avviene nel corso dei mesi di attività di orientamento (Novembre, Dicembre e

Gennaio) e la valutazione del percorso seguito inizia quando gli alunni sano chiamati ad effettuare

la scelta della Scuola Secondaria di secondo Grado, per proseguire fino alla fine del corrente anno

scolastico e poi riprendere all‟inizio del successivo, quando gli alunni licenziati ci daranno notizie

del loro inserimento nel nuovo ordine di scuola.

La scuola, infine, valuta i risultati delle proprie azioni di orientamento attraverso:

il confronto e la discussione fra le Funzioni Strumentali ed i docenti coinvolti nelle varie

attività;

il confronto e la discussione all‟interno dei Consigli di Classe delle classi terze della Scuola

Secondaria di Primo Grado;

il confronto tra il Consiglio orientativo effettuato dal Consiglio di Classe e la scelta finale del

singolo alunno;

eventuale ricaduta positiva o negativa sulle scelte successive effettuate dagli studenti.

PIANO DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO

DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 2

4.5 Integrazione ed Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Il nostro Istituto considera l‟inclusione scolastica di ogni allievo come risorsa, ponendo l‟alunno al

centro del processo formativo, tenendo conto delle sue specifiche ma differenti necessità e abilità.

“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado ed i contesti di diffusione.

L‟integrazione consiste nell‟ingresso in un dato contesto di una persona esterna con un deficit,

rispetto al contesto stesso, e il successo del suo inserimento è ottenuto grazie a interventi sulla

persona medesima. L‟inclusione si ha quando la disabilità non appartiene alla persona, ma agli

ostacoli di strutturazione sociale e alle barriere presenti in essa, per cui la partecipazione e

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101

l‟esigibilità dei diritti non sono un problema della disabilità, ma della struttura sociale. L‟inclusione

è il riconoscimento dell‟alunno quale soggetto dotato di peculiari caratteristiche da comprendere e

utilizzare per impostare un progetto di vita adatto allo sviluppo delle sue potenzialità,

indipendentemente dalle difficoltà che può incontrare. Al fine di garantire a tutti gli alunni il

successo formativo, dopo un‟accurata fase di rilevamento della situazione di partenza del gruppo

classe, del possesso dei prerequisiti, delle esigenze, delle aspettative, della motivazione scolastica

degli allievi, ogni team docenti/ Consiglio di classe individua gli studenti con BES, per i quali è

“opportuna e necessaria l‟adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di

misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carica globale ed inclusiva di

tutti gli alunni”. A tal proposito la Direttiva precisa il significato quando dice: “L‟area dello

svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In

ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di

ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi

specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché

appartenenti a culture diverse”. In alcuni casi, la scuola si avvale della collaborazione di un team di

specialisti che, in seguito ad un protocollo d‟intesa, apportano il loro contributo dando un supporto

sia ai docenti che agli allievi attraverso tecniche del counseling e/o di comunicazione con gli

adolescenti e preadolescenti coinvolgendo anche i genitori attivamente nel percorso formativo del

proprio figlio. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato (PEI e PDP),

che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un‟elaborazione collegiale,

corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli

apprendimenti. Al fine di agevolare e dare sistematicità alle procedure volte all‟inclusione di tutti i

bisogni educativi degli alunni, l‟Istituto si impegna ad effettuare le seguenti attività:

aggiornamento nella costituzione del GLI (statuto, regolamento, protocollo..);

monitoraggio, nell‟ambito degli incontri di programmazione e dei Consigli di classe, delle

situazioni emerse dalle osservazioni degli insegnanti/docenti;

comunicazione alle famiglie degli alunni delle osservazioni emerse e condivisione delle linee

di intervento nei confronti degli alunni;

utilizzo del materiale disponibile nell‟Istituto per predisporre strategie di intervento

(biblioteche scolastiche, catalogo sostegno, materiale DSA, materiale multimediale....);

adozione di metodologie (es. cooperative learning, tutoring, brainstorming, circle time.) che

permettano ai docenti di strutturare attività “mettendosi dal punto di vista di tutti”;

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102

raccolta delle “buone prassi” effettuate nelle classi, socializzandole ai colleghi, con lo scopo di

creare una “banca” di strumenti didattici da utilizzare in analoghe situazioni di difficoltà;

segnalazione al GLI di eventuali richieste, osservazioni, criticità per migliorare l‟inclusività

all‟interno dell‟Istituto;

condivisione periodica, all‟interno del GLI e dei consigli di classe/interclasse/intersezione,

delle problematiche emerse dalle singole situazioni;

monitoraggio e valutazione del livello di inclusione raggiunto al termine dell‟anno scolastico

al fine di adeguare e migliorare le criticità emerse;

possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

scelti fra percorsi formativi esistenti sul territorio locale (compresi i CTS e CTI ) e nazionale,

affinché si possa ricevere una specifica formazione ed un continuo aggiornamento sulle

tematiche dei bisogni educativi speciali ed in particolare dell'inclusione.

Come già accaduto negli anni scolastici precedenti, l‟Istituto continuerà ad avvalersi del contributo

degli operatori, delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l‟organizzazione delle attività educative. Le famiglie degli alunni, considerate dalla

Scuola come i principali fautori del processo educativo dei propri figli, vengono da subito chiamate

in causa attraverso consigli di classe specifici e coinvolte per condividere osservazioni e proposte

relativamente al percorso da seguire sia in ambito scolastico che extrascolastico.

PIANO ANNUALE INCLUSIONE ALLEGATO N. 11

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103

CAPITOLO 5

ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

L‟attività didattica viene progettata e pianificata tenendo conto del “Curricolo Verticale” realizzato

dagli stessi docenti ed è strutturata attraverso la seguente organizzazione:

Curricolo di Base Obbligatorio

Ampliamento dell’Offerta Formativa: attività in orario curricolare ed extracurricolare

5.1 Organizzazione Curricolo Base Obbligatorio

5.1.1 Scuola dell’Infanzia

L‟orario curricolare della Scuola dell‟Infanzia è articolato 40 ore settimanali; tutti i Plessi hanno

un orario distribuito su cinque giorni a settimana dal lunedì al venerdì.

Orario settimanale delle insegnanti

Tutte le insegnanti della Scuola dell‟infanzia, in regime di autonomia scolastica , prestano servizio

per un orario settimanale di 25 ore. Con l‟attivazione del servizio mensa gli insegnanti si alternano

nelle sezioni con turnazione antimeridiana o pomeridiana. I turni giornalieri sono alternati

settimanalmente tra le due insegnanti di sezione ed è garantita la compresenza nella fascia oraria

compresa tra le 11.30 e le 13.30.

Modalità di articolazione dell’orario di lavoro dei docenti

L‟orario di lavoro del personale docente si articola su cinque/sei giorni settimanali in orario

antimeridiano e pomeridiano

QUADRO ORARIO CURRICOLARE 40 ORE SETTIMANALI

Plessi di via Marconi, via Mennella e viale dei Pini

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

SABATO

ORARIO

ANTIMERIDIANO

INGRESSO

8.30

8.30

8.30

8.30

8.30

8.30

USCITA

EFFETTUATA

PRIMA DELL’AVVIO DELLA REFEZIONE

13.00

MENSA

ORARIO

POMERIDIANO

USCITA

16.00

16.30

16.00

16.30

16.00

16.30

16.00

16.30

16.00

16.30

16.00

16.30

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104

Organizzazione della giornata nella nostra scuola dell’Infanzia

Lo scandire della giornata permette al bambino di avere una sicurezza ed un ordine interiore.

L‟organizzazione della giornata diventa regola e quindi ritmo che viene interiorizzato dal

bambino. I tempi della giornata sono articolati in modo flessibile; sono presenti momenti

spontanei o non strutturati di esperienze-gioco che comprendono attività di routine (ingresso,

pranzo…) e specifiche attività di apprendimento che si sviluppano attraverso appropriati

percorsi metodologici e didattici e l‟attuazione di laboratori, di cui vengono definiti obiettivi

strumenti e materiali specifici. La distribuzione del seguente orario così consente di

assecondare le esigenze dei bambini e dei genitori.

DALLE

ORE

ALLE

ORE

ATTIVITÀ

PREVALENTE

BISOGNO

EMERGENTE

DEL BAMBINO

OBIETTIVO

EDUCATIVO

RUOLO

DELL’INSEGNANTE

8.30

9,00

Entrata e

accoglienza.

Bisogni affettivi e

Socializzazione.

Favorire un buon

inizio della giornata

scolastica.

Sensibile ed attento al

distacco, mostra

interesse al bambino,

ascolta, gioca,

predispone spazi e

materiali.

9,00

9,30

Attività libere

(giochi liberi e/o

organizzati)

Bisogni affettivi,

relazionali e

cognitivi;

socializzazione

Favorire un buon

inizio della giornata

scolastica. Favorire

sviluppo relazionale

e cognitivo.

Sensibile ed attento,

mostra interesse ai

bisogni degli allievi,

ascolta, gioca,

predispone spazi e

materiali coordina,

aiuta, osserva.

9,30

10,00

Momenti di

espressione

orale: assenze e

presenze.

Bisogni affettivi,

relazionali,

osservare,

conoscere

memorizzare;

socializzazione,

Favorire un buon

inizio della giornata

scolastica. Favorire

sviluppo relazionale

e cognitivo.

Sviluppare i

riferimenti affettivi

verso l‟insegnante ed

i compagni.

Sensibile ed attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

ascolta, gioca,

predispone spazi e

materiali coordina,

aiuta, osserva, stimola,

sostiene, responsabilizza

10,00

10,30

Attività

inerenti la

programmazion

e di sezione:

attività

linguistiche

(ascolto, lettura,

poesie, canti)

Come da

programmazione

di sezione. Ad

esempio:

conoscenza,

ricerca,

esplorazione,

riordino di

conoscenze

possedute.

Favorire la

socializzazione e

l‟autocontrollo.

Gli obiettivi da

raggiungere sono

indicati nelle

programmazioni.

Ad esempio:

stimolare la

conoscenza, trovare

soluzioni, vivere

nuove esperienze.

Sensibile ed attento ,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

propone, stimola,

osserva e registra.

Page 105: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

105

DALLE

ORE

ALLE

ORE

ATTIVITÀ

PREVALEN

TE

BISOGNO

EMERGENTE

DEL BAMBINO

OBIETTIVO

EDUCATIVO

RUOLO

DELL’INSEGNANTE

10,30 11,30 Attività

inerenti alla

programmazio

ne con il

grande gruppo

e/o attività

laboratori ali

per piccoli

gruppi

flessibili di

sezione

attività di

gruppo o

individuali

inerenti a unità

o progetti

didattici

Come da

programmazione di

sezione. Ad

esempio: cambio

di attività ,

conoscenza,

ricerca,

esplorazione

riordino di

conoscenze

possedute.

Gli obiettivi da

raggiungere sono

indicati nelle

programmazioni.

Ad esempio:

stimolare la

conoscenza, trovare

soluzioni, vivere

nuove esperienze,

capacità

d'autogestione ed

autocontrollo.

Sensibile, attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

contiene, partecipa,

propone, progetta,

predispone, osserva e

registra.

11,30 12.00

Riordino e uso

dei servizi

igienici,

Cura di sé , degli

oggetti e materiali

d'uso.

Sviluppo

dell'autonomia, aver

cura della propria

persona e degli

oggetti d‟uso.

Sensibile, attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

aiuta, rassicura, rafforza

le regole.

12.00 13.00 Pranzo(attività

di

preparazione

mensa).

Recupero di

abitudini riferite

all‟ambiente

familiare.

Bisogno di nutrirsi,

socializzare,

comunicare con i

compagni.

Promuovere

l‟educazione

alimentare.

Favorire lo sviluppo

della socialità, del

linguaggio e

dell‟autonomia.

Sensibile, attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

crea un clima

rassicurante, piacevole,

disteso. Contiene,

stimola, aiuta, osserva.

13.00 13.45 Gioco libero

e/o guidato.

Giochi

strutturati e /o

guidati.

Attività

inerenti al

corpo e al

movimento.

Giochi

collettivi e / o

a squadre,

Bisogno fisico di

rilassarsi, bisogno

di esprimersi

liberamente nel

gioco e di

comunicare con i

compagni.

Favorire un

adattamento del

bambino al ritmo di

vita scolastica.

Movimento,

socializzazione,

autogestione .

Favorire

l‟espressione

spontanea e/ o su

consegna, attraverso

svariate forme

espressive.

Favorire autonomia

nell'eseguire una

tecnica.

Sensibile, attento ,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

osserva, partecipa,

propone, progetta,

contiene.

Page 106: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

106

DALLE

ORE

ALLE

ORE

ATTIVITÀ

PREVALEN

TE

BISOGNO

EMERGENTE

DEL BAMBINO

OBIETTIVO

EDUCATIVO

RUOLO

DELL’INSEGNANTE

13.45 15.30 Attività

inerenti alla

programmazion

e Lettura

nell‟angolo

sezione.

Giochi

percettivi,

giochi

matematici,

attività

scientifica o

attività

musicale,

attività di

canto.

Bisogno fisico di

rilassarsi,

immedesimarsi in

un personaggio,

fantasticare.

Gli obiettivi da

raggiungere sono

indicati nelle

programmazioni . Ad

esempio: favorire un

adattamento del

bambino al ritmo di

vita scolastico.

Favorire

l‟espressione

spontanea e/ o su

consegna, attraverso

svariate forme

espressive.

Sensibile, attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

legge, narra, coinvolge,

predispone.

15.30 16.00 Giochi liberi

e/o organizzati

di breve durata

per facilitare il

riordino dei

materiali al

momento

dell'arrivo dei

genitori.

Bisogno di

esprimersi

liberamente.

Bisogno di

interiorizzazione di

sicurezze affettive,

ritorno a casa.

Favorire lo sviluppo

della socialità e del

linguaggio. Favorire

lo sviluppo della

capacità di

autogestirsi nel

gioco,

dell‟autonomia e

della socialità.

Sensibile, attento ,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

osserva, partecipa,

gioca, rassicura.

16.00 16.30 Riordino dei

materiali.

Uscita

Cura degli oggetti

e materiali d'uso.

Bisogno di

interiorizzazione di

sicurezze affettive,

ritorno a casa

Favorire l'attesa dei

familiari in un clima

sereno. Regola del

saluto

Sensibile, attento,

mostra interesse ai

bisogni dei bambini,

osserva, partecipa,

rassicura, contiene,

informa i genitori sui

particolari della giornata

Page 107: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

107

5.1.2 Scuola Primaria

L‟orario curricolare della Scuola Primaria è articolato in 29 ore settimanali antimeridiane per le

classi frequentanti il tempo normale e 40 ore settimanali perle classi frequentanti il tempo pieno.

Tutti i Plessi hanno un orario distribuito su sei giorni la settimana, dal lunedì al sabato.

QUADRO ORARIO E MONTE ORE SETTIMANALE CON TEMPO SCUOLA 29 ORE

Sede Centrale di via Pigna, Plessi di via Marconi, via Mennella e viale dei Tigli

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

SABATO

OR

AR

IO

AN

TIM

ER

IDIA

NO

INGRESSO

8.20

8.20

8.20

8.20

8.20

8.20 8.20

USCITA

13.20

13.20

13.20

13.20

13.20

12.20

12.20 /13.20

Page 108: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

108

Articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina.

Il tempo normale determinato sulla base dell‟orario di 29 ore settimanali comprende l‟attivazione di

laboratori di italiano e matematica per 2 ore settimanali con attività di potenziamento, recupero ecc.

(Potenziamento dell‟offerta formativa) per il migliore impiego delle risorse disponibili.

Classe

Prima

Classe

seconda

Classe

Terza

Classe

Quarta

Classe

Quinta

Italiano 8 7 7 7 7

Matematica 7 7 7 7 7

Storia 3 3 2 2 2

Geografia (Geo-storia) (Geo-storia) 1 1 1

Scienze 2 2 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1

Lingua Inglese 1 2 3 3 3

Arte e

Immagine 2 2 2 2 2

Musica 1 1 1 1 1

Educazione

Fisica 2 2 2 2 2

IRC 2 2 2 2 2

Totale 29 29 29 29 29

Page 109: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

109

QUADRO ORARIO E MONTE ORE SETTIMANALE CON TEMPO SCUOLA 40 ORE

Plessi via Mennella e via Marconi

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

ORARIO

ANTIMERIDIANO

INGRESSO

8.20

8.20

8.20

8.20

8.20 8.20

MENSA

ORARIO

POMERIDIANO

USCITA

16.20

16.20

16.20

16.20

16.20 16.20

Page 110: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

110

Articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina.

Classe

Prima

Classe

seconda

Classe

Terza

Classe

Quarta

Classe

Quinta

Italiano 8 7 7 7 7

Matematica 7 7 7 7 7

Storia 3 3 2 2 2

Geografia (Geo-storia) (Geo-storia) 1 1 1

Scienze 2 2 2 2 2

Tecnologia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 1 2 3 3 3

Arte e

Immagine 2 2 2 2 2

Musica 1 1 1 1 1

Educazione

Fisica 2 2 2 2 2

IRC 2 2 2 2 2

Mensa 5 5 5 5 5

Attività

dopo mensa 5 5 5 5 5

Totale 40 40 40 40 40

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111

Le ore di attività dopo mensa sono di attività ludico-creative e di recupero, potenziamento di

Italiano e matematica.

5.1.3 ORGANIZZAZIONE CURRICOLO CON ORGANICO POTENZIATO

DOTAZIONE ORGANICO POTENZIATO FASE C LEGGE 107/2015

3 INSEGNANTI Posto Comune

AMBITI DI UTILIZZO RISPETTO ALLE

PRIORITÀ INDIVIDUATE NEL RAV

AMBITI DI UTILIZZO RELATIVI

ALL’ART. 1 C. 7 LEGGE 107/2015

ORGANIZZAZIONE

ESITI

E1 - Risultati scolastici

E2 - Risultati nelle prove

standardizzate

Nazionali

a)Valorizzazione e potenziamento

delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano.

b)Potenziamento delle competenze

matematico-logiche e scientifiche.

p) Valorizzazione di percorsi

formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli

studenti.

q) Individuazione di percorsi e di

sistemi funzionali alla premialità e

alla valorizzazione del merito degli

alunni e degli studenti.

Ampliamento dell’offerta

Formativa con aumento

dell’orario settimanale degli

studenti di tutte le classi da 27 a

29 ore.

PROCESSI DIDATTICI

PD1- Curricolo, progettazione,

valutazione

PROCESSI ORGANIZZATIVI

PO1 - Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

5.1.4 Utilizzo ore di programmazione settimanale

Le ore di programmazione/verifica settimanale previste per i docenti di Scuola Primaria sono di

norma effettuate ogni martedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e per le classi a tempo pieno dalle

16.30 alle 18.30.

Normalmente le ore di programmazione vengono utilizzate per preparare collegialmente le attività

delle classi, per valutare l‟andamento didattico, per predisporre i necessari percorsi individualizzati, le

attività di rinforzo e di recupero, per pianificare, in forma interdisciplinare, i progetti inseriti nel

curricolo della scuola. Al termine di ciascun quadrimestre, le ore di programmazione vengono

utilizzate per effettuare la valutazione degli alunni.

Nella Scuola dell‟Infanzia, per ogni ambito, i docenti individuano le basi di partenza e

procedono alla formulazione di competenze articolate in conoscenze e abilità e alla scelta delle

attività, stabilendo i percorsi, le metodologie e le modalità di verifica. L‟organizzazione delle

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112

attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità in relazione alla variabilità

individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento oltre che alle motivazioni e agli

interessi dei bambini.

L‟attività di programmazione/ verifica mira a rilevare le dinamiche relazionali, le interazioni

attivate, i comportamenti dei bambini sia nel gruppo, sia singolarmente nel rapporto con gli oggetti,

i pari, le persone adulte e le attività, nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ciò si

realizza attraverso un‟osservazione sistematica rispetto ad alcuni indicatori che consentono di

esaminare gli aspetti dello sviluppo della personalità: la sfera cognitiva, la sfera percettiva e

motoria, il grado di autonomia e il tipo di socializzazione raggiunto.

5.1.5 Servizio Refezione

Per le classi con l‟orario prolungato a 40 ore viene attivato il servizio di mensa scolastica; esso è erogato

dal Comune che affida la gestione a una ditta esterna.

5.1.6 Scuola Secondaria di Primo Grado

QUADRO ORARIO - CURRICOLO BASE 30 ORE SETTIMANALI

Sede Centrale di via Pigna - Plesso di Via Mennella - Plesso di Viale dei Tigli

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

SABATO

OR

AR

IO

AN

TIM

ER

IDIA

NO

INGRESSO

8.10

8.10

8.10

8.10

8.10

8.10

8.10

USCITA

13.10

13.10

13.10

13.10

13.10

13.10 13.10

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113

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DISCIPLINARE

ORE FRONTALI

CLASSE PRIMA

CLASSE SECONDA

CLASSE TERZA

Lettere 10 10 10

Matematica 6 6 6

Inglese 3 3 3

Francese 2 2 2

Spagnolo 2 2 0

Scienze Motorie 2 2 2

Tecnologia/Informatica 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 2

Musica 2 2 2

Religione 1 1 1

Cittadinanza

e

Costituzione

In base al Decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito nella Legge n.

169 del 30 ottobre 2008, l‟insegnamento viene impartito nell‟ambito

dell‟area storico-geografica.

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114

5.1.7 ORGANIZZAZIONE CURRICOLO CON ORGANICO POTENZIATO

DOTAZIONE ORGANICO POTENZIATO FASE C LEGGE 107/2015

1 DOCENTE DI TECNOLOGIA Classe di concorso A033

1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE Classe di concorso A 345

AMBITI DI UTILIZZO RISPETTO

ALLE PRIORITÀ INDIVIDUATE

NEL RAV

AMBITI DI UTILIZZO RELATIVI

ALL’ART. 1 C. 7 LEGGE 107/2015

ORGANIZZAZIONE

ESITI

E1

Risultati scolastici

E2

Risultati nelle prove

standardizzate Nazionali

b)Potenziamento delle competenze

matematico-logiche e scientifiche;

a)valorizzazione e potenziamento delle

competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano …

e) sviluppo di comportamenti

responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità

ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali;

h) sviluppo delle competenze digitali

degli studenti,

i) potenziamento delle metodologie

laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

m) valorizzazione della scuola intesa

come comunità attiva, aperta al

territorio e in grado di sviluppare e

aumentare

l'interazione con le famiglie e con la

comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le

imprese;

p) valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati e coinvolgimento degli

alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di

sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e

degli studenti.

1.

Docente di Tecnologia

Semiesonero 1o Collaboratore - 6 ore

Azioni di supporto alle attività

didattiche -12 ore

2.

Docente di Lingua Straniera Inglese

Semiesonero 2o Collaboratore - 9 ore

Azioni di supporto alle attività

didattiche - 6 ore

PROCESSI DIDATTICI

PD1

Curricolo, progettazione,

valutazione

PROCESSI ORGANIZZATIVI

PO1

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Page 115: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

115

5.2 Offerta Formativa

Alla luce delle innovazioni introdotte dai Decreti Legislativi del 13 aprile 2017 e sulla base delle

finalità, dei principi ispiratori e degli orientamenti dell‟azione didattica espresse nell‟ATTO DI

INDIRIZZO del Dirigente Scolastico del 4 settembre 2107 l’identità progettuale del Piano dell‟

Offerta Formativa di questo anno scolastico si caratterizzerà nella realizzazione di attività e di

percorsi didattici riguardanti

L‟ educazione alla legalità, per favorire la maturazione consapevole delle competenze sociali e

civiche per permettere l‟esercizio di una cittadinanza attiva.

Lo sviluppo delle competenze comunicative nelle diverse forme e attraverso vari linguaggi, al

fine di promuovere la cultura umanistica, la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni

culturali e il sostegno della creatività.

Partendo dall‟ integrazione sempre più profonda e sinergica con l‟utenza e tutte le altre agenzie

e risorse del territorio, anche al fine di valorizzare le risorse storico-artistiche e culturali è

stipulato il Patto di Corresponsabilità Territoriale e sarà realizzato un Progetto sul “Palazzo del

Principe” del Comune di Casalnuovo.

Il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all‟Italiano,

oltreché alle lingue straniere studiate, anche mediante l‟utilizzo della metodologia del Content

Language Integrated Learning.

Il potenziamento delle competenze logico-matematiche.

Lo svolgimento di attività didattiche e formative connesse con l‟utilizzo sistematico delle

tecnologie a livello individuale e laboratoriale nell‟ambito del Piano Nazionale della Scuola

Digitale.

L‟organizzazione di azioni tese ad accogliere il Piano per l‟Educazione alla Sostenibilità in

funzione del perseguimento degli obiettivi dell‟Agenda 2030.

L‟ attuazione di percorsi di prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo.

La realizzazione di iniziative formative relative alla Philosophy for Children, alla biblioteca di

classe e alla lettura.

L‟ Adozione di iniziative educative, didattiche orientate all‟inclusione degli studenti con

disabilità, BES e DSA, alla valorizzazione degli studenti con pa rticolari attitudini disciplinari,

all‟individuazione dei talenti e al potenziamento delle eccellenze.

(Attuazione del Piano Annuale Inclusione).

La programmazione di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel

Piano Nazionale per la Scuola Digitale

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116

Per arricchire l‟offerta formativa, rispondere alle diverse esigenze educative, articolare e

personalizzare il processo formativo e promuovere l‟acquisizione dei saperi essenziali garantendo

opportunità di crescita culturale agli alunni dei tre ordini di scuola, l‟Istituto amplia la propria

azione formativa con specifici progetti curricolari ed extracurricolari.

Sottinteso che ciascuna azione didattica tenderà, trasversalmente, al raggiungimento di tutte le

competenze chiave di cittadinanza e alla promozione di comportamenti responsabili ispirati alla

conoscenza e al rispetto della legalità; si è scelto di promuovere progettazioni che mirino

soprattutto alla valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta al territorio, che

sviluppino percorsi formativi individualizzati con particolare attenzione all'inclusione e al

diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali e che consentano di recuperare e/o

potenziare le competenze linguistiche dell'italiano e della lingua inglese, matematico-logiche e

scientifiche, che favoriscano l‟acquisizione di competenze digitali e consolidino la pratica e la

cultura musicale, cinematografica e teatrale.

Durante quest‟anno scolastico, nel nostro Istituto sarà utilizzato EDMODO, una piattaforma di

apprendimento online gratuita e sicura, dove insegnanti e studenti possono collaborare, condividere

contenuti e utilizzare le applicazioni educative per integrare l'apprendimento in classe. In questo

ambiente di apprendimento protetto, gestito dal docente, gli studenti possono interagire solo con i

compagni di classe e con i docenti del consiglio di classe.

Edmodo fornisce un modo semplice e sicuro per supportare l'apprendimento al di là della classe e

aiutare gli studenti a sviluppare importanti abilità online.

In Edmodo, gli studenti saranno in grado di:

partecipare a discussioni di classe o di gruppo che saranno monitorate dal docente (gli studenti

non possono inviare messaggi privati agli altri studenti);

comunicare direttamente con il docente per chiedere informazioni e ottenere aiuto con il lavoro;

tenere traccia di importanti scadenze, eventi e attività;

ricevere e gestire le consegne di attività e test di vario genere;

visualizzare il lavoro svolto quando ci si assenta da scuola;

accedere a collegamenti e risorse forniti dal docente;

entrare in Edmodo da qualsiasi computer o dispositivo mobile con funzionalità Internet e

ricevere promemoria di notifica via e-mail o di testo.

Le competenze di cittadinanza messe in campo e dunque valutabili attraverso l‟utilizzo della

piattaforma sono:

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117

imparare ad imparare: gli allievi sono messi di fronte a situazioni problematiche per risolvere le

quali devono trovare soluzioni a partire dalle loro conoscenze. Devono dunque formulare

strategie efficaci ricercandole all‟interno del repertorio posseduto, oppure ideandone di nuove.

Progettare: gli alunni sono spinti a progettare sequenze di azioni per realizzare un compito.

Comunicare: per affrontare i vari compiti richiesti occorre leggere la stringa di consegna,

comprendere la richiesta e tradurre la strategia risolutiva individuata in un linguaggio specifico,

inoltre condividere e concordare i percorsi individuati con i compagni. Tutto ciò stimola gli allievi

ad utilizzare forme comunicative efficaci.

Collaborare e partecipare: nei momenti di lavoro in gruppo, gli allievi devono imparare a

mediare, a suddividersi i compiti in base alle capacità cosicché ognuno possa apprendere cose

nuove e insieme raggiungere l‟obiettivo prefissato.

Risolvere problemi: ad ogni compito proposto gli studenti hanno affrontano situazioni

problematiche di crescente complessità: rispettare la consegna e le scadenze, raggiungere un

obiettivo, gestire i problemi.

Individuare collegamenti e relazioni: essere efficaci solutori implica la capacità di saper fare

collegamenti tra ambiti di conoscenza differenti, linguistico, matematico, informatico, per

riorganizzarli e sintetizzarli in nuovi apprendimenti.

Acquisire e interpretare l‟informazione: la capacità critica si sviluppa necessariamente nel

momento in cui si devono selezionare le informazioni utili per procedere nella pianificazione

strategica.

Agire in modo autonomo e responsabile: è stato creato un account personale per ogni allievo,

con il quale ognuno può accedere autonomamente alla piattaforma e svolgere le attività seguendo i

propri ritmi. È evidente che i bambini devono sapersi autoregolare per gestire i tempi di lavoro, ad

esempio durante una pausa tra le attività di classe, oppure durante gli intervalli o nel tempo libero a

casa.

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Per l‟anno scolastico 2017/2018 il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti percorsi

curricolari e progetti, proposti da tutti gli ordini di scuola anche attraverso iniziative

interdisciplinari e verticali.

5.2.1 Percorsi Didattici Curricolari

Sono attività programmate in orario curricolare e consentono agli alunni di fruire di un‟offerta

formativa più ampia e differenziata nel rispetto delle scelte prioritarie operate dalla scuola; esse

sono volte ad arricchire i curricoli disciplinari già definiti per ogni ordine di scuola e sono

programmate nella prospettiva della continuità educativa e didattica che si intende garantire

all'alunno in un percorso di apprendimento delineato in senso verticale lungo gli anni del primo

ciclo d'istruzione. Rispondono ai bisogni socio-culturali ed educativi degli utenti e prevedono il

superamento della progettazione per ambiti separati a favore dell‟unitarietà dell‟impianto culturale e

formativo. Il nostro Istituto Comprensivo propone un curricolo basato su una concezione non

nozionistica del sapere, interessato non soltanto a ciò che l‟alunno sa, ma anche a quello che sa fare

e può diventare con ciò che sa.

Le finalità di tale impostazione riguardano sia il successo scolastico dell‟alunno, come premessa del

successo formativo; sia il miglioramento del processo di insegnamento – apprendimento,

nell‟intento di sviluppare e promuovere la dimensione interculturale, approfondire la ricerca

metodologica e didattica, introdurre tecnologie educative, valorizzare le diversità, nella spinta verso

i saperi sociali e la capacità di entrare in relazione con gli altri. I percorsi curricolari programmati

intendono valorizzare nuove e diverse modalità comunicative: dalla espressione corporea alla

legalità, dall‟espressione grafico-pittorica alla migliore conoscenza di sé soprattutto attraverso la

relazione interpersonale; l‟integrazione e alfabetizzazione culturale di alunni stranieri. dalla

comunicazione di esperienze personali all‟elaborazione di storie fantastiche.

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119

5.2.2 Percorsi didattici extracurricolari

Le attività extracurriculari rappresentano un‟integrazione alla progettazione curricolare volte a

potenziare l‟offerta formativa e a valorizzare le risorse del territorio, comprendono, quindi, attività e

progetti che la scuola attua anche in collaborazione con altre agenzie formative e esperti.

Esse coinvolgono diverse discipline scolastiche e utilizzano una varietà di codici comunicativi per

soddisfare istanze di educazione-formazione, dal potenziamento di abilità di base, all‟acquisizione

di specifiche conoscenze e competenze, alla promozione di qualità umane e positivi comportamenti

socio-relazionali, mediante percorsi formativi e didattici, paralleli a quelli curricolari ma organizzati

con modalità di aggregazione (gruppi di livello, di compito o di elezione) diverse da quelle del

gruppo-classe, per incoraggiare l‟apprendimento attivo e collaborativo.

I progetti sono curati da docenti della scuola con specifiche competenze professionali, coadiuvati in

taluni casi da esperti esterni.

La progettazione di attività extracurricolari risponde ai seguenti criteri condivisi e stabiliti dal

Collegio dei Docenti:

gli argomenti affrontati nei singoli progetti essere pertinenti alle tematiche formative e

culturali stabilite nel PTOF;

i progetti, ampliando gli ambiti curricolari a nuovi saperi e competenze, devono mirare a

coltivare potenzialità, interessi e opportunità legate al contesto territoriale, all‟attualità, alle

esigenze degli alunni;

i docenti curatori dei progetti potranno avvalersi della collaborazione dei genitori degli

allievi o di esperti esterni;

le attività progettuali si concluderanno con una manifestazione o con un prodotto finale.

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5.2.3 Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d’Istituto.

I Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d‟Istituto, elaborati dagli insegnanti dell‟Istituto e

approvati dal Collegio dei docenti costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si

sviluppano in coerenza con le finalità del P.T.O.F., di cui sono parte integrante.

Come deliberato dal Collegio dei Docenti i progetti presentati ed approvati per l‟anno scolastico

2017-2018 sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi e delle priorità fissati nel PdM, tendono a

potenziare le competenze disciplinari, a migliorare i risultati per la concretizzazione del successo

formativo e a diminuire la varianza fra le classi emersa dall‟analisi delle prove Invalsi dell‟anno

scolastico precedente.

Essi consentono di organizzare attività a classi aperte per gruppi di livello, di potenziare lo

sviluppo delle abilità linguistiche, logico-matematiche, artistico-espressive, di ascolto,

comunicazione, comprensione, decodificazione, di rafforzare la motivazione allo studio ed

all‟impegno operativo, in tal senso tutti i progetti approvati rivestono anche un carattere

fortemente orientativo.

Gli alunni hanno così un‟ulteriore possibilità di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità sul

piano psicologico e comportamentale.

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121

ALUNNI COINVOLTI SCUOLA PRIMARIA

AMBITO DI POTENZIAMENTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DOCENTI

POTENZIAMENTO

LOGICO - MATEMATICO Giocando…programmiamo Esposito C. - Valentino V.

POTENZIAMENTO MUSICALE

Comunicare con la musica

Mazzocca G.

ALUNNI COINVOLTI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

AMBITO DI POTENZIAMENTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DOCENTI

POTENZIAMENTO LINGUISTICO Scrittori si diventa

Brancaccio-Ciccone- Vallone

POTENZIAMENTO LINGUISTICO Fascino Latino 2

Caputo

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

Potenziamento Lingua Inglese

Cerificazione Trinity

De Biase - De Cristofaro -

D‟Onofrio - Picariello -

Villano

POTENZIAMENTO LINGUISTICO Vive le français 2

De Iesu - Napolitano L.

POTENZIAMENTO

INFORMATICO-TECNOLOGICO

Alfabetizzazione informatica Allocca - Iorio

POTENZIAMENTO ARTISTICO

Art‟Eco

Mocerino

POTENZIAMENTO MUSICALE

Magico Natale

D‟Anna - De Maria

POTENZIAMENTO MUSICALE

Adesso musica

D‟Anna - De Maria

POTENZIAMENTO INCLUSIONE

Mani in pasta…Si mangia Menichini G. - Nappi

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122

5.2.4 Progetti finanziati con Programma Operativo Nazionale,

Programma Operativo Regionale e Fondo Europeo Sviluppo Regionale

Progetti Programma Operativo Nazionale

Il nostro Istituto ha elaborato, per questo anno scolastico, un Piano, approvato dall'Autorità di

Gestione dei P.O.N., e realizza diversi Percorsi Progettuali nell‟ambito dell‟ “INCLUSIONE

SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO” e “PER LA SCUOLA-COMPETENZE E AMBIENTI PER

L’APPRENDIMENTO” al fine di sostenere gli studenti con particolari fragilità e garantire il loro

successo scolastico. Essi sono principalmente rivolti ai nostri allievi a rischio drop-out, che

presentano carenze nelle conoscenze e competenze delle materie di base tali da poter

compromettere il successo scolastico, che hanno difficoltà socio-relazionali e comportamentali, che

sono iperattivi e con deficit di attenzione, che hanno una scarsa propensione al rispetto delle regole

e una disaffezione ai luoghi istituzionali. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado le

azioni sono finalizzate all‟innalzamento delle competenze di base e, quindi, al potenziamento della

capacità di lettura, scrittura, calcolo nonché delle conoscenze in campo linguistico, scientifico e

tecnologico. Gli interventi formativi oltre allo sviluppo delle competenze in lingua madre, lingua

straniera, matematica e scienze sono anche finalizzati al rafforzamento degli apprendimenti

espressivi, relazionali e creativi.

I Moduli programmati sono

TIPOLOGIA MODULO

TITOLO

ALUNNI

DESTINATARI

Educazione motoria; sport;

gioco didattico

Sport is now

Scuola Primaria

Educazione motoria; sport;

gioco didattico

Taekwondo

Scuola Primaria

Potenziamento della

lingua straniera

Go English

Scuola Secondaria di I Grado

Innovazione didattica

e digitale

Digiting

Scuola Secondaria di I Grado

Potenziamento delle

competenze di base

Italiando

Scuola Primaria

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123

Potenziamento delle

competenze di base

Contare, per vincere

Scuola Secondaria di I Grado

Educazione alla legalità

Obettivo Legalità

Scuola Secondaria di I Grado

Cittadinanza italiana ed

europea e cura dei beni comuni

Cittadini del futuro

Scuola Secondaria di I Grado

Artistico-espressivo

ArteLandia

Laboratorio di Espressione

Creativa

Scuola dell‟infanzia

Artistico-espressivo

Giocomusicando

Scuola dell‟infanzia

Lingua straniera Inglese

The little English

Scuola dell‟infanzia

Lingua italiana

Comunichi - Amo:

la forza della lingua!

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Lingua italiana

Scrittura creativa:

il giornale scolastico

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Logico-matematico

Ragioni - AMO INSIEME

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Logico-matematico

More Maths... Less Problems

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Scienze

Costrui-AMO i microambienti

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Lingua straniera Inglese

IT'S TIME FOR A STORY

We Learn English.

I'm English! 1

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

Lingua straniera Inglese

We Learn English.

I'm English! 2

Scuola Primaria

&

Secondaria di I Grado

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Programma Operativo Regionale e Fondo Europeo Sviluppo Regionale

In attuazione del P.O.R. Campania FSE 2014-2020 - Asse III - obiettivo tematico 10 - Obiettivo

specifico12 “Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”,

il nostro Istituto ha attivato il Programma SCUOLA VIVA 2^Annualità con il progetto dal titolo “ il

mio quartiere è il mio mondo” collaborando in rete con l‟ ICS “Caporale” di Acerra (scuola

capofila) e con l‟Istituto “British School”.

Il modulo si propone di fornire agli alunni conoscenze e supporto per l‟apprendimento della lingua

inglese attraverso una didattica non formale. Gli alunni tradurranno in lingua inglese i testi

realizzati precedentemente nel modulo “Scrivere la città”, li amplieranno attraverso la descrizione e

la scoperta di monumenti, siti e attrattive della città di Acerra e realizzeranno una guida turistica in

lingua inglese.

Con l‟attuazione di questi moduli si intende si intende ampliare e qualificare la propria offerta

formativa anche grazie alla collaborazione con gli Enti Locali territoriali e creare una scuola

vissuta e concepita come ambiente di apprendimento in cui gli spazi diventano luoghi per una

collaborazione interdisciplinare e grazie alla realizzazione di attività laboratoriali, all‟uso di nuove

tecnologie, di piattaforme digitali, di strategie didattiche del “learning by doing, del problem

solving, del peer to peer, del cooperative learning, flipped classroom, gli allievi potranno diventare

i protagonisti attivi del loro percorso formativo. Le attività saranno svolte in orario extracurricolare

e saranno utilizzati aule, laboratori, spazi esterni e palestre. Si intende così incentivare, soprattutto

per gli alunni che hanno un alto grado di disaffezione per la scuola, un avvicinamento all‟istituzione

scolastica, ridurre l‟abbandono, garantire l‟inclusione sociale, innalzare i livelli di competenza,

valorizzare le diversità, promuovere il benessere psicofisico e sociale, sviluppare le capacità

espressive e creative, promuovere e sviluppare le competenze sociali e civiche.

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5.2.5 Attività Integrative ed iniziative culturali.

Su proposta dei docenti e delle altre componenti scolastiche, i consigli di classe programmano una

serie di attività integrative (gare logico-matematiche, competizioni sportive, progetti e concorsi

indetti dal Ministero dell‟Istruzione, dall‟USP e da vari Enti o Associazioni nazionali, provinciali e

del territorio, visite guidate a mostre, musei, aziende, visione di spettacoli teatrali, attività sportive

e laboratoriali ecc.) che costituiscono un ulteriore prezioso ampliamento delle attività di studio e si

sviluppano in coerenza con le finalità del POF di cui costituiscono una parte integrante. Esse

consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini altrimenti poco utilizzate o difficili da far

emergere; stimolano quindi la maturazione di capacità e abilità, sviluppano le attitudini e, sul piano

psicologico e comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio e all'impegno operativo. In

tal senso rivestono tutte un carattere fortemente orientativo e/o laboratoriale.

Dette iniziative sono sempre comunicate a tempo debito agli alunni e alle famiglie.

La nostra scuola si caratterizza come centro di promozione culturale ma utilizza anche le strutture

esistenti nel territorio, delle quali sfrutta le funzionalità culturali e didattiche, nonché la

collaborazione con Enti e Associazioni che propongono attività che arricchiscono l‟offerta

formativa contribuendo al raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali (Amministrazione

Comunale, Amministrazione provinciale, Amministrazione regionale, CSA, Direzione regionale,

A.S.L., Biblioteca, Associazioni che propongono Concorsi…).

Su proposta degli enti e delle associazioni locali, aderisce alle più significative manifestazioni di

spessore culturale e sociale promosse nel territorio, in linea con le generali indicazioni

pedagogiche della normativa scolastica e con gli obiettivi formativi e cognitivi previsti dal PTOF.

Promuove approfondimenti ed incontri con esperti, partecipazione ad eventi artistici, a

rappresentazioni teatrali, musicali, sportive, ad attività concorsuali, ad occasioni di valenza sociale.

La gestione di tali attività è affidata al Dirigente Scolastico, che opera un‟opportuna selezione

dopo aver comparato iniziative di segno analogo e sentito il parere dello Staff dirigenziale e di altri

Organi collegiali

PERCORSI DIDATTICI ED INIZIATIVE ALLEGATO 13

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126

5.2.6 Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’ istruzione.

Le Uscite didattiche, le Visite guidate e i Viaggi di istruzione costituiscono un arricchimento

dell‟attività scolastica e rispondono alle finalità formative e culturali esplicitate nel P.T.O.F.

Rappresentano un‟occasione speciale di integrazione e scambio culturale e relazionale, uno dei più

potenti strumenti di conoscenza e di crescita non solo culturale, ma anche psicologica, perché

motivo di confronto con gli altri al di fuori dell‟ambiente scolastico e concorrono alla conoscenza

di realtà diverse da quelle in cui sono abituati a vivere i nostri alunni, contribuiscono allo sviluppo e

alla formazione della personalità degli alunni, forniscono conoscenze specifiche del mondo del

lavoro, anche ai fini dell‟orientamento e stimolando la consapevolezza dell‟incredibile diversità del

nostro paese.

Tali iniziative, programmate come approfondimento-ricerca e/o momenti di socializzazione e

crescita umana, sono vere e proprie esercitazioni didattiche, esperienze di apprendimento di ambiti

e tematiche studiate e di maturazione della personalità e rientrano generalmente in progetti più ampi

di tipo disciplinare ed interdisciplinare quali: educazione alla Salute, Ambientale, alla Legalità.

Essi consentono agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali,

storici, artistici e di condividere, in una prospettiva più ampia, le norme che regolano la vita sociale

e di relazione.

Considerata la forte valenza didattica e formativa delle Uscite didattiche, delle Visite guidate e dei

Viaggi di istruzione sono effettuati nel rispetto delle disposizioni ministeriali e sono programmati

all‟inizio dell‟anno scolastico dai docenti di ciascun Consiglio di Classe / Interclasse /

Intersezione nel rispetto delle indicazione del PTOF, del Curricolo di studio nel rispetto del

Regolamento d‟Istituto;

tale piano viene sottoposto all‟attenzione dei genitori, che lo discutono e lo valutano; i consigli di

classe emettono, infine, formale delibera, viene successivamente, vagliata ed approvata dal

Collegio dei Docenti e dal Consiglio d‟ Istituto.

Il Viaggio di istruzione è considerato come verifica e/o approfondimento degli obiettivi formativi

propri di ciascun settore scolastico; tali obiettivi sono relativi sia all‟area cognitiva che a quella non

cognitiva, e “giustificano” sia la scelta del viaggio di istruzione in quanto tale, sia la scelta della

meta specifica. Le visite guidate e i viaggi d‟istruzione prevedono:

itinerari ambientali-naturalistici;

itinerari storico-artistici;

visite a musei, mostre, fiere del libro, aziende del territorio, organismi istituzionali,

( Comune, Provincia, Regione ecc…)

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Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d‟istruzione sono programmate per promuovere le

seguenti competenze sociali:

socializzare e solidarizzare in un‟esperienza di temporaneo allontanamento dall‟usuale ambiente

familiare e socio-affettivo;

di autonomia nel rispetto di regole, orari, percorsi, itinerari, ecc.

di organizzarsi ed organizzare, mettendo alla prova anche alcuni strumenti logico- espressivi

che la scuola dell‟obbligo cerca di trasmettere loro (preparare il viaggio o la visita, apprendere le

conoscenze storico-artistiche necessarie….);

di confrontarsi con altre realtà sociali e culturali e liberarsi dai freni del “pregiudizio” e del

“sentito dire” attraverso un‟esperienza di conoscenza diretta;

sviluppare la socializzazione, integrazione-inserimento di alunni stranieri e/o portatori di

handicap;

e obiettivi culturali

favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli argomenti

trattati;

promuovere attività esperienziali-culturali a completamento di quelle svolte nello spazio

scuola;

acquisire di nuove conoscenze, sperimentare, ricercare sul campo;

sviluppare della capacità di “leggere” l‟ambiente circostante, nei suoi aspetti naturali,

culturali, e storici;

consolidare la capacità di osservazione e di riflessione attraverso l‟esplorazione diretta e la

ricerca.

conoscere di luoghi ed ambienti culturali e professionali nuovi e diversi;

verificare , attraverso il contatto con la realtà concreta-circostante, le abilità e le competenze

antropologiche, logico-scientifiche e linguistico-educative prefissate nelle programmazioni annuali;

confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio territorio approfondendone gli

aspetti ambientali, culturali e storici cogliendo le trasformazioni avvenute nel corso del tempo

acquisire atteggiamenti e comportamenti responsabili verso l‟ambiente.

stimolare la curiosità degli allievi verso alcuni fenomeni naturali, attraverso la

comprensione del metodo scientifico.

riconoscere le caratteristiche geomorfologiche del nostro territorio

sviluppare valori sociali e morali volti al conseguimento del senso di responsabilità delle proprie

scelte;

conoscere il patrimonio storico, artistico, culturale scientifico e tecnologico del nostro Paese.

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Le uscite didattiche sul territorio saranno effettuate in orario scolastico con i mezzi di trasporto

forniti dall‟ente locale o a pagamento, a carico degli alunni. Per i viaggi di Istruzione, della durata

di più giorni, e le visite guidate, della durata di un giorno, il pagamento è previsto a carico delle

famiglie. Prima dell‟uscita, agli alunni vengono forniti gli strumenti e le conoscenze necessari per

partecipare attivamente all‟attività extrascolastica: viene, quindi, predisposto il materiale didattico

che permette di preparare il lavoro da fare “sul campo” e fornisce le informazioni relative alla

visita. Durante l‟uscita gli alunni raccolgono informazioni e materiale sulla base d‟istruzioni

precedentemente ricevute. Dopo l‟uscita viene rielaborato il materiale raccolto e vengono

predisposti strumenti per l‟illustrazione dell‟attività svolta (filmati, materiale fotografico, cartelloni)

I lavori realizzati servono anche come verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati.

Oltre al piano programmato potranno essere organizzate visite guidate straordinarie qualora il

territorio offra occasioni eccezionali con notevole significato pedagogico-didattico. Di seguito il

piano presentato alle famiglie nei consigli di intersezione, interclasse e di classe, approvato dal

Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto.

PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 5

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CAPITOLO 6

La Valutazione degli apprendimenti

“…Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della

documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei

criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede,

accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola

quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una

preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento

e di stimolo al miglioramento continuo…”

(Indicazioni Nazionali )

La VALUTAZIONE riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell‟azione educativa della scuola

anche in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa,

nella complessità dei suoi aspetti formativi, cognitivi, relazionali, è parte integrante della

progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da

parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico-didattico, al fine di operare con

flessibilità sul progetto educativo. La valutazione è, un processo dinamico molto complesso il cui

fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell‟alunno, la stima

di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza per

orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. Essa non deve, pertanto, limitarsi alla verifica

dei soli apprendimenti, ma deve considerare tutto l‟iter cognitivo dell‟alunno ritenendo rilevanti

anche la situazione di partenza, i comportamenti, l‟interazione con i docenti ed il gruppo classe, la

partecipazione all‟attività didattica ed alla vita scolastica.

Viste le finalità educative identificate nel P.T.O.F. d'Istituto, si pongono, dunque, a fondamento

dell‟attività di valutazione i seguenti principi teorici:

la valutazione è parte integrante della progettazione didattica, è lo strumento per

monitorarne l‟efficacia e per operare un costante adeguamento degli interventi formativi;

nella valutazione è fondamentale la rilevazione della situazione iniziale di ciascun

alunno/a al fine di valorizzarne al massimo le potenzialità;

oggetto della valutazione non sono gli allievi ma i loro processi di apprendimento;

attraverso l‟attività di valutazione, l‟alunno sviluppa maggiore consapevolezza del

significato e del valore di ciò che apprende, anche attraverso percorsi di autovalutazione.

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Per l‟osservazione e la rilevazione degli apprendimenti vengono individuati:

l‟ambito delle competenze del saper essere, intese come capacità di saper assume

responsabilità personali (impegno, partecipazione e collaborazione);

l‟ambito delle competenze sociali e civiche, (capacità assumere responsabilità

sociali, di rispettare le regole e l‟ambiente scolastico, capacità di relazionarsi con

i pari e con gli adulti);

l‟ambito del sapere e saper fare, cioè le competenze disciplinari ed interdisciplinari

che si esplicano nella padronanza delle conoscenze e abilità declinate nel Curricolo,

nonché le competenze trasversali (corretta gestione dei tempi, strategie e risorse nel

metodo di studio/lavoro, rispetto delle consegne, consapevolezza dei propri punti di

forza e di debolezza).

La valutazione degli alunni si fonda su criteri di corresponsabilità, collegialità, coerenza e

trasparenza; assume carattere formativo, cioè concorre a modificare e rendere efficace il percorso

didattico rispetto alle esigenze degli alunni.

La valutazione è

parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento, non deve essere

considerata come un momento separato e un giudizio definitivo;

riflessiva, l‟osservazione sistematica da parte del docente e l‟autovalutazione di

insegnanti e alunni sono strumenti che intervengono sul possesso effettivo di una

competenza e migliora la motivazione;

formativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e dei rapporti

interpersonali;

condivisa, gli alunni ne comprendono fasi, modalità e ne condividono gli esiti: ogni

studente dovrebbe conoscere i propri obiettivi di apprendimento e condividere i criteri e

gli strumenti che consentiranno la raccolta di adeguati indicatori per determinare i livelli

di prestazione.

Nella Scuola dell’Infanzia l‟osservazione è lo strumento principale che consente di verificare

l‟efficacia del processo educativo, grazie all‟osservazione dei bambini e alla conseguente

documentazione delle loro attività, le insegnanti, durante l‟anno scolastico, compilano:

una descrizione dei percorsi educativo–didattici seguiti;

una documentazione regolare e significativa, attraverso elaborati - richiesti e spontanei -

dell‟alunno, oppure schede o lavori individuali o di gruppo, che offra indicazioni circa i

modi e i tempi dell‟apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali.

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L‟osservazione è finalizzata alla comprensione e all'interpretazione dei comportamenti, al fine di

contestualizzarli e analizzarli nei loro significati. Compito della Scuola dell‟Infanzia è, infatti,

identificare processi aperti da promuovere, sostenere e rafforzare, per consentire ad ogni allievo di

dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse situazioni. Questo permette di cogliere e valutare

le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità

delle loro risposte.

Al termine della frequenza della Scuola dell‟Infanzia, viene compilato un documento con le

competenze raggiunte dal bambino. Il documento, che si chiama “Il percorso nella Scuola

dell‟Infanzia”, viene presentato ai genitori e consegnato alle insegnanti della Scuola Primaria

d‟iscrizione. La valutazione viene effettuata nel rispetto della continuità verticale tra la scuola

dell‟infanzia e la scuola primaria. Gli strumenti di valutazione sono: attività ludiche, singole e di

gruppo, libere e guidate, produzioni grafico -pittoriche.

Per i bambini frequentanti l‟ultimo anno della Scuola dell‟Infanzia vengono utilizzate schede di

osservazione di attitudini, interessi e competenze relative a:

comportamento;

linguaggio (comprensione ed espressione);

motricità (spazio – tempo);

abilità logiche.

Nel quadro delle finalità educative della Scuola Primaria, la valutazione si propone di vagliare sia i

risultati conseguiti dagli alunni nell‟area cognitiva, sia il processo di maturazione dell‟intera

personalità, attraverso il controllo della progressione delle conoscenze e l‟osservazione dei

comportamenti nei diversi contesti tenendo in considerazione tutti quei fattori e quelle attività che

influenzano la formazione della personalità degli alunni.

Si esplica nel corso dell‟intero anno scolastico e si elabora mediante sintesi valutative in itinere e

finali, risultato di quel complesso di osservazioni sistematiche che costituisce lo strumento

privilegiato per la continua regolazione della programmazione.

Si opera una valutazione del percorso di apprendimento del bambino, inteso come abilità,

apprendimenti, processi di sviluppo e di maturazione. Si avvale di molteplici strumenti: prove

oggettive, quesiti a risposta fissa, quesiti a risposta libera, test di integrazione e completamento,

ecc., ma anche di osservazioni sistematiche del comportamento e di rilevazioni informali delle

competenze manifestate dagli alunni. Condizioni essenziali sono in ogni caso la pertinenza degli

strumenti rispetto agli obiettivi prefissati e ai metodi adottati, la chiarezza delle richieste, la

trasparenza rispetto ai criteri adottati. Viene certifica l‟acquisizione sia delle competenze trasversali

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di identità e convivenza - comprensive di un giudizio sul livello globale di maturazione - sia il

raggiungimento di singole competenze legate ai diversi ambiti disciplinari.

La valutazione quadrimestrale terrà conto dei risultati che ciascun alunno avrà conseguito rispetto a

tutti i criteri delle varie discipline.

La valutazione periodica degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da

essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi per quanto riguarda

gli apprendimenti e con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno

nel comportamento, nella partecipazione, nell‟attenzione, nell‟impegno, nella responsabilità,

nell‟autocontrollo, nel rispetto delle regole, nella cooperazione.

Il passaggio dalla scuola Primaria a quella Secondaria di Primo Grado avviene a seguito di

valutazione positiva effettuata al termine della classe quinta.

Nella Scuola Secondaria di Primo Grado le modalità di valutazione diventano più sistematiche,

le prove di verifica sono periodicamente effettuate attraverso prove orali, scritte, grafiche, pratico-

manuali e motorie, interrogazioni, colloqui, conversazioni, dibattiti, libere espressioni, elaborati vari

a carattere individuale e collettivo, compiti in classe, relazioni, esercizi dai libri di testo,

questionari, test, completamento di schede tematiche, disegni, ecc.

Le verifiche hanno il duplice scopo di controllare il grado di apprendimento degli alunni e

l'efficacia di quanto programmato. I docenti possono così mettere a confronto la situazione

iniziale dell'alunno con il livello di apprendimento raggiunto e possono controllare la validità

degli obiettivi prefissati, l'adeguatezza dei contenuti e l'efficacia dei metodi. Gli obiettivi sono

ampliati o ridimensionati nel corso dell'anno.

La valutazione viene espressa in decimi e tiene conto del mancato, parziale o pieno

raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascun alunno. In particolare la valutazione finale,

oltre alle abilità/competenze acquisite, tiene conto dello sviluppo e dei progressi dei singoli

alunni rispetto alla loro preparazione di base e al processo di maturazione. Sono infatti valutati,

oltre le conoscenze, la disciplina, la serietà, l'attenzione, l'interesse, la volontà e la costanza

dimostrati nello svolgimento delle attività scolastiche. Inoltre, per il passaggio alla classe

successiva e per l‟ammissione all‟esame di stato finale, è necessaria la frequenza di almeno 3/4

del monte ore annuale.

La scuola si impegna nel corso dell‟anno ad assicurare ad ogni studente, in presenza di carenze

formative, una assistenza adeguata, prevedendo in sede di Consiglio di classe percorsi di

apprendimento personalizzati ed organizzando corsi di recupero nelle principali materie. In

particolare, l‟esito di tali corsi sarà tenuto in debita considerazione nella valutazione finale.

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La valutazione dei processi formativi e degli esiti degli apprendimenti conseguiti sarà oggetto di

adeguata informativa per le famiglie degli alunni, il cui coinvolgimento nel processo educativo

costituisce un elemento indispensabile per il successo formativo dell‟alunno.

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6.1 Modalità e Criteri per la valutazione degli apprendimenti

Il decreto legislativo n. 62/2017 recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle

competenze, approvato ai sensi dell‟art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, apporta

importanti modifiche al Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la

valutazione (Decreto n. 122 del 2009). Alla luce della normativa vigente per assicurare

omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, il Collegio dei Docenti delibera i criteri e le

modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento e stabilisce che il processo di

valutazione è effettuato attraverso quattro momenti fondamentali:

iniziale o diagnostica : consente di conoscere ed individuare, attraverso la somministrazione di

prove d‟ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso di pre-requisiti e di

elaborare una programmazione personalizzata e predisporre strategie di tipo didattico ed

educativo; essa accerta anche, attraverso questionari motivazionali e socioculturali, le

caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione di attività scolastiche ed

extrascolastiche. La valutazione diagnostica/partenza si realizza nel primo mese di scuola.

in itinere o formativa:

è il tipo di valutazione che viene effettuata nel corso dell'anno scolastico e che ha la funzione di

verificare sia il livello di apprendimento degli allievi, sia la validità dell'intervento didattico sui

singoli e sulla classe; è finalizzata, quindi, a cogliere informazioni analitiche e continue sul

processo di apprendimento. Abitua gli studenti all‟autovalutazione e fornisce ai docenti

indicazioni per attivare eventuali interventi correttivi all‟azione didattica e/o predisporre

interventi di rinforzo/recupero per gli alunni. Non prevede nessuna forma di classificazione del

profitto degli studenti ma consente di verificare l‟andamento del processo educativo, di

controllare l‟efficacia degli interventi (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti) e di modificarli in

corso d‟opera. E' formativa, infatti, perché fornisce un feed-back essenziale agli allievi e agli

insegnanti al fine di modificare il processo di insegnamento/apprendimento, contribuendo così a

rendere funzionale il processo formativo. Gli strumenti utilizzati sono anche in questo caso

prove oggettive, prove pratiche, interrogazioni scritte e orali e altro che i singoli insegnanti

predispongano. Non si tratta, infatti, di strumenti unificati, perché ogni classe segue un proprio

percorso. Questo non esclude tuttavia che alcuni insegnanti, lavorando in parallelo su classi in

situazioni simili, possano utilizzare le stesse prove di verifica. L'intervento valutativo è similare

nelle modalità e negli strumenti per la gran parte delle discipline. La valutazione formativa

viene espressa in decimi in tutte le classi.

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sommativa-finale:

è quella che avviene alla fine del primo e del secondo quadrimestre ed ha la funzione di fare il

punto sui risultati raggiunti dagli allievi nel loro processo formativo e di apprendimento. A fine

anno è integrata anche dal giudizio sull'ammissione o meno alla classe successiva. Non viene

realizzata in base a prove d'uscita e neppure sulla media matematica dei risultati delle verifiche del

quadrimestre, in quanto è una valutazione che deve definire in modo globale le prestazioni

raggiunte dagli allievi in relazione agli obiettivi della programmazione, disciplinare e

interdisciplinare. Non si fa riferimento a livelli standardizzati di prestazioni perché

l'individualizzazione dell'insegnamento rende fondamentale e indispensabile il confronto delle

abilità e conoscenze finali con la situazione di partenza dei singoli allievi. Ogni Consiglio di

Classe/Team definisce a inizio anno quali ragazzi saranno valutati sulla base di obiettivi minimi

personalizzati e individua gli allievi per cui è necessario predisporre un PDP. La valutazione

sommativa viene espressa con voto numerico (da 5 a 10 per la scuola primaria; da 4 a 10 per la

scuola secondaria di primo grado).

valutazione per competenze:

nella prospettiva di poter verificare non solo la quantità e la qualità dei contenuti disciplinari

appresi, ma anche di verificare quali competenze trasversali gli alunni hanno maturato durante il

loro percorso formativo, la scuola ha deciso di adottare prove per competenze. Tali prove mirano a

certificare il livello di acquisizione delle competenze trasversali che l‟alunno sviluppa nel percorso

di apprendimento dalla scuola dell‟infanzia a quella secondaria di primo grado. Al termine di

quest‟ultima gli allievi sono chiamati a sostenere un esame di stato per l‟ammissione al corso di

studi successivo e il Consiglio di classe è tenuto a certificare le competenze acquisite da ogni

singolo alunno (Certificazione delle competenze). La scheda di valutazione della nostra scuola

rispecchia le direttive ministeriali. Le discipline vengono valutate secondo i criteri previsti dalla

programmazione d‟Istituto. Viene valutato in modo specifico il comportamento, espresso con

giudizio sintetico come per la scuola primaria.

Per la valutazione degli alunni stranieri, si fa riferimento alla normativa vigente ( art.45 del

DPR n.394 del 31/08/99, confermato all‟art.1, comma 9 del DPR n.22 del 22/06/09, sul

documento di valutazione), alla data di arrivo dell‟alunno e alle informazioni raccolte

sulle sue abilità e conoscenze scolastiche. La valutazione di alunni stranieri terrà conto

delle valutazioni espresse da docenti di altra scuola di provenienza o di insegnanti/operatori

preposti all‟insegnamento di lingua italiana L2.

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Per gli alunni diversamente abili la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che

costituisce il documento di riferimento. Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento

(dislessia, disgrafia/disortografia, discalculia), opportunamente certificati, sono assicurate

forme adeguate di verifica e valutazione, che prevedono la possibilità di utilizzare gli strumenti e

le misure di tipo compensativo e dispensativo consentiti dalla normativa vigente,

ovvero l‟assegnazione di tempi più lunghi di esecuzione delle prove di verifica/valutazione

delle attività didattiche e della prova d‟esame. I descrittori dell‟apprendimento traducono in

parametri, semplici ed espliciti, gli obiettivi didattici ed educativi fissati piani disciplinari ,

consentendo ai docenti di valutare le prestazioni degli alunni in modo sufficientemente oggettivo.

Partendo dai livelli raggiunti dagli alunni, in relazione ai diversi parametri oggetto di valutazione

nelle singole prove, viene attribuito un voto, espresso in decimi, ricorrendo aa una scala di valori

che va dal 4/5 al 10, considerando che la semplice sufficienza (il sei) certifica il fatto che siano stati

raggiunti tutti gli obiettivi minimi e che il massimo punteggio (il dieci) è la certificazione di una

maturità di competenze piena ed esauriente, ovviamente legata al contesto nel quale avviene

l‟azione formativa. Al fine di individuare criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di

conoscenze, abilità, competenze e comportamenti si stabilisce che:

a. una valutazione sarà sufficiente in corrispondenza di prove che dimostrino il raggiungimento

accettabile degli obiettivi previsti per ogni singola disciplina;

b. i voti superiori alla sufficienza corrisponderanno a prove che dimostrino il raggiungimento pieno

e completo degli obiettivi graduati in rapporto alle conoscenze, abilità, competenze e

comportamenti;

c. i voti inferiori alla sufficienza saranno graduati in rapporto al grado d‟avvicinamento dei

descrittori dell‟apprendimento rispetto agli obiettivi.

Per di ottenere omogeneità nelle valutazioni e di rendere trasparente l‟azione valutativa e di

avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti

utilizzano delle rubriche di valutazione condivise. Ai sensi della normativa vigente il collegio dei

docenti stabilisce le seguenti modalità di valutazione:

per la comunicazione nelle schede si utilizzano numeri interi concordati dal Consiglio di

Classe;

non si assegnano in pagella nella valutazione intermedia e finale voti inferiori a quattro

decimi, perché tale voto attesta già un livello di insufficienza grave, con tutto ciò che questo

comporta in termini di azioni didattiche conseguenti (recupero, sostegno, motivazione);

contribuiscono alla determinazione della valutazione: l‟impegno, inteso come volontà e

costanza nella continuazione del lavoro; la progressione dell‟apprendimento rispetto ai livelli di

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partenza; l‟organizzazione del lavoro inteso come autonomia e metodo di studio; la situazione

personale rispetto ad eventuali difficolta di salute, di relazione, eccetera.

Nello svolgimento delle prove distribuite nell‟arco temporale del quadrimestre e nelle relative

annotazioni nel registro, si farà riferimento a:

annotazione degli esiti registrati, con riferimento alle competenze disciplinari o a specifici

obiettivi di apprendimento;

registrazioni per disciplina, per quadrimestre, rilevate con vari strumenti: osservazioni

occasionali e sistematiche, conversazioni, interrogazioni, varie tipologie di prove scritte e

pratiche, test standardizzati, eccetera;

per i ragazzi in maggior difficolta, nel registro possono essere annotate, con legenda esplicitata

dall‟insegnante, anche le osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento.

Per coinvolgere e responsabilizzare gli alunni nel processo valutativo, in modo da orientare e

promuovere l‟impegno verso lo sviluppo della personalità, è utile che i docenti all‟inizio delle unità

di apprendimento informino gli alunni circa gli obiettivi attesi; i risultati delle prove e dedichino

tempi adeguati ad una riflessione individuale e/o collegiale.

Gli esiti delle prove di verifica, orali o scritte, e le rilevazioni sul comportamento sono comunicati

alle famiglie attraverso il registro elettronico dell‟alunno, negli incontri con le famiglie durante le

ore di ricevimento, nei colloqui individuali, in cui a richiesta è possibile per il genitore prendere

visione delle prove scritte ed essere informati degli esiti delle verifiche orali; la scuola organizza,

inoltre, colloqui periodici con le famiglie in orario pomeridiano, per avere scambi di informazioni

e collaborare al raggiungimento del successo formativo degli alunni.

La valutazione globale dell‟alunno scaturirà comunque dalla considerazione del raggiungimento di

obiettivi didattici, tradizionalmente espressa dal voto, combinata con l‟analisi di parametri educativi

e comportamentali quali: partecipazione, impegno, metodo, progressione nell‟apprendimento,

regolarità nella frequenza, senso di responsabilità. Nel piano di lavoro del Consiglio di classe sono

definiti non solo il numero e la tipologia di verifiche sommative previste per quadrimestre per

ciascuna disciplina, ma anche è valutata l‟incidenza d‟altri fattori quali il metodo, l‟impegno, la

partecipazione, l‟andamento rispetto ai livelli di partenza. Gli alunni della scuola primaria sono

ammessi alla classe successiva e alla prima classe della scuola secondaria di I grado anche in

presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

RUBRICA DI OSSERVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA SCUOLA DELL’INFANZIA

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA & SECONDARIA DI I GRADO

ALLEGATO 16

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ALUNNI BES-DSA E CON DISABILITÀ

SCUOLA PRIMARIA & SECONDARIA DI I GRADO

ALLEGATO 17

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6.2 Modalità Criteri per la valutazione del comportamento

Ai sensi dell‟art. 1 comma 3 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 la valutazione del

comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

La valutazione del Comportamento concorre alla valutazione complessiva dell‟allievo/a; il

Consiglio di Classe, in considerazione del primario e profondo significato formativo

nella attribuzione della valutazione del comportamento degli studenti avrà cura di:

accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla

cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di

ciascuna istituzione scolastica; il Patto Educativo di Corresponsabilità e il Regolamento

d‟Istituto ne costituiscono i riferimenti essenziali.

diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all‟interno della comunità

scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al

tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei

diritti e delle libertà degli altri;

dare significato e valenza educativa anche al giudizio non soddisfacente.

La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non può riferirsi ad un singolo

episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e

culturale dello studente. Nell‟attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe deve

tenere in debita evidenza e considerazione gli interventi e le attività di carattere educativo posti in

essere, eventuali disagi o specifici malesseri transitori dello studente ed i progressi e i miglioramenti

realizzati nel corso dell‟intero anno scolastico.

La valutazione del comportamento è effettuata collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della

normativa vigente ed è espressa con un giudizio sintetico.

I criteri per la valutazione del comportamento si fondano sul rispetto del Patto Educativo di

Corresponsabilità e del Regolamento d‟Istituto.

L‟attribuzione di una valutazione di livello base in sede di scrutinio finale, presuppone che il

Consiglio di classe abbia accertato che lo studente in seguito a sanzioni di natura educativa e

riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti

cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo

percorso di crescita e di maturazione. In particolare, accanto alla gravità della/e sanzione/e

disciplinare/i che dovranno essere dettagliatamente verbalizzate, verrà valutato anche il percorso di

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crescita personale e di maturazione successiva alla/e sanzione/i e l‟insufficienza di concreti e

apprezzabili cambiamenti positivi.

INFRAZIONI E SOSPENSIONI e loro incidenza sul voto di condotta

note e richiami;

sospensione dalle lezioni fino a 15 gg, anche con eventuale commutazione in attività a favore

della Comunità scolastica;

sospensione dalle lezioni per motivi gravi o gravissimi, con sospensione delle lezioni per un

periodo superiore ai 15 giorni. La sospensione dalle lezioni per più di 15 giorni, per fatti

gravissimi, concorrerà in modo determinante alla votazione di cinque/quattro decimi, anche in

presenza di descrittori positivi, e quindi alla non ammissione alla classe successiva o all‟Esame

di Stato. Nell‟assegnazione del voto di condotta, in presenza d‟infrazioni e sospensioni, si terrà

conto anche dell‟impegno successivo alle sanzioni e alle infrazioni per maturare atteggiamenti

più consapevoli e rispettosi ed evitare di ripetere gli errori compiuti.

Per l‟approfondimento si rimanda norme indicate nel del REGOLAMENTO d’ISTITUTO.

La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l'acquisizione di una

coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza

nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel

rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita

scolastica in particolare. Scuola e famiglie sono chiamate a sostenere con un impegno scritto al

momento dell’iscrizione tale acquisizione e a garantire in tal modo l’espressione di un

progetto condiviso di impegno comune per il bene dei ragazzi. Per tali motivi è richiesta la

sottoscrizione di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera

dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,

studenti e famiglie.

RUBRICA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALLEGATO 18

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140

6.3 Criteri per l'ammissione alla classe successiva

CRITERI DI AMMISSIONE

La valutazione finale degli studenti è di competenza del consiglio di classe, presieduto dal Dirigente

scolastico o da un suo delegato.

Gli studenti, per essere ammessi alla classe successiva, devono essere in possesso dei

seguenti requisiti:

frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle

discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio

di classe;

non essere incorsi nella sanzione disciplinare prevista dall‟articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR

n. 249/1998 (ove è si dispone l‟esclusione dalla scrutinio finale per comportamenti connotati

da una gravità tale da costituire un elevato allarme sociale).

L‟ammissione alla classe successiva, puntualizza la nota n. 1865/2017, “è disposta, in via

generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o

più discipline”. Ciò significa che lo studente viene ammesso alla classe successiva, anche se in

sede di scrutinio finale riporta valutazioni inferiori a 6/10 in una o più discipline.

Le insufficienze vanno riportate nel documento di valutazione.

Tenuto conto che:

sia considerata LIEVE un‟insufficienza che, a giudizio dei docenti del Consiglio di Classe, o del

Docente della disciplina, possa essere recuperata in modo autonomo, non relativa comunque a

carenze sui contenuti fondamentali della disciplina, rispetto agli obiettivi minimi del percorso

didattico, tali da pregiudicare una proficua prosecuzione dello studio nella stessa disciplina, a

tale giudizio di insufficienza deve corrispondere la VALUTAZIONE di 5/10;

sia considerata GRAVE un‟insufficienza che sottende carenze pregiudizievoli nei contenuti e/o

nei concetti specifici della disciplina, a tale giudizio di insufficienza deve corrispondere una

VALUTAZIONE uguale a 4/10.

L‟ammissione alla classe successiva è prevista anche in caso di insufficienze in 3 materie (in 4

materie purché non vi siano dei 4), purché, a parere del Consiglio di Classe, l‟alunno sia ritenuto in

grado di recuperare anche autonomamente le carenze formative, seguendo le indicazioni dei

docenti, ovvero sia in grado di recuperare anche parzialmente lo svantaggio scolastico nel corso del

periodo estivo.

CRITERI DI NON AMMISSIONE

Tenuto presente il D.lgs. 62/2017 e la nota n. 1865/2017 e considerato che l‟ammissione è

“disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una o più discipline”, il Consiglio di classe può, comunque, deliberare la non

ammissione alla classe successiva dello studente che presenti mancati o parziali livelli di

apprendimento in una o più discipline, con conseguenti valutazioni inferiori a 6/10.

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La non ammissione deve essere:

deliberata a maggioranza;

debitamente motivata;

fondata sui criteri stabiliti dal collegio dei docenti.

Nei casi di non ammissione, inoltre, il voto dell‟insegnante di religione cattolica o di attività

alternative (per gli alunni che si sono avvalsi dell‟insegnamento), se determinante, viene espresso

tramite un giudizio motivato iscritto a verbale.

Nel caso in cui, a parere del Consiglio di Classe, presentando almeno 4 gravi insufficienze nelle

discipline, l‟alunno non sia ritenuto in grado di recuperare le carenze formative, non viene ammesso

alla classe successiva.

Si prenderanno in considerazione i seguenti indicatori: mancato conseguimento dei traguardi

minimi richiesti dal PTOF;

superamento del limite di assenze consentite senza plausibili giustificazioni;

accordi con la famiglia dell‟alunno;

aver subito la sanzione della non ammissione allo scrutinio finale.

Le motivazioni, che hanno determinato la non promozione, vanno verbalizzate in modo

circostanziato e completo attraverso un dettagliato giudizio sintetico, che riepiloghi i singoli giudizi

di materia. La completezza della registrazione delle motivazioni è doverosa, considerando che, per

effetto della legge 241/90, ogni alunno interessato può chiedere copia del verbale per la parte che lo

riguarda.

Vanno altresì verbalizzate le motivazioni dell‟insufficienza del voto di condotta che determina la

non promozione.

Le Famiglie degli allievi non ammessi alla classe successiva saranno tempestivamente avvisati dal

Coordinatore del Consiglio di Classe.

6.4 Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo d’Istruzione

Il primo ciclo di istruzione si conclude con un Esame di Stato, finalizzato a verificare le

conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dallo studente, il cui superamento costituisce titolo

di accesso alla Scuola secondaria di secondo grado o al sistema di istruzione e formazione

professionale regionale.

CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE DEI CANDIDATI INTERNI

(articoli 6 e 7 del D.Lgs. n. 62/2017)

In sede di scrutinio finale, il consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o, in caso di

impedimento, da un suo delegato, dispone l‟ammissione o la non ammissione all‟Esame di Stato.

L‟ammissione (anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in

una o più discipline) avviene in presenza dei seguenti requisiti:

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142

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali

motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all‟Esame di Stato (cfr.

articolo 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998);

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali INVALSI di italiano, matematica e

inglese predisposte dall‟INVALSI (N.B. il risultato delle prove INVALSI non incide sul voto finale

dell‟Esame di Stato);

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il

consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, sulla base dei criteri

definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell‟alunno all‟Esame di Stato, anche in

presenza dei requisiti previsti dalla norma.

Il Consiglio di Classe, con decisione assunta a maggioranza stabilisce che pur presentando carenze

relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento ed insufficienze in alcune

discipline, l‟alunno può essere ammesso se valutato complessivamente sufficiente per le

CONOSCENZE e COMPETENZE acquisite nell‟intero ciclo di studi, anche in considerazione delle

sue CAPACITÀ CRITICHE ED ESPRESSIVE, DEGLI SFORZI COMPIUTI PER COLMARE

EVENTUALI LACUNE E PER RAGGIUNGERE UNA PREPARAZIONE IDONEA A

CONSENTIRGLI DI AFFRONTARE L’ESAME, ovvero se l‟alunno ha comunque manifestato un

atteggiamento positivo verso l‟apprendimento, manifestando motivazione e curiosità, che in parte

integrano le conoscenze non ancora completamente acquisite, su progetto con supporto del parere di

esperti. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso

scolastico compiuto dall‟allievo nella scuola secondaria di 1° grado.

In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame: CON

4 MATERIE INSUFFICIENTI L’ALUNNO NON SARÀ AMMESSO ALL’ESAME .

La non ammissione si concepisce:

come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più

lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

come evento partecipato dalle famiglie e accuratamente preparato per l‟alunno, anche in

riferimento alla classe di futura accoglienza;

quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero e/o sostegno che non

si siano rivelati produttivi;

come evento da considerare privilegiatamente (senza limitare l‟autonoma valutazione dei

docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi

particolarmente elevati ed esigenti di definiti prerequisiti, mancando i quali potrebbe risultare

compromesso il successivo processo.

AMMISSIONE DEI CANDIDATI PRIVATISTI (articolo 10 del D.Lgs. n. 62/2017 e articolo 3

del D.M. n. 741/2017)

Sono ammessi all‟Esame in qualità di candidati privatisti coloro che compiono, entro il 31 dicembre

dell‟anno scolastico in cui sostengono l‟Esame, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito

l‟ammissione alla prima classe della Scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i

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143

candidati che abbiano conseguito tale ammissione alla Scuola secondaria di primo grado da almeno

un triennio.

VOTO DI AMMISSIONE (articolo 10 del D.Lgs. n. 62/2017 e articolo 3 del D.M. n. 741/2017)

In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe attribuisce ai soli alunni ammessi all‟Esame di Stato

un voto di ammissione espresso in decimi. Il voto di ammissione va assegnato sulla base del

percorso scolastico triennale nel rispetto dei criteri e delle modalità inseriti nel PTOF. Il Consiglio

di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più

discipline, può attribuire all‟alunno un voto di ammissione anche inferiore a sei decimi. Il voto di

ammissione concorre alla determinazione del voto finale dell‟Esame di Stato.

Il giudizio/voto di idoneità per l‟ammissione all‟esame di Stato conclusivo del 1° ciclo è l‟esito di

una media ponderata tra i seguenti elementi:

media aritmetica delle varie discipline;

Percorso triennale dell‟alunno con la seguente incidenza:

1° anno 20%

2° anno 30%

3° anno 50%

TIPOLOGIA E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

a) Prova scritta relativa alle competenze di italiano (D.Lgs. n. 62/2017, D.M. n. 741/2017 e

Documento MIUR del 16 gennaio 2018)

La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l‟insegnamento accerta la padronanza

della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto e appropriato uso della lingua e la

coerente e organica esposizione del pensiero da parte degli alunni.

Tipologia di prova

Testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l‟argomento, lo scopo e il destinatario

indicati nella traccia;

Testo argomentativo, che consenta l‟esposizione di riflessioni personali, per il quale devono

essere fornite indicazioni di svolgimento;

Comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste

di riformulazione.

b) Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n.

741/2017)

La prova scritta relativa alle lingue straniere deve consentire di accertare le competenze di

comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro comune europeo di riferimento

per la conoscenza delle lingue (livello A2 per l‟inglese e livello A1 per la seconda lingua

comunitaria).

Tipologia di prova

Comprensione del testo

Produzione di una lettera/mail

Sintesi del testo

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c) Prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche (D.Lgs. n. 62/2017, D.M. n.

741/2017 e Documento MIUR del 16 gennaio 2018)

La prova scritta deve consentire di accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle

conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti

aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.

Le tracce prevedono problemi sulle seguenti tipologie:

Problemi matematici in cui vengono fatte una o più richieste;

Quesiti a risposta multipla con possibilità per lo studente di argomentare il procedimento e

la soluzione;

Quesiti a risposta aperta.

d) Colloquio (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n. 741/2017)

Il colloquio d‟Esame sarà svolto a conclusione delle prove scritte e dopo la loro correzione, secondo

un calendario predisposto dalla commissione d‟Esame in sede di riunione preliminare. Il colloquio,

condotto collegialmente da parte della sottocommissione, è finalizzato a valutare il livello di

acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare attenzione alle

capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di

collegamento fra le varie discipline di studio. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle

competenze connesse alle attività svolte di Cittadinanza e Costituzione.

e) Voto finale e adempimenti conclusivi (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n. 741/2017)

Il voto finale deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti, senza alcun

arrotondamento di eventuali cifre decimali, delle prove scritte e del colloquio; quest‟ultima media

viene fatta dalla sottocommissione. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all‟unità superiore

per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto dalla sottocommissione alla commissione che delibera

in seduta plenaria alunno per alunno. Per i candidati privatisti il voto finale viene determinato dalla

media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio, arrotondando all‟unità superiore per

frazioni pari o superiori a 0,5.

La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi.

L‟Esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a

sei decimi.

Potrà essere assegnata la lode qualora la valutazione finale sia espressa con la votazione di dieci

decimi, con deliberazione assunta all‟unanimità della commissione.

RUBRICA DI VALUTAZIONE PROVE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

ALLEGATO 20

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CANDIDATI ASSENTI E SESSIONI SUPPLETIVE (D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 741/2017)

È prevista una sessione suppletiva d‟Esame che si conclude entro il 30 giugno e, comunque, in casi

eccezionali, entro il termine dell‟anno scolastico, per gli alunni risultati assenti a una o più prove,

per gravi e documentati motivi.

CANDIDATI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

(articoli 4, 7, 8, 11 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 741/2017)

a) Alunni con disabilità

Per lo svolgimento dell‟Esame di Stato la sottocommissione predispone, se previsto dal Piano

Educativo Individualizzato (PEI), prove differenziate idonee a valutare i progressi del candidato

con disabilità in rapporto ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno

valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell‟Esame di Stato e del

conseguimento del diploma finale. Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove

d‟Esame con l‟uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio

professionale o tecnico loro necessario, utilizzato abitualmente nel corso dell‟anno scolastico

per l‟attuazione del Piano Educativo Individualizzato. Ai candidati con disabilità che non si

presentano all‟Esame di Stato viene rilasciato un attestato di credito formativo, che è titolo per

l‟iscrizione e la frequenza della Scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di

istruzione e formazione professionale.

b) Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

Lo svolgimento dell‟Esame di Stato deve essere coerente con il Piano Didattico Personalizzato

predisposto dal consiglio di classe. Per l‟effettuazione delle prove scritte la sottocommissione

può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Può, altresì,

consentire l‟utilizzazione di strumenti compensativi, quali apparecchiature e strumenti

informatici, solo nel caso in cui siano stati previsti dal Piano Didattico Personalizzato, siano già

stati utilizzati abitualmente nel corso dell‟anno scolastico o comunque siano ritenuti funzionali

allo svolgimento dell‟Esame di Stato, senza che venga pregiudicata la validità delle prove

scritte. Per l‟alunna e l‟alunno la cui certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento

abbia previsto la dispensa dalla prova scritta di lingue straniere, la sottocommissione stabilisce

modalità e contenuti della prova orale sostitutiva di tale prova. Per l‟alunno la cui certificazione

di Disturbo Specifico di Apprendimento abbia previsto l‟esonero dall‟insegnamento delle lingue

straniere, la commissione predispone, se necessario, prove differenziate, coerenti con il percorso

svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell‟Esame di Stato e del conseguimento

del diploma.

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CANDIDATI IN OSPEDALE E IN ISTRUZIONE DOMICILIARE (articolo 22 del D.Lgs. n.

62/2017 e D.M. n. 741/2017)

Le alunne e gli alunni:

ricoverati presso ospedali o luoghi di cura nel periodo di svolgimento dell‟Esame di Stato

possono sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse;

che hanno frequentato corsi di istruzione funzionanti in ospedale o luoghi di cura per periodi

temporalmente rilevanti e senza soluzione di continuità con il periodo di svolgimento

dell‟Esame di Stato sostengono le prove in presenza di una commissione formata dai docenti

ospedalieri, che hanno seguito i candidati, integrata con i docenti delle discipline mancanti,

scelti e individuati in accordo con l‟Ufficio Scolastico Regionale e la scuola di provenienza;

ricoverati nel solo periodo di svolgimento dell‟Esame di Stato sostengono le prove, ove

possibile, in sessione suppletiva. In alternativa, ove consentito dalle condizioni di salute, gli

alunni sostengono le prove o alcune di esse in ospedale alla presenza della sottocommissione

della scuola di provenienza.

Queste modalità di effettuazione dell‟Esame di Stato si applicano anche ai casi di istruzione

domiciliare.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO (articolo 9 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017)

La certificazione delle competenze, effettuata dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie del

primo ciclo di istruzione, descrive:

il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza;

i risultati del processo formativo al termine della Scuola primaria e secondaria di primo grado,

secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per

affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. 12.1 Tempi e modalità di

compilazione della certificazione (articolo 9 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017) La

certificazione delle competenze è rilasciata al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e

agli alunni che superano l‟Esame di Stato. Il documento viene redatto durante lo scrutinio finale

dal consiglio di classe per la Scuola secondaria di primo grado ed è consegnato alla famiglia

dell‟alunno e, in copia, all‟istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. 12.2 Modello

nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (articolo 9

del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017). Il modello nazionale di certificazione delle

competenze fa riferimento al Profilo dello studente, così come definito dalle Indicazioni

nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall‟Unione europea e alla

descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime.

Il modello è integrato da:

una sezione predisposta e redatta a cura dell‟INVALSI, che descrive i livelli conseguiti

dall‟alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica;

una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura dell‟INVALSI, che certifica le abilità di

comprensione e uso della lingua inglese a esito della prova scritta nazionale. Per gli alunni con

disabilità, il modello nazionale può essere accompagnato da una nota esplicativa che rapporti il

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significato degli enunciati relativi alle competenze del Profilo dello studente agli obiettivi

specifici del Piano Educativo Individualizzato.

LINEE GUIDA AL MODELLO CHIAVE EURIPEE DELLE COMPETENZE AL

TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il modello fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006, articolate in dettaglio dalle

competenze previste dal Profilo finale dello studente.

I livelli sono descritti nel modo seguente:

A. Avanzato

L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell‟uso delle

conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile

decisioni consapevoli.

B. Intermedio

L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,

mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C. Base

L‟alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e

abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D. Iniziale

L‟alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Il modello nazionale per le alunne e gli alunni con disabilità certificata viene compilato, con gli

opportuni adeguamenti, per renderlo coerente con gli obiettivi previsti dal Piano Educativo

Individualizzato (PEI).

Il D.M. 742/17, sia per la certificazione al termine della Scuola primaria sia per quella al termine

del primo ciclo, recita: «Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della Legge n.

104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa

che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo

individualizzato». Ciò significa, per esempio, che possono essere allegati al modello dei descrittori

(come rubriche, griglie ecc.) che declinano la padronanza delle competenze chiave descritte dalle

dimensioni del Profilo, in coerenza con il PEI, nei quattro livelli previsti dalla certificazione. Per le

alunne e gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in

lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con

DSA, esonerati dall‟insegnamento della lingua straniera ai sensi del Decreto Ministeriale 12 luglio

2011, non viene compilata la relativa sezione.

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6.5 Valutazione Esterna degli apprendimenti

La Scuola italiana da anni partecipa alla rilevazione promossa dall‟INVALSI, Istituto Nazionale per

la VALutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione. Da quest‟anno, la rilevazione

riguarda gli apprendimenti di italiano, matematica degli allievi della classe seconda della Scuola

Primaria e di italiano, matematica e lingua inglese degli allievi della classe quinta della Scuola

Primaria e terza della Scuola Secondaria di I Grado. Nella secondaria di I grado le prove non

fanno più parte dell‟esame ma la partecipazione sarà requisito per l‟accesso all‟Esame, e gli esiti

non incideranno sul voto finale. Con scansione annuale, le competenze e le abilità di base

d eg l i s tu d en t i sono, dunque, valutate direttamente dal M.I.U.R. attraverso procedure e

strumenti prodotti dall‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Scolastico. Nel nostro

Istituto l‟organizzazione delle procedure di somministrazione delle prove e di restituzione dei dati

all‟INVALSI è affidata ad un docente referente. La rilevazione esterna degli apprendimenti oltre a

contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, costituisce per la scuola uno degli elementi

utili alla autovalutazione delle azioni messe in atto, la lettura e l'interpretazione delle tavole e dei

grafici restituiti dall'INVALSI sono, infatti, sia un utile strumento di diagnosi non solo dei livelli di

competenza raggiunti dagli alunni ma un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità

al fine di individuare azioni di miglioramento per potenziare l'azione didattica, migliorare l'offerta

formativa all'interno della scuola e garantire il raggiungimento del successo formativo di tutti gli

studenti. La lettura dei risultati viene, dunque, affrontata nel nostro Istituto con un atteggiamento

costruttivo che coinvolge tutti gli insegnanti in un‟attività di autoriflessione sui metodi e sui

contenuti dell‟insegnamento.

L‟analisi degli esiti viene effettuata a più livelli:

a livello di singolo docente sia nel periodo successivo alla somministrazione, per analizzare gli

errori più diffusi insieme agli alunni, sia dopo la pubblicazione dei dati, per migliorare la

propria programmazione;

a livello di area disciplinare, dopo la pubblicazione dei dati, per analizzare gli

errori più diffusi e per migliorare la propria programmazione;

in una apposita seduta del Collegio Docenti per condividere punti di forza e di criticità globali

nel Consiglio di Istituto per trasparenza e rendicontazione.

REPORT ESITI PROVE INVALSI A.S.2016-2017

DOCUMENTAZIONE REFERENTE VALUTAZIONE

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6.6 Certificazione delle competenze

“ Al termine dell'anno conclusivo della Scuola Primaria, della Scuola Secondaria di Primo

Grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della

legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo

ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun

alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la

prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi

formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R. n.122/09)

Nel primo ciclo dell‟istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al

termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado,

accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). Pertanto

alla fine della classe quinta della Scuola Primaria e della classe terza della Scuola Secondaria di I°

Grado, la normativa vigente prevede la compilazione di un ulteriore documento denominato

Certificazione delle competenze.

La valutazione della competenza non è la semplice trasposizione del voto disciplinare ma è il frutto di

un processo di:

valutazione delle conoscenze e delle abilità per mezzo delle quali gli alunni realizzano i compiti

loro proposti;

osservazione dell‟operatività degli alunni per riconoscere l‟evoluzione dei processi di

autonomia, la capacità di collaborare nel gruppo … tutti quei comportamenti, cioè, che si

imparano facendo;

valutazione complessiva dell‟alunno per riconoscere il possesso della capacità di usare il

proprio sapere e la propria personalità per affrontare e risolvere le situazioni che di volta in volta

vengono proposte.

Mentre i voti e i giudizi permettono di seguire il percorso di apprendimento e di crescita dello

studente, con la Certificazione delle competenze l‟intento è quello di fornire informazioni puntuali

sui livelli di competenza degli studenti in relazione a criteri di carattere generale quali la

trasparenza, la comparabilità, il riconoscimento delle qualifiche e/o dei diplomi mediante livelli di

riferimento e principi comuni di certificazione validi non solo su tutto il territorio nazionale, ma anche

in tutta Europa.

Anche il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle

istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.

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Il nostro Istituto è a CENTRO ACCREDITATO per rilasciare le seguenti CERTIFICAZIONI

Trinity College London Exam Center

In collaborazione con Trinity College of London, l‟ente certificatore britannico accreditato dal

Ministero dell'Istruzione Italiana si rilascia la certificazione scritta delle competenze

linguistiche, riconosciuta a livello internazionale. La certificazione esterna Trinity valuta il livello

di competenze linguistiche secondo la scala stabilita dal Consiglio d‟Europa e indicate nel Quadro

Comune Europeo (QCER).

Pearson Test of English (PTE)

Pearson Test of English (PTE) General e Young Learners sono gli esami forniti dal nostro

Istituto in partnership con Pearson e Edexcel Limited, il maggiore ente britannico per le

qualificazioni accademiche riconosciuto in Italia dal Miur e dal British Council. Punto di forza degli

esami Pearson è la certificazione delle quattro abilità (listening, reading, writing, speaking)

attraverso un approccio basato sulle capacità comunicative nella vita reale.

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Ei-Center CERTIPASS

Certificazione Informatica Europea EIPASS con la possibilità di seguire corsi di formazione in aula

e/o sostenere gli esami presso il nostro Istituto. CERTIPASS è l‟Ente Internazionale erogatore delle

certificazioni informatiche EIPASS®, che, progettate e validate dal Comitato Tecnico Scientifico,

consentono ad ogni utente di verificare e attestare le proprie competenze nell‟utilizzo del Computer

e di Internet.

Il Programma internazionale di certificazione delle competenze digitali EIPASS consente di rendere

immediatamente spendibili, a scuola, all‟università e in ogni contesto lavorativo, le competenze

acquisite.

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CAPITOLO 7

L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

L‟istituto scolastico nella sua struttura organizzativa è un articolato in sistema che realizza il

servizio pubblico di istruzione e di formazione secondo il vigente ordinamento assicurando la

fruizione dell‟offerta formativa da parte degli esercenti il diritto all‟istruzione. Ne consegue

che il servizio va organizzato, progettato, agito e valutato nei processi, negli esiti, nella

gestione, per far emergere aree o dimensioni di criticità da sviluppare e migliorare in modo da

assicurare a tutti gli allievi un servizio qualificato. L‟istituto “Aldo Moro” è una scuola in

possesso della CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ, che attesta la conformità della nostra

organizzazione alla norma UNI ENI ISO 9004: 2009; essa è concessa alle scuole che attuano un

costante e strutturato processo di miglioramento della propria organizzazione.

Fortemente determinata a superare l‟autoreferenzialità a favore del perseguimento dell‟oggettività

dei dati, condivisi e rendicontati con trasparenza , da diversi anni, la Direzione ha introdotto un

nuovo approccio gestionale e attraverso l‟adesione e la realizzazione del PROGETTO VALeS

(nell‟ambito del Progetto VALeS , nell‟anno scolastico 2013-2014 l‟Istituto è stato sottoposto a

visita valutativa nei giorni 14- 15 / 01 / 2014 dagli ispettori del VALES Antonietta Sapone e

Raffaele De Sio che hanno redatto un report di valutazione) e del PROGETTO QUALITÀ, ha

avviato attività di autoanalisi e autovalutazione supportate da un sistema di monitoraggio,

misurazione, analisi e riesame che ha consentito e consente di identificare opportunità di

miglioramento, stabilire le priorità per il miglioramento e i relativi piani d‟azione. Questo sistema

di autoanalisi e di autovalutazione si integra con il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)

come richiesto dalla normativa vigente, soprattutto nel suo orientamento verso il miglioramento

continuo dei risultati scolastici, obiettivo strategico centrale del nostro servizio.

Tutte le attività e i processi sono progettati secondo la logica PDCA (PLAN–DO–CHECK–ACT,

REALIZZARE-PIANIFICARE-VERIFICARE-MANTENERE-MIGLIORARE) al fine di avere un approccio

di tipo preventivo, un controllo durante i processi ed una gestione dei segnali di ritorno.

L‟ Istituto individua, definisce ed attua il processo di monitoraggio, misurazione, analisi e riesame

dei propri prodotti, dei propri processi, del grado di soddisfazione del Cliente/Parte Interessata, del

miglioramento complessivo delle proprie prestazioni ad intervalli annuali secondo le seguenti

modalità di controllo e responsabilità:

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PROCESSO

MODALITÀ DI CONTROLLO E RESPONSABILITÀ

PIANIFICAZIONE

DELL’ATTIVITÀ

DIDATTICA

I Piani di Lavoro di ciascun docente sono verificati dal Dirigente

Scolastico in relazione alla loro corrispondenza alle indicazione ed

ai programmi ministeriali, agli obiettivi definiti, alla coerenza della

tempistica e dei supporti adottati. La registrazione del controllo è

evidenziabile dal visto di approvazione del Dirigente Scolastico

apposto sugli stessi Piani di Lavoro.

Periodicamente ciascun docente effettua la valutazione circa

l'andamento ed il grado di attuazione rispetto a quanto pianificato.

Al termine dell'anno scolastico, inoltre, ogni docente elabora una

relazione finale nella quale documenta la verifica del raggiungimento

degli obiettivi pianificati.

REALIZZAZIONE

DELL’ATTIVITÀ

DIDATTICA PER LE

SINGOLE CLASSI

REALIZZAZIONE

DELL’ATTIVITÀ

DIDATTICA PER LE

SINGOLE CLASSI

Ciascun docente effettua la verifica periodica degli apprendimenti e

dei traguardi di competenza raggiunti dagli alunni, in modo da

assicurare che tale processo costituisca un momento di riscontro utile

e costruttivo sia per il docente, per riorganizzare, se necessario,

l‟attività didattica, sia per gli alunni, come un momento di conferma

delle proprie capacità o di scoperta dei propri limiti o carenze e

stimolo per un eventuale incremento del proprio impegno.

La realizzazione e il risultato di tali verifiche è documentato tramite

il registro personale del docente e il registro della classe.

Durante tutte le riunioni dei Consigli di Classe/interclasse ciascun

docente relaziona circa l'andamento delle attività di propria

competenza e segnala eventuali criticità.

Il Consiglio di Classe/interclasse verifica il corretto svolgimento

dell'attività didattica nella singola classe in termini di coordinamento

tra docenti, obiettivi raggiunti, apprendimento degli alunni.

La registrazione di tali verifiche è documentata dai relativi verbali

delle riunioni.

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GESTIONE DELLE

VALUTAZIONI

COMPLESSIVE

Il corretto svolgimento delle attività di valutazione complessiva degli

alunni è verificato dal Dirigente Scolastico che partecipa

direttamente, o tramite un suo delegato, a tutte le riunioni di scrutinio

di fine periodo o di fine anno, allo scopo di assicurare l'adozione dei

criteri riportati nel PTOF, e favorire una valutazione oggettiva ed

equilibrata delle prestazioni di ogni alunno.

La registrazione di tali controlli è documentata tramite il verbale del

Consiglio di Classe/interclasse riunito per le operazioni di scrutinio e

il verbale del Collegio Docenti, al quale il Dirigente Scolastico

relaziona annualmente.

Il Dirigente Scolastico verifica, inoltre, i tabelloni dei giudizi esposti

a fine anno prima della loro pubblicazione.

GESTIONE DEI

PROGETTI E/O

INIZIATIVE INERENTI IL

POF

Ciascun docente incaricato come gestore di processo della gestione

dell'iniziativa / progetto deve verificare e relazionare sull'efficacia di

quanto svolto e sulle opportunità di miglioramento ed innovazione

emerse ed eventualmente implementate.

Sulla base delle relazioni finali e di ulteriori eventuali controlli

ritenuti opportuni, il Dirigente Scolastico relaziona annualmente al

Collegio Docenti in merito al corretto svolgimento delle singole

iniziative / progetti previsti dal PTOF.

La registrazione di tali controlli è documentata dal verbale del

Collegio Docenti

GESTIONE DELLE

VALUTAZIONI

COMPLESSIVE

Ciascun docente effettua le verifiche di valutazione finale del livello

di apprendimento e dei traguardi di competenza degli alunni, svolte a

fine trimestre/quadrimestre e a fine anno scolastico.

Il Dirigente Scolastico, verificando ed approvando il Piano di Lavoro

di ciascun docente, verifica la coerenza dei criteri e delle modalità di

valutazione stabiliti dal docente con: quanto definito nella Carta dei

Servizi, i criteri generali approvati dal Collegio Docenti con il PTOF,

i criteri di valutazione, gli obiettivi e le competenze da raggiungere

concordate nelle riunioni di Dipartimento e le specifiche ministeriali.

L‟attestazione del controllo è evidenziata dalla firma apposta sul

Piano di Lavoro da parte del Dirigente Scolastico.

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Per effettuare l‟autovalutazione l‟ Istituto usa strumenti di misura e di controllo riconosciuti a

livello nazionale come i questionari INVALSI, e questionari per la rilevazione della Customer

Satisfaction.

L‟analisi della soddisfazione dei portatori di interesse interni ed esterni sulla qualità del servizio erogato

è effettuata con varie azioni di monitoraggio che vanno dalle osservazioni e comunicazioni dirette di

docenti, non docenti, alunni e genitori, dalle riunioni dei vari Organi Collegiali; dai periodici incontri

scuola -famiglie ai questionari della Costumer Satisfaction ; le informazioni di ritorno consentono di

effettuare un‟analisi a vari livelli della struttura organizzativa.

I dati e le informazioni raccolti vengono organizzati ed elaborati mediante idonei strumenti statistici

e rappresentati in forma grafica (istogrammi e linee di tendenza) al fine di garantire l‟individuazione

dei punti di forza e di debolezza ed, quindi, le azioni correttive e gli obiettivi di miglioramento a

breve, medio e lungo termine.

La verifica della progressiva acquisizione degli obiettivi si svolge quindi in fase di attuazione del

processo didattico/ formativo con le seguenti modalità:

il controllo sugli apprendimenti degli alunni in relazione agli obiettivi definiti viene effettuato dal

CdC ogni volta che si riunisce. Si procede alla rilevazione delle valutazioni delle singole discipline e

alla formulazione di una valutazione generale della classe. Quando viene riscontrata una difformità

tra i risultati attesi e quelli ottenuti, il CdC elabora una strategia di intervento per rendere più

efficace il percorso formativo;

le informazioni, raccolte dal Coordinatore del CdC, sono registrati a verbale in modo che si possa

procedere alla comparazione tra classi parallele;

in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati vengono adottate opportune azioni correttive ai

piani o programmi e interventi di recupero.

Al termine dell‟anno scolastico, nella seduta del riesame, i l Dirigente effettua, con lo Staff ed il gruppo

di Miglioramento, il check up completo e sistematico sia delle prestazioni complessive sia dei singoli

processi, valuta l‟attuazione della mission, della vision, delle politiche, delle strategie ed i progressi

degli obiettivi pianificati, conferma o rivede gli obiettivi a medio e lungo termine nella stesura del Piano

di Miglioramento.

I dati raccolti sono usati ed integrati per la compilazione del Rapporto di Autovalutazione previsto

dal Sistema Nazionale di Valutazione..

I vari strumenti di autovalutazione, la progettazione, la stesura, l‟implementazione, la verifica e la

valutazione dei risultati del Piano di Miglioramento, l‟ideazione e l‟implementazione di progetti,

attività e prassi innovative, il coinvolgimento attivo e condiviso tutte le parti interessate, consentono al

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nostro Istituto di attuare un processo di miglioramento continuo e di essere in linea con quanto indicato

dalla Norma UNI EN ISO 9004:2009.

7.1 Il RAV: Rapporto di AutoValutazione di Istituto

Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di

Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.

A partire dall‟anno scolastico 2014/15 le istituzioni scolastiche sono state chiamate a sviluppare

un‟attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso

delineato dal RAV - Rapporto di AutoValutazione, un documento pubblico che può essere

consultato da chiunque ne abbia interesse. Si tratta di uno strumento di lavoro comune che tutte le

scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento.

Il format predisposto è servito agli istituti scolastici per produrre, entro l‟estate 2015, il loro primo

Rapporto di Autovalutazione.

Il format è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le

scuole hanno effettuato la loro fotografia, individuando i loro punti di forza e debolezza per metterli a

confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione

educativa.

Le fasi del processo guidato dal RAV sono le seguenti:

descrivere la propria scuola sulla base di dati attendibili;

attribuirsi 11 “voti”, motivati, sulle dimensioni principali del funzionamento della scuola:

1. risultati scolastici;

2. risultati nelle prove INVALSI;

3. competenze di cittadinanza;

4. risultati a distanza;

5. curricolo;

6. ambiente di apprendimento;

7. Inclusività;

8. Continuità e orientamento;

9. orientamento strategico e organizzazione;

10. valorizzazione delle risorse umane;

11. integrazione con il territorio.

Individuare le priorità strategiche (miglioramento degli esiti degli studenti);

individuare processi appropriati che, in un tempo definito, possano far migliorare gli esiti

critici;

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elaborare un piano di miglioramento.

Tutte le scuola hanno, finalmente, uno strumento comune su cui predisporre il proprio Rapporto

che diventa anche uno strumento di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle

famiglie.

Nel nostro Istituto è stato nominato il NIV che basandosi su dati attendibili – cruscotto di

indicatori - messi a disposizione dall‟INVALSI o elaborati dalla Scuola, descrive l‟Istituto

attribuendosi voti motivati – in una scala da 1 a 7 – sulle dimensioni principali del funzionamento

della Scuola. Il NIV individua alcune priorità strategiche riferite al miglioramento degli esiti degli

studenti, attivando processi appropriati che, in un tempo definito, possano ridurre o eliminare le

criticità: tali processi sono descritti nel piano di miglioramento che sarà condiviso con tutti gli

operatori della scuola.

PIANO DI MIGLIORAMENTO ALLEGATO N. 2

7.2 Verifica e Valutazione del PTOF

Anche il Piano Triennale dell' Offerta Formativa è oggetto di periodiche valutazioni da parte dell‟

insegnante incaricata a svolgere la funzione strumentale relativa al coordinamento del piano

stesso. Gli organi collegiali, attraverso un'ampia documentazione del lavoro svolto e attraverso

un‟attenta analisi degli esiti formativi relativi alle azioni educative programmate, possono verificare

l'effettivo andamento delle attività didattiche. La rilevazione annuale fornisce infatti una serie di

informazioni da investigare in profondità e su cui definire i piani di sviluppo. Individuare punti di forza

e punti di debolezza permette di stabilire se ciò che è stato realizzato risulta essere adeguato ai

bisogni formativi e consente di introdurre correttivi ed innovazioni sulla base di quanto riscontrato.

Elemento centrale di ogni azione valutativa è il confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi

prefissati, in relazione agli strumenti ed ai mezzi messi in campo. La scuola monitora l‟attuazione

del PTOF anche attraverso questionari di gradimento rivolti alle famiglie e agli studenti, base

utile anche per la compilazione del RAV.

È possibile, inoltre, segnalare reclami a fronte di disservizi, in forma scritta o attraverso richiesta di

colloquio con il Dirigente Scolastico; le segnalazioni saranno interpretate in modo costruttivo, con

l‟obiettivo di rimozione del disservizio e delle criticità rilevata, e saranno utili all‟organizzazione

scolastica per migliorare il servizio offerto. In quest‟ottica la valutazione del POF si inserisce

all‟interno del Rapporto di Autovalutazione (RAV), che è stato presentato dal MIUR il 27 Novembre

2014

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CAPITOLO 8

FORMAZIONE E RICERCA

“La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del

personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di

sviluppo delle risorse umane.” (C.C.N.L. 2006 -2009, art. 63)

L‟Istituto Comprensivo Statale “ A. Moro” mira a garantire la formazione e l‟aggiornamento

costante di tutto il suo Personale in quanto fondamentale “diritto” contrattuale e “dovere” etico-

professionale e nell‟ottica di quella “long life learning” che il mondo pedagogico sottolinea come

fondamentale per un‟educazione efficace e per la formazione di uomini realizzati. Il sapere, infatti,

non è mai posseduto interamente e la sua conquista è una delle esperienze più appassionanti per

l‟uomo: per il bambino, per il giovane e per l‟adulto.

La formazione è parte integrante di tutto il personale scolastico poiché gli utenti del servizio

pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, hanno diritto ad un servizio di qualità che dipende in

maniera decisiva dal miglioramento della qualità dei servizi forniti. La scuola dell‟autonomia

promuove processi di innovazione che richiedono a tutto il personale della scuola un aggiornamento

continuo e ricorrente. Con la Legge 107/2015, nella prospettiva della piena attuazione

dell‟autonomia delle istituzioni scolastiche, la formazione diviene “obbligatoria, permanente e

strutturale”, è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione

dell‟Istituzione scolastica e per la crescita professionale del personale stesso.

Legge 107/2015 introduce

la formazione obbligatoria dei docenti,

(sono previste 125 ore da fare ogni triennio/introduzione dell‟unità formativa di 25 ore)

il Piano Nazionale di Formazione (Decreto Ministeriale 797 del 19 ottobre 2016 - Adozione

Piano Nazionale di Formazione 2016-2019) che definisce un quadro strategico e operativo per

lo sviluppo professionale del personale della scuola mediante l‟indicazione di priorità nazionali

per il triennio 2016-2019 a partire dal corrente anno scolastico 2016/2017. Esso mette al centro

degli obiettivi formativi del personale della scuola lo sviluppo professionale per favorire lo

scambio all‟interno di una comunità, luogo condiviso di esperienze e conoscenze, di pratiche.

La legge indica, inoltre, nove aree in cui realizzare la formazione e istituisce il “portfolio docente”

come strumento per il monitoraggio del profilo professionale di ciascuno.

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8.1 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale Docente

In ottemperanza a quanto emanato nella Legge 107/2015 e nel Piano Nazionale di Formazione,

coerentemente con gli obiettivi individuati e i tempi definiti nel PTOF, con gli esiti del Rapporto di

Autovalutazione e con obiettivi di miglioramento programmati nel Piano di Miglioramento il

Referente per la Formazione in Servizio prof. Stizzo Ettore coadiuvato dal Gruppo di Supporto ha

pianificato e redatto il Piano di Formazione del Personale Docente per il triennio 2016-2019.

Esso è finalizzato all‟acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e

adeguamento alle nuove esigenze dell‟Offerta Formativa Triennale.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento vuole rappresentare, infatti, un supporto utile al

raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto

un‟azione tendente a migliorare l‟efficienza dell‟organizzazione e l‟efficacia del servizio erogato. Il

Collegio dei Docenti riconosce l‟aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto

irrinunciabile e qualificante della professione del docente, della qualità dell‟offerta formativa e deve

essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze.

La rilevazione delle esigenze formative del personale docente, azione propedeutica alla redazione

del Piano, ha evidenziato la necessità di una formazione centrata sulle seguenti aree tematiche

prioritarie:

4.2 Didattica per competenze e innovazione metodologica

4.5 Inclusione e Disabilità

4.6 Prevenzione sociale e disagio giovanile

4.3 Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento

4.7 Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Il Piano costituisce parte integrante del PTOF e risponde alle direttive e ai principi del Piano

Nazionale.

Le attività, in esso contenute, si attengono quindi ai seguenti criteri:

coerenza con le finalità e gli obiettivi posti nel piano triennale dell‟offerta formativa

rispondenza alle priorità e agli obiettivi di processo del RAV di Istituto;

attinenza alle azioni individuate nei piani di miglioramento;

coerenza con le priorità dei piani nazionali, assicurando la partecipazione dei docenti alle

attività nelle modalità indicate dai diversi piani nazionali;

rispondenza alle esigenze formative dei docenti, espresse nei piani individuali di sviluppo

professionale, come precisato dal Piano Nazionale (§ 3.3);

Le attività formative inserite nel Piano d‟Istituto integrano, quindi, le necessità formative dei

docenti e della Scuola nel suo insieme, come si evince dal PTOF, dal RAV e dal PdM; esse sono

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rivolte ai docenti della scuola nella loro totalità ma anche a gruppi differenziati a seconda della

funzione svolta e delle competenze da acquisire/potenziare.

Il Piano di Formazione d‟Istituto si inserisce nel più ampio Piano di Formazione della Rete di

Ambito Territoriale 0019/USR Campania, di cui l‟I.C.S. “A.Moro” fa parte in base all‟Accordo di

Rete stipulato il 29/08/2017 al fine di realizzare non solo progetti o iniziative didattiche,

educative, sportive o culturali di interesse comune nel medesimo ambito territoriale; ma anche

migliorare la funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di

promozione culturale, sociale e civile del territorio e favorire una comunicazione più intensa e

proficua fra le istituzioni scolastiche; stimolare e realizzare, anche attraverso studi e ricerche,

l‟accrescimento della qualità dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche.

In base all’Accordo di Rete Ambito NA19 ( SOTTO-AMBITO 1 Acerra, Casalnuovo di Napoli,

Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco) l‟I.C.S. “A. Moro” è scuola capofila della Rete di scopo

Progettare una scuola inclusiva per la quale pianifica e realizza il progetto “Mente inclusiva”.

Il progetto si configura come Unità Formativa afferente alla priorità “Inclusione e disabilità”

(macro-area 4.5) del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016-2019, è volto a

promuovere un‟interpretazione dell‟inclusione come modalità quotidiana di gestione delle classi,

non solo per corrispondere ai bisogni degli alunni disabili, con DSA o con BES, ma anche per

innalzare la qualità dell‟apprendimento di tutti gli allievi attraverso interventi orientati al

cooperative teaching, improntati al lavoro in rete e in dialogo con il territorio.

La formazione in servizio del personale docente prevede l‟obbligo, nel triennio di effettuazione,

125 ore complessive di formazione.

Al fine di qualificare e riconoscere l'impegno del docente nelle iniziative di formazione, per il

prossimo triennio, la struttura di massima di ogni Unità Formativa sarà articolata in una pluralità di

attività:

formazione in presenza e a distanza

sperimentazione didattica e ricerca/azione

lavoro in rete

approfondimento personale e collegiale

documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola.

Il dirigente scolastico cura la raccolta dei piani di sviluppo professionale dei propri docenti e relativi

aggiornamenti entro il 1° ottobre di ogni anno scolastico al fine di preparare, all‟interno

dell‟aggiornamento annuale del PTOF, un piano delle attività formative.

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Il portfolio servirà anche a valutare la qualità della formazione, attraverso:

la tipologia dei percorsi frequentati (monte ore, fonti, traguardi …)

le modalità di formazione (peer to peer, lezioni, laboratori …)

contenuti di formazione,

percorsi all‟estero,

utilizzo delle risorse

report narrativo del percorso formativo svolto e ricadute nella didattica,

autovalutazione del percorso,

partecipazione al progetto formativo della scuola.

Le tematiche per i corsi di formazione e approfondimento rivolti ai docenti costituiscono lo sfondo

culturale entro il quale collocare l‟azione educativa e didattica dell‟Istituto. La formazione continua

dei docenti è importante per l‟arricchimento professionale in relazione a modifiche di ordinamento,

allo sviluppo dei contenuti dell‟insegnamento, ai metodi e all‟organizzazione della didattica,

all‟integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti, nonché alla creazione

di una identità di istituto forte.

L‟insegnante è un professionista che interviene in modo sistemico e sistematico, mediante itinerari

didattici specifici, finalizzati all‟acquisizione di abilità di base e di competenze. Si ritiene, quindi, che

l‟attività di aggiornamento-formazione debba articolarsi secondo priorità che rispondano ai bisogni

formativi di Istituto.

PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE A.S. 2017-2018 ALLEGATO N.14

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8.2 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale ATA

Il nostro Istituto prevede attività di aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A., in

quanto funzionali all‟attuazione dell‟autonomia e alla crescita professionale nell‟ambito della

riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi

d‟informatizzazione.

Nel nostro istituto la formazione del Personale ATA sarà legata sia alla ricerca di formatori esterni

qualificati - anche centri permanenti di documentazione (scuole, INPS/INPDAP, IRRE, università,

associazioni professionali) - che alla valorizzazione delle risorse interne, sia a livello di competenza

didattica, che di competenza organizzativa e relazionale. Altrettanto valore assumerà, infine,

l'autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva privilegiata anche al fine di evitare

modelli professionali uniformi e fare emergere identità, tendenze vocazionali e abilità “sommerse”.

E‟ compito del personale non disperdere quanto fornito dai corsi organizzati ma condividerlo con i

colleghi.

Diverse iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni (Ministero, Università, Enti locali

etc.), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione.

Il Dirigente Scolastico ha già previsto la formazione del personale di segreteria in funzione

dell‟attuazione della segreteria digitale e sul registro elettronico.

Altra formazione prevista riguarderà gli aggiornamento e la formazione necessaria in ambito di

sicurezza. Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola Formazione sicurezza (Accordo Stato –

Regioni 21/12/2011 e D.Lgs. 81/2008) e tutelare la privacy. Ciascuna unità di personale,

individualmente o in gruppo, potrà intraprendere iniziative di autoaggiornamento. Il Piano

pluriennale di formazione prevede azioni a breve termine e azioni a medio-lungo termine. Il piano

di formazione e aggiornamento dell‟Istituto prevede, inoltre, previa autorizzazione, la libera

adesione, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di

formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. Iniziative di

Formazione del personale sulle competenze digitali base e avanzate.

PIANO DI FORMAZIONE D’ISTITUTO A.S. 2017-2018

DOCUMENTAZIONE DSGA

8.3 Percorsi di Formazione: tirocinanti a scuola.

L‟Istituto ha stipulato convenzioni di collaborazione con l‟ Università degli Studi “Federico II”,

l‟Istituto Universitario “ Suor Orsola Benincasa” di Napoli e con l‟Università degli studi di Cassino

con lo scopo favorire il percorso di specializzazione dei tirocinanti universitari e per dare loro

possibilità di fare esperienza di tirocinio obbligatorio il nostro Istituto. Nel contempo si intende dare

spazio a nuovi percorsi didattici e arricchire la scuola con giovani desiderosi di imparare il lavoro di

insegnante, coadiuvando i docenti nelle classi.

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CAPITOLO 9

PROGRAMMAZIONE dell’Organico dell’Autonomia Anni Scolastici 2016 -2019

Partendo, dall‟analisi dei risultati delle rilevazioni delle prove INVALSI relative all‟anno scolastico

2014-‟15, dei punti di forza e di debolezza emersi dal Rapporto di Autovalutazione, degli obiettivi

di miglioramento definiti nel Piano di Miglioramento (Allegato N 1) per l‟anno scolastico 2015-‟16,

in continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici ed in relazione alle richieste

dagli utenti, si propone di consolidare e potenziare le azioni già avviate e metterne in campo

di nuove per contribuire fattivamente a:

garantire livelli essenziali di prestazione che obbligatoriamente devono essere conseguiti da

ciascuno studente nell‟esercizio del diritto- dovere all‟istruzione;

innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti individuando

percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito;

valorizzare gli alunni con livelli di eccellenza anche con certificazioni esterne e tramite

occasioni formative nelle quali gli alunni possano mettere in gioco le competenze acquisite;

consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà e prevedere modalità di recupero

delle competenze già a partire dall‟inizio di ogni anno scolastico;

favorire l‟integrazione degli alunni con disabilità;

promuovere l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi

Speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la

collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di

settore;

dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre

forme di linguaggio (musica, arte, teatro) che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno

costituito in questi anni elemento caratterizzante l‟offerta formativa del nostro istituto;

sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura

dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

implementare le azioni volte all‟acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da

parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all‟omofobia, alla

xenofobia, anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi;

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164

promuovere percorsi che favoriscano l‟ educazione all‟affettività, alla salute, alimentare,

ambientale, stradale, all‟utilizzo consapevole del WEB;

potenziare lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare

riferimento alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita, all'educazione fisica e allo sport;

sviluppare di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

promuovere lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, riconducibili a

specifici ambiti disciplinari ( comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere,

competenze logico-matematiche, scientifiche e competenze digitali) ed a dimensioni trasversali

( imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze

sociali e civiche);

promuovere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al

pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

promuovere lo sviluppo delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella

storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni;

promuovere l‟alfabetizzazione ed il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda

attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;

valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese;

adottare, nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, nella didattica quotidiana

modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello,

attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti…);

potenziare le attività di continuità orizzontale in modo da garantire agli allievi di classi parallele

analoghe opportunità di apprendimento;

implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione

dell‟azione didattica;

sviluppare e migliorare le competenze nell‟uso delle tecnologie, generalizzare l‟uso delle

tecnologie digitali (TIC) nella didattica quotidiana;

utilizzare la metodologia della ricerca ed arricchire la nostra offerta formativa di Laboratori

Permanenti in cui i laboratori non sono solo uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini

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165

di una determinata produzione, ma modalità di lavoro, anche l‟ aula diventa laboratorio in cui

docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo con la loro fantasia e la loro

creatività e dove il fare e l‟agire devono diventare aspetti altrettanto salienti dell‟azione educativa,

non episodici o semplicemente a supporto del sapere teorico. I Laboratori Permanenti sono intesi

come una pratica del fare, in modo che lo studente diventi protagonista di un processo di

costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità che gli permettono di essere coinvolto in una

situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari; di rielaborare conoscenza attraverso

l‟esperienza diretta; di costruire un apprendimento significativo, dovendo trovare soluzioni a

situazioni problematiche; di vivere la vicenda scolastica attraverso l‟esperienza di emozioni

positive; di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la

valutazione delle proprie idee e la negoziazione di significato con gli altri;

attivare un maggiore utilizzo delle risorse e delle strutture da parte dell‟utenza nelle fasce orarie

non aperte per la didattica (attivazione di un corso musicale, corsi informatica aperti al

territorio, sviluppo di proposte musicali e/o cineforum...);

migliorare l‟uso delle tecnologie informatiche e l‟ utilizzo dei laboratori da parte di personale

ed utenza ( potenziamento corsi e certificazioni EIPASS per studenti, personale, esami aperti

anche al territorio,...);

valorizzare lo studio delle lingue stranire comunitarie attraverso corsi pomeridiani di

potenziamento, presenza di lettore madrelingua durante le lezioni curriculari e ampliando

l‟offerta formativa attraversi lo studio di un‟altra lingua comunitaria;

Implementare l‟innovazione didattica con l‟introduzione di forme di lezione alternative a quella

frontale, come la classe capovolta;

incentivare la produzione di materiali digitali e sussidi multimediali;

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166

9.1 Attuale Organico Curricolo Obbligatorio

Per l‟anno scolastico 2017-2018 sono iscritti presso il nostro Istituto Comprensivo 1292 ALUNNI

distribuiti in 61 CLASSI.

La dotazione organica è formata da 160 unità di personale, di cui

1 DIRIGENTE SCOLASTICO

1 DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI ed AMMINISTRATIVI

113 DOCENTI POSTO COMUNE TITOLARI

45 DOCENTI POSTO DI SOSTEGNO

8 DOCENTI DI RELIGIONE

7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI (2 contratto part time)

17 COLLABORATORI SCOLASTICI

Il personale docente è così distribuito:

SCUOLA DELL’INFANZIA

PERSONALE DOCENTE

NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE 26

POSTO DI SOSTEGNO 4

RELIGIONE 2

SCUOLA PRIMARIA

PERSONALE DOCENTE

NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE 38 + 3 ORGANICO POTENZIATO

SPECIALISTA LINGUA INGLESE 3

POSTO DI SOSTEGNO 20

RELIGIONE 3

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PERSONALE DOCENTE

NUMERO DOCENTI

POSTO COMUNE

48 + 2 ORGANICO POTENZIATO

1 DOCENTE DI TECNOLOGIA

1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE

POSTO DI SOSTEGNO 20

RELIGIONE 2

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167

9.2 FABBISOGNO ORGANICO AGGIUNTIVO POSTI COMUNE E DI SOSTEGNO

Per attivare l‟arricchimento dell‟Offerta Formativa programmato, oltre all‟organico relativo al

curricolo obbligatorio per la scuola del primo ciclo, si richiede, in proiezione, il seguente

fabbisogno di ORGANICO AGGIUNTIVO E DI RISORSE STRUMENTALI; esso è calcolato sulla base

dell‟attuale popolazione scolastica, senza tener conto dell‟eventuale variazione del numero delle

classi e/o sezioni dei tre ordini di scuola e relativi Plessi dell‟Istituto derivante dalle iscrizioni per

il prossimo anno scolastico. Nell‟ambito delle attività di organizzazione, progettazione e

coordinamento della gestione dell‟Istituto si prevedono le seguenti figure per la definizione dello

Staff del Dirigente Scolastico.

STAFF DEL DIRIGENTE

FIGURA PROFESSIONALE

CLASSE DI CONCORSO

2 DOCENTI COLLABORATORI

A 28 Matematica e scienze

A 25 Lingua Inglese

3 DOCENTI STAFF DEL DIRIGENTE

A 22 Italiano, storia e geografia

A 28 Matematica e scienze

AD00 Sostegno

4 DOCENTI FIDUCIARI DI PLESSO

2 Posti comuni scuola dell‟infanzia

1 A 28 Matematica e scienze

AD00 Sostegno

1 DOCENTE COORDINATORE DELLE AZIONI FUNZIONALI AL

PIANO NAZIONALE DIGITALE

A 22 Matematica e scienze

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168

PERSONALE DOCENTE

FIGURA PROFESSIONALE

AZIONE

SCUOLA PRIMARIA

4 DOCENTI POSTO COMUNE

Potenziamento Competenze in Lingua Madre

Potenziamento Competenze Logico-matematiche

Potenziamento Competenze in Lingua Straniera Inglese

2 DOCENTI DI SOSTEGNO

Valorizzazione dei Percorsi Formativi Individualizzati e di

Inclusione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

4 DOCENTI A 28 Matematica e scienze

2 A 22 Italiano, storia e geografia

2 A 25 Lingua Inglese

Potenziamento Competenze in Lingua Madre

Potenziamento Competenze Logico-matematiche

Potenziamento Competenze in Lingua Straniera Inglese

2 DOCENTI DI SOSTEGNO AD00

Valorizzazione dei Percorsi Formativi Individualizzati e di

Inclusione

PERSONALE ATA

FIGURA PROFESSIONALE

AZIONE

1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO

CON PROFILO TECNICO INFORMATICO

Manutenzione delle strutture e delle infrastrutture

informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra

docenti, scuole e famiglia ( laboratori, registro elettronico

etc.)

2 COLLABORATORI

Potenziare la sorveglianza

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169

SCUOLA PRIMARIA

RICHIESTA DOTAZIONE ORGANICOPOTENZIATO LEGGE107/2015

AMBITI DI

UTILIZZO

RISPETTO ALLE

PRIORITÀ

INDIVIDUATE NEL

RAV

AMBITI DI

UTILIZZO

RELATIVI ALL’ART.

1 C. 7 LEGGE

107/2015

AZIONE

RISORSE

UMANE

DOCENTI

Posti Comuni

RISORSE

UMANE

DOCENTI

Posti di

Sostegno

RISORSE

UMANE

PERSONALE

ATA

RISORSE

STRUMENTALI

ATTREZZATURE

INFRASTRUTTURE

ESITI

E1 - Risultati

scolastici

E2 - Risultati nelle

prove

standardizzate

Nazionali

a)Valorizzazione e

potenziamento

delle competenze

linguistiche, con

particolare

riferimento

all'italiano …

b)Potenziamento

delle competenze

matematico-

logiche e

scientifiche.

d) sviluppo delle

competenze in

materia di

cittadinanza

attiva e

democratica

attraverso la

valorizzazione

dell'educazione

interculturale e alla

pace, il rispetto

delle differenze e il

dialogo tra le

culture, il sostegno

dell'assunzione di

responsabilità,

nonché della

solidarietà e della

cura dei beni

comuni e della

consapevolezza dei

diritti e dei doveri.

p) Valorizzazione

di percorsi

formativi

individualizzati e

coinvolgimento

degli alunni e degli

studenti.

q) Individuazione

di percorsi e di

sistemi funzionali

alla premialità e

alla valorizzazione

del merito degli

alunni e degli

studenti.

h) Sviluppo delle

competenze

digitali degli

studenti.

a) AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA

FORMATIVA CON

POTENZIAMENTO DEL PEMPO

SCOLASTICO

CURRICOLARE DA 27 A 30 ORE

b) COMPRESENZA IN CLASSE

c) GRUPPI

ARTICOLATI NELLE CLASSI

d) GRUPPI

ARTICOLATI DI

LABORATORIO

e) SUPPORTO

ALUNNI

DISABBILI, BES,

ECC…

f) PROGETTO DI

SOSTEGNO PER

LE CLASSI IN

CUI SONO PRESENTI

ALUNNI CON

BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI O

SITUAZIONI PROBLEMATICHE

DI GESTIONE DEL

GRUPPO, SUPPORTO PER

ALUNNI CON

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENT

O

A.S.

2018-2019

4

INSEGNANTI

A.S.

2018-2019

3

INSEGNANTI

A.S.

2018-2019

2

COLLABO

RATORI

PLESSI DI

VIA MARCONI

VIA MENNELLA

VIALE DEI PINI

LABORATORIO

SCIENTIFICO

LABORATORIO

LINGUSTICO

(30 POSTAZIONI)

LABORATORIO

ARTISTICO –

MANIPOLATIVO

PC

LIM

TABLET

PROCESSI

DIDATTICI

PD1

Curricolo,

progettazione,

valutazione

PROCESSI

ORGANIZZATIVI

PO1

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

Page 170: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

170

AMBITI DI

UTILIZZO

RISPETTO ALLE

PRIORITÀ

INDIVIDUATE NEL

RAV

AMBITI DI UTILIZZO

RELATIVI ALL’ART. 1

C. 7 LEGGE 107/2015

AZIONE RISORSE

UMANE

DOCENTI

Posti Comuni

RISORSE

UMANE

DOCENTI

Posti di

Sostegno

RISORSE

UMANE

PERSONALE

ATA

RISORSE

STRUMENTALI

ATTREZZATURE

INFRASTRUTTU

RE

ESITI

E1 - Risultati

scolastici

E2 - Risultati

nelle prove

standardizzate

Nazionali

PROCESSI

DIDATTICI

PD1

Curricolo,

progettazione,

valutazione

PROCESSI

ORGANIZZATIVI

PO1

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

a) valorizzazione e

potenziamento delle

competenze

linguistiche, con

particolare

riferimento

all'italiano nonché

alla lingua inglese e

ad altre lingue

dell'Unione

europea, anche

mediante l'utilizzo

della metodologia

Content Language

Integrated Learning.

b)Potenziamento

delle competenze

matematico-logiche

e scientifiche.

d) Sviluppo delle

competenze in

materia di

cittadinanza attiva e

democratica

attraverso la

valorizzazionedell'ed

ucazione

interculturale e alla

pace, il rispetto delle

differenze e il

dialogo tra le culture,

il sostegno

dell'assunzione di

responsabilità,

nonché della

solidarietà e della

a) AMPLIAMENTO

DELL‟OFFERTA

FORMATIVA CON POTENZIAMENTO

DEL PEMPO

SCOLASTICO CURRICOLARE

DA 27 A 30 ORE

b) COMPRESENZA IN CLASSE c)

GRUPPI ARTICOLATI

NELLE CLASSI

d) GRUPPI

ARTICOLATI DI

LABORATORIO e) SUPPORTO

ALUNNI

DISABBILI, BES, ECC…

f) PROGETTO DI

SOSTEGNO PER LE CLASSI IN CUI

SONO PRESENTI

ALUNNI CON

BISOGNI

EDUCATIVI

SPECIALI O SITUAZIONI

PROBLEMATICHE

DI GESTIONE DEL GRUPPO,SUPPOR

TO PER ALUNNI

CON DIFFICOLTÀ DI

APPRENDIMENTO

A.S.

2018-2019

4

DOCENTI

DI ITALIANO

STORIA

GEOGRAFIA

(A 22)

2

DOCENTI DI

MATEMATICA

E SCIENZE

(A 28)

2

DOCENTI

DI LINGUA

INGLESE

(A 25)

4

DOCENTI DI

STRUMENTO

MUSICALE

CLARINETTO

PERCUSSIONI

PIANOFORTE

VIOLINO

(A56)

A.S.

2018-2019

3

DOCENTI

DI

SOSTEGNO

(AD00)

A.S.

2018-2019

2

COLLABORA

TORI

SEDE

CENTRALE DI

VIA PIGNA

PLESSI DI

VIA MENNELLA

VIALE DEI TIGLI

LABORATORIO

SCIENTIFICO

LABORATORIO

LINGUSTICO

(30

POSTAZIONI)

LABORATORIO

ARTISTICO –

MANIPOLATIVO

POTENZIAMENT

O

LABORATORIO

MUSICALE

PC

LIM

TABLET

l) Potenziamento

dell'inclusione

scolastica e del

diritto allo studio

degli alunni con

bisogni educativi

speciali attraverso

percorsi

individualizzati e

personalizzati ….

SCUOLA AECONDARIA DI PRIMO GRADO

RICHIESTA DOTAZIONE ORGANICOPOTENZIATO LEGGE107/2015

Page 171: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

171

cura dei beni comuni

e della

consapevolezza dei

diritti e dei doveri.

e) Sviluppo di

comportamenti

responsabili ispirati

alla conoscenza e al

rispetto della

legalità, della

sostenibilità

ambientale, dei beni

paesaggistici, del

patrimonio e delle

attività culturali.

h) Sviluppo delle

competenze digitali degli studenti, con

particolare riguardo

al pensiero

computazionale,

all'utilizzo critico e

consapevole dei

social network e dei

media.

p) Valorizzazione di

percorsi formativi

individualizzati e

coinvolgimento degli

alunni e degli

studenti.

q) Individuazione di

percorsi e di sistemi

funzionali alla

premialità e alla

valorizzazione del

merito degli alunni e

degli studenti.

c) potenziamento delle competenze

nella pratica e nella

cultura musicali,

nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema,

nelle tecniche e nei

media di produzione

e di diffusione delle

immagini e dei

suoni…

l) …Potenziamento

dell'inclusione

scolastica e del diritto

allo studio degli

alunni con bisogni

educativi speciali

attraverso percorsi

individualizzati e

personalizzati ….

g) ATTIVAZIONE

DI 1 CORSO DI

STRUMENTO MUSICALE

CLARINETTO

PERCUSSIONI PIANOFORTE

VIOLINO

Page 172: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

172

PROSPETTO RIEPILOGATIVO ORGANICO POTENZIATO PERSONALE DOCENTE

ANNO SCOLASTICO 2018-2019

ORDINE

DI PRIORITÀ

TIPOLOGIA DI POSTO NUMERO

DOCENTI

1 A59 MATEMATICA E SCIENZE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SEMIESONERO 1O COLLABORATORE

1

2 A25 LINGUA STRENIERA INGLESE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SEMIESONERO 2O COLLABORATORE

1

3 A 22 ITALIANO STORIA GEOGRAFIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche.

4

4 A 28 MATEMATICA E SCIENZE

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. 2

5 A 25 LINGUA INGLESE

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche 2

6

AD00 DOCENTI DI SOSTEGNO

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati

Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi

individualizzati e personalizzati ….

3

7 INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA POSTO COMUNE

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (con

particolare riferimento all'italiano), matematico-logiche e scientifiche.

4

8

DOCENTI DI SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati.

Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi

individualizzati e personalizzati ….

3

9

A 56 DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE

CLARINETTO PERCUSSIONI PIANOFORTE

VIOLINO

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura

musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e

nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni…

4

Page 173: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

173

INDICE

PAGINA

Introduzione 5

Premessa 9

CAPITOLO 1 I Principi Ispiratori del PTOF 12

1.1 Finalità educative…in cosa crediamo 14

1.2 Vision….La nostra idea di scuola…cosa ci impegniamo a perseguire 16

1. 3 Mission …perché esistiamo 17

CAPITOLO 2 Il Profilo dell’Istituto 20

2.1 Identità dell‟Istituto 20

2.2 La Scuola e il territorio 22

2.3 Caratteristiche socio-culturali 23

2.4 Generalità dell‟Istituto 24

2.5 I Portatori di Interesse 26

2.6 Organizzazione in Processi 28

2.7 Organigramma 35

2.8 Regolamento d‟ Istituto 35

2.9 Piano di Sicurezza 35

2.10 Localizzazione del servizio scolastico 38

2.11 Risorse Umane 47

2.11.1 Dotazione Organica 47

2.11.2 Quadro Sinottico Alunni- Classi 48

2.12 Rapporti con Enti Esterni 52

2.13 Reti di Scuole e Comitato Tecnico Scientifico 55

2.14 Servizi Aggiuntivi 57

2.15 Comunicazione e Dematerializzazione 58

2.16 Organizzazione Anno Scolastico-Calendario Scolastico

e Piano delle attività 59

CAPITOLO 3 Il Nostro Progetto Formativo 60

3.1 Individuazione dei bisogni e scelte formative dell‟Istituto 60

3.2 Il Curricolo Verticale 64

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174

3.3 Le Scelte Formative 72

3.3.1 Le Scelte Educative della Scuola dell‟Infanzia 72

3.3.2 I Campi di Esperienza 73

3.3.3 L‟organizzazione dell‟ambiente educativo 74

3.3.4 Le Scelte Educative della Scuola Primaria 76

3.3.5 Le discipline 77

3.3.6 Le Scelte Educative della Scuola Secondaria di Primo Grado 79

3.4 Strategie di Intervento 82

CAPITOLO 4 Gli Aspetti Fondanti del Percorso Formativo: 90

accoglienza-continuità, orientamento-integrazione.

4.1 Accoglienza 91

4.2 Continuità Orizzontale e Verticale 91

4.3 Rapporti Scuola-Famiglia 94

4.4 Orientamento: scelta formativa 96

4.5 Integrazione ed Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali 100

CAPITOLO 5 Articolazione dell’Offerta Formativa 103

5.1 Organizzazione Curricolo Base Obbligatorio 103

5.1.1 Scuola dell‟Infanzia 103

5.1.2 Scuola Primaria 107

5.1.3 Organizzazione Curricolo Organico Potenziato 111

5.1.4 Utilizzo ore di programmazione settimanale 111

5.1.5 Servizio Refezione 112

5.1.6 Scuola Secondaria di Primo Grado 112

5.1.7 Organizzazione Curricolo Organico Potenziato 114

5.2 Arricchimento dell‟Offerta Formativa 115

5.2.1 Percorsi Didattici Curricolari 118

5.2.2 Percorsi Didattici extracurricolari 119

5.2.3 Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d‟Istituto 120

5.2.4 Progetti PON-POR 122

5.2.5 Attività Integrative 125

5.2.6 Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d‟istruzione 126

Page 175: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI …€¦ · promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. La scuola sviluppa, dunque,

175

CAPITOLO 6 La Valutazione degli Apprendimenti 129

6.1 Modalità e Criteri per la valutazione degli apprendimenti 134

6.2 Modalità e criteri per la valutazione del comportamento 138

6.3 Criteri per l'ammissione alla classe successiva 140

6.4 Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo d‟Istruzione 142

6.5 Valutazione Esterna degli apprendimenti 143

6.6 Certificazione delle competenze 144

CAPITOLO 7 L’Autovalutazione d’Istituto 147

7.1 Il RAV: Rapporto di AutoValutazione di Istituto 151

7.2 Verifica e Valutazione del PTOF 152

CAPITOLO 8 Formazione e Ricerca

8.1 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale Docente 154

8.2 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale ATA 157

8.3 Percorsi di formazione: tirocinanti a scuola 158

CAPITOLO 9 Programmazione dell’Organico dell’Autonomia

Anni Scolastici 2015-2018

9.1 Organico Curricolo Obbligatorio 161

9.2 Fabbisogno Organico Aggiuntivo Posti Comuni e di Sostegno 162

INDICE ALLEGATI RIFERIMENTO PAGINA

A. 1 Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico 9-15

A. 2 Piano di Miglioramento 9-158

A. 3 Regolamento d‟Istituto & E-Safety Policy 35

A. 4 Carta dei Servizi 35

A. 5 Patto di Corresponsabilità Educativa e Formativa 95

A. 6 Organigramma Personale Docente-ATA 35

A. 7 Funzionigramma Personale Docente-ATA 35

A. 8 Funzionigramma Personale ATA 35

A. 9 Organigramma SPP 36

A. 10 Curricolo Verticale 71

A. 11 PAI Piano Annuale Inclusione 102

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176

A. 12 Piano Annuale delle Attività 59

A. 13 Percorsi Didattici e Iniziative 125

A. 14 Piano di Formazione Personale Docente 162

A. 15 Patto di Corresponsabilità Territoriale 52-55

A. 16 Rubrica di Osservazione dei Livelli di Competenza Scuola dell‟Infanzia 137

A. 17 Rubrica di Valutazione Competenze Disciplinari

Scuola Primaria & Secondaria di I Grado 137

A. 18 Rubrica di Valutazione Competenze Alunni BES-DSA e con Disabilità 137

Scuola Primaria & Secondaria di I Grado

A. 19 Rubrica di Valutazione del Comportamento 138

A. 20 Rubrica di Valutazione Esame Conclusivo del Primo Ciclo 145

Il POF in quanto strumento flessibile è, nel corso dell’anno scolastico, soggetto a

continui aggiornamenti o revisioni.

A cura della Funzione Strumentale Area 1

“Gestione del Piano dell’Offerta Formativa e del Sistema Gestione della Qualità”

Prof.ssa

De Iesu Margherita

Delibera Collegio Docenti N. 363 del 27-10- 2017

AGGIORNATO AL 15 LUGLIO 2018