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ISTITUTO COMPRENSIVO “Piaget – Majorana”
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Triennio 2016 - 2019
2
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo
“Piaget – Majorana” di Roma, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente
Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5197/ o 3 del 15/10/15;
- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del
12/01/16;
- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/16;
- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di
legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
- il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,
comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;
- il piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola.
Completano il documento, in allegato, il Piano di Miglioramento 2015-2018, l’Atto di Indirizzo
del DS, il Piano annuale per l’inclusione degli alunni con BES.
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Indice
1. Premessa
Le azioni del PTOF 6
Le connotazioni del PTOF 6
Ruoli e compiti 8
2. Autovalutazione e pianificazione
Il Rapporto di Autovalutazione 9
Il Piano di Miglioramento 10
Atto di Indirizzo 11
3. Orientamento strategico
Pianificazione collegiale dell’offerta formativa triennale 13
Finalità educative 14
Processi di condivisione della missione 15
4. Il curricolo
Obiettivi prioritari 16
Il curricolo verticale 17
Verso una programmazione per competenze 20
Un ambiente di apprendimento innovativo 21
5. Gestione del piano educativo
Scansione delle attività e quadri orari 22
6. L’offerta formativa
Attività progettuali 24
Ambito linguistico-espressivo 24
Ambito scientifico-matematico 25
4
Ambito artistico-espressivo 26
Ambito storico-antropologico 27
Ambito Cittadinanza attiva 27
Ambito Inclusione 28
Ambito Sport e salute 28
Misure di accompagnamento psicologico 29
Le attività integrative in orario extrascolastico 30
Le attività integrative in orario scolastico 31
Viaggi d’istruzione e uscite didattiche 32
Erasmus + 32
Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti 33
Attività e progetti di orientamento 33
Attività di accoglienza e di inclusione per gli studenti di origine straniera 34
Altre iniziative di formazione rivolte agli studenti – A scuola di sicurezza e
di diritti 35
7. La valutazione degli apprendimenti
L’azione valutativa 38
Valutazione degli alunni nella Scuola Primaria 40
Valutazione degli alunni nella Scuola Secondaria 40
Interventi di recupero 41
Criteri di ammissione alla classe successiva 42
La valutazione degli alunni con BES 42
L’Esame di Stato 43
La certificazione delle competenze 43
5
8. Inclusione degli alunni con BES
Il Protocollo per l’inclusione 45
Inserimento scolastico dell’alunno diversamente abile (L. 104/92) 45
Inserimento scolastico dell’alunno con disturbo evolutivo specifico (L.
170/2010) 48
Inserimento scolastico dell’alunno con BES non in possesso di diagnosi 49
9. Scelte organizzative e gestionali
Funzionigramma d’Istituto 51
10. Determinazione dell’organico d’Istituto 55
11. Il fabbisogno di infrastutture e di attrezzature materiali
Risorse disponibili 58
#La mia scuola accogliente 58
Il Piano Nazione per la Scuola Digitale 59
Una scuola 2.0 60
Nuovo sito scolastico 61
Whatslan – Una didattica inclusiva per una scuola 2.0 62
Aula FabLab – Proiettati nel futuro 63
12. Attività di formazione del personale scolastico 65
13. Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica 69
14. PTOF, Enti locali, territorio 70
Allegati
Piano di Miglioramento
Atto di Indirizzo del DS
Protocollo per l’inclusione degli alunni con BES
6
1. Premessa
1.1 Le azioni del PTOF
Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche.
Definito sulla base dell’Atto di Indirizzo che il DS ha rivolto al Collegio dei Docenti, così come
previsto dal comma 14 della Legge 107/2015, il PTOF:
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (c. 14)
è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (c. 14)
riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale (c. 14)
tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa (c. 14)
comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative
professionalità (c. 14)
mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rav (c. 14)
elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa (cc. 7, 16, 22, 24)
promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale (c. 57)
programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata (cc. 12, 124)
- presenta il fabbisogno di: posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia (cc.
63-85); potenziamento dell'offerta formativa; del personale ATA; infrastrutture,
attrezzature, materiali
1.2. Le connotazioni del PTOF
Dimensione triennale
La dimensione triennale del PTOF rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro
intrecciati. Il primo illustra alle famiglie e agli alunni l’offerta formativa, i servizi attivi e le linee
pedagogiche che si è scelto di adottare a breve termine, fotografando in un certo senso
l’esistente. Il secondo è una proiezione verso il fututo, disegna l’identità dell’istituto auspicata al
termine del triennio di riferimento e descrive i processi di miglioramento continuo che si
intendono realizzare.
Il PTOF è dunque un documento dinamico, che definisce un orientamento, disegna un percorso
evolutivo dell’istituzione scolastica, tenendo presenti la sua storia e la realtà contestuale in cui
opera, nonché le risorse economiche e professionali che potranno essere disponibili.
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In virtù della sua natura programmatica e per l’impegno che viene assunto nei confronti delle
famiglie e del territorio, si è ritenuto opportuno inserire delle "clausole di salvaguardia", che
evidenzino come il raggiungimento di risultati e l’offerta di servizi ed attività siano condizionati
dall’effettiva disponibilità delle risorse (professionali e finanziarie) da assegnare all’istituto
scolastico.
Elementi di coerenza
Nella redazione del PTOF si è cercato di garantire il più possibile la coerenza rispetto all’intero
impianto formativo dell’Istituto e all’insieme di documenti di analisi e di monitoraggio
disponibili: i dati messi a disposizione dal Miur, l’analisi effettuata nel RAV (Rapporto di
Autovalutazione), i punti di forza e di debolezza evidenziati, le esigenze emerse dal territorio, i
bisogni formativi degli alunni e del personale scolastico, i traguardi definiti dalle Indicazioni
Nazionali del 2012, l’Atto di indirizzo del MIUR per l’anno 2016.
Tale coerenza si deve tradurre in un’efficace finalizzazione delle energie disponibili al
raggiungimento degli obiettivi che l’intera comunità scolastica ha individuato come prioritarie.
Trasparenza
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è un documento destinato all’utenza, è pubblicato sul
Portale Unico della Scuola (commi 136-138 L. 107/2015), per cui si è cercato di produrre un
documento di agevole lettura e centrato sugli aspetti nodali dei servizi che si intende offrire, non
tralasciando i processi di gestione, in particolare la connessione dell’impiego delle risorse
professionali e finanziarie con i risultati attesi.
Partecipazione
La legge 107/2015 all’art. 1 c. 3 prevede “la piena realizzazione del curricolo della scuola e il
raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e
degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del
metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la
progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di
flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275”.
Al di là delle raccomandazioni normative, sin dal momento della sua costituzione in Istituto
Comprensivo, la nostra scuola è impegnata a crescere come Comunità, nella quale alunni,
genitori, docenti, Dirigente scolastico, personale amministrativo e collaboratori scolastici
8
interagiscono per promuovere la crescita dei ragazzi e della loro personalità, educandoli
attraverso la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale.
Nel rispetto di questo principio, l’intera Comunità dell’Istituto Comprensivo “Piaget-Majorana”
è stata coinvolta nel processo di miglioramento e nell’elaborazione del presente PTOF.
In particolare il DS e il Nucleo Interno di Valutazione hanno cercato di:
favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica,
promuovendo momenti di confronto, di condivisione degli obiettivi e delle modalità
operative dell’intero processo di miglioramento;
valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze
professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel Piano di
Miglioramento;
incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione
delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla
condivisione di percorsi di innovazione;
promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di
miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale.
1.3 Ruoli e compiti
Il Dirigente scolastico, anche tenendo conto (c. 14) dei rapporti con enti locali e realtà
territoriali e di proposte e pareri degli organismi e associazioni genitori e studenti:
definisce indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (c. 14)
garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse (umane, finanziarie,
tecnologiche e materiali)
svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento
è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, dei risultati del
servizio e della valorizzazione delle risorse umane (c. 78)
definisce gli indirizzi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (c. 14)
Il Collegio dei docenti
Elabora il Piano (c. 14) sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente
Lo rivede annualmente entro il mese di ottobre (c. 12)
Il Consiglio d'Istituto
Approva il Piano elaborato dal Collegio dei Docenti
L’Ufficio Scolastico Regionale
Verifica il rispetto del limite dell'organico assegnato e trasmette al Miur gli esiti della
verifica stessa.
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2. Autovalutazione e pianificazione
Il comma 14 della legge 107 prevede che sia allegato il Piano di miglioramento dell’istituzione
scolastica così come scaturito dal Rapporto di Autovalutazione. Il PDM avrà una naturale
corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi
obiettivi formativi sono speculari agli obiettivi di processo individuati nel RAV e tengono conto
dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico e dell’Atto di Indirizzo del MIUR.
2.1 Il Rapporto di Autovalutazione
Il processo dell’attribuzione dell’autonomia alle scuole continua con l’avvio della valutazione
del sistema di istruzione secondo l’art. 6 del D.P.R. 80/2013, che vede gli istituti coinvolti in un
impegnativo processo di autovalutazione al fine di migliorare sempre di più l’efficacia del
processo di insegnamento- apprendimento.
Con il Rapporto di Autovalutazione ogni scuola è chiamata a valutare annualmente gli aspetti
positivi del proprio sistema, da mantenere e consolidare; altresì deve esaminare i propri elementi
di criticità in relazione ai quali progettare le future azioni di miglioramento.1
L’insieme dei risultati emersi dal sistema valutativo costituisce una base concreta per rilevare il
ruolo svolto dal sistema formativo della Scuola, verificando anche quanto l’istituzione favorisca
la realizzazione dei diritti fondamentali di cittadinanza. La restituzione dei risultati
sull’Autovalutazione della Scuola è suddivisa in: analisi del contesto, valutazione dei processi
didattici, valutazione dei processi gestionali e valutazione degli apprendimenti.
La valutazione d’Istituto rappresenta, quindi, uno strumento professionale prezioso per i docenti
e per tutti gli operatori interni in quanto costituisce:
un feed-back sulla propria azione
una base per la revisione delle proprie scelte, partendo proprio dal confronto della visione
interna con termini di riferimento esterni.
Tale rendicontazione ha lo scopo di:
fornire una guida all'azione di sviluppo
consentire un controllo sistematico dei risultati
valorizzare l'identità della scuola
coinvolgere direttamente tutti gli operatori
promuovere un'azione di miglioramento.
1 L’analisi dei dati e delle riflessioni emerse per il nostro istituto si può consultare sul portale ‘Scuola in
chiaro’ nell’apposita sezione dedicata alla valutazione.
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Al fine poi, di conoscere e monitorare le diverse azioni pianificate che condurranno al
raggiungimento dei traguardi prefissati, l’Istituto:
propone questionari ai genitori e agli alunni per valutare la "soddisfazione dell’utenza"
propone questionari a tutto il personale della scuola per valutare il "clima organizzativo"
esamina le possibili proposte di cambiamento
esamina la partecipazione dei genitori alle manifestazioni della Scuola
esamina i rapporti con il Territorio
esamina il numero degli alunni nuovi iscritti.
2.2 Il Piano di Miglioramento
La promozione di autovalutazione e valutazione, insieme, costituisce la condizione decisiva
per il miglioramento della scuola, poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la
riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa
scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell’aderire a tale prospettiva, la scuola
esercita la sua autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle
Indicazioni Nazionali, entro un processo condiviso, anche nella prospettiva del confronto con le
scuole e i sistemi di istruzione europei.
In tale ottica la nostra Scuola ha elaborato il suo Piano di Miglioramento, tenendo conto delle
priorità espresse nel RAV.
PRIORITÀ E TRAGUARDI
Esiti degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo
Risultati scolastici
Recupero delle competenze di base
in matematica, italiano e inglese.
Potenziamento dei diversi livelli e
valorizzazione delle eccellenze
Riduzione del 30% delle carenze
nelle competenze di base;
implementazione del 10% delle
competenze; orientamento efficace
del disagio e dei talenti.
Raggiungere una maggiore
omogeneità tra e nelle classi.
Destinare il 10 % del monte ore di
matematica e italiano ad attività
didattiche a classi aperte con
scambio dei docenti
Utilizzare maggiori risorse umane
e materiali negli interventi di
recupero.
Utilizzare organico funzionale e
individuare nel MOF risorse
utilizzabili
Competenze chiave e
di cittadinanza
Potenziamento delle competenze:
saper dimostrare autonomia e
completezza nell’autovalutare i
propri comportamenti scolastici e
sociali.
Utilizzare la valutazione come
strategia di orientamento e di
crescita personale.
Motivazioni della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell’autovalutazione
La scuola pone come priorità il recupero delle principali carenze, almeno in uscita dal triennio
della scuola sec. di I grado. Il raggiungimento di questo traguardo presuppone necessariamente
11
una rilettura della organizzazione didattica dell’I.C., attraverso:
a) l’organizzazione dell’orario che possa garantire una didattica trasversale e che permetta di
predisporre lezioni a classi aperte per lo sviluppo di moduli;
b) l’organizzazione di attività di recupero e potenziamento attraverso l’istituzione di sportelli
disciplinari e di attività di peer education;
c) l’utilizzo di risorse, metodologie e materiali didattici innovativi;
d) il potenziamento della qualità, del numero e della frequenza delle prove comuni, con
incentivazione dei docenti che contribuiscono a realizzare le prove suddette.
Questo obiettivo in ultima analisi presuppone che tutte le forze educative lavorino in sinergia per
agire efficacemente e per meglio utilizzare e condividere criteri di programmazione e valutazione
omogenei.
Il recupero delle competenze di base crea necessariamente una maggiore consapevolezza da parte
dell’alunno nell’affrontare e raggiungere migliori risultati nelle PN. Verrebbero quindi a ridursi
ulteriormente le disomogeneità tra le classi ed all’interno delle singole classi.
Appare necessariamente collegato al recupero il potenziamento di un processo di autovalutazione,
in accordo con quanto emerso anche nella rilevazione degli esiti.
Gli ambiti di miglioramento definiti in una prima fase di progettazione vengono quindi meglio
dettagliati e sviluppati con maggiore concretezza in un percorso triennale, che possa prevedere il
raggiungimento di traguardi via via migliorabili.
Restano comunque valide le linee definite dal Rapporto di autovalutazione, così riassumibili:
1) migliorare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento, attivando percorsi
didattici volti al recupero delle carenze in ambito logico matematico e in quello
linguistico;
2) innovare la didattica investendo sulla formazione dei Docenti e su metodologie più
attente al progresso tecnologico;
3) promuovere una didattica orientativa che sviluppi la relazione tra le scuole di ordini
diversi del territorio, che assicuri una continuità nello sviluppo delle competenze e della
formazione dell’allievo in relazione al suo successo formativo,
4) promuovere una Scuola inclusiva e aperta a recepire i bisogni formativi di un’utenza
sempre più diversificata.
2.3 Atto di Indirizzo
In relazione alla pianificazione educativa e didattica, tenendo conto del RAV, l’Atto di Indirizzo
del DS prevede di:
Pianificare la didattica e orientarla in un’ottica di efficacia degli apprendimenti. In questa
fase è indispensabile decidere le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le
strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza
di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della
valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate.
12
Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che
coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la
possibilità di soddisfare i propri bisogni educativi (richiamo dei prerequisiti, presentazione di
stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e
ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie,
tutoring, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …).
Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al
voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio
orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da
rivedere con esercizi assegnati mirati. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un
intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e
nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico.
Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni
dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi,
che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della
conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme.
Concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della
classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.
Riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,
rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi
alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e
nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di
insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di
conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di
apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento
(ricerca, produzione di mappe, schemi, documenti e prodotti multimediali, presentazioni in
PPT….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare
la LIM di cui le aule sono dotate.
13
3. Orientamento strategico
3.1 Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
L’Atto di Indirizzo del DS ha così definito l’orientamento strategico del Piano:
Il Piano dell’Offerta Formativa triennale sarà orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e
di competenza degli alunni nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L’azione
dell’Istituzione scolastica è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Quindi
il metodo di lavoro sarà improntato sulla collaborazione e partecipazione, nel rispetto della
libertà d’insegnamento, delle competenze degli organi collegiali, delle istanze degli alunni e
delle loro famiglie.
A tale proposito si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all’interno
della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi, coinvolgendo nel progetto
formativo le famiglie e il territorio.
Il collegio dei Docenti è quindi invitato a:
pianificare un’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente con i traguardi di
apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012,
con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola;
finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto
della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica
speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse
(deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua
seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla
individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per
il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito;
orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di
cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle
competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta
al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;
prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili
e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.
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3.2 Finalità educative
Il nostro Istituto si impegna per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della
conoscenza, proponendo un percorso di formazione centrato su:
le indicazioni più attuali provenienti dalle teorie delle Scienze dell’Educazione, in merito alla
psicologia, pedagogia, didattica, metodologia e trasmissione della didattica;
il rispetto delle potenzialità individuali e attitudinali di ciascun alunno, predisponendo
diverse ed adeguate opportunità di apprendimento;
il raggiungimento degli obiettivi culturali e formativi di competenze, abilità e conoscenze;
il raggiungimento dei traguardi disciplinari ed educativi;
la consapevolezza di un comportamento responsabile, riflessivo e rispettoso di sé, delle cose
e degli altri attraverso l’educazione alla convivenza civile e alla legalità;
lo sviluppo formativo integrato e la gestione della padronanza culturale delle informazioni.
Tenendo conto anche del recentissimo Atto di Indirizzo del MIUR (Ministero per l’Istruzione,
l’Università e la Ricerca), pubblicato il 30/11/15, l’Istituto Comprensivo “Piaget-Majorana” ha
individuato le seguenti linee guida dell’offerta formativa:
favorire lo sviluppo affettivo-sociale e cognitivo degli alunni nei processi di crescita
personale e culturale attraverso la maturazione del senso di cittadinanza e di un pensiero
critico;
garantire a tutti gli alunni il diritto allo studio e il successo formativo, rispettando i tempi
e gli stili di apprendimento, attraverso un’efficace trasmissione dei contenuti disciplinari
e un’adeguata valutazione degli apprendimenti;
innalzare il livello di istruzione e di competenza di tutti gli studenti, con riguardo alle
competenze linguistiche e logico-matematiche, perché siano capaci di padroneggiare le
conoscenze ed utilizzarle in contesti diversi;
rendere la scuola un ambiente “dell’essere – del fare- del saper essere”, utilizzando
metodologie interdisciplinari finalizzate ad un apprendimento globale e una maturità
affettiva e di pensiero;
educare alla legalità e alla convivenza democratica non solo come valore, ma soprattutto
come metodo per formare persone libere;
vivere le diversità come valori altamente qualificativi;
educare alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente;
collaborare con le famiglie per la realizzazione di un “Progetto Educativo” e di un “Patto
Formativo” incentrato su:
- il rispetto verso l’adulto e i pari;
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- l’uso corretto delle varie forme di “comunicazione”;
- la comprensione e il rispetto delle norme;
- il riconoscimento e il valore delle cose;
- l’autonomia;
- la collaborazione e un’adeguata competizione;
- l’uso critico e consapevole dei media;
- la sensibilizzazione verso il “bello”.
realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed
innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva.
3.3 Processi di condivisione della mission
Per il raggiungimento degli obiettivi, la scuola compie scelte operative, facendo leva su una
gestione aperta all’innovazione metodologico-didattica. Le azioni sono concordate e pianificate
in riunioni per sezioni, per ambiti disciplinari, per interclassi e collegiali che si svolgono a
settembre prima dell’inizio delle lezioni, sulla base anche di sollecitazioni e proposte emerse
durante incontri informali di alcuni docenti al termine dell’anno scolastico, che hanno lo scopo di
riconsiderare a posteriori l’esperienza dell’anno, esaminandone punti di forza e criticità, per
avvalersi dei primi e intervenire sulle seconde.
Gli strumenti utilizzati per pianificare le azioni e raggiungere gli obiettivi proposti sono: il POF
con i suoi allegati (regolamento d'Istituto, patto di corresponsabilità, regolamento visite e viaggi,
Piano Annuale dell'Inclusività); il Piano annuale delle attività dei docenti; il Piano annuale visite
e dei viaggi; il Piano annuale del personale ATA; il Programma Annuale.
Il monitoraggio delle attività avviene in itinere attraverso incontri periodici dei gruppi di lavoro
(disciplinari, interdisciplinari, finalizzati, staff di Presidenza, Collegio, Consigli di Classe e di
Interclasse). A conclusione delle attività il gruppo di lavoro per l'autovalutazione raccoglie i dati
e li elabora in una relazione finale. Il Programma annuale è verificato periodicamente da organi
preposti e confermato dalla relazione del DSGA.
La missione dell'Istituto e le priorità sono declinate nel POF; eventuali variazioni sono
annualmente discusse e deliberate nei competenti organi collegiali (Collegio dei Docenti e
Consiglio d'Istituto) e rese note alle famiglie e al territorio, attraverso il sito istituzionale della
scuola, la piattaforma Scuola in Chiaro e il Portale Unico messi a disposizione dal MIUR, gli
incontri assembleari con la componente genitori degli organi collegiali.
Inoltre, nei mesi precedenti le iscrizioni sono effettuati incontri di apertura e di presentazione
dell'Istituto, opportunamente pubblicizzati presso tutto il territorio di riferimento.
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4. Il curricolo
4.1 Obiettivi prioritari
La definizione degli obiettivi prioritari costituisce una chiave di lettura delle intenzionalità del
nostro Istituto circa l’ampliamento dell’offerta formativa. Nell’Atto d’indirizzo del Dirigente
Scolastico è stata condivisa la maggior parte delle priorità previste dal comma 7 della legge 107:
a. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue comunitarie;
b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e
nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e
degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e
il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
e. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini;
g. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile
di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo
sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività
sportiva agonistica;
h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
17
servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni (MIUR - 18
dicembre 2014);
k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,
comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per
classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo
scolastico o rimodulazione del monte orario;
m. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e
degli studenti;
n. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del
merito degli alunni;
o. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi
e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di
origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
p. definizione di un sistema di orientamento.
4.2 Il Curricolo verticale
Il documento, parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, è frutto di un processo di
ricerca, riflessione, studio in cui si sono confrontati tutti i docenti dei due ordini di scuola
dell’Istituto, partendo dalle Nuove Indicazioni Nazionali del 2012:
Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e secondaria di primo grado l’attività
didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non a una sequenza
lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta
collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici
delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti
dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. Le discipline, così come noi le
conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non
hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento […] Nelle indicazioni
le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra
alcune rispetto ad altre volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e
assicurare l’unitarietà del loro insegnamento.
Rispetto al programma tradizionale, il curricolo è dinamico e risponde all’esigenza di mettere
al centro l’alunno con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di fornirgli strumenti
concettuali adatti a leggere in modo critico un mondo in continuo cambiamento.
Alla base del Curricolo ci sono quindi:
18
• ottica di sviluppo di competenze e non solo acquisizione di saperi;
• passaggio dalle materie (i contenuti) alle discipline (che includono i metodi e gli
strumenti per far evolvere il sapere vissuto e il sapere riflesso);
• visione dinamica della conoscenza;
• centralità del discente: attenzione ai bisogni cognitivi e affettivi, al bagaglio conoscitivo
ed esperenziale, valorizzazione delle differenze;
• attenzione al clima e a un ambiente di apprendimento favorevole alla scoperta;
• valorizzazione della dimensione sociale;
• apprendimento centrato sul fare (didattica laboratoriale) e sulla consapevolezza di come
si impara;
• monitoraggio e (auto-)valutazione in itinere secondo criteri condivisi
Nel tentativo di concretizzare un curricolo rispondente ai bisogni degli alunni e del contesto
socio-culturale di riferimento, capace di garantire il diritto ad un percorso formativo organico e
completo e che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale, si è ritenuto necessario
definire il coordinamento dei curricoli dei due ordini scolastici (primaria e secondaria di I
grado) e riprogrammare l’apprendimento nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità.
I limiti entro cui il Collegio dei Docenti si è mosso per la produzione del Curricolo verticale
d’Istituto sono stati rappresentati dalle Indicazioni Nazionali del 2012 e dalle Competenze
chiave di cittadinanza.
Competenze chiave europee
Competenze chiave di cittadinanza
(D.M. n. 139 - Regolamento per la disciplina
dell’obbligo di istruzione)
Comunicazione nella madrelingua Imparare ad imparare
Comunicazione nelle lingue straniere Progettare
Competenza matematica e competenze di
base in scienza e tecnologia Comunicare
Competenza digitale Collaborare e partecipare
Imparare ad imparare Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze sociali e civiche Risolvere problemi
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Individuare collegamenti e relazioni
Consapevolezza ed espressione culturale Acquisire ed interpretare l’informazione
Tali competenze possono essere acquisite dagli studenti attraverso le conoscenze e le abilità
riferite a competenze di base che sono riconducibili a quattri assi culturali:
Asse dei Linguaggi
Le competenze linguistiche e
comunicative sono patrimonio comune a
tutti i contesti di apprendimento e
costituiscono una cornice di riferimento
culturale generale per i saperi afferenti sia
ai quattro assi culturali, sia alle discipline
Italiano
Inglese
Tedesco/Spagnolo
Musica
Arte e immagine
Religione
19
di indirizzo.
Asse Matematico
E’ mirato all’acquisizione di saperi e
competenze che pongono lo studente
nelle condizioni di acquisire una corretta
capacità di giudizio, sapersi orientare
consapevolmente nel mondo
contemporaneo applicando i principi e i
processi matematici di base, per
sviluppare la coerenza logica delle
argomentazioni proprie e altrui.
Matematica
Tecnologia
Asse scientifico-tecnologico
L’asse scientifico-tecnologico rende gli
studenti consapevoli dei legami tra
scienza e tecnologia, della loro
correlazione con il contesto culturale e
sociale, con i modelli di sviluppo e la
salvaguardia dell’ambiente.
Scienze
Tecnologia
Educazione fisica
Asse storico-sociale
Contribuisce a riconoscere,
nell'evoluzione dei processi produttivi, le
componenti scientifiche, economiche,
tecnologiche e artistiche che li hanno
determinati nel corso della storia, con
riferimento sia ai diversi contesti, locali e
globali, sia ai mutamenti delle condizioni
di vita.
Storia
Geografia
I “saperi-insegnamenti”, aggregabili attorno ai 4 assi culturali, costituiscono inoltre l’essenza
contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di:
Competenze trasversali
Costruzione del sé e
dell’identità personale
imparare a imparare
progettare
agire in modo autonomo e
responsabile
Rapporto con la realtà
naturale e sociale
risolvere i problemi
acquisire ed interpretare
l’informazione
individuare collegamenti e
relazioni
Relazione con gli altri:
comunicare
collaborare e partecipare
Competenze metacognitive consapevolezza e controllo dei propri processi di apprendimento
Per favorire una programmazione più specifica, nel Curricolo d’Istituto le competenze chiave di
cittadinanza sono state così declinate in competenze disciplinari, per ognuna delle quali è stata
effettuata la declinazione in dimensioni ed indicatori ed elaborata la rubrica valutativa, in cui
sono indicate le caratteristiche salienti della prestazione attesa.
Il Curricolo d’Istituto si articola quindi in:
20
discipline e aree disciplinari - Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica
promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai
saperi disciplinari e la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la
collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una
possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa
area, sia fra tutte le discipline) che le scuole possono delineare nella loro autonomia con
peculiari modalità organizzative.
traguardi per lo sviluppo delle competenze - Posti al termine dei più significativi snodi
del percorso curricolare, dai sei a quattordici anni, essi indicano piste da percorrere e
aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
obiettivi di apprendimento - Il Curricolo verticale fissa, per ogni annualità, gli obiettivi
di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle
Indicazioni, in un’ottica di progressione verticale delle conoscenze (ambiti disciplinari
per la scuola Primaria, discipline per la scuola Secondaria di 1°grado) e che rispetta i
processi di sviluppo e i ritmi di apprendimento dell’alunno nei diversi ordini di scuola.
4.3 Verso una programmazione per competenze
Terminata la stesura del curricolo verticale, gli obiettivi da raggiungere nel prossimo triennio
sono:
- rendere il curricolo verticale uno reale strumento per raggiungere un’unitarietà dei contenuti,
dei metodi e dell’organizzazione interna di Istituto;
- tradurre il curricolo stesso in un’efficace programmazione per competenze che valorizzi il
successo formativo.
Tra le possibili strategie per una didattica per competenze il Collegio ha optato per quella
strutturata in unità di apprendimento, che sarò oggetto di un percorso di formazione nel
secondo quadrimestre del presente anno scolastico.
Progettare percorsi didattici funzionali al raggiungimento di traguardi di competenze significa
capovolgere l’usuale azione didattica che ha come punto di partenza i contenuti disciplinari e le
abilità/conoscenze ad essi sottese. I saperi codificati ed i contenuti tradizionali devono, al
contrario, diventare oggetti a partire dai quali l'alunno costruisce le proprie competenze.
L’organizzazione dell’Unità di apprendimento per competenza prevede l’individuazione
dell’obiettivo formativo, del nucleo fondante disciplinare, delle abilità/conoscenze e dei
contenuti funzionali al raggiungimento di tale competenza, nonché della metodologia e dei criteri
di verifica/valutazione.
21
Il modello didattico, che si intende sperimentare, segue la seguente scansione:
• proposta di situazione-problema - Occorre proporre una situazione problematica concreta e
significativa per l’allievo, cioè costruita a fini didattici in funzioni di saperi e di saper fare che si
vogliono far acquisire o vicino a situazioni che si possono incontrare nella vita quotidiana.
• primo tentativo di soluzione del problema e sua condivisione - Gli allievi tentano la
soluzione del problema utilizzando conoscenze ed abilità derivate da precedenti esperienze
scolastiche e/o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dalla classe e, con la
mediazione dell’insegnante, viene scelta quella che meglio di altre permette l’approccio a nuove
conoscenze e/o strumenti risolutivi.
• svolgimento di moduli disciplinari con consolidamento degli aspetti tecnici e loro
valutazione - L’insegnante svolge i contenuti relativi all’unità e verifica l’acquisizione delle
conoscenze ed abilità ad essi sottese tramite prove di misurazione.
• soluzione della situazione problema iniziale - Gli allievi, guidati dall’insegnante,
comprendono l’utilità delle nuove conoscenze ed abilità acquisite per la soluzione del problema
iniziale e lo risolvono, consolidando poi le stesse tramite il necessario allenamento.
• estensione della valutazione a nuove situazioni problema - Viene proposto, come prova di
competenza, un compito autentico che, pur “contestualizzato” nell’ambito operativo
sperimentato, abbia caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione.
• valutazione del compito autentico – Essa avviene tramite la rubrica valutativa individuata per
le varie competenze.
4.4 Un ambiente di apprendimento innovativo
Fondamentale nel modello didattico appena illustrato il compito del docente che dovrà creare
situazioni che permettano all’allievo di costruire a partire da esse le proprie competenze: è
fondamentale a tal proposito proporre contenuti scolastici non decontestualizzati ma che siano lo
strumento che consente di “trattare” una situazione, creare cioè ambienti di apprendimento.
Nel complesso di questa revisione metodologica, il nostro Istituto prevede un'attenta
progettazione dei piani di lavoro per dipartimenti ed assi culturali, valorizzando gli stili cognitivi
dei singoli studenti e prevedendo l'uso costante delle nuove tecnologie per avvicinare i diversi
codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi.
In particolare sarà adottata una metodologia didattica di tipo laboratoriale, nell’attuazione di
alcuni percorsi formativi. Le attività si articoleranno anche per gruppi di alunni e consentiranno
di realizzare percorsi personalizzati, sulla scorta dei bisogni formativi emergenti. Saranno
operate verifiche periodiche per gli opportuni adeguamenti dell’organizzazione didattica.
22
5. Gestione del piano educativo
5.1 Scansione delle attività e quadri orari
Per l’a.s. 2015-16 il Collegio dei Docenti ha deliberato la suddivisione in due quadrimestri di
cui il primo terminerà il giorno 30.01.2016 e il secondo il giorno 08.06.2016.
Le attività didattiche si svolgono secondo il seguente quadro orario:
SCUOLA PRIMARIA
Tipologia Classi Orario settimanale
40 ore settimanali
PRIME e SECONDE dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 16.30
TERZE – QUARTE - QUINTE dal lunedì al venerdì ore 8.20 - 16.20
30 ore settimanali 2 rientri pomeridiani settimanali
fino alle 16.30
due giorni 8,30 - 13,30
venerdì 8,30 - 12,30
27 ore settimanali 1 rientro pomeridiano settimanale
fino alle 16.30
tre giorni 8,30 - 13,30
venerdì 8,30 - 12,30
La scuola offre un servizio di pre e post scuola privato, rispettivamente in orario 7.30–8.25 e
16.25–18.00. Il servizio viene attivato secondo le richieste dell’utenza ed è a pagamento, in
quanto effettuato da esperti esterni.
La contitolarità dei docenti, che condividono pariteticamente il ruolo educativo con
l’attribuzione di diverse discipline in una sola classe e che operano in altre classi per unità di
lavoro temporalmente molto ridotte, è strutturata al fine organizzativo di consentire la
realizzazione delle 40 ore settimanali. Non è stata possibile la costruzione di un impianto
organizzativo strutturalmente paritario e perfettamente equilibrato, per cui in alcune classi si è
riusciti a mantenere la presenza di soli 2 docenti (oltre a L2, IRC, sostegno) e in altre classi si
prevede la presenza di più docenti per garantire le 40 ore settimanali previste dal P.O.F..
L’organizzazione oraria nella Scuola Primaria dipende dall’organico assegnato dal MIUR,
pertanto l’orario di insegnamento nelle classi varia con diverse tipologie di rotazione dei docenti:
8.30 – 10.20 Attività didattica
10.20 – 10.35 Intervallo
10.35 – 12.30 Attività didattica
12.30 – 14.00 Mensa e intervallo
14.00 – 16.30 Attività didattica
23
SCUOLA SECONDARIA
Orario 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì ore 8.15 - 14.15
Italiano/Storia/ Geografia 9 ore
Approfondimento lingua italiana 1 ora
Matematica/scienze 6 ore
Tecnologia 2 ore
I Lingua straniera (Inglese) 3 ore
II Lingua straniera (Tedesco) 2 ore (sezioni F - C; classi 1-2 A, 1 H)
II Lingua straniera (Spagnolo) 2 ore (classe 3A; sezioni B, D, E, G, I; classi 2-3H)
Arte e immagine 2 ore
Musica 2 ore
Scienze motorie e sportive 2 ore
Religione 1 ora
L’attività didattica nella Scuola Secondaria si svolge secondo il seguente orario:
1a ora 8:15 – 9:15
2a ora 9:15 – 10:05
10:05 – 10:15 Intervallo
3a ora 10:15 – 11:15
4a ora 11:15 – 12:05
12:05 – 12:15 Intervallo
5a ora 12:15 – 13:15
6a ora 13:15 – 14:15
Per il raggiungimento degli obiettivi prioritari definiti nel RAV e nell’Atto di Indirizzo è prevista
l’adozione di forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa, dispositivi previsti dal
Regolamento 275, ancora ineludibili per progettare ed attuare le azioni che la scuola intende
realizzare.
In particolare l’Istituto intende adottare le seguenti modalità di organizzazione riferibili al tempo
scuola e alla relativa programmazione:
a) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della
dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle
famiglie;
b) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello
destinato alle singole discipline, anche mediante una diversa articolazione del gruppo classe (classi
aperte, piccoli gruppi di recupero e di potenziamento).
24
6. L’offerta formativa
6.1 Attività progettuali
Il curricolo, oltre l’attività didattica prevista dalle disposizioni ministeriali, è integrato da
interventi educativi che completano ed arricchiscono l’offerta formativa, permettendo ai nostri
alunni esperienze di confronto e di apertura verso il territorio locale e nazionale, in coerenza e
continuità con l’attività curricolare.
I progetti sono proposti dai Dipartimenti disciplinari o da singoli docenti, sono valutati dalla
Commissione POF che ne verifica l’aderenza con gli obiettivi educativi e formativi enunciati nel
POF, prima di sottoporli all’approvazione del Collegio.
Le attività sono monitorate dal referente di progetto, in collaborazione con la Commissione di
Autovalutazione, per verificarne l’efficacia e misurarne la ricaduta in termini di abilità e
competenze acquisite.
Di seguito l’elenco delle principali attività progettuali proposte ai nostri alunni, con
l’indicazione degli obiettivi formativi previsti dal comma 7.
6.1.1 Ambito linguistico-espressivo
Obiettivo: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche L1 e L2.
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Attività previste
Progetto
Biblioteca
Primaria e
secondaria
- prestito libri e materiale multimediale
- proposte di attività culturali, mostre, visite,
incontri con autori per promuovere la lettua
- supporto didattico ad alunni stranieri
- apertura al territorio
- invito alla lettura nella “Giornata del libro”
- maratona di lettura in occasione della “Giornata
della Memoria”
Premio
“Maronta” Secondaria
Famiglia
Maronta
Concorso rivolto alle classi terze della secondaria.
Gli alunni saranno chiamati a realizzare un elaborato
o un lavoro grafico intorno ad un tema di attualità
Rana Major Secondaria Laboratorio per la realizzazione del giornale di
istituto
Il
Quotidiano
in classe
Classi quinte
primaria e
tutta la
secondaria
Club Giovani
Editori
L’obiettivo del progetto è quello di avvicinare i
ragazzi alla lettura critica dei principali quotidiani
nazionali e locali promuovendo il giornale come un
punto di riferimento, come strumento attraverso il
quale i ragazzi possano crescere e formarsi una
propria opinione su ciò che accade nel mondo.
Repubblica
@scuola
Primariae e
secondaria
Gruppo
Editoriale
L’Espresso
Le classi possono accedere al portale
www.repubblicascuola.it, uno spazio libero dove i
ragazzi, attraverso la pubblicazione di articoli,
commenti, opinioni, possono comunicare con i lettori
25
e misurarsi con le proprie capacità redazionali.
Laboratorio
di scrittura
creativa
Secondaria
Esperti esterni
Le attività previste sono le seguenti:
- lettura e produzione di testi di diverso genere
- lettura e scrittura attraverso il gioco creativo
- produzione di racconti
Poeti in
erba
Primaria e
secondaria
Laboratorio di scrittura poetica.
Chat & twit
…to speak
better
Scuola
Secondaria
(classi III)
Laboratorio di conversazione in lingua inglese rivolto
agli alunni delle classi terze che si distinguono per la
loro attitudine.
Spelling Bee
Contest
2016
Scuola
primaria
(classi V)
Scuola
Secondaria
(classi I)
Oxford
University Press
Progetto di approfondimento linguistico e di
continuità con le scuole primarie del territorio.
Le fasi del progetto sono le seguenti:
- ottobre 2015 – promozione dello Spelling Bee
Contest 2016 presso le scuole territorio
- novembre 2015 - Iscrizioni delle scuole
- aprile 2016 – Elimination round
- maggio 2016 – Spelling Bee Contest (gare finali)
Deutschwag
en - vieni
con noi
Scuola
Secondaria
(classi I)
Scuola
primaria
(classi V)
Goethe Institut
Ambasciate di
Germania e
Svizzera
Da settembre 2015 fino a febbraio 2016 tre
Deutschwagen, con a bordo assistenti linguistici,
visitano scuole e incontrano alunni, che possono
partecipare a lezioni tipo e fare divertenti giochi per
conoscere e cominciare ad imparare la lingua tedesca.
Dnza e
cultura
flamenca in
lingua
spagnola
Secondaria esperta esterna
Laboratorio per approfondire e praticare la lingua
spagnola in uno stimolante contesto creativo nel
quale poter sviluppare nuove capacità e modalità di
espressione.
6.1.2 Ambito scientifico-matematico
Obiettivo: potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo di
comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione.
Titolo Ordine di
scuola
Collaborazioni Sintesi
Basi aperte Primaria e
secondaria AGESCI
Proposte didattiche in cui l’osservazione,
l’esplorazione della natura e dell’ambiente, la ricerca e
la documentazione si conciliano con l’esplorazione in
città e con la scoperta delle tracce di umanità e dei suoi
trascorsi storici e culturali.
Camper per
la scienza
Primaria e
secondaria
Associazione
Un camper per
la Scienza
Un team di biologi allestiscono un piccolo laboratorio
attrezzato per lo svolgimento di lezioni ed esperimenti
riguardanti alcune discipline biologiche.
Giornate
della scienza Secondaria
ESA
Istituti
Universitari
Genitori esperti
Ciclo di conferenze di esperti sulle scienze presso
l’Aula Magna
Frutta nelle
Scuole Primaria
Ministero
Politiche
Agricole
Campagna di promozione del consumo di frutta e
verdura da parte dei bambini
Maestra Primaria MIUR Progetto sperimentale di didattica della scienza in cui il
26
Natura Istituto Sup.
Sanità
cibo è proposto come strumento per stimolare il
pensiero scientifico e la consapevolezza di quanto sia
importante un'alimentazione sana.
Giochi
Matematici
Primaria
e secondaria
Università
“Bocconi”
Università di
Milano
Licei di zona
Attività di potenziamento delle competenze logico-
matematiche e di continuità didattica tra gli ordini
scolastici (gare matematiche, Kangourou).
Adotta una
scuola
“AUS”
Secondaria
ENEA
Programma
Ricerche
Antartide
Progetto volto a sensibilizzare sui grandi temi che
vengono studiati in Antartide, quali: salvaguardia
ambientale, global change, buco dell’ozono, effetto
serra.
I Lincei per
la Scuola Secondaria
Accademia dei
Lincei
Proposta di attività interdisciplinari, che coinvolgono
le abilità matematiche, in collaborazione con
l’Accademia dei Lincei
Laboratori
didattici di
Astronomia
e Geometria
Primaria
e secondaria
Gruppo di
ricerca della
pedagogia del
cielo
Promuove un rapporto di amicizia con le radici
culturali e interculturali dell’organizzazione dello
spazio e del tempo attraverso l’osservazione diretta dei
corpi celesti, la costruzione e l’uso di semplici
strumenti, il racconto di miti e la ricerca degli aspetti
antropologici legati all’osservazione dei fenomeni del
cielo.
La sicurezza
alimentare e
la qualità
del cibo
Secondaria Corpo Forestale
dello Stato
Il progetto si propone di:
- educare al consumo consapevole;
- insegnare a leggere le etichette degli alimenti per
individuarne la tracciabilità
6.1.3 Ambito artistico-espressivo
Obiettivo: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella
storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Sintesi
Crescere
con la
musica
Primaria esperto esterno
- lezioni aperte di musica in classe tenute dalle docenti
curricolari;
- eventi musicali organizzati dalle singole classi o dal
gruppo del “Cantiere della Musica” presso l’Aula
Magna della Scuola Secondaria di I Grado.
Crescere
con la
musica
Secondaria Associazione
Youkali
- lezioni concerto su: l’origine della musica, strumenti
primitivi e odierni (classi prime), gli strumenti a fiato
o sull’orchestra d’archi (classi seconde);
- incontro sull’opera per le classi terze;
- concerto strumentale dell’Associazione “Youkali”.
Laboratorio
di
espressività
e creatività
teatrali
Primaria e
secondaria esperto esterno
Percorso teatrale progressivo che, partendo dal “giocare
a fare finta”, passando per il “giocare al teatro”, arriverà
a “giocare a reinventare il teatro”. Al termine del
percorso è prevista una rappresentazione teatrale che
scaturirà da una sceneggiatura prodotta dai ragazzi.
Educational
FabLab Primaria
Fondazione
“Mondo
Digitale”
Partendo dalla lettura del libro di Bruno Munari “Nella
nebbia di Milano” gli alunni progetterano e realizzerano
un personale libro sulla propria esperienza in città, dopo
averla osservata e scoperta attraverso percorsi sensoriali
in cui saranno condotti e accompagnati.
27
6.1.4 Ambito storico-antropologico
Obiettivi: sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività
culturali
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Sintesi
Le comuni
radici,
fondamento
della
memoria
italiana
Secondaria Associazione
Emozionabiente
Il progetto si propone di educare alla conoscenza e alla
lettura dell’ambiente come “libro aperto” per la
comprensione della storia e del presente, come
risultato dell’incontro e dell’intreccio di diverse culture
e tradizioni.
27 gennaio
Giornata
della
Memoria
Primaria e
secondaria
- Incontri in Aula Magna con i testimoni della Shoah.
- Lettura collettiva di passi scelti di opere letterarie
incentrati sul tema della Shoah.
- La Biblioteca dell’Istituto predispone uno scaffale
dedicato al tema.
Memoria Secondaria
Ciclo di incontri con testimoni e conferenze sui
seguenti temi: Shoah; Eccidio degli Armeni; Balcani e
strage di Srebrenica.
Cinema e
storia
Secondaria
(classi terze)
Il progetto si pone l’obiettivo di approfondire le
tematiche storiche attraverso la visione di film (in
orario pomeridiano), che riescano a creare stimoli su
particolari momenti della storia del ‘900
6.1.5 Ambito: Cittadinanza attiva Obiettivi: sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Sintesi
Un gesto che
frutta Secondaria
Educando i ragazzi al consumo della frutta, si
raccolgono fondi per permettere agli alunni in
difficoltà di affrontare i costi dei viaggi di istruzione.
Giornata
memoria e
impegno
Primaria e
secondaria
Ass. ne Libera
e Legambiente
Partecipazione alla “Giornata della Memoria e
dell’Impegno” (21 marzo) nell’ambito di un più ampio
percorso formativo incentrato su diritti, legalità ed
ambiente.
Senato
Ragazzi
Primaria e
secondaria
Senato della
Repubblica
MIUR
Attività “modulari” per conoscere l’Istituzione, la sua
storia e il suo funzionamento, assistere alle sedute e
partecipare in prima persona ai dibattiti parlamentari,
ma anche scrivere e discutere disegni di legge,
confrontarsi sui temi del nostro vivere comune.
Finestre –
Storie di
rifugiati
Secondaria Centro Astalli di
Roma
Il progetto è incentrato sul tema del diritto d’asilo e si
articola in un percorso che prevede anche l’incontro
con un rifugiato.
Incontri –
Dialogo
interreligios
o
Secondaria Centro Astalli di
Roma
Il progetto è incentrato sul tema del dialogo
interreligioso per avvicinare i ragazzi alla conoscenza
delle principali religioni (Buddhismo, Cristianesimo,
Ebraismo, Induismo e Islam).
Ci Secondaria LegalRES – Il progetto si svolgerà secondo due aree di lavoro
28
proiettiamo
nel futuro
Istituto Studi
Giuridici
Internazionali
fondamentali (Diritti umani e Comunicazione
audiovisiva), secondo un percorso di integrazione che
tenderà a valorizzare e a rielaborare i concetti di natura
più teorica relativi ai diritti umani nell’area destinata
all’audiovisivo.
6.1.6 Ambito inclusione
Obiettivi: potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Sintesi
Italiano L2
e
intercultura
Primaria
e secondaria
Il progetto prevede:
- un laboratorio linguistico, in ciascun ordine di
scuola, per l'apprendimento della lingua italiana;
- interventi volti alla mediazione e alla facilitazione
degli apprendimenti in classe (materiale didattico
facilitato);
- percorsi interculturali interdisciplinari.
Laboratorio
di danza-
movimento
terapia
Primaria
e secondaria esperta esterna
Ciclo di 8 incontri rivolto a bambini e/o pre-
adolescenti con disagi di carattere psico-fisico o,
eventualmente possibile, gruppo misto.
Un ponte
per
l’integrazio
ne
Secondaria
classi terze
Istituto
“Sarandì”
Roma
Destinatari sono tutti i ragazzi delle classi terze medie
interessati a conoscere l’offerta formativa del Liceo
Artistico e dell’IP “Sarandì”, con particolare attenzione
per gli alunni diversamente abili. Questi ultimi saranno
inseriti, nel mese di novembre e per 4 giorni, in una
classe seconda della scuola superiore per poter
conoscere gli spazi, i docenti curricolari e di sostegno,
il personale AEC, gli alunni della loro futura scuola.
Gli studenti saranno accompagnati da un docente di
sostegno e da altri alunni della scuola media che ne
avranno fatto specifica richiesta.
Comunicare
è vivere la
scuola
Primaria e
secondaria
Finalità del progetto è migliorare la relazione e il
confronto tra la scuola e la famiglia.
Sono previsti incontri per: promuovere un dialogo
aperto e costruttivo con i genitori; analizzare i bisogni
e le richieste delle famiglie; costruire percorsi
condivisi per il miglioramento della percezione delle
iniziative dell’istituto
6.1.7 Ambito: Sport e salute Obiettivi: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile
di vita sano, con particolare riferimento all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni Sintesi
Camminare,
una filosofia
... in marcia,
Secondaria Federtrek Finalità del percorso è stimolare nei preadolescenti la
consapevolezza dell'importanza di camminare come
attività fisica, sportiva e conoscitiva.
Corsa di Primaria
(IV – V) UISP Scuola media: conferenza sulla storia di Migue e sul
tema “Sport e diritti civili”; corsa antirazzismo; corsa
29
Miguel Secondaria 1000 di Miguel
Scuola primaria: lo Staffettone
Giochi
sportivi
studenteschi
Secondaria Attività di avviamento alla pratica sportiva, in
particolare di corsa campestre, atletica, pallavolo e
scacchi
Scuole in
corsa con le
Fiamme
Gialle
Secondaria Fiamme Gialle
In collaborazione con i tecnici delle Fiamme Gialle,
l’iniziativa è volta a favorire la diffusione dello sport in
particolare la corsa di resistenza e l'atletica leggera.
Movimento
e gioco Secondaria
esperto esterno
Laboratorio per il recupero degli studenti poco
motivati e interessati alla scuola, attraverso attività che
diano loro l'opportunità di conoscere e conoscersi, di
acquisire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, di
migliorare il loro livello di autostima, per tornare a
partecipare positivamente alla vita scolastica.
Progetto
Remareascu
ola
Secondaria
Associazione
sportiva “Tevere
Remo”
Finalizzato all’acquisizione delle conoscenze tecniche
di allenamento, con l’intervento di tecnici federali.
È prevista la partecipazione a gare interscolastiche.
Progetto
Rugby Secondaria
Associazione
ASD-Rugby
“Nuovo Salario”
Progetto di promozione del gioco del rugby. Sono
previste: lezioni sulle regole del gioco; prove pratiche
in istituto e presso il campo di rugby.
Progetto
torneo
calcio
Junior Club
Secondaria
(classi III)
Corriere dello
Sport
Partecipazione al torneo di una squadra rappresentativa
dell’Istituto.
Vela a
scuola
Secondaria
FIV
Centro velico
“Planet Sail”-
Bracciano
In collaborazione con il Planet Sail Bracciano, affiliato
alla Federazione Italiana Vela, il progetto prevede una
lezione dimostrativa per promuovere lo sport velico.
Volley 3°
Municipio
Secondaria
(classi III) III Municipio
Progetto di promozione del volley.
Scacchi Primaria e
secondaria
Federazione
Scacchistica
Italiana
Progetto di promozione del gioco degli scacchi,
articolato in azioni diverse a seconda del grado di
istruzione.
Percorsi di
educazione
alla Salute
Primaria e
secondaria
Istituto
Superiore Sanità
ASL
Ciclo di incontri sui seguenti temi: salute ed
alimentazione; problematiche legate alle
tossicodipendenze e all’alcoolismo
6.1.8 Misure di accompagnamento psicologico Obiettivo: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione
e del bullismo, anche informatico.
Titolo Ordine di
scuola Collaborazioni
Sintesi
Genitori e
insegnanti
per
condividere
un percorso
educativo:
pomeriggi di
riflessione
insieme
Primaria e
secondaria
Esperti esterni a
titolo volontario
Il "Laboratorio di riflessione" vuole essere un
gruppo aperto, uno spazio di confronto, di
collaborazione e di amicizia in cui affrontare il
seguente tema: Parliamo di adolescenza per capire ed
essere presenti
Tre i nuclei tematici:
- il condizionamento che subiscono i giovani:
televisione, internet, videogiochi, pubblicità, moda,
musica, sport, droga, alcool…
30
- gli effetti psicologici del condizionamento sui
giovani, le dipendenze
- la competenza progettuale: il giovane protagonista di
un processo e non soggetto di una condizione
Sportello
d’ascolto
Alunni,
docenti,
famiglie
scuola
Secondaria
esperta esterna
Sportello psicologico aperto ad alunni e famiglie.
- Incontri individuali di peer mediation dove imparare
a riconoscere e a gestire le situazioni conflittuali in
casa, a scuola e tra i coetanei in generale, nelle
situazioni di quotidianità vissuta.
6.2 Le attività integrative in orario extrascolastico
Entrambi i plessi dell’Istituto sono aperti in orario pomeridiano per accogliere gli studenti e
guidarli in percorsi formativi, articolati per aree disciplinari ed indirizzi progettuali, che
cercano di seguire gli interessi e i bisogni dei ragazzi, nonché le esigenze delle famiglie. Si tratta
di proposte particolarmente innovative e stimolanti, che possono prevenire eventuale disagio ed
indirizzare il ragazzo al successo nella Scuola e nella vita.
Tali attività sono a carico delle famiglie e sono condotte da docenti dell’istituto o da esperti
esterni qualificati, selezionati attraverso un apposito bando, hanno una cadenza settimanale e si
articolano in lezioni di 1,5 ore ciascuna. La durata complessiva di ogni attività è di 25/30 ore
(scuola secondaria di I grado), fino ad un massimo di 40 ore (scuola primaria), con chiusura
entro il 30 maggio.
Attività integrative per gli alunni in orario extracurricolare
Scuola primaria Scuola secondaria
Corso di lingua inglese Avvio allo studio del latino
Corsi di attività creative Avvio allo studio del greco
Corsi di musica per classi di strumento Laboratorio di fotografia
Laboratorio di canto corale Laboratorio di teatro
Laboratorio di cinema
Laboratorio musicale – coro
Laboratorio musicale - chitarra
Lingua Inglese con possibilità certificazione
(Easy Life)
Conversazione in lingua inglese
Corso di lingua tedesca
Corso di lingua spagnola
Laboratorio di robotica
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6.3 Le attività integrative in orario scolastico Nella sola scuola primaria dell’Istituto sono previste attività integrative anche in orario
scolastico. I progetti sono presentati da esperti esterni, selezionati con un bando e valutati da
un’apposita commissione, che successivamente li sottopone all’attenzione dei team pedagogici
perché scelgano il percorso progettuale più idoneo alle esigenze del proprio gruppo-classe. Per
l’adesione è necessario il consenso unanime dei genitori, i quali sono chiamati a coprirne le
spese di gestione con un esiguo contributo.
I progetti scelti dalle classi per l’anno scolastico in corso riguardano i seguenti ambiti: Teatro-
Danza; Laboratorio musicale; Educazione musicale; Teatro.
Inoltre, a partire dall’a.s. 2016/2017 l’Istituto intende attivare due sezioni della Scuola
Primaria con “opzione musicale” (sezioni D ed F), attraverso il progetto di educazione
musicale, denomimato CrescerCantando, da attuarsi in collaborazione con l’Associazione
Regionale “Cori del Lazio”.
Obiettivi del progetto sono:
educare e potenziare la musicalità dei bambini, la loro integrazione e socializzazione,
nonché la crescita armonica della loro personalità nello stile del lavoro di gruppo;
valorizzare la diversità nel potenziamento dell’autostima degli alunni, in particolare quelli
che dovessero presentare disagi di diversa natura, sia cognitiva che emotiva;
valorizzare la continuità tra scuole di diverso ordine e grado.
Attività previste:
un’ora di lezione settimanale nelle classi prime di due sezioni, tenuta da un docente di
musica della scuola secondaria di I grado, in compresenza con il docente titolare della
classe;
attività di educazione musicale e pratica corale, allenamento alla corretta respirazione e
postura, all’uso consapevole della voce, educazione all’ascolto e all’intonazione,
realizzazione di eventi sonori e musicali di difficoltà progressiva, uso di semplici
strumenti didattici;
realizzazione di esibizioni pubbliche, interne all’Istituto o in collaborazione con
l’Associazione “Cori del Lazio” o con altre Istituzioni;
dalla classe seconda (A.S. 2017/18 e successivi): un’ora di lezione settimanale a classi
parallele aperte in compresenza con i loro docenti.
32
6.4 Viaggi d’istruzione e uscite didattiche
Le visite e le uscite didattiche sono un’importante esperienza di apprendimento e un’opportunità
di ampliamento delle conoscenze.
Nel corso dell’anno vengono realizzate uscite didattiche, campi scuola e viaggi di istruzione sul
territorio nazionale, il più delle volte a conclusione di un percorso didattico quadrimestrale.
Sono inoltre previsti, in alcune sezioni, viaggi di istruzione all’estero:
da oltre venti anni, la classe terza del corso F partecipa allo scambio culturale con la città
tedesca di Bogen in Baviera;
dal presente a.s., la classe terza del corso C partecipa al progetto “La gioventù europea
conosce Vienna”, (promosso dal Ministero Federale Cultura austriaco) mentre la classe
terza del corso A parteciperà, a partire dall’a.s. 2016/2017, uno scambio culturale con il
Liceo Classico “Altenforst” di Troisdorf (Germania).
Al fine di consentire a tutte le famiglie la possibilità di aderire ad ogni iniziativa, sono
privilegiate le uscite di mezza giornata che abbiano come obiettivo la conoscenza del patrimonio
artistico-culturale della città di Roma e che non comportano oneri economici eccessivi.
Analogamente per i viaggi d’istruzione, si ritiene opportuno privilegiare i campi-scuola promossi
da Associazioni di settore che garantiscano nei loro programmi la sicurezza, un’offerta didattico-
formativa efficace e un buon trattamento economico.
6.5 Erasmus +
Il nostro Istituto partecipa al progetto europeo Erasmus + i cui obiettivi sono:
sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea
e del suo valore
aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze
necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea
attiva.
L’adesione al progetto permette al nostro Istituto di ospitare assistenti madrelingua che
affiancano gli insegnanti di inglese, spagnolo e tedesco in orario curricolare, con l’obiettivo di
potenziare l’apprendimento della lingua e ampliare l’offerta formativa con proposte didattiche
alternative, in linea con la didattica europea in base al QCER (Quadro Comune Europeo di
Riferimento).
33
6.6 Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti
L’Istituto “Piaget – Majorana” si impegna a favorire lo sviluppo di percorsi di formazione
individualizzati, che valorizzino le eccellenze e stimolino la creatività e la motivazione degli
studenti, anche attraverso l'offerta di un ampio e coerente spettro di iniziative culturali.
Agli alunni più meritevole, che manifestano un impegno costante e dimostrano di possedere un
particolare talento. è garantita la possibilità di sviluppare le competenze attraverso:
la partecipazione a percorsi di approfondimento linguistico, logico-matematico,
sportivo e musicale (“I Lincei per la Scuola”, corsi per la certificazione delle lingue
comunitarie, workshop di conversazione in lingua inglese, Giochi sportivi
studenteschi);
partecipazione a premi e concorsi riservati agli studenti migliori nei diversi
ambiti disciplinari, nazionali o regionali (concorsi letterari, Giochi matematici,
Olimpiadi di astronomia, Olimpiadi di grammatica);
informazione in merito a borse di studio e a iniziative di formazione e di
approfondimento in determinate aree culturali, in continuità con quanto appreso a
scuola.
6.7 Attività e progetti di orientamento.
Per tutti gli alunni sono proposti percorsi sulla conoscenza di sé e la costruzione dell’autostima
fin dai primi anni di scuola. Tali attività si intensificano nella Scuola Secondaria di 1° grado,
dove sono affiancate da azioni mirate all’informazione sulla realtà scolastica e lavorativa del
territorio e sono attivati sportelli di ascolto finalizzati a compiere scelte consapevoli per il
proseguimento degli studi e prevenire il disagio, l’insuccesso e la dispersione scolastica.
Il progetto “Orientamento”, destinato agli alunni delle classi terze della scuola secondaria,
nasce dall’esigenza che le nuove generazioni hanno di orientarsi per scegliere percorsi formativi
adeguati. Esso si avvale del supporto di un team di esperti dell’Istituto Psicologico Europeo e si
articola nelle seguenti fasi:
conferenza per genitori e alunni con l’obiettivo di stimolare la riflessione relativamente ai
costrutti dell’orientamento e all’evoluzione del mercato del lavoro e dei percorsi
formativi.
somministrazione batteria di test psico – attitudinali;
correzione ed elaborazione dati;
creazione di profili individuali;
restituzione a mezzo colloquio individuale (con alunno e genitore) per la consegna del
profilo;
34
una conferenza per docenti e genitori con feed-back relativo ai dati emersi.
I test somministrati indagano le attitudini prevalenti con riferimento a quella verbale, numerica e
figurativa, le variabili cognitive e affettive che intervengono nel processo di apprendimento,
nonché l’area professionale verso cui sembra essere indirizzato l’alunno.
6.8 Attività di accoglienza e orientamento per gli studenti di origine straniera
Nel Rapporto di Autovalutazione, in relazione all’inclusione degli alunni di origine straniera,
sono emerse le seguenti criticità:
Nel III Municipio, come nel resto della capitale, si registra una continua crescita nel tempo del numero di
cittadini stranieri: si è passati da un incidenza del 4,2% del 2006 (pari a 10560 abitanti stranieri su una
popolazione di 197.256 ab.) al 7,1% nel 2010 (pari a 14891 su una popolazione di 203.395 ab.). Anche se
rimane una percentuale inferiore al dato medio romano, si pone per la nostra scuola la necessità di
impostare percorsi di apprendimento specifici e personalizzati, che tengano conto del retroterra culturale
dell’utenza straniera.
Il protocollo di accoglienza e inserimento dell’alunno straniero, che prevede tra l’altro anche
l’insegnamento dell’italiano L2 e la promozione di attività a carattere interculturale nelle classi, viene in
parte disatteso a causa della carenza di risorse e di una inadeguata formazione dei docenti, che non hanno
ancora ben chiaro quali siano i percorsi didattici ed educativi più adatti.
Altro problema riguarda l’orientamento in uscita. Infatti, conformemente a quanto emerge dalle statistiche
del MIUR, il numero degli studenti stranieri decresce nel passaggio dalla scuola media inferiore a quella
superiore. Ci sono inoltre spiccate differenze tra gli studenti italiani e quelli di origine straniera in ordine
alla scelta della scuola superiore. Occorre migliorare l’azione di orientamento, per ridurre il rischio di
dispersione scolastica e quello di scelte dettate più dalle condizioni socio-economiche che dalle effettive
capacità e competenze degli alunni.
Il nostro Istituto ha elaborato un protocollo per facilitare l’inserimento scolastico degli alunni
stranieri, secondo quanto disposto dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli
alunnio stranieri”, emanate dal MIUR nel febbraio 2014.
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza (in allegato al presente Piano),
l’Istituto Comprensivo si propone di:
facilitare l’ingresso a scuola dei bambini e ragazzi stranieri
sostenerli nella fase d’adattamento
entrare in relazione con la famiglia immigrata
favorire un clima d’accoglienza nella scuola
promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale.
35
Tenuto conto che, di norma, l’inserimento degli alunni stranieri deve essere effettuato sulla base
dell’età, al fine di garantire una reale integrazione linguistica e culturale, il Collegio ha riternuto
opportuno:
- ripartire gli alunni stranieri in ragione di poche unità per classe;
- prevedere momenti di insegnamento individualizzato e di sostegno scolastico in orario
curricolare;
- organizzare corsi di italiano L2 (con l’impegno alla frequenza sottoscritto dai genitori).
I corsi di italiano L2 saranno tenuti da un’esperta esterna di glottodidattica, peraltro sinofona,
che ha offerto il suo operato a titolo gratuito. Contestualmente saranno realizzate azioni di
formazione di base sulla didattica della lingua italiana a stranieri da destinare ai docenti di
lettere. L’obiettivo prioritario è la responsabilizzazione degli insegnanti nella co-gestione del
percorso qui descritto, ma anche quello di rafforzare nei docenti la consapevolezza della
necessità di affrontare con soluzioni di sistema il problema dello sviluppo delle competenze
linguistico-comunicative in italiano di studenti non madrelingua.
L’azione di recupero linguistico degli alunni stranieri ha come obiettivo anche il superamento di
quelle forme di integrazione subalterna, basate sull’inserimento nelle posizioni inferiori delle
gerarchie occupazionali. Ciò può avvenire attraverso l’assunzione di schemi cognitivi e criteri
di valutazione molto più simili a quelle dei coetanei autoctoni nei confronti delle opportunità
offerte dal mercato del lavoro
Per gli alunni stranieri e le loro famiglie si prevede un percorso orientativo mirato, coordinato
tra i vari ordini di scuola, eventualmente con l’ausilio di mediatori culturali, che permetta il
recupero di quell’insieme di fattori che connotano come particolarmente svantaggiata la sua
frequenza (ritardo scolastico, forte canalizzazione delle scelte scolastiche verso l’istruzione
professionale e tecnica, alti tassi di ripetenza e di abbandono).
E’ importante promuovere la consapevolezza che anche l’alunno straniero che deve affinare le
competenze linguistiche dell’Italiano come L2 può accedere ad un percorso di studi coerente
con i propri interessi e le proprie attitudini, senza precludere l’accesso ai licei.
6.9 Altre iniziative di formazione rivolte agli studenti - A scuola di sicurezza e di
diritti
Il PTOF prevede iniziative di formazione, rivolte agli studenti, per promuovere:
a. la conoscenza delle tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107);
b. l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni (art.1 c. 16 legge 107/2015 e CM n. 1972 del 15/9/2015).
36
a. A scuola di sicurezza
Sin dal presente anno scolastico il nostro Istituto intende avviare il progetto denominato
“Dall’azione alla riflessione a favore della prevenzione: come diventare soggetti attivi e
consapevoli nel sistema di prevenzione e protezione della sicurezza”, elaborato con la
consulenza del Responsabile della Sicurezza e che si avvarrà della collaborazione di formatori
presenti nel nostro Istituto e del sostegno, a titolo gratuito, di enti esterni.
Il progetto ha l’obiettivo di formare gli alunni sui temi della sicurezza nel mondo del lavoro
partendo dall’ambiente scuola, in modo che acquisiscano conoscenze, competenze e sensibilità
in relazione a tali tematiche.
Gli obiettivi formativi sono i seguenti:
- diffondere la consapevolezza sulla relazione fra comportamento e sicurezza;
- sperimentare e osservare i fattori che rendono i comportamenti rischiosi per promuovere
una cultura della prevenzione;
- promuovere una cultura della sicurezza basata sulla centralità del soggetto consapevole e
responsabile;
- fornire ai partecipanti occasioni e spunti di confronto reciproco, scambio di idee ed
esperienze;
- approfondire le tematiche relative alla percezione del rischio soggettivo e le logiche di
cooperazione e collaborazione per farvi fronte;
- progettare in gruppo materiali condivisibili sulle tematiche riferibili alla sicurezza, da
pubblicare anche sul Sito dell’Istituto
Il progetto, che si avvale del supporto dei docenti del Servizio di Prevenzione/Protezione e degli
addetti della Squadra di Emergenza, si articola nelle seguenti attività:
- conoscenza piano di emergenza e procedure da seguire
- individuazione studenti apri e chiudi fila e rispettivi compiti
- procedure di di Primo Soccorso
- individuazione dei “percorsi sicuri” nell’istituto.
b. A scuola di Diritti
La previsione di interventi formativi volti al superamento delle discriminazioni risponde alle
esigenze di dare puntuale attuazione ai princìpi di pari dignità sanciti dalla nostra Carta
Costituzionale (artt. 3, 4, 29, 37, 51) e permettere ai nostri alunni di raggiungere e maturare le
competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano
37
la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come
stabilito pure dalla Strategia di Lisbona 2000.
Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto rivestono
l’educazione all’affettività, la lotta ad ogni tipo di discriminazione, la promozione ad ogni
livello del rispetto della persona, il superamento degli stereotipi.
È in quest’ottica che il nostro Istituto ha deciso di aderire alla Campagna contro il discorso
d’odio, “NO HATE SPEECH”, promossa dal Consiglio d’Europa nel 2012
Considerato che nel nostro Paese stanno crescendo pericolosamente fenomeni di odio e di
intolleranza verso il "diverso", diffusi principalmente tra i giovani ed espressi attraverso il web,
la campagna, promossa in Italia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile (www.nohatespeech.it), mira a combattere il razzismo e la
discriminazione nella loro espressione online, cercando di favorire la costruzione di un fronte
comune che combatta i messaggi discriminatori ed ogni forma di violenza e di odio.
L’Istituto Comprensivo “Piaget – Majorana” si impegna a dare il proprio contributo fornendo ai
propri studenti le competenze necessarie per riconoscere e svolgere azioni contro le violazioni
dei diritti umani, attraverso la trasmissione consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti.
38
7. La valutazione degli apprendimenti
7.1 L’azione valutativa
Riferimento agli Atti di Indirizzo del DS
Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel POF sono ritenute
essenziali per adeguare la progettazione e introdurre eventuali interventi correttivi.
La valutazione degli alunni, che ha sempre valore diagnostico, formativo, sommativo nonché
certificativo, deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs 122/2009 art. 1) e si pone come
strumento essenziale per articolare le azioni didattiche e l’orientamento personale dell’allievo.
Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:
- definizione dei criteri comuni di valutazione per discipline;
- costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione dei criteri comuni di
correzione;
- inserimento, accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati e interdisciplinari
per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza (Unità di
apprendimento o di competenza);
- progettazioni di interventi didattici specifici (sportelli di aiuto, didattica laboratoriale,
peer education, didattica a classi aperte) che possano essere utilizzati nel recupero,
potenziamento e consolidamento degli alunni.
La valutazione è quel processo attraverso il quale vengono monitorati gli apprendimenti e le
competenze degli alunni, attraverso la misurazione dei loro risultati, essa riveste anche il ruolo
fondamentale di regolatore del processo di insegnamento-apprendimento. In questa
prospettiva, la valutazione va considerata parte integrante del processo formativo degli alunni e
riguarda necessariamente anche l’azione del docente.
L’iter valutativo infatti richiede al docente la costante verifica e riaggiustamento della propria
azione formativa in base agli esiti raccolti, progettando metodi e tempi di apprendimento
individualizzati che permettano a tutti di raggiungere gli obiettivi ritenuti indispensabili.
Le verifiche e le valutazioni periodiche sul rendimento scolastico devono, quindi, essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti e con le modalità e criteri che il Collegio
dei docenti ha definito per assicurare omogeneità, equità e trasparenza, nel rispetto del principio
della libertà di insegnamento.
Gli strumenti utilizzati nella misurazione degli apprendimenti sono distinti in prove orali e
scritte, scritto-grafiche, pratico operative e sono classificati in rapporto al:
momento in cui vengono somministrate (iniziali o di ingresso, intermedie e finali o di
uscita);
39
al controllo dell’apprendimento in atto (diagnostiche e di verifica formativa,
sommative, prognostiche e predittive);
al numero di alunni ( individuali, collettive, lavori di gruppo).
Scopo del processo valutativo è anche quello di promuovere negli alunni maggiore
consapevolezza, di acquistare una equilibrata autostima e fiducia in se stessi e di maturare una
propria identità e un proprio giudizio per sapersi orientare con autonomia, compiendo scelte
responsabili e costruttive.
In sintesi, la valutazione degli apprendimenti si ispira ai seguenti criteri:
obiettivi a valenza formativo/orientativa;
oggettività attraverso strumenti adeguati (test, griglie di correzione) e controlli collegiali;
corrispondenza tra valutazione, contenuti e metodi;
rispondenza ai criteri fissati dal Collegio dei docenti, dai consigli di interclasse e dai
dipartimenti disciplinari (rubriche di valutazione).
Scandiscono l’anno scolastico i seguenti momenti di valutazione:
monitoraggio intermedio a metà di ciascun quadrimestre, con comunicazione scritta alle
famiglie degli studenti che evidenziano un profitto gravemente insufficiente e/o metodo
di studio inadeguato ed eventuale attivazione di strategie di recupero;
valutazione sommativa di fine primo quadrimestre (seconda metà di gennaio) con
elaborazione del piano degli interventi di recupero (riportati nel PdM);
valutazione sommativa di fine secondo quadrimestre (scrutinio di fine anno), che
determina il giudizio di ammissione/non promozione alla classe successiva o all’Esame
di Stato.
Sono inoltre previste, in entrambi gli ordini di scuola, prove comuni di livello per fasce di classe
(in particolare nelle discipline di Italiano, Matematica e Inglese) e prove comuni di simulazione
della Prova Nazionale INVALSI, per gli studenti che dovranno affrontare gli esami di stato.
Le prove comuni non servono a confrontare la qualità e la bontà del lavoro del docente, quanto a
costituire una base comune (non unitaria o omologata) nella didattica, nella costruzione delle prove
e nei sistemi di valutazione all’interno dei medesimi ambiti disciplinari. Esse rappresentano,
inoltre, una modalità utile di verifica e valutazione dell’attuazione dei curricoli verticali.
L’Istituto assicura alle famiglie un’informazione tempestiva (attraverso colloqui istituzionali
e/o straordinari, comunicazioni scritte) circa il processo di apprendimento e la valutazione degli
alunni. In futuro, qualora dovesse essere introdotto il registro elettronico, tale comunicazione
potrebbe diventare ancora più rapida ed efficace.
40
7.2 Valutazione degli alunni nella scuola primaria
Nella scuola primaria l'attività valutativa non prende in considerazione solo le conoscenze e le
competenze acquisite nelle diverse discipline, ma anche il comportamento, l'interesse, la
partecipazione, il metodo di lavoro, le relazioni sociali, che costituiscono l’oggetto delle
osservazioni sistematiche.
Queste ultime sono particolarmente importanti perché permettono di rilevare eventuali disagi da
affrontare, in sintonia con le famiglie, e di attivare tempestivamente le necessarie strategie
risolutive a livello individuale. (vedi tabella di valutazione)
I docenti, in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto le prove di verifica degli
apprendimenti che possono essere utilizzate:
in ingresso (livelli di sviluppo), per individuare i livelli di partenza degli alunni;
in itinere (sequenze didattiche), che considera i livelli di partenza, i progressi registrati
e le difficoltà incontrate;
nel momento terminale (esiti formativi), per misurare il livello di conoscenze e
competenze raggiunte nelle varie discipline, tenendo conto dei livelli di partenza
individuali, dei progressi compiuti in relazione agli obiettivi generali o minimi stabiliti
dagli insegnanti, ma anche del percorso compiuto.
Sono inoltre previste prove trasversali su due importanti capacità: comprensione del testo
scritto e problem- solving.
La valutazione periodica quadrimestrale degli ambiti disciplinari è riportata nella scheda
personale ed è espressa in decimi. La valutazione del comportamento degli alunni di scuola
primaria è espressa in forma di giudizio sintetico articolato negli indicatori ottimo, distinto,
buono, discreto, sufficiente, in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati
dal Collegio (vedi tabella corrispondente allegata).
I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe
successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
7.3 Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo grado
Ogni singolo docente si avvale di tecniche di misurazione degli apprendimenti, scelte in
relazione alle esigenze didattiche e in conformità del diritto ad una valutazione chiara,
trasparente e tempestiva, secondo quanto espresso dallo Statuto degli studenti2.
2 art. 2, comm. 4 del DPR 249/98
41
Infine la valutazione è il risultato di scelte, operate a livello d’Istituto, che, nella scuola, tendono
a uniformare la programmazione individuale, il POF e tutto il percorso valutativo. Essa prende in
considerazione i seguenti fattori:
situazione di partenza
progressi nella maturazione complessiva
livello di approfondimento delle competenze
continuità e intensità dell’impegno e della partecipazione
curriculum scolastico e prove di esame per l’esame di licenza
La valutazione delle singole discipline è espressa con votazione numerica decimale, mentre
per la valutazione della Religione cattolica si esprime un giudizio articolato negli indicatori
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente.
La valutazione del comportamento tiene conto dei criteri elaborati e approvati dal Collegio
dei Docenti (vedi la rubrica allegata), è espressa in decimi ed è riportata (in lettere) nel
documento di valutazione. Essa concorre alla determinazione della media finale e quindi alla
valutazione complessiva dello studente; se inferiore a sei decimi, determina la non ammissione al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
7.4 Interventi di recupero
Se si individuano casi in cui si presenta la necessità di effettuare un recupero, a causa di una
situazione di grave insufficienza dovuta a demotivazione ed a scarsa partecipazione alle attività
didattiche, la rimotivazione passerà attraverso la stesura di un contratto formativo stipulato tra
docente ed alunno, che impegni quest’ultimo ad un preciso e personale percorso.
Sono previste le seguenti attività di sostegno:
recupero in classe - Questa attività coinvolge solo il singolo docente che, a seguito di
verifiche, registra difficoltà di apprendimento e il mancato raggiungimento degli obiettivi
minimi stabiliti nel Curricolo. In questo caso il docente comunica al Consiglio di Classe
la situazione e la proposta di recupero in itinere, che può avvenire attraverso la flessibilità
didattica, il lavoro differenziato, attività per gruppi di lavoro o coppie di aiuto (peer
education), l’assiduo controllo dell’apprendimento.
recupero mediante studio individuale - Il Consiglio di classe dà ad ogni alunno
indicazioni per il recupero mediante attività di studio autonomo tenendo conto della
natura delle difficoltà rilevate e dei bisogni formativi individuali.
42
classi aperte - Compatibilmente con l’orario curriculare, si prevedono ore di
compresenza di Docenti della stessa disciplina in classi parallele, in modo da poter
organizzare gruppi di livello.
Il recupero delle competenze di base (logico-matematiche e linguistiche) è oggetto di un più
ampio progetto (progetti P1a e P1b del Piano di Miglioramento), che prevede l’introduzione di
percorsi didattici innovativi (flipped class, attività in modalità e-learning) nonché l’attivazione
di corsi di recupero pomeridiani (nel caso di disponibilità economiche reperibili attraverso i
bandi del MIUR).
7.5 Criteri di ammissione alla classe successiva
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che, in sede di scrutinio finale, conseguono un
voto non inferiore a sei decimi nel comportamento e in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
L’ammissione avviene comunque previo accertamento della validità dell’anno scolastico in
relazione al raggiungimento del 75% delle ore di frequenza delle attività didattiche (sia
curriculari sia opzionali), fatte salve le deroghe ammesse dal Regolamento d’Istituto3.
La non ammissione alla classe successiva (classi I e II) e all’Esame di Stato (classe III) è decisa
dal consiglio di classe, a maggioranza, in caso di gravissime infrazioni disciplinari (che
determinano un voto di condotta inferiore a 6) e/o del perdurare, dopo aver messo in atto tutte le
strategie possibili per il recupero, di un quadro complessivo di non sufficienza.
L’ammissione in presenza di carenze, rispetto al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento in alcune discipline, viene comunicata ai genitori con specifica nota allegata al
documento di valutazione. Contestualmente i docenti forniscono agli alunni un programma
minimo per il recupero delle carenze, da effettuarsi durante il periodo di sospensione delle
lezioni e che sarà oggetto di verifica all’inizio del nuovo anno scolastico.
7.6 La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
La valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, agli apprendimenti e
alle attività svolte sulla base degli obiettivi previsti dal Piano educativo individualizzato (PEI).
Invece quella degli alunni con BES è riferita ai Piani didattici personalizzati (PDP).
Per un approfondimento si rimanda al paragrafo “Inclusione degli alunni con BES” del presente
documento e al Protocollo di Inclusione degli alunni con BES (in allegato).
3 artt. 2 e 193, comma 1 del decreto-legislativo n. 297 del 1994
43
7.7 Esami di Stato
Al termine del terzo anno della Scuola secondaria di I grado è previsto lo svolgimento
dell’Esame di Licenza, al quale si è ammessi con un giudizio sintetico finale, formulato in
decimi e dato dalla media dei voti di ammissione allo scrutinio del II quadrimestre della classe
terza, tenuto conto di tutte le discipline (esclusa IRC), compreso il comportamento.
L’Esame di Stato si articola in:
- cinque prove scritte (italiano, matematica, lingua inglese, seconda lingua straniera),
compresa la Prova Nazionale INVALSI, che accerta le competenze degli alunni in
Italiano e Matematica;
- un colloquio orale pluridisciplinare attraverso il quale, come prevede la normativa, la
commissione “deve offrire all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di
rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte
successive”.
L’impostazione e le modalità dello svolgimento delle prove d’esame terranno conto della
situazione di partenza, del livello culturale, del possesso delle abilità strumentali di ogni alunno,
delle effettive capacità e del grado di maturazione raggiunto.
La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del
livello raggiunto nelle varie discipline e della capacità di stabilire organici collegamenti tra esse.
Sarà inoltre lasciato spazio, durante il colloquio, alla composizione delle conoscenze relative a
quelle discipline che non prevedono la prova scritta, pur essendo eminentemente operative:
Musica, Tecnologia , Arte e immagine, Scienze Motorie.
La valutazione finale è prodotta dalla media aritmetica (arrotondata all’unità superiore per
frazione pari o superiore a 0,5) degli esiti delle prove scritte, compresa quella nazionale, della
prova orale e del voto di ammissione.
7.8 La certificazione delle competenze
Le certificazioni delle competenze ha una funzione educativa ed attesta le competenze in fase di
acquisizione, accompagna le tappe più significative (quinta classe primaria, terza classe
secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato) di un percorso formativo di
base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, si estende fino all'assolvimento dell'obbligo di
istruzione, al 16° anno di età (DM n. 9/2010). Analoga prescrizione riguarda la conclusione del
percorso di studi del secondo ciclo.
La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e
attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un
44
titolo di studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il
carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze progressivamente acquisite dagli
allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi.
Il documento di Certificazione delle Competenze contiene:
la valutazione finale del superamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo
d’istruzione;
i livelli di competenza nelle discipline di studio e le valutazioni del livello raggiunto per
ambiti disciplinari;
l’indicazione di eventuali ambiti disciplinari in cui l’alunno ha dimostrato specifiche
capacità e potenzialità (funzione orientativa).
45
8. Inclusione degli alunni con BES
8.1 Il Protocollo per l’inclusione
Nei primi mesi dell’a.s. in corso la Commissione Disagio e Pari opportunità per il successo
formativo ha definito un nuovo Protocollo per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali (BES), rispondendo all’esigenza di individuare e adottare pratiche inclusive chiare e
condivise dall'intera comunità scolastica.
Includere tutti gli alunni, e in particolare gli alunni con BES, significa fare in modo che ciascuno
sia e si senta parte integrante del contesto scolastico, sociale e culturale alla pari degli altri,
insieme agli altri; significa assicurare a tutti e a ciascuno il diritto allo studio e al successo
scolastico e formativo.
In tale prospettiva, la nostra scuola intende attuare un forte impegno di riconoscimento e di
valorizzazione della realtà individuale, sociale e familiare di ogni alunno, in particolare di quelli
con BES, al fine di poter proporre un'offerta formativa altamente personalizzata, negli obiettivi,
nei metodi, nei contenuti e negli strumenti di valutazione.
Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il
Collegio Docenti intende pertanto raggiungere le seguenti finalità:
- definire pratiche inclusive condivise per tutti i Consigli di Classe;
- favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con BES durante tutto il
percorso scolastico;
- progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che facciano
coesistere socializzazione ed apprendimento;
- implementare la comunicazione e la collaborazione famiglia-scuola-servizi socio-sanitari;
- adottare forme condivise di verifica e valutazione adeguate ai bisogni formativi;
- fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e
progettazione del percorso formativo;
- realizzare modifiche e miglioramenti attraverso procedure chiare di monitoraggio e
valutazione.
8.2 Inserimento scolastico dell'alunno diversamente abile (L.104/92)
Fasi Tempi Attività e compiti
Iscrizione
Entro il termine
stabilito da norme
ministeriali (di
solito entro
Gennaio
Famiglia:
- visita la scuola con l’alunno, per averne un primo
contatto conoscitivo;
- procede successivamente con l’iscrizione dell’alunno
46
compilando l’apposito modulo disponibile in
segreteria;
- fa pervenire alla scuola, entro breve tempo, la
certificazione attestante la Diagnosi Clinica;
- segnala particolari necessità (trasporto, esigenze
alimentari, terapie da seguire, assistenza per
l'autonomia…);
- dà il consenso per la richiesta dell’insegnante di
sostegno.
La scuola acquisisce:
- acquisisce la Diagnosi Funzionale e il Profilo
Dinamico Funzionale;
- apre un fascicolo personale relativo all’alunno;
- definisce il numero di ore di sostegno didattico
necessario all’alunno, attribuento maggiori risorse in
caso di particolari problematiche;
- acquisire le direttive dell’USP al fine di definire le
richieste per il sostegno didattico
Raccolta dati
Febbraio –Giugno
Fine anno
scolastico
Famiglia:
- fornisce informazioni presso la scuola per dare tutte le
informazioni utili ai fini dell’inserimento dell’alunno a
scuola
Scuola:
- raccoglie informazioni riguardo: obiettivi prefissati
raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità
sviluppate e modalità relazionali;
- incontra operatori sanitari ASL e/o operatori scolastici
della scuola di provenienza;
- richiede agli Enti locali ove necessario, assistenza
specialistica di base e alla comunicazione, trasporti e/o
esigenze particolari
Accoglienza
Settembre, prima
dell’inizio delle
lezioni
Scuola:
- presenta il caso a tutti gli insegnanti della sezione, del
team e del consiglio di classe, educatore, assistente alla
comunicazione e all’autonomia;
- legge la Diagnosi funzionale, la relazione finale,
l’eventuale progetto continuità, le indicazioni emerse
negli incontri di pre-conoscenza.
Persone coinvolte:
Insegnanti di sezione, del team, del consiglio di classe e di
sostegno, gruppo di lavoro handicap/referente sostegno,
educatore, assistente.
Inserimento
Settembre, primo
periodo di
frequenza
Fino a metà
Ottobre
Scuola:
- dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno
e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di
fornire alla classe informazioni relative alla disabilità,
avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori
dell’alunno o di personale competente, al fine di
favorire rapporti paritetici.
Famiglia:
- si confronta con la scuola per analizzare le reazioni
dell’alunno alle attività proposte;
- comunica alla scuola e agli specialisti delle ASL
47
cambiamenti significativi, rispetto al comportamento e
alle prestazioni
Persone coinvolte:
Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla
comunicazione, assistente all’autonomia, genitori, esperti
esterni e specialisti della ASL (per problematiche particolari).
Progettazione
Integrazione
Didattica
Ottobre - Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di
sviluppo o aree di apprendimento, all’interno e
all’esterno del gruppo classe;
- incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi
del “Profilo Dinamico Funzionale” e, dove necessario,
sua modifica, presentazione del“Progetto Educativo
Individualizzato” e condivisione degli obiettivi a
breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.;
- messa in atto di tutte le attività e strategie per
l’integrazione dell’alunno all’interno della classe,
secondo le indicazioni del P.E.I.
iano dinamico
funzionale
Da effettuarsi
ogni nuovo ciclo
scolastico.
Redazione di una
prima stesura
entro il primo
GLHO
Diagnosi funzionale
Nel caso la Diagnosi Funzionale non sia aggiornata, la Scuola
chiede alla ASL di provvedere all’aggiornamento della stessa,
tenendo conto delle indicazioni del primo GLHO e secondo il
protocollo ICF – CY, nel quale sono evidenziate le funzionalità
della persona in relazione del contesto in cui opera e degli
eventuali facilitatori/ ostacoli.
Profilo Dinamico Funzionale
Il consiglio di classe, le insegnanti della sezione e del team
sulla base della DF e delle osservazioni sistematiche iniziali,
redige una bozza del profilo dinamico funzionale (nel caso la
DF sia redatta secondo il protocollo ICF-CY, il PDF di fatto
confluisce nelle indicazioni della DF stessa).
La famiglia partecipa alla stesura e sottoscrive il PDF.
Le ASL competenti revisionano la bozza di PDF elaborata dal
consiglio di classe, per correggere e integrare.
GLHO
Ottobre-
Novembre
Programmazione didattica - Il consiglio di classe, di concerto
con gli specialisti della ASL, i genitori e gli altri operatori del
gruppo di lavoro, preso atto delle direttive del PDF, decide la
programmazione da adottare.
PEI
Periodo
immediatamente
successivo al
GLHO
Redazione del Piano Educativo - Il docente di sostegno,
responsabile della redazione del documento, di concerto con
gli altri docenti di classe, in riferimento alle decisioni adottate
nel GLHO, redige il PEI, che deve essere poi condiviso e
sottoscritto dai genitori.
Verifica e
valutazione
Tutto l’a.s. La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base
del PEI e deve riguardare i progressi realizzati rispetto ai livelli
iniziali di apprendimento (T.U. n. 297/94).
Fine primo
quadrim.
Sono previste la verifica e l’eventuale rimodulazione del piano
educativo progettato.
Fine anno
scolastico
Convocazione GLHO per:
- Verifica ed analisi dei risultati ottenuti;
- Redazione della relazione finale.
48
8.3 Inserimento scolastico dell'alunno con Disturbo evolutivo specifico (L.170\2010)4
Fasi Tempi Attività e compiti
Fase Preparatoria
Dicembre -
Gennaio
1. Nell'ambito delle attività di Orientamento, l'alunno e la sua
famiglia visitano la scuola e hanno un primo contatto
conoscitivo.
2. La famiglia procede all'iscrizione dell'alunno secondo la
normativa vigente.
3. La famiglia e la scuola di provenienza (compatibilmente alla
normativa sulla Privacy) fanno pervenire la certificazione, ove
disponibile, alla segreteria scolastica.
Accoglienza
Condivisione
Settembre -
Novembre
1.Il DS riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la
acquisisce al protocollo e la condivide con la F.S. Pari
Opportunità 2.La segreteria protocolla le certificazioni degli alunni neo-
iscritti da mettere a disposizione della F.S il quale informa il
Coordinatore e i docenti delle classi interessate della
presenza di alunni con disturbi evolutivi specifici.
3.Nel corso del mese di Ottobre saranno predisposti incontri tra
la Famiglia, F.S Pari Opportunità, Coordinatore di classe ed
eventualmente anche gli operatori ASL o dei centri autorizzati
che hanno rilasciato la Diagnosi, o specialisti che seguono
l’alunno, per opportuna raccolta di informazioni diagnostiche,
metodologiche, di studio, background dello studente.
4.Il Coordinatore di classe riferisce ai docenti della classe in
cui è inserito l’alunno quanto emerso al punto 3 nel corso del
CdC del mese di Ottobre. I dati diagnostici raccolti e saranno
poi inseriti nel PDP.
5.I Docenti predispongono le verifiche d’ingresso che,
integrate dall’osservazione in classe, permetteranno di
desumere le informazioni (generali e per ciascuna disciplina)
da inserire nel PDP dell’alunno.
6.Il Coordinatore prende contatto con le famiglie per attivare
un rapporto comunicativo diretto: in tale contesto il
Coordinatore illustra alla famiglia le modalità di costruzione di
un primo percorso didattico personalizzato
Condivisione
Novembre Nel corso del CdC il Consiglio di classe concorda e compila
il PDP che sarà poi condiviso e firmato dalla famiglia.
Per alunno con diagnosi ADHD al PDP seguirà specifico
allegato con disposizioni per strategie metodologiche e
modalità di valutazione come da circ.Min. 15\06\2010
Trasparenza e
Documentazione
Durante l’anno
scolastico
Ciascun docente, in sede di valutazione delle prove scritte e
orali, avrà cura di annotare sul registro personale:
- la tipologia degli strumenti compensativi messi a
disposizione
- le misure dispensative adottate
Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle
classi con alunni con BES della loro presenza e del PDP
adottato.
4 (DSA ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio
DL, Funzionamento intellettivo limite FIL, Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione
motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza)
49
Valutazione
Durante l’anno
scolastico
febbraio e giugno
Modalitaà di verifica e valutazione personalizzate,
coerentemente con gli strumenti compensativi e dispensativi
previsti nel PDP.
Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare
insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando
l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche
migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie
adottate.
Esami
Si fa riiferimento a quanto previsto dall’ O.M. 37/2014 , art.
18, Esame dei candidati con DSA o con BES, in particolare:
- uso di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova
INVALSI registrati in formati mp3;
- individuazione di un componente della Commissione
che possa leggere i testi delle prove scritte;
- previsione di tempi più lunghi di quelli ordinari per lo
svolgimento delle prove scritte;
- adozione di criteri valutativi attenti soprattutto al
contenuto piuttosto che alla forma
8.4 Inserimento scolastico dell'alunno con BES non in possesso di diagnosi
Fasi Tempi Attività e compiti
Accoglienza
Condivisione
Settembre Ottobre 1. Il Consiglio di Classe rileva la presenza dell'alunno con
Bisogni Educativi Speciali e documenta la propria
osservazione.
2. Il CdC, nella persona del Coordinatore, prende contatto con
la famiglia, allo scopo di informarla delle difficoltà rilevate,
raccogliere ulteriori informazioni e/o suggerire l'avvio di un
iter diagnostico. Eventualmente può prendere contatto, in
sintonia con F.S. “Pari Opportunità”, anche con i servizi sociali
e sanitari.
3. Il Coordinatore propone alla Famiglia la stesura di un PDP,
nel quale confluiranno tutti i dati utili, compresi quelli di
carattere sanitario. La Famiglia in forma scritta autorizza/non
autorizza la stesura del PDP.
4. I Docenti predispongono una serie di attività volte alle
verifiche d’ingresso che, integrate all’osservazione in classe,
permetteranno di desumere le informazioni (generali e per
ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con BES,
con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati
dagli alunni stessi ed eventuali prestazioni atipiche,
organizzando peraltro una prima serie di attività finalizzate ad
un positivo inserimento nella scuola e una buon adattamento
nella classe.
Condivisione Novembre Nel corso del CdC del mese in oggetto il Consiglio di classe
concorda e compila il PDP che sarà poi condiviso e firmato
dalla famiglia.
Trasparenza e
Documentazione
Durante l’anno
scolastico
Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e
orali, avrà cura di annotare sul registro personale:
- la tipologia degli strumenti compensativi messi a
disposizione
- le misure dispensative adottate
Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle
classi con alunni BES della loro presenza e del PDP adottato.
50
Valutazione
Durante l’anno
scolastico
Febbraio e
Giugno
Modalitaà di verifica e valutazione personalizzate,
coerentemente con gli strumenti compensativi e dispensativi
previsti nel PDP.
Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare
insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando
l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche
migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie
adottate.
Esami Si fa riferimento all’OM 24 aprile 2013, n.13 – Esami di Stato,
Art. 18 – Esame dei candidati con DSA , comma 4.
51
9. Scelte organizzative e gestionali
9.1 Funzionigramma dell’istituto
Incarico Nominativo
Dirigente
scolastico Prof.ssa Marina Todini
DSGA Silvia Di Giorgio
Incarico Funzioni
Vicario
supporto al lavoro del DS e partecipazione riunioni periodiche di staff
supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni
coordinamento attività di documentazione educativa e organizzativa
sostituzione dei docenti assenti su apposito registro
coordinamento vigilanza sul rispetto Regolamento Istituto
organizzazione commissioni e gruppi di lavoro
raccordo con funzioni strumentali, referenti e responsabili di incarichi
specifici
Primo
collaboratore
scuola
secondaria
Collaborazione con il D.S. e con il Docente Vicario
sostituzioni giornaliere docente assenti
controllo del rispetto del regolamento Istituto
supporto flussi informativi e comunicativi interni ed esterni
riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i
problemi del plesso
Primo
collaboratore
scuola primaria
Collaborazione con il D.S. e con il Docente Vicario
sostituzioni giornaliere docente assenti
controllo del rispetto del regolamento Istituto
supporto flussi informativi e comunicativi interni ed esterni
riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i
problemi del plesso
Funzioni strumentali
Denominazione Compiti
Piano Offerta
Formativa
Stesura, integrazione e revisione di POF e POFT
Organizzazione, coordinamento, monitoraggio delle attività progettuali
Coordinamento costruzione del Curricolo di istituto
Coordinamento delle attività dei Gruppi Disciplinari e/o Interdisciplinari,
dei Consigli di Classe e di interclasse
Coordinamento attività di valutazione degli alunni
Analisi e adattamento del "progetto educativo" alle esigenze della realtà
territoriale e dell'utenza
Organizzazione e coordinamento delle attività progettuali
Organizzazione e valorizzazione dei laboratori scientifici
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Coordinamento gruppo per progetti a bando (MIUR, FSE, EE.LL)
Valutazione e
autovalutazione
Coordinamento attività di valutazione degli alunni
Predisposizione e somministrazione di materiale per l’autovalutazione
d’Istituto, elaborazione dei risultati e diffusione degli stessi
Monitoraggio dati follow up (esiti scuole superiori)
Continuità e
Orientamento
Facilitare il passaggio tra i diversi ordini mediante l’organizzazione di
concrete esperienze di continuità e la predisposizione di schede di
passaggio per la condivisione di informazioni.
Progettare attività di continuità/raccordo atte a favorire il passaggio da un
ordine di scuola all'altro
Predisporre strumenti per la formazione delle classi prime della scuola
primaria e della scuola secondaria di primo grado
Programmare ed organizzare attività funzionali all'orientamento in uscita
dall’istituto
Coordinare le attività di orientamento
Predisporre i materiali per le attività di orientamento
Avviare un percorso di orientamento strutturato a partire dalle classi
prime
Gestire i bisogni formativi degli studenti in relazione all'orientamento
scolastico.
Organizzare percorsi di conoscenza delle scuole del territorio e di
raccordo con le stesse
Coordinare le attività di orientamento oer gli alunni BES e gli alunni
stranieri, in sinergia con le funzioni strumentali per l’inclusione e per
l’intercultura
Pari
Opportunità
Organizzazione delle risorse (umane e strumentali) dell’Istituto in materia
di disturbi specifici di apprendimento, bisogni educativi speciali,
integrazione alunni stranieri
Progettazione e coordinamento attività finalizzate all’integrazione degli
alunni stranieri
Prendere visione delle certificazioni diagnostiche rilasciata dagli organi
preposti
Effettuare uno screening rivolto a tutte le classi al fine di individuare
alunni in situazione di difficoltà di apprendimento
Confrontarsi e cooperare con i docenti, nelle cui classi sono presenti
alunni con BES/DSA, per favorire l’individualizzazione e la
personalizzazione della didattica (strumenti compensativi, misure
dispensative, percorsi metodologico-didattici)
Monitorare la realizzazione e lo sviluppo dei percorsi didattici
personalizzati (PDP)
Agevolare l’attuazione di strategie di recupero rivolte agli alunni in
situazione di difficoltà
Costruire un gruppo di lavoro (GLI) con le seguenti funzioni:
- rilevazione dei BES presenti nella scuola;
- raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
- supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi;
53
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola;
- elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività.
Attivare corsi di aggiornamento/formazione per i docenti in materia di
didattica inclusiva
Scuola aperta al
territorio
Cura dei rapporti con gli alunni, con le famiglie, con il territorio, con
l’estero
Programma e coordina l’apertura dell’Istituto al territorio
Coordina l’organizzazione degli eventi d’Istituto
Collabora alla realizzazione dei progetti che prevedono l’apertura al
territorio, le attività di prevenzione e protezione della salute
Promuove iniziative per la solidarietà
Organizza le attività integrative pomeridiane e i corsi di recupero
(iscrizioni, docenti, costi, orari, sorveglianza)
Altre figure di sistema
Team di
gestione sito
Amministratore Area amministrativa: DSGA Silvia Di Giorgio
Amministratore Area Comunicazione interna: Vice-Preside
Amministratore Area Docenti Scuola Primaria
Amministratore Area Docenti Scuola Secondaria
Le FF.SS. sono amministratori per le aree afferenti i rispettivi ambiti di
referenza
Animatore
digitale
Docente a tempo indeterminato che ha i compiti di:
- favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole;
- diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni
di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola
digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di
lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola.
Rappresentante
dei lavoratori
per la sicurezza
(art. 73 del
C.C.N.L.)
a) Ha diritto di accesso ai luoghi di lavoro nel rispetto dei limiti previsti dalla
legge; egli segnala preventivamente al capo di istituto le visite che intende
effettuare negli ambienti di lavoro; tali visite possono svolgersi
congiuntamente con il responsabile del servizio di prevenzione o un addetto
da questi incaricato.
b) E’ consultato dal DS Per la sicurezza su tutti quegli eventi per i quali la
disciplina legislativa prevede un intervento consultivo del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza.
c) E’ consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti del
servizio di prevenzione, su piano di valutazione dei rischi, programmazione,
realizzazione e verifica della prevenzione nell'istituzione scolastica, nonché
in merito all'organizzazione della formazione.
d) Riceve le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei
rischi e alle misure di prevenzione, nonchè quelle inerenti le sostanze e i
preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l'organizzazione del lavoro e
gli ambienti di lavoro, la certificazione relativa all'idoneità degli edifici, agli
infortuni e alle malattie professionali.
54
e) Ha diritto alla formazione specifica prevista all'art.19, comma 1, lett.G) del
D.Lgs.n.626/94.
R.S.P.P.
L’articolo 33 del D.Lgs. 81/08 elenca i suoi obblighi:
a) individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione
delle misure di sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;
b) elaborazione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo
delle misure adottate;
c) elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività della scuola;
d) proposta di programmi di formazione e informazione per i lavoratori;
e) collabora alla realizzazione del piano di sicurezza e della valutazione
rischi;
f) segnala al DS eventuali inadempienze o irregolarità sul lavoro in
collaborazione con medico competente e RLS;
g) si interfaccia con gli organi di vigilanza territoriali e, in sede di ispezione,
affianca gli organi esterni fornendo loro chiarimenti in merito al documento
di valutazione rischi;
h) indice, in vece del datore di lavoro, la riunione periodica
a cui devono partecipare: datore di lavoro, RSPP, medico competente, RLS.
Gli argomenti che devono essere trattati sono: il Documento di Valutazione
Rischi (DVR); l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali;
criteri di scelta e caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale
(DPI) e i programmi di formazione e informazione sulla sicurezza sul lavoro
per lavoratori, dirigenti e preposti.
55
10. Determinazione dell’organico dell’autonomia
Considerati gli obiettivi formativi e le connesse attività progettuali, curricolari, extracurricolari,
educative ed organizzative nonché le iniziative di potenziamento e di miglioramento, previste dal
PTOF e dal PdM, si definisce l’organico dell’autonomia che includerà:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto),
sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di
autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con
disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle
risorse previste a legislazione vigente
Organico insegnanti a.s.
2015/2016
a.s.
2016/2017
a.s.
2017/2018
a.s.
2018/2019
Docenti Discipline Curricolari scuola
primaria
48 + 46 h
di IRC
49 + 46 h di
IRC
49 + 46 h di
IRC
49 + 46 h di
IRC
Docenti Discipline Curricolari scuola
secondaria
45 + 27h
IRC
45 + 27 h
IRC
45 + 27 h
IRC
45 + 27 h
IRC
Docenti di Sostegno scuola primaria 13 14 14 14
Docenti di Sostegno scuola secondaria 11 12 12 12
La richiesta di una cattedra in più per la Scuola Primaria è giustificata dal trend in aumento degli
iscritti e del numero delle classi; lo stesso vale per la richiesta di un’unità in più di docenti di
sostegno, per entrambi gli ordini di scuola.
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (i docenti immessi in
ruolo nella fase C)
Il Collegio ha individuato gli obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i
campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di
miglioramento da porre in atto, a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel
RAV e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel fabbisogno è
compreso il semiesonero dei collaboratori del Dirigente, già individuato dal Dirigente.
56
Tale richiesta è stata in parte disattesa e il nostro Istituto si è visto riconoscere, per l’a.s.
2015/2016, il seguente organico di potenziamento:
Organico potenziamento a.s. 2015/2016 Tipologia cattedra n.
Docenti Discipline Curricolari scuola primaria posti comuni 4
Docenti di Sostegno scuola primaria
Docenti Discipline Curricolari scuola secondaria arte e immagine 1
Docenti di Sostegno scuola secondaria
In attesa di ricevere chiarimenti dall’amministrazione centrale, i suddetti docenti saranno
utilizzati, ove possibile, per la realizzazione dei progetti previsti dal Piano di Miglioramento.
Per l’anno scolastico 2016/2017, per poter modulare un orario scolastico che possa rispondere in
maniera adeguata alle esigenze di un utenza in ampliamento, il DS dell’Istituto “Piaget –
Majorana” conferma l’organico funzionale già richiesto per l’a.s. 2015/2016, vale a dire:
Organico potenziamento Tipologia cattedra n.
Docenti Discipline Curricolari scuola primaria posti comuni 4
Docenti Discipline Curricolari scuola secondaria
matematica e scienze A059 1
materie letterarie A043 1
Lingua inglese A345 1
Campi di potenziamento Obiettivi formativi Comma 7 Unità di
personale
richiesto
Potenziamento scientifico Potenziamento delle competenze matematiche-logiche e
scientifiche
1
Potenziamento scientifico Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni
1
Potenziamento linguistico Valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, in particolare della lingua inglese
2
Potenziamento linguistico Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come
lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana……
1
Potenziamento umanistico,
socio-economico e per la
legalità
Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come
lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana……
1
Potenziamento laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e
dei media nonché alla produzione
1
57
c) il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare
Considerata la struttura dell’Istituto Comprensivo, articolato sui due plessi della Scuola primaria
“J. Piaget “ e della Scuola secondaria di I grado “E. Majorana”, si ritiene necessario garantire le
attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di
qualità e di efficienza.
Organico personale amministrativo a.s.
2015/2016
Triennio
successivo
Dirigente Servizi Generali Amministrativi 1 1
Personale di segreteria 6 6
Personale ausiliario 13 13
58
11. Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.
11.1 Risorse disponibili
L’Istituto ha cura di incrementare il proprio patrimonio di risorse materiali e strutturali, in
quanto valido supporto alle molteplici iniziative previste.
Attualmente i due plessi sono dotati di spazi comuni interni ed esterni quali:
2 Teatri
laboratorio scientifico (scuola Primaria)
laboratorio di ceramica con forno per la cottura
laboratorio informatico multimediale
2 biblioteche-sale lettura, fornite di libri, videocassette, cd-rom, cataloghi informatizzati e
postazioni internet
aule dotate di LIM e di pc
aula polifunzionale
sala mensa (scuola Primaria)
giardini attrezzati polivalenti con campetti di basket e di pallavolo
2 palestre
I docenti, inoltre, utilizzano in funzione educativa tutti gli spazi della scuola quali: arredo dei
corridoi per attività di gruppo o per colloqui con genitori e/o studenti, spazi esterni per attività
sportive e di giardinaggio, pareti per murales e bacheche per comunicazioni.
In relazione a quanto emerso nel RAV e alle segnalazioni del Collegio dei Docenti, si ritiene
prioritario valorizzare gli ambienti scolastici esterni e implementare le dotazioni informatiche.
11.2 #La mia scuola accogliente
L’Istituto ha recentemente partecipato al bando pubblico del MIUR per l’individuazione di proposte
progettuali per la valorizzazione ed il recupero di ambienti scolastici e realizzazione di scuole
accoglienti, presentando il progetto #La mia scuola accogliente, che si auspica sia selezionato e
finanziato.
La proposta, la cui progettazione ha coinvolto anche l’Ufficio tecnico del III Municipio e il
Corpo Forestale dello Stato, è finalizzato a:
riqualificare le aree verdi prospicienti gli edifici dell'I.C. “Piaget-Majorana” (interventi di
sistemazione / messa in sicurezza delle piante e degli spazi verdi esistenti);
59
creare uno spazio verde da destinare alla realizzazione di un orto didattico / percorso
multisensoriale;
adeguare le strutture sportive esistenti;
realizzare un padiglione esterno prefabbricato (legno/vetro) multifunzionale per attività
laboratoriali;
realizzare un gazebo in legno e strutture smontabili per la realizzazione di prodotti
artistico-artigianali, allestimenti di mostre e altri progetti d'istituto che prevedono
l'accoglienza dell'utenza (Festincontro, Festa di fine anno scolastico, iniziative sportive,
premiazioni, open day, ecc.)
L'originalità della proposta è costituita dalla disponibilità di spazi e strutture idonee alla
realizzazione di una didattica inclusiva, basata sull'Experiential Learning (cognitiva, emotiva e
sensoriale), in cui l'apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di
situazioni, compiti e ruoli. Consente inoltre di sviluppare le abilità dell'alunno di problem
solving, anche attraverso abilità creative e di far acquisire autoconsapevolezza attraverso
l'osservazione e la costituzione di un patrimonio di conoscenza che costituirà il nuovo punto di
partenza di ulteriori apprendimenti.
11.3 Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale
Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, “al fine di sviluppare e di migliorare le
competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di
costruzione delle competenze in generale” (comma 56), il MIUR ha adottato il Piano Nazionale
per la Scuola Digitale, valido fino al 2020.
Gli obiettivi strategici del PNSD sono i seguenti:
realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e
i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenzae
la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni
formazione dei docenti e del personale amministrativo;
potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle
scuole;
valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la
promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
60
definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per
la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti
autonomamente dagli istituti scolastici
Il nostro Istituto ha aderito al Piano e ha individuato tra i docenti un animatore digitale che avrà
il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola:
organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità
scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.
Il PNSD è un progetto ambizioso che catalizza l’impiego di più fonti di risorse a favore
dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai
fondi della legge 107/2015, fino a quelli del Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga.
L’auspicio è che il futuro descritto nel Piano diventi presto un presente tangibile e condiviso da tutti.
11.4 Una scuola 2.0
L’Istituto è impegnato da anni nell’implementazione di dotazioni tecnologiche, per essere in
grado di rispondere in maniera diretta alle esigenze dettate dalla società dell’informazione, in
particolare favorire la diffusione delle competenze digitali nella scuola e promuovere approcci
didattici innovativi.
È in quest’ottica che è stato approntato un piano di implementazione che prevede i seguenti
interventi, alcuni dei quali vincolati al finanziamento del FSE:
Progetto Descrizione Tempi Risultato atteso Finanziamento
LIM per tutti Acquisto ed
installazione di 21
LIM
novembre 2015
- gennaio 2016
Tutte le aule
dell’Istituto dotate
di una LIM e di un
pc
Contributo
volontario delle
famiglie
Aggiornamento
del sito
istituzionale
Sostituzione
dell’attuale sito,
orami obsoleto e
poco frequentato,
con uno più
interattivo e
trasparente
ottobre 2015 –
gennaio 2016
Un sito
effettivamente
dinamico e che
faciliti la
comunicazione
interna ed esterna
Fondo per la
dematerializzazione
“Whatslan – la
didattica inclusiva
in una scuola 2.0”
Adeguamento delle
infrastrutture di
rete LAN/WLAN
aprile 2016 Cablaggio
wireless di tutti i
locali dell’Istituto
scolastico che:
permetta una
didattica 2.0;
faciliti la
comunicazione, la
ricerca, l'accesso
Fondo Sociale
Europeo (finanziato)
61
alle informazioni e
alle risorse, ai
materiali didattici
da parte dei
docenti e degli
allievi; potenzi la
comunicazione
con le famiglie
Aula Fab-lab Realizzazione di
un’aula-
laboratorio dove
docenti e studenti
possano usufruire
di tecnologia come
valido supporto
allo studio e alla
progettazione
(anche attraverso
la realizzazione di
modelli 3D) .
Entro giugno
2016
Potenziamento
delle infrastrutture
necessarie per una
didattica
innovativa
mediata dalle ICT
FSE (in attesa di
conoscere esito)
11.4.1 Nuovo sito scolastico
Dal monitoraggio annuale sulla valutazione esterna del nostro Istituto, nonché dal RAV
elaborato dal Gruppo di Valutazione, è emersa la necessità di rinnovare l’attuale sito istituzionale
della scuola, ormai obsoleto. Il presente progetto è finalizzato quindi alla creazione di un nuovo
sito scolastico che:
- rappresenti l’identità dell’Istituto Comprensivo e ne renda trasparente l’attività;
- favorisca pratiche collaborative tra le varie componenti della scuola e con le altre agenzie
formative operanti nel territorio;
- permetta la diffusione di contenuti culturali e didattici tra i docenti e con i discenti;
- offra nuovi servizi per i docenti (registro elettronico, informazioni sul piano didattico
delle attività, pubblicazioni avvisi importanti, modulistica on line, programmazioni
scaricabili, pubblicazioni lavori multimediali);
- faciliti la comunicazione con le famiglie (registro elettronico, informazioni circa riunioni,
incontri e iniziative, modulistica online, avvisi di pubblica utilità);
- sia conforme al Decreto Legislativo, 14 marzo 2013, n. 33, riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte
delle pubbliche amministrazioni;
Per la realizzazione del progetto sono previste le seguenti attività:
realizzazione delle pagine web di struttura del sito, a cura di un esperto esterno
registrazione di un dominio .gov.it specifico per siti della P.A. secondo le procedure
62
http//domini .digitpa.gov.it e successivo inserimento nello stesso di un contenitore
CMS configurato secondo le esigenze del nostro Istituto
trasferimento dei contenuti necessari dal precedente sito scolastico
inserimento dei contenuti nel nuovo sito e aggiornamento degli stessi, prioritariamente
dell’area dedicata alla Segreteria dell’istituto per la pubblicità legale (albo pretorio)
monitoraggio e amministrazione del sito, a cura di un esperto esterno
Per le suddette attività è stato costituito un gruppo di lavoro dotato di competenze specifiche e
che interessi le varie componenti dell’istituzione scolastica: DSGA, 1 collaboratore di segreteria,
Vice preside, 1 docente della Scuola Primaria, 1 docente della Scuola Secondaria, Funzioni
Strumentali.
I contenuti del sito scolastico saranno:
l’organigramma dettagliato delle figure principali dell'organizzazione scolastica, ognuna
eclinata secondo compiti e ruoli svolti, organi collegiali compresi;
i principali documenti dell'organizzazione scolastica: il POF, il Regolamento d'Istituto, la
Carta dei Servizi e gli altri regolamenti, il Piano Annuale delle Attività;
la struttura logistica della scuola;
l'offerta formativa scolastica: il successo formativo, le iniziative socio-culturali, i rapporti
col territorio;
il lavoro di classe: dal contratto formativo all'attività didattica, dai criteri di valutazione
degli studenti, alle attività di recupero e di sostegno;
la condivisione del materiale didattico e di esperienze didattiche significative;
l'esposizione degli elaborati degli studenti;
la promozione della partecipazione a concorsi, progetti, gare e manifestazioni;
strumenti di collaborazione interattiva, di discussione e confronto;
comunicazioni del Dirigente e della Segreteria;
modulistica facilmente scaricabile
11.4.2 “Whatslan – Una didattica inclusiva in una scuola 2.0”
Il progetto “Per una didattica LAN in una scuola 2.0”, finanziato dal FSE (Progetto
PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035), è finalizzato al cablaggio wireless di tutti i locali
dell’Istituto scolastico che permetta a docenti, discenti e personale della scuola di:
- apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT
- ottenere un controllo dello strumento Internet all’interno del contesto scolastico
- permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe
63
- facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte dei docenti e degli allievi
- condividere i registri informaticiEDOLOGIE DIDATTICHE
- accedere al portale della scuola per facilitare e potenziare il rapporto scuola-famiglia
- saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti
collaborativi
- ottimizzare la gestione del laboratorio d'informatica potenziandone le dotazioni hardware
e software
- porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0
- allestire strutture informatiche idonee al conseguimento dell'obiettivo delle pari
opportunità finalizzata all'integrazione del disagio e all'inclusione (POF triennale)
- aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione verso i discenti
11.4.3 “Aula FabLab - Proiettati nel futuro”
Con il presente progetto il nostro Istituto partecipa al bando PON/Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Obiettivo specifico – 10.8 – Azione 10.8.1
Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per
l’apprendimento delle competenze chiave.
Il progetto "Aula FabLab - Proiettati nel futuro" nasce dall’esigenza di creare uno “spazio per
l’apprendimento” che coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la
metodologia collaborativa e laboratoriale, dove venga messo in risalto il lavoro del singolo e la
collaborazione con gli altri allievi ed il docente per acquisire conoscenze e competenze in modo
semplice.
La nuova aula-laboratorio FabLab rientra nella ricerca di nuovi spazi della didattica che
permetteranno ai docenti e soprattutto agli allievi di usufruire di tecnologia come valido supporto
allo studio e alla progettazione di un oggetto, anche attraverso modelli 3D, seguendo un percorso
interdisciplinare capace di sviluppare specifiche competenze nei diversi ambiti
dell'apprendimento (scientifico-tecnologico, della comunicazione, della creatività ).
Le postazioni sono costituite da banchi modulari e componibili per il lavoro a gruppi e
fortemente high-tech grazie alla presenza di una LIM e di un videoproiettore interattivo,
entrambi collegati in rete e collegabili con ogni tipo di device in uso da studenti e professori
(tablet, PC/portatili). La LIM sostituisce la tradizionale lavagna, collega il docente con gli alunni
e consente proiezioni, anche in videoconferenza (da locale e da remoto). E’ un’interazione totale
di tutti verso tutti per un utilizzo della tecnologia più avanzata al fine di un apprendimento attivo
64
(basato sul problem solving), interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività
hands-on.
I nuovi spazi per la didattica saranno sufficientemente flessibili da consentire anche lo
svolgimento di attività diversificate da parte di più classi, gruppi di classi (verticali, aperti, ecc.),
in plenaria, per piccoli gruppi, ecc., nei quali l’insegnante non svolge più solo lezioni frontali,
ma assume piuttosto il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività. Insomma un setting
d’aula variabile e coerente con le diverse fasi dell’attività didattica.
L’aula inoltre permetterà agli allievi, ai docenti, al personale della scuola e all'utenza di:
apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT
sviluppare una didattica collaborativa di classe
facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte degli allievi, dei docenti, del personale scolastico e delle
famiglie
condividere i registri informatici e altri strumenti e software didattici usufruibili on line
accedere al portale della scuola
saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti
collaborativi
porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0
aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti e le famiglie,
oltre che al territorio (reti di scuole)
formazione docenti e personale ATA
La struttura dell’aula FabLab è pensata in funzione della versatilità d'impiego delle tecnologie di
cui si compone. Le dotazioni mobili permetteranno: 1) di avere più punti di visualizzazione
all’interno di essa utili per una migliore fruizione individuale e collettiva dei contenuti didattici;
2) di aggregare gruppi di alunni (verticali e aperti) per attività didattiche di vario tipo anche ai
fini dell'inclusione e dell'integrazione (sostegno, recupero, potenziamento, attività mirate per
alunni stranieri, alunni con disturbi specifici di apprendimento); 3) organizzare attività in
videoconferenza locale (aula magna) e da remoto (reti); 4) aggiornamento e formazione del
personale docente, ATA e utenza.
L’istituto intende richiedere anche postazioni informatiche per l'accesso ai dati e ai servizi
digitali della scuola (mensa, biblioteca, registro elettronico, iscrizioni on line) da parte
dell'utenza e del personale di segreteria.
65
12. Attività di formazione del personale scolastico
Riferimento agli Atti di Indirizzo del DS
Il Collegio dovrà definire aree per la formazione del personale che siano coerenti con i bisogni
emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento, in termini di esiti di apprendimento e di
sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovranno essere individuate le ricadute nelle attività
ordinarie della scuola e potranno essere previste attività di condivisione delle buone pratiche,
utili per la comunità professionale.
L’Istituto intende diventare un laboratorio di sviluppo professionale in grado di offrire soluzioni
organizzative, funzionali alle esigenze formative specifiche e coerenti alle scelte educative
concordate. Promuove, pertanto, ogni occasione di formazione individuale e collegiale,
favorendo anche la partecipazione a: convegni, seminari, gruppi di progetto, corsi di formazione
organizzati da enti e/o istituzioni esterne, scambi culturali fra docenti di nazionalità diverse.
Nel quadro di un processo di innovazione e di riqualificazione professionale, di particolare
interesse sono considerati gli argomenti relativi ai seguenti ambiti:
modalità di utilizzo della rete informatica e di un laboratorio multimediale
didattica innovativa e laboratoriale
potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla
comprensione, alle competenze logico-argomentative e a quelle matematiche
potenziamento delle competenze linguistiche
l’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza
la valutazione
La formazione, in quanto risorsa strategica per il miglioramento della scuola, è un diritto di
tutto il personale scolastico. Pertanto il nostro Istituto prevede attività di aggiornamento e
formazione anche per il personale A.T.A., in quanto funzionali all’attuazione dell’autonomia
e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi,
tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione.
Tentuo conto anche delle priorità definite dall’Atto di Indirizzo del Ministero della Pubblica
Istruzione (prot. 38 del 30/11/15), il Collegio dei Docenti ha definito un piano di formazione
triennale del personale coerentemente con:
- i bisogni formativi degli alunni e dei docenti;
- le opportunità e le peculiarità del territorio;
66
- le esigenze di miglioramento evidenziate dal RAV (espresse in termini di esiti di
apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza), dal Piano di
Miglioramento, dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in atto;
- le risorse eventualmente disponibili nell’Istituto:
- le ricadute che avranno nelle attività ordinarie della scuola, così come indicato nel
PdM.
Area di
formazione Destinatari Risultati attesi
Anno
svolgimento
Recupero e
potenziamento
competenze
logico-
matematiche
Docenti di
matematica
dell’Istituto
- innovare la didattica, potenziare e
diversificare le competenze
metodologiche dei docenti di
matematica;
- individuare, partendo dal confronto tra
esiti interni e dati rilevati dalle PN, le
priorità di intervento per la
progettazione di percorsi formativi
calibrati sui bisogni degli alunni.
2015/2016
Recupero e
potenziamento
competenze
linguistiche
Docenti di
lingua inglese
dell’Istituto
- individuare gli steps di un percorso
formativo unitario - con andamento a
spirale - dalla classe I della scuola
primaria alla classe III della scuola
secondaria;
- indirizzare la didattica ad un migliore
utilizzo della comunicazione in lingua
2015/2016
Inclusione,
disabilità,
integrazione
Tutti i docenti
Personale ATA
- adeguare le conoscenze del personale
scolastico sui problemi dei ragazzi in
situazione di svantaggio (BES);
- innovare la didattica per favorire la
programmazione individualizzata
armonizzata con quella rivolta al gruppo
classe;
- potenziare le metodologie e le strategie
didattiche personalizzate e
individualizzate.
- potenziare il team teaching in una
didattica laboratoriale e il più possibile
interdisciplinare
2015/2016
Ricorsivo
Accoglienza ed
orientamento
degli studenti
stranieri
Team docenti
per
l’integrazione
alunni stranieri
- revisionare il protocollo di accoglienza
degli alunni stranieri;
- pianificare le fasi di un percorso
formativo unitario ed efficace;
- costruzione di materiali didattici
attraverso cui i contenuti siano trasmessi
in maniera semplificata e
individualizzata;
- progettazione attività interculturali
2015/2016
Ricorsivo
Orientamento Docenti scuola
secondaria
- analizzare e confrontare i risultati
ottenuti nei primi due anni di scuola
2015/2016
Ricorsivo
67
superiore e correlarli al giudizio
orientativo;
- indirizzare la didattica ad una
programmazione individualizzata
orientativa.
Verso per una
programmazione
individualizzata
o personalizzata
Tutti i docenti
- individuare, nel raggiungimento degli
obiettivi conoscitivi e metodologici
della propria disciplina, una gradualità
che consenta lo sviluppo di percorsi
individualizzati;
- finalizzare la programmazione anche
all’attivazione di intenzionali processi di
apprendimento (metacognizione e
autovalutazione)
2015/2016
Ricorsivo
Azioni di
continuità con le
scuole superiori
del territorio
Docenti di
Italiano,
Inglese e
Matematica
- analizzare e confrontare i risultati
ottenuti nei primi due anni di scuola
superiore e correlarli al giudizio
orientativo;
- individuare gli obiettivi irrinunciabili
per lo sviluppo delle competenze
disciplinari in un curriculo verticale;
- progettare prove comuni che forniscano
dati utili allo sviluppo e al
miglioramento della didattica finalizzata
all’acquisizione di competenze
2015/2016
Il nuovo sito
istituzionale
Team gestione
sito
- digitalizzare i servizi (comunicazione
scuola-famiglia, eventuale registro
elettronico, amministrazione
trasparente);
- gestione ordinaria dei contenuti del sito
2015/2016
Animatore
digitale
Animatore
digitale
- le competenze e le capacità
dell’animatore digitale nei suoi compiti,
così come definiti nel Piano Nazionale
Scuola Digitale.
Scuola digitale Tutti i docenti
- realizzare ambienti di apprendimento
multimediali, linguistici, scientifici,
anche in modalità blended;
- incentivare l’uso delle tecnologie per
proseguire l’azione formativa anche a
casa per lo scambio di materiali;
- promuovere uno sportello di
orientamento on line.
2016/2017
Sicurezza (D. Lg
81/2008)
Personale neo-
assunto o
trasferitosi
- conoscere il Piano di Gestione
d’Emergenza e del Documento di
Valutazione dei Rischi
2015/2016
ricorsivo
Tutto il
personale
- aggiornare e promuovere le conoscenze
in materia di Primo soccorso e di
prevenzione degli incendi
2015/2016
ricorsivo
Squadra di
Primo soccorso
- promuovere le conoscenze e le
competenze tecniche in merito a:
rianimazione cardiopolmonare;
2015/2016
ricorsivo
68
defibrillazione precoce con DAE
(defibrillatore semiautomatico esterno).
Per la realizzazione del suddetto piano di formazione l’Istituto si impegna a:
- ricercare formatori esterni qualificati;
- valorizzare le risorse interne, individuando docenti in grado di accompagnare i
colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula;
- impegnare i docenti in percorsi significativi di sviluppo e di ricerca professionale,
che li veda soggetti attivi dei processi;
- favorire la creazione reti territoriali di scopo, in cui le scuole aderenti possano
scambiare soluzioni di successo e condividere azioni di sistema, per massimizzare
l’efficacia degli interventi formativi e consentire economie di scala.
Saranno inoltre promossi:
- l'autoaggiornamento individuale o di gruppo (anche con l’utilizzo della carta
elettronica per l’autoformazione), prospettiva privilegiata per evitare modelli
professionali uniformi e per fare emergere identità e abilità “sommerse”;
- la condivisione delle buone pratiche attraverso il sito scolastico
Il nostro Istituto si impegna a individuare modalità di monitoraggio della qualità e
dell’efficacia delle attività formative svolte dai docenti. Gli esiti della formazione saranno
quindi documentati, nell’ottica di una progressiva costruzione di un sistema di
autovalutazione della propria formazione, di validazione delle esperienze svolte, nonché di
creazione di un portfolio personale del docente.
Per quanto riguardo i docenti neo-assunti, il DM 850/2015 prevede l’elaborazione di un
portfolio in formato digitale. Il docente neo-immesso in ruolo, dopo il secondo mese di
attività, con la collaborazione del docente tutor, deve predisporre un primo bilancio auto-
valutativo sulle proprie competenze, in modo da far emergere i punti di forza e di debolezza,
così da elaborare un piano formativo personalizzato. Il Dirigente scolastico, assieme al
docente neo-immesso e al suo tutor, in relazione ai bisogni della scuola, stabilisce gli
obiettivi di sviluppo professionale, di competenze culturale, disciplinari, didattico-
metodologiche e relazionali da raggiungere o migliorare attraverso le attività formative.
Le iniziative di formazione dovrebbero essere sostenute, secondo quanto recentemente
ribadito dal MIUR (Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale di
formazione del personale - 07/01/2016), da diverse fonti di finanziamento, tra cui le risorse
a valere sulla legge 107/15, i PON-FSE, la legge 440 e altri fondi a cui la scuola potrà
accedere attraverso la partecipazione a piani nazionali di formazione.
69
13. Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica
I fondi che il MIUR assegna all’Istituto Comprensivo vengono utilizzati con la massima
tempestività possibile:
- per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il
funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto;
- per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei
piani di previsione allegati ai progetti stessi.
L’istituzione scolastica è da sempre impegnata a reperire ulteriori risorse mediante la
presentazione di specifici progetti a:
- Enti Locali;
- Enti sovracomunali (Provincia e Regione);
- Soggetti privati, anche sotto forma di convenzione o sponsorizzazione.
Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla
realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in particolare per quanto attiene:
- campi scuola e visite didattiche;
- attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, spettacolo
teatrali, lezioni concerto);
- attività ordinarie o progettuali che richiedano risorse finanziarie superiori a quelle
messe a disposizione dallo Stato e da altri Enti;
- attività di progetti con esperti esterni;
- assicurazione per infortuni e per la responsabilità civile verso terzi.
Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il DSGA, predispone all’inizio dell’anno apposito
programma annuale dell’esercizio finanziario, con l’indicazione dettagliata delle diverse voci
secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Gli obiettivi che la segreteria dell’Istituto, diretta dal DSGA, persegue, sono coerenti con le linee
guida, tengono conto del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni, delle norme sulla riservatezza dei dati personali e sulla partecipazione ai
procedimenti amministrativi.
70
14. PTOF, enti locali, territorio
Nell’ambito degli obiettivi formativi ritenuti imprescindibili dall’istituzione scolastica e nelle
attività progettuali, l’Istituto Comprensivo “ Piaget – Majorana” ritiene di primaria importanza la
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo e quarto settore, nonché con Università ed altre Enti formativi.
In particolare l’Istituto è inserito nelle seguenti reti:
- ASAL (Associazione Scuole Autonome del Lazio), costituita al fine di rappresentare il
sistema delle scuole pubbliche della regione Lazio, per sostenerle nel raggiungimento dei fini
istituzionali e per promuovere la realizzazione e il rafforzamento dell'Autonomia
Organizzativa e Didattica, secondo le disposizioni dell'Articolo 21 della legge 59/97 e
successive disposizioni attuative.
- Scuole del III e IV Municipio, finalizzata a:
- ricercare e favorire azioni comuni e coordinate per diffondere e sviluppare
conoscenze e condivisione delle “buone pratiche”, condotte dalle singole scuole della
rete ed anche attraverso progetti di collaborazione su specifiche tematiche,
coinvolgendo sia le singole componenti (dirigenza, docenti, DSGA, personale ATA,
genitori) sia l’intera comunità scolastica;
- ricercare e favorire azioni comuni e coordinate per lo sviluppo dell’autonomia della
scuola pubblica come risorsa nel e per il territorio, con particolare attenzione alla
cultura dell’orientamento;
- coordinare azioni comuni in ordine alla gestione ed organizzazione dele specifiche
attività istituzionali delle scuola della rete (formazione, progettazione, ricerca,
sperimentazione e innovazione, gestione delle risorse, valutazione) per ottimizzare
l’uso delle risorse umane, strumentali e finanziarie, con riferimento sia alla gestione
complessiva delle Istituzioni sia al lavoro docente che al lavoro ATA;
- raccordare le iniziative di carattere formativo, organizzativo e gestionale per
sostenere una coerente ed efficace diffusione nei territori dei Municipi III e IV e
favorire altresì il confronto e la collaborazione con le amministrazioni locali e la USR
Lazio.
- Liceo Classico-Linguistico “Aristofane e Liceo Scientifico “Archimede”, nell’ambito di un
progetto di continuità finalizzato a:
- individuare traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
71
secondaria di primo grado,
- sviluppare curricoli verticali e trasversali,
- ricercare contesti di senso con l'intento di coinvolgere il maggior numero di docenti
in processi comuni di progettazione, gestione e utilizzo di percorsi didattici validi,
- raccogliere e diffondere materiali didattici validi e fruibili
- attuare una didattica orientante, come strumento permanente e strategico, per
garantire lo sviluppo della persona e della sua identità, il sostegno dei processi di
scelta e decisione di vita personale e professionale, la promozione dell’occupazione
attiva, della crescita economica e dell’inclusione sociale.
La nostra è da tempo una scuola che si apre al territorio per:
per essere abitata dagli alunni, dalle famiglie e dai cittadini del quartiere oltre i tempi
classici della didattica, diventando un punto di aggregazione sociale;
per collaborazioni con istituzioni e associazioni;
per realizzare convegni, seminari, dibattiti e riflessioni su temi di primaria importanza
come, il disagio giovanile, la disabilità e i BES, l’integrazione e l’inclusione delle
comunità straniere, la dispersione scolastica;
come esperienza di sussidiarietà, con un nuovo protagonismo dei genitori, in netta
controtendenza rispetto al declino della partecipazione delle famiglie nei tradizionali
organi di rappresentanza collegiale;
come comunità, dove le componenti che la abitano trovano nuove forme di relazione,
improntate alla responsabilizzazione e alla fiducia reciproca.
Da diversi anni, in collaborazione con le Istituzioni sociali, politiche e religiose, le associazioni
culturali del territorio, l’Istituto organizza i seguenti eventi aperti a tutto il territorio:
Titolo Sintesi
Festincontro
Festincontro è una grande tradizione della scuola e del territorio. E' un incontro
tra le varie componenti della comunità scolastica con: le famiglie, i responsabili
di istituzioni sociali e religiose del quartiere. Tale iniziativa nasce dalla
persuasione che sia essenziale formare ragazzi capaci di essere solidali con tutti,
specialmente con chi è in difficoltà, per recuperare valori fondamentali
all’esistenza. In un clima di festa e solidarietà, i ragazzi, sperimentando un
positivo protagonismo, presenteranno, riflessioni, abilità e valori maturati
attraverso il lavoro della vita scolastica.
Festa di fine
anno
La festa di fine anno rappresenta uno dei momenti conclusivi e significativi
dell’attività scolastica. Lo scopo della festa è quello di comunicare, attraverso
modalità diverse, l’esperienza vissuta durante l’anno dagli alunni e dagli
insegnanti. La preparazione della festa si inserisce in un progetto di lavoro che
interessa l’ultimo periodo di scuola in continuità con le attività didattiche.
Ciascuna classe rappresenta, anche attraverso il ballo, il canto, il gioco, o la
drammatizzazione, un’esperienza significativa che ha contraddistinto l’anno
72
scolastico.
Sono previsti inoltre i mercatini della solidarietà e la raccolta del sangue.
Sapere i
sapori.
Festa dei
nonni
Finalità del progetto sono: promuovere sani stili di vita e sane abitudini
alimentari; costruire un archivio della cultura e delle tradizioni locali, le cui radici
storiche possano essere recuperate attraverso un'azione di ricerca diretta sul
territorio. Nel progetto si inserisce quindi a pieno titolo la figura dei nonni,
depositari proprio di questi "saperi" in buona parte rappresentati dal cibo.
In occasione della Festa dei nonni gli alunni delle classi prime assaporeranno una
merenda genuina, insieme ai nonni invitati in classe per raccontare il loro vissuto,
il mangiare quotidiano o quello dei giorni di festa.
73
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
Anno Scolastico 2015/16
Prot. 5197/o3 del 15.10.2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti” che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei
docenti per le attività della scuola;
VISTO il comma n.7 della Legge 13 luglio 2015, n.107 descrive gli obiettivi formativi
individuati come prioritari (integrati dalla nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015);
VISTO l’art.21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni
scolastiche” ed in particolare gli artt. 3, 4 e 5, comma 1;
VISTE le Indicazioni Nazionali per il curriculo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo
d’Istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012);
VISTO il D.M. 22/08/2007 n. 139- Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo d’Istruzione;
VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che
attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni,
autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per
assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento,
intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per
l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e
culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori;
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
74
TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti
sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni
organi collegiali …), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita
promossa dalla scuola;
ASCOLTATO il Consiglio d’Istituto (nella seduta del 29/09/2015)
ASCOLTATO il Collegio dei Docenti (nella seduta del 16 /09/2015)
CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe e i risultati degli apprendimenti
registrati; visti i risultati dell’attività di monitoraggio realizzata dal nostro Istituto negli
anni scolastici scorsi e della quale si è dato conto nel Rapporto di Autovalutazione; delle
riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI;
delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli
orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi,
orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali
CONSIDERATE le priorità e i traguardi individuati nel RAV (vedi in allegato);
CONSIDERATO che la comunità professionale è impegnata nella redazione del PdM e
considerato che tale Piano avrà incidenza nella successiva implementazione dell’offerta
formativa;
CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico - didattica
e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e
delle sollecitazioni continue, offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di
classe/interclasse e Collegio dei docenti nelle sue articolazioni), sia negli incontri informali;
CONSIDERATA la struttura dell’Istituto Comprensivo, articolato nella Scuola Primaria “J.
Piaget “ e Scuola Secondaria di I grado “E. Majorana”;
TENUTO conto delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’Istituto dispone,
nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni;
RICHIAMATO l’art. 1, commi da 1 a 4, della Legge n.107/2015;
CONSIDERATE le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni
scolastici 2014/15, 2014/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014);
75
RICHIAMATE le norme a tutela della libertà d’insegnamento dei docenti e quelle relative
alle competenze degli OO.CC.;
SENTITA l’Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di
amministrazione;
RICHIAMATE le scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro
declinate nella direttiva impartita dal DSGA e in particolare i principi di: tutela della
privacy; accoglienza, ascolto attivo ed orientamento dell’utenza; chiarezza e precisione
dell’informazione, potenziamento dell’informazione dei servizi, anche al fine di abbreviare i
tempi di lavorazione; funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale
ATA; valorizzazione della professionalità di tutto il personale; costante monitoraggio dei
procedimenti amministrativi.
ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma
che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, che orientano verso l’innovazione delle
pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:
metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate
(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali
irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e
modalità affettive e cognitive individuali);
modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;
situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento
cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali,
autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);
AL FINE di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia
didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa
anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla
piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento,
diritto allo studio-successo formativo);
EMANA
76
il seguente Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti, in relazione alla Pianificazione
dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici
Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
Il Piano dell’Offerta Formativa triennale sarà orientato all’innalzamento dei livelli di
istruzione e di competenza degli alunni nel rispetto dei tempi e degli stili di
apprendimento. L’azione dell’Istituzione scolastica è orientata all’inclusione e alla
valorizzazione delle differenze. Quindi il metodo di lavoro sarà improntato sulla
collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle
competenze degli organi collegiali, delle istanze degli alunni e delle loro famiglie.
A tale proposito si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise
all’interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi,
coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio.
Il collegio dei Docenti è quindi invitato a:
Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di
apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo
2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della
scuola.
Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al
contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura
educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti
legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al
perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla
personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento
delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.
Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di
cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle
competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
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Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva,
aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità
locale.
Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere
osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
Pianificare la didattica e orientarla in un’ottica di efficacia degli apprendimenti. In
questa fase è indispensabile decidere le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse
fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di
apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure
dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno
educativo speciale rilevate.
Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che
coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere
la possibilità di soddisfare i propri bisogni educativi (richiamo dei prerequisiti,
presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento
collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione
metacognitiva su processi e strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità e compiti di
realtà …).
Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il
ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando
il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi
aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati. A tale proposito si sottolinea che la
qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia progresso
nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con
l’intervento educativo e didattico.
Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni
dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei
ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la
costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme.
Concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative
della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.
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Riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,
rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli
stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali,
esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di
insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di
conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di
apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di
apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, documenti e prodotti multimediali,
presentazioni in PPT….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove
tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà contenere:
Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base
del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità (vedi in
allegato).
L’efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazio, di
flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno
di organico.
Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (vedi in allegato)
– il Collegio individuerà obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i
campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni
di miglioramento da porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse
nel RAV e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel
fabbisogno dovrà essere compreso il semiesonero dei collaboratori del Dirigente, già
individuati dal Dirigente, come da verbale del CdD del 02.09.2015.
Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. A
tal proposito, sentito il DSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura
dell’Istituto scolastico, negli Istituti di Scuola primaria “J. Piaget “ e Scuola secondaria di I
grado “E. Majorana”, si ritiene necessario garantire le attività previste dai profili
professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità e di efficienza.
79
Il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali. A tale proposito, in relazione
alle priorità del RAV, alle segnalazioni del Collegio dei Docenti, si ritiene prioritario
implementare la rete digitale e le dotazioni informatiche. Il bisogno di infrastrutture è
coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrò individuare nella redazione del Piano
triennale.
Il Piano dell’offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e
formativa, deve contenere inoltre:
Il Piano di Miglioramento dell’Istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei
punti di riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione
scolastica (art. 3 c. 3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015).
Le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni
livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art.1 c. 16
legge 107/2015 e CM n. 1972 del 15/9/2015).
Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di
apprendimento inclusivi (comma 56 Legge 107/2015) che, in attesa che sia definito il
Piano triennale sulla scuola digitale, si ritengono comunque rilevanti per la progettazione
delle azioni formative.
Le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali
all’insegnamento non aggiuntive e riguardanti l’intero corpo docente (D.L. 104/2013, art. 8
– Legge di conversione n° 128/2013). Tali attività saranno sviluppate con modalità idonee
a sostenere anche le eventuali difficoltà proprie degli studenti di origine straniera (art. 1
comma 32 Legge 107/2015.
Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che
dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta
durante l’attività curricolare.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il Collegio dovrà definire aree per la formazione del personale che siano coerenti con i
bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento, in termini di esiti di
apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovranno essere
individuate le ricadute nelle attività ordinarie della scuola e potranno essere previste
attività di condivisione delle buone pratiche, utili per la comunità professionale.
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel POF sono ritenute
essenziali per adeguare la progettazione e introdurre eventuali interventi correttivi.
La valutazione degli alunni, che ha sempre valore diagnostico, formativo, sommativo
nonché certificativo, deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs 122/2009 art. 1) e si
pone come strumento essenziale per articolare le azioni didattiche e l’orientamento
personale dell’allievo.
Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:
- definizione dei criteri comuni di valutazione per discipline;
- costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione dei criteri comuni di
correzione;
- inserimento accanto alle prove tradizionali di strumenti diversificati e
interdisciplinari per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di
competenza (Unità di apprendimento o di competenza).
- progettazioni di interventi didattici specifici (sportelli di aiuto, didattica
laboratoriale, peer education, didattica a classi aperte) che possano essere utilizzati nel
recupero, potenziamento e consolidamento degli alunni.
Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la
stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione,
modifica o integrazione.
Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti del 15/10/2015. Copia dello
stesso è consegnata alle diverse Funzioni Strumentali, nonché ai coordinatori dei consigli di
classe e interclasse, impegnati nella contestualizzazione delle scelte del Collegio dei docenti
nei piani educativi e didattici della classe.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Marina Todini
Piano di Miglioramento
Istituto Comprensivo « Piaget – Majorana »
Anni Scolastici 2015 -18
Indice
A - PRIMA SEZIONE: Anagrafica 2
B - SECONDA SEZIONE: Fase di Progettazione 3
C - TERZA SEZIONE: Monitoraggio delle Azioni Avviate e Miglioramento 39
D - QUARTA SEZIONE: Piano finanziario degli Interventi 41
E - Allegati alla Terza sezione: Tabelle di monitoraggio delle azioni
A- PRIMA SEZIONE: Anagrafica
Denominazione della Scuola: Istituto Comprensivo “Piaget – Majorana” Roma
Codice meccanografico: RMIC8ED008
Responsabile del Piano di Miglioramento : DS
Cognome e Nome: Todini Marina
Telefono: 068124398
E-mail: [email protected]
Referente del Piano di Miglioramento
Cognome e Nome: De Fazio Patrizia
E-Mail: [email protected]
Ruolo nella Scuola: Docente di Scienze Matematiche a tempo indeterminato, Referente Nucleo Autovalutazione
Comitato di Miglioramento e gruppi di progetto
I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal Dirigente Scolastico tenendo conto delle competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento e dai singoli Progetti in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Lo Staff Dirigenziale ha ritenuto opportuno inserire nei vari Gruppi di Progetto alcuni dei Docenti designate dal Collegio come Funzioni
Strumentali nelle diverse Aree di intervento indicate nel PdM, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di
Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa.
Comitato di Miglioramento
Dirigente scolastico: Prof.ssa Marina Todini Referente del Gruppo di Miglioramento: Prof.ssa Patrizia De Fazio Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. Claudio Piccirillo Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. Giuseppe Parlato Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. sa Raffaella Fornari Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof.ssa Maria Grazia De Francisci Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Docente Michela Cavaliere Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Docente Mauro Mostaccio
Durata dell’intervento: Periodo di realizzazione: settembre 2015/giugno 2018
B -SECONDA SEZIONE: Fase di Progettazione
Scelte Operative
Partendo quindi da un riesame di quanto delineato nel Rapporto di autovalutazione, il NIV ha individuato dopo attenta analisi, all’interno
degli Obiettivi di processo, le aree di intervento prioritarie sulle quali indirizzare le iniziative, programmandone la successione temporale e
scandendo la realizzazione nel corso del triennio.
Tale analisi è stata condotta, tenendo conto di alcuni fattori:
1. la ricorrenza di determinati elementi di criticità in varie aree di processo 2. il valore di impatto che tali elementi avrebbero sull’Istituzione scolastica 3. l’ effettivo avvio e fattibilità delle azioni 4. le relazioni che legano queste azioni al quadro di riferimento normativo, in una didattica innovativa di tipo cooperativo.
Così come indicato nei riferimenti nazionali, di seguito si riportano le principali linee innovative a cui il PdM fa riferimento:
• trasformare il modello trasmissivo della scuola • sfruttare le opportunità offerte dalle ITC e dai linguaggi digitali per supportare nuove metodologie per apprendere ed
insegnare • creare nuovi spazi per l’apprendimento • riorganizzare il tempo del fare scuola • riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza • investire sul capitale umano • promuovere l’innovazione
Tenendo conto di questi fattori il NIV ha elaborato un piano di miglioramento, dove sono delineate le principali aree di intervento
evidenziate nella Tabella degli Obiettivi di processo su esposta.
La finalità di questo Piano è quindi quella di contribuire alla buona governance dell’Istituzione scolastica, attraverso il miglioramento
continuo:
- coinvolgendo sempre più i portatori d’interesse ad attivare azioni favorevoli a sanare alcune aree di criticità, - rimodulando via via gli interventi,
- incrementando il patrimonio informativo in modo tale da favorire processi di scelta in futuro, - rendendo evidente (nell’ottica della rendicontazione sociale), in una successiva restituzione, il risultato delle diverse azioni.
La struttura del Piano elaborato segue il modello CAF, è strutturata secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act) per i quattro processi
ritenuti chiave per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
AREA DI
PROCESSO Descrizione dell’obiettivo di processo
Indice di priorità
Azioni del
dirigente
scolastico
Dimensioni
professiona
li
interessate
1
(da
attivare
entro
l’anno)
2
(da
attivare
entro il
triennio)
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Implementare una programmazione quanto più condivisa basata su obiettivi e
contenuti irrinunciabili in modo da mirare gli interventi X a - e 1
Sviluppare maggiori capacità di comprendere e risolvere situazioni
problematiche, secondo una didattica per competenze (OCSE-PISA, Europa
2020)
X d 2 - 5
Ricercare nuove modalità didattiche (peer education, role play, problem solving,
cooperative learning), con un maggior utilizzo di risorse digitali X b - e 2- 5
Introdurre corsi di certificazione nelle lingue straniere e implementare italiano
L2 attraverso moduli CLIL X c - e 2
Ambiente di
apprendimento
Organizzare l’orario per consentire lo sviluppo trasversale di una didattica per
competenze (classi aperte, piccoli gruppi) X c 1 - 4
Utilizzare risorse e materiale didattico innovativo X a 2 - 4
Creare un repertorio di attività sperimentate e archivio di materiali X a 2
Destinare spazi al di fuori dell’aula per realizzare azioni mirate al successo
formativo degli allievi BES X b - e 3 - 4
Inclusione e
differenziazione
Compensare le difficoltà rilevate nei Piani educativi individualizzati con
interventi finalizzati a un apprendimento efficace X b 3 - 4
Prevedere una formazione finalizzata alla predisposizione di materiali di
programmazione e valutazione per DSA e BES X b 1 - 3
Diffondere la pratica dell’uso del protocollo di accoglienza degli alunni con
cittadinanza non italiana e introdurre i moduli CLIL nel curricolo X b 1 - 3
Continuità e
orientamento
Promuovere l’orientamento, coinvolgendo personale competente e famiglie,
per ridurre lo scollamento tra consiglio orientativo e scelta effettuata. X b 3
Sostenere l’integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri per
orientarli ad una scelta rispondente alle attitudini sviluppate X b - e 3 - 5
Potenziare lo strumento di rilevazione a distanza degli ex alunni ed estenderlo
fino al secondo anno di scuola superiore X j 5
Progettare percorsi formativi in continuità con le scuole di diverso ordine del
territorio X j 1 - 3
Orientamento Ottimizzare il dialogo tra Staff di Presidenza, Funzioni Strumentali e Nucleo di X f 1 – 2 - 4
strategico e
organizzazione
della scuola
autovalutazione, con riunioni periodiche di monitoraggio
Costituire un gruppo di progettazione per i bandi esterni X f 1 - 4
Concentrare più efficacemente le risorse finanziarie nei progetti definiti
prioritari nel POF e nel Piano attività dei docenti e personale ATA X b - f 1 - 4
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Attivare processi di formazione/aggiornamento dei docenti che siano coerenti
con le reali necessità, laboratoriali e didatticamente efficaci X c -d - e 2
Valorizzare le competenze dei docenti e aggiornare i fascicoli personali per le
eventuali necessità dell’Istituto X d 2
Capitalizzare le competenze acquisite dai docenti nei corsi di formazioni come
risorsa da spendere all’interno del Collegio X b - d - e 2
Aumentare il numero delle ore da destinare ai Dipartimenti disciplinari, in vista
di una più efficace azione didattica per competenze X a 2
Integrazione con il
territorio e
rapporto con le
famiglie
Implementare la rete territoriale delle scuole e delle altre agenzie formative
presenti sul territorio per realizzare progetti didattici X j 3
Aggiornare il sito della scuola, con particolare attenzione alla comunicazione
con l’utenza, assecondando il processo di dematerializzazione in atto X j 1 -3
Avviare una sperimentazione del registro elettronico, predisponendo la
dotazione informatica necessaria X d 2 -5
Rendere sempre più la scuola un polo di aggregazione delle componenti sociali
del territorio (corsi aperti, convegni, iniziative di volontariato) X d - e 1 -3
Azioni del dirigente:
a. Definisce indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (c. 14)
b. Garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse (umane, finanziarie, tecnologiche e materiali)
c. Svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento
d. È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, dei risultati del servizio e della valorizzazione delle risorse umane (c. 78)
e. Definisce gli indirizzi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (c. 14)
f. Individua fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico (c. 83)
g. Riduce il numero di studenti per classe (c. 84)
h. Utilizza il personale per supplenze temporanee fino a 10 giorni (c. 85)
i. Assegna annualmente al personale docente un bonus dal Fondo per la valorizzazione del merito (cc. 126-129) sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti e di motivata valutazione
j. Stipula convenzioni e redige una scheda di valutazione sulle strutture per l’alternanza scuola- lavoro (c. 40)
Dimensioni professionali indicate:
l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Relazione tra RAV e PdM
In coerenza con il RAV, nel corso del triennio 2016/ 2019 viene progettata ed avviata un’azione di miglioramento che preveda una
pianificazione degli obiettivi di processo e delle loro priorità, sopraindicate, una verifica in itinere dei risultati raggiunti e dello stato di
avanzamento del processo, con una eventuale ridefinizione degli obiettivi prefissati.
Il PdM quindi viene inteso e strutturato in chiave dinamica e prevede il costante riferimento al processo di Autovalutazione che la Scuola
effettua. Ciò implica una rendicontazione sistemica e ricorsiva, in relazione agli interventi concretamente effettuati, ai risultati raggiunti e
non ultimo alle effettive risorse messe a disposizione.
Durante l’anno scolastico 2015/16, il Nucleo di Autovalutazione affianca altri componenti della Scuola, motivati e in possesso di idonee
competenze, nel delineare, monitorare e ridefinire le azioni di intervento e le linee progettuali da sviluppare nel corso del triennio, come
delineato nel PTOF.
Gli ambiti di miglioramento delineati in una prima fase di progettazione vengono quindi meglio dettagliati e sviluppati con maggiore
concretezza in un percorso triennale, che possa prevedere il raggiungimento di traguardi via via migliorabili.
Restano comunque valide le linee definite dal Rapporto di autovalutazione, così riassumibili:
5) migliorare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento, attivando percorsi didattici volti al recupero delle carenze in ambito logico matematico e in quello linguistico;
6) innovare la didattica investendo sulla formazione dei Docenti e su metodologie più attente al progresso tecnologico; 7) promuovere una didattica orientativa che sviluppi la relazione tra le scuole di ordini diversi del territorio, che assicuri una
continuità nello sviluppo delle competenze e della formazione dell’allievo in relazione al suo successo formativo; 8) promuovere una Scuola inclusiva e aperta a recepire i bisogni formativi di un’utenza sempre più diversificata.
Il Dirigente, quindi, confrontatosi con il Nucleo Auto-valutazione, sulla base della necessità e complessità degli interventi, ha confermato
nel suo Atto di Indirizzo le iniziative di miglioramento proposte, da avviare nel corso del triennio, in relazione non solo alla progettazione
e rimodulazione degli interventi, ma alle reali risorse finanziarie, materiali ed umane che la Scuola avrà realmente a disposizione.
Nella tabella sopra esposta, replicata per ciascun obiettivo di processo, viene riportato il "contributo del dirigente, del quale vengono
dettagliate le diverse azioni, al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di
autovalutazione" (Legge n.107/20 15, art.1, comma 93), collegando ciascun obiettivo di processo ad una possibile dimensione
professionale.
Il Piano mette in campo molte iniziative per migliorare e promuovere le condizioni di sviluppo di modelli di insegnamento e
apprendimento basati sulla didattica cooperativa e sul maggiore utilizzo delle tecnologie, nel rispetto dei diversi stili e tempi di
apprendimento che i contesti reali di una classe mettono in esame.
Integrazione tra PdM e PTOF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti
nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale: il PdM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere
un’azione di qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV.
Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di
insegnamento-apprendimento, al recupero delle necessarie abilità di competenze sulle quali fondare la formazione e la crescita culturale
dell’alunno, al potenziamento delle relazioni con il territorio e dei rapporti con le famiglie (anche in relazione ad un adeguamento e
potenziamento delle strutture di rete e delle tecnologie informatiche), nonché ad una migliore e più efficace azione di orientamento che
assicuri il successo scolastico, obiettivi strategici contemplati tutti dal PTOF d’Istituto.
In quest’ottica il processo di Autovalutazione, che la scuola intende potenziare, si configura come uno dei principali scopi del PdM, in
stretta correlazione con una crescita consapevole dell’Istituzione scolastica. Pertanto l’intervento di miglioramento deve essere
finalizzato a conoscere e monitorare con obiettività i reali percorsi che la scuola propone, affinché la progettazione successiva possa
prendere spunto dai punti di forza emersi dal monitoraggio, focalizzando e potenziando i percorsi di qualità e riducendo i punti di
debolezza, grazie ad opportuni interventi.
L’obiettivo prioritario è quello di raggiungere i traguardi prefissati, ma anche quello di fornire ai docenti la formazione necessaria per
consentire una innovazione didattica e comunque quello di aprire la Scuola ad una generale innovazione per ciò che riguarda gli ambienti
di apprendimento, che possano promuovere e incentivare l’utilizzo delle tecnologie per sollecitare lo sviluppo di un pensiero “rapido”
senza tuttavia sostituire quei processi del pensiero più “lenti e profondi necessari alle sintesi cognitive personali e alla memorizzazione”.
Caratteristiche del contesto
L’Istituto Comprensivo “Piazza Minucciano” è nato nel 2012, dall’accorpamento della scuola primaria “J. Piaget” e della scuola secondaria
di I grado “E. Majorana”, attualmente sede della Dirigenza e degli uffici di Segreteria. Nel Dicembre del 2015 la Scuola ha definitivamente
acquisito la denominazione di I. C. “Piaget – Minucciano”.
Le due scuole operano ormai da oltre venti anni nel III (ex IV) Municipio di Roma, una realtà dal tessuto sociale eterogeneo, in cui sono
presenti ex-borgate, aree di edilizia economica e popolare di vecchio e nuovo insediamento, zone residenziali di alta e media borghesia.
Il territorio si presenta come una città di medie dimensioni con tutte le problematiche di una larga periferia urbana di cui la scuola
rispecchia le diverse contraddizioni. L’utenza della scuola è costituita da alunni provenienti dalla borghesia, dai ceti operai, artigiani e
piccoli commercianti, con esigenze culturali e formative eterogenee.
Circa il 10% dell’utenza è costituita da studenti con cittadinanza non italiana. Tale contesto socio-culturale impone al nostro Istituto lo
sviluppo e la realizzazione di offerte formative aggiornate, fondate soprattutto su una piena e costante disponibilità all’ascolto e al
dialogo.
La presenza di una popolazione scolastica eterogenea richiede la messa in atto di proposte didattiche sempre più adeguate ai tempi e
personalizzate, orientate anche sia al recupero di competenze essenziali che al loro potenziamento, nonché a standard formativi di alta
qualità. I nostri risultati sono già soddisfacenti e confrontabili con scuole di pari contesto operativo, tuttavia il corpo docente sente la
necessità di un riordino delle pratiche metodologiche e didattiche al fine di raggiungere migliori traguardi di competenza.
In tale ottica sono state elaborate proposte di miglioramento finalizzate al recupero e al potenziamento dei livelli di competenza nelle
discipline logico-matematiche e linguistiche, che valorizzino gli aspetti formativi della valutazione e dell’autovalutazione, nonché il
potenziamento delle competenze dei docenti e del curriculo d’istituto.
Elenco dei progetti
1a: Una matematica per tutti
1b: Lingue comunitarie: una finestra sul mondo
1c: Inclusione e orientamento degli alunni stranieri
2a: Formazione e TIC al servizio della didattica
2b: Processo di dematerializzazione conforme all'agenda Italia Digitale DPCM 13.11.2014 e formazione connessa
3a: Per una didattica orientativa
3b: Per una didattica inclusiva
Progetto di miglioramento - P 1a
Titolo del progetto: Una Matematica per tutti
Responsabile del progetto: Prof.ssa Berardina CHIAPPINI Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni sinergiche
che mirino al recupero delle competenze logico-matematiche
Idea guida
Laboratori didattici in sinergia per la produzione efficaci percorsi che mirino al raggiungimento delle competenze matematiche
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Il RAV di Istituto ha evidenziato punti di criticità relativi alle competenze acquisite dagli alunni nelle discipline logico-matematiche e nelle
lingue straniere.
L’analisi dei risultati delle prove Invalsi e delle prove interne sui livelli di apprendimento della matematica ha evidenziato punti di
debolezza che riguardano la competenza di calcolo e il problem solving fin dal primo ciclo d’istruzione, ma che permangono anche nella
scuola secondaria di primo grado. Si è condivisa quindi la necessità, nei rispettivi dipartimenti, di operare un riesame delle metodologie
didattiche mettendole in relazione con sviluppi di competenza richiesti nel processo formativo.
Il recupero delle carenze in uscita dal triennio della scuola secondaria di primo grado si pone dunque come una priorità, a cui l’Istituto
vuole far fronte attraverso azioni rivolte sia ai docenti sia agli alunni.
I primi saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, capaci di
rendere l’apprendimento più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, la peer education).
Contestualmente sarà necessario: progettare per competenze; adottare forme consequenziali di insegnamento; impegnare la massima
attenzione sulla acquisita capacità, da parte dello studente, di saper far tesoro del sapere raggiunto per muoversi in terreni conoscitivi
differenti e con forme di verifica anche non familiari.
Gli studenti a loro volta saranno coinvolti in attività diversificate di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità e delle
competenze.
Una cura particolare sarà riservata all’analisi comparata dei dati emersi dalle attività pianificate, alla rilevazione di trend di
soddisfazione, all’individuazione di relativi target di miglioramento e all’utilizzo delle risultanze emerse dalle indagini di customer
satisfaction per una più efficace programmazione delle attività successive.
Destinatari diretti del Progetto:
1. alunni di tutte le classi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado
3. Docenti dell’I. C. coinvolti nel Progetto
4. Famiglie degli alunni
Fase di Do – Realizzazione
Progetto P 1a: Una matematica per tutti
ATTIVITA’ Azioni
Destinatari Finalità
Indicatori Target Atteso
Tempi di
realizzazione
Attività N° 1
Rimodulazione del
curriculo dell’area
logico matematica
Uniformare il
curriculo di scienze
matematiche alle
Nuove Indicazioni
Nazionali,
indirizzandolo ad una
didattica per
competenze
Docenti di
Matematica
della Scuola
Primaria e
Secondaria
Finalizzare la
didattica
all’acquisizione da
parte dell’alunno di
competenze efficaci
nell’area logico-
matematica
Individuare,
partendo dal
confronto tra esiti
interni e dati rilevati
dalle PN, le priorità
di intervento in
ambito matematico
Livello di
partecipazione agli
incontro di lavoro
Condivisione delle
azioni di
programmazione
didattica.
Presenza dei
docenti nella misura
del 70%.
Ottobre 2015
Gennaio 2016
Attività N° 2
Progettazione
Formazione/autofor
mazione per
progettare percorsi
didattici innovativi,
Docenti di
Matematica
della Scuola
Primaria e
Innovare la didattica
e potenziare le
competenze
metodologiche dei
Livello di
partecipazione alle
proposte formative
Presenza del 70%
dei docenti per il
75% ore previste
Dicembre
2015 –
percorsi formativi
anche in modalità e-
learning
Secondaria
docenti
Coinvolgimento dei
docenti in attività
sperimentali.
Adesione di almeno
il 50% dei docenti
gennaio 2016
Interventi di flipped
class room.
Classi 3°
scuola
secondaria
Promuovere una
maggiore autonomia
di studio
Sviluppare maggiori
abilità matematiche
Ridurre i tempi
relativi all’azione
della didattica
frontale
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività.
Recupero delle
situazioni di disagio
scolastico.
Recupero in itinere
delle carenze
Recupero
dell’autonomia di
studio per il 50%
(questionario).
Potenziamento delle
abilità matematiche
nella misura del
50%.
(test di verifica)
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Attività N° 3
Azioni di Peer
education
(in orario
pomeridiano)
Individuazione degli
alunni di I media con
carenze in ambito
logico matematico
Individuazione di
alunni di terza con
buone competenze ed
abilità in campo
alunni di 1° e
3° media
Incentivare
l’interesse per le
discipline
matematiche,
stemperando gli
atteggiamenti di
ostilità verso la
disciplina stessa.
Recuperare gli alunni
Partecipazione alle
attività programmate
Partecipazione nella
misura del 90%
rispetto
all’iscrizione
Recupero delle
carenze di base
nella misura
dell’50% dei
partecipanti (test di
verifica)
Febbraio
2016 – aprile
2016
a.s. 2016/17
matematico
più deboli nei
seguenti ambiti:
applicazione
dell’algoritmo
aritmetico sulle 5
operazioni;
applicazione
risolutive in semplici
problemi matematici.
Valorizzare le
eccellenze
Recupero carenze
Miglioramento delle
capacità organizzative
e restitutive dei tutor
Soddisfazione degli
alunni che hanno
partecipato all’azione
Partecipazione
attiva e
potenziamento degli
alunni tutor nella
misura dell’80% dei
partecipanti
(questionario di
gradimento).
a.s. 2017/18
Attività N° 4
Sportello di aiuto
(in orario
pomeridiano)
Individuazione dei
gruppi di alunni con
carenze in ambito
logico matematico in
seguito agli esiti del I
quadrimestre
Alunni di 2° e
3° della scuola
secondaria
Suscitare maggiore
interesse nello studio
della disciplina.
Produrre un
miglioramento delle
competenze
matematiche.
Diversificare la
relazione docente-
discente
Numero di richieste di
partecipazione
all’azione
Risposta diversificata
in relazione al bisogno
didattico
Partecipazione per il
70% del gruppo di
alunni indicati
Febbraio -
Maggio 2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Interventi di sportello
modulati su richiesta
degli alunni da diversi
docenti in rapporto
1/3
Alunni di 2° e
3° della scuola
secondaria
Recuperare le abilità
nel calcolo di base
(principali algoritmi
matematici) e nella
risoluzione dei
principali problemi
in ambito geometrico
Recuperare le
carenze nello
sviluppo essenziale
del problem solving
Sviluppare la
capacità di
autovalutarsi
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività
(test di verifica)
Esiti delle relazioni
del processo di
autovalutazione
(questionari)
Soddisfazione degli
alunni e delle famiglie
(questionari)
Recupero delle
carenze per il 30%
rispetto agli esiti di
fine quadrimestre
Soddisfazione del
70% degli alunni
sull’azione prodotta
Miglioramento del
processo di
autovalutazione del
50%.
Febbraio-
giugno 2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Attività N° 5
Interventi di
didattica frontale e
laboratoriale a
classi aperte
(in orario
curriculare)
Organizzazione di
interventi a classi
aperte in base
all’orario scolastico e
allo sviluppo parallelo
di moduli didattici
Alunni della
scuola
primaria
Classi 2° e 3°
della scuola
secondaria
Finalizzare
l’intervento del
docente su gruppi
omogenei (recupero,
consolidamento,
potenziamento).
Utilizzare la specifica
professionalità del
corpo docente in
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività (test di
verifica)
Analisi della
soddisfazione degli
alunni (questionari)
Innalzamento del
livello di
competenza
rilevabile al 70%
degli esiti ottenuti.
Soddisfazione del
70% degli alunni
Febbraio-
giugno 2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
relazione allo
sviluppo di moduli
didattici
Diversificare la
relazione docente-
discente.
Esiti delle relazioni
del processo di
autovalutazione(quest
ionari)
Miglioramento del
processo di
autovalutazione del
50%.
Laboratori afferenti ai
progetti del Gruppo di
lavoro Discipline
Lauree Scientifiche:
“Accademia dei
Lincei”
I -II – III C
I -II – III F
Promuovere e
potenziare attività di
didattica
laboratoriale per
incentivare lo
sviluppo di
competenze logico-
matematiche.
Suscitare maggiore
interesse nello studio
della disciplina.
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività.
Analisi della
soddisfazione degli
alunni.
Produzione di
relazioni e lavori
tematici
Miglioramento del
livello di
competenza nel
50% degli alunni.
Soddisfazione del
70% degli alunni
dicembre
2015 – aprile
2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Attività N° 6
“Se faccio capisco”
Laboratorio
didattico volto al
Progettazione del
percorso didattico e
individuazione delle
Classi 1° e 2°
della scuola
Sviluppo e sostegno
dell’apprendimento
logico-matematico
del bambino
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività (test di
verifica)
Innalzamento del
livello di
competenza
rilevabile al 70%
degli esiti ottenuti.
primo approccio
logico-matematico
del bambino (in
orario curriculare)
classi primaria Suscitare interesse e
motivazione nello
studio delle
discipline
matematiche.
Diversificare la
relazione docente-
discente.
Analisi della
soddisfazione degli
alunni.
Soddisfazione del
70% degli alunni
Ottobre 2015
Sviluppo di attività
laboratoriali
finalizzate al
raggiungimento di
specifiche abilità
logiche
Classi 1° e 2°
della scuola
primaria
Sviluppo e sostegno
dell’apprendimento
logico-matematico
del bambino
Capacità di interagire,
in tempi adeguati, alle
richieste di sviluppo
di processi logico-
matematici
Stimolare e potenziare
le abilità creative,
logiche e strategiche
Incremento del 70%
delle abilità Ottobre 2015
– giugno 2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Attività N° 7
Organizzazione di
gare matematiche
(in orario
curricolare)
Calendarizzazione e
progettazione delle
diverse gare
matematiche.
Scuola
primaria e
secondaria di I
grado
Garantire la
partecipazione a gare
matematiche
promosse da Scuole,
Università ed Istituti
di ricerca.
Coerenza
dell’adesione al
progetto con le finalità
indicate nel POF
(potenziamento in
area logico –
matematica).
Percentuale di
Differenza positiva
tra azione effettuata
ed azione pianificata
Settembre
2015- maggio
2016
a.s. 2016/17
partecipazione agli
eventi.
a.s. 2017/18
Individuazione degli
alunni da valorizzare
e potenziare in
ambito logico-
matematico
Potenziare e
valorizzare le abilità
matematiche
partecipazione agli
eventi.
non inferiore al 20%
della popolazione
scolastica.
Incentivazione
dell’interesse a
partecipare alle gare
matematiche
Favorire lo sviluppo
del processo logico e
l’interesse verso la
disciplina.
Confrontare le
competenze acquisite
in contesti e percorsi
anche poco usuali.
Percentuale di
partecipazione agli
eventi.
Esiti della
partecipazione.
Risultati della scuola
confrontabili con i
valori medi
nazionali nelle
diverse fasce di
livello
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
L’atteso miglioramento degli esiti scolastici ed il recupero di almeno il 30% delle carenze nell’area logico matematica permetterà di
migliorare i livelli di competenza degli alunni e di innescare un processo di innovazione dell’organizzazione didattica e metodologica da
parte dei Docenti.
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attività Responsa
bile
Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea con
gli obiettivi; verde: conclusa.
S O N D G F M A M G L A
N° 1
Tutti i
docenti
Ottobre 2015-giugno
2016 Avviata; in linea con gli
obiettivi
N° 2
Chiappini
Cavaliere
Ottobre 2015-giugno
2016 X X X X Avviata, In linea con gli
obiettivi
N° 3
De Fazio
Gennaio-aprile 2016
X X X X X Non ancora avviata , in
linea con gli obiettivi
N° 4
Chiappini
Gennaio-maggio 2016
X X X X X Non ancora avviata, in
linea con gli obiettivi
N° 5
Fornari -
Cavaliere
Gennaio-maggio 2016
X X X X X Avviata, in linea con gli
obiettivi
N° 6
Licursi
Ottobre-aprile 2016
X X X X X X
Avviata e in parte
conclusa, in linea con gli
obiettivi
N° 7 De Fazio Ottobre – maggio 2016 X X X X X X Avviata e in corso; in linea
con gli obiettivi
Progetto di miglioramento - P 1b
Titolo del progetto: Lingue Comunitarie: Una Finestra Sul Mondo
Responsabile del progetto: Prof. Giuseppe PARLATO Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale,
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni sinergiche che
mirino al recupero delle competenze della prima lingua comunitaria,
nonché al miglio uso e comprensione della lingua madre.
Idea guida
Laboratori didattici per recuperare, rinforzare ed ampliare una competenza linguistica efficace nei diversi contesti comunicativi
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Il RAV di Istituto ha evidenziato punti di criticità relativi alle competenze acquisite dagli alunni nelle lingue straniere.
L’analisi dei risultati delle prove interne sui livelli di apprendimento della lingua inglese ha mostrato punti di debolezza che riguardano
soprattutto la competenza nell’uso delle strutture linguistiche. Il recupero di tali carenze in uscita dal triennio della scuola secondaria di I
grado si pone dunque come una priorità, a cui l’Istituto vuole far fronte attraverso azioni rivolte sia ai docenti sia agli alunni.
I docenti di lingue straniere hanno condiviso la necessità di operare un riesame delle metodologie didattiche, considerando anche che tutte le
classi della scuola secondaria usano il medesimo libro di testo e che quindi tutti i docenti hanno uniformato materiali e strumenti didattici.
I docenti di Italiano e in generale tutto il corpo docente concorre ad individuare nella difficoltà di comprensione del testo uno dei punti di
maggiore criticità dell’azione formativa, che inficia in modo sensibile tutto il percorso didattico interdisciplinare.
Vengono progettati laboratori didattici di Italiano a classi aperte che attivino competenze di ascolto, lettura e scrittura più efficaci e
strutturate.
I docenti saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, capaci di
rendere l’apprendimento della lingua inglese più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, peer
education). Contestualmente sarà necessario progettare per competenze, adottare forme consequenziali di insegnamento, impegnare la
massima attenzione sulla capacità acquisita da parte dello studente di muoversi in terreni conoscitivi differenti e con forme di verifica anche
non consuete.
Gli studenti inoltre saranno coinvolti in attività diversificate di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità e delle competenze.
Tutte le attività sono state previste prendendo in considerazioni esclusivamente la disponibilità dei docenti interni.
Destinatari diretti del Progetto:
alunni della scuola primaria alunni della scuola secondaria di primo grado docenti di lingua inglese dell’IC Piazza Minucciano
Fase di Do – Realizzazione
Progetto P 1b: Lingue comunitarie, una finestra sul mondo
ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità
Indicatori Target Atteso Tempi di
realizzazione
Attività N° 1
Progettazione
percorso formativo I
lingua comunitaria
Costruzione di un
curriculo verticale
di inglese che tenga
conto delle nuove
Indicazioni
Nazionali, del QCER
e dei libri di testo in
uso nelle classi
Docenti di lingua
inglese Istituto
Individuare gli steps di
un percorso formativo
unitario - con
andamento a spirale -
dalla classe prima
Scuola Primaria alla
classe terza Scuola
Secondaria
Partecipazione agli
incontri di
progettazione.
Realizzazione di
quanto
programmato
Presenza di almeno il
70% dei docenti per
il 75% ore.
Aderenza della
pratica didattica alla
programmazione per
competenze.
Settembre 2015 –
maggio 2016
Attività N° 2
Gruppi di lavoro a
classi aperte
Sperimentazione di
attività a classi
aperte, per gruppi
di lavoro omogenei,
in orario curricolare
Docenti e alunni
recupero delle competenze grammaticali di base
ampliamento del vocabolario attivo
produzione della lingua più corretta e con lessico adeguato al contesto
Raggiungimento
degli obiettivi
specifici dell’attività
Almeno per il 60%
degli studenti
Possibilità di
riproporlo come
modello per le altre
Ottobre 2015
a.s. 2016/2017
a.s. 2017/2018
comunicativo. creare una diversa
relazione docente/alunno
classi
Attività N° 3
Spellingbee
gare di spelling
Classi quinte
Scuola Primaria
degli istituti del
territorio e classi
prime della
Scuola
Secondaria
favorire la curiosità verso la lingua inglese.
arricchire il proprio vocabolario.
promuovere l’offerta formativa dell’Istituto
Partecipazione
all’evento
Esiti della
competizione.
Numero alunni e
numero scuole
coinvolti
Ottobre 2015-
maggio 2016
Attività N° 4
Chat & twit
Conversazione in
lingua inglese
(potenziamento e
consolidamento)
Alunni classi
terze della
scuola
secondaria
promuovere l’interazione in lingua inglese.
arricchire il proprio vocabolario.
Migliore fluency.
Produzione della
lingua più corretta e
con lessico
adeguato al
contesto
comunicativo.
Raggiungimento
degli obiettivi nel
70% degli alunni
coinvolti (verificato
attraverso
produzioni varie nel
corso del workshop e
feedback quotidiani).
Novembre 2015-
aprile 2016
Attività N° 5
Interventi di didattica
frontale e laboratoriale
a classi aperte
(in orario curriculare)
Organizzazione di
interventi a classi
aperte in base
all’orario scolastico e
allo sviluppo
parallelo di moduli
didattici
Alunni della
scuola primaria e
secondaria di
primo grado
Finalizzare
l’intervento del
docente su gruppi
omogenei (recupero,
consolidamento,
potenziamento).
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività
(test di verifica)
Innalzamento del
livello di
competenza
rilevabile al 70%
degli esiti ottenuti.
Soddisfazione del
dicembre-giugno
2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Utilizzare la specifica
professionalità del
corpo docente in
relazione allo
sviluppo di moduli
didattici
Diversificare la
relazione docente-
discente.
Promuovere e
potenziare attività di
didattica laboratoriale
per incentivare la
comprensione e
l’utilizzo dell’Italiano.
Analisi della
soddisfazione degli
alunni
(questionari)
Esiti delle relazioni
del processo di
autovalutazione
(questionari)
70% degli alunni
Miglioramento del
processo di
autovalutazione
del 50%.
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività.
Analisi della
soddisfazione degli
alunni.
Produzione di
relazioni e lavori
tematici
Miglioramento del
livello di competenza
nel 50% degli alunni.
Soddisfazione del
70% degli alunni
novembre 2015 –
aprile 2016
a.s. 2016/17
a.s. 2017/18
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
Processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei docenti Miglioramento delle prestazioni comunicative nella lingua inglese
Miglioramento della comprensione e arricchimento della prestazioni comunicative nella lingua italiana
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attività Responsabile Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea con
gli obiettivi; verde: conclusa.
S O N D G F M A M G L A
N° 1
Tutti i docenti di
lingua inglese
Settembre 2015 – maggio
2016 X X X X X Avviata; in linea con gli
obiettivi
N° 2
Parlato -
Longordo
Ottobre 2015
X X Conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 3
Longordo
Ottobre 2015-maggio 2016
X X X X Avviata; in linea con gli
obiettivi
N° 4
Parlato
Novembre 2015-aprile 2016
X X X X X X Avviata; In linea con gli
obiettivi
N° 5
Cirielli -Francini
Novembre 2015-maggio
2016.
a.s. 2016/17; a.s. 2017/18
X X X X X X X Avviata; In linea con gli
obiettivi
Progetto di miglioramento - 1 c
Titolo del progetto: Inclusione e Orientamento degli Studenti Stranieri
Responsabile del progetto: Prof.ssa Claudine JACOBIERE Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale,
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per consentire
agli alunni stranieri di capire ed essere capiti, di partecipare e sentirsi
parte della comunità
Idea guida
L’inserimento degli alunni stranieri nella scuola italiana, e nel nostro Comprensivo di conseguenza, non è più un dato provvisorio ma
costante e in crescita. Per tale motivo, siamo consapevoli della necessità di intervenire in modo sistematico, con una progettualità
adeguata che consenta di gstire: un´accoglienza efficace e competente; percorsi flessibili ed operativi di alfabetizzazione e di facilitazione,
pronti ad essere attivati quando se ne ravvisi l’esigenza; progetti d’istituto volti a perseguire un’integrazione vera tra alunni italiani e
stranieri e tra le loro rispettive famiglie.
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
ACCOGLIENZA
L’accoglienza ha un ruolo primario, perché essa significa rimuovere tutti gli ostacoli (burocratici, organizzativi, emotivi, linguistici) che
impediscono a famiglie e alunni di accedere e di usufruire nei migliori dei modi del servizio educativo.
FORMAZIONE DEI DOCENTI
Per realizzare una dimensione educativa interculturale è necessario investire risorse ed energie nella formazione dei docenti, i quali
sono chiamati a partecipare ad un percorso di autoformazione, per progettare i laboratori linguistici e le attività interculturali, ma
soprattutto ricercare soluzioni metodologiche innovative in una dimensione interculturale.
LABORATORI LINGUISTICI
Attivazione di corsi di Italiano L2, distinti per livello e per ordine di scuola, nello specifico:
Scuola primaria
livello base: (Framework di riferimento livelli A1 - A2); 1° livello: (Framework di riferimento livelli B1 – B2); Scuola secondaria
livello base: (Framework di riferimento livelli A1 - A2); 1° livello: (Framework di riferimento livelli B1 – B2) Destinatari diretti del Progetto:
- Alunni stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado - Docenti - Famiglie
Fase di Do – Realizzazione
Progetto P 1c: Inclusione ed orientamento degli alunni stranieri
ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità Indicatori Target Atteso Tempi di
realizzazio
ne
Attività 1
Progettazione delle
attività
Brainstorming
sulle criticità
emerse nel RAV,
relativamente alle
azioni di
inclusione a favore
degli studenti di
cittadinanza non
italiana
Pianificazione
delle azioni di
miglioramento
Commissione
“Disagio,
inclusione e pari
opportunità”
revisionare il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
pianificare un progetto formativo unitario che favorisca l’inclusione e che comprenda attività interculturali rivolte a tutti gli studenti
Partecipazione agli
incontri di
progettazione.
Produzione di un
progetto di inclusione
che risponda ai bisogni
formativi dell’utenza
non italiana
Partecipazione
dell’intera Commissione
ai lavori
Nuovo protocollo di
accoglienza
Ottobre-
dicembre
2015
Attività n° 2
Accoglienza e
definizione bisogni
formativi dei
destinatari
studenti
stranieri
dell’Istituto e
loro famiglie
applicare il protocollo di accoglienza (colloqui con i genitori e con gli alunni)
reperire informazioni relative ai bisogni formativi degli alunni stranieri presso i loro docenti (scuola Primaria)
definire i livelli di
Numero degli studenti
stranieri accolti.
Numero degli studenti
stranieri valutati in
ingresso.
Accoglienza del 100%
degli studenti stranieri
frequentanti e delle loro
famiglie.
Monitoraggio del livello
di conoscenza e di
competenza nella lingua
italiana del 100% degli
studenti stranieri
frequentanti.
a.s.
2016/17
a.s.
2017/18
conoscenza e di competenza nella lingua italiana, attraverso colloqui con i docenti e test di ingresso (Sc. Secondaria)
Attività N° 3
Formazione dei
docenti
Laboratorio di
formazione dei
docenti, guidati
da un esperto ,
per la
pianificazione
di un progetto
formativo
unitario
Docenti di
Italiano
Istituto
creare un luogo di confronto e di ricerca-azione da cui possano scaturire le soluzioni didattiche più efficaci
costruire materiali didattici attraverso cui i contenuti siano trasmessi in maniera semplificata e individualizzata
progettazione attività interculturali
Partecipazione
docenti agli incontri di
progettazione
Almeno il 75% dei
docenti destinatari
per il 75% ore
previste
a.s.
2016/17
Attività N° 4
Laboratorio
alfabetizzazione
Italiano L2
(Scuola primaria e
scuola secondaria)
Attivazione di
laboratori di
Italiano L2 –
alfabetizzazion
e (uno per
ciascun ordine
di scuola), in
orario
curricolare
Studenti
stranieri di
recentissima
immigrazion
e
Fornire i primi strumenti di scrittura, lettura e comprensione della lingua italiana attraverso materiale didattico di prima alfabetizzazione
- Frequenza ai corsi
- Raggiungimento del
livello A2 del Quadro
Comune Europeo di
Riferimento per la
conoscenza delle
lingue
- almeno il 75% dei
corsisti per il 75%
ore previste
- almeno il 60% dei
frequentanti
primo
quadrime
stre
dell’anno
In orario
curricolare
Attività N° 5
Laboratorio di
Italiano L2 – 1°
livello
(Scuola primaria e
scuola secondaria)
Attivazione di
laboratori di
Italiano L2 – 1°
livello (uno per
ciascun ordine
di scuola), in
orario
curricolare
Studenti
stranieri in
possesso di
una
conoscenza
dell’Italiano
livello A2
Fornire gli strumenti
di comunicazione
essenziale,
favorendo
l’acquisizione di un
repertorio lessicale
di base e la
conoscenza delle
principali regole
ortografiche e
grammaticali (QCER
livelli B1 – B2)
- Frequenza ai corsi
- Raggiungimento del
livello B2 del Quadro
Comune Europeo di
Riferimento per la
conoscenza delle
lingue
- almeno il 75% dei
corsisti per il 75%
ore previste
- almeno il 60% dei
frequentanti
Secondo
quadrime
stre di
ciascun
anno per
i nuovi
iscritti/p
rimo
quadrime
stre per
studenti
già in
possesso
del livello
A2
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema d’accoglienza di alunni stranieri Facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale Favorire l’inclusione degli alunni stranieri nella classe e nel più ampio contesto scolastico Costruire un contesto favorevole all’incontro tra le culture Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale, nell’ottica
di un sistema formativo integrato
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attività Responsabile Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea con gli
obiettivi; verde: conclusa.
S O N D G F M A M G L A
N° 1
Di Lodovico
ottobre-dicembre 2015
x x Conclusa ; in linea con gli
obiettivi
N° 2
Jacobière
2016 – 2017
2017- 2018 X X X X X X
Avviata; in linea con gli
obiettivi
N° 3
Jacobière
ottobre 2016 – maggio
2016 x x x Non ancora avviata ; in
linea con gli obiettivi
N° 4
De Risi/Romano
Francini
Dicembre 2015-febbraio
2016 x x x In corso ; in linea con gli
obiettivi
N° 5 De Risi/Romano
Francini
Dicembre 2015-giugno
2016 x x x x x x x In corso ; in linea con gli
obiettivi
Progetto di miglioramento - P 2a
Titolo del progetto: Formazione e TIC al servizio della didattica
Responsabile del progetto: Docenti : Michela CAVALIERE, Francesco GIANNINO Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale,
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per
implementare l’utilizzo di strumentazioni informatiche finalizzate ad
un’azione didattica più innovativa ed efficace
Idea guida
Potenziamento dei docenti attraverso corsi di formazione ed autoformazione, valorizzazione del personale e dell’organizzazione
didattica, implementazione delle strutture multimediali.
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Il progetto si pone come obiettivi:
- la pianificazione di attività di formazione strutturate sia per le diverse aree di competenza disciplinari, che per competenze trasversali;
- la valorizzazione delle diverse professionalità presenti; - il potenziamento della comunicazione interna ed esterna; - l’implementazione delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche.
L’incremento della professionalità è indirizzato sia alla formazione efficace relativa ai bisogni educativi rilevabili dal contesto, sia alla
creazione di una cooperazione e diversificazione delle diverse competenze e professionalità di cui l’I.C. dispone, che spesso sono poco
al valorizzate e utilizzate.
La scuola ha innovato nel tempo solo parzialmente le infrastrutture tecnologiche, adeguandole agli obiettivi strategici e operativi,
tuttavia permane una significativa percentuale di operatori che non è ancora in grado di utilizzare le TIC come efficace supporto alla
didattica e ai servizi annessi. Essa inoltre risulta poco aperta all’utilizzo delle tecnologie digitali e sempre più distante dall’interazione
con i portatori di interesse e i partners.
La formazione e l'aggiornamento diventano, quindi, percorsi assolutamente necessari per implementare sistemi di comunicazione efficaci
con le famiglie e soprattutto con gli alunni, sempre più proiettati verso linguaggi multimediali e simbolici.
Inoltre, il potenziamento della comunicazione interna ed esterna amplifica alcuni punti di forza in quanto:
contribuisce a migliorare l’efficienza organizzativa dell’Istituto; permette la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra il personale; apre canali comunicativi con altre istituzioni scolastiche, soprattutto per il monitoraggio degli esiti formativi degli ex studenti; si correla ad attività di orientamento, migliorando l’offerta formativa e la soddisfazione degli utenti.
Per quanto detto sopra la scelta del progetto da attivare ricade su:
1. corsi di formazione per docenti volti alla miglioramento e all’innovazione della didattica; 2. corsi di formazione per docenti volti alla digitalizzazione dei servizi (registro elettronico, pagelle e comunicazioni digitali); 3. censimento delle competenze dei docenti per migliorare l’utilizzo delle risorse; 4. implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali, installando LIM in tutte le aule della scuola; 5. creazione di un nuovo sito istituzionale che sia un efficace strumento di comunicazione con le famiglie, gli alunni e i docenti; 6. monitoraggi costanti delle azioni programmate e riunioni periodiche dello staff del DS.
Destinatari diretti del Progetto:
Docenti Personale ATA Alunni e famiglie
Fase di Do – Realizzazione
Progetto P 2: Le TIC al servizio della didattica
ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità
Indicatori Target Atteso Tempi di
realizzazione
Attività N° 1
Implementazione
delle dotazioni
tecnologiche e delle
risorse materiali.
Installazione LIM e
notebooks in tutte
le aule
Alunni e docenti
Dotare tutte le aule
di tecnologie
multimediali
Efficacia ed
efficienza degli
interventi.
Soddisfazione di
operatori e
destinatari
rispetto alla
qualità della
didattica
Motivazione e
soddisfazione del
personale
scolastico e degli
utenti (in
relazione all’uso
del registro
elettronico e
all’introduzione
delle LIM).
ottobre 2015 –
gennaio 2016
Potenziamento rete
LAN e WLAN
Utenza e
personale
scolastico
Rendere più veloce
l’accesso alla rete e
facilitare la
comunicazione
interna ed esterna
Numero degli
accessi alla rete
Maggiore
efficienza della
struttura
scolastica.
novembre 2015 –
giugno 2016
Realizzazione
nuovo sito
istituzionale
Utenza e
personale
scolastico
Migliorare la
comunicazione
interna ed esterna
della scuola
Soddisfazione
dell’utenza
Numero degli
accessi al sito
Aumento
dell’indice di
gradimento nella
misura del 50%
Aumento del
numero degli
novembre 2015 –
febbraio 2016
accessi nella
misura del 100%
Introduzione
registro elettronico
e formazione
rivolta ai docenti
per il suo uso
Docenti Scuola
Secondaria
Facilitare la
comunicazione
scuola-famiglia.
Dematerializzare
le procedure.
Soddisfazione
degli operatori e
delle famiglie
nella misura del
70%
a.s. 2016/2017
Attività N° 2
Banca dati
funzionale dei
curricula dei
docenti.
Mappatura delle
competenze
presenti nella
scuola
Tutti i docenti
Ottimizzare l’uso
delle risorse
umane per
ottenere una
maggiore
efficienza.
Numero dei
curricola raccolti
Mappatura delle
competenze del
100% del
personale della
scuola
settembre 2016
Attività N° 3
Corsi di formazione
in servizio sulla
didattica
laboratoriale e
inclusiva mediante
l’uso delle TIC
Corso di
formazione
“Bisogni educativi
speciali e
multimedialità”
Docenti di
sostegno
Potenziamento di
metodologie e
strategie
didattiche
inclusive,
personalizzate e
individualizzate.
Partecipazione al
corso
Frequenza di
almeno il 75% dei
docenti per il 75%
ore previste
a.s. 2016/2017
Formazione sulla
“Didattica
laboratoriale con le
TIC”
Docenti curricolari
Potenziamento dei
team teaching in
una didattica
laboratoriale
Partecipazione al
corso
Frequenza di
almeno il 75% dei
docenti per il 75%
ore previste
novembre 2015 –
febbraio 2016
a.s. 2016/2017
Potenziamento
della
progettazione,
anche in un’ottica
interdisciplinare.
Attività N° 4
Sviluppo e
implementazione di
metodologie
innovative e
multimediali
Realizzazione
ambienti di
apprendimento
multimediali, anche
in modalità blended
Docenti, alunni e
famiglie
Supportare i
processi di
insegnamento-
apprendimento
Utilizzo e
spendibilità nella
didattica
Implementare
l’utilizzo delle TIC
da parte dei
docenti a favore
della didattica.
a.s. 2016/2017
a.s. 2017/2018
Creazione sul sito di
uno spazio per lo
scambio di
materiale didattico
tra docenti e con
discenti
Docenti
Supportare i
processi di
insegnamento-
apprendimento
Utilizzo e
spendibilità nella
didattica
Soddisfazione di
almeno il 60%
degli utenti
febbraio – giugno
2016
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attività Responsabile Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea
con gli obiettivi; verde:
conclusa.
S O N D G F M A M G L A
N° 1
Morini
Novembre 2015-luglio
2016
X X X X X X X
Avviata e in parte
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 2
Piccirillo
Ottobre 2015-
settembre 2016 X X X X X X X X X X
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 3
De Fazio
2016-2017
X X In parte avviata; in
linea con gli obiettivi
N° 4
Fornari
Mostaccio
Ottobre 2015-maggio
2016 X X X X X X X X X In parte avviata; in
linea con gli obiettivi
Progetto di miglioramento: P 2b
Titolo del progetto: Processo di dematerializzazione conforme all'agenda Italia Digitale DPCM 13.11.2014 e formazione connessa
Responsabile del progetto: DS: Marina Todini
DSGA: Silvia Di Giorgio
Docenti : Roberto Morini
Claudio Piccirillo
Patrizia De Fazio
Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per consentire
una maggiore efficienza delle pratiche burocratiche, migliorare
l’impatto con i portatori d’interesse.
Idea guida
Sensibilizzazione di tutto il personale (docente e amministrativo) e dell'utenza attraverso informazione, formazione e autoformazione
(anche online). Valorizzazione del personale e dell’organizzazione gestionale.
Implementazione delle strutture multimediali e degli ambienti digitali.
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Il progetto si pone come obiettivi:
- la pianificazione di attività di formazione strutturata; - la valorizzazione delle diverse professionalità presenti; - il potenziamento della comunicazione interna ed esterna; - l’implementazione delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche.
L’incremento della professionalità viene indirizzato sia alla formazione efficace relativa ai bisogni rilevabili dal contesto, sia alla
creazione di una cooperazione e diversificazione delle diverse competenze e professionalità di cui l’I.C. dispone.
Il potenziamento della comunicazione interna ed esterna amplifica alcuni punti di forza in quanto:
contribuisce a migliorare l’efficienza organizzativa dell’Istituto; permette la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra il personale; apre canali comunicativi anche con enti ed altre istituzioni scolastiche;
Per quanto detto sopra la scelta del progetto da attivare ricade su:
corsi di formazione per tutto il personale volto alla digitalizzazione dei servizi; implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali dell'Istituto; creazione del sito istituzionale (.gov); monitoraggio costante delle azioni programmate.
Destinatari diretti del Progetto:
- Alunni e famiglie - Personale dell'intero Istituto
ATTIVITA’ Destinatari Finalità
(Obiettivo di output)
Indicatori (Obiettivi di out-come)
Target Atteso
Attività N° 1
Una governance per
l’organizzazione di tutte le
attività, che produca effetti
sulle strategie d’Istituto.
Tutto il personale
Ottimizzare l’uso delle
risorse umane e
strumentali per ottenere
una maggiore efficienza.
Migliorare la
comunicazione interna ed
esterna (nuovo sito, social
network, forum)
Condivisione delle buone
pratiche.
Facilitazione della
comunicazione interna ed
esterna
Innovazione dei prodotti.
Efficienza della struttura
scolastica.
Maggiore collegialità e
condivisione, costruendo
sinergie fra il personale.
Motivazione e
soddisfazione del personale
scolastico e degli utenti.
Attività N° 2
Formazione in servizio che
coinvolga il personale in
maniera efficace (Corsi di
formazione inclusiva e
laboratoriale).
Tutto il personale.
Conoscenza delle risorse
formative del territorio per
indirizzarle alle singole
aree di intervento.
Attivazione di strategie di
Miglioramento della
fruibilità dei servizi, sia per
il personale che per
l'utenza.
Realizzazione dei corsi
secondo quanto
programmato.
Miglioramento dell’efficacia
intervento e di inclusione
scolastica
Dematerializzazione.
dell’intervento formativo.
Attività N° 3
Dematerializzazione dei
servizi amministrativi
DSGA
Personale amm.vo
Team sito
Miglioramento dei servizi e
contenimento dei costi
Trasparenza dell’azione
amministrativa
Soddisfazione dell’utenza
Gradimento da parte di
almeno il 70% dell’utenza
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
Processo di innovazione sul piano dell’organizzazione di tutte le attività dell'Istituto. Miglioramento delle prestazioni comunicative. Apertura di canali con altri enti e istituzioni scolastiche e utenti esterni in generale. Digitalizzazione dei servizi didattici e all'utenza e delle procedure amministrative.
Attività Responsabile Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
S O N D G F M A M G L A
N° 1 Morini gennaio-luglio 2016 X X X X X X X
Di Giorgio
N° 2
Piccirillo
De Fazio
gennaio-luglio 2016
X X X X X X X
N° 3
Morini
Di Giorgio
gennaio-luglio 2016
x x x x x x x
Progetto di miglioramento: P 3a
Titolo del progetto: Per una didattica orientativa
Responsabile del progetto: Maria Grazia DE FRANCISCI Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.
Progettualità triennale
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi
Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per promuovere
negli alunni maggiore consapevolezza, per sapersi orientare con autonomia,
compiendo scelte responsabili e costruttive.
Idea guida
Potenziare i processi orientativi attraverso programmazioni interdisciplinari, che prevedano l’adozione di una pluralità di linguaggi e
metodi e che stimolino negli alunni il confronto con diversi ambiti di interessi. Stimolare l’autovalutazione dei propri stili di
apprendimento e delle proprie attitudini. Favorire i processi motivazionali su cui indirizzare il proprio progetto di vita.
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Promuovendo l’intenzionalità dell’apprendimento e la mobilitazione di interessi e competenze, l’orientamento rende gli alunni consapevoli
rispetto alle proprie attitudini, agli stili di apprendimento, al contesto sociale e ai percorsi da scegliere per il proseguimento degli studi.
L’orientamento, inteso come educazione alla conoscenza di sé ed educazione professionale, quindi la stessa programmazione didattico-
educativa dei diversi ambiti disciplinari, è vista come strumento basilare per attuare questo processo. Ogni contenuto disciplinare, infatti, è
portatore di un versante formativo-orientativo specifico, quando risponde a criteri di significatività, potenzialità, interesse ed adeguatezza.
I docenti saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, che tengano
conto della diversità degli stili di apprendimento, che favoriscano la mobilitazione di interessi e siano capaci di rendere l’apprendimento
più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, la peer education). Contestualmente sarà necessario:
progettare per competenze; adottare forme consequenziali di insegnamento; indirizzare lo studente verso una piena consapevolezza delle capacità e competenze acquisite in ambiti diversi, perché sappia poi
utilizzarle consapevolmente in contesti differenti, tenendo conto del contesto socio-culturale con cui ci si confronta. Nella Scuola verrà incentivato l’avvio di moduli di apprendimento di carattere interdisciplinare, strutturati per competenze, per creare
autonomamente elaborati, materiali e sussidi. Sarà privilegiato il ricorso ad una pluralità di linguaggi, in contesti di lavoro e di
apprendimento (uscite didattiche ed esplorazione del territorio, quotidiani, riviste, spettacoli teatrali, incontri, cineforum, convegni).
Il percorso di orientamento prevede una conclusione utilizzando mezzi diagnostici psicoattitudinali, incontri con le scuole secondarie e il
monitoraggio degli alunni durante il corso di studi superiore, almeno nei primi due anni.
Destinatari diretti del Progetto:
docenti della scuola secondaria e alunni delle classi 1°, 2° e 3°. alunni delle classi 1°, 2° e 3° della Scuola Secondaria di I Grado famiglie degli alunni
Fase di Do – Realizzazione
ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità
Indicatori Target Atteso Tempi di
realizzazione
Attività N° 1
Continuità con
le scuole
superiori
Implementazione
della rete con le
scuole superiori
del territorio, per
un confronto sulle
valutazioni e sulle
programmazioni,
in prospettiva di
un curricolo
verticale in
continuità
Docenti
Italiano e
Matematica
della scuola
secondaria
inferiore e
superiore
Costruire un curricolo
verticale di italiano e di
matematica in continuità con
alcune scuole superiori del
territorio
(Liceo “Aristofane” – Liceo
“Archimede”)
Partecipazione dei
docenti agli incontri
di lavoro.
Produzione di un
curricolo verticale di
italiano e di
matematica
Almeno il 75% dei
destinatari per il 75%
ore previste
a.s.
2015/2016
a.s.
2016/2017
Attività N° 2
Attività di
orientamento
per la scelta di
percorsi
formativi
adeguati e
idonei
Corso di
formazione su “La
didattica
orientativa -
modelli di
intervento
triennali di
educazione alla
scelta”
Docenti della
scuola
secondaria
Famiglie e
alunni
Innovare la didattica per
favorire: una
programmazione
individualizzata, quanto più
orientativa.
Stimolare la riflessione
relativamente ai costrutti
dell’orientamento e
all’evoluzione del mercato
del lavoro e dei percorsi
formativi.
Partecipazione dei
docenti agli incontri.
Ricaduta di quanto
appreso nello
sviluppo delle
programmazioni.
Elaborazione di un
profilo riguardante i
fattori individuali
coinvolti nel
processo di
educazione alla
Frequenza di almeno il
75% dei docenti per il
75% delle ore previste
Coerenza tra il
giudizio orientativo
e la scelta
d’indirizzo per oltre
il 90%.
Gennaio –
giugno 2016
ricorsivo
scelta.
Attività N° 3
Azioni di
orientamento
Incontri con le
scuole di ordini
diversi del
territorio
Alunni della
scuola
secondaria e
famiglie
Favorire una conoscenza dei
diversi percorsi scolastici e di
formazione professionale
superiori.
Realizzare una continuità tra
ordini di scuola diversi.
Promuovere esperienze
graduali di conoscenza
dell’ordine successivo di
scuola ai fini di una
continuità nell’accoglienza
degli alunni e di un efficace
passaggio di consegne tra
docenti.
Monitoraggio delle
adesioni ai diversi
indirizzi.
Percentuale di
condivisione con
famiglie e alunni di un
consiglio orientativo:
- superiore al 50%
delle classi nel
presente a.s.,
- del 75 % delle classi
nell’a.s. 2016/2017
- del 90% nel terzo
anno
Ottobre –
giugno 2016
ricorsivo
Azioni di
accompagnamento
per gli alunni in
condizioni di
disagio
Alunni BES
Favorire una conoscenza dei
diversi percorsi scolastici e di
formazione professionale
superiori per includere in
modo efficace alunni con BES.
Attività N° 4
Azioni di
follow up
Monitorare gli
esiti scolastici
degli alunni in
uscita dopo il I
ciclo di istruzione
Docenti della
scuola
secondaria
inferiore e
superiore
Monitorare gli alunni
nell’ordine di scuola
successivo.
Rilevare congruenze,
incongruenze, aree
problematiche e punti di
forza, rispetto alla
valutazione in uscita della
scuola media.
Riflettere sulla rilevazione di
dati personali e di indirizzo e
collocare le informazioni
acquisite nel contesto
valutativo esistente.
Numero di scuole
superiori del
territorio monitorate
Percentuali di
conferme o
incongruenze
rispetto alle
valutazioni,
soprattutto in
italiano, matematica
e lingue straniere
Nella misura del 75%
nel primo anno, del
100% a partire dal
secondo.
Coincidenza al 70% del
consiglio orientativo e
del profilo in uscita
dalla scuola media con
gli esiti nella scuola
superiore.
Ottobre –
giugno 2016
Ricorsivo nel
percorso
scolastico
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
Il processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei Docenti la partecipazione più intenzionale degli alunni a percorsi da loro percepiti come più rispondenti alle proprie esigenze e capacità la maggiore responsabilizzazione degli stessi alunni sulla stessa gestione della valutazione e dell’apprendimento, oltre a favorire
una scelta più consapevole, renderanno gli alunni più responsabilizzati nell’approccio allo studio delle diverse discipline. Ci si prefigge di raggiungere il 70% di esiti positivi rispetto alla efficacia della scelta fatta.
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attivi
tà
Responsabile
Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea con
gli obiettivi; verde: conclusa
S O N D G F M A M G L A
N° 1
De Francisci
Ottobre 2015 –
maggio 2016
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 2
Docenti di
Italiano,
Matematica e
Lingue
Novembre 2015 –
maggio 2016
2016 – 2017
2017- 2018
X X X X X X X
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 3
De Francisci
Docenti classi
in uscita
Ottobre 2015 –
febbraio 2016
2016 – 2017
2017- 2018
X X X
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 4
Dolci
De Francisci
Novembre 2015 –
maggio 2016
2016 – 2017
X X
Non ancora avviata; in
linea con gli obiettivi
2017- 2018
Progetto di miglioramento - P 3b
Titolo del progetto: Per una didattica inclusiva
Responsabile del progetto: Marilena DI LODOVICO Data prevista di attuazione definitiva: 30 maggio 2016
Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:
in parte avviata, in linea con gli obiettivi Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni finalizzate ad
un’azione didattica più innovativa ed efficace garantendo pari
opportunità di successo formativo anche a coloro che sono in situazione
di svantaggio
Idee guida
Collaborazione e sinergia costanti ed efficaci tra docenti curricolari e di sostegno nella consapevolezza che l’intervento degli insegnanti
specializzati per il sostegno costituisca una preziosa risorsa per la singola classe e per l’intera scuola, così come l’azione educativo-
didattica degli insegnanti curricolari deve essere rivolta a tutti gli alunni, garantendo pari opportunità di successo formativo anche a
coloro che sono in situazione di svantaggio (diagnosi conclamata di handicap, BES, DSA, ADHD ecc..).
Condivisione delle buone pratiche sperimentate all’interno di momenti istituzionali di confronto.
Elaborazione condivisa di programmazioni che prevedano l’adozione di una pluralità di linguaggi e metodi
Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione
Dal RAV emerge la necessità relativa all’acquisizione da parte dei docenti di maggiori conoscenze riguardo:
i fattori cognitivi individuali coinvolti nel processo di apprendimento e la loro evoluzione; le dinamiche affettivo relazionali ed emotive che intervengono nella acquisizione delle conoscenze; la mobilitazione dei processi motivazionali; l’evoluzione dei diversi stili di apprendimento; le strategie, i metodi e le tecniche da adottare nel lavoro con gli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento; l’intervento educativo nei confronti degli alunni con sindrome di ADHD e con bisogni educativi speciali; l’adozione di una efficace azione didattica finalizzata ad una più completa inclusione degli alunni non italiofoni.
Destinatari diretti del Progetto:
docenti della scuola secondaria e alunni delle classi 1°, 2° e 3°. alunni delle classi 1°, 2° e 3° della Scuola Secondaria di I Grado famiglie degli alunni
Fase di Do – Realizzazione
Progetto P 3b: Per una didattica inclusiva
ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità
Indicatori Target Atteso Tempi di
realizzazione
Attività N° 1
Formazione dei
docenti
attività di
ricerca/aggiornam
ento/formazione/
autoaggiornament
o del personale
docente, anche
attraverso la
consultazione di
siti e portali per
l'uso di
metodologie,
strumenti
tecnologici e
buone pratiche
nell'integrazione
degli alunni BES.
Docenti
dell’Istituto
Comprensivo
Possedere adeguate
conoscenze sui
problemi dei
ragazzi in
situazione di
svantaggio.
Innovare la
didattica per
favorire la
programmazione
individualizzata e
armonizzata con
quella rivolta al
gruppo classe.
partecipazione dei
docenti alle
attività di
formazione
ricaduta di quanto
appreso nelle
programmazioni
Partecipazione del
75% dei docenti
Concreta
condivisione di
ruoli e
responsabilità tra
tutti i docenti del
Consiglio di Classe.
gennaio – giugno
2016
l’obiettivo è
rendere l’azione
strutturale e
ricorsiva
Attività N° 2
Analisi dei bisogni
formativi speciali e
del contesto
educativo
Individuazione
delle linee guida e
dei criteri
metodologici per
innestare la
programmazione
individualizzata o
personalizzata sul
piano di lavoro
rivolto alla classe
Docenti
dell’Istituto
Comprensivo
Garantire pari
opportunità di
successo formativo
a tutti gli alunni
Individuare, nel
raggiungimento
degli obiettivi
conoscitivi e
metodologici della
propria disciplina,
una gradualità che
Partecipazione
agli incontri di
progettazione,
ricerca ed
analisi.
Capacità di
gestire gli
interventi in
tempi adeguati
alle attività e al
trattamento
Partecipazione del
75% dei docenti per
il 75% ore previste
Messa a punto di
piani di lavoro
personalizzati
concreti
gennaio – giugno
2016
l’obiettivo è
rendere l’azione
strutturale e
ricorsiva
consenta l’innesto
dei percorsi
individualizzati.
Attivare
intenzionali
processi di
apprendimento
delle procedure.
Attività N° 3
Interventi didattici
inclusivi
Preparazione di
materiali didattici
semplificati da
impiegare in
attività
individualizzate di
recupero dei
contenuti delle
singole discipline
Team docenti
delle classi in cui
siano presenti
alunni BES
Finalizzare
l’intervento del
docente su gruppi
omogenei
(recupero,
consolidamento,
potenziamento).
Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività.
Analisi della
soddisfazione
degli alunni
Messa a punto di
piani di lavoro
individualizzati
e/o di piccolo
gruppo, di classe o
di classi aperte,
per gli alunni
In almeno il 50%
degli alunni
coinvolti
Almeno il 50% degli
alunni coinvolti
Per almeno il 50%
degli alunni BES nel
primo anno, del
75% nel secondo,
a.s. 2015/16 (in
via sperimentale)
l’obiettivo è
rendere l’azione
strutturale e
ricorsiva
Interventi di
didattica frontale
e laboratoriale a
classi aperte o per
piccoli gruppi,
anche afferenti ai
diversi progetti
della scuola di cui
si riconoscano le
alunni BES
dell’Istituto
Favorire la
relazione tra alunni,
educare al lavoro di
team.
Favorire
l’acquisizione da
parte degli alunni
valenze inclusive. della competenza di
autovalutazione e la
conseguente
adozione di
personali strategie
coinvolti dal
progetto
del 100% nel terzo
Attività creative,
ludico-espressive
e manipolative.
alunni BES
dell’Istituto
Migliorare il
benessere a scuola,
in termini personali
e in relazioni ai
compagni di classe
Indice di
soddisfazione
degli alunni
coinvolti nelle
attività proposte
Soddisfazione del
75% dei
partecipanti
(questionario di
gradimento)
a.s. 2015/16
l’obiettivo è
rendere l’azione
strutturale e
ricorsiva
Impatto dei risultati sulla performance della Scuola
Il processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei Docenti, la partecipazione più intenzionale degli alunni a percorsi da loro percepiti come più rispondenti alle proprie esigenze e capacità, la maggiore responsabilizzazione degli alunni sulla gestione delle proprie potenzialità renderanno i ragazzi protagonisti consapevoli
del processo di crescita e maturazione .
MANAGEMENT DEL PROGETTO
Attivi
tà
Responsabile Data di avvio e
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
Rosso: non in linea con gli
obiettivi; giallo: non ancora
avviata/ in corso, in linea
con gli obiettivi; verde:
conclusa
S O N D G F M A M G L A
N° 1
Di Lodovico
Ottobre 2015 – marzo
2016 X X X X x x x
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 2
Di Lodovico
Ottobre 2015 – marzo
2016 x X X x x x
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
N° 3
De Francisci
Dolci
Ottobre 2015 – giugno
2016 X X X X X X X X X
Avviata e non ancora
conclusa; in linea con
gli obiettivi
C - TERZA SEZIONE: Monitoraggio delle Azioni Avviate e Miglioramento
Fase di Check – Monitoraggio
L’azione di monitoraggio è fondamentale per garantire uno sviluppo efficace degli interventi, fondamentale in una prospettiva di ricerca-
azione nella quale andrà verificato in itinere se le strategie messe in atto rappresentano una risposta ai bisogni formativi degli alunni in
termini di coinvolgimento e motivazione e progressiva acquisizione di conoscenze.
1. Saranno pianificati diversi tipi di incontri:
- mensili del Gruppo di progetto; - mensili con il Consiglio di Classe - periodici tra docenti di sostegno e di organico potenziato per un confronto tra le diverse realizzazioni all’interno della scuola - finali per una discussione sui livelli di interesse, partecipazione e motivazione.
2. Verranno strutturate:
- schede di rilevazione di frequenza - modelli per il report trimestrale per monitorare le attività
3. Per tutte le attività saranno previste:
- la somministrazione di prove di verifica; - la somministrazione di un questionario finale di gradimento da parte di docenti e discenti.
4. Per tutte le attività saranno previste:
- l’analisi dei risultati e comparazione con il livello di partenza, anche rispetto al clima relazionale della classe; - la restituzione degli esiti di processo e di prodotto agli organi collegiali e alle famiglie.
Ove le risorse renderanno possibile, saranno predisposti e incentivati confronti periodici durante gli incontri di formazione con esperti
della didattica per competenze, dello sviluppo cognitivo e degli stili di apprendimento.
Il sistema di comunicazione risulterà strutturato e organizzato in modo da realizzare uno scambio di informazione tempestivo ed una
proficua interazione tra scuola e stakeholders.
Strutturazione della rilevazione
A tal fine sono state predisposte tabelle di monitoraggio che i docenti coinvolti nelle diverse Azioni andranno a compilare e a restituire al
gruppo di lavoro, che a fine anno scolastico rendiconterà al C d D in un Rapporto di Autovalutazione.
Viene di seguito riportato lo schema utilizzato per il monitoraggio delle attività. Le diverse tabelle sono allegate in appendice nella sezione
E.
Tabelle per il monitoraggio delle attività
Soggetti responsabili
Data inizio attività Data conclusione attività
Finalità
Criticità rilevate
Azione Data di rilevazione Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in itinere
(se previsti)
D - QUARTA SEZIONE: Piano finanziario degli Interventi
Progetto N° Figure professionali Tipologie di attività Ore aggiuntive
presunte Costo previsto Fonte finanziaria
P1 a
Docenti
primaria/secondaria lezioni 180 h -
MIUR (Organico di
potenziamento)
P1 b
organico di
potenziamento
non concesso
P1 c
organico di
potenziamento
non concesso
P2a
Docenti
primaria/secondaria Aggiornamento 10 h 555 €
Fondi sociali
europei Personale ATA assistenza 10 h 370 €
Materiali 15735 €
P2b Docenti
primaria/secondaria Formazione/autoformazione
Avviata richiesta di
fondi sociali
europei / in attesa
Segreteria di finanziamento
P3a
Docenti
primaria/secondaria lezioni
In attesa di
finanziamento
Personale ATA assistenza
P3b
Docenti
primaria/secondaria Aggiornamento 5 h
438 € MIUR
Personale ATA assistenza 5 h
Tabelle di monitoraggio delle azioni Allegati alla Terza Sezione del Piano di Miglioramento
Istituto Comprensivo « Piaget – Majorana »
Anni Scolastici 2015 -18
Una matematica per tutti
Una matematica per tutti
Progetto P1a
AZIONI :
Attività a classi aperte n° 3
Laboratori didattici n° 2
Peer education n° 1
Sportello di recupero n° 1
Giochi matematici n° 1
Soggetti responsabili Licursi Maria Rina – Pasotto Katia – Marincolo Maria (prima fase) 1E- 1C – 1A
De Risi Carla – Marincolo Maria (seconda fase)
Data di inizio dell’attività Novembre 2015 (prima fase)
Gennaio 2016 (seconda fase)
Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015 (prima fase)
Febbraio/Marzo 2016 (seconda fase)
Finalità
a. Sostenere e migliorare l’apprendimento logico-matematico del bambino potenziando l’apprendimento ingenuo dell’insiemistica
b. Aiutare il bambino ad apprendere autonomamente nello svolgimento delle attivita’ ludico-didattiche favorendo una positiva motivazione all’apprendimento
c. Stimolare lo sviluppo di una vasta gamma di competenze cognitive, logiche, matematiche, linguistiche, strategiche e sociali necessarie per le fasi successive del percorso formativo del bambino
Criticità rilevate Difficolta’ nell’incastro degli orari
Difficolta’ nella gestione delle attivita’ durante le ore pomeridiane
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamen
ti effettuati
in itinere
(se
previsti)
« Se faccio, capisco »
Laboratorio
sperimentale di
Dieci sessioni di
gioco per un
totale di cinque
a. livello di padronanza degli
obiettivi didattici proposti,
b. numero di esercizi
1. Pre-test e Post-test
effettuati
rispettivamente
Si presuppone che l’uso del kit
didattico Block Magic dia
vantaggi sia sul piano
potenziamento delle
abilità logico-
matematiche per
bambini del primo
anno di scuola
primaria.
settimane di
attività durante
l’orario
scolastico.
necessari per
l’apprendimento
c. qualità delle risposte date
d. modalità relazioni di
cooperazione/competizione.
all’inizio e alla fine del
laboratorio.
2. Griglie di
osservazione
3. Documentazione
video e foto
dell’efficacia che dell’efficienza
circa l’apprendimento logico-
matematico del bambino
rispetto ad attività ludiche
svolte con i Blocchi logici.
Soggetti responsabili Paolucci Barbara , Cavaliere Michela . Classi II E – II B Scuola Primaria
Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Aprile 2016
Finalità
a) Finalizzare l’intervento del docente su gruppi omogenei (recupero e potenziamento).
b) Promuovere e potenziare attività di didattica per incentivare lo sviluppo di competenze logico-matematiche.
c) Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina.
Criticità rilevate
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Organizzazione
di interventi a
classi aperte in
base all’orario
scolastico (
Mercoledì
15:30/16:30)
1.Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività.
1. Test di
verifica.
a. Rilevazione del potenziamento intervenuto dopo la somministrazione del test di verifica , almeno al 20% dei livelli di ingresso. b. Analisi della soddisfazione
degli alunni al 60%
c. Rilevazione del recupero delle carenze intervenuto dopo la somministrazione del test di verifica , almeno al 20% dei livelli di ingresso.
2.Analisi della soddisfazione degli alunni.
2. Test di
verifica.
3.Esiti delle
relazioni del
processo di
autovalutazione.
3.
Questionario.
Soggetti responsabili De Fazio P.
Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per recuperare carenze nell’area logico-matematica ed aritmetica. b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina
Criticità possibili Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà di gestione delle risorse multimediali
Difficoltà nella gestione di grandi gruppi
L’analisi deve essere molto dettagliata e non può procedere per competenze, ma solo per conoscenze ed abilità
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Alunni di terza media
( con buone
competenze in
matematica, da
valorizzare)
sviluppano un
percorso di tutoraggio
su alunni di prima
media ( con carenze in
matematica)
1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività
1. test di
verifica
a. Recupero dell’approccio emotivo a favore della immediata comprensione di alcuni argomenti b. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. Tasso complessivo del
numero di alunni con
carenze alla fine del
secondo quadrimestre.
3. Esiti delle
relazioni del
processo di
autovalutazione
2. analisi degli
esiti del II
quadr.
2. Analisi della soddisfazione degli
3.
alunni
questionario
c. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%.
Soggetti responsabili Chiappini B.
Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Promuovere e potenziare attività di recupero carenze nell’area logico-matematica ed aritmetica, fondando l’azione su una richiesta diretta dell’alunno b. incentivare il percorso di autovalutazione
Criticità rilevate Difficoltà di gestione delle risorse umane per garantire maggiore diversificazione dell’offerta didattica
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Interventi di sportello
modulati su richiesta
degli alunni da diversi
docenti in rapporto 1/3
1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività
1. test di
verifica
a. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. b. Tasso complessivo
del numero di alunni
con carenze alla fine
del secondo
2. Esiti delle
relazioni del
processo di
autovalutazione
2. analisi degli
esiti del II
quadr.
quadrimestre.
c. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%.
3. Analisi della soddisfazione degli alunni
3.
questionario
Soggetti responsabili De Fazio P.
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Promuovere e potenziare le attitudini e le competenze nell’area logico-matematica ed aritmetica b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina
Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà nella gestione di grandi gruppi
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Soggetti responsabili Bernabè M. , Cirielli C., De Fazio P. , Dolci N., Natili T., Piccirillo C.
Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per incentivare lo sviluppo di competenze logico-matematiche. b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina
Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà di gestione delle risorse multimediali
Rapporto docente /alunno troppo alto
Individuazione
degli alunni da
valorizzare e
potenziare in
ambito logico-
matematico
Incentivazione
dell’interesse a
partecipare alle
gare
matematiche
Rilevazione della differenza tra
azione effettuata ed
azione pianificata
Monitoraggio
dei
partecipanti
Percentuale di partecipazione agli eventi. Esiti della partecipazione.
Risultati della scuola confrontabili con i valori medi nazionali nelle diverse fasce di livello
Analisi degli
esiti della
scuola
rispetto al
quadro
nazionale
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Laboratori afferenti ai progetti del Gruppo di lavoro Discipline Lauree Scientifiche. “Accademia dei Lincei”: La logica naturale e la
logica formale
1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività
1. test di
verifica
a. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. b. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%. c. Produzione di relazioni e lavori tematici con valutazioni positive al 50% del totale.
2. Analisi della soddisfazione degli alunni
2.
questionario
3. Esiti delle
relazioni del
processo di
autovalutazione
3.
questionario
Soggetti responsabili Dolci N., De Fazio P.
Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente su gruppi omogenei (recupero, consolidamento, potenziamento). b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno
Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà di gestione delle risorse multimediali
Rapporto docente/alunno troppo alto
Azione Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Organizzazione di
interventi a classi
aperte in base
all’orario
scolastico e allo
sviluppo parallelo
di moduli didattici
1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività
1. test di
verifica
a. Produzione guidata e/o autonoma di prodotti tematici e di approfondimento. b. Innalzamento del livello
di competenza rilevabile al
70% degli esiti ottenuti
sulle fasce di
consolidamento e
potenziamento.
c. Recupero delle carenze per il 30% rispetto agli esiti di fine anno.
2. Analisi della soddisfazione degli alunni
2.
questionario
3. Esiti delle
relazioni del
processo di
autovalutazione
3.
questionario
Progetto P1b
AZIONI :
Attività a classi aperte n° 2
Laboratori didattici di lettura e scrittura n° 6
Gare di spelling n° 1
Azione Data di
rilevazio
ne
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in
itinere
Soggetti responsabili M.Longordo
Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità *Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per implementare la pratica dello spelling
*Incentivare lo sviluppo di competenze lessicali
*Comprendere la derivazione d’origine latina, francese, sassone della lingua inglese e, quindi, l’irregolarità della sua fonetica
Criticità rilevate *Difficoltà di utilizzo dei prodotti multimediali
*Coinvolgimento
delle classi quinte
delle scuole
primarie
*Gare di spelling
Dicembre
2015
*Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l’attività
*Analisi della
soddisfazione
degli alunni
Analisi degli
esiti delle
rilevazioni del
processo di
autovalutazione
*Tests di verifica
*Gare interne ad
ogni classe
coinvolta
*Gare interscuole
*Questionario di
autovalutazione
diretto a tutte le
scuole
partecipanti
*Acquisizione di un
lessico edi una corretta
pronuncia al 60% degli
esiti ottenuti.
*Innalzamento del livello
di competenza rilevabile
al 70% degli esiti ottenuti
sui tests di ingresso
*Partecipazione alla gara
finale allo 80% del
previsto.
*Implementazione della
pratica dello spelling al
70%.
Difficoltà di
approccio ad una
pratica
linguistica
inconsueta
*Riduzione delle spelling
words per la scuola primaria
*Variazione delle modalità
della gara finale
Soggetti responsabili Parlato - Longordo
Data inizio attività Ottobre 2015
Data fine attività Novembre 2015
Finalità Formulazione di moduli didattici specifici Attività didattiche su gruppi omogenei di recupero e potenziamento Relazione docente/alunni di altra classe
Criticità rilevate Rapporto docente/alunni troppo alto Difficoltà di utilizzo degli spazi e delle suppellettili (sedie - banchi)
Soggetti coinvolti
Classi 2H (25 alunni + 1 DSA + 1 H = 27) – 2i (25 alunni + 1 DSA + 1 H = 27)
Gruppi di lavoro Gruppo recupero - 22 alunni – pair work con coppie di alunni di classe diversa Gruppo potenziamento – 32 alunni – group work: sei gruppi di alunni di classe diversa
Numero incontri 5 incontri di un’ ora – terza ora del venerdì (10.15-11.15)
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione Risultati attesi Risultati rilevati
Adeguamenti
effettuati in itinere
(se previsti)
Intervento a classi
aperte in base
all’orario curricolare
Dicembre 2015
Rilevazione del
miglioramento
avvenuto
nell’alunno
Test di verifica (nel class test di gennaio 2016)
Produzione autonoma di un testo scritto
Osservazioni sulle relazioni interpersonali
Recupero delle strutture grammaticali nel 60% degli alunni
Miglioramento nella produzione della lingua scritta ed orale nel 70% degli alunni
Ottime produzioni di testo scritto visibili nei pannelli di Festincontro 2015
I risultati a lungo termine dell’azione saranno rilevati soprattutto nei class test di gennaio 2016
GRUPPO
POTENZIAMENTO
Utilizzo del dizionario
Presentazione dei verbi irregolari
Dicembre 2015
Analisi del livello di
soddisfazione degli
alunni
Questionario di
feedback
Soddisfazione del
80% degli alunni
VEDI TABELLA
A SEGUIRE
Risultati questionario di feedback NB: le somme non sempre comprendono il totale dei partecipanti perché alcune domande sono nulle
1.0 - Sei stato sempre presente ? SI - 48 NO - 5
2.0 - Cosa ti è piaciuto di più di questa attività? MOLTO NON MOLTO POCO
2.1 - Lavorare con compagni diversi 32 15 1
2.2 - Lavorare con un insegnante diverso 28 19 2
2.3 - Fare attività di gruppo 45 6 1
2.4 - Lavorare con immagini 34 11 1
2.5 - Muoversi da una classe all’altra 22 19 7
3.0 - Pensi di aver perso tempo e saltato una lezione di inglese SI - 4 NO - 45
4.0 - Se hai risposto NO cosa pensi di aver imparato? (domanda aperta)
RISPOSTE PIU’ FREQUENTI
Lavorare con compagni di un’altra classe Conoscere nuovi compagni Inventare una storia Vocaboli nuovi Usare il simple past Ascoltare le opinioni degli altri
Soggetti responsabili Mostaccio M., Paolucci B.
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016
Finalità
a)Educare alla lettura di buoni libri, alla letteratura d’autore e all’ascolto
b)Sviluppare la curiosità per la tecnologia intesa come prassi educativa e come contenuto imprescindibile della vita
passata e moderna
c)Educare alla drammatizzazione
d)Conoscere e rappresentare emozioni attraverso il teatro
Criticità rilevate Difficoltà nel reperimento di spazi disponibili per l’attuazione del progetto
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in
itinere
(se previsti)
Organizzazione di
interventi a classi
aperte (II B e II E) in
base all’orario
scolastico e allo
sviluppo parallelo di
moduli didattici.
1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività 2. Analisi della soddisfazione degli alunni 3. Esiti delle relazioni del processo di autovalutazione
1. test di
verifica
2. questionario
3. questionario
Conoscenza del
testo « Il giro del
mondo in 80 giorni »
Innalzamento del
livello di autonomia e
di consapevolezza
Interiorizzazione dei
valori legati alla
letteratura
Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; Lucia Ceccarelli(4 A)
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015
Finalità Sviluppare la creatività e l’immaginazione Prendere coscienza delle proprie capacità linguistiche e rafforzarle Riconoscere e padroneggiare i principali strumenti retorici e stilistici Produrre testi di vario tipo Sviluppare l’abilità di collaborazione in gruppo
Criticità rilevate Mancata disponibilità di strumenti tecnologici avanzati (LIM, ecc) Assenza di un budget per coprire le spese di stampa del libro
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in
itinere(se previsti)
Laboratorio di
scrittura creativa
con interventi nella
classe in orario
scolastico
Dicembre
2015
1 . testi reattivi ad uno stimolo 2. puntualità e completezza nella produzione dei testi scritti 3. interventi e commenti durante l’attività
. analisi critica
dei contenuti
- Focus di
gruppo e
valutazione
delle dinamiche
interattive
- Elaborazione di un
libro, interamente
scritto e illustrato
dagli allievi, in cui
verranno raccolte
tutte le storie
create.
- Sviluppo di una
scrittura creativa
- Stampa del libro
collettaneo
- Miglioramento delle
capacità linguistiche
espressive
Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; M.Teresa Cozza(5 A); Saveria Valicenti(5B); Katia Lo Monaco(5C); Chiara Buriola(5D); Marcella
Benevento(5F)
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Gennaio 2016
Finalità Sviluppare la creatività e l’immaginazione Prendere coscienza delle proprie capacità linguistiche e rafforzarle Riconoscere e padroneggiare i principali strumenti retorici e stilistici Produrre testi di vario tipo Sviluppare l’abilità di collaborazione in gruppo
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in
itinere
(se previsti)
Laboratorio di
scrittura creativa
con interventi nelle
classi in orario
scolastico
1 . testi reattivi ad uno stimolo 2. puntualità e completezza nella produzione dei testi scritti 3. interventi e commenti durante l’attività
. Analisi critica dei contenuti - Focus di gruppo e valutazione delle dinamiche interattive
Elaborazione di un
libro, interamente
scritto e illustrato
dagli allievi, in cui
verranno raccolte
tutte le storie
create.
Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; M.Teresa Cozza(5 A); Saveria Valicenti(5B); Katia Lo Monaco(5C); Chiara Buriola(5D)
Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità acquisire capacità comunicative e gestuali comprendere, produrre e confrontare messaggi realizzati integrando linguaggi diversi: parola, corpo, suono,
gesto, ecc. ampliare il lessico attivo attraverso il gioco, la creatività e la manipolazione linguistica osservare e analizzare, porsi e risolvere problemi, stabilire relazioni rispettare i diversi punti di vista nella comunicazione e nelle proprie azioni
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamenti effettuati in
itinere(se previsti)
Interventi nelle
classi con pratiche
di recitazione
- Uso drammatico
di parole e gesti
- L’espressione relazionale
- Ascolto e osservazione critica delle performance - Prove di rappresentazione teatrale
Rappresentazione
teatrale di fine
anno
Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; i docenti di Italiano di tutte le sei classi quinte
Data di inizio dell’attività novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità Incentivare la scrittura ed altre forme di espressione come processo comunicativo affiancato ad interventi di recupero, rinforzo e approfondimento delle discipline
Sviluppare forme di collaborazione finalizzate alla realizzazione di un prodotto comune Acquisire le competenze di base relative alla stesura di un foglio di giornale (conoscenza delle sue parti: il timone, il menabò,
l’apertura, la spalla, il taglio, il titolo, l’occhiello …)
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in
itinere(se previsti)
Organizzazione di
una redazione a
classi aperte;
confezione e
raccolta di
articoli/commenti
sulla realtà della
nostra scuola
1. Articoli prodotti secondo standard redazionali 2. Gruppi di lavoro funzionali alla scrittura
. Esame critico
degli articoli
redatti
-Verifica delle
dinamiche di
gruppo
Produzione di due
numeri di un
giornalino interclasse
Soggetti responsabili Francini P.; Cirielli C. ( classi 2^C/2^D)
Data di inizio dell’attività Giungo 2015 Data di conclusione dell’attività Ottobre 2015
Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente per consolidamento e potenziamento su alunni di differenti gruppi classe. b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno
Criticità rilevate a. Difficoltà di reperimento degli spazi. b. Rapporto docente/alunno troppo alto
Azione
A
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Laboratori mirati
al potenziamento
e consolidamento
delle capacità
espositive e del
metodo di studio
Giugno 2015
Ottobre 2015
1. Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l'attività: sicurezza
espositiva; analisi
dei testi ed
estrazione dei dati.
1. Esposizione
orale e selezione
dei contenuti.
1. Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l'attività per il 20% degli
alunni rispetto ai livelli
di ingresso.
Miglioramento della
capacità di analizzare e
rilevare i contenuti di un
testo narrativo positivo
per almeno il 20% dei
ragazzi
Giugno 2016 2. Analisi della
soddisfazione degli
alunni.
2. Questionario
al termine delle
attività.
2. Analisi della
soddisfazione degli
alunni per almeno il
60% dei ragazzi
coinvolti.
Da rilevare
Ottobre 2015 3. Esiti dello
scambio relazionale
tra alunni di classi
diverse.
3.Osservazioni
delle insegnanti.
3. Esposizione e
produzione di lezioni
sugli argomenti proposti
con valutazioni positive
al 50% del totale.
Miglioramento delle
relazioni interpersonali e
capacità organizzative
positivo per oltre il 50%
degli alunni
Soggetti responsabili Francini P.; Cirielli C. (classi 2^C/2^D)
Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente per consolidamento e potenziamento su alunni di differenti gruppi classe. b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno
Criticità rilevate c. Difficoltà di reperimento degli spazi.
Azione
B
Data di rilevazione Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in itinere
(se previsti)
Laboratori mirati
al potenziamento
e consolidamento
delle capacità
espositive e del
metodo di studio
1. Rilevazione del
miglioramento
intervenuto dopo
l'attività:
sicurezza
espositiva;
capacità di
analizzare i testi e
di estrarre i dati.
1. Esposizione
orale e qualità dei
contenuti.
1. Rilevazione del
miglioramento intervenuto
dopo l'attività al 20% degli
alunni rispetto ai livelli di
ingresso.
2. Analisi della
soddisfazione
degli alunni.
2. Questionario al
termine delle
attività.
2. Analisi della soddisfazione
degli alunni per almeno il
60% degli alunni coinvolti.
3. Esiti dello
scambio
relazionale tra
alunni di classi
diverse.
3.Osservazioni
delle insegnanti.
3. Esposizione e produzione
di lezioni sugli argomenti
proposti con valutazioni
positive al 50% del totale.
Progetto P1c
AZIONI :
Protocollo di accoglienza n° 1
Azioni di inclusione n° 1
Laboratorio di alfabetizzazione n°1
Laboratorio di italiano n° 1
Formazione docenti n° 1
Soggetti responsabili Jacobiere Claudine
Data di inizio dell’attività Settembre 2015 Data di conclusione dell’attività Settembre 2016
Finalità applicare il protocollo di accoglienza (colloqui con i genitori e con gli alunni) reperire informazioni relative ai bisogni formativi degli alunni stranieri presso i loro docenti (scuola Primaria) definire i livelli di conoscenza e di competenza nella lingua italiana, attraverso colloqui con i docenti e test di ingresso
(Sc. Secondaria) Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione Risultati attesi Risultati rilevati Adeguame
nti
effettuati in
itinere
(se
previsti)
Accoglienza e
definizione bisogni
formativi dei
destinatari
Ottobre
2015
Numero degli
studenti stranieri
accolti.
Registro colloqui con gli studenti e con le famiglie
Test di ingresso per la
Accoglienza del 100% degli
studenti stranieri
frequentanti e delle loro
famiglie.
Monitoraggio del livello di
Numero degli
studenti stranieri
valutati in ingresso.
definizione del livello di competenze
conoscenza e di competenza
nella lingua italiana del 100%
degli studenti stranieri
frequentanti.
Soggetti responsabili Di Lodovico Marilena, Jacobiere Claudine
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015
Finalità revisionare il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri pianificare un progetto formativo unitario che favorisca l’inclusione e che comprenda attività interculturali rivolte a
tutti gli studenti Criticità rilevate nessuna
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Pianificazione
delle azioni di
inclusione a
favore degli
studenti di
cittadinanza
non italiana
Gennaio 2015
Partecipazione agli
incontri di
progettazione.
Produzione di un
progetto di inclusione
che risponda ai bisogni
formativi dell’utenza
non italiana
Foglio presenza alle riunioni Protocollo
Partecipazione
dell’intera Commissione
ai lavori
Nuovo protocollo di
accoglienza
Soggetti responsabili De Risi Carla – Romano Carla – Francini Paola
Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Geannaio 2017
Finalità Fornire i primi strumenti di scrittura, lettura e comprensione della lingua italiana attraverso materiale didattico di prima alfabetizzazione
Criticità rilevate Reperimento risorse economiche per la retribuzione dei docenti Reperimento degli spazi
ATTIVITA’ Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Laboratorio
alfabetizzazione
Italiano L2
(Scuola primaria e
scuola secondaria)
Al termine
del corso
Frequenza ai corsi
Raggiungimento del
livello A2 del Quadro
Comune Europeo di
Riferimento per la
conoscenza delle
Registro presenze Test di verifica
- almeno il 75% dei
corsisti per il 75% ore
previste
- almeno il 60% dei
frequentanti
In orario
curricolare
lingue
Soggetti responsabili De Risi Carla – Romano Carla – Francini Paola
Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2017
Finalità Fornire gli strumenti di comunicazione essenziale, favorendo l’acquisizione di un repertorio lessicale di base e la
conoscenza delle principali regole ortografiche e grammaticali (QCER livelli B1 – B2)
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguame
nti
effettuati in
itinere
(se
previsti)
Laboratorio di
Italiano L2 – 1°
livello
(Scuola primaria e
scuola secondaria)
Al termine
del corso
- Frequenza ai corsi
- Raggiungimento
del livello B2 del
Quadro Comune
Europeo di
Riferimento per la
conoscenza delle
lingue
Registro presenze
Test di verifica
- Almeno il 75% dei
corsisti per il 75%
ore previste
- Almeno il 60% dei
frequentanti
-
Soggetti responsabili Francini Paola – Tripi
Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Marzo 2017
Finalità creare un luogo di confronto e di ricerca-azione da cui possano scaturire le soluzioni didattiche più efficaci costruire materiali didattici attraverso cui i contenuti siano trasmessi in maniera semplificata e individualizzata progettazione attività interculturali
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di monitoraggio Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Formazione dei
docenti
Marzo
2015
Partecipazione docenti agli
incontri di progettazione
Soddisfazione dei docenti
che hanno partecipato
all’esperienza
Registro di presenza
agli incontri
Questionario di
soddisfazione
Almeno il 75% dei
docenti destinatari per il
75% ore previste
Soddisfazione di almeno
il 75% dei destinatari del
corso
Progetto P2a
AZIONI :
Installazioni delle lim in tutte le classi, potenziamento
rete , implementazione del sito n° 1
Creazione di piattaforme di rilevazione n° 1
Formazione ed autoformazione n° 1
Soggetti responsabili Morini Roberto
Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Luglio 2017
Finalità Dotare tutte le aule di tecnologie informatiche Rendere più veloce l’accesso alla rete e facilitare la comunicazione interna ed esterna Migliorare la comunicazione interna ed esterna della scuola
Criticità rilevate Reperimento fondi per l’acquisto delle attrezzature
Azione Data di
rilevazion
e
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in
itinere (se previsti)
Installazione LIM e notebooks in tutte le
aule
Gennaio 2016
Efficacia ed efficienza degli interventi. Soddisfazione di operatori e destinatari rispetto alla qualità della didattica
Verbale di collaudo delle LIM Questionario di soddisfazione
Indice di soddisfazione nella misura del 70%
Potenziamento rete LAN e WLAN
Giugno 2016
Numero degli accessi alla rete Soddisfazione del personale scolastico e dell’utenza
Numero degli accessi alla rete Questionario di soddisfazione
Maggiore efficienza della struttura scolastica. Indice di soddisfazione dell’utenza nella misura del 70%
Realizzazione nuovo sito istituzionale
Giugno 2016
Soddisfazione dell’utenza Numero degli accessi al sito
Questionario soddisfazione Contabilizzatore sito
Aumento dell’indice di gradimento nella misura del 50% Aumento del numero degli accessi nella misura del 100%
Introduzione registro elettronico e formazione rivolta ai docenti per il
suo uso
Giugno 2017
Soddisfazione degli operatori e delle famiglie
Questionario soddisfazione
Indice di soddisfazione nella misura del 70%
Soggetti responsabili Piccirillo Claudio
Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Settembre 2017
Finalità Ottimizzare l’uso delle risorse umane per ottenere una maggiore efficienza.
Criticità rilevate Elaborazione di gestione dell’ingente mole di dati
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti)
Banca dati funzionale
dei curricula dei
docenti.
2016 - 2017
Numero curricula
Questionari
Mappatura delle
competenze del 100%
del personale della
scuola
Tempi lunghi di attuazione e conclusione dell’attività
Soggetti responsabili De Fazio Patrizia
Data di inizio dell’attività Settembre 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2017
Finalità Potenziamento di metodologie e strategie didattiche inclusive, personalizzate e individualizzate Potenziamento dei team teaching in una didattica laboratoriale Potenziamento della progettazione, anche in un’ottica interdisciplinare.
Criticità rilevate Difficoltà a reperire i fondi
Difficoltà nella gestione organizzativa delle risorse umane
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
.)
Corso di formazione “Bisogni educativi
speciali e multimedialità”
Novembre 2016
Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza
Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione
Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso
Corso di formazione “Didattica
laboratoriale con le TIC”
Gennaio 2017
Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza
Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione
Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso Percentuale di azioni di
interventi di progettazione nella
pratica didattica e produzione di
lavori multimediali
Attività di formazione su metodologie
didattiche innovative e laboratoriali
(Convegni nazionali – Progetti lauree scientifiche …)
Novembre 2015 – Maggio
2016
Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza Utilizzo nella pratica didattica
Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione
Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso Percentuale di azioni di
interventi di progettazione nella
pratica didattica e produzione di
lavori multimediali
Soggetti responsabili Fornari Raffaella – Mostaccio Piermauro
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016
Finalità Supportare i processi di insegnamento-apprendimento
Criticità rilevate Reperimento risorse economiche per la retribuzione dei docenti Reperimento degli spazi
ATTIVITA’ Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere
(se previsti) Realizzazione
ambienti di apprendimento
multimediali, anche in modalità blended
Maggio 2016
Utilizzo e spendibilità nella didattica
Questionari Implementare l’utilizzo delle TIC da parte dei docenti a favore della didattica.
-
Creazione sul sito di uno spazio per lo
scambio di materiale didattico tra docenti
e con discenti
Maggio 2016
Utilizzo e spendibilità nella didattica
Questionario di soddisfazione
Soddisfazione di almeno il 60% degli utenti
-
Progetto P2b
AZIONI :
Dematerializzazione dei servizi e
ottimizzazione delle risorse n° 1
Soggetti responsabili Di Giorgi Silvia
Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2017
Finalità Miglioramento dei servizi didattici e amministrativi
Migliorare l’impatto con i portatori d’interesse
Criticità rilevate Difficoltà nel reperire i fondi
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Creazione di una
governance per
l’organizzazione di tutte
le attività, che produca
effetti sulle strategie
d’Istituto
Migliorare la comunicazione interna ed esterna della scuola
Questionario
Aumento dell’indice di gradimento
sull’efficienza organizzativa e
didattica nella misura del 50%
Dematerializzazione dei
servizi amministrativi
Ottimizzare l’uso
delle risorse
strumentali.
Aggiornamento
inventario
risorse materiali
Digitalizzare le pratiche
amministrative per almeno il 50%
Ottimizzazione nell’uso
delle risorse umane e
strumentali.
Miglioramento della comunicazione interna ed esterna
Aggiornamento
inventario
risorse materiali
Questionario
Mappatura informatica del 100%
delle risorse strumentali e dei
servizi.
Soddisfazione degli operatori e
delle famiglie
Progetto P3a
AZIONE :
Curriculo verticale n°1
Orientamento n° 1
Azioni di follow up n° 1
Soggetti responsabili Docenti di italiano e matematica : De Francisci, Natili T., Francini P., De Fazio P., Dolci N.
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016
Finalità Costruire un curricolo verticale di italiano e matematica in continuità con il Licei Aristofane ed Archimede
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazio
ne
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamen
ti effettuati
in itinere
(se
previsti)
Implementazio
ne della rete
con le scuole
superiori del
territorio.
Partecipazione
agli incontri
programmati
Registrazione delle presenze Percentuale di
partecipazione di docenti di
italiano, matematica e
seconda lingua, non
inferiore al 50% per il
primo anno, al 70% per il
secondo anno, al 90% per
il terzo anno
Confronto sul
curriculo
verticale.
Definizione degli
obiettivi essenziali
per una
programmazione
verticale per
competenze.
Analisi e confronto degli esiti in
uscita dalla scuola di primo grado e
primi risultati di valutazione della
scuola secondaria di II grado
Analisi e valutazione degli esiti
relativi a nodi concettuali essenziali
per il passaggio al livello superiore
di istruzione
Almeno l'80% degli alunni
coinvolti nella rilevazione
in scala decimale abbiano
risultati non difformi di + o
- l'unità.
Soggetti responsabili De Francisci M. , Dolci N.
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016
Finalità Orientamento alla scelta della scuola superiore
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in itinere
(se previsti)
Orientamento
alla scelta della
scuola superiore
Adesione delle famiglie
al progetto proposto
Raccolta delle
adesioni
Percentuale di
adesione non inferiore
al 50%
Incontri con le
scuole superiori
del territorio
21/12/15 Partecipazione degli
alunni e delle famiglie
all'incontro nei locali
della scuola
Colloqui informativi
realizzati dai docenti
delle varie scuole
intervenute
Osservazione
diretta
Registrazione del
numero dei
colloqui
Percentuale di
partecipazione non
inferiore al 80%
Partecipazione del
20%
Divulgazione
delle date e
Dicembre
2015
Partecipzione degli
alunni e delle famiglie ai
Restituzione ai
docenti delle
Percentuale di
scollamento tra il
modalità di
parteciapazione
ai vari Open Day
e stage formativi
presso le scuole
superiori
Gennaio e
febbraio
2016
vari eventi informazioni e
impressioni
ricevute.
Influenza delle
attività nella scelta
della scuola
consiglio orientativo e
l'indirizzo scelto non
superiore al 10%
Soggetti responsabili De Francisci M. , Piccirillo C., Dolci N., De Fazio P., Longordo M.
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016
Finalità Rilevazione degli esiti nei percorsi di continuità e analisi del curriculo per competenze
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Analisi dei
risultati dei test
di ingresso di
italiano e
matematica
elingue
straniere o di
Gennaio e
febbraio
2016
Percentuali di conferme
o incongruenze rispetto
alle valutazioni,
soprattutto in italiano,
matematica e lingue
straniere
Reperimento tab di
valutazione
Allineamento degli obiettivi in
uscita con i requisiti in entrata o
di prima valutazione per
almeno il 75% dei dati
esiti di
valutazione
Definizione di
ambiti di
intervento della
scuola media
finalizzati al
raggiungimento
di obiettivi
condivisi
Risoluzione di aree problematiche e potenziamento dei punti di forza rispetto alla definizione del curriculo per competenze nella scuola media.
Analisi dei risultati
emersi in apposite
verifiche
Miglioramento delle
competenze essenziali per
almeno il 30% dei dati rilevati
dopo l’azione al primo anno
Coincidenza al 70% del
consiglio orientativo e del
profilo in uscita dalla scuola
media con gli esiti nella scuola
superiore.
Formulazione di
prove
strutturate di
rilevazione
Allineamento di
indicatori di valutazione
delle discipline
interessate nei due
ordini di scuola
Analisi dei risultati
emersi in apposite
verifiche
Miglioramento delle
competenze per almeno il 30%
dopo l’azione al primo anno
Progetto P3b
AZIONI :
Interventi di socializzazione e promozione
dell’intelligenza interpersonale n° 2
Progettazione di attività formative n° 1
Soggetti responsabili Licursi M. R., Carla De Risi Cardillo C., Chiarabaglio S. classi 1 A – 1 E
Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Marzo 2016
Finalità - Potenziamento dell’intelligenza interpersonale e dei comportamenti prosociali.
- Aumento dell’autoconsapevolezza emotiva.
- Ottimizzazione delle relazioni all’interno del gruppo classe.
- Sviluppo delle abilità cognitive di problem solving.
Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà di utilizzo dei tempi.
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamen
ti effettuati
in itinere
(se
previsti)
Attuazione del
Programma di
promozione
Gennaio
2016
Analisi delle
dinamiche sociali
all’interno del
gruppo classe.
Osservazione semi-
strutturata.
- Rilevazione di dinamiche sociali
disfunzionali.
dell’intelligenza
interpersonale,
Interpersonal Prosocial
Cognitive Problem
Solving (IPCPS).
Marzo
2016
Valutazione del
miglioramento
ottenuto in seguito
al programma
IPCPS.
Somministrazione di
un protocollo di
valutazione delle
competenze di
problem solving
prosociale.
- Potenziamento delle abilità di problem
solving e di intelligenza interpersonale.
- Miglioramento dell’interazione sociale e
dell’integrazione all’interno del gruppo
classe.
Soggetti responsabili Cardillo C., Chiarabaglio S. (classe 2 B)
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Marzo 2016
Finalità - Potenziamento dell’interazione sociale all’interno di classi in cui sono presenti alunni con patologia autistica.
- Integrazione del bambino autistico all’interno del gruppo classe.
- Miglioramento delle abilità di problem solving e di intelligenza prosociale interpersonale.
Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.
Difficoltà di utilizzo dei tempi.
Rapporto tra pari non omogeneo.
Azione Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati
rilevati
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(se previsti)
Attuazione del
Programma di
promozione
dell’intelligenza
Ottobre 2015 Analisi delle
dinamiche sociali
all’interno del
gruppo classe.
Osservazione semi-
strutturata attraverso
l’ausilio di una griglia
di indici
comportamentali.
- Rilevazione di dinamiche sociali
disfunzionali.
interpersonale,
Interpersonal
Prosocial Cognitive
Problem Solving
(IPCPS).
Marzo 2016 Valutazione del
miglioramento
ottenuto in seguito
al programma
IPCPS.
Somministrazione di
un protocollo di
valutazione delle
competenze di
problem solving
prosociale.
- Potenziamento delle abilità di
problem solving e di intelligenza
interpersonale.
- Miglioramento dell’interazione
sociale e dell’integrazione del soggetto
autistico all’interno del gruppo classe.
Soggetti responsabili Di Lodovico Marilena
Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Gennaio 2016
Finalità Conoscere le problematiche degli alunni con difficoltà di apprendimento.
Creare una didattica che miri al successo formativo di tutti gli alunni, con particolare attenzione alle situazione di
alunni con BES, DSA e difficoltà di apprendimento variamente intese.
Criticità rilevate
Azione Data di
rilevazio
ne
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti
effettuati in
itinere(se previsti)
Attività N° 1 Progettazione di esperienze
formative per i docenti sullo
sviluppo cognitivo, sulle
dinamiche affettivo-
relazionali, sugli stili di
apprendimento e sulla
specificità delle diagnosi
mediche presenti a scuola
Gennaio
2016
Partecipazione dei
docenti ai
momenti di
progettazione,
ricerca ed analisi
Strutturazione
dei Piani
didattici
personalizzati in
linea con quanto
appreso nella
formazione e nei
tempi stabiliti
Consegna dei
Piani
personalizzati
nei tempi
previsti
(80% ca)
Consegna della
progettazione
individualizzata nei
tempi previsti
( 50%)