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PROGETTISTI ARCHITETTONICI
PROGETTO DI FATTIBILITA' TECNICA ED ECONOMICA
Arch. Valentina Maggioli - Comune di Rimini
PROGETTISTA IMPIANTI
Ing. Monia Colonna - Comune di Rimini
PROGETTISTA STRUTTURALE
Ing. Fabio Campedelli
Ing. Chiara Fravisini
DIRIGENTESETTORE EDILIZIA PUBBLICA E
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana
Comune di
Arch. Federico Pozzi
Settore Edilizia Pubblica e Valorizzazione del Patrimonio
Dicembre 2017
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
Ing. Silvia Pesaresi - Comune di Rimini
DIRETTORE SETTORE LL.PP e QUALITA' URBANA
Arch. Daniele Fabbri
PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI
EDIFICI SCOLASTICI. "SCUOLA ELEMENTARE MONTESSORI".
EDIFICIO AD ENERGIA QUASI ZERO. NZEB
Procedimento Unico ai sensi dell'articolo 36-bis e successivi della
Legge Regionale 24 marzo 2000 n. 20, Titolo III
DOC 1 RELAZIONE GENERALE
LEGENDA
A) RELAZIONE ILLUSTRATIVA (ART. 18 D.P.R. 207/2010)..........................................................................................2
B) RELAZIONE TECNICA (ART. 19 D.P.R. 207/2010)...................................................................................................10
C) STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE (ART. 20 D.P.R. 207/2010)...........................................................13
D) INDAGINI GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE E ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI.............................15
E) PLANIMETRIA GENERALE E SCHEMI GRAFICI (ART. 21 D.P.R. 207/2010) ................................................16
F) CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA (ART. 22 D.P.R. 207/2010) ...................................................................17
G) PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI PER LA SICUREZZA....................18
H) CONCLUSIONI...............................................................................................................................................................20
1
A) Relazione illustrativa (art. 18 D.P.R. 207/2010)
A.1 Descrizione dell'intervento da realizzare
La scuola primaria Montessori è stata realizzata nel 1970 ed ospita due cicli di scuola
elementare. Il fabbricato è costituito da due piani fuori terra con un impianto planimetrico con
sagoma poligonale. La struttura portante è costituita da pannelli prefabbricati in cemento
armato, gli impianti elettrici e meccanici sono vetusti.
Attualmente l'immobile non risulta del tutto adeguato agli standard qualitativi previsti dalla
normativa vigente per l'edilizia scolastica.
Ai fini dell'interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici e risulta più
efficace ed efficiente per gli aspetti funzionali e qualitativi la realizzazione di un intervento
consistente nella “demolizione e ricostruzione della scuola primaria Montessori edificio a
energia quasi zero - NZEB”
Il Progetto è già inserito nel Piano Triennale LL.PP. 2018/2020 all'annualità 2018 per un
importo di € 2.700.000,00.
2
A.2 Illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta
A seguito di valutazioni sismiche effettuate sulla Scuola Elementare Montessori, sita in Via
Codazzi, è emerso che per poter realizzare un intervento di miglioramento sismico della
struttura scolastica esistente è necessario intervenire in maniera “pesante” sulle strutture con
opere molto invasive a causa della presenza di molteplici elementi strutturali che limitano la
fruibilità dell’edificio all’interno delle aule, con riduzione degli spazi esterni e con possibile
pregiudizio all’esodo delle persone per consentire l’evacuazione in caso di emergenza.
Considerato che:
- l’intervento di miglioramento sismico necessita di un consistente impegno economico-
finanziario a fronte di un intervento non completamente risolutivo per i motivi sovrariportati;
- comunque non si raggiungerebbe un livello di sicurezza superiore al 65% rispetto al
coefficiente che si potrebbe raggiungere con una nuova costruzione;
- detto intervento comporta una considerevole riduzione della fruibilità degli ambienti interni e
dell’area esterna circostante l’edificio scolastico, con grave pregiudizio allo svolgimento delle
attività didattiche;
- si tratta nel complesso di una costruzione terminata nel 1970 che necessita inoltre di
consistente manutenzione a causa della compromessa durabilità dei componenti edilizi ed
impiantistici;
- trattasi di edificio di non recente realizzazione che non assicura efficienza energetica
rispetto alla normativa vigente che impone il contenimento dei consumi energetici.
- come da valutazione della sicurezza depositata presso il Servizio Tecnico di Bacino
ROMAGNA prot.48404 del 09/03/2016, l'edificio risulta non adeguato ai carichi statici
(complessivi di carichi accidentali) .
Considerato inoltre che:
- l’edificio scolastico in oggetto è ubicato in posizione centrale rispetto alla città di Rimini e
può accogliere circa 250 alunni;
- nel caso di demolizione e ricostruzione, il nuovo edificio scolastico avrebbe le caratteristiche
per essere considerato “edificio di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi
sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile”;
ai fini dell’interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici ed è emerso che
risulta più efficace ed efficiente per gli aspetti gestionali e manutentivi un nuovo intervento
consistente nella demolizione e ricostruzione dell’intero complesso scolastico scuola e
palestra di cui all’allegata soluzione progettuale di demolizione e ricostruzione rinunciando
all’intervento di miglioramento sismico.
3
Pertanto è stato valutato di procedere con un intervento di demolizione e di costruzione del
nuovo edificio scolastico.
A fronte della demolizione del fabbricato scolastico esistente l’ufficio tecnico
dell’Amministrazione Comunale ha quindi valutato due possibili soluzioni di ricostruzione, la
prima nel medesimo sito della scuola esistente e la seconda in altro sito sempre di proprietà
comunale, che offre una maggiore grado di soddisfacimento dei fabbisogni e di maggiore
comfort ambientale, mediante l’inserimento in una zona che rispetta il livello adeguato di
clima acustico in maniera idonea alla destinazione scolastica dell’area già attribuita dal PUA
– IV P.E.E.P. Marecchiese nell’ambito della localizzazione dei servizi pubblici e recepita dal
R.U.E..
Altro aspetto positivo che si avrà con la delocalizzazione della scuola in altro sito è che non si
creeranno disagi allo svolgimento delle attività didattiche per le attività del cantiere e che si
rispetteranno gli standard dei parametri dimensionali per alunno imposti dal DM 18/12/75 in
materia di edilizia scolastica che nel primo caso, prevedendo l’utilizzo del sito esistente,
consentirebbe di avere una scuola per sole 8 aule mentre nel sito di via Cuneo si potrà
dotare la scuola di due cicli completi con 10 aule con i relativi laboratori e servizi.
Pertanto, nell’ambito del riconoscimento dei contributi per gli interventi di riduzione del rischio
sismico in edifici pubblici rilevanti (Ordinanza C.D.P.C. 344/2016 “Attuazione dell’articolo 11
del Decreto Legge 28 aprile 2009 n. 29 convertito con modific. della Legge 24 giugno 2009,
n. 77 e Delibera G.R. n. 2188 del 13 dicembre 2016), è stata inviata al Servizio Geologico
Sismico e dei Suoli della Regione Emilia Romagna la documentazione tecnica dell’intervento
di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico.
Nell’ambito delle attività di approfondimento progettuale e a seguito di alcune criticità
ambientali emerse si è valutata pertanto la localizzazione della nuova scuola su una diversa
area sita in Via Cuneo e di proprietà dell’Amministrazione Comunale (identificata
catastalmente al Fg. 83, Mapp.li 2171, 2174 e 2186 parte con estensione di mq. 6.417 circa).
In questa ipotesi infatti le dotazioni di spazi per la didattica potrebbero essere ampliate fino a
10 aule (2 cicli completi) e relativi servizi complementari, rispondendo alle esigenze
dell’utenza della zona e garantendo inoltre un miglioramento dei fattori di benessere
ambientale e della qualità generale dell’intervento.
Con nota PG.2017.0688207 del 27/10/2017 dell’Assessorato Difesa del Suola e della Costa,
Protezione Civile, Politiche Ambientali e della Montagna, è stato ottenuto il finanziamento per
l’intervento proposto di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico, per un importo
finanziato di Euro 1.385.854,77.
4
A.3 Esposizione della fattibilità dell'intervento
L’intervento è fattibile, sia per accessibilità delle aree interessate dai lavori, sia per assenza
di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima della redazione del
progetto, sia in relazione al terreno, al tracciamento, al sottosuolo ed a quanto altro occorre
per l’esecuzione dei lavori.
Urbanisticamente l’area di Via Cuneo ricade all’interno del Perimetro PUA e più precisamente
il IV Peep “Marecchiese” approvato con D.M. LL.PP. n.1077 del 15/01/1966;
si precisa che il piano PEEP è scaduto.
Ai sensi dell’art. 7, comma 4, del RUE, successivamente alla scadenza del PUA, entra in
vigore la disciplina del RUE che per tale area risulta essere: V –verde pubblico.
Nel piano PEEP su quell'area era prevista una scuola dell'obbligo che non è stata realizzata
e pertanto l'area è di fatto a verde e nel RUE è stata così indicata.
L'art. 35 comma 6 del RUE recita: “Variazioni d’ambito: gli ambiti previsti con apposita
simbologia nelle tavole di RUE, possono comunque essere modificati attraverso diverse
previsioni del POC.”.
Pertanto non avendo il POC, la conformità va valutata rispetto al PRG previgente che per
tale area di Via Cuneo prevede Zona B2: zona residenziale edificata in base a strumento
esecutivo con specifica destinazione a “Zona G3.2 : aree per attrezzature sportive e
spettacoli”.
Pertanto rispetto al PRG previgente il progetto per la realizzazione di una scuola elementare
non è conforme. E’ necessario fare variante al PRG ai sensi dell’art. 36 ter e seguenti della
L.R. n. 20/2000 destinando l’area a Zona G1:aree per l’istruzione dell’obbligo di cui all’art.
26.1.1 delle NTA del PRG.
Per i vincoli si dovrà far riferimento al PSC, ed in particolare il progetto dovrà rispettare
quanto disposto all’art. 2.12 del PSC riferito al basso e medio grado di potenzialità
archeologica; all’art. 3.5 del PTCP riferito alle Aree di ricarica indiretta della falda ARI e
richiedere autorizzazione ambientale per le aree interessate dal vincolo paesaggistico.
Inoltre dovranno essere eseguiti gli approfondimenti geologici e sismici.
5
Estratto R.U.E. - Ambiti urbani, dotazioni territoriali e territorio rurale - Tavola 1.7
6
Estratto P.R.G. - Utilizzo del Suolo - Tavola 3.8
7
Per quanto sopra, il presente Progetto di fattibilità tecnica ed economica è parte integrante
del Procedimento Unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna
20/2000, con il quale sarà variata la destinazione urbanistica a “Zona G1-Aree per
l’Istruzione” al fine di consentire la realizzazione della nuova scuola;
A.4 Disponibilità delle aree o immobili da utilizzare
Le strutture sono nella piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale trattandosi di area
pubblica di proprietà comunale.
A.5 Cronoprogramma delle fasi attuative
Il seguente cronoprogramma parte dalla conclusione del procedimento unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna 20/2000.
A.6 Attestazione della fattibilità a lotti
La suddivisione dell’appalto in lotti funzionali non risulta utile né dal punto di vista economico
né di quello della realizzazione comportando una frammentazione a scapito della funzionalità
del cantiere e dell’opera da realizzare, trattandosi di scuola dell'obbligo.
A.7 Accessibilità, l'utilizzo e la manutenzione delle opere
Non esistono problematiche di accesso ai luoghi. L’area risulta completamente urbanizzata essendo presenti nel comparto tutti i servizi pubblici.
Costo di manutenzione delle opere € 30.000 annuiCosto di gestione della struttura € 4.000 annui
A fronte delle relazioni specialistiche del progetto definitivo/esecutivo, verrà stimato l'importo dei consumi che sarà minimo trattandosi di edificio NZEB. Attualmente si prevedono solo i costi fissi delle utenze
A.8 Circostanze che influenzano la scelta e la riuscita del progetto
La riuscita del progetto dipende dal coordinamento con altri enti ed uffici chiamati ad
esprimersi sul progetto in fase definitiva, in particolar modo gli enti gestori dei sottoservizi, i
Vigili del Fuoco, il Servizio Difesa del suolo, servizi tecnici e autorità di bacino, l’Ufficio
Autorizzazioni della Polizia Municipale, l’ASL/ARPA, eccetera. Non si escludono ulteriori
8
PROGETTAZIONE ESECUZIONE DEI LAVORI
Definitivo con acquisizione
pareriEsecutivo
Gara e contratto d'Appalto
Esecuzione Lavori Collaudo
Mesi 4 Mesi 2 Mesi 5 Mesi 8 Mesi 4
approfondimenti di indagini ambientali che dovranno essere commisurati alla tipologia e alla
complessità strutturale dell’opera in relazione alla tipologia costruttiva.
Bisognerà, inoltre, provvedere alla variante alla Zonizzazione Acustica Comunale (Z.A.C.)
vigente, facendo ricadere l'area attualmente in CLASSE III (Areee di tipo misto ) in CLASSE I
(Aree particolarmente protette).
A.9 Aspetti funzionali ed interrelazionali degli elementi del progetto
Nessuna particolare segnalazione trattandosi di edificio isolato.
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B) Relazione Tecnica (art. 19 D.P.R. 207/2010)
L’edificio della nuova scuola Primaria Montessori, a consumo energetico quasi zero – NZEB,
ospiterà dieci aule e laboratori e sarà costituito da blocchi di forma rettangolare con aule,
locali polifunzionali e relativi servizi, uniti da un atrio comune oltre ad una palestra con relativi
servizi.
Lo stesso si affaccerà su uno spazio destinato a verde e le aule saranno orientate a sud.
L’edificio sarà progettato in modo che i bambini possano agevolmente usufruire degli spazi,
nelle loro interazioni e articolazioni sia all’interno che all’esterno.
Gli Edifici a consumo energetico quasi zero disperdono e consumano pochissima energia, la
domanda residua viene in gran parte soddisfatta dall’energia prodotta da fonti rinnovabili in
loco o nelle vicinanze. L'obiettivo del nostro prossimo futuro è quello di migliorare
radicalmente gli effetti sul clima, abbattendo l'emissione dei gas serra. Riducendo la
domanda energetica degli edifici del 90% si andrà in questa direzione. Il rendimento
energetico in edilizia, mira a migliorare l’efficienza complessiva degli edifici tenendo in
considerazione le condizioni locali, il clima degli ambienti interni e i costi. L’ottimale si ottiene
quando è possibile riscaldare e raffrescare un edificio con basse potenze termiche anche
solo tramite l’aria di rinnovo prodotta da un sistema di ventilazione a recupero di calore.
Nella redazione del progetto della scuola Montessori i cinque fattori chiave che sono stati
presi in considerazione sono:
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un livello ottimale di isolamento termico che fornisce un’eccellente protezione termica
dell’involucro edilizio ed è essenziale per raggiungere alti livelli di efficienza energetica.
Questo principio è invertito in estate e in zone climatiche più calde: a fianco di elementi
frangisole esterni l’isolamento termico garantisce che il calore rimanga fuori mantenendo
l’interno piacevolmente fresco
finestre termicamente isolate con infissi e vetri di alta qualità, quelle rivolte a sud veicolano
più energia solare internamente rispetto al calore che rilasciano verso l’esterno
evitare i ponti termici, il calore si sposta da uno spazio riscaldato verso uno spazio più freddo
seguendo un percorso di minima resistenza. I ponti termici sono i punti deboli in una struttura
che lasciano passare più energia di quella che naturalmente ci si potrebbe aspettare
un involucro edilizio ermetico, che racchiude l’intero spazio interno impedisce la perdita di
energia, i danni strutturali legati all’umidità e le correnti d’aria
ventilazione con recupero di calore, questo sistema garantisce una fornitura costante di aria
fresca, pulita, priva di polvere e polline e riduce le perdite di energia inoltre fino al 90% del
calore dall’aria estratta può essere recuperato tramite scambio termico. Questi sistemi sono
di solito molto efficaci e facili da usare e non solo permette di risparmiare energia ma
garantisce anche un elevato livello di comfort termico poiché in tutto l’edificio, le temperature
interne rimangono costanti e confortevoli tutto l’anno, anche in assenza di riscaldamento a
pavimento o radiatori vicino alle finestre
La progettazione delle componenti architettoniche, strutturali e impiantistiche sarà fondata su
criteri precisi, come la necessità della massima fruibilità degli spazi, l’integrazione tra
ambienti interni ed esterni attraverso l’utilizzo di vetrate, la massima attenzione alle
tecnologie utilizzate in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Grande attenzione
quindi al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente: la struttura edilizia sarà ad alte
prestazioni, per evitare dispersioni termiche e surriscaldamento degli ambienti. L’edificio
sarà collegato alla rete di teleriscaldamento situata a meno di un chilometro e l'impianto di
riscaldamento sarà a pavimento a bassa inerzia, ventilazione meccanica controllata degli
ambienti interni oltre ad un sistema di recupero delle acque meteoriche.
La struttura, antisismica, sarà interamente in legno con sistema costruttivo “Platform frame”,
sistema innovativo per una più veloce e meno impattante costruzione dell’opera. Tale
soluzione garantisce: il risparmio sui costi di mantenimento, di gestione e di manutenzione,
ponendo particolare attenzione alla qualità dei materiali e all’efficienza energetica.
11
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C) Studio di prefattibilità ambientale (art. 20 D.P.R. 207/2010)
⌧ L’intervento non ricade sotto la procedura di valutazione di impatto ambientale (comma 1)
⌧ C.1 Compatibilità e/o Conformità con i :
1.1 Piani Paesistici1.2 Piani Territoriali1.3 Piani Urbanistici
C.1.1 CONFORME E COMPATIBILE
C. 1.2 CONFORME E COMPATIBILE
C. 1.3 NON CONFORME E NON COMPATIBILE
⌧ Procedure per renderlo conforme
Procedimento Unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna 20/2000.
⌧ C.2 Studio sui prevedibili effetti
Non necessario.
⌧ C.3 Ragioni della scelta del sito e della soluzione progettuale
Ai fini dell’interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici e risulta più
efficace ed efficiente per gli aspetti gestionali e manutentivi un nuovo intervento consistente
nella demolizione dell’intero complesso scolastico scuola e palestra e ricostruzione in altro
sito che offre una maggiore grado di soddisfacimento dei fabbisogni e di maggiore comfort
ambientale, mediante l’inserimento in una zona che rispetta il livello adeguato di clima
acustico in maniera idonea alla destinazione scolastica dell’area, inoltre, non si creeranno
disagi allo svolgimento delle attività didattiche per le attività del cantiere e si rispetteranno gli
standard dei parametri dimensionali per alunno imposti dal DM 18/12/75 in materia di edilizia
scolastica che, prevedendo l’utilizzo del sito esistente, consentirebbe di avere una scuola per
sole 8 aule mentre nel sito di via Cuneo si potrà dotare la scuola di due cicli completi con 10
aule con i relativi laboratori e servizi.
13
⌧ C.4 Misure di compensazione ambientale e interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico.
Non necessarie.
⌧ C.5 Norme di tutela ambientale che si applicano nell’intervento
Perte dell'area ricade in in area soggetta a vincolo paesaggistico - fascia perifluviale delle
“acque pubbliche”, pertanto dovrà essere rilasciata apposita autorizzazione paesaggistica ai
sensi dell'art. 142 D.lgs. 42/04
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D) Indagini Geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica è corredato dalla relazione geologica preliminare
elaborato DOC. 4.
Dovranno essere condotte indagini archeologiche preliminari, da trasmettere per la
necessaria autorizzazione alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di
Ravenna.
15
E) Planimetria generale e schemi grafici (art. 21 D.P.R. 207/2010)
Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica è corredato dalle seguenti planimetrie e allegati:
TAV. 1 – Localizzazione TAV. 2 – Planimetria generale TAV. 3 – Piante e SezioniTAV. 4 – Planimetria SottoserviziDOC. 1 – Relazione generaleDOC. 2 – Documentazione fotograficaDOC. 3 – Documentazione catastaleDOC. 4 – Relazione geologica
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F) Calcolo sommario della spesa(art. 22 D.P.R. 207/2010)
La stima delle opere è stata desunta mediante comparazione con interventi simili già appaltati e realizzati dall'Amministrazione Comunale.
Le somme a disposizione sono state determinate attraverso valutazioni di massima effettuate in sede di accertamenti preliminari in accordo con il Responsabile del Procedimento.
17
QUADRO ECONOMICO
A TOTALE OPERE EDILI
€ 2.300.000,00
€ 2.231.000,00
€ 69.000,00
B
1 € 20.000,00
2 € 46.697,00
3 € 4.000,00
4 € 41.400,00
5 € 35.000,00
6 € 5.000,00
7 € 1.403,00
8 € 10.500,00
9 € 6.000,00
10 € 230.000,00
€ 400.000,00
TOTALE IMPORTO DELL OPERA A+B € 2.700.000,00
€ 13.258,96
€ 5.276,26
€ 9.135,36
€ 761,28
€ 1.256,11
TOTALE GENERALE € 2.729.687,97
Stima opere compreso oneri sicurezza
Importo a base d'asta
oneri sicurezza 3%
Somme a disposizione della Amministrazione Comunale
Allacciamenti ai pubblici servizi
Imprevisti, varianti e lavori in economia iva compresa
Spese di pubblicità
Incentivo art. 113 D.lgs n. 50 del 18/04/2016
Spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, alle
conferenze di servizi, alla direzione lavori, ai rilievi, accertamenti e indagini; compreso 2% contributo di cassa di previdenza compresa IVA 22%
Accatastamento
Assicurazione progettisti
Spese per indagini microzonizzazione sismica
Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d'appalto, collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali
collaudi specialistici
I.V.A 10% ed eventuali altre imposte per somme in appalto
Totale somme a disposizione
Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito all'Ing. Massimo Maioli con
D.D. n. 849 del 21/04/2017 f inanziato al Cap.75290/3001 del Bilancio 2017
Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito alla Dott.ssa Geol. Claudia
Falasca con D.D. n. 1289 del 15/06/2017 f inanziato al Cap.75280/3001 del Bilancio 2017
Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito allo Studio Ingegneri
Associati INGEOLABIO con D.D. n. 1340 del 21/06/2017 f inanziato al Cap.75280/3001 del Bilancio 2017
Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito alla Soc. Phoenix
Archeologia srl con D.D. n. 1697 del 01/08/2017 f inanziato al Cap.75290 del Bilancio 2017
Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito allo Studio Ingegneri
Associati INGEOLABIO con D.D. n. 2633 del 17/11/2017 f inanziato al Cap.75290/3001 del Bilancio 2017
G) Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani per la sicurezza
Spetta all’Appaltatore l’osservanza di tutte le norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, all’igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia e malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di appalto, per la tutela materiale dei lavoratori ed in particolare le disposizione previste dalle seguenti norme:
- Decreto Legislativo n. 81/2008 (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 08/08/2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”);- D.P.R. n. 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro” all’articolo 64;- D.P.R. n. 320/56 “Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in
sotterraneo”;- D.P.R. n. 459/96 “Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE e
93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alle macchine”;
- Decreto Legislativo 475/92 “Attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale”;
- D.M. 22/01/2008 n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia d’attività d’installazione degli impianti all'interno degli edifici”.
In via generale il Piano di Sicurezza e di Coordinamento dovrà contenere l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché le modalità delle azioni di coordinamento tra le imprese esecutrici e delle verifiche periodiche sul cantiere.
Nel suo complesso il Piano di Sicurezza e di Coordinamento conterrà i seguenti elementi:
stima dei costi relativi agli apprestamenti, attrezzature e dispositivi di protezione, che non dovranno essere soggetti a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici;misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o di lavoratori autonomi;prescrizioni operative correlate alla complessità dell’opera da realizzarsi ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione;modalità di esecuzione della recinzione di cantiere, accessi, segnalazioni e sevizi igienico-assistenziali;
individuazione delle protezioni e misure di sicurezza contro i rischi da e verso l’ambiente esterno;
individuazione delle protezioni verso linee aeree e condutture sotterranee;individuazione dei vincoli derivati dalla viabilità esterna ed interna al cantiere;analisi degli impianti di alimentazione di qualunque genere;indicazioni sulle modalità realizzative degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
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analisi dei macchinari ed attrezzature di cantiere;misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall’alto e di seppellimento durante gli scavi;
disposizioni per attuare il coordinamento delle attività tra le imprese e i lavoratori autonomi;
disposizioni circa l’attuazione dell’ art. 14, riguardante la consultazione di ciascuno dei datori di lavoro con i propri Rappresentanti per la Sicurezza.
Inoltre il Piano indicherà le varie fasi dei lavori ed il relativo Cronoprogramma, che dovrà essere conforme a quello presentato in sede di gara.
Nel caso specifico si possono, in via preliminare, individuare come segue:
Allestimento e impianti di cantiere
Demolizione edificio esistente
Scavi di sbancamento ed a sezione obbligata
Getti in calcestruzzo
Strutture in legno
Tamponamenti e divisori
Intonaci interni ed esterni
Opere da lattoniere
Esecuzione impianti (elettrico, termo-idraulico, ecc...)
Sottofondi e impermeabilizzazioni
Pavimenti e rivestimenti
Opere di finitura (opere da fabbro, montaggio infissi interni ed esterni, tinteggiature interne ed esterne, ecc.)
Rete fognaria
Sistemazione area esterna (pavimentazioni, area verde, recinzioni, asfaltature, ecc.)
Smobilizzo cantiere
Gli oneri della sicurezza sono indicati nei nel quadro economico dell’opera in oggetto.
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H) Conclusioni
Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica è corredato dalle seguenti planimetrie e allegati:
TAV. 1 – Localizzazione TAV. 2 – Planimetria generale TAV. 3 – Piante e SezioniTAV. 4 – Planimetria SottoserviziDOC. 1 – Relazione generaleDOC. 2 – Documentazione fotograficaDOC. 3 – Documentazione catastaleDOC. 4 – Relazione geologica
Gli elaborati sono stati redatti conformemente a quanto disciplinato dal Decreto Legislativo 18 Aprile 2016 n° 50 e dalle norme del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 n° 207.
Data, dicembre 2017
I Progettisti
Ing. Monia Colonna
Arch. Valentina Maggioli
Ing. Silvia Pesaresi
Il Responsabile del Procedimento
Arch. Federico Pozzi
20