169
Comune di Bellaria Igea Marina Comune di Rimini Comune di Santarcangelo di Romagna Comune di Verucchio Comune di Poggio Berni Comune di Torriana Comune di Maiolo Comune di Pennabilli Comune di Casteldelci Comune di Novafeltria Comune di San Leo Comune di Sant’Agata Feltria Comune di Talamello Piano di Zona per la salute e il benessere Sociale 2009/2012 Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno 2012 Distretto Rimini Nord

Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Comune di Bellaria Igea Marina

Comune di Rimini

Comune di Santarcangelo di Romagna

Comune di Verucchio

Comune di Poggio Berni

Comune di Torriana

Comune di Maiolo Comune di Pennabilli

Comune di Casteldelci

Comune di Novafeltria

Comune di San Leo

Comune di Sant’Agata Feltria

Comune di Talamello

Piano di Zona per la salute e il benessere Sociale 2009/2012

Piano Distrettuale per la non autosufficienza

Anno 2012Distretto Rimini Nord

Page 2: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

IndiceDISTRETTO RIMINI NORDComune di Rimini, Comune di Bellaria Igea Marina, Comune di Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Poggio Berni, Torriana, Comunità Montana Alta Val Marecchia, Comune di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talame

PARTE PRIMAIL PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: ANZIANIPREMESSA ANZIANI 5PROGETTI ALLEGATI

1 Assistenza residenziale anziani 92 Accoglienze temporanee di sollievo 12

aSSIS

Assistenza semi residenziale anziani 144 Domiciliarità anziani e sostegno alle famiglie 165 Giro nonni 186 Consegna pasti 227 Dimissioni Protette 248 Potenziamento e Presa in carico AVM 269 Potenziamento e Presa in Carico 28

10 Amarcord Cafè

30

PARTE SECONDA IL PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA : DISABILI PREMESSA DISABILI 33

PROGETTI ALLEGATI1 Assistenza residenziale disabili 362 Domiciliarità disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie 393 Progetto domiciliarità SLA 424 Potenziamento e Presa in Carico 455 La casa per noi 47

PARTE TERZA IL PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA : AZIONI TRASVERSALIPREMESSA AZIONI TRASVERSALI 51PROGETTI ALLEGATI

1 L’Assistente in famiglia 542 Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento dell’ambiente domestico 58

PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI

Prospetto di spesa progetti area anziani fragili Terzo Settore 611 A spasso con i nonni 622 Centro di animazione sociale 653 Trasporto sociale 704 I bisogni dell’assistenza nella malattia dell’Alzheimer 735 Trasporto e accompagnamento anziani e disabili 787 Servizio Trasporto e aggregazione anziani 828 Centro di animazione sociale Novafeltria 849 Animazione sociale Pennabilli 87

10 Allena-mente 89

2

Page 3: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Prospetto di spesa per progetti dell’area disabili Terzo Settore e Ausl 921 Citta’ solidale 932 In riviera tutto l’anno 973 Teatro e disabilità 1014 Telelavoro 1035 UPD 1066 Apprendere 1097 Idea progettuale punto di aggregazione 1118 Sport senza Confini 1139 Progetto Tempo Libero 115

10 Tempo Libero Disabili 11811 Uscite Serali disabili 12012 Allenamento al lavoro 12213 Montana 12514 Si parte 3 12715 E’ sabato per tutti 130

Prospetto di spesa per progetti sulle fragilità dei Comuni del Distretto Rimini Nord – finanziati solo con risorse comunali 132

1 Rimini Tram 1332 Fragilità Torriana 1353 La salute a portata di mano Poggio Berni 1374 Fragilità Poggio Berni 1395 Fragilità Santarcangelo di Romagna 1436 Servizio di trasporto Bellaria Igea Marina 1477 Anziani fragili Verucchio 1498 Trasporto Sociale a Chiamata 1529 Altri interventi per disabili 155

10 Progetto Nuoto Disabili 15611 Centri estivi disabili 15812 Inserimento disabili in Centri di Aggregazione 16013

UscAttivazione centro aggregazione Disabili mentali 162

QUADRO RIASSUNTIVO UTILIZZO RISORSE 2012 164

3

Page 4: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Distretto Rimini NordComune di Rimini, Comune di Bellaria Igea Marina, Comune di Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Poggio Berni, Torriana,

Comune di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello

4

Page 5: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte prima Il piano della non autosufficienza: Anziani

Premessa

ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI

Azioni previste• La programmazione dei posti letto residenziali approvata in Comitato di Distretto prevede per

l’anno 2011 un ulteriore aumento dei posti letti disponibili rispetto alla popolazione anziana

residente ultrasettantacinquenne. Nel corso del biennio 2011/2012 si avrà un incremento di n.

54 posti residenziali nel Comune di Rimini con l’avvio della gestione in accreditamento

provvisorio della Struttura in località le grazie, n. 48 posti residenziali nel Comune di Bellaria

Igea Marina, n. 22 posti residenziali nel Comune di Novafeltria (ampliamento di una struttura

esistente);

• Si prevede inoltre nel biennio 2011-2012 l’ampliamento di n. 15 posti semi-residenziali da

collocarsi presso le strutture di proprietà pubblica residenziali e semiresidenziali accreditate.

• Il 30 giugno 2011 sono stati sottoscritti i contratti di servizio con le strutture accreditate (11

Case Residenza Anziani e 4 Centri Diurni Anziani) con la conseguente applicazione delle

nuove tariffe ridefinite con i parametri dell’accreditamento;

• Per i progetti assistenziali di sostegno verranno mantenuti quelli già in essere presso le

strutture residenziali non convenzionate cercando ove possibile in base alla graduatoria di

ridurre il numero di utenti in strutture non convenzionate facendo confluire tali utenti nelle

strutture accreditate;

• Consolidare all’interno della rete dei servizi l’offerta degli alloggi con servizi oggi esistenti nel

territorio distrettuale (12 Rimini, 7 a Santarcangelo e 4 a Verucchio);

Indicatori individuati

• Aumento del numero di posti letto convenzionati per ottenere un incremento del parametro

previsto dalla R.E.R. rispetto al rapporto tra posti letto disponibili e anziani > 75 anni residenti

sul territorio ,

• Numero di anziani accolti in alloggi con servizi;

• Individuazione di un set di indicatori – oltre a quelli previsti dalla R.E.R. - per la verifica

della qualità del servizio assistenziale e sua applicazione.

• Azioni richieste dal provvedimento della G.R., di attuazione dell’art.23 della L.R.4/2008, in

materia di accreditamento.

5

Page 6: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Previsione di spesa totale€

di cui FRNA

8.033.000,00

di cui FNA

di cui Fondo sanitario

Di cui risorse comunali

6

Page 7: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

DOMICILIARITÀ ANZIANI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Azioni previste

• Consolidamento del contributo economico a favore del lavoro di sostegno e di cura rivolto

alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso

l’erogazione dell’assegno di cura.

• Il 01.02.2012 sono stati sottoscritti i contratti di assistenza domiciliare con 4 gestori

accreditati nel Distretto;

• Rivalutazione dei beneficiari degli interventi a sostegno della domiciliarità con particolare

riferimento all’assistenza domiciliare di base e agli interventi a sostegno previsti nei piani

di vita e di cura ( trasporti , pasti a domicilio e telesoccorso ) per agevolare – in via

prioritaria - l’ accesso al servizio favore di utenti con problematiche assistenziali importanti

ed in modo particolare ad anziani soli. Nel corso del 2012 si stima di dare copertura

assistenziale ad una percentuale della popolazione distrettuale ultrasettantacinquenne pari

al 6,5%, con un monte ore complessivo di assistenza domiciliare anziani pari a circa

107.700 ore (compreso il Punto Unico), un numero di pasti consegnati a domicilio pari a

circa 13.000 (altri 3000 vengono consegnati a persone disabili) ed un numero di utenti

collegati al telesoccorso di circa 500 utenti in corso d’anno.

• Consolidare l’accoglienza temporanea di sollievo per necessità famigliari temporanee, con

conferma dei posti per accoglienza temporanea di sollievo “programmata”.

• Consolidamento del progetto cafè Alzheimer, presso l’ASP Valloni di Rimini,

calendarizzazione settimanale (mercoledì pomeriggio) degli incontri con accoglienza agli

anziani e familiari, attività rivolta agli anziani , attività rivolta ai familiari-caregiver:

• Consolidamento degli interventi di dimissione protetta. con verifica periodica dei percorsi di

continuità assistenziale tra ospedale e territorio e tra diversi servizi territoriali coinvolti nella

presa in carico al fine di renderli –ove necessario- più rispondenti alle mutevoli esigenze

dell’utenza.

• Sostegno alle famiglie che usufruiscono delle domiciliazioni protette e utenti soli che vivono

socialmente isolati e versano attraverso la collaborazione allo svolgimento delle attività

domestiche, segretariato sociale, accompagno anziani e/o disabili ecc.

• Consolidamento del potenziamento delle Assistenti sociali;

Indicatori individuati

• Nr. ore di assistenza di base anziani;

• numero di assegni di cura per anziani;

• n. contributi aggiuntivi;

7

Page 8: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

• Partecipazione dei familiari all’iniziativa cafe alzhaimer ;

• Individuazione di un set di indicatori per la verifica della qualità dei servizio assistenziale

Semiresidenziale e sua applicazione;

• numero di utenti che utilizzano l’accoglienza temporanea di sollievo rispetto al numero

totale di anziani in carico;

Previsione di spesa totale

di cui FRNA

€ 4.556.300,00

di cui FNA

€ 0

di cui Fondo sanitario

8

Page 9: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte primaIl piano della non autosufficienza ANZIANI - Progetti allegati

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

n. Adeguamento dell’offerta residenziale disponibile sul territorio distrettuale o. Sostegno progetti assistenziali individualizzati presso strutture non convenzionate

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapitiDr.ssa Fedeli Sabina 0541/707424 email: [email protected] Capogreco Concetta 0541/707354 email :[email protected]

99

Page 10: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari Anziani residenti nel territorio

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

• Accoglienza in strutture accreditate del Distretto• Progetti assistenziali in strutture non convenzionate• Monitoraggio e verifica dei requisiti strutturali, qualitativi e processuali delle Strutture • Consolidamento ed attuazione del sistema di rilevazione della qualità dell’ assistenza erogata nelle strutture;• Prosecuzione del flusso informativo regionale FAR;• Consolidamento percorso di accreditamento socio-sanitario –DGR. 514-2009;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di DistrettoUfficio di PianoEnti gestori delle strutture Residenziali per anziani ( Comuni, A.S.P., cooperative del terzo settore, Istituti Religiosi e Società private)

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Operatori del Servizio Strutture residenziali e semiresidenziali Azienda Usl RiminiOperatori sociali e amministrativi del Servizio assistenza AnzianiComponenti Ufficio di PianoCommissione ispettiva di vigilanza Azienda Usl Rimini

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali

Corretto monitoraggio di tutte le Azioni richieste in materia di accreditamento strutture socio-sanitarie Corretta applicazione di quanto previsto nei contratti di servizio da parte degli EE.GG. delle strutture accreditate Corretta applicazione di quanto previsto nelle convenzioni da parte degli EE.GG. delle strutture autorizzate non accreditate;Rilevazione attraverso set di indicatori – oltre a quelli previsti dalla R.E.R. – per la verifica della qualità del servizio assistenziale e sua applicazione.Percentuale posti letto in strutture residenziali in riferimento al numero di anziani ultra settantacinquenni ( è da rivedere rispetto a quanto scritto nella parte iniziale del documento)

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali

di cui FRNA

Euro 8.033.000,00

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti – specificare

101

Page 11: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

X

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZE TEMPORANEE DI SOLLIEVO (residenziale e semiresidenziale)OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta di nuove opportunità’ assistenziali e il consolidamento/incremento di quelle già in essere.

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Dr.ssa Fedeli Sabina 0541/707424 email :[email protected] Concetta Capogreco 0541/707354 email :concetta.capogreco@ auslrn.net

4. Destinatari Anziani e loro famiglie

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste Promuovere e consolidare l’accoglienza temporanea di sollievo per necessità famigliari temporanee.

111

Page 12: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di DistrettoUfficio di pianoEnti gestori delle strutture Residenziali e semiresidenziali per accoglienze temporanee di sollievo

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Operatori del Servizio Strutture residenziali e semiresidenziali Azienda Usl RiminiOperatori sociali e amministrativi del Servizio assistenza AnzianiComponenti Ufficio di PianoComponenti Uffici servizi alla persona dei Comuni

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

• Identificazione di ulteriori posti per accoglienza temporanea di sollievo da convenzionare dedicati ad utenti anziani non autosufficienti• Disponibilità nelle strutture semiresidenziali per accoglienze temporanee di sollievo.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

Euro € 186.200,00

121

Page 13: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 3

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO: ASSISTENZA SEMI-RESIDENZIALE ANZIANIOBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta di nuove opportunità’ assistenziali e il consolidamento/incremento di quelle già in essere.

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Dr.ssa Fedeli Sabina 0541/707424 email :[email protected] Capogreco Concetta 0541/707354 email :[email protected]

4. Destinatari Anziani residenti nel distretto

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste • Adeguamento dell’offerta esistente alla programmazione deliberata dal Comitato di Distretto• Monitoraggio e verifica dei requisiti strutturali, qualitativi e processuali delle Strutture • Consolidamento ed attuazione del sistema di rilevazione della qualità dell’ assistenza erogata

131

Page 14: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

nelle strutture;• Consolidamento flusso informativo regionale FAR;• Consolidamento percorso di accreditamento socio-sanitario –DGR. 514-2009;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di Distretto Ufficio di PianoEnti gestori delle strutture ( Comuni, A.S.P., cooperative del terzo settore, Istituti Religiosi e Società private)

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Operatori sociali e amministrativi del Servizio assistenza AnzianiOperatori del Servizio Strutture residenziali e semiresidenziali Azienda Usl RiminiComponenti Ufficio di PianoCommissione ispettiva di vigilanza Azienda Usl Rimini

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

• Corretta applicazione di quanto previsto nei contratti di servizio da parte degli EE.GG. delle strutture accreditate• Rilevazione attraverso set di indicatori – oltre a quelli previsti dalla R.E.R. - per la verifica della qualità del servizio assistenziale e sua applicazione.• Corretto monitoraggio di tutte le Azioni richieste in materia di accreditamento strutture socio-sanitarie ;

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

Di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

Euro 370.000,00

141

Page 15: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 4

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili □

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: DOMICILIARITÀ’ ANZIANI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIEOBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta di nuove opportunità’ assistenziali e il consolidamento/incremento di quelle già in essere.

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapitiDott.ssa Loretta Valdinoci 0541/707300 email :loretta.valdinoci@ auslrn.netDr.ssa Concetta Capogreco 0541/707354 email : concetta.capogreco@ auslrn.netFunzionari dei servizi alla persona dei Comuni del Distretto

4. Destinatari Anziani , loro familiari e assistenti familiari.;

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Programmazione di interventi di trasporto pubblico locale orientando il sistema ad assicurare risposte ai bisogni di mobilita’ degli anziani non autosufficienti

151

Page 16: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste

• Consolidamento degli interventi a sostegno della domiciliarità -a favore di tutti gli utenti con problematiche assistenziali importanti per i quali e’ stato definito un piano di vita e di cura – con particolare riferimento all’assistenza domiciliare di base . • opportunità di trasporto per esigenze estemporanee ( visite mediche, terapie occasionali, cimitero spesa, accompagnamento per prelievi, accompagnamento in centri di socializzazione……)• Incrementare l’utilizzo del servizio di telesoccorso e teleassistenza• Consolidare interventi di dimissione protetta: monitoraggio dei percorsi di continuità assistenziale tra ospedale e territorio e tra diversi servizi territoriali coinvolti nella presa in carico al fine di renderli –ove necessario- più rispondenti alle mutevoli esigenze dell’utenza;• Promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte delle famiglie degli anziani tutte le misure di tutela giuridica oggi disponibili (amministratore di sostegno………. )• Supportare il lavoro di sostegno e di cura delle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso gli assegni di cura erogati;• Consolidamento dell’esperienza degli alloggi con servizi• Monitorare la corretta applicazione del sistema di accreditamento socio-sanitario –DGR. 514-2009

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di DistrettoUfficio di PianoSoggetti del terzo settore convenzionati che gestiscono servizi domiciliari e di trasporto

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Operatori sociali e amministrativi del Servizio assistenza AnzianiOperatori S.S. Assistenza e sostegno domiciliareComponenti Ufficio di PianoComponenti Uffici servizi alla persona dei Comuni

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

• stabilizzazione del numero di ore di assistenza di base • Numero di utenti che usufruisco del servizio sul numero degli anziani ultrasettantacinquenni• numero di accompagnamenti effettuati

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

Di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

€ 3.861.300,00

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale€

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

161

Page 17: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani x

Disabili x

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x

INTERVENTO/PROGETTO: GIRO NONNI - continuità

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:(Comune, forma associativa, Ausl,…) ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO MADONNA DELLA CARITA’

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

COMUNE DI RIMINI

171

Page 18: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

provinciale)

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Rossi Maria CarlaVia Madonna della Scala, 747900 RiminiTel. 0541 26040 Fax 0541 24826Cell 328 9489132email: [email protected] [email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana con problematiche di povertà, isolamento e solitudine domiciliata nel Comune di Rimini.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Si articola in molteplici interventi significativi: l'ascolto dei bisogni dell'anziano, la sensibilizzazione della comunità ed il collegamento con esse, le visite e le telefonate di supporto. Tali iniziative vanno nella direzione della costruzione d’interventi innovativi ed integrati sul territorio Comunale, in particolare a favore della popolazione anziana ma non solo, coinvolgendo a diverso titolo i soggetti interessati alla programmazione degli interventi a sostegno della domiciliarità, nell'ambito soprattutto dei Piani territoriali di zona. Tali interventi sono finalizzati alla promozione del benessere integrale e della salute, in particolare nella fase della terza età, assicurando un approccio preventivo anziché assistenzialistico.

6. Azioni previste 1) Il pasto e l'assistenza a domicilio.Attraverso la consegna di un pasto caldo, oltre ad effettuare una risposta concreta ad un bisogno fondamentale della persona, tra i volontari e la stessa persona (in maggior parte anziani, ma anche seguiti dal CSM e dai Servizi per gli invalidi) s’instaura una relazione significativa. Attorno all'impegno quotidiano nella consegna del pasto caldo (7 giorni su 7 per tutto l’anno) ruotano una serie d’interventi di supporto alla persona e di monitoraggio dei suoi bisogni. I pasti consegnati attualmente sono circa trentacinque, ognuno di loro è personalizzato secondo le indicazioni fornite: alimenti morbidi per chi ha difficoltà di masticazione, diete con pochi zuccheri per i diabetici, attenzione nel fare un servizio dignitoso per l’anziano e senza sprechi (non si portano le pietanze che non piacciono all’anziano), ecc... Per la consegna di questi pasti si effettuano tre giri durante la mattinata, che comprendono le zone nord, centro e sud di Rimini (da Miramare a Viserba). La consegna del pasto è il pretesto per incontrare l'anziano e il vissuto di cui è portatore con le sue criticità e potenzialità. Durante la quotidiana consegna dei pasti da parte degli operatori e dei volontari si effettuano un bilancio veloce della situazione e si rilevano in maniera informale diversi elementi d’analisi della condizione complessiva dell'anziano: salute, bisogni materiali, paure, grado di solitudine, ecc. 2) Raccolta d’informazioni.Le informazioni raccolte durante la distribuzione dei pasti, vengono registrate al centro Caritas Diocesana e per ogni anziano si programmano delle risposte o comunque le si segnala ai servizi sociali competenti. Ogni anziano ha una scheda individuale dove emerge un percorso storico della persona. 3) Aiuto “personalizzato”

181

Page 19: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Attraverso il progetto visite o comunque con l’impegno di qualche volontario si aiutano gli anziani in particolari momenti di difficoltà (economici e/o morali).Obiettivi generali:

1) Promuovere la cultura della solidarietà, puntando a far crescere atteggiamenti solidali diffusi, di sensibilità ed attenzione ai problemi della comunità e ai bisogni delle categorie più fragili.

2) Attivare forme di intervento innovativo a favore della domiciliarità.3) Predisporre degli incontri di formazione e confronto per i volontari con l’aiuto della direzione della

Caritas di Rimini.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiMadonna della Carità Cooperativa sociale ARLComune di RiminiAusl distretto di Rimini Nord

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Cucina per la preparazione dei pasti aperta 365 giorni su 365: 2 cuochi1 Responsabile per coordinare il servizio di consegna pasti25 Volontari della Caritas Diocesana per la consegna dei pasti (di cui 5 dei Lavori Socialmente Utili) 6 Ragazzi in servizio Civile Volontario per la consegna

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:• Portare l'offerta di assistenza domiciliare e distribuzione pasti a circa 40 unità (anziani, 5/6 posti per persone

seguite dal Centro di Salute Mentale e disabili) entro il 2013 avendo particolare attenzione ai soggetti non autosufficienti presenti in tutto il Comune di Rimini, accogliendo le richieste di attivazione dai vari Servizi (assistenza sociale per anziani, CSM, assistenza sociale invalidi) o rintracciando i vari casi tramite la Caritas Diocesana.

• Organizzazione di un maggior numero, rispetto all’anno precedente, di attività di intrattenimento, culturali, occupazionali, ecc…, proponendo anche momenti di socializzazione e di scambio intergenerazionale con il Centro Educativo Caritas (ovvero nonni-bambini).

• Costruire in maniera sempre più incisiva delle reti di protezione e di presa in carico dell'anziano, o disabile, o malato mentale, vulnerabile, agendo sulla sensibilizzazione della comunità ove la persona risiede.

10. Piano finanziario: Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

4,00 a pasto

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

191

Page 20: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

euro

€. 115.000

Di cui:• €. 50.000

per la preparazione dei pasti

• €. 65.000volontariato

202

Page 21: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 6

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X□

Disabili X □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X□

INTERVENTO/PROGETTO: CONSEGNA PASTI A DOMICILIO AD ANZIANI E DISABILI in continuità con l'anno precedente

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:(Comune, forma associativa, Ausl,…) Comune Bellaria-Igea Marina

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

Territorio Comunale

212

Page 22: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dirigente dott. Ivan Cecchini (per il Comune) tel. 0541 343721

4. Destinatari Anziani e disabili

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Consegna farmaci a domicilio

6. Azioni previste Assicurare l’erogazione di una prestazione quale quella della consegna pasti in risposta alle esigenze primarie delle persone.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComune di Bellaria Igea Marina, coop. sociale pensionati CSUP, Ass.Sociali Az. USL Rimini, Ass.Sociale Comune Bellaria I.M.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

n. 2 soci CSUP, n. 2/3 Ass.Sociali, n. 1 dipendente comunale

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Rimuovere situazioni di difficoltà e di isolamento di anziani e disabili e far si che possano mantenere il proprio domicilio evitando il ricovero in struttura.Talvolta il costo del pasto è a carico dell’utente, talvolta a carico dell’Ente con rimborso sul FRNA. Cio’ per far si che gli utenti possano permanere il più a lungo possibile nel proprio domicilio mantenendo al contempo una vita dignitosa.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare - UTENTI

euro 14.072,00 4,00 euro a pasto 1.150,00

222

Page 23: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 7

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Accesso e presa in carico

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO DIMISSIONI PROTETTE ANZIANIOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Attivazione di interventi nei confronti di anziani non autosufficienti(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talalamello.

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

232

Page 24: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/920809Email: [email protected] - [email protected]

4. Destinatari Anziani

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani

6. Azioni previste

Nell’ambito delle politiche a favore degli anziani alcuni “nuovi bisogni in via di emersione” necessitano di risposte adeguate da parte del sistema di pianificazione locale. Tra i bisogni più importanti evidenziati in Alta Valmarecchia vi è il sostegno delle famiglie per l’assistenza dell’anziano non autosufficiente presso il proprio domicilio. Questo bisogno richiede una attenzione ed una immediata “presa in carico” da parte degli attori istituzionali, per evitare che il sistema nel medio periodo non sia più in grado di reggere. Più in particolare si evidenziano:• difficoltà dei servizi sociali a garantire in tempi brevi una presa in carico, che rappresenti una reale alternativa

all’istituzionalizzazione;• problemi nella gestione della ‘dimissione protetta dell’anziano dall’ospedale, con particolare riferimento alle difficoltà della

famiglia nella gestione delle situazioni di emergenza/urgenza connesse a tale dimissioni.Per questo motivo è necessario, anche in Alta Valmarecchia, attivare in stretta collaborazione con il Presidio Ospedaliero un “Servizio domiciliare socio-assistenziale temporaneo” che si inserisce nella prospettiva di assicurare una efficace ed efficiente continuità assistenziale fra la dimissione ospedaliera ed una adeguata “presa in carico” dell’anziano non autosufficiente da parte del SAA.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Cooperativa Sociale Accreditata• AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• N° 1 OSS Cooperativa Sociale accreditata• N° 1 Assistente Sociale Comunale

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi:Assicurare una efficace ed efficiente continuità assistenziale fra la dimissione ospedaliera ed una adeguata “presa in carico” dell’anziano non autosufficiente da parte del SAA.Indicatori di risultato:Numero di Anziani che utilizzano il servizio

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 5.000,00 5.000,00

242

Page 25: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 8

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Accesso e presa in carico

INTERVENTO/PROGETTO: POTENZIAMENTO PRESA IN CARICO ANZIANI ALTA VALMARECCHIA

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Servizi di supporto alla famiglia; • Innovare e qualificare i servizi di assistenza domiciliare.1. Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello).

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello).

252

Page 26: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/922214Email: [email protected] - [email protected]

4. Destinatari Anziani residenti nel territorio dell’Alta Valmarecchia5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Il Servizio si integra con il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani, il servizio di telesoccorso, il servizio Assegni di cura anziani.

6. Azioni previste

Attivazione di interventi di presa in carico per gli utenti anziani dell’Alta Valmarecchia In particolare si vuole qualificare e dedicare l’attività di un Assistente Sociale affinché la stessa diventi il punto di riferimento unico per tutto quanto attiene l’erogazione di servizi nei confronti degli anziani dell’Alta Valmarecchia

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComunità Montana Alta ValmarecchiaComuni di: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, TalamelloAzienda AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• n° 1 Assistente Sociale

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi: • Incrementare il numero dei beneficiari del servizi anzianiIndicatori di risultato:• n. di utenti che usufruiscono del servizi anziani

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 35.000,00 35.000,00

262

Page 27: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 9

INTERVENTO/PROGETTO:accesso e presa in carico anziani –potenziamento servizio

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Servizi di supporto alla famiglia; • Innovare e qualificare i servizi di assistenza domiciliare.1. Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni di Rimini, Bellaria, Santarcangelo di R., Torriana, Verucchio, Poggio Berni.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Elisabetta Silingardi Resposabile u.o. Anziani disabili fisici e sensoriali Ausl Rimini

4. Destinatari Anziani residenti nei comuni di Rimini, Bellaria, Santarcangelo di R., Torriana, Verucchio, Poggio Berni.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Il Servizio si integra con il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani, il servizio di telesoccorso, il servizio Assegni di cura anziani.

6. Azioni previste

Attivazione di interventi di presa in carico per gli utenti anziani residenti nel territorio di riferimentoIn particolare - in continuita’ con gli anni precedenti - si vuole qualificare, potenziare e dedicare l’attività di Assistenti Sociali per tutto quanto attiene l’erogazione di servizi nei confronti degli anziani del territorio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni di Rimini, Bellaria, Santarcangelo di R., Torriana, Verucchio, Poggio BerniAzienda AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• n° 3 Assistenti Sociali di cui uno part time

272

Page 28: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi: • Incrementare il numero dei beneficiari del servizi anzianiIndicatori di risultato:• n. di utenti che usufruiscono del servizi anziani

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro € 80.000 € 80.000

282

Page 29: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 10

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

INTERVENTO/PROGETTO: “Amarcord Cafè”, elaborazione locale di un’esperienza di Cafè Alzheimer, mutuata dalle progettazioni olandesi – in

continuità con l’anno 2011

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:(Comune, forma associativa, Ausl,…)

A.S.P. “Casa Valloni” via di Mezzo, 1 Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in Distretto Nord – Comune di Rimini

292

Page 30: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti Graziani Manuela 0541/367801 e-mail [email protected]

4. Destinatari Anziani, ultrasessantacinquenni, affetti da una forma di demenza di grado lieve – moderato residenti al domicilio e loro care – givers formali e informali;

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Collaborazione con: S.A.A. distrettuale per la segnalazione dei casi che potrebbero beneficiare dell’intervento; Università degli Studi di Bologna, facoltà di Psicologia, nella persona del Prof. Rabih Chattat; Associazione Alzheimer Rimini, Associazione Culturale Movimento Centrale e Associazione di volontariato AUSER.

6. Azioni previste

Apertura di un “Amarcord Cafè”, presso tre ambienti collocati in prossimità dell’ingresso della struttura della sede dell’A.S.P. l’attività, rivolta ad un gruppo di 20-22 anziani, viene strutturata in incontri a cadenza settimanale della durata di tre ore, per un periodo di nove mesi continuativi, come di seguito organizzati:

- Accoglienza agli anziani e familiari (nella prima ora), per favorire la conoscenza fra i partecipanti e la familiarizzazione con l’ambiente; in questo momento conviviale viene offerta una bevanda calda (caffè/Te) o fredda ed un dolce.

- Attività rivolta agli anziani: due ore circa suddivise in un intervento di stimolazione cognitiva - reminescenza, stimolazione sensoriale condotto da una psicologa e un incontro di movimento danzato – Metodo Hobart, condotto da un educatore formato al metodo. In parallelo conduzione di piccoli gruppi di attività a cura di un educatore e/o di un operatore validation (di supporto anche alle altre attività).

- Attività rivolta ai familiari e/o caregiver principali: Supporto psicologico di gruppo e individuale, condotto da una psicologa; Incontri di approfondimento su tematiche varie legate alla malattia (aspetti geriatrici, assistenziali, accesso ai servizi, ecc) condotta dal coordinatore ed esperti.

Nel corso del 2011 il numero degli anziani che frequentano il caffè è aumentato e gli stessi presentano diversi livelli di gravità, si è reso necessario pertanto organizzare diverse attività contemporaneamente e potenziare le figure presenti, ciò è stato possibile grazie al contributo dell’associazione Alzheimer (con figure dedicate) e dell’associazione Movimento Centrale (con tirocinante del metodo).

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti EE.LL.,Comune di Rimini, A.USL, Università di Bologna, Associazione Alzheimer Rimini, Associazione culturale Movimento centrale, Associazione di volontariato AUSER.

303

Page 31: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

1 Coordinatore del progetto (dipendente ASP) 1 Psicologa – psicoterapeuta, esperta in psicologia dell’invecchiamento (collaboratrice dell’ASP);1 Educatore Metodo Hobart (dipendente dell’ASP);1 Operatore Validation di I° livello – 1 Educatore;1 Musicoterapista; volontari-tirocinanti; Operatori dell’Ass. Alzheimer (vedi progetto specifico)

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi: Attività di sostegno e supporto ai familiari e anziani affetti dalla malattia; Aumento dell’informazione ai familiari, di aiuto per l’accesso ai servizi territoriali; Maggiore socializzazione degli anziani, migliorando la qualità della vita e favorendo l’accesso ad altri servizi; Riconoscimento dello spazio come luogo per trascorrere piacevolmente un momento della settimana, ricevendo stimoli a sostegno dell’anziano e del familiare. Indicatori: - n. anziani affetti da demenza coinvolti nell’attività;- n. famigliari coinvolti; - n. incontri tematici effettuati;- risultati dei questionari di gradimento per i famigliari;- gradimento degli anziani con indicatori specifici;

10. Piano finanziario: Risorse umane: Psicologo € 9.500,00Coordinamento € 2.000,00Op. Met. Hobart € 3.000,00Educ.-Op. Validation –musicoterapia - € 3.500,00Spese (materiali vari, consumazioni, divulgazione) € 1.500,00

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 19.500,00 € 18.500 1.000,00 (A.S.P.)

313

Page 32: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte secondaIl piano della non autosufficienza: Disabili

Premessa

ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI

Azioni previste

1. Mantenimento del numero di posti letto attualmente utilizzati con eventuali aggiustamenti che

si rendessero necessari per un riequilibrio territoriale della rete dei servizi in ambito distrettuale;

2. Mantenimento dell’offerta di posti letto residenziali finalizzati all’accoglienza

temporanea di sollievo a favore di disabili medio gravi.

3. Il 30 giugno 2011 sono stati sottoscritti i contratti di servizio con le strutture accreditate (10

Centri Socio Riabilitativi Diurni per Disabili e 4 Centri Socio Riabilitativi Residenziali) con la

conseguente applicazione delle nuove tariffe ridefinite con i parametri dell’accreditamento;

4. consolidamento della funzione di coordinamento per il miglioramento della qualità

dell’assistenza con omogeneizzazione dei protocolli di qualità ;

Indicatori individuati

- Mantenimento del numero di posti letto attualmente utilizzati;- Sperimentazione di soluzioni abitative per il sostegno di progetti di vita indipendente per

“anziani disabili “;

Previsione di spesa totale €

di cui FRNA € 4.731.005,00

di cui bilancio comunale €

di cui bilancio sanitario €

32

Page 33: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

A livello Distrettuale si intendono consolidare le forme di sostegno volte al mantenimento presso il

proprio domicilio, allo sviluppo delle autonomie della persona disabile attraverso interventi diretti al

soggetto stesso e/o di supporto al nucleo familiare.

Azioni previste

• Consolidamento, in relazione alle risorse economiche a disposizione, degli interventi a favore

del lavoro di sostegno e di cura rivolto alle famiglie che assistono in maniera continuativa il

disabile in situazione di handicap grave, attraverso l’erogazione dell’assegno di cura e di

sostegno.

• Il 01.02.2012 sono stati sottoscritti i contratti di servizio con 4 gestori accreditati per 20.000 ore

di Assistenza domiciliare socio – assistenziale disabili e n. 15.000 ore di assistenza domiciliare

socio – educativa disabili;

• Monitoraggio degli interventi – attraverso l'attività dell’U.V.M.- a sostegno della domiciliarità,

con particolare riferimento all’assistenza domiciliare di socio assistenziale di base ed

educativa e agli interventi a sostegno delle persone non autosufficienti così come previsto nei

piani di vita e di cura (trasporti , n. 3000 pasti a domicilio) al fine di agevolare – in via prioritaria

- l’accesso al servizio di utenti con problematiche assistenziali importanti ed in modo

particolare a disabili soli.

• Promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte delle famiglie dei disabili di tutte le misure di

tutela giuridica oggi disponibili (amministratore di sostegno, associazionismo ….)

• Consolidare il sistema integrato di interventi sanitari e socio assistenziali per persone con

gravissima disabilità acquisita in età adulta di carattere domiciliare attraverso l’erogazione degli

assegni di cura e di sostegno e delle ore di assistenza domiciliare.

• Consolidamento del servizio di trasporto offerto sia per la frequenza ai Centri Diurni, ai luoghi

di lavoro sia per esigenze estemporanee, nonché per il tempo libero volto al raggiungimento di

un maggior grado di autonomia della persona disabile;

• Garantire percorsi di continuità assistenziale tra ospedale e territorio e tra i diversi servizi

territoriali coinvolti nella presa in carico, attraverso la definizione di protocolli operativi;

• Consolidamento dei servizi di promozione delle attività dei servizi di socializzazione e

gestione del tempo libero in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze, con il

coinvolgimento del terzo settore e del privato sociale;

• Consolidamento del numero di disabili inseriti nel circuito del lavoro protetto attraverso

aumento delle borse lavoro, sostegno all’inserimento lavorativo ed eventuale inserimento in

cooperative sociali. Progetti di inserimento lavorativo volti all’assunzione.

33

Page 34: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

• consolidamento di soluzioni abitative per il sostegno di progetti di vita indipendente

Indicatori individuati

• Nr. ore di assistenza di base disabili:

• Nr. ore di assistenza educativa

• Numero di assegni di cura per anziani

• Partecipazione dei disabili alle iniziative di gestione del tempo libero

• Individuazione di un set di indicatori per la verifica della qualità del servizio assistenziale

semiresidenziale e sua applicazione;

Previsione di spesa totale

di cui FRNA € 4.764.000,00di cui Fondo sanitario di cui risorse comunali €

34

Page 35: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte secondaIl piano della non autosufficienza DISABILI- Progetti allegati

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI

OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consolidare l’offerta residenziale disponibile sul territorio e proseguire il percorso di allineamento a quanto indicato dai Lea. Individuazione di posti letto dedicati a tipologia di utenza che rientra nel D.GR. 2068/2004 ( gravissime disabilita’ acquisite in età adulta ) e ad utenza con gravi problematiche comportamentali

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

35

Page 36: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Dott.ssa Fedeli Sabina 0541/707424 email :[email protected]

Dr.Marchetti Daniele tel 0541/707538 e-mail [email protected]. Destinatari disabili adulti fisici, mentali e sensoriali

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

- Mantenimento dell’offerta di posti letto residenziali di livello alto e medio- Rilevazione della qualità dell’assistenza erogata nelle strutture.- Revisione ,adeguamento e monitoraggio dell’attività svolta nelle strutture - Monitoraggio delle azioni del percorso di accreditamento;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di DistrettoComuni del DistrettoUfficio di PianoEnti gestori delle strutture Residenziali per disabili

8. Risorse umane che si prevede di impiegare Educatori del Servizio strutture residenziali e semiresidenziali dell'Azienda Usl RiminiA.Sociali Azienda Usl RiminiCommissione ispettiva di vigilanza Azienda Usl Rimini

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

- Mantenimento del numero di posti letto accreditati in strutture residenziali per disabili.- Mantenimento di un numero di posti letto nel territorio Distrettuale dedicati ad utenti che rientrano

nelle patologie previste nel D.G.R. 2068/2004.- Identificazione di alcuni posti letto all’interno delle Strutture gia’ convenzionate da dedicare ad utenti

che presentano gravi problematiche comportamentali.- Individuazione di un set di indicatori per la verifica della qualità del servizio assistenziale e sua

applicazione. - Riallineamento della percentuale di spesa sanitaria a quanto indicato dai Lea,- Monitoraggio di tutte le azioni richieste nel percorso/processo di accreditamento;

36

Page 37: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

euro 4.731.005,00

37

Page 38: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: DOMICILIARITÀ’ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta di nuove opportunità’ assistenziali e il consolidamento/incremento di quelle già in essere. Aumento delle attività domiciliari ricomprese nel sistema integrato della rete dei servizi a favore di persone di cui al D.G.R. 2068/2004

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapitiDott.ssa Loretta Valdinoci 0541/707300 email :loretta.valdinoci@ auslrn.net

Assistente sociale Fedeli Sabina 0541/707424 email :[email protected]

38

Page 39: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Dr.Marchetti Daniele tel 0541/707538 e-mail [email protected]

4. Destinatari Disabili adulti fisici, mentali e sensoriali

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Programmazione di interventi di trasporto pubblico locale orientando il sistema ad assicurare risposte ai bisogni di mobilita’ delle diverse abilita’

6. Azioni previste

• Continuare la sperimentazione dell’accoglienza temporanea di sollievo per necessità famigliari temporanee ,con identificazione di nr. 4 posti per accoglienza temporanea di sollievo “programmata” e predisposizione di accordi con altre strutture per l’ accoglienza temporanea di sollievo in situazione di emergenza;

• Garantire percorsi di continuità assistenziale tra ospedale e territorio e tra i diversi servizi territoriali coinvolti nella presa in carico attraverso la definizione di protocolli operativi

• Supportare il lavoro di sostegno e di cura delle famiglie che si prendono cura del disabile in maniera continuativa attraverso l’erogazione degli assegni di cura

• consolidare gli interventi a sostegno della domiciliarità -a favore di tutti gli utenti con problematiche assistenziali importanti per i quali e’ stato definito un piano di vita e di cura – con particolare riferimento all’assistenza domiciliare di base ed educativa .

• Promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte delle famiglie dei disabili di tutte le misure di tutela giuridica oggi disponibili (amministratore di sostegno, associazionismo ….)

• Consolidare il sistema integrato di interventi sanitari e socio assistenziali per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta di carattere domiciliare con assegni di cura e ore di assistenza domiciliare da dedicarsi al target specifico

• Opportunità’ di accompagnamento per esigenze estemporanee ( visite mediche, terapie occasionali, accompagnamento per esami, spesa, centri di aggregazione...)

• Sperimentazione di soluzioni abitative per il sostegno di progetti di vita indipendente e per il “dopo di noi” per persone con disabilità lievi;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di Distretto e Comuni del DistrettoSoggetti del terzo settore che gestiscono servizi domiciliari e di trasportoEnti gestori delle strutture Residenziali per disabili per accoglienze temporanee

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Componenti Ufficio di PianoEducatori del Servizio strutture residenziali e semiresidenziali dell'Azienda Usl RiminiA.Sociali Azienda Usl RiminiOrganismi amministrativi Azienda Usl Rimini

39

Page 40: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

• Mantenimento del numero di posti accreditati in strutture semiresidenziali per disabili.• Identificazione di un numero di posti in accreditamento ed in convenzione da dedicare ad utenti

per accoglienza temporanea di sollievo.( sia in struttura che gruppo appartamento)• Individuazione di un set di indicatori per la verifica della qualità dei servizio assistenziale e sua

applicazione.• numero di ore di assistenza di base ed educativa.

• Numero di accompagnamenti effettuati

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

euro 4.432.263,00 0 0

40

Page 41: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 3

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: DOMICILIARITÀ’ DISABILI – utenti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta di nuove opportunità’ assistenziali e il consolidamento/incremento di quelle già in essere. Aumento delle attività domiciliari ricomprese nel sistema integrato della rete dei servizi a favore di persone di cui al D.G.R. 2068/2004

1.Soggetto capofila dell’intervento Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapitiDott.ssa Loretta Valdinoci 0541/707300 email :loretta.valdinoci@ auslrn.net

Dott.ssa Fedeli Sabina 0541/707424 email :[email protected]

41

Page 42: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari Disabili adulti fisici

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Programmazione di interventi di trasporto pubblico locale orientando il sistema ad assicurare risposte ai bisogni di mobilita’ delle diverse abilita’

6. Azioni previste

• Accoglienza temporanea di sollievo:per necessità famigliari temporanee; per accoglienza temporanea di sollievo “programmata”

• Garantire percorsi di continuità assistenziale tra ospedale e territorio

• consolidare gli interventi a sostegno della domiciliarità -a favore di tutti gli utenti con problematiche assistenziali importanti per i quali e’ stato definito un piano di vita e di cura – con particolare riferimento all’assistenza domiciliare di base

• consolidare gli interventi a sostegno della domiciliarità attraverso l’eventuale erogazione dell’assegno di cura e di sostegno

• Promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte delle famiglie dei disabili di tutte le misure di tutela giuridica oggi disponibili (amministratore di sostegno, associazionismo ….)

• Consolidare il sistema integrato di interventi sanitari e socio assistenziali di carattere domiciliare per persone con gravissima disabilità attraverso eventuale erogazione di assegni di cura e ore di assistenza domiciliare da dedicarsi al target specifico

• Opportunità’ di accompagnamento per esigenze estemporanee ( visite mediche, terapie occasionali, accompagnamento per esami, …...)

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Azienda Usl Rimini e sue articolazioni organizzativeComitato di Distretto e Comuni del DistrettoSoggetti del terzo settore che gestiscono servizi domiciliari e di trasportoEnti gestori delle strutture Residenziali per disabili per accoglienze temporanee

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Componenti Ufficio di PianoOperatori del Servizio strutture residenziali e semiresidenziali dell'Azienda Usl RiminiA.Sociali Azienda Usl RiminiOrganismi amministrativi Azienda Usl Rimini

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)• Mantenimento del numero di posti accreditati in strutture semiresidenziali per disabili.• Identificazione di un numero di posti in accreditamento ed in convenzione da dedicare ad utenti per accoglienza temporanea di sollievo.• Individuazione di un set di indicatori per la verifica della qualità dei servizio assistenziale e

42

Page 43: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

sua applicazione.• numero di ore di assistenza di base ed educativa.

• Numero di accompagnamenti effettuati

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

euro 177.737 € 177.737

43

Page 44: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 4

INTERVENTO/PROGETTO:accesso e presa in carico disabili fisici e mentali –potenziamento servizio

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Servizi di supporto alla famiglia; • Innovare e qualificare i servizi di assistenza domiciliare.1. Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTO DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dott.ssa Elisabetta Silingardi Resposabile u.o. Anziani disabili fisici e sensoriali Ausl Rimini

4. Destinatari Anziani residenti nei comuni di Rimini, Bellaria, Santarcangelo di R., Torriana, Verucchio, Poggio Berni.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Il Servizio si integra con il Servizio di Assistenza Domiciliare disabili, il servizio di telesoccorso, il servizio Assegni di cura disabili.

6. Azioni previste

Attivazione di interventi di presa in carico per gli utenti disabili residenti nel territorio di riferimentoIn particolare - in continuita’ con gli anni precedenti - si vuole qualificare, potenziare e dedicare l’attività di Assistenti Sociali per tutto quanto attiene l’erogazione di servizi nei confronti dei disabili del territorio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni del territorio DistrettualeAzienda AUSL Rimini

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• n° 4 Assistenti Sociali di cui uno part-time

9. Risultati attesi in relazione a Risultati attesi:

44

Page 45: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

• Incrementare il numero dei beneficiari del servizio disabili fisici e mentaliIndicatori di risultato:• n. di utenti che usufruiscono del servizio disabili fisici e mentali

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro € 122.000 € 122.000

45

Page 46: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. . x .

INTERVENTO/PROGETTO: …Casa per noi…(Nominare l’intervento o l’insieme di interventi specificando se è in continuità con l'anno

precedente

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

46

Page 47: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Crescere Insieme associazione iscritta nel registro del volontariato della provincia di Rimini, via F.Redi 447923 Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto Rimini

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Sabrina Marchettipresidente associazione Crescere Insieme 338/1455542e-mail [email protected]

4. DestinatariRagazzi con disabilità intellettiva lieve e medio - lieve

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto è rivolto ai ragazzi con disabilità intellettiva di età compresa tra i 20 e i 35 anni, con livello di funzionamento adeguato a condurre esperienze con un medio/basso livello di protezione. In modo prioritario, ma non esclusivo, l’intervento continua ad essere rivolto ai ragazzi che partecipano al progetto “Indipendente-mente”.La realizzazione del progetto si collega con gli interventi che vengono attivati nel contesto di vita individuale e sociale dei ragazzi, dalle agenzie formative (scuole e formazione professionale) e dalle strutture che si occupano dell’inserimento lavorativo, dai centri di aggregazione giovanile e dalle società sportive.Dal progetto ci si attende di :

• Consolidare, potenziare e rendere stabile nel tempo l’esperienza dei gruppi di autonomia;•Dare la possibilità ai ragazzi che hanno raggiunto adeguati livelli di autonomia di avere un luogo dove

organizzare attività di tempo libero • Dare la possibilità ai ragazzi che stanno effettuando percorsi di residenzialità temporanea di gestire con un livello

di protezione medio, le attività di gestione della casa, della propria giornata e della propria persona•Consolidare le condizioni di vita indipendente dalla famiglia.• Attivare un’esperienza abitativa permanente rivolta ai ragazzi che avranno acquisite livelli di indipendenza che

permettano loro di vivere in autonomia.• Creare le condizioni che permettano di accompagnare le famiglie nei percorsi di autonomia dei propri figli.

47

Page 48: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste

•Residenza infrasettimanale per 13 ragazzi•Attività di socializzazione per gruppi di 6/8 ragazzi stile "aperitivo" o cena/serata con amici (circa 20 utenti del

Centro Autismo più 24 utenti del M.O. servizio integrato disagio psicosociale e disabilità mentale dell’AUSL di Rimini)

• Creazione di almeno una occasione di scambio e confronto con altre realtà italiane che promuovono e realizzano esperienze di residenzialità rivolte allo stesso target

• Attività di formazione agli educatori• Attività di monitoraggio e raccolta dati• Attività di formazione psico-educative con le famiglie• Attività di formazione rivolte ai ragazzi sui temi dell'affettività/sessualità• Gestione della casa•Nuovi inserimenti di ragazzi all’interno dell’infrasettimanale • Potenziamento/allungamento dei tempi circa la residenzialità temporanea infrasettimanale• Diminuzione del livello di protezione da parte della figura dell’educatore per i ragazzi con prospettive di

residenzialità permanente • Attività di socializzazione e tempo libero• Ricerca di un ulteriore appartamento da utilizzare per esperienze di residenzialità lunga rivolte ai ragazzi con un

più alto livello di autonomia

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

•Associazione promotrice del progetto: Crescere Insieme.• Associazione Rimini Autismo• M.O. servizio integrato disagio psicosociale e disabilità mentale dell’AUSL di Rimini• U.O. NPI dell’AUSL di Rimini (Centro Autismo, Centro Ritardo Mentale)• Università di Bologna Facoltà di Scienze della Formazione sede di Rimini

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare • educatore sociale (1900 ore complessive) • Studenti della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna Sede di Rimini (Tirocinio)’• responsabile amministrativo e di gestione della casa (20 ore mensili)•coordinamento psicopedagogico delle attività (20 ore mensili)•Volontari delle associazioni promotrici che si fanno carico delle utenze e delle attività di manutenzione ordinaria e

straordinaria della casa•Tirocinanti che affiancano gli educatori nelle attività con i ragazzi: in base alla esperienza degli anni passati si può

ipotizzare la presenza di 2 tirocinanti per ore 300 ciascuno. Totale ore 600.• Familiari: l’impegno prevalente di attività volontaria è a carico di coloro che fanno parte del direttivo:

con riferimento ai verbali dei direttivi si possono ipotizzare n. 200 ore per il presidente e 200 ore per il vice presidente. Per gli altri componenti del direttivo (9) si possono ipotizzare mediamente ore 60 per ciascuno. Totale ore familiari 540 ore. Ore di soci non componenti il Consiglio Direttivo per gestione utenze e manutenzione

48

Page 49: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

ordinaria/straordinaria: indicativamente 180. Richieste di partecipazione volontaria alle attività della casa: vengono accolte in seguito al superamento di un colloquio motivazionale e alla partecipazione a momenti formativi, volti a mantenere un elevato standard di qualità.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro

113.400,00 10.000,00acquisto di attrezzature per la domotica

32.000,00

costo per educatori

71.400,00

49

Page 50: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte terzaIl piano della non autosufficienza: Azioni trasversali

EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA DELLE ASSISTENTI FAMIGLIARI

Azioni previste

• Sostenere la scelta di mantenimento a domicilio attraverso la Qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari private e la Creazione della rete di sostegno che includa l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento delle assistenti familiari (In attuazione delle Linee Guida DGR 2375).

• Sperimentare strumenti multimediali di informazione/formazione in grado di assicurare flessibilità, riproducibilità, alta capacità di contatto, utilizzabili anche per la formazione a distanza.

• Favorire la formazione flessibile e l’autoformazione nonché l’apprendimento della lingua italiana (livello A2)

• Potenziare, in collegamento con il Centro Impiego, le funzioni di orientamento e supporto ai percorsi domanda offerta, relativamente ai Servizi domiciliari di assistenza e cura rivolto alle famiglie residenti nel distretto.

• Consolidare il funzionamento del punto d’ascolto “strutturato” rivolto alle assistenti familiari e alle persone non autosufficienti e loro famiglie, avviato nei Comuni di Rimini, Santarcangelo e Bellaria. Estendere l’intervento in modo da coprire tutta la nuova area distrettuale.

• Individuare l’ equipe distrettuale per iniziative formative formalizzazione e certificazione delle competenze

• Addestrare le assistenti familiari attraverso un servizio domiciliare di tutoring con l'utilizzo di personale qualificato, OSS ed educatori,adeguatamente preparato all'assistenza di persone non autosufficienti.

• Avviare nel territorio dell’Alta Valmarecchia progetti di formazione rivolti alle assistenti familiari di anziani in carico ai servizi relativi alle problematiche connesse alla non autosufficienza, con possibilità di sostituzione della badante attraverso l’utilizzo di pacchetti ore.

Indicatori

• punti di ascolto “strutturati” avviati • moduli formativi e autoformativi organizzati• valutazioni della Formazione (attestati / certificazioni conseguite)• Incremento del numero delle assistenti familiari a favore delle quali viene svolta attività di tutoring .

Previsione di spesa totale € 95.000,00

di cui FRNA € 95.000,00

50

Page 51: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SERVIZI DI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO

Azioni previste

- Supportare con la consulenza di operatori appositamente formati le famiglie che intendono effettuare lavori di adattamento dell’ambiente domestico per consentire libertà di accesso e movimento ai congiunti non autosufficienti.

- Supportare economicamente con un contributo le famiglie che al fine di limitare i disagi dei loro congiunti non autosufficienti intendono svolgere lavori di adattamento dell’ambiente domestico

- Incrementare il numero di ore disponibili per gli operatori del CAAD- Predisporre protocolli operativi con le associazioni di categoria dei professionisti disponibili

ad effettuare preventivi e successivi lavori di installazione - Procedure amministrative per agevolare i percorsi per la liquidazione

Indicatori

- Predisporre almeno un protocollo operativo con le associazioni di categoria dei professionisti disponibili ad effettuare preventivi e successivi lavori di installazione

- Incremento del numero di ore disponibili per gli operatori del CAAD- Incremento del numero di consulenze e sopralluoghi- Incremento del numero di contributi erogati

Previsione di spesa totale € 77.500,00

FRNA € 77.500,00

51

Page 52: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Programmi di sostegno alle reti sociali e di prevenzione soggetti fragiliAzioni previste

• Sostegno delle attività di animazione, socializzazione ed aggregazione svolte dai centri sociali del territorio;

• Conferenze su argomenti di interesse della terza età e creazioni di reti di buon vicinato• Laboratori espressivi e manuali per anziani e disabili• Servizi di trasporto finalizzati a combattere l’isolamento dell’anziano ultrasettantacinquenne

(accompagnamento al cimitero, accompagnamento al centro sociale)• Adozione di tariffe agevolate per i servizi pubblici• Creazione di un ambulatorio per attività delle cure primarie in un territorio particolarmente

distante dai servizi sanitari;• Sostegno psicologico per i familiari dei malati di Alzheimer, ed attività collegate

all’apprendimento da parte dei familiari di esercizi di stimolazione cognitiva utili ai malati• Continuazione dell’esperienza del telelavoro e dell’unità produttiva dinamica per disabili;• Inserimento di disabili in realtà tutelate in settori differenziati del mercato del lavoro;• Tirocinii presso aziende per ragazzi con disturbo dello spettro autistici;• Uscite serali per disabili, attività di animazione ludica espressiva, gite • Servizio di monitoraggio telefonico periodico ad anziani fragili;• Interventi di supporto al domicilio di tipo sociale ed educativo (accompagnamento a visite,

disbrigo pratiche burocratiche)• Interventi al domicilio attraverso attivazione di volontari al domicilio per lo svolgimento di

piccole commissioni e al fine di contrastare l’emarginazione dell’anziano

Indicatori

- Percentuale di anziani fragili> 75 anni in riferimento al numero totale di anziani>75 anni;- Percentuale di associazioni di volontariato coinvolte nella rete di servizi per anziani in

riferimento al numero totale di associazioni di volontariato operanti sul territorio;- Percentuale di anziani > 75 anni che hanno ricevuto almeno un intervento di supporto in

riferimento al numero totale di anziani >75 anni e val numero di anziani fragili;- N. disabili coinvolti in attività di sport e tempo libero;- N. disabili avviati al lavoro

Previsione di spesa totale €

di cui FRNA € 447.877,00

di cui bilancio comunale €

52

Page 53: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Parte terzaIl piano della non autosufficienza AZIONI TRASVERSALI- Progetti allegati

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Azioni trasversali Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliariSEMPLIFICAZIONE - Semplificazione dei percorsi garantendo risposte alle diverse esigenze delle personeanziane e delle famiglie attraverso modalità flessibili

X □

53

Page 54: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

PROGETTO: L’ASSISTENTE IN FAMIGLIAProgetto in continuità

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Attivazione di un punto di ascolto per fornire sostegno alle persone non autosufficienti e alle famiglie nella scelta del mantenimento a domicilio attivando uno sportello in grado di semplificare i percorsi di incontro e offerta e di mediazione dei conflitti; attuare una progressiva integrazione del lavoro delle assistenti familiari nella rete dei servizi; supportare le assistenti familiari attraverso iniziative di apprendimento della lingua italiana e di formazione professionale “flessibile.

1.Soggetto capofila dell’intervento Comune di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott. Bruno BorghiniVia Ducale, 7 47921 Rimini0541 [email protected]

4. Destinatari Anziani e loro familiariassistenti familiari (caregivers)

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il Progetto è strettamente connesso con gli interventi e le azioni per l’integrazione sociale della popolazioneimmigrata straniera in quanto si favorisce l’inserimento delle assistenti familiari nella rete dei servizi. Il progetto èaltresì connesso con le politiche del lavoro.

6. Azioni previste • Consolidare il funzionamento del punto d’ascolto “strutturato” rivolto alle assistenti familiarie alle persone non autosufficienti e loro famiglie, avviato nei Comuni di Rimini,Santarcangelo, Bellaria e Novafeltria,

• Potenziare, in collegamento con il Centro Impiego, le funzioni di orientamento e supporto aipercorsi domanda offerta, relativamente ai Servizi domiciliari di assistenza e cura rivoltoalle famiglie residenti nel distretto

• Sostenere la scelta di mantenimento a domicilio attraverso la Qualificazione del lavoro dicura delle assistenti familiari private e la Creazione della rete di sostegno che includal’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento delle assistenti familiari ai percorsi formativi(In attuazione delle Linee Guida DGR 2375).

• Promuovere e sollecitare le attività di formazione e di aggiornamento per le assistenti familiari, realizzando anche progetti di formazione "sul campo" inerenti le problematiche connesse alla non autosufficienza• Sperimentare strumenti multimediali di informazione/formazione in grado di assicurare

flessibilità, riproducibilità, alta capacità di contatto, utilizzabili anche per la formazione adistanza.

54

Page 55: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

• Favorire la formazione flessibile e l’autoformazione nonché l’apprendimento della linguaitaliana (livello A2)

• Attivazione di almeno 1 punto di incontro x il contrasto e la prevenzione di situazioni di solitudine o diconflitto sul territorio distrettuale delle assistenti familiari

Il Progetto per il PAA 2012 prevede particolare attenzione per il potenziamento delle attività nei comuni dell’Alta Val Marecchia e la predisposizione di moduli formativi per le assistenti familiari private da realizzare coprendo tutto i territori interessati dal distretto.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComuni del Distretto Rimini NordCentro per l’Impiego della Provincia di RiminiAzienda USL (SAA)

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Coordinatore esperto operatore sociale operatori di sportello qualificati operatori (organizzatore della formazione e conduttore del punto di incontro)Docenti specializzati nelle materie oggetto della formazione

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

Risultati attesi:Sostenere e supportare le persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti nella scelta di rimanere presso il proprio domicilio. Favorire lo scambio tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare privata; l’instaurarsi di relazioni non conflittuali tra assistito / familiari e assistente familiare; Favorire il lavoro regolare e l’integrazione del lavoro delle assistenti familiari nella rete dei servizi attraverso la qualificazione del lavoro di cura.Contrastare fenomeni di esclusione.

Indicatori di risultato:punti di ascolto “strutturati” avviatin. di anziani e/o famiglie che si sono rivolte al servizion. assistenti famigliari che si sono rivolte al servizion. di interventi di mediazione effettuatin. dei frequentanti il punto di incontromodulin. formativi e autoformativi organizzatin. di partecipanti ai corsi di formazione n. di partecipanti alle attività di insegnamento della lingua italianan. di partecipanti ai moduli formativi strutturati e non

10. Piano finanziario: Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

55

Page 56: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

euro

95.000Di cui 75.000

attività punto di ascolto

5000 punto/i d’incontro

15.000 qualificazione del

lavoro di cura

95.000

56

Page 57: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI DI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO.

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Gestione associata distrettuale

2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto Rimini Nord

57

Page 58: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dr.ssa Aureliana Carlini 0541 704650 e mail: [email protected] Concetta Capogreco 0541707354 e mail [email protected] Sabina Fedeli 0541707424 e mail [email protected] Marina Folloni 0541707025 e mail [email protected]. Carlo Brizi – Resp.le Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia - 0541/920809 - email: [email protected]

4. Destinatari Nuclei famigliari che assistono a domicilio anziani e disabili

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

• Supportare con la consulenza di operatori appositamente formati le famiglie che intendono effettuare lavori di adattamento dell’ambiente domestico per consentire libertà di accesso e movimento ai congiunti non autosufficienti.

• Supportare gli utenti e le loro famiglie nelle pratiche per l’accesso ai contributi previsti per la realizzazione di interventi per l’adattamento dell’ambiente domestico.

• Incrementare il numero disponibili per gli operatori del CAAD.• Attivare percorsi di formazione/informazione per la promozione del Servizio con i comuni dell’Alta

Valmarecchia e con il Terzo Settore.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Az. USL Rimini Comitato di DistrettoComuni del territorioAssociazioni artigianali e di categoria

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Operatori sociali del Servizio Assistenza AnzianiOperatori Sociali del Servizio Assistenza DisabiliOperatori CAADComponenti Uffici di PianoComponenti Uffici servizi alla persona dei Comuni

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

• Incrementare, attraverso la promozione del servizio, il numero di accessi dell’utenza • Incrementare il numero di ore disponibili per gli operatori CAAD• Incrementare la rete di collaborazione con i Comuni dell’Alta Valmarecchia e con il Terzo Settore

58

Page 59: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 77.500,00

59

Page 60: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

AZIONI TRASVERSALIPROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILIProspetto di spesa per progetti dell’area ANZIANI Terzo Settore

N. PROGETTO PROPONENTEASSEGNAZIONE

RISORSE PROPRIE TOTALE

1.01 A spasso con i nonniAss. Madonna della Carità

€ 17.000,00 volontariato € 17.000,00

1.02 Centro di animazione sociale Ass. Auser Rimini € 14.500,00 € 7.000,00 € 21.500,00

1.03Centro di animazione sociale- Trasporto Sociale

Ass. Auser Rimini € 15.000,00 volontariato € 15.000,00

1.04I bisogni dell’assistenza nella malattia di Alzheimer

Associazione Alzheimer – Rimini o.n.l.u.s.

€ 17.077,00volontariato + € 3000

€ 17.077,00

1.05Trasporto e Accompagnamento anziani disabili e non abbienti

Ass. Volontari S.O.S. Taxi Onlus

€ 7.000,00volontariato e contributi vari

€ 7.000,00

1.06Progetto di animazione attività ludico motoria e ricreativa per anziani

Parrocchia di San Raffaele

€ 10.000,00 € 5.000,00 € 15.000,00

1.07 Servizio trasporto e aggregazione sociale per anziani e disabili

Associazione di volontariato Il Giardino della Speranza

€ 6.000,00 € 1.000,00 € 7.000,00

1.08 Centro di Animazione Sociale NovafeltriaAssociazione Promozione Sociale “Orchidea” € 5.000,00 volontari € 5.000,00

1.09 Animazione sociale pennabilli 2012Associazione Volontariato Sociale di Pennabilli € 2.500,00 volontariato € 2.500,00

1.10 Allena- MenteCentro Sociale Anziani "Amici Insieme"

€ 4.800,00 € 450,00 € 5.250,00

€ 98.877,00 € 112.327,00

60

Page 61: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XINTERVENTO/PROGETTO: “A SPASSO CON I NONNI” (VISITE A DOMICILIO CARITAS) - continuativo

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO MADONNA DELLA CARITA’

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

SUBDISTRETTUALE COMUNE DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Rossi Maria CarlaVia Madonna della Scala, 7

61

Page 62: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

47900 RiminiTel. 0541 26040 Fax 0541 24826Cell 328 9489132email: [email protected] [email protected]

4. Destinatari Anziani

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Maggiore integrazione (anche se già esistente), anche grazie ai ragazzi volontari del Servizio Civile che svolgono entrambi le azioni, col progetto ”Giro Nonni”, andando a completare l’azione del pasto e andando a ritrovare il maggior numero di anziani bisognosi.

6. Azioni previste

Visite a domicilio.Offrire un sistema di monitoraggio e un servizio continuo di attività a valenza assistenziale agli anziani che ricevono le visite di operatori e volontari durante la settimana, (come una semplice compagnia o una visita medica) inoltre è previsto l’accompagnamento a fare la spesa o delle commissioni richieste a seconda dei bisogni di ogni singolo anziano. L’operatore/coordinatore seguirà i volontari nell’incontro con i nonni e nello strutturarsi di una relazione continua in cui ascolterà le eventuali esigenze dell’anziano.Momenti di socializzazione. Creare momenti di socializzazione e di aggregazione con l’aiuto dei volontari e con la partecipazione di anziani in struttura da tempo, di ricreazione e divertimento con l'utilizzo di tecniche di animazione: intrattenimento, attività manuali, attività culturali, feste, tornei di carte, ecc.. Inoltre parte di queste attività saranno integrate con quelle del Centro Educativo Caritas, favorendo uno scambio intergenerazionale tra nonni e bambini.Mappatura.Attraverso la rete delle associazioni, degli enti pubblici coinvolti (Ausl, Comune) e delle Parrocchie si possono rilevare le situazioni di anziani soli che vivono in situazione di fragilità a causa di assenza di figure parentali sulle quali appoggiarsi. In particolare, i parroci, possono segnalarci persone che non sono seguite dai servizi ma che necessitano di un aiuto.Centro raccolta richieste.Potendo contare su un operatore presente in struttura si raccoglieranno tutte le richieste di bisogno da parte degli assistenti sociali (o da parte degli altri assistenti coinvolti) o degli anziani stessi.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiMadonna della Carità Cooperativa sociale ARLComune di RiminiAusl distretto di Rimini Nord

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

1 operatore per le visite che coordina anche le altre risorse umane;20 volontari delle scuole superiori (1 volta a settimana x 2 ore = 40 ore settimanali) per 52 settimane = 2.0805 volontari dei lavori socialmente utili (4 ore a settimana ognuno= 20 ore settimanali) per 52 settimane = 1.040 6 ragazzi in Servizio Civile Volontario. 3 volontari per il contatto telefonico (3 operatori x 6 ore settimanali = 18 ore settimanali) per 52 settimane = 9364.056 ore di volontariato totali

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

62

Page 63: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro

€. 17.000,00Di cui:

• €. 14.000per l’operatore • €. 3.000per le macchine da utilizzare per le visite e spese generali

€ 17.000 Volontariato

63

Page 64: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione X

Cura/Assistenza

□ PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili.X

INTERVENTO/PROGETTO: Centro di Animazione Sociale (in continuità con progetto 2009, 2010, 2011) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Sviluppare progetti di sostegno di anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative esistenti ed operanti nel territorio1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Auser Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Comune di Rimini

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Referente: Zani Paolo c/o Auser Rimini. Via Caduti di Marzabotto, 30.– 47922 RIMINITel 0541 778111. Cellulare (preferibilmente) 3351211977.

4. Destinatari Anziani a rischio di solitudine e depressione e comunque con rete parentale debole ed in subordine i famigliari, per garantire loro un po’ di sollievo e opportunità di buon mantenimento delle risorse psicofisiche

64

Page 65: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

residue, residenti preferibilmente nei quartieri Lagomaggio, Pascoli, Colonnella.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

(in corsivo e sottolineati i nuovi

interventi previsti per il 2012)

intensificazione dei rapporti con altre associazioni e realtà aggregative per scambi di esperienze ed incontri tra gruppi di anziani.

• Intensificazione di rapporti con servizio anziani AUSL per inserimento di nuovi ospiti. Attività già sperimentata ed in atto da alcuni mesi. Valorizzazione rapporti con CEDEM AUSL, già in atto per progetto Europeo di Partneriato Grundwig di apprendimento dell’uso della fotocamera digitale da parte di senior .

• Anche nel 2012 verrà ripetuta l'esperienza del centro estivo presso il Talassoterapico gestito in collaborazione con l'UISP ed in altre località (Torre Pedrera) gestite da altre associazioni (dal progetto presentato insieme ad altre associazioni in rete, istruttoria pubblica, ex art. 43)..

• In collaborazione con l'UISP, il Dipartimento di sanità pubblica della AUSL e associazioni di pensionati verrà attivato il progetto “Camminando per la Città” rivolto a persone anziane.

• Anche nel 2012 di comune accordo con la cooperativa .Il Millepiedi, che gestisce insieme ad Auser i laboratori del Centro di Via Giuliano da Rimini viene confermato il coinvolgimento di alcune Scuole di Rimini e di alcuni gruppi educativi per incontri di scambio intergenerazionale (Progetto in sinergia con quello della Coop. Millepiedi).

• Trasporto verso il centro e verso altre destinazioni (ASP Casa Valloni, Scuole, uscite didattiche) con mezzi Auser di anziani con problemi di mobilità.

• Inserimenti nel CAS per tirocini di formazione (già inserita nel 2012 tirocinante della Scuola Guido D’Arezzo) e orientamento per soggetti in deficit di opportunità

• Possibilità di inserimento nel CAS in attività di volontariato di minori sottoposti ad un periodo di messa in prova dai Tribunali dei minorenni, sulla base di un progetto individuale concordato tra l’A.U.S.E.R., l'Ufficio Servizio Sociale Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, cooperative ed associazioni di settore (esperienza già in atto, dal 2010, presso i CAS di Riccione in accordo con Coop. sociale Noi Italia Onlus).

• Accordi con Enti (“strada dei vini e dei sapori”, “fattorie didattiche”) impegnati nella promozione del territorio e dei prodotti tipici locali per visite di gruppi di anziani

• Laboratori motori, di educazione al movimento, di espressione corporea, laboratori motori e psico- emozionali con animali, camminate guidate (dal progetto presentato insieme ad altre associazioni in rete istruttoria pubblica, ex art. 43).

• Uscite per incontri con altri anziani, bambini e adolescenti impegnati in progetti di Auser attualmente in fase di realizzazione (progetto memoria in Alta Valmarecchia, progetto orto didattico, progetto orto sociale collettivo, progetto europeo di fotografia digitale)

• Coprogettazione in atto con scuole del territorio (ISIS Novafeltria, Scuola elementare di Miramare, Istituto per Geometri Belluzzi di Rimini) per i progetti di cui al punto precedente .

• Uscite tematiche presso APS Ippogrifo, Orti collettivi con giovani adulti e i ragazzi dell’ Associazione “Crescere Insieme”Onlus genitori Persone con sindrome di Down.

• Opportunità di apprendimento dell'uso del computer per alfabetizzazione informatica primaria ed uso di internet. Verranno messi a disposizione 8 computer, dei docenti e dei tutor presso la sede Auser di

65

Page 66: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Via Giuliano da Rimini. Incontri su temi interculturali (progetto “Biblioteca vivente” sostenuta dalla casa dell’intercultura, ARCI)

• incontri tematici su salute, benessere e sani stili di vita attiva (Auser e altre associazioni in rete).

6. Azioni previste(in corsivo e sottolineate quelle nuove per il 2012)

Si prevede di attivare:

Per il centro di Via Giuliano da Rimini:

5. Attività di comunicazione esterna per aumentare numero di ospiti:• dal mese di MARZO 20 uscite di una pagina del “Nuovo quotidiano News” sia in cartaceo che on line (nel 2011 le uscite sono state 12 e sul Corriere di Rimini) dedicata tra l'altro alle attività dei CAS gestiti da Auser. Verrà dato spazio alla voce degli ospiti,• tra novembre ed aprile spazio Auser in una trasmissione che va in onda su due emittenti locali (2 appuntamenti + 3 repliche settimanali). Lo spazio verrà aperto ad altre associazioni che operano in cooprogettazione con Auser (esperienze già sperimentate negli scorsi anni).• intensificazione di incontri con altre associazioni e realtà aggregative per scambi di esperienze tra gruppi di anziani,• uscita periodica di un inserto Auser che viene inviato a 25.000 pensionati della nostra provincia,

6. Attività di animazione nel pomeriggio di lunedì e mercoledì, attività con psicologa (incontri con anziani e volontari) e misura della pressione del sangue, prove dell'udito,

7. Laboratorio di educazione motoria presso il centro di Via Giuliano da Rimini (in continuità, già attivato), Laboratori motori, di educazione al movimento, di espressione corporea, laboratori motori e psico-emozionali con animali, camminate guidate (dal progetto presentato insieme ad altre associazioni in rete istruttoria pubblica, ex art. 43).

8. Laboratorio per la raccolta delle memorie, per futuri incontri con le scuole (in continuità, già attivato)9. Laboratori per attività manuali varie (già attivati, in continuità). Nel 2012 previsti:

• laboratori di disegno e pittura (già attivo dal 2011)• laboratori di ceramica ( • laboratori di apprendimento dell'uso di internet.

10. uscite al mare (centro estivo) zone talassoterapico Rimini terme, Torre Pedrera.11. Incontri di scambio di esperienze con gruppi educativi.12. incontri tematici su salute, benessere e sani stili di vita attiva, 13. uscite didattiche (fattorie didattiche, incontri con animali: asini e cavalli, Pet Therapy),14. scambio ed incontri di gruppi di anziani ospiti dei 6 centri gestiti da Auser, e di altre associazioni in

rete 15. Incontri di prove laboratoriali con esperienze gestite da altre associazioni e soggetti del terzo settore

presenti nel territorio.

66

Page 67: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

16. corsi di apprendimento dell'uso di internet per senior, presso la sede Auser di Via Giuliano da Rimini.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiEE.LL, AUSL, Cooperativa Il Millepiedi, Centri sociali, Parrocchie, associazioni di volontariato presenti nel territorio, Ass. Crescere Insieme, APS Ippogrifo, Arci Scuola elementare di Miramare, ISIS Einaudi di Novafeltria, Istituto per geometri Belluzzi di Rimini.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

(in corsivo e sottolineate quelle nuove

per il 2012)

• 1 coordinatore del progetto,• 1 psicologa (contratto di collaborazione professionale) per incontri periodici con anziani ospiti e

volontari,• 4/5 animatrici ed educatrici professionali (in parte messe a disposizione dalla Coop.Il Millepiedi

(contratto di collaborazione con costi fatturati ad Auser),• 1 animatore musicista,• 1 infermiera (in pensione) per la misurazione della pressione del sangue,• 1 animatore per il laboratorio del coro vocale,• 1 tirocinante della Scuola Guido d'Arezzo • 5 volontari per accudire ed aiutare nello svolgimento delle azioni previste e per il trasporto di soggetti

con problemi di mobilità.• 2 docenti per corso internet • 2 tutor per internet point

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

(in corsivo e sottolineati quelli nuovi

per il 2012)

Per il centro di Via Giuliano da Rimini: • Aumento della partecipazione degli anziani alle attività proposte.• N° di anziani “fragili” partecipanti alle attività dei Centri,• N° di anziani frequentanti in maniera continuativa le attività dei laboratori,• N° di anziani partecipanti alle uscite “didattiche”• N° di incontri con alunni e studenti delle Scuole di Rimini,• N° di incontri con Gruppi Educativi,• N° partecipanti ai corsi di apprendimento dell'uso di internet • N° di incontri culturali progetto biblioteca vivente di ARCI • N° di conferenze effettuate,• N° di uscite di supplementi informativi, trasmissioni tv e pagine cartacee e ondine di NQNews, sulle

attività svolte nei Centri.

67

Page 68: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

• €. 6.000 *• €. 6.000• €. 2.000• €. 1.500• €. 2.000 • €. 2.000• €. 0• €. 500*• €. 500• €. 0• €. 500• €. 500*

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

* a carico Auser per il solo anno 2102 euro 21.500 14.500

€ 7.000 a carico Auser

68

Page 69: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 3

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili

X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione X

Cura/Assistenza

X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili.X

INTERVENTO/PROGETTO: Centro di Animazione Sociale – Trasporto sociale (in continuità con progetto 2009, 2010 e 2011) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

• Sviluppare progetti di sostegno di anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative esistenti ed operanti nel territorio

• Organizzazione di servizi di trasporto pubblico piu rispondenti alle esigenze di mobilita’ della popolazione anziana e di un trasporto flessibile ( pubblico e/o privato) che preveda anche risposte personalizzate.

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Auser Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Comune di Rimini e distrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Referente: Zani Paolo c/o Auser Rimini. Via Caduti di Marzabotto, 30.– 47922 RIMINITel 0541 778111. Cellulare (preferibilmente) 3351211977.

69

Page 70: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari

Anziani a rischio di solitudine e depressione e comunque con rete parentale debole ed in subordine i famigliari, per garantire loro un po’ di sollievo, residenti preferibilmente nei quartieri Lagomaggio, Pascoli, Colonnella. Disabili (anche temporaneamente e per soggetti in deficit di opportunità) per attività di accompagnamento in luoghi per lo svolgimento di attività di tirocinio di formazione e orientamento.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Si integra con attività di assistenza e tutela diurna nonche di aggregazione e socializzazione gestite direttamente da Auser e altri soggetti del terzo settore no profit.

6. Azioni previste

TRASPORTO SOCIALEAccompagnamento e spostamento di soggetti anziani definiti “fragili”, disabili e/o svantaggiati socialmente ed economicamente, che ne chiedano l’utilizzo per necessita quotidiane o per partecipare a diverse attivita finalizzate alla socializzazione.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Comuni del DistrettoAziende Servizi alla PersonaAzienda USL di Rimini (relativamente all’integrazione con il telesoccorso)Enti di formazioneAssociazioni di volontariato e del terzo settoreOrganizzazioni sindacaliCentri Sociali

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• N° 15/18 volontari, a rotazione, per il trasporto e l’accompagnamento,• N° 1 volontario con compiti di supervisione e per le necessarie relazioni gli Enti e gli altri soggetti del

progetto.

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:Sostenere gli anziani “fragili e in condizione di solitudine”Indicatori di risultato:

• n. di richieste di trasporto e loro tipologia• n. di anziani > 75 anni che hanno richiesto il trasporto in riferimento al numero totale di anziani > 75• n. di anziani fragili > 75 anni in riferimento al numero totale di anziani > 75 anni che hanno usufruito

del trasporto• n. disabili che hanno usufruito del trasporto• Km effettuati,• ore svolte per il servizio di trasporto.

70

Page 71: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 15000 15000 Volontariato

71

Page 72: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 4

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani x

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x

Prevenzione x

Cura/Assistenza

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08

PROGETTO: I bisogni dell’assistenza nella malattia di Alzheimer in continuità

Progetto in continuità rispetto all’anno precedente.

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO:. sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili che versano in condizione di solitudine anche con coinvolgimento delle realtà associative già esistenti ed operanti sul territorio.. potenziamento della socializzazione e promozione delle iniziative di sollievo e di aiuto. sensibilizzazione della popolazione residente nel distretto attraverso sportello, manifestazioni pubbliche varie, contatto diretto in situ nelle zone disagiate della provincia.. sviluppo e completamento iniziative tipo “Amarcord Cafè”. corso di musicoterapia.. First Aid : alle famiglie nella prima fase della malattia con visite domiciliari psicologa ed OSS

72

Page 73: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

1.Soggetto capofila dell’intervento

Associazione Alzheimer – Rimini o.n.l.u.s.Via IV novembre 21 c/o Casa delle Associazioni47921 RiminiTel.054128142Cell.3396247578

2. Ambito territoriale di

realizzazione

Distretto Nord

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Presidente: Giorgio Romersacell. 335/7360352 e-mail [email protected] e [email protected]

4. Destinatari Anziani fragili e disabili

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Azioni per raccogliere i bisogni del malato e del familiare per favorire l’appropriatezza delle risposte. Iniziative per il mantenimento a domicilio dell’anziano e sostegno ai familiari – caregivers principali. Costruzione e mantenimento di relazioni e collaborazione fra territorio e servizi.

6. Azioni previste Il progetto si articola nelle seguenti azioni: a) Sostegno psicologico di gruppo per familiari di 8 malati di Alzheimer. Si prevede un corso di n.

20 incontri della durata di due ore ciascuna con la presenza minima di 7 e massima di 10 familiari/caregivers. I gruppi sono condotti da 1-2 psicologi con il metodo del “Sociodramma”.

b) Sostegno psicologico personalizzato, per l’inserimento nel gruppo di sostegno (punto a), a cura di uno psicologo, della durata di un ora ad incontro, rivolti ad un numero massimo di 8 persone, con un numero di incontri a persona di un massimo di 3.

c) “Palestra della mente” - esercizi di stimolazione cognitiva per anziani fragili con problemi di memoria e malati di Alzheimer, con la finalità di potenziare le risorse residue e rallentare il deterioramento cognitivo. Si prevede 1 gruppo di 8 persone cadauno,con corso base e corso di mantenimento + un intervento di gruppo ai familiari di 4 incontri e due valutazioni neuropsicologiche rivolte ai malati (pre e post test) per un totale di 14 incontri per gruppo a cadenza bisettimanale della durata di 75 minuti per il corso base e di 10 incontri a cadenza settimanale di 60 minuti per il corso di mantenimento.

d) Gestione di un malato di Alzheimer: un supporto ai caregivers formali e informali (familiari, assistenti familiari, OSS) per aumentare la conoscenza sulla malattia di Alzheimer, migliorare il senso di autoefficacia e di gestione del malato e diminuire la percezione soggettiva del carico assistenziale e la gestione dello stesso con intervento di un coordinatore U.O. di Assistenza Riabilitativa e Protesica ed un fisioterapista per la mobilitazione del malato. Si prevedono almeno 3 corsi della durata di 7 incontri di 2 ore due volte alla settimana + 1 incontro finale di 2 ore con esperti Assistenza riabilitativa e protesica e fisioterapista per la mobilitazione del malato. Zona di

73

Page 74: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

effettuazione , Rimini ,Valmarecchia, Bellaria Igea Marina.e) Giornate di sensibilizzazione con enti ed associazioni,nelle zone disagiate e non della Provincia

di Rimini (nord) che a vario titolo lavorano con la demenza per promuovere la conoscenza dei bisogni dei malati e dei loro famigliari;

f) Uno spazio per la demenza nei mezzi di comunicazione: attivazione di uno “sportello aperto sulla demenza, in Tv” con incontri a cadenza regolare settimanale o bisettimanale in una rete televisiva locale; iniziative di divulgazione delle attività svolte tramite i quotidiani locali e regionali, implementazione della divulgazione in rete;

g) Realizzazione di una manifestazione culturale in occasione della Giornata Internazionale dell’Alzheimer del 21 settembre, con finalità di sensibilizzazione alle problematiche della malattia.

h) Intensificazione della collaborazione attiva all’Amarcord Cafè, avviato nel 2010 presso ASP Casa Valloni, con iniziative di sostegno, divulgazione, presenza di volontari e partecipazione attiva di una psicologa (presente in ogni giornata di effettuazione) dell’Associazione a sostegno dei caregivers presenti ed in appoggio ai malati.

i) Integrazione attività del Cafè Amarcord, con altra giornata a cadenza mensile, per incontri tematici rivolti ai familiari con incontri di gruppo con una psicologa-psicoterapeuta e parallelamente attività di animazione rivolta ai malati con animatori e volontari.

j) Attivazione di un corso di Musicoterapia sia individuale che di gruppo (max 5 persone) con un ciclo di 6 incontri settimanali di 90 minuti condotto da una psicologa- musicoterapeuta possibilmente presso i locali dell’Asp Valloni.

k) First Aid : intervento personalizzato alle famiglie nelle fasi iniziali della malattia con max 3 interventi diretti presso la famiglia compiuti da uno psicologo/psicoterapeuta in accompagnamento ad un OSS (volontario) esperto al fine di aiutare il caregiver nelle prime necessità. (Progetto finanziato da LIONS Rimini)

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAUSL di Rimini, Comune di Rimini – Servizi Sociali, ASP Casa Valloni, Associazione di volontariato AUSER. La collaborazione con ASP Casa Valloni si concretizza nella disponibilità dei locali per la realizzazione delle azioni a-b-c-d-h-i, e l’integrazione delle figure professionali per l’azione d;

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

n. 11 psicologi/psicoterapeuti/musicoterapeuti (azioni a-b-c-d-h-i); tirocinanti – laureandi Facoltà di Psicologia – Università di Bologna (azione c);esperti vari – fisioterapisti – assistenti riabilitativi e protesici (azione d); 1 educatore – animatore e 1 OSS, se il numero degli anziani è alto, (azione d – h-i)12 volontari in tutte le azioni del progetto con impegno così distribuito:- 1 volontario allo sportello 6 ore settimanali per 48 settimane annue pari ad ore 280 - 1 volontario presente c/o Amarcord Cafè x 3 ore per 35 settimane pari ad ore 105- 1 volontario addetto alla segreteria/organizzazione/informazione telefonica che riceve, organizza,informa,pianifica le chiamate telefoniche ricevute in deviazione di chiamata dalle 8,00 alle 19,00 di ogni giorno (lunedì-sabato) per una media di un’ora al giorno per 260 ore/anno

74

Page 75: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

- 5 volontari (CD) Coordinatori dei vari progetti, organizzazione eventi, programmazione riunioni mensili, organizzazione eventi, riunioni del CD (6 riunioni minimo/anno di 3 ore), partecipazione diretta ad iniziative, riunioni con enti, associazioni ecc. pari a 150 ore/anno- 2 volontari Collaboratori Scientifici dell’Associazione , Dott.ssa Silingardi Elisabetta, Dott. De Carolis Stefano presenti sia in tutte le riunioni mensili (11 ogni anno della durata di 3 ore ciascuno), alla presentazione dell’Associazione nei vari incontri con la popolazione (quest’anno Riccione, Villa Verucchio, Rimini) oltre che al coordinamento, istruzione, controllo dei vari psicologi che conducono i vari progetti. Controllo materiale scientifico da pubblicare sul sito con un impegno presumibile di minimo 150/ore anno. Il tempo dedicato alla nostra Associazione, nel loro tempo libero, non è in alcun modo retribuito neppure con rimborsi spese per gli spostamenti e costituisce per noi il PLUS che ci aiuta a crescere per l’altissima professionalità e disponibilità che ci concedono.- 1 volontario incaricato di gestire il sito www.alzheimerrimini.net con inserimento delle news, invio newsletter , aggiornamenti e tutto quanto inerente la parte informatica. Pari a circa 50/ore/anno.- 2 volontari per parte burocratica amministrativa, contabilità, presentazione progetti, presenza alle riunioni di enti pubblici e non, promozioni dell’Associazione, ricerca fondi, sviluppo della nostra presenza nelle zone più disagiate e lontane. Pari a circa 1 ora giornaliera per 280 giorni/anno.-1 volontario di professione dottore commercialista che gestisce tutta la parte contrattuale, fiscale, presentazione mod. 730, contatti con Agenzia delle Entrate, gestione ritenute acconto, preparazione ed approvazione bilancio, ricorsi. Pari a 50/ore/anno.-3 volontari OSS con esperienza della malattia disposti a recarsi nelle case delle persone che chiedono aiuto e che operano in maniera completamente gratuita. Pari a circa 100/ore/anno con previsione di costante aumento di utilizzo.

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettualiRisultati attesi: - accettazione della malattia da parte dei familiari e creazione di gruppi di mutuo aiuto- aiuto concreto nell’inserimento nei gruppi di nuovi caregivers, sostegno individuale per migliorare la qualità della vita degli stessi; - potenziamento attività mnemoniche per supportare le risorse residue degli anziani fragili e/o malati di Alzheimer;- organizzazione di iniziative di sollievo per le famiglie con rilevanti impegni di cura anche nelle zone più disagiate della Provincia di Rimini - miglioramento approccio caregivers sulle problematiche della malattia e tecnica di movimentazione malati- organizzazione e/o sostegno di iniziative per la lotta allo stigma; - aiuto e presenza attiva con i frequentatori di Amarcord Cafè per scambio di opinioni, esperienze con potenziamento dell’informazione - maggiore visibilità e possibilità di inserimento di nuovi volontari. - sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo attraverso la musicoterapia

75

Page 76: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

- nuova strategia di aiuto diretto domiciliare al familiare attraverso interventi abbinati psicologo/operatore esperto in demenza nelle fasi iniziali e particolarmente critiche della malattia al fine di abbassare la difficoltà iniziale del caregiver.Indicatori di risultato: - N. di partecipanti ai gruppi di sostegno psicologico;- N. familiari/caregivers fruitori di sostegno psicologico personalizzato;- N. di partecipanti al corso della palestra della mente;- N. incontri seminariali e n. partecipanti alle iniziative;- N. interventi a sostegno ai caregivers in zone disagiate - N. iniziative di sollievo;- N. di partecipanti a corsi Gestione del Malato - N. iniziative organizzate e/o sostenute per la lotta allo stigma;- N. di iniziative di sensibilizzazione sulla tematica della malattia;- N. volume delle attività di sensibilizzazione – valutazione del risalto dato nei dai mezzi di comunicazione.- N. interventi domiciliari abbinati psicologo – operatore OSS

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

risorse daaltri soggetti –specificare:Risorse dirette volontari e Lion’s

euro € 17.077,00

€ 17.077,00

€ 3.000,00(Lion’s)n. 1.275 ore/anno dei volontari.

76

Page 77: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani x

Disabili x

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale x

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI: TRASPORTO E ACCOMPAGNAMENTOInformazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

INTERVENTO/PROGETTO: TRASPORTO E ACCOMPAGNAMENTO ANZIANI, DISABILI E NON ABBIENTI.

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

ASSOCIAZIONE GRUPPO VOLONTARI S.O.S. TAXI ONLUS

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTO NORD COMUNE DI RIMINI

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

PRESIDENTE GABRIELLA MORETTI 347/0179295COORD. TRASPORTI ANTONIO MALTESU 0541/27427SEGRETARIA SANDRA FRATINI 0541/27427

4. Destinatari

ANZIANI, DISABILI, NON VEDENTI, POVERI E SOLI.56 CITTADINI IN CARROZZINA 3 NON VEDENTI58 ANZIANI GIA’ IN QUESTI PRIMI 4 MESI SONO AUMENTATI DI NUMERO.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

77

Page 78: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste INCREMENTO TRASPORTI / ACQUISTO NUOVI AUTOMEZZI PER RENDERE SEMPRE PIU’ SICURO IL SERVIZIO.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiSEVIZI SOCIALI COMUNE DI RIMINI.ALTRE ASSOCIAZIONI CHE HANNO BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

9 VOLONTARI NELL’ARCO DELL’ANNO CONTRIBUISCONO ALLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO CON 2.632 ORE DI VOLONTARIATO, INDIRIZZATE SOLO AI CITTADINI ULTRA 75 ANNI.

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

I COSTI PER SOSTENERE IL SERVIZIO SONO MOLTO ALTI

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare.La nostra associazione.

euro 24’912,00 7’000,00 17'912,00

78

Page 79: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 6

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □x

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

□x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □x

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO DI ANIMAZIONE, ATTIVITA’ LUDICO-MOTORIA E RICREATIVA PER ANZIANI (in continuità con

l’anno precedente)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Azienda Ausl Rimini – Comune di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

Distretto Rimini Nord

79

Page 80: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

provinciale)

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Parrocchia San Raffaele Arcangelo, via Codazzi, Rimini, tel.0541 771535Muratori Marco, cell. 329 9287719

4. Destinatari Anziani

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività della Parrocchia, eventi organizzati nel parco di Casa Betania, attività integrata con A.S.D. Esplora, collaborazione con S.O.S. Taxi e con l’ associazione A.T.M.A.

6. Azioni previste

Organizzare un servizio di animazione per anziani, comune e a tratti personalizzato, avente lo scopo di mantenere e stimolare le abilità di cui ognuno di loro dispone. Tale servizio di animazione (cucina, canto, musica, balli, giochi da tavolo, attività ludica, attività motoria, decoupage ) sarà effettuato da personale qualificato e si realizzerà in 3 giornate alla settimana ( lunedì, mercoledì, venerdì ) con un costo di € 300,00 a settimana . La programmazione di questo servizio è prevista per un anno ( 50 settimane ) per un costo complessivo di € 15.000,00.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiParrocchia San Raffaele, Casa Betania, Ausl, Comune di Rimini

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

1 coordinatore, 2 operatori,4 persone qualificate in base alle attività proposte, + 10 volontari che si alterneranno nell’ aiuto all’ animazione per un totale di circa 300 ore di volontariato annui.

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Rendere serene il più possibile le giornate degli anziani ospitati e di conseguenze delle loro famiglie, cercando nello stesso tempo di mantenere e , se possibile aumentare, le abilità di cui ogni anziano dispone, attraverso assistenza ed animazione personalizzata.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 15.000,00 10.000,00

5.000,00 a carico

della Parrocchi

a San Raffaele

80

Page 81: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 7

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani x □

Disabili x □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale X

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Cura/AssistenzaX

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □X

INTERVENTO/PROGETTO: Servizio trasporto e aggregazione sociale per anziani e disabiliOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: organizzazione di servizi di trasporto pubblico più rispondenti alle esigenze di mobilità della popolazione anziana e di un trasporto flessibile che preveda risposte personalizzate 1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione di volontariato Il Giardino della Speranza Via salita San Girolamo 1 47866 S.Agata Feltria (Rn)

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Alta Valmarecchia

81

Page 82: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Ugolini Gianpaolo Via Pietro Benucci 19 S.Agata Feltria (Rn) telefono 0541929719 3280778615

4. Destinatari Anziani e disabili residenti nel comune

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Accompagnamento nei luoghi di cura ; il servizio è integrato con quello di assistenza domiciliare sociale e infermieristica.Aggregazione: rete dei servizi di aggregazione sociale del territorio (Centro Sociale Orchidea di Perticara, Tana Libera Tutti Novafeltria, Centro Diurno Il Nodo Pietracuta, Centri Aggregazione Giovanile dei vari Comuni,…)

6. Azioni previste

1-Accompagnamento presso i luoghi di cura, ospedali per visite o terapie e successivo trasporto a casa2-Aggregazione: apertura di uno spazio aggregativo “gestito” dall’Associazione presso i locali del complesso San Girolamo che possa ospitare in momenti specifici anziani e disabili residenti nel Comune di Sant’Agata Feltria e nei Comuni limitrofi

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComune di S.Agata Feltria - assessorato ai Sevizi Sociali, Ospedali e studi specialistici, U.O. Riabilitazione Psichiatrica/Servizio Disagio Psico-Sociale e Disabilità Mentale/AUSLRN

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• 15 autisti volontari • una segretaria per l’ufficio relazioni con il pubblico• 5 volontari per turni presso il centro aggregativo• 2 educatori per centro aggregativo

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Integrazione e di conseguenza il benessere delle persone in difficoltà all’interno della comunità , per un totale di 50 utenti anziani e 6 disabili Indicatori:

• N. anziani che usufruiscono del trasporto• N. disabili che usufruiscono del trasporto• N. anziani che frequentano il centro aggregativo• N. disabili che frequentano il centro aggregativo• N. persone in generale che frequentano il centro in modo integrato

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificareassociazione

euro 7000 0 0 0 0 0 6000 0 0 1000

82

Page 83: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 8

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione □

Cura/Assistenza

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili.

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO DI ANIMAZIONE SOCIALE NOVAFELTRIA (Perticara)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • SVILUPPARE PROGETTI DI SOSTEGNO AGLI ANZIANI FRAGILI E IN CONDIZIONE DI SOLITUDINE ANCHE CON IL COINVOLGIMENTO DELLE REALTA' ASSOCIATIVE GIA' ESISTENTI ED OPERANTI SUL TERRITORIO

1. Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione di Promozione Sociale “Orchidea”Via Belvedere, n° 13 – 47863 – Novafeltria (Frazione Perticara)Regolarmente Iscritta al Registro Provinciale di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Subdistrettuale: Comune di Novafeltria

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Tani Angela – Presidente Associazione Promozione Sociale “Orchidea”Via Belvedere, n° 11 – 47863 - Novafeltria (RN) Tel. 333.6746548 - Fax 0541/927345 – Email: [email protected]

4. Destinatari a) Anziani, con particolare attenzione alle persone sole o fragili, residenti nel Comune di Novafeltria.b) Familiari degli stessi per offrire loro sollievo ma anche possibilità di socializzazione, coinvolgimento e

83

Page 84: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

sollievo.c) Altri anziani, giovani e ragazzi/e con lo scopo di svolgere un'azione di integrazione intergenerazionale.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

a) L’Associazione “Orchidea”, da diversi anni, sta cercando di portare avanti un progetto di recupero della memoria storica locale in collaborazione con la Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari. Tale azione è svolta in collaborazione anche con il Comune di Novafeltria, la scuola primaria e con il Museo Sulphur. b)Trasporto sociale per anzianic) Azioni di sensibilizzazione rivolte agli anziani in buona salute o a giovani pensionati che volessero rendersi attivi rispetto ad altri anziani più fragili di loro o nei confronti della comunità per lo svolgimento di attività di pubblica utilità.

6. Azioni previste

a) Apertura del Centro tre giorni la settimana e precisamente il martedì, il giovedì ed il sabato con attività di socializzazione delle persone anziane: giochi di società, letture ad alta voce, intrattenimenti musicali, merende, incontri con esperti per il mantenimento della salute,...;b) Trasporto degli anziani impossibilitati nella mobilità sociale per l'accesso al centro, alle varie attività, a visite o controlli sanitari e per rispondere ad altri bisogni di cui sono portatori;c) Attività di recupero della memoria con gli anziani del centro per farsi raccontare la loro vita, i ricordi, le tradizioni di un tempo e trasporre queste cose in formato elettronico per poter essere facilmente accessibile e visibile a costi contenuti;d) Organizzazione di feste presso il centro che coinvolgano anche la popolazione, di gite o visite a città d'arte o mostre, comunque in luoghi o situazioni che non presentino barriere all'accesso e fruizione in relazione alle persone di riferimento;;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Associazione di Promozione Sociale “Orchidea”, Comune di Novafeltria, Gruppo folk “Gli Aquilotti” di Perticara, Scuola Primaria Novafeltria - Plesso di Perticara. Si stima che l’apporto del lavoro volontario sul totale del progetto sia pari o superiore all’80%; rispetto ad un numero di ore complessivo stimato pari a circa 500, l’apporto dei volontari è infatti sicuramente superiore a 400.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• n. 5 volontari per le varie attività• n. 2 esperti per il mantenimento della salute (medico, psicologo, fisioterapista,….)• n. 2 artisti per intrattenimenti

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:• Aumento della partecipazione degli anziani alla vita del Centro• Aumento della visibilità del Centro da parte della cittadinanza• Aumento di volontari

Indicatori di risultato:• n. anziani che parteciperanno alle varie attività• n. cittadini che parteciperanno alle azioni aperte alla collettività• n. volontari che aiuteranno la gestione delle attività

84

Page 85: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE€ 5.000,00 così ripartiti per azione:a) € 500,00b) € 3.000,00c) € 300,00d) € 1.200,00

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 5.000,00 5.000,00 N° 400 ore volontari

85

Page 86: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 9

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani x

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

x

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

INTERVENTO/PROGETTO: …… ANIMAZIONE SOCIALE PENNABILLI 2012OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:SVILUPPARE PROGETTI DI SOSTEGNO AGLI ANZIANI FRAGILI E IN CONDIZIONE DI SOLITUDINE ANCHE CON IL COINVOLGIMENTO

DELLE REALTA’ ASSOCIATIVE GIA’ ESISTENTI OPERANTI SUL TERRITORIO1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Volontariato Sociale PennabilliPiazza Montefeltro n. 3 – 47864 Pennabilli (RN) C.F. 92025880417

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

Sub distrettuale: Comune di Pennabilli

86

Page 87: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Cenerini Angela Rosa – Presidente Associazione Volontariato Sociale di PennabilliPiazza Montefeltro n. 3 – 47864 Pennabilli (RN) C.F. 92025880417Tel. 0541-928411

4. Destinataria) anziani soli o fragili residenti nel Comune di Pennabilli;b) familiari degli stessi per offrire loro sollievo ma anche possibilità di socializzazione, coinvolgimento e sollievo;c) altri anziani, giovani e ragazzi/e con lo scopo di svolgere un’azione di integrazione intergenerazionale

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

a) trasporto degli anziani impossibilitati nella mobilità sociale per l’accesso al centro ed alle varie attività;b) organizzazione di feste presso la Casa Albergo “Terza Primavera” di Pennabilli che coinvolgano anche la popolazione:c) organizzazione di gite o visite a città d’arte o mostre, comunque in luoghi o situazioni che non presentino barriere all’accesso e fruizione in relazione alle persone di riferimento;d) sostegno alla socializzazione attraverso iniziative sportive

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComune di Pennabilli e Comunità Montana Alta Valmarecchia

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

n. 15 volontari per le varie attività

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi: Aumento della partecipazione degli anziani alla vita del paese Aumento della visibilità della Casa Albergo “Terza Primavera” di Pennabilli da parte della cittadinanza Aumento di volontari

Indicatori di risultato: Numero anziani che parteciperanno alle varie attività; Numero cittadini che parteciperanno alle azioni aperte alla collettività; Numero volontari che aiuteranno la gestione delle attività

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 2500,00 2500,00 volontariato

87

Page 88: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 10

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

INTERVENTO/PROGETTO: “Allena-Mente” Laboratori per il potenziamento della memoria rivolti alla terza età. Il progetto nasce nel 2003 dalla collaborazione tra Associazione Amici Insieme, Comune di Rimini (ex Assessorato Servizi Sociali) e Centro C.A.M. ed è stato finora riproposto ogni anno.

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…) CENTRO SOCIALE ANZIANI “AMICI INSIEME” (associazione senza fine di lucro)2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

I laboratori sono rivolti agli anziani presenti sul territorio di Rimini e ad associazioni del territorio interessate

Il centro sociale “Amici Insieme” diffonde l’iniziativa alle persone che hanno seguito i laboratori nei precedenti anni, ai centri sociali per anziani presenti sul territorio, ad altre associazioni interessate (tipo “Crisalide”).Inoltre verrà data diffusione sui quotidiani locali tramite l’ufficio stampa del comune e si intende richiedere

XX

XX

88

Page 89: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

una campagna di promozione anche da parte della Provincia

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapitiALBANESI GUGLIELMINA – presidente centro sociale anziani "Amici Insieme" (piazzetta dei Servi, 1 47921 Rimini) cell. 329 3477223

4. Destinatari Anziani del comune di Rimini, associazioni del territorio

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate 6. Azioni previste 3 EDIZIONI DI UN LABORATORIO PER IL POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA RIVOLTO ALLA TERZA ETÀ

Modalità di svolgimento: un incontro settimanale di 2 ore, per un totale di 20 ore per ogni laboratorio. Ogni laboratorio è rivolto a 30 persone.

Il laboratorio propone una serie di esercizi e di attività, collegate all’esperienza dell’anziano, che possono aiutare a conservare l’efficienza mnestica. Con esempi tratti dalla vita quotidiana mira a stimolare la consapevolezza e il controllo delle funzioni cognitive da parte del soggetto. L’attività si caratterizza per un intervento di tipo educativo-didattico con esercizi impostati a problem-solving.

Le proposte sono il risultato di diversi anni di sperimentazione e saranno impostati secondo i principi del Metodo Feuerstein, una metodologia sperimentata a livello internazionale.Il laboratorio attraverso una metodologia attiva, volta a creare un ambiente favorevole all’apprendimento, all’autostima e alla riprogettazione di sé, aiuterà a:

- potenziare flessibilità e disponibilità al cambiamento- potenziare un comportamento di continua sfida a se stessi- riscoprire la memoria e rinforzare l’attitudine a concentrarsi- acquisire un comportamento sistematico e riflessivo - attivare una comunicazione più efficace

I risultati delle esperienze condotte negli anni precedenti (relazione estesa in allegato) evidenziano come il laboratorio vada ad incidere su aspetti ed abilità che l’anziano sente come particolarmente deboli (ad es. la capacità di concentrarsi su un compito per tempi lunghi, di pianificare e organizzarsi rispetto attività complesse, attivare strategie per ricordare in modo più efficiente…)Il ritrovarsi in un contesto accogliente, aperto, di dialogo, permette anche ad anziani con un basso livello di scolarizzazione di superare ansie e paure per aprirsi al confronto con altri e rinforzare così le proprie abilità. In tutti i laboratori la frequenza è stata assidua e costante.

89

Page 90: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

L’associazione “Amici Insieme” metterà a disposizione i locali per il laboratorio e la segreteria organizzativa.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- CENTRO SOCIALE ANZIANI “AMICI INSIEME”- C.A.M. Centro per l’Apprendimento Mediato Centro autorizzato alla formazione dall’Istituto Feuerstein di Israele Ente di formazione accreditato in via definitiva dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (D.M. 177/00) Centro di Servizio e Consulenza per le istituzioni scolastiche autonome dell’Emilia Romagna

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare - docenti del C.A.M. CENTRO PER L’APPRENDIMENTO MEDIATO (formatori Feuerstein autorizzati)

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- numero di partecipanti ai diversi laboratori - continuità nella frequenza - gradimento del corso valutato tramite questionario- partecipazione attiva alla vita sociale dei centri anziani del comune

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 5.250,00 4.800,00

450,00(contribut

o richiesto ai

partecipanti)

90

Page 91: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Prospetto di spesa per progetti dell’area DISABILI Terzo settore e Ausl

N. PROGETTO PROPONENTEASSEGNAZIONE

RISORSE PROPRIE TOTALE

2.01 Città Solidale Ass. di volontariato L'incontro € 2.500,00 € 4.400,00 € 6.900,00

2.02 In riviera tutto l'anno Crescere Insieme € 8.000,00 € 1.000,00 € 9.000,00

2.03 Teatro Arti e disabilitàAssociazione

culturale e teatrale Alcantara

€ 5.000,00 volontariato € 5.000,00

2.04 Telelavoro Ausl Rimini € 35.000,00 € 0,00 € 35.000,00

2.05 UPD RIMINI Ausl Rimini € 30.000,00 € 0,00 € 30.000,00

2.06 Apprendere Ausl Rimini € 12.000,00 € 0,00 € 12.000,00

2.07 Idea progettuale punto aggregazione per disabili Ausl Rimini € 25.000,00 € 0,00 € 25.000,00

2.08 Sport senza confini 2013 Associazione Esplora € 8.000,00 € 11.900,00 € 19.900,00

2.09 Progetto Tempo libero 2013 Associazione Esplora € 10.000,00 € 7.900,00 € 17.900,00

2.10 Tempo Libero Disabili Ausl Rimini € 9.000,00 € 0,00 € 9.000,00

2.11 Uscite serali Ausl Rimini € 16.000,00 € 0,00 € 16.000,00

2.12 Allenamento al Lavoro Ass. Rimini Autismo € 9.000,00 € 6.000,00 € 15.000,00

2.13 Montana Ass. Volontaria Tana Libera Tutti € 9.500,00 € 6.300,00 € 15.800,00

2.14 Si parte 3 Ass. Volontaria Tana Libera Tutti € 13.000,00 € 3.000,00 € 16.000,00

2.15 E' Sabato per tutti Ass. Volontaria Tana Libera Tutti € 2.000,00 € 440,00 € 2.440,00

€ 194.000,00 € 40.940,00 € 234.940,00

91

Page 92: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione X

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XProgrammi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili

92

Page 93: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

INTERVENTO/PROGETTO: CITTA’ SOLIDALE in continuità con l'anno precedente.

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Promozione del benessere sociale e Prevenzione fragilità disabili: fornire il sostegno ai disabili per prevenire e contrastare l’isolamento

sociale, rispondendo contestualmente a necessità di intervento pratico-operativo e di supporto psicologico-formativo; perseguire l’inclusione

sociale dei disabili attraverso concrete azioni che potenzino le abilità possedute e la loro implementazione. Ciò tramite attività funzionali di

sostegno alla quotidianità e di acquisizione dell’autonomia, che concorrano all’abbattimento del muro invisibile della solitudine, al

potenziamento dell’autostima e dell’auto determinazione. L’intervento ha inoltre la finalità coerente al progetto pregresso, di innervare queste

azioni sul territorio, offrendo opportunità, provocando scambi e confronti nonché interazione ed integrazione.

1. Soggetto capofila dell’intervento Associazione di volontariato Onlus “L’ INCONTRO” Santarcangelo di Romagna

2. Ambito territoriale di realizzazione Comuni di Santarcangelo di Romagna, Poggio Berni, Torriana.

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

SCATTAGLIA FeliceAssociazione “L’ INCONTRO” onlus Via Casalegno 3/a Santarcangelo di Romagnatel.:0541.621100 e-mail: felice.scattaglia @ libero.it

4. Destinatari n.13 Persone maggiorenni, diversamente abili con difficoltà sul piano fisico, psicofisico, cognitivo, relazionale.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

- Lavoro in rete con le associazioni “Famiglie in cammino”, “AVIS” e “Gruppo di Volontariato Vincenziano” di Santarcangelo di R.- Coinvolgimento delle Scuole come integrazione all’azione educativa delle Scuole stesse- Integrazione dell’Ausl e del Gruppo di Servizio della parrocchia di Santarcangelo.- Interazione con il Comune di Santarcangelo e i Comuni di Poggio Berni e di Torriana - Consulta del Volontariato del Comune di Santarcangelo di Romagna

6. Azioni previste

- Socializzazione tramite realizzazioni di attività di gruppo, utilizzando laboratori di diverse tipologie ( animazioni/drammatizzazioni, attività musicali, produzione di manufatti quali espressione di creatività individuale e collettiva ), competenze per l’utilizzo di strumenti multimediali.

93

Page 94: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

- Percorso formativo di acquisizione/ampliamento delle abilità e competenze relative alle tematiche dei laboratori suddetti. - Educazione ambientale con la collaborazione dell’Assessorato Agricoltura della Provincia di Rimini, della Guardia Forestale e della Lega Navale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- Distretto Rimini nord e AUSL.- Comuni menzionati e Consulta del Volontariato del Comune di Santarcangelo.- Scuola media di Santarcangelo di R..- Collaborazione con le altre Associazioni sopra menzionate.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- N. 5 volontari dell’Associazione che hanno competenze formative pertinenti alle attività laboratori; l’impegno complessivo è mediamente di 30 ore settimanali. Figure di sostegno specifico agli utenti:- n.1volontario psicologo; - n.1 esperta educatrice professionale (per circa 30 ore) - Volontari delle altre Associazioni sopra indicate, con un impegno a sostegno delle attività, continuativo ma non strutturato.

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Contrasto alle regressioni psico-cognitive causate dal rischio di isolamento e dalle problematiche di cui sono affetti i fruitori dell’iniziativa. Tale contrasto verrà realizzato tramite la formazione di un gruppo coeso e amicale.- Miglioramento delle potenzialità psicofisiche e cognitive, nonché aumento delle capacità relazionali dovuto all’inclusione sociale, alla stabilità dei rapporti, alla condivisione e alla valorizzazione della persona di ogni fruitore e del suo vissuto.- In riferimento al territorio: promuovere ed affinare la sensibilità della Comunità nei riguardi dei disabili affinché sappia andare “oltre l’evidenza” e si valorizzino le differenze. In tal modo verranno promosse le politiche attive di accoglienza, solidarietà e fraternità.Indicatori di risultato: - incremento del numero dei disabili,- soddisfazione degli stessi per il servizio offerto,- senso di appartenenza al gruppo,- potenziamento dell’autostima e incremento delle capacità cognitive.I risultati saranno monitorati continuamente e in itinere dagli esperti, quale lo psicologo e l’educatrice, nonché dai volontari con competenze in merito alle attività svolte. Ciò con l’utilizzo di vari strumenti indicatori ( frequenza, questionari, interviste individualizzate e/o svolte in ambito plenario, questionari rivolti ai familiari, ecc ) che verranno prodotti in allegato alla relazione finale e, se richiesti anche in corso di attuazione, ad ogni fase post verifica in itinere.

94

Page 95: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa: costo figurativo volontari:€ 1.800Trasporto: € 1.300Utilizzo locali€ 800Educatrice prof.€ 3.000

di cui risorse comunali€ 300,00 più utilizzo gratuito sala polivalente “Il Lavatoio”(per rappresentazione finale del laboratorio teatrale “

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

EuroTot.€ 6.900 2500,00 Locali e

volontari

95

Page 96: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X□

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili

INTERVENTO/PROGETTO: ……In riviera tutto l'anno. - Progetto in continuità

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine

• Promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita sociale eventualmente identificando dei luoghi di aggregazione (anche già esistenti) attraverso la stretta collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Crescere Insieme associazione iscritta nel registro del volontariato della provincia di Rimini, v. Redi,4

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in Distretto Rimini Nord

96

Page 97: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Sabrina Marchetti presidente associazione Crescere Insieme 338/1455542 e-mail [email protected]

4. Destinatari Ragazzi con disabilità intellettiva che frequentano la scuola media di secondo grado (di età superiore ad anni 15), i compagni di classe

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

• Attivazione di dinamiche inclusive all’interno della classe e/o dei contesti sociali di riferimento.• Costituzione di gruppi di ragazzi che condividono interessi comuni• Proposte di attività sportive e culturali attivati dalle associazioni del territorio

6. Azioni previste

• Intervento all’interno di gruppi classe, attraverso tecniche di psicologia scolastica, finalizzato a migliorare cooperazione, comunicazione, relazioni tra tutti gli alunni, a comprendere risorse e bisogni “speciali” dei ragazzi con disabilità inseriti e ad attivare processi inclusivi, anche al di fuori dell'orario scolastico. La scelta delle classi in cui realizzare il ciclo di 5 incontri previsti viene concordata con i referenti territoriali dell'Asl e con gli istituti scolastici interessati.

• Costituzione di gruppi di ragazzi che condividono interessi comuni. • Proposta e organizzazione di attività extra-scolastiche nei finesettimana, con frequenza quindicinale. Dal

punto di vista metodologico, viene posta particolare attenzione allo sviluppo di autonomie dei ragazzi coinvolti, nella scelta e nella organizzazione delle attività e/o uscite: si raccolgono le proposte dei ragazzi, si richiede un ruolo attivo nella loro organizzazione, si cominciano ad usare piccole somme di denaro (per la merenda, per le consumazioni, ecc.), mentre gli educatori hanno un ruolo di facilitatori.

• Promozione dell’uso dei mezzi pubblici per la partecipazione alle attività di cui al punto precedente.• Ricerca di informazioni sulle opportunità offerte dal territorio, mediante l’uso di strumenti informatici e non• Attività di socializzazione e tempo libero, privilegiando le uscite all'esterno e in spazi “pubblici” (bar, pizzerie,

gelaterie, pub, fast-food, cinema, città, centri commerciali, ecc), frequentati abitualmente dai coetanei

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti• U.O. NPI (Centro Ritardo Mentale e referenti territoriali)• Istituti scolastici di secondo grado• Terzo settore

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• educatori professionali (360 ore) • psicologi (160 ore) con compito di coordinamento e per la realizzazione degli incontri nelle classi • volontari: 60 ore

97

Page 98: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

• Risultati attesi:• Potenziamento delle occasioni di socializzazione attraverso attività ricreative (musicali, teatrali, culturali,

gastronomiche, sportive, ecc.) • Organizzare e/o sostenere iniziative per la socializzazione dei disabili e per lo sviluppo di autonomie• Promozione e facilitazione dell’integrazione scolastica

Indicatori di risultato:• Numero di disabili che partecipano alle attività• Numero di attività organizzate (distinte per tipologia)• Numero di coetanei coinvolti

10. Piano finanziario: Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

98

Page 99: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Euro

9.000 eurocosì ripartite:

7200 costo per educatori

800 costo per psicologi

1.000 costo per attività e

materiali dall'Associa

zione proponente (più utilizzo

dei locali come punto di ritrovo e

per la realizzazion

e delle attività)

99

Page 100: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 3

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili□X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □X

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □X

Prevenzione □X

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili □X

INTERVENTO/PROGETTO: ……TEATRO, ARTI E DISABILITA’ (intervento in continuità con l'anno precedente)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

• Attivazione di servizi di promozione della socialità, in grado di offrire attività formative e ricreative

• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali, per il contrasto all’isolamento e alla solitudine1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione culturale e teatrale Alcantara

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

Comune di Rimini

100

Page 101: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

provinciale)

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Associazione culturale e teatrale Alcantara, via Marecchiese 273, 47922 RIMINIReferente: prof. Damiano Scarpa, tel. 0541.727773 – [email protected]

4. Destinatari Persone che presentano patologie psichiche e con difficoltà di inserimento psico-sociale

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

Laboratorio espressivo/teatrale, attuato con incontri settimanali della durata di 2 ore + stage intensivi con esperti nel campo della danza, teatro, musica, arti figurative.L’obiettivo non è terapeutico, ma riguarda la ricerca di un rapporto con la diversità di cui il teatro si fa insostituibile strumento di elaborazione, occasione di incontro e relazione autentica, basata su dinamiche comunicative assolutamente originali. Attraverso il laboratorio teatrale si vuole offrire l’opportunità di individuare proprie forme artistiche di espressione e comunicazione con se stessi e con gli altri; in questo senso sarà approfondita la sinergia fra forme artistiche diverse (danza, arte pittorica), per acquisire nuovi strumenti espressivi. Sarà favorito anche il rapporto fra generazioni, tramite l’inserimento nell’attività di adolescenti/volontari.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAssoc. Culturale Alcantara, centri socio-riabilitativi residenziali e semi-residenziali, singoli soggetti

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

n. 1 coordinatore associazione Alcantaran. 1 registan. 3 educatori qualificatin. 2 volontarin. 1 drammaturgon. 1 esperto danza e/o arti figurative

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Favorire l’integrazione ed il superamento del disagio psico-sociale; trovare nel teatro e nell’aarte la possibilità di esprimere la diversità attraverso l’elaborazione di un’originale forma di espressione artistica; comunicare in forma artistica la propria condizione al mondo esterno, estendendo l’azione anche oltre il confine strettamente territoriale

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 5.000,00 5.000,00 volontariato

101

Page 102: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 4

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

Disabili □X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□x(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □x

INTERVENTO/PROGETTO: TELELAVORO- (PROSEGUIMENTO PROGETTO GIA IN ESSERE)OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Ausl Rimini che mantenendo il coordinamento ne affida la gestione operativa a soggetti esterni( cooperative sociali di tipo B ). Essendo il Progetto proseguimento di quello attivato sin dal 2009 , si segnala l'importanza di dare continuità alle collaborazioni già in corso.

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distretto Rimini Nord

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott.ssa Patrizia Canini, Coordinamento opportunità lavorative. ausl rimini Tel.0541707723 E.mail [email protected]

102

Page 103: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari 6 cittadini con disabilità fisiche e /o mentali, in condizioni di non autosufficienza

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto ha finalità di recupero sociale, oltre a quelle di cura. Qualora si realizzino le condizioni è immaginabile anche l’ipotesi di assunzione e quindi il collegamento con le politiche del lavoro.

6. Azioni previste

Mantenimento dell’Unità di prestazioni di Servizi ( TELELAVORO ) creata nel 2009 internamente ad una cooperativa del Consorzio Sociale Romagnolo ( Cooperativava Soc.le New Horizon ) per la realizzazione di mansioni informatiche di medio e alto livello, quali: data- entry, elaborazione report, aggiornamento siti internet, gestione e-commerce in risposta a commesse esternalizzate da imprese profit, no-profit e/o Enti Pubblici ( in ottemperanza anche alla L.R. n° 17 ).il progetto si sta confermando positivamente. A tal fine va garantita ulteriormente l’attività di promozione/marketing presso le aziende e la continuità formativa e di aggiornamento per i componenti dell’Unità di lavoro.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Ausl rimini ( Coordinamento opportunità lavorative, settore h. mentale, sett .U.O.Assistenza Riabilitativa e Protesica)

realtà della cooperazione sociale9imprese profit

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Tutor della cooperazioneOperatore della cooperativa per i contatti con le aziendeOperatori ausl dei due settori coinvoltiResponsabile col

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Capacità di mantenimento di una esperienza che coniuga l’inclusione sociale con l’accettazione di livelli produttivi non standardizzati. Conferma di ambiti che rispondano a bisogni di persone in condizione di gravità, altrimenti a rischio di isolamento.

103

Page 104: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

-costo totale annualeEuro 35.000 articolato in: costi per tutor;costi per borse lavoro /rimborso spese cittadini; costi per operatore contatti aziende; costi ipotesi trasporti; costi per docenza informatica

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 35000 35000

104

Page 105: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili □X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□x(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □x

INTERVENTO/PROGETTO: UPD RIMINI (Unità produttiva dinamica ) CONTINUITA’ DELL’ANNO PRECEDENTE

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Ausl Rimini che mantenendo il coordinamento, affiderà la gestione operativa a soggetti esterni( cooperative sociali di tipo B ). Essendo il Progetto proseguimento del precedente ,attivo dal 2009 , si sottolinea l'importanza di poter dare continuità alle collaborazioni già in corso.

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale, specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distretto Rimini Nord

105

Page 106: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dr.ssa Patrizia Canini, Coordinamento opportunità lavorative. ausl rimini Tel.0541707723 E.mail [email protected]

4. Destinatari 8 cittadini con disabilità fisiche e /o mentali, in condizioni di non autosufficienza, non in grado di accedere in modo autonomo al lavoro.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto ha finalità di inclusione sociale, oltre a quelle di cura. Solo in ultima istanza è immaginabile anche l’ipotesi di assunzione e quindi il collegamento con le politiche del lavoro.

6. Azioni previste

Mantenimento dell’Unità produttiva dinamica (U.p.d.) creata nel 2009 internamente ad una cooperativa del Consorzio Sociale Romagnolo ( Cooperativa Soc.le New Horizon ) per la realizzazione di semplici compiti produttivi, in risposta a commesse esternalizzate da imprese profit e no-profit, così come da enti pubblici ( in ottemperanza anche alla L.R. n° 17 ).

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Ausl Rimini (Coordinamento Opportunità Lavorative ,settore h. mentale, U.O. Assistenza Riabilitativa e Protesica)Cooperazione socialeimprese profit

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Tutor dell’Unità produttiva (referente di cooperativa)Operatore della cooperazione per i contatti con le aziendeOperatori ausl dei due settori coinvoltiResponsabile c.o.l

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Capacità di mantenimento di una esperienza che coniuga l’inclusione sociale con l’accettazione di livelli produttivi non standardizzati. Conferma di ambiti che rispondano a bisogni di persone in condizione di gravità, altrimenti a rischio di isolamento.

106

Page 107: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

-costo totale annualeEuro 30.000 .articolato in: costi per tutor;costi borse lavoro/rimborso spese cittadini ; costi per operatore contatti aziende;costi per utenze ,spazi , acquisto materiali;costi per trasporti.

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 30000 30000

107

Page 108: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 6

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di

valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di

avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x □

INTERVENTO/PROGETTO: APPRENDEREOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Ausl Rimini .Coordinamento opportunità lavorative

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distretto Rimini nord

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dr.ssa Patrizia Canini. Coordinamento opportunità lavorative. Ausl RiminiTel. 0541/707723 [email protected]

Dr.ssa Monique Polletti ,settore handicap mentale. Ausl Rimini

4. Destinatari 3/4 cittadini con disabilità mentali (o in sub-ordine anche handicap fisico) in condizioni di non autosufficienza, con necessità di potenziare abilità residuali.

108

Page 109: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Politiche di inclusione sociale finalizzate alla riduzione del rischio di emarginazione.

6. Azioni previste

Inserimento temporaneo, tramite tirocinii , in realtà produttive dove le persone con disabilità grave, non in grado di accedere autonomamente al lavoro, possano acquisire piccole competenze ed abilità in settori differenziati (ristorazione, verde,…),sperimentando situazioni di socializzazione positiva. eventuali future assunzioni realizzate dalla cooperazioneIl progetto avrà durata annuale con sospensione di un mese. è previsto un rimborso spese per i cittadini.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Ausl. RiminiEnte di formazione con consistenti esperienze pregresse similari Imprese,profit e no profit

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Ausl.: Responsabile Coordinamento Opportunità LavorativeOperatore referente Col per il settore handicap mentale Assistenti sociali

Tutor dell’ente di formazione

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Ampliamento delle opportunità relazionali per le persone diversamente abili, volto ad incrementare l’autonomia e l’inserimento sociale (con relativa riduzione d’inserimento in strutture). Implementazione delle capacità personali.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE(costi ente di formazione e rimborso spese cittadini)

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 12000 12000

109

Page 110: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 7

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili x

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale x

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani x

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x

INTERVENTO/PROGETTO: Idea progettuale punto aggregazione per disabili (nuovo progetto) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Azioni rivolte al tempo libero e alla socializzazione: promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita sociale eventualmente identificando luoghi di aggregazione (anche già esistenti) attraverso la stretta collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio.Azioni rivolte alla promozione del benessere e contrasto della solitudine: attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all'isolamento e alla solitudine

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Idea progettuale proposta dall'Ausl

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

Distretto di Rimini

110

Page 111: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Ausl Rimini – Ass. Sociale Coord. Dott. Sammarini Stefano tel. 0541 707538 e-mail [email protected] della cooperativa, associazione, ente che gestisce il progetto

4. Destinatari Disabili adulti (18-64 anni) mentali e fisici e persone con disturbi psichici.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

Il progetto deve prevedere l'individuazione di 3 luoghi di incontro, possibilmente collocati in ambiti già utilizzati come luoghi di aggregazione, per 12/15 utenti (per ogni punto di incontro) con due referenti (operatori e/o volontari), per tre pomeriggi alla settimana con orario 15,30/18,30 (mentre per l’Alta Valmarecchia l’apertura settimanale sarà di due volte), per vivere in gruppo attività ludico, ricreative, culturali, organizzate dai referenti con il coinvolgimento degli utenti. Potrebbe essere necessario disporre di idoneo mezzo di trasporto per consentire il raggiungimento del luogo di incontro anche a chi avesse difficoltà in tal senso.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiPossibilmente realtà aggregative presenti sul territorio.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Un Coordinatore del progettoDue referenti (operatori e/o volontari )

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Risultati attesiConsentire ad un numero di disabili/persone con disturbi psichici, variabile complessivamente fra 36 e 45, una gestione del tempo libero più qualificata e stimolante, che riduca il rischio di isolamento sociale. Collaborare con la famiglia nella realizzazione del progetto di vita del disabile (sollievo alla famiglia).- Indicatori di risultatoN. e tipologia delle attività organizzate.N. disabili che partecipano ad ognuna delle attività organizzate.N. disabili che partecipano in maniera continuativa alle attività organizzate.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 25.000 25.000

111

Page 112: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 8

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili x□

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □x

Prevenzione x□

Cura/Assistenza

x □

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □xINTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO SPORT SENZA CONFINI 2013 in continuità con l'anno precedente

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

A.S.D.Esplora in collaborazione con Azienda Usl Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto Rimini Nord

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Associazione Sportiva Dilettantistica Esplora, Vicolo Amaduzzi 18, RiminiReferente : Fantini Fiorenzo cell. 346 8584 492Mail: [email protected]

112

Page 113: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari Disabili fisici,mentali e con difficoltà relazionali

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Integrazione con i Progetti ”TEMPO LIBERO”,”WEEK END”.

6. Azioni previste

Il progetto prevede:-Incontri settimanali con attività motorie diversificate in base alle stagioni. E’ prevista una programmazione invernale con attività in palestra di “esplora il movimento”, gioco sport, Roller, attività in piscina di acquaticità e nuoto, ed una programmazione estiva in spazi aperti per bocce, bici, tandem, trekking, tiro con l’arco ed al mare con acquaticità e nuoto, canoa e kajak, barca a vela. -Realizzazione di eventi e manifestazioni sportive (gare di nuoto, giochi sulla neve, gare di atletica, torneo di bowling, giochi dell’adriatico-in spiaggia, ciaspolata, trekking, bici e tandem, kayak, canoa, vela). Eventi con partecipazione prevalente di utenti del territorio ed eventi aperti con integrazione di giovani atleti e l’inserimento di gare per disabili in manifestazioni di carattere provinciale e nazionale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiA.S.D.Esplora, Comuni della provincia, Ausl, associazioni e società sportive, U.S.Acli, C.N.Libertas, Special Olympics, Ausl-rete centri (Coop.Sociali, centri diurni e residenziali), parrocchia San Raffaele, circolo velico Bellariva.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Insegnanti laureati Scienze Motorie, istruttori sportivi, Educatori, Musicoterapisti, Psicologi, volontari e genitori degli utenti

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:a) potenziare momenti di aggregazione attraverso incontri ludico-sportivi per ampliare le proprie relazioni e creare una nuova rete di amicizie attraverso esperienze positive di giochi e gare adattate alle proprie possibilitàb)numero di disabili coinvolti anche una sola volta nei vari progetti dell’A.S.D.ESPLORAc)numero di disabili che danno continuità alle attivitàd)relazioni, risultati ed esperienze positivee)autonomie raggiunte dagli utenti f) integrazione sociale

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali

di cui risorse regionali

di cui risorse regionali

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse da

A.S.D. ESPLORA

euro 19.900 8.000 11.900

113

Page 114: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 09

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili □X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X□

Prevenzione X□

Cura/Assistenza

□X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □X

PROGETTO: PROGETTO TEMPO LIBERO 2013 (in continuità con gli anni precedenti)

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO : Azioni svolte alla promozione del benessere e di contrasto alla solitudine attraverso l’attivazione di

interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine e l’attivazione di servizi di promozione della socialità in grado

di offrire attività ed esperienze di vita ricreative,ludico,sportive,culturali e di integrazione sociale .1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Sportiva Esplora in collaborazione con Ausl

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distretto Rimini Nord .

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Referente : Fantini Fiorenzo cell. 340 5750822 Mail [email protected]

4. Destinatari Disabili fisici, mentali e con difficoltà relazionali

5. Eventuali interventi/politiche Le persone inserite in questi progetti avranno la possibilità di conoscere gli eventi ludico-sportivi e culturali progettati e organizzati dall’Associazione Esplora durante l’anno come corsi di acquaticità e nuoto, roller,

114

Page 115: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

integrate collegate

tutto sport, ginnastica dolce, balli di gruppo, basket special crabs, manifestazioni sportive locali e a carattere nazionale (di nuoto, atletica, bowling, ecc.). Inoltre, partecipazioni ad eventi sportivi provinciali, regionali e nazionali di Special Olympics e Libertas-settore disabili, enti nei quali l’associazione è inserita. Questi eventi ed attività daranno ulteriori opportunità ai ragazzi e alle loro famiglie di inserirsi in un contesto sociale aperto a tutti ed una partecipazione continuativa alle attività organizzate .

6. Azioni previste

Il Progetto “Tempo libero” consiste nella programmazione di: 2 vacanze in montagna , 2 gite giornaliere (di domenica o festivi) in pullman, in città e luoghi di interesse culturale e ludico sportivo, 10 serate/eventi di aggregazione e socializzazione, 3 corsi di otto incontri ciascuno (sabato ore 14 - 18 e 10 – 17 per il corso estivo) con laboratori ed attività di autonomia, musica, sport e aggregazione. L’organizzazione ed il calendario delle attività saranno programmate in collaborazione con il referente dei Servizi Sociali. Gli utenti destinatari dei progetti saranno inviati dai servizi sociali e dalle famiglie, con la supervisione del referente del progetto “Tempo libero”, privilegiando persone non inserite in altre attività.Si propone di attivare questi progetti nel periodo concordato da Gennaio a Dicembre 2013.

ELENCO ATTIVITA’VACANZE : Vacanza invernale in montagna a Canazei, Vacanza estiva in montagna a DobbiacoGITE : Gita a Ferrara, Gita a Campigna con raccolta castagne,USCITE E SERATE : Festa di carnevale, Serata con balli folkloristici , Focheraccia con cena e balli in collaborazione con Parrocchia San Raffaele, Piada, sardoni e percussioni (Cena a base di pesce con musica e balli), Serata in discoteca, Grigliata e gara di pesca, lago San Mauro Pascoli, Pic-nic al parco Marecchia di Villa Verucchio in bicicletta, Pizza e balli (Ristorante Tramontana), Cena al mare con escursione notturna in canoa, Cena con musica, balli e tombola

SABATO INSIEME : LABORATORI E ATTIVITA’ IN AUTONOMIAPROGRAMMA DELLA GIORNATA :Corso estivo luglio-settembre : ore 10.00 – 10.30 accoglienza, ore 10.30 – 12.30 canoa o vela, ore 12.30 – 14.00 pranzo e relax, ore 14.00 – 17.00 bagno e giochi in spiaggiaCorsi invernali marzo-giugno e ottobre-dicembre ore 14.00-18.00PROGRAMMA DEI CORSI :1 - MARZO – GIUGNO, 8 incontri con laboratori di manutenzione della bicicletta, Pronto Soccorso ed Educazione stradale, escursioni in bici e tandem2 - LUGLIO – SETTEMBRE , 8 incontri al mare con corso di nuoto, escursioni in canoa e barca a vela3 - OTTOBRE – DICEMBRE, 8 incontri con laboratorio di cucina, corso di fotografia ed escursioni per esercitazioni pratiche, elaborazione in sede del materiale fotografico prodotto.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiA.S.D.Esplora, AUSL Rimini (e sue articolazioni interne), Coop. Il Millepiedi, Comuni della provincia, Associazioni e Società sportive, Centro Nazionale Libertas, ACLI, Associazione “S.Zavatta”, Special Olympics , Ausl-rete centri (Coop.Sociali, centri diurni e residenziali della provincia)

8. Risorse umane che si prevede di Insegnanti laureati in Scienze Motorie, Istruttori sportivi, Educatori, Psicologi, volontari e genitori degli utenti, scout, parrocchie, associazioni di volontariato, società sportive, centri sociali.

115

Page 116: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

impiegare

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:a) potenziare momenti di aggregazione attraverso eventi ludico,sportivi,culturali per ampliare le proprie relazioni e creare una nuova rete di amicizie attraverso esperienze positive di socializzazione ed integrazione b) numero di disabili coinvolti anche una sola volta nei vari progetti c) numero di disabili che danno continuità alle attivitàd) relazioni,risultati ed esperienze positivee) autonomie raggiunte dagli utentif) integrazione sociale

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE :(vedi progetto allegato)

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti A.S.D.Esplora

euro 17.900 euro 10.000 euro 7.900 euro

116

Page 117: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 10

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale

X

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

X

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili. X

PROGETTO: TEMPO LIBERO DISABILI

OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine• Azioni rivolte al tempo libero e alla socializzazione. Promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita

sociale eventualmente identificando dei luoghi di aggregazione (anche già esistenti) attraverso la stretta collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio

• Attivazione di Servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze

1.Soggetto capofila dell’intervento AZIENDA USL RIMINI

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO RIMINI NORD

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Sammarini StefanoAssistente sociale Azienda USL Rimini E mail ssammarini@ auslrn.netTEL O541/707538

4. Destinatari disabili fisici e mentali

117

Page 118: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Organizzazione di attività di animazione (momenti ludici, ricreativi ed espressivi, attività di laboratorio) e gite. Le attività di animazione, condotte da animatori avranno cadenza almeno quindicinale e si svolgeranno nella fascia oraria che va dalle 16 alle 18, saranno distribuite sul territorio in modo da poter coinvolgere tutti i destinatari residenti nei Comuni del Distretto. Le finalità sono quelle di favorire i ragazzi disabili nella fruizione autonoma del tempo libero e insieme a coetanei. Gli utenti sono inviati da “M.O. Servizio integrato disagio Psico/Sociale e Disabilità Mentale” e Unità Operativa Riabilitativo Protesica Azienda USL Rimini

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAUSL Rimini ( e sue articolazioni interne)Enti gestori di strutture semiresidenziali del territorio

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

Operatori azienda USLAnimatoriEducatori

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

- Risultati attesiSostenere soggetti a rischio di esclusione anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti e operanti sul territorio col favorire la fruizione autonoma del tempo libero e insieme a coetanei - Indicatori di risultatoN. e tipologia delle attività organizzaten. delle associazioni, cooperative e strutture semiresidenziali coinvolten. disabili che partecipano ad ognuna delle attività organizzateN. disabili che partecipano in maniera continuativa alle attività organizzate (attività sportive , teatrali o musicali ….)

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE:

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 9000 9000

118

Page 119: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 11

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani

X

Prevenzione □

Cura/Assistenza

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili X

PROGETTO: “USCITE SERALI” OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine• Azioni rivolte al tempo libero e alla socializzazione. Promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita

sociale eventualmente identificando dei luoghi di aggregazione (anche già esistenti) attraverso la stretta collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio

• Attivazione di Servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze

1.Soggetto capofila dell’intervento AZIENDA USL RIMINI

2. Ambito territoriale di realizzazione DISTRETTO RIMINI NORD

3. Referente dell’intervento: nominativo e

recapiti

Sammarini StefanoAssistente sociale Azienda USL Rimini E mail ssammarini@ auslrn.netTEL O541/707358

4. Destinatari disabili fisici e mentali

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegate

Il progetto vuole promuovere la socializzazione dei cittadini svantaggiati organizzando momenti di uscita sul territorio in contesti altamente socializzanti. Viene proposto per un'utenza multipla proveniente sia dal “M.O. Servizio integrato disagio Psico/Sociale e Disabilità Mentale” e dall’Unità Operativa Riabilitativo Protesica

6. Azioni previste Il progetto vuole promuovere la socializzazione dei cittadini svantaggiati organizzando momenti di uscita sul territorio in contesti altamente socializzanti. Viene proposto per un'utenza multipla proveniente sia dal “M.O.

119

Page 120: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Servizio integrato disagio Psico/Sociale e Disabilità Mentale” e dall’Unità Operativa Riabilitativo ProtesicaIl progetto coinvolgerà i gruppi di utenti con handicap fisico e mentale già individuato dagli assistenti sociali.Si propongono uscite quindicinali/mensili proposte e organizzate con il coinvolgimento dei destinatari. Si ipotizza di creare i 10-12 gruppi di utenti provenienti da tutto il territorio distrettuale, che effettueranno un totale di 6 uscite per gruppo, individuando situazioni piacevoli di divertimento e intrattenimento: sagre, cinema, feste, normali passeggiate, visite a località storiche, parchi di divertimento, ecc.Le uscite dovranno essere di 4 ore ed il gruppo dovrà essere accompagnato da 2 educatori/animatori.Verrà anche valutato e monitorato il gradimento delle iniziative rilevando il parere dei destinatari, delle loro famiglie e dei servizi coinvolti attraverso la somministrazione di questionari e interviste

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAUSL Rimini ( e sue articolazioni interne) Enti gestori di strutture semiresidenziali del territorio

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

N. 1 Coordinatore dI Progetto.N. 2 Operatori: educatori/animatori per ciascun gruppo

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

- Risultati attesiSostenere soggetti a rischio di esclusione anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti e operanti sul territorio col favorire la fruizione autonoma del tempo libero e insieme a coetanei - Indicatori di risultatoN. e tipologia delle attività organizzaten. strutture semiresidenziali coinvolten. disabili che partecipano alle attività organizzateN. disabili, suddiviso per tipologia di attività, che partecipano in maniera continuativa alle attività organizzate

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

Di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 16000 16000

120

Page 121: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 12

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani ■

Anziani □

Disabili ■

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale ■

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani ■

Prevenzione ■

Cura/Assistenza

□ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* ■

INTERVENTO/PROGETTO: ALLENAMENTO AL LAVORO: Percorso di accompagnamento nel mondo del lavoro per persone con

disturbi dello spettro autistico OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE

POLITICHE: Tale progetto si conferma in continuità negli aspetti positivi e riveduto negli aspetti critici riscontrati nell’intervento attuato lo scorso anno.1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,

Associazione “Rimini Autismo” Via Massimo D’Azeglio, 13, Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare

in caso diverso se subdistrettuale

Territorio Provinciale di Rimini afferente a Rimini e ai Comuni del Distretto Nord

121

Page 122: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

o provinciale)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Associazione “Rimini Autismo” Via Massimo D’Azeglio, 13, Rimini Referenti :Antonella Zanella cell 338 8651511 - Massimo Urbinati 339 4084754

4. Destinatari Persone con Disturbo dello Spettro Autistico, inviate da S. S. Servizio integrato disagio psico /sociale e disabilità Mentale; dal Centro Autismo dell’Az. USL di Rimini .

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto prevede la sperimentazione con sei utenti con disturbi dello spettro autistico, inseriti in un percorso formativo e di orientamento finalizzato all’inclusione lavorativa , un percorso che si prefigge diversi punti intermedi di risultati:

-sperimentare un modello innovativo di servizio di inserimento e accompagnamento al lavoro per persone con autismo;- elaborare un percorso specifico di osservazione per tali soggetti in un contesto operativo;- valorizzare le potenzialità residue;- promuovere l'autonomia "possibile" degli utenti;- far emergere le potenzialità dei soggetti;- costruire specifici percorsi di inclusione socio-occupazionale degli stessi;- valutare la possibilità di costruire percorsi propedeutici all’inserimento lavorativo per soggetti con disturbi dello spettro autistico; - definire gli aspetti metodologici connessi alle particolari caratteristiche funzionali dei soggetti;- strutturare una rete territoriale per creare una sinergia attiva all’inserimento lavorativo di confronto diretto sulle capacità attive di inserimento sociale orientamento, rivolta ad allievi con disturbi dello spettro autistico e con afferenti difficoltà nell’area della relazione e della comunicazione, che consenta di valutare di volta in volta e per ciascuno la possibilità di un accompagnamento verso l’inclusione sociale e lavorativa.

6. Azioni previste Per l’ottimizzazione di tutto il percorso progettuale sono previste 4 azioni:- Accoglienza e analisi della diagnosi funzionale relativa alle abilità residue:Presa in carico dell'utente. Redazione cartella , individuazione punti di forza e debolezza della funzionalità.Raccolta di informazioni sulle abitudini, sulle fobie e sulle difficoltà relazionali.- Orientamento monitoraggio delle abilità e competenze e individuazione degli ambiti di un possibile inserimentoVerifica delle competenze e della motivazione al lavoroverifica della possibile tenuta in un contesto aziendaleredazione di un progetto individualizzato.Individuazione dei possibili ambiti d’inserimento e ricerca azienda.Rafforzamento delle competenze nel settore in cui si andrà a proporre l’inserimento in tirocinio.- Tirocinio in azienda monitorando costantemente l’inserimento Inserimento in tirocinio aziendale in situazione similare all’esperienza di laboratorio.

122

Page 123: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Gli inserimenti saranno individualizzati e personalizzati; si andranno a concordare, precedentemente, mansioni consone alla funzionalità ed alle difficoltà della persona con disturbo dello spettro autistico.Il tutor predisporrà anche l’ambiente, creando anche una linea di contatto con tutti i dipendenti della ditta dell'’inserimento, informando sulle caratteristiche e sulle problematicità della patologia autistica.Elaborazione del progetto futuroRestituzione ai referenti del territorio e alla famiglia dell'esperienza dell’intero progetto.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Associazione “Rimini Autismo” Via Massimo D’Azeglio, 13, Rimini AZ. USL RIMINI M. O. Servizio integrato disagio psico /sociale e disabilità Mentale; C.O.L.Centro Autismo dell’Az. USL di Rimini Fondazione Enaip “S. Zavatta” - Rimini

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

N. 5 volontari dell’Associazione Rimini Autismo, che affiancheranno gli esperti dell’AUSL e dell’Enaip per un totale di 700 ore.Le spese legate al tutoraggio-stage per circa 600 ore sono coperte, dai volontari dell’associazione Rimini Autismotutor \ orientatori EnAIPcoordinatori EnAIPoperatori AUSL e referente C.O.L. AUSL RiminiRealtà imprenditoriali locali

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Il progetto è un percorso guidato all’integrazione lavorativa che si configura come un percorso di mediazione, come un servizio di accompagnamento al lavoro che consente a persone con disturbi dello spettro autistico l’opportunità di un consolidamento delle abilità e delle competenze necessarie ad un avvicinamento reale al mondo del lavoro. Il progetto permetterà di: Affinare, da parte delle istituzioni coinvolte, il processo di raccordo, confronto e collaborazione in funzione di percorsi di orientamento flessibili e adattativi;Stimolare e favorire a medio-lungo termine la crescita di una rete territoriale che offra soluzioni occupazionali adeguate;Affinare una metodologia trasferibile, attraverso l’individuazione di modalità organizzative per la formazione al lavoro di soggetti con disturbi dello spettro autistico;Creare modalità riproponibili di inserimento lavorativo con persone autistiche.Aumentare la sensibilità delle aziende datoriali su questa particolare patologia.Attivare equipe multidisciplinari ed interistituzionali per progettazione comune e condivisa sull’utenza autistica.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -RiminiAutismo

euro 15.000 9000 6.000

123

Page 124: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 13

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili x□

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenzax □

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* SI □INTERVENTO/PROGETTO: ……Montana Progetto associazione di Volontariato Tana Libera Tutti

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione di Volontariato Tana Libera Tutti Località Cà del vento nr. 311 Novafeltria-Rimini, iscritta al registro del volontariato provincia di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Sub distrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Il Presidente Paola Giuseppina Fesani 0541 922308 cell. 3398399277Via verdi nr. 39 47863 Novafeltria Riminie-mail: [email protected]

4. Destinatari Bambini e ragazzi portatori handicap fisico e psichico.

124

Page 125: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

Nel centro Ippoterapico Mon-Tana costruito su nostra richiesta e datoci in concessione dalla Comunità Montana Alta Valmarecchia, pratichiamo da 10 anni la TMC (terapia con il mezzo cavallo).La terapia consiste in 4 fasi: ippoterapia, rieducazione equestre, pre-sport, sport viene svolta tutto l’anno avendo anche un maneggio coperto.Attualmente i bambini e i ragazzi che fanno ippoterapia sono 20 con patologia psico-fisiche e provengono da tutti i comuni limitrofi.Per l’esperienza fin qui maturata e soprattutto sull’esempio di strutture di rieducazione equestre più avanzate , dal 2012 abbiamo elevato la qualità del servizio con equipe di specialisti permanente e un’ attività più intensa con due sedute alla settimana di un’ora ciascuna.Ogni utente deve essere in possesso del certificato di idoneità, la famiglia incontra i terapisti per un colloquio conoscitivo della diagnosi, poi si avvia la terapia prima con il lavoro a terra seguito da psicologi , poi l’approccio con il cavallo sino alla salita con le terapiste qualificate A.N.I.R.E. In itinere vengono effettuate verifiche con incontri settimanali.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComunità Montana Alta Valmarecchia

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Nr. 1 terapista della riabilitazione A.N.I.R.E. Nr. 2 psicologi Nr. 7 volontari dell’Associazione

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Ormai è dimostrato che il movimento col mezzo cavallo, se fatto con continuità, può dare ottimi risultati sullo sviluppo psico-fisico che aiuta a superare danni sensoriali, cognitivi e comportamentali.Notiamo:Aumento numero dei disabili che fanno terapiaAumento delle ore di terapiaAumento del numero dei disabili che passano dalla fase di ippoterapia allo sport.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 15.800,00 9.500,00 6.300,00

125

Page 126: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 14

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà

Familiari

infanzia e

adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

X □

Immigrati

stranieri

Povertà e

Esclusione

sociale □

Salute

mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere

sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

SI □

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO “si parte 3….”OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Tana Libera Tutti località Ca del Vento nr. 311 Novafeltria Rimini, iscritta al registro volontariato della provincia di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Sub-distrettualeComuni Alta Valmarecchia

126

Page 127: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Il Presidente Paola Giuseppina Fesani 0541 922308 cell 3398399277Via Verdi nr 39 Novafeltria Riminie-mail [email protected]

4. Destinatari Ragazzi con disabilità psico-fisica

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto si integra con l’attività svolta dal Modulo Organizzativo Disabilità Mentale dell’Ausl Rimini di presa in carico delle persone disabili adulte, in particolare rispetto al progetto di vita nella parte relativa all’acquisizione delle autonomie sociali, del tempo libero, dell’inserimento nel mondo del lavoro.Tale impegno è condiviso da tutti gli attori sociali istituzionali quali Comuni e Comunità Montana dell’ Alta Valmarecchia.

6. Azioni previste

Continua il progetto “Si parte “ con l’impegno di tutti e dell’Associazione che, con più esperienza, consapevolezza ed entusiasmo propone per tutti i pomeriggi attività già sperimentate e nuove per il benessere di ognuno, tutto rivolto ed una maggiore autonomia. Nella casa dataci dalla Comunità Montana Alta Valmarecchia, per il terzo anno aggiungiamo tanti tasselli per un percorso che tutti insieme vogliamo realizzare in modo ideale utilizzando però pratiche concrete. Siamo andati a potenziare con la presenza degli educatori anche i laboratori di musica e teatro , creando così una continuità che ci permette di curare in tempo reale i percorsi individuali che si sono intrapresi.Anche quest’anno proseguiremo con l’esperienza dell’orto predisponendo anche una serra che permetterà la coltivazione anche d’inverno. Continuiamo con il laboratorio di cucina, di falegnameria, di ceramica, di informatica, di musica e di pittura dei tessuti..

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

L’Associazione Tana Libera Tutti e le famiglieAUSL Rimini/DSM/Modulo Organizzativo Servizio Integrato Disagio Psicosociale e Disabilità Mentale.Comunità Montana Alta ValmarecchiaComune di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Nr. 3 educatori Nr. 5 volontari Nr. 1 psicologa

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

I ragazzi fanno esperienza di vita lavorando sulle abilità acquisite che non devono perdere; sono attenti alla cura della propria persona, della casa, del vivere in gruppo, nel circondario e in città.Notiamo che sono aumentati gli utenti al progetto, le autonomie e i ragazzi volontari .

127

Page 128: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 16.000,00 0 0 0 13.000,00 3.000,00

128

Page 129: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 15

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili x □

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

x □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* SI □

INTERVENTO/PROGETTO ”E’ SABATO PER TUTTI”OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Associazione Tana Libera Tutti Località Ca del Vento nr. 311 Novafeltria-Rimini iscritta al registro volontariato della Provincia di Rimini

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Sub-distrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Presidente Paola Giuseppina Fesani 0541 922308 cell 3398399277Via Verdi nr. 39 Novafeltria Riminie-mail: [email protected]

129

Page 130: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. Destinatari Ragazzi con disabilità psico-fisica

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività ricreative ludiche ,motorie e sportive dell’Associazione tana Libera TuttiOffrire opportunità di benessere e divertimento

6. Azioni previste “E’ sabato per tutti” si prefigge di organizzare uscite serali, ogni 15 giorni, con 5/7 utenti e 2 educatori .Il trasporto da/a casa degli stessi, con programmi di attività ricreativa, culturale, ludica e sportiva.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAssociazione tana Libera Tutti

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Nr. 2 educatoriNr. 5 volontari

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Maggiore socializzazione Contrasto alla solitudine

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificareAssociazione Tana Libera Tutti

euro 2.440,00 2.000,00 440,00

130

Page 131: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Prospetto di spesa per progetti sulle fragilità ANZIANI E DISABILI presentati dai Comuni del Distretto Rimini Nord

N. PROGETTO PROPONENTE REFERENTICOSTO COMPLESSIVO

QUOTA FRNA

risorse comunali

altre risorse

1 Rimini Tram Comune di RiminiCarlini d.ssa Aureliana 85.000,00 0,00 85.000,00

2 Fragilita' - Torriana Comune di TorrianaZammarchi Annarella 8.750,00 0,00 8.750,00

3la salute a portata di mano

Comune di Poggio berni

Barbara Roccoli 15.000,00 0,00 15.000,00

4 Fragilità Poggio BerniComune di Poggio berni

Barbara Roccoli 60.136,00 0,00 60.136,00 0,00

5

Fragilità Santarcangelo di Romagna

Comune di Santarcangelo Ester Angelini 120.400,00 0,00 111.400,00 9.000,00

6 Servizio di TrasportoComune di Bellaria Igea marina Ivan Cecchini 33.400,00 0,00 33.400,00 0,00

7Anziani Fragili Verucchio

Comune di Verucchio

Stefanini Massimo 8.500,00 0,00 2.000,00 6.500,00

8 Trasporto a chiamata Comunità Montana Brizi Carlo 30.000,00 15.000,00 15.000,00 0,00

9Interventi Disabili Adulti Comunità Montana Brizi Carlo 85.000,00 70.000,00 15.000,00 0,00

10Progetto Nuoto Disabili Comunità Montana Brizi Carlo 5.000,00 5.000,00 0,00 0,00

11 Centri estivi Disabili Comunità Montana Brizi Carlo 45.637,00 35.000,00 10.637,00 0,00

12

Inserimento Disabili Centri di Aggregazione Comunità Montana Brizi Carlo 20.000,00 20.000,00 0,00 0,00

13 Centro di Aggregazione Disabili Comunità Montana Brizi Carlo 10000,00 10000,00 0

155.000,00

131

Page 132: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 1

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X

Prevenzione □

Cura/Assistenza

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili X

PROGETTO: RIMINI TRAMOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

• Sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti ed operanti sul territorio.

• Organizzazione di servizi di trasporto pubblico più rispondenti alle esigenze di mobilità della popolazione anziana e di un trasporto flessibile (pubblico e/o privato) che preveda anche risposte personalizzate.

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comune di RiminiServizi Educativi e di Protezione Sociale

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Comune di Rimini

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott.ssa Aureliana CarliniComune di Rimini

132

Page 133: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Tel. 0541 704650email: [email protected]

4. Destinatari Disabili e anziani

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Comune di RiminiTram Servizi s.p.a. (agenzia mobilità provinciale)

6. Azioni previste Adozione di tariffe agevolate per l’abbonamento annuale di trasporto a favore di disabili e anziani

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiTram Servizi s.p.a.Comune di Rimini – Direzione servizi Educativi e di Protezione Sociale

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:creazione di condizioni che incentivino la maggiore mobilità di disabili e anziani.

Indicatori di risultato:numero di abbonamenti a tariffa agevolata concessi

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 85.000,00 85.000,00

133

Page 134: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 2

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

X

Disabili

X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X INTERVENTO/PROGETTO: Progetto Fragilita’ Torriana

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comune di Torriana – via Roma n. 19, 47825 Torriana RN Tel. 0541/675220

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

subdistrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Zammarchi Annarella – Responsabile di SettoreTel. 0541/675220 fax 0541/675671E-mail: [email protected] Comune di Torriana, via Roma n. 19 (cap 47825)

4. Destinatari Anziani fragili e/o non autosufficienti

134

Page 135: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Azioni integrate di sostegno economico in favore di interventi per il superamento di barriere architettoniche e per l’adattamento domestico

6. Azioni previste

1-agevolare la fruizione dei mezzi di trasporto tramite abbonamenti agevolati;2- Servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze (es. accompagnamento anziani al mare, vacanze termali) anche per contrastare l’isolamento sociale dell’anziano;3-esenzioni tarsu.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAGENZIA MOBILITA’CENTRO RICREATIVO PER LA TERZA ETA’ “LE POZZETTE”ASL RIMINI, in particolare il SERVIZIO DI ASSISTENZA ANZIONI

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Operatori Cup, volontari, associazionismo

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Percentuale di anziani fragili> 75 anni in riferimento al numero totale di anziani > 75 anni: si ipotizza di rivolgere interventi all’8% degli anziani over 75.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (Progr. Straord Famiglie)

di cui risorse regionali (Progetti armonizzazione)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro € 8.750 € 8.750 0

135

Page 136: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 3

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione X□

Cura/Assistenza

INTERVENTO/PROGETTO: “La salute a portata di mano” – progetto in continuità con l’anno precedente (confermato con

deliberazione di CC n. 69 del 21.12.2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO: Anziani – Fragilità – sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili e soli in collaborazione con Ausl di Rimini, Associazioni di volontariato e di promozione sociale presenti sul territorio al fine di rallentare il fenomeno della non autosufficienza.

1.Soggetto proponente dell’intervento Comune di Poggio Berni

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

subdistrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Barbara Roccoli, Responsabile Settore Servizi alla PersonaTel. 0541/629701 Fax 0541/688098e-mail:[email protected] di Poggio Berni, Via Roma 25 - 47824 Poggio Berni (RN)

4. Destinatari Anziani fragili e /o non autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Azioni integrate di sostegno economico per coloro che non hanno sufficiente disponibilità economica per l’acquisto di medicinali e di beni di prima necessità.Predisposizione di convenzioni/accordi con i supermercati del territorio ai fini del riconoscimento di sconti/agevolazioni per i soggetti anziani e/o non autosufficienti.

136

Page 137: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste

Conoscenza più profonda e consapevole della vita e delle esigenze della popolazione anziana. In collaborazione con le associazioni di volontariato e di promozione sociale, si prevede:1) visita a tutte le famiglie con anziani in particolari difficoltà o soli, per fare emergere fenomeni di fragilità non conosciuti così da poter inserire questi soggetti nella rete dei servizi che il Comune mette a loro disposizione;2) garantire trasporti, soprattutto nella fascia pomeridiana, per anziani in solitudine e non autosufficienti per visite mediche, ai supermercati per la spesa o in altri luoghi che si rilevassero necessari per la tutela e salvaguardia della salute; 3) in particolari e gravi situazioni di disagio provvedere ad effettuare, per conto della persona, servizi a questa ritenuti necessari;4) maggiore salvaguardia della salute e benessere della popolazione anziana attraverso l’individuazione, nell’ambito del territorio bernese, di un ambulatorio per l’attività delle cure primarie .

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAUSL Rimini- Associazioni di volontariato e di promozione sociale

8. Risorse umane che si prevede di impiegare Personale infermieristico, soggetti facenti delle Associazioni di volontariato e di promozione sociale

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

(da esplicitare)

Il nuovo servizio ha lo scopo di rendere maggiormente fruibili le strutture sanitarie, i luoghi di cura, i supermercati del territorio agli anziani residenti in questo Comune cercando altresì di individuare fenomeni di fragilità sommersi al fine di rendere la salute proprio “a portata di mano”.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa totale**Totale € 15.000,00

Risorse finanziarie del proponenteTOTALE € 15.000,00

(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione

137

Page 138: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 4

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani X

Disabili

X

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

X

INTERVENTO/PROGETTO: Fragilità Poggio Berni – progetto in continuità con l’anno precedente (confermato con deliberazione di CC

n. 71 del 21.12.2009)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO: ANZIANIFRAGILITA’ - Sviluppare e consolidare progetti di sostegno agli anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti e operanti sul territorio

1-

1.Soggetto proponente dell’intervento Comune di Poggio Berni

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

subdistrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Barbara Roccoli, Responsabile Settore Servizi alla Persona Tel. 0541-629701; fax: 0541-688098E-mail: [email protected] di Poggio Berni, Via Roma 25 (cap 47824)

4. Destinatari Anziani fragili e/o non autosufficienti

138

Page 139: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Azioni integrate di sostegno economico in favore di interventi per il superamento di barriere architettoniche e per l’adattamento domestico;

6. Azioni previste1- 1- consolidare e implementare un servizio di trasporto strutturato e riservato agli anziani e alle persone sole residenti nel Comune di Poggio Berni. Sono previste le seguenti tipologie di trasporto (Servizio Spesa e salute)

A. Servizio di trasporti per anziani che necessitano di essere accompagnati, per brevi periodi o periodicamente, dalle proprie abitazioni alle strutture riabilitative o sanitarie.

B. Servizio di trasporti per anziani che necessitano di essere accompagnati dalle proprie abitazioni agli ambulatori specialistici per visite mediche, esami specialistici o presso il proprio Medico di Medicina Generale.

C. Servizio di trasporto per anziani affetti da tumore o da malattie fortemente debilitanti che necessitino di essere accompagnati presso le strutture ospedaliere del circondario.

D. Servizio di trasporti per anziani che necessitano di essere accompagnati periodicamente dalle proprie abitazioni alle strutture in cui vengono svolte attività ricreative, di animazione, di socializzazione, ecc…o accompagno presso parenti, ecc…

E. Servizio di trasporti per anziani che necessitano di essere accompagnati dalle proprie abitazioni al supermercato per la spesa, presso uffici, visite ai cimiteri

2- Realizzare e consolidare servizi a favore della popolazione anziana in condizione di fragilità, in particolare:

a- promuovere il protagonismo dell'anziano; b- prevenire l'isolamento e il disagio attraverso il sostegno alla socializzazione (es. centri sociali anziani); Le azioni devono ricomprendere iniziative volte a sostenere e promuovere il ruolo attivo degli anziani sia in famiglia che nella società estesa, attraverso l'impegno di questi ultimi in attività di volontariato, di svolgimento di funzioni socialmente utili, di partecipazione attiva, nonché di formazione-informazione finalizzata al rinforzamento del proprio ruolo sociale. Dovranno ampliarsi le occasioni di incontro organizzato offerte agli anziani attraverso i centri sociali, le iniziative sportive per la terza età, le attività sociali ricreative, i soggiorni di vacanza e le iniziative di educazione al benessere e prevenzione anche prevedendo interventi articolati e complessi che compongono l'offerta di servizi per gli anziani che presentano problemi economici, alloggiativi, di isolamento, di salute sino alla totale non autosufficienza. Si collocano in questa cornice tutti gli interventi relativi alle attività territoriali e di prossimità di sostegno alle rete anche informali.

139

Page 140: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

3-Servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze (es. accompagnamento anziani al mare, anziani accompagnati presso gli stabilimenti termali )

4- sostegno alla domiciliarità tramite erogazione di pasti a domicilio

5- Servizi socialmente utili: questo servizio è particolarmente importante poiché è gestito attraverso l’apporto attivo dei pensionati. Lo spirito del servizio è quello di creare un’opportunità di integrazione al reddito degli anziani autosufficienti e soprattutto quello di trasformare questa opportunità per se stessi a favore anche degli altri: il tempo dei non più giovani.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

COOPERATIVA SOCIALE UNITARIA PENSIONATICENTRO SOCIALE L’INCONTRO a cui aderiscono le associazioni di volontariato e di promozione sociale presenti sul territorio

8. Risorse umane che si prevede di impiegare 8 operatori CUP

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali

(da esplicitare)

percentuale di anziani fragili > 75 anni in riferimento al numero totale di anziani > 75 anni: si ipotizza di rivolgere interventi al 37% degli anziani fragili over 75.

Sul territorio comunale esiste un centro ricreativo per anziani. Il centro dispone di una piccola sede situata sulla Via Santarcangiolese nell’edificio denominato “sala Diana”, nell’attesa di poter realizzare a breve un Centro sociale più grande rispondente maggiormente alle esigenze socio-ricreative del Centro sociale. Si conferma e rafforza la collaborazione dell’ente con gli anziani nella realizzazione delle loro attività al fine di favorire e promuovere l’integrazione sociale dei medesimi, cercando altresì di evitare fenomeni di solitudine ed abbandono.

140

Page 141: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

10. Piano finanziario: Previsione di spesa totale** Risorse finanziarie del proponente€ 60.136,00

141

Page 142: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà

Familiari

infanzia e

adolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

X

Immigrati

stranieri

Povertà e

Esclusione

sociale □

Salute

mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere

sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di

valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di

avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X

142

Page 143: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione dei soggetti fragili

.

PROGETTO: Fragilità Santarcangelo di RomagnaOBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO:

• Organizzazione di servizi di trasporto pubblico più rispondenti alle esigenze di mobilità della popolazione anziana e di un trasporto flessibile (pubblico e/o privato) che preveda anche risposte personalizzate

• Sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti e operanti sul territorio

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione dei Comuni Valle del Marecchia

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Comune di Santarcangelo di Romagna

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Massimo StefaniniUnione dei Comuni Valle del MarecchiaTel. 0541/356237fax: 0541356244E-mail: [email protected]

4. Destinatari Anziani e disabili fragili e/o non autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate 6. Azioni previste 1. Consolidare e implementare un servizio di trasporto per anziani e/o disabili adulti che

necessitano di essere accompagnati dalle proprie abitazioni:a. alle strutture riabilitative o socio-sanitarie, per brevi periodi o periodicamenteb. alle strutture in cui si svolgono attività ricreative, di animazione, di socializzazione, ecc…o accompagno presso parenti, ecc…c. al supermercato per la spesa, presso uffici, ecc.

2. Realizzare e consolidare servizi a favore della popolazione anziana in condizione di fragilità, in

143

Page 144: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

particolare:a. promuovere la partecipazione attiva e la prevenzione dell’esclusione sociale dell'anziano; b. prevenire l'isolamento e il disagio attraverso il sostegno alla socializzazione (es. centri sociali

anziani). Le azioni devono ricomprendere iniziative volte a sostenere e promuovere il ruolo attivo degli anziani sia in famiglia che nella società, attraverso l'impegno di questi ultimi in attività di volontariato, di svolgimento di funzioni socialmente utili, di partecipazione attiva, nonché di formazione - informazione finalizzata al rinforzamento del proprio ruolo sociale. Dovranno ampliarsi le occasioni di incontro organizzato offerte agli anziani attraverso i centri sociali, le iniziative sportive per la terza età, le attività sociali ricreative, i soggiorni di vacanza e le iniziative di educazione al benessere e prevenzione anche prevedendo interventi articolati e complessi che compongono l'offerta di servizi per gli anziani che presentano problemi economici, alloggiativi, di isolamento, di salute sino alla totale non autosufficienza. Si collocano in questa cornice tutti gli interventi relativi alle attività territoriali e di prossimità di sostegno alle rete anche informali.

3. Servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze:• Anziani al mare: trasporto, accompagnamento, animazione, fornitura dei servizi di spiaggia, fitness della terza età, ecc.• Soggiorni montani e/o termali• Incontri conviviali, partecipazione feste a tema, giochi da tavolo, ecc.

4. Attività di informazione rivolta agli anziani• Cicli di incontri periodici curati da medici qualificati sui temi della salute e, in particolar modo, sulle

patologie che colpiscono l’anziano, con l’obiettivo primario di incentivare la prevenzione e di correggere alcuni stili di vita

5. Sostegno alla domiciliarità• tramite erogazione di pasti a domicilio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

Asp Valle del MarecchiaAuser – Filo d’oroCentro Sociale Anziani “A. Franchini” di Santarcangelo di RomagnaAssociazione “Taxi amico” di Santarcangelo di Romagna AUSL Rimini, Servizio di Assistenza Anziani

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

Appalto servizio di trasporto e relativo servizio di assistenzaOperatori del volontariato

9. Risultati attesi in relazione a Indicatori di risultato: • n. di trasporti effettuati;

144

Page 145: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

• n. di anziani coinvolti delle iniziative di socializzazione e ricreative• n. di anziani che hanno partecipato a soggiorni e vacanze

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa totale € 115.540 di cui:- € 24.000 per anziani al mare- € 96.400 trasporto handicap/anziani

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro € 120.400 € 111.400€ 9.000

(compartecipazione

utenti)

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 6

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia e adolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri

Povertà e Esclusione

Salute mentale

Dipendenze

145

Page 146: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

□ □ □ □X

□X

□ sociale □ □

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

□X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □X

INTERVENTO/PROGETTO: ……TRASPORTI (SERVIZIO DI TRASPORTO (per visite mediche o altre commissioni) in continuità con l'anno

precedente

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

COMUNE DI BELLARIA-IGEA MARINA

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Territorio comunale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dirigente Dott. Ivan Cecchini (per il Comune) tel . 0541 343721

4. Destinatari Anziani e disabili

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Pasto a domicilio, erogazione farmaci a domicilio;

146

Page 147: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste Possibilità di poter usufruire dei servizi (visite mediche, terapie, esami clinici, spesa, ecc…)

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComune di Bellaria I.M. – A.U.S.E.R. – Tassisti – Croce Blù – Ass.ti Sociali Az. USL e Comune Bellaria

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

N. 4 tassisti, n. 2 Ass.ti Sociali, n. 1 dipendente comunale, volontari AUSER, volontari Croce Blu’

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Favorire l’autonomia personale di invalidi e disabili

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 33.400,00 33.400,00

147

Page 148: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N 7

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà

Familiari

infanzia e

adolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

X

Immigrati

stranieri

Povertà e

Esclusione

sociale □

Salute

mentale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere

sociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

X accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, protocolli fra servizi

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

X

148

Page 149: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

INTERVENTO/PROGETTO: ANZIANI FRAGILI (in continuità con anno precedente)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:FRAGILITÀ - Sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvolgimento delle realtà associative già esistenti e operanti sul territorio. 1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)Comune di Verucchio – piazza Malatesta n. 28 47826 Verucchio RN

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

subdistrettuale

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Massimo Stefanini, Responsabile Area Servizi alla Persona Tel. 0541-673912; fax: 0541-679570E-mail: [email protected] Comune di Verucchio, piazza Malatesta 28 (cap 47826)

4. Destinatari Anziani fragili e/o non autosufficienti

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Azioni integrate di sostegno economico in favore di interventi per il superamento di barriere architettoniche e per l’adattamento domestico;

6. Azioni previste

6- collaborazione con l’ASP Valle del Marecchia per le azioni necessarie a garantire le dimissioni protette dell’anziano attraverso un accompagnamento puntuale, per la distribuzione di farmaci e l’erogazione di ulteriori servizi a favore degli anziani del territorio non inseriti in struttura. Quest’ultima azione assume un forte valore di integrazione e assistenza e risulta avere una valenza strategica in quanto Verucchio capoluogo è densamente popolato da anziani privi di supporto parentale. Per tali anziani l’ASP risulta un punto di riferimento ed un luogo privilegiato per poter usufruire di tutti quei servizi che favoriscono la loro permanenza al domicilio. In tal senso potranno essere attivati e/o definiti protocolli operativi tra ASP e territorio

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

ASP VALLE DEL MARECCHIACOOPERATIVA SOCIALE UNITARIA PENSIONATICENTRO RICREATIVO PER LA TERZA ETA’ “LE POZZETTE” A.USL RIMINI, in particolare il SERVIZIO DI ASSISTENZA ANZIANI

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

2 operatori Csup, volontari, associazionismo, operatori dell’ASP Valle del Marecchia

149

Page 150: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

percentuale di anziani fragili > 75 anni in riferimento al numero totale di anziani > 75 anni: si ipotizza di rivolgere interventi al 8% degli anziani i over 75.

Sul territorio comunale esiste un centro ricreativo per anziani. Il centro dispone di due sedi: una a Villa Verucchio ed una a Verucchio capoluogo. Ci aspettiamo di collaborare con entrambe le sedi dei centri.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro

Previsione di spesa totale

€ 8.500,00

Risorse finanziarie del proponente€ 2.000,00

€ 6.500,00 a carico dell’ASP Valle del

Marecchia e Ausl

150

Page 151: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 8

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili.

INTERVENTO/PROGETTO: TRASPORTO SOCIALE ASSOCIATO A CHIAMATA ANZIANI E

DISABILI ALTA VALMARECCHIAOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Organizzazione di servizi di trasporto pubblico più rispondenti alle esigenze di mobilità della popolazione anziana e di un trasporto flessibile (pubblico e/o

privato) che preveda anche risposte personalizzate 1. Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello.

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)

151

Page 152: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/922214Email: [email protected] - [email protected]

4. DestinatariAnziani soli e disabili,con rarefatte reti familiari, privi di relazioni significative e generalmente, in condizione economica precaria o di indigenza, non autosufficienti nell’effettuare spostamenti e nell’espletamento di molteplici incombenze relativa alla vita quotidiana.

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegate Il servizio si integra con il servizio di Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili.

6. Azioni previste

Servizio di trasporto appositamente realizzato per anziani e disabili che fornisca loro la possibilità di raggiungere senza difficoltà ambulatori medici, ospedalieri, uffici, cimiteri, etc.Il servizio è realizzato con mezzo appositamente attrezzato anche per il trasporto di persona in carrozzina.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comunità Montana Alta Valmarecchia – Comuni di: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello – Cooperativa Sociale “Croce Verde” Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• N° 2 Operatori della Cooperativa Sociale “Croce Verde” per il trasporto • N° 1 operatore della Cooperativa Sociale per attività di segreteria e prenotazioni.• N° 1 Personale Amministrativo Comunità Montana per valutazione

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi:• Implementazione per anziani soli e per disabili delle possibilità di trasporto sia per le attività

quotidiane sia per le esigenze di trasporto estemporanee.Indicatori di risultato:• N° disabili e anziani che hanno utilizzato il servizio di trasporto.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse Comunità Montana

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 30.000,00 15.000,00 15.000,00

152

Page 153: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 9

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili

INTERVENTO/PROGETTO: ALTRI INTERVENTI PER DISABILI ADULTI ALTA VALMARECCHIA

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promozione di ulteriori opportunità lavorative e percorsi formativi propedeutici• Ampliare l’offerta di tipologie di percorso di inserimento lavorativo al fine di confermare la personalizzazione delle progettazioni.1. Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello.

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello.

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapitiDr. Carlo Brizi - Tel. 0541/920809 – Fax 0541/922214 - Email: [email protected] - [email protected] Maria Letizia Valli - Ass.te Sociale AUSL Rimini – Sede Novafeltria – 0541.919390 – email: [email protected]

4. Destinatari Disabili adulti in possesso di attestazione L. 104/925. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste• Incremento del numero di disabili inseriti nel circuito del lavoro protetto attraverso l’aumento delle borse lavoro, sostegno

dell’inserimento lavorativo ed eventuale inserimento in Cooperative Sociali• Attivazione dei percorsi con il Centro per l’Impiego e ENAIP.

153

Page 154: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Comuni di: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello• Centro per l’Impiego• ENAIP Rimini• Servizio Disabili Adulti – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di impiegare • Responsabili Servizi Sociali Comuni Alta Valmarecchia• Assistenti Sociali Comuni Alta Valmarecchia• Assistente Sociale Servizio Disabili Adulti – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi:Aumento dei disabili inseriti nel circuito del lavoro protettoIndicatori di risultato:Numero offerta di opportunità lavorative – appropriatezza degli ambiti lavorativi in relazione alla menzioni desiderate

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse Comunità Montana

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 85.000,00 15.000,00

70.000,00

154

Page 155: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 10

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO NUOTO DISABILI ALTA VALMARECCHIAOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine• Promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita sociale eventualmente identificando dei luoghi di

aggregazione (anche già esistenti) attraverso la stretta collaborazione con le realtà del privato sociale presenti sul territorio.1. Soggetto capofila Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/922214 - Email: [email protected] - [email protected]

4. Destinatari Disabili adulti e ragazzi5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

155

Page 156: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

6. Azioni previste

Il nuoto per i disabili e in generale qualsiasi attività riabilitativa in acqua sono, al giorno d’oggi, caldamente consigliate dai migliori medici. L’acqua è l’elemento migliore dove svolgere attività motoria per disabili; in acqua i disabili percepiscono un minore carico sulle parti lese e di conseguenza hanno una maggior possibilità di movimento. Per consentire alle persone disabili di compiere attività motoria in acqua in modo adeguato è necessario prima di tutto eliminare tutti quegli ostacoli che potrebbero rendere difficoltoso l’ingresso in acqua e dotarsi invece di strumenti tipo sistemi di sollevamento e rampe. A questo proposito la Piscina “R. Molari” di Novafeltria si è dotato di attrezzature che permettano anche all’Istruttore di essere in acqua con la persona disabile. I vantaggi di cui un disabile può godere facendo attività motoria in acqua sono, la riduzione del dolore, un’ampiezza maggiore dei movimenti, una postura più equilibrata.

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Polisportiva Valmar – Novafeltria• Servizio Disabili Adulti – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

• N° 3 Istruttori Associazione Sportiva Valmar - Novafeltria• N° 2 Volontari• N° 1 Coordinatore attività Associazione Sportiva Valmar - Novafeltria

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi:Sostenere i ragazzi disabili nella scoperta e nella fruizione autonoma del tempo liberoAumentare il grado di integrazione sociale dei giovani disabili e Aumentare le capacità motorie dei

disabiliIndicatori di risultato:Numero di disabili che partecipano alle attività di nuoto

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 5.000,00 5.000,00

156

Page 157: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 11

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili

INTERVENTO/PROGETTO: CENTRI ESTIVI PER DISABILIOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Attivazione di servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine1. Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talalamello.

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/920809Email: [email protected] - [email protected]

4. Destinatari Disabili adulti e ragazzi157

Page 158: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

Dall'estate 2007 la Comunità Montana AVM organizza, per conto dei Comuni aderenti, centro estivi sia al mare che in loco rivolto a ragazzi e adulti. Fra gli utenti dei centri ci sono anche persone diversamente abili gravi che necessitano di Educatori specializzati che ne sostengano le attività. Nei centri vengono offerti momenti di socializzazione, attività motorie, laboratori manuali e gite sul territorio.Il progetto estivo rientra nel progetto individuale di presa in carico dei ragazzi portatori di handicap.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Cooperativa Sociale CAD - Forlì• Servizio Disabili Adulti – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• N° 3 Istruttori – Rimini• N° 4 Educatori Professionali – Coop. CAD Forlì• N° 1 Coordinatore attività Cooperativa Sociale CAD

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:Sostenere i ragazzi disabili nella scoperta e nella fruizione autonoma del tempo liberoAumentare il grado di integrazione sociale dei giovani disabili, e le loro capacità motorieIndicatori di risultato:Numero di disabili per partecipano alle attività estive

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 45.636,79 10.636,79 35.000,00

158

Page 159: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 12

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

□CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

INTERVENTO/PROGETTO: INSERIMENTO DISABILI NEI CENTRI DI AGGREGAZIONE DELL’ALTA VALMARECCHIA

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: a) Promuovere l’integrazione e la socializzazione dei ragazzi disabili tramite il consolidamento delle attività all’interno dei centri di aggregazione esistenti.1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello).

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/922214Email: [email protected] - [email protected]

159

Page 160: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

4. DestinatariI destinatari del servizio in questione sono i ragazzi disabili residenti o domiciliati in uno dei Comuni facenti parte del territorio della Comunità Montana Alta Valmarecchia, compresi nella fascia di età adolescenziale.

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

Il progetto si integra con le attività di assistenza educativa domiciliare e scolastica nei confronti dei disabili.

6. Azioni previste

Con il progetto, in continuità, si cerca di:• Stimolare nei ragazzi disabili la creatività, il senso critico, la comunicazione e i rapporti interpersonali;• Favorire l’acquisizione di competenze manuali ed artistiche che permettano al ragazzo disabile di

esprimere concretamente le sue inclinazioni;• Promuovere l’inserimento di ragazzi disabili;

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Comuni di: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talalamello• Servizio Disabili AUSL Rimini – Sede di Novafeltria• Cooperativa Sociale “CAD” di Forlì

8. Risorse umane che si prevede di impiegare

• Responsabili Servizi Sociali Enti Locali Alta Valmarecchia• Assistente Sociale Servizio Disabili – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria• n° 4 Educatori della Cooperativa Sociale per le attività • n° 1 coordinatore della Cooperativa Sociale per attività di segreteria e organizzazione.

9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare)

Risultati attesi:• Integrazione sociale dei giovani disabili

Indicatori di risultato:• numero dei giovani disabili che frequentano i Centri di Aggregazione Giovanile.

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 20.000,00 20.000,00

160

Page 161: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2012 DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 13

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia e adolescenza □

Giovani □

Anziani □

Disabili

Immigrati stranieri □

Povertà e Esclusione sociale □

Salute mentale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione □

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

□(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*• Domiciliarità Disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie

INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVAZIONE CENTRO DI AGGREGAZIONE PER DISABILI MENTALI CON AUSL RIMINIOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Attivazione di servizi di promozione della socialità in grado di offrire attività ricreative, soggiorni e vacanze• Attivazione di interventi a sostegno delle fragilità sociali per il contrasto all’isolamento e alla solitudine1. Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,

Comunità Montana Alta Valmarecchia – Novafeltria (intervento in forma associata con i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talalamello.

2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)

Subdistrettuale: Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. Carlo Brizi – Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana Alta Valmarecchia di Novafeltria – Piazza Bramante, n° 11 – Novafeltria (RN)Tel. 0541/920809 - Fax. 0541/920809Email: [email protected] - [email protected]

4. Destinatari Disabili adulti e ragazzi161

Page 162: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate

6. Azioni previste

In collaborazione con l’Azienda USL Rimini, la Comunità Montana Alta valmarecchia e i Comuni ad essa aderenti intendono offrire un servizio diurno di aggregazione e socializzazione per alcuni giorni la settimana ai disabili mentali residenti in Alta Valmarecchia.Il Servizio vuole essere una risposta sperimentale in primis per i tanti casi di disabili mentali che non trovano nel territorio alcuna struttura, e secondariamente per le famiglie degli stessi.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti• Comunità Montana Alta Valmarecchia• Cooperativa Sociale CAD - Forlì• Servizio Disabili Adulti – AUSL Rimini – Sede di Novafeltria

8. Risorse umane che si prevede

di impiegare • N° 2 Educatori Professionali • N° 1 Coordinatore attività

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Risultati attesi:Sostenere i ragazzi disabili nella scoperta e nella fruizione autonoma del tempo liberoAumentare il grado di integrazione sociale dei giovani disabili, e le loro capacità motorieIndicatori di risultato:Numero di disabili per partecipano alle attività estive

10. Piano finanziario:

Previsione di spesa TOTALE

di cui risorse comunali

di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario)

di cui risorse regionali (altri fondi)

di cui FRNA

di cui Fondo nazionale NA

di cui Fondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

euro 10.000,00 10.000,00

162

Page 163: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

QUADRO RIASSUNTIVO UTILIZZO RISORSE 2012

Anziani

Fondo sociale

regionale

Frna Fondo nazionale per la na

Fna Progetto

2011

FNA SLA FRNA accreditamento solo quota aggiuntiva gestioni

particolari (pubbliche,ANFFAS,AIAS,ecc.)

Assistenza residenziale0 7855754 0 0 0 177246

Strutture residenziali per anziani (case protette/rsa; inclusi "ricoveri temporanei in rsa" (punto 4.4 della dgr 1378/99) 0 7552754 0

Non imputabile

Non imputabile 177246

Sostegno progetti assistenziali individuali c/o strutture residenziali non convenzionate (punto 5 dgr n. 1378/99) 0 303000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Altre strutture (case di riposo, comunitã alloggio, etc.) 0

Non imputabile 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Domiciliaritã , nuove opportunitã assistenziali e

sostegno delle famiglie 0 4537800 0 18500 0 0

Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr 1378/99) in strutture residenziali 0 185000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr

0 1200 0 Non imputabile

Non imputabile

0

163

Page 164: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

1378/99) in strutture semi-residenziali

Strutture semi-residenziali per anziani (centri diurni) 0 370000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Assistenza domiciliare e servizi connessi:

A) assistenza domiciliare0 1410000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

B) servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura

b.1. trasporti0 45000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

b.2. pasti0 60000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

b.3. telesoccorso e teleassistenza 0 125000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

C) programma dimissioni protette 0 81600 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

D) attivitã rivolta ai gruppi (formazione, informazione, educazione, incontri, caff㨠alzheimer, ecc.) 0 0 0 18500

Non imputabile Non imputabile

Assegno di cura anziani:

A) assegni di cura (di livello a-b-c) 0 1850000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

B) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto 0 210000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Servizi di prossimitã (portierato sociale, custode sociale, alloggi con servizi, ecc.) 0 200000 0

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

164

Page 165: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Accesso e presa in carico0 84000 0 31000 0 0

Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e percorso presa in carico 0 84000 0 31000

Non imputabile Non imputabile

Altro0 0 0 0 0 0

Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalitã precedenti)

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Totale 0 12477554 0 49500 0 177246

Disabili

Fondo sociale

regionale

Frna Fondo nazionale per la na

Fna Progetto

2011

FNA SLA FRNA accreditamento solo quota aggiuntiva gestioni

particolari (pubbliche,ANFFAS,AIAS,ecc.)

Assistenza residenziale0 4731005 0 0 0 0

Strutture residenziali di livello alto (solo centri socio-riabilitativi residenziali accreditati) 0 3259520 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Strutture residenziali di livello medio (comunitã alloggio, gruppi appartamento, residenze protette, eventuali inserimenti in strutture per anziani o in strutture fuori regione) 0 911485 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Residenzialitã disabili gravissimi (dgr 2068/04) 0 560000

Non imputabile

Non imputabile 0 Non imputabile

165

Page 166: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Domiciliaritã , nuove opportunitã assistenziali e

sostegno delle famiglie 0 4530623 0 30000 177337 26040

Accoglienza temporanea di sollievo in strutture residenziali (dgr 1230/08) 0 20000 0

Non imputabile 37337 0

Accoglienza temporanea di sollievo in strutture semi-residenziali (dgr 1230/08) 0 3000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Strutture semi-residenziali per disabili (centri diurni): 0

A) centri socio-riabilitativi diurni (solo i centri socio-riabilitativi accreditati con esclusione dal 2011 del costo del trasporto) 0 1952960 0

Non imputabile

Non imputabile 26040

B) centri socio-occupazionali0 910000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Assistenza domiciliare e servizi connessi 0

A) assistenza domiciliare0

a.1. assistenza domiciliare con finalitã socio-educativa (solo quella accreditata) 0 220000 0

Non imputabile 60000 0

a.2. prestazioni educative territoriali 0 0 0

Non imputabile 0 Non imputabile

a.3. assistenza domiciliare con finalitã socio-assistenziale (solo quella accreditata) 0 277000 0

Non imputabile 0 0

B) servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura 0

b.1. trasporti (compreso dal 2011 trasporto centri diurni) 0 476000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

166

Page 167: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

b.2. pasti0 12000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

b.3. telesoccorso e teleassistenza 0 0 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

C) attivitã rivolta ai gruppi (formaz/informaz/educaz, gruppi, consulenze,) 0 32000 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Interventi per la mobilitã privata delle persone con grave disabilitã 0

Contributi per l'acquisto e l'adattamento di autoveicoli (art. 9 lr 29/97) 41313

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Assegno di cura disabili

A) assegno di cura disabili con handicap grave (comma 3 art.3 l.104/92) 0 322663 0 30000 80000 Non imputabile

B) assegno di cura gravissime disabilitã acquisite (dgr 2068/2004) 0 280000 0

Non imputabile 0 Non imputabile

C) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto 0 25000 0

Non imputabile 0 Non imputabile

Accesso e presa in carico0 122000 0 0 0 0

Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e percorso presa in carico 0 122000 0 0

Non imputabile Non imputabile

Altro0 0 0 0 0 0

Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalitã precedenti)

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Totale 0 9383628 0 30000 177337 26040167

Page 168: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

Interventi trasversali per anziani e disabili

Fondo sociale

regionale

Frna Fondo nazionale per la na

Fna Progetto

2011

FNA SLA FRNA accreditamento solo quota aggiuntiva gestioni

particolari (pubbliche,ANFFAS,AIAS,ecc.)

Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle

assistenti famigliari 0 95000 0 0 0 0

Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari 0 95000 0

Non imputabile

Non imputabile 0

Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico 0 77500 0 0 0 0

Contributi del frna per l'adattamento domestico - contributi art.10 lr 29/97 0 50000 0 0 0 Non imputabile

Servizio di consulenza dei centri provinciali per l'adattamento domestico 0 27500 0 0

Non imputabile Non imputabile

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione

soggetti fragili 0 447877 0 0 0 0

Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili 0 447877 0

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Altro0 0 0 0 0 0

Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalitã precedenti)

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile

Non imputabile Non imputabile

Totale 0 620377 0 0 0

Totale Generale

168

Page 169: Piano Distrettuale per la non autosufficienza Anno …...alle famiglie che si prendono cura dell’ anziano in maniera continuativa attraverso l’erogazione dell’assegno di cura

fondo sociale

regionale

frna fondo nazionale per la na

Fna Progetto

2011

FNA SLA FRNA accreditamento solo quota aggiuntiva gestioni

particolari (pubbliche,ANFFAS,AIAS,ecc.)

Totale Generale0 22481559 0 79500 177337 203286

169