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Conferenza dei Sindaci Azienda U.L.SS. n. 6 “VicenzaLa Ripianificazione del Piano di Zona per l’anno 2016 documento approvato dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci il 20 giugno 2016 recepito dal Direttore Generale U.L.SS. n. 6 con deliberazione n. 463 del 29.06.2016 in attesa del visto di congruità regionale Direzione Servizi Sociali e della Funzione Territoriale Ufficio Piano di Zona tel. 0444/752436 – 753112 fax 0444/752505 email [email protected] sito www.ulssvicenza.it

Piano di Zona 2010-2015 - Azienda ULSS 8 Berica · futura programmazione del nuovo Piano di Zona. In tal senso, si potranno riscontrare delle azioni speculari rispetto alla ripianifiazione

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Conferenza dei Sindaci Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza”

La Ripianificazione del Piano di Zona

per l’anno 2016

documento approvato dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci il 20 giugno 2016 recepito dal Direttore Generale U.L.SS. n. 6 con deliberazione n. 463 del 29.06.2016

in attesa del visto di congruità regionale

Direzione Servizi Sociali e della Funzione Territoriale Ufficio Piano di Zona

tel. 0444/752436 – 753112 fax 0444/752505 email [email protected] sito www.ulssvicenza.it

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Ripianificazione del Piano di Zona per l’anno 2016 a cura di:

Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale Salvatore Barra Ufficio Piano di Zona Catia Carturan Direttore pro tempore Distretto Socio Sanitario Paola Costa Area Anziani Antonio Matteazzi – Direttore ff UOC Cure Primarie Emma Nardin – Responsabile Servizio Adulti e Anziani Area Dipendenze Vincenzo Balestra – Direttore Dipartimento per le Dipendenze Area Disabilità Mauro Burlina – Responsabile Servizio Disabilità Area Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani Marilena Zanetello - Direttore ff UOC Infanzia, Adolescenza e Famiglia Area Salute Mentale Andrea Danieli – Direttore Dipartimento Salute Mentale

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Indice

1. La Ripianificazione per l’anno 2016 Le principali variazioni intervenute rispetto alla programmazione del Piano di Zona 2011 – 2015

pagina 3

1.1 Adulti-Anziani Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone anziane non autosufficienti e autosufficienti

pagina 4 pagina 11

1.2 Famiglia, infanzia, adolescenza, minori in condizione di disagio, giovani L’immigrazione vista dall’Area

pagina 19 pagina 24

1.3 Dipendenze La marginalità sociale e l’immigrazione viste dall’Area

pagina 25 pagina 30

1.4 Disabilità Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone con disabilità

pagina 31 pagina 41

1.5 Salute Mentale Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone con disturbi mentali La marginalità sociale e l’immigrazione viste dall’Area

pagina 46 pagina 51 pagina 53

2. Il quadro delle risorse economiche per la sesta annualità di intervento (anno 2016) Programmazione del sistema delle Unità di Offerta Area Infanzia Adolescenza Famiglia – Area Dipendenze (tabelle 2/A - 2/B - 2/C - 2/D)

pagina 54 pagina 57

Note Tabelle 1/A, 1/B, 1/C pagina 65

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1. LA RIPIANIFICAZIONE PER L’ANNO 2016 Premessa Il Piano socio-sanitario regionale, approvato con LR 23/2012, invita a ripensare in una logica di sistema e di rete, nonché di ambiti territoriali più estesi, l’offerta del servizio sanitario e sociosanitario, giungendo a descrivere come ambito ottimale per le Aziende ULSS quello caratterizzato da una popolazione compresa tra i 200.000 e 300.000 abitanti. Il piano prevede, inoltre, che le aziende attuino azioni per l’integrazione ospedale-territorio entro il 2016 attraverso la riorganizzazione della rete ospedaliera, realizzino la rete delle strutture intermedie e completino la filiera della rete territoriale. In attuazione di tali indicazioni, si colloca il progetto di legge n. 23/2015 contenente l’individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS, con la valorizzazione della dimensione provinciale delle aziende stesse, e l’istituzione dell’ente di governance della sanità regionale veneta denominato “Azienda zero”. A livello statale, invece, la legge n. 56/2014, cosiddetta “legge Delrio” ha dettato disposizioni in materia di città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni, con la conseguente necessità di porre in atto un processo di riordino delle funzioni gestite dalle province e l’individuazione delle competenze da ricollocare presso la Regione e/o quelle da attribuire agli enti locali. Pertanto, vista la necessità di completare i processi di riorganizzazione, in attuazione delle statuizioni statali e regionali sopra citate, la Regione Veneto con DGR n. 1841 del 9 dicembre 2015 ha prorogato la validità dei piani di zona dei servizi sociale e sociosanitari 2011-2015 dei territori delle Aziende ULSS del Veneto di un anno, rendendo necessario procedere, anche per l’anno 2016, all’attività di ripianificazione1.

Le principali variazioni intervenute rispetto alla programmazione del Piano di Zona 2011 - 2015 Di seguito sono descritte le strategie d’indirizzo che dirigono la programmazione dell’anno 2016 evidenziando gli orientamenti strategici che coinvolgono complessivamente tutte le aree di intervento (Adulti-Anziani, Dipendenze, Disabilità, Famiglia-Infanzia-Adolescenza e Salute Mentale). Il mandato assegnato ai Referenti di Area consiste nel preservare l’esistente (azioni di mantenimento), contenendo le modifiche sostanziali delle azioni di potenziamento e/o azioni di innovazione, in vista della futura programmazione del nuovo Piano di Zona. In tal senso, si potranno riscontrare delle azioni speculari rispetto alla ripianificazione dell’anno 2015.

L’orientamento direzionale è quello che va verso la convergenza dei due Piani di Zona, dell’ULSS 6 e dell’ULSS 5, ovvero un unico Piano di Zona dell’Area Berica.

1 LR n. 23/2012 “norme in materia di approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016”; DGR n. 1841/2015 “proroga validità Piani di Zona 2011/2015 al 31

dicembre 2016”; DGR n. 2051/2015 “approvazione linee di indirizzo per la nomina dei Direttori generali quali Commissari”.

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1.1 Adulti - Anziani Note di aggiornamento sulle azioni previste nel 2015 Relativamente allo sviluppo della rete delle strutture intermedie, la realizzazione dell’Ospedale di Comunità è stata posticipata al 2016, per i tempi richiesti dai procedimenti autorizzativi. La trasformazione dei 62 posti letto di Nucleo Assistenza Intermedia Socio-Sanitaria (NAISS) in Unità Riabilitative Territoriali (URT) seguirà le medesime tempistiche. Conseguentemente verrà mantenuto, fino alla riconversione dei nuclei NAISS in URT stimata nel giugno 2016, l’utilizzo di Impegnative di Residenzialità (IR) di media intensità finalizzate alla gestione dei nuclei NAISS. La Conferenza dei Sindaci in data 26/5/2015 ha approvato la nuova articolazione della programmazione locale dei posti letto di residenzialità extra ospedaliera dell’Azienda ULSS n. 6 “Vicenza” a seguito dell’emanazione della DGR 2243/2013. La nuova programmazione è stata trasmessa alla Direzione Regionale per i Servizi Sociali in data 13/07/2015 e si è in attesa di recepire il visto di congruità rispetto alla programmazione regionale per dare avvio ai processi di trasformazione previsti nella programmazione locale. La programmazione trasmessa verrà aggiornata ricomprendendo la richiesta del Comune di Vicenza del 22 febbraio 2016 prot. 24992/2016, di introdurre nella pianificazione locale l’attivazione di n. 2 comunità alloggio per anziani autosufficienti e parzialmente non autosufficienti di 10 p.l. ciascuna, presso il Centro di Servizi “Casa Provvidenza” della Congregazione delle Suore di Carità delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa sito a Vicenza in Via San Domenico, 26. Rispetto al Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer”, il 30 novembre 2015 è avvenuta la chiusura formale e contabile del Progetto avviato nel 2011 come seconda fase sperimentale successiva alla precedente che aveva interessato il periodo 2006/2009. Complessivamente, si tratta di una progettazione che si è sviluppata su un periodo di dieci anni, che ha coinvolto numerosi soggetti pubblici e privati ed è stata sostenuta da un importante finanziamento della Fondazione Cariverona con il cofinanziamento degli enti aderenti. Nella medesima data si è conclusa anche la sperimentazione del “Progetto di screening e prima valutazione della persona anziana con possibile deterioramento cognitivo” quale ultima azione progettuale del suddetto progetto, al quale hanno aderito 60 Medici di Medicina Generale. Questo progetto ha previsto una prima attività di screening effettuata dal Medico di Medicina Generale con l’ausilio di esami clinico-strumentali e l’integrazione dei medesimi Medici con gli specialisti dei Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) dell’ULSS, al fine di garantire una migliore accessibilità ai servizi specialistici, equità e appropriatezza clinica e assistenziale e, in tal modo, assicurare al malato e alla sua famiglia riferimenti certi ed efficaci lungo il decorso patologico, in linea con quanto indicato dalla Regione nella DGR 3542 del 2007. L’iter progettuale che ha attivato vari tavoli di approfondimento e di confronto assieme ad un percorso formativo integrato tra Medici di Medicina Generale e Medici Specialisti, ha consentito la sperimentazione di un protocollo operativo finalizzato all’individuazione di un percorso terapeutico assistenziale per il malato di demenza e la sua famiglia. I primi riscontri pervenuti sono concordi nell’evidenziare l’importanza che sia il Medico di Medicina Generale ad effettuare una prima valutazione del sospetto diagnostico, attraverso gli strumenti e le modalità individuati, per escludere altre patologie e migliorare l’appropriatezza dell’invio ai servizi specialistici e, inoltre, per offrire al malato e alla famiglia, una presa in carico tempestiva e precoce, già all’insorgenza della malattia.

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I dati complessivi sono attualmente in fase di elaborazione e, a breve, saranno presentati. Tuttavia si evidenzia l’opportunità che detta sperimentazione, realizzata attraverso un importante e complesso coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale aderenti e dei Medici Specialisti possa perfezionare un percorso terapeutico e assistenziale da estendere a tutti i Medici dell’ULSS. Con il Progetto suddetto è stato possibile avviare e replicare negli ultimi 5 anni la rassegna di eventi di sensibilizzazione e di informazione diffusa denominata “Settembre Alzheimer”; si tratta di una programmazione proposta in concomitanza con le celebrazioni annuali della Giornata Mondiale dell’Alzheimer che prevede il coinvolgimento di oltre 30 soggetti pubblici e privati nell’offerta di un calendario di iniziative sempre molto ricco. Nelle more della costituzione del Coordinamento Territoriale sulle Demenze che avrà il compito, tra gli altri, di coordinare la rassegna suddetta, l’Azienda ULSS assume il ruolo di coordinatore dell’evento e di responsabile scientifico. In osservanza alla DGR 1873 del 15/10/2013 che ha affidato alle Aziende ULSS il compito di estendere il modello dei Centri Sollievo nei vari territori, quale progetto a favore del malato di demenza e della sua famiglia, è operativa una convenzione con l’Associazione AVMAD (Associazione Veneto malattia di Alzheimer e Demenze Degenerative) finalizzata all’apertura e alla gestione dei Centri. Detta convenzione è stata prorogata al 31/03/2016 e sarà oggetto, a breve, di un aggiornamento, anche alla luce di una nuova assegnazione del finanziamento regionale recentemente acquisita. Attualmente sono già operativi n. 2 Centri all’interno della città di Vicenza e un nuovo Centro nel Comune di Arcugnano, attivato nel dicembre scorso. Nel corso del 2015 sono state realizzate numerose iniziative finalizzate alla sensibilizzazione del Progetto verso i Comuni dell’ULSS; altresì sono stati organizzati vari incontri con i servizi sociali comunali, i Medici di Medicina Generale, i Medici Specialisti, i cittadini per diffondere la conoscenza del servizio e promuovere la partecipazione da parte degli interessati. Risulta di fondamentale importanza che la rete dei servizi e gli operatori che la compongono siano adeguatamente informati sull’esistenza e le finalità di questo nuovo servizio, per orientare adeguatamente i malati e le famiglie. Accoglimenti Diurni presso i Centri Servizi per anziani non autosufficienti: era stata predisposta una linea guida contenente i criteri, gli standard strutturali, organizzativi e di qualità del servizio. Deve essere individuato il percorso amministrativo più opportuno per procedere con la fase operativa. E’ necessario valutare l’opportunità di promuovere una richiesta di sperimentazione alla Regione. Una seconda attività che richiede un ulteriore approfondimento e l’avvio di un iter dedicato, riguarda il tema dell’omogeneizzazione dei regolamenti comunali inerenti all’offerta dei servizi e delle provvidenze sociali. L’introduzione del nuovo ISEE, avvenuta dal 01/01/2015, richiederà alle Amministrazioni Comunali di rivedere le soglie di accesso alle prestazioni sociali e, pertanto, potrebbe essere il momento più opportuno per concordare dei valori omogenei all’interno del territorio dell’ULSS finalizzati ad evitare le eventuali disparità di trattamento per l’accesso ai suddetti benefici da parte del cittadino. Sull’argomento è stato istituito da parte della Conferenza dei Sindaci un tavolo dedicato ad approfondire tale tematica. Un’ulteriore attività, riguarda l’ampliamento del sistema di accreditamento ai servizi domiciliari erogati dai Comuni, anche per le nuove prospettive che potrebbero derivare dalla scelta da parte del cittadino di utilizzare l’Impegnativa di Cura Domiciliare (DGR 1338/2013) erogata nella forma di servizio e dal governo dell’offerta privata con il monitoraggio da parte dell’ente pubblico dei livelli di qualità dei servizi erogati a tutti i cittadini. E’ un’azione che prevede l’individuazione degli standard, dei requisiti e degli indicatori che i soggetti erogatori dei servizi devono possedere per rispondere al fabbisogno espresso nella

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programmazione territoriale, garantire al cittadino la qualità del servizio e, per l’appunto, accreditarsi verso l’ente pubblico. Considerata la complessità dei suddetti procedimenti, determinata dalle novità degli argomenti introdotti e dalla laboriosità dell’istruttoria che necessita di una convergenza tra i numerosi e i diversi interlocutori, si propone la costituzione di un tavolo di lavoro trasversale con i soggetti interessati e un confronto preliminare con le direzioni regionali interessate. Nuove azioni L’allungamento della vita media ha comportato la presenza numerosa di tante persone di età avanzata; l’aumento più consistente, in proporzione, riguarda la fascia di popolazione che ha raggiunto e superato gli 80 anni di età e che è rappresentata da persone a rischio di isolamento sociale per i fattori già noti. Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato la pericolosità dell’isolamento sociale e delle sue ricadute sulle condizioni di salute e sulle statistiche di mortalità. Dall’altra parte, l’Unione Europea ha affermato che il sostegno sociale è un fattore importante per la salute ed assume un ruolo decisivo per assicurare buone condizioni di salute ai due estremi della vita. Le reti sociali – formate da familiari, parenti, conoscenti e amici – contribuiscono a salvaguardare e migliorare lo stato di salute degli individui. Esse possono agevolare l’accesso alle cure mediche e ai servizi sanitari, fornire una grande quantità di assistenza informale e contribuire a mitigare l’impatto di eventi negativi. Infine varie indagini hanno negli anni confrontato i tassi di mortalità in gruppi caratterizzati da relazioni umane di diversa intensità. In queste indagini è stata confermata la ridotta sopravvivenza di anziani esposti ad una condizione di solitudine. Ancora, nel caso di eventi critici (grande caldo/grande freddo) l’isolamento sociale è il fattore che più di altri favorisce una vulnerabilità ed ha un effetto moltiplicatore dell’evento critico con conseguenze molto gravi. Appare prioritario, pertanto, per avviare dei processi di vicinanza solidale e di educazione sanitaria, procedere con una progettazione finalizzata all’individuazione della suddetta popolazione anziana, fragile, sola e a rischio all’interno dei centri urbani e sperimentare una modalità di conoscenza e di rilevazione dei bisogni, per sensibilizzare le reti di prossimità della comunità locale e individuare le opportune forme di supporto e di risposta ai bisogni medesimi. Attraverso un’attività di co-progettazione tra l’ULSS, il Comune di Vicenza, il Comune di Arcugnano, la Caritas di Vicenza e la Fondazione Maria Teresa Mioni Onlus di Arcugnano è stato concordato il “Progetto di vicinanza solidale e di educazione sanitaria per l’anziano fragile e solo” che propone la sperimentazione di un modello di monitoraggio sociale attivo nei quartieri della Città di Vicenza e nel Comune di Arcugnano. Attualmente il progetto è momentaneamente sospeso a causa di problematiche presentate dalla Fondazione Mioni, quale finanziatore principale del progetto. Centri Sollievo: nuove attivazioni E’ in corso una fattiva collaborazione con l’Associazione AVMAD per la promozione nel territorio dell’ULSS del Progetto regionale Centri Sollievo. Nel corso dei primi mesi del 2016 sono stati avviati gli incontri di programmazione per l’attivazione di nuovi Centri Sollievo nei Comuni di Dueville e di Bressanvido. Quest’ultimo Comune si avvarrà, inoltre, della collaborazione dei Comuni limitrofi per garantire al Centro una presenza numerica appropriata di utenti. Recentemente, la Regione del Veneto ha comunicato l’assegnazione di un nuovo acconto del finanziamento che consentirà, a breve, l’aggiornamento della convenzione in essere. Continuano gli incontri di sensibilizzazione rivolti ai Medici di Medicina Generale e ai cittadini. Durante i mesi di gennaio e febbraio 2016 si è tenuta la seconda edizione del corso di aggiornamento dei volontari dei Centri Sollievo; il percorso formativo di 4 pomeriggi è stato rivolto sia ai volontari già operanti all’interno dei Centri medesimi, sia alle nuove persone che si sono rese disponibili. Vi hanno partecipato circa 40 persone e il riscontro sul corso è stato complessivamente positivo.

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Si rende inoltre necessario procedere -in osservanza anche alla normativa sui Centri Sollievo- alla costituzione di un Coordinamento Territoriale sul Decadimento Cognitivo che coinvolga tutti i soggetti interessati e coinvolti, pubblici e privati, al fine di costituire un tavolo tecnico di monitoraggio sull’andamento dei Centri Sollievo e che sia in grado di rilevare i bisogni prevalenti di questa popolazione ma anche di favorire i processi di integrazione socio-sanitaria nonché l’individuazione delle risposte e degli aiuti più appropriati alle problematiche delle famiglie. Considerazioni generali Riprendendo quanto sopra descritto e in vista della pianificazione del prossimo Piano di Zona, appare necessario ed importante approfondire e sviluppare ulteriormente l’ambito della prevenzione intesa come promozione dell’invecchiamento attivo e della previsione del percorso di fragilità della persona, per ritardare, quando possibile, la perdita repentina dell’autonomia e l’attivazione dei relativi servizi socio-sanitari con costi elevati, non solo economici, per la persona e la Comunità. E’ possibile articolare un’offerta di supporti, alla persona anziana e alla sua famiglia quando presente, in modo da sostenere l’ingresso nella fragilità e così accompagnare il percorso assistenziale, privilegiando il valore della domiciliarità per la persona e l’attivazione delle risorse del territorio. In quest’ottica il sistema della rete dei servizi socio-sanitari può arricchirsi di sostegni più “informali” che possono tuttavia rappresentare un valido aiuto all’interessato e/o al caregiver, in particolare, per le problematiche che si vengono a creare con la perdita delle prime funzionalità. In tal senso la progettualità rivolta alla popolazione anziana sola e fragile, sopra descritta, costituisce un’iniziativa finalizzata ad intercettare le situazioni di rischio che, senza gli adeguati sostegni, possono degenerare velocemente verso la perdita dell’autonomia. Anche i Centri Sollievo per persone affette da decadimento cognitivo si occupano di individuare i malati all’esordio della malattia per fornire da subito, attraverso l’attività dei volontari e dei professionisti, un valido aiuto ma anche un riferimento costante lungo il decorso della malattia, finalizzato ad aiutare il caregiver a fronteggiare il carico assistenziale ed a sapersi orientare all’interno del sistema dei servizi. Infine, anche l’offerta degli accoglimenti diurni all’interno dei Centri di Servizi per anziani può costituire una risposta flessibile ed efficace volta a ritardare o ad evitare l’istituzionalizzazione dell’anziano e a favorire i processi di riorganizzazione e di presa in carico delle famiglie. E’ possibile ulteriormente articolare questo primo “paniere” di aiuti e di supporti preventivi alle famiglie con uno sguardo al mondo dell’assistenza familiare privata. All’interno del territorio dell’ULSS sono presenti varie agenzie e soggetti che offrono informazioni, servizi di supporto e di gestione amministrativa alle famiglie che scelgono di avvalersi di un assistente familiare per l’attività di cura e di assistenza. Tuttavia, quando la famiglia si trova nella necessità di ricorrere alle suddette figure, con difficoltà riesce ad accedere alle informazioni, trovandosi all’interno di una variegata realtà di proposte, di costi e di servizi offerti dai soggetti preposti. Per tale motivo, alcuni territori esterni all’ULSS di Vicenza hanno optato per la costituzione di un sportello dedicato. In alternativa appare opportuno e di aiuto alle famiglie l’individuazione di un data base contenente i soggetti accreditati, i servizi offerti e i costi richiesti. Altresì, generalmente, la figura dell’assistente familiare coincide con una persona in possesso di scarse informazioni e nozioni specifiche per la cura e l’assistenza di un anziano fragile e/o non autosufficiente. La sperimentazione della Scuola di Assistenza Familiare realizzata con il Progetto “Polo Assistenziale Alzheimer” in 3 edizioni all’interno dei territori Ovest, Sud-Est e Vicenza dell’ULSS ha consentito la definizione di un percorso formativo di n. 56 ore teorico-pratiche, attraverso un’articolazione per giornate

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monotematiche e il coinvolgimento, nel ruolo di docenti, degli operatori sanitari e sociali dei Comuni, dei Distretti e dei Centri di Servizio per un costo complessivo di circa €. 3.500 per ciascuna edizione. La proposta formativa ha riscontrato una positiva valutazione, sia da parte dei discenti che da parte dei docenti coinvolti e, continuamente, arrivano richieste da parte dei cittadini, per l’attivazione di nuove edizioni. Attualmente, la formazione delle assistenti private è proposta in modo disarticolato, generalmente da parte di qualche agenzia interinale o da qualche ente territoriale. Non sono note le modalità di diffusione delle iniziative e di reclutamento dei partecipanti; non si conoscono i contenuti formativi offerti. Appare opportuno, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci, attivare un percorso di emersione e di coordinamento dell’attività formativa nonché sviluppare una mappa territoriale che consenta alla famiglia di avere informazioni chiare e complete sull’offerta di assistenza privata. TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’ anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Attivazione Ospedale di

Comunità

Azienda ULSS, Centri di Servizio

residenziali per anziani non

autosufficienti

Strutture intermedie 38 posti

Previsione avvio

1 giugno 2016: OdC di Sandrigo

1 settembre 2016: OdC di Vicenza

Trasformazione dei due

NAISS in URT

Azienda ULSS, Centri di Servizio

residenziali per anziani non

autosufficienti

Strutture intermedie 60 posti

Previsione riconduzione nuclei

NAISS in URT 1 giugno 2016

Attivazione 3 p.l. per SLA

secondo le indicazioni

della DGR 739/2015

Azienda ULSS, Conferenza dei Sindaci,

Centri di Servizio residenziali per

anziani non autosufficienti

Centralità della persona, potenziamento

dell’offerta di p.l. 3 posti

Da giugno 2016 in concomitanza

alla trasformazione di nuclei

NAISS in URT

Promuovere un’ulteriore

evoluzione organizzativa

ed ampliamento

dell’offerta da parte dei

servizi residenziali sulla

base delle indicazioni di

cui alla D.G.R. 190/2011 e

D.G.R. 2243/2013

Azienda ULSS, Conferenza dei Sindaci,

Centri di Servizio residenziali per

anziani non autosufficienti

Residenzialità extra ospedaliera anziani

non autosufficienti

Nuova Programmazione locale DGR

2243/2013

In allegato documento

adottato dalla Conferenza dei

Sindaci in data 26/5/2015 e

trasmesso in data 13/07/2015

alla Direzione regionale

Dipartimento Servizi socio

sanitari e Sociali. Sezione non

autosufficienza

Settembre Alzheimer

ULSS coordina l’attività in

collaborazione con Comuni e Centri di

Servizio e AVMAD

Educazione alla salute, sensibilizzazione

e orientamento della rete dei servizi

famigliari e

operatori: 3000

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TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3 Note4

Centri di Servizio

residenziali per anziani non

autosufficienti:

specializzazione di un

numero progressivo di

Impegnative di

Residenzialità di 1° e 2°

livello destinate agli

accoglimenti temporanei

Azienda ULSS, Centri di Servizio

residenziali per anziani non

autosufficienti

Programmazione dei servizi,

potenziamento residenzialità

Ricoveri per assistenza temporanea intermedia: n. 262 utenti tramite la

specializzazione e riqualificazione economica di

62 IdR di media intensità: 32 IPAB di Vicenza

30 IPAB "Suor Diodata Bertolo" di Sandrigo.

Per 5 mesi tali Unità di offerta verranno riconvertite in URT

entro il 1/6/2016

Si prevede la specializzazione

di n. 40 IR di 1° livello e n. 4 di

2° livello presso tutti i Centri

di Servizio dell’ULSS 6

aderenti al progetto tempora

tempo sollievo

Utenti attesi: n 334.

Azione modificata

rispetto alle risorse

previste, ai posti, al n. di

utenti che si prevede di

raggiungere

Revisione della

convenzione per pazienti in

condizione di SVP e

definizione del percorso

assistenziale al termine

della permanenza nel

nucleo dedicato

IPAB di Vicenza

Promozione dei livelli

qualitativi ottimali dell’offerta

di rete

Dall’1/01 al 30/09:

n. 10 p.l.

Dall’1/10 al 31/12:

n. 18 p.l.

Sviluppo dei Centri Sollievo

rivolti a malati di demenza

e alle loro famiglie

Costituzione

coordinamento territoriale

demenza

Azienda ULSS, Comuni, AVMAD, Associazioni Volontariato,

Cooperative Sociali DGR 1873/2013 30 utenti coinvolti

Apertura di n. 3 nuovi

Centri Sollievo negli

ambiti territoriali Est,

Ovest e Sud-Est in

aggiunta ai 3 già attivi

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TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Richiesta inserimento

nella programmazione

locale di 2 comunità

alloggio per anziani auto

o parzialmente auto c/o

Casa Provvidenza

(Comunità alloggio nucleo

Genziana e Comunità

alloggio nucleo Ciclamino)

Centri di servizio Revisione programmazione

Locale

nota n. 24991/2016 del

22.2.2016 del Comune

di Vicenza

Attività di co-

progettazione tra l’ULSS,

il Comune di Vicenza e la

Caritas di Vicenza

finalizzata

all’individuazione della

popolazione anziana,

fragile, sola e a rischio

all’interno dei centri

urbani e a sperimentare

una modalità di

rilevazione dei bisogni,

per sensibilizzare le reti di

prossimità della comunità

locale e individuare le

opportune forme di

supporto e di risposta ai

bisogni medesimi.

Caritas Vicentina

Partner del progetto:

Comune di Vicenza, Comune di Arcugnano,

ULSS di Vicenza

Fondazione Mioni di Arcugnano

Progetto di vicinanza solidale,

contrasto dell’emarginazione e

isolamento della popolazione

anziana; educazione sanitaria in

concomitanza con gli eventi

critici stagionali: grande caldo,

grande freddo

2000

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone anziane

non autosufficienti e autosufficienti

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Descrizione della capacità recettiva delle strutture per auto e non autosufficienti ed operanti nel territorio – DGR 190/2011 – 2243/2013 PROGRAMMAZIONE LOCALE TABELLA RIEPILOGATIVA AGGIORNATA

DGR 190/2011 DGR 2243/2013 AZIONI

P.L. NON AUTO 1° L. 1605 1672

P.L. NON AUTO 2° L. 385 418

TOTALE P.L. NON AUTO 1990 2090 +100

P.L. AUTO 404 304 -100

TOTALE P.L. AUTO E NON AUTO

2439 2439

SVP 10 10

P.L. NON AUTO REL. 115 115

CENTRI DIURNI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

93 160

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Piano di zona 2011/2015 - Programmazione locale dei posti letto di residenzialità extraospedaliera dell’Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza”, a seguito dell’emanazione della D.G.R. 2243/2013.

PROPOSTA DEFINITIVA DEL 19/5/2015

La D.G.R. 2243/2013 ha aggiornato la programmazione regionale del fabbisogno di residenzialità per l’U.L.SS. n. 6 “Vicenza”.

SITUAZIONE ATTUALE ED EVOLUZIONE

Situazione autorizzativa a seguito della D.G.R. 190/2011:

• Posti letto programmati di primo e secondo livello = 2007 • di cui in realizzazione: 1990 • di cui non collocati: 15 (Psicogeriatrici) • di cui chiusi: 2 (1° livello Salvi)

• Posti letto di primo livello in realizzazione = 1621 • Posti letto di secondo livello in realizzazione = 369 • Impegnative riconosciute in base alla D.G.R. 4200 del 18/12/2007 = 1748

D.G.R. 2243/2013

• Calcolo fabbisogno in base ai parametri di popolazione = 1672 • Posti letto autorizzabili alla realizzazione e accreditabili di primo e secondo livello = fabbisogno + 25% =

1672+25% 2090 • Numero massimo di posti letto di secondo livello autorizzabili = 418 (non superiore al 25% di quelli di

primo livello) • Numero massimo di posti letto di primo livello autorizzabili = 1672 (= 2090 - 418)

Nuova programmazione:

• Nuovi posti letto da autorizzare alla realizzazione o accreditabili di primo e secondo livello = 100 (comprensivi di 17 p.l. non realizzati con la precedente programmazione)

Il percorso e le scelte della programmazione locale

La Conferenza dei Sindaci in data 26-5-2015 ha recepito i criteri di priorità della D.G.R. n. 2008 del 27 giugno 2006 (ex art. 20 L. 67/1988), della D.G.R.190/11 e della D.G.R. n. 2243 del 13 dicembre 2013 e dei criteri proposti dall’Esecutivo dei Sindaci:

1. posti letto per anziani non autosufficienti già realizzati con i finanziamenti regionali ex art 20, L. 67/88; 2. necessità di salvaguardare e valorizzare prioritariamente il patrimonio strutturale esistente; 3. riequilibrio per aree territoriali corrispondenti agli ex distretti sociosanitari della dotazione di posti

letto complessivi, di primo e di secondo livello; 4. riequilibrio della dotazione dei posti letto di secondo livello per sotto aree territoriali di gravitazione; 5. necessità che i posti letto autorizzati alla realizzazione/trasformazione siano messi a disposizione in

tempi ristretti e dichiarati dall’Ente Gestore.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Tabella A

Attribuzione dei posti letto D.G.R. 2243/2013 per aree territoriali (ex distretti) per trasformazione posti letto da Auto a Non Autosufficienti e da primo a secondo livello - approvato dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci del 24/03/2015

DSS pop.65-ol 1°liv

pl 1°liv

ogni

1000

>=65

2°liv

pl 2°liv

ogni

1000

>=65

pl auto

pl Auto

ogni

1000

>=65

pl

riconverti

ti da auto

a 1° liv.

DI CUI pl

riconvertit

i da 1°a

2°liv

nv.prog. pl

1°liv

pl 1°liv

ogni

1000

>=65

nv.progr.

pl 2°liv

pl 2°liv

ogni

1000

>=65

nv.progr. pl

Auto dgr2243

pl Auto

ogni

1000

>=65

TOT.PL.

per Non

Auto

pl NA ogni

1000

>=65

tot. pl

auto

pl Auto

ogni 1000

>=65

Vicenza 26680 526 19,7 192 7,2 150 5,6 41 0 =526+41 21,3 =192 7,2 =150-41 4,1 759 28,45 109 4,1

Ovest 11122 284 25,5 40 3,6 85 7,6 5 16 =284+5-16 24,7 =40+16 5,0 =80 7,2 329 29,58 80 7,2

Est 14188 303 21,4 78 5,5 75 5,3 43 20 =303+43-20 22,9 =78+20 6,9 =75-43 2,3 424 29,88 32 2,3

Sud Est 12735 508 39,9 59 4,6 174 13,7 11 13 =508+11-13 39,7 =59+13 5,7 =174-11+10+2 13,7 578 45,39 175 13,7

totale 64725 1621 25,0 369 5,7 484 7,5 100 49 1672 25,8 418 6,5 384 6,1 2090 32,29 396 6,1Legenda:

- in blu le prese d'atto delle richieste di autorizzazione alla realizzazione di pl per autosufficienti presentate dai Comuni

dotazione storica pl di 1° e 2° livello e

auto - DGR 190/2011

esecutivo dei

Sindaci del 24-3-15

Nuova articolazione pl 1°, 2°livello e auto D.G.R.

2243/2014

- in nero la dotazione esistente di pl per i diversi livelli autorizzativi al 31-12-2014

- in viola la riconversione di pl da 1 a 2 livello assistenziale

- in rosso le nuove attribuzioni di pl di primo livello per riconversione dei pl di autosufficienti

nuova dotazione pl DGR

2243/13

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Tabella B

Attuazione D.G.R. 2243/2013 - Programmazione residenzialità per anziani non autosufficienti approvata dalla Conferenza dei Sindaci ULSS n. 6 “Vicenza” il 26 maggio 2015 e in attesa di recepire il visto di congruità regionale

rispetto alla programmazione regionale per dare avvio ai processi di trasformazione previsti nella programmazione locale

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Domande pervenute e non ricomprese nella Programmazione Locale.

Nell’elenco che segue si riportano tutte le domande pervenute sia di autorizzazione alla trasformazione di posti letto da auto a non autosufficienti che di autorizzazione alla realizzazione di nuove strutture per anziani non autosufficienti non coerenti con gli indirizzi della programmazione locale espressi nel presente documento.

Casa di Riposo “Comm. A. Michelazzo” di Sossano: richiesta di autorizzazione alla trasformazione di 10 posti letto per persone anziane autosufficienti in pari posti letto per persone anziane non autosufficienti.

Casa di riposo “Don A. Simionati e Cav. D. Soattini” di Barbarano Vicentino: richiesta di autorizzazione alla trasformazione di 20 posti letto per persone anziane autosufficienti in pari posti letto per persone anziane non autosufficienti.

Casa di riposo “O. Lampertico” di Montegalda: richiesta di autorizzazione alla trasformazione di 8 posti letto per persone anziane autosufficienti in pari posti letto per persone anziane non autosufficienti.

“Sporting club Isola srl”: richiesta di autorizzazione alla realizzazione di un centro di servizio di 1° e 2° livello di mc 12.344 e di una social Housing residenza per anziani di mc 8800.

“Immobiliare Baronio”: richiesta di autorizzazione alla realizzazione di un centro di servizi per anziani non autosufficienti di 120 posti letto.

Tali domande verranno esaminate alla luce dei criteri espressi nella prossima revisione biennale della programmazione regionale della residenzialità per anziani non autosufficienti.

Casa di riposo per anziani Autosufficienti

La dotazione di posti letto per anziani autosufficienti è visualizzata nella Tabella B.

Di seguito si elencano le nuove richieste già ricomprese nella programmazione locale pervenute:

- Presa d’atto della richiesta del Comune di Noventa Vicentina recepito dal Comitato territoriale dei Sindaci dell’ex Distretto Sud Est in data 18-5-15 di creazione di un nucleo di 10 posti letto per anziani autosufficienti ampliando la capacità recettiva totale del centro di servizi da 120 a 130.

- Presa d’atto dell’ampliamento della capacità recettiva di 2 posti letto per anziani autosufficienti presso il Centro di servizio “O. Lampertico” di Montegalda in quanto realizzati con i finanziamenti di cui all’ex art 20 della L. 67/88.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Programmazione locale dei posti per Centri Diurni socio-sanitari

La dotazione teorica, stabilita dalla programmazione regionale (D.G.R. 394/2007), di posti autorizzabili per Centri Diurni è calcolata nella misura del 10% del fabbisogno di impegnative di residenzialità (n°1672 = 167 posti diurni).

- Richiesta del Comune di Dueville recepita dal Comitato territoriale dei Sindaci dell’ex Distretto socio sanitario Est in data 18-5-15 di realizzazione di 10 posti di Centro Diurno per Anziani non autosufficienti presso l’IPAB “Centro di servizi assistenziali di Dueville”.

- Richiesta della Cooperativa “La Goccia” di Marostica recepita dal Comitato territoriale dei Sindaci dell’ex Distretto socio sanitario Sud Est in data 18-5-15 di realizzazione di 10 posti di Centro Diurno per Anziani non autosufficienti presso lo stabile della Casa “Dal Degan” nel Comune di Poiana Maggiore.

COMUNE DI UBICAZIONE CENTRO SERVIZIO Posti

autorizzati Decreto regionale

autorizzativo

VICENZA Centro Diurno “O.Trento” 27 D.G.R. n. 4046 del 22/12/2009

VICENZA Centro Diurno “Via Bachelet" 30 Decreto n. 54 del 17/12/2012

VICENZA Centro Diurno “Villa Rota Barbieri” 30 Decreto n. 532 del 27/12/2013

SANDRIGO I.P.A.B. “Suor Diodata Bertolo” – San Gaetano 6 Decreto n. 305 del 2/11/2012

DUEVILLE C.S.A. Dueville 10

POJANA Maggiore Casa Dal Degan 10

Programmazione Regionale dei posti letto per religiosi non autosufficienti

Centri di Servizio per religiosi non autosufficienti

COMUNE DI UBICAZIONE CENTRO SERVIZIO Posti letto di 1°

livello Decreto regionale

autorizzativo

VICENZA Centro Servizi Anziani “Suore Maestre di S. Dorotea Figlie dei Sacri Cuori”

85 Decreto n. 343 del 23/9/2013

VICENZA R.S.A. Novello O.N.L.U.S. 40 Decreto n. 234 del 05/10/2011

CASTELNOVO di ISOLA VIC. Casa di Riposo per persone religiose non autosufficienti “Beato Giuseppe Nascimbeni”

23 Decreto n. 51 del 17/07/2014

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Programmazione locale dei posti per Comunità alloggio per persone anziane

- Presa d’atto della richiesta del Comune di Caldogno recepita dal Comitato territoriale dei Sindaci dell’ex Distretto Ovest in data 14-5-15 di realizzazione di un nucleo di 10 posti letto di Comunità Alloggio per persone anziane, per trasformazione e ampliamento di 8 posti letto attualmente presenti come Casa Albergo- Mini-alloggi.

COMUNE DI UBICAZIONE CENTRO SERVIZIO Posti

autorizzati

Autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio Comune ex art 13 comma 1

d.lgs. 267/2000, art 132 comma t, d.lgs. 112/1998

art. 130

CALDOGNO Residenza “Villa Caldogno”

Comunità Alloggio per persone anziane 10

Programmazione locale dei posti per Casa albergo/mini alloggi.

COMUNE DI UBICAZIONE CENTRO SERVIZIO Posti

autorizzati Dichiarazione avvio attività

del

VICENZA I.P.A.B. di Vicenza Casa albergo "Proti-Vajenti-Malacarne

83 Decreto reg.le n.08-VI-32 del 6/2/1991

VICENZA Casa albergo mini alloggi "Residenza Brunello"

14 Soggetta a dichiarazione avvio attività

CAMISANO VIC.NO Mini alloggi "Serse Panizzoni"

12 appartamenti

Soggetta a dichiarazione avvio attività

SANDRIGO Casa albergo "Casa Noaro" 7 Soggetta a dichiarazione avvio attività

POJANA MAGGIORE Casa albergo con mini alloggi "Dal Degan"

24

19/3/2007 prot. 2333: Presa d’atto del Comune di Pojana Maggiore della comunicazione di avvio attività da parte della Cooperativa “La Goccia”.

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1.2 Famiglia, Infanzia, Adolescenza, minori in condizioni di disagio, giovani UOS Consultori Per la UOS Consultori gli obiettivi per il 2016 insistono sulla linea progettuale raccomandata dalle DGRV n. 1496/14 e n. 2011/15, aventi come oggetto Prosecuzione del Progetto Regionale Interventi a favore della persona e della famiglia: sviluppo dei Consultori Familiari Pubblici. La Regione Veneto ha promosso la realizzazione di importanti progettualità volte alla promozione/sostegno a favore della famiglia rispondendo ad una richiesta sempre più crescente in alcune aree emergenti quali: potenziamento offerte di promozione della salute affettiva e sessuale in adolescenza. In questo ambito è stata realizzata nel 2015 una formazione congiunta tra operatori della UOS Consultori e del Ser.D. sui nuovi formati mediali e i nuovi contesti comunicativi in adolescenza in un’ottica socio-sanitaria, da cui è derivata la necessità di rivedere i propri prodotti di divulgazione delle attività presso gli adolescenti utilizzando anche strumenti della rete e dei social; il contrasto alla violenza di genere e agli stereotipi di genere è stato riattraversato da una lettura sistemica da parte di un gruppo di operatori della dinamica della conflittualità di coppia impattante con la violenza domestica, e progettazione di una presa in carico secondo format innovativi; il potenziamento degli strumenti a favore della resilienza familiare attraverso interventi di mediazione familiare, di sostegno e di empowerment delle risorse personali, di coppia e familiari. Servizio Adozioni All’interno della UOS Consultori, è collocato il Servizio Adozioni. Questo si occupa di tutta la tematica relativa alla preparazione della coppia all’adozione, allo studio di coppia su mandato del Tribunale per i Minorenni, al sostegno ed accompagnamento delle nuova famiglia per gli anni successivi all’ingresso del minore nel nucleo. I dati ed il flusso degli utenti del 2015 per l’ULSS 6 indicano una leggera flessione delle domande di disponibilità all’adozione, in linea con gli indicatori a livello nazionale, dovuto per lo più alla crisi economica, mentre il numero dei bambini adottati e arrivati nella nuova famiglia è in media con gli scorsi anni. L’età media dei bambini che vengono adottati è di 5,5 anni (a livello nazionale la media è di 6 anni). Si riscontrano in quasi tutti i bambini adottati dagli Stati Esteri problemi sanitari e psicologici-relazionali che necessitano quindi un intervento di cura, di sostegno e di riabilitazione, con riflessi poi anche in ambito scolastico (difficoltà negli apprendimenti e disturbi del comportamento). La quasi totalità delle adozioni nazionali (circa il 92% dei casi) vengono collocate nella nuova famiglia con uno status giuridico di affidamento (“affido a rischio giuridico”) in vista di una possibile adozione. In questo caso il servizio adozioni sostiene la famiglia collaborando con il Servizio Tutela Minori di appartenenza territoriale del Minore (normalmente fuori Provincia) che mantiene la titolarità del caso fino alla decretazione dell’adozione. Il focus di lavoro degli operatori del servizio adozioni per il 2016 si concentrerà maggiormente sul post-adozione considerando che l’età d’ingresso dei bambini adottati si è alzata e che le problematiche sanitarie e psicosociali sono divenute più complesse. Si osserva inoltre un incremento della richiesta di supporto psicologico e sociale dopo i tre anni dell’avvenuta adozione (tempo definito da parte della Regione per la presa incarico). Stanno emergendo inoltre delle richieste si sostegno ed accompagnamento genitoriale legate al periodo di età preadolescenziale dei figli, che necessitano quindi di interventi integrati con altri servizi ULSS e nello specifico con la scuola, dove i problemi spesso a volte emergono con particolare forza ed evidenza.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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UOS Protezione e Tutela Minori Per la UOS Protezione e Tutela dei Minori il 2016 vede la completa messa a regime della nuova organizzazione ma soprattutto la pluralità progettuale, avente lo scopo di favorire, oltre alla gestione ordinaria, la ricerca di nuove e più evolute modalità di perseguire le finalità che le sono proprie, e cioè la protezione del benessere dei minori e la loro tutela, quando di ciò c’è necessità. Tutto questo che si pone l’obiettivo di affinare gli strumenti operativi, per rendere l’azione di tutela sempre meno traumatica, la condivisione sempre più forte, la ottimizzazione dell’uso delle risorse sempre più attenta. In particolare il lavoro di rete, sia in senso orizzontale che verticale, rappresenta per la UOS e la sua progettualità non solo una strategia di lavoro ma anche uno strumento atto a rendere più efficace e duraturo il conseguimento di risultati positivi. E’ in tale ottica, pertanto, che si stanno svolgendo i Progetti come P.I.P.P.I. (Programma di Intervento Per la Prevenzione della Istituzionalizzazione), Famiglie in Rete ed Eccoci. A questo fa da sfondo, naturalmente, la continua gestione delle tematiche tipiche oggetto dell’impegno della UOS, che vedono nella gestione dei casi la principale e sovente soverchiante preoccupazione degli operatori. Uno degli elementi pervasivi dell’operare delle équipe, infatti, è l’urgenza degli interventi, che induce nei professionisti un sovraccarico sia lavorativo che emozionale in grado talvolta di rendere difficile la proposta di coinvolgimento in azioni innovative e sperimentali, che, per propria definizione, comportano la necessità di riflessione, di pensiero, di formazione e di valutazione. Questo vale soprattutto per l’équipe di Vicenza, dove gravita oltre il 50% della casistica, dove di fatto insistono in modo esclusivo alcune tipologie di utenza, come i MSNA e i nati non riconosciuti dalla madre. Questo si correla con una annosa questione, che consiste nella diversità, soprattutto con Vicenza, degli accordi in essere per la gestione delle funzioni di Protezione e Tutela dei Minori, questione che richiede una importante riflessione non solo per una omogeneità nei carichi di lavoro degli operatori, ma anche e soprattutto per perseguire l’obiettivo di una perequazione nella fruizione di diritti da parte dei minori, principio che, si ritiene, sia in questo momento, non sufficientemente focalizzato.

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TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’ anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti

Utenti3 Note4

Mediazione familiare Azienda Ulss - Tribunale Civile Definire standard e

strutturazione servizi

A seguito formalizzazione a

dicembre 2015 del protocollo di

collaborazione con Tribunale Civile

per attività di Mediazione Familiare

saranno effettuate verifiche

intermedie anche attraverso feed-

back gruppo mandati

Casf Conferenza dei Sindaci - Comune di Vicenza Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

Il Centro per l’Affido e la Solidarietà

Familiare è frutto della DGR

1855/2006. Da allora è sostenuto

finanziariamente dai Comuni e

gestito dal Comune di Vicenza

Psicologia Scolastica Istituti comprensivi, comuni area Est e Ulss.

Nei Comuni delle altre aree l’attività viene

erogata con modalità diverse e senza il

coinvolgimento diretto dell’Azienda Ulss

Integrare i diversi attori

benessere minori e famiglie

Rinnovo triennale accordo di

programma tra i 10 comuni area Est,

istituti comprensivi area Est e Ulss

per la gestione del servizio di

psicologia scolastica. Negli altri

Comuni il finanziamento viene

gestito dai Comuni con le Scuole

Finanziamento Consultori

DGRV 2011/15

Scuole - Azienda Ulss Integrare i diversi attori

benessere minori e famiglie

Prosecuzione Progetto Regionale ex

DGR 1496/14: scadenza 2017

Servizio Protezione e

tutela dei minori: proroga

accordo di programma

Azienda Ulss - Comune Vicenza Vicinanza dei servizi alle

persone; Definire standard e

strutturazione servizi

300 La realizzazione di un accordo

unitario a livello aziendale appare in

questo momento non perseguibile,

anche se risulta evidente un

impegno notevole da parte

dell’Azienda ULSS e delle

Amministrazioni Comunali nella

gestione multi professionale delle

tematiche della protezione e tutela

dei minori

Gruppo di sostegno per

coppie in attesa di

possibile abbinamento

Azienda Ulss (Servizio adozioni) DGRV n. 2014 del 23/12/2015 Gruppi di genitori che hanno

ottenuto l’idoneità dal T.M. e sono

nella fase di attesa

Laboratorio tematico per

docenti “Inclusione

scolastica e adozione”

Scuola primaria e

secondaria di 1° grado

Azienda Ulss (Servizio adozioni) DGRV n. 2014 del 23/12/2015 Formazione al corpo docente relativo all’inserimento scolastico del minore adottato

Studio di fattibilità per la

attivazione di una CTRP

per adolescenti

Azienda Ulss (UOC NPI) in collaborazione con

le Aziende ULSS 3, 4, 5 e 17 e Coop. La Goccia

Definire standard e

strutturazione servizi

L’azione, sviluppata nel corso degli

anni precedenti, va ulteriormente

approfondita in interazione con la

Regione e le Aziende ULSS coinvolte,

per la sua realizzazione.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti

Utenti3

Note4

Promozione del

benessere degli

adolescenti all’interno

del dispositivo Spazio

Giovani

Azienda Ulss - Istituti Superiori

Vicinanza dei servizi alle

persone

A seguito introduzione della

modalità di peer education, nel

2016 si intende perseguire un

obiettivo di potenziamento della

visibilità dell’offerto dello Spazio

Giovani attraverso un restyling dei

prodotti di comunicazione sociale

con adolescenti.

Contrasto alla violenza

di genere

Azienda Ulss - Comune di Vicenza - CeAV

Definizione standard e

strutturazione servizi

Ridefinizione delle modalità di presa

in carico della domanda di

assistenza alle vittime di violenza

nelle relazioni prossimali –

istituzione gruppo di monitoraggio e

sorveglianza sul fenomeno e

governo del sistema di cura

Progetto P.I.P.P.I. Azienda Ulss - Comuni Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

L’Azienda ULSS ha aderito al

Programma P.I.P.P.I. ottenendo uno

specifico finanziamento

Presa incarico post-

adozione

Azienda Ulss (Servizio adozioni) Vicinanza dei servizi alle

persone

Si prevede una presa incarico

“aperta” anche dopo i 3 anni

d’ingresso, come da DGR n. 2497 del

29/12/2011

Potenziamento del

lavoro di rete con gli

altri Servizi ULSS – enti

privati

Azienda Ulss (Servizio adozioni) Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

Collaborazione con NPI – età

evolutiva, Tutela Minori, Ser.D.,

Associazioni volontariato – Villaggio

SOS - Comuni

Rinnovo tavolo tecnico di coordinamento provinciale

Azienda Ulss (Servizio adozioni) Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

Rinnovo tavolo provinciale con 4

Enti nuovi individuati dalla Regione

- coordinamento attività su base

provinciale

Comunità Educativa per minori femmine con pronta accoglienza

Cooperativa Tangram

Vicinanza dei servizi alle

persone. Promozione dei livelli

qualitativi ottimali dell’offerta

di rete

Richiesta di inserimento da parte

del Comune di Vicenza nota n.

73643 del 7.6.2016

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti

Utenti3

Note4

Costituzione gruppo

aziendale sulla offerta alle

scuole nell’ambito della

prevenzione

Azienda Ulss - Ser.D - SPES

Integrare i diversi attori del

benessere degli adolescenti

A seguito dell’esperienza del

Laboratorio Cittadino si propone la

istituzione di un gruppo

interdipartimentale che diffonda le

linee guida locali sulla prevenzione a

scuola, con funzioni di coordinamento,

sensibilizzazione e incrocio domanda –

offerta di interventi preventivi a

scuola in adolescenza.

DGRV 2011/15

Prosecuzione progetto

regionale Consultori

Familiari

Azienda Ulss - Conferenza dei Sindaci Integrare i diversi attori del

benessere dei minori e delle famiglie

Percorso di studio e di confronto con

le amministrazioni comunali per il

tramite della conferenza dei sindaci,

sulla fattibilità di un luogo virtuale o

help desk al quale le famiglie possono

accedere per avere informazioni su

agevolazioni, opportunità, iniziative,

bandi, scadenze fiscali, servizi socio-

sanitari, scuola etc.

Proposta di un accordo

tra l’Azienda ULSS e il

Tribunale di Vicenza per

la gestione degli

interventi richiesti

dall’A.G.

Azienda Ulss - Tribunale- AIAF Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

L’obiettivo è stato realizzato nel 2015

per la parte relativa alla Mediazione

Familiare. Appare necessario

provvedere alla definizione di accordi

circa le tematiche relative al diritto

minorile.

Progetto “Famiglie in

Rete”

Azienda Ulss - Comuni- CASF Integrare i diversi attori del

benessere di minori e famiglie

L’Azienda ULSS ha aderito al

Programma “Famiglie in rete”, giusta

DGRV 2678 del 29 dicembre 2014. Nel

corso del 2016 il progetto sarà

realizzato.

Progetto “Eccoci” Azienda Ulss - Regione del Veneto -

Coop. Adelante - CASF

Integrare i diversi attori del benessere di minori e famiglie

Il progetto, che riguarda i territori

dell’ULSS 6 e il Comune di Verona,

promuove l’ascolto collettivo dei

minori collocati fuori famiglia.

Analisi del flusso

dell’utenza nel post-

adozione afferente ai

Servizi ULSS

Azienda Ulss (Servizio adozioni) Definizione standard e strutturazione servizi

Minori/adulti che nel 2015 sono afferiti ai vari Servizi ULSS.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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L’Immigrazione vista dall’Area All’interno di un obiettivo più ampio di assicurare la “parità di trattamento senza distinzione di razza ed origine etnica, ovvero di assicurare le pari opportunità in ambito socio-sanitario”, gli obiettivi principali per il 2016 sono quelli di facilitare e incrementare un accesso consapevole ed autonomo delle donne straniere ad alcuni servizi socio-sanitari-territoriali individuati, e promuovere una cultura educativa nei confronti dei figli in grado di favorire la promozione personale dei minori, di entrambi i generi. L’azienda si è dotata fin dal 2008di un Servizio di Mediazione Linguistico Culturale strutturato “on demand” ed opera in ambito prevalentemente materno-infantile affiancando gli operatori socio-sanitari con la popolazione target. Le azioni innovative per il 2016 riguarderanno: il potenziamento della figura professionale del mediatore culturale che agirà come Educatrice Sanitaria di Comunità all’interno della comunità dei migranti, in particolare quelle a rischio escissorio; il rafforzamento di elementi di conoscenza e strumenti operatici per affrontare il fenomeno delle MGF e le problematiche connesse in termini di salute riproduttiva e materno-infantile con operatori socio-sanitari anche attraverso una formazione/aggiornamento ad hoc; la promozione del servizio di educativa domiciliare nei confronti delle famiglie straniere in grado di favorire la evoluzione psico-fisica ed affettiva dei minori con particolare riguardo alle bambine; mappare ottimizzare ed aggiornare strumenti, materiali informativi, linee guida e protocolli di presa in carico sul tema del contrasto e prevenzione delle MGF; favorire la modifica di atteggiamenti transculturali che vedono il ruolo femminile discriminato rispetto a quello maschile attraverso un’azione preventiva di contrasto alle discriminazione di genere. TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’ anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti

Utenti3

Note4

Servizio di Mediazione

Linguistico Culturale

Azienda Ulss - GEA Vicinanza dei servizi alle

persone

L’azione è stata rinnovata 4 anni a

partire dal 2014

TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti

Utenti3

Note4

DGRV 2171/2013

prevenzione e contrasto

alle MGF

Azienda Ulss - GEA Vicinanza dei servizi alle

persone

Azione innovativa volta a potenziare la

figura del mediatore culturale che

agirà come Educatore sanitario di

Comunità (E.S.C.) presso le comunità

di migranti a tradizione escissoria per

garantire e migliorare l’accesso e la

compliance ai percorsi clinico-

assistenziali delle donne straniere e

dei lori figli

DGRV 2171/2013

Attività educativa rivolta

alle famiglie di minori

stranieri provenienti a

paesi a pratica escissoria

Azienda Ulss - Comuni - Scuole Vicinanza ai servizi e alle

persone

Azione innovativa finalizzata sia a

sperimentare operativamente forme

di intervento con famiglie di

provenienza di paesi a tradizione

escissoria in carico ai servizi di

protezione e tutela, sul modello

dell’home visiting, sia a promuovere

una cultura di pari dignità di genere in

famiglie della stessa provenienza

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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1.3 Dipendenze

Premessa Nel 2016 verranno garantite tutte le prestazioni sanitarie e socio assistenziali previste nei LEA e nel DPR 309/90. Probabilmente ci sarà un ampliamento del carcere e questo comporterà necessariamente un incremento delle prestazioni nell’assistenza ai detenuti alcol e tossicodipendenti. Questo fatto rappresenterà una grossa criticità in termini di risorse.

Area clinica Nel 2016 ci sarà una riorganizzazione dell’attività dell’Ambulatorio medico dell’Ospedale San Bortolo. Tale riorganizzazione interesserà gli interventi sanitari, gli interventi socio-sanitari e l’organizzazione del lavoro. Presso le sedi di San Domenico e Noventa continueranno tutte le terapie di gruppo già sperimentate lo scorso anno: familiari di 1° e 2° livello, giovani consumatori inviati dalla Prefettura, trattamenti leggeri, inserimenti lavorativi. Si confida nella ripresa degli interventi di gruppo per i tabagisti. Presso il DH alcologico proseguiranno gli interventi di riabilitazione alcologica: ciclo riabilitativo ed orientamento dei pazienti e familiari verso i gruppi di Auto aiuto (CAT – Clubs Alcolisti Territoriali e AA – Alcolisti Anonimi). Area della prevenzione Continueranno anche nel 2016 i tre grandi progetti di prevenzione: - nel territorio: “Meno Alcol più Gusto”; - nelle scuole medie inferiori: “Ap&AP”; - nelle scuole medie superiori: il laboratorio già avviato nel 2015. Nella fattispecie tale laboratorio prevede

il raggiungimento/potenziamento di due obbiettivi:

fornire strumenti agli insegnanti coordinatori per la conduzione dei consigli di classe;

costituire un gruppo di governance della scuola a supporto dei dirigenti scolastici per affrontare le problematiche educative.

Nell’area del Basso Vicentino proseguiranno il Progetto “Siamo Sicuri” e gli altri interventi di prevenzione programmati per quel territorio. Tra gli aspetti innovativi ci sarà la costituzione di un gruppo di lavoro interservizi (Ser.D. Servizio Dipendenze, IAF Infanzia, Adolescenza Famiglia, SPES Servizio Educazione, Promozione e Salute) per la realizzazione di una strategia condivisa di interventi di prevenzione nel territorio e nelle scuole onde evitare la frammentazione e la dispersione di risorse. Riprenderà anche l’attività di Unità di strada. Si tratta del progetto “Bside 6 – Safe Night”. Il Progetto Bside viene realizzato in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione San Gaetano onlus ed opera nell’ambito della prevenzione selettiva all’uso di sostanze psicoattive e abuso alcolico nei luoghi di aggregazione giovanile. Svolge la propria attività con unità mobili presso i principali luoghi del divertimento (discoteche, birrerie, feste rock, ecc...). Bside è la naturale continuazione del progetto “Blu Runner” all’interno del Coordinamento Veneto delle Unità di Strada “Safe Night” che opera dal 1998.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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G.A.P. (Gioco d’Azzardo Patologico) Nel 2016 terminerà di fatto il Progetto finanziato dalla Conferenza dei Sindaci. Il progetto G.A.P si è articolato in quattro aree di intervento, al cui interno si sono attivate diverse azioni: - scuola; - formazione per gli assistenti sociali dei Comuni dell'Ulss 6 “Vicenza”; - interventi clinici (attualmente sono attivi gruppi sia a Vicenza con la collaborazione della Cooperativa Nuova Vita sia a Noventa con la collaborazione della Comunità Papa Giovanni XXIII° di Lonigo); - azioni di sensibilizzazione rivolte alla popolazione e/o a target specifici, per promuovere una maggiore conoscenza dei possibili rischi individuali, sociali ed economici derivanti dal gioco d'azzardo. Più precisamente nella scuola sono state attivate tre azioni:

a) corso di formazione per insegnanti sul tema del gioco d’azzardo, condotto dai professionisti della società “Taxi 1729”, gli stessi autori della conferenza spettacolo “Fate il nostro gioco”. Hanno partecipato 20 docenti: obiettivo raggiunto;

b) replica dello spettacolo “Fate il nostro gioco”, per gli studenti dell’Istituto d’Istruzione superiore “U. Masotto” di Noventa Vicentina. Hanno partecipato 274 alunni, il dirigente scolastico e 13 insegnanti: obiettivo raggiunto;

c) in collaborazione con l’U.S.T. (Ufficio Scolastico Territoriale) di Vicenza, bando di concorso per i

docenti degli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado finalizzato a promuovere la prevenzione al gioco d’azzardo patologico nelle scuole vicentine, attraverso proposte didattiche da attuare in classe. Il concorso prevede la creazione di un’unità didattica disciplinare e/o interdisciplinare, attività creative che, attraverso l’informazione e la formazione, contrastino il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, promuovendo stili di vita corretti e sicuri. Il concorso è nella fase finale di valutazione dei elaborati pervenuti. L’elaborazione delle unità didattiche ha visto coinvolti 23 insegnanti: obiettivo raggiunto. La premiazione, preceduta da una conferenza stampa, è stata effettuata lo scorso 4 aprile 2016.

Nel 2016 si prevede la conclusione del progetto “Ricerca - azione sugli atteggiamenti dei/delle esercenti nei confronti del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.) e del riconoscimento di comportamenti a rischio dei/delle clienti-giocatori/trici abituali per motivarli/le al cambiamento attraverso l’adesione ad un Protocollo etico territoriale di responsabilità sociale d’impresa”. Tale progetto è stato sperimentato in due Comuni dell’Ulss 6 “Vicenza” (Creazzo e Dueville). Il finanziamento del progetto relativo al Gioco d’Azzardo, equivalente a 20.000 euro, è stato erogato dalla Conferenza dei Sindaci che, sulla base di quanto realizzato si è resa disponibile anche per l’anno in corso a rifinanziare l’iniziativa con analoga assegnazione in attesa di ricevere il contributo regionale finalizzato all’attività di prevenzione e cura delle patologie connesse al Gioco d’Azzardo. Alla luce dei risultati raggiunti, il gruppo di lavoro si riunirà per esaminare la prosecuzione e l’eventuale ampliamento del progetto, promuovendo iniziative volte a sensibilizzare le Conferenze dei Sindaci a livello provinciale, in particolare l’Azienda ULSS 5.

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Area degli inserimenti lavorativi Nel 2016 sarà sperimentato il nuovo Protocollo di riorganizzazione delle attività sugli inserimenti lavorativi, che regolamenta le collaborazioni tra S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa ed équipe di inserimento lavorativo del DSM Dipartimento Salute Mentale, Ser.D. e UOS Servizio Disabilità. Carcere Riprenderà nel corso dell’anno 2016 la partecipazione al tavolo di lavoro regionale sulle “modalità operative dei Ser.D. all’interno degli istituti del Veneto” al fine di condividere ed armonizzare le procedure per la cura, il trattamento, la riabilitazione delle persone alcol-tossicodipendenti detenute e l’accompagnamento nei percorsi in misura alternativa ed inclusione sociale. Dopo gli esiti dello studio di fattibilità, prenderà avvio lo spazio di ascolto per i familiari di persone alcol-tossicodipendenti detenute per valutare le risorse presenti in vista della progettazione dei percorsi in MA misure alternative. E’ previsto nel corso del 2016 la prosecuzione delle attività del Laboratorio urbano “Dal carcere alla città” svoltosi nell’ottobre 2015 al fine di favorire la co-costruzione, l’accompagnamento ed il monitoraggio di percorsi di inclusione sociale per persone alcol-tossicodipendenti in area penale, con gli enti e le agenzie del territorio. E’ in programma la partecipazione ad eventi culturali (per esempio il Festival Biblico) che si svolgeranno nella città, come occasione di riflessione sulla tematica dell’inclusione sociale con la diffusione del documento “Linee di frattura nella città: come favorire percorsi di inclusione sociale” presentato al convegno del 10 dicembre 2015. Si segnala, a livello dipartimentale, la presenza dello Sportello informativo nel Carcere. Lo Sportello Polifunzionale presso la Casa Circondariale “San Pio X” di Vicenza è stato istituito dal 2005 tramite Convenzione tra l’Amministrazione penitenziaria ed alcuni Enti territoriali. Attualmente lo Sportello è gestito dalla Fondazione San Gaetano, a cadenza quindicinale, ed è utilizzato da detenuti segnalati dal Ser.D., ma anche da altri detenuti non tossicodipendenti/alcoldipendenti, in particolare stranieri. La modalità di intervento prevede colloqui conoscitivo – valutativi, con verifica dell’ipotesi di un possibile avvio o ripresa di un percorso terapeutico e comunque volti a fornire informazioni circa i programmi della Fondazione, di altre Comunità Terapeutiche e di diverse realtà di accoglienza e assistenza operanti nel territorio. All’interno del Carcere operano anche gli Alcolisti Anonimi con attività di gruppo e lo Sportello dimittendi del progetto “Esodo”, un´iniziativa interprovinciale che coinvolge Verona, Vicenza e Belluno, coordinato dalla Caritas e finanziato dalla Fondazione Cariverona.

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Rete dei Servizi e rapporti con le CT Comunità Terapeutiche ed il Privato Sociale Nella nostra Azienda continua la stretta collaborazione tra pubblico e privato attraverso il funzionamento del Dipartimento delle Dipendenze. Tale collaborazione è stata ulteriormente migliorata in relazione anche ad un percorso di ricerca congiunto tra Comunità Terapeutiche e Ser.D. finalizzato a fornire risposte aggiornate alle nuove domande di cura che le persone dipendenti portano agli operatori dei Ser.D. e alle Comunità. In questo percorso di ricerca si stanno affrontando le seguenti aree tematiche:

- qual è oggi la funzione delle comunità terapeutiche; - chi sono oggi gli ospiti di questi storici dispositivi di cura e riabilitazione per persone alcol e tossico-

dipendenti; - come poter avviare innovazioni capaci di rendere più flessibili le modalità di accesso e invio in

comunità e di intercettare maggiormente le domande e le esigenze delle persone tossicodipendenti;

- come poter migliorare il reinserimento lavorativo e sociale, fase cruciale di qualsiasi percorso di cura e riabilitazione.

In questo percorso di ricerca - che porterà alla redazione di un documento finale - sono state pensate anche delle indicazioni operative per agire sul sistema di cura in un’ottica più ampia, per quel che riguarda la costruzione di politiche sanitarie e sociali per pazienti multiproblematici gravemente compromessi e nello specifico sperimentare/consolidare residenzialità leggere (coabitazioni, abitazioni sociali...) e approfondire le questioni legate alle opportunità occupazionali/lavorative per queste persone. Gruppi di lavoro attivi:

Gruppo di lavoro interdipartimentale sul GAP

Revisione Unità d’Offerta (percorso effettuato con la supervisione dello Studio APS)

Laboratorio prevenzione e scuola

Gruppo di lavoro sulla residenza (*)

Laboratorio “dal carcere alla città” (*) La definizione della residenza per le persone che l’hanno persa e che sono inserite in comunità terapeutica, continua ad essere un problema che investe più ambiti di natura sociale e sanitaria. Infatti, si tratta di persone prive di tessera sanitaria che abbisognano di soluzioni in tempi brevi perché le strutture che le ospitano si trovano a non sapere come affrontare le loro necessità di cura. Paradossalmente, la via anagrafica o via territorialmente non esistente2 auspicata dalla Conferenza dei Sindaci è una soluzione ottimale per i senza fissa dimora (SFD), ma non è sempre applicabile per le persone che sono in una struttura terapeutica. Ne consegue l’esigenza, e la relativa proposta, di istituire un Tavolo tecnico che riunisca persone interessate alla tematica, competenti in materia e orientate alla ricerca di soluzioni. L’esito dei lavori sarà ricondotto anche alla Conferenza dei Sindaci, particolarmente coinvolta sulla questione sia per le diverse tipologie di persone in stato di bisogno e sia per le ricadute sulle esigue risorse economiche di derivazione sociale. 2 DPR del 30.5.1989 pone la questione della posizione anagrafica per le persone senza fissa dimora. Nel 1992 l’Istat raccomanda attraverso la circolare

29/1992 l’istituzione di una via anagrafica di riferimento per le persone senza casa che non hanno un recapito o un vero proprio domicilio. ISTAT - Metodi e

norme, Serie B, n. 29, Edizione 1992 : “...si ravvisa la necessità che ...in anagrafe venga istituita una via, territorialmente non esistente, ma conosciuta con un

nome convenzionale dato dall’ufficiale di anagrafe (es. via...seguita dal nome dello stesso comune, via della Casa Comunale , ecc.). In questa via verranno iscritti

con numero progressivo dispari...i <senza fissa dimora> che eleggono domicilio nel Comune ma che in realtà non hanno un vero e proprio recapito nel Comune

stesso...”

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Progetto “AP&AP” Azienda Ulss - Scuole Medie Inferiori Prevenzione

universale

Raggiungimento di due obiettivi:

- fornire strumenti agli insegnanti

coordinatori per la conduzione dei

consigli di classe;

- costituire un gruppo di governance

della scuola a supporto dei dirigenti

scolastici

Bside 6 – Safe Night Azienda Ulss

Fondazione di Partecipazione San Gaetano onlus

Prevenzione selettiva Attività con unità mobili presso i

principali luoghi del divertimento

Progetto “Gioco d’azzardo

patologico”

Azienda Ulss - Comuni Cura e prevenzione

indicata

Estensione del progetto a tutto il

territorio dell’Azienda, promuovendo

iniziative volte a sensibilizzare le

Conferenze dei Sindaci a livello

provinciale, in particolare l’Azienda

ULSS 5

Spazio di ascolto per i

familiari dei TD detenuti

Azienda Ulss - Carcere Cura e inserimento

sociale

Valutazione delle risorse presenti in

vista della progettazione dei percorsi

in misure alternative

Sportello Informativo nel

carcere

Amministrazione Penitenziaria - Enti territoriali

Privato Sociale

Cura e inserimento

sociale

Lo sportello informativo utilizzato dai

detenuti segnalati dal Ser.D ma anche

da altri detenuti non

tossicodipendenti, in particolare

stranieri

Sportello dimittendi del

progetto “Esodo”

Azienda Ulss - Caritas - Fondazione Cariverona Cura e inserimento

sociale

Iniziativa interprovinciale che

coinvolge Verona, Vicenza e Belluno,

coordinato dalla Caritas e finanziato

dalla Fondazione Cariverona

TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Gruppo di Lavoro

Interservizi

Azienda Ulss Prevenzione

universale, selettiva ed

indicata

Realizzazione di una strategia

condivisa di interventi di prevenzione

nel territorio e nelle scuole

Protocollo di

riorganizzazione delle

attività sugli inserimenti

lavorativi

Azienda Ulss Inserimento sociale e

lavorativo

Sperimentazione per regolamentare

le collaborazioni tra SIL ed équipe di

inserimento lavorativo del DSM, Ser.D

e UOS Disabilità

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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La Marginalità sociale vista dall’Area Per il 2016 sono previste azioni di revisione ed implementazione attraverso la costituzione di un Tavolo di Lavoro sulla marginalità sociale con due obbiettivi principali:

1. miglioramento del protocollo d’intesa per i soggetti senza dimora; 2. incremento degli interventi di bassa soglia attraverso la collaborazione con i Comuni per ottenere

appartamenti ove realizzare sperimentazioni di social-housing.

Si evidenzia il grosso problema della disabilità acquisita che interessa trasversalmente vari servizi. Si auspica la ri-attivazione del gruppo di lavoro interdisciplinare tra Ser.D, DSM Dipartimento Salute Mentale, COT Centrale Operativa Territoriale e Servizio Disabilità al fine di giungere ad un protocollo operativo. L’Immigrazione vista dall’Area Si segnala un aumento di pazienti “migranti” sia in Carcere che nei Servizi Ambulatoriali. Ai soggetti migranti vengono assicurate le cure indispensabili previste nei LEA utilizzando la tessera sanitaria leggera.

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1.4 Disabilità

Nel 2015 il panorama dei servizi dell’area della disabilità è stato caratterizzato dai seguenti eventi: Nel 2015 si è dato un forte impulso all’azione di lettura e dimensionamento del bacino d’utenza della disabilità da parte della Regione Veneto. Ciascuna Azienda ULSS ha alimentato il flusso informativo con i dati sui progetti diurni e residenziali attivi in ciascun territorio, utilizzando il sistema “ATLANTE”. Sistema che permette di registrare le valutazioni di ciascuna persona presa in carico, per la quale si è attivato un progetto diurno o residenziale e quindi, attivata una Impegnativa di semi residenzialità o di residenzialità. Con Decreto 220/2015 la Regione ha istituito il Flusso Area Disabilità (FAD). Il processo è finalizzato ad aggiornare la distribuzione delle risorse sanitarie assegnate alle ULSS con il Fondo per la Non Autosufficienza sulla base dei reali costi sostenuti. In questo contesto si sono realizzate alcune azioni importanti:

Nel 2015 si è proceduto alla proroga degli Accordi Contrattuali tra Azienda ULSS ed Enti autorizzati ed accreditati che gestiscono i servizi semiresidenziali e residenziali, in virtù della possibile applicazione della DGR 740/2015 sulla retta “tipo” dei Centri diurni;

Anche nel 2015 si sono resi necessari parecchi inserimenti residenziali (25) in situazione di emergenza e sono stati coperti sul piano economico dal Fondo Emergenze ricavato all’interno del FNA. Alcune dimissioni si sono registrate nei Servizi Residenziali (11) per trasferimento e, purtroppo, per alcuni decessi di persone con disabilità;

Sono stati autorizzati, previa verifica del Bilancio, inserimenti diurni (17) che erano nella graduatoria allo scopo predisposta per l’accesso ai Centri Diurni. Mentre sono state 26 le dimissioni (di cui 2 per decesso);

Nel 2015 è stato concluso il processo di riorganizzazione delle attività diurne per le persone che vivono in Comunità Residenziali andando a completare il percorso di razionalizzazione delle risorse economiche favorendo un risparmio complessivo al capitolo di spesa dedicato ai Centri Diurni;

Nel 2015 è stato consolidato il sistema di rilascio delle Impegnative di Cura Domiciliari a favore delle persone con disabilità. Il sistema Regionale, normato con DGR 1338/2013, ha visto l’attivazione già nel 2013 delle graduatorie per il ICDa, ICDb e ICDm, prevedendo l’attivazione di nuove graduatorie a partire dal 1 gennaio 2014 anche per le ICDf (fisici) che sostanzialmente sono andate a sostituire i Progetti di Vita Indipendente per persone con disabilità motoria e le ICDp (psichici) che hanno sostituito i “Progetti di sostegno familiare in ambito domiciliare” già attivi e gestiti dalla nostra Azienda Ulss nel 2013.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Per quanto riguarda l’andamento degli altri servizi, si è registrato: o Un aumento significativo del servizio di assistenza scolastica rispetto alla previsione fatta agli

inizi dell’anno, in particolare per l’aumento dell’utenza con necessità di assistenza che si è evidenziato ad anno scolastico già avviato;

o Un andamento positivo dei progetti di formazione e inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità, con disagio mentale e con problemi di dipendenza, grazie al lavoro di coordinamento da parte del Servizio di Integrazione Lavorativa dell’Azienda Ulss;

o Nell’ambito dei servizi residenziali si registra un sensibile aumento degli inserimenti residenziali di persone con disabilità acquisita in età adulta da gravi cerebrolesioni o traumi cranici.

Si sottolineano le seguenti le azioni previste e realizzate dalla ripianificazione del 2015:

- L’avvio dell’azione dell’équipe distrettuale dedicata alla presa in carico del bacino di utenza “fragile”; - Significativa novità è rappresentata dall’attivazione dei Progetti di Vita Indipendente proposti e

cofinanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dai Comuni, avallati dalla Regione Veneto. Da questa opportunità si sono co-progettate (Ulss, famiglie, Enti e Associazioni) iniziative che vanno a potenziare l’azione della domiciliarità favorendo lo sviluppo di forme più evolute di autonomia della persona e di forme sperimentali di vita indipendente. L’Azienda ULSS n. 6 Vicenza, per il tramite di un Gruppo di Lavoro, ha impostato le attività di realizzazione del progetto adeguato di vita indipendente, di autonomia e di inclusione sociale, secondo il principio di “accompagnamento della persona con disabilità e della sua famiglia”. Sono state previste n. 5 azioni progettuali, per la realizzazione delle quali sono stati pubblicati degli Avvisi pubblici con scadenza 27.01.2015 per raccogliere le proposte provenienti dagli Enti gestori;

- Si sono attivate 4 Unità di Offerta inserite nel Piano di Zona nel 2015. Le maggiori criticità emerse e i temi da approfondire E’ costante il problema dell’insufficienza dei finanziamenti a disposizione per gli inserimenti diurni e residenziali dell’area della disabilità. Tale situazione non consente di riprendere in modo continuativo la programmazione di inserimento diurni e residenziali al di fuori delle situazioni di emergenza e di urgenza. Anche nell’ambito della Domiciliarità, dove si è registrato un significativo utilizzo delle ICDp e ICDf, si evidenzia sempre di più lo sbilanciamento tra la domanda e le risorse finanziarie necessarie a coprire il fabbisogno.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Descrizione del quadro generale del 2016 Nel 2016 si dovrà dare seguito ad alcune azioni partite nel 2015 che riguardano:

- La realizzazione di progetti innovativi in ambito residenziale (es.: cohousing); - La realizzazione dei Progetti Sperimentali diurni come previsto dalla DGR 739 del 2015; - Il potenziamento nuovo sviluppo dell’azione di monitoraggio e verifica della qualità delle strutture

residenziali e semiresidenziali; - L’applicazione della DGR 740/2015 in presenza di indicazioni regionali.

Altre azioni saranno innovative (da presentare e discutere con i Soggetti della Rete dei Servizi per la disabilità):

- Percorso di ridefinizione della mission e della funzione di domiciliarità dei Centri Diurni per le persone con disabilità;

- Definizione di un Piano Formativo locale per gli Operatori Professionali, per le Famiglie e per il Territorio su alcune tematiche ritenute di fondo e strategiche per lo sviluppo condiviso della cultura inclusiva della disabilità;

- Verifica e aggiornamento del regolamento di compartecipazione economica degli utenti dei servizi residenziali ed eventuali azioni formative in collaborazione con gli amministrativi dei Comuni del territorio.

Azioni di sistema (“focus”) 1) Dare piena realizzazione all’Unità Operativa Semplice “Servizio Disabili” procedendo con gli obiettivi strategici e organizzativi prioritari; 2) In tale contesto si attuano le azioni formative finalizzate alla ridefinizione della presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia. Lo scopo di fondo è di accompagnare la famiglia nel precorso di costruzione e definizione del miglior progetto possibile di domiciliarità in favore della persona con disabilità; 3) Dare continuità ai Gruppi di Lavoro sui servizi residenziali e semiresidenziali per la discussione dei temi principali dei due ambiti compreso la revisione degli Accordi Contrattuali con gli Enti Gestori alla luce delle nuove indicazioni regionali. Segue la descrizione delle nuove azioni da attivare nel 2016 e le tabelle dei posti Residenziali e Semiresidenziali con le variazioni della programmazione previste.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenimento per cui sono previste modifiche nell’ anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Gestione e

monitoraggio dei

Servizi alla persona e

alle famiglie in

relazione al Bilancio

Sanitario e Sociale

approvato dall’Azienda

ULSS e dalla Conferenza

dei Sindaci nel 2016

Azienda ULSS – Conferenza dei Sindaci Programmazione dei servizi 1300 ca.

Rinnovo Accordi

Contrattuali

(Convenzioni) con

Terzo Settore per la

gestione dei Servizi

Residenziali e

Semiresidenziali, fino al

31.12.2016 in attesa di

deliberazioni regionali.

Azienda ULSS ed Enti Gestori

Convenzionati, Autorizzati e

Accreditati dalla Regione Veneto ai

sensi della L.R.22/02

Residenzialità

Domiciliarità

600 ca.

Mantenimento del

servizio distrettuale

(Servizio Disabili) per la

presa in carico del

bacino di utenza

“fragile” e

temporaneamente

scoperta. Finalità:

accompagnamento

della persona con

disabilità e della sua

famiglia nell’individuare

il progetto di inclusione

più adeguato

compatibile con le

risorse famigliari e dei

servizi.

Azienda ULSS - Distretto

Sociosanitario - Enti del Terzo settore

Domiciliarità

Urgenza di attivazione di

un’azione di accompagnamento

della persona con disabilità e della

sua famiglia (dimessi dal SIL, in

attesa di inserimento in C.D. o di

attivazione di Progetti

Personalizzati di Integrazione

Sociale)

20 ca.

Gruppo di

Familiari

Obiettivo del progetto del Servizio

Disabili (U.O. Semplice) attivato

nell’ambito della riorganizzazione

aziendale del territorio. Specifica azione

strategica dell’ambito denominato

“Domiciliarità”.

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TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Integrazione dei sistemi

di verifica dei servizi

residenziali e

semiresidenziali,

attualmente in uso, e

individuazione di nuovi

strumenti di

monitoraggio della

qualità dei servizi e del

grado di soddisfazione

delle persone con

disabilità utenti e delle

loro famiglie, all’interno

delle nuove Convenzioni

in regime di proroga fino

al 31.12.2016 salvo

diverse indicazioni

regionali

Azienda ULSS - Comuni -Terzo Settore -

Associazioni di famiglie

Verifica e monitoraggio della

qualità dei servizi alla persona

con disabilità

600 ca. Ridefinizione di indicatori di qualità

nei diversi ambiti di funzionamento –

Costituzione delle commissioni di

verifica - costruzione e applicazione di

un questionario anonimo sulla

soddisfazione delle persone con

disabilità e familiari dei servizi semi e

residenziali.

Riattivazione della funzione di

controllo e verifica della qualità nei

servizi residenziali e semiresidenziali

da parte di apposite commissioni.

Presentazione delle nuove

metodologie di controllo all’interno

dei gruppi di lavoro sui servizi

residenziale semi residenziali.

Verifica della qualità

dell’integrazione

scolastica e sostegno alle

famiglie con alunni con

disabilità

Analisi del bisogno delle

famiglie con alunni minori

con disabilità e

valutazione possibili azioni

di sostegno

Azienda ULSS - Organizzazione

Scolastica - Ufficio Scolastico

Territoriale - Servizi Specialistici

Associazioni di famiglie

Scuola-Disabilità

Rafforzare la presa in carico

dell’alunno con disabilità in

età scolare per

accompagnare la famiglia

nella continuità progettuale

verso l’età adulta

230 ca. Obiettivo del progetto del Servizio

Disabili (U.O. Semplice) attivato

nell’ambito della riorganizzazione

aziendale del territorio. Specifica

azione strategica dell’ambito

denominato “Integrazione scolastica e

sostegno alle famiglie con figli in età

evolutiva”.

Progetti di

sperimentazione in

materia di semi

residenzialità per persone

con disabilità DGR

739/2015

Azienda ULSS - Enti gestori - Famiglie Domiciliarità 30 + 21 = 51 Attivazione di Progetti Sperimentali in

contesti esterni ai Centri Diurni.

Rinnovo del Protocollo di

gestione delle situazioni di

“Doppia Diagnosi” per le

persone con disabilità con

problematiche

psichiatriche

Azienda ULSS - DSM - Servizio

Disabilità

Presa in carico

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TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento Posti Utenti3

Note4

Realizzazione delle azioni

approvate nell’ambito dei

“Progetti di vita indipendente e

vita autonoma” finanziati dal

Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali in convenzione

con la Regione. Monitoraggio

della portata innovativa

dell’azione. II° annualità.

Azienda ULSS – Famiglie

(Associate o meno), Enti gestori

Domiciliarità

Programmazione dei servizi e

politica della domiciliarità

(innovazione)

90 ca. Prosegue l’azione di governo e di

verifica dell’efficacia delle

progettualità attivate, da parte dello

specifico gruppo di lavoro costituito

dalla U.O.S. Disabilità (Azienda ULSS)

e da rappresentanti di Famiglie

(rappresentanti di associazione o

meno).

A) Verifica e monitoraggio delle UDO Residenziali attivate nel 2015, già previste in ripianificazione 2015

UDO Comunità Alloggio “Il

Sogno” gestita da Il Nuovo

Ponte S.C.S. a Camisano

Vicentino (VI)

Il Nuovo Ponte S.C.S.

Sostegno alla rete dei servizi

per rispondere ai bisogni

diversi.

10 posti letto

UDO Comunità Alloggio per

persone con sindrome di

autismo (progetto ideato da

Primavera ’85 S.C.S. nel 2010

con il sostegno delle Conferenze

dei Sindaci delle Aziende ULSS

n.4, n. 5 e n.6) “Ca’ Trentin”

gestita da Primavera ’85 S.C.S. a

Longare (VI)

Primavera ’85 S.C.S.

Sostegno alla rete dei servizi

per rispondere ai bisogni

diversi.

10 posti letto, di

cui 2 posti per

Az. ULSS 6

Vicenza

UDO Gruppo Appartamento

Protetto (GAP) gestito da

Fondazione Ferruccio Poli a

Lisiera di Bolzano Vicentino (VI)

Fondazione Ferruccio Poli onlus

Sostegno alla rete dei servizi

per rispondere ai bisogni

diversi.

6 posti

B) attivazione di nuove UDO nel 2016 (progetti già previsti in ripianificazione 2015) da parte di altri Enti del Terzo Settore

Casa-Famiglia – MeA S.C.S.

(esperienza innovativa di

co-housing), conferma

progetto, attivazione

prevista a aprile/maggio

2016 a Noventa Vicentina

(VI) e stipula accordo

contrattuale con Az. ULSS

MeA S.C.S.

Sostegno alla rete dei servizi

per rispondere ai bisogni

diversi.

6 posti

UDO Comunità di tipo

familiare “Casa Aurora”

gestita da Associazione

Lilliput onlus a Vicenza

(trasferimento nella nuova

sede di Viale Fusinato 115),

conferma progetto,

attivazione prevista a aprile

2016

Associazione Lilliput onlus Sostegno alla rete dei servizi

per rispondere ai bisogni

diversi.

6 posti

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C) nuove richieste di attivazione UDO, da parte di altri Enti del Terzo Settore, nell’ambito del limite dello 0,7 per mille della

popolazione residente

Attivazione Gruppo

Appartamento Protetto

(GAP) a Vicenza da parte

di A.GEN.DO.

Associazione A.GEN.DO. Servizio alternativo al

Residenziale tradizionale

max 6 posti

Attivazione Gruppo

Appartamento Protetto

(GAP) “Cohousing” a

Altavilla V. – Promozione

Lavoro S.C.S.

Promozione Lavoro S.C.S.

Servizio alternativo al

Residenziale tradizionale

2 posti

Trasferimento Centro

Diurno “Caleido” gestito

da Cooperativa

Margherita a Sandrigo

Margherita S.C.S.

Domiciliarità – Centro diurno

30 posti già accreditati,

nessuna modifica

D) nuove richieste di aumento posti, da parte di Enti del Terzo Settore, di UDO già accreditate

Centro Diurno

“Anconetta” a Vicenza

Il Nuovo Ponte S.C.S. Programmazione dei servizi + 5 posti (da 25 a 30)

Centro Diurno “Easy” a

Sovizzo

Easy S.C.S. Programmazione dei servizi + 5 posti (da 8 a 13)

E) nuove richieste di attivazione UDO, da parte di Enti del Terzo Settore, con ipotesi di aumento dei posti letto aggiuntivo

rispetto al limite dello 0,7 per mille della popolazione residente.

Comunità Alloggio

(trasformazione del Gruppo

Appartamento Protetto in

Comunità Alloggio) a

Altavilla Vicentina – Ass.

Brain Traumi Cranici onlus

Associazione Brain Traumi Cranici

onlus

Programmazione dei servizi + 8 posti letto

La richiesta non è accolta in quanto

tali posti letto sono sopra il

parametro regionale dello 0,7 per

mille. Si demanda alla Regione la

valutazione di una eventuale

Sperimentazione gestionale.

Comunità residenziale

sperimentale “Bonaguro” a

bassa soglia per GCA a

Camisano Vicentino –

Promozione e Lavoro S.C.S.

Promozione Lavoro S.C.S.

Programmazione dei servizi + 10 posti letto (numero posti

letto per A. ULSS 6 da definire)

La richiesta non è accolta in quanto

tali posti letto sono sopra il

parametro regionale dello 0,7 per

mille. Si demanda alla Regione la

valutazione di una eventuale

Sperimentazione gestionale.

F) nuove richieste di attivazione UDO da parte di Enti del Terzo Settore

Centro Diurno con attività

di laboratorio ludico-

creativo per persone con

disabilità e per persone in

situazione di marginalità

sociale a Castegnero presso

ex casello ferroviario –

Associazione Nuova

Speranza per la Vita

Associazione Nuova Speranza per la

Vita – Associazione di Promozione

Sociale

Programmazione dei servizi da definire

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G) progetti innovativi presentati da Enti del Terzo Settore

“Oltre il CEOD”: percorsi di

formazione al lavoro per

persone con disabilità in

ambiente protetto – La

Fraglia S.C.S. a Vicenza

La Fraglia S.C.S.

Centralità della persona 12

Potenziamento Agenzia

Territoriale per interventi di

domiciliarità e servizio di

assistenza domiciliare presso

più Comuni dell’Azienda ULSS

6 – Margherita S.C.S.

Margherita S.C.S.

Programmazione dei servizi

Percorsi sull’autonomia

“Autono-mia e autono-tua”

per persone con disabilità

presso Palazzo Mocenigo a

Lupia di Sandrigo –

Margherita S.C.S.

Margherita S.C.S.

Centralità della persona 5-6

Progetto “Siamo Grandi”:

interventi di integrazione

sociale e progetti

sperimentali diurni –

Associazione A.GEN.DO.

Associazione A.GEN.DO.

Programmazione dei servizi 10-15 persone

Centro Servizi per l’Autismo a

Sovizzo: equipe

multidisciplinare (sanitaria e

socio-sanitaria) in favore di

persone con diagnosi di

autismo correlate –

Primavera ’85 S.C.S.

Primavera ’85 S.C.S.

Programmazione dei servizi Utenti ospiti della

Cooperativa e del territorio

Centro Riabilitativo “Casa

Roncolato” a Sovizzo:

equipe riabilitativa

multidisciplinare in favore

di persone con disabilità

gravi ospiti dei Centri Diurni

gestiti dalla Cooperativa

«Primavera ‘85» e altre

Cooperative e Associazioni

del territorio.

Primavera ’85 S.C.S.

Programmazione dei servizi Utenti ospiti della

Cooperativa e del territorio

Linee guida per il passaggio

età evolutiva – età adulta

per persone con sindrome

dello spettro autistico –

Fondazione Brunello

Fondazione Brunello - Aziende ULSS

n.3, 4, 5 e 6

Programmazione dei servizi Bacino utenza

< 18 > anni

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Segue elenco Soggetti che a diverso titolo partecipano alle azioni sopra descritte della ripianificazione 2016: Enti gestori autorizzati e accreditati alla gestione di servizi nell’area della disabilità

Agape S.C.S. – FONOS

Associazione Genitoriale Casa Serena onlus

Città Solidale S.C.S.

Easy S.C.S.

Fondazione Candida Stefani onlus

Fondazione Ferruccio Poli onlus

Il Nuovo Ponte S.C.S.

Istituto Palazzolo S. Chiara di Vicenza – Congregazione Suore delle Poverelle

La Fraglia S.C.S.

L’Eco Papa Giovanni XXIII S.C.S.

Margherita S.C.S.

MeA S.C.S.

Primavera ’85 S.C.S.

Promozione e Lavoro S.C.S.

Enti gestori di servizi nell’area della disabilità con contratto di appalto con l’Azienda ULSS

Codess Sociale S.C.S. (appalto per la gestione del Servizio di Integrazione Scolastica ed Extra-Scolastica a favore di alunni minori con grave disabilità, in scadenza il 31/08/2016, nuova procedura di gara in fase di attivazione).

ATI Fai Berica S.C.S. – CSSA S.C.S. (appalto per il servizio di trasporto a favore di persone con disabilità, in scadenza il 31/08/2016, nuova procedura di gara in fase di attivazione).

Il Cigno S.C.S. (appalto per la gestione di tre Centri Diurni per persone con disabilità) Enti gestori autorizzati (e non accreditati perché non previsto dalla normativa regionale sui servizi dell’area della disabilità) alla gestione di servizi nell’area della disabilità

A.GEN.DO.

Associazione Brain

Associazione Il Pomodoro

Associazione Lilliput

Associazione Papa Giovanni XXIII

Casa Bianca S.C.S.

Fai Berica S.C.S.

I Berici S.C.S.

La Casetta S.C.S.

Stella Polare S.C.S.

Terrabase S.C.S.

Tangram S.C.S.

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Associazioni Famiglie di persone con disabilità

A.GEN.DO.

AIAS Vicenza

AISM Vicenza

ANFFAS Vicenza

ANMIC Vicenza

Autismo Triveneto

Aquilone 2004

Genitori de La Nostra Famiglia Vicenza

Genitori Il Nuovo Ponte

Genitori Primavera ‘85

H81 Insieme

COMI.VI.H.

Proviamo Insieme per l’Handicap

Altri Enti afferenti all’area della disabilità

MIUR – Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza

Centro Territoriale Integrazione (CTI) Vicenza

Centro Territoriale Integrazione (CTI) Area Berica

Centri per l’Impiego

Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Vicenza

Consorzio Prisma S.C.S.

Federsolidarietà Confcooperative Vicenza

Fondazione Brunello

Fondazione Vicenza una città solidale

Rete La Quercia

Associazione Nuova Speranza per la Vita

Associazione Gli Orti di Zaira

Cooperativa Synagos

Associazione AbAut – Camisano (VI) Strutture Riabilitative extra – ospedaliere

Presidio Riabilitativo Villa Maria – Vigardolo (VI)

Presidio Riabilitativo Associazione La Nostra Famiglia – Vicenza

Presidio Riabilitativo Centro Archimede – Associazione ASSP Onlus – Torri di Quartesolo (VI)

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Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone con disabilità

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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I CENTRI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITA’

Situazione aggiornata al 30/04/2016

Ente gestore Denominazione Centro Diurno

Sede Centro Diurno

Posti autorizzati Posti accreditati

Posti occupati*

IL NUOVO PONTE Anconetta (ex Spazio Aperto) Vicenza 30** 30** 26

Centro Povolaro Povolaro di

Dueville 15 15 9

Centro Camisano Camisano Vicentino 30 30 27

Laghetto Vicenza 30 30 25

FONDAZIONE C.STEFANI Il Capannone 1

Noventa Vicentina 30 30 27

Il Capannone 2 Noventa Vicentina 10 10 9

Villa Rossa Noventa Vicentina 24 24 10

Via Fontana Noventa Vicentina 24 24 3

LA FRAGLIA La Fraglia Vicenza 60 60 38

FONDAZIONE F. POLI F. Poli Lisiera

Lisiera di Bolzano

Vicentino 50 50 20

COOP. MARGHERITA Caleido Sandrigo 30 30 40

COOP. PRIMAVERA 85 CAD Roncolato Sovizzo 20 20 18

CDL Littorina Longare 10 10 11

CLP CFL Sovizzo 50 50 31

CDR Sovizzo Sovizzo 30 30 11

CDC Con-Tatto

Valmarana di Altavilla

Vicentina 20 20 10

L'ECO P. GIOVANNI XXIII

Eco Papa Giovanni Dueville 30 30 13

COOPERATIVA EASY Easy Altavilla

Vicentina 8 8 14

COOPERATIVA MeA Via Ferrari Vicenza 30 30 25

531 531 367

* Numero utenti compresi i progetti personalizzati di integrazione sociale svolti all’esterno del centro diurno

** Già previsti nei documenti di Ripianificazione 2013 e 2014: il procedimento regionale di autorizzazione e accreditamento a 30 posti si concluderà nel corso del 2016.

Il numero totale di posti accreditati comprende le richieste già presentate dagli Enti gestori alla Regione Veneto.

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LE STRUTTURE RESIDENZIALI ATTIVE PER PERSONE CON DISABILITA’ Situazione aggiornata al 30/04/2016

Ente gestore Struttura

residenziale Denominazione

struttura residenziale

Sede struttura Posti autorizzati

Posti accreditati

Posti occupati*

Posti ATP**

Posti disponibili

AGAPE S.C.S. C. Alloggio La Capannina Vicenza 10 8 7 0 1

AGAPE S.C.S. C. Alloggio Casa Fonos Vicenza 10 8 2 1 5

AGAPE S.C.S. C. Alloggio Casa Fonos Bolzano V. 10 8 0 0 8

ASS. GEN. CASA SERENA

C. Alloggio Casa Serena Monticello

C.O. 10 10 9 1 0

PROMOZIONE E LAVORO S.C.S.

C. Residenziale Il Giardino dei Tigli

Altavilla V. 20 20 18 1 1

CITTA' SOLIDALE S.C.S.

C. Alloggio Luisa e Renato Vicenza 10 10 8 0 2

CITTA' SOLIDALE S.C.S.

C. Alloggio Lisiera Bolzano V. 8 8 8 0 0

CITTA' SOLIDALE S.C.S.

C. Alloggio Bolzano Vicentino Bolzano V. 9 9 8 1 0

CITTA' SOLIDALE S.C.S.

C. Alloggio Via Cerato Vicenza 7 7 7 0 0

CITTA' SOLIDALE S.C.S.

C. Alloggio Sandrigo Sandrigo 10 10 9 1 0

FONDAZIONE F. POLI ONLUS

C. Alloggio A. Silvestri Vicenza 17 17 16 0 1

FONDAZIONE C. STEFANI

C. Alloggio Candida e fratelli - Ettore

Noventa V. 16 16 12 1 3

FONDAZIONE C. STEFANI

C. Alloggio Luigi Noventa V. 8 8 3 0 5

IL NUOVO PONTE S.C.S.

C. Alloggio Il Sentiero Vicenza 9 9 8 1 0

IL NUOVO PONTE S.C.S.

C. Alloggio Il Faro Vicenza 9 9 7 1 1

IL NUOVO PONTE S.C.S.

C. Alloggio Il Sogno Camisano V. 10 10 3 1 6

ISTITUTO PALAZZOLO S. CHIARA

C. Residenziale Istituto Palazzolo S. Chiara

Vicenza 33 33 29 2 2

MEA S.C.S. C. Alloggio Ancora Insieme Mossano 20 20 14 1 5

PRIMAVERA ’85 S.C.S.

C. Alloggio Ca’ Trentin Longare 2 2 2 0 0

228 222 170 12 40

*Sono compresi utenti ospitati in struttura e in carico ad altre Aziende Ulss. **Numero posti di Accoglienza Temporanea Programmata indicati nella vigente Convenzione con Azienda ULSS 6 Vicenza.

Numero posti riservati all’Azienda ULSS 6 Vicenza ai sensi della vigente Convenzione. Il numero totale di posti accreditati comprende le richieste già presentate dagli Enti gestori alla Regione Veneto.

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LE STRUTTURE RESIDENZIALI PER PERSONE CON DISABILITA’ (già comprese nella ripianificazione 2015)

CON AUMENTO DEI POSTI LETTO

Ente gestore

Ripianificazione 2016 Sede struttura

Aumento n. posti

Note

MeA S.C.S.

Realizzazione R.S.A. per persone con disabilità

sospesa per valutazione

progetto

INTEGRAZIONE POSTI RESIDENZIALI DA RIPIANIFICAZIONE 2016

Posti letto autorizzati (accreditati) nel territorio Azienda ULSS 6

222

Ampliamento posti letto da Ripianificazione 2016

0

Totale posti letto da Ripianificazione 2016 222

Limite per posti letto autorizzabili = 0,7 per mille della popolazione residente (DGR 4589/2007)

223,30*

*popolazione residente al 31.12.2015: 319.008 abitanti.

NUOVE PROPOSTE DI ATTIVAZIONE DI STRUTTURE RESIDENZIALI CON IPOTESI DI AUMENTO DEI POSTI LETTO AGGIUNTIVI

RISPETTO AL LIMITE DELLO 0,7 PER MILLE

Ente gestore

Struttura Sede N. posti ipotizzati struttura

Ipotesi aumento

numero posti letto per

Azienda ULSS 6

Le richieste non sono

accolte in quanto tali

posti letto sono sopra

il parametro regionale

dello 0,7 per mille. Si

demanda alla Regione

la valutazione di una

eventuale

Sperimentazione

gestionale.

Promozione Lavoro S.C.S.

Nuova Comunità Residenziale

sperimentale a bassa soglia per GCA

Camisano Vicentino

(area Bonaguro)

7

+5

Ass. Brain Traumi Cranici onlus

Nuova Comunità Alloggio da

trasformazione dell’attuale Gruppo Appartamento “La

Rocca”

Altavilla Vicentina

10

+8

Totale ipotesi +13 posti letto

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STRUTTURE SOCIALI PER PERSONE CON DISABILITA’

GRUPPI APPARTAMENTO PROTETTI (GAP) ATTIVI

Ente gestore Descrizione struttura Sede struttura N. posti autorizzati

Il Nuovo Ponte S.C.S.

GAP attivo da agosto 2014 Vicenza 4

Il Nuovo Ponte S.C.S.

GAP attivo da agosto 2014 Vicenza 4

Ass. Brain Traumi Cranici

GAP “La Rocca” attivo da luglio 2015

Altavilla Vicentina 6

Fondazione Ferruccio Poli

GAP attivo da agosto 2015 Lisiera di Bolzano Vicentino

6

ALTRE STRUTTURE RESIDENZIALI SOCIALI ATTIVE

Ente gestore Tipologia struttura Sede struttura N. posti autorizzati

Ass. Papa Giovanni XXIII

Comunità Familiare Povolaro di Dueville 6

Ass. Papa Giovanni XXIII

Comunità Familiare Quinto Vicentino 6

Ass. Papa Giovanni XXIII

Comunità Familiare Vicenza 6

Tangram S.C.S. Comunità educativa per minori

Vicenza 6

MeA S.C.S. Attività sociale sperimentale di cohousing a favore di persone con disabilità.

Progetto confermato, in partenza a aprile/maggio

2016

Noventa Vicentina 6

NUOVE RICHIESTE DI ATTIVAZIONE DI STRUTTURE RESIDENZIALI SOCIALI

Ente gestore

Struttura Sede Numero posti

Associazione A.GEN.DO. Gruppo Appartamento Protetto (GAP) per realizzazione Progetti

di Vita Indipendente

Vicenza Max 6

Promozione Lavoro S.C.S.

Gruppo Appartamento Protetto (GAP) per servizio alternativo al residenziale

tradizionale

Altavilla Vicentina Max 2

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1.5 Salute Mentale Le Aree Progettuali in cui è declinato il Piano di Zona 2016 del Dipartimento Salute Mentale sono:

1. Appropriatezza degli interventi Riabilitazione psichiatrica: revisione schemi di progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, revisione cartella clinica riabilitativa, pratica del Social Skills Training, rivalutazione dei bisogni dei pazienti anziani nelle Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette (CTRP) e nelle Comunità Alloggio. Attività Territoriali: sperimentazione modello di Progetto Terapeutico Individualizzato;

2. Integrazione con altri servizi Neuropsichiatria Infantile: percorsi di trattamento degli adolescenti con disturbi psichiatrici e comportamentali; Disabilità: protocollo per i pazienti con doppia diagnosi (disabilità e disturbi psichiatrici);

3. Accreditamento istituzionale: revisione ed aggiornamento delle procedure in uso nel DSM; 4. Progetti innovativi nell’area Riabilitazione: sviluppo della filiera delle offerte nella riabilitazione

psichiatrica verso gli interventi di reinserimento sociale e autonomizzazione a bassa soglia: progetto Centro Diurno sperimentale “Davide e Golia”, progetti personalizzati di sostegno alla domiciliarità;

5. Accoglienza e confronto con l’utenza: predisposizione di un questionario di soddisfazione dell’utente da utilizzare nelle strutture residenziali e semiresidenziali;

6. Disturbi borderline di personalità: partecipazione al gruppo di lavoro regionale sull’applicazione dei percorsi di cura (DGRV 1170/2015) e prosecuzione del gruppo di lavoro interdipartimentale sui disturbi gravi di personalità;

7. Disturbi del Comportamento Alimentare: monitoraggio clinico e analisi epidemiologica; 8. Sviluppo dell’informatizzazione nel DSM: cartella clinica territoriale informatizzata; 9. Progetti sperimentali: sperimentazione nuovo protocollo SIL; 10. Processo dismissione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: progetti di cura territoriale e nella REMS

della Regione Veneto per pazienti autori di reato con misura di sicurezza; 11. Interventi per immigrati di diverse etnie e culture: incontro di formazione; 12. Valutazione degli esiti e dell’appropriatezza degli interventi: prosecuzione valutazioni degli indicatori

d’esito in ospedale e nel territorio; 13. Organizzazione delle strutture residenziali e semiresidenziali a gestione diretta: prosecuzione

riorganizzazione e gestione dell’Area Riabilitativa del DSM. Alcune azioni del Piano di Zona 2011/2015 non proseguiranno perché si ritengono concluse. Tra queste:

1. Documenti di collaborazione con la Medicina Generale; 2. Definizione dei livelli di complessità di presa in carico del paziente psichiatrico.

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Sono programmate le seguenti nuove azioni nel 2016: TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative – anno 2016

Interventi¹ Soggetto/i responsabile/i

della gestione 2 Politica / Politiche

di riferimento

Revisione schemi di progetto terapeutico riabilitativo personalizzato Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Revisione cartella clinica riabilitativa Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Sperimentazione modello di Progetto Terapeutico Individualizzato Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Percorsi di trattamento degli adolescenti con disturbi psichiatrici e comportamentali

Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Protocollo per i pazienti con doppia diagnosi (disabilità e disturbi psichiatrici)

Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Revisione ed aggiornamento delle procedure in uso nel DSM Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Sviluppo della filiera delle offerte nella riabilitazione psichiatrica verso gli interventi di reinserimento sociale e autonomizzazione a bassa soglia

Azienda Ulss Promozione dei livelli qualitativi ottimali

dell’offerta di rete

Predisposizione di un questionario di soddisfazione dell’utente da utilizzare nelle strutture residenziali e semiresidenziali

Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Cartella clinica territoriale informatizzata Azienda Ulss Programmazione dei servizi

Di seguito vengo sinteticamente descritti finalità ed obiettivi delle azioni programmate: Revisione schemi di progetto terapeutico riabilitativo personalizzato Attualmente per ogni inserimento nelle strutture riabilitative residenziali e semiresidenziali viene compilato un progetto terapeutico riabilitativo personalizzato (PTRP) che definisce, in integrazione del piano di trattamento individuale del CSM, motivi, obiettivi ed aree di intervento del progetto riabilitativo. Seguendo il processo di riorganizzazione dell’Area Riabilitativa del DSM nel corso dell’anno verrà aggiornato il PTRP. Revisione cartella clinica riabilitativa Da alcuni anni tutte le strutture riabilitative, semiresidenziali e residenziali a gestione diretta del DSM, utilizzano gli stessi documenti clinico-riabilitativi: scheda di invio per trattamento psicosociale (progetto di massima del trattamento riabilitativo), cartella clinica riabilitativa, schema terapia farmacologica, progetto terapeutico riabilitativo personalizzato. In linea con il processo di riorganizzazione dell’Area Riabilitativa del DSM, nel corso dell’anno verrà aggiornata la cartella clinica riabilitativa Estensione della prassi del Social Skills Training evidence based nelle strutture riabilitative del complesso “San Felice” Il Social Skills Training è una strategia di riabilitazione che ha come finalità la salute ed il benessere dei pazienti, in relazione ad un approccio biopsicosociale della malattia mentale. L’obiettivo del SST è il recupero di abilità sociali del paziente, parzialmente perdute in seguito alla patologia psichiatrica, attraverso esperienza e pratica. Azione prevista nel 2016 è l’estensione della prassi della SST evidence based agli ospiti della CTRP, delle Comunità Alloggio estensive e del DHT del complesso “San Felice”.

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Rivalutazione dei bisogni dei pazienti anziani nelle Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette (CTRP) e nelle Comunità Alloggio (CA) Si sta completando il processo che dalla rivalutazione dettagliata dei bisogni dei pazienti anziani inseriti in strutture residenziali a gestione diretta del DSM (CTRP e CA) ha portato alla realizzazione di inserimenti in Centri Servizi per anziani e nel nucleo psicogeriatrico “Albero d’Argento” della Residenza Salvi. La rivalutazione comprende anche pazienti non ancora in età geriatrica che necessitano della tipologia di assistenza erogata specificamente dal nucleo “Albero d’Argento”. Sperimentazione modello di Progetto Terapeutico Individualizzato (PTI) Per ogni paziente che viene preso in carico al CSM viene definito un progetto terapeutico individuale che comprende diagnosi, definizione della complessità del quadro clinico, obiettivi del trattamento, livello di assistenza multidisciplinare (psichiatrica, psicologica, infermieristica, sociale), bisogni riabilitativi ed aree di intervento terapeutico. Le informazioni del progetto terapeutico sono raccolte nel cartella clinica territoriale del CSM. Nel 2015 è stato predisposto un modello di PTI che raccoglie in modo sintetico tutte queste informazioni. Progetto per l’anno in corso è quello di sperimentarne l’utilizzo per affinare lo strumento al fine di un uso sistematico. Percorsi di trattamento degli adolescenti con disturbi psichiatrici e comportamentali Il DSM parteciperà al gruppo di lavoro aziendale che ha l’obiettivo di proporre un protocollo contenente le procedure da adottare e da applicare per ricoveri ospedalieri per patologia psichiatrica di minori. Protocollo per i pazienti con doppia diagnosi (disabilità e disturbi psichiatrici) La presa in carico dei pazienti con disabilità e contemporanei disturbi psichiatrici e il loro inserimento in strutture residenziali ha sempre impegnato il DSM. Con la stesura di un protocollo condiviso ci si pone l’obiettivo di definire le competenze dei due servizi (DSM e Servizio Disabilità), le tipologie di pazienti con doppia diagnosi, la gestione diagnostica e clinica delle persone affette da disabilità con doppia diagnosi, le procedure amministrative per l’inserimento in strutture residenziali di chi ne avesse bisogno. Revisione ed aggiornamento delle procedure del DSM (Accreditamento) Nel corso dell’anno è prevista la visita dei valutatori regionali per il rinnovo dell’accreditamento istituzionale dell’Ulss. Saranno quindi rivalutate ed aggiornate tutte le procedure attualmente in uso nel DSM. Sviluppo della filiera delle offerte nella riabilitazione psichiatrica verso gli interventi di reinserimento sociale e autonomizzazione a bassa soglia Il 1° gennaio 2016 è iniziato il Progetto del Centro Diurno sperimentale “Davide e Golia”, gestito dalla Cooperativa M25. Questo progetto innovativo ha lo scopo, partendo dalla realtà di un Centro Diurno, di individuare, sperimentare e valutare nuove formule organizzative e tipologie di intervento a bassa soglia a favore di pazienti seguiti dal DSM. Il progetto ricomprende 3 ambiti: ambito sociale, ambito socio sanitario, ambito sanitario (Centro Diurno). L’ambito sociale comprende un livello di intervento leggero, di risocializzazione e prevede l’offerta di attività ricreative e di promozione della salute. L’ambito socio sanitario comprende un livello di intervento intermedio e prevede accessi per specifiche attività al Centro Diurno e attività di sostegno domiciliare. Il livello sanitario corrisponde all’intervento intensivo di frequenza giornaliera del Centro Diurno. La sperimentazione consiste quindi nel diversificare in 3 sottomoduli un’offerta che finora è stata rappresentata dal solo Centro Diurno e quindi utilizzare e verificare i due moduli a soglia più bassa, che vanno intesi come sgancio progressivo dal livello sanitario o come interventi di supporto all’autonomia.

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Parallelamente a questo è obiettivo del DSM proseguire i Progetti personalizzati di sostegno alla domiciliarità, realizzati negli ultimi 12 mesi con cooperative del privato sociale in seguito ad una gara d’appalto. Questo servizio è stato progettato rivolto a: 1) pazienti al termine di un percorso riabilitativo più o meno lungo che vede nella domiciliarità il vertice di maggior relativa autonomia personale e di minimo utilizzo delle strutture psichiatriche; 2) pazienti con percorsi riabilitativi interrotti o mai intrapresi per sostanziale gravità psicopatologica, deficit di risorse o scarsa disponibilità del paziente, per i quali il mantenimento al domicilio appare come la soluzione più adottabile e realizzabile. Nell’anno trascorso il servizio è stato realizzato per circa 15 pazienti, prevalentemente con patologia psichiatrica impegnativa, con un livello di intensità medio-alto (3-5 ore alla settimana di supporto a domicilio da parte di operatori) e si sono ottenuti risultati molto buoni in termini di compenso dei pazienti, netta riduzione dei ricoveri e miglioramento della presa in carico da parte dei CSM. Predisposizione di un questionario di soddisfazione dell’utente da utilizzare nelle strutture residenziali e semiresidenziali Si intende predisporre un questionario di soddisfazione dell’ospite inserito nelle strutture riabilitative residenziali e semiresidenziali gestite dal DSM, da sperimentare successivamente. Partecipazione al gruppo di lavoro regionale sull’applicazione dei percorsi di cura DGR 1170/2015 Nel 2016 il DSM partecipa al gruppo di lavoro regionale coordinato dal dirigente del Settore Salute Mentale e Sanità Penitenziaria su due progetti: 1) monitoraggio dell’applicazione a livello locale del documento “Definizione dei percorsi di cura da attivare nei Dipartimenti di Salute Mentale per i disturbi schizofrenici, i disturbi dell’umore e i disturbi gravi di personalità”, approvato dalla Conferenza Unificata del 13.11.2014 (DGRV 1170/2015); 2) elaborazione delle Raccomandazioni sul recepimento del Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale (DGRV 1558/2013). Gruppo di lavoro interdipartimentale sui disturbi gravi di personalità Proseguirà nel 2016 il lavoro del gruppo interdipartimentale per il trattamento dei disturbi gravi di personalità (DGP). Il progetto che coinvolge i DSM delle Az. ULSS n. 5, 6, 15, 16, 21 e le strutture private Casa di Cura “Villa Margherita” e Cooperativa “La Goccia”. Gli obbiettivi generali di lavoro del gruppo sono: comprensione del complesso problema dei DGP, condivisione e miglioramento delle pratiche di trattamento, definizione di percorsi di cura nei DSM e nelle strutture private. Gli obbiettivi specifici vengono stabiliti anno per anno. Gli obiettivi per il 2016 sono: individuazione di strategie per la formazione interdipartimentale integrata del gruppo, condivisione di linee per la formulazione diagnostica dei DGP attraverso strumenti comuni. Sono previsti due tempi di verifica del lavoro svolto dal gruppo nel corso del 2016. Monitoraggio clinico e Analisi epidemiologica nei DCA Il Centro di riferimento provinciale dei Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso (DCA) prevede di sviluppare ed implementare delle attività di monitoraggio clinico attraverso strumenti di valutazione di parametri clinici specifici per la malnutrizione e di realizzare la raccolta di dati per favorire la costruzione di un’analisi epidemiologica sulla incidenza dei DCA a livello regionale, attraverso un lavoro di rete con le realtà specialistiche del settore nella Regione. Nel 2016 sarà realizzato a Vicenza il Primo Forum Regionale sui DCA, occasione di formazione anche per i medici di medicina generale.

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Cartella clinica territoriale informatizzata Nel corso dell’anno è obiettivo definire insieme al Servizio Informatico dell’Ulss l’attivazione di una cartella clinica informatizzata territoriale del DSM, utilizzando il programma che già viene usato per inviare i dati di attività psichiatrica territoriale (APT) in Regione. L’uso di una cartella clinica informatizzata accessibile da ogni struttura, permetterà un miglioramento della presa in carico del paziente. Sperimentazione nuovo protocollo SIL Dal gennaio 2016 è in corso formalmente la sperimentazione della riorganizzazione delle attività sugli inserimenti lavorativi, definita nel Protocollo di collaborazione tra il SIL e le Equipe di riferimento del DSM, Ser.D. e Servizio Disabilità. Progetti di cura territoriale e nella REMS della Regione Veneto per pazienti autori di reato con misura di sicurezza La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari avvenuta nel 2015 è stata preceduta da un intenso lavoro dei DSM veneti per realizzare progetti territoriali di dimissione dei pazienti dall’OPG. Nel gennaio di quest’anno è stata aperta la Residenza Esecuzione Misure di Sicurezza (REMS) provvisoria del Veneto, nell’Ulss 21. Questi processi di assistenza dei pazienti autori di reato con misura di sicurezza, hanno impegnato e stanno impegnando il DSM nella progettazione e gestione di progetti individuali di trattamento per pazienti dimessi dall’OPG in una logica territoriale. Questo riguarderà nel prossimo futuro anche i pazienti dimessi dalla REMS con misura di sicurezza attenuata. Prosecuzione delle valutazioni degli esiti e dell’appropriatezza Prosegue come per gli anni precedenti la valutazione di indicatori di esito dell’assistenza territoriale e ospedaliera, che viene annualmente inviata alla Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale e alla Direzione Medica dell’Ospedale. Continueranno ad essere monitorati i seguenti 3 indicatori di esito sulla base dei dati di attività annuali: un indicatore di esito dei CSM e 2 indicatori di esito degli SPDC: 1. numero di dimissioni dal CSM: dimissioni dai 3 Centri di Salute Mentale rispetto al numero dei pazienti in carico presso gli stessi CSM; l’indicatore viene calcolato separatamente per i 3 CSM ed in valore assoluto; 2. riammissioni a 30 giorni in SPDC: ricovero con data di ammissione inferiore a 30 giorni dalla data di dimissione da un precedente ricovero; l’indicatore viene calcolato separatamente per i 2 SPDC ed in valore assoluto; 3. autodimissioni dal SPDC: viene calcolato il valore assoluto e per 10.000 residenti di età maggiore di 17 anni. Riorganizzazione e gestione dell’Area Riabilitativa del DSM Nel corso dell’anno prosegue l’attività del gruppo di lavoro dedicato alla riabilitazione psichiatria coordinato da due psicologi del DSM, con specifici obiettivi di lavoro riguardanti la formazione sul campo delle equipe delle strutture, la gestione dei progetti terapeutico riabilitativi personalizzati e l’implementazione e potenziamento degli interventi psicoterapeutici.

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Programmazione del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone con disturbi mentali

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Attualmente le strutture a gestione diretta e mista del DSM sono le seguenti: Centri di Salute Mentale e Attività Territoriale

- 1° Centro di Salute Mentale - 2° Centro di Salute Mentale - 2° Centro di Salute Mentale – sede di Noventa Vicentina

Centro Disturbi del Comportamento Alimentare - Attività clinica ambulatoriale

Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura - 1° Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura - 2° Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura

STRUTTURA RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI DENOMINAZIONE POSTI

Comunità Terapeutica Riabilitativa Protette (CTRP) “La Villetta” CTRP Tipo B 10

“Aurora” CTRP Tipo B 12

“La Fenice” CTRP Tipo B 12

Comunità Alloggio di Base “Gardenia 1” (gestione mista) 6

“Gardenia 2” (gestione mista) 6

“Casa Bianca” 8

Comunità Alloggio Estensive “Emmaus” 14

“Helios” 14

Gruppo Appartamento Protetti “Contra Mure Corpus Domini” 4

“Viale Trento” 4

“Corso SS. Felice e Fortunato” 9

“Via dei Mille” 12

Centri Diurni Centro Diurno Terapeutico Riabilitativo 20

“Il Girasole” 12

Day Hospital Territoriale Day Hospital Territoriale 15

Day Hospital Territoriale Centro Disturbi del Comportamento Alimentare 12

Nel territorio dell’Ulss 6 sono presenti le seguenti strutture residenziali e semiresidenziali gestite da Cooperative del Privato Sociale

STRUTTURA RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI DENOMINAZIONE POSTI

Comunità Terapeutica Riabilitativa Protette (CTRP) “Silesia” (Coop. Linte) per disturbi del comportamento alimentare

11

“Villa Margherita” modulo A * 14

“Villa Margherita” modulo A * 14

Comunità Alloggio Estensiva “Il Bosco” (Coop. Libra) 12

Gruppo Appartamento Protetti “Passo di Riva“ (Coop. Libra) 4

“Sandrigo” (Coop. Libra) 3

“Silesia” (Coop. Linte) per DCA 2

Centro Diurno “Casa Bianca” (Coop. Casa Bianca) 18

Nel territorio dell’Ulss 6 è presente inoltre la Casa di Cura “Villa Margherita”, che in ambito psichiatrico dispone di Unità Psichiatrica di ricovero e CTRP (*).

Il tavolo di Area ha valutato positivamente la proposta della Cooperativa “L'Eco Papa Giovanni XXIII” di offrire dei percorsi semi-residenziali presso un Centro Diurno psichiatrico di nuova istituzione (a Povolaro di Dueville), per offrire maggiore territorializzazione ed integrazione dei servizi nell'area Nord dell’Azienda Ulss 6, pur rilevando che il fabbisogno va rivisto in previsione della prossima fusione con l’Azienda Ulss 5.

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La Marginalità sociale vista dall’Area Come indicato nel Piano di Zona 2011-2015, il DSM si occupa della persona socialmente emarginata solamente se presenta una patologia psichiatrica, che viene seguita secondo i percorsi di cura stabiliti nei LEA. L’Immigrazione vista dall’Area Giornata di formazione sugli interventi per immigrati di diverse etnie e culture Un gruppo di lavoro del DSM sta attuando l’organizzazione di un incontro di formazione in Salute Mentale per popolazioni di immigrati di diverse etnie e culture. Il progetto è quello di realizzare l’incontro nel novembre di quest’anno, all’interno della formazione promossa dalla sezione Veneta della Società Italiana di Psichiatria (PSIVE). Le finalità dell’incontro sono un aggiornamento/approfondimento su: salute mentale per culture e contesti diversi e per popolazioni di migranti di diverse etnie; problematiche poste da popolazioni particolari come i migranti forzati (profughi, richiedenti asilo); acquisizione di metodologie utili nella pratica clinica e valutazione della necessità di implementare o meno interventi dedicati in modo specifico alle suddette popolazioni. Sono previsti docenti esperti nazionali.

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2. Il quadro delle risorse economiche per la sesta annualità di intervento (anno 2016) Le Tabelle n. 3 e n. 4 rappresentano il quadro dei finanziamenti attivati (per fonte) e che saranno impiegati (per tipologia di intervento) per l’anno 2016. A causa delle problematiche tecniche, concernenti la manutenzione e adeguamento dell’applicativo web regionale sui piani di zona, non sarà possibile procedere all’inserimento delle risorse economiche raccolte tramite la rilevazione dei dati relativi alle azioni attivate con la programmazione locale. Pertanto, verranno considerati i dati 2015 richiesti ai Comuni in occasione dell’Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati svolta dall’Istituto nazionale di statistica in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Trattasi della compilazione di un questionario via web, a cura dei referenti di ciascun ente di rilevazione (Comuni, unione dei Comuni, consorzi, comprensori, comunità montane, Asl e altre forme associative), articolato in sette aree di intervento o categorie di utenti di servizi: “famiglia e minori”, “disabili”, “dipendenze”, anziani”, “immigrati e nomadi”, “povertà, disagio adulti e senza dimora”, “multiutenza”. Tale indagine, che raccoglie informazioni sui servizi erogati e sulle spese impegnate, nonché sui trasferimenti fra enti limitrofi sulle fonti di finanziamento della spesa sociale rilevata, viene avviata con cadenza annuale a partire dal 30 giugno (poiché è condizionata dalla chiusura dei bilanci dei comuni e degli altri enti di rilevazione) e si conclude ad 30 ottobre dello stesso anno. Le conseguenze delle misure di governo della spesa sociosanitaria, si rispecchiano anche all’interno della cornice relativa alle risorse economiche per la sesta annualità del Piano di Zona 2011-2015 che è stata parametrata sul finanziamento della spesa sociosanitaria stanziata per l’anno 2015, tenendo conto delle disposizioni normative regionali e adottando i c.d. “principi di prudenza”.

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Proiezione delle Fonti di finanziamento 2016 per area di intervento

La proiezione delle fonti di finanziamento 2016, in linea con le risorse finanziarie stanziate per l’anno 2015, è stata costruita partendo dall’esame del rendiconto consuntivo 2015, formato dai costi di fattori produttivi (sanitari e sociali) utilizzati nel 2014 relativi alle azioni di mantenimento, potenziamento e innovazione delle singole aree di intervento3.

I valori economici previsionali espressi in euro nelle tabelle 3 e 4 andranno soggetti a delle revisioni in relazione allo stato di avanzamento degli interventi previsti nel ciclo della programmazione del corrente anno.

Si precisa che l’Area Infanzia Adolescenza Famiglia comprende anche i dati raccolti con la rilevazione condotta dalla Direzione Regionale Sezione Servizi sociali, tramite il Portale Sociale Regione Veneto – Scuole Infanzia -, finalizzata alla rendicontazione delle attività svolte. Questo flusso, aggiornato annualmente dal nucleo regionale, consente di avere una buona copertura informativa per tutti gli interventi per la prima infanzia (asili nido, micronidi, nidi aziendali, nidi integrati, centri infanzia) gestiti da soggetti gestori pubblici e privati.

TABELLA 3: Risorse per area e tipologia di intervento - anno 2015

offerta → Accesso

Consulenza e presa in carico

Interventi domiciliari

Interventi semi-residenziali

Interventi residenziali

Sostegno economico

Altri interventi (promozione della salute e

azioni di sistema)

TOTALE RISORSE PER AREA DI INTERVENTO aree di

intervento ↓

Famiglia, infanzia, adolescenza, minori, giovani

5.565.200,73 499.734,26 7.538.147,66 - 4.177.860,51 2.896.300,08 20.677.243,24

Persone anziane (>64 anni)

91.593,40 14.911.172,27 - 1.403.455,04 44.122.275,64 325.406,51 60.853.902,86

Disabilità 1.577.510,91 3.492.759,14 1.310.954,61 - 18.062.453,74 1.464.011,02 25.907.689,42

Dipendenze 3.263.567,85 313,00 - - 2.348.009,15 460.998,48 6.072.888,48

Salute mentale 3.041.746,81 7.201,80 1.264.345,62 4.802.771,77 4.565.123,75 1.045.288,62 14.726.478,37

Immigrazione 16.339,87 12.430,87 - - 256.974,99 37.709,71 323.455,44

Marginalità sociale 50.707,00 201.312,00 - 443.339,00 538.413,51 35.986,00 1.269.757,51

Interventi trasversali

1.722.428,79 127.220,00 - - 79.183,93 908.491,81 2.837.324,53

TOTALE RISORSE PER TIPOLOGIA DI

INTERVENTO 15.329.095,36 19.252.143,34 10.113.447,89 6.649.565,81 74.150.295,22 7.174.192,23 132.668.739,85

3 Sono costi forniti dal Servizio Controllo Gestione dell’Azienda e da quanto dichiarato dai Comuni dell’ULSS 6 in occasione del monitoraggio e valutazione dei piani di zona anno 2015 (dati 2014). Si tratta di un processo che segue una logica incrementale andando ad alimentare sia la dimensione quantitativa, sia qualitativa delle singole azioni delle aree e tipologie di intervento riscontrabili nel web regionale dei Piani di Zona e che sta assumendo, di fatto, volumi di dati sempre più consistenti e significativi di anno in anno.

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TABELLA 4: Fonti di finanziamento per area di intervento - anno 2016

fonti di finanziamento →

Regione 1

Comune Fondi statali vincolati e fondi UE

Altri enti pubblici

Utenza Enti privati

TOTALE RISORSE PER

AREA DI INTERVENTO

aree di intervento ↓

Importo Previsto anno

2016

Provvedimento/i amm.vo/i

regionale/i di riparto 2015 di riferimento 2

Famiglia, infanzia, adolescenza, minori, giovani

9.764.520,53

DGR 1418/2015 DGR 2012/2015 DGR 2111/2015 DGR 2151/2015 DGR 2013/2015 DGR 2014/2015

5.346.210,46 - 187.357,78 4.701.352,29 677.802,18 20.677.243,24

Persone anziane (>64 anni)

55.378.942,58 DGR 2718/2014 DGR 2154/2015

DDR 39/2015 4.730.989,04 - 137.098,59 606.687,99 184,66 60.853.902,86

Disabilità 17.419.230,80

DGR 2718/2014 DGR 2154/2015

DDR 61/2015

8.405.226,60 - 29.836,31 13.808,00 39.587,71 25.907.689,42

Dipendenze 5.961.058,39 DGR 2718/2014 DGR 2154/2015

107.853,71 - - 2.350,00 1.626,38 6.072.888,48

Salute mentale 13.181.430,68 DGR 2718/2014 DGR 2154/2015

320.397,48 - 587.517,93 581.655,34 55.476,94 14.726.478,37

Immigrazione 48.533,45 DGR 1844/2014 270.314,90 - 3.219,27 - 1.387,82 323.455,44

Marginalità sociale 271.231,24 DGR 2669/2014 DDR 130/2016

846.218,84 - 1.828,90 - 150.478,53 1.269.757,51

Interventi trasversali

691.619,32 DGR 2718/2014 DGR 2154/2015

2.094.728,83 - 27.485,38 12.163,00 11.328,00 2.837.324,53

TOTALE RISORSE PER FONTE DI

FINANZIAMENTO 102.716.566,99 - 22.121.939,86 - 974.344,16 5.918.016,62 937.872,22 132.668.739,85

1 Si chiede di indicare l'importo previsto per l'anno 2016 e, per le Aree di Intervento dov'è possibile, indicare il/i provvedimento/i regionale/i di riparto anno 2015 preso/i come riferimento per la previsione 2016. 2 DGR 1418/2015 “Assegnazione contributo in conto gestione ai servizi per la prima infanzia riconosciuti dalla Regione del Veneto, anno 2015 – L.R. n. 32/1990, L.R. n. 22/2002, L.R. n. 2/2006”; DGR 2111/2015 “Assegnazione a favore dei Comuni di residenza delle famiglie i cui figli hanno frequentato i servizi per la pr ima infanzia -tipologia nido in famiglia- riconosciuti dalla Regione Veneto, nell’anno 2014 e nel periodo gennaio-luglio 2015 – ai sensi delle DGR 4252/2008, DGR 1502/2011 e DGR 2907/2013 in attuazione del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (DMLPS) del 4 maggio 2015 relativo alla ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il FNPS per l’anno 2015”; DGR 2012/2015 “Rettifica alla DGR n. 1418 del 15 ottobre 2015…”; DGR 2151/2015 “Assegnazione contributo per il funzionamento alle scuole dell’infanzia non statali, anno 2015. L.R. n. 23/1980”; DGR 2013/2015 “Riparto dei finanziamenti a sostegno degli interventi a tutela dei minori in situazione di disagio con progetti di affido familiare”; DGR 2014/2015 “Sistema Veneto Adozioni. Interventi regionali in materia di adozione nazionale ed internazionale (L. 476/98)”; DGR 2718/2014 “Direttive alle Aziende Ulss e Ospedaliere e all’Irccs “Istituto Oncologico Veneto” per la predisposizione del bilancio preventivo economico annuale 2015, e art. 25 d.lgs n. 118/2011: assegnazione provvisoria delle risorse per l’erogazione dei livelli di assistenza e determinazione dei limiti di costo anno 2015”; DGR 2154/2015 “DGR 24/12/20152 n. 154/CR e n. 2718. Assegnazione definitiva alle Aziende Sanitarie del Veneto delle risorse f inanziarie per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza per l’esercizio 2015”; DDR 39/2015 “Assegnazione alle Aziende ULSSS delle risorse destinate al finanziamento dell'azione a supporto delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica e le loro famiglie "Sostegno alla persona e alla famiglia". DGR n. 2499 del 29.12.2011, DGR n. 2354 del 20.11.2012 e DGR n. 1986 del 28.10.2013. Assegnazione 2015”; DDR 61/2015 “Legge Regionale 22 febbraio 1999, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni: “Contributi ai cittadini veneti portatori di handicap psicofisici che applicano il metodo Doman o Vojta o Fay o ABA” - Assegnazione relativa all’anno 2015”; DGR 1844/2014 “Approvazione Programma di iniziative ed interventi in materia di immigrazione anno 2014. Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n. 286 e successive modifiche e integrazioni. Legge Regionale 30.01.1990, n. 9, art. 3 comma 2. Deliberazione n. 128/CR del 12.08.2014; DGR 2669/2014 “Interventi a favore di organismi che promuovono l'attività non lucrativa di utilità sociale, di solidarietà e di volontariato. DGR 2897/2013. Finanziamento progettualità finalizzate al recupero e reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce deboli sul modello RUI - reddito ultima istanza”; DDR 130/2016 “Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione di cui alla legge n. 431/1998, art. 11 - anno 2015. Accertamento importi dovuti in restituzione da parte dei Comuni”.

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Programmazione del sistema delle Unità di Offerta

Area Infanzia Adolescenza Famiglia

Area Dipendenze

Tabelle 2/A – 2/B – 2/C – 2/D

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TABELLA 2/A: PROGRAMMAZIONE SISTEMA DI OFFERTA SERVIZI DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIA-MINORI

Denominazione Struttura

Indirizzo Ente Gestore Tipologia Unità di Offerta

Posti autorizzati/accreditati

al 31.12.2015

Provvedimenti di autorizzazione/ accreditamento

Note

Comunità educativa "Contrà Fascina"

Contrà Mure San Rocco, 44 Vicenza

Tangram Società Cooperativa Sociale di tipo A

Comunità educativa per minori

8 AU prot. n. 76697 del 15.10.2013 AC prot. n. 23912 del 24.02.2016

nota prot. n. 73643 del 7.6.2016 Comune Vicenza

Comunità minori "Vill'Alba"

Via Cà Martinati, 21 Sossano (VI)

L'Alba Cooperativa Sociale ARL

Comunità educativa per minori con pronta accoglienza

6 + 2 AU prot. n. 6639 del 03.11.2011 AC del. n. 694 del 05.10.2015

A.C.I.S.J.F. sede di Vicenza

Via Groppino, 43 Vicenza

Ass. A.C.I.S.J.F. sede di Vicenza onlus

Comunità educativa diurna per minori/adolescenti

10 AU prot. n. 60207 del 09.08.2013 AC prot. n. 23913 del 24.02.2016

Laboratorio SKA P.zza Chiesa di Cresole, 39 Caldogno (VI)

Cost Cooperativa Sociale

Comunità educativa diurna per minori/adolescenti

10 Iter autorizzativo in corso

Comunità educativa diurna

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Società Cooperativa sociale

Comunità educativa diurna per minori/adolescenti

10 AU prot. n. 38843 del 23.03.2016 AC prot. n. 38859 del 23.03.2016

Casa Betania Contra Burci, 14 -Vicenza

Istituto Palazzolo Santa Chiara

Comunità educativa mamma-bambino

4+2 (pronta accoglienza)

AU pro. n. 66386 del 23.06.2015 AC prot. n. 121381 del 30.10.2015

Comunità educativa mamma-bambino 4

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Società Cooperativa sociale

Comunità educativa mamma-bambino

3 AU prot. n. 75898 del 08.11.2016 AC prot. n. 107559 del 02.10.2015

Comunità educativa mamma-bambino 5

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Società Cooperativa sociale

Comunità educativa mamma-bambino

3 AU prot. n. 75898 del 08.11.2016 AC prot. n. 107559 del 02.10.2015

Casa famiglia Antonia Via Casoni di Sopra, 13/c Longare (VI)

Cooperativa sociale La Vigna

Comunità familiare

6

AU prot. n. 6079 del 23.11.2013 AC del. n. 640 del 14.08.2014

Casa famiglia Teresa Via Casoni di Sopra, 13/c Longare (VI)

Cooperativa sociale La Vigna

Comunità familiare

4 AU prot. n. 3560 dell’11.07.2014 AC del. n. 788 del 23.10.2014

“Il Sorriso”

Via Papa Giovanni XXIII, 4 – Pojana Maggiore (VI)

Cooperativa Sociale La Vigna

Comunità educativa diurna per minori/adolescenti

4 + 2 *

AU rilasciata dal Comune. Iter regionale in corso

“La Tenda”

Via Casoni di Sopra, 13/e – Longare (VI)

Cooperativa Sociale La Vigna

Comunità educativa diurna per minori adolescenti

4 + 2 *

Iter autorizzativo in corso

Comunità Papa Giovanni XXIII - casa famiglia Santa Teresa

Via Sottopassaggio, 18 Bolzano Vic.no (VI)

Ass.ne Comunità Papa Giovanni XXIII

Comunità familiare

3

AU prot. n. 7579 del 26.08.2013 AC del. n. 770 del 29.10.2015 e succ. modifica del. n. 199 del 24.03.2016

Comunità Papa Giovanni XXIII - casa famiglia Migliorini Agostino

Via Don Ottorino Zanon, 32 Quinto Vicentino (VI)

Ass.ne Comunità Papa Giovanni XXIII

Comunità familiare

6 AU prot. n. 6844 dell’11.08.2014

Comunità Papa Giovanni XXIII-casa famiglia Peretto Arciso

Via Ungaretti Povolaro, 20 int.3 Dueville (VI)

Ass.ne Comunità Papa Giovanni XXIII

Comunità familiare

6 AU rinnovo prot. n. 20961 del 22.08.2014 AC del. n. 655 del 22.09.2015

Comunità Papa Giovanni XXIII-casa famiglia Catagini Mario

Via dei Mille, 65 Vicenza

Ass.ne Comunità Papa Giovanni XXIII

Comunità familiare

6 AU prot. n. 84116 del 28.12.2009

Iter rinnovo autorizzativo in corso

Comunità familiare SOS 1

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107444 del 02.10.2015

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(*) 4 posti per comunità educativa diurna e 2 posti per modulo psicopatologia TABELLA 2/B: PROGRAMMAZIONE SISTEMA DI OFFERTA STRUTTURE PER LA PRIMA INFANZIA

Denominazione Struttura

Indirizzo Ente Gestore Tipologia Unità

di Offerta

Posti autorizzati

al 31.12.2015

Posti in programmazione

Note

Turra Via Turra, 45 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido

60 AU 19.12.2014

AC 26.05.2014

Villaggio del Sole Via Biron di Sopra, 90 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido 30 AU 19.12.2014 AC 13.02.2014

Giuliari Via Goito, 1 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido 40 AU 19.12.2014 AC 14.02.2014

Aldo Moro Via Brescia, 42 Creazzo (VI) Comune di Creazzo Asilo nido 48

AU rinnovo prot. n. 282 del 01.09.2015 AC del. n . 612 del 04.08.2014

Il Re Leone Via A. De Gasperi, 11/15 Motta di Costabissara (VI)

Il Re Leone snc Micronido 26

AU prot. n. 69608 del 23.10.2015 AC del. n. 610 del 04.08.2014

Nido comunale Via del Bersagliere, 2 Dueville (VI) Comune di Dueville Asilo nido 60 AU prot. n. 3328 del 15.02.2010 AC del. n. 650 del 21.09.2015

Il Grande Tesoro Via San Luca, 1 Dueville (VI) Asilo Nido Il Grande Tesoro

Micronido 16 AU prot. n. 26440 del 01.09.2015

Do Re Mi Via Monte Berico, 1 Noventa Vic.na (VI) Comune di Noventa Vic.na

Asilo nido 60 AU prot. n. 15241 del 22.09.2015 AC del. n. 739 del 07.10.2014

Il Gelso Via Donestra, 19 Monteviale (VI) Comune di Monteviale Asilo nido 30 AU rinnovo prot. n. 539 del 20.01.2014 AC del. Comune n. 1249 del 09.02.2010

Piccolo Principe Via Vallazza, 3 Pozzoleone (VI) Comune di Pozzoleone Asilo nido 30 AU prot. n. 3254 del 29.04.2009 AC del. n.

Arpa Via Frassenà, 41 Castegnero (VI) Arpa Cooperativa Sociale Micronido 25 AU Comune provv. prot. n. 619 del 14.04.2010

Ferrovieri Via dei Campesani, 46 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido 60 AU 19.12.2014 AC 26.05.2014

Calvi Via Calvi, 38 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido 60 AU 19.12.2014 AC 26.05.2014

San Rocco Via Torino, 36 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido 60 AU con prescrizione 27.01.2016

BioPappamondo Via M. Polo, 29 Vicenza BioPappamondo di Baby servizi srl

Asilo nido 30

AU 19.09.2013 AC 06.11.2014

Piarda C.trà della Piarda, 10 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido

60 AU 19.09.2013 AC 06.11.2014

Piarda C.trà della Piarda, 10 Vicenza Comune di Vicenza Micronido

19 AU 19.09.2013 AC 06.11.2014

San Lazzaro Via Corelli, 4 Vicenza Comune di Vicenza Asilo nido

60 AU 19.09.2013 AC 06.11.2014

Il Bosco Incantato

Via Vicenza, 15 Altavilla Vicentina (VI)

Comune di Altavilla Vicentina

Asilo nido 46

AU prot. n. 8896 del 30.06.2014 AC in corso

Comunità familiare SOS 2

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107550 del 02.10.2015

Comunità familiare SOS 3

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107550 del 02.10.2015

Comunità familiare SOS 6

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107444 del 02.10.2015

Comunità familiare SOS 7

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107444 del 02.10.2015

Comunità familiare SOS 8

Via O. G. Silvestri, 20 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 34602 del 07.05.2013 AC prot. n. 107550 del 02.10.2015

Comunità Familiare Casa Ragazzi

Viale Trieste, 223 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

5 AU prot. n. 75898 del 10.11.2011 AC prot. n. 107437 del 02.10.2015

Iter rinnovo autorizzativo in corso

Comunità Familiare Casa Giovani

Via V. Belli, 7 Vicenza

Villaggio SOS di Vicenza onlus Soc. Coop. Soc.

Comunità familiare

6 AU prot. n. 76728 del 16.10.2013 AC prot. n. 107425 del 02.10.2015

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60

Nido di Jacopo

Via Don Milani, 2 Monticello C. Otto (VI)

Comune di Monticello C. Otto

Asilo nido 60

AU prot. n. 12760 del 16.09.2015 AC del. n. 112 del 24.02.2016

Il Melograno

Piazzale Oppi, 5 Bolzano Vicentino (VI)

Comune di Bolzano Vic.

Asilo nido 60

AU prot. n. 2031 del 27.03.2015 AC del. n. 641 del 16.09.2015

Comune/IPAB di Vicenza C.so Padova, 59 Vicenza Consorzio Prisma Nido aziendale 40

AU 19.12.2014 AC 12.02.2014

AULSS 6 Vicenza Via San Bortolo, 89 Vicenza AULSS 6 Vicenza Nido aziendale 40 AU 30.10.2013 AC 30.06.2014

Camomilla Via A. Moro, 19 Torri di Quartesolo (VI) Comune di Torri di Quartesolo

Nido integrato 18

AU prot. n. 14167 del 05.08.2015 AC del. n. 642 del 16.09.2015

Gli Aristogatti Via Dante, 12 Costabissara (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 29

AU prot. n. 69609 del 23.10.2015 AC del. n. 614 del 04.08.2014

Rossini Via Rossini, 46 Vicenza Comune di Vicenza Nido integrato 29 AU 19.12.2014 AC 13.02.2014

San Giuseppe Via Rimembranza, 17 Torri di Q.lo (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 29

AU prot. n. 19889 del 19.10.2010 AC del. n. 356 del 27.05.2014

Primo Incontro

Via Vittorio Veneto, 67/A Barbarano Vic.no (VI)

Comune di Barbarano Vicentino

Nido integrato

30

AU prot. n. 5798 del 05.09.2014 AC del. n. 723 del 24.09.2014

Cav. L. Chiericati

Via Roma, 42 Campiglia dei Berici (VI)

Scuola Infanzia Cav. L. Chiericati

Nido integrato

12

AU prot. n. 19098 del 19.03.2011 AC del. n. 639 del 14.08.2014

Maria Immacolata Via E. Negrin, 20 Camisano Vic.no (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 26

AU prot. n. 9900 del 10.07.2015 AC del. n. 700 del 12.10.2015

Lo Scricciolo P.za Pio X, 17 Camisano Vic.no (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 32

AU prot. n. 4371 del 02.04.2014 AC del. n. 693 del 05.10.2015

S. Maria Bertilla Via Chiesa, 39/41 Camisano Vic.no (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 29

AU prot. n. 11105 del 28.08.2014 AC del. n. 692 del 05.10.2015

Santa Teresa del Bambin Gesù P.za Mazzaretto, 1 Lumignano di Longare (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 32

AU prot. n. 515 del 30.03.2010 AC del. n. 171 del 30.03.2014

Elia Bassani Via Roma, 52 Longare (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 13

AU prot. n. 2132 del 22.10.2010 AC del. n. 170 del 05.09.2014

San Giovanni Bosco

Via V. Veneto, 83 Grisignano di Zocco (VI)

Scuola Infanzia San Giovanni Bosco

Nido integrato

16

AU prot. n. 2321 del 05.03.2010 AC del. n. 680 del 05.09.2014

Matteazzi Orazio papà e mamma Via Verdi, 1 Grumolo delle Abbadesse (VI) Ipab Asilo Infantile Nido integrato 29

AU prot. n. 4296 del 24.05.2011 AC del.n. 357 del 27.05.2014

Coccinelle

Via Rossini, 1 San Germano dei Berici (VI)

Comune di San Germano dei Berici

Nido integrato

15

AU prot. n. 3487 del 16.09.2014 AC del. n. 721 del 29.04.2014

Baby Mondo Via Borgo Brusà, 5 Pojana Maggiore (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 29

AU prot. n. 25515 del 13.11.2009 AC del. n. 168 del 03.03.2014

Cav. Gino Giaretta Via Don G. Stefani, 25 Quinto Vic.no (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 29

AU rinnovo prot. n. 10436 del 16.11.2015 AC del. n. 412 del 05.06.2014

San Pietro

Via Cagnano, 11 Pojana Maggiore (VI)

Scuola Infanzia Nido integrato San Pietro

Nido integrato

30

AU prot. n. 15453 del 07.08.2009 AC del. n. 169 del 03.03.2014

L'Aquilone - Fondazione Curti

Via degli Alpini, 48 Sovizzo (VI)

Fondazione Curti

Nido integrato

19

AU prot. n. 7132 del 23.07.2013 AC del. n. 679 del 05.09.2014

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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61

Maria Immacolata

Via Ceresara, 70 Sossano (VI)

Nido integrato Maria Immacolata

Nido integrato

24

AU prot. n. 10418 del 30.12.2014 AC del. n. 769 del 29.10.2015

Fondazione Domenico Corà

Viale dei Tigli, 19 Tavernelle/Sovizzo (VI)

Fondazione Domenico Corà

Nido integrato

22

AU prot. n. 2184 del 30.032009 AC del. n. 609 del 04.08.2014

Monumento ai caduti Via Schio, 2 Torri di Quartesolo (VI) Ipab Asilo Infantile Nido integrato 20

AU prot. n. 20721 del 06.08.2010 AC del. n. 413 del 05.06.2014

Il Girasole Via Riviera Berica, 691 Vicenza Enti e Istituti religiosi Nido integrato 32 AU 25.05.2015 AC 05.12.2013

Primo Volo Via G. Verdi, 5 Villaga (VI) Enti e Istituti religiosi Nido integrato 20 iter autorizzativo in corso

Battilana Via Pizzolati, 1 Vicenza Enti e Istituti religiosi Nido integrato 32 AU 20.06.2014 AC in corso

Primi Passi Via Ca' Silvestre Nanto (VI) Comune di Nanto Nido integrato 29

AU prot. n. 1123 del 01.01.2013 AC del. n. 645 del 14.08.2014

San Giuseppe in Maddalene Via Maddalene, 30 Vicenza Enti e Istituti religiosi Nido integrato 20

AU 11.03.2014 AC 12.06.2015

Il Sogno di Tommy

Via Giarelle, 8 Sandrigo (VI)

Ente morale T. Andrigetto

Nido integrato

22

AU prot. n. 3898 del 25.03.2011 AC del. n. 640 del 16.09.2015

I Dolci Monelli Via A. De Gasperi, 5 Altavilla Vic.na (VI) I Dolci Monelli snc Nido integrato 14 AU prot. n. 246 del 07.01.2016

Il Raggio di Sole

Strada dei Molini, 158 Vicenza

Il Raggio di Sole coop. Sociale

Micronido

20

AU 19.07.2012 AC 01.04.2014

Peter Pan Contrà San Marco, 30 Vicenza Provincia di Vicenza Micronido 20 AU 13.03.2015 AC 05.12.2013

Il Mondo dei Puffi

P.zza Capovilla, 12 Caldogno (VI)

Comune di Caldogno

Micronido 29

AU prot. n. 5210 dell’11.04.2013 AC del. n. 722 del 24.09.2014

Tata Cicogna Via Puccini 22/26 Vicenza Gioia e company srl

Micronido 27 AU 05.08.2013 AC 21.01.2014

Il Pulcino V.le Trieste 379/a Vicenza Francesca Rizzi

Micronido 20 AU 04.03.2015 AC 10.12.2013

Gianni Rodari

Via G. La Pira, 8 Isola Vic.na (VI)

Comune di Isola Vicentina

Micronido

27

AU prot. n. 4713 del 15.04.2010 AC del. n. 613 del 04.08.2014

Le Avventure di Bibo' Via Retrone, 25 Creazzo (VI) Società Bibò srl Micronido 15

AU prot. n. 300 del 19.12.2014 AC del. n. 657 del 22.09.2015

Le coccole della Pasini

Via Sant'Agostino, 16 Vicenza

Associale Scuola Materna Pasini

Micronido

27

AU prot. n. 10880 del 25.08.2014 AC del. n. 654 del 22.09.2015

Gli abbracci della Pasini

Via Monte Lungo, 47 Torri di Arcugnano (VI)

Associale Scuola Materna Pasini

Micronido

21

AU prot. n. 2684 del 28.02.2014 AC del. n. 678 del 05.09.2014

Il Grande Tesoro Via San Luca, 1 Dueville (VI) Lucia Magnabosco Micronido 16 AU prot. n. 26440 del’11.09.2015

Birinchinopoli Strada delle Cattane, 110 Vicenza Birinchinopoli di Franca Brolati Micronido 20

AU 09.02.2012 AC 06.11.2014

Gli Orsetti Via M.te Zovetto, 46 Vicenza Gli Orsetti di M. Racalbuto Micronido 20

AU 31.07.2015 AC 31.07.2015

Micronido Tutti per mano

Via degli Arnaldi, 12 Barbarano Vicentino (VI)

Micronido 15

AU prot. n. 5627 del 30.08.2013 AC del. n. 700 del 16.09.2014

L'Isola che non c'è Via Carlo Cattaneo, 17 Vicenza Micronido AU in corso AC in corso

Mamma Due Via Porta Padova, 62 Vicenza Kashanian Azita (ditta individuale) Micronido 16

AU 18.12.2012

Le Girandole di Gea

Via della Repubblica, 72 Dueville (VI)

Gea Associazione Promozione Sociale e Culturale

Servizio integrativo e sperimentale per la prima infanzia

25

UdO non soggetta all’autorizzazione all’esercizio. Comunicazione Comune di Dueville 12.3.2015

Baby Duffy Duck Bolzano Vicentino (VI) Nido in famiglia

Bimbi felici Via Divisione Julia, 71 Vicenza Nido in famiglia

Bimbobam Torri di Quartesolo (VI) Nido in famiglia

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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62

Birikini Arcugnano (VI) Nido in famiglia

Casa Bobò Altavilla Vicentina (VI) Nido in famiglia

La casetta per i cuccioli Via A. Trevisan, 6/1 Vicenza Nido in famiglia

Crescinsieme Strada Casale, 135 Vicenza Nido in famiglia

Dolce Abbraccio P.za Redentore, 2 Povolaro di Dueville (VI) Nido in famiglia

Gli Scriccioli C.trà della Fascina, 4 Vicenza Nido in famiglia

Il Giardino Incantato Torri di Quartesolo (VI) Nido in famiglia

Il Gomitolo Montegalda (VI) Nido in famiglia

Il Nido V.le Trieste, 247 Vicenza Nido in famiglia

Il Nido di Mozart Pozzoleone (VI) Nido in famiglia

Il Paese dei Balocchi Costabissara (VI) Nido in famiglia

Il Tatamondo Dueville (VI) Nido in famiglia

La Casa di Mirtilla Via Tintoretto, 37 Vicenza Nido in famiglia

La casetta per i cuccioli Via A. Trevisan, 6/1 - Vicenza Nido in famiglia

La Coccinella Blu Costabissara (VI) Nido in famiglia

L'Albero Magico V.le Trieste, 166 Vicenza Villaggio SOS Nido in famiglia

L'Albero Verde Noventa Vicentina (VI) Nido in famiglia

Mamma Casetta Via Andretto, 12 Sandrigo (VI) Nido in famiglia

Miomao Caldogno (VI) Nido in famiglia

Palloncino Blu Barbarano Vicentino (VI) Nido in famiglia

Patapuffete Longare (VI) Nido in famiglia

Casa Nido Andersen Via G. Dian, 36 Vicenza Nido in famiglia

Baby star Strada Casale, 540 Vicenza Nido in famiglia

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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63

TABELLE 2/C

PROGRAMMAZIONE CONSULTORI FAMILIARI PUBBLICI

Denominazione Struttura Indirizzo Ente

Gestore Provvedimenti di autorizzazione Provvedimenti di

accreditamento iter

autorizzativo in corso o da avviare nel

2016*

note

sede di Vicenza C.so SS. Felice e Fortunato, 233 36100

Vicenza

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Cavazzale (Monticello C. Otto/Vicenza)

Via Dante 26 36010 Cavazzale (Monticello

C.Otto /Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Sandrigo Piazza Zanella, 9 36066 Sandrigo (Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Camisano Vicentino Via Mons. Negrin, 90 36043 Camisano

Vicentino (Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Creazzo Viale Italia, 14 36050 Creazzo (Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Costabissara Via Roma, 1 36030 Costabissara

(Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Longare Via Marconi, 24 36023 Longare (Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

sede di Noventa Vicentina Via Capo di Sopra, 3 36025 Noventa Vicentina

(Vicenza)

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

Servizio Adozioni C.trà SS. Apostoli, 21 36100 Vicenza

ULSS n. 6 DSR 84 del 4 Novembre 2009 In attesa di rinnovo del Provvedimento di autorizzazione da parte della regione Veneto

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2713

del 24 dicembre 2012

--

*specificare se in corso o da avviare nel 2016

PROGRAMMAZIONE CONSULTORI FAMILIARI PRIVATI

Denominazione Struttura Indirizzo Ente Gestore Provvedimenti di autorizzazione

Provvedimenti di

accreditamento

iter autorizzativo in corso o da avviare nel

2016*

note

Consultorio Familiare Rezzara

C.trà delle Grazie, 12 36100 Vicenza

Istituto Culturale di scienze sociali

Nicolò Rezzara

decreto n. 203 del 24.06.2014

*specificare se in corso o da avviare nel 2016

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64

TABELLA 2/D PROGRAMMAZIONE SISTEMA DI OFFERTA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER PERSONE DIPENDENTI DA SOSTANZE DA ABUSO

Denominazione Struttura

Indirizzo Ente Gestore Tipologia Unità di

Offerta

Posti autorizzati al 31.12.2015

Posti da autorizzare anno 2016

note

IL CEDRO Via Mameli 1 Caldogno (VI) Cosmo Società Cooperativa Sociale

Pronta accoglienza 12

CA' MOSAICO Via Sant'Antonino 147 Vicenza

Cosmo Società Cooperativa Sociale

Residenziale tipo C (specialistico)

24

CA' ROSSA Via Lago di Alleghe 14 Vicenza

Cosmo Società Cooperativa Sociale

Residenziale tipo C (specialistico)

6

CA' SANTO STEFANO

Via Lago di Viverone 21 Vicenza

Cosmo Società Cooperativa Sociale

Residenziale tipo C (specialistico)

5

IL LABORATORIO Strada Borghetto Saviabona 9 Vicenza

Nuova Vita Società Cooperativa Sociale

Semiresidenziale 14

COMUNITA' TERAPEUTICA

Strada Borghetto Saviabona 9 Vicenza

Nuova Vita Società Cooperativa Sociale

Residenziale tipo B (intensivo)

29

LA RICERCA Strada Marosticana 235 Vicenza

Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Pronta accoglienza 15

IL BOSCO Strada Marosticana 235 Vicenza

Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Residenziale tipo B (intensivo)

15

LA RICERCA CASA CAVALLI

Contrà Santa Croce 7 Vicenza Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Pronta accoglienza 7

LABORATORIO FAMIGLIA-CASA CAVALLI

Contrà Santa Croce 7 Vicenza Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Residenziale tipo C1 (madri tossicodipendenti con figli minorenni)

7

Programma CHAMPION

Via Dal Verme 135 Vicenza Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale 5

Programma CHAMPION

Via Lamarmora 161 Vicenza Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale 7

Programma CHAMPION

Contrà Corpus Domini 40 Vicenza

Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale

5

Programma CHAMPION

Contrà Busato 4 Vicenza Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale

3

Programma CHAMPION

Via Puccini 5 - San Germano dei Berici (VI)

Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale

3

Programma CHAMPION

Via Chiesa 3 San Germano dei Berici (VI)

Fondazione di partecipazione San Gaetano onlus di Vicenza

Semiresidenziale

5

COMUNITA' TERAPEUTICA

Via Motterelle 10 Agugliaro (VI)

Airone Cooperativa sociale a r.l. onlus

Residenziale tipo C (specialistico) 26

CASA BETANIA Via Barchetto 6 Montemezzo di Sovizzo (VI)

Centro Vicentino di Solidarietà Ce.I.S. onlus

Residenziale tipo C (specialistico) 17

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Conferenza dei Sindaci – Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza” Ripianificazione Piano di Zona 2016

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Note Tabelle 1/A, 1/B, 1/C 1 Interventi: nella descrizione degli interventi si consiglia un livello di analiticità differente in base alla natura dell’intervento; si consiglia di descrivere le UDO

(Unità di erogazione definite nella l.r. 22/2002) e i progetti a livello di singola unità di erogazione (ad esempio: “Casa di Riposo Villa Margherita” o “progetto

anziani fragili”) e di descrivere gli altri interventi (Insiemi complessi di prestazioni) a livello di tipologia d’intervento (ad esempio: “servizio sociale professionale”,

“soggiorni climatici”, “servizio di integrazione lavorativa”, “contributi ad integrazione del reddito”, ecc.). Si ricorda che nella descrizione degli interventi devono

essere descritte anche le azioni di sistema.

2 Soggetto/i responsabile/i della gestione: soggetto/i pubblico/i o privato/i che promuove/no e governa/no il servizio (ad esempio l’ente che può decidere

relativamente all’erogazione del servizio, alla sua chiusura, ecc.).

3 Posti/utenti: indicare il numero di posti per le UDO (unità di offerta) e il numero di utenti previsti per l’anno 2016 per gli altri interventi (progetti di salute, ICP).

Per le azioni di sistema tale dato può essere non pertinente.

4 Indicare in nota la variazione legata all’azione descritta: azione eliminata – azione nuova non prevista in precedenza – azione modificata rispetto alle risorse

economiche previste, ai posti, al n. di utenti che si prevede di raggiungere – modifica della politica di riferimento – modifica dell’ente gestore dell’intervento, ecc.