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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE) 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO «G. GARIBALDI» Via S. ROCCO, nn. 28-30 81030 CASTEL VOLTURNO CE DISTRETTO SCOLASTICO N. 18 TEL. 0823-763167 FAX. 0823-763290 C.F. 80102810613 C.M. CEIC87800X Email [email protected] ANNO SCOLASTICO 2015-2016 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IN DATA 26.01.2015 APPROVATO DAL CONSIGLIO DISTITUTO IN DATA 12.02.2015

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA...18. Scuola Primaria “Villagio del Sole” 19. Scuola Secondaria di primo Grado “G. Garibaldi” 20. Valutazione del comportamento 21. Programmazione

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

«G. GARIBALDI»

Via S. ROCCO, nn. 28-30

81030 CASTEL VOLTURNO CE

DISTRETTO SCOLASTICO N. 18

TEL. 0823-763167 – FAX. 0823-763290

C.F. 80102810613 –C.M. CEIC87800X

Email [email protected]

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

APPROVATO DAL

COLLEGIO DEI DOCENTI

IN DATA 26.01.2015

APPROVATO DAL

CONSIGLIO D’ISTITUTO

IN DATA 12.02.2015

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

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INDICE

1. Contesto socio-economico-culturale e formativo

2. Premessa

3. Linee culturali e pedagogiche

4. Organico dell’Istituto

5. Rapporti scuola territorio utenza

6. Il Curriculo

7. Accoglienza inclusione

8. Criteri di accoglienza per l’integrazione degli alunni disabili

9. Progetto di vita

10. Alunni con disturbi specifici di apprendimento

11. Alunni stranieri

12. Continuità

13. Orientamento

14. Flessibilità

15. Finalità e obiettivi formativi

16. Progetti

17. Scuola dell’Infanzia “Roncalli e Villaggio del Sole”

18. Scuola Primaria “Villagio del Sole”

19. Scuola Secondaria di primo Grado “G. Garibaldi”

20. Valutazione del comportamento

21. Programmazione didattica educativa docenti di sostegno a.s. 2015-2016

22. La Progettualità

23. Strutture e risorse

24. Risorse umane

25. Organigramma d’Istituto

26. I documenti fondamentale della scuola

27. Carta dei Servizi

28. Finalità educative, formative, didattiche ed obiettivi

29. Valutazione del servizio offerto dall’Istituto

30. Aggiornamento e formazione in servizio

31. Quota volontaria di contributo di iscrizione anno scolastico 2014-2015

32. Elenco Docenti

33. Piano Annuale dell’Inclusività 2015-2016

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1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE E FORMATIVO

L’Istituto Comprensivo Statale “G. Garibaldi” è situata nel comune di Comune di Castel

Volturno, in provincia di Caserta; il territorio comunale vasto e disgregato è una lunga fascia

costiera di 27 km, che presenta una struttura urbana molto frammentaria per la presenza di

numerosi e diversi insediamenti separati gli uni dagli altri, quali: il Centro Storico, Scatozza,

Pineta Grande, Baia Verde, Villaggio del Sole, Mezzagni, Borgo Domizio, Villaggio

Coppola- Pinetamare, Ischitella, Lago Patria, Varcaturo, Dx Volturno, Bagnara, Pescopagano,

Mazzafarro e Seponi. Attualmente due sono i nuclei abitativi più importanti del territorio

comunale, il Centro storico e Villaggio Coppola Pinetamare, che distano tra loro circa 10 km

e presentano un nucleo consistente di abitanti, gli altri sono disseminati nel dedalo di frazioni,

villaggi e soprattutto lungo le strade che corrono trasversalmente la via Domiziana.

La popolazione, per fenomeni migratori, nazionali ed esteri, iniziata alla fine del 1960, è

passata da 3.438 (1960) a 24.418 (al 31.12.2014) residenti a questi bisogna aggiungere i

numerosi immigrati extracomunitari dell’Est europeo e di colore irregolari, provenienti dal

Nord e Centro Africa, che da stime non ufficiali dovrebbero essere 15.000, dediti anche alla

prostituzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Molti residenti, siano essi bianchi

provenienti dall’area napoletana e dell’agro aversano siano essi extracomunitari di colore e

non, non risiedono stabilmente sul questo territorio ma si comportano da veri e propri nomadi,

altri lo considerano solo un dormitorio, sia per ragioni di lavoro, che per problemi di carattere

familiare. Nei casi limite, questo territorio è considerato dalla malavita organizzata un luogo

dove nascondersi, dove scaricare rifiuti tossici o scontrasi tra bande armate camorristiche.

Non sono rare le famiglie in cui uno dei genitori è in carcere o agli arresti domiciliari. La

distribuzione a “macchia di leopardo” della popolazione residente sul territorio comunale, la

variegata provenienza della stessa, la notevole mobilità, sia interna che esterna della stessa,

sia la tumultuosità e la precarietà con la quale è avvenuto questo stanziamento, il diverso

livello culturale, le diverse condizioni socio-economiche, hanno fatto del Comune di Castel

Volturno un comune di “frontiera”, un territorio “difficile” da interpretare e da gestire, assurto

agli onori della cronaca nera nazionale, per efferati episodi delittuosi, che hanno spinto il

Ministro degli Interni a inviare l’esercito in questa zona.

Le condizioni socio economiche di molte famiglie sono basse. Alta è la percentuale di genitori

con la sola licenza elementare e/o media inferiore; ancora consistente è il numero di genitori

senza titolo di studio e/o “analfabeti di ritorno”, rilevante è la percentuale di capofamiglia

disoccupati, sottoccupati, precari e non di rado impegnai in lavoro nero, perciò molte sono le

famiglie assistete dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Castel

Volturno.

Significativo è anche il fenomeno dell’affido legale e non, o “di fatto”, di ragazzi che trovano

collocazione, presso Centri di Accoglienza quali il Centro Laila, o le diverse Case famiglie

presenti sul territorio comunale quali AMA ecc., o presso familiari e/o vicini “disponibili”.

Tutti questi fenomeni si sono verificati in un arco di tempo relativamente breve, per poter

permettere un’integrazione dei nuovi venuti o semplicemente un’aggregazione e

trasformazione degli individui in cittadini, anche perché questi vivono sparsi lungo un asse

stradale, la via Domiziana, e lungo assi minori su molti dei quali non vi è la possibilità di

incontrasi, di conoscersi, di comunicare e di socializzare.

Se si considera che l’economia vive la crisi del turismo si capisce come molti “campano” di

espedienti, illegalmente e offrono esempi negativi a ragazzi in obbligo scolastico.

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Infine, bisogna rimarcare che le scarse iniziative pubbliche per l’impiego del tempo libero di

questi ragazzi, non sortiscono l’effetto sperato, per cui i luoghi di incontro e di “formazione”

sono il bar e la strada.

La difficile situazione sociale e la povertà culturale che si è determinata su questo territorio

disorientante e deviante ha visto la scuola come unico luogo d’incontro, avamposto in un

ambiente povero di iniziative, ed essa nel corso degli anni ha cercato di attivare momenti di

lavoro, di gioco, di convivenza produttiva e gratificante, anche al di là delle normali ore di

lezione, per promuovere l’integrazione e il senso di appartenenza al territorio di ragazzi

particolarmente bisognosi, perché in età evolutiva e perché privi di un humus culturale

comune.

A molti manca pure la motivazione e quindi gli stimoli alla partecipazione che si determinano,

prima che nella scuola, in un clima familiare incentivante.

La carenza della motivazione determina, poi, l’inosservanza delle regole.

All’ingresso nella scuola si rileva che, dato il contesto sfavorevole, l’intelligenza di molti

alunni non si è esercitata nell’uso dei linguaggi, specie quello verbale, ed è sviluppato poco,

così come le modalità del pensiero.

A molti alunni mancano concetti e conoscenze di base nei vari ambiti disciplinari, anche a

causa dalle difficoltà e disinteresse che molti genitori mostrano nel partecipare attivamente

alla vita della scuola.

La mancata presa di coscienza, da parte della scuola, di tali bisogni, e soprattutto la mancata

predisposizione di metodologie, strategie e strumenti opportuni, può determinare l’esclusione

degli alunni a partecipare alla vita scolastica.

2. PREMESSA

Che cos’è il piano dell’offerta formativa (POF) e normativa di riferimento Il P.O.F. è il documento fondamentale, nel quale il nostro Istituto definisce autonomamente le

proprie linee programmatiche, comprende i curricoli, le discipline e le attività, gli accordi di

rete e i percorsi formativi integrati; è in altre parole la “carta di identità della scuola”.

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA del nostro Istituto è stato elaborato nel rispetto

delle indicazioni del “Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche” (D.P.R. n°

275/99), come previsto dall’art. 3, dove si esplicita quanto segue: Le Istituzioni scolastiche

provvedono alla realizzazione dell’ offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle

Regioni e agli Enti locali, interagendo fra loro. L’ autonomia si sostanzia nella progettazione

e realizzazione di educazione, formazione e istruzione, mirati allo sviluppo della persona

umana, al fine di garantire il successo formativo.

3. LINEE CULTURALI E PEDAGOGICHE

Il nostro POF si sostanzia in attività di progettazione ed esecuzione di interventi formativi, per

la scuola dell’Infanzia, per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo grado,

secondo il binomio inscindibile educazione/istruzione. In questa ottica si configura come uno

strumento flessibile ed aperto, soggetto ad aggiornamenti in itinere, proprio per rispondere

alle richieste, in continuo mutamento, del sistema formativo ed organizzativo della scuola.

Questo documento si pone l’obiettivo di migliorare l’offerta scolastica per favorire il

raggiungimento del successo formativo per tutti e per ciascuno; sono in esso delineate attività

e progetti tra loro connessi e coordinati, partendo da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza

e del nostro territorio comunale. Nel corso degli anni nelle nostre scuole sono stati avviati

molteplici progetti che sono ormai diventati pratica diffusa e nel tempo sono diventati sempre

più rispondenti, sotto il profilo culturale e pedagogico, ai bisogni dei nostri utenti, divenendo

le linee guida della nostra progettazione educativa e didattica.

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Il nostro Istituto scolastico è composto dalla Scuola dell’infanzia, dalla scuola primaria, dalla

scuola secondaria di primo grado e comprende tre punti di erogazione del servizio.

Le scuole del nostro Istituto, in un processo di continuità (orizzontale e verticale) si

caratterizzano come:

A) Servizi pubblici con specifica funzione formativa che:

familiari e sociali più difficili;

.

B) Spazi socializzanti e aperti all’interno dei quali l’alunno è soggetto diritto dei propri

processi educativi

Il nostro Istituto, in quanto Comprensivo, per la propria offerta formativa fa riferimento alle

seguenti normative:

D. Lgv 297 del 16/04/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione)

e Programmazione didattica ed educativa secondo le Nuove Indicazioni

Nazionali (settembre 2012)

L’Istituto si pone quindi in un’ottica di continuità educativa, didattica e metodologica con

curricoli progressivamente organizzati verso le discipline.

Per cui, proprio a partire dalla scuola dell’infanzia, la nostra scelta si orienterà sempre più

sull’adozione di un criterio di progressività dell’apprendimento nel rispetto dei tempi di

maturazione concettuale e del passaggio da modelli apprenditivi esperienziali a modelli più

astratti e formali.

4. ORGANICO DELL’ISTITUTO

L’organico dell’Istituto, motivato è abbastanza stabile, consente una potenziale sinergia di

interventi.

I docenti mirano al rinnovamento professionale per offrire un servizio sempre più qualificato

e per rafforzare l’acquisizione di competenze in vari ambiti.

In questa ottica, per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa nell’Istituto assumono

particolare importanza:

• la formazione dei docenti in tutti i suoi aspetti didattici, disciplinari e organizzativi.

• la funzionalità delle strutture dei diversi Plessi scolastici

5. RAPPORTI SCUOLA TERRITORIO UTENZA Attraverso la gestione dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto mira a:

- riconoscere la dignità formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola;

- dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;

- maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive;

- integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali;

- promuovere il collegamento con enti e strutture;

- dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.

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Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra

la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di realizzare la scuola

stessa come centro di promozione culturale, sociale e civile. Nel concreto questo progetto si realizza attraverso:

- un uso razionale dei locali scolastici anche al di fuori dei giorni e degli orari di lezione;

- la promozione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante

intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici;

- un uso programmato delle risorse ambientali e culturali del territorio;

- la partecipazione ad iniziative educative e culturali promosse da organismi esterni;

- incontri e scambi fra i plessi ed altre scuole anche in occasione di manifestazioni finalizzate

- organizzazione di visite guidate nel territorio e viaggi di istruzione, per gli allievi dell’ultimo

anno anche all’estero.

6. IL CURRICULO

Linee di indirizzo educativo L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, delle

aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni latenti, determinati dai continui mutamenti

del mondo attuale, per individuare le priorità formative da perseguire attraverso il curricolo, la

progettualità e le varie attività presenti nel Piano dell’Offerta Formativa.

Secondo questa prospettiva l’introduzione delle Indicazioni per il curricolo è diventata per l’

Istituto lo stimolo per una ri-progettazione del curricolo attraverso un’attenta lettura del testo

e un confronto aperto per l’ individuazione di aspetti e modalità di attuazione condivisi.

L’obiettivo è quello della compartecipazione alla elaborazione di una visione unitaria della

conoscenza in grado di attivare la pratica di un insegnamento disciplinare non frammentato e

di favorire l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti.

La formalizzazione e la documentazione anche creativa dei progetti, documentati nel Piano

dell’offerta formativa, permette di condividere sia all’interno sia all’esterno la specificità e

l’originalità delle esperienze didattiche. Anche le attività di formazione e di aggiornamento

sono pensate e realizzate in un’ottica di compartecipazione e di unitarietà e sono strettamente

correlate ai contenuti curriculari e progettuali dell’Istituto.

Il curricolo deve offrire l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili sviluppando, al tempo

stesso, le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose di

ciascun alunno, puntando alla formazione della persona.

A ciò concorrono le esperienze di trasversalità e i progetti che hanno la funzione di trovare

interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e i problemi

complessi della realtà odierna, perché mettono in atto approcci integrati, atti a promuovere

modalità di elaborazione diverse e sempre più complesse.

7. ACCOGLIENZA-INCLUSIONE

Le scuole dell’istituto comprensivo attivano percorsi per accogliere ed inserire positivamente i

bambini e i ragazzi nella vita comunitaria; ciò comporta che siano definite, all’inizio di ogni

anno scolastico e per ciascun ordine di scuola, finalità ed attività che permettano la

conoscenza e l’accoglienza delle diverse complessità dell’esperienza vitale degli alunni e, in

base ad esse sia attuata una progettualità educativa aderente ai bisogni formativi ed educativi

dei singoli e del gruppo classe-sezione in cui si opera.

L’ingresso in un nuovo ambiente scolastico deve costituire un momento di crescita in termini

di autonomia, identità e competenze; può essere tuttavia anche un momento difficile e

delicato per le implicazioni emotivo –affettive del distacco dalla famiglia, da precedenti

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scuole di provenienza; ancora più problematico è l’inserimento di tutti quei bambini che

debbono orizzontarsi totalmente in un paese “straniero” per lo smarrimento che possono

provocare i luoghi sconosciuti. La scuola deve altresì favorire l’accoglienza dei bambini con

disagi di vari livelli

Sono quindi previsti e attuati interventi che innanzitutto siano in grado di fornire ai neoarrivati

e alle loro famiglie un buon senso di benessere e accoglienza nel nuovo contesto scolastico,

avviando su questi presupposti, le prime attività di conoscenza e valutazione dei bambini e

ragazzi.

8. CRITERI DI ACCOGLIENZA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI

ALUNNI DISABILI

Per preparare l’accoglienza nella scuola sia del bambino che della sua famiglia, l’Istituto

articola nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) le forme di modalità di accoglienza e di

integrazione degli alunni disabili

PRIMA ACCOGLIENZA

L’Istituto mette in atto, in accordo con le famiglie e gli specialisti responsabili, le forme più

idonee per costruire la continuità fra scuole e per creare una conoscenza di base del nuovo

ambiente da parte dell’alunno disabile, della sua famiglia e degli operatori scolastici.

Si impegna a garantire all’alunno disabile e alla sua famiglia una positiva prima accoglienza

nelle diverse fasi di permanenza nella scuola :

In modo da porre, quanto prima ed in modo consapevole l’alunno e la sua famiglia in grado di

essere partecipi e attivi nel processo di sviluppo e integrazione.

In particolare i diversi operatori assicurano:

-

sigenze-

senza alcun condizionamento, nella prospettiva che il progetto di vita va valorizzato e

rispettato fin dall’inizio.

L’alunno disabile, la sua famiglia e i diversi operatori che agiscono nell’integrazione si

devono porre in aperta situazione di partecipazione e comunicazione continua nel rispetto dei

diversi ruoli.

SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA PRIMO GRADO

L’Istituto :

o scolastico con gli insegnanti di sezione/classe, i

genitori, il dirigente scolastico e/o il referente H, le figure socio-sanitarie di riferimento, le

eventuali figure educative.

1. la presenza degli insegnanti dell’anno precedente-

2. la presenza dell’insegnante di sostegno o dell’educatore dell’anno precedente nei primi

giorni di scuola-

3. il trasferimento di eventuali ausili o attrezzature specifiche dell’alunno nella nuova scuola.

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-

Centro H – ecc..).

progetti personalizzati finalizzati all’integrazione quali:

1. utilizzo della C.A.A (Comunicazione Aumentativi Alternativa) –

2. pedagogia del corpo.

3. utilizzo di ausili e tecnologie (contatti con i Centri Territoriali che assegnano in comodato

d’uso l’ausilio più adatto).

informazioni con le insegnanti della scuola in ospedale.

9. PROGETTO DI VITA

Al fine di condividere pienamente il progetto di vita, ogni decisione di carattere didattico,

sociale, che i soggetti istituzionali intendono assumere nei confronti dell’alunno disabile e

della sua famiglia, devono essere motivate, ampiamente spiegate.

Qualora emergano conflitti e divergenze in particolare tra l’alunno disabile, la sua famiglia gli

insegnanti e gli educatori, ma anche tra insegnanti ed educatori l’Istituto si impegna a

garantire nel rispetto della trasparenza spazi di confronto e di mediazione.

10. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Nel nostro Istituto si presta particolare attenzione agli alunni con diagnosi di D.S.A e B.E.S.;

a tal proposito da quest’anno scolastico è stato predisposto il PAI e individuato un gruppo di

docenti di riferimento (per tutti gli ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di I°

grado) che si occuperà di:

erà disponibile per consultazioni

nella preparazione dei PDP,

-line sugli screening e la diagnosi

precoce, che di alta formazione,

nizzare eventuali seminari che coinvolgano docenti e genitori con argomento i disturbi

specifici di apprendimento;

) ;

a partire dalla scuola dell’infanzia e delle classi I e II

della scuola primaria per l’individuazione precoce dei disturbi specifici (dovrebbe partire un

progetto specifico dell’AID);

11. ALUNNI STRANIERI

L’Istituto si attiene ad un Protocollo d’accoglienza, deliberato dal Collegio docenti, attuabile e

monitorabile attraverso l’attività della Commissione Intercultura.

Il protocollo d’accoglienza:

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contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni

immigrati; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; traccia le diverse possibili fasi

dell'accoglienza e delle attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Si

propone di:

• facilitare l'ingresso nel nostro sistema scolastico sociale degli allievi appartenenti ad altre

culture;

• sostenere gli alunni nella fase di adattamento;

• favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali

ostacoli alla piena integrazione;

• proporre modalità' di intervento per l'apprendimento della lingua italiana;

• costruire un contesto favorevole all'incontro con le altre culture e con le storie di ogni

bambino;

• definire compiti e ruoli degli operatori scolastici;

• individuare i criteri e le indicazioni relative all'iscrizione e all'inserimento a scuola degli

alunni non italofoni;

• entrare in relazione con la famiglia immigrata;

entrare in relazione con le altre scuole e le risorse del territorio.

12. CONTINUITA’

La Continuità si sviluppa come continuità orizzontale e come continuità verticale.

La continuità orizzontale si realizza attraverso un’attenta collaborazione fra la scuola e il

territorio, coinvolgendo, in primo luogo, le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività

scolastiche e nelle iniziative di formazione.

La continuità verticale si esplica attraverso la realizzazione di percorsi formativi graduali e

unitari per gli alunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l’elaborazione di curricoli verticali, costruiti

anche con il raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione.

13. ORIENTAMENTO L’Orientamento mira al graduale sviluppo delle capacità di operare scelte e di costruire il

proprio percorso di vita.

Si realizza sia attraverso progetti di orientamento nei tre ordini di Scuola, al fine di

individuare attitudini e potenzialità di ciascun alunno, sia in attività orientative per gli alunni

delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado, che dovranno intraprendere nuovi

percorsi di studio.

14. FLESSIBILITA’

La flessibilità è un criterio, legato all’autonomia scolastica, che consente di gestire in modo

flessibile l’organizzazione interna di tempi, spazi, risorse per la metodologia didattica e

rispondere alle esigenze delle famiglie, degli alunni e del territorio, nell’ottica della

individualizzazione dei percorsi formativi, della valorizzazione delle diversità e

dell’integrazione a differenti livelli.

15. FINALITA’ E OBIETTIVI FORMATIVI

Nella consapevolezza che oggi la scuola rappresenta una delle tante esperienze di formazione

che i ragazzi vivono, siamo convinti che proprio per la sua peculiarità d’istruzione e di

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educazione le spettano alcune finalità specifiche strettamente connesse alla crescita della

persona quali:

la promozione della capacità di dare un senso alla varietà delle esperienze;

l’offerta di occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare

informazioni;

la promozione delle capacità di elaborare metodi e categorie che possano fungere da bussola

negli itinerari personali e favorire l’autonomia di pensiero.

Il Curricolo dell’Istituto, partendo dalla persona che apprende con l’originalità del proprio

percorso individuale, e garantendo i principi sanciti dalla Costituzione, definisce le seguenti

finalità e obiettivi formativi.

Finalità

• Formare cittadini che siano al tempo stesso cittadini di uno Stato, dell’Europa e del Mondo,

nel rispetto dell’identità culturale di ogni studente;

• Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività

sempre più ampie e composite;

• Formare individui capaci di scelte autonome, che siano il risultato di un confronto continuo

tra i loro progetti di vita e i valori che orientano la società in cui vivono.

Obiettivi formativi

Elaborare il senso della propria esperienza, come processo per capire se stessi, per verificarne

gli esiti.

Acquisire la pratica consapevole della cittadinanza attiva, attraverso esperienze significative

con gli altri e con l’ambiente; utili a favorire forme di cooperazione, di solidarietà e di

legalità;

Conquistare la padronanza degli alfabeti di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi, che

costituiscono la struttura della nostra cultura in un orizzonte allargato alle altre culture.

In quest’ottica noi intendiamo la scuola dell’autonomia come Soggetto educativo, che ha il

compito di favorire la conquista dell’autonomia dell’alunno. Autonomo è chi sa fronteggiare

le situazioni problematiche, possiede strategie di soluzione di problemi, sa vivere con gli altri

cooperando, difendere il proprio punto di vista, ma anche ascoltare il punto di vista degli altri

e, se è il caso, modificare il proprio convincimento. Autonomo è anche chi sa chiedere aiuto,

avendo la consapevolezza del proprio limite e sa offrire aiuto competente. Autonomo è quindi

l’alunno che sa fronteggiare i problemi che incontra facendo ricorso e mobilizzando tutte le

risorse interiori: conoscenze e abilità, emozioni e impegno personale. La nostra Scuola è

quindi orientata a promuovere l’imparare ad apprendere e finalizza il proprio curricolo allo

sviluppo delle competenze fondamentali. Dove la nozione di competenze include componenti

cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche, sociali. In un curricolo centrato sulle

competenze le conoscenze hanno un peso importante, significativo per la vita, in quanto

promuovono una concezione non nozionistica del sapere interessata non tanto a ciò che un

alunno sa ma a quello che sa fare e sa diventare con quello che sa.

16. PROGETTI L’Istituto promuove l’attivazione di vari Progetti, che rappresentano un arricchimento e

ampliamento dell’Offerta Formativa;i diversi percorsi progettuali:

1. sono coerenti con le finalità del P.O.F.,

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2. si inseriscono pienamente nella programmazione didattico – educativa.

3. nascono dal coinvolgimento delle Istituzioni del territorio e realizzano una continuità tra

scuola, luoghi e momenti diversi della vita dello studente

4. coinvolgono gli alunni dei diversi ordini di scuola

5. conservano una linearità con le scelte operate negli anni precedenti e contraddistinguono

l’Istituto Comprensivo.

6. approfondiscono alcune attività disciplinari dei vari ordini di scuola (progetti di settore).

17. SCUOLA DELL’INFANZIA “RONCALLI E VILLAGGIO DEL

SOLE”

L’I.C.S. “G. Garibaldi”comprende anche due plessi di scuola dell’infanzia. Essi sono

dislocati uno nel rione “Scatozza”e l’altro al “Villaggio del Sole”.

Il plesso RONCALLI è situato in via Papa Roncalli n° 3, tel 0823-764069. E’ costituito

da 6 sezioni:

A) contenente N° 22 alunni

B) contenete N° 22 alunni

C) contenente N° 22 alunni

D) contenente N° 22 alunni

E) contenente N° 22 alunni

F) contenente N° 22 alunni.

TOTALE ALUNNI = 132

Numero alunni diversamente abili n. 02

Il plesso è dotato di salone, cucina, servizi igienici e giardino esterno.

Il plesso “VILLAGGIO DEL SOLE”è ubicato in via Macchiavelli n. tel. 0823-

852581 .

E’ costituito da 3 sezioni:

A) contenente N° 29 alunni

B) contenente N° 28 alunni

C) contenente N° 28 alunni.

TOTALE ALUNNI = 85

Numero alunni diversamente abili n. 01

E’ dotato di salone, cucina, servizi, cortile con annesso un ingresso per l’accesso nel

giardino pubblico della pineta.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

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La struttura è stata ottenuta dal dimensionamento dell’edificio della scuola primaria.

Attualmente appare rinnovata, con ambienti ampi e spaziosi decorati e allestiti per soddisfare

le esigenze degli alunni.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Per svolgere i suoi compiti la scuola dell’infanzia si organizza in maniera funzionale

rispetto agli obiettivi educativi da perseguire programmando un’organizzazione didattica che

parte dall’effettive capacità ed esigenze degli alunni.

La scuola dell’infanzia articola il proprio curricolo attraverso i campi di esperienza:

IL SE’ E L’ALTRO: Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme.

IL CORPO E IL MOVIMENTO: Identità, autonomia e salute.

IMMAGINI, SUONI, COLORI: Gestualità, arte, musica, multimedialità.

I DISCORSI E LE PAROLE: Comunicazione, lingue, cultura.

LA CONOSCENZA DEL MONDO: Oggetti, fenomeni, viventi, numero e

spazio.

E’ previsto anche l’insegnamento della Religione Cattolica, per i bambini che se ne

avvalgono.

Le competenze previste per i bambini sono intese come consolidamento delle abilità

sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali, e come sviluppo delle capacità

culturali e cognitive tipiche del pensiero adulto.

Competenze per il se e l’altro

Promozione dell’autonomia e della socializzazione;

Rispetto e accettazioni delle diversità;

Assunzione personalizzata di valori.

Competenze per il corpo e il movimento

Consapevolezza dello schema corporeo;

Controllo degli schemi motori e posturali di base;

Conoscenza delle proprietà percettive degli oggetti;

Cura in autonomia della propria persona degli oggetti e dell’ambiente.

Competenze per immagini, suoni, colori

Sviluppo dell’interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi

delle varie espressioni artistiche;

Comunicazione delle emozioni e l’utilizzazione delle diverse possibilità che il

linguaggio del corpo consente;

Esplorazione dei materiali a disposizione e utilizzazioni di essi secondo la

propria creatività e in relazione al progetto da realizzare;

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

13

Sperimentare e combinare elementi musicale di base, producendo semplici

sequenze musicali.

Sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Competenze per i discorsi e le parole

Sviluppo della padronanza d’uso della lingua Italiana;

Partecipazione attiva della conversazione;

Ascolto comprensione e verbalizzazione di eventi accaduti o narrati;

Rappresentazione grafico-pittorico, di fatti e di emozioni;

Partecipazione ad attività drammatico-teatrali e musicali.

Competenze per la conoscenza del mondo

Raggruppare, ordinare e classificare in base a quantità, grandezze, forme e

colori;

Risoluzioni di problemi;

Esplorazioni dello spazio circostante;

Formulazioni di previsioni e prime ipotesi;

Esplorazioni, manipolazioni ed osservazioni, con l’uso di tutti i sensi del mondo

circostante.

SCELTA DEI METODI

Le metodologie adottate dalle insegnanti saranno di gruppo, individuali e diverse secondo

le esigenze dei bambini. L’ ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni

bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato. Le modalità attraverso cui l’esperienza

diventa fonte di conoscenza sono:

IL GIOCO,

LA VITA DI RELAZIONE,

L’ESPLORAZIONE;

LA RICERCA.

VALUTAZIONE

In itinere, per verificare la validità didattica degli interventi e/o ricalibrarla sulle

reali capacità degli alunni.

Finale, sui prodotti personali per verificare la validità formativa degli

apprendimenti.

Progetti curriculari

Progetto L’arte e le stagioni attraverso il corpo

Obiettivo: Educare al piacere del bello e al sentire estetico conoscendo se stesi,

gli altri e la realtà che li circonda. Destinatari: tutti i bambini frequentanti la

nostra scuola.

Progetti extracurricolari

Progetto continuità (rivolto ai bambini di 5 anni)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

14

Progetto Area a Rischio (rivolto ai bambini di 3, 4, 5 anni).

Organizzazione della scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le

scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale ed universale del diritto all’

istruzione. Essa si configura come un significativo luogo di apprendimento, socializzazione e

animazione. La finalità che essa si propone è quella di contribuire al rafforzamento dei

processi di costruzione dell’identità, per favorire la promozione dell’autonomia intellettuale e

dell’equilibrio affettivo, per sviluppare l’intelligenza creativa e il pensiero scientifico. Le

attività didattiche svolte nella scuola dell’infanzia fanno riferimento all’indicazione per il

curricolo e vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto

educativo, in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli

interessi dei bambini:

Attività di laboratori e di intersezione;

Attività di gruppo in sezione;

Attività per gruppi di età omogenea.

Le attività di laboratorio sono fondamentali poiché favoriscono rapporti interpersonali tra i

bambini e permettono scambi di esperienze e di conoscenze con coetanei e docenti di altre

sezioni.

Con queste attività i bambini apprendono attraverso la ricerca, l’osservazione,

l’esplorazione e l’elaborazione e si ha la possibilità di seguirli individualmente. Gli strumenti,

i metodi e le attività sono diversificati in rapporto all’età, ai ritmi e tempi di apprendimenti,

agli interessi e alle motivazioni di ogni bambino. Fondamentale è l’allestimento di spazi-

laboratori, gli angoli-gioco, e di angoli per tutte le altre attività in cui i bambini possano

manipolare, costruire, inventare e relazionare. Si utilizzano vari materiali come la carta, la

pasta di pane, la plastilina, il gesso, ecc. si usano materiali di facili consumi. Le attività tipiche

che si svolgono nella nostra scuola sono:

Laboratorio manipolativo - creativo;

Intercultura;

Educazione motoria;

Educazione all’ambiente – sicurezza;

Educazione alla cittadinanza;

Teatro;

Laboratorio musicale;

Spettacoli teatrali per gli alunni e le famiglia;

Uscite programmate sul territorio, per la scoperta e la conoscenza

dell’ambiente in cui si vive.

Criteri organizzativi per la formazione delle sezioni.

Iscrizioni degli alunni e formazione delle sezioni di scuola dell’infanzia.

Nelle scuole dell’infanzia dell’I.A.C. vengono rispettati dei criteri per la formazioni delle

sezioni:

Riconferma iscrizione;

Riconferma iscrizione dei bambini frequentanti nell’A.S. precedente un altro

plesso dell’I.A.C. che chiedono il passaggio;

Portatori di Handicap;

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

15

Iscrizione in ordine di età nei termini di legge:

- alunni di 5 anni;

- alunni di 4 anni;

- alunni di 3 anni.

Alunni che si iscrivono dopo l’affissione all’albo degli elenchi degli iscritti nei

termini di legge saranno graduati e collocati in coda alla lista d’attesa pubblicata

al termine delle iscrizioni.

Alunni che compiono il 3° anno di età entro il 30 Aprile dell’anno scolastico di

riferimento, secondo le modalità di legge e a condizione che la lista di attesa sia

esaurita.

I bambini che si assentano da scuola senza giustificato motivo per un periodo

continuativo di un mese, sono cancellati dall’anagrafe della scuola, con

disposizione del D.S. su proposta motivata degli insegnanti e previo eventuali

accertamenti.

Assegnazione dei Docenti alle sezioni

L’assegnazione dei docenti alle sezioni spetta al Dirigente scolastico che tiene conto dei

seguenti criteri:

a. Continuità didattica.

b. Competenze professionali specifiche.

c. Esigenza di garantire la presenza, di norma di almeno un titolare in ogni classe.

d. Valutazione a discrezione del Dirigente scolastico in presenza di situazione

particolari e riservate.

Utilizzazione della contemporaneità nella scuola dell’infanzia

Le insegnanti prestano servizio a settimane alterne, dalle ore 08.30 alle ore 13.30 (turno

antimeridiano), e dalle ore 11.30 alle ore 16.30 ( turno pomeridiano).

La contemporaneità viene utilizzata:

dalle ore 11.30 alle ore 12.30 per attività di intersezione;

dalle ore 12.30 alle ore 13.30 per attività di assistenza alla mensa.

Le docenti della scuola dell’infanzia richiederanno la compresenza, con comunicazione

scritta al D.S., in occasione delle manifestazioni per le festività e per quelle di progetto di fine

anno ed inoltre per tutte le uscite didattiche eventualmente programmate nelle sezioni.

Assenze, ritardi e uscita anticipata degli alunni.

Le assenze per malattia superiori a 5 giorni comportano il certificato di

ammissione alla sezione rilasciato dal medico curante, visitato dall’ASL.

Le assenze superiori a 30 giorni senza giustificato motivo comportano l’eventuale

sostituzione con un aspirante in lista d’attesa.

Non sono ammessi ritardi, se non del tutto rari ed eccezionali.

Per gravi e giustificati motivi il genitore può recarsi alla scuola frequentata dal

proprio figlio e prelevarlo dopo aver compilato e sottoscritto la richiesta su

apposito modulo. Sono previsti un numero di 4 permessi al mese di uscita

anticipata.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

16

Orario settimanale delle lezioni.

Per la scuola dell’infanzia l’orario settimanale delle lezioni e articolato su 5 giorni

settimanali,dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle ore 16.30. La nostra scuola dell’infanzia offre

un monte ore pari a 1440 ore annuali(40 ore settimanali- 8 ore al giorno).

Al fine di favorire un’accoglienza più serena ai neo iscritti per la prima settimana le attività

saranno svolte con una flessibilità oraria dalle ore _____ alle ore _____.

La giornata scolastica è così organizzata:

8.30-12.00 attività didattiche

12.00-12.30 igiene e cura personale

12.30-13.30 mensa

13.30- 14.00 dopo - mensa

14.00- 16.30 attività didattiche.

Programmazione delle attività didattica.

La scuola dell’infanzia a tutt’oggi non ha un orario specifico destinato alla

programmazione didattica, tuttavia, essendo richiesta e necessaria, essa viene effettuata nel

seguente modo:

Annuale (percorso curriculare annuale d’integrazione al POF).

Mensile o bimestrale (secondo le esigenze delle sezioni) con un impegno di ore

coincidenti con l’orario di compresenza.

Incontri e impegni da calendarizzare

Durante ogni anno scolastico verranno effettuati:

n°1 assemblea( della durata di tre ore) – elezioni rinnovo rappresentanti di

Intersezione.

n°3 incontri di intersezione, (ognuno avrà la durata di due ore). Essi si

articoleranno rispettando il seguente orario dalle 16.30 alle ore 17,30 -intersezione

tecnico(solo componente docente)dalle ore 17.30 alle 18.30 intersezione con

componente genitore.

n°2 incontri con i genitori relativi all’andamento delle attività didattiche (della

durata di 2 ore).

PROGRAMMAZIONE ISTITUTO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I CAMPI DI ESPERIENZA

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte

dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di

ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed

errori permettono al bambino,

opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare

processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la

scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi

dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi

per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti,attenzioni e

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

17

responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della

competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.

Il sé e l’altro

dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

e tradizioni della famiglia, della

comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti

degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.

esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.

costruttivo e creativo con gli altri bambini.

di comportamento e assumersi responsabilità.

Il corpo in movimento - Identità, autonomia, salute autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi,

riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo,

le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di

sana alimentazione.

in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi

e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.

in movimento.

del corpo.

Immagini, suoni, colori: Gestualità, arte, musica, multimedialità.

cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi

di opere d’arte.

nta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del

corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e

drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa

utilizzare diverse tecniche espressive.

strumenti in relazione al progetto da realizzare.

passiona e sa portare a termine il proprio lavoro.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

18

utilizzando voce, corpo e oggetti.

menta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-

musicali.

codificare i suoni percepiti e riprodurli.

Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per

comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I discorsi e le parole - Comunicazione, lingua, cultura sa il

proprio lessico.

le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,

utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.

chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le

regole.

linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti

nei diversi campi di esperienza.

linguistica e il linguaggio poetico.

a propria lingua materna.

attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

La conoscenza del mondo - Ordine, misura, spazio, tempo, natura pa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza

semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.

percorso sulla base di indicazioni verbali.

temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e

prossimo.

attenzione e sistematicità.

zioni e possibili usi.

azioni.

Cittadinanza e Costituzione adinanza: Conoscere e rispettare le regole della vita sociale, confrontare

tradizioni relative a diverse culture

onti dell’ambiente

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

19

comportamenti da assumere in situazioni di rischio

COMPETENZE IN USCITA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

COMPETENZE IN CHIAVE SOCIALE E CIVICHE: MATEMATICA SCIENTIFICHE E

TECNOLOGICHE

Sapersi orientare nello spazio e nel tempo della vita quotidiana.

Saper riconoscere e distinguere le caratteristiche della realtà attraverso i sensi.

Saper simbolizzare esperienze e concetti.

Saper analizzare, porre problemi e cercare soluzioni in gruppo.

Aver sviluppato l’attitudine a valutare criticamente e con curiosità.

COMPETENZE TRASVERSALI

Avere sviluppato il senso dell’autonomia personale.

Sapere interagire positivamente con adulti e coetanei.

Avere stima di se e fiducia nelle proprie capacità.

Saper agire in modo autonomo e responsabile.

Saper rispettare le norme che regolano i vari aspetti della vita sociale.

Saper manifestare, controllare ed esprimere i propri sentimenti, le proprie esigenze in modo

adeguato.

Saper raccogliere informazioni, interpretarle e utilizzarle e organizzarle per un risultato

comune.

Aver sviluppato le capacità attentive, osservative, di ascolto e comunicative.

Saper utilizzare esperienze e conoscenze pregresse in diversi contesti.

Saper individuare collegamenti e relazioni.

Aver sviluppato la capacità estetica, tramite l’auto-espressione artistica.

Saper comprendere e rispettare i codici di comportamento.

Saper porre domande, discutere e confrontare spiegazioni.

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20

18. SCUOLA PRIMARIA “G. GARIBALDI CENTRO” E VILLAGGIO DEL

SOLE

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA “G. GARIBALDI CENTRO”

1. Storia della sede della Scuola Primaria “G. Garibaldi Centro”

La classe prima sezione A della Scuola Primaria “G. Garibaldi Centr” è stata istituita per la

prima volta nell’a.s. 2014-2015.

DATI GENERALI DELLA SCUOLA PRIMARIA “G. GARIBALDI CENTRO”

CLASSE SEZIONE ALUNNI

1 A 19

1 B 19

2 A 18

TATALE ALUNNI 56

Numero alunni diversamente abili 00

Numero alunni 56

Numero classi 03

Numero docenti 04+1 di Religione

Numero personale ATA 01

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA DEL VILLAGGIO DEL SOLE

1. Storia della sede Villaggio del Sole

La sede del villaggio agricolo nasce circa 40 anni in una frazione di Castel Volturno che dista

circa 5 km dal paese.

Fino all’anno scolastico 2011/2012 faceva parte del I circolo di Castel Volturno, ma dall’anno

scolastico 2012/2013 per dimensionamento è entrata a far parte dell’Istituto Comprensivo

Statale “G. Garibaldi”. Accoglie bambini dell’ hinterland del paese, la comunità scolastica è

altamente eterogenea per razza e religione, tenuto conto della presenza di numerose famiglie

extracomunitarie. Quindi lo sguardo della scuola si è rivolto verso un passato coraggioso e

creativo a favore dell'opera educativa, ma per proiettarsi in avanti, verso un futuro aperto alla

speranza, anche se non privo di problemi.

2. DATI GENERALI ANNO SCOLASTICO 2015-2016.

Sede Via Machiavelli, - 81030 Castel Volturno (CE)

Dirigente scolastico. Dott.ssa Teresa Coronella

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Telefono sede 0823 852581

DATI GENERALI DELLA SCUOLA PRIMARIA “VILLAGGIO DEL SOLE”

CLASSE SEZIONE ALUNNI

1 A 19

2 A 17

2 B 17

3 A 17

4 A 19

4 B 18

5 A 16

TOTALE ALUNNI 123

Numero alunni diversamente abili 09

Numero classi 7

Numero docenti: 12 comune + 5 sostegno + 1 Inglese + 1 Religione = Totale 19

Numero personale ATA 1

ORARIO SCUOLA PRIMARIA

Inizio lezioni 8,15

Uscita: lunedì, mercoledì e venerdì ore 13,15

Uscita: martedì ore 14,15

Uscita: giovedì ore 15,15.

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22

ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

TEMPO SCUOLA 28 ORE

L’USCITA DI TUTTE LE CLASSI HA LUOGO DAVANTI ALL’EDIFICIO DELLA SCUOLA

Colloqui scuola-famiglia

Ogni docente di ciascuna disciplina riceve i genitori per colloqui individuali nella sede della

scuola Primaria.

3. REGOLAMENTO D’ ISTITUTO

Non è permesso l’accesso ai piani ed alle aule ai genitori se non preventivamente autorizzato,

i bambini dovranno essere pertanto salutati nell’androne della scuola.

Per comunicare con le docenti si prega di utilizzare sempre il diario degli alunni, anche per

chiedere un eventuale colloquio.

RITARDI ED USCITE ANTICIPATE

Ogni ritardo ed ogni uscita anticipata va giustificata dal genitore sull’apposito libretto delle

giustificazioni e autorizzata dalla Docente di classe, all’arrivo a scuola. Nei primi giorni di

scuola lo si può ritirare in direzione e depositare la firma.

ASSENZE DEGLI ALUNNI

Ogni assenza deve essere giustificata dal genitore sull’apposito libretto delle giustificazioni e

presentata all’insegnante di classe non oltre il giorno del rientro. Il libretto va tenuto sempre

nello zaino.

Per le assenze superiori ai 5 giorni, dovute a malattia, è obbligatorio allegare alla

giustificazione il certificato medico (art.42 DPR 1518/67).

MATERIA CLASSE

PRIMA

CLASSE

SECONDA

CLASSE

TERZA

CLASSE

QUARTA

CLASSE

QUINTA

ITALIANO 7 7 7 6 6

MATEMATICA 6 5 5 5 5

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

SCIENZE 2 2 2 2 2

INGLESE 1 2 2 3 3

ED. MOTORIA 2 2 2 2 2

ED.

MUSICALE 2 2 2 2 2

ED.

IMMAGINE 2 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2

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23

Per le assenze superiori ai 5 giorni, per motivi familiari (vacanze, viaggi….) occorre un’

autocertifi-cazione del genitore su foglio di carta bianca in base al DPR 20/10/98 n°403.

Si raccomanda di limitare le assenze e di evitare quelle saltuarie, che intralciano il percorso

didattico di tutta la classe.

INTERVALLO

Durante l’intervallo gli alunni, sorvegliati dai docenti, nell’aula o in altro spazio,

consumeranno la me- renda e usufruiranno dei servizi igienici.

Gli alunni potranno usufruire degli spazi del giardino, nel pieno rispetto degli stessi e dei

compagni, mantenendo un linguaggio corretto.

MATERIALE SCOLASTICO

I genitori devono preoccuparsi di fornire ai propri figli il materiale scolastico richiesto dalle

insegnanti.

E’ bene che ogni alunno sia responsabile del proprio materiale e provveda ogni giorno a

portare a casa i libri necessari per i compiti poiché non è permesso rientrare nelle classi dopo

l’orario scolastico.

E’ sconsigliato portare a scuola giochi elettronici .

E’ vietato agli alunni portare ed utilizzare nella scuola il telefonino (in caso di smarrimento la

scuola non ne risponderà) per ogni eventuale necessità degli alunni, provvederà la Direzione.

VISITE DIDATTICHE

Le visite d’istruzione integrano la programmazione e completano gli argomenti di studio; ogni

uscita programmata è comunicata anticipatamente alle famiglie e dovrà essere autorizzata

dalle stesse con apposito modulo d’autorizzazione.

Si richiede un regolare controllo del diario e di apporre la firma dove richiesta.

Parte I: RISORSE DELLA SCUOLA

1. RAPPORTO CON IL TERRITORIO

La sede della scuola primaria sita nel Villaggio del Sole è ancorata alla vita della comunità

locale, pur mantenendo la propria identità; chi opera in essa è consapevole della responsabilità

sociale derivante dal suo ruolo.

Si pone in relazione con le realtà del territorio, per confrontarsi, per discutere, per concordare

l’opportunità di organizzare incontri tra le scuole presenti nel centro educativo con le diverse

forme Organizzate di vita comunitaria presenti nella realtà locale (ASL, circoscrizione,

distretto scolastico).

I rapporti con le istituzioni sono sempre caratterizzate da un sincero atteggiamento di

collaborazione, nel rispetto delle competenze specifiche e delle disposizioni di legge

riguardanti il diritto allo studio, alla salute, all’integrazione sociale.

3. RISORSE UMANE

Tutti gli operatori della Scuola concorrono all’affermazione e al successo dell’azione

educativa e dell’organizzazione didattica. Si distinguono tre aree funzionali: I’area funzionale

direttiva; I’area funzionale docente; l’area dei servizi ausiliari, tecnici e amministrativi I

titolari di tali funzioni (docenti, direttore SGA, assistente tecnico, assistenti amministrativi,

collaboratori scolastici) interagendo e raccordando la loro azione sotto il coordinamento del

Dirigente scolastico, concorrono alla realizzazione delle finalità educative dell’istituzione.

3. IL PERSONALE DOCENTE NELLA SCUOLA PRIMARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

24

L’ insegnante di riferimento o prevalente è coadiuvato da:

1. insegnante di lingua inglese

2. insegnante di religione

3. insegnante di sostegno (ove presente un discente D.A.)

La funzione docente si articola in:

1. attività di insegnamento;

2. attività connesse con il funzionamento della Scuola: partecipazione agli Organi

Collegiali;

Fanno parte della funzione docente, costituendo obbligo di servizio, i seguenti impegni:

1. correzione dei compiti;

2. preparazione delle lezioni;

3. valutazioni periodiche e finali;

4. rapporti con le famiglie;

5. scrutini ed esami.

Dal punto di vista giuridico alla funzione docente sono connessi precisi diritti e doveri

professionali.

1. I diritti professionali si riferiscono alla libertà di insegnamento (sancita dall’art. 33

della Costituzione) e di scelta del metodo. Tale libertà trova un limite nel rispetto delle

norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola.

2. I doveri professionali si riferiscono all’aggiornamento culturale e professionale, alla

gestione della programmazione didattico-educativa, alla partecipazione alle attività

degli Organi Collegiali di cui il docente è membro di diritto o elettivo, al controllo e al

mantenimento della disciplina all’interno delle classi, ai rapporti con le famiglie dei

propri alunni.

Parte II: LINEE GUIDA DELL'OFFERTA FORMATIVA

1. LINEE PROGRAMMATICHE E SCELTE EDUCATIVE

Per il pieno sviluppo della persona umana, l'Istituto è impegnato in campo didattico tanto

quanto in

quello morale.

I docenti stimolano ed aiutano gli alunni sul piano intellettuale, affettivo, morale e spirituale,

per dar

loro consapevolezza delle loro capacità e farne soggetti responsabili all'interno del consorzio

civile.

Conseguentemente, l'alunno viene a trovarsi coinvolto come soggetto nel proprio sviluppo

intellettuale e morale, sollecitato al "magis" ignaziano che S. Claudine Thévenet volle al

centro della sua linea pedagogica: sollecitato, cioè, al "più", all'eccellenza, alla migliore

promozione di sé, per maturare una personalità completa e responsabile.

Su questa linea pedagogica, con riferimento alle attese delle famiglie e degli stessi alunni,

nonché ai

cambiamenti storico-culturali del presente, l'Istituto intende conseguire la formazione globale

della

persona umana, mediante:

− la conoscenza e l'accettazione di sé;

− la capacità di comunicare attivamente;

− porsi in relazione con gli altri;

− lo sviluppo della sensibilità e dell'affettività ordinata;

− la cura dell'abilità creativa e delle competenze specifiche;

− la promozione d'una "intelligenza complessiva", capace di cogliere il senso globale

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

25

delle cose e di coordinare le proprie azioni al raggiungimento del fine inteso;

− l'ininterrotta crescita spirituale che rende capaci d'individuare i valori e di tradurli in

azione responsabile.

Parte III: L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Nell’ambito della progettazione e organizzazione didattica gli organismi istituzionali di

riferimento sono il Consiglio di Istituto, il Collegio dei docenti, il Consiglio di classe, la

Programmazione didattica per classi parallele.

Le cui funzioni e competenze sono definite dalle norme vigenti.

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

Composto da tutti i Docenti di una singola classe, è convocato e presieduto dal Dirigente

scolastico.

Questi attribuisce le funzioni di segretario alla docente prevalente.

Sulla base degli orientamenti di Istituto, il Consiglio di classe:

• predispone la programmazione didattica di classe;

• valuta i singoli alunni;

• ha potere deliberante sulle attività integrative extracurricolari, i viaggi e le visite

d’istruzione,

nonché in materia disciplinare.

Le riunioni si tengono in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e i verbali delle stesse

dovranno essere trascritti in apposito registro.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SETTIMANALE Le docenti delle classi , si riuniscono ogni settimana (il martedì) per programmare la didattica.

Questo permette un andamento analogo dei programmi ed una stretta collaborazione tra

insegnanti.

Si decidono:

• gli obiettivi didattici;

• le uscite didattiche;

recite e lavoretti in occasione delle festività.

LA DIDATTICA

1. FINALITA’ EDUCATIVE

L'attività educativa e didattica è volta a favorire nel bambino un graduale cammino di crescita

finalizzato a:

- acquisire una propria identità personale;

- educare al rispetto di sé, degli altri, dell'ordinamento scolastico (formazione di una

coscienza

civile);

- educare al dialogo sereno, alla collaborazione con gli altri, all'accettazione della diversità,

alla

solidarietà (superamento del proprio individualismo);

- sviluppare le doti di intelligenza, volontà, sensibilità, creatività..

2. OBIETTIVI DIDATTICI

a) sviluppo delle abilità di base:

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26

• saper ascoltare

• saper parlare

• saper leggere

• saper scrivere

• saper operare

• saper conoscere e ricordare fatti, fenomeni, informazioni

• saper effettuare un iniziale collegamento tra i contenuti appresi

• acquisizione di un proficuo metodo di lavoro

3. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Per favorire la continuità formativa tra i vari ordini di scuola si possono formulare i seguenti

obiettivi

trasversali comuni:

-comprensione e interpretazione corretta dei testi;

-correttezza ortografica e approfondimento dello studio della lingua;

-conoscenza dei contenuti;

-acquisizione ed uso dei linguaggi specifici;

-apprendimento di tecniche di calcolo di base;

-applicazione di procedimenti;

-uso di strumenti

-identificazione e comprensione di problemi;

-formulazione di ipotesi, di soluzioni e loro verifica.

Ogni obiettivo va rapportato al livello del corso di studi e al processo evolutivo dell'alunno.

4. METODI E STRATEGIE

La scuola primaria cercherà di raggiungere gli obiettivi educativi prefissati in maniera

armonica e

consone alle esigenze che gli alunni presenteranno, assicurando ad essi la formazione della

personalità e

servendosi delle seguenti metodologie:

• lezioni collettive a livello di classe

• attività di gruppo

• lavoro individualizzato

• attività che coinvolgono le classi parallele

• uso degli strumenti audio e video per l'integrazione didattica

• uso di strumenti e sussidi didattici personali e della scuola

• organizzazione di gite scolastiche e visite guidate

• attività di teatro e drammatizzazione in occasione del Natale e a fine anno.

5. MODALITA' DI VERIFICA

• I criteri di valutazione concordati in fase di progettazione, possono essere ricondotti ai

seguenti

fattori:

- progresso nella preparazione rapportato alla situazione di partenza,

-grado di interesse e di partecipazione,

-qualità dell’impegno,

-sviluppo delle doti intellettive, creative e manuali,

-sviluppo delle capacità espositive,

-acquisizione del linguaggio proprio di ogni disciplina

-autonomia nel metodo di studio,

-atteggiamento collaborativo nei confronti della scuola,

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27

-grado di socializzazione.

• Gli strumenti di verifica comprendono:

-osservazioni sistematiche sull’atteggiamento nei confronti dello studio e nei rapporti

interpersonali

-esercitazioni orali, scritte

-esposizioni dei contenuti appresi

-attività grafiche e pratiche.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE

PREMESSA

In riferimento al DPR 122/2009 nella scuola primaria il comportamento viene analizzato

nella sua

visione più ampia, cioè nella sua formulazione più educativa, intesa, quindi, come

costruzione di

competenze comportamentali.

Pertanto per l’espressione del giudizio relativo al comportamento si considerano in particolare

i seguenti indicatori: impegno, partecipazione, organizzazione del lavoro,modalità relazionale,

rispetto delle regole convenute e del regolamento scolastico.

Standard per la valutazione delle competenze dell’alunno

Nella scuola primaria il momento della valutazione ha grande rilevanza nell’attività didattica

in quanto costituisce per gli alunni un momento formativo e per i genitori una presa di

coscienza dei livelli di maturazione e di apprendimento.

Come da indicazioni ministeriali, la valutazione degli apprendimenti viene espressa in decimi

mentre il comportamento viene analizzato nella sua visione più ampia perché inteso come

costruzione di competenze comportamentali.

Come viene espresso il voto sintetico di fine quadrimestre

Il voto di fine quadrimestre trascritto nelle pagine centrali del documento di valutazione è il

risultato di una serie di registrazioni formali ed informali delle prove eseguite periodicamente,

sia scritte che orali, volte a rilevare il livello di padronanza di conoscenze e abilità, unite

all’impegno e alla disponibilità ad apprendere dell’alunno.

E' bene precisare che il voto di ogni disciplina non rappresenta un giudizio di merito sulle

qualità del bambino, ma il livello di competenza nel raggiungimento degli obiettivi prefissati

e stabiliti dalla programmazione.

La scala prevede cinque gradi, tutti positivi, che corrispondono ai voti nel seguente modo:

10 Completo e consolidato raggiungimento di tutti gli obiettivi

9 Completo raggiungimento di tutti gli obiettivi

8 Complessivo raggiungimento di tutti gli obiettivi

7 Discreto raggiungimento di tutti gli obiettivi

6 Raggiungimento essenziale di tutti gli obiettivi

La valutazione con il 5 è prevista, nel caso in cui gli obiettivi siano raggiunti solo

parzialmente

La nostra speranza è che i nostri alunni vivano il rapporto con il voto e con le verifiche in

maniera serena e positiva e le famiglie collaborino con noi per il raggiungimento di questo

obiettivo.

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28

PROGRAMMAZIONE DELLE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA

ITALIANO

A. ASCOLTARE E PARLARE

1. Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su

argomenti di esperienza diretta. 1.1 Intervenire nel dialogo e nelle conversazioni cercando di rimanere coerenti all'argomento.

1.2 Esprimersi spontaneamente nelle situazioni diverse.

2. Comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. 2.1 Far attenzione ai messaggi orali degli insegnanti e dei compagni rispondendo con

comportamenti adeguati.

2.2 Saper ripetere i messaggi ascoltati mantenendone il senso.

2.3 Chiedere spiegazioni nei casi di non completa comprensione di una consegna o di un

racconto

3. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso

globale. 3.1 Cogliere le informazioni principali di una storia ascoltata.

3.2 Rappresentare graficamente gli elementi essenziali di una frase o di un testo ascoltato.

4. Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l'ordine

cronologico e/o logico. 4.1 Riferire in modo ordinato e coerente la propria esperienza o un racconto fantastico

4.2 Inventare e raccontare storie fantastiche.

5. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività che conosce bene. 5.1 Comprendere una breve serie di indicazioni orali

5.2 Spiegare un semplice gioco.

B. LEGGERE

1. Acquisire la strumentalità della lettura 1.1 Riconoscere consonanti e vocali

1.2 Riconoscere i diversi gruppi sillabici

1.3 Leggere sillabe, parole, frasi

2. Leggere e comprendere brevi testi 2.1 Leggere brevi testi

2.2 Individuare l’argomento centrale di brevi testi

2.3 Riordinare le sequenze di un testo

C. SCRIVERE

1. Acquisire la strumentalità della scrittura 1.1 Riprodurre lettere e sillabe

1.2 Scrivere parole e frasi

1.3 Rispettare le principali convenzioni ortografiche

D. RIFLETTERE SULLA LINGUA

1. Compiere semplici osservazioni su testi e discorsi per rilevare alcune regolarità 1.1 Classificare parole in base a suoni o significati

1.2 Individuare e produrre rime

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29

1.3 Intuire la struttura della frase

1.4 Intuire la suddivisione in sillabe delle parole

MATEMATICA

NUMERI

1. Contare oggetti o eventi, con la voce o mentalmente, in senso progressivo e regressivo

e per salti. 1.1. Associare i numeri alle quantità.

1.2. Contare oggetti.

1.3. Confrontare e mettere in relazione gruppi di oggetti.

2. Leggere e scrivere i numeri naturali entro il 20 con la consapevolezza del valore che le

cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche

rappresentandoli sulla linea dei numeri. 2.1. Confrontare e ordinare i numeri e collocarli sulla linea numerica.

2.2. Usare il numero per contare, confrontare, ordinare.

2.3. Acquisire il concetto di decina.

2.4. Comprendere la relazione fra addizione e sottrazione.

3. Eseguire semplici operazioni con i numeri naturali con l’ausilio di materiali

strutturati e non. 3.1. Usare il numero per addizionare.

3.2. Eseguire semplici addizioni con metodi e strumenti diversi.

3.3. Eseguire semplici sottrazioni con metodi e strumenti diversi.

3.4. Usare i numeri naturali per inventare e risolvere problemi.

SPAZIO E FIGURE

1. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto sia

rispetto ad altre persone o oggetti, usando gli indicatori spaziali. 1.1. Acquisire e usare correttamente i concetti sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra,

dentro/fuori.

2. Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno:

descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia

un percorso desiderato. 2.1. Ritrovare un luogo o un oggetto attraverso una semplice mappa.

2.2. Trovare e nominare posizioni di oggetti con l’uso di coordinate.

3 . Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. 3.1. Riconoscere negli oggetti dell’ambiente i più semplici tipi di figure geometriche.

4. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio,

utilizzando strumenti appropriati. 4.1. Riprodurre in modi diversi figure e modelli geometrici.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI

1. Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando

rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini (introduzione al pensiero

razionale). 1.1. Classificare oggetti in base a un determinato attributo.

1.2. Riconoscere e usare i principali connettivi (e, o, non).

2. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e

ordinamenti assegnati (introduzione al pensiero razionale). 2.1. Cogliere nella quotidianità situazioni problematiche da risolvere.

2.2. Individuare e interpretare situazioni problematiche.

2.3. Risolvere problemi che offrono possibilità di soluzioni diverse ma ugualmente valide.

2.4. Cogliere il problema in un racconto e formulare ipotesi risolutive anche con l’uso dei

numeri.

2.5. Ricavare informazioni utili da un testo.

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30

2.6. Mostrare il processo risolutivo di un problema con il linguaggio verbale, iconico e/o

numerico

2.7. Inventare situazioni problematiche.

3. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. 3.1. Raccogliere dati e organizzarli mediante semplici rappresentazioni grafiche.

3.2. Raccogliere informazioni e rappresentarle in schemi, grafici e diagrammi.

3.3. Raccogliere dati e rappresentarli in istogrammi e tabelle di frequenza.

4. Misurare segmenti utilizzando sia il metro, sia unità arbitrarie e collegando le

pratiche di misura alle conoscenze sui numeri e sulle operazioni. 4.1. Individuare e osservare grandezze misurabili.

4.2. Confrontare e misurare lunghezze usando unità di misura arbitrarie.

4.3. Riconoscere l’utilizzo di strumenti diversi per le misurazioni.

4.4. Confrontare e misurare durate temporali e fenomeni.

4.5. Individuare, realizzare e disegnare simmetrie.

STORIA

Distinguere i diversi significati della parola tempo.

1. Collocare nel tempo fatti ed esperienze e riconoscere rapporti di successione.

2. Scoprire rapporti di contemporaneità.

3. Cogliere il concetto di durata.

4. Confrontare durate, oggettive e soggettive.

5. Utilizzare gli indicatori temporali.

6. Padroneggiare la terminologia relativa a giorno e settimana.

7. Riconoscere la ciclicità in eventi e fenomeni.

8. Riconoscere e descrivere le relazioni temporali.

9. Rilevare i cambiamenti prodotti dal tempo sulle cose.

10. Ricostruire fatti ed esperienze vissute.

11. Rappresentare avvenimenti, periodi, scansioni col linguaggio grafico.

GEOGRAFIA

Distinguere i diversi significati della parola spazio

1. Utilizzare alcuni indicatori spaziali (sopra, sotto, davanti, dietro…)

2. Identificare la posizione degli oggetti nello spazio

3. Descrivere verbalmente, utilizzando gli indicatori spaziali, propri e altrui spostamenti nello

spazio vissuto

4. Individuare le funzioni degli ambienti

5. Conoscere, descrivere e rappresentare gli ambienti vissuti e gli oggetti che li costituiscono

6. Descrivere spazi noti

7. Riprodurre graficamente spazi vissuti e percorsi, utilizzando una simbologia non

convenzionale

8. Individuare le relazioni spaziali tra spazi vissuti

9. Osservare e rappresentare un ambiente conosciuto attraverso una mappa

10. Osservare l’ambiente vissuto attraverso l’attivazione dei sistemi sensoriali

SCIENZE E TECNOLOGIA

1. Esplorare e conoscere con i sensi per descrivere e narrare con termini appropriati.

2. Confrontare per raggruppare in base a un criterio dato.

3. Cogliere le trasformazioni “delle quattro stagioni”.

4. Conoscere e comprendere alcune norme di igiene e salute.

5. Leggere relazioni tra più fenomeni (stimolo/risposta/adattamento) in chiave temporale o

causale.

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31

6. Riconoscere alcune caratteristiche fisiche dei materiali (liscio/morbido/ruvido,

caldo/freddo, liquido/solido).

7. Osservare per denominare e rappresentare gli elementi di un ambiente.

8. Acquisire conoscenze essenziali per iniziare a distinguere viventi da non viventi.

9. Comprendere l’utilità di alcuni strumenti tecnologici che amplificano la portata conoscitiva

dei cinque sensi nella conoscenza del mondo.

10. Capire che il tempo è soggetto a misurazione.

11. Osservare e utilizzare oggetti per distinguerne e comprenderne le parti, i materiali e le

funzioni.

INFORMATICA

1. Conoscere i principali elementi che costituiscono il computer e loro funzioni

2. Conoscere le funzioni di accensione/spegnimento del computer tramite procedure corrette

3. Affinare la coordinazione oculo-manuale: uso del mouse

4. Conoscere e usare i principali comandi della tastiera

5. Utilizzare semplici programmi di grafica (PAINT)

6. Primi approcci alla videoscrittura

ARTE E IMMAGINE

1. Percettivo- visivi 1.1 Esplorare immagini utilizzando le capacità sensoriali

2. Leggere 2.1 Riconoscere attraverso un approccio operativo gli elementi compositivi delle immagini

2.2 Descrivere verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte da un’opera d’arte

3. Produrre 3.1 Usare gli elementi del linguaggio visivo

3.2 Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche

3.3 Manipolare materiale plastici

3.4 Usare il colore a fini espressivi

MUSICA

1. Usare consapevolmente il suono ed il silenzio.

2. Discriminare i suoni acuti e gravi.

3. Riconoscere e riprodurre suoni e rumori forti e deboli.

4. Stabilire un rapporto tra segno e suono.

5. Sonorizzare una breve sequenza di immagini.

6. Sviluppare la coordinazione ritmico-motoria.

7. Riprodurre per imitazione semplici cellule ritmiche.

8. Cantare in gruppo con intonazione.

9. Ascoltare in modo attento e consapevole semplici brani musicali.

10. Utilizzare l’immaginazione su stimolo uditivo.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1. Acquisire capacità di reazione.

2. Utilizzare il corpo per rappresentare situazioni comunicative (giochi di gruppo, linguaggio

mimico-gestuale).

3. Comunicare con i compagni attraverso il linguaggio corporeo.

4. Eseguire schemi motori con parametri spazio-temporali.

5. Sviluppare la coordinazione ritmico-motoria.

6. Controllare il movimento e la coordinazione oculo-manuale attraverso il gioco della palla

(mira).

7. Assumere forme e posture fuori dagli schemi.

8. Partecipare a giochi collettivi rispettandone indicazioni e regole.

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32

9. Esprimere con il corpo movimenti per imitazione (proporre l’imitazione dei movimenti dei

personaggi di un cartone animato, forme, animali, lettere ecc.).

INGLESE

RICEZIONE ORALE

1. Discriminare suoni e rumori

2. Attribuire significato a suoni e rumori

3. Percepire acusticamente la differenza tra suoni brevi

4. Cogliere il senso globale di semplici comandi

5. Ascoltare e riconoscere parole di uso comune

6. Comprendere semplici consegne correlate alla vita di classe

7. Eseguire istruzioni orali

RICEZIONE SCRITTA 1. Cogliere il senso globale di semplici messaggi

2. Comprendere istruzioni ed eseguire un compito

3. Comprendere brevi ed essenziali descrizioni supportate da immagini

INTERAZIONE ORALE

1. Impostare scambi verbali per salutare e congedarsi

2. Articolare con correttezza fonetica suoni non noti dopo averli ascoltati

3. Presentarsi comunicando il nome e la propria identità

4. Informarsi sull’identità altrui

5. Articolare richieste e formule di cortesia

6. Nominare oggetti

7. Porre domande sul colore degli oggetti e rispondere

8. Esprimersi per comunicare necessità di tipo concreto

9. Rispondere per imitazione parole e frasi ascoltate

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CLASSE SECONDA ITALIANO

A. ASCOLTARE E PARLARE

1. Interagire in una comunicazione in modo pertinente 1.1 Ascoltare e comprendere richieste e istruzioni principali

1.2 Esprimere i propri desideri ed esigenze attraverso domande adeguate

1.3 Stabilire scambi comunicativi

1.4 Comunicare affrontando argomenti di esperienza diretta in modo adeguato alla situazione

2. Comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe 2.1 Comprendere il significato di comunicazioni orali

2.2 Riferire i contenuti ascoltati in modo pertinente

2.3 Riferire i contenuti ascoltati rispettando l'ordine di successione

2.4 Saper utilizzare le informazioni acquisite in contesti diversi

3. Seguire la narrazione di testi ascoltati mostrando di saperne cogliere il senso globale 3.1 Comprendere il significato di racconti orali

3.2 Ascoltare con attenzione un testo e comprendere gli elementi essenziali

3.3 Saper cogliere i significati impliciti dei testi ascoltati

4. Raccontare oralmente una storia personale o fantastica o reale 4.1 Raccontare rispettando l'ordine cronologico

4.2 Raccontare seguendo un ordine logico

4.3 Recitare con espressività

5. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività noti 5.1 Ascoltare e comprendere le informazioni principali

5.2 Stabilire scambi comunicativi

5.3 Interagire nello scambio comunicativo in modo adeguato alla situazione

B. LEGGERE

1. Leggere testi cogliendo l’argomento centrale e le informazioni essenziali 1.1 Curare l’intonazione e l’espressività della lettura

1.2 Comprendere i nessi logico-temporali di testi (narrativi, descrittivi, informativi, poetici)

1.3 Riordinare le sequenze del testo

1.4 Capire il significato di testi scritti a fini diversi

1.5 Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo

C. SCRIVERE

1. Produrre testi legati a scopi diversi 1.1 Produrre testi di tipo narrativo, descrittivo, informativo e poetico

1.2 Inventare e scrivere storie collettivamente

1.3 Produrre testi relativi ad esperienze personali

1.4 Organizzare liste e scalette

1.5 Scrivere seguendo una struttura predeterminata

1.6 Scrivere brevi filastrocche a ricalco

1.7 Inventare giochi linguistici, grafici, fonici e semantici

2. Comunicare per iscritto rispettando le fondamentali convenzioni ortografiche 1.1Conoscere ed utilizzare correttamente gli elementi ortografici

D. RIFLETTERE SULLA LINGUA

1. Compiere semplici osservazioni su testi e discorsi per rilevarne alcune regolarità 1.1 Riconoscere e raccogliere per categorie le parole ricorrenti

1.2 Riconoscere in un testo alcuni connettivi temporali e spaziali

2. Attivare semplici ricerche sulle caratteristiche di testi 2.1 Riordinare parti di frasi

2.2 Riconoscere le caratteristiche strutturali di una frase

2.3 Comprendere il rapporto tra l’ordine e le parole di una frase ed il suo significato

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34

2.4Classificare parole

3.Conoscere le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice 3.1 Identificare nomi, articoli ed aggettivi

3.2 Attribuire aggettivi adatti

3.4 Identificare e concordare le parti variabili del discorso

3.5 Conoscere ed utilizzare verbi

3.6 Conoscere ed utilizzare i segni di punteggiatura

3.7 Riconoscere e produrre frasi semplici

3.8 Riconoscere e produrre espansioni delle frasi semplici

MATEMATICA

A. NUMERI

1. Leggere e scrivere i numeri naturali entro il 100, con la consapevolezza del valore che

le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli anche sulla linea

dei numeri. 1.1. Confrontare e ordinare i numeri usando i simboli maggiore, minore, uguale.

1.2. Conoscere il valore posizionale delle cifre.

1.3. Comprendere il valore dello zero.

1.4 Riconoscere i numeri pari e i numeri dispari.

2. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le

procedure. 2.1. Eseguire addizioni e sottrazioni orali.

2.2. Eseguire calcoli mentali con la moltiplicazione e la divisione.

2.3. Utilizzare le proprietà delle operazioni per attivare procedure e strategie di calcolo

mentale.

3. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10.

Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. 3.1. Eseguire addizioni e sottrazioni in colonna, senza cambio e con il cambio.

3.2. Eseguire moltiplicazioni in riga.

3.3. Eseguire moltiplicazioni a una cifra.

3.4. Calcolare il doppio, il triplo, il quadruplo.

3.5. Eseguire i calcoli mentali.

3.6. Eseguire divisioni col divisore a una cifra.

3.7. Calcolare la metà, la terza parte, la quarta parte.

3.8. Conoscere gli algoritmi delle quattro operazioni.

B. SPAZIO E FIGURE

1. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto sia

rispetto ad altre persone o oggetti, usando gli indicatori spaziali. 1.1. Localizzare oggetti nello spazio e usare correttamente i termini sopra/sotto, dentro/fuori,

davanti/dietro, a destra/a sinistra, vicino/lontano.

2. Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno:

descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia

un discorso desiderato. 2.1.Effettuare spostamenti lungo percorsi assegnati mediante istruzioni verbali.

2.2. Descrivere percorsi con parole e simboli appropriati.

2.3. Effettuare spostamenti su una tavola quadrettata.

3. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. 3.1.Classificare figure piane e solide in base ad alcune proprietà.

3.2. Individuare simmetrie in oggetti e figure date.

3.3. Riconoscere le linee aperte, chiuse, spezzate, curve e miste.

C. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI. INTRODUZIONE AL PENSIERO

RAZIONALE.

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35

1. Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando

rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. 1.1. Classificare animali,oggetti, immagini in base a uno o più attributi.

1.2. Indicare un attributo che spieghi una classificazione data.

1.3. Rappresentare classificazioni con diagrammi di Carrol.

1.4. Individuare situazioni problematiche, formulare e giustificare ipotesi di risoluzione.

1.5. Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche scegliendo le

operazioni adatte; risolverle e interpretare correttamente i risultati.

1.6. Risolvere problemi con un’unica soluzione o con la possibilità di soluzioni diverse.

1.7. Individuare la carenza o la sovrabbondanza di dati in un problema.

2. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e

ordinamenti assegnati. 2.1. Acquisire consapevolezza del significato di termini usati nel linguaggio comune e nel

linguaggio matematico.

3. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. 3.1. Rappresentare con istogrammi semplici rappresentazioni statistiche.

3.2. Usare in modo coerente le espressioni:certo, incerto, possibile, impossibile.

3.3. Rappresentare con istogrammi semplici rilevazioni statistiche.

4. Misurare segmenti utilizzando unità arbitrarie e collegando le pratiche di misura alle

conoscenze sui numeri e sulle operazioni. 4.1. Effettuare misure dirette e indirette di lunghezze, capacità e peso ed esprimerle secondo

unità di misura arbitrarie.

STORIA

1. Ordinare fatti secondo un rapporto cronologico.

2. Utilizzare correttamente gli indicatori temporali.

3. Rappresentare eventi e periodi mediante linee temporali.

4. Rappresentare graficamente serie di avvenimenti del passato.

5. Distinguere alcuni tipi di fonte.

6. Produrre informazioni con l’uso delle fonti.

7. Classificare informazioni per temi.

8. Utilizzare le tracce del passato per produrre informazioni.

9. Produrre informazioni con immagini.

10. Narrare i fatti del passato

GEOGRAFIA

1. Produrre informazioni con l’osservazione di luoghi vissuti

2. Raggruppare luoghi secondo elementi comuni

3. Riconoscere e definire la posizione di oggetti e persone rispetto a un punto di riferimento

4. Comprendere il significato della simbologia convenzionale

5. Leggere e costruire semplici rappresentazioni degli spazi, anche attraverso una simbologia

convenzionale

6. Osservare, descrivere e rappresentare spostamenti negli spazi

7. Interpretare la pianta dell’edificio scolastico

8. Riconoscere nelle piante di ambienti simboli e legenda

9. Conoscere il significato della scala nelle rappresentazioni cartografiche

10. Utilizzare la carta del quartiere per localizzare edifici e percorsi

11. Rappresentare oggetti nella prospettiva dall’alto

12 .Utilizzare le strutture spaziali adeguate per ridurre e ingrandire modelli

SCIENZE E TECNOLOGIA 1. Usare un linguaggio appropriato per osservare e denominare in modo selettivo fenomeni

chimico-fisici.

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36

2. Esplorare attraverso le percezioni.

3. Cogliere somiglianze e differenze nella comparazione dei materiali.

4. Comprendere il concetto di materia e scoprire alcune sue proprietà.

5. Riorganizzare le conoscenze e generalizzare gli aspetti caratterizzanti relativi a aria, luce e

calore.

6. Ricavare informazioni su soluzioni e miscugli da un’esperienza.

7. Confrontare fenomeni di solubilità per coglierne gli aspetti caratterizzanti.

8. Osservare in modo analitico la varietà dei viventi.

9. Conoscere il ciclo vitale delle piante.

10. Conoscere la necessità di un’alimentazione sana e varia.

INGLESE

A. RICEZIONE ORALE

1. Comprendere il senso globale di parole e semplici frasi apprese oralmente

2. Comprendere semplici istruzioni

3. Comprendere istruzioni più complesse

4. Ascoltare l’alfabeto e indicare i segni grafici corrispondenti

5. Ascoltare istruzioni per disegnare oggetti conosciuti in base a : colore, quantità e

dimensione

6. Ascoltare parole ed etichettare oggetti di uso comune a scuola

7. Comprendere frasi descrittive sulle caratteristiche di un oggetto

8. Identificare colori e animali

9. Comprendere globalmente una breve storia

B. RICEZIONE SCRITTA

1. Comprendere in forma scritta le parole ascoltate (il lessico appreso)

2. Leggere per abbinare parola/numero o parola/oggetto

3. Leggere per abbinare la parola scritta alla relativa immagine

4. Confrontare parole per cogliere fonemi somiglianti

C. INTERAZIONE ORALE

1. Impostare scambi verbali sulla presentazione personale

2. Porre domande e rispondere su argomenti comuni

3. Saper numerare progressivamente e regressivamente fino al venti

4. Scambiare informazioni su quantità, colore e forma di immagini

5. Impostare scambi comunicativi per individuare gli oggetti e la loro posizione

6. Descrivere (oralmente) oggetti usando il lessico noto

7. Riutilizzare lessico e strutture note

D. PRODUZIONE SCRITTA

1. Utilizzare lessico e strutture note in altri contesti

2. Abbinare parole scritte alle immagini corrispondenti

3. Inserire lettere mancanti in parole scritte (già date)

4. Cogliere le differenze tra la forma orale e quella scritta delle parole

INFORMATICA 1. Accendere e spegnere il computer

2. Aprire e chiudere alcuni programmi

3. Creare una nuova cartella e/o un file

4. Salvare un documento

5. Conoscere i principali comandi della barra degli strumenti per la formattazione del testo

6. Scrivere semplici brani utilizzando la videoscrittura

7. Conoscere la procedura per inserire immagini in un testo

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37

8. Produrre semplici disegni utilizzando Paint

9. Conoscere i principali comandi di Paint

MUSICA 1. Eseguire canti della tradizione ludica infantile.

2. Tenere il tempo.

3. Discriminare timbri differenti.

4. Ascoltare attentamente un brano musicale.

5. Utilizzare l’immaginazione su stimolo uditivo.

6. Sonorizzare una breve storia.

7. Individuare una corrispondenza tra parole e ritmo.

8. Riprodurre \ Produrre cellule ritmiche.

MOTORIA

1. Utilizzare schemi posturali di base.

2. Percepire e conoscere il proprio corpo ( presa di coscienza delle parti del corpo, controllo

della postura e della respirazione).

3. Rispettare le regole proponendo giochi sportivi e di gruppo.

4. Cooperare all’interno di un gruppo utilizzando consapevolmente le proprie abilità motorie

(giochi di competitività e complicità tra coppie).

5. Utilizzare il linguaggio corporeo per comunicare.

6. Variare gli schemi motori attraverso i parametri di spazio, tempo ed equilibrio.

ARTE E IMMAGINE

1. Percettivo- visivi 1.1 Esplorare l’ambiente attraverso l’attività senso percettiva

2. Leggere 2.1 Comprendere l’efficacia della comunicazione attraverso le immagini

2.2 Sviluppare l’osservazione visiva

2.3 Descrivere un’opera d’arte, dando spazio alle proprie sensazioni e riflessioni

3. Produrre 3.1 Usare gli elementi del linguaggio visivo

3.2 Tradurre la parola in immagine

3.3 Distribuire elementi decorativi su una superficie

3.4 Produrre manufatti con materiali diversi

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CLASSE TERZA ITALIANO

A. ASCOLTARE - PARLARE

1. Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su

argomenti di esperienza diretta. 1.1 Partecipare agli scambi comunicativi collettivi quali dialogo, conversazione, discussione,

in modo adeguato alla situazione.

1.2 Partecipare agli scambi comunicativi per informarsi, spiegare, richiedere, discutere,

esplicitare idee personali,rispettando le regole stabilite.

2. Comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. 2.1 Saper rispondere a domande specifiche relative a messaggi e testi ascoltati.

2.2 Saper eseguire comandi e indicazioni utilizzando informazioni date.

2.3 Saper cogliere l'essenziale di un messaggio orale.

2.4 Porre domande e formulare risposte che implichino la comprensione di nessi logici

(perché – dove - quando). 3. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di

saperne cogliere il senso globale. 3.1 Esporre seguendo un ordine logico un brano letto o ascoltato usando un lessico

appropriato.

4. Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l'ordine

cronologico e/o logico 4.1 Raccontare con ordine logico e/o cronologico un fatto capitato.

4.2 Raccontare con ordine logico e/o cronologico eventi non vissuti in prima persona.

5. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività che conosce bene. 5.1 Ripetere le spiegazioni ricevute per l'esecuzione di un gioco.

5.2 Ripetere le spiegazioni ricevute per l'esecuzione di un'attività.

B. LEGGERE

1. Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'elemento centrale, le

informazioni essenziali. 1.1 Leggere a voce alta in modo scorrevole ed espressivo testi di vario tipo, rispettando la

punteggiatura.

1.2 Effettuare la lettura silenziosa e cogliere il senso globale del testo letto.

2. Comprendere testi di tipo diverso 2.1 Saper rispondere a domande specifiche riguardanti il contenuto di un testo.

2.2 Saper individuare in un brano personaggi, luoghi, tempi ed avvenimenti essenziali.

2.3 Saper individuare la natura di un testo narrativo, distinguendo tra realistico e fantastico,

con eventuali riferimenti a:racconto, fiaba, favola,mito.

2.4 Saper individuare la natura di un testo descrittivo rilevando i dati sensoriali, con

osservazioni personali.

2.5 Accostarsi al testo poetico e individuarne alcune caratteristiche.

C. SCRIVERE

1. Produrre testi legati a scopi diversi 1.1 Produrre testi di tipo narrativo, descrittivo, informativo e poetico

1.2 Scrivere seguendo una struttura preordinata

1.3 Sintetizzare testi letti o ascoltati completando frasi date.

2. Scrivere correttamente 2.1 Rispettare le principali convenzioni ortografiche

2.2 Scrivere frasi sintatticamente accettabili

D. RIFLETTERE SULLA LINGUA

1. Conoscere alcune parti variabili ed invariabili del discorso 1.1 Classificare alcune parti del discorso

1.2 Iniziare a riconoscere radice e desinenza, suffissi e prefissi

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39

2. Iniziare a utilizzare il discorso diretto ed indiretto

3. Utilizzare adeguatamente i principali segni di punteggiatura

4. Iniziare a usare il vocabolario

MATEMATICA

NUMERI

1. Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo

e per salti di due, tre. L’obiettivo è stato affrontato e consolidato nei due precedenti anni scolastici.

2. Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del

valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche

rappresentandoli sulla retta.

2.1. Conoscere il valore posizionale delle cifre.

2.2. Conoscere i numeri naturali più grandi di 100, esprimendoli in cifra e in parola.

2.3. Comporre e scomporre i numeri naturali.

3. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le

procedure di calcolo. 3.1. Consolidare più tecniche di calcolo e strategie di calcolo veloce.

4. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10.

Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. 4.1. Consolidare i concetti di addizione e sottrazione con relative tecniche di calcolo e prova.

4.2. Consolidare il concetto di moltiplicazione e scoprirne le proprietà, la tecnica del calcolo e

la prova.

4.3. Usare le quattro operazioni per risolvere situazioni problematiche a una o più domande.

4.4. Acquisire padronanza di multipli e sottomultipli dei numeri naturali.

5. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire

semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di

semplici misure. 5.1. Comprendere il concetto di frazione come suddivisione in parti uguali di una figura, un

oggetto, un insieme di oggetti.

5.2. Trovare le frazioni che rappresentano parti di figure geometriche, di insiemi di oggetti e

di numeri (e viceversa).

5.3. Dalla frazione al numero decimale.

5.4. Affrontare semplici situazioni problematiche con monete e misure di lunghezza da

risolvere con addizioni e sottrazioni.

SPAZIO E FIGURE

1. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia

rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro,

destra/sinistra, dentro/fuori). Tale obiettivo è stato affrontato e consolidato nei due precedenti anni scolastici.

2.Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno,

descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia

un percorso desiderato.

Tale obiettivo è stato affrontato e consolidato nei due precedenti anni scolastici.

3. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. 3.1. Riconoscere nell’ambiente figure geometriche solide e piane; denominarne gli elementi

caratteristici.

3.2. Riconoscere e descrivere il punto e la retta.

3.3. Riconoscere e denominare gli angoli.

3.4. Usare correttamente espressioni come: rette parallele, incidenti…

3.5. Intuire i concetti di estensione e di perimetro.

3.6. Individuare simmetrie.

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40

3.7. Individuare l’altezza di una figura geometrica piana.

3.8. Risolvere problemi riguardanti figure geometriche.

4. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio,

utilizzando strumenti appropriati. 4.1. Scomporre figure solide in figure geometriche piane.

4.2. Costruire, disegnare, denominare e descrivere figure geometriche piane.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI. INTRODUZIONE AL PENSIERO

RAZIONALE.

1. Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando

rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. 1.1. Riconoscere situazioni problematiche nelle situazioni quotidiane e in ambiti di

esperienza.

1.2. Classificare oggetti, animali, immagini in base a uno o più attributi.

1.3. Mettere in relazione gli elementi con alcune caratteristiche comuni.

1.4. Affrontare situazioni matematiche e formulare ipotesi di risoluzione.

1.5. In contesti problematici concreti, individuare tutti i possibili casi di combinazioni di

oggetti e di attributi.

1.6. Comprendere i dati di un problema.

1.7. Individuare la domanda di un problema.

1.8. Intuire il significato di combinazione.

1.9. Stabilire se i dati di un problema sono sufficienti, individuare i dati mancanti e integrarli.

1.10. Risolvere problemi a più domande e a più operazioni.

2. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e

ordinamenti assegnati. L’obiettivo è stato affrontato nei due precedenti anni scolastici e continua ad essere perseguito

nell’anno in corso in connessione con l’obiettivo 1 di cui sopra.

3. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. 3.1. Interpretare diagrammi e tabelle.

3.2. Rappresentare con grafici, tabelle, diagrammi la risoluzione di un problema.

3.2. Usare consapevolmente i termini “certo”, “possibile”, “impossibile”.

3.3. Rappresentare situazioni di vita quotidiana attraverso diagrammi di flusso.

4. Misurare segmenti utilizzando sia il metro, sia unità arbitrarie e collegando le

pratiche di misura alle conoscenze sui numeri e sulle operazioni. 4.1. Conoscere le principali unità di misura di lunghezza del sistema metrico decimale.

4.2. Conoscere le principali misure di capacità del sistema metrico decimale.

4.3. Conoscere le misure di massa : il chilogrammo.

4.4.Passare da una misura (di lunghezza, massa, capacità) espressa in una data unità a un’altra

ad essa equivalente.

4.5. Conoscere la differenza tra peso netto, peso lordo e tara.

4.6.Confrontare e ordinare monete e banconote in base al loro valore.

STORIA

Produrre informazioni con le preconoscenze.

1. Avvalersi del questionario per raccogliere informazioni.

2. Classificare le informazioni in relazione ad un tema.

3. Conoscere ed utilizzare il sistema convenzionale di tempo.

4. Comprendere la convenzionalità del sistema di datazione.

5. Confrontare fonti ed informazioni.

6. Produrre informazioni con fonti diverse.

7. Costruire un quadro di civiltà.

8. Individuare relazioni tra indicatori.

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41

9. Organizzare le informazioni secondo il modello del quadro di civiltà.

10. Utilizzare tabelle per confrontare indicatori tematici di civiltà diverse

11. Costruire grafici temporali e definire periodi.

12. Sintetizzare e riferire con descrizioni e narrazioni informazioni sul passato recente e

lontano.

GEOGRAFIA

1. Produrre informazioni con l’osservazione di luoghi vissuti

2. Raggruppare luoghi secondo elementi comuni

3. Riconoscere e definire la posizione di oggetti e persone rispetto a un punto di riferimento

4. Comprendere il significato della simbologia convenzionale

5. Leggere e costruire semplici rappresentazioni degli spazi, anche attraverso una simbologia

convenzionale

6. Osservare, descrivere e rappresentare spostamenti negli spazi

7. Interpretare la pianta dell’edificio scolastico

8. Riconoscere nelle piante di ambienti simboli e legenda

9. Conoscere il significato della scala nelle rappresentazioni cartografiche

10. Utilizzare la carta del quartiere per localizzare edifici e percorsi

11. Rappresentare oggetti nella prospettiva dall’alto

12. Utilizzare le strutture spaziali adeguate per ridurre e ingrandire modelli

SCIENZE E TECNOLOGIA

1. Usare un linguaggio appropriato per osservare e denominare fenomeni naturali.

2. Esplorare attraverso le percezioni.

3. Cogliere somiglianze e differenze nella comparazione dei materiali.

4. Comprendere il concetto di materia e scoprire alcune sue proprietà.

5. Ricavare informazioni da esperienze e semplici esperimenti.

6. Osservare in modo analitico la varietà dei viventi.

7. Conoscere il ciclo vitale delle piante.

8. Conoscere la necessità di un’alimentazione sana e varia.

9. Conoscere le caratteristiche di alcuni materiali.

10. Conoscere il funzionamento di alcuni strumenti.

11. Conoscere la raccolta differenziata dei rifiuti.

INFORMATICA

1. Conoscere i principali comandi della barra degli strumenti per la formattazione del testo

2. Scrivere semplici brani utilizzando la videoscrittura

3. Usare la video-scrittura in modo creativo

4. Conoscere la procedura per creare immagini

5. Stampare i documenti realizzati

6. Salvare un documento

ARTE E IMMAGINE

1. Percettivo- visivi 1.1 Descrivere immagini statiche e in movimento

2. Leggere 2.1 Riconoscere il linguaggio codificato e simbolico delle immagini

2.2 Riconoscere le potenzialità espressive dei materiali plastici

3. Produrre 3.1 Tradurre graficamente la collocazione degli oggetti nello spazio

3.2 Usare la scala cromatica il bianco e il nero

3.3 Usare la tecnica mista del collage

3.4 Esprimere significati nell’incontro tra forme, materiali e colori

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MUSICA

1 Eseguire canti tradizionali per imitazione.

2 Distinguere e definire parametri del suono: il ritmo, il timbro.

3 Produrre cellule ritmiche.

4 Produrre semplici pittogrammi.

5 Utilizzare i suoni come commento musicale.

6 Utilizzare le risorse espressive della musica.

7 Porre attenzione all’ascolto di un brano musicale.

8 Utilizzare l’immaginazione su stimolo uditivo.

9 Cogliere le funzioni sociali della musica.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1. Utilizzare schemi posturali di base.

2. Percepire e conoscere il proprio corpo ( presa di coscienza delle parti del corpo, controllo

della postura e della respirazione).

3. Rispettare le regole proponendo giochi sportivi e di gruppo.

4. Cooperare all’interno di un gruppo utilizzando le proprie abilità motorie

5. Utilizzare il linguaggio corporeo per comunicare.

6. Variare gli schemi motori attraverso i parametri di spazio, tempo ed equilibrio

INGLESE

RICEZIONE ORALE

1. Eseguire comandi relativi alla vita di classe

2. Comprendere messaggi orali

3. Discriminare i numeri entro il cinquanta

4. Ascoltare e comprendere semplici frasi

RICEZIONE SCRITTA

1. Riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli

2. Leggere didascalie per abbinarle alle immagini

3. Leggere e comprendere frasi relative ad argomenti noti

INTERAZIONE ORALE

1. Interagire con i pari per fare richieste di oggetti, porgere e ringraziare

2. Descrivere brevemente cose e/o persone

3. Conversare per dare informazioni sull’aspetto di una persona

4. Nominare le parti del corpo

5. Comunicare stati d’animo

6. Numerare progressivamente entro il cinquanta

7. Descrivere le caratteristiche di un oggetto o cibo

8. Parlare delle proprie preferenze e dei propri gusti

PRODUZIONE SCRITTA

1. Abbinare didascalie a immagini

2. Copiare parole e brevi frasi

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CLASSE QUARTA ITALIANO

A. ASCOLTARE E PARLARE 1. Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui

1.1 Formulare domande per migliorare la propria comprensione

2. Prendere la parola 2.1 Rispettare i turni di parola

2.2 Seguire lo sviluppo della conversazione inserendosi in modo pertinente e ponendo

domande di chiarimento

3. Partecipare ad una discussione con i compagni 3.1 Saper esprimere la propria opinione su un argomento trattato

3.2 Riconoscere il punto di vista altrui

4. Riferire esperienze personali 4.1 Rispettare l’ordine cronologico e logico del racconto di un vissuto inserendo anche

elementi descrittivi

B. LEGGERE

1. Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, espressivi, informativi,

regolativi 1.1 Saper distinguere nei testi letti la realtà dalla fantasia

1.2 Saper riconoscere gli elementi che caratterizzano i testi

1.3 Saper riconoscere alcuni generi narrativi (cronaca, favola,fiaba…)

1.4 Saper distinguere la narrazione in prima e terza persona

2. Utilizzare forme diverse di lettura funzionali allo scopo 2.1 Leggere espressivamente

2.2 Effettuare la lettura silenziosa

2.3 Effettuare la lettura rapida

C. SCRIVERE 1. Saper scrivere testi di tipo diverso

1.1 Organizzare le idee in una traccia-guida per comporre un testo

1.2 Produrre testi narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi

1.3 Saper parafrasare e riassumere un testo

1.4 Saper prendere note ed appunti

D. RIFLETTERE SULLA LINGUA 1. Saper riconoscere le strutture della lingua ed arricchire il lessico

1.1 Saper rispettare le principali convenzioni ortografiche

1.2 Saper rispettare i segni di punteggiatura

1.3 Saper analizzare parti variabili ed invariabili del discorso

1.4 Saper individuare nella frase soggetto, predicato e principali complementi

1.5 Utilizzare il vocabolario

MATEMATICA

NUMERI

1. Leggere e scrivere i numeri naturali, con la consapevolezza del valore che le cifre

hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli

sulla retta. 1.1. Riconoscere il valore posizionale delle cifre in numeri naturali.

1.2. Rappresentare i numeri sulla retta numerica.

2. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. 2.1. Eseguire addizioni e sottrazioni entro la classe delle migliaia.

2.2. Eseguire moltiplicazioni e divisioni entro le centinaia di migliaia.

2.3 Conoscere ed utilizzare le proprietà delle quattro operazioni.

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44

3. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire

con essi le quattro operazioni. 3.1. Confrontare e ordinare frazioni usando opportunamente la linea dei numeri.

3.2. Riconoscere il valore posizionale delle cifre nei numeri decimali.

3.3. Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni con i numeri decimali.

3.4. Calcolare la frazione di un numero.

SPAZIO E FIGURE

1. Descrivere e classificare figure geometriche. 1.1. Individuare, denominare e costruire figure geometriche piane.

1.2. Riconoscere gli angoli interni.

1.3. Calcolare il perimetro di figure date.

1.4. Distinguere poligoni e non poligoni.

1.5. Calcolare il perimetro nei poligoni

1.6. Usare le tassellazioni per l’approfondimento del concetto di superficie.

1.7. Calcolare l’area di figure piane attraverso le tassellazioni.

1.8. Determinare l’altezza di figure geometriche piane.

1.9. Usare l’altezza per il calcolo dell’area.

1.10. Calcolare il perimetro e l’area nei quadrilateri e nei trapezi.

2. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio,

utilizzando strumenti appropriati. 2.1Conoscere simmetrie e traslazioni

2.2. Riconoscere e costruire figure isoperimetriche e equiestese.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI. INTRODUZIONE AL PENSIERO

RAZIONALE.

1. Classificare, numeri, figure, oggetti. 1.1. Classificare oggetti, numeri, figure, realizzando adeguate rappresentazioni.

2. Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. 2.1 Compiere rilevamenti statistici, rappresentarli con diagrammi

2.2. Leggere un grafico.

3. Misurare utilizzando unità di misura sia arbitrarie che codificate. 3.1. Stabilire l’ampiezza approssimativa di angoli con uno strumento di misura.

3.2. Usare il goniometro per stabilire l’ampiezza degli angoli.

3.3 Conoscere e usare le misure di lunghezza, massa, capacità e valore..

4. Risolvere problemi 4.1. Comprendere il testo di un problema

4.2 Individuare in un testo i dati necessari per la risoluzione del problema

4.3 Organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo

4.4 Riflettere sul procedimento risolutivo eseguito e confrontarlo con altre soluzioni possibili.

STORIA

1. Ordinare e collocare nel tempo fatti ed eventi.

2. Individuare la tipologia di una fonte storica ed il suo scopo.

3. Ricostruire il passato utilizzando semplici fonti documentarie.

4. Ricavare informazioni dirette e/o inferenze da una fonte.

5. Organizzare le informazioni ricavate.

6. Comprendere il significato del concetto di civiltà.

7. Usare semplici fonti documentarie per caratterizzare un quadro di civiltà.

8. Mettere in relazione caratteristiche ambientali e condizioni di vita.

9. Acquisire alcuni concetti fondamentali relativi ad una società.

10. Confrontare quadri di civiltà per cogliere somiglianze e differenze.

11. Operare confronti per individuare mutamenti e permanenze

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12. Stabilire rapporti di causa ed effetto tra fatti ed eventi storici.

13. Formulare e verificare ipotesi.

14. Sintetizzare e riferire con descrizioni e narrazioni le informazioni sul passato recente e

lontano.

GEOGRAFIA

1. Comprendere la differenza tra carta fisica e politica e utilizzarle

2. Conoscere i principali elementi di una carta geografica

3. Comprendere il concetto di scala della carta

4. Utilizzare l’atlante per ricercare informazioni

5. Leggere, analizzare carte tematiche

6. Utilizzare la carta stradale

7. Riconoscere gli elementi principali di un ambiente nella realtà, in foto, sulla carta

8. Conoscere il concetto di regione morfologica

9. Conoscere la morfologia di regioni fisiche

10. Leggere grafici, carte geografiche a diversa scala e carte tematiche

11. Conoscere le risorse e l’economia di regioni

SCIENZE E TECNOLOGIA

1. Definire che cos’è una soluzione.

2. Individuare alcune caratteristiche dell’acqua.

3. Individuare il valore dell’acqua per i viventi.

4. Il percorso dell’acqua: dalla sorgente alle nostre case.

5. Le acque sotterranee.

6. Il ciclo dell’acqua.

7. Gli apparati e gli organi di senso.

8. La luce.

9. Comprendere il funzionamento di semplici strumenti musicali.

10. Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel proprio lavoro.

ARTE E IMMAGINE

1. Percettivo- visivi 1.1 Individuare gli elementi formali della percezione visiva

2. Leggere 2.1 Individuare le informazioni di un' immagine dal punto di vista informativo e simbolico

2.2 Individuare le informazioni di un' immagine dal punto di vista emotivo

2.3 Riconoscere e utilizzare segni e simboli di uso comune

2.4 Osservare giochi ed effetti della luce e delle ombre

3. Produrre 3.1 Produrre gradazioni di colori

3.2 Usare tecniche grafico pittoriche miste a fini espressivi

3.3 Esprimersi in maniera creativa

3.4 Collaborare con i compagni per un progetto comune

MOTORIA

1. Ascoltare le consegne del gioco e metterle in pratica a seconda del ruolo assegnato.

2. Svolgere dei giochi cooperando con i compagni.

3. Eseguire dei movimenti di lancio coordinando la mira.

4. Spostarsi nello spazio con modalità e ritmi adatti ed efficaci.

5. Adattarsi prontamente a situazioni che mutano in modo repentino.

6. Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara,

collaborando con gli altri, rispettando le regole.

MUSICA

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1. Usare la vocalità intonando un canto di gruppo.

2. Eseguire giochi per scoprire in forma creativa le modalità d’uso della voce.

3. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate traducendoli in azione

motoria

4. Realizzare delle successioni ritmiche.

5. Realizzare partiture impulsive.

6. Individuare e riconoscere alcuni strumenti musicali.

7. Cogliere le funzioni sociali della musica.

INFORMATICA

1. Usare la barra degli strumenti per la formattazione del testo

2. Creazione guidata di grafici tramite raccolta dati (USO DI EXCEL)

3. Usare un software didattico (OPERE MULTIMEDIALI, ecc.)

4. Usare software di grafica per creare immagini

5. Conoscere le procedure corrette per aprire un collegamento ad una pagina Web (SITI

DIDATTICI)

6. Gestione di un documento: trovare-aprire; salvare un documento.

INGLESE

RICEZIONE ORALE

1. Comprendere semplici istruzioni per utilizzare i sussidi didattici

2. Comprendere messaggi di ringraziamento

3. Identificare numeri in forma orale

4. Eseguire comandi che implicano movimenti del corpo e posture

5. Comprendere brevi frasi descrittive per abbinarle alle immagini

6. Ascoltare indicazioni per seguire un percorso

7. Comprendere semplici istruzioni per collaborare con i compagni

RICEZIONE SCRITTA

1. Riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli

2. Eseguire semplici istruzioni scritte finalizzate all’esecuzione di un lavoro (in classe) a tema

3. Leggere e comprendere una descrizione fisica

4. Comprendere brevi frasi descrittive per abbinarle alle immagini

5. Individuare in un breve testo azioni abituali della propria giornata

INTERAZIONE ORALE

1. Rispondere a semplici domande su aspetti personali espressi lentamente e chiaramente

2. Fare richieste e ringraziare

3. Esprimere le proprie preferenze e chiedere quelle altrui

4. Interagire per chiedere e dare informazioni in relazione a semplici argomenti

5. Descrivere persone o cose unendo parole con connettivi semplici

6. Raccontare brevemente un avvenimento

PRODUZIONE SCRITTA

1. Copiare brevi frasi

2. Completare un testo con parole mancanti

3. Scrivere cifre e date

4. Eseguire operazioni

5. Redigere un biglietto d’auguri e/o ringraziamento

6. Scrivere una descrizione relativa a vari argomenti seguendo un modello dato

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CLASSE QUINTA ITALIANO

A. ASCOLTARE E PARLARE

1. Cogliere l' argomento principale di conversazioni altrui 1.1 Saper ascoltare e tener conto, nei propri interventi, delle posizioni altrui

1.2 Partecipare a scambi comunicativi attraverso messaggi chiari e pertinenti

1.3 Saper rispettare i turni di parola e formulare domande inerenti l’argomento

2. Organizzare un discorso orale 2.1 Saper riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo chiaro,

circostanziando luogo, tempo, persone ,situazioni, stati d'animo

2.2 Esprimere la propria opinione personale su di un argomento

2.3 Saper esprimere in modo chiaro un argomento studiato

2.4 Cogliere e riferire con parole proprie il contenuto di ciò che si è letto.

B. LEGGERE

1.Saper leggere testi di diversa tipologia 1.1 Saper leggere testi diversi (narrativi, poetici, descrittivi informativi….) cogliendone gli

aspetti specifici

1.2 Saper individuare la struttura di un testo

1.3 Eseguire la lettura silenziosa di testi di vario tipo, dando prova di averne compreso il

contenuto

1.4 Leggere a voce alta, dando prova di averne compreso il contenuto con un uso appropriato

delle pause e della intonazione

1.5 Leggere applicando semplici tecniche di aiuto alla comprensione (sottolineare,

schematizzare etc.)

1.6 Ricercare informazioni in testi di diversa natura.

C. SCRIVERE

1.Saper scrivere testi di diverso tipo. 1.1 Organizzare le idee in una traccia-guida per comporre un testo

1.2 Produrre racconti scritti relativi alle proprie esperienze personali

1.3 Produrre testi narrativi, descrittivi, argomentativi, di carattere pratico/comunicativo

1.4 Comporre poesie e filastrocche sulla base di modelli dati

1.5 Completare storie aggiungendo la parte iniziale,centrale o finale

1.6 Saper parafrasare e riassumere un testo

1.7 Saper scrivere in modo ortograficamente corretto e con un buon uso della punteggiatura,

con lessico appropriato e sintassi adeguata

1.8 Saper prendere note e appunti in forme progressivamente più funzionali e precise.

D. RIFLESSIONE SULLA LINGUA

1.Saper riconoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico 1.1 Saper rispettare le principali convenzioni ortografiche

1.2 Saper riflettere su particolari difficoltà ortografiche: accento, apostrofo e troncamento

1.3 Saper usare i principali segni di punteggiatura

1.4 Saper riflettere sul significato delle parole e sulle loro relazioni

1.5 Saper ricavare il significato di una parola sconosciuta ragionando sul contesto in cui è

contenuta o ricorrendo al dizionario

1.6 Saper riconoscere i principali meccanismi di formazione ed alterazione delle parole

1.7 Saper individuare le parti del discorso, i tempi e i modi verbali

1.8 Saper usare modi e tempi delle voci verbali nel modo più appropriato possibile

1.9 Saper analizzare la frase nelle sue funzioni (soggetto, predicato e principali complementi)

1.10 Saper riconoscere espressioni figurate e modi di dire

MATEMATICA

NUMERI

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48

1. Conoscere la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un

numero.

2. Leggere, scrivere confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con

sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice

a seconda delle situazioni.

3. Dare stime per il risultato di una operazione.

4. Conoscere il concetto di frazione e di frazioni equivalenti.

5. Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

6. Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.

7. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti

significativi per la scienza e per la tecnica.

8. Conoscere sistemi di notazioni dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e

culture diverse dalla nostra.

SPAZIO E FIGURE 1. Descrivere e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e

simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri.

2. Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a

quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).

3. Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.

4. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima

capacità di visualizzazione.

5. Riconoscere figure ruotate, traslate, riflesse.

6. Riprodurre in scala una figura assegnate (utilizzando ad esempio la carta a quadretti).

7. Determinare il perimetro di una figura.

8. Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI. 1. Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per

ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

2. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza.

3. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

4. Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità,

intervalli temporali, masse/pesi e usarle per effettuare misure e stime.

5. Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche

nel contesto del sistema monetario.

6. In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il

più probabile, dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi

ugualmente probabili.

7. Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

STORIA

1. Conoscere le parole della storia.

2. Individuare la tipologia di una fonte storica ed il suo scopo.

3. Ricavare informazioni da immagini e monumenti.

4. Leggere ed usare una carta geostorica.

5. Mettere in relazione, attraverso la lettura di carte geostoriche, informazioni e stabilire

connessioni.

6. Usare fonti documentarie per caratterizzare un quadro di civiltà.

7. Utilizzare domande guida per conoscere una civiltà.

8. Fare ipotesi.

9. Individuare le caratteristiche salienti di diverse civiltà.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

49

10. Mettere in relazione caratteristiche ambientali e civiltà.

11. Stabilire rapporti di contemporaneità fra società culturalmente diverse.

12. Operare confronti per individuare mutamenti e permanenze.

13. Collegare cause e conseguenze.

14. Stabilire nessi significativi tra eventi storici e cultura di un popolo.

15. Individuare in un testo storico le idee centrali.

16. Rielaborare informazioni.

17. Memorizzare dati e contenuti storici.

18. Esporre i contenuti secondo un ordine logico e con un lessico adeguato.

GEOGRAFIA 1. Ricavare informazioni di carattere fisico e antropico dalla lettura di tabelle, carte e grafici

1. Orientarsi sulla carta politica

2. Comprendere il concetto di regione amministrativa

3. Riconoscere i principali elementi amministrativi di regioni

4. Utilizzare carte, grafici e tabelle per illustrare un tema dato

5. Utilizzare carte, tabelle e grafici per effettuare confronti tra realtà fisiche e antropiche

6. Stabilire relazioni tra fenomeni di carattere fisico e antropico

7. Individuare la relazione tra comportamenti quotidiani e loro ripercussioni sull’ambiente

8. Comprendere la relazione tra le attività umane e le risorse del territorio

9. Collegare elementi della propria esperienza con gli strumenti della geografia utili per

analizzarla

10. Effettuare confronti fra realtà geografiche vicine e lontane

11. Conoscere il planisfero come strumento organizzatore delle proprie conoscenze

SCIENZE E TECNOLOGIA

1. Definire che cos’è una soluzione.

2. Individuare alcune caratteristiche dell’acqua.

3. Individuare il valore dell’acqua per i viventi.

4. Il percorso dell’acqua: dalla sorgente alle nostre case.

5. Le acque sotterranee.

6. Il ciclo dell’acqua.

7. Conoscere il corpo umano ( la cellula, i sistemi, gli apparati e gli organi di senso).

8. L’evoluzione del corpo ( nascere, crescere e invecchiare).

9. Conoscere l’energia, il suono e la luce.

10. Comprendere il funzionamento di semplici strumenti musicali.

11. Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel proprio lavoro.

ARTE E IMMAGINE

1. Percettivo-visivi 1.1 Osservare un’immagine e gli oggetti dell’ambiente secondo l’orientamento nello spazio

2. Leggere 2.1 Identificare in un testo visivo gli elementi del relativo linguaggio: linee, distribuzione

delle forme, ritmi, configurazioni spaziali

2.2 Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico le diverse tipologie di codici, le sequenze

narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati

2.3 Analizzare, classificare e apprezzare i beni artistici del proprio territorio

2.4 Riconoscere e classificare oggetti significativi della storia

2.5 Descrivere un'opera d'arte, sia antica che moderna, dando spazio alle proprie emozioni,

sensazioni, riflessioni

2.6 Conoscere la funzione del museo

3. Produrre

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50

3.1 Trasformare in modo creativo un’immagine

3.2 Utilizzare tecniche artistiche per produrre immagini grafiche e pittoriche

3.3 Manipolare diversi materiali plastici

3.4 Elaborare un progetto, collettivo e non, e scegliere materiali e strumenti adatti per

realizzarlo

3.5 Realizzare un’esposizione

MUSICA

1. Intonare canti di gruppo.

2. Percepire ed interpretare a livello corporeo gestuale le caratteristiche di un brano.

3. Eseguire strutture ritmiche con gli “strumenti”.

4. Realizzare partiture informali.

5. Elaborare un accompagnamento ritmico su un testo.

6. Esplorare e riconoscere il timbro degli oggetti sonori.

7. Usare le potenzialità espressive della voce.

8. Riconoscere all’ascolto brani musicali stilisticamente diversi.

9. Cogliere le funzioni sociali della musica

MOTORIA

1. Ascoltare le consegne del gioco e metterle in pratica a seconda del ruolo assegnato.

2. Essere in grado di adattarsi a diverse abilità.

3. Svolgere dei giochi cooperando con i compagni.

4. Eseguire dei movimenti di lancio coordinando la mira, individuando il momento corretto.

5. Spostarsi nello spazio con modalità e ritmi adatti ed efficaci.

6. Adattarsi prontamente a situazioni che mutano in modo repentino.

7. Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara,

collaborando con gli altri, rispettando le regole.

INFORMATICA

1. Usare la barra degli strumenti per la formattazione del testo

2. Creazione guidata di grafici tramite raccolta dati (USO DI EXCEL)

3. Saper installare e usare un software didattico (OPERE MULTIMEDIALI, ecc.)

4. Usare software di videografica per creare sfondi e immagini

5. Conoscere le procedure per la connessione ad Internet

6. Conoscere le procedure corrette per aprire un collegamento ad una pagina Web (SITI

DIDATTICI)

INGLESE

RICEZIONE ORALE

1. Comprendere ed estrarre informazioni essenziali da un testo (lettera, racconto)

2. Capire le date importanti della vita o di eventi

3. Individuare l’ora e i diversi tipi di orologio

4. Cogliere dettagli sui diversi ambienti (casa, scuola, paesaggi)

5. Cogliere dettagli sulla posizione di ambienti conosciuti

RICEZIONE SCRITTA

1. Identificare informazioni specifiche in semplici testi scritti

2. Comprendere ed estrarre informazioni essenziali da un testo scritto

3. Leggere e comprendere una descrizione (di una persona, oggetto, luogo)

4. Leggere e comprendere informazioni sull’ora

5. Comprendere le informazioni in una lettera

INTERAZIONE ORALE

1. Rispondere a domande dirette su aspetti personali

2. Presentare se stesso o un compagno

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

51

3. Rispondere e/o fare domande sulle proprie abitudini

4. Rispondere a semplici domande su un testo letto

5. Rispondere e/o fare domande sul tempo atmosferico (anche in relazione agli indumenti

indossati)

6. Impostare scambi di informazioni su elementi del paesaggio e sul tempo

7. Scambiare informazioni su date di compleanno e di eventi

8. Descrivere come è vestita una persona

9. Impostare scambi di informazione sull’ora

10. Porre domande e/o rispondere su azioni e orari della giornata

11. Descrivere la propria giornata tipo

12. Porre domande e /o rispondere sui luoghi di vacanza e i mezzi di trasporto per

raggiungerli

13. Descrivere (dettagliatamente) una foto o una cartolina

PRODUZIONE SCRITTA

1. Presentare se stesso o un compagno in forma scritta

2. Inserire dati in una tabella

3. Descrivere paesaggi, indumenti, tempo atmosferico in forma scritta

4. Scrivere cifre e date

5. Rispondere a domande referenziali su un testo letto

6. Descrivere la propria giornata tipo in forma scritta

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CLASSI I – II – III

edone e del ciclista

CLASSI IV – V in vista della comune appartenenza al

“genere umano”

rapporto a civiltà del passato

ione del concetto di democrazia

il senso di appartenenza al territorio

ciclisti e automobilisti

ni della salute

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52

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

L’alunno

Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti rispettando il turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

• Legge, ascolta e comprende testi orali di vario tipo cogliendone il senso, le informazioni

principali e lo scopo.

• Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione

anche dell’esposizioni orali.

Capisce e utilizza nell’uso orale scritto i vocaboli fondamentali e i termini specifici legati

alle discipline di studio .

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosindattiche e caratteristiche del

lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni

comunicative.

E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue

differenti

( plurilinguismo);

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logiche-sindattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai

principali connettivi.

MATEMATICA

L’alunno

• Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali .

• Riconosce e rappresenta forme del piano dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in

natura o create dall’uomo.

• Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina

misure.

• Utilizza strumenti per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura.ù

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, descrive il procedimento

seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà.

STORIA E GEOGRAFIA

L’alunno

• Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

• Riconosce ed esplora le tracce storiche presente nel territorio e comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

• Usa la linea del tempo per organizzare informazione, conoscenze, periodi e individuare

successioni contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Comprende i testi storici preposti e sa individuarne le caratteristiche.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici.

Comprende avvenimenti fatti e fenomeni della società e civiltà che hanno caratterizzato la

storia dell’umanità dal paleolitico alla fine dell’impero romano.

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53

Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti

topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche, realizzare carte

tematiche, progettare percorsi.

Ricavi informazione geografiche da una pluralità di fonti.

Riconosce e denomina i principali oggetti geografici fisici.

Individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli Italiani.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale costituito da elementi fisici

e antropici.

SCIENZE

L’ alunno

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,

formula domande, propone e realizza semplici esperimenti.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi

organi,ne riconosce e descrive il funzionamento.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

INGLESE

L’ alunno

Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi all’ ambito familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Svolge i compiti secondo le indicazioni in lingua straniera.

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54

PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO DI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA

PRIMARIA

PREMESSA

La progettazione della disciplina di Religione Cattolica si sviluppa entro la cornice culturale e

didattica delle Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo

d’istruzione, cui si sono inserite le nuove indicazioni IRC, diffuse in via sperimentale con la

C.M. n. 45 del 22 aprile 2008 e poi definite con l’Intesa CEI-MIUR del 1 agosto 2009 e

pubblicate con DPR 11 febbraio 2010.

L’introduzione alle Indicazioni IRC inserisce la disciplina della Religione cattolica tra le altre

discipline dell’area linguistico-artistico-espressiva e ne motiva la presenza all’interno del

curricolo scolastico non solo dal punto di vista storico-culturale ma anche perché essa

risponde anche ad un bisogno educativo che ha a che fare con la crescita dell’alunno, con la

maturazione personale, con la sfera di senso e con la significatività esistenziale.

L’introduzione prosegue illustrando i quattro ambiti tematici in cui sono suddivisi gli

Obiettivi di Apprendimento (OA):

giosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la

crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale

Agli OA fanno seguito i Traguardi per lo sviluppo delle competenze (TCS) previsti per il

termine della Scuola Primaria:

collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;

riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi

sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre

religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare

nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

eligiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza

del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si

impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si

interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

PROGRAMMAZIONE

Questo percorso didattico individua gli OA in relazione alla classe prima, seconda, terza,

quarta, quinta e le Competenze che sono l’adattamento e la declinazione dei TCS previsti per

il termine della scuola primaria.

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55

CLASSE PRIMA O A L’alunno, attraverso

l’osservazione del realtà che

lo circonda, scopre la

bellezza e la grandezza della

natura

L’alunno si accosta al brano

biblico della Creazione e ne

individua il messaggio

religioso

L’alunno conosce i

personaggi e gli

avvenimenti principali della

festa del Natale e della

Pasqua

L’alunno conosce la persona

di Gesù d

i Nazaret attraverso i

racconti dei Vangeli e alcuni

aspetti che caratterizzano

l’infanzia di Gesù

L’alunno conosce la Chiesa

come luogo in cui la

comunità dei cristiani si

riunisce per pregare e stare

insieme

COMPETENZE

L’alunno sa guardare alla

grandezza e alla bellezza

della natura, da ammirare e

rispettare

L’alunno sa individuare

nella realtà che lo circonda i

segni di Dio Creatore

L’alunno sa riconoscere i

segni cristiani della festa del

Natale e della Pasqua

nell’ambiente che lo

circonda

L’alunno sa descrivere gli

aspetti fondamentali della

vita quotidiana e familiare al

tempo di Gesù anche in

rapporto alle proprie

abitudini

L’alunno è in grado di

riconoscere la presenza della

Chiesa nell’ambiente in cui

vive e conosce le principali

caratteristiche della Chiesa -

edificio e della Chiesa-

famiglia dei cristiani

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56

to recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione

temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e

prossimo.

i sulla base di criteri o ipotesi, con

attenzione e sistematicità.

ioni e

azioni.

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57

19. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “G. GARIBALDI”

Le finalità sopra esposte saranno perseguite, presso la Scuola Secondaria di Primo Grado, nel

rispetto dei tempi e dei ritmi di apprendimento degli alunni preadolescenti, cercando di creare

un’effettiva continuità didattico-educativa con il precedente ciclo e livello di istruzione

raggiunto dall’alunno.

L’orario annuale obbligatorio delle lezioni, come da normativa, è fissato in complessive 990

ore, corrispondente a 30 ore settimanali.

Il quadro orario settimanale delle discipline è così determinato:

DISCIPLINE ORE

ITALIANO 6

INGLESE 3

FRANCESE 2 STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE 2

GEOGRAFIA 2

MATEMATICA 4

SCIENZE 2

TECNOLOGIA 2

ARTE 2

MUSICA 2

SCIENZE MOTORIE 2

RELIGIONE 1

TOTALE ORE 30

In questo modo il quadro orario settimanale sarà di 6 ore al giorno per 5 giorni settimanali,

per un totale di 30 ore, le attività inizieranno alle ore 8.00 e termineranno 14.00, salvo diversa

disposizione.

Inoltre ogni classe avrà un proprio coordinatore al quale sono assegnati i seguenti compiti:

a) supporto agli alunni;

b) rapporto con le famiglie;

c) orientamento per le scelte relative alle attività progettuali;

d) coordinamento delle attività didattiche ed educative;

e) cura della documentazione del percorso formativo.

In questo modo si pensa di poter curare sia gli aspetti cognitivi che metacognitivi del processo

educativo necessari da soddisfare, perché poi possa aversi anche il passaggio e l’acquisizione

delle conoscenze, dei linguaggi e dei saperi.

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SCELTE CULTURALI, FORMATIVE, ORGANIZZATIVE E

METODOLOGICHE DELLA SCUOLA: IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

FINALITA’ TERRITORIALI

EEEDDDUUUCCCAAARRREEE AAALLLLLLAAA LLLEEEGGGAAALLLIIITTTAAA’’’

EEEDDDUUUCCCAAARRREEE AAALLLLLL’’’AAACCCCCCOOOGGGLLLIIIEEENNNZZZAAA EEE

AAALLLLLL’’’IIINNNTTTEEEGGGRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE

EEDDUUCCAARREE AALLLLAA

CCIITTTTAADDIINNAANNZZAA SSUULL

TTEERRRRIITTOORRIIOO

EEEDDDUUUCCCAAARRREEE AAALLLLLLAAA

CCCOOOMMMUUUNNNIIICCCAAAZZZIIIOOONNNEEE

PPPEEERRRMMMEEETTTTTTEEERRREEE AAA TTTUUUTTTTTTIII DDDIII AAACCCCCCEEEDDDEEERRREEE AAAIII SSSAAAPPPEEERRRIII

EEESSSSSSEEENNNZZZIIIAAALLLIII ,,, AAAIII LLLIIINNNGGGUUUAAAGGGGGGIII ,,, AAALLLLLLEEE CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE

EEE AAAGGGLLLIII SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTIII NNNEEECCCEEESSSSSSAAARRRIII PPPEEERRR UUUNNN AAATTTTTTIIIVVVOOO

IIINNNSSSEEERRRIIIMMMEEENNNTTTOOO NNNEEELLLLLLAAA SSSOOOCCCIIIEEETTTAAA’’’

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59

OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII TTTRRRAAASSSVVVEEERRRSSSAAALLLIII

--- SSSTTTAAARRR BBBEEENNNEEE CCCOOONNN SSSÉÉÉ EEE CCCOOONNN GGGLLLIII

AAALLLTTTRRRIII

--- SSSAAAPPPEEERRR CCCOOOMMMPPPRRREEENNNDDDEEERRREEE EEE

AAANNNAAALLLIIIZZZZZZAAARRREEE LLLAAA RRREEEAAALLLTTTÀÀÀ

CCCIIIRRRCCCOOOSSSTTTAAANNNTTTEEE

--- SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPAAARRREEE EEE PPPOOOTTTEEENNNZZZIIIAAARRREEE

UUUNNN MMMEEETTTOOODDDOOO DDDIII SSSTTTUUUDDDIIIOOO

OOORRRDDDIIINNNAAATTTOOO EEE RRRAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE

--- SSSAAAPPPEEERRR CCCOOOMMMPPPRRREEENNNDDDEEERRREEE IIILLL

PPPRRREEESSSEEENNNTTTEEE PPPEEERRR PPPRRROOOGGGEEETTTTTTAAARRREEE

IIILLL FFFUUUTTTUUURRROOO

--- SSSVVVIIILLLUUUPPPPPPAAARRREEE IIILLL SSSEEENNNSSSOOO

EEESSSTTTEEETTTIIICCCOOO EEE LLLAAA CCCRRREEEAAATTTIIIVVVIIITTTÀÀÀ

--- AAACCCQQQUUUIIISSSIIIRRREEE SSSEEECCCOOONNNDDDOOO LLLEEE

PPPRRROOOPPPRRRIIIEEE CCCAAAPPPAAACCCIIITTTÀÀÀ III

LLLIIINNNGGGUUUAAAGGGGGGIII DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNAAARRRIII

--- AAAPPPPPPRRREEENNNDDDEEERRREEE LLL’’’UUUSSSOOO DDDEEEGGGLLLIII

SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTIII MMMUUULLLTTTIIIMMMEEEDDDIIIAAALLLIII

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60

a. OBIETTIVI

Pertanto nelle attività curricolari e di laboratorio, in quelle relative alla quota del 15% e nelle

attività progettuali si cercherà di far conseguire agli alunni obiettivi che scaturiscono sia dai

bisogni che la realtà socio-culturale del territorio impone, che dalle finalità istituzionali della

scuola secondaria, cioè di scuola di formazione dell’uomo e del cittadino, che orienta e

colloca nel mondo, e in particolare:

a) star bene con sé e gli altri. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede un

potenziamento delle capacità di partecipazione, collaborazione, disponibilità al lavoro

comune, all’ascolto, al dialogo, alla comprensione e alla solidarietà ma non senza aver

prima intuito e potenziato la consapevolezza di poter svolgere un proprio ruolo

positivo nella società;

b) Comprensione e analisi della realtà circostante a partire dal vicino e dalle esperienze

più prossime all’alunno, per procedere verso la conoscenza dell’ambiente naturale,

della realtà spazio-temporale e scientifico-tecnologica del mondo in cui viviamo;

c) Sviluppo e potenziamento di un metodo di studio ordinato e razionale in modo da

poter acquisire, organizzare, classificare e integrare le proprie conoscenze, di

formulare ipotesi e risolvere problemi via via più complesse;.

d) Comprensione del presente e progetto delle scelte per il futuro anche in prospettiva

europea, con la coscienza di dover dare il proprio contributo alla risoluzione dei

problemi dell’uomo, della società nazionale e internazionale;

e) Educazione al senso estetico e alla creatività, potenziando le capacità di osservazione,

di riflessione, di descrizione, di interpretazione critica della realtà al fine di poter

gustare la bellezza di un’opera d’arte, di una poesia e la melodia di un brano musicale;

f) Acquisizione al massimo livello consentito a ciascun alunno di competenze trasversali

e dei linguaggi disciplinari indispensabili sia allo sviluppo delle capacità relative

all’area cognitiva che metacognitiva. In particolare si perseguiranno conoscenze

relative alla realtà socio-economico-culturale del territorio in chiave diacronica con

attività specifiche previste dalla L. 275/99 ( 15% di curricolo locale);

g) Miglioramento della collaborazione scuola-famiglia al fine di conoscere meglio la

personalità dell’alunno e i problemi dell’ambiente familiare in cui vive, onde poter

intervenire efficacemente nell’azione educativa;

h) Infine si porrà particolare attenzione all’offerta di percorsi integrativi del normale

curricolo con attività aggiuntive quali: 1) conoscenza del codice della strada, 2)

conoscenza e uso di linguaggi e strumenti multimediali, 3) conoscenza delle nostre

origini classiche con l’approfondimento dello studio della lingua e letteratura latina, 4)

conoscenza e uso consapevole del linguaggio corporeo, al fine di permettere agli

alunni una migliore padronanza di saperi e di saper fare necessari oggi per un migliore

inserimento nella società.

b. METODOLOGIA STRATEGIE STRUMENTI

Per permettere agli alunni di conseguire gli obiettivi sopra elencati in modo motivato si

suggerisce di mettere in atto un missaggio di contenuti, metodologia, strategie, strumenti.

Infatti il problema dei contenuti da sviluppare, della metodologia, delle strategie e degli

strumenti da adottare va inquadrato nell’ambito della centralità del territorio, come ci invita a

fare la circolare sul POF, perché è necessario che ogni scuola, senza snaturare le finalità della

scuola secondaria di primo grado, adatti ai bisogni formativi degli alunni del proprio territorio

le indicazioni generali che vengono dal Ministero per perseguire in modo concreto: finalità,

obiettivi, sviluppo e potenziamento di capacità, competenze e abilità.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

61

Come già evidenziato in altre parti del presente POF non è possibile scindere nell’attività

educativa il momento motivazionale-affettivo-relazionale da quello cognitivo per cui si rende

necessaria una proposta complessiva, che concili le due aree in modo che l’una non danneggi

l’altra, e il cognitivo non sia visto come un momento esclusivamente razionale e perciò non

motivabile.

Pertanto è opportuno collocare l’acquisizione dei contenuti nell’ottica delle finalità della

scuola secondaria, che sono sì quelle di preparare l’alunno a un eventuale prosieguo negli

studi, ma anche e soprattutto permettergli di acquisire una maturità tale che in seguito gli

consentirà di leggere criticamente la realtà. In questa prospettiva risulta chiaro che l’alunno si

crei, già nella scuola secondaria di primo grado, un progetto di sé, che poi andrà a verificare

nel sociale, ma è necessario che abbia tale progetto. In realtà molti nostri alunni già

possiedono inconsapevolmente un loro progetto, ma è un progetto spesso da ribaltare, perché

viene dalla strada, e sono proprio questi alunni, il cui numero varia di anno in anno, quelli che

incontrano maggiori difficoltà a inserirsi in modo costruttivo nel dialogo educativo.

Di fronte a questi alunni possiamo operare due scelte: o respingerli, o portarli sul nostro

terreno andando verso di loro con un intervento che mette in atto tutto il discorso fatto nelle

proposte sul POF.

I momenti didattici che devono permetterci di superare gli ostacoli evidenziati per il nostro

territorio sono proprio quelli della scelta dei contenuti, dell’adozione della metodologia,

dell’approntamento delle strategie in rapporto agli strumenti che si hanno a disposizione

Quanto detto fin qui, ci suggerisce di adottare la metodologia della ricerca, la strategia delle

mappe concettuali, strumenti come quelli audiovisivi e multimediali, non ché la flessibilità

orario e la pausa didattica per sviluppare possibilmente delle macro Unità di apprendimento

multidisciplinari, che trattando contenuti inerenti i problemi del territorio si pensa possano

motivare maggiormente gli alunni all’apprendimento e alla cognizione critica degli stessi, ciò

non esclude l’uso della lezione frontale quando è necessaria.

Inoltre si sottolinea l’importanza del lavoro di gruppo e di esperienze come quelle delle classi

aperte che, se svolte in modo adeguato, possono permettere agli alunni di instaurare con i

compagni rapporti non formali o di “comunella”, e di porsi in una prospettiva non più

individualistica ma di tolleranza e di collaborazione.

I laboratori di attività pomeridiani extracurriculari saranno realizzati per gruppi omogenei per

interesse e motivazione, e la valutazione sarà fatta dai docenti che cureranno l’attività.

Infine non è da trascurare l’importanza delle visite d’istruzione, in particolare le uscite sul

territorio che, insieme alle attività integrative e di recupero e sostegno, sono parte integrante

di questa strategia che tende a catturare, coinvolgere e motivare gli alunni.

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ANNO SCOLASTICO 2015-2016

PROGRAMMAZIONE DI ISTITUTO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LE

CLASSI PRIME SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL

CURRICOLO

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

A. ASCOLTARE (Comprensione dei testi orali)

CONOSCENZE

1. Conoscere il senso del discorso (significato, scopo ecc.)

2. Conoscere le informazioni principali e quelle secondarie.

3. Conoscere i testi complessi (documentari, telegiornali)

ABILITA’

1. Comprendere il senso del discorso (significato, scopo ecc.)

2. Selezionare le informazioni principali da quelle secondarie.

3. Saper prendere appunti mentre si ascolta e riutilizzarli.

B. PARLARE (Produzione dei testi orali)

CONOSCENZE

1. Conoscere i tratti fondamentali che distinguono il parlato dallo scritto.

2. Conoscere i registri del parlato narrativo, descrittivo, dialogico, ecc.

3. Conoscere le caratteristiche dei testi parlati più comuni (telegiornale, talk-show,

pubblicità ecc.)

ABILITA’

1. Progettare e produrre oralmente un testo logico e corretto.

2. Parare utilizzando diversi registri: narrativo, descrittivo, dialogico ecc.

3. Creare testi orali secondo modelli appresi indicandone lo scopo e il destinatario.

C. LEGGERE (Comprendere testi scritti)

CONOSCENZE

1. Conoscere le tecniche della lettura espressiva.

2. Conoscere le strategie di lettura silenziosa e tecniche di miglioramento dell’efficacia

quale la sottolineatura e le note a margine.

3. Conoscere testi presenti sul software, cd.rom e la navigazione in internet.

ABILITA’

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63

1. Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti e non di diverso tipo con pronuncia

orientata allo standard nazionale.

2. Leggere in forma guidata e/o autonoma testi narrativi, poetici d’autore e analizzarli a

livello fonico, metrico sintattico, polisemico.

3. Leggere testi su supporto digitale e ricavare dati per integrare le ricerche scolastiche.

D. SCRIVERE (Produrre testi scritti)

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, informativo,

regolativi, espressivi, epistolari, descrittivi.

2. Conoscere la tecnica per la manipolazione e la riscrittura di un testo narrativo,

descrittivo, regolativi, espositivo, poetico.

3. Conosce la tecnica per compilare autonomamente una “scheda di lettura” ragionata per

testi di vario genere.

ABILITA’

1. Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari: espositivi, narrativi,

epistolari, espressivi, poetici, regolativi, infirmativi, ecc.

2. Riassumere testi letti o riscrivere testi narrativi operando cambiamenti.

3. Compilare autonomamente una “scheda , di lettura” ragionata per testi di vario genere.

E. RIFLETTERE SULLA LINGUA

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato dei termini della lingua italiana.

2. Conoscere le strutture grammaticali della lingua italiana e la struttura logica della

frase.

3. Conoscere le principali tappe evolutive della lingua italiana.

ABILITA’

1. Ampliare le proprie conoscenze linguistiche mediante l’uso del vocabolario.

2. Utilizzare correttamente le strutture grammaticali della lingua italiana e costruire frasi

semplici in base al profilo comunicativo, applicando la modalità della coesione-

coerenza.

3. Individuare le caratteristiche fondamentali che collocano e spiegano storicamente un

testo o una parola.

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64

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

A. LE ABILITA’ E GLI STILI

CONOSCENZE

1. Conoscere le proprie abilità di ascolto e di lettura.

2. Conoscere il proprio stile di apprendimento per valutare il percorso didattico

individualizzato

ABILITA’

1. Saper leggere e saper ascoltare in modo attivo.

2. Saper riflettere in modo guidato sul proprio stile di apprendimento per studiare con

metodo.

B. LA CONOSCENZA DI SE

CONOSCENZE

1. Comprendere gli aspetti del proprio carattere e della propria personalità per

confrontarsi con gli altri e con il mondo circostante in modo adeguato e consapevole

2. Conoscersi per confrontarsi con il giudizio degli altri e superare egoismi ed essere

aperti al dialogo.

ABILITA’

1. Individuare e analizzare comportamenti, stati d’animo e sentimenti degli adolescenti tenendo conto

delle loro aspirazioni.

2. Individuare e capire le caratteristiche della propria personalità anche attraverso il

giudizio degli altri.

3. Confrontare i contenuti dei testi con la propria esperienza.

4. Confrontarsi con gli altri per imparare a conoscere se stessi.

C. STARE CON GLI ALTRI: A SCUOLA

CONOSCENZE

1. Conoscersi per cooperare all’interno del gruppo classe.

2. Conoscersi per esprimere un parere motivato.

3. Conoscersi per comunicare un’esperienza personale.

4. Conoscersi per fare riferimenti e confronti.

ABILITA’

1. Leggere brani relativi a ricordi di scuola a scene di vita scolastica di oggi, di ieri e di

un domani.

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65

2. Riflettere sul comportamento dei protagonisti, insegnanti e alunni.

3. Riflettere sui tipi di rapporto, che vengono a stabilirsi nell’ambito della classe.

4. Riflettere su quanto sia importante un clima di serenità e di fiducia.

D. STARE CON GLI ALTRI: IN FAMIGLIA

CONOSCENZE

1. Conoscere gli aspetti della vita familiare.

2. Comprendere le principali caratteristiche della famiglia, riflettendo anche sui

problemi.

3. Comprendere la trasformazione nel tempo del rapporto genitori figli.

4. Conoscere aspetti della famiglia nelle diverse parti del mondo.

ABILITA’

1. Vivere consapevolmente il proprio ruolo nella famiglia per rapportarsi adeguatamente

con gli altri.

2. Affrontare i problemi che possono nascere nella famiglia per migliorare i rapporti fra i

suoi componenti.

E. STARE CON GLI ALTRI: IL GIOCO

CONOSCENZE

1. Riflettere sull’importanza del gioco.

2. Comprendere il ruolo della fantasia.

3. Riflettere sul comportamento dei protagonisti durante il gioco.

4. Capire le regole da rispettare.

ABILITA’

1. Comunicare le proprie esperienze di gioco.

2. Regolare il proprio comportamento secondo le indicazioni ricevute.

3. Fornire informazioni su semplici procedure.

4. Comprendere e utilizzare i testi regolativi che forniscono regole, istruzioni, ordini.

F. GLI ANIMALI E GLI UOMINI

CONOSCENZE

1. Conosce le loro abitudini e i comportamenti relativi alle loro diverse situazioni di vita.

2. Riflettere sul rispetto dovuto agli animali di ogni genere.

3. Riflettere sul rapporto tra animali e uomo.

4. Conoscere tutte le associazioni nate a salvaguardia dei diritti degli animali.

ABILITA’

1. Leggere brani che abbiano come protagonisti gli animali.

2. Completare schede informative sul rapporto tra animali e uomini.

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66

3. Conoscere e diffondere i diritti degli animali.

4. Discutere su un argomento.

5. Produrre testi creativi.

G. LA FAVOLA

CONOSCENZE

1. Conoscere favole della tradizione e favole moderne.

2. Riconoscere le caratteristiche del genere.

3. Rilevare somiglianze e differenze tra favola classica e favola moderna.

4. Riflettere sul comportamento dei protagonisti per trarne insegnamenti di vita.

ABILITA’ OPERATIVE

1. Saper leggere favole della tradizione e favole moderne.

2. Costruire una favola rispettandone la struttura e trovando una morale adeguata.

3. Inventare nuove favole.

4. Riscrivere favole.

F. LA FIABA

CONOSCENZE

1. Conoscere fiabe tradizionali e fiabe moderne.

2. Comprendere i ruoli e le funzioni più ricorrenti del genere.

3. Comprendere come i personaggi rivestano sempre ruoli ben precisi.

4. Comprendere come il linguaggio delle fiabe risponda sempre a caratteristiche e regole

particolari.

ABILITA’

1. Saper leggere una fiaba riconoscendo le caratteristiche del genere e il valore simbolico

di alcuni elementi ricorrenti.

2. Saper narrare e scrivere una fiaba utilizzando la struttura tipica del genere.

H. LA POESIA

CONOSCENZE

1. Conoscere testi poetici anche quelli che presentano una forma grafica diversa.

2. Comprendere il linguaggio poetico analizzandone alcune caratteristiche.

3. Individuare alcune figure retoriche e comprendere la loro funzione espressiva.

4. Capire che tutti i versi hanno un ritmo e un suono.

ABILITA’

1. Leggere un testo poetico riconoscendone gli elementi costitutivi.

2. Produrre brevi testi utilizzando un linguaggio poetico.

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I. LA CULTURA DELLA SOLIDARIETA’ E DELLA PACE

CONOSCENZE

1. Affrontare la trattazione di problemi legati ad esperienze di solidarietà.

2. Riflettere sulla necessità di sapersi confrontare con gli altri.

3. Riflettere sulle sofferenze dei più deboli e dei più fragili.

ABILITA’

1. Superare i confini del proprio mondo confrontandosi con gli altri senza pregiudizi.

2. Farsi promotori di piccoli gesti di sostegno verso chi ne ha bisogno.

3. Considerare la solidarietà un fatto pratico e non solo teorico.

J. LA CULTURA DELLA LEGALITA’

CONOSCENZE

1. Favorire l’istaurarsi di un positivo rapporto tra i ragazzi e le istituzioni presenti sul

territorio.

2. Favorire l’acquisizione del concetto diritto dovere.

3. Stimolare l’affettività del gruppo attraverso la condivisione di problematiche e di

valori comuni.

ABILITA’

1. Realizzare insieme alle altre istituzioni presenti sul territorio un decisa e sinergica

azione di contrasto all’illegalità diffusa.

2. Sperimentare nuove forme di educazione a partire dagli interessi reali dei ragazzi.

3. Promuovere nuovi strumenti di lettura della realtà circostante.

L. IL MITO DEGLI EROI DELL’ EPICA CLASSICA E CAVALLERESCA

CONOSCENZE

1. Conoscere i miti antichi per salvare la memoria.

2. Conoscere i principali poemi epici dell’antichità: babilonese, ebraica, greca, romana,

medioevale.

3. Conoscere di un testo epico la trama, il tempo, i luoghi della narrazione, i personaggi e

le tematiche.

4. Conoscere i valori dei racconti epici quali ideali espressivi propri di una civiltà.

ABILITA’

1. Individuare le caratteristiche essenziali del genere epico.

2. Riconoscere i nomi, le imprese e i ruoli di alcuni famosi personaggi, in relazione ai

loro comportamenti.

3. Distinguere la realtà storica dagli elementi fantastici quelli veri da quelli verosimili.

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4. Individuare l’importanza dei miti nella cultura odierna.

M. CULTURA, LINGUA, TRADIZIONI POPOLARI E DIALETTALI REGIONALI

CONOSCENZE

1. Riflettere sulla trasformazione della lingua.

2. Conoscere la distinguere tra comunicazione quotidiana dialettale e comunicazione in

lingua.

3. Riconoscere le somiglianze e le differenze tra dialetto e lingua nazionale.

ABILITA’

1. Saper leggere e ascoltare in modo attivo: favole, racconti, scioglilingua, detti e motti

della tradizione linguistica locale e regionale.

2. Arricchire il proprio lessico mediante l’uso di un dizionario dialettale.

3. Produrre brevi testi in dialetto.

N. IL TESTO ESPOSITIVO E DESCRITTIVO

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali dei testi descrittivi ed espositivi.

2. Conoscere l’importanza pratica dei testi descrittivi ed espositivi.

3. Conoscere qual è il modo migliore per leggere e analizzare con profitto un testo

descrittivo e espositivo.

4. Conoscere come descrivere un testo descrittivo e espositivo.

ABILITA’

1. Riconoscere le caratteristiche principali di un testo descrittivo ed espositivo.

2. Riconoscere l’importanza pratica di un testo descrittivo ed espositivo.

3. Riconoscere qual è il modo migliore per leggere e analizzare con profitto un testo

descrittivo ed espositivo.

4. Produrre un testo descrittivo ed espositivo.

O. LA LETTURA STUDIO E IL RIASSUNTO

CONOSCENZE

1. Conoscere l’importanza di una corretta lettura per lo studio.

2. Conoscere l’importanza dell’essenzialità di quello che si legge.

3. Conoscere l’importanza della rielaborazione in prosa di un testo già esistente.

4. Conoscere l’importanza delle tecniche da utilizzare nel riassumere un qualsiasi testo.

ABILITA’

1. Leggere per trovare indicazioni e suggerimenti che aiutano a studiare meglio.

2. Leggere ed esporre in modo breve.

3. Utilizzare le tecniche per riassumere un testo.

4. Riassumere qualsiasi tipo di testo.

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69

P. LATINO

CONOSCENZE

1. Conoscere la cultura e la civiltà latina.

2. Conoscere le parole italiane di derivazione latina.

3. Conoscere gli elementi di base del latino

ABILITA’

1. Riconoscere la cultura e la civiltà latina.

2. Individua la derivazione latina delle parole italiane

3. Riconoscere e utilizzare gli strumenti di base del latino per tradurre frasi semplici.

GRAMMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

LA FONOLOGIA

A. LE LETTERE E I SUONI

CONOSCENZE

- Conoscere i suoni (fonemi) e i simboli (grafemi) della lingua italiana

- Conoscere le regole della lingua italiana per la pronuncia di vocali aperte e chiuse, e

per la pronuncia di gruppi di vocali e consonanti.

- Conoscere i fenomeni relativi all’ordine alfabetico e alla formazione delle parole

- Conoscere le convenzioni ortografiche relative all’uso di vocali, consonanti,

diagramma e trigrammi

ABILITA’

- Saper riconoscere i suoni (fonemi) e i simboli (grafemi) della lingua italiana

- Saper utilizzare le regole della lingua italiana per la pronuncia di vocali aperte e

chiuse, e per la pronuncia di gruppi di vocali e consonanti.

- Saper utilizzare l’alfabeto nel suo ordine di successione e servirsene per riordinare

elenchi o consultare vocabolari, liste ecc.

- Saper riconoscere, distinguere e trascrivere correttamente i suoni e le loro

combinazioni.

B. LA SILLABA

CONOSCENZA

- Conoscere le regole per la divisione in sillabe

ABILITA’

- Saper riconoscere la composizione sillabica delle parole

- Saper dividere in sillabe le parole rispettando le regole

C. L’ACCENTO

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CONOSCENZE

- Conoscere quali sono gli accenti della lingua italiana

- Conoscere le regole della lingua italiana per l’uso dell’accento

- Conoscere la funzione dei diversi tipi di accento

ABILITA’

- Saper riconoscere quali sono gli accenti della lingua italiana

- Individuare l’accento tonico e classificare le parole in relazione alla sua posizione su

di esse

- Riconoscere la funzione dei diversi tipi di accento e usarli correttamente

D. L’APOSTROFO – ELISIONE E TRONCAMENTO

CONOSCENZE

- Conoscere le convenzioni grafiche dell’elisione

- Conoscere le convenzioni grafiche del troncamento

- Conoscere le regole della lingua italiana per l’uso dell’elisione e del troncamento

ABILITA’

- Saper applicare le convenzioni grafiche dell’elisione

- Saper applicare le convenzioni grafiche del troncamento

- Saper utilizzare le regole della lingua italiana per l’uso dell’elisione e del troncamento

E. LA PUNTEGGIATURA E LE MAIUSCOLE

CONOSCENZA

- Sapere quali sono le funzioni dei segni di interpunzione e conoscerne i tipi

- Conoscere le convenzioni per l’uso delle maiuscole

ABILITA’

- Rilevare la funzione logica e quella espressiva dei segni di interpunzione

- Usare correttamente la punteggiatura e le maiuscole

- Acquisire un corretto uso delle maiuscole

F. STRUTTURA E FORMAZIONE DELLE PAROLE

CONOSCENZE

- Acquisire la nozione di “radice” e “desinenza”

- Acquisire la nozione di “suffisso” e “prefisso”, di “suffissoide” e di “prefissoide”

- Conoscere la classificazione delle parole in base alla struttura

ABILITA’

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- Distinguere gli elementi compositivi di una parola

- Riconoscere le parole primitive, derivate e alterate

- Formare parole utilizzando i diversi procedimenti della derivazione, composizione,

alterazione

G. IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE

CONOSCENZE

- Saper classificare le parole in base ai rapporti di significato

- Acquisire la nozione di “famiglia di parole” e di “campo semantico”

- Acquisire la nozione di “senso figurato” e di “senso letterale” delle parole

ABILITA’

- Individuare i rapporti di significato nel sistema linguistico: sinonimi, contrari, ipònimi,

iperònimi

- Saper costruire e riconoscere campi semantici e famiglie di parole

- Distinguere e usare il senso figurato delle parole

- Saper usare e consultare il dizionario

H. PAROLE E LINGUA

CONOSCENZA

- Conoscere le caratteristiche della lingua

- Conoscere le caratteristiche dei segni, dei segnali, dei simboli

ABILITA’

- Saper riconoscere segni, segnali e simboli

- Saper distinguere il significato dal significante in un segno convenzionale (linguistico

e non)

I. LA LINGUA NEL TEMPO

CONOSCENZA

- Conoscere la storia della lingua italiana

- Acquisire consapevolezza dell’origine latina della maggior parte del lessico italiano

- Acquisire i concetti di scambi, prestiti e neologismi

ABILITA’

- Riconoscere termini caduti in disuso o che abbiano cambiato significato.

- Trasformare termini ed espressioni appartenenti a un linguaggio più antico in costrutti

e vocaboli di uso moderno.

- Riconoscere il rapporto di derivazione di termini italiani rispetto a quelli latini

d’origine e viceversa.

- Distinguere e usare scambi, prestiti e neologismi.

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L. LA LINGUA NELLO SPAZIO

CONOSCENZE

- Acquisire consapevolezza della differenza tra lingua nazionale, lingua regionale

dialetto.

- Conoscere le caratteristiche dei deversi dialetti italiani.

- Acquisire il concetto di “minoranza linguistica”.

ABILITA’

- Riconoscere le differenze dialettali in uso in Italia

- Saper distinguere e confrontare termini della lingua nazionale e termini dialettali.

LA MORFOLOGIA

Obiettivi formativi

- Consolidare le proprie competenze

- Essere coerenti e logici

- Giustificare le proprie ipotesi classificatorie

A. IL NOME

CONOSCENZE

- Sapere che il nome serve per indicare persone, animali, cose, luoghi ecc.

- Sapere che i nomi, sul piano del significato, possono essere comuni, propri, concreti,

astratti, individuali, collettivi.

- Sapere che i nomi possono essere diversi nel genere e nel numero.

- Imparare a riconoscere nomi mobili e indipendenti, di genere comune e di genere

promiscuo, difettivi e sovrabbondanti.

- Sapere che i nomi rispetto alla struttura, possono essere primitivi, alterati e composti

- Comprendere il significato di falsi alterati

- Definire tutte le caratteristiche di un nome

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe dei nomi.

- Individuare i nomi sul piano del significato: comuni, propri, concreti, astratti,

individuali, collettivi.

- Usare correttamente i nomi sul piano del significato.

- Distinguere il genere maschile e femminile dei nomi, il numero singolare e quello

plurale.

- Operare modificazioni relative al cambiamento di genere e di numero.

- Usare correttamente nomi mobili e indipendenti, di genere comune e di genere

promiscuo, nomi difettivi e sovrabbondanti

- Distinguere nomi primitivi e derivati, alterati e composti

- Riconoscere i falsi alterati

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73

- Operare modificazioni relative alla struttura del nome (derivazione,m alterazioni,

composizioni)

- Eseguire l’analisi grammaticale di un nome.

B. L’ARTICOLO

CONOSCENZE

- Sapere che l’articolo è il segnalatore del nome

- Definire gli articoli determinativi, indeterminativi, partitivi

- Comprendere che l’articolo, come il nome, varia nel genere e nel numero.

- Saper che l’articolo può avere funzioni e significati diversi

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe degli articoli

- Usare correttamente le diverse forme degli articoli determinativi e indeterminativi

- Fare l’analisi grammaticale dei diversi tipi di articoli

- Individuare le funzioni e il significato degli articoli determinativi, indeterminativi e

partitivi.

C. L’AGGETTIVO

CONOSCENZE

- Sapere che cos’è l’aggettivo, quali sono le sue funzioni e i suoi significati in rapporto

alla sua posizione nella frase.

- Capire che l’aggettivo è soggetto a regole di concordanza coni l nome.

- Conoscere le modifiche di derivazione, alterazione e composizione dell’aggettivo

qualificativo.

- Conoscere i gradi dell’aggettivo qualificativo

- Conoscere il significato e la funzione dei diversi aggettivi determinativi o indicativi:

possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi, esclamativi, numerali.

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe degli aggettivi qualificativi.

- Distinguere le funzioni dell’aggettivo nella frase.

- Individuare il significato, la forma, la posizione dell’aggettivo qualificativo 3 la sua

concordanza coni l nome.

- Operare modifiche di derivazione, alterazione e composizione dell’aggettivo.

- Riconoscere e usare adeguatamente i gradi dell’aggettivo qualificativo.

- Eseguire l’analisi grammaticale dell’aggettivo qualificativo.

- Riconoscere i diversi aggettivi determinativi o indicativi: possessivi, dimostrativi,

indefiniti, interrogativi, esclamativi, numerali.

- Usare correttamente gli aggettivi determinativi rispetto alla forma, al significato e alla

funzione.

- Eseguire l’analisi grammaticale degli aggettivi determinativi.

D. IL PRONOME

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74

CONOSCENZE

- Conoscere i pronomi e la loro funzione di sostituzione del nome.

- Sapere quali sono i pronomi personali soggetto, complemento e riflessivi.

- Conoscere tutte le caratteristiche dei pronomi personali soggetto, complemento e

riflessivi.

- Conoscere i pronomi: possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed esclamativi,

relativi, relativi misti.

- Capire la diversa funzione di pronome o aggettivo dei possessivi, dimostrativi,

indefiniti, interrogativi ed esclamativi.

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe dei pronomi.

- Riconoscere la funzione e il significato del pronome nel contesto.

- Individuare e distinguere i pronomi personali soggetto, complemento e riflessivi.

- Usare in modo adeguato i pronomi in frasi e testi.

- Eseguire l’analisi grammaticale dei pronomi personali.

- Confrontare e distinguere aggettivi e pronomi.

- Individuare e distinguere pronomi possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed

esclamativi, relativi, relativi misti.

- Usare i pronomi come elementi di relazione tra le frasi.

- Eseguire l’analisi grammaticale di tutti i tipi di pronomi..

E. IL VERBO

CONOSCENZE

- Conoscere le funzioni e i significati che il verbo ha nella frase.

- Sapere che il verbo fornisce informazioni morfologiche diverse attraverso la sua

flessione.

- Conoscere le diverse funzioni dei verbi essere e avere.

- Conoscere le coniugazioni degli ausiliari e dei verbi regolari.

- Sapere qual è il funzionamento transitivo e quello intransitivo del verbo

- Conoscere la differenza tra forma attiva, passiva e riflessiva.

- Comprendere le differenze nell’uso di modi e di tempi verbali

- Conoscere le possibili differenze nella flessione dei verbi irregolari

- Conoscere caratteristiche e funzioni di altri verbi particolari.

- La forma del verbo: radice e desinenza persona e numero, tempi semplici e tempi

composti

- Tempi e modi del verbo

- La congiunzione regolare: il presente indicativo

- La forma interrogativa

- La forma negativa

- L’uso di c’è e ci sono

- Verbi transitivi e intransitivi

- Verbi ausiliari, servili, aspettuali e fraseologici

- Forma attiva, passiva e riflessiva

- Le coniugazioni regolari e irregolari

- I verbi ausiliari

- Coniugazioni attive e passive

- I verbi difettivi, sovrabbondanti e irregolari

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75

- La coniugazione irregolare: i verbi più frequenti

- I tempi: passato prossimo e imperfetto

- Il futuro semplice

ABILITA’

- Riconoscere i verbi e individuare le funzioni e i significati nella frase.

- Rilevare le informazioni morfologiche relative a coniugazione, persona, numero,

modo, tempo, aspetto del verbo.

- Riconoscere e utilizzare i verbi essere e avere in funzione propria e di ausiliari.

- Coniugare correttamente gli ausiliari e i verbi regolari.

- Riconoscere il funzionamento transitivo e intransitivo del verbo

- Usare correttamente verbi in funzione transitiva e/o intransitiva.

- Riconoscere la forma attiva, passiva e riflessiva.

- Operare trasformazioni da attivo a passivo o viceversa.

- Usare modi e tempi verbali in maniera adeguata.

- Riconoscere e usare correttamente i verbi irregolari.

- Riconoscere e usare correttamente altri verbi particolari: difettivi, sovrabbondanti,

servili, fraseologici, impersonali.

- Saper riconoscere e utilizzare la forma negativa e la forma interrogativa

- Saper utilizzare correttamente c’è e ci sono

- Saper usare l’ausiliare giusto a seconda della funzione

F. L’AVVERBIO

CONOSCENZE

- Comprendere le diverse funzioni sintattiche di avverbi locuzioni avverbiali.

- Conoscer i diversi tipi di avverbio: di tempo, di modo, di luogo, di quantità, di dubbio,

di affermazione, di negazione locuzioni avverbiali.

- Conoscere le forme alterate, derivate e i gradi degli avverbi

- Conoscere tutte le caratteristiche proprie dell’avverbio.

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe degli avverbi.

- Individuare le diverse funzioni di avverbi e locuzioni avverbiali.

- Distinguer i vari tipi di avverbio: di tempo, di modo, di luogo, di quantità, di dubbio,

di affermazione, di negazione locuzioni avverbiali

- Eseguire l’analisi grammaticale dell’avverbio.

G. LE PREPOSIZIONI

CONOSCENZE

- Comprendere la funzione delle varie proposizioni.

- Conoscere i vari tipi di preposizione semplici, articolate e le locuzioni preposizionali

- Conoscere tutte le caratteristiche della proposizioni.

ABILITA’

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76

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe delle preposizioni semplici,

articolate e le locuzioni preposizionali.

- Riconoscere la funzione delle preposizioni e distinguerne i diversi tipi.

- Comprendere il significato delle proposizioni e usarle adeguatamente in frasi e testi.

- Eseguire l’analisi grammaticale delle preposizioni.

H. LE CONGIUNZIONI

CONOSCENZE

- Comprendere le funzioni delle varie congiunzioni.

- Conoscere i vari tipi di congiunzione (forme e funzione): copulative, disgiuntive,

avversative, conclusive, dichiarative, correlative.

- Conoscere tutte le caratteristiche delle congiunzioni.

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe delle congiunzioni.

- Distinguere i diversi tipi di congiunzioni rispetto alla loro forma alla loro funzione.

- Saper riconoscere i vari tipi di congiunzione (forme e funzione): copulative,

disgiuntive, avversative, conclusive, dichiarative, correlative.

- Usare adeguatamente le congiunzioni in frasi e testi.

- Eseguire l’analisi grammaticale delle congiunzioni.

I. L’INTERIEZIONE

CONOSCENZE

- Comprendere il significato e la funzione di interiezione e onomatopee.

- Conoscere i vari tipi di intereiezione e di onomatopee.

- Conoscere le caratteristiche di interiezioni e onomatopee.

ABILITA’

- Riconoscere le parole che appartengono alla classe delle interiezioni.

- Distinguere i diversi tipi di interiezione e di onomatopee e individuarne significato e

funzione.

- Usare adeguatamente le interiezioni in frasi e tesi.

- Eseguire l’analisi grammaticale delle interiezioni.

-

CRITERI DI VALUTAZIONE

(per tutte le verifiche scritte e colloqui orali)

Premessa

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche

scritte e colloqui orali in rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni

necessari al conseguimento degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate

alle possibilità di ogni allievo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

77

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Per perseguire il “successo in funzione delle personali capacità degli alunni” si progetteranno

verifiche oggettive chiaramente graduate per difficoltà per permettere a tutti gli allievi che si

impegnino nel lavoro scolastico, secondo le proprie possibilità, di raggiungere il successo

formativo, oltre a gratificare e motivare le eccellenze. Quindi in ogni verifica oggettiva si

stabilirà il numero e tipo di item che permettano di dimostrare il raggiungimento degli

obiettivi (conoscenze e abilità) minimi, indicati nei curricoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI SCRITTI DI ITALIANO

PROVA DI GRAMMATICA

Il Dipartimento di lettere ha stabilito di assegnare un punto a risposta esatta per le prove

grammaticali e di comprensione, mentre per la produzione scritta si utilizzerà la seguente

griglia valutativa:

PRODUZIONE SCRITTA DI RELAZIONI E TESTI INTERPRETATIVI,

ARGOMENTATIVI, REGOLATIVI ECC.

1. CONTENUTO (Rispondenza alla traccia e alle caratteristiche testuali - Chiarezza e

organicità dell’esposizione- Ricchezza di contenuti ed elaborazione personale)

VOTO DESCRITTORI

10 Lo svolgimento è pertinente alla traccia ed espresso in forma brillante e

personale, strutturato in modo chiaro, completo e ben articolato. L’argomento

è trattato in modo completo e personale ed evidenzia le capacità critiche

dell’allievo

9-8 Lo svolgimento è pertinente alla traccia, coerente e organico nelle sue parti. Lo

svolgimento è trattato in modo adeguato e presenta diverse considerazioni

personali

7 Lo svolgimento è sostanzialmente pertinente alla traccia e coerente in quasi

tutte le sue parti e presenta alcune considerazioni personali

6 Lo svolgimento è sufficientemente pertinente alla traccia, la coerenza del testo

è limitata e l’argomento è trattato in maniera generica

5 Lo svolgimento non è pertinente alla traccia. L’argomento è trattato in modo

limitato, senza chiarezza e considerazioni personali

4 Lo svolgimento non risponde alle indicazioni assegnate, è privo di

organizzazione, è trattato in modo estremamente limitato

2. CORRETTEZZA GRAMMATICALE

VOTO DESCRITTORI

10 L’ortografia è corretta e la sintassi ben articolata, espressiva e funzionale al

contenuto (uso corretto di concordanze, pronomi, tempi e modi verbali,

connettivi, punteggiatura)

9-8 L’ortografia è sostanzialmente corretta e la sintassi è ben articolata

7 L’ortografia è parzialmente corretta e la sintassi presenta qualche incertezza

6 L’ortografia e la sintassi sono incerte

5 Numerosi errori di ortografia e sintassi difficoltosa

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

78

4 Gravissimi errori ortografici e sintattici

3. LESSICO

VOTO DESCRITTORI

10 Appropriato, ricco e vario

9-8 Adeguato

7 Sostanzialmente adeguato

6 Semplice

5 Povero e ripetitivo

4 Non appropriato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I COLLOQUI ORALI DI ITALIANO

VOTI DESCRITTORI

10 L’alunno mostra:

a. Prontezza e sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze organiche ed esaurienti sugli argomenti;

c. Prontezza nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti all’interno

della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali e capacità di operare raffronti e

analisi sugli argomenti affrontati.

9 L’alunno mostra:

a. Sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze complete sugli argomenti;

c. Capacità apprezzabili nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti

all’interno della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando con sicurezza linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali sugli argomenti affrontati.

8 L’alunno mostra:

a. Buona prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare l’argomento;

b. Adeguato grado d’informazione sull’argomento;

c. Capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con altri argomenti all’interno

della stessa area disciplinare o anche con altre discipline;

d. Correttezza espositiva utilizzando in modo adeguato linguaggi e strumenti

propri delle diverse discipline.

7 L’alunno mostra:

a. Una più che sufficiente prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare

l’argomento;

b. Discreto grado d’informazione sull’argomento;

c. Una più che sufficiente capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con

altri argomenti all’interno della stessa area disciplinare;

d. Correttezza espositiva.

6 L’alunno mostra:

a. Un sufficiente grado di informazione sull’argomento;

b. Capacità di cogliere semplici collegamenti (sotto la guida dell’insegnante)

con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Discreta chiarezza espositiva.

5 L’alunno mostra:

a. Un inadeguato grado di informazione sull’argomento (frammentario e

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

79

superficiale);

b. Incapacità di cogliere semplici collegamenti (anche sotto la guida

dell’insegnante) con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Scarsa chiarezza espositiva.

4 L’alunno mostra:

a. Di non possedere le conoscenze di base delle discipline;

b. Stenta a comprendere significati e linguaggi delle discipline e ad esprimersi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

80

STORIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

A. OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO

A. Comprendere il significato della storia come cammino dell’umanità attraverso i

secoli.

B. Conoscere gli elementi temporali che consentono di identificare una realtà

storica: cronologia, eventi, messo causa effetto.

C. Conoscere le diverse forme di relazione uomo-ambiente e individuare i

possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio.

D. Conoscere i concetti e il lessico specifico relativi a: città, stato, crisi, sviluppo,

decadenza, società, demografia, economia, risorse, cultura ecc.

ABILITA’

A. Saper organizzare le attività di studio.

B. Utilizzare il manuale per selezionare-memorizzare informazioni.

C. Rispondere a domande sul testo.

D. Completare schemi, tabelle, grafici, tavole cronologiche.

E. Utilizzare il lessico specifico della disciplina.

F. Riconoscere ed utilizzare semplici fonti scritte o iconografiche.

PREREQUISITI

1. Saper collocare almeno sommariamente gli eventi nella dimensione spazio temporale.

2. Avere interesse per l’investigazione.

3. Ricordare gli eventi principali della storia antica.

4. Conoscere alcuni fra i principali siti italiani protetti dall’UNESCO.

B. MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO DELLA STORIA

CONOSCENZE

1. Conoscere l’importanza della storia come cammino di tutti gli uomini e le donne.

2. Conoscere il concetto di epoca storica. Passato, presente e futuro.

3. Conoscer l’importanza storica dei singoli avvenimenti e del “lungo periodo”

4. Conoscere l’importanza dei documenti e i diversi tipi di fonti.

5. Conoscere i principi della datazione.

ABILITA’

1. Comprendere il significato della storia come cammino dell’umanità attraverso i secoli.

2. Comprendere la profondità storica (passato, presente e futuro) e la capacità di

avvicinamento.

3. Comprendere il valore delle fonti storiche e saperle riconoscere.

4. Essere in grado di distinguere fonti mute, reperti e documenti

5. Essere capace di una prima iniziale valutazione dell’obiettività delle fonti.

6. Essere in grado di applicare i principi della datazione.

7. Saper valutare il problema della scarsità delle fonti dell’Alto Medioevo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

81

C. LA PREISTORIA E LE CIVILTA’ ANTICHE

CONOSCENZE

1. Conoscere la differenza tra preistoria e storia

1. Conoscere le principali epoche della preistoria

2. conoscere le cause e le modalità dell’evoluzione dell’uomo

3. Conoscere le principali vicende dei popoli antichi

ABILITA’

1. Comprendere le analogie e le differenze tra diverse civiltà

2. Rendersi conto dell’ampiezza del periodo considerato e della scarsità di notizie e di

documenti in ns. possesso

3. Comprendere il concetto di società organizzata dopo l’introduzione dell’agricoltura

come base di convivenza

D. L’EREDITA’ DELLA CIVILTA’ GRECA

CONOSCENZE

1. Conoscere la civiltà della Grecia antica

2. Conoscere le civiltà di Sparta e Atene e le guerre del V sec. a.C.

3. Conoscere la storia di Alessandro Magno e l’ età ellenistica

ABILITA’

1. Saper illustrare i caratteri fondamentali della civiltà greca

2. Saper confrontare le diversità tra la civiltà di Sparta e quella di Atene

3. Saper valutare l’opera di Alessandro Magno e la sua importanza nella civiltà

ellenistica

E. L’EREDITA’ DELLA CIVILTA’ ROMANA

CONOSCENZE

1. Conoscere i popoli dell’Italia antica e gli Etruschi

2. Conoscere le origini di Roma e la repubblica

3. Conoscere le cause che determinarono la fine della repubblica

4. Conoscere l’età dell’impero e del cristianesimo

ABILITA’

1. Saper illustrare i caratteri dei popoli dell’Italia antica e degli Etruschi

2. Saper descrivere le origini di Roma e della repubblica

3. Saper analizzare le cause che determinarono la fine della repubblica

4. Saper illustrare l’età dell’impero e del cristianesimo

E. I PRIMI SECOLI DELL’ ALTO MEDIOEVO

PERIODIZZAZIONE:

Dalla caduta dell’Impero romano al VI sec.

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82

CONOSCENZE

5. Conoscere i pregiudizi storici legati alla storia del Medioevo.

6. Conoscere l’organizzazione dell’ Impero.

7. Conoscer l’incidenza del messaggio di pace e fratellanza portato dal Cristianesimo alla

società romana.

8. Conoscere le cause della caduta dell’impero romano: anarchia militare, pressione dei

barbari ai confini, crisi economica.

9. Conoscere le cause della caduta dell’Impero romano d’Occidente e il proseguimento

di quello d’Oriente.

10. Conoscere le divisioni e le diversità tra impero romano d’Occidente e impero romano

d’Oriente.

11. Conoscere la guerra gotica.

12. Conoscere il ruolo della Chiesa nell’unificazione della società e nella nascita di una

nuova cultura.

ABILITA’

4. Comprendere i pregiudizi legati al Medioevo.

5. Aver compreso la persistenza politica, culturale e artistica del modello romano.

6. Saper spiegare l’incidenza della nuova religione cristiana tra persecuzione e

affermazione.

7. Intravedere l’influenza, nei secoli successivi, della cultura romana e cristiana.

8. Saper spiegare la relazione tra i vari problemi dell’Impero: anarchia militare, pressione

dei barbari ai confini, crisi economica.

9. Saper illustrare come l’impero bizantino continui e rinnovi la tradizione romana.

10. Saper valutare il sogno anacronistico della restaurazione dell’impero da parte di

Giustiniano.

11. Comprendere l’importanza del Corpus iuris civilis.

12. Sape illustrare le conseguenze a breve e lungo termine della guerra gotica.

13. Saper confrontare le diversità tra Chiesa d’Occidente e Chiesa d’Oriente..

F. DAI REGNO ROMANO BARBARICI AL SACRO ROMANO IMPERO

PERIODIZZAZZIONE: Dal VI sec. al X sec.

CONOSCENZE

1. Conoscere la nascita dei Regni romano-barbarici (originalità e diversità nella fusione

tra l’elemento germanico e quello romano)

2. Conoscere i caratteri del monachesimo: vita spirituale vita materiale.

3. Conoscere le invasioni longobarde e le sue conseguenze nella storia d’Italia.

4. Conoscere il nuovo impero occidentale fondato da Carlo Magno.

5. Conoscere la nascita e la diffusione dell’islam: Maometto e i califfi.

6. Conoscere i caratteri della religione musulmana.

7. Conoscere l’influenza della religione musulmana nell’arte, nella cultura ed economia

europea.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

83

1. Saper motivare la crisi della città antica.

2. Saper spiegare in modo articolato i rapporti tra Romani e Barbari.

3. Saper spiegare il ruolo della chiesa durante le invasioni barbariche.

4. Comprendere l’importanza del cristianesimo come fattore di unificazione.

5. Comprendere l’importanza del monachesimo per l’organizzazione del lavoro delle

campagne.

6. Comprendere l’importanza dell’alleanza dei Franchi con la Chiesa e saperne illustrare

il rapporto.

7. Saper identificare le caratteristiche dell’impero di Carlo Magno.

8. Saper individuare le caratteristiche della nuova religione e cultura islamica.

G. IL SISTEMA FEUDALE

PERIODIZZAZIONE: Dal X sec. al XII.

CONOSCENZE

1. Conoscere l’organizzazione del Sacro Romano Impero: contee, marche, missi

dominaci.

2. Conoscere l’economia chiusa curtense: i mansi, il censo, le corvee.

3. Conoscere la vita dentro il castello.

4. Conoscere le principali fasi della lotta per le investiture.

5. Conoscere le ultime invasioni da Oriente: Slavi e Ungari.

6. Conoscere le esplorazioni e le conquiste vichinghe in America e Russia.

7. Conoscere il pericolo saraceno.

8. Conoscere il ruolo operato della Chiesa tra decadenza e riforma.

ABILITA’

1. Saper identificare l’organizzazione del sistema feudale: l’omaggio vassallatico e il

beneficio.

2. Saper motivare la condizione dei contadini: liberi e servi della gleba.

3. Saper motivare la nascita della cavalleria.

4. Saper caratterizzare l’impero degli Ottoni basato sulla nazione germanica.

5. Comprendere il problema dell’ereditarietà dei feudi e il suo legame con la crisi

dell’Impero.

6. Comprendere il ruolo svolto dalla Chiesa per la nascita di una nuova cultura.

H. LA RINASCITA DELLA CITTA’ MEDIOEVALE

PERIODIZZAZIONE: Dal X al XIII sec.

CONOSCENZA

1. Conoscere le principali fasi della rinascita economica dopo il 1000.

2. Conoscere l’epopea delle crociate, come avvenimento complesso: pellegrinaggio

armato, espansione territoriale, motivazioni economiche.

3. Conoscere le caratteristiche dello stile romanico.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

84

4. Conoscere la lotta dei cristiani contro i musulmani in Spagna: la Reconquista.

5. Conoscere gli interessi politici ed economici legati alle crociate.

ABILITA’

1. Saper identificare i motivi dell’incremento demografico e dello sviluppo economico

dopo l’anno 1000.

2. Saper spiegare che cos’è la rivoluzione tecnologica

3. Saper illustrare la rinascita delle città.

4. Saper spiegare la natura delle crociate collocandole nel loro contesto storico.

5. Saper illustrare l’eredità delle crociate.

I. I COMUNI MEDIOEVALI

PERIODIZZAZIONE: Dal XI al XIV sec.

CONOSCENZA

1. Conoscere i principali elementi che caratterizzarono la civiltà comunale.

2. Conoscere le novità politiche, economiche e sociali dell’età comunali.

3. Conoscere le istituzioni politiche del comune.

4. Conoscere arti e corporazioni e l’organizzazione economica- politica a cui danno vita.

5. Conoscere la vita culturale nelle città e le esigenze a cui risponde la nascita delle

università

6. Conoscere la città dei borghesi: le mura, le piazze, le botteghe.

ABILITA’

1. Saper individuare le caratteristiche di originalità dei comuni, come una nuova forma di

governo, che scaturisce dall’interno dell’Europa.

2. Saper motivare lo sviluppo di una nuova classe sociale: la borghesia.

3. Saper illustrare la vita politica, culturale e sociale sviluppatesi nell’ambito delle città

comunali italiane.

L. LA CRISI DEL MEDIOEVO: LOTTE TRA COMUNI, IMPERO E

PAPATO.

PERIODIZZAZIONE: Dal XII al XIV sec.

CONOSCENZE

1. Conoscere i motivi della lotta dei Comuni contro l’Impero.

2. Conoscere le figure di Federico I e Federico II di Svevia e il loro tentativo di unificare

l’Italia sotto un unico regno.

3. Conoscere le esigenze di riforma all’interno della Chiesa e la diffusione delle eresie

valdesi, umiliati, catari.

4. Conoscere la figura di Francesco d’Assisi, riformatore fedele della Chiesa di Roma.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

85

1. Saper individuare i motivi di contrasto tra Comuni e Impero.

2. Comprendere i motivi della crisi dei poteri universali (Chiesa e Impero).

3. Saper illustrare i motivi della decadenza economica e sociale dell’Italia Meridionale

sotto gli Angioini.

4. Riconoscere come dal desiderio di profondo rinnovamento spirituale della chiesa

nascono l’ordine francescano e quello dei domenicani, che rappresentano una crescita

per la cristianità medievale.

M. NASCITA DELLE MONARCHIE E DEGLI STATI NAZIONALI

PERIODIZZAZIONE: Dal XIV al XV sec.

CONOSCENZE

1. Conoscere i motivi della debolezza del Sacro Romano Impero.

2. Conoscere le caratteristiche dello stile gotico.

3. Conoscere i contrasti interni ai comuni.

4. Conoscere le vicende dei più importanti comuni italiani: Firenze, Milano.

5. Conoscere la lotta per la supremazia nei commerci marittimi tra Genova e Venezia.

6. Conoscere i principali eventi politici che portarono alla trasformazione dei Comuni in

Signorie e poi in Principati.

7. Conoscere i principali stati italiani e la pace di Lodi.

8. Conoscere le ragioni che portarono le potenze straniere in Italia.

ABILITA’

1. Saper illustrare i passi del rafforzamento della monarchia francese.

2. Valutare l’importanza della Magna Charta.

3. Saper delineare il contesto della cattività avignonese.

4. Comprendere la crisi del Trecento: carestia e fame, guerre e mercenari, la peste:

5. Comprendere le ragioni del superamento dell’istituto comunale e della sua

trasformazione in Signoria.

6. Comprendere la fragilità di Signorie e Principati.

7. Comprendere le ragioni dell’affermazioni di potenze straniere in Italia.

8. Saper formulare una valutazione complessiva dell’epoca medioevale.

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86

CITTADINANZA E COSTITUZIONE ITALIANA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

CONOSCEMZA

1. Conoscenza della funzione delle norme e delle regole.

2. Concetto di patria e nazione nella Costituzione italiana.

3. Conoscere le distinzioni concettuali tra Repubblica, Stato, Regione, Provincia, Città

metropolitana, Comune.

4. Conoscere il valore dell’ Unità Europea.

5. Conoscere e accettare culture ed esperienze diverse dalla propria, in un clima di

cooperazione attiva.

6. Diritti e doveri del fanciullo, dell’uomo e del cittadino..

ABILITA’

1. Mettere in atto comportamenti di autocontrollo e fiducia.

2. Utilizzare buone maniere con persone conosciute e non.

3. Accettare gli altri e il “ diverso”.

4. Impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

VOTI DESCRITTORI

10 Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di

causa/effetto con sicurezza e autonomia.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

9 Conosce gli eventi storici in modo approfondito . Stabilisce relazioni di causa/effetto

con sicurezza .

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro

8 Conosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo

preciso.

7 Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali

relazioni di causa/effetto con

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

87

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in

modo abbastanza completo.

Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

6 Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di

causa/effetto.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali.

Comprende ed usa il linguaggio il linguaggio specifico in modo accettabile.

5 Conosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto

con qualche incertezza.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

4 Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di

causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

88

GEOGRAFIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

0. OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO

1. Orientarsi nello spazio e sul territorio.

2. Comprendere le carte geografiche, tematiche, grafici e saperli riprodurre.

3. Interpretare dati.

4. Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio.

5. IndividuAre attraverso processi di causa ed effetto i problemi ambientali.

6. Analizzare mediante l’osservazione diretta o indiretta un territorio del proprio

comune, della propria regione, dell’Italia, dell’Europa, per conoscere e

comprendere la sua organizzazione.

7. Operare confronti tra realtà territoriali diverse.

A. L’ORIENTAMENTO

CONOSCENZE

1. Conoscere il concetto di mappa mentale.

2. Conoscere il senso dello spazio.

ABILITA’

1. Individuare attraverso il sole, i punti cardinali e saperli definire.

2. Riconoscere e leggere le diverse carte geografiche e interpretarle

correttamente.

B. STUMENTI DELLA GEOGRAFIA

CONOSCENZE

1. Conoscere il concetto di scala grafica e numerica.

ABILITA’

1. Leggere le carte geografiche e interpretarle correttamente.

2. Riconoscere i diversi tipi di carte.

3. Costruire percorsi e itinerari.

C. ELEMENTI DEL PAESAGGIO : IL RILIEVO

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato dei termini: rilievo, montagna, valle, ghiacciaio, vulcano,

collina, pianura, frana, torrente.

2. Conoscere i simboli del rilievo in una carta fisica.

3. Conoscere gli aspetti del rilievo in una fotografia.

4. Conoscere gli aspetti fisici e le attività umane in un territorio montuoso

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

89

ABILITA’

1. Riconoscere i diversi tipi di rilievo.

2. Individuare la diversa formazione delle montagne.

3. Riferisce la nascita dei vulcani e il fenomeno dei terremoti

4. Stabilire collegamenti tra le principali attività economiche delle popolazioni montane.

D. ELEMENTI DEL PAESAGGIO: LE ACQUE INTERNE

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato dei termini: fiume, lago, canale.

2. Conoscere gli aspetti di un fiume, lago, canale.

3. Conoscere i simboli ideografici di una carta geografica.

4. Conoscere le cause delle attività umane e gli aspetti fisici di un territorio.

ABILITA’

1. Riconoscere i diversi aspetti delle acque interne.

2. Individuare l’azione erosiva e sedimentaria dei fiumi sul territorio.

3. Leggere i simboli ideografici in una carta geografica.

4. Stabilire relazioni di causa tra le attività umane e gli aspetti fisici di un territorio.

E. ELEMENTI DEL PAESAGGIO: MARI E COSTE

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato dei termini: mare, coste, laguna, penisola, arcipelago, marea.

2. Conoscere i simboli ideografici raffiguranti mari e coste.

3. Conoscere gli aspetti fisici e umani in fotografia di regioni costiere.

4. Conoscere le principali risorse e attività economiche dei mari.

ABILITA’

1. Spiegare il significato dei termini geografici: mare, costa, laguna, isola, arcipelago,

marea.

2. Leggere i simboli ideografici raffiguranti mari e coste.

3. Individuare gli aspetti fisici e umani in fotografia delle regioni costiere.

4. Confrontare paesaggi costieri diversi per risorse e attività economiche.

F. ELEMENTI DELL’AMBIENTE. IL TEMPO METEOROLOGICO

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato del concetto di temperatura e di clima.

2. Conoscere gli aspetti metereologici.

3. Conoscere le principali caratteristiche e i fattori del clima.

4. Conoscere i simboli raffiguranti il tempo meteorologico.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

90

5. ABILITA’

1. Spiegare il significato del concetto di temperatura e di clima.

2. Descrivere gli aspetti meteorologici.

3. Individuare le principali caratteristiche e i fattori del clima.

4. Leggere le carte e i grafici climatici.

G. RAPPORTO UOMO AMBIENTE

CONOSCENZE

1. Conoscere le differenze tra paesaggio-ambiente-territorio.

2. Conoscere i fenomeni esogeni ed endogeni.

3. Conoscere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente.

4. Conoscere l’interazione uomo ambiente.

ABILITA’

1. Sa riconoscere le differenze tra paesaggio-ambiente-territorio.

2. Sa distinguere i fenomeni endogeni ed esogeni.

3. Comprendere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente.

4. Comprendere l’interazione uomo ambiente.

H. I PROBLEMI AMBIENTALI

CONOSCENZE

1. Conoscere i principali principi per un corretto rispetto della natura e dell’ambiente

circostante.

2. Conoscere l’importanza dell’acqua per la vita sulla terra.

3. Conoscere l’importanza di riciclare i rifiuti solidi urbani.

ABILITA’

1. Rispettare la natura e l’ambiente.

2. Comprende il valore dell’acqua per la vita dell’uomo.

3. Sa selezionare i rifiuti da riciclare.

I. L’ITALIA NELL’EUROPA

CONOSCENZE

1. Conoscere i principali caratteri fisici e antropici dell’ambiente mediterraneo.

2. Conoscere le principali caratteristiche del territorio italiano.

3. Conoscere come si è formata la comunità europea.

ABILITA’

1. Riconoscere i principali caratteri fisici e antropici dell’ambiente mediterraneo.

2. Sa motivare le principali caratteristiche del territorio italiano.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

91

3. Comprende l’importanza dell’unione europea.

METODI - TECNICHE – STRUMENTI

Metodo interattivo con funzione di guida e di coordinatore da parte del docente,

operando sequenzialmente e legando opportunamente i comportamenti degli allievi nel

campo cognitivo a quelli del campo affettivo e sociale.

Metodo della ricerca (pedagogia dalle motivazioni intrinseche), servendosi delle

tecnologie dell’interpretazione dell’esperienza degli allievi, quella della

comunicazione attiva e quella di ricerca-scoperta, ricerca-costruzione, ricerca-

creazione.

Strumenti:

Libri di testo, testi vari, giornali, riviste e ausili multimediali e informatici

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Livelli di valutazione per la valutazione delle competenze

VOTO DESCRITTORI

10 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e

approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo.

Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo

9 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con sicurezza . Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso .

8 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso .

7 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo.

Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo abbastanza preciso

6 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo accettabile

5 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

92

impreciso

4 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra

diversi fenomeni geografici in modo confuso. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo improprio.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

93

INGLESE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

OBIETTIVI GENERALI

1. Accoglienza di classe e di gruppo

2. Promuovere l’accettazione dell’individuo

3. Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

4. Conoscenza della loro situazione familiare

5. Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà circostante

6. Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

7. Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

RICONOSCERE E DISCRIMINARE ELEMENTI FONETICI

INDIVIDUARE SEMPLICI DATI

COGLIERE IL SENSO GLOBALE DI CONVERSAZIONI,MASSAGGI O

ANNUNCI BREVI

COMPRENDERE SEMPLICI RICHIESTE

PARLATO (PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE)

UTILIZZARE SUONI E RITMI NELLA RIPETIZIONE E PRODUZIONE DI

PAROLE

DESCRIVERE IN TERMINI SEMPLICI IL PROPRIO ASPETTO FISICO

CHIEDERE ED ESPRIMERE LE PROPRIE PREFERENZE

LETTURA (COMPRENSIONE SCRITTA)

INDIVIDUARE INFORMAZIONI DA SEMPLICI BRANI

SCRITTURA (PRODUZIONE SCRITTA )

SCRIVERE BREVI MESSAGGI

FARE GLI AUGURI PER ISCRITTO

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

Salutare,chiedere il nome,presentarsi,presentare la propria famiglia,chiedere e dire l’età’,dove

si trova qualcosa,qualcuno,identificare oggetti,parlare di possesso,di provenienza,descriverla

casa e le persone,parlare di quantità, chiedere e dire l’ora, parlare di abilità, ordinare qualcosa

da mangiare,parlare di azioni abituali,azioni quotidiane,parlare di quello che si sta facendo,

parlare del tempo atmosferico,parlare delle professioni,parlare di date e ricorrenze ,dare

suggerimenti e rispondere chiedere e dire dove si trovano gli edifici in città.

STRUTTURE GRAMMATICALI

To be, to have got, pronomi personali soggetto, Wh-questions, articoli dimostrativi,articolo

determinativo e indeterminativo,aggettivo possessivo,can can’t genitivo sassone,il plurale dei

nomi, some- any, preposizioni di tempo imperativo,presente semplice, presente

progressivo,avverbi di frequenza.

LESSICO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

94

Saluti, i nomi di parentela, i numeri, oggetti di uso comune,le stanze della casa, gli arredi

scolastici e domestici, i cibi,i colori,paesi e nazionalità,i tagli di capelli,i colori,gli animali, le

ore,i giorni della settimana, i mese e le stagioni,attività del tempo libero, cibi e bevande, i

vestiti, la moneta inglese,le parti del corpo,verbi per attività quotidiane,professioni, il tempo

atmosferico, edifici in città.

CIVILTA’

Aspetti geografici della Gran Bretagna,le case inglesi, la moneta, la vita scolastica in Gran

Bretagna, ricorrenze in UK e in AMERICA.

CRITERI DI VALUTAZIONE – INGLESE – CLASSE PRIMA

VOTO DESCRITTORI

10 Comprende tutte le informazioni ascoltate, anche quello non sempre inerenti ad

argomenti familiari. Analizza e comprende le informazioni anche implicite di un

testo scritto contenente argomenti non sempre familiari. Crea brevi testi

personali riguardanti argomenti familiari utilizzando un lessico appropriato e

una forma corretta. Sa riconoscere autonomamente i propri errori.

9 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati. Analizza e riconosce in un

testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa scrivere brevi lettere

sulle proprie abitudini esprimendo preferenze e sa descrivere luoghi familiari.

Sa riflettere sui suoi eventuali errori.

8 Comprende le informazioni ascoltate e sa rispondere a domande aperte inerenti

all’argomento ascoltato con errori episodici. Ricorda i vocaboli di uso

quotidiano e personale e li riutilizza. Riconosce le informazioni scritte e sa

rispondere a domande inerenti ad esse. Sa scrivere brevi lettere personali e di

uso quotidiano, anche se con sporadici errori nello spelling e nell’uso delle

strutture grammaticali. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Comprende la maggior parte delle informazioni ascoltate. Ricorda i vocaboli

inerenti ad argomenti familiari e personali. Comprende informazioni scritte

rispondendo a domande vero/falso e correggendo le frasi false. Sa scrivere brevi

lettere su argomenti familiari e personali con sporadici errori nello spelling e

nell’uso delle strutture grammaticali. Riflette sugli errori se guidato

dall’insegnante.

6 Comprende le informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli inerenti ad

argomenti di uso comune. Comprende informazioni scritte e risponde a

domande vero/falso, ma sa correggere le frasi false solo in modo sporadico. Sa

scrivere brevi lettere su argomenti personali e familiari con errori nello spelling

e nell’uso delle strutture grammaticali che però non compromettono il

significato del teso. Ha qualche difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Comprende sporadiche informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli

inerenti all’ambito familiare e personale e risponde solo a semplici domande

dirette. Comprende sporadiche informazioni scritte, risponde a domande

vero/falso, ma non sa correggere le frasi false. Sa scrivere sporadiche

informazioni personali ma con evidenti e ripetuti errori di spelling e di uso delle

strutture grammaticali. Ha difficoltà a riflettere sui suoi errori.

4 Non comprende le informazioni ascoltate. Non sa interagire in un semplice

dialogo di presentazione personale. Non comprende le informazioni lette. Non

sa scrivere frasi semplici di senso compiuto o le scrive in modo così scorretto da

comprometterne il senso.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

95

FRANCESE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

OBIETTIVI GENERALI

1. Accoglienza di classe e di gruppo

2. Promuovere l’accettazione dell’individuo

3. Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

4. Conoscenza della loro situazione familiare

5. Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà

circostante

6. Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

7. Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

Riconoscere e discriminare elementi fonetici

Individuare semplici dati

Cogliere il senso globale di conversazioni, messaggi o annunci brevi

Comprendere semplici richieste

PARLATO ( PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE )

Utilizzare suoni e ritmi nella ripetizione e produzione di parole

Descrivere in termini semplici il proprio aspetto fisico

Chiedere ed esprimere le proprie preferenze

LETTURA ( COMPRENSIONE SCRITTA)

Individuare informazioni da semplici brani

SCRITTURA ( PRODUZIONE SCRITTA)

Scrivere brevi messaggi

Fare gli auguri per iscritto

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

Salutare, chiedere e dire come si sta, chiedere e dire: il proprio nome, l’età, la data di

nascita,l’ora; identificare e descrivere oggetti, parlare dei propri gusti e delle proprie

preferenze, descrivere qualcuno fisicamente e caratterialmente.

STRUTTURE GRAMMATICALI

Il verbo essere e avere, gli articoli determinativi e indeterminativi, la frase negativa e

interrogativa, il femminile degli aggettivi, il plurale, gli aggettivi: possessivi, interrogativi,

dimostrativi;i verbi del primo gruppo al presente indicativo e all’imperativo, alcuni verbi

irregolari del terzo gruppo; il superlativo: assoluto e relativo.

LESSICO

L’alfabeto, i numeri, i colori, la famiglia, le nazioni e le nazionalità, l’umore, i vestiti, le

stagioni, il meteo, le materie scolastiche, il tempo libero e gli hobby

CIVILTA’

La Francia, la scuola, i passatempi, le vacanze.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

96

CRITERI DI VALUTAZIONE – FRANCESE – CLASSE PRIMA

VOTO DESCRITTORI

10 Comprende tutte le informazioni ascoltate, anche quello non sempre inerenti ad

argomenti familiari. Analizza e comprende le informazioni anche implicite di un

testo scritto contenente argomenti non sempre familiari. Crea brevi testi

personali riguardanti argomenti familiari utilizzando un lessico appropriato e

una forma corretta. Sa riconoscere autonomamente i propri errori.

9 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati. Analizza e riconosce in un

testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa scrivere brevi lettere

sulle proprie abitudini esprimendo preferenze e sa descrivere luoghi familiari.

Sa riflettere sui suoi eventuali errori.

8 Comprende le informazioni ascoltate e sa rispondere a domande aperte inerenti

all’argomento ascoltato con errori episodici. Ricorda i vocaboli di uso

quotidiano e personale e li riutilizza. Riconosce le informazioni scritte e sa

rispondere a domande inerenti ad esse. Sa scrivere brevi lettere personali e di

uso quotidiano, anche se con sporadici errori nello spelling e nell’uso delle

strutture grammaticali. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Comprende la maggior parte delle informazioni ascoltate. Ricorda i vocaboli

inerenti ad argomenti familiari e personali. Comprende informazioni scritte

rispondendo a domande vero/falso e correggendo le frasi false. Sa scrivere brevi

lettere su argomenti familiari e personali con sporadici errori nello spelling e

nell’uso delle strutture grammaticali. Riflette sugli errori se guidato

dall’insegnante.

6 Comprende le informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli inerenti ad

argomenti di uso comune. Comprende informazioni scritte e risponde a

domande vero/falso, ma sa correggere le frasi false solo in modo sporadico. Sa

scrivere brevi lettere su argomenti personali e familiari con errori nello spelling

e nell’uso delle strutture grammaticali che però non compromettono il

significato del teso. Ha qualche difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Comprende sporadiche informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli

inerenti all’ambito familiare e personale e risponde solo a semplici domande

dirette. Comprende sporadiche informazioni scritte, risponde a domande

vero/falso, ma non sa correggere le frasi false. Sa scrivere sporadiche

informazioni personali ma con evidenti e ripetuti errori di spelling e di uso delle

strutture grammaticali. Ha difficoltà a riflettere sui suoi errori.

4 Non comprende le informazioni ascoltate. Non sa interagire in un semplice

dialogo di presentazione personale. Non comprende le informazioni lette. Non

sa scrivere frasi semplici di senso compiuto o le scrive in modo così scorretto da

comprometterne il senso.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

97

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI SCRITTI DI FRANCESE

QUESTIONARIO

INDICATORI

9-10 8 6-7 4-5

Comprensione

delle

informazioni

principali

Ha agevolmente

compreso le

informazioni

principali

Ha globalmente

compreso le

informazioni

principali

Ha compreso

gli elementi

essenziali del

testo

Non è riuscito

ad orientarsi

nella

comprensione

del testo

Ricerca di

informazioni

specifiche

Ha individuato

correttamente

tutte le

informazioni

specifiche

Ha

complessivamente

localizzato le

informazioni

specifiche

Ha individuato

alcune

informazioni

specifiche

Non è riuscito a

cogliere le

informazioni

specifiche

Correttezza

grammaticale

L’uso delle

strutture morfo-

sintattiche è

corretto

L’uso delle

strutture morfo-

sintattiche appare

nel complesso

corretto

Alcuni errori

nell’uso delle

strutture morfo-

sintattiche non

inficiano la

comprensione

L’entità degli

errori

grammaticali

non permette la

comprensione

delle risposte

Correttezza

lessicale

L’uso del

lessico è vario e

appropriato

L’uso del lessico

è appropriato

Le scelte

lessicali non

sono sempre

adeguate

Le scelte

lessicali sono

inadeguate

Rielaborazione

delle

informazioni

La

rielaborazione

del testo è ricca

e personale

La rielaborazione

del testo è

alquanto sicura

Alcune

informazioni

sono state

rielaborate in

maniera

personale

Non risultano

contributi

personali di

rielaborazione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

98

RIASSUNTO

INDICATORI

9-10 8 6-7 4-5

Organizzazione

del testo

Riduce il testo

con coerenza e

coesione,

individua

adeguati

rapporti di

subordinazione

Riduce il testo

in modo

abbastanza

coerente e

coeso

Riporta

testualmente

frasi presenti nel

brano, ma è in

grado di

individuare

correttamente le

informazioni

Non individua le

informazioni

essenziali.

L’organizzazione

del discorso è

faticosa e poco

corretta

Funzione del

testo

Riconosce il

tipo di testo e la

funzione dei

connettivi del

discorso. Buona

la riutilizzazione

Individua le

idee centrali ed

usa i connettivi

del discorso in

modo adeguato

Riconosce le

idee centrali ma

utilizza i

connettivi del

discorso in

modo non

appropriato

Non è in grado di

individuare le

idee centrali né

di riconoscere la

funzione

connettiva

Logica

sequenziale

Riconosce e

ricostruisce la

sequenza di

eventi.

Individua

agevolmente i

nessi di causa-

effetto

Ricostruisce la

sequenza di

eventi se

presentati in

ordine

cronologico

Ha difficoltà nel

riconoscere i

componenti

della sequenza e

nell’individuare

i nessi tra causa

ed effetto

Non sa

ricostruire

sequenze logiche

e non riconosce i

nessi tra causa ed

effetto

Scorrevolezza

Il testo scorre

fluentemente

Il testo scorre

abbastanza

fluentemente

Il testo scorre in

modo talvolta

faticoso

Testo incoerente

e poco

comprensibile

Correttezza

grammaticale

Non sono

presenti errori

grammaticali.

Le strutture

utilizzate sono

adeguate

Pochi errori

grammaticali.

Usa

correttamente

le strutture

morfo-

sintattiche

Alcuni errori

grammaticali. Si

orienta con

difficoltà

nell’uso delle

strutture

Fortemente

disorientato nelle

scelte

grammaticali e

sintattiche

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

99

LETTERA

INDICATORI 9-10 8 6-7 4-5

Organizzazione

del testo

Sa organizzare

il piano del

discorso ed

utilizzare i

connettori in

modo articolato

Il piano di

organizzazione

del discorso è

semplice ma

lineare

Il testo prodotto,

per quanto

comprensibile,

manca talvolta di

coesione

Riprende solo

frasi della

traccia ma non

sa utilizzare i

connettivi del

discorso

Appropriatezza

Padroneggia

agevolmente gli

elementi

linguistici:

sceglie stile e

registro

comunicativi

appropriati

Le funzioni

comunicative e

gli elementi

linguistici sono

adeguati

Funzioni, stile e

registro di

comunicazione

non sempre

adeguati al

contesto

Non sceglie

adeguatamente

le funzioni, il

registro e lo stile

di

comunicazione

Lessico

Il lessico è

ricco,

appropriato e

personale

Il lessico è

semplice ma

appropriato

Le scelte

lessicali

appaiono

limitate

Le scelte

lessicali sono

inappropriate

Scorrevolezza

Il testo scorre

fluentemente

Il testo scorre

abbastanza

fluentemente

Il testo appare

talvolta un po’

rigido, con frasi

staccate dal testo

Il testo non è

coerente, le frasi

sono prive di

collegamento

Correttezza

grammaticale

Non commette

errori

grammaticali.

Corretta

l’ortografia

Solo qualche

errore

ortografico o

grammaticale

Alcuni errori di

natura

ortografica e/o

grammaticale

non inficiano la

comprensione

Errori

ortografici e

strutturali

impediscono la

comprensione

Interazione

Esprime

opinioni,

sensazioni e

stati d’animo

Fornisce una

impronta

personale al

modello

Costruisce il

testo aderendo a

un modello

preconfezionato

Non fornisce

contributi

personali

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

100

MATEMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

Presentazione delle classi

Ad inizio anno scolastico vengono effettuate prove d’ingresso ed osservazioni sistematiche

per stabilire gruppi di livello.

Periodo di riferimento

Anno scolastico in corso/Triennio della scuola secondaria di Primo grado.

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: il numero

Competenze

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico in N, rappresentandole

anche in forma grafica.

Risolvere i problemi facendo uso delle operazioni e delle tecniche di calcolo apprese.

Consolidare le conoscenze teoriche acquisite, sia attraverso la discussione tra pari che

la manipolazione di modelli.

Obiettivi di apprendimento

Conoscere proprietà e procedure riguardanti enti aritmetici.

Eseguire calcoli numerici ed approssimazioni.

Rappresentare i numeri conosciuti su una retta.

Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più

numeri.

Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore

comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete.

Scomporre i numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione

per diversi fini.

Utilizzare la notazione esponenziale per le potenze con esponente intero positivo,

consapevoli del significato.

Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni.

Eseguire mentalmente semplici calcoli, utilizzando la proprietà associativa e

distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni.

Descrivere con una espressione numerica, la sequenza di operazioni che fornisce la

soluzione di un problema.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli

del significato delle parentesi e della convenzione sulla precedenza delle operazioni.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

101

Individuare e cogliere relazioni tra elementi (osservare, classificare, confrontare,

ordinare).

Applicare e organizzare in successione logica le operazioni di un problema.

Saper risolvere problemi con il metodo grafico.

Risolvere situazioni problematiche: analizzare, individuare relazioni tra i dati,

elaborare procedimenti di soluzione, affrontare con ordine logico le fasi di risoluzione

e verificarle.

Tradurre le informazioni e le indicazioni del linguaggio comune in un linguaggio

matematico utilizzandone correttamente simboli e termini.

Comunicare con un linguaggio spontaneo, ma sempre più chiaro e preciso.

Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.

Nucleo tematico: spazio e figure

Competenze

Percepire, descrivere e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo

Consolidare le conoscenze teoriche acquisite (grazie anche ad attività laboratoriali e

manipolazione di modelli) e argomentare (ad esempio esprime concetti ed espone

definizioni)

Valutare le informazioni che ha su una situazione: riconoscere, confrontare e

classificare elementi geometrici

Confrontare procedimenti e inquadrare problemi diversi in una stessa classe

Obiettivi di apprendimento

Conoscere gli enti fondamentali, gli assiomi e la loro importanza

Acquisire la conoscenza della retta, dei suoi sottoinsiemi e delle sue proprietà

Conoscere gli angoli e operare su di essi

Conoscere definizioni e proprietà significative dei poligoni

Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando opportuni strumenti, in base ad una

descrizione e codificazione fatta da altri

Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano

Saper risolvere problemi di geometria, applicando le proprietà delle figure

geometriche.

Nucleo tematico: misure, dati e previsioni

Competenze

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche e usando consapevolmente strumenti di calcolo

Usare correttamente i connettivi (e, o, …) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno,

...) nel linguaggio verbale

Obiettivi di apprendimento

Rappresentare insiemi di dati scegliendo l’opportuna rappresentazione grafica.

In situazioni significative confrontare dati al fine di prendere decisioni utilizzando

anche le nozioni di media aritmetica.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

102

Consolidare la conoscenza delle principali unità di misura.

Usare le lettere per generalizzare situazioni.

Nucleo tematico: relazioni

Competenze

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, analizzando la situazione e

traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento

seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Obiettivi di apprendimento

Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura

Utilizzare le lettere per esprimere in forma generale le proprietà studiate

Unità di apprendimento e relativi contenuti

Nucleo tematico: il numero

Unità di apprendimento Contenuti

1. L’Insieme N

Le 4 operazioni

Le potenze

Multipli e divisori

Scomposizione in fattori primi

Calcolo M.C.D. e m.c.m.

Risoluzione di problemi

Il concetto di frazione

Tipi di frazioni

Frazioni equivalenti

Numeri misti, frazioni inverse e complementari.

Nucleo tematico: spazio e figure

Unità di

apprendimento Contenuti

2. Poligoni

Gli enti geometrici fondamentali e loro posizioni reciproche

Gli angoli e le loro proprietà

Parallelismo e perpendicolarità

Gli elementi e le caratteristiche di un poligono

Relazione tra i lati di un poligono

Proprietà relative alla somma degli angoli interni ed esterni

Concetto di perimetro

Nucleo tematico: misure, dati e previsioni

Unità di apprendimento Contenuti

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

103

3. Misure

Unità di misura del SI

Sistema sessagesimale

Fasi di un’indagine statistica

Rappresentazione grafica dei dati

Media aritmetica

Nucleo tematico: relazioni

Unità di

apprendimento Contenuti

4. Insiemi Introduzione al concetto di insieme

5. Problemi

Riconoscimento di dati e incognite di un problema e

significato di algoritmo

Metodo delle operazioni aritmetiche

Metodo grafico

Obiettivi minimi

Saper confrontare numeri del sistema decimale.

Saper risolvere le quattro operazioni e applicare alcune proprietà in contesti semplici.

Calcolare potenze elementari e saper applicare le relative proprietà.

Saper scomporre in fattori primi numeri naturali, utilizzando i criteri di divisibilità del

2,3, 5.

Saper individuare MCD e mcm fra coppie di numeri entro il 100.

Saper risolvere semplici espressioni con i numeri interi.

Saper semplificare le frazioni e riconoscere semplici frazioni equivalenti.

Saper individuare i dati necessari e le strategie risolutive di semplici problemi (dati

espliciti e formule dirette).

Saper operare in modo essenziale nel sistema sessagesimale.

Conoscere i concetti fondamentali di geometria piana e applicarli nella risoluzione di

semplici problemi.

Saper riconoscere e rappresentare graficamente i poligoni e i loro elementi essenziali.

Saper tabulare dati ricavati da situazioni quotidiane e rappresentarli graficamente.

Saper leggere semplici tabelle e grafici e ricavarne informazioni.

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

Laboratorio

Uso del computer

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

104

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

Criteri di valutazione

Conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1

settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

sarà espressa in decimi:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

105

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

VOTO DESCRITTORI

10 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro,

con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o complesse;

9 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro

nelle applicazioni, anche in situazioni complesse;

8 alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente

corretto nelle applicazioni;

7 alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note;

6 alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni in

situazioni semplici e note;

5 alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni in

situazioni semplici;

4 alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati anche

voti intermedi.

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti di

incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della presentazione

della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del rapporto

informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

106

SCIENZE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: fisica e chimica

Competenze

È in grado di raccogliere e tabulare dati anche in situazioni di laboratorio.

Utilizza semplici strumenti di misura.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, applicandoli

anche ad aspetti della vita quotidiana

Obiettivi di apprendimento

Affrontare concetti fisici quali: massa e peso; temperatura e calore, effettuando

esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura.

Indagare la natura corpuscolare della materia, attraverso l’osservazione della realtà o

semplici esperienze, per costruire modelli essenziali della stessa (atomi,

molecole,sostanze semplici e composte) ed individuarne le proprietà.

Nucleo tematico: biologia

Competenze

Ha una visione dell’ambiente di vita locale come sistema dinamico di viventi che

interagiscono fra loro e con la componente inorganica.

Obiettivi di apprendimento

Individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente introducendo il

concetto di organizzazione microscopica a livello di cellula (per esempio: respirazione

cellulare, fotosintesi ecc.).

Individuare l’unità e la diversità dei viventi, effettuando attività a scuola, in

laboratorio, sul campo e in musei scientifico/naturalistici.

Comprendere il senso delle grandi classificazioni.

Condurre ad un primo livello l’analisi dei rischi ambientali e di scelte sostenibili (per

esempio nei trasporti, nell’organizzazione delle città, nell’agricoltura, nell’industria,

nello smaltimento dei rifiuti e nello stile di vita).

Avviare alla comprensione della funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi

ambientali-geometriche.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

107

Unità di apprendimento e relativi contenuti

Nucleo tematico: fisica e chimica

Unità di

apprendimento Contenuti

1. Le proprietà dei

corpi

Grandezze e misure.

Massa e Peso, con riferimento alle situazioni di assenza di

gravità.

2. La materia e i suoi

stati

La materia

Gli stati della materia

I passaggi di stato

Atomi e molecole.

Elementi e composti.

3. Calore e temperatura

Temperatura. Definizione e misura

Calore. Definizione e misura.

Gli effetti del calore

Nucleo tematico: biologia

Unità di apprendimento Contenuti

4. La cellula

Cellule, la base della vita

Struttura e componenti della cellula.

Differenze tra cellule animali e vegetali.

5. L’organizzazione dei

viventi

Organismi unicellulari e pluricellulari.

I grandi Regni della Natura.

6. Vegetali

La struttura delle piante.

Il ciclo vitale.

7. Animali

Animali vertebrati

Animali invertebrati

Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro

equilibrio.

Concetti di habitat, popolazione, catena e rete

alimentare.

8. Ambiente

Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro

equilibrio.

Concetti di habitat, popolazione, catena e rete

alimentare.

Obiettivi minimi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

108

Capire l’importanza del metodo scientifico e saper descrivere semplici esperimenti.

Conoscere le grandezze più comuni e le rispettive unità di misura.

Saper utilizzare semplici tabelle e diagrammi.

Conoscere le principali somiglianze e differenze tra viventi e non viventi e saper

descrivere le principali funzioni degli organismi.

Conoscere le principali caratteristiche della cellula animale e i quella vegetale, degli

organismi unicellulari e pluricellulari. Conoscere la differenza tra riproduzione

sessuata ed asessuata.

Comprendere che cosa si intende per “classificazione” e le principali categorie:

monere; protisti; animali invertebrati e vertebrati; funghi e vegetali.

Conoscere i principali gruppi di invertebrati e vertebrati e come essi svolgono le

attività vitali.

Riconoscere l’importanza dei vegetali e comprendere perché senza di essi non ci

sarebbe vita. Distinguere le diverse parti di una pianta e conoscere e comprendere in

che modo una pianta svolge le diverse funzioni della vita.

Conoscere le più comuni proprietà della materia: volume, massa e peso.

Distinguere gli stati fisici e le loro caratteristiche.

Conoscere il ciclo dell’acqua e le problematiche ambientali connesse all’inquinamento

delle fonti idriche.

Definire la temperatura ed il calore e le loro unità di misura.

Sapere che la materia è costituita da molecole.

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

Laboratorio

Uso del computer

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

109

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

Criteri di valutazione

Conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1

settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

sarà espressa in decimi:

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

VOTO DESCRITTORI

10 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro,

con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o complesse;

9 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro

nelle applicazioni, anche in situazioni complesse;

8 alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente

corretto nelle applicazioni;

7 alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note;

6 alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni in

situazioni semplici e note;

5 alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni in

situazioni semplici;

4 alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

110

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati anche

voti intermedi.

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti

di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della

presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del

rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

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111

TECNOLOGIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

OBIETTIVI GENERALI

Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita associata.

Essere in grado di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione, anche in gruppi di

lavoro, di amicizia e di partecipazione corretta.

Prendere coscienza di sé e della realtà circostante

Essere in grado di utilizzare razionalmente strumenti e sussidi scolastici

Acquisire un metodo di lavoro metodico e ordinato.

Acquisire un linguaggio tecnico specifico.

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Conoscere le caratteristiche e I' uso degli attrezzi da disegno.

2. Saper misurare dimensioni lineari ed angolari.

3. Acquisire le abilità necessarie per disegnare.

4. Essere in grado di riconoscere le figure geometriche e saperne cogliere le

caratteristiche peculiari.

5. Analizzare oggetti d'uso comune distinguendo la funzione principale, le parti

componenti e i materiali utilizzati.

6. Acquisire la consapevolezza che le materie prime sono ricavate mediante un

intervento della natura.

7. Saper quali sono i materiali riciclabili e prenderne coscienza dati' importanza del loro

utilizzo.

8. Acquisire il concetto di ciclo produttivo.

9. Riconoscere la differenza fra industria e artigianato.

10. Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni essenziali

tra essi.

Primo Quadrimestre

Il Disegno

Unità 1: Strumenti da disegno e abilità necessarie per disegnare.

I MATERIALI

Unità 1: Uomo, oggetto, materia.

Unità 2: II legno.

OPERATIVITÀ

Unità 1: Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Computer e sistema operativo.

Secondo Quadrimestre

ESERCITAZIONI GRAFICHE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

112

Unità 1: Costruzioni grafica di figure piane.

I MATERIALI

Unità 1: II vetro.

Unità 2 : La carta

L'AMBIENTE

Unità 1: La casa

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Ambiente Word

OPERATIVITÀ

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Realizzazione di piccoli modelli in

cartoncino.

METODI ED ATTIVITÀ

Si utilizzerà il metodo induttivo, il dialogo tra docente ed alunni limitando all'essenziale le

lezioni di tipo frontale. Saranno privilegiate I'osservazione di oggetti, di ambienti, di regole

ecc.., I'analisi, I'operatività che è la sintesi del fare, col sapere e viceversa), la progettualità e

I'esperienza, dall'ambiente degli alunni.

Si cercherà di rendere concreto lo studio della tecnologia con riferimento ad avvenimenti

d'attualità inerenti ai temi affrontati e saranno proposti lavori di gruppo per potenziare negli

allievi lo spirito di collaborazione per dare loro la possibilità di esprimere al meglio le proprie

attitudini e capacità: Saranno attuate iniziative d'insegnamento individualizzato e tese al

recupero degli alunni in difficoltà.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è un elemento inscindibile dalla programmazione poiché presuppone

una verifica continua del processo d'insegnamento-apprendimento. Si partirà con i test

d'ingresso, si passerà a quelle intermedie (dopo ogni modulo) e si giungerà a quella finale alla

fine di ogni quadrimestre. Con la verifica il docente raccoglierà sul suo registro personale una

serie di dati che si riferiscono agli atteggiamenti operativi, al comportamento, all’acquisizione

delle conoscenze e delle capacità degli alunni. La successiva interpretazione dei dati

permetterà al docente di esprimere un giudizio parziale o definitivo sull'andamento del

processo d'apprendimento. Tale giudizio rappresenta la valutazione e in relazione ad essa si

valuterà I'opportunità di rinforzi, di proseguire con le unità modificandole e adattandole.

Nella valutazione si terrà in ogni caso conto anche della partecipazione espressa nei vari

momenti di lavoro e del grado di raggiungimento degli obiettivi modulari.

La valutazione è riassunta in modo molto sintetico nella scheda di valutazione dell'alunno.

INDICATORI E GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Gli indicatori sono due, disegno-grafica e teoria, e comprendono i criteri qui descritti;

verranno usati nelle verifiche e non nei compiti a casa, cui sarà assegnata un’unica

valutazione complessiva.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

113

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione

Disegno Gli indicatori sono due, metodo e grafica, e comprendono i criteri qui descritti; verranno usati

nelle verifiche e non nei compiti a casa, cui sarà

assegnata un’unica valutazione complessiva.

VOTI

INDICATORI 10 9 8 7 6 5 4

METODO

Completezza

e correttezza dell’elaborato

grafico

Conoscenza

e corretta

applicazione del metodo

Svolto

Completamente

Conoscenza del

Metodo

Esecuzione e

applicazione

precisa e corretta in ogni

parte

Svolto

molto bene

Conoscenza molto bene

del metodo

Svolto bene

Conoscenza bene del

metodo

Svolto più che

sufficientemente

Conoscenza del metodo più che

sufficiente

Svolto

sufficientemente

Conoscenza del metodo

sufficiente

Svolto in

parte

Conoscenza

insufficiente

del metodo O

Conoscenza

sufficiente ma

applicazione errata

Non svolto

Non

comprende e non sa

applicare il

metodo

10 9 8 7 6 5 4

GRAFICA

Pulizia del

disegno,

segno, uso

degli

strumenti

Pulito

Accurato Segno preciso

Uso ottimale

degli strumenti

Pulito

Accurato Segno

preciso

Uso ottimale

degli

strumenti

Pulito

Accurato Segno

preciso

Abbastanza

pulito Segno preciso

Non pulito

Segno impreciso

Non pulito

Segno grossolano,

incerto,

impreciso

Errato uso

degli

strumenti

Molto

sporco Segno

grossolano,

incerto,

impreciso

Non sa

usare gli

strumenti

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione Teoria

VOTI

INDICATOR

I

10 9 8 7 6 5 4

Completezza dell’elaborato

Elaborato svolto completamente

Elaborato svolto quasi completamente

Elaborato svolto correttamente

Elaborato svolto correttamente ma senza approfondimenti

Elaborato parzialmente svolto

Poche risposte, incerte

Elaborato non svolto

10 9 8 7 6 5 4

Conoscenza degli argomenti

Completa, approfondita, con collegamenti interdisciplinari

Conoscenza approfondita con superficiali collegamenti

Conoscenza buona degli argomenti

Conoscenza più che sufficiente degli argomenti

Conoscenza appena sufficiente, parziale

Conoscenza incerta e molto lacunosa

Non possiede conoscenze, non comprende gli argomenti

10 9 8 7 6 5 4

Uso della terminologia disciplinare

Usa in maniera sicura e autonoma la terminologia disciplinare, in ogni contesto

Conosce la terminologia disciplinare e la usa in modo appropriato

Usa correttamente buona parte della terminologia

Si esprime correttamente

Non usa un linguaggio appropriato ma generico

Conosce la terminologia in modo lacunoso

Non usa la terminologia

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

114

MUSICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio

simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione,

all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della

partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonchè all’interazione

fra culture diverse. L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella

scuola si articola su due dimensioni:

a) Produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa ,compositiva, esecutiva) con e suoi

materiali sonori, in particolare attraverso l’attività corale e di musica d’insieme;

b) Fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di significati

personali. sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del

passato.

Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l’ascolto, la

comprensione e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in

ciascuno; promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e

affettivo-sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una

prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande,

caratteristiche delle diverse fasce di età. In particolare, attraverso l’esperienza del far

musica insieme, ognuno potrà cominciare a leggere e a scrivere musica, a produrla

anche attraverso l’improvvisazione, intesa come gesto e pensiero che si scopre

nell’attimo in cui avviene: improvvisare vuol dire comporre nell’istante.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e

in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, utilizzando anche strumenti

didattici e auto-costruiti.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria.

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole,

ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali anche polifonici,

curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale

all’interno di brani di vario genere.

Obiettivi specifici di apprendimento scuola secondaria di primo grado (OSA)

Pratica strumentale

Usare la notazione musicale.

Suonare i brani musicali proposti.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

115

Partecipare alla pratica orchestrale.

Pratica vocale

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare in coro.

Ascolto, interpretazione, analisi

Analizzare un brano nei suoi aspetti fondamentali.

Conoscere le principali famiglie strumentali e il suono dei diversi strumenti.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori, strumenti, forme,

generi, stili, usi, funzioni).

Produzione musicale

Suonare e/o cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Creare semplici brani musicali avvalendosi della voce, di strumenti, di tecniche

elettroniche.

Unità di apprendimento n.1 (U.d.A.)

Suonare insieme

Attività: Eseguire, una o più composizioni, utilizzando gli strumenti della classe e/o le basi.

Competenze: Fondamenti della tecnica di uno strumento musicale.

Tecniche e strategie di elaborazione musicale tradizionale.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Usare la notazione musicale.

Suonare le composizioni proposte curando intonazione, timbro, espressione e

fraseggio.

Lavorare in gruppo.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio

musicale, fa emergere l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso

estetico. Introduce l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche, e zone

geografiche, lo mette in contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente,

colta e leggera, europea e non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la

collaborazione e il rispetto del ruolo degli altri. Favorisce l’ordine e il metodo.

Unità di apprendimento n. 2

Il nostro coro

Attività: Eseguire, una o più canzoni con l’accompagnamento armonico degli strumenti di

classe e/o le basi.

Competenze da promuovere: Tecnica di base del canto.

Varietà tecniche ed espressive del canto, con impiego di repertori di epoche e culture diverse.

Obiettivi formativi: (OF)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

116

Questa Unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio musicale, fa emergere

l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso estetico. Introduce

l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche e zone geografiche, lo mette in

contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente, colta e leggera, europea e

non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la collaborazione e il

rispetto del ruolo degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Partecipare alle attività corali.

Unità di apprendimento n. 3

Gli strumenti

Attività: Cenni di fisica acustica; i parametri del suono; conoscenza dei principali e più

diffusi strumenti musicali, contestualmente al loro utilizzo in varie formazioni; ascolto di

brani tratti da diverse epoche storiche finalizzati al riconoscimento timbrico ed espressivo dei

vari strumenti.

Competenze da promuovere:

Famiglie strumentali.

Principali strutture del linguaggio musicale e loro valenza espressiva.

Obiettivi formativi:

Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale dell’alunno; lo stimola

all’analisi delle proprie reazioni emotive di fronte all’evento sonoro; l’attività di ascolto poi,

esercita l’autocontrollo e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Conoscere i principi di fisica acustica e i parametri del suono

Conoscere le famiglie strumentali e riconoscere il suono dei diversi strumenti.

Analizzare un brano musicale nei suoi parametri fondamentali.

Unità di apprendimento n. 4

La musica nel tempo

Attività: L’evoluzione della musica dalle antiche civiltà al nostro tempo; Ascolto di musiche

relative ai periodi storici studiati.

Competenze da promuovere:

Cantare e suonare brani musicali di epoche diverse.

Significato e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale

dell’alunno; lo porta alla scoperta di musiche e di autori di un lontano ma significativo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

117

periodo della nostra storia e lo stimola a metterli in relazione con la musica attuale; L’attività

dell’ascolto poi, migliora senso estetico e spirito critico, stimola l’autocontrollo e il rispetto

delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Suonare e/o cantare le composizioni proposte

Effettuare l’analisi di una musica ascoltata nei suoi aspetti fondamentali

( Ascolto,interpretazione, analisi)

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori,

strumenti,forme,generi,stili,funzioni)

Unità di apprendimento n. 5

Musica con………

Attività: La colonna sonora, il cinema e sua evoluzione storica; il Musical dalla nascita ad

oggi; la danza e il balletto classico; la canzone, musica leggera.

Competenze da promuovere:

Principali usi e funzioni della musica nella realtà contemporanea, con particolare riguardo ai

mass-media.

Significato e funzioni delle opere musicali in relazione ad altre espressioni artistiche e

culturali.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’dentità culturale

dell’alunno e lo induce a rilevare la valenza espressiva di più linguaggi artistici associati;

stimola il senso critico; lo orienta verso la conoscenza di mestieri con i quali può mettere in

relazione le proprie attitudini ed ambizioni; l’attività dell’ascolto poi, esercita l’autocontrollo

e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Suonare e cantare le composizioni proposte.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali.

Verifiche:

La partecipazione di tutti e di ogni alunno durante le lezioni, le esercitazioni individuali e di

gruppo, l’attività di ascolto critico e le discussioni in classe saranno materia di valutazione sia

in itinere sia quadrimestrale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo

grado

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani

musicali.

E in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipazione a

processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

118

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo

grado.

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di

diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elemento costitutivi del

linguaggio musicale.

Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.

CRITERI DI VALUTAZIONI DI MUSICA

La valutazione dell’alunno terrà conto:

Del contesto socio-economico e culturale di provenienza;

Del livello di partenza;

Dell’evoluzione in campo affettivo, relazionale e cognitivo;

Degli interventi effettuati (recupero, consolidamento, potenziamento,

approfondimento);

Dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati.

GRIGLIA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DI MUSICA

VOTO DESCRITTORI

10 Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è

indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli

autonomamente in un’ottica interdisciplinare. Sarà, quindi, attribuito agli

alunni che dimostrano di possedere una completa e personale conoscenza

degli argomenti, di aver acquisito pienamente le competenze previste e di

saper fare un uso sempre corretto del linguaggio specifico, manifestando

una sicura padronanza degli strumenti.

9 Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e a

un’autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito

agli alunni che dimostrano di possedere una conoscenza completa degli

argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo

corretto il linguaggio specifico e gli strumenti.

8 Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’autonoma

capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà, quindi, attribuito agli

alunni che dimostrano di possedere una buona conoscenza degli argomenti,

di aver acquisito le competenze richieste e di saper usare in modo

generalmente corretto il linguaggio specifico e gli strumenti.

7 Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una

capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Sarà, quindi,

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere una discreta conoscenza

degli argomenti, di aver acquisito le conoscenze fondamentali richieste,

manifestando qualche incertezza nell’uso del linguaggio specifico e degli

strumenti.

6 Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi ESSENZIALI. Sarà attribuito

agli alunni che dimostrano di possedere una conoscenza degli argomenti

superficiale, di aver acquisto le competenze minime richieste con incertezze

nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti.

5 Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

119

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere limitate e non adeguate

conoscenze, di non aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà

nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti.

4 Corrisponde al NON RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi minimi. Sarà

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere frammentarie e/o non

adeguate conoscenze, limitato uso del linguaggio e degli strumenti e di non

aver acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi

individualizzati.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

120

ARTE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

Il traguardo che l’alunno deve raggiungere alla fine del primo ciclo di istruzione si ritiene

raggiunto quando le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari e le abilità apprese ed

esercitate sono diventate Competenze, l’alunno alla fine del ciclo di istruzione deve Sapere e

Saper Fare. In sostanza il ragazzo è riconosciuto competente quando è in grado di: prendere

coscienza della propria identità, relazionare, collaborare e dialogare con gli altri. E’ in grado

di pensare al proprio futuro e di materializzare le sue scelte con consapevolezza e impegno.

Risolve i problemi che di volta in volta incontra, conferisce significato alla vita e matura

gradatamente il senso del bello. Tenuto conto che la scuola non deve perseguire solo

l’acquisizione delle conoscenze ma deve assumere carattere formativo, orientandosi alla

formazione di capacità (abilità, competenze, saper fare) e di atteggiamenti (interessi,

motivazioni, predilezioni), pertanto si perseguiranno i seguenti OBIETTIVI generali e

specifici.

• Abitudine all'autocontrollo;

• Responsabilizzazione;

• Partecipazione attiva alla vita scolastica nel rispetto dei propri e degli altrui diritti;

• Rispetto degli ambienti scolastici e dei materiali didattici;

• Abitudine al lavoro quotidiano individuale e di gruppo;

• Sviluppo delle capacità di stabilire rapporti con gli altri.

OBIETTIVI SPECIFICI DIDATTICO-DISCIPLINARI

• Organizzazione ordinata del materiale di lavoro;

• Acquisire gli strumenti tecnici e le abilità necessarie per produrre consapevolmente e in

modo personale;

• Maturare le capacità percettive e visive;

• Prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi presenti nell'ambiente;

• Maturare un'adeguata conoscenza spazio-temporale delle diverse espressioni artistiche del

passato.

• Educarsi alle capacità espressive in relazione alle proprie esigenze;

• Acquisire, nel linguaggio verbale, la terminologia appropriata specifica della disciplina;

• Conoscenza dei colori e relative tecniche

METODOLOGIA

• Presentazione dei contenuti in modo semplice e chiaro con agganci, ove possibile, con altre

discipline.

• Adozione di metodi induttivi o deduttivi a seconda delle circostanze.

• Rapporto dialogico secondo le capacità percettive ed operative dei singoli alunni, nei vari

momenti del ciclo triennale.

STRUMENTI

• Il libro di testo

• Materiale tecnico per l'attività operativa

• Materiale vario di ausilio: fotografie, fotocopie, da ricerca, ecc.

• Computer per grafica o ricerche varie su internet

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121

VERIFICHE

• abilità evolutiva dell'alunno

• interiorizzazione dei contenuti in campo artistico

Non terranno esclusivamente sui lavori didattici, ma terranno conto di tutte le manifestazioni

della personalità dell'alunno e il continuo avanzamento culturale, educativo, personale,

individuale e di gruppo.

ATTIVITÀ'

• Realizzazione di presepe per Natale.

• Realizzazione di cartelloni in occasione di ricorrenze varie.

• Contributo organizzativo varie occasioni (Natale, Carnevale, ecc.)

• Esposizione dei lavori realizzati nel corso dell'anno scolastico

• Visite didattiche nell'ambito della Provincia c/o dintorni.

• Attività di ricerca programmata: ("Educazione alla Legalità" - "Educazione ambientale" )

VALUTAZIONE

La valutazione dell’alunno sarà espressa in DECIMI

SINTESI E SPECIFICA DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO DI ARTE E

IMMAGINE

OBIETTIVI

• Controllo degli stereotipi.

• Conoscenza delle tecniche fondamentali.

• Capacità espressive e senso del colore.

• Acquisizione di strumenti tecnici e abilità necessarie a produrre messaggi visivi.

• Capacità di "lettura" consapevole e critica dell'opera d'arte inquadrata nel suo tempo.

• Disegno spontaneo ed a memoria.

• Svincolare l'alunno dal comune metodo di rappresentazione topologica per avviarlo alla

presa di coscienza del senso prospettico intuitivo.

MODULO 1: PER COMINCIARE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Introduzione al programma didattico

2. Gli alberi, gli animali

3. Fiabe e favole

4. Schema della pianta della propria casa

MODULO 2: LA GRAMMATICA VISUALE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Il punto, la linea, la superficie.

2. Luce, spazio, volume.

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122

3. il colore

4. Elementi compositivi del paesaggio

MODULO 3: DALLA PREISTORIA AGLI ANTICHI IMPERI

UNITA' DI APRRENDIMENTO

1. Prime forme espressive del paleolitico: i graffiti.

2. Evoluzione della forma espressiva nel neolitico.

3. Le civiltà del mediterraneo

4. L'arte dell'antico Egitto

MODULO 4: L'ARTE NELLA STORIA

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. L'arte greca

2. L'arte romana

3. L'arte bizantina

MODULO 5 : LE TECNICHE OPERATIVE ESPRESSIVE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Il graffito su certa

2. Lo Stencil

3. II mosaico

4. Le sfere cromatiche

CRITERI DI VALUTAZIONE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno deve conoscere-osservare, comprendere-descrivere e saper utilizzare in

modo appropriato le strutture del codice visivo.

L’alunno deve saper utilizzare i materiali, gli strumenti e le tecniche specifiche del

linguaggio visivo.

L’alunno deve saper comunicare utilizzando le strutture e le tecniche del linguaggio

visivo studiate in modo personale.

L’alunno deve acquisire i criteri fondamentali per una lettura testimonianze artistiche e

di mezzi visivi in generale.

VOTO DESCRITTORI

10 L’alunno ha una conoscenza completa e approfondita.

Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove.

Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando significative

capacità critiche.

Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato.

Partecipa in modo critico e costruttivo.

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123

Lavora in modo costante, autonomo e responsabile.

9 L’alunno ha una conoscenza completa e approfondita.

Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove.

Rielabora le conoscenze in modo personale.

Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato.

Partecipa in modo critico e costruttivo.

Lavora in modo costante, autonomo e responsabile.

8 L’alunno ha una conoscenza sicura.

Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove.

Rielabora in modo personale le conoscenze.

Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.

Partecipa in modo attivo.

Lavora in modo costante.

7 L’alunno ha una conoscenza sicura.

Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo.

Assimila le conoscenze con sicurezza.

Si esprime con un linguaggio corretto.

Partecipa in modo attivo.

Lavora in modo costante.

6 L’alunno ha una conoscenza essenziale.

Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe.

Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico.

Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto.

Partecipa in modo interessato, ma poco attivo.

Lavora in modo regolare, ma poco approfondito.

5 L’alunno ha una conoscenza parziale.

Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe.

Acquisisce le conoscenze saltuariamente e, a volte, mnemoniche.

Si esprime con un linguaggio impreciso

4 L’alunno ha una conoscenza parziale.

Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni.

Acquisisce le conoscenze in modo disorganico.

Si esprime con un linguaggio impreciso.

Partecipa in modo incostante.

Lavora in modo discontinuo.

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124

SCIENZE MOTORIE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

Le recenti indicazioni programmatiche ministeriali, confermano l’evoluzione dell’Ed. Fisica

in Scienze Motorie e Sportive valorizzandone anche attraverso la nuova denominazione,

l’importante opportunità che essa offre, consentendo il continuo passaggio dalla pratica alla

conoscenza e utilizzando a tal fine non solo l’esperienza sportiva ma ogni iniziativa che

riguardi la psicomotricità sotto varie forme. L’insegnamento di tale disciplina, naturale

proseguimento di quanto svolto precedentemente, articola i contenuti, in relazione alle

diverse esigenze degli allievi, scaturite da un’attenta ed accurata analisi della situazione

iniziale, espletata anche attraverso la somministrazione di test motori. Tale insegnamento

infatti concorre alla formazione degli studenti in un’età caratterizzata da rapidi ed intensi

cambiamenti psico-fisici e da una grande disomogeneità, sia in relazione alle significative

differenze esistente fra i due sessi sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo

individuale. Nell’ambito di una educazione finalizzata allo sviluppo integrale della

personalità nelle sue dimensioni morfologico-funzionali, intellettivo-cognitive, affettivo-

morali e sociali, il movimento al pari degli altri linguaggi costituisce un mezzo idoneo al

raggiungimento dei sotto elencati obiettivi sia disciplinari che trasversali.

OBIETTIVI GENERALI

DI TIPO EDUCATIVO COMPORTAMENTALE

rispetto verso compagni ed insegnanti

utilizzo corretto del materiale di educazione fisica (abbigliamento, igiene, sicurezza)

corretto comportamento delle classi durante gli spostamenti dall’aula alla palestra,

negli spogliatoi e nei servizi, con atteggiamenti educati e responsabili verso i

compagni

responsabile e disciplinato comportamento in palestra

corretto uso delle attrezzature che devono essere utilizzate esclusivamente in presenza

e sotto il controllo diretto degli insegnanti

presa di coscienza dei principali obiettivi igienico sanitari dell’educazione fisica

sviluppo del senso di lealtà e di una sana coscienza sportiva

sviluppo della socializzazione e della disponibilità alla collaborazione tra compagni

coscienza dell’utilità dell’esercizio come mezzo idoneo per favorire il mantenimento

della salute

OBIETTIVI DIDATTICI

Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base (camminare, correre,

saltare,lanciare, arrampicarsi ecc.)

ricerca dell’equilibrio posturale e dinamico

coordinazione generale

apprezzamento delle distanze e delle traiettorie

percezione temporale

rappresentazione mentale di situazioni dinamiche

Potenziamento fisiologico:

miglioramento della funzione cardiaca e respiratoria

miglioramento della mobilità e della scioltezza articolare

miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della destrezza

miglioramento delle qualità di velocità, di resistenza e di forza

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125

Attività motorie utilizzate come linguaggio del corpo

rappresentazione di sensazioni, sentimenti, immagini e idee con l’aiuto anche della

musica

Attività in ambiente naturale

ecologia, attività motorie in ambienti naturali di natura anche interdisciplinare

Avviamento alla pratica sportiva

giochi di squadra

analisi dei comportamenti nel rispetto dei ruoli e delle regole

atletica leggera: conoscenza delle tecniche e dei regolamenti

PREREQUISITI

SITUAZIONE DI PARTENZA All’inizio dell’anno scolastico, ogni ragazzo/a verrà sottoposto ad una serie di test per

valutare la situazione di partenza e il grado di sviluppo motorio raggiunti.

Questi dati permetteranno di poter operare delle scelte e dosare gli interventi da effettuare

nelle classi e sui singoli allievi. Tali interventi, opportunamente mirati, cercheranno di

correggere le eventuali anomalie, nel tentativo di permettere agli allievi di trarre il massimo

giovamento possibile dalle ore di educazione fisica.

I test, ripetuti ad ogni inizio anno scolastico, verranno registrati su apposite schede e

conservati nell’arco del triennio; essi consentiranno di controllare il grado di sviluppo motorio

raggiunto, di notare gli eventuali miglioramenti o di cercare le motivazioni che possono essere

state la causa di eventuali peggioramenti dei risultati ottenuti.

Unità didattiche

1/2/3

Accoglienza, disposizioni generali e organizzative, elenco

del materiale necessario, compilazione questionario di

presentazione,raccolta dati fisici, conoscenza dell’ambiente

nel quale si opera,

esercizi di socializzazione e collaborazione

Tempi

SETTEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire le conoscenze e dimostrare di saper:

scegliere l’abbigliamento idoneo per la palestra e per lo

sport

conoscere il nome degli attrezzi presenti in palestra

conoscere le regole indispensabili per accedere agli

spogliatoi e alla palestra

conoscere le norme igieniche fondamentali per

affrontare l’attività motoria e/o sportiva

comprendere il linguaggio specifico dell’insegnante

socializzare e collaborare con i compagni per

raggiungere obiettivi comuni attraverso il gioco

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126

Contenuti

spiegazione

discussione

compilazione di questionari

rilevazione dati fisici personali

esercizi guidati

esercizi liberi

giochi di gruppo per favorire la conoscenza e la

collaborazione

Verifica

Compilazione di questionari per conoscere sensazioni,

reazioni, aspettative e comportamenti degli allievi

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazioni comuni a lettere, scienze, religione ecc.

alla cittadinanza

ambientale

all’affettività

alimentare

all’igiene

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattica

4/5/6/7/8/9

Test per la verifica della situazione di partenza

Tempi

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire la consapevolezza delle proprie qualità motorie

di base eseguendo esercizi di:

Forza esplosiva degli arti inferiori

Velocità

Forza esplosiva degli arti superiori

Resistenza

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127

Contenuti

Dimostrare di saper:

Eseguire salti in lungo da fermo

Corsa a navetta ( 6 mt.)

Eseguire un salto verticale con caduta sul posto

Correre alla massima velocità per 30/50 mt

Lanciare in avanti o indietro una palla medica di 2/3

kg

Corsa campestre 1000/1200 m. 1°media

Corsa campestre 1200 1800 mt. 2° 3° media

Verifica

Raccolta e trascrizione dei dati che vengono ripetuti ogni

inizio anno e confrontati con i risultati degli anni

precedenti

Collegamenti

Interdisciplinari

i

Matematica, informatica: (tabelle, griglie, grafici ecc.)

Unità didattiche

10/11/12/13

Consolidamento schemi motori di base

Consolidamento capacità coordinative

Giochi pre-sportivi e sportivi

Tempi

NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Essere in grado di affrontare in situazioni particolari

esercizi quali il :

Camminare, correre, saltare, rotolare, lanciare,

spostarsi in quadrupedia, strisciare, arrampicarsi,

afferrare e lanciare,tirare e spingere

Accoppiamento e combinazione dei movimenti,

equilibrio, orientamento, ritmo, reazione,

trasformazione dei movimenti,automatizzazione del

movimento

Introduzione globale (in 1°), approfondimento (in

2°) e perfezionamento (in 3°) dei fondamentali di

alcuni giochi di squadra (calcio a cinque, calcio

pallavolo, pallacanestro,)

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128

Contenuti

e

strumenti

Esercizi a corpo libero

Esercizi con grandi e piccoli attrezzi

Percorsi coordinativi

Esercizi di preatletismo

Corse di velocità e corse prolungate, lanci, salti

Giochi didattici e sportivi

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Unità didattiche

14/15/16/17

Sviluppo delle capacità condizionali

Tecnica e regolamentazione di alcuni giochi pre-

sportivi e sportivi

Tempi

GENNAIO

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze relative:

alla connessione tra condizione fisica e allenamento

agli obiettivi e agli effetti dell’allenamento

agli obiettivi e agli effetti del riscaldamento

Dimostrare di saper:

eseguire correttamente gli esercizi di riscaldamento

eseguire correttamente gli esercizi necessari per

incrementare l’allenamento, con lo scopo di

migliorare la propria condizione fisica

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129

Contenuti

velocità, la resistenza, la forza, l’elevazione, la

flessibilità ecc.

analisi, approfondimento e perfezionamento dei

fondamentali e dei regolamenti di alcuni giochi di

squadra (calcio, calcio a cinque pallavolo,

pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattiche

18/19/20/21/22/23/24/25

26/27/28

Atletica leggera

Giochi sportivi di squadra

Tempi

FEBBRAIO MARZO APRILE

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative:

alla suddivisione delle specialità atletiche (corse,

salti, lanci, prove multiple ecc)

alla regolamentazione delle specialità atletiche

sperimentate a scuola

ochi sportivi

affrontati

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130

Abilità

e

Contenuti

corse veloci su distanze brevi e con partenze dai

blocchi

corse con gli ostacoli

staffette

corse di resistenza su lunghe distanze, corse

campestri

(frontale, forbice e fosbury) - solo in

Sede

salto in lungo – solo in Sede

pallavolo, pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Alimentazione

accrescimento

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

8

Unità didattiche

29/30/31/32/33/34

I giochi sportivi di squadra:

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi

diverse

Tempi

MAGGIO GIUGNO

Conoscenze e Abilità

Conoscenze e abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative :

ai regolamenti dei giochi sportivi affrontati

ai fondamentali individuali e di squadra

al codice deontologico dello sportivo

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131

all’arbitraggio dei giochi sportivi (3° media)

Dimostrare di saper:

applicare e rispettare correttamente i regolamenti

applicare ed eseguire in modo corretto i

fondamentali di gioco

(3° media)

Di aver acquisito i valori morali dello sport

Contenuti

I giochi sportivi di squadra:

Pallavolo

Pallacanestro

Calcio

Calcio a cinque

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi diverse

Verifica

Osservazione diretta

Test

Collegamenti

Interdisciplinari

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

METODOLOGIA

Le attività saranno graduate in rapporto al sesso, all’età e alla situazione di partenza degli

allievi

Esse terranno conto del grado di sviluppo delle capacità motorie di base, della preparazione,

della

resistenza e dell’allenamento degli allievi.

Gli argomenti verranno proposti cercando di stimolare nei ragazzi la ricerca di soluzioni

idonee per risolvere e superare le difficoltà.

Si cercherà, nel corso dell’ anno scolastico, di raggiungere il perfezionamento del gesto

tecnico attraverso:

spiegazione, dimostrazione, correzione collettiva e individuale

aumento progressivo della velocità di esecuzione

aumento del numero delle ripetizioni

incremento dei carichi di lavoro

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132

creazione di situazioni di gioco sempre più complesse affrontate prima in forma

globale e poi più analitica

ricerca delle soluzioni motorie più vantaggiose per ottenere i migliori risultati con il

minimo dispendio di energia

analisi dei gesti tecnici delle discipline sperimentate nel corso delle lezioni di ed. fisica

con lo scopo di applicare in modo sempre più completo e preciso i regolamenti e le

tecniche specifiche.

STRUMENTI

tutti gli spazi possibili all’aperto intorno agli edifici scolastici

uso del televisore per la visione di filmati riguardanti argomenti legati allo sport

uso dei computer per la raccolta dei dati in modo informatizzato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCIENZE MOTORIE CLASSE PRIMA

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche si effettueranno al termine di ogni unità didattica: esse terranno conto:

del livello di partenza di ogni allievo/a

dell’attenzione , della volontà e dell’ impegno dimostrati

delle conoscenze teoriche acquisite

del livello raggiunto riguardo l’acquisizione di una corretta e leale coscienza sportiva

nel rispetto dei regolamenti

della precisione di esecuzione del gesto tecnico

delle capacità dimostrate nell’affrontare e risolvere le varie situazioni motorie

dei risultati ottenuti in termini di tempi e misure.

La valutazione sarà comunicata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in

decimi. Si concorda di utilizzare come valutazione minima il 4 e come valutazione massima il

10

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

133

OBIETTIVI

LIVELLO ALTO

VOTO

10 / 9

LIVELLO MEDIO

VOTO

8/7

LIVELLO BASSO

MOLTO BASSO

VOTO

6/5/4

Attività sportiva come

valore etico del confronto e della

competizione

Comportamento:

sempre corretto

molto responsabile

sempre rispettoso

delle regole

collaborativi con tutti

Critico verso i comportamenti

estranei all’etica sportiva

Comportamento

complessivamente corretto

disponibile a riconoscere e

a correggere gli errori

complessivamente

rispettoso delle regole

e dei compagni

e ad aiutare i compagni dotati di capacità limitate

Comportamento

non sempre, poco o mai corretto

disponibile a riconoscere e a

correggere gli errori

rispettoso dei compagni

rispettoso delle regole

consolidamento delle

capacità coordinative e sviluppo delle capacità

condizionali

ottime capacità

coordinative

ottime capacità

condizionali

buone capacità

coordinative

buone capacità

condizionali

limitate scarse o nulle

capacità coordinative

limitate scarse o nulle capacità

condizionali

Elementi tecnici e

regolamentari di alcuni

sport svolti a scuola

Acquisiti e applicati in

modo corretto:

giochi di squadra

attività sportive Ottima conoscenza teorica

e

applicazione pratica dei

regolamenti

Acquisiti e applicati in modo

soddisfacente:

attività sportive

Discreta conoscenza teorica e

applicazione pratica dei

regolamenti

Acquisiti in modo

superficiale,frammentario o non

acquisiti:

giochi di squadra

attività sportive Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza teorica e applicazione

pratica dei regolamenti

Conoscenza degli

obiettivi, delle caratteristiche e degli

effetti dell’attività

motoria

Ottima conoscenza degli

obiettivi e dell’utilità dell’attività motoria per

favorire

il benessere della persona

e la

prevenzione delle malattie

Discreta conoscenza degli

obiettivi e ell’utilità dell’attività motoria per

favorire il benessere della

persona e la

prevenzione delle malattie

Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza degli obiettivi e dell’utilità dell’attività motoria

per favorire il benessere della

persona e la prevenzione delle

malattie

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134

RELIGIONE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA

A. LE DOMANDE CENTRALI DELLA VITA

CONOSCENZE

1. Comprendere che l’uomo è un essere in continua ricerca.

2. Imparare a conoscersi più profondamente nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

3. Conoscere i cambiamenti fisici e situazioni psicologiche.

4. Conoscere i comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni di vita.

ABILITA’

1. Saper riflettere su se stessi e sui grandi interrogativi della vita.

2. Saper accettare se stesso, rafforzando l’autostima.

3. Saper accettare le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle

psicologiche.

4. Sapersi comportare in modo sano e corretto.

B. L’UOMO E LE RELIGIONI

CONOSCENZE

1. Capire che il senso religioso è presente nell’uomo da sempre.

2. Conoscere alcuni aspetti delle religioni politeistiche di ieri e di oggi.

3. Avere uno sguardo d’insieme sulle tre grandi religioni monoteistiche: Ebraismo,

Cristianesimo, Islamismo, mettendo in evidenza ciò che le accomuna e ciò che le

diversifica.

ABILITA’

1. Saper accostarsi al linguaggio tipico della religione.

2. Saper evidenziare gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica delle altre

religioni, in particolare dell’Ebraismo e dell’Islam.

C. LA BIBBIA E L’ESPERIENZA RELIGIOSA DI ISRAELE

CONOSCENZE

1. Conoscere la geografia della Palestina e gli usi e costumi ai tempi della Bibbia.

2. Comprendere come la storia per Israele sia sempre Storia sacra guidata dalla presenza

di Dio.

3. Analizzare le tappe principali della storia di Israele, dalle origini fino ai tempi di Gesù.

4. Comprendere che la Bibbia è documento storico, culturale e dell’Alleanza tra Dio e gli

uomini.

5. Ricostruire le tappe fondamentali della prima comunità cristiana.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

135

ABILITA’

1. Saper ricostruire le tappe della storia del popolo Ebreo e della prima comunità

cristiana.

2. Saper accostarsi al testo biblico, individuandone i genere letterari fondamentali.

3. Saper utilizzare la Bibbia, nella suddivisione in libri, capitoli e versetti.

4. saper individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici.

5. saper confrontare la specificità religiosa dell’Israele biblico con quella degli altri

popoli vicini.

D. LA FIGURA DI GESU’ DI NAZARETH

CONOSCENZE

1. Conoscere l’ambiente religioso nel quale visse Gesù.

2. Comprendere come, secondo i cristiani, in Gesù si realizzano le speranze messianiche

dell’A.T.

3. Conoscere le principali testimonianze storiche su Gesù.

4. La persona e la vita di Gesù nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa nell’epoca

Medioevale.

ABILITA’

1. Saper collocare Gesù all’interno del suo contesto storico.

2. Saper identificare i tratti fondamentali della figura di Gesù nei Vangeli sinottici e

saperli confrontare con i dati della ricerca storica.

3. Saper riconoscere i vari modi di interpretare la vita di Gesù, di Maria e dei santi nella

letteratura e nell’arte.

E. L’OPERA, LA MORTE E RESURREZIONE DI GESU’

CONOSCENZE

1. Conoscere e comprendere il genere letterario della Parabola.

2. Capire il senso profondo dei miracoli operati da Gesù, come segni della presenza dio

Dio che salva.

3. Capire come e perché Gesù è stato crocifisso.

4. Comprendere la centralità della resurrezione per la fede.

ABILITA’

1. Saper analizzare e individuare gli insegnamenti fondamentali di Gesù nei testi

evangelici e in particolare nelle Parabole.

2. Saper analizzare la struttura letteraria dei racconti di miracoli.

3. Sapersi accostare ai testi evangelici della Passione di Gesù.

4. Sapersi accostare ai testi evangelici delle Apparizioni del Risorto.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

136

GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELIGIONE CLASSE PRIMA

PARTECIPAZIONE CONOSCENZE COMPETENZE VALUTAZIONE

Creativa. Gli

interventi dello

studente sono

propositivi e di

stimolo alla classe.

Approfondite. Lo

studente è in grado di

rielaborare i

contenuti disciplinari

con quelli personali.

Consolidate. Lo

studente conosce e

colloca i contenuti

disciplinare in modo

più che pertinente

usando con sicurezza

e padronanza le

competenze.

OTTIMO (10-9)

Attiva. Lo studente

mostra un’attenzione

viva per gli argomenti

proposti con un buon

contributo.

Corrette. Lo studente

ha acquisito i

contenuti proposti

nel percorso

didattico.

Precise. Lo studente

dimostra di saper

applicare con

costanza e sicurezza

le competenze.

DISTINTO (8)

Adeguata. Lo studente

mostra una buona

attenzione agli

argomenti proposti

intervenendo in modo

pertinente.

Adeguate. Lo

studente ha acquisito

la maggior parte dei

contenuti proposti.

Pertinenti. Lo

studente dimostra di

saper applicare le sue

competenze.

BUONO (7)

Scolastica. Lo

studente da il proprio

contributo solo in

relazione agli

argomenti trattati e se

stimolato

Generiche. Lo

studente ha acquisito

i contenuti essenziali

che non sempre

utilizza in modo

adeguato

Essenziali. Lo

studente dimostra di

possedere solo le

competenze

fondamentali.

SUFFICIENTE (6)

Inadeguata. Gli

interventi dello

studente non sono

pertinenti, rispetto al

compito richiesto.

Superficiali. Lo

studente conosce

solo alcuni contenuti

che non utilizza in

modo adeguato.

Incerte. Lo studente

non esplicita alcune

competenze/esplicate

in parte.

NON SUFFICIENTE

(5-4)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

137

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

PROGRAMMAZIONE DI ISTITUTO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LE

CLASSI SECONDE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

A. ASCOLTARE (Comprensione dei testi orali)

CONOSCENZE

1. Conoscere il senso del discorso (significato, scopo ecc.)

2. Conoscere le informazioni principali e quelle secondarie.

3. Conoscere i testi complessi (documentari, telegiornali)

ABILITA’

1. Comprendere il senso del discorso (significato, scopo ecc.)

2. Selezionare le informazioni principali da quelle secondarie.

3. Saper prendere appunti mentre si ascolta e riutilizzarli.

B. PARLARE (Produzione dei testi orali)

CONOSCENZE

1. Conoscere i tratti fondamentali che distinguono il parlato dallo scritto.

2. Conoscere i registri del parlato narrativo, descrittivo, dialogico, ecc.

3. Conoscere le caratteristiche dei testi parlati più comuni (telegiornale, talk-show,

pubblicità ecc.)

ABILITA’

1. Progettare e produrre oralmente un testo logico e corretto.

2. Parare utilizzando diversi registri: narrativo, descrittivo, dialogico ecc.

3. Creare testi orali secondo modelli appresi indicandone lo scopo e il destinatario.

C. LEGGERE (Comprendere testi scritti)

CONOSCENZE

1. Conoscere le tecniche della lettura espressiva.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

138

2. Conoscere le strategie di lettura silenziosa e tecniche di miglioramento dell’efficacia

quale la sottolineatura e le note a margine.

3. Conoscere testi presenti sul software, cd.rom e la navigazione in internet.

ABILITA’

1. Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti e non di diverso tipo con pronuncia

orientata allo standard nazionale.

2. Leggere in forma guidata e/o autonoma testi narrativi, poetici d’autore e analizzarli a

livello fonico, metrico sintattico, polisemico.

3. Leggere testi su supporto digitale e ricavare dati per integrare le ricerche scolastiche.

D. SCRIVERE (Produrre testi scritti)

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche testuali fondamentali dei testi d’uso, informativo,

regolativi, espressivi, epistolari, descrittivi.

2. Conoscere la tecnica per la manipolazione e la riscrittura di un testo narrativo,

descrittivo, regolativi, espositivo, poetico.

3. Conosce la tecnica per compilare autonomamente una “scheda di lettura” ragionata per

testi di vario genere.

ABILITA’

1. Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari: espositivi, narrativi,

epistolari, espressivi, poetici, regolativi, infirmativi, ecc.

2. Riassumere testi letti o riscrivere testi narrativi operando cambiamenti.

3. Compilare autonomamente una “scheda , di lettura” ragionata per testi di vario genere.

E. RIFLETTERE SULLA LINGUA

CONOSCENZE

Conoscere il significato dei termini della lingua italiana.

Conoscere le strutture grammaticali della lingua italiana e la struttura logica della frase.

Conoscere le principali tappe evolutive della lingua italiana.

ABILITA’

1. Ampliare le proprie conoscenze linguistiche mediante l’uso del vocabolario.

2. Utilizzare correttamente le strutture grammaticali della lingua italiana e costruire frasi

semplici in base al profilo comunicativo, applicando la modalità della coesione-

coerenza.

3. Individuare le caratteristiche fondamentali che collocano e spiegano storicamente un

testo o una parola.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

139

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

0. LE ABILITA’ E GLI STILI

CONOSCENZE

1. Conoscere le proprie abilità di ascolto e di lettura.

2. Conoscere il proprio stile di apprendimento per valutare il percorso didattico

individualizzato.

ABILITA’

1. Saper leggere e saper ascoltare in modo attivo.

2. Saper riflettere in modo guidato sul proprio stile di apprendimento per studiare con

metodo.

A. CONOSCERSI PER DIVENTARE GRANDI

CONOSCENZE

1. Comprendere gli aspetti del proprio carattere e personalità per confrontarsi con gli altri

e il mondo circostante in modo adeguato e consapevole.

2. Conoscere per confrontarsi con il giudizio degli altri e per superare egoismi ed essere

aperti al dialogo.

3. Conoscere il proprio vissuto affettivo in rapporto ai problemi dell’adolescenza.

ABILITA’

1. Sapere individuare gli aspetti del proprio carattere e personalità per confrontarsi

adeguatamente e consapevolmente con gli altri e il mondo circostante.

2. Sapere confrontare il proprio giudizio con l’altrui in modo adeguato e corretto.

3. Sapere esprimere il proprio vissuto affettivo oralmente o per iscritto in rapporto ai

problemi della preadolescenza.

B. STARE CON GLI ALTRI: L’AMICIZIA

CONOSCENZE

1. Conoscere l’importanza che l’amicizia ricopre per ciascuno di noi.

2. Confrontarsi sull’idea che ciascuno ha dell’amicizia.

3. Comprendere quali sono le qualità di un vero amico.

ABILITA’

1. Riflettere sull’importanza che l’amicizia ricopre per ciascuno di noi.

2. Riflettere sull’idea che ciascuno di noi ha dell’amicizia.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

140

3. Saper cogliere le qualità tipiche di un vero amico, per arrivare ad avere un

atteggiamento consapevole e critico nella scelta delle amicizie.

C. STARE CON GLI ALTRI: LO SPORT

CONOSCERE

1. Conoscere l’importanza formativa dello sport

2. Riconoscere che l’importanza dei comportamenti corretti nel mondo dello sport

portano ad un corretto sviluppo e al rispetto degli altri.

3. Comprendere che per una pacifica competizione bisogna condividere le norme in

modo leale, autodisciplinandosi e rispettando l’avversario.

ABILITA’

1. Riflettere sull’importanza formativa dello sport.

2. Saper rispettare le norme in modo leale in una competizione sportiva.

3. Vivere i comportamenti corretti propri del mondo dello sport e saper raccontare

esperienze personali ed esprimere opinioni in merito.

D. LA LETTERA

CONOSCENZE

1. Conoscere la struttura della lettera.

2. Conoscere le tecniche, gli scopi, le funzioni e i registri più adatti per ogni tipo di lettera.

3. Cogliere l’importanza della lettera quale forma di comunicazione ancora oggi utilizzata

e per molti aspetti validi.

ABILITA’

1. Saper utilizzare la struttura della lettera.

2. Saper scrivere una lettera utilizzando il registro occorrente per i diversi tipi di scopi,

destinatari, argomenti.

3. Saper applicare correttamente le regole della coerenza e della correttezza testuale nella

produzione di lettere formali e informali.

E. IL DIARIO

CONOSCENZE

1. Conoscere la struttura del diario.

2. Conoscere la tecnica narrativa e il linguaggio specifico del genere.

3. Conoscere l’importanza di raccontare le proprie esperienze ed esprimere i propri stati

d’animo e sentimenti per comprendere l’importanza e la funzione del diario, quale depositario

delle esperienze, dei pensieri e dei segreti di chi lo scrive.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

141

1. Saper utilizzare la struttura del diario per raccontarsi.

2. Saper scrivere una pagina di diario utilizzando le tecniche narrative proprie del genere.

3. Saper scrivere una pagina di diario per parlare delle proprie esperienze, dei propri stati

d’animo e dei propri sentimenti.

F. L’AUTOBIOGRAFIA

CONOSCENZE

1. Conoscere la struttura e le tecnica narrativa dell’autobiografia.

2. Comprendere l’importanza di raccontare la propria esperienza in ordine cronologico

utilizzando correttamente modi e tempi verbali.

3. Comprendere che la funzione dell’autobiografia, con la riflessione da parte dell’autore su se

stesso, sulle proprie azioni, sulle scelte di vita compiute incide sul carattere, sugli

atteggiamenti dell’età adulta.

ABILITA’

1. Saper produrre un testo rispettando le regole dell’autobiografia.

2. Raccontare se stessi comunicando emozioni ed esponendo riflessioni correttamente.

3. Saper raccontare le proprie esperienze in ordine cronologico, utilizzando correttamente

struttura, la tecnica, i modi e tempi verbali dell’autobiografia.

G. IL RACCONTO DI AVVENTURA

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche di scrittura di un racconto di avventura.

2. Conoscere le caratteristiche dell’eroe protagonista e la funzione dei principali personaggi

del racconto d’avventura.

3. Conoscere la tensione emotiva che caratterizza i racconti di avventura.

ABILITA’

1. Saper riconoscere le caratteristiche principali e le tecniche di scrittura di un racconto di

avventura

2. Saper individuare le caratteristiche dell’eroe protagonista e la funzione dei principali

personaggi del racconto di avventura.

3. Saper utilizzare le tecniche narrative caratteristiche del genere per raccontare un’avventura.

H. IL RACCONTO FANTASTICO

CONOSCENZA

1. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche di scrittura di un racconto fantasy

2. Capire come la fantasia consente di superare i limiti della realtà

3. Comprendere il messaggio velato che è sottinteso nel racconto fantastico.

ABILITA’

1. Saper riconoscere le caratteristiche principali e le tecniche di scrittura di un racconto

fantasy.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

142

2. Saper utilizzare l’immaginazione e la creatività per creare storie fantastiche, che

permettono di andare al di là della realtà.

3. Riflettere sui messaggi e valor positivi trasmessi dalla lotta tra il Bene e il Male mediante la

magia, che condiziona gli avvenimenti narrati.

I. IL RACCONTO COMICO E UMORISTICO

CONOSCENZA

1. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche narrative del genere comico e

umoristico.

2. Conoscere i diversi tipi di comicità e umorismo.

3. Conoscere i linguaggi pertinenti al genere comico e umoristico.

ABILITA’

1. Individuare le caratteristiche principali e le tecniche narrative del genere comico e

umoristico.

2. Riconoscere i diversi tipi di comicità e umorismo.

3. Utilizzare un linguaggio adeguato e pertinente per scrivere testi comici e umoristici.

L. IL RACCONTO DELL’ORRORE

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche narrative del genere horror, utilizzate

dagli autori per creare atmosfere cupe, tenebrose, minacciose, cariche di suspance, tipiche del

racconto dell’orrore..

2. Conoscere i diversi tipi di genere horror: racconto di fantasmi, di morti viventi, di vampiri,

di incubi.

3. Comprendere che leggere storie dell’orrore, con la consapevolezza che si tratta di finzione,

ci aiuta a rimuovere le paure che abbiamo dentro di noi e quindi a superarle.

ABILITA’

1. Individuare le caratteristiche principali e le tecniche del genere horror.

2. Riconoscere i diversi tipi di genere horror

3. Utilizzare un linguaggio appropriato e pertinente per scrivere testi horror.

M. IL RACCONTO GIALLO

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche narrative del genere giallo.

2. Conoscere le differenze tra i diversi tipi di giallo: poliziesco, psicologico, thriller,

spionaggio, horror.

3. Conoscere i linguaggi pertinenti agli argomenti trattati

ABILITA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

143

1. Individuare le caratteristiche e le tecniche narrative del genere giallo.

2. Riconoscere le diverse differenze tra i diversi tipi di giallo.

3. Utilizzare il linguaggio appropriato e pertinente per scrivere testi gialli.

N. IL TEATRO

CONOSCENZE

1. Conoscere le line generale della storia del teatro e le opere teatrali dei maggiori

commediografi e drammaturghi.

2. Conoscere lo specifico teatrale e le singole componenti: scenografia, costumi, recitazione .

3. Conoscere il linguaggio mimico e verbale per trovare l’affiatamento con i compagni

ABILITA’

1. Diventare abili nella lettura espressiva.

2. Acquisire disinvoltura nell’espressione corporea e migliorare l’autocontrollo della voce per

rendere spontanea la recitazione.

3. Fare teatro a scuola mettendo in scena un testo teatrale, anche traendo i dialoghi da un testo

narrativo.

O. IL GIORNALE

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali del quotidiano e dei giornali in genere.

2. Conoscere le tecniche del linguaggio giornalistico, la struttura e le diverse tipologie di

articoli giornalistici.

3. Conoscere la storia dei giornali e la loro evoluzione tecnologica.

ABILITA’

1. Riconoscere e analizzare un articolo giornalistico.

2. Produrre un articolo giornalistico in relazione allo scopo e al destinatario, applicando le

tecniche e gli artifici del linguaggio settoriale.

3. Partecipare alla realizzazione di un giornalino di classe.

P. IL TESTO PUBBLICITARIO

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche principali di un testo pubblicitario e le diverse componenti e

funzioni della scrittura, del disegno, delle immagini e degli schemi.

2. Conoscere i destinatari dei messaggi pubblicitari .

3. Conoscere i messi casuali sottintesi in una comunicazione pubblicitaria.

ABILITA’

1. Formulare annunci pubblicitari con un linguaggio appropriato, tenendo presente la funzione

persuasiva delle pubblicità.

2. Scrivere slogan per la pubblicità sociale e la pubblicità progresso.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

144

3. Valutare scopi e funzione dei messaggi della pubblicità sociale e progresso individuarne i

destinatari.

Q. L’ALIMENTAZIONE

CONOSCERE

1. Comprendere l’importanza di alimentarsi bene per lo sviluppo e la crescita.

2. Conoscere i condizionamenti della pubblicità nelle scelte alimentari.

3. Conoscere i principali problemi causati dalla cattiva alimentazione per imparare a compiere

scelte di alimentazione consapevoli e non superficiali.

ABILITA’

1. Riflettere sul ruolo che assume una corretta alimentazione per lo sviluppo e la crescita.

2. Interrogarsi sul condizionamenti della pubblicità e imparare a leggere le etichette

nutrizionali.

3. Individuare i principali problemi causati dalla cattiva alimentazione, per imparare a

compiere scelte di alimentazione consapevoli e non superficiali.

R. LUOGHI E SITUAZIONI DIVERSE

CONOSCENZE

1. Conoscere luoghi, ambienti, paesi e culture diversi dalla propria.

2. Comprendere il fascino che le culture diverse dalla propria possono esercitare sull’animo

umano.

3. Comprendere come confrontarsi con gli altri significa arricchirsi di nuove conoscenze, per

comprender meglio il mondo in cui viviamo

ABILITA’

1. Riconoscere, attraverso la narrazione, luoghi, ambienti, paesi e culture diversi dalla propria.

2. Descrivere in maniera efficace luoghi e situazioni immaginarie in modo tale che risultino

reali.

3. Riflettere sull’arricchimento che gli scambi culturali possono esercitare sulla convivenza

pacifica tra i popoli.

S. VIAGGIO NELLA STORIA

CONOSCENZE

1. Conoscere la narrazione storica per salvarne la memoria, distinguendo tra realtà storica e

invenzione.

2. Collocare nel tempo e nello spazio eventi e personaggi.

3. Capire come vivevano, quali problemi avevano gli uomini, le donne e soprattutto i ragazzi

di quelle “lontane” epoche.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

145

1. Cogliere identità e differenza tra avvenimenti, personaggi e fenomeni.

2. Confrontare tra situazione del passato e situazione del presente.

3. Analizzare il passato per capire il presente mediante un documento storico per produrre un

testo di ambientazione storica.

T. LA NATURA

CONOSCENZE

1. Capire l’importanza dell’ambiente per la vita dell’uomo e quindi della necessità di

rispettarla e difenderla.

2. Comprendere come l’uomo rischi la propria salute in un ambiente in cui si sono rotti gli

equilibri naturali.

3. Conoscere i diritti della natura per salvare i il nostro pianeta.

ABILITA’

1. Riconoscere l’importanza del rispetto per l’ambiente e che l’uomo moderno sta

sovvertendo l’intero ecosistema del pianeta e mettendo in pericolo il futuro di ogni forma di

vita sulla terra.

2. Saper vivere in armonia con l’ambiente senza danneggiarlo.

3. Rispettare i diritti della natura per salvaguardare il nostro pianeta.

U. LA CULTURA DELLA LEGALITA’

CONOSCENZA

1. Conoscere alcune della più gravi violazioni dei diritti umani.

2. Conoscere le organizzazioni che si occupano dei diritti umani.

3. Conoscere i propri diritti di studente e cittadino.

ABILITA’

1. Riflettere sulla necessità di tutelare i diritti umani.

2. Approfondire i principi della non violenza.

3. Vigilare sui propri diritti perché questo significa vigilare sui diritti altrui.

V. LA CULTURA DELLA SOLIDARIETA’

CONOSCENZA

1. Conoscere le sofferenze dei più deboli e fragili.

2. Conoscere le caratteristiche comportamentali degli altri in determinate situazioni di vita.

3. Conoscere i valori di fratellanza, solidarietà, responsabilità e amore, che costituiscono il

senso vero della vita umana.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

146

1. Riflettere sul comportamento, narrare esperienze personali, esprimere opinioni e

confrontale.

2. Accettare e rispettare gli altri nelle differenze, senza pregiudizi

3. Interiorizzare il valore della solidarietà e del volontariato

Z. LA DIVERSITA’

CONOSCENZA

1. Conoscere le diversità per sapersi confrontare.

2. Conoscere i valori della tolleranza e della cooperazione.

3. Comprendere i valori della diversità per non crearsi pregiudizi errati.

ABILITA’

1. Rispettare le diversità.

2. Riconoscere i valori della diversità senza crearsi pregiudizi.

3. Saper valutare il proprio comportamento verso il diverso da noi per abilità, razza, religione

e cultura.

W. LA POESIA LIRICA

CONOSCENZE

1. Comprendere l’utilità di parafrasare un testo poetico per comprenderne e conoscerne i

contenuti.

2. Conoscere gli aspetti formali e linguistici di un testo poetico e la sua funzione denotativa e

connotativa.

3. Conoscere i principali temi, versi, figure retoriche della poesia italiana.

ABILITA’

1. Parafrasare un testo poetico, esprimendo giudizi e riflessioni legati alla propria esperienza

personale.

2. Individuare gli aspetti formali e linguistici di un testo poetico

3. Riconoscere e utilizzare i principali temi, versi e figure retoriche della poesia italiana.

Y. STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

CONOSCENZE

1. Conoscere i movimenti letterari fondamentali della storia della lingua italiana dalle origini

al XVIII secolo.

2. Conoscere la vita e le opere dei maggiori autori della letteratura italiana dalle origini ai

XVIII secolo.

3. Conoscere gli elementi che determinano l’appartenenza ai vari generi letterari delle

principali opere della letteratura italiana delle origini al XVIII secolo

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

147

1. Riconoscere e contestualizzare i principali movimenti letterari italiani dalle origini al XVIII

secolo.

2. Parafrasare e commentare un testo letterario in versi e in prosa, indicandone metrica e

figure retoriche.

3. Individuare gli elementi che determinano l’appartenenza ai vari genere letterari delle

principali opere della letteratura italiana dalle origini al XVIII secolo.

J. CULTURA, LINGUA E DIALETTO DELLA

TRADIZIONE COLTA E POPOLARE CAMPANA

CONOSCENZE

1. Conoscere le somiglianze e le differenze tra la lingua quotidiana dialettale e quella italiana.

2. Conoscere gli aspetti principali della storia culturale e della lingua della Campania

3. Conoscere i principali temi ed elementi linguistici, metrici, retorici della poesia, narrativa e

canzone dialettale campana e napoletana in particolare..

ABILITA’

1. Ascoltare e leggere in modo attivo un racconto, una poesia e una canzone della tradizione

culturale dialettale campana.

2. Ampliare il proprio lessico mediante l’uso del dizionario dialettale.

3. Riscrivere in italiano o produrre un testo in dialetto campano o napoletano.

LATINO

CONOSCENZE

Conoscere le parole italiana di derivazione latina.

Conoscere le analogie e le diversità tra lingua italiana e lingua latina.

Conoscere gli elementi di base del latino

ABILITA’

Individua la derivazione latina delle parole italiane.

Confrontare vocaboli italiani e latini individuando analogie e diversità

Riconosce e utilizza gli strumenti di base del latino per tradurre frasi semplici.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

148

ITALIANO GRAMMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

A. FRASE, PROPOSIZIONE, PERIODO

CONOSCENZE

- Sapere quando una espressione linguistica costituisce una frase.

- Conoscere le differenze tra frasi semplici e frasi complesse.

- Comprendere la differenza tra frase ed enunciato.

- Sapere quali sono gli elementi fondamentali della frase minima

ABILITA’

- Riconoscere espressioni linguistiche costituenti una frase.

- Distinguere le differenze tra frasi semplici e frasi complesse.

- Individuare gli elementi fondamentali della frase minima.

- Individuare il gruppo del soggetto e quello del predicato

B. LA FRASE SEMPLICE

CONOSCENZE

- Conoscere la frase semplice e la frase complessa.

ABILITA’

- Saper distinguere la frase semplice e la frase complessa

- Saper riconoscere la frase nucleare

C. IL SOGGETTO

CONOSCENZA

- Sapere qual è il soggetto e il gruppo del soggetto in una frase

- Conoscere le caratteristiche del complemento predicativo del soggetto.

ABILITA’

- Saper riconoscer e analizzare il soggetto e il gruppo del soggetto

- Individuare il soggetto in una frase e riconoscerne le funzioni.

D. IL PREDICATO

CONOSCENZA

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149

- Sapere qual è il predicato in una frase.

- Conoscere i diversi tipi di predicato nominale, verbale e i verbi copulativi

ABILITA’

- Saper individuare e riconoscere i diversi tipi di predicati in una frase

- Saper riconoscer e analizzare il gruppo del predicato.

E. L’ATTRIBUTO E L’APPOSIZIONE

CONOSCENZA

- Conoscere le diverse funzioni attributive dell’aggettivo.

- Saper che l’attributo può essere variamente collocato.

- Sapere che il nome può essere usato come apposizione.

ABILITA’

- Riconoscere gli aggettivi utilizzati in funzione attributiva e la loro dipendenza.

- Riconoscere la funzione descrittiva o distintiva degli attributi.

- Collocare gli attributi usandoli in maniera adeguata.

- Riconoscere i nomi usati in funzione di apposizione e la loro dipendenza.

- Analizzare e usare correttamente attributi e apposizione.

F. I COMPLEMENTI – IL COMPLEMENTO OGGETTO

CONOSCENZA

- Comprendere la funzione dei complementi nella frase.

- Conoscere la classificazione dei vari complementi.

- Conoscere le caratteristiche del complemento oggetto e del predicativo dell’oggetto.

ABILITA’

- Riconoscere la funzione dei complementi nella frase e il gruppo in cui si collocano.

- Riconoscere e usare il complemento oggetto.

- Riconoscere e usare il complemento predicativo dell’oggetto.

- Seguire l’analisi logica di frase semplici.

G. I COMPLEMENTI INDIRETTI I GRUPPO

CONOSCENZA

- Capire quali sono le funzioni logiche e informative dei complementi indiretti.

- Conoscere le caratteristiche dei seguenti complementi indiretti: specificazione,

denominazione, materia, partitivo, termine, agente e causa efficiente.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

150

- Saper riconoscere le funzioni logiche e informative dei complementi indiretti:

specificazione, denominazione, materia, partitivo, termine, agente e causa efficiente.

- Individuare le dipendenze dei complementi suddetti.

- Usare correttamente tali complementi per esprimersi e comunicare.

- Eseguire l’analisi logica di frasi semplici.

-

H. I COMPLEMENTI INDIRETTI II GRUPPO

CONOSCENZE

- Capire quali sono le funzioni logiche e informative dei complementi indiretti.

- Conoscere le caratteristiche dei seguenti complementi indiretti: causa, fine o scopo,

mezzo o strumento, modo o maniera, compagnia e di unione, qualità, argomento, materia,

stato in luogo, moto a luogo, moto per luogo, moto da luogo, origine e provenienza,

allontanamento o separazione tempo determinato, tempo indeterminato.

ABILITA’

- Saper riconoscere le funzioni logiche e informative dei complementi indiretti: causa,

fine o scopo, mezzo o strumento, modo o maniera, compagnia e di unione, qualità,

argomento, materia, stato in luogo, moto a luogo, moto per luogo, moto da luogo,

origine e provenienza, allontanamento o separazione tempo determinato, tempo

indeterminato.

- Individuare le dipendenze dei complementi suddetti.

- Usare correttamente tali complementi per esprimersi e comunicare.

- Eseguire l’analisi logica di frasi semplici.

I. I COMPLEMENTI “ACCESSORI”

CONOSCENZE

- Capire quali sono le funzioni logiche e informativi dei complementi “accessori”.

- Conoscere le caratteristiche dei seguenti complementi “accessori”: limitazione,

paragone, età, abbondanza e privazione, vantaggio e svantaggio, colpa, pena, stima,

prezzo, peso e misura, estensione, distanza, esclusione, concessivo, scambio,

distributivo, vocativo.

ABILITA’

- Saper riconoscere le funzioni logiche e informative dei complementi “accessori”:

limitazione, paragone, età, abbondanza e privazione, vantaggio e svantaggio, colpa,

pena, stima, prezzo, peso e misura, estensione, esclusione, esclamativo, distanza,

esclusione, concessivo, rapporto, sostituzione o scambio, distributivo, vocativo.

- Individuare le dipendenze dei complementi suddetti.

- Usare correttamente tali complementi per esprimersi e comunicare.

- Eseguire l’analisi logica di frasi semplici.

CRITERI DI VALUTAZIONE

(per tutte le verifiche scritte e colloqui orali)

Premessa

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

151

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche

scritte e colloqui orali in rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni

necessari al conseguimento degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate

alle possibilità di ogni allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Per perseguire il “successo in funzione delle personali capacità degli alunni” si progetteranno

verifiche oggettive chiaramente graduate per difficoltà per permettere a tutti gli allievi che si

impegnino nel lavoro scolastico, secondo le proprie possibilità, di raggiungere il successo

formativo, oltre a gratificare e motivare le eccellenze. Quindi in ogni verifica oggettiva si

stabilirà il numero e tipo di item che permettano di dimostrare il raggiungimento degli

obiettivi (conoscenze e abilità) minimi, indicati nei curricoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI SCRITTI DI ITALIANO

PROVA DI GRAMMATICA

Il Dipartimento di lettere ha stabilito di assegnare un punto a risposta esatta per le prove

grammaticali e di comprensione, mentre per la produzione scritta si utilizzerà la seguente

griglia valutativa:

PRODUZIONE SCRITTA DI RELAZIONI E TESTI INTERPRETATIVI,

ARGOMENTATIVI, REGOLATIVI ECC.

1. CONTENUTO (Rispondenza alla traccia e alle caratteristiche testuali - Chiarezza e

organicità dell’esposizione- Ricchezza di contenuti ed elaborazione personale)

VOTO DESCRITTORI

10 Lo svolgimento è pertinente alla traccia ed espresso in forma brillante e

personale, strutturato in modo chiaro, completo e ben articolato. L’argomento

è trattato in modo completo e personale ed evidenzia le capacità critiche

dell’allievo

9-8 Lo svolgimento è pertinente alla traccia, coerente e organico nelle sue parti. Lo

svolgimento è trattato in modo adeguato e presenta diverse considerazioni

personali

7 Lo svolgimento è sostanzialmente pertinente alla traccia e coerente in quasi

tutte le sue parti e presenta alcune considerazioni personali

6 Lo svolgimento è sufficientemente pertinente alla traccia, la coerenza del testo

è limitata e l’argomento è trattato in maniera generica

5 Lo svolgimento non è pertinente alla traccia. L’argomento è trattato in modo

limitato, senza chiarezza e considerazioni personali

4 Lo svolgimento non risponde alle indicazioni assegnate, è privo di

organizzazione, è trattato in modo estremamente limitato

2. CORRETTEZZA GRAMMATICALE

VOTO DESCRITTORI

10 L’ortografia è corretta e la sintassi ben articolata, espressiva e funzionale al

contenuto (uso corretto di concordanze, pronomi, tempi e modi verbali,

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

152

connettivi, punteggiatura)

9-8 L’ortografia è sostanzialmente corretta e la sintassi è ben articolata

7 L’ortografia è parzialmente corretta e la sintassi presenta qualche incertezza

6 L’ortografia e la sintassi sono incerte

5 Numerosi errori di ortografia e sintassi difficoltosa

4 Gravissimi errori ortografici e sintattici

3. LESSICO

VOTO DESCRITTORI

10 Appropriato, ricco e vario

9-8 Adeguato

7 Sostanzialmente adeguato

6 Semplice

5 Povero e ripetitivo

4 Non appropriato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I COLLOQUI ORALI DI ITALIANO

VOTI DESCRITTORI

10 L’alunno mostra:

a. Prontezza e sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze organiche ed esaurienti sugli argomenti;

c. Prontezza nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti all’interno

della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali e capacità di operare raffronti e

analisi sugli argomenti affrontati.

9 L’alunno mostra:

a. Sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze complete sugli argomenti;

c. Capacità apprezzabili nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti

all’interno della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando con sicurezza linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali sugli argomenti affrontati.

8 L’alunno mostra:

a. Buona prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare l’argomento;

b. Adeguato grado d’informazione sull’argomento;

c. Capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con altri argomenti all’interno

della stessa area disciplinare o anche con altre discipline;

d. Correttezza espositiva utilizzando in modo adeguato linguaggi e strumenti

propri delle diverse discipline.

7 L’alunno mostra:

a. Una più che sufficiente prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare

l’argomento;

b. Discreto grado d’informazione sull’argomento;

c. Una più che sufficiente capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con

altri argomenti all’interno della stessa area disciplinare;

d. Correttezza espositiva.

6 L’alunno mostra:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

153

a. Un sufficiente grado di informazione sull’argomento;

b. Capacità di cogliere semplici collegamenti (sotto la guida dell’insegnante)

con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Discreta chiarezza espositiva.

5 L’alunno mostra:

a. Un inadeguato grado di informazione sull’argomento (frammentario e

superficiale);

b. Incapacità di cogliere semplici collegamenti (anche sotto la guida

dell’insegnante) con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Scarsa chiarezza espositiva.

4 L’alunno mostra:

a. Di non possedere le conoscenze di base delle discipline;

b. Stenta a comprendere significati e linguaggi delle discipline e ad esprimersi.

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154

STORIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

A. UMANESIMO E RINASCIMENTO

PERIODIZZAZIONE: Dal XV al VXI secolo.

CONOSCENZE

1. Conoscere i concetti di “umanesimo” e “rinascimento”.

2. Conoscere gli elementi distintivi e i progressi artistici, scientifici, culturali ed economici

che sono alla base della civiltà umanistica e rinascimentale.

3. Capire l’importanza dei mutamenti culturali e politici, che hanno determinato il rinnovato

interesse per le conoscenze, le invenzioni e le scoperte.

ABILITA’

1. Saper distinguere la cultura umanistica da quella rinascimentale.

2. Ricordare i più importanti esponenti in campo artistico e culturale del periodo umanistico e

rinascimentale.

3. Saper individuare l’importanza dei mutamenti culturali e politici dell’umanesimo e

rinascimento.

B. LE SCOPERTE GEOGRAFICHE

PERIODIZZAZIONE: Dal XV al XVII secolo.

CONOSCENZE

1. Conoscere i protagonisti delle principali scoperte geografiche e le loro imprese e le cause e

le conseguenze che le stesse hanno determinato.

2. Conoscere il ruolo che la tecnica e le invenzioni scientifiche hanno giocato nelle nuove

scoperte geografiche.

3. Conoscere i caratteri delle civiltà precolombiane e le conseguenze della conquista spagnola

e portoghese.

ABILITA’

1. Riconoscere i protagonisti delle principali scoperte geografiche e le loro imprese e le cause

e le conseguenze che e stesse hanno determinato.

2. Individuare quali sono i caratteri delle civiltà precolombiane e quali sono state le

conseguenze delle scoperte geografiche per L’Europa sia sotto l’aspetto economico che

culturale.

3. Evidenziare le differenze tra vecchio e nuovo mondo.

E. L’EUROPA E NELL’ITALIA DEL XVI SECOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

155

PERIODIZZAZIONE: Il XVI secolo.

CONOSCENZE

1. Conoscere la realtà politica ed economica dell’Europa e dell’Italia del XVI secolo.

2. Conoscere i caratteri dei principali imperi del XVI secolo.

3. Conoscere le caratteristiche politiche, economiche e culturali dei principali stati italiani del

XVI secolo.

ABILITA’

1. Descrivere il panorama dei maggiori stati europei e dei principali stati regionali italiani.

2. Ricordare lo scenario politico europeo nel XVI secolo, in particolare le lotte tra Carlo V e

Francesco I, la nascita della potenza economica olandese e il rafforzamento dell’Inghilterra

sotto il regno di Elisabetta I.

3. Distinguere le diverse realtà politiche, sociali, economiche e culturali dei diversi stati

europei e italiani.

F. DALLA RIFORMA PROTESTANTE A QUELLA CATTOLICA

PERIODIZZAZIONE: Dal XVI al XVII secolo

CONOSCENZE

1. Conoscere il contesto storico, culturale e religioso in cui è nata la riforma protestate ne

quella cattolica.

2. Conoscere i promotori, i principi fondamentali e le posizioni teologiche essenziali delle

principali chiese riformate (luterana, calvinista, anglicana ecc.) e di quella cattolica.

3. Conoscere i mezzi con cui si attuarono i cambiamenti che determinarono la riforma e la

controriforma cattolica.

ABILITA’

1. Individuare e riferire il contesto storico, culturale e religioso in cui nacque la riforma

protestante e quella cattolica.

2. Riferire sui promotori, i principi fondamentali e le posizioni teologiche essenziali delle

principali chiese riformate (luterana, calvinista, anglicana ecc.) e di quella cattolica.

3. Riconoscere e riferire i mezzi con cui si attuarono i cambiamenti che determinarono la

riforma e la controriforma cattolica.

G. IL SEICENTO: L’ETA’ DELL’ASSOLUTISMO E DEI CONTRASTI

CONOSCENZE

1. Conoscere la realtà politica ed economica dell’Europa e dell’Italia del XVII secolo.

2. Conoscere i caratteri del governo assoluto e del mercantilismo in Europa e le tappe

fondamentali della colonizzazione dell’America Settentrionale da parte degli europei.

3. Conoscere i fondamenti del nuovo pensiero scientifico, i protagonisti della rivoluzione

scientifica e le manifestazioni artistiche del Barocco.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

156

1. Distinguere le diverse realtà politiche ed economiche degli stati europei e italiani del XVII

secolo.

2. Individuare le caratteristiche e le differenze tra il governo assoluto di Luigi XIV in Francia

e la monarchia parlamentare inglese

3. Individuare i fondamenti del nuovo pensiero scientifico e le caratteristiche delle forme

barocche nell’arte.

H. IL SETTECENTO: L’ETA’ DELLE RIVOLUZIONI

CONOSCENZE

1. Conoscere i principi fondamentali della cultura illuministica e di quella industriale, che

sono alla base della civiltà moderna.

2. Conoscere la realtà politica ed economica dell’Europa e dell’Italia durante il XVIII secolo,

gli avvenimenti più significativi dalla scoppio della rivoluzione francese al direttorio e i

motivi dei successi di Napoleone e le sue riforme..

3. Conoscere il valore politico, sociale, culturale e storico determinato dalla rivoluzione

america, da quella francese e dalle armate napoleoniche.

ABILITA’

1. Spiegare il concetto di illuminismo e rivoluzione e le innovazioni tecnologiche, sociali e

culturali determinate dall’industrializzazione.

2. Riferire sui principali avvenimenti politici ed economiche del secolo XVIII.

3. Confrontare le cause e conseguenze dei principali momenti di lotta tra le colonie americane

e l’Inghilterra per l’emanazione della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti

d’America, tra potere assoluto e classi sociali in Francia per la Dichiarazione dei diritti del

cittadino e tra armate napoleoniche e la coalizione antifrancese per ostacolare la propagazione

degli ideali e delle conquiste illuministiche.

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157

CITTADINANZA E COSTITUZIONE ITALIANA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato del senso civico.

2. Conoscere i fatti del nostro tempo per partecipare responsabilmente alla vita di

cittadino.

3. Conoscere i doveri e avere consapevolezza dei diritti.

4. Conoscere le tappe dell’ Unione Europea e le modalità di governo dell’Europa.

ABILITA’

1. Saper definire il significato del senso civico.

2. Riflettere sui fatti del n ostro tempo per partecipare responsabilmente alla vita di

cittadino.

3. Riconoscere consapevolmente i diritti ed doveri.

4. Riconoscere l’organizzazione politica – economica e monetaria dell’Unione Europea.

CRITERI DI VALUTAZIONE PER STORIA -CITTADINANZA E COSTITUZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Indicatori:

• Uso delle fonti

• Organizzazione delle informazioni

• Strumenti concettuali

Livelli di valutazione per la valutazione delle competenze

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158

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

VOTI DESCRITTORI

10 Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di

causa/effetto con sicurezza e autonomia.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

9 Conosce gli eventi storici in modo approfondito . Stabilisce relazioni di causa/effetto

con sicurezza .

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro

8 Conosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo

preciso.

7 Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali

relazioni di causa/effetto con

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in

modo abbastanza completo.

Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

6 Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di

causa/effetto.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali.

Comprende ed usa il linguaggio il linguaggio specifico in modo accettabile.

5 Conosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto

con qualche incertezza.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

4 Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di

causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio.

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159

GEOGRAFIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

A. GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

CONOSCENZA

1. Conoscere gli strumenti dei rappresentazione di un territorio (fotografia, disegno, carte).

2. Conoscere i diversi tipi di carte geografiche (fisica, politica, tematiche ecc.)

3. Conoscere la scala e i simboli di una carte geografica.

ABILITA’

1. Riconoscere gli strumenti di rappresentazione di un territorio (fotografia, disegno, carte).

2. Confrontare e leggere i diversi tipi di carte geografiche (fisica, politica, tematica, ecc.)

3. Riconoscere e leggere i diversi simboli, scale, grafici di una carta geografica.

B. LA CAMPAGNA

CONOSCENZA

1. Conoscere le caratteristiche di una paesaggio agrario naturale e rurale e le diverse

differenze tra paesaggi.

2. Conoscere le principali attività del settore primario.

3. Conoscere le principali caratteristiche e i problemi dell’agricoltura e l’evoluzione storica

delle strutture e dei paesaggi agricoli in Europa.

ABILITA’

1. Descrivere le caratteristiche di un paesaggio agrario naturale e rurale e le diverse differenze

tra paesaggi.

2. Riconoscere le principali attività del settore primario e saperle classificare.

3. Distinguere le principali caratteristiche e i principali problemi del settore primario.

C. LA CITTA’

CONOSCENZE

1. Conoscere le principali caratteristiche di un paesaggio urbanizzato

2. Conoscere le principali forme di espansione urbana e l’evoluzione storica delle città

3. Conoscere le diverse zone funzionali di una città

ABILITA’

1. Individuare le principali caratteristiche urbane delle città.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

160

2. Descrivere le principali forme di espansione urbana e l’evoluzione storica delle città.

3. Distinguere le diverse zone funzionali di una città.

D. INDUSTRIE – RISORSE ENERGETICHE E SERVIZI

CONOSCENZE

1. Conoscere l’origine e l’evoluzione storica dei diversi settori nell’industria moderna.

2. Conoscere le caratteristiche strutturali, la distribuzione geografica e i problemi del settore

secondario e terziario.

3. Conoscere il ruolo svolto dall’Europa nel commercio mondiale.

ABILITA’

1. Individuare l’origine e l’evoluzione storica dei diversi settori dell’industria moderna.

2. Confrontare le caratteristiche strutturali, la distribuzione geografica e i problemi del settore

secondario e terziario.

3. Distinguere il ruolo svolto dall’Europa nel commercio mondiale.

E. I TRASPORTI

CONOSCENZE

1. Conoscer i diversi tipi di vie di comunicazioni: stradale, ferroviario, fluviale e aeroportuali,

telematiche.

2. Conoscere l’evoluzione storica e le diverse problematiche delle principali vie di

comunicazione.

3. Conoscere le caratteristiche delle attuali vie di comunicazione europea.

ABILITA’

1. Distinguere i diversi tipi di vie di comunicazione: stradale, ferroviario, fluviale e

aeroportuali, telematiche.

2. Analizzare l’evoluzione storica e le diverse problematiche delle principali vie di

comunicazione.

3. Individuare le caratteristiche della attuali vie di comunicazione europee.

F. LA POPOLAZIONE

CONOSCENZE

1. Conoscere i principali aspetti demografici della popolazione europea e le fasi storiche del

popolamento del nostro continente.

2. Conoscere i principali aspetti della popolazione europea relativamente alla cultura, lingua e

religione.

3. Conoscere le principali problematiche economiche e sociali della popolazione europea,

relativamente alle attività produttive, alla disoccupazione, al reddito, alla distribuzione, alla

crescita, all’emigrazione e immigrazione.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

161

1. Descrivere i principali aspetti della popolazione europea e le fasi storiche del popolamento

del nostro continente.

2. Distinguere i principali aspetti della popolazione europea relativamente alla cultura, lingua

e religione..

3. Confrontare le principali problematiche economiche e sociali della popolazione europea,

relativamente alle attività produttive, alla disoccupazione, al reddito, alla distribuzione, alla

crescita, all’ emigrazione e immigrazione.

G. IL CONTINENTE EUROPEO

CONOSCENZE

1. Conosce le principali caratteristiche geografiche dell’Europa: posizione, confini,

formazione, morfologia, idrografia, clima e vegetazione.

2. Conoscere le caratteristiche principali dell’economia europea in relazione alle risorse

energetiche del territorio, relativamente al settore primario, secondario e terziario.

3. Conoscere le fasi di formazione dell’Unione europea, le sue attuali strutture e i principali

settori della sua politica.

ABILITA’

1. Riconoscere le principali caratteristiche geografiche dell’Europa: posizione, confini,

formazione, morfologia, idrografia, clima e vegetazione.

2. Analizzare le caratteristiche principali dell’economia europea in relazione alle risorse

energetiche del territorio relativamente al settore primario, secondario e terziario.

3. Distingue le fasi di formazione dell’Unione europea, le sue attuali strutture e i principali

settori della sua politica.

H. GLI STATI EUROPEI

CONOSCENZA

1. Conoscere lo spazio geografico di una regione europea per individuare i vari stati nazionali.

2. Conoscere le caratteristiche geografiche di un qualsiasi stato nazionale europeo: posizione,

confini, formazione storica, morfologia, idrografia, clima e vegetazione.

3. Conoscere lo sviluppo economico, socio politico e culturale di un qualsiasi stato nazionale

europeo e le sue relazioni con l’UE.

ABILITA’

1. Riconoscere lo spazio geografico di una regione europea per individuare i vari stati

nazionali.

2. Distinguere le caratteristiche geografiche di un qualsiasi stato nazionale europeo: posizione,

confini, formazione storica, morfologia, idrografia, clima e vegetazione.

3. Analizzare lo sviluppo economico, socio politico e culturale di un qualsiasi stato nazionale

europeo e le sue relazione con l’UE.

METODI - TECNICHE – STRUMENTI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

162

Metodo interattivo con funzione di guida e di coordinatore da parte del docente,

operando sequenzialmente e legando opportunamente i comportamenti degli allievi nel

campo cognitivo a quelli del campo affettivo e sociale.

Metodo della ricerca (pedagogia dalle motivazioni intrinseche), servendosi delle

tecnologie dell’interpretazione dell’esperienza degli allievi, quella della

comunicazione attiva e quella di ricerca-scoperta, ricerca-costruzione, ricerca-

creazione.

Strumenti:

Libri di testo, testi vari, giornali, riviste e ausili multimediali e informatici

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa). Indicatori:

• Orientamento

• Linguaggio della geo-graficità

• Paesaggio

• Regione e sistema territoriale

Livelli di valutazione per la valutazione delle competenze

VOTO DESCRITTORI

10 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e

approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo.

Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo

9 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con sicurezza . Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso .

8 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso .

7 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo.

Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo abbastanza preciso

6 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo accettabile

5 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

163

fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

impreciso

4 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra

diversi fenomeni geografici in modo confuso. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo improprio.

INGLESE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

OBIETTIVI GENERALI

1. Accoglienza di classe e di gruppo

2. Promuovere l’accettazione dell’individuo

3. Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

4. Conoscenza della loro situazione familiare

5. Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà

circostante

6. Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

7. Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

Riconoscere e discriminare elementi fonetici

Individuare semplici dati e informazioni specifiche a partire da annunci o messaggi

riguardanti descrizioni di luoghi e di persone

Cogliere il senso globale di conversazioni, messaggi o annunci brevi relativi a

descrizioni di persone, cose e luoghi

Comprendere richieste, inviti, offerte, previsioni, ordini e proibizioni

PARLATO ( PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE )

Utilizzare suoni e ritmi nella ripetizione e produzione di parole rispettando la

pronuncia e l’intonazione

Raccontare di sé parlando della propria città, abitazione, routine quotidiana,

esprimendo preferenze e giudizi

Parlare di avvenimenti / esperienze passate e di intenzioni future

Descrivere in termini semplici, aspetto fisico, personalità, interessi

Parlare di problemi vicini alla propria esperienza

Sostenere una semplice conversazione per formulare richieste e fornire risposte, per

formulare / accettare / rifiutare inviti e offerte, per esprimere accordo e disaccordo, per

richiedere / fornire indicazioni stradali e ferroviarie, per fare acquisti, localizzare

luoghi e servizi, confrontare.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

164

Porre domande e formulare risposte riguardo a problemi, esperienze, eventi passati,

previsioni e progetti futuri

Utilizzare lessico e funzioni acquisiti in situazioni di lavoro

LETTURA ( COMPRENSIONE SCRITTA)

Individuare informazioni da semplici brani

SCRITTURA ( PRODUZIONE SCRITTA)

Scrivere brevi messaggi

Descrivere con espressioni e frasi semplici alcuni aspetti della vita quotidiana.

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

Chiedere e dare informazioni personali ,descrivere azioni in corso di svolgimento, esprimere

opinioni personali, accordo o disaccordo, parlare di azioni quotidiane,parlare delle frequenza

delle azioni, how often, invitare, accettare,rifiutare,chiedere un permesso, parlare di obblighi e

divieti, parlare di quantità, parlare di prezzi, parlare di eventi passati,chiedere e dare

indicazioni stradali, fare paragoni, parlare di azioni imminenti o intenzionali, parlare di

previsioni future.

STRUTTURE GRAMMATICALI

Pronomi personali soggetto e complemento, verbo Be e Have presente semplice, presente

progressivo think,agree with, etc... can, must,mustn’t how many, how much, passato di Be,

passato verbi regolari ed irregolari, forme interrogative e negative, comparativo,

superlativo,partitivo,futuro:will , presente progressivo, to be going to.

LESSICO

Gli sport e il tempo libero, i negozi e i prodotti alimentari, il corpo umano, le azioni della

giornata, la città, la casa, gli animali, i mestieri e le professioni, date, numeri superiori al

100,animali, aggettivi qualificativi,verbi di azione, programmi televisivi, aggettivi di

personalità,termini storici.

CIVILTA’

Alimentazione, The British isles, London,aspetti geografici e storici della Gran Bretagna.

CRITERI DI VALUTAZIONE – INGLESE – CLASSE SECONDA

VOTO DESCRIZIONE

10 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati e i passati dei verbi. Analizza

e riconosce in un testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa

scrivere brevi lettere sulle proprie abitudini e su avvenimenti passati esprimendo

preferenze e sa descrivere luoghi familiari. Sa correggersi sui suoi eventuali

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

165

errori.

9 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati e i passati dei verbi. Analizza

e riconosce in un testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa

scrivere brevi lettere sulle proprie abitudini e su avvenimenti passati esprimendo

preferenze e sa descrivere luoghi familiari. Sa riflettere sui suoi eventuali errori.

8 Comprende tutte le informazioni ascoltate e sa rispondere a domande aperte

inerenti all’argomento ascoltato con errori episodici. Ricorda i vocaboli di uso

quotidiano e personale e un buon numero di verbi al passato e li riutilizza.

Riconosce le informazioni scritte e sa rispondere a domande inerenti ad esse. Sa

scrivere brevi lettere personali e di uso quotidiano e su avvenimenti passati,

anche se con sporadici errori nello spelling e nell’uso delle strutture

grammaticali. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Comprende la maggior parte delle informazioni ascoltate. Ricorda i vocaboli

inerenti ad argomenti familiari e personali e i passati di uso più comune.

Comprende informazioni scritte rispondendo a domande vero/falso e

correggendo le frasi false. Sa scrivere brevi lettere su argomenti familiari e

personali e su avvenimenti passati con sporadici errori nello spelling e nell’uso

delle strutture grammaticali: Riflette sugli errori se guidato dall’insegnante.

6 Comprende le informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli inerenti ad

argomenti di uso comune e alcuni verbi al passato. Comprende informazioni

scritte e risponde a domande vero/falso, ma sa correggere le frasi false solo in

modo sporadico. Sa scrivere brevi lettere su argomenti personali e familiari e su

avvenimenti passati con errori nello spelling e nell’uso delle strutture

grammaticali che però non compromettono il significato del testo. Ha qualche

difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Comprende sporadiche informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli

inerenti all’ambito familiare e personale e pochi verbi al passato e risponde solo

a semplici domande dirette. Comprende sporadiche informazioni scritte,

risponde a domande vero/falso, ma non sa correggere le frasi false. Sa scrivere

sporadiche informazioni personali e su avvenimenti passati ma con evidenti e

ripetuti errori di spelling e di uso delle strutture grammaticali. Ha difficoltà a

riflettere sui suoi errori.

4 Non comprende le informazioni ascoltate. Non sa interagire in un semplice

dialogo di presentazione personale. Non comprende le informazioni lette. Non

sa scrivere frasi semplici di senso compiuto o le scrive in modo così scorretto da

comprometterne il senso.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

166

FRANCESE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

OBIETTIVI GENERALI

1. Accoglienza di classe e di gruppo

2. Promuovere l’accettazione dell’individuo

3. Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

4. Conoscenza della loro situazione familiare

5. Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà

circostante

6. Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

7. Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

Riconoscere e discriminare elementi fonetici

Individuare semplici dati e informazioni specifiche a partire da annunci o messaggi

riguardanti descrizioni di luoghi e di persone

Cogliere il senso globale di conversazioni, messaggi o annunci brevi relativi a

descrizioni di persone, cose e luoghi

Comprendere richieste, inviti, offerte, previsioni, ordini e proibizioni

PARLATO ( PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE )

Utilizzare suoni e ritmi nella ripetizione e produzione di parole rispettando la

pronuncia e l’intonazione

Raccontare di sé parlando della propria città, abitazione, routine quotidiana,

esprimendo preferenze e giudizi

Parlare di avvenimenti / esperienze passate e di intenzioni future

Descrivere in termini semplici, aspetto fisico, personalità, interessi

Parlare di problemi vicini alla propria esperienza

Sostenere una semplice conversazione per formulare richieste e fornire risposte, per

formulare / accettare / rifiutare inviti e offerte, per esprimere accordo e disaccordo, per

richiedere / fornire indicazioni stradali e ferroviarie, per fare acquisti, localizzare

luoghi e servizi, confrontare.

Porre domande e formulare risposte riguardo a problemi, esperienze, eventi passati,

previsioni e progetti futuri

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

167

Utilizzare lessico e funzioni acquisiti in situazioni di lavoro

LETTURA ( COMPRENSIONE SCRITTA)

Individuare informazioni da semplici brani

SCRITTURA ( PRODUZIONE SCRITTA)

Scrivere brevi messaggi

Descrivere con espressioni e frasi semplici alcuni aspetti della vita quotidiana

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

Raccontare al passato, situare nel tempo, invitare / accettare / rifiutare, fare degli acquisti,

rivolgersi educatamente a qualcuno, chiedere e dire: il prezzo, delle indicazioni stradali, un

consiglio;telefonare, parlare della salute, , localizzare un oggetto, vietare, situare nel tempo,

chiedere e parlare dei propri progetti, accettare / rifiutare dei propositi, darsi un

appuntamento.

STRUTTURE GRAMMATICALI

Il presente indicativo dei verbi del secondo e del terzo gruppo, il passato prossimo, la

formazione del participio passato e il suo accordo, la frase negativa con i tempi composti, il

pronome soggetto on, i plurali irregolari, il partitivo, gli avverbi di quantità, la preposizione

chez, i gallicismi: futur proche, passé récent, présent continu; i pronomi COD e COI; il futuro,

il condizionale, gli aggettivi indefiniti, la doppia negazione, differenza tra oui e si.

LESSICO

Gli sport e il tempo libero, i negozi e i prodotti alimentari, il corpo umano, le azioni della

giornata, la città, la casa, gli animali, i mestieri e le professioni.

CIVILTA’

La Francia, la scuola, i passatempi, le vacanze.

CRITERI DI VALUTAZIONE – FRANCESE – CLASSE SECONDA

VOTO DESCRIZIONE

10 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati e i passati dei verbi. Analizza

e riconosce in un testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa

scrivere brevi lettere sulle proprie abitudini e su avvenimenti passati esprimendo

preferenze e sa descrivere luoghi familiari. Sa correggersi sui suoi eventuali

errori.

9 Comprende tutte le informazioni ascoltate riguardanti argomenti di uso

quotidiano. Ricorda i vocaboli incontrati e studiati e i passati dei verbi. Analizza

e riconosce in un testo scritto le informazioni, anche talvolta implicite. Sa

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

168

scrivere brevi lettere sulle proprie abitudini e su avvenimenti passati esprimendo

preferenze e sa descrivere luoghi familiari. Sa riflettere sui suoi eventuali errori.

8 Comprende tutte le informazioni ascoltate e sa rispondere a domande aperte

inerenti all’argomento ascoltato con errori episodici. Ricorda i vocaboli di uso

quotidiano e personale e un buon numero di verbi al passato e li riutilizza.

Riconosce le informazioni scritte e sa rispondere a domande inerenti ad esse. Sa

scrivere brevi lettere personali e di uso quotidiano e su avvenimenti passati,

anche se con sporadici errori nello spelling e nell’uso delle strutture

grammaticali. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Comprende la maggior parte delle informazioni ascoltate. Ricorda i vocaboli

inerenti ad argomenti familiari e personali e i passati di uso più comune.

Comprende informazioni scritte rispondendo a domande vero/falso e

correggendo le frasi false. Sa scrivere brevi lettere su argomenti familiari e

personali e su avvenimenti passati con sporadici errori nello spelling e nell’uso

delle strutture grammaticali: Riflette sugli errori se guidato dall’insegnante.

6 Comprende le informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli inerenti ad

argomenti di uso comune e alcuni verbi al passato. Comprende informazioni

scritte e risponde a domande vero/falso, ma sa correggere le frasi false solo in

modo sporadico. Sa scrivere brevi lettere su argomenti personali e familiari e su

avvenimenti passati con errori nello spelling e nell’uso delle strutture

grammaticali che però non compromettono il significato del testo. Ha qualche

difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Comprende sporadiche informazioni ascoltate. Ricorda sporadici vocaboli

inerenti all’ambito familiare e personale e pochi verbi al passato e risponde solo

a semplici domande dirette. Comprende sporadiche informazioni scritte,

risponde a domande vero/falso, ma non sa correggere le frasi false. Sa scrivere

sporadiche informazioni personali e su avvenimenti passati ma con evidenti e

ripetuti errori di spelling e di uso delle strutture grammaticali. Ha difficoltà a

riflettere sui suoi errori.

4 Non comprende le informazioni ascoltate. Non sa interagire in un semplice

dialogo di presentazione personale. Non comprende le informazioni lette. Non

sa scrivere frasi semplici di senso compiuto o le scrive in modo così scorretto da

comprometterne il senso.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

169

MATEMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

Presentazione delle classi

Ad inizio anno scolastico vengono effettuate prove d’ingresso ed osservazioni sistematiche

per stabilire gruppi di livello.

Periodo di riferimento

Anno scolastico in corso/Triennio della scuola secondaria di Primo grado.

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: il numero

Competenze

L’alunno si pone positivamente di fronte a contesti aritmetici, problematici o concreti

per giungere alla soluzione mediante l’applicazione di nuovi strumenti di calcolo;

È in grado di confrontare gli strumenti appresi per scegliere in diversi contesti il

miglior metodo operativo.

Obiettivi di apprendimento

Eseguire le operazioni e i confronti tra numeri conosciuti, quando possibile a mente

oppure utilizzando gli algoritmi risolutivi;

utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero

razionale in diversi modi essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi che le diverse

rappresentazioni danno a seconda degli obiettivi;

conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato;

calcolare percentuali e interpretare un aumento percentuale di una quantità data come

una moltiplicazione per un numero maggiore di uno;

dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione;

descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni;

conoscere il significato di rapporto come grandezza derivata e utilizzarlo per risolvere

i problemi;

conoscere ed applicare la proporzionalità di retta e inversa;

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

170

Eseguire espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, consapevoli del significato

delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

Nucleo tematico: spazio e figure

Competenze

Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture

che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo;

Consolida le conoscenze teoriche acquisite grazie anche ad attività laboratoriali e

manipolazione di modelli e sa argomentare (ad esempio esprime concetti ed espone

definizioni);

Valuta le informazioni che ha su una situazione: riconosce, confronta e classifica

figure piane;

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di

passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Obiettivi di apprendimento

conoscere le formule per trovare perimetro e area dei principali poligoni.

conoscere definizioni e proprietà significative della circonferenza e del cerchio;

riprodurre figure e disegni geometrici in base ad una descrizione data;

riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura

assegnata;

calcolare l’area di figure piane;

conoscere e applicare il principio di equiscomponibilità delle figure piane;

conoscere il teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni

concrete;

risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.

Nucleo tematico: relazioni

Competenze

Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola

in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito,

mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Obiettivi di apprendimento

costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in

forma generale relazioni e proprietà;

esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa;

usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni di vario tipo;

collegare i diversi grafici alla rispettiva funzione.

Unità di apprendimento e relativi contenuti

Nucleo tematico: il numero

Unità di Contenuti

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171

apprendimento

1. L’Insieme Q

I numeri razionali assoluti

Rappresentazione dei numeri razionali assoluti su una retta

Le operazioni con le frazioni (addizione, sottrazione,

moltiplicazione e divisione)

Frazioni inverse o reciproche

Potenza di una frazione e proprietà delle potenze

Espressioni aritmetiche con le frazioni

Problemi con le frazioni

2. Frazioni e numeri

decimali

I numeri decimali

Dalla frazione al numero decimale

Dal numero decimale alla frazione

Operazioni con i numeri decimali

3. La radice quadrata

Estrazione di radice

I quadrati perfetti

Radice quadrata esatta e approssimata

Le proprietà della radice quadrata

Uso delle tavole numeriche per il calcolo della radice

quadrata

I numeri irrazionali assoluti

4. Rapporti e

proporzioni

Riduzioni ed ingrandimenti in scala

Le proporzioni

Le proprietà delle proporzioni

Calcolo del termine incognito di una proporzione

Catene di rapporti

La percentuale

Problemi con le percentuali

Nucleo tematico: spazio e figure

Unità di apprendimento Contenuti

5. I poligoni con tre lati

I triangoli

Classificazione dei triangoli

Criteri di congruenza dei triangoli

Elementi e punti notevoli dei triangoli

Proprietà particolari di alcuni triangoli

Il perimetro dei triangoli

6. I poligoni con quattro lati

I quadrilateri

I trapezi

I parallelogrammi

Il rombo e il quadrato

Il perimetro dei quadrilateri

7. L’area delle figure piane Le figure piane

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

172

Figure piane equivalenti

Figure piane equicomposte

L’area del rettangolo

L’area del quadrato

L’area del parallelogramma

L’area del triangolo

L’area del rombo

L’area del trapezio

L’area di un poligono qualsiasi

8. Il Teorema di Pitagora

Enunciato del teorema di Pitagora

Dimostrazione del teorema di Pitagora

Le terne pitagoriche

Applicazioni del teorema di Pitagora

Problemi di applicazione del teorema di Pitagora

Nucleo tematico: relazioni

Unità di apprendimento Contenuti

9. La proporzionalità

Grandezze direttamente e inversamente proporzionali

I problemi del tre semplice

Problemi di ripartizione semplice

Obiettivi minimi

Saper risolvere operazioni e semplici espressioni con le frazioni.

Saper risolvere semplici problemi con le frazioni.

Saper trasformare frazioni in numeri decimali.

Saper calcolare a mente le radici di semplici numeri razionali.

Saper utilizzare le tavole numeriche per calcolare le radici.

Applicare le formule dirette per il calcolo delle aree dei poligoni e le formule inverse

di alcune figure.

Saper applicare il Teorema di Pitagora in semplici problemi.

Sapersi orientare sul piano cartesiano (primo quadrante).

Saper operare con semplici isometrie fuori e dentro il piano cartesiano

Saper risolvere una proporzione, non continua.

Saper calcolare percentuali e riprodurre in scala semplici figure.

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

Laboratorio

Uso del computer

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

173

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

Criteri di valutazione, conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e

università (D.L. 1 settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli

apprendimenti degli alunni sarà espressa in decimi:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

174

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

VOTO DESCRITTORI

10 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro, con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o

complesse;

9 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro nelle applicazioni, anche in situazioni complesse;

8 alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente

corretto nelle applicazioni;

7 alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note;

6 alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni

in situazioni semplici e note;

5 alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni in

situazioni semplici;

4 alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati anche

voti intermedi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

175

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti

di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della

presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del

rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

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176

SCIENZE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: fisica e chimica

Competenze

È in grado di raccogliere, tabulare e analizzare dati anche in semplici situazioni di

laboratorio.

Utilizza strumenti matematici o informatici per rappresentare i dati.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, applicandoli

anche ad aspetti della vita quotidiana.

Obiettivi di apprendimento

Completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica, effettuando

esperienze pratiche diversificate, utilizzando alcuni indicatori, ponendo l’attenzione

anche sulle sostanze di impiego domestico (ad esempio: reazioni di acidi e basi con

metalli, soluzione del carbonato di calcio, alcune reazioni di neutralizzazione,

combustione di materiali diversi).

Affrontare concetti fisici quali: velocità e forza, effettuando esperimenti e

comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misure e costruendo reti

e modelli concettuali e rappresentazioni formali di tipo diverso

Nucleo tematico: biologia

Competenze

Ha una visione organica del proprio corpo e ne comprende i cambiamenti in atto a

livello microscopico e macroscopico

È in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi,

relazioni e sottostrutture, pertinenti a diversi campi disciplinari

Obiettivi di apprendimento

Illustrare, attraverso esempi della vita quotidiana, la complessità del funzionamento

del corpo umano nelle sue varie attività (nutrimento, movimento, respirazione, ecc.)

Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere

e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare scelte per affrontare i

rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, cun l’uso di alcol e droghe

Unità di apprendimento e relativi contenuti

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

177

Nucleo tematico: fisica e chimica

Unità di apprendimento Contenuti

1. Il moto dei corpi

Il moto e la quiete.

Gli elementi caratteristici del moto.

Vari tipi di moto.

2. Le basi della chimica

La struttura dell’atomo

La tavola periodica degli elementi

I legami chimici

Acidi, basi, sali

Le reazioni chimiche

Le leggi di Lavoisier e Proust

Reazioni endotermiche ed esotermiche

La chimica organica (cenni)

3. L’apparato tegumentario

La pelle

Gli annessi cutanei

Le malattie della pelle

4. L’apparato locomotore

Il sistema scheletrico

Il tessuto osseo

Le ossa

Le articolazioni

Lo scheletro dell’uomo

Il sistema muscolare

Funzionamento dei muscoli

Tipi di muscoli

Le deformazioni della colonna vertebrale

5. L’apparato digerente e

l’alimentazione

L’apparato digerente nell’uomo

Il processo digestivo

I principi alimentari

Il fabbisogno energetico di una persona

L’indice di massa corporea

Caratteristiche di una dieta equilibrata

I disturbi alimentari

6. L’apparato respiratorio e la

respirazione

Struttura dell’apparato respiratorio

Il meccanismo della respirazione

Il percorso dell’aria attraverso le vie

respiratorie

Gli scambi gassosi

Gli effetti del fumo sull’apparato respiratorio

7. Il sistema cardiocircolatorio

Il sangue: composizione e funzioni

Il cuore

Il ciclo cardiaco

I vasi sanguigni

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178

La circolazione del sangue

La pressione sanguigna

Le malattie dell’apparato cardiocircolatorio

8. L’escrezione

Il sistema escretore

Escrezione delle sostanze di rifiuto

Il rene: struttura e funzionamento

Composizione dell’urina

9. Il sistema immunitario

L’immunità naturale

L’immunità specifica

I vaccini

Le allergie

I gruppi sanguigni

Obiettivi minimi

Individuare le grandezze descrittive del moto dei corpi, riferendosi ad esperienze

concrete tratte dalla vita quotidiana.

Saper distinguere un fenomeno chimico da un fenomeno fisico;

Conoscere i concetti essenziali della chimica inorganica (definizione di atomi e

molecole, conoscenza dei principali atomi, significato di reazione chimica con

particolare attenzione alla combustione);

Conoscere i concetti essenziali della chimica organica (conoscenza delle principali

caratteristiche e proprietà delle molecole organiche);

Saper descrivere semplici esperimenti;

Conoscere l’organizzazione generale del corpo umano;

Conoscere e saper riferire in modo essenziale (anche con l’aiuto di immagini o

schemi):

la struttura di base della pelle e sue principali funzioni;

i nomi di alcune ossa e di alcuni muscoli, la loro localizzazione nel corpo e la

principali funzioni dell’apparato locomotore;

la struttura di base dell’apparato digerente e il percorso e le principali trasformazioni

del cibo al suo interno;

la struttura fondamentale dell’apparato respiratorio e la sua fisiologia;

nozioni di base sulla composizione del sangue e la struttura del cuore e dei vasi

sanguigni e sulle loro principali funzioni;

l’organizzazione del sistema immunitario e le sue principali funzioni;

nozioni di base sull’anatomia e la fisiologia dell’apparato escretore;

Conoscere e saper riferire in modo essenziale (anche con l’aiuto di immagini o

schemi) le più importanti relazioni esistenti tra i vari apparati e sistemi del corpo

umano;

Conoscere le principali nozioni per la corretta gestione del proprio corpo, in

particolare riferimento all’alimentazione (principi nutritivi, fabbisogno energetico

giornaliero, indice di massa corporea) e ai principali effetti del fumo sull’apparato

respiratorio e su altri apparati;

Saper raccogliere e tabulare i dati di semplici esperienze;

Saper utilizzare e comprendere la terminologia specifica essenziale.

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179

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

Laboratorio

Uso del computer

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

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180

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

Criteri di valutazione

Conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1

settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

sarà espressa in decimi:

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

VOTO DESCRITTORI

10 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro,

con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o complesse;

9 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e sicuro

nelle applicazioni, anche in situazioni complesse;

8 alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente

corretto nelle applicazioni;

7 alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note;

6 alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle applicazioni in

situazioni semplici e note;

5 alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni in

situazioni semplici;

4 alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

181

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati anche

voti intermedi.

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti

di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della

presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del

rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

182

TECNOLOGIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

OBIETTIVI GENERALI

Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita associata.

Essere in grado di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione, anche in gruppi di

lavoro, di amicizia e di partecipazione corretta.

Prendere coscienza di sé e della realtà circostante

Essere in grado di utilizzare razionalmente strumenti e sussidi scolastici

Acquisire un metodo di lavoro metodico e ordinato.

Acquisire un linguaggio tecnico specifico.

OBIETTIVI SPECIFICI

Conoscere le procedure pratiche per la rappresentazione di figure geometriche e

relative applicazioni.

Essere in grado di utilizzare la tecnica delle proiezioni ortogonali.

Conoscere il rapporto tra alimentazione e salute e gli elementi di base di educazione

alimentare.

Conoscere i processi tecnologici di trasformazione di alcune materie prime.

Conoscere le caratteristiche e 1'utilizzazione dei materiali analizzati.

Analizzare il mondo delle macchine, mettendo in relazione le loro tipologie con le

esigenze sociali.

Primo Quadrimestre

Unità 1: Recupero

Unità 2: Struttura di figure geometriche.

Materie prime e lavoro.

Unità 1: La produzione e i suoi settori.

Unità 2: Smaltimento dei rifiuti

OPERATIVITÀ

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Realizzazione di modelli/plastici e Ambiente di ricerca on line.

Secondo Quadrimestre

Il Disegno

Unità 1: Rielaborazione di figure geometriche piane.

Unità 2: Proiezioni ortogonali di figure geometriche

L'alimentazione

Unità 1: L'alimentazione e la società.

Unità 2: Funzione degli alimenti.

OPERATIVITÀ

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

183

Unità 1: Conservazione e distribuzione degli alimenti.

L'ambiente Excel e disegno con Power-Point.

OPERATIVITÀ

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Navigare in internet per ricerche.

METODI ED ATTIVITÀ

Si utilizzerà il metodo induttivo, il dialogo tra docente ed alunni limitando all'essenziale le

lezioni di tipo frontale. Saranno privilegiate I'osservazione di oggetti, di ambienti, di regole

ecc.., I'analisi, I'operatività che è la sintesi del fare, col sapere e viceversa), la progettualità e

I'esperienza, dall'ambiente degli alunni.

Si cercherà di rendere concreto lo studio della tecnologia con riferimento ad avvenimenti

d'attualità inerenti ai temi affrontati e saranno proposti lavori di gruppo per potenziare negli

allievi lo spirito di collaborazione per dare loro la possibilità di esprimere al meglio le proprie

attitudini e capacità: Saranno attuate iniziative d'insegnamento individualizzato e tese al

recupero degli alunni in difficoltà.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è un elemento inscindibile dalla programmazione poiché presuppone

una verifica continua del processo d'insegnamento-apprendimento. Si partirà con i test

d'ingresso, si passerà a quelle intermedie (dopo ogni modulo) e si giungerà a quella finale alla

fine di ogni quadrimestre. Con la verifica il docente raccoglierà sul suo registro personale una

serie di dati che si riferiscono agli atteggiamenti operativi, al comportamento, all’acquisizione

delle conoscenze e delle capacità degli alunni. La successiva interpretazione dei dati

permetterà al docente di esprimere un giudizio parziale o definitivo sull'andamento del

processo d'apprendimento. Tale giudizio rappresenta la valutazione e in relazione ad essa si

valuterà I'opportunità di rinforzi, di proseguire con le unità modificandole e adattandole.

Nella valutazione si terrà in ogni caso conto anche della partecipazione espressa nei vari

momenti di lavoro e del grado di raggiungimento degli obiettivi modulari.

La valutazione è riassunta in modo molto sintetico nella scheda di valutazione dell'alunno

con i seguenti termini:

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione

Disegno Gli indicatori sono due, metodo e grafica, e comprendono i criteri qui descritti; verranno usati

nelle verifiche e non nei compiti a casa, cui sarà

assegnata un’unica valutazione complessiva.

VOTI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

184

INDICATORI 10 9 8 7 6 5 4

METODO

Completezza

e correttezza

dell’elaborato grafico

Conoscenza e corretta

applicazione

del metodo

Svolto Completamente

Conoscenza del Metodo

Esecuzione e applicazione

precisa e

corretta in ogni parte

Svolto molto bene

Conoscenza

molto bene del metodo

Svolto bene

Conoscenza

bene del metodo

Svolto più che sufficientemente

Conoscenza del

metodo più che sufficiente

Svolto sufficientemente

Conoscenza del

metodo sufficiente

Svolto in parte

Conoscenza insufficiente

del metodo

O Conoscenza

sufficiente

ma applicazione

errata

Non svolto

Non

comprende

e non sa applicare il

metodo

10 9 8 7 6 5 4

GRAFICA

Pulizia del

disegno, segno, uso

degli

strumenti

Pulito Accurato

Segno preciso

Uso ottimale degli strumenti

Pulito Accurato

Segno

preciso Uso ottimale

degli

strumenti

Pulito Accurato

Segno

preciso

Abbastanza pulito

Segno preciso

Non pulito Segno

impreciso

Non pulito Segno

grossolano,

incerto, impreciso

Errato uso

degli strumenti

Molto sporco

Segno

grossolano, incerto,

impreciso

Non sa usare

gli

strumenti

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione Teoria

VOTI

INDICATOR

I

10 9 8 7 6 5 4

Completezza dell’elaborato

Elaborato svolto completamente

Elaborato svolto quasi completamente

Elaborato svolto correttamente

Elaborato svolto correttamente ma senza approfondimenti

Elaborato parzialmente svolto

Poche risposte, incerte

Elaborato non svolto

10 9 8 7 6 5 4

Conoscenza degli argomenti

Completa, approfondita, con collegamenti interdisciplinari

Conoscenza approfondita con superficiali collegamenti

Conoscenza buona degli argomenti

Conoscenza più che sufficiente degli argomenti

Conoscenza appena sufficiente, parziale

Conoscenza incerta e molto lacunosa

Non possiede conoscenze, non comprende gli argomenti

10 9 8 7 6 5 4

Uso della terminologia disciplinare

Usa in maniera sicura e autonoma la terminologia disciplinare, in ogni contesto

Conosce la terminologia disciplinare e la usa in modo appropriato

Usa correttamente buona parte della terminologia

Si esprime correttamente

Non usa un linguaggio appropriato ma generico

Conosce la terminologia in modo lacunoso

Non usa la terminologia

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

185

MUSICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio

simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione,

all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della

partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonchè all’interazione

fra culture diverse. L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella

scuola si articola su due dimensioni:

c) Produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa ,compositiva, esecutiva) con e suoi

materiali sonori, in particolare attraverso l’attività corale e di musica d’insieme;

d) Fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di significati

personali. sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del

passato.

Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l’ascolto, la

comprensione e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in

ciascuno; promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e

affettivo-sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una

prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande,

caratteristiche delle diverse fasce di età. In particolare, attraverso l’esperienza del far

musica insieme, ognuno potrà cominciare a leggere e a scrivere musica, a produrla

anche attraverso l’improvvisazione, intesa come gesto e pensiero che si scopre

nell’attimo in cui avviene: improvvisare vuol dire comporre nell’istante.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e

in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, utilizzando anche strumenti

didattici e auto-costruiti.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria.

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole,

ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali anche polifonici,

curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale

all’interno di brani di vario genere.

Obiettivi specifici di apprendimento scuola secondaria di primo grado (OSA)

Pratica strumentale

Usare la notazione musicale.

Suonare i brani musicali proposti.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

186

Partecipare alla pratica orchestrale.

Pratica vocale

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare in coro.

Ascolto, interpretazione, analisi

Analizzare un brano nei suoi aspetti fondamentali.

Conoscere le principali famiglie strumentali e il suono dei diversi strumenti.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori, strumenti, forme,

generi, stili, usi, funzioni).

Produzione musicale

Suonare e/o cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Creare semplici brani musicali avvalendosi della voce, di strumenti, di tecniche

elettroniche.

Unità di apprendimento n.1 (U.d.A.)

Suonare insieme

Attività: Eseguire, una o più composizioni, utilizzando gli strumenti della classe e/o le basi.

Competenze: Fondamenti della tecnica di uno strumento musicale.

Tecniche e strategie di elaborazione musicale tradizionale.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Usare la notazione musicale.

Suonare le composizioni proposte curando intonazione, timbro, espressione e

fraseggio.

Lavorare in gruppo.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio

musicale, fa emergere l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso

estetico. Introduce l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche, e zone

geografiche, lo mette in contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente,

colta e leggera, europea e non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la

collaborazione e il rispetto del ruolo degli altri. Favorisce l’ordine e il metodo.

Unità di apprendimento n. 2

Il nostro coro

Attività: Eseguire, una o più canzoni con l’accompagnamento armonico degli strumenti di

classe e/o le basi.

Competenze da promuovere: Tecnica di base del canto.

Varietà tecniche ed espressive del canto, con impiego di repertori di epoche e culture diverse.

Obiettivi formativi: (OF)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

187

Questa Unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio musicale, fa emergere

l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso estetico. Introduce

l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche e zone geografiche, lo mette in

contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente, colta e leggera, europea e

non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la collaborazione e il

rispetto del ruolo degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Partecipare alle attività corali.

Unità di apprendimento n. 3

Gli strumenti

Attività: Cenni di fisica acustica; i parametri del suono; conoscenza dei principali e più

diffusi strumenti musicali, contestualmente al loro utilizzo in varie formazioni; ascolto di

brani tratti da diverse epoche storiche finalizzati al riconoscimento timbrico ed espressivo dei

vari strumenti.

Competenze da promuovere:

Famiglie strumentali.

Principali strutture del linguaggio musicale e loro valenza espressiva.

Obiettivi formativi:

Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale dell’alunno; lo stimola

all’analisi delle proprie reazioni emotive di fronte all’evento sonoro; l’attività di ascolto poi,

esercita l’autocontrollo e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Conoscere i principi di fisica acustica e i parametri del suono

Conoscere le famiglie strumentali e riconoscere il suono dei diversi strumenti.

Analizzare un brano musicale nei suoi parametri fondamentali.

Unità di apprendimento n. 4

La musica nel tempo

Attivita’: L’evoluzione della musica dalle antiche civiltà al nostro tempo; Ascolto di musiche

relative ai periodi storici studiati.

Competenze da promuovere:

Cantare e suonare brani musicali di epoche diverse.

Significato e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale

dell’alunno; lo porta alla scoperta di musiche e di autori di un lontano ma significativo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

188

periodo della nostra storia e lo stimola a metterli in relazione con la musica attuale; L’attività

dell’ascolto poi, migliora senso estetico e spirito critico, stimola l’autocontrollo e il rispetto

delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Suonare e/o cantare le composizioni proposte

Effettuare l’analisi di una musica ascoltata nei suoi aspetti fondamentali

( Ascolto,interpretazione, analisi)

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori,

strumenti,forme,generi,stili,funzioni)

Unità di apprendimento n. 5

Musica con………

Attività: La colonna sonora, il cinema e sua evoluzione storica; il Musical dalla nascita ad

oggi; la danza e il balletto classico; la canzone, musica leggera.

Competenze da promuovere:

Principali usi e funzioni della musica nella realtà contemporanea, con particolare riguardo ai

mass-media.

Significato e funzioni delle opere musicali in relazione ad altre espressioni artistiche e

culturali.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’dentità culturale

dell’alunno e lo induce a rilevare la valenza espressiva di più linguaggi artistici associati;

stimola il senso critico; lo orienta verso la conoscenza di mestieri con i quali può mettere in

relazione le proprie attitudini ed ambizioni; l’attività dell’ascolto poi, esercita l’autocontrollo

e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Suonare e cantare le composizioni proposte.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali.

Verifiche:

La partecipazione di tutti e di ogni alunno durante le lezioni, le esercitazioni individuali e di

gruppo, l’attività di ascolto critico e le discussioni in classe saranno materia di valutazione sia

in itinere sia quadrimestrale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo

grado

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani

musicali.

E in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipazione a

processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo

grado.

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189

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di

diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elemento costitutivi del

linguaggio musicale.

Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.

Criteri di valutazione di musica

La valutazione dell’alunno terrà conto:

Del contesto socio-economico e culturale di provenienza;

Del livello di partenza;

Dell’evoluzione in campo affettivo, relazionale e cognitivo;

Degli interventi effettuati (recupero, consolidamento, potenziamento,

approfondimento);

Dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati.

VOTO DESCRITTORI

10 Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di

padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli autonomamente

in un’ottica interdisciplinare. Sarà, quindi, attribuito agli alunni che dimostrano di

possedere una completa e personale conoscenza degli argomenti, di aver acquisito

pienamente le competenze previste e di saper fare un uso sempre corretto del

linguaggio specifico, manifestando una sicura padronanza degli strumenti.

9 Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e a un’autonoma

capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che

dimostrano di possedere una conoscenza completa degli argomenti, di aver

acquisito le competenze richieste, di usare in modo corretto il linguaggio specifico

e gli strumenti.

8 Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’autonoma

capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà, quindi, attribuito agli alunni che

dimostrano di possedere una buona conoscenza degli argomenti, di aver acquisito

le competenze richieste e di saper usare in modo generalmente corretto il

linguaggio specifico e gli strumenti.

7 Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una

capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Sarà, quindi,

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere una discreta conoscenza degli

argomenti, di aver acquisito le conoscenze fondamentali richieste, manifestando

qualche incertezza nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti.

6 Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi ESSENZIALI. Sarà attribuito agli

alunni che dimostrano di possedere una conoscenza degli argomenti superficiale,

di aver acquisto le competenze minime richieste con incertezze nell’uso del

linguaggio specifico e degli strumenti.

5 Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere limitate e non adeguate

conoscenze, di non aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà nell’uso

del linguaggio specifico e degli strumenti.

4 Corrisponde al NON RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi minimi. Sarà attribuito

agli alunni che dimostrano di possedere frammentarie e/o non adeguate

conoscenze, limitato uso del linguaggio e degli strumenti e di non aver acquisito le

competenze richieste, nonostante gli interventi individualizzati.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

190

ARTE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

Il traguardo che l’alunno deve raggiungere alla fine del primo ciclo di istruzione si ritiene

raggiunto quando le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari e le abilità apprese ed

esercitate sono diventate Competenze, l’alunno alla fine del ciclo di istruzione deve Sapere e

Saper Fare. In sostanza il ragazzo è riconosciuto competente quando è in grado di: prendere

coscienza della propria identità, relazionare, collaborare e dialogare con gli altri. E’ in grado

di pensare al proprio futuro e di materializzare le sue scelte con consapevolezza e impegno.

Risolve i problemi che di volta in volta incontra, conferisce significato alla vita e matura

gradatamente il senso del bello. Tenuto conto che la scuola non deve perseguire solo

l’acquisizione delle conoscenze ma deve assumere carattere formativo, orientandosi alla

formazione di capacità (abilità, competenze, saper fare) e di atteggiamenti (interessi,

motivazioni, predilezioni), pertanto si perseguiremo i seguenti OBIETTIVI generali e

specifici.

• Abitudine all'autocontrollo;

• Responsabilizzazione;

• Partecipazione attiva alla vita scolastica nel rispetto dei propri e degli altrui diritti;

• Rispetto degli ambienti scolastici e dei materiali didattici;

• Abitudine al lavoro quotidiano individuale e di gruppo;

• Sviluppo delle capacità di stabilire rapporti con gli altri.

OBIETTIVI SPECIFICI DIDATTICO-DISCIPLINARI

• Organizzazione ordinata del materiale di lavoro;

• Acquisire gli strumenti tecnici e le abilità necessarie per produrre consapevolmente e in

modo personale;

• Maturare le capacità percettive e visive;

• Prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi presenti nell'ambiente;

• Maturare un'adeguata conoscenza spazio-temporale delle diverse espressioni artistiche del

passato.

• Educarsi alle capacità espressive in relazione alle proprie esigenze;

• Acquisire, nel linguaggio verbale, la terminologia appropriata specifica della disciplina;

• Conoscenza dei colori e relative tecniche

METODOLOGIA

• Presentazione dei contenuti in modo semplice e chiaro con agganci, ove possibile, con altre

discipline.

• Adozione di metodi induttivi o deduttivi a seconda delle circostanze.

• Rapporto dialogico secondo le capacità percettive ed operative dei singoli alunni, nei vari

momenti del ciclo triennale.

STRUMENTI

• Il libro di testo

• Materiale tecnico per l'attività operativa

• Materiale vario di ausilio: fotografie, fotocopie, da ricerca, ecc.

• Computer per grafica o ricerche varie su internet

VERIFICHE

• abilità evolutiva dell'alunno

• interiorizzazione dei contenuti in campo artistico

Non terranno esclusivamente sui lavori didattici, ma terranno conto di tutte le manifestazioni

della personalità dell'alunno e il continuo avanzamento culturale, educativo, personale,

individuale e di gruppo.

ATTIVITÀ'

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

191

• Realizzazione di presepe per Natale.

• Realizzazione di cartelloni in occasione di ricorrenze varie.

• Contributo organizzativo varie occasioni (Natale, Carnevale, ecc.)

• Esposizione dei lavori realizzati nel corso dell'anno scolastico

• Visite didattiche nell'ambito della Provincia c/o dintorni.

• Attività di ricerca programmata: ("Educazione alla Legalità" - "Educazione ambientale)

VALUTAZIONE

La valutazione dell’alunno sarà espressa in DECIMI

SINTESI E SPECIFICA DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO DI ARTE E IMMAGINE

OBIETTIVI • Conoscenza di nuove tecniche.

• Sviluppare modalità del pensiero: analisi, sintesi, coordinamento logico, pensiero creativo,

sensibilità estetica.

• Acquisizione della terminologia appropriata e specifica della disciplina.

• Acquisizione di strumenti tecnici e abilità necessarie a produrre messaggi visivi.

• Capacità di "lettura" consapevole e critica dell'opera d'arte inquadrata nel suo tempo.

• Disegno spontaneo ed a memoria.

• Svincolare l'alunno dal comune metodo di rappresentazione topologica per avviarlo alla

presa di coscienza del senso prospettico íntuitivo.

MODULO 1: STRUTTURA E ORDINE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Simmetria, asimmetria

2. Forme geometriche semplici

3. La costruzione grafica delle forme geometriche

4. Rapporti e proporzioni col sistema degli assi o del reticolo a maglie

MODULO 2: LA PERCEZIONE DELL'IMMAGINE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. II fumetto

2. L'immagine nella pubblicità

3. Disegno dal vero

4. Grafica e pittura a riproduzione

MODULO 3: IL PAESAGGIO

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Rapporti e proporzioni in prospettiva.

2. L'inquadratura e la composizione.

3. I colori nel paesaggio in rapporto alle stagioni.

MODULO 4: L'ARTE CRISTIANA E ISLAMICA

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. L'arte islamica in Sicilia

2. L'arte normanna in Sicilia

3. L'arte Romanica in Italia

4. L'arte gotica d'oltralpe

5. L'arte gotica italiana

6. La città medievale

MODULO 5: DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. La prospettiva dominante in tutte le manifestazioni artisctiche

2. La trasformazione urbanistica a Hrenze

3. L'arte della controriforma a Roma e la nascita del barocco

4. Il `700 in Europa.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

192

CRITERI DI VALUTAZIONE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno deve conoscere-osservare, comprendere-descrivere e saper utilizzare in

modo appropriato le strutture del codice visivo.

L’alunno deve saper utilizzare i materiali, gli strumenti e le tecniche specifiche del

linguaggio visivo.

L’alunno deve saper comunicare utilizzando le strutture e le tecniche del linguaggio

visivo studiate in modo personale.

L’alunno deve acquisire i criteri fondamentali per una lettura testimonianze artistiche e

di mezzi visivi in generale.

GRIGLIA VALUTAZIONE ELABORATI DI ARTE

VOTO

INDICATORI 10 9 8 7 6 5 4

Capacità di

vedere,

osservare,

comprensione

e uso

dei linguaggi

visivi

specifici

Sa descrivere e

rielaborare la

realtà nei suoi aspetti

più

complessi con metodo e

capacità

critica. Sa usare gli

elementi

del linguaggio visivo in

modo del tutto

autonomo

Ben descrive e

rielabora la

realtà nei suoi aspetti

più

complessi con metodo e

capacità.

Sa ben usare gli elementi

del linguaggio

visivo in modo autonomo

Osserva in

modo

dettagliato gli elementi della

realtà

utilizzando il linguaggio

specifico in

modo autonomo ed

efficace

Osserva in

modo

dettagliato i messaggi

visivi ed

elementi della realtà

utilizzando

le regole del linguaggio

visuale in

modo corretto

Osserva in

modo

complessivo i

messaggi

visivi e gli elementi

della realtà,

utilizzando le

principali

regole del linguaggio

visivo.

Sa individuare e

descrivere in

modo parziale le

forme del

linguaggio visivo

Descrive gli

elementi

della realtà in modo

stereotipato

10 9 8 7 6 5 4

Conoscenza e

uso

delle tecniche

espressive.

Produzione

dei

messaggi

visivi

Sa evidenziare

le conoscenze

sulle caratteristiche

espressive delle

tecniche in modo

consapevole ed

originale.

Ben evidenzia

le conoscenze

e caratteristiche espressive delle

tecniche in

modo consapevole.

Sa usare

correttamente

le tecniche in

relazione

alle esigenze espressive e sa

rielaborare in

modo creativo e

personale i

temi proposti.

Conosce le

tecniche

espressive e le applica

in modo

adeguato e corretto.

Rielabora in

modo creativo e

personale i

temi proposti

Conosce e

usa in

modo accettabile

strumenti e

tecniche espressive e

rappresenta

la realtà in modo

semplice

rielaborando i temi

proposti con

pochi apporti

originali

Ha acquisito le

capacità e le

conoscenze sull’uso

delle tecniche

in modo non del

tutto

autonomo. Rielabora i temi

proposti in

modo elementare e

poco

personale

Non porta il

materiale

specifico per

l’attività

di laboratorio.

Non

presenta l’elaborato

richiesto.

Non ha acquisito le

conoscenze

di base appropriate

nelle

tecniche espressive

10 9 8 7 6 5 4

Lettura di

documenti del

patrimonio

culturale e

artistico

Sa collocare

l’opera d’arte nel

tempo e

nello spazio, attraverso il

riconoscimento

dello stile, della

tecnica e

del linguaggio, descrivendo

l’opera con valutazioni

e

commenti personali.

Sa ben

collocare l’opera

d’arte nel

tempo e nello spazio,

attraverso il

riconoscimento dello

stile, della

tecnica e del linguaggio,

descrivendo l’opera

con valutazioni

e commenti.

Sa collocare

un’opera d’arte nel

giusto

contesto storico

culturale

approfondendo il

messaggio

dell’opera con riflessioni

pertinenti e personali

Sa collocare

un’opera d’arte nel

giusto

contesto storico

culturale

descrivendola con un

linguaggio

corretto e specifico.

Legge in

modo globale

un’opera

d’arte utilizzando

solo i

principali termini

specifici

Incontra

qualche difficoltà nel

collocare

un’opera d’arte nel

contesto storico

culturale, evidenziando

qualche

incomprensione nell’uso del

linguaggio visivo.

Non ha

acquisito le conoscenze

di base

appropriate per la

lettura del

patrimonio artistico-

culturale

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

193

SCIENZE MOTORIE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

Le recenti indicazioni programmatiche ministeriali, confermano l’evoluzione dell’Ed. Fisica

in Scienze Motorie e Sportive valorizzandone anche attraverso la nuova denominazione,

l’importante opportunità che essa offre, consentendo il continuo passaggio dalla pratica alla

conoscenza e utilizzando a tal fine non solo l’esperienza sportiva ma ogni iniziativa che

riguardi la psicomotricità sotto varie forme. L’insegnamento di tale disciplina, naturale

proseguimento di quanto svolto precedentemente, articola i contenuti, in relazione alle

diverse esigenze degli allievi, scaturite da un’attenta ed accurata analisi della situazione

iniziale, espletata anche attraverso la somministrazione di test motori. Tale insegnamento

infatti concorre alla formazione degli studenti in un’età caratterizzata da rapidi ed intensi

cambiamenti psico-fisici e da una grande disomogeneità, sia in relazione alle significative

differenze esistente fra i due sessi sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo

individuale. Nell’ambito di una educazione finalizzata allo sviluppo integrale della

personalità nelle sue dimensioni morfologico-funzionali, intellettivo-cognitive, affettivo-

morali e sociali, il movimento al pari degli altri linguaggi costituisce un mezzo idoneo al

raggiungimento dei sotto elencati obiettivi sia disciplinari che trasversali.

OBIETTIVI GENERALI

DI TIPO EDUCATIVO COMPORTAMENTALE

rispetto verso compagni ed insegnanti

utilizzo corretto del materiale di educazione fisica (abbigliamento, igiene, sicurezza)

corretto comportamento delle classi durante gli spostamenti dall’aula alla palestra,

negli spogliatoi e nei servizi, con atteggiamenti educati e responsabili verso i

compagni

responsabile e disciplinato comportamento in palestra

corretto uso delle attrezzature che devono essere utilizzate esclusivamente in presenza

e sotto il controllo diretto degli insegnanti

presa di coscienza dei principali obiettivi igienico sanitari dell’educazione fisica

sviluppo del senso di lealtà e di una sana coscienza sportiva

sviluppo della socializzazione e della disponibilità alla collaborazione tra compagni

coscienza dell’utilità dell’esercizio come mezzo idoneo per favorire il mantenimento

della salute

OBIETTIVI DIDATTICI

Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base (camminare, correre,

saltare,lanciare, arrampicarsi ecc.)

ricerca dell’equilibrio posturale e dinamico

coordinazione generale

apprezzamento delle distanze e delle traiettorie

percezione temporale

rappresentazione mentale di situazioni dinamiche

Potenziamento fisiologico:

miglioramento della funzione cardiaca e respiratoria

miglioramento della mobilità e della scioltezza articolare

miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della destrezza

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

194

miglioramento delle qualità di velocità, di resistenza e di forza

Attività motorie utilizzate come linguaggio del corpo

rappresentazione di sensazioni, sentimenti, immagini e idee con l’aiuto anche della

musica

Attività in ambiente naturale

ecologia, attività motorie in ambienti naturali di natura anche interdisciplinare

Avviamento alla pratica sportiva

giochi di squadra

analisi dei comportamenti nel rispetto dei ruoli e delle regole

atletica leggera: conoscenza delle tecniche e dei regolamenti

PREREQUISITI

SITUAZIONE DI PARTENZA All’inizio dell’anno scolastico, ogni ragazzo/a verrà sottoposto ad una serie di test per

valutare la situazione di partenza e il grado di sviluppo motorio raggiunti.

Questi dati permetteranno di poter operare delle scelte e dosare gli interventi da effettuare

nelle classi e sui singoli allievi. Tali interventi, opportunamente mirati, cercheranno di

correggere le eventuali anomalie, nel tentativo di permettere agli allievi di trarre il massimo

giovamento possibile dalle ore di educazione fisica.

I test, ripetuti ad ogni inizio anno scolastico, verranno registrati su apposite schede e

conservati nell’arco del triennio; essi consentiranno di controllare il grado di sviluppo motorio

raggiunto, di notare gli eventuali miglioramenti o di cercare le motivazioni che possono essere

state la causa di eventuali peggioramenti dei risultati ottenuti.

Unità didattiche

1/2/3

Accoglienza, disposizioni generali e organizzative, elenco

del materiale necessario, compilazione questionario di

presentazione,raccolta dati fisici, conoscenza dell’ambiente

nel quale si opera,

esercizi di socializzazione e collaborazione

Tempi

SETTEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire le conoscenze e dimostrare di saper:

scegliere l’abbigliamento idoneo per la palestra e per lo

sport

conoscere il nome degli attrezzi presenti in palestra

conoscere le regole indispensabili per accedere agli

spogliatoi e alla palestra

conoscere le norme igieniche fondamentali per

affrontare l’attività motoria e/o sportiva

comprendere il linguaggio specifico dell’insegnante

socializzare e collaborare con i compagni per

raggiungere obiettivi comuni attraverso il gioco

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

195

Contenuti

spiegazione

discussione

compilazione di questionari

rilevazione dati fisici personali

esercizi guidati

esercizi liberi

giochi di gruppo per favorire la conoscenza e la

collaborazione

Verifica

Compilazione di questionari per conoscere sensazioni,

reazioni, aspettative e comportamenti degli allievi

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazioni comuni a lettere, scienze, religione ecc.

alla cittadinanza

ambientale

all’affettività

alimentare

all’igiene

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattica

4/5/6/7/8/9

Test per la verifica della situazione di partenza

Tempi

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire la consapevolezza delle proprie qualità motorie

di base eseguendo esercizi di:

Forza esplosiva degli arti inferiori

Velocità

Forza esplosiva degli arti superiori

Resistenza

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

196

Contenuti

Dimostrare di saper:

Eseguire salti in lungo da fermo

Corsa a navetta ( 6 mt.)

Eseguire un salto verticale con caduta sul posto

Correre alla massima velocità per 30/50 mt

Lanciare in avanti o indietro una palla medica di 2/3

kg

Corsa campestre 1000/1200 m. 1°media

Corsa campestre 1200 1800 mt. 2° 3° media

Verifica

Raccolta e trascrizione dei dati che vengono ripetuti ogni

inizio anno e confrontati con i risultati degli anni

precedenti

Collegamenti

Interdisciplinari

i

Matematica, informatica: (tabelle, griglie, grafici ecc.)

Unità didattiche

10/11/12/13

Consolidamento schemi motori di base

Consolidamento capacità coordinative

Giochi pre-sportivi e sportivi

Tempi

NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Essere in grado di affrontare in situazioni particolari

esercizi quali il :

Camminare, correre, saltare, rotolare, lanciare,

spostarsi in quadrupedia, strisciare, arrampicarsi,

afferrare e lanciare,tirare e spingere

Accoppiamento e combinazione dei movimenti,

equilibrio, orientamento, ritmo, reazione,

trasformazione dei movimenti,automatizzazione del

movimento

Introduzione globale (in 1°), approfondimento (in

2°) e perfezionamento (in 3°) dei fondamentali di

alcuni giochi di squadra (calcio a cinque, calcio

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

197

pallavolo, pallacanestro,)

Contenuti

e

strumenti

Esercizi a corpo libero

Esercizi con grandi e piccoli attrezzi

Percorsi coordinativi

Esercizi di preatletismo

Corse di velocità e corse prolungate, lanci, salti

Giochi didattici e sportivi

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Unità didattiche

14/15/16/17

Sviluppo delle capacità condizionali

Tecnica e regolamentazione di alcuni giochi pre-

sportivi e sportivi

Tempi

GENNAIO

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze relative:

alla connessione tra condizione fisica e allenamento

agli obiettivi e agli effetti dell’allenamento

agli obiettivi e agli effetti del riscaldamento

Dimostrare di saper:

eseguire correttamente gli esercizi di riscaldamento

eseguire correttamente gli esercizi necessari per

incrementare l’allenamento, con lo scopo di

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

198

migliorare la propria condizione fisica

Contenuti

velocità, la resistenza, la forza, l’elevazione, la

flessibilità ecc.

analisi, approfondimento e perfezionamento dei

fondamentali e dei regolamenti di alcuni giochi di

squadra (calcio, calcio a cinque pallavolo,

pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattiche

18/19/20/21/22/23/24/25

26/27/28

Atletica leggera

Giochi sportivi di squadra

Tempi

FEBBRAIO MARZO APRILE

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative:

alla suddivisione delle specialità atletiche (corse,

salti, lanci, prove multiple ecc)

alla regolamentazione delle specialità atletiche

sperimentate a scuola

affrontati

ite (3° media

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

199

Abilità

e

Contenuti

corse veloci su distanze brevi e con partenze dai

blocchi

corse con gli ostacoli

staffette

corse di resistenza su lunghe distanze, corse

campestri

- solo in

Sede

salto in lungo – solo in Sede

pallavolo, pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Alimentazione

accrescimento

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

8

Unità didattiche

29/30/31/32/33/34

I giochi sportivi di squadra:

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi

diverse

Tempi

MAGGIO GIUGNO

Conoscenze e Abilità

Conoscenze e abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative :

ai regolamenti dei giochi sportivi affrontati

ai fondamentali individuali e di squadra

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

200

al codice deontologico dello sportivo

all’arbitraggio dei giochi sportivi (3° media)

Dimostrare di saper:

applicare e rispettare correttamente i regolamenti

applicare ed eseguire in modo corretto i

fondamentali di gioco

ita in modo corretto e imparziale

(3° media)

Di aver acquisito i valori morali dello sport

Contenuti

I giochi sportivi di squadra:

Pallavolo

Pallacanestro

Calcio

Calcio a cinque

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi diverse

Verifica

Osservazione diretta

Test

Collegamenti

Interdisciplinari

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

METODOLOGIA

Le attività saranno graduate in rapporto al sesso, all’età e alla situazione di partenza degli

allievi

Esse terranno conto del grado di sviluppo delle capacità motorie di base, della preparazione,

della

resistenza e dell’allenamento degli allievi.

Gli argomenti verranno proposti cercando di stimolare nei ragazzi la ricerca di soluzioni

idonee per risolvere e superare le difficoltà.

Si cercherà, nel corso dell’ anno scolastico, di raggiungere il perfezionamento del gesto

tecnico attraverso:

spiegazione, dimostrazione, correzione collettiva e individuale

aumento progressivo della velocità di esecuzione

aumento del numero delle ripetizioni

incremento dei carichi di lavoro

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

201

creazione di situazioni di gioco sempre più complesse affrontate prima in forma

globale e poi più analitica

ricerca delle soluzioni motorie più vantaggiose per ottenere i migliori risultati con il

minimo dispendio di energia

analisi dei gesti tecnici delle discipline sperimentate nel corso delle lezioni di ed. fisica

con lo scopo di applicare in modo sempre più completo e preciso i regolamenti e le

tecniche specifiche.

STRUMENTI

tutti gli spazi possibili all’aperto intorno agli edifici scolastici

uso del televisore per la visione di filmati riguardanti argomenti legati allo sport

uso dei computer per la raccolta dei dati in modo informatizzato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCIENZE MOTORIE CLASSE SECONDA

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche si effettueranno al termine di ogni unità didattica: esse terranno conto:

del livello di partenza di ogni allievo/a

dell’attenzione , della volontà e dell’ impegno dimostrati

delle conoscenze teoriche acquisite

del livello raggiunto riguardo l’acquisizione di una corretta e leale coscienza sportiva

nel rispetto dei regolamenti

della precisione di esecuzione del gesto tecnico

delle capacità dimostrate nell’affrontare e risolvere le varie situazioni motorie

dei risultati ottenuti in termini di tempi e misure.

La valutazione sarà comunicata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in

decimi. Si concorda di utilizzare come valutazione minima il 4 e come valutazione massima il

10

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

202

OBIETTIVI

LIVELLO ALTO

VOTO

10 / 9

LIVELLO MEDIO

VOTO

8/7

LIVELLO BASSO

MOLTO BASSO

VOTO

6/5/4

Attività sportiva

come

valore etico del

confronto e della

competizione

Comportamento:

sempre corretto

molto

responsabile

sempre

rispettoso delle

regole

collaborativi

con tutti

Critico verso i

comportamenti

estranei all’etica

sportiva

Comportamento

complessivamente

corretto

disponibile a

riconoscere e

a correggere gli

errori

complessivamente

rispettoso delle

regole e dei

compagni

accettare e ad

aiutare i compagni

dotati di capacità

limitate

Comportamento

non sempre, poco o mai

corretto

mai disponibile a

riconoscere e a

correggere gli errori

mai rispettoso dei

compagni

mai rispettoso delle

regole

consolidamento

delle

capacità

coordinative e

sviluppo delle

capacità

condizionali

ottime capacità

coordinative

ottime capacità

condizionali

buone capacità

coordinative

buone capacità

condizionali

limitate scarse o nulle

capacità

coordinative

limitate scarse o nulle

capacità

condizionali

Elementi tecnici e

regolamentari di

alcuni

sport svolti a scuola

Acquisiti e applicati

in modo corretto:

dei giochi

di squadra

delle

attività sportive

Ottima conoscenza

teorica e

applicazione pratica

dei

regolamenti

Acquisiti e applicati in

modo soddisfacente:

delle

attività sportive

Discreta conoscenza

teorica e

applicazione pratica dei

regolamenti

Acquisiti in modo

superficiale,frammentario o

non acquisiti:

dei giochi di squadra

delle attività sportive

Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza teorica e

applicazione pratica dei

regolamenti

Conoscenza degli

obiettivi, delle

caratteristiche e

degli

effetti dell’attività

motoria

Ottima conoscenza

degli

obiettivi e dell’utilità

dell’attività motoria

per favorire

il benessere della

persona e la

prevenzione delle

malattie

Discreta conoscenza

degli obiettivi e

ell’utilità

dell’attività motoria per

favorire il benessere

della persona e la

prevenzione delle

malattie

Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza degli obiettivi e

dell’utilità dell’attività

motoria

per favorire il benessere

della persona e la

prevenzione delle

malattie

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

203

RELIGIONE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA

Il curricolo annuale della disciplina è diviso nelle seguenti unità di apprendimento:

A. DALLA COMUNITA’ UMANA ALLA CHIESA.

CONOSCENZE

-Analizzare la realtà comunitaria e sociale.

-Conoscere fatti, persone e vita della famiglia, comunità e società.

ABILITA’

-Saper analizzare il proprio ruolo nella realtà comunitaria e sociale.

-Saper riconoscere fatti persone e vita della comunità familiare e sociale.

-Saper individuare e attuare regole e comportamenti all’interno della vita comunitaria.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-VIVO NELLA FAMIGLIA .

-VIVO NELLA COMUNITA’.

-APPARTENGO AD UN POPOLO.

B. A GERUSALEMME NASCE LA CHIESA.

CONOSCENZE

-Conoscere come la Chiesa è generata dall’evento dell’effusione dello Spirito Santo.

-Conoscere i luoghi geografici dei popoli della Pentecoste.

ABILITA’

-Riconoscere le caratteristiche della salvezza attuata da Gesù in rapporto alle attese

dell’uomo.

-Saper raccontare anche attraverso i fumetti l’evento e gli effetti ecclesiali della Pentecoste.

-Saper effettuare una piccola ricerca secondo criteri assegnati (utilizzo di carte ed immagini).

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-GLI APOSTOLI HANNO VISTO IL SIGNORE GESU’ RISORTO.

-L’EFFUSIONE DELLO SPIRITO SANTO: NASCITA DELLA CHIESA.

-GLI APOSTOLI TESTIMONIANO E ANNUNCIANO GESU’ CRISTO RISORTO

C. LA CHIESA DI DIO NELL’ANTICO ECUMENE.

CONOSCENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

204

-Conoscere la Parola di Gesù annunciata e testimoniata dagli apostoli e dai primi martiri

cristiani.

-Conoscere la testimonianza dei martiri cristiani nella storia.

-Individuare i luoghi in cui Paolo ha testimoniato la salvezza attuata da Gesù.

ABILITA’

-Riconoscere le caratteristiche della testimonianza delle prime comunità cristiane con

particolare riferimento alle lettere di Paolo.

-Saper individuare il messaggio di Gesù in alcune frasi di Paolo.

-Saper ricercare il valore dell’insegnamento dei martiri .

-Saper ricostruire gli itinerari missionari di Paolo.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-GLI APOSTOLI E LE COMUNITA’ CRISTIANE.

-LA CHIESA APOSTOLICA

-I MARTIRI: TESTIMONI DI GESU’ CRISTO RISORTO.

D. LA CHIESA NELLA STORIA.

CONOSCENZE

-Ricordare i problemi ecclesiastici e politici che la Chiesa affronta nel definire il suo ruolo e

nel testimoniare la sua fedeltà al Vangelo di Gesù Cristo.

-Ricordare alcuni aspetti della missione della Chiesa.

-Ricordare le differenti risposte cristiane che i cattolici e ortodossi hanno dato ai problemi dei

primi secoli di cristianesimo.

-Ricordare i principi della riforma protestante.

ABILITA’

-Saper riconoscere la relazione tra problemi e risposte di carità e di riconciliazione

testimoniate dai cristiani.

-Saper individuare gli elementi dello spazio sacro nel medioevo.

-Saper riconoscere gli elementi che fondano il dialogo ecumenico tra cristiani cattolici e

cristiani ortodossi.

-Saper individuare differenze tra Chiesa protestante e Chiesa cattolica.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-DALLA CHIESA DEGLI APOSTOLI ALLA CHIESA DEL IV SECOLO.

-LA CHIESA DEL PRIMO MILLENNIO.

-LA CHIESA DEL MEDIOEVO.

-LA CHIESA DELLE RIFORME.

E. LA CATTOLICITA’ DELLA CHIESA

CONOSCENZE

-Conoscere la missione della Chiesa in Europa:l’annuncio della carità.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

205

-Individuare i segni della presenza del cristianesimo in Europa.

-Delineare la missione della Chiesa in Africa,Asia, Oceania e in America: l’annuncio della

Parola e la testimonianza della carità.

ABILITA’

-Saper rilevare valori, difficoltà e impegni della Chiesa in Europa.

-Saper motivare l’identità e le radici cristiane dell’Europa.

-Saper circoscrivere valori, difficoltà e impegni della Chiesa in Africa, Asia, Oceania e in

America.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-I CRISTIANI E LA CHIESA IN EUROPA.

-I CRISTIANI E LA CHIESA IN AFRICA, ASIA,OCEANIA E IN AMERICA.

F. LA CHIESA POPOLO DI DIO.

CONOSCENZE

-Riconoscere la specificità della Chiesa come realtà universale e locale, comunità di fratelli.

-Conoscere le diverse funzioni comunicative della Chiesa edificio.

-Conoscere la comunità religiosa nella quale si è inseriti.

ABILITA’

-Saper valutare il ruolo del dialogo ecumenico nel promuovere l’unità tra cristiani e saper

manifestare l’universalità della Chiesa.

-Saper interpretare il significato degli spazi interni di una chiesa cattolica.

-Saper focalizzare gli elementi di una festa religiosa della chiesa locale.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-LA CHIESA UN EDIFICIO TRA LE NOSTRE CASE.

-LA CHIESA UNA COMUNITA’ TRA I POPOLI.

-LA CHIESA UN POPOLO TRA LE NAZIONI.

G. I SEGNI DI TESTIMONIANZA CRISTIANA NELLA STORIA.

CONOSCENZE

-Individuare la moltiplicità e la diversità dei gesti religiosi.

-Ricordare l’efficacia dei sacramenti, incontro con Cristo nella Chiesa fonte di vita nuova.

-Conoscere l’importanza della preghiera nella vita di Gesù e dei discepoli.

-Imparare la preghiera del Padre nostro

-Riconoscere il ruolo della preghiera nell’esperienza della Chiesa.

-Analizzare gli elementi di una edicola sacra.

-Conoscere le diversità dei ruoli all’interno della Chiesa cattolica.

ABILITA’

-Saper descrivere linguaggi non verbali.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

206

-Saper individuare e valorizzare elementi comuni tra gesti e parole liturgiche di cristiani e

musulmani.

-Comprendere il valore e l’efficacia dei sette sacramenti

-Saper cogliere gli aspetti costitutivi e i significati della celebrazione dei sacramenti.

-Comprendere la centralità della preghiera nella vita dei cristiani.

-Saper individuare lo specifico della preghiera cristiana e le sue diverse forme.

-Saper individuare i beni artistici e culturali presenti nel territorio.

-Saper individuare caratteristiche e responsabilità di ministeri, stati di vita e istituzioni

all’interno della Chiesa cattolica.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

-I SACRAMENTI SEGNI DI SALVEZZA.

-LE PAROLE E LE AZIONI DELLA CHIESA CHE PREGA.

-I SEGNI ECCLESIALI: MINISTERI, CARISMI, GERARCHIA NELLA CHIESA.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELIGIONE CLASSE SECONDA

PARTECIPAZIONE CONOSCENZE COMPETENZE VALUTAZIONE

Creativa. Gli

interventi dello

studente sono

propositivi e di

stimolo alla classe.

Approfondite. Lo

studente è in grado di

rielaborare i

contenuti disciplinari

con quelli personali.

Consolidate. Lo

studente conosce e

colloca i contenuti

disciplinare in modo

più che pertinente

usando con sicurezza

e padronanza le

competenze.

OTTIMO (10-9)

Attiva. Lo studente

mostra un’attenzione

viva per gli argomenti

proposti con un buon

contributo.

Corrette. Lo studente

ha acquisito i

contenuti proposti

nel percorso

didattico.

Precise. Lo studente

dimostra di saper

applicare con

costanza e sicurezza

le competenze.

DISTINTO (8)

Adeguata. Lo studente

mostra una buona

attenzione agli

argomenti proposti

intervenendo in modo

pertinente.

Adeguate. Lo

studente ha acquisito

la maggior parte dei

contenuti proposti.

Pertinenti. Lo

studente dimostra di

saper applicare le sue

competenze.

BUONO (7)

Scolastica. Lo

studente da il proprio

contributo solo in

relazione agli

argomenti trattati e se

stimolato

Generiche. Lo

studente ha acquisito

i contenuti essenziali

che non sempre

utilizza in modo

adeguato

Essenziali. Lo

studente dimostra di

possedere solo le

competenze

fondamentali.

SUFFICIENTE (6)

Inadeguata. Gli

interventi dello

studente non sono

pertinenti, rispetto al

compito richiesto.

Superficiali. Lo

studente conosce

solo alcuni contenuti

che non utilizza in

modo adeguato.

Incerte. Lo studente

non esplicita alcune

competenze/esplicate

in parte.

NON SUFFICIENTE

(5-4)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

207

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

PROGRAMMAZIONE DI ISTITUTO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LE

CLASSI TERZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

ITALIANO

PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

ASCOLTARE ( COMPRENSIONE DEI TESTI ORALI )

CONOSCENZE

5. Prestare attenzione per un tempo d’ascolto per poter argomentare.

6. Recepire le informazioni di un testo orale e saperle collegare tra loro

7. Conoscere gli elementi che servono ad identificare, anche a distanza di tempo,

gli appunti (data, situazioni, argomento, autore).

8. Conoscere il punto di vista altrui in contesti e testi diversi.

9. Conoscere i diversi linguaggi e il codice cinematografico.

ABILITA’

4. Adottare, secondo la situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e

di comprensione.

5. Saper identificare e confrontare opinioni e punti di vista diversi.

6. Saper valutare la natura e l’attendibilità del messaggio ascoltato, secondo il

proprio punto di vista.

7. Sostenere, tramite esempi, il proprio punto di vista o quello altrui.

8. Avviarsi alla selezione di fonti ritenute occasioni di arricchimento personale.

B. PARLARE

CONOSCENZE

Conoscere le informazioni principali e secondarie di un testo.

Conoscere le tecniche e le strategie per argomentare.

Conoscere i tempi e le modalità di intervento durante un dibattito in classe.

ABILITA’

Riferire il maggior numero di informazioni, recepite in un testo, in modo

chiaro e corretto.

Ricostruire oralmente la struttura argomentativa di una comunicazione orale.

Partecipare ad una discussione in classe su un argomento prestabilito.

C. LEGGERE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

208

CONOSCENZE

1. Leggere in modo corretto i diversi tipi di testo(narrativo, poetico, racconto della

memoria, monologo interiore, romanzo).

2. Conoscere le principali caratteristiche testuali di quotidiani e periodici.

3. Leggere i testi presenti su supporti digitali.

ABILITA’

3. Comprendere ed interpretare testi di tipologia diversa per riconoscere le scelte

narrative e stilistiche dell’autore, per inquadrarlo nel contesto storico e cogliere

le differenze con altri autori.

4. Comprendere il codice del quotidiano.

5. Saper trarre informazioni utili dai supporti digitali.

D. SCRIVERE

CONOSCENZE

5. Conoscere gli elementi di un testo espositivo.

6. Conoscere la struttura di un testo argomentativo.

7. Conoscere le strategie per riscrivere un testo.

8. Relazionare su temi assegnati.

ABILITA’

4. Produrre testi espositivi utilizzando un linguaggio adeguato.

5. Scrivere testi argomentativi(tema, commento, dialoghi) relativi ad argomenti

specifici

6. Smontare e rimontare un testo.

7. Saper scrivere una relazione anche su supporto digitale.

E. RIFLESSIONE SULLA LINGUA

CONOSCENZE

7. Conoscere la struttura logica e comunicativa della frase complessa.

8. Approfondimenti sul lessico e sulla metrica.

9. Approfondimenti sulle principali mappe evolutive della lingua italiana,

valorizzandone l’origine latina.

ABILITA’

5. Individuare la struttura logica e comunicativa della frase complessa.

6. Individuare e utilizzare vocaboli sconosciuti.

7. Operare confronti tra parole e testi latini, lingua italiana, dialetti e altre lingue

studiate.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

209

F. LE ABILITA’ E GLI STILI

CONOSCENZE

5. Conoscere le proprie abilità di ascolto e di lettura.

6. Conoscere il proprio stile di apprendimento per valutare il percorso didattico

individualizzato.

ABILITA’

Saper leggere e saper ascoltare in modo attivo.

Riflettere in modo guidato sul proprio stile di apprendimento per studiare con

metodo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

210

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

A. STARE CON GLI ALTRI : LE ADOLESCENZE

CONOSCENZE

4. Riflettere su temi che pongono in primo piano situazioni e problemi al mondo

dell’adolescente

5. Valutare esperienze compiute dall’adolescente per capire meglio se stessi.

6. Saper auto-osservarsi; ascoltare gli altri e comunicare il proprio vissuto.

ABILITA’

5. Analizzare, in modo consapevole, i problemi legati all’adolescenza.

6. Discutere su situazioni tipiche del mondo adolescenziale.

7. Saper mantenere rapporti positivi con gli altri raccontando le proprie

esperienze e confrontando opinioni.

8. LUOGHI, POPOLI E CULTURE

CONOSCENZE

1. Conoscere e comprendere i valori di culture diverse.

2. Conoscere le diversità di razza, cultura e religione.

3. Conoscere il valore della tolleranza e della cooperazione.

ABILITA’

5. Stabilire relazioni tra situazioni ambientali e socio-economiche diverse.

6. Analizzare e comprendere i valori di ciascuna cultura per evitare pregiudizi.

7. Saper valutare il proprio comportamento verso gli altri, diversi da noi per

razza, religione e cultura.

D. STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA DAL XIX SEC. AI GIORNI NOSTRI

CONOSCENZE

5. Conoscere i movimenti letterari fondamentali della letteratura italiana dal 1800

ai giorni nostri.

6. Conoscere la vita e le opere dei maggiori autori di tale periodo.

7. Conoscere gli elementi che determinano l’appartenenza ai diversi generi

letterari delle opere analizzate.

ABILITA’

4. Riconoscere e contestualizzare i principali movimenti letterari italiani dall’800

ad oggi.

5. Parafrasare e commentare un testo letterario in versi o in prosa indicandone la

metrica e le figure retoriche.

6. Individuare gli elementi che determinano l’appartenenza di un’ opera ai diversi

generi letterari.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

211

E. LA POESIA LIRICA

CONOSCENZE

6. Riflettere sui sentimenti, sul mondo interiore del poeta per cogliere la sua

visione della realtà.

7. Riflettere su alcuni temi eterni dell’esistenza.

8. Rafforzare le conoscenze sugli aspetti formali e linguistici del testo poetico.

ABILITA’

4. Parafrasare un testo poetico per cogliere il messaggio dell’autore.

5. Individuare le tematiche presenti in un testo poetico.

6. Usare correttamente alcune figure retoriche, saper fare un commento e l’analisi

del testo.

F. LA CULTURA DELLA PACE

CONOSCENZE

4. Conoscere l’importanza della diffusione di una cultura della pace fra le giovani

generazioni.

5. Conoscere come la pace risiede anche nell’eliminazione delle cause del

sottosviluppo nel mondo.

6. Conoscere comportamenti di pace.

ABILITA’

5. Analizzare l’importanza della diffusione di una cultura della pace fra le giovani

generazioni.

6. Comprendere che la pace risiede anche nell’eliminazione delle cause del

sottosviluppo nel mondo.

7. Mettere in pratica comportamenti di pace.

G. LA LEGALITA’

CONOSCENZE

1. Comprendere l’importanza della diffusione della cultura della legalità fra le giovani

generazioni.

2. Comprendere la necessità di lottare contro la criminalità organizzata per la difesa

delle istituzioni democratiche.

3. Conoscere le conseguenze della violenza e della sopraffazione operate dalla

criminalità organizzata.

ABILITA’

14. Attivarsi nella diffusione della cultura della legalità per la difesa della democrazia e

della libertà.

15. Assumere atteggiamenti positivi per dare il buon esempio nella società.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

212

16. Riflettere sulle conseguenze della violenza e della sopraffazione operate dalla

criminalità organizzata.

H. LA GUERRA

CONOSCENZE

5. Conoscere la funzione della testimonianza storica.

6. Conoscere le conseguenze della guerra nel passato e nel presente

7. Conoscere come nelle situazioni di guerre sono i bambini le vittime innocenti.

ABILITA’

Comprendere la funzione della testimonianza storica.

Esporre sulle conseguenze della guerra nel passato e nel presente.

Riflettere come nelle situazioni di guerre sono i bambini le vittime innocenti.

I. LA SHOAH

CONOSCENZE

5. Conoscere la memoria della shoah con tutte le sue tragedie.

6. Comprendere che solo trattando gli altri con dignità si guadagna il rispetto di se stessi.

7. Conoscere la molteplicità delle culture e mostrarsi disponibili al confronto.

ABILITA’

4. Riflettere sulla memoria della shoah con tutte le sue tragedie.

5. Interiorizzare che solo trattando gli altri con dignità si guadagna il rispetto di se stessi.

6. Analizzare la molteplicità delle culture e mostrarsi disponibili al confronto.

L. I DIRITTI DELLE DONNE

CONOSCENZE

5. Conoscere come in alcune parti del mondo sia ancora lontana l’uguaglianza dei diritti tra uomini e

donne.

6. Conoscere come le differenze sociali tra uomini e donne siano legate ad aspetti della

cultura di ciascun popolo.

7. Conoscere le conquiste delle donne nel campo del lavoro .

ABILITA’

5. Saper valutare le ragioni storiche delle battaglie delle donne per l’emancipazione.

6. Individuare i mutamenti del ruolo sociale delle donne.

7. Riflettere sulle conquiste delle donne nel campo del lavoro .

M. DIRITTO ALLA SALUTE

CONOSCENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

213

4. Conoscere come il diritto alla salute riguardi tutti gli abitanti della Terra.

5. Conoscere il significato del termine “salute” nella sua accezione individuale e

collettiva.

6. Conoscere come molte malattie (droga, AIDS) si possono prevenire con un’accurata

conoscenza dei problemi.

ABILITA’

11. Osservare in modo responsabile le norme per tutelare la salute propria e quella altrui.

12. Mostrarsi solidali verso coloro i quali sono affetti da malattie di qualsiasi genere.

13. Comprendere come molte malattie (droga AIDS) si possono prevenire con un’accurata

conoscenza dei problemi.

N. CULTURA, LINGUA, TRADIZIONI POPOLARI E DIALETTALI REGIONALI.

CONOSCENZE

5. Conoscere la storia della tradizione linguistica per salvarne la memoria.

6. Conoscere gli aspetti della cultura letteraria regionale ;

ABILITA’

4. Saper leggere e ascoltare in modo attivo racconti della letteratura colta e canti popolari

dell’opera buffa e della tradizione popolare regionale.

5. Analizzare gli aspetti linguistici di un testo dialettale.

O. IL RACCONTO CINEMATOGRAFICO

CONOSCENZA

5. Conoscere la storia del cinema e l’importanza dell’espressione cinematografica.

6. Conoscere le tecniche del linguaggio filmico per comprendere i contenuti della

narrazione cinematografica.

7. Conoscere i punti di vista dei diversi personaggi e il messaggio del regista.

ABILITA’

5. Riferire la storia del cinema e l’importanza dell’espressione cinematografica.

6. Confrontare le tecniche del linguaggio filmico per comprendere i contenuti della

narrazione cinematografica.

7. Saper individuare i punti di vista dei diversi personaggi e il messaggio del regista.

P. LA TELEVISIONE

CONOSCENZA

Conoscere la storia della televisione e l’importanza quale mezzo di informazione di

massa.

Conoscere i contenuti dei programmi trasmessi.

Conoscere i programmi televisivi e sviluppare un atteggiamento critico di fronte ai

modelli e ai modi di pensare propagandati dai messaggi televisivi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

214

ABILITA’

Descrivere la storia della televisione e l’importanza quale mezzo di informazione di

massa.

Decodificare i contenuti dei programmi trasmessi.

Operare scelte critiche nella visione dei programmi e sviluppare un atteggiamento

critico di fronte ai modelli e ai modi di pensare propagandati dai messaggi televisivi.

Q. LA DIFESA DELL’AMBIENTE

CONOSCENZE

Conoscere gli aspetti positivi e negativi dell’intervento dell’uomo sull’ambiente.

Conoscere i problemi, i fatti e i fenomeni legati alle problematiche ambientali.

Conoscere gli atteggiamenti consapevoli per un corretto rispetto dell’ambiente

ABILITA’

Individuare gli aspetti positivi e negativi dell’intervento dell’uomo sull’ambiente.

Descrivere i problemi, i fatti e i fenomeni legati alle problematiche ambientali.

Assumere atteggiamenti consapevoli per un corretto rispetto dell’ambiente

R. ORIENTARSI NELLE SCELTE FUTURE

CONOSCENZE

Conoscere i propri comportamenti, il proprio impegno, le proprie capacità, abilità,

competenze e aspirazioni per il futuro lavorativo.

Conoscere i diversi ordini di scuola superiore e le opportunità offerte dal mondo del

lavoro.

Conoscere le scelte scolastiche e lavorative future.

ABILITA’

9. Riflettere sui propri comportamenti, il proprio impegno, le proprie capacità, abilità,

competenze e aspirazioni per il futuro lavorativo.

10. Valutare criticamente i diversi ordini di scuola superiore e le opportunità offerte dal

mondo del lavoro.

11. Orientarsi nelle scelte scolastiche e lavorative future.

S. IL RACCONTO E IL ROMANZO GIALLO

CONOSCENZE

5. Conoscere le caratteristiche principali e le tecniche narrative del genere giallo.

6. Comprendere la concatenazione logica dei fatti, servendosi della capacità

logico-deduttiva.

7. Comprendere che il racconto giallo è un’opera narrativa basata sul mistero,

sulla suspense, sul colpo di scena.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

215

Individuare le caratteristiche del genere giallo.

Costruire un giallo partendo da alcuni indizi e, attraverso un procedimento

logico, giungere allo scioglimento finale.

Valutare la funzione del detective, ossia di colui che ha il compito di ricostruire

gli eventi servendosi degli indizi.

T. IL RACCONTO E IL ROMANZO COMICO E UMORISTICO

CONOSCENZA

5. Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione comica e

umoristica: tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche

narrative.

6. Conoscere i condizionamenti socio-politici-economici che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

7. Conoscere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche.

ABILITA’

8. Riconoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione comica e

umoristica: tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche

narrative.

9. Individuare i condizionamenti socio-politici-economici che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

10. Descrivere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche.

U. IL RACCONTO E IL ROMANZO STORICO

CONOSCENZE

11. Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione storica:

tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

12. Conoscere i condizionamenti socio-politici-economici che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

13. Conoscere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche.

ABILITA’

1. Riconoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione storica:

tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

2. Individuare i condizionamenti socio-politici-economici, che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

3. Descrivere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche

V. IL RACCONTO E IL ROMANZO REALISTICO E SOCIALE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

216

CONOSCENZE

6. Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione realistica e

sociale: tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

7. Conoscere i condizionamenti socio-politici-economici, che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

8. Conoscere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche.

ABILITA’

1. Riconoscere le caratteristiche proprie della narrazione di ambientazione realistica e

sociale: tematiche, struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

2. le caratteristiche di una narrazione di ambientazione realistica e sociale.

3. Individuare i condizionamenti socio-politici-economici, che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

4. Descrivere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche

Z. IL RACCONTO E IL ROMANZO PSICOLOGICO

CONOSCENZE

4. Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione psicologica: tematiche, struttura

narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

5. Conoscere i condizionamenti socio-politici-economici che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

6. Conoscere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche.

ABILITA’

5. Riconoscere le caratteristiche proprie della narrazione psicologica: tematiche, struttura

narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

6. Individuare i condizionamenti socio-politici-economici, che influiscono sui personaggi

e i legami esistenti tra vicende personali e fatti collettivi.

7. Descrivere il sistema dei personaggi, avvalendosi delle loro caratteristiche fisiche e

psicologiche

W. IL RACCONTO E IL ROMANZO FANTASCIENZA

CONOSCENZA

1. Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione di fantascienza: tematiche,

struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

2. Conoscere le tematiche di attualità presenti nella letteratura di fantascienza.

3. Conoscere le tematiche proposte dall’autore e sul messaggio che egli vuole

trasmettere.

ABILITA’

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

217

4. Riconoscere le caratteristiche proprie della narrazione di fantascienza: tematiche,

struttura narrativa, personaggi, tempo, spazio e tecniche narrative.

5. Valutare le tematiche di attualità presenti nella letteratura di fantascienza.

6. Riflettere sulle tematiche proposte dall’autore e sul messaggio che egli vuole

trasmettere.

Y. IL RACCONTO E IL ROMANZO FANTASY

CONOSCENZA

Conoscere le caratteristiche proprie della narrazione fantasy: tematiche, struttura,

narrative, personaggi, tempo, spazio, tematiche narrativa e linguaggio.

Conoscere i rapporti tra i temi storici e le soluzioni fantastiche proposte dell’autore

della narrazione fantasy.

Conoscere le tematiche proposte dell’autore e i messaggi che egli vuole trasmettere.

ABILITA’

Comprendere le caratteristiche proprie della narrazione fantasy: tematiche, struttura,

narrative, personaggi, tempo, spazio, tematiche narrativa e linguaggio.

Distinguere i rapporti tra i temi storici e le soluzioni fantastiche proposte dell’autore

della narrazione fantasy.

Riflettere sulle tematiche proposte dell’autore e i messaggi che egli vuole

trasmettere.

J. IL TEATRO

(TRAGEDIA-DRAMMA-COMMEDIA)

CONOSCENZE

4. Conoscere le opere e le scene dei più importanti autori di teatro classico e della cultura

europea.

5. Conoscere alcuni significativi esempi di teatro moderno

6. Conoscere le tematiche proposte dall’autore e il messaggio che egli vuole trasmettere.

ABILITA’

7. Riconoscere le opere e le scene dei più importanti autori di teatro classico e della

cultura europea.

8. Confrontare alcuni significativi esempi di teatro moderno

9. Riflettere sulle tematiche proposte dall’autore e il messaggio che egli vuole

trasmettere.

K. IL GIORNALE

CONOSCENZE

1. Conoscere l’importanza del quotidiano quale mezzo di informazione di massa, la

storia del quotidiano e la sua evoluzione tecnologica.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

218

2. Conoscere le tecniche del linguaggio giornalistico per decodificare o produrre un

articolo giornalistico in relazione allo scopo e al destinatario.

3. Conoscere il modo critico con cui analizzare le notizie che compaiono sui giornali.

ABILITA’

4. Descrivere l’importanza del quotidiano quale mezzo di informazione di massa, la

storia del quotidiano e la sua evoluzione tecnologica.

5. Utilizzare le tecniche del linguaggio giornalistico per decodificare o produrre un

articolo giornalistico in relazione allo scopo e al destinatario.

6. Confrontare in modo critico con cui analizzare le notizie che compaiono sui giornali.

X. LA CANZONE D’AUTORE

CONOSCENZE

Conoscere le caratteristiche proprie della canzone d’autore: tematiche, struttura e linguaggio.

Conoscere l’intenzione comunicativa dell’autore.

Conoscere la transcodifica di un testo per argomentarlo.

ABILITA’

Analizzare le caratteristiche proprie della canzone d’autore: tematiche, struttura e linguaggio.

Confrontarsi con l’intenzione comunicativa dell’autore.

Produrre la transcodifica di un testo poetico e musicale per argomentarlo.

AA. IL RISPETTO DELLE REGOLE

CONOSCENZE

4. Conoscere l’importanza del rispetto delle regole che stanno alla base della convivenza

civile.

5. Conoscere le regole democratiche che sanciscono contemporaneamente l’esistenza dei

“diritti inviolabili” ma richiedono anche l’adempimento di “doveri inderogabili”.

6. Conoscere l’esistenza del regolamento d’ istituto, dell’arti. 2 della Costituzione

italiana e dei codici civile, penale amministrativo e stradale.

ABILITA’

7. Riconoscere l’importanza del rispetto delle regole che stanno alla base della

convivenza civile.

8. Riflette sulle regole democratiche che sanciscono contemporaneamente l’esistenza dei

“diritti inviolabili” ma richiedono anche l’adempimento di “doveri inderogabili”.

9. Comprendere le regole dettate dal regolamento d’istituto, dell’arti. 2 della

Costituzione italiana e dei codici civile, penale amministrativo e stradale.

AB. I DIRITTI DELL’INFANZIA

CONOSCENZA

Conoscere le cause dello sfruttamento minorile

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

219

Conoscere i diritti dei bambini

Conoscere la necessità di aiutare i bambini vittime dello sfruttamento

ABILITA’

Comprendere le cause dello sfruttamento minorile

Analizzare i diritti dei bambini

Riflettere sulla necessità di aiutare i bambini vittime dello sfruttamento

LATINO

CONOSCENZE

Conoscere la cultura e la civiltà latina

Conoscere le diversità e le analogie tra la lingua italiana e la lingua latina

Conoscere le regole grammaticali e sintattiche della lingua latina

ABILITA’

Riconoscere la cultura e la civiltà latina

Confrontare le diversità e le analogie tra la lingua italiana e la lingua latina

Utilizzare le regole grammaticali e sintattiche della lingua latina

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

220

GRAMMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

SINTASSI DEL PERIODO

Obiettivi formativi:

4. Esprimere il proprio pensiero in modo chiaro ed esaustivo.

5. Essere coerenti e logici

6. Giustificare le proprie ipotesi

A. IL PERIODO

CONOSCENZE

7. Comprendere la differenza tra proposizione e periodo.

8. Sapere quali possono essere i rapporti tra le proposizioni.

9. Conoscere le caratteristiche generali di proposizioni principali, coordinate e

subordinate.

ABILITA’

10. Riconoscere i periodi e individuare le proposizioni che li costituiscono

11. Distinguere e usare correttamente proposizioni principali, coordinate e subordinate.

B. LE PROPOSIZONI INDIPENDENTI

CONOSCENZE

12. Sapere quali sono i diversi tipi di proposizione indipendenti: 220nunciative o

dichiarative, interrogative, esclamative, imperative, esortative, desiderative o ottative,

concessive.

ABILITA’

- Riconoscere i diversi tipi di proposizioni indipendenti

C. LE PROPOSIZONI INCIDENTALI

CONOSCENZE

- Conoscere la funzione delle proposizioni incidentali

ABILITA’

- Riconoscere e usare correttamente le proposizioni incidentali.

D. COORDINAZIONE E SUBORDINAZIONE DELLE PREPOSIZIONI

CONOSCENZE

- Conoscere caratteristiche e tipi di coordinazione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

221

- Conoscere caratteristiche e gradi della subordinazione

- Capire la funzione dei diversi gradi di subordinazione

- Sapere qual è la differenza tra proposizione esplicite e implicite.

- Conoscere i vari tipi di struttura del periodo.

ABILITA’

- Distinguere le proposizioni coordinate e riconoscerne i tipi: copulative, disgiuntive,

avversative, conclusive, esplicative o dichiarative, correlative

- Distinguere le proposizioni subordinate e i relativi diversi gradi di subordinazione.

- Individuare subordinate esplicite e implicite e usarle correttamente.

- Eseguire l’analisi del periodo.

E. LE PROPOSIZONI SUBORDINATE: PRIMO GRUPPO

CONOSCENZA

- Comprendere la funzione delle proposizioni subordinate.

- Conoscere caratteristiche e differenze relative ai diversi tipi di proposizioni subordinate.

ABILITA’

- Riconoscere la funzione delle subordinate nel periodo

- Distinguere e usare correttamente subordinate soggettive, oggettive, interrogative indirette e

dichiarative.

F. LE PROPOSIZIONE SUBORDINATE: SECONDO GRUPPO

CONOSCENZE

- Conoscere caratteristiche e differenze circa i diversi tipi di proposizione subordinate.

- Conoscere caratteristiche e tipi di periodi ipotetici.

ABILITA’

- Distinguere e usare correttamente subordinate causali, finali, temporali, consecutive,

concessive, relative e condizionali.

- Distinguere forme e tipi di subordinate relative.

- Riconoscere i vari tipi di periodi ipotetici e usarli correttamente.

G. LE PROPOSIZIONE SUBORDINATE TERZO GRUPPO O “ACCESSORIE”

CONOSCENZE

- Conoscere caratteristiche e differenze relative ai diversi tipi di proposizioni subordinate.

ABILITA’

- Distinguere e usare correttamente subordinate modali, strumentali, comparative, avversative,

limitative, esclusive, eccettuative.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

222

H. DISCORSO DIRETTO E CORRELAZIONE DEI TEMPI

CONOSCENZE

- Conoscere caratteristiche e regole del discorso diretto e di quello indiretto.

- Conoscere le regole della correlazione dei tempi.

ABILITA’

- Riconoscere e usare correttamente il discorso diretto e quello indiretto.

- Usare correttamente la correlazione dei tempi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

223

ITALIANO PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

LA COMUNICAZIONE E LA TESTUALITA’

A. LA COMUNICAZIONE.

CONOSCENZE

1. Conoscere le forme della comunicazione.

2. Conoscere gli elementi della comunicazione

ABILITA’

1. Riconoscere e interpretare correttamente forme di comunicazione verbale.

2. Riconoscere gli elementi fondamentali della comunicazione.

B. LA LINGUA IN SITUAZIONE

CONOSCENZA

1. Apprendere adeguatamente la nozione di “registro linguistico”.

2. Conoscere le diverse funzioni della lingua.

ABILITA’

1. Riconoscere e utilizzare in modo adeguato i registri linguistici.

2. Riconoscere e utilizzare correttamente le funzioni linguistiche.

C. I LINGUAGGI SETTORIALI

CONOSCENZA

1. Apprendere la nozione di “linguaggio settoriale”.

2. Conoscere le caratteristiche dei principali linguaggi settoriali.

ABILITA’

1. Riconoscere termini espressioni e forme di comunicazione relativi a ciascun linguaggio

settoriale.

2. Decodificare termini, espressioni e forme di comunicazione dei linguaggi settoriali.

3. Riutilizzare in contesti diversi termini, espressioni e forme di comunicazione dei linguaggi

settoriali.

D. APPRENDERE E RICORDARE

CONOSCENZE

1. Conoscere i meccanismi di funzionamento della memoria

2. Conoscere i vari tipi di memoria.

3. Conoscere regole e strategie per ricordare.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

224

ABILITA’

1. Saper esercitare l’attenzione, la percezione, la visualizzazione.

2. Saper archiviare le informazioni operando associazioni

3. Saper utilizzare le tecniche del ripasso e del richiamo.

E. PRENDERE APPUNTI

CONOSCENZA

1. Conoscere le tecniche per prendere appunti

ABILITA’

1. Attivare strategie di ascolto e attenzione finalizzate a prendere appunti.

2. Saper prendere appunti utilizzando diverse tecniche.

F. ASCOLTARE

CONOSCENZE

1. Conoscere gli elementi costitutivi dell’ascolto.

2. Conoscere gli scopi e l’utilità dell’ascolto.

ABILITA’

1. Ascoltare in modo attivo e partecipativo.

2. Cogliere gli elementi fondamentali del discorso.

3. Strutturare coerentemente i punti di un discorso ascoltato.

G. PARLARE

CONOSCENZE

1. Conoscere gli elementi costitutivi del parlato.

2. Conoscere gli scopi e gli usi del parlare.

3. Conoscere le forme della comunicazione orale.

ABILITA’

1. Ordinare in un discorso coerente le informazioni da trasmettere.

2. Costruire un discorso convincente ed esprimere oralmente opinioni e riflessioni.

H. IL TESTO

CONOSCENZA

1. Conoscere la nozione di “testo”

2. Conoscere gli indicatori della coerenza e della coesione testuale.

3. Conoscere le parti strutturali del testo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

225

ABILITA’

1. Distinguere un testo da un non testo.

2. Individuare la coerenza in un testo: ordine logico, uniformità stilistica e contenutistica.

3. Individuare la coesione in un testo accordi morfologici, uso delle ripetizioni e sostituzioni,

uso dei connettivi, procedimenti di richiamo e di rinvio.

4. Riconoscere e distinguere le parti strutturali di un testo.

I. LETTURA E COMPRENSIONE DI UN TESTO

CONOSCENZE

1. Conoscere i processi mentali che intervengono nella lettura

2. Conoscere le diverse modalità di lettura e le loro funzioni.

3. Conoscere le diverse tecniche di lettura silenziosa e le loro funzioni.

ABILITA’

1. Acquisire la competenza tecnica della lettura.

2. Leggere per comprender globalmente il contenuto di un testo.

3. Leggere per selezionare dati.

4. Leggere per analizzare un testo a livello lessicale, contenutistico, strutturale.

L. IL TESTO LETTERARIO

CONOSCENZE

1. Conoscere le caratteristiche del testo letterario e le sue principali tipologie.

2. Conoscere le peculiarità del testo narrativo e le sue principali tipologie.

3. Conoscere le peculiarità del testo poetico e le sue principali tipologie.

4. Conoscere le peculiarità del testo drammatico e le sue principali tipologie.

ABILITA’

1. Distinguere un testo letterario da un testo non letterario.

2. Riconoscere un testo narrativo e classificarlo in base alla sua tipologia.

3. Analizzare un testo narrativo.

4. Riconoscere un testo poetico e classificarlo in base alla sua tipologia.

5. Analizzare un testo poetico.

6. Riconoscere e analizzare un testo drammatico.

M. IL TESTO ESPRESSIVO

CONOSCENZA

1. Conoscere il significato del termine “esprimere”.

2. Conoscere lo scopo del testo espressivo.

3. Conoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo espressivo.

4. Conoscere le diverse forme di scrittura di tipo espressivo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

226

ABILITA’

1. Riconoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo espressivo

2. Scrivere un lettera personale, utilizzando la struttura e le strategie linguistiche del testo

espressivo.

3. Scrivere una pagina di diario, utilizzando la struttura e le strategie linguistiche del testo

espressivo.

N. IL TESTO DESCRITTIVO

CONOSCENZA

1. Conoscere il significato del termine “descrivere”

2. Conoscere lo scopo del testo descrittivo.

3. Conoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo descrittivo.

4. Conoscere la differenza tra gli elementi soggettivi e quelli oggettivi in una descrizione

ABILITA’

1. Riconoscere e utilizzare le strategie linguistiche del testo descrittivo.

2. Produrre descrizioni adeguate allo scopo.

O. IL TESTO REGOLATIVO

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato del termine “regolare”.

2. Conoscere lo scopo del testo regolativo.

3. Conoscere la struttura e il linguaggio del testo regolativo.

4. Conoscere le diverse forme di scrittura di tipo regolativo.

ABILITA’

1. Riconoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo regolativo

2. Saper leggere e scrivere istruzioni.

3. Saper formulare un decalogo.

P. IL TESTO ESPOSITIVO

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato del termine “esporre”.

2. Conoscere lo scopo del testo espositivo.

3. Conoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo espositivo.

4. Conoscere le diverse forme di scrittura di tipo espositivo: la lettera ufficiale, la domanda, l’

invito, il curriculum vitae, la relazione, il verbale, la cronaca.

ABILITA’

1. Riconoscere e utilizzare le strategie linguistiche del testo espositivo.

2. Produrre testi espositivi a seconda della situazione comunicativa.

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227

Q. IL TESTO ARGOMENTATIVO

CONOSCENZA

1. Conoscere il significato del termine “argomentare”.

2. Conoscer lo scopo del testo argomentativi.

3. Conoscere la struttura e le strategie linguistiche del testo argomentativi.

4. Conoscere la funzione dei connettivi in un testo argomentativi.

5. Conoscere le diverse forme di scrittura di tipo argomentativi: la dimostrazione,

l’intervista, la denuncia, il commento, la recensione..

ABILITA’

1. Individuare i diversi tipi di testo argomentativi.

2. Riconoscere la funzione dei connettivi in un testo argomentativo.

3. Saper validamente giustificare una tesi e sostenere una opinione con adeguate

argomentazioni.

4. Saper confutare una tesi.

5. Produrre un testo argomentativo.

R. TESTI DI SCRITTURA NELLA PRATICA SCOLASTICA

CONOSCENZE

1. Conoscere il significato di ciascuna delle seguenti forme di scrittura: riassunto,

parafrasi, tema.

2. Conoscere le diverse fasi di lavoro di ciascuna delle seguenti forme di scrittura:

riassunto, parafrasi, tema.

ABILITA’

1. Selezionare le informazioni più importanti in un testo.

2. Riassumere un testo e sintetizzarlo utilizzando la procedura linguistica della

nominalizzazione.

3. Intervenire su un testo per operare una parafrasi.

4. Elaborare un tema rispondendo alla traccia proposta.

S. TESTI DI SCRITTURA DI TIPO ELETTRONICO

CONOSCENZA

1. Conoscer il concetto di “testo elettronico”

2. Conoscere i diversi tipi di testo elettronico.

3. Conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di testo elettronico.

ABILITA’

1. Individuare i diversi tipi di testo elettronico.

2. Produrre e decodificare un SMS.

3. Produrre una e-mail.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

228

4. Progettare semplici ipertesti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

(per tutte le verifiche scritte e colloqui orali)

Premessa

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche

scritte e colloqui orali in rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni

necessari al conseguimento degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate

alle possibilità di ogni allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Per perseguire il “successo in funzione delle personali capacità degli alunni” si progetteranno

verifiche oggettive chiaramente graduate per difficoltà per permettere a tutti gli allievi che si

impegnino nel lavoro scolastico, secondo le proprie possibilità, di raggiungere il successo

formativo, oltre a gratificare e motivare le eccellenze. Quindi in ogni verifica oggettiva si

stabilirà il numero e tipo di item che permettano di dimostrare il raggiungimento degli

obiettivi (conoscenze e abilità) minimi, indicati nei curricoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI SCRITTI DI ITALIANO

PROVA DI GRAMMATICA

Il Dipartimento di lettere ha stabilito di assegnare un punto a risposta esatta per le prove

grammaticali e di comprensione, mentre per la produzione scritta si utilizzerà la seguente

griglia valutativa:

PRODUZIONE SCRITTA DI RELAZIONI E TESTI INTERPRETATIVI,

ARGOMENTATIVI, REGOLATIVI ECC.

1. CONTENUTO (Rispondenza alla traccia e alle caratteristiche testuali - Chiarezza e

organicità dell’esposizione- Ricchezza di contenuti ed elaborazione personale)

VOTO DESCRITTORI

10 Lo svolgimento è pertinente alla traccia ed espresso in forma brillante e

personale, strutturato in modo chiaro, completo e ben articolato. L’argomento

è trattato in modo completo e personale ed evidenzia le capacità critiche

dell’allievo

9-8 Lo svolgimento è pertinente alla traccia, coerente e organico nelle sue parti. Lo

svolgimento è trattato in modo adeguato e presenta diverse considerazioni

personali

7 Lo svolgimento è sostanzialmente pertinente alla traccia e coerente in quasi

tutte le sue parti e presenta alcune considerazioni personali

6 Lo svolgimento è sufficientemente pertinente alla traccia, la coerenza del testo

è limitata e l’argomento è trattato in maniera generica

5 Lo svolgimento non è pertinente alla traccia. L’argomento è trattato in modo

limitato, senza chiarezza e considerazioni personali

4 Lo svolgimento non risponde alle indicazioni assegnate, è privo di

organizzazione, è trattato in modo estremamente limitato

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

229

2. CORRETTEZZA GRAMMATICALE

VOTO DESCRITTORI

10 L’ortografia è corretta e la sintassi ben articolata, espressiva e funzionale al

contenuto (uso corretto di concordanze, pronomi, tempi e modi verbali,

connettivi, punteggiatura)

9-8 L’ortografia è sostanzialmente corretta e la sintassi è ben articolata

7 L’ortografia è parzialmente corretta e la sintassi presenta qualche incertezza

6 L’ortografia e la sintassi sono incerte

5 Numerosi errori di ortografia e sintassi difficoltosa

4 Gravissimi errori ortografici e sintattici

3. LESSICO

VOTO DESCRITTORI

10 Appropriato, ricco e vario

9-8 Adeguato

7 Sostanzialmente adeguato

6 Semplice

5 Povero e ripetitivo

4 Non appropriato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER I COLLOQUI ORALI DI ITALIANO

VOTI DESCRITTORI

10 L’alunno mostra:

a. Prontezza e sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze organiche ed esaurienti sugli argomenti;

c. Prontezza nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti all’interno

della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali e capacità di operare raffronti e

analisi sugli argomenti affrontati.

9 L’alunno mostra:

a. Sicurezza nell’orientarsi e nel puntualizzare gli argomenti;

b. Conoscenze complete sugli argomenti;

c. Capacità apprezzabili nello stabilire e sviluppare collegamenti e confronti

all’interno della stessa area disciplinare e anche con altre discipline;

d. Proprietà espositiva utilizzando con sicurezza linguaggi specifici;

e. Capacità di esprimere giudizi personali sugli argomenti affrontati.

8 L’alunno mostra:

a. Buona prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare l’argomento;

b. Adeguato grado d’informazione sull’argomento;

c. Capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con altri argomenti all’interno

della stessa area disciplinare o anche con altre discipline;

d. Correttezza espositiva utilizzando in modo adeguato linguaggi e strumenti

propri delle diverse discipline.

7 L’alunno mostra:

a. Una più che sufficiente prontezza nell’orientarsi e nel puntualizzare

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

230

l’argomento;

b. Discreto grado d’informazione sull’argomento;

c. Una più che sufficiente capacità di cogliere e sviluppare collegamenti con

altri argomenti all’interno della stessa area disciplinare;

d. Correttezza espositiva.

6 L’alunno mostra:

a. Un sufficiente grado di informazione sull’argomento;

b. Capacità di cogliere semplici collegamenti (sotto la guida dell’insegnante)

con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Discreta chiarezza espositiva.

5 L’alunno mostra:

a. Un inadeguato grado di informazione sull’argomento (frammentario e

superficiale);

b. Incapacità di cogliere semplici collegamenti (anche sotto la guida

dell’insegnante) con altri argomenti all’interno della stessa disciplina;

c. Scarsa chiarezza espositiva.

4 L’alunno mostra:

a. Di non possedere le conoscenze di base delle discipline;

b. Stenta a comprendere significati e linguaggi delle discipline e ad esprimersi.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI ITALIANO

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso

modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nell’elaborazione di progetti e

nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

L’alunno legge testi letterari di vario tipo e comincia a costruirne un’interpretazione,

collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) adeguati a situazione, scopo, argomento e destinatario

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi

verbali con quelli iconici o sonori.

Adatta opportunamente i registri formale/informale in base alla situazione

comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative alla

morfologia, all’organizzazione logico sintattica della frase semplice e complessa e ai

connettivi testuali.

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231

STORIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

A. L’ETA’ DELLA RESTAURAZIONE

PERIODIZZAZIONE: Dal XVIII al 1821

CONOSCENZE

1. Conoscere i concetti e i principi della cultura illuministica, i principali eventi della

rivoluzione francese e dell’età napoleonica quali cause della Restaurazione.

2. Conoscere i principi di legittimità e di equilibrio a cui si ispirò il Congresso di Vienna e le

nuova carta politica dell’Europa.

3. Conoscere l’organizzazione, gli scopi e i moti provocati dalle sette segrete in Italia e in

Europa e comprendere le cause del loro fallimento.

ABILITA’

1. Saper confrontare e riferire i concetti e i principi della cultura illuministica, i principali

eventi della rivoluzione francese e dell’età napoleonica quali cause della Restaurazione.

2. Saper distinguere i principi di legittimità e di equilibrio a cui si ispirò il Congresso di

Vienna e le nuova carpa politica dell’Europa.

3. Saper descrivere l’organizzazione, gli scopi e i moti provocati dalle sette segrete in Italia e

in Europa e comprendere le cause del loro fallimento.

B. IL RISORGIMENTO IN ITALIA

PERIODIZZAZIONE: Dal 1821 al 1860

CONOSCENZE

Conoscere le idee e i protagonisti del dibattito risorgimentale italiano (V. Gioberti, C.

Cattaneo, C. Balbo e G. Mazzini).

Conoscere gli eventi delle tre guerre di indipendenza, della Spedizione dei Mille, l’opera

politica di C.Benso conte di Cavour e quella militare di G. Garibaldi.

Conoscere le differenze sociali ed economiche tra le diverse regioni d’Italia dopo l’unità,

il problema del meridionalismo e la piemontizzazione dell’Italia.

ABILITA’

Saper distinguere le idee e i protagonisti del dibattito risorgimentale italiano (V. Gioberti,

C. Cattaneo, C. Balbo e G. Mazzini).

Saper riferire gli eventi delle tre guerre di indipendenza, della Spedizione dei Mille,

l’opera politica di C.Benso conte di Cavour e quella militare di G. Garibaldi.

Saper confrontare le differenze sociali ed economiche tra le diverse regioni d’Italia dopo

l’unità, il problema del meridionalismo e la piemontizzazione dell’Italia.

C. LA SOCIETA’ INDUSTRIALE

PERIODIZZAZIONE: Dal XIX al XX secolo

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232

CONOSCENZA

- Conoscere il ruolo svolto dall’industria, l’importanza della macchina a vapore e del

motore a scoppio e l’effetto delle trasformazioni sulla produzione, nei trasporti e nelle

comunicazioni.

- Conoscere le diversità tra classi sociali: borghesia, industriali, capitalisti, proletariato e

i diversi obiettivi economici, politici e sociali perseguiti dai marxisti,

socialdemocratici, anarchici e l’impegno della Chiesa per la giustizia sociale.

- Conoscere l’effetto delle trasformazioni della seconda rivoluzione industriale

(elettricità, chimica, meccanica e medicina)

ABILITA’

5. Saper riconoscere il ruolo svolto dall’industria, l’importanza della macchina a vapore

e del motore a scoppio e l’effetto delle trasformazioni sulla produzione, nei trasporti e

nelle comunicazioni.

6. Saper confrontare le diversità tra classi sociali: borghesia, industriali, capitalisti,

proletariato e i diversi obiettivi economici, politici e sociali perseguiti dai marxisti,

socialdemocratici, anarchici e l’impegno della Chiesa per la giustizia sociale.

- Saper illustrare gli effetti delle trasformazioni della seconda rivoluzione industriale

(elettricità, chimica, meccanica e medicina)

D. L’ETA’ DEI NAZIONALISMI

PERIODIZZAZIONE: Dal 1848 Al 1900

CONOSCENZA

4. Conoscere le diversità interne, le ragioni della guerra di secessione americana e lo

sviluppo industriale ed economico degli USA e la modernizzazione del Giappone.

5. Conoscere le modalità dell’unificazione tedesca, il conflitto con l’impero di

Napoleone III, la nascita della terza Repubblica francese, lo sviluppo dell’Inghilterra

vittoriana e le difficoltà di Austria, Russia e Turchia.

6. Conoscere i problemi del nuovo stato unitario italiano e le risposte politiche della

Destra e Sinistra storica.

ABILITA’

3. Saper illustrare le diversità interne, le ragioni della guerra di secessione americana e lo

sviluppo industriale ed economico degli USA e la modernizzazione del Giappone.

4. Saper descrivere le modalità dell’unificazione tedesca, il conflitto con l’impero di

Napoleone III, la nascita della terza Repubblica francese, lo sviluppo dell’Inghilterra

vittoriane e le difficoltà di Austria, Russia e Turchia.

5. Saper illustrare i problemi del nuovo stato unitario italiano e le risposte politiche della

Destra e Sinistra storica.

E. LA PRIMA GUERRA MONDIALE

PERIDIZZAZIONE: Dal 1900 Al 1918

CONOSCENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

233

5. Conoscere le diverse cause della competizione tra i vari stati dell’Europa e in

particolare fra Germania e Inghilterra in merito all’imperialismo, colonizzazione e

nazionalismo, che portarono allo scoppio della prima guerra mondiale.

6. Conoscere il sistema di alleanza tra gli stati europei e le fasi dello svolgimento del

primo conflit6to mondiale e l’andamento delle operazioni sui diversi fronti e di quello

italiano in particolare.

7. Conoscere le conseguenze politiche, economiche materiali e morali del conflitto.

ABILITA’

4. Saper confrontare le diverse cause della competizione tra i vari stati dell’Europa e in

particolare fra Germania e Inghilterra in merito all’imperialismo, colonizzazione e

nazionalismo, che portarono allo scoppio della prima guerra mondiale.

5. Saper distinguere il sistema di alleanza tra gli stati europei e le fasi dello svolgimento

del primo conflit6to mondiale e l’andamento delle operazioni sui diversi fronti e di

quello italiano in particolare.

6. Saper illustrare le conseguenze politiche, economiche materiali e morali del conflitto.

F. L’ETA’ DEI TOTALITARISMI

PERIODIZZAZIONE: Dal 1918 al 1939

CONOSCENZE

4. Conoscere le cause e le iniziative politiche economiche e culturali che portarono

all’affermazione del comunismo in Russia, del fascismo in Italia e del nazismo in

Germania.

5. Conoscere le caratteristiche della violenza messa in atto dal comunismo, fascismo,

nazismo per la presa del potere e per l’affermazione dei regimi totalitari.

6. Conoscere le ragioni della fragilità dei regimi democratici e l’inefficacia delle

opposizioni nei paesi dell’Europa dopo la fine della prima guerra mondiale.

ABILITA’

6. Saper individuare le cause e le iniziative politiche economiche e culturali che

portarono all’affermazione del comunismo in Russia, del fascismo in Italia e del

nazismo in Germania.

7. Saper illustrare le caratteristiche della violenza messa in atto dai dal comunismo,

fascismo, nazismo per la presa del potere e per l’affermazione dei regimi totalitari.

8. Saper riconoscere le ragioni della fragilità dei regimi democratici e l’inefficacia delle

opposizioni nei paesi dell’Europa dopo la fine della prima guerra mondiale.

G. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

PERIODIZZAZZIONE: Dal 1939 al 1945

CONOSCENZE

3. Conoscere le cause e le conseguenze dell’espansione del terzo Reich e le reazioni

internazionali che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

234

4. Conoscere le ragioni dell’intervento nel conflitto dell’Italia, del Giappone e USA e le

principali fasi e operazioni belliche.

5. Conoscere le basi ideologiche del razzismo antiebraico dei nazisti con il progetto di

soluzione finale e il fenomeno e i protagonisti della resistenza in Italia.

ABILITA’

5. Saper individuare le cause e le conseguenze dell’espansione del terzo Reich e le

reazioni internazionali che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale.

6. Saper confrontare le ragioni dell’intervento nel conflitto dell’Italia, del Giappone e

USA e le principali fasi e operazioni belliche.

7. Saper riconoscere le basi ideologiche del razzismo antiebraico dei nazisti con il

progetto di soluzione finale e il fenomeno e i protagonisti della Resistenza in Italia.

H. LA DECOLONIZZAZIONE

PERIODIZZAZIONE: Dal XIX al XX secolo

CONOSCENZE

5. Conoscere le ragioni che portarono alla fine del colonialismo e la posizione dei paesi

non allineati.

6. Conoscere le cause e le conseguenze dei processi di indipendenza dell’India,

dell’Algeria e del Sudafrica e le figure di Gandhi e Mandela.

7. Conoscere la situazione della Cina prima della Seconda guerra mondiale,

l’occupazione giapponese, le fasi della guerra civile fino alla vittoria del comunismo e

l’opposizione Cina URSS.

ABILITA’

1. Saper individuare le ragioni che portarono alla fine del colonialismo e la posizione dei

paesi non allineati.

8. Saper riferire le cause e le conseguenze dei processi di indipendenza dell’India,

dell’Algeria e del Sudafrica e le figure di Gandhi e Mandela.

9. Saper confrontare la situazione della Cina prima della Seconda guerra mondiale,

l’occupazione giapponese, le fasi della guerra civile fino alla vittoria del comunismo e

l’opposizione Cina URSS.

I. LA CRISI DEL MONDO BIPOLARE

PERIODIZZAZIONE. Dal 1845 al 1980

CONOSCENZE

5. Conoscere le conseguenze della pace per l’Italia, Germania e Giappone e le ragioni

dell’opposizione tra USA e URSS con la Guerra Fredda.

6. Conoscere i principali eventi politici della storia italiana dal 1945 agli anni ’80 del

Novecento (Il ruolo dei partiti, il miracolo economico, il Concilio Vaticano Secondo,

la lotta tra Stato e terrorismo e tra Stato e fenomeno mafioso).

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

235

7. Conoscere i principali eventi politici degli stati europei e mondiali dal 1945 agli anni

’80 del Novecento (Dialogo USA URSS, La fragilità delle democrazie americane, Il

conflitto arabo israeliano).

ABILITA’

5. Saper individuare le conseguenze della pace per l’Italia, Germania e Giappone e le

ragioni dell’opposizione tra USA e URSS con la Guerra Fredda.

6. Saper esporre i principali eventi politici della storia italiana dal 1945 agli anni ’80 del

Novecento (Il ruolo dei partiti, il miracolo economico, il Concilio Vaticano Secondo,

la lotta tra Stato e terrorismo e tra Stato e fenomeno mafioso).

8. Saper illustrare i principali eventi politici degli stati europei e mondiali dal 1945 agli

anni ’80 del Novecento (Dialogo USA URSS, La fragilità delle democrazie americane,

Il conflitto arabo israeliano).

L. IL MONDO IN CUI VIVIAMO

PERIODIZZAZIONE: Dal 1980 ad oggi

CONOSCENZA

Conoscere l’importanza e i limiti dell’integrazione europea e le sue prospettive per il

futuro.

Conoscere e comprendere le ragioni dell’immigrazione dal Sud del mondo, i problemi

suscitati e le prospettive esistenti.

Conoscere i problemi di un mondo globale: le risorse energetiche, l’inquinamento, la

povertà e i conflitti del terzo mondo, il terrorismo internazionale e i rischi che implica.

ABILITA’

Saper individuare l’importanza e i limiti dell’integrazione europea e le sue prospettive

per il futuro.

Saper illustrare le ragioni dell’immigrazione dal Sud del mondo, i problemi suscitati e

le prospettive esistenti.

Saper individuare e illustrare i problemi di un mondo globale: le risorse energetiche,

l’inquinamento, la povertà e i conflitti del terzo mondo, il terrorismo internazionale e i

rischi che implica.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

236

CITTADINANZA E COSTITUZIONE ITALIANA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

A. GLI ORGANISMI DELLO STATO ITALIANO

CONOSCENZE

1. Conoscere l’importanza del ruolo delle regole all’interno di una comunità.

2. Conoscere i principali organi costituzionali dello stato italiano.

3. Conoscere le norme per un Consiglio Comunale dei Ragazzi.

4. Conoscere i principali articoli della Costituzione Italiana (2-3-4-8).

5. Conoscere il significato e le conseguenze della globalizzazione.

ABILITA’

Comprendere l’importanza del ruolo delle regole all’interno di una comunità.

Riconoscere i principali organi costituzionali dello Stato Italiano.

Analizzare le norme per un Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Rispettare i principali articoli della Costituzione Italiana relativi alle varie forme di

libertà.

Riconoscere i fattori che determinano lo squilibrio tra Nord-Sud e Est-Ovest del

mondo.

B. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

CONOSCENZE

3. Conoscere i principi fondamentali della vita comunitaria.

4. Conoscere i maggiori organismi internazionali.

5. Conoscere la modalità di governo dell’Europa.

ABILITA’

Riconoscere i principi fondamentali della vita comunitaria.

Individuare i maggiori Organismi Internazionali.

Ricercare le modalità di governo dell’Europa.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

237

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

VOTI DESCRITTORI

10 Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di

causa/effetto con sicurezza e autonomia.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

9 Conosce gli eventi storici in modo approfondito . Stabilisce relazioni di causa/effetto

con sicurezza .

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

approfondito.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro

8 Conosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo

preciso.

7 Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali

relazioni di causa/effetto con

correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in

modo abbastanza completo.

Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

6 Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di

causa/effetto.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali.

Comprende ed usa il linguaggio il linguaggio specifico in modo accettabile.

5 Conosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto

con qualche incertezza.

Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo

superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

4 Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di

causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale,

civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE STORICHE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante

l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere e le sa organizzare intesti.

Comprende testi storici e li sa elaborare con personale metodo di studio.

Espone oralmente e con scritture le conoscenze storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende

opinioni e

culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo

Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla

nascita della Repubblica, anche con possibilità di apertura e confronti con il mondo

antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla

civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in

relazione con i fenomeni storici studiati.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

238

GEOGRAFIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

A. GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

CONOSCENZA

5. Conoscere gli strumenti della rappresentazione di un territorio (il telerilevamento,

l’aereofotografia, l’uso del computer).

6. Conoscere i diversi tipi di rappresentazione cartografica.

7. Conoscere i diversi tipi di grafici e mappe concettuali.

ABILITA’

Riconoscere gli strumenti della rappresentazione di un territorio (il telerilevamento,

l’aereofotografia, l’uso del computer).

Confrontare i diversi tipi di rappresentazione cartografica.

Riconoscere, leggere e disegnare i diversi tipi di grafici e mappe concettuali.

B. GLI ELEMENTI DEL CLIMA E DEL PAESAGGIO

CONOSCENZA

Conoscere gli elementi caratteristici del pianeta terra nel sistema solare.

Conoscere le caratteristiche fondamentali dei diversi climi della terra

Conoscere gli elementi caratteristici dei diversi ambienti della terra (foresta equatoriale,

savana, deserti, foresta temperata di latifogli e conifere, la macchia mediterranea,

prateria, tundra e taiga)

ABILITA’

1. Individuare gli elementi caratteristici del pianeta terra nel sistema solare.

Riconoscere le caratteristiche fondamentali dei diversi climi della terra

Confrontare gli elementi caratteristici dei diversi ambienti della terra (foresta equatoriale,

savana, deserti, foresta temperata di latifogli e conifere, la macchia mediterranea,

prateria, tundra e taiga).

C. LE MACRO REGIONI DEL MONDO

CONOSCENZE

Conoscere le principali caratteristiche fisiche e antropiche delle Americhe, Africa, Asia,

Oceanea.

Conoscere i principali aspetti demografici e sociali delle popolazioni americane, africane,

asiatiche e dell’oceanea.

Conoscere le principali attività del settore primario, secondario e terziario dei continenti

americano, africano, asiatico e dell’oceanea.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

239

ABILITA’

Saper riconoscere le principali caratteristiche fisiche e antropiche delle Americhe, Africa,

Asia, Oceanea.

Saper individuare i principali aspetti demografici e sociali delle popolazioni americane,

africane, asiatiche e dell’oceanea.

Saper confrontare le principali attività del settore primario, secondario e terziario dei

continenti americano, africano, asiatico e dell’oceanea.

D. IL MONDO IN GENERALE

CONOSCENZE

Conoscere le principali fasi della formazione dei continenti.

Conoscere i meccanismi fondamentali della struttura e movimenti delle placche e i

fenomeni del vulcanesimo e dei terremoti.

Conoscere i principali sistemi montuosi, pianure, sistemi fluviali, oceani della terra.

ABILITA’

1. Riconoscere le principali fasi della formazione dei continenti.

Saper illustrare i meccanismi fondamentali della struttura e movimenti delle placche e i

fenomeni del vulcanesimo e dei terremoti.

Saper descrivere i principali sistemi montuosi, pianure, sistemi fluviali, oceani della terra.

E. LA POPOLAZIONE MONDIALE

CONOSCENZE

9. Conoscere la distribuzione della popolazione, le etnie, le lingue e le religioni presenti

nel mondo.

10. Conoscere i fattori naturali e umani della diversità demografica nel mondo e i flussi

migratori e le loro cause.

11. Conoscere le cause della rivoluzione urbana contemporanea e le diversità tra le città

dei paesi ricchi e quelle dei paesi poveri della terra.

ABILITA’

Saper illustrare la distribuzione della popolazione, le etnie, le lingue e le religioni presenti

nel mondo.

Saper individuare i fattori naturali e umani della diversità demografica nel mondo e i

flussi migratori e le loro cause.

Saper illustrare le cause della rivoluzione urbana contemporanea e le diversità tra le città

dei paesi ricchi e quelle dei paesi poveri della terra.

F. IL SETTORE PRIMARIO, SECONDARIO E TERZIARIO

NELLE ECONOMIE DEL MONDO

CONOSCENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

240

Conoscere la distribuzione degli spazi agrari nel mondo con l’individuazione delle

principali piante coltivate, animali allevati e i problemi a loro connessi.

Conoscere le risorse e la differenza della attività industriali del mondo e i flussi del

commercio mondiale.

Conoscere le caratteristiche delle diverse fonti energetiche e della loro produzione e

consumo nel mondo.

ABILITA’

Saper illustrare la distribuzione degli spazi agrari nel mondo con l’individuazione delle

principali piante coltivate, animali allevati e i problemi a loro connessi.

Saper individuare le risorse e la differenza della attività industriali del mondo e i flussi del

commercio mondiale.

Saper riconoscere le caratteristiche delle diverse fonti energetiche e della loro produzione

e consumo nel mondo.

G. GLI STATI DEL MONDO

CONOSCENZE

Conoscere lo spazio geografico in cui è collocato uno stato del mondo: posizione, confini.

Conoscere le caratteristiche geografiche di uno stato del mondo: morfologia, idrografia,

clima, vegetazione.

Conoscere le caratteristiche storiche, politiche ed economiche di uno stato del mondo.

ABILITA’

1. Saper riconoscere lo spazio geografico in cui è collocato uno stato del mondo:

posizione, confini.

Saper descrivere le caratteristiche geografiche di uno stato del mondo: morfologia,

idrografia, clima, vegetazione.

Saper individuare le caratteristiche storiche, politiche ed economiche di uno stato del

mondo.

METODI - TECNICHE – STRUMENTI

Metodo interattivo con funzione di guida e di coordinatore da parte del docente,

operando sequenzialmente e legando opportunamente i comportamenti degli allievi nel

campo cognitivo a quelli del campo affettivo e sociale.

Metodo della ricerca (pedagogia dalle motivazioni intrinseche), servendosi delle

tecnologie dell’interpretazione dell’esperienza degli allievi, quella della

comunicazione attiva e quella di ricerca-scoperta, ricerca-costruzione, ricerca-

creazione.

Strumenti:

Libri di testo, testi vari, giornali, riviste e ausili multimediali e informatici

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

241

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione sarà formativa e risulterà da osservazioni sistematiche, rilevazioni, verifiche in

rapporto agli obiettivi, in modo da porgere gli aiuti e i sostegni necessari al conseguimento

degli stessi o per variare le attività così da renderle commisurate alle possibilità di ogni

allievo.

Per gli allievi con difficoltà di apprendimento si utilizzeranno tecniche espressive non

linguistiche per favorire il miglioramento o il recupero dei nessi espressivi scritti

(aggettivazione più specifica e completa).

Livelli di valutazione per la valutazione delle competenze

VOTO DESCRITTORI

10 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e

approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo.

Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia.

Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo.

9 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con sicurezza . Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso.

8 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

preciso.

7 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo.

Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo abbastanza preciso.

6 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali

relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo accettabile.

5 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi

fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo

impreciso.

4 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli

strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra

diversi fenomeni geografici in modo confuso. Comprende e usa il linguaggio specifico in

modo improprio.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI GEOGRAFIA

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Lo studente si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche a grande scala,

utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie d’epoca, immagini da

telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per

comunicare efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli

elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come

patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e

valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

242

INGLESE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

OBIETTIVI GENERALI

8. Accoglienza di classe e di gruppo

9. Promuovere l’accettazione dell’individuo

10. Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

11. Conoscenza della loro situazione familiare

12. Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà

circostante

13. Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

14. Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

Capire i punti essenziali di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti

Individuare l’informazione principale di brevi testi registrati relativi ad aree di

interesse quotidiano

Cogliere il significato globale e informazioni specifiche da racconti, descrizioni,

conversazioni che trattino di fatti avvenuti in un passato recente, progetti futuri, ipotesi

possibili, previsioni, sogni e desideri …

Comprendere opinioni, desideri, preferenze, richieste e offerte di aiuto, consigli,

permessi e divieti

PARLATO ( PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE )

Utilizzare suoni e ritmi nella ripetizione e produzione di parole rispettando la

pronuncia e l’intonazione

Raccontare di sé parlando di esperienze passate recenti, progetti futuri, sogni e

ambizioni, formulando ipotesi

Relazionare su argomenti o problemi vicini alla propria esperienza

Descrivere immagini e foto

Sostenere una semplice conversazione per formulare domande e risposte su esperienze

fatte, progetti futuri, tempo libero, desideri e ambizioni, preferenze e opinioni

Informarsi e rispondere su problemi personali, malesseri e incidenti, chiedendo e

dando consigli, esprimendo previsioni e ipotesi, chiedendo e offrendo aiuto e

informazioni.

Utilizzare lessico e funzioni acquisite

LETTURA ( COMPRENSIONE SCRITTA)

Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare

informazioni specifiche in materiali di uso corrente

SCRITTURA ( PRODUZIONE SCRITTA)

Compilare moduli, tabelle, schemi fornendo dati su film, programmi televisivi, attività

sportive, viaggi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

243

Descrivere in modo efficace e sostanzialmente corretto persone vicine, personaggi

famosi, località note e avvenimenti storici

Redigere lettere e messaggi per descrivere eventi recenti, progetti futuri, sogni e

ambizioni, attività del tempo libero, problemi ed esperienze personali

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

Chieder e dare informazioni personali, descrivere azioni in corso di svolgimento, parlare di

azioni quotidiane, parlare della frequenza di azioni, chiede un permesso, parlare di abilità,

parlare di eventi passati, parlare di quanto stava accadendo nel passato, confrontare presente e

passato, parlare di abbigliamento, parlare di film, parlare di eventi appena successi, parlare di

eventi passati ancora in svolgimento, fare previsioni per il futuro, offrirsi di fare qualcosa,

parlare di ambizioni future, descrivere persone, parlare di situazioni usando il periodo

ipotetico, parlare di regole, parlare di località geografiche, dare consigli .

STRUTTURE GRAMMATICALI

Pronome personale soggetto e complemento, verbo tobe e to have, ho w-/wh- questions,

presente progressivo, presente semplice, avverbi di frequenza, can, must, have to, quantifiers,

some any, no+composti, condizionale, passato verbi regolari ed irregolari,present perfect,

duration form, passato progressivo, periodo ipotetico 1° e 2° tipo, forma passiva.

LESSICO

Attività per il tempo libero, vestit, generi cinematografici, verbi per attività sportive, mezzi di

trasporto, generi letterari, professioni, aggettivi per descrivere la personalità, cibi e bevande,

luoghi in cui si pratica lo sport, termini geografici, la scuola, viaggi, eventi atmosferici.

CIVILTA’

Argomenti stirico-geografici, usi e costumi dei paesi anglofoni: English, America, Italian

school system; English in the world; the history of the USA, geographical aspects of the USA,

la statua della Libertà, i diritti umani, M.L. King, immigrazione negli USA, spirituals jazz

musics, New Zeland, Canada, Australia, New Orleans.

CRITERI DI VALUTAZIONE – INGLESE – CLASSE TERZA

VOTO DESCRITTORI

10 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo esauriente e utilizzando un registro corretto.

Imposta e scrive in modo corretto lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con correttezza ortografica e lessicale, rielaborando in modo

personale, aggiungendo spunti originali e dimostrando scurezza, scioltezza

(fluency) e padronanza degli argomenti. E’ propositivo e opera collegamenti.

Comprende e ricava le informazioni richieste da messaggi orali. Legge con

corretta pronuncia e intonazione, comprende lettere personali, opuscoli e testi di

vario genere e complessità, rispondendo a domande aperte ed utilizzando un

lessico appropriato. Riconosce i propri errori e riesce a correggerli

autonomamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative

che ha interiorizzato.

9 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo esauriente e utilizzando un registro corretto.

Imposta e scrive in modo corretto lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con correttezza ortografica e lessicale, rielaborando in modo

personale. Comprende e ricava le informazioni richieste da messaggi orali.

Legge con corretta pronuncia e intonazione, comprende lettere personali,

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

244

opuscoli e testi di vario genere e complessità, rispondendo a domande aperte ed

utilizzando un lessico appropriato. Sa riflettere sui propri errori.

8 Comprende e da informazioni su esperienze personali, familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo corretto. Scrive lettere personali e descrive

esperienze e avvenimenti con correttezza grammaticale e lessicale. Comprende

e ricava le informazioni essenziali da messaggi orali. Legge con corretta

pronuncia, comprende un testo attraverso domande aperte e risponde a tali

domande in modo corretto. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo non sempre appropriato. Comprende

oralmente le domande poste. Scrive lettere personali e descrive esperienze e

avvenimenti con sporadici errori di lessico e non gravi errori grammaticali.

Legge con una pronuncia accettabile e comprende un testo scritto attraverso

semplici domande aperte a cui risponde con qualche incertezza. Riflette sugli

errori se guidato dall’insegnante.

6 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti solo dopo sollecitazioni. Ripete in modo mnemonico le

informazioni richieste. Scrive brevi lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con alcuni errori di lessico e di grammatica che però non

compromettono la comprensione. Legge con qualche difficoltà e comprende

oralmente e per iscritto un testo rispondendo sistematicamente a semplici

domande aperte. Ha qualche difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Chiede e da informazioni essenziali su esperienze personali e familiari e

riferisce alcune notizie su argomenti di civiltà noti dopo ripetizioni e con alcuni

errori di lessico e di grammatica. Scrive brevi lettere personali e descrive

avvenimenti ed esperienze con diffusi errori di lessico e di grammatica che

rendono difficili la comprensione del messaggio. Legge con una pronuncia poco

corretta e comprende solo parzialmente un testo rispondendo a un questionario

in maniera incompleta. Ha difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

4 Chiede e da alcune informazioni personali e familiari. Ha grosse difficoltà ad

esporre argomenti di civiltà. Scrive semplici frasi riguardanti la spera personale

con numerosi e gravi errori di lessico che ne impediscono la comprensione.

Legge con pronuncia scorretta e comprende solo parzialmente il testo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PER LA PRIMA LINGUA

COMUNITARIA INGLESE

Interagisce in semplici conversazioni concernenti situazioni di vita quotidiana ed argomenti familiari - Comprende comandi, istruzioni ed espressioni familiari relative al vissuto - Argomenta su temi familiari e di interesse personale evidenziando il proprio punto di vista e motivando le proprie opinioni - Comprende brevi messaggi scritti, resoconti di eventi di attualità, semplici testi descrittivi, narrativi ed espositivi - Scrive messaggi, lettere personali e brevi testi descrittivi relativi a persone e luoghi familiari - Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

245

FRANCESE

PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

OBIETTIVI GENERALI

Accoglienza di classe e di gruppo

Promuovere l’accettazione dell’individuo

Favorire l’integrazione nel gruppo-classe

Conoscenza della loro situazione familiare

Promuovere la socializzazione, la coscienza, la conoscenza di sé e della realtà

circostante

Saper ascoltare, parlare, leggere e scrivere

Riconoscere e rispettare le esigenze altrui

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO ( COMPRENSIONE ORALE )

Capire i punti essenziali di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti

Individuare l’informazione principale di brevi testi registrati relativi ad aree di

interesse quotidiano

Cogliere il significato globale e informazioni specifiche da racconti, descrizioni,

conversazioni che trattino di fatti avvenuti in un passato recente, progetti futuri, ipotesi

possibili, previsioni, sogni e desideri …

Comprendere opinioni, desideri, preferenze, richieste e offerte di aiuto, consigli,

permessi e divieti

PARLATO ( PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE )

Utilizzare suoni e ritmi nella ripetizione e produzione di parole rispettando la

pronuncia e l’intonazione

Raccontare di sé parlando di esperienze passate recenti, progetti futuri, sogni e

ambizioni, formulando ipotesi

Relazionare su argomenti o problemi vicini alla propria esperienza

Descrivere immagini e foto

Sostenere una semplice conversazione per formulare domande e risposte su esperienze

fatte, progetti futuri, tempo libero, desideri e ambizioni, preferenze e opinioni

Informarsi e rispondere su problemi personali, malesseri e incidenti, chiedendo e

dando consigli, esprimendo previsioni e ipotesi, chiedendo e offrendo aiuto e

informazioni.

Utilizzare lessico e funzioni acquisite

LETTURA ( COMPRENSIONE SCRITTA)

Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e rovare

informazioni specifiche in materiali di uso corrente

SCRITTURA ( PRODUZIONE SCRITTA)

Compilare moduli, tabelle, schemi fornendo dati su film, programmi televisivi, attività

sportive, viaggi

Descrivere in modo efficace e sostanzialmente corretto persone vicine, personaggi

famosi, località note e avvenimenti storici

Redigere lettere e messaggi per descrivere eventi recenti, progetti futuri, sogni e

ambizioni, attività del tempo libero, problemi ed esperienze personali

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

FUNZIONI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

246

Chiedere / accordare / rifiutare il permesso; chiedere / dire / giustificare la propria opinione;

ordinare al ristorante, lamentarsi / giustificarsi / scusarsi; chiedere e offrire un servizio,

raccontare al passato, chiedere e offrire un servizio, riportare le parole di qualcuno, informarsi

e ofrire delle informazioni, esprimere: la causa, l’opposizione, la concessione e i propri

sentimenti

STRUTTURE GRAMMATICALI

I pronomi: relativi, dimostrativi, possessivi, indefiniti, interrogativi, neutri: y e en; i

comparativi: maggioranza, minoranza e uguaglianza, il discorso indiretto, la frase: ipotetica,

passiva; il participio presente, il gerundio, l’imperfetto, i verbi irregolari

LESSICO

Amicizia e amore, i ristoranti e i pasti, la scuola, i viaggi, il computer

CIVILTA’

Conoscere aspetti caratteristici della civiltà del paese studiato

CRITERI DI VALUTAZIONE – FRANCESE – CLASSE TERZA

VOTO DESCRITTORI

10 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo esauriente e utilizzando un registro corretto.

Imposta e scrive in modo corretto lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con correttezza ortografica e lessicale, rielaborando in modo

personale, aggiungendo spunti originali e dimostrando scurezza, scioltezza

(fluency) e padronanza degli argomenti. E’ propositivo e opera collegamenti.

Comprende e ricava le informazioni richieste da messaggi orali. Legge con

corretta pronuncia e intonazione, comprende lettere personali, opuscoli e testi di

vario genere e complessità, rispondendo a domande aperte ed utilizzando un

lessico appropriato. Riconosce i propri errori e riesce a correggerli

autonomamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative

che ha interiorizzato.

9 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo esauriente e utilizzando un registro corretto.

Imposta e scrive in modo corretto lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con correttezza ortografica e lessicale, rielaborando in modo

personale. Comprende e ricava le informazioni richieste da messaggi orali.

Legge con corretta pronuncia e intonazione, comprende lettere personali,

opuscoli e testi di vario genere e complessità, rispondendo a domande aperte ed

utilizzando un lessico appropriato. Sa riflettere sui propri errori.

8 Comprende e da informazioni su esperienze personali, familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo corretto. Scrive lettere personali e descrive

esperienze e avvenimenti con correttezza grammaticale e lessicale. Comprende

e ricava le informazioni essenziali da messaggi orali. Legge con corretta

pronuncia, comprende un testo attraverso domande aperte e risponde a tali

domande in modo corretto. Sa riflettere sui suoi errori.

7 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

argomenti di civiltà noti in modo non sempre appropriato. Comprende

oralmente le domande poste. Scrive lettere personali e descrive esperienze e

avvenimenti con sporadici errori di lessico e non gravi errori grammaticali.

Legge con una pronuncia accettabile e comprende un testo scritto attraverso

semplici domande aperte a cui risponde con qualche incertezza. Riflette sugli

errori se guidato dall’insegnante.

6 Chiede e da informazioni su esperienze personali e familiari e riferisce su

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

247

argomenti di civiltà noti solo dopo sollecitazioni. Ripete in modo mnemonico le

informazioni richieste. Scrive brevi lettere personali e descrive avvenimenti ed

esperienze con alcuni errori di lessico e di grammatica che però non

compromettono la comprensione. Legge con qualche difficoltà e comprende

oralmente e per iscritto un testo rispondendo sistematicamente a semplici

domande aperte. Ha qualche difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

5 Chiede e da informazioni essenziali su esperienze personali e familiari e

riferisce alcune notizie su argomenti di civiltà noti dopo ripetizioni e con alcuni

errori di lessico e di grammatica. Scrive brevi lettere personali e descrive

avvenimenti ed esperienze con diffusi errori di lessico e di grammatica che

rendono difficili la comprensione del messaggio. Legge con una pronuncia poco

corretta e comprende solo parzialmente un testo rispondendo a un questionario

in maniera incompleta. Ha difficoltà nel riflettere sui suoi errori.

4 Chiede e da alcune informazioni personali e familiari. Ha grosse difficoltà ad

esporre argomenti di civiltà. Scrive semplici frasi riguardanti la spera personale

con numerosi e gravi errori di lessico che ne impediscono la comprensione.

Legge con pronuncia scorretta e comprende solo parzialmente il testo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PER LA SECONDA LINGUA

COMUNITARIA FRANCESE

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per

le lingue del Consiglio d’Europa)

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni

semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

Descrive oralmente e per iscritto,in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente.

Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico - comunicativi e culturali proprie

delle lingue di studio.

Confronta i risultati conseguite in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

248

MATEMATICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

Presentazione delle classi

Ad inizio anno scolastico vengono effettuate prove d’ingresso ed osservazioni sistematiche

per stabilire gruppi di livello.

Periodo di riferimento

Anno scolastico in corso/Triennio della scuola secondaria di Primo grado.

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: il numero

Competenze

Utilizzare le potenze, anche con esponente negativo, nelle notazioni scientifiche, per

rappresentare numeri piccolissimi e grandissimi.

Risolvere problemi ricavati dalla realtà facendo uso dei numeri relativi.

Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che consentono di

passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Obiettivi di apprendimento

Eseguire le operazioni tra numeri relativi e confrontare numeri relativi conosciuti.

Rappresentare numeri relativi su una retta.

Eseguire espressioni algebriche, consapevoli del significato delle parentesi e delle

convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche, risolvere sequenze di operazioni e

problemi anche sostituendo alle variabili letterali i valori numerici.

Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti usati.

Rappresentare graficamente equazioni di primo grado.

Saper risolvere problemi applicando le equazioni di primo grado.

Nucleo tematico: spazio e figure

Competenze

Percepire, descrivere e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Consolidare le conoscenze teoriche acquisite (grazie anche ad attività laboratoriali e

manipolazione di modelli) e argomentare (ad esempio esprime concetti ed espone

definizioni).

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

249

Valutare le informazioni su una situazione: riconoscere, confrontare e classificare

figure solide.

Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che consentono di

passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Obiettivi di apprendimento

Riconoscere figure piane simili in vari contesti.

Conoscere il teorema di Euclide e le sue applicazioni in matematica e in situazioni

concrete.

Conoscere il numero π e il suo significato.

Conoscere le formule per trovare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza.

Stimare per eccesso e per difetto l’area di una figura delimitata da linee curve.

Rappresentare figure tridimensionali sul piano.

Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.

Calcolare la superficie laterale totale e il volume delle figure solide più comuni.

Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.

Nucleo tematico: dati e previsioni

Competenze

Valutare le informazioni su una situazione, sviluppando senso critico.

Capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per

operare nella realtà.

Usare correttamente le espressioni “è possibile”, “è probabile”, “è certo”, “è

impossibile”.

Obiettivi di apprendimento

Rappresentare insiemi di dati e confrontarli al fine di prendere decisioni, utilizzando le

distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media, moda e

mediana.

In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, discutere i modi per

assegnare ad essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento

componendolo in eventi elementari disgiunti.

Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.

Nucleo tematico: relazioni

Competenze

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e

traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento

seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per

operare nella realtà.

Obiettivi di apprendimento

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

250

Costruire, interpretare e trasformare formule che contengano lettere per esprimere in

forma generale relazioni e proprietà.

Ampliare le conoscenze sulle funzioni e sulla loro rappresentazione grafica.

Unità di apprendimento e relativi contenuti

Nucleo tematico: il numero

Unità di

apprendimento Contenuti

1. I Numeri

Relativi

L’insieme R.

Rappresentazione grafica dei numeri relativi.

Le caratteristiche dei numeri relativi e loro confronto.

Operazioni con i numeri relativi:

o Addizione,

o Sottrazione,

o Somma algebrica,

o Moltiplicazione,

o Divisione,

o Potenza,

o Radice quadrata.

Le espressioni con i numeri relativi.

La notazione scientifica dei numeri.

Ordine di grandezza.

2. Calcolo Letterale

Le espressioni algebriche letterali: calcolo del loro valore.

I monomi.

Le operazioni di monomi e le loro proprietà:

o addizione algebrica,

o moltiplicazione,

o divisione,

o potenza.

I polinomi e le operazioni con essi:

o addizione algebrica,

o moltiplicazione di un polinomio per un monomio,

o moltiplicazione di due polinomi,

o divisione di un polinomio per un monomio,

o la potenza di un polinomio e i prodotti notevoli,

o l’interpretazione geometrica del quadrato e del cubo di

un binomio.

3. Equazioni

Identità.

Equazioni.

Equazioni equivalenti.

Il primo principio di equivalenza e le sue conseguenze.

Il secondo principio di equivalenza e le sue conseguenze.

La risoluzione di un’equazione di primo grado ad una incognita.

La verifica di un’equazione.

Casi particolari: equazioni determinate, indeterminate e

impossibili.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

251

La risoluzione di particolari equazioni di secondo grado.

La risoluzione algebrica di alcuni problemi aritmetici,

geometrici e di fisica.

Nucleo tematico: spazio e figure

Unità di apprendimento Contenuti

4. Trasformazioni isometriche

Congruenza e isometria.

Isometrie dirette: traslazione, rotazione e

simmetria centrale.

Isometrie inverse: simmetria assiale.

I poligoni e le simmetrie.

5. Trasformazioni non isometriche:

omotetia e similitudine

L’omotetia e le sue proprietà.

La similitudine.

Poligoni simili.

Perimetri e aree di poligoni simili.

Criteri di similitudine dei triangoli.

I teoremi di Euclide.

Interpretazione geometrica dei teoremi di

Euclide.

6. La circonferenza e il cerchio

La circonferenza e le sue parti.

Il cerchio e le sue parti.

Circonferenze e punti.

Posizioni reciproche di una circonferenza e

una retta

Posizioni reciproche di due circonferenze.

Angoli al centro e angoli alla circonferenza

e loro proprietà.

La lunghezza della circonferenza.

La misura di un arco di circonferenza.

L’area del cerchio.

L’area del settore circolare.

L’area del segmento circolare.

7. Poligoni inscritti e circoscritti e

regolari

Poligoni inscritti in una circonferenza.

Poligoni circoscritti ad una circonferenza.

Triangoli inscritti e circoscritti.

Quadrilateri inscritti e circoscritti.

8. Le figure nello spazio

Cenni sullo spazio Euclideo

I poliedri.

I solidi di rotazione.

Superfici e volume dei principali poliedri.

Superfici e volumi dei principali solidi di

rotazione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

252

Nucleo tematico: dati e previsioni

Unità di

apprendimento Contenuti

9. La statistica e la

probabilità

L’indagine statistica.

L’elaborazione dei dati continui: recupero e approfondimento

dei concetti di media, moda e mediana.

Rappresentazione dei dati. Approfondimento: la distribuzione

gaussiana.

Eventi aleatori e probabilità.

La legge empirica del caso.

Eventi incompatibili, compatibili e complementari.

Nucleo tematico: le relazioni

Unità di apprendimento Contenuti

10. Proporzionalità, funzioni e piano

cartesiano

Grandezze direttamente ed inversamente

proporzionali.

Il concetto di funzione.

Funzioni numeriche: tabulazione e grafici.

Il piano cartesiano ortogonale.

Le funzioni: y=mx + p, y =a/x

Obiettivi minimi

Saper eseguire le operazioni negli insiemi Z e Q.

Saper risolvere semplici espressioni in Z.

Saper risolvere semplici espressioni con i polinomi.

Saper risolvere semplici equazioni.

Saper riconoscere e costruire figure simili.

Saper risolvere semplici problemi sulla similitudine.

Saper calcolare la misura della circonferenza e l’area del cerchio.

Conoscere le principali proprietà dei poligoni inscritti e circoscritti.

Saper riconoscere e rappresentare graficamente i principali solidi.

Saper calcolare superfici e volumi dei principali solidi.

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.

Saper risolvere semplici problemi di statistica e probabilità.

Saper comprendere e utilizzare la terminologia e la simbologia specifica essenziale.

Riconoscere grandezze direttamente e inversamente proporzionali

Saper riconoscere relazioni di proporzionalità e rappresentarle graficamente.

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

253

Laboratorio

Uso del computer

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

Criteri di valutazione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

254

Conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1

settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

sarà espressa in decimi:

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

CRITERI DI VALUTAZIONE ORALE – MATEMATICA – CLASSE TERZA

VOTO DESCRITTORI

10 Alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro, con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o

complesse.

9 alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro nelle applicazioni, anche in situazioni complesse.

8 Alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e

generalmente corretto nelle applicazioni.

7 Alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note.

6 Alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle

applicazioni in situazioni semplici e note.

5 Alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni

in situazioni semplici.

4 Alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei vari

percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati anche

voti intermedi.

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI TEST SCRITTI DI MATEMATICA

GEOMETRIA

Dati ed incognite

Figura

Procedimento logico

Calcolo

Unità di misura

Correttezza formale

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

255

ARITMETICA/ALGEBRA

TECNICHE E PROCEDIMENTI DI CALCOLO

Calcolo

Procedimento

GRAFICI

Rappresentanza e lettura

Procedimento

Calcolo

Unità di Misura

Per la formazione delle corrispondenti tabelle di valutazione il dipartimento indica quanto

segue:

GEOMETRIA: ad ogni criterio di valutazione viene attribuito un punto, salvo per il

“procedimento logico” il cui punteggio dipende dalle richieste del problema:

ARITMETICA / ALGEBRA: per il calcolo ed il procedimento i punti vengono attribuiti in

relazione al grado di difficoltà (da 1 a 3).

GRAFICI: nei grafici viene attribuito 1 punto per ogni criterio di valutazione.

Esempio di tabella dei punteggio/voto su una verifica di matematica di un totale di 20 punti

Punteggio conseguito / voto corrispondente

VOTO CRITERI

2 Esattezza delle misure

2 Uso corretto degli strumenti specifici

3 Discriminazione precisa tra linee di

costruzione e quelle proprie del disegno

finale

3 Correttezza dell’impostazione assi, angoli,

…)

20/20 10

19-18/20 9

17-16/20 8

15-14/20 7

13-12/20 6

11-10/20 5

=<9/20 4

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti

di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

256

presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del

rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICHE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

-Legge la realtà e risolve problemi concreti e significativi

- Sa organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente e

interpretarla

- Ha padronanza dei concetti fondamentali della matematica e riflette sui principi e sui metodi

impiegati

- Adopera il linguaggio e i simboli matematici

- Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da

un problema specifico a una classe di problemi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

257

SCIENZE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Nucleo tematico: fisica e chimica

Competenze

Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e

matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.

Obiettivi di apprendimento

Affrontare concetti fisici quali: moto e forza, effettuando esperimenti e comparazioni,

raccogliendo e correlando dati con strumenti di misure e costruendo reti e modelli

concettuali e rappresentazioni formali di tipo diverso.

Nucleo tematico: biologia

Competenze

Ha una visione organica del proprio corpo e ne comprende i cambiamenti in atto a

livello microscopico e macroscopico.

È in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi,

relazioni e sottostrutture, pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa ed interagisce

per relazioni ed analogie.

Comprende il ruolo della comunità umana nel sistema Terra-Uomo, il carattere finito

delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso ad esse, e adotta atteggiamenti

responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.

Obiettivi di apprendimento

Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere

e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; vivere la sessualità in modo

equilibrato; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con l’uso di droghe e alcool.

Comparare le diverse teorie sull’evoluzione della vita.

Riconoscere gli adattamenti alla dimensione storica della vita, intrecciata con la storia

della Terra e dell’uomo.

Condurre l’analisi dei rischi ambientali e di scelte sostenibili (per esempio nei

trasporti, nelle città, nell’agricoltura, nell’industria, nello smaltimento dei rifiuti e

nello stile di vita).

Comprendere l’importanza della biodiversità nei sistemi ambientali.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

258

Nucleo tematico: astronomia e scienze della terra

Competenze

È in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi,

relazioni e sottostrutture, pertinenti a diversi campi disciplinari.

Pensa ed interagisce per relazioni ed analogie.

Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e

matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.

Obiettivi di apprendimento

Proseguire l’elaborazione di idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni

celesti attraverso l’osservazione del cielo diurno e notturno nel corso dell’anno.

Interpretare i fenomeni osservati anche con l’aiuto di planetari e/o simulazioni al

computer. In particolare precisare l’osservabilità e l’interpretazione di latitudine e

longitudine; punti cardinali, sistemi di riferimento e movimenti della Terra, durata del

dì e della notte, fasi della luna, eclissi, visibilità e moti osservati di pianeti e

costellazioni.

Continuare ad approfondire la conoscenza sul campo e con esperienze concrete, di

rocce, minerali, fossili per comprenderne la storia geologica ed elaborare idee e

modelli interpretativi della struttura terrestre. Considerare il suolo, come una risorsa e

comprenderne altresì che la sua formazione è il risultato dei climi e della vita sulla

Terra, dei processi di erosione-trasporto-deposizione. Correlare queste conoscenze alla

valutazione sul rischio geomorfologico, idrogeologico, vulcanico e sismico della

propria regione e comprendere la conseguente pianificazione della protezione da

questo rischio.

Comparare le diverse teorie sull’evoluzione della Terra.

Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e

nel sistema Terra nel suo complesso, e il ruolo dell’intervento umano nella

trasformazioni degli stessi.

Unità di apprendimento e relativi contenuti

Nucleo tematico: fisica e chimica

Unità di apprendimento Contenuti

1. Elettricità, Magnetismo e Corrente

Elettrica

Elettricità Statica

Gli stati elettrici

Conduttori e isolanti

Come si produce elettricità

I magneti e loro proprietà

I Poli magnetici e magnetismo terrestre

La Pila

Circuiti elettrici

Legge di Ohm

Relazione tra elettricità e magnetismo

Nucleo tematico: biologia

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

259

Unità di apprendimento Contenuti

3. Risposte e Cordinazione

Sistema nervoso e organi di senso

Sistema endocrino

La cellula nervosa.

Il sistema nervoso centrale: encefalo e midollo

spinale.

Il sistema nervoso periferico e neurovegetativo.

Fisiologia del sistema nervoso.

Cenni alle malattie e all’igiene del sistema

nervoso.

Droghe e loro effetti sul cervello.

Gli organi di senso.

Il sistema endocrino.

4. L’apparato riproduttore

La maturità sessuale e la pubertà.

L’apparato genitale maschile.

L’apparato genitale femminile.

Ciclo ovarico, fecondazione, gravidanza e parto.

Malattie e igiene dell’apparato riproduttore.

5. La genetica

La molecola della vita: il DNA.

Mitosi e meiosi.

Geni e codice genetico.

La sintesi proteica.

Ereditarietà e leggi di Mendel.

Le mutazioni.

Genetica umana

Probabilità e Genetica

6. L’uomo, le sue origini e il suo

futuro

Origine ed evoluzione dell’uomo.

L’evoluzione culturale.

Scienza e tecnologia.

I problemi di oggi.

Prospettive per il futuro.

I grandi problemi di domani.

Nucleo tematico: astronomia e scienze della terra

Unità di apprendimento Contenuti

7. L’origine e l’evoluzione della

vita

Ipotesi sulla nascita della vita.

Le ere geologiche.

L’origine delle specie.

La storia evolutiva dei viventi.

L’evoluzione dei vertebrati.

8. L’Universo e la sua origine

Le stelle e la stella Sole.

Le galassie e la Via Lattea.

L’Universo e il Big bang.

9. Il Sistema Solare Origine e caratteristiche fondamentali del Sistema

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

260

Solare.

I Pianeti del Sistema Solare.

Le leggi dei moti planetari.

10. Il pianeta Terra

Forma e struttura.

Il moto di rotazione e di rivoluzione.

La Luna.

Origine ed evoluzione della Terra.

La deriva dei continenti.

La tettonica a zolle.

Terremoti e vulcani.

Obiettivi minimi

Conoscere e saper riferire in modo essenziale (anche con l’aiuto di immagini o

schemi):

le caratteristiche generali e il funzionamento dei fattori legati all'elettricità e al

magnetismo;

la struttura generale e la funzione del sistema nervoso;

la struttura del neurone e semplici concetti sulla trasmissione dell’impulso nervoso;

le principali strutture e il funzionamento degli organi di senso;

la struttura generale e la funzione del sistema endocrino;

la struttura di base e la funzione generale dell’apparato riprodotte maschile e

femminile.

Conoscere sinteticamente le tappe che portano dalla fecondazione dell’ovulo alla

nascita del bambino.

Sapere, nelle linee essenziali, che cosa sono il DNA e l’RNA, dove si trovano e quali

funzioni svolgono nella riproduzione della cellula e nella sintesi delle proteine.

Conoscere le leggi di Mendel. Saper completare, un quadrato di Punnett con esplicitati

gli alleli dei gameti.

Saper elencare le ere geologiche e con l’ausilio di tavole illustrate individuare ed

esporre in modo sintetico i principali eventi geologici e biologici che le caratterizzano.

Conoscere la teoria di Darwin nei suoi aspetti fondamentali.

Conoscere e comprendere semplici concetti riguardanti la formazione dell’Universo e

delle stelle in generale e della stella Sole in particolare.

Conoscere gli aspetti essenziali riguardanti la formazione, l’evoluzione e le

caratteristiche del Sistema Solare, del Pianeta Terra e della Luna.

Sapere che cosa sono i terremoti e il fenomeno del vulcanismo, collegandoli anche

guidati ai principali concetti della tettonica a zolle.

Individuare le grandezze descrittive del moto dei corpi, riferendosi ad esperienze

concrete tratte dalla vita quotidiana.

Eseguire semplici somme vettoriali di forze.

Conoscere e comprendere il concetto di equilibrio dei corpi attraverso la costruzione

di modelli geometrici piani e l’utilizzo di modelli materiali solidi.

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

Lezione frontale

Lezione dialogata

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

261

Discussione libera e guidata

Lavoro di gruppo

Insegnamento reciproco

Laboratorio

Uso del computer

Impiego di linguaggi non verbali

Attività di manipolazione

Uso del libro di testo

Uso di strumenti didattici alternativi o complementari al libro di testo

Formulazione di ipotesi e loro verifica

Percorsi autonomi di approfondimento

Attività legate all'interesse specifico

Contratti didattici

Valutazione frequente

Contatto con persone e mondo esterno

Studio individuale domestico

Visite guidate

Recupero e potenziamento

Per facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni che presenteranno delle difficoltà, sono

previste le seguenti strategie:

semplificazione dei contenuti

reiterazione degli interventi didattici

lezioni individualizzate a piccoli gruppi (compresenze)

esercizi guidati e schede strutturate

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sistematiche saranno effettuate sugli obiettivi generali della disciplina oltre che

sull’apprendimento dei suoi contenuti. L’indagine valutativa sarà pertanto indirizzata sulle

capacità acquisite e sulle conoscenze ed i concetti. Si ricorrerà sia a prove in itinere, sia a

prove a posteriori.

Nel dettaglio gli strumenti di verifica utilizzati saranno i seguenti:

Verifiche formative

Correzione dei compiti svolti a casa

Interrogazione dialogica

Discussione guidata

Verifiche per Unità di apprendimento

Verifiche scritte ( produzione, risposte a domande aperte, test a risposta multipla,

domande a completamento, quesiti vero / falso etc.)

Verifiche orali

Verifiche sommative che comprendono più Unità di apprendimento.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

262

Criteri di valutazione

Conformemente alle Disposizioni ministeriali in materia di istruzione e università (D.L. 1

settembre 2008, N. 137), la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

sarà espressa in decimi:

Per quanto concerne la valutazione delle verifiche i voti verranno attribuiti secondo la

seguente tabella

VOTO DESCRITTORI

10 Alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro, con apporti personali nelle applicazioni, anche in situazioni nuove o

complesse.

9 Alunno con livello di conoscenze e abilità complete e corrette, autonomo e

sicuro nelle applicazioni, anche in situazioni complesse.

8 Alunno con livello di conoscenze e abilità complete, autonomo e generalmente

corretto nelle applicazioni.

7 Alunno con livello di conoscenze e abilità di base, autonomo e corretto nelle

applicazioni in situazioni note.

6 Alunno con livello di conoscenze e abilità essenziali, corretto nelle

applicazioni in situazioni semplici e note.

5 Alunno con livello di conoscenze e abilità parziali, incerto nelle applicazioni in

situazioni semplici.

4 Alunno con livello di conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

Le valutazioni quadrimestrali, oltre che del profitto conseguito durante lo svolgimento dei

vari percorsi didattici, terranno conto anche:

della peculiarità del singolo alunno

dei progressi ottenuti

dell’impegno nel lavoro a casa

dell’utilizzo e dell’organizzazione del materiale personale e/o distribuito

della partecipazione e pertinenza degli interventi

delle capacità organizzative

Per un più agevole controllo dei progressi, sul registro dell’insegnante verranno usati

anche voti intermedi.

Sul registro dell’insegnante verranno segnalate e valutate la mancata esecuzione del compito

domestico (C= compito non eseguito) e la mancanza del materiale (M= mancanza del libro

di testo e/o del quaderno).

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

comunicazioni scritte attraverso libretto personale;

colloqui negli orari di ricevimento del docente;

colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti

di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

263

presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del

rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca

collaborazione.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENTIFICHE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni

fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le

conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e

fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e

microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della

complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro

diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici

contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere

finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita

ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia

dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel

campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

264

TECNOLOGIA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

OBIETTIVI GENERALI

4. Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita associata.

5. Essere in grado di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione, anche in gruppi di

lavoro, di amicizia e di partecipazione corretta.

6. Prendere coscienza di sé e della realtà circostante

7. Essere in grado di utilizzare razionalmente strumenti e sussidi scolastici

8. Acquisire un metodo di lavoro metodico e ordinato.

9. Acquisire un linguaggio tecnico specifico.

OBIETTIVI SPECIFICI

Saper individuare il rapporto tra figure piane e solide.

Essere in grado di rappresentare solidi geometrici con le proiezioni ortogonali, le

tecniche assonometriche e prospettiche.

Produrre relazioni grafici, cartelloni, poster che illustrino e descrivono le attività svolte

seguendo procedure, schemi e scalette.

Conoscere le varie forme d'energia, loro trasformazioni e conversione in rapporto alle

problematiche ambientali.

Conoscere l'utilizzo della rete sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni.

Primo Quadrimestre

Il Disegno

- Unità 1: Sviluppo dei solidi.

- Unità 2: Struttura delle figure geometriche.

Fonti e forme di energia

Unità 1: Fonti energetiche rinnovabili ed esauribili.

Unità 2: Le forme di energia e loro trasformazioni

Unità 3: Le centrali per la produzione di

elettricità. L'elettricità.

OPERATIVITÀ

Lavori singoli e di gruppo inerenti alle attività svolte.

Realizzazione di plastici volumetrici sintetici.

Navigare in internet per ricerche.

METODI ED ATTIVITÀ

Si utilizzerà il metodo induttivo, il dialogo tra docente ed alunni limitando all'essenziale le

lezioni di tipo frontale. Saranno privilegiate I'osservazione di oggetti, di ambienti, di regole

ecc.., I'analisi, I'operatività che è la sintesi del fare, col sapere e viceversa), la progettualità e

I'esperienza, dall'ambiente degli alunni.

Si cercherà di rendere concreto lo studio della tecnologia con riferimento ad avvenimenti

d'attualità inerenti ai temi affrontati e saranno proposti lavori di gruppo per potenziare negli

allievi lo spirito di collaborazione per dare loro la possibilità di esprimere al meglio le proprie

attitudini e capacità: Saranno attuate iniziative d'insegnamento individualizzato e tese al

recupero degli alunni in difficoltà.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

265

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è un elemento inscindibile dalla programmazione poiché presuppone

una verifica continua del processo d'insegnamento-apprendimento. Si partirà con i test

d'ingresso, si passerà a quelle intermedie (dopo ogni modulo) e si giungerà a quella finale alla

fine di ogni quadrimestre. Con la verifica il docente raccoglierà sul suo registro personale una

serie di dati che si riferiscono agli atteggiamenti operativi, al comportamento, all’acquisizione

delle conoscenze e delle capacità degli alunni. La successiva interpretazione dei dati

permetterà al docente di esprimere un giudizio parziale o definitivo sull'andamento del

processo d'apprendimento. Tale giudizio rappresenta la valutazione e in relazione ad essa si

valuterà I'opportunità di rinforzi, di proseguire con le unità modificandole e adattandole.

Nella valutazione si terrà in ogni caso conto anche della partecipazione espressa nei vari

momenti di lavoro e del grado di raggiungimento degli obiettivi modulari.La valutazione è

riassunta in modo molto sintetico nella scheda di valutazione dell'alunno con i seguenti

termini:

Nella valutazione si terrà in ogni caso conto anche della partecipazione espressa nei

vari momenti di lavoro e del grado di raggiungimento degli obiettivi modulari.

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione

Disegno Gli indicatori sono due, metodo e grafica, e comprendono i criteri qui descritti; verranno usati

nelle verifiche e non nei compiti a casa, cui sarà

assegnata un’unica valutazione complessiva.

VOTI

INDICATORI 10 9 8 7 6 5 4

METODO

Completezza e correttezza

dell’elaborato

grafico

Conoscenza

e corretta applicazione

del metodo

Svolto

Completamente

Conoscenza del

Metodo

Esecuzione e

applicazione precisa e

corretta in ogni

parte

Svolto

molto bene

Conoscenza

molto bene

del metodo

Svolto bene

Conoscenza

bene del

metodo

Svolto più che

sufficientemente

Conoscenza del

metodo più che

sufficiente

Svolto

sufficientemente

Conoscenza del

metodo

sufficiente

Svolto in

parte

Conoscenza

insufficiente del metodo

O

Conoscenza sufficiente

ma

applicazione errata

Non svolto

Non comprende

e non sa

applicare il metodo

10 9 8 7 6 5 4

GRAFICA

Pulizia del

disegno,

segno, uso degli

strumenti

Pulito

Accurato Segno preciso

Uso ottimale

degli strumenti

Pulito

Accurato Segno

preciso

Uso ottimale degli

strumenti

Pulito

Accurato Segno

preciso

Abbastanza

pulito Segno preciso

Non pulito

Segno impreciso

Non pulito

Segno grossolano,

incerto,

impreciso Errato uso

degli

strumenti

Molto

sporco Segno

grossolano,

incerto, impreciso

Non sa

usare gli

strumenti

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

266

Tecnologia - Indicatori e griglia per la valutazione Teoria

VOTI

INDICATOR

I

10 9 8 7 6 5 4

Completezza dell’elaborato

Elaborato svolto completamente

Elaborato svolto quasi completamente

Elaborato svolto correttamente

Elaborato svolto correttamente ma senza approfondimenti

Elaborato parzialmente svolto

Poche risposte, incerte

Elaborato non svolto

10 9 8 7 6 5 4

Conoscenza degli argomenti

Completa, approfondita, con collegamenti interdisciplinari

Conoscenza approfondita con superficiali collegamenti

Conoscenza buona degli argomenti

Conoscenza più che sufficiente degli argomenti

Conoscenza appena sufficiente, parziale

Conoscenza incerta e molto lacunosa

Non possiede conoscenze, non comprende gli argomenti

10 9 8 7 6 5 4

Uso della terminologia disciplinare

Usa in maniera sicura e autonoma la terminologia disciplinare, in ogni contesto

Conosce la terminologia disciplinare e la usa in modo appropriato

Usa correttamente buona parte della terminologia

Si esprime correttamente

Non usa un linguaggio appropriato ma generico

Conosce la terminologia in modo lacunoso

Non usa la terminologia

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNOLOGICHE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le

molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce

le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una

decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e

rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di

classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la

realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di

testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da

esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche

dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile

rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni

procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti

operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza

rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi

materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali

e di programmazione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

267

MUSICA PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio

simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione,

all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della

partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonchè all’interazione

fra culture diverse. L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella

scuola si articola su due dimensioni:

e) Produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa ,compositiva, esecutiva) con e suoi

materiali sonori, in particolare attraverso l’attività corale e di musica d’insieme;

f) Fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di significati

personali. sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del

passato.

Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l’ascolto, la

comprensione e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in

ciascuno; promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e

affettivo-sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una

prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande,

caratteristiche delle diverse fasce di età. In particolare, attraverso l’esperienza del far

musica insieme, ognuno potrà cominciare a leggere e a scrivere musica, a produrla

anche attraverso l’improvvisazione, intesa come gesto e pensiero che si scopre

nell’attimo in cui avviene: improvvisare vuol dire comporre nell’istante.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e

in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, utilizzando anche strumenti

didattici e auto-costruiti.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria.

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole,

ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali anche polifonici,

curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale

all’interno di brani di vario genere.

Obiettivi specifici di apprendimento scuola secondaria di primo grado (OSA)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

268

Pratica strumentale

Usare la notazione musicale.

Suonare i brani musicali proposti.

Partecipare alla pratica orchestrale.

Pratica vocale

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare in coro.

Ascolto, interpretazione, analisi

Analizzare un brano nei suoi aspetti fondamentali.

Conoscere le principali famiglie strumentali e il suono dei diversi strumenti.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori, strumenti, forme,

generi, stili, usi, funzioni).

Produzione musicale

Suonare e/o cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Creare semplici brani musicali avvalendosi della voce, di strumenti, di tecniche

elettroniche.

Unità di apprendimento n.1 (U.d.A.)

Suonare insieme

Attività: Eseguire, una o più composizioni, utilizzando gli strumenti della classe e/o le basi.

Competenze: Fondamenti della tecnica di uno strumento musicale.

Tecniche e strategie di elaborazione musicale tradizionale.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Usare la notazione musicale.

Suonare le composizioni proposte curando intonazione, timbro, espressione e

fraseggio.

Lavorare in gruppo.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio

musicale, fa emergere l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso

estetico. Introduce l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche, e zone

geografiche, lo mette in contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente,

colta e leggera, europea e non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la

collaborazione e il rispetto del ruolo degli altri. Favorisce l’ordine e il metodo.

Unità di apprendimento n. 2

Il nostro coro

Attività: Eseguire, una o più canzoni con l’accompagnamento armonico degli strumenti di

classe e/o le basi.

Competenze da promuovere: Tecnica di base del canto.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

269

Varietà tecniche ed espressive del canto, con impiego di repertori di epoche e culture diverse.

Obiettivi formativi: (OF)

Questa Unità di apprendimento favorisce lo sviluppo dell’orecchio musicale, fa emergere

l’identità musicale dell’alunno, ne migliora l’intonazione e il senso estetico. Introduce

l’alunno alla scoperta di musiche di svariati generi, epoche e zone geografiche, lo mette in

contatto in modo attivo con autori della musica passata e presente, colta e leggera, europea e

non. Indirizza alla conoscenza delle proprie capacità e incoraggia la collaborazione e il

rispetto del ruolo degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Riprodurre per imitazione o per lettura brani corali a una o più voci.

Cantare curando intonazione, timbro, espressione e fraseggio.

Partecipare alle attività corali.

Unità di apprendimento n. 3

Gli strumenti

Attività: Cenni di fisica acustica; i parametri del suono; conoscenza dei principali e più

diffusi strumenti musicali, contestualmente al loro utilizzo in varie formazioni; ascolto di

brani tratti da diverse epoche storiche finalizzati al riconoscimento timbrico ed espressivo dei

vari strumenti.

Competenze da promuovere:

Famiglie strumentali.

Principali strutture del linguaggio musicale e loro valenza espressiva.

Obiettivi formativi:

Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale dell’alunno; lo stimola

all’analisi delle proprie reazioni emotive di fronte all’evento sonoro; l’attività di ascolto poi,

esercita l’autocontrollo e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Conoscere i principi di fisica acustica e i parametri del suono

Conoscere le famiglie strumentali e riconoscere il suono dei diversi strumenti.

Analizzare un brano musicale nei suoi parametri fondamentali.

Unità di apprendimento n. 4

La musica nel tempo

Attivita’: L’evoluzione della musica dalle antiche civiltà al nostro tempo; Ascolto di musiche

relative ai periodi storici studiati.

Competenze da promuovere:

Cantare e suonare brani musicali di epoche diverse.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

270

Significato e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’identità storico-culturale

dell’alunno; lo porta alla scoperta di musiche e di autori di un lontano ma significativo

periodo della nostra storia e lo stimola a metterli in relazione con la musica attuale; L’attività

dell’ascolto poi, migliora senso estetico e spirito critico, stimola l’autocontrollo e il rispetto

delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento (OSA)

Suonare e/o cantare le composizioni proposte

Effettuare l’analisi di una musica ascoltata nei suoi aspetti fondamentali

( Ascolto,interpretazione, analisi)

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali (autori,

strumenti,forme,generi,stili,funzioni)

Unità di apprendimento n. 5

Musica con………

Attività: La colonna sonora, il cinema e sua evoluzione storica; il Musical dalla nascita ad

oggi; la danza e il balletto classico; la canzone, musica leggera.

Competenze da promuovere:

Principali usi e funzioni della musica nella realtà contemporanea, con particolare riguardo ai

mass-media.

Significato e funzioni delle opere musicali in relazione ad altre espressioni artistiche e

culturali.

Obiettivi formativi: Questa unità di apprendimento fa emergere l’dentità culturale

dell’alunno e lo induce a rilevare la valenza espressiva di più linguaggi artistici associati;

stimola il senso critico; lo orienta verso la conoscenza di mestieri con i quali può mettere in

relazione le proprie attitudini ed ambizioni; l’attività dell’ascolto poi, esercita l’autocontrollo

e il rispetto delle esigenze degli altri.

Obiettivi specifici di apprendimento:

Suonare e cantare le composizioni proposte.

Conoscere i tratti caratteristici delle varie epoche musicali.

Verifiche:

La partecipazione di tutti e di ogni alunno durante le lezioni, le esercitazioni individuali e di

gruppo, l’attività di ascolto critico e le discussioni in classe saranno materia di valutazione sia

in itinere sia quadrimestrale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo

grado

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi differenti.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

271

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani

musicali.

E in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipazione a

processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo

grado.

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di

diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elemento costitutivi del

linguaggio musicale.

Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.

Criteri di valutazione di musica

La valutazione dell’alunno terrà conto:

Del contesto socio-economico e culturale di provenienza;

Del livello di partenza;

Dell’evoluzione in campo affettivo, relazionale e cognitivo;

Degli interventi effettuati (recupero, consolidamento, potenziamento,

approfondimento);

Dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati.

VOTI DESCRITTORI

10 Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è

indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli

autonomamente in un’ottica interdisciplinare. Sarà, quindi, attribuito agli

alunni che dimostrano di possedere una completa e personale conoscenza

degli argomenti, di aver acquisito pienamente le competenze previste e di

saper fare un uso sempre corretto del linguaggio specifico, manifestando

una sicura padronanza degli strumenti.

9 Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e a

un’autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito

agli alunni che dimostrano di possedere una conoscenza completa degli

argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo

corretto il linguaggio specifico e gli strumenti.

8 Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’autonoma

capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà, quindi, attribuito agli

alunni che dimostrano di possedere una buona conoscenza degli argomenti,

di aver acquisito le competenze richieste e di saper usare in modo

generalmente corretto il linguaggio specifico e gli strumenti.

7 Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una

capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Sarà, quindi,

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere una discreta conoscenza

degli argomenti, di aver acquisito le conoscenze fondamentali richieste,

manifestando qualche incertezza nell’uso del linguaggio specifico e degli

strumenti.

6 Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi ESSENZIALI. Sarà attribuito

agli alunni che dimostrano di possedere una conoscenza degli argomenti

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

272

superficiale, di aver acquisto le competenze minime richieste con incertezze

nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti.

5 Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere limitate e non adeguate

conoscenze, di non aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà

nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti.

4 Corrisponde al NON RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi minimi. Sarà

attribuito agli alunni che dimostrano di possedere frammentarie e/o non

adeguate conoscenze, limitato uso del linguaggio e degli strumenti e di non

aver acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi

individualizzati.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MUSICALI

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione

originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo

funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici

espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i

significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti

multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e

contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;

riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi

diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e

ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio

appropriato.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

273

ARTE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

Il traguardo che l’alunno deve raggiungere alla fine del primo ciclo di istruzione si ritiene

raggiunto quando le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari e le abilità apprese ed

esercitate sono diventate Competenze, l’alunno alla fine del ciclo di istruzione deve Sapere e

Saper Fare. In sostanza il ragazzo è riconosciuto competente quando è in grado di: prendere

coscienza della propria identità, relazionare, collaborare e dialogare con gli altri. E’ in grado

di pensare al proprio futuro e di materializzare le sue scelte con consapevolezza e impegno.

Risolve i problemi che di volta in volta incontra, conferisce significato alla vita e matura

gradatamente il senso del bello. Tenuto conto che la scuola non deve perseguire solo

l’acquisizione delle conoscenze ma deve assumere carattere formativo, orientandosi alla

formazione di capacità (abilità, competenze, saper fare) e di atteggiamenti (interessi,

motivazioni, predilezioni), pertanto si perseguiremo i seguenti OBIETTIVI generali e

specifici.

• Abitudine all'autocontrollo;

• Responsabilizzazione;

• Partecipazione attiva alla vita scolastica nel rispetto dei propri e degli altrui diritti;

• Rispetto degli ambienti scolastici e dei materiali didattici;

• Abitudine al lavoro quotidiano individuale e di gruppo;

• Sviluppo delle capacità di stabilire rapporti con gli altri.

OBIETTIVI SPECIFICI DIDATTICO-DISCIPLINARI

• Organizzazione ordinata del materiale di lavoro;

• Acquisire gli strumenti tecnici e le abilità necessarie per produrre consapevolmente e in

modo personale;

• Maturare le capacità percettive e visive;

• Prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi presenti nell'ambiente;

• Maturare un'adeguata conoscenza spazio-temporale delle diverse espressioni artistiche del

passato.

• Educarsi alle capacità espressive in relazione alle proprie esigenze;

• Acquisire, nel linguaggio verbale, la terminologia appropriata specifica della disciplina;

• Conoscenza dei colori e relative tecniche

METODOLOGIA

• Presentazione dei contenuti in modo semplice e chiaro con agganci, ove possibile, con altre

discipline.

• Adozione di metodi induttivi o deduttivi a seconda delle circostanze.

• Rapporto dialogico secondo le capacità percettive ed operative dei singoli alunni, nei vari

momenti del ciclo triennale.

STRUMENTI

• Il libro di testo

• Materiale tecnico per l'attività operativa

• Materiale vario di ausilio: fotografie, fotocopie, da ricerca, ecc.

• Computer per grafica o ricerche varie su internet

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274

VERIFICHE

• abilità evolutiva dell'alunno

• interiorizzazione dei contenuti in campo artistico

Non terranno esclusivamente sui lavori didattici, ma terranno conto di tutte le manifestazioni

della personalità dell'alunno e il continuo avanzamento culturale, educativo, personale,

individuale e di gruppo.

ATTIVITÀ'

• Realizzazione di presepe per Natale.

• Realizzazione di cartelloni in occasione di ricorrenze varie.

• Contributo organizzativo varie occasioni (Natale, Carnevale, ecc.)

• Esposizione dei lavori realizzati nel corso dell'anno scolastico

• Visite didattiche nell'ambito della Provincia c/o dintorni.

• Attività di ricerca programmata: ("Educazione alla Legalità" - "Educazione ambientale"

)

VALUTAZIONE

La valutazione dell’alunno sarà espressa in DECIMI

SINTESI E SPECIFICA DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO DI ARTE E

IMMAGINE

OBIETTIVI

• Conoscenza di nuove tecniche.

• Sviluppare modalità del pensiero quali: analisi, sintesi, coordinamento logico,pensiero

creativo, sensibilità estetica.

• Saper percepire l'opera d`arte nell'Industrial-design.

• Prendere coscienza del proprio patrimonio culturale ed accedere, via via, ad un mondo

culturale sempre più ampio della propria e delle altrui culture.

• Perfezionamento della terminologia appropriata e specifica della disciplina

• Capacità di "lettura" consapevole e critica dell'opera d'arte inquadrata nel suotempo.

MODULO 1: LA PERCEZIONE DELLO SPAZIO

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. La prospettiva lineare intuitiva

2. Rapporti e proporzioni nel campo

MODULO 2: L'INQUADRATURA E LA COMPOSIZIONE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. La natura morta.

MODULO 3: IL LINGUAGGIO VISUALE NELLA PUBBLICITA'

UNITA' DI APPRENDIMENTO

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275

1. La grafica pubblicitaria.

2. Il Fumetto

MODULO 4: L'OTTOCENTO

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Neoclassicismo

2. Romanticismo

3. I Macchiaioli toscani

4. Gli impressionisti 5 Post impressionisti

MODULO 5: IL `900 E LE AVANGUARDIE

UNITA' DI APPRENDIMENTO

1. Il liberty

2. L'espressionismo

3. Il Cubismo

4. Il futurismo

5. L'astrattismo

6. L'arte italiana del `900

7. II Neorealismo

CRITERI DI VALUTAZIONE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno deve conoscere-osservare, comprendere-descrivere e saper utilizzare in

modo appropriato le strutture del codice visivo.

L’alunno deve saper utilizzare i materiali, gli strumenti e le tecniche specifiche del

linguaggio visivo.

L’alunno deve saper comunicare utilizzando le strutture e le tecniche del linguaggio

visivo studiate in modo personale.

L’alunno deve acquisire i criteri fondamentali per una lettura testimonianze artistiche e

di mezzi visivi in generale.

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276

GRIGLIA VALUTAZIONE ELABORATI DI ARTE

VOTO

INDICATORI 10 9 8 7 6 5 4

Capacità di vedere, osservare, comprensione e uso dei linguaggi visivi specifici

Sa descrivere e rielaborare la realtà nei suoi aspetti più complessi con metodo e capacità critica. Sa usare gli elementi del linguaggio visivo in modo del tutto autonomo

Ben descrive e rielabora la realtà nei suoi aspetti più complessi con metodo e capacità. Sa ben usare gli elementi del linguaggio visivo in modo autonomo

Osserva in modo dettagliato gli elementi della realtà utilizzando il linguaggio specifico in modo autonomo ed efficace

Osserva in modo dettagliato i messaggi visivi ed elementi della realtà utilizzando le regole del linguaggio visuale in modo corretto

Osserva in modo complessivo i messaggi visivi e gli elementi della realtà, utilizzando le principali regole del linguaggio visivo.

Sa individuare e descrivere in modo parziale le forme del linguaggio visivo

Descrive gli elementi della realtà in modo stereotipato

10 9 8 7 6 5 4

Conoscenza e uso delle tecniche espressive. Produzione dei messaggi visivi

Sa evidenziare le conoscenze sulle caratteristiche espressive delle tecniche in modo consapevole ed originale.

Ben evidenzia le conoscenze e caratteristiche espressive delle tecniche in modo consapevole.

Sa usare correttamente le tecniche in relazione alle esigenze espressive e sa rielaborare in modo creativo e personale i temi proposti.

Conosce le tecniche espressive e le applica in modo adeguato e corretto. Rielabora in modo creativo e personale i temi proposti

Conosce e usa in modo accettabile strumenti e tecniche espressive e rappresenta la realtà in modo semplice rielaborando i temi proposti con pochi apporti originali

Ha acquisito le capacità e le conoscenze sull’uso delle tecniche in modo non del tutto autonomo. Rielabora i temi proposti in modo elementare e poco personale

Non porta il materiale specifico per l’attività di laboratorio. Non presenta l’elaborato richiesto. Non ha acquisito le conoscenze di base appropriate nelle tecniche espressive

10 9 8 7 6 5 4 Lettura di documenti del patrimonio culturale e artistico

Sa collocare l’opera d’arte nel tempo e nello spazio, attraverso il riconoscimento dello stile, della tecnica e del linguaggio, descrivendo l’opera con valutazioni e commenti personali.

Sa ben collocare l’opera d’arte nel tempo e nello spazio, attraverso il riconoscimento dello stile, della tecnica e del linguaggio, descrivendo l’opera con valutazioni e commenti.

Sa collocare un’opera d’arte nel giusto contesto storico culturale approfondendo il messaggio dell’opera con riflessioni pertinenti e personali

Sa collocare un’opera d’arte nel giusto contesto storico culturale descrivendola con un linguaggio corretto e specifico.

Legge in modo globale un’opera d’arte utilizzando solo i principali termini specifici

Incontra qualche difficoltà nel collocare un’opera d’arte nel contesto storico culturale, evidenziando qualche incomprensione nell’uso del linguaggio visivo.

Non ha acquisito le conoscenze di base appropriate per la lettura del patrimonio artistico-culturale

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MUSICALI

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture

differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione

di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o

partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel

confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi

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277

informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati,

anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi

anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

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278

SCIENZE MOTORIE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

Le recenti indicazioni programmatiche ministeriali, confermano l’evoluzione dell’Ed. Fisica

in Scienze Motorie e Sportive valorizzandone anche attraverso la nuova denominazione,

l’importante opportunità che essa offre, consentendo il continuo passaggio dalla pratica alla

conoscenza e utilizzando a tal fine non solo l’esperienza sportiva ma ogni iniziativa che

riguardi la psicomotricità sotto varie forme. L’insegnamento di tale disciplina, naturale

proseguimento di quanto svolto precedentemente, articola i contenuti, in relazione alle

diverse esigenze degli allievi, scaturite da un’attenta ed accurata analisi della situazione

iniziale, espletata anche attraverso la somministrazione di test motori. Tale insegnamento

infatti concorre alla formazione degli studenti in un’età caratterizzata da rapidi ed intensi

cambiamenti psico-fisici e da una grande disomogeneità, sia in relazione alle significative

differenze esistente fra i due sessi sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo

individuale. Nell’ambito di una educazione finalizzata allo sviluppo integrale della

personalità nelle sue dimensioni morfologico-funzionali, intellettivo-cognitive, affettivo-

morali e sociali, il movimento al pari degli altri linguaggi costituisce un mezzo idoneo al

raggiungimento dei sotto elencati obiettivi sia disciplinari che trasversali.

OBIETTIVI GENERALI

DI TIPO EDUCATIVO COMPORTAMENTALE

rispetto verso compagni ed insegnanti

utilizzo corretto del materiale di educazione fisica (abbigliamento, igiene, sicurezza)

corretto comportamento delle classi durante gli spostamenti dall’aula alla palestra,

negli spogliatoi e nei servizi, con atteggiamenti educati e responsabili verso i

compagni

responsabile e disciplinato comportamento in palestra

corretto uso delle attrezzature che devono essere utilizzate esclusivamente in presenza

e sotto il controllo diretto degli insegnanti

presa di coscienza dei principali obiettivi igienico sanitari dell’educazione fisica

sviluppo del senso di lealtà e di una sana coscienza sportiva

sviluppo della socializzazione e della disponibilità alla collaborazione tra compagni

coscienza dell’utilità dell’esercizio come mezzo idoneo per favorire il mantenimento

della salute

OBIETTIVI DIDATTICI

Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base (camminare, correre,

saltare,lanciare, arrampicarsi ecc.)

ricerca dell’equilibrio posturale e dinamico

coordinazione generale

apprezzamento delle distanze e delle traiettorie

percezione temporale

rappresentazione mentale di situazioni dinamiche

Potenziamento fisiologico:

miglioramento della funzione cardiaca e respiratoria

miglioramento della mobilità e della scioltezza articolare

miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della destrezza

miglioramento delle qualità di velocità, di resistenza e di forza

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279

Attività motorie utilizzate come linguaggio del corpo

rappresentazione di sensazioni, sentimenti, immagini e idee con l’aiuto anche della

musica

Attività in ambiente naturale

ecologia, attività motorie in ambienti naturali di natura anche interdisciplinare

Avviamento alla pratica sportiva

giochi di squadra

analisi dei comportamenti nel rispetto dei ruoli e delle regole

atletica leggera: conoscenza delle tecniche e dei regolamenti

PREREQUISITI

SITUAZIONE DI PARTENZA All’inizio dell’anno scolastico, ogni ragazzo/a verrà sottoposto ad una serie di test per

valutare la situazione di partenza e il grado di sviluppo motorio raggiunti.

Questi dati permetteranno di poter operare delle scelte e dosare gli interventi da effettuare

nelle classi e sui singoli allievi. Tali interventi, opportunamente mirati, cercheranno di

correggere le eventuali anomalie, nel tentativo di permettere agli allievi di trarre il massimo

giovamento possibile dalle ore di educazione fisica.

I test, ripetuti ad ogni inizio anno scolastico, verranno registrati su apposite schede e

conservati nell’arco del triennio; essi consentiranno di controllare il grado di sviluppo motorio

raggiunto, di notare gli eventuali miglioramenti o di cercare le motivazioni che possono essere

state la causa di eventuali peggioramenti dei risultati ottenuti.

Unità didattiche

1/2/3

Accoglienza, disposizioni generali e organizzative, elenco

del materiale necessario, compilazione questionario di

presentazione,raccolta dati fisici, conoscenza dell’ambiente

nel quale si opera,

esercizi di socializzazione e collaborazione

Tempi

SETTEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire le conoscenze e dimostrare di saper:

scegliere l’abbigliamento idoneo per la palestra e per lo

sport

conoscere il nome degli attrezzi presenti in palestra

conoscere le regole indispensabili per accedere agli

spogliatoi e alla palestra

conoscere le norme igieniche fondamentali per

affrontare l’attività motoria e/o sportiva

comprendere il linguaggio specifico dell’insegnante

socializzare e collaborare con i compagni per

raggiungere obiettivi comuni attraverso il gioco

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280

Contenuti

spiegazione

discussione

compilazione di questionari

rilevazione dati fisici personali

esercizi guidati

esercizi liberi

giochi di gruppo per favorire la conoscenza e la

collaborazione

Verifica

Compilazione di questionari per conoscere sensazioni,

reazioni, aspettative e comportamenti degli allievi

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazioni comuni a lettere, scienze, religione ecc.

alla cittadinanza

ambientale

all’affettività

alimentare

all’igiene

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattica

4/5/6/7/8/9

Test per la verifica della situazione di partenza

Tempi

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Acquisire la consapevolezza delle proprie qualità motorie

di base eseguendo esercizi di:

Forza esplosiva degli arti inferiori

Velocità

Forza esplosiva degli arti superiori

Resistenza

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281

Contenuti

Dimostrare di saper:

Eseguire salti in lungo da fermo

Corsa a navetta ( 6 mt.)

Eseguire un salto verticale con caduta sul posto

Correre alla massima velocità per 30/50 mt

Lanciare in avanti o indietro una palla medica di 2/3

kg

Corsa campestre 1000/1200 m. 1°media

Corsa campestre 1200 1800 mt. 2° 3° media

Verifica

Raccolta e trascrizione dei dati che vengono ripetuti ogni

inizio anno e confrontati con i risultati degli anni

precedenti

Collegamenti

Interdisciplinari

Matematica, informatica: (tabelle, griglie, grafici ecc.)

Unità didattiche

10/11/12/13

Consolidamento schemi motori di base

Consolidamento capacità coordinative

Giochi pre-sportivi e sportivi

Tempi

NOVEMBRE DICEMBRE

Conoscenze e Abilità

Essere in grado di affrontare in situazioni particolari

esercizi quali il :

Camminare, correre, saltare, rotolare, lanciare,

spostarsi in quadrupedia, strisciare, arrampicarsi,

afferrare e lanciare,tirare e spingere

Accoppiamento e combinazione dei movimenti,

equilibrio, orientamento, ritmo, reazione,

trasformazione dei movimenti,automatizzazione del

movimento

Introduzione globale (in 1°), approfondimento (in

2°) e perfezionamento (in 3°) dei fondamentali di

alcuni giochi di squadra (calcio a cinque, calcio

pallavolo, pallacanestro,)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

282

Contenuti

e

strumenti

Esercizi a corpo libero

Esercizi con grandi e piccoli attrezzi

Percorsi coordinativi

Esercizi di preatletismo

Corse di velocità e corse prolungate, lanci, salti

Giochi didattici e sportivi

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Unità didattiche

14/15/16/17

Sviluppo delle capacità condizionali

Tecnica e regolamentazione di alcuni giochi pre-

sportivi e sportivi

Tempi

GENNAIO

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze relative:

alla connessione tra condizione fisica e allenamento

agli obiettivi e agli effetti dell’allenamento

agli obiettivi e agli effetti del riscaldamento

Dimostrare di saper:

eseguire correttamente gli esercizi di riscaldamento

eseguire correttamente gli esercizi necessari per

incrementare l’allenamento, con lo scopo di

migliorare la propria condizione fisica

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

283

Contenuti

velocità, la resistenza, la forza, l’elevazione, la

flessibilità ecc.

analisi, approfondimento e perfezionamento dei

fondamentali e dei regolamenti di alcuni giochi di

squadra (calcio, calcio a cinque pallavolo,

pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

Unità didattiche

18/19/20/21/22/23/24/25

26/27/28

Atletica leggera

Giochi sportivi di squadra

Tempi

FEBBRAIO MARZO APRILE

Conoscenze e Abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative:

alla suddivisione delle specialità atletiche (corse,

salti, lanci, prove multiple ecc)

alla regolamentazione delle specialità atletiche

sperimentate a scuola

affrontati

ite (3° media

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

284

Abilità

e

Contenuti

corse veloci su distanze brevi e con partenze dai

blocchi

corse con gli ostacoli

staffette

corse di resistenza su lunghe distanze, corse

campestri

- solo in

Sede

salto in lungo – solo in Sede

pallavolo, pallacanestro, ecc.)

Verifica

Osservazione diretta

Test

Rilevazione dei tempi e delle misure

Collegamenti

Interdisciplinari

Educazione alla convivenza e all’affettività

Alimentazione

accrescimento

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

8

Unità didattiche

29/30/31/32/33/34

I giochi sportivi di squadra:

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi

diverse

Tempi

MAGGIO GIUGNO

Conoscenze e Abilità

Conoscenze e abilità

Acquisire conoscenze specifiche relative :

ai regolamenti dei giochi sportivi affrontati

ai fondamentali individuali e di squadra

al codice deontologico dello sportivo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

285

all’arbitraggio dei giochi sportivi (3° media)

Dimostrare di saper:

applicare e rispettare correttamente i regolamenti

applicare ed eseguire in modo corretto i

fondamentali di gioco

ita in modo corretto e imparziale

(3° media)

Di aver acquisito i valori morali dello sport

Contenuti

I giochi sportivi di squadra:

Pallavolo

Pallacanestro

Calcio

Calcio a cinque

Gare e tornei di fine anno scolastico tra classi diverse

Verifica

Osservazione diretta

Test

Collegamenti

Interdisciplinari

Recupero

Approfondimento

Tutte le attività saranno graduate in rapporto al sesso,

all’età e alla situazione di partenza degli allievi

METODOLOGIA

Le attività saranno graduate in rapporto al sesso, all’età e alla situazione di partenza degli

allievi

Esse terranno conto del grado di sviluppo delle capacità motorie di base, della preparazione,

della

resistenza e dell’allenamento degli allievi.

Gli argomenti verranno proposti cercando di stimolare nei ragazzi la ricerca di soluzioni

idonee per risolvere e superare le difficoltà.

Si cercherà, nel corso dell’ anno scolastico, di raggiungere il perfezionamento del gesto

tecnico attraverso:

spiegazione, dimostrazione, correzione collettiva e individuale

aumento progressivo della velocità di esecuzione

aumento del numero delle ripetizioni

incremento dei carichi di lavoro

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

286

creazione di situazioni di gioco sempre più complesse affrontate prima in forma

globale e poi più analitica

ricerca delle soluzioni motorie più vantaggiose per ottenere i migliori risultati con il

minimo dispendio di energia

analisi dei gesti tecnici delle discipline sperimentate nel corso delle lezioni di ed. fisica

con lo scopo di applicare in modo sempre più completo e preciso i regolamenti e le

tecniche specifiche.

STRUMENTI

tutti gli spazi possibili all’aperto intorno agli edifici scolastici

uso del televisore per la visione di filmati riguardanti argomenti legati allo sport

uso dei computer per la raccolta dei dati in modo informatizzato

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche si effettueranno al termine di ogni unità didattica: esse terranno conto:

del livello di partenza di ogni allievo/a

dell’attenzione , della volontà e dell’ impegno dimostrati

delle conoscenze teoriche acquisite

del livello raggiunto riguardo l’acquisizione di una corretta e leale coscienza sportiva

nel rispetto dei regolamenti

della precisione di esecuzione del gesto tecnico

delle capacità dimostrate nell’affrontare e risolvere le varie situazioni motorie

dei risultati ottenuti in termini di tempi e misure.

La valutazione sarà comunicata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in

decimi. Si concorda di utilizzare come valutazione minima il 4 e come valutazione massima il

10

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCIENZE MOTORIE CLASSE TERZA

OBIETTIVI

LIVELLO ALTO

VOTO

10 / 9

LIVELLO MEDIO

VOTO

8/7

LIVELLO BASSO

MOLTO BASSO

VOTO

6/5/4

Attività sportiva come

valore etico del confronto e della

competizione

Comportamento:

sempre corretto

molto responsabile

sempre rispettoso delle regole

collaborativi con tutti

Critico verso i comportamenti

estranei all’etica

sportiva

Comportamento

complessivamente corretto

disponibile a riconoscere e

a correggere gli errori

complessivamente rispettoso delle regole

e dei compagni

e ad aiutare i compagni dotati di capacità limitate

Comportamento

non sempre, poco o mai corretto

disponibile a riconoscere e a

correggere gli errori

rispettoso dei compagni

rispettoso delle regole

consolidamento delle

capacità coordinative e

sviluppo delle capacità

condizionali

ottime capacità

coordinative

ottime capacità

condizionali

buone capacità

coordinative

buone capacità

condizionali

limitate scarse o nulle

capacità coordinative

limitate scarse o nulle capacità

condizionali

Elementi tecnici e regolamentari di alcuni

sport svolti a scuola

Acquisiti e applicati in modo corretto:

giochi di squadra

Acquisiti e applicati in modo soddisfacente:

attività sportive

Acquisiti in modo superficiale,frammentario o non

acquisiti:

giochi di squadra

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

287

attività sportive Ottima conoscenza teorica

e

applicazione pratica dei

regolamenti

Discreta conoscenza teorica e

applicazione pratica dei

regolamenti

attività sportive Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza teorica e applicazione

pratica dei regolamenti

Conoscenza degli

obiettivi, delle caratteristiche e degli

effetti dell’attività

motoria

Ottima conoscenza degli

obiettivi e dell’utilità dell’attività motoria per

favorire

il benessere della persona e la

prevenzione delle malattie

Discreta conoscenza degli

obiettivi e ell’utilità dell’attività motoria per

favorire il benessere della

persona e la

prevenzione delle malattie

Sufficiente, scarsa o nulla

conoscenza degli obiettivi e dell’utilità dell’attività motoria

per favorire il benessere della

persona e la prevenzione delle

malattie

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN SCINEZE MOTORIE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza

gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli

altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione

quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di

promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta

criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi

responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

288

RELIGIONE PROGRAMMAZIONE E UNITA’ DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA

A. CRESCERE CHE FATICA!

CONOSCENZE:

- Conoscere il concetto di crescita che comprende lo sviluppo delle facoltà della

persona (intelletto, volontà, affettività).

-Conoscere il concetto di coscienza morale nell’ottica cristiana.

-Conoscere i concetti di valore e progetto di vita.

ABILITA’:

-Descrivere un autentico itinerario di crescita e il contributo della coscienza morale.

-Descrivere le esigenze affettivo-relazionali del preadolescente, esprimendo poi opinioni

motivate.

-Definire valore e progetto di vita con termini appropriati.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

L1: LA MIA CRESCITA.

L2: LA COSCIENZA MORALE.

L3: IL PROGETTO DI VITA.

B. LA SCIENZA,LA FEDE E LE ORIGINI.

CONOSCENZE:

-Conoscere in generale le diverse teorie sull’origine dell’universo.

-Conoscere la posizione della Chiesa cattolica sull’evoluzionismo e sulle origini di tutto

ciò che esiste.

-Ricordare che la fede e la scienza offrono letture distinte , ma non conflittuali dell’uomo

e del mondo.

ABILITA’:

-Identificare i compiti diversi della scienza e della fede.

-Saper cogliere, con una corretta interpretazione, i messaggi fondamentali dei racconti

della Genesi sulla creazione.

-Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

L1: LA CREAZIONE NELLA BIBBIA.

L2: LE ORIGINI SECONDO LA SCIENZA.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

289

L3:CONFRONTO TRA FEDE E SCIENZA SULL’ORIGINI DELLA VITA E DEL

MONDO.

C. LA LEGGE DI DIO, LA LIBERTA’ DELL’UOMO.

CONOSCENZE:

-Conoscere la definizione di “legge naturale”.

-Conoscere gli aspetti “liberanti” della legge di Dio.

-Conoscere la definizione e i contenuti del Decalogo e del “Discorso della Montagna”.

-Conoscere il valore delle leggi umane per i cristiani.

ABILITA’:

-Individuare e descrivere con un linguaggio appropriato i messaggi del Decalogo e del

Discorso della Montagna.

-Attualizzare i messaggi con esempi inerenti i tempi moderni.

-Delineare l’ “Identikit del cristiano” imitatore di Cristo.

-Spiegare il “Comandamento nuovo” dell’amore di Dio e gli altri,Legge suprema del

cristiano, facendo anche esempi pratici.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

L1: LA LEGGE NATURALE E LA LEGGE DI DIO.

L2: IL DECALOGO

L3: LE BEATITUDINI: IL DISCORSO DELLA MONTAGNA .

L4: IL COMANDAMENTO NUOVO: MISSIONE POSSIBILE.

D. LA FEDE, LUCE NELL’OSCURITA’

CONOSCENZE:

-Conoscere la visione la visione cristiana del dolore come consegna del peccato.

-Conoscere la visione cristiana della morte e del “destino ultimo” dell’uomo.

-Conoscere le scelte specifiche e il ruolo dei Profeti dell’Antico Testamento.

-Conoscere i concetti di virtù teologali e cardinali.

ABILITA’

-Definire con termini opportuni il peccato e in particolare il peccato originale.

-Spiegare il messaggio inerente il peccato originale e le sue conseguenze, dei Cap.2 e 3

della Genesi, evidenziando il collegamento tra peccato e dolore.

-Descrivere con termini appropriati la concezione cristiana della morte; definire il

Paradiso, Inferno e Purgatorio, spiegare il concetto di resurrezione come destino ultimo.

-Descrivere comportamenti e ruolo dei Profeti dell’A. T., confrontandoli con quelli dei

profeti del nostro tempo.

-Definire Fede, Speranza e Carità.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

290

L1: IL “NO” DELL’UOMO A DIO, IL PECCATO ORIGINALE.

L2: IL DOLORE, CONSEGUENZA DEL PECCATO.

L3:I PROFETI.

L4:LE VIRTU’ CRISTIANE.

E. RELIGIONI MONDIALI A CONFRONTO

(INDUISMO, BUDDISMO, ISLAMISMO E CONFUCIANESIMO).

CONOSCENZE:

-Conoscere gli elementi fondamentali della dottrina del culto e dell’etica dell’Induismo e

del Buddismo e Confucianesimo.

-Conoscere gli elementi fondamentali dell’Islam (dottrina, culto e scelte morali).

-Conoscere gli aspetti architettonici e simbolici della moschea, della sinagoga e della basilica

cristiana.

ABILITA’

-Descrivere il pensiero indù e buddista, facendo un confronto con il cristianesimo.

-Descrivere il pensiero religioso islamico, facendo un confronto con il cristianesimo.

-Descrivere in sintesi le caratteristiche del dialogo interreligioso, i valori condivisi, le

divergenze da rispettare.

-Fornire spiegazioni di senso inerenti i documenti del Magistero ecclesiale che trattano il

dialogo interreligioso.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

L1: L’INDUISMO E IL BUDDHISMO.

L2:IL CONFUCIANESIMO.

L3:L’ISLAMISMO

L4:LUOGHI E SIMBOLI DI CULTO A CONFRONTO.

F. ATTUALITA’ DEI VALORI CRISTIANI.

CONOSCENZE:

-Conoscere la visione cristiana di amore di coppia, matrimonio, famiglia.

-Conoscere la visione cristiana del lavoro.

-Conoscere la posizione della Chiesa in relazione al problema dell’immigrazione.

-Conoscere l’evoluzione del pensiero della Chiesa in relazione alla guerra e alla pace.

ABILITA’:

-Descrivere l’insegnamento della Chiesa in merito alla funzione della sessualità e alle

caratteristiche di un autentico amore di coppia.

-Descrivere il significato e le finalità che il lavoro dovrebbe avere secondo l’insegnamento

dell’enciclica “Laborem exercens”.

-Descrivere il pensiero della Chiesa sull’integrazione dei lavoratori stranieri, l’incontro tra

culture, le moderne forme di razzismo.

-Descrivere le posizioni successive della Chiesa sulla guerra.

-Descrivere le strategie proposte oggi della Chiesa per costruire la pace.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

291

ARTICOLAZIONE DIDATTICA:

L1:LA FAMIGLIA UNA COMUNITA’ DI VALORI.

L2:LE PERSONE VIVONO E LAVORANO INSIEME.

L3:GLI ALTRI:GLI OSPITI E GLI STRANIERI.

L4 LA PACE E LA GIUSTIZIA TRA GLI UOMINI.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELIGIONE CLASSE TERZA

PARTECIPAZIONE CONOSCENZE COMPETENZE VALUTAZIONE

Creativa. Gli

interventi dello

studente sono

propositivi e di

stimolo alla classe.

Approfondite. Lo

studente è in grado di

rielaborare i

contenuti disciplinari

con quelli personali.

Consolidate. Lo

studente conosce e

colloca i contenuti

disciplinare in modo

più che pertinente

usando con sicurezza

e padronanza le

competenze.

OTTIMO (10-9)

Attiva. Lo studente

mostra un’attenzione

viva per gli argomenti

proposti con un buon

contributo.

Corrette. Lo studente

ha acquisito i

contenuti proposti

nel percorso

didattico.

Precise. Lo studente

dimostra di saper

applicare con

costanza e sicurezza

le competenze.

DISTINTO (8)

Adeguata. Lo studente

mostra una buona

attenzione agli

argomenti proposti

intervenendo in modo

pertinente.

Adeguate. Lo

studente ha acquisito

la maggior parte dei

contenuti proposti.

Pertinenti. Lo

studente dimostra di

saper applicare le sue

competenze.

BUONO (7)

Scolastica. Lo

studente da il proprio

contributo solo in

relazione agli

argomenti trattati e se

stimolato

Generiche. Lo

studente ha acquisito

i contenuti essenziali

che non sempre

utilizza in modo

adeguato

Essenziali. Lo

studente dimostra di

possedere solo le

competenze

fondamentali.

SUFFICIENTE (6)

Inadeguata. Gli

interventi dello

studente non sono

pertinenti, rispetto al

compito richiesto.

Superficiali. Lo

studente conosce

solo alcuni contenuti

che non utilizza in

modo adeguato.

Incerte. Lo studente

non esplicita alcune

competenze/esplicate

in parte.

NON SUFFICIENTE

(5-4)

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN RELIGIONE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi

domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal

contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità

capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe

essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù,

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

292

del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa

e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per

avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede

(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano,

europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e

spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in

vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità

dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera

armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

293

20. VALUTAZIONE COMPORTAMENTO

VOTO INDICATORI/DESCRITTORI

10

sse e ottima socializzazione

9

ze sporadiche, rari ritardi o uscite anticipate

8

7 rispetto del regolamento scolastico

e

6 Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico

ità alla partecipazione costante all’attività didattica

5 astico

allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori

ai 15 giorni

ato svolgimento dei compiti assegnati

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

294

21. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA EDUCATIVA

DOCENTI DI SOSTEGNO A.S. 2015/2016

L’Istituto Autonomo Comprensivo “G. Garibaldi”, situato nel comune di Castel Volturno, è

un come lo stesso territorio un punto di passaggio di numerose famiglie sia italiane che

straniere, che vi soggiornano per dei periodi medio-brevi. È vero che le diversità

arricchiscono, ma in un territorio con strutture sociali e territoriali non adeguate alle loro

esigenze, producono disagi e problemi non sempre semplici da gestire. È indiscutibile che il

compito fondamentale che la nostra scuola deve assolvere non è quello educativo ma anche

quello di accogliere alunni normodotati, multietnici e diversamente abili nel periodo di

passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza. Esso si pone come:

SCUOLA DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA

poiché sviluppa processi formativi di integrazione tra il sapere (le conoscenze) e il fare

(abilità) per un armonico sviluppo della personalità.

SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO

in quanto deve aiutare lo studente ad approfondire ed acquisire un’immagine chiara della

realtà sociale affinché lo sviluppo fisico, psichico ed intellettuale lo metta in condizione di

definire e conquistare la propria identità ai fini dell’integrazione nella società contemporanea.

SCUOLA ORIENTATIVA E DELL’IDENTITA’

che miri all’orientamento di ciascuno e lo metta in condizione di conquistare la propria

identità di fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale. La scuola

assolve il compito di accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale e ha

bisogno della presenza di adulti coerenti e significativi disposti ad ascoltare, aiutare,

consigliare e a fornirgli strumenti di ricerca.

SCUOLA CHE COLLABORA CON LA FAMIGLIA

Il 22 novembre 2012 il MIUR ha emanato le Linee d'indirizzo "Partecipazione dei genitori e

corresponsabilità educativa" trasmesse con la Nota prot. n° 3214/12.

Il documento prende le mosse dagli art. 30, 33 e 34 della Costituzione, sottolineando il ruolo

costituzionalmente riconosciuto sia alla famiglia che alla scuola per l'educazione e l'istruzione

degli alunni. Molta importanza viene data alla stipula del patto di corresponsabilità che deve

essere proposto e sottoscritto dalla scuola e dalla famiglia all'atto dell'iscrizione e del quale

deve essere data copia alla famiglia stessa. In esso la scuola si impegna a garantire il servizio

d'istruzione sulla base del Regolamento di Istituto e la famiglia si impegna a rispettare il

Regolamento ed a collaborare con la scuola nell'educazione e nell'istruzione del proprio

alunno nel rispetto dei rispettivi ruoli.

La scuola elabora insieme alle figure istituzionali (equipe sociopsicopedagogica, famiglia,

rappresentanti enti locali e docenti) il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) nel

quale vengono evidenziate le capacità e le potenzialità dell’alunno e in base a questo viene

formula il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO O PERSONALIZZATO (PEI)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

295

(C.M. 258/83), entrambi accompagneranno l’alunno Diversamente Abile lungo tutto il suo

percorso scolastico.

La valutazione dell’alunno scaturirà dalla verifica dei progressi realizzati rispetto ai livelli

iniziali di apprendimento dell’alunno (art. 16 comma 1 L. n° 104/92 - Vedi anche scheda

normativa n° 220). La valutazione, per il suo carattere formativo ed educativo e per l’azione

di stimolo che esercita nei confronti dell’allievo deve tener conto del PEI predisposto; il

Consiglio di Classe valuterà il risultato raggiunto con l’attribuzione di voti relativi

“esclusivamente” agli obiettivi prefissati (C.M. 262 del 22/09/1988 paragrafo 8).

Per ciò che riguarda la non ammissione alla classe successiva si fa riferimento al D.L.vo n.

297/94.

La scuola si impegna ad assicurare agli alunni con disabilità, in accordo con la famiglia, il

diritto a partecipare alle visite d'istruzione e, se necessitano di accompagnatore, esso non deve

essere unicamente l'insegnante per le attività di sostegno, ma può essere qualunque membro

della comunità scolastica, come precisato dalla C.M. n° 291/92 che ha abrogato circolari

contrarie degli anni precedenti. Il Dirigente Scolastico ha l'obbligo, nel contattare le agenzie

di viaggio, di assicurarsi che esse garantiscano mezzi e percorsi accessibili (Nota prot. n°

645/02). Inoltre, se l'alunno necessita di accompagnatore, le sue spese di viaggio del

soggiorno non debbono ricadere sulla famiglia, perché altrimenti si creerebbe una

discriminazione rispetto ai compagni che non debbono sopportare questa spesa,

discriminazione vietata dalla L. n° 67/06 (vedi in proposito le schede normative n° 380, n°

119 e n° 13).

L’impegno dei docenti di sostegno e dell’intero Consiglio di classe sarà rivolto soprattutto a

prevenire il disadattamento e l’emarginazione scolastica e sociale e l’integrazione dei D.A., in

conformità dell’attuale legge 104/92, con la quale si attueranno forme concrete di

collaborazione con le strutture socio sanitarie.

La Progettazione Educativa e Didattica dell’attività di sostegno viene elaborata tenendo conto

degli obiettivi e finalità del POF dell’istituzione scolastica.

La programmazione educativa-didattica dell’attività di sostegno dovrà quindi tener conto e

seguire le seguenti indicazioni: analisi del curriculum scolastico, colloqui con le famiglie, con

i medici e operatori della ASL, somministrazione di prove d’ingresso oggettive e soggettive.

Tali prove verranno somministrate contemporaneamente a quelle della classe in modo

personalizzato o semplificato.

Tale programmazione, considerate le tipologie degli alunni D.A. e le loro condizioni di

bisogno, si propone di raggiungere i seguenti obiettivi nelle varie aree, dove possibile:

AREA DELL’AUTONOMIA

Possedere abilità di autonomia personale-sociale e ambientale.

AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE

Essere in grado di stabilire rapporti interpersonali con adulti e coetanei

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA

Sapere ascoltare

Saper comunicare

Saper leggere e scrivere

AREA LOGICO-MATEMATICA

Acquisire il concetto di numero e di quantità.

Discriminare le diversità geometriche.

Acquisire la capacità di orientarsi nello spazio.

Capacità di comprendere la realtà e di rapportarsi con essa.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

296

AREA TECNICO-PRATICO

Realizzazione di esperienze operative.

Capacità di esprimersi attraverso le tecniche grafiche pittoriche.

AREA MOTORIO-PRASSICA

Conoscenza dello schema corporeo.

VERIFICHE

Le verifiche verranno svolte in classe, personalizzate o semplificate, in base al programma

svolto; esse serviranno ad accertare se gli obiettivi del PEI sono stati raggiunti.

VALUTAZIONE

La valutazione sarà effettuata attraverso due strumenti:

L’osservazione sistematica.

Checklist.

In genere il primo livello di valutazione verrà effettuato con checklist globali, per avere un

quadro completo delle abilità, solo in un secondo momento si procederà con checklist

specifiche per discipline.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

297

22. LA PROGETTUALITA’

a. L’offerta formativa integrativa: criteri di validità

Nello stabilire i criteri di validità dei progetti da inserire nel P.O.F., si darà priorità a quelli

che si propongono di coinvolgere il maggior numero di studenti e docenti della scuola. Il

progetto deve:

1) concorrere al conseguimento degli obiettivi formativi del P. O. F. ;

2) prevedere un rapporto integrato con altri progetti nell’ottica delle finalità territoriali;

3) utilizzare possibilmente le risorse umane e materiali della scuola;

4) creare occasioni di ricerca, aggiornamento e potenziamento della professionalità dei

docenti;

5) prevedere modalità di monitoraggio, verifica e valutazione;

6) aprire la scuola al territorio caratterizzandola come agenzia educativa;

7) realizzare l’innovazione promovendo l’uso di nuove tecnologie e nuove strategie

didattiche;

8) avere una rilevanza curricolare e porsi obiettivi trasversali, a cui concorrono varie

discipline.

9) Progettare per fasce di livello il recupero delle abilità di base:

a. per gli alunni stranieri,

b. per quegli alunni dell’ultima fascia proposti dal C. di C. dopo aver

somministrato le prove di ingresso.

Con l’aumento del numero delle ore di recupero e sostegno.

b. Progetti curricolari ed extracurricolari

I progetti della nostra scuola (curricolari ed extracurricolari) mirano ad attivare processi di

innovazione didattica, sono frutto di una continua sperimentazione e caratterizzati da

un’attenzione particolare per le fasce più deboli sul piano dell’apprendimento e dei processi di

maturazione personale.

CURRICOLARI EXTRACURRICOLARI

Educazione Ambientale e alla Salute;

Educazione Stradale;

Educazione alla Lettura;

Continuità ed Orientamento;

Accoglienza;

Progetto interculturale;

Classi Aperte

Progetto Metodo di Studio

Attività sportive: Giochi studenteschi;

Laboratorio artistico;

Progetto Natale

Progetto Carnevale

Progetto Fine anno;

Progetto Recupero;

Progetto musicale;

Laboratori teatrale: Drammatizzazione;

Laboratorio manipolativo creativo: Ricamo

e cucito;

Cinema;

Fotografia;

Per il disagio:

informatica

lettura

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

298

- Progetto Informatica

- Alfabetizzazione Italiano L2

- PROGETTO PON - “AMBIENTE PER

L’APPRENDIMENTO” FESR 2007IT16IPO004.

ANNUALITA’ 2012, 2013 E 2014 – ATTUAZIONE

POR FESR REGIONI OB. CONVERGENZA –

PROCEDURA STRAORDINARIA “PIANO DI

AZIONE COESIONE”- ATTUAZIONE

DELL’AGENDA DIGITALE - PROGETTO PON - “REALIZZAZIONE DI

PROTOTIPI DI AZIONI EDUCATIVE IN AREE

DI GRAVE ESCLUSIONE SOCIALE E

CULTURALE, ANCHE ATTRAVERSO LA

VALORIZZAZIONE DELLE RETI ESITENTI”.

AZIONE F3 (Circolare N. AOODGAI/11666 del

31.07.2012)

- VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE.

c. L’area dell’organizzazione

ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI

Tipologia Classi Tempo Normale Bilinguismo

N. classi 19 19

Ore settimanali di lezione 30 30

POPOLAZIONE SCOLASTICA A.S. 2015-2016

CLASSE SEZIONE MASCHI E FEMMINE TOTALE

1 A M – F 19

2 A M – F 16

3 A M – F 15

1 B M – F 19

2 B M – F 16

3 B M – F 15

1 C M – F 19

2 C M – F 16

3 C M – F 16

1 D M – F 19

2 D M – F 16

3 D M – F 16

1 E M – F 19

2 E M – F 17

3 E M – F 16

1 F M – F 18

2 F M – F 17

3 F M – F 16

2 G M – F 16

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

299

TOTALE ALUNNI 321

Allievi diversamente abili

CLASSI NUMERO

1 12

2 10

3 11

TOTALE 33

Allievi extracomunitari

CLASSI NUMERO

1

2

3

TOTALE

5 INDICATORI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

a. Il Collegio dei docenti a settembre 2015 nominerà una commissione varia per

disciplina e presieduta dalla Dirigente Scolastica o da un suo delegato;

b. Detta Commissione accerterà i livelli metacognitivi e cognitivi dei nuovi

alunni iscritti per l’a.s. 2015-2016 alle prime classi, attraverso l’analisi delle

Schede di Valutazione della Scuola Primaria di Primo Grado, creando

opportune liste per le diverse fasce;

c. Che le face di livello, che la Commissione esaminatrice stabilirà, saranno

cinque: 1. (10-9), 2 (8-7), 3 (6), 4 (fascia del disagio accertato);

d. La stessa Commissione procederà, quindi, alla formazione delle prime classi,

accogliendo le richieste formulate dai genitori al momento dell’iscrizione e

mediante estrazione pubblica aperta ai genitori, per coloro i quali non hanno

fatto alcuna richiesta. Le classi dovranno risultare eterogenee per fasce di

livello e per genere. I nomi di tutti gli alunni saranno trascritti su foglietti e

inseriti nell’urna, saranno estratti prima i nomi degli alunni della quarta fascia

(fascia del disagio), successivamente della terza fascia (6), quelli della seconda

(7-8) e poi quelli della prima (10-9). I nomi dei primi estratti MASCHIO e poi

FEMMINA saranno assegnati alla sezione A, i secondi MASCHIO e

FEMMINA alla B e così di seguito fino alla sezione G.

e. Che gli stessi alunni ripetenti verranno iscritti d’ufficio nelle stesse classi di

appartenenza;

f. Che i fratelli e sorelle verranno iscritti nelle stesse classi, o sezioni qualora

frequentino la seconda e la terza classe, salve diversa indicazione dei genitori;

g. Che i fratelli o sorelle degli alunni di terza classe già licenziati non perdono il

diritto di essere ammessi nella stessa sezione del fratello/sorella;

h. Che se due alunni vogliono frequentare lo stesso corso, bisogna acquisire

l’indicazione scritta di entrambe le famiglie e chi dei due sarà estratto per

prima si trascinerà di conseguenza anche l’altro nella stessa sezione, questo

solo in casi particolari e motivati e a discrezione della Dirigente, chi vuole

andare con l’amico/a rinuncerà ad andare nel corso del fratello/sorella. .

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI”CASTEL VOLTURNO (CE)

300

i. Che gli alunni inseriti dal sorteggio in una classe potranno essere trasferiti in

un’altra dalla Dirigente per motivate esigenze da parte dei genitori.

Valutata la documentazione, si fa in modo che:

In ogni classe siano presenti tutti i livelli previsti nella valutazione;

Gli alunni portatori di handicap siano presenti in ogni classe;

La distribuzione degli alunni stranieri nelle classi sia equa e non superi il numero

stabilito dalla legge e permetta a tutti i corsi di utilizzare l’apporto che questi alunni

possono dare;

Equo rapporto tra maschi e femmine nella classe;

Qualora il numero degli alunni ripetenti provenienti dalla stessa classe sia elevato

questi vengano distribuiti su corsi differenti;

Nel caso di iscrizione di gemelli saranno convocati i genitori;

Le classi prime si formeranno con non meno di 18 alunni e non più di 27.

La classe che presenta un alunno diversamente abile non potrà superare i 20 alunni.

23. STRUTTURE E RISORSE

Strutture gestionali e didattiche

Presidenza Laboratorio scientifico - musicale

Segreteria Sala artistica

Archivio Aula Cineforum

Sala docenti 2 Aule di Informatica

Aule ordinarie (n. 35) Palestra coperta

Biblioteca Campo di calcetto

Cortile

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301

24. RISORSE UMANE

Docenti interni alla scuola: 91

Alunni 710

Enti locali

Personale amministrativo: 5

Personale ausiliario: 11

ASL

Associazioni professionali e culturali

Esperti di istituzioni pubbliche

Per far fronte a tali bisogni la scuola può contare su risorse interne come:

a) capacità professionali (programmatorie e progettuali) del Dirigente Scolastico, dei

docenti e del personale ATA;

b) sull’uso delle attrezzature ginnico-sportive, dei laboratori di informatica, di artistica,

musicale e cineforum, la biblioteca e una aula polifunzionale;

c) su risorse finanziarie dovute alle correnti entrate di bilancio statale e regionale, su un

budget comunale, e sul finanziamento dei progetti che anno per anno si propongono.

E potrebbe contare su risorse esterne quali:

a) le opportunità formative offerte dalle aziende agricole e artigianali presenti sul

territorio;

b) disponibilità dell’Ente locale, delle Associazioni di volontariato e non, con i Centri di

Accoglienza (“Fernandes”e “Laila”).

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

302

25. ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Teresa Coronella

Collaboratori Dirigente

Prof. Alfonso Caprio

Prof.a Rosalba Zevola

Direttore dei servizi

Amministrativi

Sig. De Caprio Rolando

Collegio

Docenti

Consiglio

D’Istituto

Funzioni Strumentali

AREA 1

ZEVOLA R.

NOBIS N. MAZZIOTTA R.

AREA 3

MEGA F.

NOBIS N.

MAZZIOTTA R.

Consigli di Classe

AREA 2

VITONE N. NOBIS N. MAZZIOTTA R.

AREA4

PEZZELLA V.

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303

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.sa Teresa Coronella

GIUNTA ESECUTIVA

Presidente - Dirigente Scolastica Dott.sa Teresa Coronella.

Segretaria – DSGA De Caprio Rolando

Componenti:

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Presidente – Visone Simona.

Segretario- Alfonso Caprio

Componente genitori: Fulco Raffaela; Iavarone Massimiliano, Micheletti Mariangela,

Minutolo Vincenza, Morone Caterina, Petagine Pasquale, Ruffano Mario, Visone Simone.

Componenti docenti: Caprio Alfonso, Lanteri Raffaela, Marrazzo Emanuela, Miraglia

Alessandra, Nobis Nicolina, Palazzo Teresa, Russo Giuseppina, Zevola Rosalba.

Componente ATA – Cirillo Prisco Pino, Maisto Francesca.

PERSONALE A.T.A.

Direttore Amministrativo: Sig. De Caprio Rolando

2 Amministrativi: Santafata Antonietta, Pasqua di Bisceglie Maria; Cozzoni Angelina,

Zevola Orsola

9 Ausiliari: Ammutinato Mario, Cirillo Pino Prisco, De Francesco Anna Maria, Maisto

Francsca, Granito Annalisa, Napoletano Maria Rosaria, Pugliese Giuseppina, Saulle

Giovanna , Torrano Antonio.

COLLABORATORE VICARIO

Prof. Alfonso Caprio

Delegato a svolgere le seguenti funzioni:

1. Programmazione dell’orario di servizio del personale docente, articolazione dell’orario

di lavoro, nonché le modalità di accertamento del suo rispetto;

2. Attività preliminare concernente la stipula di contratti per l’acquisizione di beni e

servizi nell’ambito della disciplina stabilita dalla legge;

3. Segretario del Collegio dei docenti;

4. Collaborazione per la sicurezza, la salubrità e l’igiene dell’ambiente di lavoro, nonché

per

l’utilizzo delle strutture, dei locali e delle attrezzature;

5. Supporto per lo svolgimento delle attività connesse a visite guidate e gite scolastiche;

6. Organizzazione degli incontri scuola-famiglia;

7. Proposte per un migliore rendimento dei servizi e una migliore organizzazione del

lavoro.

SECONDO COLLABORATORE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

304

Prof.ssa Rosalba Zevola

Delegato a svolgere le funzioni di:

1. Programmazione dell’orario di servizio del personale docente, articolazione dell’orario

di lavoro, nonché le modalità di accertamento del suo rispetto, in caso di assenza o

impedimento del docente collaboratore prof. Caprio e nel rientro pomeridiano;

2. Attività di supporto per il coordinamento e la gestione delle attrezzature e sussidi

didattici;

3. Iniziative per l’attuazione del POF, in materia di organizzazione del lavoro scolastico

e di nuove metodologie, di criteri organizzativi per migliorare l’efficienza del servizio

nel perseguimento degli obiettivi programmati garantendo, peraltro, l’ottimale

utilizzazione delle risorse strumentali;

4. Proposte per lo svolgimento della formazione e aggiornamento professionale, sulla

base dei programmi e delle modalità stabiliti dagli Organi Collegiali.

FIDUCIARIA DELLA SCUOLA PRIMARIA “VILLAGGIO DEL SOLE”

Ins. Nobis Nicolina

FIDUCIARIA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “VILLAGGIO DEL SOLE”

Ins. Miraglia Alessandra

FIDUCIARIA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “RONCALLI”

Ins. Marrazzo Emanuela

Anno Scolastico 2015-2016

(Si fa riferimento all’anno scolastico 2014/2015 e alla Delibera Collegio dei Docenti n. 3 del

29.10.2013)

COMMISSIONI

REFERENTI E COMPONENTI

SICUREZZA

Componenti:

RSPP (Responsabile Servizi Prevenzione e Protezione): Arch. Villano Raffaele

RLS (Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori ): Prof. Caprio Alfonso

RESPONSABILE DEL GRUPPO ANTINCENDIO

ALFONSO CAPRIO, ROSALBA ZEVOLA per la Scuola Secondaria di Primo Grado

MARRAZZO EMANUELA per la Scuola dell’Infanzia Roncalli

MIRAGLIA ALESSANDRA per la Scuola dell’Infanzia del Villaggio del Sole

NOBIS NICOLINA per la Scuola Primaria del Villaggio del Sole.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

Componenti

Docenti: Caprio Alfonso, Zevola Rosalba, Nobis Nicolina, Miraglia Alessandra, Marrazzo

Emanuela, Mega Frncesca, Puopolo Alessandra, Vargas Maria Colomba.

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305

ACQUISTI E COLLAUDI

Componenti

Docenti: Cerqua Agostino, De Lucia Giovanni.

ORARIO

Componenti

Docenti: Mega Francesca, Vitone Nicoletta.

FORMAZIONE CLASSI PRIME

SCUOLA DELL’INFANZIA: Marrazzo Emanuele, Mazziotta Rosanna, Palmieri Teresa,

Fabozzi Rosa, Miraglia Alessandra, Fontana Anna.

SCUOLA PRIMARIA: Nobis Nicolina, Carlino Clementina, Gentile Daniele.

SUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: Alfonso Caprio, Petrella Immacolata, Letizia

Rosina, Russo Giuseppina, Palazzo Teresa.

COMMISSIONE ELETTORALE

Componenti

Docenti: Pensiero Raffaele, Monaco Ciro.

ATA: Antonietta Santafata

Supplente: Miraglia Concetta

COMITATO DI VALUTAZIONE

Componenti

Docenti Effettivi: Petrella Rosa, Russo Ennio Giovanni, Mazziotta Rosanna, Miraglia

Concetta.

Docenti Supplenti: Noviello Marianna, Nobis Nicolina, Puopolo Alessandra, Pensiero

Raffaele..

COMMISSIONE INVALSI

SCUOLA PRIMARIA: Russo Ivana, Vaccaro Maria, Panaro Teia.

SCUOLA SECONDARAI DI PRIMO GRADO: Russo Giuseppina, Zevola Rosalba, Gravino

Giovanna, Moio Maria Teresa, Verde Roberto

GRUPPO ATTIVITA’ SPORTIVE

Prof.sa VITONE NICOLETTA

VERIFICA E VALUTAZIONE

DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA

Componenti

Dirigente scolastica: Dott.sa Teresa Coronella

Direttore Servizi Generali e Amm.vi: De Caprio Rolando

Prof. Caprio Alfonso

REFERENTI DELLE ATTIVITA’/LABORATORI

LABORATORIO TECNICO-SCIENTIFICO: Prof.ssa Russo Giuseppina

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306

LABORATORIO ARTISTICO: Prof. Sementini Arturo

LABORATORIO INFORMATICA: Prof. Russo Ennio Giovanni

LABORATORIO MUSICALE: Prof. Monaco Ciro

BIBLIOTECA ALUNNI DOCENTI: Prof. Caprio Alfonso

PALESTRA: Prof. Natale Leonardo, Vitone Nicoletta.

GIOCHI SPORTIVI: Prof.ssa Vitone Nicoletta

LEGGE 104/92 - DIVERSAMENTE ABILI: Prof.ssa Zevola Rosalba

VIGILANZA “Divieto di fumo”: Prof. Caprio Alfonso, Marrazzo Emanuela, Miraglia

Alessandra, Nobis Nicolina.

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307

26. I DOCUMENTI FONDAMENTALI DELLA SCUOLA

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

REGOLAMENTO INTERNO

PREMESSA GENERALE

L’Istituto Autonomo Comprensivo “G. Garibaldi” di Castel Volturno, comprendente le

Scuole dell’infanzia “Roncalli” e “Villaggio del Sole”, la Scuola Primaria del “Villaggio del

Sole” e la Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo Grado di via S. Rocco in

collaborazione con le famiglie, svolge un’azione educativa diretta a promuovere negli studenti

la coscienza civica, prepararli ad assolvere i doveri sociali e a porli su un piano di effettiva

libertà nel loro sviluppo intellettuale, morale e scolastico. Gli stessi studenti assistiti

quotidianamente dalla Dirigente e dai professori si indirizzano verso l’autodisciplina e la

democrazia, pertanto i rapporti tra docenti e discenti devono informarsi a serena

collaborazione.

REGOLAMENTO INTERNO

SCUOLA DELL’INFANZIA “RONCALLI” & “VILLAGIO DEL SOLE”

PREMESSA

La scuola dell’Infanzia accoglie i bambini di età prescolastica dai 3 ai 6 anni.

Essa si propone fini di educazione, di aiuto alla formazione della personalità infantile, di

inserimento del bambino in una situazio-ne di sicurezza sociale, di equilibrio emotivo e di

preparazione alla scuola dell’ obbligo.

Il seguente regolamento elaborato si prefigge di delineare delle regole in base alle quali

orientare comportamenti ed azioni.

Art. 1

ORARIO SCOLASTICO E DELLE ATTIVITA’EDUCATIVE- DIDATTICHE

L’orario scolastico è articolato su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30

alle 16,30 con servizio mensa.

Gli orari si articoleranno nel seguente modo:

Entrata : 8,30 – 9,00

Uscita : 16,15 – 16,30

Attività didattiche : 8,30 – 12,00

Igiene e cura personale : 12,00 – 12,30

Mensa : 12,30 – 13,30

Dopomensa : 13,30 – 14,00

Attività didattiche : 14,00 – 16,30

Art. 2

INGRESSO ED USCITA

- I genitori sono tenuti a rispettare l’orario di ingresso e di uscita dei bambini.

- Il bambino deve essere consegnato all’insegnante o al collaboratore scolastico.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

308

-Non sono ammessi ritardi oltre l’orario stabilito, se non del tutto fortuiti ed eccezionali.

- I genitori, per gravi e giustificati motivi, possono presentarsi alla scuola frequentata dal

proprio figlio e ritirare l’alunno dopo aver compilato e sottoscritto la richiesta su apposito

modulo.

-Solo i genitori e le persone maggiorenni con delega autorizzata dal Dirigente Scolastico

possono ritirare i bambini dalla scuola.

- In caso di ritardo del genitore o di chi per lui è delegato, l’alunno sarà affidato al personale

ausiliario. Nei casi di continui ritardi, il nominativo dell’alunno sarà segnalato alla direzione

oppure alla segreteria.

- I genitori sono responsabili dell’incolumità e del comportamento del bambino una volta

effettuata la consegna da parte dell’insegnante.

- E’ vietato a chiunque non faccia parte del personale della scuola entrare senza

autorizzazione del Dirigente Scolastico o della responsabile di plesso.

Art. 3

INDICAZIONI SUI DOVERI DEI DOCENTI

- I docenti devono trovarsi in sezione cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e vigilare

sugli alunni sino all’uscita degli stessi dall’edificio.

- I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.

- Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria sezione occorre che avvisi un

collaboratore scolastico o una collega affinché vigili sugli alunni.

- I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere ben custoditi.

- Il docente del turno antimeridiano deve segnalare sul registro di sezione gli alunni assenti.

- Il docente del turno pomeridiano vigilerà affinché gli alunni siano prelevati dai genitori o

dagli adulti delegati.

- Durante le ore di attività non è consentito fare uscire dalla sezione più di un alunno per

volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

- I docenti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale( lavarsi

le mani ) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto

comportamento.

- I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono

sensibilizzare i bambini sulle tematiche della sicurezza.

- I docenti , ove , accertino situazioni di pericolo, provvedono ad attuare tutte le procedure

necessarie per evitare ogni disagio e comunicano in direzione , o al docente delegato,

eventuali ostacoli o situazioni di rischio.

- E’ assolutamente vietato ai docenti ostruire con mobili, arredi, anche se temporaneamente, le

vie di fuga e le uscite di sicurezza.

- E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possono rivelarsi

tossiche o dannose per gli alunni.

- Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre.

- Durante lo svolgimento di tutte le attività educative-didattiche le docenti hanno l’obbligo di

vigilare sull’incolumità dei bambini.

- Al termine delle attività i docenti devono provvedere alla custodia ed al riordino degli arredi

utilizzati , dei sussidi e del materiale didattico.

- I docenti hanno il dovere di avvisare le famiglie circa le attività, diverse dalle curricolari,

che saranno svolte.

- I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell’ottica di un rapporto

scuola/famiglia più trasparente e fattivo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

309

- In caso di malori o di incidenti occorsi agli alunni in orario scolastico, il docente presente

deve mettere in atto tutte le misure necessarie per soccorrere l’infortunato e deve informare

tempestivamente la famiglia dell’accaduto. Nelle situazioni gravi sarà immediatamente

attivato il 118. Contemporaneamente saranno avvertiti i familiari e nella stessa giornata si

provvederà a denunciare al Dirigente Scolastico il caso con apposita relazione.

- E’ assolutamente vietato fumare nei locali scolastici. Tale norma deve essere rispettata da

tutto il personale, dai genitori e da tutti coloro che entrano nella scuola.

- Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi.

Art. 4

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

- Le assenze dei bambini devono essere comunicate dai genitori al docente titolare.

- Le assenze per malattia superiori a cinque giorni comportano il certificato di ammissione in

sezione rilasciato dal medico curante.

- Le assenze superiori ai trenta giorni senza giustificato motivo comportano il depennamento e

l’eventuale sostituzione con un aspirante in lista di attesa.

- Le assenze prolungate con giustificato motivo devono essere giustificate con apposita

documentazione.

- In caso di assenze prolungate e giustificate, è opportuno che le famiglie si tengano in

contatto con le docenti per comunicazioni e avvisi.

- Eventuali assenze superiori ai cinque giorni per altri motivi (viaggi, famiglia…) dovranno

essere motivate al docente con comunicazione scritta prima dell’assenza.

Art. 5

INDICAZIONI SUI DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

- I collaboratori scolastici devono vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni.

- Provvedono all’apertura e alla chiusura delle porte d’ingresso e alla vigilanza dei locali della

scuola.

- Sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza.

- Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo.

- Garantiscono , attraverso particolari forme di organizzazione del lavoro e l’impiego di

funzioni aggiuntive, le attività di ausilio materiale agli alunni diversamente abili.

- Garantiscono la cura alla persona e l’ausilio materiale ai bambini della scuola dell’infanzia

nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

- Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli spostamenti

degli stessi per recarsi ai servizi.

- Sorvegliano gli alunni in caso di allontanamento momentaneo dell’insegnante.

- Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione

della scuola è quella di educare specialmente quegli alunni che ne hanno più bisogno.

- Evitano di parlare ad alta voce.

- Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili.

- Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Dirigente

Amministrativo o dal Dirigente Scolastico.

- Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente

Scolastico a uscire dalla scuola.

- Devono apporre la propria firma per presa visione sulle circolari e sugli avvisi.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

310

Art. 6

MENSA SCOLASTICA

-La frequenza alla mensa è obbligatoria avendone fatto richiesta all’atto dell’iscrizione.

- La deroga temporanea a tale adempimento viene concessa dal Dirigente Scolastico su

presentazione di adeguata documentazione.

- I bambini con intolleranza o allergie alimentari possono usufruire del pasto alternativo.

- I bambini ricevono una refezione completa.

- Le liste dei pasti sono affisse all’albo della Scuola dell’Infanzia per informazione alle

famiglie.

- Nel rispetto delle norme igienico-sanitarie è vietato alle persone non autorizzate entrare in

cucina durante la preparazione dei pasti.

Art. 7

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

- Gli alunni devono venire a scuola con il grembiule, sempre ordinati e attenti all’igiene

personale.

- Gli alunni sono tenuti ad avere rispetto nei confronti del Dirigente Scolastico e di tutto il

personale docente e non docente.

- Negli spazi interni ed esterni della scuola l’alunno deve rispettare i compagni, i materiali e le

strutture.

- E’ assolutamente vietato agli alunni gettare carte, gomme da masticare o altri oggetti per

terra,nelle sezioni, nel corridoio, dalle finestre.

- Durante gli intervalli, sia in sezione sia nel cortile, gli alunni devono evitare di spingersi e di

correre. Essi dovranno seguire le indicazioni delle docenti e dei collaboratori scolastici.

- I servizi igienici devono essere utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più

elementari norme di igiene e pulizia.

- Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo il necessario, è vietato portare denaro e oggetti

di valore.

Art.8

COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA

- Sono previste, nel calendario annuale delle attività funzionali all’insegnamento, assemblee

trimestrali con i genitori e con i rappresentanti di sezione.

- In caso di sciopero o assemblea sindacale la scuola darà tempestiva comunicazione alle

famiglie nei modi opportuni.

- I genitori dei bambini si impegnano, nel limite del possibile e nel rispetto dei ruoli degli

operatori scolastici, a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola, alle

riunioni e alle iniziative proposte e a seguire l’andamento dell’attività didattica del bambino

nel periodo di frequenza.

- I genitori devono sempre essere rintracciabili e lasciare uno o più numeri telefonici.

- I genitori sono tenuti ad avere, nei confronti dei docenti e di tutto il personale della scuola,

un comportamento corretto e rispettoso.

- I docenti sono tenuti a segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico e alle famiglie

interessate eventuali situazioni di disagio di varia natura, manifestate dai bambini.

- I genitori sono invitati a vestire i loro figli con abiti comodi evitando, dove è possibile,

accessori che limitino l’autonomia del bambino. E’ previsto l’uso del grembiule rosa per le

femmine e celeste per i maschi come divisa dell’Istituto.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

311

REGOLAMENTO INTERNO

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO CENTRO VIA SAN ROCCO

PLESSO “VILLAGGIO DEL SOLE”

PREMESSA

La Scuola Primaria, in corresponsabilità con le famiglie, svolge un’importante azione

educativa diretta a promuovere negli alunni un fondamentale senso di responsabilità e di

coscienza civica.

La scuola sollecita inoltre gli alunni ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al

fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto

reciproco, nonché li orienta a sperimentare contesti di relazione positivi e collaborativi.

Il rispetto delle regole è affidato all’autocontrollo degli alunni e alla vigilanza dei docenti e

del personale ATA.

Art. 1

RISPETTO DELL’AMBIENTE SCUOLA

Gli alunni sono tenuti a indossare il grembiule e devono essere forniti del materiale occorrente

per le lezioni della giornata. Essi devono mostrare rispetto per l’ambiente scolastico

mantenendo pulito il proprio posto, avendo cura del materiale comune, usando l’apposito

cestino per i rifiuti, evitando di sporcare le suppellettili e le pareti della scuola.

Il danno arrecato intenzionalmente o per negligenza sarà risarcito dai genitori e sarà

considerato grave atto di indisciplina.

Ai sensi della L. n.584 dell’11-11-1975, è vietato fumare nei locali del plesso ed ancora, è

vietato fare uso del telefonino sia da parte dei docenti sia da parte degli allievi. I telefonini

portati in classe dagli alunni saranno requisiti e riconsegnati ai genitori dagli insegnanti.

Art. 2

ORARIO SCOLASTICO

In conformità con il modello orario della settimana corta già adottata dalla Scuola secondaria

di I° grado, il plesso articola le attività didattiche dal lunedì al venerdì per un totale di 27 ore.

Gli alunni entreranno alle ore 8,15 ed usciranno alle ore 13,45 tutti i giorni tranne il venerdì in

cui le attività didattiche termineranno alle ore 13,15. Il sabato la scuola rimarrà chiusa. Gli

alunni usciranno dal plesso rispettando sempre lo stesso ordine: dalla prima alla quinta classe.

Il genitore dovrà essere puntuale nel ritirare il proprio figlio.

Dopo il terzo ritardo verificatosi nell’arco di breve tempo ne sarà data comunicazione al

Dirigente scolastico.

Art. 3

PERMESSI DI ENTRATA/USCITA

I ritardi e le uscite anticipate devono essere giustificati per iscritto dal genitore o da chi ne fa

le veci mediante la compilazione di un apposito modello firmato anche dal docente di classe

dell’alunno. Saranno considerati in ritardo gli alunni che arriveranno dopo le ore 8,45.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

312

Art. 4

ASSENZE

Gli alunni che sono stati assenti, al loro ritorno, devono essere giustificati per iscritto dal

genitore per assenze fino a 5 giorni. Il docente della prima ora prenderà nota sul registro di

classe dell’avvenuta o mancata giustifica.

Nel caso in cui l’assenza superi i 5 giorni consecutivi l’alunno dovrà esibire il certificato

medico per poter essere riammesso in classe.

Per assenze superiori a 5 giorni dovute a motivi personali il genitore è tenuto a giustificare il

proprio figlio mediante autocertificazione ai sensi del D.P.R. n. 403 del 20-10-1998.

Art. 5

INTERVALLO ED USO DEI SERVIZI

E’ concesso un intervallo dalle ore 10.30 alle ore 10,45, tutti i giorni. Solo il martedì e il

giovedì è concesso il secondo intervallo dalle ore 12.30 alle ore 12.45. L’uso dei servizi è

ammesso dalle ore 9,15 in poi. Gli alunni possono uscire anche due per volta e devono

rientrare in classe al più presto possibile senza intrattenersi nei servizi o nei corridoi.

I docenti sono responsabili dell’incolumità degli alunni quando questi si trovano in aula; nei

corridoi e nei servizi ne sono responsabili i collaboratori scolastici, che sono tenuti a

sorvegliare gli alunni anche qualora i docenti si allontanino momentaneamente dalla classe.

Ogni incidente accaduto in qualunque momento dell’attività didattica deve essere denunciato

prontamente per iscritto presso gli uffici della Segreteria per i necessari interventi.

Art. 6

INDICAZIONI SUI DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

- I collaboratori scolastici devono vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni

- Provvedono all’apertura e alla chiusura delle porte d’ingresso e alla vigilanza dei locali

della scuola.

- Sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza.

- Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo.

- Garantiscono, attraverso particolari forme di organizzazione del lavoro e l’impiego di

funzioni aggiuntive, le attività di ausilio materiale agli alunni diversamente abili.

- Garantiscono la cura alla persona e l’ausilio materiale ai bambini della scuola primaria

nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

- Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli spostamenti

degli stessi per recarsi ai servizi.

- Sorvegliano gli alunni in caso di allontanamento momentaneo dell’insegnante.

- Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione

della scuola è quella di educare specialmente quegli alunni che hanno più bisogno.

- Evitano di parlare ad alta voce.

- Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili.

- Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Dirigente

Amministrativo o dal Dirigente Scolastico.

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313

REGOLAMENTO INTERNO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Art. 1

DISCIPLINA E RISPETTO PER PERSONE E COSE

La disciplina è affidata all’autocontrollo degli studenti e alla vigilanza della Dirigente, di tutti

i docenti e del personale ATA. Gli studenti si alzano in piedi senza invito, in segno di saluto,

quando entrano ed escono dall’aula persone investite di autorità. Nessun abito particolare è

richiesto agli allievi e alle allieve, ma essi sono tenuti a presentarsi a scuola forniti di un

abbigliamento consono al luogo e del materiale occorrente per le lezioni della giornata. Gli

alunni devono mostrare rispetto per il personale scolastico e rispettare la scuola mantenendo

pulito il proprio posto, ed evitare di imbrattare i muri e di gettare a terra materiale di scarto.

Il danno arrecato alle suppellettili intenzionalmente o per negligenza, sarà risarcito dai

genitori e sarà considerato grave atto di indisciplina. Qualora non si possa accertare il

responsabile, i danni saranno risarciti collettivamente. Gli alunni, che dopo svariati richiami

orali e scritti, si rendono responsabili di gravi atti di indisciplina o lesioni verso persone o

cose verranno accompagnati dalla Dirigente, alla quale potrà esporre le proprie giustificazioni,

prima che vengano adottati i provvedimenti che il caso richiede. Lo stesso potrà essere

riammesso in classe solo se accompagnato da uno dei genitori.

Resta inteso che per legge è vietato fumare nei locali della scuola (L. n. 584 dell’11.11.1975)

e fare uso del telefonino tanto ai docenti quanto agli alunni; inoltre è vietato portare in classe

gli MP3. Telefonini ed MP3, se usati saranno requisiti e riconsegnati solo ed esclusivamente

dalla Dirigente ai genitori.

Saranno puniti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno

della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dovere

subire le prepotenze di altre.

E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nei locali della scuola.

E’ fatto divieto agli alunni di assumere a scuola medicinali senza prescrizione medica.

Art. 2

ENTRATA, USCITA E SPOSTAMENTI

Le attività didattiche si svolgeranno dal Lunedì al Venerdì per sei ore giornaliere (ciascuna

dalla durata di sessanta minuti).Gli alunni entrano alle ore 8.00, in classe troveranno i docenti

della prima ora ad attenderli, in attesa dell’entrata manterranno un comportamento dignitoso,

evitando schiamazzi e grida e si disporranno in modo da non essere di intralcio né di pericolo

al traffico della massa di studenti.

Il termine delle lezioni è alle ore 14,00, gli alunni in fila per due sotto il controllo del

professore dell’ultima ora, che l’accompagnerà fino al cancello di fero n. 30, che si affaccia su

via San Rocco. Gli alunni lasceranno le proprie aule al suono della campanella e non prima.

L’uscita avviene per piani, al primo suono dalle campanella usciranno tutti gli alunni del

secondo piano dal portone centrale e quelli del piano terra vicini alla porta di servizio, al

secondo suono della campanella il primo piano dal portone centrale e le restanti classi del

piano terra dalla porta di servizio.

Gli spostamenti della classe da un locale all’altro della scuola o dall’aula alla palestra e

viceversa dovranno essere compiuti in silenzio, con ordine e sollecitudine e sotto la guida

dell’insegnante.

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314

I cambi dei professori al termine dell’ora dovranno essere rapidi, in particolare i docenti liberi

nell’ora precedente dovranno trovarsi fuori dall’aula in attesa, quelli in servizio si recheranno

il più velocemente possibile nell’altra classe.

Il ricevimento dei genitori è stabilito dai docenti in una ora della settimana al di fuori

dell’orario di servizio, il docente, qualora si presentino spontaneamente, cercherà di

accoglierli in Sala professori, tenendo conto della sua disponibilità.

L’suo della palestra scoperta o coperta è riservato esclusivamente agli insegnanti di Scienze

Motorie, pertanto nessun docente, tanto meno quelli in sostituzione oraria, sono autorizzati a

portare la propria classe in palestra.

Art. 3

INDICAZIONI SUI DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

- I collaboratori scolastici devono vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni

- Provvedono all’apertura e alla chiusura delle porte d’ingresso e alla vigilanza dei locali

della scuola.

- Sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza.

- Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo.

- Garantiscono, attraverso particolari forme di organizzazione del lavoro e l’impiego di

funzioni aggiuntive, le attività di ausilio materiale agli alunni diversamente abili.

- Garantiscono la cura alla persona e l’ausilio materiale ai bambini della scuola primaria

nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

- Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli spostamenti

degli stessi per recarsi ai servizi.

- Sorvegliano gli alunni in caso di allontanamento momentaneo dell’insegnante.

- Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione

della scuola è quella di educare specialmente quegli alunni che hanno più bisogno.

- Evitano di parlare ad alta voce.

- Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili.

- Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Dirigente

Amministrativo o dal Dirigente Scolastico.

Art. 4

INTERVALLO E USO DEI SERVIZI

Dalle ore 9.50 alle ore 10.00 è concesso il primo intervallo, dalle ore 11.50 alle ore 12.00 è

concesso il secondo intervallo, durante i quali, gli alunni devono restare in classe, in modo da

non arrecare pregiudizio alle persone e alle cose ed evitare schiamazzi e ressa, sotto la

sorveglianza del professore della seconda ora e della quarta ora e consumare la merenda

portata da casa. E’ fatto assoluto divieto di uscire in cortile per recarsi al bar antistante la

scuola o chiedere al personale ATA di andarvi.

L’uso dei servizi è ammesso dalla ore 9.30 in poi, gli stessi resteranno chiusi dalle ore 11.000

alle 11.30 per la pulizia dopo la ricreazione e dalle 12.30 in poi, salvo casi urgenti. Gli alunni

possono chiedere di uscire i maschi uno per volta le femmine due per volta, per poi rientrare il

più presto possibile, è vietato intrattenersi nei servizi oltre il tempo necessario e nei corridoi o

entrare nelle classi diverse dalla propria immotivatamente. I docenti sono responsabili

dell’incolumità degli alunni quando questi si trovano in aula; nei corridoi e nei servizi ne sono

responsabili i collaboratori scolastici. Essi devono essere presenti sia all’ingresso che

all’uscita degli alunni, ed essere facilmente reperibili da parte degli insegnati per qualsiasi

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315

evenienza; sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o

allontanamento momentaneo dell’insegnante. Tengono i servizi igienici sempre decorosi,

puliti e accessibili.

Ogni incidente, accaduto in qualunque momento dell’attività didattica, va denunciato

prontamente per iscritto in Segreteria per i necessari interventi.

Art. 5

GIUSTIFICHE E PERMESSI

Gli alunni che giungono in ritardo a scuola dopo le 8.20 possono entrare in aula solo con

l’autorizzazione della Dirigente o di chi ne fa le veci, quelli che giungeranno dopo le 8.30

devono essere accompagnati dai genitori, per giustificarne il ritardo e poiché dopo quella ora

il cancello di ingresso sarà chiuso onde evitare l’introduzione di personale estraneo alla

scuola.

Gli alunni che sono stati assenti, al loro ritorno a scuola, devono giustificare l’assenza

mediante la presentazione dell’apposito libretto scolastico, rilasciato dalla scuola e firmato da

uno dei genitori. Il professore della prima ora prenderà nota sul registro di classe

dell’avvenuta giustifica o non giustifica. Qualora l’assenza superi i cinque giorni, per essere

riammesso in classe l’alunno dovrà esibire il regolare certificato medico.

Nessun alunno può salire o scendere dai piani superiori senza l’autorizzazione scritta del

docente di classe, che al suo rientro ritirerà l’autorizzazione concessa. Nessun alunno può

uscire anticipatamente dalla scuola prima della fine delle lezioni se non autorizzato per iscritto

dalla Dirigente o da chi ne fa le veci. In caso di assoluta necessità, l’affidamento anticipato a

uno dei genitori o tutori maggiorenni, avverrà mediante regolare permesso firmato dalla

Dirigente o chi ne fa le veci.

Questo regolamento sarà consegnato ai docenti, agli alunni, al personale A.T.A. e ai genitori

degli alunni, che ne prenderanno atto e si adopereranno affinché i propri figli lo rispettino.

DECALOGO DI CLASSE

1. In classe si sta sempre seduti.

2. Non si interrompe mai chi sta parlando.

3. Si chiede sempre la parola alzando la mano.

4. Si aspetta sempre il proprio turno per parlare.

5. Non si disturba in alcun modo l’ascolto.

6. Non si provocano mai i compagni con gesti e parole.

7. Quando si interviene ci si rivolge a tutti i compagni evitando il dialogo.

8. Non si interviene più di due volte.

9. Si esce sempre dopo la spiegazione o durante l’intervallo.

10. Non si scarabocchiano i libri e gli arredi scolastici.

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27. CARTA DEI SERVIZI

PRINCIPI ISPIRATORI DELLA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo Statale nello svolgimento della sua attività, si ispira ai principi base

della Costituzione italiana (Artt. 3-33-34) che assicura uguaglianza, promozione,

integrazione e partecipazione nell’intento di favorire la formazione della persona e

l’orientamento dell’adolescente in vista delle scelte future.

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28. FINALITA’ EDUCATIVE, FORMATIVE, DIDATTICHE ED OBIETTIVI

Con la Carta dei Servizi la nostra scuola rende pubblico il suo funzionamento, chiarendo

all’utenza le scelte fondamentali adottate.

Essa si propone come strumento di lavoro flessibile, suscettibile di cambiamenti in base alle

trasformazioni che possono intervenire nel tempo, nello spazio, nelle strutture e nelle risorse.

La Carta dei Servizi si affianca agli altri documenti fondamentali della scuola:

Il Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola, le risorse, le

scelte educative e didattiche

Il Regolamento d’Istituto

OBIETTIVI

FORMATIVI

Saper dialogare

Saper esprimere, motivandola,

la propria opinione

Riconoscere i propri limiti

e i propri errori

Accettare le opinioni

degli altri

Accettare l’altro come

persona

OBIETTIVI

EDUCATIVI

Acquisizione

delle conoscenze

fondamentali

delle varie discipline

Acquisizione

delle capacità di esprimersi

attraverso tutti i linguaggi,

verbali e non verbali

Acquisizione

di un metodo di lavoro

e di studio

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318

Finalità della Carta è la garanzia della tutela dei diritti degli utenti, la trasparenza e la

qualità del servizio offerto e la sua corretta e puntuale erogazione.

a. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Le famiglie possono conferire con i docenti durante l’ora di ricevimento settimanale, secondo

il calendario comunicato agli alunni e ai genitori ed affisso all’albo.

Gli insegnanti sono inoltre a disposizione delle famiglie nei colloqui periodici programmati.

Gli incontri scuola-famiglia si svolgono a livello istituzionale nel mese di Dicembre e Maggio

(colloqui sul profitto e sul comportamento di ciascun allievo) e di Febbraio e Giugno

(illustrazione e/o consegna della scheda di valutazione).

Nel mese di Ottobre gli insegnanti presentano la programmazione globale delle singole classi

all’assemblea dei genitori, riuniti per eleggere i loro rappresentanti.

Compatibilmente con le esigenze di servizio, i docenti si rendono disponibili a ricevere le

famiglie degli allievi per trattare problemi di particolare importanza e urgenza.

APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO

L’UFFICIO DI PRESIDENZA E’ APERTO AL PUBBLICO LUNEDI’, MERCOLEDI’ E

VENERDI’, DALLE 10.00 ALLE 12.00.

L’UFFICIO DI SEGRETERIA E’ APERTO AL PUBBLICO TUTTI I GIORNI DALLE

ORE 10.30 AL 12.30; AI DOCENTI IL LUNEDI’, MERCOLEDI’ E VENERDI’, DALLE

10.00 ALLE 12.00.

b. PROCEDURA DEI RECLAMI

I reclami possono essere comunicati in forma orale, scritta, telefonica, via fax, e devono

contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono

essere, poi, tempestivamente espressi in forma scritta e firmati dall’interessato.

Il capo d’Istituto, dopo aver effettuato un’indagine/verifica, risponde sempre in forma scritta

entro quindici giorni. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo d’Istituto, al

reclamante saranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario.

c. SERVIZI DELLA SCUOLA

Il rilascio dei certificati è effettuato, nell’orario di apertura al pubblico, entro tre giorni dalla

richiesta. Gli strumenti di comunicazione all’utenza e al personale scolastico sono:

Circolari

Copie di atti importanti

Albo

Assemblee

Incontri su richiesta dell’utenza

I nominativi e gli orari del personale dipendente, l’orario di lezione di tutti i docenti, l’ora di

ricevimento di ciascuno di essi, gli organigrammi degli uffici e degli Organi collegiali, sono

affissi nei punti nevralgici dell’Istituto.

d. ORGANI COLLEGIALI

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319

Gli Organi Collegiali sono convocati almeno 5 giorni prima della data fissata per la riunione,

fatta eccezione i casi d’urgenza. Nell’avviso sono definiti chiaramente il luogo, la data, l’ora e

i punti all’ordine del giorno della seduta.

e. IL CONTRATTO FORMATIVO

Tra tutte le componenti della scuola si instaura il seguente contratto formativo; esso

costituisce un diritto-dovere da realizzare all’interno degli obiettivi educativi definiti, e in

base al quale progettare una sana e serena qualità della vita nell’aula e nella scuola.

Il docente si impegna a: Il genitore si impegna a: L’allievo si impegna a:

Informare l’allievo

del percorso didattico

Illustrare gli obiettivi,

le strategie, gli strumenti

di verifica e i criteri di

valutazione

Verificare

periodicamente

l’efficacia della propria

azione

attraverso i risultati

raggiunti rispetto

agli obiettivi

programmati

Conoscere l’offerta

formativa della scuola

Collaborare con la

scuola

per il raggiungimento

degli obiettivi

didattico-educativi

Essere attento alle

indicazioni provenienti

dagli insegnanti

Vigilare nel rispetto

del/della figlio/a

delle scadenze nella

consegna dei compiti

(controllo continuo del

diario)

Rispettare il

regolamento della

scuola (in particolare

frequentare regolarmente

le lezioni e arrivare a

scuola puntuale)

Seguire con serietà,

senso di responsabilità e

impegno gli interventi di

recupero/approfondimento/

eccellenza programmati

dal Consiglio di Classe

Sostenere tutte le

prove di verifica

predisposte dai docenti

Rispettare e utilizzare

con attenzione le strutture

e i sussidi scolastici

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29. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO OFFERTO DALL’ISTITUTO

La valutazione della scuola ha il fine di reperire strategie per il miglioramento del servizio.

Essa non può prescindere dalle indicazioni fornite dall’OCSE (Organizzazione europea per la

cooperazione e lo sviluppo), nell’intento di dare omogeneità alla qualità dell’istruzione.

Per accrescere la cultura della valutazione interna, sulla base di quanto emerso dai risultati di

monitoraggi e check up effettuati nell’ambito del percorso qualità e dai dati dell’Autoanalisi

di Istituto degli anni precedenti, la scuola ha scelto di focalizzare l’attività di valutazione su

alcune aree, esplicitando i relativi indicatori:

Area risultati

Valutazione degli apprendimenti in Italiano, Matematica e Scienze

Numero degli alunni promossi alla classe successiva

Numero degli abbandoni nel corso dell’anno

Numero di alunni ammessi alle classi seconde e terze

Distribuzione percentuale degli alunni licenziati.

Area progetti

Numero progetti approvati dagli organi collegiali

Numero progetti attivati

Numero degli alunni partecipanti all’avvio

Numero alunni che hanno concluso il percorso progettuale

Numero progetti portati a temine

Area organizzazione scolastica Numero medio di giorni di assenza degli alunni

Numero medio di giorni di assenza dei docenti

Numero medio di giorni di assenza del personale ATA

Partecipazione dei genitori agli Organi Collegiali e agli incontri scuola-famiglia

Modalità organizzative interne (dipartimenti, commissioni, GLH, nucleo per

l’autovalutazione…): rilevazione n. incontri, livello di partecipazione, processi attivati

Soddisfazione dell’utenza

Il gradimento dei “portatori di interesse” (genitori, alunni, docenti, personale ATA…)

verrà rilevato attraverso la somministrazione di questionari di percezione in ordine a:

- clima scolastico

- organizzazione

- qualità dei servizi

- livello di preparazione degli alunni

30. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO

Nell’ambito dei processi di innovazione nella scuola, la formazione costituisce un percorso

fondamentale per la piena realizzazione e lo sviluppo della professionalità del docente.

Al docente, oggi si chiede di creare studenti capaci di cavarsela domani, gli viene richiesto

non solo di fornire strumenti per imparare, ma anche per imparare ad imparare, per spendere

nel quotidiano quanto appreso. Da ciò il docente deve tener conto delle esigenze dei singoli

allievi senza disattendere ai compiti istituzionali, strutturare situazioni di apprendimento senza

forzare troppo in un’unica direzione.

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321

Lo sviluppo professionale del docente, la sua formazione, deve quindi essere vista in un’ottica

di apprendimento continuo che tenga conto e valorizzi il bagaglio di conoscenze ed esperienze

già disponibili.

Tenuto conto delle finalità della Scuola secondaria di primo grado e dei bisogni dei docenti, il

Collegio dei docenti ha deliberato il seguente corso di aggiornamento/formazione:

“L’ascolto e la comunicazione efficace come prevenzione del disagio”

Saranno incoraggiate, inoltre, le iniziative di formazione on line di quei docenti (in possesso

di adeguate competenze nell’utilizzo delle TIC) interessati ad approfondire le tematiche

suddette e individuati dal Collegio dei Docenti.

La scuola, inoltre, parteciperà a tutte le iniziative promosse da enti di formazione ed

istituzionali sui temi della riforma scolastica, della sicurezza, della qualità dei processi

formativi, della prevenzione del disagio e altre che, approvate dal Collegio ed autorizzate dal

D.S., saranno valutate positivamente dall’Istituzione scolastica.

In particolare, per quanto concerne la sicurezza, la Scuola favorirà la partecipazione ai corsi di

formazione degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione, di quelli incaricati della

gestione emergenze e antincendi, del primo soccorso, del responsabile dei lavoratori per la

sicurezza (RLS), dell’RSPP (Responsabile Servizi Prevenzione e Protezione) e di altre figure

“sensibili” necessarie a garantire un efficace servizio di prevenzione dei rischi e di attuazione

di misure di protezione.

31. QUOTA VOLONTARIA DI CONTRIBUTO DI

ISCRIZIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016

Il Consiglio d’ Istituto ha stabilito che, per l’anno scolastico 2015-2016, la quota volontaria di

contributo, da versale obbligatoriamente all’atto dell’iscrizione del proprio figlio al nostro

Istituto, è di 10,00€ per le iscrizione degli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola

Primaria e di 15.00€ per l’iscrizione degli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado.

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32. ELENCO DOCENTI A.S. 2015-2016

(Si fa riferimento all’ ELENCO DOCENTI A.S. 2014/2015)

DOCENTI SCUOLA

INFANZIA - RONCALLI

SEZIONE

BARBATO LAURA SOST.

BOCCOLATO ROSA F – SOST. PRES. INTER.

CANNAVALE IMMACOLATA SOSTEGNO C DEL VECCHIO ROSANNA A DI IORIO FINIZIA A FORTE ANTONELLA B LA MONICA ANNA A

MAGLIOZZI RITA B

MARRAZZO EMAUNELA C PRES. INTERC FI

MAZZIOTTA ROSANNA E

MENDITTO GEMMA RELIGIONE

MERENDA ANNA D

NOVIELLO MARIANNA D

PALMIERI TERESA E - SEGRET.

PAPARELLI MARIA F

PIROZZI ELENA F

DOCENTI SCUOLA

INFANZIA - VILLAGGIO

DEL SOLE

D’AMBROSIO ROSA A

FABOZZI ROSA A

FONTANA ANNA C

GRIFFO ROSA C

MIRAGLIA ALESSANDRA B PRES.INTERCL.FI

PEDANA MARIA CARMELA SOST.

VARGAS MARIA COLOMBA B SEGRETARIA

VIOLA MADDALENA RELIGIONE

DOCENTI SCUOLA

PRIMARIA – “G. GARIBALDI”

MIRAGLIA CONCETTA COMUNE 1 A

CARPINO SIMONA COMUNE 1 A

DOCENTI SCUOLA

PRIMARIA – VILLAGGIO

DEL SOLE

SEZIONE

ATTIANESE ANNA SOSTEGNO

BALDANZA LOREDANA SOSTEGNO

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323

BRANCO ALFONSINA COMUNE 1 A-5 A

CARLINO CLEMENTINA COMUNE 2 A 2 B

CORVINO ARISTIDE SOSTEGNO

CRISCIONE NADIA SOSTEGNO DE LUCIA MARIA FILOMENA COMUNE

DIANA ANTONIETTA COMUNE 1 A 3 A

DIANA RAFFAELLA SOSTEGNO

GAROFALO FRANCESCA SOSTEGNO

GENTILE DANIELA COMUNE 2 A B IAIUNESE KATIA CONCETTA SOSTEGNO 4 A

NOBIS NICOLINA COMUNE 4-5 A FI P.I.

PAGANO MARIA INGLESE

PAGLIARO ANNA SOSTEGNO

PANARO MIRELLA SOSTEGNO

PANARO TEIA SOSTEGNO 5 A

PICCIRILLO ANTONIO RELIGIONE

PUOTI DIONISIA SOSTEGNO

RUSSO IVANA COMUNE 4 A-B

TARTAGLIONE IDA RELIGIONE 8

VACCARO MARIA COMUNE 4 A-B

SEGR.SOST.PRESID.

DOCENTI SCUOLA

SECONDARIA DI I GRADO

MATERIA CLASSE

SEZIONE

BENCIVENGA MATTIA ITALIANO C

BERLANO GIULIANA SOSTEGNO 3 E

BROGNA ANNA MARIA MATEMATICA G BULMETTI MARIA CONCETTA MATEMATICA B

CANTIELLO LIANA MUSICA A-B-C

CAPRIO ALFONSO LETTERE 2-3F

CARRANO MARIA SOSTEGNO 2 B

CASSANDRA VANDA LETTERE 1-3 A

CERQUA AGOSTINO SOSTEGNO 2 E

COMPAGNONE GIUSEPPE ARTE D-E-F-

COVELLI RAFFAELLA MATEMATICA

DAMIANO FRANCO SOSTEGNO

DE GENNARO AMERICO SOSTEGNO 3 D

DE LUCIA GIOVANNI TECNOLOGIA E-F-G-

DE LUCIA VINCENZO SOSTEGNO 2 D

DIANA EMILIO SOSTEGNO 2 B

DIANA GOFFREDO SOSTEGNO 2 D

DORES FRANCESCO SOSTEGNO 3 F

GALLO IVANA LETTERE 1F-2 A

GARGIULO ANNA SOSTEGNO

GIRFATTI RAFFAELLA ARTE G-H

GRAVANTE GABRIELE LETTERE 1-3 C

GRAVINO GIOVANNA LETTERE 2E-1D

IANNILLI MARGHERITA INGLESE G-H

LANTERI RAFFAELA SOSTEGNO 2D

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324

LETIZIA ROSINA LETTERE 1-2- E

MANCINI ALESSANDRA SOSTEGNO 3 F

MARZULLO ANNA MARIA SOSTEGNO 3 A

MEGA FRANCESCA FRANCESE 1-2-3-D E F

MINCIONE FRANCESCA INGLESE 1-2-3 A B

MOIO MARIA TERESA SOSTEGNO 2 A

MONACO CIRO MUSICA 1-2-3 D-E-F-1G-1H

NATALE LEONARDO SC. MOTORIE 1-2-3 ABC

NATALE LIDIA FRANCESE A B C

NOVIELLO ANTONIO LETTERE 1-3 D

PAGLIARO ADELE SOSTEGNO 2 A

PALAZZO TERESA SOSTEGNO 1 C

PEDANA MARGHERITA MUSICA G-H

PENSIERO RAFFAELE MATEMATICA 1-2-3 A

PETRELLA FILOMENA RELIGIONE 1-2-3 A-B-C-D-E-F

PETRELLA IMMACOLATA LETTERE 2-3B

PETRELLA PATRIZIA INGLESE A-B

PETRELLA ROSA SOSTEGNO 3 B

PETRILLO SABINA LETTERE 2 G H

PEZZELLA VINCENZO SOSTEGNO 2F

PIROZZI CATERINA FRANCESE G-H

PUOPOLO ALESSANDRA SOSTEGNO 1 E

RIZZUTI BARBARA INGLESE 1-2-3- E F

ROSSI MARIA MADDALENA TECNOLOGIA G-H

RUSSO ENNIO GIOVANNI TECNOLOGIA 1-2-3 A-B-C

RUSSO GIUSEPPINA MATEMATICA 1-2-3 F

SALVATORE PASQUALE MATEMATICA E

SEMENTINI ARTURO ARTE 1-2-3 A-B-C-

SCIALDONE ASSUNTA RELIGIONE G H

TAVOLETTA SILVIA SC. MOTORIE G-H

VERDE ROBERTO MATEMATICA 1-2-3 C

VITONE NICOLETTA S. MOTORIE DEGH

ZAMBROTTA AUGUSTA LETTERE B C

ZEVOLA ROSALBA SOSTEGNO 3 F

ZOTTA LUCIA SOSTEGNO G

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325

PIANO ANNUALE

DELL’INCLUSIVITÀ

2015/2016

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326

Il Piano Annuale per l’Inclusività ipotizza una serie di azioni volte al miglioramento del

grado di inclusività del nostro Istituto Comprensivo. ll presente Piano costituisce un concreto

impegno programmatico ed uno strumento di lavoro, pertanto sarà soggetto a modifiche ed

integrazioni. Questo documento diventerà parte integrante del POF. La scuola garantisce un

sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo, finalizzati:

- al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al

rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana;

- allo sviluppo, anche da parte delle persone con diverse abilità, della propria personalità, dei

talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro

massime potenzialità;

- porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente a una società

libera. (Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, art. 24).

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,

limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,

economica e sociale del Paese. (Costituzione italiana, art.3).

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il 27 Dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per

alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”

che estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera

area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013

si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati

è deliberata da tutti i componenti del team docenti dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente

scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia.

I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti

compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge

170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli

alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011.

L’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano su “Indicazioni

per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)”, siglato, ai

sensi dell’articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 del 25 luglio 2012,

ribadisce gli ICS “G. Garibaldi” – Piano annuale dell’inclusività 4 elementi e i passaggi-

chiave per l’attivazione del “percorso diagnostico integrato” scuola-famiglia sanità e articola

le reciproche competenze.

La DGR della regione Campania n. 43/2014 pubblicata sul BURC n. 23 del 7 aprile 2014 è un

documento:

• Inter-istituzionale,

• interdisciplinare

• interprofessionale.

LA DIMENSIONE “INTER” la caratterizza in modo trasversale, multivalenziale e

multifunzionale. Occorre partire dalla considerazione del fondamentale ruolo del docente

quale anello-chiave a garanzia della qualità e dell’equità per il successo formativo di tutti gli

studenti, soprattutto di quelli che mostrano difficoltà di apprendimento.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

327

Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far

riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per

l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009, oltre alla delibera della

Giunta della Regione Campania n. 43/2014 pubblicata sul BURC n. 23 del 7 aprile 2014.

2. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

L’area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs) è

molto ampia. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni

Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici,

sociali.

Nell’area dei BES sono comprese tre grandi sottocategorie:

1. DISABILITÀ (BES 1)

• Alunni diversamente abili

• Certificati dall’ASL

• Hanno l’insegnante di sostegno

• È una situazione a carattere permanente

• La scuola redige il P.E.I.

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (BES 2)

• Alunni con: DSA – deficit del linguaggio – deficit di abilità non verbali

Deficit coordinazione motoria– ADHD (deficit attenzione, iperattività)

– Funzionamento intellettivo limite

• Certificati dall’ ASL o da Enti accreditati

• Non hanno l’insegnante di sostegno

• È una situazione a carattere permanente

• La scuola redige il P.D.P.

2.a. INTERVENTI A FAVORE (BES 2)

ALUNNI ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder - Disturbo da Defici di

Attenzione/Iperattività - Nota M.I.U.R. prot. n. 4089 del 15 giugno 2010).

Molti bambini e ragazzi possono presentare comportamenti di disattenzione e/o irrequietezza

motoria, tuttavia gli alunni che presentano tale Disturbo hanno difficoltà pervasive e

persistenti nel:

selezionare le informazioni necessarie per eseguire il compito e mantenere l'attenzione

per il tempo utile a completare la consegna

resistere ad elementi distraenti presenti nell'ambiente o a pensieri divaganti

seguire le istruzioni e rispettare le regole (non a causa di comportamento oppositivo o

di incapacità di comprensione)

utilizzare i processi esecutivi di individuazione, pianificazione e controllo di sequenze

di azioni complesse, necessarie all'esecuzione di compiti e problemi

regolare il comportamento che si caratterizza quindi per una eccessiva irrequietezza

motoria e si esprime principalmente in movimenti non finalizzati, nel frequente abbandono

della posizione seduta e nel rapido passaggio da un'attività all'altra

controllare, inibire e differire risposte o comportamenti che in un dato momento

risultano inappropriati: aspettare il proprio turno nel gioco o nella conversazione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

328

applicare in modo efficiente strategie di studio che consentano di memorizzare le

informazioni a lungo termine.

Gli stessi alunni possono talvolta presentare difficoltà:

nel costruire e mantenere relazioni positive con i coetanei

nell'autoregolare le proprie emozioni

nell'affrontare adeguatamente situazioni di frustrazione imparando a posticipare la

gratificazione

nel gestire il livello di motivazione interna approdando molto precocemente ad uno

stato di "noia"

nell'evitare stati di eccessiva demoralizzazione e ansia

nel controllare livelli di aggressività

nel seguire i ritmi di apprendimento della classe a causa delle difficoltà attentive.

In alcuni soggetti prevale la disattenzione, in altri l'iperattività/impulsività, ma nella maggior

parte dei casi i due problemi coesistono.

Il protocollo operativo indicato nel suddetto documento ,utile a migliorare l'apprendimento ed

il comportamento degli alunni con ADHD in classe, prevede i seguenti punti.

Viene preliminarmente ritenuto opportuno che il Dirigente Scolastico venga contattato dalla

famiglia che presenta 'evidenza della problematica del proprio figlio/a. Tutta la

documentazione dovrebbe essere inserita nel protocollo riservato.

3. SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

(compresi gli alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisto le

adeguate competenze linguistiche)

• Alunni che, con continuità o per particolari periodi, possono manifestare Bisogni

Educativi Speciali: per motivi fisici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che

le scuole offrano adeguati e personalizzati percorsi: svantaggiati linguistici1 - socio-

economici - culturali; - alunni con disagio comportamentale/relazionale

• Certificati dal Consiglio di classe/team docenti. Individuati sulla base di elementi

oggettivi con fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

• Non hanno l’insegnante di sostegno

• È una situazione a carattere transitorio

• La scuola redige il P.D.P.

3.a. INTERVENTI A FAVORE (BES 3)

- SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO

- Scheda di identificazione e analisi dei bisogni

- Segnalazione ai servizi sociali

- SVANTAGGIO LINGUISTICO E CULTURALE (compresi gli alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisto le

adeguate competenze linguistiche)

- Definire un protocollo di accoglienza per gli studenti stranieri.

- Programmare attività rivolte a tutti gli studenti allo scopo di diffondere una educazione

interculturale.

- Contrastare atteggiamenti di pregiudizio e favorire l’acquisizione di una mentalità aperta

al dialogo.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

329

- Predisporre percorsi personalizzati adeguati a valorizzare le competenze pregresse

dell’alunno e a superare gli ostacoli linguistici e culturali, che possono ostacolare o

ritardare il pieno sviluppo della sua personalità e delle sue conoscenze.

Il PDP non è e non può diventare un atto burocratico. Non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative.

DISPENSARE

COMPENSARE I tre concetti non sono equivalenti

ABILITARE

Dispensare = prendere atto della difficoltà, senza produrre una modificazione delle

competenze. Compensare = gli strumenti devono puntare allo sviluppo di autonomia e

competenze, cioè: Abilitare.

Il PDP deve considerare come prioritario l'intervento didattico. La dispensa va ridotta al

minimo verificando sempre le alternative metodologiche possibili.

Il PDP deve prevedere anche i criteri di valutazione e contenere indicazioni: significative,

realistiche, coerenti.

Il PDP contiene dati sensibili, quindi è un documento riservato.

Vi è, quindi, il dovere, da parte della Scuola, di garantire la piena partecipazione alla vita

scolastica a tutti i soggetti, oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano

essere valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.

3. INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e

cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti,

sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le

proprie potenzialità (abilità) e incapacità (disabilità) con quelle altrui.

Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione è questione riguardante tutti gli

alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità

individuali. All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere

in modo puntuale e non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui

specificità richiede attenzioni particolari.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li

ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali

difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe,

permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni

hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di

valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il

bisogno educativo diviene “speciale”. La scuola si occupa anche di questa tipologia di

alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica

individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazione vanno da semplici

interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione

di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico

Personalizzato (PDP).

L’integrazione è un processo basato principalmente su strategie per portare l’alunno

disabile a essere quanto più possibile simile agli altri. Alla base di tale prospettiva rimane

un’interpretazione della disabilità come problema di una minoranza, a cui occorre dare

opportunità uguali (o quanto meno il più possibile analoghe) a quelle degli altri alunni. La

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

330

qualità di vita scolastica del soggetto disabile viene dunque valutata in base alla sua

capacità di colmare il varco che lo separa dagli alunni normali.

L’inclusione, invece, si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione

alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti.

INTEGRAZIONE INCLUSIONE Riguarda il singolo alunno Riguarda tutti gli alunni Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto Interviene prima sul contesto e poi sul soggetto Incrementa una risposta speciale Trasforma la risposta speciale in normalità

Nella prospettiva I.C.F. (International Classification of Functioning), che propone un

approccio biopsico-sociale, la disabilità va vista come esito di un rapporto non positivo tra

l'individuo e il mondo. La nuova didattica inclusiva deve quindi andare nella direzione di

una riduzione della disabilità, in particolare lavorando alla modificazione del contesto nel

quale il soggetto disabile è inserito.

L'accessibilità, non solo fisica, è la condizione per la piena partecipazione di tutti gli

alunni al processo di apprendimento.

Solo se si personalizza l'organizzazione e l'azione educativa e didattica per tutti gli alunni,

non si operano discriminazioni a danno degli alunni in situazione di handicap, degli alunni

in situazione di svantaggio socioculturale, degli alunni particolarmente dotati e di tutti i

singoli alunni, comunque sempre l'uno diverso dall'altro.

4. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES

La scuola non ha il compito di certificare, ma di riscontrare e distinguere:

- disturbi (manifestazioni di disagio con base clinica);

- gravi difficoltà di apprendimento;

- ordinarie difficoltà di apprendimento.

Nella scuola che lavora per l’inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle

esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione

nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale

coinvolto.

In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza

preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie.

L’Istituto Comprensivo Statale “G. Garibaldi” di Castel Volturno propone, quindi,

un’articolazione di compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento del

successo scolastico mediante:

1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

3) strumenti compensativi;

4) misure dispensative; utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento

alla normativa nazionale e/o alle direttive del POF.

5. ORGANI PREPOSTI ALL’INCLUSIONE

Per perseguire la “politica per l’inclusione”, la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012

individua nel GLI l’organo istituzionale preposto a tale funzione.

Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

Le Funzioni Strumentali e i coordinatori BES

I consigli di classe/team docenti

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331

I docenti di sostegno

Gli Educatori

Gli interpreti

Esperti esterni

SCHEDA TECNICA (situazione ad giugno 2015)

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 48

minorati vista 0

minorati udito 1

Psicofisici 47

2. disturbi evolutivi specifici 0

DSA 1

ADHD/DOP 0

Borderline cognitivo 0

Altro (disturbo del linguaggio e dell’eloquio) 0

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 0

Socio-economico 0

Linguistico-culturale 0

Disagio comportamentale/relazionale 0

Altro (es, salute, fragilità cognitiva) 0

Totali 48

% su popolazione scolastica

722

6,79%

N° PEI redatti dai GLHO 48

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 0

B. Risorse professionali

specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti ecc.)

no

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

no

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / 4 FS (disabilità + DSA e disagio) / 6 incaricati Si

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332

coordinamento

Referenti di Istituto (disabilità,

DSA, BES)

1 si

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

Esterni si

Docenti tutor/mentor no

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti

curricolari

Attraverso … Sì / No

Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni s

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva

si

Altro:

Docenti con specifica

formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva

si

Altro:

Altri docenti Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva

si

Altro:

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333

D. Coinvolgimento personale

ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori integrati no

Altro: no

E. Coinvolgimento famiglie Informazione/formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

no

Coinvolgimento in progetti di inclusione no

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante

No

Altro:

F. Rapporti con servizi

sociosanitari - territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con

CTS/CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità

si

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili

si

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità

si

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità

si

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Rapporti con CTS / CTI No

Altro:

G. Rapporti con privato sociale

e volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Progetti a livello di reti di scuole No

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo -didattiche

/gestione della classe

si

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva

si

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334

Didattica intercultuale / italiano L2 Si

Psicologia e psicologia dell’età (compresi

DSA, ADHD, ecc)

no

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

No

Altro: Formazione Modello ICF (L.104) No

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione

e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi

inclusive

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola, in rapporto ai diversi servizi

esistenti

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto

e nel partecipare alle decisioni che riguardano

l’organizzazione delle attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che

scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo

X

Altro: classi poco numerose in presenza di H, attenzione

alla continuità dei docenti specializzati sui casi affidati.

X

Altro:

* =0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4

moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del

grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il CORRENTE ANNO

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

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335

GLI: Per perseguire la “ politica per l’inclusione”, la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre

2012 individua nel GLI l’organo istituzionale preposto.

Nomina del gruppo GLI costituito dai membri del GLH + 1 docente infanzia, 1 docenti

primaria, 5 docente secondaria (Mazziotta R., Nobis N., Caprio A., Zevola R., Mega F.,

Vitone N., Pezzella V.).

GLH: Nomina del gruppo di lavoro e di studio d’Istituto GLH costituito da: Dirigente

Scolastico, Zevola R. (Referente), 1 docente per ogni ordine di scuola (Marrazzo E., Nobis N.,

Caprio A.), 1 rappresentante dei genitori (Gasparri T.), rappresentante dell’ASL

neuropsichiatra infantile (Guglielmetti G.P.), assistente sociale (Canciello A.).

Funzioni strumentali e coordinatori: Nucleo operativo delle linee di indirizzo del GLI.

Compiti – Rilevazioni BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi

didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI;

elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; elaborazione di

una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da

redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto del

GLI. Collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione.

OBIETTIVI GENERALI

La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in bambini e ragazzi

senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio socio-culturale; è una

difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. In tutte le

scuole dell’infanzia e della primaria dell’I.C.S. “G. Garibaldi” si è lavorato, a livello di

sperimentazione e ricerca, dal 2011/2012 per individuare precocemente, a cominciare dai

bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, i casi a rischio e quindi poterli trattare

tempestivamente evitando l’insorgenza di successivi disturbi specifici.

In questo anno scolastico 2015-2016 si intraprenderanno le seguenti azioni:

- Formazione del personale docente in merito alle nuove normative, alla lettura delle diagnosi

specialistiche, alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato (per alunni DSA)

- Incontri di consulenza da parte di personale esperto con le insegnanti di classe prima di

scuola primaria per:

• l’uso corretto degli strumenti di osservazione/monitoraggio delle abilità scolastiche;

• l’attivazione di pratiche didattiche specifiche per il potenziamento e recupero;

- Sportello di consulenza aperto a tutti i docenti di scuola primaria e secondaria I primo

grado che hanno in classe alunni con DSA.

La prosecuzione di questo progetto è indispensabile per raggiungere importanti obiettivi:

- Riqualificare il personale docente in merito alla normativa vigente.

- Individuare, durante l’ultimo anno delle scuole dell’infanzia e il primo anno di scuola

primaria, alcuni degli indicatori più sensibili per rischio del possibile instaurarsi di un disturbo

specifico di lettura/scrittura/calcolo.

- Sostenere i docenti dell’I.C.S. “G. Garibaldi” per l’attuazione di interventi di potenziamento

didattico mirato in tutti i casi di alunni in difficoltà o già individuati come DSA.

OBIETTIVI SPECIFICI PERSEGUITI

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336

Coordinamento progetto Prevenzione alla dislessia

1) Fornire informazioni circa le disposizioni informative vigenti, gli strumenti compensativi e

le misure dispensative.

2) Offrire supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione e cura la

dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto.

3) Fungere da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti, operatori dei servizi sanitari, agenzie

formative accreditate del Territorio.

4) Tenere i contatti con gli esperti esterni (logopediste, neuropsichiatra, psicologa).

5) Organizzare il corso di formazione applicativa sugli strumenti in riferimento al modello

d’intervento da praticare nel corso dell’anno.

6) Coordinare le attività di programmazione per agli alunni che manifestano Disturbi Specifici

di Apprendimento o Bisogni Educativi Speciali, anche prima che siano certificati.

7) Collaborare con gli esperti per l’organizzazione e la calendarizzazione degli sportelli di

consulenza rivolti ai docenti che hanno in classe alunni DSA.

8) Monitorare l’efficacia del trattamento precoce (durante l’ultimo anno della scuola

dell’infanzia e il primo anno di scuola primaria) dei bambini con difficoltà metafonologiche.

9) Partecipare eventualmente a bandi di finanziamento esterni.

OBIETTIVI GENERALI (CERTIFICAZIONE L. 104/92-SOSTEGNO)

- Mantenere e favorire lo scambio, la collaborazione e le esperienze tra i diversi ruoli delle

agenzie educative coinvolte, a vario titolo, nel progetto di inclusione del bambino in

situazione di handicap: servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda sanitaria Pubblica,

con l'Ufficio Scolastico Territoriale (USP), con gli Enti di Assistenza o soggetti del "privato

sociale" (volontariato, cooperative sociali, associazioni, fondazioni, etc), con gli uffici di

segreteria e presidenza, con docenti a vari livelli, ecc.

- Promuovere la piena integrazione/inclusione delle famiglie degli alunni disabili e il pieno

sviluppo degli alunni stessi all'interno dell’Istituto.

OBIETTIVI SPECIFICI PERSEGUITI

Favorire la conoscenza dei diversi ruoli delle agenzie educative coinvolte nel progetto di

inclusione del bambino in situazione di handicap ( ASL, SERVIZI ESTERNI, SCUOLA,

ecc.).

Predisporre il calendario incontri per Gruppi Tecnici in accordo con NPI e/o servizi vari.

Individuare i casi necessitanti l'Assistente Educativo o alla comunicazione.

Coordinare le attività degli insegnanti di sostegno predisponendo, per la ratifica del Dirigente

Scolastico, l’assegnazione dei Docenti di Sostegno agli alunni e alle classi, con particolare

attenzione alla formazione delle classi stesse.

Favorire l’ “accoglienza” e il “tutoraggio” dei nuovi insegnanti di sostegno.

Coordinare gli insegnanti di sostegno attraverso gruppi sostegno (GS).

Censire i bisogni (formativi, di ausili, ecc. ) degli insegnanti di sostegno.

Coordinare i lavori del GLH d’Istituto e del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) in

collaborazione con le FS e i coordinatori della secondaria di I grado, oltre ai partecipanti del

gruppo di studio e di lavoro. Il PAI è allegato al POF.

Ottimizzare la raccolta di informazioni sui casi seguiti per agevolare il passaggio di notizie

(specie nei casi di supplenti che cambiano continuamente).

Raccogliere informazioni al fine della determinazione delle richieste dell'organico di

sostegno.

Aggiornare la parte specifica del POF (cartaceo ed elettronico) per la pianificazione delle

attività di sostegno.

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337

Organizzare riunioni con i docenti coordinatori.

Predisporre procedure operative – griglie in accordo con NPI - e programmazione del lavoro

da somministrare al Gruppo Sostegno.

Rapportarsi con le famiglie di alunni in situazione di h. per le necessità contingenti.

Riflettere (per migliorare) i rapporti e le dinamiche scuola – famiglia - esperti – ASL.

Garantire il diritto-dovere all’istruzione degli alunni che presentano gravi problemi di salute,

tali da impedire la regolare frequenza alle lezioni (istruzione domiciliare).

Promuovere e sostenere gli aggiornamenti dei docenti specializzati nel sostegno (attraverso

varie tematiche di approfondimento: condivisione di esperienze, formazione specifica,

partecipazione a convegni, ecc.).

Organizzare sportelli per i docenti (sostegno e curriculari).

Esaminare, in collaborazione con gli uffici di segreteria, la documentazione degli alunni

disabili (Fascicolo personale) e verificarne la validità e completezza.

Informatizzare i dati (alunni, docenti, G.L.H., ecc.) in collaborazione con gli uffici di

segreteria.

Predisporre la modulistica e curarne la fruibilità sul sito d’istituto.

Conoscere le normative relative alla disabilità.

Formulare progetti per la continuità tra ordini di scuola diversi.

Recepire le richieste del Gruppo Sostegno e individuare gli acquisti di materiali per gli alunni

diversamente abili.

Condividere il materiale tecnico – specialistico, dei sussidi e dei testi già presenti nei vari

plessi (eventuale creazione di un punto di raccolta unico per i testi presenti nei vari istituti).

Censire gli ausili presenti nell’istituto.

Condividere la formazione sull’ICF.

INDICATORI DI QUALITÀ

Estensione e condivisione di informazioni.

Cura, in collaborazione con gli uffici di segreteria e di presidenza, della trasmissione

all’A.S.L. di competenza, sia, per quanto concerne la programmazione dei GLH operativi, sia

per la segnalazione di nuovi alunni con la documentazione adeguatamente compilata, relativa

alla richiesta di sostegno. Individuazione di problematiche inerenti il servizio di Assistenza

Specialistica.

Analisi della situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero degli

alunni in situazione di h., tipologia degli h., classi coinvolte, numero totale degli alunni per

classe, ore di sostegno, ecc.).

Organizzazione del GLH d’Istituto (convoca componenti, scelta data) e predisposizione PAI

in collaborazione con FS-DSA e incaricati.

Aumento dell’autonomia dei singoli docenti nell’utilizzo della modulistica.

Definizione di griglie operative che possano essere utilizzate come traccia nei GLH operativi.

Aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati.

Confronto sulle problematiche relative agli alunni certificati.

Raccolta di segnalazioni circa particolari difficoltà di integrazione di alunni sotto svariati

aspetti e comunicazione al Dirigente Scolastico al fine di predisporre gli interventi necessari e

di competenza scolastica per la risoluzione dei casi.

Attivazione istruzione domiciliare in caso di bisogno.

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338

INDICI DI PRODUTTIVITÀ

Analisi della situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero degli

alunni in situazione di h., tipologia degli h., classi coinvolte, numero totale degli alunni per

classe, ore di sostegno, attivazione operatori, ecc.).

Numero colloqui con equipe e resoconto degli incontri del GLHO.

Numero colloqui con le famiglie dei b/i in situazione di H.

Numero gruppi sostegno.

Rilevazione dei bisogni di formazione.

Rilevazione delle competenze acquisite.

Rilevazione accessi alle risorse presenti nell’istituto (sportello, gruppi sostegno, ecc.).

Questionari finali di gradimento.

Verbali degli incontri.

PERSONALE COINVOLTO (risorse umane)

Docenti di sostegno - Docenti curricolari- Collaboratori scolastici con funzioni aggiuntive-

Assistenti all’autonomia o alla comunicazione - Esperti ASL - Bambini- Famiglie

VALUTAZIONE

Verifica in itinere e valutazione del progetto.

Somministrazione di questionari di gradimento.

Rendicontazione al collegio docenti.

Consigli di classe/Team docenti: I Consigli di classe e i team dei docenti svolgono un ruolo

fondamentale per l’individuazione e gestione dei bisogni educativi degli alunni della classe.

Compiti - Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una

personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;

rilevazione di tutte le certificazioni non H e non DSA; rilevazione alunni BES di natura

socioeconomica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle

considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni

non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione

strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES

al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e

condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane

strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di

Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di

sostegno (se presente).

Docenti di sostegno: La legge 517/1977 individua il docente di sostegno specializzato come

figura preposta all’integrazione degli studenti con disabilità certificate. L’insegnante di

sostegno è nominato dallo Stato e “assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui

opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle

attività di competenza dei Consigli di classe e dei Collegi dei docenti - L.104/92 art.13

comma 6”.

Compiti - Promozione del processo di integrazione dell’alunno nel gruppo classe attraverso

corrette modalità relazionali; partecipazione alla programmazione educativo-didattica;

supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche

pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con

metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; collaborazione nella

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339

rilevazione casi BES; coordinamento conoscenza della documentazione inerente all’alunno

disabile; coordinamento dei rapporti con tutte le figure che ruotano intorno all’alunno

(genitori, specialisti, operatori ASL, ecc.); coordinamento stesura e applicazione Piano di

Lavoro (PEI ).

Assistente educatore: Gli assistenti educatori sono assegnati alle Istituzioni scolastiche in

casi particolari (come da certificazione sanitaria ), in aggiunta al team docente, al fine di

garantire il rinforzo a relazioni positive e, ove possibile, il raggiungimento dell’autonomia

personale.

Compiti - Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche

in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei

percorsi didattici anche qualora l’intervento avvenga a domicilio, sempre in accordo con la

famiglia, i docenti e l’Associazione e/o l’Ente di appartenenza.

Collegio Docenti: Su proposta del GLI il Collegio dei Docenti, nel mese di Giugno, delibera

il PAI. Inoltre approva l’esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per

l’inclusione. Il Collegio dei Docenti si impegna a partecipare anche ad azioni di formazione

e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti

Corsi di formazione saranno previsti per l’a.s. 2015-2016. Vverranno fornite ai docenti

curricolari le indicazioni sulle modalità operative da attuare nelle classi prime e seconde per

individuare gli alunni che presentano difficoltà che possono far sospettare l’esistenza di un

DSA e sulle attività di recupero didattico mirato. Saranno riviste le modalità operative per

l’inclusione e integrazione dei BES presenti nell’I.C.S. “G. Garibaldi”, anche attraverso un

ecentuale sportello di consulenza. Verrà realizzato un percorso di aggiornamento, rivolto a

tutti i docenti in particolar modo alle docenti di sostegno, su metodologie didattiche e

pedagogia inclusiva. Verrà effettuato un corso di formazione sull’ICF per la gestione dei

gruppi di lavoro ai sensi della Legge 104.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Gli insegnanti del Consiglio di Classe/Team docente, dopo un primo periodo di osservazione,

previo consenso della famiglia, predispongono un Piano Educativo Personalizzato, nel quale

ogni docente illustra come intende raggiungere gli obiettivi, anche utilizzando metodologie,

spazi, tempi diversi da quelli del resto della classe. La scuola si attiverà per promuovere

l’autonomia di lavoro e l’auto-efficacia, in un’ottica di personalizzazione, in modo tale che

ogni alunno si possa sentire protagonista del suo percorso d'apprendimento. La progettazione

educativa individualizzata e/o personalizzata, avrà un ruolo centrale nell’ individuare

interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione. Una progettazione educativa volta

alla promozione della costruzione di un progetto di vita. La valutazione del Piano sarà oggetto

di specifica attenzione all’interno di tutti gli organi scolastici (Consiglio d’Istituto, Collegio

docenti, Rappresentanti di sezione e di classe, Consigli di Intersezione, di Interclasse e di

Classe). La valutazione interesserà anche l’ambito delle prestazioni del singolo alunno, che

attraverso la stesura del Piano Personalizzato, avrà diritto ad un’osservazione mirata iniziale,

ad un monitoraggio in itinere e ad una verifica finale disciplinare e comportamentale. La

valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e

criticità, andando ad implementare le parti più deboli. Il gruppo BES raccoglierà e

documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi, proporrà strategie di lavoro. Saranno rilevati i

BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola; sarà

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340

elaborata la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno

scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto

all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti

un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-

elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in

aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere

che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. E’

indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari,

i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di

apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con

quelli previsti per l’intera classe. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di

Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di

contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano

anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli

essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la

possibilità del passaggio alla classe successiva. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di

valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al

punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli

apprendimenti.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Gli insegnanti di sostegno contitolari con i docenti di classe promuovono attività

individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi.

Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie

funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso: attività laboratoriali,

apprendimento per scoperta (learning by doing); didattica dell’errore; attività per piccoli

gruppi (cooperative learning); tutoring; peer education; attività individualizzata (mastery

learning) la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e

ausili informatici, di software e sussidi specifici. I docenti predispongono documenti per lo

studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente

accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di

apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie

per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in

formato elettronico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto

ai diversi servizi esistenti

Attività di collaborazione con la Parrocchia: doposcuola per alunni disagiati da parte delle

Associazioni di volontariato presenti sul territorio (Casa di Alice, Padri Comboniani, Centro

Fernandes).

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni

che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La scuola ha il dovere di porsi in continuità educativa con la famiglia, aumentando la qualità

dell’ascolto e dell’osservazione, per meglio qualificare l’intervento educativo. Tale finalità si

realizza nella stipula di un “patto educativo”. La scuola vuole attenersi al dettato delle Linee

Guida per l’Integrazione dell’alunno disabile emanate dal Ministero dell’Istruzione nel 2009

(III Parte, punto 4): “La famiglia rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta

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341

inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose

sia in quanto luogo in cui avviene la continuità tra educazione formale ed educazione

informale”.

Compiti che comporta il ruolo della famiglia nell’inclusione scolastica e che la scuola intende

riconoscere e rispettare:

- conoscere, sin dal momento dell'iscrizione a scuola, i diritti dei figli, in particolare le leggi

che hanno fatto dell’inclusione scolastica un diritto esigibile e non un semplice interesse

legittimo;

- conoscere i diritti di genitori e riconoscere pari opportunità con tutti gli altri genitori;

cooperare con tutti i genitori della classe e della scuola, di figli disabili e non;

- attivare il processo di inclusione scolastica del/la figlio/a con la presentazione, nei termini

fissati, dell’attestazione di alunno in situazione di disabilità e della diagnosi funzionale,

- partecipare alle riunioni del GLH (Gruppo di Lavoro per l’Handicap) per la formulazione

del Profilo Descrittivo di Funzionamento (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI)

come genitori “specializzati”:

- osservatori privilegiati e testimoni del percorso di crescita dei loro figli, a conoscenza più di

ogni altro delle sue difficoltà ma anche delle sue potenzialità;

- collaborare e cooperare con gli insegnanti, gli operatori scolastici e le figure sanitarie;

- non esitare nel comunicare e condividere con gli insegnanti non solo i successi, ma anche le

frustrazioni che si affrontano lungo il percorso di crescita;

- pensare al/la figlio/a (alunno/a) come a una persona, a cui non sostituirsi nelle cose che sa e

può fare da solo/a, un individuo da rispettare nelle sue capacità e nei suoi limiti, nei suoi ritmi

di sviluppo ma anche nei suoi desideri e nelle sue ambizioni, anche se sono diversi da quelli

della media dei coetanei.

La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene

coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di

presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione

condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura

condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di

Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le

famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità

dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi

formativi previsti nei piani di studio.

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi

inclusivi anche attraverso:

• gruppi di lavoro e la condivisione delle scelte effettuate:

• organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di

miglioramento • il coinvolgimento nella redazione dei PDP.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi

speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono

individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività

educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà

socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.

Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

- rispondere ai bisogni individuali

- monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni

monitorare l'intero percorso

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342

- favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

La differenziazione consisterà nelle procedure di individuazione e personalizzazione, nella

ricerca della strumentazione più adeguata, nell’adozione di strategie e metodologie, l’utilizzo

di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella

scuola (docenti formati e con competenze specifiche) e di risorse aggiuntive (costituite da

esperti esterni, docenti universitari, interpreti ITA/LIS, docente LIS, logopediste, psicologhe,

volontari) utilizzati come risorse esterne per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione

Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze

specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti

nella scuola. Le risorse aggiuntive sono costituite da esperti esterni (docenti universitari,

interpreti ITA/LIS, docente LIS, logopediste, psicologhe, volontari) utilizzati come risorse

interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. L’istituto necessita di: assegnazione di

docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli

apprendimenti; finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da

ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni; assegnazione di un organico di

sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità; assegnazione di educatori

dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dell’anno

scolastico; assegnazione di interpreti per gli alunni con disabilità uditiva dal primo periodo

dell’anno scolastico; incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo

formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione; risorse umane per

l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse

tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti

compensativi; risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni rom; risorse

per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed

extracomunitari; costituzione di reti di scuole in tema di inclusività.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo.

Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati

progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano

vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità

e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi, della scuola

secondaria, provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.

Parte III – Protocollo di accoglienza alunni diversamente abili Scuola Secondaria di

primo grado

Questo documento denominato PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA è una guida

d’informazione riguardante l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con

bisogni educativi speciali all’interno del nostro Istituto, con particolare riferimento agli alunni

diversamente abili. Le molteplici situazioni individuali degli allievi, i diversi livelli socio-

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343

culturali, le differenti modalità di acquisire ed elaborare informazioni, i personali ritmi e stili

di apprendimento rendono necessario un lavoro individualizzato e la progettazione di

interventi e azioni mirate, attivando tutte le risorse possibili. La finalità è quella, al momento

dell’ingresso dei ragazzi nella nostra scuola, di avere una conoscenza il più approfondita

possibile di ogni singolo alunno, della sua storia scolastica e familiare, del contesto in cui

vive, per poter attivare sin da subito delle strategie didattiche efficaci. Lo sguardo sarà

focalizzato sui punti di forza, sulle potenzialità in base alle quali progettare percorsi di lavoro,

come il Piano Educativo Individualizzato con la possibilità di una didattica specifica per ogni

singolo alunno.

Il protocollo:

• definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione scolastica;

• traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per

l’apprendimento;

• costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente,

sulla base delle esperienze realizzate.

L’adozione del Protocollo di accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni

normative contenute nella Legge Quadro n.104/92 e successivi decreti applicativi per gli

alunni disabili e la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 per gli alunni con bisogni Educativi

Speciali (BES).

Prassi condivise di carattere:

• amministrativo e burocratico: acquisizione della documentazione necessaria e verifica della

completezza del fascicolo personale

comunicativo e relazionale: prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della

nuova scuola con incontri ed attività programmati (incontri con le famiglie, coi docenti della

scuola di provenienza, Consigli di classe, Commissioni di lavoro, GLH, GLI, operatori

esterni, ecc.)

• educativo e didattico: incontri tra GLHO della scuola di provenienza e docente referente

della scuola di accoglienza, incontri tra docenti dei due ordini di scuola, formazione delle

classi e assegnazione alla classe, coinvolgimento del Consiglio di classe e dei genitori,

predisposizione di percorsi individualizzati

• sociale: rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la costruzione del progetto

di vita.

FASI DELL’ ACCOGLIENZA

1. ORIENTAMENTO SCOLASTICO IN INGRESSO: in questa fase l’Istituto si impegna per

far conoscere l’offerta formativa in tutte le sue articolazioni e possibilità, favorisce i contatti

dei potenziali nuovi alunni con iniziative in sede (progetto continuità con classi quinte della

scuola primaria e classi prime della scuola media; incontro di presentazione del POF alle

famiglie). Questa fase termina al momento delle iscrizioni.

2. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE: in questa fase la scuola riceve la

documentazione specifica per alunni diversamente abili. L’Istituto fornisce indicazioni

riguardanti i libri di testo, gli orari scolastici, i regolamenti della scuola, i trasporti, ecc.

3. PRECONOSCENZA DI OGNI SINGOLO STUDENTE: l’istituto, entro il mese di maggio

dell’anno scolastico precedente l’ingresso a scuola, si attiva al fine di ottenere informazioni

dalla scuola di provenienza tramite una scheda predisposta, partecipando ai GLHO di fine

anno degli alunni diversamente abili in ingresso.

4. FORMAZIONE CLASSI: nella formazione dei gruppi classe la scuola terrà conto di

quanto già appreso per la formazione di gruppi classe equilibrati.

5. PROGETTO ACCOGLIENZA: gestisce il tempo scuola dei primissimi giorni favorendo

l’incontro, la conoscenza e la socializzazione del gruppo classe.

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344

6. TEST DI INGRESSO DI VALUTAZIONE SUI PREREQUISITI BASE: entro la seconda

settimana di lezione gli insegnanti somministreranno agli studenti dei test predisposti dai

singoli docenti di sostegno in collaborazione con i docenti curricolari.

7. COLLOQUIO CONOSCITIVO CON LE FAMIGLIE: entro ottobre la scuola fisserà una

data per un colloquio con i genitori dei ragazzi delle classi in ingresso.

8. REDAZIONE SCHEDE D’INGRESSO: tutte le informazioni raccolte verranno riportate in

una scheda personale riservata che verrà inserita nel fascicolo personale di ogni singolo

alunno.

9. CONSIGLIO DI CLASSE INFORMATIVO: nel primo consiglio di classe si prenderà

esame delle informazioni raccolte, della presentazione della classe e della valutazione dei

singoli alunni nelle diverse situazioni e l’eventuale predisposizione di percorsi didattici

personalizzati

10. GLHO DI INIZIO ANNO: Incontro docenti di sostegno e docente coordinatore della

classe e la famiglia dell’alunno per la presentazione del PEI.

11. MONITORAGGIO PERIODICO dell’andamento didattico generale.

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345

TABELLA RIEPILOGATIVA FASI DI ACCOGLIENZA

AZIONE DESCRIZIONE TEMPI SOGGETTI

COINVOLTI

1.ORIENTAMENTO

SCOLASTICO IN

INGRESSO

Promozione della

scuola

Ottobre-gennaio a.s.

precedente

all’ingresso

Dirigente scolastico,

Fx strumentale,

Collaboratori del

Dirigente, Docenti

Famiglie

ISCRIZIONE Febbraio Segretaria dell’I.C.S.

2.3.INFORMAZIONI Notizie dalla scuola

di provenienza

Maggio-giugno a.s.

precedente

all’ingresso

Dirigente Scolastico

Segretaria dell’I.C.S.

Docenti della scuola

di provenienza Fx

strumentale. GLHO

Famiglia

4. FORMAZIONE

CLASSI

Settembre Dirigente Scolastico.

Commissione classi

5. PROGETTO

ACCOGLIENZA

Settembre Docenti curricolari e

di sostegno

6. TEST DI

RILEVAMENTO

PREREQUISITI

Valutazione

conoscenze,

competenze e abilità

Prime due settimane

di scuola

Docenti curricolari e

di sostegno

7. COLLOQUI

COSCITIVO CON LE

FAMIGLIE

Conoscenza del

contesto familiare,

situazione

socioculturale, ecc.

Ottobre Docenti curricolari e

di sostegno

8. REDAZIONE

SCHEDA

PERSONALE PDP

Redazione scheda

personale dell’alunno

PDP

Settembre Docenti di classe e di

sostegno

9. CONSIGLIO DI

CLASSE

INFORMATIVO

Presentazione di ogni

singolo allievo ed

eventuali

programmazioni

individuali

Ottobre Consiglio di classe

10. GLHO inizio anno Presentazione del PEI Entro fine novembre Referente NPI,

docenti di sostegno e

curricolari,

educatori, famiglia 11. MONITORAGGIO Valutazione

dell’andamento

generale e dei

progressi

Da ottobre a giugno Consiglio di classe

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346

DOCUMENTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

DOCUMENTO CHI LO COMPILA DOMINI ICF QUALIFICATORI

ICF

Profilo descrittivo di

funzionamento della

persona e progetto

multidisciplinare

PDF

Famiglia e

Specialista ASL,

Scuola.

Funzioni e strutture

corporee, Attività e

Partecipazione,

Fattori ambientali,

Fattori personali Il

profilo di

funzionamento

registra anche la

diagnosi ICD 10,

raccoglie anche il

punto di vista della

persona e un progetto

di massima degli

interventi

Relazione descrittiva

basata su codifica

checklist con

qualificatori da 0 a 4

per tutte le

componenti ICF.

Aggiornamento del

profilo descrittivo di

funzionamento (PDF)

(al passaggio di ogni

ciclo di scuola)

Servizi socio-

sanitari Scuola

Famiglia

Come sopra Come sopra

Piano educativo

individualizzato

(PEI)

Servizi socio-

sanitari Scuola

Famiglia

Si basa sul profilo di

funzionamento di cui

sopra: utilizza i

domini ICF per

funzioni corporee e

attività a

partecipazione per

individuare gli ambiti

di intervento.

La modulistica

utilizzata sarà quella

proposta a livello

nazionale.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

347

TABELLA RIASSUNTIVA ATTIVITA’ FUNZIONE STRUMENTALE

DESCRIZIONE

GENERALE

OBIETTIVI PERSEGUITI FATTORE DI QUALITÀ E

PRODUTTIVITÀ

Mantenere e favorire la

collaborazione con il servizio

socio-assistenziale.

Favorire la conoscenza dei

diversi ruoli delle agenzie

educative coinvolte nel

progetto di integrazione del

bambino in situazione di

handicap (ASL, SERVIZI

ESTERNI, SCUOLA, ecc.).

Predisporre il calendario

incontri per Gruppi Tecnici

(Piano Educativo, Verifica

Finale e PDF, modello E,

Allegato B, PIS, ecc.).

Individuare i casi necessitanti

l'Assistente Educativo.

Curare, in collaborazione

con il personale ATA di

segreteria, la trasmissione

all’A.S.L. di competenza,

sia, per quanto concerne la

programmazione dei GLH

operativi, sia per la

segnalazione di nuovi alunni

con la documentazione

adeguatamente compilata,

relativa alla richiesta di

sostegno.

Resoconto degli Incontri con

equipe del GLHO.

Individuazione di

problematiche inerenti il

servizio di Assistenza

Specialistica.

Estensione e condivisione di

informazioni.

Colloqui con equipe.

Questionario finale di

gradimento.

Collaborare con il DS nella

gestione delle risorse di

sostegno.

Coordinare le attività degli

insegnanti di sostegno

collaborando con il Dirigente

Scolastico, l’assegnazione dei

Docenti di Sostegno agli

alunni e alle classi, con

particolare attenzione alla

formazione delle classi stesse.

Azione di “accoglienza” e

“tutoraggio” dei nuovi

insegnanti di sostegno.

Azione di coordinamento degli

insegnanti di sostegno

attraverso gruppi sostegno per

la primaria e l’infanzia.

Coordinare i lavori del GLH

d’Istituto e del PAI (Piano

Annuale per l’Inclusività) in

collaborazione con la FS.

Ottimizzare la raccolta di

informazioni sui casi seguiti

per agevolare il passaggio di

notizie (specie nei casi di

Analisi della situazione

complessiva nell’ambito dei

plessi di competenza

(numero degli alunni in

situazione di h., tipologia

degli h., classi coinvolte,

ecc.)

Organizzazione del GLH

d’Istituto (convoca

componenti, scelta data) e

predisposizione PAI in

collaborazione con FS

(scelta persone referenti,

incontri vari, ecc.).

Aumento dell’autonomia dei

singoli docenti nell’utilizzo

della modulistica..

Definizione di griglie

operative che possano essere

utilizzate come traccia nei

GLH operativi.

Verbali degli incontri.

Questionari finali di

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

348

supplenti che cambiano

continuamente).

Raccolta informazioni al fine

della determinazione delle

richieste dell'organico di

sostegno.

Aggiornamento della parte

specifica del POF cartaceo ed

elettronico. Analisi della

situazione complessiva

nell’ambito dei plessi di

competenza (numero degli

alunni in situazione di h.,

tipologia degli h., classi

coinvolte, ecc.).

Organizzazione del GLH

d’Istituto (convoca

componenti, scelta data) e

predisposizione PAI in

collaborazione con FS (scelta

persone referenti, incontri vari,

ecc.).

gradimento.

Favorire lo

scambio, la

collaborazione e

la trasparenza

con le docenti

coordinatori

Organizzare riunioni con i

docenti

coordinatori (predisposizione

procedure

operative – griglie in accordo

con NPI - e

programmazione del lavoro da

somministrare al Gruppo

Sostegno).

Aggiornamento

sull’andamento generale

degli alunni certificati.

Confronto sulle

problematiche relative agli

alunni certificati.

Raccolta di segnalazioni

circa particolari difficoltà di

integrazione di alunni sotto

svariati aspetti e

comunicazione al Dirigente

Scolastico al fine di

predisporre gli interventi

necessari e di competenza

scolastica per la risoluzione

dei casi.

Condivisione di

informazioni.

Collaborazione tra persone

diverse.

Collaborazione e

coinvolgimento di altre

persone.

Far

partecipare la

famiglia al

Progetto di Vita

riguardante l’alunno in

situazione di h.

Rapportarsi con le famiglie di

alunni in

situazione di h. per le

necessità

contingenti.

Riflettere (per migliorare) i

Collaborazione tra persone

diverse.

Colloqui con le famiglie.

Attivazione istruzione

domiciliare.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

349

rapporti e le

dinamiche scuola – famiglia -

esperti –

ASL.

Garantire il diritto-dovere

all’istruzione

degli alunni che presentano

gravi

problemi di salute, tali da

impedire la

regolare frequenza alle lezioni.

Offrire

consulenza ai

docenti di

sostegno per la

compilazione della

modulistica e la

realizzazione dei

progetti d’Istituto.

Promuovere e sostenere gli

aggiornamenti dei docenti

specializzati

nel sostegno (attraverso varie

tematiche

di approfondimento:

condivisione di

esperienze, formazione

specifica,

partecipazione a convegni,

ecc.).

Organizzare sportelli per i

docenti.

Esaminare la documentazione

degli

alunni disabili e verificarne la

validità e

completezza.

Informatizzare i dati (alunni,

docenti,

G.L.H., ecc.) in collaborazione

con la

segreteria.

Organizzare riunioni dei

docenti di

sostegno (predisposizione

procedure

operative e programmazione

del lavoro).

Predisporre modulistica.

Conoscere le normative

relative alla disabilità.

Formulare progetti per la

continuità tra

ordini di scuola diversi.

Aumento delle

competenze.

Utilizzo di risorse umane

e materiali.

Coinvolgimento di altre

persone.

Distribuzione di materiale

idoneo.

Utilizzo della modulistica

adeguata.

Aumento dell’autonomia

dei singoli docenti

nell’utilizzo della

modulistica.

Ricorso volontario alle

risorse presenti nel circolo

(sportello, gruppi

sostegno, ecc.).

Questionario finale di

gradimento.

Raccolta di segnalazioni

circa particolari difficoltà

di integrazione di alunni

sotto svariati aspetti e

comunicazione al

Dirigente Scolastico al

fine di predisporre gli

interventi necessari e di

competenza scolastica per

la risoluzione dei casi.

Censimento delle

risorse materiali

presenti nell’Istituto.

Recepire le richieste del

Gruppo Sostegno

e individuare gli acquisti di

materiali per

gli alunni diversamente abili.

Utilizzo di risorse materiali.

Aumento delle competenze.

Distribuzione fondi

finanziari

per l’integrazione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”G. GARIBALDI” CASTEL VOLTURNO (CE)

350

Stanziare, in bilancio, risorse

finanziarie

idonee per l’eventuale

acquisto, o

leasing, o godimento in uso, di

sussidi ed

ausili didattici e/o software

aggiornati.

Condividere il materiale

tecnico – specialistico, dei

sussidi e dei testi già

presenti nei vari plessi

(eventuale

creazione di un punto di

raccolta unico

per i testi presenti nelle varie

scuole).

Censire gli ausili presenti

nell’istituto.

Aggiornamento

per

l’integrazione

Conoscere le normative

relative alla disabilità.

Organizzare gruppi di studio

per

elaborazione di proposte

innovative

metodologiche-didattiche

ed organizzative.

Aumento delle competenze.

Aumento dell’autonomia

dei

singoli docenti nell’utilizzo

della modulistica.

Condivisione di

informazioni.

Il PAI elaborato si fonda sul concetto di "continuità" orizzontale e verticale. Tale concetto si

traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta

essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che

le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia

(empowerment) con conseguente percezione della propria capacità". L'obiettivo prioritario

che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto

di vita futura".

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 giugno 2015.

Deliberato dal Consiglio di Istituto in data giugno 2015.

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351

MODALITA’ DI CORREZIONE DEGLI SCRITTI RELATIVA AGLI ALLIEVI

CERTIFICATI

Premesso che ogni bambino certificato va valutato secondo le proprie potenzialità,

competenze e obiettivi indicati nel Piano Educativo Individualizzato, viene redatta una griglia

di riferimento relativa ai criteri di valutazione da seguire nella correzione degli scritti delle

discipline seguenti:

ITALIANO

Aderenza alla traccia

Chiarezza nella formulazione del pensiero

Capacità di sviluppare un testo adeguato seguendo una griglia di riferimento

Costruzione sintattica minima corretta

Rispetto delle più elementari regole di ortografia.

MATEMATICA

Comprensione della consegna

Riconoscimento dei dati espliciti

Capacità di calcolo

Capacità di organizzare i dati in modo chiaro ed ordinato

LINGUE STRANIERE

Comprensione della consegna

Autonomia nell’applicare quanto appreso

Lessico adeguato al contesto anche se ortograficamente non sempre corretto

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352

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO ESAMI E CRITERI DI VALUTAZIONE

PREVISTI PER ALUNNI BES

PROVE SCRITTE

PROVE DI ITALIANO

- Utilizzo del computer con correttore ortografico, se utilizzato durante l’anno scolastico. Gli

alunni potranno portarlo da casa;

- Una delle tracce prevedrà una scaletta per sostenere e stimolare gli alunni nella produzione

del testo;

- Le tracce saranno fornite o su chiavetta o su foglio o proiettate sulla LIM utilizzando un

carattere ad alta leggibilità, con una maggiore spaziatura fra le lettere e dimensione 14.

PROVE DI MATEMATICA

- Utilizzo di mappe concettuali, formulari, calcolatrice o altri strumenti compensativi utilizzati

durante l’anno scolastico;

- Testi ingranditi;

- Tempi aggiuntivi per l’esecuzione degli esercizi;

- Per la decodifica del testo sarà a disposizione un componente della commissione.

- I quesiti saranno graduati per difficoltà crescente e saranno tra loro indipendenti.

PROVE DI LINGUA STRANIERA

- Mappe concettuali;

- Presentazione della prova con carattere di stampa chiaro e leggibile, segmentata in paragrafi

con domande avvicinate al paragrafo di riferimento ed eventualmente completata da

immagini;

- Si darà maggior peso alle prove orali rispetto a quelle scritte a seconda della gravità della

segnalazione.

Durante la seduta plenaria saranno quantificati i tempi aggiuntivi che saranno dati a

disposizione degli alunni.

PROVA INVALSI

Gli alunni DSA, per i quali sarà ritenuto necessario dai docenti, sosterranno la prova in

un’aula con un insegnante che leggerà a voce alta i testi.

PROVE ORALI

Nei colloqui orali di tutte le discipline viene concordato l’utilizzo dei seguenti strumenti

compensativi e dispensativi:

- mappe concettuali;

- stimoli visivi;

- modelli semi-strutturati;

- power point che attivino più canali sensoriali e quindi più codici relativamente ad argomenti

svolti durante l’anno o ad esperienze legate al vissuto personale degli allievi.

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353

VALUTAZIONE

ITALIANO SCRITTO

Non saranno considerati gli errori ortografici e si cercherà di valorizzare il contenuto.

MATEMATICA

Non si terrà conto degli errori di forma (unità di misura , imprecisione delle figure, uso delle

lettere maiuscole o minuscole…);

Valutazione attenta al contenuto piuttosto che alla forma.

LINGUE STRANIERE

Partendo dal presupposto che la prova scritta è la stessa assegnata alle classi, quindi consiste

nella scelta tra la risposta alle domande di un questionario relativo ad un testo scritto e nella

stesura di una lettera, nella valutazione saranno attivate le seguenti misure:

- nella valutazione della comprensione (presentata con carattere di stampa chiaro e leggibile,

segmentata in paragrafi con domande avvicinate al paragrafo di riferimento ed eventualmente

completata da immagini) non verrà tenuto conto della risposta alle domande di tipo personale;

- nella valutazione della lettera si terrà conto della stesura almeno del primo paragrafo;

- in entrambi i casi verranno valutati l’aderenza alle richieste e il contenuto e non la

correttezza ortografica e grammaticale.