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Piano della performance 2017-2019
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Presentazione
Il Piano della performance 2017-2019 della Giunta della Regione Lazio – predisposto ai
sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, corrispondente all’articolo 10 della legge regionale 16 marzo 2011, n. 1 – contiene l’indicazione delle priorità politiche individuate a livello regionale e gli indirizzi per l’azione amministrativa
da cui scaturisce l’assegnazione degli obiettivi strategici ed operativi alle diverse strutture organizzative. Esso è stato elaborato in conformità a quanto stabilito dalle norme vigenti
ed alle indicazioni emanate prima dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) e successivamente dall’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC).1
Si tratta di un documento di programmazione strategico-operativa che si inscrive –
secondo una logica di coerenza e progressività rispetto alle annualità precedenti – nell’ampio disegno di rinnovamento istituzionale e di riorganizzazione dell’apparato amministrativo delineato dalla Giunta regionale sin dal suo insediamento. Infatti, in esso
trovano sostanziale conferma le priorità e le strategie già descritte nei precedenti Piani triennali della performance. Per quanto riguarda l’assetto interno, il ridisegno di alcune
strutture deriva dall’implementazione di soluzioni organizzative ritenute più adeguate rispetto allo svolgimento delle funzioni amministrative.
Nel Piano della performance 2017-2019 si tiene conto dell’esigenza di una forte integrazione del ciclo di gestione della performance con gli strumenti ed i processi relativi
alla qualità dei servizi, imperniando funzioni le generali ed i contenuti operativi ai seguenti principi:
trasparenza e integrità; immediata intelligibilità; veridicità e verificabilità;
partecipazione; coerenza interna ed esterna;
orizzonte pluriennale. L’articolazione degli obiettivi strategici ed operativi è collegata alla configurazione
organizzativa ed è finalizzata al conseguimento di risultati rilevanti per la soddisfazione di bisogni della collettività. In tale prospettiva, il Piano della performance 2017-2019
intende promuovere una sempre maggiore sinergia tra le strutture amministrative, con il corrispondente consolidamento dell’innovazione già avviata nell’ambito di molteplici processi interni, stimolando una cultura dell’efficienza e del miglioramento continuo.
1 Cfr. delibera CiVIT n. 112/2010 e delibera CiVIT n. 1/2012. A partire dal 31 ottobre 2013, con l’entrata in vigore della legge 30 ottobre 2013, n.125, di conversione del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) ha
assunto la denominazione di “Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche” (ANAC). Successivamente, al fine di concentrare l’attività dell’Autorità nazionale
anticorruzione sui compiti di trasparenza e di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance, di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono state trasferite al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri con decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”. Con successivo decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105, sono state regolamentate le
funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni.
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Il Piano triennale della performance svolge un ruolo fondamentale all’interno del ciclo di
gestione della performance,2 ossia del processo che, a partire dalla programmazione economico-finanziaria – considerata come reale pilastro delle policies regionali – si sviluppa con la definizione di obiettivi strategici e operativi, per poi concludersi, al termine
di ogni esercizio annuale, con la verifica dei risultati conseguiti nei vari ambiti d’intervento e con la rendicontazione sociale sulle attività realizzate. Si evidenzia che il decreto
legislativo n. 150/2009 ha introdotto rilevanti novità in tema di misurazione e valutazione della performance delle amministrazioni pubbliche, prevedendo criteri rivolti al miglioramento della qualità dei servizi ed alla crescita delle competenze professionali
attraverso la valorizzazione del merito e la differenziazione delle valutazioni collegate all’erogazione dei premi, in un quadro di pari opportunità, di diritti e doveri, di efficacia
degli interventi e di maggiore efficienza nell’impiego delle risorse.3 Con la legge regionale n. 1/2011 sono stati recepiti a livello regionale i principi enucleati
nel decreto legislativo n. 150/2009, esplicitando le fasi del ciclo di gestione della performance:
definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori, formulati in termini misurabili;
collegamento tra obiettivi ed allocazione delle risorse;
monitoraggio in itinere, con l’attivazione di eventuali interventi correttivi e migliorativi; misurazione e valutazione delle prestazioni e dei risultati organizzativi ed individuali;
utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai dirigenti
apicali, nonché ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
Per un opportuno raccordo con gli altri documenti di programmazione e per tradurre in
forma operativa l’impegno verso il contrasto dei fenomeni di corruzione, in base alle indicazioni dell’ANAC per l’elaborazione del Piano triennale della prevenzione della
corruzione 2017-2019 contenute nel nuovo Piano Nazionale Anticorruzione (PNA 2016),4 nonché per gli effetti in tema di trasparenza e anticorruzione connessi all’adozione del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97,5 nel Piano della performance 2017-2019 sono
stati inseriti obiettivi, indicatori e target collegati all’attuazione del Piano di prevenzione della corruzione per il medesimo triennio di riferimento 2017-2019.
Nella prima parte del documento viene svolta un’approfondita analisi del contesto interno ed esterno dell’amministrazione, viene descritta la struttura organizzativa dell’Ente e vengono esplicitate le priorità politiche e le principali strategie d’intervento secondo la
2 Cfr. articoli 4-10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, corrispondenti agli articoli 4-10 della legge regionale n. 1/2011. 3 Un importante passo in avanti in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche è stato compiuto con l’adozione della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. 4 Approvato con delibera ANAC n. 831/2016. 5 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Il PTPC assume un rilevante valore programmatico in tema di contrasto alla corruzione e la sua elaborazione presuppone il diretto coinvolgimento del vertice delle amministrazioni e degli enti in ordine alla determinazione delle finalità da perseguire per la prevenzione della corruzione stessa. La nuova disciplina
persegue, altresì, un obiettivo di semplificazione delle attività delle amministrazioni in materia, unificando in un solo strumento il PTPC e il Programma triennale della trasparenza e dell’integrità (PTTI).
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mission istituzionale. Nella seconda parte del documento vengono illustrati gli indirizzi
politico-amministrativi generali e vengono individuati gli obiettivi strategici pluriennali e gli obiettivi operativi annuali collegati all’attività delle singole strutture amministrative che compongono il sistema organizzativo della Giunta regionale.
Nell’allegato tecnico vengono esplicitati in dettaglio gli obiettivi strategici triennali e gli
obiettivi operativi annuali (sia organizzativi che individuali) assegnati ai dirigenti apicali, unitamente agli indicatori ed ai risultati attesi (valori target) che saranno utilizzati per
svolgere la verifica annuale sul loro grado di realizzazione. Si ritiene opportuno precisare che il quadro d’azione prospettato (che comunque si innesta sul principio della continuità dell’azione amministrativa rispetto alle funzioni dell’ente) non esaurisce l’ampiezza e la
complessità dell’azione pubblica a livello regionale, ma intende unicamente selezionare alcuni degli aspetti più qualificanti dell’attività amministrativa.
Per ulteriori approfondimenti sull’attività regionale si rimanda alla consultazione dei
portali tematici disponibili sul sito web istituzionale regione.lazio.it, in cui vengono pubblicate informazioni specifiche in vari campi di interesse.
***
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Indice
PRESENTAZIONE ............................................................................................... 1
1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE .................................................. 4
1.1 CHI SIAMO ................................................................................................. 4
1.2 COSA FACCIAMO ........................................................................................... 7 1.3 COME OPERIAMO ........................................................................................ 17
2. IDENTITÀ .................................................................................................... 20
2.1 AMMINISTRAZIONE IN CIFRE ........................................................................... 20 2.2 MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE ............................................................... 29
2.3 ALBERO DELLA PERFORMANCE ......................................................................... 35
3. ANALISI DEL CONTESTO ............................................................................... 37
3.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO .................................................................... 38 3.2 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ..................................................................... 62
4. OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................ 82
5. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI ............................... 85
6. IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO ............................................................... 90
6.1 FASI, SOGGETTI E TEMPI DEL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO ............................ 90 6.2 COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO ............. 93
6.3 AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE ............... 93
ALLEGATO TECNICO - Schede di programmazione degli obiettivi
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1. Sintesi delle informazioni di interesse
1.1 Chi siamo
La Regione Lazio costituisce un’articolazione territoriale della Repubblica Italiana. Si tratta di un Ente autonomo con proprio Statuto e con poteri e funzioni che esercita in
base ai principi fissati dalla Costituzione. L’autonomia della Regione si esprime nell’esercizio della potestà legislativa, regolamentare e amministrativa, nel fatto che
istituisce tributi ed entrate proprie, che dispone di un proprio demanio e di un proprio patrimonio.
Lo Statuto della Regione Lazio determina la forma di governo ed i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. In particolare, gli organi della Regione sono:
Consiglio regionale, che esercita la funzione legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione, concorre a determinare l’indirizzo politico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’attività dell’esecutivo;
Presidente della Regione, che rappresenta la Regione, dirige la politica dell’Esecutivo, convoca, presiede e dirige la Giunta regionale della cui azione è responsabile;
Giunta regionale, che è l’organo esecutivo della Regione, realizza gli obiettivi stabiliti nel programma politico e amministrativo del Presidente della Regione e negli atti di indirizzo del Consiglio regionale ed esercita la funzione regolamentare nelle materie di
competenza legislativa della Regione e le funzioni amministrative riservate o conferite alla Regione.
Lo Statuto prevede, inoltre, che la Giunta regionale eserciti le funzioni amministrative
concernenti: Adozione dei provvedimenti generali attuativi degli strumenti della programmazione
economico-sociale e della pianificazione territoriale regionale approvati dal Consiglio; direttive per la raccolta e l’elaborazione, con la collaborazione degli enti locali, delle
informazioni utili all’esercizio delle funzioni amministrative o derivanti da esso;
verifica complessiva dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa nell’ambito del territorio laziale, in relazione al perseguimento degli obiettivi della
programmazione regionale ed alla realizzazione di interventi finanziati dalla Regione. ORGANIZZAZIONE INTERNA
Il sistema organizzativo della Giunta regionale è disciplinato dalla legge regionale 18
febbraio 2002, n. 6,6 e dal regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1.7 La citata legge regionale n. 6/2002 prevede la distribuzione delle attività amministrative fra organi di governo e dirigenza regionale, distinguendo le attività attinenti all’indirizzo e al controllo
dalle attività attinenti alla gestione. Tale concetto viene ribadito nel regolamento di organizzazione, che all’articolo 2 stabilisce: “Le attività amministrative della Regione sono
esercitate dagli organi di governo e dai dirigenti secondo le competenze e le responsabilità a questi attribuite dallo Statuto, dalla legge e dal presente regolamento”.
6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”. 7 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”.
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Le attività attinenti all’indirizzo ed al controllo sono attribuite agli organi di governo, che
le esercitano con atti di programmazione, di indirizzo e direttiva e mediante controlli e valutazioni. In particolare, l’attività di indirizzo consiste nella determinazione degli obiettivi e delle finalità, dei tempi e dei risultati attesi dall’azione amministrativa e
dell’allocazione delle risorse in relazione ai programmi ed agli obiettivi. L’attività di controllo consiste nella comparazione tra obiettivi, tempi e risultati programmati e quelli
effettivamente conseguiti, tenuto conto delle condizioni organizzative e delle risorse disponibili. Le attività attinenti alla gestione sono, invece, attribuite ai dirigenti che le esercitano mediante atti/provvedimenti amministrativi, nonché atti di diritto privato.
Per l’esercizio dell’attività di indirizzo politico-amministrativo e di verifica dei risultati della
Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 12 della legge di organizzazione sono istituite le strutture di diretta collaborazione:8 Ufficio di Gabinetto del Presidente
Segreteria della Giunta Strutture appartenenti all’ex Segretariato generale
Segreteria operativa
Ufficio legislativo
Ufficio per la conferenza dei servizi
Rapporti con gli Enti locali, le Regioni, lo Stato e l’Unione Europea
Struttura tecnica per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo
Coordinamento delle politiche territoriali
Cabina di regia del SSR
Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale
Portavoce del Presidente
Consigliere diplomatico
Autorità di Audit programmi FESR e FSE, cofinanziati dall’UE
Comunicazione, relazioni esterne e istituzionali
L’Avvocatura regionale, posta alle dirette dipendenze del Presidente, rappresenta e
difende la Regione dinanzi alle giurisdizioni di ogni ordine e grado.
Per quanto riguarda l’attività di attuazione e gestione, il sistema organizzativo della
Giunta Regionale è articolato come segue: Segretario generale, che costituisce il vertice dell’amministrazione per lo svolgimento
delle attività amministrative-gestionali, preposto a garantire la conformità dell’azione amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico, nonché alla normativa vigente; 9
Direzioni/Agenzie regionali, individuate come strutture amministrative di I livello, preposte all’assolvimento di funzioni di direzione, coordinamento e verifica delle
strutture organizzative subordinate, in ordine al raggiungimento degli obiettivi, garantendo la gestione organica ed integrata di materie omogenee;
Aree/Uffici, individuate come strutture di II livello, preposte all’assolvimento di funzioni
di direzione, coordinamento e verifica delle attività della struttura e delle eventuali articolazioni organizzative interne.
Per quanto riguarda l’esercizio dell’attività di gestione, l’amministrazione della Giunta regionale è organizzata in 15 direzioni regionali ed in 2 agenzie regionali, articolate al
8 Così all’articolo 4 del regolamento regionale settembre 2002, n. 1, “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”. 9 Cfr. Regolamento regionale 12 ottobre 2016, n. 20 “Modifiche al regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche”.
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loro interno in “aree” e “uffici”. La titolarità delle direzioni regionali e delle agenzie
regionali è affidata alla dirigenza apicale, mentre le articolazioni organizzative interne sono affidate alla responsabilità di dirigenti di II livello.
Organigramma della Giunta regionale (2017)
1.2 Cosa facciamo
Al fine di illustrare i principali ambiti di intervento dell’amministrazione regionale si riportano di seguito le competenze attribuite alle strutture amministrative apicali.
SEGRETARIO GENERALE
Struttura di vertice dell’amministrazione e garante della conformità dell’azione
amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico. Coordinamento
dell’attività amministrativa e raccordo delle direzioni con gli assessorati di riferimento.
Coordinamento della pianificazione strategica e attuazione, da parte delle direzioni
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regionali, dei piani, dei programmi e delle direttive generali definite dall’organo politico.
Coordinamento e controllo dell’attività dei dirigenti preposti alle direzioni regionali anche
con potere sostitutivo in caso di inerzia. Svolgimento attività istruttoria delle procedure
per il conferimento degli incarichi di direttore regionale, nonché per gli incarichi di
dirigente delle strutture organizzative di base e delle loro eventuali articolazioni, affidati
a soggetti esterni all’amministrazione regionale. Cura dei rapporti con gli uffici dell’Unione
europea e con gli organismi internazionali nelle materie di competenza, secondo le
specifiche direttive dell’organo politico. Emanazione di direttive ai direttori regionali per
l’istituzione delle strutture organizzative di base. Supporto tecnico all’attività di indirizzo
politico e di controllo, nonché all’attività di alta amministrazione. Collaborazione alle
iniziative concernenti i rapporti tra gli organi di governo regionali e gli organi istituzionali
dell’Unione europea, dello Stato e delle altre Regioni, nonché con il Consiglio regionale.
Assistenza al Presidente nell’esercizio delle sue attribuzioni in materia di rapporti con gli
enti politico-istituzionali presenti sul territorio regionale, le formazioni economico-sociali
e le confessioni religiose. Assistenza al Presidente ed alla Giunta nell’attività di relazione
nazionale ed internazionale. Raccordo con le strutture organizzative mediante la
convocazione della Conferenza interdirezionale; partecipazione alla Conferenza di
coordinamento. Cura del ciclo della gestione delle prestazioni e dei risultati di cui alla
legge regionale 16 marzo 2011, n. 1. Garanzia del regolare svolgimento delle funzioni di
competenza dell’Autorità di Audit dei programmi FESR e FSE cofinanziati dall’Unione
europea per le programmazioni 2007-2013 e 2014-2020.
DIREZIONI REGIONALI Affari istituzionali, personale e sistemi informativi
Supporto alla Giunta nella definizione degli indirizzi in materia di personale e personale
e cura dell’attuazione delle politiche del personale. Organizzazione e dimensionamento degli organici dell’ente. Selezione, reclutamento, formazione e sviluppo professionale del
personale dipendente. Valutazione del personale e organizzazione delle competenze. Mobilità del personale interna ed esterna. Trattamento giuridico ed economico. Procedure relative alla gestione delle partite stipendiali con il sistema informatico MEF-SPT cedolino
unico. Tenuta della banca dati, del ruolo unico e anagrafe degli incarichi. Adempimenti relativi al rapporto di lavoro a tempo parziale e delle forme flessibili di lavoro. Relazioni
sindacali e gestione della contrattazione integrativa. Attuazione delle politiche di benessere organizzativo. Misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale del personale dipendente. Procedimenti disciplinari, monitoraggio dei
procedimenti penali e contenzioso del lavoro. Supporto alla Giunta nella definizione delle politiche relative all’organizzazione ed alla gestione del personale degli enti e delle
aziende regionali. In raccordo con la Direzione regionale Centrale acquisti, rilevazione dei fabbisogni informativi ed infrastrutturali di rete delle strutture interne alla Regione, con pianificazione e sviluppo del Sistema Informativo Regionale (SIR). Azioni di
semplificazione amministrativa finalizzate al miglioramento dei servizi. In raccordo con le strutture competenti, gestione delle attività istituzionali della Presidenza. Rapporti con
il sistema delle autonomie locali. Programmi a favore dei comuni gravati da servitù militari. Attuazione delle politiche regionali finalizzate a favorire lo sviluppo socio-economico degli enti locali e relative forme associative. Attività connesse ai processi di
decentramento amministrativo ed alla gestione associata di funzioni e servizi comunali. Attuazione delle politiche regionali in materia di polizia. Adempimenti amministrativo-
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contabili attinenti alle elezioni regionali ed allo svolgimento di referendum di carattere
regionale. Attività connesse al controllo in materia di politiche del personale degli enti pubblici ed organismi non economici dipendenti dalla Regione e delle società. In collaborazione con le direzioni regionali competenti, attività di controllo analogo sulle
società in house in materia di personale. Attuazione delle politiche finalizzate a garantire il corretto funzionamento degli Enti agrari del Lazio e adempimenti connessi sia al rinnovo
dei rispettivi organismi elettivi sia all’erogazione dei relativi finanziamenti. Gestione del sistema statistico regionale.
Infrastrutture e politiche abitative
Elaborazione, attuazione e coordinamento di piani, programmi ed interventi delle reti infrastrutturali regionali riguardanti, in particolare, il sistema viario, acquedottistico, elettrico e telematico, l’edilizia scolastica e l’edilizia pubblica (ivi compreso il recupero e
il restauro di edifici pubblici, di culto e di interesse artistico e architettonico), le strutture destinate ad opere sociali (centri sociali, istituti e centri per anziani, per disabili, minori
a rischio, case famiglia, immigrati ed altre), favorendo interventi rivolti all’efficienza energetica, all’uso di fonti rinnovabili e al risparmio idrico, nonché alla programmazione e all’attuazione degli interventi sull’accessibilità e l’eliminazione delle barriere
architettoniche. Adempimenti amministrativi di competenza regionale in materia di autorizzazione e controllo sugli interventi edilizi in zona sismica. Coordinamento delle
attività dell’Osservatorio regionale sui lavori pubblici in raccordo con l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), nonché provvedimenti amministrativi inerenti le procedure di esproprio. Istruttoria ed emissione dei pareri sui progetti inseriti in piani e programmi
finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche di competenza della Regione, dei Comuni nonché di altri enti e soggetti pubblici e privati, mediante il Comitato tecnico lavori
pubblici e i propri uffici tecnici periferici. Promozione e sviluppo dell’edilizia agevolata, sovvenzionata e residenziale sociale, anche mediante programmi e progetti di intervento
riguardanti la costruzione di nuove abitazioni. Risanamento, ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Promozione di iniziative per il recupero ed il risanamento delle abitazioni nei centri storici minori del Lazio, nonché di iniziative
finalizzate all’attuazione delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Gestione dell’osservatorio regionale sulle politiche dell’edilizia. Ricerche e studi
concernenti l’edilizia residenziale. Secondo le disposizioni nazionali e dell’Unione europea, appalti centralizzati per l’acquisizione dei lavori per conto delle strutture della Giunta regionale. Funzioni di centrale unica di committenza per conto degli enti dipendenti dalla
Regione, delle società a totale partecipazione regionale, nonché degli enti locali e delle loro forme associative sulla base della stipula di intese. Ai fini delle procedure di cui
all’articolo 36 del decreto legislativo n. 50/2016 in materia di acquisizione dei lavori e dei relativi servizi di progettazione (articolo 23), istituzione, tenuta ed aggiornamento di appositi elenchi di operatori economici.
Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca
Supporto alla Giunta regionale nella definizione delle politiche agricole di valorizzazione e sviluppo delle produzioni vegetali ed animali, assicurando le misure a tutela della qualità
dei prodotti agricoli e del loro legame con il territorio. Programmazione e implementazione delle politiche di sviluppo rurale e dei relativi obiettivi e programmi
supportando la Giunta regionale nei rapporti con lo Stato e la Commissione UE. Elaborazione, monitoraggio e valutazione degli strumenti di programmazione per lo
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sviluppo rurale e loro coordinamento, con particolare riferimento ai compiti assegnati
all’Autorità di gestione. Funzioni in materia di diritti collettivi ed usi civici. Pianificazione e programmazione in materia di caccia e pesca. Coordinamento e gestione del Sistema informativo regionale per la gestione delle istanze inerenti il Piano di sviluppo rurale
(PSR). Definizione delle misure di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di applicazione delle norme e programmi regionali. Attuazione dei programmi e degli
interventi per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e del territorio rurale regionale comprese iniziative e campagne di educazione alimentare e di informazione dei consumatori, nonché tutela della qualità dei prodotti agroalimentari.
Sviluppo, ammodernamento e potenziamento del sistema delle imprese nel settore agricolo ed agroindustriale, compresa la programmazione integrata territoriale e quella
di filiera, nonché attività legate all’agriturismo, pescaturismo, alle produzioni no-food, alle bioenergie ed alle attività agricole a carattere sociale. Programmazione e coordinamento dei servizi per lo sviluppo agricolo, l’assistenza tecnica e la consulenza
aziendale. Attuazione delle politiche agro-ambientali, agricoltura biologica, agricoltura eco-compatibile e fonti di energia rinnovabile nel settore agricolo, delle infrastrutture
rurali. Attuazione della normativa fitosanitaria relativa alla vigilanza ed ai controlli fitosanitari, all’import-export di vegetali e prodotti vegetali nonché ogni altra attività demandata al servizio fitosanitario regionale.
Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio
Elaborazione dei documenti di programmazione finanziaria e di bilancio che compongono la manovra di finanza pubblica regionale. Verifica del rispetto dei parametri del patto di
stabilità interno della Regione, nonché del patto di stabilità regionale orizzontale, verticale e verticale incentivato. Gestione contabile delle entrate e delle uscite regionali,
comprese le iniziative necessarie all’incasso dei residui attivi, nonché gestione e ricognizione dei residui passivi e dei perenti, oltre a determinazione dello stock della
perenzione amministrativa ai fini della rendicontazione di spesa. Riscontro e vigilanza sui servizi di tesoreria e contabilità generale di cassa, nonché processo di informatizzazione di atti e procedimenti di spesa. Sottoscrizione di ordinativi di incasso e pagamento.
Controllo della regolarità contabile degli atti. Elaborazione del conto pubblico territoriale. Elaborazione del rendiconto consuntivo della Regione. Adempimenti relativi ai
pignoramenti presso terzi, nei casi in cui la Regione Lazio è terza pignorata predisponendo, tra l’altro, la dichiarazione ai sensi dell’articolo 547 c.p.c. Procedura per gestione delle cessioni dei crediti. Iniziative connesse al federalismo ed alla politica fiscale
regionale. Adempimenti connessi al servizio mutui e finanza straordinaria per gli investimenti, comprese le attività relative a interventi di attuazione di Partenariato
pubblico privato (PPP) e alle garanzie prestate dalla Regione. Monitoraggio del debito della Regione, anche ai fini di operazioni di ristrutturazione. Rapporti con le agenzie di rating. Adempimenti connessi alla gestione dei tributi attivi e passivi della Regione.
Adempimenti regionali in materia di contenzioso tributario e amministrativo, compresi i rapporti con le strutture centrali e periferiche. Gestione e valorizzazione del demanio e
del patrimonio regionale, ivi compresi lavori di manutenzione, logistica e servizi connessi alle attività di riorganizzazione straordinaria, nonché valorizzazione del patrimonio del SSR. Attività inerenti l’esercizio dei diritti del socio costituendo il punto di raccordo tra
amministrazione regionale ed organi societari, organi gestionali delle società e direzioni regionali utenti che gestiscono gli affidamenti dei servizi pubblici, dei servizi strumentali
e di interesse generale alle società controllate e partecipate dalla Regione Lazio: a) istruttoria tecnica finalizzata all’adozione degli atti necessari all’esercizio dei diritti del
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socio presso le assemblee delle società e gli organismi partecipati (fondazioni e
associazioni), di concerto con le direzioni regionali competenti per materia; b) monitoraggio periodico della situazione economica, finanziaria e patrimoniale di ciascuna società controllata, evidenziando le eventuali criticità e segnalandole alla struttura
regionale competente per le necessarie azioni correttive; c) supporto alla competente struttura della Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi nel
monitoraggio periodico del personale delle società; d) supporto alle direzioni regionali utenti del servizio alla predisposizione dei contratti di servizio e nell’attività di monitoraggio con riferimento al controllo economico-finanziario; e) rilevazione di
eventuali criticità gestionali e scostamenti rispetto alle previsioni ed impegni dei contratti di servizio che possono influire sulle dinamiche costi/ricavi di specifiche aree o settori di
attività e più in generale sull’equilibrio economico della società; f) vigilanza sul rispetto dei limiti o vincoli di legge da parte delle società; g) richiesta di pareri preliminari all’Avvocatura regionale in ordine a questioni attinenti le società controllate e partecipate;
h) predisposizione del bilancio consolidato della Regione Lazio. Attività connesse al controllo dei bilanci di previsione e degli altri documenti contabili delle agenzie regionali
e degli enti dipendenti. Partecipazione del socio Regione Lazio alle assemblee delle società collegate e controllate, ivi inclusa la documentazione attinente ai bilanci annuali di esercizio. Controllo contabile dei bilanci di previsione e dei rendiconti degli enti pubblici
dipendenti della Regione curando la fase di approvazione degli allegati nell’ambito del processo di approvazione del bilancio di previsione della Regione. Programmazione
territoriale per la parte riguardante le dotazioni infrastrutturali. Ruolo di Autorità di certificazione ai fini della correttezza delle spese erogate a valere sui fondi comunitari, statali e regionali per l’attuazione del Programma Operativo. Partecipazione regionale alla
formazione del diritto europeo e adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’UE, inclusi i procedimenti concernenti aiuti di Stato e le procedure di
infrazione. Indirizzo e coordinamento, in raccordo con il Segretario generale, in ordine alla predisposizione dei documenti programmatici relativi alla politica regionale unitaria
nell’ambito del perseguimento degli obiettivi strategici stabiliti dall’UE, nonché programmazione degli strumenti finanziari di attuazione della politica unitaria e delle relative risorse di cofinanziamento comunitarie e nazionali. Sulla base degli indirizzi della
Giunta Regionale, attività di rappresentanza politico-istituzionale degli interessi regionali presso l’UE, nonché programmazione strategica e individuazione di linee guida prioritarie.
Supporto agli organi di vertice, con attività di rappresentanza e promozione della Regione in ambito europeo e internazionale. Rapporti con la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE. Verifica dello stato delle procedure di approvazione di programmi e progetti
regionali. Supporto alle direzioni regionali durante le fasi di dialogo e concertazione con sedi istituzionali, parti economico-sociali e cittadini relativamente al recepimento ed
all’attuazione della Strategia Europa 2020. Coordinamento della partecipazione della Regione alle reti europee ed ai network tematici. Coordinamento dei rapporti della Regione con le altre Regioni europee e con le reti di Regioni strategiche.
Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio
Programmi per l’investimento sul capitale umano. Autorità di gestione dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, in tale ambito, attività previste dai regolamenti
comunitari riguardo a programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo delle risorse del Fondo e dei relativi cofinanziamenti. Unitarietà di
azione e il coordinamento delle attività svolte dagli enti intermedi cofinanziati dal FSE. Promozione e definizione di progetti europei di settore. In qualità di struttura regionale
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attuatrice, attività in materia di ricerca e innovazione relative a programmazione,
progettazione, monitoraggio e valutazione dei risultati dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, più in generale, del Programma strategico regionale per la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico. Raccordo con altri strumenti comunitari e
con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di promuovere e attuare l’utilizzo integrato dei fondi strutturali. Coordinamento e promozione delle attività per la
realizzazione di: a) sistema formativo integrato che, valorizzando l’autonomia dei soggetti coinvolti (istituzioni scolastiche, università, organismi di formazione professionale accreditati) favorisca il riconoscimento reciproco delle competenze
acquisite ai fini della mobilità interna al sistema, nella prospettiva dell’orientamento e dell’apprendimento per tutto l’arco della vita; b) sistema di diritto allo studio universitario
che, attraverso interventi di riorganizzazione legislativa e rigorosa revisione della spesa, pone maggiore attenzione alla componente studentesca che rivestirà il ruolo di proposta e di controllo di qualità dei servizi; c) cabina di regia regionale per la definizione di piani
annuali di istruzione e formazione; d) sistema integrato di cooperazione tra le strutture regionali (istruzione, formazione professionale, lavoro, servizi sociali, lavori pubblici,
sanità, trasporti) al fine di individuare le priorità e progettare interventi coordinati; e) offerta formativa continua rivolta a tutti i cittadini che hanno la necessità di costruire e/o migliorare il proprio background ed alle risorse umane di imprese; f) sviluppo di ricerca
e reti di conoscenza e offerta di R&S da parte di università e centri di ricerca; g) ampliamento delle reti di cooperazione con organismi ed istituzioni dei Paesi europei e
extraeuropei per promuovere mobilità transnazionale, ricerca, innovazione e cooperazione, supporto dell’istruzione, formazione e occupabilità; h) network Porta Futuro quale “motore” centrale per la diffusione di dati ed opportunità, nonché moduli di
formazione a distanza; i) alta formazione per preparare giovani e adulti alle nuove professioni del futuro attraverso la realizzazione di strutture specialistiche; l) diffusione
di esperienze formative con il coinvolgimento di università, di centri di ricerca, per la produzione di innovazione, e permettere l’incontro tra giovani, studenti e neolaureati
provenienti da differenti ambiti accademici e il mondo imprenditoriale. Coordinamento di interventi regionali per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.
Lavoro
Programmazione e gestione delle politiche attive in materia di lavoro. Interventi per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e, in particolare: disciplina, indirizzo e coordinamento del sistema regionale dei servizi per il lavoro; organizzazione e gestione
del sistema di accreditamento dei servizi per l’impiego; gestione dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro; regolazione e promozione dei servizi di orientamento
al lavoro. Attività finalizzate alla valorizzazione dei contesti produttivi in termini di buona occupazione e, in particolare: realizzazione e coordinamento di iniziative di promozione dello sviluppo dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego; azioni per valorizzare
l’apprendimento diretto delle conoscenze, delle abilità e delle competenze dei lavoratori nei contesti produttivi; attuazione del sistema normativo per la certificazione delle
competenze; azioni per l’emersione del lavoro non regolare; promozione e definizione di azioni programmatiche per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; interventi di analisi, sviluppo e aggiornamento continuo del patrimonio professionale del
lavoratore per garantirne il rafforzamento e l’innovazione delle competenze, nonché la mobilità anche in ambito internazionale; attuazione della normativa nazionale del
contratto di lavoro in apprendistato e dei tirocini; incentivazione dello sviluppo e della qualità dell’occupazione mediante la diffusione della responsabilità sociale delle imprese;
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incentivazione della partecipazione dei lavoratori, anche attraverso l’informazione, la
consultazione e/o la negoziazione. Valorizzazione del capitale umano per il miglioramento della coesione sociale, e in particolare: organizzazione e promozione di iniziative di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento lavorativo delle persone in
condizione di svantaggio e incentivazione delle assunzioni; attuazione degli interventi a sostegno del reddito per l’inserimento nel lavoro; attuazione delle politiche di genere in
materia di lavoro; interventi per la prevenzione delle crisi aziendali e dei processi di espulsione dal mondo del lavoro; organizzazione e coordinamento degli interventi connessi alle crisi aziendali, il reinserimento dei soggetti espulsi o a rischio di espulsione
dal mondo del lavoro, la definizione di nuove soluzioni occupazionali; interventi per favorire lo sviluppo di strumenti per la gestione e il superamento della precarietà
occupazionale e promozione di nuove prospettive di crescita, anche attraverso il sostegno all’apprendimento permanente. Promozione della contrattazione territoriale. Raccordo con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di promuovere e attuare
l’utilizzo integrato dei fondi strutturali, nonché di promuovere e definire progetti europei di settore. Promozione e coordinamento di interventi di carattere interregionale e
transnazionale. Aspetti normativi, monitoraggio e valutazione dell’impatto delle politiche per il lavoro. Organizzazione e gestione dei sistemi informativi in materia di lavoro.
Sviluppo economico e attività produttive
Programmazione e coordinamento per l’attuazione delle politiche per lo sviluppo economico regionale e la sua competitività. Promozione e realizzazione delle attività collegate al Programma operativo regionale FESR indirizzate al tessuto produttivo
regionale, con particolare riguardo alle micro, piccole e medie imprese. Coordinamento degli interventi per l’attuazione dei programmi in materia di ricerca finalizzata,
innovazione e trasferimento tecnologico per l’insieme del tessuto produttivo regionale con particolare riferimento all’innovazione e al trasferimento tecnologico, al sostegno
all’innovazione per i processi produttivi. Rapporti con i centri nazionali ed internazionali di ricerca finalizzata allo sviluppo economico. Coordinamento dei rapporti tra le società regionali competenti in materia di sviluppo economico e innovazione, inclusa la materia
del credito alle PMI, e definizione degli indirizzi programmatici attraverso l’approvazione dei piani annuali delle stesse. Programmazione e semplificazione degli interventi
finalizzati al sostegno ed allo sviluppo delle realtà economico-produttive regionali, economie creative, web economy, green economy, insediamenti produttivi, distretti industriali e reti di impresa, mercati, commercio, piccole e medie imprese, artigianato,
cooperazione ed associazioni imprenditoriali, imprenditoria giovanile, femminile e micro-credito per le PMI. Patrimonializzazione di imprese e confidi, interventi di ingegneria
finanziaria per le PMI come struttura Responsabile della gestione delle attività, nonché interventi del Fondo rotativo nazionale (FRI) e regionale. Promozione e realizzazione di ricerche analisi, previsioni, monitoraggio e valutazione per lo sviluppo economico
regionale. Interventi del programma “Start-Up Lazio”. Promozione degli interventi per l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale. Gestione amministrativa delle
competenze regionali in materia di sfruttamento di cave, miniere e geotermia, torbiere, acque minerali e termali. Promozione delle attività di marketing territoriale. Promozione dello sviluppo a livello nazionale ed internazionale del “Made in Lazio”. Coordinamento
delle attività della Cabina di regia del Mare ed interventi di sviluppo e valorizzazione relativi alle imprese della Blue economy. Pianificazione e controllo dell’utilizzo e
concessioni dei beni del demanio marittimo.
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Salute e politiche sociali
Pianificazione e organizzazione del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e del sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovendo la massima integrazione funzionale.
Attuazione e regolamentazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Elaborazione di direttive per la predisposizione di budget e piani strategici delle aziende sanitarie, dei
policlinici universitari e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), con adempimenti connessi all’approvazione dei relativi bilanci di esercizio ed al consolidamento contabile. Organizzazione della rete ospedaliera e dei servizi territoriali,
nonché riorganizzazione delle strutture ospedaliere per soglie di efficienza. Nell’ambito del piano della rete ospedaliera, coordinamento dell’implementazione delle reti di alta
specialità. Definizione dei sistemi di regolazione, direzione e controllo della fornitura di prestazioni e servizi sanitari da parte di soggetti privati e soggetti accreditati. Attività connesse alla politica del farmaco, ivi compresi controllo e monitoraggio sulla spesa
farmaceutica ed attività inerenti alla farmacovigilanza. Elaborazione e monitoraggio dei programmi di ricerca. Attività di controllo, gestione e monitoraggio della spesa sanitaria
ed elaborazione di direttive in materia di contabilità generale e analitica, nonché di criteri di finanziamento degli enti del SSR, curando i rapporti economici anche rispetto alla determinazione dei fabbisogni di forniture di beni e servizi. Competenze in materia di
gestione del personale dipendente del SSR, ivi compreso il personale dei policlinici universitari ed il personale convenzionato. Adempimenti connessi ai sistemi informativi
relativi al SSR. Integrazione socio-sanitaria e assistenza territoriale, compresa l’attività sanitaria correlata alle dipendenze e alla salute mentale e le competenze in tema di salute sui posti di lavoro. Definizione di programmi di prevenzione e di educazione sanitaria,
nonché di specifici programmi di vaccinazione. Attività connesse alla sanità veterinaria e alla tutela degli animali. Funzioni di vigilanza e ispettive in ordine al funzionamento del
SSR. Programmazione e definizione del piano socio-assistenziale regionale individuando l’entità e le modalità di finanziamento del sistema integrato, il fabbisogno di strutture
residenziali e semiresidenziali, le modalità di coordinamento e integrazione dei servizi socio-assistenziali con quelli sanitari e con i servizi dedicati ai processi di inclusione sociale definendo modalità di partecipazione del terzo settore e programmi innovativi di
welfare di comunità. Programmazione e promozione di interventi a sostegno della persona e della famiglia, con particolare riguardo agli interventi socio-educativi per la
prima infanzia e sostegno della maternità e della genitorialità. Adempimenti regionali in ordine agli interventi a sostegno della gestione degli asili nido. Programmazione e promozione degli interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione attraverso
servizi, contributi economici e di sostegno. Coordinamento e promozione dell’integrazione dei servizi socio-assistenziali e sanitari, e interventi regionali in favore di giovani, anziani,
disabili, disagiati psichici, tossicodipendenti, alcolisti, dipendenti da gioco patologico, donne vittime di violenza, detenuti ed ex-detenuti, immigrati, emigrati laziali all’estero, popolazioni Rom, Sinti, Caminanti, altre minoranze etniche ecc. Definizione dei requisiti
minimi e delle procedure per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi socio-assistenziali, nonché degli indirizzi agli enti locali per l’esercizio dell’attività di
vigilanza. Adempimenti relativi ai Piani di zona. Pianificazione di interventi di promozione e sostegno delle organizzazioni di volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Tenuta dei registri regionali delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni
di promozione sociale, nonché la tenuta dell’albo regionale delle cooperative sociali. Competenze regionali in materia di servizio civile. Tenuta dell’albo regionale e procedure
di accreditamento di enti e organizzazioni che svolgono attività in materia di servizio civile. Coordinamento e gestione degli Osservatori sulla famiglia e sulla povertà.
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Organismo intermedio per la gestione FSE – POR 2014-2020. Attività, programmi ed
iniziative nel campo dello sport e dell’attività motoria. Sostegno a programmi ed iniziative per promozione e diffusione delle discipline sportive. Sviluppo dell’impiantistica sportiva.
Centrale acquisti
Promozione di un sistema integrato di acquisti che consente di semplificare il processo di approvvigionamento, ridurre la spesa ed ottenere sinergie nonché minori costi di gestione, operando in maniera trasversale alle strutture interne della Regione ed in
stretto coordinamento con gli economati ed i provveditorati degli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR). A tal fine, rilevazione dei fabbisogni delle strutture regionali
e degli enti del SSR attraverso la pianificazione ed il coordinamento degli acquisti e delle attività di gestione dei servizi di carattere generale, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali formulati dall’organo di governo regionale. Espletamento, nel rispetto
delle leggi e dei regolamenti vigenti in materia, le procedure di gara centralizzate in favore degli enti del SSR nonché le procedure di gara di rilievo comunitario per
l’acquisizione di beni e servizi specifici per le strutture interne della Regione. Predisposizione di atti e provvedimenti per l’acquisto di beni e servizi di interesse generale di tutte le strutture della Regione, inclusi quelli utili all’attuazione del Sistema
Informativo Regionale (SIR), assicurando le modalità di approvvigionamento più convenienti per l’amministrazione e curando la gestione dei relativi contratti. Rilevazione
e analisi dei livelli di consumo e di spesa degli enti del SSR, segnalando eventuali criticità e proponendo le possibili soluzioni. Definizione dei processi per gli approvvigionamenti ed il relativo sistema di procedure e strumenti per assicurare accuratezza e correttezza
delle attività poste in essere, con particolare riferimento alle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nelle pubbliche
amministrazioni. Analisi, studio ed elaborazione di dati e informazioni necessarie al monitoraggio dei costi. Su indirizzo degli organi di governo, tramite la struttura deputata
alla comunicazione: relazioni esterne e istituzionali del Segretario generale, attività di comunicazione giornalistica indirizzate ai mezzi di comunicazione, attività di comunicazione istituzionale e pubblicitaria.
Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza
Vigilanza e controllo degli enti pubblici dipendenti di cui all’articolo 55 dello Statuto Regionale, in coordinamento con la Direzione regionale Programmazione economica,
bilancio, demanio e patrimonio. Supporto agli organi di governo per individuazione di indirizzi e obiettivi strategici per ciascun ente regionale dipendente e verifica del loro
stato di attuazione. Verifica e validazione delle risultanze degli obiettivi sulla base della rendicontazione trasmessa dagli enti regionali dipendenti. D’intesa con la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, attività connesse
al controllo contabile dei bilanci di previsione e dei rendiconti degli enti pubblici dipendenti della Regione. Attività di carattere ispettivo anche relativamente agli aspetti finanziari
contabili e in relazione alla fase di esecuzione di appalti di servizi e forniture aggiudicati dalla Regione Lazio o da suoi enti vigilati, controllati o strumentali. In coordinamento con le direzioni regionali competenti, attività di indirizzo degli enti strumentali della Regione
Lazio. D’intesa con la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, rendiconti alla Giunta in ordine all’attuazione di obiettivi strategici e
realizzazione di programmi e piani operativi delle società controllate, nonché attività inerenti il controllo analogo. Adempimenti relativi alle Istituzioni pubbliche di assistenza
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e beneficenza (IPAB) presenti sul territorio regionale, anche di carattere finanziario,
ispettivo e di vigilanza. Attività connesse al riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato alle associazioni e fondazioni, ivi compresi la tenuta del relativo Registro e l’esercizio delle attività ispettive. Attuazione delle politiche regionali in materia di polizia.
Attuazione delle politiche regionali finalizzate a favorire un sistema integrato di sicurezza, anche in raccordo con l’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità.
Rapporti con i soggetti che operano nel settore della sicurezza sussidiaria. Attuazione delle politiche regionali finalizzate a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura e rapporti con i soggetti che operano nel settore.
Ambiente e sistemi naturali
Programmazione, pianificazione e tutela delle risorse naturali, ambientali e forestali, per la salvaguardia della biodiversità di specie ed habitat, secondo i principi improntati allo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento all’individuazione di misure di
salvaguardia della rete natura 2000 (SIZ e ZPS). Coordinamento, in attuazione della normativa vigente, delle attività del sistema regionale delle aree naturali protette, con
particolare riferimento alle procedure di istituzione di parchi, riserve e monumenti naturali e all’adozione delle procedure tecnico amministrative per l’approvazione degli strumenti di pianificazione e programmazione. Rapporti del sistema delle aree naturali
protette regionali con le aree protette statali. Programmazione e pianificazione delle attività di educazione ed informazione ambientale. Attuazione della normativa
comunitaria, nazionale e regionale riguardo a piani, programmi e interventi in materia di tutela di siti ed ecosistemi dall’inquinamento delle componenti fisiche e chimiche.
Risorse idriche e difesa del suolo
Funzioni affidate dalla legislazione vigente alla Segreteria tecnico-operativa dell’Autorità dei Bacini regionali. Pianificazione, programmazione e coordinamento degli interventi per
la difesa del suolo e della tutela della costa. Adempimenti tecnici ed amministrativi per l’attuazione dei programmi di intervento per opere di bonifica ed irrigazione. Competenze trasferite dallo Stato in materia di dighe e invasi artificiali. Pianificazione e controllo della
gestione di risorse idriche, nonché di concessioni di derivazioni per l’utilizzo di acque pubbliche, di concessioni di pertinenze idrauliche e di aree fluviali. Vigilanza sul demanio
regionale e statale assegnato in gestione e funzioni di Autorità idraulica. Pianificazione e programmazione energetica regionale per la costruzione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica, per le reti di trasporto di energia e per le reti di oleodotti
e gasdotti. Pianificazione in materia di risorse energetiche, con particolare riferimento all’uso di fonti rinnovabili. Promozione degli interventi e comportamenti a favore
dell’efficienza energetica. Pianificazione e controllo delle concessioni di spiagge lacuali, superfici e pertinenze dei laghi.
Governo del ciclo dei rifiuti
Attività attribuite dalla legge alla Regione in materia di rifiuti, di impianti di recupero e smaltimento, nonché istruttorie tecniche e attività amministrative propedeutiche all'espressione dei provvedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e Verifica
di assoggettabilità a V.I.A per i progetti di competenza regionale, assicurando il coordinamento di tutte le autorizzazioni ambientali, i pareri e i nulla osta degli enti
coinvolti. Predisposizione del piano regionale dei rifiuti e di linee guida per le attività di
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bonifica di aree inquinate. Istruttorie tecniche e adempimenti amministrativi per il rilascio
del parere regionale nell'ambito delle procedure di V.I.A di competenza statale (ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006). Predisposizione del Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate dai rifiuti, nonché di linee guida per la redazione dei progetti di
bonifica e di messa in sicurezza delle aree inquinate e per l'individuazione delle tipologie dei progetti di bonifica e di messa in sicurezza non sottoposti ad approvazione.
Adempimenti amministrativi connessi con le funzioni amministrative, nel caso di bonifica di sito contaminato compreso nel territorio di più comuni.
Territorio, urbanistica e mobilità
Pianificazione territoriale e paesistica, nonché programmazione di settore della regione, con attività di co-pianificazione territoriale locale. Rapporti con gli organismi regionali, nazionali e comunitari competenti in materia di pianificazione territoriale. Attività di
vigilanza e controllo amministrativo sull’attività urbanistica ed edilizia esercitata dai Comuni e sul rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Procedure relative alla
valutazione ambientale strategica. Attuazione delle linee di indirizzo per le attività di pianificazione urbanistica provinciale e comunale. Pianificazione e adempimenti tecnico-amministrativi in materia di progetti speciali e programmi urbani complessi per il
recupero e la riqualificazione urbanistica. Progetti di natura sperimentale, promozionale ed innovativi relativi alla riqualificazione dei centri storici. Di concerto con gli enti locali,
programmi e progetti di riqualificazione edilizia, nonché programmi di risanamento edilizio-ambientale. Coordinamento della realizzazione del Sistema informativo territoriale regionale. Attività di regolazione, pianificazione, programmazione finanziaria
del trasporto ferroviario, su gomma, marittimo e ad impianti fissi di competenza regionale. Programmazione ed attuazione degli interventi per l’adeguamento del sistema
portuale laziale. Promozione e coordinamento di interventi su strutture portuali marittime, nonché su strutture aeroportuali e su infrastrutture strategiche. Adempimenti
amministrativi di competenza regionale in materia di concessioni demaniali marittime per la realizzazione e gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto di cui all’art. 2, co. 1 lettere a) e b) del D.P.R. n. 509/97. Programmi per il traffico e la mobilità, con
particolare riferimento al trasporto pubblico locale, al trasporto merci ed all’accessibilità e mobilità urbana. Coordinamento della pianificazione in materia infrastrutture per il
trasporto e la logistica, con competenza diretta sui nodi di scambio e parcheggi, porti e interporti, piattaforme logistiche e centri merci, sovrintendendo alla definizione e all’attuazione del Piano regionale della mobilità, dei trasporti, della logistica e dei porti,
ivi compreso il Piano regionale del trasporto delle merci, coordinandone la gestione finanziaria e contabile. Definizione ed esecuzione dei contratti di servizio per il trasporto
pubblico locale, marittimo, su gomma – definendo anche la “rete dei servizi minimi” e promuovendo i servizi sperimentali e i servizi speciali e su ferro, anche con riferimento alle ferrovie concesse ed ogni altro impianto fisso, eventualmente preposto al TPL,
provvedendo, altresì, al monitoraggio della qualità, della domanda, dell’offerta e del costo dei servizi, anche al fine della determinazione dei parametri per il riparto delle risorse
riferite al TPL nei confronti degli aventi titolo. Competenze in materia di tariffa e tariffazione integrata per il TPL di cui alla legge regionale n. 1/1991.
Cultura e politiche giovanili
Promozione e valorizzazione del patrimonio e dei valori rappresentati dalla cultura e dallo spettacolo. Sviluppo delle attività dello spettacolo dal vivo, attraverso una politica di
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sostegno alla produzione, alla distribuzione e all’esercizio, anche interagendo con gli
interventi statali del FUS e promuovendo la nascita di Officine culturali. Promozione del territorio tramite lo sviluppo delle attività del cinema e dell’audiovisivo. Iniziative per diffusione e conoscenza del patrimonio cinematografico ed audiovisivo inteso come bene
culturale. Iniziative nel campo delle arti figurative. Osservatorio sul patrimonio e sulle attività culturali, anche in collaborazione con gli enti nazionali e locali, nonché con enti
pubblici e privati operanti nel settore, per la gestione e lo sviluppo di un sistema di banche dati relativo alla documentazione di beni e strutture culturali ed ambientali. Promozione di programmi per salvaguardia e valorizzazione del patrimonio edilizio, ivi inclusi i teatri,
e altre strutture da destinare a sedi di spettacolo e di attività culturali. Promozione di servizi e strutture culturali del territorio, riconoscendoli come porte di accesso alla cultura
e sostenendo il restauro di sedi, attività scientifiche e didattiche, nonché promozione della lettura e della cultura. Promozione e tutela del patrimonio librario raro e di pregio attraverso la Soprintendenza ai beni librari. Promozione di identità locali e valorizzazione
di tradizioni, beni culturali ed ambientali anche in rapporto allo sviluppo del turismo culturale. Attuazione della normativa regionale in materia di politiche giovanili,
promuovendo lo sviluppo socio-economico, culturale, artistico e creativo delle nuove generazioni. Collaborazione alle iniziative degli incubatori di impresa in campo culturale e creativo. Promozione del marketing culturale e fund raising e progetti finanziati con
risorse comunitarie, compresi i Fondi strutturali.
AGENZIE REGIONALI
Turismo
Attività tecnico-operative di interesse regionale in materia di turismo. Promozione dell’offerta turistica in Italia e all’estero. Realizzazione di campagne promozionali e azioni di comunicazione. Eventi e partecipazione a fiere e manifestazioni turistiche e non, al fine
di promuovere il territorio e le varie offerte regionali. Supporto e assistenza tecnica all’Osservatorio regionale del turismo. Attività di monitoraggio e supporto alla valutazione
dell’impatto delle politiche sul turismo. Protezione civile
Attività tecnico-operative, coordinamento, controllo e vigilanza in materia di protezione
civile nell’ambito delle funzioni di competenza regionale. Predisposizione e adozione di atti amministrativi relativi all’attività di protezione civile di competenza della Regione; predisposizione della proposta di Programma regionale, in armonia con gli indirizzi
nazionali; predisposizione di atti ai fini della dichiarazione dello stato di calamità e dello stato di emergenza; coordinamento di interventi di superamento dell’emergenza; avvisi
di attenzione, preallarme ed allarme per gli eventi attesi sulla base di avvisi di criticità emessi dal Centro funzionale regionale multirischio, in raccordo con le altre strutture tecniche preposte alla sicurezza territoriale; gestione di attività relative al volontariato
della protezione civile ed attività di informazione, preparazione e aggiornamento professionale dello stesso; studi tecnici sul territorio ai fini della prevenzione dei rischi.
Sala Operativa Regionale, con coordinamento e gestione degli interventi di emergenza e soccorso in ambito regionale, nazionale ed internazionale, con attivazione delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile. In relazione a situazioni emergenziali
previste o in atto, allertamento delle Strutture del Sistema Regionale di Protezione Civile.
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Coordinamento delle attività di antincendio boschivo, con il Corpo Forestale dello Stato
ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Gestione della flotta aerea regionale.
AVVOCATURA REGIONALE Alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, con compiti di rappresentanza e difesa della Regione dinanzi alle giurisdizioni di ogni ordine e grado, secondo le regole
del proprio ordinamento. Attività di consulenza giuridico-legale. Coordinamento delle avvocature e degli incarichi di rappresentanza e difesa legale della agenzie, denti enti
pubblici regionali di cui agli articoli 54 e 55 dello Statuto, degli enti di cui all’articolo 56 dello Statuto e delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), anche assumendone gratuitamente il patrocinio.
***
AREA ANTICORRUZIONE10 Procedure volte all’attuazione della normativa in materia di contrasto alla corruzione,
monitorando il relativo stato di attuazione e garantendo il raccordo con le direzioni/agenzie regionali e con le altre strutture. Collaborazione all’elaborazione della
proposta di Piano triennale per la prevenzione della corruzione previsto dalla legge n. 190/2012, con adozione all’organo di indirizzo politico dell’amministrazione (articolo 1, comma 8). Definizione delle procedure per la selezione e la formazione dei dipendenti
destinati ad operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione. Collaborazione alla verifica dell’efficace attuazione del piano triennale anticorruzione e
della sua idoneità in relazione all’attività dell’amministrazione. Verifica, d’intesa con i responsabili delle strutture, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento di attività nel cui ambito è più elevato il rischio di corruzione.
1.3 Come operiamo
Nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano, quale criterio di distribuzione delle funzioni e delle competenze amministrative tra diversi livelli di governo territoriali viene
riconosciuto il principio di sussidiarietà. Pertanto gli organismi superiori intervengono quando le attività/funzioni non possono essere adeguatamente ed efficacemente esercitate dal livello di governo di maggiore prossimità con territorio e cittadini.
Le funzioni amministrative della Regione Lazio sono prevalentemente di indirizzo,
programmazione e coordinamento, anche in termini di verifica complessiva dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa nell’ambito del territorio laziale, in relazione al perseguimento degli obiettivi della programmazione regionale ed alla realizzazione di
specifici interventi finanziati dall’ente. Per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali, la Regione si avvale anche di enti pubblici dipendenti e società partecipate.
10 Per disposizione dell’articolo 26-bis, comma 1, del Regolamento della Giunta, inserito dall’articolo 1, comma 1, del regolamento regionale 12 maggio 2016 n. 11, pubblicato sul BUR Lazio 17 maggio 2016, n. 39, l’Area Anticorruzione, è struttura a responsabilità dirigenziale che opera in autonomia. Alla sua titolarità è preposto il Responsabile della corruzione di cui all’articolo 1, comma 7, della medesima legge n. 190/2012. Per disposizione dell’articolo 2, comma 1, del regolamento regionale 12 maggio 2016 n. 11, pubblicato sul
BUR Lazio 17 Maggio 2016, n. 39, e a decorrere dall’entrata in vigore dello stesso, l’Area Anticorruzione è inserita nell’allegato B del Regolamento della Giunta.
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ENTI PUBBLICI DIPENDENTI
Gli enti pubblici dipendenti svolgono funzioni amministrative, tecniche, specialistiche di competenza regionale e sono istituiti con legge regionale, ai sensi dell’articolo 55 dello Statuto. La vigilanza ed il controllo sull’attività e sugli organi degli enti spettano alla
Giunta regionale. Bilanci e rendiconti sono approvati dalla Regione.
A.RE.MOL. – Agenzia Regionale per la Mobilità (in corso di fusione)
A.R.P.A. – Agenzia Regionale di Protezione Ambientale
A.R.S.I.A.L. – Agenzia Regionale di Sviluppo e Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
LAZIODISU – Ente per il Diritto agli Studi Universitari nel Lazio
Istituto regionale di studi giuridici “Arturo Carlo Jemolo”
I.R.Vi.T. – Istituto regionale per le Ville Tuscolane
*) L’Agenzia per lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche (ASAP) è in liquidazione.
ENTI PARCO La Regione, ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto, nel rispetto delle norme di tutela del
territorio, valorizza l’ambiente ed il paesaggio. Attraverso la creazione del sistema di aree naturali protette persegue l’obiettivo di tutela e valorizzazione degli habitat naturali ed
affida agli enti parco l’amministrazione e la gestione di specifici territori di particolare interesse naturalistico e sociale.
Ente Roma Natura – Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette
nel Comune di Roma
Parco Regionale dell’Appia Antica
Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani
Parco Naturale Regionale di Vejo
Parco Naturale dei Monti Aurunci
Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi
Ente Parco Riviera di Ulisse
Parco Naturale Regionale dei Monti Simbuini
Riserva Naturale Regionale del Monte Navegna e del Monte Cervia
Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili
Riserva Naturale Regionale Nazzano, Tevere-Farfa
Parco Regionale Lago di Bracciano – Martignano
Ente Regionale Monti Cimini – Riserva Naturale del Lago di Vico
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La Regione Lazio comprende 77 aree naturali protette istituite a seguito di diversi
provvedimenti legislativi e amministrativi regionali, per una superficie totale pari a circa il 13,5% del territorio regionale. È possibile distinguere gli enti parco dalle altre aree naturali protette sotto il profilo amministrativo-gestionale, in quanto gli enti parco
costituiscono enti di diritto pubblico con propria autonomia.
SOCIETÀ PARTECIPATE Ai sensi dell’articolo 56 dello Statuto, la Regione partecipa e promuove la costituzione di
società di capitali, associazioni e fondazioni in settori di competenza delle politiche regionali. Nello schema sono elencate le società regionali direttamente controllate e
partecipate dalla Regione, con indicazione della corrispondente quota di partecipazione.11
Società direttamente controllate e partecipate Quota di partecipazione (%)
CO.TRA.L. S.p.A. 100
Astral S.p.A. – Azienda Strade Lazio 100
LazioCrea S.p.A. 100
Lazio Ambiente S.p.A. 100
SAN.IM. S.p.A. 100
Lazio Innova S.p.A. 80,5
Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Lazio S.p.A. 51
Autostrade per il Lazio S.p.A. 50
I.M.O.F. S.p.A. 31,52
M.O.F. S.p.A. – Mercato Ortofrutticolo Fondi 26,85
C.A.R. SCpA – Centro Agroalimentare Roma 26,79
Alta Roma ScpA 18,54
Investimenti S.p.A. 9,80
Tecnoborsa SCpA 1,87
Centrale del Latte S.p.A. 1,71
Aeroporti di Roma S.p.A. 1,33
Ad alcune di esse sono collegate società indirettamente partecipate (con quota di partecipazione variabile), di carattere regionale o locale.
Società indirettamente partecipate di Cotral S.p.A. Quota di partecipazione (%)
ATRAL S.c.r.l – Azienda Trasporti Autolinee Laziali 70,00
STL S.c.r.l. – Società Trasporti Laziali 51,00
11 Cfr. DEFR 2017-2019 approvato con DCR n. 16 del 28 dicembre 2016, pag. 105 (Tav. S2.6. e Tav. S2.7).
Piano della performance 2017-2019
22
Società indirettamente partecipate di ex Cotral Patrimonio S.p.A. Quota di partecipazione (%)
Lazio Progetti e Servizi S.c.r.l. 60,00
Le Assicurazioni di Roma – Mutua assicuratrice comunale romana S.p.A. 3,15
Società indirettamente partecipate di Lazio Innova S.p.A. Quota di partecipazione (%)
Risorsa S.r.l. 100
Bic Lazio S.p.A. 77,49
Consorzio Sapienza Innovazione 50
Frosinone Multiservizi 49
PALMER S.c.r.l. – Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale 45,76
Investimenti S.p.A. 9,80
Promozione e sviluppo Latina S.r.l. 8,12
Liricart S.c.r.l 6,4
Interporto Civitavecchia Piattaforma Logistica S.r.l. 4,28
Società Polo Tecnologico Industriale Romano S.p.A. 1,26
Società indirettamente partecipate di Lazio Ambiente S.p.A. Quota di partecipazione (%)
EP Sistemi S.p.A. 60,00
FONDAZIONI
Roma è sede di alcune importanti istituzioni per la produzione e diffusione dell’arte moderna e contemporanea, del cinema, dello spettacolo dal vivo e della musica, ospitate in spazi prestigiosi e in grado di promuovere eventi di massimo livello qualitativo e
straordinaria capacità attrattiva per il pubblico. La Regione Lazio ne sostiene l’attività nel rispetto della loro autonomia creativa.
Fondazione “Accademia Nazionale di Santa Cecilia”
Fondazione “Musica per Roma - Auditorium Parco della Musica”
Fondazione “Cinema per Roma”
Fondazione “La Quadriennale di Roma”
Fondazione “ICO Ottavio Ziino – Orchestra di Roma e del Lazio”
Fondazione “Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo”
Fondazione “Museo della Shoah”
Fondazione “PTV Policlinico Tor Vergata”
Fondazione “Film Commission di Roma e del Lazio”
Fondazione “Teatro dell'Opera di Roma”
Fondazione “Roma Europa Arte e Cultura”
Associazione “Teatro di Roma”
Piano della performance 2017-2019
23
2. Identità
2.1 Amministrazione in cifre
RISORSE UMANE
Al 1° gennaio 2017 il personale in servizio presso la Giunta regionale è costituito da 4314 dipendenti,12 di cui 236 (pari a circa il 5,5) con qualifica dirigenziale e 11 giornalisti.
I dipendenti della Regione sono suddivisi nelle seguenti categorie previste dal CCNL
Regioni ed Enti Locali: dirigenti, funzionari di categoria D, impiegati di categoria C, B ed A.
P
erso
nal
e d
elle
cat
ego
rie
Qualifica professionale
Donne Uomini Totale
A 12 33 45
B 386 423 809
C 730 836 1.566
D 841 806 1.647
Giornalisti 5 6 11
Dirigenti 96 140 236
Totale 2.070 2.244 4.314
12 La cifra indicata è comprensiva del personale regionale dipendente degli enti parco e delle riserve naturali regionali.
5,5% 0,1%
94,4%
personale dirigenziale
giornalisti
personale delle categorie
Piano della performance 2017-2019
24
Analizzando la distribuzione dei dipendenti per qualifica professionale si registra una
prevalenza di funzionari (categoria D).
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali si registra una netta prevalenza dei contratti a tempo indeterminato, in linea con la volontà dell’amministrazione di ricorrere in modo
sempre più limitato ai contratti a tempo determinato.
Qualifica professionale
Tempo Indeterminato Tempo Determinato Comandati / Distaccati
“in” Totale Tempo
Pieno Part-Time Tempo Pieno Part-Time
F M F M F M F M F M F M
A 10 32 2 1 12 33
B 341 403 43 16 1 2 3 386 423
C 629 760 70 35 15 17 7 12 9 12 730 836
D 740 724 55 20 27 40 10 7 9 15 841 806
Giornalisti 5 6 5 6
Subtotale 1.720 1.919 170 71 47 63 17 20 20 31 1.974 2.104
Dirigenti 79 98 15 37 2 5 96 140
Totale 1.799 2.017 170 71 62 100 17 20 22 36 2.070 2.244
A
B
C
D
GiornalistiDirigenti
A
B
C
D
Giornalisti
Dirigenti
Piano della performance 2017-2019
25
In termini di genere, nel personale delle categorie si registra un sostanziale equilibrio,
con una lieve preponderanza maschile: su complessivi 4.067 dipendenti, 2.098 sono uomini mentre 1.969 sono donne.
Per quanto riguarda il personale dirigenziale, la preponderanza maschile è più evidente: su complessivi 236 dirigenti, 140 sono uomini e 96 sono donne.
DONNE48%
UOMINI52%
Personale delle categorie
DONNE
UOMINI
DONNE41%
UOMINI59%
Personale dirigenziale
DONNE
UOMINI
Piano della performance 2017-2019
26
Per quanto riguarda l’età del personale dipendente, con riferimento al personale di sesso femminile la classe di età più consistente è quella che va da 50 a 54 anni; mentre per il
personale di sesso maschile la classe di età più consistente è quella che va da 55 a 59 anni.
fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 64
0 0 7
40
172
291
331
427 435
343
24
Dipendenti della Giunta di sesso femminile per classi di età
fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 64
0 0 1239
153
299
361
402
476 466
36
Dipendenti della Giunta di sesso maschile per classi di età
Piano della performance 2017-2019
27
*) Nel grafico si riportano le unità di personale in servizio presso le singole Direzioni/Agenzie regionali e presso l’Avvocatura regionale.
fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 65
0 0 1979
325
590
692
829
911
809
60
Dipendenti della Giunta per classi di età
398
346
449
185
269
77
100
357
125
48
119
51
29
104
165
28
131
127
Affari istituzionali, personale e sistemi informativi
Infrastrutture e politiche abitative
Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca
Programmazione economica, bilancio, demanio e…
Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università,…
Lavoro
Sviluppo economico e attività produttive
Salute e politiche sociali
Centrale acquisti
Avvocatura
Agenzia Regionale del Turismo
Agenzia di Protezione Civile
Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di…
Ambiente e Sistemi naturali
Risorse idriche e difesa del suolo
Governo del ciclo dei rifiuti
Territorio, urbanistica e mobilità
Cultura e politiche giovanili
Ripartizione del personale nelle strutture amministrative*
Piano della performance 2017-2019
28
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie per il triennio 2017-2019 sono state individuate nel bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019, approvato con legge regionale n.
18 del 31 dicembre 2016. Nelle tabelle che seguono sono rappresentate le risorse finanziarie relative al triennio 2017-2019 suddivise per missioni (funzioni principali della Regione) e programmi (aggregati omogenei di attività rivolte a perseguire gli obiettivi
definiti nell’ambito delle missioni) che evidenziano le finalità della spesa secondo il prospetto all’Allegato n. 2 della legge di bilancio.
Missione Programma 2017 2018 2019
01
Servizi istituzionali, generali e di
gestione
01 Organi istituzionali 76.865.764,62 73.510.000,00 73.510.000,00
02 Segreteria generale 0,00 0,00 0,00
03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato
487.081.710,28 468.330.069,74 144.757.105,75
04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
24.019.645,68 23.786.500,00 23.786.500,00
05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
19.971.407,51 16.580.000,00 13.780.000,00
06 Ufficio tecnico 16.428.323,54 15.851.927,00 15.851.927,00
07 Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile
930.674,31 10.830.000,00 16.830.000,00
08 Statistica e sistemi informativi 16.479.549,60 11.503.859,37 7.193.699,98
10 Risorse umane 287.452.752,66 286.455.000,00 286.455.000,00
11 Altri servizi generali 19.346.486,80 15.033.729,00 12.672.000,00
12 Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione
77.282.362,12 23.608.698,00 37.777.954,06
TOTALE MISSIONE 1.025.858.677,12 945.498.783,11 632.614.186,79
Missione Programma 2017 2018 2019
02 Giustizia 02 Casa circondariale e altri servizi 369.615,88 250.000,00 250.000,00
TOTALE MISSIONE 369.615,88 250.000,00 250.000,00
Missione Programma 2017 2018 2019
03 Ordine
pubblico e sicurezza
01 Polizia locale e amministrativa 1.092.896,76 0,00 0,00
02 Sistema integrato di sicurezza urbana 4.000.000,01 2.400.000,00 600.000,00
TOTALE MISSIONE 5.092.896,77 2.400.000,00 600.000,00
Missione Programma 2017 2018 2019
04 Istruzione e diritto allo studio
01 Istruzione prescolastica 0,00 0,00 0,00
02 Altri ordini di istruzione non universitaria
0,00 0,00 0,00
03 Edilizia scolastica 39.260.458,00 15.000.000,00 0,00
04 Istruzione universitaria 34.946.631,15 28.604.674,41 19.180.000,00
05 Istruzione tecnica superiore 1.400.000,00 0,00 0,00
06 Servizi ausiliari all'istruzione 13.030.002,00 900.000,00 600.000,00
07 Diritto allo studio 31.487.716,61 10.081.000,00 10.081.000,00
08 Politica regionale unitaria per l'istruzione e il diritto allo studio
0,00 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 120.124.807,76 54.585.674,41 29.861.000,00
Piano della performance 2017-2019
29
Missione Programma 2017 2018 2019
05
Tutela e valorizzazione
dei beni e delle attività
culturali
01 Valorizzazione dei beni di interesse storico.
28.779.592,79 20.194.082,24 19.268.112,41
02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
37.448.575,86 24.043.684,21 1.285.000,00
03 Politica regionale unitaria per la tutela dei beni e delle attività culturali
14.387.429,42 12.267.507,32 7.642.575,34
TOTALE MISSIONE 80.615.598,07 56.505.273,77 28.195.687,75
Missione Programma 2017 2018 2019
06
Politiche giovanili,
sport e tempo libero
01 Sport e tempo libero 9.414.004,83 2.500.000,00 2.000.000,00
02 Giovani 611.749,45 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 10.025.754,28 2.500.000,00 2.000.000,00
Missione Programma 2017 2018 2019
07 Turismo
01 Sviluppo e valorizzazione del turismo 12.057.769,58 3.685.000,00 4.185.000,00
02 Politica regionale unitaria per il turismo
0,00 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 12.057.769,58 3.685.000,00 4.185.000,00
Missione Programma 2017 2018 2019
08
Assetto del territorio ed
edilizia abitativa
01 Urbanistica e assetto del territorio 17.836.787,55 10.658.761,94 6.158.761,94
02 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare
97.039.888,44 7.560.000,00 1.005.000,00
03 Politica regionale unitaria per l'assetto del territorio e l'edilizia abitativa
3.251.822,57 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 118.128.498,56 18.218.761,94 7.163.761,94
Missione Programma 2017 2018 2019
09
Sviluppo sostenibile e
tutela del territorio e
dell'ambiente
01 Difesa del suolo 79.039.766,05 26.563.277,90 34.292.116,92
02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
16.537.941,02 13.374.716,81 6.024.620,91
03 Rifiuti 32.626.675,10 34.100.000,00 45.700.000,00
04 Servizio idrico integrato 38.146.756,61 31.350.000,00 20.960.000,00
05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione
13.482.349,18 5.933.280,04 5.381.450,04
06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
3.322.311,58 0,00 0,00
07 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni
8.300.000,00 8.300.000,00 8.300.000,00
08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
12.080.000,00 580.000,00 580.000,00
09 Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente
42.282.652,47 13.291.494,00 0,00
TOTALE MISSIONE 245.818.452,01 133.492.768,75 121.238.187,87
Piano della performance 2017-2019
30
Missione Programma 2017 2018 2019
10 Trasporti e diritto alla mobilità
01 Trasporto ferroviario 294.978.552,08 287.011.863,90 297.417.640,00
02 Trasporto pubblico locale 807.492.549,96 748.430.698,12 735.886.699,12
03 Trasporto per vie d'acqua 19.065.930,29 17.213.412,45 18.763.412,45
04 Altre modalità di trasporto 6.442.068,16 3.000.000,00 6.026.800,00
05 Viabilità e infrastrutture stradali 54.728.455,87 74.664.147,80 101.661.863,90
06 Politica regionale unitaria per i trasporti e il diritto alla mobilità
39.236.528,19 11.484.219,00 22.119.598,00
TOTALE MISSIONE 1.221.944.084,55 1.141.804.341,27 1.181.876.013,47
Missione Programma 2017 2018 2019
11 Soccorso
civile
01 Sistema di protezione civile 34.419.337,16 64.718.950,62 11.338.950,62
02 Interventi a seguito di calamità naturali 6.267.953,76 4.429.179,37 4.432.729,37
03 Politica regionale unitaria per il soccorso e la protezione civile
0,00 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 40.687.290,92 69.148.129,99 15.771.679,99
Missione Programma 2017 2018 2019
12
Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
01 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido
16.592.624,44 10.500.000,00 10.500.000,00
02 Interventi per la disabilità 137.163.889,98 93.637.000,00 92.537.000,00
03 Interventi per gli anziani 100.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00
04 Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
13.693.704,12 6.380.000,00 6.280.000,00
05 Interventi per le famiglie 7.835.650,34 6.500.000,00 6.500.000,00
06 Interventi per il diritto alla casa 24.846.064,79 0,00 0,00
07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali
88.235.363,00 66.678.992,94 65.841.883,00
08 Cooperazione e associazionismo 749.998,00 600.000,00 500.000,00
09 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,00 0,00 0,00
10 Politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia
46.571.256,56 20.745.733,00 20.348.820,00
TOTALE MISSIONE 335.788.551,23 207.041.725,94 204.507.703,00
Missione Programma 2017 2018 2019
13 Tutela della
salute
01 Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
10.760.513.815,00 10.760.513.815,00 10.760.513.815,00
04 Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi
1.481.996.800,44 1.460.947.354,54 1.447.218.165,50
05 Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari
317.573.412,06 142.118.641,79 75.946.012,00
07 Ulteriori spese in materia sanitaria 93.950.451,21 61.090.671,17 42.810.785,51
TOTALE MISSIONE 12.654.034.478,71 12.424.670.482,50 12.326.488.778,01
Piano della performance 2017-2019
31
Missione Programma 2017 2018 2019
14 Sviluppo
economico e competitività
01 Industria, PMI e Artigianato 20.535.060,05 10.543.000,00 4.909.000,00
02 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori
15.822.109,35 6.450.000,00 5.977.000,00
03 Ricerca e innovazione 51.720.065,41 25.000.000,00 22.000.000,00
04 Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,00 0,00 0,00
05 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività
177.868.630,43 64.326.408,00 60.532.108,04
TOTALE MISSIONE 265.945.865,24 106.319.408,00 93.418.108,04
Missione Programma 2017 2018 2019
15
Politiche per il lavoro e la formazione
professionale
01 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro
5.061.725,19 169.100,00 100.000,00
02 Formazione professionale 53.738.924,05 12.618.250,00 0,00
03 Sostegno all'occupazione 20.137.610,33 5.785.318,03 5.713.318,03
04 Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale
328.546.180,70 112.453.753,34 112.453.753,34
TOTALE MISSIONE 407.484.440,27 131.026.421,37 118.267.071,37
Missione Programma 2017 2018 2019
16
Agricoltura, politiche
agroalimentari e pesca
01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare
26.830.319,69 21.897.000,00 17.072.000,00
02 Caccia e pesca 2.270.047,10 1.470.000,00 970.000,00
03 Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca
53.678.744,51 35.723.275,40 37.628.862,24
TOTALE MISSIONE 82.779.111,30 59.090.275,40 55.670.862,24
Missione Programma 2017 2018 2019
17
Energia e diversificazione
delle fonti energetiche
01 Fonti energetiche 3.137.806,80 0,00 0,00
02 Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche
39.570.038,36 12.883.180,00 12.883.180,00
TOTALE MISSIONE 42.707.845,16 12.883.180,00 12.883.180,00
Missione Programma 2017 2018 2019
18
Relazioni con le altre autonomie
territoriali e locali
01 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali
20.108.352,41 15.292.703,06 11.827.703,06
TOTALE MISSIONE 20.108.352,41 15.292.703,06 11.827.703,06
Missione Programma 2017 2018 2019
19 Relazioni
internazionali
01 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo
501.982,55 10.000,00 10.000,00
02 Cooperazione territoriale 538.306,25 0,00 0,00
TOTALE MISSIONE 1.040.288,80 10.000,00 10.000,00
Piano della performance 2017-2019
32
Missione Programma 2017 2018 2019
20 Fondi e
accantonamenti
01 Fondo di riserva 223.555.669,87 269.879.723,84 512.021.834,72
02 Fondo crediti di dubbia esigibilità 9.326.079,18 13.654.229,44 9.632.548,45
03 Altri Fondi 7.414.015.956,57 7.412.315.084,74 7.416.315.084,74
TOTALE MISSIONE 7.646.897.705,62 7.695.849.038,02 7.937.969.467,91
Missione Programma 2017 2018 2019
50 Debito pubblico
01 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari
453.424.757,57 370.493.948,68 368.587.139,84
02 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari
304.479.876,39 351.764.399,51 349.687.494,73
TOTALE MISSIONE 757.904.633,96 722.258.348,19 718.274.634,57
Missione Programma 2017 2018 2019
60 Anticipazioni finanziarie
01 Restituzione anticipazioni di tesoreria 1.459.601.906,72 8.000.000,00 8.000.000,00
TOTALE MISSIONE 1.459.601.906,72 8.000.000,00 8.000.000,00
Missione Programma 2017 2018 2019
99 Servizi per conto
terzi
01 Servizi per conto terzi - Partite di giro 4.335.433.200,12 4.321.964.911,00 4.356.023.511,00
02 Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale
3.000.000.000,00 3.000.000.000,00 3.000.000.000,00
TOTALE MISSIONE 7.335.433.200,12 7.321.964.911,00 7.356.023.511,00
2.2 Mandato istituzionale e missione
La Regione Lazio costituisce un’articolazione territoriale della Repubblica Italiana. Lo Statuto della Regione Lazio,13 oltre a determinarne, in virtù di quanto previsto dall’articolo 123 della Costituzione, forma di governo e principi fondamentali di organizzazione e
funzionamento, attribuisce alla Regione, nei limiti della relativa competenza rispetto allo Stato e con il concorso dei Comuni, delle Province e degli altri enti locali, i seguenti
obiettivi: tutela dei diritti e dei valori fondamentali degli individui: l’articolo 6 dello Statuto,
affermando la centralità e la dignità di ogni essere umano, prevede che la Regione
faccia propri i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani riconoscendo il primato della persona e della vita e, tra gli altri, il diritto alla libertà, all’uguaglianza,
all’informazione e al lavoro, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché il diritto degli anziani ad un’esistenza dignitosa;
sviluppo civile e sociale: l’articolo 7 dello Statuto, ispirandosi al principio di solidarietà,
attribuisce alla Regione il compito di promuovere iniziative volte ad assicurare ad ogni persona condizioni per una vita libera e dignitosa, promuovendo la salvaguardia della
salute, la piena occupazione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, la disponibilità abitativa , la mobilità , la diffusione dell’istruzione e della cultura;
sviluppo economico: l’articolo 8 dello Statuto attribuisce alla Regione l’obiettivo dello sviluppo economico e del miglioramento della qualità della vita della popolazione secondo criteri di compatibilità ecologica e di agricoltura sostenibile, riconoscendo il
mercato e la concorrenza e allo stesso tempo prevedendo che l’iniziativa economica
13 Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, “Nuovo Statuto della Regione Lazio”.
Piano della performance 2017-2019
33
privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno
alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana; valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale: la Regione ha il compito, in virtù
di quanto previsto dall’articolo 9 dello Statuto, di valorizzare e tutelare l’ambiente, il
paesaggio, il patrimonio naturale, culturale, artistico e monumentale.
Il Programma di Governo prevede un significativo recupero del ruolo di indirizzo politico, con una visione strategica rivolta alla crescita della competitività del sistema economico, al benessere dei cittadini e allo sviluppo generale del territorio anche attraverso un
migliore e più efficace utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie. Alla luce del mandato istituzionale e dei dati macro-economici e settoriali, nell’ambito delle Linee di indirizzo
per un efficiente impiego delle risorse comunitarie (di seguito Linee di indirizzo), approvate con delibera del Consiglio regionale n. 2 del 10 aprile 2014, in un’ottica di programmazione integrata sono state individuate le priorità politiche a livello regionale,
con i relativi indirizzi programmatici, rispetto alle macro-aree strategiche di intervento.
L’impegno politico-istituzionale si dispiega in una coerente azione pubblica. In continuità con quanto avviato nei precedenti esercizi di programmazione economico-finanziaria, all’interno del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2017-2019 vengono
indicate 7 macro-aree strategiche di intervento con corrispondenti indirizzi programmatici di carattere pluriennale.14 In ragione degli obiettivi di crescita e progresso sociale presenti
nei documenti di programmazione regionale ed in quelli di livello nazionale e comunitario, nelle Linee di indirizzo sono state indicate le priorità politiche di medio-lungo periodo. La vision di crescita e progresso sociale del programma di governo, sintetizzata nelle 7
macro-aree strategiche d’intervento, è stata opportunamente collegata agli obiettivi tematici previsti dalla normativa comunitaria che regola la programmazione dei fondi
europei per il periodo 2014-2020.15
14 Nel DEFR 2017-2019 sono state sostanzialmente confermate le priorità rispetto alle macro-aree strategiche, con le corrispondenti azioni-cardine individuate nei documenti di programmazione economico-finanziaria degli esercizi precedenti. 15 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di
coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”; Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea”; Regolamento (UE) n. 1300/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.
1084/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; Regolamento (UE) n. 1302/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale
(GECT) per quanto concerne il chiarimento, la semplificazione e il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di funzionamento di tali gruppi; Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006. Ai Regolamenti si
aggiungeranno tutte le disposizioni di attuazione della Commissione (regolamenti, atti delegati, decisioni, linee guida e altro).
Piano della performance 2017-2019
34
Con la X legislatura 2013-2018 è stato avviato un processo di coordinamento e
razionalizzazione delle politiche regionali, circoscrivendo gli ambiti d’intervento e costruendo una nuova governance politico-programmatica unitaria che si inserisce nel ciclo di programmazione dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche,16 per completarsi
con la definizione dei programmi operativi regionali nell’ambito della programmazione 2014-2020. In tale cornice si colloca anche la programmazione strategico-operativa. Le
principali tappe del percorso di programmazione regionale sono delineate di seguito. Luglio 2013 – Istituzione di una Cabina di Regia presso l’Assessorato al Bilancio per
assicurare l’elaborazione di una strategia comune nell’utilizzo delle risorse europee, nazionali e regionali a sostegno dello sviluppo;
Novembre 2013 – Approvazione della Mozione del Consiglio Regionale n. 31 del 6 novembre 2013 “Iniziative relative ai Fondi Strutturali europei per i periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020”, inerente i principi di metodo per una
programmazione regionale unitaria; Dicembre 2013 – Approvazione del Documento di programmazione economica e
finanziaria (DEFR) 2014-2016, con il quale la Regione si dota di uno strumento pluriennale che individua sette macro-aree d’intervento con i rispettivi indirizzi programmatici per la promozione dello sviluppo, dell’innovazione, della coesione
sociale e della sostenibilità; Aprile 2014 – Approvazione delle Linee di indirizzo per un uso efficace delle risorse
finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020: per la prima volta i Fondi europei si inseriscono in un disegno di programmazione unitaria per il raggiungimento degli obiettivi comuni di crescita economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale;
Luglio 2014 – Adozione congiunta con Delibera di Giunta Regionale delle proposte di Programmi Operativi Regionali (FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020) e trasmissione
degli stessi alla Commissione Europea per l’avvio del negoziato formale, destinato a chiudersi con l’adozione definitiva entro il mese di dicembre 2014. A valle di un
percorso di confronto con gli attori economici, istituzionali e sociali del territorio, si completa il quadro degli strumenti di pianificazione e programmazione che permetteranno di lavorare per costruire una regione innovativa e solidale e, in
definitiva, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ottobre 2014 – Adozione del Piano della performance 2014-2016;
Dicembre 2014 – Approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria (DEFR) 2015-2017;
Dicembre 2014 – Decisione CE di approvazione del POR FSE 2014-2020;
Febbraio 2015 – Decisione CE di approvazione del POR FESR 2014-2020; Febbraio 2015 – Adozione del Piano della performance 2015-2017;
Novembre 2015 – Decisione CE di approvazione del PSR FEASR 2014-2020; Dicembre 2015 – Approvazione del Documento di programmazione economica e
finanziaria (DEFR) 2016-2018;
Maggio 2016 – Intesa istituzionale di programma Governo-Regione Lazio; Giugno 2016 – Adozione del Piano della performance 2016-2018;
Dicembre 2017 – Approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria (DEFR) 2017-2019.
16 Secondo il dettato della legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificata e integrata dalla legge 7 aprile
2011, n. 39, recante “Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall’Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri”.
Piano della performance 2017-2019
35
In base alle Linee di indirizzo sono state individuate le priorità di intervento per uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo del territorio laziale, declinate in 45 “azioni
cardine”, ovvero in 45 progetti da realizzare nel medio-lungo periodo (2014-2020) attraverso l’uso integrato di tutte le risorse finanziarie disponibili (Fondi europei, risorse
nazionali, bilancio regionale).
Ind
iriz
zo p
olit
ico
Pro
gra
mm
azio
ne
Azioni-cardine
e progetti
Monitoraggi
intermedi
Controlli economico-finanziario
gestionale
amministrativo
strategico
Revisione della
programmazione
Risorse Nazionali
Fondi UE
PPP
Fondo di sviluppo e
coesione (FSC, ex FAS)
Revisione
della spesa
Val
uta
zio
ne
Obiettivi
strategici/operativi
dirigenza
2017
#ScegliamoilLazio
PRIORITÀ DI GOVERNO
Piano della performance 2017-2019
36
I 45 progetti sono organizzati in base alle macro-aree strategiche di intervento definite
nel Programma di Governo. Nel dettaglio descrittivo di ciascuno di essi si riconosce il filo unico che ha legato il Programma di Governo della Giunta regionale alla definizione degli strumenti necessari per la sua attuazione. A tali interventi è destinato circa il 90% delle
risorse, coerentemente con le indicazioni provenienti dalla Commissione europea di indirizzare gli investimenti alle priorità chiave per la crescita contribuendo così
all’attuazione della strategia comunitaria Europa 2020. Il quadro unitario della programmazione e la descrizione dei 45 progetti sono consultabili
sul portale regionale lazioeuropa.it, che costituisce il punto di accesso alle opportunità di finanziamento per le imprese, i cittadini, le istituzioni e associazioni del Lazio.17 All’interno
della piattaforma viene puntualmente descritto l’avanzamento nell’attuazione dei progetti ed è possibile sottoporre opinioni/osservazioni/commenti sulle priorità di intervento rispetto alle quali modulare nel tempo le risorse europee, nazionali e regionali.
Si pone in evidenza che il processo di coordinamento e integrazione tra l’architettura
della programmazione corrispondente al mandato istituzionale di legislatura regionale per il periodo 2013-201818 e gli obiettivi tematici della politica di coesione 2014-2020 e, dunque, delle fonti di finanziamento, è affidato ad una “cabina di regia” per la
programmazione e per l’attuazione degli interventi che, durante la fase del cronoprogramma, riferisce quadrimestralmente alle commissioni consiliari competenti in
materia di bilancio, attività produttive e affari europei. Viene quindi sviluppato un processo di analisi della capacità amministrativa regionale, dei Regolamenti comunitari per la politica di coesione, dei fabbisogni di crescita, sostenibilità e inclusione, rivolto a
indirizzare e focalizzare, con livelli di maggior efficienza ed efficacia gli sforzi di realizzazione.
17 Cfr. il documento Con l’Europa, il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale, Regione Lazio, 2014. 18 Articolato in macro-aree di intervento, riporta gli obiettivi di medio-lungo periodo che l’Amministrazione regionale intende perseguire e le relative dotazioni finanziarie, coerentemente con i piani finanziari definiti
in ambito nazionale e con le ipotesi di riparto finanziario in ambito comunitario per la politica di coesione 2014-2020.
Piano della performance 2017-2019
37
Le macro-aree strategiche di intervento e gli indirizzi programmatici, che hanno già in
passato hanno costituito la base per la definizione delle priorità dell’azione pubblica,19 rappresentano ancora una volta gli assi portanti delle policies regionali.
Proprio partendo dalle macro-aree strategiche di intervento su cui si basa il programma di governo e che sono riprodotte anche nel DEFR 2017-2019, tenendo conto delle priorità
di intervento definite nelle Linee di indirizzo e delle azioni-cardine definite dalla Giunta regionale per il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, vengono definiti gli obiettivi strategici ed operativi delle strutture apicali dell’organizzazione della Giunta
regionale per il triennio 2017-2019.
Di seguito viene presentato il prospetto delle macro-aree strategiche, con l’indicazione dei settori d’intervento rispetto ai quali sono definiti gli obiettivi strategici/organizzativi che le strutture amministrative sono impegnate a realizzare nell’ambito dell’esercizio
finanziario 2017.
19 Cfr. Piano della performance 2014-2016, Piano della performance 2015-2017 e Piano della performance 2016-2018.
Piano della performance 2017-2019
38
1. UNA REGIONE MODERNA CHE AIUTA LO SVILUPPO
1.1 Restituire alla Regione la sua funzione legislativa
1.2 Trasferire alle autonomie territoriali strumenti gestionali mantenendo funzioni di regolazione e controllo
1.3 Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa
1.4 Organizzare la Regione per produrre risparmi
1.5 Organizzare la Regione per produrre sviluppo e giustizia sociale
2. UNA GRANDE REGIONE EUROPEA DELL’INNOVAZIONE
2.1 Semplificare l’attività d’impresa
2.2 Sostenere l’autonomia finanziaria delle PMI
2.3 Favorire la transizione alla Green economy
2.4 Sostenere la competitività con ricerca e reti di impresa
2.5 Rilanciare l’edilizia con una strategia sostenibile
2.6 Tradurre il talento in impresa: Start-up Lazio e Lazio creativo
2.7 Una strategia regionale per il sostegno all’internazionalizzazione
2.8 Commercio e artigianato per lo sviluppo economico e la qualità urbana
2.9 Il vantaggio competitivo del Lazio: cultura e turismo
2.10 L’agricoltura per la crescita sostenibile della Regione
3 DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA FORMAZIONE
3.1 Dare risposte innovative al sistema scolastico regionale
3.2 Offrire una formazione coerente con le necessità delle imprese
3.3 Sostenere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro
3.4 Preparare i giovani alle professioni del futuro
3.5 Garantire il diritto allo studio universitario
3.6 Contrastare la vulnerabilità occupazionale
4 UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE
4.1 Garantire la tutela universale della salute
4.2 La strategia regionale: centralità del territorio e integrazione socio-sanitaria
4.3 Uscire dal debito e dal commissariamento sanitario
4.4 Innovare il sistema della protezione sociale e investire nella sussidiarietà
5 UNA REGIONE SOSTENIBILE
5.1 Difendere l’identità ecologica del Lazio
5.2 Valorizzare l’identità ecologica del Lazio
5.3 Blue economy e montagna: le vocazioni locali come fattori di sviluppo economico
5.4 Politiche di governo del territorio
5.5 Una nuova gestione dei rifiuti
6 INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO COMPETITIVO
6.1 Una rivoluzione digitale per il Lazio
6.2 Garantire un trasporto pubblico efficiente e investire nella mobilità sostenibile
6.3 Adeguare la maglia infrastrutturale del Lazio al livello delle regioni europee
6.4 Costruire una nuova governance per la mobilità e il trasporto collettivo nel Lazio
7 INVESTIMENTI PER UNA SOCIETÀ UNITA
7.1 Più trasparenza, più partecipazione, meno costi della politica
7.2 La legalità come condizione imprescindibile per lo sviluppo
7.3 L’integrazione come cifra culturale delle politiche regionali
7.4 Approntare adeguati strumenti di sostegno al reddito
7.5 Tornare a una politica abitativa pubblica
7.6 Una Regione amica delle famiglie
7.7 Per una vera parità di opportunità e diritti
Piano della performance 2017-2019
39
2.3 Albero della performance
L’albero della performance è la rappresentazione grafica del processo di traduzione del mandato istituzionale e della missione in aree strategiche d’intervento, con la
corrispondente individuazione di obiettivi strategici triennali ed obiettivi operativi annuali (organizzativi e individuali) da assegnare ai responsabili apicali delle diverse strutture
amministrative. Dagli obiettivi operativi annuali dei dirigenti apicali derivano – secondo il principio del cascading – gli obiettivi operativi (sia organizzativi che individuali) dei dirigenti delle aree/uffici che afferiscono alle singole strutture di I livello. A loro volta, gli
obiettivi dei dirigenti di II livello costituiscono la base per la definizione degli obiettivi individuali e/o dei piani operativi di gruppo per il personale delle categorie.
Nella rappresentazione grafica si evidenzia il collegamento del mandato istituzionale e della missione con gli obiettivi strategici ed operativi (sia organizzativi che individuali) ai
diversi livelli dell’apparato amministrativo.
- ALBERO DELLA PERFORMANCE -
Piano della performance 2017-2019
40
Dalla rappresentazione grafica si evince che nel Piano triennale della performance viene
data specifica evidenza alla programmazione strategico-operativa riguardante le strutture amministrative di I livello:20 obiettivi strategici di carattere triennale per le direzioni/agenzie regionali;
obiettivi operativi/organizzativi e individuali di carattere annuale per i titolari delle direzioni/agenzie regionali.
La logica sottostante al processo di programmazione strategico-operativa può comunque essere rappresentata secondo uno schema “concentrico”.
Le risorse da allocare per interventi/azioni nei settori di competenza della politica
regionale, in presenza dei vincoli di bilancio nei diversi esercizi finanziari, disegnano il perimetro all’interno del quale, in prima battuta, vengono definiti gli obiettivi pluriennali e annuali da assegnare alle direzioni/agenzie regionali (attraverso lo strumento del Piano
triennale della performance) e, in seconda battuta, vengono definiti gli obiettivi annuali da assegnare alle sottostanti aree in cui si articolano le strutture amministrative
(attraverso lo strumento del Programma Annuale Direzionale).
20 Per un’esigenza di sintesi del documento di programmazione strategico-operativa. Peraltro, il Piano triennale della performance costituisce il presupposto per la programmazione di II livello. Infatti, i Programmi Annuali Direzionali (PAD) con cui si attribuiscono gli obiettivi ai dirigenti di II livello all’interno delle singole direzioni/agenzie regionali vengono adottati con specifici atti dei dirigenti apicali. In proposito, si ritiene
opportuno precisare che gli obiettivi operativi (organizzativi e individuali) dei dirigenti di II livello possono anche non essere direttamente collegati agli obiettivi dei dirigenti apicali.
PdG 2013-2018
DEFR 2017-2019
Bilancio 2017
Piano della performance
2017-2019
Programma annuale
direzionale2017
Piano della performance 2017-2019
41
3. Analisi del contesto
La soddisfazione dei bisogni della collettività laziale costituisce la chiave di volta delle politiche regionali. Per la migliore definizione degli obiettivi occorre svolgere un’accurata analisi del contesto interno ed esterno in cui l’amministrazione opera, in modo da
determinare – rispetto al perimetro effettivo dell’azione pubblica – i traguardi possibili in presenza di significativi vincoli di contesto. Infatti, gli indirizzi politico-programmatici
generali impartiti all’amministrazione, che rappresentano la matrice di riferimento per gli interventi, devono essere opportunamente esplicitati in termini operativi, in modo da essere in condizione di verificare gli esiti delle politiche regionali.
Il ricorso all’analisi SWOT consente di individuare i punti di forza (Strengths), i punti
deboli (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che caratterizzano il quadro generale di riferimento in cui si colloca l’azione amministrativa. Il grafico sottostante evidenzia in forma schematica come si collocano le variabili
principali, che interagiscono, si intersecano e/o si sovrappongono determinando il funzionamento effettivo dell’apparato amministrativo.
I punti di forza consistono nell’elevato livello di commitment politico-istituzionale che ha consentito una diversa configurazione organizzativa per l’apparato amministrativo regionale, nella qualità delle persone che operano in ambito regionale con differenti
competenze e responsabilità/carichi gestionali, nella diffusione – anche per effetto del ricambio generazionale e dell’innesto di nuove professionalità – di una cultura rivolta
all’efficienza ed al miglioramento continuo.
Tra i punti deboli viene annoverata la persistente crisi finanziaria che non consente di rimuovere i vincoli imposti dalle esigenze di normalizzare il quadro di finanza pubblica, con conseguente impossibilità di destinare risorse in tutti i settori d’intervento. La
situazione impone di concentrare l’azione pubblica sulle priorità stabilite e procedere selettivamente alla realizzazione dei progetti.
Le minacce si riferiscono alla situazione economica generale che continua ad essere sfavorevole e caratterizzata dall’esigenza di comprimere le spese. Ciò potrebbe saldarsi
Piano della performance 2017-2019
42
con la conflittualità interna e una carenza di incentivi che potrebbero rendere più
difficoltosi i processi di innovazione ed inficiare il pieno funzionamento di modelli organizzativi rivolti ad una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.
Le opportunità pongono l’accento sull’innovazione digitale e sulla semplificazione della macchina amministrativa, fino ad un ampliamento della partecipazione alle scelte
politiche e delle forme di controllo sociale, tramite il coinvolgimento di cittadini e/o stakeholders sia nella definizione delle politiche regionali che nella verifica dei risultati dell’azione pubblica.
Per una rappresentazione esemplificativa dei principali stakeholders, ossia degli attori
sociali che interagiscono con la Regione Lazio si rimanda allo schema seguente.
3.1 Analisi del contesto esterno L’attività economica dell’area dell’Euro registra da tempo un rallentamento e, ancora nel
secondo trimestre del 2016 e fino a luglio, la produzione industriale si è contratta. La crescita del PIL dell’eurozona21 si è affievolita nel secondo trimestre del 2016 (+0,3 per
cento) a seguito della perdita di slancio dei consumi e degli investimenti privati. Sono stati osservati segnali positivi nel mercato del lavoro dell’area che, da maggio ad agosto 2016, ha mantenuto costante il tasso di disoccupazione (+10,1 per cento). L’attività
economica, dunque, sia per l’aumento del reddito disponibile, causato dal miglioramento del mercato del lavoro (che rimane problematico), sia per la stabilizzazione dei consumi
21 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 11 ottobre 2016.
REGIONE
LAZIO
CITTADINI NON
ORGANIZZATI
ENTI TERRITORIALI E
LOCALI
GOVERNO CENTRALE
ORGANISMI
UE/INTERNAZIONALI
ENTI STRUMENTALI
E AZIENDE
REGIONALI
CONTROLLATE E
PARTECIPATE
CONSORZI
CAMERE DI
COMMERCIO
IMPRESEAZIENDE SANITARIE
AGENZIE
AMBIENTALI
SCUOLE, UNIVERSITÀ E
CENTRI DI RICERCA
SINDACATI E ASSOCIAZIONI
DI CATEGORIA
MASS MEDIA
ASSOCIAZIONI E
FORMAZIONI
SOCIALI (TERZO
SETTORE)
PERSONALE
REGIONALE
Piano della performance 2017-2019
43
privati, dovrebbe riprendere vigore nei prossimi tre trimestri benché permangano le
incertezze dipendenti dall’andamento dell’economia mondiale. L’incremento dei prezzi al consumo registrato nell’area dell’Euro non dovrebbe modificare
nel breve periodo il profilo espansivo della politica monetaria adottato dalla Banca Centrale Europea (BCE). La ripresa dell’attività economica in Italia nel 2015 è risultata
modesta e si è mantenuta al di sotto di circa otto punti percentuali dei livelli pre-crisi che altre economie europee (per es. Germania e Francia) hanno assorbito e superato. L’economia italiana, ancora nel primo semestre del 2016, è apparsa dipendente dalla
politica monetaria espansiva e dagli stimoli provenienti dalle politiche di bilancio che, con il concorso della caduta dei corsi petroliferi, hanno compensato la frenata della domanda
mondiale. Per quanto riguarda il biennio 2016-2017, le previsioni sulla crescita mondiale22 sono
state riviste tra aprile e ottobre 2016 con una limatura al ribasso dello 0,3 per cento per il 2016 (dal 3,4 per cento al 3,1 per cento) e dello 0,2 per cento per il 2017 (dal 3,6 per
cento al 3,4 per cento). La revisione è la sintesi per il 2016 di una riduzione dell’attività economica nei Paesi avanzati (-0,2 per cento), di un incremento dell’attività nei Paesi emergenti (+0,1 per cento) e di un ulteriore rallentamento del commercio mondiale (-
0,4 per cento).23 Ai segnali di rafforzamento nel primo trimestre 2016 (+0,5 per cento), nell’economia dell’area dell’Euro, si sono sostituiti elementi di debolezza dell’attività
economica nel corso del secondo trimestre 2016 (+0,3 per cento). La debolezza della domanda globale e le tensioni geopolitiche rappresentano il principale freno all’economia dell’area. Per il 2016 si prevede24 un rafforzamento degli investimenti, sostenuti dalle
misure del “Piano Juncker” e un irrobustimento della domanda interna che controbilancerebbe il contributo negativo della componente estera, condizionata dal
rallentamento del commercio mondiale. Il Pil dell’Eurozona, sostenuto dai prezzi ancora contenuti del prezzo del petrolio e dall’azione di stimolo della politica monetaria della
BCE, che prosegue per assicurare il ritorno dell’inflazione su valori coerenti con la definizione di stabilità dei prezzi, è previsto25 in crescita a ritmi simili a quelli dell’anno precedente (tra 1,6 e 1,7 per cento).
Nelle stime del DEF 2017-2019, il Governo ipotizza una crescita del PIL reale dell’1,2 per
cento caratterizzata da un minor contributo della domanda estera e da un ritmo più sostenuto della domanda interna, derivante dalla ripresa del reddito disponibile delle famiglie, dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e, infine, dalle
prospettive positive di crescita degli investimenti anche nel settore delle costruzioni.
Nel quadro a legislazione vigente per il 2017-2019, le ipotesi di crescita del PIL indicano una prosecuzione sui ritmi annui del 2016 (+1,2 per cento) imputabile sia all’impulso degli investimenti (tra il 2,5 e il 2,8 per cento), sospinti dalle condizioni favorevoli nel
mercato del credito, sia alla domanda estera (tra il 3,5 e il 3,8 per cento); l’accelerazione
22 FMI, World Economic Outlook, aprile 2016 e ottobre 2016. 23 Rispetto al 2012 il commercio mondiale ha manifestato tassi di crescita sempre più ridotti a causa della debolezza degli investimenti, alla riduzione dei benefici derivanti dalla frammentazione produttiva, alle difficoltà di attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati e, infine, dal peso acquisito dalle economie emergenti – caratterizzate da un minor grado di aperture commerciale – nel commercio internazionale. 24 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 12 aprile 2016 e 11 ottobre 2016; IMF, World Economic
Outlook, ottobre 2016. 25 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 12 aprile 2016.
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dei prezzi (dallo 0,2 per cento del 2016 all’1,8 per cento) sarebbe ascrivibile all’effetto
dell’applicazione delle clausole di salvaguardia in materia di Iva.26 Rispetto allo scenario tendenziale, quello programmatico prefigura una crescita media
dell’1,4 per cento all’anno attribuibile soprattutto ai consumi privati, che alla fine del triennio risulterebbero più elevati di un punto percentuale rispetto all’evoluzione
tendenziale; la variazione dei prezzi sarebbe più contenuta (tra l’1,3 e l’1,6 per cento). La manovra di bilancio programmata per il prossimo anno si concentra sull’abrogazione
delle clausole di salvaguardia relative agli aumenti delle imposte indirette previsti dalla legislazione vigente a partire dal 2017 e in prosecuzione anche nel 2018.
3.1.1 Quadro economico-finanziario e previsioni economiche La congiuntura internazionale e nazionale
L’economia internazionale, dopo la buona performance del 2014 (+3,4 per cento), nel 2015 è stata caratterizzata da un ritmo di crescita27 complessivamente più contenuto (+3,1 per cento) e differenziato, tra quello ottenuto dalle economie avanzate (+1,9 per
cento) e quello che ha contraddistinto i paesi emergenti28 (4,0 per cento) (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.1).
TAV. S1.1 - DEFR LAZIO 2017: PRODOTTO INTERNO LORDO PER IL MONDO E PER ALCUNI PAESI 2013-2015 (VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE)
AREE E PAESI 2013 2014 2015
PREVISIONI OTTOBRE 2016
2016 2017
Mondo 3,3 3,4 3,1 3,1 3,4 - Economie avanzate 1,2 1,8 1,9 1,6 1,8 - Economie emergenti e Paesi in via di sviluppo 4,9 4,6 4,0 4,2 4,6 - Area Euro -0,4 0,9 1,6 1,7 1,5 Brasile 3,0 0,1 -3,8 -3,3 0,5 Cina 7,7 7,3 6,9 6,6 6,2 India 6,6 7,2 7,3 7,6 7,6 Giappone 1,4 0,0 0,5 0,5 0,6 Russia 1,3 0,7 -3,7 -0,8 1,1 Stati Uniti 1,5 2,4 2,4 1,6 2,2 Italia (a) -1,7 0,1 0,7 0,8 0,6
Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2016 e ottobre 2016. (a) Tendenziale per il biennio 2016-2017, Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016, settembre 2016
26 Come disposto dalla Legge di stabilità 2016, a partire dal 2017, è previsto l’incremento delle aliquote Iva
(sia ridotta sia ordinaria) per un gettito stimato in 15,1 miliardi; dal 2018 dovrebbero aumentare anche le accise sugli olii minerali ottenendo, complessivamente, un gettito di 19,6 miliardi. Contestualmente, a partire dal 2017, sono previste minori entrate a seguito della riduzione dell’aliquota Ires. 27 IMF, World Economic Outlook, aprile 2016. 28 Nelle economie emergenti, secondo le informazioni dell’International Monetary Fund (aprile 2016), è
proseguita, durante il 2015, sia la riduzione del ritmo di crescita che aveva contraddistinto il precedente biennio sia la differenziazione delle performances tra i Paesi: (i) una forte contrazione del prodotto – tra il
3,7 e il 3,8 per cento – in Brasile e Russia come conseguenza del calo dei prezzi delle materie prime di cui entrambi sono esportatori netti; ciò ha innescato un deflusso dei capitali che, a sua volta, ha prodotto un deprezzamento del cambio inducendo le autorità di politica monetaria a introdurre misure restrittive; (ii) un’evoluzione positiva della situazione economica in India che ha confermato le percentuali di crescita del 2014 (tra il 7,2 e il 7,3 per cento; (iii) la continuazione del processo di riequilibrio a favore della domanda domestica, in Cina, che – con la riduzione degli investimenti – ha visto contrarsi sia il volume delle impor-
tazioni sia l’attività manifatturiera; il prodotto, nel complesso, ha avuto un’evoluzione del 6,9 per cento, quattro decimi in meno rispetto al 2014.
Piano della performance 2017-2019
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La flessione registrata nel prezzo del petrolio29 è la risultante delle aspettative connesse
a un ulteriore rallentamento della domanda mondiale e al contemporaneo incremento dell’offerta da parte dell’Iran, a seguito della revoca delle sanzioni internazionali30.
Per quanto riguarda alcune delle maggiori economie mondiali, nel secondo trimestre del
2016, il prodotto degli USA ha subito un’accelerazione, rispetto al primo trimestre, con un’espansione robusta della spesa delle famiglie che ha compensato la caduta degli
investimenti nel settore delle costruzioni. L’occupazione ha continuato a espandersi a ritmi sostenuti. In Giappone, il prodotto ha subito una decelerazione nel secondo trimestre come conseguenza sia della riduzione dei consumi privati sia della contrazione
delle esportazioni. Nel Regno Unito, considerata l’incertezza sulle ripercussioni economiche dell’uscita dall’Unione Europea, il prodotto ha accelerato nel secondo
trimestre 2016 (al netto, dunque, degli effetti della Brexit).
L’economia italiana, in particolare, dopo essere cresciuta nel 2015 (+0,7 per cento) per
il secondo anno31 (+0,1 per cento nel 2014), nel secondo trimestre del 2016, dopo il primo trimestre caratterizzato da un moderato ritmo di crescita (+0,3 per cento su base
congiunturale), registra la variazione nulla del PIL, mentre il tasso d’espansione degli investimenti fissi lordi è risultata pari a +0,2 per cento (+0,7 per cento nel primo trimestre). Nel terzo trimestre il prodotto è aumentato dello 0,3 per cento portando a
una variazione acquisita tendenziale, per l’anno in corso, dello 0,9 per cento.32
All'inizio del secondo semestre del 2016, l’attività produttiva33 del settore industriale (al
netto delle costruzioni) ha registrato un incremento (+0,4 per cento) che ha interessato tutti i comparti con variazioni comprese tra il 2,0 per cento (beni di consumo) e lo 0,5 per cento (prodotti energetici). I dati congiunturali del fatturato manifatturiero34 (+2,1
per cento a luglio rispetto al mese di giugno) confermano la positiva dinamica settoriale; l'incremento è stato determinato dall’andamento favorevole del mercato domestico (+3,2
per cento) mentre, sostanzialmente stabile, è risultato il mercato estero. D'altra parte, dopo i risultati sopra le attese ottenuti nel mese di giugno (+14,3 per cento rispetto a maggio), a luglio gli ordinativi hanno registrato una rilevante flessione (-10,8 per cento).
Nel secondo trimestre 2016, i consumi finali delle famiglie si sono espansi a un tasso
modesto (+0,2 per cento rispetto al trimestre precedente) mentre, a fronte di un incremento del reddito disponibile delle famiglie consumatrici (+1,3 per cento) più elevato dell'incremento dei consumi finali, la propensione al risparmio è aumentata del
9,6 per cento (+0,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2016). A settembre 2016 il clima di fiducia dei consumatori ha segnato un’ulteriore diminuzione causata sia
dal peggioramento del clima personale sia di quello corrente, mentre è stato osservato
29 Circa il 45 per cento in meno in media d’anno. 30 Nei mesi più recenti, le quotazioni del petrolio – con un’oscillazione tra i 40 e i 50 dollari al barile – hanno
risentito dell’incertezza relativa alla possibilità di un accordo tra i principali paesi produttori sulla riduzione delle estrazioni 31 Istat, Conti economici nazionali-Prodotto Interno Lordo e indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (revisione triennio 2013-2015), 23 settembre 2016. Per quel che riguarda il Pil in volume, la revisione del relativo tasso di variazione è stata positiva per il 2014 (+0,4 punti percentuali; la precedente stima era del -0,3 per cento) e negativa per l’anno 2015 (-0,1 punti percentuali; la precedente stima era del +0,8 per cento). 32 Istat, Conti economici trimestrali (III trimestre 2016), 1 dicembre 2016. 33 Istat, Produzione industriale (luglio 2016), 13 settembre 2016. 34 Istat, Fatturato e ordinativi nell’industria (giugno e luglio 2016), 27 settembre 2016.
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46
un miglioramento dei giudizi sul clima economico e, in misura più modesta, dei giudizi
sul clima futuro.
Nella rilevazione delle forze di lavoro35 del mese di agosto 2016 è stato registrato un lievissimo incremento degli occupati rispetto al mese precedente (+0,1 per cento, pari a
+13 mila unità); a luglio la contrazione era stata dello 0,3 per cento (-66 mila unità). Il lieve incremento è attribuibile alla componente femminile (+0,4 per cento), mentre si è
ridotta l'occupazione maschile (-0,2 per cento) sia delle classi 15-24 anni sia degli ultra-cinquantenni. Inoltre, l’incremento ha riguardato l’occupazione dipendente (+0,3 per cento pari a +47mila unità di cui 45mila dipendenti permanenti), a fronte di una
diminuzione dell’occupazione indipendenti (-0,6 per cento, ovvero -34mila unità). Il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,4 e l’aggregato delle persone in cerca di
occupazione è risultato lievemente in diminuzione rispetto al mese precedente (-0,1 per cento). A settembre 2016, le attese degli imprenditori sull'andamento dell’occupazione appaiono in miglioramento in tutti i settori tranne in quello dei servizi.
3.1.2 Programmazione economico-finanziaria nazionale e previsioni a livello regionale
La programmazione nazionale
L’Italia, nel 2015, è cresciuta per il secondo anno e, in termini di finanza pubblica, il miglioramento dei conti è stato ottenuto con una riduzione, superiore alle attese, delle
spese e delle entrate. Il Consiglio dell’Unione europea36 del luglio 2015, a seguito di una richiesta di flessibilità avanzata dal Governo e connessa con la realizzazione di importanti riforme strutturali, aveva raccomandato uno sforzo di consolidamento pari ad almeno un
decimo di punto. Secondo le stime riportate nel Documento di economia e finanza per gli anni 2017-2019 (DEF 2017-2019), nel 2016, si determinerebbe un peggioramento del
saldo strutturale di 0,7 decimi di punto rispetto al 2015 a fronte dello 0,25 per cento accordato dalla Commissione europea ove le richieste di flessibilità dell’Italia fossero pienamente accolte.37 Lo scostamento (0,35 decimi di punto) non configurerebbe una
deviazione significativa, in quanto inferiore al limite dello 0,5 indicato dalle regole del Fiscal compact; anche nella media su due anni, che tiene conto del limitato scostamento
registrato nel 2015, la variazione sarebbe contenuta nel limite previsto.38 Nelle stime del DEF 2017-2019, il Governo – rivedendo al ribasso la previsione della Nota
di Aggiornamento del DEF 2016-2018 – ipotizza una crescita del PIL reale dell’1,2 per cento caratterizzata da un minor contributo della domanda estera e da un ritmo più
sostenuto della domanda interna sia per la ripresa del reddito disponibile delle famiglie sia per il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro sia, infine, per le
35 Istat, Occupati e disoccupati (agosto 2016, dati provvisori), 30 settembre 2016. 36 Raccomandazioni del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2015 dell'Italia e che formula un parere
del Consiglio sul programma di stabilità 2015 dell'Italia (2015/C 272/16), 14 luglio 2015. 37 Dato il risultato 2015, -0,6 in termini strutturali, la variazione prevista dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine (0,5 per cento) comporterebbe nel 2016 un saldo pari a -0,1 per cento del PIL. L’attivazione delle clausole consentirebbe, invece, un margine di flessibilità pari a 0,5 decimi per le riforme strutturali e 0,3 per gli investimenti, con un limite complessivo di 0,75: ove tale flessibilità fosse accordata, il saldo strutturale potrebbe situarsi allo 0,85 per cento del PIL. 38 Una deviazione è considerata significativa se uguale o superiore allo 0,5 per cento del PIL in un anno, o allo 0,25 come media annua, in due anni consecutivi.
Piano della performance 2017-2019
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prospettive positive di crescita degli investimenti anche nel settore delle costruzioni, dopo
i ripetuti cali dei nove precedenti anni. Nel quadro a legislazione vigente per il 2017-2019, le ipotesi di crescita del PIL indicano una prosecuzione sui ritmi annui del 2016 (+1,2 per cento) imputabile sia all’impulso degli investimenti (tra il 2,5 e il 2,8 per cento),
sospinti dalle condizioni favorevoli nel mercato del credito, sia alla domanda estera (tra il 3,5 e il 3,8 per cento); l’accelerazione dei prezzi (dallo 0,2 per cento del 2016 all’1,8
per cento) sarebbe ascrivibile all’effetto dell’applicazione delle clausole di salvaguardia in materia di Iva.39
Rispetto allo scenario tendenziale, in cui prevale la probabilità che le condizioni finanziarie, connesse a una politica monetaria espansiva, non si modifichino e che la
domanda mondiale si espanda a ritmi più sostenuti senza, nel contempo, incidere sui prezzi delle materie prime, quello programmatico prefigura una crescita media dell’1,4 per cento all’anno attribuibile soprattutto ai consumi privati, che alla fine del triennio
risulterebbero più elevati di un punto percentuale rispetto all’evoluzione tendenziale; la variazione dei prezzi sarebbe più contenuta (tra l’1,3 e l’1,6 per cento).
Lo stato dei conti pubblici, le previsioni tendenziali e gli obiettivi 2015-2019
Secondo quanto previsto dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2016-2018,40 l’indebitamento netto nel 2015 è risultato del 2,6 per cento, con una riduzione
dello 0,4 per cento rispetto al 2014; la contrazione è attribuibile interamente al calo della spesa per interessi (4,2 per cento nel 2015) mentre l’avanzo primario è risultato stabile (+1,6 per cento). La pressione fiscale, in attenuazione dal 2013, ha continuato a ridursi
(dal 43,6 del 2013 al 42,9 per cento del 2015) come effetto dell’introduzione, nel 2014, del credito d’imposta.41 Le misure di contenimento della spesa primaria corrente hanno
riportato la crescita a ritmi più moderati42 (attorno all’1,4 per cento) rispetto a quelli osservati nella prima parte dello scorso decennio (superiori al 4 per cento). La riduzione
degli oneri per il servizio del debito dal 2013 è imputabile alle misure eccezionali della politica monetaria;43 nelle stime del DEF 2016 questa si prevede una ulteriore arretramento nel prossimo triennio (dal 4,0 per cento del 2016 al 3,5 per cento del 2019).
Dopo il lieve incremento registrato nel 2015, il debito del quadro tendenziale è in
decremento, per l’anno in corso,44 di 3 decimi di punto per poi, nel biennio 2017-2018, raggiungere il 127,3 per cento rispetto; nel 2019 si stima un’incidenza del debito rispetto al PIL al 123,5 per cento. Nel prospetto a legislazione vigente 2016-2019, l’indebitamento
39 Come disposto dalla Legge di stabilità 2016, a partire dal 2017, è previsto l’incremento delle aliquote Iva
(sia ridotta sia ordinaria) per un gettito stimato in 15,1 miliardi; dal 2018 dovrebbero aumentare anche le accise sugli olii minerali ottenendo, complessivamente, un gettito di 19,6 miliardi. Contestualmente, a partire dal 2017, sono previste minori entrate a seguito della riduzione dell’aliquota Ires. 40 Documento di Economia e Finanza 2016-2018, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 58, 10 aprile 2015. 41 Articolo 1 (Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati), Decreto-Legge 24 aprile
2014, n. 66, recante Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. 42 Il maggior contributo al rallentamento della spesa è il risultato dei provvedimenti che hanno limitato il
turnover dei dipendenti pubblici e congelato le retribuzioni pubbliche. Nello stesso periodo, al contrario, hanno continuato a crescere le prestazioni sociali anche se – con le riforme attuate negli anni novanta - la spesa pensionistica, in progressione del 2 per cento all’anno, manifesta un tasso che è la metà di quello registrato nel decennio precedente. 43 Cfr. Programma di acquisto di titoli pubblici, Board BCE, gennaio 2015. 44 Per il 2016, l’incidenza del debito sul prodotto è quasi un punto in più rispetto alle stime della Nota di
Aggiornamento al DEF 2015. La differenza è dovuta in parte dalla revisione al ribasso del tasso di crescita del prodotto nominale.
Piano della performance 2017-2019
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netto scenderebbe, progressivamente, dall’attuale 2,6 per cento del PIL fino a ottenere
un avanzo, pari allo 0,4 per cento del prodotto. Le modificazioni nelle previsioni tra i programmi di settembre 2015 e quella di aprile 2016, con un indebitamento tendenziale più contenuto, derivano, principalmente, dalle prospettive macroeconomiche meno
positive, da un lato, e dai minori oneri per il servizio del debito,45 dall’altro. Il saldo primario è stimato, per il 2016, all’1,7 per cento mentre la pressione fiscale, risentendo
degli effetti delle misure varate nel 2015 è prevista attestarsi al 42,8 per cento. Dal lato delle spese, l’incidenza sul PIL si ridurrebbe di 3,8 punti percentuali, dal 50,5 del
2015 al 46,7 per cento nel 2019 come conseguenza della diminuzione delle spese primarie correnti (oneri per redditi da lavoro dipendente e consumi intermedi); la spesa
in conto capitale, nel periodo 2016-2019, si ridurrebbero di 0,8 punti (dal 4,1 al 3,3 per cento). Dal lato delle entrate, l’incidenza sul PIL si contrarrebbe di circa 0,8 punti percentuali; le imposte dirette diminuirebbero di 0,8 punti per gli effetti della riduzione
dell’aliquota dell’Ires mentre aumenterebbe di 0,3 punti il gettito delle imposte indirette inglobando l’applicazione delle clausole di salvaguardia in tema di Iva. Per il biennio 2016-
2017, a seguito degli effetti degli sgravi per i neoassunti46 introdotti con le leggi di stabilità per il 2015 e il 2016, l’incidenza sul PIL dei contributi sociali si ridurrebbe.
La politica di bilancio per il 2017, in considerazione di un quadro macroeconomico ancora caratterizzato da una debole ripresa, si preannuncia più espansiva rispetto alla
programmazione della Nota di Aggiornamento al DEF 2016-2018; il miglioramento del contesto macroeconomico, atteso nel biennio 2018-2019, determinerebbe un orientamento delle politiche di bilancio più restrittivo. Nel quadro programmatico il
Governo conferma un’incidenza dell’indebitamento netto rispetto al PIL pari al 2,3 per cento; nel biennio 2017-2018 vi sarebbe una riduzione (all’1,8 e allo 0,9 per cento) cui
dovrebbe seguire un lieve surplus (pari allo 0,1 per cento del PIL) nel 2019. Il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali, obiettivo programmatico
per il 2018, secondo la Nota di Aggiornamento al DEF 2016-2018, è posticipato a dopo il 2019, anno in cui il disavanzo strutturale si collocherebbe allo 0,2 per cento del PIL. Alla discesa del rapporto tra il debito e il PIL, sia nel quadro tendenziale sia in quello
programmatico, prevedendo, per la fine del 2019, una percentuale del 123,8 per cento, contribuirebbero tre principali fattori: le stime sull’aumento del prodotto nominale; la
riduzione degli oneri per il servizio del debito e il programma di privatizzazioni. Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 201647 è stato
delineato un quadro macroeconomico meno favorevole rispetto a quello del Documento di economia e finanza 2016 di aprile. Il nuovo quadro macroeconomico deriverebbe dal
peggioramento delle condizioni di contesto internazionali: da un lato, l’indebolimento del commercio mondiale e, dall’altro, il rialzo dei corsi petroliferi con effetti negativi, accentuati dall’apprezzamento del tasso di cambio, sulle esportazioni e sull’attività
produttiva nazionale. L’orientamento della politica di bilancio, nell’aggiornamento di settembre 2016, rimane invariato rispetto alla programmazione del DEF di aprile; la
variazione degli obiettivi dipenderebbe dal peggioramento congiunturale sopraggiunto
45 Le stime della Commissione europea (febbraio 2016), valutando la spesa per interessi sul debito circa lo 0,1 per cento del PIL l’anno in più rispetto alle previsioni del Governo italiano, individuano un disavanzo più elevato per il biennio 2016-2017 e pari, rispettivamente, al 2,5 e all1,5 per cento del PIL 46 Legge del 23 dicembre 2014, n. 190, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato (legge di stabilità 2015) e legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208. 47 Approvata nel Consiglio dei Ministri n. 133 del 27 settembre 2016.
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nei mesi successivi ad aprile. La politica di bilancio rimarrebbe, dunque, espansiva nel
2017 per poi, nel successivo biennio, evolvere in senso moderatamente restrittivo. Considerata la situazione congiunturale, è prevalsa l’opzione di non avviare correzioni strutturali nel 2017 e, come indicato nella programmazione di aprile, viene confermata
l’intenzione di non applicare l’inasprimento sulle imposte indirette disposto dalla legge di stabilità 201548; la compensazione parziale degli effetti del minor gettito dovrebbe
avvenire sia con interventi di contrasto all’evasione e all’elusione sia con provvedimenti per la revisione della spesa. Inoltre, per il 2017, la Nota prospetta49 ulteriori interventi in materia previdenziale e di sostegno degli investimenti pubblici e privati.
Lo scenario tendenziale, riportato nella Nota di aggiornamento, prevede che il PIL
dell’Italia aumenti dello 0,8 per cento nel 2016 e rallenti ulteriormente (0,6 per cento) nel 2017 (era, ancora, dell’1,2 per cento la previsione di aprile); l’inflazione50, prevista allo 0,1 per cento per il 2016, salirebbe all’1,7 nel 2017.51 Nello scenario programmatico,
il Governo prospetta per il 2017 una crescita del prodotto più elevata di 0,4 punti rispetto allo scenario a legislazione vigente;52 l’inflazione, al contrario, molto più contenuta
rispetto al quadro tendenziale, si attesterebbe allo 0,9 per cento. Le differenze tra i due scenari dipenderebbero: dall’annullamento dell’inasprimento delle aliquote dell’IVA previsto dalle clausole di salvaguardia e da altri interventi, compresi nella prossima legge
di bilancio, in materia di investimenti pubblici in infrastrutture, incentivi fiscali in favore delle imprese che avviano investimenti, sistema previdenziale. In relazione ai conti
pubblici per il 2016, la Nota rivede solo marginalmente le stime di aprile: a causa della minor crescita, l’indebitamento netto passerebbe dal 2,3 al 2,4 per cento del PIL a cui corrisponde, nel quadro programmatico, un saldo di bilancio strutturale (ossia al netto
degli effetti del ciclo economico e delle misure una tantum) pari a 1,2 per cento, senza variazioni rispetto alle stime di aprile ma in peggioramento rispetto agli obiettivi del 2015
(0,7 per cento) per il 2016.
Le misure contenute nella legge di stabilità per il 2017, produrranno, rispetto allo scenario di aprile, un incremento dell’indebitamento netto (in percentuale del PIL) di due decimi di punto (da 1,8 a 2,0 per cento); la mancata applicazione delle clausole di salvaguardia
48 Le clausole di salvaguardia prevedevano un aumento delle aliquote dell’IVA (e dal 2018 anche delle accise sugli olii minerali) il cui maggior gettito era stimato in 15,1 miliardi nel 2017 e a 19,6 miliardi a partire dall’anno successivo. 49 Gli interventi saranno definiti con il disegno di legge di bilancio che verrà presentato al Parlamento entro il 20 ottobre. 50 Misurata con il deflatore dei consumi. 51 Il 26 settembre, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) – organismo indipendente con il compito di
svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo e di valutare il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee – ha validato il quadro macroeconomico tendenziale per gli anni 2016 e 2017. La previsione tendenziale per il 2018 e 2019, non oggetto di validazione formale, è eccessivamente ottimistica riguardo sia alla crescita reale sia all’inflazione. Nell’insieme, l’evoluzione del PIL nominale è più elevata rispetto ai valori mediani del panel UPB di oltre cinque decimi di punto nel 2018
e due decimi di punto nel 2019; rispetto ai valori massimi, la previsione della Nota di aggiornamento al DEF del PIL nominale tendenziale si colloca nel 2018 due decimi sopra il limite e in prossimità di esso nel 2019. 52 L’UPB ha trasmesso al MEF i propri rilievi critici che evidenziano un eccessivo ottimismo delle previsioni ufficiali per il 2017. In assenza di una revisione coerente con tali rilievi del quadro programmatico pubblicato nella Nota, non è possibile per l’UPB procedere a una validazione positiva. Per il 2017 la crescita reale del PIL risulterebbe fuori linea rispetto alle stime del panel UPB superando di tre decimi di punto il valore mediano delle previsioni (pari a 0,7 per cento) e di due decimi di punto il limite più elevato di tali stime (pari a 0,8 per cento). La divergenza è da imputare alla dinamica della domanda interna, con particolare riferimento
agli investimenti. Questi ultimi si espandono di circa un punto percentuale in più rispetto al valore mediano dei previsori UPB. I consumi delle famiglie appaiono in prossimità del limite più elevato delle previsioni UPB.
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50
(aumento dell’IVA) avrebbero un impatto positivo sul tasso di crescita del PIL pari a 0,3
punti percentuali nel 2017 e le altre misure espansive fornirebbero un ulteriore contributo di 0,3 punti percentuali. Il disavanzo programmatico, inoltre, potrebbe accrescersi (fino ad altri 0,4 punti percentuali del prodotto, circa 7,7 miliardi), per finanziare maggiori
spese connesse con eventi eccezionali (messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare e gestione dei flussi migratori).
Il programma nazionale di riforma53
La strategia riformatrice riportata nel PNR 2016, in termini generali, ponendosi in continuità con gli interventi già avviati da alcuni anni e in linea con le Raccomandazioni
formulate dal Consiglio dell’Unione europea nell’ambito della procedura di sorveglianza degli squilibri macroeconomici, si concentra sul funzionamento dei mercati del lavoro e dei prodotti, la competitività del sistema produttivo, il funzionamento del sistema
bancario e il finanziamento delle imprese, il contesto istituzionale in cui si svolge l’attività economica.
Le Regioni, dal canto loro, hanno contribuito determinando effetti significativi54 sui territori di competenza, agendo sul mercato del lavoro, sulla qualità del capitale umano,
sugli investimenti privati e pubblici, sull’attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulle condizioni di contesto che influenzano la produttività delle imprese e l’allocazione delle
risorse. In particolare, per specifici ambiti: - Revisioni della spesa e agevolazioni fiscali. La policy, prosegue la fase di razionalizzazione dei centri di acquisto, il processo di digitalizzazione e la definizione dei
costi standard. - Ampliamento della base imponibile, tassazione e lotta all’economia sommersa. La
policy, dopo la riforma della tassazione locale sulla proprietà e sui servizi indivisibili per l’abitazione principale (IMU, TASI), proseguirà con la riduzione della pressione fiscale
sulle imprese55 e con misure fiscali sul regime del gruppo IVA e sull’imposizione sui redditi d’impresa. - Produttività e competitività esterna. Le policy riguardano principalmente le
infrastrutture per le quali (Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, aeroporti di interesse nazionale, Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale
delle aree urbane degradate; contributi per servizi di trasporto combinato intermodale, ecc.). - Sistema giudiziario. Nell’ultimo quinquennio sono stati registrati, segnali di
miglioramento nel settore della giustizia civile; in particolare, si sono ridotti i contenziosi e le pendenze.
L’azione di contrasto alla corruzione è stata ampliata con i recenti provvedimenti normativi nel settore dei contratti pubblici, caratterizzati da un maggior rigore, in
53 Nell’ambito del semestre europeo, in base all’Analisi annuale sulla crescita della Commissione europea e
alle linee guida stabilite dal Consiglio europeo del mese di marzo, il PNR definisce annualmente gli interventi da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità. 54 Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome (16/036/CR07/C3), “Programma Nazionale di Riforma (PNR 2016) per il DEF: contributo delle Regioni e delle Province autonome al Programma Nazionale di Riforma 2016 (PNR 2016)”, 24 marzo 2016. 55 Riforma della tassazione locale sugli 'imbullonati' e sui terreni agricoli; riduzione dell'IRES al 24 per cento
nel 2017; agevolazioni fiscali per il rilancio degli investimenti (ammortamento al 140 per cento per l'acquisto di beni strumentali; esclusione dei beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa.
Piano della performance 2017-2019
51
particolare, presìdi più stringenti in termini di trasparenza delle informazioni e gestione
dei conflitti di interesse e funzioni di controllo attribuite all’Autorità di settore (ANAC).
3.1.3 Il contesto regionale La popolazione e la dinamica demografica
La popolazione residente56 nel Lazio al 1° gennaio 2015 ha raggiunto i 5,892 milioni di abitanti (2,841 milioni di maschi e 3,050 milioni di femmine); nel triennio 2013-2015 la
popolazione residente laziale è aumentata, in valore assoluto, di oltre 335mila unità (+6,0 per cento). L’espansione demografica è concentrata nella provincia di Roma (+7,5
per cento), area di residenza di quasi il 74 per cento della popolazione regionale. Per il 201657 viene indicata un’ulteriore espansione della popolazione regionale, attorno allo 0,6 per cento rispetto al 2015, che raggiungerebbe i 5,925 milioni di abitanti; il
superamento della soglia dei sei milioni di abitanti dovrebbe avvenire tra 2018 e 2019.
Le tendenze demografiche 2002-2016 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.2) segnalano che: (a) la quota di popolazione giovane (0-14 anni) si mantiene stabile, oscillando tra il 13,7 e il 13,9 per cento; (b) tende a contrarsi (dal 68,1 per cento
all’attuale 65,3 per cento) la quota di popolazione adulta e in età lavorativa (15-64 anni); (c) per la combinazione delle due precedenti dinamiche, si verifica il progressivo
innalzamento dell’età media della popolazione (da 41,9 anni a 44,3 anni) e l’ampliamento del volume di popolazione anziana (dal 18,0 per cento al 20,9 per cento).
I principali indicatori strutturali regionali58 evidenziano: (a) dipendenza strutturale a un ritmo d’incremento dell’1 per cento all’anno (dal 46,8 per cento del 2002 all’attuale 53,0
per cento); (b) dipendenza degli anziani con dinamica di crescita annua elevata (dal 26,5 per cento al 32,0 per cento); (c) indice di vecchiaia, attualmente pari al 152,1 per cento,
in aumento di circa l’1,2 per cento all’anno.
56 La popolazione residente è costituita in ciascun Comune dalle persone aventi dimora abituale nel Comune stesso. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone temporaneamente dimoranti, in
altro Comune o all’estero, per l’esercizio di occupazioni stagionali o per causa di durata limitata. Fonte: Istat (i.Stat), Popolazione residente al 1° gennaio, 7 maggio 2014. 57 Fonte: Istat (i.Stat), Previsioni demografiche 2011-2065 su dati pre-Censimento 2011 (popolazione residente al 1° gennaio-scenario centrale), 24 maggio 2016. 58 La dipendenza strutturale misura il rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni); la dipendenza degli anziani misura il rapporto tra la popolazione di
65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni); l’indice di vecchiaia stima il rapporto tra la popola-zione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni.
TAV. S1.2 – DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DEMOGRAFICI DEL LAZIO. ANNO 2002 E 2012-2016 (VALORI PERCENTUALI AL 1 GENNAIO)
VARIABILI 2002 2012 2013 2014 2015 2016
Popolazione 0-14 anni 13,8 13,8 13,9 13,8 13,8 13,7
Popolazione 15-64 anni 68,1 65,9 65,4 65,7 65,5 65,3
Popolazione 65 anni e più 18,0 20,2 20,7 20,5 20,7 20,9
Indice di dipendenza strutturale 46,8 51,7 52,8 52,2 52,6 53,0
Indice di dipendenza degli anziani 26,5 30,7 31,6 31,2 31,6 32,0
Indice di vecchiaia 130,4 146,3 149,3 148 149,8 152,1
Età media della popolazione (anni) 41,9 43,7 43,9 43,9 44,1 44,3
Fonte: elaborazioni su dati Istat (i.Stat), Indicatori demografici, 24 maggio 2016.
Piano della performance 2017-2019
52
Le attività produttive regionali
La fase di recupero dei livelli di attività pre-crisi, iniziata nel 2014 con ritmi sostenuti, è proseguita nel 2015. Fonti non ufficiali59 indicano che, per il 2015, il prodotto è cresciuto
in linea con l’andamento nazionale sia per il contributo della componente dei consumi sia per il traino della domanda estera. A differenza del 2014, in cui il forte rimbalzo del
prodotto derivava, per intero, dalla performance delle attività terziarie, nel 2015, tutti i settori – tranne il comparto delle costruzioni – sono risultati in crescita.
Il valore aggiunto regionale in volume, tra 2011 e 2013, ovvero dopo la lieve ripresa seguente la prima crisi economico-finanziaria mondiale e dopo la seconda crisi
intervenuta a metà 2011, si è complessivamente contratto del 4,6 per cento, passando da 166,9 miliardi del 2011 ai 159,3 miliardi del 2013, il livello di offerta raggiunto nei dieci precedenti anni. Nel 2014 è stata complessivamente annullata la perdita del 2013.
Tuttavia, la sintesi dell’offerta in valore tra il 2007 e il 2014 permane, in tutti i settori economici, al disotto dei valori pre-crisi.
L’evoluzione del sistema produttivo ha indotto una parziale redistribuzione del prodotto: sostanzialmente invariato il peso del settore primario, poco al disotto dell’1 per cento;
stabile anche il peso del settore industriale (attorno al 10,1-10,2 per cento) con la lieve contrazione della manifattura60 e con la perdita consistente di offerta del comparto delle
costruzioni che attualmente rappresenta meno del 4 per cento del prodotto (nel 2007 superava il 5 per cento con un’offerta annua prossima ai 9 miliardi); in ulteriore ampliamento il peso dei servizi, passati dall’83,9 per cento all’85 per cento come sintesi
di un processo di ridimensionamento dei rami del commercio all’ingrosso61 (dal 29,6 al 26,6 per cento), di espansione sia dei rami terziari di rango elevato62 (dal 30,3 al 32 per
cento) sia delle attività non esposte (o parzialmente esposte) alla concorrenza63 (dal 23,9 al 26,4 per cento).
Le imprese attive a fine periodo sono passate da 475.489 a 478.372 con una progressione annua dello 0,6 per cento; la dinamica delle imprese iscritte tra il 2014 e il 2015 (+1,9
per cento) è risultata inferiore a quella delle imprese cessate (+3,9 per cento) come conseguenza dei contraccolpi delle due precedenti crisi (cfr. Appendice statistica al DEFR
2017, tav. S1.5).
59 Prometeia. 60 In dettaglio: (-) industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; (-) industrie tessili, confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e simili; (-) industria del legno, della carta, editoria; (-) fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici; (-) fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; (-) attività metallurgiche, fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature;
(-) fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, fabbricazione di apparecchiature elettriche, fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a; (-) fabbricazione di mezzi di trasporto; (-) fabbricazione
di mobili, altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature. 61 L’aggregato comprende: commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione. 62 L’aggregato comprende: attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto 63 L’aggregato comprende: amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione,
sanità e assistenza sociale, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi.
Piano della performance 2017-2019
53
TAV. S1.5 – DEFR LAZIO 2017: IMPRESE ATTIVE, ISCRITTE E CESSATE. ANNI 2014 - 2015 (UNITÀ)
SETTORI 2014 2015 VARIAZIONI 2014/2015
ISCRITTE CESSATE ATTIVE A FINE
PERIODO ISCRITTE CESSATE
ATTIVE A FINE
PERIODO ISCRITTE CESSATE
ATTIVE A FINE
PERIODO
Agricoltura, silvicoltura e pesca 1.182 1.963 43.189 1.342 1.837 42.817 13,5 -6,4 -0,9
Industria in senso stretto 761 1.625 31.574 820 1.743 31.307 7,8 7,3 -0,8
Costruzioni 3.447 4.399 72.499 3.487 4.663 72.300 1,2 6,0 -0,3
Commercio 6.401 8.751 141.888 6.004 8.928 141.846 -6,2 2,0 -0,0
- di cui: al dettaglio 3.893 5.506 85.335 3.700 5.519 85.137 -5,0 0,2 -0,2
Trasporti e magazzinaggio 435 892 17.699 418 1.306 17.333 -3,9 46,4 -2,1
Servizi di alloggio e ristorazione 1.457 2.193 38.426 1.377 2.428 39.681 -5,5 10,7 3,3
Finanza e servizi alle imprese 5.746 5.521 92.632 5.693 5.705 94.992 -0,9 3,3 2,5
- di cui: attività immobiliari 359 769 19.358 379 767 19.646 5,6 -0,3 1,5
Altri servizi e altro n.c.a. 1.422 2.255 37.221 1.509 2.148 37.815 6,1 -4,7 1,6
Imprese non classificate 20.960 3.037 361 21.945 3.076 281 4,7 1,3 -22,2
Totale 41.811 30.636 475.489 42.595 31.834 478.372 1,9 3,9 0,6
Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere-Movimprese.
La riduzione più consistente delle imprese attive a fine periodo riguarda il trasporto e
magazzinaggio (-2,1 per cento). Negli altri settori sono state osservate riduzioni nel settore primario (-0,9 per cento), nell’industria in senso stretto (-0,8 per cento) e nelle
costruzioni (-0,3 per cento). Le variazioni negative sono state compensate da percentuali di crescita compresi tra l’1,6 per cento (altri servizi) e il 3,3 per cento (servizi di alloggio e ristorazione). Non sono stati osservati modificazioni rilevanti nella composizione
settoriale delle imprese: il 64,6 per cento delle imprese a fine periodo 2015 era attiva nel comparto delle costruzioni (15,1 per cento), in quello del commercio (29,7 per cento)
e in quello della finanza e dei servizi alle imprese (19,9 per cento). La domanda estera, l’accumulazione di capitale e il finanziamento
Nel periodo successivo alle due crisi finanziarie, quella del 2007 e quella del 2011, la
domanda estera, impegnata a ricostituire e sopravanzare i livelli di export pre-crisi64, è stata caratterizzata da due principali fenomeni che hanno modificato la rilevanza del commercio estero regionale: la quota di esportazioni regionali (rispetto al PIL regionale)
si è ampliata (nel 2015 ha raggiunto l’11 per cento) e l’incidenza delle esportazioni re-gionali (rispetto al totale delle esportazioni nazionali) è aumentata (nel 2015 il contributo
regionale è stato del 10 per cento). Nel 2015 il valore delle esportazioni ha superato i 20 miliardi e ha conseguito
un’espansione, rispetto al 2014, del 10,4 per cento. Il rafforzamento complessivo della componente estera della domanda è stato determinato (in presenza, comunque, di
oscillazioni dei saggi annui) laddove sussiste una maggior concentrazione settoriale: un gruppo di settori (coke e prodotti petroliferi raffinati; sostanze e prodotti chimici; articoli
farmaceutici, chimico-medicali e botanici; mezzi di trasporto) rappresenta, infatti, una quota, in crescita di circa un punto all’anno, che è passata dal 64,3 per cento del 2013 al 66,7 per cento del 2015 per un valore prossimo ai 13,5 miliardi. Per questo gruppo di
64 Per contrastare la recessione – secondo un’indagine su un campione rappresentativo di imprese manifatturiere (Istat, Rapporto annuale 2014 - La situazione del Paese, maggio 2014) – le imprese attive nelle industrie delle bevande e dell’elettronica-elettromedicale hanno rafforzato le pratiche di commercializzazione in Italia e all’estero mentre le aziende della metallurgia e dei macchinari hanno rivolto questo tipo di strategia principalmente all’estero. All’attivazione di nuove relazioni produttive (Joint ventures,
consorzi, reti) hanno invece fatto ricorso in prevalenza imprese appartenenti a settori a elevata intensità di capitale o caratterizzati da gradi molto diversi di integrazione verticale.
Piano della performance 2017-2019
54
settori, nell’ultimo triennio, è possibile osservare che: (a) gli andamenti annui sono
particolarmente altalenanti per il coke e prodotti petroliferi raffinati; (b) il settore che produce sostanze e prodotti chimici, con un volume in valore medio annuo superiore a 1,9 miliardi e con fasi alterne, oscilla attorno a una quota (stabile) dell’11 per cento; (c)
la produzione di articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici, con dinamiche di crescita sempre positive e, mediamente, dell’ordine del 13,5 per cento, è passata da un
livello di 7,2 miliardi in valore a 9,1 miliardi; il peso relativo di questo settore si è in-crementato passando dal 40,6 per cento del 2013 al 45,1 per cento del 2015; (d) il settore dei mezzi di trasporto, che ha risentito, certamente, sia della prolungata fase
recessiva sia della particolare contingenza del comparto circa la ridefinizione delle strate-gie produttive, pur avendo ripreso vigore, vede contrarsi il suo peso relativo (dall’8 per
cento all’attuale 6,2 per cento). Considerando che oltre il 70 per cento della domanda estera è destinata ai paesi UE, i risultati delle analisi macroeconomiche delle principali aree geografiche spiegano le performance del 2015: la prosecuzione della contrazione
verso i paesi asiatici (-26,4 per cento in Cina e -27,2 per cento in Giappone) e la forte crescita delle vendite verso gli Stati Uniti (+7,3 per cento).
I prestiti bancari alle imprese, alla fine del 2015, sono tornati a contrarsi (-5,1 per cento) dopo la ripresa del 2014 (+2,9 per cento), In base alle informazioni sull’intermediazione
finanziaria nell’ultimo triennio65 i prestiti all’economia laziale ammonterebbero, complessivamente, a circa 479 miliardi di cui 267 al settore privato. Oltre 98 miliardi
(erano più di 103 nel 2014) è l’ammontare delle consistenze di fine periodo che gli intermediari finanziari hanno concesso alle imprese; a eccezione di alcune branche della manifattura, la riduzione dei prestiti è attribuibile al basso ritmo di crescita dell’attività
produttiva che continua a condizionare l’attività di accumulazione. L’incremento delle richieste di prestiti ha interessato le imprese dei servizi mentre la domanda di
finanziamenti nel settore delle costruzioni appare stabilizzata. Sul finire del 2015, tuttavia, l’aumento delle richieste di credito bancario è risultato meno intenso per le
banche di dimensione medio-grande che hanno concluso l’anno, pur con un miglioramento delle condizioni di offerta, con una riduzione, rispetto al 2014, del 5,6 per cento. Sostanzialmente invariato il livello delle concessioni alle piccole imprese.
Nel 2015 sono stati osservati miglioramenti nelle condizioni di accesso al credito dovuto,
in primis, al comportamento fortemente espansivo della politica monetaria che, a seguito dei contenuti costi di provvista, ha permesso agli intermediari di predisporre offerte concorrenziali. L’allentamento delle condizioni ha riguardato le imprese dei servizi e della
manifattura; sono in via di stabilizzazione i criteri di offerta per l’attività delle costruzioni. Dopo la fase stazionaria che ha riguardato la domanda di prestiti da parte delle famiglie
(attorno ai 60 miliardi nel biennio 2013-2014), nel 2015 si è rafforzata la richiesta di mutui per l’acquisto di abitazioni e per il credito al consumo (+4,4 per cento). L’allentamento delle condizioni di accesso, anche per i prestiti concessi alle famiglie,
hanno interessato – indistintamente, anche per le posizioni considerate più rischiose – gli spread applicati.
Il mercato del lavoro
Nel corso del 2015, dopo il rilevante incremento del 2014 (+3,4 per cento), l’occupazione regionale è moderatamente aumentata (+0,3 per cento) superando i 2,308 milioni di
65 Banca d’Italia, Segnalazioni di vigilanza, giugno 2016.
Piano della performance 2017-2019
55
unità occupate, con un incremento assoluto, rispetto al 2013, di 83.400 unità. La crescita
del 2015, a cui hanno contribuito le misure introdotte con il Jobs Act (sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, principalmente), non ha, tuttavia, riguardato entrambe le componenti di genere ma solo quella maschile; dopo il picco raggiunto nel
2014, è stata registrata una contrazione dello 0,6 per cento di donne occupate nel 2015.
Il tasso di occupazione,66 pur in presenza di un gap di genere di 16 punti percentuali, si sta, gradualmente, riavvicinando ai valori pre-crisi; nel 2015 il tasso complessivo è stato pari al 59 per cento, quello maschile è stato il 67,2 per cento e quello femminile il 51 per
cento. Dopo il picco del 2014 (+12,5 per cento), il tasso di disoccupazione nella classe di età di 15-64 anni è sceso, nel 2015, di 0,7 punti percentuali portandosi all’11,8 per cento
(il tasso nazionale è il 12,1 per cento). Il tasso maschile, storicamente più basso di quello femminile, nell’ultimo anno si è ridotto meno (dal 12 all’11,5 per cento) del corrispondente tasso femminile (dal 13,2 al 12,3 per cento).
Nel 2015, le forze di lavoro, con la crescita degli occupati (6.900 unità in più) inferiore
alla riduzione del numero di disoccupati (19.400 unità in meno), sono risultate in flessione dello 0,5 per cento rispetto al 2014, raggiungendo i 2,620 milioni di unità: la partecipazione al mercato del lavoro delle persone in età lavorativa67 si è, dunque,
contratta passando dal 67,3 per cento del 2014 all’attuale 67 per cento. Il mix di fenomeni che ha riguardato sia gli aspetti demografici sia le modificazioni strutturali del
mercato del lavoro hanno prodotto un’ulteriore accentuazione del gap della partecipazione di genere che si ampliato passando dai 16,7 punti dl 2014 agli attuali 18 punti percentuali.
TAV. S1.6 – DEFR LAZIO 2017: FORZE DI LAVORO E INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER GENERE DELLA REGIONE LAZIO. ANNI 2011-2015 (VALORI ASSOLUTI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI UNITÀ; TASSI ESPRESSI IN PERCENTUALE; VARIAZIONI PERCENTUALI SULL’ANNO PRECEDENTE)
VOCI 2011 2012 2013 2014 2015 2012 2011
2013 2012
2014 2013
2015 2014
Forze di lavoro (a) 2.405,55 2.477,39 2.528,29 2.631,09 2.618,60 3,0 2,1 4,1 -0,5
- maschi 1.371,96 1.392,37 1.417,42 1.466,08 1.472,55 1,5 1,8 3,4 0,4
- femmine 1.033,60 1.085,02 1.110,87 1.165,02 1.146,05 5,0 2,4 4,9 -1,6
Occupati (a) 2.195,54 2.214,61 2.225,54 2.302,07 2.308,98 0,9 0,5 3,4 0,3
- maschi 1.261,76 1.259,14 1.261,80 1.290,71 1.303,43 -0,2 0,2 2,3 1,0
- femmine 933,78 955,47 963,74 1.011,37 1.005,55 2,3 0,9 4,9 -0,6
Disoccupati (a) 210,01 262,78 302,75 329,02 309,62 25,1 15,2 8,7 -5,9
- maschi 110,19 133,22 155,62 175,37 169,12 20,9 16,8 12,7 -3,6
- femmine 99,82 129,55 147,13 153,65 140,50 29,8 13,6 4,4 -8,6
Inattivi (a) 2.359,66 2.349,88 2.406,02 2.381,79 2.417,99 -0,4 2,4 -1,0 1,5
- maschi 887,87 900,33 934,24 929,00 933,02 1,4 3,8 -0,6 0,4
- femmine 1.471,79 1.449,55 1.471,78 1.452,79 1.484,96 -1,5 1,5 -1,3 2,2
Tasso di attività (b) 64,5 65,9 65,7 67,3 67,0 2,1 -0,3 2,5 -0,4
- maschi 75,0 75,3 74,7 75,8 76,1 0,5 -0,9 1,5 0,4
- femmine 54,6 56,8 57,1 59,1 58,2 4,2 0,4 3,6 -1,5
Tasso di occupazione (b) 58,8 58,8 57,7 58,8 59,0 0,0 -1,8 1,8 0,4
- maschi 68,9 68,0 66,3 66,5 67,2 -1,3 -2,4 0,2 1,0
- femmine 49,2 50,0 49,4 51,2 51,0 1,6 -1,2 3,6 -0,4
Tasso di disoccupazione 8,7 10,6 12,0 12,5 11,8 21,5 12,9 4,4 -5,4
- maschi 8,0 9,6 11,0 12,0 11,5 19,1 14,7 9,0 -4,0
- femmine 9,7 11,9 13,2 13,2 12,3 23,6 10,9 -0,4 -7,0
Fonte: elaborazioni su dati Istat (I.Stat), Lavoro, marzo 2015. – (a) Classe di età 15 anni e più. – (b) Classe di età 15-64 anni.
66 Classe di età 15-64 anni. 67 Classe di età 15-64 anni.
Piano della performance 2017-2019
56
Durante la prima parte del 2016, considerando che la voce Articoli farmaceutici, chimico-
medicinali e botanici rappresenta, mediamente, il 40 per cento del volume d’export regionale semestrale,68 si è avuta una flessione proprio del farmaceutico che ha riportato le esportazioni sui livelli del 2014; al netto dell’export farmaceutico le vendite all’estero
sono progredite dell’1,4 per cento trainate dal settore dei mezzi di trasporto e da quello aerospaziale. Nello stesso periodo, nel mercato del lavoro laziale è proseguito il trend
positivo dell’occupazione (+36 mila unità rispetto al primo semestre 2015) a beneficio delle classi d’età più giovani (15-34 anni) e del lavoro a tempo indeterminato e come conseguenza del prolungamento delle agevolazioni contributive.69 L’incremento
dell’occupazione ha coinvolto, in egual misura, la componente maschile e quella femminile aumentando nel settore terziario e primario e diminuendo nell’industria in
senso stretto e nelle costruzioni. Andamento congiunturale delle imprese e previsioni di crescita regionale 2017-2019
La consistenza delle imprese della provincia di Roma al 30 giugno 2016, pari al 79 per
cento circa di tutte le imprese laziali registrate, risultava pari a 482.269 unità con un incremento, rispetto al 30 giugno 2015, di 6.265 unità. La crescita congiunturale è stata dell’1,3 per cento con una dinamica d’espansione in rallentamento (cfr. Appendice
statistica al DEFR Lazio 2017, tav. S1.10). TAV. S1.10 - DEFR LAZIO 2017: CONSISTENZE, VARIAZIONI E QUOTE (30 GIUGNO 2015-30 GIUGNO 2016) DELLE IMPRESE REGISTRATE PER ATTIVITÀ ECONOMICA (ATECO 2007)
ATTIVITÀ ECONOMICA
IMPRESE
DI CUI: ARTIGIANE
CONSISTENZA GIUGNO 2016 GIUGNO 2015
QUOTA CONSISTENZA GIUGNO 2016 GIUGNO 2015
QUOTA
GIUGNO
2015 GIUGNO
2016 PERC. ASS.
GIUGNO
2016
GIUGNO
2015 GIUGN
O 2016 PERC. ASS.
GIUGNO
2016
Agricoltura, silvicoltura pesca 12.942 12.911 -0,2 -31 2,7 112 109 -2,7 -3 0,2 Estrazione di minerali da cave e miniere 241 235 -2,5 -6 0,0 7 7 0,0 - 0,0 Attività manifatturiere 25.133 24.834 -1,2 -299 5,1 11.290 10.932 -3,2 -358 16,0 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 635 657 3,5 22 0,1 1 1 0,0 - 0,0 Acqua; reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento 770 792 2,9 22 0,2 45 48 6,7 3 0,1 Costruzioni 65.610 65.580 0,0 -30 13,6 26.073 25.822 -1,0 -251 37,8 Commercio; riparazione di autoveicoli e motocicli 125.879 126.413 0,4 534 26,2 4.446 4.436 -0,2 -10 6,5 Trasporto e magazzinaggio 16.227 16.349 0,8 122 3,4 7.630 7.512 -1,5 -118 11,0 Attività dei servizi alloggio e ristorazione 34.432 35.914 4,3 1.482 7,4 3.217 3.143 -2,3 -74 4,6 Servizi di informazione e comunicazione 18.820 19.167 1,8 347 4,0 366 343 -6,3 -23 0,5 Attività finanziarie e assicurative 11.532 11.642 1,0 110 2,4 8 8 0,0 - 0,0 Attività immobiliari 24.334 24.631 1,2 297 5,1 5 7 40,0 2 0,0 Attività professionali, scientifiche e tecniche 19.406 19.716 1,6 310 4,1 927 902 -2,7 -25 1,3 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto imprese 26.566 27.683 4,2 1.117 5,7 2.972 3.082 3,7 110 4,5 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale 28 28 0,0 - 0,0 - - nc - - Istruzione 2.628 2.691 2,4 63 0,6 5 5 0,0 - 0,0 Sanità e assistenza sociale 3.557 3.714 4,4 157 0,8 20 19 -5,0 -1 0,0 Att. artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 6.985 7.144 2,3 159 1,5 483 477 -1,2 -6 0,7 Altre attività di servizi 20.929 21.096 0,8 167 4,4 11.448 11.365 -0,7 -83 16,6 Attività di famiglie e convivenze; produzione uso proprio - - nc - - - - nc - - Organizzazioni e organismi extraterritoriali 5 5 0,0 - 0,0 - - nc - - Non classificate 59.345 61.067 2,9 1.722 12,7 84 86 2,4 2 0,1 Totale 476.004 482.269 1,3 6.265 100,0 69.139 68.304 -1,2 -835 100,0
Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere, settembre 2016.
68 Istat, Le esportazioni delle regioni italiane-II trimestre 2016, 12 settembre 2016. 69 Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016).
Piano della performance 2017-2019
57
Considerando la persistenza in ambito locale di una elevata quota di imprese prive di
classificazione merceologica,70 le informazioni camerali relative alla provincia di Roma indicano che, ancora durante il primo semestre del 2016, sono stati i rami del terziario a trainare l’espansione dell’attività imprenditoriale (+4.865 unità) con una crescita dell’1,6
per cento. Gli incrementi più significativi hanno riguardato le attività di noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+4,2 per cento nella provincia
mentre la dinamica nazionale è arrivata al 4 per cento); le attività di alloggio e ristorazione (+4,3 per cento nella provincia e +2,4 per cento nella media nazionale) i servizi di informazione e comunicazione (+1,8 per cento nella provincia e l’1,4 a livello
nazionale). Mentre risulta particolarmente dinamico il ramo delle attività di noleggio e ristorazione, rispetto all’intero sistema imprenditoriale dell’area di Roma, tende a
rallentare il ramo del commercio. In base alle indagini71 congiunturali sull’economia reale, condotte nel mese di ottobre
2016 presso le imprese industriali con sede nel Lazio, è stato osservato un rafforzamento generale dell’attività industriale che, tuttavia, da un lato ha investito maggiormente le
unità produttive di medio-grandi dimensioni e, dall’altro è risultata frenata dalla debolezza delle prospettive di domanda e, dunque, nell’attività di accumulazione del capitale. Nei primi nove mesi del 2016 è aumentata la quota di imprese industriali72 con
fatturato in crescita mentre gli investimenti effettuati (rispetto a quelli programmati nel 2015) sono stati inferiori generando una sostanziale stabilità della spesa. Dalla
rilevazione degli ultimi mesi del 2016 emerge, inoltre, il prevalere, anche per il 2017, di una sostanziale prudenza sulle scelte d’investimento.
Dalla stessa indagine è emersa la conferma, osservata anche negli altri indicatori congiunturali, di un proseguimento espansivo dell’attività produttiva nel comparto dei
servizi; il fatturato è risultato in crescita per una quota di imprese superiore a quelle che, al contrario, hanno registrato un calo; oltre la metà delle imprese prevede la chiusura
del bilancio d’esercizio in utile. Come per le imprese industriali regionali, anche per le attività dei servizi permane contenuta la propensione a investire; gli investimenti effettivamente realizzati nel 2016 (rispetto a quelli programmati nel 2015) sono risultati
inferiori e, anche in questo settore, ha prevalso un atteggiamento attendista; le indicazioni per il 2017 appaiono decisamente volte a un aumento delle spese (circa il 40
per cento delle imprese). Deboli segnali di miglioramento provengono dal comparto delle costruzioni. È risultato in
aumento il numero di imprese che prevedono per il 2016 un aumento dei livelli della produzione rispetto allo scorso anno e per il 2017 vi sono attese per un ulteriore, lieve,
progresso. Il clima di fiducia dei consumatori laziali,73 tra la fine del primo semestre del 2016 e
l’inizio del secondo semestre, espresso in base 2010=100, dopo aver raggiunto un punto
70 La percentuale nazionale è del 6,5 per cento; la percentuale provinciale è prossima al 13 per cento. 71 Banca d’Italia, Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi, Bollettino Statistico n. 58, novembre 2016. 72 Imprese industriali regionali con almeno 20 addetti. 73 Istat, Indagine sul clima di fiducia dei consumatori, 28 settembre 2016. L’indagine – realizzata nell’ambito del progetto armonizzato dell'Unione Europea (Decisione Commissione Europea C(97) 2241 del 15 luglio
1997 e Comunicazione della Commissione Europea COM(2006) 379 del 12 luglio 2006) e cofinanziata dalla Commissione Europea – viene svolta mensilmente dal 1982 sulla base di uno schema metodologico
Piano della performance 2017-2019
58
di massimo (120,9) nel mese di gennaio 2016, è ridisceso per posizionarsi a livello di
106,4 (agosto 2016). Il peggioramento dell’indice sintetico di fiducia74 deriva dall’arretramento della componente personale (punto di massimo a gennaio 2016 pari a 108,6) in flessione a 101,2 in agosto; componente economica (punto di massimo a
gennaio 2016 pari a 157,2) scesa a 121,7 in agosto; componente corrente (ancora a un livello massimo a gennaio 2016) contratta nei mesi più recenti e componente futura (era
128,6 a gennaio 2016) risultata pari a 110,4 nell’ultima rilevazione. In riferimento al clima di fiducia delle imprese manifatturiere, l’indice destagionalizzato,
nella ripartizione del Centro-Italia, proxy della regione Lazio (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 1), nel mese di settembre 2016, è in riduzione tendenziale rispetto al
corrispondente mese del 2015 (da 102,9 a 99) e congiunturale rispetto ai risultati degli ultimi tre mesi.
armonizzato a livello europeo. Per il clima di fiducia dei consumatori laziali è stata utilizzata la proxy del
campione di consumatori del Centro-Italia. 74 Istat, Indagine sul clima di fiducia dei consumatori, 28 settembre 2016. Il questionario armonizzato a
livello europeo (ma con domande orientate a soddisfare anche necessità informative nazionali) comprende, oltre ad alcune informazioni strutturali e sui redditi familiari, domande di tipo prevalentemente qualitativo, caratterizzate da tre o cinque modalità ordinali di risposta (ad es. molto in aumento, in aumento, stazionario, in diminuzione, molto in diminuzione), relative alla situazione economica dell’Italia e a quella personale dell’intervistato. In dettaglio, l’indagine comprende domande mensili sui seguenti aspetti: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica
della famiglia; giudizi sul bilancio familiare; giudizi e attese sull’andamento dei prezzi; opportunità attuale e futura di risparmio; opportunità attuale e intenzioni future di acquisto di beni durevoli.
Piano della performance 2017-2019
59
Prevalgono ancora i saldi negativi nei giudizi sugli ordini e sul livello della produzione e,
per entrambi, si osserva un peggioramento nell’ultimo bimestre di rilevazione (agosto-settembre 2016); i saldi positivi sui giudizi relativi alle scorte di prodotti finiti sono in lieve contrazione nell’ultimo trimestre di rilevazione.
Le attese delle imprese manifatturiere laziali sugli ordini e sulla produzione,
considerando, per entrambe le attese, i saldi positivi (massimo dell’ultimo biennio pari, rispettivamente a 23 e 19) raggiunti a ottobre 2015, manifestano ancora saldi positivi ma in riduzione (a settembre 2016 erano entrambi pari a 9). Si osserva, infine, un lieve
progressivo peggioramento congiunturale (da aprile 2016) delle attese relative alla situazione generale dell’economia; in lieve miglioramento, al contrario, i saldi (positivi)
sulle attese in tema di occupazione. L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato laziali
(cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 3), a settembre 2016, dopo il rilevante miglioramento osservato nel mese di maggio (122,8), è risultato sostanzialmente stabile
(111,2) rispetto al mese di agosto (111,4).
I giudizi sugli ordini e sulla domanda in generale, che avevano raggiunto il saldo positivo più elevato da maggio 2012 (+14) sia nel mese di maggio 2016 sia in quello di luglio 2016, si sono ridotti nei due mesi successivi. A partire da giugno 2016, dopo aver avuto
un picco positivo nel mese di maggio 2016 (+13), le previsioni sugli ordini e sulla domanda, per le imprese dei servizi di mercato laziali, è prevalso il pessimismo mentre,
pur in attenuazione nei mesi più recenti, le previsioni sull’economia italiana permangono
Piano della performance 2017-2019
60
in terreno positivo. Le previsioni sull’occupazione continuano a mostrare, con rare
eccezioni da maggio 2012, saldi negativi.
Focus – Il territorio regionale colpito dal sisma del 24 agosto 2016: aspetti territoriali
ed economici in base al Comunicato n. 153 del Ministero dell’Economia e delle
Finanze del 1 settembre 201675
Le zone appenniniche della regione Lazio (Comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale della
Provincia di Rieti) colpite dal sisma del 24 agosto 2016 appartengono76 a classi sismiche elevate
di tipo 1.77
Aspetti territoriali – La superficie interessata ha un’estensione territoriale di 321,4 chilometri
quadrati, il 18,6 per cento dell’intera area colpita e che comprende – oltre ai tre Comuni della
Provincia di Rieti – anche 14 Comuni delle Province di Perugia, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila
e Teramo (cfr. tav. S1.11 dell’Appendice statistica). La conformazione territoriale dei 3 Comuni
del Lazio è articolata e complessa; solo il 13 per cento della superficie è collinare mentre la
parte restante è territorio montuoso, al di sopra dei 900 metri, con significativi dislivelli
altimetrici e con una quota del 19 per cento – la più consistente tra i 17 Comuni –che si colloca
sopra i 1.500 metri sopra il livello del mare. Dei 321,4 chilometri quadrati di superficie
territoriale interessata dal sisma, l’estensione della superficie artificiale78 (edifici residenziali;
edifici non residenziali; infrastrutture) riguarda, complessivamente, l’1,1 per cento (lo 0,6 per
cento ad Accumoli, l’1,3 per cento ad Amatrice e lo 0,8 a Cittareale); i terreni agricoli coinvolti
ricoprono circa il 16 per cento della superficie mentre i territori boscati e gli ambienti semi-
naturali rappresentano la parte più consistente (quasi l’83 per cento).
Aspetti economici – Le aziende agricole censite nei tre Comuni laziali con gravi danni
strutturali sono 282: 58 nel Comune di Accumoli, 181 nel Comune di Amatrice – risultato quello
con il maggior numero di aziende agricole danneggiate tra i 17 Comuni – e 43 nel Comune di
Cittareale. La dimensione media per Superficie Agricola Totale (SAT), inoltre, nei tre Comuni
laziali, è – mediamente – pari a 49,2 ettari; le dimensioni maggiori delle aziende sono state
osservate nel Comune di Accumoli (75,5 ettari) mentre quelle più contenute sono risultate
quelle di Amatrice; in posizione intermedia la dimensione delle aziende di Cittareale (63,1
ettari) (cfr. tav. S1.12 dell’Appendice statistica). Le caratteristiche della superficie territoriale
dei Comuni laziali terremotati denotano la particolare caratterizzazione agricola: la SAT,
rispetto alla superficie totale, è pari 50,9 per cento con un picco del 60 per cento nel Comune
di Accumoli; la tipologia di utilizzo del suolo indica che la Superficie Agricola Utilizzata (SAU)
incide – mediamente nei tre Comuni – per il 17,2 per cento sui seminativi e per l’82,3 per
cento – uno dei valori più elevati assieme alla media dei Comuni abruzzesi – sui prati
permanenti e pascoli e, con riferimento alla tipologia d’allevamento, a fronte di 14.130 capi
censiti79, vi è una prevalenza (per quasi il 57 per cento) di ovini e caprini; un’altra quota
75 I 17 Comuni – in base al Comunicato che indicava la sospensione dei versamenti delle imposte e gli adempimenti tributari per i residenti nei Comuni colpiti dal terremoto – si collocano in un’area dell’Appennino centrale compresa tra il Monte Vettore a Nord, i Monti della Laga ad Est, il Monte Terminillo a Sud-ovest e il complesso del Gran Sasso a Sud-Est. 76 Indicators to Monitor Global Targets of the Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 e
Task Force UNECE Measuring Extreme Events and Disasters, TF MEED, Dipartimento della Protezione Civile e Istat. 77 Tipologia che indica il massimo grado di pericolosità per il rischio di terremoti particolarmente forti. 78 Stime Istat in base alle Carte di Uso del Suolo regionali (CUS), alle superficie ricavate dal Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011 e alle informazioni provenienti dal progetto Europeo Copernicus (dati da immagini da satellite ad alta risoluzione e dati delle località abitate rilevati dalle Basi Territoriali). La superficie agricola è stata stimata considerando la legenda Corine Land Cover in cui i prati stabili sono classificati nelle superfici agricole mentre le aree a pascolo naturale e praterie sono inserite nei territori
boscati e ambienti semi naturali. 79 Istat, Censimento dell’agricoltura, 2010.
Piano della performance 2017-2019
61
rilevante – il 30 per cento circa – riguarda l’allevamento di bovini e bufalini (localizzato, in
particolare, nel Comune di Cittareale). La maggior parte delle aziende, nel 2010, erano
condotte direttamente dal coltivatore (90,8 per cento), in particolare nei comuni di Cittareale
(97,7 per cento) e di Amatrice (95 per cento); queste aziende agricole, inoltre, risultavano
strutturate in forme giuridiche prevalentemente individuali (84,8 per cento) con quote che
raggiungevano il 95,3 per cento a Cittareale e l’88,4 per cento ad Amatrice. Dallo stesso
censimento emerge che la metà delle persone che lavora nelle aziende agricole svolge la
mansione di conduttore (50,5 per cento) con la presenza del coniuge del conduttore che
riguarda il 23,5 per cento delle aziende; ha, inoltre, una discreta rilevanza (riguarda il 10 per
cento delle imprese dei tre Comuni ma raggiunge il 24,1 per cento nel Comune di Accumoli)
un maggior ricorso ad altra manodopera non familiare in forma continuativa (cfr. tav. S1.13
dell’Appendice statistica). Nel 2010, il 19,1 per cento delle aziende agricole dei comuni laziali
con danni strutturali gravi svolgeva anche attività connesse all’agricoltura. Si tratta di una
percentuale elevata sia se confrontata con la media dei 17 Comuni colpiti (15 per cento) sia
se raffrontata con i valori medi nazionali (4,7 per cento); la maggior concentrazione di aziende
con attività connesse all’agricoltura è individuabile nel territorio di Amatrice (23,2 per cento).
In base all’archivio statistico delle imprese attive (ASIA) dell’Istat, nel 2013, le imprese dei
comparti di industria e servizi presenti nei comuni laziali erano 252 (204 ad Amatrice, 35 ad
Accumoli e 12 a Cittareale) e occupavano, complessivamente, 461 addetti; le unità locali
risultavano 282 per 535 addetti (di cui 425 nel comune di Amatrice). In termini di macro-
settori (20 unità locali nell’industria in senso stretto, 67 unità locali nelle costruzioni e 195
unità locali nei servizi), è il comune di Amatrice che prevale sia nel numero di unità locali sia
in quello degli addetti nei settori delle costruzioni e in quello dei servizi mentre nel comune di
Accumoli vi è il maggior numero di addetti all’industria in senso stretto (cfr. tav. S1.14
dell’Appendice statistica).
Lo scenario tendenziale e programmatico regionale Il DEFR Lazio 2017 stima per il 2015, dopo la progressione regionale (+1,4 per cento) del 2014, una crescita tendenziale del PIL reale dello 0,9 per cento che, nel quadro programmatico, dovrebbe raggiungere l’1,1 per cento come conseguenza delle misure di politica fiscale e degli effetti degli investimenti inseriti nella legge di stabilità regionale per il 2015 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.29).
La crescita dovrebbe rafforzarsi ulteriormente. L’andamento tendenziale del PIL reale, nonostante il quadro macroeconomico europeo e internazionale risulti denso di tensioni, non ultima l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, è atteso progredire dell’1,0 per cento per il contributo sia della domanda interna, in particolare la spesa per consumi delle famiglie, sia della componente estera (in particolare il settore della meccanica e dei
TAV. S1.29 – DEFR LAZIO 2017: QUADRO TENDENZIALE E PROGRAMMATICO DEL PIL DEL LAZIO PER IL PERIODO 2015-2019 (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO; VARIAZIONI RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE ESPRESSE IN PERCENTUALE)
VOCI
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
QUADRO TENDENZIALE
PIL a prezzi concatenati, base 2010 176.147 178.532 180.138 181.940 183.941 186.353 188.798
Variazioni del PIL a prezzi concatenati, base 2010 1,4 0,9 1,0 1,1 1,3 1,3
PIL nominale 182.311 186.283 190.195 194.189 199.043 204.816 210.755
Variazioni del PIL nominale 2,2 2,1 2,1 2,5 2,9 2,9
QUADRO PROGRAMMATICO
PIL a prezzi concatenati, base 2010 176.147 178.532 180.534 182.701 184.893 187.521 190.205
Variazioni del PIL a prezzi concatenati, base 2010 1,4 1,1 1,2 1,2 1,4 1,4
PIL nominale 182.311 186.283 190.641 195.391 200.574 206.820 213.091
Variazioni del PIL nominale 2,2 2,3 2,5 2,7 3,1 3,0
Fonte: elaborazioni Regione Lazio su dati ISTAT (Conti economici regionali 1995-2014), dicembre 2015.
Piano della performance 2017-2019
62
mezzi di trasporto). Il PIL nominale tendenziale, con il crescere dell’utilizzo delle risorse produttive nelle branche principali della manifattura e nei rami dei servizi esposti alla concorrenza, e per il recupero del prezzo dei prodotti energetici e delle materie prime, è stimato in crescita del 2,1 per cento. Si conferma l’espansione del PIL nominale programmatico per il 2016 (tra il 2,4 e il 2,5 per cento) che, in base alle simulazioni sul deflatore dei consumi, dovrebbero consentire una crescita del prodotto reale programmatico attorno all’1,2 per cento. Nel 2017 un impulso pubblico alla crescita economica, ancor più significativo rispetto al 2016, si avrà con la conclusione di alcuni investimenti strategici in ambito infrastrutturale (servizio idrico; gestione dei rifiuti; difesa, ricostruzione e tutela della costa; edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico delle strutture) e, soprattutto, per l’avanzamento di progetti,80 per una spesa stimata in 1,6 miliardi, a cui contribuisce, finanziariamente, il Patto per il Lazio siglato tra il governo nazionale e quello regionale lo scorso mese di maggio. Nello stesso anno, sempre con il supporto finanziario del Fondo di sviluppo e Coesione attribuito alla Regione Lazio con il Patto, saranno avviati progetti81 per complessivi 1,53 miliardi. L’effetto sulla crescita complessiva del PIL reale è di un punto di decimale in più (+1,2 per cento) rispetto all’andamento tendenziale (1,1 per cento). Il dispiegarsi degli effetti delle politiche pubbliche specificate nella legge di stabilità per il 2017 produrrà effetti economici, nel biennio 2018-2019, tali da consentire un’espansione del prodotto reale attorno all’1,4 per cento in ciascun anno.
3.2 Analisi del contesto interno Le politiche regionali per lo sviluppo e la crescita, in parte programmate con l’avvio della
X legislatura e in fase di attuazione e, in parte, concluse nel primo trimestre del 2016,
80 Superstrada Orte-Civitavecchia (tratta Cinelli-Monteromano); interventi stradali di interesse regionale;
Metropolitana di Roma Linea C-Nodo interscambio Pigneto; ferrovia Campoleone-Nettuno (tratta Campoleone-Aprilia); programma nazionale banda ultra-larga; investimenti per il TPL: nuovo parco veicolare ad alta efficienza ambientale; interventi su reti idriche e fognarie; interventi contro il dissesto idrogeologico; incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica; riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l'impresa e il lavoro; marketing territoriale e attrazione
degli investimenti nel settore audiovisivo; sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione; progetti speciali per le scuole; creazione del network Porta Futuro, sviluppo del relativo format e dei servizi di supporto necessari; azioni finalizzate alla promozione del coworking; formazione aziendale on demand per i lavoratori; realizzazione di scuole di alta formazione; formazione professionale per i green jobs e per la conversione ecologica; inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di formazione/lavoro in Italia e all'estero; sperimentazione del contratto di collocazione; programma Garanzia Giovani; programma straordinario di interventi per il recupero e la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica; case della salute nel
territorio regionale; piano sicurezza urbana di Roma. 81 Superstrada Orte-Civitavecchia (tratta Monteromano-Tarquinia); ferrovia Roma-Lido; ferrovia Roma-Viterbo tratta Riano-Morlupo); investimenti per la digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti tra PA e imprese; consolidamento e razionalizzazione dei data-center regionali; nodi di interscambio per la mobilità collettiva; sistemi di trasporto intelligente; investimenti per il trasporto ferroviario: acquisto di nuovi treni ad alta
capacità; bonifica Valle del Sacco; riconversione delle aree produttive in Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI; strumenti per l'accesso al credito e alle garanzie
delle PMI; sostegno all'innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti di impresa; investimenti per la ricerca pubblica e privata; programma nazionale per la ricerca 2015-2020 (quota Lazio); strumenti per l'internazionalizzazione del sistema produttivo; strumenti per le startup innovative e creative; sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali; recupero e valorizzazione complesso ex militare Cerimant (Roma); restauro Galleria nazionale d'arte antica (Roma); adeguamento strutturale e impiantistico Galleria nazionale d'arte moderna (Roma); valorizzazione ex carcere borbonico di
Santo Stefano (Ventotene); interventi strutturali Cammini di San Francesco e Santa Scolastica (quota Lazio); valorizzazione Appia regina viarum (quota Lazio); interventi via Francigena (quota Lazio).
Piano della performance 2017-2019
63
includono gli interventi e le azioni completate nel corso del 2015, e relative ai programmi
operativi e di sviluppo del ciclo di programmazione 2007-2013, e i nuovi interventi (definiti “Azioni Cardine” nei documenti di programmazione fino a oggi redatti dall’avvio della X legislatura) la cui attuazione (con i corrispondenti benefici attesi) hanno il
medesimo orizzonte temporale previsto dalla Strategia Europa 2020.82
Parallelamente all’attuazione dei nuovi programmi operativi, nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016, debbono essere considerate sia quelle azioni di sviluppo e ammodernamento, sui settori economici regionali ovvero nel Settore Pubblico Allargato,
sia le politiche specifiche per le aree più periferiche della regione (Strategia Nazionale per le Aree Interne, SNAI), bisognose di stimoli pubblici per il loro sviluppo. Tra la fine
del 2015 e i primi mesi del 2016 è dunque proseguita l’attività di attuazione delle politiche pubbliche pianificate e programmate per la X legislatura.83
Macro area [1] – “Una Regione moderna che aiuta lo sviluppo”
Per consentire all’Amministrazione regionale di acquisire maggior efficienza ed efficacia nell’implementazione delle proprie funzioni, l’obiettivo della “semplificazione della struttura organizzativa” ha riguardato, in via prioritaria, la prosecuzione del piano di
razionalizzazione delle partecipazioni societarie sia del settore della mobilità sia di quello ambientale (DGR n. 565 del 20 ottobre 2015; DGR n. 30 del 2 febbraio 2016; DGR n. 32
del 9 febbraio 2016; DGR n. 129 del 31 marzo 2016). La “riduzione della spesa regionale per l’acquisto di beni, servizi e forniture e per fitti
passivi” è proseguita con una specifica attenzione alla gestione del patrimonio immobiliare regionale. La policy, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio anche
attraverso l’alienazione dei cespiti non strategici, ha tra i suoi obiettivi la riduzione della voce di spesa costituita dai fitti passivi84 (DGR n. 692 del 1 dicembre 2015 concernente
la razionalizzazione delle sedi istituzionali). Dopo la sottoscrizione dell’Accordo85 tra la
82 Nella Strategia Europa 2020 è stato previsto, per il 2020, il raggiungimento di target in cinque ambiti socio-economici. Lo sviluppo e il progresso economico-sociale nella regione Lazio, riguarderà un policy mix che, complessivamente: circoscriverà la povertà; ridurrà la quota di giovani che abbandonano
prematuramente la scuola; incrementerà la quota di laureati tra 30 e 34 anni; innalzerà il tasso di occupazione; aumenterà la quota d’investimenti per la ricerca e lo sviluppo. 83 Per una visione integrale del processo di pianificazione, programmazione e attuazione – a partire dall’avvio della X legislatura – si vedano, in ordine cronologico, la DCR n. 14 del 21 dicembre 2013 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2014. Anni 2014-2016”, la DCR n. 10 aprile 2014, n. 2 recante “Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020”, la DGR 17 luglio 2014, n. 479, recante “Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR
FEASR 2014-2020”, la DCR n. 4 del 23 dicembre 2014 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2015. Anni 2015-2017” e la DCR n.15 del 4 dicembre 2015 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2016. Anni 2016-2018”. 84 DGR 4 novembre 2014, n. 759, “Legge regionale 28 giugno 2013, n. 4. Interventi di riduzione della spesa per locazioni passive ed approvazione del Piano di razionalizzazione delle sedi regionali” e DGR del 23 giugno
2015, n. 300 “Attuazione "Piano di razionalizzazione delle sedi regionali" ex dgr 759/2014 – autorizzazione all'uso del compendio immobiliare "ex Ospedale Carlo Forlanini" in Roma.”. 85 DGR 18 novembre 2013, n. 354, recante “Valorizzazione del patrimonio regionale-Approvazione dell’Accordo di collaborazione con l’Agenzia del Demanio dello Stato per le attività di analisi, valutazione, segmentazione, valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico della Regione Lazio”. L’Accordo, all’articolo 2, prevede: (a) l’assistenza alla Regione Lazio, da parte dell’Agenzia del Demanio, per la vendita, entro la durata dell’Accordo (due anni, come previsto all’articolo 6), di immobili di proprietà della Regione stessa, tramite procedure ad evidenza pubblica, anche attraverso sistemi informatizzati, ovvero con
altre modalità, quali, ad esempio, veicoli finanziari, in base alle leggi nazionali vigenti in materia; (b) la predisposizione e l’attuazione di un progetto volto alla valorizzazione degli immobili pubblici localizzati nel
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Regione Lazio e l’Agenzia del Demanio, l’azione regionale è stata finalizzata alla
definizione dell’apporto di beni al Fondo i3–Regione Lazio, costituito da Invimit SGR (DGR n. 637 del 17 novembre 2015).
Nello stesso ambito di policy, quello del contenimento delle spese per gli acquisti, si è proceduto a una pianificazione annuale (DGR n. 265 del 24 maggio 2016) mentre due
provvedimenti hanno riguardato i costi accessori per il personale (DGR n. 73 del 1 marzo 2016 e DGR n. 111 del 22 marzo 2016).
Con l’obiettivo del Governo regionale di “ammodernare, semplificare e razionalizzare gli strumenti normativi” è stato adottato, con la DGR n. 375 del 5 luglio 2016, il regolamento
regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica.
Macro-area d’intervento [2] – “Una grande regione europea dell’innovazione”
Per lo sviluppo economico, le policy settoriali sono state incentrate, principalmente, verso la riqualificazione energetica edilizia e la riconversione e rigenerazione86 (DGR n. 557 del
20 ottobre 2015; DGR n. 558 del 20 ottobre 2015; DGR n. 768 del 29 dicembre 2015; DGR n. 113 del 22 marzo 2016; DGR n. 191 del 19 aprile 2016; DGR n 332 del 16 giugno
2016; DGR n. 509 e n. 513 del 4 agosto 2016), il marketing e attrazione degli investimenti nel settore audiovisivo87 (DGR n. 550 del 13 ottobre 2015; DGR n. 754 del 22 dicembre 2015; DGR n. 730 del 14 dicembre 2015), la definizione degli strumenti per
le start-up innovative e creative88 e per l’accesso al credito e alle garanzie per le PMI89 (le delibere settoriali del 2016: DGR n. 61 del 1 marzo 2016; DGR n. 200 del 22 aprile
2016; DGR n. 135 del 31 marzo 2016 e DGR n. 346 del 21 giugno 2016).
A fine 2015 e nella seconda parte del 2016, sono stati adottati provvedimenti sia per il sostegno all’innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti d’impresa90 (DGR n. 555 del 20 ottobre 2015; DGR n. 452 e DGR n. 454 del 26 luglio 2016) sia per
il sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali91 (DGR n. 624 del 10 novembre 2015; DGR n. 451 del 26 luglio 2016 e DGR n. 506 del 4 agosto
2016). Nella prima parte del 2016, ulteriori politiche settoriali sono state rivolte sia alla
valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione92 (DGR n. 201 del 22 aprile
territorio della Regione Lazio; (c) la razionalizzazione dei beni strumentali della Regione, ai fini di un miglior utilizzo degli stessi e della riduzione della spesa per locazioni passive dell’Ente. 86 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 12 (Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica). 87 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 13 (Marketing territoriale e attrazione degli
investimenti nel settore audiovisivo). 88 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 06 (Strumenti per le start up innovative e creative). 89 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 02 (Strumenti per l’accesso al credito e alle garanzie delle PMI). 90 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 03 (Sostegno all’innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti d’impresa). 91 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 11 (Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali). 92 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 14 (Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione).
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2016; Det. G06594 dell’8 giugno 2016 e DGR n. 504 dell’8 giugno 2016) e parallelamente
al progetto integrato Atelier ABC (Arte-Bellezza-Cultura)93 (DGR n. 507 del 4 agosto 2016), sia all’internazionalizzazione del sistema produttivo94 (DGR DEC 14 del 10 maggio 2016; Det. G06503 dell’8 giugno 2016 e DGR n. 453 del 26 luglio 2016). Inoltre, sono
state avviate le procedure per la riconversione delle aree produttive in aree produttive ecologicamente attrezzate95 (DGR n. 342 del 21 giugno 2016) ed è proseguito il sostegno
pubblico alla nascita di nuove imprese attraverso incentivi diretti, offerta di servizi e interventi di micro-finanza96 (DGR n. 205 del 26 aprile 2016 e DGR n. 342 del 21 giugno 2016).
Macro-area d’intervento [3] – “Diritto allo studio e alla formazione per lo sviluppo e
l’occupazione” Nell’ambito della formazione e dell’occupazione, due principali provvedimenti, nel corso
del 2016, hanno operato congiuntamente per ridurre e contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica, da un lato, e per migliorare l’offerta formativa e educativa per
agevolare la mobilità e l’inserimento/reinserimento lavorativo, dall’altro (DGR n. 1 del 12 gennaio 2016 e DGR n. 231 del 10 maggio 2016). Per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si è proceduto a sperimentare azioni di accompagnamento, sviluppo e
rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale e, nel contempo, a introdurre azioni di rafforzamento del sistema dei servizi per il lavoro
(DGR n. 275 del 24 maggio 2016). Per incentivare l’occupazione, sia per le nuove posizioni a tempo indeterminato sia per
quelle a tempo, è in attuazione il contratto di ricollocazione97 (DGR n. 141 del 31 marzo 2016 e DGR n. 345 del 21 giugno 2016) e per facilitare l’inserimento lavorativo delle
classi di età giovani prosegue l’operatività del programma “Torno subito” che prevede azioni di formazione e lavoro in Italia e all’estero98 (DGR n. 85 dell’8 marzo 2016). Un
ulteriore avanzamento verso gli obiettivi della macro-area [3] ha riguardato l’alta formazione e le nuove professioni99 (DGR n. 308 del 7 giugno 2016).
Macro-area d’intervento [4] – “Una regione che cura e protegge”
Tra la fine del 2015 e la prima parte del 2016, in ambito sanitario, al netto delle politiche di rafforzamento amministrativo (convenzione tra la Regione Lazio e l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali per lo svolgimento di attività strategiche e di supporto
finalizzate allo sviluppo, al miglioramento ed al potenziamento del Servizio Sanitario della
93 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 09 (Atelier ABC (Arte Bellezza Cultura) – Progetto integrato per la valorizzazione culturale del territorio). 94 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 05 (Strumenti per l’internazionalizzazione del
sistema produttivo). 95 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 10 (Riconversione delle aree produttive in Aree
Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei costi dell’energia per le PMI). 96 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 07 (Spazio attivo: riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l’impresa e il lavoro). 97 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 24 (Sperimentazione del contratto di ricollocazione). 98 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 23 (Torno subito: inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di formazione/lavoro in Italia e all’estero). 99 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 22 (Formazione professionale per i green jobs e per la conversione ecologica).
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Regione Lazio) 100 e dell’attribuzione di risorse finanziarie per la copertura degli interventi
previsti nell’offerta sanitaria riportata nei Programmi Operativi 2013-2015,101 sono proseguite le azioni programmate per potenziare gli strumenti e la rete dei servizi socio-sanitari territoriali (DGR n. 686 del 1 dicembre 2015) e la costruzione dei nodi della rete
di cura (DGR n. 68 del 1 marzo 2016).
Macro-area [5] – “Una regione sostenibile” Gli obiettivi e le azioni settoriali per l’ambiente e il territorio, tra fine 2015 e prima parte
del 2016, hanno seguito il percorso attuativo individuato nella fase di programmazione.
Per la valorizzazione e il recupero ambientale del sistema fluviale del Tevere102, è stata definita la strategia regionale integrata di tutela ambientale e idraulica (DGR n. 687 del 1 dicembre 2015); parallelamente, per l’esercizio 2016, è stato approvato il programma
regionale di interventi per la difesa del suolo e la sicurezza del territorio (DGR n. 741 del 18 dicembre 2015) e, successivamente, per l’ambito Territoriale Ottimale n. 1, è
proseguito l’iter tecnico di trasferimento degli impianti destinati a fronteggiare l’emergenza determinata dalla concentrazione di arsenico (DGR n. 19 del 26 gennaio 2016). Interventi contro il rischio geologico e idrogeologico103 sono stati predisposti nel
primo semestre 2016 (DGR n 511 del 4 giugno 2016 e DGR n. 338 del 21 giugno 2016).
Una parte considerevole delle politiche pubbliche è stata incentrata sulle azioni di sistema per la gestione integrata e la tutela della costa: (a) individuazione delle principali criticità della fascia costiera (DGR n. 206 del 26 aprile 2016); (b) emanazione delle disposizioni
per l’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche (DGR DEC n. 13 del 5 maggio 2015); (c) definizione dei criteri per il completamento del “piano degli interventi
straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale” (DGR n. 234 del 10 maggio 2016).
Macro-area [6] – “Investimenti per un territorio competitivo”
Per incrementare gli standard di competitività territoriale, nel corso del periodo compreso tra ottobre 2015 e maggio 2016, sono proseguite le politiche per aumentare sia la quota
di spostamenti, in ambito urbano ed extra-urbano, con sistemi di trasporto sostenibili sia i servizi d’info-mobilità: il progetto «Socialcar» è stato ammesso a finanziamento dalla
100 DGR 17 febbraio 2015, n. 53, “Approvazione dello schema di Convenzione tra la Regione Lazio e l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, per lo svolgimento di attività strategiche e di supporto finalizzate allo sviluppo, al miglioramento ed al potenziamento del Servizio Sanitario della Regione Lazio”. 101 In sequenza cronologica: DGR 4 novembre 2014, n. 740, “Programmi Operativi 2013-2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell'offerta di sanità nel Lazio”; DGR 18 novembre 2014, n. 779, “Programmi Operativi 2013-2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell’offerta di Sanità nel Lazio – Assegnazione di fondi regionali alla Asl di Latina e
all’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata per l’acquisto di tecnologie sanitarie in somma urgenza”; DGR 16 giugno 2015, n. 278, “Programmi Operativi 2013/2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla
realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell'offerta di sanità nel Lazio-Azienda Policlinico Umberto I – Assegnazione di fondi regionali per l’acquisto di un acceleratore lineare dedicato ai trattamenti radioterapici per il Reparto di Oncologia del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'Azienda”. Nel complesso sono state assegnate risorse finanziarie pari a circa 15,800 milioni per gli esercizi finanziari 2014-2015. 102 Attuazione dell’Azione Cardine n. 29 (Valorizzazione e recupero ambientale del sistema fluviale del
Tevere). 103 Attuazione dell’Azione Cardine n. 27 (Interventi contro il rischio geologico e idrogeologico).
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Commissione Europea (DGR n. 636 del 17 novembre 205) e, nel contempo, sono
operativi gli incentivi per l’uso della bicicletta (DGR n. 751 del 22 dicembre 2015). Nello stesso periodo, sono state avviate all’attuazione (DGR n. 69 del 1 marzo 2016),
con il finanziamento del PO FESR: (i) le infrastrutture e i nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva104 e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e
relativi sistemi di trasporto (DGR n. 323 del 14 giugno 2016); (ii) gli interventi di mobilità sostenibile urbana incentivando l’utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l’attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte;105
(iii) i sistemi di trasporto intelligenti.106
A fine luglio 2016 è stato approvato (DGR n. 435 del 26 luglio 2016) lo schema di accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra-larga nella Regione Lazio.107
Macro-area [7] – “Scelte per una società più unita”
Tra l’ultimo trimestre del 2015 e i primi nove mesi del 2016, le policy per il welfare regionale, si sono concentrate, per le ampie interazioni tra sistemi e mercati, su una pluralità di obiettivi sia sul mercato del lavoro sia nell’ambito sociale.
Specifiche disposizioni dirette alla tutela del lavoro hanno riguardato il contrasto al lavoro
nero, al lavoro irregolare e all’evasione fiscale e contributiva (DGR n. 520 del 6 ottobre 2015); parallelamente, sono state introdotte norme per rafforzare le funzioni regionali impegnate nelle tematiche della sicurezza e della legalità (DGR n. 611 del 10 novembre
2015; DGR n. 699 del 3 dicembre 2015), adottando il Piano di prevenzione della corruzione (DGR n. 43 del 16 febbraio 2016) e attivando forme di vigilanza collaborativa
tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e la Regione Lazio (DGR n. 183 del 14 aprile 2016).
Una batteria di interventi è stata rivolta a migliorare la situazione socio-economica delle persone con disabilità e contrastare, al contempo, i rischi di povertà e di esclusione sociale (DGR n. 702 del 3 dicembre 2015; DGR n. 67 del 1 marzo 2016; DGR n. 80 del
1 marzo 2016). Inoltre, sono stati previsti specifici servizi e interventi di assistenza per ridurre il disagio sociale (DGR n. 223 del 2 maggio 2016).108 Sul finire del primo trimestre
2016, sono state predisposte specifiche misure per alleviare l’emergenza abitativa con l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (DGR n. 109 e DGR n. 110 del 15 marzo 2016).
*** In coerenza con l’indirizzo politico-amministrativo è stata dunque avviata l’attuazione
degli interventi, ovvero delle Azioni Cardine,109 inseriti nelle 7 macro-aree d’azione del
104 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36-bis (Nodi di interscambio per la mobilità collettiva). 105 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36 (Investimenti per il TPL-Nuovo parco veicolare ad alta efficienza
ambientale). 106 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36-ter (Sistemi di trasporto intelligenti). 107 Attuazione dell’Azione Cardine n. 34 (Programma LAZIO 30 MEGA. Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella regione Lazio). 108 Nel complesso gli interventi sono volti all’attuazione dell’Azione Cardine n. 41 (Interventi per contrastare i rischi di povertà ed esclusione sociale). 109 Come indicato nella visione politico-programmatica riportata nei documenti di programmazione (DEFR 2014; Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020; PO
FESR 2014-2020; PO FSE 2014-2020; Piano di Rafforzamento Amministrativo 2014; DEFR 2015; Agenda Digitale della Regione Lazio-Linee Guida per lo sviluppo del Lazio Digitale) le 45 Azioni Cardine, determinano,
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Programma di Governo della X legislatura, finanziati, in maggior misura, con i Fondi
Strutturali di Investimento Europei110 e definiti dalla Regione Lazio all’interno della programmazione unitaria.111 Le policy per lo sviluppo e la crescita includono gli interventi e le azioni completate nel corso del 2015, sia relative ai programmi operativi e di sviluppo
del ciclo di programmazione 2007-2013 che ai nuovi interventi, definiti Azioni Cardine nei documenti di programmazione della X legislatura, il cui orizzonte temporale di
attuazione coincide con la Strategia Europa 2020.112 Parallelamente all’attuazione dei nuovi programmi operativi, nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016, appare utile considerare sia quelle azioni di sviluppo e ammodernamento sui settori economici
regionali ovvero nel Settore Pubblico Allargato, che le politiche specifiche per le aree più periferiche della regione (Strategia Nazionale per le Aree Interne, SNAI), bisognose di
stimoli pubblici per il loro sviluppo. Azioni Cardine in corso e Strategia per le Aree Interne
In merito agli indirizzi, obiettivi e Azioni Cardine riportati dal 2013 a oggi nei documenti
di programmazione economico-finanziaria della Regione Lazio, la fase attuativa avviata successivamente all’approvazione dei Programmi Operativi 2014-2020 (FESR e FSE)113 raggiunge, per il breve-medio periodo in cui opera il DEFR Lazio 2016 e nell’applicazione
dei principi contabili del bilancio armonizzato, la piena capacità in termini di risorse finanziarie e capitale umano impiegato per la realizzazione delle Azioni stesse e per la
loro sorveglianza. La fase di attuazione, basata sul carattere integrato delle politiche, ha richiesto: realizzazione di un ambiente operativo ottimale in cui vi sia un’elevata connessione tra le materie e le competenze; continua capacità concertativa tra gli
stakeholders titolari di diritti e interessi;114 applicazione dei principi di sussidiarietà orizzontale e verticale tra poteri in un quadro di governance dei processi, una
comunicazione pubblica e istituzionale;115 costituzione di reti di attori stabili per il processo di pianificazione, progettazione e attuazione.116 Di seguito una presentazione
della situazione relativa alla copertura del fabbisogno finanziario delle Azioni Cardine.
per ogni macro-area, le condizioni essenziali per l’implementazione di pluralità di tipologie di opere e misure settoriali o plurisettoriali. 110 Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni comuni sul Fondo europeo
di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul fondo di coesione, sul fondo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”, nell’articolo 1 (Oggetto) stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE), al Fondo di coesione, al Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) operanti nell’ambito di un
quadro comune (“fondi strutturali e di investimento europei - fondi SIE”). 111 DGR 17 luglio 2014, n. 479, recante “Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020”. 112 Nella Strategia Europa 2020 è stato previsto, per il 2020, il raggiungimento di target in cinque ambiti socio-economici. Lo sviluppo e il progresso economico-sociale nella regione Lazio, riguarderà un policy mix
che, complessivamente: circoscriverà la povertà; ridurrà la quota di giovani che abbandonano prematuramente la scuola; incrementerà la quota di laureati tra 30 e 34 anni; innalzerà il tasso di
occupazione; aumenterà la quota d’investimenti per la ricerca e lo sviluppo. 113 Il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2014-2020 (FEASR), approvato con Decisione della Commissione europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015. 114 Cfr. i siti http://partenariato.porfesr.lazio.it/ e lazioidee.it. 115 Cfr. il sito lazioeuropa.it. 116 Per uno degli aspetti dello sviluppo territoriale, quello delle “Aree interne”, sono state applicate le “Linee
guida” del DPS-MiSE. Per la realizzazione di un intervento territoriale integrato i tre principali fattori, individuati durante l’iter di programmazione e definiti nella successiva fase operativa, sono: (1) il territorio
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TAV. S1.27 – DEFR LAZIO 2017: COPERTURA DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DELL’INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA GOVERNO NAZIONALE-REGIONE LAZIO (APRILE
2016). (FABBISOGNO FINANZIARIO ESPRESSO IN EURO; QUOTE ESPRESSE IN PERCENTUALE)
MACRO-AREE PROGRAMMA DI LEGISLATURA
AREE TEMATICHE
E PROGETTI DI SVILUPPO FSC
FABBISOGNO
FINANZIARI QUOTE
[6] Investimenti per un territorio competitivo (a) Infrastrutture (10 progetti) 1.344.405.585,60 38,3
[6] Investimenti per un territorio competitivo (a) [2] Una grande Regione europea dell’innovazione [5] Una Regione sostenibile
Ambiente (12 progetti) 594.116.381,99 16,9
Sviluppo economico e produttivo (8 progetti) 415.790.000,00 11,8
Cultura e turismo (9 progetti) 191.490.800,00 5,5
[3] Diritto allo studio, alla formazione per lo sviluppo e l’occupazione Scuola, università e lavoro (10 progetti) 662.849.360,73 18,9
[4] Una Regione che cura e protegge Sanità (2 progetti) 285.182.089,72 8,1
[7] Scelte per una società più unita Sicurezza e cultura della legalità (1 progetto) 19.110.000,00 0,5
Totale (52 progetti) 3.512.944.218,04 100,00
Fonte: elaborazioni Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio. – (a) Alcune Azioni Cardine comprese nella macro-area [6] del programma di legislatura sono codificate all’interno delle aree tematiche Infrastrutture e Ambiente del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.
Si presenta di seguito anche il quadro sintetico dello stato di attuazione del Programma per la X legislatura suddiviso per obiettivi operativi o Azioni Cardine, con l’indicazione dei
riferimenti normativi.
TAV.S1.15 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [1] “UNA REGIONE MODERNA CHE AIUTA LO SVILUPPO”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE
OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI CARDINE
RIFERIMENTI NORMATIVI
Operazione di scissione della società Cotral Patrimonio S.p.A. in favore di Cotral S.p.A. e di Astral S.p.A. ai sensi del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute dalla Regione Lazio di cui all’articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).
SEMPLIFICARE LA STRUTTURA
ORGANIZZATIVA DELLA REGIONE DGR 565 20/10/2015
Ricognizione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), della legge regionale 16 novembre 2015, n. 15 "Soppressione dell’Agenzia regionale per i parchi e dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo. Disposizioni varie".
DGR 30 02/02/2016
Atto di indirizzo avente ad oggetto il riordino delle partecipazioni societarie operanti nel settore ambientale, in attuazione del Piano di razionalizzazione della regione Lazio approvato con il decreto del Presidente n. T00060 del 21/04/2015, ai sensi dell’articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)".
DGR129 31/03/2016
Approvazione del nuovo regolamento e della dotazione organica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA Lazio) ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 6 ottobre 1998, n. 45.
DGR32 09/02/2016
Seconda integrazione elenco compendi immobiliari regionali, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 513 del 2014, da sottoporre a mandato esplorativo della SGR Invimit S.p.A., ai fini dell’eventuale apporto al Fondo immobiliare "i3-Regione Lazio"
RIDURRE LA SPESA REGIONALE PER GLI
ACQUISTI DI BENI, SERVIZI E FORNITURE E PER
FITTI PASSIVI
DGR 637 17/11/2015
Aggiornamento Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali regionali di cui alla deliberazione della Giunta regionale 04 novembre 2014, n. 759.
DGR 692 01/12/2015
Terzo apporto di immobili di proprietà regionale al Fondo "i3-Regione Lazio", istituito dal Ministero dell’Economia e Finanze tramite la Invimit SGR S.p.A.
DGR 96 15/03/2016
Atto di indirizzo ex articolo 9, comma 1, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente l’istituzione dell’elenco del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato delle società totalmente controllate dalle province e dalla Città metropolitana di Roma Capitale che non può essere ricollocato ai sensi dell’articolo 1, comma 614, della legge n. 190/2014.
DGR 111 22/03/2016
Adozione dell’atto unilaterale previsto dall’articolo 40, comma 3-ter, del decreto legislativo n. 165/2001, come introdotto dall’articolo 54 del decreto legislativo n. 150/2009, sostitutivo del mancato accordo di contrattazione decentrata integrativa in materia di attribuzione del trattamento economico accessorio collegato alla performance (tabella di accesso alla premialità), nonché di utilizzo delle risorse decentrate per il personale del comparto e determinazione della retribuzione di risultato del personale della categoria D titolare di incarichi di A.P. e P.O. - Anno 2014.
RIDURRE I COSTI ACCESSORI PER IL
PERSONALE REGIONALE DGR 73 01/03/2016
Piano degli Acquisti Regionali di beni e servizi per l’anno 2016 DGR 265 24/05/2016
Presa d'atto della Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2015-2017 formulata dall'Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) - Autorizzazione a porre in essere gli atti necessari per il reperimento di personale mediante l'espletamento delle procedure previste dalla normativa vigente.
DGR 311 16/06/2016
designato e la strategia di sviluppo territoriale integrata; (2) il mix di opere/fabbisogni/criticità da implemen-tare/coprire/sanare; (3) gli accordi di governance per la gestione dell’investimento.
Piano della performance 2017-2019
70
Attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 6 e 7, del decreto-legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: "Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all’equilibrio della finanza pubblica delle Regioni".
AMMODERNARE, SEMPLIFICARE E
RAZIONALIZZARE GLI STRUMENTI NORMATIVI DGR 646 23/11/2015
Proposta di legge regionale concernente "Disciplina e conferimento di funzioni e compiti amministrativi ai comuni, a Roma capitale e alla città metropolitana di Roma capitale. Riordino delle forme associative tra gli enti locali e superamento delle Comunità montane"
DGR 58 23/02/2016
Approvazione del nuovo regolamento e della dotazione organica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA Lazio) ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 6 ottobre 1998, n. 45.
DGR 32 09/02/2016
Adozione regolamento regionale concernente: "Regolamento regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica. Abrogazione del regolamento regionale 7 febbraio 2012, n. 2 (Snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico)".
DGR 375 05/07/2016
Piano della prestazione e dei risultati 2015-2017. Modificazioni e integrazioni dell’Allegato tecnico: ri-pianificazione obiettivi.
MIGLIORARE GLI STRUMENTI DECISIONALI, IL
CONTROLLO E LA SICUREZZA DEI FLUSSI
INFORMATIVI
DGR 646 23/11/2015
Direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio anche ai fini dell’esercizio del controllo analogo sulle società in house.
DGR 49 23/02/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
TAV. S1.16 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [2] “UNA GRANDE REGIONE EUROPEA
DELL’INNOVAZIONE”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE
OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE
RIFERIMENTI NORMATIVI
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma Operativo(MAPO) relativa all’Azione 3.1.3 – "Attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario, in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale" – sub-azione: "Attrazione produzioni cinematografiche e azioni di sistema attraverso il sostegno delle PMI che operano direttamente o indirettamente nel settore" dell’Asse prioritario 3 - Competitività.
AC 13-MARKETING TERRITORIALE E
ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL
SETTORE AUDIOVISIVO
DGR 550 13/10/2015
POR FESR Lazio 2007-2013. "Asse I – Attività 3 – Sviluppo dell’impresa innovativa, patrimonializzazione e crescita dimensionale delle PMI". Fondo capitale di rischio. Approvazione del Nuovo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio 2007-2013 in conformità al Regolamento generale di Esenzione (UE) n. 651/2014.
AC 03-SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE, AL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO
SVILUPPO DI RETI DI IMPRESA
DGR 555 20/10/2015
Integrazione Deliberazione n. 550 del 13 ottobre 2015 relativa al POR FESR Lazio 2014-2020. Azione 3.1.3 – "Attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario, in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale" – sub-azione: "Attrazione produzioni cinematografiche e azioni di sistema attraverso il sostegno delle PMI che operano direttamente o indirettamente nel settore" dell’Asse prioritario 3 - Competitività.
AC 13-MARKETING TERRITORIALE E
ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL
SETTORE AUDIOVISIVO
DGR 754 22/12/2015
Aggiornamento ottobre 2015 del "Protocollo ITACA Regione Lazio – Residenziale e non Residenziale" approvato con la DGR del 7 ottobre 2014, n. 654, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, della legge regionale n. 6/2008, per l’adeguamento ai decreti ministeriali del 26 giugno 2015 concernenti "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici", "Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici" e "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici".
AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E
RIGENERAZIONE ENERGETICA
DGR 557 20/10/2015
Rettifica della DGR del 28 luglio 2015, n. 398, avente ad oggetto: POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 4.1.1 "‘Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici", sub-azione: "Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".
AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E
RIGENERAZIONE ENERGETICA
DGR 558 20/10/2015
Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio e La Sapienza Università di Roma, per contribuire ad attività di ricerca sul patrimonio archeologico del territorio del Lazio per lo sviluppo di una Banca Dati Geo-referenziata.
TUTELARE E PROMUOVERE GLI ASSET
CULTURALI DGR 616 10/11/2015
POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR n. 395/2015 concernente l’approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" sub-azione: Riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive dell’Asse prioritario 3 - Competitività.
AC 11-SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO
COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI
TERRITORIALI
DGR 624 10/11/2015
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015.
INNALZARE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA
AGRICOLO REGIONALE MIGLIORANDO I
SERVIZI PUBBLICI DI SUPPORTO ALLE
IMPRESE
DGR 657 25/11/2015
Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015.
FAVORIRE IL PASSAGGIO AD
UN’AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE E DI
QUALITÀ
DGR 657 25/11/2015
Piano della performance 2017-2019
71
Legge regionale n. 13/2013 articolo 7 comma 3 – Capitolo C21911 "Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative", macro-aggregato "Trasferimenti correnti a imprese controllate". Approvazione delle modalità e criteri per la concessione delle risorse. Affidamento a Lazio Innova S.p.A. della predisposizione e gestione di apposito avviso pubblico.
AC 06-STRUMENTI PER LE START-UP
INNOVATIVE E CREATIVE DGR 668 27/11/2015
Legge Regionale 13 aprile 2012 n. 2 e ss.mm.ii. ("Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo"), articolo 28 comma 1-ter e DGR 30 dicembre 2014, n. 928 - Fondo di rotazione per la concessione di prestiti a tasso agevolato. Approvazione delle modalità e dei criteri per la concessione delle risorse. Affidamento a Lazio Innova s.p.a per la predisposizione e gestione di apposito avviso pubblico.
AC 13-MARKETING TERRITORIALE E
ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL
SETTORE AUDIOVISIVO
DGR 730 14/12/2015
Sportello Unico per le Attività Produttive – Atto di indirizzo relativo all’adozione della modulistica per la presentazione delle istanze in materia di commercio e artigianato
AC 01-INVESTIMENTI PER LA
DIGITALIZZAZIONE DEI SUAP E DEI
RAPPORTI TRA PA E IMPRESE
DGR 752 22/12/2015
Approvazione, a seguito della fase di consultazione con gli stakeholder, del Documento Strategico per il Piano Energetico della Regione Lazio "Nuovo Piano Energetico del Lazio. Risparmio ed Efficienza Energetica. Verso la Conferenza di Parigi del 2015", del Rapporto sintetico degli esiti delle consultazioni, del Quadro indicativo dei contenuti del Piano e del Rapporto preliminare di Valutazione Ambientale Strategica.
AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E
RIGENERAZIONE ENERGETICA
DGR 768 29/12/2015
Approvazione del Disciplinare Fondo per il micro-credito legge regionale 10/2006 e delle allegate Linee Operative.
AC 02-STRUMENTI PER L’ACCESSO AL
CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR DEC41 29/12/2015
Approvazione dello schema di Accordo di cooperazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Regione Lazio.
AC 06-STRUMENTI PER LE START-UP
INNOVATIVE E CREATIVE DGR 61 01/03/2016
Approvazione dello schema di Accordo di Partenariato tra la Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea e la Regione Lazio per la promozione del Patto dei Sindaci nella Regione Lazio.
AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E
RIGENERAZIONE ENERGETICA
DGR 113 22/03/2016
Approvazione del Disciplinare Fondo per il micro-credito e la micro-finanza e delle allegate Linee Operative AC 02-STRUMENTI PER L’ACCESSO AL
CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR 135 31/03/2016
Modifica e sostituzione dell’Allegato alla DGR n.398 del 28/07/2015, avente ad oggetto "POR FESR Lazio 2014-2020". Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 4.1.1 Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".
AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E
RIGENERAZIONE ENERGETICA
DGR 191 19/04/2016
Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 17 – articolo2, commi 4-7 "Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative". Approvazione delle modalità e criteri per la concessione delle risorse.
AC 06-STRUMENTI PER LE STARTUP
INNOVATIVE E CREATIVE DGR 200 22/04/2016
Attuazione DGR n. 385/2015 "Approvazione linee di indirizzo per l’attuazione dell’Azione cardine: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione. Integrazione al riparto delle risorse disponibili sul Capitolo G24565, EE.FF. 2016-2018".
AC 14-SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL
PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI
ATTRAZIONE
DGR 201 22/04/2016
Attuazione dell’Azione cardine: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione di cui alle DGR n. 385/2015 e n. 201/2016. Approvazione Avviso pubblico per la presentazione di proposte per l’adeguamento di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi nel Sistema delle Città di Fondazione come luoghi del Contemporaneo
AC 14-SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL
PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI
ATTRAZIONE
Det G06594 08/06/2016
Attivazione "Spazio Attivo" di Zagarolo AC 07-SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI
INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI
SERVIZI REGIONALI PER L’IMPRESA E IL
LAVORO
DGR 205 26/04/2016
Linee guida delle politiche regionali sull’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio. Programma di interventi 2016-2017
AC 05-STRUMENTI PER
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA
PRODUTTIVO
DGR DEC14 10/05/2016
Attuazione delle "Linee guida delle politiche regionali sull’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio" - approvate con DGR n. 110/2014 – realizzazione di un Catalogo Regionale di nuovi prodotti editoriali da proporre presso operatori esteri e presso le principali manifestazioni internazionali di settore cui parteciperà la Regione Lazio.
AC 05-STRUMENTI PER
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA
PRODUTTIVO
Det G06503 08/06/2016
"Accordo-Quadro Triennale tra la Regione Lazio e la Città di Belgrado per lo scambio di conoscenze e buone prassi in materia di Sistemi di Monitoraggio ed Allertamento Metropolitano (Early Warning Systems)".
INCREMENTARE LA COLLABORAZIONE E GLI
SCAMBI DEL LAZIO CON ALTRE REGIONI
EUROPEE ED EXTRA-EUROPEE
DGR 287 31/05/2016
Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 191 del 19 aprile 2016 recante: "Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 398 del 28/07/2015, avente ad oggetto "POR FESR Lazio 2014-2020". Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.1.1 Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".
AC 12- INCENTIVI PER LA
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA
RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE
ENERGETICA
DGR 332 16/06/2016
Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 332 del 16 giugno 2016 avente ad oggetto il POR FESR Lazio 2014-2020 - Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.1.1 Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica.
AC 12- INCENTIVI PER LA
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA
RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE
ENERGETICA
DGR 513 04/08/2016
Piano della performance 2017-2019
72
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.2.1 – "Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili" sub-azione "Riconversione delle aree produttive in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI" dell'Asse prioritario 4 – Energia sostenibile e mobilità.
AC 10- RICONVERSIONE DELLE AREE
PRODUTTIVE IN AREE PRODUTTIVE
ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE (APEA) E
RIDUZIONE DEI COSTI ENERGIA PER LE PMI
DGR 342 21/06/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR 395/2015 come modificata dalla DGR 624/2015 concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.3.1 nella parte relativa al quadro finanziario. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.6.1 "Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l'espansione del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci" - Garanzie e accesso al credito dell'Asse prioritario 3 - Competitività.
AC02- STRUMENTI PER L'ACCESSO AL
CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR 346 21/06/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) Azione 3.5.1, "Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l'offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza" dell'Asse prioritario 3 - Competitività.
AC 07- SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI
INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI
SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL
LAVORO
DGR 411 19/07/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR 395/2015 concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all'attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" sub-azione: Riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive dell'Asse prioritario 3 – Competitività.
AC 11- SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO
COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI
TERRITORIALI
DGR 451 26/07/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) relativa all'Azione 1.1.4 – "Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (realizzate dalle imprese in collegamento con altri soggetti dell'industria, della ricerca e dell'università, e dalle aggregazioni pubblico-private già esistenti, come i Distretti Tecnologici, i Laboratori Pubblico-Privati e i Poli di Innovazione" dell'Asse prioritario 1 – Ricerca e Innovazione
AC 03- SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE, AL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO
SVILUPPO DI RETI D’IMPRESA
DGR 454 26/07/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) relativa all'Azione 1.1.3 – "Sostegno alla valorizzazione economica dell'innovazione attraverso la sperimentazione e l'adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell'industrializzazione dei risultati della ricerca" dell'Asse prioritario 1 – Ricerca e Innovazione.
AC 03- SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE, AL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO
SVILUPPO DI RETI D’IMPRESA
DGR 452 26/07/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.4.1 – "Progetti di promozione dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale" sub-azione: Strumenti per l'internazionalizzazione del sistema produttivo - dell'Asse prioritario 3 – Competitività
AC 05- STRUMENTI PER
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA
PRODUTTIVO
DGR 453 26/07/2016
Azione cardine: "Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione. Individuazione di nuovi Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione".
AC 14- SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL
PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI
ATTRAZIONE
DGR 504 04/08/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione delle Modalità Attuative Programma Operativo (MAPO) relative all'Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo alla capacità di adattamento al mercato, all'attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" – sub-azione: "Progetto integrato per la valorizzazione culturale di specifici tematismi" dell'Asse prioritario 3 - Competitività.
AC 11- SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO
COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI
TERRITORIALI
DGR 506 04/08/2016
POR Lazio FESR 2014-2020, POR Lazio FSE 2014-2020. Approvazione Schema di Accordo di Collaborazione "Atelier Arte Bellezza e Cultura" - Progetto integrato per la valorizzazione culturale di specifici tematismi.
AC 09-ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA
CULTURA) - PROGETTO INTEGRATO PER LA
VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL
TERRITORIO
DGR 507 04/08/2016
Adozione del Sistema Informativo per la gestione degli Attestati di Prestazione Energetica della Regione Lazio, denominato SIAPE Lazio.
AC 12- INCENTIVI PER LA
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA
RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE
ENERGETICA
DGR 509 04/08/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016. TAV.S1.17 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [3] “DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA FORMAZIONE PER LO
SVILUPPO E L’OCCUPAZIONE”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE
OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE
RIFERIMENTI NORMATIVI
Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"
RIDURRE IL FALLIMENTO FORMATIVO
PRECOCE E LA DISPERSIONE SCOLASTICA DGR 1 12/01/2016
Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"
MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA ED
EDUCATIVA PER AGEVOLARE LA MOBILITÀ
E L’INSERIMENTO/REINSERIMENTO
LAVORATIVO
DGR 1 12/01/2016
Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"
SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER
RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E
L’OFFERTA DI LAVORO
DGR 1 12/01/2016
Approvazione dello schema di "Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio e Federmanager Roma per la promozione ed il sostegno all’iniziativa "TORNO SUBITO" cofinanziata dal POR LAZIO FSE 2014/2020 – ASSE III Istruzione e Formazione".
AC 23- TORNO SUBITO: INSERIMENTO
LAVORATIVO DEI GIOVANI ATTRAVERSO
AZIONI DI FORMAZIONE/LAVORO IN ITALIA
E ALL’ESTERO
DGR 85 08/03/2016
Incentivi all’Occupazione per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato dei destinatari che hanno sottoscritto il Contratto di Ricollocazione a valere sulle risorse del POR Lazio FSE 2014/2020.
AC 24 SPERIMENTAZIONE DEL
CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DGR 141 31/03/2016
Piano della performance 2017-2019
73
Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"
RIDURRE IL FALLIMENTO FORMATIVO
PRECOCE E LA DISPERSIONE SCOLASTICA DGR 231 10/05/2016
Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"
MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA ED
EDUCATIVA PER AGEVOLARE LA MOBILITÀ
E L’INSERIMENTO/REINSERIMENTO
LAVORATIVO
DGR 231 10/05/2016
Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"
SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER
RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E
L’OFFERTA DI LAVORO
DGR 231 10/05/2016
Approvazione delle "Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio 2016-2017". SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER
RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E
L’OFFERTA DI LAVORO
DGR 275 24/05/2016
Approvazione delle "Linee guida" e dello "Standard formativo" per l’effettuazione dei corsi di formazione per "Tecnici abilitati alla Certificazione Energetica degli Edifici", preposti al rilascio dell’Attestazione della Prestazione Energetica degli Edifici (APE), ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n.75, come modificato dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 e sulla base del Decreto Interministeriale del 26 giugno 2015 che approva le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
COSTRUIRE PERCORSI E STRUTTURE PER
L’ALTA FORMAZIONE E PER LE NUOVE
PROFESSIONI AC 22- FORMAZIONE PROFESSIONALE
PER I GREEN-JOBS E PER LA
CONVERSIONE ECOLOGICA
DGR 308 07/06/2016
Disciplina per l'abilitazione degli "sportelli territoriali temporanei" da parte dei soggetti accreditati ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale 15 aprile 2014, n. 198 e smi, per l'attuazione delle misure di politica attiva del lavoro nella Regione Lazio, con particolare riferimento al Contratto di Ricollocazione
AC 24-SPERIMENTAZIONE DEL
CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DGR 345 21/06/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
TAV. S1.18 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [4] “UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE”) PER
OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE
OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, art. 11, comma 15, modificato dalla Legge 30 luglio 2010, n.122. Attivazione sul territorio della Tessera Sanitaria con funzione di Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS).
POTENZIARE GLI STRUMENTI E LA RETE
DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI TERRITORIALI DGR 686 01/12/2015
DCA U00428/2013 - DCA U00247/2014 - Proseguimento del programma di attivazione di una Casa della Salute in ciascun Distretto Aziendale del Lazio, per l’importo complessivo di € 5.500.000,00 a valere sul Capitolo H22103 - esercizio finanziario 2016 del bilancio regionale
AC 25 COSTRUZIONE DEI NODI DELLA
RETE DI CURA: APERTURA DI 48 CASE
DELLA SALUTE NEL TERRITORIO
REGIONALE
DGR 68 01/03/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
TAV. S1.19 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [5] “UNA REGIONE SOSTENIBILE”) PER OBIETTIVI
OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI
Strategia regionale integrata di tutela ambientale ed idraulica del Sistema Tevere per l’utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali, ai fini dell’attuazione dell’Azione Cardine "Valorizzazione e recupero ambientale del sistema fluviale del Tevere", individuata nella DCR n. 2 del 10 aprile 2014 recante "Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020".
AC 29-VALORIZZAZIONE E RECUPERO
AMBIENTALE DEL SISTEMA FLUVIALE DEL
TEVERE
DGR 687 01/12/2015
Approvazione dello "Schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio ed Expomed Associazione No Profit per la realizzazione di progetti di educazione ambientale volti alla conoscenza ed al rispetto dell’ambiente marino".
SVILUPPARE L’ECONOMIA DEL MARE DGR 705 09/12/2015
Programma regionale di interventi per la difesa del suolo e la sicurezza del territorio – Esercizio finanziario 2016 AC 27-INTERVENTI CONTRO IL RISCHIO
GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO DGR 741 18/12/2015
Protocollo d’intesa tra la Regione Lazio, l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n° 1 – Lazio Nord Viterbo e la Talete SpA per il trasferimento degli impianti realizzati dalla Regione Lazio, con i poteri commissariali, per fronteggiare l’emergenza determinata dalla concentrazione di arsenico superiore ai limiti di legge nelle acque destinate all’uso umano distribuite nell’ATO 1 - Viterbo.
AC 30-POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE
CONTENENTI ARSENICO DGR 19 26/01/2016
Piano regionale dei rifiuti di cui alla DCR 18 gennaio 2012, n. 14, così come modificato dalla Deliberazione di Consiglio 24 luglio 2013, n. 8 – Approvazione "Determinazione del fabbisogno"
REVISIONARE E IMPLEMENTARE LE
STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DGR 199 22/04/2016
Attuazione articolo 7, comma 9-septiesdecies della Legge 6 agosto 2015 n. 125 –Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015 n.78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Approvazione della tabella denominata "Criticità delimitazione linea SID" ai fini della ricognizione della fascia costiera della Regione Lazio.
REALIZZARE AZIONI DI SISTEMA PER LA
GESTIONE INTEGRATA E LA TUTELA DELLA
COSTA
DGR 206 26/04/2016
Attuazione articolo 7della legge reigonale 26 giugno 2015, n. 8 "Disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale, e successive modifiche". Approvazione Regolamento regionale "Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative"
DGR DEC13 05/05/2016
Piano della performance 2017-2019
74
Criteri e direttive per il completamento del "Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale", di cui alla D.G.R. 227/2014, per il triennio 2016/2018 (articolo 41 della L.R. 26 del 28 dicembre 2007).
DGR 234 10/05/2016
Approvazione del Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e COMIECO per la promozione di attività volte alla diffusione di buone pratiche ambientali per la raccolta differenziata e per il riciclo di carta e cartone
PERSEGUIRE E SOSTENERE LA GESTIONE
DELLE 3R (RIDURRE, RIUTILIZZARE, RICICLARE)
DGR 232 10/05/2016
Adesione al Protocollo di intesa tra Agenzia Coesione Territoriale Ministero Ambiente Tutela del Territorio e del Mare Autorità di Gestione dei Programmi Operativi 2014-2020 e Autorità Ambientali per promuovere e assicurare l’integrazione ambientale e gli obiettivi sviluppo sostenibile nei programmi operativi del ciclo di Programmazione Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) e Fondo Sviluppo Coesione e nuova individuazione dell'Autorità Ambientale della Regione Lazio.
AC 27- INTERVENTI CONTRO IL
RISCHIO GEOLOGICO E
IDROGEOLOGICO
DGR 338 21/06/2016
DGR n. 229/2016 - Attuazione del "Programma straordinario di interventi per il dissesto idrogeologico ai sensi dell'articolo 7, comma 1-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016, n. 21.
DGR 511 04/06/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
TAV. S1.20 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [6] “INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO COMPETITIVO”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI
Presa d’atto dell’ammissione a finanziamento, da parte della Commissione Europea, del progetto SOCIALCAR - An urban, smart, social, and green mobility approach to car-pooling, presentato dalla Regione Lazio, in partenariato.
AUMENTARE LA QUOTA DI SPOSTAMENTI
EFFETTUATI IN AMBITO URBANO ED
EXTRAURBANO ATTRAVERSO SISTEMI DI
TRASPORTO SOSTENIBILE E I SERVIZI DI
INFOMOBILITÀ
DGR 636 17/11/2015
Istituzione nuovi titoli di abbonamento annuali "bici in treno" per l’incentivazione all’uso della bicicletta e favorirne l’accesso ai treni regionali.
DGR 751 22/12/2015
Approvazione dello Schema di "Contratto di Servizio per l’affidamento all’Azienda Strade Lazio - ASTRAL SpA della gestione di servizi per il Centro Regionale dell’Infomobilità" fino al 31 dicembre 2020.
DGR 227 05/05/2016
Rimodulazione DGR n. 420/2014 relativamente al programma per la realizzazione delle infrastrutture per la mobilità, infrastrutture sociali e infrastrutture idriche esercizi finanziari 2016/2019
SVILUPPARE LE INFRASTRUTTURE
STRADALI DGR 18 26/01/2016
POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma Operativo (MAPO) relativa alle Azioni 4.6.1 "Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto", 4.6.2 "Interventi di mobilità sostenibile urbana anche incentivando l’utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l’attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte" e 4.6.3 "Sistemi di Trasporto Intelligenti" dell’Asse prioritario 4 - Energia sostenibile e mobilità.
AC 36 INVESTIMENTI PER IL TPL: NUOVO
PARCO VEICOLARE AD ALTA EFFICIENZA
AMBIENTALE
DGR 69 01/03/2016
Esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico mediante il sistema informatico denominato OPENGENIO a decorrere dal 2 maggio 2016 e relativa modifica del Regolamento Regionale del 7febbraio2012, n.2, concernente "Snellimento delle procedure per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico".
IMPLEMENTARE LA DIGITALIZZAZIONE DEI
PROCESSI AMMINISTRATIVI E OFFRIRE
SERVIZI DIGITALI A CITTADINI E IMPRESE
DGR 209 26/04/2016
POR FESR Lazio 2014-2020, Asse 4 "Energia sostenibile e mobilità", Azioni 4.6.1, 4.6.2 e 4.6.3 - Approvazione tra Regione Lazio e Roma Capitale dello Schema di un "Accordo di Programma per la mobilità sostenibile integrata" e suoi allegati: "Documento strategico", "Schema di convenzione operativa/contratto" e "Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione".
AUMENTARE LA QUOTA DI SPOSTAMENTI
EFFETTUATI IN AMBITO URBANO ED
EXTRAURBANO ATTRAVERSO SISTEMI DI
TRASPORTO SOSTENIBILE E I SERVIZI DI
INFOMOBILITÀ AC 36BIS NODI DI INTERSCAMBIO PER LA
MOBILITÀ COLLETTIVA AC 36TER SISTEMI DI TRASPORTO
INTELLIGENTE
DGR 323 14/06/2016
Approvazione Schema di Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella regione Lazio. AC 34 PROGRAMMA LAZIO 30 MEGA. INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA
BANDA ULTRA LARGA NELLA REGIONE
LAZIO
DGR 435 26/07/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
TAV. S1.21 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [7] “SCELTE PER UNA SOCIETÀ PIÙ UNITÀ”) PER
OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE
AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI
CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI
Proposta di legge regionale concernente "Modifiche all’articolo 57 della legge regionale 28 dicembre 2006, n. 27 (Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2007 – articolo 11, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25) e all’articolo 4 della legge regionale 18 settembre 2007, n. 16 (Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare)".
POTENZIARE LE POLITICHE DI CONTRASTO
AL LAVORO NERO, AL LAVORO
IRREGOLARE E ALL’EVASIONE FISCALE E
CONTRIBUTIVA
DGR 520 06/10/2015
Azione regionale di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone per l’esecuzione delle sentenze penali di condanna per la demolizione dei manufatti abusivi.
RAFFORZARE LE FUNZIONI REGIONALI
IMPEGNATE NELLE TEMATICHE DELLA
SICUREZZA E DELLA LEGALITÀ
DGR 611 10/11/2015
Piano della performance 2017-2019
75
Approvazione Schema di Protocollo di Intesa tra la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Roma, la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma Capitale, Roma Capitale, la Questura di Roma, il Comando Provinciale Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma e Federalberghi Roma, per la prevenzione dell’abusivismo nel settore turistico-ricettivo.
DGR 699 03/12/2015
Adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità per gli anni 2016-2018
DGR 43 16/02/2016
Ratifica del Protocollo di azione - Vigilanza collaborativa tra l’Autorità nazionale Anticorruzione e la Regione Lazio.
DGR 183 14/04/2016
Adesione alla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, anno 2015. Finanziamento ministeriale di 1.040.000,00 euro. Cofinanziamento regionale di 260.000,00 euro sul capitolo H 41903 (12 02 1.04.01.02.000), esercizio finanziario 2016.
RAFFORZARE LE POLITICHE IN FAVORE
DELLE PERSONE CON DISABILITÀ AC 41-INTERVENTI PER CONTRASTARE I
RISCHI DI POVERTÀ E DI ESCLUSIONE
SOCIALE RAFFORZARE LE POLITICHE DI
CONTRASTO DELLA POVERTÀ E
DELL’ESCLUSIONE SOCIALE
DGR 702 03/12/20155
Approvazione schema di Accordo di Programma fra la Regione Lazio e l’I.P.A.B. "Centro regionale S. Alessio - Margherita di Savoia per i Ciechi", per la prosecuzione nell’anno 2016 degli interventi in favore dei cittadini ciechi e con pluri-disabilità, di cui alla legge 28 agosto 1997 n. 284, art. 3, alla legge regionale 14 gennaio 1987 n. 8 e alla legge regionale 28 dicembre 2007 n. 26, articolo 17
DGR 67 01/03/2016
Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa per l’avvio di iniziative di carattere sociale presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
DGR 80 01/03/2016
"Servizi e interventi di assistenza alla persona nella Regione Lazio" DGR 223 03/05/2016
Avvisi pubblici per la presentazione di progetti a valenza territoriale a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014 -2020, adottati con decreto 24 dicembre 2015 n. 19738 dell’Autorità responsabile del Ministero dell’Interno. Partecipazione della Regione Lazio, con il supporto tecnico di ASAP Lazio.
RAFFORZARE LE POLITICHE IN TEMA DI
IMMIGRAZIONE PER FAVORIRE
L’INTEGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA DEI
MIGRANTI E DEI RIFUGIATI
DGR 50 23/02/2016
Adozione regolamento regionale concernente: "Modifiche al regolamento regionale 20 settembre 2000, n. 2 ("Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge regionale 6 agosto 1999, n. 12") e successive modifiche. Disposizione transitoria".
OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEL
PATRIMONIO RESIDENZIALE PUBBLICO E
RISPONDERE ALL’EMERGENZA ABITATIVA
CON POLITICHE INTEGRATE
DGR 109 15/03/2016
DGR del 15 gennaio 2014, n. 18: attuazione del Programma per l’emergenza abitativa per Roma Capitale. DGR 110 15/03/2016
Progetto straordinario denominato "Scuola di squadra" per la fornitura di attrezzature sportive a tutti i 253 Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado della Regione Lazio
AC 45-PROGETTI SPORTIVI PER
L’INCLUSIONE SOCIALE E LA
RIGENERAZIONE URBANA
DGR 123 22/03/2016
Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.
Le cosiddette “aree interne”, ovvero le aree distanti dai centri di offerta di servizi
essenziali di istruzione, salute e mobilità, secondo le risultanze degli studi e degli approfondimenti su 55 aree del territorio nazionale, hanno una dimensione media di circa
30 mila abitanti e manifestano rilevanti fenomeni di declino demografico e di invecchiamento.
Con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento delle aree interne,117 la Regione Lazio, nel partecipare all’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), dopo la
selezione118 di 4 aree e aggregazioni/unioni di comuni119 e a seguito della individuazione120 dell’area pilota, ha tracciato il policy mix necessario per raggiungere l’obiettivo attraverso la promozione dello sviluppo locale121 e il riequilibrio dell’offerta dei
servizi di base (scuola, salute, servizi di mobilità e connessione digitale). In termini di finanziamento degli interventi selezionati per ciascuna area, questo proverrà, in parte,
117 Sono definite “aree interne” quelle aree distanti dai centri di offerta di servizi essenziali di istruzione, salute e mobilità con una dimensione media di circa 30 mila abitanti e con rilevanti fenomeni di declino demografico e di invecchiamento. 118 La mappatura delle “aree interne” è avvenuta in collaborazione con il Comitato Nazionale Aree Interne, coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione, in cui sono presenti i Ministeri preposti alle tematiche
dell’offerta dei servizi di base. L’iter operativo regionale ha riguardato, principalmente, la Direzione Programmazione, Bilancio, Demanio e Patrimonio ed è staro avviato a partire dal 2013. 119 Area 1 (Alta Tuscia- Antica Città di Castro); Area 2 (Monti reatini); Area 3 (Monti Simbruini); Area 4 (Valle del Comino). 120 DGR 9 settembre 2015, n. 466, recante “Attuazione della Strategia nazionale Aree interne – Strategia per il Lazio. Individuazione dell'area prototipo”. 121 Lo sviluppo locale dovrà riguardare i punti di forza di questi territori nei settori/ambiti dell’agroalimentare, del patrimonio culturale, del saper fare locale, del turismo e dell’energia.
Piano della performance 2017-2019
76
dagli appostamenti riportati nel bilancio nazionale122 e, in parte, dalla dotazione dei Fondi
SIE 2014-2020 e da altre risorse aggiuntive. Le risorse nazionali avranno il compito di riequilibrare l’offerta dei servizi di base in materia di scuola, salute e mobilità.
Per quanto riguarda la prima area prototipo (Valle di Comino)123 nell’ultimo focus124 è stata fissata, indicativamente, la data di approvazione del Preliminare di strategia (fine
novembre) e quella di approvazione della strategia d’area (febbraio 2017). La seconda area di sperimentazione (Monti reatini)125 sta ultimando l’elaborazione della “Bozza di Strategia d’area” e, successivamente, dovrà, attraverso il proprio ente capofila e con il
sostegno della Regione e del Comitato Tecnico Nazionale Aree Interne, elaborare il documento “Preliminare alla definizione della strategia: priorità di intervento”, in cui
saranno definiti gli interventi realizzabili ai fini della strategia in termini di risultati attesi, azioni e tempi per il loro conseguimento.126
Controllo, sorveglianza e trasparenza del programma per la X legislatura
Con il Piano della performance 2014-2016127 è stato dato avvio per la prima volta a livello regionale al ciclo di gestione della performance, tracciando, in forma compiuta, le logiche di collegamento dell’azione amministrativa rispetto ai fabbisogni espressi dai cittadini,
dalle famiglie e dalle imprese del territorio regionale.
Successivamente, in un’ottica di coerenza e di gradualità con il Piano della performance 2015-2017, si sono registrati alcuni miglioramenti sia in termini di impegno delle strutture amministrative sia in termini di consapevolezza del personale dirigenziale.
Con il Piano della performance 2016-2018128 si è fatto un utilizzo appropriato dei sistemi
informativi, con metodiche di lavoro e modalità di comunicazione più efficienti per
122 Sono stati assegnati alla SNAI, nelle Leggi di stabilità 2014 e 2015, 180 milioni. Con la delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 9 (Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi) sono state assegnate le risorse per le aree pilota, a valere sui primi 90 milioni di euro, da ripartire per gli interventi su
scuola, salute e mobilità, in relazione alla Strategia di area proposta, adottata dalla Regione e approvata dal Comitato Nazionale Aree Interne. Il CIPE ha, altresì, individuato nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) lo strumento attuativo. 123 Area 4 (Valle del Comino): Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Casalattico, Casalvieri, Colle San Magno, Gallinaro, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Vicalvi, Villa Latina, Viticuso. 124 Presso il Comune di Atina (3 novembre 2016), alla presenza dei sindaci, degli stakeholders più
rappresentativi della Regione Lazio e del Comitato Nazionale Aree Interne. 125 Area 2 (Monti reatini): Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgorose, Borgo Velino, Castel di Tora, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Concerviano, Fiamignano, Leonessa, Longone Sabino, Marcetelli, Micigliano, Nespolo, Orvinio, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Petrella Salto, Posta, Pozzaglia Sabina, Rocca Sinibalda, Turania, Varco Sabino. 126 Successivamente all’approvazione del «Preliminare», si passerà alla definizione della “Strategia d’area”, che individuerà gli interventi e le azioni specifiche nei settori dei servizi essenziali (salute, trasporti, sanità)
e le principali linee strategiche per lo sviluppo locale, il cui strumento di attuazione sarà costituito da un Accordo di Programma Quadro. 127 Documento predisposto ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, corrispondente all’articolo 10 della legge regionale 16 marzo 2011, n. 1. Contiene l’indicazione delle priorità politiche individuate a livello regionale e gli indirizzi per l’azione amministrativa, con la conseguente assegnazione degli obiettivi strategici ed operativi alle strutture organizzative. 128 Il Piano della performance 2016-2018 è stato elaborato in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni di legge ed alle indicazioni emanate prima dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza
Piano della performance 2017-2019
77
svolgere gli steps negoziali di confronto sugli obiettivi e per elaborare le proposte finali:
è stato ridotto il numero degli obiettivi da assegnare alle strutture amministrative, insistendo sulle attività più qualificanti; è stata studiata la strategia per sviluppare la sinergia tra il ciclo di gestione della performance della Giunta regionale con quello degli
enti dipendenti e delle società partecipate, Nel contempo, si sta mettendo a punto un sistema analitico di monitoraggio/rendicontazione sul grado di realizzazione degli
obiettivi strategici, in grado di ampliare la conoscenza degli esiti dell’azione pubblica e i margini di partecipazione di cittadini e/o stakeholders alle scelte politiche.129
Per il controllo e la sorveglianza del programma di governo della X legislatura, il Sistema di misurazione e valutazione della performance ha consentito, principalmente: (a)
rappresentazione del livello di performance atteso e l’analisi delle cause specifiche legate agli scostamenti; (b) individuazione di elementi sintetici di valutazione d’insieme riguardo all’andamento generale dell’amministrazione; (c) monitoraggio costante della
performance dell’amministrazione nel suo complesso e monitoraggio degli andamenti gestionali delle singole strutture amministrative, anche ai fini dell’individuazione di
interventi correttivi in corso d’esercizio; (d) rendicontazione sulla performance agli attori interni all’amministrazione, alla collettività ed agli osservatori qualificati esterni.
Il quadro di finanza pubblica
La Regione Lazio, per l’esercizio finanziario 2015, proseguendo l’iter di conformità della propria gestione ai principi contabili generali (e ad una serie di principi contabili applicati),130 ha ridotto, rispetto al 2014, il disavanzo del 31,7 per cento passando da un
risultato di amministrazione lordo di -2,97 miliardi agli attuali -2,03 miliardi.131
L’avanzo di amministrazione accantonato e vincolato (al netto del fondo anticipazione di liquidità), determinato in una fase successiva al riaccertamento ordinario dei residui attivi
e passivi, è stato stabilito132 in 1,029 miliardi (523 milioni circa di parte corrente e 506 milioni circa di parte capitale) (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.1).
e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) e successivamente dall’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC). 129 La sensibilità istituzionale verso le tematiche della trasparenza ha trovato una proiezione immediata sul terreno dell’open government e, sotto un profilo tecnico, si qualifica con l’iniziativa “Lazio digitale” oltre che
nella produzione di open-data. 130 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011 (DPCM sulla sperimentazione), in
attuazione dell’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, propedeutica all’entrata a regime per tutte le regioni e gli enti locali. 131 Ai sensi del comma 2 dell’articolo 63 del decreto legislativo n. 118/2011, integrato dal decreto legislativo n. 126/2014, il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015 è costituito dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale. Il Conto del bilancio è il documento contabile in cui sono esposti i dati finanziari della gestione svolta nel corso del 2015, assumendo come dato di partenza le
risultanze contabili approvate con il bilancio di previsione relativo al medesimo anno. 132 DGR 26 aprile 2016, n. 207.
Piano della performance 2017-2019
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TAV. S2.1 – DEFR LAZIO 2017: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE LAZIO. ANNI 2012-2015. (VALORI ESPRESSI IN MILIONI)
VOCI 2012 2013 2014 2015
GESTIONE DELLA COMPETENZA - Differenza entrate-uscite -4.462,35 -847,47 -2.043,52 -1.095,30
- Riduzione residui passivi (riaccertamento) 1.321,74 1.316,85 481,68 603,73
- Riduzione residui attivi (riaccertamento) … -6,38 260,65 406,81
Saldo gestione della competenza -3.140,61 463,00 2.264,55 1.292,22
Disavanzo dell’esercizio precedente -2.369,98 -4.307,31 4.391,02 2.827,85
GESTIONE DEI RESIDUI - - Riduzione residui passivi (riaccertamento) 1.962,67 21,46 9,89 19,99
- Riduzione residui attivi (riaccertamento) -759,39 -568,17 711,27 115,62
Saldo gestione dei residui 1.203,27 -546,71 -701,38 -95,63
Risultato di amministrazione netto -4.307,31 -4.391,02 -2.827,85 -1.631,26
Fondo Pluriennale Vincolato -932,91 -579,61 -141,38 -396,75
Risultato di amministrazione lordo -5.240,22 -4.970,63 -2.969,22 -2.028,01
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Relazione sulla gestione al “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”, aprile 2016.
Il conto di bilancio, il risultato d’amministrazione e il disavanzo effettivo
Dal Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015, l’operazione di
riaccertamento dei residui attivi e passivi ha individuato:133 (i) residui passivi per un importo di circa 623,72 milioni, di cui 59,16 milioni corrispondenti a debiti insussistenti da eliminare dalle scritture contabili e 564,56 milioni corrispondenti a debiti imputati
nell’esercizio 2015 ma non ancora esigibili e reimputati all’esercizio 2016 in cui risultano esigibili; (ii) residui attivi per un importo di circa 522,42 milioni, di cui 193,87 milioni
circa corrispondenti a crediti assolutamente inesigibili (o insussistenti alla data del 31 dicembre 2015 da eliminare dalle scritture contabili) e 328,56 milioni circa corrispondenti a crediti imputati nell’esercizio 2015 ma non ancora esigibili e reimputati all’esercizio
2016 in cui risultano esigibili. In base al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alle risultanze della gestione di competenza e di cassa è stato definito il disavanzo netto (-
1,631 miliardi) e il disavanzo lordo (-2,038 miliardi).
Il risultato di amministrazione effettivo, al lordo delle partite accantonate e vincolate e al netto del fondo anticipazioni di liquidità, è determinato in disavanzo per 3,131 miliardi;
il disavanzo consolidato, al lordo dello stock di perenzione, è stato di 4,77 miliardi (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.2). TAV. S2.2 – DEFR LAZIO 2017: ESERCIZIO 2015 – DISAVANZO CONSOLIDATO 2013-2015 (VALORI ESPRESSI IN MILIONI)
VOCI D’ESERCIZIO 2013 2014 2015
Risultato di amministrazione 4.971 2.969 2.028
Avanzo di amministrazione vincolato (al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità 1.773 841 1.029
Fondo crediti di dubbia esigibilità 75 71 74
Stock residui perenti (a) 2.953 2.328 2.097
Fondo riserva re-iscrizione perenzione vincolata (compresi in economie vincolate) (b) -455 -250 -462
DISAVANZO CONSOLIDATO 9.317 5.959 4.766
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Relazione sulla gestione al “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”, aprile 2016.
133 DGR 5 aprile 2016, n. 150.
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Il consolidamento dell’attività di recupero fiscale, funzione fondamentale dell’attività di
ottimizzazione delle entrate, è stata attuata secondo un mix di interventi134 che ne hanno amplificato l’efficacia conducendo, nel 2015, a incassi derivanti dal recupero fiscale attorno 320 milioni di euro, il 63 per cento in più rispetto all’esercizio 2013. Per il 2016
l’azione di recupero fiscale è attesa in ulteriore incremento.135
La strategia per perseguire il risanamento finanziario regionale e, al contempo, lo sviluppo socio-economico dei territori regionali, è proseguita applicando comportamenti basati sulla ricerca dell’equilibrio e l’adozione di criteri prudenziali nella formulazione delle
previsioni d’entrata, sul contenimento delle ragioni di spesa di natura discrezionale e sull’introduzione di specifiche norme a supporto delle precedenti linee d’intervento. Le
principali leggi regionali, con nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale, hanno riguardato (in ordine cronologico): l’artigianato,136 la gestione e controllo dell’attività faunistico-venatoria,137 l’istruzione e la formazione,138 alcuni specifici aspetti
del welfare regionale e della prevenzione neonatale139, la sanità,140 la fiscalità,141 la gestione delle acque,142 il fenomeno dell’usura e del sovra-indebitamento143 e, infine, i
processi di efficientamento della spesa.144
134 Si fa riferimento all’ampia attività svolta dall’area “Tributi, finanza e Federalismo” della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio: disposizioni normative regionali finalizzate a ridurre i comportamenti evasivi ed elusivi, con particolare riferimento alla tassa auto; ottimizzazione dei
processi di raccordo con gli altri attori istituzionali (Agenzia delle Entrate, Equitalia) interessati all’attività di recupero fiscale; riduzione dei tempi amministrativi per l’attivazione delle procedure di recupero fiscale, anche attraverso una intensificazione dei processi posti in atto dagli uffici regionali; procedure di controllo analitico dell’evasione legata alla compartecipazione del cittadino alla spesa farmaceutica e specialistica. 135 La previsione è basata sugli effetti derivanti dalla stipula di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio ed Equitalia S.p.A. finalizzato alla costruzione di un percorso comune di azione e monitoraggio sull’effettivo grado di esigibilità dei crediti in lavorazione, al fine di prevenire la prescrizione di quelli ancora riscuotibili,
verificare le posizioni creditorie di dubbia esigibilità e rendere più incisive e accurate le azioni finalizzate al
recupero delle somme dovute ed esigibili. 136 La legge regionale n. 3 del 17 febbraio 2015, riguarda la disciplina organica dell’artigianato, rientrante nella competenza esclusiva delle Regioni a seguito della modifica del titolo V della Costituzione, attraverso la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato e delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche. 137 La legge regionale n. 4 del 16 marzo 2015, disciplina gli interventi finalizzati alla conservazione degli uccelli e del loro habitat ed alla gestione e controllo di tutta la fauna selvatica. 138 La legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015, ha lo scopo di disciplinare in maniera organica e sistematica il sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale. 139 La legge regionale n. 6 del 28 maggio 2015, ha promosso il riconoscimento della lingua italiana dei segni e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva e ha attivato lo screening uditivo neonatale. 140 La legge regionale n. 7 del 12 giugno 2015, ha disciplinato gli interventi finalizzati a raccogliere, in maniera
scientificamente accettata e standardizzata, i dati relativi alla malattia. 141 La legge regionale n. 11 del 29 luglio 2015, ha disposto, per l’anno di imposta 2015, la mancata applicazione della maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF nei confronti di determinati soggetti e, in riferimento all’Imposta Regionale Sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili (IRESA), il suo adeguamento basato nuove disposizioni normative (art. 13, comma 15-bis, del decreto legge 23 dicembre
2013, n. 145 convertito, con modificazioni, in legge 21 febbraio 2014, n. 9. 142 La legge regionale n. 13 del 28 ottobre 2015, apporta modifiche alla legge regionale 4 aprile 2014, n. 5
“Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, a seguito dell’impugnativa dal Consiglio dei Ministri con ricorso di legittimità costituzionale n. 40 del 11/6/2014. 143 La legge regionale n. 14 del 3 novembre 2015, incorpora disposizioni finalizzate a contrastare il fenomeno dell’usura e, parallelamente, introdurre apposite misure di sostegno e assistenza verso i soggetti che ne sono vittime. 144 La legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2015 (Legge di stabilità regionale 2016), riguarda interventi in
materie diverse sia in tema di efficienza della spesa pubblica sia in riferimento alla programmazione europea 2014-2020.
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Inoltre, nell’ambito delle policy di spending review regionale, di contenimento della spesa
e di utilizzo efficiente, coerente ed unitario delle risorse pubbliche regionali, sono state adottate specifiche leggi regionali145 (soppressione dell’Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse e internalizzazione delle relative funzioni e dell’Agenzia regionale
per i parchi e dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo), senza oneri a carico della finanza regionale.
A decorrere dal 2015 tutta la disciplina in materia di patto di stabilità interno ha cessato di avere efficacia nei confronti delle regioni a statuto ordinario che, tuttavia, concorrono
alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica146 attraverso il pareggio di bilancio. Dalle risultanze del monitoraggio al 4° trimestre 2015147 risulta che la Regione Lazio ha
rispettato il pareggio di bilancio per l’esercizio finanziario 2015. Il risultato è attribuibile all’attività, svolta dalla «cabina di regia per la gestione controllata del bilancio», di conciliazione tra obiettivi programmatici di sviluppo e quelli del pareggio di bilancio
attraverso l’analisi dei singoli impegni di spesa vincolati alla coerenza con il disegno programmatico e alla loro copertura finanziaria.
La normativa vigente ha consentito una modifica dei singoli obiettivi del patto di stabilità attraverso i patti di solidarietà tra enti territoriali.148
Anticipazioni di liquidità, riduzione del debito e contenimento degli oneri finanziari
Le politiche di bilancio relative al risanamento della finanza pubblica regionale hanno agito, anche durante l’esercizio finanziario 2015, attraverso lo strumento delle
anticipazioni di liquidità:149 l’incremento dei fondi150 per il pagamento dei debiti diversi da quelli finanziari e sanitari, maturati alla data del 31 dicembre 2014, ha consentito
145 Legge regionale n. 9 del 15 luglio 2015 e legge regionale n.15 del 16 novembre 2015. 146 Articolo 1, commi 460-483, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015). In luogo degli
obiettivi di sola spesa (cassa e competenza), che negli ultimi anni costituivano il limite massimo ai fini del rispetto del patto di stabilità, viene introdotto il principio del pareggio di bilancio che prevede il rispetto dei saldi di competenza e cassa, calcolati in funzione sia della spesa sia delle entrate: (a) saldo corrente (competenza e cassa), dato dal differenziale tra le entrate dei primi 3 titoli al netto della spesa corrente e del rimborso prestiti; (b) saldo entrate finali/spese finali (competenza e cassa), dato dal differenziale tra le
entrate dei primi 5 titoli (entrate finali), detratta la spesa corrente, la spesa in conto capitale e le spese per incremento delle attività finanziarie (ossia la spesa finale costituita dai primi tre titoli della uscite). Oltre ai predetti quattro saldi, sono introdotti due ulteriori saldi di sola cassa (corrente ed entrate finali/spese finali), che riguardano, esclusivamente, la gestione sanitaria accentrata. 147 Certificazione finale trasmessa entro il 31 marzo 2015, secondo le disposizioni dell’articolo 1, comma 471, della legge n. 190/2014. 148 I patti regionale verticale, regionale orizzontale, regionale verticale incentivato, nazionale orizzontale e
verticale rappresentano gli strumenti mediante i quali gli enti territoriali possono cedersi spazi finanziari (non risorse) validi ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del patto di stabilità interno. La loro finalità è quella di rendere più sostenibili gli obiettivi individuali degli enti locali soggetti ai vincoli del patto di stabilità interno attraverso meccanismi di compensazione regionale e nazionale che consentano di acquisire spazi finanziari per sostenere i pagamenti in conto capitale, così ponendo rimedio alla compressione delle spese di
investimento degli enti locali generata dai vincoli del patto di stabilità interno. Con il patto regionale verticale ed il patto regionale verticale incentivato, le regioni possono cedere propri spazi finanziari agli enti locali
ricadenti nel proprio territorio, consentendo ai comuni ed alle province interessati di beneficiare di un margine di spesa maggiore da destinare ai pagamenti in conto capitale. In questo caso, gli spazi ceduti non devono essere restituiti. Con il patto regionale orizzontale ed il patto nazionale orizzontale gli enti locali scambiano spazi finanziari che saranno oggetto di recupero o restituzione nel biennio successivo. 149 Decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64 e successive modifiche ed integrazioni. 150 Articolo 8 del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.
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all’Amministrazione regionale di ottenere un’anticipazione di liquidità per un importo
complessivo di euro 1,083 miliardi (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.5). TAV. S2.5 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE NELLA REGIONE LAZIO DEI DL N. 35/2013, DL N. 102/2013. DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2014, DEL DL N.66/2014 E DEL DL N. 78/2015 (VALORI ESPRESSI IN EURO)
VOCI
I E II TRANCHE 2013
2014
2015
TOTALE
Debiti non sanitari (art. 2) 2.287.800.000,00 2.560.669.277,00 1.083.828.400,84 5.932.297.677,84
Debiti sanitari (art. 3) 1.497.693.600,00 2.356.081.095,00 - 3.853.774.695,00
Totale 3.785.493.600,00 4.916.750.372,00 1.083.828.400,84 9.786.072.372,84
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, giugno 2016.
Nel complesso, tra il 2013 e il 2015, le anticipazioni di liquidità hanno raggiunto i 9,79 miliardi di cui 5,93 miliardi destinati al pagamento dei debiti non sanitari e i restanti 3,85
miliardi per il pagamento dei debiti in ambito sanitario. La situazione debitoria complessiva della Regione Lazio, al 31 dicembre 2015, indicava
la presenza di un portafoglio (al lordo dell’ammortamento sintetico delle posizioni bullet) pari a 11,14 miliardi al netto delle anticipazioni di liquidità. Tenendo conto delle
anticipazioni di liquidità contratte e dal netto della quota di debito assistita da contribuzione statale, il debito complessivo è pari a 20,589 miliardi.
Il debito proprio della Regione è risultato ammontare a 9,8 miliardi; 96,1 milioni sono a carico dello Stato; 978,9 milioni sono relativi all’operazione SAN.IM S.p.A.; 143,3 milioni
rappresentano il capitale residuo dei mutui accesi dai Comuni del Lazio presso la Cassa Depositi e Prestiti (per i quali la Regione si è impegnata a pagare la rata di ammortamento); 72,8 milioni sono relativi all’ammortamento sintetico delle emissioni
obbligazionarie bullet e 3,9 milioni sono relativi al “debito sanitario transatto”.
Nel corso del 2015 sono state realizzate tre specifiche policy: un’attività di “riacquisto dei titoli obbligazionari”, la “rinegoziazione di prestiti concessi” e la “riduzione dei mutui concessi agli Enti Locali”, per la ristrutturazione del debito e per il contenimento del
servizio sul debito.
Il riacquisto dei titoli obbligazionari regionali, per circa 1,05 miliardi, è stata finanziata attraverso:
- il valore positivo di mercato derivante dalla chiusura degli strumenti derivati con sottostante i titoli oggetto di riacquisto; - un mutuo del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) trentennale ad un tasso
pari al rendimento di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro di equivalente durata, per un importo complessivo pari a circa 842 milioni di euro;
- un contributo MEF a fondo perduto per un importo pari a circa 202,7 milioni di euro. La specifica policy ha consentito, da un lato, di ridurre gli oneri finanziari con il passaggio da un tasso annuale del 5,695 per cento all’attuale 2,26 per cento e, dall’altro, di
allungare i tempi di rimborso del capitale. Entrambe le componenti hanno portato ad un risparmio pari a circa 45,8 milioni l’anno fino al 2028.
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La rinegoziazione di prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti151 su quattro prestiti
per i quali il debito residuo ammontava complessivamente a 3,201 miliardi ha permesso: di spostare in avanti, da 4 a 8 anni, la conclusione del ciclo di vita finanziario del prestito (fino al 2044); di beneficiare, nel triennio 2015-2017, di minori oneri finanziari per un
ammontare pari, complessivamente, a 182,5 milioni; di conseguire, a decorrere dal 2018, un risparmio pari a 21,5 milioni su base annua.
La riduzione dei mutui concessi agli Enti Locali” dalla Cassa Depositi e Prestiti152 ha consentito sia la diminuzione degli oneri finanziari a carico della Regione per circa 1,1
milioni all’anno sia la contrazione del debito iscritto al bilancio.
Durante il biennio d’esercizio 2013-2014, la Regione Lazio ha avuto accesso all’anticipazione di liquidità per 3.853,8 milioni (1.497,7 milioni sono stati incassati nel 2013 e 2.356,1 milioni nel 2014) per procedere alla riduzione del debito pregresso del
settore sanitario.
Nell’anno 2015, il risultato di esercizio, risultante dal Bilancio Consolidato del Sistema Sanitario Regionale (SSR), si attesta a -332,590 milioni, con un miglioramento rispetto all’esercizio 2014 di oltre 22 milioni. Per l’anno in corso, in base al monitoraggio del primo
semestre, si stima un ulteriore miglioramento del risultato d’esercizio che, al netto della valorizzazione dei ricavi da payback, dovrebbe attestarsi, prudenzialmente, poco al di
sotto dei 200 milioni; l’affinamento degli scenari di previsione colloca il risultato d’esercizio per il 2016 più prossimo a quanto indicato nei Programmi Operativi 2016-2018 (-163 milioni).
La quota del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) attribuita alla Regione Lazio è passata dal
9,46 per cento del 2014 al 9,62 per cento nel 2015; per il 2016 la quota si innalza al 9,63 per cento. L’aumento della quota nel 2015, imputabile all’impiego del dato della
popolazione al 1 gennaio 2015, ha determinato un incremento netto per cassa di 71 milioni circa tra il 2014 e il 2015.
La valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, uno degli obiettivi strategici individuati per la corrente legislatura, conclusa la prima fase, ha proseguito, tra il 2015
e la prima parte del 2016, le attività tecnico-istruttorie. La prima fase, avviata dopo l’analisi del patrimonio immobiliare per l’individuazione delle soluzioni ottimali per la valorizzazione in funzione della natura dei cespiti, si è concretizzata, con atto di indirizzo
della Giunta regionale (D.G.R. n. 354/2013), in un “Accordo di Collaborazione” con l’Agenzia del Demanio dello Stato, per giungere153 a determinare, all’interno della
segmentazione dell’intero patrimonio regionale, alcuni compendi di beni definiti di
151 A valle dell’attività di ristrutturazione del debito delle regioni (art. 45 del D.L. n. 66/2014), la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A, per effetto delle disposizioni contenute nella Lettera-Circolare prot. n. EP/P/52/2015,
ha comunicato alle Regioni la propria disponibilità a rinegoziare i prestiti concessi attraverso: l’allungamento della durata residua del mutuo, fino a trent’anni; l’applicazione di tassi di interessi meno onerosi; il non pagamento della rata nel 2015 e la possibilità di corrispondere, nel 2016, una rata costituita dalla sola quota interessi maturata per la relativa annualità. 152 Si tratta di quella categoria di mutui – concessi agli enti locali da Cassa depositi e prestiti e assistiti integralmente da contribuzione regionale – sui finanziamenti non utilizzati per la realizzazione di opere
pubbliche. 153 Deliberazione programmatica del 27 maggio 2014, n. 306.
Piano della performance 2017-2019
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“massima priorità” e raggruppati in categorie omogenee154. Il processo è proseguito,
dopo aver apportato le necessarie modifiche ai regolamenti155 per rendere coerente la gestione dei beni immobili regionali con le disposizioni nazionali vigenti e per agevolare il processo di dismissione degli immobili, adottando un nuovo regolamento regionale.156
Durante il 2015 e nei primi mesi del 2016, dopo l’autorizzazione157 alla stipula della
convenzione tra Regione Lazio e Consiglio Nazionale del Notariato, si segnalano azioni rilevanti di questo settore delle politiche pubbliche regionali: (a) operazioni di alienazione; (b) creazione di un portafoglio immobiliare di cespiti da alienare mediante
conferimento in apposito Fondo immobiliare; (c) individuazione di compendi immobiliari disponibili per iniziative di carattere pubblico e sociale attraverso concessione a canone
ricognitorio; (d) Piano di razionalizzazione delle sedi regionali e la progressiva eliminazione delle locazioni passive; (e) incremento delle entrate e dei proventi negli ambiti demaniali, immobiliari, da rilascio di competenze, da gestione e da dismissione.
Per il triennio 2013-2015, si stimano così entrate e proventi per 87,355 milioni.
La visione strategica delle partecipazioni societarie
Nel corso del 2015, il riordino delle partecipazioni societarie regionali, avviato nel 2013,158 ha subìto un’ulteriore implementazione. L’approvazione del Piano operativo di
razionalizzazione159 ha definito le linee strategiche in materia di dismissione, procedure di liquidazione, accorpamenti, razionalizzazioni nel settore dei trasporti pubblici locali,
manovre su costi e ricavi, semplificazione dei servizi e aumento della trasparenza.160
154 Per ciascun cluster sono state individuate le modalità di valorizzazione e/o dismissione ritenute idonee in funzione delle specifiche caratteristiche dei beni classificati: (i) l’apporto di alcuni beni a Fondi immobiliari, ai sensi del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito dalla legge 23 novembre 2001, n. 410; (ii) il ricorso ad aste on line, da realizzarsi con l’ausilio dell’Agenzia del Demanio e/o dell’Ordine del Notariato;
(iii) la permuta nell’ambito del settore pubblico, da realizzarsi anche con le procedure individuate dalle norme
sul federalismo demaniale; (iv) le operazioni straordinarie, ai sensi dell’articolo 11-quinquies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248; (v) la possibilità della valorizzazione attraverso concertazione con Enti locali, Associazioni e Mibact; (vi) la vendita diretta e l’utilizzo a fini sociali o collettivi. 155 Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta regionale” e Regolamento regionale 4 Aprile 2012 n. 5 recante “Regolamento regionale di attuazione e integrazione dell'articolo 1, comma 102, lettera b), della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 (Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio 2011-2013) recante norme sui criteri, le modalità e gli strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”. 156 Regolamento regionale 21 luglio 2014 n. 19 recante “Modifiche al regolamento regionale 4 aprile 2012 n. 5 concernente: “Regolamento regionale di attuazione e integrazione dell’articolo 1, comma 102, lettera b), della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 (Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio
2011-2013) recante norme sui criteri, le modalità e gli strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”. 157 DGR 13 marzo 2015, n. 98. 158 Con legge regionale n. 4/2013, recante “Disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo
alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione” e con legge regionale n. 10/2013, recante
“Disposizioni in materia di riordino delle Società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale”. 159 Decreto del Presidente n. T00060 del 21 aprile 2015 “Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di cui alla legge n. 190/2014, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”. 160 Nel dettaglio, le attività previste dal piano operativo di razionalizzazione consistono in: (i) dismettere le
partecipazioni in società che svolgono funzioni non strettamente indispensabili per l’attività istituzionale della regione; (ii) accelerare le procedure di liquidazione già in essere; (iii) accorpare le società che svolgono
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In continuità con il percorso di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica
regionale, è stata approvata161 la nuova direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio. In termini attuativi è stata avviata la realizzazione di un sistema informativo, elemento centrale per la governance dei processi, destinato
all’attività di controllo e monitoraggio: (a) dei rapporti finanziari tra la Regione e le società controllate; (b) della situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società; (c)
dei contratti di servizio; (d) della qualità dei servizi e del rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.162 Il monitoraggio periodico, attraverso l’analisi degli andamenti delle società partecipate e l’individuazione degli eventuali scostamenti rispetto
agli obiettivi assegnati nel budget con le conseguenti azioni correttive, permetterà: (i) l’implementazione di standard applicativi utili a perseguire l’armonizzazione dei dati
provenienti dai sistemi contabili delle diverse società; (ii) l’individuazione di indicatori necessari al governo dei suddetti organismi societari e dei fattori che ne influenzano l’andamento; (iii) la redazione del bilancio consolidato, ai sensi delle disposizioni di cui al
decreto legislativo n. 118/2011.
Per quanto attiene il processo di riordino, nel mese di dicembre 2015 si è conclusa la procedura di liquidazione di ARCEA Lazio S.p.A., con la conseguente cancellazione dal registro delle imprese; contestualmente, con riferimento al processo di riordino degli
organismi partecipati che svolgono attività strumentali è stata costituita Lazio Crea S.p.A.,163 nata dalla fusione per unione di Lazio Service S.p.A. e LA.it. S.p.A. ed è stata
avviata la messa in liquidazione di ASAP (Agenzia per lo Sviluppo delle Amministrazioni Pubbliche) le cui funzioni saranno svolte da Lazio Crea S.p.A. ai sensi dell’articolo 3, commi 5 e 6, della legge regionale n. 12/2016.
A settembre 2016 è stata aggiudicata una procedura per il conferimento dell’incarico di
advisor ad un soggetto esterno, finalizzato a supportare le attività di cessione delle quote di partecipazione delle società nelle quali l’amministrazione è socio di minoranza;164
l’assemblea dei soci di Lazio Innova S.p.A. del 26 settembre 2016 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di BIC Lazio S.p.A. in Lazio Innova S.p.A.
Con riferimento al riordino delle attività di razionalizzazione nel settore dei trasporti pubblici locali, nel mese di luglio 2016 si è conclusa l’operazione straordinaria di scissione
attività simili o complementari realizzando risparmi in termini di economia di scala, ottenute attraverso l’impiego di minori quantità di fattori produttivi, nonché attraverso migliori sinergie tecniche, amministrative, organizzative e gestionali comuni e migliore valorizzazione ed ottimizzazione delle professionalità interne, con conseguente maggiore efficienza nell’espletamento dei servizi e conseguente diminuzione dei costi,
nonché efficientando i servizi e mantenendo inalterati gli attuali livelli occupazionali; (iv) proseguire le attività di razionalizzazione nel settore dei trasporti pubblici locali, realizzando nel tempo: efficientamento (riduzione costi collettivi per inefficienza); (v) realizzare manovre virtuose su costi e ricavi (introduzione dei costi standard, riduzione dell’evasione e rimodulazione tariffaria); (vi) semplificare i servizi (integrazione tariffaria); (vii) aumentare la trasparenza (affidamento del servizio attraverso gara). 161 DGR 23 febbraio 2016, n. 49, “Direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio anche ai fini dell’esercizio del controllo analogo sulle società in house”, in sostituzione della
precedente direttiva finalizzata all’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio delle società regionali, a presidio del rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità nell’uso delle risorse pubbliche (DGR 23 marzo 2012, n. 112). 162 Articolo 147-quater del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. 163 La società risulta iscritta nel registro delle imprese a partire dal 31 dicembre 2015. 164 Aeroporti di Roma S.p.A. (1,33 per cento) – Tecnoborsa S.c.p.A. (3,17 per cento) – CAR S.c.p.A. (26,79 per cento).
Piano della performance 2017-2019
85
totale di Cotral Patrimonio S.p.A. in Cotral S.p.A. e in Astral S.p.A.165 Per quanto riguarda
il riordino delle società operanti nel settore ambientale, in attuazione dell’operazione di aggregazione e cessione della società Lazio Ambiente S.p.A. e della controllata EP Sistemi S.p.A., è stata aggiudicata la procedura di selezione di un advisor esterno, quale supporto
per l’individuazione della soluzione idonea allo scopo.166 Complessivamente, con stime prudenziali, dal riordino delle partecipazioni societarie potrà determinarsi un risparmio di
spesa complessivo pari a circa 40 milioni e un ricavo potenziale da dismissioni pari a circa 32,5 milioni167 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tavv. S2.6 e S2.7).
TAV. S2.6– DEFR LAZIO 2017: PARTECIPAZIONI DIRETTE- AZIONI, CRONOPROGRAMMI, RISPARMI MONETARI E ENTRATE DA DISMISSIONE. ANNI 2015-2018 (VALORE DEI RISPARMI E DELLE ENTRATE ESPRESSI IN MILIONI DI EURO; QUOTE DI PARTECIPAZIONE ESPRESSE IN PERCENTUALE)
PARTECIPAZIONI DIRETTE E (QUOTA DI PARTECIPAZIONE) AZIONE E (CRONOPROGRAMMA) STIMA DEI
RISPARMI (A REGIME)
STIMA DELLE ENTRATE
DA DISMISSIONE (d)
CO.TRA.L. SPA - (100,00) Incorporazione di Cotral patrimonio avvenuta 6,100 -
CO.TRA.L. PATRIMONIO SPA- (86,72) Scissione totale avvenuta
ASTRAL SPA - AZIENDA STRADE LAZIO- (100) Incorporazione di Cotral patrimonio avvenuta
LAZIO INNOVA SPA- (80,50) Riordino settoriale avvenuto 31,800 (c) -
LAIT SPA- (99,00) Accorpamento avvenuto 1,400
- LAZIO SERVICE SPA-(100,00) Accorpamento avvenuto
ASAP (AGENZIA PER LO SVILUPPO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE) Messa in liquidazione
LAZIO AMBIENTE SPA-(100,00) Dismissione (entro 2017) n.q. n.q.
SAN.IM. SPA-(100,00) Dismissione (b) n.q. n.q.
ARCEA LAZIO SPA-(51,00) Liquidazione completata - -
INVESTIMENTI SPA-(9,80) Dismissione (b) n.q. n.q.
CENTRALE DEL LATTE SPA-(1,71) Dismissione (entro 2017) - 1,000
AEROPORTI DI ROMA SPA-(1,33) Dismissione (entro 2017) - 13,000
C.A.R. SCPA CENTRO AGROALIMENTARE ROMA-(26,79) Dismissione (entro 2017) - 13,500
M.O.F. SPA- (29,00) Dismissione (b) n.q. n.q.
I.M.O.F. SPA-(31,52) Dismissione (b) n.q. n.q.
TUSCIA EXPO' SPA-(25,00) (a) Nessuna azione - -
TECNOBORSA SCPA-(1,87) Dismissione (entro 2017) 0,025 0,030
ALTA ROMA SCPA-(18,54) Dismissione 0,600 0,500
A. R. PER LA PROMOZIONE TURISTICA DEL LAZIO-(51,00) (a) Accelerazione liquidazione (I sem. 2017) - -
AUTOSTRADE PER IL LAZIO SPA-(50,00) Dismissione (b) - 0,700
TOTALE
39,925 28,730
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Area: Società controllate ed enti pubblici, giugno 2016. – (a) In fallimento. – (b) Da definire. – (c) Risparmi derivanti dal riordino delle società operanti nel settore dello sviluppo economico: 4,8 milioni già realizzati e 27 milioni da realizzare nel periodo 2015 -2017. – (d) Per la stima delle entrate da dismissione si fa riferimento al valore del patrimonio netto (capitale sociale + riserve + utili - perdite).
In termini programmatici, alla fine del triennio 2016-2018, la Regione Lazio conserverà esclusivamente la proprietà delle quote azionarie detenute nelle società strettamente
necessarie al perseguimento dei propri fini istituzionali, nell’ambito del trasporto locale
165 DGR 10 maggio 2016, n. 243, “Determinazioni da assumere nell'ambito delle assemblee straordinarie dei soci di Co.tra.l. Patrimonio S.p.A., Cotral S.p.A. ed Astral S.p.A. previste per il giorno 10 maggio 2016, rispettivamente alle ore 16:00, alle ore 17:00 ed alle ore 18:00”. Atto repertorio n. 6503 - raccolta n. 293628
del 28 luglio 2016. 166 DGR n. 129 del 31 marzo 2016 recante “Atto di indirizzo avente ad oggetto il riordino delle partecipazioni
societarie operanti nel settore ambientale, in attuazione del Piano di razionalizzazione della regione Lazio approvato con il decreto del Presidente n. T00060 del 21.04.2015, ai sensi dell'articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)". 167 Il riordino delle società operanti nel settore dello sviluppo economico ha già prodotto un risparmio di 4,8 milioni. Le minori spese cumulate per il periodo 2015-2017 sono previste raggiungere i 27 milioni. Inoltre, i
risparmi annui a regime derivanti dalle altre attività di riordino potrebbero ammontare a 8,1 milioni mentre le entrate potenziali da dismissione dovrebbero raggiungere i 32,5 milioni.
Piano della performance 2017-2019
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(Cotral S.p.A.), della progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete
viaria regionale (Astral S.p.A.), dello sviluppo economico e territoriale mediante la gestione di fondi pubblici (Lazio Innova S.p.A.), delle funzioni amministrative regionali, gestione del sistema informativo regionale e attività di formazione per il supporto
amministrativo (Lazio Crea S.p.A.), della progettazione integrata del collegamento Cisterna–Valmontone (Autostrade per il Lazio S.p.A.) e, infine, della gestione e
amministrazione dei contratti di locazione finanziaria in essere (SAN.IM. S.p.A.).168 TAV. S2.7– DEFR LAZIO 2017: PARTECIPAZIONI INDIRETTE- AZIONI, CRONOPROGRAMMI, ENTRATE DA DISMISSIONE. ANNI 2015-2018 (VALORE DELLE ENTRATE ESPRESSE IN MILIONI DI EURO; QUOTE DI PARTECIPAZIONE ESPRESSE IN PERCENTUALE)
PARTECIPAZIONI INDIRETTE E (QUOTA DI PARTECIPAZIONE) AZIONE E (CRONOPROGRAMMA) STIMA DELLE ENTRATE DA DISMISSIONE (f)
TRAMITE LAZIOINNOVA SPA
- BIC LAZIO SPA-(77,49) Progetto di fusione approvato (e)
- RISORSA SRL-(100,00) (b) Progetto di fusione approvato -
- INVESTIMENTI SPA-(9,80) Dismissione (d) n.q.
- FROSINONE MULTISERVIZI-(49,00) (a) Nessuna azione -
- INT. CIVITAVECCHIA PIATTAFORMA LOGISTICA-ICPL SRL-(4,28) (a) Nessuna azione -
- SOCIETÀ POLO TECNOLOGICO INDUSTRIALE ROMANO SPA-(1,28) Dismissione (entro 2017) 1,000
- P.S.E TECN. DEL LAZIO MERIDIONALE SCRL-PALMER SCRL-(45,76) Dismissione (entro 2017) 0,300
- P. S.E TECN.DELL'ALTO LAZIO SCRL-(44,21) (b) Dismissione avvenuta -
- CONSORZIO SAPIENZA E INNOVAZIONE (50,00) Dismissione avvenuta -
- PROMOZIONE E SVILUPPO LATINA SRL-(8,21) (b) Accelerazione liquidazione (entro 2017) -
- LIRICART SCARL-(6,40) (c) Nessuna azione -
TRAMITE COTRAL SPA
- AZIENDA TRASPORTI AUTOLINEE LAZIALI SCRL - ATRAL SCRL- (70,00) Dismissione (entro 2017) 1,180
. SOCIETÀ TRASPORTI LAZIALI SCRL - STL SCRL- (51,00) Dismissione (entro 2017) 0,030
- LAZIO PROGETTI E SERVIZI SCARL- (60,00) Dismissione (entro 2017) 0,100
- LE ASSICURAZIONI DI ROMA - MUTUA ASS.COM. ROMANA SPA-(3,15) Dismissione 1,200
TRAMITE LAZIO AMBIENTE SPA
- E.P. SISTEMI SPA- (60,00) Dismissione (entro 2017) n.q.
TOTALE 3,81
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Area: Società controllate ed enti pubblici, novembre 2016. – (a) In fallimento. – (b) In liquidazione. – (c) In liquidazione coatta amministrativa. – (d) Da definire. - (e) Risparmi già inclusi nella partecipazione diretta Lazio Innova. – (f) Per la stima delle entrate da dismissione si fa riferimento al valore del patrimonio netto (capitale sociale + riserve + utili - perdite).
Gli indirizzi e obiettivi169 nell’ambito del trasporto locale (Cotral S.p.A.) sono tesi a: migliorare la mobilità locale mediante l’estensione delle attuali linee di trasporto verso aree non servite e/o mediante l’implementazione delle coincidenze e interdipendenze con
i servizi di zone limitrofe; implementare la produttività operativa attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse umane e delle infrastrutture; ridurre i costi della gestione (per un
minimo del 10 per cento) rispetto ai costi sostenuti nell’anno precedente di riferimento. In tema di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete viaria
regionale (Astral S.p.A.), sono stati attribuiti gli obiettivi di rinnovare e sviluppare la rete viaria regionale e provinciale, secondo criteri di economicità e nel rispetto dell’equilibrio di gestione e di implementare i sistemi di bigliettazione, anche elettronica.
168 SAN.IM. S.p.A. ed Autostrade per il Lazio S.p.A. potranno eventualmente essere dismesse quando completeranno le proprie attività specifiche (cfr. § 4.3.2 del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute, ai sensi dell’articolo 1, comma 612, della legge 23 dicembre 2014, n. 190). 169 L’articolo 18 (Controllo strategico), comma 1, della Direttiva approvata con la DGR n. 49/2016 dispone
che: “[…] la Giunta regionale, nell’ambito del Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR), definisce gli indirizzi e gli obiettivi strategici che le società devono perseguire nel periodo considerato […]”.
Piano della performance 2017-2019
87
Per quanto riguarda lo sviluppo economico e territoriale (Lazio Innova S.p.A.), sono stati
attribuiti gli obiettivi di migliorare l’utilizzazione delle risorse finanziarie regionali e comunitarie, a supporto delle infrastrutture territoriali e delle attività produttive, incentivando e salvaguardando l’occupazione.
Sul versante dell’espletamento delle funzioni amministrative regionali e per il sostegno
all’attuazione dell’Agenda digitale e del sistema informativo dell’Amministrazione (LazioCrea S.p.A.), sono assegnati gli obiettivi di: (a) razionalizzare l’attività societaria al fine di realizzare e ottimizzare i servizi tecnico-amministrativi regionali; (b)
implementare i servizi di supporto per le strategie di crescita digitale, secondo quanto previsto dall’Agenda Digitale regionale, anche mediante l’individuazione di tecnologie
innovative per la gestione del Sistema Informativo Regionale. Per la funzione di progettazione integrata (Autostrade per il Lazio S.p.A.), l’obiettivo è
quello di proseguire nelle attività e atti inerenti la procedura ad evidenza pubblica per la realizzazione del collegamento Cisterna-Valmontone, nonché di altre infrastrutture
strategiche relative al sistema viario regionale. Infine, in tema di gestione e amministrazione dei contratti di locazione finanziaria
(SAN.IM S.p.A.), l’obiettivo è quello di agire sui contratti precedentemente stipulati, escludendo la possibilità di poter intraprendere qualsiasi ulteriore attività di locazione
finanziaria o qualsiasi attività finanziaria in genere. Tendenze della finanza pubblica, manovra 2017-2019 e quadro programmatico
Nel 2017 l’impulso pubblico alla crescita economica regionale deriverà principalmente dalla conclusione di alcuni investimenti strategici in ambito infrastrutturale, a cui si
aggiungerà l’effetto dell’avanzamento di progetti per una spesa stimata in 1,6 miliardi, nonché dall’avvio progetti per complessivi 1,53 miliardi. L’effetto sulla crescita
complessiva del PIL reale programmatico, sul quale impattano anche misure contenute nella legge di bilancio nazionale per il triennio 2017-2019, è di un punto di decimale in più (+1,2 per cento) rispetto all’andamento tendenziale. Il dispiegarsi degli effetti delle
politiche pubbliche, specificate nella legge di stabilità regionale per il 2017, dovrebbe produrre effetti economici e finanziari, nel biennio 2018-2019, tali da consentire
un’espansione del prodotto reale attorno all’1,4 per cento in ciascun anno. Nel 2015 l’indebitamento netto regionale è stato pari a 774 milioni come saldo netto di un rimborso di quote capitali per 492,4 milioni e un maggior indebitamento per 182,4 milioni per
coprire nuovi investimenti regionali, da un lato, e un’anticipazioni di liquidità per 1,083 miliardi, dall’altro (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.9).
TAV. S2.9– DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA REGIONALE 2016-2019 - IL QUADRO TENDENZIALE A LEGISLAZIONE VIGENTE (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO)
VOCI CONSUNTIVO SCENARIO DI PREVISIONE
2015 2016 2017 2018 2019
TENDENZIALE Indebitamento netto (1) -774 -800 150 265 348 Saldo primario (2) 165 84 100 100 100 Servizio del debito 999 1.168 1.157 1.020 990 Indebitamento netto strutturale (3) = (1) - (4) -806 -827 115 230 313 Entrate una tantum (4) 32 27 35 35 35 Debito pubblico (5) = (5t-1) - (5t) 20.589 21.389 21.239 20.974 20.626
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.
Piano della performance 2017-2019
88
Nel 2016, le previsioni del quadro tendenziale, indicano un indebitamento che raggiunge
800 milioni a seguito del rimborso di quote capitali (503,3 milioni), della contrazione di un mutuo per 300,3 milioni per realizzare nuovi investimenti regionali e della stipula, la cui istruttoria è in fase di definizione, di un mutuo (per il valore di 1,0 miliardo) destinato
a dare copertura finanziaria agli investimenti finanziati con indebitamento autorizzato negli esercizi precedenti, e non contratto. Per il triennio successivo, le previsioni di
indebitamento netto, descrivono un profilo caratterizzato da un minore rimborso di quote capitale del debito contratto per effetto di disposizioni normative nazionali che determinano la sospensione di tali quote connesse al rimborso delle anticipazioni di
liquidità contratte dalla Regione. A fronte del rimborso del debito in ammortamento (350,2 milioni nel 2017; 365,3 milioni nel 2018 e 348 milioni nel 2019), è stato stimato
un nuovo debito, connesso alle esigenze di copertura dei residui perenti riferiti alle spese di investimento, per un importo pari a 200 milioni nel 2017 e 100 milioni nel 2018.
Il consuntivo 2015 del saldo primario, conseguentemente alle procedure di razionalizzazione della spesa e, al contempo, all’impostazione delle politiche di bilancio
dei precedenti anni, è stato pari a 165 milioni. Nel periodo 2016-2019 il saldo primario tendenziale oscilla tra gli 84 milioni del 2016 e i 100 milioni, per ciascuno degli anni dal 2017 al 2019, come risultato del quadro di simulazione dell’andamento tendenziale delle
entrate e delle uscite. Nel 2015, il servizio del debito si è attestato di poco al di sotto di 1,0 miliardo, risultando più favorevole rispetto all’anno in corso (1,168 miliardi) a seguito
delle condizioni vantaggiose praticate sulle politiche regionali di ristrutturazione del debito. Per il periodo 2017-2019 le proiezioni sul servizio restituiscono un andamento in lieve ma costante, riduzione (da 1,1 miliardi del 2017 a 990 milioni del 2019). Le entrate
una tantum, nello scenario tendenziale, stimano le aspettative d’incasso dei proventi generati dalle politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare. I valori medi dei
proventi, nell’arco temporale 2016-2019, si attestano attorno ai 32 milioni all’anno.
Le misure che qualificano il bilancio di previsione 2017-2019, sono state elaborate in base ai vincoli stabiliti dalle norme relative al raggiungimento del pareggio di bilancio ovvero l’autorizzazione a contrarre nuove spese solo in relazione alle risorse
effettivamente disponibili. Per la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2017-2019, incentrati sugli interventi di consolidamento dei conti regionali, in una fase
economica e finanziaria, caratterizzata, inoltre, dalle politiche di spesa per garantire i diritti essenziali della persona e dagli investimenti orientati a favorire il progresso economico e sociale delle famiglie e delle imprese, è stata assunta, già nel 2013, la
decisione di usare la leva fiscale per il 2014 con esclusivo riferimento ai soggetti con reddito superiore ai 28mila euro.170 Successivamente, considerando le azioni di spending
review poste in atto, è stato possibile elevare la soglia di esenzione per i redditi inferiori a 35mila euro, prevedendo, al contempo, sia la mancata applicazione della maggiorazione per i nuclei familiari numerosi e con reddito imponibile complessivo non
superiore a 50mila euro sia l’introduzione di una nuova misura agevolativa per favorire i nuclei familiari (con reddito imponibile complessivo non superiore a 50mila euro) aventi
a carico uno o più figli disabili.
170 Con la Legge Regionale 14 luglio 2014, n. 7, recante “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno della famiglia” è stato incrementato il
Fondo per la riduzione della pressione fiscale fino a un importo pari a 39 milioni che ha consentito di esentare completamente i contribuenti con reddito fino a 28.000 euro.
Piano della performance 2017-2019
89
Nella nuova manovra per il 2017-2019, si prevede: (a) la riduzione della pressione fiscale
attraverso la rimodulazione della maggiorazione dell’addizionale regionale dell’IRPEF per gli anni d’imposta 2017 e 2018; (b) la conferma, per il biennio 2017-2018, dell’esenzione dell’addizionale IRPEF per i redditi inferiori a 35mila euro oltre alle altre agevolazioni
previste per il 2016 in favore sia delle famiglie con reddito complessivo fino a 50mila euro e aventi 3 o più figli a carico sia dei nuclei familiari con reddito fino a 50mila euro
aventi a carico uno o più figli disabili; (c) la revisione della normativa regionale in tema di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale; (d) la prosecuzione dell’attuazione del Piano di rientro dal
disavanzo;171 (e) la prosecuzione del processo di dismissioni patrimoniali.
La rimodulazione della maggiorazione dell’addizionale regionale all’IRPEF, per gli anni di imposta 2017 e 2018, in base alle simulazioni svolte in fase di programmazione economico-finanziaria oltre a realizzare una riduzione del prelievo fiscale per tutti i
soggetti con reddito imponibile superiore a 35mila euro, valorizza la natura progressiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, prevedendo una maggiorazione del prelievo
crescente per ciascuno degli scaglioni di reddito.172 Per i contribuenti con reddito superiore a 35mila euro (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 4) viene prevista una rimodulazione progressiva, in chiave riduttiva, del prelievo fiscale che interessa il
secondo, il terzo e il quarto scaglione di reddito.
In particolare, per i redditi compresi tra 15mila e 28mila euro (secondo scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 all’1,1 per cento e il prelievo complessivo, tenuto
conto dell’aliquota ordinaria e della maggiorazione,173 raggiungerà il 2,83 per cento dall’attuale 3,33 per cento; per i redditi compresi tra 28mila e 55mila euro (terzo scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 all’1,2 per cento e il prelievo
171 Articolo 9 (Disposizioni concernenti le regioni e in tema di sanità e università), comma 5, del Decreto
Legge 19 giugno 2015, n. 78, recante” Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”. Il comma 5 specifica che: “[…] in deroga all'articolo 42, comma 12, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive
modifiche, il disavanzo al 31dicembre 2014 delle regioni, al netto del debito autorizzato e non contratto, può essere ripianato nei sette esercizi successivi a quote costanti, contestualmente all'adozione di una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo, sottoposto al parere del collegio dei revisori, nel quale sono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio […]”. 172 Articolo 11 (Determinazione dell’imposta) del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 recante “Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi”. 173 Prevista dall’articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005).
Piano della performance 2017-2019
90
complessivo passerà dall’attuale 3,33 per cento al 2,93 per cento; per i redditi compresi
tra 55mila e 75mila euro (quarto scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 per cento all’1,3 per cento che, in termini di prelievo complessivo, si traduce in un’aliquota del 3,03 per cento in luogo dell’attuale 3,33 per cento; per i redditi superiori a 75mila
euro il prelievo resta confermato al 3,33 per cento. Per i contribuenti con reddito inferiore a 35mila euro, già esentati negli anni 2015 e 2016 dalla maggiorazione dell’addizionale
IRPEF, proseguirà la disapplicazione della misura aggiuntiva del prelievo. La revisione della normativa regionale in tema di compartecipazione alla spesa da parte
dei cittadini per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale, in funzione di una maggior equità, prevede l’abrogazione di un Decreto del Commissario ad Acta174 del 2008
sovrapposto a disposizioni nazionali del 2011.175 Il nuovo assetto di compartecipazione andrà in vigore dal 1 gennaio 2017. Con le definizioni programmatiche per il triennio 2017-2019, le entrate totali sono stimate in riduzione, passando dai 3,27 miliardi del
2017 ai 3,04 miliardi del 2019; la riduzione cumulata risulterebbe prossima al 7 per cento (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.10).
Nel 2017, l’83 per cento delle entrate totali proverrà dalla componente fiscale (2,71
miliardi) mentre le entrate correnti una tantum (347 milioni) copriranno il 10,6 per cento dell’intero ammontare delle entrate; sono attese in riduzione le entrate in conto capitale
(dai 207 milioni del 2017 ai 60 milioni del 2018 e del 2019). Nel biennio 2018-2019 la composizione delle entrate si modificherà sensibilmente; quasi il 94 per cento proverrà dalle voci che compongono le entrate fiscali. Le uscite regionali di parte corrente,
componente predominante delle spese totali (pari a 3,5 miliardi nel 2017), subiranno, anch’esse, una riduzione consistente nel corso del triennio (da 3 miliardi circa del 2017
a 2,6 miliardi del 2019) mentre è prevista in crescita la componente delle uscite di parte
174 DCA 17 novembre 2008, n. 42, recante “Adozione di misure di partecipazione da parte del cittadino alla
spesa sanitaria relativa a prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del SSR, ai sensi dell'art. 61, comma 21, della L. n. 133 del 6 agosto 2008 di conversione con modificazione del D.L. 25 giugno 2008, n.
112”. 175 Con l’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” è stato riattivato il disposto dell’articolo 1, comma 796, lettera p), primo periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (finanziaria 2007)”: […] a decorrere dal 1° gennaio 2007, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale gli
assistiti non esentati dalla quota di partecipazione al costo sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro […]
TAV. S2.10 – DEFR LAZIO 2017: PREVISIONI DELLA MANOVRA 2017-2019 DEL BILANCIO LIBERO REGIONALE (AL NETTO DELLE RISORSE VINCOLATE E DELLE PARTITE
FINANZIARIE) (VALORI ASSOLUTI ESPRESSI IN MILIONI)
VOCI
2017 2018 2019
- Entrate fiscali 2.712,4 2.799,7 2.853,8 - Entrate per recupero base imponibile - 25,0 48,0 - Entrate correnti una tantum 347,6 305,9 80,0 - Entrate in conto capitale (e) 206,8 59,3 59,3 TOTALE ENTRATE (a) 3.266,8 3.190,0 3.041,1 - Uscite di parte corrente (b) 3.018,1 2.908,5 2.567,3 - Uscite di parte capitale 498,7 531,5 723,8 TOTALE USCITE 3.516,8 3.440,0 3.291,1 Avanzo (+)/Disavanzo (-) -250,0 -250,0 -250,0 Mutuo a pareggio 250,0 250,0 250,0 Saldo primario al lordo delle entrate in conto capitale (c)=(a)-(b) 248,7 281,5 473,8 Saldo primario (d)=(c)-(e) 41,9 222,2 414,5
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.
Piano della performance 2017-2019
91
capitale (dai 500 milioni del 2017 ai 723 milioni del 2019).176 In base alle analisi
previsionali sugli aggregati delle entrate e delle uscite, a fronte di un disavanzo stimato in 250 milioni per ciascuno degli anni del triennio, il saldo primario, la differenza tra le entrate totali e la somma delle uscite correnti e delle entrate in conto capitale, passerebbe
dai 42 milioni del 2017 ai 414 milioni del 2019.
Il quadro programmatico di finanza pubblica, basato sulle decisioni di politica economica
per il medio-lungo periodo, definito nell’articolato delle prossime legge di bilancio 2017-2019 e legge di stabilità 2017, delinea una situazione in cui il finanziamento delle spese
per investimento dovrebbe provenire sia dalle risorse assegnate nel Patto per il Lazio del maggio scorso sia da altre fonti di finanziamento autonome e, solo in misura residuale, attraverso l’indebitamento. Il ricorso al mercato, per un importo di circa 250 milioni
all’anno, tra il 2017 e il 2019, ha la funzione di finanziare, principalmente, la perenzione in quota capitale ottemperando in tal modo alle disposizioni di legge177 che impongono
forme di accantonamento, progressivamente crescenti, atte a garantire la copertura della re-iscrizione dei residui perenti (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.11).
TAV. S2.11 – DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA REGIONALE 2014-2018- IL QUADRO PROGRAMMATICO (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO)
VOCI CONSUNTIVO SCENARIO DI PREVISIONE
2015 2016 2017 2018 2019
PROGRAMMATICO
Indebitamento netto (1) -774 -800 120 147 104
Saldo primario (2) 165 84 35 239 407
Servizio del debito 999 1.168 1.157 1.021 994
Indebitamento netto strutturale (3) = (1) - (4) -806 -835 -70 102 59
Entrate una tantum (4) 32 35 190 45 45
Debito pubblico (5) = (5t-1) - (5t) 20.589 21.389 21.269 21.122 21.018
Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.
176 Tra i principali investimenti regionali previsti nel bilancio 2017-2019, non riportati nelle analisi svolte nei precedenti capitoli di questo documento, alcuni rivestono un ruolo specifico per il loro impatto territoriale e socio-economico: (i) gli investimenti regionali destinati alla valorizzazione delle risorse culturali per lo
sviluppo si sostanzieranno nel sostegno ai teatri pubblici (circa 5,2 milioni nel biennio 2017-2018) mentre le politiche per la formazione saranno sostenute dalla realizzazione di residenze universitarie (6,8 milioni nel biennio 2017-2018); (ii) nell’ambito dell’adeguamento delle reti per la viabilità l’impegno diretto regionale riguarderà sia il tratto Canepina-Vallerano per il ricongiungimento con la superstrada Orte-Civitavecchia sia il terzo e ultimo lotto della superstrada Monti Lepini (13 milioni nel triennio 2017-2019); (iii) per le politiche sulla mobilità sono previsti interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sciistici siti nel comprensorio del Monte Terminillo (circa 12 milioni nel triennio 2017-2019); (iv) nell’ambito della gestione
dei rifiuti sarà finanziato un programma straordinario per la raccolta differenziata (55 milioni nel triennio 2017-2019) e saranno attributi contributi alle Amministrazioni locali per opere relative alla bonifica delle discariche dismesse (8,5 milioni nel triennio 2017-2019); (v) in tema di sicurezza sono previsti investimenti per finanziare il “Patto per Roma sicura” e per il “Patto per Lazio sicuro” (1,8 milioni nel triennio 2017-2019); (vi) per le politiche sociali sono previsti contributi agli investimenti per l’attuazione della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) che
riguarderanno i nidi per l’infanzia e l’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza S. Alessio-Margherita di
Savoia per i ciechi (circa 5,1 milioni nel triennio 2017-2019); (vii) nelle politiche di sviluppo economico, per le misure per il riposizionamento competitivo, in attuazione della legge regionale 31 dicembre 2002, n. 46, (Istituzione, modalità di costituzione e di funzionamento di un Gruppo di Lavoro per la predisposizione di un programma operativo di interventi nella zona dell’Area Industriale di Piedimonte San Germano), vi saranno investimenti (circa 1,8 milioni nel biennio 2017-2018 nell’ASI di Frosinone. 177 Articolo 60 (Gestione dei residui) del decreto legislativo n. 118/2011, recante Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
Piano della performance 2017-2019
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4. Obiettivi strategici
In coerenza con il mandato istituzionale ed il contesto reale in cui si colloca l’azione pubblica, nel quadro dell’attuazione del Programma di Governo da cui derivano gli atti di
programmazione economico-finanziaria e le Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020, in continuità con la
programmazione strategico-operativa degli esercizi precedenti, per il triennio 2017-2019 si riportano gli obiettivi strategici collegati alle macro-aree strategiche di intervento. Si pone in evidenza che alcuni obiettivi strategici afferiscono a più macro-aree strategiche
di intervento, a dimostrazione della trasversalità e delle sinergie individuate nella messa a punto della programmazione. Si presenta di seguito un prospetto riepilogativo.
• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse
• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018
• Miglioramento dell’efficienza dell’Avvocatura
• Controllo e vigilanza sugli Enti regionali controllati
• Sicurezza integrata e lotta all'usura
• Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventicalamitosi
1
Una Regione moderna che aiuta
lo sviluppo
• Start-up innovative e internazionalizzazione
• Favorire il passaggio ad un’agricoltura multifunzionale e di qualità
• Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando iservizi pubblici di supporto alle imprese
• Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi
• Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio
• Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo dellla Banda UltraLarga
2
Una grande Regione europea dell'innovazione
• Realizzazione di azioni di sistema finalizzate a favorire l'integrazionescolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione sociale
• Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazionescolastica delle allieve e degli allievi disabili
3
Diritto allo studio ed alla formazione per
lo sviluppo e l'occupazione
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I grafici seguenti, che appaiono stabili rispetto a quelli presentati nel documento di programmazione strategico-operativa relativo ad annualità precedenti, illustrano la
ripartizione dei finanziamenti per macro-area strategica. Per una consultazione estesa si rimanda al documento Con l’Europa, il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo,
il lavoro e la coesione sociale, disponibile sul portale regionale lazioeuropa.it.
• Attuazione del Programma operativo 2016-2018
• Realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali
• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse
4
Una Regione che cura e protegge
• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse
• Interventi di efficientamento nella gestione dei rifiuti e della bonifica deisiti inquinati
• Migliorare la qualità dell'aria nella regione, con particolare riferimentoalle aree con maggiori criticità
• Piani e regolamenti delle aree naturali protette e dei monumenti naturalie consolidamento istituzionale degli enti di gestione
• Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio econtenimento della spesa regionale
5
Una Regione sostenibile
• Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati almiglioramento e potenziamento del servizio
• Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio
• Interventi in materia edilizia
• Sviluppare le infrastrutture stradali
• Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo dellla Banda UltraLarga
• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018
6
Investimenti per un territorio competitivo
• Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani
• Servizi e politiche attive del lavoro
• Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica delle allieve e degli allievi disabili
• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018
7
Scelte per una società più unita
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Piano della performance 2017-2019
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5. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi
Per le strutture amministrative apicali ogni obiettivo strategico triennale è sviluppato secondo un piano d’azione costituito da obiettivi operativi annuali, con indicatori e target
per misurarne il grado di realizzazione al termine dell’esercizio finanziario annuale.
Gli obiettivi operativi annuali delle strutture amministrative apicali sono, di norma, declinati in obiettivi operativi annuali da assegnare alle strutture amministrative di
secondo livello (aree/uffici) attraverso il cosiddetto Programma Annuale Direzionale (PAD). In considerazione dell’esigenza di circoscrivere in modo appropriato le attività più qualificanti nell’esercizio finanziario annuale, nella programmazione strategico-operativa
vengono individuate unicamente le azioni considerate prioritarie e più qualificanti. Da ciò discende anche che si ritiene plausibile – senza che ciò costituisca una diminutio della
rilevanza di alcune specifiche attività interne e senza derogare al principio del cascading – che nella programmazione di secondo livello, che non deve tradursi in una semplice replica della programmazione strategica su un registro gerarchicamente subordinato, si
stabiliscano legami più “indiretti” con il quadro ristretto degli obiettivi strategici esposti nel Piano triennale della performance.
Nell’Allegato tecnico si illustrano in dettaglio gli obiettivi strategici triennali, con i corrispondenti obiettivi operativi (organizzativi ed individuali) da realizzare nell’ambito
dell’esercizio finanziario annuale, suddivisi per direzione/agenzia regionale. Nelle schede di programmazione sono riportati gli indicatori di performance (KPI) ed i valori target da
conseguire, unitamente alle risorse umane e finanziarie previste per la realizzazione degli obiettivi.
Si ritiene opportuno porre in evidenza, in coerenza con le osservazioni di contesto già sviluppate, che si tratta di obiettivi operativi annuali che potrebbero subire delle
modificazioni in corso d’anno in relazione alla quantità di risorse finanziarie che si dovessero rendere effettivamente disponibili per la loro realizzazione. In tale prospettiva,
in occasione dei monitoraggi intermedi (di carattere quadrimestrale) sugli andamenti gestionali potrebbe essere ravvisata l’esigenza di interventi correttivi in caso di scostamenti significativi dallo stato di avanzamento atteso, per cui come previsto dal
Piano triennale della performance
Obiettivi strategici triennali (direzioni/agenzie)
Obiettivi operativi annuali (direzioni/agenzie)
Programma annuale direzionale
Obiettivi operativi annuali (aree/uffici)
Piano della performance 2017-2019
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Sistema di misurazione e valutazione della performance, i checks infrannuali potrebbero
condurre in taluni casi ad una vera e propria ri-pianificazione operativa.
Per quanto riguarda il personale delle categorie, si pone in evidenza che anche in ragione
del collegamento indiretto agli obiettivi strategici ed operativi individuati all’interno del Piano triennale della performance, gli obiettivi individuali e/o i piani operativi di gruppo
vengono comunque assegnati ad inizio anno secondo un principio di continuità con le attività in svolgimento presso le singole strutture/unità amministrative. Naturalmente, resta ferma la possibilità di procedere ad una ri-pianificazione operativa qualora si renda
necessario intervenire con modifiche sostanziali del quadro generale d’azione.
Si riporta nelle pagine seguenti il prospetto riepilogativo degli obiettivi strategici ed operativi assegnati alle singole strutture amministrative apicali (Segretario generale,
Direzioni/Agenzie regionali e Avvocatura regionale)
•Programmazione economico-finanziaria unitaria
•Approvazione legge di bilancio
•Assegnazione delle risorse
•Definizione degli obiettivi della dirigenza
Piano triennale della performance
•Analisi degli andamenti gestionali rispetto alle previsioni
•Controllo di affidabilità degli indicatori
•Rilevazioni di scostamenti con interventi correttivi
•Ri-pianificazione operativa
Monitoraggi intermedi (quadrimestrali) •Rendicontazione
•Riscontro dei valori target attesi
•Verifica dei risultati conseguiti
•Valutazione della performanceindividuale
Relazione sulla performance
Piano della performance 2017-2019
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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi
Segretario generale
Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse
Coordinamento dell’attuazione del ciclo di gestione della performance
Coordinamento degli interventi strategici previsti nell’Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio
Direzione regionale Affari istituzionali, Personale e Sistemi informativi
Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse
Piano triennale della formazione del personale 2017-2019
Analisi delle competenze del personale regionale
Attuazione dell’Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio (DGR n. 435 del 26 luglio 2016)
Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Lazio (DD G08791 del 01.08.2016)
Completamento del Primo Intervento Attuativo del Programma Lazio 30Mega
Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative
Interventi in materia edilizia
Messa in sicurezza degli edifici scolastici
Contributo all'attuazione dell’Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”: Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche
Sviluppare le infrastrutture stradali Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL
Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, Caccia e Pesca
Favorire il passaggio ad un’agricoltura multifunzionale e di qualità
Sostegno all’occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività economiche nelle zone a basso insediamento umano
Sostegno condizionato all’autosufficienza energetica mediante contenimento ed utilizzo di risorse rinnovabili nell’impresa agricola e sviluppo di microimprese
Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando il livello di organizzazione interaziendale
Rafforzamento del potere contrattuale dell’impresa agricola
Direzione regionale Programmazione economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio
Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse
Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale - "Art Bonus Regione Lazio"
Riduzione canoni di locazione passiva
Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im.
Direzione regionale Formazione, Ricerca e innovazione, Università, Diritto allo studio
Realizzazione di azioni di sistema complesse finalizzate a favorire l’integrazione scolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione sociale
Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa
Adozione programmi per l'inserimento culturale, l’accesso a opportunità formative e l’elaborazione di processi di mediazione culturale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio
Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l’integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili
Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni disabili frequentanti gli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo della Regione Lazio
Piano della performance 2017-2019
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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi
Direzione regionale Cultura e Politiche giovanili
Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi
Rilancio del settore del cinema e dell’audiovisivo
Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo
Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale
Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani Interventi a favore dei giovani
Direzione regionale Lavoro
Servizi e politiche attive del lavoro
Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio
Monitoraggio dell’attuazione delle politiche attive
POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione “Generazioni”
Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive
Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performance del POR FESR Lazio 2014-2020 al 2018
Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma Operativo della Regione Lazio per il 2017
Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti
Start-up innovative e internazionalizzazione Sostegno all’internazionalizzazione delle start-up regionali
Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up
Direzione regionale Salute e politiche sociali
Attuazione del Programma Operativo 2016-2018 (P.O.)
Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR
Riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza domiciliare
Piani di efficientamento aziendali
Realizzazione di un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali
Piano Sociale Regionale
Direzione regionale Centrale acquisti
Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse
Centralizzazione delle gare del SSR
Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale acquisti
Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della Giunta regionale
Avvocatura regionale Miglioramento dell’efficienza dell’Avvocatura
Prevenire l’insorgenza del contenzioso
Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni
Ottimizzazione degli incarichi pregressi
Agenzia regionale Turismo
Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio
Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturale dei borghi storici del Lazio e delle aree limitrofe
Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari
Agenzia regionale Protezione Civile
Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventi calamitosi
Regolamento per l’iscrizione e gestione dell’Elenco territoriale regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile
Sistema informativo regionale di protezione civile
Piano della performance 2017-2019
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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi
Direzione regionale Attività di controllo e Coordinamento delle funzioni di vigilanza
Sicurezza integrata e lotta all’usura Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
Interventi regionali per prevenire il fenomeno dell’usura e del sovra-indebitamento
Controllo e vigilanza sugli enti regionali controllati Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB)
Direzione regionale Ambiente e sistemi naturali
Piani e regolamenti delle aree protette e dei monumenti naturali e consolidamento istituzionale degli enti di gestione
Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali
Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette regionali
Migliorare la qualità dell’aria della nostra Regione, con particolare riferimento alle aree con maggiori criticità: Roma e hinterland, Valle Latina da Colleferro a Cassino
Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria, al fine di rafforzare le misure di risanamento della qualità dell’aria e ridurre i livelli inquinanti sul territorio regionale, di cui alla DGR n. 834 del 30.12.2016
Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in grado di incidere positivamente sulla qualità dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del 15.11.2016
Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo
Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio e contenimento della spesa regionale
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 “Interventi di messa in sicurezza e per l'aumento della resilienza dei territori più esposti al rischio idrogeologico e di erosione costiera"
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 “Interventi per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici"
Contenimento della spesa regionale
Direzione regionale Governo del ciclo dei rifiuti
Interventi di efficientamento nella gestione dei rifiuti e della bonifica dei siti inquinati
Aggiornamento del Piano dei rifiuti
Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013
Anagrafe dei siti inquinati
Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità
Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati al miglioramento e potenziamento del servizio
Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali
Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di servizio di trasporto della regione con le aziende esercenti
Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile
Testo unico in materia urbanistica
Piano della performance 2017-2019
100
6. Il processo di miglioramento
6.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano Per l’elaborazione del presente Piano della performance 2017-2019 sono state seguite
le indicazioni fornite a suo tempo da CiVIT/ANAC. Si è dato avvio a fine 2016 del percorso di definizione degli obiettivi con principali soggetti coinvolti, nel quadro del
processo di formazione del bilancio e nei vari incontri organizzati con i direttori regionali. Gli incontri con i soggetti coinvolti a livello decisionale sono proseguiti a gennaio 2017 nell’ambito delle consultazioni per la ripartizione delle risorse del bilancio 2017.
Nell’ottica della sempre più ampia digitalizzazione dell’amministrazione, anche
attraverso dematerializzazione dei processi interni, per la definizione di tutti gli obiettivi e dei corrispondenti piani d’azione è stata messa a disposizione dei dirigenti apicali e dei referenti del controllo strategico un’applicazione informatizzata in grado di favorire
lo sviluppo dei controlli interni e di produrre reportistica omogenea sull’attività amministrativa.
L’applicazione è ospitata all’interno della piattaforma digitale integrata denominata COGES per realizzare le indispensabili connessioni telematiche con gli altri sistemi
informativi e per assicurare una corretta implementazione dell’interoperabilità tra sistema di controllo strategico, sistema di controllo di gestione, sistema del bilancio e
sistema informativo degli atti amministrativi. La Struttura tecnica permanente per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo presso il Segretariato Generale
fornisce il supporto tecnico-metodologico nella fase di definizione degli obiettivi, accompagnando i referenti direzionali del controllo strategico e gli operatori nel corretto utilizzo dell’interfaccia (sotto, esempio di “schermata”).
Piano della performance 2017-2019
101
I dati generali relativi alla Regione Lazio riportati nel Piano della performance 2017-
2019 sono in alcuni casi i medesimi riportati in altri documenti ufficiali, in altri casi è stato necessario procedere a rilevazioni ed elaborazioni ad hoc. In particolare, nella sezione denominata “Amministrazione in cifre”, i dati relativi alle risorse umane
provengono dalla “Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi”, mentre i dati concernenti le risorse finanziarie sono quelli risultanti dal
bilancio regionale e dal Documento di Economia e Finanza Regionale 2017-2019. Dal punto di vista generale, una volta adottato il Piano triennale della performance, con
cui vengono assegnati gli obiettivi strategici triennali e gli obiettivi operativi annuali ai dirigenti apicali delle direzioni/agenzie regionali, entro 15 giorni i responsabili di tali
strutture amministrative adottano i Programmi Annuali Direzionali (PAD) per l’assegnazione “a cascata” degli obiettivi operativi ai dirigenti di area/ufficio. Vale la pena di sottolineare che quando non sussista un collegamento diretto con gli obiettivi
strategici (soprattutto nel caso del personale delle categorie) l’assegnazione degli obiettivi può prescindere dall’adozione formale del Piano triennale della performance ed
avvenire comunque ad inizio anno, per essere successivamente modificata qualora se ne ravvisi l’esigenza.
Successivamente, i dirigenti di area/ufficio definiscono piani operativi di gruppo oppure obiettivi individuali per i propri collaboratori (personale delle categorie). L’attività di
programmazione rappresenta l’avvio del ciclo di gestione della performance, a seguito del quale deve essere sviluppato un monitoraggio in corso d’esercizio degli andamenti (anche avvalendosi del sistema di controllo di gestione), con corrispondente
misurazione e valutazione dei risultati conseguiti nell’ambito dell’esercizio finanziario annuale, con una rendicontazione pubblica degli esiti dell’azione amministrativa.
Le fasi del ciclo di gestione della performance sono strettamente interdipendenti e comprendono la valutazione della performance individuale e la valutazione della performance organizzativa. Tali aspetti assumono uno specifico rilievo nel momento in
cui da un lato forniscono un quadro consolidato degli andamenti reali dell’azione amministrativa con riferimento ad uno specifico esercizio finanziario e, dall’altro lato,
attraverso l’analisi del feedback consentono di operare un riposizionamento complessivo del sistema organizzativo. Inoltre, secondo un’impostazione rivolta a superare automatismi e/o autoreferenzialità delle operazioni collegate alla valutazione della
performance, lo svolgimento di queste fasi consente l’accesso ai meccanismi premiali.
Piano della performance 2017-2019
102
L’intero ciclo di gestione della performance viene rappresentato nello schema
successivo.
Rappresentazione del ciclo di gestione della performance
• Attuazione strategia
• Portafoglio attività
• Stato di salute
• Indicatori di impatto
• Benchmarking
Performanceorganizzativa
• Dirigenti apicali
• Dirigenti II livello
• Personale categorie
Performanceindividuale
Definizione degli obiettivi
Analisi periodica delle attività
Misurazione e valutazione della performance
Relazione sulla performance
Piano della performance 2017-2019
103
Fasi, soggetti e tempi del ciclo di gestione della performance ANNO t-1____________________________________________________ANNO t_________________________________________________________ ANNO t+1
VALUTAZIONE DIRIGENTI II° LIVELLO ANNO t-1
PIANO DELLA
PERFORMANCE
PAD
RELAZIONE SULLA
PERFORMANCE
RIMODULAZIONE
OBIETTIVI
(EVENTUALE)
PROGRAMMAZIONE
STRATEGICO-OPERATIVA
PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-
FINANZIARIA
VALUTAZIONE DIRIGENZA APICALE ANNO t-1
1^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE
CATEGORIE A, B, C, D (non titolare
di AP o PO)
MONITORAGGIO
FINALE
DIRIGENTI
1° MONITORAGGIO
PERSONALE CATEGORIA D (con AP o PO)
APPROVAZIONE BILANCIO ANNO t+1
MONITORAGGIO FINALE PERSONALE
CATEGORIA D (con AP o PO)
2^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE
CATEGORIE A, B, C, D (non titolare
di AP o PO)
3^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE
CATEGORIE A, B, C, D (non titolare
di AP o PO)
4^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE
CATEGORIE A, B, C, D (non titolare
di AP o PO)
VALUTAZIONE PERSONALE
DELLE CATEGORIE ANNO t-1
1° MONITORAGGIO
DIRIGENTI (responsabili di struttura)
2° MONITORAGGIO
DIRIGENTI (responsabili di struttura)
1° MONITORAGGIO
DIRIGENTI (incarico
individuale)
104
6.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio In considerazione del necessario raccordo previsto dall’articolo 10 della legge regionale
n. 1/2011 (così come da altre indicazioni di varia natura e rango), tra i contenuti e il ciclo della programmazione economico-finanziaria e di bilancio e il Piano triennale della performance, quest’ultimo si inserisce in modo organico nel processo di
programmazione della Regione Lazio che ha inizio con l’adozione del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) in cui vengono definite le politiche economiche e
finanziarie della Regione e che delimita l’ambito entro cui costruire il bilancio annuale. La programmazione strategico-operativa viene messa a punto contestualmente al processo di formazione del bilancio, per poi trovare compiuta definizione
successivamente all’adozione del bilancio annuale da parte dell’ente.
L’avvio del ciclo di gestione della performance della Regione Lazio anche nell’anno 2017 risente delle incertezze collegate alle poste di bilancio, con la corrispondente esigenza di selezionare le priorità rispetto ad un quadro finanziario caratterizzato da risorse
scarse e dall’esigenza di uscire con successo dal Piano di rientro sanitario. Di conseguenza, come già accaduto negli anni precedenti, occorre in corso d’anno
verificare le condizioni della programmazione strategico-operativa alla luce dell’effettiva sostenibilità degli impegni assunti e degli obiettivi assegnati nell’ambito dell’esercizio finanziario annuale.
DEFR 2017-2019 Bilancio 2017Piano della performance2017-2019
105
6.3 Azioni per il miglioramento del ciclo di gestione della performance Con il Piano della performance 2014-2016 per la prima volta la Giunta regionale ha dato
avvio al ciclo di gestione della performance, tracciando in forma compiuta le logiche di collegamento dell’azione amministrativa rispetto alle esigenze dei cittadini e del territorio. Con i successivi piani della performance 2015-2017 e 2016-2018, si sono
registrati miglioramenti significativi, sotto il profilo dell’impegno delle strutture amministrative e della consapevolezza del personale dirigenziale. Sulla base anche
dell’esperienza svolta nelle annualità precedenti si è fatto un utilizzo appropriato dei sistemi informativi, con metodiche di lavoro e modalità di comunicazione più efficienti per svolgere gli steps negoziali di confronto sugli obiettivi e per elaborare le proposte
finali. Si ritiene che la produzione di un flusso informativo costante e strutturato consenta un’efficace implementazione del ciclo della performance, alimentando con
modalità più adeguate il cruscotto di monitoraggio degli obiettivi e, più in generale, il sistema di controllo strategico.
Nel Piano della performance 2017-2019 è stato ridotto il numero degli obiettivi da assegnare alle strutture amministrative, segnalando unicamente le attività ritenute più
qualificanti, al fine di fornire una risposta chiara, concreta e riconoscibile ai bisogni della collettività. In tale prospettiva si colloca anche la sempre maggiore sinergia con la galassia degli enti strumentali, al fine di raggiungere la massima integrazione possibile
dell’impegno operativo della Giunta regionale con quello degli enti dipendenti e delle società partecipate.
Rimane l’impegno per la messa a punto di un sistema avanzato di monitoraggio/rendicontazione sul grado di realizzazione degli obiettivi strategici
attraverso adeguati indicatori di policy, in grado di misurare l’impatto (outcome) delle politiche regionali, così da estendere la conoscenza degli esiti dell’azione pubblica ed i
margini di partecipazione di cittadini e/o stakeholders alle scelte politiche. Allo stesso modo, si intende sviluppare un sistema di controllo di gestione più adeguato rispetto
all’esigenza di costruire un apposito cruscotto gestionale collegato al cruscotto del controllo strategico per migliorare l’efficienza interna delle strutture nello svolgimento dell’attività amministrativa attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza sulla
quantità e la qualità degli outputs.
Controllo di gestione /outputs
Controllo strategico /outcome
106
Raccordo con il Sistema di misurazione e valutazione della performance
Il Piano della performance 2017-2019 contiene gli obiettivi strategici triennali e gli obiettivi operativi annuali (organizzativi e individuali) che la Giunta regionale assegna
ai dirigenti apicali delle strutture amministrative. In base al principio del cascading, gli obiettivi operativi annuali dei dirigenti apicali devono poi essere declinati – almeno in
linea di massima, per evitare semplici meccanismi di “replica” della programmazione a livello delle aree in cui si articolano le strutture amministrative apicali – in obiettivi operativi annuali (sia organizzativi che individuali) per i dirigenti di secondo livello, da
cui discendono i piani operativi di gruppo e/o gli obiettivi individuali da assegnare al personale delle categorie.
Obiettivi e piani operativi annuali vengono sottoposti ad un monitoraggio periodico nel corso dell’anno: con cadenza quadrimestrale per gli obiettivi dei dirigenti; con cadenza
trimestrale per piani operativi di gruppo e obiettivi individuali assegnati al personale delle categorie. La programmazione, il monitoraggio e la verifica finale dell’azione
amministrativa al termine dell’esercizio finanziario si avvale della metodologia e della strumentazione sviluppata nel Sistema di misurazione e di valutazione della performance.
All’inizio dell’anno successivo a quello di riferimento dell’esercizio finanziario,
avvalendosi anche dell’infrastruttura tecnologica denominata COGES, vengono eseguite le verifiche delle risultanze riguardanti gli andamenti gestionali ed il grado di realizzazione degli obiettivi, in modo da pervenire ad una misurazione degli indicatori di
performance – sia organizzativa che individuale – riguardante le singole strutture amministrative. Vale la pena di precisare che la valutazione della performance
individuale comprende anche i cosiddetti “comportamenti organizzativi” del personale dirigenziale e delle categorie osservati nello svolgimento dell’attività amministrativa
nell’esercizio di riferimento. Il Sistema di misurazione e valutazione della performance è stato predisposto per:
consentire la misurazione, la valutazione e, quindi, la rappresentazione in modo integrato ed esaustivo, del livello di performance atteso (che l’amministrazione si
impegna a conseguire) e realizzato (effettivamente conseguito), con evidenziazione degli eventuali scostamenti;
consentire un’analisi delle cause specifiche legate a tali scostamenti, prevedendo
successivi livelli di dettaglio; consentire di individuare elementi sintetici di valutazione d’insieme riguardo
all’andamento generale dell’amministrazione; consentire un monitoraggio continuo della performance dell’amministrazione nel suo
complesso e delle singole strutture amministrative, anche ai fini dell’individuazione di
interventi correttivi in corso d’esercizio; garantire i requisiti tecnici della validità, affidabilità e funzionalità;
assicurare un’immediata e facile comprensione dello stato della performance agli attori interni all’amministrazione, alla collettività ed agli osservatori qualificati esterni;
promuovere la semplificazione e l’integrazione dei documenti di programmazione,
verifica e rendicontazione della performance; esplicitare le responsabilità dei diversi attori in merito alla definizione degli obiettivi
ed agli scostamenti tra performance attesa e realizzata; assicurare la trasparenza totale rispetto all’andamento dell’amministrazione.
107
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance stabilisce:
fasi, tempi, modalità, soggetti e responsabilità del processo di misurazione e di valutazione della performance;
procedure di conciliazione relative all’applicazione del sistema di misurazione e di
valutazione della performance; modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti;
modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio.
In base a quanto previsto dall’articolo 15, comma 1, della legge regionale n. 1/2011, l’Organismo indipendente di valutazione (OIV)178 sottopone alla Giunta regionale la
proposta di valutazione dei dirigenti apicali ai fini dell’accesso alla premialità, monitora il funzionamento complessivo del Sistema di misurazione e valutazione della performance e, a tal fine, elabora una relazione annuale sull’applicazione dello stesso e
sulla situazione generale dei controlli interni con riferimento alla trasparenza e integrità, da pubblicare sul sito web istituzionale della Regione Lazio all’interno di un’apposita
sotto-sezione della sezione denominata “Amministrazione trasparente”.179 Raccordo con gli altri documenti di programmazione
La stretta connessione del Piano della performance 2017-2019 con i documenti di
programmazione economico-finanziaria per il medesimo triennio è stata approfondita in diverse sezioni di questo documento, con i numerosi richiami al DEFR 2017-2019. Di seguito, a dimostrazione della continuità degli indirizzi strategici viene riportato lo
schema degli esercizi di programmazione sviluppati in ambito regionale nella X legislatura.
178 Nominato con DGR n. 153 del 19 giugno 2013. Insediato il 12 luglio 2013. 179 Cfr. decreto legislativo n. 33/2013, articolo 9.
108
Si ritiene però opportuno anche porre in evidenza i collegamenti operativi con il Piano
triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019 (PTPC 2017-2019), prevedendo l’assegnazione di specifici obiettivi individuali per la dirigenza apicale riguardanti l’attuazione delle misure previste nell’ambito del piano anticorruzione regionale.
Un particolare impegno riguarda l’attuazione del Piano triennale delle azioni positive
(PTAP) finalizzato a favorire l’occupazione femminile e rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto la piena realizzazione delle pari opportunità. È previsto un
aggiornamento di tale specifica programmazione in modo da importare e sviluppare le migliori pratiche in questo settore.
Infine, come è possibile desumere anche dall’analisi delle singole schede di programmazione riguardanti le strutture amministrative (cfr. Allegato tecnico), la
programmazione strategico-operativa definita con il Piano della performance 2017-2019 comprende la messa a punto e l’implementazione di molteplici pianificazioni previste da normative settoriali di carattere comunitario, nazionale e regionale.
Azioni positive Pari opportunità
Allegato tecnico
GR SG
GR SG.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR SG.1.1
GR SG.1.2
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Coordinamento dell'attuazione del ciclo di gestione della performance. 25 X X X
Coordinamento degli interventi strategici previsti nell'intesa istituzionale per lo
sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio.25 X X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
NOTA:
Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti
gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse.
Al fine di garantire la conformità dell’azione amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico la legge regionale n.
12/2016 ha conferito al Segretario Generale della Giunta regionale funzioni di coordinamento e verifica delle attività delle strutture
amministrative in ordine al raggiungimento degli obiettivi programmati. Il puntuale svolgimento di tali attività, che si esplica anche
attraverso l'emanazione di specifiche direttive, è indispensabile per assicurare l'unitarietà e l'integrazione della gestione amministrativa.
Strutture amministrative della Giunta regionale
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Coordinamento e verifica delle attività delle
strutture amministrative della Giunta
regionale
Svolgimento delle attività assegnate Binario SI/NO SI SI
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE
Pagina 1 di 127
GR SG
GR SG.1.1
DENOMINAZIONEPESO
25
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Monitoraggio e coordinamento delle attività relative al ciclo di gestione della performance Report Report Report
Cura degli adempimenti relativi
all'attuazione del ciclo di gestione della
performance
Svolgimento attività Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Coordinamento dell'attuazione del ciclo di gestione della performance
Curare il pieno svolgimento del ciclo di gestione della performance è una delle funzioni attribuite al Segretario Generale. Attraverso
l'attività di impulso e coordinamento rivolta alle strutture amministrative della Giunta regionale si intende sviluppare una migliore
conoscenza del Sistema di misurazione e valutazione della performance, nonchè, una maggiore attenzione da parte dei soggetti coinvolti
relativamente agli adempimenti previsti per una corretta e puntuale attuazione del ciclo di gestione della performance.
Strutture amministrative della Giunta regionale
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE
Pagina 2 di 127
GR SG
GR SG.1.2
DENOMINAZIONEPESO
25
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Attività di coordinamento e supervisione degli interventi strategici individuati nell'Intesa Report Report Report
Coordinamento delle attvità relative agli
interventi previsti nell'IntesaSvolgimento attività Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Coordinamento degli interventi strategici previsti nell'Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo economico, la coesione
sociale e territoriale della Regione Lazio.
Il Segretario Generale ha tra le sue funzioni quella di coordinare la pianificazione strategica, l’attuazione, da parte delle direzioni regionali,
dei piani, dei programmi e delle direttive generali definite dall’organo politico. Nell'Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo
economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio (Intesa), stipulata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è dato
avvio ad un percorso unitario di intervento sul territorio regionale, finalizzato allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale
dell’area, al potenziamento del sistema infrastrutturale, nonché alla sostenibilità ambientale ed alla sicurezza del territorio. Tenuto conto
delle linee di sviluppo e delle aree di intervento, condivise tra la Regione Lazio ed il Governo, sono stati identificati gli interventi prioritari
ed i relativi obiettivi temporali per l'attuazione dei quali si ritiene necessaria un'attività di coordinamento dei i soggetti interessati a livello
regionale.
Strutture amministrative della Giunta regionale
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE
Pagina 3 di 127
GR SG
GR SG.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
Contributo all'analisi dei processi riorganizzativi delle strutture amministrative ai fini
dell'aggiornamento del PTPC
Report analitico dei
processi riorganizzativi
delle strutture
amministrative ai fini
dell'aggiornamento del
PTPC
Aggiornamento del PTPC e partecipazione
ad almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Contributo all'aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC).
In relazione all'esigenza di procedere all'aggiornamento annuale del PTPC, anche alla luce della riorganizzazione dellle strutture
amministrative, si rende indispensabile un contributo del vertice amministrativo al monitoraggio dei processi amministrativi, nonché alla
valutazione dei rischi ed all'individuazione di misure specifiche di prevenzione della corruzione.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE
Pagina 4 di 127
GR SG
GR SG.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Attività di coordinamento per l'implementazione del portale regionale Open Data da parte
delle strutture amministrative
Implementazione del
portale regionale
Coordinamento delle attività relative
all'aggiornamento del portale regionale
Open Data e della produzione di nuovi
dataset
Implementazione del portale regionale Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Open Data: coordinamento dell'implementazione del portale regionale
Nel corso dell'anno le strutture amministrative della Giunta regionale saranno coinvolte nell'attività di aggiornamento ed implementazione
dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori
d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale. Al fine di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto
alle complesse sfaccettature della realtà amministrativa regionale si rende necessaria un'attività di impulso e coordinamento verso le
strutture amministrative per il tempestivo aggiornamento e l'individuazione dei dataset esistenti presso le stesse.
Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE
Pagina 5 di 127
GR 01
GR 01.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 01.1.1
GR 01.1.2
1
RISORSE FINANZIARIE
NOTA:
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
1 3 1
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Analisi delle competenze del personale regionale. 20 X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Piano triennale della formazione del personale 2017-2019. 10 X X X
NOTA:
Il fine dell'obiettivo è quello di proseguire il processo di miglioramento della qualità dei servizi erogati attraverso la valorizzazione del
personale, nella sua professionalità e nelle sue competenze, mediante un'adeguata riorganizzazione del lavoro e valorizzazione delle
professionalità per generare efficienza amministrativa ovvero risparmi in termini di maggiore produttività.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Efficienza amministrativaAttuazione del processo di miglioramento
dei servizi erogatiBinario SI/NO SI SI
OBIETTIVO STRATEGICO
Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti
gestionali, l'ottimizzazione delle risorse, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Pagina 6 di 127
GR 01
GR 01.1.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
CAPITOLO IMPORTO
S15902 150.000,00RISORSE FINANZIARIE
RISORSE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D
1
CATEGORIE GIURIDICHE
3 1 1
C B A
Formazione on line in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per il personale regionale
Avviamento di corsi
per almeno n. 90
iscritti
Avviamento di corsi
per almeno n. 90
iscritti
Formazione on line in materia di anticorruzione per il personale regionale
Avviamento di corsi
per almeno n. 220
iscritti
Avviamento di corsi
per almeno n. 220
iscritti
Impegno risorse finanziarieDeterminazione di
impegno
100%
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
FASI DI REALIZZAZIONE
NOTA:
Realizzazione corsi di formazione on line
Realizzazione di corsi di formazione previsti
nel Piano triennale della formazione del
personale 2017-2019
Risultato Percentuale
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Piano triennale della formazione del personale 2017-2019.
Il fine dell'obiettivo è il proseguimento delle azioni previste dal nuovo Piano triennale della formazione del personale 2017-2019 di cui alla
deliberazione della Giunta regionale del 20.12.2016, n. 788. Il Piano definisce gli obiettivi formativi perseguiti, individua le iniziative
formative che saranno attuate nel corso del triennio di riferimento e contiene le indicazioni sulla tipologia, i destinatari e il periodo di
svolgimento.
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Pagina 7 di 127
GR 01
GR 01.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Analisi delle competenze del personale regionale.
Il fine dell'obiettivo è la ricostruzione del portafoglio di competenze di ciascun dipendente regionale. Nel 2017 l'attività riguarderà la
somministrazione del modello di analisi delle competenze, già testato nell'ambito della Direzione regionale Affari istituzionali, personale e
sistemi informativi, a tutto il personale regionale con la conseguente rilevazione dei dati ottenuti, ad esclusione delle Aree Naturali
Protette. Il modello di analisi sarà rimodulato in base alle competenze specifiche di ogni struttura amministrativa.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Rilevazione dati sulle competenze
Somministrazione del modello di analisi
delle competenze e relativa rilevazione dei
dati
Risultato Percentuale 100%
NOTA: Il target annuale del 100% è riferito al budget regionale disponibile in materia
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Modello di analisi delle competenze
Somministrazione del
modello al 50% del
personale
Somministrazione del
modello al 100% del
personale
Dati sulle competenze
Rilevazione dei dati
ottenuti del 50% del
personale
Rilevazione dei dati
ottenuti del 100% del
personale
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
S15902 450.000,00
1 3 1 1
Pagina 8 di 127
GR 01
GR 01.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 01.2.1
GR 01.2.2 Completamento del Primo Intervento Attuativo del Programma Lazio30Mega. XX5
OBIETTIVO STRATEGICO
Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio (DGR n. 435 del 26.07.2016).
Le reti a banda ultralarga rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo della società dell’informazione e sono una condizione
necessaria per la crescita economica. Al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia nazionale per la BUL la Regione
Lazio ed il Ministero delle Sviluppo Economico hanno sottoscritto in data 27.07.2016 l'Accordo di Programma per lo Sviluppo della BUL
nel territorio regionale, come naturale prosieguo della collaborazione istituzionale sul tema già avviata nel 2014 con la sottoscrizione
dell'Accordo Quadro per la realizzazione del Programma Lazio30Mega. L'Accordo disciplina le modalità di attuazione del "Piano Banda
Ultra Larga Aree Bianche Lazio" (Piano BUL Lazio) che integra e sostituisce il Programma Lazio30Mega. L'obiettivo previsto dal Piano, da
raggiungere entro il 2020, è quello di abilitare le Aree Bianche del territorio con servizi ad almeno 30Mbps per il 100% delle unità
immobiliari e con servizi ad almeno 100 Mbps per il 70% delle unità immobiliari appartenenti al Cluster C.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
2019
Accesso alla Banda Ultra Larga
Diffusione dei servizi di rete in Banda Ultra
Larga nelle aree bianche del territorio
regionale
Binario SI/NO SI SI
NOTA:
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018
Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga
nel territorio della Regione Lazio (Determinazione n. G08791 del 01.08.2016).15 X X X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 01, Programma 12, Aggregato 2.03.01.01.000 - Contributi agli investimenti a
Amministrazioni Centrali
1 1 1
Pagina 9 di 127
GR 01
GR 01.2.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Lazio
(Determinazione n. G08791 del 01.08.2016).
La Convenzione Operativa per lo Sviluppo della Banda Ultralarga nel territorio regionale del 01.08.2016, scaturita dall'Accordo di
Programma, disciplina i rapporti tra la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico per il raggiungimento degli obiettivi del
"Piano Banda Ultra Larga Aree Bianche Lazio" (Piano BUL Lazio) attraverso la realizzazione del Piano Tecnico ad essa allegato. Compiti
fondamentali della Regione sono il trasferimento al MiSE delle risorse finanziarie previste dalla convenzione (fondi afferenti al POR FESR
Lazio 2014-2020, Asse 2 Lazio Digitale), e garantire che il Ministero riceva tutte le informazioni necessarie alla corretta gestione, verifica
e rendicontazione delle spese per la realizzazione degli interventi.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
NOTA:
Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Proposta di DGR
Redazione proposta di DGR concernente
l'approvazione della Scheda Modalità
Attuative Programma Operativo (MAPO)
relativa all’Azione 2.1.1 del POR FESR
Lazio 2014-2020
Risultato Binario SI/NO SI
Erogazione acconto al MiSE delle risorse previste dalla convenzione (art. 5 lettera A).
Erogazione fino al
40% dell'intero importo
nei limiti delle
disponibilità del
bilancio regionale
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Proposta di DGR concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma
Operativo (MAPO) relativa all’Azione 2.1.1 del POR FESR Lazio 2014-2020.Proposta di DGR
Trasmissione DGR
contenente la scheda
MAPO al MiSE
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A42103 € 4.192.862,05
1 1 1
NOTA: L'importo di Euro 115.517.766,71 previsto dalla convenzione risulta impegnato sulle annualità 2016-2020. L'importo utilizzabile per l'anno 2017, di complessivi Euro 27.952.413,66, corrisponde alla somma degli importi impegnati nelle annualità 2016 e 2017 sui singoli
capitoli A42101, A42102, A42103.
A42101
A42102
13.976.206,83
9.783.344,78
Pagina 10 di 127
GR 01
GR 01.2.2
DENOMINAZIONEPESO
5
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA: Si prevede di reimpegnare le risorse finanziarie presenti sul capitolo A38503 (Aggregato 2.03.01.01.000 "Contributi agli investimenti a Amministrazioni Centrali" - Denominazione "Quota regionale OVERBOOKING") afferente all'Attività III.3 del POR FESR Lazio 2007-2013
su appositi capitoli della nuova programmazione 2014-2020.
1 1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A38503 11.097.550,87
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Attivazione degli armadi di rete realizzati 70% 85% 100%
Attivazione reteStato di attivazione degli armadi di rete già
rilegati con il Primo Intervento AttuativoRisultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Completamento del Primo Intervento attuativo del Programma Lazio30Mega.
Il Primo Intervento attuativo del Programma Lazio30Mega rappresenta il primo stralcio attuativo del Programma Lazio30Mega, realizzato
in cooperazione istituzionale con il Ministero dello Sviluppo Economico. L'intervento prevede la copertura in banda ultra larga di 23
comuni con maggiore unità abitative del Lazio selezionati sulla base dei risultati della consultazione pubblica 2014 degli operatori di
telecomunicazioni. L'intervento è finanziato con risorse a valere sul POR FESR Lazio 2007-2013 e successivamente, per la parte non
ancora certificata, a valere sulla nuova programmazione 2014-2020.
Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Pagina 11 di 127
GR 01
GR 01.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Pagina 12 di 127
GR 01
GR 01.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 13 di 127
GR 03
GR 03.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Impatto 69%
GR 03.1.1
GR 03.1.2
NOTA:
9 35 25
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Messa in sicurezza degli edifici scolastici. 20 X X X
Contributo all'attuazione dell'Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”:
promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli
edifici e strutture pubbliche (Call for proposal).
20 X X
NOTA: Dati soggetti a variazione e verifica sulla base dell'aggiornamento dell'Anagrafe dell'Edilizia scolastica
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Interventi in materia edilizia.
Gli interventi che la Regione intende realizzare in materia edilizia riguardano due macro-ambiti: 1. messa in sicurezza degli edifici
scolastici attraverso la predisposizioni e l'attuazione di specifici programmi di intervento; 2. efficientamento energetico degli edifici pubblici
del territorio regionale.
Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo, Autorità di Gestione POR/FESR, Direzione regionale Programmazione economica,
bilancio, demanio e patrimonio, Enti locali
INDICATORI
Edifici scolastici in sicurezzaPercentuale degli edifici scolastici messi in
sicurezza nella Regione LazioPercentuale 65% 67%
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 14 di 127
GR 03
GR 03.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA: Con riserva di verifica circa l'effettiva disponibilità di risorse. Il capitolo F16501 presenta cassa negativa. L'effettivo utilizzo dello stanziamento è subordinato al ripristino della positività di cassa.
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Missione 04 Programma 03 Aggregato 2.03.01.02.000 - Interventi regionali in conto capitale
per opere di edilizia scolastica - Cap. F16501-1.950.665,34
Missione 01 Programma 08 Aggregato 2.02.01.07.000 - Nodo regionale dell'anagrafe
dell'edilizia scolastica - Cap. F1650970.000,00
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
1 4 2
Per i progetti ritenuti rispondenti ed attivati dai Comuni in tempo utile, acquisizione da parte
dei Comuni della documentazione attestante l'avanzamento degli adempimenti amministrativi
ai fini dell'erogazione dei finanziamenti previsti, ed erogazioni di prime tranches e successivi
SAL ai sensi della legge regionale n. 88/80 (comprese rimodulazioni di impegni su Capitolo di
Bilancio e definanziamento progetti non attivati)
Report
Attività finalizzata al completamento dell'aggiornamento dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica in
coerenza con gli adempimenti stabiliti in Conferenza Unificata del 6.2.2014Report
Completamento dell'attività istruttoria finalizzata a verificare la rispondenza di tutti i progetti
trasmessi dai Comuni ai contenuti della DGR n. 42/2015 e dell'istruttoria per il
perfezionamento delle procedure di scelta del contraente da parte dei Comuni
Report
Livello di attuazione dell'interventoN. attività-documenti realizzati/N.attività-
documenti previstiRisultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Messa in sicurezza degli edifici scolastici.
La messa in sicurezza degli edifici scolastici presenti sul territorio regionale si attua attraverso la predisposizione di programmi di edilizia
scolastica formulati sulla base delle risultanze delle rilevazioni e degli studi promossi per la migliore conoscenza della situazione
scolastica nelle varie aree territoriali. Detti programmi debbono assicurare, nell'ambito generale della politica dei servizi sul territorio,
l'equilibrato sviluppo delle strutture educative nei vari tipi di scuola con un programma di interventi da realizzare in ragione dell'accertata
disponibilità di spesa che dovrà essere destinata in parte ai comuni ed in parte alle province, effettuando successivamente un attento
monitoraggio sulla realizzazione dei progetti. L'implementazione dell'anagrafe dell'edilizia scolastica è un indispensabile supporto
all'attività programmatoria ai fini della conoscenza del fabbisogno e della valutazione dei progetti presentati per accedere ai finanziamenti
regionali e/o nazionali.
Enti locali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 15 di 127
GR 03
GR 03.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
9 35 25
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Trasmissione degli esiti delle diagnosi energetiche alla Commissione per la relativa
formazione della graduatoria finale degli interventi ammessi a finanziamento
Trasmissione degli
esiti delle diagnosi
energetiche alla
Commissione
Avvio della fase di progettazione degli interventi ammessi a finanziamento Report
Espletamento delle diagnosi energetiche e degli audit energetici preliminari, sulla base degli
interventi selezionati a seguito della verifica dei requisiti di ammissibilità formale da parte
della Commissione tecnica di valutazione interdirezionale
Report
sull'avanzamento
delle attività di
diagnosi energetica
Livello di attuazione dell'interventoAttività realizzate/attività previste nell'anno
2017Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Contributo all'attuazione dell'Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”: promozione dell’eco-efficienza e riduzione di
consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche (Call for proposal ).
Mediane la DGR n. 332/2016 sono state approvate le modalità Attuative (MAPO) relatie all'attuazione dell’Azione 4.1.1 prevista
nell'ambito del POR/FESR 2014-2020 della Regione Lazio denominata "Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia
primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi
intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings ) e delle emissioni
inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e
rigenerazione energetica”. In tale ambito è previsto che la Direzione, facendo seguito alle analoghe attività curate nell'ambito del
precedente arco di programmazione di risorse comunitarie, curi le attività di cui alla prevista "Call for proposal " riservata agli Enti Pubblici
locali, in tema di efficientamento energetico di edifici pubblici del territorio regionale. Nel 2017 è previsto il completamento della fase di
diagnosi energetica degli edifici e l'avvio della fase di progettazione tecnica ed economico-finanziaria degli interventi ammessi a
finanziamento.
Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo, Autorità di Gestione POR/FESR, Direzione regionale Programmazione economica,
bilancio, demanio e patrimonio, Enti locali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 16 di 127
GR 03
GR 03.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Impatto 600.000
GR 03.2.1
NOTA:
1 2 3 1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 10 - Programma 5 - Macroaggregato 2.03.03.02.000 Contributi agli investimenti a
altre imprese partecipate
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL. 10 X X X
NOTA:
Sviluppare le infrastrutture stradali.
La Regione Lazio intende adeguare la maglia infrastrutturale al livello delle regioni europee, attraverso la pianificazione, programmazione
ed attuazione di interventi in materia di grandi opere di viabilità di interesse regionale, finanziate da Accordi di Programma Quadro, dalla
Legge n. 443/2001 (cd. Legge Obiettivo) e da leggi statali e regionali. Con riferimento alla "Rete Viaria Regionale", per il tramite di
ASTRAL S.p.A., provvede sia alla manutenzione straordinaria, sia alla realizzazione di interventi viari nell'ambito della programmazione
generale sulla stessa Rete. Intervenire sulle reti di viabilità significa aumentare la sicurezza delle strade. Il miglioramento della sicurezza
delle infrastrutture stradali conforme ai requisiti di sicurezza dell'UE è anche uno degli obiettivi strategici dell'Unione Europea.
ASTRAL, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e
patrimonio
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Utenti interessati da miglioramento rete
stradale
Popolazione residente nelle aree
interessate da grandi opere stradaliNumerico 400.000 500.000
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 17 di 127
GR 03
GR 03.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA: il pieno raggiungimento del target è condizionato all'effettiva disponibilità finanziaria delle risorse trasferite annualmente ad ASTRAL.
1 2 3 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Capitolo D12524 6.500.000,00
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Km. di strada costruiti e/o messi in sicurezza 40 120 200
Volume degli interventi completatiKm. di strada costruiti e/o messi in
sicurezza
Realizzazione
fisicaNumerico 200
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL.
La Regione Lazio, con riferimento alla "Rete Viaria Regionale" (circa 1.500 km), per il tramite di ASTRAL S.p.A., provvede sia alla
manutenzione straordinaria, sia alla realizzazione di interventi viari nell'ambito della programmazione generale sulla stessa Rete. In base
al contratto di servizi ASTRAL può anche realizzare interventi straordinari su rete viaria di livello locale. Tra le strade più pericolose d'Italia
vi è la strada regionale 148 Pontina. Il traffico presente giornalmente su questa strada è di grande entità ed è caratterizzato da una
notevole componente di traffico pesante. La messa in sicurezza della strada che costituisce un'arteria di notevole importanza nel
collegamento del territorio pontino e l'area romana è di grande rilevanza. Altra arteria da realizzare per avere i benefici di una rete stradale
efficiente e moderna è la bretella autostradale Campoverde-Cisterna-Valmontone. Si vuole completare inoltre la superstrada Frosinone-
Sora, altra arteria della rete principale di interesse regionale, quale parte della cosiddetta Dorsale Appenninica ed al riguardo l'obiettivo è
di verificare la possibilità di inserirla nella programmazione concordata con lo Stato per poi avviare la progettazione.
ASTRAL, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e
patrimonio
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 18 di 127
GR 03
GR 03.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Pagina 19 di 127
GR 03
GR 03.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 20 di 127
GR 04
GR 04.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 04.1.1
GR 04.1.2
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Sostegno all'occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività
economiche nelle zone a basso insediamento umano.15 X
Favorire il passaggio ad un'agricoltura multifunzionale e di qualità.
Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle attività dell'impresa agricola connesse alla tutela e alla manutenzione del territorio e
dell'ambiente, migliorando la competitività delle imprese agricole attraverso un adeguamento e/o ammodernamento delle loro strutture
produttive. Accrescere e potenziare l'agricoltura laziale perchè risponda ai nuovi bisogni della società e favorisca in particolare
l'insediamento di giovani agricoltori ed il rinnovo generazionale degli imprenditori agricoli laziali, attraverso specifici aiuti all'avviamento di
impresa. Incrementare l'efficienza aziendale mediante la riduzione dei costi di produzione compreso il risparmio energetico, promuovendo
il raggiungimento di migliori prestazioni dal punto di vista dell'ambiente, con particolare riferimento al risparmio delle risorse idriche e
all'utilizzo di fonti rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui ed altre materie grezze non alimentari.
Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017
NOTA:
2018 2019
Sviluppo di una agricoltura multifunzionale
Predisposizione di atti e misure di
intervento per favorire l'insediamento dei
giovani agricoltori nelle zone a basso
insediamento umano ed il sostegno
condizionato all'autosufficienza energetica
nelle imprese agricole
Binario SI/NO SI SI
X
DIRIGENTI D C B A
X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE
Sostegno condizionato all'autosufficienza energetica mediante contenimento ed
utilizzo di risorse rinnovabili nell'impresa agricola e sviluppo di microimprese.10 X X X
NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA
14 26 20
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 16, Programma 03 - Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi
agrolimentari, la caccia e la pesca
Pagina 21 di 127
GR 04
GR 04.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
A
7 13
NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE FINANZIARIE
10
RISORSE UMANE DIRIGENTI
CATEGORIE GIURIDICHE
Predisposizione graduatoria di finanziamento domande misura 6.1
Determinazione di
approvazione
graduatoria di
finanziamento
Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento
D C B
Sviluppo dell'occupazione giovanile in
agricoltura
Numero delle aziende insediate da giovani
agricoltori nelle zone a basso insediamento
umano
Risultato Numerico 10
RISORSE
Raccolta delle domande pervenute sulla misura 6.1 (insediamento giovanile in agricoltura) del
PSR Lazio 2014-2020
Elenco domande
pervenute
Atti di concessione
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Sostegno all'occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività economiche nelle zone a basso insediamento
umano.
Favorire l'insediamento ed il ricambio generazionale nell'agricoltura laziale attraverso specifici aiuti rivolti ai giovani agricoltori, perché sia
mantenuta l'attività dell'impresa agricola quale imprescindibile presidio del territorio montano e collinare.
Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)
INDICATORI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Pagina 22 di 127
GR 04
GR 04.1.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE FINANZIARIE
7 13 10
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Raccolta delle domande pervenute sulla misura 4.1.4 (investimenti nelle singole aziende
agricole per approvvigionamento ed utilizzo di fonti rinnovabili, sottoprodotti, materiali di
scarto, residui e altre materie grezze non alimentari) del PSR Lazio 2014-2020
Elenco domande
pervenute
Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento Atti di concessione
Predisposizione graduatoria di finanziamento domande misura 4.1.4
Determinazione di
approvazione
graduatoria di
finanziamento.
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Innovazione aziendaleNumero delle aziende finanziate che
utilizzano fonti rinnovabiliRisultato Numerico 10
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Sostegno condizionato all'autosufficienza energetica mediante contenimento ed utilizzo di risorse rinnovabili nell'impresa
agricola e sviluppo di microimprese.
Produzione di energia da fonti rinnovabili, sfruttando risorse specifiche e sottoprodotti legati all'attività agricola principale o, comunque,
risorse naturali disponibili garantendo all'agricoltore la possibilità di poter integrare il proprio reddito e di poter diversificare le attività
produttive, promuovendo la creazione e il rafforzamento di microimprese che intendano investire nel settore della produzione di energia
da fonti rinnovabili.
Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)
INDICATORI
Pagina 23 di 127
GR 04
GR 04.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 04.2.1
NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA
8 13 10
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 16, Programma 03 - Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi
agrolimentari, la caccia e la pesca
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Rafforzamento del potere contrattuale dell'impresa agricola. 25 X X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
NOTA:
OBIETTIVO STRATEGICO
Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando il livello di organizzazione interaziendale.
Favorire l'ammodernamento delle strutture e delle attrezzature delle imprese agricole del Lazio, sviluppando la cooperazione e la
creazione di reti tra le imprese agricole per accrescere la loro forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione e sostenere la
riorganizzazione dei comparti produttivi, al fine di favorire l'integrazione di filiera tra produttori primari e trasformatori/distributori dei
prodotti agroalimentari, anche attraverso processi di aggregazione e coordinamento nell'attività primaria, nonché incrementando la
possibilità di vendita diretta sul territorio.
Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Organizzazione produttiva
Predisposizione di atti e misure di
intervento volti a favorire il rafforzamento
della filiera produttiva
Binario SI/NO SI SI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Pagina 24 di 127
GR 04
GR 04.2.1
DENOMINAZIONEPESO
25
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Predisposizione graduatoria di finanziamento dei progetti di filiera
Determinazione di
approvazione della
graduatoria di
finanziamento dei
progetti di filiera
Numero dei progetti di filiera pervenuti nell'ambito del PSR Lazio 2014-2020Elenco progetti di
filiera pervenuti
NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE FINANZIARIE
7 13 10
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento Atti di concessione
RISORSE
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Sviluppo e rafforzamento
dell'organizzazione di filiera produttivaNumero dei progetti di filiera finanziati Risultato Numerico 5
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Rafforzamento del potere contrattuale dell'impresa agricola.
Sviluppare la cooperazione tra le imprese agricole per favorire l'ammodernamento delle loro strutture ed attrezzature, per accrescere la
loro forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione e sostenere la riorganizzazione dei comparti produttivi, al fine di favorire
l'integrazione di filiera tra produttori primari e trasformatori/distributori dei prodotti agroalimentari anche attraverso processi di
aggregazione.
Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)
INDICATORI
Pagina 25 di 127
GR 04
GR 04.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Pagina 26 di 127
GR 04
GR 04.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 27 di 127
GR 05
GR 05.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Realizzazione
finanziaria5%
GR 05.1.1
GR 05.1.2
GR 05.1.3
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
PIANO DI AZIONE
NOTA:
Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti
gestionali, l'ottimizzazione delle risorse, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse.
Il fine dell'obiettivo è quello di migliorare l'azione amministrativa attraverso l'organizzazione e la realizzazione di azioni che consentano
un puntuale controllo della spesa per fare in modo di evitare sprechi e ottimizzare la gestione delle risorse di bilancio.
Direzioni regionali, Agenzie regionali, Avvocatura regionale
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Riduzione del disavanzo
Riduzione dello stock del disavanzo
effettivo al 31.12.2015 certificato dalla
Corte dei Conti
Percentuale 5% 5%
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
X
Riduzione canoni di locazione passiva. 20 X X X
Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale
"Art Bonus Regione Lazio".10 X X
A
Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im. 20 X
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Missione 05, Programma 01, Aggregato 2.03.03.01.001 - Piano dei Conti finanziario 2.536.800,00
NOTA:
16 80 62 19 1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 28 di 127
GR 05
GR 05.1.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
NOTA:
Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale "Art Bonus Regione Lazio".
Il fine dell'obiettivo è quello di sviluppare il Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale cosiddetto
"Art Bonus Regione Lazio", promosso con la DGR n. 678 del 15.11.2016, attraverso azioni volte a incentivare la compartecipazione dei
privati al processo di valorizzazione.
LAZIOcrea S.p.A., Comunicazione, relazioni esterne e istituzionali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Raccolta fondi
Esiti delle azioni di valorizzazione del
patrimonio storico artistico regionale
effettuate e della relativa campagna di
raccolta fondi
Realizzazione
finanziariaNumerico 100.000
Bando di manifestazione di interesse per ricerca sponsor
Elaborazione
determinazione di
approvazione del
bando
Predisposizione proposta di DGR recante gli indirizzi in materia di sponsorizzazioni del
patrimonio artistico da affiancare al programma Art BonusProposta di DGR
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Attuazione della DGR n. 781 del 20.12.2016 in merito all'utilizzo delle risorse finanziarie
destinate ad interventi di valorizzazione inseriti nel programma Art Bonus
Firma contratto con
LAZIOcrea S.p.A.
Predisposizione del
piano attuativo
interventi e azioni
Sviluppo e aggiornamento sito istituzionale Art BonusPredisposizione
aggiornamento
Predisposizione
aggiornamento
A
Relazione annuale esiti 2017 della campagna raccolta fondi Art Bonus Regione LazioRaccolta fondi pari a €
100.000
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
G24105 2.536.800,00
NOTA:
1 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 29 di 127
GR 05
GR 05.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Il fine dell'obiettivo è quello di procedere ad una riduzione degli importi dei fitti contrattualizzati, dando attuazione agli indirizzi della Giunta
impartite mediante le memorie in data 14.06.2016 e 15.11.2016, al fine di conseguire risparmi finanziari effettivi a deccorre dall'anno 2017
pari a un milione di euro rispetto all'anno 2016.
Direzione Centrale acquisti, Segretario Generale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE
Riduzione canoni di locazione passiva.
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Riduzione fitti contrattualizzati
Risultati conseguiti che, dando attuazione
alla relativa DGR, hanno consentito di
ridurre l'importo dei fitti contrattualizzati
Realizzazione
finanziariaNumerico 1.000.000
Attività di competenza per dare attuazione alla DGR Attuazione DGR
DIRIGENTI D C B A
Relazione sulla riduzione degli importi dei fitti contrattualizzati
Riduzione importi dei
fitti contrattualizzati
pari a € 1.000.000
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Relazione alla Giunta sulla procedura concorrenziale effettuata per la ricerca di locazioni più
favorevoli
Predisposizione
relazione
Proposta di DGR sulle azioni da intraprendere per la razionalizzazione e riduzione dei fitti
passiviProposta di DGR
RISORSE UMANE
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 30 di 127
GR 05
GR 05.1.3
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
NOTA:
Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im.
Il fine dell'obiettivo è quello di definire un percorso finalizzato a ricercare una maggiore flessibilità nell’utilizzo degli immobili attualmente di
proprietà di San.Im., anche attraverso l'utilizzo di una parte del collaterale dell’operazione (attualmente rappresentato da crediti nei
confronti della Regione a fronte della delegazione di pagamento) ai fini del riacquisto parziale delle notes di San.Im.
San.Im.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Proposta di modifica alle disposizioni
contrattuali di San.Im.
Predisposizione delle proposte di modifica al
Security Trustee e del Note Trustee , anche
previa eventuale convocazione da parte di
Cartesio di una assemblea degli
obbligazionisti
Risultato Binario SI/NO SI
Incarico di assistenza finanziaria al consulente finanziario
Affidamento incarico
al consulente
finanziario
Incarico di assistenza legale nella predisposizione delle proposte di modifica al Security
Trustee e del Note Trustee
Affidamento
incarico al consulente
legale
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Proposte di modifica al Security Trustee e del Note Trustee , anche previa eventuale
convocazione da parte di Cartesio di una assemblea degli obbligazionisti
Elaborazione proposta
di modifica
Predisposizione
proposta e
trasmissione ad
assemblea
noteholders
Incarico di supporto nelle procedure di riacquisto delle notes al Dealer ManagerConsultazioni con
merchant banks
Affidamento
incarico al Dealer
Manager
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 31 di 127
GR 05
GR 05.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
Pagina 32 di 127
GR 05
GR 05.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 33 di 127
GR 06
GR 06.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Realizzazione
finanziaria
GR 06.1.1
GR 06.1.2
DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
X
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
Contrasto della dispersione scolastica e
formativa, della povertà e dell'esclusione
sociale
Programmazione e realizzazione di
interventi all'interno di un sistema integratoNumerico 5.500.000
OBIETTIVO STRATEGICO
Realizzazione di azioni di sistema complesse finalizzate a favorire l'integrazione scolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione
sociale.
Attraverso l’intervento del POR FSE Lazio 2014-2020, la Regione Lazio ha fissato alcuni obiettivi prioritari di intervento strategico nel
campo della filiera dell’istruzione, della formazione e dell’inclusione sociale, finalizzati a garantire nel breve e medio periodo un
miglioramento delle performance del sistema - nelle sue diverse componenti - anche, e non solo, per il tramite di sempre più positive
performance dei destinatari.
Nel corso del 2017 si intendono raggiungere tre principali risultati:
• favorire la partecipazione a percorsi all’estero legati al campo dell’istruzione, in particolare, di ragazzi appartenenti a famiglie in condizioni
di disagio economico, sperimentando azioni, a carattere fortemente inclusivo, di rafforzamento delle traiettorie decisionali verso la scelta
post diploma;
• favorire interventi a sostegno della didattica attraverso azioni di innovazione negli strumenti, prevedendo l’ammodernamento dei
laboratori delle istituzioni scolastiche e formative nella Regione Lazio;
• favorire l’integrazione sociale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio, promuovendo interventi specifici per l’accoglienza,
l'assistenza legale, l'orientamento sanitario, l’accesso ai servizi fondamentali, come i servizi sociali, il cui utilizzo consapevole è prova della
capacità di orientarsi sul territorio, attraverso itinerari di istruzione e di formazione.
INDICATORI
DENOMINAZIONE
A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa. 20 X
Adozione programmi per l'inserimento culturale, l'accesso a opportunità formative
e l'elaborazione di processi di mediazione culturale di migranti, profughi e
transitanti nella Regione Lazio.
20
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
RISORSE FINANZIARIE
NOTA:
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
2
CATEGORIE GIURIDICHE
Pagina 34 di 127
GR 06
GR 06.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
2
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
A
Monitoraggio
Supervisione
dell'attuazione dei
processi messi in atto
Analisi degli esiti della
procedura di
attuazione e dei
risultati ottenuti
Programmazione
Definizione delle
azioni da attivare e
realizzare,
approvazione del
quadro generale delle
funzioni svolte dai
soggetti coinvolti,
impegno di spesa
delle risorse
necessarie
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
RISORSE
Promozione di azioni per il miglioramento
dell'offerta scolastica e formativa
Finalizzazione delle risorse comunitarie
(POR FSE 2014-2020) a sostegno
dell'innovatività della didattica
Realizzazione
finanziariaNumerico 3.500.000
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa.
L'obiettivo ha come scopo la realizzazione di specifiche azioni da attuare nelle scuole finalizzate al potenziamento, la qualificazione e
l'innovazione dell'offerta scolastica. A tal fine ogni anno è prevista la realizzazione di specifici progetti a sostegno della didattica. Al fine di
rispondere alle esigenze del sistema, nel 2017 si intende: - sostenere gli studenti delle istituzioni scolastiche e formative della Regione
Lazio, in particolare, appartenenti a famiglie in condizioni di disagio economico, per la realizzazione di percorsi all'estero legati al campo
dell'istruzione che possano sostenere i processi di orientamento professionale o formativo, prevedendo la concessione di contributi
economici da erogare alle scuole; - elevare il livello qualitativo dei laboratori didattici delle istituzioni scolastiche e formative della Regione
Lazio, intervenendo a supporto del loro ammodernamento.
INDICATORI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Pagina 35 di 127
GR 06
GR 06.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
FASI DI REALIZZAZIONE
Adozione programmi per l'inserimento culturale, l'accesso a opportunità formative e l'elaborazione di processi di mediazione
culturale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio.
L'obiettivo ha come scopo il supporto di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e transitanti nella Regione Lazio, mettendo a disposizione, in
maniera gratuita, alcuni servizi e strumenti utili a sostenere il transito di chi vuole proseguire il viaggio o a migliorare le condizioni di
accoglienza e le possibilità di autonomia di chi ha deciso di restare in Italia o vi è stato costretto. L'iniziativa prevede la promozione di
itinerari di istruzione e formazione delle persone che arrivano in Europa dopo aver lasciato il loro paese d'origine, costrette a cercare
documenti, autorizzazioni, rinnovi, oppure ad essere spostate in continuazione tra spazi di confinamento e luoghi di detenzione,
intervenendo attraverso strumenti di mutualismo e solidarietà, sull'orientamento linguistico e informazioni di base, assistenza e tutela
legale, orientamento sanitario e momenti di socialità, mezzi per la rivendicazione di diritti, per il sostegno a percorsi di inserimento e di
indipendenza.
INDICATORI
NOTA:
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Interventi a favore di migranti in transito
nella Regione Lazio
Realizzazione di specifici servizi di
assistenza e inclusione
Realizzazione
finanziariaNumerico 2.000.000
Analisi degli esiti della
procedura di
attuazione e dei
risultati ottenuti
Monitoraggio
Supervisione
dell'attuazione dei
processi messi in atto
RISORSE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Programmazione
Definizione delle
azioni da attivare e
realizzare,
approvazione del
quadro generale delle
funzioni svolte dai
soggetti coinvolti,
impegno di spesa
delle risorse
necessarie
2
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE FINANZIARIE
Pagina 36 di 127
GR 06
GR 06.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
GR 06.2.1
OBIETTIVO STRATEGICO
Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili.
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità deve costituire un punto di forza del nostro sistema educativo nell’ambito del quale
tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale e raggiungere i
più alti livelli negli studi nonché il conseguimento del pieno successo formativo. L’obiettivo ha lo scopo di ripercorrere le tappe degli
interventi di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili fin qui concretamente realizzati nel territorio regionale, al
fine di fornire una visione organica della materia che possa orientare l’adozione da parte della Regione Lazio di un modello di intervento
compatibile con il contesto socio-educativo del territorio.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
PIANO DI AZIONE
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
NOTA:
Qualificazione dei livelli del servizioAzioni di supporto al miglioramento dei
servizi erogati Binario SI/NO SI
Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione
scolastica degli alunni disabili frequentanti gli istituti scolastici e formativi del
secondo ciclo della Regione Lazio.
10 X
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIEMISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 37 di 127
GR 06
GR 06.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
SI
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Indagine quali-quantitativa
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni disabili frequentanti
gli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo della Regione Lazio.
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE
Al fine di rendere sempre più efficace il servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili, si ritiene di
intraprendere un'attività di valutazione quali-quantitativa finalizzata ad analizzare: - efficacia pedagogica dell'intervento; - correttezza
dell'intervento in relazione alla specifica disabilità; - congruità dell'intervento rispetto all'obiettivo dell'integrazione; - eventuali carenze o
criticità dell'intervento stesso; - possibili correttivi rispetto al miglioramento dei livelli del servizio.
INDICATORI
Stima della presenza del servizio negli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo Acquisizione datiAcquisizione dati -
Elaborazione report
Definizione modalità di
rilevazione
DENOMINAZIONE
Risultato Binario SI/NOIntervento per l'ottimizzazione del servizio
RISORSE UMANE DIRIGENTI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Analisi della situazione in essere e individuazione di buone praticheDefinizione modalità di
rilevazione
Raccolta e studio dei
dati esistenti
Raccolta e studio dei
dati esistenti -
Elaborazione di una
relazione illustrativa
sull'attuale situazione
del servizio erogato
sul territorio regionale
Individuazione delle criticità o dei punti suscettibili di miglioramentoDefinizione modalità di
rilevazione
Analisi nel contesto
regionale
Analisi nel contesto
regionale - Mappatura
delle criticità e delle
principali misure di
miglioramento da
attuare
D C B
NOTA:
1
A
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
Pagina 38 di 127
GR 06
GR 06.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
Pagina 39 di 127
GR 06
GR 06.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 40 di 127
GR 08
GR 08.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 3
GR 08.1.1
GR 08.1.2
GR 08.1.3
NOTA:
6 12 12 4
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 15, Programma 04 - Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione
professionale10.000.000,00
POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione “Generazioni”. 15 X X X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Monitoraggio dell'attuazione delle politiche attive. 15 X X X
Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio. 20 X X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
Servizi e politiche attive del lavoro.
Nell'attuale scenario socio economico, la Regione Lazio ha fornito ai cittadini nuove opportunità di occupazione, con particolare
attenzione alle persone che incontrano maggiori difficoltà di inserimento lavorativo. Gli strumenti attraverso i quali l'amministrazione ha
operato sono riconducibili al contratto di ricollocazione, ai tirocini e alle esperienze di lavoro, all'accompagnamento intensivo al lavoro,
all'alternanza scuola lavoro, alla formazione e riqualificazione professionale e agli strumenti di orientamento finanziati con risorse
regionali, nazionali e comunitarie. L'obiettivo punta a continuare il lavoro fin qui svolto, assicurando gli strumenti in grado di facilitare
l'approccio lavorativo e di orientare i potenziali lavoratori nella scelta più opportuna in base alle caratteristiche personali e professionali,
rilevando anche il numero dei destinatari di politiche attive coinvolti dalle stesse e assicurando il rispetto di un target annuale minimo.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), INPS, Province, Città metropolitana di Roma Capitale, Consulta regionale dei servizi
dell'impiego del Lazio, Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020, Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Rafforzamento dei servizi e politiche per il
lavoro
Misura del numero di strumenti avviati e/o
attuati, utili al rafforzamento dei servizi e
delle politiche per il lavoro
Numerico 3 3
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE LAVORO
Pagina 41 di 127
GR 08
GR 08.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
2 6 7 2
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
A
Stato di avanzamento finale della rendicontazione di spesa 28.000.000
Stato di avanzamento della rendicontazione di spesa 15.000.000
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
RISORSE
Rendicontazione della spesa
Capacità della Direzione Lavoro, nella
qualità di Organismo intermedio del
Programma Nazionale Garanzia Giovani, di
garantire il raggiungimento di specifici
target di rendicontazione della spesa
Realizzazione
finanziariaNumerico 28.000.000
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE LAVORO
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio.
Il Piano di Attuazione Regionale (PAR) Lazio ha l'obiettivo di dare implementazione al Programma Nazionale Garanzia Giovani (Youth
Guarantee ) nel territorio regionale. Con una dotazione di € 137.197.164,00, dei quali € 113.942.000 a gestione diretta, finanzia servizi e
misure di politica attiva del lavoro volte a migliorare l'occupabilità e favorire la creazione di occupazione per i giovani neet, dai 15 ai 29
anni di età. Nel corso del 2017 la priorità per la Direzione concerne l'accelerazione dell'attuazione e la rendicontazione della spesa.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Autorità di Gestione), INPS, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ispettorato generale
per i rapporti con l'Unione Europea
INDICATORI
DENOMINAZIONE
Pagina 42 di 127
GR 08
GR 08.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Costruzione del database
NOTA:
6 10 10 3
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Efficacia misure programmate
Realizzazione di un report analitico
mediante la costruzione di un database che
individui i destinatari delle misure
Risultato Binario SI/NO SI
Report analitico finale riguardante almeno 28.000 soggettiReport analitico
finale
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Realizzazione
database
Inserimento dati rispetto a tipologia di misuraReport analitico
intermedio
Monitoraggio dell'attuazione delle politiche attive.
Al fine di ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro e fornire ai cittadini nuove opportunità di occupazione, prestando particolare
attenzione alle persone che incontrano maggiori difficoltà nell'inserimento lavorativo, la Regione Lazio ha predisposto una serie di
interventi mirati a sviluppare le politiche attive per il lavoro finanziati con risorse regionali, nazionali e comunitarie.
Le politiche attive sono intevernti che si articolano lungo le quattro direttrici indicate prima nell'Agenda di Lisbona e poi nella Strategia
Europea per l'Occupazione (SEO):
1. Occupabilità: migliorare le capacità di un individuo di inserirsi nel mercato del lavoro;
2. Adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per renderle compatibili con le esigenze di mercato;
3. Imprenditorialità: sviluppare qualità e spirito imprenditoriali per avviare un'azienda e contribuire all'autoimpiego;
4. Pari opportunità: favorire politiche di uguaglianza per aumentare i tassi di occupazione giovanile e femminile.
Gli strumenti per realizzare tali obiettivi sono: la formazione e la riqualificazione professionale, gli strumenti di orientamento, l'alternanza
scuola lavoro, i tirocini e le esperienze di lavoro, l'accompagnamento intensivo al lavoro, il contratto di ricollocazione.
L'obiettivo mira a verificare gli effetti degli interventi dell'amministrazione in materia di politiche attive individuando il numero dei destinatari
coinvolti dalle stesse e assicurando il rispetto di un target annuale minimo.
Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Consulta regionale dei
servizi dell'impiego del Lazio, Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE LAVORO
Pagina 43 di 127
GR 08
GR 08.1.3
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
C B A
NOTA:
4 4 4 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione dell'avviso "Adesione disoccupati al contratto di ricollocazione"
Invio alla Cabina di
regia della proposta di
determinazione di
adozione dell'avviso
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D
Predisposizione dell'avviso "Candidatura Enti accreditati ad attuare il contratto di
ricollocazione"
Invio alla Cabina di
regia della proposta di
determinazione di
adozione dell'avviso
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
NOTA:
POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione "Generazioni".
L'intervento è stato già avviato nel 2015, come prima attuazione, nell'ambito di una delle 45 azioni cardine individuate dalla
programmazione unitaria dei fondi strutturali europei della Regione per il periodo 2014-2020 e precisamente la n. 24 "Sperimentazione del
contratto di ricollocazione". Nel 2017 si procederà all'adozione di un nuovo avviso rivolto alle persone over 30 , prive di impiego, che
seguono un percorso di politica attiva. L'intervento prevederà la corresponsione di un'indennità "di conciliazione" al fine di favorire la
partecipazione alle politiche attive.
Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020, Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro, Consulta regionale dei
servizi dell'impiego del Lazio
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Accompagnamento attivo alla ricollocazione
lavorativa
Verifica dell'invio alla Cabina di regia
regionale della proposta di determinazione
di adozione dell'avviso pubblico
Risultato Binario SI/NO SI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE LAVORO
Pagina 44 di 127
GR 08
GR 08.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE LAVORO
Pagina 45 di 127
GR 08
GR 08.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE LAVORO
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 46 di 127
GR 09
GR 09.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
Incremento
delle risorse
del 6% (artt.
20, 21, 22
Regolamento
(UE) n. 1303
del
17.12.2013)
GR 09.1.1
GR 09.1.2
NOTA:
4
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma
Operativo della Regione Lazio al 2017.15 X
Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti. 15 X X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performance del POR FESR Lazio 2014-2020 al 2018.
Verifica dell'andamento fisico di realizzazione dei progetti per il raggiungimento dell'obiettivo della performance del Programma Operativo
della Regione Lazio.
Lazio Innova S.p.A., Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Formazione, ricerca e
innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Direzione regionale Cultura e politiche giovanili, Direzione regionale Infrastrutture e
politiche abitative, Direzione regionale risorse idriche e difesa del suolo, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Raggiungimento obiettivo performance
Percentuale di realizzazione dei progetti
finanziati con risorse POR FESR OT1 e
OT2
Percentuale
Su 75
imprese
finanziate
SAL al 40%
Su 75
imprese
finanziate
SAL al
100%
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
Pagina 47 di 127
GR 09
GR 09.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
RISULTATI ATTESI
IQ
NOTA:
4
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
DENOMINAZIONE
NOTA:
Predisposizione
domanda di spesaDomanda di spesa
Atti di spesaPredisposizione atti di
spesa
ReportMonitoraggio e attività di controllo
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASE
Importo di spesa certificatoProcedure atte a garantire la correttezza e
la regolarità delle spese dichiarate
Realizzazione
finanziariaNumerico 144.000.000
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma Operativo della Regione Lazio per il 2017.
Gestione, controllo e validazione delle check list ai fini della certificazione della spesa.
Lazio Innova S.p.A., Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Formazione, ricerca e
innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Direzione regionale Cultura e politiche giovanili, Direzione regionale Infrastrutture e
politiche abitative, Direzione regionale risorse idriche e difesa del suolo, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità
INDICATORI
Pagina 48 di 127
GR 09
GR 09.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
C B A
NOTA:
4
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE UMANE DIRIGENTI D
NOTA:
CATEGORIE GIURIDICHE
BandiDefinizione
graduatorie bandi
Verifica e controllo dei SAL Report
RISORSE
Atti di impegnoDefinizione condizioni
atti di impegno
Stato di avanzamento fisico dei progetti Verifica e controllo Risultato Percentuale 40%
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti.
Monitoraggio dell'andamento della realizzazione dei progetti finanziati attraverso la definizione delle graduatorie dei bandi, condizioni degli
atti di impegno e la verifica degli stati di avanzamento lavori.
Lazio Innova S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE
Pagina 49 di 127
GR 09
GR 09.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 09.2.1
GR 09.2.2
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
PIANO DI AZIONE
NOTA:
Start-up innovative e internazionalizzazione.
L'internazionalizzazione nasce dall'esigenza delle imprese di aprirsi all'estero e di puntare ai mercati internazionali al fine di crescere e di
elevare il proprio business a livello internazionale. Questo soprattutto per le start-up caratterizzate da un elavato tasso di innovazione
tecnologica, pronte a crescere e ad aprirsi ai mercati più innovativi. La Regione Lazio intende promuovere e sostenere
l'internazionalizzazione delle start-up , imprese innovative che rappresentano la base strategica per lo sviluppo del Paese.
Lazio Innova S.p.A., Direzioni/Agenzie regionali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Internazionalizzazione delle start-up
individuate
N. di start-up coinvolte nei progetti di
internazionalizzazione/N. di start-up
individuate
Percentuale 30% 60%
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up . 10 X X X
Sostegno all'internazionalizzazione delle start-up regionali. 10 X X X
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 50 di 127
GR 09
GR 09.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
IMPORTO
Monitoraggio e aggiornamento Report
DatabasePredisposizione atti
amministrativi
Individuazione delle
start-up
Sostegno all'internazionalizzazione delle start-up regionali.
Compito fondamentale della Regione Lazio è l'individuazione delle imprese da sostenere nel processo di internazionalizzazione e la
realizzazione di un database che raccolga tutte le informazioni inerenti le start-up individuate.
Lazio Innova S.p.A., Direzioni/Agenzie regionali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Realizzazione database
Individuazione delle start-up da coinvolgere
nei progetti di internazionalizzazioneRealizzazione database Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
A
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO
Pagina 51 di 127
GR 09
GR 09.2.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up .
Al fine di garantire il massimo livello di internazionalizzazione delle start-up è necessaria l'individuazione e la partecipazione ad eventi
internazionali, fiere, competizioni, necessarie alla proiezione del proprio business al di fuori dei confini nazionali.
Lazio Innova S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Partecipazione delle start-up agli eventi individuati 10 start-up 10 start-up 10 start-up
Livello di internazionalizzazione delle start-
up
Numero di start-up coinvolte nella
partecipazione ad eventi di
internazionalizzazione
Risultato Numerico 30
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
Monitoraggio e analisi dei risultati Report
A
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Pagina 52 di 127
GR 09
GR 09.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
Pagina 53 di 127
GR 09
GR 09.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 54 di 127
GR 11
GR 11.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 11.1.1
GR 11.1.2
GR 11.1.3
NOTA:
6 6 4
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR. 10 X X
Riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza domiciliare. 15 X X
Piani di efficientamento aziendali. 15 X X
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
NOTA:
Attuazione del Programma Operativo 2016-2018 (P.O.).
Il Programma Operativo del triennio 2016-2018 individua gli obiettivi e le azioni finalizzate alla chiara definizione dei processi di
governance regionale nel rispetto dei principi generali del decreto legislativo n. 502/1992 e s.m.i, del decreto legislativo n. 517/1999 e
delle altre norme vigenti in materia di garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), aziendalizzazione, verifica e controllo, nonchè,
gli interventi di riorganizzazione e riqualificazione del SSR idonei a garantire congiuntamente il perseguimento dei LEA e dell'equilibrio
economico-finanziario, assicurandone la coerenza nelle articolazioni aziendali.
Enti del SSR e altri soggetti che erogano servizi sanitari
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Attuazione misure previste nel P.O.Realizzazione degli interventi programmati
nel P.O.Percentuale 100% 100%
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 55 di 127
GR 11
GR 11.1.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Monitoraggio sulla corretta allocazione delle risorse in sede di predisposizione del C:E. del III
trimestre 2017 da parte delle Aziende del SSR con evidenza di eventuali scostamentiReport
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Predisposizione documento di riparto del FSR secondo la nuova metodologia Proposta DCA
Riparto del FSR Attività realizzate/attività previste Risultato Percentuale 100%
NOTA: Fatta salva la tempistica di riparto nazionale.
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR.
La Regione ha ravvisato la necessità di sviluppare una nuova metodologia per la ripartizione del Fondo sanitario regionale (FSR)
indistinto tra le Aziende del SSR, anche in considerazione delle novità introdotte dal Patto per la Salute 2014-2016 in materia di LEA, che
comporti un maggiore livello di autonomia nelle Aziende in termini di pianificazione dell’attività istituzionale, nonché, una maggiore
responsabilizzazione nel conseguimento degli obiettivi programmati. Tale metodologia sarà gradualmente introdotta a partire dal 2017 e
assegnerà il finanziamento sia sulla base dei livelli di assistenza e della popolazione assistita, sia tenendo conto della dinamica storica
per ciascuna Azienda.
Enti del SSR
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI+A1:R12 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 56 di 127
GR 11
GR 11.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
5 5 4
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Accreditamento dei soggetti erogatoriAvvio del percorso di
accreditamento
Aumento della copertura della popolazione di età ≥ 65 anni entro l’anno 2017, in linea con gli
standard previsti dai LEA (punteggio di valutazione non inferiore a 6)Report
Definizione dei criteri per l’accreditamento dei soggetti erogatori e delle linee guida per le
procedure selettive dei soggetti accreditati
Predisposizione del
provvedimento
Assitenza domiciliare Azioni realizzate/azioni previste nel P.O. Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza domiciliare.
In ambito domiciliare si intendono prioritariamente adottare provvedimenti relativi ai criteri di accesso ed eleggibilità nonché alla
definizione dei criteri di accreditamento per consentire, entro dicembre 2017, l’avvio delle relative procedure selettive fra i soggetti
accreditati nelle Aziende del SSR. Ciò anche al fine di aumentare la copertura della popolazione di età ≥ 65 anni presa in carico in ADI,
coerentemente con quanto previsto dagli standard LEA.
Enti del SSR e altri soggetti che erogano servizi sanitari
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 57 di 127
GR 11
GR 11.1.3
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Attuazione e monitoraggio dei Piani di efficientamento: sviluppo di una metodologia di verifica
periodica dell’avanzamento di quanto previsto nei Piani attraverso un sistema di KPI per la
misurazione dell’equilibrio economico
Predisposizione del
provvedimento
Esiti delle verifiche trimestrali e misure adottate in caso di verifiche negative Report Report Report
Verifica e valutazione dei Piani di efficientamento da parte delle strutture sanitarie individuate
nel DCA n. 273/2016
Predisposizione del
provvedimento di
approvazione dei
Piani
Controllo e coordinamento nella
predisposizione e attuazione dei Piani
aziendali
Azioni realizzate/azioni previste nel P.O. Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Piani di efficientamento aziendali.
La Regione Lazio, con il DCA n. 273 del 08.09.2016, ha individuato le Aziende Ospedaliere (AO), le Aziende Ospedaliere Universitarie
(AOU) e gli IRCCS del SSR da sottoporre ai Piani di rientro triennali ai fini del miglioramento della qualità delle cure o all'adeguamento
dell'offerta.
Strutture sanitarie individuate nel DCA n. 273/2016: A.O. San Camillo; A.O. San Giovanni; A.O.U. Umberto I; IRCCS IFO; A.O.U. S.
Andrea; A.O.U. PTV
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 58 di 127
GR 11
GR 11.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 11.2.1
NOTA:
3 9 7
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Piano Sociale Regionale. 10 X X X
NOTA:
Realizzazione di un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali.
Realizzare un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali significa porre al centro delle azioni le persone, le famiglie con le loro
esigenze che mutano nei diversi cicli di vita. In particolare gli interventi devono essere rivolti a coloro che vivono in condizioni di fragilità,
con l'intento di mettere in campo risposte efficaci e di qualità alle molteplici condizioni di disagio.
Comuni, Municipi di Roma Capitale, distretti socio-assistenziali, Aziende UU.SS.LL. e altri soggetti del sistema integrato
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Riduzione del rischio di esclusione sociale Attuazione delle misure programmate Percentuale 100% 100%
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 59 di 127
GR 11
GR 11.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
3 9 7
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Riforma dei Piani di Zona
Adozione di linee
guida relative ai Piani
di Zona
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Attività propedeutiche all'adozione del Piano Sociale Regionale
Trasmissione al
Consiglio regionale
dello schema di Piano
Sociale Regionale
Piano Sociale Regionale Attività realizzate/attività previste Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Piano Sociale Regionale.
La Regione Lazio intende dotarsi di un nuovo Piano Sociale Regionale che costituisca il quadro di riferimento per la programmazione
sociale integrata centrale e territoriale, con l'individuazione degli obiettivi strategici, dei criteri e delle priorità di intervento. Il Piano Sociale
Regionale è elaborato mediante un percorso partecipato che coinvolge referenti istituzionali e rappresentanti del terzo settore.
Comuni, distretti socio-assistenziali, Aziende UU.SS.LL. e altri soggetti del sistema integrato
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 60 di 127
GR 11
GR 11.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Pagina 61 di 127
GR 11
GR 11.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.3
dataset
Produzione di n. 4
dataset
Produzione di n. 3
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 62 di 127
GR 12
GR 12.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 12.1.1
GR 12.1.2
GR 12.1.3
Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale
acquisti.20 X
Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della
Giunta regionale.10 X X X
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Centralizzazione delle gare del SSR. 20 X X X
NOTA:
OBIETTIVO STRATEGICO
Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti
gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi.
Si vuole garantire il contenimento della spesa pubblica e dei costi amministrativi attraverso la razionalizzazione e la centralizzazione degli
acquisti da attuarsi anche attraverso l'utilizzo di uno specifico modello che consenta una riduzione delle diseconomie, una semplificazione
delle procedure, una maggiore efficienza operativa e trasparenza degli atti di aggiudicazione delle gare.
Strutture della Giunta regionale, enti del SSR e società partecipate
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Riduzione del contenzioso attraverso la
semplificazione e la trasparenza nelle
procedure di acquisto
Maggiore tracciabilità delle procedure di
acquisto e riduzione del contenzioso
rispetto all'anno t-1
Binario SI/NO SI SI
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE FINANZIARIE
NOTA:
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
6 4 3
Pagina 63 di 127
GR 12
GR 12.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Realizzazione della programmazione
(relativa all'anno 2017) degli acquisti per
beni e servizi individuati nel DPCM
24.12.2015
Numero di gare bandite Risultato Numerico 4
Gare previste nella programmazione e bandite per acquisti di beni e servizi individuati nel
DPCM 24.12.20151 1 2
RISORSE
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Centralizzazione delle gare del SSR.
Il DPCM 24.12.2015 ha individuato le categorie di beni e servizi nonché le soglie al superamento delle quali alcuni soggetti pubblici, tra i
quai gli enti regionali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, ricorrono a Consip S.p.A. o agli altri soggetti aggregatori per lo
svolgimento delle relative procedure. La Regione intende concludere la realizzazione della programmazione di acquisti biennale 2016-
2017 con particolare riferimento ai beni e servizi individuati nel citato DPCM.
Direzione regionale Salute e politiche sociali, Ministero dell'Economia e delle Finanze
INDICATORI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Pagina 64 di 127
GR 12
GR 12.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Rilascio certificazione
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C
CATEGORIE GIURIDICHE
B
RISORSE
Verifica finale dell'ente certificatore
Attività ispettive interne Audit interno
Incontri con esperto di qualità interno e con l'ente certificatore Verifica ispettiva finale
NOTA:
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale acquisti.
Si intende conseguire la Certificazione ISO 9001:2015 per la realizzazione di un sistema di gestione della qualità, al fine di ottimizzare lo
svolgimento dei processi, migliorare l'efficacia e l'efficienza delle attività.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Ottenimento della Certificazione per la
qualità dei prodotti e dei serviziCertificazione ISO 9001:2015 Risultato Binario SI/NO SI
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Pagina 65 di 127
GR 12
GR 12.1.3
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
C B
RISORSE
A
Approvazione del modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa
D
Provvedimento
dirigenziale
Analisi di una prima bozza del modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa con
gli altri soggetti interessati
Risultanze delle
analisi
RISORSE UMANE DIRIGENTI
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
CATEGORIE GIURIDICHE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
NOTA:
Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della Giunta regionale.
Al fine di realizzare un efficientamento della spesa per l'acquisto dei beni e servizi sostenuta dalle strutture amminsitrative della Giunta
regionale si vuole sviluppare un modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa anche attraverso una puntuale rilevazioni dei
fabbisogni.
Segretario Generale, Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Programmazione
economica, bilancio, demanio e patrimonio
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Modello di razionalizzazione e
centralizzazione della spesa
Provvedimento dirigenziale di approvazione
del modelloRisultato Binario SI/NO SI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Pagina 66 di 127
GR 12
GR 12.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Pagina 67 di 127
GR 12
GR 12.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 68 di 127
GR 13
GR 13.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 50%
GR 13.1.1
GR 13.1.2
GR 13.1.3
4
RISORSE FINANZIARIE
NOTA:
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 1, Programma 11 - Servizi istituzionali, generali e di gestione. Altri servizi generali 2.584.430,70
4 31 5
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Prevenire l'insorgenza del contenzioso. 20 X X X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Ottimizzazione degli incarichi pregressi. 15 X
Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni. 15 X X
Target
2018
Recupero spese legaliSpese legali e accessorie incassate/spese
legali e accessorie liquidate in sentenzaPercentuale 40% 50%
X
OBIETTIVO STRATEGICO
Miglioramento dell'efficienza dell'Avvocatura.
Si vuole raggiungere una maggiore efficienza nella gestione dell'Avvocatura regionale attraverso opportuni interventi di riorganizzazione
interna e una strutturazione dei conferimenti ai legali del libero foro.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
NOTA:
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Pagina 69 di 127
GR 13
GR 13.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
RISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Consulenze a strutture regionaliN. consulenze effettuate/N. richieste di
consulenza pervenuteRisultato Percentuale 50%
Rilascio formale del parere legale 50% 50% 50%
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Prevenire l'insorgenza del contenzioso.
Per prevenire l'insorgenza del contenzioso e produrre risparmi per l'amministrazione si rende indispensabile il potenziamento dell'attività
consulenziale alle strutture regionali da parte dell'Avvocatura attraverso un flusso continuo di pareri legali.
Strutture amministrative regionali
INDICATORI
Assegnazione delle richieste di consulenza pervenute a legale interno per esame 100% 100% 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASE
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
5 15
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 70 di 127
GR 13
GR 13.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni.
Per recuperare efficienza e razionalizzare l'attività svolta dall'Avvocatura si intende avviare un flusso continuo di attività che consentano lo
smaltimento della rilevante mole debitoria derivante dai corrispettivi di spettanza ai legali esterni relativi a parcelle depositate negli anni,
ottenendo nel contempo dei risparmi di spesa rispetto alle pretese avanzate.
INDICATORI
Verifica delle attività effettivamente svolte dal legale esterno e verifica del rispetto dei
parametri di cui al DM n. 55/2014Esame dele parcelle Esame dele parcelle Esame dele parcelle
Risparmi sulla spesa per legali esterni
Risparmio dato dalla differenza tra l'importo
della parcella già richiesta e la liquidazione
accettata o definita anche giudizialmente
Realizzazione
finanziariaPercentuale 30%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Rideterminazione o conferma della parcellaComunicazione ai
legali esterni
Comunicazione ai
legali esterni
Comunicazione ai
legali esterni
Riparmio di spesa sulle parcelle liquidate 30%
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
R21417 2.689.521,24
Pagina 71 di 127
GR 13
GR 13.1.3
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
CAPITOLO IMPORTO
R21418 2.391.106,31RISORSE FINANZIARIE
1
CATEGORIE GIURIDICHE
1
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Ricognizione degli incarichi affidati a tariffa predeterminata nel 2014 Elenco incarichi
85%Adozione atti di impegno per la copertura degli incarichi 2014
RISORSE
FASI DI REALIZZAZIONE
Ottimizzazione degli incarichi pregressi.
L'obiettivo consiste nell'effettuare l'ottimizzazione contabile di incarichi pregressi affidati negli anni 2012, 2013 e 2014 a tariffa
predeterminata senza l'adozione di provvedimenti corredati da un adeguato impegno contabile determinando, rispetto a quelli affidati
negli anni precedenti, una semplificazione nella fase di liquidazione delle parcelle ed una riduzione del relativo contenzioso con i legali del
libero foro. Attraverso una ricognizione puntuale di tali incarichi si potrà quindi procedere alla predisposizione di altrettanti impegni
contabili.
INDICATORI
NOTA:
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Ottimizzazione degli incarichi affidati a
tariffa predeterminata nell'esercizio 2014Incarichi ottimizzati/incarichi affidati Risultato Percentuale 85%
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
Pagina 72 di 127
GR 13
GR 13.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
Pagina 73 di 127
GR 13
GR 13.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AVVOCATURA
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 74 di 127
GR 14
GR 14.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 14.1.1
GR 14.1.2
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
NOTA:
OBIETTIVO STRATEGICO
Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio.
Rilancio e diversificazione dell'offerta turistica attraverso la valorizzazione delle risorse e delle specificità del territorio laziale.
Valorizzazione dei borghi e delle loro aree limitrofe attraverso la programmazione e la promozione di eventi specifici al fine di
implementare il flusso turistico verso le aree limitrofe della Regione come da Piano turistico triennale. Programmazione e sviluppo di
proposte di potenziamento del turismo congressuale e di affari nella Regione Lazio.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), Comuni, Unione Nazionale Pro Loco d'Italia (UNPLI)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Progetti e iniziative realizzate ai fini della
diversificazione ed implementazione
dell'offerta turistica
Percentuale 100% 100%Progetti e iniziative realizzate rispetto a
quelle programmate
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del
patrimonio artistico, culturale e naturale dei borghi storici del Lazio e delle aree
limitrofe.
25 X X X
Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari. 25 X X X
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
4 7 5
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 07, Programma 01 - Turismo. Sviluppo e valorizzazione del Turismo
Pagina 75 di 127
GR 14
GR 14.1.1
DENOMINAZIONEPESO
25
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturale dei
borghi storici del Lazio e delle aree limitrofe.
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Sviluppare e valorizzare i borghi storici e gli itinerari turistici del territorio laziale mediante la programmazione, la promozione e la
comunicazione di tutte le azioni necessarie in collaborazione con gli enti territoriali preposti.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), altre strutture regionali, Comuni
INDICATORI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
Attribuzione finanziamenti
Acquisizione delle
domande in risposta al
bando determinazione
n. G15623 del 22.12.
2016
Esame delle domande
per l'ammisione al
finanziamento
Approvazione della
determina di
concessione del
finanziamento delle
domande ammissibili
Promozione turistica dei borghiAttività realizzate rispetto a quelle
programmateRisultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Promozione e valorizzazione turistica dei borghi Avvio delle procedure
Realizzazione di due
eventi di promozione
turistica
Realizzazione di due
eventi di promozione
turistica
NOTA:
3 7 5
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
B41900
B43903
1.300.000,00
300.000,00
Pagina 76 di 127
GR 14
GR 14.1.2
DENOMINAZIONEPESO
25
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari.
Promozione del territorio regionale sul mercato internazionale in un’ottica di sistema, incentivando il marketing del segmento turistico
congressuale. Definizione degli accordi propedeutici per favorire lo sviluppo di un Convention Bureau di Roma e del Lazio (DGR n. 715
del 29.11.2016).
Altri Enti e le più rappresentative organizzazioni del settore turistico: Confesercenti, Federalberghi, Unindustria e Federcongressi
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Avvio del confronto con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti per definire e stipulare
accordi propedeutici alla costituzione di un comitato di indirizzo di supporto allo sviluppo di un
Convention Bureau di Roma e del Lazio (DGR n. 715 del 29.11.2016)
Pianificazione degli
incontri
Svolgimento delle
attività di confronto
con i soggetti coinvolti
Stipula accordi
propedeutici
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Definizione degli accordi propedeutici per
favorire lo sviluppo di un Convention
Bureau di Roma e del Lazio
Stipula accordi propedeutici Risultato Binario SI/NO SI
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 2 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 77 di 127
GR 14
GR 14.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
Pagina 78 di 127
GR 14
GR 14.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1
dataset
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 79 di 127
GR 18
GR 18.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 18.1.1
GR 18.1.2
NOTA:
5 13 21 7
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Sistema informativo regionale di protezione civile. 30 X X X
Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle
organizzazioni di volontariato di protezione civile.20 X X X
PIANO DI AZIONE
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
NOTA:
Ottimizzazione del Sistema regionale di
protezione civile
Attività realizzate rispetto a quelle
programmatePercentuale 100% 100%
OBIETTIVO STRATEGICO
Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventi calamitosi.
Ottimizzare la risposta del Sistema integrato regionale di protezione civile in occasione di eventi emergenziali, sia attraverso la
realizzazione di un sistema informativo che raccolga tutti i dati fondamentali a garantire una rapida risposta del Sistema (piani di
protezione civile, professionalità e risorse disponibili ecc.), sia attraverso una maggiore specializzazione delle organizzazioni di
volontariato di protezione civile, componente essenziale della protezione civile regionale.
LAZIOcrea S.p.A., Ufficio Legislativo
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Pagina 80 di 127
GR 18
GR 18.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
2 2 4
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Svolgimento delle attività previste nel cronoprogrammaRispetto della
tempistica
Rispetto della
tempistica
Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle organizzazioni
di volontariato di protezione civile
Predisposizione della
proposta di DGR
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Elenco territoriale regionale delle
organizzazioni di volontariato di protezione
civile
Realizzazione dell'Elenco territoriale
regionale delle organizzazioni di volontariato
di protezione civile e report sullo
svolgimento delle attività previste nel
cronoprogramma
Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione
civile.
Le organizzazioni di volontariato di protezione civile costituiscono una componente essenziale del Sistema integrato regionale di
protezione civile. Al fine di ottimizzare la risposta del Sistema, con il presente regolamento, per la prima volta si vuole riconoscere la
peculiarità dei coordinamenti delle organizzazioni di volontariato, prevedendo una apposita disciplina e si vuole favorire una maggiore
specializzazione delle singole organizzazioni attraverso una suddivisione dell'Elenco in sezioni specialistiche relative agli ambiti di attività
di protezione civile in cui sono principalmente impiegate le stesse organizzazioni.
Ufficio Legislativo
INDICATORI
Pagina 81 di 127
GR 18
GR 18.1.2
DENOMINAZIONEPESO
30
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
B A
6 13 21 7
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C
CATEGORIE GIURIDICHE
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Realizzazione del sistema informativo regionale di protezione civile e svolgimento corsi di
formazione per il personale delle organizzazioni di volontariato
Apertura del sistema
informativo regionale
di protezione civile e
disponibilità di un
recipient per
l'inserimento dei dati
Inserimento dati Report sulle attività
svolte
Implementazione del sistema informativo regionale di protezione civile Raccolta dei dati
Database delle
organizzazioni di
volontariato di
protezione civile
RISORSE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
NOTA:
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Sistema informativo regionale di protezione civile.
Ottimizzare la risposta del Sistema integrato regionale di protezione civile in occasione di eventi emergenziali attraverso la realizzazione
di un sistema informativo che raccolga tutti i dati fondamentali a garantire un rapido intervento del Sistema (piani di protezione civile,
professionalità e risorse disponibili ecc.).
LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Efficientamento del Sistema integrato
regionale di protezione civile
Realizzazione del sistema informativo
regionale di protezione civile e del database
delle organizzazioni di volontariato di
protezione civile
Risultato Binario SI/NO SI
Pagina 82 di 127
GR 18
GR 18.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Pagina 83 di 127
GR 18
GR 18.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 84 di 127
GR 20
GR 20.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 2
GR 20.1.1
GR 20.1.2
NOTA:
1 2 1
RISORSE FINANZIARIEMISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 12, Programma 04 - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
X X15
CATEGORIE GIURIDICHE
XInterventi regionali per prevenire il fenomeno dell'usura e del sovraindebitamento.
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
2
2019
Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. 15 X X X
PESO 2017 2018
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)
NOTA:
Rafforzamento della legalità nel Lazio
Adozione di almeno un provvedimento
specifico nei seguenti settori:
- gestione dei beni sequestrati alla
criminalità
- contrasto al fenomeno dell'usura
Numerico 2
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Sicurezza integrata e lotta all'usura.
La Regione attua le proprie politiche finalizzate a favorire un sistema integrato di sicurezza e cura i rapporti con tutti i soggetti che
operano nel settore della sicurezza sussidiaria. Nel dare attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo n. 159 del 6.09.2011 in tema
di trasferimento al patrimonio indisponibile regionale, per finalita' istituzionali o sociali dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata, la Regione attiva le procedure necessarie per l’assegnazione in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di
trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, di detti beni alla Regione con decreti dell’Agenzia nazionale per
l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Attua inoltre le politiche
regionali finalizzate a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura e cura i rapporti con tutti i soggetti che operano nel settore.
Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Comitato
regionale anti usura (CRA), Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Osservatorio tecnico-
scientifico per la sicurezza e la legalità, Lazio Innova S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Pagina 85 di 127
GR 20
GR 20.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Predisposizione
proposta di DGR
RISORSE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Definizione di finalità, criteri e modalità per l'assegnazione in concessione, in attuazione della
DGR n. 840/2014
Report
CATEGORIE GIURIDICHE
NOTA:
1 1 1
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
Avviso pubblico
Adozione e
pubblicazione
determinazione di
approvazione avviso
pubblico
Assegnazione in concessione, a titolo
gratuito, di beni confiscati alla criminalità
organizzata
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
Adozione e pubblicazione dell'avviso per la
concessione dei beni confiscati alla
criminalità organizzata
Risultato Binario SI/NO
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Ricognizione dei beni, in raccordo con la Direzione regionale Programmazione economica,
bilancio, demanio e patrimonio, anche attraverso il confronto delle banche dati
dell'Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità e l'ANBSC
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 48, comma 2, lettera c, del decreto legislativo n. 159 del 6.09.2011, la Regione
intende attivare tutte le procedure necessarie per l’assegnazione in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza,
adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni, ad associazioni degli enti locali, ad
organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche, associazioni di protezione ambientale, dei beni confiscati alla
criminalità organizzata e trasferiti al patrimonio indisponibile della Regione con decreti dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la
destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la
legalità, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Pagina 86 di 127
GR 20
GR 20.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
CATEGORIE GIURIDICHE
Adozione atto di
indirizzo per la
presentazione delle
istanze
Predisposizione
proposta di DGR per il
riparto del fondo
Atti di impegno e
liquidazione in favore
dei beneficiari
Attuazione e gestione atti necessari per assegnazione contributi di cui all'avviso pubblico
approvato con determinazione n. 12207/2016
Pre-istruttoria istanze
pervenute (ai sensi
dell'art. 14 legge
regionale n. 14/2015)
Adozione atti
consequenziali e di
impegno/liquidazione
a seguito
dell'acquisizione delle
valutazioni del CRA
Adozione atti
consequenziali e di
impegno/liquidazione
a seguito
dell'acquisizione delle
valutazioni del CRA
RISORSE
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
C21913 2.600.000,00
100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
Attività di completamento delle convenzioni registro cronologico n. 14758/2011 e n.
1688/2014
Convocazione
Comitato e
completamento
valutazione istanze.
Report
Valutazione rendiconti
e trasmissione
risultanze a Lazio
Innova S.p.A., a
seguito della stipula
delle convenzioni tra
Lazio Innova S.p.A. e
destinatari dei
finanziamenti
Prevenzione del fenomeno dell'usura e del
sovra-indebitamento
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
Adozione degli atti necessari alla gestione
delle risorse destinate alla prevenzione del
fenomeno del sovra-indebitamento o
dell’usura
Risultato Percentuale
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Gestione risorse fondo legge regionale n. 14 del 3.11.2015 - Esercizio 2017
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Interventi regionali per prevenire il fenomeno dell'usura e del sovra-indebitamento.
Ai sensi della legge regionale n. 14 del 3.11.2015, la Regione promuove, attraverso l’utilizzazione dell'apposito fondo in favore dei
soggetti interessati dal sovra-indebitamento o dall’usura, interventi in favore dei soggetti vittime di tali fenomeni. Si intende quindi
procedere: 1) all’adozione di tutti gli atti necessari per la gestione delle risorse 2017 di cui al menzionato fondo, pari a € 2.600.000,00; 2)
all’attuazione e gestione di tutti gli interventi necessari per l’assegnazione dei contributi in favore dei soggetti beneficiari dell’avviso
pubblico approvato con determinazione n. 12207/2016, a seguito delle valutazioni del Comitato regionale anti usura (CRA), pari a €
2.350.000,00 (esercizio finanziario 2016); 3) all’adozione di tutti gli adempimenti connessi al completamento delle convenzioni (Registro
cronologico n. 14758/2011 e n. 1688/2014) con Unionfidi Lazio S.p.A., oggi Lazio Innova S.p.A., già soggetto gestore del precedente
“Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell’usura” di cui all’articolo 2 della legge regionale n. 23 del 24.08.2001, pari a €
1.250.000,00 (Esercizio finanziario 2011).
Comitato regionale anti usura (CRA), Lazio Innova S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Pagina 87 di 127
GR 20
GR 20.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 1
GR 20.2.1
NOTA:
1
2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
RISORSE FINANZIARIE
A
Numerico 1 1
Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB). 20 X
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO
PIANO DI AZIONE
NOTA:
Controllo e vigilanza
Adozione di almeno un provvedimento
volto alla semplificazione, trasparenza e al
riordino degli enti pubblici e privati
2017 2018
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
OBIETTIVO STRATEGICO
Controllo e vigilanza sugli enti regionali controllati.
La Regione, nel perseguire gli interessi pubblici ad essa affidati, può fare ricorso ad enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e
finanziati, ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, oltre a enti di diritto privato da essa
controllati. Tali soggetti devono operare secondo principi di efficienza e trasparenza, garantendo la qualità delle attività, l’economicità dei
costi rispetto a quelli di mercato, l’efficacia nella modalità di conseguimento degli obiettivi. Con tale obiettivo, in particolare, si punta a
definire una razionalizzazione del sistema delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) presenti sul territorio regionale.
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Direzione regionale Affari istituzionali, personale e
sistemi informativi, Direzioni competenti per materia, LAZIOcrea S.p.A., IPAB, Consiglio regionale
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Pagina 88 di 127
GR 20
GR 20.2.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Bozza piano di
riordino
RISORSE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Predisposizione bozza piano di riordino
Report
CATEGORIE GIURIDICHE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
Predisposizione proposta di DGR Proposta di DGR
Semplificazione e riordino IPAB
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
Predisposizione di una proposta di DGR
concernente l’approvazione del piano di
riordino delle IPAB
Risultato Binario SI/NO
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Individuazione IPAB soggette ad estinzione
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB).
A seguito dell'attività di riordino e revisione realizzata nel settore a partire dal cosiddetto "Collegato” al Bilancio 2016, secondo cui la
Regione Lazio è tenuta ad individuare nominativamente le IPAB soggette ad estinzione indicando contestualmente le IPAB chiamate a
succedere nei relativi rapporti giuridici pendenti, avviando le procedure previste per l’estinzione, risulta opportuno procedere alla
definizione di una nuova ed aggiornata normativa di settore in materia di IPAB. L'obiettivo prevede, pertanto, l'elaborazione di un piano di
riordino delle IPAB mediante la predisposizione di una proposta di DGR di approvazione della Giunta regionale.
IPAB
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Pagina 89 di 127
GR 20
GR 20.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Pagina 90 di 127
GR 20
GR 20.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO
DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 91 di 127
GR 22
GR 22.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
GR 22.1.1
GR 22.1.2
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
Piani e regolamenti delle aree protette e dei monumenti naturali e consolidamento istituzionale degli enti di gestione.
Portare in approvazione piani e/o regolamenti delle aree naturali protette regionali e nazionali e dei monumenti naturali, contribuendo così
a colmare parte del ritardo accumulatosi negli ultimi 15 anni. Consolidare gli enti di gestione delle aree naturali protette regionali,
insediando le nuove comunità del parco, i nuovi presidenti e i nuovi consigli direttivi e approvando gli statuti. Integrare la gestione delle
aree naturali protette e della Rete Natura 2000. Tale obiettivo è di particolare rilevanza territoriale in quanto avrà una ricaduta diretta sul
territorio, i cui beneficiari sono i cittadini, i portatori di interesse, tutti gli attori, anche economici, le cui attività o la residenza ricada nel
territorio delle aree protette interessate dalla pianificazione. In senso più ampio tutti i cittadini beneficiano dei risultati di conservazione
della natura che possono essere facilitati e raggiunti attraverso la definizione della pianificazione dei territori delle aree naturali protette.
Direzione regionaleTerritorio, urbanistica e mobilità, aree naturali protette (AANNPP), Università, Direzione regionale Agricoltura e
sviluppo rurale, caccia e pesca, Ufficio Legislativo
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Predisposizione e redazione degli atti
inerenti lo stato di avanzamento delle
procedure per l'approvazione dei Piani dei
Parchi e l'istituzione di nuovi monumenti
naturali, e regolamenti. Predisposizione di
atti ed istruttorie inerenti l'approvazione
delle delibere di Giunta regionale
sull'applicazione delle misure di
conservazione per i Siti di Importanza
Comunitaria, e quelli inerenti le procedure
per il consolidamento istituzionale degli enti
di gestione delle aree naturali protette
regionali
Numero di attività/istruttorie necessarie ai
Piani dei Parchi e proposte di istituzione di
nuovi monumenti naturali e regolamenti
da portare all'approvazione della Giunta
regionale; predisposizione degli atti per
l'nsediamento dei nuovi organi di gestione
degli enti regionali di gestione delle aree
naturali protette; predisposizione dello
Statuto tipo conforme alle normative
vigenti e attivtà istruttorie inerenti
l'approvazione degli statuti delle aree
naturali protette e/o per l'aggiormanento
degli statuti già approvati
Numerico 100 40
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette
regionali.10 X X
Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali. 15 X X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA: Al momento non sono previste risorse finanziarie specifiche. Si tratta di intervento attuato direttamente dalla Direzione.
4 16 16
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 92 di 127
GR 22
GR 22.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali.
La situazione pianificatoria delle aree naturali protette del Lazio (AANNPP) è ancora molto diversificata. Nel corso del 2016 è stata
sviluppata una particolare attenzione alle attività di pianificazione delle aree protette regionali. L'obiettivo di quest'anno si prefigge di
continuare ad implementare tali azioni. Partendo dallo schema sintetico attualizzato con le ultime attività svolte nel corso del 2016,
recante lo stato di avanzamento della pianificazione nelle aree naturali protette e lo status dell'iter approvativo in cui si trovano i vari Piani
dei Parchi, proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali e regolamenti, si definiranno le azioni da mettere in campo per arrivare al
maggior numero di approvazioni di Piani e di nuove proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali e regolamenti di aree protette o
monumenti naturali. Approvazione delle delibere di Giunta regionale per l'applicazione delle misure di conservazione per i Siti di
Importanza Comunitaria.
Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilita, Aree naturali protette (AANNPP), Università, Direzione regionale Agricoltura e
sviluppo rurale, caccia e pesca
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Avvio attività/istruttorie necessarie all'adozione dei Piani dei Parchi e/o all'istituzione di nuovi
monumenti naturali e regolamenti di aree protette o monumenti naturali. Predisposizione di
atti ed istruttorie inerenti l'approvazione delle delibere di Giunta regionale sull'applicazione
delle misure di conservazione per i Siti di Importanza Comunitaria
N. 3 attività/istruttorie
e predisposizione atti
amministrativi
N. 3 attività/istruttorie
e predisposizione atti
amministrativi
N. 4 attività/istruttorie
e predisposizione atti
amministrativi
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione delle attività/istruttorie
necessarie all'adozione dei Piani dei Parchi
e/o all'istituzione di nuovi monumenti
naturali e regolamenti di aree protette o
monumenti naturali
Numero di attività realizzate Risultato Numerico 10
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
4 8 8
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 93 di 127
GR 22
GR 22.1.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette regionali.
Consolidare gli enti di gestione delle aree naturali protette regionali, insediando le nuove comunità del parco, i nuovi presidenti e i nuovi
consigli direttivi. Definizione dello Statuto tipo da inviare agli enti di gestione delle aree naturali protette. Integrare la gestione delle aree
naturali protette e della Rete Natura 2000.
Aree naturali protette, Ufficio Legislativo
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Predisposizione attività/istruttorie e predisposizione atti amministrativi inerenti l'insediamento
dei nuovi organi degli enti regionali di gestione delle aree naturali protette (comunità del
parco, consiglio direttivo e presidente), predisposizione dello Statuto tipo conforme alle
normative vigenti e attivtà istruttorie inerenti l'approvazione degli statuti delle aree naturali
protette e/o l'aggiormanento di quelli già approvati. Predisposizione degli atti inerenti
l'affidamento agli enti di gestione delle aree naturali protette, dei compiti di gestione dei siti
della Rete Natura 2000
N. 40
attività/istruttorie e
predisposizione atti
amministrativi
N. 20
attività/istruttorie e
predisposizione atti
amministrativi
N. 30
attività/istruttorie e
predisposizione atti
amministrativi
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione degli atti inerenti
l'insediamento dei nuovi organi degli enti
regionali di gestione delle aree naturali
protette; predisposizione dello Statuto tipo
conforme alle normative vigenti alla luce
delle numerose modifiche apportate alla
legge regionale n. 29 del 6.10.1997.
Affidamento della gestione dei siti della
Rete Natura 2000
Numero di attività realizzate Risultato Numerico 90
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
4 8 8
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 94 di 127
GR 22
GR 22.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
GR 22.2.1
GR 22.2.2
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
Migliorare la qualità dell’aria della nostra Regione, con particolare riferimento alle aree con maggiori criticità: Roma e hinterland , Valle
Latina da Colleferro a Cassino.
In materia di inquinamento atmosferico sono in corso di emanazione alcuni importanti provvedimenti regionali al fine di contrastare il
fenomeno. In attuazione del decreto legislativo n.155 del 13.08.2010, che recepisce la direttiva 2008/50/CE relativa alla “qualità dell' aria
ambiente e per un'aria più pulita in Europa”, la Regione:
- sta attuando i principi fondamentali in materia di tutela ambientale consistenti nella gestione della qualità dell’aria attraverso una rete di
misurazione della stessa e un programma di valutazione, che deve rispondere alle esigenze di acquisizione, trasmissione e divulgazione
delle informazioni, al fine dell’individuazione delle aree di superamento dei valori, dei livelli, delle soglie e degli obiettivi per i singoli
inquinanti e, quindi, di adottare e attuare i piani e le misure idonee a ricondurre i valori degli stessi entro i limiti di legge;
- sta attuando programmi di interventi finalizzati all’attuazione, al monitoraggio, alla valutazione, all’aggiornamento e alla comunicazione
delle politiche di gestione della qualità dell’aria ed all’informazione ed alla sensibilizzazione della cittadinanza.
Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilita', Enti pubblici, ARPA Lazio, Lazio Innova e/o Enti di ricerca e/o Organismi scientifici
di ricerca e/o Università, Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Predisposizione atti e istruttorie necessarie
all'aggiornamento del Piano regionale della
qualità dell’aria e ai bandi per il
finanziamento di interventi e progetti
pubblici e privati
Redazione e predisposizione atti e
istruttorieBinario SI/NO SI SI
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in
grado di incidere positivamente sulla qualità dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del
15.11.2016.
10 X X
Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria al fine di rafforzare le
misure di risanamento della qualità dell’aria e ridurre i livelli inquinanti sul territorio
regionale, di cui dalla DGR n. 834 del 30.12.2016.
15 X X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 5 5
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 95 di 127
GR 22
GR 22.2.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria al fine di rafforzare le misure di risanamento della qualità dell’aria e
ridurre i livelli inquinanti sul territorio regionale, di cui alla DGR n. 834 del 30.12.2016.
Adozione del nuovo Piano regionale della qualità dell’aria. L'avvio del percorso di elaborazione e approvazione del piano è disciplinato
dagli articoli 9, 10, 11, 12, 13 e 14 del decreto legislativo n. 155 del 13.08.2010 ed avrà un orizzonte temporale di riferimento al 2020. Alla
luce del Codice dell’Ambiente tale attività pianificatoria deve necessariamente essere incardinata nelle procedure di valutazione
ambientale strategica (VAS) stabilite dalla parte II, Titolo II del decreto legislativo n. 152 del 03.04. 2006.
Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Enti pubblici, ARPA Lazio, Lazio Innova S.p.A. e/o Enti di ricerca e/o Organismi
scientifici di ricerca e/o Università, Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Predisposizione degli atti concernenti l'iter di adozione del nuovo Piano regionale della
qualità dell’aria
Stipula della
convenzione con
ARPA Lazio
Stesura del Rapporto
Preliminare e del
documento di sintesi
non tecnica
Predisposizione degli
atti per l'adozione del
progetto di Piano
regionale della qualità
dell’aria da parte della
Giunta regionale
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione degli atti inerenti
l'aggiornamento del Piano regionale della
qualità dell’aria al fine di rafforzare le misure
di risanamento della qualità dell’aria e
ridurre i livelli inquinanti sul territorio
regionale, rientrando nei valori limite e nei
valori obiettivo fissati dalla direttiva
2008/50/CE e dal decreto legislativo n. 155
del 13.08.2010, di cui dalla DGR n. 834 del
30.12.2016
Predisposizione degli atti per
l'aggiornamento del Piano regionale della
qualità dell’aria
Risultato Binario SI/NO SI
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 2 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 96 di 127
GR 22
GR 22.2.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in grado di incidere positivamente sulla qualità
dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del 15.11.2016.
Attuazione della DGR n. 688 del 15.11.2016 afferente la ripartizione del contributo di € 15.000.000,00 di cui al DM del 16.10.2006. Le
attività saranno attuate utilizzando risorse finanziarie per l’anno 2017 per l'importo complessivo sopracitato relativo a fondi ministeriali per
spese di investimento. Di tali attività beneficerà tutta la popolazione regionale e saranno attuate in parte direttamente dalla Direzione ed in
parte con un bando che verrà avviato nel primo semestre 2017. In alcuni casi la gestione degli interventi avverrà tramite un organismo
intermediario, ovvero Lazio Innova S.p.A.
Enti pubblici; Lazio Innova S.p.A., ARPA Lazio e/o Enti di ricerca e/o Organismi scientifici di ricerca e/o Università, Dipartimento di
Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Predisposizione delle attività, degli atti e delle istruttorie necessarie alla concessione dei
finanziamenti per gli interventi e i progetti pubblici e privati per il miglioramento della qualità
dell’aria
Stipula della
convenzione con
Lazio Innova S.p.A.
Predisposizione e
pubblicazione dei
bandi di interesse
pubblico di cui alla
DGR n. 688 del
15.11.2016
Predisposizione del
documento finale di
sintesi delle attività
programmate e
realizzate concernenti
i bandi pubblicati
relativamente agli
impegni e alla
assegnazione delle
risorse
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione delle attività, degli atti e
delle istruttorie necessarie alla concessione
dei finanziamenti per gli interventi e i
progetti pubblici e privati per il
miglioramento della qualità dell’aria
Predisposizione e redazione atti
programmati: convenzione, bandi,
rendiconto
Risultato Binario SI/NO SI
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 3 3
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 97 di 127
GR 22
GR 22.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Pagina 98 di 127
GR 22
GR 22.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 99 di 127
GR 23
GR 23.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato 100%
GR 23.1.1
GR 23.1.2
GR.23.1.3
NOTA:
27 1
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
X
X
RISORSE FINANZIARIE
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
6 12
X
Contenimento della spesa regionale. 10 X X X
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 "Interventi per l'efficientamento
energetico degli edifici pubblici".20 X
100% 100%
NOTA:
2017 2018
PIANO DI AZIONE
Programmazione degli interventi di
efficientamento energetico, di salvaguardia e
manutenzione dei territori interessati da
fenomeni naturali cause di dissesto
idrogeologico e interventi di contenimento
della spesa regionale
Attività realizzate rispetto a quelle
previstePercentuale
2019
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 "Interventi di messa in sicurezza e per
l'aumento della resilienza dei territori più esposti al rischio idrogeologico e di
erosione costiera".
20 X X
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio e contenimento della spesa regionale.
L'efficientamento energetico e le opere di tutela e salvaguardia dal rischio idrogeologico dei territori interessati da fenomeni di frana,
erosione, inondazioni e straripamenti si rendono oggi più indispensabili ed efficaci per la difesa idrogeologica ed ambientale di molteplici
aree territoriali regionali e nazionali. La sostenibilità ambientale e le opere di tutela del territorio sono ancora una volta gli imperativi sui
quali riorientare le azioni pubbliche di governo. In tal senso e con il contributo delle altre strutture regionali coinvolte, la Direzione
regionale Risorse idriche e difesa del suolo opererà in linea con quanto stabilito nelle Modalità Attuative (MAPO) di cui alla DGR n. 397
del 28.07.2015 in combinato disposto con i criteri previsti dal DPCM del 28.05.2015 nell'ambito del POR FESR Lazio 2014-2020 Azione
5.1.1 e Azione 4.1.1. Si opererà altresì verso un' azione di contenimento della spesa regionale attraverso interventi mirati alla
predisposizione di atti amministrativi di pianificazione economica delle esigenze direzionali e di censimento dei debiti pregressi e
ricognizione degli impegni di spesa.
Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative, Aree Geni civili del Lazio,
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Cabina di Regia
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
OBIETTIVO STRATEGICO
Pagina 100 di 127
GR 23
GR 23.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
A42139; A42142; A42145 5.900.000,00
NOTA:
2 10 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Determinazione della graduatoria finale degli interventi progettuali maggiormente necessari ai
fini della mitigazione dei rischi da frana ed alluvione
Determinazione di riallineamento delle procedure regionali e statali alla luce dei disposti che
sovraintendono l'Azione 5.1.1
Pubblicazione graduatorie su siti ufficiali
Adozione della
determinazione
CATEGORIE GIURIDICHE
DIRIGENTI D C B
Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative, Aree Geni civili del Lazio
A
Impegni di spesa a favore degli Enti attuatori e beneficiari degli interventi (in relazione alle
risorse finanziarie disponibili gli impegni si riferiscono alle progettazioni)
Impegni di spesa in
quota parte degli
interventi progettuali
Impegni di spesa
RISORSE
RISORSE UMANE
RISULTATI ATTESI
IQ
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
Programmazione degli interventi Individuazione degli interventi ammissibili e
loro finanziamentoRisultato
DESCRIZIONE FASE
Pubblicazione della
graduatoria in quota
parte degli interventi
progettuali
Pubblicazione della
graduatoria finale sui
siti ufficiali
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI
Target
ANNUALE
2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
INDICATORI
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 "Interventi di messa in sicurezza e per l'aumento della resilienza dei territori più
esposti al rischio idrogeologico e di erosione costiera".
Al fine di contrastare gli effetti di inondazione, straripamenti, nonché la mitigazione del rischio di tipo gravitativo derivante dalla necessità
di consolidamento e di sistemazione di versanti interessati da fenomeni di frana, si procede ai sensi delle Modalità Attuative (MAPO) di
cui alla DGR n. 397 del 28.07.2015, in combinato disposto con i criteri stabiliti con DPCM del 28.05.2015, alla scelta ottimale dei progetti
d'intervento sul territorio regionale, nonchè alla loro pubblicazione sui siti ufficiali di tali graduatorie ed infine, all'impegno di spesa a favore
dei soggetti attuatori beneficiari degli interventi stessi.
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Binario SI/NO SI
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Graduatoria in quota
parte degli interventi
progettuali
Adozione della
determinazione della
graduatoria finale degli
interventi progettuali
Pagina 101 di 127
GR 23
GR 23.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
DIRIGENTI D C
A42200; A42201; A42202 700.000,00
A
1
CAPITOLO IMPORTO
NOTA:
1 3 1
RISORSE FINANZIARIE
Pubblicazione delle graduatorie sui siti ufficiali (relative sia agli edifici di proprietà degli Enti
locali che delle ATER) ed impegni di spesa per le progettazioni a favore degli Enti beneficiari
ed attuatori
Pubblicazione
graduatoria
preliminare ATER
Pubblicazione
graduatoria finale Enti
locali, edifici regionali
e ATER e impegni di
spesa
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
BRISORSE UMANE
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
Approvazione della graduatoria definitiva degli interventi a favore degli Enti locali
Avvio della procedura ed approvazione della graduatoria definitiva degli interventi a favore
degli Enti locali e degli edifici ATER
Approvazione definitiva degli interventi relativa all'efficientamento degli edifici regionali Acquisizione diagnosi
energetiche
Approvazione
graduatoria finale
RISULTATI ATTESI
IIQ
Avvio della procedura di evidenza pubblica per l'efficientamento energetico delle strutture
sanitarie regionali
Programma degli interventi Attività realizzate rispetto a quelle previste Risultato Percentuale 100%
INDICATORI
Target
ANNUALE
RISULTATI ATTESI
IIIQ
2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 "Interventi per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici".
Continua la politica regionale per l'efficientamento energetico e termico degli edifici pubblici, siano essi di proprietà degli Enti locali ma
anche sulle strutture sanitarie regionali, sugli immobili regionali e sugli alloggi delle ATER.
Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative
Avvio procedura
Acquisizione diagnosi
energetiche
Approvazione
graduatoria finale
Avvio procedura
Approvazione
graduatoria
preliminare
Acquisizione diagnosi
energetiche e
approvazione
graduatoria finale
Pagina 102 di 127
GR 23
GR 23.1.3
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
RISORSE FINANZIARIE
B A
Pianificazione economica delle esigenze della Direzione
NOTA:
6 12 24
CAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C
La Direzione provvede al censimento di tutti i debiti pregressi non assistiti da impegno di spesa (debiti fuori bilancio a vario titolo) ed alla
ricognizione di tutti gli impegni di spesa pendenti perenti e non, con l'eliminazione dalle scritture contabili di quelli non più collegati ad
obbligazioni giuridicamente perfezionate. Si effettuerà altresì una pianificazione delle esigenze economiche di intervento.
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Cabina di Regia
Determinazioni di
disimpegno secondo
quanto indicato nel
secondo quadrimestre
Censimento dei debiti pregressi e ricognizione degli impegni di spesa
Determinazioni di
riconoscimento di
legittimità dei debiti
fuori bilancio secondo
le direttive della
Direzione Bilancio
Individuazione di tutti i
disimpegni relativi agli
impegni di spesa
pendenti perenti e non
SI
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
Programma economico e finanziario degli
interventiAtti amministrativi propedeutici allo scopo Risultato
RISORSE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI
Target
ANNUALE
2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
INDICATORI
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Binario SI/NO
Contenimento della spesa regionale.
Elenco delle priorità di
intervento riscontrate
nei primi sei mesi di
attività e conseguenti
determinazioni di
impegno e/o conferma
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Elenco delle priorità di
intervento riscontrate
nei successivi sei mesi
di attività e
conseguenti
determinazioni di
impegno e/o conferma
Pagina 103 di 127
GR 23
GR 23.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
Pagina 104 di 127
GR 23
GR 23.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 105 di 127
GR 24
GR 24.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
GR 24.1.1
GR 24.1.2
GR 24.1.3
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
OBIETTIVO STRATEGICO
NOTA:
Interventi di efficientamento nella gestione del rifiuto e della bonifica dei siti inquinati.
L'aggiornamento del Piano dei Rifiuti porterebbe ad una migliore regolamentazione del settore della gestione dei rifiuti, che andrà a
beneficio non solo delle Amministrazioni locali e degli operatori economici, ma di tutta la collettività nel rispetto della salvaguardia e tutela
dell’ambiente. La redazione dell'anagrafe dei siti inquinati contribuirà ad implementare la struttura dati informatici della Regione Lazio,
consentendo l’aggiornamento dei tematismi a supporto della pianificazione territoriale. Infine, per l'Amministrazione regionale, risulta
fondamentale uscire dal procedimento di infrazione europeo, per la mancata messa in sicurezza delle discariche con risoluzione degli
aspetti sanzionatori che vedono pesantemente coinvolti in solido Comuni e Regione e che sono peraltro oggetto di indagine da parte della
Corte dei Conti.
Comuni, Province, Enti e istituzioni pubbliche, Associazioni ed organizzazioni di rappresentanza, Soggetti operanti nel ciclo della gestione
dei rifiuti e della bonifica del suolo, Direzioni regionali
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Miglioramento della gestione del rifiuto e
della bonifica dei siti inquinati
Aggiorrnamento del Piano dei Rifiuti,
risoluzione della procedura di infrazione e
istituzione dell'anagrafe dei siti inquinati
Binario SI/NO SI SI
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Aggiornamento del Piano dei Rifiuti. 20 X X
Anagrafe dei siti inquinati. 10 X
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013. 20 X
NOTA:
1 3 1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Missione 09, Programma 03 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
Pagina 106 di 127
GR 24.
GR 24.1.1
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Aggiornamento del Piano dei Rifiuti.
Con DGR n. 199/2016 si è preso atto della necessità di rivisitare il fabbisogno impiantistico dell'intero territorio anche alla luce della
deliberazione n. 8/2013 con la quale il Consiglio regionale ha inteso revocare lo scenario di controllo e il relativo schema di flusso.
Dovranno, pertanto, essere elaborati ulteriori elementi di valutazione che contribuiranno all’aggiornamento complessivo del Piano dei
Rifiuti. Con la conclusione di tale attività, si potrà riscontrare una migliore regolamentazione del settore, che sarà a beneficio non solo
delle Amministrazioni locali e degli operatori economici, ma di tutta la collettività nel rispetto della salvaguardia e tutela ambientale.
Province e Comuni del Lazio, Direzioni regionali, Arpa Lazio
INDICATORI
DENOMINAZIONE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
Piano dei RifiutiPredisposizione della proposta di DGR ed
invio al Consiglio regionaleRisultato Binario SI/NO SI
NOTA:
Attività di integrazione per l'ottenimento dei contribuiti dei Soggetti Competenti Ambientali
(SCA)Predisposizione atti Predisposizione atti
Riattivazione della procedura di VAS necessaria per rielaborazione del PianoPredisposizione elaborati
e documentazione
Rapporto ambientaleRedazione rapporto
ambientale
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Redazione del Piano e
formulazione della
proposta di DGR
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Elaborazione del Piano dei Rifiuti e trasmissione al Consiglio Regionale per la definitiva
approvazione
Pagina 107 di 127
GR 24
GR 24.1.2
DENOMINAZIONEPESO
20
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Conferenze dei servizi, tavoli ministeriali e visite in loco sui siti coinvolti
Partecipazione a
incontri, conferenze di
servizi e sopralluoghi
Partecipazione a
incontri, conferenze di
servizi e sopralluoghi
Procedimenti da attivare a seguito del pronunciamento di competenza da parte dell'Unione
Europea
Presa d'atto avvenuta
trasmissione degli atti
comunali conclusivi
finalizzati alla bonifica
dei siti
Presa d'atto avvenuta
trasmissione degli atti
comunali conclusivi
finalizzati alla bonifica
dei siti
Supporto alle
Amministrazioni
comunali finalizzato al
definitivo
pronunciamento
dell'UE sugli atti di
bonifica trasmessi per
la chiusura
dell'infrazione
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013.
Il fine dell'obiettivo è quello di uscire dalla procedura di infrazione comunitaria di condanna dello Stato italiano per la mancata messa in
sicurezza di siti classificati ex discariche abusive. Al dicembre 2014 tali siti nel territorio della Regione Lazio risultavano essere 21, dei
quali 20 ex discariche autorizzate di Rifiuti Solidi Urbani; peraltro, 16 di questi, fino a marzo 2016, erano ricompresi nell'ex SIN (Siti di
Interesse Nazionale) di Frosinone, di totale competenza ministeriale, mentre i restanti siti erano di competenza comunale. Ad aprile 2016
il MEF ha unilateralmente individuato come soggetto responsabile la Regione Lazio in solido con i Comuni interessati, mentre è ancora in
atto l'indagine da parte della Corte dei Conti. Sulla base di tali presupposti è stato presentato ricorso straordinario al Presidente della
Repubblica e nelle more del giudizio verranno messe in atto tutte le procedure necessarie per consentire lo stralcio di tutti i siti presenti
nell’elenco.
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), Arpa Lazio, Comuni interessati, MEF, Strutture regionali,
Province, Autorità Giudiziaria
INDICATORI
DENOMINAZIONE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
Esclusione dalla procedura di infrazione
europea
Stralcio di tutti i siti ancora compresi
nell'elenco della procedura di infrazioneRisultato Numerico 12/12
NOTA:
C B A
Supporto ai Comuni inclusi nell'elenco della procedura di infrazioneProseguimento delle
attività di supporto
Proseguimento delle
attività di supporto
Fondi necessari ad attuare gli interventi programmati
Impegni di spesa e
provvedimenti di
liquidazione
Impegni di spesa e
provvedimenti di
liquidazione
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D
NOTA:
1 1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
E32504 2.500.000,00
E32503 2.500.000,00
Pagina 108 di 127
GR 24
GR 24.1.3
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Anagrafe dei siti inquinati.
L’Anagrafe è uno strumento di trasparenza ed informazione ambientale, capace di semplificare lo scambio di dati tra i vari enti
coinvolti nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente, al fine di facilitare lo svolgimento dei procedimenti di bonifica. L'obiettivo è
quello di redigere un elenco consultabile e fruibile, sottoposto a continuo aggiornamento che individua, anche attraverso una
mappatura, tutti i siti sottoposti ad un procedimento di bonifica per un inquinamento accertato o da accertarsi, più o meno grave, del
suolo e/o del sottosuolo e/o delle acque.
Arpa Lazio, Comuni, Soggetti interessati, Direzioni regionali
INDICATORI
DENOMINAZIONE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
Mappatura dei siti inquinati
Elenco mappato ed aggiornato di tutti i siti
sottoposti ad un procedura di bonifica per
inquinamento accertato
Risultato Percentuale 100%
NOTA:
Note di sollecito ai
Comuni
Note di sollecito ai
Comuni
Attività di notifica
Invio richieste di dati
ai soggetti
interessati
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Presentazione primo step informativo delle attività ai soggetti interessati (Comuni, Enti e
privati)
Presentazione dello
strumento informatico
Elaborazione finale, presentazione ed informatizzazione dello strumento. Analisi per la
predisposizione di basi informatiche georeferenziate di un servizio GIS per la gestione del
progetto di bonifica, in collaborazione con la Direzione regionale Territorio, urbanistica e
mobilità
Presentazione del
database e
pubblicazione sul
web regionale
Attività di integrazione
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
1 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 109 di 127
GR 24
GR 24.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
Pagina 110 di 127
GR 24
GR 24.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 111 di 127
GR 25
GR 25.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 25.1.1
GR 25.1.2
Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità. Programma 02 - Trasporto pubblico locale,
Programma 03 - Trasporto per via d'acqua, Programma 06 - Politica regionale unitaria per i
trasporti e il diritto alla mobilità, Programma 01 - Trasporto ferroviario
1.008.596.818,65
NOTA:
4 16 7 1
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali. 15 X X X
Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di
servizio di trasporto della Regione lazio con le aziende esercenti.12 X X X
PIANO DI AZIONE
NOTA:
Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati al miglioramento e potenziamento del servizio.
Il fine dell'obiettivo è la promozione del diritto dei cittadini a una mobilità sostenibile con la costruzione di un più efficiente trasporto
pubblico nel Lazio, attraverso la predisposizione degli atti di pianificazione e il contestuale potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico
a basso impatto ambientale, prevedendo l'attuazione di interventi diretti sugli standard di qualità del servizio di trasporto. Nelle more della
conclusione del PRMTL, la rivisitazione dell'intero sistema di trasporto sia su ferro sia su gomma - soprattutto mediante l'attuazione di
scelte e interventi mirati alla razionalizzazione, all'efficientamento, al miglioramento della qualità, al recupero delle risorse necessarie -
costituirà l'impegno delle strutture competenti durante l'anno. In tal senso le principali leve da azionare ricomprendono sia la previsione di
una estensione dei sistemi di ispezione e monitoraggio della qualità dei servizi, sia la predisposizione di azioni e interventi di
potenziamento, ammodernamento e miglioramento qualitativo delle infrastrutture e del materiale veicolare e rotabile, attraverso
l'esperimento di tutte le azioni attuabili (accordi, protocolli, contratti di servizio) che comportino l'incremento degli investimenti. L’obiettivo
tende quindi a conformare le scelte di pianificazione delle infrastrutture e degli interventi alle esigenze della popolazione regionale e a
quelle di uno sviluppo “sostenibile” della mobilità, secondo un modello volto alla integrazione dell'intero territorio regionale. L’impegno,
verificata la sussistenza delle necessarie risorse finanziarie, anche in termini di cassa, sarà coerente e conforme alle previsioni degli
strumenti di pianificazione.
Soggetti che gestiscono servizi di mobilità, Enti, Amministrazioni, Associazioni degli utenti e dei pendolari
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Potenziamento dei servizi di trasporto
Svolgimento delle attività riferite al
potenziamento del servizio di trasporto e
rafforzamento degli standard di qualità
Binario SI/NO SI SI
OBIETTIVO STRATEGICO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Pagina 112 di 127
GR 25
GR 25.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
ARISORSE UMANE DIRIGENTI
A42197; A42198; A42199; D44124; D44125; D44540; D44541; D44537
4.006.631,00; 2.804.642,00; 1.201.989,00;
23.512.225,00; 14.747.045,00;
5.249.999,75; 4.165.681,67; 25.000.000,00
D C
NOTA:
3 10 5 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
Predisposizione atti e provvedimenti
Redazione
provvedimenti di
autorizzazione alla
immatricolazione e
messa in esercizio dei
nuovi mezzi acquisiti
Redazione
provvedimenti di
autorizzazione alla
immatricolazione e
messa in esercizio dei
nuovi mezzi acquisiti
Redazione
provvedimenti di
autorizzazione alla
immatricolazione e
messa in esercizio dei
nuovi mezzi acquisiti
Rinnovo veicoli e materiale rotabileFinanziamento per l'acquisto di nuovi treni e
autobusRisultato
Predisposizione di
incontri e riunioni per
la definizione degli
aspetti di
razionalizzazione e
potenziamento dei
servizi
B
Numerico 80
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione di
incontri e riunioni per
la definizione degli
aspetti di
razionalizzazione e
potenziamento dei
servizi
Predisposizione di
incontri e riunioni per
la definizione degli
aspetti di
razionalizzazione e
potenziamento dei
servizi
RISORSE
Analisi e valutazione opportunità di potenziamento
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali.
L'obiettivo si propone di prevedere una serie di azioni ed interventi finalizzati al perseguimento della razionalizzazione dei servizi di
trasporto, e al raggiungimento di standard uniformi di sicurezza, efficienza e sviluppo degli stessi, attraverso l'utilizzo degli idonei
strumenti (accordi, protocolli, contratti di servizio). In tal senso, soprattutto in ambito ferroviario, sono previsti interventi che
comportino la possibilità di giungere alla progressiva integrazione di tutte le reti ferroviarie regionali, gestite da diversi soggetti, nel
rispetto e coerentemente alla normativa in materia e alle raccomandazioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM). Rilevanza è data, altresì, al potenziamento del parco veicolare e rotabile, che in continuità con quanto già avviato nella
precedente annualità, vedrà un costante impegno da parte dell'Amministrazione, mediante l'assunzione di finanziamenti previsti da
programmi nazionali ed europei e in concorso con i soggetti gestori del servizio di trasporto.
Ministero Infrastrutture e Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Trenitalia, Atac, Cotral, Amministrazioni comunali e soggetti gestori
dei servizi di trasporto pubblico locale
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Pagina 113 di 127
GR 25
GR 25.1.2
DENOMINAZIONEPESO
12
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
D41900; D41907; D41920; D41921; D41922; D41115; D41910
339.577.999,23; 235.000.000,00;
64.000.000,00;240.000.000,00;
33.600.000,00; 10.030.606,00;
5.700.000,00
RISORSE
NOTA:
3 6 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Ricezione di richieste e proposte di modifica dei servizi da parte di portatori di interessi Valutazione delle
istanze pervenute
Valutazione delle
istanze pervenute
Valutazione delle
istanze pervenute
Azioni di razionalizzazione ed efficientamento dei servizi di cui ai contratti
Redazione di
provvedimenti di
razionalizzazione dei
servizi
Redazione di
provvedimenti di
razionalizzazione dei
servizi
Redazione di
provvedimenti di
razionalizzazione dei
servizi
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Effettuazione attività ispettiva sulla qualità dei serviziProgrammazione
ispezioni
Programmazione
ispezioni
Programmazione
ispezioni
Incontri e rapporti con le aziende nell'ambito dei comitati tecnici di gestione dei contratti di
servizio
Redazione di verbali,
trasmissione
comunicazioni e
report svolgimento
servizi
Redazione di verbali,
trasmissione
comunicazioni e
report svolgimento
servizi
Redazione di verbali,
trasmissione
comunicazioni e
report svolgimento
servizi
NOTA:
Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di servizio di trasporto della Regione Lazio
con le aziende esercenti.
Il fine dell'obiettivo è quello di mantenere costantemente aggiornati i meccanismi di controllo della spesa e della qualità dei servizi per
orientare al meglio le risorse in una logica di massimizzazione dell'utilità di trasporto dei cittadini, di razionalizzazione ed efficientamento
dei servizi, mediante l'ordinario presidio dei contratti di servizio in essere e la predisposizione delle eventuali e necessarie azioni
programmatorie. L'attività si esplica anche attraverso lo svolgimento di incontri con le aziende esercenti i servizi affidati, tendenti -
attraverso l’analisi dei dati di esercizio, gestionali ed economici - alla verifica dell’andamento del servizio, la sua rispondenza alle esigenze
dei viaggiatori e il rispetto degli impegni contrattuali. L'individuazione delle criticità dovrà determinare l'attuazione delle eventuali azioni di
miglioramento. L'obiettivo propone l'estensione e l'integrazione delle forme di verifica e ispezione sulla qualità dei servizi resi dai soggetti
gestori degli stessi, anche attraverso l'ausilio delle società strumentali all'Amministrazione regionale.
Trenitalia, Cotral, Atac, Laziomar
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Ispezione e verifica della qualità dei servizi
Incremento delle attività di monitoraggio
della qualità dei servizi svolti dalle aziende
esercenti, rispetto all'anno 2016 (N.
ispezioni 2017/N. ispezioni 2016)*100
Efficienza Percentuale 10%
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Pagina 114 di 127
GR 25
GR 25.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 25.2.1
GR 25.2.2
NOTA:
2 7
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
X
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
Testo Unico in materia urbanistica. 13 X X X
Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile.
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
10 X X
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
NOTA:
Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio.
Il fine dell'obiettivo è quello di mantenere l'attenzione, in continuità con l'anno precedente, sulla necessità di rinnovo e adeguamento della
disciplina regionale in materia di territorio e mobilità, in parallelo all'adozione di modalità di gestione rispondenti a criteri di efficienza ed
efficacia. Tale attività appare essenziale quale leva all'innovazione, alla semplificazione, alla razionalizzazione e al miglioramento della
qualità. Durante l'anno, sarà portato a termine il compito di adottare il Testo Unico Urbanistico per superare una volta per tutte la
frammentazione e la disorganicità della vigente disciplina, ma anche per chiarire e semplificare gli strumenti ed i processi della
pianificazione territoriale ed urbanistica. In tale contesto di razionalizzazione della disciplina normativa in materia, si inserisce la
predisposizione della disciplina regionale riferita alla rigenerazione urbana sostenibile, quale strumento che garantisca standard di qualità,
bassi costi, minimo impatto ambientale e risparmio energetico.
Il fine è il superamento della logica dei microinterventi che risolvano ognuno il piccolo singolo problema e predispone quindi una strategia
complessiva e omogenea per tutto il territorio regionale. Gli obiettivi della norma sono: - la messa in sicurezza, manutenzione e
rigenerazione del patrimonio edilizio pubblico e privato e l'adeguamento alla normativa antisismica - la drastica riduzione del consumo del
suolo e degli sprechi degli edifici, energetici e idrici - la rivalutazione degli spazi pubblici, del verde urbano, dei servizi di quartiere - la
razionalizzazione della mobilità urbana e del ciclo dei rifiuti - la salvaguardia dei centri storici e la loro rivitalizzazione.
Direzioni regionali Ambiente, Agricoltura, Attività produttive, Commissione di studio per la redazione della legge regionale in materia
urbanistica
INDICATORI
Target
2018
Adeguamento normativo e semplificazioneAdozione della proposta di Testo Unico in
materia urbanisticaBinario SI/NO SI SI
OBIETTIVO STRATEGICO
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Pagina 115 di 127
GR 25
GR 25.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
2 7
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Presentazione testo normativo
Presentazione e
adozione della bozza
di proposta di legge
per la successiva
trasmissione alle
competenti
Commissioni consiliari
Supporto tecnico per
la discussione del
testo presso le
Commissioni consiliari
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione testo normativo
Prima redazione della
bozza di testo
normativo sulla
rigenerazione urbana
Analisi normativa
Predisposizione
attività di analisi della
normativa esistente
NOTA:
Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile.
L'obiettivo si propone di adottare una proposta di legge sulla rigenerazione urbana che detti una disciplina chiara e di facile applicazione.
Lo scopo è definire procedure semplici e veloci per l'attuazione degli interventi edilizi e porre fine al regime derogatorio del Piano Casa
Regionale. Tali norme rappresentano un forte incentivo per favorire il rinnovo del tessuto edilizio esistente mediante interventi di
adeguamento sismico degli edifici, di miglioramento dell'efficienza energetica degli stessi. Al tempo stesso le nuove norme rappresentano
uno strumento indispensabile per i comuni per promuovere e agevolare la riqualificazione di aree degradate ovvero caratterizzate da
funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici, per aumentare la qualità e la vivibilità dei contesti urbani mediante la demolizione e
ricostruzione degli edifici dismessi e la realizzazione di nuove opere pubbliche o il potenziamento di quelle esistenti.
Ufficio Legislativo
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Proposta di legge sulla rigenerazione
urbana sostenibile
Presentazione della bozza di proposta di
legge alla Giunta e supporto alle
Commissioni consiliari
Risultato Binario SI/NO SI
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Pagina 116 di 127
GR 25
GR 25.2.2
DENOMINAZIONEPESO
13
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Testo Unico in materia urbanistica.
L'obiettivo prevede la prosecuzione dell'attività di verifica e revisione della proposta di Testo Unico - già in precedenza presentato alla
Giunta regionale e pubblicizzato al fine della raccolta delle osservazioni - sia sotto il profilo strutturale (articolazione e numerazione
articoli) sia sotto il profilo lessicale, evidenziando la necessità di un coordinamento del testo, di rivedere i rimandi interni ed esterni,
nonché tutta la normativa da abrogare. A tale attività è deputato un apposito gruppo di lavoro istituito per l'analisi, il cordinamento e la
riformulazione dello schema di testo Unico. Il lavoro di riformulazione dovrà quindi consentire la successiva trasmissione alla Giunta per la
sua adozione, garantendo il conseguimento dei principio di semplificazione dell'intera legislazione vigente in materia.
Gruppo di lavoro, Ufficio Legislativo
INDICATORI
DENOMINAZIONE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Testo UnicoPresentazione dello schema di Testo Unico
alla Giunta per la sua adozione Risultato Binario SI/NO SI
NOTA:
Definizione schema
Formulazione dello
schema definitivo di
Testo Unico
Predisposizione della
proposta di DGR per
la relativa adozione
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
RISORSE
Attività istruttoria
Svolgimento attività di
analisi e
riformulazione dello
schema di Testo
Unico
Svolgimento attività di
analisi e
riformulazione dello
schema di Testo
Unico
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
2 7
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 117 di 127
GR 25
GR 25.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Pagina 118 di 127
GR 25
GR 25.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 2
dataset
Produzione di n. 2
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 119 di 127
GR 26
GR 26.1
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato SI
GR 26.1.1
GR 26.1.2
GR 26.1.3
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
NOTA:
OBIETTIVO STRATEGICO
Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi.
Il patrimonio artistico-culturale della Regione Lazio rappresenta un'autentica "miniera" che andrebbe sfruttata adeguatamente onde
poterne ricavare il massimo profitto. In quest'ottica si colloca l'iniziativa di tutelarne le risorse culturali e creative attraverso una serie di
interventi programmatici rivolti sia al patrimonio archeologico e monumentale, sia alla valorizzazione del settore cinematografico, sia a
irrobustire la classe creativa regionale e il tessuto imprenditoriale, tutti finalizzati ad uno sviluppo del settore ed un incremento degli asset
più rilevanti.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
Sviluppo della cultura e del turismo sul
territorio regionale
Incremento del recupero e dello sviluppo
del patrimonio culturale regionale
attraverso operazioni specifiche
Binario SI/NO SI SI
PIANO DI AZIONE
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
Rilancio del settore del cinema e dell'audiovisivo. 15 X X X
Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo. 15 X X X
Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale. 10 X X X
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
NOTA:
11 19 10 3
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO
Pagina 120 di 127
GR 26
GR 26.1.1
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
Target
ANNUALE
100%Realizzazione iniziative programmate
Aggiornamento Programma Operativo
Annuale 2018. Approvazione graduatoria e
individuazione dei contributi relativi al piano
operativo annuale. Individuazione co-
produzioni internazionali ammesse a
contributo
Risultato Percentuale
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI
La Regione Lazio rappresenta un vero e proprio distretto del cinema, considerato che vi si concentrano 3400 imprese che occupano oltre
27000 addetti e che producono il 59% del valore aggiunto nazionale. Con la legge regionale n. 7 del 15.11.2013 la Regione ha individuato
gli strumenti necessari a rilanciare il settore del cinema e dell'audiovisivo, mediante alcune azioni cardine quali: l'innovazione nella
produzione e nei contenuti, la promozione della conoscenza nelle scuole e nella formazione di nuove generazioni, la pianificazione
pluriennale degli interventi, il reingresso nella "Fondazione Film Commission di Roma, delle Province e del Lazio" e quindi nella sua
riorganizzazione con l'obiettivo di rendere il Lazio una destinazione privilegiata di richiamo per le produzioni e le co-produzioni
cinematografiche e dell'audiovisivo, anche internazionali. Le co-produzioni sono inserite nella nuova programmazione POR FESR Lazio
2014-2020 - Azione 3.1.3.
Lazio Innova S.p.A., MIBACT (per le coproduzioni)
INDICATORI
2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Rilancio del settore del cinema e dell'audiovisivo.
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
NOTA:
Determinazione di
approvazione
ammessi a
sovvenzione
Istruttoria domande Promozione cinematografica
Determinazione di
approvazione
graduatoria
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Predisposizione
avviso pubblico 2018
Predisposizione
decreto di nomina
della commissione di
valutazione
Aggiornamento Programma Operativo Annuale 2018 Proposta di POA
D C B
Istruttoria domande Produzione cinematograficaIstruttoria delle
domande pervenute
ARISORSE UMANE DIRIGENTI
Istruttoria domande Coproduzioni internazionali Istruttoria delle
domande pervenute
Istruttoria delle
domande pervenute
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
Determinazione di
approvazione
ammessi a contributo
NOTA:
3 6 4 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 121 di 127
GR 26
GR 26.1.2
DENOMINAZIONEPESO
15
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo.
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
La promozione dello spettacolo dal vivo è un ambito di intervento prioritario.
La Regione Lazio con l’approvazione della legge regionale n. 15 del 29.12.2014, dopo trentasei anni ha riformato funzioni e strumenti del
circuito regionale dello spettacolo dal vivo, favorendo il suo collegamento con le grandi istituzioni culturali romane per la diffusione, nel
territorio, della musica sinfonica, della lirica, della prosa, della danza, del contemporaneo. Lo spettacolo dal vivo viene considerato un
vero e proprio distretto produttivo che offre servizi e opportunità anche di crescita economica.
Dopo l’approvazione dei regolamenti attuativi, con la legge regionale n. 12 del 10.08.2016, l'impalcatura prevista dal regolamento
regionale n. 6 del 24.03.2016 è venuta meno, il che ha comportato la necessità di adeguare tale regolamento alle modifiche interventute e
parallelamente di prevedere per il 2017 una procedura tradizionale di avviso pubblico per finanziare le attività di spettacolo dal vivo per il
2017. Tutte le domande saranno gestite esclusivamente con apposita piattaforma informatica in grado di raccogliere le istanze su dieci
linee di finanziamento. L'approvazione della legge regionale n. 17 del 31.12.2016 impone una nuova modifica al regolamento regionale
per disciplinare le procedure riguardanti il 2018.
Lazio Innova S.p.A.
INDICATORI
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Determinazione
contributo ai
beneficiari per attività
2017
Fondo Unico per lo Spettacolo regionale:
predisposizione avvisi pubblici
Rapporto tra le attività programmate e le
attività realizzateRisultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
Predisposizione avviso pubblico-annualità 2017Predisposizione
avviso pubblico
Determinazione di
approvazione
graduatoria
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adeguamento del
regolamento regionale
n. 6 del 24.03.2016
alla legge regionale
n.17 del 31.12.2016
A
Predisposizione avviso pubblico-annualità 2018Predisposizione
avviso pubblico
Determinazione di
approvazione
graduatoria per le
attività 2018
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
5 6 2
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 122 di 127
GR 26
GR 26.1.3
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale.
La programmazione strategica regionale ha individuato tra le 45 azioni cardine quella dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale.
La DGR n. 385 del 28.07.2015 ha adottato le linee di indirizzo, individuando i primi quattro ambiti di intervento (Città di Fondazione, Città
d'Etruria, Ville di Tivoli, Cammini di Spiritualità) su cui investire prioritariamente le risorse regionali. Inoltre, considerato che la Regione
Lazio, a differenza di altre regioni italiane, non ha nel proprio territorio un patrimonio significativo di strutture teatrali agibili e funzionanti,
intende aggiungere al primo intervento già realizzato nel 2014 ulteriori interventi per il triennio 2016-2018. A tale scopo sono destinate
nuove risorse finanziarie volte al recupero, completamento e messa a norma di ulteriori strutture teatrali di proprietà comunale. Si
procederà secondo le modalità previste dalla legge regionale n. 88 del 26.06.1980 e successive norme in materia di lavori pubblici.
Direzione Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio; BIC Lazio S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Programmazione del Piano di sviluppo dei sistemi dei servizi culturali Proposta di DGR
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Favorire la fruizione degli asset culturali
anche attraverso la destinazione di risorse
agli interventi individuati
Rapporto tra le attività programmate e le
attività realizzateRisultato Percentuale 100%
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A
Attuazione di interventi di recupero/adeguamenti spazi per il progetto Atelier; POR FESR
Lazio 2014-2020 Misura 3.3.1.
Finanziamento ai
Comuni dell'Accordo
di collaborazione
interistituzionale
progetto Atelier
Relazione di
monitoraggio sullo
stato avanzamento
lavori
RISORSE
Favorire l'agibilità dei teatri comunali Proposta di DGRConcessione
Contributi
NOTA:
3 7 2 1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
Pagina 123 di 127
GR 26
GR 26.2
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
TIPOLOGIATarget
2019
Risultato
GR 26.2.1
IMPORTO
NOTA:
RISORSE FINANZIARIE
MISSIONE E PROGRAMMA
X X
CATEGORIE GIURIDICHE
B A
3
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C
4 8 6
Binario SI/NO SI SI
RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO
ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI
ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019
Interventi a favore dei giovani.
PIANO DI AZIONE
NOTA:
Sviluppo delle politiche per i giovaniRealizzazione di una serie di interventi per
potenziare le politiche per i giovani
10 X
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI
CALCOLO
Target
2017
Target
2018
OBIETTIVO STRATEGICO
Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani.
I giovani rappresentano i principali agenti di sviluppo economico, di cambiamento sociale e di innovazione tecnologica. Va assicurata loro
la possibilità di vivere in condizioni ed ambienti in cui si sviluppino gli ideali, la creatività, le passioni. Di conseguenza, va riconosciuto
che le politiche giovanili sono misure da attivare sui territori, con l'obiettivo di dar vita ad un sistema di azioni ed interventi a valenza
pubblica, che abbiano l'obiettivo di fornire ai giovani mezzi, opportunità e strumenti per favorire l'occupazione ed entrare nel mondo del
lavoro.
LAZIOcrea S.p.A., Lazio Innova S.p.A.
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Pagina 124 di 127
GR 26
GR 26.2.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
5 5 3 2
RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO
Adozione linee guida
per l'attuazione rivolte
ai beneficiari
Istruttoria tecnico
amministrativa delle
domande pervenute
Approvazione
graduatoria di cui
all'avviso
Determinazione n.
G12700 del
31.10.2016
Adozione linee guida
per l'attuazione rivolte
ai beneficiari
Informagiovani
B
Sostegno alle comunità giovaniliPredisposizione
avviso pubblico
Nomima commissione
di valutazione
CATEGORIE GIURIDICHE
Istruttoria tecnico
amministrativa delle
domande pervenute
Bando delle Idee
Approvazione
graduatoria di cui
all'avviso
Determinazione n.
G12701 del
31.10.2016
A
Gestione Fondo per le start-up creativePredisposizione
avviso pubblico
Nomina commissione
e valutazione istanze
Approvazione
graduatoria
RISORSE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C
INDICATORI
NOTA:
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
FASI DI REALIZZAZIONE
Rapporto tra attività programmate e attività
realizzateRisultato Percentuale 100%Attuazione delle azioni programmate
2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Target
ANNUALE
OBIETTIVO ORGANIZZATIVO
Interventi a favore dei giovani.
Finalità dell'obiettivo è l'attuazione di convenzioni e accordi triennali e annuali con la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento
della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale- rivolti alla fascia giovanile attraverso il coinvolgimento di attori istituzionali, associazioni o
aggregazioni formali e informali di giovani. Una politica del fare innovativa per contrastare la condizione di precarietà dei giovani del Lazio;
stabilire nuove garanzie a partire dalla costruzione di "luoghi delle opportunità"; creare "factory creative ", laboratori per l'accesso, la
sperimentazione e la condivisione della conoscenza e la produzione di saperi. Le diverse inziative prevedono: il sostegno delle
"Comunità giovanili", ritenute strumenti di crescita culturale e sociale della popolazione giovanile, con un riconosciuto e rilevante ruolo di
promozione ed integrazione sociale, finalizzata a favorire l'organizzazione della vita associativa come esperienza comunitaria; progetti su
specifiche tematiche indicate negli Accordi Stato-Regione quali quelle presentate nell'ambito del "Bando delle Idee" sulla conoscenza e
diffusione della cultura di genere, della legalità e diritti di cittadinanza dei giovani; Informagiovani, azione rivolta agli Enti locali finalizzata a
ergere a sistema la collaborazione tra le istituzioni locali per l'erogazione di servizi rivolti ai giovani e favorire l'incontro tra domanda e
offerta nel settore culturale/creativo e quindi il dialogo tra impresa, pubblica amministrazione e giovani creativi per favorire nuova
occupazione, per migliorare la produttività del tessuto imprenditoriale e immaginare servizi pubblici più vicini ai cittadini. In tale contesto si
colloca altresì la legge regionale n. 13 del 30.12.2013 volta a favorire la nascita di start-up nel settore delle attività culturali e creative
mediante contributo a fondo perduto, per la copertura delle spese connesse all’avvio dell’attività imprenditoriale.
LAZIOcrea S.p.A., Lazio Innova S.p.A.
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI
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GR 26
GR 26.0.1
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
A
Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di
formazione individuale
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le
scadenze delineate nel documento
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle
misure
Attuazione delle misure finalizzate alla
prevenzione della corruzione previste nel
PTPC 2017-2019 e partecipazione ad
almeno n. 3 giornate di formazione
individuale
Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
(PTPC) 2017-2019.
In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse
pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate
alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto
previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione
dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione
ad iniziative formative di carattere individuale.
Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
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GR 26
GR 26.0.2
DENOMINAZIONEPESO
10
DESCRIZIONE
ALTRE STRUTTURE
OBIETTIVO INDIVIDUALE
SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Open Data: implementazione portale regionale.
L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati
in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.
Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è
collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti
presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è
prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse
sfaccettature della realtà amministrativa regionale.
Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.
INDICATORI
DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI
CALCOLO
Target
ANNUALE
Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul
portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
Aggiornamento
dataset
entro il 31.10.2017
Aggiornamento dei dati inseriti nel portale
regionale Open Data e produzione di nuovi
dataset
Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%
NOTA:
FASI DI REALIZZAZIONE
DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI
IQ
RISULTATI ATTESI
IIQ
RISULTATI ATTESI
IIIQ
A
Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
Produzione di n. 1
dataset
entro il 31.10.2017
RISORSE
CATEGORIE GIURIDICHE
RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B
NOTA:
1
RISORSE FINANZIARIE
CAPITOLO IMPORTO
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