Upload
trandiep
View
218
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PREDISPOSIZIONE P.A.I. (PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE)
DISABILITÀBES
Studenti con Bisogni Educativi Speciali
Gli studenti diversamente
abili
Certificati dall'ASS o Enti accreditati
(es. Nostra Famiglia)
Insegnante di sostegno
Situazione a carattere
permanente.Si redigono il PEI e la documentazione
necessaria
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Sono gli studenti:- DSA- Deficit del linguaggio- Deficit abilità non verbali- Deficit coordinazione motoria
Certificati dall'ASL o Enti accreditati (es. Nostra Famiglia)
Situazione a carattere permanente.
Si redige il PDP.
SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE
Si intendono coloro che con continuità o per determinati periodi, possono manifestare Bisogni Educativi Speciali per molteplici cause (fisiche, biologiche, fisiologiche, psicologiche, sociali...). A tali bisogni la scuola deve offrire adeguata e personalizzata risposta .- Svantaggiati linguistici-culturali- N.A.I. (alunni di origine straniera di recente immigrazione)- Svantaggiati socio- economici- ADHD (attenzione, iperattività)- Alunni con disagio comportamentale/relazionale
Rilevati da C.d.C./ Team dei docenti. Dovranno essere individuati sulla base di elementi oggettivi (segnalazione dei Servizi Sociali) ovvero in ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Potranno essere certificati da strutture private o accreditate
Situazione a carattere transitorio. Si redige il Piano Individualizzato dopo approvazione Consiglio di Classe o interclasse.
Le buone pratiche dell’I.C.
SCOPI E COMPITI DEL GLI
AZIONI E STRUMENTI:
LE BUONE PRATICHE
DEL
NOSTRO ISTITUTO
GRUPPI
DI
LAVORO
PROGETTI
1. Rilevazione dei BES
presenti nella scuola;
-Sportello DSA: consulenza per genitori e insegnanti;
-sportello di ascolto famiglie, alunni, insegnanti; - Segnalazione degli insegnanti su certificazione Strutture Specialistiche, segnalazione Servizi Sociali o osservazione difficoltà attività/prestazioni in classe
G.L.I. G.L.H.I REFERENTI BES/DSA
TEAM E CONSIGLIO DI CLASSE
COLLABORAZIONE
AID
ENTI E
ASSOCIAZIONI
TERRITORIALI
2. Raccolta e
documentazione degli
interventi didattico-
educativi attivati anche in
funzione di azioni di
apprendimento,
organizzativo in rete tra
scuole e/o in rapporto
con azioni strategiche
dell’Amministrazione;
-Comunicazione Scuola/famiglia attraverso momenti dedicati e modelli condivisi relativi all’identificazione e persistenza delle difficoltà; -Modello di Invio ai Servizi Sanitari Nazionali; -Piano Educativo Individualizzato (PEI), - Piano Didattico Personalizzato (DSA), - Piano Individualizzato, transitorio (SCHEDA- BES;
- predisposizione del PSP(transitorio);
TEAM DOCENTI E
CONSIGLIO DI CLASSE
FUNZIONI
STRUMENTALI
G.L.H.I. E REFERENTI DI AREA
RETE D I S C U O L E
PASS
COR
SERVIZI SOCIALI COMUNALI
SERVIZI SOCIALI UTI
-collaborazione con CTS e Servizi territoriali; - azioni di accoglienza e “filtro” per alunni stranieri; -Formazione continua dei docenti a cura di colleghi formati e di esperti esterni/interni. -Laboratori di alfabetizzazione digitale per gli alunni DSA;
FUNZIONI
STRUMENTALI
REFERENTI BES/DSA
3. Focus/confronto sui casi,
consulenza e supporto ai
colleghi sulle
strategie/metodologie di
gestione delle classi;
Di concerto con il DS, a cura delle Referenti di area e delle Funzioni Strumentali: gruppo H, gruppo DSA, gruppo Intercultura-integrazione. Come esperti esterni: facilitatori PASS e mediatori linguistici.
TEAM E CONSIGLIO DI CLASSE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI AREA /GRUPPO DI LAVORO
G.L.H.
FACILITATORI PASS
RETE
ANTIDISPERSIONE.
PASS
RETE DI SCUOLE
4. Monitoraggio, verifica
e valutazione del
livello di inclusività
della scuola;
- Verifica e valutazione
delle azioni svolte
dall’Istituto;
G.L.I.
5. Raccolta e
coordinamento delle
proposte formulate
dai singoli GLH
Riferimento alle Linee Guida per la valutazione dell’apprendimento nel primo ciclo di istruzione, ai Decreti Legislativi n. 62 e 66 del 13 aprile 17 e alla Nota Ministeriale Prot. 1143 del 17-5-18; -Interazione tra Reti di
Scuole; - PTOF
G.L.I.
- Documento di Aut ov alut az ione di Istituto.
6. Progetti L2
Progetti di recupero
-Corsi/laboratori di L2 per stranieri; - corsi di recupero e sviluppo linguistico e logico in base a bisogni/risorse; - registro per i corsi di recupero sviluppo e L2; - scheda valutazione corsi.
GRUPPO
INTERCULTURA
DOCENTI INTERNI
SERVIZI
INTERCULTURA
CENTRI
ANTIDISPERSIONE
E
ORIENTAMENTO
PREDISPOSIZIONE PAI (PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE) A.S. 2018-2019 NOTA MIUR Prot. 1143 del 17-5-18 sui Bisogni Educativi Speciali (BES): Dalla Nota: “Oggi il contesto normativo è notevolmente modificato: si è assistito ad un'importante crescita culturale e sono stati introdotti nuovi assiomi di riferimento, nuove risorse professionali, economiche e strutturali affinché a ciascuno sia data la possibilità di vedersi riconosciuto nei propri bisogni educativi "normali", senza la necessità di ricorrere a documenti che attestino la problematicità del "caso", fermo restando le garanzie riconosciute dalla Legge n. 104/1992 e dalla Legge n. 170/2010. I docenti e i dirigenti che contribuiscono a realizzare una scuola di qualità, equa e inclusiva, vanno oltre le etichette e, senza la necessità di avere alcuna classificazione "con BES" o di redigere Piani Didattici Personalizzati, riconoscono e valorizzano le diverse normalità, per individuare, informando e coinvolgendo costantemente le famiglie, le strategie più adeguate a favorire l'apprendimento e l'educazione di ogni alunno loro affidato. In questa dimensione la soluzione al problema di un alunno non è formalizzarne l'esistenza, ma trovare le soluzioni adatte affinché l'ostacolo sia superato. Dopo aver per tanti anni acquisito una sensibilità legata all'individuazione e alla gestione dei Bisogni Educativi Speciali, ora le nostre comunità educanti possono andare oltre: progettare modi nuovi di fare scuola che aiutino ciascuno a scoprire e a far crescere le proprie competenze e capacità, maturare la consapevolezza che "apprendere" è una bellissima opportunità fortemente legata alla concretezza e alla qualità della vita. La dispersione non va recuperata, ma evitata: lo studente che trova nella scuola risposte ai propri bisogni educativi, di istruzione e di espressione personale, non andrà incontro a insuccesso, demotivazione e infine abbandono. Si ritiene, quindi, necessario, in previsione del rinnovo del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, proporre alle SS.LL. di avviare nei collegi docenti, nei dipartimenti disciplinari, nei consigli di classe e di interclasse, una riflessione sull'evoluzione del contesto normativo ed organizzativo della scuola italiana, anche dando impulso a momenti di scambio professionale per la valorizzazione delle competenze e la promozione di attività di ricerca/sperimentazione didattica.”
Alla luce di quanto indicato dalla NOTA Ministeriale è necessario modificare la procedura per la segnalazione di situazioni BES e la predisposizione dei piani di lavoro personalizzati (non DSA).
Le eventuali certificazioni dei servizi territoriali vanno comunque consegnate in Segreteria e protocollate. Sia le segnalazioni con certificazione sia quelle interne avviate dagli insegnanti vanno condivise e verbalizzate nei Consigli di Classe e di Interclasse.
La proposta di Piano Individualizzato viene attivata dopo l’approvazione degli organi collegiali. Il modello allegato di scheda si dovrà compilare e condividere nel team docenti e avrà carattere transitorio; non sarà necessaria l’adesione della famiglia che va comunque informata. La scheda andrà allegata ai verbali del Consiglio di riferimento.
Per quanto riguarda la procedura PDP-DSA, rimane tutto invariato:
• protocollo in Segreteria della certificazione, • stesura del PDP e approvazione del Consiglio di Classe o del team docenti, • condivisione con la famiglia, • firma del Dirigente Scolastico, • consegna di una copia in Segreteria e alla famiglia.
Normativa precedente Criteri di identificazione alunni BES – secondo la normativa di riferimento La Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 sui Bisogni Educativi Speciali (BES): “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale”. […] La C.M. n°8 del 6 marzo 2013 sull’Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale: “Si vuole inoltre richiamare ulteriormente l’attenzione su quell’area dei BES che interessa lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.) Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative. Nota prot. N. 1551 del 27 giugno 2013 Con la presente nota si ritiene opportuno ribadire - come chiarito nel corso della Conferenza di Servizio tenutasi a Montecatini dal 7 al 9 giugno scorsi - che scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Prot. N. 2563 – 22 novembre 2013 – chiarimenti Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
MODELLI DI LAVORO PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI – P.D.P. PIANI INDIVIDUALIZZATI – P.I. PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI – P.S.P. PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI - PEI
9
P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Ordine di scuola e Plesso:_____________________________________ A.S. ___________ Classe: _______________
Alunno/a: ______________________________________________
TEAM docente ( primaria)__________________________________________
Coordinatore di classe: ____________________________________________
TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Disturbo Specifico dell’Apprendimento DSA
Disturbo Specifico del Linguaggio SECONDARIA DSA
Borderline cognitivo / Disturbo Aspecifico dell’Apprendimento DSA
Disturbo Evolutivo Specifico DSA
Diagnosi specialistica rilasciata da:______________________________________ In data________________ PROT___________
10
SEZIONE A - Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo
Cognome e nome allievo/a:
Luogo e data di nascita
Informazioni dalla famiglia
Consapevolezza delle difficoltà Disponibilità a chiedere supporto Eventuali altre informazioni
DIAGNOSI SPECIALISTICA (dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)
OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
Indicare con X
LETTURA LETTURA
VELOCITÀ • Molto lenta • Lenta • Scorrevole
CORRETTEZZA
• Adeguata • Non adeguata (ad esempio
confonde/inverte/sostituisce omette lettere o sillabe
COMPRENSIONE
• Scarsa • Essenziale • Globale • Completa-analitica
SCRITTURA SCRITTURA
SOTTO DETTATURA
• Corretta • Poco corretta • Scorretta
TIPOLOGIA ERRORI
• Fonologici • Non fonologici • Fonetici
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
PRODUZIONE AUTONOMA/
ADERENZA CONSEGNA
Spesso Talvolta Mai
CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA
11
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Spesso Talvolta Mai
CORRETTA STRUTTURA TESTUALE (narrativo, descrittivo, regolativo …)
Spesso Talvolta Mai
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA
Adeguata Parziale Non adeguata
USO PUNTEGGIATURA
Adeguata Parziale Non adeguata
GRAFIA GRAFIA
. LEGGIBILE
Sì Poco No
TRATTO
Premuto Leggero Ripassato Incerto
CALCOLO CALCOLO
Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata)
• spesso • talvolta • mai
Recupero di fatti numerici (es: tabelline)
• raggiunto • parziale • non
raggiunto
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Automatizzazione dell’algoritmo procedurale
• raggiunto • parziale • non
raggiunto
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)
• spesso • talvolta • mai
…………………………………………………………………………………………
Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)
• adeguato • parziale • non
12
………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
adeguato
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Capacità di problem solving • adeguata • parziale
• non
adeguata
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Comprensione del testo di un problema • adeguata • parziale
• non
adeguata
13
SI RITIENE OPPORTUNO AGGIUNGERE ALCUNI INDICATORI RIFERITI IN MANIERA SPECIFICA ALL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE ( indicare con X)
APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
Pronuncia difficoltosa
• spesso • talvolta • mai
Difficoltà di acquisizione degli automatismi
grammaticali di base
• spesso • talvolta • mai
Difficoltà nella scrittura (copiare dalla lavagna) • spesso • talvolta • mai
Difficoltà nella scrittura autonoma • spesso • talvolta • mai
Difficoltà nell’acquisizione del nuovo lessico
• spesso • talvolta • mai
Differenze tra comprensione del testo
scritto e orale
• notevoli • poche
• mai
Differenze tra produzione scritta e
orale
• notevoli • poche
• mai
Altro:
……………………………………………………………
………………
………………
……………
14
ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi) OSSERVAZIONE IN CLASSE
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti) Indicare con X
PROPRIETÀ LINGUISTICA PROPRIETÀ LINGUISTICA
• difficoltà nella strutturazione della frase
• difficoltà nel reperimento lessicale
• difficoltà nell’esposizione orale
MEMORIA MEMORIA
Difficoltà nel memorizzare: • categorizzazioni
• formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …)
• sequenze e procedure
ATTENZIONE ATTENZIONE
• attenzione visuo-spaziale
• selettiva
• intensiva
AFFATICABILITÀ AFFATICABILITÀ
• Sì • poca • No
PRASSIE PRASSIE
• difficoltà di esecuzione
• difficoltà di pianificazione
• difficoltà di programmazione e progettazione
ALTRO ALTRO
15
SEZIONE B - GRIGLIA OSSERVATIVA PARTE II: descrizione dei comportamenti Indicare con x
Presenta regolarità nella frequenza scolastica 2 x1 0 Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 2 1 0 Mostra rispetto verso gli impegni (compiti a casa, attività a scuola…) 2 1 0 Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche; ne ha scarsa cura 2 1 0
Mostra autonomia nel lavoro 2 1 0
Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni 2 1 0
Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte 2 1 0
Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante 2 1 0 Mostra bassa tolleranza alla frustrazione con comportamenti inadeguati
2 1 0
Reagisce con aggressività alle provocazioni dei compagni 2 1 0
Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 2 1 0 Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche e dalle attività di gioco/ricreative 2 1 0
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 Mostra consapevolezza delle proprie difficoltà
2 1 0
Mostra consapevolezza dei propri punti di forza 2 1 0
LEGENDA
0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate
16
SEZIONE C - PATTO EDUCATIVO CONCORDATO CON LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO (indicare l’opzione scelta con una X)
4. Attività scolastiche personalizzate programmate :
• di recupero,di consolidamento e/o di potenziamento;
• a classi aperte;
• di gruppo e/o a coppie;
• di recupero/sostegno linguistico con operatori esterni alla scuola;
• di supporto nello svolgimento dei compiti in orario pomeridiano;
• di tutoring da parte dei compagni di classe;
• in apprendimento cooperativo
• utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative come da tabella D;
• altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………….. 5. Strumenti e supporti nel lavoro a casa
• testi semplificati e/o ridotti (solo se necessari)
• schemi e mappe (solo se necessari)
• intervento di un tutor privato;
• intervento di un familiare;
• altro ………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………..
Nota1. La valutazione dell’alunno è sempre rapportata al percorso didattico stabilito nel PDP e ai progressi compiuti dall’alunno stesso in base alle proprie capacità.
17
SEZIONE E
INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE (indicare l’opzione scelta con una X) PROVE SCRITTE
• Utilizzare prove V/F, scelte multiple, completamento;
• Predisporre verifiche accessibili, brevi, strutturate, scalari;
• Facilitare la decodifica della consegna e del testo;
• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;
• Utilizzare mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe - schemi - immagini);
• Presentare eventuale testo della verifica in formato digitale e/o stampato maiuscolo;
• Prevedere lettura del testo della verifica scritta da parte dell'insegnante o tutor;
• Apportare riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte;
• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;
• altro………………………………………………………………. PROVE ORALI
• Gestione dei tempi nelle verifiche orali;
• Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale (esperienze personali, storie, ecc) tenendo conto di eventuali difficoltà espositive;
• Osservazioni sistematiche occasionali del comportamento (per la scuola dell’infanzia);
• Stimolare la verbalizzazione di esperienze personali anche attraverso l’attività grafica (per la scuola dell’infanzia);
• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario.
18
SEZIONE D - Quadro riassuntivo delle misure dispensative e degli strumenti compensativi - parametri e criteri per la verifica/valutazione
LA SCUOLA PRIMARIA INDICA CON X le misure adottate
LA SCUOLA SECONDARIA PROCEDE ALLA STESURA DEL PIANO PERSONALIZZATO
MISURE DISPENSATIVE (nota1) (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI PERSONALIZZAZIONE
D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe
D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento
D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo
D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna
D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie
D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard
D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi
D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi
D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie
D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling
D12. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali
D13. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni
D14. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi
D15. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte
D16. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale
D17. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione
D18. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)
D19. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi
D20. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici
D21. Altro
19
STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)
D1.1 Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)
D1.2 Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale
D2.3 Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)
D3.4 Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte
D4.5 Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche scritte
D5.6 Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni per facilitare il recupero delle informazioni
D6.7 Utilizzo di testi semplificati
D6.8 Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari
D7.9 Altro_______________________________________________________________________ IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (SOLO Scuola Secondaria di primo grado) Disciplina Misure
dispensative Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi Criteri valutativi
Italiano
Storia e geografia
Matematica
Lingua straniera (inglese)
Lingua straniera (tedesco)
Scienze Musica Tecnologia IRC
Arte Motoria LE PARTI COINVOLTE SI IMPEGNANO A RISPETTARE QUANTO CONDIVISO E CONCORDATO NEL PRESENTE PDP PER IL SUCCESSO FORMATIVO DELL'ALUNNO.
20
FIRMA DEI DOCENTI COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA FIRMA DEI GENITORI ___________________________ ___________________________ __________________, lì ___________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO _____________________
21
SCHEDA PIANO INDIVIDUALIZZATO – BES TRANSITORIO
PIANO INDIVIDUALIZZATO
Ordine di scuola e Plesso:_____________________________________ A.S. ___________ Classe: _______________
Alunno/a: ______________________________________________
TEAM docente ( primaria)___________________________________
Coordinatore di classe: ____________________________________________
Eventuale Diagnosi specialistica rilasciata da:_____________________________________PROT.__________ In data___________
22
CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(dati rilevati dagli insegnanti) Indicare con X
PROPRIETÀ LINGUISTICA
• difficoltà nella strutturazione della frase
• difficoltà nel reperimento lessicale
• difficoltà nell’esposizione orale
MEMORIA
Difficoltà nel memorizzare: • categorizzazioni
• formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …)
• sequenze e procedure
ATTENZIONE
• attenzione visuo-spaziale
• selettiva
• intensiva
AFFATICABILITÀ
• Sì • poca • No
PRASSIE
• difficoltà di esecuzione
• difficoltà di pianificazione
• difficoltà di programmazione e progettazione
ALTRO
23
CALCOLO
Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata) • spesso • talvolta • mai
Recupero di fatti numerici (es: tabelline) • raggiunto • parziale
• non
raggiunto
Automatizzazione dell’algoritmo procedurale • raggiunto • parziale
• non
raggiunto
Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)
• spesso • talvolta • mai
Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) • adeguato • parziale
• non
adeguato
Capacità di problem solving • adeguata • parziale • non
adeguata
Comprensione del testo di un problema • adeguata • parziale
• non
adeguata
24
LEGENDA GRIGLIA OSSERVATIVA 0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate
GRIGLIA OSSERVATIVA descrizione dei comportamenti Indicare con x
Presenta regolarità nella frequenza scolastica 2 1 0
Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 2 1 0 Mostra rispetto verso gli impegni (compiti a casa, attività a scuola…) 2 1 0 Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche; ne ha scarsa cura 2 1 0
Mostra autonomia nel lavoro 2 1 0
Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni 2 1 0
Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte 2 1 0
Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante 2 1 0 Mostra bassa tolleranza alla frustrazione con comportamenti inadeguati
2 1 0
Reagisce con aggressività alle provocazioni dei compagni 2 1 0
Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 2 1 0 Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche e dalle attività di gioco/ricreative 2 1 0
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 Mostra consapevolezza delle proprie difficoltà
2 1 0
Mostra consapevolezza dei propri punti di forza 2 1 0
25
PIANO PERSONALIZZATO
6. Attività scolastiche personalizzate programmate :
• di recupero,di consolidamento e/o di potenziamento;
• a classi aperte;
• di gruppo e/o a coppie;
• di recupero/sostegno linguistico con operatori esterni alla scuola;
• di supporto nello svolgimento dei compiti in orario pomeridiano;
• di tutoring da parte dei compagni di classe;
• in apprendimento cooperativo
• altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………….. 7. Strumenti e supporti nel lavoro a casa
• testi semplificati e/o ridotti (solo se necessari)
• schemi e mappe (solo se necessari)
• intervento di un tutor privato;
• intervento di un familiare;
• altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE (indicare l’opzione scelta con una X) PROVE SCRITTE
• Utilizzare prove V/F, scelte multiple, completamento;
• Predisporre verifiche accessibili, brevi, strutturate, scalari;
• Facilitare la decodifica della consegna e del testo;
• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;
• Utilizzare mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe - schemi - immagini);
• Presentare eventuale testo della verifica in formato digitale e/o stampato maiuscolo;
• Prevedere lettura del testo della verifica scritta da parte dell'insegnante o tutor;
26
• Apportare riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte;
• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;
• altro………………………………………………………………. PROVE ORALI
• Gestione dei tempi nelle verifiche orali;
• Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale (esperienze personali, storie, ecc) tenendo conto di eventuali difficoltà espositive;
• Osservazioni sistematiche occasionali del comportamento (per la scuola dell’infanzia);
• Stimolare la verbalizzazione di esperienze personali anche attraverso l’attività grafica (per la scuola dell’infanzia);
• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario.
Piano personalizzato (SOLO Scuola Secondaria di primo grado)
Disciplina Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi Criteri valutativi
Italiano
Storia e geografia
Matematica
Lingua straniera (inglese)
Lingua straniera(tedesco)
Scienze Musica Tecnologia IRC
Arte Motoria
27
FIRMA DEI DOCENTI COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA FONTANAFREDDA________________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO
________________________________
28
PIANO di
STUDI
PERSONALIZZATO
PATTO CON LA FAMIGLIA
per alunni non-italofoni
anno scolastico ……………………………………
**Dati dell'alunno/a Cognome
Nome
Scuola/Classe
Nazionalità
Lingua madre
Data di nascita
Data arrivo in Italia
Scolarità pregressa
Altre competenze possedute
29
** Allegato 3 SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL'INDICATORE “MOTIVAZIONE” ….......... QUADRIMESTRE SI SPESSO NON
SEMPRE NO
A SCUOLA L'ALUNNO SI DIMOSTRA:
Contento
Annoiato
Preoccupato
Apatico
…...........................
QUANDO VIENE INVITATO A FARE UN'ATTIVITA'/SVOLGERE UN COMPITO
lavora con attenzione fino al termine
lavora con attenzione ma non la/lo porta a termine
lavora ma si distrae spesso
non lavora
…...............................
DI FRONTE A UNA CONSEGNA
manifesta sicurezza
manifesta preoccupazione
è rinunciatario
è propositivo
è attivo/fa domande
…....................................
30
SI SPESSO NON SEMPRE
NO
DURANTE LE ATTIVITA'
prende l'iniziativa, è propositivo
aspetta l'iniziativa degli altri
si inserisce attivamente nel gruppo
resta passivo e poco partecipe
tende a giocare/disturbare
…...........................................
QUANDO E' IN DIFFICOLTA'
chiede consiglio all'insegnante
cerca di cavarsela da solo
chiede aiuto ai compagni
guarda cosa fanno i compagni
insiste nonostante le difficolta'
non chiede aiuto e non agisce
Desiste
…...................................
DI FRONTE A UN INSUCCESSO
Riprova
chiede aiuto
si chiude in se stesso
tende a fuggire dalla situazione
colpevolizza gli altri
…......................................
31
** Allegato 4 SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL'INDICATORE
“ATTEGGIAMENTO/COMPORTAMENTO” ......... QUADRIMESTRE SI SPESSO NON
SEMPRE NO
Si rapporta positivamente con l'insegnante
E' aperto/a e collaborativo/a nei confronti di compagni/e
Conosce e rispetta le regole del gruppo
Porta sempre il materiale scolastico e ne ha cura
Esegue con cura il lavoro assegnato per casa
Esegue con cura il lavoro da svolgere a scuola
E' autonomo/a nello svolgimento del lavoro assegnato
E' attento/a alle indicazioni dell'insegnante
E' interessato/a e si impegna ** PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA DELL'ALUNNO/A: DISCIPLINE OBIETTIVI PREFISSATI
32
** METODOLOGIA E STRUMENTI COMPENSATIVI
MISURE DISPENSATIVE
ALTRE ANNOTAZIONI: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Il Dirigente Scolastico …………………………………………………………….. Gli inss. di classe ……………………………………………………………………………………………………………. I genitori …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………….,………………………………….
33
Allegato 6 METODOLOGIA E STRUMENTI COMPENSATIVI:
1. TPR per i nuovi arrivati 2. stimolazione dei diversi canali sensoriali attraverso la manipolazione, la multimedialità,
il movimento.... 3. laboratori di alfabetizzazione 4. attività/spiegazioni individuali ed individualizzate 5. apprendimento cooperativo 6. tutoraggio fra pari 7. lavori di gruppo 8. classi aperte 9. tabelle e schemi 10. questionari 11. mappe concettuali 12. testi ad alta comprensibilità 13. glossari disciplinari 14. uso di strutture linguistiche semplici e ridondanti 15. parafrasi 16. sottolineature 17. immagini 18. parole-chiave
Nello studio lavorare sul lessico e sulla sintassi secondo i 10 punti di De Mauro: 1- ordinare i punti in ordine logico e cronologico 2- proporre frasi brevi e testi con meno di 100 parole-chiave 3- ripetere il nome evitando sinonimi e pronomi 4- usare un vocabolario di base e fornire spiegazioni sui termini nuovi 5- usare esclusivamente frasi coordinate 6- costruire le frasi rispettando l'ordine soggetto – verbo – oggetto 7- usare verbi in forma attiva e modo finito 8- evitare le “personificazioni”: non “il senato” ma “i senatori” 9- evitare le forme impersonali 10- usare titoli e immagini come rinforzo della comprensione del testo. MISURE DISPENSATIVE: Il D.p.R. 394/99, al capo VII, art. 45 comma 4 recita: “Il collegio dei docenti definisce il necessario adattamento dei programmi di insegnamento in relazione alle competenze dei singoli alunni”. La normativa prosegue affermando che, a tale scopo, possono essere adottati specifici interventi per facilitare l'apprendimento della lingua italiana. L'acquisizione della lingua italiana orale e scritta per comunicare e per studiare è un obiettivo generale di apprendimento in ogni ordine e grado di scuola. Per questo motivo sono possibili le seguenti operazioni:
3. si può omettere, temporaneamente, l'insegnamento di una o più discipline; per esempio, in genere, la lingua straniera potrebbe essere fuorviante e si potrebbe considerare l'italiano come lingua straniera; bisogna però valutare i singoli casi: un alunno indiano che ha buone competenze in inglese, per esempio, può essere “usato” per aiutare i suoi compagni, valorizzando così le sue competenze e infondendogli fiducia;
34
4. si possono ridurre i contenuti dei curricoli lavorando non su obiettivi essenziali, che rischiano di essere riduttivi, ma su obiettivi fondanti;
5. si possono sostituire una o più discipline con altre; per es. uno studente di madrelingua francese può studiare francese e non tedesco come seconda lingua straniera.
VERIFICA: Le prove di verifica di ciascuna disciplina vanno ridotte, semplificate e, occasionalmente, differenziate. Se necessario, si darà anche un tempo più lungo. VALUTAZIONE: L’alunno deve essere valutato sulle discipline e sugli obiettivi previsti nel suo piano di studio. Nel caso di neo-arrivati, per le discipline escluse dal suo piano di studi si riporterà la dicitura “non valutabile”. In vista dello scrutinio finale, invece, ciascun docente, per la propria disciplina predisporrà una programmazione personalizzata. Sulla scheda di valutazione andrà inserita la dicitura “la valutazione si riferisce al Piano di Studi Personalizzato”.
35
MODELLO PEI
DATI DELL’ALUNNO
ALUNNO
NATO A IL
RESIDENTE A
COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE
SCUOLA
CLASSE E SEZIONE
TEMPO SCUOLA
NUMERO ALUNNI DELLA CLASSE
DIAGNOSI CLINICA
INTERVENTI MEDICO-RIABILITATIVI
TERAPIE FARMACOLOGICHE
SCOLARITÀ PREGRESSA
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
INSEGNANTE DI CLASSE
EDUCATORE/ASSISTENTE (ente/servizio)
36
ORARIO INSEGNANTE DI SOSTEGNO ORE ASSEGNATE
ORE LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
dalle
alle
ORARIO EDUCATORE/ASSISTENTE ORE ASSEGNATE
ORE LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
dalle
alle
PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO A INIZIO ANNO SCOLASTICO (Strutturata analizzando: rapporti con compagni ed insegnanti, motivazione ed interesse per il lavoro scolastico, abilità linguistico-comunicative, abilità logico-matematiche, abilità motorie e pratiche oppure analizzando le aree del PDF) PROGRAMMAZIONE GENERALE EDUCATIVA E DIDATTICA (Contiene obiettivi educativi/comportamentali e obiettivi cognitivi/didattici oppure obiettivi inerenti le aree del PDF)
37
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALIZZATA
MODALITA’ D’INTERVENTO (Contiene strategie, metodologie e strumenti, verifiche e valutazioni)
IL PRESENTE DOCUMENTO È LETTO E APPROVATO DA: OPERATORI SCOLASTICI Insegnante di sostegno
Insegnanti di classe
Assistente/Educatore
Specialisti dei Servizi socio-sanitari
Famiglia