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Incontri di Viaggio “Piacere Sicilia” - Periodico - Anno II / N.2 - Distribuzione gratuita Tecnica e cuore siciliano q.b. - Sicilian heart and talent PINO CUTTAIA Un museo nelle carceri dei Borboni - A museum in the Bourbon prison MARETTIMO Da Mothia al vino Marsala - From Mothia to Marsala Wine I TESORI DI LYLIBEO THE TREASURES OF LYLIBEO Trapani e il corallo - Trapani and coral ORO ROSSO - RED GOLD

Piacere Sicilia N. 2

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La prima rivista Made in Sicily di Turismo, Tradizioni e Gastronomia

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Incontri di Viaggio

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Tecnica e cuore siciliano q.b. - Sicilian heart and talentPINO CUTTAIA

Un museo nelle carceri dei Borboni - A museum in the Bourbon prisonMARETTIMO

Da Mothia al vino Marsala - From Mothia to Marsala Wine

I TESORI DI LYLIBEOTHE TREASURES OF LYLIBEO

Trapani e il corallo - Trapani and coralORO ROSSO - RED GOLD

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PIACERE SICILIA|EDITORIALE |EDITORIALINCONTRI DI VIAGGIO

Benvenuto a Trapani, caro turista… Piacere Sicilia è idealmente un viaggio nella nostra terra. Tiraccontiamo solo alcune tappe dell’immenso patrimonio culturale, naturalistico, paesaggistico,gastronomico ed etno antropologico che la provincia di Trapani e la Sicilia Occidentale offrono.In questo numero: una passeggiata tra le saline di Trapani, Paceco e Marsala. Una puntata

nell’arcipelago delle Egadi e nel mare cristallino di San Vito Lo Capo. Alcune pagine dedicate a Marsala,sesta città della Sicilia per importanza demografica ed economica, ricca di risorse archeologiche epatria di una leggenda: il vino Marsala. E poi una meta fuori provincia, dalle parti di Licata, gioiello delLiberty, cittadina siciliana lontana dai circuiti turistici, e forse anche per questo tutta da scoprire.Benvenuto a Trapani. Benvenuto in Sicilia. L’incipit di questo editoriale, uguale al precedente, non potevache essere un saluto. A quanti, come te, hanno scelto la nostra terra per le vacanze; a quanti, siciliani,lasciata la loro casa per lavoro vi tornano abbandonandosi alla nostalgia di sapori e odori mai dimenticati.Strana terra questa Sicilia: bella. Di una bellezza che però talvolta riesce a essere offuscata da unaSicilia brutta e trascurata. Solare e luminosa, la Sicilia; ma a volte cupa e opprimente. Terra di asprecontraddizioni; le stesse che si agitano nell’anima di ogni siciliano. Scriveva Vittorio Nisticò, grandissimodirettore del quotidiano L’Ora: “A pensare a certe complessità del nostro temperamento, c’è da doman-darsi talvolta se in fondo i siciliani non vadano classificati in due categorie: i siciliani di scoglio e isiciliani di mare aperto. I primi potrebbero essere quelli che restano quasi abbarbicati ai luoghi natalie alle tradizioni, fatti dalle nostre dure esperienze di popolo scontrosi e diffidenti, e a ogni modo mor-bosamente gelosi di tutto ciò che è siciliano, compreso ciò che viene rimproverato. Siciliani di mareaperto potrebbero essere quelli, molto meno numerosi, che come un’inquietudine del sangue si portanodentro il senso dell’evasione e dell’avventura, e tendono e si spingono al largo, con una eccezionalecapacità di adattamento ai posti più vari e più lontani della terra dove spesso finiscono col costruire ilproprio destino. Ma come accade che spesso a prendere il largo sono anche i siciliani di scoglio, co-stretti ad emigrare per le vie del mondo in cerca di un lavoro e di un pane che qui gli sono mancati esi muovono fuori come esuli che sognano solo di tornare e morire accanto al proprio scoglio, così nonsi può dire che i siciliani di mare aperto siano meno siciliani degli altri o meno legati alla propria terra.Solo che essi portano la Sicilia come un pezzo di terra e di cielo che amano ripiantare altrove, in unclima diverso, lontano dalle difficoltà e dai problemi che hanno sempre reso drammatica la nostra esi-stenza di popolo”. Abbiamo voluto aprire il nostro giornale con una riflessione sposandone implicitamenteil contenuto. Una citazione che è intimamente nostra, che appartiene a questa direzione, a questa re-dazione, all’editore, e che appartiene soprattutto ad una giovane collega della quale sfoglierete alcuniarticoli e, poiché ci piace andare controcorrente, leggerete anche un editoriale di chiusura. Il filoconduttore è nelle pagine, nelle foto, nella composizione grafica, che spero possiate apprezzare,dall’inizio alla fine.

Fabio Pace

PeriodicoANNO II - N° 2

LUGLIO 2012Distribuzione gratuita

DIRETTORE RESPONSABILEFabio Pace

REDAZIONEStefania MartinezLaura Di Trapani

Silvia IppasoAngela Volo

COORDINAMENTO Angela Volo

GRAFICA E IMPAGINAZIONECarla Mineo

TRADUZIONIAngela Volo

Tere Moana WilsonElena Montrasio

STAMPAArti Grafiche Campo

Alcamo (TP)

PHOTO EDITORPiero Lazzari

Archivio “Piacere Sicilia”

ACCOUNTSilvia Ippaso

Tel. 0923.593745Cell. 349.7377378

[email protected]Á

Dario IppasoPaola Corso

RINGRAZIAMENTIA quanti hanno creduto e contribuito

alla realizzazione di ”Piacere Sicilia”:Com.te Vittorio Morace

S.ra Anne Marie Morace

FOTO DI COPERTINAPunta Troia (Marettimo)

Piero Lazzari

Proprietà di:In Progress di Carla Mineo & C. s.a.sVia Caserta, 5 - Casa Santa Erice (TP)

[email protected]

Tribunale di Trapani Reg. n. 344

Questa terra e’...

Welcome to Trapani, dear tourist ... Piacere Sicilia is ideally a journey across our land. Wecan only share some of the highlights of the immense heritage that culture, nature,landscape, cuisine and ethno-anthropology have to offer in the province of Trapani andWestern Sicily. In this issue: a walk across the salt pans of Trapani, Paceco and Marsala. An

episode on the Egadi archipelago and the crystal clear sea of San Vito Lo Capo. Some pagesdedicated to Marsala, the sixth largest city in Sicily due to its demographic position and its economy,rich in archaeological resources and home to a legend: Marsala wine. Then onto a destination outsidethe province, near Licata, jewel of Liberty style, a Sicilian town far from the tourist circuits and perhapsalso for this reason, well worth discovering. Welcome to Trapani. Welcome to Sicily. The beginning ofthis editorial, as was the last, could only be a greeting. To those, like you, who have chosen to holiday inour territory; to those Sicilians who, having left home for work are now returning to the nostalgia ofnever forgotten tastes and scents. Sicily, a strange land: beautiful. But sometimes a beauty that istarnished by ugliness and neglect. A bright and sunny Sicily, sometimes dark and oppressive. A landof bitter contradictions, those very ones that stir the souls of all Sicilians. Vittorio Nistico, excellent editorof the newspaper L’Ora wrote: “Reflecting on certain complexities of our temperament, we shouldsometimes ask ourselves if Sicilians should be divided into two categories: rock Sicilians and offshoreSicilians. The first would be those that remain, almost clinging to their birthplaces and traditions, bornof the hard experiences of sullen and suspicious populations, and those morbidly jealous of all that isSicilian, including what is reprimanded. Offshore Sicilians, far less numerous could be consideredthose with restlessness in their blood tending towards escape and adventure with an exceptionalability in adapting to different places and more distant lands where they often end up constructingtheir own destiny. But as often happens rock Sicilians are forced to emigrate around the world insearch of a living that they were not able to find here, moving out as exiles who dream only of returningto die next to their ‘rock’. Hence, no one can say that offshore Sicilians are less Sicilian, nor less tied totheir land. It is simply that they carry Sicily as if it were a piece of land or sky that they love to replantelsewhere, in a different climate, away from the difficulties and problems that have always made theexistence of our people dramatic.” We wanted to start off this edition of the magazine with a thoughtthat reflects the content. A citation that is intimately ours, that belongs to this editor, this publisher, andthat belongs above all to a young colleague whose articles you are going to read, and, since we like togo against the flow you will even read a closing editorial. The common thread unwinds in the pages,the photos and the graphic composition, which I hope you can appreciate, from the beginning to theend.

Fabio Pace

This land is...

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(Continua a pag. 128)

(Continua a pag. 128)

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PIACERE SICILIA|SOMMARIOINCONTRI DI VIAGGIO

La strada delle botteghe e del corallo

La pasta fresca alla trapanese

Il libro di pietra

Molino Excelsior. Non di solo pane

Pomodoro, più che un ingrediente un rito

Il mercato del pesce. Passeggiata a ritmo dell’abbanniata

Chi belli ope chi haju!

Cartina di Trapani

(con localizzazione degli Advertisers)

The street of workshops and coral

Fresh pasta alla trapanese

The book of stone

Molino Excelsior. Not by bread alone

The tomato, a ritual rather than just an ingredient

The fish market. Walk to the beat of ‘abbanniata’

‘Chi belli ope chi haju!’

Map of Trapani

(localization map with Advertisers)

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RUBRICHE | COLUMNS

Libri in valigia

Ricetta

Suitecase books

Recipe

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Lilybeum, la città indorata

Marco De Bartoli, interprete autentico del vino Marsala

Il gusto british per il Marsala

Il vino Marsala: l’epopea in bianco e nero del “Victory Wine”

Cartina di Marsala

(con localizzazione degli Advertisers)

Lilybeum, the gilded city

Marco De Bartoli, an authentic interpreter of Marsala wine

The british taste for Marsala

Marsala wine: black and white epic of the “Victory Wine”

Map of Marsala

(localization map with Advertisers)

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ISOLE EGADIIl mondo in una grotta

Il fascino del castello

Marettimo, l’isola che c’è

Cartina delle Egadi

(con localizzazione degli Advertisers)

The world in a cave

The charme of the Castle

Marettimo, ever ever land

Map of Egadi

(localization map with Advertisers)

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PIACERE SICILIA|CONTENTSTRAVEL ENCOUNTERS

TRAPANI

SAN VITO LO CAPO

La spiaggia più bella d’Italia

Makari. Il borgo felice

Profumo di gelsomino

Cartina di San Vito Lo Capo

(con localizzazione degli Advertisers)

Italy’s most beautiful beach

Makari. The happy village

Scent of jasmine

Map of San Vito Lo Capo

(localization map with Advertisers)

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MARSALA

LICATA

Sulla rotta del grand tour

Amara Zee, la nave teatro

Pino Cuttaia, tecnica e amore siciliano q.b.

Licata, venti chilometri di spiagge e scogliere

Cartina di Licata

(con localizzazione degli Advertisers)

On route for the grand tour

Amara Zee, the ship theatre

Pino Cuttaia, Sicilian heart and talent

Twenty kilometres of beaches and sea cliffs

Map of Licata

(localization map with Advertisers)

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LA VIA DEL SALE

PANTELLERIA

L’isola dei dammusi The island of “Dammusi”94

Le Saline

L’oro bianco

Le saline dimenticate

The saltpans

The white gold

The forgotten saltpans

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

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Trapani per tre secoli capitale europea

dell’arte orafa e dell’incisione

LA STRADADELLE BOTTEGHEE DEL CORALLO

Trapani, for three centuries the European

Capital of goldsmith’s art and engraving

THE STREET

OF WORKSHOPS

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Trapani per tre secoli capitale europea

dell’arte orafa e dell’incisione La via Corallai, nel centro storico di Trapani, offre,dal suo accesso su corso Vittorio Emanuele, unmeraviglioso scorcio prospettico sulla cupola della

chiesa e del complesso monumentale di San France-sco. Un punto di osservazione che merita una foto eche consente, nei pochi metri che vanno fino alla viaSerisso, attraverso la via Custonaci, di leggere l’anticoimpianto urbanistico della zona, detta “di putieddri”(delle botteghelle) e osservare la tipologia costruttivadegli alloggi popolari: della gente di mare che vivevaprospiciente l’area portuale e le scogliere fuori dallemura. Vi sono ancora, in queste strade, compresa lavia San Francesco, i “magaseni”, i vecchi magazzini,oggi divenuti garage, in cui i pescatori ricuciono le reti.La via Corallai rammenta, nel nome, gli splendori degliorafi e degli incisori di corallo che fecero di Trapani, trail ‘400 ed il ‘600, una delle capitali mediterranee ed eu-ropee di quest’arte. Vi è, sempre nel centro storico, an-che una via Argentieri. Va però specificato, per amoredi verità storica, che a dispetto del nome non è nellavia Corallai che operavano i maestri corallari e che la-boratori erano diffusi in tutta la città. Il corallo, frutto delmare e del mito, è stato per secoli uno dei simboli diTrapani e considerato amuleto magico per tenere lon-tano le malattie. La lavorazione del corallo ha inizio

Via Corallai, a street in the historical centre of Tra-pani, offers a wonderful perspective of the mo-numental Saint Francis (‘San Francesco’) church

and its dome from its access through Corso VittorioEmanuele. An observation point that deserves a photo:in just a few metres leading up to Via Serisso, acrossVia Custonaci, one can interpret the ancient urban la-yout of the area, the so-called ‘di putieddri’ (workshops),and observe the building style of the houses of theseafarers who lived very near the port area and therocks outside the citywalls. In these streets,including the Via SanFrancesco, there arestill ‘magaseni’, old wa-rehouses which arenow garages where fi-shermen repair theirnets. Via Corallai re-calls in its name themarvellous works ofthe goldsmiths andcoral engravers thatmade Trapani one ofthe Mediterraneanand European capi-tals of the art, betweenthe 1400’s and 1600’s.In the town centrethere is also the Via Ar-gentieri (silversmith’sstreet). It should however be noted, for the sake of hi-storical truth, that despite the name, Via Corallai wasnot the street where coral was worked, in fact wor-kshops were spread throughout the city. Coral, fruit ofthe sea and myth, has been for centuries a symbol ofTrapani and considered to be the magical amulet thatwards off disease. The processing of coral began inthe first half of the fifteenth century, initially practicedby few Jewish craftsmen. At the end of the seventeenthcentury there were numerous shops, no longer relatedto the original Jewish owners, the production consistedmainly of objects of worship, statues of saints and cru-cifixes mounted on gilded copper with interlockingspheres, crescents and egg pods, which together con-

di Fabio Pace

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

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nella prima metà del XV secolo, all'inizio praticata adopera di pochi artigiani ebrei. Alla fine del Seicentocontava numerose botteghe, non più legate all’origineebraica dei titolari, la cui produzione comprendeva pre-valentemente oggetti di culto, statuine di santi e Croci-fissi, realizzati su supporti in rame dorato con incastridi sferette, baccelli mezzelune e ovuli, che nel loro com-plesso costituiscono la tipica produzione trapanese. Èentrata nella leggenda la “montagna di corallo”: si dicesia stata l'opera più bella mai realizzata dai mastri co-rallari, composta da novanta figure che ripercorrevanola vita di Cristo e della Madonna. Donata dal Vicerè diSicilia al suo Sovrano Filippo II di Spagna, l’opera fuimbarcata su una nave che non arrivò mai in Spagna.La “Montagna di corallo” è, forse, ancora oggi conser-vata nelle profondità del mare. Una crisi nel 1800 hatravolto la pesca e la lavorazione del corallo. Tradizioneripresa agli inizi del novecento, quando con l’art decò ilcorallo entra a pieno titolo nella produzione dell'altissimagioielleria (Boucheron, Cartier e Van Cleef). Ancora ne-gli anni 1979, 1980, 1981 operavano decine di barcheche andavano “a corallo” alla riscoperta dei banchi cheavevano reso famosa la città quattro secoli prima: ilmare di tramontana, le pareti sommerse di San Vito loCapo, gli scogli di Bonagia, le orlate del Banco Scherchi.Una irripetibile collezione di opere in corallo di artigianitrapanesi e napoletani databili tra il XVI al XVIII secolo,è conservata nel Museo Regionale Pepoli, ospitato inun complesso conventuale trecentesco fuori dalla cittàvecchia, facilmente raggiungibile anche con i mezzipubblici.

stitute Trapani’s typical coral production. “The CoralMountain” has become a legend: it is said to be the fi-nest work ever created by the coral masters, composedof ninety figures that retraced the life of Christ and theMadonna. Donated by the Viceroy of Sicily to his sove-reign, Philip II of Spain, the work was loaded onto aship that never arrived in Spain. The “Coral Mountain”is, perhaps, still preserved in the depths of the sea. Acrisis in 1800 overwhelmed the coral industry. The tra-dition became popular again in the early twentiethcentury. With art deco, coral became symbolic of themost prestigious jewellery (Boucheron, Cartier and VanCleef). Even in the years 1979, 1980, 1981 dozens ofboats went “to coral” rediscovering the banks that hadmade the city famous four centuries earlier: the northsea, the submerged walls of San Vito lo Capo, therocks of Bonagia, the fringes of the Scherchi banks. Aunique collection of coral works by Trapani and Nea-politan artisans dating from the sixteenth to the eighte-enth century is preserved in the Pepoli Regional Mu-seum, housed in a fourteenth-century monasteryoutside the old town, easily reachable by public tran-sport.

Via Cassaretto, 62 - Trapaniwww.alresidence.it - [email protected]

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Il Palazzo dei Corsari ristrutturato nel 2010 è ubicato a circa 150

metri dalla Chiesa del Purgatorio da cui prende origine la pro-

cessione dei Misteri. A rendere ancora più gradevole la perma-

nenza è la vicinanza con le vie di maggiore interesse del centro sto-

rico. Il Palazzo offre una stupenda vista sul porto e gli appartamenti

(monolocali, bilocali e trilocali) sono arredati con uno standard di

lusso. Accanto al Palazzo si trovano gli appartamenti de La Paranza

ampi e luminosi, interamente ristrutturati senza intaccare le carat-

teristiche originarie, esaltando gli ambienti con colori vivaci e rifini-

ture: la soluzione ideale per chi cerca un alloggio esclusivo, comodo

e confortevole.

Palazzo dei Corsari, renovated in 2010, is located approximately 150

meters from the Church of Purgatory from which originates the procession

of the Mysteries. To make your stay even more enjoyable is the proximity

to the most interesting streets of the historic centre. The Palazzo offers a splendid

view over the harbour and the apartments (studio, two and three rooms) are fur-

nished up to luxury standard. Next to the Palazzo are the apartments of La Pa-

ranza, bright and airy, fully restored without damaging the original features, en-

hancing the environment with vibrant colours and finishes: the ideal solution for

those seeking an exclusive accommodation, convenient and comfortable.

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Trapani, capoluogo della Sicilia occidentale, oltre che della pri-vilegiata posizione geografica che ne caratterizza il clima medi-terraneo, costituito da inverni raramente freddi ed estati caldema non torride e molto ventilate, gode di un’affascinante con-formazione: occupa una lingua di terra che dalle pendici delMonte Erice si restringe fino alla punta che ospita la secentescaTorre di Ligny, sede oggi di un Museo Civico. Dalla forma derivail nome greco Drepanon, che mitologicamente rappresenta 'lafalce’ lasciata cadere da Cerere, dea delle messi, durante l’inse-guimento del rapitore della figlia Proserpina. Fondata dagli Elimi, esuli troiani secondo la leggenda, Trapanisubì le vicende storiche di tutta la Sicilia. Fu insediamento feniciopunico, castrum romano e porto della vicina Erice, conquistataprima dagli Arabi e poi dai Normanni venne dominata dagli An-gioini e dagli Aragonesi. Fiorente città di mare fin dalla sua fon-dazione, Trapani ha, ancora oggi, un importante porto mercantile. Tra XV e XVI secolo fu molto praticata la pesca del corallo, chesviluppò un fiorente artigianato ed una scuola orafa nota in tuttal’Europa. Sculture e monili si possono ammirare presso il MuseoRegionale Pepoli. Il cuore della città è rappresentato dal portomercantile che si trova nel centro storico. Quest’ultimo ha subitonel tempo diverse modifiche fino all’attuale rifacimento dellebanchine. Poco distante, in mezzo al mare, la Colombaia, unodei simboli della città di Trapani. Trapani è riconosciuta come città del sale e della vela, per lamillenaria coltivazione delle saline e per essere stata palcosce-nico di importantissimi eventi velici sportivi nazionali e interna-zionali (nel 2005 fu ospitato il circuito dell’America’s Cup) ide-almente legati a quella tradizione marinara che vide i velieritrapanesi solcare i mari, dal Mediterraneo ai mari del nord Eu-ropa, con a bordo il loro prezioso carico di sale. Gran parte delcentro storico di Trapani, che è stato recentemente restaurato,offre splendidi esempi di architettura e suggestivi scorci suchiese e palazzi signorili. Interessante la passeggiata nei vicolidell’antico quartiere ebraico di San Pietro o della Jureca (la Giu-decca) che ancora conserva l’impianto urbanistico tardo me-dievale. Percorrendo Corso Italia si arriva alla Chiesa di San Pietro, checustodisce il prezioso organo opera del palermitano FrancescoLa Grassa, ed è da lì che ci si addentra nel cosiddetto Ghetto,via Della Giudecca e via degli Ebrei, fino al XV secolo abitatodalla comunità ebraica. La città in alcuni punti, fra cui il Vialedelle Sirene nei pressi della Torre di Ligny, assume la confor-mazione di terrazza sul mare offrendo tramonti mozzafiato; lapasseggiata alle Mura di Tramontana rappresenta uno degliscorci più suggestivi. Si tratta delle mura che erano parte dellafortificazione perimetrale della Trapani spagnola, erette cinquesecoli fa. La passeggiata, meno di un chilometro, va da PiazzaMercato del Pesce fino al Bastione Conca; è possibile accedervianche tramite le scalinate presenti lungo il tragitto, in via Lom-bardo e in Via Botteghelle. La spiaggia sottostante alle Mura, accessibile da Porta Botte-ghelle, rappresenta un vanto per la città e una realtà unica in Si-cilia, essendo un raro caso di spiaggia inserita nel contesto diun centro storico cittadino.Il sistema di spiagge della città si sviluppa lungo la strada dettalitoranea, che dalla caratteristica Piazza del Mercato del Pescesi estende fino ai confini di Erice.Il confine fra la città vecchia e la città nuova è dato da PiazzaVittorio Emanuele. Poco distante, in Piazza Vittorio Veneto, sitrova Palazzo D’Alì, sede del Municipio e di fronte il Palazzodelle Poste, in stile liberty. Proseguendo si giunge a Villa Mar-gherita, il polmone verde della città, dove al suo interno è pos-sibile trovare giganteschi ficus risalenti all’Ottocento.

IL TERRITORIOTrapani, la falce sul mare

In Sicilia si produce pasta sin dal Medioevo. Che sia fresca osecca, la pasta ha sempre avuto una posizione predominantesulle tavole dei siciliani e, come in tutte le regioni d’Italia, an-

che qui vi sono diversi formati. Nel trapanese la pasta frescaha due nomi, busiate e gnocculi. Entrambe vengono prodottida farina di grano duro, la stessa che caratterizza quasi tutta laproduzione di pane e pasta siciliana. Sia busiate che gnocculihanno una consistenza molto carnosa, data dalla granaturadella farina stessa. Le busiate si annoverano tra la categoriadella pasta lunga e risalgono almeno al XIII secolo. Il nome de-riva dalla busa, termine dialettale con cui si intende il ferro damaglia, che viene utilizzato per la preparazione di questa pasta.L’impasto viene suddiviso in strisce e viene allungato con lemani. All’interno di ogni striscia viene inserita la busa intornoalla quale si arrotola la pasta. Il risultato è una spirale di impastodella lunghezza variabile, dai 5 ai 10 centimetri. Le busiate ven-gono spesso condite con il pesto alla trapanese (pomodoro,basilico, olio extravergine d’oliva e aglio), con semplice passatadi pomodoro, oppure con “a muddrica atturrata”, un condimentomolto povero di mollica saltata in padella con olio e un’acciuga.La mollica viene spolverizzata sulla pasta. Se le busiate sonopiù spesso rintracciabili al ristorante o nelle gastronomie, il for-mato di pasta trapanese fatta in casa sono i gnocculi. La sem-plicità della preparazione ed il formato corto ne suggerisconoun uso ben maggiore rispetto alle busiate. La preparazione èpresto detta, l’impasto si suddivide in piccole strisce di pastache vengono schiacciate al centro con tre polpastrelli. Il risultatoè una pasta corta dagli svariati abbinamenti.

Busiate e Gnocculi

La pasta frescaalla trapanese

Laura Di Trapani

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

Trapani [pron.Trápani], provincial capital of western Sicily, be-nefits from a charming conformation as well as its privilegedgeographical position, which characterizes the Mediterraneanclimate, with rarely cold winters and summers hot but not torridand very breezy. Trapani forms a panhandle that from the Erice’smountainside narrows to the point of the seventeenth-centuryTorre di Ligny (Ligny Tower), home to a museum. Its Greekname ‘Drepanon’ comes from its shape, which represents themythological sickle dropped by Cerere, goddess of the harvest,while chasing her daughter Proserpine’s kidnapper. Accordingto legend, founded by Trojan exiles, the Elymians, Trapani wentthrough the same historical events as the rest of Sicily. It was aPhoenician settlement, Roman ‘castrum’ and Erice’s seaport,conquered by the Arabs, then by the Normans and dominatedby the Angevins and the Aragons. A flourishing seaside townsince its foundation, Trapani still has an important merchantseaport.Between the 15th and the 16th centuries, coral fishing was lar-gely practised and the related handicraft developed successfullyas well as a goldsmith school renowned all over Europe.Sculptures and jewels can be admired at the Pepoli RegionalMuseum. The seaport, in the old town, is the heart of the city. Itunderwent many changes over the years until the current re-building of the docks. Far out at sea, stands the Colombaia ca-stle, one of the symbols of the city. Trapani is known as a cityof salt and sail, for the thousand-year-old sea salt farming andfor being a natural stage for very important national and inter-national sailing events (in 2005 it hosted the America’s Cup cir-cuit). These are ideally linked to the maritime tradition ofshipping precious loads of salt from the Mediterranean Sea toNorthern Europe. A large part of the historical centre, which has recently been re-stored, offers splendid and evocative examples of architectureon churches and stately palaces. It is interesting to strollthrough the narrow streets in San Pietro (Saint Peter), the oldJewish area, or in Jureca (the Giudecca), which still preservesthe late medieval city plan. San Pietro church can be reachedwalking across Corso Italia; it houses the unique handmadeorgan by Francesco La Grassa. Not far away, there are theGhetto, Via della Giudecca and Via degli Ebrei, which were areasinhabited by the Jewish community until the 15th century. Some points of the city, among which Viale delle Sirene nearTorre di Ligny, serve as sea balconies, offering breathtaking sun-sets; the stroll over the Mura di Tramontana (Tramontana Walls)equally represents one of the most scenic parts. These werepart of the perimeter walls of the Spanish Trapani, raised fivecenturies ago. The walk, not more than half a mile, starts fromPiazza Mercato del Pesce (fish market square) up to BastioneConca (Conca Bastion) and it is also possible to take the stepsalong the way, on Via Lombardo and Via Botteghelle. The beachbeneath the walls, accessible through Porta Botteghelle, repre-sents a source of pride for the city and the only case in Sicily, abeach in the centre of a historic city being a rarity.The beach system of the city expands along the road called Li-toranea, which goes from Piazza Mercato del Pesce up to theborders of Erice’s territory. Piazza Vittorio Emanuele is the physical limit between the oldhistorical city and the new one. The close Piazza Vittorio Venetohouses Palazzo D’Ali, the municipal building, and opposite to itPalazzo delle Poste (the Post Office building), in liberty style.Nearby there is Villa Margherita, an authentic lung to the city,with giant ficus from the 19th century.

THE TERRITORYTrapani, the sickle on the sea

It was back in the Middle Ages, when Sicily began to produceits own pasta. Fresh or dry, pasta has always played a dominantrole on Sicilian dinner tables and, just as is typical for every

single region of Italy, Sicily has always created its own uniquepasta shapes. Within the Trapani area, fresh pasta is known bytwo names: busiate and gnocculi. Both these shapes are madeof durum wheat flour, the same kind which characterizes theentire Sicilian production of both bread and pasta. Both busiateand gnocculi have a very meaty texture, due to the grainy textureof the flour itself. The busiate belong to the group of the longpasta shapes, dating back to the XIII century, and possibly evenearlier. Their name derives from the busa, a local term to indicatethe knitting needles, which are, in fact, used in the preparation ofthis pasta shape. The dough is made into strips, and is thenkneaded by hand into long ribbons. The busa is then insertedinto each ribbon, which will wrap around it, and eventually form aspiral, the length of which varies between 5 and 10 cm. The fa-vourite pasta sauce for the busiate is the Trapanese pesto (toma-toes, basil, extra virgin olive oil, garlic), but they go very well witha simple tomato passata, or with “a muddrica atturrata”, an extre-mely simple sauce made with bread crumbs sauteed in a fryingpan with olive oil and anchovy. The bread crumbs are then sprin-kled on top of the pasta.If the busiate are more easily found in restaurants or in a gastro-nomic setting, the most typical homemade pasta is the gnocculi.Its very simple preparation process, along with its short shape,suggests that the gnocculi is of far more common use than thebusiate. How to make it? It could not be easier. Separate thedough into small strips, then press them in the centre with yourfingertips. The result is a short pasta shape, which will go wellwith just about every sauce.

Fresh pastaalla trapaneseBusiate and Gnocculi

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I NOSTRI TRANSFER / OUR TRANSFERS

per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport

per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport

25,00 euro a persona / per person

Da/from: TRAPANI

10,00 euro a persona / per person

E in più servizio taxi, noleggio autobus, giro guidato dell’isola di Favignana 10,00 euro a persona.And in addition, taxi service and guided tour of the island in Favignana (10.00 euro per person), bus rental

per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport

per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport

40,00 euro a persona / per person

INCLUSO IL BIGLIETTO DELL’ALISCAFO E TAXI SULL’ISOLA / INCLUDING THE TICKET ON THE HYDROFOIL AND TAXI ON THE ISLAND.

Da/from: FAVIGNANA

25,00 euro a persona / per person

per / to: San Vito Lo Capo90,00 euro da 1 a 5 passeggeri / from 1 to 5 passengers

Da/from: AEROPORTO FALCONE BORSELLINO (PA)

per / to: San Vito Lo Capo80,00 euro da 1 a 5 passeggeri / from 1 to 5 passengers

Da/from: AEROPORTO DI BIRGI - TRAPANI

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L’azienda nasce dall’incontro di idee e dall’esperienza decennale di due giovani imprenditori, che hanno fatto della “profes-sionalità” il loro unico obiettivo. Grazie all’intraprendenza e alla serietà dello staff che opera all’interno dell’azienda, ognicliente che usufruisce dei nostri servizi avverte in maniera evidente che nulla è lasciato al caso, e che tutto viene curato neiminimi particolari.

L’azienda / The Company

The company was founded by joining the ideas and the ten-year experience of two young entrepreneurs, who have made“professionalism” their only goal. Thanks to the initiative and reliability of the staff who work within the company, every cu-stomer using our services feels clearly that nothing is left to chance, and that everything is accurate to the smallest detail.

Attraverso una semplice prenotazione via telefono, o via fax, o attraverso la compilazione di un semplice modulo di preno-tazione on-line o via e-mail, il cliente viene prelevato in aeroporto e trasferito ovunque (in provincia o fuori provincia).Giunto a destinazione verrà accompagnato nella struttura ricettiva scelta (albergo, villaggio, case vacanze ed ecc),il tutto con un’unica tariffa, a persona, comprensiva del costo del trasporto o del collegamento con le varie destinazioni.

Come lavoriamo / How we work

Through a simple reservation by phone, or fax, or by filling out a simple online booking form or by e-mail, the customer ispicked up at the airport and transferred anywhere (in the province or outside the province).Reached their destination theywill be taken to the accommodation chosen (hotel, resort, holiday home, etc.), all for a single price, per person, includingthe cost of transportation or the connection to various destinations.

FAVIGNANAUffici di rappresentanza / Representative officesPiazza Matrice, 17Mob.: 348.2620089 / 338.8388800Fax 0923.925448 www.siciltransfert.it - [email protected]

I PROFESSIONISTI DEL TURISMO

Favignana 2012

Servizio taxi a FavignanaTaxi Service in Favignana

Servizio Deposito Bagagli a Favignana:Left-luggage office in Favignana

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In uno scenario suggestivo, immerso inun’oasi di pace, il baglio Cantello offre un’at-mosfera di relax e di divertimento. Sono di-sponibili 10 camere doppie confortevoli edaccoglienti, alcune dotate di verandine vistamare. Il ristorante propone un menu ricco diportate la cui genuinità è garantita dalla sta-gionalità delle materie prime.

In an evocative setting, immersed in an oasisof peace, Baglio Cantello offers an atmo-sphere of relaxation and fun. There are 10double rooms comfortable and cosy, somewith balcony and sea view. The restaurantoffers a menu full of wholesome meals, madeonly with seasonal produce.

DORMIRE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

Baglio Cantello

PACECO - (TP) - Via Cantello, 2Tel. 0923.526529 - Cell. 320.8486185

Situato nel cuore del centro storico di Trapani e apochi passi dal porto, il nostro Residence opera siacome casa vacanza, B&B e hotel. Il fiore all’occhiello del Residence è proprio il cortileda cui prende nome: esso presenta le sue originalistrutture architettoniche arabegianti e locali. Ogniappartamento dispone di camere con ingresso in-dipendente e sono dotate di bagno privato, aria con-dizionata e TV satellitare.

Located in the heart of the historical centre ofTrapani and a short walk from the sea port, ourapartment hotel offers holiday house, B&B andhotel services. The best part of the Residence isthe yard from which it takes its name: it has itsoriginal arabesque and local architectural struc-tures. Each apartment has rooms with privateentrance and is equipped with private bathroom,air conditioning and satellite TV.

Cortile Mercè - Residence

TRAPANI - Via Mercè, 40Tel 0923.547882 - Cell. 328.6373230

[email protected]

A pochi passi dal porto, dalla stazione e dalla fer-mata del bus verso l’aeroporto, al centro storicodi Trapani, il B&B Le Camere di Sant’Agostinooffre una veduta mozzafiato. Dagli antichi balconidel palazzo si apre l’incantevole scenario del fa-moso rosone legato alla storia dei cavalieri tem-plari. Le camere, ampie e luminose, sono dotatedi ogni comfort: bagno privato, condizionamento,TV satellitare e connessione WI-FI.

In the historical centre of Trapani, very close tothe sea port, the railway and the bus stop to theairport, the B&B Camere Sant’Agostino offers abreath-taking view. From the ancient balconiesyou can see the beautiful scenery of the famousrose window evoking the history of the TemplarKnights. The rooms are spacious and bright,equipped with every comfort: private bathroom,air conditioning, satellite TV and free WI-FI.

Le Camere di Sant’Agostino - B&B

TRAPANI - Via Torrearsa, 35Cell. 334.2237962

[email protected]

Confortevoli ed economici appartamenti,tutti nel centro storico di Trapani, zona ma-rinara Torre di Ligny, a due passi dal maree dal porto.

Comfortable and economical apartmentsin Trapani’s historical centre, near the Torredi Ligny (Ligny Tower), two steps fromthe sea and the port.

Le Case di Hilde

TRAPANITel. 347.5462125 / 347.5463869

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANIMANGIARE

In un’antica via ebraica, nel pieno centro sto-rico, la Tavernetta di David, con le sue tre sa-lette minuziosamente arredate con elementicaratteristici, accoglie l’ospite con la propriacucina tipica marinara ed il pesce in bellavi-sta. La conduzione familiare e l’ambiente rac-colto offrono un clima familiare, caloroso edaccogliente. Chiuso la Domenica.

Tavernetta di David - Trattoria

In an old Jewish street in the historical cen-tre, the Tavernetta di David welcomes guestsin its three rooms meticulously decoratedwith characteristic features, with its typicalseafood cuisine and fresh fish on display.The family management and the intimate set-ting provide a homely, warm and welcomingatmosphere. Closed on Sundays.

TRAPANI - Via Giudecca, 78Tel. 0923.548474 - Cell. 339.6262998

Ci trovate nel cuore del centro storico nellanostra ampia terrazza sul mare. Godendodella suggestiva vista del monte Erice, as-saporerai le nostre delicate pietanze con ilnostro pesce fresco.

You will find us in the heart of the historicalcentre. On our spacious rooftop terrace,you will savour our delicate dishes withfresh fish while enjoying an evocative viewof Mount Erice.

Ristorantino Ligny

TRAPANI - Largo delle Ninfe, 3(vicino Torre Ligny)Tel. 349.6405483

[email protected]

Una moderna interpretazione della cucinatradizionale tramandata da generazioni,associata al culto siciliano della convivialità.Ristorante Al ConVito, il gusto della buonatavola e il piacere di condividerla.

A modern interpretation of traditional coo-king, passed on through generations andassociated with the Sicilian rite of eating.Al ConVito Restaurant, the taste of goodfood and the pleasure of sharing it.

Al ConVito - Restaurant

TRAPANI - Via Scudaniglio, 11Tel. 0923.361796

La caratteristica osteria nella zona del porto hamantenuto la sua struttura originaria con la pa-vimentazione in stile tipico siciliano.Particolare inusuale è la cucina che si affacciasulla sala, permettendo ai commensali la vistadella preparazione dei piatti. Si possono gustareantiche ricette trapanesi e tunisine, con ampiascelta di primi piatti a base di pesce sempre fre-sco, frutti di mare e crostacei.

This peculiar tavern near the harbour has main-tained its original structure with the floor in itstypical Sicilian style. An unusual feature is thekitchen overlooking the room, allowing dinersa view of food preparation. You can taste tradi-tional recipes from Trapani and Tunis, with awide selection of pastas with fresh fish andshellfish.

Hostaria San Pietro - Ristorante

TRAPANI - Largo Porta Galli, 4(Ang. Via XXX Gennaio)Cell. 339.7198193

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

La Colombaia è nel cuore dei trapanesi. È uno deisimboli della città, ne è divenuto perfino topos diantichità attraverso il detto, ancora oggi in uso,

«…è ‘cchiu vecchiu da culummara». Le origini di Tra-pani sono avvolte dalla leggenda, analogamente si puòdire della Colombaia: molte versioni, autori diversi, tutteindispensabili ad una accurata lettura del complessomonumentale che è una vera e propria stratificazionedi stili, tecniche costruttive, ed usi.Un vero e proprio libro di pietra che racconta la storiadel capoluogo, almeno a coloro che hanno voglia epossibilità di leggerla.La prima costruzione, per la realizzazione di una torrefaro, risalirebbe (secondo alcuni storici) a 480 anniprima della nascita di Cristo, per mano dei trapanesiche si allearono con i cartaginesi nella guerra contro igreci “Sicilioti”, il cui compito era quello di creare unpunto di riferimento per le navi cartaginesi. Verso l’anno260 a.C. durante la prima guerra punica, AmilcareBarca vi avrebbe fatto ostruire una torre e una casermamilitare in sostituzione del faro preesistente.Nel 249 a.C. i romani guidati dal Console P. Claudio Pul-

The Colombaia castle is in the hearts of the peopleof Trapani. It is a symbol of the city and has evenbecome the literary theme of antiquity in the sa-

ying still in use today «older than the Colombaia». Theorigins of Trapani are shrouded in legend, the samecan be said about the Colombaia: there are many ver-sions, different authors, each essential to an accuratereading of this monumental edifice and its stratificationof styles, construction techniques and uses. A book ofstone that tells the town’s history, at least to those whoare willing to read it. The first building was a lighthousetower, dating back (according to some historians) 480years before the birth of Christ. Built by the local menof Trapani who allied with the Carthaginians in the waragainst the Greek ‘Sicilioti’, their task was to create apoint of reference for the Carthaginian ships. Aroundthe year 260 BC, during the First Punic War, HamilcareBarca built a tower and the military barracks in place

IL LIBRO DI PIETRALa storia di Trapani da leggere attraverso la Colombaia

THE BOOKOF STONE

Trapani’s history as read through

the Colombaia Castle

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di Angela Volo

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of the pre-existing lighthouse. In 249 BC the Romansled by the Consul P. Claudius Pulcro took possessionof the fortress for a short period, until the Carthaginians,led by Aderbale, recaptured the fortress. In 241 BC,after the victorious battle of the Egadi, it fell back intothe hands of the Romans until the invasion of the Van-dals. Of the additional buildings, enlarged, improvedand rebuilt in later periods, there are no precise records,but one can clearly see the modern touch togetherwith the old. In 1076 Count Roger, after his success inconquering Trapani, improved fortifications and reclai-med the Colombaia. Almost three centuries later, in1360, it became a princely residence to Queen Con-stance, wife of Federico Ventimiglia, who disembarkedwith her entourage and remained there for some time.Documentation shows that in 1671, reigning Charles IIof Austria constructed the lower battery which overlo-oks the harbour, in addition to the tower. In 1848Trapani,which had participated in the riots of 1820, was one ofthe first cities in Sicily to revolt against the Bourbons.In 1849, due to the Vicaria prison in via San Francescobeing full, patriots were imprisoned in the Colombaia,which was used as a jail until 1965, excluding a shortperiod, from 1939 to 1945, during World War II, in whichit went back to being the bulwark of the harbour. From1965 onward it was abandoned, neglected and van-dalised until it underwent restoration in 1993. The Co-lombaia marks the beginning of the city’s history, andTrapani, grateful for this, has put its image between thetowers on its coat of arms. The people of Trapani di-splayed their renewed affection in 2009 by putting iton the list of the FAI (Italian environment foundation)assets to be saved. Since 2002 the Association Savethe Colombaia is active, bringing together some of themost sensitive people who are intentionally working atreviving this monument as a landmark and historicaland cultural attraction for citizens and tourists. The hopeof every citizen of Trapani is that this book of stone, aswe have defined it, could be read someday by all, andwith it a part of Trapani’s history.

cro entrarono in possesso della fortezza per un breveperiodo. I cartaginesi, guidati da Aderbale, riconquista-rono la fortezza. Nel 241 a.c. dopo la vittoriosa battagliadelle Egadi, cadde in mano ai romani, ai quali rimasefino all’invasione dei vandali. Delle fabbriche, accresciute, riformate, costruite in epo-che successive, non si hanno precise documentazioni,ma si nota chiaramente, la mano moderna innestataall’antico. Nel 1076, il Conte Ruggiero, una volta riuscitonell’intento di conquistare Trapani, ne migliorò le fortifi-cazioni e recuperò la Colombaia che quasi tre secolidopo divenne perfino dimora principesca, nel 1360,della Regina Costanza, moglie di Federico Ventimiglia,che vi sbarcò con il suo seguito e vi rimase per qualchetempo.Documentata è nel 1671, regnando Carlo II d’Austria,in aggiunta alla torre e all’ellisse, la costruzione dellabatteria inferiore che guarda il porto. Nel 1848 Trapani,che aveva partecipato ai moti del 1820, fu una delleprime città in Sicilia a ribellarsi ai Borboni e, nel 1849essendo le carceri della Vicaria, nella via San France-sco, al completo, i patrioti trapanesi furono rinchiusinella Colombaia che fu adibita a galera.La colombaia rimase carcere fino al 1965, con un breveperiodo, dal 1939 al 1945, durante il secondo conflittomondiale, in cui tornò ad essere baluardo del porto. Dal1965 dopo l’abbandono più assoluto, l’incuria ed il van-dalismo, vi fu un un restauro conservativo del 1993.Alla Colombaia iniziò la storia della città e Trapani,grata di ciò, pose la Colombaia tra le torri del suostemma. Rinnovato amore i trapanesi l’hanno mostratonel 2009 inserendola nell’elenco del Fondo AmbienteItaliano dei beni da salvare.Dal 2002 è attiva l’Associazione Salviamo la Colombaiache riunisce alcuni cittadini più sensibili che operanocon l’intento di fare rivivere il monumento come puntodi riferimento e polo di attrazione di carattere storico eculturale fruibile da parte della cittadinanza e dei turisti.L’auspicio di ogni trapanese è che questo libro di pietra,come lo abbiamo definito, possa essere, un giorno lettoda tutti e con esso una parte della storia di Trapani.

Ph. Lorenzo Gigante

Ph. Lorenzo Gigante

Ph. Antonino Gerbino

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Le Mura Ristorante, nel cuore del centro sto-rico, si affaccia direttamente sul mare di tra-montana: dalla veranda esterna, ubicata sottoil “Bastione Imperiale”, si può ammirare “Torredi Ligny”. La cucina, a base di pesce freschis-simo, propone i piatti della tradizione siciliana:un piacere per il palato da assaporare fin dallapresentazione e da esaltare con una bottigliadella fornita cantina.

Le Mura Restaurant, in the heart of the historicalcentre, overlooks directly the sea on the Tramon-tana northern area: from its external veranda, lo-cated under the “Bastione Imperiale”, it is possibleto admire the “Torre Ligny” (Ligny Tower). Its cui-sine, exclusively based on the freshest fish, offersthe typical dishes of the Sicilian tradition. A delightfor the palate, beginning with the elegant displayof the plates, and enriched by the wine selectionfrom our well-stocked cellar.

Le Mura - Ristorante

TRAPANI - Via delle Sirene 15/19Tel. 0923.872622Cell.328.6439151 / 349.8476936

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Il ristorante è posto all’interno della riserva dellesaline, in una cornice strepitosa dove potete go-dervi un suggestivo tramonto sulle isole Egadi,assaporando la tradizione gastronomica localecon prodotti sempre freschi e legati alla cucinatradizionale mediterranea di terra e di mare.Aperto a pranzo e a cena (from 11.30-untill24.00) la struttura offre la possibilità di pernot-tare.

MANGIARE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

Torre di Nubia - Ristorante

The restaurant is located inside the SaltpansReserve, in an amazing surrounding where youcan enjoy a fascinating sunset on the Egadi Is-lands, tasting the local food and wine, with al-ways fresh products of the Mediterranean sea-food and land fare cooking tradition. Open forlunch and dinner (from 11.30-24.00), the re-staurant also offers overnight accommodation.

NUBIA - (TP) - Via G. Garibaldi, 189Riserva delle SalineTel. 0923.867300

Cell. 339.3261967 / [email protected]

[email protected]

Il concetto “Tradizione Siciliana e Creatività”ben rappresenta il filo conduttore dei menuche lo staff del Restaurant Cafè I Vitelloni ag-giorna insieme al divenire delle stagioni. Pro-tagonista della cucina è l’ingrediente genuinoe naturale: pesci e carni, frutti di mare, tartufie funghi per i palati più diversi e le diversepreferenze gastronomiche.

The concept “Sicilian Tradition and Creativity”well represents the main theme of the menuthat the staff of the Restaurant-Café ‘I Vitel-loni’ prepare for every season. The protago-nist of their cooking is the choice of genuineand natural ingredients: fish and meat, sea-food, truffles and mushrooms for differentpalates and different food preferences.

I Vitelloni - Restaurant Cafè

TRAPANI - Corso Vittorio Emanuele, 67Tel. 0923.27576

In un baglio risalente al ‘700, arredato con curamantenendo l’antico stile originario, il caratteri-stico ristorante offre le specialità dell’antica tra-dizione siciliana sapientemente rivisitate dal crea-tivo staff di Gianni Fontana. Ogni giorno il BaglioElena propone il suo tipico menu a prezzo fissoa base di carne e una volta a settimana offre unaserata a tema con musica folkloristica, dandol’opportunità del servizio transfer.

Inside a “baglio” of the eighteenth century, ca-refully furnished keeping its original style, thetypical restaurant offers the traditional Sicilianfood smartly revisited by Gianni Fontana’s crea-tive team. Every day the Baglio Elena offers itstypical meat menu at a fixed price; once a week,it offers a themed evening with folk music, withpossible transfer service.

Baglio Elena - Ristorante

C.DA PIETRETAGLIATE (Trapani)Via Pietretagliate, 35Cell. 333.4726671

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[email protected]

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANIMANGIARE

La locanda dei Frati è la cornice ideale per gustarele migliori specialità culinarie siciliane. Il nostro fioreall’occhiello è la cura con cui prepariamo i nostripiatti utilizzando le migliori materie prime.Ogni giorno vengono serviti ai tavoli, con profes-sionalità e cortesia, le nostre paste fresche, il pescesempre fresco di giornata, il nostro cous cous pre-parato con antiche ricette, le ottime carni selezionatecon cura. Specializzati nella cucina per celiaci.

La tradizione della pizzeria Moyen Age si tra-manda da padre in figlio dal 1960.Le gustose pizze vengono preparate con lericette di famiglia utilizzando solo prodottifreschissimi e genuini, cotte in forno in pietraa legna e offerte ai clienti con servizio ai tavolio da asporto fino a tarda notte.

The tradition of the pizzeria Moyen Age ispassed on from father to son since 1960.The tasty pizzas are prepared with family re-cipes using only fresh and genuine products,baked in a wood stone oven and offered toour customers to eat in or take-away untillate night.

Locanda dei Frati - Pizzeria Restaurant

Moyen Age - Pizzeria

Locanda dei Frati is the ideal place to taste thebest Sicilian cuisine. Our flagship is the carewith which we prepare our dishes using thebest products. Every day we serve our tables,with professionalism and courtesy, fresh pasta,fresh fish of the day, couscous prepared withtraditional recipes, excellent meat selected withcare. Specialists in cooking for celiacs.

TRAPANI - Via San Francesco d’Assisi, 95Tel. 0923.21009 - Cell. 329.0325913 / 339.7009062www.lalocandadeifratitrapani.it

TRAPANI - Via Marino Torre, 64Cell. 347.4476497

Accogliente e raccolto locale situato all’interno del-l’elegante palazzo Aula, edificio ottocentesco nelcuore di Trapani, accoglie i clienti durante le ore piùimportanti della giornata, dalla colazione, sia all’ita-liana che internazionale, ai pranzi, agli aperitivi conbuffet e, in seconda serata con i nostri cocktail e djset e live band fino a tarda notte. Aperti tutti i giorni dalle 8.00 Am alle 3.00 Am. Sabato e domenica dalle 19.00 alle 3.00 Am.

Welcoming and cosy setting, located inside theelegant Aula Palace, a 19th-century building inthe heart of Trapani, it welcomes guests duringthe most important hours of the day, from break-fast, both Italian and international, to lunch, ape-ritif with buffet and in the late evening with cock-tails and DJ sets and live bands until late. Dailyopen from 8.00 am to 3.00 am. On Saturday andSunday from 7.00 pm to 3.00 am.

Otto e Mezzo - Lounge Bar

TRAPANI - Via Palmerio Abate, 20Cell. 328.1978852 (Tony Santoro)

All’Osteria “La Dolce Vita”, in un clima caldoed accogliente, tipico della conduzione fami-liare, è possibile gustare i semplici e gustosipiatti tipici della cucina siciliana preparati concura e dovizia. Il menu comprende pietanzedi carne e pesce rigorosamente ed esclusi-vamente fresco. Il locale ha una capienza di35 posti a sedere ed è climatizzato. Ideale per piccoli banchetti.

At “La Dolce Vita” Tavern, in a warmly welco-ming environment, typical of a family-run bu-siness, you can taste the simple yet flavour-some traditional dishes of Sicilian cuisine, allprepared with excellent care. The menu includesmeat and fish courses, all strictly made fromthe freshest ingredients. The venue welcomesup to 35 sitting guests and it is available forsmall private banquets.

La Dolce Vita - Osteria

TRAPANI - Via Egadi, 21Tel. 0923.871423 - Cell. 339.6233189

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Cerchi un locale comodo e confortevole dove gu-stare la cucina tipica siciliana, con piatti elaboraticon prodotti freschi di produzione propria? Cerchiun servizio celere e accurato, la pulizia degli am-bienti, la cortesia del personale sempre attento adogni esigenza del cliente? Il Self Service la GiubbaRossa è il posto giusto per te. Si organizzanoanche banchetti, feste di compleanno e serviziotake away.

MANGIARE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | SLEEP • EAT • DO | TRAPANI

Giubba Rossa - Self Service - Ristorante - Pizzeria

Are you looking for a comfortable place to enjoythe typical Sicilian cuisine, with meals preparedwith home-grown ingredients? Are you lookingfor a fast and careful service, clean rooms andcourteous staff always attentive to every cu-stomer’s need? Giubbarossa Self Service is theplace for you. We organize banquets, birthdayparties and take-away.

TRAPANI - Via Garibaldi, 102Tel. 0923.27226 - Cell. 347.5996490

Non abbiamo la presunzione di dire che il nostrogelato è il più buono della città ma siamo sicuridella qualità dei nostri prodotti, dell’igiene deinostri locali e della disponibilità che mostriamoai nostri clienti. Per il resto giudichino i palati piùesigenti tra l’innumerevole assortimento di gustidei nostri gelati genuini e artigianali.Prepariamo anche gelati senza glutine.

We do not presume to say that our ice creamis the best in town but we are confident of thequality of our products, the cleanliness of ourrooms and the helpfulness that we show to ourcustomers. The most demanding palates willjudge among the huge assortment of our ge-nuine and homemade ice cream flavours. Wealso prepare gluten-free ice cream.

Gelatissimo

TRAPANIVia Conte Agostino Pepoli, 172Tel 0923.369269

Locale moderno, elegante, nel centro dellacittà, dove la preparazione e la sommini-strazione dei piatti tipici della cucina tra-panese è effettuata a vista, con prodottifreschi e soprattutto di qualità.

Modern and elegant premises in the citycentre where you can view the preparationand serving of typical dishes from Trapaniwith fresh, and most importantly high qua-lity products.

Ai Bastioni - RistoService

TRAPANI - Via XXX Gennaio, 1 Tel. 0923.22735

www.aibastioni.com

Il Ristorante Pizzeria Margarita, nei pressidel porto di Trapani, propone un ambientecaldo dal sapore familiare.Cucina tipica trapanese, specialità pesce fre-sco, è possibile scegliere fra 20 tipi di pizzarigorosamente cotta nel forno a legna. Siamoaperti tutti i giorni pranzo e cena.

Margarita - Ristorante - Pizzeria

The Restaurant-Pizzeria Margarita, near thesea port of Trapani, offers a warm and fami-liar environment. Typical Trapanese cuisine,fresh fish specialties, you can choose bet-ween 20 types of pizzas cooked in wood ovenstrictly. We are open every day for lunch anddinner.

TRAPANI - Via F. Manzo, 19/21 - Ang. Piazzale IlioTel. 0923.26262 - Cell. 320.5580577-347.8857586www.ristorantemargarita.it - [email protected]

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Il luogo, le antiche macchine di lavorazione del granoe delle farine, la sua storia: tutto rimanda al cibo. È ilMolino Excelsior di Valderice. Un luogo magico che

oggi ritrova vitalità attraverso il Centro di Cultura Ga-stronomica che, in un territorio caratterizzato da bel-lezze paesaggistiche e naturalistiche, si propone comepolo d’attrazione all’interno del circuito turistico-culturaledella provincia di Trapani, in un percorso che dal maresale verso la montagna, dalla tonnara di Bonagia allesaline di Trapani e Paceco fino a Erice. Il molino Excel-sior è una splendida testimonianza di archeologia in-dustriale: è un antico opificio per la molitura del granorisalente ai primi anni del 900. Vi si producevano diversitipi di farina ed era collegato alla fiorente industria dellapasta che, insieme all’industria conserviera, rese il ter-ritorio di Trapani ed il suo hinterland, a cavallo tra il1890 e i primi anni del ‘900, tra i più intraprendenti edattivi della Sicilia. Oggi il Molino è stato recuperato, la-sciando immutata la struttura, con all’interno i macchi-nari originali. Dai lavori di ristrutturazione sono stati ri-cavati una sala conferenze, uffici a servizio delcomplesso e, nel magazzino annesso, è stata allestitauna cucina con impianto di ripresa video. Immobile eattività ad esso connesse sono stati affidati alla Asso-ciazione Trapani Welcome che, per conto del comunedi Valderice, cura un progetto che coniuga gastronomia,

The mill, the old grain processing machine and itshistory, all refer to food. The Molino Excelsior Val-derice is a magical place that today finds vitality

through the Centre for Gastronomic Culture. In an areacharacterised by beautiful landscapes and nature, it isa destination of attraction in the tourist-cultural circuitof the province of Trapani. It can be found along thepath from the sea to the mountain, from the tuna factoryin Bonagia to the salt pans of Trapani and Paceco upto Mount Erice. Molino Excelsior is a fine example ofindustrial archaeology: an old factory for grinding graindating to the early ‘900. Here different types of flourwere produced and between the 1890’s and early1900’s it was linked to the flourishing industry of pasta,which with the canning industry made Trapani and itshinterland one of the most enterprising and active areain Sicily. Today the mill has been recovered, leaving the structureunchanged and the original equipment inside. Alongwith renovations, new offices and a conference roomwere also created and a kitchen with video recordingfacility was set up in the warehouse attached. Building and related activities have been entrusted tothe Association Trapani Welcome, on behalf of the mu-nicipality of Valderice. This is developing a project thatcombines gastronomy, cultural identity, tradition and in-

Molino Excelsior.Non di solo paneGastronomia e identità culturale fra tradizione e innovazione

Molino Excelsior. Not by bread aloneCuisine and cultural identity between tradition and innovation

Molino Excelsior.Non di solo pane

di Silvia Ippaso

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

identità culturale, tradizione e innovazione. Le attivitàdel Centro: La Scuola di cucina siciliana è un formatispirato a chiarezza, semplicità e divertimento. Appas-sionati di enogastronomia, gourmet, turisti e visitatoriapprendono dagli chef i segreti dell’arte culinaria localee osservano le fasi della preparazione nella modernacucina dotata di telecamere con obiettivi puntati sui for-nelli e sulle aree di lavoro: attività a metà tra didatticapura e show cooking. La Conservatoria è il laboratoriodi memoria collettiva. Raccoglie e custodisce le ricettetipiche della tradizione trapanese. La Conservatoria,soprattutto, porta ai fornelli le nostre nonne, mamme,sorelle, perché ogni casa ha una ricetta “particolare”dello stesso piatto, dello stesso alimento, che può es-sere trattato in mille modi. La Conservatoria registra estoricizza questa cucina popolare poco tenuta in con-siderazione ma che è in realtà il cibo che ogni giornoarriva sulle nostre tavole. L’Educazione alimentare èrivolta principalmente ai ragazzi, con progetti didatticiper scuole e associazioni. L’intento è quello di sensibi-lizzare le giovani generazioni alla cultura del territorioe sviluppare una maggiore consapevolezza del mangiarsano. I mini corsi di cucina hanno suscitato interessetra i numerosi gruppi di turisti stranieri, prevalentementenord europei. Se è vero che non si vive di solo pane, lacultura del cibo, può divenire una forma di “consumo”ragionato e non compulsivo come invece oggi proponel’odierna società. Cibo da mangiare, ma anche cibo dicui parlare e sul quale ragionare.Tutto questo è il Molino Excelsior.

novation. The School of Sicilian cuisine is a format in-spired by clarity, simplicity and fun. Wine enthusiasts, gourmets, tourists and visitors learnthe secrets of the local culinary chefs and observe thestages of preparation in the modern kitchen, equippedwith cameras with lenses focused on the stove andwork areas: an activity between pure teaching andshow cooking. The Conservatory is the laboratory of collective me-mory, collecting and preserving the traditional recipesof Trapani, that lead to the kitchen of our grandmothers,mothers, sisters, because every house has a recipe,the same dish, the same food, which can be treated ina thousand ways. The Conservatory records this popular cuisine whichis actually the food that arrives on our tables everyday. The Nutrition Education aspect is directed pri-marily to children, with educational projects for schoolsand associations. The intention is to sensitize the younger generation tothe culture of the area and develop a greater aware-ness of healthy eating.The mini cooking classes generate interest among se-veral groups of foreign tourists, mostly northern Euro-pean. While we do not live by bread alone, the culture offood can become a form of rational rather than com-pulsive “consumption”, as it is in today’s society. Foodto eat, but also food to talk and think about. This is Molino Excelsior.

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Immerso in un meraviglioso giardino tra letorri del balio e con Terrazza Panoramica chesi affaccia sulla città di Trapani e sulle Egadi.Un’occasione unica per godere di un mo-mento speciale al tramonto, incantati dal soleche cala sulla città illuminata da calde tonalitàdorate. Si parla inglese, francese e spagnolo.

Sotto la rupe dove sorge il castello di Ve-nere… di fronte al Monte Cofano, un giar-dino circonda un ristorante speciale. Pro-fumi di Sicilia, calde essenze d’un gustoantico sempre vivo che, con dolcezza t’ine-briano.

Bar del Balio is tucked away in a beautifulgarden between the Balio towers and withpanoramic terrace overlooking the city ofTrapani and the Egadi Islands. A unique op-portunity to enjoy special sunsets, captivatedby the sun setting on the city of Trapani, illu-minated by warm golden tones. We speakEnglish, French and Spanish.

Below the cliff where the castle of Venuslies... in front of Mount Cofano, a gardensurrounds a special restaurant. Thescents of Sicily are still alive in the warmessence of bygone tastes which gentlyintrigue you.

Toti Taormina è una firma ormai affermatanella creazione di ceramiche artistiche unichee irripetibili che, pur nel solco della tradizione,danno vita ad una linea originale ed esube-rante, proprio come la nostra terra.Tale alchimia tra argilla e smalti avviene nellaboratorio di famiglia, sulla provinciale cheporta a San Vito lo Capo.

Toti Taormina is now an established namethat creates unique and unrepeatable artisticpottery that, although following tradition ma-nages to create an original and exuberantcollection which reflects the territory. Thechemistry between clay and glazing takesplace in the family workshop, on the mainroad to San Vito lo Capo.

FARE

MANGIARE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | SLEEP • EAT • DO | ERICE

Garten - Ristorante

Toti Taormina - Ceramiche Artistiche

Bar del Balio

ERICE - Vico Balio, 9Cell. 340.3688072 / [email protected]

VALDERICE (TP) - Via Erice, 141Tel. 0923.892377 - Cell. 339.3027345www.gartenristorante.blogspot.it

ERICE - Via Vittorio Emanuele, 41 Tel. 0923.975502 - Cell. 339.2919588

Situato al centro di Erice, propone piatti ti-pici locali. Tra le specialità: cous cous dipesce, busiate al pesto trapanese, caponatadi melanzane.Cucina e pizze senza glutine.Menu turistico da euro 15,00.

Located in the centre of Erice, it offers ty-pical, local dishes. Among the specialities;Couscous with fish, busiate pasta with Tra-panese Pesto, caponata (aubergine con-serve). Gluten-free cooking and pizzasavailable. Touristic menu from 15 euros.

Ristorante Pizzeria Ulisse

ERICE - Via Chiaramonte, 45Tel. 0923.869333

[email protected]

[email protected]

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

più che un ingrediente un ritoPasta cà sarsa e ospitalità

Il pomodoro è certamente uno degli ingredienti irri-nunciabili della gastronomia siciliana tout court. Pre-sente in quasi tutte le ricette che hanno reso celebre

quest’isola, si arricchisce però di una simbologia spe-cifica che ne aumenta il valore. È simbolo di accoglienzaperché riempie di colori le case e i balconi nella suaveste scenografica. La cosiddetta ‘pennula’ non è altroche il pomodoro appeso ai muri per essere conservatodurante i mesi invernali. È consueto trovarlo accanto aifichi secchi o ai ‘pisci sicchi’, i pesci secchi appesi fuoridall’uscio di casa. Poter avere del pomodoro frescotutto l’anno rappresenta una grande fortuna per chi nonsi accontenta di un pomodoro privo di sapore e magariprodotto in serra. Accoglienza però è anche ‘a pasta casarsa’, la pasta con la salsa di pomodoro, servita nellecase siciliane come il piatto più semplice e veloce chesi possa realizzare al momento. È facile infatti che a unturista o ad un qualsiasi avventore venga proposto unpiatto di pasta con la salsa accompagnato magari dadue melanzane fritte che lo arricchiscono di sapore. In-torno al pomodoro poi, si celebra ogni fine estate, unrito familiare, quello della preparazione della salsa. Saràfortunato il turista che viene invitato ad assistere a que-sto momento di unione familiare. In genere è la donnapiù anziana a dettare le regole di questa tradizione acui partecipano tutti, dagli adulti ai bambini. Ai più piccoliè riservato il momento iniziale, quello dello ‘spiricud-drare’, ovvero privare il pomodoro del picciolo. Segue il

The tomato is certainly one of the essential ingre-dients of Sicilian cuisine altogether. Present inalmost all the recipes for which this island is fa-

mous, the richness of its symbology makes it evenmore valuable.It is symbol of hospitality: the so-called ‘pennula’ - to-matoes hanging from the walls to be preserved duringthe winter months - still makes some houses and bal-conies spectacularly colourful and welcoming. It canbe found hanging next to dried figs or fish, called ‘piscisicchi’. Being able to have fresh tomatoes all year roundis a great privilege for those who are not happy with aless tasty tomato, which is very likely to be producedin greenhouses.Very welcoming is also the typical ‘pasta ca sarsa’, pa-sta with tomato sauce, one of the easiest and fastestmeals to cook that is served in the Sicilian homes. It isvery common that tourists or any guest are offered pa-sta with tomato sauce, likely enriched with some slicedfried aubergines.Around the tomato, the family ritual of the preparationof the ‘salsa’ (tomato sauce) is also celebrated everylate summer. Lucky will be the tourist who is invited tojoin this time of family unity. It is usually the oldest wo-man to dictate the rules of this tradition to which all themembers of the family participate, from adults to chil-dren. The youngest act at the beginning, when theyhave to ‘spiricuddrare’, that is remove the tomato stalk.

POMODORO

a ritual rather than just an ingredient

‘Pasta cà sarsa’ and hospitality

THE TOMATO

di Laura Di Trapani

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

lavaggio e, dopo un ricco soffritto di cipolla e aglio, ilpomodoro viene definitivamente inserito in grandi pen-toloni per la cottura, che in genere dura delle ore. Manon finisce qui, perché dopo la cottura bisogna passareil pomodoro al setaccio ed infine imbottigliare il tuttocon tanto di tappo a corona. Dopo una fatica simile,tutta la famiglia godrà di litri e litri di salsa per tuttol’anno, salsa che, come si è detto prima, verrà stappataper condire la pasta nelle giornate in cui “proprio non siriesce a cucinare di meglio”. La ritualità della salsa è presente nell’immaginario col-lettivo di qualsiasi siciliano che, sin da bambino ha co-minciato con lo ‘spiricuddrare’ il pomodoro fino ad arri-vare ad imbottigliarlo da adulto ed a conservarlo conmolto orgoglio nel ripostiglio. Altri modi di conservare ilpomodoro durante i mesi invernali sono il pomodorosecco, tagliato a metà e messo ad essiccare al solesui graticci, o i pelati fatti in casa. Qui il pomodoro vienemesso a bollire pochi minuti, viene privato della buccia,tagliato a pezzettoni e conservato in barattoli di vetrocon basilico e olio per poi essere sterilizzato. I profumiche ne fuoriescono all’apertura della confezione ve lilasciamo immaginare. Insomma sembra proprio chequello tra i siciliani e il pomodoro sia un amore talmentegrande da diventare una necessità, qualcosa di irri-nunciabile. Amore che si nutre di semplicità e dellaconsapevolezza che mal che vada “ci scappa sempreun piatto di pasta cà sarsa”.

After the washing, the tomatoes are cooked in big potsfor several hours with a rich mixture of onion and garlicsauteed in olive oil. But that’s not all, because after cooking, tomatoes mustbe sieved and the sauce bottled up with a crown cap.After such hard work, the whole family will enjoy plentyof ‘salsa’ sauce all year long, especially in those dayswhen “you can’t really cook anything better” than pastaca sarsa. The ritual of the sauce is present in the collective ima-gination of any Sicilian, who from childhood beginswith the ‘spiricuddrare’ and as an adult gets to bottle itand store it proudly in the pantry.Other ways to preserve tomatoes during the wintermonths are the sun dried tomatoes, cut in half and puton racks to dry in the sun, or homemade peeled toma-toes. In this case, tomatoes are left to boil for a few mi-nutes, then peeled, cut into chunks and stored in glassjars with basil and olive oil before being sterilized.We can just let you imagine the aromas coming out ofthe jar when opened.In conclusion, it seems that love between the Siciliansand the tomato is so great that it becomes a necessity,something essential. Love that feeds on simplicity and the knowledge thatin the worst case “you can always have a plate of pastacà sarsa”.

più che un ingrediente un ritoPasta cà sarsa e ospitalità

POMODORO

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | TRAPANI

Nel cuore pulsante della città, dove ferve la movidatrapanese, a due passi dal Corso Vittorio Emanuele edal punto di imbarco degli aliscafi, sorge il RistorantePizzeria Le Vele.Per i meticolosi buongustai prepariamo con sapientecura le pietanze tipiche della cucina tradizionale sici-liana, adoperando gli ingredienti sempre freschi e ge-nuini, frutto della nostra generosa terra; ed ancora ilpesce o la carne alla brace impreziosite dagli arominostrani. E per chi desiderasse la pizza, è possibileassaporare dalla tradizionale “Rianata”, alle più assortitee sfiziose varianti.

Le Vele - Ristorante Pizzeria

In the heart of the city and of nightlife in Trapani, a fewsteps from Corso Vittorio Emanuele and the embarka-tion point for ferries, there is the Restaurant PizzeriaLe Vele. We prepare with great care the typical mealsof traditional Sicilian cuisine for demanding gourmets,using fresh and wholesome ingredients, fruit of ourgenerous earth, as well as grilled meat or fish enrichedwith our typical aromas. Those who prefer pizza cantry the traditional “rianata” or any of the other assortedand delicious variations.

Via Serisso, 18 | Trapani Tel. 0923.29743 | Cell. 347.4219772www.pizzerialevele.com | [email protected]

30

L’hotel Tiziano è un moderno 4 stelle situato in posi-zione strategica a breve distanza dal centro storico edal porto di Trapani da dove è possibile imbarcarsi perle isole Egadi. La struttura, per sua moderna conce-zione strutturale, è in grado di offrire un’ospitalità di altolivello.Le 34 camere di moderno design, di cui 2 suite sonoampie, luminose ed insonorizzate, arredate conforte-volmente dispongono tutte di materasso ortopedico, im-pianto di climatizzazione, tv satellitare con canali Skye sistema WI-FI gratuito. Alcune camere sono apposi-tamente dedicate agli ospiti disabili.

Hotel Tiziano

Hotel Tiziano is a modern 4 star hotel located in a stra-tegic position, at short distance from the historical cen-tre and the port of Trapani, where the boats leave forthe Egadi Islands. The structure, thanks to its modernarchitectural design, offers a high-end service.Its modern-design 34 rooms, of which 2 suites, arelarge, luminous and sound-proofed, comfortably furni-shed, all of them offer orthopaedic mattresses, air con-ditioning, Sky satellite TV, and free Wi-Fi. Some of therooms are fully fitted for disabled guests.

Via G. Rubino, 4 - Angolo Piazzale Ilio | TrapaniTel. 0923.22211www.hoteltizianotrapani.itinfo@hoteltizianotrapani.itT16

T17

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Nel cuore del centro storico di Trapani, ad un passo dal porto e dalla splendida spiaggia di sabbia di Porta Botteghelle, il bed and

breakfast si affaccia sull’estremo lembo di costa siciliana, bagnata dal Mar Tirreno e dal Mar Mediterraneo.

Nella tranquillità e discrezione di un ambiente ottimale la residenza, spaziosa ed elegante, offre appartamenti e ampie suite arredati ele-

gantemente con mobili in stile antico, nel pieno rispetto della maestosità del palazzo storico.

Tutte le camere sono dotate dei più moderni comfort e dai balconi si gode uno dei panorami più belli del territorio dalle isole Egadi, alle

antiche mura della città fino al Monte Erice.

P.zza Generale Scio, 11 | Trapani | Tel. 0923.360818 | Cell. 347.9410089www.bb-albastioneimperiale.it | [email protected]

In the heart of the historical centre of Trapani, just a stroll from the port and the beautiful sandy beach of Porta Botteghelle, this bed and breakfast

overlooks on the extreme edge of the Sicilian coast, lapped by the Tyrrhenian Sea and the Mediterranean Sea. In a quiet and intimate optimal

environment, the residence, spacious and elegant, offers apartments and spacious suites elegantly furnished with antique-style furniture, with full respect

for the majesty of the historic building. All rooms are equipped with modern comforts and from the balconies you can enjoy one of the most beautiful views

of the Egadi Islands and from the ancient walls of the city to Mount Erice.

Page 34: Piacere Sicilia N. 2

Via G. Adragna, 74 - Trapani - Info: 338.6434947 - www.abatevini.it - [email protected]

excellent wine of sicily

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Una sera magica a Palazzo Torralta

“Si narra che ogni notte, quando nel Palazzo

anche l’ultimo lume era stato spento, attraverso

un passaggio segreto solo a lei noto, una bellissima

signora dai lunghi capelli rossi si recasse a visitare

Garibaldi nella sua stanza da letto. Era la Vittoria

che sempre si manifesta agli Eroi o solo una donna

che aveva voluto donarsi al suo Amore prima che

la Storia, la Gloria e la Leggenda glielo rapissero

per sempre?”

“It is said that every night when in the Palace the

last light was turned off, through a secret passage

known only to her, a beautiful woman with long

red hair went to visit Garibaldi in his bedroom.

Was it the Victory that always shows to Heroes

or just a woman who had wanted to give herself

to his Love, before History, Glory and Legend

took him away from her for ever?”

Piazza Alicia, 23 - Salemi (TP) | Tel. 0924.64664 | Cell. 328.6476304 | www.palazzotorralta.it | [email protected]

Visita dell’antico Palazzo dove ha dormito Garibaldie cena Gattopardiana nel salone imperiale.25 euro a persona.Le prenotazioni dovranno pervenire 48 ore prima.

Magical night at Palazzo TorraltaA tour of the ancient palace where Garibaldi sleptand a dinner in The Leopard style in the imperiallounge. 25 euros per person.Reservations must be received 48 hours before.

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | TRAPANI

Ci sono luoghi magici dove lo spirito si rinfranca e siplaca dagli affanni della vita. Uno di questi posti, provareper credere, è l’enoteca “Tra…pani & vini” di Paolo Pi-roni. Il locale è situato in uno dei quartieri più “cool”della città noto per essere letteralmente circondato dalmare a pochi passi dalla meravigliosa Torre di Ligny,dove gli odori del mare si confondono con le delizietrapanesi come il vino, i formaggi, il sale… e dove leacque del Tirreno e del Mediterraneo, mescolandosi,amalgamano culture, storie e filosofie davvero ragguar-devoli. Da noi potrete gustare degli ottimi vini siciliani enon solo, accompagnati da sapori tipici di una voltacome uovo sodo, patate, olive nostrane, aglio all’agro-dolce, salumi, carpaccio e tanto altro.

Tra…pani & Vini - Enoteca

There are magical places where the spirit is sweetenedand the worries of life are calmed. One of these places,try it to believe it, is at “Tra...Pani & Vini” (“Among bread& wine”) owned by Paul Pironi. The restaurant is locatedin one of the “coolest” parts of the city, literally surroun-ded by the sea a few steps from the beautiful Tower ofLigny, where the smells of the sea mingle with the de-lights of Trapani - wine, cheese and salt... where thewaters of the Tyrrhenian Sea and the Mediterraneanmeet, mixing culture, history and philosophy. Here youcan enjoy the best Sicilian wines and more, accompa-nied by flavours of time gone by - boiled eggs, pota-toes, home-grown olives, sweet and sour garlic, coldmeats, carpaccio and much more.

Via Carolina, 42 | TrapaniTel. [email protected]

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Blu Lines - Minicrociere alle Egadi

A leader in providing daily service cruises to the EgadiIslands, Blu lines has two reliable and comfortable pas-senger ferries featuring technology that meets the highestsafety standards, a bar, restaurant, services, relaxationrooms and solarium all at a price of 39 euros. We willtake you to the most exclusive places around the EgadiIslands, accessible only by sea enjoying breath-takingscenery, caves, coves, picturesque bays and cliffs whereMother Nature has created some strange and uniqueshapes. Visit unique locations often overlooked on tradi-tional excursions. During the cruise the Captain offers,free of charge, a rustic appetizer, a typical Mediterraneanfirst course (penne pasta with ‘Trapanese’ pesto sauce),water, wine, bread and seasonal fruit.

Terminal Aliscafi - Porto di TrapaniCell. 338.4288863 / 333.2750175www.egadinbarca.com - [email protected]

Blu Lines, con due motonavi di trasporto passeggeri, af-fidabili e confortevoli, caratterizzate da tecnologia con-forme ai più alti standard di sicurezza, dotate di bar, ri-storante, servizi, saloni relax, solarium, é leader per lafornitura del servizio di minicrociere giornaliere alle IsoleEgadi, al prezzo di euro 39,00. Con noi potrete visitare iluoghi più esclusivi delle Isole Egadi, raggiungibili soltantovia mare, ed ammirare scenari di incomparabile bellezza,grotte, calette, pittoresche insenature, scogliere dove lanatura si è sbizzarrita a creare forme strane ed irripetibili,e visitare scenari unici, spesso non rientranti nei circuititradizionali. Durante le minicrociere verrà offerto gratui-tamente dal Comandante un antipasto rustico, un primopiatto tipico mediterraneo (penne al pesto trapanese),acqua, vino, pane e frutta di stagione.

T18T19

Page 37: Piacere Sicilia N. 2

Ai Lumi Bed & Breakfast

Corso Vittorio Emanuele 71/75 - TrapaniTel. 0923.540922 - Mob. 327.8886056

www.ailumi.it [email protected]

Ristorante Ai Lumi Tavernetta

Corso Vittorio Emanuele 73 - TrapaniTel. 0923.872418 - Mob. 334.9054338

www.ailumi.it - [email protected]

Tenute Adragna - Farmer Store

Corso Vittorio Emanuele , 62 - TrapaniTel. 0923.540922 - Mob. 347.8566570

www.tenuteadragna.it - [email protected]

Lungo Corso Vittorio Emanuele sorge il magnifico Palazzo Berardo Ferro, dimora del B&B Ai Lumi ideale per un soggiorno aTrapani. Nelle antiche scuderie si trova la Tavernetta Ai Lumi con la piacevole terrazza esterna e di fronte il Farmer Store diTenute Adragna dove è possibile degustare l’olio e i vini della famiglia, noti per i prestigiosi premi conseguiti. La proprietà delle tremete proposte è infatti di Riccardo Rizzo e Francesca Adragna, coppia di sposi che trasmettono l’amore per la Sicilia in tutto ciò chefanno. La Tavernetta è gestita da Alfredo Catanzaro che ha sempre collaborato con Riccardo e Francesca e che ha saputo aggiungereal ristorante la genuinità dell’entroterra trapanese.

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Casalicchio B&BVia della luce, 8 - Trapani - Tel. +39 0923 22790 - Cell. +39 348 928 67 46 - www.bbcasalicchio.it - [email protected]

Bed & Breakfast

Situato nel centro storico della città, il Bed and Breakfast Casalicchio

nasce dopo un lungo e accurato restauro conservativo di un’antica dimora

trapanese del XVII secolo. Il Bed and Breakfast Casalicchio vuol’essere un

inno all’antica ospitalità siciliana. Le camere sono munite dei comfort più

moderni, ed ognuna di esse si caratterizza per un particolare dettaglio ar-

chitettonico, un quadro, il suo colore, una vista sul mare… L’atmosfera, che

al suo interno si respira, è resa unica grazie all’intervento del pittore e

scultore Salvatore Coccellato, che con le sue preziosissime opere è riuscito a

caratterizzare ogni singolo ambiente.

Located in the historical center of the town, the Bed and Breakfast Casalicchio has

been created after a long and accurate conservative restauration of an ancient Trapanese

building of the XVII century. The Bed and Breakfast Casalicchio purpose is to be a

hymn to the ancient Sicilian hospitality style. The rooms are provided with the most

modern comforts and each of them is characterized by a particular architectural detail, a

picture, a color, a peculiar sea view. The atmosphere that can be felt is unique thanks to

the intervention of the painter and sculptor Salvatore Coccellato, that has succeeded in

characterizing every room with its precious masterpieces.

Page 39: Piacere Sicilia N. 2

Casalicchio B&BVia della luce, 8 - Trapani - Tel. +39 0923 22790 - Cell. +39 348 928 67 46 - www.bbcasalicchio.it - [email protected]

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

«Passeggiando per il centro storico di Trapani si è sem-pre obbligati ad arrivare alla parte più stretta della pe-nisola su cui sorge la città. Qui si trova il porto da pesca,protetto dal Castello della Colombaia e, nascosto daun paio di tortuose viuzze, l’antico Mercato del Pesce.Si tratta di un posto incredibile, non tanto per i prodottiin vendita ma per la quantità di personaggi pittoreschiche si incontrano. Marinai dalle mani enormi e dallapelle abbronzata sono seduti a riparare le reti da pesca,mentre i venditori mettono il pesce all’asta, in un sici-liano strettissimo». Ci piace riportare, senza alcuna mo-difica, la descrizione, reperita in un blog, di una turistaanonima, se si esclude il nickname: Serviajera(http://www.minube.it/posto-preferito/mercato-del-pesce-di-trapani-a32531). Una esposizione che coglieil valore “umano”, prima che commerciale, del nostromercato ittico, la cui descrizione non può essere affidatasolo ai colori, agli odori, ai suoni e all’insieme di essi,quasi stordenti, ammalianti. Domina, ancor oggi, nelmercato ittico di Trapani e tra le sue bancarelle, quellacomponente, impossibile da descrivere se non generi-

“A walk through the historical centre of Trapani alwaysleads to the narrowest part of the peninsula on whichthe city rises. Here you can find the fishing port,protected by the Colombaia Castle, and the old fishmarket, hidden by a couple of winding narrow streets. This is an amazing place, not just for the products onsale, but for the amount of colourful characters youcan meet. Sailors with dark skin and huge hands aresitting to repair fishing nets, while the fishermen hawkthe fish in strong Sicilian dialect.”We are quoting, without any modification, a descriptionfound on a blog by an anonymous visitor: Serviajera(http://www.minube.it/posto-preferito/mercato-del-pesce-di -drills-a32531). A presentation that points out the human value of ourfish market, rather than the commercial side of it, thatcannot just be described by the colours, smells, soundsand the whole bit, almost heady, captivating. It is still dominating to this day, that element that canonly be described by the phrase “human variety”,which is probably in every market, as Guttuso has

Passeggiata al ritmo dell’abbaniataThe fish market. Walk to the beat of ‘abbanniata’

IL MERCATO DEL PESCE

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di Fabio Pace

Page 41: Piacere Sicilia N. 2

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camente con la locuzione “varia umanità”, che proba-bilmente vi è in ogni mercato come ha saputo immor-talare Renato Guttuso nel suo quadro “la vucciria” (mer-cato dell’omonimo quartiere di Palermo) divenuto iltopos artistico di ogni mercato mediterraneo. Le manigrosse, forti e abbronzate, sono spesso le stesse chetraggono dal mare il pesce, diverso in ogni stagione,sempre freschissimo. Il siciliano strettissimo cui si fa ri-ferimento altro non è che l’abbanniata, vera colonnasonora di ogni mercato che si rispetti. Abbanniare indialetto è l’atto di “pubblicizzare” di rendere nota la tipo-logia e la qualità delle merci. Non è l’elencazione steriledel tipo di pesce ma, di più, è insieme comunicazioneufficiale (che annuncia la stagione di vendita di un pe-sce), pubblicità (ne decanta la qualità), informazione(ne annuncia il prezzo). Sovente l’abbanniata assumeun ritmo cantilenante, quasi musicale. Ogni banco èun quadro da immortalare, ogni commerciante, ognipescatore un ritratto da fotografare. Le foto da sole perònon bastano se non si conserva nella memoria l’odore,il colore del pesce che è protagonista, insieme agli uo-mini del mercato ittico. Visita consigliata tra le 7 e le 9del mattino. E non dimenticate di comprare il pesce.

been able to capture in his painting “The vucciria”(market named after the same area in Palermo), becomethe artistic reference of every Mediterranean market.The big hands, dark and strong, are often the sameones that catch the fish from the sea, different in everyseason, always fresh. The strong Sicilian dialect refers to the ‘abbanniata’,real soundtrack of any authentic market. ‘Abbanniare’is the dialect word for ‘advertising’ the type and thequality of goods, by screaming very loud on the street.It is not just a simple listing of the type of fish but also,both official announcement of the sale season of afish, advertising of its qualities, and information aboutthe price.The abbanniata often sounds chanting, almost musical.Each stall looks like a picture, every fisherman a portraitphotograph. The pictures alone are not enough withoutkeeping the memory of the smell, the colour of the fishthat is in the spotlight with the men of the fish market. Visit recommended between 7 and 9 in the morning.And do not forget to buy fish.

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Pesce azzurro: Pesce povero sì, ma non nel gustoTrapani è storicamente una città di pescatori. A testimoniare ciò le

ricette e le tradizioni culinarie che vedonoil pesce povero al centro di ogni

preparazione. Il pesce azzurro,erroneamente definito povero,

è in larga parte usato nelletavole trapanesi. È moltofacile imbattersi in sarde,lampughe, alici, boghe,sgombro, spatole, pala-mite.ll tonno: Il maiale delmare

Pesce che merita un di-scorso a parte, perché ha

sfamato per secoli le famiglietrapanesi. Quando le mattanze

assicuravano il benessere di decinedi famiglie, erano i tonni la merce di scam-

bio. A Trapani il tonno è “il maiale del mare”, della sua pregiatacarne e delle sue interiora non si butta via niente. I prodotti di ton-nara (uovo di tonno, tunnina, salame di tonno, ficazza) sono naticome metodi di conservazione delle varie parti del tonno per il pro-prio consumo o per l’esportazione. In ogni caso, una tagliata di filetto di tonno è quanto di meglio sipossa mangiare da queste parti…La zuppa alla trapaneseCome rinunciare al piacere di una zuppa di pesce? Proprio da que-ste parti si trovano a buon prezzo diverse varietà di pesci da zuppadi piccolo o grande taglio. Non è un caso che la zuppa di pesceche accompagna il cous cous sia preparata con tanti piccoli pescigustosi e dalla carne un po’ grassa. Ecco qualche esempio, galli-nella, scorfano, scorfano rosso, mostella, gronco, rana pescatrice,pesce gallo.Pesci alla griglia: “U megghiu manciari”E poi ci sono i pesci dalla carne più magra, dal sapore più delicatoche si sposano divinamente ad una grigliata. Sono pesci pregiatie dal prezzo più alto come la cernia, il dentice, il pagro, il pescespada e la ricciola. Da queste parti però le grandi grigliata di pescetra amici sono ancora più tradizionali e gustose se sulla graticolasi lasciano anche delle sarde, delle boghe e degli sgombri. Qui latradizione del pesce povero non si smentisce mai, ecco perché sidice “U megghiu manciari”, il meglio da mangiare.E ancora… Non dimentichiamo i crostacei, i granchi, le aragostefreschissime, gli astici, i gamberi di tutte le pezzature, e anche ipregiatissimi gamberi rossi di Mazara del Vallo, da mangiare crudio leggermente marinati in olio e limone. Non perdetevi la fre-schezza di un polpo appena pescato, di un totano o di una seppia.

Mediterranean Oily Fish: Poor fish, great tasteMistakenly known as ‘poor’ fish, but certainly not due to itsflavour, is largely used in dishes in and around Trapani.It is very easy to find as are sardines, common dolphin fish, an-chovies, bogue, mackerel, silver scabbardfish and skipjack.Tuna: The sea pigIn Trapani tuna is known as “sea pig”, due to its prized meat andentrails, of which nothing is thrown away. Tuna products (tunaroe, ‘tunnina’, tuna salami, ‘ficazza’) are the result of the variousmethods of preserving different parts of tuna for consumption orfor export.A slice of tuna steak is the best thing you can eat in this area...Fish soup alla trapaneseThere are cheap varieties of small or larger fish for making fishsoup.The fish broth that accompanies couscous is prepared with lotsof tasty, fatty fish such as gurnard, scorpionfish, red scorpionfish,larger forkbeard, conger eel, monkfish and John Dory.Grilled Fish: “U megghiu manciari” (the best of food)And then there are the more delicate flavoured thin fleshed fishthat are perfect for a barbecue.These are of finer quality and more expensive - grouper, snapper,sea bream, swordfish and amberjack.At a barbecue with numerous friends however, the preference isfor sardines, mackerel and bogue. Here the use of ‘poor’ fish isno exception, that’s why we say “U megghiu manciari”, - Siciliandialect meaning ‘the best of food’.And then, we cannot overlook theshellfish, crabs, fresh lob-ster, prawns of variousdimensions andeven the prizedred shrimpfrom Mazaradel Vallo, ea-ten raw or li-ghtly marina-ted in olive oiland lemon.Do not missout on a freshlycaught octopus,squid or cuttlefish.

CHI BELLI OPE CHI HAJU!(Literally ‘what great bogue I’ve got’)

Tutte le mattine a partire dall’alba, la varietà offerta al mercato del pesce è notevole, perché in questi mari i pesci traboccano.Tuttavia visono delle tipologie più presenti ai banchi. Vi offriamo quindi un piccolo vademecum per barcamenarvi nella scelta.

Every morning starting at dawn, a remarkable variety of fish is available at the market, due to the abundance of fish in these seas.As it is, fish vendors sell more of the common varieties. Let us offer you a small guide to help you with your choice.

di Laura Di Trapani

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | TRAPANI

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Sulla terrazza adagiata nel mare, il suono delle ondeplacido e lento ti regala uno spettacolo unico. Dove itramonti sono tra i più variopinti con sfumature dai mol-teplici colori e la brezza marina ti inebria di odori, ilBeach Bar & Restaurant ti regala suggestioni unicheed inconfondibili.È la cornice ideale per i tuoi appuntamenti mondani,per un pranzo o una cena mozzafiato sul mare di frontele Egadi, per un aperitivo o per i momenti da trascorrerein allegria nelle calde serate estive.

Beach Bar & Restaurant

On the terrace above the sea the sound of calm andslow waves creates unique ambience. Where the sun-sets are among the most colourful, with multi-colouredshades and the scent of the sea breeze intoxicatesyou, the Beach Bar and restaurant offers unique andunmistakable charm. It is the ideal meeting place for a breath-taking lunchor dinner overlooking the sea in front of the Egadi Is-lands or for an appetizer in good company on warmsummer evenings.

Via Scilla, 2 | Marausa Lido | TrapaniTel. 0923.842478www.ristoranteatrapani.itristorante@[email protected]

Trapanitour, azienda leader nel settore turistico a Tra-pani, realizza ogni richiesta del turista con la collabora-zione dei principali partner del settore.Ai turisti offre la propria esperienza nell’organizzare tournautici, con noleggio di gommoni e barche a vela o amotore diurni o settimanali, per effettuare favolosi touro minicrociere per le isole Egadi; ed ancora servizi ter-restri, con noleggio auto, bici e organizzazione di tran-sfer da e per l’aeroporto e servizi di deposito bagagli.Inoltre dispone di strutture ricettive con numerosissimiappartamenti a Trapani, a Paceco e a San Vito Lo Capocon alloggi da 2 a 8 posti letto, per accontentare tutte letasche e ogni richiesta.

Trapanitour - Servizi Turistici

Trapanitour, a leader in tourism in Trapani, carries outevery tourist request in collaboration with the main tou-rist industry partners. It offers its experience organizingnautical tours, with daily or weekly rental of rubber din-ghies and sailing or motor boats, to make fabuloustours or cruises to the Egadi Islands. Land servicesare also available, with rental cars or bikes, transfers toand from the airport and luggage storage service. Italso offers accommodations with a lot of apartmentswith 2 up to 8 beds in Trapani, San Vito Lo Capo andPaceco, to suit every budget and request.

Via Garibaldi, 71 | TrapaniTel. 0923.363340 - [email protected]

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Se c’è una cucina dove le tradizioni si incrociano e sifondono, dando vita ad un incredibile calderone di gusti,aromi, sensazioni questo è Tentazioni di Gusto.La voglia di creare, di innovare, alla ricerca di una com-posizione curata ed originale in cui si armonizzano iprofumi ed i sapori intensi della nostra terra.Il nostro ristorante è un ambiente accogliente immersonel cuore del centro storico nella caratteristica stradinadella Badia Nuova dove tutto è creazione, è arte.È l’arte.

Tentazioni di Gusto - Ristorante

La gelateria artigianale Pannna montata è un punto ri-storo per i cultori del gelato sia nel periodo invernaleche nelle belle giornate estive quando è piacevole man-tenersi leggeri e soprattutto… freschi.Nel cuore del centro storico, al porto di Trapani, la ge-lateria artigianale propone le sue diverse varietà digelati tutti preparati utilizzando solo prodotti di qualitàe latte fresco: dai gusti classici ai più originali, dai gelatiin crema a quelli alla frutta, ai must come l’imperdibilegelato al pistacchio di Bronte, ai gelati a base vegetaleper intolleranti al latte e al glutine. Da non perdere ledeliziose granite preparate artigianalmente.

Panna Montata - Gelateria

If there is a cuisine where traditions meet and mix to-gether, making an incredible melting pot of flavours,aromas and sensations, that is Tentazioni di Gusto. Thedesire to create, to innovate, to find the special and ori-ginal “design” to the dishes where intense flavours ofour land are in harmony. Our restaurant is a comfortablelocation, in the heart of the old town in the Badia Nuovastreet where everything is creation, art. The Art.

The homemade ice cream parlour Panna Montata is arefreshment bar for lovers of ice cream both in winterand summer, when people like eating light meals andin particular… keeping cool. In the heart of the historicalcentre, at the port of Trapani, the ice cream shop offersits different varieties of ice cream all made using onlyquality products and fresh milk: from the classical tothe most original flavours, from cream ice to fruit icecream, the absolute must-try such as Bronte pistachioice cream, the vegetarian ice cream for those intolerantto dairy and gluten. Not to be missed the delicioushandmade granita.

Via Badia Nuova 27/29 | Trapani Tel. [email protected]

Via Ammiraglio Staiti, 61/63 | TrapaniTel. 0923.23858 | Cell. [email protected]

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | TRAPANI

La Bettolaccia riserva autentiche sorprese culinarie ingrado di sedurre il palato con armonici sposalizi tra in-novazione e tradizione, tra sapidità e delicatezza. Il ristorante, nel pieno centro storico di Trapani, propone,tra le tante specialità, la bresaola di tonno al pepe nero,le busiate con bottarga di pesce spada, pomodori secchie pistacchi e, naturalmente, il cous cous di pesce. Unaben assortita carta dei vini consente di abbinare il vinomigliore ad ogni piatto dando la possibilità di scelta trale oltre cento etichette più influenti del panorama eno-logico siciliano.

La Bettolaccia - Osteria

Sulle colline della Sicilia Occidentale, tra le città di Tra-pani e Marsala, con la montagna di Erice sullo sfondoe l’arcipelago dello Stagnone di fronte, a Misiliscemisorge l’Azienda Agricola Sanacore. Per un soggiorno di classe e relax l’azienda apre leporte a turisti e visitatori di uno dei bagli più antichi inprovincia di Trapani, trasformando gli antichi magazzini,le cantine e le cucine in ambienti caldi ed accoglienti.Dispone di camere da 2 a 3 posti letto, tutte provvistedi ogni comfort. Nell’ampia sala ristorante, aperta non solo agli ospitidella struttura, è possibile gustare genuine pietanzeelaborate utilizzando i prodotti delle proprie colture.

Azienda Agricola Sanacore

La Bettolaccia reserves authentic surprises of the cu-linary art, able to seduce the palate with some pleasantcombinations between innovation and tradition, flavourand delicacy. The restaurant in the very historical citycentre of Trapani, recommends, among its several spe-cialities, tuna bresaola with black pepper, the “busiate”pasta with swordfish “bottarga”, dried tomatoes and pi-stachio and, of course, couscous with fish. A well-as-sorted wine menu allows combining the best wine withevery meal, giving a choice of more than a hundred ofthe most important Sicilian wines.

On the hills of Western Sicily, between Trapani and Mar-sala, with Erice as setting and in front of the StagnoneLagoon, is located the Azienda Agricola Sanacore inMisiliscemi. The farm opens the doors to tourists andvisitors for a classy and relaxing staying in one of themost ancient “baglios” in Trapani, turning the old stores,the cellars and the kitchens in warm and comfortablesettings. It has some rooms with 2 or 3 beds and anycomfort. In the wide restaurant room, opened not onlyto our customers, it is possible to taste some traditionalmeals elaborated with home-grown produce.

Via Generale Enrico Fardella, 23/25 | Trapani(angolo via San Francesco d’Assisi)Tel. [email protected]

Strada Misiliscemi - C.da Guarrato | TrapaniTel. 0923.864279 - Cell. [email protected]

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Il turismo, la promozione del territorio, le infrastrutture e i grandieventi, sono i tre obiettivi principali dell’Amministrazione Turano.“Un territorio deve puntare al miglioramento delle infrastrutture il

nostro sistema economico non può più tollerare carenze nel sistemadei trasporti, pena la riduzione di competitività”. Lo dice, senzaindugi, il Presidente della Provincia regionale di Trapani, On. GirolamoTurano. La sua azione amministrativa, sta puntando decisamente aridisegnare e potenziare il sistema dei trasporti provinciale: sistemastradale porti, ferrovie, sostenere il programma di sviluppo intrapresosull’aerostazione di Birgi e, tra le questioni più urgenti, la realizzazionedella bretella autostradale Mazara - Trapani. I dati recenti, riferiti al-l’andamento del mercato turistico siciliano indicano per la Provinciadi Trapani, un chiaro trend positivo e le previsioni degli esperti indi-cano ancora una ulteriore crescita del flusso turistico nel trapanese.Trapani è l’unica Provincia in Sicilia che negli ultimi anni, ha fatto se-gnare una tendenza positiva nel mercato turistico. La previsione è dichiudere l’anno in corso in crescita. Notevole il contributo dato dal-l’Airgest. Birgi, ha già superato la crisi libica e il traffico passeggeri èripreso a crescere. Il recente impegno della Provincia con la Ryanairconfermerà il trend di sviluppo. In aumento, anche il transito merci eturistico del Porto di Trapani.Dopo l’avvio dei collegamenti con l’Africa e il nord Italia, condivisicon la compagnia Grimaldi, il porto di Trapani ambisce a diventareun nodo cruciale nell’area del Mediterraneo. Di straordinaria impor-tanza anche il flusso turistico delle navi da crociera. Dati incoraggiantiche stimolano il Presidente Turano a diversificare la sua strategia.La realizzazione della bretella autostradale Mazara - Birgi non è piùuna chimera. Dopo il “si” del Cipe il progetto è ad un passo dalbando di gara per la realizzazione dell’opera. Inoltre, l’Amministrazioneprovinciale è particolarmente impegnata nella riqualificazione dellaviabilità provinciale. “Completare il sistema autostradale della Pro-vincia - dice il presidente Turano -, sarà una svolta epocale per l’interoterritorio. La realizzazione della bretella sosterrà la crescita turisticaed economica della nostra Provincia. Più funzionerà il nostro sistemadi collegamenti e più crescerà il mercato turistico. Dobbiamo investirenelle infrastrutture e sul marketing territoriale se vogliamo raggiun-gere entro il 2013, l’obiettivo dei 3 milioni di turisti”. Il presidenteTurano pensa anche alle Ferrovie. Tra i suoi obiettivi: il potenziamentodella tratta Castelvetrano - Trapani e il centro intermodale di Alcamo.Il presidente Turano crede molto ad un sistema ferroviario adeguatoe integrato con l’aeroporto di Birgi e i porti della Provincia. “Se nonpotenzieremo i collegamenti - conclude Turano - sarà più difficilerendere competitiva la nostra offerta turistica”. Occorre mantenerele casse della Provincia virtuose. E in tale direzione l’Amministrazioneprovinciale è già da tempo impegnata.

Infrastrutture al servizio del turismo

Tourism, promotion of the territory, and major events, are thethree main goals of Turano’s Administration. “A territory mustaim at improving its infrastructure. Our economic system cannot

tolerate any longer any fault in the transport system, to the detrimentof competitiveness”. These are the resolute words by the President of the Provincia Re-gionale di Trapani, Honourable Giacomo Turano. His Administration’spolicies are definitely aiming at redesigning and strengthening theprovince transport system: road networks, ports and railways, aswell as the support offered to the development program started onthe Birgi air terminal and, among the most urgent issues, the reali-zation of the highway link between Mazara and Trapani. The mostrecent data regarding the fluctuation of the tourism trade in Sicilyare definitely showing a positive trend for the Province of Trapani,and the market forecasts indicate a further increase of the touristflow. Trapani is the only Sicilian province that, within the past fewyears, has marked a positive trend within the tourism business. Theprediction is to close the current year on a positive mark. The con-tribution offered by Airgest has been remarkable. Birgi Airport hasalready overcome the Libyan crisis, and passenger flow has alreadybegun to pick up again. The recent agreement between the Provinceand Ryanair will confirm this development trend. A positive increasecan also be seen for the cargo transportation and the tourism flowof the port of Trapani. After the launch of the connections with Africaand Northern Italy, shared with the Grimaldi Company, the Trapaniport aspires at becoming a crucial hub in the Mediterranean region.The flow of cruise ships tourism has an enormous importance aswell. Encouraging information, which inspires President Turano todiversify his strategy. The realization of the highway link betweenMazara and Birgi is now a reality. After the “yes” from the Cipe, theproject is now only one step away from the invitation to tender andthe project execution stage. In addition to this, the Provincial Admi-nistration is especially engaged in the requalification of the provincialroad system. “The completion of the road system of our province” -says President Turano - “will represent a momentous change forthe entire territory. The completion of the highway link will supportthe growth of the tourism and of our economy as well. The betterour road network system will function, the more the tourism businesswill grow. We must invest on infrastructure and on territorial marke-ting, if we want to reach the goal of 3 million tourists by the year2013.” President Turano is also looking at the railroad system situa-tion. Among his goals: to strengthen the segment between Castelve-trano and Trapani as well as the Centro Intermodale in Alcamo.President Turano strongly believes in an up-to-date railway system,integrated with the Birgi airport and the ports of the Province. “If wedo not strengthen the connections” - Turano concludes - “it will bemuch more difficult to maintain our tourism offer on a competitivelevel”. It is imperative that we keep our Province’s finances in shape.And the Province Administration has already been working hard onthis goal for a long time.

A growing ProvinceTourism infrastructures

Una Provincia in crescita PROVINCIAREGIONALEDI TRAPANI

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SELINUNTE PANTELLERIA

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TRAPANI

Ufficio Stampa / Press Office - Provincia Regionale di Trapani

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Trapani - Via San Giovanni Bosco - (angolo Passo Stazione) - Show Room: Tel. 0923.28078 - Ufficio Progettazione: Tel. 0923.566677www.valentigroup.it - [email protected] - [email protected]

Valenti Group realizza, con formula“chiavi in mano”, opere relative a pro-getti, fornitura e montaggi di arredied impianti per complessi alberghierie residenziali, aree commerciali e di-rezionali.Il gruppo si avvale di aziende leadernel settore che conoscono e parlanoil linguaggio della committenza, peroffrire un prodotto ed un servizio a360°.

CONTRACT

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | TRAPANI

L’Osteria Profumi di Mare nasce nel 2012 con il precisointento di offrire alla clientela piatti a base di pesce fre-schissimo appena pescato nei nostri mari e cucinatoda uno staff di cuochi trapanesi che, con antiche ricette,cercano al meglio di deliziare i palati più esigenti. Iltutto accompagnato da una fornita carta dei vini localie nazionali. Per i veri cultori delle ricette culinarie trapanesi, per gliamanti dei sapori genuini, per chi ama il piacere dellabuona tavola senza rinunciare a un servizio impecca-bile, alla cortesia del personale e ad un clima familiare,ecco il posto giusto.

Osteria Profumi di Mare

Nel Palazzo Platamone, uno dei più belli e signorili edi-fici di Trapani, il Self Service Palazzo Platamone è ilpunto di riferimento per chi ha l’esigenza di un pastoveloce e poco dispendioso, senza dover rinunciare algusto e alla varietà della scelta. Un team affiatato edesperto di oltre dieci persone e l’estrema cura nellascelta delle materie prime, sono il mix vincente per as-sicurare un eccellente e ricco pranzo.Il locale è disposto in tre sale interne ed una esterna,per un totale di 150 posti a sedere che consentonoun’accoglienza efficiente dei nostri ospiti anche negliorari di punta.

Palazzo Platamone - Self Service

Osteria Profumi di Mare opened in 2012 to offer its cu-stomers meals with very fresh fish from our sea, cookedby a team of chefs from Trapani, who try to delight themost demanding palates with their ancient recipes. Adetailed list of local and national wines accompaniesthe dishes. For true lovers of Trapanese recipes, tradi-tionally made foods, for those who enjoy the pleasureof good food without missing out on an impeccableservice, the courtesy of the staff and a cosy atmo-sphere, this is the right place.

Within Palazzo Platamone, one of Trapani’s most beau-tiful and elegant buildings, the Self-Service PalazzoPlatamone is the point of reference for those who arelooking for a quick and inexpensive meal without havingto give up taste or a wide range of choices. A verytight-knit and experienced team of over ten people,and the extreme care in the choice of the ingredients,provide the winning combination to guarantee an ex-cellent and satisfying lunch.The venue is made of three internal and one externalroom, for a total of 150 seats, which ensure an efficientwelcome to all of our guests, even during rush hour.

Via Nicolò Riccio, 33 | TrapaniCell. 348.1758286 / [email protected]

Via Marchese Enrico Platamone, 8 | TrapaniTel 0923.872174

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INCONTRI DI VIAGGIO

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historical centre

PIACERE SICILIA|TRAPANI

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Il centro storico zona via Fardella

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PIACERE SICILIA|LA VIA DEL SALEINCONTRI DI VIAGGIO

LE SALINECONVIVENZA POSSIBILETRA UOMO E NATURAVasche e mulini, i tratti del paesaggio

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LE SALINECONVIVENZA POSSIBILETRA UOMO E NATURAVasche e mulini, i tratti del paesaggio

Windmills and basins, landmarks of the landscape

The saltpansPossible cohabitation

between man and nature

The saltpans are a fundamental, unmistakable lan-dmark for the landscape that runs from Trapani,along the SP 21, to Marsala: the windmills, the

wide shiny basins, whose waters reflect the sun raysand the moon, the dark canals, the hills of pure whitesalt, whose brilliance is dazzling if they are not pro-tected by ‘ciaramire’ (terracotta roof tiles), that shelterthem from the rain. A landscape that has not changedfor centuries, although it was much more widespreadin the past; many saltpans were taken up by the buil-ding expansion in the late 60's. A landscape that, de-spite being almost completely natural, is the result ofthe intervention and the contribution of man. Theselands have been extracted from the sea, by controllingand re-directing waters towards the dry land alongman-made canals. Trapani holds some strong ties withthe history of the saltpans, not only because of theirlandscape and cultural aspects, but also because oftheir economical component. The city’s port and itsmerchant fleets have developed around the salt pro-duction and its trade. At least until the beginning ofthe 1900’s, the salt export was conducted exclusivelythrough steam or sail vessels: they came from Norway,Sweden, Denmark and England. It is important to pointout that the saltpans might be the highest and mostancient example of sustainability: nature lives side byside with productive human activities. Quiet and silentin winter, during the culture of the salt and the mainte-nance of the basins, the saltpans come alive with theintensity of human activity during the summer, the har-vesting season.

Le saline sono elemento costituente e incon-fondibile del paesaggio che da Trapani, lungola strada SP 21, giunge a Marsala: i mulini a

vento, le ampie luminose vasche nelle cui acque sispecchiano il sole e le nubi, i canali scuri, i cumulidi sale bianchissimo il cui lucore abbaglia quandonon sono coperti con le “ciaramire” (tegole di terra-cotta) per proteggerli dalla pioggia. Un paesaggioimmutato da secoli, in passato molto più ampio;l’espansione edilizia, negli ultimi 60 anni, ha sottrattoalla produzione molte saline. Un paesaggio che,sebbene abbia una componente naturalistica altis-sima, è frutto dell’intervento e del lavoro dell’uomo.Sono terre strappate al mare o, anche, acquee go-vernate e ricondotte a terra attraverso i canali. Tra-pani è intimamente legata, oltre che per gli aspetticulturali e paesaggistici, anche per aspetti economicialla storia delle saline. Il suo porto e le flotte mer-cantili sono cresciute attorno alla produzione ed alcommercio del sale.

di Fabio Pace

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Almeno fino ai primi anni del ‘900 l’esportazione delsale veniva affidata esclusivamente a navi a vela o avapore: venivano dalla Norvegia, dalla Svezia, dallaDanimarca, dall’Inghilterra. È bene ricordare sempreche le saline sono, forse, il più alto ed antico esempiodi sostenibilità: natura ed attività produttive convivono.Muta e silente in inverno, durante la fase della coltiva-zione e della manutenzione delle vasche, la salina viveintensamente dell’attività umana in estate, la stagionedel raccolto. La riserva delle saline di Trapani e Paceco,affidata al WWF, si estende su quasi mille ettari. Florae fauna sono collegate ai cicli delle vasche e all’altogrado di salinità delle acque di salina. Tra le specie ve-getali caratteristiche della Riserva la Calendula maritimaed il cosiddetto “Fungo di Malta”, una pianta parassitarara: in Italia, oltre alla zona fra Trapani e Marsala, èpossibile osservarla solo in poche aree costiere di Sar-degna e Basilicata. Nelle saline trovano rifugio gli uccellimigratori che vanno ad arricchire le già numerose va-rietà stanziali. Sono 208 le specie finora censite: feni-cotteri, spatole, aironi bianchi maggiori, garzette, falchidi palude, avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, fratini.L’Avocetta è l’uccello che è stato preso a simbolo dellariserva. È possibile effettuare visite guidate all’internodell’area protetta, prendendo contatto con il WWF (n.di tel. 0923.867700 - 327.5621529), ma è necessarioconcordare con almeno una settimana di anticipo ladata. Le escursioni durano circa due ore. Gli itinerarivariano in base al periodo dell'anno ed alle condizionimeteorologiche. I periodi migliori, per l’osservazionedella fauna migratoria, sono i mesi da febbraio a mag-gio, oppure da settembre a novembre, mentre durantei mesi estivi è possibile osservare gli uccelli solo in al-cune aree e a distanza di rispetto (per tutelare la nidifi-cazione alcuni accessi sono chiusi ai visitatori). Per leescursioni si suggerisce: scarpe comode, abbigliamentoadatto a sentieri sterrati e fangosi, cappellino per ripa-rarsi dal sole, giacca a vento, binocolo.

The Reserve of Trapani and Paceco saltpans, managedby the World Wildlife Fund, has an extension of almostone thousand hectares. Plant life and wildlife thrive, inharmony with the cycles of the salt basins and thehigh level of salinity of the waters of these saltpans.Among the plant species that characterize the ‘Riserva’,are the Calendula Maritima and the so-called ‘Fungodi Malta’, a rare parasitic plant: in Italy, in addition tothe area between Trapani and Marsala, it can only befound in a few coastal environments of Sardinia andBasilicata. The saltpans are shelter to migratory birdsthat add on to the already numerous sedentary species.So far, 208 have been registered: flamingos, Eurasianspoonbills, white giant herons, little egrets, swamp-hawks, bluestockings, black-winged stilts, fraticelli andfratini (two varieties of seagulls). The Avocet has beenchosen as the symbol for the Riserva. Guided toursare available by contacting the WWF (tel. 0923.867700or 327.5621529) to make an appointment at least oneweek before the date of your visit. Excursions last forabout two hours, and the different itineraries vary ac-cording to the time of year and to the weather condi-tions. The best time for the observation of the migratorywildlife goes from February to May and from Septem-ber to November. During the summer months you canobserve the birds only in certain areas and from a setdistance (in order to protect their nidification, some ofthe accesses are closed off to visitors). For the excur-sions it is recommended to wear comfortable shoes,clothing suitable for unpaved and muddy trails, a hatfor protection from the sun, windbreaker, and binocu-lars.

ph. Pietro Milana

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La produzione di sale marino per evaporazione invasche risale a tempo immemore. Si narra che fu-rono per primi i Fenici ad introdurre questa tecnica

nel trapanese. È possibile ammirare lo splendore dellesaline, ancora oggi funzionanti attraverso i mulini al vento,percorrendo la strada che da Trapani porta a Marsala.Sale è sinonimo di conservazione, così è stato anche neisecoli, perché il sale ha sempre preservato prodotti de-peribili come il pesce dal deterioramento. Tutti i derivati del tonno, tunnina, ficazza, salame, uovo,sono nati grazie alla salatura ed alla disidratazione delpesce per il trasporto via mare. La salamoia, ha fatto lafortuna di Trapani, possiamo dirlo.Oggi il cosiddetto “oro bianco” trapanese è tra i più pregiatinel mondo per la sua eccezionale sapidità, per la salubritàdovuta allo iodio, al potassio, al magnesio e ad una minorequantità di cloruro di sodio. Ecco perché questo prodotto artigianale è stato inseritoormai da diversi anni nel progetto di salvaguardia e tuteladei Presidi Slow Food e recentemente ne è stata ricono-sciuta la IGP. Una conoscenza più approfondita ne aumenta le possibi-lità commerciali e di utilizzo anche nell’alta ristorazione.Molti chef nel mondo ne apprezzano proprio questi aspetti,la sapidità, intensa ma non aggressiva, la versatilità in cu-cina e la salubrità. Il sale marino di Trapani è già presente in molte “carte deisali” al ristorante, sottoforma di cristalli, fiocchi o grani.

THE WHITE GOLDL’ORO BIANCO

The production of marine salt by in-basin evaporationdates back to the beginning of time. History tellsthat the Phoenicians were the first to introduce this

technique to the Trapanese region. Still today, it is possibleto admire the beauty of the saltpans, perfectly functioningthrough the windmills, all along the road that runs fromTrapani to Marsala.Throughout the centuries, the term salt has always beenpaired up with preservation, in fact, salt has always beenused to maintain the freshness of perishable goods, suchas fish. All products derived from tuna fish, such as tunnina,ficazza, salame, or eggs, were made thanks to the saltingand the dehydration of the fish on the fishing vessels. Wecan indeed say that salamoia (brine) has made Trapani’sfortune.Nowadays, the so called “white gold” is among the finestin the world, thanks to its exceptional flavour as well asits wholesomeness, brought about by iodine, potassium,magnesium, and by a lower concentration of sodium chlo-ride. This is the reason why several years ago this tradi-tional product became part of the Conservation and Pro-tection of Slow Food Project and has been granted PGIstatus (Protected Geographical Indication). A deeper knowledge of this product will surely enhanceits commercial potential, as well as it use in high-end re-staurants. Many chefs, all over the world, highly value theunique traits of this salt, its intense, yet not aggressive fla-vour, its versatility in the kitchen, as well as its wholeso-meness. Trapani’s marine salt is already present in manyrestaurants’ “salt menus”, in form of crystals, flakes or grain.

PIACERE SICILIA|LA VIA DEL SALETRAVEL ENCOUNTERS

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di Laura Di Trapani

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The Calcara salt pan resurfacesfrom the past in all its beauty

The forgotten salt pans

PIACERE SICILIA|LA VIA DEL SALEINCONTRI DI VIAGGIO

«…E perciò l’isola viene detta ancora di S.Alesi. Antoniodi Alfonso Regio Cavaliere, ebbe concessa dal Re Fer-dinando detto il Cattolico la facoltà di potere edificareuna Salina nel mare di Trapani l’anno 1504 per la qualeebbe l’Isola della Calcara». Sono parole dello storicotrapanese Padre Benigno da Santa Caterina, frate del-l’ordine degli agostiniani scalzi, che fanno risalire a piùdi 500 anni fa l’origine della salina Calcara, dal nomedell’omonima isola in passato detta anche di Sant’Ales-sio per la presenza di una chiesetta ed una torre dedi-cati al Santo. Vi sono anche documenti ufficiali più an-tichi che concordano e provano le parole del fratetrapanese. La salina Calcara è stata funzionante e produttiva finoal 1955 prima di cadere nell’oblio. Talmente profondoche perfino per i trapanesi rivederla oggi, rimessa inproduzione, centro di un sistema articolato di vasche edi canali, è una vera sorpresa. Gioiello di eccellenzaper il sapiente ed attento lavoro di recupero che è statofatto sui mulini a vento e su tutti gli impianti, canali com-presi, circa tre chilometri, resi navigabili. Con la stessa

«…Thus, the island is still called S. Alesi. In 1504, Anto-nio di Alfonso Regio Cavaliere obtained permissionfrom King Ferdinand the Catholic to develop a salt panin the Trapani sea, and was therefore entrusted withthe Isola della Calcara». These words, from the historianPadre Benigno da Santa Caterina, a friar of the orderof the barefooted Agostinians in Trapani, trace the originof the Calcara salt pan back to more than 500 yearsago, from the name of the island itself, also known inthe past as Sant’Alessio, thanks to a small church anda tower consecrated to the Saint. Even more ancientofficial documents confirm and conform with the ver-sion of the Trapanese friar. The Calcara salt pan wasactively functioning until 1995, when it fell into oblivion.So deep in oblivion that, to see it back in action today,at the centre of an articulate system of basins and ca-nals, comes as a great surprise even to the people ofTrapani. It is a true jewel, thanks to the knowledgeableand detailed restoration work executed on the windmillsand all of the systems, as well as on the 3 km of canals,which have now been made navigable. The same care

Le Saline dimenticateRiemerge dal passato in tutta la sua bellezza la salina Calcara

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cura ed attenzione è stato prima messo in sicurezza epoi recuperato il grande opificio, una struttura da 1800metri quadrati edificata nel 1586 in cui si macinava, la-vorava e conservava il sale. La Salina Calcara oltre ad essere tra le più antiche,con i suoi 41 ettari è tra le più grandi, al punto che alsuo interno, proprio sull’isola Calcara, v’è ancora oggiun piccolo bacino nel quale venivano armati e tirati asecco gli “schifazzi”, le antiche imbarcazioni da trasportotipicamente trapanesi, che facevano al spola tra le sa-line ed il porto di Trapani, dove i velieri attendevano ilprezioso carico di oro bianco che veniva esportato intutto il mondo. Uno di questi schifazzi, il San Giacomorealizzato nel 1879, è oggi custodito e conservatopresso la salina Calcara. Luogo incantato, al centro della zona A di tutela integraledella Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Salinapienamente in produzione ma anche luogo di fruizioneunico al mondo dove convivono le emozioni che pos-sono dare l’incrocio di storia, cultura del lavoro, am-biente, paesaggio. Un luogo assolutamente da visitareper i turisti, da riscoprire per i trapanesi.

and attention have been devoted to the safety measu-res and the recovery of the factory, a 1800 square metrestructure, built in 1586, where the salt was ground, pro-cessed and stored. In addition to being one of the ol-dest, the Calcara salt pan, with its 41 hectare extension,is also one of the largest. Due to its size, its interiorhosts, on the very island of Calcara, a small basinwhere the “schifazzi”, the old typical Trapani boats forthe salt trade, were armed and dry-docked. The schi-fazzi used to commute between the salt pans and theport, where the big sailing vessels would wait for theprecious loads of white gold to export all over theworld. Today, one of these schifazzi, the San Giacomo,built in 1879, is treasured and hosted inside the Calcarasalt pan estate.An enchanted place, in the middle of the conservationA-Zone of the Riserva delle Saline di Trapani e Paceco,it is a fully operating salt pan, as well as a unique loca-tion where the coexistence of history, environment, lan-dscape and culture generates a full range of emotions.It is a must-see for all tourists, and a place to rediscoverfor the people of Trapani.

Le Saline dimenticateRiemerge dal passato in tutta la sua bellezza la salina Calcara

Via Calcara S.N.Nubia-Paceco (TP)Tel. 0923.546214Cell. 338.4270968Cell. [email protected]

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INCONTRI DI VIAGGIO

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Il Museo del Sale, nella frazione costiera di Nubia, ènell’antica “casa dei salinai”, un edificio di originecinquecentesca con annesso mulino a vento. Dentrovi sono custoditi gli attrezzi ed i macchinari che inpassato venivano usati per la coltivazione e la raccoltadel sale. Il Museo è al margine di un sistema di salineancora in attività, facilmente raggiungibile in auto èaperto tutto l’anno. L’ingresso costa pochissimo e adaccogliervi ci saranno i figli o nipoti del suo fondatore,Alberto Culcasi, vecchio e saggio salinaio da genera-zioni. Vi spiegheranno come funziona la salina, e re-spirerete un po’ della vita di salina. Il Museo è ancheun punto dal quale si gode la vista sulle Isole Egadi,si può osservare lo sky line della città dominata dallamontagna di Erice.

«Salviamo i mulini» is the association founded in Paceco to fight for the reha-bilitation and conservation of the windmills, one of the symbols of our territory.One of its numerous goals is the restoration of the old vessels for the navigationof the river canals, the re-opening of some of them, the creation of docks forsmall pleasure crafts, the restoration of the typical Baglio houses, all of this wi-thin the boundaries of the Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. The purposeis to turn the area of the salt pans into a thriving and lively place, rather thaninto an open-air museum, just as it was done with the salt pans of Ettore andInfersa near Marsala.

Sono tre i mulini re-staurati e funzionantiche si possono ammi-rare nelle saline Ettoree Infersa, nella lagunadello Stagnone, difronte all'isola di Mo-thia. Uno straordinarioscorcio di Sicilia che re-centemente è statoscelto come locationper la presentazionedell’ultima Ferrari. Il

mulino d’Infersa, è un vero gioiello di archeologiaindustriale. È uno dei pochi in Europa perfettamentefunzionante ed è visitato ogni anno da decine di mi-gliaia di turisti. Risale al XVI secolo. Del tipo a stella(anche detto olandese), é tra i più grandi della zona.L’altezza complessiva della torre sfiora i tredici me-tri. Presso le saline Ettore e Infersa la società di ge-stione offre ai visitatori una serie di servizi: visitaguidata al mulino ed alle saline; degustazioni; escur-sioni in canoa a Mozia e nella laguna dello Stagnone.

There are three completely restored and fully fun-ctioning windmills that one can admire in the Et-tore e Infersa salt pans, in the Stagnone lagoonopposite the isle of Mothia. A stunning glimpse ofSicily, which was recently chosen as the back-ground for the launch of the latest Ferrari. Thewindmill of Infersa is a true gem of industrial ar-chaeology. It is one of the few fully operatingacross Europe, and one of the most visited, eachyear, by tens of thousands of tourists. It datesback to the XVI century. It follows the “Star”, orDutch model, and it is one of the largest in thearea. The full height of its tower reaches 13 me-tres. The managing company of the Ettore e In-fersa salt pans provides tourists with a wholerange of services: guided tours to the windmilland the salt pans; food and wine tasting, canoeingtrips to Mothia and to the Stagnone river lagoon.

SOS MULINI - SOS WINDMILLS

The Salt Museum, located on the coastal village of Nubia, can be found in theancient “casa dei salinai”. The structure, which comprises a windmill, dates backto the 1500’s. Inside, it is possible to admire the tools and the machinery whichwere used in the past for the cultivation and the harvesting of the salt. The Mu-seum is located on the fringe of some active salt pans. It can easily be reachedby car, and it is open all year round. The entrance fee is very cheap and youwill be welcomed by the sons and the grandsons of the founder of the Museum,Alberto Culcasi, a wise old salinaio, whose trade dates back many generations.They will show you how the salt pan is run, and you will be able to breathe alittle bit of “saline” air. From the Museum, you will also enjoy a breath-takingview of the Egadi Islands. You will see the skyline of the city, with the Mount ofErice towering above it.

«Salviamo i mulini» è l’associazione nata a Pacecoche si batte per il recupero conservativo dei mulinia vento, che sono uno dei simboli del nostro territo-rio. Tra gli altri obiettivi che si propone l’associa-zione c’è anche il restauro delle antiche imbarcazioniper le navigazione fluviale dei canali, il ripristino dialcuni canali, la creare di moli per attracchi di piccoleimbarcazioni da diporto, il restauro di bagli, all’in-terno limitrofi alla Riserva delle Saline di Trapani ePaceco. L’intento è quello di rendere l’area delle sa-line non un museo all'aperto ma un luogo vivo comeè già stato fatto per le saline Ettore e Infersa nel ter-ritorio di Marsala.

Le saline Ettore e Infersa

PIACERE SICILIA|FLASH

The Ettore e Infersa salt pans

Turi Toscano, the poet of the salt pans

MUSEO DEL SALE - THE SALT MUSEUM

Turi Toscano è una leggenda. Anche se non è piùtra noi ancora vivo è il ricordo. “Curatolo”, cioècuratore e responsabile della manutenzione,delle Saline Ettore e Infersa e delle fasi di colti-vazione e raccolta del sale. In pratica, Re delle sa-line. Regni sconosciuto ai più, inesplorato efascinoso, dimenticato da un’economia semprepiù vocata alle agiatezze della tecnologia, masempre meno umana, e perciò distante dalla ci-viltà che l’uomo costruisce con le proprie mani.Turi Toscano, tenace lavoratore del sale e poetacantò i suoi versi, tra cielo e mare, come lo puòfare un vero poeta del popolo. Visitando le salineEttore e Infersa, al tramonto, si comprende comei versi in dialetto di Turi siano stati prepotente-mente dettati dalla salina.

Turi Toscano,il poeta dee saline

Turi Toscano is a legend. Although he is no longer with us, thememory of him is very much alive. He was called “Curatolo”,that is to say curator and responsible for the up-keeping of thesalt pans Ettore and Infersa, as well as for the stages of the far-ming and the harvesting of the salt. In other words, the Kingof the salt pans. A world unfamiliar to most, fascinating andunexplored, neglected by a more and more technology-basedeconomy, yet more and more dehumanized, and thus far fromthe culture that man built with his own hands. Turi Toscano,tenacious salt labourer and poet, sang his verses, between thesky and the ocean, like only a true poet of the people can do.When visiting the Ettore and Infersa salt pans at dusk, one canfinally comprehend how the dialect of Turi’s verses has indeedfound its origins among the salt pans.

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LILYBEUMLA CITTÀ INDORATAArcheologia, arte, architettura, storia. I tesori di Marsala.

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Archaeology, art, architecture, history.The treasures of Marsala.

Lilybeum The gilded city

Colpisce l’omogeneità del colore. Nellegiornate estive il giallo ocra dei muri as-sume in tutto il centro storico di Marsala

sfumature indorate. È il colore dei tufi dei palazzipiù antichi: il complesso monumentale di SanPietro, il convento ed il complesso del Carmine,palazzo Grignano, la chiesa dell’Annunziata, ilmunicipio (l’antica Loggia dei Pisani) e la chiesaMatrice. Due le strade principali che, dal capo-luogo, giungono a Marsala: la strada statale SS115 e la strada provinciale Sp 21. Entrambe rac-contano le due anime della città. L’una conta-dina, legata alla terra racconta della predomi-nante economia vitivinicola; l’altra, l’SP 21,costeggia il mare. È la “via del sale” che in pros-simità del centro urbano costeggia le vaschedelle saline: racconta dei traffici marittimi del-l’antica Lilybeo. L’ingresso a Marsala dalla SP21 porta nel centro della città attraverso unodei lungomare più belli della Sicilia. Le vestigiadi un nobilissimo passato sono coniugate conle più recenti architetture di attività produttivenel Baglio Anselmi, antico stabilimento vinicolo,trasformato oggi in museo archeologico (custo-disce la Venere di Marsala, ritrovata recente-mente e l’unico esempio mai recuperato nelMediterraneo di nave punica). Marsala è statacostruita sull’antico insediamento romano di Li-lybeum.

The uniformity of the colour is impressive.On summer days, the intensity of the sungives a golden hue to Marsala’s old town

buildings. It is the colour of the sandstone, usedto build the older constructions: the monumen-tal building of San Pietro, the monastery andCarmine complex, Grignano palace, Annunziatachurch, the town hall (the ancient Loggia deiPisani) and the Main Church (Chiesa Madre). There are two main streets connecting Marsalato Trapani: the state highway 115 and the coun-try road (provinciale) 21. They both representthe inner soul of the city in a different way. Thefirst one, deeply connected with the territory,tells us about the old wine producing tradition.The other one is on the coast. It is called the“Via del sale” (salt route) that from the townruns along the shimmering salt basins: it tellsus about the ancient maritime tradition of Lyli-beum. This road leads to the city centre of Mar-sala crossing one of the most amazing sea-fronts in Sicily. In Marsala the remains of anextraordinary past are combined with the mostmodern industrial architecture in the Baglio An-selmi museum, a traditional wine factory thattoday houses the archaeological museum (theMarsala Venus, recently discovered and theonly Punic warship found in the MediterraneanSea). Marsala was built upon the old romansettlement of Lilybeum.

di Stefania Martinez

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The Cassero (Via XI Maggio) is what remains of the De-cumano Maximo, the most important road of the city inthe Roman cities plan. In ancient times the Via Garaffawas the second Decumano. We also suggest a quick touramong the digs of the insulae romane: some of them arejust next to modern buildings and visible from the street.Marsala has an underground world, including the SibillaLilibetana cave. This is situated 5 metres under GiovanniBattista church, built in 1555 by Jesuits on Boeo Cape,probably the same site where S. Maria della Grotta wasbuilt, connected to the old abbey of the Basilian Fathers.The central compartment of the cave, dug in the rock, hasa low dome and a basin collecting the water coming froma spring. It is a fascinating and mysterious grotto.Marsala is also famous for the landing of Garibaldi on the11th of May 1860. The Saint Peter monumental complexhouses the Civic Museum, with a Garibaldi section. SaintPeter is situated in the heart of the ancient Jewish quarterof Rabato. A must see is the baroque square of Piazzadel Purgatorio with its fountain and church and also theSan Girolamo area. The two most important Arabic buil-dings are almost close to the public. One is a grand Arabic mansion; it is a private propertyand houses the barrack of the Carabinieri Corps nowa-days. The other is San Matteo church with a magnificentArabic garden full of palm trees; it is situated oppositethe medieval castle, which has housed the prison of Mar-sala for many years.

PIACERE SICILIA|MARSALAINCONTRI DI VIAGGIO

Il Cassero (via XI Maggio) rappresenta l’antico decumanomassimo della città. La via Garraffa in antichità era il se-condo decumano della città. Consigliato un tour breve tragli scavi delle insulae romane, alcuni dei quali a ridosso dipalazzi moderni e visibili dall’esterno. Marsala ha un veroe proprio universo ipogeo, compresa la cosiddetta Grottadella Sibilla Lilybetana. È un ambiente che si sviluppa 5metri sotto la chiesa di San Giovanni Battista, costruitanel 1555 dai Gesuiti sul Capo Boeo, con molta probabilitànello stesso sito in cui precedentemente venne eretta S.Maria della Grotta annessa all’antica abbazia dei PadriBasiliani. Il vano centrale, scavato nella roccia, è copertoda una cupola bassa in muratura; il centro dell’ambiente èoccupato da una vasca quadrata, non molto profonda,servita d’acqua che sgorga da una sorgente. Un luogoricco di fascino e mistero. Marsala è famosa per lo sbarcodi Garibaldi e dei mille dell’11 Maggio 1860. Il MuseoCivico dei cimeli garibaldini è all’interno del magnifico com-plesso monumentale di San Pietro il cui ingresso si apresull’antico Rabato, il quartiere ebraico. Da vedere la ba-rocca piazza del Purgatorio, con fontana e chiesa, o anchel’area di San Girolamo.I due più importanti edifici di stile arabo sono quasi inac-cessibili ai visitatori: la maestosa villa araba, proprietà diun privato, è diventata la caserma dei Carabinieri; la chiesadi San Matteo, con tanto di giardino tipicamente arabo,ricco di palme, è di fronte al castello medievale della città,da anni è sede del carcere di Marsala.

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Marsala, comune della Provincia di Trapani con più di 82 milaabitanti è famosa per lo sbarco di Garibaldi nel maggio 1860e per la produzione dell’omonimo vino.Sorge sulle rovine dell’antica città punica di Lilibeo-Lilibeumin latino. Ancora oggi i suoi abitanti oltre ad essere chiamatimarsalesi vengono anche definiti lilibetani. Punta estremadella Sicilia occidentale, la città sorge su Capo Boeo, convista sulle Isole Egadi e sullo Stagnone, un’area marina im-portante per la presenza delle saline e dell’isola di Mozia,antica città fenicia, scavo archeologico a cielo aperto. Nel 397 a.C. la colonia fenicio-punica di Mozia, nata 8 secoliprima di Cristo sull’isola di San Pantaleo, a poche miglia dallacosta della Sicilia sud-occidentale, fu invasa e distrutta dal ti-ranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti si rifugiarono sullacosta siciliana e fondarono un nuovo insediamento a cui die-dero il nome di Lylibeo, ossia “la città che guarda la Lybia”,perché, appunto, Lybia veniva chiamata allora tutta la costasettentrionale dell’Africa. Nel 241 a.C. passò in mano ai Romanie diventò uno dei centri più importanti della Provincia Siciliana,nucleo di scambi commerciali.Devastata dai vandali a cui si susseguirono varie dominazioni,Normanna, Sveva, Angioina e Aragonese, poté riprendere ilsuo antico splendore con l’arrivo degli Spagnoli.Tuttavia l’interramento del grande porto di Punta Alga, dispostoda Carlo V nel 1575 per fermare le incursioni saracene, segnòla fine di questa ripresa. Bisognerà aspettare due secoli per riavere un pieno risvegliodi tutte le attività. Poi l’11 Maggio 1860 con lo sbarco di Giu-seppe Garibaldi iniziò l’unificazione d’Italia. Il centro storicodi Marsala è racchiuso nel perimetro della città medievale,dove sorgono quasi tutte le strutture monumentali, culturalie amministrative. Il nucleo conserva l’articolazione originaledell’asse viario, sviluppato secondo un disegno tipico dell’etàellenistica.Questo quadrilatero, delimitato anticamente da una cinta mu-raria della quale restano quattro antichi bastioni racchiude ilcentro storico con il cinquecentesco quartiere spagnolo, cheoggi ospita gli uffici del comune. La via principale, XI Maggio,comincia da Piazza Matteotti e finisce a Porta Nuova, unadelle antiche porte della città. L’aria che si respira per le viemarsalesi è quella di un museo a cielo aperto, in cui è vistosala presenza di tutte le culture che a Marsala hanno lasciato unsegno. Partendo dai Fenici e finendo con Spagnoli, senza di-menticare l’importanza degli Arabi e dei Normanni.Il Museo archeologico Baglio Anselmi ospita i resti archeologicidella città e soprattutto la nave da guerra punica ritrovatapresso punta Alga, sul litorale nord. Unico esemplare al mondousata durante la battaglia delle Egadi che concluse la primaguerra punica.Da segnalare anche il Museo degli Arazzi fiamminghi, raffigu-ranti la guerra giudaica, il Museo Garibaldino ospitato nellosplendido complesso monumentale di San Pietro e la pina-coteca comunale presso il convento del Carmine. L’economiadella città è ancora oggi fortemente legata alle attività vitivini-cole, soprattutto nella produzione del famoso vino Marsala.Un’altra importante lavorazione è quella del caffè. Infatti èmolto importante il marchio Zicaffè, azienda fondata nel 1929.Altre importanti produzioni agricole sono quelle in serra dipomodoro e soprattutto di fragole (la “Marsalina”, famosa intutto il mondo).

IL TERRITORIOMarsala: dove cominciò l’unità d’Italia

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Caso strano quello di Marco De Bartoli. Quando si parla di lui edei suoi vini, la critica incontra il pubblico e i giornalisti si pro-strano docilmente al “mostro sacro del Marsala”. Lo stesso pro-

duttore che non si è mai inchinato alla stampa e che invece ha semprerisposto alle domande senza piaggeria e con poca voglia di mettersiin mostra. Genio e sregolatezza nella vita, di lui rimangono famose lecorse sulle auto d’epoca, vera passione dopo quella per il Marsala,ma ancor di più i suoi potenti vini, gli unici che a dispetto dei tempi,hanno scavalcato le guide e sono rimasti nell’Olimpo dei vini da medi-tazione. Marco De Bartoli, che è venuto a mancare un anno fa, dopouna lunga malattia che lo ha vinto all’età di sessantasei anni, è ancoraoggi l’icona del Marsala di qualità. Il Vecchio Samperi, il suo vino piùfamoso, non è classificabile sotto nessuna tipologia di Marsala, poichéè un Vergine realizzato mediante il metodo Soleras (in cui il vino del-l’ultima annata viene assemblato alle annate precedenti ed affinato inbotti di rovere francese) e invecchiato per venti o trenta anni. Lavolontà di non appartenere a nessuna categoria, di rompere le righeed essere sempre e comunque fuori dagli schemi era nel carattere diMarco, così schivo e volutamente lontano dai riflettori. L’azienda, cheporta il suo nome, continua ad essere gestita dai figli Renato e Seba-stiano. E come nel metodo Soleras le nuove annate conservano il sa-pore e il carattere di quelle precedenti, così anche Renato e Sebastianocustodiscono la passione di Marco per il Marsala. La stessa passioneche ha reso i suoi vini senza tempo.

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PIACERE SICILIA|MARSALATRAVEL ENCOUNTERS

Marsala is a city located in the province of Trapani with a po-pulation of more than 82,000 people. The city is well knownfor the landing of Giuseppe Garibaldi in May 1860 and alsofor its Marsala wine.It lies on the ruins of the ancient Punic city of Lilibeum, infact its residents, apart from being called Marsalesi, are alsocalled Lilibetani. It is situated on the westernmost point ofSicily and it was built on Capo Boeo (Cape Boeo) with anamazing view of the Egadi Islands and of the Stagnone, whichis a protected marine area, important for the presence of sal-tpans and the Mozia Island, an ancient Phoenician city that isnow an archaeological site.The Phoenician-Punic colony of Mozia was founded eightcenturies before Christ on Saint Pantaleo Island, a few milesaway from the south west coast of Sicily. In 397 BC, when itwas invaded and destroyed by Dionisio I, despot of Syracuse,its inhabitants moved to the Sicilian coast and founded anothersettlement. They named it Lylibeo, meaning “town overlookingLibya” since in ancient times the whole northern coast ofAfrica was called Libya. In 241 BC the Romans conqueredLylibeo and it became one of the most important settlementsof the Sicilian province, strategic for commerce.Devastated by Vandals and subsequently dominated by Nor-mans, Swabians, Angevins and Aragons, it regained its antiqueglory when the Spanish conquered it. However, the destructionof the port of Punta Alga ordered by Carlo V in order to stopSaracen invasions, marked the end of its amazing develop-ment.The revival of all the economic activities took place only twocenturies later. Then, on the 11th of May 1860 the unificationof Italy started with the landing of Giuseppe Garibaldi. The historical centre of Marsala is enclosed in the perimeterof the medieval city, where all the monuments, cultural andadministrative institutions are. The core of the city has stillthe original street plan, developed as a traditional Helleniccity.In ancient times this quad was delimited by a perimeter fence.Today just the four bastions can be seen. It encloses the oldtown and the Spanish neighbourhood built in the 16th century,where all the municipal offices are nowadays.The main street, Via XI Maggio, starts from Piazza Matteottiand ends at Porta Nuova, one of the old entrances to the city.Marsala is literally an open museum, with all the remains ofthe several cultures that during the centuries dominated thecity, from the Phoenicians to the Spanish without forgettingthe importance of the Arabs and Normans. The Biagio Anselmi Archaeological Museum houses lots ofarchaeological finds and a Carthaginian ship, the only one ofits kind, used during the Battle of the Egadi Islands. It wasfound on the northern shore near Punta Alga. Very interestingis the Flemish Tapestry Museum, with tapestries representingthe Judaic war, the grand building of San Pietro that hostsGaribaldi Museum and the picture gallery in the Carmine mo-nastery. The main income is still based on wine-growing andproducing, especially of the Marsala wine. Another very im-portant source of income is the coffee production, with a lea-der company Zicaffe, founded in 1929. Other important acti-vities are the production of tomatoes and strawberries,especially the Marsalina, known all over the world.

THE TERRITORYMarsala: where the unification of Italy began

The case of Marco De Bartoli is a strange one. When it comes tohim and his wines, criticism meets the public and journalistsbow down meekly to the “sacred monster of Marsala.” The same

producer who has never bowed to the press and that instead has al-ways responded to questions without flattery, and with little desire toshow off. Genius and recklessness of life, he remains famous for vin-

tage car racing, his true passion after that of Mar-sala, but even more so for his powerful wines.

These wines are the only ones that despitethe times, have excelled in the guides and

remained the Olympus of dessert wines.Marco De Bartoli, who passed away a

year ago after a long illness at theage of sixty-six, is still an icon of

quality Marsala. His famouswine, Vecchio Samperi, is notclassifiable under any type ofMarsala, since it is a Virgin

made by the Soleras method (inwhich last year’s wine is added to

that of the previous years and agedin French oak barrels) and then aged for

twenty or thirty years. The will to not belongto any category, to always break the boundaries

and be outside the box was Marco’s character, re-served and deliberately out of the spotlight. The com-

pany that bears his name continues to be run by his sonsRenato and Sebastiano, and as in the method Soleras, new vinta-

ges conserve the flavour and character of the previous ones. In thisway, Renato and Sebastiano guard Marco’s passion for the Marsala.The same passion that made his wines timeless.

Marco De BartoliInterprete autentico del vino Marsala

Marco De BartoliAn authentic interpreter of Marsala wine

L.D.T.

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Arkos Casa Vacanze vanta una tranquilla ubi-cazione nella Riserva Naturale dello Stagnone,a 8 km a nord di Marsala e a 5 minuti di autodall’aeroporto di Trapani-Birgi. I suoi apparta-menti, tutti provvisti di angolo cottura com-pletamente attrezzato e patio arredato, sonoprovvisti di aria condizionata, TV a schermopiatto e servizio WI-FI gratuito.

Arkos Case Vacanze offers a quiet locationin the Lagoon Nature Reserve. It is 8 kmfrom Marsala and 5 minutes by car from theairport of Trapani-Birgi. Its apartments, eachwith fully equipped kitchenette and patios,have air conditioning, flat screen TVs andfree WI-FI.

Arkos - Casa Vacanze

MARSALA - C.da Pispisia, 544Tel. 0923.020935 / 0923.020934Cell. 338.8690708

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Il Bed & Breakfast si trova in una posizione privi-legiata lungo la costa della Riserva dello Sta-gnone. Gli ambienti comuni, ampi e confortevoli,si affacciano sul grande giardino mentre dall’am-pia terrazza è possibile ammirare un incantevolepanorama sulle isole. Le camere, dotate di balconio terrazzini, sono arredate con tutti i comfort.

Il ristorante Portamare, nel cuore di Marsala, offrele migliori prelibatezze esaltando i piatti tipici dellacucina tipica siciliana, preparati con amore e fan-tasia utilizzando materie prime sempre fresche egenuine. Tra le varie specialità della casa, Il couscous di pesce, elaborato secondo le antiche ricette,e servito in tavola ogni giorno, da accompagnarecon ottimi vini locali per deliziare i palati più esi-genti.

Portamare restaurant, in the heart of Marsalaoffers the best delicacies exalting typical Siciliandishes which are prepared with love, imagina-tion and fresh, genuine ingredients. Among thevarious specialties of the house, the fish couscous, prepared according to traditional recipes,served every day and accompanied by excellentlocal wines that delight the most discerning pa-lates.

Il B&B Palazzo Diaz sorge in un elegante pa-lazzo di fine ‘800 finemente ristrutturato e ri-portato agli antichi splendori. Nel cuore dellacittà, il B&B a conduzione familiare offre lapossibilità di una vacanza all’insegna dellatranquillità e del relax assoluto.Gli interni sono arredati con cura nei dettaglie dotati di ogni comfort.

The B&B Palazzo Diaz is located in an elegantlate 19th century palace, renovated and re-stored to its former glory. In the heart of thecity, this B&B gives the opportunity to spenda holiday in total rest and relax. The roomsare carefully furnished and equipped with allcomforts.

DORMIRE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | MARSALA

Al Vecchio Pontile - B&B

Palazzo Diaz - B&B

Portamare - Ristorante

This Bed & Breakfast is located in a prime lo-cation along the coast of the Stagnone Reserve.The common rooms are large and comfortable,overlooking the large garden and from the spa-cious terrace you can admire a breath-takingpanorama of the islands. The rooms with bal-conies or small decks are furnished with allamenities.

MARSALA - C/da Spagnola, 86Cell. 389.7925051 / 347.0387437

MARSALAVia Scipione l’africano, 11 (Porta Garibaldi)Tel. 0923.714400 - Cell. 345.2311316

MARSALA - Via Diaz, 77Ingresso centrale Via Salinisti, 22Tel. 348.0190662

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[email protected]

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MANGIARE

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SLEEP • EAT • DO | MARSALA

Il locale, fra i più moderni e frequentati della città, ar-ticola la propria offerta in varie fasce orarie: dalla co-lazione tipicamente siciliana con vasto assortimentodi salato e dolce, al pranzo veloce con primi e secondipiatti, insalatone e piatti freddi. Per l’aperitivo seraleoffre un vasto buffet libero con svariate etichette divini, le miglior bollicine italiane e francesi e tutti icocktail internazionali. Dopo le 22 il locale si trasformain american bar dove è possibile ascoltare della buonamusica live o mixata dai migliori dj del posto.

Dalla passione per la buona cucina e per l’artedi ricevere del proprietario, Alessandro Barraco,nasce il Ristorante Pizzeria “C’era una volta” chevanta un’esperienza ventennale nel mondo dellaristorazione. Il locale, accogliente ed intera-mente climatizzato, mette a disposizione dellaclientela oltre che i piatti dedicati alla nostra tra-dizione culinaria, una cantina ben fornita conuna selezione delle migliori etichette regionali.

Born of a passion for good food and thanks tothe hospitality of the owner, Alessandro Barraco,the Restaurant - Pizzeria “C’era una volta”, hastwenty years experience in catering. The venue,welcoming and with air conditioning, offers itscustomers some of our traditional cuisine alon-gside a well assorted wine list with a selectionof our best Sicilian labels.

Nell’incantevole scenario della laguna delloStagnone, sorge Torre d’Occidente risalenteal XVI sec., immersa in un meraviglioso giar-dino mediterraneo, dove potrai degustare, inun’atmosfera rilassante, l’eccellenza dei pro-dotti D.O.P. Siciliani e sorseggiare, anche altramonto, ottimi cocktail di frutta fresca.

In the lovely scenery of the Stagnone’s La-goon is located Torre d’Occidente, dating backto the 16th century, immersed in a luxuriousMediterranean garden, where you can tastethe excellent Sicilian D.O.P. products in a re-laxing atmosphere, and sip fresh fruit cock-tails at sunset.

Juparanà - Drink Cafè

C’era una volta - Ristorante - Pizzeria

Torre D’Occidente - Ristorante

One of the most modern and busiest restaurants in thecity, it offers various options at various times of the day:from a typical Sicilian breakfast with a large assortmentof savoury and sweet delicacies to a quick lunch withpasta and meat dishes, salads and cold dishes. For theevening happy hour there is an extensive buffet withmany different wines, the best Italian and French bubblesand an international cocktails list. After 10 pm the re-staurant turns into the local American bar where youcan listen to good live music or the best resident DJs.

MARSALA - Piazza Francesco Pizzo, 11Tel. 0923.953758

MARSALA - Viale Fazio, 28Tel. [email protected]

MARSALAContrada Dammusello, 616Cell. 333.5041494 / 329.6169450

I segreti per una buona cucina sono davveropochi. Prodotti genuini, l’olio della nostra terra,un pizzico di fantasia e di buon gusto nel pro-porre le proprie pietanze e l’arte di saper abbi-nare ai propri piatti i vini siciliani di maggiorprestigio. L’osteria San Lorenzo, nel cuoredell’antica città di Marsala, ha l’esperienza perfare bene tutto ciò e portare il gusto a tavola.

The secrets to good cooking are very few.Genuine produce, local olive oil, a touch ofimagination, good taste in proposing dishesand the art of accompanying them with themost prestigious Sicilian wines. Osteria SanLorenzo, in the heart of the ancient town ofMarsala, has first class experience in bringingflavour to the table.

MANGIARE

Osteria San Lorenzo

MARSALAVia Garraffa, 60 (angolo via San Lorenzo)Tel 0923.712593

[email protected]

[email protected]

[email protected]

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I l Marsala è stato inventato dagli inglesi. Frutto unaserie di coincidenze fortuite e grazie ad una brillanteintuizione commerciale. Sintesi brutale per raccontare

un vino entrato nella storia e nella leggenda. Il primoesportatore e produttore di Marsala fu John Woodhouse.Mercante di soda originario di Liverpool, nel 1773, na-vigando verso Mazara del Vallo fu costretto da unatempesta a cercare riparo nel porto di Marsala. Qui lastoria diviene quasi leggenda: si narra che abbia as-saggiato in una osteria il perpetuum, invecchiato peroltre 40 anni e “curato” con il metodo del rabbocco delvino rimasto con quello di nuova vendemmia che neacquisiva le caratteristiche. Woodhouse ne rimase af-fascinato o, più probabilmente, ne intuì le potenzialitàper il corpo, la densità e gli aromi simili al Porto ed alMadera già noti agli inglesi ed in uso sulle navi militari70

PIACERE SICILIA|MARSALAINCONTRI DI VIAGGIO

IL GUSTO BRITISHPER IL MARSALA

Il vino “degno della mensa di qualsiasi gentiluomo”

Marsala wine is a British invention, the fruit of aseries of random coincidences and a brilliantcommercial intuition. Certainly, it is a sort of

brutal introduction to tell the story of a wine that hasearned a place both in history and legend. The first ex-porter and producer of Marsala was John Woodhouse,a soda trader from Liverpool who, in 1773, during hisnavigation towards Mazara del Vallo, was forced by astorm to find shelter within the port of Marsala. And itis at this point that history almost turns into legend: thestory tells that, in a tavern, he tasted the perpetuum,aged for more than 40 years, and “cured” by toppingup the leftover wine with the new wine from the latestgrape harvest, giving it the aged flavour and traits.Woodhouse became fascinated by it or, most likely, hesensed its potential, thanks to its texture, its density,

The British tastefor Marsala

A wine “worthy of any gentleman’s table” p

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La

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ridi Angela Volo

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PIACERE SICILIA|MARSALATRAVEL ENCOUNTERS

di Sua Maestà. Per trasportare il perpetuum senza chequesto subisse alterazioni aggiunse alle botti da caricaresulla nave po' di acquavite di vino (circa il 2%). Nacquecosì il Marsala. L’ammiraglio Nelson, che proprio da Woodhouse neacquistò diverse pipe per la sua flotta, lo definì“degno della mensa di qualsiasigentiluomo” e“vera manna peri nostri marinai” emai lo fece man-care a bordo dellesue navi preferen-dolo ai vini porto-ghesi e spagnoli. Woodhouse comin-ciò a investire a Mar-sala, Mazara, Castel-vetrano acquistandoil vino dai contadini,costruendo stabili-menti e impiegandoingenti capitali per lacostruzione del porto. Il successo ottenuto attirò interra di Sicilia altri imprenditori inglesi: Corlett, Wood,Payne, Hoppes. Furono ancora due inglesi BenjaminIngham, a partire dal 1812, ed il nipote Joseph Whitaker,più tardi, ad ammodernare le tecniche di produzione(acquisite dai produttori portoghesi) e a far giungere leesportazioni fino in Brasile, America del nord, EstremoOriente e Australia conferendo al Marsala una famaplanetaria. Si deve a Ingham il primo decalogo produttivo del Mar-sala, una sorta di primitivo disciplinare. Il primo imprenditore italiano a cogliere l’opportunità dientrare nel redditizio commercio del Marsala, nel1832/33, fu Vincenzo Florio che, già attivo nel settoredell’armatoria e delle compagnie navali, costruì unmodernissimo stabilimento vinicolo che copriva l’interociclo di produzione. Successivamente rilevò gli stabilimentiche furono dei Woodhouse e degli Ingham. Vincenzo fondò la casa vinicola che ancora oggi, purpassata di mano, porta il suo nome e che segnò tra lafine dell’ 800 ed i primi anni del ‘900 l’acme della pro-duzione vinicola marsalese. I marsalesi impararonodagli inglesi e ancora oggi sono attive cantine nate daquelle esperienze imprenditoriali: ricordiamo quella diDon Diego Rallo (1860), di Vito Curatolo Arini (1875) ela Carlo Pellegrino (1880). In poco più di 100 anni gliinglesi, i Florio e tutti gli altri imprenditori marsalesiconsegnarono a Marsala l’impronta tipica della borghesiailluminata che traghettò questa parte della Sicilia dalpassato remoto al futuro del nuovo secolo. Nel 1900erano 40 le cantine e le imprese operanti nel settoredel Marsala. Oggi non si può fare a meno di parafrasare e ribaltarel’invettiva bellica di Mario Appelius e pacificamente af-fermare “Dio benedica gli inglesi”.

and its aromas, for which it resembled the Porto andthe Madera, already well known among the British, andin use on the military ships of His Majesty. In order totransport the perpetuum without it being modified, to

the barrels that were being carried onboard he added a small amount ofwine brandy – eau de vie – (about2%). Thus was the Marsala wine born.Admiral Nelson, who purchased se-veral pipe for his fleet from Woo-dhouse himself, described it as awine “worthy of any gentleman’s ta-ble”, and a “true manna for our crew”.Marsala wine was a must aboardhis ships, very much preferred tothe Portuguese and Spanish wi-nes. Woodhouse began to investin Marsala, Mazara, and Castel-vetrano, purchasing wine fromthe farmers, building factories,

and pouring large sums into the con-struction of the port. His success drew the interest ofother British investors to Sicily: Corlett, Wood, Payne,Hoppes. It was again thanks to two British men, Ben-jamin Ingham, starting in 1812, and his nephew JosephWhitaker later on, that the production techniques ac-quired from Portuguese wine producers were moder-nized, and that the export of Marsala wine reachedBrazil, North America, the Far East and Australia, thusspreading its fame all around the world. The first set ofrules for the production of Marsala wine, a sort of initialdisciplinary, came from Ingham. The first Italian entre-preneur to seize the opportunity to become part of thelucrative trade of Marsala wine was Vincenzo Florio,around 1832-1833. Already well introduced in the sectorof vessels ownership and shipping companies, he builtan ultra-modern wine factory, which encompassed theentire wine-production cycle, and, later on, he acquiredthe factories which had belonged to the Woodhousesand the Inghams. Vincenzo founded the wine housethat still today, although of different ownership, carrieshis name and around the end of the 1800’s and thebeginning of the 1900’s, marked the peak of the wineproduction in Marsala. Here people learned from theBritish and, as a matter of fact, still today there areoperating wine canteens born from those entrepreneu-rial experiences: Don Diego Rallo (1860), Vito CuratoloArini (1875), and Carlo Pellegrino (1880). In a little over100 years the British, the Florio, and all the other Mar-sala wine producers gave the city the typical aura ofthe illuminated bourgeoisie which shipped this portionof Sicily from a remote past towards the future of thenew century. In 1900 there were 40 wineries and fac-tories operating in the production of Marsala wine. To-day, we cannot help paraphrasing and turning overthe warlike invective by Mario Appelius, and peacefullysay: “God bless the British”.

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Dal successo al dimenticatoio. Dal palcoscenicoal circo. Parlare di vino Marsala è come raccon-tare di un’attrice consumata, dal trucco sbavato,

gonfia di nostalgia per i fastosi tempi in cui calcava lescene con fierezza. Dai brindisi vittoriosi durante le bat-taglie sulle navi di Sua Maestà britannica, a vino dacucina per inumidire i pan di spagna o per sfumare lescaloppine. Qualcuno si domanderà cosa ha inceppatol’ingranaggio del successo. L’unica risposta plausibileè che il troppo successo ha determinato la fine di questovino. Gli interessi economici hanno prevalso sulla qua-lità, così da creare un mercato parallelo che potessesoddisfare le ingenti richieste. Cosa ne è stato del Mar-sala di qualità è presto detto, una bottiglia da lasciaresullo scaffale o in cantina a prendere polvere. In generevicino a quella del Martini. Il disciplinare di produzioneparla chiaro, sono ammesse circa trenta uve, tra bian-che e rosse per produrlo. Vi sono oltre dieci tipologiediverse, suddivise per colore o residuo zuccherino.Come se fosse necessario aggiungere tipicità a un vinoche è già tipico di suo. Il Marsala infatti si fa al contrariorispetto agli altri vini: ricerca l’ossidazione e ne fa unavirtù. E poi è un vino fortemente legato al territorio, chevive delle ricette di famiglia per creare la “mistella”, lasoluzione di mosto d’uva tardiva e acquavite che si ag-

From prosperity to oblivion. From the spotlight tothe freak show. Telling the story of the Marsalawine is like talking of an old actress, her face co-

vered with smeared make up, consumed with nostalgiafor her glorious times, when she was magnificentlytreading the boards. From being the toasting wine forvictories on Her Majesty ships after glorious battles, itbecame a cooking wine, especially used for cakes andto be sprinkled over escalopes. So what happened?What stopped the popularity of this wine? It was pro-bably due to its own success. All the economic interestsconnected to its production became more importantthan its quality. The strong demand for it generated agrey market. Five stars Marsala thus became somethingto keep on the shelf, usually found next to a bottle ofMartini. The product specification says that Marsalawine can be made from about 30 different kinds ofgrapes, white and red. There are more than ten differenttypes of Marsala, classified according to their colourand sweetness. It has a very specific taste. In fact Mar-sala needs a different process than other wines as itneeds oxidization to improve its taste. This wine has astrong link to the region where it is produced becauseof the traditional recipe of “mistella”. It is a mix of lategrape must and brandy, used for fortified wines (like

L’epopea in bianco e nero del “Victory Wine”

IL VINO MARSALA

MARSALA WINEBlack and white epic of the “Victory Wine”

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di Laura Di Trapani

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giunge ai vini cosiddetti “conciati”. Vi sono degli enologispecializzati solo in quello, ma ormai si contano sulledita di una mano. Il declino del Marsala di qualità è undato di fatto. Una recente ricerca commissionata dauna delle case produttrici più famose ne rivela un con-sumo come vino da meditazione pari al 17%, tutto il re-sto si perde tra i fornelli. Rendere giustizia a questostorico vino (quella del Marsala è una delle più anticheDOC in Italia) è come rendere conto al nostro onore diitaliani. Durante la spedizione dei Mille, non vi era brin-disi se non con il Marsala. Solo due o tre case vinicoleproducono ancora dei Marsala di qualità. Assaggiarli,farseli raccontare da qualcuno e comprenderli è la sfidache vi rivolgiamo. Resterete stupiti, forse non nell’im-mediato, da questo vino complesso e potente. Lo stessoche ha conquistato il cuore dell’ammiraglio Nelson dopola battaglia di Trafalgar, lo stesso che non a caso fuchiamato da allora “victory wine”.

port or sherry). Very few oenologists are specializedjust in this process. The decline of the best Marsala isa matter of fact. A recent research, sponsored by one of the producers,indicates that on the total amount of bottles sold, just17% is for drinking, and the rest is used as cookingwine. We should promote and do justice to this historicalwine (Marsala wine was one of the first to be grantedDOC status in Italy), strongly connected to our identityas a nation. During the process of unification started inMarsala by Giuseppe Garibaldi, this wine was presentin every toast! In the Marsala wine industry there arejust a couple of leading producers.We want to challenge you to taste different types ofMarsala and learn the history behind it. You will be sur-prised by the strong and elaborate taste. It is the sametaste that won Nelson’s heart after the battle of Trafalgar.It is not by chance that it is called “Victory Wine”.

Marsala vergine Derivato da sole uve bianche e addizionato, dopo la fermentazione, conetanolo e acquavite di vino.il Marsala “vergine” deve però essere sottoposto ad invecchiamento con ilmetodo soleras per arrivare ad essere commercializzato nei tipi:• Marsala vergine con invecchiamento di almeno cinque anni• Marsala vergine riserva con invecchiamento di almeno dieci anni

Marsala conciato A cui, dopo la fermentazione, è stato aggiunto:• etanolo• mosto cotto, che influirà sugli aromi ed il colore del vino• mistella (o sifone) cioè una miscela di mosto d'uva tardiva che influisce sulgrado zuccherino e sui profumi, e mosto concentrato per conferire maggioremorbidezza ai quali si aggiunge etanolo per bloccare la fermentazioneIl Marsala “conciato” si differenzia per l’invecchiamento in:• Marsala fine, minimo 1 anno di invecchiamento• Marsala superiore, minimo 2 anni di invecchiamento• Marsala superiore riserva, minimo 4 anni di invecchiamentoO per colore:• Oro, prodotto da uve a bacca bianca, è vietata l’aggiunta di mosto cotto.• Ambra, prodotto da uve a bacca bianca, con aggiunta di mosto cotto supe-riore all’1%.• Rubino, prodotto da uve a bacca nera, con eventuale aggiunta massima del30% di uve a bacca bianca; è vietata l’aggiunta di mosto cotto.O per residuo zuccherino:• Secco, con zuccheri inferiori a 40 gr. per litro• Semisecco, con zuccheri superiori a 40 gr. per litro e inferiori a 100 gr. perlitro• Dolce, con zuccheri superiori a 100 gr. per litro

Marsala vergine Made just with white grapes. After fermentation, ethanol and brandy wineare added. Marsala vergine needs to be aged by the solera method in orderto be commercialized in the following types:Marsala Vergine: is aged at least five yearsMarsala Vergine riserva: is aged at least ten years

Marsala conciato (fortified Marsala)After fermentation process it is added with:• ethanol• cooked must that will change its taste and colour • mistella (or sifone): a mix of late grape must, which both sweetens andfortifies, and concentrated must to give a smooth taste. Ethanol is added tostop the fermentation process.Different types of Marsala “conciato” (fortified) can be distinguished accor-ding to ageing, colour, residual sugar.Ageing classification:• Fine is aged at least a year• Superiore is aged at least two years• Superiore Riserva is aged at least four yearsColour classification:• Oro (gold), produced from white grapes; addition of cooked must is prohi-bited.• Ambra (amber), produced from white grapes; addition of cooked mustabove 1%.• Rubino (ruby), produced from red grapes to which can be added maximum30% of white grapes. Addition of cooked must is prohibited.Residual sugar classification:• Dry: with a maximum 40 grams of residual sugar per litre• Semisecco: between 41-100 grams of residual sugar per litre• Sweet: over 100 grams of residual sugar per litre

Tipologie di Marsala

Types of Marsala

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LE SCELTE DI PIACERE|PIACERE’S CHOICE|MARSALA

La Krivamar Elegant tour ha il piacere di presentare il nuo-vissimo tour guidato della laguna dello Stagnone, con ilquale si possono ammirare tutte le isole mettendo in attoun’iniziativa culturale, ambientalistica e archeologica senzaprecedenti. Il tour, con una durata di circa 60 minuti, permette di ve-dere: l’Isola di Mozia, Isola Lunga, Isola di Schola e l’AnticaStrada Punica Sommersa, la navigazione sarà tale dapermettere di rimanere comodamente seduti in barca,usufruendo di una spiegazione dettagliata, con un sistemadi guida multilingue.Il servizio di trasporto è attivo tutto l’anno, inclusi i giornifestivi, ed è fruibile a scolaresche, tour Operator singolipasseggeri e disabili in carrozzella.Partenze ogni 30 minuti - dalle 9.30 alle 18.00. Biglietto: 10 euro adulto - 5 euro bambino - 8 euro gruppoadulti minimo 10 pax.

Krivamar Elegant Tour

Disìo Resort, pensato per offrire agli Ospiti un’acco-glienza ed un comfort impeccabili, in uno degli angolipiù belli della Sicilia occidentale: Marsala. Disìo sorge al centro di uno splendido e profumatoparco botanico di 15 ha, ed è attrezzato con diversi im-pianti: un campo da golf a 3 buche con campo praticae putting green, una piscina e un campo da tennis, ter-razze panoramiche e altri spazi per il relax. Disìo Resortè il luogo ideale per ospitare meeting e congressi inuna cornice di tutto prestigio. Il Resort dispone di 23camere eleganti e curate nei dettagli, suddivise in tre ti-pologie: Comfort, Deluxe e Charme.

Disìo Resort - Agriturismo - RistoranteGolf Club - Meeting - Banqueting

The Krivamar Elegant Tour is proud to present their brandnew tour of the Stagnone lagoon, where you can enjoythe islands from a cultural, archaeological and environ-mentalist point of view. Comfortably seated onboard theboat, you can take advantage of the detailed multilingualexplanation guide system. The tour lasts about 60 minutesand explores the waters around the island of Mozia, IsolaLunga, Schola Island and the ancient underwater Punicroad. The transport service is active all year round, inclu-ding holidays, and is available to school groups, tour ope-rators and individual passengers (wheelchair facilitiesavailable).Departures every 30 minutes, from 9.30am to 6pmAdmission: adults 10 euros - children 5 euros - Adult groupminimum 10 passengers. 8 euros per person

Disìo Resort, designed to offer guests a warm welcomeand impeccable comfort, in one of the most beautifulparts of western Sicily: Marsala.Disìo stands in the centre of a splendid and perfumedbotanical park of 15 hectares, and is equipped withvarious systems: a 3-hole golf course with practice fa-cility and putting green, a pool and a tennis court, ter-races and other spaces for relaxation. Disìo Resort isthe ideal place for meetings and conferences in a veryexclusive environment. The resort has 23 elegant roomswith attention to detail, divided into three categories:Comfort, Deluxe and Charm.

C.da Salina Ettore Infersa | Marsala (TP)Tel. 0923.989249Cell. 339.4904090 / 329.7748482 www.krivamar.it | [email protected] | [email protected]

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Riserva Naturaledelle Isole dello Stagnone

MARSALACITY MAP

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Isola Grande

Isola Santa Maria

Mozia

INCONTRI DI VIAGGIOPIACERE SICILIA|MARSALA

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vivi la tua vacanzacome vuoi…

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Locazione e VenditaAccoglienza e assistenza turistica

Assistenza al SoggiornoCheck-in / Check-live / Check-out

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PIACERE SICILIA|ISOLE EGADIINCONTRI DI VIAGGIO

Levanzo, secondo i geologi, è la più antica delleisole Egadi. La sua formazione risale al periodotriassico, cioè a circa duecentomilioni di anni fa.

È famosa per la Grotta del Genovese, nella quale sonoincisi figure e graffiti che testimoniano la presenza del-l’uomo databile a più di 10.000 anni fa. La grotta, di formazione calcarea, conserva una docu-mentazione molto importante della preistoria della Si-cilia ed in particolare del paleolitico superiore. Oltre aigraffiti vi sono dipinte figure più recenti e rappresentanofigure umane maschili e femminili insieme a mammiferie pesci, tra cui il tonno. Altre grotte dell’isola dette, deiPorci, di Cala Tramontana, di Punta Capperi hanno for-nito ampio materiale, anch’esso risalente al paleoliticosuperiore.Le grotte marine di Favignana sono raggiungibili dalporto con le piccole imbarcazioni dei pescatori.Da segnalare: Cala Rossa, Cala Azzurra, Grotta Per-ciata (che vuol dire bucata termine che si adatta perfet-tamente in quanto il mare penetra sotto un ponte diroccia naturale ricomparendo in uno specchio d’acqua

According to the geologists, Levanzo is the oldestof the Egadi Islands. Its formation dates backto the Triassic period, i.e. approximately two

hundred million years ago. It is famous for the Grottadel Genovese, in which carved figures and graffitishow human presence dating back over 10,000 yearsago.The cave, a limestone formation, gives an important re-cord of the prehistory of Sicily, especially the UpperPalaeolithic. In addition to the graffiti there are morerecent paintings of humans, male and female, andother mammals and fish, including tuna. Other caveson the island: dei Porci, Cala Tramontana and PuntaCapperi have provided ample material, also datingfrom the Upper Paleolithic.The caves are reached from the port of Favignanawith small fishing boats.Of note Cala Rossa, Cala Azzurra, Grotta Perciata(which means pierced cave, as the sea penetratesbeneath a natural rock bridge reappearing in a pool ofopen water), Cala Rotonda and the Grotta del Bue

Il mondo in una grotta

The world in a caveFrom the prehistoric graffiti of Levanzo to the colours of Marettimo’s caves

Dai graffiti preistorici di Levanzo ai colori degli antri di Marettimo

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di Stefania Martinez

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a cielo aperto), Cala Rotonda e la Grotta del Bue Marinoanticamente abitata dalla Foca Monaca, frequentatricedi questi luoghi in passato, di cui si è temuto l’estinzione,e recentemente ricomparsa nel mare delle Egadi.L’isola di Marettimo, la più lontana e a picco sul mare,è l’ideale per gli amanti del mare incontaminato. Cu-stodisce dei veri e propri tesori, numerosi relitti, agiliimbarcazioni fenice e puniche, solide navi romane egaleoni spagnoli. Obbligatorio il giro dell’isola con lebarche dei pescatori per esplorare le bellissime e nu-merose grotte marine che sono circa 400 tra emerse esommerse. Le più famose sono la Grotta del Cammelloe la grotta del Presepio. La prima così chiamata perl’inconfondibile forma dello scoglio che emerge in pros-simità dell’ingresso; entrandovi con la barca si può rag-giungere a nuoto la spiaggetta di ghiaia che si trova sulfondo. La seconda deve il suo nome alla fantasia po-polare che ha associato l’aspetto di alcune stalattiti estalagmiti alle figure di un presepe. Sono da segnalareanche la Grotta della Pipa, del Tuono che trae le sueorigini da un dirupo che finisce a strapiombo sul maree dove la peculiarità della grotta è data dall’ampiezzadell’antro che mette in evidenza il colore turchese del-l’acqua, delle Sirene, delle Palme e la Grotta degli In-namorati. Tra le varie cale da segnalare Cala Biancasicuramente la più bella di Marettimo la cui particolaritàè data dalla presenza di un fondale di finissima sabbiae da splendidi tramonti che assumono le tonalità delviola, dell’oro e del rosa.Da ricordare che isole Egadi sono riserva e quindi tuttele immersioni, soprattutto quelle con i respiratori, sonosoggette al regolamento dell’ente gestore dell’Area Ma-rina Protetta.

Marino once inhabited by the Monk Seal, of whose ex-tinction was feared, but has recently re-emerged inthe Egadi sea.The Marettimo island is the most distant and sheer tothe sea and is ideal for lovers of pristine sea. It housessome real treasures, numerous wrecks, Punic andPhoenician vessels, solid Roman ships and Spanishgalleons. A tour of the island in the fisherman boats isa must in order to explore the beautiful and numerouscaves, about 400, both emerged and submerged. Themost famous are the cave of the Camel and that of theNativity. The first named for the distinctive shape of thecliff that rises near the entrance, when entering it withthe boat you can swim to the gravel beach. The secondowes its name to the popular fantasy that has associatedthe appearance of some stalactites and stalagmites tothe figures of a crib.Also worth noting are the Grotta della Pipa (Cave ofthe Pipe), del Tuono (Thunder), which traces its rootsto a cliff overlooking the sea end and where the pecu-liarity of the cave is given by the antrum, whichhighlights the turquoise water, delle Sirene (Sirens),delle Palme (Palms) and the Grotta degli innamorati(Cave of Lovers). Among the various bays Cala Bianca is certainly themost beautiful of Marettimo, it is distinctive for itsseabed of fine sand and the beautiful sunsets thattake on the hues of purple, gold and pink that you cansee from here.Remember the Egadi islands are reserves and alldives, especially those with tanks, are subject to regu-lation by the management of the Marine ProtectedArea.

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Il ristorante Rais, oltre al gran buffet di antipastiserale e ai piatti tipici della cucina marinara, comeil Cous Cous di pesce, il tonno alla favignanese,propone la rivisitazione di alcuni piatti con l’ag-giunta di frutta e spezie varie come il risotto“Cioccolato, melanzane e gamberi” o il tonno“Smit” alla mela verde, il tutto accompagnato dauna vasta scelta di vini DOC siciliani.Ottimi i dolci della casa.

Unica struttura alberghiera dell’isola posta vicinoal mare e al porticciolo del paese e costruita nelrispetto dell’ambiente e dell’edilizia tipica dell’isola. Gli appartamenti di diversa tipologia, con verandao terrazza, sono immersi nel giardino tipicamentemediterraneo che è dotato di tutti i comfort per losvago ed il relax. Sono ammessi gli animali do-mestici.

The only residence on the island located nearthe sea and the harbour of the village and builtin compliance with the surrounding environ-ment. The apartments of different types, with averanda or terrace, are immersed in the typicalMediterranean garden equipped with all com-forts for leisure and relax. Pets allowed.

MANGIARE

DORMIRE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | ISOLE EGADI

Rais - Ristorante

Marettimo Residence

The Rais restaurant, in addition to a great buffetof evening appetizers and seafood dishes suchas cous cous with fish and Favignana Tuna,proposes an update of some of their disheswith the addition of fruits and spices such asrisotto with chocolate, eggplant and shrimp ortuna “Smit” with green apple, all accompaniedby a variety of DOC Sicilian wine. Excellent ho-memade desserts.

FAVIGNANA - Piazza Europa, 8Tel. 0923.921233 - Cell. [email protected]

MARETTIMO - Via Telegrafo, 3Tel. 0923.923202 - Cell. 335.6373224

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Di recente costruzione, l’hotel è stato arre-dato in stile mediterraneo e offre interni ca-ratterizzati da colori limpidi e solari rega-lando un’atmosfera piacevole e rilassante.I servizi offerti: rete wireless, sky in camera,transfer dagli areoporti, le escursioni inbarca renderanno il vostro soggiorno con-fortevole e indimenticabile.

Recently constructed, the hotel has a Me-diterranean style interior with bright, clearcolours, creating a pleasing and relaxingatmosphere. Services include: wireless in-ternet, in-room SKY TV (cable TV), airporttransfers and boat excursions which willmake your stay comfortable and unforget-table.

FAVIGNANAC.da Badia - Via Circonvalazione, 8Tel. 0923.925449

[email protected]

I profumi della nostra bella isola, il pescesempre freschissimo, un menu ricco, ilpersonale qualificato. Questo è solo un as-saggio di quanto è possibile trovare al no-stro ristorante. Qualità e cortesia al vostroservizio.

The fragrances of our beautiful island, veryfresh fish, a rich menu, qualified staff. Justa taste of what it is possible to find at ourrestaurant. Quality and courtesy at yourservice.

La Tavernetta - Ristorante Pizzeria

FAVIGNANAPiazza Madrice, 62Tel. 0923.922059

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Favignana Hotel

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SLEEP • EAT • DO | ISOLE EGADIFARE

A Favignana una novità assoluta per chi ama lafreschezza dello yogurt e predilige una sana ali-mentazione. Nel coloratissimo punto vendita loyogurt viene servito al momento e decorato apiacere con frutta sempre fresca, cereali, fragranticialde, creme di cacao o altro ancora. E per i piùgolosi, nei momenti di relax favignanese, è pos-sibile gustare le deliziose crepes, pronte al mo-mento e farcite di ogni leccornia.

A new entry in Favignana for lovers of fresh yo-gurt and those who prefer a healthy diet. Insidethe coloured store, yogurt is served and decora-ted with fresh fruits, cereals, waffles, chocolatesauce or much more. During moments of relax,the greedy can taste delicious crepes with variousfillings, made to order.

Nel cuore dell’isola di Favignana, nasce Favi-gnanavacanze.Com, l’agenzia di servizi che tidarà l’opportunità di alloggio in Case Vacanze eB&B su tutta l’isola. Esplorando il nostro sito èpossibile visionare le immagini degli alloggi,scegliendo così il più congeniale. Inoltre l’agen-zia offre pacchetti turistici tutto incluso, dall’al-loggio ai transfer, al noleggio bici e scooter.

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L’arcipelago delle Egadi costituito da tre isole principali, Favi-gnana, Levanzo e Marettimo e da alcuni isolotti e scogli, è po-sto a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, fra Marsalae Trapani.Tracce di antichissimi insediamenti umani sono stati rilevati aLevanzo e Favignana e ciò presuppone che l’ultima glaciazionecreò un passaggio naturale tra l’Africa e la Sicilia.Nel 241 a.C. i Romani conquistarono le Egadi dopo la battaglianavale finale della Prima Guerra Punica.Dopo il crollo dell’impero romano le isole furono meta di con-quista dei Vandali, dei Goti ed in seguito dei Saraceni. Nel1081 vennero occupate e fortificate dai Normanni per poi di-venire proprietà dei Pallavicini-Rusconi prima e, successiva-mente, dei Florio, nel 1874.Favignana, la più grande delle tre, si trova a circa 9 miglia adovest di Trapani, ha una superficie di 19,38 Kmq e uno sviluppocostiero di 33 Km di rocce frastagliate, ricche di cavità e digrotte. Anticamente il nome di Favignana era Aegusa termineche significa farfalla data la forma dell'isola. Il nome attualederiva da Favonio che è il nome di un vento caldo di ponenteche ne determina il clima molto mite. Dall’interno del paese è possibile accedere alle cave di tufo edi arenaria che si trovano nel quartiere S. Anna, il nucleo piùantico dell’abitato, edificato nella metà del 1600 e dove si na-scondono i giardini ipogei. Affacciata sul porto sorge invecel’ottocentesca Tonnara dei Florio, pregevole esempio di ar-cheologia industriale . A poche miglia da Favignana si trova Levanzo: l’isola più vicinaalla costa trapanese, con un piccolo porto, e un adorabilepaesino. Levanzo si trova a circa 8 miglia ad ovest di Trapani,conosciuta fin dall’antichità quando veniva chiamata Phor-bantia dal nome di una particolare spezia presente sull’isola.Più piccola rispetto a Favignana e Marettimo è un paradisoincontaminato con coste alte e scoscese a strapiombo sulmare. Al porticciolo di Cala Dogana, che come tutto il paesino,è posto in un'insenatura naturale a sud dell’isola, attraccanopiù volte al giorno aliscafi e traghetti provenienti da Trapani.A Levanzo dimenticate l’automobile: l’isola si può percorrerea piedi o in bicicletta, attraversando la strada principale che lataglia da nord a sud. Da non perdere il giro in barca per goderedal mare la vista delle numerose e splendide cale e calette. Distraordinario interesse è la visita alla “Grotta del Genovese”famosa per le testimonianze di arte preistorica del periodopaleolitico - con graffiti di cervidi, bovidi ed equidi e quelledel periodo neolitico, con figure dipinte tra le quali spicca untonno, protagonista da sempre delle attività economiche delleIsole Egadi. Infine sull'altipiano che domina l’isola a meno di300 mt. sul livello del mare, si possono ammirare le “CaseFlorio”, antico edificio circondato dai resti di una fattoria. A 38 chilometri ad ovest da Trapani emerge da splendideacque cristalline Marettimo: l’isola più montuosa e verdeg-giante dell'arcipelago delle Egadi, ricca di suggestive grotteraggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, delPresepe e della Bombarda. Sulla Punta Troia è visibile unafortezza borbonica un tempo adibita a prigione. La visita al-l'isola è oggi agevolata dalla presenza di sentieri pedonali checonsentono di apprezzarne il fascino; proseguendo lungo unodi questi si raggiunge la fonte Pegna, dove sopravvive unapiccola pineta. Tipiche di Marettimo sono anche numerosespecie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea.Le tre isole con le due minori, Formica e Maraone, sono ri-comprese nella Area Marina Protetta delle Egadi, la più vastad’Europa .

IL TERRITORIOIsole Egadi

Il castello di Punta Troia, edificato a strapiombo sul mare sull’omonimopromontorio dell’isola, è uno dei monumenti più antichi di Marettimo.In questo sito, già nel IX secolo, i Saraceni costruirono una torre di

avvistamento, coeva a quelle di Favignana e Levanzo, e successiva-mente nel XII secolo, Ruggero II, re normanno di Sicilia, fortificò le po-stazioni difensive delle Egadi tra le quali la torretta di Punta Troia. Fusolo nel 1600 che gli Spagnoli edificarono l’attuale castello, dotandolodi una grande cisterna per la raccolta dell’acqua e di una chiesettache fu chiamata “Reale Chiesa Parrocchiale” di Marettimo. Dagli stessispagnoli, la cisterna, venne successivamente adibita a prigione. Dallafine del ‘700 fu utilizzata dai Borboni come carcere per i reati politici.Nel 1803 vi fu rinchiuso Guglielmo Pepe, il più famoso dei patriotidella Repubblica Partenopea del 1799: visse orrende sofferenze inquesta fossa senza luce né aria e ne raccontò nelle sue memorie.Dalla chiusura del carcere, nel 1844: la fortezza fu utilizzata a scopimilitari fino all'ultima guerra. Il piano inferiore del castello è costituitoda un solo ambiente e da una scalinata che conduce al piano superiorea cui si accede tramite un androne e uno stretto passaggio, chiuso daun cancello che conduce ad una piccola scalinata che porta ad un ter-razzamento dove vi sono diverse stanze. Dopo anni di degrado il ca-stello di Punta Troia è stato restaurato e ospita nel suo interno il “Museodelle Carceri” e l’osservatorio della Foca Monaca dell’Area Marina Pro-tetta delle Egadi. L’antica fortezza diverrà un centro culturale nel cuoredel Mediterraneo. Nei primi giorni di giugno ha ospitato la kermesse“Mare Tango Mare”, dedicata alla celebre danza argentina e organizzatada Tango Te Quiero Mas di Nicolò Noto con la collaborazione dell’as-sociazione CSRT Marettimo che promuove la cultura sull’isola e gesti-sce il museo del mare e dell’emigrazione. Il castello che si trova acirca 115 metri di altezza è raggiungibile via mare tramite imbarcazioni,poi risalendo una ripidissima scalinata, o via terra percorrendo un ertosentiero. Forse può apparire un luogo estraneo per ospitare una mi-longa ma, tanto per citare Paolo Conte, la milonga è per sua natura“inquieta” e può realizzarsi là dove ogni milonguero desidera. L’appun-tamento con il tango, insieme danza e filosofia di vita, è destinato a ri-petersi ogni anno. Da segnalare, ai romantici che andranno a visitareil castello, la targa che ricorda il probabile passaggio nelle acque diMarettimo dell’Ammiraglio Horatio Nelson (che contribuì a soffocare larepubblica napoletana) e del suo sogno d’amore per Lady Emma Ha-milton avventuriera inglese, di casa alla corte dei Borbone, ricordataper essere stata la sua amante.

A Marettimo la prigione dei Borbonidiventa “Museo delle Carceri”

Il fascino del Castello

S.M.

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The archipelago of the Egadi Islands is composed of threemain islands, Favignana, Levanzo and Marettimo and a fewislets and rocks. It is situated approximately 7 km off the Si-cilian west coast, between Marsala and Trapani. Evidence of ancient human settlements has been discoveredin Levanzo and Marettimo which leads to the assumption thatthe last glacial period created a natural passage betweenAfrica and Sicily. In 241 BC the Romans conquered the EgadiIslands after the final battle of the First Punic War.After the end of the Roman Empire, Vandals, Goths and thenSaracens ruled the islands until in 1081, when the Normansoccupied the territories and fortified them. Then the islandsbecame property of Pallavicini-Rusconi family and in 1874they became a possession of Florio family.Favignana, the largest, lies approximately 9 sea-miles westoff Trapani, its land area is 19.38 square km and has 33 kmof rugged coastline dotted with pits and several impressivegrottos. In ancient times Favignana was called Aegusa, whichmeans butterfly and refers to the shape of the island. The cur-rent name derives from Favonio, a warm wind blowing fromthe west which also determines the very mild weather of theisland. In the town centre there are entrances to the caves ofcalcarenite and sandstone rock situated in the area of San-t'Anna. This was the early urban site, built in the mid-17thcentury and where the hypogean gardens can be admired. TheFlorio’s family Tonnara (Tuna factory), built in the 19th centuryand overlooking the harbour, is an excellent example of indu-strial archaeology. Few miles away from Favignana there isLevanzo, the closest island to Trapani, with a small port anda beautiful little town. Levanzo lies approximately 8 miles westoff Trapani and in ancient times was known as Phorbantia,from the name of a sort of spice that grows on the island.Smaller than Favignana and Marettimo, it is an uncontamina-ted paradise with high cliffs that drop into the sea. The tinyport of Cala Dogana has been built, as the rest of the town, ina natural creek on the south side of the island; during the dayhydrofoils and ferries coming from Trapani dock in the littleport. If you are in Levanzo you can forget about cars: you canwalk or cycle across the main street that goes through the is-land from north to south. A must-do is a boat trip around theisland to enjoy from the sea the wonderful view of the severalbays and little creeks. “Grotta del Genovese” is an extraordi-nary place to visit: it is famous for the prehistoric Palaeolithicgraffiti, representing deer, cattle and equine, and the Neolithiccave paintings, the most important of which represents atuna, one of the vital resources of the Egadi Islands’ economy.On the plateau that dominates the island, less than 300 metresabove sea level, there is an amazing view of the Case Florio,an ancient building surrounded by the rest of a farm.The third island, Marettimo is 38 km west off Trapani: themost mountainous and verdant of the archipelago, surroun-ded by pristine clear water, full of grottos that are accessibleonly by boat. Particularly impressive are Cammello, Presepeand Bombarda. On the top of Punta Troia there is a fort fromthe Bourbon period which in the past was also used as a pri-son. Visiting the island nowadays is facilitated by several pe-destrian paths that allow admiring fascinating views. One ofthe pedestrian path leads to the Pegna, a spring next to a littlepine forest. Marettimo is also well known for its flora, withlots of species typical of the Mediterranean maquis.The three main islands together with the two smaller ones,Formica and Maraone, form part of the Egadi Islands MarineProtected Area (Marina Protetta delle Isole Egadi), the largestin Europe.

THE TERRITORYEgadi Islands

The castle of Punta Troia is built on the headland of the islandoverlooking the sea and is one of the oldest monuments of Ma-rettimo. In the IX century the Saracens had already built a tower

on this site, coeval with those of Favignana and Levanzo. Later in thetwelfth century, Roger II, the Norman king of Sicily, fortified the defensivepositions of the Egadi including the tower of Punta Troia. It was notuntil the 1600’s that the Spanish built the present castle, giving it alarge cistern for collecting water and a small church called “Royal Pa-rish Church” of Marettimo. The cistern was subsequently used as aprison by the same Spaniards. From the end of the 1700’s it was usedby the Bourbons as a prison for political offenses. In 1803 GuglielmoPepe, the most famous patriot of the Neapolitan Republic of 1799,was jailed there: in this pit without light or air he saw horrible suffering,of which he told in his memoirs. Since the closing of the prison, in1844 the fortress was used for military purposes until the last war. Thelower floor of the castle consists of a single room and a staircase thatleads upstairs via an entrance hall and a narrow passage. This leadsto a small staircase and on to a terrace where there are differentrooms. After years of decay, the castle of Punta Troia has been restoredand contains within it its walls the “Museum of Prisons” and the ob-servatory of the Monk Seal in the Marine Protected Area of the Egadi.The goal is to transform the old fortress into a cultural centre at theheart of the Mediterranean. At the beginning of June it hosted theevent “Mare Tango Mare”, dedicated to the famous argentine tangodance and organised by Tango Te Quiero Mas and Nicolò Noto, incollaboration with the C.S.R.T. Marettimo, which promote culturalevents on the island and manages the maritime museum called ‘Museodel Mare’. The castle can be found at 115 metres and is reached byboat and then a climb up a steep staircase, or overland along a steeppath in the mountain. The place might seem inappropriate to host a‘milonga’ (the tango event), but as Paolo Conte says in one of his fa-mous songs, the milonga has an unsettled nature and it can takeplace anywhere tango dancers wish to dance. The appointment withtango, which is dance and lifestyle together, will be repeated everyyear. Of note, romantics visiting the castle will see a plaque comme-morating the likely step in the waters of Marettimo Admiral HoratioNelson (who helped crush the Neapolitan Republic) and his dreamof love for Lady Emma Hamilton, an English adventurer lodging at thecourt of the Bourbons, who is remembered for being his mistress.

A Marettimo la prigione dei Borbonidiventa “Museo delle Carceri”

The charm of the CastleIn Marettimo the Bourbon prison becomes the

“Museum of Prisons”

Il fascino del Castello

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LE SCELTE DI PIACERE|PIACERE’S CHOICE | EGADI

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | EGADI

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Il miele di Erica multiflora ha un aromaintenso e persistente, colore ambra concaratteristici riflessi arancio, cristallizzacon pasta morbida molto fine e spal-mabile. Si accompagna molto bene coni formaggi. Ha proprietà diuretiche.

MIELE DI ERICA

Il miele di rosmarino ha un colore giallopallido quasi bianco, odore gradevoleleggermente balsamico e sapore delicato,cristallizza con cristalli fini. Si usacome dolcificante delle bevande e per laprima colazione. Adatto come tonico delfegato e contro le affezioni respiratorie.

MIELE DI ROSMARINO

Il miele di timo è notevolmente aroma-tico, cristallizza dopo alcuni mesi spessocon cristalli irregolari, colore da ambrachiaro ad ambra, odore floreale e spe-ziato abbastanza persistente. Curativoper le disfunzioni del fegato.

MIELE DI TIMO

Apicultura - AffittacamereVia Chiesella, 3 - Marettimo (TP) - Tel. 328.2370676 / 368.282985

Punti vendita:FAVIGNANA: Piazza Madrice, 8 - MARETTIMO: Via Municipio, 28

www.isoladelmiele.it - [email protected]

IL MIELE DELLE EGADI / HONEY FROM THE EGADI ISLANDS

La tradizione apistica delle Isole Egadi, documentata fin dal 1500, trova riscontro nel miele prodotto dall’azienda Isola del Miele, checon passione e moderni sistemi di allevamento si dedica a questa antichissima arte nel pieno rispetto della salvaguardia dell’ApeMellifica Sicula. Il miele della riserva naturale delle Isole Egadi è di altissima qualità, grazie alla natura incontaminata e l’inaccessibilitàdei luoghi dove pascolano le api. Presso i nostri punti vendita di Favignana e Marettimo avrete la possibilità di degustare i nostriprodotti scoprendone le caratteristiche a seconda delle varietà. L’azienda, inoltre, effettua spedizioni su richiesta in Italia e all’estero.Si offre inoltre, la possibilità di alloggiare nella struttura Residence Isola del Miele, inaugurata nel 2005 e posta in posizione panoramicaa poca distanza dai due porticcioli.

The beekeeping tradition of the Egadi Islands, tracing back to the beginning of the 1500’s, finds proof and continuation in the honey produced by the Isola delMiele, which, with passion and modern farming systems, has dedicated itself to this ancient art in the full respect of the conservation of the Sicilian Honey Bee.The honey from the natural sanctuary of the Egadi Islands is of the finest quality, thanks to pristine nature and the inaccessibility of the areas where the beesthrive. In our shops in Favignana and Marettimo you will have the chance to taste our products and discover the unique traits of each different variety. Shippingall over Italy, as well as abroad, is provided upon request. We also offer the possibility of accommodation within our Residence Isola del Miele, opened in2005, and strategically situated in a panoramic spot, a short distance from the two small docks.

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ISOLE EOLIE / AEOLIANS ISLANDSPartenze giornaliere / Daily departures

ISOLE EGADI / EGADI ISLANDSPartenze giornaliere / Daily departures

www.usticalines.it - [email protected]

Call Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

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ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2012Valido dal/valid from 20-06 al/to 10/09

ALICUDIFILICUDILIPARIPANAREARINELLAS.M. SALINASTROMBOLIVULCANO

da/from MILAZZO06.2006.2006.20 07.50 09.40 12.00 14.25 16.20 19.1007.50 09.40 14.25 16.2006.20 19.1006.20 07.50 09.40 14.25 19.1007.50 09.40 14.25 16.2006.20 07.50 09.40 12.00 14.25 16.20 19.10

LIPARIPANAREARINELLAS.M. SALINASTROMBOLIVULCANO

da/from MESSINA07.00 09.05 13.20 15.00 18.1007.00 09.05 15.0007.00 18.1007.00 09.05 13.20 18.1007.00 09.05 15.0009.05 13.20 15.00 18.10

ISOLE EOLIE / AEOLIANS ISLANDSPartenze giornaliere / Daily departures

ISOLE EOLIE

da/from PALERMO13.50

da/from TRAPANI07.30 09.20 10.45 12.30 14.10 16.35 17.45 18.55 20.2007.30 09.20 10.45 12.30 14.10 16.35 17.45 18.55 20.2009.20 14.10

ISOLE EGADI / EGADI ISLANDSPartenze giornaliere / Daily departures

bookingon-line

da/from FAVIGNANA08.00 09.50 11.35 13.20 16.25 17.25 18.35 19.45 20.5008.00 09.50 14.40 20.5009.55 14.40 16.4507.45 11.15 14.00 18.05 20.00

da/from LEVANZO

TRAPANIFAVIGNANAMARSALA

da/from MARETTIMO10.35 15.45 17.2510.35 15.45 17.2510.35 17.25

FAVIGNANAMARETTIMO

da/from MARSALA07.05 09.15 13.20 16.05 19.2009.15 13.20 16.05

08.20 10.10 11.15 13.00 17.05 18.15 19.25 21.1011.15 13.00 17.05 18.15 19.2515.00

FAVIGNANALEVANZOMARETTIMO

TRAPANILEVANZOMARETTIMOMARSALA

TRAPANIFAVIGNANAMARETTIMO

coincidenza a / connection at Favignana

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Call Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

Regione SicilianaDipartimento Trasporti

e Comunicazioni

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PIACERE SICILIA|ISOLE EGADIINCONTRI DI VIAGGIO

Esiste un’isola, quasi nascosta, dove il mare versa ipropri frutti almeno quanto la terra. Il turismo lasfiora senza rovinarla. Il giorno e la notte sono scan-

diti dal brusìo delle onde.Bastano una quarantina di minuti di aliscafo da Trapaniper raggiungere Marettimo, Hiera per chi volesse chiamarlacosì come è stata battezzata, Marìtima invece è il nomelatino, probabilmente legato all’abbondanza di timo selva-tico che cresce sul suo mistico suolo. È proprio abbondanza la parola che lega il suolo al mare,i pesci alla fauna. Abbondanza che deriva dal distaccoprecoce di Marettimo dalla terraferma diversi millenni primadelle altre sorelle Egadi, e che ne ha determinato varietànelle piante endemiche in montagna, pescosità e ricchezzagastronomica.Chi si trova a Marettimo sa perché è lì. Non ci si reca percaso. L’enorme fascino è rispettato da un turismo non vio-lento e dal tempo che scorre lento scandito dal ritmo dellostrascico delle reti da pesca issate tutte le mattine al portovecchio; dai passi che riecheggiano nelle sue antiche estrette vie; dal cicaleccio della vita domestica ancora svoltain gran parte fuori dall’uscio di casa; dal pigro aperitivonei bar del porto, rito non mondano, celebrazione quasipagana del sole che tramonta sulla vita semplice di isolanie turisti, resi tutt’uno, popolazione indistinta e compenetrata

MARETTIMO, l’isola che c’è…Marettimo, ever ever land…

There is an island, almost hidden to the human eye,where the ocean delivers an abundance of fruitsequal to that of the land. Tourism barely touches it

and does so without spoiling its nature. Daytime and ni-ghtime are marked by the humming of the waves. It takesforty minutes on the hydrofoil to reach Marettimo from Tra-pani. Hiera is its original name, Marìtima its Latin name, li-kely derived from the abundance of wild thyme whichthrives on her mystical grounds. Abundance is the wordthat connects the sea with the soil, the fish with the landanimals. Such abundance is brought about by the earlydetachment of Marettimo from the terrafirma, several mil-lennia before its sisters, the Egadi Islands. That producedthe variety of the endemic plants growing on its mountains,the richness of its fish and its spectacular gastronomy.If you are staying in Marettimo, you know there is a reason;it is never just a random choice. Its unbelievable charmshows the respect the island receives from a deferentialtourism and from the slow flowing of time, marked by therhythm of the shuffling of the fishing nets, drawn in eachmorning at the Old Port. Steps echo along the old andnarrow alleys. Everyday life comes alive with the chatteringthat still thrives outside the entrance doors. The lazy ape-ritivo in the cafe’s along the port, an all but mundane rite,celebrates, in an almost pagan ritual, the setting of the

di Laura Di Trapani

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nella magia che regna sovrana nell’isola. Uno spettacolovivace che merita di essere goduto. Inutile dire che qui èmolto facile trovare dell’ottimo pescato del giorno. Maret-timo conserva tra i suoi fondali banchi di cernie, dentici,orate. Oltre che per la pesca e l’allevamento, Marettimos’è distinta nei secoli per la produzione di miele da ApeMellifica Sicula, una varietà rara che è sopravvissuta solo

in questo piccolo paradisodi mondo. Numerosi naturalisti ognianno visitano l’isola per stu-diarla. Le antiche arnie ve-nivano prodotte con unapianta ombrellifera presente

sul territorio, la ferula detta “Fella” in dialetto. Chi ama cam-minare sarà felice di sapere che a Marettimo non si puòcircolare in moto o in macchina, la passeggiata è d’ob-bligo.Oltre allo splendido paesaggio, potrà trovare le Case ro-mane e la Chiesa bizantina a quota 248 m s.l.m., e quindiil rudere chiamato “semaforo”, a 500 m s.l.m.. Il secondopercorso dalle Case romane porta al Monte Falcone, a686 m s.l.m., il terzo porta verso Sud, dopo aver lasciatopunta Bassana, piega verso Nord-Ovest e raggiunge ilfaro. Un’altra delle passeggiate più suggestive è certa-mente quella verso il Castello di Punta Troia, oggi sede diun museo e di un osservatorio dell’Area Marina Protettadelle Isole Egadi.

MARETTIMO, l’isola che c’è…

sun over the simple life of the islanders as well as the tou-rists’, a population that has become one thanks to the ma-gic that reigns supreme over the island. A celebration oflife everybody deserves to enjoy. Needless to say that it isvery easy to find the freshest fish of the day. In Marettimo’ssea beds shoals of grouper, red snapper and sea basscan still be found. In addition to fishing and farming, Ma-rettimo emerged throughout the centuries for the produc-tion of the honey of the Ape Mellifica Sicula, a rare kind ofbee which has been able to survive only in this tiny cornerof paradise. Each year, plenty of naturalists visit the islandfor their research on this bee. Their ancient beehives wereproduced with an umbrella-shaped plant, endemic to theterritory, the ferula, or giant fennel, “Fella” in Sicilian dialect.If you love walking, you will be delighted to know that Ma-rettimo is closed off to car as well as scooter circulation.Strolling is the key word. In addition to the stunning lan-dscape, you will be able to visit the Case romane and theChiesa bizantina at 248 m above sea level, as well as theruins called “semaforo” (traffic light), at 500 m above sealevel. The second trail of the Case romane takes you tothe Monte Falcone, at 686 m above sea level, whereasthe third path takes you south, and after leaving PuntaBassana, it bends north-west to end in front of the li-ghthouse. One of the most evocative walks is indeed thepath towards the Castello di Punta Troia, which housesthe museum and the observatory of the Marina Protettadelle Isole Egadi.

Marettimo, ever ever land…

Chi si trova a Marettimo

… non si reca per caso

If you are staying in Marettimo

… it is never just a random choice.

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Favignana

Marettimo

Levanzo

Paese

PaesePaese

Cala Rossa

Cala Azzurra

Molo S. Leonardo

Cala Monaci

Punta SottileCala Grande

Punta Faraglione

Punta Ferro

Cala Rotonda

Preveto Lido Burrone

E10

Punta TroiaPunta Mugnone

Punta Cortiglio Punta Bassana

Punta Bombarda

Cala Bianca

Castello

Sc Cammello

Punta S. Simone

E1

Capo Grosso

Punta dei Sorci

Grotta del Genovese

FaraglionePunta S. Leonardo

Punta Altarella

CalaTramontana

Cala Calcara

CalaFredda

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www.usticalines.it - [email protected] Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2012Valido dal/valid from 20-06 al/to 15/10

ISOLE PELAGIE / PELAGIE ISLANDS

da/from PORTO EMPEDOCLE15.0015.00

LINOSALAMPEDUSA

da/from LAMPEDUSAPORTO EMPEDOCLELINOSA

07.3007.30 08.30 17.45

da/from LINOSAPORTO EMPEDOCLELAMPEDUSA

08.4509.40 18.15 19.00

Periodo / Period 20/06-10/09

da/from LAMPEDUSALINOSA 09.00 16.30

da/from LINOSALAMPEDUSA 10.15 17.40

Periodo / Period 11/09-15/10

bookingon-line

www.usticalines.it - [email protected]

Call Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

Regione SicilianaDipartimento Trasporti

e Comunicazioni

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PIACERE SICILIA|PANTELLERIAINCONTRI DI VIAGGIO

The rugged landscape of the volcanic island of Pan-telleria, the “black pearl of the Mediterranean”, showstwo signs of human presence: the terraces which

take the place of lava stone - dedicated to the cultivationof grapes and capers and the “dammusi”. These habita-tions with typical limewashed domes, dot the black islandwith white. Dammusu in Sicilian dialect, means roof (onthe contrary in central-eastern Sicily dammuso is the sto-rage space of typical Modican, Buccherese and IbleanMountain homes built inside natural caves). In the Trapaniregion it is the traditional home on the island of Pantelleriawhich draws its origins from Phonenician architecture,the first of which were square-shaped, small in size andbuilt from lava stone. The Romans however, were to tran-sform its originally flat-roof into a dome, an adaptationwhich allowed the gathering of water. The dome, besidesmaking the roof more secure from infiltration, allowed thechannelling of rain water into the tanks, supplying waterfor use during the long, dry Pantellerian summer. The dam-muso, in its typical form, is composed of a large livingroom overlooked by the master bedroom - arkova and se-parated by a curtain, and a kammarinu, or children’s be-droom, often used as a storeroom or pantry. Flanking themain dammuso building there is often a kitchen, a store, abarn or a cellar. Outside, in front of the main body we find a terrace, ‘upassiature’, delimited along its entire length by the ‘duk-

L’ISOLA DEI “DAMMUSI”

THE ISLAND OF “DAMMUSI”

Spruzzi di bianco sull’isola nera

L’aspro paesaggio dell’isola vulcanica di Pantelleria,la “perla nera del Mediterraneo”, è caratterizzato dadue segni della presenza umana: i terrazzamenti,

spazi rubati alla pietra lavica e dedicati alle colture dellavite e dei capperi; i dammusi. Abitazioni che, con le tipichecupole trattate a calce, punteggiano di bianco l’isola nera.Dammusu, in dialetto siciliano, vuol dire tetto (ma nella Si-cilia centro orientale dammuso indica la parte della tipicacasa storica modicana, buccherese e dei Monti Iblei, co-stituita da una grotta naturale adibita a locale di servizio).Nel trapanese con efficace sintesi (la parte per il tutto) èla tradizionale casa dell’isola di Pantelleria, che trarrebbele sue origini nell’architettura Fenicia, cui si farebbero ri-salire i primi esemplari costruiti con pietra lavica, conforma quadrata e di piccole dimensioni. Furono però i ro-mani a trasformare il tetto, fino ad allora piano, in una cu-pola. Adattamento propedeutico alla raccolta delle acque.La cupola, oltre a rendere il tetto più sicuro dalle infiltrazioni,consentiva di canalizzare la pioggia nelle cisterne per co-stituire le riserve d’acqua da usare durante la lunga esecca estate pantesca. Il dammuso, nella sua forma tipica,è composto da un grande locale, sala, su cui si affaccia lacamera da letto principale, ‘l’arkova’, chiusa da una tenda,e da un ‘kammarinu’ ossia la camera da letto per i bambini,ma anche ripostiglio o dispensa. Al dammuso principalesi affiancano spesso costruzioni adibite a cucina, a depo-sito, a stalla o a cantina. All’esterno, davanti al prospetto

A spray of white on the black island

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di Stefania Martinez

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PIACERE SICILIA|PANTELLERIATRAVEL ENCOUNTERS

principale, troviamo un terrazzo ‘u passiature’ delimitatolungo tutta la sua lunghezza dalla ‘ddukkena’ un vero eproprio sedile in muratura. Il dammuso “urbano” ha semprela facciata principale intonacata, a differenza dei dammusi“di campagna” lasciati grezzi, a pietra viva. I pavimentierano realizzati in cemento grezzo o, nelle case dei piùabbienti, con mattonelle decorate. Caratteristici sono gliantichi prospetti della zona sud-ovest dell’isola (Scauri -Rekhale) costituiti da una veranda chiusa con archi, ogginon più consentiti. Più di recente è d’uso aggiungere sulpassiature una copertura realizzata con una struttura dicanne e legno (cannizzato). Le tecniche di costruzionedel dammuso sono andate evolvendo col tempo: la piùantica consiste nella cosiddetta casciata. In pratica veni-vano realizzate due pareti di pietre più grosse, una internaed una esterna con un intercapedine riempita di pietruzze.I dammusi più antichi, realizzati con questa tecnica, infatti,arrivano a misurare anche due metri ed assicurano diversivantaggi: la possibilità di ricavare armadi (stipa-mmuru) enicchie (kasène); il mantenimento del microclima interno(fresco d’estate e caldo d’inverno). La sapienza ediliziadegli isolani nel realizzare i dammusi ha tenuto conto didue fattori principali: il riparo dai venti più freddi (con lepareti esposte a nord prive di aperture) e aperture a orienteper offrire all’interno maggiore quantità di luce possibile.Negli anni ‘40 e ‘50 i dammusi cominciarono ad essererealizzati con la “moderna” tecnica della muratura in pietratagliata (ridotti tempi di costruzione ma maggiori costi).Oggi i dammusi continuano ad essere costruiti ma l’unicoruolo rimasto alla pietra è quello di rivestimento esterno,nel rispetto estetico ed architettonico della tipologia abita-tiva locale. Molto s’è perso delle caratteristiche originali, inquanto le nuove costruzioni si sono dovute adattare allemodificate esigenze dei nostri tempi, prima tra tutte la pre-senza del bagno, assente del tutto originariamente. Ciònon toglie, comunque, che le odierne interpretazioni diqueste tipiche abitazioni, pur rispecchiando i gusti del pro-gettista o del proprietario, nulla tolgono al fascino originaledel vecchio dammuso.

kena’ - an inbuilt bench. The “urban” dammuso alwayshad plastered facades, unlike rustic “country” dammusowhich were left rough with bare stone. The floors weremade of rough concrete or in the homes of the wealthy,decorated with tiles.Typical are the old buildings on the south-west of the is-land (Scauri - Rekhale) consisting of a closed verandawith arches, now no longer allowed. More recently it iscustomary to add onto the passiature a cover made ofcane and wood (cannizzato-cane roof). The dammuso’s construction techniques have evolvedover time: the oldest is the so-called casciata. Two walls were made of large stones, one internal andthe other external and the cavity was then filled with smal-ler stones. In the oldest dammuso made with this techni-que in fact, the walls measure up to two metres and pro-vide several advantages: the possibility of providingwardrobe space (stipa-mmuru) and niches (kasène) andmaintaining the indoor climate (cool in summer and warmin winter). The islanders’ knowledge of building a dammuso takestwo main factors into account: shelter from cold winds(north-facing walls with no openings) and openings tothe east that allow as much light in as possible. In the‘40s and ‘50s dammusos began to be made with the “mo-dern” technique of stone cutting masonry (reduced con-struction time, but higher costs). Today dammusos are still being built, but the stone fini-shing is merely in accordance with the aesthetic and ar-chitecture of local buildings. Much has been lost of the original features, as new buil-dings have had to adapt to the changing needs of our ti-mes, such as the presence of the bathroom, originally notpresent at all. The fact remains, however, that modern interpretations ofthese traditional houses, while reflecting the tastes of thedesigner or owner, take nothing away from the originalcharm of the old dammuso.

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOINCONTRI DI VIAGGIO

San Vito Lo Capo è la spiaggia più bella d’Italia.Affermazione impegnativa, ma credibile, poichégiunge dall’autorevole sito www.tripadvisor.it. L’in-

dicazione è frutto di giudizio e di voto di migliaia diviaggiatori. Anzi, per dirla tutta, San Vito Lo Capo è dinuovo la spiaggia più bella d’Italia, perché è in testaalla classifica per il secondo anno consecutivo. A noinon piacciono le semplificazioni e gli schematismi, se-condo i quali a tutto bisogna dare ordine, classificazione,graduatoria e misura commerciale ed economica, tut-tavia è innegabile che San Vito sia davvero una spiaggiameravigliosa che non ha nulla da invidiare a quelle tro-picali fatte di sabbia dorata e incorniciate da acqua cri-stallina. “San Vito lo Capo – spiega ancora tripadvisornel presentare la località – non è ancora stata investitadal turismo di massa e se siete in cerca di un soggiornodi mare all’insegna del relax nella Sicilia più autentica,questa è la località ideale”. Sottoscriviamo, anche se, aonor del vero il comune di San Vito, da solo, contribuiscealle statistiche turistiche di presenze per quasi il 50%del totale della provincia di Trapani. Perché la spiaggiaha questa attrattiva? È un complesso di fattori, a co-minciare dalla strada per giungere a San Vito. Non èuna strada che passa da San Vito, in direzione di unluogo o di un altro. È la strada per San Vito… e basta!Attraversata una stretta valle, immediatamente dopo lafrazione di Purgatorio, ecco apparire la discesa verso ilmare di Castelluzzo e le scogliere di Makari. Un anticipodel borgo marinaro, poche case di pescatori attorno al-

San Vito Lo Capo is the most beautiful beach inItaly. It sounds like a very binding statement, yet100% trustworthy, as it comes from the authori-

tative www.tripadvisor.it website. The statement is theresult from the votes and reviews of thousands of tra-vellers. In fact, San Vito Lo Capo is, again, the most be-autiful beach in Italy, as it is on top of the chart for thesecond year in a row. We are not big fans of simplifica-tions and schemes, which tell us that we must organize,classify, put everything on a list, then measure it accor-ding to commercial and economic parameters; however,it is undeniable that San Vito is a stunning beach thathas nothing to envy to the tropical sites made ofgolden sand framed by crystalline waters.“San Vito lo Capo – tripadvisor explains in the presen-tation of the site – has not been taken over by masstourism; therefore, if you are looking for a relaxingbeach vacation within the most authentic heart ofSicily, this is the ideal location for you”. We endorse allof it, although, truth be told, San Vito, alone, contributesto the statistics with almost 50% of tourists presenceout of the whole Trapani province.Why does this beach create such a major attraction? Itis a mix of factors, starting with the road that takes youto San Vito. It is not a road that goes through, boundfrom one location to the next. It is the road for San Vito… and there you are! After driving through a narrowvalley, immediately after the fraction of Purgatorio, thereappears the downhill road towards the beaches of

ITALY’S MOST BEAUTIFUL BEACHTwo kilometres of tropical sand

LA SPIAGGIA PIÙBELLA D’ITALIADue chilometri di sabbia tropicale

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di Silvia Ippaso

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOTRAVEL ENCOUNTERS

l’imponente Santuario di stile normanno, ovviamentededicata a San Vito, e la spiaggia che si distende sottoil monte Monaco da est ad ovest verso il porto e il pro-montorio su cui sorge il faro. Una lingua di sabbia fine, bianca con sfumature dorate,lunga quasi due chilometri. Il mare riflette l’azzurro delcielo e assume le diverse gradazioni del turchese finoal blu intenso in acque più profonde. In prossimità dellabattigia l’acqua è limpida e trasparente ed il biancodella sabbia contribuisce ad accentuare i riflessi balu-ginanti del sole. Una spiaggia che trasmette benesseree serenità. La sabbia è consistente ma non compatta,soffice ma non troppo fine al punto di affondarvi.A causa della conformazione della costa le correntimarine sono quasi assenti. La spiaggia di San Vito per-tanto, risulta particolarmente indicata anche per chinon è nuotatore provetto e per i bambini. La battigia di-grada dolcemente consentendo di allontanarsi dallariva per più di 30 metri senza che, almeno con marecalmo e in assenza di risacca, vi siano irregolarità sulfondale.Un tappeto di sabbia bianca che infonde sicurezza,che accoglie. Consigliare un particolare tratto di spiaggiaè impossibile, l’uno vale l'altro, e tutti sono incantevoli.La scelta è, semmai, se si vuole rimanere a due passidai bar e dai locali sulla via principale (che muore pro-prio sulla spiaggia), oppure prendere un bagno in unpunto più distante dalla folla. Quasi tutta la spiaggia ècomunque facilmente raggiungibile da ogni punto delpaese.

Castelluzzo and the sea cliffs of Makari. An anticipationof the small marine village, a few fishermen housesbuilt around the towering Norman style sanctuary,indeed dedicated to San Vito, then the beach, stretchingeast to west, below Mount Monaco, towards the portand the promontory where the lighthouse is located. Astretch of fine, white sand with golden hues, almost 2km long. The sea reflects the blue of the sky, rangingfrom the different shades of turquoise to the intenseblue of the deeper waters. By the foreshore, the wateris crystal clear, and the whiteness of the sand enhancesthe brilliance of the sun rays. This is a beach thatreleases tranquillity and wellbeing. The sand is thickyet not compacted, soft yet not too fine, preventing youfrom sinking into it! Thanks to the conformation of thecoastline, marine currents are almost never present,and this is why this beach is ideal for those who arenot expert swimmers and for children. The foreshoredeclines slowly and gently, thus allowing you to wadein the water for over 30 m without running into any irre-gularity of the sea bed when the sea is calm andwhen there is no undertow. A carpet of white sand thatmakes you feel welcome and safe. It is not possible torecommend one particular stretch of the beach. Theyare all equally beautiful. The decision is whether toremain close to the cafe’s and the bars along the mainroad (which ends right on the beach), or to move awayfrom the crowds. Almost the entire beach is easily ac-cessible from any point in the village.

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Page 100: Piacere Sicilia N. 2

L’Hotel è situato in una posizione ideale, vicinoal mare, all’isola pedonale permanente, ai ne-gozi, ai locali pubblici.Le nostre camere, climatizzate e fornite di ognicomfort, sono arredate tutte con raffinatissimogusto, seguendo lo stile di alcuni paesi bagnatidal Mediterraneo come la Sicilia, la Grecia, laTunisia, il Marocco, la Spagna…

The Hotel is situated in an ideal location,close to the sea, the pedestrian zone, shopsand public places. Our rooms are air condi-tioned and equipped with every comfort andare all furnished with refined taste, in thestyle of countries bordering the Mediterra-nean such as Sicily, Greece, Tunisia, Mo-rocco, Spain ...

Hotel Vento del Sud

SAN VITO LO CAPOVia Duca degli Abruzzi, 183Tel. 0923.621450 - Cell. 328.0074206

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MANGIARE

DORMIRE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | SAN VITO LO CAPO

È un moderno ed elegante hotel di nuovacostruzione sulla via principale del paese,da dove si gode una meravigliosa vedutapanoramica sulla cittadina.Le camere sono ampie, luminose e dotatedi tutti i comfort. L’albergo mette a dispo-sizione dei suoi ospiti la spiaggia privata eattrezzata.

Helios Hotel

An elegant and modern hotel, newly builton the main street, boasting a marvellousview of the township. Rooms are large,luminous and fitted with all comforts. TheHotel offers its clients access to the privatebeach.

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 297/299 Tel 0923.974418 - Cell. 335.8211416

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Il mare sullo sfondo e intorno la tipica ve-getazione isolana. Alle porte di San VitoLo Capo una nuova elegante struttura do-tata di sala interna e di due sale esterne.La location perfetta per gustare le propostedi una cucina attenta al territorio e ai saporiautentici del mare...

The sea as backdrop, surrounded by typi-cal island vegetation. At the entrance toSan Vito Lo Capo an elegant, new structurewith one indoor sala and two outdoor sa-las. The perfect location to taste territorialofferings and authentic sea flavours.

Il Ficodindia - Ristorante

SAN VITO LO CAPOProlungamento Via SavoiaTel. 0923.972446 - Cell. 347.4538902

[email protected]

[email protected]

Situato a pochi metri dal mare, l’hotel Trina-cria è il nuovo punto di riferimento per i turistie i visitatori di San Vito Lo Capo. Hotel acco-gliente su misura delle esigenze di ognuno,in grado di offrire non solo un piacevole sog-giorno ma anche servizi accurati.

Located a few metres from the sea, the Tri-nacria Hotel is the new reference point fortourists and visitors in San Vito Lo Capo.Comfortably tailored to the needs of eve-ryone, it can offer not only a pleasant staybut also some other well planned services.

Hotel Trinacria

SAN VITO LO CAPOVia Mazzini, 39Tel 0923.621475 / 621467 / 974624

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SLEEP • EAT • DO | SAN VITO LO CAPOMANGIARE

Un panino da prendere a morsi, una bibitada gustare a sorsi…Morsi e sorsi accontenta i gusti di tutti conuna variegata scelta tra panini, tavola calda,pizza e tante buone leccornie da accompa-gnare con bibite, succhi e tanto altro ancora.Nelle cuore di San Vito un punto ristoro unicoed inconfondibile.

A sandwich to bite, a drink to sip...Morsi e Sorsi pleases everyone with a variedchoice of sandwiches, snacks, pizza and lotsof delicious titbits served with soft drinks,juices and much more. In the heart of SanVito it is a one-of-kind eating place.

Morsi e Sorsi - Fast Food

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 85Cell. 328.7646977

Il ristorante giardino, Profumi di Cous Cous,posto all’interno dell’Hotel Ghibli, vuole es-sere un esclusivo angolo di ristoro per chi èalla ricerca di antichi sapori mediterranei, diprofumi misteriosi e di aromi nord-africani abase di cous cous di pesce o preparato in di-verse versioni. Insieme alla formula mare-sole, si promuove soprattutto il mangiare edil bere di qualità.

Profumi di Cous Cous - Ristorante

The garden restaurant Profumi di Cous Cous,located within the Ghibli Hotel premises, aimsto be an exclusive refreshment corner for thosein search of ancient Mediterranean flavours,mysterious scents and the typical North Africanaromas of the fish couscous, as well as othervarieties of this traditional dish. In addition tothe “sun-and-sea” formula, we promote the hi-ghest quality of dining and drinking.

SAN VITO LO CAPOViale Regina Margherita, 80Tel. 0923.974155

[email protected]

In uno scenario inconfondibile, il ristoran-tino Syrah sceglie le materie prime di altaqualità per una cucina impeccabile, dal-l’antipasto al dolce, esaltando il gusto si-ciliano e proponendo una fornita carta deivini, improntata sulle eccellenze del nostroterritorio.

In a unique setting, the restaurant Syrahchooses raw materials of the highest qua-lity for an impeccable cuisine, from startersto desserts, enhancing the taste of Sicilyand offering a well provided wine list, ba-sed on the excellence of our territory.

Ristorantino Syrah

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 5

Tel. 0923.972028Cell. 347.1367315

Il ristorante Agorà propone la vera essenza dellacucina mediterranea. Dai piatti semplici a base dipesce locale, alla pasta fresca condita con l’utilizzodi materie prime raccolte e servite in tavola. Agliospiti è riservata un’accoglienza familiare e cor-tese. Il locale dispone di una terrazza esterna ovepoter godere di un incantevole veduta.Si effettuano prenotazioni anche per banchetti.

Agorà Restaurant offers the very essence ofMediterranean cuisine. From the simple dishesof local fish, to homemade pasta dressed withsauces strictly obtained from the freshest pro-duce. Our guests will find a friendly and welco-ming environment. The venue has an outsideterrace which offers an enchanting view. Weaccept reservations for private banquets.

Agorà - Ristorante

SAN VITO LO CAPO - Piazzetta Marinella, 5Tel. 0923.974442 - Cell. 392.2115037

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Nella nostra nuova pizzeria e panineria cer-chiamo di deliziare i buongustai in cerca delletipicità nostrane. Nata nel corso pedonale diSan Vito Lo Capo, la pizzeria Scialai è in gradodi offrire una vasta scelta di pizze al taglio, daigusti più tradizionali ai più sfiziosi, tavola caldae panini preparati con ingredienti sempre fre-schi e di ottima qualità, garantendo servizio ecortesia.

Nello straordinario scenario, tra mare incontaminatoe la splendida spiaggia di San Vito Lo Capo, Il PepperJam Cafè offre ai più curiosi ed esigenti buongustaiuna cucina che ha nel fresco pescato locale il segretodella sua raffinata genuinità.Il sevizio è informale ma impeccabile, la lista deivini, esclusivamente locali, è una piacevole sorpresa.Dopo cena il locale si trasforma con musica live,Karaoke e dj set.

Immersed in a beautiful setting, between the pri-stine ocean and the beautiful beach of San VitoLo Capo, Pepper Jam Café offers he most cu-rious and demanding gourmets a cuisine whichfinds the secret of its refined authenticity in itslocal fish-based dishes. The service is informalyet impeccable, and the exclusively local winemenu will be a pleasant surprise. After dinnerthe venue offers live music, karaoke, and dj set.

MANGIARE

DORMIRE • MANGIARE • FARE | SLEEP • EAT • DO | SAN VITO LO CAPO

Scialai - Pizzeria e Panineria

Pepper Jam Cafè

In our new pizzeria and panineria we try toplease the food lovers in search of local tradi-tional dishes. Opened on the off-traffic boule-vard of San Vito Lo Capo, Pizzeria Scialai offersa wide variety of sliced pizzas, from the mosttraditional to the fanciest combinations, as wellas cafeteria food and panini, always made withthe freshest ingredients of the finest quality,and always providing the kindest of service.

SAN VITO LO CAPO - Via Savoia, 14Tel. 0923.621016

SAN VITO LO CAPO - Via Lungomare, 38Tel. 0923.972795 [email protected]

Tradizione, sapori, gusto e passione dellacucina siciliana: questo è ciò che rappre-sentano i nostri piatti, preparati con curaed attenzione nel contenuto, nella forma enei colori.

Crik & Crok - Gusto e passione

Tradition, flavours, taste and passion ofSicilian cooking: this is what our mealsrepresent, prepared with care and attentionto contents, form and colour.

SAN VITO LO CAPOVia Margherita, 99Cell. 333.6068268

[email protected]

La pizzeria a gestione familiare offre una quan-tità infinita di pizze per accontentare tutti i gu-sti. Ed in più il tradizionale “pane cunzato” gliarancini, le panelle e tanti altri prodotti tipicisiciliani come le caponate e, per chi ama te-nersi leggero, le insalatone fresche. Inoltre,per i cultori dei piatti tipici, tutti i giorni couscous di pesce locale anche da asporto.

The family-run pizzeria offers an endless varietyof pizzas for everybody’s taste. In addition, youcan find the traditional ‘pane cunzato’, arancini,panelle, and many more typical Sicilian dishessuch as ‘caponata’, as well as big salads forthose who are watching their weight. Thosewho love traditional cuisine will enjoy fish cou-scous made fresh daily, also available as a takeaway.

Da Salvo - Pizzeria

SAN VITO LO CAPOVia Regina Margherita, 49Cell. 328.1387982 / 328.1386467

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Among scogghi and cuticchi

MakariThe happy village

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOINCONTRI DI VIAGGIO

Makari propone la solita consumata diatriba tra gliamanti del mare. Meglio la spiaggia o gli scogli?Meglio i ciotoli arrotondati dall’incessante moto

delle onde, o la sabbia bianca e fine di San Vito Lo Capo?Quale che sia la risposta, infine, l’unica vera differenza traMakari e San Vito è proprio la conformazione del litorale.Il mare di Makari, poi, non ha nulla da invidiare alle acquedella vicinissima San Vito. L’origine dell’insediamento abi-tato, poi, è lo stesso. Makari è solo 3 chilometri prima diSan Vito Lo Capo ed altro non è, almeno il nucleo originariodi abitazioni ancora riconoscibili, che un borgo di originimarinare. Poco più di 50 o 60 famiglie, forse neppure 200abitanti nei mesi invernali, qualche migliaio in quelli estivi.La particolarità è che non si tratta del classico borgo ma-rinaro sulla costa, dalla quale dista in linea d’aria meno diun chilometro. Il nucleo di case della vecchia Makari sitrova su un leggero pendio, a mezza costa del monte, conalle spalle una ripida parete rocciosa che scollinando sul-l’altro versante si apre sulla Riserva Naturale Orientatadello Zingaro. Makari domina il Golfo di Cofano e losguardo dal paesino, ma anche dalla piana, abbracciaMonte Cofano, altra area di riserva a picco sul mare, eCala Mancina. Fu probabilmente luogo di insediamento dipescatori ma anche di contadini. Un borgo ameno, comelascerebbe intuire l’assonanza con l’aggettivo greco “ma-karios”: felice. Ma forse la distanza dalla costa fu anchemisura di difesa dalle frequenti scorrerie dei pirati barba-reschi come testimoniano le numerosi torri di avvistamento,di epoca cinquecentesca e seicentesca, ma alcune co-

Makari opens up the usual, yet never ending argu-ment among sea lovers. Which is better? Sandybeach or rocks? The round pebbles, smoothed

by the incessant rolling of the waves, or the fine whitesands of San Vito Lo Capo? Whatever the answer mightbe, the only real difference between Makari and San Vitois the conformation of the coastline. The waters of Makarihave nothing to envy to those of the adjacent San Vito.The origins of the settlements are exactly the same. Makariis located only 3 km before San Vito Lo Capo, and it is, infact (at least the original core of its still recognizable dwel-lings) an old small sea village of no more than 50 or 60families, with a population that does not even reach 200during the winter months, and a few thousand during thesummer season. Its peculiarity lies in the fact that this isnot a typical coastal village, which is less than 1 km awayas the crow flies. The group of houses of Old Makari is lo-cated on a gentle slope, halfway up the mountain. Rightbehind it, a steep rock face, which on the opposite sideopens up onto the Zingaro Natural Reserve (Riserva Na-turale Orientata dello Zingaro). Makari dominates the Gulfof Cofano (Golfo di Cofano). Overlooking from the village,as well as from below, it embraces Monte Cofano, anotherprotected area towering straight over the ocean, and finally,Cala Mancina. Makari was probably a farming, not just afishing settlement. A pleasant site, as one would guessfrom the Greek adjective “makarios”: happy. Its location,away from the coast, also worked as a defence tool againstthe frequent incursions from the Barbaresco pirates, as

MakariIl borgo feliceTra scogghi e cuticchi

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di Stefania Martinez

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOTRAVEL ENCOUNTERS

struite su torri preesistenti, che costellano tutto il litoraleda Trapani a Castellammare del Golfo. La più vicina alborgo di Makari è la torre di Isulidda costruita a strapiombosulla scogliera della piana che guarda, insieme a quella diCofano, all’ampio specchio del golfo. Una torre che sorve-glia dall’alto docili scogliere e le splendide calette. “Scogghie cuticchi”, scogli e ciotoli, è questa la costa di Makari.Poco più di 3 o 4 chilometri lungo i quali cale e scoglierepiatte e basse, tutto sommato facilmente praticabili, si al-ternano. Le acque sono più fredde di quelle della vicinaSan Vito Lo Capo e le correnti marine più robuste, mai co-munque pericolose. Nelle calette di ciotoli i fondali digra-dano rapidamente, quasi tutte le scogliere si affaccianosu fondali non profondissimi ma che richiedono comunqueun minimo di perizia nel nuoto e nell’acquaticità. La zonaè molto frequentata da bagnanti, soprattutto la Baia SantaMargherita, tra Makari e la frazione di Castelluzzo. Lapiana di Makari, attraversata da una strada interpoderale,quali parallela alla provinciale ha anche alcune piazzoledi sosta per automobili e camper. Il campeggio libero èvietato, ma la sosta ai camperisti è consentita. D’estate ilcomune organizza perfino un servizio di ritiro dei rifiutiuna volta a settimana e la polizia municipale, rigorosissimanel regolare il traffico e la sosta nel paese di San Vito LoCapo, è qui estremamente tollerante, a meno che non sistia palesemente violando il codice campeggiando conapertura di tendalini e sistemazione di tavoli. L’importanteè non abusare di tale tolleranza. Nei pressi esiste comun-que un camping attrezzato.

we can guess from the numerous sighting towers, fromthe 1500’s and the 1600’s. Some of them, however, werebuilt on top of pre-existent towers ruins, spread out allalong the coastline from Trapani to Castellammare delGolfo. The closest tower to the village of Makari is Torre diIsulidda, built on a cliff over looking, along with Cofano’stower, the expanse of sea embraced by the gulf. A towerguarding, from above, gentle sea cliffs and stunning bays.“Scogghi e cuticchi”, rocks and pebbles, this is Makari’scoastline. Not much more than 3 or 4 km, along whichsmall bays alternate with and low and flat rocks, all quiteeasily reachable. The water is colder than in the nearbySan Vito Lo Capo, the sea currents are stronger, althoughnever dangerous. In the pebbled bays, the sea bed decli-nes rapidly. Almost all sea cliffs overlook waters that arenot too deep, and yet require good swimming skills andease in the water. The area is very popular among swim-mers, especially Baia Santa Margherita, between Makariand the village of Castelluzzo.The plain of Makari, divided all the way across by a privatecountry road that runs almost parallel to the provincialroad, is equipped with a few rest-stop areas for cars andcaravans.Free camping is not permitted, however campers are al-lowed to stop over. In the summer, the City provides aweekly service of garbage cleaning, and the city police,extremely scrupulous with traffic regulation and no-parkingzones in San Vito Lo Capo, are very tolerant in Makari, un-less you are making a major infraction by violating the ru-les and camping with open air tables and awnings. Becareful not to take advantage of their tolerance. Nearby, ifyou prefer, there is an equipped camping site structure.

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LE SCELTE DI PIACERE|PIACERE’S CHOICE | SAN VITO LO CAPO

Il ristorante “Delfino”, di Franco Billeci, delizia il palatodei suoi clienti con i suoi antipasti, primi e secondi piattia base di pesce e le diverse varianti di cous cous consarde, con spada e melanzane, con i ricci di mare oallo scoglio. Ma la novità assoluta consiste nel “MenuAragostina”, con cui è possibile mangiare a sazietàspendendo solo 20 euro a persona, incluso il vino, l’ac-qua e il coperto. Nei nostri menu le pietanze variano infunzione al pescato giornaliero. Scegli la giusta rotta per mangiare bene e spenderepoco. Segui la rotta del “Delfino”

Delfino - Ristorante

La più antica pasticceria di questo angolo di paradiso,dove si coniuga tradizione e modernità, dove i saporisono rimasti quelli di una volta tenendo fede alle piùsofisticate ricette, dove granite di frutta fresca e cannolidi pregiata fattura fanno da sfondo ad una vacanza in-dimenticabile. Come poi non accennare ai gelati, allecolazioni e alla pasticceria tutta. Il dolce lascia il postoal salato con fantastiche insalatone, arancini, panini etanto altro ancora per un pranzo fresco e veloce. La terrazza rende il tutto ancora più delizioso. Ubicatanella centralissima Via Savoia possiamo trasformare ivostri sogni in realtà.

Caffè Pino

The Delfino restaurant, owned by Franco Billeci, de-lights the palates of its guests with starters, first andsecond course fish based dishes, as well as differentvarieties of couscous, with sardines, swordfish, auber-gines, sea urchins or mussels. The true novelty is the“Aragostina” menu, which, for only 20 euro, offers a verysatisfying meal, which includes wine, water and servicecharges. Our menu varies, based on the catch of theday. Choose the correct way to eat well and spendlittle. Follow the Delfino’s way.

The oldest bakery in this corner of paradise, where tra-dition and modernity are combined, where flavours arestill those of the past maintaining the most sophisticatedrecipes, where fresh fruit sorbets and finely crafted‘cannoli’ set the backdrop for an unforgettable holiday.How could we not mention the ice cream, the break-fasts and all the other pastries. Sweets also give wayto fantastic savoury salads, rice balls, sandwiches andmuch more for a fresh and quick lunch. The terracemakes it even more enjoyable. Located in the centralVia Savoia we can turn your dreams into reality.

Via Savoia, 15 | San Vito Lo CapoTel. 0923.972711 | Cell. 347.7507705www.aldelfino.com | [email protected]

Via Savoia, 24 | San Vito lo Capo Cell. 392.3580791

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LE SCELTE DI PIACERE|PIACERE’S CHOICE | SAN VITO LO CAPO

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In uno scenario incantevole dove i colori suggestivi deltramonto si fondono con quelli del mare riflettendo sullabianca spiaggia, nel cuore di San Vito Lo Capo, è situatoil ristorante Dal Cozzaro, per offrire il meglio della cucinatradizionale siciliana. Il nostro menu, ricco e variegato,propone un’ampia scelta di portate a base di pesce, ri-gorosamente fresco, elaborate dal nostro chef. La curanella scelta delle materie prime, la freschezza del pe-sce, la ricca carta dei vini e il servizio impeccabilefanno del ristorante Dal Cozzaro uno tra i migliori risto-ranti in elenco nelle guide turistiche. Se invece deside-rate un pasto veloce, la rosticceria Sicilia Bedda, ac-canto al ristorante e di proprietà degli stessi titolari,soddisferà ogni vostro sfizio.

Dal Cozzaro - Ristorante

Agenzia specializzata nei servizi di trasferimento da eper gli aeroporti di Trapani e Palermo e verso tutte lemaggiori località turistiche della Sicilia. L’attività di no-leggio si effettua 365 giorni l’anno con modalità indivi-duale o collettiva, usufruendo dell’utilizzo di pulmini omacchina con conducente, offrendo così un servizioesclusivo e personalizzato nel trasporto passeggeri,per viaggi d’affari, turismo e cerimonie. Tutti i transferavvengono su prenotazione e le tariffe sono compren-sive di tasse, carburante, pedaggi autostradali e par-cheggi. L’azienda, inoltre offre la possibilità di effettuareescursioni organizzate, con itinerari personalizzati aseconda delle vostre esigenze.

Vultaggio Transfer

In an enchanting scenery, where the fascinating coloursof the sunset blend with those of the sea, reflecting onthe white sand, in the heart of San Vito Lo Capo, is lo-cated Dal Cozzaro, to offer the best Sicilian traditionalcuisine. Our menu, rich and variegated, offers a widechoice of strictly fresh fish dishes, elaborated by ourchef. Our care in choosing the ingredients, the fre-shness of fish, the rich wine menu and the impeccableservice make the Cozzaro restaurant one of the bestrestaurants on the tourist guides. If you want a fastermeal instead, the Sicilia Bedda rotisserie, next to therestaurant and of the same owner, will satisfy any fancy.

An agency specialized in transfer services to and fromthe airports of Trapani and Palermo and to all the majorresorts of Sicily. The rental service is offered 365 daysa year to individuals or groups, with use of buses orcar with driver, for an exclusive and personalized ser-vice in passenger transport, business trips, tourismand ceremonies. Booking is required for any transferand rates include taxes, fuel, tolls and parking. Thecompany also offers the possibility of organized tours,with itineraries to suit your needs.

Via Savoia, 19 | San Vito Lo CapoTel. 0923.972777 - www.dalcozzaro.it

San Vito Lo CapoCell. 340.9807336 / [email protected]

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOINCONTRI DI VIAGGIO

Seduti al tavolino del bar Cusenza gustiamo unafreschissima granita al gelsomino. La dolce essenzadel fiore che giunge al palato è inebriante, almeno

quanto la fragranza che da essa si sprigiona. Profumi esapori d’un tempo lontano, quando l’olfatto ed il gusto cat-turavano gli aromi caratteristici della nostra terra. Insiemea Mauro Di Stefano, l’attuale gestore del Bar Cusenza,sfogliamo un album di vecchie foto di famiglia e viaggiamoindietro nel tempo di più di un secolo: in un paese, SanVito Lo capo, che contava poco più di 2000 anime. Eranotempi in cui ci si conosceva tutti, si camminava a piedi oin bicicletta, tempi in cui anche San Vito Lo Capo vennesfiorata dalla storia del ‘900, le lotte contadine, due conflittimondiali. Mauro, nipote di Armando che fino a qualcheanno fa gestiva il bar Cusenza, ci racconta la storia delpiù antico locale di San Vito Lo Capo e della sua famigliache lo ha aperto e che continua a gestirlo da quattro ge-nerazioni. Il nonno Leonardo Cusenza, per tutti “Nanai”, ilcapostipite della famiglia, dopo aver frequentato la scuola

Sitting at one of the coffee tables of the bar Cusenza,we are enjoying the refreshing flavour of a jasminegranita. The sweet essence of the flower reaching

our palate is as intoxicating as the fragrance which ema-nates from it. Scents and flavours from a distant past,when smell and taste were able to capture the traditionalaromas of our homeland. In the company of Mauro Di Ste-fano, the current manager of the Bar Cusenza, we flipthrough the pages of an old family photo album, and wetravel back in time for more than a century, to a village, SanVito Lo Capo, where only about 2000 people used to live.Those were the times when everybody knew everybody,people travelled on foot or on a bicycle, times when evenSan Vito Lo Capo was touched by the history of the 1900’s,by the farmers conflicts, by two World Wars.Mauro, the grandson of Armando, who managed the BarCusenza until a few years ago, tells us the story of the ol-dest venue in San Vito Lo Capo, and of his family, who firstopened it, and has been managing it for four generations.

PROFUMO DI GELSOMINODa taverna a locale cult. I cent’anni di storia del Bar Cusenza

SCENT OFJASMINE

From tavern to cult cafe. One hundredyears of history for the Bar Cusenza

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per pasticceri a Palermo nel periodo precedente la se-conda guerra mondiale, divenne il primo pasticcere di SanVito Lo Capo.Tornato al paese d’origine, trasformò quella che era unataverna in un bar, che fu frequentato, principalmente, daisoldati americani e inglesi che si erano stabiliti in accam-pamento proprio attorno a San Vito. Poi, nel 1951, realizzòil primo importantissimo acquisto: la prima macchina peril caffè espresso.«Fu una vera novità per il paese - spiega Mauro -. Tuttivenivano a prendere il caffè nel nostro bar e, nel periodonatalizio, ad ordinare il panettone Motta che giungeva dal“continente”».Da tre generazioni l’attività dei Cusenza costituisce il prin-cipale luogo di incontro per quanti vivono a San Vito loCapo d’inverno ed anche per i numerosi villeggianti e tu-risti che affollano la località con “la più bella spiaggia d’Ita-lia” durante i mesi estivi. La storia del bar Cusenza, ormai lunga più di un secolo, èoggi un concreto esempio in cui tradizione familiare e ca-pacità gestionale hanno saputo attraversare l’evoluzionesociale di San Vito Lo Capo rappresentandone quasi ilmodello: tenere alto il nome dell’azienda offrendo alla pro-pria clientela esclusivamente i prodotti migliori. In quelloche è per tutti “il salotto del paese” è possibile infatti iniziarela giornata con un’abbondante colazione o fermarsi perun pranzo veloce assaporando le specialità della casa,dalle insalatone ai primi piatti; o ancora ci si può intrattenerecon gli amici per un aperitivo, un caffè, un pasticcino, oassaporare il buon gelato siciliano in 48 varianti di gusto:dal ripieno cassata al pistacchio di Bronte; per non parlaredelle granite preparate rigorosamente con frutta fresca ca-paci di proporre ai clienti gli antichi sapori d’un tempo.

Leonardo Cusenza, the great grandfather, known to all as“Nanai”, the family forefather, after attending the school forpastry chefs in Palermo during the times preceding WarWorld II, became the first pastry chef of San Vito Lo Capo.Once he returned to his native village, Leonardo transfor-med what used to be a tavern into a cafe, mainly attendedby American and British soldiers who belonged to a campin the area surrounding San Vito. And then, in 1951, hemade his first crucial purchase: the first espresso coffeemachine.«It represented a true novelty for our village - Mauro ex-plains - Everybody came to our bar for a coffee and duringChristmas holidays they would order the Motta Panettone,the typical Christmas cake, which was being shipped fromthe “continent”».For four generations, the business of the Cusenza familyhas been the main meeting place for all those who live inSan Vito lo Capo during the winter, as well as for the nu-merous vacationers and tourists who gather in the placewith “the most beautiful beach in Italy” during the summermonths.The history of the Cusenza’s, over a century old, today re-presents a valid example where family tradition and ma-nagerial ability have been able to find their way throughthe social evolution of San Vito Lo Capo, almost becomingthe village role model: “keep the name of your businesshigh, by offering your customers only the finest quality pro-ducts”. In addition to its cafeteria, the Bar Cusenza offersthe best Sicilian ice cream in 48 different flavours: fromthe cassata to the Bronte pistachio. And granite, solelymade with fresh fruit, bringing back the true flavours fromthe past.

SAN VITO LO CAPO - Via Savoia, 47 - Tel. 0923.974046

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PIACERE SICILIA|LICATAINCONTRI DI VIAGGIO

Il Marina di Cala del Sole, porto turistico di Licata, èuna delle eccellenze di Sicilia. Realizzazione che sideve a Luigi e Salvo Geraci, padre e figlio, che hanno

scommesso il loro presente ed il futuro del loro territoriosulla qualità dell’offerta rivolta ai “viaggiatori per mare”.Così si possono definire quegli armatori internazionaliche vivono la navigazione come occasione per ricercareemozioni, scoprire coste incontaminate, apprezzare lacultura e la storia dei luoghi, gustare i cibi e i piatti tradi-zionali. Idealmente eredi di quella Sicilia tappa ambitadel “grand tour”. Marina di Cala del Sole, dunque, vuoleessere, come si può leggere nel sito (www.marinadica-ladelsole.it) «non un semplice Approdo, ma una metache diventa parte integrante del viaggio o punto di par-tenza per altre mete nel Mediterraneo e nella sua culturamillenaria». Ingegnere Salvo Geraci, lei e suo padre, avete svi-luppato il vostro progetto nel territorio di Licata. Per-ché avete individuato questo luogo?Per dimostrare a noi stessi e agli imprenditori che il tu-rismo si può fare ovunque nei 1.400 chilometri di costadella Sicilia. Noi siciliani amiamo definire la Sicilia uncontinente. Basta percorrerla da una parte all’altra pervedere gli scenari cambiare, dal punto di vista naturali-stico e culturale, così come cambiano i dialetti, le eccel-lenze gastronomiche, le coltivazione, i colori. Abbiamoscelto Licata, per il nostro marina, perché è una veracittà di mare. La popolazione qui ha un rapporto ance-strale con esso, e non solo per la pesca. Nel passato,

Sulla rotta del grand tourA Licata una perla del turismo di eccellenza: il Marina di Cala del Sole

Marina di Cala del Sole, Licata’s marina, is one ofthe top-notch Sicilian attractions. Such an achie-vement is the fruit of Luigi and Salvo Geraci’s

creativity. Father and son, they wagered the present andthe future of their homeland on the quality of the offerthey could provide for the “ocean travellers”. This is whatwe can call those international shipowners who seetheir sailing experience as an opportunity to go in searchof emotions, discover pristine coastlines, take in the cul-ture and the history of different places, savour the foodand the local specialties. Ideally, they are the heirs to aSicily that is sought-after as one of the most desirablelegs of the “grand tour”. Marina di Cala del Sole, as youcan read on its website (www.marinadicaladelsole.it),aims at becoming «not just a simple landing place, ra-ther a destination, an integral part of the journey, or thestarting point to other Mediterranean locations and theirthousand-year old cultures».Mr Salvo Geraci, you and your father have developedyour project in Licata. What has determined thechoice for this particular place?We wanted to prove to ourselves and to other contractorsthat tourism can be developed anywhere along the 1.400km of Sicilian coastline. Sicilian people love to think ofSicily as a continent. It is enough to travel across the is-land to see how its landscapes change, both from a na-tural and a cultural point of view: dialects change, aswell as gastronomic specialties, crops, colours. We choseLicata for the development of our marina because it

On route for the grand tourIn Licata, a pearl of the most top-notch tourism:

Marina di Cala del Soledi Fabio Pace

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PIACERE SICILIA|LICATATRAVEL ENCOUNTERS

quando erano attive le miniere di zolfo, da qui partiva lagran parte dei prodotti minerari. A Licata le principali fa-miglie borghesi e nobiliari siciliane avevano loro resi-denze. Un gran numero di architetti ne ha ricevuto com-mittenza per costruire eleganti palazzi. Oggi Licata puòvantare, oltre al grande barocco siciliano, un vero e pro-prio itinerario tra abitazioni e ville in stile liberty. Lo stessopalazzo di città è opera di Ernesto Basile. Licata ha unterritorio bellissimo, ma inspiegabilmente e colpevol-mente sconosciuto; qui possiamo innescare un pro-cesso virtuoso di turismo di alta qualità.C’è attenzione da parte della clientela internazionale? Abbiamo avviato la prima stagione nautica nel maggiodel 2011, dopo aver realizzato i primi 265 posti barcadei 1.500 in progetto. Siamo rimasti stupiti dal numerodelle barche in transito: più di 450; oltre il 60%, armatoristranieri. Molti hanno trascorso l’inverno nel nostro porto.Oltre che il clima hanno apprezzato la vicinanza con lacittà; il marina è cerniera con il centro storico di Licata,di cui costituisce di fatto il lungomare. Ciò fa sì che ilporto sia vivo 365 giorni all’anno e continua ad essereanimato del flusso tra mare e città.Tra i tanti servizi anche quello di orientamento turi-stico nel territorio?Presso l’ospitality desk le nostre operatrici sono in gradodi organizzare visite guidate, assistere per il noleggioauto, prenotare ristoranti, o visite ai musei e alle cantine.Sono in grado di dare ogni tipo di supporto ai nostriospiti.

has the soul of a true seaside town. Its people have anancestral relationship with the sea, and not only becauseof the fishing trade. In the past, when the sulphur mineswere active, most of the mineral wealth originated fromhere. The most prominent Sicilian families, from nobilityto bourgeoisie, had their residence in Licata. Numerousarchitects were called and commissioned the construc-tion of beautifully elegant palaces.Nowadays, Licata can boast, in addition to the stunningSicilian Baroque style of her buildings, a fascinating iti-nerary that winds through Liberty style houses and villas.The city hall itself was designed by Ernesto Basile. Li-cata’s landscape is spectacular, however, for inexplicableand unknown reasons, it has remained undiscovered.Here, we can start a virtuous trend, thanks to which ahigh-end type of tourism will certainly develop.Do you notice a growing interest from the internationalclientele?The first nautical season was launched in May 2011, afterwe opened the first 265 berths out of the 1.500 we haveplanned. We were surprised by the number of boats pas-sing through: over 450 vessels. Over 60% of them wereof foreign ownership. Many of them spent the winter inour port. In addition to the climate, they enjoyed the closevicinity to the city. The marina is the link with Licata’s hi-storical centre; it is, in fact, its waterfront promenade.Thanks to the constant exchange between the sea andthe city, the port maintain its lively character 365 days ayear.Among the many services you offer, there is also anorientation for tourists across the territory?Our operators at the hospitality desk can organize guidedtours, help with car rentals, restaurant reservations, visitsto museums as well as wine tastings. They can offer allkinds of assistance to our guests.

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PIACERE SICILIA|LICATAINCONTRI DI VIAGGIO

Licata è uno di quei luoghi che impari ad amare dopoaverlo conosciuto. Fino a pochissimo tempo fa era fuoridai circuiti turistici. La presenza “ingombrante” della Valledei Templi di Agrigento (dista solo 37 Km) ne ha oscuratoil passato glorioso ed il patrimonio storico. L’essere ancorameta turistica “acerba” la rende affascinante. Specie pergli stranieri che hanno la sensazione di vivere la Siciliavera; non quella patinata dei cataloghi ma quella piena dicontraddizioni e di contrasti. Il percorso ideale per chivuole visitare Licata comincia da Piazza Carmine, sullaquale si affaccia uno dei numerosi conventi del centro sto-rico. All’interno un portale chiaramontano del ‘200 e lamostra permanente sullo sbarco anglo americano. Lungocorso Roma, si incontrano il convento dei Dominicani conancora la lapide del tribunale della Santa Inquisizione, e ipalazzi nobiliari liberty realizzati agli inizi del ‘900. Giuntiin piazza Progresso lo sguardo viene catturato dal sontuosoPalazzo di Città progettato e realizzato dall’architetto pa-lermitano Ernesto Basile. Si tratta del primo edificio pub-blico italiano sul quale, all’alba dell’undici luglio del 1943,vennero issate le bandiere inglese e americana. Una storia,l’amministrazione dell’AMGOT di Licata, che ispirò il cro-nista di guerra John Ersey a scrivere il libro “Una Campanaper Adano”, vincitore del Premio Pulitzer nel 1945, nelquale si racconta di un ufficiale USA di origine sicilianache trasgredisce gli ordini per rifornire di acqua e viveri unpaese di pescatori e soprattutto per restituir loro la storicacampana della chiesa trafugata dai tedeschi (nella finzioneAdano, nella realtà Licata). Lungo corso Vittorio Emanuelesi incontrano palazzi barocchi e liberty, in una miscela distili che ha pochi eguali in Sicilia. Da visitare il piccoloteatro liberty, dedicato al geometra licatese Filippo Re Grillo(fu lui a progettarlo e a farlo realizzare), e la Cappella delCristo Nero, sita all’interno della Chiesa di Santa Maria LaNova. La storia racconta che nel 1553 una flotta di 104 ga-lere turche e francesi, comandate dall'Ammiraglio Dragutdi Mehedia assalì Licata. La città bruciò per 8 giorni. LaChiesa Madre subì i danni maggiori e tradizione vuole chei turchi cercarono pure di bruciare il Crocifisso. Il Cristo inlegno non bruciò ma divenne nero e ciò fu ritenuto un mi-racolo. I licatesi edificarono per ringraziamento la cappellache tutt’oggi è meta di fedeli. Uno dei quartieri più sugge-stivi di Licata è il borgo della Marina, un dedalo di viuzzeabitate dai pescatori e perciò pregne della dura vita dimare. Sulla collina che sovrasta Licata (leggenda vuoleche dalla sommità della stessa fu buttato a valle all’internodi una botte piena di chiodi, il console romano Attilio Re-golo) è possibile visitare il Castel Sant’Angelo, un fortespagnolo ancora in ottime condizioni, e i resti della coloniagreca di Phinthia, primo insediamento urbano nel territoriodi Licata.

IL TERRITORIOLa capitale del Liberty.Licata un gioiello da scoprire

Ogni giorno un evento. Un calendario fittissimo quello di Ma-rina di Cala del Sole. Dalle regate competitive a quelle gio-cose, con preparazione culinaria a bordo; dal golf, tra green

galleggianti, con palline biodegradabili (a rilascio di mangime perpesci), alla maratonina “Licata in corsa”. Tra i tanti intrattenimenti, il6, 7 e 8 luglio prossimi, la prima mondiale di “Up rising”, spettacolodella compagnia canadese Caravan Stage che, con la sua naveteatro di 30 metri “Amara Zee”, dopo avere concluso a Licata il tourdello scorso anno ha svernato nel marina siciliano. Paul Kirby eAdriana Kelder, marito e moglie, a capo della compagnia, promuo-vono la filosofia dell’arte non elitaria. Caravan Stage Company, inattività dagli anni ‘70, dal 1995 ha scelto i porti anziché le piazze,la nave invece dei caravan. Up rising il nuovo lavoro, come altridella compagnia, «è - spiega Paul Kirby, regista e direttore artistico- una performance che attraversa molti profili di spettacolo: acro-bazia, danza, canto, maschere, mimo, marionette, macchine sceni-che». Una sorta di sincretismo tra forme diverse di teatro. Altrettantocomposita la compagnia: una ventina tra attori, cantanti, acrobati,ballerini, di diverse nazionalità, che si muovono a tutto campo, an-che tra gli alberi ed il sartiame della nave. Il filo conduttore di Uprising è la scelta di porsi fuori dalle regole. «Gli attori - raccontaKirby - incarnano un gruppo di hackers, che insieme tramano persottrarre informazioni alle multinazionali. Ciascun hacker nell’azionescenica, a sua volta incarna un alias legato a personaggi realmenteesistiti nel corso dei secoli, come la brigantessa Michelina Di Ce-sare, o la trafficante di essere umani Cheng Chui Ping alia SisterPing. Ciascuno di questi alias a modo suo, sia legale che illegale,ha rappresentato una forma di insurrezione (Up rising appunto)verso le norme e verso l’ordine costituito». Un intreccio di alterego, tra motivi di ribellione del passato e del presente. Una narrazione poetica che però obbliga alla riflessione.

F.P.

Amara Zeela nave teatro

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PIACERE SICILIA|LICATATRAVEL ENCOUNTERS

Licata is one of those places one learns to love once theyhave discovered it. Until very recently, Licata had been leftout of all the tourist tracks. The “overwhelming” presenceof Agrigento, with its Valle dei Templi (only 37 Km away)had cast a shadow on Licata’s glorious past and its histo-rical heritage. However, its charm lies in the “rough andunripe” type of tourism that this city is able to offer. Inparticular to those foreign visitors who still long to feeland experience the real Sicily; not the one shown on theglossy magazines, but a Sicily filled with contrasts andcontradictions. The ideal path for those who wish to visitLicata begins in Piazza Carmine, which hosts one of theseveral monasteries of the historic centre. Inside, a portalfrom the Chiaramonte family, dating back to the 1200’s,and the permanent exhibit on the Anglo-American landing.Along Corso Roma, are the Dominican monastery, onwhich one can still see the slab from the Tribunal of theHoly Office of the Inquisition, and the noble Liberty palacesfrom the early 1900’s. Once you reach Piazza Progresso,you will be fascinated by the sumptuous Palazzo di Città,designed and built by architect Ernesto Basile from Pa-lermo. It is the first public Italian building on which, onJuly 11, 1943, the British and American flags were hoisted.The administration of Licata’s AMGOT was the inspirationfor war reporter John Hersey’s book “A Bell for Adano”,awarded with the Pulitzer Prize in 1945. It tells about anAmerican officer of Sicilian origins, who disobeys an orderto provide water and supplies to a fishing village and,most importantly, bring back to them the historic churchbell which had been stolen by the Germans (Adano in fic-tion, Licata in real life). Along Corso Vittorio Emanuele areseveral Baroque and Liberty buildings, a blend of stylesthat finds no comparison with any other city in Sicily. Amust-see are the small Liberty Theatre, dedicated to theLicata surveyor Filippo Re Grillo (he designed it and su-pervised its construction), and the Cappella del CristoNero, located within the Chiesa di Santa Maria La Nova.History tells that in 1553, a fleet made of 104 Turkish andFrench galleys led by Admiral Dragut of Mehedia attackedLicata. The city was on fire for 8 days. The Chiesa Madrewas the most damaged, and tradition says that the Turkstried to set the Crucifix on fire as well. The wooden Christdid not burn but it turned black, and this was revered as amiracle. As a sign of gratitude, the people of Licata builtthe chapel, which today still remains a place of worship.One of the most attractive areas in Licata is the Marina di-strict, a maze of tiny alleys where the fishermen live,heavily marked by their tough life style. On the hill over-looking Licata (the legend tells that from the top of thehill, the Roman Consul Attilio Regolo was thrown into thevalley inside a barrel filled with nails), it is possible to visitCastel Sant’Angelo, a Spanish fortress in excellent condi-tions, as well as the remains of the Greek colony of Phin-thia, the first urban settlement in the territory of Licata.

THE TERRITORYThe Capital of Liberty Style.Licata, a jewel to discover

Every day, a different event. An extremely full calendar, for Ma-rina di Cala del Sole. From competitive to amateur regattas,with cooking sessions on board. From golfing, among floating

greens, with biodegradable balls releasing food for the fish, to theshort marathon “Licata in corsa”. Among the many entertainingevents, on July 6, 7 and 8, you can attend the world opening of “Uprising”, a performance by the Canadian touring company CaravanStage. With their 30 m long ship-theatre, the “Amara Zee”, after fini-shing their tour from last year in Licata, the company decided tospend the winter in the Sicilian marina. Paul Kirby and AdrianaKelder, husband and wife, heads of the theatrical company, promotea philosophy which supports a form of non-elitist art. CaravanStage Company, born in the 70’s, made the choice, in 1995, to per-form in ports rather than town squars, replacing their caravan witha boat. Up rising, their new show, just as many other works by thiscompany, is, as Paul Kirby, producer and artistic director, explains:«A performance that crosses over several theatrical profiles: acro-batics, dancing, singing, masks, mime, puppet shows and scenicapparatus». A sort of syncretism among different theatrical choices.Just as eclectic is the mix of performers: about twenty actors, sin-gers, acrobats, dancers, all from different nationalities, who takeadvantage of all the space, they have available, from the masts tothe boat’s rigging. The common thread, in Up rising, is the choiceto not follow the rules. «Our actors – Kirby says – embody a groupof hackers plotting together to subtract information from multina-tional companies. Each hacker on the scene also represents analias with a link to real life characters who lived during the centuries,such as the female bandit Michelina Di Cesare, or Cheng ChuiPing, alias Sister Ping, who was trafficking human bodies. Eachone of these alias, in its own way, legal or illegal, has representedsome form of uprising (hence the title of the performance) againstthe regulations of an established authority». A weaving of alteregos, among motives of rebellion against the past and the present.A poetic narrative that leads all of us to a deeper level or reflection.

ph. Francesco Trucchia

Amara Zeethe ship theatre

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LE SCELTE DI PIACERE|LICATA

I Borghi Antichi di Licata, sono due complessi residen-ziali siti nel centro storico della città. Si trovano in unaposizione privilegiata, a due passi dal nuovo porto tu-ristico Marina di Cala del Sole, dalla spiaggia di sabbiadi Marienello e dal corso Vittorio Emanuele, il cuorepulsante del centro storico cittadino. Ogni appartamentodispone di angolo cottura o cucina attrezzato di stovi-glie, bagno con doccia, tv color. In quasi tutti gli appar-tamenti è presente l’aria condizionata. Wi fi gratuito. Lenostre abitazioni sono adatte sia al turista in transitosia a chi è alla ricerca della tipologia case vacanze permedi e lunghi periodi, si può beneficiare di alloggi storicima confortevoli, ristrutturati e ammodernati.

Borghi Antichi - Residenze

Lo stabilimento si trova sulla lunga spiaggia della Playa diLicata e gode di tutti i servizi e le attrezzature balneari. Aperto tutto l’anno, nel periodo estivo è possibile cenare apochi passi dal mare.All’Osteria del mare Giovanni, Teresa e Vania sono parti-colarmente attenti alla scelta dei prodotti locali, bandendorigorosamente ogni “asterisco” dal menù. Il pesce è semprefresco e cucinato con il rispetto che solo una famiglia ditradizioni marinare può riconoscere.L’ambiente è molto familiare sia che vi sediate in pizzeriao nell’Osteria del Mare. La pizza a lunga lievitazione ga-rantisce leggerezza e croccantezza, mentre il gamberorosso di Licata viene gustato al meglio crudo al limone ocucinato al Pescatore. Il menu cambia a seconda dellastagione e del pescato del giorno.La rassegna degli eventi, happy hour e concerti, è oramaidivenuta occasione di richiamo e punto di riferimento pertutta la provincia.

Oasi Beach - Osteria del Mare - PizzeriaStabilimento Balneare - Winebar

Borghi Antichi in Licata is the name of two private hou-sing estates in the town historical centre. They are lo-cated in a privileged position, near the new Marina diCala del Sole, the sandy beach of Marianello and thevibrant Corso Vittorio Emanuele street. Each apartmenthas an equipped kitchen or kitchenette, bathroom withshower and TV. Most of the apartments have air condi-tioning. Free Wi-Fi is available. Our houses are suitablefor both short holidays and as tourist homes for mid-long holidays: the accommodations are historical butalso comfortable, renovated and modernized.

Located on the extensive beach of Playa Licata, the esta-blishment offers bathing facilities and a wide range of ser-vices. Open all year round, in summer one can dine just afew steps away from the sea. At ‘Osteria del Mare’ (sea ta-vern), Giovanni, Teresa and Vania are particularly attentiveto the choice of local products, strictly banning any “aste-risks” (for frozen food) from the menu. The fish is alwaysfresh and cooked with the respect that only a family ofseafaring traditions can offer.The environment is very welcoming-whether you sit in thepizzeria or the tavern. The pizza dough is long rising whichguarantees lightness and crispness, while the Licata redshrimp tastes best marinated with lemon or cooked ‘allapescatore’. The menu changes depending on the seasonand the catch of the day. Of great appeal, the events, con-certs and happy hour have become a reference point forthe entire territory.

Via Maggiore La Villa, 21 | LicataCortile Ortega, 7Cell. [email protected]

Via Tenente F. Pardini s.n. (C.da Playa Licata) | LicataTel. 0922.803494 | Cell. [email protected]

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L1

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PIACERE’S CHOICE|LICATA

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L’ Antica Dimora San Girolamo prende il nome dall’omo-nima piazzetta posta nel cuore del centro storico di Li-cata, dove si respira il calore della tradizione popolaredi altri tempi e dove viene servita una ricca colazione,presso il nostro american bar, con utilizzo esclusivo peri nostri clienti. Gli elementi strutturali e gli arredi dellaresidenza conferiscono all’ambiente il calore e il com-fort della tradizione delle case Siciliane di una volta.Dalla residenza si giunge facilmente alla splendidaspiaggia sabbiosa di “Marianello”, alle pendici dellamontagna e al porto dove, sulle banchine, si può assi-stere alla folkloristica vendita del pesce appena pescatoo gli appassionati potranno dedicarsi alla pesca in as-soluta tranquillità. Si organizzano degustazioni e visite presso la storicacantina della Tenuta del Barone La Lumia di Licata.

Antica Dimora San Girolamo - B&B

The ancient Dimora San Girolamo takes its name fromthe small square of the same name located in the heartof the historical centre of Licata, where you can feelthe warmth of the folk tradition of the past and wherewe serve a hearty breakfast at our cocktail bar only toour customers. The furniture gives the residence thatwarmth and comfort belonging to the Sicilian traditionalhouses. From the residence you can easily reach thebeautiful sandy beach of “Marianello”, between themountain and the harbour where, on the docks, youcan enjoy the typical experience of the fresh fish onsale, or just fish and relax. We hold tastings and orga-nizer visits to the historical Barone La Lumia di Licatawinery.

Piazza San Girolamo, 20 | LicataTel. 0922.875010 | Cell. 393.9482089 / [email protected]

GIUGNO / JUNEOgni domenica del mese Corsi Fitness sul pratoEvery Sunday of the month Fitness Classes on the lawn16-17Marina di Cala del Sole Golf Challenge16 - ore 15.00Pitch & Fish(gara su green galleggianti)(Competition on floating greens)17 - ore 10.00Gara ufficiale al Donnafugata golf resortOfficial competition at Donnafugata Golf Resort24 Gara podistica “Licata in Corsa”Track event “Licata in Corsa”Gara ufficiale di 8 Km8Km official competition

LUGLIO /JULYOgni domenica del mese Corsi Fitness sul pratoEvery Sunday of the month Fitness Classes on the lawn6-7-8 Anteprima mondiale Caravan Stage CompanyWorld première Caravan Stage Company8Torneo di Rugby sul pratoRugby tournament on the lawn14Cabaret in terrazzaCabaret on terrace22Regata gastronomica “Randa e Cous Cous”Cooking regatta “Randa e Cous Cous”

AGOSTO / AUGUSTOgni domenica del mese Corsi Fitness sul pratoEvery Sunday of the month Fitness Classes on the lawn2Full Moon Party (Concerto Sagi Rei + Disco)12Calici di Stelle: degustazione vini e prodotti tipiciLocal food and wine tasting14Wine Disco Revival26Vela in festa (flottiglia non competitiva)Sailing party (non-competitive flotilla)

SETTEMBRE / SEPTEMBEROgni domenica del mese Corsi Fitness sul pratoEvery Sunday of the month Fitness Classes on the lawn9Fiera dell’Artigianato tipico e dell’AntiquariatoLocal Craft and Antique Fair16Regata Yacht Club Licata

E V E N T S

L I C A T A

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PIACERE SICILIA|LICATAINCONTRI DI VIAGGIO

Sensibilità, memoria e creatività sono alla base diuna cucina fortemente legata al territorio di Li-cata. Pino Cuttaia, del ristorante “La Madia”, è

stato eletto primo chef della Sicilia e del Mezzogiornoda Class “La Guida delle Guide 2012”. Lo chef ci rac-conta del suo successo lontano dai riflettori.Pino Cuttaia, classe 1967, uno chef “stellare”, faro dipunta della ristorazione siciliana nel mondo. Cosasignifica fare alta ristorazione in Sicilia ed in parti-colare a Licata?Partire da Licata è stato come partire da zero, non solonel senso di aver dovuto educare i palati ad una risto-razione diversa, ma anche formare il personale per of-frire un servizio superiore. Di contro, i prodotti della no-stra terra hanno senz’altro molto da dire, poterliutilizzare tutti i giorni è un vantaggio non da poco. Quanto è stato difficile fare alta ristorazione in unpiccolo centro di provincia, lontano dai riflettoridelle grandi città?È stato difficile perché la gente è abituata a pensare alristorante come un luogo dove puoi mangiare dellecose “stravaganti”, che non mangi abitualmente a casa.Il cuoco deve essere complice di questa “stravaganza”utilizzando però materie prime familiari ed abituando iclienti a concepire la trasgressione in modo diverso,come esperienza.Lei ha vissuto per molti anni fuori dalla Sicilia. È

Sensibility, memories and creativity are the foun-dation of a cuisine deeply rooted into the landof Licata.

Pino Cuttaia, owner of La Madia restaurant, has beenvoted Best Chef of Sicily and Southern Italy 2012 inthe Class, “Guide of all gourmet guides”. The chef tellsus about his success away from the spotlight.Pino Cuttaia, class of 1967, a “stellar” chef, thehighest point of Sicilian catering in the world. Whatdoes it mean to work in high-end catering in Sicilyand specifically in Licata?Starting from Licata was like starting from scratch. Notonly because I had to educate the palates to a differentkind of catering, but also because I had to train thepersonnel in order to offer a superior kind of service. Ihave to admit that the produce of our land has a lot tosay for itself. Being able to use it every day represents,indeed, a great advantage.How difficult has it been for you to create a high-end catering in a small province town, far awayfrom the spotlight of the big cities?It was quite difficult, because people are used to envi-sioning the idea of the restaurant as the place whereyou can eat “extravagant” food, i.e. the food you do notusually eat at home. The chef must be an accompliceto this extravaganza, however using primary goodsand produce that are familiar, and helping the customers

PinoCuttaiaTecnica e cuoresiciliano q.b.

Sicilian heart and talentPino Cuttaia

di Laura Di Trapani

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vero che guardare da lontano la Siciliaaiuta a comprenderla meglio?Ho avuto la fortuna di vivere fuori dallaSicilia per formarmi, ed ho avuto allostesso modo la fortuna di tornare inSicilia per poter utilizzare nella miacucina la tecnica che avevo appresoin Piemonte. Ho deciso di sfruttarequeste due fortune per raccontare lememorie dei miei sapori d’infanzia.Lei è ritornato a Licata nel 1999. Cosaha influito nella sua decisione?Mia moglie è stata artefice di questo ritorno ea me non è dispiaciuto affatto. Qui ho la possibilitàdi seguire la mia cucina giornalmente lavorando i pro-dotti del territorio.Quali sono gli ingredienti territoriali a cui è più le-gato? L’ingrediente principale della mia cucina è la memoria,poi arriva il gioco tra i sapori e la parte creativa nel-l’abbinamento. Io racconto la mia terra filtrata attraversoi ricordi della mia infanzia. Mi affascinano molto i “pro-dotti poveri” o considerati tali perché non sono dispen-diosi ma sono custodi della nostra gastronomia regio-nale. Penso allo sgombro, alla razza a molte verdure quasidimenticate.Ci sono delle preparazioni più legate a Licata?Utilizzo molto il carciofo spinello che si coltiva da que-ste parti. Mi piace inserirlo in molte mie ricette quandoè di stagione. Tra i pesci da queste parti è molto diffusala spatola, anch’essa spesso presente in menu. La mia generazione è stata la prima a comprendereche lo chef è un interprete del territorio. Il cuoco è untutt’uno col prodotto e col suo territorio, non rispettarequesto sarebbe incoerente. Il mio lavoro è l’intimo chesi racconta. Più lo chef è sensibile più il racconto è vero.Quanto è importante la sperimentazione nella suacucina?Io credo che si vada al ristorante per divertirsi, la spe-rimentazione serve a quello, a proporre diversamenteciò che si crede di conoscere bene e magari scoprirneun gusto, un abbinamento, un’emozione nuova.

to become accustomed to understandingtransgression in a different way, as a new

experience.You lived for many years away fromSicily. Is it true that looking at Sicilyfrom a distance helps gain a deeperunderstanding of your native land?I had the fortune to live outside ofSicily during my school years, and I

was lucky enough to return to Sicily toput into practice the culinary skills I learned

in Piemonte. I decided to take advantage ofthese two opportunities to recount the memories

of the flavours of my childhood. You returned to Licata in 1999. What influencedyour decision?My wife was the one who longed for this homecoming,and I did not mind it at all. Here I have the opportunityto elaborate my cookin every day, working with theproduce from the land.Which are the local ingredients you are most fondof?Memories are the main ingredient of my cuisine,followed by a play between flavours and my creativityin blending them together. I tell the story of my homeland,filtered through the memories of my childhood. I am fa-scinated with the “poor” produce, or so considered be-cause they are not expensive, yet precious to ourregional gastronomy. For example mackerel, stingrayand the many vegetables nowadays almost forgotten.Are there some dishes more deeply rooted in Lica-ta?I use the spinello artichoke a lot, and it does grow inthis area. I like to use it in many of my recipes when itis in season. Among the local fish the spatola (paddlefish) is verycommon, and it is a very common ingredient in mydishes as well.How important it is to experiment, in your cuisine?I believe that people go to the restaurant to have fun.That is what experimenting is for, to suggest a newway of eating what we think we are already familiarwith, and possibly discover a new flavour, a new com-bination, a new emotion.

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PIACERE SICILIA|LICATAINCONTRI DI VIAGGIO

Licata offre oltre venti chilometri di coste, spiagge e sco-gliere. Partendo da Torre di Gaffe si trova un lunghissimoarenile quasi per nulla abitato, ideale per chi ama la soli-

tudine o ascoltare il frangersi delle onde. La sabbia, fine e do-rata, è una delle peculiarità di questo tratto di mare. La mono-tonia della spiaggia sabbiosa è spezzata dalla Rocca di SanNicola, paradiso per i subacquei e per chi ama esplorare ifondali marini. Numerose campagne archeologiche subacqueehanno rinvenuto, proprio in questo punto, eccezionali repertistorici oggi custoditi nel museo cittadino.Da qui in poi è tutto un susseguirsi di piccole calette semina-scoste e certe volte impossibili da raggiungere se non via mare.In alcuni casi, come lungo la baia San Nicola, si trovano stabi-limenti balneari che offrono ogni genere di servizio. Le baie diPoliscia e Mollarella, speculari tra di loro, sono tra le più fre-quentate e attrezzate di tutta la costa, lo standard dei servizi èdi ottimo livello. Al riparo dai venti e dalle correnti sono adatteai più piccoli ed alle famiglie. Anche in questo tratto di costa lebellezze del paesaggio si mescolano alla storia dei luoghi, tantoche ancora oggi è possibile cogliere le tracce di insediamentipreistorici. Le spiagge di sabbia lasciano nuovamente posto achilometri di scogliera scoscesa e a piccolissime calette doveanche in due si fatica a trovar posto. Questa zona torna ad es-sere il paradiso dei sub.Marianello, con i suoi calanchi di argilla che al tramonto dannoforma a suggestivi riflessi, è la spiaggia cittadina per eccellenza;a meno di un chilometro dal centro della città può essere rag-giunta a piedi. In provincia gettonatissima la Scala dei Turchi,si trova a Realmonte ed è tappa immancabile di ogni tour nel-l’agrigentino. È una imponente scogliera di Marna Bianca chesi tuffa nel mare cristallino. Altro punto di interesse è PuntaBianca, come la Scala dei Turchi è formata di marna gessosaed è molto suggestiva.

Venti chilometridi spiagge e scogliere

LICATATwenty kilometres ofbeaches and sea cliffs

Licata offers over 20 km of coastline, beaches and sea cliffs.Starting from Torre di Gaffe, there is a very extended anddeserted stretch of sand, ideal for those who love solitude

and the sound of the sea waves. The fine, golden sand is one ofthe peculiar traits of this stretch of the Canale di Sicilia. Themonotony of the sandy beaches is interrupted by the suggestiveRocca di San Nicola, a true paradise for scuba divers and forthose who love to explore the sea bed. Numerous underwaterarchaeological expeditions have retrieved some exceptional hi-storical remains here that are hosted in the City Museum. Fromhere on, it is now a constant strain of small, half hidden bays,which are sometimes impossible to reach unless arriving byboat. In few cases, e.g. in the bay of San Nicola, there are somesmall seaside resorts, which provide their visitors with all kindsof services. The bays of Poliscia and Mollarella, mirroring eachother, are among the most popular and equipped of the entirecity coastline. The standard of the services is excellent. Its pe-culiar position keeps it sheltered from the winds and the cur-rents, and it makes it the perfect location for families with youngchildren. Along this stretch of the coast, the beauty of the lan-dscape combines with the history of the place. In fact, stilltoday, it is possible to find traces of the most ancient prehisto-rical human sites. Once more, the sandy beaches make roomfor kilometres of steep sea cliffs, and to some tiny, minusculebays, where even just two people will find it difficult to sit. Thisarea represents another paradise for scuba divers. Marianellobeach, which, with its clay ravines, at sunset gives shape to in-credible reflections, is the main beach of the city, as it is locatedat less than 1 km from the town centre, and it can be easily rea-ched by foot. On the outskirts, the most popular beach is theScala dei Turchi, in Realmonte, not to be missed if you are nearAgrigento! It is a towering white rock cliff diving into the crystalclear sea. Another beautiful location is Punta Bianca. Just likethe Scala dei Turchi it is made of chalky malm, and it is power-fully impressive.

Da Torre di Gaffe alla Scala dei Turchi From Torre di Gaffe to the Scala dei Turchi

di Giuseppe Patti

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LA TRADIZIONE, IL COMFORT ED IL FASCINO DELLA CAMPAGNA SICILIANASI INCONTRANO NELLE ELEGANTI RESIDENZE DI MONTESOLE A LICATA (AGRIGENTO)

THE ELEGANT RESIDENCES IN MONTESOLE MEET TRADITION,COMFORT AND CHARM OF THE SICILIAN COUNTRYSIDE LICATA (AGRIGENTO)

Page 124: Piacere Sicilia N. 2

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Il Ristorante sorge nel quartiere “marina”, nelcentro storico di Licata nell’antico palazzo delDuca Palmerio Serrovira. I fratelli Angelo e Da-niele Burgio ricevono i loro clienti con tanta cor-dialità e cortesia e nei loro piatti troviamo i fruttilocali, sempre rigorosamente freschi, del mare edella campagna, cucinati secondo le ricette tra-dizionali, arricchiti da quel pizzico di fantasia chene esalta maggiormente i sapori.

L’azienda, da secoli di proprietà della famiglia Qui-gnones, coltiva trenta ettari di vigneto nelle collineattorno a Licata e ne vinifica le uve nella propriacantina. In essa le più moderne tecnologie sono aservizio di pratiche tradizionali per il raggiungi-mento della più alta qualità del prodotto finale.Negli anni sempre nuovi vini hanno affiancato l’In-solia e il Nero d’Avola, autentici prodotti “storici”dell’azienda.

The winery owned for centuries by the Quignones’family, cultivates thirty hectares of vineyards inthe hills around Licata and produces wine in theirown wineries. The most modern technologies areat the service of traditional techniques in order toobtain a final product of the highest quality. Overthe years, more new wines have joined the Insoliaand Nero d’Avola grape varieties, authentic “hi-storical” products of the winery.

DORMIRE • MANGIARE • FARE | SLEEP • EAT • DO | LICATA

La Taverna del Duca - Ristorante

Quignones - Cantina Vinicola

The restaurant is located in the “marina” districtin the centre of Licata in the ancient residenceof Duke Palmerio Serrovira. Brothers Angeloand Daniele Burgio receive their guests withwarmth and courtesy presenting their disheswith local fruits, always strictly fresh from thesea and countryside, cooked according to tra-ditional recipes and enhanced with a touch offantasy that brings out the best in the flavours.

LICATA - S. Andrea, 9Tel. 0922.775719 / 0922.835146

LICATA - Contrada Sant’Oliva sncTel. 0922.770157 - Cell. 328.6241959

[email protected]

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MANGIARE

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LICATA

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“Ogni Siciliano si porta dentro unaidentità mitica della Sicilia, che conforza emerge quando si trova in altriPaesi ”. Così l’etnoantropologo sici-

liano Antonino Buttitta nella prefazione dà illuminata sintesi delviaggio sentimentale di Angelo Benivegna nella cultura del cibo si-ciliano, trapanese in particolare. “Non sono uno chef, anche seanche i miei figli mi chiamano Chef, non sono un gastronomo,anche se da venti anni mi occupo professionalmente di gastrono-mia, non sono un giornalista gastronomico anche se da anni scrivodi gastronomia. Sono un curioso-goloso a cui piace molto cucinareper la gioia di stupire e soddisfare le papille gustative” è la defini-zione che Benivegna, dà di se stesso. Meglio di lui e per lui parlanole ricette che raccoglie nel libro, tutte anticipate da riflessioni pro-fonde che fanno de “Il gusto della tradizione” qualcosa di più di unlibro di ricette. Tra le tante a base di pesce, sfogliando qui e là, tro-viamo la immancabile “pasta chi sardi”, il pescespada cucinato inmille maniere ma pur sempre in soggezione rispetto al tonno, verore della cucina trapanese, dove prende il nome gentile di “tun-nina”; il cous cous (“cuscusu”) che nel pesce ha il più nobile com-pagno; gli sgombri (“scurmi”) arrostiti, i gattucci (“cazzuna”) coni broccoli “salsiti”, la Pescatrice al Marsala con salsa d’arancia. Unlibro ricettario che lascia a chi mi legge la sensibilità di dosare gliingredienti, sensibilità che si ha o non si ha, altrimenti commentaBenivegna “tutti saremmo grandi cuochi”.

Testimonianze raccolte dall’autorenegli oltre vent’anni in cui, comesub, ha partecipato direttamente alla grande avventura delle ton-nare siciliane e sarde: ciascuna fase del lavoro, dalla scelta deltratto di mare ove calare le reti, all’attesa dei tonni, alla mattanza,è “narrata” da Ravazza attraverso le voci dei protagonisti, rais, ca-pibarca, muciaroti, faratici, sommozzatori, mastri d'ascia. Ununico indissolubile filo ha legato la vita, le speranze, le paure e isentimenti di questi uomini straordinariamente simili nelle emo-zioni e nelle reazioni. Come se nella tonnara, con i suoi riti mille-nari, il tempo nulla abbia distrutto, ma tutto abbia stratificato. Dallibro emerge anche una verità spesso offuscata dalla immagine ro-mantica della tonnara: pesca e trasformazione del tonno sono unagrande tradizione dell’industria ittica trapanese. Nel corso dei se-coli centinaia di famiglie di Trapani, Favignana, Bonagia, San VitoLo Capo a vario titolo coinvolte nei cicli di produzione, ne hannotratto reddito e sostentamento. Il libro di Ravazza è anche qualcosadi più di una raccolta di testimonianze, che hanno un valore an-tropologico e di conservazione della memoria. V’è sotteso un filodi malinconico rimpianto per la tonnara fissa, che non esiste più,soppiantata dalle moderne imbarcazioni che inseguono i branchicon i sonar e impianti di allevamento in cui si ammazzano i tonnicon i fucili calibro 12.

PIACERE SICILIA|RUBRICAINCONTRI DI VIAGGIO

“Il gustodella tradizione” “The flavour of tradition”di Angelo BenivegnaCoppola Editore (2003) - 14,50 euro

Magenes (2006) - 16 euro

“Il sale e il sangue. Storie di uomini e tonni”

“Salt and Blood.

Of men and tuna fish”

di Ninni Ravazza

A series of stories collected by the author during his more thantwenty years of participation, as a professional scuba diver, tothe great adventure of the tonnara, both in Sicily and in Sardinia.Every single phase of the ordeal, from the choice of the stretch ofocean where to lower the nets, to the wait for the arrival of thetuna, to their slaughter, “la mattanza”, is recounted by Ravazzathrough the voices of the characters: rais, heads of the boats, mu-ciaroti, faratici, scubadivers, mastri d'ascia. The lives, hopes,fears and emotions of these men, all so incredibly similar in theirfeelings and in their reactions, have been tied together by one sin-gle, indissoluble thread. It is as if, in the tonnara, marked by itsthousand-year old rituals, time has been standing still, withoutbreaking anything, just simply building layer upon layer uponlayer. A different kind of truth, often overshadowed by the ro-mantic image of the tonnara, emerges from this book: the fishingand the processing of the tuna fish are a great tradition of theTrapanese fishery. During the centuries, hundreds of familiesfrom Trapani, Favignana, Bonagia, San Vito Lo Capo, involved,with different roles, in the production cycles, have supportedthemselves through this trade. Ravazza’s book is more than amere collection of accounts. These stories hold an anthropologicalvalue, and they represent a way to preserve the memory of thesepeople. There is an underlying melancholic longing for the steadytonnara, which does not exist anymore, ousted by modern fishingtrawlers that follow the schools of fish by means of sonar, and bythe farming techniques where the fish is killed by 12-bore guns.

SUITCASE BOOKS

"Every true Sicilian harbours inside a mythical identity of Sicily,the power of which emerges each time we find ourselves in a fo-reign land”. These are the words chosen by Sicilian ethnoanthro-pologist Antonino Buttitta in his introduction, and they offer abrilliant synthesis of the sentimental journey of Angelo Benivegnathrough the culture of Sicilian cuisine, Trapanese cuisine in par-ticular. “I am not a chef, although my children do call me Chef, Iam not a gastronomer, although, for the past twenty years, Ihave been dealing with professional gastronomy, I am not a ga-stronomy journalist, although I have been writing about gastro-nomy for several years. I am a curious glutton who adorescooking for the joy of astonishing and satisfying my taste buds”:these are the words through which Benivegna depicts himself.On his behalf, and even better than the Chef himself, speak outthe recipes displayed in his book. Each recipe is introduced bythoughtful remarks, which turn “Il gusto della tradizione” intosomething deeper than just a recipe book. Perusing through thepages, among the many fish-based recipes, you can find the un-failing “pasta chi sardi”, swordfish cooked in a thousand differentways, yet never as celebrated as the tuna fish, the true king ofTrapanese cuisine, where they kindly named it “tunnina”; recipesfor cous cous (“cuscusu”), which finds in fish its most noble ac-companiment; roasted mackerel, (“scurmi”); “cazzuna” withbroccoli “salsiti”; monkfish with Marsala wine and orange sauce.A recipe book that leaves to the readers the task of using theirown sensibility to measure the ingredients, a sense that is some-how innate, otherwise, Benivegna adds, “we would all be greatchefs”.

di Fabio Pace

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PIACERE SICILIA|RICETTA | RECIPEINCONTRI DI VIAGGIO

difficoltàbassa

preparazione15 minuti

cottura20 minuti

ingredienti

per 4 personePasta tipo calamarata

o mezzi paccheri 300 gr

Gambero rosso di Mazara del Vallo 300 gr

Aglio rosso di Nubia 1 spicchio (da eliminare)

Pistacchi di Bronte sgusciati 100 gr

Olio extravergine di oliva4/5 cucchiai

Un ciuffo di prezzemolo

3 cucchiai di vino bianco

Sale q.b.

vini consigliatiCuti Catarratto

Abate Franca Alba

PreparazioneTritare il più finemente

possibile i pistacchi nelmixer. In una padella ro-

solare l’aglio nell’olio.Eliminare l’aglio,

aggiungere il gamberosgusciato e un pizzico disale, quindi sfumare con

del vino bianco. Aggiungere il trito di pi-stacchi e amalgamare iltutto. Scolate la pasta al

dente, versatela nellapadella e fatela saltare a

fuoco vivace per 1 mi-nuto, prestando atten-

zione a non fareasciugare eccessiva-mente il condimento.Servite cospargendo

ogni piatto con il prezze-molo tritato e il rima-

nente trito di pistacchi.

PreparationChop pistachios in afood processor as finelyas possible. In a fryingpan, brown the garlicwith the olive oil.Remove the garlic,add the shrimp alreadyshelled and salt, thensteam with white wine. Add the chopped pista-chios and mix all.Drain the pasta al dente,pour into the pan and fryon high heat for 1minute, being careful notto excessively dry thesauce. Sprinkle each servingwith chopped parsleyand the remainingchopped pistachios.

difficultyeasy

preparation15 minutes

cooking time20 minutes

ingredients

serves 4 peoplePasta calamarataor mezzi paccheri 300 gr

Red shrimp(from Mazara del Vallo) 300 gr

Nubia Red Garlic1 clove (to remove)

100 gramsshelled pistachios

Extra virgin olive oil4/5 tablespoons

A sprig of parsley

3 tablespoons white wine

Salt (to taste)

recommended winesCuti CatarrattoAbate Franca Alba

Calamarata con Pistacchi di Bronte e Gambero RossoCalamarata with Bronte Pistachios and Red Shrimp

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Calamarata con Pistacchi di Bronte e Gambero RossoCalamarata with Bronte Pistachios and Red Shrimp

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“(…) essi portano la Sicilia come un pezzo di terra e di cielo che amano ripiantare altrove, in un clima diverso, lontano dalle difficoltà e dai problemi che hanno sempre resodrammatica la nostra esistenza di popolo”. Vittorio Nisticò, “L’Ora”, 7 giugno 1960.Siciliani di scoglio e siciliani di mare aperto, ieri e oggi. Una definizione sciasciana, poi argomentata dalla penna di Vittorio Nisticò, eccellente giornalista palermitano. Duemodelli che spesso Andrea Camilleri cita per meglio spiegare la “sicilitudine”, di quella condizione di esule che pervade chi dalla Sicilia si allontana… per scelta o per necessità.Attualissimo argomento, visto che ci sono intere generazioni emigrate altrove per lavoro o per studio, e proprio chi scrive, lo fa da una distanza di non meno di mille e trecentochilometri.Caro turista,questa terra è … il sacrificio di molti giovani coraggiosi che ogni giorno lasciano questi lidi per inseguire una possibilità; è il sacrificio di molti genitori cherinunciano ai riti di una famiglia e si rifugiano nell’attesa di un telefono che squilla. Ad ognuno di loro piace pensare che si riuniranno un giorno, chel’amato figlio tornerà e che affronterà, con ancor più coraggio, la sfida di vivere qui, “accanto al proprio scoglio”. È vero, dipenderà da lui, se sarà unsiciliano di scoglio o uno di mare aperto, ma dipenderà soprattutto dalle possibilità che questa terra saprà offrirgli. Questa terra è la difficoltà di viveretrovando un lavoro, di pensare in positivo aspettando la crescita, di sperare che “tanto questa terra è così bella che qualcuno prima o poi se ne accorgerà”.Questa terra è guardare lontano, accettare di percorrere la strada più dura, schivando strette di mano e scorciatoie. Questo non è un appello, caro turista,è solo qualcosa che pensiamo tu debba sapere. Ti abbiamo raccontato di luoghi incantati dove il tempo sembra si sia fermato, della millenaria cultura e delsuo popolo che l’ha custodita gelosamente preservandola dal tempo. Tutto questo è ricchezza. Ma siamo convinti che il viaggio sia una dimensione, che ilbrutto abbia pari dignità di essere vissuto del bello, e che entrambi, in fondo, siano pennellate diverse sulla tela di un quadro. Solo quando si tornerà a casasi vedrà l’opera ultimata, da lontano. Se credi di aver toccato l’anima di questi luoghi; se pensi di aver respirato il vento mentre soffiava, di averne coltoanche la salinità; se ti sei emozionato perché eri stato mille volte al mare, ma non avevi mai capito cosa significa viverlo; se tutto questo l’hai sentito vicinoal cuore, sappi che…Questa terra sarà, e forse anche per merito tuo, se oltre ad apprezzarla saprai rispettarla, aiutarla e farla crescere.

“(...) They carry Sicily as if it were a piece of land or sky that they love to replant elsewhere, in a different climate, away from the difficulties and problems that have alwaysmade our existence as a people dramatic.”Vittorio Nistico, “L’ora” , June 7, 1960Rock Sicilians and offshore Sicilians, yesterday and today. A Leonardo Sciascia definition, as argued by the pen of the superb Palermitan journalist, Vittorio Nistico. Twomodels, which Andrea Camilleri often cites to better explain the “Sicilianness” (‘sicilitudine’) of the condition of exile that pervades those who move away from Sicily... bychoice or for necessity. An actual topic, given that there are whole generations migrated elsewhere for work or study, and the writer himself writes from a distance of not lessthan one thousand and three hundred kilometres.Dear visitor,This land is... the sacrifice of many brave young people who leave these shores every day, chasing a possibility, it is the sacrifice of many parents who giveup family rites and take refuge, sitting back, waiting for a phone to ring. They like to think they will meet again one day, that their beloved child will comeback and face, with even more courage, the challenge of living here, “right next to the rock”. It is true, it will depend on them, on whether they are a ‘rock’or an ‘offshore’ Sicilian, but above all it will depend on the possibilities that this land has to offer. This land is the difficulty of living and finding a job, ofthinking positive while waiting for growth and believing that “this land is so beautiful, sooner or later someone will notice”. This land is the looking into

the distance, agreeing to take the harderroad, avoiding handshakes and shor-tcuts. This is not a summons, dear tou-rist, it is just something that we thinkyou should know. We have told youabout enchanted places where time se-ems to stand still, of the ancient culturesand their people who jealously guardedthem, preserving time. All of this is we-alth. But we are convinced that travel isa dimension where a bad experience isequal to a beautiful one, and both, afterall, are like different strokes on the samecanvas. Only when you return home canyou see the work of art completed, froma distance. If you think you have touchedthe soul of these places, if you believethat you breathed in while the wind wasblowing, to have even caught its salti-ness, if you were excited because you hadbeen at sea a thousand times, but younever knew what it meant to live it; ifyou felt all this close to the heart, knowthat...This land will be, and perhaps also be-cause of you, not only appreciated, butrespected and helped to grow.

Questa terra e’...

This land is... Laura Di Trapani

“Ambiguità dell’esca”

Opera di Franco Mineo

Artista siciliano

… con i pennelli estrae i colori del mare,

metafora delle sue parole,

dei suoi pensieri,

della sua terra.

(Continua da pag. 2)

Laura Di Trapani

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