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Partner_Profile 2 settembre 2012 PESCARA Partner Profile Urban Sustainable Efficient Regeneration

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Partner_Profile

2 settembre 2012

PESCARA Partner Profile

Urban

Sustainable

Efficient

Regeneration

URBACT Programme: European Regional Development Grenoble (F): Lead Partner

USER Project: Urban Sustainable & Efficient Regeneration Pescara (I), Barakaldo (E), Malaga (E), Lublin (E): Partners

Comune di Pescara - 2 - Comune di S. Giovanni Teatino

PESCARA

Partner Profile

SECTION_1. OVERVIEW OF THE CITY

1.1 Demographic Characteristics of the City

Le caratteristiche demografiche della città di Pescara e del territorio circostante disegnano il profilo di un

centro attivo, propulsore economico della Regione Abruzzo, che evidenzia il suo carattere dinamico anche

attraverso la presenza di un sistema universitario che conta 12 facoltà per un totale di circa 32.000 studenti.

Il costante aumento della popolazione nel decennio 2001-2011 evidenzia una dinamica incentivata

dall’ingresso di immigrati nella città (studenti, lavoratori, migranti). Il saldo positivo in dieci anni è di 6.851

unità costituite per la maggior parte da stranieri (4.858) che hanno parzialmente compensato il flusso

migratorio interno italiano che ha mostrato invece un saldo negativo (-1593), 22.895 nuovi iscritti

provenienti da altri comuni a fronte di 24.488 unità anagrafiche cancellate. Anche il saldo naturale (nascite-

decessi) mostra un dato negativo normalizzato negli ultimi 10 anni, evidenziando ancora di più l’effetto

demografico trainante della popolazione immigrata sull’incremento complessivo registrato.

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1.2 Strategic Importance

L’importanza di Pescara all’interno del bacino geografico nel quale è collocata, si misura nel ruolo strategico

che la città ha assunto nei rapporti economici e sociali con le realtà territoriali contigue. In particolare: il

rapporto con le altre città d’Abruzzo e con le aree interne; il rapporto con Roma; il ruolo all’interno della

direttrice adriatica; il rapporto con la sponda balcanica dell’Adriatico.

La dotazione infrastrutturale dell’area metropolitana pescarese costituisce un valore aggiunto alle

peculiarità geografiche: l’aeroporto all’interno della cintura urbana, i due assi autostradali (nord-sud ed est-

ovest), la piattaforma logistica dell’interporto di Manoppello, il porto commerciale di Ortona e quello

turistico di Pescara, i poli universitari e sanitari, la zona industriale e commerciale dell’area metropolitana

pescarese.

Pur non essendo il capoluogo regionale d’Abruzzo, Pescara risulta essere il comune più grande per numero

di abitanti (123.077), il più densamente popolato (3.660,8 abitanti/kmq) e quello con reddito medio pro-

capite più alto (€ 12.716) dell’intera Regione. La sua area metropolitana concentra circa il 35% della

popolazione e del PIL regionale.

1.3 Short Historic Overview

Pescara è inserita in un contesto nazionale di crocevia fra la trasversale est-ovest appenninica e l’asse nord-

sud Adriatico. Sin dal principio della sua storia, l’allora Ostia Aterni nasce e si sviluppa come terminale della

strada consolare romana Tiburtina Valeria e come porto del medio Adriatico e centro nevralgico delle vie di

comunicazione verso la Dalmazia e la Dacia. Da centro periferico della capitale imperiale, Pescara assume

ben presto un ruolo primario nell’assetto economico regionale per via della sua posizione geografica che ha

favorito traffici e scambi commerciali contribuendo a sviluppare un sistema produttivo di carattere

terziario.

In età romana sul luogo dove ora sorge

la città si trovava Aternum, importante

punto di imbarco per gli scambi

commerciali tra Roma e le principali

località adriatiche. Verso la fine del V

Secolo d.C. la provincia passa sotto il

potere prima degli ostrogoti poi, mezzo

secolo più tardi, dei bizantini, ed infine

dei longobardi, intorno al 570 d.C. Da

questo momento in poi per circa cinque

secoli Pescara fa parte del ducato

longobardo di Spoleto (che

successivamente entra a far parte dei

territori carolingi). Nel XII secolo, tutta

la regione viene conquistata dai normanni. Fra il XII e il XV secolo, come il resto della regione entra a far

parte del Regno di Napoli. Nel periodo aragonese, la seconda metà nel XV secolo, la cittadina è data in

feudo alla famiglia di origine spagnola dei D'Avalos, che diventano Marchesi di Pescara. Sotto l'imperatore

Carlo V il centro abitato diviene una delle fortezze principali dell'Adriatico. Rimane comunque un borgo

piccolo, rispetto ad altri centri degli Abruzzi, se è vero che verso la fine del settecento la cittadina di Pescara

conta appena 3.000 abitanti. Nei primi anni dell'ottocento Pescara viene occupata dai francesi.

La moderna Pescara nasce ufficialmente nel 1926, dall’unione di Castellamare Adriatico, sulla sponda

sinistra del fiume Pescara, e l’antica Piscaria, così nominata a partire dall’Alto Medioevo (XI secolo). Durante

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la Seconda Guerra Mondiale, Pescara subisce danni gravissimi, sia per i bombardamenti, che per le razzie

dell'esercito tedesco in ritirata. Dalla fine della guerra ad oggi la città non ha mai smesso di svilupparsi,

arrivando a diventare l'epicentro di un'area metropolitana che conta complessivamente circa 350.000

abitanti.

La città è nota per aver dato i natali a personaggi famosi come lo scrittore decadentista Gabriele D’Annunzio

(1863-1938), il commediografo e sceneggiatore Ennio Flaiano (1910-1972), il pittore Basilio Cascella (1879-

1950), animatore della cultura pescarese, etc.

1.4 Key business & Employment sectors

L’economia pescarese è da sempre basata sul settore

commerciale e sui servizi. Nel corso degli anni, pur

mantenendo la sua vocazione originaria, ha assunto un

ruolo importante anche il settore industriale, favorito

dalle reti infrastrutturali realizzate con i finanziamenti

della “Cassa per il Mezzogiorno” (anni ’60). Con le

recenti mutazioni economiche globali e la conseguente

spinta delocalizzativa verso i paesi in via di sviluppo, il

settore industriale ha via via perso la sua incisività e

Pescara è tornata ad essere prevalentemente una

“Città Emporio”.

Altri segmenti produttivi d’eccellenza sono

rappresentati dalle tipicità enogastronomiche e dal

turismo, attualmente concentrato soprattutto lungo la fascia costiera, ma con notevoli potenzialità di

crescita verso la fascia pedecollinare e montana, dove gli straordinari valori paesaggistici, storici e culturali

si sono conservati pressoché inalterati.

Il tasso di sviluppo imprenditoriale di Pescara è

positivo. Nel quinquennio 2003-2008 il numero di

imprese operanti sul mercato pescarese è cresciuto del

5%. Il saldo delle imprese in attività fino al 2011 è stato

sempre attivo, anche se alcuni settori economici hanno

risentito più di altri gli effetti della crisi economica

globale di questi ultimi anni (edilizia, meccanica, pesca)

e delle disfunzioni del sistema commerciale, che vede

la presenza massiccia della grande distribuzione

organizzata in importanti distretti in alcuni comuni

dell’area metropolitana.

Nel complesso comunque la realtà economica

pescarese sembra che stia assorbendo meglio di altri

distretti nazionali la congiuntura economica sfavorevole.

1.5 Briefly describe the key challenges that need to be solved in order for your city to enjoy successful

and sustainable development

Nel corso degli anni l’economia dell’area metropolitana pescarese ha modificato sensibilmente la sua

struttura. I fenomeni di sostituzione delle attività produttive, tipici nell’Italia degli anni ‘90, hanno aperto la

strada alla grande distribuzione commerciale nazionale ed internazionale. Il fenomeno ha generato anche

Imprese registrate a Pescara (2012)

Imprese registrate in Abruzzo (2012)

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un sostanziale mutamento dell’assetto urbano, con la localizzazione dei grandi shopping centres fuori dalla

cintura urbana, l’incremento del traffico privato, lo spopolamento dei centri abitati e la graduale estinzione

della distribuzione al dettaglio diffusa nei quartieri. Si è generata una sostanziale dipendenza, soprattutto

occupazionale, dalla grande distribuzione commerciale, che come evidenziano i dati della ricchezza pro-

capite, non ha prodotto un incremento reale del reddito, ma al contrario ha avuto come effetto una forza

lavoro poco qualificata e scarsamente retribuita.

L’economia immateriale (soft-economy), che in altre realtà italiane ha cominciato a determinare la

creazione di distretti dell’innovazione, a Pescara ed in generale in Abruzzo fatica a crescere. Lo stesso

settore turistico è stato trascurato, rimanendo confinato per i soli mesi estivi lungo la fascia costiera.

L’enorme patrimonio paesaggistico, storico ed artistico abruzzese, con gli straordinari centri storici, il

susseguirsi dei parchi naturali, montani e marini, oltre che le tipicità agroalimentari apprezzate in tutto il

mondo, sono ancora potenzialità poco espresse.

La presenza dell’aeroporto d’Abruzzo all’interno dell’area urbana pescarese, rappresenta al tempo stesso un

evidente detrattore ambientale (inquinamento atmosferico e acustico), ma anche un importante

opportunità, facilitando le connessioni con i distretti economici europei maggiormente evoluti.

Lo stesso spazio antistante l’aeroporto d’Abruzzo, compreso nel Piano di Rigenerazione Urbana Fontanelle-

Sambuceto, se adeguatamente valorizzato può rappresentare soft economy competitivo sui mercati globali.

Fattori positivi in tal senso sono rappresentati dalla posizione dell’area, dalle reti infrastrutturali che la

attraversano (ferrovia, assi viari nazionali e regionali) e dalle sinergie che possono essere attivate con le

attività aeroportuali.

1.6 Description of existing strategies and plans that guide the urban regeneration processes in Pescara

I Piani Regolatori che si sono succeduti nel tempo nel comune di Pescara hanno sempre confermato lo

sviluppo della città all’interno dei grandi vuoti urbani recuperati dai processi di dismissione industriale. Il

piano di riqualificazione portuale, le aree di risulta della ex stazione ferroviaria “centrale”, lo scalo merci nei

pressi del polo universitario giudiziario, il polo direzionale nelle aree della ex-fonderia Camplone ed il parco

fluviale possono costituire l’ossatura della città del futuro.

Lo sviluppo edilizio di Pescara nel dopo guerra ha determinato le disuguaglianze sociali, non garantendo in

tutti i quartieri una dotazione sufficiente di spazi aggregativi e relazionali, producendo nel contempo

fastidiose interferenze tra gli ambiti residenziali e le attività industriali ed artigianali sorte spontaneamente.

La riconversione dei vecchi quartieri industriali all’interno della città, e la rigenerazione dei quartieri

residenziali degradati, possono rappresentare per Pescara un’occasione importante per migliorare la sua

qualità urbana e sociale. Occorre una visione strategica a livello di area metropolitana che tenga conto

delle specificità e delle vocazioni dei vari ambiti urbani interessati, scongiurando il consumo ingiustificato

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del suolo e assumendo come riferimento modelli urbani innovativi (Smart City) che traguardino obiettivi di

sostenibilità urbana e di competitività territoriale.

1.7 Briefly explain the decision-making and regulatory framework regarding the development and

completion of urban regeneration projects in Pescara

La regione Abruzzo non è dotata, come altre regioni italiane, di una specifica legge sulla rigenerazione

urbana. In tal senso il Piano Fontanelle-Sambuceto può essere considerato la prima esperienza di

pianificazione che mira ad una profonda riqualificazione e rivitalizzazione di un ambito urbano esteso (100

ettari) nel comune di Pescara.

Un'altra esperienza significativa di riqualificazione di ambiti urbani degradati è stata condotta a Pescara

grazie al programma URBAN II. Un insieme di interventi di carattere infrastrutturale, ambientale e sociale

hanno interessato i quartieri di Rancitelli, S. Giuseppe e S. Donato, per altro limitrofi all’area Fontanelle-

Sambuceto. Nello schema sottostante una sintesi delle misure previste dal Programma Urban 2.

Misura 1.1 - Realizzazione di nuova viabilità Misura 1.2 - Riqualificazione di spazi e verde pubblico

Misura 1.3 - Realizzazione di percorsi ciclopedonali

ASSE 3: Integrazione sociale

ASSE 4: Imprenditorialità e patti per l’occupazione

ASSE 1: Miglioramento sistema infrastrutturale e spazi pubblici

Misura 4.1 - Creazione di nuove reti di imprese Misura 4.2 - Creazione di nuova occupazione

Misura 5.1 - Assistenza tecnica locale Misura 5.2 - Assistenza tecnica centrale Misura 5.3 - Comunicazione ed informazione

Misura 3.1 - Programma di sostegno Misura 3.2 - Integrazione di minoranze etniche

Misura 3.3 - ICT

ASSE 5: Assistenza tecnica

Programma URBAN 2 PESCARA

€ 12.250.000

€ 5.920.000

€ 800.000

€ 1.850.000

€ 1.850.000

€ 1.830.000

ASSE 2: Miglioramento del sistema ambientale

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SECTION_2. USER IN PESCARA

2.1 Il Piano di Rigenerazione Urbana Fontanelle-Sambuceto

Per partecipare al Progetto USER la città di

Pescara ha scelto di approfondire alcune

tematiche contenute nel Piano Fontanelle-

Sambuceto, un recente progetto di

Rigenerazione Urbana di un ambito

territoriale strategico all’interno del

sistema metropolitano Chieti-Pescara. Il

Piano Fontanelle-Sambuceto è stato

avviato alla fine di settembre 2011 dai

Comuni di Pescara e di S. Giovanni Teatino.

Nel Giugno 2012 i progettisti incaricati

hanno portato a conclusione il processo partecipativo propedeutico e consegnato gli elaborati tecnici del

Piano.

L’area di intervento Fontanelle-Sambuceto si estende su un’estensione di ben 100 ettari in adiacenza

all’aeroporto d’Abruzzo. L’area ha assistito nel tempo all’insediamento di attività promiscue spesso

incompatibili tra loro: reti infrastrutturali, residenze, attività industriali, capannoni dismessi o dismettibili,

impianti tecnologici, oltre alla presenza di molti terreni abbandonati lasciati incolti. Una particolarità

dell’area è che, pur essendo situata nel baricentro di uno dei principali distretti economici del centro Italia,

attraversata dai fasci infrastrutturali e dalle attrezzature territoriali più importanti della Regione Abruzzo, è

vista nell’immaginario collettivo degli abitanti come una delle più lontane e meno qualificate periferie

cittadine.

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Perimetro dell'area di intervento

2.1.1 Caratteristiche del Piano di Rigenerazione Urbana Fontanelle-Sambuceto

Gli elementi che caratterizzano maggiormente il Piano di Rigenerazione Urbana Fontanelle-Sambuceto

sono:

- l’ambito territoriale strategico inserito nel cuore dell’area metropolitana Chieti-Pescara;

- la presenza di problematiche urbanistiche tipiche di territori periferici e nel contempo le straordinarie

potenzialità che derivano dalla posizione urbana baricentrica;

- l’appartenenza amministrativa a due Comuni e addirittura due Province diverse;

- il ruolo di matrice urbana assunto dalla “Spina dorsale verde”, l’importante Green Way che attraversa

longitudinalmente tutta l’area di progetto connettendo tra loro gli spazi pubblici, le aree verdi e le

attrezzature private di uso pubblico;

- il modello di “Smart City” assunto come riferimento teorico e guida pratica per la progettazione

sostenibile degli insediamenti;

- la metodologia di partecipazione e di coinvolgimento della popolazione nel processo decisionale;

- il ruolo di rilancio delle economie locali, soprattutto per quanto concerne l’incentivazione dei processi di

riconversione industriale e le sinergie legate alla presenza dell’aeroporto;

- la particolare tipologia ecocompatibile di alcuni interventi previsti, come le corti bioclimatiche degli

edifici residenziali.

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Prefigurazione progettuale dell’area di intervento

2.1.2 Il modello partecipativo

Partendo dalla considerazione che la pianificazione di un ambito territoriale così strategico e complesso

doveva innanzitutto identificare le reali esigenze dei beneficiari, si è ricorsi, per l’elaborazione del processo

di pianificazione conclusosi a giugno, ad un modello partecipativo bottom up, che ha consentito il

coinvolgimento di una platea di interlocutori molto ampia. Tale processo partecipativo è stato diviso in due

fasi: una prima fase di ascolto (dicembre 2011 - febbraio 2012) è stata effettuata attraverso l’individuazione

di una serie di portatori di interesse (“stakeholders“) che sono stati chiamati ad esporre le loro esigenze e le

loro attese in appositi tavoli di lavoro ristretti; una seconda fase di partecipazione più allargata (marzo-

maggio 2012) è arrivata a coinvolgere la popolazione residente attraverso opportune metodologie di

Participatory Planning che hanno visto l’organizzazione di workshop con i cittadini e l’organizzazione di

eventi come i gazebo informativi nei giorni di mercato o gli infopoint la domenica in piazza. Inoltre si è

costruito uno specifico sito internet http://fontanellesambuceto.comune.pescara.it, raggiungibile dalle

home page dei siti istituzionali dei due comuni, sviluppato su una piattaforma interattiva web 2.0, che ha

consentito a tutti gli interessati di poter lasciare suggerimenti, segnalazioni, ed anche critiche, aprendo così

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un canale di comunicazione diretto tra i cittadini e l’equipe di progetto, e facilitando l’individuazione di

soluzioni progettuali consapevoli e condivise.

L’utilità di una simile metodologia è risultata molteplice. Innanzitutto far partecipare la popolazione alla

fase progettuale è stato molto utile ai fini della condivisione delle proposte. Poi è stato importante

recepire, da gruppi selezionati di persone che vivono e operano quotidianamente nella realtà sociale di

Fontanelle-Sambuceto, idee utili a interpretare meglio le loro attese in merito al futuro del quartiere. Infine

il processo progettuale costruito in forma partecipata ha reso più semplice la comunicazione delle decisioni

che si stavano elaborando, limitando l’insorgenza di fenomeni di contrapposizione precostituita dovuti alla

carenza di informazione (sindrome NIMBY).

2.1.3 Funzioni e Tipologie edilizie del Piano Fontanelle-Sambuceto

Il progetto di trasformazione

dell’area Fontanelle-Sambuceto

prevede un mix funzionale

complesso ed articolato: dalle

attività direzionali a quelle turistico-

ricettive; dalle residenze alle attività

produttive, dai servizi pubblici alle

attività private di uso pubblico, al

commercio al dettaglio, etc.

L’“effetto città” che si è voluto

perseguire, d’altronde, è assicurato

proprio dalla pluralità di funzioni,

tra loro compatibili, che garantiscono la vivibilità dell’area per ampie fasce orarie durante tutto l’arco della

settimana. Si possono distinguere all’interno dell’area di intervento almeno cinque ambiti omogenei a

prevalenza funzionale: 1) la “Porta di ingresso dell’aeroporto”, con attività direzionale e turistico ricettive

legate alla presenza dell’aerostazione; 2) il “Parco tematico logistico-terziario”; 3) il “Villaggio artigianale”;

4) il “Villaggio residenziale” e i parchi urbani; 5) la “Cittadella del tempo libero”. Tutti connessi da una

“Spina dorsale verde”, vera matrice insediativa dell’intero progetto, costituita da piste ciclabili, reti di soft

mobility, giardini e attrezzature pubbliche, parchi urbani, etc.

2.1.4 Smart City

Il progetto Fontanelle-Sambuceto ha offerto l’occasione per riflettere sul modello di città del futuro che le

due Amministrazioni comunali di Pescara e S. Giovanni Teatino hanno inteso perseguire. In tal senso ha

assunto particolare rilievo il modello europeo di Smart City, ovvero una città “intelligente” che fa uso delle

nuove tecnologie per ottenere il massimo dell’efficienza in termini energetici ed ambientali: maggiore

competitività con minore consumo di risorse.

L’era digitale in cui ci siamo appena affacciati e la sua la sensibilità nei confronti delle tematiche ecologico-

ambientali può effettivamente rappresentare una nuova frontiera dello sviluppo sostenibile della città: gli

spazi verdi, i luoghi di aggregazione, i servizi pubblici, le reti ciclopedonali, l’efficienza energetica, la mobilità

sostenibile, i sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la gestione delle acque, l’impiego di energie

rinnovabili diffuse, le reti in fibra ottica, i servizi di telesorveglianza, la domotica urbana, etc. E’ la

dimensione ecologico-ambientale (Ecotown1) che si fonde con quella digitale (E-city

2) per creare un

1 Tai-Chee Wong, Belinda Yuen (a cura di), Ecocity Planning, Springer ed., London 2011

2 Fusero Paolo, E-City, Actar-D List, Barcelona 2009

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ambiente ad alto contenuto tecnologico che può offrire un importante valore aggiunto in termini di

sostenibilità ambientale e competitività territoriale.

2.2 How the Municipality of Pescara is organised to implement “urban services”

L’organigramma del Comune di Pescara prevede

due Dipartimenti, due servizi informatici e tredici

settori per un totale di …….. dipendenti.

Il Dipartimento Attività Amministrative e

Finanziarie ha al suo interno i seguenti settori:

Servizi scolastici e culturali, Politiche sociali,

Ragioneria Economato Tributi, Risorse umane,

Affari generali gare e contratti, Servizi

demografici statistica.

Il Dipartimento Attività Tecniche Energetiche ed

Ambientali ha al suo interno i seguenti settori:

Gestione patrimonio immobiliare e impiantistica

sportiva, Manutenzione, Ambiente e politiche

della casa, Programmazione del territorio,

Gestione del territorio, Lavori pubblici e mobilità,

Attività produttive.

2.3 Current status of the regeneration in the neighborhood Fontanelle-Sambuceto

Come si è detto l’unico programma urbanistico che ha affrontato tematiche di riqualificazione urbana a

Pescara prima del Piano Fontanelle-Sambuceto è stato URBAN 2 che ha interessato i quartieri di Rancitelli,

S. Giuseppe e S. Donato.

Il Piano Fontanelle-Sambuceto, pur in assenza di una legislazione regionale specifica sui Programmi di

Rigenerazione Urbana, ha perseguito sia dal punto di vista dei contenuti progettuali che nelle metodologie

di elaborazione degli stessi, obiettivi attinenti la rigenerazione urbana: riconversione di attività produttive

dismesse o divenute incompatibili, creazione di nuove attività legate al terziario avanzato e alla logistica

aeroportuale, riqualificazione di quartieri residenziali degradati, progettazione sostenibile di nuovi eco-

quartieri, creazione di luoghi di aggregazione e di aree pubbliche verdi connesse tra loro da una green way,

reti infrastrutturali dedicate esclusivamente alla soft mobility, etc.

La metodologia partecipativa posta in essere nella fase di elaborazione del Piano di Rigenerazione Urbana,

ha contribuito ad aumentare la percezione di “appartenenza” degli user al progetto stesso favorendone la

condivisione degli obiettivi. Il progetto User del programma UrbAct rappresenta, quindi, una straordinaria

occasione per approfondire alcune tematiche individuate nel Piano Fontanelle-Sambuceto (vedi capitoli

successivi) esplorando nuove forme di partecipazione. In tal senso User può avere ricadute positive non

solo per gli abitanti dei quartieri Fontanelle-Sambuceto, ma può rappresentare anche un’importante

esperienza pilota di rigenerazione urbana partecipata per l’intera area metropolitana pescarese.

2.4 The nature of problems/challenges in the neighborhood Fontanelle-Sambuceto

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Comune di Pescara - 12 - Comune di S. Giovanni Teatino

Il quartiere di Fontanelle (uno dei due ambiti territoriali

interessati dal Piano) ha visto acutizzarsi in questi ultimi

anni fenomeni di devianza sociale che si sono

manifestati recentemente anche attraverso episodi di

microcriminalità: aggressioni, atti intimidatori, incendi di

autovetture, etc. Il perdurare di tali episodi ha spinto le

autorità comunali ad intensificare il presidio del

territorio attraverso una più capillare presenza delle

forze dell’ordine. Apposite associazioni di cittadini sono

sorte spontaneamente per protestare contro il degrado

sociale, organizzando manifestazioni pubbliche che

hanno visto la partecipazione di molte persone anche al

di fuori del quartiere. Un ulteriore gesto simbolico è stato dato anche dai progettisti e dai tecnici comunali

preposti all’elaborazione del Piano di Rigenerazione Urbana che hanno deciso di trasferire la loro sede

operativa proprio nel cuore del quartiere teatro degli

episodi criminosi.

Al di la del problema specifico relativo alla difficile

convivenza della popolazione residente con alcune

famiglie disadattate dedite alla microcriminalità (e

spesso occupanti abusivamente gli alloggi pubblici), altri

problemi evidenti che interessano l’ambito urbano

Fontanelle-Sambuceto sono riconducibili alla

promiscuità tra attività produttive e quartieri

residenziali. Ad esempio gli autotrasportatori, che

numerosi hanno trovato sede nell’area, costituiscono un

problema di non poco conto a causa dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico prodotti, oramai non

più tollerati dagli abitanti del quartiere.

Un altro problema molto sentito dalla popolazione (evidenziato anche dagli interventi dei cittadini nel Blog

inserito all’interno del sito) è la carenza di luoghi pubblici di aggregazione e di spazi verdi per le attività del

tempo libero. La natura stessa dell’urbanizzazione del quartiere Fontanelle-Sambuceto, cresciuto

casualmente senza un disegno ordinatore, ha determinato la proliferazione di spazi di risulta e lotti

interclusi, a volte occupati da attività produttive, altre volte lasciati incolti e non fruibili. Ne risulta un

territorio privo di identità urbana, un “non luogo” tipico delle periferie più degradate dove le stesse

connessioni ciclo-pedonali sono rese difficoltose dalla mancanza di sedi protette adeguate.

Fiaccolata di protesta degli abitanti di Fontanelle dopo uno dei tanti episodi di microcriminalità avvenuti nel quartiere

Tir parcheggiati nei piazzali degli autotrasportatori

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Criticità e potenzialità dell’area di intervento

Le previsioni del Piano Fontanelle-Sambuceto individuano alcune soluzioni alle problematiche rilevate: la

delocalizzazione delle attività produttive incompatibili, la progettazione di nuovi quartieri residenziali eco-

sostenibili, la riconversione degli edifici industriali dismessi, la dotazione di servizi pubblici e privati, la

realizzazione di aree verdi e luoghi di aggregazione, etc.

Le principali difficoltà che si possono al momento prevedere per la futura fase realizzativa degli interventi,

sono riferibili alla delocalizzazione delle attività produttive esistenti (che dovranno essere “assistite” nella

ricerca di nuove aree idonee) e al rilancio di nuove attività economiche legate al terziario avanzato e alla

logistica aeroportuale (che dovranno essere reperite sul mercato nazionale e globale).

Occorrerà attivare una sorta di “sportello unico”, un ufficio pubblico ad hoc che si occupi di facilitare gli iter

autorizzativi propedeutici alle progettazioni e alle realizzazioni delle opere. E occorrerà che tutti gli attori

interessati dal processo di trasformazione, a cominciare dal Gruppo di Supporto Locale del progetto User,

sappiano “fare sistema” muovendosi all’interno di un quadro di strategie condivise che interessino l’area

metropolitana.

2.5 Topics and outputs of the Local Action Plan

2.5.1 Dallo Studio Urbanistico al Piano di Azione Locale

Il Local Action Plan è costituito dall’approfondimento di un insieme di azioni progettuali che sono state

individuate dal recentissimo Studio urbanistico Fontanelle-Sambuceto. Il Progetto USER rappresenta quindi

una straordinaria occasione per proseguire il lavoro svolto e approfondire alcune tematiche nodali

all’interno di un quadro di strategie complessive messo a punto precedentemente.

In che modo il Progetto USER può rappresentare un valore aggiunto per il processo di rigenerazione urbana

Fontanelle Sambuceto? E in che modo il Piano di Azione Locale può rappresentare una best practice utile

anche ai partners USER?

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Per rispondere a queste domande bisogna fare una riflessione sul livello di realizzabilità del Piano di

Rigenerazione Urbana Fontanelle-Sambuceto. Semplificando possiamo dire che il Piano è costituito da tre

azioni progettuali principali: 1) la “spina dorsale verde” (aree verdi + attrezzature per il tempo libero + soft

mobility), 2) il parco tematico logistico-terziario, 3) il villaggio residenziale. A ciò si aggiunge il

potenziamento della viabilità di accesso all’area.

Considerando l’attuale congiuntura economica ed i trend del mercato edilizio locale, possiamo

ragionevolmente immaginare che dal punto di vista della fattibilità economica e finanziaria mentre la

componente di edilizia residenziale troverebbe in tempi ragionevoli collocazione sul mercato, maggiori

difficoltà si potrebbero avere nella realizzazione di tutti i servizi e le attrezzature pubbliche previste dal

progetto, che in parte deriverebbero dagli oneri di urbanizzazione dell’edilizia residenziale privata ed in

parte graverebbero sulle casse pubbliche. Difficoltà potrebbero esserci anche nel reperimento dei

finanziamenti per la realizzazione delle opere infrastrutturali (hard e soft mobility) che dovrebbero

attendere specifici fondi statali e comunitari. Il nodo di tutto il processo potrebbe quindi essere

rappresentato dal Parco Tematico logistico-terziario, ossia il processo di riconversione delle aree industriali

esistenti (in gran parte dismesse o sottoutilizzate). Da li potrebbero essere reperite le risorse necessarie al

completamento delle attrezzature pubbliche previste e potrebbe partire quell’ “effetto volano” essenziale

in operazioni di trasformazione urbana complesse come questa.

Ma perchè un imprenditore dovrebbe investire sul progetto di Fontanelle-Sambuceto? La risposta a questa

semplice (ma fondamentale!) domanda potrebbe essere ricercata in alcune peculiarità specifiche della

zona: il buon livello di infrastrutturazione del contesto urbano (aeroporto, strade a scorrimento veloce,

autostrade), i valori immobiliari dei terreni e degli immobili (meno costosi che in altre aree metropolitane),

la felice localizzazione geografica (facilità di accesso all’immenso patrimonio paesaggistico, storico e

culturale abruzzese). Ma ciò non sarebbe probabilmente sufficiente a vincere la sfida del mercato globale,

in assenza della “capacità di fare sistema”, all’interno di un quadro di strategie condivise di area

metropolitana, da parte di tutti gli attori locali interessati al processo di trasformazione. Gli stessi attori che

fanno parte del Gruppo di Supporto Locale del nostro progetto USER (vedi capitolo successivo).

URBACT Programme: European Regional Development Grenoble (F): Lead Partner

USER Project: Urban Sustainable & Efficient Regeneration Pescara (I), Barakaldo (E), Malaga (E), Lublin (E): Partners

Comune di Pescara - 15 - Comune di S. Giovanni Teatino

Ecco allora che le reti di relazione e lo “spirito di squadra” che possono scaturire dal progetto USER,

potrebbero risultare fattori decisivi per rendere più efficiente la realizzazione e la gestione dell’intero Piano

di Rigenerazione Urbana, dando seguito alle linee di sviluppo incentrate sulla competitività territoriale

indicate dall'Unione Europea (Strategia di Lisbona).

Risulta evidente che l’utilità del progetto USER non si misura tanto attraverso i finanziamenti diretti ai Piani

di Azione Locale indicati, quanto nei processi virtuosi che vengono indotti all’interno di un quadro di

strategie complessive che la città elabora in previsione di uno scenario di trasformazione futura. In tal

senso il nostro Piano di Azione Locale può essere interpretato come una sorta di Studio di fattibilità, che

aiuta ad identificare le risposte progettuali più idonee a risolvere le problematiche del territorio.

Un altro intento del nostro Piano di Azione Locale è l’individuazione delle possibili fonti di finanziamento

che fanno capo ai diversi programmi nazionali ed internazionali, e le modalità attraverso le quali è possibile

farne richiesta. I soggetti coinvolti nel Gruppo di Supporto locale (vedi capitolo 2.6) oltre a relazionarsi tra

loro, si impegnano a “fare sistema”, partecipando al processo dalla fase di ideazione alla fase di

realizzazione.

Riunione del Gruppo di Supporto del Piano di Azione Locale

Alcune azioni progettuali strategiche possono così essere estrapolate dal Piano di Rigenerazione Urbana

Fontanelle-Sambuceto per diventare il focus del Piano di Azione Locale, in particolare quelle relative alla

progettazione e alla gestione degli spazi pubblici, all’integrazione delle componenti sociali, alla qualità degli

spazi pubblici e privati e alla loro interazione, alla partecipazione degli stakeholders nella fase di definizione

delle esigenze degli utilizzatori, alla fase di comunicazione e di promozione del progetto sui mercati

nazionali ed internazionali.

2.5.2 Le azioni progettuali del Piano di Azione Locale

A questo punto possiamo descrivere sinteticamente le tre azioni progettuali che intendiamo proporre per

dar corpo al Progetto USER Pescara: 1) la Spina dorsale verde, 2) il Parco logistico terziario, 3) il Villaggio

residenziale eco-compatibile.

Azione_1 Descrizione dell’azione Metodologia e output

- Individuazione dei fabbisogni degli utilizzatori degli spazi e delle attrezzature

- Dimensionamento delle attrezzature pubbliche e private

- Interazione tra progettazione e gestione degli

Metodologia:

- Individuazione stakeholders

- Participatory planning

Output:

URBACT Programme: European Regional Development Grenoble (F): Lead Partner

USER Project: Urban Sustainable & Efficient Regeneration Pescara (I), Barakaldo (E), Malaga (E), Lublin (E): Partners

Comune di Pescara - 16 - Comune di S. Giovanni Teatino

Spina dorsale verde spazi e delle attrezzature pubbliche e private

- Progettazione di dettaglio del sistema degli spazi verdi e della soft mobility

- Incontri pubblici, workshop, infopoint, blog

- Elaborati di progetto alle scale adeguate

- Tabelle quantitative di sintesi

Azione_2 Descrizione dell’azione Metodologia e output

Parco logistico terziario

- Organizzazione di un tavolo permanente interistituzionale per la promozione dell’area

- Progettii di comunicazione e di promozione sui mercati nazionali ed internazionale

- Linee guida per la realizzazione di un ufficio dedicato alle procedure autorizzative

- Identificazione dei possibili strumenti economici e fiscali per facilitare gli investimenti

Metodologia:

- Forum Imprese

- Conferenze dei servizi

Output:

- Piattaforma web

- Sportello Unico per le Imprese

- Linee Guida società di gestione

Azione_3 Descrizione dell’azione Metodologia e output

Villaggio residenziale

- Individuazione dei fabbisogni degli utilizzatori degli spazi e delle attrezzature

- Interazione tra progettazione e gestione degli spazi e delle attrezzature pubbliche e private

- Definizione delle prestazioni adeguate al modello “Smart City” che si vuole perseguire

- Partecipazione alla definizione degli aspetti architettonici e delle prestazioni ambientali

Metodologia:

- Individuazione stakeholders

- Tavoli di lavoro developers-users

Output:

- Abaco tipologie e prestazioni ecologico-ambientali

- Esemplificazioni progettuali

- Organizzazione Ufficio realizzazione e gestione

Come si evince dalla descrizione e dagli output prefigurati, le tre azioni del Progetto USER sono tese ad

approfondire gli aspetti della partecipazione e della comunicazione del progetto Fontanelle-Sambuceto con

l’obiettivo di comprendere meglio le esigenze dei City Users, di tradurle in indirizzi progettuali cercando di

prevenire potenziali conflitti attraverso il dialogo e la cooperazione tra gli stakeholders.

Ciò dovrebbe portare, oltre ad una maggiore adesione dei progetti alle esigenze della comunità locale,

anche ad un supporto al processo gestionale, aumentando l’interesse degli investitori e contribuendo al

raggiungimento degli obiettivi qualitativi tipici del modello Smart City.

2.6 Who should be involved in the Local Support Group?

I processi di partecipazione applicati ai tre progetti (verde pubblico, parco produttivo, smart housing) hanno

un’arena di attori piuttosto complessa ed articolata. Alcuni di questi sono presenti in tutte e tre le azioni

progettuali del Piano di Azione Locale, altri invece sono interessati solo ad una specifica azione progettuale.

Possiamo quindi immaginare forum partecipativi organizzati su diversi livelli interrelati tra loro: un Forum

Stretto (“Core LSG”) composto dalle autorità istituzionali e dai principali decision maker; tre Forum Larghi

(“Wider LSG”) composti dai differenti tipi di users in relazione ad ognuna delle azioni progettuali, un’ Equipe

di Progetto (“Project Equipe”) composta da tecnici che elaborano le proposte progettuali.

URBACT Programme: European Regional Development Grenoble (F): Lead Partner

USER Project: Urban Sustainable & Efficient Regeneration Pescara (I), Barakaldo (E), Malaga (E), Lublin (E): Partners

Comune di Pescara - 17 - Comune di S. Giovanni Teatino

Dovrà essere definito un “Programma Fasi e Tempi” del lavoro che rappresenterà un prezioso strumento di

orientamento dei tempi di elaborazione del Piano di Azione Locale in sincronia con il GANTT complessivo

del Progetto USER.

Di seguito sono sintetizzati i possibili membri dell’organigramma partecipativo.

- Sindaco Pescara e S. Giovanni Teatino

- Assessori Pescara e S. Giovanni Teatino

Rappresentano il motore politico del LSG essendo stati parte attiva del progetto di rigenerazione Urbana Fontanelle-Sambuceto, ed avendo conoscenza diretta delle problematiche

- Presidente Regione Abruzzo

- Presidenti Province di PE e CH

Sono le maggiori autorità politiche del territorio di riferimento. La Regione inoltre è l’ente attraverso cui vengono veicolati molti finanziamenti nazionali ed internazionali.

- Presidente ANAS

- Presidente Trenitalia

- Presidente GTM

Sono le autorità di gestione delle reti infrastrutturali. Il Progetto prevede trasformazioni che li interessano: una nuova fermata ferroviaria, il potenziamento della viabilità di accesso all’aeroporto, un servizio di filobus elettrici.

- Presidenti Asso Industria CH-PE

- Presidente Camera di Commercio

Sono i membri che dovrebbero contribuire alla realizzazione del processo di trasformazione attraverso le reti di associati e la capacità di promozione internazionale del progetto.

- Università G. d’Annunzio

- Ordini Professionali

L’Università rappresenta la componente scientifica del LSG, mentre gli iscritti agli ordini professionali saranno coloro che si occuperanno della progettazione esecutiva degli interventi.

Core LSG

- Presidente Aeroporto d’Abruzzo

- Comandante Guardia Costiera

Le aree e gli edifici dei due enti sono governati dal Piano Regolatore Aeroportuale che necessita di alcune modifiche per consentire l’auspicato processo osmotico aeroporto-città.

- Associazioni ambientaliste

- Associazioni sportive e culturali

Sono le associazione forse maggiormente interessate dal progetto della Spina dorsale verde, dei parchi urbani, dei luoghi di aggregazione e della soft mobility ciclo-pedonale.

Wider LSG 1

Spina Verde

(oltre ai membri

- Rappresentanti degli anziani

- Rappresentanti della scuola

Sono utilizzatori privilegiati degli spazi verdi e delle attrezzature pubbliche. Interessante potrebbe essere la realizzazione di orti urbani per gli anziani e di una “Città dei bambini”.

URBACT Programme: European Regional Development Grenoble (F): Lead Partner

USER Project: Urban Sustainable & Efficient Regeneration Pescara (I), Barakaldo (E), Malaga (E), Lublin (E): Partners

Comune di Pescara - 18 - Comune di S. Giovanni Teatino

del Core LSG)

- Cittadini residenti

- Associazioni religiose

Sono tradizionalemnte gli interlocutori più attivi nei processi di trasformazione urbana. Importante sarà attivare un modello partecipativo capillare ed efficace.

- Associazioni autotrasportatori

- Associazione Artigiani

Il progetto prevede il riuso dei contenitori industriali dismessi e l’allontanamento delle attività produttive incompatibili tra cui l’autotrasporto che deve essere aiutato a delocalizzarsi.

- Associazioni commercianti

- Associazioni albergatori

Le attività turistico ricettive e commerciali dovranno garantire la dotazione necessaria di servizi privati atti a creare l’ “effetto città” in queste aree di terziario avanzato

Wider LSG 2

Terziario

(oltre ai membri

del Core LSG)

- Banche locali

Con loro si affronta il tema dei finanziamenti, dell’accesso al credito e più in generale degli aspetti economico-finanziari legati al processo di trasformazione urbana

- Associazioni costruttori

- Ordini professionali

Sono gli operatori deputati a progettare e a realizzare gli interventi previsti dal Piano di Rigenerazione Urbana. Con loro vanno definiti i requisiti prestazionali degli edifici

- Agenzie per la tutela dell’ambiente

- Cittadini residenti

Un obiettivo sarebbe quello di ottenere una certificazione ambientale alla scala dell’intero quartiere. Le esperienze delle agenzie sarebbe utili per la definizione del protocollo

Wider LSG 3

Smart housing

(oltre ai membri

del Core LSG)

- Associazioni commercianti

- Agenzie immobiliari

Sono gli operatori in grado di misurare l’appetibilità sui mercati immobiliari di una proposta di Smart City nel cuore dell’area metropolitana pescarese.

- Progettisti incaricati

Si ripropone l’equipe di progetto del Piano Fontanelle-Sambuceto composta da docenti universitari che svolgono attività di consulenza agli uffici tecnici comunali

- Uffici tecnici comuni Gli uffici Urbanistica e Politiche comunitarie del comune di Pescara assumono il ruolo di cabina di regia. Gli altri settori (mobilità, housing, attività produttive, etc.) collaborano.

Project Equipe

- Assessori comuni di PE e SGT Hanno la “paternità” politica del progetto, avendolo promosso e seguito dalle fasi iniziali del protocollo di intesa dei due comuni fino alla dimensione europea del Programma Urbact.