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Memori dun pasctorett: ul sctradun_______________________________________________________________________________
A ma sggordi cante ul paes da
Ckravegna lera traversoo dauna sctraa ign tera batua.Indra u pasava ma una quaivaca cke la nava ign pasctra oun quai asign cum ul ckarettcum doi rodogn cum s fegn,sctarnmm o legna amnua parpizz la scta o ul ckamign.Dasct la sctraa lera polve-rosa e dinvern lera tta bian-cadala neef. Mi a sera ma un
boceta e ul me divertiment lera
ciap a pesci i sesc che iscpuntavign s dala tera.Un bel d u gke sctacc un gkranmuviment ign paes, infati l ri-vaa una scquadra domign cumpaal, pickogn e machinari parscfalt la sctraa.Lera un gkran via-vai e lor isdavign un gkran da f asctenda ul catram. S una ban-cheta at sasc gkerign i nsct
vecc cum un fiasckett dul vign
cki vardavign e i barbotavign trada lor. Magkara i vegkevign miatant vantera lavanzata delprogresso. Par noi bocia lerafescta gkranda e gn di operariu disgeva semper a la mmama: L picolin, ma l bel.Un bel d lhan finii ul lavor elegn necc, ma noi a seremorgoglios dla nosta bela sctraanegkra: ul sctradun.
Fisio, 20 dicembre 2000
Ricordi di un pastorello: ul sctradunMi ricordo quando il paese di Cravegna era attraversato da una strada in terra battuta. Allora passava soloqualche mucca che andava al pascolo o qualche asino con il carretto con due grandi ruote sul quale cera delfieno, strame o legna per accendere la stufa o il camino. In estate la strada era polverosa ed in inverno era tuttabianca dalla neve. Io ero solo un bambino ed il mio divertimento consisteva nel prendere a pedate i sassi chesporgevano dalla terra. Un bel giorno c stato un gran movimento in paese, infatti era arrivata una squadra diuomini con pale, picconi e macchine per asfaltare la strada. Era un grande via-vai ed erano molto occupati astendere il catrame. Su una panchina di sasso erano seduti i nostri vecchi con il fiaschetto del vino. Guardavano eborbottavano tra di loro. Magari non vedevano tanto volentieri lavanzata del progresso. Per noi bambini era unagrande festa. Uno degli operai diceva sempre a mia mamma: L picolin, ma l bel. Un bel giorno hanno finito il
lavoro e se ne andarono, ma noi eravamo orgogliosi della nostra bella strada nera: ul sctradun.
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Dopo il Natale_________________________________________________________________________________
Siamo tutti contenti.
Abbiamo ricevuti bei doni,anche se avevamo deciso,in famiglia,di non farci pidei regali.Carla ha portato diversi doni:cioccolatini per pap e per mammae panettoni per me.Per il compleanno di Carla,il 24 dicembre,io le ho regalato un presepe piccolinofatto a girello,tutto di legno.
Sotto la palma si mettono quattro candelinee appena accese, queste girano.L'ho comperato durante l'ultima vacanza in Alsazia.La festa di Natale stata bella.Tutti erano allegri.La cena era proprio buonissima.Poi mi prese una grande ansiae cos io presi Tina,con me ed andai sopra nel mio appartamento.Natale dovrebbe essere il giorno di felicit,ma la vita ci porta anche tanta tristezza.Il mio pensiero era anche per la mancanzadi Cristina e pure di Armando.In serata ha cominciato a nevicare
e cos tutti sono partitie noi siamo restati soli nella nostra casa.Una mia cara amica mi ha telefonatoper farmi gli auguri.Mi ha donato un bellissimo paio di orecchini d'oro,che mi fanno molto contenta.Come merito questo grande regalo?Natale unisce una famiglia.Davanti al mio presepe dico una preghiera per i mieigenitori, per i miei cari, per i miei amici, e per i morti.
Ines
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Tristezza_________________________________________________________________________________
Luned triste,
perch non c' lei,triste perch non ti ho vista.Tristezza cupa.Tristezza amara.Domani si vedrsar ancora cos triste?No, perch sonosicuro di vederti,sfiorarti e baciartiper la prima volta.S, io ho voglia di baciarti!Sentire la tuabocca fremente
ed una linguadal sapore di limone.
Mandingo
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Risveglio di primavera_________________________________________________________________________________
Che profumo e poesia c' nell'aria! il profumo della natura che si risvegliadopo il dolce riposo dell'inverno.
Anche in me si risveglia la gioia di vivere,d'amare, perdonare.
Ogni cosa si risveglia.La natura ci inonda di meraviglie col suo splendore.Ogni cosa ci parla con i versi dell'amore.
Anche il mio cuore si risvegliato.Ha tanta voglia di vivere, godere, gioire, amare.
Invece sono qui come prigioniera del mio destino.Quanto pi il mio cuore desidera amare,tanto pi questo bizzarro destinosi diverte a farmi penare.
Il mio cuore tende le maniper afferrare una speranza di vita.E poi cos'! Solo un miraggio!
Chiudo gli occhi e sogno.il mio cuore si impregna di ogni speranza.Oh! Ma che pena riaprirli alla realt
Come possibile gioire seintorno a noi regna violenza, avidit,inganno, smarrimento, solitudine.
O mio cuore, non lasciarti abbattere da tutto ci.Nonostante tutte la brutture, gli inganni,gioisci, ama, perdona e godi questo risveglio di primavera.
Maria
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Le mie esperienze con l'Andromeda_________________________________________________________________________________
Il mio spirito "nomade e inno-
vativo" mi ha sempre portata,sin da bambina, a spostarmi daun paese all'altro, da una cittall'altra. Se questo, da unaparte rinnova e arricchisce lavita ed aiuta ad evolvere sottotanti punti di vista, dall'altra creaisolamento e solitudine. Per cui,se si vuole evitare questo,bisogna muoversi, cercare tuttoquello che pu servire persocializzare e integrarsi. Nonsoffrire l'isolamento, fare altre
conoscenze ed esperienze. per questo che ho frequentatocorsi e mi iscrivo adassociazioni e facciovolontariato. Tra tutte questecose, incontrai, nel lontano1977, proveniente da Locarno,l'Andromeda Club di Lugano.Premetto che i miei spostamentinon sono sempre state dellescelte desiderate, ma sonodovute a prove dure che spessola vita ci riserva. Per cui alcunevolte l'inserimento el'integrazione risultarono pidolorose di altre.Tornando all'Andromeda, ri-cordo che quella di Lugano checonobbi nel 1977, era ubicata inun piccolo appartamento in ViaBeltramina, ed in seguito in Viaagli Orti a Viganello, doveavevamo un ambiente moltospazioso e vi si svolgevanomoltissime attivit. Corsi vari,mostre, conferenze e dei grancenoni che anch'io, spesso,
preparavo. Ricordo un bellis-simo Natale (eravamo in qua-rantacinque). Tra questi c'eraanche tutta la famiglia di Giu-seppe Macconi. Fui io a prepa-rare, per l'ottimo "banchettonatalizio", l'anitra all'arancia,riso all'orientale e tante altrebuone cose.
dal 1977 che conosco il Dot-
tor Ceresa e la sua famiglia,cio da quando i nostri figlierano piccoli. Allora ero giova-nissima e con i due bambinipiccoli, la mia vita non era af-fatto facile. Trovai per aiuto ebuoni contatti. Con alcuni diqueste persone, a distanza ditanti anni, sono tuttora in buonaamicizia.Anche l non sempre andavatutto liscio. Il problema del fumoera una costante, ma con spirito
di solidariet e comprensione sitrovava sempre il modo disuperarlo.Ora, dal 15 novembre, sono quaa Bellinzona e sono venutasubito all'Andromeda, un puntodi riferimento. Ho ritrovatoquello che ho vissuto allora. Mici trovo bene. Mi sono giiscritta ad alcune attivit incomune e mi auguro che anchein seguito sia arricchente comelo stato a Lugano.
Maria, gennaio 2001
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Poesia di Francisco L. Bernardez_________________________________________________________________________________
Si para recobrar lo recobradoDeb perder primero lo perdido
Si para conseguir lo conseguidoTuve qua soportar lo soportado
Si para estar ahora enamoradofue menester haber estado herido
Tengo por bien sufrido lo sufridoTengo por bien llorado lo llorado
Porque dispus de todo he comprendido
que no se goza bien de lo gozadoSino despus de haberlo padecido
Porque despus de todo he comprendidoque lo que el rbol tiene de florido
vive de lo que tiene sepultado.
Se per recuperare il recuperabiledovetti perdere prima il persoSe per raggiungere il raggiungibiledovetti sopportare il sopportabile
Se per essere adesso innamoratofu necessario essere feritoTengo per ben sofferto quello che soffriiTengo per ben pianto quello che piansi
Perch dopo tutto ho compreso
che non si gode bene il godibilese non dopo averlo sofferto
Perch dopo tutto ho capitoche quel che l'albero ha di fioritovive di quello che ha di sepolto.
Premetto che purtroppo le traduzionidelle poesie non danno, di per s,il valore della poesia originale.Maria
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Considerazioni_________________________________________________________________________________
difficile essere compresi,
soprattutto quando si pensa e si vivein mezzo a uomini, che pensano evivono diversamente.Bisogna essere riconoscenti di tutto,gi per la buona volont di interpretarci.Quale persona, secondo le circostanze,non ha assunto fastidio, piet, abbandono,delusione,non certo una persona di gusto superiore.Per quanto riguarda gli amiciche amano sempre la comodit, e che,proprio perch amicicredono di averne diritto,
si concede loro fin da principiouno spazio di gioco per il malintesoe cos avremo ancora motivo di riderne.
Marilita
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Fratello mio, non piangere_________________________________________________________________________________
Fratello mio, non piangere
anche se le tue lacrime sono indifferenzaegoismo, solitudine.
Fratello mio, non piangere! vero, i tuoi occhi sono stanchichi non li ha consolati?
La tue guance sono gelideforse nessuno ti ha dato mai una carezza.
Ma il tuo cuore!Guarda il tuo cuore!In esso c' ancora speranza.
Una luce brilla;l'amore, un amore immensoche nessuno mai potr avere,frutto dell'indifferenza,dell'egoismo,della solitudine.
Fratello mio, non piangere.Il tuo cuore sincero.Cammina a testa alta:tu sei una personauna persona vera.
Marta
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Musica terapia_________________________________________________________________________________
Frequentiamo da un po' di tempo
l'Atelier del Ritmo a Riazzino da JacquesGiunta che musicoterapeuta.
Nell'Atelier abbiamo la possibilit disuonare tanti strumenti di origine
africana, asiatica, australiana e indigena.Ognuno pu scegliere di suonare
gli strumenti che vuole.I suoni fanno un richiamo alla giungla
che danno un grande sollevamentod'animo.
una grande liberazione.Tramite la musica
si riesce a conoscerele diverse culture musicali.All'inizio suoniamo i diversi
tamburi tutti insieme.Sembra di essere in Africa.
Il movimento ritmico con il corpoe con i piedi aiuta la
concentrazione.Quando ci si sdraia sul letto
monocorde si senteun rilassamento cadenzato.La musico-terapia fa bene.
Dopo la terapia la mente si sente liberada tutti i pensieri.
Marta, Enrica, Michel e Renato
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Miracolo a Venezia_________________________________________________________________________________
In vacanza a Venezia, ci siamo servite del traghetto per arrivare a visitare la famosa Fabbrica del vetrodi Murano. Nel ritorno, in attesa del battello che ci riportava in piazza San Marco, ci siamo sedute ariposare su una panchina, appoggiandovi la nostra macchina fotografica.Una volta sul traghetto ci siamo accorte d'avere scordato la macchina fotografica sulla panchina.Di conseguenza, siamo dovute ritornare indietro, anche se convinte di non ritrovarla pi, perch eramolto costosa, invece ... miracolo dei miracoli, la nostra macchina era l ad attenderci!
Marta
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Problema al Centro diurno Andromeda Club_________________________________________________________________________________
Chiunque entri al Centro diurno
di Bellinzona pu notare che c'un'enorme puzza di fumo. Fumodi tabacco, causato da personedipendenti dalla nicotina. Inaltre parole, da personeestremamente drogate. Cometutti sappiamo il Centro diurnoAndromeda appartiene a tutti enon solo ai fumatori. Se il Cen-tro diurno offre uno spaziosenza droghe, io non vedo per-ch si debbano consumare ta-bacco e caff. Tutti sappiamo
che caffeina e nicotina sonodelle droghe. Quindi il Centrodiurno d libero spazio alle dro-ghe e, questo, un grossissimoproblema, sia per fumatori cheper non fumatori.Il fumatore di tabacco ha deimeccanismi veramente moltospeciali. Qualunque personache non fumi pu notare comeun fumatore sia egoista. Natu-ralmente ci sono anche fumatoriche sono molto riguardosi. Unfumatore riguardoso , per
esempio, quello che fa di tutto
per evitare che il non fumatore
debba inspirare il fumo.Il fumatore ha scelto la via dellaautodistruzione. Senza rendersiconto di quanto il fumo fa male.Anche se il fumatore dice che lasigaretta gli fa bene, noipossiamo notare che il tabacconon fa assolutamente bene. Unmeccanismo tipico di un fuma-tore di coinvolgere gli altrisenza accorgersene. Perch nelprofondo subconscio sente che in pericolo e, ogni persona
che in pericolo, istintivamentecerca di chiamare aiuto e cercadi non stare solo. Quindi ilfumatore istintivamente cerca inun modo o nell'altro dicoinvolgere gli altri nel suopericolo.Chi non si gi chiesto perchci sono cos tanti fumatori. Inpratica la sigaretta non buona,fa giare la testa, fa vomitare, favenire il mal di testa e sporca e,soprattutto, pu provocare ilcancro. La maggior parte dei
fumatori stata iniziata al fumo
da altri fumatori. A chi non
capitato che un fumatore gliabbia offerto una sigaretta,oppure il fumatore prima diaccendere la sigaretta la mettein mostra per farla vedere.Sicuramente vi gi capitatoche il fumatore vi abbia gettatoil fumo dritto in faccia. Ma lagrande specialit del fumatore,per coinvolgere gli altri, dibuttare il fumo in aria in unlocale chiuso. Questiatteggiamenti sono estrema-
mente egoistici. Al Centro di-urno per me ci sono due pos-sibilit di agire. Una possibilit di evitare il Centro diurnostesso. Un'altra di trovare unaccordo con i fumatori. AlCentro ho notato che non sonol'unico non fumatore e quindi hodeciso di trovare un accordocon i fumatori. Sicuramente ifumatori saranno tolleranti,gentili, riguardosi e mi darannoragione.
Roberto
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Speranza_________________________________________________________________________________
Nella nebbia mi trovavo,perso nell'oscurit.
Nemmeno il cielo mi teneva compagnia,
camminavo a piedi nudinel silenzio pi profondo,non vedevo nulla davanti a me.
Ma all'improvviso,vidi una luce che ha illuminato
il mio stretto e tortuoso sentiero.Quella luce delicata,
chiara,ma per nulla accecante
mi guidava verso nuove realistiche visioni.
La nebbia dentro di me,davanti ora
grazie a quella luce,
vedo pratifiumi,colline.
Alzo gli occhi,osservo il cielo.
Un cielo di maestosa bellezza,osservando noto gli uccelli volare via,
via con la lorola mia malinconia.
Pi entravo in quel meraviglioso luogopi la luce splendeva.
Ma tutto questo mi sembrava un sogno,mi tocco,
ascolto,respiro.
No,no non sto sognando.
Quella luce era presente,e io mi lasciavo impregnare.
Pi mi impregnava,pi mi dava forza.
No,non un caso,
non il destino,non un'illusione,
la realt.
Da quel momento non ho smesso di vedere quella luce,ancora adesso mi lascio impregnare.
S,perch quella luce reale,
tutti possiamo trovarla.Quella luce ha un nome,
si chiama speranza.
Eduard
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Gita ai Castelli della Loira_________________________________________________________________________________
- Seconda parte -
Venerd 21 settembre, Antonella, Lorenzo e Giorgio, ci hanno proposto di andare a visitare il Festivaldei giardini del Castello di Chaumont. Era il decimo anno del Festival internazionale paesaggistico.Arrivati nei pressi del castello, ci sembrava un luogo di fiabe. Esso era avvolto in una fitta nebbia che sistava disperdendo. Il tratto che facemmo a piedi era in mezzo al verde, con tante qualit di piantericoperte di muschio.Giunti al castello, che all'esterno era molto bello, Lorenzo acquist i biglietti per entrare a visitare igiardini, che sono piaciuti a tutti. Erano molto particolari, ben fatti e a regola d'arte. A Fiorella piaciutomolto, anzi moltissimo il giardino del pittore, che raffigurava un quadro: e questo dipinto era unpaesaggio naf; c'era oltre il dipinto al cavalletto, il pennello e la tavolozza tutto decorato con i fiorie di dimensione gigantesca. A me era cos bello che mi sembrava fosse dipinto con colori reali. Enricaha preferito invece i giochi d'acqua e i due pavoni. I giardini erano tanti e abbiamo camminato per un
bel po'.Verso le 11:30, Lorenzo ha proposto di andare a pranzare ad Amboise. Arrivati nella cittadina, abbiamopotuto ammirare il Castello di Amboise, che sorge su una collina. Questo castello stato sempre moltoimportante, infatti, nel 1106 Hugo Vassal di Blois si assicura il possesso del feudo. Il castello dominavala Loira. Gli ambasciatori fiorentini dicevano meravigliati che si trattava pi di un palazzo che di uncastello.Nel frattempo, Lorenzo ha trovato subito un ristorante di lusso dove i camerieri ci hanno accolti moltobene. Il pranzo stato molto buono e con vari menu a scelta.Ritornando verso Blois, alcuni hanno deciso di visitare il castello della citt, altri di fare shopping e altridi riposarsi. Del castello di Blois gi si parlava nel IX secolo e verso la met del X secolo, Tibaldo ilbaro Conte di Blois, proprietario di Tour e Chartre, lo sistemava e vi ricostruisce. Lo stile simile allescale gotiche. Noi due non l'abbiamo visitato, ma alcuni di noi che l'hanno visto l'hanno trovato moltobello.Alle 19:30 ci siamo trovati tutti all'entrata dell'Etape Hotel per andare all'imbarcadero dove vi un
ristorantino sulle sponde della Loira per mangiare pesce o altre specialit.Alcuni di noi hanno mangiato salmone, merluzzo, crevettes e cozze marinate, ecc. C'era anche unavasta scelta di buoni dessert.Terminata la cena abbiamo cos potuto ammirare la suggestiva Loira illuminata.Cos fin anche questa intensa giornata e alcuni di noi andarono a letto mentre Effisio, Gualtiero, Dario,Lorenzo e Giorgio giocarono a poker, facendo le ore piccole. Speriamo che leggere questo diario dibordo vi sia piaciuto e aspettiamo per la prossima puntata.
Fiorella ed EnricaFine 2a puntata (continua)
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Gita ai Castelli della Loira_________________________________________________________________________________
- Seconda parte -
Venerd 21 settembre, Antonella, Lorenzo e Giorgio, ci hanno proposto di andare a visitare il Festivaldei giardini del Castello di Chaumont. Era il decimo anno del Festival internazionale paesaggistico.Arrivati nei pressi del castello, ci sembrava un luogo di fiabe. Esso era avvolto in una fitta nebbia che sistava disperdendo. Il tratto che facemmo a piedi era in mezzo al verde, con tante qualit di piantericoperte di muschio.Giunti al castello, che all'esterno era molto bello, Lorenzo acquist i biglietti per entrare a visitare igiardini, che sono piaciuti a tutti. Erano molto particolari, ben fatti e a regola d'arte. A Fiorella piaciutomolto, anzi moltissimo il giardino del pittore, che raffigurava un quadro: e questo dipinto era unpaesaggio naf; c'era oltre il dipinto al cavalletto, il pennello e la tavolozza tutto decorato con i fiorie di dimensione gigantesca. A me era cos bello che mi sembrava fosse dipinto con colori reali. Enricaha preferito invece i giochi d'acqua e i due pavoni. I giardini erano tanti e abbiamo camminato per un
bel po'.Verso le 11:30, Lorenzo ha proposto di andare a pranzare ad Amboise. Arrivati nella cittadina, abbiamopotuto ammirare il Castello di Amboise, che sorge su una collina. Questo castello stato sempre moltoimportante, infatti, nel 1106 Hugo Vassal di Blois si assicura il possesso del feudo. Il castello dominavala Loira. Gli ambasciatori fiorentini dicevano meravigliati che si trattava pi di un palazzo che di uncastello.Nel frattempo, Lorenzo ha trovato subito un ristorante di lusso dove i camerieri ci hanno accolti moltobene. Il pranzo stato molto buono e con vari menu a scelta.Ritornando verso Blois, alcuni hanno deciso di visitare il castello della citt, altri di fare shopping e altridi riposarsi. Del castello di Blois gi si parlava nel IX secolo e verso la met del X secolo, Tibaldo ilbaro Conte di Blois, proprietario di Tour e Chartre, lo sistemava e vi ricostruisce. Lo stile simile allescale gotiche. Noi due non l'abbiamo visitato, ma alcuni di noi che l'hanno visto l'hanno trovato moltobello.Alle 19:30 ci siamo trovati tutti all'entrata dell'Etape Hotel per andare all'imbarcadero dove vi un
ristorantino sulle sponde della Loira per mangiare pesce o altre specialit.Alcuni di noi hanno mangiato salmone, merluzzo, crevettes e cozze marinate, ecc. C'era anche unavasta scelta di buoni dessert.Terminata la cena abbiamo cos potuto ammirare la suggestiva Loira illuminata.Cos fin anche questa intensa giornata e alcuni di noi andarono a letto mentre Effisio, Gualtiero, Dario,Lorenzo e Giorgio giocarono a poker, facendo le ore piccole. Speriamo che leggere questo diario dibordo vi sia piaciuto e aspettiamo per la prossima puntata.
Fiorella ed EnricaFine 2a puntata (continua)
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Gita ai Castelli della Loira_________________________________________________________________________________
- Seconda parte -
Venerd 21 settembre, Antonella, Lorenzo e Giorgio, ci hanno proposto di andare a visitare il Festivaldei giardini del Castello di Chaumont. Era il decimo anno del Festival internazionale paesaggistico.Arrivati nei pressi del castello, ci sembrava un luogo di fiabe. Esso era avvolto in una fitta nebbia che sistava disperdendo. Il tratto che facemmo a piedi era in mezzo al verde, con tante qualit di piantericoperte di muschio.Giunti al castello, che all'esterno era molto bello, Lorenzo acquist i biglietti per entrare a visitare igiardini, che sono piaciuti a tutti. Erano molto particolari, ben fatti e a regola d'arte. A Fiorella piaciutomolto, anzi moltissimo il giardino del pittore, che raffigurava un quadro: e questo dipinto era unpaesaggio naf; c'era oltre il dipinto al cavalletto, il pennello e la tavolozza tutto decorato con i fiorie di dimensione gigantesca. A me era cos bello che mi sembrava fosse dipinto con colori reali. Enricaha preferito invece i giochi d'acqua e i due pavoni. I giardini erano tanti e abbiamo camminato per un
bel po'.Verso le 11:30, Lorenzo ha proposto di andare a pranzare ad Amboise. Arrivati nella cittadina, abbiamopotuto ammirare il Castello di Amboise, che sorge su una collina. Questo castello stato sempre moltoimportante, infatti, nel 1106 Hugo Vassal di Blois si assicura il possesso del feudo. Il castello dominavala Loira. Gli ambasciatori fiorentini dicevano meravigliati che si trattava pi di un palazzo che di uncastello.Nel frattempo, Lorenzo ha trovato subito un ristorante di lusso dove i camerieri ci hanno accolti moltobene. Il pranzo stato molto buono e con vari menu a scelta.Ritornando verso Blois, alcuni hanno deciso di visitare il castello della citt, altri di fare shopping e altridi riposarsi. Del castello di Blois gi si parlava nel IX secolo e verso la met del X secolo, Tibaldo ilbaro Conte di Blois, proprietario di Tour e Chartre, lo sistemava e vi ricostruisce. Lo stile simile allescale gotiche. Noi due non l'abbiamo visitato, ma alcuni di noi che l'hanno visto l'hanno trovato moltobello.Alle 19:30 ci siamo trovati tutti all'entrata dell'Etape Hotel per andare all'imbarcadero dove vi un
ristorantino sulle sponde della Loira per mangiare pesce o altre specialit.Alcuni di noi hanno mangiato salmone, merluzzo, crevettes e cozze marinate, ecc. C'era anche unavasta scelta di buoni dessert.Terminata la cena abbiamo cos potuto ammirare la suggestiva Loira illuminata.Cos fin anche questa intensa giornata e alcuni di noi andarono a letto mentre Effisio, Gualtiero, Dario,Lorenzo e Giorgio giocarono a poker, facendo le ore piccole. Speriamo che leggere questo diario dibordo vi sia piaciuto e aspettiamo per la prossima puntata.
Fiorella ed EnricaFine 2a puntata (continua)
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A Ines_________________________________________________________________________________
Con tanta semplicit voglio dedicare questi pensieri alla mia amica Ines.
Dolce Ines cerca di non scoraggiarti mai, sii sempre forte, caccia via i brutti pensieri, lo so che inquesto momento delicato per te molto difficile, ma vedrai che passer anche questo e tu ritorneraiguarita a scrivere ancora le tue belle, sensibili e profonde poesie.A nome di tutti noi di Andromeda-Perseo ti mandiamo un caloroso sole che ti riscaldi tanto.Auguri, ti voglio bene, con tantissimo affetto un bacio.
Amica Fiore
Io ci sar_________________________________________________________________________________
Se hai segreti da svelarene possiamo parlare tutto il giornoSe i tuoi sogni sono infranti, sar pronto a consolarti.
Se hai bisogno di un nascondigliosar io la prima a dartelo.Se il tuo cielo si rabbuia,aspetter con te che il sole ritorni.
Se hai bisogno di un po' di spazio,prendi pure la mia stanza.Se qualcuno ti spezza il cuore,ne ricomporremo insieme i pezzi.Quando ti senti triste e scoraggiata,ti mostrer che non sei sola.
Se ti perdi sulle strade della vita,verr a trovarti per portarti a casa.Se ti senti soffocarece ne andremo via io e te.E quando ti senti proprio gie hai bisogno di un vero amico....
... ci sar.
Bortolo, 31 ottobre 2001
8/13/2019 PERSEO 2001
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A Ines_________________________________________________________________________________
Con tanta semplicit voglio dedicare questi pensieri alla mia amica Ines.
Dolce Ines cerca di non scoraggiarti mai, sii sempre forte, caccia via i brutti pensieri, lo so che inquesto momento delicato per te molto difficile, ma vedrai che passer anche questo e tu ritorneraiguarita a scrivere ancora le tue belle, sensibili e profonde poesie.A nome di tutti noi di Andromeda-Perseo ti mandiamo un caloroso sole che ti riscaldi tanto.Auguri, ti voglio bene, con tantissimo affetto un bacio.
Amica Fiore
Io ci sar_________________________________________________________________________________
Se hai segreti da svelarene possiamo parlare tutto il giornoSe i tuoi sogni sono infranti, sar pronto a consolarti.
Se hai bisogno di un nascondigliosar io la prima a dartelo.Se il tuo cielo si rabbuia,aspetter con te che il sole ritorni.
Se hai bisogno di un po' di spazio,prendi pure la mia stanza.Se qualcuno ti spezza il cuore,ne ricomporremo insieme i pezzi.Quando ti senti triste e scoraggiata,ti mostrer che non sei sola.
Se ti perdi sulle strade della vita,verr a trovarti per portarti a casa.Se ti senti soffocarece ne andremo via io e te.E quando ti senti proprio gie hai bisogno di un vero amico....
... ci sar.
Bortolo, 31 ottobre 2001
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Ges_________________________________________________________________________________
Sei nato per noi
a Betlemme.Sei nato poveroin una stallae solo un bue ed un asinelloti hanno riscaldato.In tanti sono accorsia vedere il povero Redegli esseri umani.Tu la pace non hai trovato.Gi da bambino hai vissutoodio e paura.Maria e Giuseppe ti hanno protettoe Dio posava le sue mani
sulla tua famiglia sacra.Siete fuggiti in Egitto.E un angelo vi ha accompagnati.Da grande tu Ges hai trovato il tuo Padrevero,Dio nostro.Dalla vita hai ricevutotanta cattiveria,ma tu non temevi nulla,perch Dio, tuo padreti era vicino.E dimostrato che con il suo aiutoguarivi la gente.Mangiavi coi poveri e le prostitute.
Hai fatto coraggio a tutti i bisognosi.Quelli che hanno perso la fede li hai aiutati.Poi coi tuoi apostoli hai percorso tutto l'Orientea predicare la parola di Dio.
Facendo ci ti hanno processato.Ti condannarono a mortefra due ladroni ti misero in croce.Ti davano da bere l'acetopoi tu moristi spargendo
il tuo sangue per la salvezza di noi tutti.
Anche la mia sofferenza grandee cerco di non lamentarmipensando a te.Ti ricordiamo in chiesaricevendo la comunionecome nella tua ultima cenaricordando le tue paroleQuesto il mio corpo,questo il mio sangueper la salvezza di noi tutti.
Ines
8/13/2019 PERSEO 2001
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Domenica nera_________________________________________________________________________________
Giornata storta,
triste e buiaanche dal latodella meteo.
Nella testamolti pensierie nessunoa cui esternarli.
Vorrei chiamarei miei amici,ma penso cheanche loro hanno
i miei stessi problemi.
Giornata pesanteche non passa mai,mi tuffo nella TVe vedo la nazionalesvizzera di Hockey.
Sta vincendo iltorneo germanico,unica soddisfazionedi una domenicada dimenticare.
Mandingo.
8/13/2019 PERSEO 2001
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Natale 2000_________________________________________________________________________________
Dopo 16 giorni
che ero dimessodall'ospedaleeccoci a Natale.
Proprio nel giornopi santo dell'annomi sono svegliatoche ero k.o.
Non sapevo cosami stesse succedendo,ma stavo malee non volevo dirlo ai miei.
A pranzo eravamotutti riunitiallo stesso tavolo,ma io ero assente.
Pensavo giad un nuovo ricovero.Tutti parlavano,ma io tacevo.
Ad un certo puntofeci una sbuffatae tutti capirono
il mio dolore.
La frase che dissi stata questa:"In questo giorno di festanon voglio rovinare a nessunoquest'allegria, ma per favoreportatemi all'ospedaleperch sto male veramente".
Alle 16:00 mia sorella Milenae mio cognato Lorenzomi condussero alla CPC.
Mandingo
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Lei, l'11 september 2001_________________________________________________________________________________
Come tutti i giorni
Mi sono alzataNel chiaro mattinoDi un'estate che non terminata
E correre, correreNell'eterno cercareDi qualcosa che si vuole sempre trovare
Risveglio per me e per tutto quello che non vedoSorriso di un visoE gi tutto finito
E non vedo e non sento
La musica del giornoGli alberi che respiranoGli uccelli che cantano
... e poi tutto si fermail respiro, canto, la musica del giornodistrutto il sorriso di un visoe nell'orrore del momentoun'immensa nuvola di cemento
non ho visto, non ho sentitoe nello spazio di un momentotutto gi finito
... e non come tutti i giornila sera non mi sono coricatae nel buio della notte... l'estate gi terminata
Ornella
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Non parteciper pi al pranzo natalizio di Perseo_________________________________________________________________________________
Il pranzo natalizio di Perseo,
per me stato totalmente ne-gativo. Ne sono rimasto deluso.Un paio di settimane prima diNatale si era deciso, al Centrodiurno Andromeda, di fare unpranzo natalizio. Questo l'hotrovato veramente moltointeressante e buono.Naturalmente mi sono annun-ciato per parteciparvi e, devodire, con molta gioia. Il menunon era ancora deciso e nonsapendo cosa si mangiasse,
avevo fatto la proposta di fare,per le persone che sono vege-tariane, un menu vegetariano.Ho detto ci ai responsabili e,mi avevano assicurato, che nonsarebbe stato un problemaanche se ero l'unico che nonmangiava carne e pesce.E' arrivato il giorno del pranzonatalizio e avevo delle belleemozioni. Da una parte michiedevo se il mio messaggiofosse passato ed ero anchemolto curioso di sapere che
cosa sarebbe stato il men e,d'altra parte, ragionavo che,come sempre, non sarei statopreso sul serio.E' arrivato il momento di met-tersi a tavola e con tanteemozioni sono entrato in salada pranzo. La mia prima im-pressione fu molto positiva ec'era veramente un ambientenatalizio. Era veramente moltobello ma purtroppo il piatto ve-getariano non c'era.
Tutti mangiarono il primo piat-to, salmone affettato con di-versi contorni. Per me non eranemmeno apparecchiato e hodovuto prendere un piatto dal-l'armadio e le posate dalla cu-cina e apparecchiare da me.Tutti mangiavano, e io avevo ilpiatto vuoto. In quel momento
mi sentivo veramente molto
solo. Interiormente me lo sen-tivo che andava a finire in que-sto modo e ho provveduto io.Mi sono portato il toffu da casamia. Un signore che eraaccanto a me mi aveva gentil-mente consigliato di prenderela pasta al pesto. Io mi sonosentito sottovalutato. Quandogli altri avevano quasi finito dimangiare io sono riuscito afarmi il mio piatto vegetariano.In quel momento sentivo che
dovevo festeggiare da solo equindi ho aperto una bottiglia divino e me la sono gustata. Eanche da solo ho fatto una bel-lissima festa. Naturalmentel'anno prossimo non sar dasolo a festeggiare, ma sar coni miei carissimi amici.Scusatemi, gruppo di Perseo,ma l'anno prossimo io non par-teciper pi con voi al pranzonatalizio.
Roberto
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Armida e "Il funerale a Poestate 2001"_________________________________________________________________________________
Che dire
Non ci sono parole davanti ad una scena cos triste e penetrante come quella di Armida a Poestate.Con che diritto si pu togliere al Ticino una cos bella manifestazione con tanti poeti nascosti, che nonfanno altro che dare tutto di se stessi.
A nome di tutti quanti del Club Andromeda, grazie Armida per la tua amicizia nei nostri confronti, tidedico questa mia ultima poesia"Un'esperienza superiore"ciao a presto
Marilita
Un'esperienza superiore_________________________________________________________________________________
Semino sensibilitE raccolgo sensibilitFrequentando paradisi artificialiE ideologie massificantiRivolgendo fiduciosa
Agli altri me stessa il mio specchioLa luce mi guida verso orizzontiPieni di fantasiaSoffrendo in modo disumanoPerdono tutto e tuttiCon una grande semplicitSono io che perdo sempreMa non demordoUn giorno vincer
Marilita
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Il mercato del Sabato_________________________________________________________________________________
Avete mai provato lebbrezza di
percorrere le strade della cittalle sei del mattino?Incontrerete nella penombragente indaffarata che cerca dicreare un proprio spazioallinterno del mercato. Gli ope-rai del comune si danno un grandaffare a sistemare lebancarelle ed i venditori siste-mano la loro merce su di esse.C lortolano che occupa quasitutta la piazza e c il venditoredi candele che espone la sua
merce su un piccolo tavolino.C aria di familiarit fra questepersone. Si salutano, si parlanoe si raccontano i fatti accadutidurante la settimana. C purechi si prende la briga di andarea prendere i cappuccini al barpi vicino. Tutto questo mentre
la luce del giorno comincia a
fare capolino.Piano piano la strada si anima.Massaie frettolose si precipitanoa comperare il pane fresco elinsalata ancora gocciolante dirugiada. Qualcuno si soffermaalla bancarella dei salumi, altriancora a quella dei formaggi.I venditori prendono per la gola iclienti facendo assaggiare lorobocconcini delle loro ghiottone-rie. Con lo scorrere del tempo ilmercato diventa sempre pi
affollato. La gente guarda, cu-riosa, si informa e poi scambiadue parole con i conoscenti. un momento di incontro pertanti: giovani mamme si fannostrada con le carrozzine tra lafolla, una signora anzianaavanza lentamente trascinandoil carrello della spesa, bambini
vocianti osservano e rovistano
tra i vari videogiochi e le figurineda collezione. Alcune voltesuonatori ambulanti diffondononellaria dolci melodie ricevendodai passanti qualche moneta.I bar del quartiere sono presidassalto dagli avventori per uncaff od un aperitivo.Poi a mezzogiorno tutto siplaca: la gente fa ritorno alleproprie case ed i venditori ri-pongono le proprie cose nei ce-sti e quindi sugli automezzi, gli
addetti al riordino rimuovono lebancarelle e puliscono strade epiazze. Pochi minuti pi tardi lacitt riprende laspetto di tutti igiorni.
Fisio07.02.2001
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Neve_________________________________________________________________________________
Soffici fiocchi di neve danzano nellaria come farfalle impazzite. Poi si adagiano al suolo e tutto sicolora di bianco. Che grande magia sono questi momenti! La natura sembra trattenere il fiato per nonrompere lincantesimo. Si sente solo lo scricchiolio di passi frettolosi. Qualcuno tossisce e mi faricordare che siamo in inverno. Cammino lentamente in mezzo a questo turbinio bianco. notteinoltrata e ci sono molte finestre illuminate. Nelle case c vita, sulla strada c pace!
Fisio17.01.2001
Un amore finito_________________________________________________________________________________
Piove.Quanto freddo in fondo agli occhi miei.Forse un giorno tu mi capirai,ma per ora tu soltanto piangi.
Piove.
I tuoi capelli biondi son bagnati,le tue labbra rosse stan tremandoe ti chiedi perch mai ti lascio.
Piove.Guardo il tuo viso di regina. successo tutto stamattina:il suo sguardo acuto mha stregato... s!
triste capire che un amore finito.
Fisio16.02.2001
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Ricordi di un pastorello_________________________________________________________________________________
Non ho la pretesa di scrivere un
romanzo, ma piuttosto la vogliadi raccontare di momenti vissutinella mia infanzia e nella miagiovinezza.Il mio paese d'origine Crave-gna, situato sul versante ovestdella Valle Antigorio. unpaese tipicamente contadino,con casi in pietra dal tetto inpiode. In mezzo alle case cisono anche molte stalle, untorchio per l'uva e diverse fon-tane dove le mucche possono
abbeverarsi.I miei ricordi vanno all'iniziodegli anni cinquanta quando,piccolino, muovevo i primipassi. ricordo i lunghi inverni,quando la neve scendevacopiosa dal cielo e costringevagli abitanti ad aprirsi un varcocon le pale. La neve era fonte digioia per noi bambini, infattipotevamo slittare nei prati elungo le strade del paese.
Quest'ultima cosa non era ben
vista dagli abitanti poich lestrade diventavano lucide con ilrischio di provocare dellecadute. Una volta, dopoun'abbondante nevicata, an-dammo a slittare in un pratoarrivando alla fine della discesadavanti ad una stalla. Il proprie-tario, per impedirci di passare,mise di traverso un carro delfieno. Noi allora per passare cimettemmo sdraiati sulle slitte epassavamo sotto il carro. Era
un'azione da brivido, infatti iochiudevo gli occhi ogni voltache arrivavo in prossimit delcarro. Il guaio era che dove-vamo svoltare subito a destraappena usciti dal carro per nonfinire contro un muro. In unadiscesa chiusi gli occhi e svol-tai. Purtroppo lo feci troppopresto e mi infilai sotto il carroandando a sbattere la testacontro un pignone di ferro. Mi
rialzai tutto intontito tenendo il
berretto in mano. Marina, unamia coetanea che era sul carro,mi fece notare che perdevosangue dalla testa. Io vidi ilsangue che gocciolava sulcappello e mi misi a piangere adirotto. Corsi velocemente versouna fontana e misi la testa sottol'acqua gelata. Dopo un po' ditempo il sangue cess di colare.Mi rimisi il berretto e raggiunsi imiei compagni rimanendo conloro fino a sera. Quindi
raggiunsi mio padre che stavanella stalla e mi avvicinai a lui.Decisione infausta, infatti mimise una mano sul capo ed ioemisi un gemito di dolore.Inutile dire che dovetti raccon-targli l'accaduto e lui mi feceuna grande paternale.
Fisio
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A Pilar_________________________________________________________________________________
Ragazzina cara
perch ti sei fatta cos del male?Ci sono qui tanti esseri umani,che di sicuro ti aiutanoad uscire da questo brutto male.Abbi fiducia e la sofferenza passer.Auguri Pilar.Ines vuole bene a te.Dormi Pilar.La sofferenza passae tu hai ancora una bella vita nel futurocon tanta gioia e serenit.
Ines
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A Patrizia A Pino_________________________________________________________________________________
Pino porta fuori Pilar ed Ines
Pino tanto bravo e serenoNato con il sorriso sulle labbrae tutti sono contenti di Pino,come Pino sa aiutare Pilar ed Ines.
Pino rimani cosIo sono contenta di conoscere PinoVita di Pino piena di amoreAmore per Pilar ed InesInes ti vuole benesorridi, sorridi, grazieIo ti voglio bene.
Sorriso che non costa nientema porta felicitcome una luce nel buio.
Pino non sente vocima vede ed aiutaquando Ines triste ele voci sono molto forti.
Pino molto sensibileaiuta gli esseri umani qui in ospedaleper vivere meglio.Grazie Pino.
Ines
Patrizia cara,
io ti cerco.Dove stata Patrizia.Domenica senza Patriziaancora.Volevo scapparee cercare Patrizia.Il sorriso di Patriziafa bene al mio cuore ferito.Vieni prestomi manchi.Il suo sorriso come pane dei poveriche hanno bisogno di cibo.Ho abbastanza cibo.
Rifiuto il cibodice giusto, non ha fame.Patrizia e Ines danno ....Grande simpatia per Patrizia.Grazie Patriziail mio cuore ricco di sole.Mamma dice,Patrizia molto semplice e dolce.Aiuta Ines a guarire.Ines voleva scapparecercare Patriziama non l'hanno lasciata.Torna presto Patrizia.
Ines
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Primavera_________________________________________________________________________________
Tutto si prepara per la primavera,
gli uccellini sento cantarei primi fiori spuntano dalla terraio sono contenta se il sole riscalda tuttoe non ci si deve vestire cos tanto.Primaverala stagione che porta il belloma anche dispiaceri.La sofferenza passa con l'estatee tutti vanno a fare il bagno in piscina.In primavera io ho sempre delle crisima le supero provando a combatterle,con tanta forza che non so da dove viene.Primavera
i raggi di sole fanno contenti la gentee cos si pu andare a spasso nel boscoe avere cos una vita serenacome sereno il cielo e il mare.Primaverati aspetto fuori da questa clinicae sono contenta di poter prendereil sole sulla mia terrazza con la mia piccola Niki.La terza primavera.Anche gli anziani si possono amareAmore uguale per tuttiAnche la terza primaverapu dare tanta gioia
Ines
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Vittoria_________________________________________________________________________________
Questa volta
ce l'ho fattal'ho baciatasulla bocca.
Era come immaginavosentivo il battitomolto rapido del suo cuorementre io sudavo.
Ero feliceper questo baciomolto lungoe di qualit.
All'unisonole nostre linguesi intrecciavanoin un vortice maestoso.
Grazie donna sconosciuta!
Mandingo
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16 giorni sono pochi o tanti?_________________________________________________________________________________
Dimesso il 9 dicembre 2000
Ritornato il 25 dicembre 2000Sedici giorni in tuttoLa casa lontana
In questo tempo alla CPCSpero di stare beneE migliorare giorno dopo giornoAnche se siamo in inverno
So di dover lottareE forse con la fedeRiuscir a superareQuesti brutti momenti.
Il brutto momento continua,ma la speranza rimaneHo fiducia in quelli che miassistono notte e giorno!
Spero di superare la mala sorte e sconfiggere il diavolo!
Mandingo
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Sono in via di guarigione_________________________________________________________________________________
Sono in via di guarigione, solo Dio sa il piacere che mi fa, dopo tanto tribolare durante tutta la vita. Non
mi sembra vero che sto per guarire, sento che l'ultimo ricovero che far alla Clinica psichiatrica diMendrisio. Dopo una cinquantina di ricoveri, finalmente sto per uscire dal tunnel, far di tutto per nonavere ricadute. Per quello, i medici dicono che debbo restare ancora un po'. Io non me la prendoperch so che l'ultima volta che mi dicono che sar ricoverata. Come ho detto sono in via diguarigione, e sono contenta non solo per me, bens per mio marito e per miei figli che, quando mivedranno a casa definitivamente, saranno contenti come lo sar io quando sar definitivamente acasa.Non vedo l'ora di continuare i tanti lavori che ho iniziato.
MargheritaMendrisio-Casvegno, 18 gennaio 2001
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Sentore di primaveraSentore di crisi di stagione___________________________________________________________________________________________
Il cambiamento di stagione miha sempre causato un'acutiz-zarsi di ogni disturbo psicofi-sico. Ansia. Dolori reumatici eparecchie altre cose. Natural-mente quando si ha dei dolorianche il morale ne risente alpunto in cui non capisco pidove inizia l'uno e disturba l'al-tro. nato prima l'uovo o lagallina? Sta di fatto che tuttoun fastidio. Si diventa irascibili.Ogni cosa ci appesantisce l'esi-stenza. Sensibilit alle stelle, ecos sento il bisogno di isolarmiper ritrovare me stessa, perimpedirmi di acutizzare il male evedere tutto nero. Cos lavita...Ci sono, appunto, questi periodidove ogni cosa assume il peso
di un macigno insopportabile.Sono poi i solito problemi disempre, ma in determinatimomenti della vita diventanoinsopportabili. Basta poco perfarmi sentire impotente. Unafrana...Quando poi, superato quelbrutto periodo mi do della stu-pida per aver dato tanto peso esofferto cos tanto. Anchepsicologicamente.Di solito sono forte e combattivae questo mi ha aiutata tanto neiperiodi durissimi della mia vita.Sono riuscita a smuoveremontagne quando mi sonotrovata nel bisogno di lottare,ma ci sono poi periodi dove misento una piccola bambina
smarrita ed impaurita da ognicosa.Comunque, quando arrivanoquesti periodi so che dovr ri-correre oltre che a fisioterapia,ad ansiolitici, perch senza diquesti il mio stato fisico nonrecupera facilmente. Purtroppocome potete vedere, anchequesti sono indispensabili. Miscuso se non sono riuscita adesprimere al meglio tutto quantoho detto, ma questo, proprioperch quando ho queste crisimanco di concentrazione efaccio fatica in ogni cosa.
Maria
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Fermati_________________________________________________________________________________
Con questa poesia voglio dirvi che c' sempre una possibilit e di avere tanta speranza e fede!
A te giovane, che forsesei gi stanco di vivere e di lottare,di credere e di amare.Ti senti solo e insicuro,a te che sei deluso per come vanno le cose,a te che soffria te che sei senza lavoro,a te che chiedi amore e non ti viene datoa te che non credi pi a niente
ma non smetti di cercare,a te cui mancauna ragione per vivere,a te che non hai ancora decisocosa fare della vita,fermati e rifletti un po'perch forse tu cerchile cose belle e buone della vita,forse cerchi ancora Dio.
Daniela
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Il sorriso_________________________________________________________________________________
Un sorriso fa sempre bene a chi lo da e a chi lo riceve.
Quando sei gi di tono e ricevi un sorriso, stai di nuovo meglio,e se sei triste il sorriso di una persona amica o sconosciuta
un regalo che solo tuo.Un attimo magico, magia che fa bene al cuore e all'anima.
Il malumore sparisce in un istante con un bel sorriso regalato.Non costa niente e fa bene riceverlo e regalarlo
Fiore, aprile 2001
Feeling_________________________________________________________________________________
furtivamenteincontrai il tuo sguardo
la tua dolcezza mi penetr dentroi tuoi occhi sprizzavano angosceche mi trapassavano l'animacredevi d'ingannarmisfogandoti serenamenteprovai una lieve tenerezzaavevo gi capitocercavi solamente una carezzaed un sorriso amico.
Marilita
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Memri d'un pasctorett: vers Gurzalina_________________________________________________________________________________
Questo testo, Fisio l'ha scritto in dialetto di Cravegna, paese dove nato e cresciuto. Questo dialetto in versione scritta
abbastanza comprensibile. Fisio per ci dice che la versione orale, a causa degli accenti, per noi ticinesi diventerebbequasi incomprensibile. Visto per che non tutti capiscono il dialetto, abbiamo chiesto al nostro narratore di prepararcianche la traduzione in italiano che seguir il testo.
A gkeva quatordesc agn cante am sum truvoo int un brtt mument. A ievem finii ul fegn al Crupasc e agkevem da purt al vach ign Gurzalina. Iemm sctack f e l'ann tmenzoo a cura sgi pai prai. Agkevem da sct a tent parch l'erign piutsct sgmorbi e i sautavign a desctra e a sinisctra. Ul me p uiciamava, la me mama la sctava da dr e mi a sera ign mezz. Ign t'un dato mument do vach is'pickavign int'una riva e ul me p u m'ha dicc da ckasciai v. Da 'na part u gkera un sasciun e mi parpas a gkeva da gir dadr a na vaca. Cante a sum rivoo dadr a i ciapoo un btun e a sum vuloosgi dala sosctign. A i sentii un gkran mal e i pensoo "Adess u riva la vaca". Am sum scpusctoo sladesctra cuntra un salvack e i visct la vaca burl sgi cume al ralentatoor. A i sent la me mama
piansgia parch la pensava al pensc, invece am sera rott ma un brasc.
Ricordi di un pastorello: verso Gurzalina.Avevo quattordici anni quando mi sono trovato in un brutto momento. Avevamo finito il fieno al Crupasce dovevamo portare le mucche in Gurzalina. Le abbiamo fatte uscire dalla stalla ed hanno incominciatoa correre per i prati. Dovevamo fare attenzione perch erano piuttosto euforiche e saltavano a destra ea sinistra. Mio padre le chiamava, mia madre stava in fondo ed io ero in mezzo alla mandria. Ad uncerto punto due mucche incominciarono a picchiarsi e mio padre mi disse di separarle. Da una partec'era un grosso sasso ed io per passare dovevo girare dietro ad una mucca. L giunto ho ricevuto unospintone e sono caduto gi dal muro. Ho sentito un gran male ed ho pensato "Adesso arriva la mucca".Mi sono arrotolato sulla destra contro un castagno ed ho visto la mucca cadere come al rallentatore.
Ho sentito mia madre piangere perch pensava al peggio, invece mi ero rotto solo un braccio.
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La tenerezza di Rita
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Rita, sono molto triste.Anch'io voglio vivere meglio.Ho un sentimento di morire.La tenerezza di Ritafa bene al mio cuore ferito.Rita, ti voglio bene.Tutti cercanola tua tenerezza.Io ti aspetto tutti i giorni RitaIl tuo sorriso.Grazie Rita.Scrivo con un cuore pieno di doloriquesta poesia per Rita.
Io soffro moltoed il sorriso di Rita fa cos beneRita, la tua tenerezza.Non ti dimentico pi.
Ines
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Provare una vita non distrutta_________________________________________________________________________________
Io mi trovo qui all'ospedale
e la sofferenza mi fa male al cuorese telefona mia mamma e nonfaccio grandi progressi.
La vita distrutta
Incomincia gi a casae nessuna sa come aiutare la persona.La malattia troppo fortee nessuna forza sa guarire la persona.Solo il ricovero in clinica
pu aiutarmi in questo momento.Certe volte lungo e certe voltesolo poche settimane.Con tanta energia dopo ilriposo in clinica posso ritornarea casa, e ritrovare un po' di luce.Di questa malattia non vedo la fine.Provo a prendere un giorno dopo l'altroe cos cerco di migliorare a poco a poco.Nel buio sono persae non trovo la mano del mio vicino.Patrizia sa che sono molto solase non ho un sostegno.
Grazie Patrizia. Ti voglio bene.Ges, dammi una vita un po' pi piacevole
Ines
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A Silvana_________________________________________________________________________________
Silvana
Oggi sono contentaSilvana venuta a trovarmiPer me Silvana una brava arteterapistae anche un'amica.Scusami Silvana se certe volte sonostanca.Adesso all'arteterapia ho incominciato a faredei collage.Silvanala tua presenza ci porta allegriae ci fa stare bene e tucomprendi la nostra malattiae noi facciamo il possibile
per ricambiarti.Anche se i disegni non sono divalore tu Silvana ci spieghi ilsignificato.Le tue dolci parole mi fannodimenticare che il tempo passae la sofferenza diminuisce.Aspetto sempre con gioial'arte terapia perch tu seicon noi.
Ines
Guarda,annusa il buon odoreche senti in primaveraLa natura comincia a vivereti aspetta il soleNon guardare pi indietroquando stavi malee non osavi dirlocome le cose vanno in avanti
Primavera ciaoti sto aspettando tantoIl sole vienee riscalda tutti i cuori freddi e tristi
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Deborah_________________________________________________________________________________
Risoluta nel lavoro.Scattante e attiva.
Questa la Deborah dell'Edera.
Occhi grandi e profondi,bel viso.
Incorniciato dai capelli biondi.
Facile al colloquio,con Lei si pu parlare di tutto,
anche di sport.
Nello stesso tempo.
Sorella ed amica,non lesina gli sforzi.
Corporatura robusta,bel corpo
risalta specialmente con i pantaloni.
Non la conosco ancora a fondo.Ma le sue virt sono molte,
messe al servizio del paziente.
Mandingo
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Stanchezza_________________________________________________________________________________
Sono qui un po' stancoE penso casa miaormai vicinaperch prestosar dimesso.
Penso anche cosa cambiato in meper fare un miglioramentocos repentino,senza dubbio le pastiglie nuovehanno contribuitoa fare questo salto di qualit.
Adesso la mia mente stanca,ma non riesco a dormiree vago mentalmentesu alcuni problemi,ma penso ancheal mio nuovo amoreche sbocciato in me.
Non posso staresenza amare una donnail mio grande cuoredeve battere in me.
Mandingo
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Racconto del Centro Diurno_________________________________________________________________________________
Voglio dire la mia a proposito di
come mi sento al Centro diurnodi Bellinzona. Per me una no-vit perch non sono mai stataun'assidua frequentatrice.Adesso che da un po' di tempopartecipo regolarmente, mitrovo bene con gli altri ospiti. Iltempo passa pi veloce ed hola possibilit di avere un con-tatto umano, di essere solidalecon gli altri. Ci sono tante atti-vit da svolgere, inoltre si fannodelle gite e delle vacanze in
gruppo. Le varie uscite sonosempre accompagnate da te-rapeuti, in modo tale da per-metterci di essere rassicurati.Se dovessimo avere qualchemalato, nessuna paura! Sonotutti pronti a curarci con vero egrande amore.
Come dicevo, adesso che fre-
quento spesso il Centro Diurnosono molto entusiasta. Ho lospunto per poter discutere deiproblemi che mi affliggono.Trovo l'quipe medica e i tera-peuti pronti ad aiutarmi, sonomolto cordiali. In una parola,aiutano. Cos quando sonotesa, sola e triste a casa, vengoal Centro e qui c' qualche cosada fare, e, se non c' lavoro, c'sempre la possibilit di fare duechiacchiere con i compagni
della CPC, e con loro mi trovobene.Siamo tutti bravi. Per fare unesempio, l'Antonella, che hoincontrato due anni fa in un bare a cui avevo offerto da bere,non ha dimenticato il mio gesto,ed oggi ha voluto ricambiare il
piacere. Mi piace la sua
compagnia perch una chiac-chierona come me. Ci troviamobene insieme. La vedo semprecos spensierata e spigliata,quasi la invidio perch si vedeche non ha grossi problemi.La cara Enrica la tengo semprenel cuore, ha sofferto troppo edio le offro la mia amicizia perlei sta spesso nel suo guscio eviene raramente a casa mia. Maio le offro ugualmente la miaamicizia. Quando ci troviamo
insieme in clinica mi occupo dilei aiutandola ad occuparsi dis. Anche lei contraccambiaquando pu.
Margherita
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CASVEGNO, 27.03. 2001
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Mi sento la voglia di vivereanche se ancora non so quando sardimessa, e spero non in un futurotroppo lontano.Sono piena di progetti insieme ai mieifigli e mio marito.Come ho scritto nell'articolo della settimanascorsa, credo di essere uscita dal tunnelche ho vissuto per ben 20 anni; far di tuttoper non avere ricadute.La mia psichiatra mi ha detto che ho fatto54 ricoveri, se dovessi ricoverarmi un'altra voltasarebbe per restare a lungo termine e
non posso permettermi questo lusso.Come ben si sa, ho una famigliache si compone di 4 persone con me,che malgrado questi anni passati alla CPCdi Mendrisio, hanno fiducia in me ecome loro hanno bisogno di me, altrettantola sottoscritta.
Margherita
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Del sorriso si pu dire tanto_________________________________________________________________________________
Questo un testo di Margherita scritto da Daniela
Del sorriso si pu dire tanto.Solo le persone testarde non sorridono.Chi conosce una persona simpatica sa che riesce a farci sorridere.Ed pi facile allacciare un contatto e un'amicizia.Due persone che sorridono fanno piacere,mentre non mi piacciono le risate vanitose e false oppure ironiche.Il sorriso tra due persone segno di cordialite benessere, il star bene l'uno con l'altro. prova di stima e di amicizia e si pu costruire moltotra due persone che sanno sorridere. pi facile creare un'amicizia perch il sorriso fa star bene.Un sorriso pu cambiare una giornata storta.
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Questa fede_________________________________________________________________________________
Questa poesia l'insieme di pensieri raccolti qua e l e l'ho fatta mia, la leggo spesso, soprattutto nei momenti bui
della mia vita, per farmi coraggio e dirmi che poi al mondo c' chi sta molto peggio di me. importante vedereanche le cose positive che ci circondano. Aiuta noi stessi e si pi solidali con chi sta peggio.
Camminare dove non v' strada alcuna.Respirare dove non v' ariaVedere pur senza luce:questa fede.
Gridare alto nel silenzionel silenzio della nottee non udir eco, eppurecredere, e credere ancora:
Questa fede.
Avere ciottoli e vedere gioielli,coltivare bastoni e vedere foreste.Sorridere con occhi che piangono:questa fede.
Dire: "Credo, o mio Dio!" Mentre gli altri lo negano"Odo", quando non v' risposta"Vedo", seppur nulla si vede.Questa fede.
il violento amore nel cuore
L'amore selvaggio che grida."Sei nascosto eppur ci sei".Con il volto velato e la lingua mutas, ti vedo e ti sento, amore.Anche se mi sbatterai sulla nuda terrarisorger... e t'amer ancora, amore."Questa fede
Maria
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Il riso fa buon sangue (titolo del libro)_________________________________________________________________________________
Ho letto il libro e l'ho trovato
interessante pur se a volteutopico.Chi non ama ridere. Chi nondesidera serenit per godereuna sana risata? vero cheridere fa bene. Scientificamentedicono che ridere scatena nelnostro sistema immunologicotutte reazioni positivissime.Ma come si fa a ridere quandoabbiamo dentro un dolore che ciopprime. Vuoi per una gravemalattia. Vuoi per disagi eco-
nomici che non ti fanno dormire.Vuoi per dolori causati dadispiaceri di grossi disagi econflitti familiari che causanotanto dolore. Sorridere con oc-chi che piangono? Ignorare quelche dentro brucia? vero, lavita ha grande valore, qualun-que cosa possa capitarci c'sempre una soluzione. La spe-ranza sempre l'ultima a mo-rire. Luoghi comuni? Forse.. Ma
saggezza popolare. Da parte
mia, sar che sono del segnodei gemelli "volubili" con alti ebassi che si alternano conrapidit incredibile. Posso pas-sare dal pianto alla risata con lastessa facilit. Spesso nella miavita sono arrivata sulla sogliadel burrone ma che fosseproprio per questa mia naturavivacissima e combattiva sono(finora) riuscita a cadere " inpiedi" come si suol dire. Operch forse i miei "drammi"
non sono stati poi tanto grossi?Per me lo sono, il mio cuore molto ferito dalla vita, ma laamo tanto che non le hopermesso di sopraffarmi finora.Ci riuscir sempre? ...Amo stare con gente allegra.Che sa ironizzare sulle propriedisgrazie. Sdrammatizzare sen-za essere superficiale. Insom-ma vedere il lato "buffo" mapositivo e costruttivo.
La tendenza innata in me la
malinconia, ma mi basta pocoper far rispuntare il sorriso.Qualche volta con le lacrimeagli occhi a volte con convulsailarit. Doppia personalit? Ma,se finora mi ha aiutata a supe-rare tanti ostacoli, ben sia. Di-venta sempre pi difficile riderein una societ stressata, ma-terialista e sempre pi musona.Allora chi ne ancora capacenonostante tutto, rida. Cerchitutto ci che bello, pulito, di
sani principi e valori morali, e lavita pu sempre essere degnad'essere vissuta, nonostantetutte le brutture.
Di cuore vi auguro di ridere, eridere di gusto.Cercate con tutte le vostre forzeogni occasione per una sanarisata.
Maria
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A Marilita_________________________________________________________________________________
Mi appartieni da semprehai dato tanto calore
hai sussultatohai riso
hai piantoti sei spento
quante volte ti ho ammazzato sei sempre stato lal tuo posto
dolce e vulnerabile cuore
Marilita17.3.2001
C'era una voltaun piccolo fioresbocciato per casonell'ombra di un vaso!
La vita non stata facilepiccolo fioreper te tante fatiche per rifioriree sempre soffrire.
Ma sempre imperturbabilepiccolo fioresbocciavi, sbocciaviperch l'universo amavi.
Adesso all'alba di una nuova vitapiccolo fiorehai visto la luce di un miracolo d'amoreil tuo coraggio, la tua volontti hanno pagato per la tua fedelt...
Tantissimi auguri la tua sorellinache ti vuole tanto bene.
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La madre_________________________________________________________________________________
Succede spesso che chiudo gli occhi,
nei quali non si nascondono la tristezzae il dolore.Gli occhi sono lo specchio dell'anima,come sarebbe bello l'incontro con miamadre che lontana.Mi aspetta a braccia aperte.I suoi occhi sono pieni di lacrimeper la gioia di vedermi, esono anche un po' tristi perchpresto le girer le spalle eandr lontano.Come sarebbe bello incontrarci erimanere sempre assieme.
Chiudo gli occhi e mi chiedo perchnon sono un uccello e perch non ho le aliper volare da mia madre e per andaresotto la sua finestra per vederla.Come sarebbe bello vederla mentrepasseggia e pensa: "Chiss se arriva, semi sorprende, se mi fa contenta".Come sarebbe bello, ma tutto soloun'illusione ...Apro gli occhi e le lacrime scendono, Diocome tutto questo triste, piangerebbeanche il sasso....Come sarebbe bello ...
Rosa
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Una gita a San Bernardino_________________________________________________________________________________
Riceviamo da Teo del Butt di Roveredo
Marted 6 marzo, favoriti da una splendida giornata soleggiata, ci siamo recati a San Bernardino con ilnostro gruppo del "Butt". Era una meraviglia, il villaggio ammantato di neve si presentava davanti ainostri occhi. Infatti la coltre bianca era alta diversi metri. San Bernardino era visitato da numerosivilleggianti provenienti dal nord delle alpi. Col nostro gruppo abbiamo pranzato alla CapannaGenziana. in questo locale ci si ciba a buon mercato ed frequentato soprattutto da operai, ma ancheda gruppi di comitive sportive invernali ed estive.Io, Armando, Claudio, Eusebio e Franziska dopo un lauto pranzo, abbiamo passeggiato per le vie delvillaggio seguendo anche percorsi vari di sentieri pedestri e infine abbiamo trovato un ristorante. Cisiamo seduti all'aperto a prendere il sole. Ognuno di noi si trovava a proprio agio sorseggiando alcunebibite. Io e Franziska abbiamo fatto gli chaffeur e ringrazio tutti i partecipanti di questa indimenticabilegiornata invernale.
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Manno, 13 giugno 2001
Carissimi tutti,
oggi purtroppo il mio stage presso il Centro diurno volge al termine, un viaggio in vostra compagniadurato cinque mesi.Per salutarvi, mi sarebbe piaciuto dedicare un pensiero ad ognuno di voi, ma se cos avessi fatto, avreifinito per scrivere pagine su pagine e per questo, ho infine deciso di scrivervi una lettera unica, per tuttiquanti.
Prima di tutto, desidero dirvi che mi dispiace molto che il mio periodo di stage presso il Centro diurnosia terminato perch sono stata davvero bene in vostra compagnia.Voglio ringraziare tutti voi, di cuore, per avermi accolta cos gentilmente ed affettuosamente, peravermi fatta sentire a mio agio, per avermi fatta sentire parte del gruppo e, allo stesso tempo, per
avermi riconosciuto un ruolo al suo interno.Sono stata bene durante questi mesi ed ogni giorno, quando imboccavo l'autostrada direzione Bellin-zona, ero felice di sapere di incontrarvi.Insieme abbiamo condiviso un pezzo della nostra vita e per me stato un periodo vissuto molto in-tensamente. Durante questo stage h conosciuto moltissime persone e mi sono sentita emotivamentemolto coinvolta da queste nuove relazioni, dalle vostre storie e dai piccoli e grandi eventi cheaccadevano ogni giorno.Ho avutola possibilit di conoscere alcuni di voi un po' meglio, altri magari un po' meno, ma ognuno divoi mi ha aperto la sua porta permettendomi di avvicinarmi e conoscere un po' il suo mondo.E per questo vi ringrazio, per la fiducia che mi avete dimostrato. Vi ringrazio perch mio avete offerto lapossibilit di dare, ma anche e forse soprattutto, di ricevere.
Ricorder con grande piacere il mio stage in quel del Bellinzonese e soprattutto ricorder voi tutti con
affetto.
Vi auguro di cuore ogni bene e che possiate trovare tutti un po' di serenit e felicit nelle cose piccole esemplici... come ad esempio un sorriso.
Un caro arrivederci...
Con affetto,
un bacio
Daniela
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Primavera_______________________________________
Primavera, tutto rinasce, la natura infermento, fiorisce con tutti i suoi meravi-gliosi colori e profumi.In primavera come se rinasco anch'io, misento meglio. un insieme di una magica sensazione, dimusica ed emozioni infinite sono in me.La primavera mi piace, mi entusiasma, mifa bene al corpo e all'anima, mi d di nuovoenergia dopo la stagione invernale.Mi d la forza di andare avanti, di crescere,di maturare, di constatare che la vita ancora bella e che vale la pena di viverla.
.Fiorella
Ridere_______________________________________
Una volta ridevo sempre, ero contenta, sanae felice!Non avevo tutte le cose che ho adessoperch sono nata in una famiglia povera.Sorridevo tutti i giorni con i miei, non eromalata e non prendevo i sonniferi...E cos andavo a dormire, aprivo la finestrae sentivo il profumo dei fiori, l'aria pura cheentrava nella stanza, e mi addormentavoanestetizzata dall'aria di madre natura.Adesso rido poco, penso sempre alla miavecchia madre, se sta bene, se ha bisognodi qualcosa. Dove sar in questo momentomentre porto i pensieri su questo pezzo dicarta...Perdonatemi ma non riesco a continuare,mi trema la mano, le lacrime scendono.Spero che un giorno ritorner per abbrac-
ciare i parenti e che torner a sorridere dalcuore.
Rosa
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Prova di vita___________________________________________
Amore, gelosia, rimorso, rancore, rabbia e delusioni,
parole non detteo pronunciate solo a metpaura d'affrontare il presente
di non essere forte da superaregli ostacoli che la vitaogni giorno ci riserva
pensieri cupi sempre pi sono in mesar solo un lampo perci
devo farmi forza, devo reagire.C' ancora tanto da costruire
e da vivere con coraggio.Fiorella
Vai per la tua strada___________________________________________
Noi tutti abbiamo un futuroma nessuno sa cosa ci aspetta
Il brutto? Il bello? sempre meglio non saperlo
Cerca la tua stradae cos vedrai cosa troverai.
La strada ogni tanto diritta o curva
ma per noi ammalatila strada la cerchiamo
fuori dall'ospedale.Noi siamo ancora giovani
e speriamo di avereuna vita bella
anche con l'aiutodei nostri medici.
Anche se con sofferenzaho scelto di andare
per la mia stradatutta sola.
Quando meno soffri
si pu essere pi contentie la tua strada sarpiena di sole.
Ines
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Dal mio caro diario_________________________________________________________________________________
19 ottobre 2000
Frammenti di luceframmenti d'amore,della vostra cara amicizia che ho sentito in tutti voi amici miei.Spero di andare sabato e domenica in congedo.Ora mi sento in forma, piena di forze, come rinata.Qui all'ospedale faccio diverse attivit, vado spesso in ergoterapia.Oggi per esempio, con la Elena abbiamo dipinto due foulard di seta.Sono diventati bellissimi. Il primo pi del secondo.Ma c' stato il tocco magico di Elena.Domani non so che cosa far al mattino, al pomeriggio abbiamoun'uscita sempre con Elena, con un piccolo gruppo ed andremoa visitare la mostra alla Pinacoteca Zrst di Rancate,
per vedere dei dipinti dell'ottocento di artisti ticinesi che sono stati a Brera.Qui il tempo passa adagio, adagio,ma ho sempre qualche cosa da fare.Qui vi lascio cari amici miei.Con una forte amicizia e un abbraccio a tutti.
Affettuosamente Fiorella
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Ricordi di un pastorello_________________________________________________________________________________
Ero molto piccolo, alto poco pi
di un soldo di cacio, quando miportarono sui monti. Non mi ri-cordo come ci sono arrivato, maa quanto pare sono salito adorso d'asino di nome Cito Belo.Era un asino molto forte e moltonervoso ed ogni tanto faceva lebizze. La localit doveabitavamo si chiama Cumpul ed situata a circa 1500 metrid'altitudine. Eravamo alloggiatiin una baita con i muri di sassoed il tetto di piode. Sul retro
c'era un cantinino dove tene-vamo il latte ed il formaggio. Ilpavimento era in terra battuta.Intorno a noi c'erano altre baite,stalle ed anche dei porcili. Uno
di essi era situato di fronte alla
nostra abitazione ed aveva iltetto piatto formato da unagrossa lastra di sasso. Era il mioposto preferito per mettermi adosservare le mucche cherientravano dal pascolo. Ricordoquegli enormi testoni che mipassavano davanti, mi fissavanoper un attimo e, ciondolando,raggiungevano la stalla. Quelloera un momento importante perme. Infatti c'era la mungitura edad un certo punto mia madre mi
riempiva di latte un flacone diProton e me lo consegnava. Io,raggiante, salivo la scala dellastalla e raggiungevo il pianosuperiore dove v'era il fieno.
C'erano anche delle sacche
riempite con foglie di faggio chefungevano da materassi equalche coperta. Io mi sdraiavosulla mia sacca e facevo la miabella colazione. Era molto bellosentire il profumo del fieno ed ilsuono dei campanacci chegiungeva fino a me dal pianoinferiore.Molti anni pi tardi sono tornatoal Cumpul con mio fratello ed horitrovato il flacone del Proton.Subito il mio pensiero ritornato
alla mia prima infanzia e per unattimo mi sono rivisto salire lescale della stalla.
Fisio
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Cara mamma_________________________________________________________________________________
Quest'anno ho sofferto molto e tu mia cara mamma mi sei sempre stata vicina.
Con il tuo grande aiuto ho lasciato la clinica e adesso sono a casa mia nel mio appartamento sopra iltuo. Ti dico grazie per la tua generosit e la tua vicinanza. Certe volte ci arrabbiamo l'uno contro l'altra,ma dopo poco facciamo la pace. Cara mamma, mi aiuti sempre a fare ordine nella mia casa e tiringrazio per il tuo aiuto. Se picchio la testa la mia che fa male. Ma con questa esperienza in pi, nonvoglio che tu debba fare i miei compiti, tocca a me ringraziarti perch so che il tuo aiuto viene dal tuocuore grande. Cerca di avere pazienza con me se sbaglio, ma solo con i miei sbagli posso fare deipassi in avanti. Io ti ringrazio di cuore per tutto e ti auguro tutto il bene per la tua vita.
Ines
Solitudine e speranza_________________________________________________________________________________
Nella mia vita ho sofferto tanto. Il mio cuore ferito e piango senza lacrime. La sofferenza mi ha moltoindebolita per il mio cuore pieno di speranza per combattere la malattia. Con l'aiuto di Patrizia e deimiei cari, spero di stare meglio. Col tempo che passa e con i miei alti e bassi, non devo perdermitroppo nella sofferenza.
Ines
Da Pilar, lettera a Ines_________________________________________________________________________________
Quando Pilar lasci la Clinica, mi diede questa lettera.
"Cara Ines,Tu sei innocente come tutte le donne dovrebbero essere. Tu mi hai confortata senza neanche sapere ilmio nome. Noi ci siamo confortate a vicenda ed abbiamo anche diviso quel poco che avevamo. Io tivoglio tanto bene per come tu mi hai aiutata ad amare la gente. Io penso tanto a te, e ti pensersempre. Ines hai un posto nel mio cuore, grazie Ines che hai condiviso con me il mio dolore."Ti voglio tanto bene".
Pilar
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L'amico Paolo_________________________________________________________________________________
Ci siamo divisi
E ci siamo ritrovati.Questo bello.Noi due adessoCi frequentiamoAbbastanza spesso,e nei nostri incontrici scambiamodiscorsi seri eanche pi leggeri.Ci aiutiamo a vicendaE ci difendiamo l'un l'altro.Paolo ad un certo puntoLo davo per un amico perso.
Invece le sue esperienzeLo hanno reso piMaturo e da ragazzo diventato uomo.Spero di non pi perderloEd assieme possiamoFare delle attivit concrete.Grazie Paolo e pregaDi restare sempre sano.
Mandingo
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Casvegno, 15 maggio_________________________________________________________________________________
Direi tanto sul 55esimo ricovero. Prima di tutto ogni volta che mi ricovero sono K.O. e in poco tempo mi
metto in sesto. Quando stiamo male diamo la colpa agli infermieri e ai medici perch ci rimbambisconoe ci danno i farmaci. Loro fanno il loro mestiere ma siamo noi che non accettiamo, e in quel momentonon abbiamo nessuna colpa se siamo ribelli.Approfittate di questo aiuto che ci danno.Sappiamo che dopo ci sono i Centri diurni che ci sostengono. Sappiamo che siamo scartati dalla so-ciet una volta stati in Clinica. Comunque vi dico che quelli che ci scartano sono persone ignoranti. Hoconosciuto persone provenienti dall'alta societ (diversa dalla mia che classe operaia) che venuti aCasvegno, vogliono fare amicizia con noi.
Margherita
Viaggio con Lorenzo_________________________________________________________________________________
Ho fatto un viaggio gradevole con il Lorenzo da Casvegno al Centro diurno di Bellinzona.Eravamo noi due soli nel pulmino.Lui che guidava, io che ammiravo il paesaggio.In pi, gentile come al solito, mi ha fatto sembrare il viaggio corto perch mi ha cantato canzoni belle.Una canzone degli alpini con un testo molto umano, mi ha fatto venire i brividi.Non per fare la ruffiana, ma lo dico sul serio che ha una voce da cantante lirico.Come lui mi ha detto, non si mai fatto sentire da nessuno e forse per questo che non ha mai fatto
carriera.Non prometto niente, ma stasera cercher di lanciarlo in un programma alla radio.
Margherita(scritto da Daniela)
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Bellinzona, 23 maggio_______________________________________
Il Centro diurno di Bellinzona un posto che
serve per dialogare, per fare amicizia. Si cerca dicomunicare l'uno con l'altro perch sappiamo chegente come noi, che sono stati in ospedalepsichiatrico, siamo "scartati" dalla societ. Perintenderci, siamo "scartati" dalla gente ignorante,dalla gente non intelligente.Al Centro le persone ci sanno valorizzare perquello che facciamo e fanno dei sacrifici per in-serirci nella societ. La gente in gamba questol'apprezza.Per me, Fiorella, ha ragione Margherita che diceche per quando siamo fuori dall'ospedale, cisentiamo persone normali, come le altre, senza
complessi perch, la malattia dei nervi,non una vergogna. una malattia come le altre.
Margherita e Fiorella
Congedi__________________________________________
In questo mese che sono stata ricoverata volontaria,ho fatto tre congedi che sono andati bene. Hosopportato bene le esigenze che richiedevano i fa-miliari, i miei figli e mio marito; abbiamo lavoratoinsieme senza strafare. Quando avevamo finito difare tutto ci sedevamo per riposare e sollevarci dallastanchezza per il lavoro fatto. Eravamo soddisfattiperch avevamo lavorato con impegno e piacerenello stesso tempo. Eravamo contenti perch lofacevamo insieme, per noi e per i nostri figli, senzaalcuna pretesa e loro se ne accorgevano.
Margherita
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Il lenzuolo (per asciugare le lacrime)_______________________________________________________________________________________
Il Centro diurno Club Andromeda un luogo di incontri, gremito di relazioni, legami, esperienze, vissuti,
emozioni e sentimenti.Il Club Andromeda per me :
Grande stratega di scala 40, ognitanto mi lascia vincere. Risolve ognirebus e cruciverba.
Poverino si fatto male ad unacaviglia.
Con lui ho scambiato dei saluti viaposta elettronica.
Con i baffi come "Ringo Star" deiBeatles "Auf ge l' morgan".
Che pensa spesso ai suoi figliAntonella Abile nell'uncinetto e nelparlare
Dove passa lei torna tutto in ordine
Arriva con il suo amico cagnolino.Candidato per la carica di presidentedell'Associazione Club Andromeda-Perseo.
Detto "Canvetto".
Silenzioso e sempre disponibile adare una mano.
Di nuovo fra di noi.
Verbalista molto affidabile.
Che sente nel cuore il ritmo d'Africa.
Capace di stimolare discussionimolto accese e suonatore dididjeridu, e parrucchiere con stile.
Loro sanno esprimersi attraverso idisegni.
Vivace e raggiante.
Seria e coscienziosa dottoressa.
Lavora all'aperto ed abbronzatissimo.
Poeta e goleador di unihockey.
Mangia 3 luganighe come se fosserouna fetta di pane.
!Arriva con la Mercedes.
"Che scatta ad ogni squillo ditelefono.
Come un fiore.
Forza che la vita bella.
Che arriva con il carrello della spesa.
Detto "papi", il soprannome dicetutto.
Che scrive poesie profonde come ilmare.
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Preciso lavoratore con il computer.
Che prepara un cenone.
Che d un senso alle parole.
Ci fa rilassare.
#
Giocano a calcetto.
Ricco di fantasia e idee gagliarde.
Con la capigliatura rossa.Cordiale e gentile.
#Torna presto al lavoro.
Assomiglia e gioca a basket comeMrazeck.
Desidera una poesia dedicata a lei.
Presente ad ogni momento didiscussione.
Impegnata in cucina
" # Motivatissime nei loro percorsiformativi.
Che mette il giornale Perseo nellasua veste grafica.
$Ogni settimana si mette sullabilancia.
%Con lei parlo "schwyzerdtsch".
&Sempre innamorata.
Con il telefonino in tasca.
Abbiamo riso tanto, canta che tipassa.
Chiss se ha pagato la cena?
Il tormento amichevole di Fisio.
Barista, fumettista, musicista efutura star cinematografica.
Profonda e consapevole.#Nessuno come lui sa condurre leriunioni.
Gli piace la vita e la Francia.
'Da marinaio ha girato mezzo mondo.
Tutto questo e ancora molto di pi il Centro diurno Club Andromeda.Dico grazie a tutti voi e arrivederci apresto
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Torneo a Bussigny_________________________________________________________________________________
Sabato, 23 giugno, a Bussigny,
localit che si trova a cinqueminuti da Losanna, nel CantonVaud, si svolto il torneo dicalcio. Al torneo erano iscrittiuna decina di squadre del Can-ton Vaud, fra cui facevano an-che parte gli allievi del Giubia-sco.Il motivo per cui la squadra delGiubiasco era ospite al torneoera perch aveva fatto, in col-laborazione con la societ diBussigny, i campi da calcio del
Giubiasco.Il venerd 22 giugno alle ore14:00 i ragazzi del Giubiascopartirono dal Mercato coperto eviaggiarono per 5 ore in busprima di arrivare a Bussigny.
Il sabato mattina alle ore 8:40
gli allievi del Giubiasco gioca-rono contro la squadra delPrangins vincendo 6-0.Mentre alle ore 9:20 la squadradel Giubiasco gioc contro lasquadra del Sion vincendo5-0.Alle ore 10:00 i giovani delGiubiasco sfidarono la squadradel Pully 2 vincendo 4-0.Alle ore 11:00 i giocatori delGiubiasco giocarono contro lasquadra della La Sallaz pareg-
giando 0-0, cos la squadra delGiubiasco pass il turno an-dando in semifinale.La semifinale si svolse alle ore14:30 e i giovani calciatori delGiubiasco dovettero giocare
contro la squadra dell'Yverdon,
che fin ai rigori con la vittoriadel Giubiasco per 6-5.Venne la finale alle ore 16:00 ela squadra del Giubiasco, nelprimo tempo, era in vantaggio diun gol, ma poi gli avversari delSan Leonard segnarono 3 golvincendo cos il torneo.Un complimento ai ragazzi delGiubiasco che sono tornati aBellinzona con la coppa del se-condo posto.
Dario
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Passeggiata sul lago di Garda_________________________________________________________________________________
Marted 26 giugno sono andata
col gruppo Andromeda aSirmione sul lago di Garda.Siamo partiti da Bellinzona alle6.45 per raggiungere la stazioneFFS di Lugano. Il Bortolo haavuto difficolt a posteggiare.Finalmente abbiamo trovato unparcheggio a pagamento. Ci haraggiunti un pullman della DittaCiapanna, con aria condizionatae toilette. Antonella e Bortolo edio facevamo parte del gruppo diBellinzona a cui si sono aggiunti
33 utenti del Centro Diurno diViganello. Siamo partiti alle 7.45da Lugano. Ci siamo fermati aun ristoro dei Pavesini. Poidopo Milano e Brescia abbiamotrovato colonna e abbiamoraggiunto Sirmione alle 11.45.Abbiamo ammirato il suggestivolago di Garda. Un gruppo
compatto ha visitato la citt.
Antonella ed io, ci siamo attar-date a comperare le cartoline.Purtroppo non abbiamo pitrovato il gruppo e abbiamo al-lora deciso di fermarci in un ri-storante a scrivere le cartoline.Alle 13.20 era previsto ditrovarci al pullman per recarci aPeschiera. Purtroppo mancavaall'appello Ersilia, un'anzianasignora. Alcuni di Lugano sisono avventurati alla sua ri-cerca. Fortunatamente si era
fermata al ristorante del castelloe dopo un bello spavento venivarecuperata al gruppo. Eranoormai le 14 passate, abbiamoraggiunto il ristorante Frassinodove ci hanno servito unsucculento pranzo. Affettato perprimo, poi anche uno squisitorisotto alle erbe alla veneta, poi
ancora spaghetti al sugo. Per
secondo c'erano fettine dimaiale con patate, polenta concarne d'asina. Come bibitec'erano vino Bardolino, vinobianco e acque mineralefrizzante. Per dessert unarinfrescante anguria, un frescogelato annaffiato con liquore delfrassino. Ci siamo alzati datavola che erano ormai le 16,30e abbiamo preso il pullman peril viaggio di ritorno. Nonabbiamo pi trovato colonna.
Alle 20.00 abbiamo raggiunto lenostre case. Bortolo eracontento che alla sua autoparcheggiata non era stataappioppata nessuna multa.
Enrica
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TV catarsi_________________________________________________________________________________
Se la TVte le ha fatte pienecambia canaleche ti conviene.
La televisiun
la ga 'na forzada leun.
Se il programmati sembra banaleguardare noinon pu farti male.
La televisiunla t'indurmentacome un cuiun.
Se anche lo sport
ti ha rotto i marronimettiti in ondacon le nostre trasmissioni.
La Televisiunl' l'armadi padrun.
Se il telequizti rende inviperitoquel che proponiamosar da te gradito.
La televisiunl' mia dumul Berluscun.
Se l'informazioneti ha scombussolatosintonizzati con noiper rifarti il palato.
La televisiunl' dumschisci un butun.
E allora...TV Catarsiguarda, guarda, guardaTV Catarsi.
TV Catarsila ga pagrada nisn.
E allora ...
Fisio e Danilo
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Memori d'un pasctorett: l'asct_________________________________________________________________________________
Come gi in passato, questo testo, Fisio l'ha scritto in dialetto di Cravegna, paese dove nato e cresciuto. Questo
dialetto in versione scritta abbastanza comprensibile. Fisio per ci dice che la versione orale, a causa degli accenti,per noi ticinesi diventerebbe quasi incomprensibile. Visto per che non tutti capiscono il dialetto, abbiamo chiesto alnostro narratore di prepararci anche la traduzione in italiano che seguir il testo.
D'asct, cante al vach l'erign a l'alp, a gkevem da f fegn. A tmenzavem ign Gurzalina e p s s fignal Booch. Ala matign bunora ul p us ligkava ul quer ala vita, u ciapava la sigkezza e u nava inti prai.Ugk dava s 'l fil ala sigkezza cum la cuuf e p u tmenzava a sigk. U fasgeva tanti oosc e noi pstert a scpantigkavem ul fegn cum la furscela. Cante ul sol l'era ps aut a scpantigkavem i mcc ckeevem facc s la sera prima. Vers mesd a votavem ul fegn cum ul rasctel e p a navem a mang.Dopmesd u gkera da purt s. A fasgevem s al maasc, a sctendevem una suga int ul proo e afasgevem s i fesch. Un bcc intul fasc par meta la tescta, un sctrasc par mia fe n i biemm intul col pul p us meteva ign sgincc e noi a gk'auzavem s ul fasc. Li us drizzava s ign pei e u partiva par lasctala. Intla sctala sra, fasc dopo fasc, us fasgeva s la quara. Finii da purt s us fasgeva marenda edopo us nava a osc e f s i mcc dul fegn sigkoo la matign. Ala sera ul p u martlava la sigkezzacke sciu l'era prunta par ul d dop.