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PATERNÒ, EDIFICI INIBITI PER MOTIVI DI SICUREZZA Scuole e Comune a rischio chiusura Un fulmine a ciel sereno. Tutte le scuole e il palazzo municipale sono stati inibiti all'uso. Una sorta di an- ticamera della chiusura. se entro poco tempo non saranno elTettuati tutti gli interventi previsti dalla leg- ge per ottenere il rilascio della certi- ficazione di prevenzione antincen- dio. Allo stato attuale, dunque, 16 istituti scolastici e lo stesso munici- pio sono sub judice. in attesa degli interventi da elTettuare. Oggi riu- nione straordinaria per definire i primi passi da compiere. MARY SOTTILE PAGINA .... SCOPPIA IL .. CAOS A PATERNO Oggi il sindaco incontrerà il rappresentante delle scuole cittadine Alfio Ciccia. «Un fulmine a ciel sereno». Convocata una riunione, alle 10, all'ex Tribunale di piazza della Regione Tutte le scuole e il municipio inibiti Rischio chiusura, manca il certificato di prevenzione incendi. Ora è corsa contro il tempo Nelle foto sopra. a sinistra ,'Istituto G. B. Nicolosi e il cortile davanti al scuola media Virgilio. nelle foto grande in basso, palazzo Ardizzone. sede del Comune di Paternò. Per gli istituti scolastici della città la novità costituisce un fulmine a ciel sereno

PATERNÒ, EDIFICI INIBITI PER MOTIVI DI SICUREZZA Scuole ... Sicilia 2016/17 11 16.pdf · al scuola media Virgilio. nelle foto grande in basso, palazzo Ardizzone. sede del Comune

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PATERNÒ, EDIFICI INIBITI PER MOTIVI DI SICUREZZA

Scuole eComune a rischio chiusura Un fulmine a ciel sereno. Tutte le scuole e il palazzo municipale sono stati inibiti all'uso. Una sorta di an­ticamera della chiusura. se entro poco tempo non saranno elTettuati tutti gli interventi previsti dalla leg­ge per ottenere il rilascio della certi­ficazione di prevenzione antincen­dio. Allo stato attuale, dunque, 16 istituti scolastici e lo stesso munici­pio sono sub judice. in attesa degli interventi da elTettuare. Oggi riu ­nione straordinaria per definire i primi passi da compiere.

MARY SOTTILE PAGINA ....

SCOPPIA IL.. CAOS A PATERNO Oggi il sindaco incontrerà

il rappresentante delle scuole cittadine Alfio Ciccia. «Un fulmine a ciel sereno». Convocata una riunione, alle 10, all'ex Tribunale di piazza della Regione

Tutte le scuole e il municipio inibiti Rischio chiusura, manca il certificato di prevenzione incendi. Ora ècorsa contro il tempo

Nelle foto sopra. a sinistra ,'Istituto G. B. Nicolosi e il cortile davanti al scuola media Virgilio. nelle foto grande in basso, palazzo Ardizzone. sede del Comune di Paternò. Per gli istituti scolastici della città la novità costituisce un fulmine a ciel sereno

Scuole comunali inibite. Tutte, nessu­na esclusa; sia plessi centrali che suc­cursali. E non sonosole, perché a fargli compagnia c'è il Palazzo comunale di zona Ardizzone.

la notizia è piombata ieri nelle scuole cittadine, cadendo come un fulminea ciel sereno. Un mezzo terre­moto, determinato da una lettera. in­viata dal dirigente dell'ufficio datore di lavoro e nel contempo dirigente dell'ufficio ai lavori pubblici del Co­mune,l'ing. Eugenio Ciancio. Già solo l'oggetto della missiva, inviata ai diri­genti scolastici, al segretario generale del Comune, al sindaco ed al coman­dante della Polizia municipale, basta per lasciare senza fiato. Nero su bian­co è scritto: inibizione palazzo muni­cipale ed istituti scolastici di perti­nenza. Il palazzo comunale di zona Ardizzone, dunque e tutte le scuole della città sono state inibite.

Non per pericoli strutturali, questo va subito evidenziato; ma per le or­mai note questioni burocratiche da assolvere, così come prevede la legge. In questo specifico caso i problemi so­no legati alla mancata applicazione, ad oggi, delle disposizioni in materia di prevenzione incendi. con il risulta­to di non poter disporre della certifi­cazione di agibilità. Nella lettera del dirigente Ciancio si elencano le strut­ture dichiarate inibite e le motivazio­ni che hanno portato a tale scelta. Co­me detto, si tratta di tutte le scuole. la mancata agibilità è determinata dal­l'assenza del certificato di prevenzio­ne incendi perché scaduto e da rinno­vare ototalmente assente.

Ma la legge parla chiaro, come san­no bene il Comune e l'ingegnere Cian­cio e non ammette deroghe. A dare u­n'accelerata alla situazione la visita. nei giorni scorsi, dei vigili del fuoco al­l'Ente per verificare ladocumentazio­ne; visita che è stata preceduta da un sopralluogo in alcune scuole cittadine da parte degli ispettori dell'Asp di Ca­tania.

Il tutto sembra sia partito da un'in­dagine in corso da parte della Procura di Catania, dopo una circostanziata denuncia presentata da alcuni geni­tori del I circolo didattico. Per il diri­

gente Ciancio si configurano pesanti sanzioni. con multe per diverse mi­gliaia di euro per l'inottemperanza a quanto disposto. Da qui la decisione di correre ad immediati ripari.

sare; ma l'Italia è la patria della buro­crazia. Da qui. per evitare ulteriori problemi, la dichiarazione di inibizio­ne per tutte le strutture scolastiche e il palazzo comunale di zona Ardizzone.

Un cavillo burocratico, si può pen- Come si comporteranno ora le

scuole? l'inibizione non è chiusura. ma i dirigenti si prenderanno la re­sponsabilità, tornando al tema della burocrazia.

•Per decidere sul da farsi attendia­mo l'incontro previsto per domani

«Trovare le somme e gli atti per l'agibilità»

m.s.) la questione "scuole" tiene banco e preoccupa da almeno due settimane il Comune paternese. Poi, ieri,la decisionedi non aspettare oltre,di inviare la nota ai diri­genti delle scuole della città. Un elenco di 17 edifici di­chiarati inibiti. Ad aprire la sfilza di nomi è il palazzocQ­munaledi zona Ardizzone inagibile, perché il certificato di prevenzione incendi scaduto non è stato ancora rin­novato; achiudere il plesso Falconieri del Comprensivo "Marconi",dove parte della struttura si contava di apri­re entro la fine dell'anno per portare 5 classi, 2 sezioni di Materna e 3 di Primaria. AI momento, evidentemente, cosi non potrà essere.

.GIi ìmmobili - si legge nella nota dell'ingegnere Eu­

genio Ciancio - non potendo dare seguito alle perento­rie scadenze di cui al decreto per la prevenzione incen­di, non possono essere adibiti ad attività lavorativa e pertanto devono essere inibiti perentoriamente all'uso, in attesa che si recuperìno le somme utili e conducenti alla presentazione delle pratiche prima presso il locale Comando dei vigili del fuoco di Catania, nonché tutti gli atti per l'acquisizione delle certificazioni di agibilità da parte degli enti competenti preposti •.

Gli occhi restano, dunque, oggi tutti puntati sull'atte­so incontro chiarificatore tra dirigenti scolastici e primo cittadino. Insieme decideranno come agire per non chiudere le scuole.

(oggi per chi legge, ndr) con il sindaco, Mauro Mangano - evidenzia il diri­gente scolastico, Alfio Ciccia, respon­sabiledella rete della scuole cittadine - se si devono chiudere le strutture scolastiche aspettiamo l'ordinanza sindacale; nel corso dell'incontro fis­sato con il primo cittadino avremo tutto più chiaro. AI momento non possiamo aggiungere altro. Owia­mente per i dirigenti scolastici è stata una notizia colta con rammarico. Per noi del III circoloè un fulminea ciel se­reno, visto i lavori completati sia nel plesso centrale che nella succursale•.

Intanto ilComune era già corso ai ri­pari alcune settimane fa, con la nomi­na di due tecnici, due ingegneri, inca­ricati di chiudere la pratica relativa proprio alla certificazione antincendi per le scuole. Ieri pomeriggio, per lo­ro, un primo sopralluogo alla media "Virgilio".

E' una corsa contro il tempo per sal­vare la situazione. Nonèesclusoche il primo cittadino investa della vicenda anche la Prefettura di Catania. Occor­re trovare i fondi necessari visto il bi­lancio comunale praticamente a sec­co.

Ed il primo cittadino, per fare chia­rezza, ha convocato una riunione per oggi. alle 1 O,all'ex Tribunale di piazza della Regione. Come si legge in una nota, inviata ieri dal primo cittadino, l'incontro .urgente ed indispensabile a fare il punto sul tema sicurezza ed adempimenti ad essa correlati. In cia­scun Istituto sono stati infatti com­piuti. ed in alcuni casi sono in corso, interventi volti a migliorare il livello di sicurezza degli edifici, ma occorre verificare anche la rispondenza alle normative per quanto riguarda gli a­dempimenti burocratici. In particola­re è opportuno analizzare il lavoro in corso alla luce della più recente nor­mativa sulle certificazioni antincen­dio e sulle verifica agli impianti. che entrerà in vigore nei prossimi mesi. La riunione servirà anche ad aggiornare tutti i dirigenti sulle iniziative straor­dinarie intraprese dall'amministra­zionee sul cronoprogramma degli in­terventi •.

MARVSOnIU

PATERNO PATERNÒ

Dai banchi della scuola agli scranni del Consiglio AI via l'insediamento dei Consigli co­Un infopoint munali dei ragazzi.Acominciare sono stati l'istituto paritario "Mammaper i turisti Prowidenza" e il terzo circolo didatti­co. Gli studenti, accompagnati dai ri­spettivi insegnanti. si sono recati a Pa­

s.s.) Taglio del nastro, oggi p0- lazzo Alessi. Ad accoglierli la presi­meriggio alle 18,30 a Palazzo A­ dente dell 'assise civica, Laura 80ttino, lessi per il primo Puntodi infor­ il presidente della commissione con­mazione ed accoglienza turisti­ siliare Pubblica istruzione Antonio A­ca. A gestire il centro sarà la Pro rena e il consigliere, nonché ideatore Loco di Paternò, che garantirà dell'iniziativa, Alfio Virgolini. A rap- IL BABY CONSIGlIO 00. TtRZO aReoLO DI PAlUNÒ un valido aiuto a tutti quei visi­ presentare le istanze della scuola tatori che da Catania si spingo­ "Mamma Prowidenza" erano presen­no in provincia per visitarne i ti il "baby sindaco" Mattia Costa segui­monumenti. All'inaugurazione todagli assessori Vittoria Messina,So­sarà presente anche l'assessore fia Villari, Agnese Palumbo, Agnese regionale al Turismo, Anthony Cartalemi oltre ai "baby consiglieri" 8arbagallo. Nell'occasione sarà dell'istituto. Per il terzo circolodidat­presentata anche una bozza del tico, invece, era presente il "baby sin­regolamento con cui l'ammini­ daco"Giorgio Costa e gli assessori So­strazione comunale metterà in fia Chisari. Federica Corallo, Orazio rete il sistema museale di città. Caponnetto e Jennifer Mammano.

I SA. SP. I RAPPRE5[NTANll OW'lsmurO "MAMMA PROWIDENZA"

PATERNÒ

Tentato furto in chiesa «Ma non c'è nulla dentro» Ancora un tentativo di furto nella chiesa di S. Maria della Scala, meglio conosciuta come chie­sa di S. Rita. Nella nolle tra lunedì e martedì i­gnoti hanno tentato di forzare il portone d'in­gresso, provando ad entrare in chiesa. Un tenta­tivo che non è passato inosservato ai tanti resi­denti di via Garibaldi, che sentiti i rumori che provenivano dalla strada, si sono affacciati, co­stringendo i ladri alla -fuga. Sulle loro tracce si sono già mossi i carabinieri della Compagnia di Paternò.

Il tentato furto è un film già visto, in quanto quella della nolle scorsa rappresenta il secondo caso registrato nel giro di pochi mesi. Già nella notte tra il16 e il17 agosto i ladri avevano fatto visita alla chiesa, ma anche in quell'occasione i della chiesa patronale, don Salvatore Magri, a delinquenti non erano riusciti nelloroobiellivo. lanciare un appello, perché la chiesa di via Gari­Probabilmente, i ladri non sanno che la chiesa di baldi non vengadanneggiata da malintenziona­Santa Rita non custodisce niente di prezioso. Né ti. .Quella chiesa -spiega padre Salvatore -viene lumi. né indumenti, né oggetti antichi. Insom­ aperta soltanto per qualche mese all'anno e non ma, niente di niente. La piccola chiesa, dopo la contiene nulia se non la fede dei paternesi. Rin­scomparsa di padre Giovanni Parisi. awenuta a grazio tUlli coloro che davanti a gesti simili non luglio 2011, è passata 50110 l'amministrazione hanno voltato le spalie •. della chiesa di S. 8arbara. È proprio il parroco SAlVOSPAMPINATO

PATERNÒ

Esenzione ticket il servizio

•VIene sospeso Se",izio sospeso per tutta la setti­mana. Al Distretto sanitario è pro­testa da parte di alcuni cittadini per idisagi patiti in questi giorni. Ade­terminare il disservizio una man­cata organizzazione interna. con al centro dell'attenzione il se",izio di esenzione ticket per reddito. l pro­blemi cominciano ad inizio setti­mana. quando l'impiegato addetto all'ufficio resta a casa per malattia. L'assurdo è che nessuno viene in­caricato di sostituirlo. il personale ridotto all'osso non lo permette.

Per i cittadini una cosa inconce­pibile. visto che c'è chi (come ha denunciato una signora al Tribu­nale per i diritti del malato) deve acquistare farmaci costosi. A far accendere i riflettori sul problema è stata proprio una paziente che. ieri mattina, si è presentata al terzo piano dell'ospedale "55. Salvato­re", nella sede del Tribunale per i diritti del malato, per chiedere il loro aiuto.•Abbiamo ricevuto di­verse lamentele in questi giorni -e­videnzia Antonella La Spina, tra le

volontarie che effettuano il servi­ziò allo sportello del Tribunale per i diritti del malato - una signora ha anche presentato denuncia scritta. La donna si è lamentata perché è costretta ad aspettare l'acquisto dei farmaci visto che non ha le pos­sibilità economiche per anticipare la somma che, poi. le dovrà essere rimborsata dal servizio sanitario. Ha anche evidenziato i tanti disagi acui è stata costretta, visto che ha anche una figlia diversamente abi­le. Ci sono stati, poi, icasi, di quanti sono arrivati dai Comuni del com­prensorio, visto che il Distretto è al se",izio anche dei residenti di Bel­passoe Ragalna, con il risultato che dovranno ritornare_,

Tutto regolare. invece. al servizio di esenzione ticket per patologia, con l'attività in funzione.

Dal Distretto, come detto, evi­denziano che purtroppo le risorse umane rendono impossibile la so­stituzione del se",izio. Ai cittadini, dunque, non resta che stringere i denti ed aspettare lunedì prossi­mo, quando il dipendente dovreb­be ritornare in servizio. Guardando la situazione ironicamente. in certi casi non resta altro da fare. Ai citta­dini si raccomandano preghiere per augurare salute e fortuna al­l'addetto al se",izio esenzione tic­ket per reddito, visto che la sua as­senza non è possibile sopportarla. Da evidenziare, inoltre, che sem­pre nella sede del distretto, da tem­po immemorabile ormai, non fun­ziona uno dei due ascensori. pe­rennemente guasto. Per i più vo­lenterosi restano le scale, per gli al­tri l'attesa dell'unico ascensore at­tivo.

M.5,

LAVERTENZA

QèPaternò ne

, arretratI

. néTfr solo rabbia

MARY somLE PAGINA 7

Qè Paternò, niente sipendi arretrati né Tfr Incontro in Prefettura. L'amministratore unico del cali center «(asse vuote e fidi bancari congelati». La rabbia dei sindacati I lavoratori del cali centerQè non rice­veranno le 5 mensilità di stipendioar­retrate e non vedranno mai neanche il Tfr. Ad annunciarlo, ieri mattina, in a­perturadi incontro in Prefettura, a Ca­

'tania, è stato Mauro De Angelis, am­ministratore unico del cali center di contrada Tre Fontane a Paiernò, dopo che l'azienda a inizio settimana ha av­viato le procedure di licenziamento collettivo per 233 dipendenti a tempo indeterminato, Non ci sono soldi e i fi­di bancari sono anche congelati.

Tanta l'amarezza tra i lavoratori alla notizia. ricevuta dai rappresentanti sindacali di Slc-Cgil e Fistel Cisl. Davi­de Foti, Gianluca Patanè e Antonio D'Amico, al termine dell'incontro. E loro, i lavoratori, per l'imera mattina­ta di ieri hanno manifestato tutto il 10­ro dissenso sotto la sede della Prefet­tura, All'arrivo di De Angelis, un coro· di protesta si è levato contro l'ammi­nistratore unico, che è tornato a riba­dire:cNon ci sono più soldi in cassa.,

Silenzio, però, anche dai col)1mit­tenti, tra questi Transcom, che pare non abbia ancora pagato una delle fat­ture all'azienda. Da qui la richiesta di un'interlocuzione per poter riuscire a pagare, anche se solo parzialmente,

quanto dovuto ai dipendenti che han­no awiato nelle scorse settimane le procedure di pignoramento.

Intanto il viceprefetto che ha pre­sieduto l'incontro è stato chiaro: l'a­zienda entro 48 ore deve fornire i bi­lanci per una verifica dei debiti e dei crediti dell'anno,

_Noi andìamo avanti nella nostra \

protesta - evidenzia Valentina Borzi, Rsu aziendale - Vogliamo il tavolo al ministero dello Sviluppo economi­co.,

I lavoratori annuncianodi esseredi­sposti a tutto, ma il s~enzio non lo ac­cettano.

Amarezza ieri manina anche per i rappresentanti sindacali e per il sin­

daco, Mauro Mangano, presente al­l'incontro.•Abbiamo chiesto contez­za delle fatture che devono essere pa­gate dalle committenti - evidenzia Davide Foti, segretario generale della Slc-Cgil di Catania, all'uscita dalla riu­nione - Abbiamo contestato anche la procedura di licenziamento collettivo perché la riteniamo il risultato di una 'gestione fallimentare. A questo si ag­giunge il fatto che non dichiareranno fallimento, ma pensano ad una cessa­zione di attività, che aVrà il nostro pa­rere negativo. Dal fronte ministeriale edal fronte della R~gione il percorso è fermo. Il Mise sta però programman­do la data di un incontro, sollecitato ancora una volta dalla segreteria na­zionalelt.

E in un comunicato congiunto fir­matoda Davide Foti eda Antonio D'A­mico, segretario generale della Fistel Cisl di Catania, si evidenzia: .Espri­miamo rabbia e delusione per l'esito purtroppo fisiologico di questa riu­nione. Siamo esterrefatti anche per l'atteggiamento dell'amministratore, il quale ha gelidamente ha ribadito che la proceduradi licenziamento col­lettivosia stata fatta agaranzia dei la­voratori. Abbiamo chiesto alla Prefet­tura di aprire tramite le autorità giu­diziarie un procedimento di verifica nei confronti di QE',.

MARYSOTllLE