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PATERNI GIULIA Sono un'infermiera che attualmente lavora all'OPA di Massa ma ho lavorato fino a pochi giorni fa all'Ospedale San Luca di Lucca, reparto Covid. Mi sono diplomata nel 2014 come Tecnica dei Servizi Sociali. Nella foto sono vestita in "mood Covid" dell'Ospedale San Luca.

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PATERNI GIULIA

Sono un'infermiera che attualmente lavora all'OPA di Massa ma ho lavorato fino a pochi giorni fa all'Ospedale San Luca di Lucca, reparto Covid. Mi sono diplomata nel 2014 come Tecnica dei Servizi Sociali. Nella foto sono vestita in "mood Covid" dell'Ospedale San Luca.

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TARANTO DENISE Mi sono diplomata nel 2003 come Tecnica dei Serviz Sociali con 100/100. Sono una OSS dal 2016 ed adesso lavoro al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Prato. Attualmente la mia attività si svolge tra Pronto Soccorso e reparto Covid per l'effettuazione dei tamponi. È un'esperienza che fa riflettere sia a livello professionale che, soprattutto, a livello umano. I rischi sono tanti; anche una singola linea di febbre ci fa chiaramente preoccupare visto il luogo di lavoro. Vi posso raccontare un breve scorcio di routine ospedaliera a Prato. È pesante, è pesante il non sapere se e quanti, durante la giornata, arriveranno al Pronto Soccorso con la febbre e vedere tanti anziani, soli, disorientati, che forse nemmeno capiscono il motivo per cui sono lì. Li vedi persi, districarsi nella situazione forzata, arrendevole, impositiva del momento. Alcuni vengono mandati a casa con esito negativo, altri no, vengono fermati ma nessuno sa per quanto. È il virus a deciderlo. Puoi solo lavorare al meglio possibile anche se costretta a bardatura serrata che ti segna fuori e dentro: saune di sette ore, difficoltà ad idratarsi e bisogni fisiologici. Lavorare così è duro il doppio ma la fatica te la scordi e capisci anche l'importanza dell'aiuto umano, della mano di un collega, di una parola, di un appoggio ed è lì che vedi la differenza tra noi e i pazienti, separati da una visiera, vivere una situazione all'opposto. Loro soli, noi insieme per loro.

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PINOCHI SILVIA Diplomata nel 2000 come Tecnica dei Servizi Sociali, lavoro come OSS presso l'ospedale di Prato nel reparto Covid.

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CESARETTI ILENIA Diplomata nel 2013 come Tecnica dei Servizi Sociali, sono volontaria sull'ambulanza della Croce Verde da una decina d'anni.

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SIBRA CHIARA Diplomata nel 2009 come Tecnica dei Servizi Sociali, ho conseguito la Qualifica di OSS nel 2016. Lavoro presso il Policlinico Le Scotte di Siena nel reparto Covid-19, terapia subintensiva. Mi manca casa mia e i miei cari ma questo contatto con la mia vecchia scuola mi riempie il cuore e mi fa sentire meno sola.

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IANNICIELLO VALENTINA Mi sono diplomata nel 2005 come Tecnica dei Servizi Sociali con la votazione di 96/100. In questo momento sto lavorando a Bologna come infermiera; lavoro in terapia intensiva neonatale e tra pochi giorni dovrei tornare a lavorare a Lucca, proprio in reparto Covid. In questo momento in cui mi trovo sola e lontana da casa, mi fa molto piacere sentire l'affetto delle persone lontane... ma vicine con il cuore.

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FARINA MARIANGELA Lavoro presso la Clinica Barbantini di Lucca da nove anni e sono coordinatrice nel reparto di chirurgia e ortopedia. Mi sono diplomata nel lontano 2001 come Tecnica dei Servizi Sociali, poi ho conseguito la laurea in Infermieristica. Sono in graduatoria per l'USL Nord Ovest.

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BORSELLI IRENE Ho preso il diploma di qualifica di Operatore dei Servizi Sociali nel 1998. A giugno '99 (mi sembra passata una vita) ho lasciato la scuola perché ho trovato lavoro in una RSA, dove sono stata fino al 2012. In quel periodo ho preso la qualifica di OSS (2003). A febbraio del 2012 sono entrata a lavorare al CTO di Careggi. L'Unità Spinale è stata ed è tutt'oggi un'esperienza lavorativa forte ma bellissima. Ho tre figli e sono a 50 km da casa ma sono felice della mia scelta lavorativa anche in periodi come questi.

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SARGENTELLI DILETTA La mia laurea di infermiera è alle porte e attualmente svolgo il tirocinio presso l'Ospedale di Cisanello a Pisa. Speravo ad ottobre di laurearmi ma purtroppo, in questo periodo, è un problema. Ho conseguito il diploma quinquennale nei Servizi Socio-Sanitari nel 2017 con la votazione di 77/100. Ho avuto esperienze in vari reparti, ognuno dei quali mi ha lasciato emozioni diverse; sono stata a contatto con persone di tutte le età, da bambini di pochi mesi sino agli anziani. Sono molto felice di aver intrapreso questa strada. Spero, passata l'emergenza Covid, di poter terminare i miei studi e di poter praticare questa professione!

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BOTTARI STEFANIA Diplomata nel 2001 come Tecnica dei Servizi Sociali, nel 2004 ho fatto il corso per OSS e nel 2008 sono entrata nel reparto di cure intermedie a Marlia. Nel 2014 ho ottenuto il ruolo tanto atteso presso l'Azienda Ospededaliera Universitaria di Careggi. Da gennaio 2019 sono di nuovo a Lucca con assegnazione temporanea per ricongiungimento al nucleo familiare. Non avendo fatto una mobilità interna ho ripartecipato all'ultimo concorso per OSS ad Arezzo e ho riottenuto il ruolo, finalmente questa volta presso l'Ospedale di Lucca dove rimarrò fino all'età pensionabile... L'Ospedale di Careggi mi rimarrà nel cuore per tutta la vita; è stata un'esperienza magica ma adesso, per seguire meglio le mie figlie, è giusto che lavori vicino a casa.

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PAGNINI FEDERICA Ho conseguito il diploma quinquennale nei Servizi Socio-Sanitari nel 2015. Sono infermiera presso l'Ospedale San Luca di Lucca, in questo momento nel reparto Covid-1. In bocca al lupo a tutti coloro che sono impegnati in questa grandissima missione!

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SFORZI ROBERTA Mi sono diplomata nel 2010 come Tecnica dei Servizi Sociali. Lavoro come educatrice in un Centro diurno per malati psichiatrici e svolgo attività di volontariato presso la Croce Verde di Lucca. Un abbraccio a tutti/tutte in questo momento difficilissimo!

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VALDRIGHI VALENTINA Mi sono diplomata come Tecnica dei Servizi Sociali nel 2014 e successivamente ho conseguito la qualifica di OSS; opero attualmente nel reparto di terapia intensiva Covid-19 dell'Ospedale San Luca di Lucca. Colgo l'occasione per ringraziare i miei ex insegnanti dell'Istituto Professionale Civitali; se oggi sono qui, se sono in prima linea, è anche merito loro. Mi hanno accolta da ribelle "adolescente", così come tanti miei compagni e compagne, e da "matura" mi hanno avviato verso il mondo del lavoro, trasmettendomi passione, sapere e coraggio. E' per questo che tutti i miei insegnanti occupano da sempre un posto speciale nel mio cuore.

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SABO' BARBARA Mi sono diplomata nel 2002 come Tecnica dei Servizi Sociali; ho successivamente acquisito la qualifica di OSS. Lavoro presso una RSA.

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FEDERICI MARY Ho conseguito la qualifica di Operatore dei Servizi Sociali nel 2006 e svolgo attività di volontariato nella Misericordia di Altopascio dal 2004. Tramite attività di studio e formazione, nel 2018 sono stata assunta come dipendente dell'associazione. Presso la Misericordia di Lucca seguo la formazione dei volontari e opero nell'ambito dei servizi sanitari e d'emergenza. Ho fatto della mia passione un lavoro e ne sono contentissima. Nonostante l'attuale situazione di difficoltà, in questo momento amo ancora di più la mia attività; comunque speriamo che l'emergenza passi presto... Andrà tutto bene!

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PINI NATALLIA Diplomata nel 2013 come Tecnica dei Servizi Sociali, ho successivamente conseguito il titolo di OSS. Sto attualmente svolgendo la mia attività in Veneto, in un reparto dove i trenta pazienti anziani sono tutti Covid-positivi. Nel momento in cui scrivo sono di riposo ma mi appresto a entrare in servizio per un'altra notte perché tanti miei colleghi sono risultati positivi al tampone. Di quindici operatori siamo rimasti negativi solo in cinque; francamente non so come ho fatto a non prendere il virus...

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BRUNINI ANNA Mi sono diplomata come Tecnica dei Servizi Sociali nel 2005. Successivamente ho conseguito la laurea come Assistente Sociale; dal 2011 sono OSS e lavoro per una cooperativa che gestisce vari servizi residenziali e domiciliari. Attualmente svolgo il mio lavoro di OSS in una Casa Famiglia per anziani a Lucca e inoltre gestisco il coordinamento di una struttura per emergenza abitativa di anziani in difficoltà. Fortunatamente gli anziani della Casa Famiglia stanno tutti bene e noi operatori stiamo facendo il possibile per proteggerli da questa situazione. In questo momento di emergenza sanitaria non dobbiamo perdere la speranza e continuare a svolgere il nostro lavoro con passione e dedizione senza smettere di sorridere. Quando non possiamo sorridere con la bocca dobbiamo usare la luce dei nostri occhi per trasmettere forza e coraggio a chi ci guarda e crede in noi e in quello che facciamo. Siamo noi la loro ancora di salvezza e il loro punto di riferimento in questo frangente in cui non possono avere vicini fisicamente i propri cari. Questo è il mio lavoro; l'ho scelto e non lo cambierei per niente al mondo!

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CAPPELLI IVONNE Ho conseguito il diploma di qualifica di Operatore dei Servizi Sociali nel 1999 e nello stesso anno sono entrata a lavorare in una RSA a Monsummano Terme. La situazione dove lavoro è tranquilla. Non ci sono stati casi di positività al Covid e nessuno manifesta, attualmente, sintomi particolari. Gli ospiti, naturalmente, iniziano a sentire molto la mancanza dei propri cari. Noi operatori cerchiamo di alleggerire loro la giornata rendendola meno pesante possibile ma è il nostro umore che si sta abbastanza "appesantendo"! C’è tanta paura! Abbiamo tutti i dispositivi di protezione individuale previsti ma a volte ci viene da pensare che non siano abbastanza per proteggere gli anziani da questa "cosa" invisibile! Per loro non è semplice capire neanche la gravità di quello che sta avvenendo all’esterno della struttura.

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STHYLLA ANTONELA Ho conseguito il diploma quinquennale nei Servizi Socio-Sanitari nel 2019 ed avendo scelto il percorso formativo aggiuntivo organizzato dalla scuola, nel mese di dicembre dello stesso anno ho potuto conseguire subito la qualifica di OSS. Attualmente lavoro a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Quando ho trovato lavoro ero felicissima, e lo sono tuttora, ma non pensavo che avrei vissuto una situazione così caotica. Quando è cominciata, pensavo che in pochi giorni di quarantena si sarebbe risolta; invece no, sta andando avanti ancora. Qualche giorno dopo l'inizio dell'emergenza anche al lavoro la situazione ha cominciato a cambiare; la malattia di alcuni operatori ha aumentato il carico degli altri e sono via via aumentati i pazienti che manifestavano febbre alta, tosse e gli altri sintomi tipici del virus. Sono arrivata a costruirmi uno "scudo protettivo" per mantenermi in salute, cosa che non avrei mai pensato di fare, perché tutti i giorni che entravo al lavoro c'era un nuovo defunto. Dovevo farlo perché altrimenti pure io sarei stata destinata ad aggiungermi ai colleghi in malattia. Molte volte, quando parlo con i miei familiari che vivono in Toscana, cerco di tranquillizzarli perché sono molto preoccupati per me; in realtà, molte di queste volte, cerco di tranquillizzare me stessa. Spero che, con il contributo di ciascuno di noi, questa situazione possa migliorare prima possibile, affinché tutti possiamo tornare alle nostre vite ed io a riabbracciare la mia famiglia.

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DI RICCO VALENTINA Ho preso il diploma quinquennale nei Servizi Socio-Sanitari nel 2019 e la qualifica di OSS nel mese di dicembre dello stesso anno, avendo seguito il percorso formativo aggiuntivo organizzato dalla scuola. Svolgo il servizio civile nella Misericordia di Marlia. Ormai è da qualche mese che ho intrapreso questo percorso, un po' inconsapevole di cosa stessi facendo e un po' come "seconda scelta"; mi sono, però, resa ben presto conto di una cosa importante, ovvero che fare del bene agli altri fa bene anche a se stessi. In questo periodo di emergenza capisco, ancora di più, il bisogno e il dovere di dare una mano a chi sta male e ha la necessità di essere aiutato, mettendo da parte le proprie paure. Un grazie, peró, lo devo agli stessi pazienti perchè, senza rendermene conto, mi hanno fatto capire l'importanza dei piccoli gesti come una stretta di mano, una carezza o uno sguardo sincero.

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LIPPI MARTINA Mi sono diplomata a luglio del 2019 nell'indirizzo Servizi Socio-Sanitari e ho preso la qualifica di OSS nel dicembre dello stesso anno. Sto lavorando in una RSA dove momentaneamente non c'è nessun COVID-positivo ma la paura è costante sia per noi stessi che per chi abbiamo vicino. Al di fuori della RSA molte persone continuano a contrarre il virus; siamo tutti a rischio e per questo dobbiamo continuare a fare ciò che è giusto e ci viene richiesto. Essere un operatore socio-sanitario non è semplice; è una professione per la quale bisogna essere portati e adesso bisogna, ancor di più, tenere le proprie fragilità e le proprie paure lontane dal posto di lavoro per non turbare maggiormente gli ospiti della struttura che già sentono molto la mancanza dei loro cari. Nello stesso tempo non dobbiamo portar fuori le nostre preoccupazioni lavorative, per evitare di entrare in un circolo vizioso, con la speranza che tutto questo passi in fretta e si possa tornare alla vita di tutti i giorni.

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MARINARI ELEONORA Mi sono diplomata nel 2019 nell'indirizzo Servizi Socio-Sanitari e ho preso la qualifica di OSS nel dicembre dello stesso anno. Presto il servizio civile regionale presso la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Orentano. Noi ragazzi e ragazze impegnati nelle attività di volontariato e servizio civile siamo vicini a chi ha bisogno, mettendoci a disposizione per i servizi territoriali e ospedalieri. Seguendo sempre le norme di sicurezza e di protezione individuale, siamo certi che #andràtuttobene.

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GUTIERREZ YOLI Mi sono diplomata come Tecnica dei Servizi Sociali nel 2008, frequentando il corso serale dell'Istituto Civitali del quale ho un bellissimo ricordo. Ho acquisito i titoli di OSA nel 2007 e, successivamente, di OSS nel 2012 e di OSS con formazione complementare nel 2016. Attualmente lavoro come OSS presso l'ospedale di Pescia nel reparto di medicina Cca. Questa situazione ha preso alla sprovvista sia me che i miei colleghi. Inizialmente c'era molta disinformazione ed ancora oggi non è che ci sentiamo tanto al sicuro... Ad ogni modo amiamo il nostro lavoro ed andiamo, ugualmente, a lavorare volentieri.

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PROFILI ELISA Mi sono diplomata nel 2007 come Tecnica dei Servizi Sociali, successivamente ho frequentato i corsi per OSS e OSS-F.C. conseguendo le relative qualifiche. Ho lavorato per dodici anni in una casa di riposo; superato il concorso bandito dalla regione Toscana, da dicembre lavoro presso il Pronto Soccorso di Empoli. Il mio è un reparto dove si svolgeva già un intenso lavoro anche senza "il mostro" (noi lo chiamiamo così il Covid-19). Ringrazio la mia vecchia scuola per avermi offerto l'opportunità di raccontare una piccola parte della mia storia lavorativa. Avanti tutta ragazzi, ce la faremo! E mi raccomando: sotto le maschere sempre con il sorriso!

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PICCHI MICHELA Mi sono diplomata nel 2005 come Tecnica dei Servizi Sociali. Ho preso la laurea in Infermieristica nel 2009 e un Master in Emergenza-Urgenza nel 2012. Sono infermiera in Rianimazione da 7 anni, attualmente nel reparto Covid dell’ospedale San Luca di Lucca. Nel mio reparto, in tempi "non Covid", eravamo abituati a pazienti che, nel 99% dei casi, venivano intubati e sedati fin dal loro arrivo e con i quali non c’era, quindi, nessuna interazione. Questo "mostro" ci ha, invece, messo davanti a pazienti molto spesso svegli, che arrivano per fare tentativi di ventilazione non invasiva prima di un’eventuale intubazione: pazienti che hanno il terrore negli occhi, la sofferenza nel cuore e il fiato corto... ma mai troppo corto per non farci entrare nelle loro vite.... Ognuno di loro ci parla e racconta di sé, del proprio mestiere, della figlia in attesa che sta per dare loro un nipotino, della vita dedicata alla musica, della figlia giovanissima che ha già perso la mamma e che ora vede lottare il papà... Impossibile dimenticare le storie di ognuno di loro..., le telefonate giornaliere con i familiari, le videochiamate a casa... (quando possono farle), vederli migliorare, poi peggiorare, poi migliorare di nuovo o darsi per vinti. E noi ci troviamo a festeggiare ogni loro traguardo come se si trattasse di un nostro familiare e a chiederci perché, piangendo di fronte ad ogni perdita; è un periodo veramente tosto a livello emotivo, una centrifuga di emozioni. Un pomeriggio stavamo ventilando un giovane paziente che stava respirando molto male e al quale era stata data un’ultima chance prima di essere intubato: impossibile dimenticare numero di letto, orario, colori e odori di quel momento... Il giovane mi chiamò per l’ennesima volta, sarà stata la duecentesima in un’ora, per implorarmi, sfinito, di togliergli quella ventilazione che non riusciva a sopportare. Al mio ennesimo tentativo di spiegargli che doveva tenere duro e mettercela tutta, mi dette un risposta che non posso riportare ma che non mi scorderò mai. Dopo pochi giorni quel giovane non c’era più... Mando un abbraccio forte a tutti i miei colleghi e ai tanti OSS che hanno frequentato l'Istituto Civitali. Come infermiera ne approfitto per ringraziarli per la grande mano che ci stanno dando; senza di loro saremmo persi. Teniamo duro! Andrà tutto bene! E... W il Civitali!

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CLERICI FEDERICA Mi sono diplomata nel lontano 1997 come Assistente alle Comunità Infantili e successivamente ho

acquisito la qualifica di di OSS nel 2001 e di OSS con formazione complementare nel 2005. Ho lavorato per diciannove anni in Pronto Soccorso presso l'Ospedale San Luca di Lucca; attualmente svolgo la mia professione nel reparto di terapia sub-intensiva dello stesso ospedale. Mai avrei immaginato di vivere una situazione così surreale. Pensavo, nei miei anni lavorativi in Pronto Soccorso, di aver visto situazioni già abbastanza complicate ma mi sbagliavo! Uno tsunami ci ha travolto...; ci siamo trovati ad affrontare una guerra senza armi contro un nemico invisibile. Ho costantemente impressi nella mia mente diversi volti dei pazienti. Porto ogni giorno con me la sofferenza che vedo nei loro occhi; ogni piccolo miglioramento, per noi operatori, per i pazienti e per le loro famiglie rappresenta una vittoria. Non abbiamo ancora vinto questa battaglia ma sono abbastanza fiduciosa.