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Oceania 1
PARTE QUARTA
OceaniaL’Oceania è una vasta regione nell’Oceano Pacifico, da molti consi-derata per convenzione un continente: oltre all’Australia, il vero eproprio continente, essa comprende due grandi isole – Nuova Guineae Nuova Zelanda – e decine di migliaia di piccole isole.
UN «CONTINENTE» FRAZIONATOLa superficie complessiva delle terre emerse dell’Oceania è dicirca 9 milioni di km2. Il 99% di tale superficie è costituito daAustralia, Nuova Guinea [ ] e Nuova Zelanda [ ]. La NuovaGuinea è divisa in due parti: la metà occidentale indonesiana ela metà orientale stato autonomo col nome di Papua NuovaGuinea. Il rimanente 1% (pari a circa 100 000 km2) è frazionatoin oltre 30 000 piccole isole che sono riunite in tre vasti rag-gruppamenti: Micronesia, Melanesia e Polinesia .
Il continente australiano è un tavolato di origini antichissi-
21
Arcip.Bonaparte
Barrow
Is. deiCanguri
Is. Furneaux
TASMANIA
Lord Howe
Fraser
Is. Chesterfield Is. Bélep
NuovaCaledonia
Norfolk(Austr.)
Is. d. Lealtà
Nve. Ebridi
Efate
Espíritu Santo
Is. SantaCruzRennell
Guadalcanal
Acip.Louisiade
Is. Salomone
HelenI s o l e C a r o l i n e
Is. Senyavin
Is. Hall
Is. Ulithi
Is. Palau
Arcip. diBismarck Bougainville
ChoiseulSanta Isabel
Malaita
Is. KapingamarangiM e l a n
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Is. Ellice
Is. Kermadec
Is.Tongatapu
Rotuma
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Is. Tokelau(Is. dell’Unione)
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Nukuoro
Guam
Alamagan
Saipan
Isole
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Is. Bounty
Isole Tubuai(Australi)
Is. d. Società
TahitiBora-Bora
Is. SottoventoIsole Cook
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Hawaii
Kauai Oahu
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Maui
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Wake
Is. Ratak
Bikini
Majuro
Is. Ralik
I s o l e M a r s h a l l
Isole Marchesi
I s o l e T u a mo t uIs. del Duca
di Gloucester
Is.Gambier
RapaDucie
Pitcairn
Marotiri
NuovaBritannia
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Johnston
Is. Pitcairn
Rarotonga
Is. SuwarrowPukapuka
Aitutaki
Is. Wallis
Ha’apai
Is. Samoa
Niue
CarolineVostokPenrhyn
Palmyra
(USA)
Malden
Is. Makin
Is. Yap
Is.Satawal
Is.Eauripik
Isoladel Nord
Isoladel Sud
ScoglioErnest Legouvé
ScoglioMaria Theresa
MAR D IT IMOR
Gran BaiaAustraliana
G. di Spen
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Stretto di Bass
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BarrieraCorallina
G. diCarpentaria
MARE DEGLIARAFURA
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L. Gairdner
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Gran BacinoArtesiano
GranDeserto Vittoria
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C. Sud-Est
C. NordOvest
C. York
C. Ovest
C. Sud-ovest
C. Nord
C. Est
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C. Leeuwin
1106Mt. Augustus
1236Mt. Bruce
1440Mti. Musgrave
1510Mti. MacDonnel
Altopiano di
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1611Bartle Frere
2228Mt. Kosciusko
1617Mt. Ossa
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4073Mt. Victoria
4508Mt.
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4205Mauna Kea
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(USA)
MARSHALL
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HONOLULU
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Adamstown
Avarua
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APIA
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BAIRIKI
VAIAKU
YEREN
ULIGAPALIKIR
Agana
Garapan
KOROR
16000km
SCALA 1 : 70 000 000
6%del totaledelle terre
emerse
0,5%della
popolazionemondiale
me e presenta dunque scarsi rilievi. La Nuova Guinea e la Nuo-va Zelanda sono di formazione più recente e si caratterizzanoper rilievi più alti e scoscesi. Vi si trovano alte vette come ilWilhelm (4509 m) in Papua Nuova Guinea e il Monte Cook(3764 m) in Nuova Zelanda, le cui cime sono coperte di nevi eghiacci. Le isole minori hanno per la maggior parte origine vul-canica o corallina.
La rete idrografica dell’Oceania è poco sviluppata. Fannoeccezione alcuni bacini fluviali di rilievo: il Murray-Darling (inAustralia), il Waikato (in Nuova Zelanda), il Derwent (in Tasma-
Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047]Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010
Oceania 2
nia) e il Mamberamo (in Nuova Guinea). Il lago di maggiori di-mensioni è l’Eyre, in Australia. Numerosi sono quelli della Nuo-va Zelanda, di origine vulcanica a nord e glaciale a sud. Il climaè per lo più tropicale in pianura, con precipitazioni abbondan-ti e scarse variazioni stagionali. Fa però eccezione l’Australia,caratterizzata da un clima continentale arido. Nelle aree umi-de maggiormente influenzate dalle masse oceaniche si forma-no frequentemente violenti cicloni.
A parte l’Australia, desertica per oltre i due terzi, la maggiorparte delle isole è ricoperta da una fitta foresta pluviale che la-scia il posto, nelle aree centrali delle isole più grandi, a vaste sa-vane. La condizione di isolamento di queste terre emerse ha ri-dotto fortemente lo sviluppo di specie animali, ma in compensoha consentito l’evoluzione di specie tipiche ed esclusive, comeil canguro, il koala, l’uccello del paradiso e l’emù.
LA COLONIZZAZIONE EUROPEAL’Oceania è stata popolata nel I millennio a. C.da successive ondate migratorie provenientidall’Asia. Da tali insediamenti si svilupparonoi tre principali gruppi indigeni: gli aborigeniaustraliani, i papua della Nuova Guinea e imaori neozelandesi.
Fra la fine del XVIII e i primi decenni del XIXsecolo iniziò la colonizzazione europea, so-prattutto britannica. Le aree di maggiore in-sediamento furono l’Australia e la Nuova Ze-landa, con gravi danni per la popolazione indi-gena. Si pensi che i maori, nel 1839 attorno al-le 200 000 unità, furono ridotti dopo sanguino-se guerre a meno di 50 000 e privati delle loroterre. Dalla fine dell’Ottocento, alla colonizza-zione britannica si aggiunsero anche quellefrancese e tedesca. Nella seconda metà del XXsecolo, si sviluppò una ulteriore ondata mi-gratoria proveniente dall’Europa meridionale,
1
Capitale Ordinamento dello stato
Superficie PopolazionePopolazione urbana LinguaReligione
Moneta Reddito nazionale lordo pro capite Speranza di vitaTasso di mortalità infantilePopolazione sottoalimentata Popolazione priva di acqua potabileAnalfabetismo (maschi/femmine)
AUSTRALIA
CamberraStato federale nel Commonwealth 7703 429 km2
21,3 milioni89%Inglese Protestanti 47%, cattolici 26%Dollaro australiano 35 990 $ (alto)81 anni 6 (per 1000 nati vivi)—%Urbana 0% / Rurale 0%M 0% / F 0%
NUOVA ZELANDAWellingtonMonarchia costituzionale nel Commonwealth 270 534 km2
4,2 milioni87%Inglese e maori (uff.)Protestanti 40%, cattolici 13%Dollaro neozelandese 27250 $ (alto)79 anni 7 (per 1000 nati vivi)—%Urbana 0% / Rurale 0%M 1% / F 1%
PAPUA NUOVA GUINEAPort MoresbyMonarchia costituzionale nel Commonwealth 462 840 km2
6,5 milioni13%Inglese (uff.), lingue localiProtestanti 64%, cattolici 28%,culti tradizionali 8%Kina 770 $ (basso)56 anni 93 (per 1000 nati vivi)—%Urbana 12% / Rurale 68%M 37% / F 49%
La Nuova Guinea.
La Nuova Zelanda.
2
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Oceania 3
Un’isola dellaMelanesia
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Italia compresa, e costituita da persone in cerca di lavoro e op-portunità di guadagno.
Gli attuali abitanti dell’Oceania sono dunque in stragrandemaggioranza di origine europea. La popolazione è concentra-ta in Australia (21 milioni), Papua Nuova Guinea (6,5 milioni) eNuova Zelanda (4 milioni). La densità media rimane comun-que molto bassa [ ].
L’IMPRONTA COLONIALE NEGLI ATTUALI STATIDagli inizi del Novecento, le colonie britanniche dell’Australia edella Nuova Zelanda furono trasformate in dominion all’inter-no del Commonwealth britannico. A partire dal 1960, Gran Bre-tagna e Australia favorirono la nascita di stati indipendenti inuna serie di isole minori (Figi, Tonga, Salomone, ecc.).
Invece, numerosi piccoli stati sono rimasti dipendenze di al-tri paesi: USA (Guam, Marianne settentrionali, Samoa america-ne), Francia (Polinesia francese, Wallis e Futuna, Nuova Caledo-nia), Australia (Isola Norfolk, Isole Cocos, Isola Christmas), Nuo-
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va Zelanda (Isole Cook, Tokelau) e Gran Bretagna (Isole Pitcairn).La presenza francese è percepita sempre più come sopravvi-
venza del passato coloniale. Ciò deriva anche dal fatto che laFrancia ha effettuato proprio in Polinesia, nell’atollo di Muru-roa, tutti i suoi test nucleari nel periodo 1966-96, provocandogravi danni ambientali. La Nuova Caledonia, ad esempio, haprogrammato un referendum per l’indipendenza che si dovràtenere nel 2014.
LE GRANDI RISORSE DI AUSTRALIA E NUOVA ZELANDASolo l’Australia e la Nuova Zelanda possono vantare una struttu-ra economica articolata, grazie anche alle ricche risorse agrico-le e minerali presenti sul loro territorio. Nel settore secondario,soltanto l’Australia può essere considerata un moderno paeseindustrializzato, grazie anche a un dinamico settore legato allenuove tecnologie. In Nuova Zelanda è molto sviluppata l’indu-stria agroalimentare, dato che il settore agricolo e quello del-l’allevamento raggiungono livelli tra i più alti del mondo. L’alle-vamento delle pecore di razza merino ha collocato il paese alterzo posto nella produzione di lana grezza [ ]. Le condizioniclimatiche e l’utilizzo delle tecniche più avanzate, unite al fattoche metà del territorio è coperta di praterie, hanno favoritoquesti settori economici. L’esportazione di frutta estiva comepesche e albicocche è diretta principalmente nell’emisfero bo-reale, dove nello stesso periodo è inverno.
Nelle isole minori, l’agricoltura è ancora gravata dalla eredi-tà del modello coloniale. Prevalgono le piantagioni per la pro-duzione di colture da esportazione, come palma da cocco (perl’esportazione di copra), canna da zucchero, caffè, cacao, ana-nas e banane, controllate in genere da compagnie straniere,accanto a un’agricoltura di sussistenza per il consumo dellepopolazioni locali.
Un settore che si è sviluppato molto negli ultimi decenni èquello del turismo, che ha consentito anche a piccoli stati disfruttare il proprio patrimonio naturalistico per attrarre inve-stimenti e valuta pregiata.
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Allevamento di pecore merino in Nuova Zelanda.
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Oceania 4
AUSTRALIA
L’Australia è il più grande stato dell’Oceania e il sesto nelmondo quanto a superficie (7,7 milioni di km2). Oltre alterritorio continentale comprende l’isola di Tasmania e
diverse isole minori. Si trova nell’emisfero australe, tra l’Ocea-no Indiano a ovest e l’Oceano Pacifico a est.
UN CONTINENTE MOLTO ANTICOSi ritiene che fino a 40 milioni di anni fa l’Australia fosse con-giunta all’Antartide e se ne sia in seguito distaccata per effettodella deriva dei continenti. Si tratta dunque di una terra moltoantica, i cui rilievi sono stati con il tempo levigati dagli agentiatmosferici.
Il territorio continentale è piuttosto uniforme e ricopertoper buona parte da dune di sabbia. L’unica catena montuosa dirilievo è la Gran Catena Divisoria, le cui vette superano rara-mente i 2000 metri. La cima più alta è il Monte Kosciusko (2230metri) nelle Alpi Australiane a sud-est. La montagna più famo-sa è lo Ayers Rock [ ], massiccio di colore rosa che, nei minutiche precedono il tramonto, cambia colore per effetto della luce.Le acque superficiali sono scarse. L’unico sistema fluviale a ca-rattere permanente è quello del Murray-Darling (3700 km dilunghezza).
La regione centro-meridionale è ricca di laghi salati, il mag-giore dei quali è il Lago Eyre (la cui superficie oscilla fra i 3000 e i14 000 km2). Di fronte alla costa orientale, nel Mar dei Coralli, siestende la Grande Barriera Corallina, una fascia di circa 2000 kminserita dall’Unesco tra i beni naturali del Patrimonio mondiale.
Il clima australiano è prevalentemente caldo e arido. Ciòfavorisce il propagarsi, durante la stagione estiva, di devastantiincendi, il cui fumo è visibile anche dal satellite. Solo nelle areecostiere settentrionali e orientali, influenzate da monsoni ealisei, le precipitazioni sono abbondanti e il clima e la vegeta-zione sono di tipo tropicale e subtropicale.
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LA FEDERAZIONE DELLE EX COLONIE L’Australia è una federazione di sei stati autonomi, già coloniebritanniche: Australia meridionale, Australia occidentale, Nuo-vo Galles del sud, Queensland, Tasmania e Victoria. Facendol’Australia formalmente parte del Commonwealth britannico, ilcapo di stato è il sovrano del Regno Unito rappresentato da ungovernatore. Ma ormai questo status ha un ruolo puramentesimbolico e cerimoniale. Tuttavia la maggioranza degli austra-liani è ancora attaccata a tale tradizione: nel 1999 è stato re-spinto un progetto di riforma istituzionale che prevedeva latrasformazione della federazione in repubblica. Il potere legi-slativo spetta al parlamento federale, bicamerale. Il potereesecutivo è esercitato da un governo guidato da un primo mi-nistro, che di norma è il capo del partito di maggioranza.
UNA ECONOMIA SVILUPPATAL’Australia ha una struttura economica ben sviluppata e di-versificata, con un reddito nazionale lordo pro capite moltoalto. Nel settore primario si distingue per l’allevamentoestensivo di bovini, ovini e caprini e per una agricoltura chespazia dalle piantagioni di canna da zucchero, noci di cocco ebanane, fino alla coltivazione di frumento, mais e riso. Il pae-se è il primo produttore mondiale di lana grezza e il settimodi grano.
L’Australia è secondo produttore mondiale di metalli prezio-si ed è al terzo posto nella produzione di alcuni minerali [ ], inparticolare zinco, piombo e carbon fossile. Avendo giacimentidi petrolio e gas naturale, dispone di una rete di oleodotti egasdotti per alimentare le città maggiori sulla costa.
L’apparato industriale e il sistema dei servizi sono al livellodei maggiori paesi industrializzati. Il settore della ricerca e svi-luppo può contare su un sistema scolastico e universitario diottimo livello.
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Lo Ayers Rock. Un centro di prima lavorazione della bauxite.
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Oceania 5
IL POPOLAMENTO EUROPEO E GLI ABORIGENICon i suoi 21 milioni di abitanti, l’Austra-lia è un paese dalla densità demograficamolto bassa (3 abitanti per km2). La colo-nizzazione europea iniziò nel 1788,quando la Gran Bretagna vi istituì la pri-ma colonia penale per alleggerire l’affol-lamento delle sue prigioni, seguita in bre-ve tempo da molte altre. Ma la spinta al-l’aumento della popolazione si ebbequando furono aboliti gli insediamentipenali e furono scoperti vasti giacimentid’oro. Dall’Inghilterra, Scozia e Irlanda e
anche dalla regione mediterranea, iniziò un flusso migratorioininterrotto verso l’Australia. La crescita della popolazione,molto alta fino a qualche decennio fa, è oggi in graduale rallen-tamento.
Gli aborigeni (gli abitanti indigeni), stimati attorno alle300 000 unità all’inizio della colonizzazione europea, subironouno sterminio dovuto a malattie fino allora sconosciute e a stra-gi compiute dai colonizzatori per impadronirsi delle loro terre.Nel 1961 gli aborigeni erano scesi ad appena 40 000. Oggi, graziealla maggiore crescita demografica e a una certa protezione lega-le, hanno raggiunto le 360 000 unità. Spesso, però, sono costrettia vivere in aree inospitali e a fare lavori di basso livello. È signi-ficativo che, tra gli aborigeni, la durata media della vita non arri-vi ai 60 anni, mentre nel resto della popolazione è di 81.
Lingua ufficiale è l’inglese, che si differenzia parzialmenteda quello della Gran Bretagna e da quello degli Stati Uniti. Siparlano anche le lingue delle comunità di immigrati più nume-rose (greco, italiano, tedesco, etc.). Le lingue aborigene conti-nuano a essere usate all’interno di ristrette comunità.
UNA POPOLAZIONE CONCENTRATA IN POCHE CITTÀ COSTIEREQuasi il 90% della popolazione vive nelle città, che si trovanolungo le coste, soprattutto nella parte sud-orientale [ ]. Gliabitanti delle zone rurali, che vivono spesso in fattorie isolate,costituiscono poco più del 10% della popolazione. Vaste regio-ni interne sono praticamente disabitate.
Le città più popolose sono cinque: Sydney [ ], Melbourne,Brisbane, Perth e Adelaide. Sydney, la più popolosa con un ag-glomerato urbano di circa 4 milioni di abitanti, fu anche il pri-mo insediamento britannico del paese.
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4
Abitanti per km2
0-11-1010-2525-5050-100100-200più di 200
Principali città
tra 50 000 e 200 000tra 200 000 e 1000 000tra 1000 000 e 3 000 000più di 3 000 000
MelbourneGeelong
Adelaide
Perth
Ballarat
Sunshine Coast
Albury
Hobart
Canberra
SydneyNewcastle
Gold Coast
Brisbane
Townsville
Cairns
Darwin
Shoalhaven
Launceston
Toowoomba
scala 1: 36 000 000
0 1000 km
3 La densità di popolazione e le principali città.
Sidney.
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Oceania 6
Percentuale di popolazione australiana nata all’estero
35
30
25
20
15
10
5
01886 2006
%
1906 1926 1946 1966 1986
L’immigrazione italiana in Australia
200000
150000
100000
50000
01871
Num
ero
di im
mig
rati
1881 1891 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981
PREPARATI ALL’
esame1. In quale tra le maggiori isole dellaregione si possono trovare cimecoperte di neve e di ghiacci?a � Nuova Zelanda.b � Australia.c � Nuova Guinea.d � Tasmania.
2. In che modo la copertura vegetaledell’Australia differisce da quella dellealtre isole?a � L’Australia è prevalentemente coper-
ta di foreste mentre le altre isole so-no aride.
b � L’Australia è prevalentemente coper-ta da savana mentre le altre isole so-no coperte di foreste.
c � L’Australia è prevalentemente aridamentre le altre isole sono coperte diforeste.
d � L’Australia è prevalentemente aridamentre le altre isole sono coperte disavane.
3. Quale delle seguenti affermazioni èfalsa?a � Gran parte della popolazione della
regione è di origine europea.b � I papua sono gli indigeni che abitano
la Nuova Guinea.c � La colonizzazione europea nella re-
gione si è sviluppata a danno dellepopolazioni locali.
d � Nella regione si registra un’alta den-sità di popolazione
4. Quali aree dell’Australia sono inte-ressate dal clima monsonico?a � Le coste meridionali e orientali.b � Le coste settentrionali e occidentali.c � Le coste settentrionali e orientali.d � Le coste meridionali e occidentali.
5. Chi è il capo di stato in Australia?a � È uno dei governatori degli stati.b � È il sovrano del Regno Unito.c � È il capo del partito di maggioranza.d � È l’erede del sovrano del Regno Unito.
6. Australia e Nuova Zelanda sono glistati economicamente più avanzatidell’Oceania. Tuttavia, pur avendo vis-suto vicende storiche simili, la lorostruttura economica è diversa. Qualisono le somiglianze e le differenze piùsignificative?
7. Quando nel 1788 gli inglesi iniziaro-no la colonizzazione dell’Australia, ilcontinente era abitato esclusivamenteda circa 300 000 aborigeni. Dopo unforte calo, sono risaliti a 360 000.Questo significa che dopo la coloniz-zazione gli aborigeni si sono integratinella nuova società australiana? Qualè la loro situazione odierna?
Osserva i due grafici. Il primo descrive come la percentuale di residenti inAustralia nati in altri paesi sia diminuita costantemente tra il 1886 e il 1946 per poi rin-cominciare a crescere dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ed è tuttora in cre-scita, anche se in modo meno netto. Il secondo mostra che l’emigrazione dall’Italia verso
l’Australia conosce due picchi: uno, minore, attorno al 1921 (corrispondente alla fine della Prima guerra mondiale) e un altro,più consistente, attorno al 1951, a causa delle difficoltà economiche seguite alla fine della Seconda guerra mondiale. Nei decen-ni successivi il numero di emigrati verso l’Australia è rapidamente diminuito, raggiungendo gli stessi livelli registrati agli inizi delXX secolo. Studia attentamente i grafici e prova a descriverne l’andamento, evidenziandone le somiglianze e le differenze.
Ti interessa saperne di più sull’immigrazione italiana in Australia? Prova a collegarti al sito della rivista Altreitalie(http://www.altreitalie.it) che si occupa proprio dei problemi legati all’emigrazione e all’immigrazione. Vi troverai dati e linkche ti permetteranno di approfondire l’argomento. In particolare, potrai trovarvi dati relativi alla provenienza regionale deinostri connazionali emigrati verso l’Australia.
LAVORIAMO SU UN
grafico
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