75
Il fenomeno dell’assorbimento acustico in spazi confinati Ing. Anna Marchesini Tecnico Competente in Acustica Ambientale Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale Università degli Studi di Brescia 1 Milano 18 luglio 2012

Param.aqualificaz.acustica

Embed Size (px)

DESCRIPTION

parametri qualificazione acustica

Citation preview

Page 1: Param.aqualificaz.acustica

Il fenomeno dell’assorbimento acustico in spazi confinati

Ing. Anna Marchesini Tecnico Competente in Acustica Ambientale

Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale

Università degli Studi di Brescia

1

Milano – 18 luglio 2012

Page 2: Param.aqualificaz.acustica

INDICE DELLA PRESENTAZIONE

2

• Spazio libero e spazio confinato

• Il tempo di riverberazione

• ISO 354

• Parametri per la qualificazione degli ambienti

• Correzione acustica dei locali

Page 3: Param.aqualificaz.acustica

Riprendiamo i concetti …

3

Winc = Wriflessa + Wassorb + Wtrasm Coefficiente assorbimento δ

Coefficiente riflessione r Coefficiente trasmissione ζ

Coefficiente di assorbimento apparente α = 1 - r = ζ + δ (tutta l’energia che non viene riflessa)

inc

riflesso

W

Wr

inc

assorb

W

W

inc

trasmesso

W

W

Page 4: Param.aqualificaz.acustica

FonoASSORBIMENTO e fonoISOLAMENTO

4

• Assorbimento acustico apparente: rapporto fra la potenza sonora assorbita e la potenza sonora incidente

Coefficiente di assorbimento acustico: (f) [-]

• Coefficiente di trasmissione: rapporto fra la potenza sonora trasmessa e la potenza sonora incidente

Potere fonoisolante: R(f) = 10 log(1/ ) [dB]

WI WR

WT

I

T

I

RI

W

W

W

WW

Page 5: Param.aqualificaz.acustica

CAMPO LIBERO: il contributo dell’assorbimento

5

Un campo si dice libero quando ci troviamo in prossimità della

sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta, rispetto alla

quale il contributo di tutte le riflessioni risulta trascurabile.

In queste ipotesi, il campo è lo stesso che si avrebbe all’aperto, e

dipende solo dalla distanza dalla sorgente e dalla sua direttività Q.

Il livello di pressione sonora vale:

In cui LW è il livello di potenza sonora della sorgente, Q la sua

direttività, e d la distanza fra sorgente e ricevitore. In campo libero, il

livello sonoro decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza d.

2wpd4

Qlog10LL

Page 6: Param.aqualificaz.acustica

In presenza di una superficie assorbente la potenza

sonora della sorgente viene ridotta perché parte

dell’energia è trattenuta della parete.

6

Per le regole dei logaritmi,

quando l’argomento è minore di

1, il risultato del logaritmo è

negativo.

Page 7: Param.aqualificaz.acustica

AMBIENTE CONFINATO: generalità

7

Un suono generato all’interno di un

ambiente chiuso produce un

campo acustico che è il risultato

della sovrapposizione delle onde

dirette e delle onde riflesse.

Le onde dirette provengono dalla sorgente e raggiungono

direttamente l'ascoltatore, come se fosse in campo libero;

le onde riflesse sono invece prodotte da tutte le riflessioni sulle

pareti che delimitano l'ambiente.

La porzione di energia riflessa dalle superfici di confine dipende dal

loro comportamento acustico, in generale descritto dai coefficienti di

assorbimento, riflessione e trasmissione (, r e ).

ricevente

sorgente

Page 8: Param.aqualificaz.acustica

AMBIENTE CONFINATO: le riflessioni multiple

8

t = 0, istante in cui la

sorgente inizia il suo

funzionamento,

l’ascoltatore non

percepisce alcuna

sensazione.

Trascorso un tempo 1=

(SA)/c l’ascoltatore

percepirà il suono

emesso con intensità

pari a:

214 SA

WI

Per comprendere l’origine e la natura del fenomeno, si immagini

che, in un ambiente chiuso, di forma parallelepipeda, rappresentato

nella figura, una sorgente sonora emetta nel punto S un suono puro

di entità costante.

Page 9: Param.aqualificaz.acustica

Il padre del tempo di riverberazione: W. C. Sabine

9

2

4

1

AS

WI

i

ii

Tempo di riverberazione (durata convenzionale della coda sonora)

Sabine nel 1898 (Boston Concert Hall + Aula Harvard University) ha introdotto il concetto di

misurare la rapidità con cui decresce l’intensità stimando il tempo che occorre perché la densità di

energia sonora scenda a 10-6 volte il valore di regime.

Page 10: Param.aqualificaz.acustica

I valori ottimali dei tempi di

riverberazione sono funzione

del volume della sala e della

destinazione d’uso. 10

i tot

ii

S

Sff

)()(

tot

rivS

V

16,0

Page 11: Param.aqualificaz.acustica

LIMITI DI VALIDITA’

11

Si possono notare irregolarità nell’approssimazione di Sabine

per sale molto grandi o di notevole assorbimento.

- IPOTESI 1: per ogni sala si può parlare di un solo valore del

TR. Tale valore non varia da un punto all’altro della sala.

- Forma regolare

- Sorgente in posizione baricentrica

- Un solo ambiente semplice non composto

- IPOTESI 2: sostituire a tutti i possibili percorsi un libero

cammino medio, media temporale delle lunghezze dei vari

percorsi.

Page 12: Param.aqualificaz.acustica

12

Se le tre dimensioni principali non sono molto diverse, il

libero cammino medio è:

tS

Vl

4

Tempo medio fra due urti consecutivi sulle pareti:

tSc

V

c

l

4

Numero degli urti per unità di tempo:

V

cSn t

4

1

Page 13: Param.aqualificaz.acustica

13

- IPOTESI 3: le varie pareti della sala sono caratterizzate dallo stesso

valore di . Non esistono direzioni preferenziali nel rinvio dell’energia, che

viene uniformemente diffusa.

- IPOTESI 4*: assorbimento dell’aria trascurabile.

- IPOTESI 5: esprimere un fenomeno discontinuo con una relazione di tipo

continuo

dV

cSdn t

4“Sostituzione degli scalini con la curva tratteggiata”

Limite della formula di Sabine:

Per =1 il tempo di riverberazione dovrebbe essere nullo, invece dalla

formula risulterebbe pari a:

tot

rivS

V16,0

Page 14: Param.aqualificaz.acustica

14

Per tenere conto dell’assorbimento da parte dell’aria, è

necessario aggiungere un termine che tenga conto anche di

tale fenomeno:

VS

V

t

riv

4

161,0

L’influenza del termine 4V è praticamente nulla per

frequenze fino a 2000Hz, e anche per frequenze superiori è

limitata. In condizioni normali si può dire che l’assorbimento

del mezzo è trascurabile.

* IPOTESI 4

Page 15: Param.aqualificaz.acustica

La misura sperimentale del TR

15

La misura del tempo di riverberazione è richiesta in tutte quelle normative

che utilizzano l’area di assorbimento acustico equivalente per la

determinazione di fattori correttivi dell’ambiente.

Nelle norme ISO 3744 e ISO 3746, la valutazione dell’indicatore ambientale

K2 prevede il calcolo di A secondo la formula:

Normative che trattano della misurazione sperimentale di T60

ISO 354 – Misura dell’assorbimento sonoro in camere riverberanti

rumore stazionario interrotto

ISO 3382 – Misura del tempo di riverberazione di sale con riferimento ad

altri parametri acustici

sia rumore stazionario interrotto che risposta all’impulso integrata

ISO 140-X ISO 10140-X

Page 16: Param.aqualificaz.acustica

Decadimento del rumore stazionario interrotto

16

La relazione di Sabine non indica quando cominciare a misurare il

decadimento.

Si deve valutare il decadimento sonoro partendo da una condizione di

regime.

•La densità di energia sonora non decade istantaneamente dopo lo

spegnimento, ma dopo un tempo pari a quello che impiega l’onda diretta a

raggiungere il punto di ascolto.

•Spesso non è possibile ottenere un decadimento di 60 dB a causa del

rumore di fondo elevato o della dinamica dello strumentoestrapolazione

della prima parte del decadimento.

•Usualmente si definisce come Tempo di Riverberazione il valore ottenuto

estrapolando il decadimento da –5dB a –35dB sotto il livello di regime.

Page 17: Param.aqualificaz.acustica

17

Misuratore di livello sonoro in tempo reale

con costante di tempo lineare di 10ms.

E’ inoltre necessario impostare una analisi

multispettro che memorizzi il segnale sulla

stessa base dei tempi della media lineare

(500 spettri5s).

Si utilizza normalmente una sorgente

sonora stazionaria di rumore rosa.

Il valore del tempo di riverberazione è

direttamente proporzionale alla pendenza

della linea di decadimento.

Se il fonometro è dotato di filtri

sequenziali, sarà necessario eseguire una

prova di decadimento per ogni filtro.

Page 18: Param.aqualificaz.acustica

Tecniche impulsive

18

In alternativa alla sorgente stazionaria può essere usata una sorgente

impulsiva.

•Pistola a salve

•Palloncino

•Scintilla

•Impulso da altoparlante

Queste sorgenti producono decadimenti più rapidi di quelli da sorgente

stazionaria e quindi i T60 sono leggermente inferiori.

integrazione inversa di Schroeder

Viene ricostruita la curva di decadimento che sarebbe stata prodotta da

una sorgente in funzionamento continuo.

RISPOSTA ALL’IMPULSO

Page 19: Param.aqualificaz.acustica

• la risposta all’impulso energetica NON rappresenta il decadimento del suono

partendo dalla condizione stazionaria, ma è il decadimento da una sollecitazione

impulsiva.

• come tale NON può essere usata direttamente per il calcolo del tempo di

riverberazione.

• è necessario introdurre una procedura specifica per passare da una

rappresentazione all’altra.

19

Page 20: Param.aqualificaz.acustica

La risposta all’impulso

La risposta all’impulso è la registrazione in funzione del tempo del livello di

pressione sonora in un punto (ecogramma) per effetto di una sollecitazione

di lunghezza temporale infinitesima (delta di Dirac) immessa in un’altra

posizione.

Funzione di trasferimento lineare del sistema sotto analisi

-ambiente

-posizione sorgente

-posizione ricevitore

20

Page 21: Param.aqualificaz.acustica

Il contenuto informativo necessario e sufficiente per una completa

caratterizzazione acustica di una sala è racchiuso nella risposta all’impulso

(funzione della posizione nell’ambiente).

Caratterizza nel dominio del tempo il comportamento di un sistema lineare.

21

Page 22: Param.aqualificaz.acustica

TECNICHE BASATE SUL CALCOLO DELLA RISPOSTA ALL’IMPULSO

Nella pratica non si riesce a generare una vera delta di Dirac

TECNICA PRO CONTRO

Colpo di pistola Breve transitorio,

buona uniformità

Poca energia sotto i 100 Hz e

sopra i 5000 Hz

Esplosione palloncino Molta energia alle basse

frequenze

Poca energia alle alte

frequenze

Impulso da altoparlante Riproducibilità Poca energia rispetto al colpo

di pistola

Rumore pseudo-casuale S/N molto favorevole,

riproducibilità, robustezza

Richiede tempi lunghi di

emissione per buoni risultati

22

Page 23: Param.aqualificaz.acustica

23

Page 24: Param.aqualificaz.acustica

La norma ISO 3382 prevede l’uso dell’integrazione di Schroeder ogni volta

che il segnale di eccitazione è di tipo impulsivo o pseudo impulsivo.

La determinazione del tempo di riverberazione direttamente dalla risposta

all’impulso non integrata è fuori norma.

L’integrazione all’indietro può essere facilmente realizzata anche con un

foglio elettronico secondo lo schema mostrato nel lucido seguente.

24

Page 25: Param.aqualificaz.acustica

La pendenza della curva integrata cambia avvicinandosi al termine della risposta

all’impulso poiché viene integrato anche il rumore di fondo secondo tratto lineare

(va eliminato)

La pendenza corretta si ottiene estrapolando solamente il primo tratto e tralasciando il

secondo.

E’ necessario implementare metodi di cancellazione degli effetti dell’integrazione del

rumore di fondo (sottrazione in fase di integrazione)

25

Page 26: Param.aqualificaz.acustica

EMISSIONE DEL SEGNALE DI TEST

TRAMITE SORGENTE SONORA

RICEZIONE DEL SEGNALE ALTERATO

DALLA SALA TRAMITE SONDA

MICROFONICA

MOMORIZZAZIONE DEL SEGNALE E

POST-ELABORAZIONE

IMPULSIVA

DODECAEDRICA (AMP.)

ALTRE

MONOAURALE

BINAURALE

AMBISONICS

DAT

COMPUTER CON SCHEDA

AUDIO E SOFTWARE DEDICATO

LA CATENA DI MISURA

Page 27: Param.aqualificaz.acustica

SORGENTI SONORE

27

Page 28: Param.aqualificaz.acustica

SONDE MICROFONICHE

28

Page 29: Param.aqualificaz.acustica

Se D = 30 dB allora T30 = (t2-t1)*2

In generale:

TR = (t2-t1)60/D (s)

TR =T60 =T30 =T20…?

29

Page 30: Param.aqualificaz.acustica

Determinazione del coefficiente di assorbimento (ISO 354)

30

S

A

TTc

VAAA

Tc

VA

Tc

VA

12

12

2

2

1

1

113,55

3,553,55Volume della camera

TR con materiale

TR senza materiale

Senza materiale

Con materiale

Page 31: Param.aqualificaz.acustica

Richieste per la determinazione in camera riverberante (ISO 354)

31

• Il volume della camera riverberante deve essere almeno pari a 150 m3

• L’area di assorbimento acustico deve rispettare i valori seguenti:

• Devono essere garantite le condizioni di diffusività del campo sonoro

(anche attraverso l’inserimento di appositi elementi diffondenti).

Frequenza

[Hz]

125 250 500 1000 2000 4000

A1 [m2] 6.5 6.5 6.5 7.0 9.5 13.0

Page 32: Param.aqualificaz.acustica

32

Page 33: Param.aqualificaz.acustica

…già visto: CAMPO LIBERO:

33

Un campo si dice libero quando ci troviamo in prossimità della

sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta, rispetto alla

quale il contributo di tutte le riflessioni risulta trascurabile.

In queste ipotesi, il campo è lo stesso che si avrebbe all’aperto, e

dipende solo dalla distanza dalla sorgente e dalla sua direttività Q.

Il livello di pressione sonora vale:

In cui LW è il livello di potenza sonora della sorgente, Q la sua

direttività, e d la distanza fra sorgente e ricevitore. In campo libero, il

livello sonoro decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza d.

2wpd4

Qlog10LL

Page 34: Param.aqualificaz.acustica

Un campo si dice riverberante se il numero delle riflessioni

prodotte dalle pareti laterali è tanto elevato da formare un

campo acustico uniforme in tutto l’ambiente (anche in

prossimità della sorgente).

Si dimostra che il livello di pressione sonora vale:

Il campo riverberante è ottenibile nelle cosiddette camere riverberanti,

dove vengono misurati anche i coefficienti di assorbimento dei vari

materiali.

ALL wp

4log10

CAMPO RIVERBERANTE

34

Page 35: Param.aqualificaz.acustica

E’ interessante conoscere

non solo la relazione fra

la potenza della sorgente

e la densità di energia,

ma anche il legame fra la

potenza e la pressione

sonora.

0

0

0

0

0

00

log104

log10

4log10

4log10log10

4

cw

W

SL

cw

W

SW

W

Swc

W

w

wL

Sc

Ww

W

reg

reg

)5,0(4

log10 dBA

LL Wp 35

Page 36: Param.aqualificaz.acustica

)5,0(6log10 dBALL Wp

Indipendentemente dalla posizione (camere riverberanti).

Variando l’assorbimento dell’ambiente varia il livello.

2

112 log10

A

ALLL D

L’intensità sonora media in ogni punto del campo (somma vettoriale) è dunque nulla, a

meno di trovarsi in prossimità di una parete, situazione in cui viene a mancare uno dei

due semi-spazi.

36

Page 37: Param.aqualificaz.acustica

Un campo si dice semiriverberante quando al suo interno esistano

contemporaneamente zone di campo libero (in prossimità della sorgente,

dove prevale il contributo dell’energia diretta) e zone di campo riverberante

(in prossimità delle pareti, dove prevale il campo riflesso). In ambienti di

normali dimensioni, si può ipotizzare che il campo acustico sia

semiriverberante.

Il livello di pressione sonora vale:

In presenza di campo acustico semiriverberante, la densità di energia sonora

in un punto dell’ambiente è pertanto data dalla somma del campo acustico

diretto e di quello riflesso.

)4

4log(10

2 Rr

QLL WP

CAMPO SEMI-RIVERBERANTE

37

Page 38: Param.aqualificaz.acustica

0

0

2

0

00

2

00

2

log104

4log10log10

4

4log10

log1010logL

ambientedell' costante 1

41

41

4

cw

W

Rr

Q

W

W

cRw

W

cwr

WQ

w

ww

w

w

SR

cR

W

Sc

Www

cr

WQQ

c

Iw

www

rd

regr

d

rd

)5,0(4

4log10

2dB

Rr

QLL Wp

38

Page 39: Param.aqualificaz.acustica

ii2Wp

S

4

d4

Qlg10LdL

Suono diretto

Suono riflesso

39

Page 40: Param.aqualificaz.acustica

Distanza critica, alla quale il suono diretto e riflesso sono uguali

DISTANZA CRITICA

40

Page 41: Param.aqualificaz.acustica

Spazi che offrono servizi:

- sale d’attesa;

- ristoranti;

- musei;

- supermercati;

- ...

Spazi in cui svolgere funzioni:

- teatri;

- sale concerto;

- cinematografi;

- chiese;

- …

IL COMFORT ACUSTICO INTERNO

41

Page 42: Param.aqualificaz.acustica

42

Lettura, dramma 0 s < T60 < 1.0 s

Teatro d’opera 1.2 s < T60 < 1.8 s

Musica da camera 1.4 s < T60 < 2.0 s

Sale da concerto 1.7 s < T60 < 2.3 s

Chiese 2.0 s < T60 < 4.0 s Boston Symphony Hall

Gli studi di Sabine

Page 43: Param.aqualificaz.acustica

La sala interviene sul messaggio

43

- attenuando l’energia stessa durante la propagazione

dell’aria;

- alterando lo spettro di emissione dell’onda sonora dopo

la riflessione su pareti e soffitto;

- aggiungendo al suono l’effetto di riverberazione;

- alterando le relazioni di ampiezza che globalmente

determinano il suono ricevuto in un determinato posto.

Page 44: Param.aqualificaz.acustica

REQUISITI E PARAMETRI ACUSTICI

Argomento ancora in grado di stimolare la ricerca e poco esplorato.

Già Sabine aveva stabilito i criteri di base per avere una buona

acustica:

1) Suono sufficientemente forte

2) Le componenti contemporanee di un suono complesso

mantengano un rapporto appropriato delle intensità

3) Suoni successivi siano chiari e distinti, liberi da sovrapposizioni e

da rumori estranei

Per esprimere in termini oggettivi questi requisiti intuitivi è stato

necessario sviluppare un notevole apparato teorico esposto di

seguito. 44

Page 45: Param.aqualificaz.acustica

Ex Philarmonic Hall, inaugurata nel 1962, presentava gravissimi difetti acustici, tra cui anche alcuni echi

ben udibili. Venne così nominata una commissione che individuò le cause e avviò la ristrutturazione.

AVERY FISHER HALL del Lincoln Center di New York

45

Page 46: Param.aqualificaz.acustica

LOCALI PER L’ASCOLTO DELLA MUSICA

Il tempo di riverberazione rimane il primo e più importante parametro

necessario a fornire indicazioni sulla qualità acustica di un ambiente chiuso.

Per l’ascolto della parola è in genere preferibile un tempo di riverberazione

minore in quanto così ogni fonema non resta mascherato dalla coda sonora

dei fonemi precedenti.

Nel caso della musica un certo grado di riverberazione ha effetti benefici sul

mescolamento dei suoni e sulla loro intensità, sulla ricchezza e sul

collegamento delle note.

Il valore più opportuno di TR è il risultato di un compromesso fra:

1) La riduzione degli effetti dannosi di un eccesso di riverberazione;

2) La garanzia di avere in tutti i punti della sala un’audizione senza sforzo.

46

Page 47: Param.aqualificaz.acustica

Tempi di prima riverberazione

Raramente si riesce ad avere un decadimento di 60 dB, quindi generalmente

si accetta di dedurre il TR dal decadimento fra –5 e –35 dB (T30). E’ poi

nata una serie di altri parametri estrapolati da decadimenti ancora più

ridotti:

1) IRT o T15 [-5 -20dB]

2) ANZ o T20 (tempo di riverberazione iniziale) [-5 -25dB]

3) EDT o T10 [0 -10dB]

L’EDT in particolare è particolarmente sensibile alla posizione del ricettore ed

alla geometria della sala.

Esso è molto legato alla effettiva sensazione di riverberazione percepita

dall’orecchio, più di quanto lo sia il tempo di riverberazione di Sabine. Ciò

deriva dal fatto che di un passaggio musicale articolato si percepisce

solamente la parte iniziale del decadimento dei picchi più elevati, mentre

la parte restante rimane mascherata dagli eventi successivi. 47

Page 48: Param.aqualificaz.acustica

Tempo di ritardo iniziale (ITDG)

Attraverso la misura del TR non si fa distinzione fra la prima parte dell’energia sonora che giunge

con un breve ritardo rispetto all’energia diretta (utile all’ascolto), e il suono ritardato (disturbante).

Analisi dell’andamento delle prime riflessioni (Beranek)altre caratteristiche del campo

riverberante possono compensare tempi di riverberazione non adeguati.

In particolare il tempo di ritardo della prima riflessione energeticamente importante è legato

all’aspetto della sensazione uditiva in base al quale l’ascoltatore ha la percezione delle dimensioni

della sala.

Inoltre si può facilmente prevedere il valore dell’ITDG in base allo studio delle caratteristiche

geometriche della sala.

Valori di riferimento: 20-30 ms per sale molto buone, 30-60 ms per sale scarse.

48

Page 49: Param.aqualificaz.acustica

Parametri legati al livello di ascolto

Robustezza G

È una misura dell’amplificazione che la sala fornisce alla sorgente sonora. È la

differenza tra il livello di pressione sonora misurata nel punto desiderato entro

l’ambiente e il livello sonoro prodotto dalla stessa sorgente a dieci metri di distanza in

campo libero:

dB

dttp

dttp

G

m

0

2

10

0

2

)(

)(

log10

dBLLG Wp 31

o in alternativa

I valori ottimali di G sono compresi tra -4 e +11 dB a seconda della

destinazione d’uso del locale.

49

Page 50: Param.aqualificaz.acustica

ms

dttp

dttpt

t s

0

2

0

2

)(

)(

Tempo baricentrico ts

Questo criterio pesa i contributi dei singoli “elementi energetici” in

accordo con il loro tempo di arrivo. Evita i grossolani limiti dei criteri

energetici che non hanno relazioni con il processo uditivo.

Valori ottimali di ts sono:

Per la musica: 50 – 250 ms

Per il parlato: 0 – 50 ms

50

Page 51: Param.aqualificaz.acustica

Le frazioni energetiche

dB

dttp

dttp

C

mst

mst

t

)(

2

)(

0

2

)(

)(

log10

Chiarezza Ct

È un parametro che misura la quantità di energia ricevuta durante i primi

istanti (t) in rapporto all’energia totale che segue. La quantità di t venne

scelta uguale a 50 ms per la stima di un segnale vocale e uguale a 80 ms

per la stima dell’articolazione musicale.

Valori di riferimento:

-12 < C50 < -6 comprensione pessima

-6 < C50 < +4 accettabile

+4 < C50 < +10 buona

+10 < C50 < +18 ottima

-12 < C80 < -2 musica per organo

-2 < C80 < 6 sinfonica

6 < C80 < 10 leggera

51

Page 52: Param.aqualificaz.acustica

INDICE DI DEFINIZIONE D: (simile alla chiarezza)

0

2

50

0

2

)(

)(

dttp

dttpD

ms

Il cui valore ottimale è pari a 0,34

R: rapporto fra l’energia riverberante e l’energia iniziale

È stato proposto per misurare l’equilibrio fra il buon mescolamento dei

suoni dei vari strumenti dell’orchestra e la chiarezza, attributi tipicamente

soggettivi.

D

D

dttp

dttpR

ms

ms

1log10

)(

)(log10

50

0

2

50

2

52

Page 53: Param.aqualificaz.acustica

Criteri per la sensazione spaziale

La sensazione acustica di un individuo dipende, oltre che dall’intensità e

dalla caratteristica temporale, anche dalla caratterizzazione spaziale.

Il sistema uditivo in genere non è in grado di stabilire la direzione di

provenienza della moltitudine delle riflessioni, ma riesce ad elaborare:

- una impressione spaziale dello spazio tridimensionale chiuso in cui si

trova;

- si sente avvolto dal suono;

- percepisce la fonte sonora più estesa di quanto non lo sia nella realtà.

Per elaborare questa sensazione è necessaria la presenza di forti riflessioni

dopo 100 ms dall’arrivo dell’onda diretta.

Sono inoltre controproducenti le riflessioni provenienti dall’alto.

53

Page 54: Param.aqualificaz.acustica

Sala per conferenza

PICCOLA

GRANDE

Sale per la prosa

Esempio: la progettazione del soffitto

54

Page 55: Param.aqualificaz.acustica

Efficienza laterale (LE)

ms

ms

ms

dttp

dttpLE

80

0

2

0

80

25

2

)(

)(

Dove p rappresenta la pressione sonora rilevata

con un microfono a figura di otto orientato a

sensibilità nulla verso la sorgente e p0 è la

pressione sonora rilevata nello stesso punto con

un microfono omnidirezionale.

Quantifica la frazione di energia sonora utile ai fini

della manifestazione della sensazione di spazialità

rispetto al totale .

I valori ottimali suggeriti sono

superiori a 0,2 – 0,3. 55

Page 56: Param.aqualificaz.acustica

Inter aural cross correlation IACC/ITD

Indice di similarità dei segnali captati dalle due orecchie dell’ascoltatore.

2/122

)()(

)()()(

T

T

T

TRL

T

TRL

LR

dttpdttp

dttptp

Che rappresenta il grado di somiglianza dei segnali sonori raccolti dall’orecchio

destro pR e dall’orecchio sinistro pL

La IACC corrisponde al valore massimo assunto nell’intervallo 1ms dalla funzione

normalizzata di correlazione mutua.

msIACC LR 1)(max

I valori ottimali di IACC sono attorno a 0,4 – 0,5. Valori superiori: ascolto privo di spazialità - Valori inferiori: eccessiva direttività laterale

56

Page 57: Param.aqualificaz.acustica

LOCALI PER L’ASCOLTO DELLA PAROLA

Test fonetici di intelligibilità

Si realizzano test per stabilire (in percentuale) l’intelligibilità del parlato al

variare dell’oratore e degli ascoltatori.

Si utilizzano frasi, parole in rima, e sillabe foneticamente bilanciate.

Si tratta di un test soggettivo valido su base statistica (estremamente lento

ed oneroso).

Il comfort acustico adeguato acquista importanza anche a livello di acustica

edilizia:

UNI 11367 – Appendice C

“[…] aule scolastiche, ambienti espositivi, sale da conferenza, mense,[…]

palestre, piscine, ambienti per lo sport in genere[…]”

57

Page 58: Param.aqualificaz.acustica

58

Page 59: Param.aqualificaz.acustica

Indice di articolazione

Metodo elaborato da Kryter:

1) Si determina il valore di S/N

per ogni banda d’ottava fra

125Hz e 8kHz;

2) I valori di S/N vengono troncati

per rientrare nell’intervallo 0-

30dB;

3) Ciascun valore viene

moltiplicato per una funzione

peso wi;

4)

n

i

i

i

wN

SAI

159

Page 60: Param.aqualificaz.acustica

Funzione di trasferimento della modulazione

Modello lineare della trasmissione dell’informazione fra sorgente e ricevitore.

Parlato continuo = trasmissione a modulazione d’ampiezza

Una sala che mantiene inalterate le caratteristiche iniziali di modulazione è una

buona sala per il parlato.

Il segnale ricevuto non è mai un’esatta copia di quello trasmesso perché

intervengono dei disturbi che riducono la modulazione, filtrandola in base ad una

certa funzione di trasferimento della modulazione (MTF [m(F)]):

1) Rumore di fondo

2) Echi e riverberazioni

1)(0101

1

8,1321

1)(

))(2cos()(1)()2cos(1)(

10/2

60

Fm

TF

Fm

FtFmItIFtItI

NS

60

Page 61: Param.aqualificaz.acustica

61

Page 62: Param.aqualificaz.acustica

STI e RASTI

Le prestazioni del sistema di trasmissione possono essere quantificate da famiglie di

curve MTF, una per ogni banda d’ottava (da 125 a 8 kHz 7), e ciascuna definita

dai valori assunti in 14 punti della scala delle frequenze di modulazione (0,63Hz –

12,5Hz) 98 valori di m(F).

Esprimere ciascuno dei 98 valori di

m(F) come dei (S/N)app.

][)(1

)(log10 dB

Fm

Fm

N

S

app

Una media pesata dei 98 (S/N)app

fornisce lo STI.

CEI EN 60268-16 62

Page 63: Param.aqualificaz.acustica

La griglia a 98 valori è troppo fitta: procedura semplificata emettendo il segnale solo

alle bande di 500Hz e 2kHz e considerando per ciascuna di esse solo 4 o 5

frequenze di modulazione.

63

Page 64: Param.aqualificaz.acustica

Un metodo affidabile ma molto laborioso per lo studio dell’acustica delle

sale è quello di costruire un modello in scala per analizzare la propagazione

delle onde al suo interno.

Occorre definire anzitutto un fattore di scala da applicare poi sia alle

dimensioni lineari che alle frequenze, secondo la relazione:

c = l / t = f l

Un problema molto rilevante è la simulazione dell’assorbimento del mezzo

(aria), a cui si pone rimedio con diverse soluzioni, a seconda dei casi:

- deumidificando l’aria;

- utilizzando azoto;

- compensando numericamente nella risposta all’impulso.

MODELLI IN SCALA

64

Page 65: Param.aqualificaz.acustica

Altre problematiche di rilievo sono la scelta adeguata dei materiali di rivestimento e la strumentazione

(che deve garantire risposte lineari in un campo di frequenza vastissimo, anche fino ai 200 kHz).

65

Page 66: Param.aqualificaz.acustica

66

Page 67: Param.aqualificaz.acustica

SOFTWARE DI SIMULAZIONE

67

SORGENTI IMMAGINE TRACING

IBRIDI

Page 68: Param.aqualificaz.acustica

Alle basse frequenze la risposta di un ambiente chiuso sottoposto ad una sollecitazione

di tipo acustico deve essere analizzata per mezzo della teoria ondulatoria del suono.

La presenza di frequenze proprie di risonanza mette in luce la necessità di tener conto

anche delle fase di ciascuna onda di pressione che si propaga all’interno dell’ambiente e

che interagisce con le superfici che lo delimitano.

68

Page 69: Param.aqualificaz.acustica

2/1

2/1

mod,

lim 2000)(

5000

V

T

kVf

n

FREQUENZA DI SCHROEDER

69

Page 70: Param.aqualificaz.acustica

Oltre al limite in bassa frequenza dovuto alle

componenti modali, è importante conoscere bene le

ipotesi di funzionamento di questo tipo di software

per ottenere risultati affidabili.

Uno dei dati più rilevanti è il numero di raggi da

tracciare.

I ricettori infatti sono creati come sfere con

volume definito, all’interno del quale passano i

raggi lanciati dalla simulazione. Se il volume del

ricettore è troppo piccolo o il numero di raggi è

insufficiente, il risultato della simulazione non

sarà attendibile.

PROBLEMATICHE

70

Page 71: Param.aqualificaz.acustica

MESSAGGIO

ANECOICO

AURALIZZAZIONE

71

Page 72: Param.aqualificaz.acustica

La risposta di un locale è funzione delle caratteristiche acustiche dello

stesso in rapporto al fenomeno delle riflessioni.

Per sale di volume non superiore a 10000 m3 e alle cui pareti corrisponde

un valore del coefficiente medio di assorbimento non superiore a 0,1 – 0,15

si può usare la formula di Sabine.

Negli altri casi si possono usare altre formule (Eyring o Millington) e

dedurre un valore medio.

- Particolare attenzione nel caso di più locali di forma e caratteristiche

diverse riuniti in una sola grande forma architettonica.

- Considerare anche la presenza di persone che si trovano nell’ambiente:

sala piena, 1/3 di capienza non si devono riscontrare differenze superiori

al 25-35% sul TR.

CORREZIONI ACUSTICHE PER AMBIENTI CONFINATI

72

Page 73: Param.aqualificaz.acustica

Tipologie di correzioni per ambienti dedicati alla musica e alla parola:

- Riduzione volume della sala (pareti mobili)

- Variazione del coefficiente di assorbimento (anche su pareti ripiegabili)

- Sedie imbottite che simulino la presenza di persone

- Impiego di superfici ondulate per aumentare St

La correzione va eseguita tentando di avvicinare il valore di TR al valore

ottimale riportato negli standard, che è funzione:

- del volume del locale

- della destinazione d’uso e della tipologia di musica da eseguire (musica

da camera, orchestrale, corale, organo) a cui corrispondono valori di TR

ottimali via via crescenti.

Per le sale destinate a conferenze il valore di TR ottimale è legato

all’intelligibilità delle sillabe

73

Page 74: Param.aqualificaz.acustica

Ai fini del posizionamento del materiale fonoassorbente, non è di fondamentale

importanza la dislocazione dello stesso all’interno dell’ambiente.

L’unico accorgimento è di non posizionare grosse quantità di materiale

fonoassorbente in prossimità delle sorgenti per evitare di ridurne l’efficienza.

74

Page 75: Param.aqualificaz.acustica

In campo industriale la massima attenuazione è limitata dal valore del

rapporto fra il potere fonoassorbente delle pareti prima e dopo il trattamento

con materiali acustici.

Poiché in genere si passa da valori del coefficiente di assorbimento di 0,1 a

valori compresi fra 0,2 e 0,9.

Ne consegue che tale rapporto varia fra 10 e 20.

A parità di potenza della sorgente, attenuazioni teoriche massime di 10-15dB.

2

2

1

2

21 4

4

4

4log10

Rr

Q

Rr

Q

LL

Per ottenere una riduzione di una decina di dB, il rapporto delle unità

fonoassorbenti deve essere già abbastanza elevato (circa 10/1).

75