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Pagine del Volontariato Cremonese Feste del 2013 in provincia Associazionismo giovanile Il nuovo consiglio direttivo del Cisvol I progetti delle associazioni dal territorio Il volontariato europeo a Cremona Periodico di informazione sul volontariato Autorizzazione Tribunale di Cremona n.389 del 17 marzo 2003 Anno 11 nr. 1 - DICEMBRE 2013 Tariffa regime libero: ”POSTE ITALIANE S.P.A. – Spedizione in abbonamento postale 70% DCB (CREMONA C.L.R.)

Pagine del volontariato cremonese 2013

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Page 1: Pagine del volontariato cremonese 2013

Pagine del Volontariato Cremonese

Feste del 2013 in provincia

Associazionismo giovanile

Il nuovo consiglio direttivo del Cisvol

I progetti delle associazioni dal territorio

Il volontariato europeo a Cremona

Periodico di informazione sul volontariatoAutorizzazione Tribunale di Cremonan.389 del 17 marzo 2003Anno 11 nr. 1 - DICEMBRE 2013

Tariffa regime libero: ”POSTE ITALIANE S.P.A. – Spedizione in abbonamento postale 70% DCB (CREMONA C.L.R.)

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Volontariato 2013

Carissimi,Intendo ringraziare tutti per la fiducia che mi avete accordato nell’ultima assemblea per il rinnovo delle cariche, un grazie che mi impegna ancora di più nella responsabilità di servi-zio per il prossimo mandato. La grave crisi economica sta facendo precipitare nel bisogno una moltitudine di persone impreparate a fare i conti con la povertà e con una nuova identità sociale. Occorre affrontarla con un grande sforzo di cambiamento. Il volontariato e il Terzo Settore oggi devono essere protagonisti con idee innovative, capacità e competen-ze. Sono caratteristiche che riguardano anche il Cisvol.Ho potuto percepire da vicino, in questi tre anni, come il no-stro territorio sia molto ricco e variegato per potenzialità e protagonismi, realtà da produrre per partorire idee nuove e supportate nella partecipazione per un cambiamento sistemi-co. Anche il Cisvol ha colto l’opportunità di ragionare insie-me, con organi politici e tecnici, sul proprio futuro. Il tutto tenendo sempre conto delle proposte di modifiche che nel frattempo si profilavano a livello regionale e nazionale. E’ questo un percorso che ha portato a una riorganizzazione efficiente del Cisvol, a nuovo assetto snello capace di porre le basi su competenze utili. Anche nel Coordinamento Regionale dei CSV, di cui sono Vicepresidente, si stanno mettendo in campo percorsi capaci di mettere a sistema concentrico “eccellenze” al servizio di tutti, competenze maturate in ogni Centro. L’idea è quella di offrire soluzioni efficaci ed efficienti, concrete e a disposizione di tutto il sistema. Di recente i centri di Cremona e Mantova - avendo intrapreso un percorso conoscitivo reciproco - sono arrivati alla condivisione di un protocollo di intesa che formalizza e pone le basi per collaborazioni e attività interne ai Centri e destinate ai rispettivi territori. Cisvol ha posto nella sua mission la relazione con il ter-ritorio: il Centro cerca di metterla in atto attraverso azioni condivise concrete, come la co-progettazione e progettazione sociale in funzione dei bisogni, coinvolgendo - per esempio - anche i tre piani di zona.Certo, la strada da fare è sicuramente ancora lunga e difficoltosa. Oggi ancora più di ieri va consolidata la cultura del “fare insieme”, il superamento dell’autoreferenzialità a favore di un ruolo politico forte e d’insieme: del Volontariato e del terzo Settore. Vedo il Cisvol come il luogo dell’incrocio delle buone prassi, delle idee innovative, il luogo della richiesta ancora più qualificata di formazione. Dal punto di vista econo-mico vedo, o meglio, ipotizzo un CSV che non sia totalmente dipendente dai fondi messi a disposizione dalle fondazioni, sempre in diminuzione, ma che attraverso il radicamento ed il riconoscimento autorevole possa trovare sostegno economico nel territorio in cui è al servizio. Il Cisvol crede in un miglioramento continuo, questo ci pone oggi in una posizione territoriale privilegiata per competenza tecnica, di servizio e relazionale.A tutti voi un augurio natalizio, per un futuro nel quale il nostro impegno possa essere il contributo migliore, per una comunità migliore.

E si continua.....di Giorgio Reali - presidente del Cisvol - CSV di Cremona

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Volontariato 2013

Festa del volontariato di Cremona

A contatto diretto con la comunita’

Cremona 22 settembre 2013

Ancora una volta tutti in piazza, ancora una volta a contatto diretto con la comunità che - tutto l’anno, con discre-zione – il volontariato serve e tiene coesa. La Festa del Volontariato di Cremona (la ven-tiduesima) si è rivelata una delle più riuscite e popolate degli ultimi anni.

Gli stand di 126 asso-ciazioni, disposti lungo Piazza del Comune e Piazza Stradivari, sono stati visitati da migliaia di persone in due piaz-za attraversate da spet-tacoli musicali, teatrali e di danza, oltre che animati da attività per bambini e adulti con Ri-cicliAMO, il laboratorio di riciclo a cura dei volon-tari del Servizio Volontario Europeo, le visite guidate di Cremona Sotterranea, gli spettacoli di RdB Blue Company e Teatrodanza, i concerti di Voz Latina, Diskanto e Complesso Bandistico Città di Cre-mona.

E poi dibattiti e discussioni con il Live Space Sharing sul tema della città e dello spazio pubblico curato da Arya, focus sulle possibilità di volontariato in Europa, di-ritti di cittadinanza e altro ancora.

Una giornata, come quelle di Crema e Gusso-la – le altre due feste sul territorio - può essere ripercorsa, con video e fotografie anche sul blog http://festevolontariato.wordpress.com.

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Volontariato 2013

Festa del volontariato di CremaIl ritorno in piazza del Duomo

Crema 21 settembre 2013

Una bella carica di 55 associazioni. Un record per la Festa del volontariato di Crema e del Cremasco giunta nel 2013 alla sua quindicesima edizione. Dopo due fortunati anni agli Stalloni si è tornato in piazza Duomo. Un sabato

di sole ha baciato la festa che ha portato in piazza davvero tanta gente. Inaugurazione alle 10.30 con tutte le autorità locali a riba-dire la centralità del volontariato sul territo-rio cremasco. Nel pomeriggio bella perfor-mance delle ragazze dell’Associazione K dal titolo Nuovi colori nell’aria, dimostrazione di arti orientali con Tartaloto e concerto del

cantuautore soresinese Pier Solzi. Ma molto belle anche le tante testimonianze delle asso-ciazini allo speaking corner. La giornata si è chiusa al Sant’Agostino con il concerto degli Arm On Stage e di Carlo Pestelli. Un pro-getto nato dalla sinergia di quattro autori un progetto aperto a mondi musicali differenti. Evento organizzato con Associazione K e con il sostegno di Enercom.

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Volontariato 2013

Festa del volontariato casalascoUn fiume di gente ha spazzato via i dubbi

Gussola 28 e 29 settembre 2013

È stato l’an-no del grande ritorno del-la Festa del Volontariato a Gussola, punto di ritro-vo dell’anima casalasca del volontariato in provincia.

Dubbi e in-cognite sulla risposta di un territorio che da anni non festeggiava le proprie realtà solidali sono state spazzate via fin dalle prime riunioni, quando la risposta delle associazioni è arrivata entusiastica, forte e convinta. La festa di Gussola, due giorni di pioggia e sole

partecipati da un immutato fiume di persone si sono svolti fra stand, mostre, workshop, laboratori, animazione, musica, spazio per i bambini, arte e anche un angolo dedicato alla buona cucina. La riuscita si deve all’unione delle forze di Cisvol-CSV di Cremona , Co-

mune di Gus-sola, Consorzio Casalasco Servi-zi Sociali, Fon-dazione Comu-nitaria, Forum Terzo Settore, e il patrocinio di Provincia, Ufficio scolasti-co, Asl di Cre-mona, Regione Lombardia e il contributo di VivereCremona e Cassa Padana.

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Volontariato 2013

Associazionismo giovanile

miniera da esploraredi Francesco Montereosso,

Elena Crotti, Sara Ferrari

Cisvol, insieme ai 12 Centri di Servizio per il Volon-tariato della Lombardia, partecipa al progetto ‘Emer-sione e potenziamento dell’Associazionismo Giova-nile’ avviato da CSVnet Lombardia (Coordinamento Regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) in collaborazione con la Direzione generale Giovani e Sport della Regione Lombardia. Nell’ambito delle azioni programmate nell’anno 2013, è stato avviato un percorso di co-progettazione con associazioni e grup-pi informali giovanili per la realizzazione di attività rispondenti alle finalità generali del progetto. Questa fase è volta al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

• Favorire la diffusione di una cultura di solidarietà e della cittadi-nanza attiva tra le giovani generazioni, stimolando e sostenendo la progettualità delle associazioni giovanili singolarmente o in rete

• Valorizzare e potenziare le competenze presenti nelle associazio-ni giovanili al fine di rendere più efficace gli interventi svolti in ambito sociale, culturale ambientale

• Promuovere il ruolo dei giovani e dell’associazionismo giovanile come agenti e attori delle politiche sociali locali, consolidando il rapporto con le istituzioni e con le realtà associative storicamente presenti nel territorio.

Dato che Cisvol partecipa al ‘Piano di Lavoro Territoriale Provinciale per le Politiche Giovani’ le attività vengono realizzate in forte connes-sione con i soggetti presenti nei 3 distretti; ecco una sintesi dei lavori in corso.

Nel Cremonese. dopo la fase di mappatura, le associazioni e i grup-pi informali giovanili sono stati invitati a incontrarsi al Cisvol per di-scutere delle difficoltà, di bisogni e necessità e dei progetti in cantiere. Grazie anche a quanto emerso, Cisvol ha dato avvio a GeTogether!, un percorso formativo-laboratoriale di incubazione e realizzazione progetti. Il primo passo è stata una “chiamata di idee”, che il 14 di-cembre ha visto la partecipazione di una decina di organizzazioni. I volontari hanno raccontato le proprie idee, ragionando sulle sinergie possibili con i gruppi presenti. Le proposte ora saranno protagoniste della fase di “incubazione”, nella quale - grazie a formatori e con-sulenti esperti - i partecipanti potranno acquisire strumenti e com-petenze, lavorando direttamente sulla propria idea progettuale. Con GeTogether! Cisvol partecipa ai lavori della cabina distrettuale cre-monese del Piano Locale Giovani, progetto finanziato dalla Regione Lombardia a sostegno delle politiche giovanili.

Tipologia NAPS 12Ass. generica 21Ass. senza scopo di lucro 1Gruppo informale 8OdV iscritta 8OdV non iscritta 4Totale 54

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Volontariato 2013

Nel Cremasco. L’area è da sempre terreno molto fertile per il protagonismo giovanile, solo in ambito associativo si contano una trentina di realtà distribuite su tutto il distretto e capaci di muoversi in diversi ambiti di intervento (non solo ricreativo ma anche sociale, ambientale, ecc). La sfida che prima il progetto “Emersione” e ora il piano locale giovani ci impone si muove su livelli diversi: non solo far tornare a parlare le diverse culture giovanili per creare legami e collaborazioni a partire dai bisogni e dai sogni che ciascuno porta con sé, ma anche creare un circuito virtuoso tra mondo giovanile e istituzio-ni pubbliche col fine di riattivare canali di parte-cipazione e corresponsabilità nella costruzione di politiche consapevoli del mondo giovanile. Si mira poi a rendere questo patrimonio come risorsa condivisa di tutta la comunità, perché il mondo giovanile non venga vissuto e percepito come un mondo a parte, ma diventi sempre di più parte importante e imprescindibile delle no-stre realtà locali.

Nel Casalasco. Grazie al confronto e alla fatti-va collaborazione in atto ormai da tempo tra Ci-svol e Concass - al fine di erogare servizi sempre più rispondenti ai bisogni del territorio - nasce la volontà di “condividere” le azioni comuni del Progetto Emersione e del Piano Locale Giovani sul distretto. In particolare l’idea è quella di por-tare avanti le azioni dei due progetti parallela-mente, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse a disposizione. Durante il mese di giugno si sono svolti una serie di incontri rivolti all’associazio-nismo del casalasco per presentare i due proget-ti, raccogliere le prime ipotesi di progettazione, aggiornare la mappatura delle realtà formali e informali di gruppi giovanili. Di seguito il ca-lendario degli incontri. Nei mesi seguenti l’at-tenzione è stata posta tanto sulle prime ipotesi di progettazione pervenute dalle associazioni e dai gruppi informali giovanili quanto al favori-re la diffusione dell’iniziativa in modo capillare. Dalla mappatura è emerso che l’associazionismo giovanile necessita di essere incentivato, infatti le realtà formalizzate non sono molte, viceversa la presenza di gruppi informali giovanili è numeri-camente più significativa. La “chiamata di idee” si è conclusa il 18 di novembre con un successo: sono pervenute circa una decina di proposte.

Distretto NCasalmaggiore 1Crema 23Cremona 30Totale 54

Settore N°Altri settori 2Assistenza sociale 6Cooperazione e solidarietà internazionale 3Cultura 32Filantropia e promozione del volontariato 1Istruzione e ricerca 3Ricreazione 5Sport 1Sviluppo economico e coesione sociale 1Totale 54

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Servizi e attivita’: uno sguardo al 2012In occasione dell’assemblea dei soci del 9 novembre è stato presentato il documento ‘Rapporto Biennale 2011-2012’; rimandando al testo completo (disponibile sul sito internet www.cisvol.it e negli uffici del centro) per un approfondimento sull’attività svolta, presentia-mo in forma sintetica alcuni dati che rappresentano quanto realizzato nel 2012. E’ opportuno considerare che il riassetto organizza-tivo interno, la sperimentazione di nuove modalità di erogazione dei servizi attivate a seguito delle modifiche allo Statuto, l’avvio di nuovi servi-zi, l’esperienza del Bando vo-lontariato, l’apertura alla colla-borazione con enti privati, la riconfigurazione dei rapporti con le istituzioni del territorio, sono alcuni degli ambiti di impegno che hanno coinvolto il direttivo e lo staff in questo biennio.

Analisi dei risultati raggiunti

Attraverso l’interconnessione di alcuni servizi è sta-to possibile sistematizzare l’attività di promozione del Volontariato, per renderla più stabile durante l’anno. A fianco di alcuni momenti di grande im-patto e richiamo della cittadinanza (ad esempio le Feste del Volontariato) sono stati introdotti alcuni

strumenti innovativi che garantiscono la stabilità del servi-zio: tra questi si segnala la ‘Bacheca del Volontariato’, uno strumento che - attraverso una sezione dedicata del sito in-ternet - facilita l’incrocio tra domanda e offerta di volonta-riato. L’avvio dei primi progetti di Servizio Volontario Eu-ropeo (SVE) ha permesso poi di presentare, all’interno di diversi contesti territoriali, esperienze provenienti da Paesi diversi, con una dimensione internazionale.

L’area consulenza del CSV di Cremona è certamente quel-la più strutturata e consolidata; le competenze interne sono cresciute e gli operatori riescono a esaudire in autonomia la maggior parte delle richieste. Nel biennio 2011-2012 solo l’1% delle consulenze vede il coinvolgimento di un con-sulente esterno. Attraverso un approccio definito ‘olistico’ è stato possibile esaltare le risorse e competenze presenti all’interno delle Organizzazioni, con il risultato di offrire ta-gliate su misura.

FORMAZIONE Iniziative Ore Incontri Iscritti FrequentantiCORSO 14 98 41 189 156

SEMINARIO 24 63 28 693 86Totale 38 161 69 882 242

ORIENTAMENTO AL VOLONTARIATOTipologia richiesta N°Orientamento al Servizio Volontariato Europeo (SVE) 3Orientamento al volontariato 59Totale 64

COMUNICAZIONE N°Comunicati stampa 35Conferenze stampa 9Rubriche e spazi fissi su carta stampata locale 110Elaborazione grafica e stampa materiali 35

ORGANI SOCIALI Componenti IncontriUfficio di Presidenza 4 11Consiglio Direttivo 11 8Collegio dei Revisori 3 2Collegio dei Garanti 3 1

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Volontariato 2013

2012 tutti i datiL’area comunicazione ha innovato molto il suo modo di operare; al fianco del sito internet (ag-giornato quotidianamente) e alla newsletter del Cisvol (due edizioni settimanali con una diffusio-ne media di oltre 30 nuove notizie alla settimana) è aumentato l’utilizzo dei social network come stru-menti di diffusione del volontariato nel territorio. Sui canali Facebook, Twitter, YouTube e Flickr del CSV, le attività di Cisvol e delle associazioni loca-li vengono evidenziate e portate all’attenzione di tutti coloro che utilizzano gli strumenti del web 2.0.

Dal 2011 si è sviluppato un percorso permanente di accompagnamento alla progettazione sociale al fine di rendere stabile all’interno delle Organizzazioni di Volontariato la dimensione della progettazione come pro-cesso utile alla qualificazione dell’idea progettuale e alla promozione del ‘saper fare insieme’, finalizzato ad una migliore organizzazione dei servizi proposti ed ad una più efficace presenza nel territorio attraverso sinergie e partnership strutturali con gli altri soggetti.

Anche nel servizio di formazione si evidenzia l’apporto significativo di risorse interne che, nel tempo, si sono formate su tematiche specifiche. È comunque sempre presente l’apporto di formatori esterni, in parti-colare per i corsi dell’area organizzativa-relazionale. Per quanto riguarda l’assetto interno si conferma anche per questo biennio l’utilizzo del Sistema Gestione Qualità certificato secondo la norma internazionale ISO 9001:2008 Il sistema è certificato da DNV Italia uno dei principali enti di certificazione internazionale. Anche grazie a questo strumento e alle osservazioni pervenute durante gli ‘audit’ di verifica periodica sono state ap-portate modifiche ad alcuni assetti dell’organizzazione interna: maggiore frequenza degli incontri del persona-le, migliore suddivisione delle responsabilità tra gli operatori, pianificazione e verifica della formazione interna, verbalizzazione più frequente degli incontri. Un accenno va anche ai lavori della Presidenza e del Consiglio direttivo che, in un periodo non facile, hanno saputo mantenere la governance del CSV attraverso un costante raccordo con lo staff operativo e un efficace rapporto con i soggetti del territorio.

CONSULENZATipologia soggetto Totale ore Organizzazione di volontariato iscritta 404 457,75Organizzazione di volontariato non iscritta 44 50,75APS 85 84Associazione senza scopo di lucro 25 36,5Associazione generica 56 65,75Altre organizzazioni non profit 17 37Cooperative Sociali 1 0,75Gruppo informale 9 11,75Enti pubblici 5 12SINGOLO 3 1,25Rete 9 29,5Non specificato 120 189,5Totale 778 976,5

SPORTELLO SCUOLA VOLONTARIATO Iniziative Ore Incontri Partecipanti Studenti InsegnantiPERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE 12 113 60 1013 783 30SPETTACOLO 1 2 1 125 110 7Totale 13 115 61 1138 893 37

INIZIATIVE DI PROMOZIONE Iniziative Ore Incontri Partecipanti Studenti ProfessoriALTRO 1 2 1 40 0 0CONVEGNO 1 0 1 23 0 0FESTA 4 28 4 10100 20 0PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE 1 6 3 200 0 0Totale 7 36 9 10363 20 0

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Volontariato 2013

Cisvol al rinnovo delle cariche socialiReali confermato presidente.

Sei nuovi componenti entrano nel Consiglio direttivo

Il Cisvol ha rinnovato le sue cariche sociali nel mese di novembre: il nuovo Consiglio direttivo ha visto il ricambio di 6 componenti su 11, con un passaggio che dimostra l’interesse della base socia-le nei confronti del CSV e che lancia un segnale di vivacità e partecipazione. Il nuovo Consiglio met-terà all’ordine del giorno dei suoi lavori la riflessio-ne su come aumentare le occasioni di confronto con i soci, soprattutto quelli che operano nei terri-tori, e su come allargare la partecipazione a nuovi. I soci del Cisvol si sono riuniti per le operazioni di rinnovo degli organi sociali, giunti alla naturale scadenza.

L’assemblea ha visto la partecipazione di oltre 50 associazioni provenienti da tutti i territori del-la provincia. Giorgio Reali è stato riconfermato presidente del Cisvol - Centro di Servizio per il Volontariato di Cremona. Nel Consiglio Diret-tivo siederanno Dario Amedeo Diotti (Anffas Cremona) Raimonda Lobina (Gruppo Incontro Cremona) Alessandro Loda (AVIS Provinciale) Ivano Pederneschi (ADA Cremona) Mauri-zio Stradiotti (Le Aquile – Oglio Po), Agostino Tonarelli (Auser Volontariato Cremona), Maria Chiara Zani (Il Torrione Casalmaggiore), Silvia Corbari (Coop Iride Cremona). Entrano nel con-siglio anche i membri di diritto don Antonio Pez-zetti (nominato da Co.Ge. Lombardia) e il crema-sco Nicola Cappabianca (nominato dai Forum del Terzo Settore). Il Consiglio così composto, rinnovato per 6 componenti su 11, governerà il CSV di Cremona fino al 2016.

Contestualmente alla nomina del direttivo si è svolta anche l’elezione degli organi di controllo e garanzia ovvero il Comitato dei Garanti - che risulta composto da Renato Bandera, Giovan-ni Benedini, Mario Oradini, Giovanna Pigoli, Angelo Rescaglio - e il Collegio dei Revisori, ora composto da Patrizia Barbetta, Ivo Barbisotti, Alessandra Donelli, Lorenza Marchesi e Vla-dimiro Sacchi (nominato da Co.Ge. Lombardia).

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Il lavoro dei Forum per il 2014A cura del Forum Terzo Settore

La recente assemblea straordinaria del Forum Provinciale ha segnato alcuni punti significativi: un cambio di Statuto che, aprendo il coordinamento ai rappresentanti dei Forum Territoriali, ha di fatto messo le basi per l’individuazione del Forum come luogo di un pensiero comune per la costruzione di una forte rappresentan-za, basata su contenuti e obbiettivi condivisi da soggetti diversi che consentano azioni significative e relazioni istituzionali riconosciute. In secondo luogo vanno registrate la presenza, nel coordinamento, di alcuni soggetti del Terzo Settore particolarmente rappresentativi (Acli, Arci, Auser, Caritas) insieme ad altre associazioni con autonome specificità e caratteristiche, l’ingresso di una realtà importante come la Fondazione Germani che può aprire un dialogo con il mondo complesso delle strutture per anziani, l’inizio di un confronto con un II livello della Cooperazione Sociale.

Sono novità che mettono in luce poten-zialità importanti rispetto al tema della rappresentanza ma anche la necessità di individuare strumenti forti di lavoro co-mune con tutte le associazioni. C’è poi la positiva conclusione della trattativa con il Comune di Cremona, che per sei anni met-te a disposizione del Forum l’ufficio di via Speciano dietro pagamento di un affitto e affida a quest’ultimo la gestione della sala annessa. Il regolamento per l’utilizzo verrà presto inviato a tutti, ci preme però sotto-lineare come questo spazio sia anche sim-bolicamente importante: può essere sede operativa per le associazioni che ne sono prive, può ospitare corsi, incontri, iniziative in modo economico ed autogestito, può in-somma essere la concreta rappresentazione di un bene comune che tutti siamo chiamati a valorizzare.

Il nuovo impianto statutario consente an-che di individuare con chiarezza ruoli e competenze dei Forum Territoriali, a cui vanno riferite tutte le problematiche riguar-danti il territorio di riferimento (politiche distrettuali, Piani di Zona, ecc), e del Forum Provinciale. Su questa base stiamo pre-disponendo un piano di lavoro del Fo-rum Provinciale, sul quale a gennaio tutte le associazioni, socie e no, saranno invitate a discutere e a dare il loro contributo; ne accenniamo i punti principali:

A) Politiche di welfare e diritti sociali. In stretto rapporto con l’importante elaborazione del Forum Regionale, prosegui-remo il lavoro di informazione sulle azioni di Regione Lom-bardia e dell’ASL, lavorando per la costruzione di posizioni ed azioni comuniB) Immigrazione, diritti di cittadinanza, discriminazione, accoglienzaC) Pace, diritti umani, questioni internazionali, sostegno alla Tavola della Pace locale e alle reti come Libera e Rete Don-ne

Un progetto ampio, volto soprattutto a mettere in rete e valo-rizzare in una cornice comune il molto che tanti soggetti già mettono in campo per la difesa dei diritti di tutti. Per agire i Forum, che si basano esclusivamente sul volontariato di persone che già si fanno carico della loro associazio-ne, hanno bisogno del riconoscimento e del sostegno di tutti; siamo certi che troveremo nel Cisvol un interlocutore attento e disponibile, nella consapevolezza che nella diversità dei ruoli l’obbiettivo della valorizzazione del Terzo Settore è fortemente condiviso.

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Volontariato 2013

Il Programma Gioventù in Azione 2007-2013 è giunto al termine, il 3 dicembre scorso il Consiglio UE ha adottato il regolamento che istituisce ufficialmente Erasmus+, il nuovo programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la forma-zione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020. Erasmus+ mira a rafforzare le competenze e la modernizzazione dell’istruzione, della formazione e del lavoro giovanile. Il programma di 7 anni avrà un budget di 14.700.000.000 euro. Ciò rappresenta un aumento del 40% rispetto ai livelli di spesa attuali e dimostra l’impegno dell’UE nell’investimento in tale settore. Erasmus+ offrirà l’opportunità di studiare e acquisire esperienza di lavoro e volontariato all’estero a oltre 4 milioni di cittadini europei. Oltre a fornire borse di studio per gli individui, Erasmus+ sosterrà partenariati transnazionali tra istituzioni e organizzazioni di istruzione, formazione e gioventù per favorire la cooperazione.Il nuovo programma si divide in 3 aree principali: “Learning mobility of individuals”, “Cooperation for innovation and Exchange of good pratices” e “Support for policy reform”, e comprende anche due azioni specifiche: “Jean Monnet” e “Sport”. Anche il Servizio Volontario Europeo sarà presente in questo nuovo programma. Il Cisvol ha accolto, dal 2010, diversi giovani motivati provenienti da tutta Europa (Ewa Mroczek, Kasia Samiec, Sylwia Siwek e Dario Garzaron) e continuerà nella progettazione anche nel nuovo programma che entrerà in vigore a gennaio 2014.Info: http://ec.europa.eu/education/erasmus-plus/

Sara Cavalli

Volontariato in Europa: cosa c’è di nuovo

Un anno di SVE al Cisvol«Volontari per costruire il nostro futuro»di Dario Garzaron, volontario SVE al Cisvol di CremonaUn anno fa non avrei mai immaginato di scrivere questo articolo. Fare il Servizio Volontario Europeo mi sembrava ancora molto difficile, anche se il Cisvol mi aveva scelto. Il mese di dicembre del 2012, mi portava la notizia che aspettavo. Da San Lorenzo del Escorial, in Spagna, la mia desti-nazione sarebbe stata Cremona. “Fortunato”. Questa é la prima parola che mi viene in mente per descrivere la mia esperienza a diretto contatto col volontariato cremonese e la realtà del volontariato nella vostra città, nella vostra provincia, nel vostro Paese che oggi sento un po’ più mia. Ma anche un po’ più uno di voi, un nuovo cremounese. Durante lo SVE si esplorano dimensioni della nostra personalità a noi sconosciute fino a quel momento: tutto quello che ti gira attorno diventa diverso, e diventa possibile creare nuovi legami con persone che, senza questa esperienza di volontariato, mai si sarebbero conosciute.Il mio progetto di volontariato era orientato alla comunicazione e alla promozione del volontariato. È per questo che, fin dall’inizio, mi sono trovato con un unico punto negativo: la poca conoscenza del mondo del volontariato da parte di una società che ogni giorno, proprio di volontariato, ha sempre più bisogno. Specialmente tra i giovani, coi quali ho avuto un contatto più intenso. Ricordo ancora la prima volta che ho parlato dello SVE agli studenti del Liceo Munari. Forse il fatto che io parlassi della mia esperienza in prima persona, senza nascondere aspetti positivi e negativi, li ha incantati. Incantati perché si sono accorti che attraverso un’azione molto semplice (aiutare l’altro in una società in cui tutti cercano sempre un tornaconto da tutto ciò che offrono), si possono sviluppare competenze ed è possibile arric-chirsi umanamente, in una società, quella degli anni 2000, all’interno della quale i più giovani faticano sempre più.

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Volontariato 2013

Caritas, le tante risposte alla crisi

Qui Crema, la diocesi in campo

Se dovessi pensare e raccontare come si è modifica-ta l’esperienza del volontariato in Caritas a Crema in questi ultimi anni ed in particolare alle conseguenze, agli effetti che la crisi economica ha avuto sull’espe-rienza di volontariato parlerei di due cose La prima riguarda in maniera inequivocabile la nasci-ta dei Centri di Ascolto parrocchiali in numerose parrocchie della Diocesi di Crema. In un periodo di difficoltà lavorativa, di difficoltà economica e con conseguenti ripercussioni anche nella buona tenuta delle relazioni sia a livello sociale sia a livello della sfe-ra familiare. I Centri di Ascolto rappresentano quindi dei luoghi, fisici, visibili sul territorio, dove tutte le persone possono rivolgersi e trovare accoglienza e ascolto fraterno per presentare situazioni di bisogno proprie e altrui, si pongono come obiettivo primario l’ascolto stesso, inteso come momento di comunio-ne e di restituzione di dignità alla persona. Si tratta di un ascolto finalizzato poi, nell’arco dei colloqui successivi, alla costruzione di un progetto condiviso, all’attivazione delle risorse individuali e della rete di solidarietà presente sul territorio. Non si tratta quin-di di luoghi finalizzati al soddisfacimento dei bisogni primari, ma di luoghi di comunione, di vicinanza, di accoglienza. In Italia i Centri di Ascolto sono nati ne-gli anni settanta, la Diocesi di Crema è stata quindi un po’ “ritardataria” da questo punto di vista, ma la crisi economica ha rappresentato un vero elemento propulsore: infatti tra il 2009 e il 2012, nell’arco di 3

anni quindi, sono nati 9 Centri di Ascolto parrocchiali coinvolgen-do 13 parrocchie e circa una 70ina di persone.

La seconda conseguenza, ri-guarda invece, maggiormente, l’esperienza della Caritas nelle strutture di accoglienza: in que-sto caso si è fatta esperienza di una nuova forma di volontariato, un volontariato, potremmo dire “terapeutico” e preventivo. L’o-biettivo iniziale era infatti quello di impiegare le persone accolte nelle strutture in piccole attività

manuali per ricambiare l’ospitalità, dare un senso ed un’utilità al proprio tempo e per evitare ricadute in problemi, ad esempio, di dipendenze. L’esperienza di volontariato con il tempo è stata poi vissuta anche come esperienza di dono offerto e non soltanto come dono ricevuto, come occasione, in qualche modo, di riscatto.Parlare di crisi economica, significa poi parlare anche di mancanza di risorse da parte delle istituzioni: per la nostra Caritas la crisi economica ha sancito definitiva-mente la chiusura dei progetti di Servizio Civile, che storicamente hanno rappresentato un “fiore all’oc-chiello” all’interno delle esperienze di volontariato in Caritas che ha coinvolto dal 2004 circa una trentina di giovani.

Va citata l’esperienza di Un cuore nuovo: un proget-to nato da una collaborazione tra il Comune di Crema e la Diocesi di Crema con la finalità di promuovere dinamiche relazionali e di solidarietà tra le famiglie quale fondamento per il bene comune.

Ultimo arrivato dei progetti Caritas il Rifugio di San Martino, un dormitorio per persone in difficoltà che si trova all’interno del centro pastorale di via Civerchi e ogni notte può accogliere 30 persone.

Miriel Campi - Caritas diocesana di Crema

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Volontariato 2013

Amis: un ponte fra studenti italiani e togolesi a cura di Sara Ferrari

Qui Casalmaggiore, parliamo di integrazione

Amis è un’associazione che si oc-cupa di cooperazione internazio-nale ed ha tra i suoi principali scopi il sostegno e la promozione della scolarizzazione di ragazzi togolesi. “In Connessione” è un progetto in favore di alunni frequentanti l’I.I.S Romani di Casalmaggiore e studenti togolesi residenti in casa Amis grazie all’ausilio dei nuovi mezzi di comunicazione, un piano che ha ottenuto un un contributo finanziario dalla Fondazione Ban-ca Popolare di Cremona. Nel 2008 Amis ha posato la pri-ma pietra di un convitto-alloggio a Hiheatro di Atakpamè in Togo. L’alloggio evita ai ragazzi che vo-gliono proseguire gli studi di per-correre ogni giorno molti chilo-metri a piedi per raggiungere il più vicino liceo. Con questo nuovo progetto in-vece si intende favorire l’acces-so alla formazione, alla cultura e allo scambio internazionale. «Una volta terminato il convitto–allog-

gio in Togo - spiegano i volontari -, e quindi messi nelle condizioni diversi studenti di poter accedere al liceo senza difficoltà di sposta-mento, abbiamo capito si poteva andare oltre il semplice sostegno economico. In particolare, abbia-mo sentito l’esigenza di contri-buire alla formazione della futura classe dirigente togolese, fornendo ai ragazzi ospitati non solo stru-menti adeguati, ma anche occa-sioni di confronto con altri coe-tanei. Il tutto grazie all’impiego di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione». Non parliamo del classico “amico di penna”. Il progetto si propone infatti di at-tuare uno scambio didattico, cul-turale e relazione tra gli studenti dell’I.I.S Romani e gli studenti di casa Amis, favorire l’integrazione tra le giovani generazioni attraver-so la conoscenza reciproca (anche se a distanza), di sperimentare e migliorare grazie allo scambio in lingua inglese le competenze già

acquisite, di offrire agli studenti un’occasione per confrontarsi sui temi della legalità, dei diritti umani e del progresso sociale. Il proget-to è caratterizzato dall’approccio proprio della “peer-education” af-finché il confronto tra i ragazzi si traduca in una modalità di appren-dimento e di maturazione efficace. Gli studenti italiani hanno già par-tecipato a un incontro di presen-tazione della realtà togolese, tenu-to dai volontari AMIS, una prima occasione di conoscenza in vista degli sviluppi futuri. I primi contatti con gli studenti togolesi serviranno per approfon-dire la conoscenza reciproca e lo sviluppo di relazioni significative tra gli studenti, mentre la seconda parte prevede anche la trattazione di tematiche curricolari comuni che potrebbero essere oggetto di valutazione. Lo scambio di infor-mazioni e comunicazioni via mail verrà effettuato prevalentemente in lingua inglese e francese.

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Volontariato 2013

Mettiamoci in gioco: una proposta educativa per prevenire i rischi del gioco d’azzardo

Qui Cremona, stop al gioco d’azzardo

Libera dà vita a un progetto in col-laborazione con Cisvol e altre real-tà della provinciaNel nostro paese, il gioco d’az-zardo patologico ha assunto una dimensione di massa che non ha quasi eguali al mondo. Entro que-sto preoccupante contesto, si col-loca la proposta educativa e for-mativa che Libera anche quest’anno propone alle scuo-le superiori del no-stro territorio.Per l’anno scola-stico 2013-2014 il Coordinamento di Libera-Cremona, grazie al contribu-to della Provincia di Cremona e di Coop Lombardia-Comitato Soci Coop Cremona e in collaborazione con Libera Lombardia, Politecnico di Milano, Legautonomie, Cisvol, Arci Cremona – e con il patroci-nio del Comune di Cremona e di ASL Cremona, ha presentato una proposta articolata in un percorso educativo e didattico destinato agli studenti delle scuole superiori di Cremona e un percorso formativo dedicato a insegnati, educatori e operatori dei servizi territoriali. Il gioco d’azzardo patologico, come ogni altra forma di dipen-denza, richiede interventi di con-trasto, di prevenzione e di cura. Per quanto concerne le misure di contrasto si rendono necessari in-terventi di carattere normativo sia statale che locale, che cominciano

a prendere corpo: tuttavia, molto resta ancora da fare per quanto concerne il piano culturale e pre-ventivo. In particolare, una forma impor-tante di prevenzione consiste nella realizzazione di percorsi educativi efficaci nei confronti di adolescenti e giovani. Si tratta di una necessità ormai urgente, come dimostra una

ricerca su bambini e adolescenti condotta da Telefono Azzurro ed Eurispes nel 2012: fra i bambini sotto gli 11 anni il 15,3% (1 su 6) ha giocato ameno 1 volta a soldi a giochi non on line e l’8 % (1 su 10) ha giocato almeno 1 volta a soldi anche online; fra i ragazzi tra i 12 e i 18 anni il 12% gioca a soldi online ed il 27% gioca a soldi non online. I laboratori nelle classi, condotti da esperti attraverso metodologie interattive, coinvolgono alcuni isti-tuti superiori di Cremona: il Liceo scientifico “Aselli”, l’Istituto “Tor-riani”, il Liceo socio-pedagogico “Anguissola” e si svolgeranno nei primi mesi del 2014. L’intervento nelle scuole sarà pre-ceduto da un importante momento

di formazione rivolto a insegnanti, educatori, operatori sanitari e so-ciali. In particolare, tale percorso formativo intende mettere in atto una fattiva collaborazione fra le progettualità della società civile (la campagna nazionale Mettiamoci in gioco promossa, tra gli altri sogget-ti, da Libera, le istituzioni locali (in particolare il Servizio Politiche So-

ciali della Provin-cia di Cremona) e il Dipartimento di Matematica del Politecnico di Mi-lano. Il seminario for-mativo costitui-sce dunque la pri-ma azione di un progetto didatti-co sperimentale che coinvolgerà – durante il pri-

mo semestre del 2014 – sei classi delle scuole secondarie di secondo grado. Il seminario consiste in due incontri di tre ore ciascuno ospita-ti nell’aula formazione del Cisvol, in via San Bernardo: il primo si è tenuto il 16 dicembre con Cristina Perilli dell’ASL Milano, autrice del libro Giocati dall’azzardo: tra ma-fie, illusioni e povertà, il secondo giovedì 9 gennaio con BetOnMath, incontro a cura del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, relatori i professori Mar-co Verani, Nicola Parolini, Chiara Andrà. Per informazioni: Coordinamento Provinciale LIBERA Cremona – [email protected]

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