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PRESS 02/2015
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Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a GinevraUn centro per la promozione della pace e della cooperazione internazionale, firmato dall'arch. Eric Ott
Nel cuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, è statacompletata la costruzione della «Maison de la Paix», un campus per 850 studenti che ospita i dipartimenti diricerca e amministrazione dell'Institut de hautes études internationales et du développement(IHEID), un importante istituto di ricerca e di formazione specializzato in relazioni internazionali.
A progettarlo è Eric Ott, dello studio elvetico IPAS Architectes, vincitore nel 2008 di un concorsointernazionale di progettazione.
© Oskar Dariz
La «Maison de la Paix» rappresenta una piattaforma importante a livello mondiale per le questioni legatealla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. Questo edificio di vetro e acciaio ha una forma particolare che ricalcail disegno di sei petali. Nel campus troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centroper il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e ilCentro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L'edificio ospiterà infine diverse altreorganizzazioni che si occupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.
Insieme, l'Istituto e i tre Centri, rendono la «Maison de la Paix» un importante polo di competenzainternazionale che rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pacee della cooperazione internazionale.
p+A newsl'attualità che riguarda l'Architettura in Italia e nel mondo, lenotizie serie e le meno serie....
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Home notizie di architettura cerca nel sito...Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra
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© Oskar Dariz
La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,vicino all'aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.L'architetto Eric Ott è stato selezionato per l'originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio econcetti dell'edificio. Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin dasubito, "Petalo" è diventato il termine per descrivere ogni parte dell'edificio.
Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una strutturamutevole, che prende vita e si evolve mano a mano che il visitatore si muove intorno ad essa. Lamolteplicità delle curve all'interno dell'edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali esuggestive.
La strutturaL'edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato datravi visibili sulla facciata a forma di croce. L'intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri diprofondità. All'ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzata grazie ad un traliccio ad arcoposto nella facciata del primo petalo. Nella sala principale, l'imponente struttura tridimensionale che poggiasu sei colonne consente panorami sconfinati. Infine, i 37 metri di luce libera che coprono le scale sotto ilquarto petalo, hanno richiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con traviHEM260 collegati attraverso ROR 323,9 x 25 mm.).
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Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 "petali" sono costituiti da acciaio S355,le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale atraliccio a croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma distrutture trasversali. Tutto l'assemblaggio è stato realizzato sul posto.
Le facciateAncora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell'intera "Casa". Oltre15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle. La facciata dell'edificio è a doppio strato. Lo strato interno èdotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, che garantisce protezione termica massima, e un sistemaautomatico che gestisce la quantità ideale di sole negli uffici, nonché un ottimale irradiamento del calore.
Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo strato da una passerella per la manutenzione, offreuno schermo acustico supplementare e protezione dall'inquinamento della ferrovia e della città.
Le facciate a doppia pelle creano un microclima interno ed una ottima qualità dell'aria indoor. Il paramentoesterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile per consentire l'accessoall'intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L'intercapedine ventilata include il dispositivo dischermatura della radiazione solare.
Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichler è in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, pesoproprio, neve, etc..) agenti sull'edificio in base alla sua ubicazione, e di proteggere l'edificio dall'ambienteesterno (variazioni di clima, intemperie,..). Viene pensato per garantire caratteristiche termiche e acusticheottimali e per assicurare la protezione dal fuoco in diverse forme.
Crediti
Project manager e committente: The Graduate Institute Architetto: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel General contractor Steiner SA Strutture d'acciaio e facciate (progettazione, costruzione e installazione):Stahlbau Pichler
Date
Concorso internazionale di progettazione, proclamazione vincitore: dicembre 2008Domanda di concessione edilizia: maggio 2010Accordo con general contractor e apertura del cantiere: luglio 2011
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Mit freundlichen Grüßen/Kind Regards/Saludos/ Meilleures Salutations/Tanti Saluti/ Met Vriendelijke Groeten
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Expo 2015. Palazzo ItaliaSPECIALE Ispirato a una
“foresta urbana”, Palazzo Italia costituisce il principale landmark dell’area Expo Milano 2015 (foto di Nemesi&Partners) Lo spazio
della comunitàa cura di Giuseppe La Franca
A pochi mesi dall’apertura di Expo Milano 2015, l’attenzione dei media continua a concentrarsi sugli aspetti
più interessanti per chi si occupa di cronaca, ma meno significativi per chi ritiene che “Nutrire il Pianeta –
Energia per la Vita” possa costituire un’occasione importante – forse la più importante – per affermare la
centralità dei valori fondamentali della storia, della cultura e dell’ingegno italiani.
Qualità dello spazio costruito, design accurato dei dettagli, ricerca e innovazione tecnologica, sostenibilità
energetica e ambientale: Palazzo Italia – vero e proprio edificio-evento - declina tutte queste caratteristi-
che secondo modalità uniche nel loro genere, frutto di un percorso progettuale integrato che ha coinvolto
professionisti, imprese e produttori. Evoluzione del progetto vincitore di un concorso internazionale di
progettazione, l’edificio (circa 12.800 metri quadrati su 6 livelli fuori terra) è situato al vertice settentrionale
del Cardo, uno dei due assi che strutturano il master plan dell’area espositiva, e costituirà il principale
landmark della manifestazione. Questo simbolo della creatività italiana contemporanea è ispirato al concetto
di comunità. La “foresta urbana” che disegna lo strato massivo esterno dell’involucro racchiude la piazza
destinata all’accoglienza dei visitatori, “cuore” simbolico e luogo di origine dell’intero percorso espositivo.
Superfici piane, inclinate e curve, strutture opache e trasparenti, l’ampia scalinata che si stacca dalla
piazza: insieme conferiscono fluidità e dinamismo agli spazi e ai percorsi che si snodano verso e attraverso
i quattro volumi edificati, che ospitano l’area espositiva (ovest), l’auditorium (sud), le attività di rappre-
sentanza e le sale meeting (est). Il progetto restituisce un organismo dinamico e vibrante, tanto complesso
nell’articolazione dello spazio architettonico quanto efficace nella sua capacità di restituire un’immagine
unitaria, avvolgente e accogliente, che esprime tutta la positività dell’esperienza – fondamentale nelle nostre
vite - dello “stare insieme”. Il progetto è connotato da un’elevata sperimentalità, che ha richiesto un’attenta
integrazione fra diverse competenze professionali e imprenditoriali. Il concept architettonico di Nemesi è
stato ingegnerizzato da Bms Progetti e da Proger, per gli aspetti strutturali e impiantistici, con la consulen-
za di Livio De Santoli per la sostenibilità. Sostenuti da un articolato scheletro strutturale in calcestruzzo
armato e acciaio, i volumi sembrano sospesi attorno alla piazza, permettendone l’accesso da tutti i fronti.
Le contenute superfici d’appoggio celano i nodi della circolazione verticale e gli spazi tecnici e di supporto.
La strategia energetica garantisce ottimali condizioni di benessere riducendo al minimo i consumi, ma
l’attenzione ai principi della sostenibilità ambientale è estesa anche all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili,
al contenimento delle emissioni e all’uso di materiali ambientalmente compatibili e riciclabili.
L’impiego di soluzioni e tecnologie costruttive uniche nel loro genere ha richiesto la partecipazione diretta
di alcune delle principali aziende italiane del settore: Italcementi e Styl-Comp Group hanno messo a punto
l’innovativa facciata in cemento biodinamico, coronata dalla spettacolare copertura vetrata fotovoltaica
affidata a Stahlbau Pichler.
SCHEDACommittente
Expo 2015
Progetto architettonico
Nemesi & Partners_Michele Molè, Susanna
Tradati
Engineering, cost management
Proger_Toni Franco Nigro, Michele Arena
Strutture e impianti
Bms Progetti_Aldo Bottini (strutture),
Nicola Malatesta, Sergio Sgambati, Luca
Stefanutti (impianti)
Sostenibilità energetica
Livio de Santoli
Consulenti
Dario Paini (acustica), Abec
(ingegnerizzazione facciate vetrate), Mario
Nanni (illuminotecnica), Systematica
(flussi),Energo (fluidodinamica), Gta
(fattibilità ambientale) Zomraude Chantal
Chalouhi (antincendio), Fsc Engineering Srl
/ Ramboll Group (fire engineering), Studio
Montanari & Partners (ristorazione)
Scavi e fondazioni
Mantovani Group
Opere edili
Italiana Costruzioni, Consorzio Veneto
Cooperativo
Involucro
Italcementi, StylComp Group
Copertura
Stahlbau Pichler
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Expo 2015. Palazzo Italia
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Una piazza per la comunitàMichele Molè è fondatore e direttore creativo
di Nemesi: «Il progetto vincitore del concorso
internazionale era caratterizzato da precise ca-
ratteristiche identitarie, ma anche da un poten-
ziale in parte inespresso. Durante il successivo
sviluppo siamo riusciti a conservare le prime
e, allo stesso tempo, a esprimere in forma più
compiuta e soddisfacente il secondo».
Attorno a quale concetto avete progettato
Palazzo Italia?
«L’idea di “comunità” ha costituito il cardine
della riflessione. La piazza – luogo dell’identità,
dell’incontro e delle relazioni – occupa il posto
centrale nella composizione architettonica.
Attorno ad essa si riuniscono i volumi che
compongono Palazzo Italia, che riporta forme
vegetali stilizzate sulle facciate come simbolo
dell’uso corretto delle risorse e condizione di una
crescita capace di restituire frutti al territorio
nel quale è radicata».
Sul fronte della sostenibilità, i risultati ottenuti
sono notevoli. «Il progetto risponde ai criteri
normativi previsti per gli edifici realizzati a
partire dal 2017. Palazzo Italia è classificabile
A+ e produce direttamente buona parte dell’e-
nergia che consuma, grazie a sistemi costruttivi
finalizzati al contenimento delle dispersioni
termiche, all’adozione di tecnologie innovative
per il condizionamento, al ricorso a strategie
bioclimatiche. Ad esempio, l’attenta definizione
volumetrico-spaziale e lo studio dei moti convet-
tivi fra interno ed esterno consente di ottenere,
in regime estivo, una temperatura dell’aria nella
piazza inferiore di 3 °C rispetto a quella esterna,
senza l’impiego di sistemi attivi di ventilazione».
In apertura, Susanna Tradati e Michele Molè (foto di Davide Milana)1 Vista a volo d’uccello da nord-ovest (foto di Nemesi&Partners) 2 Prospetto sud: le forme stilizzate assumono un valore simbolico rispetto
al tema di Expo Milano 2015 (foto si Nemesi&Partners)3 La piazza interna a Palazzo Italia è il luogo simbolico dell’idea di comunità, origine del percorso espositivo (foto si Nemesi&Partners)
La “foresta urbana” in cemento biodinamico realizza uno strato massivo esterno che ombreggia l’involucro
In copertura, le vetrate fotovoltaiche permettono lo sfruttamento dell’energia solare schermando la piazza
I pannelli di rivestimento celano anche i punti d’appoggio della struttura, che accolgono spazi connettivi e tecnici
Una scala conduce dalla piazza agli spazi interni, dedicati ad attività espositive, divulgative e di rappresentanza
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Legenda1 Scala principale d’ingresso2 Ingresso3 Spazio eventi4 Area Expo5 Area uffici6 Area delegati7 Ristorante8 Superficie comune e foyer9 Collegamenti verticali10 Area tecnica11 Terrazza
Expo Center è la sede al copertoper eventi pubblici, composta daun auditorium e da aree meeting
Lake Arena, l'ampio spazio apertodedicato alle manifestazioni collettive,conclude il Cardo in direzione nord
Palazzo Italia è l'edificioprincipale del Cardo eaccoglie le attività rivolteal pubblico della delegazioneospitante
L'Italia e i paesi partecipantisi incontrano simbolicamentenella piazza centrale, fulcrodei percorsi all'aperto
Lungo circa un chilometroe mezzo, il Decumanodistribuisce i padiglioninazionali e i cluster espositivi
Dalla Collina Mediterranea, piantumatacon vegetazione e colture tipiche, si puòosservare l'intera esposizione
L'Open Air Theatre è il polodedicato a spettacoli e concerti,dotato di un palco coperto
www.progettarearchitettura.it/51ECT
Innovazione e complessitàPalazzo Italia offre interessanti spunti anche nella speri-
mentazione di materiali e tecnologie innovative.
«Il progetto è espressione di quanto di meglio l’impren-
ditoria, la creatività e la ricerca italiane possono offrire
oggi al mondo delle costruzioni.
È il caso del cemento biodinamico, appositamente svilup-
pato da Italcementi per la realizzazione della pelle esterna,
in sinergia con Styl-Comp, che si è occupata dell’ingegne-
rizzazione e della costruzione degli oltre novemila metri
quadrati di casseforme, tutte diverse l’una dall’altra,
necessarie alla produzione dei pannelli di rivestimento.
Si tratta di un sistema in grado di offrire un’immagine
scultorea alle facciate di Palazzo Italia, qualità che si
ritrova anche nella copertura vetrata della piazza, messa
a punto e prodotta da Stahlbau Pichler impiegando su-
perfici vetrate ad alto contenuto tecnologico, dalle forme
articolate e con differenti tipologie di finitura».
Qual è la chiave di lettura di Palazzo Italia?
«Il progetto ha suscitato apprezzamenti e – com’è giusto
che sia – anche critiche, queste ultime focalizzate prin-
cipalmente sulla sua elevata complessità. Al riguardo
riteniamo che, nel nostro paese, dovremmo tutti condurre
una battaglia contro la banalità.
In questi ultimi anni il “Sistema Italia” sta conoscendo
una sorta di involuzione, soprattutto in edilizia: sembra
che non ci sia più la volontà di puntare in alto, né di darsi
obiettivi ambiziosi. Ovviamente non siamo interessati a
una complessità fine sé stessa – conclude l’arch. Molè -
ma crediamo fermamente che il portato della ricchezza e
della varietà del nostro patrimonio culturale e artistico
possa trovare nuove modalità espressive anche nell’archi-
tettura contemporanea, coniugando i tempi rapidi della
comunicazione con modalità di fruizione dello spazio
costruito che stimolano a una lettura “in profondità”».
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4 Masterplan dell’area Expo Milano 2015: l’area espositiva dedicata all’Italia è situata lungo il Cardo (foto di Nemesi&Partners)5 Assieme agli edifici provvisori, Palazzo Italia compone l’area espositiva dedicata al nostro paese (foto si Nemesi&Partners) 6 Pianta primo piano (foto si Nemesi&Partners)
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Expo 2015. Palazzo Italia
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Sinergia ingegneristicaAldo Bottini è socio fondatore della so-
cietà di ingegneria Bms Progetti, nonché
responsabile della progettazione delle
strutture e degli impianti con i soci e col-
leghi Nicola Malatesta e Sergio Sgambati.
«Per orientare il lavoro collettivo ab-
biamo definito un “brief” complesso e
articolato, al quale ci siamo attenuti
scrupolosamente. Tutti gli attori hanno
contribuito al progetto per le rispettive
competenze, secondo uno spirito di totale
consonanza metodologica, progettuale e
operativa. Il progetto non è perciò frutto
di un lavoro a “più mani”, piuttosto è il
risultato di un’unica mano che rispon-
deva agli input provenienti da diverse
intelligenze».
Quali peculiarità distinguono le strut-
ture progettate?
«Lo scheletro portante è caratterizzato da
luci libere estremamente ampie al piano
terra, ideali per conferire rappresenta-
tività e flessibilità alla piazza. I punti a
contatto con il terreno, molto distanti fra
loro, accolgono scale ed elevatori oltre
ai cavedi impiantistici, e costituiscono i
“tronchi” a sostegno di quella “foresta mi-
nerale” che compone le facciate esterne.
La struttura è formata da grandi elementi
in acciaio e in calcestruzzo realizzati in
opera e da componenti prefabbricati, allo
scopo di semplificare e velocizzare le
attività in cantiere. La progettazione ha
richiesto numerose modellazioni affinché
le geometrie rispondesse al meglio alle
esigenze statiche, senza compromessi
rispetto all’immagine architettonica
desiderata. Abbiamo perciò combinato
sistemi industrializzati con lavorazioni
d’impronta più artigianale, in modo
che le rispettive fasi potessero essere
sovrapposte dal punto di vista temporale
in corso di costruzione».
Trave reticolare di facciata
Profili metallici piolati Soletta piena gettata su predalles (spessore 200 mm)
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Attivazione termica della massaImpianto fotovoltaico
Tetto verde
Schermaturasolare
Ventilazionenaturale
Energia geotermica da acqua di falda
www.progettarearchitettura.it/XqmUT
Sistemi edilizi integratiI ridottissimi consumi energetici sono uno degli
aspetti caratterizzanti del progetto. «In tutte le
sue declinazioni la sostenibilità – argomento
centrale nell’ottica dell’intera Expo Milano 2015
- è stata il filo conduttore della progettazione.
L’elevata integrazione fra i sistemi edilizi ha co-
stituito il catalizzatore di questa concezione che,
nel caso della scelta delle tecnologie termotecni-
che, ci ha fatto propendere per un impianto ad
attivazione della massa. Si tratta di una soluzione
innovativa per il nostro paese, che presenta due
importanti vantaggi tecnici. In primo luogo la sua
realizzazione è contestuale alla costruzione dello
scheletro strutturale, e consente una riduzione
dei tempi di costruzione. I canali in alluminio
nei quali transiterà il fluido termovettore sono
infatti annegati nei getti di completamento dei
solai. In fase di funzionamento, questa tipologia
impiantistica consente di portare lentamente ma
costantemente le masse costruite alle temperature
previste. In questo modo vengono drasticamente
contenuti gli eventuali picchi di domanda energe-
tica causati dalle condizioni atmosferiche esterne,
assicurando al contempo le condizioni di comfort
termico ottimali negli ambienti ad uso continua-
tivo, a fronte di consumi contenuti rispetto ad
altre soluzioni. In pratica abbiamo dimensionato
le strutture anche in funzione del loro ruolo di ac-
cumulatori termici, mentre per la climatizzazione
della piazza è stata modellata una geometria di
pieni e di vuoti atta a favorire i flussi d’aria che
l’edificio genera nel suo rapporto con il contesto.
Questa funzione di contrasto all’effetto-serra è
stata verificata attraverso accurate simulazioni
software dei flussi aerodinamici e termici. L’in-
sieme – conclude Bottini - restituisce un edificio
estremamente performante se consideriamo la
sua destinazione d’uso».
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In apertura, Aldo Bottini, Bms Progetti1 Il disegno dinamico delle facciate, ispirato alla crescita vegetale, crea un’immagine unitaria e avvolgente (foto si Nemesi&Partners)2 Modello tridimensionale dello scheletro strutturale (foto di Bms Progetti)3 Sezione trasversale: lo scheletro portante è caratterizzato da luci libere estremamente
ampie al piano terra (foto di Nemesi&Partners) 4 Il progetto è un lavoro a “più mani” basato su un brief al quale tutti i progettisti si sono attenuti scrupolosamente (foto di Nemesi&Partners)5 Diagramma di funzionamento bioclimatico (foto di Bms Progetti)6 Trave reticolare del corpo uffici e dettagli costruttivi (foto di Bms Progetti)
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Expo 2015. Palazzo Italia
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La foresta di cementoRoberta Alfani è responsabile del team di ri-
cerca “Malte, Premiscelati e Prodotti finiti” di
Italcementi e ha diretto lo sviluppo del i.active
Biodymanic, il cemento utilizzato per la realiz-
zazione delle facciate di Palazzo Italia.
«Si tratta di un prodotto appositamente con-
cepito per rispondere alle esigenze dei pro-
gettisti, che erano alla ricerca di soluzioni per
realizzare una struttura di rivestimento sottile,
resistente e dalle forme complesse, oltre che
ambientalmente sostenibile. Abbiamo messo
a punto un materiale per usi non strutturali
caratterizzato da diverse proprietà specifiche:
elevata resistenza a flesso-trazione, fluidità
iniziale tre volte maggiore rispetto a quella di
una malta standard, composizione per l’80% di
aggregati riciclati fra cui sfridi di lavorazione
del marmo di Carrara. Lo studio di una curva
granulometrica e di additivi ad hoc restituisce
un grado di fluidità prolungata nel tempo, tale
da facilitarne una vera e propria “dinamicità”
nella distribuzione anche nelle sezioni più
sottili delle casseforme. Il risultato è un mate-
riale molto compatto, privo di vuoti ed esente
da fessurazioni, capace di assecondare forme
plastiche complesse. Grazie all’uso di materiali
riciclati di origine “nobile”, la sua superficie è
bella da vedere e da toccare. Inoltre, per effetto
del principio attivo TX Active, inoltre, svolge
un’azione fotocatalitica per l’abbattimento
degli inquinanti presenti nell’atmosfera. Come
nel caso della partecipazione all’Expo 2010 di
Shanghai con il cemento trasparente i.light,
siamo estremamente soddisfatti del lavoro com-
piuto. Il team, composto da quindici ricercatori
impegnati per oltre diecimila ore di lavoro, sta
tutt’ora collaborando con i tecnici di Styl Comp
per gli aspetti connessi alla produzione prefab-
bricata dei componenti».
www.progettarearchitettura.it/9Xqcp
In apertura, Roberta Alfani, Responsabile team di ricerca “Malte, Premiscelati e Prodotti finiti” di Italcementi(foto di Italcementi) 1 Il cemento e le casseforme utilizzate per le facciate sono stati sviluppati ad hoc da Italcementi e Syl-Comp Group (foto diNemesi&Partners)2 Realizzata con i.active Biodynamic,
Entreepic evoca un sistema vegetale simile a quello delle facciate di Palazzo Italia (foto di Mario Carrieri)3 Getto di un pannello con finitura monofacciale: i.active Biodymanic presenta una fluidità prolungata nel tempo (foto diStyl-Comp - Camillo Bonfanti)4 Particolare modanature e forature
Frammentato e caotico, il disegno si ispira a un sistema entropico-morfico dalla figuratività primitiva
La materia plasmata è il cemento premiscelato “organico” caratterizzato da inerti quali il marmo di Carrara
La selva delle linee genera alternanze fra vuoti e pieni, luci e ombre, conferendo un’immagine naturale all’installazione
Per sviluppare i 770 pannelli (circa 9.500 metri quadrati) sono stati realizzati oltre 6.000 disegni
La miscela del cemento i.active Biodymanic contiene circa l’80% da aggregati riciclati di elevata qualità
Ogni pannello misura 4 per 4 metri ed è composto da quattro layer tridimensionali
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Stilisti in 3DIvo Allas è Marketing & Sales manager di Styl-Comp Group.
«Siamo specializzati nella prefabbricazione customizzata
- il “su misura” sartoriale con la potenza dell’industria.
Approcciamo ogni realizzazione come un’opera unica
curando tutte le fasi di ingegnerizzazione, produzione e
installazione dei prodotti, in stretta collaborazione con
progettisti, imprese e fornitori dei materiali. Le tre azien-
de del gruppo hanno tutte collaborato alla commessa. Il
nostro Amministratore delegato, arch. Sergio Zambelli,
ha coordinato e indirizzato in prima persona la ricerca
delle soluzioni produttive, sviluppate dal dipartimento
di ingegneria interno diretto dall’ing. Claudio Pagani».
Quali tecnologie avete impiegato?
«La progettazione in 3D (circa 6.000 disegni realizzati,
per un totale di 770 pannelli dalla superficie complessiva
di circa 9.500 metri quadrati) consente di governare il
complesso della produzione degli elementi di facciata,
le rispettive connessioni regolabili per struttura in c.a.
o acciaio e le fasi di montaggio. Ogni pannello è stato
modellato con software specialistici e quindi avviato alla
produzione, utilizzando una tecnologia robotizzata di
derivazione nautica per ottenere dei veri e propri “stampi”
in resina sintetica. Parallelamente abbiamo messo a punto
un sistema dedicato per la miscelazione e l’iniezione. Il
processo industrializzato e l’uso di casseri dalle superfici
accurate assicura un’elevatissima qualità estetica finale
su tutti i lati dei manufatti, che presentano tipicamente
dimensioni di 4 metri per lato con differenti spessori
e con una presenza di volumi vuoti fino al 80%. Infine
abbiamo studiato le migliori modalità di posa in opera
che, data la complessità formale degli elementi e la loro
giacitura nello spazio, sarà effettuata con una macchina
espressamente concepita».
1
In apertura, Ivo Allas, Manager marketing & sales di Styl-Comp Group (foto di Styl-Comp - Camillo Bonfanti)1 Dettaglio delle connessioni regolabili sui tre assi cartesiani per l’aggancio dei moduli (foto di Ufficio Tecnico Styl-Comp Group)2 Il processo industrializzato e l’uso di casseri dalle
superfici accurate assicura un’alta qualità finale dei manufatti3 Resa estetica finale e qualità tattile della superficie si abbinano all’azione fotocatalitica del principio attivo Tx Active (foto di Styl-Comp - Camillo Bonfanti)4 Basamento stoccaggio e pannello campione5 Cantiere Styl-Comp
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www.progettarearchitettura.it/hbIEm
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Expo 2015. Palazzo Italia
Trasparenze customizzate Luca Benetti è direttore commerciale di Stahlbau
Pichler, impresa altoatesina che si è aggiudicata
l’appalto specialistico per la realizzazione della
vela di copertura, ampia circa 4.500 metri quadrati
e caratterizzata da un complesso disegno tridi-
mensionale, che raccorda i fabbricati perimetrali
esaltando la spazialità della piazza interna.
«Coniugare una forma non convenzionale con
le numerose funzioni tecniche, tipiche di una
superficie trasparente (protezione dagli agenti
atmosferici, illuminazione e ventilazione naturali,
tenuta termica, produzione di energia, etc.), ha
costituito la sfida principale di questa commessa.
Abbiamo puntato soprattutto sulla messa a punto
dell’interfaccia fra i sottosistemi strutturale e di
rivestimento, con una soluzione customizzata
che risolve sia le problematiche legate all’uso di
lastre trasparenti dalla forma quadrangolare,
molte delle quali piegate in una e anche in due
direzioni, sia la necessità di facilitarne la rego-
lazione in cantiere. Si tratta di elementi puntuali
– una combinazione di componenti in acciaio e in
alluminio estruso - che consentono di calibrare la
posizione di ciascun pannello vetrato in rapporto
agli altri e alla struttura in acciaio che li sostiene
tutti, nel rispetto delle tolleranze caratteristiche
di ciascun materiale. Il “momento della verità”
nello sviluppo del progetto costruttivo è stato la
realizzazione di un mock-up di dimensioni ade-
guate, completato nell’estate scorsa. Progettisti,
direzione lavori e i tecnici delle altre imprese
hanno potuto verificarne in prima persona la
resa estetica, la funzionalità e le prestazioni
attese. L’aspetto più significativo del percorso
finora compiuto è stato sicuramente lo spirito di
fattiva collaborazione fra i diversi attori coinvolti,
perciò guardiamo con fiducia all’ultima fase – la
realizzazione in opera – che inizieremo a breve».
www.progettarearchitettura.it/YGQ7E
Legenda1 Lastra stratificata vetro extrachiaro: temperato Hst (12 + 0,76 pvb + 10 mm), indurito e interposizione celle fotovoltaiche2 Lastra esterna selettiva: temperato Hst (8 + 0,76 pvb + 8 mm) interposizione celle fotovoltaicheIntercapedine (18 mm) con argon 90%Lastra interna: stratificato temperato Hst (6 + 0,76 pvb + 6 mm) indurito3 Orditura primaria, tubolare superiore4 Routulle customizzate5 Distanziatore d’appoggio (80 x 75 mm) profilo a U – Unp 80x45x66 Sigillatura in silicone resistente ai raggi ultravioletti7 Orditura secondaria8 Orditura primaria, tubolare inferiore9 Puntone verticale
In apertura, Luca Benetti, Direttore commerciale Stahlbau Pichler1 Prova in stabilimento2 Dettaglio della struttura metallica spaziale, con
individuazione dei principali componenti portanti (foto di Stahlbau Pichler)3 Dettaglio del nodo tipo fra vetro fotovoltaico in vetro camera (a sinistra) e vetro fotovoltaico
stratificato (a destra) (foto di Stahlbau Pichler)4 Modello tridimensionale della struttura di copertura con evidenziati i punti d’appoggio (foto di Stahlbau Pichler)
Puntone verticale piatto sagomato
Orditura primaria, tubolare inferiore (sezione circolare diametro 168 mm)
Orditura secondaria (sezione circolare diametro 168 mm)
Routulle customizzate in acciaio inox
Orditura primaria, tubolare superiore (sezione circolare diametro 168 mm)
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[email protected] 64 03/12/14 11:49
Con questo articolo tratteremo gli obblighi ai quali i soggetti coinvolti inun’opera devono ottemperare ai sensi della normativa nazionale per i prodotti dacostruzione (Ntc 2008) e del Regolamento Europeo delle Costruzioni (Cpr305/2011).
La Torre Diamante a Milano. ©Stahlbau Pichler.
Si riportano a titolo esemplificativo, nella figura 2, i soggetti che possono esserecoinvolti nella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera; ciascuno diessi è tenuto a ottemperare a doveri e obblighi ben precisi.Si evince che l’acciaio è un materiale sicuro in quanto la tracciabilità delprodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.
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Acciaio | Norme tecniche per le costruzioni e Cpr 305/2011
La tracciabilità dei prodotti in acciaioNella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera i soggetti coinvolti devonoottemperare, ai sensi della normativa nazionale per i prodotti da costruzione e delRegolamento Europeo delle Costruzioni, a doveri e obblighi ben precisi. Circa l’acciaio,la tracciabilità del prodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.di Redazione | 4 febbraio 2015 in Materiali&Sistemi, Strutture · 0 Commenti
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Schema dei soggetti coinvolti nella fornitura di prodotti per la realizzazione di un’opera.
NORMATIVE PER I PRODOTTI AD USO STRUTTURALESi riportano alcune delle principali normative armonizzate che riguardano iprodotti strutturali in acciaio.Per i prodotti laminati a caldo: Uni En 10025-1:2005, Prodotti laminati acaldo di acciai non legati per impieghi strutturali. Condizioni tecniche difornitura.Per i prodotti tubolari: Uni En 10210-1:2006, Profilati cavi finiti a caldo diacciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali. Condizioni tecniche difornitura; Uni En 10219-1:2006, Profilati cavi formati a freddo di acciai non legatie a grano fine per strutture saldate – Condizioni tecniche di fornitura.Per la bulloneria strutturale: Uni En 14399-1:2005 Bulloneria strutturale adalta resistenza a serraggio controllato – Parte 1: Requisiti generali; Uni En15048-1:2007 Bulloneria strutturale non a serraggio controllato – Parte 1:Requisiti generali.Per gli acciai inossidabili: Uni En 10088-4:2009 Acciai inossidabili – Parte 4:Condizioni tecniche di fornitura dei fogli, delle lamiere e dei nastri di acciaioresistente alla corrosione per impieghi nelle costruzioni; Uni En 10088-5:2009Acciai inossidabili – Parte 5: Condizioni tecniche di fornitura delle barre,vergelle, filo, profilati e prodotti trasformati a freddo di acciaio resistente allacorrosione per impieghi nelle costruzioni.Per i pannelli coibentati autoportanti: I pannelli coibentati vengonorealizzati secondo la seguente normativa di riferimento e devono avere lamarcatura Ce, per essere utilizzati nelle costruzioni: Uni En 14509:2013Pannelli isolanti autoportanti a doppio rivestimento con paramenti metallici –Prodotti industriali – Specifiche.
Travi | Prodotti laminati a caldo. ©ArcelorMittal
La normativa riserva particolare attenzione all’esecuzione di strutture inacciaio: Uni En 1090-1:2012 Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio –Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali(periodo di coesistenza fino al 1 luglio 2014). Normativa alla quale dovrannosottostare per esempio i profili sottili e le lamiere grecate, che dovrannoessere marcati Ce a partire dal 1 luglio 2014.
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Da sottolineare che la normativa italiana prevede che la materia prima dautilizzarsi per la realizzazione di questi profili deve essere prodotta inottemperanza alle seguenti normative armonizzate:
Uni En10025-1:2005, Prodotti laminati a caldo di acciai non legati perimpieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura; (prodotti con obbligo dimarcatura Ce per la commercializzazione).
Uni En10346:2009, Prodotti piani di acciaio rivestiti per immersione a caldoin continuo – Condizioni tecniche di fornitura.
Uni En10149-1:1997, Prodotti piani laminati a caldo di acciai ad alto limite disnervamento per formatura a freddo. Condizioni generali di fornitura.
I prodotti piani realizzati ai sensi delle norme Uni En 10346:2009 e Uni En10149-1:1997 non sono obbligati ad avere la marcatura Ce; l’uso strutturale èconsentito con il benestare del Cslp – Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici -,mediante il relativo Attestato di Qualificazione.
MARCATURA CE PER I PRODOTTI IN ACCIAIO PER USO STRUTTURALELe norme armonizzate, superato il periodo di coesistenza, diventanoobbligatorie e occorre quindi apporre sul prodotto la relativa marcatura Ce perla libera circolazione nel Mercato Europeo. Ciascuna norma armonizzatacontiene il cosiddetto «Allegato za» che identifica i paragrafi della norma cheappartengono alla parte «armonizzata» della norma stessa e che quindidiventano cogenti ai sensi del Reg.(Ue) 305/2011 (già per la Dir. 89/106/Cee)
Pannelli coibentati autoportanti. © Rw Panel
I prodotti da costruzione, fino al 2011, sono stati regolamentati dalla DirettivaEuropea 89/106/Cee (Cpd, recepita in Italia con il Dpr n.246/93, modificato poidal Dpr 499/97). Questa Direttiva, che ha accompagnato il mondo dell’ediliziaper più di venti anni, è stata sostituita dal nuovo Cpr, acronimo di«Construction Products Regulation» ovvero «Regolamento Europeo per iProdotti da Costruzione» n. 305/2011. Essendo un Regolamento Europeo èdivenuto automaticamente applicabile e interamente attuativo in tutti gli Statimembri dell’Unione a partire dal 1 luglio 2013.Da sottolineare che il Nuovo Regolamento (Cpr) ha inteso chiarire i concettibase della marcatura Ce, donando una maggiore attendibilità al sistemaattraverso l’imposizione di requisiti più rigorosi. Oggi il Regolamento introduceun concetto nuovo: all’articolo 1 vengono fissate le condizioni per l’immissionesul mercato dei prodotti da costruzione, stabilendo disposizioni armonizzateper la descrizione delle prestazioni dei prodotti in relazione alle lorocaratteristiche essenziali e all’uso della marcatura Ce.
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Expo 2015: l'architettura del PadiglioneItalia
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A maggio prenderà il via l 'Expo 2015, l’esposizione universale diMilano dove i 150 Paesi circa presenti, si occuperanno di come nutrireil Pianeta nei prossimi anni.
Dal primo maggio al 31 ottobre 2015 Milano diventerà una vetrinamondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologieper dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantirecibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta edei suoi equilibri.
Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi eOrganizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatoriattesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante chesi terrà nel nostro Paese.
Il progetto del Padiglione Italia
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Il progetto del Padiglione Italia
I l proget to del Padigl ione I ta l ia è i l r isul tato di un concorsointernazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 S.p.A.nell’Aprile 2013; su 68 studi partecipanti, è risultato vincitore il progettodi Nemesi&Partners realizzato con Proger e BMS Progetti per la parteingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. LivioDe Santoli per la sostenibilità dell’edificio.
Il Padiglione Italia prevede la realizzazione di Palazzo Italia (circa13.200 mq su 6 livelli fuori terra) e degli edifici temporanei del Cardo(circa 13.700 mq su 3 livelli fuori terra).
L'interno del padiglione Italia
Il progetto è connotato da una forte sperimentalità; l’architettura diNemesi, c o n t r a d d i s t i n t a d a p r o g e t t i u n i c i c o nattenzione all’innovazione tecnologica e approccio sostenibile, fannodel Padiglione Italia il simbolo della grande fabbrica creativacontemporanea.
L'architettura di Palazzo Italia
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L'architettura del padiglione Italia
Palazzo Italia è ispirato a una “foresta urbana” ; la “pelle” ramificatadisegnata dallo Studio Nemesi come involucro esterno dell’edificioevoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso.
La struttura del Padiglione Italia
La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e dipieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda ad opere diLand Art.
Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi è partito dall’idea dicoesione, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato sensodi comuni tà e di appar tenenza. L ’energia del la comuni tà èrappresentata dalla piazza interna; cuore simbolico e partenza delpercorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che dannoforma a Palazzo Italia.
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La struttura di Palazzo Italia
I volumi architettonici, metafora di grandi alberi, presentano degliappoggi massivi a terra che simulano delle grandi radici che affondanonel terreno; gli stessi volumi, visti dalla piazza interna, aprendosi eallungandosi verso l’alto si liberano come chiome attraverso la grandecopertura vetrata.
A dar risalto alle forme scultoree di Palazzo Italia è la ricca t ramaramificata dell’involucro esterno . Per il design di questa “pelle”Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica ed originale cheevoca l’intreccio casuale di rami, dando vita a un’architetturanell’architettura.
L'organizzazione di Palazzo Italia
Nemesi ha immaginato il percorso espositivo di Palazzo Italia come unagraduale scoperta e conquista delle forme e dei contenuti di questaarchitettura-paesaggio.
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Il percorso inizia nella piazza interna, grande hall di accoglienza deivisitatori, dove superfici inclinate e curve conferiscono fluidità edinamismo alle volumetrie architettoniche disegnando uno spaziosuggestivo.
Palazzo Italia comprende : spazi per eventi al piano terra e ai livellisuperiori spazi espositivi, di rappresentanza, per conferenze/meeting,per ristorazione, tra cui un ristorante VIP posto al quarto livello e unaterrazza panoramica. L’edificio ospiterà spazi istituzionali e dirappresentanza del Governo Italiano, eccellenze del Made in Italy.
Padiglione Italia: approccio sostenibile e innovativo
Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepitocome edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetrofotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovocemento per l’involucro esterno.
L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, sarà costituita da900 pannelli di cemento “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TXActive brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, ilprincipio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinantipresenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così aliberare l’atmosfera dallo smog.
La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parteprovenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, checonferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali.
La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale chepresenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di formecomplesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.
I pannel l i per l ’ involucro es terno , pezzi unici diversi tra loro,verranno realizzati con la tecnologia di Styl-Comp.
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A copertura di Palazzo Italia Nemesi ha progettato una “ vela” daldesign innovativo che verrà realizzata da Stahlbau Pichler. Unacopertura che interpreta l’immagine della chioma di una foresta;caratterizzata da vetro fotovoltaico e da campiture geometriche per lopiù quadrangolari, sia piane che curve, assieme all’involucro ramificatodell’edificio è espressione d’innovazione sia in termini di progettazioneche di tecnologia.
Per saperne di più vai su Padiglione Italia 2015
Credits:
Foto di Nemesi & Partners
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Tags: • city life • expo 2015 • milano • nemesi & partners • padiglione italia • palazzo italia
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Startseite » Wirtschaft » Lokal Artikel vom Dienstag, 3. Februar 2015
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Klare Signale von der Politik gefordertSüdtirols Jugend ist gut ausgebildet, innovativ und motiviert. Viele interessieren sichfür die Selbständigkeit. „Was es braucht sind klare Signale der Politik an diese Jugend,denn sie ist der Innovations-Motor für die Zukunft“, sind sich die Vertreter der JungenWirtschaft einig.
Die Vertreter der Jungendorganisationen haben hierzu klare Vorstellungen, die ineinem Konzept festgehalten sind. Nun geht die Gruppe einen Schritt weiter.
„Bei einem gemeinsamen Tag unter dem Motto „Junge Wirtschaft im Gespräch“suchten wir den Austausch mit wichtigen Akteuren in Südtirol, um über unsereAnliegen zu diskutieren und diese in der Praxis weiterzudenken“, erklärt AndreasMair, Landessekretär der Südtiroler Bauernjugend. Neben dem Besuch des TISinnovation park, standen eine Aussprache bei der Handelskammer und derBesuch des Unternehmens Stahlbau Pichler auf dem Programm.Unterstützung in Beratungen und Kompetenzen
Das Konzept der Jungen Wirtschaft stellt weniger die finanzielle Förderung vonjungen Unternehmern in den Mittelpunkt, als vielmehr die Unterstützung in eineumfassende Beratung. „Jeder Neugründer oder Übernehmer braucht eineumfassende Beratung bei finanziellen, steuerlichen und rechtlichen Aspekten,aber auch bei der Erarbeitung des Businessplans“, erklärt Thomas Moriggl,Präsident der Gruppe der Jungunternehmer im Unternehmerverband Südtirol.
„Mit einem Voucher-Heft könnten die Jungunternehmer diese Beratungsangebotebei den verschiedenen Stellen völlig unkompliziert einlösen“, ergänzt JasminFischnaller, Vorsitzende der Junghandwerker.
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EDILIZIA, ARCHITETTURA, OPERE PUBBLICHE
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Un nuovo Padiglione arricchiscel’Acquario di Genova
Figg. 1, 2 – Il nuovo Padiglione,con una lunghezza di 94 m, 28di larghezza e 23 di altezza, èstato costruito ingalleggiamento nel bacino dicarenaggio nel porto di LaSpezia e trasportato al cantieredi Genova Voltri per i lavori dicompletamento. Solo in unsecondo tempo, quandol’opera era ormai quasicompleta, è giunto nel PortoAntico di Genova, dove è statozavorrato. In seguito, è stataeffettuata la realizzazione deicollegamenti con l’Acquarioesistente e con la Nave Blu.
Tale realizzazione, progettata da Renzo Piano, si inte-gra alla perfezione nel complesso del Porto Antico, grazie asuperfici vetrate del lato sud ed all’altezza del percorso visi-
Ha da poco visto la luce un importante ampliamento del-l’Acquario di Genova: il nuovo Padiglione dei Cetacei, posto tral’acquario e la Grande Nave Blu, oggi Padiglione Biodiversità.
2
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4 INOSSIDABILE 199
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tuiti dall’unione di due profilati aperti (55 per 12 mm) in ac-ciaio inox EN 1.4401; i traversi secondari, anch’essi realizzaticon lo stesso materiale, presentano dimensioni di 5 per 12mm e 32 per 12 mm. La facciata viene completata da una ve-trocamera costituita da una lastra esterna in vetro extrachia-ro, da un’intercapedine di 20 mm riempita di gas Argon e dauna lastra interna a bassa emissività in vetro extrachiaro.
Il percorso di visita è strutturato su due livelli e consente alpubblico di osservare gli animali sia dall’alto sia da una prospet-tiva subacquea. Al piano superiore è stata posta una piattaformaa cielo aperto, progettata per i visitatori con disabilità motorie,che possono, quindi, ammirare la vasca a pochi passi dai delfini.
Poi, dopo circa 50 metri di percorso, il pubblico può ac-cedere al Padiglione Biodiversità, attraversato il quale rientranel Padiglione dei Cetacei passando all’interno di un tunnelvetrato lungo circa 15 metri. Esso, grazie alla sua forma cur-va, si addentra in parte nel volume della vasca espositivaprincipale, per la gioia dei visitatori, a cui è data la possibilitàdi godere di incantevoli scorci della vita acquatica, con i del-fini che nuotano anche al di sopra della testa dei visitatori.
I riferimenti agli articoli sono a pag. 15
Fig. 3 – Vista interna delPadiglione dei Cetacei, in cui ivisitatori possono addentrarsiper ammirare da vicino la vitadei delfini.
Fig. 5 – Un particolare deiserramenti, tutti realizzati inacciaio inossidabile EN 1.4401(AISI 316) in una foto risalentealla fase di lavorazione.
tabile, che si eleva di appenatre metri al di sopra del livellodel mare. Vi sono quattro va-sche a cielo aperto (suddivisein vasca espositiva principale,nursery, vasca medica e va-sca curatoriale), in grado diospitare fino a dieci delfini.
Il nuovo Padiglione è co-stituito da 1.000 m di facciatecieche, con pannellature incalcestruzzo e 1.700 m circadi facciate vetrate. La facciatacontinua è vincolata alle strut-ture portanti attraverso staffein acciaio e si sviluppa conmontanti principali costituitidall’unione di due profilati chemisurano 55 per 12 mm inprofili aperti in acciaio inossi-dabile EN 1.4401 (AISI 316); itraversi principali sono costi-
Fig. 4 – Una foto esterna delPadiglione, in cui è visibile ilparapetto, anch’esso realizzatoin acciaio inossidabile EN1.4401 (AISI 316).
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GIULIA MATTIOLI (NEXTA) 19/02/2015
E’ uno dei progetti più attesi di EXPO 2015, rappresentante del nostro paese e
vero e proprio landmark all’interno dell’area espositiva: il Padiglione Italia sta
sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMSProgetti (per la parte ingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con ilprof. Livio De Santoli (per quanto riguarda la sostenibilità). Situato lungo ilCardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l’area di EXPO, il
Padiglione Italia si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei delCardo. Ma è Palazzo Italia il vero protagonista, emblema di innovazionetecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbrica creativa che ha fattodella sostenibilità un tratto distintivo.
Dal punto di vista architettonico, lo Studio Nemesi ha concepito un involucro,
una ‘pelle’ che avvolge l’edificio come una foresta urbana, quasi un groviglioorganico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso diprotezione, coesione e forza, e con volumi architettonici che ricordano i grandialberi, gli appoggi che evocano grosse radici e, da alcune prospettive, le formeche appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla natura fa
omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energiaquasi zero, grazie all’utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitichedell’involucro esterno.
L’intera superficie del palazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di
cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principio attivo TX Active brevettato daItalcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agenti inquinantiatmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l’aria circostante dallosmog. La malta è composta per l’80% da aggregati riciclati, parte dei qualiprovengono da sfridi di lavorazione di marmo di Carrara, elemento checonferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l’involucro esterno, pezziunici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Perquanto riguarda l’energia, la ‘chioma’ che sovrasta il palazzo come copertura è
realizzata da Stahlbau Pichler, e si tratta di vetro fotovoltaico. Infine, per
sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernario vetrato diforma conica sospeso sulla piazza interna dell’edificio, che irradia la stessa e le la
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Progettista: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel
Luogo: Ginevra, SVIZZERA
Committente: Steiner SA
Superficie di intervento: 38.000 mq
Foto: Oskar Dariz
Azienda Fornitrice: STAHLBAU PICHLER
Cronologia realizzazione: 2008-2014
Maison de la Paixè è un progetto architettonico cuore del Campus de la Paix e rappresenta una piattaformaimportante a livello mondiale per le questioni legate alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. L’obiettivo dellaConfederazione di rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospitante organismi ed eventi internazionali trovaconcretezza in progetti d’infrastruttura come questo che consolidano l’offerta “intellettuale” di Ginevra.
Questo edificio spettacolare di vetro con una forma particolare che ricalca il disegno di sei petali, situato nelcuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, nasce peraccogliere i dipartimenti di ricerca e amministrazione dell’IHEID, oltre che un campus per gli 850 studenti, primasparsi in tutta la città. Inoltre, qui troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro per ilcontrollo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il Centro
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internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L’edificio ospiterà infine diverse altre organizzazioni che sioccupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.Insieme, l’Istituto e i tre Centri, rendono la Maison de la Paix un importante polo di competenza internazionaleche rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pace e della cooperazioneinternazionale.La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,vicino all’aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.A seguito di un concorso internazionale di architettura, l’architetto Eric Ott (IPAS, Neuchâtel) è statoselezionato per l’originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio e concetti dell’edificio.
Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin da subito,”Petalo” èdiventato il termine per descrivere ogni parte dell’edificio.La leggerezza del volume dell’edificio dunque si materializza in petali diversi tutti riposti su un unico basamento.Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una strutturaspettacolare ed elegante, che prende vita e si evolve a mano a mano che il visitatore si muove intorno ad esso.
La molteplicità delle curve all’interno dell’edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali esuggestive.
Gli ambienti più suggestivi sono l’auditorium Ivan Pictet, la scala a chiocciola nell’atrio del primo petalo e la leconnessioni curve tra i due livelli della libreria. Oltre al movimento apportato all’intero complesso, questi spazi
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conferiscono all’edificio una forte identità basata su di una notevole armonia.
L’area riservata per l’Istituto comprende:
600 posti dell’auditorium Ivan Pictet, suddivisibile in due sale più piccole da 400 e 200 posti
Un auditorium da 100 posti
La Biblioteca Kathryn e Shelby Cullom Davis, che copre 4.500 mq su due livelli con 330 postazioni dilavoro
11 aule e 10 sale per seminari
Una caffetteria con 170 posti, nonché una terrazza con 60 posti a sedere
L’edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato da travivisibili sulla facciata a forma di croce. L’intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri di profondità.All’ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzatagrazie ad un traliccio ad arco posto nellafacciata del primo petalo. Nella sala principale, l’imponente struttura tridimensionale che poggia su sei colonneconsente panoramisconfinati. Infine, i 37 metri diluce libera che coprono le scale sotto il quarto petalo, hannorichiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con travi HEM260collegati attraversoROR 323,9 x 25 mm.).
Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 “petali” sono costituiti da acciaio S355,le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale a traliccioa croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma di strutturetrasversali.
Tutto l’assemblaggio è stato realizzato sul posto.
La struttura
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19/06/2007 AZIENDE
Nuova sede Stahlbau Pichler: grandisuperfici e spazi luminosi
Il complesso, che si sviluppa suuna superficie coperta di 8240metri quadri, comprende lapalazzina degli uffici articolata susette piani e l’officina su due...
Ancora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell’intera “Casa”.Oltre 15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle.
La facciata dell’edificio è a doppio strato. Lo strato interno è dotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, chegarantisce protezione termica massima, e un sistema automatico che gestisce la quantità ideale di sole negliuffici, nonché un ottimale irradiamento del calore. Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo stratoda una passerella per la manutenzione, offre uno schermo acustico supplementare e protezionedall’inquinamento della ferrovia e della città. Le facciate a doppia pelle sono ideali per creare un microclimainterno ed una qualità dell’aria indoor migliore rispetto ad un sistema di rivestimento tradizionale: costituendouna doppia pelle, il paramento esterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile perconsentire l’accesso all’intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L’intercapedine ventilata includeil dispositivo di schermatura della radiazione solare.
Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichlerè in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, pesoproprio, neve,…) agenti sull’edificio in base alla sua ubicazione, proteggere l’edificio dall’ambiente esterno(variazioni di clima, intemperie,..), garantendo che non ci siano per esempio infiltrazioni di acqua e garantisce lemigliori caratteristiche termiche e acustiche, assicura la protezione dal fuoco in diverse forme e le sueprestazioni durano nel tempo conferendo all’edificio un determinato valore estetico nel rispetto della suafunzionalità.
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Le facciate
Notizie di STAHLBAU PICHLER
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Obiettivo Efficienza Energetica 2011 - a cura dell'Unita' UTEE [email protected]
Realizzato da ENEA - Unita' Comunicazione con Auxidium© CMS
23 febbraio 2015
Vi segnaliamo
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Padiglione Italia, l'ecosostenibilità ad EXPO 2015Il progettosostenibiledella grandestrutturadedicataall'Italia(Lastampa.it) diGiulia Mattioli - E'uno dei progetti piùattesi di EXPO2015,rappresentante delnostro paese evero e propriolandmark all'internodell'areaespositiva: ilPadiglione Italia sta
sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMS Progetti (per la parteingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con il prof. Livio De Santoli (per quanto riguarda lasostenibilità). Situato lungo il Cardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l'area di EXPO, ilPadiglione Italia si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei del Cardo. Ma è Palazzo Italia ilvero protagonista, emblema di innovazione tecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbricacreativa che ha fatto della sostenibilità un tratto distintivo. Dal punto di vista architettonico, lo StudioNemesi ha concepito un involucro, una 'pelle' che avvolge l'edificio come una foresta urbana, quasi ungroviglio organico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso di protezione, coesione eforza, e con volumi architettonici che ricordano i grandi alberi, gli appoggi che evocano grosse radici e,da alcune prospettive, le forme che appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla naturafa omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energia quasi zero, grazieall'utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitiche dell'involucro esterno. L'intera superficie delpalazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principioattivo TX Active brevettato da Italcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agentiinquinanti atmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l'aria circostante dallo smog. Lamalta è composta per l'80% da aggregati riciclati, parte dei quali provengono da sfridi di lavorazione dimarmo di Carrara, elemento che conferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l'involucro esterno,pezzi unici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Per quanto riguardal'energia, la 'chioma' che sovrasta il palazzo come copertura è realizzata da Stahlbau Pichler, e si trattadi vetro fotovoltaico. Infine, per sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernariovetrato di forma conica sospeso sulla piazza interna dell'edificio, che irradia la stessa e le la scalacentrale nelle ore diurne.
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News
La costruzione in acciaio fa il suoingresso a MADE expo24 febbraio 2015
Fondazione Promozione Acciaio ha riunito 19 realtà aziendali del comparto per
dare spazio e visibilità ai più importanti progetti realizzati con l’acciaio in
occasione di Expo 2015
Per la prima volta la Fondazione Promozione Acciaio insieme a 19 aziende del
comparto acciaio parteciperà a MADE expo presso il polo fieristico di Rho: questa
sarà l’occasione per il settore dell’acciaio di mostrare al mondo la propria forza,
aprendo proprio con questa prima presenza alla exhibition milanese l’anno
dell’Expo 2015 di cui questo materiale si è rivelato l’indiscusso protagonista.
L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a
grandi opere infrastrutturali e industriali, è stato scelto per la realizzazione del
costruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito dei
padiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale.
Quando si parla di innovazione, bellezza e sostenibilità, cuore del messaggio di
questa edizione di Made expo, l’acciaio trova un perfetto inserimento per quelle che
sono le sue caratteristiche prestazionali: la sostenibilità, la rapidità costruttiva, la
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Lo studio di Simone Micheli ha realizzatoun'operazione di interior design e illuminazioneper i nuovi uffici e lo show... See More
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durabilità, la sicurezza antisismica, la flessibilità, la leggerezza e l’economicità.
Il Progetto Isola d’Acciaio riunisce importanti realtà del settore delle costruzioni in
acciaio:
– Associazione Italiana Zincatura (associazione)
– Arcelotrmittal Commercial Italy srl (produttore)
– Assofermet (associazione)
– BLM Group – Adige Sys spa (tecnologia taglio laser)
– Commerciale Siderurgica Bresciana spa (distribuzione)
– Duferdofin Nucor srl (produttore)
– Gruppo Beltrame AFV Acciaierie Beltrame spa (produttore)
– Knauf di Lothar Knauf sas (produttore)
– Nord Zinc spa (tecnologie durabilità)
– Tenaris – Dalmine (produttore)
– TTM Laser spa (tecnologia taglio laser)
– CMS srl – Costruzioni Metalliche Santonicola (costruttore metallico)
– Cogi srl (costruttore metallico)
– Giugliano Costruzioni Metalliche srl (costruttore metallico)
– ILK srl (costruttore metallico)
– Lorenzon srl Engineering & Technology (costruttore metallico)
– M.B.M. spa (costruttore metallico)
– Stahlbau Pichler (costruttore metallico)
Presso il Padiglione 1 Stand G27/H28 si potranno visionare i progetti in anteprima,
con approfondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realtà
aumentata che permetterà di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la
disponibilità a fissare incontri con i protagonisti di questi interventi che potranno
esporre e analizzare nel dettaglio gli studi alla base di ogni intervento.
Tag: acciaio Expo 2015 MADE expo milano
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IperPoli di Trento, Stahlbau Pichlerpartner del progettoL'azienda ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaioper le strutture, un intervento per l’involucro e le strutture metallichea sostegno dell’ascensoreMartedì 24 Febbraio 2015
opo quasi un anno dall'inizio dei lavori di demolizione di un vecchiocapannone di Trento Nord, è stato inaugurato in questi giorni il nuovo storePoli, che da anni opera nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. Unipermercato che presenta l’impianto integrato a CO2 più grande d’Italia, 648
pannelli fotovoltaici a produrre 230.000 kw, 803 apparecchi a led, 2500 mq di superficie;un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720.000 oredi lavoro.
SOTTOSTRUTTURA METALLICA PER L'IMPIANTO FV. Di questo progetto ha fatto parteanche Stahlbau Pichler che ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaioper le strutture e un intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche asostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consistedi un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato ed unprimo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo pianol'azienda ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata perl’impianto fotovoltaico. L’opera dunque si sviluppa con struttura composta acciaio-calcestruzzo per il primo ed il secondo impalcato e della struttura metallica incopertura.
PROVE DI RESISTENZA. L'azione della neve e quella del vento sono state studiate sucopertura, impianto fotovoltaico e solaio; ampi studi sono stati effettuati sullaresistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al
BREVI
CALABRIA, BANDO DA 40 MILIONI PER LA MESSAIN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Rivolto ai comuni e alle province, l'avviso pubblicopunta alla alla sicurezza antisismica, all'efficienzaenergetica e alla dotazione tecnologica delle scuolecalabresi
MARCHE, ARRIVA IL CONTRATTO DIAPPRENDISTATO PER I PROFESSIONISTIPRATICANTI Presentato l’accordo siglato tra Regione Marche eConfprofessioni Marche per la disciplina dell'altoapprendistato per l'accesso alle professioniordinistiche
STRADA DI SCORRIMENTO A MARE DI GENOVA,NUOVI INTERVENTI PER UN INVESTIMENTO DI130 MLN Quasi la metà ancora da realizzare a caricodell’accordo di programma di Cornigliano del 2010
PREVENZIONE SISMICA, ASSEGNATI DALLAGIUNTA REGIONALE UMBRA OLTRE 600MILAEURO PER EDIFICI PRIVATI Le domande prevenute erano 64, i fondi sono statiassegnati alle prime 26 in graduatoria
PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA, LEPROTESTE DELLE ASSOCIAZIONIAMBIENTALISTE Fai, Legambiente, Wwf Italia e Italia Nostra hannodichiarato il proprio sconcerto di fronte alleproposte di emendamento al piano paesaggisticodella Toscana
In Calabria il primo impianto ibrido ammesso agli incentivi ...
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passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Le travi compostedel 1° impalcato sono travi del tipo Slim Floor, modellate come travi continue con 6campate. La trave sopra il portone, viene calcolata come trave con singola campata. Letravi composte del 2° impalcato sono dimensionati come travi a singola campata. Lelastre alveolari si appoggiano sulla flangia superiore della trave in acciaio.
INVOLUCRO. Per quanto concerne l’involucro, sempre affidato a Stahlbau Pichler, siritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona Sud e nellazona Est e nell’ingresso principale della zona Ovest, ove sono stati scelti serramenti anastro. Facciate a montanti e traversi sono state montate anche nella palazzinadedicata ai negozi. Laddove si trovano le strutture metalliche a supporto dell’impiantofotovoltaico nella zona di perimetro sono state installate velette costruite conAquapanel e laterali in Alucobond per dare al contempo stabilità e flessibilità. Perterminare, il rivestimento è stato realizzato con pannello sandwich e pannello in pvc. Alprimo piano le facciate sono completate con lamiere Fils in alluminio preverniciate,allocate sopra i pannelli sandwich.
STRUTTURA PER L'ASCENSORE. La struttura metallica, realizzata da Stahlbau Pichler,posta a sostegno dell’ascensore è stata saldata senza giunti e predisposta con vetri dicoronamento per lasciare l’ascensore a vista.
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Redazionale L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015
L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015Fondazione Promozione Acciaio lancia 'Steel feeds innovation', spazio speciale al MADE Expo 2015 perscoprire i padiglioni in acciaio per l'Esposizione Universale
La costruzione in acciaio 'debutta' ufficialmente a MADE Expo 2015 (Fiera Milano Rho,18-21 marzo 2015). Riunite da Fondazione promozione acciaio, 19 aziende attive nelcomparto saranno presenti alla prossima edizione del MADE nel progetto 'Steel FeedsInnovation', un'Isola dell'acciaio realizzata in un anno cruciale per il materiale, protagonistaassoluto di moltissime costruzioni realizzate per Expo 2015. Ad esempio la Vela dicopertura di Palazzo Italia, il Padiglione della Santa Sede, le Tende del Cardo edel Decumano: solo alcune delle numerose opere che hanno trovato nell’acciaio la soluzionecostruttiva piu performante e che saranno presentati proprio all'interno dell'Isola dell'acciaiodi Fondazione promozione acciaio al MADE.
Vela di copertura di Palazzo Italia. Progetto architettonico e immagini: Nemesi & Partners
L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a grandiopere infrastrutturali e industriali, eppure e stato scelto infatti per la realizzazione delcostruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito deipadiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale. Per molti di
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La Community degli Ingegneri Italiani · Supplemento di Tecnici.it - Quotidiano di informazione scientifica e tecnica - ISSN 2284-0109 - Anno 8 n° 101 del 25/02/2015
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Di Redazione Pubblicato sul Canale Redazionale il 25 febbraio 2015 Commenti
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questi progetti la scelta dell'acciaio è stata legata alle caratteristiche di innovazione, bellezza esostenibilita, che sono anche il cuore del messaggio di questa edizione di MADE Expo.L’acciaio trova infatti un perfetto inserimento per quelle che sono le sue caratteristicheprestazionali: la sostenibilita appunto, la rapidita costruttiva, la durabilita, la sicurezzaantisismica, la flessibilita, la leggerezza e l’economicita.
Expo Center E Padiglione 0 - Progetto architettonico e immagine: aMDL Michele De Lucchisrl
Da qui nasce l'Isola dell'acciaio durante MADE Expo 2015: presso il Pad. 1 Stand G27/H28 sipotranno visionare i progetti dell'Esposizione Universale in anteprima, conapprofondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realta aumentatache permettera di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la disponibilita a fissareincontri con i protagonisti di questi interventi che potranno esporre e analizzare nel dettagliogli studi alla base di ogni intervento.
Queste le realtà del settore delle costruzioni in acciaio presenti al MADE:
ASSOCIAZIONE ITALIANA ZINCATURA associazione
ARCELORMITTAL COMMERCIAL ITALY SRL produttore
ASSOFERMET associazione
BLM GROUP – ADIGE SYS SPA tecnologia taglio laser
COMMERCIALE SIDERURGICA BRESCIANA SPA distribuzione
DUFERDOFIN NUCOR SRL produttore
GRUPPO BELTRAME AFV ACCIAIERIE BELTRAME SPA produttore
KNAUF DI LOTHAR KNAUF SAS produttore
NORD ZINC SPA tecnologie durabilita
TENARIS –DALMINE produttore
TTM LASER SPA tecnologie taglio laser
Insieme a loro, anche i costruttori metallici
CMS SRL - COSTRUZIONI METALLICHE SANTONICOLA COGI SRL
GIUGLIANO COSTRUZIONI METALLICHE SRL ILK SRL
LORENZON SRL ENGINEERING & TECHNOLOGY M.B.M. SPA
STAHLBAU PICHLER SRL
Calcolo capacità portante difondazioni superficialiIl software effettua il calcolo della capacitàportante di fondazioni superficiali, conpiano d'appoggio... Scaricato 1664 volte
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