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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello Anno XI - n. 569 - 16 ottobre 2011 - XXIX settimana del tempo Ordinario OTTOBRE MESE DEL ROSARIO La semplicità del Rosario Può sembrare strano che una preghiera semplice come il Rosario sia associata in modo particolare ai Domenicani. Si pensa raramente ai Domenicani come a gente semplice: abbiamo la fama di scrivere opere di teologia lunghe e complesse. Tuttavia, ci siamo battuti per conservare il Rosario. Esso è nostra sacra haereditas, " la nostra santa eredità ". Pur se esiste una lunga tradizione iconografica della Madonna che porge il Rosario a san Domenico, in passato ordini religiosi differenti hanno commissionato, per gelosia, quadri raffiguranti la Madonna che porge il Rosario ad altri santi, a san Francesco e anche sant’Ignazio. Noi ci siamo battuti e, nel diciassettesimo secolo credo siamo riusciti a convincere il papa a porre fine alla competizione: fu permesso di raffigurare la Madonna che porge il Rosario unicamente a Domenico! Ma perché questa semplice preghiera è così cara ai Domenicani? forse perché al centro della nostra tradizione teologica risiede un'aspirazione alla semplicità. San Tommaso d'Aquino diceva che noi non possiamo comprendere Dio perché Dio è perfettamente semplice. La sua semplicità supera tutte le nostre concezioni. Noi studiamo, con l'obiettivo di avvicinare il mistero di Colui che è totale semplicità. Dobbiamo andare al di delle complessità per raggiungere la semplicità. Esiste una falsa semplicità, della quale dobbiamo sbarazzarci: è la semplificazione di coloro che hanno sempre troppo facilmente una risposta per tutto, che sanno tutto in anticipo. Essi sono sia troppo pigri, che incapaci di pensare. Esiste poi la vera semplicità, quella del cuore, la semplicità degli sguardi chiari. E noi, non possiamo raggiungerla se non lentamente, con la grazia di Dio, avvicinandoci all'accecante semplicità di Dio. Il Rosario è semplice, in effetti, molto semplice, ma di quella semplicità saggia e profonda alla quale noi aspiriamo, e nella quale troveremo la pace. TIMOTHY RADCLIFFE Maestro generale dell'Ordine domenicano

OTTOBRE MESE DEL OSARIO La semplicità del Rosario · ... fu permesso di raffigurare la Madonna ... Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ... cantate

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello

Anno XI - n. 569 - 16 ottobre 2011 - XXIX settimana del tempo Ordinario

OTTOBRE MESE DEL ROSARIO

La semplicità del Rosario Può sembrare strano che una preghiera semplice come il Rosario sia associata in modo

particolare ai Domenicani. Si pensa raramente ai Domenicani come a gente semplice:

abbiamo la fama di scrivere opere di teologia lunghe e complesse. Tuttavia, ci siamo

battuti per conservare il Rosario. Esso è nostra sacra haereditas, " la nostra santa eredità ".

Pur se esiste una lunga tradizione iconografica della Madonna che porge il Rosario a san

Domenico, in passato ordini religiosi differenti hanno commissionato, per gelosia, quadri

raffiguranti la Madonna che porge il Rosario ad altri santi, a san Francesco e anche

sant’Ignazio. Noi ci siamo battuti e, nel diciassettesimo secolo credo siamo riusciti a

convincere il papa a porre fine alla competizione: fu permesso di raffigurare la Madonna

che porge il Rosario unicamente a Domenico! Ma perché questa semplice preghiera è così

cara ai Domenicani? forse perché al centro della nostra tradizione teologica risiede

un'aspirazione alla semplicità. San Tommaso d'Aquino diceva che noi non possiamo

comprendere Dio perché Dio è perfettamente

semplice. La sua semplicità supera tutte le nostre

concezioni. Noi studiamo, con l'obiettivo di

avvicinare il mistero di Colui che è totale

semplicità. Dobbiamo andare al di là delle

complessità per raggiungere la semplicità.

Esiste una falsa semplicità, della quale dobbiamo

sbarazzarci: è la semplificazione di coloro che

hanno sempre troppo facilmente una risposta per

tutto, che sanno tutto in anticipo. Essi sono sia

troppo pigri, che incapaci di pensare. Esiste poi la

vera semplicità, quella del cuore, la semplicità

degli sguardi chiari. E noi, non possiamo

raggiungerla se non lentamente, con la grazia di

Dio, avvicinandoci all'accecante semplicità di Dio.

Il Rosario è semplice, in effetti, molto semplice, ma

di quella semplicità saggia e profonda alla quale

noi aspiriamo, e nella quale troveremo la pace.

TIMOTHY RADCLIFFE Maestro generale dell'Ordine domenicano

OTTOBRE MESE MISSIONARIO «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21)

CORRESPONSABILITÀ DI TUTTI

La missione universale coinvolge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene

esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da

comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i

battezzati, i quali sono «stirpe eletta, (… ) gente santa, popolo che Dio si è acquistato”

(1Pt 2,9), perché proclami le sue opere meravigliose.

Ne sono coinvolte pure tutte le attività. L’attenzione e la cooperazione all’opera

evangelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate ad alcuni momenti e

occasioni particolari, e non possono neppure essere considerate come una delle tante

attività pastorali: la dimensione missionaria della Chiesa è essenziale, e pertanto va

tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli battezzati e sia le comunità

ecclesiali siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla missione, ma in modo

costante, come forma della vita cristiana. La stessa Giornata Missionaria non è un

momento isolato nel corso dell’anno, ma è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere

se e come rispondiamo alla vocazione missionaria; una risposta essenziale per la vita della

Chiesa.

EVANGELIZZAZIONE GLOBALE

L’evangelizzazione è un processo complesso e comprende vari elementi. Tra questi,

un’attenzione peculiare da parte dell’animazione missionaria è stata sempre data alla

solidarietà. Questo è anche uno degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale, che,

attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per lo svolgimento dei compiti

di evangelizzazione nei territori di missione. Si tratta di sostenere istituzioni necessarie per

stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti; e anche di

dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi

nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprattutto infantile, malattie,

carenza di servizi sanitari e per l'istruzione. Anche questo rientra nella missione della

Chiesa. Annunciando il Vangelo, essa si prende a cuore la vita umana in senso pieno. Non

è accettabile, ribadiva il Servo di Dio PAOLO VI, che nell’evangelizzazione si

trascurino i temi riguardanti la promozione umana, la giustizia, la liberazione da

ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto dell’autonomia della sfera

politica. Disinteressarsi dei problemi temporali dell’umanità significherebbe

«dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e

bisognoso» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 31.34); non sarebbe in sintonia con il

comportamento di Gesù, il quale “percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle

loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e infermità”

(Mt 9,35).

Così, attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa, il cristiano

diventa costruttore della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato, e

collabora alla realizzazione del piano salvifico di Dio per tutta l’umanità. Le sfide che

questa incontra, chiamano i cristiani a camminare insieme agli altri, e la missione è parte

integrante di questo cammino con tutti. In essa noi portiamo, seppure in vasi di creta, la

nostra vocazione cristiana, il tesoro inestimabile del Vangelo, la testimonianza viva di

Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa.

La Giornata Missionaria ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di “andare” incontro

all’umanità portando a tutti Cristo. (BENEDETTO XVI)

******* Sostenuti da queste convinzioni viviamo la MISSIONE POPOLARE

PARROCCHIALE dal 27 novembre all’8 dicembre 2011 Avvicinandosi sempre di più i giorni dello svolgimento della stessa, è necessario arrivare anche

alla concretizzazione che ha, di necessità, dei costi anche economici.

Facciamo appello a chi vuole aiutare di non aver timore ad offrire il proprio contributo in

segreteria parrocchiale o consegnarlo ai sacerdoti.

Prima di questo invito già abbiamo ricevuto due offerte: una di euro 10 e l’altra di euro 500.

Grazie! Secondo lo stile del Vangelo ricordiamo che il Signore guarda alla generosità del cuore

e non alla somma che si offre.

Ricordiamo Venerdì 28 ottobre dalle 18 alle 21 PREGHIERA DI ADORAZIONE per la Missione

parrocchiale. Sabato 29 ottobre dalle 8,30 alle 18,30 GIORNATA DI RITIRO SPIRITUALE per la

Missione parrocchiale. Il ritiro sarà alla Casa Shalom.

Tutti i collaboratori della parrocchia - e chi desidera un momento di preghiera - sono invitati a

questi due momenti per invocare il dono dello Spirito Santo e preparare noi stessi alla

Missione.

Preghiamo per la Missione popolare.. Gesù Cristo,Tu sei l'unico Salvatore del mondo,

Tu sei la Via, la Verità, la Vita!

Noi ti preghiamo per la Missione Popolare

nella nostra Comunità parrocchiale.

Mostraci i tesori della Tua sapienza,

riscaldaci con il fuoco dello Spirito Santo.

Facci conoscere il Padre, rendici Tuoi veri discepoli.

Accresci in noi il desiderio e l'impegno di essere simili a Te.

Concedici la grazia di accogliere

i Missionari con grande spirito di Fede, sicuri che,

ascoltando loro, ascoltiamo Te.

Gesù Cristo, per intercessione di Maria, Tua e nostra Madre,

di Santa Maria Domenica Mazzarello nostra patrona,

fa che per mezzo di questa Santa Missione Popolare

nel nostro quartiere venga il Tuo Regno! Amen.

La festa del Perdono

Domenica 16 ottobre Accompagnati dai loro genitori le ragazze e i ragazzi che, nella prossima primavera,

riceveranno nella Santa Comunione il Corpo di Gesù Cristo si incontrano - dopo il

Battesimo - con la bontà di Dio che li assolve, dopo il pentimento e l’accusa al sacerdote

dei propri peccati.

Lasciamoci tutti aiutare per capire il SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE o DEL

PERDONO come comunemente è chiamato la CONFESSIONE da questo dialogo di una

bimba con il papa Benedetto XVI.

Livia: «Santo Padre, prima del giorno della mia Prima Comunione mi sono

confessata. Mi sono poi confessata altre volte. Ma volevo chiederti: devo

confessarmi tutte le volte che faccio la Comunione? Anche quando ho fatto

gli stessi peccati? Perché mi accorgo che sono sempre quelli».

Direi due cose: la prima, naturalmente, è che non devi confessarti sempre prima

della Comunione, se non hai fatto peccati così gravi che sarebbe necessario

confessarsi. Quindi, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione

eucaristica. Questo è il primo punto. Necessario è soltanto nel caso che hai

commesso un peccato realmente grave, che hai offeso profondamente

Gesù, così che l’amicizia è distrutta e devi ricominciare di nuovo. Solo in

questo caso, quando si è in peccato "mortale", cioè grave, è necessario confessarsi

prima della Comunione. Questo è il primo punto. Il secondo: anche se, come ho

detto, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione, è molto utile

confessarsi con una certa regolarità. È vero, di solito, i nostri peccati sono

sempre gli stessi, ma facciamo pulizia delle nostre abitazioni, delle nostre

camere, almeno ogni settimana, anche se la sporcizia è sempre la stessa.

Per vivere nel pulito, per ricominciare; altrimenti, forse la sporcizia non si vede,

ma si accumula. Una cosa simile vale anche per

l'anima, per me stesso, se non mi confesso mai,

l'anima rimane trascurata e, alla fine, sono sempre

contento di me e non capisco più che devo anche

lavorare per essere migliore, che devo andare

avanti. E questa pulizia dell'anima, che Gesù

ci dà nel Sacramento della Confessione, ci

aiuta ad avere una coscienza più svelta, più

aperta e così anche di maturare

spiritualmente e come persona umana. Quindi

due cose: confessarsi è necessario soltanto in caso

di un peccato grave, ma è molto utile confessarsi

regolarmente per coltivare la pulizia, la bellezza

dell'anima e maturare man mano nella vita.

XXIX domenica per Annum A

ANTIFONA D'INGRESSO

Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.

Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)

COLLETTA Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. O Padre, a te obbedisce ogni creatura nel misterioso intrecciarsi delle libere volontà degli uomini; fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere, ma ogni autorità serva al bene di tutti, secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio, e l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio.

PRIMA LETTURA (Is 45,1.4-6)

Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)

Rit: Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi. Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,1-5b) Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

CANTO AL VANGELO (Fil 2,15-16) Alleluia, alleluia.

Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Alleluia.

VANGELO (Mt 22,15-21) Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

PREGHIERA DEI FEDELI

O Padre, che guidi la storia per realizzare i tuoi disegni, rendici tuoi servi fedeli, perché possiamo realizzare quella missione che tu hai affidato a ciascuno di noi. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

• Perché la Chiesa sia segno e strumento dell’edificazione del Regno, indicando al mondo la via segnata da Dio per la salvezza e la piena liberazione dell’uomo. Preghiamo. • Perché coloro che hanno a che fare per lavoro con il denaro sappiano attribuire ad esso il giusto valore, senza lasciarsi corrompere dalla sete di ricchezza e di potere. Preghiamo. • Perché gli educatori aiutino i giovani a considerarsi membri attivi della società civile, soggetti di diritti e di doveri, parte di una nazione che ha bisogno anche del loro contributo per il bene comune. Preghiamo. • Perché le nostre menti non siano offuscate da ideologie o scelte politiche contrarie ai valori del vangelo. Preghiamo. • Perché Cristo che si sacrifica per noi in questa Eucaristia ci accompagni e ci sostenga nella vita e nelle scelte quotidiane. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, perché possiamo essere cittadini della terra e insieme membri del tuo Regno. Dacci la sapienza del cuore, perché possiamo corrispondere alla tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova.

ANTIFONA DI COMUNIONE Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,

su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte, per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri.

“La trappola dell’istintività” Alcuni insegnanti ci dicono che a scuola, molti problemi tra i ragazzi derivano da ciò

che scrivono e leggono in Facebook. Parlando poi con loro a quattr’occhi, si capisce che

ciò che scrivono lì, non se lo direbbero faccia a faccia né pubblicamente.

Tutto il mondo dell’educazione in America afferma che i social network sono stupendi,

perché permettono una comunicazione agevolata, che abbatte le classi e le distanze. E ciò

è vero: ma il problema è che si tratta di un mezzo istintivo, che non permette la

riflessione, né favorisce il rapporto

interpersonale. Non credo che si possa tenere una

conversazione autentica usando i social network.

Ciò che conta è il concetto di «I like it», «mi piace».

Tutto si misura dal fatto se ti piaccia o no una

cosa, se tu piaci o no alla gente. Credo che per gli

adulti sia lo stesso: l’idea che tutto è automatico,

che tutto è istintivo, è fonte di guai perché il

tempo non c’è più, la gente non parla più! Il

discorso si esaurisce nel text message. In America, Internet è già fuori moda dicono le

indagini di mercato, si comunica attraverso il telefonino e attraverso Facebook. L’e-mail è

un modo già profondo di esprimere il pensiero, riveste il ruolo che prima apparteneva alla

conversazione.

Educare le persone è problematico, questo strumento va nel senso contrario allo sforzo

educativo. I tre livelli del pensiero umano sono: pensare, dire e scrivere. Ogni volta che

si passa a un diverso livello, il pensiero raggiunge maggiore profondità: pensare tra sé e sé

costituisce un primo livello; parlare obbliga a un dialogo e perciò invita a un

approfondimento del pensiero. La scrittura costringe a mettere in ordine le idee. I media

sociali, purtroppo, riducono la scrittura al livello più basso del pensiero.

C’è un altro aspetto dei social network che contribuisce alla banalizzazione dei rapporti.

Per un ragazzo, in Facebook, non c’è distinzione tra l’amico o il professore: lo

strumento rende tutti una piccola foto. Tutte le relazioni sono uniformate allo stesso

livello. Viene indebolita la differenza costruttiva adulto-ragazzo. Questo genera

confusione nei giovani, distruggendo il senso dell’autorità e della paternità.

Cosa fare? Non usare più questi strumenti? Anacronistico.. io direi che il Vangelo che

abbiamo ascoltato ci aiuta a discernere “dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio

quello che è di Dio”. Usare sì questi mezzi.. eccezionali per certi versi.. ma senza dare

loro ciò che loro “proprietà” non è: l’intimità, il rapporto personale, lo stare insieme

discutere guardandosi in faccia, il lasciare all’altro i tempo di pensarci su.. pena il nostro

annientamento!!!

Roma cammina con Giovanni Paolo II

Sabato 22 ottobre sarà la memoria liturgica del

Beato Giovanni Paolo II, per celebrare questa

ricorrenza la PASTORALE GIOVANILE organizza un

pellegrinaggio..

Appuntamento alle ore 15 in Piazza S. Pietro,

per poi andare lungo le vie del centro storico

fino ad arrivare a Piazza S. Giovanni

dove alle 19 presiederà la S. Messa

il Cardinale Agostino Vallini.

Durante il tragitto preghiere, canti e catechesi..

una grande festa alla quale vi aspettiamo in tanti …!

Per info in segreteria o a don Andrea

Nessuno potrà mai calcolare il numero di vocazioni sorte dai viaggi e dalla predicazione di

Giovanni Paolo II.

Ciò che noi chiamiamo vocazione, infatti, può essere paragonato a un seme, deposto dentro

di noi, che poi ha bisogno del tempo e “lavoro” per poter crescere e diventare albero.

Semi sono gli incontri, semi le parole che ascoltiamo, semi possono essere certe letture o certe

esperienze particolari di gioia e di dolore.

Karol Wojtyła aveva il dono originalissimo di parlare a milioni di persone e di essere ascoltato

da ciascuno, in mezzo alla folla, come se parlasse soltanto a lui. Le sue parole erano veramente

dei semi. Non provoca perciò nessuno stupore ascoltare da molti giovani, oggi diventati adulti,

che il loro matrimonio, la loro vocazione sacerdotale o religiosa, è nata da Wojtyła. Non l’hanno

mai incontrato personalmente, nel senso stretto della parola, eppure la loro vita ha ricevuto

una svolta dall’incontro con lui. Come se Wojtyła fosse stato il loro insegnante, il loro padre,

il loro amico preferito.

Raramente capita di incontrare persone che scrutano con i loro occhi le interiorità più

profonde del cuore di coloro che guardano. Wojtyła è stato uno di queste. Per lui la

vocazione non era un tema fra gli altri: era piuttosto il contenuto del suo rapporto con la

persona che aveva davanti. La sua vita, il tono della sua voce, la sua baldanza, il suo coraggio

sembravano dire a ogni giovane: «Ti rendi conto di quanto vali? Ti rendi conto del peso

della tua vita? Sai che seguendo Cristo essa può ottenere la sua fioritura più grande?».

Durante i suoi viaggi, le udienze, gli incontri – pensiamo a i tanti incontri con i giovani – sapeva

catturare l’attenzione, il rispetto e perfino la commozione di molti dei suoi giovani interlocutori.

Semplicemente perché parlava loro di ciò che li interessava, li riguardava. Sapeva svelarli ai

loro occhi.

Dai doni ai frutti.. piccolo ripasso in vista della Cresima

ORIZZONTALI

1) una lettera di San Paolo

(abbreviazione)

3) confusione primordiale

6) American Airlines

8) condizione di armonia con tutti (frutto)

11) iniziali di Montale

12) le persone della trinità

13) imparano a scuola

17) articolo maschile

19) li danno i genitori ai bambini appena

nati

21) lo dona Gesù alla Chiesa

24) amore lo fa con cuore

25) il gruppo di uomini di Capitan Uncino

26) signore... inglese

27) nella pancia della mamma

28) partecipazione alla sofferenza (dono)

30) l’ha detto Maria all'angelo Gabriele

31) Estate Ragazzi

32) carnivoro che si ciba di animali morti

33) uccello sacro presso gli Egizi

36) Zona Disco

37) il significato di Presbitero

38) acqua fortemente gassata

40) Virtù dell'attesa serena (frutto)

41) Sigla di Trento

42) Sigla di Livorno

43) Anno Domini

44) metà Oasi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11 12 13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23

24 25 26

27 28 29 30

31 32 33 34 35

36 37 38 39

40 41 42

A 43 44 45 46 47

48 49

50 51 52 53

54 55 56 57 58

59 60 61 62 63 64

65 66 67 68

69 70

45) terzo figlio di Adamo ed Eva

46) virtù del sorriso interiore (frutto)

48) Copia di un opera altrui

50) può darla la corrente elettrica

53) articolo determinativo maschile

54) caldo soffocante

55) trova in ognuno il lato positivo (frutto)

59) sigla di Latina

61) sigla di Lecco

63) partorite

64) sigla di Arezzo

65) rispettare impegni promesse doveri

(frutto)

68) è nei muscoli

69) vi abboccano i pesci

70) padronanza di azioni e parole (frutto)

VERTICALI

1) Il primo libro della Bibbia (sigla)

2) comprende tutti i frutti dello Spirito

3) Cremona nelle sigle

4) le vocali dell'arte

5) la saggezza del cristiano (dono)

6) anima senza fine

7) si apre col pomello

9) serve per volare..

10) aiuto nelle scelte cristiane (dono)

12) rispetto per L'Eterno (dono)

14) costruiscono e riparano strumenti

musicali

15) evviva

16) il verso dell'asino

18) coraggio, costanza, tenacia (frutto)

20) pacatezza nelle situazioni avverse

(frutto)

21) fa conoscere le cose all'interno dei

valori di Dio (dono)

22 Salerno nelle sigle

23 a te

27) maglia di cotone

28) chi va …… va lontano

29) la terza nota musicale

33) illuminazione della mente umana

(dono)

34) capacità di prodigarsi per gli altri

(frutto)

35) Sassari nelle sigle

39) il gas dei palloncini

45) non c'è rosa senza di lei

46) Gioventù italiana

47) cosa piccola di poca importanza

49) prefisso per terra

50) sofà senza vocali

51) contrario di freddo

52) di questo sport é campionessa

Antonietta Di Martino

54) prima lettera greca

56) Lenin senza inizio

57) stato vicino alla Cambogia e al

Vietnam

58) i cinesi la pronunciano con difficoltà

60) bevanda delle 17

62) figlio di Noè

66) Elsa Morante

67) lode senza pari

68) sigla di Firenze

Ti piace la MUSICA

e VUOI SUONARE le tue melodie preferite?

la parrocchia te ne dà la possibilità con lezioni di teoria musicale

e pratica su tastiera con un maestro diplomato in conservatorio..

se sei interessato vieni a trovarci martedì e mercoledì dalle 17 alle 19

potrai chiedere direttamente info al PROF. ENRICO MARIA FERRANTE.. ti aspettiamo!!!

(le lezioni sono aperte a ragazzi/e dalla 5^ elementare in su..)

Anche quest’anno la nostra CLARA si rende operativa per la scuola di ballo

per bambini dai 6 anni in su.. la puoi trovare giovedì dalle 16,30 alle

17,30

DON ALESSANDRO ZENOBBI è il nuovo PREFETTO DELLA XX PREFETTURA, alla

quale noi apparteniamo. Don Alessandro è il parroco di san Policarpo e gli

assicuriamo la nostra preghiera e più piena collaborazione.

Giorno Appuntamenti della settimana

DOMENICA 16

h. 10,15 Catechesi IO SONO CON VOI (primo anno di Comunione)

h. 10,15 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1

h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 2

h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 3

h. 11,30 Catechesi CRESIMANDI

PRIMA CONFESSIONE gruppo VENITE CON ME

h. 15 accoglienza e preparazione; h. 16 Celebrazione del

sacramento; h. 17 Messa; segue festa per il perdono ricevuto.

LUNEDÌ 17 h. 19 PREGHIERA CARISMATICA comunità Gesù Risorto

MARTEDÌ 18 h. 16,45 Catechesi IO SONO CON VOI (primo anno di Comunione)

MERCOLEDÌ 19

h. 9 e h. 18,45 riprende il cammino per gli adulti della LECTIO DIVINA

Hai del tempo libero, ami la compagnia, ti piace passare del tempo

a chiacchierare? Il GRUPPO S.M.D. MAZZARELLO ti aspetta dalle h.15,30

alle 18. Vieni, anche se non sai cucire o non ti senti di fare nessun

lavoro; la tua presenza è comunque gradita.

h. 16,45 catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1 e 2

h. 16,45 catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 3

h. 16,45 catechesi CRESIMANDI

GIOVEDÌ 20 h. 9 Adorazione Eucaristica per tutti!

h. 18,30 CAMMINO DI CRESCITA per la comunità carismatica Gesù Risorto

VENERDÌ 21

h. 17 - 19 CIRENE: Accoglienza indigenti e centro d’ascolto

h. 19,30 gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI

h. 21,30 ITINERARIO IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO

SABATO 22

h. 9 - 16,30 ritiro spirituale ragazzi e genitori della Cresima

h. 15 da piazza san Pietro Pellegrinaggio nella memoria del BEATO

GIOVANNI PAOLO II

DOMENICA 23

h. 10,15 Catechesi familiare IO SONO CON VOI

h. 10,15 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 1

h. 11,30 Catechesi VENITE CON ME

h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 2

h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 3

h. 17 CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA E SACRAMENTO DELLA CRESIMA

PRESIEDUTA DAL CARDINAL GEORGE PELL

PARROCCHIA SANTA MARIA DOMENICA MAZZARELLO PIAZZA SALVATORE GALGANO, 100 - 00173 ROMA - TELEFONO 06.72.17.687 FAX 06.72.17.308

E MAIL: [email protected] - [email protected] www.vicariatusurbis.org/santamariadomenicamazzarello/

LA DOMENICA LA MESSA FESTIVA È H. 10, H. 12, H. 17, H. 19 IL SABATO LA MESSA FESTIVA È ALLE H. 18

NEI GIORNI FERIALI LA MESSA È ALLE H. 8.30 e H. 18 CONFESSIONI: MEZZ’ORA PRIMA DELLA MESSA

SEGRETERIA: da lunedì a venerdì dalle h. 17 alle h. 19,30