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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello
Anno XI - n. 569 - 16 ottobre 2011 - XXIX settimana del tempo Ordinario
OTTOBRE MESE DEL ROSARIO
La semplicità del Rosario Può sembrare strano che una preghiera semplice come il Rosario sia associata in modo
particolare ai Domenicani. Si pensa raramente ai Domenicani come a gente semplice:
abbiamo la fama di scrivere opere di teologia lunghe e complesse. Tuttavia, ci siamo
battuti per conservare il Rosario. Esso è nostra sacra haereditas, " la nostra santa eredità ".
Pur se esiste una lunga tradizione iconografica della Madonna che porge il Rosario a san
Domenico, in passato ordini religiosi differenti hanno commissionato, per gelosia, quadri
raffiguranti la Madonna che porge il Rosario ad altri santi, a san Francesco e anche
sant’Ignazio. Noi ci siamo battuti e, nel diciassettesimo secolo credo siamo riusciti a
convincere il papa a porre fine alla competizione: fu permesso di raffigurare la Madonna
che porge il Rosario unicamente a Domenico! Ma perché questa semplice preghiera è così
cara ai Domenicani? forse perché al centro della nostra tradizione teologica risiede
un'aspirazione alla semplicità. San Tommaso d'Aquino diceva che noi non possiamo
comprendere Dio perché Dio è perfettamente
semplice. La sua semplicità supera tutte le nostre
concezioni. Noi studiamo, con l'obiettivo di
avvicinare il mistero di Colui che è totale
semplicità. Dobbiamo andare al di là delle
complessità per raggiungere la semplicità.
Esiste una falsa semplicità, della quale dobbiamo
sbarazzarci: è la semplificazione di coloro che
hanno sempre troppo facilmente una risposta per
tutto, che sanno tutto in anticipo. Essi sono sia
troppo pigri, che incapaci di pensare. Esiste poi la
vera semplicità, quella del cuore, la semplicità
degli sguardi chiari. E noi, non possiamo
raggiungerla se non lentamente, con la grazia di
Dio, avvicinandoci all'accecante semplicità di Dio.
Il Rosario è semplice, in effetti, molto semplice, ma
di quella semplicità saggia e profonda alla quale
noi aspiriamo, e nella quale troveremo la pace.
TIMOTHY RADCLIFFE Maestro generale dell'Ordine domenicano
OTTOBRE MESE MISSIONARIO «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21)
CORRESPONSABILITÀ DI TUTTI
La missione universale coinvolge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene
esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da
comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i
battezzati, i quali sono «stirpe eletta, (… ) gente santa, popolo che Dio si è acquistato”
(1Pt 2,9), perché proclami le sue opere meravigliose.
Ne sono coinvolte pure tutte le attività. L’attenzione e la cooperazione all’opera
evangelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate ad alcuni momenti e
occasioni particolari, e non possono neppure essere considerate come una delle tante
attività pastorali: la dimensione missionaria della Chiesa è essenziale, e pertanto va
tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli battezzati e sia le comunità
ecclesiali siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla missione, ma in modo
costante, come forma della vita cristiana. La stessa Giornata Missionaria non è un
momento isolato nel corso dell’anno, ma è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere
se e come rispondiamo alla vocazione missionaria; una risposta essenziale per la vita della
Chiesa.
EVANGELIZZAZIONE GLOBALE
L’evangelizzazione è un processo complesso e comprende vari elementi. Tra questi,
un’attenzione peculiare da parte dell’animazione missionaria è stata sempre data alla
solidarietà. Questo è anche uno degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale, che,
attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per lo svolgimento dei compiti
di evangelizzazione nei territori di missione. Si tratta di sostenere istituzioni necessarie per
stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti; e anche di
dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi
nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprattutto infantile, malattie,
carenza di servizi sanitari e per l'istruzione. Anche questo rientra nella missione della
Chiesa. Annunciando il Vangelo, essa si prende a cuore la vita umana in senso pieno. Non
è accettabile, ribadiva il Servo di Dio PAOLO VI, che nell’evangelizzazione si
trascurino i temi riguardanti la promozione umana, la giustizia, la liberazione da
ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto dell’autonomia della sfera
politica. Disinteressarsi dei problemi temporali dell’umanità significherebbe
«dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e
bisognoso» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 31.34); non sarebbe in sintonia con il
comportamento di Gesù, il quale “percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle
loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e infermità”
(Mt 9,35).
Così, attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa, il cristiano
diventa costruttore della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato, e
collabora alla realizzazione del piano salvifico di Dio per tutta l’umanità. Le sfide che
questa incontra, chiamano i cristiani a camminare insieme agli altri, e la missione è parte
integrante di questo cammino con tutti. In essa noi portiamo, seppure in vasi di creta, la
nostra vocazione cristiana, il tesoro inestimabile del Vangelo, la testimonianza viva di
Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa.
La Giornata Missionaria ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di “andare” incontro
all’umanità portando a tutti Cristo. (BENEDETTO XVI)
******* Sostenuti da queste convinzioni viviamo la MISSIONE POPOLARE
PARROCCHIALE dal 27 novembre all’8 dicembre 2011 Avvicinandosi sempre di più i giorni dello svolgimento della stessa, è necessario arrivare anche
alla concretizzazione che ha, di necessità, dei costi anche economici.
Facciamo appello a chi vuole aiutare di non aver timore ad offrire il proprio contributo in
segreteria parrocchiale o consegnarlo ai sacerdoti.
Prima di questo invito già abbiamo ricevuto due offerte: una di euro 10 e l’altra di euro 500.
Grazie! Secondo lo stile del Vangelo ricordiamo che il Signore guarda alla generosità del cuore
e non alla somma che si offre.
Ricordiamo Venerdì 28 ottobre dalle 18 alle 21 PREGHIERA DI ADORAZIONE per la Missione
parrocchiale. Sabato 29 ottobre dalle 8,30 alle 18,30 GIORNATA DI RITIRO SPIRITUALE per la
Missione parrocchiale. Il ritiro sarà alla Casa Shalom.
Tutti i collaboratori della parrocchia - e chi desidera un momento di preghiera - sono invitati a
questi due momenti per invocare il dono dello Spirito Santo e preparare noi stessi alla
Missione.
Preghiamo per la Missione popolare.. Gesù Cristo,Tu sei l'unico Salvatore del mondo,
Tu sei la Via, la Verità, la Vita!
Noi ti preghiamo per la Missione Popolare
nella nostra Comunità parrocchiale.
Mostraci i tesori della Tua sapienza,
riscaldaci con il fuoco dello Spirito Santo.
Facci conoscere il Padre, rendici Tuoi veri discepoli.
Accresci in noi il desiderio e l'impegno di essere simili a Te.
Concedici la grazia di accogliere
i Missionari con grande spirito di Fede, sicuri che,
ascoltando loro, ascoltiamo Te.
Gesù Cristo, per intercessione di Maria, Tua e nostra Madre,
di Santa Maria Domenica Mazzarello nostra patrona,
fa che per mezzo di questa Santa Missione Popolare
nel nostro quartiere venga il Tuo Regno! Amen.
La festa del Perdono
Domenica 16 ottobre Accompagnati dai loro genitori le ragazze e i ragazzi che, nella prossima primavera,
riceveranno nella Santa Comunione il Corpo di Gesù Cristo si incontrano - dopo il
Battesimo - con la bontà di Dio che li assolve, dopo il pentimento e l’accusa al sacerdote
dei propri peccati.
Lasciamoci tutti aiutare per capire il SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE o DEL
PERDONO come comunemente è chiamato la CONFESSIONE da questo dialogo di una
bimba con il papa Benedetto XVI.
Livia: «Santo Padre, prima del giorno della mia Prima Comunione mi sono
confessata. Mi sono poi confessata altre volte. Ma volevo chiederti: devo
confessarmi tutte le volte che faccio la Comunione? Anche quando ho fatto
gli stessi peccati? Perché mi accorgo che sono sempre quelli».
Direi due cose: la prima, naturalmente, è che non devi confessarti sempre prima
della Comunione, se non hai fatto peccati così gravi che sarebbe necessario
confessarsi. Quindi, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione
eucaristica. Questo è il primo punto. Necessario è soltanto nel caso che hai
commesso un peccato realmente grave, che hai offeso profondamente
Gesù, così che l’amicizia è distrutta e devi ricominciare di nuovo. Solo in
questo caso, quando si è in peccato "mortale", cioè grave, è necessario confessarsi
prima della Comunione. Questo è il primo punto. Il secondo: anche se, come ho
detto, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione, è molto utile
confessarsi con una certa regolarità. È vero, di solito, i nostri peccati sono
sempre gli stessi, ma facciamo pulizia delle nostre abitazioni, delle nostre
camere, almeno ogni settimana, anche se la sporcizia è sempre la stessa.
Per vivere nel pulito, per ricominciare; altrimenti, forse la sporcizia non si vede,
ma si accumula. Una cosa simile vale anche per
l'anima, per me stesso, se non mi confesso mai,
l'anima rimane trascurata e, alla fine, sono sempre
contento di me e non capisco più che devo anche
lavorare per essere migliore, che devo andare
avanti. E questa pulizia dell'anima, che Gesù
ci dà nel Sacramento della Confessione, ci
aiuta ad avere una coscienza più svelta, più
aperta e così anche di maturare
spiritualmente e come persona umana. Quindi
due cose: confessarsi è necessario soltanto in caso
di un peccato grave, ma è molto utile confessarsi
regolarmente per coltivare la pulizia, la bellezza
dell'anima e maturare man mano nella vita.
XXIX domenica per Annum A
ANTIFONA D'INGRESSO
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)
COLLETTA Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. O Padre, a te obbedisce ogni creatura nel misterioso intrecciarsi delle libere volontà degli uomini; fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere, ma ogni autorità serva al bene di tutti, secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio, e l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio.
PRIMA LETTURA (Is 45,1.4-6)
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.
Dal libro del profeta Isaìa Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri».
SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Grande è il Signore e degno di ogni lode.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi. Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli.
Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri.
Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine.
SECONDA LETTURA (1Ts 1,1-5b) Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.
CANTO AL VANGELO (Fil 2,15-16) Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Alleluia.
VANGELO (Mt 22,15-21) Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
PREGHIERA DEI FEDELI
O Padre, che guidi la storia per realizzare i tuoi disegni, rendici tuoi servi fedeli, perché possiamo realizzare quella missione che tu hai affidato a ciascuno di noi. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
• Perché la Chiesa sia segno e strumento dell’edificazione del Regno, indicando al mondo la via segnata da Dio per la salvezza e la piena liberazione dell’uomo. Preghiamo. • Perché coloro che hanno a che fare per lavoro con il denaro sappiano attribuire ad esso il giusto valore, senza lasciarsi corrompere dalla sete di ricchezza e di potere. Preghiamo. • Perché gli educatori aiutino i giovani a considerarsi membri attivi della società civile, soggetti di diritti e di doveri, parte di una nazione che ha bisogno anche del loro contributo per il bene comune. Preghiamo. • Perché le nostre menti non siano offuscate da ideologie o scelte politiche contrarie ai valori del vangelo. Preghiamo. • Perché Cristo che si sacrifica per noi in questa Eucaristia ci accompagni e ci sostenga nella vita e nelle scelte quotidiane. Preghiamo.
Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, perché possiamo essere cittadini della terra e insieme membri del tuo Regno. Dacci la sapienza del cuore, perché possiamo corrispondere alla tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova.
ANTIFONA DI COMUNIONE Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte, per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri.
“La trappola dell’istintività” Alcuni insegnanti ci dicono che a scuola, molti problemi tra i ragazzi derivano da ciò
che scrivono e leggono in Facebook. Parlando poi con loro a quattr’occhi, si capisce che
ciò che scrivono lì, non se lo direbbero faccia a faccia né pubblicamente.
Tutto il mondo dell’educazione in America afferma che i social network sono stupendi,
perché permettono una comunicazione agevolata, che abbatte le classi e le distanze. E ciò
è vero: ma il problema è che si tratta di un mezzo istintivo, che non permette la
riflessione, né favorisce il rapporto
interpersonale. Non credo che si possa tenere una
conversazione autentica usando i social network.
Ciò che conta è il concetto di «I like it», «mi piace».
Tutto si misura dal fatto se ti piaccia o no una
cosa, se tu piaci o no alla gente. Credo che per gli
adulti sia lo stesso: l’idea che tutto è automatico,
che tutto è istintivo, è fonte di guai perché il
tempo non c’è più, la gente non parla più! Il
discorso si esaurisce nel text message. In America, Internet è già fuori moda dicono le
indagini di mercato, si comunica attraverso il telefonino e attraverso Facebook. L’e-mail è
un modo già profondo di esprimere il pensiero, riveste il ruolo che prima apparteneva alla
conversazione.
Educare le persone è problematico, questo strumento va nel senso contrario allo sforzo
educativo. I tre livelli del pensiero umano sono: pensare, dire e scrivere. Ogni volta che
si passa a un diverso livello, il pensiero raggiunge maggiore profondità: pensare tra sé e sé
costituisce un primo livello; parlare obbliga a un dialogo e perciò invita a un
approfondimento del pensiero. La scrittura costringe a mettere in ordine le idee. I media
sociali, purtroppo, riducono la scrittura al livello più basso del pensiero.
C’è un altro aspetto dei social network che contribuisce alla banalizzazione dei rapporti.
Per un ragazzo, in Facebook, non c’è distinzione tra l’amico o il professore: lo
strumento rende tutti una piccola foto. Tutte le relazioni sono uniformate allo stesso
livello. Viene indebolita la differenza costruttiva adulto-ragazzo. Questo genera
confusione nei giovani, distruggendo il senso dell’autorità e della paternità.
Cosa fare? Non usare più questi strumenti? Anacronistico.. io direi che il Vangelo che
abbiamo ascoltato ci aiuta a discernere “dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio
quello che è di Dio”. Usare sì questi mezzi.. eccezionali per certi versi.. ma senza dare
loro ciò che loro “proprietà” non è: l’intimità, il rapporto personale, lo stare insieme
discutere guardandosi in faccia, il lasciare all’altro i tempo di pensarci su.. pena il nostro
annientamento!!!
Roma cammina con Giovanni Paolo II
Sabato 22 ottobre sarà la memoria liturgica del
Beato Giovanni Paolo II, per celebrare questa
ricorrenza la PASTORALE GIOVANILE organizza un
pellegrinaggio..
Appuntamento alle ore 15 in Piazza S. Pietro,
per poi andare lungo le vie del centro storico
fino ad arrivare a Piazza S. Giovanni
dove alle 19 presiederà la S. Messa
il Cardinale Agostino Vallini.
Durante il tragitto preghiere, canti e catechesi..
una grande festa alla quale vi aspettiamo in tanti …!
Per info in segreteria o a don Andrea
Nessuno potrà mai calcolare il numero di vocazioni sorte dai viaggi e dalla predicazione di
Giovanni Paolo II.
Ciò che noi chiamiamo vocazione, infatti, può essere paragonato a un seme, deposto dentro
di noi, che poi ha bisogno del tempo e “lavoro” per poter crescere e diventare albero.
Semi sono gli incontri, semi le parole che ascoltiamo, semi possono essere certe letture o certe
esperienze particolari di gioia e di dolore.
Karol Wojtyła aveva il dono originalissimo di parlare a milioni di persone e di essere ascoltato
da ciascuno, in mezzo alla folla, come se parlasse soltanto a lui. Le sue parole erano veramente
dei semi. Non provoca perciò nessuno stupore ascoltare da molti giovani, oggi diventati adulti,
che il loro matrimonio, la loro vocazione sacerdotale o religiosa, è nata da Wojtyła. Non l’hanno
mai incontrato personalmente, nel senso stretto della parola, eppure la loro vita ha ricevuto
una svolta dall’incontro con lui. Come se Wojtyła fosse stato il loro insegnante, il loro padre,
il loro amico preferito.
Raramente capita di incontrare persone che scrutano con i loro occhi le interiorità più
profonde del cuore di coloro che guardano. Wojtyła è stato uno di queste. Per lui la
vocazione non era un tema fra gli altri: era piuttosto il contenuto del suo rapporto con la
persona che aveva davanti. La sua vita, il tono della sua voce, la sua baldanza, il suo coraggio
sembravano dire a ogni giovane: «Ti rendi conto di quanto vali? Ti rendi conto del peso
della tua vita? Sai che seguendo Cristo essa può ottenere la sua fioritura più grande?».
Durante i suoi viaggi, le udienze, gli incontri – pensiamo a i tanti incontri con i giovani – sapeva
catturare l’attenzione, il rispetto e perfino la commozione di molti dei suoi giovani interlocutori.
Semplicemente perché parlava loro di ciò che li interessava, li riguardava. Sapeva svelarli ai
loro occhi.
Dai doni ai frutti.. piccolo ripasso in vista della Cresima
ORIZZONTALI
1) una lettera di San Paolo
(abbreviazione)
3) confusione primordiale
6) American Airlines
8) condizione di armonia con tutti (frutto)
11) iniziali di Montale
12) le persone della trinità
13) imparano a scuola
17) articolo maschile
19) li danno i genitori ai bambini appena
nati
21) lo dona Gesù alla Chiesa
24) amore lo fa con cuore
25) il gruppo di uomini di Capitan Uncino
26) signore... inglese
27) nella pancia della mamma
28) partecipazione alla sofferenza (dono)
30) l’ha detto Maria all'angelo Gabriele
31) Estate Ragazzi
32) carnivoro che si ciba di animali morti
33) uccello sacro presso gli Egizi
36) Zona Disco
37) il significato di Presbitero
38) acqua fortemente gassata
40) Virtù dell'attesa serena (frutto)
41) Sigla di Trento
42) Sigla di Livorno
43) Anno Domini
44) metà Oasi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23
24 25 26
27 28 29 30
31 32 33 34 35
36 37 38 39
40 41 42
A 43 44 45 46 47
48 49
50 51 52 53
54 55 56 57 58
59 60 61 62 63 64
65 66 67 68
69 70
45) terzo figlio di Adamo ed Eva
46) virtù del sorriso interiore (frutto)
48) Copia di un opera altrui
50) può darla la corrente elettrica
53) articolo determinativo maschile
54) caldo soffocante
55) trova in ognuno il lato positivo (frutto)
59) sigla di Latina
61) sigla di Lecco
63) partorite
64) sigla di Arezzo
65) rispettare impegni promesse doveri
(frutto)
68) è nei muscoli
69) vi abboccano i pesci
70) padronanza di azioni e parole (frutto)
VERTICALI
1) Il primo libro della Bibbia (sigla)
2) comprende tutti i frutti dello Spirito
3) Cremona nelle sigle
4) le vocali dell'arte
5) la saggezza del cristiano (dono)
6) anima senza fine
7) si apre col pomello
9) serve per volare..
10) aiuto nelle scelte cristiane (dono)
12) rispetto per L'Eterno (dono)
14) costruiscono e riparano strumenti
musicali
15) evviva
16) il verso dell'asino
18) coraggio, costanza, tenacia (frutto)
20) pacatezza nelle situazioni avverse
(frutto)
21) fa conoscere le cose all'interno dei
valori di Dio (dono)
22 Salerno nelle sigle
23 a te
27) maglia di cotone
28) chi va …… va lontano
29) la terza nota musicale
33) illuminazione della mente umana
(dono)
34) capacità di prodigarsi per gli altri
(frutto)
35) Sassari nelle sigle
39) il gas dei palloncini
45) non c'è rosa senza di lei
46) Gioventù italiana
47) cosa piccola di poca importanza
49) prefisso per terra
50) sofà senza vocali
51) contrario di freddo
52) di questo sport é campionessa
Antonietta Di Martino
54) prima lettera greca
56) Lenin senza inizio
57) stato vicino alla Cambogia e al
Vietnam
58) i cinesi la pronunciano con difficoltà
60) bevanda delle 17
62) figlio di Noè
66) Elsa Morante
67) lode senza pari
68) sigla di Firenze
Ti piace la MUSICA
e VUOI SUONARE le tue melodie preferite?
la parrocchia te ne dà la possibilità con lezioni di teoria musicale
e pratica su tastiera con un maestro diplomato in conservatorio..
se sei interessato vieni a trovarci martedì e mercoledì dalle 17 alle 19
potrai chiedere direttamente info al PROF. ENRICO MARIA FERRANTE.. ti aspettiamo!!!
(le lezioni sono aperte a ragazzi/e dalla 5^ elementare in su..)
Anche quest’anno la nostra CLARA si rende operativa per la scuola di ballo
per bambini dai 6 anni in su.. la puoi trovare giovedì dalle 16,30 alle
17,30
DON ALESSANDRO ZENOBBI è il nuovo PREFETTO DELLA XX PREFETTURA, alla
quale noi apparteniamo. Don Alessandro è il parroco di san Policarpo e gli
assicuriamo la nostra preghiera e più piena collaborazione.
Giorno Appuntamenti della settimana
DOMENICA 16
h. 10,15 Catechesi IO SONO CON VOI (primo anno di Comunione)
h. 10,15 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1
h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 2
h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 3
h. 11,30 Catechesi CRESIMANDI
PRIMA CONFESSIONE gruppo VENITE CON ME
h. 15 accoglienza e preparazione; h. 16 Celebrazione del
sacramento; h. 17 Messa; segue festa per il perdono ricevuto.
LUNEDÌ 17 h. 19 PREGHIERA CARISMATICA comunità Gesù Risorto
MARTEDÌ 18 h. 16,45 Catechesi IO SONO CON VOI (primo anno di Comunione)
MERCOLEDÌ 19
h. 9 e h. 18,45 riprende il cammino per gli adulti della LECTIO DIVINA
Hai del tempo libero, ami la compagnia, ti piace passare del tempo
a chiacchierare? Il GRUPPO S.M.D. MAZZARELLO ti aspetta dalle h.15,30
alle 18. Vieni, anche se non sai cucire o non ti senti di fare nessun
lavoro; la tua presenza è comunque gradita.
h. 16,45 catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1 e 2
h. 16,45 catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 3
h. 16,45 catechesi CRESIMANDI
GIOVEDÌ 20 h. 9 Adorazione Eucaristica per tutti!
h. 18,30 CAMMINO DI CRESCITA per la comunità carismatica Gesù Risorto
VENERDÌ 21
h. 17 - 19 CIRENE: Accoglienza indigenti e centro d’ascolto
h. 19,30 gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI
h. 21,30 ITINERARIO IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO
SABATO 22
h. 9 - 16,30 ritiro spirituale ragazzi e genitori della Cresima
h. 15 da piazza san Pietro Pellegrinaggio nella memoria del BEATO
GIOVANNI PAOLO II
DOMENICA 23
h. 10,15 Catechesi familiare IO SONO CON VOI
h. 10,15 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 1
h. 11,30 Catechesi VENITE CON ME
h. 11,30 Catechesi familiare SARETE MIEI TESTIMONI 2
h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 3
h. 17 CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA E SACRAMENTO DELLA CRESIMA
PRESIEDUTA DAL CARDINAL GEORGE PELL
PARROCCHIA SANTA MARIA DOMENICA MAZZARELLO PIAZZA SALVATORE GALGANO, 100 - 00173 ROMA - TELEFONO 06.72.17.687 FAX 06.72.17.308
E MAIL: [email protected] - [email protected] www.vicariatusurbis.org/santamariadomenicamazzarello/
LA DOMENICA LA MESSA FESTIVA È H. 10, H. 12, H. 17, H. 19 IL SABATO LA MESSA FESTIVA È ALLE H. 18
NEI GIORNI FERIALI LA MESSA È ALLE H. 8.30 e H. 18 CONFESSIONI: MEZZ’ORA PRIMA DELLA MESSA
SEGRETERIA: da lunedì a venerdì dalle h. 17 alle h. 19,30