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Associazione Nazionale Geometri Per la Protezione Civile Organizzazione C.O.M. e C.O.C. LE FUNZIONI del Geometra assegnato al Comune colpito PADOVA, 23/01/2014 Geom. Luca Castellani D.O.G.E. del Geometra assegnato al Comune colpito

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Associazione Nazionale Geometri Per la Protezione Civile

Organizzazione C.O.M. e C.O.C.

LE FUNZIONI del Geometra assegnato al Comune colpito

PADOVA, 23/01/2014Geom. Luca CastellaniD.O.G.E.

del Geometra assegnato al Comune colpito

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PREMESSA:

Associazione Nazionale Geometri Per la Protezione Civile

Il decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012, convertito dalla legge n. 100del 12 luglio 2012, con l’articolo 1, modifica e integra la legge n. 225 del24 febbraio 1992 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”24 febbraio 1992 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile

Modifiche all’art. 15

Attribuzioni del sindaco. La legge ribadisce il ruolo del Sindaco autoritàcomunale di protezione civile e precisa, al comma 3, che il Sindaco assumela direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del Comunee il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazionicolpite.

Piano di emergenza comunale. Entro 90 giorni ciascun comune approva, condeliberazione consiliare, il piano di emergenza comunale - redatto secondo icriteri e le modalità riportate nelle indicazioni operative del Dipartimentodella Protezione Civile e delle Giunte regionali - e provvede alla verifica eall'aggiornamento periodico di questo strumento. Copia del piano deveessere trasmessa alla Regione, all’UTG e alla Provincia territorialmente

t ti (CHE DEVE ESSERE PRESENTATO ALLA POPOLAZIONE)competenti. (CHE DEVE ESSERE PRESENTATO ALLA POPOLAZIONE)

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IN CHE STRUTTURA DIIN CHE STRUTTURA DI EMERGENZA OPERIAMO?

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Centro Operativo Comunale (C.O.C.) È uno dei centri operativi del modello integrato della Protezione Civile(Metodo Augustus) in aree di emergenza definite a rischio e preventivamenteindividuate nel territorio nazionaleindividuate nel territorio nazionale.

Il C.O.C. viene creato DIRETTAMENTE dal sindaco, in qualità di autoritàcomunale di Protezione Civile al verificarsi dell’emergenza nell’ambito delcomunale di Protezione Civile, al verificarsi dell emergenza, nell ambito delterritorio comunale, IN ATTUAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI P.C.

Se ne avvale per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e dipassistenza alla popolazione colpita.

Il C.O.C. dovrà essere ubicato in un edificio non vulnerabile ed in un’area difacile accesso e sicura

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Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C O C )Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.)

In SITUAZIONE DI EMERGENZA, il C.O.C. è l'organo dicoordinamento delle strutture di Protezione Civile sul territorio comunalecolpito ed è costituito da:colpito, ed è costituito da:

una SEZIONE STRATEGICA(Sala Decisioni)ll l ff i i tti ti d d i i inella quale afferiscono i soggetti preposti a prendere decisioni,

una SEZIONE OPERATIVA (Sala Operativa)

strutturata in: FUNZIONI DI SUPPORTO.

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FUNZIONI DI SUPPORTO E LORO COMPITI Le Funzioni di Supporto introdotte con il Metodo Augustus, rappresentano la risposta operativapp g , pp p pdella struttura di protezione civile al verificarsi di una condizione di emergenza.

Ogni singola funzione avrà un proprio responsabile (o referente) che in “tempo di pace”aggiornerà i dati relativi alla propria funzione, mentre in caso di emergenza affiancherà e supporterà ilgg p p , g ppSindaco nello svolgimento delle attività di protezione civile.

A livello Comunale, le Funzioni di supporto sono 9 (noi opereremo essenzialmente nelle 1 e 9):

1. Funzione Tecnica e di Pianificazione2. Funzione Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria4 Funzione Volontariato4. Funzione Volontariato5. Funzione Risorse di Mezzi e di Materiali7. Funzione Telecomunicazioni8. Funzione Servizi Essenziali

Funzione Censimento danni9. Funzione Censimento danni10. Funzione Strutture Operative Locali e Viabilità13. Funzione Assistenza alla Popolazione

ÈÈ da osservare che al verificarsi di un evento calamitoso, non devono essere attivatenecessariamente tutte e nove le funzioni di supporto, ma solo quelle che risultano necessarie aseconda dei casi.

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FUNZIONE 1: TECNICA E PIANIFICAZIONE

Il Responsabile della Funzione Tecnica e di Pianificazione dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche

t i he tecniche.

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FUNZIONE 1: TECNICA E PIANIFICAZIONE

Funzione 1: FASI e COMPITI Tempo di pace:

• Gestisce e cura la pianificazione di protezione civile.

• Mantiene e coordina tutti i rapporti tra le varie componenti scientifichet i h i f di i ifi i d l Pi C l di Etecniche in fase di pianificazione del Piano Comunale di Emergenza;

• Concorre alla redazione ed all’aggiornamento del Piano Comunale diProtezione Civile per la parte attinente i rischi incombenti sul territorio;Protezione Civile per la parte attinente i rischi incombenti sul territorio;

• Individua dal Piano di protezione civile le aree di emergenza e ne cura laprogettazione (aree ammassamento soccorritori aree di attesa aree di ricoveroprogettazione (aree ammassamento soccorritori, aree di attesa, aree di ricoveroper tendopoli, aree di ricovero, magazzini di raccolta)

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FUNZIONE 1: TECNICA E PIANIFICAZIONE Tempo di emergenza

• Gestisce la pianificazione di emergenza

• Mantiene e coordina tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche etecniche durante le operazioni di soccorso;

• Fornisce pareri tecnico/scientifici attinenti all’emergenza in atto con riguardo airischi ed alla degenerazione degli stessi.

• Coordina i rapporti con le varie componenti scientifiche e tecniche perl’interpretazione fisica del fenomeno e dei dati forniti dalle reti di monitoraggio• Raccoglie e fornisce la cartografia necessariaRaccoglie e fornisce la cartografia necessaria

• Tiene sotto continuo monitoraggio l’evolversi dell’evento e le conseguenzeche si producono sul territorio. Verifica/stima la popolazione, i beni e i serviziche si producono sul territorio. Verifica/stima la popolazione, i beni e i servizicoinvolti nell’evento

• Individua la necessità di evacuare la popolazione facendo diramare l’allarmep pdalla Funzione 10, Strutture Operative e Viabilità

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FUNZIONE 9 CENSIMENTO DANNIFUNZIONE 9: CENSIMENTO DANNIL’attività di censimento dei danni a persone e alle cose riveste particolarep pimportanza nella valutazione della situazione complessiva determinatasi a seguitodell’evento ed in ordine all’aggiornamento degli scenari, al fine di rilevarepuntualmente il danno alle persone, agli edifici ed altre strutture, di valutarnel’agibilità e stabilire gli interventi urgenti da predisporre.

FASI e COMPITIFASI e COMPITITempo di pace:

• Censisce gli edifici pubblici strategici gli edifici di interesse storico-artisticoCensisce gli edifici pubblici strategici, gli edifici di interesse storico artistico

• Provvede alla predisposizione di adeguata modulistica convenzionale e standardizzata (ES. SCHEDE AEDES in caso didanni da sisma o frane), o altra specifica, in ogni caso: semplice, immediata e modificabile per il rilevamento dei danni sullediverse casistiche (ad esempio dissesto idrologico, incidente industriale, incendio boschivo)

• Effettua una zonizzazione delle aree e relativa organizzazione teorica preventiva, di squadre di rilevamento danni,composte da due o tre persone comprese tra tecnici del Comune, della Regione e/o Provincia, VV.F e professionistiaccreditati ed abilitati.

• Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati i dati acquisiti.

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FUNZIONE 9: CENSIMENTO DANNI

Tempo di emergenza

• Si coordina con le funzioni 2 e 4 Sanità, Assistenza Sociale e Volontariato per stimare il numero dellepersone evacuate, ferite, disperse e decedute

• Predispone i provvedimenti amministrativi per garantire la pubblica e privata incolumità(ORDINANZE)

• Dispone controlli immediati su scuole ed edifici pubblici strategici per verificarne l’agibilitàDispone controlli immediati su scuole ed edifici pubblici strategici per verificarne l agibilità(UFFICIO TECNICO COMUNALE, VIGILI DEL FUOCO)

• Accoglie le richieste di sopralluoghi provenienti dai cittadini

• Contatta e mantiene i rapporti con le strutture superiori: DI.COMA.C., PREFETTURA, PROVINCIA,REGIONE, GENIO CIVILE

• Coordina i professionisti, accreditati ed inviati dalla Regione, disponibili ad intervenire in caso dip , g , pemergenza, per la rilevazione dei danni (A.GE.PRO. e altre categorie) ed organizza le squadre pereffettuare i sopralluoghi

N.B.: I sopralluoghi, saranno finalizzati alla compilazione di schede di rilevamento, (AEDES ep g , p , (SPEDITIVE) che dovranno contenere informazioni riguardanti la proprietà dell’immobile,l’ubicazione (rif. catastale) ed il tipo di danno riportato. Sulla base delle schede prodotte sarannoprogrammati gli interventi per il superamento dell’emergenza

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FUNZIONE 9: CENSIMENTO DANNIFUNZIONE 9: CENSIMENTO DANNI

• Predispone delle schede riepilogative giornaliere delle schede di rilevamento, indicandonef fl’esito finale, nonché verifica la necessità di altri sopralluoghi per il giorno successivo e

comunica il tutto alla struttura di riferimento superiore (DI.COMA.C., PREFETTURA,PROVINCIA, REGIONE, GENIO CIVILE)

• Predispone delle schede riepilogative dei risultati, con riferimento a: persone, edificipubblici e privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, beniarchitettonici, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia anche avvalendosi di esperti

l tt it i i d t i l i l f i i ti l t i (A GE PRO E lt i)nel settore sanitario, industriale, commerciale e professionisti volontari (A.GE.PRO. E altri)

• Rende noti i dati sui danni accertati relativamente agli edifici pubblici, privati, attivitàproduttive e commerciali, agricoltura, zootecnia ed edifici di rilevanza storico – artistica.produttive e commerciali, agricoltura, zootecnia ed edifici di rilevanza storico artistica.

• Predispone le relative ordinanze di inagibilità e /o demolizione degli edifici danneggiati

P di li tti di if i t l t i d ll t i i i l• Predispone gli atti di riferimento per la presentazione delle autorizzazioni per laricostruzione.

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CRONOLOGIA AZIONI DA COMPIERE:

MA IN PRATICA COSA SI FA UNA VOLTA ARRIVATI AL COMUNE?:

1. ACCREDITARSI AL SINDACO: anche se l’accreditamento, comecoordinatore o verificatore dovrebbe essere già stato fatto presso ilDI COMA C h l’ t ità di P t i Ci il i t i i ti iDI.COMA.C., occorre che l’autorità di Protezione Civile vi autorizzi, per motivianche di ordine pubblico. (Modello A1)

2. ORGANIZZAZIONE SOPRALLUOGHI SPEDITIVI: se non già in corso,occorre organizzare i sopralluoghi speditivi originati dalle segnalazioni deloccorre organizzare i sopralluoghi speditivi originati dalle segnalazioni delcomune e dei cittadini mediate il modello I1bis.

3. ORGANIZZAZIONE SOPRALLUOGHI AEDES: seguire schemaorganizzativo AGEPROorganizzativo AGEPRO

4. ORGANIZZAZIONE DELLE SQUADRE RILEVATORI: organizzare isopralluoghi secondo un criterio che potrebbe essere per via, quartiere oaggregato abitativoaggregato abitativo

5. INVIO RAPPORTI GIORNALIERI: accertarsi che il comune invii i rapportigiornalieri al Centro di Coordinamento Provinciale, eventualmente usare imodelli R1 e M1, utilizzati in Emilia.ode e , u a a

6. ORDINANZE: coadiuvare gli uffici comunali nella redazione delle ordinanze aseguito degli esiti delle AEDES.

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D d ?Domande?

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ABBIAMO VISTO LA TEORIA ………

MA IN PRATICA COSA E’……….. MA IN PRATICA COSA E SUCCESSO?

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE