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ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI SALERNO a cura di: arch. M. Gabriella Alfano arch. Consuelo De Pascale 3/4 marzo - aprile 2007 SOMMARIO 1. Attività del Consiglio ..................................... 2 2. Corsi, mostre ed altri eventi ......................... 4 3. Concorsi ....................................................... 5 4. Approfondimenti e news............................... 5 Inserto staccabile - Norme, Circolari, Giurisprudenza Sped. abb. postale comma 34 art. 2 legge 549/95 autorizz. n. 589 del 31.10.83 - trib. di Salerno periodico gratuito diretto agli iscritti all’Albo Trav. G. Verdi, 10 - 84121 SALERNO - tel. 089241472 - fax 089252865 [email protected] - www.architettisalerno.it news

ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E ... news 3-4... · riportare nei notiziari che seguiranno degli schemi relativi a varie situazioni prestazionali nella speranza

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ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTIE CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI SALERNO

a cura di:arch. M. Gabriella Alfanoarch. Consuelo De Pascale

3/4 marzo - aprile 2007

SOMMARIO1. Attività del Consiglio..................................... “ 22. Corsi, mostre ed altri eventi ......................... “ 43. Concorsi....................................................... “ 54. Approfondimenti e news............................... “ 5Inserto staccabile - Norme, Circolari, Giurisprudenza

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Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno

Norme, documenti e atti contrassegnati con il simbolo ( ) sono riportati per esteso nel sito degli architetti www.architettisalerno.it

1. ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO

Pronto Parcella

Allo scopo di evitare inutili rinvii delle parcelle per carenzadi notizie o di documentazione col conseguente slittamentodel tempo di rilascio si precisano, di seguito, alcune modalitàdi cui è opportuno tenere conto all’atto della presentazionedella specifica per l’ottenimento del visto o parere dicongruità.

1) Le domande debbono essere firmate con esattaprecisazione del tipo di prestazione avendo cura diprecisare, in calce alla domanda, se il richiedente è ono dipendente pubblico. Nel caso si tratti di PubblicoDipendente occorre allegare la relativa autorizzazione;

2) La parcella può essere inoltrata all’Ordine anche perposta o a mezzo fax nel qual caso occorre spillare atergo della domanda di visto copia fotostatica di undocumento di identità in corso di validità;

3) Dopo l’esame, eventuali integrazioni richieste dall’organo istruttore potranno essere inoltrate a mezzo fax o

e-mail purchè, all’atto del ritiro della parcella, la stessavenga esibita in tre esemplari dattiloscritti, timbrati efirmati in originale;

4) Le domande di visto vanno compilate in bollo che puòessere omesso solo per prestazioni relative alla Legge219/841 e s.m.i.;

5) La parcella deve riportare al suo interno i seguenti dati:

- L’ Oggetto della prestazione per cui viene richiesto il visto;

- Le generalità del Committente pubblico o privato che sia;

- La data di conferimento dell’incarico e la data di svolgimentodelle prestazioni che per la progettazione coincidono conla consegna degli elaborati, per la direzione lavori conl’inizio dei lavori e per la regolare esecuzione con lacompilazione del relativo certificato;

- Le modalità di affidamento dell’incarico (nel caso dicommittente privato in genere fondate sulla fiduciarietà,nel caso di committente pubblico facenti seguito adevidenza pubblica ed aggiudicazione a seguito di garacon estremi del relativo deliberato o determina del R.U.P.e riferimento al disciplinare d’incarico);

- L’elencazione degli elaborati di progetto sia tecnico-economici che grafici indicando, per questi ultimi, le scaledi rappresentazione;

- Qualora si tratti di “arredo urbano” se non specificamentoconferito come tale (in tal caso ciò va espressamentedichiarato per iscritto in parcella) è necessario esibire irelativi grafici onde consentire di verificare se le prestazioniricadono o meno entro la classe 1/d della tariffaprofessionale;

- In caso di richieste di visto con applicazione della classe1/e della tab. A occorre, sempre, esibire gli elaboratigrafici;

- Le prestazioni attinenti la rilevazione di edifici e/o manufattivanno computate a vacazione considerando unavacazione ogni 50 mq. di superficie rilevata relativa alleplanimetrie, ai prospetti ed alle sezioni. La vacazionedeve compendiare le tre figure previste dall’art. 4 della L.143/49 e seguenti e cioè: Il professionista incaricato,l’aiuto iscritto e l’aiuto di concetto. La redazione dei graficirelativi andrà valutata a norma del disposto degli artt. 43e 44 della Legge 143/49 e successive.

- Potranno essere valutate a vacazione, nella loro interezza,le sole prestazioni di rilievo riguardanti elementi architettonicidi pregio e nel caso del rilievo di edifici di rilevante interessestorico artistico con preponderanza di decori architettonicirichiedenti particolare attenzione ed impegno temporale;

Eventuali chiarimenti per situazioni particolari potrannoessere prospettati ai responsabili della commissioneparcelle nella certezza di non poter esaurire, quì, tutti icasi possibili. Può essere fissato appuntamento perrappresentare tali eventualità per le quali il Presidente èdisponibile ad incontrare i colleghi ogni lunedì mattina,dalle ore 10,00 alle 13,00.

Nel dare seguito alle presenti precisazioni contiamo diriportare nei notiziari che seguiranno degli schemi relativia varie situazioni prestazionali nella speranza di fornireun utile servizio alla categoria.

Il vostro Presidente

* * *

Avviso

Si invitano gli iscritti a ritirare a breve scadenza dalpresente avviso gli elaborati presentati in allegato alleparcelle per il visto di congruità relative alla Legge 219/81a tutto l'anno 1996 per evitare che vadano al macero.

* * *Progetto Concrete

In data 20 e 27 marzo si sono svolti presso la Sededell’Ordine due incontri con l’ing. Marco Iuorio, dell’Area

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Manager del “Progetto Concrete”, volti a diffondere trai professionisti che si occupano di costruzioni, le nuovenorme sul calcestruzzo (DM 14/9/2995) con l’altopatrocinio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.Gli incontri sono stati molto interessanti anche per lenumerose immagini ed i filmati che hanno accompagnatol’esposizione.Quanti non hanno avuto la possibilità di seguire i seminaridi aggiornamento o quanti volessero riprendere gliargomenti trattati, possono consultare lo specifico spazio dedicato all’argomento sul sito dell’Ordine e/o connettersial sito www.progettoconcrete.it.

* * *

Prevenzione Incendi

Il Consiglio intende avviare un corso di formazione inmateria di prevenzione incendi (L. 7.12.84 n. 818)I colleghi interessati sono pregati di far pervenire leadesioni alla segreteria dell'Ordine.

* * *

Certificazione energetica degli edifici

L’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti econservatori della provincia di Forlì e Cesena ha invitatola seguente nota:

Al Ministro dell’Economia e FinanzeTommaso Padoa Schioppa

Al Ministro dello Sviluppo EonomicoPierluigi Bersani

Al Presidente del Consiglio NazionaleArchitetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatoridott. arch. Raffaele Sirica

Ai Presidentidegli Ordini degli Architetti,Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori d’Italia

il provvedimento del Ministro dell’economia dott. PadoaSchioppa, contenuto nel D.M. del 19/02/2007, che attuale disposizioni della Legge Finanziaria 2007, per interventidestinati a favorire la qualificazione energetica degliedifici, all’art. 1 comma 6 recita “Per tecnico abilitato siintende un soggetto abilitato alla progettazione di edificie impianti nell’ambito delle competenze a esso attribuitedalla legislazione vigente, iscritto agli ordini professionalidegli ingegneri o degli architetti, ovvero, ai collegiprofessionali dei geometri o dei periti industriali.”, questa

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definizione che attribuisce anche ai tecnici diplomatil’asseverazione dell’attestato di qualificazione energeticaprovoca una ulteriore confusione relativa alle competenzeprofessionali in area tecnica, in quanto non sono senz’altrochiare le competenze di legge relative alla progettazionedi edifici e impianti attribuite alle categorie professionalidei tecnici laureati architetti ed ingegneri ovvero deitecnici diplomati geometri e periti.Ulteriore confusione la crea il D.L. n. 311 del 29/12/06(del Ministro dello Svilupppo Economico Bersani), doveall’art. 6(in modifica all’art. 15 del D.L. N. 192 del19/08/2005) definisce all’art. 1 ltt. a) e b) il concetto diprofessionista “qualificato”, tale professionista abilitatodovrebbe uscire da specifici corsi di formazione secondodirettive che un comitato tecnico interministeriale stapreparando, si dice entro il mese di marzo 2007.Considerata l’enorme importanza ed interesseprofessionale per tutti gli architetti italiani sulle opereedilizie che graviteranno attorno alle agevolazioni fiscali(previste dalla Legge Finanziaria 2007) per favorire lariqualificazione energetica degli edifici (N.B. sconti del55%), che spettano a persone fisiche, imprese eprofessionisti

SI CHIEDE

ai Ministri Padoa Schioppa e Bersani nonchè al ConsiglioNazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisiti eConservatori di fornire urgentemente una circolareinterpretativa in merito alle competenze professionali inmateria, onde evitare sperequazioni e sciaccallaggiprofessionali e danni al cittadino ed alle imprese nonchè“ricordiamoci” anche agli architetti italiani.Certo che Ogni Ordine degli Architetti, Pianificatori,Paesaggisti e Conservatori d’Italia voglia aderire a questainiziativa, invito i singoli Presidenti a voler inviare unamail tipo la presente ai Ministri competenti, al ConsiglioNazionale Architetti, Paesaggisti e Conservatori ed aglialtri Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti eConservatori d’Italia; solo con un “tam tam mails” diquesto tipo potremo unitariamente far vedere al “Governo”che gli architetti Italiani “ESISTONO”Distinti saluti.

Il Presidente (Dott. Arch. Vittorio Foschi)

Su proposta della consigliera arch. Bruna Crescenzi,responsabile della commissione “Sostenibilitàdell’ambiente costruito”, il Consiglio ha risposto con laseguente nota dell’Ordine:

OGGETTO: Competenze professionali di architetti ed

2. CORSI, MOSTRE E ALTRI EVENTI

Il giorno 4 maggio prossimo, nella sala Bottiglieri dellaProvincia di Salerno, in via Roma 104, alle ore 16.30,si terrà una conversazione con Bernard Lassus sul tema“Colore, luce,immaginazione. Paesaggio” .

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ingegneri sulla Certificazione Energetica degli edifici.In riferimento alla nota del Presidente dell’Ordine

degli architetti PPC della Provincia di Forlì e Cesenariteniamo porre la questione sollevata dall’attuazionedelle disposizioni della finanziaria 2007 in maniera piùarticolata.

La problematica in oggetto è quanto mai importanteper le categorie professionali coinvolte, soprattutto allaluce dei numerosi nuovi provvedimenti che, a partire daottobre 2006, come una valanga, sono piombati nelpanorama professionale e che, come tutto quello cheaccade repentinamente, ha provocato disorientamentoper coloro che operano nei settori interessati.

L’arch. Vittorio Foschi ha richiamato gli Ordini degliArchitetti d’Italia a focalizzare l’attenzione sul crucialenodo posto dal D. L.vo n. 311 del 29.12.2006, legatoalla questione interpretativa del concetto di “professionistaqualificato” e delle competenze professionali che daesso conseguono.

A nostro avviso, il motivo per il quale l’idoneitàprofessionale alla certificazione energetica è daconsiderarsi di esclusivo appannaggio di architetti edingegneri, rispetto ad altre figure professionali non è daricercarsi in un iter formativo piuttosto che in un altro,ma in un idoneo atteggiamento metodologico e operativo,caratterizzato dalla messa a sistema di tutti gli aspettiche interessano il processo decisionale (con fasi che sisviluppano in un ambito spazio-temporale) e finalizzatoalla realizzazione di edifici “intelligenti”, le cui singoleparti concorrono, in modo sinergico ed organico, agarantire il benessere degli utenti e salvaguardiadell’ambiente, proprio mediante un uso razionale dellerisorse energetiche.

Oggi l’architetto ha l’esigenza, la volontà e lanecessità, di realizzare “architetture sostenibili” ancheattraverso il controllo delle relazioni energetiche fra climae ambiente costruito, che condiziona una progettazioneintegrata ad una visione multiscalare del “sistemaedificio-impianto”.

Fino ad oggi, soprattutto in Italia, gli edifici sono statiper lo più concepiti in maniera totalmente distaccatadall’ambiente in cui si collocano, e gli specialisti (architettied ingegneri) che sono intervenuti, a vario titolo e condifferenti competenze, nel corso dei processi progettualispesso hanno agito in modo scoordinato, senza obiettivicomuni o perseguendone altri privi di una condivisastrategia. Tutto ciò non potrà più accadere. Una nuova coscienzacollettiva in materia ambientale, suffragata da catastrofiche sempre più devastano il nostro paese e da nuoveiniziative legislative intraprese dalla Unione Europea e

anche dall’Italia, ci impedisce di continuare sulla vecchiastrada. Di conseguenza i nuovi edifici non potranno piùtradursi in interventi riconducibili ad una mera sommatoriadi parti e ruoli fra loro disgiunti, ognuno finalizzato adobiettivi specifici ma che potrebbero sortire l’effetto diritrovarsi, addirittura, in contrasto tra loro; è inevitabileche il governo della complessità del progetto richiederà,sempre più, un grande sforzo per comprendere le relazionifra un fenomeno ed il suo contesto, ad ogni scalad’intervento.

Si evidenzia, pertanto, che ogni situazione progettualeha la sua peculiarità ed unicità, per questo è necessarioindividuare la specificità e le potenzialità di un luogo intermini climatici ed ambientali, per operare scelteconsapevoli in termini di fattibilità costruttiva e per darerisposte architettoniche convincenti e sostenibili, cheportino ad una reale integrazione delle tecnologie conl’edificio.

Questa integrazione di cui parliamo si può ottenerequando l’edificio e le sue parti tecnologiche (impianti,etc.) sono concepiti contestualmente, quando si integranofisicamente nell’architettura e collaborano in sinergia,sfruttando al massimo le capacità intrinseche di tutte lecomponenti di quanto si costruisce, nonché modulandole azioni climatiche e demandando all’impianto l’esclusivocompito di superarne i limiti.

Per tutto ciò ribadiamo che il perseguimentodell’obiettivo di un benessere ambientale, attraversol’uso razionale dell’energia e con l’attenzione allasalvaguardia ambientale, ci costringe a costruire unavisione globale dei problemi in gioco, per giungere arisposte multiple determinate da una parte dal governarel’intensità di articolati processi di progettazione, e dall’altradal costruire sinergie fra i diversi attori coinvolti.

Tutto ciò racconta come, di fatto, solo figure qualificatedi professionisti come gli architetti e gli ingegneri (perquest’ultima categoria solo quelli che operano nel campoedilizio-ambientale) possano garantire l’esclusivo compitodi svolgere quanto finora sostenuto.

Il Segretario arch. Maria Gabriella Alfano

Il Presidente arch. Pasquale Caprio

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3. CONCORSI

INVITIAMO I COLLEGHI A CONSULTARE IL SITOwww.architettisalerno.it DELL’ORDINE SUL QUALE,IN TEMPO PRESSOCHÉ REALE RISPETTOALL’ARRIVO AL PROTOCOLLO, VENGONOPUBBLICATI I BANDI DI CONCORSO INVIATI DAGLIENTI E CHE, IN RELAZIONE ALL’IMMINENTESCADENZA DEI TEMPI FISSATI PER LAPARTECIPAZIONE, NON POSSONO TROVARESPAZIO SUL NOTIZIARIO.

* * *Si comunica che sul sito del Festival dell’Architettura,all’indirizzohttp://www.festivalarchitettura.it/fa3/it/concorsi/bologna/risultati/ sono pubblicati i risultati del ConcorsoInternazionale di Idee “Una Piazza per Bologna e l’EmiliaRomagna”.

Per la Segreteria del ConcorsoArch. Antonio Maria Tedeschi

4. APPROFONDIMENTI E NEWS

Ministero per i Beni e le Attività CulturaliSoprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggioper il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologicodi Salerno e Avellino

Oggetto: Linee guida per la valutazione e riduzione

del rischio sismico del patrimonio culturale, con

riferimento alle norme tecniche per le costruzioni:

La Direzione Generale per i Beni Architettonici ePaesaggistici, con nota n. 46/P/I del 20.02.07, acquisitaal prot. al n. 6086 del 2.3.07, ha trasmesso copiadell’elaborato in oggetto. Esso costituisce il primo risultatodel “gruppo di lavoro” istituito dal Dipartimento dellaProtezione Civile della Presidenza del Consiglio deiMinistri di concerto con il Dipartimento dei Beni Culturalie Paesaggistici, con lo scopo di “definire le linee guida

per l’applicazione della normativa tecnica per le

costruzioni in zona sismica, in relazione alle peculari

esigenze del la salvaguardia del patr imonio

monumentale”.Per quanto dette “linee guida” (scaricabili dal sito web:www.bap.beniculturali.it) non abbiano ancora concluso

l’iter giuridico-amministrativo di approvazione, esseaffrontano sistematicamente il tema della sicurezza deibeni architettonici in zona sismica e costituisconopertanto, sin da ora, un importante riferimento per ladefinizione dei relativi progetti di consolidamento erestauro.

* * *da Edilizia e Territorio

Comuni, la delibera non basta per vincolare ai

finanziamenti il compenso del professionista

Quando la parcella del professionista diventa un debitofuori bilancio per l’ente locale, gli amministratoririsarciscono il danno erariale arrecato. L’unica possibilitàdi evitare la condanna è la previa sottoscrizione di uncontratto con il progettista, nel quale questi rinunci alcompenso. È questo il richiamo della Corte dei conti,sezione giurisdizionale per la Regione Lazio, esplicitatonella sentenza n. 233 del 28 febbraio 2007 (presidenteSalvatore Nottola, relatore Gaetano Russo) che hacondannato assessori e consiglieri di un Comune arifondere complessivamente 28.405 euro per un incaricoaffidato senza l’adeguata copertura di bilancio.Il giudice contabile ha asserito la «grave negligenza»degli amministratori che avevano affidato un incarico aun architetto, subordinandone il compenso all’ottenimentodi finanziamenti regionali. Dopo aver riscontrato ilmancato conseguimento dei fondi, hanno «costretto» ilComune a riconoscere un debito fuori bilancio per poterliquidare il corrispettivo al professionista, nonostantel’inutizzabilità del progetto. Nelle delibere mediantel’affidamento, era prevista la possibilità di pagare unsemplice rimborso spese in caso di mancanza deifinanziamenti; ma non c’era nessuna accettazionedall’architetto che, pertanto, aveva il pieno diritto arichiedere la tariffa prevista dal proprio Ordineprofessionale per le prestazioni eseguite. Quel che laCorte dei conti rimprovera agli amministratori è propriola mancata predisposizione di un accordo scritto cheprevedesse la rinuncia alle spettanze e a oppore azionilegali in mancanza del contributo regionale. Solo in quelcaso, la citazione in giudizio del Comune da parte delprofessionista non avrebbe potuto sortire alcun effetto«che andasse al di là di quello delle spese già quantificatee stabilite».

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Negligenza degli amministratori

L’errore commesso dai consiglieri e assessori comunalinon è tanto quello di aver assegnato un incarico senzaaverne materialmente i fondi a disposizione, quanto«l’assenza di un atto di disciplina contrattuale del rapportobilaterale». La delibera predisposta dall’Assise civica,nel commissionare le attività di studio e progettazionedi alcune opere pubbliche, aveva chiaramente previsto:«Il tecnico sarà retribuito solo in caso di esito favorevoledel finanziamento, in base all’entità dello stesso ed inbase all’apposita convenzione che sarà redatta almomento della progettazione esecutiva e con intesache, in caso di mancato finanziamento, verrà corrispostala cifra forfettaria di 150 euro a titolo di rimborso speseda imputarsi nel bilancio comunale nel capitolo relativoalle spese di progettazione», Fino a questo puntol’operato dei consiglieri e degli assessori è corretto, madiventa «deplorevole» e «improntato a leggerezza» inun momento successivo. Manca, infatti, l’accettazionedel progettista attraverso «un atto sottostante» nel qualevenisse accuratamente «disciplinato il rapportobilaterale». In sostanza, se il Comune, avesse ottenutol’accettazione del testo della delibera, la pretesa delprofessionista «si sarebbe limitata al rimborso delle solespese quantificate in 150 euro» e nessuna parcellasarebbe stata esigibile. Senza questo documento èillegittimo il riconoscimento del debito fuori bilancio,relativo solo a «circostanze impreviste ed imprevedibili».

La tutela del progettista

In mancanza di una precisa pattuazione con l’ente locale,il professionista ha tutto il diritto di richiedere il pagamentointegrale. «Non si può pretendere che un architettosvolta la sua attività con l’alea del dubbio finanziamento,senza monetizzazione del tempo impiegato per losvolgimento del lavoro. Va da sè - riferisce la sentenza- che il conferimento dell’incarico, salvo pattuazionidiverse tra le parti, comporta (sempre) per il destinatariodel servizio il pagamento del corrispettivo, quando menonelle misure stabilite dall’Ordine professionale» Non èsufficiente presupporre la conoscenza da partedell’architetto delle prescrizioni indicate nella deliberaperché:«Si è in presenza - precisa la Corte - di atti determinativinei quali l’architetto non aveva avuto alcunapartecipazione attiva».

Né tantomeno lo stesso professionista poteva impugnarele delibere della Giunta Municipale del Consiglio,difettando di legittimazione attiva e «trattandosi di attinella piena autonomia dell’ente»

Il caso in esame

La decisione di primo grado della Corte dei conti laziale(e dunque appellabile davanti a una sezione centrale)si riferisce a fatti avvenuti nel Comune di Cervaro, inprovincia di Frosinone. Con la contestatissima deliberadi incarico (risalente al 1987, ben vent’anni fa) dellaGiunta municipale, successivamente ratificata dalConsiglio e dall’organo di controllo regionale, venneattribuito a un architetto (scelto tra una rosa diprofessionisti disponibili) l’incarico di progettazione distrutture da adibire a museo civico e centro polivalenteper attività culturali e per la ristrutturazione dei localidell’ex pretura e del vecchio mattatoio.La Giunta di Cervaro riteneva queste attivitàpropedeutiche alla richiesta di un finanziamento regionale(Lr 21/1984), per la trasformazione di vecchi edifici instabili ad uso culturale. In un successivo atto del Consigliocomunale veniva ribadito che «in caso di mancatof inanziamento, nessun onore farà capo aquest’amministrazione per spese di progettazione».Eppure non venne mai sottoscritto un documento diaccettazione con lo stesso professionista.Dopo aver riconsegnato i progetti e appreso che laRegione Lazio non aveva assegnato il contributol’architetto reclamava il pagamento minacciando azionilegali e il Comune era costretto a una transazione paria 28.405 euro, liquidata attraverso l’accensione di debitofuori bilancio riconosciuto nel settembre 2002 e pagatonell’aprile 2003. «E solo a quel punto che si èconcretizzato effettivamente il danno erariale», spiegala Corte dei conti, rigettando alcune eccezioni sullapresc izz ione del l ’az ione d i responsabi l i tà .Non sono state concesse riduzioni sull’ammontare,perché i progetti erano ritenuti «inutilizzabili persopravvenuta normazione in materia di lavori pubblici».Il lavoro commissionato nel 1987, e pagato sedici annidopo, non ha portato nessun beneficio al Comune.Pertanto i magistrati contabili hanno richiesto ilrisarcimento dell’intera somma, maggiorata delle speseprocessuali, pari a duemila euro.Dagli addebiti è stato prosciolto solo un consiglierecomunale risultato assente in approvazione delle delibere;la Procura contabile lo aveva citato in giudizio ma la

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sistema. Un parco lineare che facilita i rapporti tra learee, individua aperture paesaggistiche e favorisce larealizzazione di attrezzature che potranno essererealizzate anche con il coinvolgimento di capitale privato.

* * *Con il Dlgs 311 obbligo di installare il fotovoltaico

sui nuovi edificida “Edilizia e Territorio”

Sempre più energia pulita sui tetti degli edifici, forsetroppa. La valutazione poggia sulla lettura delle normesul risparmio energetico imposte a tutte le nuovecostruzioni, in vigore dal 2 febbraio scorso. Fra l’altro siimpone l’istallazione di pannelli fotovoltaici e si fissa unapporto energetico da fonti rinnovabili per almeno il 50%del fabbisogno annuo di acqua sanitaria (20% per edificinei centri storici). Da prevedere anche l’allaccio alla retedi teleriscaldamento. I primi paletti operativi cheriguardano tutti i nuovi edifici - pubblici e privati,residenziali e non - sono indicati nell’allegato “I” del Dlgs192/2005, come modificato dal decreto 311/2006,pubblicato in «Gazzetta» il primo febbraio scorso. Mancatuttavia il decreto attuativo - dovrà arrivare entro quattromesi - per modulare i principi in base alla dimensionee destinazione d’uso degli immobili. Lo stesso decretodovrà indicare le prescrizioni minime e le caratteristichetecniche e costruttive degli impianti di energia termicaed elettrica alimentati da fonti rinnovabili. La maggiorecriticità sta nella prescrizione dei pannelli fotovoltaici (alcomma 13 dell’allegato “I”), prescrizione nonaccompagnata da alcuna indicazione quantitativa.Peraltro, da una parte la prescrizione conferma e ampliaquella del comma 350 della Finanziaria - che ha giàimposto il fotovoltaico per le residenze, fissando peròun limite minimo (0,2 KW) - pur mantenendosi appuntogenerico. Ma le maggiori perplessità nascono soprattuttodalla contestuale prescrizione del 50% di energia pulitaper alimentare l’impianto termico. «Il fotovoltaico habisogno di ampie superfici per assicurare un fabbisognoenergetico significativo - osserva Monica Lavagna,ricercatrice del Politecnico di Milano specializzata sulrisparmio energetico in edilizia -; il ricorso ad altri sistemi appare scontato, specie nelle città dove ci sono moltiedifici con coperture di superfici ridotte, soprattutto inrapporto ai volumi». Ma quali sistemi? La gamma disistemi “puliti” più adatti - geotermia, biomasse (scartivegetali, solare termico (pannelli che scaldano l’acquasanitaria) - si restringe in realtà a quest’ultima tecnologia,

Corte lo ha assolto «per mancanza di volontarietà» e«carenza di colpa grave».Un’eventuale responsabilità poteva essergli addebitatasoltanto se il Pm contabile avesse attribuito al consigliereun’indiretta «responsabilità di natura dolosa».Gabriele Mastellarini.

* * *Concorso di proggettazione Salerno Porta Ovestda Progetti e Concorsi (Edilizia e Territorio)

Parco attrezzato al posto del viadotto nel progetto vincitoredella competizione da 200mila euroPica Ciamarra libera Salerno OvestPunto di forza la nuova viabilità con tre stazioni metro

Pica Ciamarra Associati si è aggiudicato il maxiconcorsodi progettazione per Salerno Porta Ovest, vincendo unpremio di 200mila euro e con la certezza che a brevepartiranno i lavori. Per questa operazione che ha vistoin gara 11 gruppi é già stanziato infatti un finanziamentodi 120 milioni, che vede la partecipazione di Comune,Autorità portuale e Ferrovie dello Stato. Forte delcontributo di consulenti interdisciplinari, Pica Ciamarraè salito sul podio con una proposta di valenzainfrastrutturale articolata in tre sub-ambienti, e chepropone il ridisegno paesaggistico e funzionale delsistema di flussi che coinvolgono l’intero ambito urbanoe il tratto autostradale Salerno-Fratte/Vietri. Primo deitre nodi è quello relativo all’area della cava del valloneCernicchiara, di interconnessione città-autostrada-porto,che assume funzioni retroportuali (parcheggi per tir epullman e spazi di servizio) oltre ad attrezzature sportiveche rendono l’area attrattiva anche a scala urbana. Altrotema è quello dei collegamenti infrastrutturali con la partealta del Centro storico; terzo quello relativo alcollegamento S.S. 18 sull’asse viario di via Gatto percui si prevede la riqualificazione ambientale earchitettonica dell’attuale viadotto, in sinergia con ilprogetto di Boighas per il nofo Ligea e che si caratterizzadal punto di vista architettonico per “artigli” strutturaliche ospitano attività collettive. Il progetto interviene sullaviabilità nel suo complesso, prevede funzioni di servizioal porto oltre ad attività urbane che rafforzano la valenza“plurifunzionale” dell’area. La proposta progettuale haeffetti sulle percorrenze autostradali ma non le coinvolgedirettamente, si avvale di nuovi tratti di viabilità anchein galleria, trasforma il tracciato ferroviario in lineametropolitana e inserisce tre nuove stazioni. Tramiteascensori, scale mobili e percorsi pedonali ciascunadelle tre nuove fermate raggiungerà punti nevralgici del

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Chiuso in Tipografia il 18 Aprile 2007

l’unica sperimentata da lungo tempo e largamente diffusa,grazie al conveniente rapporto costo/prestazione, piùteorica resta la caldaia a biomasse, che richiede ampilocali tecnici e un combustibile non ancora facile datrovare. Impegnativa anche la geometria, che necessitadi tubi e sonde da istallare sotto le fondazioni. Si ponepertanto il problema di dove collocare questi due tipi diimpianti - solare termico e fotovoltaico - entrambi daintegrare al tetto. «Il principio del risparmio energeticoè condivisibile ma queste norme pongono una oggettivadifficoltà - osserva Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance:andrebbero messe in linea con la razionalità e i tempidi evoluzione del mercato: notiamo infatti che manca lagiusta gradualità per soddisfare i rendimenti da

raggiungere entro le scadenze del 2008 e 2010». «Inogni caso - aggiunge - crediamo che il decreto applicativodisciplinerà anche l’impianto fotovoltaico. In generale,non siamo d’accordo quando si impongono prescrizioni:vorremmo che si fissi una prestazione e si lasci al mercatola scelta della soluzione miglior per ottenerla. Vedo infinecon preoccupazione che molti comuni si stannomuovendo in libertà su questi aspetti: temo molto questaderiva». «Difficoltà operative ce ne saranno, con questenorme», prevede anche Antonio Perruzza, direttore diFederabitazione (coop bianche)Massimo Frontera