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La verniciatura delle plastiche.

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Indice.

Plastiche: una carriera esemplare 3

Classificazione delle materie plastiche 4

La materia plastica è indispensabile 5

Le plastiche utilizzate nel primo impianto 6

Significato delle abbreviazioni delle plastiche più frequentemente usate 7

Le plastiche più importanti nel dettaglio 8

Perché vengono verniciate le plastiche 10

Parti in plastica nella carrozzeria 12

Verniciare le parti in plastica 14

Gli errori da evitare 16

Punto tinta nella verniciatura delle plastiche 18

Schede tecniche e sistemi di verniciatura 19

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Plastiche:Una carriera esemplare.

Oltre ai termini come “era industriale”,“era nucleare” o “era spaziale”, la nostra epoca dovrebbe essere descritta anche come “era delleplastiche”, in quanto molte conquistenon sarebbero state raggiunte senzal’invenzione della plastica.

Nel 1862 lo scienziato inglese AlexanderParkes inventò un materiale duro coloravorio che battezzò Parkesin. Dallaprima materia plastica, all’impiego dimaterie plastiche nella costruzione diautomobili, ne è passato di tempo… maquesta è un’altra storia.

La prima materia plastica fu inventata 27 anni prima che Gottlieb Daimler pre-sentasse al pubblico la sua prima vetturacon le ruote d’acciaio, gettando le basiper l’industria automobilistica odierna.Da decenni ormai le materie plastichesono diventate indispensabili per l’attualeindustria automobilistica.

Per tanto tempo sono state usate solonegli abitacoli o per componenti esterni“classici” come paraurti, spoiler o supportiper gli specchietti; oggi invece la materiaplastica è utilizzata anche per quelle partidi carrozzeria che in precedenza venivanoprodotte esclusivamente in lamiera.Portiere, parafanghi o cofani vengonoprodotti in misura sempre maggiore conle più svariate materie plastiche e in casodi danno devono essere riparate.

Le sfide per i carrozzieri aumentanoquindi di giorno in giorno e, dato che lematerie plastiche non sono tutte uguali,nasce l’esigenza di informarsi sul loroimpiego nei veicoli. A questo punto laprima domanda che ci si pone è:„Cos’è la plastica?“

Molti termini vengono usati nella vitadi tutti i giorni per descrivere la stessacosa: p. es. plastica, gomma, materialesintetico, ma anche PP/EPDM, poliam-mide o ABS. Mentre i primi termini indicano la plastica in generale, gli altridefiniscono materiali specifici con carat-teristiche diverse. Sono proprio questecaratteristiche che, se non conosciute,possono generare brutte sorprese nelleriparazioni.

Già alla fine degli anni ’70 Standox hacreato un programma di verniciaturaspecifico per materie plastiche che, nelcorso del tempo, è stato continuamenteottimizzato e sviluppato in stretta colla-borazione con l’industria automobilistica.I carrozzieri hanno quindi a disposizioneprodotti adattati alle esigenze della pratica quotidiana. Corsi di formazione e workshop speciali trasmettono prezioseconoscenze specifiche sulla verniciaturadelle materie plastiche dei veicoli.

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Le materie plastiche sono composte da singoli elementi, le molecole. Quandosi congiungono formano lunghe catene chiamate macromolecole.

Termoplastici.I termoplastici sono materie plastichecomposte da macromolecole lineari oramificate non collegate fra loro. Grazieai loro vantaggi, i termoplastici sono i piùcomunemente utilizzati per la produzionedei veicoli.

Inoltre, possono essere fusi e riutilizzatipiù volte. Questa è una caratteristicamolto importante ai fini della tutela dell’ambiente. Premesso che le diversetipologie di plastiche non vengonomiscelate tra loro, i termoplastici sonoideali per il riciclaggio, in quanto teorica-mente le parti vecchie possono esseretrasformate in parti nuove.

Un altro vantaggio deriva dal fatto checrepe e rotture possono essere sigillate.

Elastomeri.La “reticolazione” è il termine che vieneutilizzato per identificare l’unione più omeno resistente delle macromolecole.Quando solo un numero limitato di sin-gole catene di molecole è reticolato concatene adiacenti, nascono gli elastomeri.

Gli elastomeri non sono più riutilizzabili,tuttavia possono essere gonfiati e pre-sentano caratteristiche simili al caucciù.Nei veicoli gli elastomeri vengono usatiper guarnizioni o spoiler.

Duromeri.Con l’aumento della reticolazione, ilmateriale diventa più duro e fragile. Lenumerose catene molecolari formanoun’unica rete.

Queste materie plastiche fortementereticolate vengono definite duroplastici o duromeri. Non possono essere saldati,fusi o gonfiati come gli elastomeri.

Tuttavia, questo materiale è moltoresistente al calore e per questo viene utilizzato, per esempio, nelle parti interne del vano motore.

Classificazione dellematerie plastiche.

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La materia plastica è indispensabile.

Ci sono diversi motivi per usare lematerie plastiche nelle costruzioni diautomobili. Particolarmente impor-tante è il risparmio del peso, senzadover rinunciare alla sicurezza delveicolo. In aggiunta ai loro aspettiprettamente funzionali, hanno unruolo fondamentale nella forma e nel design di un’automobile.

A partire dagli anni ’80, la percentualedi materie plastiche usate nell’industriaautomobilistica è più che raddoppiata.Ricercatori sostengono che entro il 2010ogni sesto chilogrammo di un veicolo sarà composto da materia plastica. Lapercentuale delle parti in materia plasticanella carrozzeria aumenta costantementegrazie ai nuovi materiali. Un tempospoiler, radiatori, paraurti e parafanghivenivano costruiti separatamente; oggiqueste parti vengono unificate in un unicoelemento frontale-laterale.

Le possibilità quasi illimitate di modellaree lavorare le materie plastiche non soloapre nuovi orizzonti per il design, mafavorisce anche il risparmio di carburante.Infatti, il peso di una portiera in materialecomposito può essere facilmente ridottodel 10% rispetto ad una “tradizionale”portiera in lamiera. Questo dimostra chele materie plastiche contribuiscono inmodo significativo alla riduzione del consumo di carburante: la regola diceche ogni 100 kg di peso ridotti, fannorisparmiare 1 litro di carburante su 100 km. Ma i vantaggi non finiscono qui.

Grazie all’elasticità dei materiali, peresempio, i danni minori si riducono. A questo si aggiungono un maggior confort nella dotazione, un’emissioneinferiore di rumore e vita del veicolo piùlunga. Grazie a queste caratteristiche, latendenza si muove verso la costruzione di scocche moderne che si combinanoperfettamente con le parti della carrozzeriarealizzate in materia plastica.

Dal “mercato di nicchia” al mercatodi massa.„Pimp my Car“ – le lavorazioni di tuning,puntano in misura sempre maggiore sullematerie plastiche.

Tutto iniziò negli anni ’90 con i compo-nenti di materia plastica come spoiler,prese d’aria o minigonne laterali. Nono-stante qualche “saliscendi” la tendenzanon si è mai interrotta.

La facile lavorazione delle materie plastichepermette trasformazioni della carrozzeriasempre più estreme, favorendo anche svi-luppi di veicoli dal design esotico prodottiin piccole serie.

verde: tipiche parti di materia plastica sul

veicolo, come p. es. copriruota, paraurti,

supporti per specchietti, minigonne, interni.

blu: parti di materia plastica opzionali,

come p. es. cofano motore, parafanghi,

sportelli.

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Le plastiche utilizzate nel primo impianto.

Oltre alle materie plastiche “pure”molto spesso si usano cosiddetti“blend” (p. es. PP/EPDM). Conquesto termine si definisce la combi-nazione di diverse materie plastiche;nei metalli si parlerebbe di „leghe“.

I „blend“ consentono di combinare nume-rose caratteristiche singole in una nuovamateria plastica. Inoltre, vengono usate le denominazioni commerciali dei singoliproduttori di materie plastiche, ma questeraramente danno indicazioni chiare sultipo di plastica utilizzato.

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Significato delle abbreviazioni delle plastiche più frequentemente usate.

Denominazione chimica abbreviazione Denominazione(i) commerciale(i) parti del veicolo

Copolimero di polipropilene/ PP/EPDM Stamylan P, Sabic PP, Purell, etilene-propilene-diene Novolen, Moplen, Kelburon,

Hifax, Forprene Paraurti, spoiler posteriore

Copolimeri di ABS Bayblend, Relac, Supporto specchietto, copriruota, acrilonitrile-butadiene-stirene Magnum, Lustran ABS accessori auto tipo roof-box,

spoiler frontale e posteriore

Poliammide PA Minlon, Akulon, Zytel, Copriruota, sportellino Vestamid, Ultramid serbatoio carburante

Policarbonato PC Makrolon, Xenoy, Lexan Paraurti, griglia radiatore

Ossido di polifenilene PPO Noryl, Laril Parti della carrozzeria, p. es. parafanghi, cofano bagagliaio

Acrilonitrile-stirene-acrilato ASA Luran S, Kibilac, Geloy Griglia radiatore, spoiler frontale e posteriore

Stirene-acrilonitrile SAN Luran, Tyril, Lustran SAN Griglia radiatore, spoiler frontale e posteriore

Poliuretano PU Bayflex, Baydur, Irogran, Parti del paraurti, Estane spoiler posteriore

Polietilene Tereftalato PBT Pocan, Crastin, Ultradur, Parti della carrozzeria, Vestodur p. es. parafanghi,

cofano bagagliaio

Poliestere non saturo UP Roskydal Cofano bagagliaio, accessori per camion, componenti auto sportive

Resina epossidica EP Araldit Componenti per auto da corsa

Cloruro di polivinile PVC Vestolit, Solvic Teli per camion, barra antiurto

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PP PolipropilenePP/EPDM Copolimero di etilene-

propilene-dieneLe parti realizzate con questa materiaplastica vengono quasi sempre prodottecome “blend”. La produzione di pezzi di grandi dimensioni richiede l’uso di dispendiosi impianti di stampaggio ainiezione e per questo motivo è conve-niente per un numero elevato di unità,come si verifica nell’industria auto-mobilistica.

PP o PP/EPDM non pretrattati creanoproblemi di aderenza della vernice aseconda della composizione. A causadella sua natura non-polare, per diversianni il PP veniva considerato non verni-ciabile.

Con lo sviluppo del sistema Standoflex, ilmarchio Standox è diventato specialistanella soluzione di questo problema. Graziealla continua ricerca, anche oggi Standoxviene considerata l’esperta nella rivernicia-tura delle materie plastiche.

ABS Acrilonitrile-butadiene-stirene

Le plastiche ABS sono contemporanea-mente resistenti e rigide. La loro resistenzaviene garantita dal caucciù (butadiene) ela rigidità dal componente di acrilonitrile.

Le parti realizzate in ABS non devonoessere esposte alla luce del sole e quindiai raggi UVA per troppo tempo senzaprotezione. Con il passare del tempo,infatti, le materie plastiche a base di caucciù, perdono la loro resistenza ediventano fragili.

PA PoliammideAttualmente la maggior parte dei copri-ruota vengono prodotti in PA, un materialerobusto ed elastico che possiede elevatarigidità e forza. Il PA è resistente anchealla maggior parte dei solventi.

Il poliammide lega l’acqua in modoreversibile all’interno della sua strutturamolecolare, ovvero assorbe e rilascial’acqua nell’aria. Questo è il motivo dellenumerose proprietà di questo materialeplastico, anche se può influire negativa-mente sull’adesione di una verniciatura,in quanto l’acqua si potrebbe depositaredirettamente sulla superficie.

PC PolicarbonatoQuesto materiale termoplastico, vantauna serie di eccellenti proprietà, alcunedelle quali si trovano anche in altrematerie plastiche, ma integralmente sitrovano solo nei policarbonati. Tra queste rientrano:· elevata resistenza meccanica anche a

temperature molto basse (fino a–100 °C).· buona resistenza agli agenti

atmosferici.

ASA Acrilonitrile-stirene-acrilato

Con questa materia plastica si realizzanoparti pregiate, lucide e antigraffio, anchetrasparenti. Aggiungendo opacizzanti sipossono ottenere superfici opache.

La caratteristiche principale dell’ ASA èl’ottima resistenza alle sostanze liquide,compresi agenti chimici aggressivi. Inoltreè molto resistente agli oli, ai grassi ecc.

Le plastiche più importanti nel dettaglio.

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PU PoliuretanoSi tratta di cosiddette schiume, la cuiflessibilità e durezza possono variaremolto. Queste schiume posseggono unnucleo cellulare che diventa semprepiù compatto più ci si allontana dal centro ed è quasi chiuso sulla superficie.

La schiuma PU flessibile ha un nucleocellulare estremamente elastico: ilmateriale ritorna sempre di nuovo nellasua forma originaria anche dopo unalunga deformazione.

TPU Poliuretano termoplastico RTPU Poliuretano termoplastico

rinforzato RTPU e TPU sono termoplastici riciclabili.Questo vantaggio diventa importanteper l’industria automobilistica, soprattuttoin questo periodo in cui le leggi ambientalisono particolarmente restrittive.

I prodotti realizzati con questi materialiplastici hanno le caratteristiche versatilitipiche dei poliuretani:· elevata rigidità.· stabilità dimensionale al calore.· buona resistenza agli impatti alle basse

temperature.· buona verniciabilità.· resistenza alla corrosione.

UP poliestere non saturo,rinforzato con fibredi vetro

BMC Bulk MouldingCompound

SMC Sheet MouldingCompound

UP-GF è stato per lungo tempo conosciutocome GFK (plastica rinforzata con fibre di vetro). Oggi è necessariodifferenziare questo tipo di plastica inmodo più accurato, in quanto moltematerie plastiche vengono rinforzate con fibre di vetro.

L’uso di UP rinforzato con fibre di vetroper le parti più estese della carrozzeriacome p. es. cofani motore, cofani delbagagliaio o parafanghi, è diventatouna pratica quotidiana anche per le produzioni in piccole serie o nel settoretuning.

SMC o BMC sono i processi di lavorazionepiù comunemente impiegati nell’industriaautomobilistica. BMC è una massa com-posta da una resina UP riempita di gessoe fibre di vetro.

Le parti in plastica prodotte con questomateriale vengono stampate ad iniezionead alta pressione e elevata temperatura.

SMC sono tavole e pannelli di resinepoliestere rinforzate con fibra di vetrobidimensionale, stampate a pressione ead alta temperatura.

Le fibre di carbonio sono caratterizzateda elevata resistenza con un peso ridotto,oltre che da un ottimo aspetto estetico. Acausa degli elevati costi di produzione, lafibra di carbonio spesso viene impiegatasolo per auto da corsa o per veicoli costosi.

PVC Cloruro di polivinile Il PVC è una delle materie plastiche piùversatili, grazie al fatto che può essereprodotto in diverse varianti, da duro agommoso.

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La plastica viene verniciata per ragionidi estetica:· colorazione individuale per abbinamento

con la tinta della scocca,· più lucentezza e brillantezza dei colori,· eliminazione dei difetti di produzione.

Inoltre, la plastica deve essere protetta,in quanto è quotidianamente esposta agliagenti atmosferici.

E’ quasi impensabile che la plastica si possacorrodere o deteriorare, ma, come lamaggior parte dei materiali, invecchia esi rovina in caso di umidità ed esposizioneai raggi UVA.

Mentre la verniciatura delle materieplastiche nell’industria automobilistica e

nei terzisti è standardizzata per oggetto,tipo di plastica, ecc; nella carrozzeria ci sitrova di fronte ad una serie di problemi:· Si tratta di oggetti uguali o simili, ma

sempre diversi nel tipo di materiaplastica, nel design e nella funzione.

· Le condizioni e le possibilità della car-rozzeria possono variare fortemente.

· Gli oggetti si presentano in diversecondizioni, p. es. parti nuove o riparate.

Dagli anni ’80 le materie plastiche vengonocontrassegnate sul retro secondo laraccomandazione VDA-260*. Le abbre-viazioni utilizzate sono standardizzatenella norma DIN EN ISO 1043-1 e DIN ISO 1629.

Perché vengono verniciate le plastiche?

Le materie plastiche possono essere prodotte in tutti i colori e con finiture opache o lucide. Eppure spesso si rende necessaria una verniciatura.

*) Distribuzione:

DOKUMENTATION KRAFTFAHRWESEN e.V. (DKF)

Ulrichstr. 14, 74321 Bietigheim-Bissingen

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Con la corretta identificazione del tipodi plastica, diventa più semplice seguirele raccomandazioni specifiche per laverniciatura.

Consultate la parte pratica per avereulteriori informazioni sul ritocco dei vei-coli più vecchi che hanno tipi di plasticanon facilmente identificabili.

In alcuni casi, le case automobilistichespecificano che determinati componentinon possono essere verniciati per motivifunzionali. Osservare sempre questerestrizioni.

Esempio caschi per motocicli:Molti caschi sono composti da policarbo-nato (PC), una plastica a prova d’urtoche può essere verniciata con prodottispecifici.

Il policarbonato è estremamente sensibileai solventi. Detergenti errati o prodottivernicianti non idonei possono aggredireil policarbonato e causare la formazionedi microcrepe nella plastica. A questopunto il casco può perdere la sua funzioneprotettiva e rompersi in caso di incidente.

Abbreviazioni per i principali componenti

della materia plastica.

Riempitivi o materiali di rinforzo, probabile pro-

porzione dei riempitivi o dei materiali di rinforzo.

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Parti vecchie verniciate.Le parti vecchie già verniciate devonoessere analizzate a fondo:· il pezzo è danneggiato?· la vernice aderisce in tutte le zone?· ci sono crepe?· la verniciatura è resistente ai solventi?

Naturalmente eventuali danni devonoessere eliminati prima della verniciatura,premesso che la spesa non superi i costidi una parte nuova. Solo allora seguonole operazioni successive: pulizia, carteggia-tura, nuovamente pulizia e verniciatura.

Riparazione di parti in plastica danneggiate:Per la maggior parte delle plastichedanneggiate esistono in commercio kitdi riparazione specifici omologati daiproduttori di automobili. I piccoli graffi possono essere eliminati più rapida-mente e semplicemente con un appositostucco fine.

Per i termoplastici, la soluzione ottimale èla saldatura, anche se richiede una for-mazione e una conoscenza professionalespecifica.

Parti vecchie non verniciate.Questi sono i supporti più critici, in quantola loro „storia“ rimane sconosciuta alcarrozziere. Cosa è successo alla plasticadal momento in cui il veicolo è statoconsegnato al proprietario?· E‘ stata curata?· Se sì, come e con quali prodotti?· La plastica ha assorbito cere o siliconi

dalle lucidature?· Questi prodotti possono essere rimossi?

Domande a cui non sempre si riesce a dare risposta, con il risultato che l’aderenza della verniciatura potrebbeessere pregiudicata, nonostante un pretrattamento accurato e una puliziaperfetta.

I rischi della verniciatura delle partiin plastica vecchie sono legati al fattoche non si conosce la loro storia.Quindi giocano un ruolo importantela massima accuratezza e l’esperienzadel verniciatore.

Parti in plastica nella carrozzeria.

Prima di iniziare la verniciatura di un supporto, il carrozziere deve seguire alcune regole di base importanti ed analizzarela parte in plastica. E’ un pezzo vecchio o nuovo? E’ verniciato, primerizzato o grezzo? Potete trovare le risposte a questied altri interrogativi nei paragrafi che seguono.

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Parti nuove non verniciate.La regola principale da osservare è:

Il supporto deve essere privo di distac-canti!

Per questo motivo, le parti devono esserepulite perfettamente come raccomandatonelle schede tecniche Standox. Per la verniciatura successiva, Standox dispone i sistemi idonei, universali o “su misura”.Ulteriori suggerimenti per rimuovere idistaccanti sono riportati sulle pagine successive.

Parti nuove verniciate.Se la verniciatura esistente è in buonostato, una parte nuova già verniciatanon rappresenta alcun problema perun’eventuale riverniciatura.

Dopo carteggiatura e accurata pulizia,è possibile applicare direttamente lafinitura Standox desiderata, smalti e trasparenti 2K Standox, che devonoessere elasticizzati con l’additivospecifico per adattarli alla flessibilità del supporto in plastica.

Parti nuove primerizzate. I primer utilizzati differiscono considere-volmente e la loro composizione ed idoneità alla lavorazione successivarestano sconosciute.

Si raccomandano test preliminari, e leindicazioni dei produttori (p. es. quelleallegate ai prodotti) possono risultaremolto utili. Se sono stati usati primer dicui non si conosce la natura e non sihanno informazioni per la lavorazionesuccessiva, è impossibile fare afferma-zioni affidabili su determinati criteri,quali:· adesione tra primer e supporto in

plastica.· idoneità per l’applicazione di fondi,

finiture o altri prodotti Standox· estetica finale del ciclo, p. es: cali o

sollevamenti.· elasticità del ciclo di verniciatura.· solubilità durante la pulizia.

In questo caso devono essere osservatela raccomandazioni di verniciatura delproduttore.

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I distaccanti usati per staccare la parte in plastica dallo stampo possono far staccare anche la vernice dalla plastica. Leparti in plastica vengono stampate ad iniezione o a reazione, utilizzando stampi e presse, o altre attrezzature ancora piùsofisticate. In questo modo si possono produrre più pezzi. I distaccanti vengono utilizzati perché da un unico stampo èpossibile realizzare molti pezzi, senza difficoltà. Alcuni di questi distaccanti, tuttavia, rimangono attaccati alla plastica.Ci sono tre diversi tipi di distaccanti che possono rendere difficile la vita del carrozziere.

Agenti distaccanti esterni.· I distaccanti convenzionali sono a base

di cera e olio, dissolti in solventi orga-nici. Possono essere rimossi con diluentiorganici idonei e paglietta.

· Emulsioni idrosolubili di distaccantisono a base di cera e olio, ovveroemulsionati in acqua. Possono essererimossi con diluenti organici idonei epaglietta.I distaccanti idrosolubili non possono essere disciolti con l’acqua.

Agenti distaccanti interni.Prodotti autodistaccanti contenuti nellamateria plastica vengono impiegati nelprocesso di produzione noto come IMR.

Dal punto di vista chimico si tratta pre-valentemente di stearato di zinco. I pezzi devono essere condizionati primadi procedere con la pulizia. Possonoessere puliti con solventi o diluenti organici e paglietta.

Vernici distaccanti.Dal punto vista chimico, le vernici distac-canti sono costituite da alcool polivinilicodisciolto in acqua. Questi supporti sonomolto rari e sono facilmente identificabilidalla struttura ondulata sul lato posteriore.Queste parti devono essere innanzituttopulite con acqua.L’alcool polivinilico può essererimosso solo con acqua e non èsolubile nei solventi organici.

Verniciare le parti in plastica.

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Condizionamento.Il condizionamento (ovvero il riscalda-mento) delle parti, prima della pulizia,può essere utile per i seguenti motivi:· il calore permette ai distaccanti di “tra-

sudare” in superficie (particolarmenteimportante per i materiali in PU).

· ridurre le tensioni nel materiale sinteticoper prevenire formazioni di crepe.

· le bolle (aria intrappolata) possonoessere scoperte e trattate (cioè apertee stuccate) PRIMA di procedere con laverniciatura.

Se necessario, i pezzi devono essere sorretti per evitare deformazioni.

Pulizia.Una pulizia ripetuta è obbligatoria. Unapulizia intensiva ripetuta con paglietta,spazzola e detergente sempre “fresco” èessenziale in carrozzeria.

Dare una semplice passata non èsufficiente, anche se viene utilizzato ilprodotto detergente raccomandato.

Le parti strutturate devono essere pulitepiù accuratamente. I distaccanti e losporco devono essere rimossi dalle partiin plastica strutturate utilizzando unaspazzola morbida o pulitori ad altapressione.

Dopo la pulizia è assolutamente neces-sario far evaporare completamente il detergente prima di procedere allafase di lavorazione successiva.

Come rimuovere i distaccanti dalle parti in plastica.

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Pretrattamento insufficiente (condizionamento, pulizia).Una preparazione non adeguata è l’er-rore più comune e può avere diverseconseguenze, come p. es.:· difetti superficiali a causa di residui di

distaccanti.· distaccamento, in quanto si vernicia

sopra un distaccante, la cui funzione èquella di impedire l’adesione.

· formazione di crepe, in quanto eventualitensioni presenti nella plastica nonvengono eliminate.

Il tempo che si pensa di risparmiare tralasciando il condizionamento o lapulizia, spesso è tempo perso, in quantoè necessaria una rilavorazione dispen-diosa. Inoltre, causa una perdita diimmagine davanti al cliente che contesta il lavoro eseguito.

Detergenti non adatti.Detergenti troppo aggressivi danneggianole plastiche , come p. es. ABS, PC, PPO,in quanto non sono resistenti ai solventi,e possono causare la formazione dicrepe o addirittura la distruzione dellaplastica. Per evitare che ciò accada,Standox offre prodotti per la puliziaappositamente testati.

Verniciatura prematura dopo lapulizia.I solventi assorbiti dalla plastica durantela pulizia devono essere completamenterimossi prima di procedere alla vernicia-tura. In caso contrario esercitano unapressione di vapore tra la plastica e ilrivestimento che inibisce l’adesione.Inoltre aumenta il rischio di formazione di bolle o puntinatura.

Gli errori da evitare.

Si possono sempre commettere errori, ma conoscere i punti deboli può pre-venire i problemi e quindi eventuali reclami, perché qualsiasi ritocco costatempo e denaro.

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Promotori di adesione non idonei.Nei capitoli precedenti è stato ripetuta-mente menzionato che esistono diversitipi di plastiche con caratteristiche spe-cifiche.

Standox ha l’esperienza e i prodottiadatti non solo per lavori di ritocco incarrozzeria, ma anche per il settoreindustriale, anche quando devono essererispettati specifiche prescrizioni.

Elasticizzante insufficiente.Smalti e trasparenti devono contenere ilgiusto quantitativo di elasticizzante. Senon è sufficiente, si verificano formazionidi crepe in presenza di sollecitazionimeccaniche. A tale proposito seguire leraccomandazioni delle schede tecniche.

Suggerimento: Con lo Standothek “Come riconoscere ed evitare idifetti di verniciatura”, Standox offreuna panoramica dei difetti di verniciaturapiù frequenti e dei suggerimenti per eliminarli o evitarli.

destra: buccia d’arancia causata da combinazione

di solventi non idonei.

In basso: scarsa adesione causata da pulizia

insufficiente o promotori di adesione non idonei.

In alto: puntinatura causata dall’applicazione

prematura della vernice.

sinistra: sollevamento causato da isolamento

errato e/o carteggiatura troppo profonda.

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Nelle vetture moderne, spesso le partiin plastica sono verniciate con lo stessocolore del veicolo. In questo caso, la stessa tinta può essere applicata sempli-cemente aggiungendo l’additivo elasticiz-zante. Diventa più problematico, invece,quando le parti sono verniciate con uncolore diverso; spesso è il caso di vecchieauto o di parti decorative dei modellirecenti.

Per una superficie lucida e uniforme, latinta giusta può essere rilevata con preci-sione utilizzando Genius e Standowin.Grazie alla misurazione elettronica precisa, Standowin suggerisce la formulamigliore.

Se non si ha a disposizione uno spettro-fotometro, è possibile consultare il ColorInformation presente nel CD Standowin ola ricerca colore su Internet, alla quale sipuò accedere dalla pagina nazionale delsito Standox. Qui ci sono programmi tintespecifici che propongono il giusto coloreper ogni modello e per il rispettivo parti-colare in plastica.

Suggerimento: Con lo Standothek “La via più rapida per ottenereuna tonalità perfetta“, Standoxoffre una guida preziosa per l’identifica-zione del colore.

Punto tinta nella verniciatura delleplastiche.

Una finitura perfetta delle parti in plastica è il risultato di abilità personale,preparazione corretta e scelta esatta della tonalità di colore. Standox offreai carrozzieri numerosi supporti utili per l’identificazione esatta della tinta.

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Schede tecniche e sistemidi verniciatura.Contattare il vostro rappresentanteStandox per richiedere le schede tecnicheaggiornate ed eventuali informazioni suisistemi di verniciatura Standox. Inoltre, le schede tecniche, costantementeaggiornate, sono disponibili sul sitonazionale Standox.

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