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intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA) Opera SANTO LONGO - Onlus Centro di Accoglienza per Disabili Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) - Tel. 081.509.11.85 Web: www.operasantolongo.org - E-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 05664890638 NUMERO UNICO DICEMBRE 2017 Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802 intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA) 8 Villa delle Rose Dicembre 2017 Amici e benefattori di sempre, Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802 Per le vostre offerte: c.c.p. n. 18608802 intestato a “Villa delle Rose Opera Santo Longo – Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) OFFERTE DEDUCIBILI DALLE TASSE In riferimento al Decreto Legge 460/97 – art. 13, sono previste agevolazioni fiscali in favore di coloro che erogano contributi alle ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale). Per l'applicazione di tali agevolazioni chiedete al vostro commercialista di fiducia. P.S.: Ricordiamo che la “Villa delle Rose” “Opera Santo Longo” è una Onlus regolarmente registrata e riconosciuta. Villa delle Rose Villa delle Rose desideriamo innanzitutto porgere a ciascuno di voi i nostri più gioiosi e fraterni auguri per un Natale colmo di speranza e per un 2018 ricco di giorni di pace! Sicuramente vi state preparando anche quest'anno, ringraziando il Signore, a trascorrere le feste natalizie nelle vostre comunità parrocchiali e nelle vostre case: vi invitiamo per questo ad un'intensa partecipazione alle liturgie e, intorno al presepe familiare, vi auguriamo momenti di serena intimità. Senza dimenticare gli anziani, i sofferenti nel corpo o nello spirito, i poveri e i bisognosi, i disabili: a loro, in particolare, giunga il nostro e il vostro più affettuoso pensiero pieno di preghiera e di fiducia. Veniamo da giorni e viviamo vicende, in Italia e nel mondo, che sembrano remare contro la fiducia e contro la speranza in un clima di esasperato conflitto tra popoli e nazioni, di relazioni interpersonali che non lasciano molto spazio alla condivisione e alla solidarietà, di rifiuto e di emarginazione dello “straniero”, di una giustizia e di una pace che invece di abbracciarsi sembrano allontanarsi sempre più l'una dall'altra. La bellezza della vita, la centralità della persona umana, la tutela dell'ambiente, la politica, l'economia, il lavoro: dovrebbero, queste tematiche, affascinare, offrire momenti di dialogo e di confronto costruttivi, promuovere la “convivialità delle differenze” e affrettare il cammino dell'umanità verso un futuro meno drammatico e più sereno. Ma, anche intorno a questi temi e lungo questo cammino, spesso si è gli uni contro gli altri, ci si contrappone e non se ne discute serenamente e ragionevolmente, con le conseguenze negative che sono davanti ai nostri occhi. Non sono forse questi i pensieri che tante volte attraversano la nostra mente, che animano i nostri ragionamenti, che influenzano negativamente slanci ed entusiasmi? Ed ecco la rassegnazione prendere il posto dell'attesa paziente e operosa, la chiusura in sé stessi che intristisce e crea solitudine, le scelte di vita e i comportamenti dannosi per sé e per gli altri. Ma il Natale è anche speranza; ecco perché dobbiamo riaprire i nostri occhi allo splendore della nascita del Salvatore, risvegliandoci dal torpore e dalla pigrizia per riprendere il cammino in compagnia del Dio-con-noi. Questo è per noi cristiani, carissimi amici e benefattori, il senso più profondo e più vero del NATALE prima di tutto, perché possa diventare professione di fede, testimonianza di carità e portatore di speranza. Nell'abbracciarvi tutti, con tanto sincero affetto, vi auguriamo ancora BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO, da vivere nell'amore e nella pace del Bambino Gesù. Villa delle Rose Opera Santo Longo Onlus i

Opera SANTO LONGO - Onlus · Non sono forse questi i pensieri che tante volte attraversano la nostra mente, che animano i nostri ragionamenti, che ... Il combattente se ne era andato

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intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)

Opera SANTO LONGO - OnlusCentro di Accoglienza per Disabili

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) - Tel. 081.509.11.85Web: www.operasantolongo.org - E-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 05664890638

NUMERO UNICO DICEMBRE 2017

Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”

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Villa delle Rose Dicembre 2017

Amici e benefattori di sempre,

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Perlevostreofferte:

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ViaMadonnadelPantano,3-80014GIUGLIANO(NA)

OFFERTEDEDUCIBILIDALLETASSEInriferimentoalDecretoLegge460/97–art.13,sonoprevisteagevolazionifiscaliinfavoredicolorocheeroganocontributialleONLUS(OrganizzazioniNonLucrativediUtilitaSociale).

Perl'applicazioneditaliagevolazionichiedetealvostrocommercialistadifiducia.

P.S.: Ricordiamochela“VilladelleRose”“OperaSantoLongo”eunaOnlusregolarmenteregistrataericonosciuta.

Villa delle RoseVilla delle Rose

desideriamo innanzitutto porgere a ciascuno di voi i nostri più gioiosi e fraterni auguri per un Natale colmo di speranza e per un 2018 ricco di giorni di pace!

Sicuramente vi state preparando anche quest'anno, ringraziando il Signore, a trascorrere le feste natalizie nelle vostre comunità parrocchiali e nelle vostre case: vi invitiamo per questo ad un'intensa partecipazione alle liturgie e, intorno al presepe familiare, vi auguriamo momenti di serena intimità.

Senza dimenticare gli anziani, i sofferenti nel corpo o nello spirito, i poveri e i bisognosi, i disabili: a loro, in particolare, giunga il nostro e il vostro più affettuoso pensiero pieno di preghiera e di fiducia.

Veniamo da giorni e viviamo vicende, in Italia e nel mondo, che sembrano remare contro la fiducia e contro la speranza in un clima di esasperato conflitto tra popoli e nazioni, di relazioni interpersonali che non lasciano molto spazio alla condivisione e alla solidarietà, di rifiuto e di emarginazione dello “straniero”, di una giustizia e di una pace che invece di abbracciarsi sembrano allontanarsi sempre più l'una dall'altra.

La bellezza della vita, la centralità della persona umana, la tutela dell'ambiente, la politica, l'economia, il lavoro: dovrebbero, queste tematiche, affascinare, offrire momenti di dialogo e di confronto costruttivi, promuovere la “convivialità delle differenze” e affrettare il cammino dell'umanità verso un futuro meno drammatico e più sereno.

Ma, anche intorno a questi temi e lungo questo cammino, spesso si è gli uni contro gli altri, ci si contrappone e non se ne discute serenamente e ragionevolmente, con le conseguenze negative che sono davanti ai nostri occhi.

Non sono forse questi i pensieri che tante volte attraversano la nostra mente, che animano i nostri ragionamenti, che influenzano negativamente slanci ed entusiasmi?

Ed ecco la rassegnazione prendere il posto dell'attesa paziente e operosa, la chiusura in sé stessi che intristisce e crea solitudine, le scelte di vita e i comportamenti dannosi per sé e per gli altri.

Ma il Natale è anche speranza; ecco perché dobbiamo riaprire i nostri occhi allo splendore della nascita del Salvatore, risvegliandoci dal torpore e dalla pigrizia per riprendere il cammino in compagnia del Dio-con-noi.

Questo è per noi cristiani, carissimi amici e benefattori, il senso più profondo e più vero del NATALE prima di tutto, perché possa diventare professione di fede, testimonianza di carità e portatore di speranza.

Nell'abbracciarvi tutti, con tanto sincero affetto, vi auguriamo ancora BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO, da vivere nell'amore e nella pace del Bambino Gesù.

Villa delle Rose Opera Santo Longo Onlus

i

intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)7Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802

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Villa delle Rose Dicembre 2017 Villa delle Rose Dicembre 2017

IN RICORDO

DI

MONS. ERMENEGILDO DE MICHELE

Il 14 gennaio 2017,

in occasione del primo anniversario

della salita al cielo del nostro

amatissimo e indimenticabile Mons.

Ermenegildo De Michele, abbiamo

inaugurato la targa ricordo apposta sul

frontale della nostra cappellina.

La funzione religiosa è stata presieduta

da Sua Ecc. Monsignor Angelo Spinillo,

Vescovo della nostra diocesi di Aversa,

coadiuvato nella celebrazione da tanti

sacerdoti amici del nostro benefattore

che alla presenza di parenti e

numerosi amici ne hanno ricordato le

doti e le virtù di sacerdote amorevole

e generoso.

San Giovanni Paolo II con

Monsignor Ermenegildo De Michele

Targa ricordo

Antonio Coppola ci ha lasciatiIl “combattente” è stato colto da infarto lo scorso 18 Luglio.

Antonio Coppola, disabile dalla nascita e nostro ospite dal 1989, a soli 53 anni ci ha lasciati per sempre, colto da un infarto tremendo, micidiale, di quelli che non danno scampo.Da tutti conosciuto per la sua caparbietà, spesso si recava in carrozzina a Roma, al Quirinale con la speranza di ricevere udienza dai vari Capi di Stato ai quali voleva sottoporre la sua condizione di indigenza e di precarietà. Ogni volta pensava che duecento km. in carrozzina bastassero per essere ricevuti dal Presidente della Repubblica. Ma lui non si scoraggiava e aspettava il suo momento “accomodandosi” in un angolo della piazza del Quirinale. Una volta ci è restato oltre sei mesi.Una vita intera trascorsa a bussare a tante porte. Ha ricevuto qualche si, qualche no, qualche forse, ma mai nessuna certezza. A tutti raccontava di quanto la sua infanzia sia stata sempre priva di affetti. Eppure c'era stato un momento in cui la sua vita sembrava prendere una svolta positiva. Insieme ad altri compagni di sventura aveva costituito una cooperativa per la gestione di un centro per disabili nel quale era stato ospite da piccolo: aveva finalmente uno stipendio e una casa. E anche una ragazza. Poi di nuovo il buio, il Centro fu chiuso e in lui si riaffacciò lo spettro della disperazione.In fondo Antonio non chiedeva compassione, ma solo qualche diritto e la dignità. Tante sono state le proteste e le lotte per affermare il suo diritto al lavoro. Antonio Coppola a settembre di quest'anno era pronto per ripartire per Roma, ma in un caldo e torrido pomeriggio di Luglio d'improvviso si è sentito male, la corsa all'ospedale, l'illusione di una momentanea ripresa e poi la stretta finale al cuore che lo ha lasciato senza respiro. Per sempre. Il combattente se ne era andato. Nella fiancata della sua carrozzina ha lasciato un plico nel quale erano raccolte fotocopie di articoli di giornali, di istanze, di segnalazioni, di denunce e di appelli. Tutto inutile, come la sua disperazione e la sua ricerca di una vita più dignitosa.

'O CORE 'E NAPULE Chi tene core p'e sti sventuratesenza 'na casa, senza nu conforto,ca l'ha lassate pure a mamma e 'o pate…chi tene core, le sbatte assaie cchiu forte….

P'e sti criature sole e abbandonatel'aggio voluto fa sta poesiaE' stat' 'o core ca m'e l'ha dettatae c'a recita comm'a 'navemmaria…

P'e sti criature vuje c'e penzate?C'e sta n'ommo 'ncopp 'a stu camminos'è sostituito a chille mamme e pateca lhanno abbandonate a stu destino….

Se l'abbracciate forse p'e….. a stessa vitas'è l'ha pigliate comme songo songo.'o sacrificio? No' nun l'ha avveluto'o nomme voglio dicere: Santo Longo

Iatece… E guardatele p'o canciellochi chiagne… chi ride.. e tene cchiù e trent'annes'appoie stritte ncopp'a doie stampelleE forse Dio… ca nun le dà n'affanno!

C'è sta chi port' 'o pacco cu 'e pazziellequalcuno ca le porta 'a rrobba doces'accostano ncopp 'e seggie 'a rutelleE ssò cuntente pure si stanno 'ncroce…

senza nisciuno no! So figlie 'e NapuleE Napule, tutte quante site vuieO core belle, ca tutto ve fa credere,Nun ce scurdammo ca songo figlie a nnuie!

‘IL CUORE DI NAPOLIChi ha cuore per questi sventuratisenza una casa, senza un confortolasciati pure dalla mamma e dal padre…..chi ha cuore, gli batte molto più forte…

Per queste creature sole e abbandonateho voluto fare questa poesiaE' stato il cuore che me l'ha dettatae la recito come un'Ave Maria…

Per queste creature, voi ci pensate?C'è un uomo su questo camminoche si è sostituito a quelle mamme e padriche le hanno abbandonate a questo destino…

Se le abbracciate forse per la stessa vitase li è presi come sono sono. Il sacrificio? No. Non si è avvilitoil nome voglio dire: Santo Longo.

Andateci… E guardatele dal cancellochi piange, chi ride, e ha più di trent'annis'appoggia stretto su due stampellee forse Dio…. non gli dà un affanno!

C'è chi porta un pacco con i giocattoli,qualcuno che porta roba dolcesi accostano sopra le sedie a rotelleE sono contenti pure se stanno in croce.

Senza nessuno no! Sono figli di NapoliE Napoli siete tutti quanti voiIl cuore bello, che tutto fa credere,Non dimentichiamoci che sono figli nostri!

Michele Esposito

Alla fine della S. Messa, al suono della

campana, il Vescovo ha scoperto la

targa benedicendola unitamente a tutti

i presenti. A conclusione della

cerimonia Sua Eccellenza ha anche

benedetto il Fiat Doblò attrezzato con

pedana per i disabili, altro dono

generoso del nostro compianto

Monsignor Gildo De Michele che oltre

ad essere ricordato sulla targa, è anche

presente nella cappellina con un

ritratto ad olio del Maestro Luigi

Matacena che lo ritrae sottobraccio a

San Giovanni Paolo II: due santi che dal

paradiso ci benedicono e ci

proteggono.

Questa poesia è stata

scritta nel 1981 dal Poeta

Michele Esposito e

dedicata al nostro

fondatore Santo Longo.

Il maestro Michele

Esposito è stato sempre

vicino alla nostra Casa e

oltre al conforto morale,

non ci ha fatto mai

mancare anche il sostegno

economico.

Ancora oggi lo ringraziamo

e gli auguriamo tanto

bene, mentre invochiamo

la protezione di Dio su di

lui e la sua famiglia.

Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)3Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)6

Villa delle Rose Dicembre 2017 Villa delle Rose Dicembre 2017

Aziende Agricole Associate SrlSOCIO DEL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO

«MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA» Strada Prov.le 333 - Km. 10,500 - 81030 Cancello Arnone (CE)

Tel. 0823. 859276/856277 - 0823.859094 - www.aaasrl.it

Ditte che hanno fatto donazioni nel corso dell’anno 2017:

Sede e ufficiVia San Marco 9380013 Casalnuovo di Napolitel. 0818429655 fax [email protected] TECNICA:tel. 0818444089 fax [email protected]

GRANDE SUCCESSO DEL PROGETTO

“DIVERSABILITA' RICREATIVA”N e l c o rs o d e l 2 0 1 7 , g ra z i e a d u n

f i n a n z i a m e n t o d e l C S V d i N a p o l i

all'Organizzazione di volontariato “N.S. di

Fatima” di Torre del Greco (NA), i nostri

ospiti insieme ad altri disabili esterni hanno

potuto partecipare ad un progetto di “START

UP” diviso in vari laboratori: manipolativo,

animazione, lettura ed informatica.

Il progetto è stato portato avanti con

entusiasmo dagli operatori e dai volontari

dell'agro-aversano, che ogni giorno si

alternavano alle varie attività grazie alle

quali si sono anche creati rapporti di vera

fiducia, amicizia e anche di grande affetto.

Il progetto ha raggiunto il suo culmine

quando è stata organizzata anche un'uscita

con pranzo all'aperto nella Fattoria Sociale

“Fuori di zucca”, un agriturismo situato

all'interno dei giardini di quello che una

volta era il manicomio di Aversa. Anche

l'evento finale del progetto, dove sono stati

illustrati agli ospiti gli obiettivi raggiunti, è

stata una manifestazione dove hanno

partecipato moltissime persone.

L a p re s i d e nte d e l l ' A s s o c i a z i o n e e

responsabile del progetto, Dott.ssa Rosa

Sorrentino, si è mostrata particolarmente

a b i l e n e l s a p e r c r e a r e s t r a t e g i e

comunicativo-relazionali tra gli operatori e

i volontari con i partecipanti alle attività

tanto che alla fine si è venuta a creare una

simbiosi che ha dato lustro e rilevanza al

progetto.

Ci auguriamo che anche in futuro si possano

ricreare queste occasioni di inclusione e di

integrazione del “diverso”, capaci di ridurre

le “distanze” e utilizzare le “differenze”

come punto di partenza e di ricchezza per

l ' intera comunità con un più inciso

intervento delle varie istituzioni pubbliche.

Attraverso le pagine di questo opuscoletto vogliamo far giungere il nostro ringraziamento alla presidente Dott.ssa

Rosa Sorrentino, a Luigi Pezone, ad Antonella Costanzo, a Martina Musto, a Giovanni Guerra, nipote

dell'indimenticabile Giovanni Guerra, fondatore dell'Associazione, a Leonilda Sabatino, a Carmela Frizzante, a

Caterina Barbato e a quanti, in diversi modi, hanno contribuito alla riuscita di questo bel progetto. Un ultimo

ringraziamento ai coniugi Vitolo, Rosa e Marcello, che attraverso questa ricca e innovativa esperienza, i loro figli

(Il Tradizionale e La Voglia di Trentola) hanno fatto arrivare in tutto il periodo del progetto, manicaretti, pane, pizze e

delizie di ogni genere.

Laboratorio

Pranzo alla fattoria sociale

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Villa delle Rose Dicembre 2017 Villa delle Rose Dicembre 2017

SCRIVONO DI NOIOpera Santo Longo: un "porto di mare"

per le persone in difficoltà

Un'esperienza comunitaria di aiuto

reciproco in Campania, che si basa

esclusivamente sulle donazioni e il

contributo di volontari

di Paolo Pantrini - 06 ottobre 2017

In questo articolo continuiamo l'approfondimento

sui servizi per la disabilità nelle Regioni del

Sud Italia. Grazie ad una intervista concessa dal

ragioniere Antonio Altavilla conosciamo la

peculiare esperienza dell’Opera Santo Longo

che dagli anni '40 accoglie persone con ogni

tipo di fragilità o difficoltà, basandosi

esclusivamente sulle donazioni e il contributo

di volontari.

Com'è nata l'esperienza di Villa delle Rose?

Villa delle Rose è nata per opera di Santo

Longo, una persona disabile di origini leccesi

nata nel 1924. Santo Longo, a sei anni, rimase

orfano e senza casa e fu così ospitato in un

collegio leccese per orfani fino alla maggiore età,

all'epoca ventuno anni. Uscito dal collegio, nel

1946 su suggerimento del superiore dell'istituto, venne a Napoli dove trovò come dimora una grotta utilizzata durante la

guerra come rifugio antiaereo; venne poi raggiunto da ragazzi napoletani che avevano perso la famiglia o erano rimasti

menomati durante la guerra, persone disperate. Si formò così una prima comunità. Negli anni successivi la comunità si

trasferì in un convento abbandonato affidatole dal Comune di Palma Campania nel Nolano. In quel convento Santo Longo

cominciò a raccogliere i primi disabili e poliomielitici. Durante gli anni Settanta la comunità si trasferì a Lago Patria in una

struttura di proprietà del Consorzio di Bonifica, fino a quel momento utilizzata solo durante le vacanze estive, l'attuale Villa

Delle Rose.

Adesso l'Opera com'è strutturata?

Abbiamo costituito una Onlus e ospitiamo persone con problematiche molto varie, senza una tipologia specifica; siamo una

realtà difficile da spiegare se non la si vive. Ci sono persone con disabilità, persone senza famiglia, senza casa, che non si

sono realizzate nella vita. È un mondo tanto variegato che neanche lo Stato riesce a darci un riconoscimento. Abbiamo anche

due persone con disagio psichico.

Siamo anche una realtà d'ispirazione religiosa e nella nostra struttura è presente una cappellina dove si officia tutto l'anno.

Siamo un porto di mare, la gente ci porta letti ortopedici, carrozzine, pannoloni, che noi a nostra volta mettiamo a disposizione

di chi ha bisogno. È un posto conosciuto, noto anche per questo servizio alla popolazione. L'Opera è anche un punto

d'aggregazione per le persone del circondario che qui vengono nel pomeriggio e s'intrattengono con gli ospiti. Questa è la

nostra casa.

Il servizio quindi si struttura come una realtà residenziale?

Per alcuni ospiti è una realtà residenziale, per altri un semiconvitto. Ci sono anche persone che vengono qui alla mattina e si

appoggiano alla mensa o ad altre attività come il guardaroba sociale (NdA servizio che fornisce gratuitamente indumenti a

persone in stato di bisogno) frequentato prevalentemente da persone straniere. Ma è tutto molto naturale, non strutturato; ci si

adegua ai bisogni della persona.

Sono presenti volontari e operatori professionisti?

Moltissimi sono i volontari. È una casa molto aperta al volontariato. Partecipano anche giovani che hanno avuto problemi

con la giustizia, per i quali noi diamo la disponibilità a fare percorsi di recupero. Siamo poliedrici, impegnati in più di un

campo.

Ci sono anche operatori come educatori o psicologi?

Ci sono diversi professionisti ma non vengono in modo programmato; se viene espressa un'esigenza si prestano

all'ascolto della persona, ma tutto in modo spontaneo. Abbiamo anche un gemellaggio con la Comunità di S. Egidio; tanti

sono i professionisti all'interno della Comunità e quando c'è bisogno è a loro che ci rivolgiamo.

Com'è strutturato il rapporto con la Comunità di S. Egidio?

È un rapporto basato su una profonda amicizia. Li conoscemmo nell'85-'88; loro seguivano una persona disabile ricoverata in

un altro istituto, che a 18 anni fu dimessa e portata da noi. Per seguire questo ragazzo conobbero anche la nostra realtà e da

allora è nata un'amicizia. Se ho delle necessità trovo la disponibilità di professionisti, medici, architetti o avvocati, onesti e

bravi. Poi facciamo attività insieme, noi invitiamo loro alle nostre feste e loro invitano noi alle loro.

Come sono strutturati i rapporti con altre realtà del terzo settore?

Abbiamo rapporti con la Don Salvatore Vitale, un'associazione di famiglie, e con l'associazione Nostra Signora di Fatima

di Aversa con la quale in questi giorni stiamo concludendo un progetto iniziato a gennaio. Il progetto comprendeva laboratori e

percorsi artistici musicali con persone con disabilità.

Siamo anche molto in contatto con i Missionari Comboniani grazie al comune lavoro sull'immigrazione. Una volta grazie ai

Comboniani, qui ci fu un pranzo non previsto; arrivarono venti persone e avevano bisogno di mangiare. In quel momento

abbiamo contato cinque continenti e una quarantina di nazionalità. Questo è il futuro. Succede anche questo da noi, tutti i

continenti rappresentati, anche religiosamente, c'erano musulmani, induisti, cattolici. Questo grazie ai Comboniani che sono

venuti con questo gruppo di giovani che poi si è trattenuto attraverso dei campi scuola realizzati per vari anni.

Come vi finanziate?

Questa è la nota dolente. Da un po' di anni la fetta più consistente è il Cinque per mille, poi le donazioni, ad esempio dalla

Diocesi di Aversa a cui apparteniamo, da privati, poi i contributi di qualche banca o fondazione bancaria.

Gli ospiti più gravi che percepiscono l'accompagnamento lo versano a noi che garantiamo loro l'assistente personale. Gli

ospiti autonomi, che non hanno bisogno di assistenza, non pagano niente: hanno la pensione minima e quindi non

possiamo chiedere loro niente.

Nel nostro agire riteniamo importante che la persona non debba dipendere economicamente da nessuno; devono quindi

potersi permettere piccole spese personali come le ricariche telefoniche o le consumazioni al bar così da non perdere la

dignità.

Dal pubblico non avendo una convenzione non percepiamo niente.

La scelta di non fare la convenzione è vostra o dei servizi pubblici?

Inizialmente era nostra poi avendo avuto in passato qualche difficoltà abbiamo anche tentato ma purtroppo non siamo

convenzionabili. Il nostro tipo di struttura non può essere convenzionato perché le convenzioni si basano su tipologie

di utenza e noi accogliamo tutti. L'Asl più di una volta ci ha detto che dovremmo regolamentarci e definire una sola tipologia -

o solo disabili, o solo senza famiglia, ecc. – ma noi, in base al testamento spirituale del fondatore, diciamo di sì a tutti, il

cancello è sempre aperto per chi esprime un bisogno.

Quali sono i vostri punti di forza e le vostre criticità?

Il punto di forza della nostra realtà è l'aggregazione spontanea, l'apertura sia mentale che strutturale della nostra casa a

tutte le persone e i bisogni. La principale criticità è la mancanza di risorse economiche. Con il Cinque per mille riusciamo a

coprire i primi cinque o sei mesi dell'anno, poi ci troviamo in difficoltà fino a Natale.

Vuole aggiungere qualcosa?

Vorrei chiedere allo Stato di allargare le vedute sulle problematiche sociali. Anche noi apparteniamo a pieno titolo al mondo

del sociale e vorremmo che lo Stato ci potesse riconoscere e sostenere.

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