NUMERO 48/01 SETTEMBRE/OTTOBRE 2012 - sugonews.it · test” di Stefano Simone, il pro-fetico “Indovino” di Alessandra Pagliuca e il ludico realismo di Attilio Giordano. E dal

NUMERO 48/01 SETTEMBRE/OTTOBRE 2012 - SUGONEWS, LA PRIMA RIVISTA DA TAVOLASUGONEWS.IT FACEBOOK.COM/SUGONEWS.RIVISTADATAVOLA PUBBLICITÀ - tel 011 5692009 - [email protected] con inchiostri alimentari - usare come sottopiatto - buono come tovaglietta, ottimo per areoplanini di carta

registrato al Tribunale di Torino con il numero 13/27.02.07 - tiratura totale copie 180.000

distribuito a Torino/Piemonte

DEMOTAPES

I 5 brani che fanno da colonna sonora a una situazione. Ascoltali su sugonews.it e mandaci le tue playlist su www.facebook.com/sugo-news.rivistadatavola

Cinque canzoni per arrenderti alla fine dell’estate.

1. Frank Ocean, Swim good

– uccidi le ult ime zanzare con il libro di Paolo Brosio su Medjugorje.

2. Wavves, King of the beach – ti alzi in piedi e guardi col binocolo dalla finestra dell’ufficio come Mitch Buchannon. Il mullet ti si impiglia nella pinzatrice.

3. Bonnie Prince Billy, A sucker’s

evening – ti è marcito il mango in frigo e scendi dal vicino per scambiarlo con un paio di pinne. Rimedi una formina colorata fat-ta a banana.

4. The Jesus and Mary Chain,

Just like honey – scavi nel palchetto della camera per trovare l’acqua. Poi ti passano sotto la porta la foto firmata di Angelo Izzo.

5. The Yardbirds,Heart Full Of

Soul – mandi tutti al diavolo e ti dirigi verso il Grand Canyon a piedi. Ti vengono a prendere con l ’elisoccorso sulle Alpi Marittime.

Micachuand the Shapes FRANCESCO VIGNANI

Edaq: folktronica torinese.È uscito ufficialmente il 26 agosto “Dalla parte del cervo”, il primo disco degli Edaq, formidabile quintetto (che all ’occorrenza diventa sestetto con l’aggiunta di un percussionista) piemontese. Lo aspet tavamo da tempo ques to l avoro , a lmeno da quando, a inizio estate avevamo avuto per le mani il demo, in edizione super-limitata. Gli Edaq miscelano sapientemente la tradizione più pura della musica folk ad aperture elettroniche

dal sapore interna zionale. In entrambi g l i a sp et t i s i distinguono: da un lato ottimi esecutori, precisi e trascinanti, dall’altra fini conoscitori della musi c a s intet i c a . I l d is c o stupisce, traccia dopo traccia perché azzarda innesti nuovi, perché ci fa venir voglia di ballare, perché non è mai banale.

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La buona musica delle cattive amicizie PAOLO FERRARI

Colombia cult, di questi tempi. La riscoperta della “cumbia” è ormai affaire planetario; l’album e le figurine sulla storia di Pablo Escobar vanno a ruba nei quartieri popolari di Medellin; le canzoni a bassa fedeltà di un gruppo che si chiama Las Malas Amistades annunciano un autunno languido e piccante.

Che tipi, questi ultimi. Dietro la ma-schera delle cattive amicizie na-scondono talento cristallino, acu-me vintage, senso dello humour. Stanno a Bogotà, piacciono alla nuova Colombia, quella delle gal-lerie d’arte, dei club diversamente tradizionali, delle università in cui si studia per la post globalizzazione. La band è nata in una scuola d’arte, dettaglio che si materializza in co-pertine bellissime. Tra le influenze, i gloriosi Discos Fuentes si mischia-no a Serge Gainsbourg, Sun Ra, Ennio Morricone, Residents. Dopo titoli di sapore urbanistico, “Jardin Interior” e “Patio Bonito”, la Honest Jon’s pubblica “Maliza”, in Italia via Family Affair. Score: 28 canzoni, nessuna inutile.

Più ancora che per il bollino di garanzia della Rough Trade, a dare il senso della bontà del disco era la serie interminabile di recensioni che terminava con pressoché identica chiosa.

In sintesi? Non un disco per tut-ti ma fate l’impossibile per dar-gli almeno un ascolto. Meglio poi se più di uno, visto come il primo impatto con Never è a rischio di indigestione di analgesici grazie a una voce femminile fra l’an-noiato e l’isterico, delle chitarre che paiono rubate a registrazio-ni subacquee dei Devo e passag-gi da Beach Boys che sbagliano Summer Of Love finendo in quel-la del 1989. Non fosse però per quell’aria da festa pop imbastita quasi controvoglia da Mica Levi

(formazione classica e un passa-to nella scena grime londinese) e soci che finisce per essere la vera chiave di volta del tutto. Colti ep-pure mai compiaciuti, ostici ma sempre pronti a tendere la mano: se settembre è il mese dei ritorni cervellotici – Animal Collective su tutti - Never può valere indiffe-rentemente da palestra o anti-doto. Mica poco.

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IOESPONGO XV - LA FINALE

MIT 5.0 - DANIELE GALLIANO

Giovedì 25 ottobre 2012 ore 18.30Cocktail di inaugurazione con djset e voto del pubblico

Proclamazione dei vincitori di IoEspongo XV

Camera di commercio di TorinoPalazzo Birago di Borgaro Via Carlo Alberto 16 Torino

Con il contributo di

Regione PiemonteFondazione CRT

Camera di commercio di Torino

www.associazioneazimut.net

MADE IN TURIN 5.0 e IoEspongo XV alla Camera di commercio di Torino

Gran finale della XV° Edizione di IoEspongo alla Camera di commercio di Torino, dove la Sala Blu delle sale storiche del palazzo è dedicata alle espe-rienze di Made in Turin. E proprio quest’ultima rassegna offre un nuovo incontro con la pittura di Daniele Galliano, con gli aspetti di una ricerca intensa e pulsan-te e gli elementi di un discorso che, per questa occasione, è caratterizzato dalla sorpren-dente e coinvolgente installa-zione “Fantasmi”, composta da sei “tavole” a olio su tela. Organizzato dall’Associazione Culturale Azimut, con il soste-gno della Regione Piemonte,

della Fondazione CRT e della Camera di commercio, il concor-so IoEspongo si sviluppa lungo un itinerario con dipinti, fotogra-fie, installazioni e immagini vo-tate dal pubblico durante le mo-stre allestite al TAC Temporary Art Cafè del Pastis, nel cuore del Quadrilatero Romano. Per l’appuntamento a Palazzo Birago di Borgaro, sono approda-ti i lavori di Angelo Manganello e Andrea Appendino, la complessa installazione di Enrica Borla e il “Re di Quadri” di Daniele Giustat, sino alle tele “Almostblue” di Anna Maria Saviano, la figu-ra femminile di Dea Belusco e “La porte derobeè” di Manuela

Bettelli, l’espressionista “Crash test” di Stefano Simone, il pro-fetico “Indovino” di Alessandra

Pagliuca e il ludico realismo di Attilio Giordano. E dal viso delineato da Claudio

Massucco si passa all’autori-tratto di Claudio Bellino, quindi la tecnica mista di Irene Carlevale e i pastelli di Rosangela Leotta. L’esposizione si chiude con la fo-tografia digitale di Giorgia Piras e Diego Zangirolami, la sequen-za dei volti di Giovanna Guerrisi e “Time of the Assassins” di Arianna Rosso.In mostra fino al 5 novembre.

Angelo Mistrangelo

anno vincitore anno vincitore

1 1998D. BramanteA. Marcante

8 2005J. Hake

L. Razzano

2 1999V. Berruti

A. Sciaraffa9 2006

A. BouquetA. Gatti

3 2000A. Ferrari

D. Bozzetto10 2007

A. GuerraS. Rocca

4 2001 S. Cattelan 11 2008F. BrugnettaTruly Design

5 2002M. BertazzoM. Cazzato

12 2009BR1

E. Escard

6 2003S. PastoreS. Sabato

13 2010A. Guerzoni

M. Guga

7 2004M. Indelicato

L. Luciano14 2011

S. BraccoG. Rubbio

1

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14

XV

XV

immagine a sinistra

© Daniele Galliano

MIT5.0

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Una mattina a TorinoELISABETTA TOLOSANO

Uscendo dal parcheggio di piazza Emanuele Filiberto un signore mi chiede con quale mezzo si può raggiungere il Museo Egizio.

Non conosce la città.Lo accompagno per un tratto di strada. Da piazza Emanuele Filiberto (a me cara per il mitico Pastis!) attraversiamo il mercato di Porta Palazzo e raggiungiamo la Porta Palatina, l’antica Porta Principalis Sinistra di Augusta Taurinorum. Mi piace l’idea di passare sotto il monumento romano come quando il castrum si stava tra-sformando in spazio urbano. Mi compiaccio per lo stupore del turista che di Torino aveva visto solo lo stadio di calcio. Gli indico, fermandoci tra la statua di Cesare e quella di Augusto, il duomo di San Giovanni, la cupo-la della cappella della Sindone, il Museo di Antichità, i resti del teatro romano, Palazzo Reale. Lo invito, quindi, a passare per Piazza Castello, centro del potere sabaudo, e proseguire per l’Egizio come se fosse in un Museo a cie-lo aperto. Ero felice in cuor mio di non avergli indicato la prima fermata d’autobus.

art tipSedesign ANTONINO MINNITI

Nel fermento creativo di una Torino che si reinventa c’è chi ama guardare la realtà da punti di vista differenti, trovando nuove applicazioni agli oggetti di uso quotidiano.

È con questo spirito che la desi-gner torinese Serena Borgia ha dato vita a SEDESIGN. In Sedesign la progettazione si fonde con l’au-toproduzione e con l’arte, per dare forma e sostanza a complementi d’arredo originali e con un ecce-zionale impatto visivo. Durante la Design Week che si terrà a Torino nel mese di novem-bre potrete vedere in giro per la città apparecchi illuminanti deco-rati con tappi di vetro di bottiglie di vino, vasi per piante trasfor-mati in lampadari densi di stile e significato. Non c’è limite, insomma, alla crea-tività: vedere per credere.

www.sedesign.it

Tweet T-shirtSERIEN°UMERICA

La necessità di comunicare sem-pre più spesso i propri pensieri attraverso i social network e fare di questi la propria immagine era necessariamente destinata a coniugarsi con la moda, sempre pronta a raccogliere i ‘bisogni’ del mercato e sperimentare mate-riali e tecniche nuove. Microsoft ha presentato nel 2011 un abito in carta di riso con dei bottoni derivati da una vecchia macchina per scrivere. Battendo un testo su questa tastiera un sistema di microproiettori ripro-duce sulla gonna il messaggio voluto. La risposta della ‘moda’ passa da Ballantine’s che ha prodotto un prototipo chiamato TshirtOS. Si tratta di una ma-glietta in cotone con al suo inter-no una serie di circuiti in grado di riprodurre tweet, foto e musica, comandati da un comunissimo Iphone. E il tutto è lavabile come una comune maglietta.Inf ine l ’ar t is ta Alex Na sh,

partecipando ad un’iniziativa di Adidas in occasione di Londra 2012 e raccogliendo il bisogno quasi frenetico di moltissimi atleti di comunicare le proprie vittorie e i propri commenti at-traverso Twitter, ha inserito in un paio di AdiPower Barricade un piccolo monitor LCD in grado di ricevere e riportare i messaggi.Cosa accomuna questi tre espe-rimenti è il superamento totale del nickname. Da oggi (anzi da domani) i nostri tweet saranno la nostra immagine, con sopra la nostra faccia.

www.microsoft.comwww.tshirtos.comwww.fashioningtech.com

Per la terza edizione di Divieto d’Affissione sono stati coinvolti grafici italiani e

internazionali nella realizzazione di una serie di manifesti, iniziativa che in questa

occasione sarà inserita all’interno del vasto programma di Torino Spiritualità, prestigio-

so appuntamento annuale che coinvolge molteplici spazi in città.

Tra questi, il vivace quartiere del Quadrilatero, che vedrà presentata una mostra a cielo

aperto di manifesti affissi sui muri delle case.

Nel cuore del Quadrilatero ha sede Laboratorio Zanzara, una cooperativa sociale che ha

come obiettivo primario l’integrazione di persone con disagio mentale, tra cui Antonino,

un uomo straordinario, che lo frequenta da tempo, fornendo apporti creativi di straniante

qualità poetica. Abbiamo pertanto pensato di scegliere alcune frasi dal suo repertorio

stralunato e profondo e, per sorteggio, assegnarle ai grafici invitati.

per informazioni

Laboratorio Zanzara

+39 011 0268853

[email protected]

www.facebook.com/divietodaffissione

con il Patrocinio di




LA POSTA DEL CUORE

www.signoradeicalzini.it

Cara Signora dei Calzini,

io e la mia ragazza abbiamo compra-

to casa e adesso stiamo cercando di

arredarla. Finiamo sempre per discu-

tere su piccoli dettagli: cosa ci consigli

affinché non si perda la magia del

momento? è meglio che assecondi

tutte le sue scelte?

Dalmazzo

Caro Dalmazzo, la domanda mi pone seri dubbi circa la tua conoscenza del test del millennio per verificare la te-nuta di una coppia. Forse stai pensando all’andare in-sieme in vacanza, ma sbagli: quello era il test di fine Novecento. Ora ci si sperimenta così: Ikea. Infatti è del tutto non-scientificamente

provato che se si resiste ad alme-no tre visite con il partner all’Ikea superando l’inevitabile litigio prima delle casse (profilo A: se vi impegnate forse ce la potete fare), litigando solo una delle tre volte (profilo B: dai che ce la fate) o addirittura non litigan-do affatto (profilo C: ci sono ottime possibilità che possiate raccontarlo

ai nipotini) è possibile che ce la fac-ciate a trascorrere anni lunghi e felici insieme. Se poi non volete andare all’Ikea, per me va benissimo, ma darle ragione su tutto per evitare una sana idio-ta litigata sulla disposizione di una credenza o sul colore dello scopino del bagno non mi sembra un buon

sistema: ti conosco, glielo rinfacce-resti prima o poi. E poi scusami, ma voi chi siete per riuscire ad essere migliori, equilibrati e meno litigiosi di tutti noi?

Collegatevi alla pagina Facebook

di SUGONEWS e scrivete alla

Signora dei Calzini: ogni mese on-

line e sulle pagine di SUGONEWS

le sue risposte alle vostre pene

d’amore!

www.facebook.com/sugonews.rivistadatavola

L’OROSCOPO DI

GUIDO CATALANO

www.guidocatalano.it

VERGINE

Il gatto nano del Texas ha una peculiarità che lo rende unico nel mondo dei gatti: non vede al buio. E in più è nano. La cosa non lo mette certo di buon umore e, in effetti, questa tipo-logia di piccoli felini è piuttosto nervosa e suscettibile. Ha però sviluppato una capacità unica: quando si trova in pericolo inizia a cantare delle melodie dolcissime che rimbambiscono l’aggressore e gli consentono di fuggire. Vergine, in caso di peri-colo o buio, nei prossimi tempi, usa le tue capacità strane e ne uscirai alla grande.

BILANCIA

Mia nonna soleva spesso r ipetermi: “se proprio devi girare con una pistola, assi-curati che sia carica”. Il fatto è che io non sono mai andato in giro con una pistola. Amici della Bilancia, non mi è chiaro il perché io vi abbia raccontato questo aneddoto familiare ma, analizzando le vostre prossime settimane, vi raccomando di ascoltare i consigli di chi la sa più lunga di voi. Anche se non li capite. Un giorno vi saranno utili. Io ancora aspetto.

SOCIAL MEDIA WEEK: Torino insieme ad altre città per un dialogo digitale FABRIZIO VESPA

La parola d’ordine è sempre di più “social”. Dal 24 al 28 settembre

sbarca per la prima volta a Torino la “Social Media Week”. È la più grande manifestazione globale sullo stato dell’arte dei social media e della comuni-cazione digitale che si svolgerà contemporaneamente in oltre una decina di grandi metropo-li mondiali, sparpagliate tra Los Angeles, Hong Kong e Jeddah. Se l’uomo è un animale sociale per

definizione, le nuove tecnologie ne rappresentano ormai le fron-tiere obbligate per l’evoluzione della specie e il progresso della conoscenza, tanto che ciò che si sta verificando attualmente nel mondo è una vera e propria rivo-luzione. Infatti, si calcola che nei prossimi tre anni saranno più di tre miliardi le persone connesse tra di loro grazie ai moderni sup-porti di comunicazione cioè tre volte di più di quelle che ora nor-malmente sono presenti sul web e nell’universo mobile. Per questo il tema del 2012 è “Dare forza al

cambiamento attraverso la col-

laborazione”. In un’epoca dove i social media stanno modificando le regole dei processi produttivi e intellettuali solo attraverso la col-laborazione si darà vita al circolo virtuoso da cui discenderanno nuovi contenuti, idee e possibili-tà di futuro che saranno svisce-rate in questa settimana fitta di incontri, relatori ed eventi, tutti giocati sul filo della conversazio-ne. Grazie al laboratorio creativo di Dunter e a Codice, gli organiz-

zatori torinesi dell’evento, si trat-terà di una grande festa del pen-siero innovativo aperta a tutti, al grande pubblico così come agli addetti ai lavori che si distribuirà attraverso cinque aree tematiche: partecipare, innovare, produrre, creare e viaggiare. Dagli incontri B2B alle tavole rotonde, ai wor-kshop fino alle colazioni digitali e agli aperitivi Digital storyteller Holden, la sedi ufficiali della SMW orbiteranno intorno a piazzale Valdo Fusi, comprendendo il Jazz Club, Torino Incontra, lo Spazio GTT Incontri e il Museo Regionale di Scienze Naturali.

Per conoscere meglio la program-mazione, gli ospiti e gli eventi del-la Social Media Week si può con-sultare www.socialmediaweek.org/torino. P O S TA D E L C U O R E

È la più grande manifestazione globale sullo stato dell’arte dei social media e della comunicazione digitale che si svolgerà contem-poraneamente in oltre una decina di grandi metropoli mondiali.

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