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L’Occhio del FiscoEscapologia fiscale

I falsi miti spiegati

dall’esperto

Novita’ in bancaIl nuovo

servizio di Consulenza a 360°

ANNO XVI - N°3NOVEMBRE 2017

una logica di servizio a partire dai bisogni dei clienti>>>6

5 L’editoriale6 Notizie dalla banca7 Serata del Socio 2017: silenzio in sala... si inizia8 Notizie dalla banca/311 POS Agile e POS Leggero nuovi servizi per chi ha un’attività12 Il VII Forum lancia il Manifesto dei giovani Soci del Credito Cooperativo14 Nuovi servizi di Consulenza Finanziaria16 In BCC del Garda i super specialisti della finanza17 Leggere i nuovi bilanci post-riforma

Direzione, Redazione e AmministrazioneBanca di Credito Cooperativo Colli Morenici del GardaVia Trieste, 62 - 25018 Montichiari Tel.030 96541 - info@garda.bcc.itDirettore ResponsabileAlberto AllegriRedazione a cura diAlessandra MazziniComitato di redazioneLuca Apollonio, Enrico Cotelli, Alessandra Elisetti, Domenico Fascilla, Carlo Maccabruni, Michela Mangano, Manuele Martani, Stefano Mondoni, FrancescoPasqualini, Nicola Piccinelli, Graziella Plebani, Ezio SoldiniProgetto Gra fico: MVA - Brescia - Sarezzo (Bs)Stampa: Poligrafica Bresciana srl, via Caduti Piazza Loggia, 31- Botticino (Bs)Autorizzazione Tribunale di Brescia N.17 del 04/04/2000

“Per le fotografie di cui, nonostante le ricerche eseguite, non è stato possibile rin-tracciare gli aventi diritto, l’editore si dichiara pienamente disponibile ad adem-piere ai propri doveri.”

Silenzio in salaSi inizia...>>>

serata del Socio

7 POS Agile e POS Leggero nuovi servizi per chi ha un’attività >>>

Nuovi servizi diconsulenzafinanziaria<<<

Un nuovo modello di business

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SOMMARIO

Serata del Socio duemiladiciassette

18 Da Garda Vita e BCC del Garda un nuovo servizio per le aziende19 Il manifesto dei giovani Soci del Credito Cooperativo20 Consulenza - L’occhio del fisco21 Siamo tutti talenti22 L’angolo dell’arte - Picasso, l’Opera24 Accanto alla nuove generazioni e a sostegno della creatività25 Concerto d’inverno26 Eventi sul territorio

La carta utilizzata per realizzare questa pubblicazione è stata ricavata da piantagioni ecologicamente orientate, ed è:- ECF (Elemental Chlorine Free)- 100% Riciclabile- Certificats ISO 9001 et ISO 14001

ECO-MANAGEMENTAND AUDIT SCHEME VM-08/019

12Il VII Forum lancia ilManifesto dei Giovani Soci del Credito Cooperativo>>>

16In BCC del Garda i super specialistidella finanza>>>

PICASSOL’opera

>>>22Escapologia fiscale:i falsi miti spiegati dall’esperto>>>20L’occhio del Fisco

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L’EDITORIALE

Di Alessandro AzziPresidente BCC del Garda

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a fine dell’anno è come sem-pre tempo di bilanci, un’occa-sione per fare il punto della

situazione, tirare le fila e proiettarsiverso il futuro in maniera consapevolee pronta ad affrontare nuove sfide.

Presidente, il Gruppo bancario coope-rativo targato Iccrea prende sempre piùforma. A che punto siamo del cam-mino?Il gruppo bancario cooperativo guidatoda Iccrea sta proseguendo il percorsoverso l’effettiva costituzione. Entro lafine dell’anno verrà presentata l’istanzaper l’autorizzazione alla BCE, che avrà120 giorni di tempo per esprimersi. Èragionevole quindi ipotizzare che peraprile ci sarà il via libera definitivo equindi prima di settembre o comunqueprima della fine del 2018 il Gruppo saràoperativo.

Quali saranno le caratteristiche delGruppo?Il Gruppo bancario Iccrea sarà il quartoper dimensioni in Italia e sarà la primabanca locale del Paese. Ma sarà soprat-tutto un soggetto di grandi dimensionima non omologabile agli altri gruppitradizionali perché le banche di creditocooperativo saranno componenti delgruppo bancario ma anche titolari cia-scuna della propria licenza bancaria. Inun momento in cui il Paese ha un fortebisogno di banche che sappiano essere

Fine anno, tempo di bilanci e di sguardi al futuro

Ldavvero vicine al territorio il Gruppoconiugherà l’esperienza unica del Cre-dito Cooperativo con le esigenze delmercato bancario attuale.

E sul fronte interno quali progetti sistanno profilando per la Bcc delGarda?Anzitutto la banca si sta impegnandoparticolarmente nella consulenza fi-nanziaria. L’attuale andamento delmercato e dei tassi fa sì che i rendi-menti sui depositi e sui risparmi inve-stiti tradizionalmente siano moltobassi. Da ciò nasce l’esigenza di con-durre il risparmiatore verso investi-menti sempre più diversificati e senzarischio; per tale ragione abbiamo pre-disposto un percorso di formazionealtamente qualificata per i nostri di-pendenti in materia di consulenza fi-nanziaria.

Dei veri e propri specialisti dell’assi-stenza all’investitore.Esatto. E ciò viene a coincidere per-fettamente con l’identità della nostrabanca, che sta proprio nell’affianca-mento e nell’accompagnamento co-stante del cliente. Vogliamocontinuare ad essere una banca delterritorio e non una banca anonima.Un tratto che ci distingue e che ciimpone di avere quindi operatoricon professionalità e competenzemolto elevate.

E per quanto concerne la rete delle fi-liali ci sono programmi in vista?Parallelamente, proprio per ottimiz-zare l’impegno del personale, stiamopredisponendo un nuovo modello dibusiness della rete delle filiali. Pro-prio perché siamo consapevoli che losportello tradizionale sta perdendosempre più operatività, stiamo op-tando per riorganizzare gli istituti sulterritorio in modo meno dispersivo,facendo della figura dell’operatore unvero e proprio esperto a disposizionedel cliente per tutte le operazioni piùcomplesse.

Presidente l’appuntamento è dunqueal 7 dicembre?Certamente. Con piacere rinnovo l’in-vito per tutti i Soci a partecipare allanostra Serata del Socio, quest’anno inuna veste meno tradizionale ma sem-pre ricca di spunti di riflessione, non-ché occasione per scambiarci gliauguri di Natale.

L’EDITORIALEIntervista

di Alessandra M

azzini

Nuovo modello di business: una logica di servizio a partire dai bisogni dei clienti

ome è noto dalla fine del 2016 la Bcc del Garda hainiziato un percorso volto a definire un nuovo mo-dello di business. Come anticipato dall’editoriale

del presidente, la riforma alle porte, la necessità di offriresempre più prodotti e servizi innovativi in modo puntualee organizzato va di pari passo con il mantenimento diun’identità, quella di banca cooperativa a mutualità preva-lente, che deve continuare a privilegiare la relazione con ilterritorio attraverso le filiali. Direttore Bolis, ci può ricordare le fasi di cui si compone ilprogetto?Il progetto prevede tre fasi. Anzitutto abbiamo portatoavanti in questi mesi la revisione del modello distributivocon una valutazione puntuale del grado di efficienza dellarete distributiva a livello di singola filiale. Un lavoro che hadefinito i modelli di riferimento per indirizzare l’operativitàdelle filiali e preciserà un nuovo modello di sviluppo dellarelazione con il cliente, attraverso l’aumento del numero diservizi collocati e la specializzazione dell’offerta. A che punto siamo?Dopo l’individuazione del nuovo modello distributivo

siamo ora alla seconda fase, ovvero all’implementazione delnuovo modello di servizio, che vuole valorizzare le nostrepeculiarità come banca di credito cooperativo per suppor-tare e incrementare la nostra efficacia commerciale.E come si struttura questo modello?Per capirlo dobbiamo anzitutto abbandonare una logica diprodotto per sposarne una di servizio. In modo particolareabbiamo voluto incrementare la nostra efficacia commer-ciale tramite un approccio più strutturato alla definizionedell’offerta e alla gestione della clientela. In altre parole nonpossiamo più prescindere dall’analisi del cliente e dall’iden-tificazione dei suoi bisogni, ed è su questi e sul confrontocon i prodotti offerti che abbiamo deciso di costruire la no-stra nuova operatività.Come si è concretizzato tutto questo?Abbiamo definito una griglia che riassume le varie tipologiedi clientela, definita attraverso criteri ricavati dai bisogni cheproprio questi ultimi hanno espresso. A ogni tipologia diclientela individuata e profilata a partire dalle varie fasi divita, abbiamo poi associato un portafoglio modello.L’obiettivo è quindi offrire prodotti sempre più adeguati aiclienti nelle varie fasi di vita?Esattamente. E quale ruolo avranno le filiali?La nostra caratteristica precipua, ovvero la prossimità, deveessere un vantaggio. Il punto di forza da valorizzare. Ciò deveandare però di pari passo con una consulenza sempre piùqualificata. Vanno in questo senso i nuovi servizi finanziaridi cui parla il dott. Cotelli a pagina 14. Filiali in cui i clienti potranno trovare consulenti sempre piùspecialisti…È così. Per questo stiamo investendo moltissimo nella for-mazione interna, come spiega la dott.ssa Elisetti alle pagine16 e 17. Una volta definiti i prodotti abbinati a ogni fascia di clientelasarà fondamentale individuare un nuovo e più ampio mo-dello di contatto, ovvero i canali disponibili agli operatoriper dialogare con i clienti e, così facendo, ottimizzare il mo-dello distributivo.

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NOTIZIE DALLA BAN

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Massimiliano BolisDirettore Generale BCC del Garda

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Intervista

di Alessandra M

azzini

NOTIZIE DALLA BANCA/2

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di Michela Mangano - Ufficio Comunicazione e Relazione con i Soci

Silenzio in Sala! Si inizia…Appuntamento 7 dicembre al Centro Fiera del Garda di Montichiari

Serata del Socio duemiladiciassette

fettamente nel periodo pre-natalizio. Il programma della Serata prevede la presenza di un per-sonaggio televisivo amato e seguito da un vastissimo pub-blico: Teo Teocoli. L’artista milanese salirà sul palco contravestimenti, imitazioni e monologhi che coinvolgerannoil pubblico con un’esplosione di comicità contagiosa.Durante la Serata sarà proposto un Ensemble musicale con-dotto da alcune delle Bande cittadine beneficiarie dei cer-tificati di deposito solidali “Symphonia” emessi dalla Bancalo scorso mese di settembre. Il certificato solidale “Sym-phonia” ha riscosso un successo talmente inaspettato che,poco dopo l’emissione, il Consiglio di Amministrazione, perrispondere alle richieste dei molti sottoscrittori, ha elevatoil plafond da tre a cinque milioni di euro. In dieci giorni siè collocata l’intera cifra stanziata. Lo straordinario gradi-mento da parte di Soci e Clienti ha fatto ideare il progettodi dare giusto riconoscimento a queste realtà della culturamusicale locale. I musicisti componenti delle varie Bandedunque si uniranno in occasione della Serata del Socio inun’orchestra formidabile per suonare in sequenza tre pezzifamosi. Una esibizione unica nel suo genere. La serata saràanche l’occasione per la consegna dei contributi alle Bandemusicali.Infine, ma non per ultime, le premiazioni dei Soci fedeli conpiù di quarant’anni di Banca e degli studenti (Soci e figli diSoci) che hanno raggiunto brillanti risultati scolastici.Nella seconda parte della serata l’immancabile orchestraZamboni si esibirà, fino a tarda notte, per gli appassionatidel ballo.La cena, come di tradizione, sarà a base del famoso spiedobresciano.

a Serata più attesa da tutti i Soci BCC del Garda èfissata per giovedì 7 dicembre, a partire dalle ore20.00, al Centro Fiera del Garda di Montichiari.

Sì, si tratta di una data infrasettimanale: giovedì. E’ peròpreludio di una festività e, per molti, di qualche giorno diriposo. Un’occasione che la Banca ha colto per proporre l’in-vito a tutti i nostri Soci.Un evento tradizionale molto apprezzato e seguitissimodalla compagine sociale che quest’anno si presenterà conuna impostazione rinnovata. La diversità, che i Soci coglie-ranno già da subito nel biglietto di invito, sarà rappresen-tata da un nuovo approccio e da un programma innovativorispetto al passato.Non è previsto un convegno pre-cena che, nelle edizioniprecedenti, coinvolgeva solo una parte di Soci. E’ mante-nuto invece il saluto del Presidente Alessandro Azzi diret-tamente nella sala centrale, dove darà il benvenuto a tuttii Soci e terrà un discorso che quest’anno, per l’importanzadell’occasione e per la particolarità del periodo storico chestiamo vivendo, sarà molto significativo per tutti coloro checredono nel futuro e nelle prospettive della nostra Banca.La Serata del Socio si configura come un appuntamento cheidealmente, e in modo conviviale tra Soci e collaboratori,chiude l’intensa attività svolta dalla nostra azienda nelcorso dell’anno e lancia la prospettiva per i nuovi scenarida intraprendere. La ragion d’essere di questo appunta-mento infatti è il dialogo, l’interpretazione e la condivisionedi avvenimenti, di risultati e di strategie della Banca. Unclima rilassato e amichevole che agevola il suggello tra laBanca e i propri Soci: una comunione di intenti e una vici-nanza di valori, in una ambientazione che si inserisce per-

L

Teo Teocoli

L’orchestra Zamboni

NOTIZIE DALLA BANCA/3

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NOTIZIE DALLA BANCA/4

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al 30 giugno 2014 è stato introdotto l’obbligoper esercenti, professionisti e studi professio-nali di accettare pagamenti elettronici effettuatitramite POS (Point of sale) utilizzando carte di

credito, di debito e prepagate. L’obbligo di accettare paga-menti in moneta elettronica è previsto dal Decreto Mini-steriale 24/01/2014 (Disposizioni sui pagamenti elettronici)e riguarda le transazioni aventi come oggetto la vendita dibeni, servizi e prestazioni professionali con costo di acqui-sto a partire da 30 €. Tuttavia, la norma non prevedeva san-zioni per i non adempienti.È notizia di queste settimane che è allo studio un disegnodi legge volto a ridurre la soglia di esenzione degli attuali30 € introducendo il regime sanzionatorio collegato allanorma sopra riportata.Bcc del Garda, da sempre attenta ad affiancare i propri clientinel processo di adeguamento alle evoluzioni di mercato enormative, propone un servizio estremamente semplice, de-clinato in due convenienti versioni, che mette a disposizioneun’apparecchiatura aggiornata alle ultime tecnologie, per es-sere pronti alle nuove sfide digitali del mercato.

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Ufficio Redditività

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POS Agile e POS Leggeronuovi servizi per chi ha un’attività

LA BANCA DEI GIOVANIdi G

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licioli, Michele Cav

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12 Il comitato di CoordinamentoLa platea

il VII Forum lancia il

Manifesto dei Giovani Soci del Credito Cooperativo

sé nella comunanza dei valori fondativi delle Bcc. Un pre-zioso risultato da riportare nelle proprie sedi, ma nonl'unico.

I Protagonisti

“Essere Giovani Soci, essere protagonisti”. Oltre ad esserestato lo slogan del Settimo Forum di Paestum è anche unacaratteristica intrinseca dell’essere socio in generale: pro-tagonista non per sé ma per gli altri, spendersi per il noi.“Essere giovani soci” significa prima di tutto avere fiduciain un modello di banca differente: “piccolo e distribuito”non è sinonimo di debolezza, anzi, è manifestazione di pre-senza (vicinanza concreta e costante), inclusione (non ciinteressa la crescita ma uno sviluppo inclusivo), comunità(concretezza e sintonia con il territorio), cooperazione (cre-diamo nella forza del noi), memoria (ovvero la nostra espe-rienza, il nostro carburante), qualità (puntare alla qualità),coraggio (coraggio di innovare, di andare contro corrente,

Evento

Non è banale dire che il Credito Cooperativo nac-que nel 1849 grazie all'intuito di Raiffeisen, che a soli 31anni fondò la prima Cassa di Prestiti al mondo per i con-tadini indigenti del proprio territorio. Partiamo da lontanoper evidenziare un concetto: il Credito Cooperativo è natoGiovane! Anche questo è stato espresso dai 250 GiovaniSoci che dal 29 Settembre al 1 Ottobre, a nome di 45 Bcce 14 Federazioni Regionali, hanno dato vita alla SettimaEdizione del Forum a loro dedicato, quest'anno ospitatoda Federazione Campana a Capaccio-Paestum (Salerno).L'evento – organizzato da Federcasse in collaborazione conSymbola (Fondazione per le Qualità Italiane) – ha raccoltol'eredità dello scorso anno, mantenendo il confronto tra ipartecipanti per creare il Manifesto dei Giovani Soci delCredito Cooperativo (cfr. p. 19). E l'unanimità dei presentine ha approvato la stesura come attestato d'identità di unmovimento nazionale con sempre maggiore coscienza di

L’

LA BANCA DEI GIOVANI

Partendo dalle testimonianze dirette di giovani soci im-prenditori del territorio, che della valorizzazione della loroterra hanno fatto una vera e propria missione, sino al-l’ospite che nella prima giornata è riuscito a raccoglierel’attenzione di tutti: Daniele Cassioli.Daniele, 31enne pluripremiato campione mondiale di scinautico, è non vedente dalla nascita. Nelle sue parole enei suoi racconti di vita ci siamo immersi in una vita ec-cezionalmente ricca di sfide, testimonianza di come un li-mite possa essere la spinta per trovare nuove modalitàper realizzarsi ed essere attore sociale di grande ispira-zione. “La vera vittoria diventa successo quando la con-dividi” una frase che rappresenta perfettamente il suoesempio.In chiusura dei lavori il collegamento da New York conGiusy De Marco, socia Bcc Capaccio- Paestum e giovanedelegata all’ONU. Valore aggiunto del VII Forum giovanisoci è avere un’ambasciatrice del Manifesto direttamentealle Nazioni Unite.

Daniele Cassioli Il Direttore di Federcasse Sergio Gatti 13

I rappresentanti BCC del GardaLa consegna del manifesto

di essere protagonisti), apertura (essere aperti a nuovesfide è nel nostro dna), responsabilità e passione(un’energia stimolante). Sono state queste, infatti, le 10parole che hanno guidato i lavori del settimo forum, at-traverso le quali si è chiesto a ciascuno dei presenti di “es-sere protagonisti”, cercando di esprimere a parole propriela Bcc del futuro.Ogni tavolo, composto da dieci giovani soci, coadiuvatoda un facilitatore, aveva il compito di produrre un titolo euna descrizione, che raccontassero il significato della pa-rola assegnata all’interno del mondo del credito coope-rativo, per diventarne a sua volta articolo del manifesto.

Le Testimonianze

Spendersi per la propria comunità per dare un valore ag-giunto fondamentale alla quotidianità collettiva. Gli ospitiche hanno scandito i lavori del Forum hanno testimoniatocome ciò sia possibile e di primaria importanza.

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NOTIZIE DALLA BANCA/5

Nuovi servizi di consulenza finanziaria

a nostra banca è alla continua ricerca di iniziative che soddi-sfino i bisogni di Soci e Clienti.In questi ultimi mesi si sono analizzati gli ambiti nei quali

poteva essere ulteriormente migliorato il livello di servizio erogato.E’ stato individuato quello dei servizi finanziari di risparmio e inve-stimento in quanto, in un mercato che cambia pelle rapidamente, èimportante offrire nuove soluzioni e servizi in grado di rispondere almeglio alle crescenti esigenze di diversificazione degli investimenti.Due le iniziative poste in essere:• implementazione del servizio fi-nanziario di consulenza base• avvio di un nuovo servizio finan-ziario: Consulenza Finanziaria diPortafoglio EvolutaIl servizio di consulenza base èstato implementato con l’of-ferta di portafogli personaliz-zati composti da strumentifinanziari del risparmio ge-stito: ogni Socio e Clientepotrà scegliere la gammache più si adatta ai pro-pri obiettivi.L’altra novità è l’av-

L

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Da novembre in banca aria nuova! Vieni a respirare una ventata di novità…

di Enrico Cotelli Area Finanza Resp. Uff. Consulenza Finanziaria Assicurativa Previdenziale

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***Le esperienze di vita e le cronachequotidiane raccontano che il detto“prevenire è meglio che curare” nonè campato in aria; eppure, per qualeragione, molte famiglie non sonoadeguatamente protette? Anzi... nelconfronto con i nostri consulentiemerge che numerose famiglie nonhanno attivi strumenti di protezioneassicurativa in grado di tutelare conefficacia il patrimonio, il reddito, iltenore di vita, la salute.Se ci pensiamo, anche un soloevento può, a volte, minare l’equili-brio economico della famiglia:• una banale caduta• un evento atmosferico• un involontario danno provocatoad altre persone.Si tratta di un tema estremamenteimportante; per tale ragione, la no-stra Banca vuole sempre più impe-gnarsi per favorire la crescita diconsapevolezza dei rischi, l’analisidei bisogni e per fornire strumentidi tutela adeguati e convenienti.

Da oggi quindi nella tua Banca hai adisposizione un consulente a 360°,attento e professionale, che ascoltai tuoi bisogni e ti accompagna nellescelte importanti per la serenità e ilbenessere della tua famiglia.Fissa un appuntamento contattandola tua filiale.

vio di un nuovo servizio di Consu-lenza Finanziaria di Portafoglio Evo-luta. I principali vantaggi del servizio:• monitoraggio giornaliero del por-tafoglio: per un maggiore controllodel rischio;• ampia gamma di strumenti finan-ziari che compongono i portafoglimodello: per rispondere alle diverseesigenze;• incontri periodici con il consulentededicato: almeno due incontril’anno;• revisione periodica dei portafogli:per adeguare gli investimenti ai mu-tati scenari di mercato; • informazione: consegna di una re-portistica specifica;

Il servizio verrà progressivamenteerogato in tutte le filiali da perso-nale appositamente dedicato.Nel corso degli ultimi due anni il no-stro personale ha partecipato a spe-

cifici percorsi formativifinalizzati ad accrescere lecompetenze tecniche e rela-zionali in ambito finanzia-rio/assicurativo/previdenzialein quanto l’approccio consu-lenziale deve sempre più con-traddistinguere il nostro mo-do di fare Banca.La verifica delle reali necessità

dei clienti e la creazione di una cor-retta consapevolezza negli stru-menti, che possono soddisfare queibisogni, sono i presupposti indi-spensabili per accompagnarli nellescelte più adatte ed adeguate.

***Accanto a quello finanziario, altridue temi sono oggetto di particolareattenzione: la previdenza e la prote-zione assicurativa. In merito al tema previdenziale è difondamentale importanza che ogniindividuo sia pienamente consape-vole che il sistema pensionistico or-dinario non sarà in grado digarantirgli un tenore di vita ade-guato nell’età della pensione. Per tale ragione è necessario piani-ficare per tempo l’integrazione pen-sionistica. Il farlo per tempo è unascelta lungimirante e fiscalmentevantaggiosa, se si utilizzano gli stru-menti adatti. La tranquillità di un fu-turo sereno dipende in gran partedalle scelte di oggi.

a formazione è uno dei driver che un’azienda ha perrimanere competitiva in un contesto segnato da crisie cambiamenti continui perché consente di coniugare

i bisogni aziendali con le esigenze di sviluppo e di crescita per-sonale dei singoli.La formazione, infatti, permette di orientare i comportamenti ele attività del personale secondo gli obiettivi previsti all’internodel piano strategico di un’azienda.Per tale ragione Bcc del Garda ha organizzato già a partire dalloscorso anno percorsi formativi altamente specializzati e corre-lati al progetto strategico di revisione del servizio di consulenzain ambito finanziario.La nuova visione del servizio di consulenza, per Bcc del Garda,parte dalla consapevolezza che fare consulenza significa con-centrarsi sul cliente ossia conoscere e comprenderne i bisognipresentando allo stesso soluzioni in risposta alle sue necessità.Due sono i progetti formativi realizzati:• il percorso “La vendita consulenziale” che ha come obiettivoquello di fornire al personale le conoscenze, le competenze ele tecniche necessarie ad offrire una consulenza evoluta in am-bito finanziario e assicurativo orientando il cliente verso unagestione diversificata dei risparmi con una pianificazione sul-l’intero arco di vita;• il MIAC (Mifid Investment Advisor Certificate): un programmaformativo per la certificazione del consulente dipendente, ossiadi un consulente che nel proprio ambito organizzativo realizzala propria specifica attività in modo “onesto, equo e professio-nale per servire al meglio gli interessi del cliente” (art. 19 MIFID).Il corso è svolto in aula da docenti universitari e consulentiaziendali con la supervisione del Prof. Eugenio Bertelli dell’Uni-versità di Siena responsabile scientifico del programma. Ha unadurata di sei mesi e si conclude con un esame finale che certificale conoscenze e le competenze acquisite.Lo sforzo formativo è stato intenso e i numeri lo testimoniano:

nell’anno 2016 hanno partecipato al percorso formativo sullaconsulenza di vendita 35 persone in 4 sessioni distinte. Nel2017, 41 persone in 4 sessioni distinte.Relativamente al MIAC, il percorso ha coinvolto 9 collaboratoridella Banca che, a seguito della certificazione conseguita, sistanno dedicando dallo scorso mese di Ottobre ad offrire allaclientela il servizio di consulenza di portafoglio.Tale percorso ha riscontrato nei partecipanti un alto gradimentocome testimoniano i risultati emersi dai questionari di valuta-zione che sono stati somministrati al termine del corso.Di seguito gli esiti aggregati delle risposte alle domande “ilcorso ha soddisfatto le sue aspettative” e “si ritiene complessi-vamente soddisfatto del corso”:

Il 2018 vedrà continuare l’impegno formativo nell’ambito dellaconsulenza finanziaria. È già programmata un’ulteriore sessionedel percorso MIAC che coinvolgerà, a partire dal mese di gen-naio 2018, 12 collaboratori. Si tratta in gran parte di giovani,che dopo aver maturato una buona esperienza lavorativa invarie filiali della Banca, continueranno il loro percorso di cre-scita professionale specializzandosi nell’offrire un servizio fi-nanziario qualificato ai clienti della Banca.

NOTIZIE DALLA BANCA/6

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L

Il corso ha soddisfatto le sueaspettative?

Si ritiene complessivamentesoddisfatto del corso?

per niente 0%

molto 100%

abbastanza 0% per niente 0%

molto 100%

abbastanza 0%

In Bcc del Garda

i super specialisti

della finanza Così la formazione interna altamente qualificata

moltiplica le conoscenze e le competenze deinostri dipendenti

di Alessandra Elisetti Responsabile Ufficio Personale Bcc del Garda

NOTIZIE DALLA BANCA/7

l piano formativo che ogni annola nostra Banca predispone hal’obiettivo di stimolare la cre-

scita professionale e di competenze deicollaboratori affinché gli stessi possanooffrire ai Soci e ai Clienti un servizio sem-pre migliore e con maggiore professiona-lità.Non tutto quello che la Banca fa per ipropri collaboratori può essere quantifi-cato: tuttavia l’offerta formativa, conside-rata come opportunità di crescitapersonale oltre che professionale, puòessere vista come uno degli investimentia più alto valore aggiunto che una realtàaziendale come la nostra può effettuare.Gli scenari evolutivi attuali costituisconouna sfida: la crescente competizione, ladigitalizzazione, il cambiamento nelle ri-chieste di servizi bancari e finanziari sol-lecitano risposte che siano capaci diconiugare una sempre più crescente spe-cializzazione del personale con la valoriz-zazione della identità relazionale eterritoriale della Banca.È questa la consapevolezza alla basedella programmazione dell’attività forma-tiva della Banca nel corso di quest’anno:infatti, oltre alla formazione normativa edi aggiornamento destinata a tutto il per-sonale, parecchie giornate formativesono state riservate e dedicate ad appro-fondimenti di tipo tecnico-specialisticocon percorsi sia nell’ambito della finanza(vedi articolo a pagina 17) che del credito.Relativamente a quest’ultimo ambito me-rita una menzione speciale il percorsoformativo “Leggere i nuovi Bilanci post ri-forma” dedicato a tutti i Responsabili,Vice e Addetti fidi di Filiale oltre che atutti gli Analisti fidi di Sede e tenuto dalnostro Amministratore dott. Ivan Fo-gliata.Volutamente su questo tema non sonostati coinvolti docenti esterni: la consa-pevolezza è che tra i nostri Amministra-tori ce ne siano tanti in grado di metterea fattor comune la loro competenza edesperienza.E così è stato: il dott. Fogliata, grazie allaprofonda esperienza nell’ambito della fi-nanza aziendale e alle proprie abilità dia-lettiche, ha saputo trasmettere

conoscenze e competenze con un taglio prettamente concreto e ope-rativo, come è stato confermato da alcune osservazioni rilevate daiquestionari di gradimento di fine corso:“Un corso che fornisce spunti di riflessione utili per l’operatività quo-tidiana svolto con professionalità e capacità di mantenere l’attenzioneper molte ore su un argomento non proprio leggero.”“Ho molto apprezzato l’approccio pragmatico e chiaro del docente cheha tenuto l’attenzione viva per tutto il corso, con forti connessioni allavoro in situazioni concrete.”Questa è anche la dimostrazione che due “mondi” (quello di chi am-ministra e quello dei collaboratori) possono lavorare cooperando ecollaborando insieme, ognuno per la propria area di competenza e perl’apporto che può dare al raggiungimento degli obiettivi economici emutualistici che la nostra Banca si pone.

I Leggere i nuovi bilanci post riforma

Ivan Fogliataanalista finanziario, formatore e consulente. Laureatoin Finanza Aziendale, svolge attività di formazione incorporate finance nelle aziende e nei maggiori gruppibancari italiani. Dottore Commercialista, è partner delloStudio Associato AS&F e CEO di FSA Spa, società spe-cializzata nella consulenza in finanza d'impresa. Èmembro del Consiglio di Amministrazione di Alto AdigeBanca Südtirol Bank AG e di BCC del Garda. È coautoredel libro “Il profitto è un’opinione. La cassa è un fatto.”

di Alessandra Elisetti Responsabile Ufficio Personale Bcc del Garda

Il percorso formativo

Il relatore

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on la libera contrattabilità e la“monetizzazione” dei servizi in-trodotte dalle ultime due Leggi

di stabilità il WELFARE AZIENDALE è di-venuto il nuovo pilastro della retribu-zione. Consiste nell’introduzione di un si-stema di prestazioni non monetarie eservizi a sostegno del dipendente. Oltrea consentire evidenti risparmi di bilan-cio e a favorire l'adozione dei pianianche nelle piccole realtà, è una solu-zione che rispecchia una visione mo-derna di benessere organizzativo che èpercepita anche dai lavoratori. Si trattadi una risposta concreta a bisogni fami-liari reali che la crisi spesso rende diffi-cile soddisfare: la gamma di serviziammessi, al di là dei classici della con-ciliazione come gli asili nido

Il WELFARE AZIENDALE storicamente èstato realizzato nelle aziende di grandi di-mensioni, dove l’ elevato numero di di-pendenti facilitava l’ introduzione diservizi di conciliazione lavorativa comegli asili nido aziendali, le colonie estiveper i figli, il trasporto verso il posto di la-voro e molti altri servizi. In Italia, un pioniere fu Adriano Olivettiche tra gli anni 50 e 70 istituì un artico-lato sistema di servizi sociali con forte at-tenzione alla persona, alla costantericerca di qualità ed efficienza. È proprioquesto l’aspetto che più conta in unpiano di Welfare: il miglioramento dellecondizioni di vita dei lavoratori migliorala percezione che gli stessi hanno dellapropria azienda traducendosi in mag-giore efficienza e produttività.Grazie alle ultime due leggi di stabilità e

alcune successive circolari dell’ Agenziadelle Entrate, il WELFARE AZIENDALEnon è più riconducibile solo a una seriedi servizi promossi dall’azienda ma la suaintroduzione è stata estesa anche tramitecontrattazione territoriale e nazionale. Ne è un esempio il nuovo contratto col-lettivo dei Metalmeccanici che per l’ anno2017 ha previsto 100 €/anno erogabiliesclusivamente in Welfare ( 150 nel 2018e 200 nel 2019); con i prossimi rinnovianche gli altri settori di categoria sarannoinevitabilmente interessati; prova ne èche dal 2018 anche il CCNL Orafi di re-cente sottoscrizione prevederà parte dellaretribuzione sotto forma di Welfare.Come vediamo dall’immagine qui a lato,il welfare aziendale è un insieme coordi-nato e strutturato di iniziative con le qualile aziende si fanno carico dei bisogni deipropri dipendenti e dei loro familiari, con-cedendo benefit non tanto in denaroquanto sotto forma di beni e servizi.Questi piani rispondono ad una funzionedi integrazione sussidiaria alle esigenzedi varia natura dei lavoratori e delle lorofamiglie, mediante la messa a disposi-zione di risorse private aziendali.Riconoscendo dal punto di vista norma-tivo la valenza sociale di tali iniziative, èconsentito, entro certi limiti, la detassa-zione dei beni e servizi erogati dal-l’azienda, garantendo in questo modo allavoratore un potere d’acquisto maggio-rato rispetto al netto che riceverebbero inbusta paga (vedi esempio qui a lato).È un sistema win-win in cui grazie alla de-fiscalizzazione si ha la possibilità di unazzeramento del cuneo fiscale, assicu-rando il giusto beneficio per entrambe leparti coinvolte.

NOTIZIE DALLA BANCA/8

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Da Garda Vita e BCC del Garda un nuovo servizio per le aziende

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WELFARE AZIENDALE

Fonte: www.creawelfare.it Le principali aree di intervento di un piano welfare

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Garda Vita, in collaborazionecon COMIPA, ha elaboratoCREAWELFARE, una piatta-forma informatica per una ra-pida attivazione di un piano diWELFARE AZIENDALE in gradodi adattarsi alle esigenze delleaziende socie e clienti dellaBCC del Garda! Richiedi mag-giori informazioni awelfare@gardavita.it

I VANTA

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LA BANCA DEI GIOVANI

el 2011, durante il secondoForum dei Giovani Soci, èstato presentato l’art. 12

della Carta dei Valori del CreditoCooperativo, introdotto ufficialmentenel seguente XIV Congresso, che lan-ciava la sfida del coinvolgimento deigiovani nella vita delle nostre ban-che.A sei anni di distanza, con la mag-giore consapevolezza di come potercontribuire direttamente come sin-goli soci e come rete nazionale, unanuova pietra miliare è emersa dalsettimo Forum di Paestum: il Manife-sto dei Giovani Soci.Questo documento nasce dal coin-volgimento di tutti i gruppi di Gio-vani Soci attivi sul territorionazionale attraverso un questionarioche chiedeva di individuare le 5 pa-role chiave del Credito Cooperativodel futuro.Dal questionario si è fatta sintesidelle parole selezionando le 10 piùrappresentative, che fotografavanomeglio l’orientamento dei giovanicoinvolti. Queste 10 parole sono di-ventate il tema dei tavoli di lavorodurante il Forum, per darne una de-clinazione specifica ed argomen-tarne il significato dal punto di vistadi giovani e soci.Il risultato è stato redatto nel docu-mento consegnato a chiusura dei la-vori dai portavoce nazionali deigiovani soci ai rappresentanti di Fe-dercasse per poter essere anche inquesto caso ufficializzato e diventareun faro nel prossimo futuro dei lavoridel Credito Cooperativo.Durante la stesura si è beneficiatodel supporto attivo delle struttureassociative (Federcasse e Federa-zione Campana delle Bcc) e degliesperti tecnici di Symbola – Fonda-zione per le qualità italiane.In sintesi, Il Manifesto dei GiovaniSoci del Credito Cooperativo “è unatto concreto, è l’assunzione di unaresponsabilità nei confronti delleBcc”: l’impegno dei giovani a met-tersi a disposizione ed essere prota-gonisti è il primo passo peraffrontare le sfide del presente e delfuturo come cooperazione di creditonel suo complesso.Sfide che vogliamo assolutamentevincere.

N Il Manifesto deiGiovani Soci del Credito Cooperativo

di Angelo Mosca (Consulta Giovani Soci)

Le 10 parole che compongono il Manifesto:

comunitàcooperazioneinclusionememoriaqualitàcoraggioaperturaresponsabilitàpassionepresenza

a qualche mese a questa parte i massmedia mettono in risalto la figura di unimprenditore che consiglia diversi ac-

corgimenti per ottenere risparmi fiscali. Analiz-zando oggettivamente i trucchi ed i segreticonsigliati si può convenire che alcuni di essisono praticabili ma spesso il confine tra il lecitoe l’illecito non è agevole e, soprattutto, questicosiddetti trucchi non possono essere adottatiacriticamente da tutte le aziende.Esaminiamo alcuni di questi accorgimenti con-sigliati :

Auto personale o auto aziendaleLe alternative possono essere così riassunte :a) Intestazione alla persona fisica (dipendente,o amministratore) e relativa presentazione diuna nota spese mensile per l’ottenimento delrimborso chilometrico secondo le tabelle Aci; b) Intestazione all’impresa (auto aziendale). Icosti sono deducibili al 20%; l’IVA è detraibile al40%. La percentuale di deducibilità si alza al 70%nel caso di auto concesse in uso ai dipendenti. Secondo l’imprenditore la prima soluzione ope-rativa sarebbe più conveniente rispetto alla se-conda.VEDIAMO>>>Le disposizioni fiscali consentono una deduci-bilità parziale dei mezzi di trasporto (salvo perquelli che sono esclusivamente utilizzati comebeni strumentali), ovvero per gli Agenti e rappre-sentanti di commercio la deduzione fiscale am-

messa è pari all’80% e per i professionisti e le im-prese è pari al 20% del costo. Il tetto al costo dedu-cibile da ammortizzare (nei limiti prima indicati) èpari a € 18.075,99 euro per le autovetture e a €25.822,84 euro per agenti e rappresentanti di com-mercio. La detrazione dell’Iva è ammessa nella mi-sura massima del 40%. Al contrario i rimborsi chilometrici sono detraibilitotalmente, ma la deducibilità è ammessa solo peri veicoli con potenza non superiore a 17 hp per i vei-coli a benzina, che diventano 20 per i diesel e, inol-tre, nella nota spese bisogna indicaredettagliatamente destinazione e motivi della tra-sferta. In assenza, pertanto, di percorrenze congruee giustificabili il rimborso spese è poca cosa.In conclusione non è possibile generalizzare, consuperficialità, una soluzione valida per tutte leAziende.

I costi per le trasferteI rimborsi spese erogati dall’azienda ai dipendenti oai collaboratori che abbiano effettuato una trasfertasono componenti negativi di reddito, fiscalmentededucibili se inerenti l’attività aziendale, ma la nor-mativa fiscale introduce alcune limitazioni alla de-ducibilità delle spese di vitto e alloggio aseconda della tipologia di rimborso che viene ero-gato, che può essere riconosciuto secondo tre di-versi sistemi (vedasi al riguardo l’art. 95 comma 3del Tuir ):

i falsi miti spiegati dall’espertoESCAPOLOGIA FISCALE

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LA CONSU

LENZA

Di Eugenio VitelloMembro Collegio dei ProbiviriBCC del Garda

D

• Il rimborso a piè di lista (o analitico);• il rimborso forfettario;• il rimborso misto (in parte analitico e in parte for-fetario).Ciò che in questa sede preme evidenziare è che lespese devono essere analiticamente documentate,per vitto e alloggio (con limiti diversi se la trasfertaè all’interno del territorio comunale, nazionale oestero) e che i rimborsi spesa devono essere riferibilia trasferte inerenti all’attività d’impresa, di compe-tenza dell’esercizio, certe nell’esistenza e determi-nabili nell’ammontare, ad esempio le visite a Clienti,Fornitori, la partecipazione a esposizioni/fiere e si-mili. È evidente che le aziende di piccola dimen-sione, con clientela locale, artigiani monocommittenti o esercizi pubblici (Trattorie/bar/Risto-ranti) non necessitano di spostamenti e, quindi, nonpotranno lecitamente usufruire di tali costi. Anche in questo caso , in conclusione, non è pos-sibile generalizzare, con superficialità, una solu-zione valida per tutte le Aziende.

Investire in immobiliIl nostro imprenditore consiglia di investire generi-camente in immobili intestandoli all’impresa. Que-sti infatti rappresenterebbero strumenti idonei perpoter attuare adeguate “politiche di bilancio” mirantia dedurre costi a profusione e per attuare un’idonea“pianificazione fiscale”, anche per quelle aziende perle quali l’attività immobiliare non rappresenta il corebusiness. VEDIAMO>>>L’acquisto di immobili non determina vantaggi fi-scali per tutte le aziende, in particolar modo perquelle che non agiscono in campo immobiliare. In-fatti, non è sufficiente avere un oggetto socialeampio che includa le più varie attività, in quanto bi-sogna fare riferimento alle attività effettivamenteesercitate.La detrazione IVA e le imposte sui redditi sugli im-mobili variano a seconda che siano immobili-merce,immobili patrimonio ed immobili strumentali (que-sti ultimi suddivisi a loro volta in strumentali per de-stinazione e per natura – vedasi capannoni). Ad esempio, ai fini IVA la detrazione soffre di limita-zioni se l’immobile è di tipo abitativo. Così come aifini delle imposte dirette gli immobili patrimonio equelli abitativi (quindi non strumentali) vengonotassati come reddito fondiario con conseguente in-deducibilità dei costi afferenti a tali immobili, (comele persone fisiche).E non venga in mente di rivendere l’immobile ad unprezzo decisamente inferiore rispetto a quello di ac-quisto, se non si vuole correre il rischio (salvo casigiustificati) di incorrere in un accertamento da partedell’Agenzia delle Entrate.Anche in questo caso, in conclusione, non è pos-sibile generalizzare, con superficialità, una solu-zione valida per tutte le Aziende.

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a nostra società, ma soprattutto i nostri giovani, devono pensarein avanti. Non è una opzione, è una necessità. E per fare questoè giusto organizzare momenti di formazione concreti, promuovere

dialoghi semplici e costruttivi, valorizzare le pratiche migliori, rappresentaregli esempi più istruttivi.Non è solo una questione di atteggiamento, ma anche di scelte, di costanzae di intraprendenza.In un famoso libro “Italiani di Domani” (must da leggere per tutti i millenialse post-millenials, se non altro per tirarsi su di morale) il giornalista – e di-rettore di Sette - Beppe Severgnini indica otto T, per vivere più consapevoliil tempo che ci aspetta nel prossimo futuro. Otto chiavi per aprire le portedi un’Italia che, si spera, divenga migliore: Talento, Tenacia, Tempismo, Tol-leranza, Totem, Tenerezza, Terra, Testa. BCC del Garda, coerentemente con le varie azioni di promozione culturalee formazione economica della comunità in cui opera, propone di aggiungereun’altra T all’elenco: Talent Day! Il 22 novembre al Gardaforum di Montichiari un appuntamento speciale edesclusivo per i Soci, i figli di Soci e gli associati Garda Vita, con un’età com-presa fra i 18 e i 30 anni.Per aiutare i giovani ad avvicinarsi al mondo del lavoro in modo più consa-pevole e fornire loro gli strumenti utili alla ricerca attiva del lavoro, BCC delGarda ha deciso di contribuire concretamente all’orientamento professio-nale delle nuove generazioni organizzando la seconda edizione del TalentDay, giornata di orientamento formativo che mette in contatto le ragazze ei ragazzi in procinto di entrare nel mercato del lavoro con i Manager delleRisorse Umane.Il progetto, sviluppato in collaborazione con il partner HRC Group - la Com-munity che riunisce i Direttori del Personale delle principali aziende italianee multinazionali - ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo della consapevolezzadi sé attraverso esercizi di autovalutazione, far conoscere dinamiche e trenddel mercato del lavoro in Italiae all’estero; sviluppare unastrategia di ricerca attiva di la-voro attraverso i canali social;revisionare il curriculum congli esperti HR e partecipare asimulazioni di colloqui di la-voro.Una vera opportunità rivoltaalle giovani generazioni. Unagiornata organizzata con solu-zioni concrete e interattive.Per partecipare, o anche solo per chiedere informazioni, è possibile rivol-gersi alla propria filiale oppure scrivere a uff.comunicazione@garda.bcc.ito telefonare all’Ufficio Comunicazione e Relazione con i Soci ai numeri 0309654 391 – 285.

Siamo tutti talenti

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NOTIZIE DALLA BANCA/9CONSULENZA

Una giornata di formazione per apprendere strumenti utili edefficaci nella ricerca attiva del lavoro.Seconda edizione Talent Day 22 novembre in Gardaforum

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nature morte e statuette africane, tra il mag-gio e il luglio Picasso compone la vastissimatela (cm.244x233) che poi terrà sempre da-vanti, per anni, nel suo studio, per “ricaricarel’ispirazione”. E’ la fine del “periodo rosa”,della scultorea monumentalità dei corpi chePicasso ha saputo irrobustire con accenti diclassicismo, trasformando le sue magre emelanconiche figure di saltimbanchi e diadolescenti. Ma perché non dipingere, dopoi pagliacci casti e patetici del suo primo “pe-riodo blu”, i personaggi di un circo più car-nale, un bel bordello in tutta la suaspagnolesca truculenza? E’ infatti a Barcel-lona che pensa, a quella strada chiamata Avi-gnone dov’era una casa di tolleranza a luiben nota, non certo all’antica città francesedel rifugio papale. Ideato prima come unostudio sulle malattie veneree, poi semplice-mente come un gruppo di prostitute, il qua-dro, con un colpo solo, mette fine al passatoottocentesco, apre le porte all’analisi cubistadello spazio e consegna agli artisti futuri delsecolo la preziosa libertà di agire sulla realtàda tutti i punti di vista, compreso quellodell’astrazione. La grande arte picassianaparte da questo capolavoro. Le “Demoisel-les” fanno gridare allo scandalo. Il pittore De-rain esclama: ”Picasso è impazzito! Finiràcon l’impiccarsi dietro questa tela”. Ma lecinque prostitute d’Avignone contengonotutti i principi pittorici che caratterizzano ilsecolo. Qui le cadenze pittoriche si sonofatte aspre, dure, addirittura barbariche. Dalpunto di vista delle forme è chiaro che Pi-casso ha subito il fascino della scultura ar-caica e della scultura negra, benché egliabbia voluto negarlo. Tuttavia, per Picasso,la scoperta del “primitivo” va assai più in làdi una semplice acquisizione formale o diuna inclinazione esotica. A differenza dimolti altri artisti per cui il primitivismo èstato piuttosto un’occasione di polemicaculturale o sociale, o un esercizio di ricercheplastiche, per Picasso si è trattato di qual-

L’ANGOLO DELL’ARTE

Pablo Picassodi Ezio SoldiniArtista, ex dipendente Bcc del G

arda

ed esperto d’arte

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Pablo Picasso - Guernica - 1937

a crisi dell’Impressionismo era co-minciata da Cézanne. Una crisi dicoscienza che diventa crisi di unostile. Diventerà in seguito la crisi di

una generazione. Da Cézanne a Van Gogh, daGauguin a Seurat si arriva a Picasso. Si arrivaal Cubismo. Quando nel 1904 Picasso si sta-bilisce definitivamente a Parigi ha ventitréanni. Dai sedici ai venti ha dipinto e dise-gnato come un forsennato. Ha bruciato tuttii motivi: è stato realista, allegorico, simboli-sta. E tutto questo in volata, come un acro-bata, ma anche come un fachiro. Chiunquealtro al suo posto, con le sue straordinariedoti, avrebbe fondato una solida carriera fa-cendosi benvolere dai contemporanei. In-vece Picasso si ribella al suo stesso genio.Ha continuo il bisogno di novità e di ricerca.Non si può tuttavia nascondere che, forse,questi continui bisogni di variazioni di stili,queste novità talvolta clamorose concorseroa tenere sveglia l’attenzione di critica e dipubblico intorno al suo nome, fino al puntodi farne una sorta di monstrum, di caso cu-rioso e di simbolo del paradosso, della ge-nialità ma anche dell’arbitrio fino allacorruzione della fantasia. Ma intanto Picassodiventava il maestro del Novecento più di-

L

” l’Opera”

vulgato e più rotocalcato, il più celebrato eil più discusso, il più sconcertante e il più im-prevedibile nelle sue tante sfaccettature diproposte stilistiche e formali. Ma anche ri-sulta il più scomodo ed il più difficile deimaestri. Non è mia intenzione rifare la storiain tappe della vita e dell’arte di uno dei piùfolgoranti creatori che la storia abbia pro-dotto. Tagliuzzare la sua arte per dividerla inepoche, in periodi, in formule, in termini, indefinizioni, in classifiche è come dividere ilmare in lotti. Molte opere sono talmentenote che anche chi non segue l’arte le rico-nosce a prima vista. Si calcola che nella suavita Picasso abbia dipinto più di quindicimilaquadri (senza contare i disegni, le incisioni,le sculture, le ceramiche). Mi limiterò dun-que, in questo breve saggio, ad analizzarequei dipinti che hanno concorso a cambiarei concetti convenzionali dello spazio in pit-tura e che sono considerati i capolavori delMaestro: Les Demoiselles d’Avignon e Guer-nica.La prima metà del 1907 Picasso la trascorrea produrre opere in preparazione alla nascitadel suo capolavoro forse maggiore: Les De-moiselles d’Avignon. Dopo quadri raffigu-ranti teste, autoritratti, tori, figure in bordelli,

cosa che gli ha permesso di scoprire la suavera natura, il suo temperamento, mettendoloin condizioni di esprimersi senza subire ilfreno di convenzionalismi o inibizioni. Per luiinsomma il primitivismo ha voluto dire so-prattutto spontaneità, fedeltà agli impulsi,alle passioni, ai sentimenti, al di là di ogni re-gola o maniera. Questo quadro è stato ilprimo grande esempio di quel furore istintivoe cerebrale insieme che è così tipico, appunto,della natura di Picasso. In questa tela c’è unaforza primordiale che si conserverà almenoper due anni con lo stesso carattere, espri-mendosi in una serie di nature morte squa-drate, angolose, nonché in gruppi di figureimponenti e di paesaggi dipinti con energicavolumetricità. Riviste oggi, le “Demoiselles”appaiono monumentali, freschissime, di uncolore singolare che non ha mai trovato imi-tazioni. Scomparsi ormai i clienti, le“Signorine”, dalle pareti del Mu-seum of Modern Art di New York,continuano a guardarci con losguardo fisso e sbarrato con ilquale hanno incoraggiato a pec-care.Picasso, nel 1934, fa ritorno inSpagna. La ripresa di contattocon la sua terra agisce su di luicon straordinaria violenza. E’una Spagna in cui egli riesce acogliere l’ardore ed il furore. Glirisorgono nel petto, moltipli-cate, le vecchie passioni: la cor-rida, la lotta di galli, glispettacoli popolari. Ciò che viè di eccitante, d’eroico e di tra-gico in tale mondo suscita inlui un’immediata adesione.Ora finalmente l’improvvisa e primitiva po-tenza che gli aveva guidato la mano mentredipingeva Les Demoiselles d’Avignon gli ri-fluisce nel sangue, gli si libera nuovamentenei disegni e nelle tele, arricchita di tutte leesperienze successive. Ed ecco i suoi gallibattaglieri, i cavalli feriti nell’arena, i tori tra-fitti dalla spada; ecco il tema del Minotauroche, incominciato l’anno prima, acquista oraun complesso significato di brutalità e tene-rezza, di violenza e pietà. E’ da questa ric-chezza di immagini che trae la sua origineGuernica. Nell’aprile del 1937 si sparge la no-tizia che bombardieri tedeschi hanno attac-cato l’antica cittadina di Guernica, senz’altroscopo che fare una strage e seminare il ter-rore nella popolazione civile. La grande telache Picasso dipinse nei giorni che seguironoil tragico avvenimento, dal punto di vistadegli elementi costitutivi dell’immagine, è giàtutta nell’incisione della Minotauromachiaeseguita due anni prima: il toro, il cavallo, illume, la casa, la finestra, la donna ferita. Ma,ancor più esattamente, in molti disegni e

quadri del ’34 e del ’35, è possibile rintracciarenon solo una coincidenza di particolari tema-tici, bensì anche termini espressivi analoghio del tutto identici, come nel disegno datato15 aprile 1935 o in alcune tele dello stesso pe-riodo dove Picasso ha dipinto l’urto del torocol cavallo. Naturalmente in Guernica questa“materia” acquista un accento diverso, di tra-gedia e di collera. Qui siamo agli apici dellatensione creativa di Picasso. La enunciazionedella visione non ha bisogno neppure del co-lore: solo nero, bianco, grigio. I termini nettie precisi del bianco e nero sono sufficienti.Con un impianto monumentale (cm.351x782),l’artista crea l’allegoria di un atroce fatto disangue, elabora una tragedia che va al di làdel barbaro fatto di cronaca che lo occasiona.E’ la morte stessa della libertà che vi si rap-presenta, l’immagine della bestialità bruta

della guerra con il corteo di stragi e di miseriache essa genera. Il quadro ha una sua logicaspietata: il disegno è tagliente come unalama, l’ombra e la luce spaccano gli spazi, ipersonaggi della scena compiono gesti dicontratta energia. Guernica ha lo scheletro dlquadro storico classico: lo scheletro, appunto,perché l’arte classica, con la pienezza dellesue forme e lo splendore dei suoi colori èmorta. Ma, all’ordine classico, si sovrapponeuna scomposizione manifestamente cubista:

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Quando Picasso non fece testamentoQuando Picasso morì, l’8 aprile 1973, all’età di 92 anni, a Mougins, in Provenza, non aveva ancorafatto testamento. Gli unici eredi legittimi erano la vedova Jacqueline e il figlio Paulo. Essi si tro-varono dinanzi ad un’eredità enorme: due castelli, due ville sulla Costa Azzurra, una serie di appar-tamenti lussuosi a Cannes e Parigi e poi depositi bancari, titoli azionari e un numero imprecisato dilingotti d’oro. Oltre, naturalmente, alle opere d’arte, accatastate negli atelier che il pittore aveva an-nessi alle dimore deve abitualmente soggiornava. Enormi, però, si profilavano anche le tasse. Statoed eredi decisero allora, di comune accordo, di ricorrere alla dation: una procedura messa a puntodall’allora Ministro delle Finanze Giscard d’Estaing, che consente agli eredi di pagare le tasse di suc-cessione non in denaro ma in capolavori. L’inventario delle opere, eseguito da 10 esperti del governofrancese, durato due anni e mezzo, diede frutti insperati. Furono catalogati complessivamente 1.855quadri, 7.089 disegni, 1.228 sculture, 3.222 ceramiche, 30 mila litografie, oltre a un centinaio di albumfitti di disegni, per un valore (nel 1979) di 1.250 milioni di franchi (pari a circa 350 miliardi di lire).Sottratte le opere spettanti allo Stato (il 20% del totale) il resto fu diviso tra gli eredi.

Pablo Picasso - Les demoiselles d'Avignon - 1907

un linguaggio, dunque, nettamente modernoche Picasso stesso aveva creato trent’anniprima dipingendo Les Demoiselles d’Avi-gnon. Con “Les Demoiselles”, per la primavolta, in un sol colpo Picasso faceva esplo-dere, disintegrava il linguaggio tradizionaledella pittura; con Guernica fa esplodere, di-sintegra il linguaggio cubista in quanto lin-guaggio rivolto alla descrizione analitica dellarealtà. Ma c’è anche un’altra “verità” che si rac-conta sulla creazione di questo celebre qua-dro (risultato di una seria ricerca condotta daautorevoli storici dell’arte). Come tutti gli spa-gnoli, Picasso amava la corrida. Rimasto pro-fondamente colpito dalla morte del famosotorero Joselito, suo beniamino, decise di de-dicargli un quadro. Dipinse una tela enorme,popolata di figure in atteggiamenti tragici, tracui un toro decapitato ed un cavallo sventratodal toro stesso (il cavallo del picador). Nel1937, in piena guerra civile, il governo repub-blicano-comunista gli commissionò un qua-dro per ricordare il tragico bombardamentodella cittadina basca di Guernica, da collocareall’Esposizione Universale di Parigi, che si sa-rebbe tenuta l’anno dopo. Picasso ebbeun’idea geniale: riesumò il dipinto intitolato“En muerte del torero Joselito” e, apportate al-cune variazioni ed aggiornamenti, lo ribat-tezzò “Guernica” e lo cedette al governospagnolo per 300.000 pesetas dell’epoca, unacifra enorme, pari a circa un milione e mezzodegli attuali euro. Il quadro, dal 1981, è espo-sto al Museo Reina Sofia di Madrid e continuaa suscitare stupore ed ammirazione nelle mi-gliaia di visitatori che annualmente lo ammi-rano. Dopo “Guernica” Picasso ha continuatoinstancabilmente a produrre con rinnovataenergia creativa cercando sempre con la suaopera di trasmettere un messaggio umano:non si è mai limitato a fare la famosa “bellapagina” di facile consenso. E’, anzi, semprestato capace di andare contro corrente anchecon se stesso. Così non ha esitato ad abban-donare posizioni consolidate da consensi uni-versali, per creare senza respiro nuove verità,nuove proposte e nuove visioni. Picasso hamovimentato un secolo, ha scritto pagine trale più elevate e più cariche di avvenire del no-stro tempo.

” l’Opera”

abato 21 e domenica 22 ottobre a Desenzanosi è svolta la terza edizione di “Mattoncini Legoin Castello”. Un evento ideato e curato dall’As-

sociazione Desenzano Sviluppo Turistico e dal Comunedi Desenzano con il sostegno economico di BCC delGarda.La nostra Banca è presente a Desenzano con un propriosportello da quasi quindici anni ed ha voluto, con que-sta partnership, sostenere una iniziativa rivolta a tuttele numerosissime famiglie che si sono recate durante idue giorni di kermesse nel capoluogo turistico garde-sano.

Una mostra itinerante chetocca molte tappe in Italia eche attrae irresistibilmente ipiù piccoli e incanta i piùgrandi, oltre al gioco ed oltreall’immaginazione creativa.Perché tutti, proprio tutti, al-meno una volta si sono ci-mentati con i miticimattoncini. I LEGO hanno co-stituito un elemento sostan-

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Accanto alla nuove generazioni e a sostegnodella creatività

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NOTIZIE DALLA BANCA/10

Bcc del Garda sponsor ufficiale della terza edizione mattoncini Lego in castello a Desenzano

ziale per la crescita di intere generazioni: cosa megliodei mattoncini colorati avrebbe potuto sviluppare la no-stra creatività, la fantasia e la voglia infinita di costruire?Grazie ai LEGO si possono raccontare moltissime storiee in Castello a Desenzano l’esposizione di quest’annonon ha deluso gli oltre 15 mila visitatori che hanno po-tuto ammirare, attraverso un percorso guidato, spettaco-lari creazioni artistiche tra cui la meravigliosa città lungadieci metri, il maestoso Titanic e il trenino motorizzato,forse un poco vintage, ma sempre suggestivo. Questa sponsorizzazione si inserisce coerentemente inun “filone” di iniziative, attività, servizi e incontri rivoltial mondo più “giovane” della banca. Nel corso dell’annoinfatti BCC del Garda ha realizzato corsi di formazioneeconomica e finanziaria per gli studenti delle Scuole su-periori di alcuni Istituti della nostra Provincia, ha colla-borato con Confcooperative nei progetti di alternanzascuola lavoro, ha ospitato con stage aziendali una decinadi studenti. E, come approfondiamo nell’articolo espo-sto proprio in questo numero, nel mese di novembre sisvolge la seconda edizione del Talent Day, giornata for-mativa finalizzata all’orientamento nel mondo del lavoro.Come recita il nostro slogan … Una banca da giovani!

di Michela Mangano Ufficio Comunicazione e Relazione con i Soci

a manifestazione “Concerto d’Inverno” nasce nel1988 su un’idea di Luca Ranieri e dell’allora Par-roco di Ponte San Marco Don Esterino Marti-nengo.

Negli anni successivi si aggiungono a loro, un piccologruppo di devoti e appassionati alla musica che, ispiratidalla volontà di proporre un momento di incontro culturale,progettano e realizzano un evento rivolto a chi apprezza lamusica classica ma anche a tutti coloro che vogliono avvi-cinarsi alla più alta espressione artistica e creativa di grandicompositori della storia.Nel corso degli anni, il Concerto ha ospitato nomi illustridella Musica fra i quali: Severino Gazzelloni, Uto Ughi,Misha Maisky, Bruno Giuranna, Salvatore Accardo, UmbertoBenedetti Michelangeli, Oriella Dorella, Carlo Maria Giulini,un complesso ideato da Luca Ranieri formato dai i più pre-stigiosi musicisti delle orchestre dei “Berliner Philharmo-nike, Wiener Philharmoniker, Orchestra Rai e Orchetra delTeatro alla Scala, e molti altri musicisti di fama internazio-nale.La risposta di un sempre maggior numero di affezionatispettatori ha confermato il valore dei questa proposta mu-sicale e ha dato maggior vigore ed entusiasmo a tutti coloroche a vario titolo si occupano dell’organizzazione e del so-stegno di questo Concerto. Sono infatti tante le persone che nel corso del tempo hannodato il loro contributo e la loro disponibilità, riuscendo cosìa portare in una piccola realtà paesana e parrocchiale unamanifestazione di alto rilievo, con una attrattiva che va benoltre la provincia bresciana. Un evento che oggi è divenutouna tradizione e conosciuto in tutta Italia.L’edizione del 2017 si svolgerà il 10 Dicembre al TeatroGrande di Brescia. Un’edizione molto particolare perché se-gnerà il 30° anniversario.Il programma per questo nuovo evento vede protagonistal’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta dal Mae-stro Fabio Luisi, direttore di fama internazionale, recente-mente nominato Direttore musicale del Maggio MusicaleFiorentino. In occasione della serata verrà consegnato alMaestro Fabio Luisi il Premio dedicato al violinista MauroRanieri che scomparve tragicamente in un incidente stra-dale nel 1995. Un premio importante che negli anni è statoattribuito ad alcuni dei più grandi musicisti italiani, comeUto Ughi, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Riccardo Mutied Ennio Morricone. Il programma della serata, particolar-mente suggestivo, prevede brani di Strauss e Mozart con lapartecipazione di un giovane ma già affermato pianistarusso Alexander Melnikov che lo vedrà protagonista in unconcerto alla Scala di Milano.

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Concerto d’InvernoIl Maestro Luca Ranieri racconta l’edizione 2017 della manifestazione

il 10 dicembre l’appuntamento è con la musica del Teatro Grande

Ci piace ricordare fra l’altro che il ricavato di questo evento è devo-luto all’attività svolta da Raphael.Un ringraziamento particolare a Bcc del Garda che da sempre ha di-mostrato di credere in questa manifestazione, sostenendo con uncontributo economico l’attività dell’Associazione che gestisce e or-ganizza il Concerto. Questo riconoscimento dimostra come la mu-sica sia considerata della vostra Banca un elemento fondamentalee imprescindibile per la crescita sociale e culturale della comunità.

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Chi è il maestro Luca RanieriPrima viola dell'Orchestra Sinfonica Nazionale dellaRAI, nato a Brescia , si è diplomato con il massimo deivoti al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano conEmilio Poggioni. In seguito si è perfezionato a Cremonacon Bruno Giuranna, frequentando i corsi della Fon-dazione “W. Stauffer”.Dal 1993 al 1999,scelto da Riccardo Muti, ha fatto parte

dell' Orchestra del Teatro Alla Scala. Svolge un'intensa attività solistica. Ha collaborato con i più prestigiosi direttori, suo-nando con loro in tutti i principali Teatri del mondo. Nella musica da camera collaborafrequentemente con Mario Brunello, Lukas Hagen, Enrico Dindo, Marco Rizzi, DomenicoNordio con il pianista Andrea Dindo e con le prime parti dei Berliner Philharmoniker. Hasuonato per i più importanti festival ed istituzioni concertistiche: Società dei Concerti diMilano, Serate Musicali di Milano, Unione Musicale Torino, Società dei Concerti di Bre-scia, Festival Internazionale di Stresa, Festival "Michelangeli" di Brescia e Bergamo.Collabora, come Prima Viola ospite, con l'Orchestra del Teatro alla Scala e la Filarmonica.È direttore artistico del GARDA LAKE MUSIC MASTER di Desenzano del Garda, e chevanta la presenza di prestigiosi docenti internazionali come: A. Meneses ,E. Dindo, L.Hagen, V. Tretiakov. Da tre anni è Responsabile Artistico della Filarmonica del Festival Pia-nistico di Brescia e Bergamo.

EVENTI SUL TERRITORIO

Negli ultimi mesi…Al Gardaforum pensando alla saluteCon tematiche di grande interesse si sono svolte il 20 ottobre e il3 e il 10 novembre le Serate della salute in Gardaforum, concessoa titolo gratuito dalla Bcc del Garda. Tre incontri con esperti de-dicati al cuore, alla prevenzione e a metabolismo e diabete.

Gruppo musicale Rhe SwingersSi è svolto lo scorso 28 ottobre il concerto del Gruppo musicaleRhe Swingers, composto da 20 elementi, organizzato dalla ProLoco di Montichiari, sostenuto dalla nostra banca attraverso laconcessione gratuita del nostro auditorium.

Gardaforum di Montichiari: "Bartali eroe in bicicletta"I responsabili della Fnp-Cisl Zona Montichiari-Ghedi con la colla-borazione della Bcc del Garda hanno proposto giovedì 26 ottobrepresso il Gardaforum di Montichiari, per l’occasione concesso atitolo gratuito, lo spettacolo “L'altra vita di Gino Bartali”, dichia-rato Giusto tra le Nazioni.

A teatro per riflettere sul consumismoLa compagnia teatrale Sciaraprogetti ha portato in scena lo scorso31 ottobre all’istituto comprensivo 1 "R.Ferrari" di Montichiaril'opera di impegno civile "Mi consumo ergo sum", una lezionespettacolo ideata per stimolare gli studenti sul tema del consu-mismo, sfruttando delle risorse e il rapporto con l'ambiente.

È nato il MUST, il Museo di TremosineÈ stato inaugurato lo scorso 4 giugno a Pieve di Tremosine, anchecon il sostegno della nostra banca, il MUST – Museo di Tremosinesul Garda, l’area espositiva dedicata alla vicenda della GrandeGuerra sull’Alto Garda e alla storia e al territorio di Tremosine sulGarda, che raccoglie significative ricerche documentali, repertistorici, e contenuti multimediali disposti su pannelli informativibilingue, retro illuminati a LED, video e touch-screen interattivi.Il percorso museale è suddiviso in tre sale espositive situate alpiano terra, dedicate alla Grande Guerra sull’Alto Garda, e ulterioriquattro sale al piano superiore dedicate alle peculiarità naturali-stiche e paesaggistiche dell’altopiano di Tremosine sul Garda.Il museo è dotato inoltre di un laboratorio didattico che potrà es-sere utilizzato da scolaresche nell’ambito di attività collaterali edaggiuntive alla visita presso le sale museali.

Montichiari, i 370 anni del mercato cittadino Una grande festa per i 370 anni del mercato storico di Montichiari,sostenuta anche dalla Bcc del Garda, è quella che si è svolta loscorso 29 settembre. Premiazioni in Castello degli ambulanti conoltre 25 anni di attività sulla piazza cittadina e consegna a tuttigli operatori del decreto del 1647 che istituisce il mercato hannorappresentato il "cuore" della manifestazione.

Paola Rizzi, 17 novembre appuntamento in GardaforumSi terrà in Gardaforum, i cui locali sono stati concessi gratuitamente dalla Banca, il prossimo 17 novembre lospettacolo teatrale con l'attrice Paola Rizzi organizzato dalla Pro Loco di Montichiari.

“Educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale”: il progetto di crescita civile fa tappa aMontichiariSi svolgerà il 20 e 21 novembre, nei locali del nostro Gardaforum concessi a titolo gratuito, la conferenza relativaall'educazione alla legalità, alla sicurezza e alla giustizia sociale in collaborazione con il giudice La Monaca.

A teatro per “Un sorriso di speranza”Il prossimo 2 dicembre l'associazione "Un sorriso di speranza" che riunisce i genitori con figli diversamenteabili, organizza, nel nostro Gardaforum, concesso a titolo gratuito, uno spettacolo teatrale a scopo benefico,dedicato alla raccolta fondi.

Associazione Montiyoung: il 16 dicembre concerto natalizioIn collaborazione con Five Radio ed altre associazioni locali, la banca ospita gratuitamente il concerto nataliziodell’associazione Montiyoung che si terrà il prossimo 16 dicembre.

Mostra fotografica itinerante: “Il Novecento a Tremosine: volti e storie di vita”Verrà inaugurata il prossimo 23 dicembre, anche con il sostegno della Bcc del Garda, la mostra fotografica "IlNovecento a Tremosine: volti e storie di vita". La mostra, che si protrarrà fino al 7 gennaio, è nata dalla necessitàdi salvare materiale fotografico riguardante la popolazione di Tremosine di diversa età, ritratta nel periodo cheva dalla prima metà del Novecento al decennio successivo alla seconda guerra mondiale. In tutto 100 fotografiericavate da vetrini, ripuliti e scannerizzati.

Le iniziative in programma…

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