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1 / 4 Data Pagina Foglio 19-05-2020 1+4/5 Album L'intervista L'economista Jeffrey Sachs "L'insostenibile pesantezza del pianeta" a pagina 4 Luca Fraioli L'insostenibile pesantezza del pianeta Luca Fraioli Intervista con l'economista Jeffrey Sachs. "Usiamo troppa energia, distruggiamo gli habitat, le foreste, assistiamo all'insorgere di nuove malattie. I politici devono imparare dalla crisi che occorre pensare e pianificare in anticipo" pero che i nostri politici impari- no qualcosa da questa crisi, so- prattutto, capiscano che occor- re pensare e pianificare in antici- po». Altrimenti il rischio è farsi trovare nuovamente imprepara- ti di fronte a emergenze come quella del coronavirus, ma soprattutto ripiegare su modelli di sviluppo che si sono dimostrati falli- mentari, rinunciando a pianificare una economia sostenibile, per noi e per le generazioni future. Lo sa bene Jeffrey Sachs, economista, professore di Sviluppo sostenibile alla Columbia University di New York, autore di saggi come America 2030, in cui suggerisce una ricetta per l'economia, la so- cietà e l'ambiente Usa una volta finita l'era Trump. Professor Sachs, quale impatto avrà la pandemia sull'economia mondiale? «Avremo la più grande recessione dai tempi della Grande Depressione. Se gestita male, diventerà una crisi prolungata. Se sapremo governarla inve- ce, la ripresa globale arriverà tra un anno o due». Molti ritengono che le principali crisi che stiamo vivendo, dal coronavirus al riscaldamento globale, siano attribuibili alla crescita della popolazione mondiale. Condivide questa opinione? «Viviamo su un pianeta affollato, con quasi 8 mi- liardi di persone. Ciò comporta un massiccio uti- lizzo di energia; la maggior parte dell'energia pri- maria è costituita da combustibili fossili, con enormi emissioni di gas serra. Ma ci sono conse- guenze anche sulla natura, con la deforestazio- ne, la distruzione degli habitat e, sì, anche l'insor- gere di nuove malattie, quando gli esseri umani sono infettati da agenti patogeni provenienti da animali selvatici. Tuttavia, vorrei ricordare altri due punti. In primo luogo, ci furono epidemie, co- me la peste bubbonica, con un numero di abitan- ti della Terra molto più basso. In secondo luogo, oggi abbiamo le tecnologie per proteggere noi stessi e il Pianeta. Se lo scegliamo, possiamo pas- sare rapidamente, in 20-30 anni, a un'economia mondiale alimentata da energia rinnovabile piut- tosto che da combustibili fossili. Se lo scegliamo, si può contenere l'epidemia, come hanno fatto molti paesi dell'Asia orientale». La pandemia che stiamo vivendo è dunque il risultato di un mondo insostenibile? «La pandemia, in realtà, è il risultato di una tra- smissione zoonotica di un virus (dai pipistrelli Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

New L'insostenibile pesantezza del pianeta · 2020. 5. 19. · L'intervista L'economista Jeffrey Sachs "L'insostenibile pesantezza del pianeta" • a pagina 4 Luca Fraioli L'insostenibile

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L'intervistaL'economista Jeffrey Sachs

"L'insostenibile pesantezza del pianeta" • a pagina 4Luca Fraioli

L'insostenibilepesantezzadel pianeta

Luca Fraioli Intervista con l'economista Jeffrey Sachs. "Usiamo troppaenergia, distruggiamo gli habitat, le foreste, assistiamoall'insorgere di nuove malattie. I politici devono impararedalla crisi che occorre pensare e pianificare in anticipo"

pero che i nostri politici impari-no qualcosa da questa crisi, so-prattutto, capiscano che occor-re pensare e pianificare in antici-po». Altrimenti il rischio è farsitrovare nuovamente imprepara-ti di fronte a emergenze come

quella del coronavirus, ma soprattutto ripiegaresu modelli di sviluppo che si sono dimostrati falli-mentari, rinunciando a pianificare una economiasostenibile, per noi e per le generazioni future. Losa bene Jeffrey Sachs, economista, professore diSviluppo sostenibile alla Columbia University diNew York, autore di saggi come America 2030, incui suggerisce una ricetta per l'economia, la so-cietà e l'ambiente Usa una volta finita l'eraTrump.

Professor Sachs, quale impatto avrà lapandemia sull'economia mondiale?«Avremo la più grande recessione dai tempi dellaGrande Depressione. Se gestita male, diventeràuna crisi prolungata. Se sapremo governarla inve-ce, la ripresa globale arriverà tra un anno o due».

Molti ritengono che le principali crisi che stiamovivendo, dal coronavirus al riscaldamento

globale, siano attribuibili alla crescita dellapopolazione mondiale. Condivide questaopinione?«Viviamo su un pianeta affollato, con quasi 8 mi-liardi di persone. Ciò comporta un massiccio uti-lizzo di energia; la maggior parte dell'energia pri-maria è costituita da combustibili fossili, conenormi emissioni di gas serra. Ma ci sono conse-guenze anche sulla natura, con la deforestazio-ne, la distruzione degli habitat e, sì, anche l'insor-gere di nuove malattie, quando gli esseri umanisono infettati da agenti patogeni provenienti daanimali selvatici. Tuttavia, vorrei ricordare altridue punti. In primo luogo, ci furono epidemie, co-me la peste bubbonica, con un numero di abitan-ti della Terra molto più basso. In secondo luogo,oggi abbiamo le tecnologie per proteggere noistessi e il Pianeta. Se lo scegliamo, possiamo pas-sare rapidamente, in 20-30 anni, a un'economiamondiale alimentata da energia rinnovabile piut-tosto che da combustibili fossili. Se lo scegliamo,si può contenere l'epidemia, come hanno fattomolti paesi dell'Asia orientale».La pandemia che stiamo vivendo è dunque il

risultato di un mondo insostenibile?«La pandemia, in realtà, è il risultato di una tra-smissione zoonotica di un virus (dai pipistrelli

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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agli umani) combinata con una risposta profonda-mente imperfetta. L'Europa e gli Stati Uniti han-no ignorato i pericoli dell'epidemia durante gen-naio, febbraio e inizio marzo. Solo i paesi dell'A-sia orientale, più vigili a causa della loro esperien-za con la Sars, con la pandemia di HIN1del 2009 ele epidemie di Nipah, hanno risposto in modo piùattento e con maggiore successo».Come si fa a rendere la vita sulla Terra

sostenibile per le oltre 7 miliardi di persone, chepresto diventeranno10?«Innanzitutto, dovremmo seguire gli obiettivi disviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l'Accor-do sul clima di Parigi. L'Europa dovrebbe attuareil Green Deal europeo. E dovrebbe cooperare conla Cina affinché l'iniziativa denominata "NuovaVia della seta" sia sostenibile dal punto di vistaambientale, anziché basata sui combustibili fossi-li. Dovremmo usare le nuove tecnologie digitaliin modo equo e saggio. Dovremmo cooperare in-vece di combattere le guerre. Gli Stati Uniti do-vrebbero essere molto meno militaristi e moltopiù cooperativi con le altre nazioni».Una volta finita l'emergenza coronavirus,

accadrà tutto questo? Come verrà rimessa in piedil'economia mondiale?«Usiamo il Green Deal europeo e gli Obiettivi perlo Sviluppo Sostenibile dell'Onu come una via ver-so un futuro più equo e sostenibile. Avremo biso-gno di un'Europa più forte, con un bilancio euro-peo più ampio incentrato sulle tecnologie e infra-strutture sostenibili per il 2lesimo secolo».Questa ripartenza, può essere la grande

occasione per convertire l'intero sistemaeconomico verso lo sviluppo sostenibile?«Potrebbe essere. A meno che non scoppino con-flitti geopolitici che potrebbero ritardare questoprogetto».Tuttavia questa crisi potrebbe anche spingere

verso scorciatoie "insostenibili". Alcuni leadereuropei hanno chiesto di utilizzare i fondiassegnati al Green Deal per rilanciare l'economiamessa in ginocchio dal coronavirus.«Spero che i nostri politici imparino qualcosa daquesta crisi. Occorre saper guardare lontano epianificare ii futuro. Questa esperienza dovrebbefarci riflettere: le nazioni occidentali hanno fattomolto peggio delle nazioni dell'Asia orientale.Perché?».

Lei cosa ha imparato da questa pandemia?«Che è davvero è una cattiva idea avere uno psico-patico come presidente degli Stati Uniti... anchese in verità lo sapevamo già!».Cambierà qualcosa nel suo modo di insegnare

economia?«Tre cose. Innanzitutto, la maggior parte delle le-zioni saranno online. In secondo luogo, sono con-vinto che l'economia continuerà a orientarsi ver-so lo sviluppo sostenibile, il che significa studiareun approccio integrato che combini economia,ambiente, assistenza sanitaria e condizioni socia-li. Terzo, come Papa Francesco ha compreso e ri-chiesto, avremo bisogno di nuove basi etichedell'economia: sto lavorando a un libro su questotenia».E il concetto di sostenibilità cambierà dopo il

coronavirus?«Il concetto di sostenibilità era già in sintonia coni rischi di epidemie. Nel mio libro del 2008 Il benecomune, avevo scritto: 'Ci ritroviamo faccia a fac-cia come mai prima d'ora, affollati in una societàinterconnessa, fatta di commercio globale, migra-zione e idee, ma anche di rischi di malattie pande-miche, terrore, movimenti di rifugiati, e conflitti'.Penso che quella diagnosi sia ancora valida. La so-stenibilità consiste nell'essere intelligenti, prepa-rati, resilienti ed equi in un mondo affollato e in-terconnesso».©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'espertoIl Consiglieredell'Onu

Jeffrey Sachs (Detroit,5 novembre1954)è un economista esaggista statunitense.È stato direttoredell'Earth Institute allaColumbia University(dove tuttora èprofessore) dal 2002al 2016. Nel 2004 e nel2005 è stato inseritodal "Time" nell'elencodelle 100 personalitàpiù influenti al mondoE consigliere specialeper le Nazioni Unite(ONU) sulle tematiche egli obiettivi dellosviluppo sostenibile.

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Le dimensioni dello sviluppo

Quandovengonorispettatele esigenzesociali el'integritàambientale

SocialeBenessereumano

o o

Vivibile Equo

Sostenibile

Quandolo sviluppocoinvolge in modoequo tutta lapopolazionenel rispettodei diritti

Ambientale EconomicoQualità e rispetto

delle risorsenaturali

Realizzabile

o

Quandolo sviluppoeconomico è

compatibile con latutela delle risorse

ambientali

Generazionedi redditoe di lavoro

oLe immagini

Qui sopra, area del Sahel,nell'Africa sub-sahariana,dove sono state interratepiante per contrastare

il fenomeno delladesertificazioneNella foto in alto,

un'immagine di un boscodell'Amazzonia: qui ladeforestazione avanzaa una velocità ormai

incontrastabile

Occorre saper guardarelontano e pianificare il futuroQuesta esperienza dovrebbefarci riflettere: le nazionioccidentali hannofatto

molto peggio delle nazionidell'Asia orientale

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Livelli raggiuntidell'Italia

LEGENDA

-s Scarso(di partenza)

Oof Desiderato(di traguardo)per il 2030

• Media paesiOCDE

•o.rre. M+

r~:°ä:~w~< »r~:r;ó'1...201r

ObiettiviSconfiggerela povertà

Sconfiggerela fame

® Salutee benessere

® Istruzionedi qualità

OParitàdi genere

Acqua pulita eservizi igienico-sanitari

00

Energia pulitae accessibile

Lavoro dignitosoe crescitaeconomica

Imprese,innovazionee istruzione

Ridurre ledisuguaglianze

Città e comunitàsostenibile

Consumoe produzioneresponsabile

Lotta controil cambiamentoclimatico

Vitasott'acqua

Vitasulla terra

Pace, giustiziae istituzionisolide

Partnershipper gli obiettivi

L'istruzione di qualità in Europa La scala 80-120 Indica il punteggio ottenuto dai diversi paesi ai fini della ricerca. Più il punteggio è alto più l'istruzione é di qualità

■ Dati 2017

O Dati 2010

Svezia Olanda R. Unito Austria Francia Belgio Finlandia EU 28 Germania R. Ceca Polonia Ungheria Spagna Bulgaria Italia Croazia Grecia Romania

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Salviamo la Terra

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