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-MSGR - 14 PESARO - 1 - 27/09/14-N: € 1,20* ANNO 136- N˚ 263 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Sabato 27 Settembre 2014 • S. Vincenzo de' Paoli IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT Andrea Andrei G randi ma maneggevoli, lisci, smussati e molto brillanti. Eccole le prime impressioni sui nuovi, attesissimi “gioiel- li” di Apple, iPhone 6 e iPhone 6 Plus, che ieri hanno debuttato nei negozi italiani. A chi si è ac- campato fuori dagli Apple Store in attesa che si compisse il tradi- zionale “rituale d’iniziazione” ri- servato a chi acquista i nuovi prodotti per primo, si contrappo- ne il popolo degli scettici e di chi non vuol sentire parlare di mele a meno che non si tratti di frutta. A pag. 25 Il caso Napoli L’atteso tramonto della giustizia spettacolo ROMA Piano italiano per fermare l’Isis. L’Europa prepara la sua controffensiva alla minaccia ter- roristica e, nel semestre che vede alla guida il nostro Paese, è il ministro dell’Interno Ange- lino Alfano a spie- gare il progetto in un’intervista al Messaggero. «In Italia c’è un livello di allerta molto elevato», spiega il ministro. Tra le misure del piano, il controllo del web con esperti arabi e il monito- raggio dei passeggeri in transito. Mangani a pag. 2 L’intervista Il ministro dell’Interno: ecco le nostre mosse per combattere i terroristi in Europa «Squadre miste, controllo del web con esperti arabi, monitoraggio dei passeggeri in transito» ROMA Bufera sul sindaco di Na- poli Luigi De Magistris, che ha deciso di non lasciare l’incari- co dopo la condanna per un abuso d’ufficio commesso quando era pm. «Sono quei giu- dici - afferma - a doversi dimet- tere». Il presidente del Senato Pietro Grasso: «Va applicata la legge Severino». L’Anm: «Gra- vi e offensive le parole di De Magistris sui giudici». Ajello, Menafra e Stanganelli a pag. 9 Viaggio a Detroit Art. 18, asse tra Renzi e Marchionne I vescovi attaccano il premier: più fatti L’evento Il matrimonio di Clooney, gli sposi sbarcano a Venezia Vanzan a pag. 29 La polemica Lite in Lega, gaffe di Lotito pesanti offese al dg Marotta Salvi nello Sport PESCI, UNA NUOVA FASE NELLA VOSTRA VITA Delirio iPhone 6 debutto tra file e contestazioni L’uomo di fiducia di Bergoglio Monsignor Becciu: pedofili potenti Vaticano più severo di tanti Paesi dal nostro inviato Marco Conti DETROIT U no nel tradizionale ma- glioncino e l’altro con la ca- micia bianca. Si piacciono Marchionne e Renzi. A pag. 4 Franzese e Giansoldati a pag. 4 e 5 Uccide la moglie e un uomo dentro l’Inps: «Erano amanti» Se la spending review non sarà sufficiente, il ministero dell’Economia prevede tagli alle detrazioni fiscali per 2 miliardi. Cifoni e Di Branco a pag. 6 La manovra Tagli alle detrazioni nel mirino la sanità Gli anticipi Le big tornano in campo: la Roma aspetta il Verona Juve a Bergamo Trani nello sport Alfano: Isis, il piano dell’Italia Bufera su De Magistris «Io resto al mio posto si dimettano i giudici» ` Il sindaco di Napoli non molla dopo la condanna Grasso: va sospeso. Anm: parole gravi e offensive Buongiorno, Pesci! Il riposo del guerriero, oggi e domani. Marte prosegue il suo transito bellicoso in Sagittario, che coinvolge il mondo degli affari e del lavoro. Ma diventa più forte Luna in Scorpione congiunta a Saturno e Mercurio. Si tratta di influssi che aprono improvvisamente una nuova finestra anche nella vostra vita sentimentale. Siete nuovamente amati e amanti. Dice bene Nettuno: il vento passa, il mare resta. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 43 Franca Giansoldati P alazzo Apostolico, terza loggia, la famosa stanza dei bottoni. «Questa è davvero la lotta contro il male. Il male con la M maiu- scola». A pag. 15 Duplice omicidio negli uffici dell’Inps a Roma. Nel tondo, la donna uccisa. De Risi e Lombardi a pag. 13 Roma. Li ha accoltellati in ascensore, poi ha chiamato i carabinieri Alessandro Campi L a condanna che il Tribuna- le di Roma ha inflitto a Lui- gi de Magistris (un anno e tre mesi per abuso d’uffi- cio) non poteva che diventare un caso politico-mediatico. In- nanzitutto, per la personalità stessa del condannato: un ex-procuratore la cui carriera politica (è diventato sindaco di Napoli senza praticamente ave- re alcun partito alle spalle) è stata interamente favorita, co- me già era successo su grande scala con Antonio Di Pietro, dalla popolarità che gli hanno dato le sue inchieste. Solitario quando vestiva la toga, lo è sta- to anche quando si è lanciato nell’agone politico, sbancando destra e sinistra grazie alla sua promessa di voler continuare a combattere la corruzione e il malaffare. Trovarlo prima nei panni dell’imputato, poi in quelli del condannato, proprio per un re- ato commesso nell’esercizio della sua antica attività profes- sionale, fa in effetti una certa impressione. C’è poi da consi- derare il cortocircuito politi- co-linguistico che questa vicen- da sta producendo. Colpisce ve- dere un ex giustizialista tra- sformarsi all’improvviso in un garantista. Sentire un ex magi- strato prendersela con il for- malismo giuridico dei giudici e accusarli di perseguire un dise- gno politico, avendo a suo tem- po fatto cadere persino un go- verno (quello guidato da Ro- mano Prodi) con le proprie in- dagini. Leggere che si conside- ra la vittima di un intollerabile abuso legale essendo appena stato sanzionato dai suoi ex-colleghi per aver commesso dei gravi abusi procedurali. Continua a pag. 20

nello Sport Alfano: Isis, il piano dell’Italia · 2014. 10. 1. · -MSGR - 20 CITTA - 2 - 27/09/14-N:RCITTA 2 Sabato27Settembre2014 PrimoPiano IL CALIFFATO Miliziani Isis davanti

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  • -MSGR - 14 PESARO - 1 - 27/09/14-N:

    €1,20* ANNO 136- N˚ 263ITALIASped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma

    Pesaro

    Sabato 27 Settembre 2014 • S. Vincenzo de' Paoli IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT

    Andrea Andrei

    Grandi ma maneggevoli, lisci,smussati e molto brillanti.Eccole le prime impressionisui nuovi, attesissimi “gioiel-

    li” di Apple, iPhone 6 e iPhone 6Plus, che ieri hanno debuttatonei negozi italiani. A chi si è ac-campato fuori dagli Apple Storein attesa che si compisse il tradi-zionale “rituale d’iniziazione” ri-servato a chi acquista i nuoviprodotti per primo, si contrappo-ne il popolo degli scettici e di chinon vuol sentire parlare di melea meno che non si tratti di frutta.

    Apag. 25

    Il caso Napoli

    L’attesotramontodella giustiziaspettacolo

    R O M A Piano italiano per fermarel’Isis. L’Europa prepara la suacontroffensiva alla minaccia ter-roristica e, nel semestre che vede

    alla guida il nostroPaese, è il ministrodell’Interno Ange-lino Alfano a spie-gare il progetto inun’intervista alMessaggero. «InItalia c’è un livellodi allerta molto

    elevato», spiega il ministro. Tra lemisure del piano, il controllo delweb con esperti arabi e il monito-raggio dei passeggeri in transito.

    Mangania pag. 2

    L’intervista Il ministro dell’Interno: ecco le nostre mosse per combattere i terroristi in Europa«Squadre miste, controllo del web con esperti arabi, monitoraggio dei passeggeri in transito»

    R O M A Bufera sul sindaco di Na-poli Luigi De Magistris, che hadeciso di non lasciare l’incari-co dopo la condanna per unabuso d’ufficio commessoquando era pm. «Sono quei giu-dici - afferma - a doversi dimet-tere». Il presidente del SenatoPietro Grasso: «Va applicata lalegge Severino». L’Anm: «Gra-vi e offensive le parole di DeMagistris sui giudici».

    Ajello,MenafraeStanganelli a pag. 9

    Viaggio a DetroitArt. 18, asse tra Renzi e MarchionneI vescovi attaccano il premier: più fatti

    L’eventoIl matrimoniodi Clooney,gli sposi sbarcanoa VeneziaVanzan a pag. 29

    La polemicaLite in Lega,gaffe di Lotitopesanti offeseal dg MarottaSalvi nello Sport

    PESCI, UNA NUOVA FASENELLA VOSTRA VITA

    Delirio iPhone 6debutto tra filee contestazioni

    L’uomo di fiducia di BergoglioMonsignor Becciu: pedofili potentiVaticano più severo di tanti Paesi

    dalnostro inviatoMarco Conti D E T R O I T

    Uno nel tradizionale ma-glioncino e l’altro con la ca-micia bianca. Si piaccionoMarchionne e Renzi.

    Apag. 4Franzese e Giansoldati

    a pag. 4 e 5

    Uccide la moglie e un uomodentro l’Inps: «Erano amanti»

    Se la spending review nonsarà sufficiente, il ministerodell’Economia prevede taglialle detrazioni fiscali per 2miliardi.Cifoni eDiBrancoa pag. 6

    La manovraTagli alle detrazioninel mirino la sanità

    Gli anticipiLe big tornanoin campo: la Romaaspetta il VeronaJuve a BergamoTrani nello sport

    Alfano: Isis, il piano dell’Italia

    Bufera su De Magistris«Io resto al mio postosi dimettano i giudici»`Il sindaco di Napoli non molla dopo la condannaGrasso: va sospeso. Anm: parole gravi e offensive

    Buongiorno, Pesci! Il riposodel guerriero, oggi e domani.Marteprosegue il suo transitobellicoso in Sagittario, checoinvolge il mondodegli affarie del lavoro. Ma diventa piùforte Luna in Scorpionecongiunta a Saturno eMercurio. Si tratta di influssicheaprono improvvisamenteunanuova finestra anchenella vostra vitasentimentale. Sietenuovamente amati e amanti.Dice beneNettuno: il ventopassa, ilmare resta. Auguri.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    L’oroscopo a pag. 43

    Franca Giansoldati

    Palazzo Apostolico, terzaloggia, la famosa stanzadei bottoni. «Questa èdavvero la lotta contro il

    male. Il male con la M maiu-scola».

    Apag. 15

    Duplice omicidio negli uffici dell’Inps a Roma. Nel tondo, la donna uccisa. De Risi e Lombardi a pag. 13

    Roma. Li ha accoltellati in ascensore, poi ha chiamato i carabinieri

    Alessandro Campi

    La condanna che il Tribuna-le di Roma ha inflitto a Lui-gi de Magistris (un anno etre mesi per abuso d’uffi-

    cio) non poteva che diventareun caso politico-mediatico. In-nanzitutto, per la personalitàstessa del condannato: unex-procuratore la cui carrierapolitica (è diventato sindaco diNapoli senza praticamente ave-re alcun partito alle spalle) èstata interamente favorita, co-me già era successo su grandescala con Antonio Di Pietro,dalla popolarità che gli hannodato le sue inchieste. Solitarioquando vestiva la toga, lo è sta-to anche quando si è lanciatonell’agone politico, sbancandodestra e sinistra grazie alla suapromessa di voler continuare acombattere la corruzione e ilmalaffare.

    Trovarlo prima nei pannidell’imputato, poi in quelli delcondannato, proprio per un re-ato commesso nell’eserciziodella sua antica attività profes-sionale, fa in effetti una certaimpressione. C’è poi da consi-derare il cortocircuito politi-co-linguistico che questa vicen-da sta producendo. Colpisce ve-dere un ex giustizialista tra-sformarsi all’improvviso in ungarantista. Sentire un ex magi-strato prendersela con il for-malismo giuridico dei giudici eaccusarli di perseguire un dise-gno politico, avendo a suo tem-po fatto cadere persino un go-verno (quello guidato da Ro-mano Prodi) con le proprie in-dagini. Leggere che si conside-ra la vittima di un intollerabileabuso legale essendo appenastato sanzionato dai suoiex-colleghi per aver commessodei gravi abusi procedurali.

    Continuaapag. 20

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    E se potessi rinforzarlo?

  • -MSGR - 20 CITTA - 2 - 27/09/14-N:RCITTA

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    IL CALIFFATOMiliziani Isis davanti a una stazione di polizia a Ninive, Iraq

    R O M A L’Europa prepara la suacontroffensiva alla minaccia ter-roristica e, nel semestre che vedealla guida il nostro Paese, è pro-prio l’Italia a presentare un pianoin quattro proposte per fermare itagliagole. Il progetto è stato illu-strato dal ministro dell’InternoAngelino Alfano, e rientra inquell’attività di contrasto che ilcapo del Viminale ha sollecitatoa prefetti, questori e a 007.Ministro, in che modo si puòtentare di combattere l’avanza-ta dei terroristi della bandieranera?«In Italia c’è un livello di allertamolto elevato perché il nostro Pa-ese fa parte di quella comunitàdell’Occidente che è sotto l’attac-co dell’Isis. Ieri si è chiusa all’Ajauna riunione con tutti i capi dellepolizie europee, a presidenza ita-liana nell’ambito di Europol, eabbiamo fatto le nostre propo-ste».Di che si tratta?«Innanzitutto abbiamo chiestoche venga esportato a livello eu-ropeo il modello italiano del Co-mitato di analisi strategiche anti-terrorismo che vede insieme levarie forze di polizia e l’attivitàdell’intelligence. È il modo mi-gliore per controllare il proseliti-smo attraverso lo scambio di in-formazioni. Il secondo punto, in-vece, riguarda un’accelerazionee il rafforzamento sul Pnr, il pas-senger name recorder, ovvero ilmonitoraggio stretto sulla regi-strazione dei transiti dei passeg-geri che volano in area Schengen.Questo dovrà essere fatto a livel-lo centralizzato attraversoun’unica banca dati alla quale af-fluiscono le informazioni, e servi-rà a monitorare gli spostamentiin aree di conflitto».Sarà uno scambio che coinvol-gerà tutti i 28 paesi europei?«Non necessariamente tutti. Inun terzo punto presentato, infat-ti, prevediamo di avviare squa-dre miste tra esperti di antiterro-rismo, che volta per volta potran-no cambiare. Può essere un ac-cordo tra due, tra tre, e su temati-che generali o singole. Faccio unesempio: l’attività di investigazio-ne potrebbe riguardare casi dianarcoinsurrezionalismo, oppu-re casi specifici di singoli terrori-sti, come insospettabili che han-no vissuto, o hanno avuto untransito in due tre paesi. A questo

    punto, i paesi coinvolti potrannocostituire squadre miste per ana-lizzare e investigare sul caso».Secondo gli analisti, in Italia, ilmaggior pericolo potrebbe ar-rivare proprio da “individualjihad”, è vero?«Il rischio c’è, ed è quello che piùpreoccupa. Da noi non ci sono se-gnalazioni specifiche. Però, co-me negli altri paesi, anche dal-l’Italia c’è un flusso di personeche va a combattere in territori diguerra, i “foreign fighters”, conloro si rischia il reducismo. È pos-sibile che rientrino dopo avereacquistato maggiore convinzio-ne nella causa ed essersi formatisu quegli scenari. Per gli esperti,il rischio maggiore è proprioquello di una chiamata potenzial-mente indiscriminata al jihad at-traverso la Rete senza modalitàdi reclutamento tipiche di al Qua-eda che, invece aveva una orga-nizzazione più strutturata».Il pazzo che si fa saltare in me-tropolitana?«Sebbene non ci siano indicazio-ni di alcun tipo, è su questi perso-naggi che è concentrata la mag-giore attenzione. A loro vienechiesta la strategia dei “mille ta-gli”: l’invito a fare gesti che posso-no dissanguare il nemico attra-verso mille simbolici tagli».C’è poi il quarto punto dellaproposta.«Infatti. È l’idea di costituire uncentro di assistenza linguistico-legale araba per il monitoraggiodelle comunicazioni che circola-no in Rete. Il gruppo di lavoro sa-rà presso Europol, lo vogliamoorganizzare in termini di granderapidità ed efficienza. Europol di-pende dalla commissione euro-pea, quindi dal governo europeo,e contiamo di portare a casa que-sto risultato proprio durante ilnostro semestre».Serviranno assunzioni, perso-nale specializzato.«Il personale dovrà trovarlo lacommissione, dovrà esserciun’assistenza specifica araba,serviranno professionalità diquesto tipo».Fin qui si è parlato di strategieinvestigative e di intelligence,ma ci saranno adeguamenti an-che al Codice penale?«Ci sono due norme che sono mo-tivo di grande soddisfazione pernoi, perché le avevamo già an-nunciate come volontà, e adesso

    dal Consiglio di sicurezza dell’O-nu, le stesse cose sono state chie-ste a tutti gli Stati membri delleNazioni Unite. Nel Codice c’è unalacuna: attualmente è prevista lapunibilità del reclutatore, manon del singolo combattente cheintende andare in teatri di guer-ra. Bisogna poter intervenire pe-nalmente anche nei suoi confron-ti. La seconda norma prevede diestendere le misure di prevenzio-ne per far sì che il combattentesia sottoposto a stretto controllodi polizia e venga allontanato dalterritorio nazionale. Verrebberoestese, in sostanza, le misure esi-stenti contro mafiosi e soggettipericolosi».Esiste un legame tra immigra-zione e terrorismo?«Fare un’equazione sarebbe dairresponsabili. Anche se esclude-re che ci possano essere dei ri-schi individuali non è possibile.Abbiamo vagliato qualche caso,ha dato risultati negativi».Il 3 ottobre è la triste ricorren-

    za della strage di Lampedusa,riusciremo a fare fronte all’on-da di disperazione che approdasulle nostre coste?«Abbiamo una possibilità con-creta che ciò avvenga: abbiamosollecitato una presenza dell’Eu-ropa nel Mediterraneo per presi-diare una frontiera che è di tutti.È una nostra richiesta che deveprodurre la chiusura di Mare no-strum e l’allineamento dell’ope-razione Frontex plus alla frontie-ra dell’area Schengen, così comeconcordato con la CommissariaMalmstrom. Ottenere questo pernoi è un grande risultato».Un’ultima domanda sui nostrirapiti in Siria: i bombardamen-ti americani nelle zone dove po-trebbero trovarsi, non costitui-scono un ulteriore rischio perla loro incolumità?«Noi riteniamo e siamo certi chesi tratti di interventi mirati. Econfidiamo su questo».

    CristianaMangani© RIPRODUZIONERISERVATA

    L’intervista Angelino Alfano

    «Ecco il piano dell’Italiaper fermare i jihadisti»

    Boom delle richieste d’asilo, +24% dall’inizio dell’anno

    `Il ministro dell’Interno spiega le proposteper la sicurezza presentate all’Europa

    IL RAPPORTOR O M A Nella prima metà del 2014 ilnumero di persone in cerca di asi-lo, nei paesi industrializzati, ècontinuato a salire a tal puntoche alla fine di quest'anno le ri-chieste rischiano di essere le piùnumerose degli ultimi vent’anni.È quanto emerge dall'ultimo rap-porto dell'Alto Commissariatodelle Nazioni Unite per i Rifugiati(Unhcr), pubblicato ieri. Il rap-porto sulle tendenze in materia diasilo, che si basa sui dati ricevutida 44 governi in Europa, NordAmerica e alcuni parti della regio-ne Asia-Pacifico, afferma infattiche sono 330.700 le persone chehanno chiesto asilo in questi Pae-si tra l'inizio di gennaio e la fine digiugno, con un aumento del 24%rispetto all'anno precedente, asse-

    standosi su livelli leggermente su-periori al secondo semestre delloscorso anno.Considerato che storicamentenel secondo semestre dell'anno siassiste a un incremento nel nu-mero di richieste asilo, il rappor-to prevede che nel 2014 si potreb-be arrivare fino a 700.000 doman-de, il numero più elevato di ri-chieste di asilo per i paesi indu-strializzati in 20 anni, un livello acui non si assisteva dagli anni ’90ai tempi del conflitto nella ex Ju-goslavia. Le guerre in Siria e inIraq, nonché i conflitti e le condi-zioni di instabilità che caratteriz-zano, tra gli altri, paesi come l'Af-ghanistan e l'Eritrea, hanno fattocrescere in modo esponenziale ilnumero delle richieste di asilo.

    «Chiaramente ci troviamo inun'epoca di crescenti conflitti»,ha dichiarato l'Alto Commissario

    delle Nazioni Unite per i RifugiatiAntonio Guterres. «Il sistemaumanitario globale è già in gran-de difficoltà. La comunità inter-nazionale deve preparare la popo-lazione al fatto che, se non si tro-veranno soluzioni ai conflitti, neiprossimi mesi e nei prossimi annisempre più persone avranno bi-sogno di rifugio e di assistenza».

    LE AREE CRITICHENonostante il rapporto indichi unaumento netto complessivo dinuove domande, più di due terzidi queste sono state presentate insoli sei paesi, che sono Germania,Stati Uniti, Francia, Svezia, Tur-chia e Italia. In Europa centrale,in particolare in Ungheria e in Po-lonia, così come in Australia, si èinvece assistito a un calo. Nelcomplesso, la Siria è stato il prin-cipale paese di origine dei richie-

    denti asilo, con un aumento dipiù del doppio (48.400 domanderispetto alle 18.900 nello stessoperiodo del 2013). Dall'Iraq, dovequest'anno centinaia di migliaiadi persone sono state costrette al-la fuga, sono venute 21.300 richie-ste di asilo, seguito da Afghani-stan (19.300) ed Eritrea (18.900).Il numero di persone che hannochiesto lo status di rifugiato nei44 paesi industrializzati oggettodel rapporto è solo un elementonel quadro globale delle migra-zioni forzate a causa di guerre econflitti. A livello mondiale, allafine del 2013, si contavano 51,2 mi-lioni migranti forzati. Nella mag-gior parte dei casi si tratta di sfol-lati all'interno del proprio paese,oppure di rifugiati nei paesi confi-nanti alle zone di guerra.

    R.Es.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    SI DEVE RAFFORZAREIL MONITORAGGIODEI PASSEGGERICHE VIAGGIANONEI PAESI DELL’AREASCHENGEN

    `«Coordinamento delle intelligence Uee squadre miste di esperti antiterrorismo»

    ABBIAMO ACCELERATOLE PROCEDURE PERIL RIMPATRIO: CHICHIEDE ASILO AVRÀUN SÌ O UN NOIN TEMPI RAPIDI

    Teheran punta anche sull'Italiaper rilanciare la distensionedelle relazioni con l'Occidente.Il presidente iraniano, HassanRohani, lo ha sottolineato nelcorso della conferenza stampaa margine dei lavoridell'Assemblea Generaledell'Onu: «Contiamo sull'Italiae siamo pronti a rafforzare irapporti con Roma». Rohani haanche aggiunto che all'Onuavrebbe voluto incontrare ilpremier Matteo Renzi «ma nonsiamo riusciti a far coinciderele agende». «L'Italia - hainsistito il leader di Teheran - ètra i Paesi considerati amici,

    quelli con cui abbiamo lemigliori relazionicommerciali, culturali epolitiche. E queste relazionisiamo pronti ad ampliarle e arafforzarle». Ha quindiricordato come l'anno scorso aNew York incontrò l'allorapremier Enrico Letta. E hasottolineato come in occasionedell'Assemblea dell'Onu diquest'anno si siano incontratiil ministro degli esteri diTeheran, Javad Zarif, e latitolare della Farnesina,Federica Mogherini, futuraresponsabile della politicaestera dell'Ue.

    Rohani: «L’Iran conta su Roma»

    Relazioni con l’Occidente

  • -MSGR - 20 CITTA - 3 - 27/09/14-N:RCITTA

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    IL PERICOLOSono trascorsi 11 anni da quandoOsama bin Laden invitava a col-pire con attentati suicidi gli StatiUniti e i suoi alleati, Italia com-presa, nella guerra contro l’Iraq.Due anni prima c’era stato l’orro-re delle Torri Gemelle che avreb-be “istituzionalizzato” il conflittotra Occidente e integralismo isla-mico. Oggi quel conflitto, seppursotto bandiere diverse, è più vivoche mai e l’Europa deve guardar-si da minacce a cui essa stessa fada incubatrice. Minacce che, de-nunciano i Servizi segreti, sonosempre più difficili da individua-re perché la sensazione, forte, èche il folle messaggio diffuso dal-l’Isis potrebbe essere raccolto dasingoli e improvvisati jihadistiche non comunicano a nessun al-tro le loro intenzioni: semplice-mente, una mattina si svegliano ecolpiscono. E la “politica” dellosgozzamento, oltre a un coltello,richiede solamente una ferociabestiale. Una “politica” assai piùsemplice di quella delle stragi diMadrid e Londra del 2004 e 2005con il loro carico di 250 morti equasi tremila feriti.

    LA PREVENZIONEE così si susseguono in diversi Pa-esi europei i fermi e gli arresti dipersone ritenute potenziali mi-nacce targate Isis. Ieri in Germa-nia la polizia dell’Assia ha arre-stato un ventunenne sospettatodi prepararsi per colpire con un

    «atto violento». Il ragazzo avevatrascorso ad agosto in Siria unlungo soggiorno e sulla sua pagi-na Facebook aveva postato labandiera nera dell'Isis.

    EX MILITARE SPAGNOLOIn Spagna nove persone, 8 ma-rocchini e uno spagnolo, accusa-te di terrorismo e di appartenen-za a una cellula della jihad colle-gata allo Stato islamico sono sta-te arrestate all'alba di ieri a Melil-la e Nador. Il capo della cellula èun ex militare dell'esercito spa-gnolo. L'uomo, di nazionalitàspagnola e originario di Melilla,era stato in Mali e in altre zone diconflitto come “soldato” dellaJihad ed era incaricato di arruo-lare combattenti per l'Isis al suddell'enclave spagnola in Maroc-co e a Nador, nel nordest del Pae-se magrebino. Altre due persone,dopo le 9 di due giorni fa, sonostate fermate in Gran Bretagna -dove ieri il Parlamento ha dato ilvia libera ai raid aerei contro l’I-sis in Iraq - perché sospettate diappartenere o di dare appoggio agruppi jihadisti. Ieri il coordina-tore europeo dell’antiterrorismo

    Gilles De Kerkhove ha dichiaratoalla Bbc che sono oltre 3.000 - traquelli ancora in azione, già rien-trati in Europa oppure uccisi inguerra - gli europei che si sareb-bero arruolati nelle file dell'Isisper combattere in Iraq e in Siria.De Kerkhove non ha potuto nonsottolineare che gli attacchi aereioccidentali fanno aumentare il ri-schio di azioni di ritorsione in Eu-ropa. E il rischio si moltiplica sesi considera, come affermato ieridavanti all’Assemblea generaledell’Onu dal presidente irachenoFuad Masum che «c'è una nuovagenerazione di terroristi cha ha ilpassaporto Usa o della Ue».

    R.Rom.© RIPRODUZIONERISERVATA

    `Il Parlamento britannico dà il via liberaa Cameron per i bombardamenti in Iraq

    «Per ogni francese uccisouccidere uno di loro»

    Ue, allarme sul terrorismo Isis«In Europa 3 mila combattenti»

    SIRIAIRAQ

    3.000 1.500 500 100

  • -MSGR - 20 CITTA - 4 - 27/09/14-N:

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    DETROITMatteo Renzi visita con Sergio Marchionne la sede della Fca

    IL RETROSCENAR O M A Niente più giungla di con-tratti, niente più lavoratori al si-curo per sempre e altri lasciati acavarsela da soli, senza scialuppeo salvagenti di sorta, se il maretutto a un tratto dovesse agitarsie peggiorare. È questo il mercatodel lavoro che Renzi dice di volerrealizzare con la delega chiesta alParlamento. Un contesto in cuil’articolo 18 - i suoi lo vanno ripe-tendo continuamente come unmantra - è solo un tassello.

    Non il più importante, sosten-gono. Perché in questo disegnocomplessivo il lavoratore che do-vesse essere licenziato non saràpiù solo nella ricerca di una nuo-va occupazione. Al suo fianco cisarà un nuovo sistema di politi-che attive, in cui centri per l’im-piego pubblici, coordinati daun’agenzia nazionale, collabore-ranno con le agenzie private. Ementre si riqualifica con i corsinecessari (impegno al quale nonpotrà sottrarsi), questo stesso la-voratore riceverà un sussidioeconomico che gli consentirà disopravvivere. Alla base di tuttouna scommessa o meglio una sfi-da: senza lo spauracchio della re-integra, del rapporto di lavoro avita, gli imprenditori potrannocavalcare l’onda buona della ri-presa (quando arriverà) abban-donando cautela e prudenza nel-le assunzioni. Una sfida rivoltaagli imprenditori italiani, ma an-che a quelli stranieri che vorreb-bero investire nel nostro Paese,frenati - così dicono - dalle ecces-sive rigidità del mercato del lavo-ro e dalla burocrazia soffocante.

    Sempre che lunedì durante lariunione del parlamentino Pd,Renzi non decida di cambiare

    idea e aprire alle richieste dellaminoranza, il nuovo mercato dellavoro si baserà su 4 pilastri: co-dice semplificato del lavoro conmeno regole e meno tipologiecontrattuali, flessibilità in uscitamassimizzata, ammortizzatorisociali estesi alle fasce di lavora-tori attualmente scoperte, politi-che attive efficaci.

    LA PROPOSTAA fronte degli oltre 40 contrattidiversi con i quali si può assume-re attualmente, la riforma in can-tiere si propone di intervenirecon l’accetta: quelli che resteran-no si potranno contare sulla ditadi una mano. L’attuale contrattoa tempo indeterminato sarà sosti-tuito dal nuovo contratto a tutelecrescenti.

    In questo momento il testo del-la delega approvato in commis-sione Lavoro al Senato prevedemaglie molto ampie, ed è qui chesi inserisce il dibattito sull’artico-lo 18. Nelle intenzioni del gover-no la gradualità delle tutele, nelcaso di licenziamento illegitti-mo, è riferita all’ammontare del-l’indennizzo economico (aumen-terà in base all’anzianità azienda-le). Niente più possibilità di rein-tegra, quindi (la minoranza Pdpropone solo un congelamentodel diritto per 3 anni, facendo tra-pelare che è disponibile anche al-lungare il periodo). Da notare: re-integra sempre valida per i licen-ziamenti discriminatori; le nuo-ve norme riguarderanno i neoas-sunti. Chi già lavora in aziendecon oltre 15 dipendenti continue-rà a usufruire della tutela realedell’articolo 18. Almeno fin quan-do non deciderà di cambiare la-voro.

    GiusyFranzese© RIPRODUZIONERISERVATA

    IL CASOdalnostro inviato

    D E T R O I T Uno nel tradizionale ma-glioncino e l'altro con la camiciabianca arrotolata. Si piaccionoSergio Marchionne e MatteoRenzi. Tanto che il tour al quar-tier generale di Fca di AuburnHills si allunga oltre il previsto.Un edificio enorme, "secondo so-lo al Pentagono" ricorda Renzi inconferenza stampa. Un tempioper la Chrysler e per la Motowndel Michigan, fallita qualche an-no fa insieme alle sue fabbrichedi automobili. Quindicimila di-

    pendenti, solo a Detroit, e un so-lo sindacato, lo Uaw, che ha ac-cettato condizioni pesanti per ilavoratori, pur di non chiudere.Ora che la scommessa è vinta «ead Obama abbiamo restituito gli8 miliardi di prestito con gli inte-ressi», la Fca diventa un modelloanche per la politica. «Cosa ab-biamo in comune noi due? Il fi-

    nale, spero. Lui ha preso in ma-no due aziende bollite riuscendoa rilanciarle e a dare speranza a25 mila operai. Io spero di fare lostesso con 60 milioni di italiani».La ricetta da applicare è sempli-ce: «fregarsene» delle critiche e«non avere paura».

    «Io ho assorbito un certo nu-mero di critiche dal sistema ita-liano e a dire la verità me ne sonofregato», racconta l'ad di Fiatspingendo Renzi a fare lo stesso.Per la verità non ci vuole molto aconvincere il premier che si fascivolare addosso le critiche del-la Cei che dice di «rispettare», ag-giungendo subito dopo che «non

    ho paura dei poteri forti, anchese intorno ne vedo pochi e moltipensieri deboli». Ma il più forte enetto «me ne frego», Renzi lopronuncia contro la minoranzadel Pd sulla riforma del mercatodel lavoro. «Se il reintegro è unobbligo costituzionale, come di-ce qualcuno perché vale solo so-pra i 15 dipendenti e non sotto?Se un obbligo costituzionale losarà per tutti», altrimenti, «se èuna scelta politica è la scelta mi-gliore?», si chiede ancora il pre-mier denunciando il rischio di la-

    voratori di serie A e di serie B. «Ilmio obiettivo è ridurre la disoc-cupazione e noi faremo di tutto»,sostiene Renzi ripetendol'espressione usata da MarioDraghi per difendere l'euro.

    Il palcoscenico offerto da duemarchi, Fiat e Chysler, che soloqualche anno fa sembravanosenza futuro, offre a Renzi l'occa-sione per rilanciare il suo proget-to riformista cominciando dalmercato del lavoro. L'appunta-mento è per lunedì, ma «io nonsono interessato alla discussione

    tra le correnti politiche ma a ri-durre la disoccupazione. Non cisará nessuna rottura nel Pd, mami interessa restituire un po' dilavoro al nord come al sud».

    Malgrado gli alti e bassi deglianni passati, ora Marchionnenel coraggio di Renzi ci si ritro-va, così come li accomuna la lot-ta contro coloro che hanno gufa-to prima sulla Fiat e ora sul go-verno del Rottamatore. «Conti-nuiamo ad appoggiare il presi-dente sull'agenda di riforme. Èessenziale avere un indirizzo

    NcdIl Nuovo centrodestra diAlfano chiede al governo diandare dritto sulla stradadell’abolizione dell’articolo 18per tutti i lavoratori.

    `Il premier nel quartier generale Chrysler scatena l’affondo di DellaValle: «Due sòle... Matteo in tilt, il suo non è l’unico governo possibile»

    «FCA il 13 ottobresbarca a Wall Street»

    Forza ItaliaIl partito di Berlusconi ha fattogià sapere che voterà lariforma del lavoro di Renzi acondizione che il etsto uscitodal Cdm non cambi.

    Renzi incassal’ok di Marchionne:con l’articolo 18lavoratori di serie B

    IL LUNGO DUETTOIN DIRETTA TV: «COSACI ACCOMUNA? SPEROIL FINALE... SERGIOHA PRESO DUE AZIENDEBOLLITE RILANCIANDOLE»

    «NON TEMO I POTERIFORTI, IN ITALIAFAREMO COME HANNOFATTO QUI». LA REPLICADELL’AD FCA«CHE DIO LO BENEDICA»

    Via il reintegro per i neoassuntiprende forma la legge sul lavoro

    Sinistra PdE’ contraria all’abolizione delreintegro e insiste perché sitrovi una mediazione primadella conta alla direzione dilunedì.

    Sergio Marchionne ieri haconfermato che Fiat ChryslerAutomobiles, la società chenascerà dalla fusione fra Fiat eChrysler, sarà quotata a NewYork (e Milano) il 13 ottobre, ilColumbus Day. «Per noi inizieràuna nuova era - ha sottolineatoMarchionne - l’era nella qualeFiat ha superato i suoi limitigeografici e culturali».

    La conferma

    Posizioni in campo

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    `Dai mancati contributi alle scuole cattolichealle unioni civili, va crescendo la delusione

    chiaro e penso lo stia dando», so-stiene l'ad di Fca mentre da Ro-ma l'imprenditore calzaturiereDiego della Valle sostiene che idue «sono dei sòla» e che Renzi«è in tilt e non può parlare di la-voro perché non ha mai lavora-to. Vedo un altro governo».

    Ai frenatori, ai gufi e «a coloroche hanno sempre denunciato iproblemi del nostro Paese, senzafar nulla o trattare per sè», Renzinon sembra dar molto peso per-ché avverte l'ineluttabilità di unprocesso di riforme: «Io non so-

    no il cambiamento ma l'effettodel cambiamento», racconta aidipendenti di Fca raccolti nell'anfiteatro. In prima fila la mo-glie Agnese e il ministro dell'Am-biente Galletti. Intorno operai edimpiegati di Fiat e Chrysler cheinterrogano Renzi sul futurodell'Italia che il premier vorreb-be globale come la fabbrica diAuburn Hills. Dal software dellaSilicon Valley, all'hardware del-la Motown americana.

    MarcoConti©RIPRODUZIONERISERVATA

    LA CHIESAC i t t à d e l V a t i c a n o Basta con gli slo-gan. I vescovi vorrebbero tanto,loro per primi, non fare ricorsoalla solita fraseologia stereotipa-ta, del tipo: servono fatti e nonparole, la luna di miele è finita,per ricordare al governo Renziche si è arrivati al giro di boa. IlPaese reale, quello che combatteper fare quadrare la fine del me-se, «è stremato». Le riforme tar-dano, la disoccupazione cresce,si è entrati in deflazione e le filedavanti alle mense della Caritassi ingrossano. Brutta storia.

    SIMPATIAEppure all'inizio il premier Ren-zi aveva goduto di ampi consensiper la sua storia personale, il suoessersi formato negli scout. Ave-va colpito la sua aria alla mano,il piglio concreto che aveva quan-do era sindaco di Firenze, la sim-patia riverberata dagli incontriprivati in Vaticano con PapaFrancesco. Tutto questo non èpiù sufficiente per contenere di-sagio e amarezza. Al quartieregenerale della Cei, sulla Circon-vallazione Aurelia le lamenteledelle diocesi alle prese con seriproblemi sociali si allunga. C'è ilcapitolo delle scuole gestite daenti religiosi sull'orlo della chiu-sura. «Il governo è inadempien-te» in base agli accordi in essere,ha fatto sapere alcuni giorni fa ilcardinale Bagnasco. I tagli allasanità vanno a detrimento, anco-

    ra una volta, delle strutture cat-toliche, «come se ci fosse un pre-giudizio alla base». Infine l'orien-tamento di parificare le coppiegay risulta indigesto. Eppure all'inizio Matteo Renzi piaceva.Certo, ad alcuni era sembrato unpo' ambizioso per il modo in cuiera stato sostituito Letta, ma poila Cei gli aveva dato credito. Giàa maggio, però, durante l'assem-blea generale, si erano sentiti iprimi scricchiolii: la Chiesaaspettava «risposte immediate econcrete a sostegno delle fami-glie». In estate, il quotidiano deivescovi Avvenire non ha lesinatocritiche qui e là, poi la virata.

    IL PORTAVOCEIl segretario monsignor Galanti-no si è fatto portavoce del maldi-pancia: «Non ce l'ho con MatteoRenzi, è giovane, è simpatico, sadire tante cose simpatiche, ma seoltre all'ad della Fiat, volete met-tere insieme anche i vescovi tracoloro che si interessano allapersona di Renzi, beh, noi nonsiamo interessati». Tuttavia «noivescovi diamo già un giudizio»quando diciamo che «la famiglia

    non ci pare messa al centro dellapolitica italiana», e «accanto allafamiglia ci mettiamo anche lascuola». E l'articolo 18? Sulla que-stione del lavoro ci sono «troppebandiere che sventolano». Ga-lantino ha proseguito: «Sonosempre preoccupato quando al-cuni temi decisivi vengono postisul piano dello scontro», perché«la categoria del contro è sterile»e «alla fine ci saranno morti dauna parte e dall'altra».

    SOLUZIONI A MEZZ’ARIAAlla fine vengono adottate «solu-zioni a mezz'aria». Morale, trop-po individualismo. Politici e sin-dacati sembrano guardare più al

    numero «dei propri iscritti» cheal drammatico problema del la-voro. Se le riforme di Renzi lan-guono, quelle di Bergoglio vannoavanti. Sono state finalmente de-finite dal Papa le regole per eleg-gere il nuovo presidente dellaCei. Le novità riguarderanno ilpost Bagnasco, che nel frattem-po è stato confermato da France-sco fino alla fine del suo manda-to. La riforma della legge eletto-rale che in futuro individuerà ilpresidente dei vescovi prevedeuna terna di nomi da presentareal Papa. Sarà lui a scegliere tra itre più eletti.

    FrancaGiansoldati©RIPRODUZIONERISERVATA

    Vescovi in campo: «Basta slogan»La luna di miele con la Cei è finita`Monsignor Galantino sferza il premier«Si deve ridisegnare l’agenda politica»

    ALL’INIZIODEL SUO MANDATOIL CAPODELL’ESECUTIVOAVEVA GODUTODI AMPI CONSENSI Nunzio Galantino, segretario generale della Cei

  • -MSGR - 20 CITTA - 6 - 27/09/14-N:

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan

    Confindustria: confermareecobonus e bonus edilizia

    LA MANOVRA/1R O M A Al ministero dell'Economiasono convinti che la spending re-view centrerà i suoi obiettivi met-tendo in discesa il percorso dellalegge di Stabilità: proprio ieri è sta-to pubblicato l’elenco dei prezzibenchmark della Consip, che faparte del programma di raziona-lizzazione degli acquisti a cui halavorato il commissario Cottarelli.Ma ad inizio agosto il titolare diVia XX Settembre, Pier Carlo Pado-

    an, è stato chiaro ricordando chese i risparmi di spesa fossero in-sufficienti scatterebbe la clausoladi salvaguardia che prevede un ta-glio alle agevolazioni fiscali. Un in-tervento da circa 3 miliardi di eu-ro. Il problema di fondo è che il go-verno, nel caso, vorrebbe evitareun'operazione di carattere linearetale da coinvolgere, anche se mar-ginalmente, voci come famiglie, la-voro e pensioni aumentando difatto le tasse a carico degli italiani.Così i tecnici hanno preparato unmenù di possibili interventi in mo-

    do da consentire al premier Mat-teo Renzi di operare le scelte poli-tiche finali. La ricognizione, al mo-mento, parla di tagli da 2 miliardi.Ed oltre agli interventi su agricol-tura ed autotrasporto già in cantie-re, la novità delle ultime ore ri-guarda la sanità. Sul piatto non cisono solo i tagli al Fondo sanitarionazionale, su cui sotto traccia è incorso una trattativa con le regioniin rivolta. Il governo ragionerebbeinfatti sull'ipotesi di porre un tettoche limiterebbe la possibilità didetrarre le spese sanitarie per lefamiglie con redditi alti. Non un ta-glio lineare degli sconti (le spesesanitarie si portano in detrazioneal 19%) ma un sistema graduale le-gato al reddito (più cresce il reddi-to più cala lo sconto) fino alla per-dita del bonus. Si tratta di un'ipote-si, ma l'intervento avrebbe il mar-chio dell'equità e consentirebbecomunque di recuperare risorse(le spese sanitarie, secondo il rap-porto sulle tax expenditures del-

    l’ex sottosegretario Vieri Ceriani,sono portate in detrazione da oltre14 milioni di contribuenti, com-portando una erosione fiscale dioltre 2,3 miliardi).

    LE PRINCIPALI VOCIQuanto alla revisione della spesa,l’elenco dei prezzi appena pubbli-cato comprende anche le caratte-ristiche essenziali di beni e servizi:in questo modo si vuole impedireche le amministrazioni si sottrag-gano alle procedure Consip, e pa-ghino quindi prezzi più elevati,con la giustificazione che hannobisogno di un prodotto leggermen-te diverso. Le principali voci indi-cate nel decreto del Mef sono l’ac-quisto di autoveicoli, i buoni pa-sto, i carburanti e il gasolio da ri-scaldamento, le carte di credito, le

    derrate alimentari, l’energia elet-trica, la pulizia e la manutenzionedegli uffici, le fotocopiatrici, le li-cenze software, il noleggio auto-veicoli, i pc desktop e portatili, lestampanti, la telefonia fissa e mo-bile, ed anche vari macchinari sa-nitari. La pubblicazione dei prez-zi, e la definizione delle “caratteri-stiche essenziali” spiega il Mef,servirà ad agevolare la funzione divigilanza attribuita all’autorità an-ti-corruzione (Anac) ma rappre-senta anche uno strumento per leamministrazioni, che potrannoconfrontare i prezzi indicati conquelli che effettivamente paganoed adeguare quindi i propri pro-grammi di acquisto.

    LucaCifoniMicheleDiBranco

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Detrazioni, nel mirinosanità e agricolturaStretta sugli acquisti Pa

    «Sarebbe auspicabile laconferma per il 2015 sia delladetrazione al 65% delle speseper i lavori di efficientamentoenergetico degli edifici sia laproroga della detrazione al50% delle spese per gliinterventi di ristrutturazioneedilizia. E’ quanto hasottolineato il presidente delcomitato tecnicoInfrastrutture diConfindustria Vittorio Di Paolain audizione alla Camera.

    Legge di StabilitàLe agevolazioni fiscali

    720

    250miliardi

    103miliardi

    di cui riguardano le persone fisichee in particolare sono così suddiviseValore

    lavoro e pensioni56,8

    famiglia

    21,5

    casa9,1 valori in

    miliardi

    Altre agevolazioni16 miliardi di cui

    10 miliardi riguardanoenti commerciali e imposte dirette delle imprese

    3,6 sulle accise38,8 sull'Iva

    PUBBLICATI PREZZIE CARATTERISTICHEDI BENI E SERVIZI:L’ANAC POTRÀCONTROLLARE GLI ENTICHE NON SI ADEGUANO

    `Il governo pronto ad eliminare agevolazioni per 2 miliardiPiù difficile per le amministrazioni evitare il ricorso a Consip

  • -MSGR - 20 CITTA - 7 - 27/09/14-N:

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    LA MANOVRA\2R O M A Chiudere due ore prima iministeri? «Formalmente nonne abbiamo discusso, ma credoche bisogna guardare con atten-zione a qualsiasi proposta chepermetta di risparmiare costi».Chi parla è Pierpaolo Baretta,sottosegretario all’Economia,che insieme al vice ministro En-rico Morando, dovrebbe riceve-re l’incarico di seguire in Parla-mento l’iter della manovra nonappena il testo del provvedi-mento sarà trasmesso alle Ca-mere. Ieri fonti del Tesoro han-no fatto trapelare che l’ipotesidi una chiusura anticipata deiministeri anticipata da Il Mes-saggero «non è presa in conside-razione». In realtà il dossier,seppure informalmente, circo-la. Il grosso dei risparmi da unanticipo di due ore dell’orariodi chiusura dei ministeri nonderiverebbe dagli oneri per glistraordinari del personale. I mi-nisteriali che si trattengono do-po le 18 già oggi non sono molti.Dunque, a conti fatti, degli 80milioni di euro circa (su un tota-le di 1,8 miliardi di tutta la pub-blica amministrazione) cheogni anno i dicasteri nel loro in-sieme pagano di straordinarionelle buste paga dei loro dipen-denti, si risparmierebbe poco. Ildiscorso cambia se invece siguarda alle bollette energetichea carico degli edifici che ospita-no la burocrazia ministeriale.

    Secondo le analisi di mercatodella Consip, per il gasolio da ri-scaldamento ogni anno la Pub-blica amministrazione nel suocomplesso spende qualcosa co-me 618 milioni di euro. Le soleamministrazioni dello Statocentrale consumano 50 milionidi litri. Ed è soltanto una partedella spesa.

    IL CONTO DEI TAGLIIn molti uffici gli impianti di ri-scaldamento sono alimentati ametano. La bolletta complessi-va del gas ammonta a 2,14 mi-liardi di euro per tutte le ammi-nistrazioni centrali e locali. Ilsolo Stato centrale spende oltre520 milioni. Stesso discorso perl’energia elettrica. Con il suo ul-timo bando, sempre la Consip,ha messo a gara 5,5 miliardi dikilowattora di consumi della Paper un controvalore di 885 mi-lioni di euro. Ma gli stessi docu-menti indicano che il consumocomplessivo delle amministra-zioni è di 3,750 miliardi di euro.Per l’illuminazione pubblica iComuni, aveva ricordato il com-missario alla spending review

    Carlo Cottarelli nel suo piano,spendono ogni anno 2 miliardidi euro. Da qui la proposta ri-battezzata «cieli bui», un pro-gramma di spegnimento gra-duale delle luci nelle zone indu-striali ed extraurbane. Non so-lo. Il tutto si terrebbe con il pro-gramma di razionalizzazionedegli spazi al quale sta lavoran-do l’Agenzia del demanio, l’arti-colazione del ministero del-l’economia che da martedì pros-simo sarà guidata dal renzianoRoberto Reggi. Insomma, se lachiusura anticipata dei ministe-ri permettesse di tagliare anchesolo del 3 per cento della bollet-ta energetica, si potrebbero ri-sparmiare 50-100 milioni di eu-

    ro l’anno. Una goccia nel maredei 20 miliardi necessari per fi-nanziare tutte le misure dellalegge di stabilità, ma comunquecoerente soprattutto con la ri-duzione dei consumi interme-di. Proprio quest’ultima voce èconsiderata una delle principa-li che dovrà contribuire alla ri-duzione dei costi della macchi-na dello Stato. Attraverso il si-stema dei prezzi di riferimentodella Consip (appena allargati amolti prodotti attraverso un de-creto del Tesoro), Palazzo Chigiconta riuscire a recuperare ilprossimo anno tra i 5 e i 7 mi-liardi di euro.

    A.Bas.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    SOLTANTOGLI STAFFVICINI AI MINISTRIE AI DIRETTORIGENERALI HANNOORARI LUNGHI

    Ministeri Chiusura anticipatameno costi fino a 100 milioni

    `Il Tesoro frena, ma per il sottosegretarioBaretta è «un progetto da approfondire»

    VIAGGIO NEGLI UFFICIR O M A A ogni giro di vite, a ogni«svolta epocale», a ogni lustrataa certi vecchi cliché, li ritrovi -lo-ro, i ministeriali- più cinici e di-sincantati di prima. Stavolta co-me non mai, davanti alla notiziache le luci dei loro uffici, dall’Eura via Veneto, si spegneranno dueore prima, per risparmiare dovesi può. «Mi creda, per noi noncambia veramente nulla». Da-vanti al portone di via XX Settem-bre, alle quattro del pomeriggio,Roberta ha solo voglia di tornarea casa. La sua giornata di lavoroal ministero dell’Economia è ap-pena finita: «Sono abbastanzaabitudinaria, oltre una certa oranon vado. Ma poi è facile fare dueconti: anche arrivando alle novedel mattina, fino alle sei di serac’è tutto il tempo di fare anchedue-tre ore di straordinario. Sem-pre che ci siano i soldi per pagar-telo...».

    POCHE ECCEZIONIE allora che senso ha questo an-nuncio?: «Sicuramente dei ri-sparmi ci saranno. Immaginol’energia elettrica, e poi tutti glistraordinari di quei pochi che og-gi lavora fino a tardi magari perqualche capo dipartimento, gliautisti le segretarie. Magari soloper lo staff del ministro rimarràtutto come prima».Al ministero di Grazia e Giusti-zia, più o meno alla stessa ora,Vittorio sta lasciando la sua scri-vania. La prima reazione è unabattuta: «Dicono che sia difficilefarli lavorare fino alle due, questiministeriali, e lei pensa davveroche c’è chi fatica fino alle otto disera? No, non esistono sempliciimpiegati con questi orari. Le ore

    di lavoro sono trentasei alla setti-mana, per contratto, e quelle re-stano. Fatte salve le eccezioni, èovvio: a me è capitato di lavoraretutto un sabato per una scadenzacontabile, o anche di rimanere dinotte per i risultati delle elezioni.Ma tutto qua. Discorso ben diver-so per chi lavora accanto al mini-stro, molti di loro sono legati dacontratti di consulenza, da unrapporto di fiducia. Si risparmie-rà, certo che si risparmierà, ma ècome se mi dicessero che da do-mani accenderanno le luci dellestrade un’ora più tardi».

    «STOP ALLE TRE E 40»In via Sicilia, in una sede distac-cata dello Sviluppo economico,Tiziana ci lavora da più divent’anni: «Ma non conosco im-piegati che restino in ufficio fino

    alle otto. Se arrivi alle nove delmattino, tranquillo: non hai nes-suna voglia di tornare a casa alledieci di sera. Restano quelli del-l’entourage dei direttori generali,magari anche il Protocollo, masono poche eccezioni. Oggi, perdire, la mia giornata è finita alle etre e quaranta in punto».In via dei Normanni, dalle partidel Colosseo, c’è una sede distac-cata di via XX settembre, il dipar-timento Finanze. Ci lavora Save-rio e lui questa storia del rispar-mio non la sottovaluta affatto:«Così, a spanne, solo per questopalazzo, calcolando l’energiaelettrica risparmiata e anche glistraordinari di certe segreterie,gli ordini di servizio di certi ufficiche possono andare anche dalle7 alle 20, beh, immagino che giàcosì si possano risparmiare di-verse migliaia di euro al mese.Non sarà nulla per la macro eco-nomia, per lo stipendio di certi di-rettore generali, ma per chi nonha un lavoro, per chi stringe lacinghia una senso ce l’ha».

    «ATTENTI AI PRIVATI»Non poteva mancare un pizzicodi italica dietrologia . Ci pensa Al-berto, che lavoro al ministero deiBeni culturali di via del CollegioRomano: «Chiusura anticipata didue ore? Non vorrei che fosse unprovvedimento generalizzatoperché noi, ad esempio, siamoun ministero molto particolare.Un ministero classico ma ancheuna specie di piccola agenzia del-le entrate, perché con i musei,con i siti archeologici facciamoanche cassa. Ecco, non vorrei chesi chiudesse prima per far spazioai privati , per favorire l’amicodell’amico...».

    NinoCirillo© RIPRODUZIONERISERVATA

    Per i travet è una svolta utile«Pochi al lavoro fino alle 20»

    Nel 2012 la spesa perpensionistica è stata di 270,7miliardi di euro. E’ quantorileva l'Istat sottolineando cherispetto all’anno precedentec’è stato un aumento dell'1,8%.A livello regionale l'incidenzasul Pil ha raggiunto il valoremassimo in Calabria (21,83%) eil minimo nella provinciaautonoma di Bolzano (11,24%).La spesa pensionisticaprocapite più elevata, pari a6.051 euro, è in Liguria, mentreil valore minimo, 3.275 euro, si

    registra in Campania (anche acausa della diversa strutturaper età della popolazione). Laquota di spesa più elevata(30,0%) è stata erogata nelNord-ovest, mentre valori del20% si sono registrati nelCentro (21,3%), nel Nord-est(20,3%) e nel Sud (18,6%). Il 9,1%è stato corrisposto aipensionati delle isole e ilrimanente 0,6% a quelliresidenti all'estero.L'incremento è stato piùelevato al Sud (2,2%).

    Pensioni, nel 2012 spesa in salita dell’1,8%

    Il sistema previdenziale

    PER L’ENERGIAELETTRICA TORNAL’IPOTESI «CIELI BUI»LO SPEGNIMENTODEI LAMPIONIIN ALCUNE ZONE

    Pa, i principali costi di struttura

    2,14 miliardiLa spesa per il gasda riscaldamento

    618 milioniLa spesa per il gasolio

    da riscaldamento

    3,7 miliardiLa spesa per l'energia elettrica

    1,8 miliardiLa spesa per gli straordinari

    `Dagli straordinari fino alle bollette di gase luce, ecco i risparmi con «l’orario breve»

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  • -MSGR - 14 PESARO - 45 - 27/09/14-N:

    [email protected]

    Sabato 27Settembre 2014

    REDAZIONE: Via Marsala, 15T0721/370934-24-26F0721/370931

    LA CRISIIl binario morto era già stato im-boccato. Ieri nero su bianco il li-cenziamento collettivo dei lavo-ratori della Berloni Srl. Questoin attesa che la nuova societàtaiwanese acquisti il ramod’azienda e assuma i 100 dipen-denti che hanno iniziato il nuo-vo cammino. La Fillea Cgil di Pe-saro annuncia infatti che il 30novembre prossimo scadrà lacassa integrazione straordina-ria per tutti i dipendenti dellaBerloni srl in liquidazione. Siparla di 140 lavoratori in mobili-tà. Giovedì è stato infatti sotto-scritto un accordo per il licen-ziamento collettivo di 240 di-pendenti in esubero, in seguitoalla cessazione dell’attivitàaziendale. Di questi, però, circa100 stanno lavorando con con-tratto a tempo determinato nel-la Berloni Group che da settem-bre 2013 è subentrata in affitto eche, entro ottobre prossimo, do-vrebbe concludere le operazio-ni necessarie per l’acquisto diun ramo d’azienda (quello dellecucine) confermando l’assun-zione a tempo indeterminato di100 dipendenti. «Il futuro di que-sto marchio – sostiene Giusep-pe Lograno della Fillea di Pesa-

    ro – è ormai affidato alla BerloniGroup che, in tempi brevi, ci au-guriamo, acquisti la Berloni eassuma a tempo indeterminatotutti i dipendenti che attualmen-te lavorano con contratti a sca-denza, riducendo così a 140 ilnumero dei lavoratori che cesse-ranno il rapporto di lavoro, co-me previsto dall’accordo. Al mo-mento la NewCo – prosegue Lo-grano - non sta procedendo a li-velli che ci erano stati annuncia-ti». Si attende una fidejussioneper l’acquisto del ramo d’azien-da bloccata da disguidi burocra-tici tra banche cinesi e italiane.La segretaria generale della CgilPesaro Urbino Simona Ricci sot-tolinea che «“resta comunque ildramma, ampiamente annun-ciato, di 140 lavoratori che per-deranno il proprio posto di lavo-ro. E resterà il fatto che un’altrarealtà industriale del nostro ter-ritorio che cerca di uscire dallacrisi, verrà fortemente ridimen-sionata e con molte incertezzesul futuro. Nonostante i nostrinumerosi appelli alle associa-zioni di categoria, alle istituzio-ni locali e regionali, a noi restal’amarezza di dover ancora unavolta constatare che non esisteancora un progetto per il rilan-cio del nostro settore manifattu-riero con il rischio desertifica-zione industriale».

    Lu.Ben.

    La cacciaL’accoltellatore pronto alla fugala polizia lo blocca con la valigiaL’uomo è accusato di tentato omicidio dopo aver colpito un colleganella sede di un call center. Alle spalle ha numerosi precedentiBenelli a pag.48

    Giorno & NotteLa Sagra del Fungodi San Sistoapre la stagionedelle prelibatezzeSalvi a pag. 51

    Altri duegiorni di sole

    CantianoE’ tra fungaioliè anche guerraGomme tagliateai “forestieri”Indini a pag. 49

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    Macerata

    PesaroANCONA

    Questa mattina i sindaci di Pe-saro e Fano, Matteo Ricci e Mas-simo Seri incontreranno l’asses-sore regionale alla Sanità Alme-rino Mezzolani sul caso nuovoospedale unico. «Di certo - ini-zia Ricci - nessuna delle due am-ministrazioni è d’accordo suFosso Sejore. Ecco perché do-vremo cercare di trovare unasintesi sedendoci insieme agliamministratori regionali intor-no ad un tavolo tecnico per stu-diare la soluzione più valida.Siamo ancora in piena crisi eco-nomica ed immobiliare. Chicompra il San Benedetto per 21milioni di euro? Chi è disposto a

    comprare le aree a Case Brucia-te? Nessuno. Non esiste. Io di-fendo solo il diritto alla salutedei pesaresi. Non uso l’ospedaleper fare politica. Non ho biso-gno di strumentalizzare Mar-che Nord per dire che sono con-trario alla candidatura di Spac-ca». «No assoluto- ribadisce ilsindaco di Fano Massimo Seri -senza se e senza ma, all'ipotesidi costruire il nuovo ospedale aMuraglia. Se la proposta doves-se invece passare, chiederei su-bito alla Regione di togliere ilSanta Croce dall'Azienda Mar-che Nord».

    Fabbri eScatassi a pag. 47

    Ospedale, muro contro muro`Oggi il confronto dei sindaci di Pesaro e Fano con l’assessore regionale alla Sanità`Ricci: «Non uso la sanità per scopi politici». Seri: «Il no a Muraglia è assoluto»

    Amaro epilogoBerloni140 lavoratoriin mobilità

    Tragico schianto, muore con la fidanzata

    IL PROCESSOIl festino in un appartamentodi Misano Adriatico a base dicocaina era finito con l'omici-dio di un colombiano di 49 an-ni. Per quei fatti, con l'accusadi omicidio volontario, è statacondannata con rito abbrevia-to a 10 anni e sei mesi di reclu-sione Clara Ines Mesa Calzada,38enne colombiana, che il 18agosto del 2013 aveva ucciso acoltellate il compagno conna-zionale. Dovrà anche risarcirei tre figli della vittima con45mila euro a testa. I due vive-

    vano a Fano e la sera del 18 ago-sto erano arrivati insieme a Mi-sano per una festa tra colom-biani. Quando l'atmosfera siera surriscaldata a causa di al-col e droga, tra i due era scatta-to un litigio durante il quale ladonna afferrando un coltelloaveva colpito tra volte il com-pagno. Uno il colpo fatale cheaveva reciso la carotide del co-lombiano. Sul posto erano in-tervenuti i carabinieri di Misa-no. Fin da subito la dinamicadei fatti era apparsa chiara an-che grazie alle testimonianzedegli altri partecipanti alla fe-sta.

    Regionali. Ci sarà il sindaco di AnconaL’evento di Spacca imbarazza il Pd

    Nella giornata odierna il sole do-minerà quasi incontrastato; qual-che modesto ed innocuo adden-samento convettivo si potrà for-mare nelle ore pomeridiane suimaggiore rilievi. Domani nullacambia, il clima termico ne trar-rà beneficio, guadagnando alme-no nei valori diurni 2-3˚C. Il ma-re sarà poco mosso e la tempera-tura, nelle ore più calde toccherài 21˚C. Lunedì ci attende un’altragiornata totalmente soleggiata,con temperature decisamenteelevate per il periodo. Oggi tra 15e 24˚C; le minime tra 4 e 13˚C.

    Il meteo

    Nel tondo Federico Zolfi, 34enne ingegnere urbinate e la fidanzata Valeria Brizzolara, morti inun tragico incidente in Puglia. Tre le vittime. Andavano a un matrimonio. Perini a pag.49

    Gian Mario Spacca

    Scontro in Puglia. Tre vittime tra cui un ingegnere d’UrbinoUccise il compagnoa un coca partycondanna a 10 anniLa coppia viveva a Fano, l’omicidioa Misano nell’agosto dello scorso anno

    Agita il Pd la partecipazionedel sindaco di Ancona ValeriaMancinelli all'incontro diMarche Terzo Millenniodomani al Federico II di Jesi.E il segretario Democrat delcapoluogo, PierfrancescoBenadduci, chiama il sindacoper concordare l'interventoal dibattito «L'esigenza di unaforte ed autonoma iniziativa

    politica per le elezioniregionali 2015», a cuiparteciperanno ilgovernatore delle Marche,Gian Mario Spacca, ilpresidente di Marche 2020,Vittoriano Solazzi, ilfondatore di Europa TerzoMillennio, nonché presidentedi Carisj, Alfio Bassotti.

    Mancinelli a pag.46

    NEWCOIN RITARDOSI ATTENDEL’ASSUNZIONEDEFINITIVADI 100DIPENDENTI

    Professione Lavoro è sul Messaggero

    OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERAPRENDE UN’ALTRA DIREZIONE

  • -MSGR - 14 PESARO - 46 - 27/09/14-N:

    46

    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itMarche

    VERSO IL VOTO/2A N C O N A Agita il Pd la partecipa-zione del sindaco di Ancona Vale-ria Mancinelli all'incontro diMarche Terzo Millennio domanial Federico II di Jesi. E il segreta-rio Democrat del capoluogo, Pier-francesco Benadduci, chiama ilsindaco per concordare l'inter-vento al dibattito "L'esigenza diuna forte ed autonoma iniziativapolitica per le elezioni regionali2015", a cui parteciperanno il go-vernatore delle Marche, Gian Ma-rio Spacca, il presidente di Mar-che 2020, Vittoriano Solazzi, ilfondatore di Europa Terzo Mil-lennio, nonché presidente di Ca-risj, Alfio Bassotti.

    La presenza del sindaco del ca-poluogo ad un incontro sulla ri-cerca di una proposta politica au-tonoma dai partiti in vista delleRegionali del 2015 ha messo in fi-brillazione il Pd. Soprattutto inuna fase così delicata, con i rap-porti tra i Democratici e Spaccaed i suoi sempre più tesi. Parteci-pazione, quella di Mancinelli,sentita anche più inopportuna,considerato che proprio mentreal Federico II si discute sulla ne-cessità di andare oltre ai partiti,in contemporanea a Porta Valle,

    sempre a Jesi, Francesco Comi,segretario del Pd Marche, a cuiValeria Mancinelli è iscritta,chiude la Festa de L'Unità e lacampagna di ascolto per la stesu-ra del programma per le elezionidella prossima primavera.

    La notizia ha messo in agita-zione il Pd. Bollente per tutta lagiornata di ieri, il telefono del se-gretario del capoluogo, Pierfran-cesco Benadduci. Tutti a chiede-re quali siano le intenzioni delsindaco di Ancona. Pur eletta trale fila del Pd, partito al quale èiscritta, Valeria Mancinelli hapiù di una volta rivendicato lapropria autonomia rispetto ai De-mocratici e agli altri partiti dellacoalizione. Né sono mancate lebacchettate da parte del sindacoal Pd, memorabile quella duran-te l'insediamento della nuova as-semblea regionale ad Ancona,che fece scendere il gelo sulla pla-

    tea riunita al Palarossini.Sollevatosi il vespaio, nel pri-

    mo pomeriggio, la telefonata traBenadduci e Mancinelli. «Con ilsindaco ci siamo sentiti e sonocerto che domenica (domani,ndr) nel suo intervento esprime-rà un punto di vista in linea con ilpercorso tracciato dal Pd versoqueste Regionali - afferma Be-nadduci -. Quella di Jesi è un'ini-ziativa che invita alla partecipa-zione ed il confronto è sempre

    utile. È chiaro che la prospettivaproposta dall'incontro è distantedalla proposta politica del Pdche, sono certo, il sindaco di An-cona sosterrà, perché ValeriaMancinelli è fortemente convin-ta del progetto che il Pd sta co-struendo pur con le sue sfaccetta-ture». Eppure, per l'organizzato-re dell'evento, il presidente di Ca-risj, Alfio Bassotti, l'invito al sin-daco Mancinelli è stato voluto«perché se è vero che rispettoagli altri al tavolo ha una posizio-ne partitica più definita, è pur ve-ro che la sua elezione ed il suomandato sono molti aperti allasocietà civile e non rivolti solo aipartiti», ha affermato, presentan-do l'evento nei giorni scorsi, Bas-sotti. «Non confondiamo le cose -precisa Benadduci -. Ancona2020 (la lista civica di appoggioal sindaco Mancinelli di giugno2013, ndr) era ancorato al proget-to del Partito democratico, allasua volontà di creare e mobilita-re un nuovo civismo. Marche2020 è un progetto politico alter-nativo al Pd, il quale non sappia-mo ancora, come ha detto lo stes-so segretario Comi, se farà partedel progetto futuro del Pd e delCentrosinistra».

    A.Car.© RIPRODUZIONERISERVATA

    L’ECONOMIA/1A N C O N A Salta la presenza di Roma-no Prodi, atteso ieri ad Ancona co-me ospite d’onore del convegno dieconomia politica e industriale inprogramma alla facoltà di Econo-mia. Il professore, due volte pre-mier, che avrebbe dovuto parlaredi nuova organizzazione impren-ditoriale e di rilancio dell’impresamarchigiana è ricoverato da duegiorni in ospedale per accertamen-ti dopo aver accusato un leggeromalore. A fare il punto sullo statodi salute delle nostre aziende e aindicare la chiave per una rinasci-ta competitiva il vicepresidentedell’Istao Valeriano Balloni.«L’economia marchigiana – affer-ma Balloni – è in chiaroscuro. Mol-te piccole medie imprese hannosubito un rallentamento a causadella crisi, ma anche per le difficol-tà di confrontarsi con le nuove tec-nologie e con i nuovi modelli orga-nizzativi che richiedono maggiorecollaborazione, capacità relazio-nali e di comunicazione. Elementiindispensabili per adeguarsi alcambiamento dei mercati». Il vice-presidente dell’Istao, illustre eco-

    nomista aggiunge come solo po-che aziende sul territorio sianostate sinora capaci di cavalcare lenuove tecnologie. «Penso allaRainbow o a Guzzini – continua –imprese che sono riuscite a stareal passo con i tempi e a contribui-

    re così alla crescita del sistemacreando occupazione. Purtroppoperò molto vecchi imprenditorifanno fatica a confrontarsi con lenovità. Con la matrice tecnologi-ca, ma anche con la capacità di svi-luppare un capitale umano concompetenze. Per questo serve il ri-cambio generazionale o comun-que l’inserimento nelle aziende dienergia giovane, di persone moti-vate desiderose di diventare prota-goniste». Cosa sta facendo l’Istaoper favorire questo cambiamen-to? «Stiamo formando i nostri al-lievi – osserva Balloni – preparan-doli ad affrontare le innovazioni.Insegniamo la diversa cultura cheoggi serve per fare impresa, ancheprendendo ispirazione dai model-li imprenditoriali di altri nazioni».L’argomento verrà affrontato alle11 nella tavola rotonda alla qualeparteciperanno il presidente dellaRegione Gian Mario Spacca, il pre-sidente di iGuzzini IlluminazioneAdolfo Guzzini, l’ad di CivitanaviSystem Andrea Pizzarulli, quellodi FastCap Riccardo Signorelli e ildirettore generale FedermanagerMario Cardoni.

    LetiziaLarici©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Istao, Romano Prodi costretto al forfaitBalloni: «Modello Marche, servono novità»

    L’ECONOMIA/2A N C O N A Salta l'incontro tra i com-missari di Banca Marche e sinda-cati previsto ieri. Tutto rinviatoal 7 ottobre. Ieri nella sede dell'istituto di credito solo un summittra le organizzazioni sindacali edi vertici dell'azienda. Un incontrodi routine che non scioglie i nodisul futuro dei dipendenti e deiprecari né chiarisce le prospetti-ve di rilancio. La vertenza, dopol'avvio del commissariamentoun anno fa, riguarda circa 600 di-pendenti oltre a 180 precari. A farpaura, per possibili ripercussionianche sul personale, le sanzionicomminate dalla Banca d'Italiaagli ex manager di Banca delleMarche, che dovrebbero esseresborsati in prima battuta propriodall'istituto di credito, che poi do-vrà rivalersi sui responsabili. Lacifra si aggira sui 4 milioni, parial costo di circa 130 posti di lavo-ro per un anno. Nel piano di risa-namento sono già previste circa220 uscite, tra pensionamenti eprepensionamenti, spalmati suun periodo di oltre un anno, finoa dicembre 2015. Nel quadro si in-

    serisce poi il destino dei 180 pre-cari storici che hanno lavorato fi-no anche a 36 mesi nelle filialidel territorio. L'operazione di sal-vataggio, così come delineata nel-le ultime settimane, quali riper-cussioni avrà sulla nuova occu-

    pazione? È la domanda che ripe-te insistentemente il coordina-mento dei precari, rimasti senzalavoro, sollecitando anch'essi unincontro con i commissari straor-dinari. Rassicurazioni sul loro fu-turo erano arrivate a luglio, amezzo posta, dal capo del Dipar-timento di vigilanza bancaria e fi-nanziaria della Banca d'Italia,Bargaglio, ma gli sviluppi degliultimi giorni sul piano di risana-mento e rilancio di BdM, pongo-no nuovi interrogativi.

    Il nuovo scenario delineatosiin queste settimane ha visto il so-stegno all'operazione di risana-mento - attraverso la scomposi-zione dell'istituto di credito inuna "bad bank", in cui far conflui-re i debiti deteriorati, e di una"good bank" - di Fonspa, l'ex Cre-dito Fondiario, del Fondo inter-bancario di tutela dei depositi, eil possibile interessamento di unfondo sovrano degli Emirati Ara-bi Uniti. Alla luce di questi pro-gressi precari e sindacati chiedo-no così di sapere con maggiorechiarezza quale sarà il loro desti-no.

    A.Car.© RIPRODUZIONERISERVATA

    BdM, salta l’incontro sindacati-commissariresta in bilico il futuro di 600 lavoratori

    `Quagliarello: «O si gioca a “Torna a casa Lessie” o si sta con noi»Silvetti lo difende, Massi e Carloni no. Il senatore Ceroni irritato

    `Dopo le dimissioni da coordinatore, l’annuncio da Perugia:«Non posso rimanere in un partito dopo un fatto del genere»

    Valeria Mancinelli

    Valeriano Balloni BdM, rebus dipendenti

    VERSO IL VOTO/1A N C O N A Il selfie dell'altro giorno aPalazzo Grazioli insieme a SilvioBerlusconi gli è costato il posto.E ora le dimissioni di Bugaro dacoordinatore delle Marche diNcd spaccano il partito regiona-le. Mentre il vice presidente dell'Assemblea legislativa si dichiara«ancora in riflessione» su un suopossibile passaggio a Fi. Su unacosa però è certo: «Dopo il tratta-mento ricevuto, la mia perma-nenza in Ncd è impensabile».

    L’ADDIO«Io sono andato da Berlusconi -ha spiegato da Perugia, dove erain corso un convegno con Tajani- persona a cui devo molto, ma lepersone che devono qualcosa aBerlusconi sono tante. Ho fattocon lui una chiacchierata serenasui temi della politica. Forse hofatto una leggerezza a fare un sel-fie, ma non mi sembra una cosacosì negativa e sanzionabile. In-vece evidentemente ho toccatoun nervo scoperto e la reazione èstata assolutamente scomposta,quasi scioccante. È un record frai moderati, infatti ieri sera mi so-no chiesto se eravamo su scherzia parte o nel Movimento 5 stel-le». E ancora: «Sono molto tocca-to da questa vicenda - ha spiega-to ancora - anche dal punto di vi-sta umano, quindi rifletterò conserietà. Adesso vedremo, contanti amici avremo una serie diincontri e ragioneremo sul futu-ro. Però certo non posso rimane-re in un partito dopo un compor-tamento del genere».

    QUAGLIARELLOL'incontro tra Bugaro e il cavalie-re non è andato giù al leader na-zionale Ncd Gaetano Quagliarel-lo, che ha invitato Bugaro a la-sciare la guida del partito delleMarche. Invito che Bugaro nonsi è fatto ripetere due volte. Qua-gliarello ieri è tornato sull’argo-mento. Uno spiraglio, affidato adun post di facebook. «Bisognascegliere: o si partecipa al con-corso indetto da Berlusconi, tor-na a casa Lessie (l'operazionecon cui il cavaliere starebbe ten-tando di riavvicinare a sé alcunisenatori fuoriusciti da Fi, ndr) osi vive l'avventura Ncd».

    DISAGIOE il partito marchigiano si spac-ca. Solidarietà al vice presidentedell'Assemblea legislativa è stataespressa dal consigliere regiona-le Daniele Silvetti, e da Luca Pier-giacomi e Matteo Bartoloni, chesi sono dimessi rispettivamenteda presidente di Ncd Lorien e diNcd Giovani Marche. A sostegnodella decisione di Quagliarello, ilcapogruppo in Consiglio regio-nale Francesco Massi ed il consi-gliere Mirco Carloni. FrancescoMassi si dichiara «sorpreso dalmetodo utilizzato da Bugaro perincontrare Berlusconi, tale da le-gittimare la richiesta del coordi-natore nazionale Gaetano Qua-gliariello». E Massi sottolinea co-me già in diverse occasioni Buga-ro avesse mostrato «disagio e dif-ficoltà nel continuare a condivi-dere la linea ed il progetto diNcd, tanto che aveva anche ac-cennato alla sua probabile inten-zione di rientrare in Fi». «Espri-mo piena solidarietà all'amico ecollega Giacomo Bugaro a segui-to del provvedimento adottatonei suoi confronti dal coordina-tore nazionale del partito», le pa-role del consigliere Silvetti, chesulla vicenda chiede anche l'in-tervento del presidente Alfano edel capogruppo alla Camera DeGirolamo. «Non si comprende,infatti, - prosegue - quale viola-zione dello statuto o vicenda per-sonale abbia legittimato il sena-tore Quagliarello ad assumereun provvedimento così drasti-co».

    CERONI IRRITATOMa anche un possibile rientro inFi si annuncia tutt'altro che indo-lore, sebbene il senatore Remi-gio Ceroni, leader regionale di Fi,sia pronto a rimettersi alle deci-sioni del cavaliere. «Berlusconi èuna persona molto generosa, di-sponibile nei confronti di tutti,anche di quelli che lo hanno ripe-tutamente insultato», commen-ta. Quanto a Bugaro «è uno chedorme con un occhio solo, è incostante frenesia» da un puntodi vista politico. E se dovesse tor-nare tra le fila di Fi? «Berlusconipuò decidere come crede. Io so-no un soldato semplice. Sonotranquillo»

    AgneseCarnevali©RIPRODUZIONERISERVATA

    Bufera selfie, Bugaro se ne va dall’Ncd

    Pd, imbarazzo per la Mancinelli: «Non sosterrà Spacca»

    IL VICEPRESIDENTE«NELLE NOSTRE IMPRESEÈ NECESSARIO IL RICAMBIOGENERAZIONALE»OGGI LA TAVOLA ROTONDACON IL GOVERNATORE

    LE SANZIONI INFLITTEDA BANKITALIAAGLI EX MANAGERPOTREBBERO PESARESUL SALVATAGGIODEL PERSONALE

    Il selfie di Giacomo Bugaro con Silvio Berlusconi

    IL SINDACO PD DI ANCONADOMANI ALL’INIZIATIVADELLE CIVICHE A JESICON BACCI, BASSOTTI E SPACCABENADDUCI: «CI HO PARLATOSARÀ IN LINEA COL PD»

  • -MSGR - 14 PESARO - 47 - 27/09/14-N:

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    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.itPesaro

    L’INTERVISTA/1Piuttosto che accettare l'idea delnuovo ospedale a Muraglia di Pe-saro, il sindaco fanese MassimoSeri è pronto a manifestare il pro-prio dissenso in modo eclatante.Un segnale di forte insoddisfazio-ne rispetto agli sviluppi della vi-cenda sanitaria nella nostra pro-vincia e non a caso il segnale èstato lanciato alla vigilia dell'in-contro odierno tra l'assessore re-gionale Almerino Mezzolani e ilsindaco di Pesaro, Matteo Ricci.Sindaco Seri ribadisce il no al-l’ospedale a Muraglia?«No assoluto, senza se e senzama, all'ipotesi di costruire il nuo-vo ospedale a Muraglia. Se la pro-posta dovesse invece passare,chiederei subito alla Regione ditogliere il Santa Croce dall'Azien-da Marche Nord».Intenzione che coincide conl’avvertimento lanciato dall'as-sessore regionale Mezzolaniche in caso di mancato compi-mento del progetti, parla di re-trocessione sia del Santa Crocedi Fano che del San Salvatore diPesaro a livello operativo piùbasso, di ospedale di rete... Sin-daco è disposto a questo strap-po definitivo?«Sono una persona serena e di-sponibile al dialogo, ma quandosi oltrepassano certi limiti diven-to intransigente».Una soluzione estrema subitoapprezzata dal consigliere re-gionale Giancarlo D'Anna, ilquale individua da tempo tutti imali dell'attuale sanità locale

    proprio in Marche Nord...«Ho già espresso il mio pensiero.Metto in discussione il sito ospe-daliero di Muraglia, che conside-ro inadeguato. Sia il Comune diPesaro che la Regione devonotrovare il modo di avviarsi versouna soluzione svincolata dall'at-tuale dibattito di stampo elettora-le, che risulti baricentrica rispet-to alle due principali città sullacosta e al tempo stesso si apra al-le esigenze del territorio circo-stante».Né Fosso Sejore né Muraglia so-no considerati luoghi facili daraggiungere, se si valuta il pun-to di vista dell'entroterra...«A proposito della viabilità, lune-dì prossimo incontrerò il mini-stro Maurizio Lupi per sbloccareil casello autostradale a Fenile.

    Se così fosse, verrebbero meno lecartucce a chi propende per Mu-raglia, facendo leva proprio sull'incertezza intorno alla nuova in-frastruttura fanese. Oltretutto laproposta pesarese mostra un ul-teriore punto di debolezza. Mi ri-ferisco a un'area franosa: vedere,per credere, ciò che è successo alvillaggio Ail».In discussione è il futuro dellasanità delle due maggiori cittàdella provincia...«Un nuovo ospedale è una cosaseria, deve essere progettato conun respiro che si spinge alle futu-re generazioni. E sia chiaro chesenza Fano non si va da alcunaparte. Occorre anche spirito diconcretezza, perché il nuovoospedale è un obiettivo in diveni-re, lontano ancora diversi anni.Nel frattempo, è inutile negarlo,ci sono aspetti critici da affronta-re e risolvere, come fare in modoche le attuali strutture ospedalie-re funzionino meglio. Voci di cor-ridoio sostengono che la medici-na d'urgenza potrebbe seguirepercorsi pesaresi, intendo verifi-carle subito e annuncio che sia-mo pronti a dare battaglia».Cosa chiederà a Mezzolani?«Durante l'incontro con Mezzola-ni e Ricci chiederò, inoltre di co-noscere la vera proposta sull'ospedale unico, di sapere conprecisione quali siano le risorsepubbliche e che cosa conterrà dipreciso il progetto. Se i reparti do-vessero rimanere gli stessi, con-verrebbe restare alle attuali strut-ture».

    OsvaldoScatassi© RIPRODUZIONERISERVATA

    `Il sindaco di Fano: «Quella zona è oltretutto franosaGuardate, per credere, cosa è successo al villaggio dell’Ail»

    `Il sindaco di Pesaro: «Oggi ascolteremo cosa dirà la RegioneServe un tavolo tecnico per comparare i costi delle varie aree»

    L’INTERVISTA/2Non proprio il giorno miglioreper parlare dell’«uscita di Fanoda Marche Nord». Questa matti-na il sindaco Matteo Ricci incon-trerà l’assessore regionale allaSanità Almerino Mezzolani. In-sieme a lui anche il primo cittadi-no di Fano Massimo Seri che, perla prima volta, ha messo in di-scussione l’azienda sanitaria Pe-saro-Fano. sarà un confronto fac-cia a faccia.Sindaco, le parole di Seri l’han-no colta in contropiede?«La posizione di Fano è nota cosìcome quella di Pesaro. Di certonessuna delle due amministra-zioni è d’accordo su Fosso Sejo-re. Ecco perché dovremo cercaredi trovare una sintesi sedendociinsieme agli amministratori re-gionali intorno ad un tavolo tec-nico per studiare la soluzionepiù valida».Gira e rigira il concetto restaquello: se salta Fosso Sejore sal-ta l’ospedale, no?«Io non ho proposto Muragliaper questioni campanilistiche.Ma perché credo che quel sitopossa farci risparmiare circa 30milioni di euro. Mi baso su valu-tazioni tecniche che se, confer-mate, costituiranno sicuramen-te un elemento importante per lascelta del luogo più idoneo perrealizzare l’ospedale. Ascoltere-mo poi quello che ha da dirci laRegione. Il gioco di metterel’ospedale prima dei problemidella sanità e il sito prima dellerisorse fa comodo a chi ha inte-

    resse a accentuare i campanili-smi».Spacca dice che c’è già moltointeresse intorno al bando peril nuovo ospedale a Fosso Sejo-re...«Non esiste. Sono cose che dicechi cerca il sesto mandato in Re-gione. Il progetto viene finanzia-to da una valorizzazione dellearee che non sta in piedi. Ora lefaccio io una domanda...»Si accomodi...«Siamo ancora in piena crisi eco-nomica ed immobiliare. Chicompra il San Benedetto per 21milioni di euro? Chi è disposto acomprare le aree a Case Brucia-te? Nessuno. Non esiste».Non si può aspettare la pubbli-cazione del bando?«La sanità pesarese presenta già

    dei problemi. Non possiamo per-dere ulteriore tempo».Insomma, cosa chiederà all’as-sessore Mezzolani?«Vogliamo la conferma del ripri-stino del budget di Marche Nord.Mezzolani parlava di oltre 6 mi-lioni di euro e forse qualcosa inpiù. Se ciò avverrà significheràche siamo già dinanzi a una in-versione di tendenza rispetto alpassato».Poi?«Io e Seri abbiamo perplessitàsull’attuale organizzazione sani-taria provinciale e, appunto, sulPiano di fattibilità economicadell’operazione ospedale unico.Ecco perché a mio avviso occor-re istituire un tavolo tecnico acui sedersi per fare una compa-razione dei costi delle varie areee valutare quale sia la migliore.Perché il problema vero restaquello dei soldi».Ma se la Regione volesse anda-re avanti?«Ricordo alla Regione che a Fos-so Sejore il terreno è agricolo esenza variazioni urbanistiche,decise dai Comuni, non si potràcostruire nulla. ».Certo che la lotta nel centrosi-nistra per decidere il candida-to Governatore non aiuta, ve-ro?«Io difendo solo il diritto alla sa-lute dei pesaresi. Non uso l’ospe-dale per fare politica. Non ho bi-sogno di strumentalizzare Mar-che Nord per dire che sono con-trario alla candidatura di Spac-ca».

    LucaFabbri©RIPRODUZIONERISERVATA

    Seri: «Il no a Muragliaè assoluto, prontia uscire dall’azienda»

    «SONO UNA PERSONASERENA E DISPONIBILEAL DIALOGO MA QUANDOSI OLTREPASSANOCERTI LIMITI DIVENTOINTRANSIGENTE»

    Ricci: «Non uso l’ospedaleper dire no alla sestacandidatura di Spacca»

    «HO PROPOSTOMURAGLIANON PER QUESTIONICAMPANILISTICHEMA PERCHÈ CI FARISPARMIARE 30 MILIONI»

    I 5 Stelle: «Vent’anni di debitie beni pubblici sacrificati»

    D’Anna: «Collaboreremoper il “no” a Marche Nord»

    Aguzzi, Delvecchio e Cucuzza«Mai sudditi del Pd pesarese»

    «CHIEDERÒ A MEZZOLANII DETTAGLI DEL PROGETTOSE I REPARTI DOVESSERORIMANERE GLI STESSICONVERREBBE RESTARENELLE ATTUALI STRUTTURE»

    REAZIONI/1Ospedale unico, l’individuazio-ne del sito è solo uno dei proble-mi secondo il Movimento 5 Stel-le. Il deputato penta stellato An-drea Cecconi e i grillini di Fanoe Pesaro ritengono che dicriticità la sanità provinciale nepresenti tante. «È un problemache i nostri amministratori sidicano pronti a indebitarsi perun ospedale che per 20 anni re-sterebbe di proprietà privata eche si dicano pronti a sostenererate annuali a tassi variabili persvariati milioni di euro l’anno -premettono i 5 Stelle - È un pro-blema che di queste rate annua-li a carico delle casse pubbliche

    non si sappia neppure l'impor-to, che vengano sacrificati benicomuni come la struttura di ria-bilitazione di Galantara a Pesa-ro e l’ospedale pediatrico di Fa-no destinato a residenza per an-ziani». Non solo. «È un proble-ma che il bando venga mostra-to solo ai sindaci di Pesaro e diFano invece che a tutti quellid’Area vasta - concludono i gril-lini - Inoltre ci chiediamo per-ché non si decide di ristruttura-re e riorganizzare gli ospedaliesistenti piuttosto che edificareex novo. Infine temiamo che, ol-tre ai tagli ai posti letto, la sani-tà pubblica rischi un’ulterioreriduzione dei suoi servizi con ilconseguente ricorso alla sanitàprivata».

    REAZIONI/2Fano contraria a Muraglia comesito per il nuovo ospedale: applau-si del consigliere regionale D’An-na. L’ex candidato sindaco espri-me apprezzamento per le paroledel primo cittadino Massimo Seriche si è detto pronto ad uscire daMarche Nord qualora Pesaro do-vesse portare avanti l’idea di Mu-raglia come sede della strutturasanitaria Pesaro-Fano. «Ha rotto iltabù dimostrando coraggio il sin-daco di Fano Massimo Seri: il tabùera ed è Marche Nord - premetteD’Anna - Finalmente il nuovo sin-daco si è reso conto che i problemidel Santa Croce sono dovuti a Mar-che Nord e si è dichiarato a favore

    di una eventuale uscita dall’Azien-da sanitaria. Marche Nord è statoil cavallo di Troia per smembrarela sanità della provincia di Pesaroe Urbino. Un progetto che primaha penalizzato l'entroterra ed oggista facendo la stessa cosa lungo lacosta, tanto che i malumori ser-peggiano a Fano come a Pesaro.Tutto questo per avvantaggiareAncona». Il consigliere regionaledel Gruppo Misto detta l’agendaall’amministrazione fanese. «Nell'incontro con Mezzolani punti ipiedi sulla difesa del Santa Croce esull’uscita da Marche Nord e poisolleciti il consiglio regionale a vo-tare la proposta di Legge per l’abo-lizione dell’Azienda Marche Nord- conclude - Su queste strade ci tro-verà collaborativi».

    REAZIONI/3«Le dichiarazioni del sindaco diPesaro, per i termini utilizzati eper l’atteggiamento spavaldo epresuntuoso, sono la dimostra-zione della scarsa considerazio-ne che gode la nostra città neiconfronti dei politici targati Pd diPesaro». Non lesinano commen-ti pungenti i consiglieri fanesiDavide Delvecchio, Antonia Cu-cuzza e l’ex sindaco StefanoAguzzi. «Sappiamo - attaccano-che il sindaco di Pesaro soffre diannuncite acuta, ma è inaccetta-bile che metta nella mischia del-la diatriba interna al Pd, la secon-da e la terza città delle Marche.Come si può affermare che il sito

    sarà “.. Muraglia…e … diamo iltempo al sindaco Massimo Seridi riprendere una discussione co-struttiva”. Dai cittadini e dalleforze politiche che rappresentia-mo arriva un netto “No”, non sia-mo e non saremo mai sudditi delPd pesarese». Poi rivolgendosi aSeri: «Abbia il coraggio di difen-dere diritti e interessi dei nostriconcittadini e difenda la sanitàche il nostro territorio esprimeperché il rischio che l’ospedale diFano venga chiuso per favorireun unico ospedale a Pesaro è evi-dente. Prendiamo atto che sulnuovo ospedale non c’è certezza,non ci sono soldi dallo Stato e ibeni immobili sono difficilmentealienabili, per questo si continuicon il Santa Croce».

    «FOSSO SEJOREÈ TERRENO AGRICOLOE LA VARIAZIONEURBANISTICA SPETTAAL COMUNE, ALTRIMENTINON SI COSTRUISCE»

  • -MSGR - 14 PESARO - 50 - 27/09/14-N:

    50

    Sabato27Settembre2014www.ilmessaggero.it

    Fax: 0721 370931e-mail: [email protected]

    Fano

    MONDOLFODE ANGELISCON I 5 STELLEAnnuncia la propria adesioneal Movimento 5 Stelle ilconsigliere comunale ToninoDe Angelis, eletto nella listacivica “Per cambiare” e oraufficialmente “pentastellato”a tutti gli effetti. «Hoannunciato la mia scelta inconsiglio comunale perlanciare un messaggio a tutti icittadini di Mondolfo – hadetto De Angelis – Credo chesia il momento di dire bastacon una certa politica che nonporta a nulla di concreto eanzi illude la gente». Già inpassato De Angelis avevaannunciato l’adesione ai 5Stelle.

    MONDOLFOCONVEGNODI GRAFOLOGIAStudiosi di psicologia egrafologia a confronto sultema «identità e interazione».Se ne parla oggi a Mondolfoall’istituto comprensivoFermi per l’edizione 2014della cattedra Padre GirolamoMoretti, il grafologo di famamondiale che proprio allacittadina cesanense diedelustro grazie all’impegnonegli studi. Dopo un percorsodi riflessione di carattereteorico sul rapporto tragrafologia e psicologia,durato decenni, quest’anno laCattedra di Mondolfo sipropone di cambiareprospettiva e di andare alconcreto dei risvoltiprofessionali, con l’intento difare passi avantinell’individuazione e nelladefinizione di alcuni elementidi complementarietà e disussidiarietà tra laprofessione di grafologo equella di psicologo. Alle 9,30 ilavori saranno aperti dal

    sindaco Pietro Cavallo e dallapreside Loretta Mattioli.Presenterà il dibattito padreGiancarlo Corsini dei fratiminori conventuali delleMarche. Interverrano, tra glialtri, Roberto Bartolini (infoto nel tond) e AlessandraMillevolte, rispettivamentepresidente e vicepresidenteAgi.

    La scuolaPadalino

    `Fondi sbloccatidal piano governativodedicato alle scuole

    `Spa e Holdinguna sola società entrootto mesi al massimo

    Aggiudicati a una ditta urbanie-se i lavori per sistemare il tettodella media Padalino. Sono statistanziati 400.000 euro e il ribas-so d'asta garantito dall'impresaMeliffi & Guidi (28.6 per cento)permetterà di realizzare anchel'ascensore, richiesto in modoespresso dalla stessa scuola. Unevidente cambio d'orizzonte ri-spetto alle scelte della giuntaAguzzi, che aveva intenzione divendere l'edificio in via Lanci,nel centro storico di Fano, per fi-nanziare la nuova media a Bel-locchi. «Gli uffici sono stati velo-ci ed efficienti», ha detto l'asses-sore Marco Paolini, aggiungen-do che zora i Lavori pubblici delComune sono nell'occhio del ci-clone, ma appena ci sono risor-se spendibili, si riescono a farecose importanti in tempi rapi-di». I 400.000 euro per la Padali-no sono stati sbloccati dal pianoNuove scuole del governo Ren-zi, che ha permesso di prelevaremezzo milione dall'avanzo di bi-lancio (per il Comune di Fanoassomma in totale a circa 16 mi-lioni). Gli altri 100.000 euro pre-visti per il 2014 sono stati desti-nati invece alle spese per pro-gettare la nuova scuola elemen-

    tare di Carrara e Cuccurano,che comprenderà anche la pale-stra e che la giunta Seri ha inse-rito tra le proprie priorità delmandato. Il costo stimato dell'edificio è di 5 milioni. È la stessacifra sbloccata a favore di Fano,nell'arco di quattro anni, dalpiano Nuove scuole: il resto del-le risorse per gli interventi sull'edilizia scolastica sarà liberatonel biennio 2016 e 2017. L'ufficiotecnico del Comune è stato inca-ricato di progettare per una par-te iniziale la nuova scuola diCarrara e Cuccurano; alla stesu-ra definitiva e ai lavori dovrà in-vece pensare l'impresa vincitri-ce del futuro bando, atteso perla prossima primavera. Da qual-che anno l'attività didattica sista svolgendo all'interno di edi-fici obsoleti.

    SERVIZII primi traghettatori della socie-tà unica nei servizi pubblici so-no saliti sul battello di Aset Hol-ding, gli altri faranno presto lastessa cosa dalla sponda di Asetspa. Ieri il sindaco di Fano, Mas-simo Seri, è uscito dalle cauteleper dettare i tempi della fusione,che vuole compiuta entro le dueassemblee per approvare i ri-spettivi bilanci. A occhio e crocese ne dovrebbe riparlare fra 6mesi, 8 al massimo. "Dimostria-mo in modo concreto di non es-sere sotto il giogo di qualcuno,come altri vorrebbero far crede-re", ha commentato Seri. Lo scat-to in avanti è coinciso con la no-mina del nuovo vertice Holding,l'altro ieri durante l'assembleadei sindaci soci. Un passaggioche ha chiarito in modo definiti-vo anche gli scenari riguardantila Spa. L'attuale presidente dellastessa Spa, Federico Romoli, hainfatti accettato il passo indietroe al suo posto subentrerà LuciaCapodagli, imprenditrice e diri-

    gente Pd. Il nuovo consigliod'amministrazione (Cda) do-vrebbe inoltre essere compostoda due figure tecniche: una è An-tonietta Renzi, segretario gene-rale del Comune, l'affiancheràun dirigente scelto dagli altri Co-muni soci. Al vertice della Hol-ding è stata invece nominata Su-sanna Testa, della lista civicaNoi Città, vice presidente è Teo-dosio Auspici di Sinistra Unita,consigliere Gianluca Cespugliodella lista civica La Fano deiquartieri. "Il Cda della Holding èstato ristretto da cinque a trecomponenti per dare un segnaledi sobrietà e il rinnovamento inentrambe le Aset è stato decisoper creare la giusta serenità invista della fusione, da cui voglia-mo ottenere bollette più leggeree risorse da investire su opereche ci faranno risparmiare eguadagnare, come il centro dicompostaggio", ha specificato

    Seri, congratulandosi poi per illavoro svolto finora da due Cdauscenti. Dentro Aset spa, però, ilcambio di guardia non è statodel tutto metabolizzato. Romoliè stimato e molti avrebbero gra-dito se fosse stato lui il traghetta-tore verso la società unica: "Ainuovi servirà qualche mese ditempo per calarsi nel ruolo". Si-monetta Paolucci Bischi, vicepresidente uscente della Hol-ding, nutre invece perplessitàsulle nomine tecniche nel Cdadella Spa: "I funzionari sono giàoberati di lavoro, auspico che ilsindaco Seri riveda la decisionee individui due figure politichedi riferimento". Sarebbe però ne-cessaria una modifica allo statu-to. Paolucci è intervenuta ieridurante l'incontro di commiato,cui ha partecipato l'ex presiden-te Giuliano Marino, che ha ri-vendicato "bilanci sempre in at-tivo: un buon contributo al Co-mune". Tante le scelte non con-divise rispetto alla giunta prece-dente, una in particolare: priva-tizzare al 40 per cento Aset Tri-buti, ora ferma per una pausa diriflessione. "Eravamo pronti a fa-re da soli, ci hanno imposto diaprire ai privati", ha conclusoPaolucci.

    OsvaldoScatassi©RIPRODUZIONERISERVATA

    AMBIENTEIn occasione della 21esima edi-zione di Puliamo il Mondo pro-mossa da Legambiente, ierimattina alle 9.30, gli studentidelle classi 4^A - 4^B della pri-maria Gentile, dell'IstitutoComprensivo Gandiglio e della3^ A della scuola primaria Cor-ridoni, direzione Fano-S. Lazza-ro, con guanti e sacchetti e tan-to entusiasmo, hanno pulitouna parte di spiaggia libera inSassonia ( zona anfiteatro Ra-statt). L’iniziativa è stata orga-nizzata dall’Assessorato ai Ser-vizi Educativi con la collabora-zione dell’Assessorato all'Am-biente ed Aset e s’inserisce nel-

    la progettazione del Labter Cit-tà dei Bambini che ha come fi-nalità la promozione di buoneprassi ambientali. Sono Interve-nuti il Presidente di Aset Federi-co Romoli, Enzo Frulla, rappre-sentante di Legambiente sezio-ne di Pesaro, Angela Casanova,dell’ufficio Sviluppo Sostenibi-le, Paolo Tabarretti dell’ufficioAmbiente. Al grande entusia-smo dei bambini hanno volutopartecipare anche i Concessio-nari degli impianti balneari diSassonia che hanno offerto la"merenda" con pizza, dolci,e ge-lati. L'Amministrazione ha ri-volto a loro un caloroso ringra-ziamento per avere dimostratosensibilità e cortesia alla riusci-ta dell'evento.

    La sede dell’Aset

    LA POLEMICAHa lasciato più di un segno il ti-ro al bersaglio sulla precedentegestione del consorzio aeropor-tuale Fanum Fortunae, ma l'expresidente Luigi Ferri non ci staa farsi impallinare dalla contra-erea del suo successore, l'ammi-nistratore unico Gianluca San-torelli. La prima garanzia di uncorretto operare, ha specificatolo stesso Ferri, è la fitta rete dicontrolli cui è sempre stata sot-toposta Fanum Fortunae. "Neimandati che mi riguardano - hapremesso - il presidente, il vice ei consiglieri non hanno percepi-

    to indennità o stipendi. Solo i re-visori erano remunerati a nor-ma di legge". Ferri ha poi riven-dicato "numerosi e consistentiinterventi" per migliorare lo sca-lo fanese. Rigettata l'accusa discarsa manutenzione: "Negli an-ni stono state trasportate centi-naia di tonnellate di terreno.Eseguite spianature, rollature,semine continue". Tasto dolen-te, la pista sussidiaria costruitacome alternativa alla pista prin-cipale, in previsione che fosseasfaltata. In commissione diControllo e garanzia è stata defi-nita "inutilizzabile", ma Ferri hareplicato che un verbale dell'en-te Enac l'aveva "dichiarata agibi-

    le" ed è stata "utilizzata fino aquando sono rimasto presiden-te di Fanum Fortunae. La pistaera stata ubicata e costruita nelrispetto dei regolamenti vigenti,pertanto non può essere addos-sata al precedente Cda la pre-sunta inagibilità".Ferri passa poi alle perdite di bi-lancio, pari a quasi 59.000 euro."Quando mi sono dimesso nelnovembre 2012 - ha aggiunto -ho lasciato quasi 307.000 euro eoltre 152.000 euro sui conti cor-renti accesi in due diverse ban-che, c'erano inoltre 52.646 eurodi crediti da incassare e nessundebito. L'avanzo di bilancio, pa-ri a 44.335 euro, conteneva an-

    che la perdita di circa 32.000 eu-ro del credito Flying Works: og-gi quella stessa perdita non puòessere conteggiata di nuovo. An-che in questo caso, pertanto,nulla può essere imputato allaprecedente gestione, impronta-ta alla massima virtuosità". Fer-ri rivendica 45 anni di attivitàvolta a "salvaguardare l'aeropor-to (evitati l'autostrada e i palidell'alta tensione)" e aggiungedi voler sapere quale destino at-tenda il progetto della pista inasfalto, insieme con i 2 milioni e154.000 euro già stanziati dall'Enac.

    O.S.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    MOSTRA MERCATOLa Festa dei fiori è tornata a col-mare il centro storico fanese diprofumi e colori. L'edizione2014 è stata inaugurata ieri allapresenza delle autorità locali,degli operatori e delle loro asso-ciazioni. Fino a domani gli espo-sitori occuperanno l'area attrez-zata di largo porta Maggiore edei giardini Roma, a Fano nellazona del Pincio, che comprendeinoltre le vie Arco d'Augusto edelle Rimembranze. "L'appunta-mento con la Festa dei fiori - hadichiarato l'assessore Carla Cec-chetelli - rappresenta una tradi-zione per la nostra città. Gli ope-ratori commerciali hanno unavetrina per proporre i loro pro-

    dotti a tutti i visitatori. Mi inco-raggia il fatto che le presenze si-ano in continua crescita ormaida diverse edizioni a questa par-te". Gli spazi espositivi sono ri-servati a operatori tradizionali,come vivai