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LA CIRCOLARE SPIGOLOSACIRCOLARE DEL PARTITO DELLA ALTERNATIVA MONARCHICA

*Informazioni, appuntamenti, notizie e vita sociale dei monarchici

Circolare n. 56 Anno 2 del 14 agosto 2006Esce quando è pronta e non costa nulla

.Matteo Cornelius Sullivan

Monarchici banda di mafiosi

La recente richiesta di revoca della libertà di Vittorio Emanuele di Savoia, indicato dal P.M. Woodcock come “cupola di una organizzazione mafiosa”, non solo offende tutti i monarchici e i gentiluomini d’Italia ma evidenzia l’ottica distorta con la quale si possono vedere le cose. Io penso che per qualsiasi persona di animo gentile sia perfettamente naturale rendersi disponibili alle richieste di altre persone e questo senza che si pensi a secondi fini, quindi se Vittorio Emanuele fosse un mafioso, tutti coloro che sono animati da un animo gentile sarebbero dei mafiosi. Io mi sento profondamente offeso dal P.M. di Potenza perché se Vittorio Emanuele, così come qualsiasi persona Gentile mi chiedesse un favore io mi farei in quattro per accontentarlo. Si potrebbe sostenere che il P.M. Woodcock, a causa delle sue origini inglesi non comprenda bene cosa sia la cortesia, che deriva dalla società “cortese” coi suoi modi elaboratamene gentili e partorita da alcune Corti europee, perché in Inghilterra questo tipo di cultura non si sviluppò. Ma non è così perché la cultura di Woodcock non è neppure molto “inglese”: in Inghilterra la cultura si basa ancora sulla correttezza massima e, notoriamente, i poliziotti inglesi, fino a poco tempo fa, giravano armati di solo manganello per via di una sorta di intesa, con la delinquenza, a non usare armi da fuoco. Il Regno d’Inghilterra è il Paese, per dirne una, dove alcuni anni or sono un Giudice chiese a dei condannati di recarsi da soli in carcere col taxi e la loro parola di non scappare, bastò a tale fiducia. I metodi del P.M. che ha arrestato Vittorio Emanuele di Savoia sono l’utilizzato dello spionaggio telefonico, un arresto clamoroso, l’uso forzato di sedativi, nel quale si potrebbe intravedere il fine, pro interrogatorio, per condizionare gli arrestati a un soggezione psicologica ingigantita all’autorità del P.M.. A questo si aggiungano le gravissime violazioni della privacy e la rottura del segreto istruttorio e, in merito a questa seconda violazione, la risposta del P.M., alle domande dei giornalisti che domandavano chiarimenti, fu: “dalla mia Procura non esce niente”, mettendo così in evidenza la sua poca serietà, dato che la sua Procura è l’unico luogo da cui tali dati potevano uscire; Un magistrato serio avrebbe aperto un’inchiesta per individuare la falla nella sua struttura e questo fa pensare a ciò che è stato pubblicato dai quotidiani, ovvero che c’era un accordo tra procura e alcuni giornalisti. Woodcock sarà anche un Magistrato ma della cultura della correttezza che fanno degli inglesi un grande popolo pare non aver ereditato molto.

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.Davide Pozzi di S. Sofia

Se il mondo fosse un gambero

Ricordate la canzone “Se il mondo fosse un gambero, che a marcia indietro va…”? Era la nota colonna sonora di una commedia musicale di Garinei e Giovannini, beh, a volte mi viene il dubbio che il mondo sia proprio un gambero, per secoli la storia è andata in avanti, ora sembra che un misterioso regista stia riavvolgendo la pellicola. C’è stato un tempo in cui l’ Islam approdava in Occidente con la spada…711 D.C. i Mori passarono lo stretto di Gibilterra, poi valicarono i Pirenei finché alla fine di quel secolo Carlo Martello, Dio lo benedica, li sconfisse a Poiters. Senza Carlo Martello oggi l’Europa sarebbe islamica e non avremmo avuto né Dante, né il Rinascimento, né Raffaello, per citare solo alcuni esempi di figli evidenti di una Europa cristiana. Sono passati i secoli e l’ Islam riapproda in Occidente con il suo bagaglio di cultura medioevale, le donne velate, la circoncisione femminile…Ma Carlo Martello non c’è più ed in nome della tolleranza gli si lasciano aprire moschee quando in Pakistan un musulmano che si converte al cristianesimo può essere condannato a morte e quando in Arabia Saudita non è concesso aprire una chiesa nemmeno nel più sperduto dei villaggi! Non parliamo di certi centri culturali che sono luoghi dove Al Quaeda arruola i suoi legionari visionari e pazzi. E l’Italia? Per dirla col poeta…Noi fummo per secoli calpesti e derisi…poi arrivarono Cavour e Garibaldi e tre Guerre di Indipendenza, qualcuno dice quattro perché esiste una scuola di storici che considerano la prima Guerra Mondiale la nostra IV Guerra d’Indipendenza, e diventammo un popolo…uno d’armi, di lingua, di altari, di memoria, di sangue, di cor… Ahimé, c’è chi sogna autonomie talmente vaste, altro che federalismo, che finiremo per non poter lavorare o curarci in una regione diversa da quella di residenza…Torneremo all’Italia espressione geografica…Che desolazione, la vita è una commedia, per parafrasare Pirandello, e questo lo sapevamo, ma che fosse diventata una commedia musicale, no, non posso sopportarlo, anche se in particolare l’ Italia di oggi mi sembra più una commedia boccaccesca.

.geom.A.Sciortino

La Real Casa di Araucania e Patagonia.

Il 15 Agosto la Real Casa di Araucania e Patagonia celebra la propria festa nazionale. Ma di cosa si tratta? Araucania e Patagonia sono due regioni vastissime abitate dagli indiani araucani che il Cile si annettè nell'Ottocento. Gli indios non gradirono tale invasione delle proprie terre e si sollevarono in una lunga lotta di liberazione. Il problema era che non avevano un capo unitario, che conoscesse le tecniche di combattimento e il modo di pensare dei bianchi, così i capi tribù si riunirono ed elessero loro re, sul modello europeo, un avventuriero francese che viveva i n quelle terre e che amava la causa della loro libertà. Si trattava di Orelie Antoine I. La guerra, con alterne vicende, ebbe esito sfortunato per i nativi, l'esercito argentino entrò nei loro territori ed i carabineros arrestarono Orelie. Regnava in Francia Napoleone III che, forse, aveva nutrito simpatia per tale causa, se non altro perché avrebbe potuto permettere una penetrazione fra ncese in quelle terre e, su intervento del Console francese a Buenos Aires, Orelie fu liberato e portato in Francia ove morì anni dopo. Oggi il Pretendente è il nipote, S.A.R. il Principe Philippe I, nato nel 1926 e successo al padre, S.A.R. il Principe Achille, come capo del casato, nel 1951. Il 15 Agosto il Principe, il sacerdote cappellano degli ordini della Real Casa di Araucania ed i suoi dignitari si recheranno al cimitero di Tourtoirac per pregare sulle tombe della dinastia orelide. Il Principe non ha figli e, circa un mese fa è morta la Principessa consorte. Tale casato mantiene ancor oggi dei seguaci in Argentina, fra gli indiani araucani e mapuche ed ha una organizzazione di raccordo con sede negli Stati Uniti. Per chi volesse saperne di più consultare: http://www.geocities.com/tourtoirac/

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geom.A.Sciortino

Epiro del Nord 1914-1916.

La storia balcanica è assai complicata e, spesso, ben poco conosciuta in Italia: è il caso dell'Epiro del Nord, indipendente dal 1914 al 1916 e, ancor oggi, con un proprio Pretendente al Trono che, tra l'altro, vive in Italia. Mentre in Italia alcuni, male informati, hanno messo in dubbio l' autenticità di tale Casa Sovrana, all' estero essa è stata fatta oggetto di alcune interessanti pubblicazioni che ne hanno dimostrato l' autenticità con riferimento a documenti storici e a trattati internazionali fra stati. Nel 2003 il prof. Claude Chaussier, docente presso l' Università di Lille, ha pubblicato il testo Le Royaume d'Epire, son histoire et sa Monarchie au XXIe siècle. Il testo, ora esaurito, può essere reperito in copia anastatica richiedendolo all' illustre cattedratico presso la sua Università. Di tale Casa Sovrana si è occupato nel 2003 anche il Dottor Celler Tibor, ungherese, membro dell' Almanach de Bruxelles, la cui autorevolezza è paragonabile al Gotha. Ebbene, nella Sua opera Uralkodò csalàdok tròn nélkul, ha censito le Case Sovrane mondiali la cui autenticità è fuori discussione, fra di esse la Real Casa d'Epiro. Il testo, ahimè, è in lingua ungherese, comunque lo si può acquistare su INTERNET: digitando il titolo si viene infatti rimandati alla casa editrice. Chi volesse constatare i fatti può benissimo acquistare il volume e farsi tradurre le pagine relative alla Casa d'Epiro. O si può contattare il professore e richiedergli direttamente una traduzione in francese... Ma per andare meno lontano si può consultare presso l' Università degli studi di Messina, facoltà di Scienze politiche, la tesi di laurea L'Epiro diviso e la minoranza greca d' Albania, a.a.2002-2003. L'autrice, la dottoressa Olga Nassis, italiana, ma di padre epirota, si è laureata in Scienze politiche proprio con questa tesi in cui si dimostra in modo inequivocabile la serietà e l' autenticità della Casa d' Epiro. Chi potrebbe dubitare della serietà di documenti raccolti da una Università italiana sotto la supervisione del chiarissimo professor Saja, ordinario presso tale Ateneo? Meno recente, ma molto interessante da consultare, è poi il testo Southern Albania or Northern Epirus in European International affairs, 1912-1923, by Edith Pierpont Stickney, publicato negli USA nel dicembre 1926. Copia fotostatica può essere richiesta alla Stanford University, California. Le malelingue, poche comunque, che hanno messo in dubbio la serietà dello stato epirota e di una sua dinastia o addirittura ne hanno negato l'esistenza storica, sono state mosse dal fatto che la storia balcanica è poco conosciuta, alzi la mano chi sa che è esistito un Epiro indipendente nel XX secolo? Costoro, i maleinformati, hanno confuso l'Epiro indipendente del 1914-1916 con il despotato d' Epiro medievale, ossia hanno preso fischi per fiaschi, per usare una espressione colorita. Altre Case hanno avanzato in passato, talora riconosciute con sentenze della patria Magistratura, la Pretensione al despotato d'Epiro, ma si tratta di una realtà storico ed araldica medioevale che nulla ha a che fare con l' Epiro moderno che fu riconosciuto a livello internazionale col protocollo di Corfù che si può consultare nel volume 23° di Trattati e Convenzioni fra il Regno d' Italia e gli altri stati, edizioni Ministero Affari Esteri...e c'è qualcuno che pensa che il Ministero degli Affari Esteri non sia attendibile?

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Curiosità: monarchici nelle news di internet.

Ecco i risultati nelle news di due motori di ricerca: “Google” e “Libero”, nei quali abbiamo digitato, in data 13/08/2006, le sigle di alcune organizzazioni monarchiche e questo è il risultato: Libero news: “Partito della Alternativa Monarchica”: 10, “Guardie d’Onore” (si intenda Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon): 2,“Valori e Futuro”: 1, “Unione Monarchica Italiana”: 1 (un numero de La Circolare Spigolosa), “Movimento Monarchico Italiano”: 0, “Alleanza Monarchica”: 0; Google news: “Partito della Alternativa Monarchica”: 5, “Valori e Futuro”: 2, “Guardie d’Onore” (si intenda Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon): 0, “Unione Monarchica Italiana”: 0, “Movimento Monarchico Italiano”: 0, “Alleanza Monarchica”: 0

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.Giuseppe Samir Eid

Quale futuro per il Libano?.

L’obiettivo è di riprendere il suo posto di cerniera tra l’Europa e il Medio Oriente. È un faro di cultura e di libera circolazione di idee, un rifugio di intellettuali provenienti dai paesi limitrofi.Il Libano è più che un Paese, ha detto il papa Giovanni Paolo II, è un messaggio.Alcune condizioni, a mio avviso, sono necessarie per ritrovare pace, stabilità e rinascita della nazione libanese fondata su pluralismo e uguaglianza di diritti tra i cittadini.- Rinforzare nelle scuole l’identità nazionale libanese pur mantenendo l’appartenenza al mondo arabo, senza per questo cedere al fondamentalismo religioso.- i Paesi limitrofi debbono astenersi dall’interferire nei suoi affari interni e da qualsiasi azione sovversiva.. - Le Organizzazioni internazionali aiutino lo stato libanese a ricostruire il suo tessuto sociale, impoverito da decadi di guerre civili. - gli emigrati libanesi sparsi per il mondo, che potrebbero creare quelle sinergie capaci di dare un valore aggiunto alle iniziative locali.- Sviluppare un turismo non solo di svago ma anche culturale e di conoscenza tra i popoli.- Adozione a distanza per le migliaia di orfani di guerra.- Last but not least, chiedere attraverso il Consiglio di Sicurezza un rendiconto a coloro che si sono intromessi nella gestione del Libano direttamente o indirettamente, con la quantificazione del risarcimento dei danni di guerra.Liberato dal controllo siriano e dalle interferenze straniere, il Libano può riprendere lo sviluppo economico di tutta la regione ed il rilancio culturale del mondo arabo. Il pluralismo religioso e la vivacità culturale, darebbero vigore a questa regione di tanto antica civiltà, che potrebbe riprendere il ruolo di ponte fra Oriente e Occidente. Utopia? No, solo una speranza.

..Redazione di Liberali per l’Italia

Italiani fino alla morte.

Dedicato a chi ha vissuto il dolore, le distruzioni e le miserie del dopoguerra e nella ritrovata serenità degli anni '50, quelli della ricostruzione e riconciliazione degli italiani. Dedicato all' esaltazione della civiltà e della cultura italiane, al recupero dei valori nazionali vilipesi dal sovversivismo rosso, al superamento della lotta di classe esistente nel capitalismo liberale. La nostra storia di oggi affonda le radici non solo nei drammatici giorni del dopoguerra ma anche negli anni che seguirono l'unita' d'Italia. Monarchia e Repubblica, democrazia e dittatura, fanno parte della nostra storia e non possiamo estrarne i pezzi che più ci piacciono ma ci pesano sulle spalle nella loro interezza. E' da questa Storia che derivano le nostre scelte individuali che devono condurre all'assoluta necessità di recuperare il senso dei valori morali che sono patrimonio di tutti. Quando si comincia a rubare il limite fra pubblico e privato si assottiglia fino a scomparire. Quando incominciamo a giustificare con noi stessi è il principio della fine. Invece chi sbaglia deve pagare sempre e se agisce pubblicamente e se lo ha fatto per il partito che questi  ne ricompensi l'espulsione dalla vita pubblica con un ben remunerato posto privato. Questa non è ipocrisia ma difesa dei valori nei quali la gente, il popolo, deve poter credere. Queste dovrebbero essere le regole. Ecco perchè mentre ai giovani è lasciato il compito di lottare per le affermazioni politiche nella lotta quotidiana, mentre alla generazione che ha una memoria storica dovrebbe essere riservato quello di battagliare sui principi, di ricordare le verità storiche, di rilanciare la storia d'Italia dalla sua unità ad oggi. Dobbiamo prendere spunto dai fatti quotidiani ed aprire un dibattito sulle diversità , sulle filosofie economiche che stanno alla base di queste diversità, di fare chiarezza fra socialismo massimalista,

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comunismo, socialdemocrazia, liberalismo e ricerche di terze vie inesistenti. Dobbiamo sollevare il dibattito dalla mediocrità nella quale è caduto per la viltà di molti, per l'ipocrita ignoranza di chi asserisce che le ideologie sono morte, di chi bolla con idiozia che "la coerenza è degli imbecilli" per giustificare ogni incoerenza o meglio ogni opportunismo. L'onestà ha sempre fatto meno danni del suo contrario. Non crediamo ci sia più molto tempo, perchè il marcio del calcio dopo quello di Tangentopoli è il marcio di tutta la società non di un settore di essa. Eppure questa stessa società, che evidenzia un sacco di gente che ha perso ogni valore morale, ne annovera altrettanta e forse di più che quei valori ha conservato. E' a questa Italia che stiamo dando voce, che dobbiamo riportare ad essere punto di riferimento perchè solo su questa Italia che sa piangere ed esporre il Tricolore per i suoi morti, che lavora sapendo che prima dei diritti esistono i doveri e che sente ancora la soddisfazione di un lavoro ben fatto prima che ben pagato, che costituisce la base di una difficilissima ricostruzione. Dobbiamo combattere l'arroganza dei giovani che sta pericolosamente dilagando nel bullismo, dobbiamo ripulire le nostre città dagli idioti graffiti che sono solo espressione di maleducazione e di violazione delle proprietà altrui che nessuno ha il diritto di imbrattare, dobbiamo ridare forza agli insegnanti perchè abbiano il coraggio di farsi rispettare, dobbiamo ritornare a chiedere che i magistrati facciano il loro lavoro senza partecipazioni politiche che devono riguardare il loro privato e non essere conosciute nell'ambito di un operato che richiede una posizione di terziarietà violata dalla passione politica. Dobbiamo tornare a parlare l'italiano usando i termini appropriati ed invitando ciascuno a rispettare le idee dell'altro perchè senza rispetto non esiste libertà e senza libertà non esiste democrazia. Dobbiamo ritornare al rispetto del ciclo generazionale dove ognuno ha il suo posto ed è portatore di valori che si trasmettono nel tempo. Noi viviamo in una società di furbi e dobbiamo mettere un punto fermo e fare chiarezza sui principi. Ecco perchè siamo pronti a difendere l'italianità fino alla morte. (da: www.liberaliperlitalia.it )

.ATS

Giappone: erede in arrivo per la dinastia imperiale

. Tokyo - Incertezze e patemi sui destini imperiali del Sol Levante sembrano infine al tramonto: tra meno di un mese, la dinastia più antica del mondo dovrebbe dare al Giappone il primo erede maschio da quasi 40 anni. Il parto della principessa Kiko, consorte del figlio più giovane dell'imperatore Akihito, è stato preannunciato oggi dai medici di Corte per il 6 settembre. A conferma che il fiocco sarà azzurro, c'è l'abbandono di ogni progetto studiato dal governo negli ultimi anni per rivedere la legge di successione dinastica, che riserva solo ai maschi il diritto di sedersi sul trono del crisantemo. Nel contesto di una eventuale revisione era stata prospettata anche un'apertura della linea di successione alle donne, in particolare alla principessina Aiko, figlia del primogenito imperiale Naruhito e della principessa Masako. (da “Ticini@nline” 08/08/2006 www.tio.ch)

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.Michele Ciorra

Inquinamento Golfo,"ondata anomala" e cefali in anossia. Vecchio falso problema

E i novelli Caboto veleggiano verso le "sorgenti" del fiume caro a Dante. Tenendosi, prudentemente, accostati alla "rive droite".

Ma i problemi, e grossi, sono ben altri. Borgo Montello compreso..

Minturno: Il Primo Cittadino della Città che fu da Enea alla propria nutrice dedicata sbotta: " Il muggine agonizzante ed in putrefazione è Vostro. Riprendetevelo! Per il già, mal, fatto pagherete i danni materiali e morali e pur anco quello biologico. Ovverossia quello che neppure domineddio è in grado di quantificare." Per il nostro Sindaco, tuonante assiso sul tetto del cenotafio munaziano, i truci campani, felici e pure furbacchioni (chi mai dimenticherà il tentativo di renderci "inerti" con "non inerti " rifiuti da consegnarci, a suon di bigliettoni, nella "discarica rossa" in quel di Penitro con la benedizione della Rosa Russo Jervolino, dalla voce quequera, e compagnucci di ristorante a five stelle?) continuano a fotterci. Garigliano al 50%, Volturno, Regi Lagni etc.etc. sono i colpevoli. E non dimentichiamo le Isole Campane che pur da qualche pizzo pisceranno. Dubbio non v'è. Sporgerà denuncia e saranno bitorzolute oloturie per tutti (loro). Il Principe Mamurrano è più sottile, da vero Signore qual'è. Dimentico, per una estate, di allevamenti di cozze, orate e spigole offre tregua, non dichiarata, al collega ma...agisce contro ignoti. E poi, parola dei suoi Valvassini, il depuratore funziona alla perfezione. Certifica l'Acqua...iuolo che lo gestisce. Dalle parti della Città Eterna si esclamerebbe, senza mezzi termini: "qui ci si para le chiappe!" Il tenero, accerchiato ma non affatto fesso Dux Narnianus di Traetto, muto, incassa colpi (ha ben compreso che di "spichetto" stanno fottendo anche lui e i suoi assessori) manco fosse uno di quei sacchi che i pugili usano nei loro allenamenti. Incassa ma quasi alla fin della storia sbotta. Preannuncia, nell'intervista che ci rilascia, uppercut e diretti allo stomaco e poi sbotta: "fatevi i depuratori Vostri, altro che oloturie bitorzolute! E querelatemi se avete i bisanti!". Non utilizza l'inagettivabile Addetto Stampa, a quel che ne sappiamo, ma si affida direttamente alla stampa un dì amica e che ora lo tartassa a suon di "grida" e foto a colori e in bianco e nero scattate da valenti e sprezzanti del rischio corrispondenti che, a detta di un noto Provincial Quotidiano antiCusanesco, "hanno ripreso quel bruttissimo vizio che è la voglia di guardarsi attorno. Di raccontare cose che talvolta fanno male". In altre parole si son rimessi a fare giornalismo. Ed il lapsus è, evidentemente, freudiano in quanto dall'espressione si potrebbe anche evincere che prima facevano ben altro. E qua un'altra querela non ce la risparmia nessuno e neppure potrebbe opporsi ad essa con una mobilitazione il noto CCTA - di cui sollecitiamo comunque l'intervento preventivo - che pure ebbe a metterlo in quel posto alla "Triade da bateau rouge", lazial-campana, che con "inerti non inerti" voleva sodomizzarci. Così va il mondo e la sceneggiata continua, poiché i problemi che violentano questo (ancora) Eden Nostro sono altri. E fatti di inquinamento vero, sconvolgimenti idrogeologici da "Guinnes" e problemi, sempre, ambientali che ci esploderanno addosso fin da settembre sono non pochi. Alludiamo in particolare, e senza mezzi termini, a quello della raccolta e smaltimento degli RSU visto che, ormai è ufficiale, Borgo Montello chiuderà. (dalla “Newsletter Tele Free” del 08/08/2006 www.telefree.it )

.Emanuele Giordana

Nepal. Governo impegnato in consultazioni a tutto campo per salvare il processo di pace

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Kathmandu - Il primo ministro nepalese Girija Prasad Koirala è attualmente impegnato in una serie di consultazioni a tutto campo e ai più alti livelli, per evitare che i ribelli maoisti abbandonino i negoziati di pace e riprendano la lotta clandestina. Il ministro Ramesh Lekhak ha annunciato che "il

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primo ministro ha dato il via a una serie di intense consultazioni e vuole convincere ad ogni costo i ribelli maoisti a non abbandonare i negoziati". Koirala ha incontrato importanti esponenti politici e gli ambasciatori di India e Gran Bretagna, e sta cercando di fissare un incontro con i leader ribelli. Trattative a rischio - La mossa del Governo giunge all'indomani delle dichiarazioni di Baburam Bhattarai, numero due della guerriglia maoista, che aveva denunciato la crisi delle trattative di pace, definendole "bloccate a un punto delicato" e "prossime al collasso". Parlando alla comunità finanziaria di Kathmandu, Bhattarai aveva accusato Koirala di voler proteggere il deposto re Gyanendra, mantenendo per lui un ruolo nel futuro assetto politico del paese. Posizione inaccettabile per i maoisti, decisi a trasformare il Nepal in una repubblica. In aprile re Gyanendra aveva abbandonato il potere diretto, travolto dalle proteste della popolazione, che per settimane aveva manifestato in favore della democrazia. Ieri Bhattarai ha annunciato che se il governo non abbandonerà l'idea della monarchia i ribelli sono pronti a riprendere la lotta, sia clandestinamente che alla luce del sole attraverso la politica, al fine di cacciare il re e tutti suoi sostenitori. Sotto accusa anche il mancato rispetto di accordi precedenti: le parti avevano infatti stabilito che un nuovo governo ad interim - comprendente anche i maoisti - sarebbe dovuto nascere entro la metà di luglio, ma un simile esecutivo deve ancora vedere la luce. Il problema del disarmo - Molti osservatori sono però convinti che lo stallo nelle trattative sia da imputare al problema del disarmo dei maoisti e che i ribelli sollevino l'argomento della monarchia per distogliere l'attenzione del pubblico dal vero nodo della questione. Il governo vede nella riconsegna delle armi una condizione irrinunciabile in vista delle prossime elezioni. I ribelli, dal canto loro, si sono detti disposti a metterle in sicurezza in appositi campi, ma soltando sotto l'egida dell'Onu. Il ruolo dell'Onu - E' in scadenza, infine, l'ultimatum lanciato proprio dalle Nazioni Unite, che sette giorni fa avevano intimato ai contendenti di giungere ad un accordo entro la metà di questa settimana. Se le parti si presenteranno all'appuntamento a mani vuote, l'Onu si è riservato il diritto di intervenire direttamente come mediatore. (da: “Rainews24” www.rainews24.rai.it 08/08/2006)

.Ch. E.

Immagini d'ArabiaIl re elimina il divieto di fotografare in pubblico Arabia Saudita

.Una bella foto a Riad? Da oggi si può. L’Arabia Saudita non è più off limits per i maniaci della fotografia. Un decreto regio ha eliminato il divieto, per tutti i cittadini e i visitatori, di fare foto per la strada e in luoghi pubblici.Un’immagine rivoluzionata. Il governo saudita ha deciso che la restrizione finiva per essere eccessiva e penalizzava all’estero l’immagine del Paese, impedendo a tutti di ammirare le meraviglie dell’Arabia Saudita. Il principe Naif, ministro degli Interni saudita e presidente della Commissione Suprema per il turismo, ha specificato che questa libertà “non deve confliggere con nessun altro diritto, come quello di non farsi fotografare. Chi scatta quindi deve sempre chiedere il permesso. Ma da oggi sarà reso un ottimo servizio alla promozione dell’immagine dell’Arabia Saudita nel mondo e all’informazione, che avrà così l’opportunità di svolge meglio il proprio lavoro”. La misura infatti riguarda tutti i prodotti che hanno una relazione con il concetto d’immagine, quindi non solo fotografie ma anche riprese video.  “Questo è un passo importante nella direzione della consapevolezza delle persone di essere titolari di diritti. Fotografare e riprendere in pubblico diventerà naturale”, ha commentato Saleh Basalamah, docente dell'Umm Al-Qura University saudita, “l’immagine sta assumendo un ruolo sempre maggiore nel mondo e adesso anche i sauditi potranno promuovere o mostrare i vari aspetti del proprio paese”. Alcuni paletti. Il divieto resta in vigore però in tutti i luoghi privati e, in particolar modo, nelle vicinanze di tutte le residenze reali, per motivi di sicurezza. Il vincolo del consenso, citato dal ministro Naif, si riferisce in particolare alle donne. Fino a oggi infatti era impossibile trovare la foto di una donna su un quotidiano saudita. Veniva ritenuto immorale e sconveniente per la donna farsi fotografare. Adesso, se il soggetto dello scatto dà il suo consenso, è possibile. Questa possibilità di scelta ha fatto

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infuriare i religiosi più conservatori, che hanno bocciato la riforma ritenendola frettolosa e portatrice di dissolutezza morale. Per quieto vivere e per equilibrare le necessità turistiche del paese con l’influenza degli islamisti nella società, il decreto è stato vagliato da una Commissione di esperti, composta da due figure di primo piano delle seguenti istituzioni: Guardia Nazionale, ministero dell’Aviazione e della Difesa, ministero degli Interni, Suprema Commissione del turismo, i servizi segreti e il ministero della Cultura e dell’Informazione. Alla fine è arrivato il via libera e, adesso, sarà possibile perdersi per le strade dell’Arabia Saudita in cerca di uno scatto mozzafiato. Senza essere arrestati. (09/08/2006 da: “Peace report” www.peacereporter.net )

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Mo: Re Saudita ad Ankara; Libano, Iraq e Rapporti Economici

.Ankara - Il responsabile della politica estera dell'Arabia saudita, principe Saud al Faisal ed il ministro degli esteri turco, Abdullah Gul, nel corso di un loro incontro in occasione della visita in corso del re saudita Abdallah, hanno convenuto che la situazione in Libano ed in Iraq rischia di divenire inestricabile ed hanno chiesto un ritorno immediato alla pace. Lo hanno indicato fonti diplomatiche turche ad Ankara aggiungendo che ieri lo stesso re Abdallah, nel corso di una cena offerta in suo onore dal presidente turco Ahmet Necdet Sezer, ha denunciato 'l'aggressione israeliana alla quale è sottoposto il fratello Libano'. Oggi pomeriggio il sovrano saudita che è accompagnato da un seguito di 300 persone, tra cui molti uomini d'affari, si è spostato a Istanbul per incontri con imprenditori locali. La visita del re saudita ad Ankara ha soprattutto obbiettivi economici e commerciali. Ieri nel corso dell'incontro con il presidente turco Sezer sono stati firmati sei accordi di cooperazione (tra cui uno di cooperazione militare, uno sulla sanità, uno sul trasporto stradale ed uno per evitare la doppia imposizione fiscale ai rispettivi cittadini). La visita di re Abdallah si concludera' domani (10 agosto n.d.r.). (09/08/2006 da: “Le news di Articolo 21” www.articolo21.info)

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Lettera aperta del P.d.A.M..

Oggetto: Abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione - Onorevole Romano Prodi, il Partito della Alternativa Monarchica pone alla Sua attenzione un gravissimo problema che in Italia affligge l’idea di Democrazia alla base del principio stesso: l’articolo 139 della Costituzione e noi ne chiediamo l’abrogazione, auspicando una Sua corretta presa di posizione, cosa che il Suo predecessore, l’On. Silvio Berlusconi non fece, non rispondendo a una nostra analoga richiesta, nonostante il Decreto Legislativo 241 del 1990 sulla trasparenza amministrativa. L’art. 139 della Costituzione della Repubblica Italiana, che recita: “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”: 1 - è contrario ai princìpi sanciti dalla Costituzione Europea 2 - crea discriminazione di pensiero politico e ideologico 3 - è motivo di iniquità e rappresenta un subdolo “Muro di Berlino” ideologico tra i cittadini italiani 4 - è un abuso di potere insito nella Costituzione della Repubblica Italiana stessa verso chi è monarchico o non è repubblicano 5 - è contrario ai princìpi di democrazia. 6 - è contrario al princìpio di autodeterminazione dei popoli 7 - è un sopruso verso ogni basilare senso di Democrazia 8 - non è “politically correct”. - Il P.d.A.M. ritiene che il momento dell’abrogazione sia giunto e che Lei, che ha dichiarato la volontà di collaborazione con tutte le forze politiche, con la Sua esperienza al Parlamento Europeo comprenda bene la portata del risvolto negativo per il nostro Paese della presenza nella Costituzione di un tale articolo. In attesa di una Sua pronta risposta, Le porgiamo i più cordiali saluti. Matteo Cornelius Sullivan, Reggente del Partito della Alternativa Monarchica, Davide Pozzi di S.Sofia, Commissario P.d.A.M. per Pavia e Piacenza, Alfredo Mulè, Commissario P.d.A.M. per Torino - Raccomandata R.R.

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Comunicato stampa del P.d.A.M..

Oggetto: Ricorso Woodcock su Vittorio Emanuele - Allegati: testo Agenzia Reuters - In merito all’Agenzia Reuters che informa circa la decisione dl P.M. Woodcock che ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale del Riesame di rimettere in libertà il Principe Vittorio Emanuele, il Partito della Alternativa Monarchica comunica quanto segue: 1 - Il fatto che il P.M. Woodcock si sia rimangiato ciò che ha già firmato palesa la sua serietà. 2 - Nel momento in cui, a seguito dell'indulto, centinaia di criminali pericolosi per sè e per gli altri, lasciano il carcere creando sgomento nella opinione pubblica, questa decisione del P.M. lascia sconcertati, secondo il Signor Woodcok il Principe potrebbe scappare. Dove? E perchè? Non capisce il P.M. che S.A.R. non ha alcun interesse a "scappare" perchè non glielo permette il Suo ruolo di Capo della Real Casa? Che strano paese l'Italia che con un indulto ha condonato Vanna Marchi e figlia, abbuonato 3 anni di galera ad Erika ed Omar, a Bilancia, ad altri assassini manifesti, rimessi in circolo spacciatori, mafiosi e violentatori mentre un p.m. si accanisce per farsi pubblicità su S.A.R. Matteo Cornelius Sullivan, Reggente del Partito della Alternativa Monarchica, Davide Pozzi di S.Sofia, Commissario P.d.A.M. per Pavia e Piacenza, Alfredo Mulè, Commissario P.d.A.M. per Torino – Allegato: Vittorio Emanuele, pm ricorre contro remissione libertà - mercoledì, 9 agosto 2006 4.14 - BARI (Reuters) - Il pm di Potenza Henry John Woodcock ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale del Riesame di rimettere in libertà, il 20 luglio scorso, il principe Vittorio Emanuele di Savoia, arrestato il mese prima nell'ambito di un'inchiesta su una presunta associazione a delinquere che includeva slot machine illegali, appalti e giri di prostituzione. Lo riferisce una fonte giudiziaria. Arrestato in un blitz clamoroso il 16 giugno scorso, Vittorio Emanuele aveva ottenuto i domiciliari dal gip di Potenza dopo circa una settimana passata in carcere. Dopo circa un mese, il Riesame ha deciso di rimetterlo in libertà. Nelle cinque pagine del suo ricorso, Woodcock definisce "manifestamente illogica" e "un'evidente forzatura" la decisione del Riesame di revocare la misura cautelare nei confronti del principe. In particolare, il pm di Potenza ritiene fondato il pericolo di fuga e reiterazione di reato -- due degli elementi per i quali un giudice può disporre una misura cautelare in carcere nei confronti di un indagato -- da parte del principe Savoia, considerato "il leader indiscusso dell'associazione criminosa". "Contrariamente a quanto sostenuto dal Riesame - si legge nel ricorso - il gip non ha escluso l'esigenza cautelare". A Vittorio Emanuele e ad almeno altre 17 persone la procura di Potenza contesta, a vario titolo, il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e allo sfruttamento della prostituzione. All'arresto del principe seguì la pubblicazione sui giornali di numerose conversazioni telefoniche private tra gli indagati, innescando polemiche sulla diffusione sulla stampa delle intercettazioni.http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2006-08-09T141418Z_01_CIA944949_RTRIDST_0_OITTP-VITTORIO-EMANUELE-PM.XML

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Comunicato stampa del P.d.A.M..

Oggetto: Abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione - La Segreteria politica del Partito della Alternativa Monarchica, comunica che qualora quanto richiesto con lettera aperta del 10/08/2006 (a seguito) all’Onorevole Presidente del Consiglio Romano Prodi non abbia un riscontro positivo rapido con la conseguente abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione, ci troveremo obbligati ad agire in sede giuridica e delle Organizzazioni in difesa dei diritti, sia a livello nazionale che europeo e internazionale, affinché il Parlamento si trovi nella posizione di dover agire in tal senso su mandato di dette Organizzazioni e strutture giuridiche.Lettera aperta a Romano Prodi: Oggetto: Abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione - Onorevole Romano Prodi, il Partito della Alternativa Monarchica pone alla Sua attenzione un gravissimo problema che in Italia affligge l’idea di Democrazia alla base del principio stesso:

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l’articolo 139 della Costituzione e noi ne chiediamo l’abrogazione, auspicando una Sua corretta presa di posizione, cosa che il Suo predecessore, l’On. Silvio Berlusconi non fece, non rispondendo a una nostra analoga richiesta, nonostante il Decreto Legislativo 241 del 1990 sulla trasparenza amministrativa. L’art. 139 della Costituzione della Repubblica Italiana, che recita: “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”: 1 - è contrario ai princìpi sanciti dalla Costituzione Europea 2 - crea discriminazione di pensiero politico e ideologico 3 - è motivo di iniquità e rappresenta un subdolo “Muro di Berlino” ideologico tra i cittadini italiani 4 - è un abuso di potere insito nella Costituzione della Repubblica Italiana stessa verso chi è monarchico o non è repubblicano 5 - è contrario ai princìpi di democrazia. 6 - è contrario al princìpio di autodeterminazione dei popoli 7 - è un sopruso verso ogni basilare senso di Democrazia 8 - non è “politically correct”. - Il P.d.A.M. ritiene che il momento dell’abrogazione sia giunto e che Lei, che ha dichiarato la volontà di collaborazione con tutte le forze politiche, con la Sua esperienza al Parlamento Europeo comprenda bene la portata del risvolto negativo per il nostro Paese della presenza nella Costituzione di un tale articolo. In attesa di una Sua pronta risposta, Le porgiamo i più cordiali saluti. Matteo Cornelius Sullivan, Reggente del Partito della Alternativa Monarchica, Davide Pozzi di S.Sofia, Commissario P.d.A.M. per Pavia e Piacenza, Alfredo Mulè, Commissario P.d.A.M. per Torino.

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Lettera aperta a S.A.R. il principe di Napoli Vittorio Emanuele IV e a tutti i monarchici

.Altezza Reale! Nel mio passato mi sono sempre dichiarato fedele a V.A. e al Suo erede principe Emanuele Filiberto, ma dal primo giorno della sciagura estiva che ha fatto sì che scoprisse i veri volti delle persone leali alla Vostra Casa, ho apertamente e con insistenza sostenuto Vostra Altezza e il Suo Casato, prendendo posizioni contro il duca d'Aosta e “repubblichini”. Questo è il mio pensiero. Nessun Vero Nobile avrebbe infierito contro il figlio del re, la colpevolezza del quale non è dichiarata. Il comportamento del duca D'Aosta e della Sua illustre sorella sono stati indegni e inaccettabile da punto di vista sia nobiliario che umano. Con Vostra Altezza mi sono sempre espresso apertamente verso certe vicende storiche, le quali non condivido, come pure mi sono espresso contrario del giuramento delle Vostre Altezze Reali alla repubblica che fu una truffa e disgrazia sia per la Vostra Casa che per l'Italia. Ho sempre notato il modo di Sua Altezza di esprimere e usare in senso umoristico nel parlare, ma dietro le sbarre il Vostro senso d'umore fu considerato un reato e confessione: che tristezza! Che tristezza pensare che la repubblica costituita sul referendum truffato manda in esilio Sua Maestà Re Umberto II, dopo 60 anni dietro giuramento di fedeltà alla repubblica essa concede i passaporti ai suoi Eredi e tenta di denigrare loro e arresta il Capo di Nome ed Arme di Casa Savoia nel momento storicamente abbastanza intenso per essa (referendum passato!). Sarà una coincidenza o un'altra congiura? Invito tutti i monarchici a leggere l'intervista del principe Vittorio Emanuele IV, data al settimanale “Chi” (16.08.2006). E rinnovo l'invito a tutti i monarchici a fare cerchio di fedeltà per sostenere S.A.R. principe di Napoli Vittorio Emanuele IV e figlio Emanuele Filiberto. Nel grido: Viva il nostro Re Vittorio Emanuele IV e il suo discendente! Abbasso il duca d'Aosta! Principe Paolo Francesco Barbaccia degli Hohenstaufen di Svevia, Poggibonsi, lì 13.08.06

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Lettera aperta al Senatore Cossiga.

Lei sa con quanto sangue sia stata scritta la storia delle truppe alpine dalla sua costituzione fino a ieri con i Caduti di Kabul. Ho criticato il riconoscimento storico che questo governo ha voluto dare alla storia del comunismo italiano eleggendone i rappresentanti presenti e passati alla terza e prima carica dello stato. Ho pianto per quei giovani di Nassiriya e Kabul che raggiungevano tutti coloro

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che dall’unita’ d’Italia hanno fatto il loro dovere chiamati dal legittimo governo senza distinzioni di monarchia o repubblica, dittatura o democrazia. Ci hanno trasmesso i valori della Patria, hanno dimostrato con l’esempio il significato di Onore, Lealta’, Dovere, Sacrificio. Come ha potuto dimenticare le mani poste su quelle bare il Presidente emerito Ciampi votando un consenso alle parole pronunciate da Presidente del Consiglio Prodi? Giorgio Kauffmann 27/05/2006 (www.liberaliperlitalia.it )

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Comunicato stampa della Parrocchia S.Gualtero di Lodi.

Seguendo una bella tradizione, lunedì 14 agosto, Vigilia della Madonna Assunta, la parrocchia di San Gualtero di Lodi organizza un Incontro di preghiera per la Pace con il seguente programma: ore20,30 : ritrovo in piazza don Luigi Savarè : accoglienza e accensione delle fiaccole. Di qui partirà il corteo orante per le : vie: Perugia- Torino – Genova . p.Martinetta fino a giungere all’orto degli ulivi della pace, di fronte alla Madonna del Sorriso, breve riflessione e preghiere secondo le diverse tradizione religiose. Sono stati invitati e desiderati anche i residenti, appartenenti ad altre religioni. Angelisa Cisari, addetta stampa [email protected]

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Lettera del Principe di Chauvigny al Reggente P.d.A.M..

Villa Ortensia, il 9 agosto 2006 Ill.mo Reggente del P.d.A.M. - Matteo Cornelius Sullivan - Preferiamo   intervenire  personalmente  e  non  attraverso la  Nostra  Cancelleria,  al  fine di esprimere  riconoscenza  e  plauso,  per  la  tenacia  con  cui  Lei  e il  Suo Partito continuate a combattere, in una lotta impari, a favore della Istituzione Monarchica. Abbiamo  purtroppo  la certezza, visto il destinatario del Vs. Comunicato, del quale conosciamo a  fondo  l'indole subdola, maturata nel sottobobosco politico di tutte le repubbliche, di assistere ad una rievocazione del celebre romanzo di Cervantes:  il Don Chisciotte della Mancia. Comunque,  poiché  Noi Lo abbiamo   sempre  ritenuto  degno  di  amore,   stima  e rispetto, come si conviene a un Cavaliere "senza macchia  e senza paura ",  saremo  vicini  a questa e a tutte le iniziative  che  vorrete intraprendere in  futuro,  affinché  gli Ideali  della  Monarchia  e della Nobiltà  ritrovino  l'antico vigore  e  la  voce  necessaria,  per giungere fin nell'anima del  popolo Italiano, scavalcando i Suoi  più che discutibili rappresentanti. Attendiamo pazientemente il giorno in cui " i mercanti verranno scacciati dal tempio." Con sincera gratitudine, Massimilano Molini di Valibona

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Risposta.

Oggetto: – art. 139 - Gentilissimo Principe Massimilano Molini di Valibona, La ringrazio anche a nome del Partito della Alternativa Monarchica per la Sua gentile lettera, leggendola la prima cosa che mi è venuta in mente sono le parole del celebre romanzo di Cervantes da lei citato: “di armi io mi vesto, il mio riposo è la lotta, ho per sonno la fatica”, perché è questo lo spirito che anima me e il P.d.A.M. e questo è lo spirito che deve animare anche i monarchici che credono veramente nella Causa monarchica. Siamo quindi sinceramente fieri di poterla considerare vicino a noi nelle future imprese perché chi vede lo spirito più puro della cavalleria nelle nostre azioni, ha capito perfettamente i nostri intenti. I più cordiali saluti, Matteo Cornelius Sullivan

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C.P. 65.

Riceviamo “Il processo all’Ordine dei Templari” di Alberto Lapidari, Edizioni Zolfanelli, €10.00 e “Italia Reale” di luglio, con un’intervista sull’Europa di Patrice Gaustaud a Pierre Hillard.

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C.C.P. comunicazione importante.

A causa dell’errore di digitazione di un impiegato delle Poste, chiediamo a tutti coloro che hanno versato importi sul nostro c.c.p. di comunicarcelo, indicando la cifra, la causale e la data.

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C.P. 65.

Riceviamo “Il processo all’Ordine dei Templari” di Alberto Lapidari, Edizioni Zolfanelli, €10.00 e “Italia Reale” di luglio, con un’intervista sull’Europa di Patrice Gaustaud a Pierre Hillard.

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Rassegna stampa.

Il comunicato stampa “Ricorso Woodcock su Vittorio Emanuele” è stato pubblicato da “Caserta news” www.casertanews.it Il comunicato stampa “Ricorso Woodcock su Vittorio Emanuele” è stato pubblicato da “Caserta24 ore” col titolo “Alternativa Monarchica: a proposito del ricorso Woodcock su Vittorio Emanuele” www.caserta24ore.it , Il comunicato stampa “Bottega storica” è stato pubblicato nel set di frame di “Il popolo” www.ilpopolo.info , Il comunicato stampa “Il modello ‘Bottega storica’ del Comune di Bologna” è stato pubblicato nel set di frame di “Il popolo” www.ilpopolo.info , il comunicato stampa “Abrogazione dell’articolo 139 della costituzione” è stato pubblicato da “Caserta news” www.casertanews.it

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Flash.

Alessandro Comoretto, nato a Breitenbach (CH) il 17/11/1968, vive a Sana’a (Yemen), è incarcerato dal 7 agosto 2006 in un prigione di polizia per immigranti, senza una ragione specifica ed è detenuto nelle peggiori condizioni umane.

.Mr. Comoretto Alessandro, born in Breitenbach (CH) on the 17th Nov. 1968 living in Sana'a (Yemen) that is being detained since the 7th August 2006 in some police imigration jails without any specif reason and he is kept in the worst human lind conditions.

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.Il settimanale “Chi” presenta una “intervista clamorosa” a “Vittorio Emanuele: la mia verità, le donne, la corruzione, i magistrati, il carcere… per la prima volta il Principe dice la sua. Su tutto”. “Chi” n. 32 del 16/08/2006, da leggere!

.La Reggia di Caserta sarà aperta in tutta la settimana di ferragosto, compreso martedì 15, giorno di chiusura settimanale. Sono previste altresì le visite by night al Parco Reale con i 'Percorsi di Luce' che saranno proposti tutte le sere, dalle 20,30 alle 24.00, da venerdì 11 fino a domenica 20 agosto. Ecco gli orari di visita del complesso: appartamenti storici 8.30-19.30 - Parco 8.30-19 - Percorsi di Luce nel Parco della Reggia 20.30-24 (12/08/06da: “Caserta news” www.casertanews.it)

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Per chi desideri leggere “La Voce Cattolica”: www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm.

Costa Smeralda - La sera dell’8 agosto è andato in scena al «Billionaire» il party del gioielliere Fawaz Gruosi con trecento invitati: tra questi Carlo e Camilla di Borbone, le figlie di Rod Stewart, Kimberley e Ruby (modelle e testimonial della Maison De Grisogono), Simona Ventura, Mara Venier, Alba Parietti, Mike Tyson, Marta Marzotto, Massimo Gatti.

.Ratificato dal parlamento cambogiano all’unanimità l’iter legislativo che consente la nascita di un tribunale ad hoc dell’Onu per giudicare gli anni del terrore di Pol Pot tra il 1975 e il 1979 che portarono al genocidio di oltre un milione di cambogiani. La storia di questo tribunale, che avrà sede a Phnom Penh, è lunga e ancora in salita. La battaglia per istituirlo è durata sei anni e solo nel marzo scorso, dopo che più volte tutto rischiava di saltare, il parlamento si era espresso su una bozza concordata tra Phnom Penh e il Palazzo di Vetro. La maggiore difficoltà risiedeva nella composizione del tribunale, nel quale l’Onu voleva sedessero anche magistrati internazionali (e non solo cambogiani) per garantire obiettività di giudizio. L’accordo è stato raggiunto: dei cinque giudici del collegio giudicante, tre saranno cambogiani e le decisioni verranno prese a maggioranza. Il tribunale parte zoppo perché occorrono 50 milioni di dollari e per ora ce ne sono solo due, garantiti dall’Australia. (estratto da: http://www.lettera22.it/showart.php?id=1905&rubrica=70 )

.Bangkok, misteriosa morte in carcere per il figlio di Ira Fürstenberg Arrestato in Thailandia per aver falsificato un visto, incarcerato per una settimana e poi deceduto in circostanze ancora misteriose: è questo il destino del cinquantenne principe Christoff Hohenlohe, figlio di Ira Fürstenberg, morto nella notte tra domenica e lunedì in un ospedale di Bangkok. - Christoff, Kiko per gli amici più intimi, era arrivato nel paese asiatico verso la metà di luglio, con l'intenzione di frequentare un centro benessere per dimagrire. Dopo alcuni giorni, Kiko ha deciso di partire per le Hawaii e da lì è iniziata una catena di errori, sfortune e circostanze misteriose che ha condotto Christoff verso la morte. Kiko, difatti, era stato costretto a rimandare la partenza di tre giorni (il 29 luglio), perchè il volo per la sua meta era pieno. A questo punto, è intervenuto un problema: il visto d'ingresso scaduto. Il principe, per evitare ritardi e lungaggini burocratiche, lo ha falsificato, sperando di ingannare la polizia di frontiera che, però, si è accorta della manipolazione. Una leggerezza che è costata cara: Christoff è stato fermato e interrogato, poi chiuso in carcere per una settimana. Invano ha cercato di spiegare che non voleva commettere alcun reato, ma solo lasciare la Thailandia al più presto. La famiglia non ha avuto sue notizie per alcuni giorni; venerdì scorso (4 agosto), dopo aver mobilitato l'ambasciata italiana, la madre Ira è riuscita a ottenere un colloquio in prigione col figlio. Poi la morte, nella notte tra domenica e lunedì, che è ancora un enigma: forse un malore, o un episodio di violenza in carcere. La famiglia, ora, attende di scoprire la verità su quanto avvenuto. (da: “Il sole 24 ORE” www.ilsole24ore.com 09/08/2006)

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Links:.

www.epiro.too.itwww.giubizza.tk

www.monarchia.orgwww.priorato-osf-to.it

www.liberaliperlitalia.it www.vittoriomarinelli.it http://achillelauro.vola.li

www.dinastiabarbaccia.comwww.Monarchie-aktuell.de.tt

www.guidecampania.com/dellaragionehttp://au.groups.yahoo.com/group/monarchistalliance.

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.Come scrivere su “La Circolare Spigolosa”:Contattateci via e-mail o telefonicamente, 339 601 7911, poi inviateci il vostro materiale scritto via internet [email protected] . Gli scritti, che devono essere firmati, saranno donati al nostro Partito a titolo completamente gratuito e inviati tramite la nostra circolare se ritenuti validi. Non dovranno superare due cartelle di testo e un massimo di una fotografia. Pubblicheremo tutto il materiale che sia originale dell’Autore che ce lo invia, che sia ben scritto, comprensibile e compatibile con i fini della nostra circolare; Si pubblicano anche testi in altre lingue, preferibilmente accompagnati da traduzione in italiano che verrà accompagnata nella pubblicazione. Non verrà pubblicato nulla che contenga virus, che sia contrario all’idea e ai princìpi della Monarchia, che sia contrario ai sani principi della Cristianità, della morale, della Tradizione e al rispetto per l’Umanità, che sia in forte contrasto col programma del P.d.A.M., che sia altamente volgare o che dichiari il falso. La responsabilità ai fini legali rimane degli autori. Ricordatevi che questa è una circolare, non un giornale; il materiale in ogni caso non verrà restituito. Scrivere sulla nostra circolare non implica l’adesione al Partito della Alternativa Monarchica

Invio di notizie tramite internet:per l’invio di notizie tramite e-mail: deve essere inviato chiaramente leggibile l’indirizzo del mittente e deve contenere un numero telefonico per poter verificare l’autenticità dell’informazione, la cui responsabilità rimane a carico del mittente. I testi devono essere scritti in word.

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CONTRIBUTI SUL CONTO CORRENTE POSTALE: (momentaneamente sospesi)

La Circolare Spigolosa è curata da:Matteo Cornelius Sullivan, S.A.S. Davide Pozzi di Santa Sofia, Daniele Maria Maggioni, geom. A.Sciortino, Egidio Carminati, Andrea Rosa, Harold Schmautz, Achille della Ragione, Gilberto Smaniotto, Alfredo Mulè