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| 002 | MAGGIO 09 16 PER ENTRARE ANDIAMO FINO IN MESSICO, DOVE UN FOTOGRAFO ITALIANO HA PROVATO A RACCONTARE, SENZA IPOCRISIE, LE VITTIME DELLA SOCIETà MACHISTA. Polifemo è un’associazione di fotografi professionisti con base a Milano, che si propone di diffondere la cultura dell’immagine e della comunicazione visiva. I l progetto En el Baño de los “Hombres” (Nel bagno degli “uomini”) è nato da una suggestione arrivatami leggendo la stampa locale messicana. “In terra di ma- chos, uomini rudi come sono in generale gli uomini di questo Paese, su una denuncia di omicidio omofobico a discapito di omoses- suali o travestiti, vengono in realtà commes- si, nella sola Città del Messico, cinque atti di violenza sessuale non denunciati”, scriveva il quotidiano La Jornada. Anche se la capitale messicana è conside- rata una città cosmopolita, aperta e tolleran- te nei confronti delle diversità culturali, si è ancora molto lontani dall’accettare il “terzo sesso”. Ho voluto quindi partecipare ad alcu- ne feste di travestiti per iniziare a prendere i primi contatti e a farmi un’idea di quello che doveva essere il mio progetto fotografico. La soluzione è nata in loco, in pochi mi- nuti, semplicemente guardando i loro volti. Ho subito intuito che il lavoro doveva essere ritrattistico, per sottolineare meglio la per- sonalità di questi uomini e il loro differente modo di esprimere il senso di libertà provato in una notte da protagonisti. Gli eventi a cui ho preso parte compren- devano la cena e il concorso per eleggere la “più bella!”. Una sera ho deciso di passare l’intera festa nel bagno delle signore, imma- ginandomi che, sentendosi donne, i travesti- ti avrebbero evitato il bagno degli uomini. Così è stato: dopo la cena, si sono presen- tati nel bagno delle signore per sistemarsi il trucco, e lì ho iniziato a scattare le foto chie- dendo sempre il permesso e spiegando quel- lo che avevo in mente. Il bagno delle donne quindi, si è trasformato per una sera nel “ba- gno degli uomini vestiti da donna”. Anche se il lavoro può apparire “orribil- mente” divertente, non si può prescindere da un dato di fatto piuttosto triste: obbligati dalla societa “machista” messicana, alcuni di questi bizzarri personaggi hanno dovuto raggiungere forzatamente il ruolo di padri di famiglia. | FOTOGRAFIE E TESTO | NICOLA “OKIN” FRIOLI | A CURA DI | POLIFEMO | www.polifemo.org nel bagno degli “uomini” fotoreportage urbano

nel bagno degli "uomini"

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fotografie di Nicola Okin Frioli | Terre di mezzo 002 | fotoreportage urbano | a cura di Polifemo

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| 002 | maggio 0916

Per eNtrare aNdiamo FiNo iN meSSiCo, doVe UN FotograFo italiaNo Ha ProVato a raCCoNtare, SeNza iPoCriSie, le Vittime della SoCietà maCHiSta.

≈ Polifemo è un’associazione di fotografi professionisti con base a milano, che si propone di diffondere la cultura dell’immagine e della comunicazione visiva.

i l progetto En el Baño de los “Hombres” (Nel bagno degli “uomini”) è nato da una suggestione arrivatami leggendo la

stampa locale messicana. “In terra di ma-chos, uomini rudi come sono in generale gli uomini di questo Paese, su una denuncia di omicidio omofobico a discapito di omoses-suali o travestiti, vengono in realtà commes-si, nella sola Città del Messico, cinque atti di violenza sessuale non denunciati”, scriveva il quotidiano La Jornada.

Anche se la capitale messicana è conside-rata una città cosmopolita, aperta e tolleran-te nei confronti delle diversità culturali, si è ancora molto lontani dall’accettare il “terzo sesso”. Ho voluto quindi partecipare ad alcu-ne feste di travestiti per iniziare a prendere i primi contatti e a farmi un’idea di quello che doveva essere il mio progetto fotografico.

La soluzione è nata in loco, in pochi mi-nuti, semplicemente guardando i loro volti. Ho subito intuito che il lavoro doveva essere ritrattistico, per sottolineare meglio la per-

sonalità di questi uomini e il loro differente modo di esprimere il senso di libertà provato in una notte da protagonisti.

Gli eventi a cui ho preso parte compren-devano la cena e il concorso per eleggere la “più bella!”. Una sera ho deciso di passare l’intera festa nel bagno delle signore, imma-ginandomi che, sentendosi donne, i travesti-ti avrebbero evitato il bagno degli uomini.

Così è stato: dopo la cena, si sono presen-tati nel bagno delle signore per sistemarsi il trucco, e lì ho iniziato a scattare le foto chie-dendo sempre il permesso e spiegando quel-lo che avevo in mente. Il bagno delle donne quindi, si è trasformato per una sera nel “ba-gno degli uomini vestiti da donna”.

Anche se il lavoro può apparire “orribil-mente” divertente, non si può prescindere da un dato di fatto piuttosto triste: obbligati dalla societa “machista” messicana, alcuni di questi bizzarri personaggi hanno dovuto raggiungere forzatamente il ruolo di padri di famiglia.

| FotograFie e teSto | nicola “okin” frioli

| a CUra di | PolifeMo | www.polifemo.org

nel bagnodegli “uomini”

fotoreportage urbano

| 002 | maggio 09 17

| 002 | maggio 0918

nicola “okin” frioliÈ nato a Rimini 31 anni fa. Dopo gli studi in arti visuali, si innamora del fotogiornalismo. Inizia così, a 21 anni, i suoi viaggi per il mondo in compagnia della fedele macchina fotografica. Partecipa, con una borsa di studio, ai corsi dell’Università dell’Immagine di Milano, la scuola fondata dal fotografo Fabrizio Ferri.Oggi vive a Città del Messico e lavora come freelance e per l’agenzia Anzenberger di Vienna. Ha pubblicato fotoreportage su riviste italiane e estere. Tra le altre, Gulliver, Vanity Fair, Internazionale, The Guardian e The New Yorker. Il suo sito è www.okinreport.net.

La scelta dei personaggi fotografati è stata forzata: ho cercato i volti più grotteschi, quelli in cui meglio si notava che sotto trucco e parrucche, c’era un corpo maschile.

jorge luis alberto| fotorePortaGe UrBano

| 002 | maggio 09 19

O fai il padre di famiglia o, illuso, aspetti il giorno in cui si presenterà il principe azzurro.

“lorena” sergio