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Time: 11/04/16 23:16 IL_MATTINO - NAZIONALE - 26 - 12/04/16 ---- 26 Napoli Primo piano Martedì 12 aprile 2016 Il Mattino Strutture di indiscusso livello scientifico: da qui parte la sfida contro la migrazione sanitaria La visita Fulvio Scarlata Riparto dei fondi nazionali, posti let- to e sanità privata: Vincenzo De Luca pone tre temi caldi, insieme allo sblocco del turn over, al ministro Beatrice Lorenzin arrivata per inau- gurare il centro di Chirurgia Roboti- ca Multidisciplinare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, al Policli- nico. Tuttavia, eccetto la rettifica del taglio di 800 posti letti alla Campa- nia, non ottiene nessun impegno concreto. Se non una generica «vici- nanza» espressa dal ministro della Salute alle Regioni impegnate nel piano di rientro. Si arriva anche al si- parietto tra i due: «Voglio che la Cam- pania esca dal commissariamento in due anni» l’auspicio di Lorenzi. De Luca, seduto accanto a lei nell’au- la del Policlinico, scuote la testa, ge- sticola e poi con la mano fa cenno che ne basta uno. Il ministro se ne accorge tra le risate dei presenti: «No, uno no - gli dice - non ce la fai. Ma chi sei, Mandrake?». «L’incontro? È andato bene»: Vin- cenzo De Luca sfugge alle domande dopo il faccia a faccia di un’ora con Beatrice Lorenzin. Al termine della visita tra l’istituto Pascale e il Secon- do Policlino, dopo il confronto pub- blico, il Presidente della Regione e il ministro della Salute hanno avuto un confronto diretto sulla sanità in Campania. Che le posizioni non sia- no coincidenti appare già chiaro da- gli interventi tenuti nella sala di for- mazione degli studenti. «Governo e Regione concordano sul rinnova- mento radicale dell’assistenza sani- taria campana - attacca Vincenzo De Luca - Io voglio che la nostra sani- tà torni a essere la prima in Italia per professionalità, ricerca e assistenza. E possiamo arrivarci, ma ci manca l’organizzazione e la capacità di fare sistema». Il Governatore affronta i punti di frizione: «Io sono un pacifico guerrie- ro - spiega - però faremo una batta- glia a fondo sul riparto del fondo sani- tario nazionale. Lo dico ai miei colle- ghi presidenti di Regione: non accet- to più rinvii né manfrine su quella che è una grande truffa sulla pelle della Campania da 150 milioni l’an- no». De Luca come i criteri per il ri- parto siano l’anzianità anagrafica e la deprivazione sociale «ma se il red- dito pro capite in Campania è la me- tà di quello di Milano come si è possi- bile che non pesi nel riparto dei fon- di». L’altra questione è quella della mobilità passiva: i malati che vanno in altre Regioni a curarsi costano 300 milioni l’anno. «Ma c’è un sistema che vuole rendere eterno questo gap - denuncia De Luca - calcolando i po- sti letto sulla base di questa mobilità passiva». Sui posti letto, dopo il tenta- tivo di cancellare 800 posti letto alla Campania, con un errore del Mini- stero corretto dalla stessa Lorenzin, il Presidente della Regione non tran- sige: «Voglio avere gli stessi posti let- to del Lazio - dice - al di là dei tecnici- smi, quello che importa è il numero finale». Infine la sanità privata: «Se si usa- no i criteri delle Regioni più virtuose per la sanità privata - spiega - dobbia- mo tagliare tremila posti di lavoro: creiamo una drammatizzazione che impedirà il cambiamento. Siamo ri- gorosi sugli obiettivi ma chiediamo flessibilità. Poi dobbiamo avere tutte le carte a posto per essere credibili. Non possiamo tollerare i 600 mutila- ti l’anno per piede diabetico: è un bi- lancio da Paese di guerra. E non tolle- riamo al Cardarelli le barelle nei cor- ridoi con le sacche di urina per terra: questa vergogna dell’Italia sarà can- cellata». Ultima questione, quella della Federico II: «Scontiamo un al- tro paradosso - chiude tra gli applau- si - alla Federico II siamo passati da oltre 3500 a 1580 dipendenti, di fatto dimezzati. Non possiamo pagare il blocco nelle assunzioni di personale che non permette più neanche di ga- rantire i livelli assistenziali di assi- stenza. Ovviamente, in cambio chie- deremo alle strutture universitarie di partecipare pienamente alla rete di emergenza». Le risposte di Beatrice Lorenzin sono di carattere generale. Tuttavia, qualcosa, la ministra la dice: «Tu sei un guerriero pacifico? E io sono una pacifica guerriera - spiega rivolgen- dosi al Governatore - C’è una grande passione di De Luca per un’azione di rinnovamento, ma c’è bisogno di grandi investimenti in prevenzione e reti, perché se questo sistema fun- ziona nelle Marche, può funzionare anche in Campania. La carenza del personale sia davvero un’urgenza che rischia di diventare una emer- genza: per questo, il prossimo anno i fondi saranno vincolati al fabbiso- gno di operatori sanitari, dopo aver messo al centro la questione dei livel- li essenziali di assistenza. A noi inte- ressa la salute del cittadino, e se gli ospedali non sono in grado di garan- tire questo, noi li commissariere- mo». Il ministro però è chiaro: «Nel Centrosud c’è un ritardo nella pro- grammazione e questo vanifica tut- to il resto. In Campania ci sono stati anni di grandi sforzi per raggiungere l’equilibrio finanziario. Ora bisogna costruire l’assistenza. Io sono vicina alle Regioni che stanno lavorando nel piano di rientro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Istituto tumori Pascale. Prima tappa: il reparto di radioterapia, dove le carenze dipersonalenonconsentonodiutilizza- re a tempo pieno le apparecchiature di ultima generazione, anche se «ci sono giovani inquadrati con la partita Iva che guadagnano 1300 euro al mese», avvisa il primario Paolo Muto. IlviaggiodelministroBeatriceLoren- zininiziadaqui,neirepartichesisvuota- no nel pomeriggio, mentre gli ammalati campani colpiti dal cancro sono costret- ti a emigrare fuori regione alla ricerca di cure. Poi il «tour» continua nel centro melanoma, guidato dal primario Nicola Mozzillo con il dirigente medico Paolo Ascierto: «Un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale», sorride Loren- zin. Ma, nel day hospital, per sottoporsi alla chemioterapia, i pazienti aspettano ore solo per essere chiamati allo sportel- lo dell’accettazione. A mostrare disagi e orgoglio è il commissario straordinario del Pascale, Sergio Lodato, con il sub- commissario Gerardo Botti, il direttore scientificoGennaro Ciliberto,ildirettore amministrativo Germano Perito, e Ga- briellaFabbrocini,componentedelCon- siglio superiore di sanità, e con tanti pri- mari dell’istituto. Mentre, una volta fuo- ri, un ammalato si lamenta: per i ticket sui farmaci che è costretto a pagare per curarsi. Seconda tappa: l’aula magna di Bio- tecnologie al Secondo Policlinico, intro- duce la professoressa Fabbrocini, con i saluti del rettore Gaetano Manfredi. Oc- chi puntati sulla prevenzione delle ma- lattiesessualmentetrasmissibili:lacam- pagna è coordinata da Mario Delfino, professorediDermatologiaevenereolo- giaclinica.AintervenireMariaTriassi,di- rettoredeldipartimentodiSanitàpubbli- ca, e il subcommissario della Regione, Claudio D’Amario, che sottolinea: «Ser- ve investire nell’educazione sanitaria. Dovrebbe diventare una materia obbli- gatoria a scuola». In sala anche il parla- mentare Raffaele Calabrò. Poi spazio al- le domande dei ragazzi: una è sulle liste di attesa. «Ministro, cosa ne pensa della dipendenzadalcellulare?Cosal’haspin- ta ad accettare l’incarico di governo?». Lei parla invece con emozione dei suoi amicidi scuolagià a14 annidistrutti dal- la droga («un mio compagno di classe è morto»): «Siete voi a scegliere, ma non sono qui a farvi la morale». A proposito dellacampagnaperevitarepatologieco- meAidsesifilide:«Ragazzi,quandosare- tepronti,eiosperosareteancheinnamo- rati,usatequellochedoveteusare»,affer- ma.Sullelisted’attesa:«Moltospessodi- pende dall’organizzazione». Subito do- po, il ministro raggiunge l’edificio 5 di via Pansini per l’inaugurazione del Cen- trodichirurgiaroboticamultidisciplina- re coordinato dal professore Vincenzo Mirone, che ha dato il via agli interventi con «Da Vinci». S’improvvisa una lezio- nehi-techinsalaoperatoria,comequel- la prevista per 20 specializzandi, grazie allapiattaformaappenaacquisita,utiliz- zandofondi europeichesarebberoaltri- menti andati perduti. «Si è rischiato di perdere un miliardo e mezzo», afferma Lorenzin, impugnando la forbice per il taglio del nastro con il governatore Vin- cenzoDeLuca.Infine,ildibattitosulruo- lo dei Policlinici con il commissario straordinario della Federico II Vincenzo Viggiani,ilpresidentedellaScuoladime- dicina Luigi Califano e il coordinatore delcentroIcaros,BrunoSiciliano.Presie- de la cerimonia il Rettore. «Beatrice è una amica della Federico II», la chiama per nome Manfredi, che fa notare: «Esportiamocondispiaceretantilaurea- ti. Una grande sanità parte dalla forma- zione, ma farla senza ricerca significa creare figure già vecchie sul mercato, e il sistema oggi ha delle difficoltà. L’attività universitaria non può essere equiparata a un’assistenza sanitaria qualsiasi. E per poter andare avanti abbiamo bisogno anche di investimenti». Manfredi ag- giunge:«Ilnostrosistemadeveesserein- tegratonellareteregionaleepuntaresul- la specilizzazione di eccellenza». Serve anche un segnale di valore etico, che è dato dalla presenza in aula del filosofo Aldo Masullo. Così l’Università gioca un ruolo centrale nella sfida: «Che deve ri- prendersiunruolochenonhapiù,dien- zima sociale», avverte Lorenzin, che chiede a De Luca di provvedere subito alla nomina dei manager: «Basta a una gestione miope elottizzazioni». m.p. Governatore/1 Basta truffe da 150 milioni ai danni della Campania sui fondi del riparto nazionale Governatore/2 Sui laboratori non possiamo mettere in strada tremila persone e drammatizzare i problemi Ministro/1 La carenza del personale è un’urgenza fondi vincolati al fabbisogno di operatori sanitari Ministro/2 Sono vicina alle Regioni come la Campania impegnate nel piano di rientro L’inaugurazione Taglio del nastro ufficiale per il Centro di chirurgia robotica multidisciplinare Tour tra eccellenze e disagi al Pascale e al Policlinico Una protesta moderata, ma ferma, quella dei pazienti malati di Aids che hanno ottenuto un dialogo con il ministro Lorenzin: «Non si può chiudere l’unità operativa dove 385 pazienti hanno costruito un rapporto di fiducia con i medici. E non si può chiudere la farmacia per alcuni giorni la settimana penalizzando i pazienti in day ospital» «Non chiudete l’unità operativa per l’Aids» La questione assistenza Il taglio del nastro Vincenzo De Luca e Beatrice Lorenzin inaugurano il Centro di chirurgia robotica multidisciplinare Fondi, posti letto e sanità privata De Luca e Lorenzin restano divisi Faccia a faccia di un’ora. Il siparietto del ministro: ma sei Mandrake?

[NAZIONALE - 26] IL MATTINO/CRONACA … · IL_MATTINO - NAZIONALE - 26 - 12/04/16 ---- 26 NapoliPrimopiano Martedì 12 aprile 2016 IlMattino Strutture di indiscusso livello scientifico:

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Time: 11/04/16 23:16 IL_MATTINO - NAZIONALE - 26 - 12/04/16 ----

26 NapoliPrimopiano Martedì 12 aprile 2016IlMattino

Strutture di indiscusso livelloscientifico: da qui parte la sfidacontro la migrazione sanitaria

La visita

FulvioScarlata

Ripartodei fondinazionali, posti let-toesanitàprivata:VincenzoDeLucapone tre temi caldi, insieme allosblocco del turn over, al ministroBeatrice Lorenzin arrivata per inau-gurare il centro di Chirurgia Roboti-ca Multidisciplinare dell’AziendaOspedaliera Universitaria, al Policli-nico. Tuttavia, eccetto la rettifica deltaglio di 800 posti letti alla Campa-nia, non ottiene nessun impegnoconcreto. Se non una generica «vici-nanza» espressa dal ministro dellaSalute alle Regioni impegnate nelpiano di rientro. Si arriva anche alsi-pariettotraidue:«VogliochelaCam-pania esca dal commissariamentoin due anni» l’auspicio di Lorenzi.DeLuca,sedutoaccantoaleinell’au-la del Policlinico, scuote la testa, ge-sticola e poi con la mano fa cennoche ne basta uno. Il ministro se neaccorge tra le risate dei presenti:«No, uno no - gli dice - non ce la fai.Ma chi sei, Mandrake?».

«L’incontro?Èandatobene»:Vin-cenzo De Luca sfugge alle domandedopo il faccia a faccia di un’ora conBeatrice Lorenzin. Al termine dellavisita tra l’istituto Pascale e il Secon-do Policlino, dopo il confronto pub-blico, il Presidente della Regione e ilministro della Salute hanno avutoun confronto diretto sulla sanità inCampania. Che le posizioni non sia-no coincidenti appare già chiaro da-gli interventi tenuti nella sala di for-mazione degli studenti. «Governo eRegione concordano sul rinnova-mento radicale dell’assistenza sani-taria campana - attacca VincenzoDeLuca-Iovogliochelanostrasani-tà torni a essere la prima in Italia perprofessionalità, ricerca e assistenza.E possiamo arrivarci, ma ci mancal’organizzazione e la capacità di faresistema».

Il Governatore affronta i punti difrizione:«Iosonounpacificoguerrie-ro - spiega - però faremo una batta-gliaafondosulripartodelfondosani-tarionazionale.Lodicoaimieicolle-ghipresidentidiRegione:nonaccet-to più rinvii né manfrine su quellache è una grande truffa sulla pelledella Campania da 150 milioni l’an-no». De Luca come i criteri per il ri-parto siano l’anzianità anagrafica eladeprivazione sociale «ma se il red-dito pro capite in Campania è la me-tàdiquellodiMilanocomesièpossi-bile che non pesi nel riparto dei fon-di». L’altra questione è quella dellamobilità passiva: i malati che vannoin altre Regioni a curarsi costano 300milioni l’anno. «Ma c’è un sistemache vuole rendere eterno questo gap-denunciaDeLuca-calcolandoipo-sti letto sulla base di questa mobilitàpassiva».Suipostiletto,dopoiltenta-tivo di cancellare 800 posti letto allaCampania, con un errore del Mini-stero corretto dalla stessa Lorenzin,ilPresidentedellaRegione nontran-

sige: «Voglio avere gli stessi posti let-todelLazio-dice-aldilàdeitecnici-smi, quello che importa è il numerofinale».

Infine lasanità privata: «Sesi usa-no i criteri delle Regioni più virtuoseperlasanitàprivata-spiega-dobbia-mo tagliare tremila posti di lavoro:creiamo una drammatizzazione cheimpedirà il cambiamento. Siamo ri-gorosi sugli obiettivi ma chiediamoflessibilità.Poidobbiamoaveretuttele carte a posto per essere credibili.Nonpossiamotollerarei 600mutila-ti l’annoperpiede diabetico:è unbi-lanciodaPaesediguerra.Enontolle-

riamoalCardarelli le barelle nei cor-ridoi con le sacche di urina per terra:questa vergogna dell’Italia sarà can-cellata». Ultima questione, quelladella Federico II: «Scontiamo un al-troparadosso-chiudetragliapplau-si - alla Federico II siamo passati daoltre 3500 a 1580 dipendenti, di fattodimezzati. Non possiamo pagare ilblocco nelle assunzioni di personalechenonpermettepiùneanchediga-rantire i livelli assistenziali di assi-stenza.Ovviamente,incambiochie-deremo alle strutture universitariedi partecipare pienamente alla retedi emergenza».

Le risposte di Beatrice Lorenzinsono di carattere generale. Tuttavia,qualcosa, la ministra la dice: «Tu seiun guerriero pacifico? E io sono unapacifica guerriera - spiega rivolgen-dosialGovernatore -C’èunagrandepassione di De Luca per un’azionedi rinnovamento, ma c’è bisogno digrandi investimenti in prevenzionee reti, perché se questo sistema fun-ziona nelle Marche, può funzionareanche in Campania. La carenza delpersonale sia davvero un’urgenzache rischia di diventare una emer-genza:per questo, il prossimo anno ifondi saranno vincolati al fabbiso-

gno di operatori sanitari, dopo avermessoalcentrolaquestionedeilivel-li essenziali di assistenza. A noi inte-ressa la salute del cittadino, e se gliospedalinonsonoingradodigaran-tire questo, noi li commissariere-mo». Il ministro però è chiaro: «NelCentrosud c’è un ritardo nella pro-grammazione e questo vanifica tut-to il resto. In Campania ci sono statianni di grandi sforzi per raggiungerel’equilibrio finanziario. Ora bisognacostruire l’assistenza. Io sono vicinaalle Regioni che stanno lavorandonel piano di rientro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Istituto tumori Pascale. Prima tappa: ilreparto di radioterapia, dove le carenzedipersonalenonconsentonodiutilizza-re a tempo pieno le apparecchiature diultima generazione, anche se «ci sonogiovaniinquadrati con la partita Iva cheguadagnano 1300 euro al mese», avvisailprimarioPaoloMuto.

IlviaggiodelministroBeatriceLoren-zininiziadaqui,neirepartichesisvuota-nonelpomeriggio,mentregliammalaticampanicolpitidalcancrosonocostret-ti a emigrare fuori regione alla ricerca dicure. Poi il «tour» continua nel centromelanoma,guidatodalprimarioNicolaMozzillo con il dirigente medico PaoloAscierto: «Un’eccellenza riconosciuta alivello internazionale», sorride Loren-zin. Ma, nel day hospital, per sottoporsialla chemioterapia, i pazienti aspettano

oresoloperesserechiamatiallosportel-lo dell’accettazione. A mostrare disagi eorgoglio è il commissario straordinariodel Pascale, Sergio Lodato, con il sub-commissario Gerardo Botti, il direttorescientificoGennaroCiliberto,ildirettoreamministrativo Germano Perito, e Ga-briellaFabbrocini,componentedelCon-sigliosuperioredisanità, econtantipri-maridell’istituto.Mentre,unavoltafuo-ri, un ammalato si lamenta: per i ticketsui farmaci che è costretto a pagare percurarsi.

Seconda tappa: l’aula magna di Bio-tecnologiealSecondoPoliclinico,intro-duce la professoressa Fabbrocini, con isalutidelrettoreGaetanoManfredi.Oc-chi puntati sulla prevenzione delle ma-lattiesessualmentetrasmissibili:lacam-pagna è coordinata da Mario Delfino,professorediDermatologiaevenereolo-giaclinica.AintervenireMariaTriassi,di-rettoredeldipartimentodiSanitàpubbli-ca, e il subcommissario della Regione,ClaudioD’Amario, chesottolinea: «Ser-ve investire nell’educazione sanitaria.Dovrebbe diventare una materia obbli-gatoria a scuola». In sala anche il parla-

mentareRaffaeleCalabrò.Poispazioal-le domande dei ragazzi: una è sulle listedi attesa. «Ministro, cosa ne pensa delladipendenzadalcellulare?Cosal’haspin-ta ad accettare l’incarico di governo?».Lei parla invece con emozione dei suoiamicidiscuolagiàa14annidistruttidal-la droga («un mio compagno di classe èmorto»): «Siete voi a scegliere, ma nonsono qui a farvi la morale». A propositodellacampagnaperevitarepatologieco-meAidsesifilide:«Ragazzi,quandosare-tepronti,eiosperosareteancheinnamo-rati,usatequellochedoveteusare»,affer-ma.Sullelisted’attesa:«Moltospessodi-pende dall’organizzazione». Subito do-po, il ministro raggiunge l’edificio 5 diviaPansiniperl’inaugurazionedelCen-trodichirurgiaroboticamultidisciplina-re coordinato dal professore VincenzoMirone, che ha dato il via agli interventicon «Da Vinci». S’improvvisa una lezio-nehi-techinsalaoperatoria,comequel-la prevista per 20 specializzandi, grazieallapiattaformaappenaacquisita,utiliz-zandofondieuropeichesarebberoaltri-menti andati perduti. «Si è rischiato diperdere un miliardo e mezzo», afferma

Lorenzin, impugnando la forbice per iltaglio del nastro con il governatore Vin-cenzoDeLuca.Infine,ildibattitosulruo-lo dei Policlinici con il commissariostraordinariodellaFederico IIVincenzoViggiani,ilpresidentedellaScuoladime-dicina Luigi Califano e il coordinatoredelcentroIcaros,BrunoSiciliano.Presie-de la cerimonia il Rettore. «Beatrice èuna amica della Federico II», la chiamaper nome Manfredi, che fa notare:«Esportiamocondispiaceretantilaurea-ti. Una grande sanità parte dalla forma-zione, ma farla senza ricerca significacrearefiguregiàvecchiesulmercato,eilsistema oggi hadelle difficoltà. L’attivitàuniversitarianonpuòessereequiparataaun’assistenzasanitaria qualsiasi.Eperpoter andare avanti abbiamo bisognoanche di investimenti». Manfredi ag-giunge:«Ilnostrosistemadeveesserein-tegratonellareteregionaleepuntaresul-la specilizzazione di eccellenza». Serveanche un segnale di valore etico, che èdato dalla presenza in aula del filosofoAldoMasullo.Cosìl’Universitàgiocaunruolo centrale nella sfida: «Che deve ri-prendersiunruolochenonhapiù,dien-zima sociale», avverte Lorenzin, chechiede a De Luca di provvedere subitoalla nomina dei manager: «Basta a unagestionemiopeelottizzazioni».

m.p.

Governatore/1Basta truffeda 150 milioniai dannidella Campaniasui fondidel ripartonazionale

Governatore/2Sui laboratorinon possiamometterein stradatremila personee drammatizzarei problemi

Ministro/1La carenzadel personaleè un’urgenzafondi vincolatial fabbisognodi operatorisanitari

Ministro/2Sono vicinaalle Regionicomela Campaniaimpegnatenel pianodi rientro

L’inaugurazione Taglio del nastro ufficialeper il Centro di chirurgia robotica multidisciplinare

Tour tra eccellenze e disagi al Pascale e al Policlinico

Unaprotestamoderata,maferma,quelladeipazientimalatidiAidschehannoottenutoundialogocon ilministroLorenzin:«Nonsipuòchiudere l’unitàoperativadove385pazientihannocostruitounrapportodi fiduciacon imedici.Enonsipuòchiudere lafarmaciaperalcunigiorni lasettimanapenalizzando ipazienti indayospital»

«Non chiudete l’unità operativa per l’Aids»

La questione assistenzaIl tagliodel nastro Vincenzo De Luca e Beatrice Lorenzin inaugurano il Centro di chirurgia robotica multidisciplinare

Fondi,posti lettoesanitàprivataDe Luca e Lorenzin restano divisiFaccia a faccia di un’ora. Il siparietto del ministro: ma sei Mandrake?