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Informatica e Innovazione strategie amministrative Supplemento al Mensile Strategie Amministrative anno VIII numero 5 > Dicembre 2009 www.strategieamministrative.it N°5 Servizi on-line I portali della Lombardia Banda larga Digital divide, no grazie! Web per comunicare Dal 2.0 al Tg POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB MILANO - IN CASO DI MANCATO RECAPITO SI RESTITUISCA AL CMP ROSERIO PER LA RICONSEGNA AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TASSA‰.” L’Età dei Comuni... ...tecnologici

N°5 strategie Inform atica e I nov zi e · strategie Inform atica e I nov zi e amministrati ve Supplemento al Mensile Strategie Amministrative anno VIII numero 5 > Dicembre 2 09

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Informatica e Innovazionestrategieamministrative

Supplemento al MensileStrategie Amministrativeanno VIII numero 5 > Dicembre 2009 www.strategieamministrative.it

N°5

Servizi on-lineI portali della Lombardia

Banda largaDigital divide, no grazie!

Web per comunicareDal 2.0 al Tg

POSTE ITALIANE SPA - SPE

DIZIONE IN ABBONAM

ENTO

POSTALE - 70% - DCB M

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L’Età dei Comuni......tecnologici

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Digital City Hall…di Sergio Madonini

> editoriale

INFORMATICA E INNOVAZIONE

strategie amministra tive

…ovvero il Municipio digitale. Perché un titolo in inglese? Perché questa è la lingua dell’Information and Communica-tion Technology, o ICT per gli intimi. Non abbiamo scelta: dobbiamo parlare di broadband, digital divide, widget,

browser e così via. E se facessimo come i francesi? Così il computer è diventato ordinateur. Meglio lasciarperdere e concentrarci sulle innovazioni soprattutto tecnologiche che hanno invaso anche le sedi muni-cipali più antiche.Un’innovazione che abbraccia numerosi ambiti, si inserisce in ogni ganglo dell’attività amministrati-

va. Da una parte quest’aria di novità porta risvolti positivi, con risparmi economici nella gestione, men-tre dall’altra si scontra con ostacoli non sempre giustamente valutati. La connessione a banda larga rag-giunge tutti? E tutti sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie? E se si parla di riduzione della car-ta, perché mai si caricano su internet documenti lunghissimi, tanto che per leggerli è necessariostamparli?Così vengono alla ribalta argomenti come usabilità, programmi user friendly, per rendere accessibile

la tecnologia. Parallelamente, si introducono funzioni che dovrebbero ridurre le procedure, rendere i pro-cedimenti amministrativi più snelli: firma digitale, posta elettronica certificata, gare d’appalto on line ecosì via.Per farla breve: in ogni ufficio, su ogni scrivania oggi c’è un computer e le possibilità di utilizzo sono

molteplici. La questione è usarle tutte, superare per molti il concetto che il pc sia una macchina da scri-vere un po’ più intelligente. Occorre un salto culturale, un’innovazione non solo tecnologica ma soprat-tutto di processo, di organizzazione. Questo è l’intento di molte iniziative, a partire dal piano e-gov 2012del governo. Ci riusciremo? Numerose esperienze appaiono ottimiste e fra i cittadini cresce sempre piùl’adesione ai social network, vere e proprie palestre per smanettoni e “scettici in windows”. Allora, Municipi sempre più digitali, anche se del ‘500.

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Supplemento a Strategie Amministrative, mensile di notizie e commenti peramministratori e funzionari degli enti locali

Anno VII numero 5 > DICEMBRE 2009

A cura di Lo-C.A.L.associazione promossa da Anci Lombardia e Legautonomie Lombardiain collaborazione con Upel

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

VicedirettoriAngela Fioroni, Giulio Gallera

RedazioneSergio Madonini, Lauro Sangaletti

Hanno collaborato a questo numeroAngelo Bozza, Luca Codazzi, Paolo Covassi, Matteo Fornara, Carmine Galluzzi,Aldo Lupi, Sergio Madonini, Giacomo Merci, Gabriella Mornati, FrancescaMinniti (grafica), Ferruccio Pallavera, Francesca Patriarca, Lauro Sangaletti

Per contattare la redazionee-mail [email protected]. 02.26707271 fax 02.25362042posta via Meucci, 1 - 20093 Cologno Monzese - MI

Edizione on linewww.strategieamministrative.it

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

RedazioneSergio Madonini - Lauro SangalettiMassimo Simonetta

Advertising e progetti specialiSimone Dattoli (responsabile), Raffaele De Simone, Paolo Covassi

PubblicitàConcessionaria esclusivaAncitel Lombardia Srlvia Cornalia, 19 - 20124 Milano (Mi)tel. 02 6705452e-mail [email protected]

Abbonamenti annualiSingoli: euro 40,00Cumulativi (minimo 10 copie): euro 20,00

La rivista si vende solo per abbonamento

Modalità di sottoscrizionepresso le librerie specializzate, le concessionarieautorizzate o direttamente presso l’editore telefonando al n. 02 26707271

EditoreAncitel Lombardia SrlPiazza Duomo, 21 - 20121 Milano

Progetto graficoFrancesca Minniti

Impaginazione Globe Comunicazione s.r.l.

StampaCentro Stampa Quotidiani spavia dell’Industria 52 - 25030 Erbusco (Bs)

DistribuzioneLa rivista viene inviata in 30.000 copie agli amministratori, ai segretari e aidirigenti degli Enti Locali aderenti a Anci, Legautonomie e Upel dellaLombardia

RegistrazioneTribunale civile di Milanon. 114 del 18/02/2002

Chiuso in redazione il 11 dicembre 2009

strategie amministra tive

s o m m a r i o

N°5

Lo staff degli Speciali di Strategie Amministrative

augura a tutti i lettori Buone Feste.

Ci ritroveremo nel 2010

con altri numeri “Speciali”

> editorialeDigital City Hall 3

> Informatica e InnovazioneAnticipare il futuro 6

di Sergio Madonini

Dove e come cambiano gli Enti Locali 8di Aldo Lupi e Carmine Galluzzi

Cresce in Europa la banda larga 10di Matteo Fornara

Digital divide, no grazie! 12di Sergio Madonini

Acquisti on line ovvero spendere meno e comprare meglio 16a cura di Sergio Madonini

Brescia hi-tech: dalle gare on line alla rete wireless 18di Angelo Bozza

L’esperienza di Abbiategrasso 20di Giacomo Merci

Trevilgio acquista in rete 21di Gabriella Mornati

Uno sguardo sul presente e sul futuro del nostro Paese 22di Paolo Covassi

Le nuove frontiere del web 24di Lauro Sangaletti

Comunicare a costo zero? Si può con il Tg Web 28di Luca Codazzi

Perugia, la città in TV 30

Nel web per conoscere il territorio 32di Francesca Patriarca

Reti Amiche per le visure catastali 35

Un software per la gestione del verde pubblico 36

La conservazione sostitutiva, l’esempio di Prato 38di Paolo Covassi

Pubbliche affissioni on line 41

Carta Regionale dei Servizi, quando l’innovazione precede il futuro 42

Dietro le quinte del cartellino 44di Raffaele De Simone

Tessera microcip per viaggiare sui mezzi pubblici 46

Il telefono, la voce dei cittadini... e non solo 48

Un sostegno al reddito con l’aiuto delle tecnologie 49

Nuove realtà per ridurre i costi 50

La rete mobile dei dipendenti pubblici 52

Progetti digitali a Gattinara 54

Un telefono, un computer e l’assistenza migliore 56

La telematica per la mobilità a Torino 58

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delle P.A. E-gov 2012, un progetto,o meglio un vero e proprio pianoindustriale per la digitalizzazionedella P.A.Sigla o piano che sia, il tema èoggetto di continuo dibattito:non mancano gli scettici, i de-trattori a ogni costo, a frontedegli entusiasti, dei convintiassertori di una modernizza-zione dell’amministrazione.Modernizzazione che non si-gnifica solo un maggior nume-ro di computer negli uffici, maanche cambiamento nei pro-cessi organizzativi, negli iter

dei provvedimenti ammini-strativi, spesso troppo farragi-nosi. Questo cambiamento ètuttavia legato alla concretapresenza, nel senso di piena-mente utilizzata, di tecnologia,hardware e software. Al CNI-PA, Centro Nazionale perl’Informatica nella PubblicaAmministrazione, sanno beneche questa presenza c’è, so-prattutto nelle amministrazio-ni locali, e che il problema ri-siede proprio nella miglioreutilizzazione di tali risorse. Perquesto, l’impegno del Centro èa 360 gradi, ma soprattutto èfocalizzato sul cambiamento

culturale che la presenza diICT impone alla macchina P.A.Un cambiamento che non ri-sparmierà neppure il CNIPAstesso, prossimo alla riorga-nizzazione sotto la nuova sigladi DigitPA.In attesa di questa modifica, ilCentro continua la sua operamultifunzione che va dallaconsulenza e proposta distrategie all’emanazione dinorme tecniche, dalla valuta-zione delle attività ICT nellediverse P.A. alla definizione egestione di progetti.Difficile, dunque, sintetizzare

tutte le voci di attività delCNIPA e ancor più individuarele tematiche di spicco se noncon l’aiuto del Centro stessoche ci segnala due argomenti,la posta elettronica certificata(PEC) e il dizionario dei profilidi competenza per le profes-sioni ICT, che ben descrivonola tipologia di intervento delCentro.Per quanto riguarda la prima,per esempio, va segnalataun’utile Minigrafia, scaricabi-le dal sito del CNIPA, in cui sisottolinea come il servizio diPEC sia nato all’interno delCentro, che ha avviato negli

Anticipare il futuroLe mille attività del Centro Nazionale per l’Informatica nella P.A.

E-gov, una sigla ormai da tempo presente nella vita

di Sergio Madonini

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

scorsi anni una lunga fase diconfronto e sperimentazione,informando attraverso il pro-prio sito delle attività in corsoe delle caratteristiche del ser-vizio, man mano che si andavaconsolidando sul piano tecni-co e normativo. Da questa fa-se è scaturita la normativasulla PEC che attribuisce alCentro diverse responsabilità.Per esempio, il Centro è cu-stode e gestore delle regoletecniche e provvede al loroaggiornamento in funzionedell’evoluzione tecnologica edell’esperienza derivante dal-l’utilizzo del sistema. In talicircostanze il CNIPA provvedealla necessaria pubblicizzazio-ne degli aggiornamenti, in coe-renza con gli standard specifi-cati nella normativa. In questocaso, per le regole tecniche, ilsito del Centro funge da “rife-rimento ufficiale”. Il CNIPA,che gestisce l’elenco pubblicodei gestori di posta elettronicacertificata, svolge il ruolo divigilanza e controllo sulle atti-vità esercitata dagli iscrittinell’elenco e, per la competen-za in materia di posta certifi-cata, fornisce supporto ediffonde la conoscenza pressole amministrazioni e i privatiattraverso iniziative struttu-rate e dialogando con coloroche hanno necessità di ap-profondimenti sul tema e spe-cifici quesiti.Il dizionario dei profili di com-petenza per le professioni ICTè, invece, uno fra i manuali

«L’impegno del CNIPA è a 360 gradi,ma soprattutto è focalizzato sulcambiamento culturale che lapresenza di ICT impone allamacchina P.A.»

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

che compongono le “Linee gui-da sulla qualità dei beni e deiservizi ICT per la definizioneed il governo dei contratti del-la Pubblica Amministrazione”.Tema fondamentale di questeLinee guida è il rapportoCliente-Fornitore, soprattuttoquando il Cliente, nella fatti-specie una Pubblica Ammini-strazione, abbia demandato aun Fornitore esterno le atti-vità di sviluppo ed eserciziodel proprio sistema informa-tivo automatizzato. Le Linee guida forniscono unmodello per la costruzione dicontratti nei quali il Fornitoreagisce nell’ambito di un’am-pia delega operativa e nel ri-spetto di un prefissato insie-me di livelli di servizio, fina-lizzati a garantire un livello diqualità ottimale per il Cliente.Applicando tale modello, èpossibile scomporre ogni con-tratto ICT in un insieme diforniture elementari (le Clas-si di Fornitura), per ognunadelle quali vengono forniteindicazioni per dimensionaretutti i parametri contrattual-mente rilevanti, attività daeseguire, deliverables attesi,livelli di servizio ecc.Con questo approccio, spiega-no al CNIPA, l’Amministra-zione è esonerata dalla neces-sità della diretta gestione del-le risorse umane dedicateall’erogazione dei servizi ICTe può concentrare la propriaattività nell’ambito del gover-no del contratto, intervenen-do laddove vi siano scosta-menti fra gli indici di qualitàmisurati ed i valori di sogliaconcordati. “Questo paradigma, che hadato prova di sicura effica-cia”, dicono al CNIPA, “puòtuttavia essere integrato e mi-

gliorato, introducendo mecca-nismi di prevenzione per ri-durre i rischi di ottenere pre-stazioni inadeguate. Uno fragli strumenti utilizzabili ri-guarda la possibilità di im-porre al fornitore, medianteopportuni vincoli contrattua-li, l’utilizzo di figure profes-sionali in possesso di un pro-filo di competenze adeguatoalle attività che dovranno af-frontare. Naturalmente, poi-ché in una fornitura ICT pos-sono essere numerose le figu-re professionali coinvolte,occorre individuare le figurechiave, quelle che siano quin-di in grado di apportare valoreal processo produttivo delFornitore e costituiscano unelemento critico della forni-tura”. Ecco quindi il Diziona-rio, in cui le amministrazionipossono trovare i profili dellefigure professionali che ope-rano nel settore ICT.Anche il dizionario, così comele Linee guida si possono tro-vare sul sito del CNIPA. Documenti, strumenti, indi-cazioni operative, in buonasostanza una fonte di cono-scenza utile per affrontare ilcambiamento e tutto online.Un punto debole?Per cercare di sintetizzarequanto segnalato è stato ne-cessario leggere con attenzio-ne e per farlo abbiamo stam-pato il materiale. Così affo-ghiamo nella carta: è tempoanche per noi di cambiare ap-proccio, sperando però che ilCNIPA ci aiuti. Come? Con tu-tor virtuali, per esempio, ocon un canale interattivo do-ve porre domande e ricevererisposte (oltre le faq abituali).Anticipare il futuro, tuttavia,è una dote del CNIPA, pardondi DigitPA.

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Informatizzazione e P.A.: le linee evolutive

Gli scenari evolutivi della Pubblica Amministrazione

di Aldo Lupi e Carmine Galluzzi

si muovono su più tavoli, fruttodelle frenetiche innovazioni tec-nologiche, normative e organizza-tive che contraddistinguono gliultimi tempi.È praticamente impossibileidentificare degli elementi co-muni di sviluppo che un’Am-ministrazione deve portareavanti: le possibilità finan-ziarie per investimenti nonsono illimitate, spesso è ne-cessario fare una scelta dicampo sulla base sia delle ri-sorse disponibili sia degliaspetti per cui l’Amministra-zione ha dimostrato maggio-re sensibilità. Quello che sipuò fare è analizzare qualisono i terreni più coinvoltinel processo di cambiamento,per poi fare le proprie scelte.

DematerializzazioneOrmai lo si è capito da un po’:la mole di carta prodotta nel-le Pubbliche Amministrazio-ni è un autentico flagello. Laduplicazione dei documentiha costi elevatissimi, non so-lo come consumi materiali dicarta ma anche come succes-sive spese di archiviazione, intermini finanziari ma anchelogistici. L’approccio risoluti-vo a questo problema è dupli-ce: da un lato occorre far di-ventare inutile la fotocopiadei documenti, rendendonesempre accessibile una copiain formato digitale che siaanche facilmente ricercabile;dall’altro si deve lavorare per

generare documenti informa-tici che abbiano valore lega-le, evitando a monte di crea-re originali cartacei. L’aspettoa cui si deve prestare grandeattenzione è che questa nuo-va forma di gestione docu-mentale deve necessariamen-te passare attraverso la revi-sione processi organizzativi:il flusso di documenti infor-matici non deve “scimmiotta-re” il vecchio flusso di docu-menti cartacei, altrimenti sirischia di costruire un pro-cesso più macchinoso del pre-cedente che sarà inevitabil-mente destinato a fallire.Cambiando gli strumenti, de-ve cambiare anche l’approc-cio organizzativo e operativo.

Interscambio dei datiL’informazione all’internodelle P.A. è un patrimonio cheva condiviso affinché sia va-lorizzato al meglio. Le dire-zioni verso cui muoversi an-che in questo caso sono due:all’interno dell’Ente è impor-tante lavorare sulla culturadella condivisione, formandoil personale all’utilizzo inconsultazione delle informa-zioni attraverso i software di-sponibili (per esempio datianagrafici, bilancio, protocol-lo ecc). Le resistenze a questoapproccio sono diverse, mainconsistenti: la privacy(l’art. 19 del D.Lgs. 196/2003recita che il trattamento didati personali ma non sensi-bili o giudiziari è consentito

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

Dove e come cambiano gli Enti Locali

all’interno dell’Ente per mo-tivazioni di carattere istitu-zionale), o giustificazioni deltipo “io non devo fare il lavo-ro degli altri uffici”, “se gli al-tri uffici accedono ai dati chegestisco poi chissà cosa suc-cede”. Occorre individuare glistrumenti adatti e lavoraresulla cultura della gestionedell’informazione da partedei dipendenti. L’altra direzione è quella del-l’interscambio fra i diversiEnti: gli strumenti tecnologi-ci attuali rendono possibile lagestione di un patrimonioinformativo rilevante chepuò portare un notevole va-lore aggiunto (basti pensaread esempio alla facile reperi-bilità dei dati catastali).A supporto di entrambe que-ste possibilità sarebbe strate-gicamente importante rappre-sentare le informazioni attra-verso Sistemi InformativiTerritoriali, che consentono lageoreferenziazione dei dati ela loro rappresentazione sumappe del territorio: sottoquesto aspetto gli scenari disviluppo strategico sono inte-ressantissimi.

Open sourceIl movimento open source nelpanorama tecnologico ha rag-giunto una sua maturità. Nonè più in mano a pochi eletti, siè ormai creato una strato dicondivisione delle risorse fa-cilmente accessibile. Il feno-meno interessante è che, so-

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

prattutto in certi ambiti, alcu-ne aziende sono riuscite apuntare sulle risorse opensource per realizzare prodottidi alta qualità a prezzi acces-sibili, riuscendo a costruire unmodello economicamente so-stenibile sia per l’acquirenteche per il fornitore. È impor-tante informarsi sugli stan-dard esistenti e sulle possibi-lità già disponibili prima di ef-fettuare un investimento.

La cultura del personaleÈ l’unico investimento indi-spensabile per qualsiasi P.A.. Itagli alle spese del personalerendono indispensabile ricor-rere sempre di più a risorseesterne, tramite contratti diappalto di servizio.Il personale interno deve sem-

pre più specializzarsi nelleproprie funzioni istituzionalie nella gestione di serviziesternalizzati. Cambia quindila professionalità delle risor-se: scompariranno i tecnici dibasso livello per lasciare il po-sto a dei manager, in grado digovernare efficacemente ilrapporto con i fornitori. Diventa quindi fondamentaleinvestire sulla riqualificazio-ne delle risorse umane.Tutti gli altri elementi - web,wireless e altre tecnologie -sono solo strumenti a servi-zio del rapporto tra P.A. eCittadino.

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continua a evidenziare unforte dinamismo.L‘aumento della concorrenzagarantisce servizi migliori eormai i consumatori conside-rano l‘accesso a internet inbanda larga come un aspettoessenziale“, ha dichiarato Vi-viane Reding, commissariaeuropea responsabile per letelecomunicazioni. “Mercatidinamici della banda larga adalta velocità in un mercatounico e concorrenziale delle

telecomunicazioni costitui-scono una priorità strategicadell‘agenda europea del digi-tale che la Commissione staattualmente preparando. L‘in-ternet a banda larga di nuovagenerazione (ad alta velocità),con reti a fibre ottiche o senzafili, è un presupposto essen-ziale per l‘affermarsi di un’e-conomia digitale forte in Eu-ropa e per garantire la supre-mazia europea nelle nuovetecnologie e applicazioni. L‘ac-

Cresce in Europa la banda largaRapporto della Commissione Europea sull’accesso a internet

Con più di undici milioni di nuove linee fisse attivate in

di Matteo Fornara Rappresentanza a Milano della Commissione europea

un anno, internet a banda largacontinua a crescere in Europa. Se-condo un rapporto pubblicatoa novembre dalla Commissio-ne europea, nel luglio del 2009il 24% della popolazione dellaUE disponeva di un contrattodi accesso in banda larga ri-spetto al 21,6% nello stessomese del 2008. In Italia il da-to è meno positivo: la coper-tura non ragginge il 20% dellapopolazione, un dato in lineacon i Paesi dell’est entrati nel-l’UE da pochi anni, ma lonta-no dai principali partner in-dustriali e commerciali comeFrancia, Germania o GranBretagna, che sfiorano o supe-rano il 30%.Il rapporto evidenzia, inoltre,un forte aumento della bandalarga mobile in Europa, che haregistrato un incremento del54% da gennaio a oggi, conun tasso di penetrazione del4,2%. Infine, dato importan-te, i collegamenti a internetin banda larga in Europa so-no sempre più veloci. L‘80%dei collegamenti internet abanda larga ha oggi una ve-locità di download di 2 me-gabit al secondo (Mbp/s) oanche superiore (che consen-te l‘utilizzo delle applicazio-ni Web 2.0 e dello streamingvideo), con un incrementodel 5% rispetto allo scorsoanno. “Nonostante il rallentamen-to economico, il mercatodella banda larga in Europa

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

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cordo raggiunto il 5 novembretra Parlamento europeo eConsiglio definisce un nuovoquadro normativo orientatoalla concorrenza per il merca-to europeo delle telecomunica-zioni. Mi aspetto un forte im-pulso alle iniziative per la dif-fusione dell‘internet ad altavelocità in tutti gli Stati mem-bri. L‘Europa è pronta per faresì che il prossimo decennio siainteramente digitale“.Il rapporto della Commissionedimostra, inoltre, che i cittadi-ni della UE rispetto a un annofa fruiscono di servizi a bandalarga più veloci e di migliorequalità. L‘80% dei collegamen-ti a banda larga nella UE ga-rantisce velocità superiori a 2

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

Nei Comuni superata la soglia dei 2 Mbit/sRiusciranno i nostri eroi, ovvero i cittadini italiani, adavere tutti un collegamento internet ad almeno 2 Mbit/s?In altri termini, avremo tutti un accesso attraverso labanda larga? Una risposta è arrivata da Capri nell’ottobrescorso, quando è stato presentato l’Italian Broadband In-dex – Rapporto preliminare, scaricabile dal sito dell’Os-servatorio Banda Larga.Dunque, i dati testimoniano che il 96% dei clienti a retefissa è coperto, a metà del 2009, da servizi a banda larga:oltre 7200 Comuni hanno una copertura con vari livelli edi questi 6400 sono totalmente coperti. A onor del vero, se-gnala il rapporto, la copertura netta, cioè coloro che sonocollegati a una centrale telefonica abilitata al servizio enon hanno impedimenti tecnologici, scende al 92% e leprestazioni variano nelle diverse fasce orarie. La maggiorparte degli utenti è soddisfatta (75%), ma pochi lo sono pie-namente (solo il 10%) e un terzo si dichiara insoddisfatto.Tutti i soggetti raggiungono la prestazione di 2 Mbit/s? Lamedia raggiunta è pari o superiore a tale limite nel 70%dei casi, anzi la velocità media in download è di 3,9 Mbit/s.Queste medie assumono maggior significato andando adanalizzare le prestazioni territoriali, che evidenziano co-me la velocità salga passando da Comuni piccoli, con unamedia di 3 Mbit/s, alle aree metropolitane, che superano i4 Mbit/s. Il dato scende di molto nelle aree rurali.

Mbp/s (era il 75% un anno fa),sufficienti per guardare videoin streaming online, e più del15% velocità superiori a 10Mbp/s (un incremento del 10%rispetto a gennaio 2009). Velo-cità maggiori di trasmissionedei dati offrono generalmenteagli utenti una scelta miglioree più vasta a un prezzo infe-riore per megabit. A livello tecnologico, con 94milioni di collegamenti la DSLrappresenta la tecnologia diaccesso a banda larga più dif-fusa in Europa. Gli accessi viacavo (tecnologia FTTH - Fiberto the Home) sono aumentatidel 40% tra il luglio 2008 e il

luglio 2009, ma al momentorappresentano solo l‘1,75% deltotale in Europa e sono pre-senti soltanto in un ristrettonumero di Paesi, quasi tuttinel Nord del continente.L‘accesso a banda larga basatosu tecnologie mobili (che peresempio consente l‘accessomobile a internet da un com-puter portatile) sta prendendopiede soprattutto in Austria(13,8%), Svezia (12,6%), Porto-gallo (10,8%) e Irlanda (8,3%).L‘attuale tasso di penetrazionedella banda larga mobile inEuropa è del 4,2% con un in-cremento del 54% dal gennaio2009.

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queste, alla fine del 2008, il18%, 215 centrali, sono senzaAdsl e corrispondono a 232Comuni non coperti dal servi-zio a banda larga. Tali centra-li telefoniche, dette anche sta-di di linea, sono localizzate inpiccoli comuni che nel 90% deicasi non arrivano a 4000 abi-tanti e per questa ragione noncostituiscono fonte di redditoper un privato. In queste areeconsiderate in fallimento dimercato in quanto non di inte-resse per gli operato-ri privati, è ragio-

nevole con-siderare

l ’ inter ventopubblico utile a orienta-re i piani industriali deglioperatori all’abbattimentodel digital divide quale uni-

ca soluzione possibile. A conti fatti, dunque, poco più

del 15% dei Comuni Lombardinon è coperto da banda larga.Tanti, pochi? Il dato quantita-tivo non è l’elemento priorita-rio che interessa la RegioneLombardia, il cui obiettivo,ambizioso, è la copertura abanda larga della totalità delterritorio.Risolvere il problema del diva-rio digitale non è così semplicee la difficoltà non sta nellascelta della tecnologia o nellostudio dell’orografia di un ter-ritorio, bensì nella raccolta didati affidabili. Per questo mo-tivo la Regione Lombardia staattivando una consultazio-ne pubblica sul proprio si-to www.ors.regione.lom-bardia.it. Il contributo ditutti i cittadini, operatori eassociazioni in merito allapropria copertura sarà indi-spensabile per confrontare i

dati ufficiali con quelliveri del territorio edintervenire così inmaniera efficace e defi-nitiva. La raccolta di da-ti affidabili è certo im-portante, ma questo nonha impedito alla Regio-ne di avviare già da

tempo un pia-no per ab-battere ild i g i -tal di-

vide. La strategia regionale èpartita da alcuni elementi dibase.Un primo elemento è legato al-la definizione di banda larga.

In ambito digitale, banda è si-nonimo di “capacità” o “velo-cità”, ovvero di quantità di bittrasmessi per secondo (bps).Maggiore è il numero di bittrasmessi al secondo, maggio-re è la banda, maggiore è la ve-locità di navigazione internet.In Italia la soglia minima apartire dalla quale si può defi-nire una banda “larga” non èstata definita. La Commissio-ne Interministeriale di Studioistituita dal Ministero delleComunicazioni e dal Ministe-ro per l’Innovazione e Tecno-logie, ha definito banda larga“l’ambiente tecnologico checonsente l’utilizzo delle tecno-logie digitali ai massimi livellidi interattività”. Altri paesihanno coniato definizioni ba-sate sulla capacità di veicola-mento di servizi o sulle velo-cità in termini di bit per se-condo. Regione Lombardia ha decisodi adottare la definizione ITU,International CommunicationUnion, Agenzia delle NazioniUnite, che identifica un servi-zio di connettività velocequando mette a disposizioneuna capacità di almeno 2 Mb-ps. Posto ciò consegue in ma-niera complementare la defi-nizione di divario digitale (ditipo infrastrutturale) corri-spondente a “mancanza delleinfrastrutture necessarie perla fruizione dei servizi a ban-da larga”. Un secondo elemento di baserisponde alla domanda: quale

Digital divide, no grazie!Le iniziative della Regione Lombardia sulla banda larga

Le centrali telefoniche in Lombardia sono 1162. Di

di Sergio Madonini

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

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tipo di digital divide si riscon-tra nella nostra regione? Re-gione Lombardia è caratteriz-zata solo da digital divide dilungo periodo. Si definisce dilungo periodo quando la cen-trale telefonica non è dotatané di collegamento in fibra ot-tica, né degli apparati latoutente necessari al trasportodi flussi ad alta velocità (peresempio Adsl). Ovviamente sitratta del divario digitale piùdifficilmente superabile: uninvestimento da parte di unoperatore delle telecomunica-zioni non verrà mai attuato inquanto considerato non profit-tevole. Si può identificare per-tanto il divario digitale di lun-go periodo con il fallimento dimercato, in quanto l’uno ècausa dell’altro in manierabiunivoca. Esiste anche il digital divide dimedio-breve periodo che si haquando la centrale telefonica èdotata di collegamento in fibraottica ma non dispone degliopportuni apparati lato uten-te. Un terzo elemento riguar-da le aree dove il digital divideè più accentuato. Le provincemaggiormente colpite sonoPavia, Lodi, Cremona e Man-tova. Si tratta di aree pianeg-gianti la cui dispersione delladensità abitativa rende im-probabile investimenti daparte di operatori di teleco-municazioni. L’appetibilità diun’area da parte di un priva-to è infatti direttamente pro-porzionale al bacino di uten-za potenziale e quindi alla pe-netrazione del servizio. Il restante digital divide è in-vece distribuito, a macchia dileopardo, nelle zone montuo-se della Lombardia, dove ol-tre alla scarsa densità abita-

tiva, anche l’orografia rendedisagevole la posa di nuoveinfrastrutture.

Il progetto della Regione:lato offertaLa strategia di abbatti-mento del digital dividedi Regione Lombardia siè delineata sia attraversolo studio di modelli di ec-cellenza già sviluppati inaltri Paesi europei, sia aseguito di indagini, costi-tuzione di tavoli di con-certazione con UPL,Unione Province Lom-barde, gli Enti locali econ gli operatori delle te-lecomunicazioni operan-ti sul territorio regionalee nazionale (Protocollod’Intesa del 22 marzo2005) finalizzati a coniu-gare tutte le informazio-ni utili all’abbattimentodei costi e a massimizza-re la resa secondo le esi-genze, le priorità e la do-manda del territorio.Altro passo dal lato del-l’offerta è stato il bandoregionale del 22 marzo2005 “Realizzazione diprogetti pilota per la dif-fusione della società del-l’informazione”. A segui-to del bando hanno bene-ficiato di un contributo18 Enti tra ComunitàMontane, Province eUnione di Comuni. Ilbando, che rispettava ilprincipio di neutralitàtecnologica, ha visto pre-valere nella totalità deicasi la tecnologia wire-less per l’implementazio-ne di un servizio di con-nettività veloce nellearee Obiettivo 2 e Soste-

Obiettivo eccellenza per la societàdell’informazione lombarda“Una Lombardia inserita a pieno titolo nella ‘so-cietà dell’informazione’ è un obiettivo fondamen-tale e strategico, da cui questo governo regionalenon prescinde”. L’assessore regionale alle reti eservizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile,Massimo Buscemi, è, sul tema del digital divide,categorico. “Riconfermo l’impegno dell’assessora-to al superamento di questa problematica, anchecon investimenti che risolvano definitivamentequelle questioni infrastrutturali che sono ostaco-lo alla diffusione della banda larga in alcune pre-cise aree in cui il ‘mercato’ non ha immediato inte-resse a investire per carenza di utenza riconoscibi-le. Questo vuol dire che ci muoveremo da subitoper realizzare un modello di eccellenza che sia al-meno paragonabile per soluzioni innovative aquelli già posti in essere in altri Paesi europei, chein questo particolare frangente risultano per noiesperienze di riferimento. Queste soluzioni, co-munque, saranno studiate con tutti gli interlocu-tori del territorio in modo da affrontare i probleminelle giuste dimensioni. Non si deve dimenticareche se il problema è unico lo si riscontra in areecaratterizzate diversamente fra loro, così come loè il territorio e la distribuzione degli insediamen-ti. Per questo ci si muove su due linee d’interven-to. La prima è quella legata all’Accordo sottoscrit-to di recente con i vertici di governo che ,oltre asostenerci nell’estensione della banda larga, pre-vede la realizzazione – e questo è importante – diuna rete in fibra ottica di proprietà pubblica. Laseconda riguarda il bando di incentivazione voltoa spingere le società private a nuovi investimenti.Alla fine di queste e altre azioni si vuole raggiunge-re l’obiettivo di offrire accessi attraverso la bandalarga ad almeno il 99,4% della popolazione”.

Massimo Buscemi, assessore regionale alle retie servizi di pubblica utilità e sviluppo

sostenibile

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gno Transitorio. Tutti i proget-ti presentati (18) sono stati ap-provati per un costo totale di13 milioni di euro a cui la Re-gione ha contribuito per 9,8

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milioni. I progetti coprivanooltre 300 Comuni con una po-polazione residente di 700milaabitanti.Gli interventi del 2005 hannofatto da apripista al progettoregionale, che quest’anno havisto la firma, nello scorso set-tembre, di un Accordo di Pro-gramma Quadro tra RegioneLombardia, il Ministero delloSviluppo Economico e il Cen-tro Nazionale per l’Informati-ca nella Pubblica Amministra-zione, CNIPA, finalizzato allosviluppo della società del-l’informazione sul territorioregionale. Infratel, società discopo del Ministero dello Svi-luppo Economico, collaboreràcon alcune Province per svi-luppare progetti sia di esten-sione della copertura a bandalarga nelle aree in digital divi-de sia di potenziamento delservizio laddove consideratonon adeguato alle esigenze delterritorio. Le risorse stataliimpegnate sono pari a26.688.430 �. Il modello Infra-tel prevede la stesura di unarete in fibra ottica di proprietàpubblica, secondo le quoteparte investite dalle provincee da Infratel stessa. Tale rete,sarà affittata agli operatori,che ne facciano richiesta di ac-cesso, per l’erogazione del ser-vizio all’utente finale. Il termi-ne per la realizzazione dei pro-getti sarà nel 2011. Dal canto suo, la Regione, a se-guito delle esperienze matura-te de altri paesi in Europa, hacostruito un proprio modelloper la riduzione del digital di-vide sul territorio regionale esi prevede a breve l’emanazio-ne di un nuovo bando tecnolo-gicamente neutrale. RegioneLombardia ha cominciato una

fase di prenotifica con gli uffi-ci della Commissione Europea.In caso, infatti, di erogazionedi contributo pubblico a van-taggio selettivo di una societàprivata, in cui vi sia incidenzasulla concorrenza e sugliscambi tra Stati membri, siprefigura l’aiuto di Stato e per-tanto si rende necessaria lanotifica alla CE. L’obiettivo delbando è raggiungere una co-pertura di almeno il 99,4% del-la popolazione. La proprietàdell’infrastruttura che si in-tende realizzare rimarrà del-l’operatore aggiudicatario nelrispetto di impegni contrat-tuali. Il contributo pubbliconon supererà il 70% del costototale e sarà valorizzato il pro-getto che garantirà le miglioriprestazioni tecnologiche ri-spetto ad una minore spesa. Siprevede l’uscita del bando en-tro l’anno.

Il progetto della Regione:lato domandaLe cause di un basso coeffi-ciente di penetrazione in Ita-lia, nelle aziende e tra i priva-ti, nell’utilizzo dei servizi abanda larga sono imputabilinon solo a una mancata dispo-nibilità di infrastrutture ade-guate al supporto di servizi diqualità ma anche a un deficitdi competenze qualificate.È dunque utile adottare unastrategia che incentivi la do-manda e la formazione.Attraverso un’aggregazione(cooperativa, consorzio, fon-dazione) in un territorio speri-mentale pilota, piccole comu-nità di privati, imprese e pub-bliche amministrazioni, sottola regia provinciale/regionale,potrebbero aggregarsi e averel’interesse a creare le condi-

zioni per l’accesso in fibra allereti di telecomunicazioni. Aseguito di una raccolta di ade-sioni preventiva, si elabora unbusiness plan per quantificarel’investimento complessivo edil costo a carico dei soggetti in-teressati a divenire proprieta-ri della rete di accesso in fibraottica. L’operatore accende ilservizio in seguito a un’asta oaccordo. Il vantaggio è legatoalla possibilità per il privato diusufruire di un servizio di altaqualità e velocità, che costeràcirca la metà di quello equiva-lente in altre aree e che in unperiodo di 4-6 anni si saràcompletamente ripagato. La Regione, dunque, si sta at-trezzando per consentire atutte le comunità locali l’ac-cesso a infrastrutture infor-mative rapide, in grado ditrasmettere velocemente da-ti e informazioni. Questo pro-gresso permette l’introduzio-ne di nuovi e tecnologica-mente sempre più avanzatiservizi che spostano semprepiù in alto le esigenze di mag-gior capacità al di sotto dellequali ci si sente in digital di-vide L’avvento di nuove tec-nologie (WiMax, High Speed,LTE ecc.) promette di portarevantaggi significativi dalpunto di vista della coperturaterritoriale e delle prestazionima ovviamente gli operatoririvolgeranno queste innova-zioni laddove vi sia un ri-scontro economico di merca-to. Regione Lombardia ritie-ne fondamentale, attraversole sue iniziative, consentire achi non appartiene alla fortu-nata fascia eletta “buon mer-cato” dagli operatori, di inte-grarsi nella società dell’infor-mazione.

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soprattutto laddove la ripetizione ri-schia di diventare un tormentonedeprimente. Tuttavia, quando sicerca di individuare e indica-re una possibile e concreta so-luzione a un problema, ripe-tere certi concetti può essereutile, in particolare se taliconcetti riguardano le cassecomunali. Allora, senza voleressere pedanti, ricordiamo co-me nella situazione attualesia fondamentale per i Comu-ni risparmiare, che non signi-fica solo spendere meno, maanche spendere meglio.Un settore dove il risparmiopuò essere notevole è quellodelle gare di appalto di forni-tura prodotti e servizi, si par-la di una media di 2200 europer gare “semplici”. Procedurelunghe, con l’intervento dipiù risorse umane concentra-te su un unico obiettivo;quintali di carta tra originalie copie; materiali d’uso distampanti e fotocopiatricisottoposti a utilizzo estremo;

e chi più ne ha più ne metta.E se tutto avvenisse online? Ese per quel prodotto si potes-se attingere da un “catalogovirtuale”? Molti Comuni han-no già scoperto questa possi-bilità, altri la stanno scopren-do, ma repetita iuvant, ancheperché l’opportunità messa adisposizione dalla RegioneLombardia con LombardiaInformatica è tutto somma-to giovane e la sua conoscen-za in molti casi è ancora li-mitata.Stiamo parlando della Centra-le Regionale Acquisti, istituitacon legge nel dicembre del2007, ma operativa per iltriennio sperimentale dametà circa dello stesso anno.Siamo quindi alla fine dellasperimentazione e possiamotrarre qualche risultato circai due fronti su cui agisce laCentrale: le gare aggregate ela piattaforma di e-procure-ment Sintel.Gare aggregate significanocentrale di committenza. La

La Centrale Regionale Acquisti: e-procurement e gare aggregate

Repetita iuvant o no? In taluni casi probabilmente no,

a cura di Sergio Madonini

Centrale individua le oppor-tunità sul mercato, selezionai fornitori, incrocia doman-da/offerta, attiva le conven-zioni e monitora la qualitàdelle forniture. L’Ente effet-tua in autonomia ordini e pa-gamenti, verificando il rispet-to delle condizioni contrat-tuali e comunica con laCentrale attraverso canali de-dicati (per esempio ContactCenter e Portale Web).I risultati sono, in pochi mesi,247 enti pubblici aderenti, dicui 177 Enti locali, per gareaggregate che riguardanoprincipalmente settori qualicancelleria, carta in risma, fo-tocopiatrici.La piattaforma Sintel, invece,consente agli Enti, in formagratuita e in completa auto-nomia, di realizzare gare on-line, usufruendo dei servizi diformazione e affiancamentooperativo. La funzionalità dibase riguarda l’esperimentodi gare sopra e sotto sogliatramite tutte le procedure

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Acquisti online ovverospendere meno e comprare meglio

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pletezza e trasparenza.Per quanto riguarda la com-petitività, su Sintel gli entiinvitano il quadruplo dei for-nitori rispetto alle gare “clas-siche”.A tutto questo si aggiungal’aspetto “verde”. L’impattoambientale di Sintel, misura-bile in termini di alberi sal-vati grazie alla riduzione dicarta, si traduce in 52 alberie 0,43% di Parco Lambro sal-vati. Le stime per il 2014 par-lano di 560 alberi e 4,3% diparco.Che dire ancora, se non ripe-

previste dalla normativa vi-gente: aperta, ristretta, nego-ziata (incluso “cottimo fidu-ciario”).Per questa attività la Centralemette a disposizione una se-rie di servizi di supporto:• portale web informativo;• Help Desk attivo 11 oreal giorno dal lunedì al ve-nerdì tramite numeroverde;• raccolta fabbisogni onli-ne (per le gare della Cen-trale);• formazione (in aula e adistanza) e manuali co-stantemente aggiornati.

I dati relativi a Sintel sono si-gnificativi:• 275 enti registrati, di cui210 locali (180 i Comuni),in pochi mesi;• 1600 fornitori registrati;• 91 gare lanciate dagliEnti locali, di cui 58 aggiu-dicate fino a ottobre 2009.

Cosa significa aver fatto ri-corso alla piattaforma Sintelin termini di efficienza, effi-cacia, trasparenza e competi-tività?Sotto il profilo dell’efficienza,per esempio, i risultati parla-no di una riduzione del 15%dell’impegno medio di risorseumane, con un risparmio dicirca 6 giorni lavorativi pergara.A questo si affianca un rispar-mio di fogli di carta per garadel 74%.L’efficacia significa un rispar-mio medio della spesa com-plessiva rispetto alle garecondotte con metodo tradizio-nale del 7,4%, ovvero 2200euro per gara.La trasparenza si traduce inun miglioramento dell’infor-mazione di soggetti coinvoltiin termini di quantità, com-

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Andrea Martino: gli Enti localial centro dell’attenzione

“Considerato che è passato poco più di un anno, la registrazione di 270 en-ti, di cui 180 Comuni, è un risultato più che positivo”, ci dice il direttore ge-nerale della Centrale Regionale Acquisti, Andrea Martino. Lo abbiamo in-contrato a margine del seminario sulla Centrale che si è tenuto a RisorseComuni lo scorso novembre. “Questi eventi sono molto utili perché ci con-sentono di incontrare più Comuni e dialogare con essi, per far conoscere glistrumenti, aggregare esigenze, presentare le offerte, in altri termini aiuta-re i Comuni a comprare meglio e verde”.Non è tutto oro, però. Qualche perplessità i Comuni ce l’hanno?I problemi ci sono e sono soprattutto di natura procedurale. Si tratta di do-ver cambiare le regole, ma soprattutto le attitudini di chi fino a ora ha ope-rato utilizzando la carta. È un problema diffuso nel pubblico come nel pri-vato. Si tratta di fare un salto di qualità, ma appena l’amministrazione lo-cale utilizza la piattaforma Sintel si rende conto della sua semplicità d’uso.E del risparmio. La piattaforma potrebbe essere utilizzata per tutte le ga-re, anche quelle più complesse.Indubbiamente. Inoltre crea un dialogo tra le funzioni della stessa ammini-strazione, soprattutto nei Comuni di grandi dimensioni. Lo scambio di infor-mazioni tra uffici consente peraltro un maggior controllo della spesa.Altri vantaggi?Per i fornitori significa essere iscritti a un unico albo telematico con conse-guente immediata e ampia visibilità nella propria categoria merceologica.Per gli enti diventa anche un punto di incontro, di scambio di esperienzeche migliorano la piattaforma. Siamo molto attenti a questa partnershipperché l’obiettivo è che l’ente sia soddisfatto del servizio. Inoltre, Sintel su-pera i confini regionali e consente gare a livello nazionale e comunitario.

tere il ritornello: con le nuo-ve tecnologie, con la Centra-le i Comuni possono rispar-miare, in tutti i sensi.Occorre un cambio di pro-spettive da parte del mana-gement pubblico.Perché ciò accada, la Centra-le ha tra i suoi obiettivi stra-tegici un’opera di sensibiliz-zazione sul tema dell’innova-zione negli acquisti al fine diconsolidare il commitmentverso l’e-procurement.Dunque, informazione a tuttocampo e continua, ma in fondorepetita iuvant, speriamo!

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Brescia hi-tech: dalle gare on linealla rete wireless

Il Centro Innovazione e Tecnologia della Provincia di Brescia

Lo scenario in cui è chiamato a operare l’ente localeha subito un cambiamento radica-le negli ultimi anni. Diversi fattori hanno contri-buito a mettere in discussionela modalità di intervento tra-dizionale: la tendenza allaglobalizzazione, la rapiditàdei cambiamenti sociali, lacrescente interazione tra im-prese pubbliche e private e lecrescenti aspettative dei cit-tadini, ormai protagonisti diuna società caratterizzata dacomunicazione e scambio diinformazioni, nonché unaprofonda crisi del modelloeconomico.In tale contesto assume rile-vanza il contributo reale cheogni istituzione pubblica puòportare nel sistema, il che peruna Provincia si traduce daun lato, in azioni dirette, dal-l’altro nel coordinamento diinterventi volti a supportarela crescita equilibrata del si-stema istituzionale, economi-co, sociale ed ambientale del-l’area territoriale di riferi-mento.È a partire da un tale contestoe da una forte volontà di esse-re incisivi che l’Area Innova-zione della Provincia di Bre-scia interpreta il proprioruolo secondo un approcciostrategico che tiene conto di4 differenti linee di azione:• motore di miglioramen-to all’interno all’ente;• volano di crescita per

gli enti territoriali di ri-ferimento;• impiego dell’ICT perpromuovere l’innovazione; • impatto concreto neiprocessi organizzativi.

Un primo obiettivo, pertanto,è volto sostenere tutti i settoridell’Ente nell’impiego di siste-mi tecnologici d’avanguardia,che consentano ai settori di li-nea di concentrarsi con più ef-ficacia sul proprio ambitoprincipale di attività.Gli operatori devono potercontare sul supporto di un si-stema informativo e di stru-menti di lavoro moderni, checonsentano di semplificarel’attività amministrativa a be-neficio degli utenti esterni (cit-tadini, imprese, fornitori, altrienti). A questo compito si affianca ilsupporto che l’Area Innova-zione è in grado di dare al ruo-lo istituzionale che la Provin-cia è chiamata a svolgere ver-so il territorio quale guidadelle realtà locali minori (Co-muni, Comunità Montane, As-sociazioni di Comuni). L’obiet-tivo ultimo, in questo caso, èindirizzato allo sviluppo coor-dinato e quindi rispettoso del-le caratteristiche e delle esi-genze locali: un percorso dicondivisione dei progressi(normativi, tecnologici, proce-dimentali e culturali) tra Pro-vincia e le altre istituzioni delterritorio, in favore di una

qualificazione di tutte le isti-tuzioni pubbliche brescianeper un incremento della soste-nibilità e competitività dell’in-tero sistema territoriale. A tal fine è stato istituito il CIT(Centro Innovazione e Tecno-logie), che racchiude oltre 190enti del territorio. Il CIT neisuoi primi 3 anni di attività hasvolto un ruolo fondamentalenella diffusione sul territoriodegli strumenti tecnologici dibase (quali PEC, Firma Digita-le, creazione di banche daticondivise (soprattutto in am-bito Cartografico e di SIT) e hacreato importanti occasioni dirisparmi di spesa puntando al-l’aggregazione della domanda,alla gestione accentrata deifabbisogni, all’utilizzo di stru-menti tecnologici più avanza-ti che consentono di attuarelogiche di dematerializzazionee semplificazione (quali, adesempio, piattaforme di fattu-razione, di acquisto, e per lagestione dei piani di zona).Ma l’introduzione dello stru-mento resta azione sterile, colrischio di rivelarsi uno sprecodi risorse, se non realizza uncambiamento del modo di la-vorare, se non viene capito,voluto e vissuto. Ecco perchél’azione del CIT non può pre-scindere da: percorsi di copro-gettazione col territorio (ancheal fine di reperire nuove risor-se), informazione, formazionee assistenza.

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di Angelo Bozza Responsabile Ufficio Programmazione e Controllo delle Provincia di Brescia

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Solo in questomodo: com-prendendo cheun ente quale laProvincia funzionabene non quandoha un efficienza in-trinseca, ma quan-do trova un equilibrio solidotra la tensione al migliora-mento interno (condizione ne-cessaria) e la capacità di inci-dere sull’evoluzione del terri-torio, tra la capacità dicogliere gli stimoli derivantidal progresso tecnologico e laserietà nell’affrontare l’ICTnon come un fine ma comeuno strumento per la guida eil governo del cambiamentoorganizzativo.Dice l’assessore Ghirardelli“Per conseguire l’obiettivo diuna macchina amministrativaefficiente che ottimizza l’im-piego di tecnologie, risorse fi-nanziarie, organizzazione epartner esterni, non si puòprescindere da una visione disistema in cui anche ogni no-vità del quadro normativo eregolamentare, rappresenta,non un ulteriore complicatoadempimento, ma una oppor-tunità, affinché i procedimen-ti e gli strumenti impiegati co-stituiscano una nuova occa-sione di miglioramento. Larecente Riforma della Pubbli-ca Amministrazione va vistaad esempio come una grandeopportunità per portare piùrapidamente a compimento ipercorsi di innovazione in cor-so di attuazione”.

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per Infohttp://innovazione.provin-cia.brescia.it

L’innovazione è di casa nella provinciadi Brescia ed è a banda largaÈ considerata fra le più grandi reti wireless al mondo

e non si trova a Redmond o alla Stanford University (unaè la sede di Microsoft, l’altra è l’università dove è natoGoogle) bensì in Lombardia: è la rete wireless della Pro-vincia di Brescia che raggruppa 132 Comuni, localizzatiin territori prima sottoposti a digital divide. Grazie a unbando di finanziamento regionale a fine 2007 veniva mes-so a regime il primo nucleo di rete dell'infrastruttura ditelecomunicazione a banda larga irradiata sul territorioin modalità wireless. In questa prima fase sono stati coin-volti 79 Comuni. Il forte consenso ottenuto da questo primo intervento haspinto la Provincia di Brescia a estendere ad altri Comu-ni, non compresi nel piano di sviluppo iniziale, la possibi-lità di creare un'unica rete provinciale in grado di garan-tire la cooperazione applicativa fra gli enti del territorio,proponendo ai Comuni aderenti nell’ambito del progettoSISCoTEL 2005 una soluzione che garantisse l’intercon-nessione alla rete wireless provinciale. In questa secondafase sono intervenuti altri 41 Comuni, sul cui territoriosono stati già installati tutti gli apparati di rete necessa-ri all'integrazione nel sistema a banda larga della Provin-cia. Altre successive adesioni hanno portato all’attualesituazione che è tuttavia in progress. La Provincia, infat-ti, si è impegnata a reperire ulteriori finanziamenti, conil supporto degli organi di governo regionali e nazionali,per ampliare la rete, ma soprattutto migliorare le presta-zioni dell’infrastruttura wireless, portando “banda anco-ra più larga” dove la domanda sta esprimendo crescenticonsumi.Per ciò che concerne la rilevanza internazionale di questainiziativa, il progetto Banda Larga della Provincia di Bre-scia è stata selezionata tra i "laureati" del ComputerworldHonors Program 2008 assegnato dal ComputerworldInformation Technology Awards Foundation, una Fonda-zione statunitense che seleziona a livello mondiale le piùrilevanti personalità, enti ed esperienze nel campo delleapplicazioni di Information Technology. Sempre con ilprogetto Banda Larga la Provincia di Brescia è risultatafinalista a EURO-PA edizione 2008 (Fiera di Rimini) per ilpremio E-Gov 2008 - IV edizione - Area Innovazione, per leeccellenze nella Pubblica Amministrazione italiana.

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La Centrale Regionale Acquisti nei Comuni lombardi

Anche quest’anno i tre giorni dell’evento RisorseCo-

di Giacomo Merci

L’amministrazione di Abbia-tegrasso ha sempre avutouna certa attenzione al temadell’innovazione, così nel2004 utilizza le procedureConsip per l’acquisto di car-ta, toner, arredi e altro; l’an-no successivo comincia autilizzare piattaforme elet-troniche per il cottimo fidu-ciario mentre è di quest’an-no il restiling del sito web e,soprattutto, l’attivazionedelle caselle di posta certifi-cata. Sempre nel 2009 aderisce al-la Centrale Regionale Acqui-sti per la fornitura di mate-riale di cancelleria soprat-tutto per l’individuazione dialcuni vantaggi importanti,come la concorrenzialità deiprezzi ottenuti dalla Centra-le Regionale Acquisti, le eco-nomie di scala e l’elimina-zione dei costi e tempi di in-dizione di gara, la comoditàe rapidità dell’ordine on line,il contatto diretto con il for-nitore, la possibilità di ordi-nare anche prodotti fuoriconvenzione, la supervisio-ne circa le caratteristiche diaffidabilità del fornitore e,non ultimo, il rispetto delcapitolato.La piattaforma Sintel è sta-ta inoltre utilizzata, tramaggio e ottobre 2009, per illancio di quattro proceduretelematiche. I risultati intermini di tempo e denarorisparmiato sono stati moltointeressanti: l’acquisto delle

divise per gli agenti della Po-lizia Locale si è conclusa conun risparmio del 24% sullabase d’asta, il nuovo scuola-bus è stato acquistato a126.700 euro contro i145.000 a base d’asta, la for-nitura dei capi di vestiarioper gli addetti ai servizi tec-nici con mansioni di operaiosi è chiusa con un risparmiodel 6% e la realizzazione diun’ infrastruttura wirelesstra le sedi comunali del 12%.Inoltre l’utilizzo della piat-taforma Sintel ha portato unsensibile risparmio di tem-po, carta e spese postali, hapermesso la visibilità dellegare a nuovi fornitori e diselezionarli con le procedu-re di abilitazione e qualifica,monitorare la gara e invitareanche fornitori che si sonoqualificati in un secondomomento. Inoltre è impor-tante sottolineare che ognicomunicazione viene verba-lizzata e che l’ente è costan-temente supportato e affian-cato da parte della CentraleAcquisti durante tutte le fa-si di Gara.Certamente ci sono anchemargini di miglioramento,come l’eccessiva rigidità del-le categorie merceologiche oi verbali di aggiudicazioneche non sempre si adattanoalle esigenze amministrativeinterne dell’ente, ma senzadubbio il bilancio fino a que-sto momento non può cheessere positivo.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

L’esperienza di Abbiategrasso

muni si sono rivelati un utile, e permolti versi unico, momento discambio di esperienze. Pubbli-che amministrazioni locali eaziende hanno avuto mododi raccontare e di condivide-re con esperti e “colleghi” siale problematiche che vivonosia le soluzioni provate sulcampo. Tra le esperienze in-teressanti e significative dicui si è parlato vale la penacitare quella di Abbiategras-so e i risultati ottenuti nel-l’utilizzo della Centrale Re-gionale Acquisti.Abbiategrasso è una città dicirca 31mila abitanti, situata

a una ventinadi chilometrida Milano e ve-ro e propriopunto di riferi-mento per tut-ta la zona cheprende il nome,appunto, di ab-biatense.Il Comune hacirca 200 di-pendenti e, perquanto riguar-da la gestionedelle gare, haun servizio Ap-

palti e Gare all’interno delsettore Programmazione chesegue tutti gli acquisti, aesclusione delle procedureper arredo urbano e operepubbliche che sono seguitidirettamente dal settore La-vori Pubblici.

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Treviglio acquista in rete

Il Comune di Treviglio è sempre stato molto attento al-

di Gabriella Mornati Responsabile CED Comune di Treviglio

l’innovazione tecnologica. Infat-ti si è dotato fin dal 1992 diun Sistema Informativo Co-munale integrato. Il Comuneè stato capofila per ben dueprogetti SISCoTEL (anni 2001e 2002) entrambi collaudatipositivamente. Ha ottenutoanche un finanziamento perla Gestione Associata. L’En-te, grazie ai finanziamentiSISCoTEL, ha sperimentato,primo Comune non capoluo-go di provincia, l’utilizzodella CRS (Carta Regionaledei Servizi) di Regione Lom-bardia, cercando sempre disfruttare al meglio le oppor-tunità che la Regione mette-va a disposizione dei propriComuni.Come responsabile dei Siste-mi Informativi da tempo sta-vo valutando la possibilitàper l’Ente di dotarsi di unsoftware per effettuare gareonline, ma gli alti costi delsoftware avevano fatto dadeterrente. Quando duranteRisorse Comuni del 2008 so-no venuta a conoscenza dellapossibilità di utilizzo di unapiattaforma messa a disposi-zione dalla Regione Lombar-

dia, è stato subito chiaro chenon potevamo perdere il tre-no e quindi ci siamo subitoattivati per aderire a SinTel.Abbiamo iniziato con una ga-ra “informatica” per l’acqui-sto di telecamere per il con-trollo dei varchi della Zona aTraffico Limitato (ZTL) delComune. Grazie all’aiuto delpersonale di Regione Lom-bardia siamo riusciti a co-struire e portare a termine lagara, anche se le difficoltànon sono mancate (la man-canza di firme digitali da par-te delle ditte invitate a parte-cipare).Sicuramente l’esperimento èstato positivo. Il programmaè di facile comprensione e ri-duce di molto i tempi di ag-giudicazione. Infatti è il pro-gramma che si preoccupa diverificare la presenza di tuttala documentazione e di stila-re il verbale intermedio equello conclusivo di aggiudi-cazione. Fatto questo primopasso, l’Ufficio EconomatoProvveditorato ha utilizzato,in perfetta autonomia, lapiattaforma per una gara perl’acquisto del vestiario degliagenti della polizia locale.

Anche in questo caso l’espe-rienza è stata positiva.In entrambi i casi si è tratta-to di cottimi fiduciari con ag-giudicazione al massimo ri-basso e importi relativamen-te bassi. Valutata, però, moltopositivamente l’esperienza,credo che a breve il Comuneproverà ad utilizzare la piat-taforma anche per gare ad of-ferta economicamente piùvantaggiosa, eventualmenteanche con aste online.L’utilizzo di una piattaformainformatica per le gare per-mette di ridurre sensibilmen-te i tempi. Inoltre, trattando-si di software messo a dispo-sizione gratuitamente dallaRegione, consente di affron-tare e sperimentare le gareelettroniche senza la preoc-cupazione di dover effettuareun investimento economicoimportante; inoltre è possibi-le avvalersi del supporto dipersone esperte messe a di-sposizione dalla Regione. Tut-to questo facilita l’attività deiComuni, soprattutto in mo-menti di crisi, quale quelloattuale, nei quali è più pre-zioso il supporto della Re-gione.

strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

La piattaforma Sintel e i Comuni Lombardi

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Mobilità delle persone e delle idee

confrontare con quanti, per ruolo,per capacità o per entrambi i mo-tivi sono in grado di fare una disa-nima puntuale della situazionepresente ma, anche - e soprattut-to - di avere uno sguardo sul futu-ro. Volendo approfondire il te-ma dello sviluppo tecnologicoin Italia, con particolare rife-rimento al ruolo che puòsvolgere la Pubblica Ammini-strazione Centrale e Locale,abbiamo contattato l’inge-gner Daniele Bettarelli, diret-tore generale di Aci Informa-tica.

�� Innanzi tutto, chi è Aci Infor-matica e per quale motivo puòrappresentare un osservatorioprivilegiato sulla PA italiana?L’Automobile Club d’Italia èuna federazione che associagli Automobile Club provin-ciali ed altri Enti e nasce cir-ca 120 anni fa, praticamenteinsieme all’automobile. Lasua evoluzione, come si puòimmaginare, va di pari passocon il diffondersi dell’autocome mezzo di trasporto pri-vato. L’Automobile Club d’I-talia gestisce, tra l’altro, ilPubblico Registro Automobi-listico con sistema tariffariodeterminato dal Ministerocompetente. Una strutturapubblica che anche in ragio-ne della limitatezza delle ri-

sorse finanziarie, opera conla mentalità privatistica al fi-ne di erogare servizi alla col-lettività con efficienza edeconomicità. Per questo c’èsempre stata un’attenzioneparticolare all’aspetto tecno-logico: essere aggiornati dalpunto di vista tecnologico èfondamentale.

�� Con riferimento alla PubblicaAmministrazione si parla di inno-vazione come soluzione a un grannumero di problemi, non ultimoquello dei costi…La tecnologia oggi costa pocorispetto ai risultati consegui-bili. Certo bisogna avere al-cune attenzioni: innanzi tut-to occorre capitalizzare le op-portunità che le tecnologieattuali consentono. In parti-colare, sulle infrastrutture.Oggi la tendenza di certi cen-tri di calcolo è nella concen-trazione con sistemi di ge-stione sofisticati, possibileperò solo con i grandi nume-ri. Spesso nell’ambito dellaPubblica AmministrazioneLocale assistiamo invece aduna polverizzazione degli in-vestimenti. Investire in inno-vazione, se la tecnologia vie-ne gestita correttamente,permette di ottenere ottimirisultati sia sul piano econo-mico che su quello del servi-zio. Ritengo che molte inizia-

tive del Ministro Brunettavadano correttamente inquesta direzione, come peresempio l’insistenza sulla po-sta certificata. Gli strumentitecnologici che hanno costiaccessibili e grandi ritorni so-no tanti, si pensi alla video-conferenza. Poter far circola-re le idee invece che le perso-ne non è solo un bello slogan;anche in questo caso però leinfrastrutture sono il puntofondamentale. �� Il riferimento alle infrastrut-ture ritorna come punto chiave,qual è la situazione in Italia?La gestione della rete è unpunto fondamentale. Oggispesso i collegamenti non so-

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

Uno sguardo sul presentee sul futuro del nostro Paese di Paolo Covassi

Quando si parla di innovazione è importante potersi

Daniele BettarelliDirettore GeneraleAci Informatica

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no realizzati con il vecchiocriterio della ridondanza,comportando il rischio di in-terruzioni del servizio, equindi, fondamentale con-trollare direttamente l’effi-cienza della rete, elementosul quale noi abbiamo inve-stito e investiremo molto.Una rete infrastrutturale af-

fidabile ed efficiente potrà farfare un passo avanti al siste-ma Paese.

�� Tornando al rapporto tra Pub-blica Amministrazione e innova-zione, quale pensa siano i puntidi forza e debolezza?Io credo che si debba innanzitutto riconoscere che l’ammi-nistratore molto spesso è in-serito in un contesto che nonlo aiuta. Oggi ad un ammini-stratore si chiede di essere siapolitico che manager, che so-no due attività molto diverse,e ci vuole tempo per capirecome funziona “realmente” lamacchina amministrativa ecome bisogna agire per rag-

giungere il proprio scopo: ilbenessere del cittadino. Gliamministratori quindi devo-no essere supportati da mo-delli organizzativi basati sutecnologie e soluzioni appli-cative anche nell’ambito del-la mobilità. Nell’ambito dellaPubblica Amministrazione ein generale in quella localeverifichiamo soluzioni di al-ta qualità adottate da singo-le Amministrazioni. Rara-mente però queste soluzio-ni vengono messe a fattorcomune con altre Ammini-strazioni pubbliche. Nel-l’ambito della mobilità, con-siderando sia il potenzialetecnico/economico espressoche i nuovi collegamenti adalta velocità tra Torino eMilano, il Piemonte e laLombardia saranno in gra-do di sperimentare nuovimodelli di mobilità utili perlo sviluppo di tutto il Paese.

�� Nello specifico qual è il va-lore aggiunto che Aci può offri-re ai Comuni?Noi abbiamo rapporti moltostretti con i Comuni e, oltrealle applicazioni tradizionaliper la fornitura di dati delPRA, per la gestione dei par-cheggi e delle zone a trafficolimitato, etc., sviluppiamonuove strumenti per l’acqui-sizione di informazioni sullamobilità basati su sistemiGPS e dati della telefonia mo-bile. Così è possibile definiree gestire in tempo reale lostato della mobilità urbanaed extra urbana.Sotto questo aspetto fonda-mentale sarà la standarizza-zione delle tecnologie infra-strutturali ed applicative;purtroppo talvolta assistiamo

strategie amministra tive

ad una forma di involuzionetecnologica dove singole am-ministrazioni sono impegna-te a costruire proprie soluzio-ni difformi dalla omogeneitàdi sistema.

�� Quindi quale strada prenderàla tecnologia nel futuro?In realtà credo che prose-guirà sulla strada che ha giàintrapreso: soluzioni applica-tive in ambito mobilità stan-dardizzate e supportate damodelli matematici in gradodi leggere realtà complesse edare previsioni attendibili.Esperienze di questo tipo so-no già state attivate, peresempio, a Torino. Qui graziea un sistema di gestione deltraffico sono stati ridotti di10 secondi i tempi di attesaagli incroci ed è aumentatadel 17% la velocità commer-ciale dei mezzi pubblici. Infi-ne ribadisco quanto ho dettoprima, occorre una raziona-lizzazione della tecnologia espingere per una mobilitàdelle idee, riducendo la mobi-lità fisica delle persone, dovenon necessaria.

�� Prima ha citato la Lombardiacome regione all’avanguardia.Nel 2015 ospiterà l’Expo, ritieneche questa possa essere unapossibilità?Assolutamente sì. Credo chel’Expo possa rappresentareuna vetrina internazionaleper proporre un modello dimobilità sia fisico che tecno-logico, e ritengo che soprat-tutto il secondo possa esseresviluppato e applicato pertempo anche attraverso for-me di pagamento con monetaelettronica e utilizzo esteso disistemi di telefonia mobile.

INFORMATICA E INNOVAZIONE

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Manifesto Amministrare 2.0

“Comunicare coi cittadini” è l’imperativo di questi

di Lauro Sangaletti

nascono - spesso spontanea-mente - sul territorio si han-no diverse immagini del feno-meno e negli ultimi mesi,inoltre, si stanno facendostrada nuovi progetti che ve-dono le amministrazioni pub-bliche impegnate a dialogarecon i cittadini sfruttando lepotenzialità del web 2.0 (cioèdella telematica improntatasu una logica relazionale epartecipativa).

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

Le nuove frontiere del web

anni.Cittadini da intercettare, dasondare e con cui dialogareper costruire una P.A. a misu-ra d’utente. Questo il motivodell’enfasi che viene prestataalla comunicazione oggi.Ma come si stanno ponendole amministrazioni pubblichenei confronti dei nuovi stru-menti di comunicazione?Dalle molteplici iniziative che

Le tappe del ManifestoPer riuscire a presentare il Manifesto entro maggio 2010ecco quali sono i prossimi passi che il gruppo di lavoro

affronterà.

� Condivisione del Manifesto: la versione attuale del Mani-festo è on line in modalità di visione pubblica.� Implementazione on line: ai lettori del sito è possibile com-mentare i materiali pubblicati e proporre implementazioni.� Approfondimenti: il Manifesto sarà presentato nelle occa-sioni pubbliche in cui sarà possibile approfondirne item spe-cifici.� Adesione: il Manifesto sarà pubblicizzato tra gli enti loca-li al fine di raccogliere adesioni al Club di Amministrare 2.0quale raggruppamento di enti che decidono di fare propri iprincipi del Manifesto.� Valutazione: a marzo 2010 il Manifesto sarà sottoposto avalutazione pubblica tramite strumenti di lavoro collaborati-vo a distanza.� Stesura: ad aprile 2010 si procederà alla stesura della pri-ma versione stabile del Manifesto.� Presentazione: a maggio 2010 il Manifesto e il Documen-to di Supporto saranno presentati e messi a disposizione deisoggetti istituzionali di riferimento.

A dire il vero gli enti che han-no fatto seri e concreti passiin questa direzione non sonomoltissimi ma le loro espe-rienze sono interessanti poi-ché permettono di conoscereil fenomeno e rappresentanouno stimolo per ulteriori svi-luppi. Si deve inoltre consta-tare che negli anni la spinta

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

che ha portato gli enti localia utilizzare il web quale stru-mento per migliorare la qua-lità dei servizi offerti alle fa-miglie e alle imprese sembraaver rallentato. Infatti, se dalpunto di vista quantitativo ilprocesso di “messa on line”della P.A. è sostanzialmentecompleto, le funzionalità im-

plementate negli ultimi annihanno registrato un sostan-ziale stallo: la maggior partedegli attori locali ha raggiun-to soltanto un livello base ditelematizzazione, solitamen-te dedicato alla comunicazio-ne istituzionale.Per dare impulso allo svilup-po di progetti innovativi e per

dare sistematicità alle diver-se azioni in campo è nata l’i-dea del “Manifesto Ammini-strare 2.0”, in grado di valo-rizzare le esperienze giàrealizzate, arricchendole deicontributi di coloro che a di-verso titolo sono interessatialla diffusione di una moder-na P.A. digitale.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

Government 2.0 in Europa: se ne è discusso a MalmoSi è tenuta a Malmo il 19 e 20 novembre scorsi la Conferenza interministeriale sull’e-govdove c’è stata l’occasione per fare il punto sulla possibile apertura della P.A. attraversole potenzialità ICT.A conclusione della conferenza Mats Odell, Ministro svedese del Governo locale e i mer-cati finanziari e presidente della Conferenza, ha affermato che i governi presenti si so-no impegnati per “lavorare insieme per dare più forza ai cittadini e creare una pubbli-ca amministrazione più aperta. Renderemo più semplice per i cittadini e per le aziendeeuropee muoversi attraverso i confini, mettendo gli uni e le altre in posizione di godereappieno delle opportunità offerte dal mercato interno. Allo stesso tempo creeremoun’amministrazione più efficiente, più semplice e più verde”.Durante la conferenza è stata inoltre approvata da tutti i Ministri dei paesi dell’Unioneuna dichiarazione sulle politiche di e-government che individua tre capisaldi per impo-stare le attività in questo ambito: la trasparenza (da intendersi come pubblicazione nondiscrezionale dei dati in formato riusabile), la partecipazione e l’empowerment comple-to del cittadino.La Dichiarazione ribadisce l’impegno concreto per dare maggiore forza a cittadini e im-prese offendo un maggiore accesso alle informazioni pubbliche, aumentando la traspa-renza e predisponendo mezzi efficienti di coinvolgimento degli stakeholder nei proces-si decisionali.Ora la palla passa alla Commissione Europea che, a partire dalla Dichiarazione, dovràstabilire il Piano di azione, fissando gli obiettivi e stabilendo il cronogramma da qui al2015.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

P.A. e cittadini: confrontarsi sul webPer sapere cos’è il web 2.0 è sufficiente cercare la voce suWikipedia. La stessa enciclopedia, però, sottolinea come ladefinizione di web 2.0 vada al di là di meri concetti tecnici.A Risorse Comuni, Strategie Amministrative ha dedicato unseminario sul tema e a illustrare il web 2.0 è interventutoCristian Peraboni, ricercatore dell’Università degli Studi diMilano: “il Web 2.0 è collegare le persone che condividono,scambiano e collaborano. Più nello specifico, per una P.A. èinformare e “farsi informare”: si parla cioè di intelligenzacollettiva, di utenti che segnalano problemi e malfunziona-menti ma propongono anche le possibili soluzioni. Web 2.0 èanche dialogare e ascoltare, confrontandosi con i cittadini,condividendo conoscenze e idee sul territorio e spiegando leproprie scelte. Più in generale è coinvolgere attivamente, omeglio mettersi in giocoe accettare che i cittadini facciano altrettanto”.Per saperne di più e vedere esperienze di amministrazionilocali si possono scaricare gli atti del convegno dal sitowww.risorsecomuni.it

per InfoIl Manifesto è dispo-nibile all’indirizzohttp://manifestopa.pbworks.com/Il-Mani-festo

Il progetto è portato avantida diversi attori provenientida esperienze differenti maaccomunati dallo stesso inte-resse a esplorare nuove di-mensioni dell’amministrazio-ne digitale: il Forum P.A., ilFormez, le città di Venezia(che ha la primogenitura deltermine Amministrare 2.0 es-sendo il primo ente che si èattivato proponendo serviziconcreti di nuova cittadinan-za digitale), di Monza, di Par-ma, di Reggio Emilia, di Trie-ste e di Udine, Artea Studio eil Network di InnovatoriPA.A questo punto però è spon-taneo chiedersi cosa intenda-no i redattori del Manifestocon “Amministrazione 2.0”.Per il gruppo di lavoro“un’amministrazione 2.0 èun’amministrazione che simette dalla parte dei cittadi-

ni e che con i cittadini stabi-lisce una relazione bidirezio-nale perché è consapevoleche nessuno meglio di loropuò valutare servizi e proget-ti, segnalare eventuali criti-cità, manifestare esigenze ebisogni e fare proposte persoddisfarli.Ma c’è di più: è un’ammini-strazione che sceglie di im-prontare tutti i suoi processi,anche quelli interni, sui prin-cipi della condivisione e dellacollaborazione, di sfruttarel’intelligenza collettiva coin-volgendo le risorse a sua di-sposizione per migliorare lagestione interna e l’efficienzadei servizi offerti.E, infine, è un’amministra-zione che sceglie di fare tuttoquesto sfruttando le opportu-nità offerte dalle nuove tec-nologie e dagli strumenti del

web 2.0 mettendoli al servi-zio di un nuovo approccio neirapporti con il cittadino”.Amministrare secondo lanuova logica non significaquindi solo pensare a comeutilizzare la tecnologia neiprocessi amministrativi ben-sì significa rivedere l’interaazione amministrativa allaluce della partecipazione deicittadini a questo processo.Una sfida importante che at-tende gli enti locali.

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Comunicare a costo zero? Si puòcon il Tg Web

Il Comune di Somaglia e la comunicazione con i cittadini

Siamo a Somaglia, una piccola cittadina di 3.600 abi-

di Luca Codazzi Vicesindaco - Assessore ai Servizi ambientali e territoriali, innovazioni tecnologiche e comunicazione istituzionale

tanti in provincia di Lodi, che haavuto un graduale sviluppo resi-denziale nell’ultimo decennio e haportato tante nuove giovani fami-glie a sceglierla come propria re-sidenza e a trasferirsi dai più gros-si comuni limitrofi.Con le elezioni amministrati-ve del giugno scorso il Sinda-co e buona parte della prece-dente amministrazione, tracui il sottoscritto, viene ri-confermata alla guida delpaese e tra le nuove delegheche decidiamo di istituire vi è

quella alle innovazioni tecno-logiche ed alla comunicazio-ne istituzionale, che mi vieneappunto assegnata e rappre-senta una novità nel panora-ma politico, essendo l’unicopiccolo comune della provin-cia a prevedere questoa s s e s -

sorato. Per molti rappresentaquasi una frivolezza rispettoad altri importanti settori dasviluppare. Le nostre convin-zioni sono, invece, dettatedall’importanza che questidue aspetti rivestono nella vi-ta moderna di ogni indivi-duo e che possono portare arisultati considerevoli perlo sviluppo di una comu-nità, sia pur piccola comela nostra, soprattutto seelaborati insieme. Con al-tri giovani consiglieri eun nostro funzionariocominciamo a elaborareuna programmazione

del settore prevedendo due li-nee d’indirizzo, una internache porti a migliorare e po-tenziare l’organizzazione del-la struttura comunale e l’al-tra esterna rivolta cioè allapopolazione. In particolareper quest’ultima cerchiamodi elaborare un nuovo stru-mento comunicativo con ca-ratteristiche fondamentali:sia rivolto ai giovani, sia ilpiù possibile multimediale,fornisca informazioni fre-sche, sia semplice e direttoma soprattutto sia a costo ze-ro. È da queste considerazio-ni che, il 14 settembre 2009,nasce il Tg Web, un vero eproprio telegiornale che vie-ne trasmesso sia sul nostrosito istituzionale che sul fa-mosissimo YouTube. La pri-

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In queste pagine lostaff del Tg Web conil vicesindaco LucaCodazzi(in questa immagineil primo da destra)

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segnalazioni ed anche criti-che. Tutto questo attraversosms spediti dal proprio cellu-lare ad un numero che saràda noi attivato per l’occasio-ne, creando così un canale di-retto e senza barriere apertoa tutti. Vi invito a visitare ilnostro sito internet (www.co-mune.somaglia.lo.it) dove po-trete vedere anche tutti gli al-tri strumenti comunicativitra cui il periodico d’informa-zione “Somaglia Nuova”, lanewsletter che viene inviataagli iscritti, la collana infor-mativa “Simplicity”, l’Ecoca-lendario distribuito ogni an-no con i consigli e le indica-zioni per un correttosmaltimento dei rifiuti… einfine anche noi siamo su Fa-cebook.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

ma edizione è un vero e pro-prio successo, in pochi giornisuperiamo, tra i diversi siti, i1.500 visitatori, tra cui tan-tissimi giovani, e veniamocontattati da alcune testategiornalistiche nazionali, daprogrammi di radio nazionalie da tg regionali. Ci chiedere-te come mai questo successo?Il tutto va ricercato nelle ca-ratteristiche citate prima. Iltg è condotto dal nostro con-sigliere alle politiche giovani-li, lui stesso giovane e moltoconosciuto in paese. Il filma-to è breve dura poco più ditre minuti e le notizie stessesono veloci, quindi qualsiasiutente le apprende senzanoia. Quest’ultime sono fre-sche e nuove, altrimenti im-possibili da pubblicizzare, senon con metodi e strumenti(per esempio i volantini) permolti motivi ormai superati.Ma l’aspetto che rende ancorpiù positivo il prodotto è ilcosto zero dell’operazione.Difatti il tutto viene gestitoda un nostro funzionariomolto appassionato, a cui vail mio ringraziamento, chesvolge il triplice compito diregista, cameramen e monta-tore.Anche le apparecchiature nonhanno costo perché sono giàin dotazione e per il montag-gio utilizziamo un softwaregratuito.Le edizioni stanno conti-nuando con cadenza quindi-cinale e continuano a riscuo-tere successo, oltre che tra igiovani anche negli adulti emolte associazioni del paeseci contattano per poter pub-blicizzare le loro iniziative.Questo è un altro aspetto im-portante, non solo comuni-

care alla cittadinanza marenderla lei stessa partecipe.Il Tg Web è un nuovo stru-mento che va ad affiancarsiai molti già attivati negli an-ni precedenti dalla nostraAmministrazione Comunale.Voglio ricordare, in particola-re, gli sms informativi allacittadinanza che presto sa-ranno affiancati da un nuovoservizio che permetterà dav-vero di mettere a disposizio-ne dei cittadini un canale di-retto con il Comune. Se fino a ora, infatti, i cittadi-ni di Somaglia possono esse-re informati, attraverso smsspediti dal Municipio, su no-tizie di pubblica utilità edeventi, con il nuovo anno, an-che loro, potranno forniciinformazioni, suggerimenti,

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Enti locali e Postecom per l’informazione ai cittadini

Nei CUP della Asl di Perugia, in Comune nelle sale diattesa per fare la carta di identitàelettronica e nelle stazioni del mi-nimetrò (la metropolitana perugi-na) i cittadini guardano quellache, a prima vista, sembrerebbeuna tv. Sullo schermo si alter-nano e si combinano informa-zioni sulla qualità dell’aria,sul riciclo del tetrapak, sullenovità del Consiglio Comuna-le e sulle manifestazioni citta-dine; informazioni, numeriutili e news trasmessi attra-verso un mezzo multimedialeche si propone di fornire ri-sposte ai bisogni primari delvivere e appartenere alla co-munità e alla città. Quella chesembrava una semplice tv è inrealtà un servizio fortementepersonalizzabile, caratterizza-to dalla collocazione, in posi-zioni strategiche e di grandeflusso delle realtà

cittadine, di 42 schermi digrandi dimensioni che tra-smettono contenuti istituzio-nali e di pubblica utilità.

Un po’ web, un po’ tvServizio offerto da Poste-com in collaborazione conSemplicittà, Città in Tv èun nuovo mass media chesfrutta i vantaggi della tele-visione - perché comunicatrasmettendo su schermocon codici visivi e uditivipropri del mezzo televisivo- e la pervasività e la faci-lità di produzione dei con-tenuti di un portale web.Uno strumento sempliceper comunicare e dare visi-bilità alle attività dell’orga-nizzazione, migliorando ilrapporto con i cittadini econ i turisti, con la libertàdi decidere il proprio palin-sesto.

Condivisione e coesione socialeL’idea nasce nel 2003 quan-

do, all’internodi Teleaccess,progetto delComune di Pe-rugia e RegioneUmbria, si dà ilvia a una ri-flessione sullepossibili solu-zioni in gradodi ridurre ildivario tecno-logico fra lediverse zonedel territorio

comunale. Si ar-riva così, con l’ausilio diArpa, Afas e Gesenu, a svi-luppare il canale tematico“Ambiente e Salute” nella

Asl n. 2 di Perugia. Dal2005, nei locali del Centrounico di prenotazione dell’A-sl di Perugia, i cittadini delcapoluogo umbro possonoricevere informazioni suiservizi, sulla salute, sull’am-biente, usufruendo di unmezzo che li fa sentire unpo’ a casa - così somigliantealla rassicurante tv - e coin-volti nella vita pubblica delproprio territorio. Oggi i ca-nali, oltre a quello dedicatoall’ambiente e alla salute,sono “Città e servizi”, gestitodal Comune di Perugia coninstallazioni presso gli URPcomunali e “Turismo e Cul-tura”, pensato anche per ituristi; in attivazione il ca-nale tematico “Perugia Gio-vani”, dedicato ad argomen-ti di interesse giovanile.

Costi ridotti e interazioneMultimediale, multicanale,multisensoriale, Città in Tvpermette alle P.A. di comuni-care contenuti a costi ridottiin un’ottica di condivisionedelle informazioni da veico-lare, soprattutto se caratte-rizzate da interessi comuni.L’interazione con il cittadinoè oggi la parola d’ordine. At-tualmente sono presenti aPerugia: una versione cheutilizza schermi e, in speri-mentazione, una piattafor-ma per la distribuzione dicontenuti multimediali tra-mite Bluetooth, con funzio-ne multilingue.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

Perugia, la città in TV

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re dell’informazione territoriale so-no all’avanguardia sia a livello nazio-nale che europeo.Nello Speciale Edilizia n.2 delmaggio 2009, avevamo deli-neato le azioni regionali per larealizzazione della cartografiatecnica dei comuni, il Data Ba-se Topografico, ricordando chelo sviluppo e il coordinamentodelle produzioni di dati territo-riali a livello regionale hannoportato alla realizzazione del-l’Infrastruttura per l’Informa-zione Territoriale (IIT) checoinvolge gli enti del sistemaLombardia nella condivisione ediffusione dei rispettivi patri-moni informativi.

In questo numero forniamouna panoramica dei servizimessi a disposizione per i co-muni nel sito web www.terri-torio.regione.lombardia.it . Ilsito, on line dal marzo 2009,nella nuova versione integratanel nuovo sistema dei portaliweb di Regione Lombardia, co-stituisce il portale della Dire-zione Territorio e Urbanistica.Questo, oltre contenere le pagi-ne tematiche (riforma legislati-va per il governo del territorio,pianificazione territoriale e di-fesa del suolo, valutazione am-bientale e paesistica di piani eprogrammi…) è porta di acces-so agli applicativi web che co-stituiscono i servizi per i co-

muni con un vasto patrimo-nio di informazioni sullaLombardia.

Dal PGT all’inventario delle franeIl primo per importanza rispet-to al tema della pianificazionecomunale èwww.pgt.regione.lombardia.it. Nato con la finalità di corri-spondere alla realizzazione delS.I.T. integrato per la pianifica-zione locale, introdotto dallal.r. n. 12/05, è un sistema infor-mativo territoriale con il qualei comuni che partecipano aiprocessi di pianificazione, pos-sono conoscere e condividere leloro informazioni territoriali ediffondere i propri strumenti digoverno in formato digitale.Il sistema sostituisce il MI-SURC, il Mosaico dei PRG, (labanca dati che nasceva carta-cea e veniva digitalizzata cen-tralmente da regione e provin-ce) con una banca dati piùcompleta che raccoglie tutti idocumenti del PGT (l’analogodigitale di quanto approvatodal comune, la sintesi delleinformazioni urbanistiche se-condo specifiche tecniche omo-genee fornite da Regione).Praticamente: dalla home pagecitata si accede all’”archiviodocumentale” da cui scaricarei pdf , oppure al visualizzatoredella tavola delle previsioniche è il classico strumento Gische permette di vedere leinformazioni relative alle ta-vole di previsione dei vari co-muni.

Nel web per conoscere il territorioIl GEOportale della Regione Lombardia

Le iniziative intraprese da Regione Lombardia nel setto-

di Francesca Patriarca Direzione Territorio e Urbanistica Regione Lombardia - Infrastrutture per l’Informazione territoriale

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In questa tavola si possono tro-vare informazioni anche sullearee dismesse, il nuovo temaintrodotto nella pianificazioneterritoriale dalla l.r. 12/05 eproprio da questo sito vi è lapossibilità di accedere alla re-lativa banca dati. Il secondo sito web per impor-tanza rispetto alla pianifica-zione comunale è quello dellaVAS. Si tratta di un sito che dà visi-bilità al processo di Valutazio-ne Ambientale Strategica diPiani e programmi, secondo unobbligo di legge che ha indivi-

tutti i vincoli di natura paesag-gistica definiti dalla legge Ga-lasso. È in fase di sperimenta-zione un secondo sistema SIBA2, non ancora in rete, che per-metterà di accedere anche aivincoli definiti con l’aggiorna-mento 2008 del Piano Territo-riale Paesaggistico Regionale,(per esempio siti dell’UNESCO,Siti di importanza comunita-ria, tracciati guida paesisti-ca…ecc) . Applicativo interro-gabile, il sistema funziona co-me un utile mezzo diconoscenza per la predisposi-zione non solo dei PGT, ma an-

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duato proprio nella rete il mo-do di pubblicizzare il procedi-mento da parte dei diversi sog-getti proponenti .La sua particolarità, derivantedalle caratteristiche del proce-dimento di VAS che costituisceun iter aperto, sta nel fatto cheil sistema è interrogabile ancheper i procedimenti in corso enon soltanto per quelli conclu-si. In questo si differenzia dalsito dei PGT, che pubblicizzainvece gli atti a fine procedi-mento, cioè a strumento ap-provato.SIBA è il visualizzatore web di

Scenari di integrazione tra informazione territoriale e catastoL’integrazione tra informazione geografica e catasto sta diventando una priorità nelle azioni di Re-gione Lombardia per la prossima legislatura. È una risposta alle sollecitazioni dal territorio, chearrivano in una situazione finalmente matura per l’informazione territoriale, sia dal punto di vi-sta tecnologico che organizzativo. La condizione necessaria, anche se non sufficiente, per avviarel’iniziativa è certamente la nuova cartografia digitale multiscala. Il rifacimento della cartografiaregionale in formato Database topografico è stato avviato nel 2005, in stretta collaborazione con

i Comuni e in particolare con loro aggregazioni: il progetto interessa oggi l’80% dei Comuni lombardi,per complessivi 26 Milioni di Euro investiti e un significativo 60% di compartecipazione di risorse eco-nomiche da parte delle amministrazioni locali. In accordo con l’Agenzia del Territorio e con ANCI Lombardia, Regione Lombardia ha promosso un ta-volo tecnico con il compito di definire, entro giugno 2010, le linee guida per realizzare, a livello locale,l’integrazione tra Database topografico e informazione catastale. Lo scenario ipotizzato è quello diorientare le procedure locali già in essere o che potranno essere sviluppate ( ad es. anagrafe degli im-mobili, stradario e numeri civici, certificazione energetica degli edifici, DIA e Permessi di Costruire) al-l’aggiornamento simultaneo di alcune componenti del Database topografico e della cartografia cata-stale.Sono stati attivati due gruppi di lavoro, coinvolgendo le esperienze lombarde più significative in que-sta tematica, quali: Comune di Milano, Comunità Montana di Vallesabbia, Polo Catastale di Corbetta-Gaggiano. Il primo gruppo di lavoro ha il compito di definire e sperimentare nel concreto le procedu-re in grado di connettere (e mantenere aggiornati) Database topografico e informazione catastale; ta-li procedure potranno confluire in una sorta di MUDE (Modello Unico per le Dichiarazioni Edilizie). Ilsecondo gruppo si occupa invece di individuare, e possibilmente risolvere, le differenze semantiche einformative tra oggetti omologhi (per esempio gli edifici) considerati nelle due cartografie e in altreprocedure già attive (per esempio certificazione energetica degli edifici).È questo un progetto, una sfida, da lanciare per la prossima legislatura regionale e da realizzare tuttiinsieme: un salto di qualità per l’utilizzo dell’informazione geografica a livello locale, capace di rivo-luzionare il modo di lavorare degli uffici comunali e la qualità e l’efficienza dei servizi offerti ai citta-dini. Sarà capace anche di aprire nuove strade al mondo delle imprese, con il possibile sviluppo di ser-vizi a valore aggiunto basati su un’informazione territoriale aggiornata e di qualità.

DI ANDREA PICCIN

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tale della Direzione Territorio eUrbanistica- canale “siti web eapplicativi”.“RIP” (Reticolo Idrico Principa-le) che contiene l’individuazio-ne geografica aggiornata deicorsi d’acqua del reticolo idro-grafico principale di competen-za regionale, “STUDI GEOLO-GICI” che contiene l’individua-zione dei vincoli derivanti erecepiti dalla pianificazione diBacino (fasce fluviali e aree indissesto) , come eventualmentemodificati secondo le procedu-re della pianificazione comu-nale. Quest’ultimo applicativoè organizzato in apposite sezio-ni dedicate ai singoli Comuni, emette a disposizione le infor-mazioni relative alla compo-nente geologica dei PGT, fina-lizzata alla prevenzione del ri-schio nella pianificazioneurbanistica, introdotta dalla l.r.41/97 e confluita poi nella12/05. ODSM (Opere di Difesa

che di altri strumenti di piani-ficazione. Un altro importante sito è ilSILVIA, archivio documentaledi tutte le procedure VIA regio-nali, le procedure VIA Naziona-li , le verifiche regionali, le Ve-rifiche provinciali, la LeggeObiettivo. È dotato di un’areacartografica importante chepermette la consultazione deidati progettuali di sintesi e l’a-nalisi territoriale dei principa-li progetti depositati per l’auto-rizzazione regionale. Quanto ai siti relativi alla pre-venzione del rischio idrogeolo-

gico e della Di-fesa del suolo,segnaliamobrevementeil nome ed ic o n t e nu t idegli appli-cativi anchequesti acces-sibili dal por-

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del Suolo - segnalazioni e mo-nitoraggio) è un sistema direttoalla segnalazione , da parte de-gli enti territoriali, della neces-sità di opere di difesa del suolo,nonché alla costruzione di pro-grammi di intervento da partedi Regione ed anche al monito-raggio tecnico-amministrativodella realizzazione dell’opera.Consente pertanto la parteci-pazione attiva di tutti i sogget-ti interessati alla tematica del-la difesa del suolo.SIBCA (Sistema InformativoBacini e Corsi d’Acqua) racco-glie i dati idraulici e morfologi-ci dei bacini idraulici di diver-so ordine , utili per studi di pe-ricolosità idrogeologica in areaalpina. GEOIFFI (Inventariodelle frane e dei dissesti idro-geologici) contiene la mappatu-ra dei dissesti della regionesuddivisi per tipologia (frane,conoidi…ecc) e per stato di at-tività.

La homepage del sito“Rilancioedilizia”

Monitoraggio via web della legge 13/2009 per il rilancio dell’ediliziaFunziona l’innovativa forma di cooperazione tra i Comuni Lombardi e Regione Lombardia permonitorare l’attuazione della legge regionale 13/2009 per il rilancio dell’edilizia. I Comuni in-fatti, cui la legge ha affidato importanti funzioni di orientamento degli interventi secondo lespecifiche caratteristiche del territorio, stanno comunicando, tramite il servizio web “Rilan-cio Edilizia Lombardia” (accessibile dal sito www.rilancioedilizia.regione.lombardia.it);

• le determinazioni che hanno assunto (esclusione di aree dall’applicazione della legge, in-dividuazione di aree produttive in cui è possibile intervenire, riduzione degli oneri di ur-banizzazione, prescrizioni per i parcheggi e le aree a verde);• le informazioni essenziali sugli interventi che si stanno avviando.

Questi dati permettono una valutazione sempre aggiornata dell’attuazione della legge e orien-tano i cittadini rispetto alle reali possibilità di intervento. L’accesso al servizio, per i comu-ni, è regolato dalle stesse credenziali utilizzate per altri servizi regionali, quali la comunica-zione dei dati relativi al processo di pianificazione locale (PGTWEB) e il sistema informativoper il monitoraggio delle Valutazioni Ambientali di Piani e Programmi (SIVAS). Maggiori infor-mazioni su questi servizi si trovano sul sito www.territorio.regione.lombardia.it .

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menti identificativi degli im-mobili (foglio, particella, su-balterno), sia al fine di otte-nere informazioni sulla pro-prietà immobiliare sia per gliadempimenti fiscali. L’obiet-tivo è quello di semplificare erendere sempre più agevolel’accesso alle informazionidella banca dati catastale. Ilnuovo servizio viene esteso atutto il territorio nazionaledopo il successo della speri-mentazione negli uffici posta-li di Roma, Torino e Palermo. Le visure catastali si richie-dono per conoscere i datianagrafici del soggetto inte-

statario dell’immobile(terreno o fabbrica-to), limitatamente al-le persone fisiche, gliidentificativi catastalidegli immobili intesta-ti al soggetto, i dati re-lativi alla titolarità ealla quota di diritto, larendita catastale e l’ubi-cazione degli immobiliper i beni censiti nel ca-tasto dei fabbricati e iredditi dominicale e agra-rio per gli immobili censi-ti nel catasto dei terreni.Si richiedono inoltre peradempiere al pagamentodelle imposte.Secondo i dati dell’A-genzia del Territorio,nel 2009 saranno oltre92 milioni le certificazio-

ni catastali rilasciate dai1100 sportelli dell’Agenzia otramite consultazione onli-ne. Ogni anno l’aumento del-

le richieste di servizio on li-ne da parte dei cittadini èpari al 7%. L’intesa amplia dunque lagamma di servizi già offertida Poste Italiane nel quadrodel programma “Reti Ami-che”, avviato a novembre del2008 su iniziativa del Mini-stero per l’Innovazione nellaPubblica amministrazione:rilascio e rinnovo dei passa-porti, del permesso di sog-giorno, il pagamento dei con-tributi previdenziali e deibollettini di assicurazionecontro gli infortuni domesticie, infine, i servizi Inps Card.Ma se questo non bastasse, èsempre possibile richiedere adomicilio sia le visure cata-stali che altri documenti, co-me visure e certificati delleCamere di Commercio Indu-stria ed Artigianato (CCIAA)per tutto il territorio nazio-nale e Certificati anagraficiutilizzando il servizio Certi-tel. Si può accedere al servi-zio con una semplice telefo-nata da rete fissa o mobile, inumeri da comporre sonodifferenziati in base al tipo didocumento richiesto e si pos-sono trovare sul sitowww.poste.it oppure chia-mando il numero verde di Po-ste Italiane 803.160. Il servi-zio è attivo tutti i giorni, fe-stivi compresi. La consegnasarà effettuata, in relazionealla tipologia di documento,tramite Posta Prioritaria, Po-sta Raccomandata, Fax, e-mail.

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Reti Amiche per le visure catastaliAgenzia del Territorio e Poste Italiane per il Catasto

In attesa di capire cosa succederà con il catasto, sepasserà in gestione ai Comuni omeno, l’Agenzia del Territorio nel-l’ambito del programma “Reti Ami-che” ha stretto un accordo con Po-ste Italiane per far sì che i cittadi-ni possano ottenere visure catastalidirettamente negli uffici abilitati.Il rilascio delle visure è di-sponibile dalla fine del mesedi novembre presso i 5740 uf-fici postali dotati di “Sportel-lo Amico” (che si sommano ai1100 sportelli dell’Agenziadel Territorio) nei quali il cit-tadino potrà richiedere e ot-tenere immediatamente ilservizio, utilizzando il pro-prio codice fiscale o gli ele-

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sione agli amministratori comuna-li: manutenzione. Edifici comu-nali, strade, marciapiedi, il-luminazione pubblica, arre-do urbano, parchi e giardini,tutto questo necessita di cu-ra, di interventi program-mati o straordinari. Mentreper questi ultimi non sempreè possibile fare previsioni,per la manutenzione pro-grammata si possono pianifi-care gli interventi, tenendoconto anche di variabili chesfuggono al controllo umano.Per esempio, una gelata not-turna in inverno è da metterein preventivo, così come lesue conseguenze che possonotradursi in buche sulle stra-de. In ogni caso, il punto dipartenza è la conoscenza del

Un software per la gestionedel verde pubblico

Interventi, manutenzioni e verifiche nei giardini comunali

C’è una voce di bilancio che mette indubbia appren-

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territorio, mentre un passag-gio interessante è la possibilitàdi simulazioni. In queste ipo-tesi torna utile fare ricorso astrumenti informatici di sup-porto alle decisioni e all’agiredell’uomo, in grado di costrui-re un database e di svilupparesu queste informazioni gli ap-procci necessari. E se poi que-sti strumenti sono anche ingrado di interagire con i citta-dini, sia per informarli che perricevere segnalazioni, l’utilità èancora maggiore. Un’area diintervento spesso lasciata allecapacità dell’uomo è quella delverde pubblico. “L’esperienzapersonale” ci dice Giandome-nico Allegri, a.d. di Futura Si-stemi, con un passato di presi-dente di un’azienda di gestio-ne del verde pubblico, “è di

grande importanzain questo settore. Sea questa esperienzasi unisce l’apporto didati scientifici, il ri-sultato è di granderilievo”. Per racco-gliere questi datiscientifici, l’aziendaveneta, in sinergiacon lo Studio Pandini,ha sviluppato Ginve,il cui significato non èaltro che GestioneInformatizzata delVerde pubblico. Ilsoftware, o per me-glio dire la piattafor-ma, mette a disposi-

zione dei tecnici comunali unaserie di informazioni assai ar-ticolata.“Siamo partiti, analizzando leesigenze che ci pervenivanodai tecnici che si occupano diverde pubblico in Comuni me-dio-grandi, prima fra tutte lanecessità di avere un databa-se aggiornato di tutte le infor-mazioni relative al verde di-sponibili sul territorio. Il data-base è stato sviluppato perraccogliere queste informazio-ni, ma anche per monitoraregli interventi effettuati e pergestire l’attività lavorativaquotidiana. In altri termini,dalla conoscenza si è passatialla pianificazione, offrendocosì un mezzo che consentissedi tenere sotto controllo nonsolo il verde pubblico, maanche i costi. Pianificare gliinterventi di manutenzione èmolto importante, soprattut-to in questo periodo, in cui lacoperta dei bilanci comunaliè corta. Grazie al nostrosoftware si possono fare si-mulazioni, mettendo così inevidenza quali siano gli in-terventi necessari e quelliche si possono rimandare: ilrisultato è una riduzione deicosti”.

�� Informatizzare la gestione delverde cosa comporta per un Co-mune? Formazione del persona-le? Cambiamenti di gestione?Per quanto ci riguarda, la no-

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GiandomenicoAllegri

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de l’esperienza dell’uomo èfondamentale ed è altrettantofondamentale operare sul cam-po, per esempio per controllarelo stato di salute di un albero oche gli interventi di manuten-zione siano stati effettuati se-condo i criteri stabiliti.Parallelamente a questa atti-vità sul campo, è necessarioche le informazioni raccoltesiano rese disponibili in temporeale, o quasi. Ecco perché itecnici che utilizzano Ginvevengono dotati di palmari checonsentono le sincronizzazionidelle informazioni raccolte dalvivo circa interventi, manu-tenzioni, verifiche.Queste ultime sono importantisoprattutto laddove il serviziodi manutenzione sia statoesternalizzato.Per altro anche l’azienda cheopera sul territorio può inse-rire sul database, alla fine

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stra filosofia è che la macchi-na si deve adattare all’uomo.Credo che i gestionali di ognigenere debbano avere questacaratteristica: debbano cioèessere software semplici dautilizzare, nonostante sianoricchi di funzioni e per que-sto complessi. Certo, unaformazione, seppur minima,è necessaria, ma abbiamosviluppato il nostro prodottoin collaborazione anche connumerosi tecnici che si occu-pano di verde pubblico, oltreovviamente agli esperti delloStudio Pandini, e abbiamo re-cepito i suggerimenti degli ol-tre 50 Comuni in cui siamo in-tervenuti. Ne è scaturito unsoftware dall’interfaccia sem-plice, intuitivo.Per quanto riguarda la gestio-ne i cambiamenti ci sono e, amio avviso, sono positivi. Co-me dicevo, nel settore del ver-

Da tre agronomi l’idea per gestire il verde pubblicoAnni fa, all’inizio di un corso di formazione per l’utilizzo dei computer in azien-da, il docente così si espresse: “Cos’è un computer? È una macchina stupida”. Fe-nomenologia dei formatori: per colpire l’uditorio e attirarne l’attenzione devo“stupire con effetti speciali”. In teoria, però, il nostro formatore non aveva tut-ti i torti: un computer senza programmi non funziona e i programmi li fanno gliuomini. Andando a ritroso, scopriremmo poi che un informatico è certo in gra-

do di elaborare un programma, ma questo sarà sicuramente valido se i contenuti sono di alto pro-filo. Per fare l’esempio di Ginve, è indubbia la capacità di Futura Sistemi, la società che ha elabo-rato il programma, ma è altrettanto vero che l’esperienza e la conoscenza dello Studio Panini è ilfulcro del software. Lo Studio nasce nel 1986 e raggruppa tre agronomi, i fratelli Marco e Fioren-zo Pandini e Roberto Stucchi. I tre si occupano fin dall’inizio soprattutto di verde pubblico, for-nendo consulenze che arrivano anche alla stesura di regolamenti. Questa attività di consulenzaè alla base del progetto Ginve: l’esperienza accumulata ha condotto i tre agronomi a sviluppareuno strumento per gestire il territorio che fosse di facile utilizzo e offrisse tutte le informazioninecessarie. “Chi sa usare Windows” dice Marco Pandini, “sa usare Ginve, sebbene il software siain continua evoluzione e si arricchisca nel tempo di nuove funzioni. La semplicità d’uso e il costocontenuto sono stati i nostri obiettivi primari e crediamo di esserci arrivati”.

Marco Pandiniideatore di Ginve

della giornata di lavoro, i da-ti raccolti.Il caricamento è controllato esicuro e offre al Comune lapossibilità di ulteriore verificadell’operato.

�� Tutto questo, per tornare al te-ma dei costi, consente vantaggieconomici?Sicuramente. Il software cheabbiamo sviluppato, oltre a in-terfacciarsi con il Sit comuna-le, consente di inserire infor-mazioni molto dettagliate che,a loro volta, permettono unapuntuale pianificazione dellamanutenzione. Grazie al da-tabase il Comune può, comedeve, conoscere in modo ap-profondito il verde pubblico equindi è in grado di sceglierequali interventi effettuare esoprattutto di verificarequanto questi incidano sul bi-lancio.

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terializzazione all’interno del Co-mune?Lo spunto iniziale è statomolto concreto: dovevamosostituire le fotocopiatrici.Circa tre anni fa abbiamo do-vuto far fronte a questo pro-blema, per certi versi banale,che però è stata l’occasioneper passare dalle normali fo-tocopiatrici alle stampantimultifunzione, che consento-no quindi di fotocopiare,stampare e acquisire in digi-tale i documenti. Questo pic-colo cambiamento ha portatocon sé una conseguenza im-portante: i documenti nonvenivano più fotocopiati, ma

Vinta la sfida della dematerializzazione

Ci sono amministrazioni che non hanno voluto aspet-

di Paolo Covassi

ha molto gentilmente guida-to alla “scoperta” delle inno-vazioni introdotte.

�� Quando parte il processo di in-novazione nel comune di Prato?La nostra è una realtà sicu-ramente particolare nel pa-norama italiano, infatti danoi l’informatizzazione è ini-ziata già negli anni ’70, e og-gi tutti i servizi del comunesono informatizzati, ogni po-stazione ha il proprio com-puter connesso alla rete, conposta elettronica e office.

�� Da quali esigenze siete parti-ti per avviare il processo di dema-

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La conservazione sostitutiva,l’esempio di Prato

tare, e hanno deciso di vivere la“sfida tecnologica” praticamentefin dal suo sorgere. Ora sono ve-ri e propri punti di riferi-mento per quanti si trova-no a rincorrere. Un esempioparticolare, a livello nazio-nale, è quello offerto dal co-mune di Prato.Attivo da diversi anni nellagestione digitale dei docu-menti, nell’e-government ein tutto ciò che si può tra-durre in “dematerializza-zione”.La dottoressa Martinelli, di-rigente del sistema informa-tivo del Comune di Prato, ci

Conservazione Sostitutiva a normaPostedoc è il SERVIZIO DI CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA A NORMA CNIPA di Postecom che consente di conservare tuttii tipi di documenti ed eliminare la carta. Postedoc è offerto in totale outsourcing e garantisce la completa aderenza al quadro normativo di ri-ferimento: Delibera CNIPA 11/2004, Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documentisu supporto ottico, Codice dell'Amministrazione Digitale.VANTAGGI• Delega Uninominale a Postecom della responsabilità della Conservazione a Norma Sostitutiva(Art 5 Delibera CNIPA)• Adeguamento costante e immediato alla normativa di legge• Attivazione e gestione del servizio semplice e rapida, senza alcun intervento invasivo sul siste-ma informativo del cliente• Accessibilità al sistema documentale semplice e veloce (via WEB) • Sicurezza degli accessi e controllo delle attività sui documenti archiviati• Rintracciabilità in tempo reale di tutti i documenti • Gestione efficace delle informazioni e del tempoPer informazioni: [email protected]

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grazie a una semplice proce-dura, acquisiti in digitale, ar-chiviati e condivisi in rete.

�� Come hanno reagito i dipenden-ti a questa novità?Come sempre all’inizio nontutti hanno accolto positiva-mente la cosa, ma quandohanno colto i vantaggi chederivano dall’utilizzo dei do-cumenti in formato digitaleinvece che cartaceo hannocominciato a usare questosistema.

�� Qual è il vantaggio fondamen-tale e il risparmio, se c’è, della de-materializzazione?Il vantaggio fondamentale èche in questo modo i docu-menti sono visibili da ognuna

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

delle 1500 postazioni di lavo-ro, in questo caso non è solola dematerializzazione deldocumento in sé e a ben ve-dere neanche il risparmiodella carta, ma il vero puntodi forza è la delocalizzazionedell’archivio. Non occorremuoversi dalla propria posta-zione di lavoro per accedere aun determinato documento,aumentando così in efficien-za e garantendo il vero ri-sparmio, che è quello deltempo lavorativo.

�� Poi come è proseguito il proces-so di innovazione?Dopo le stampanti è toccatoal fax. Qui le resistenze ini-ziali sono state anche mag-giori, perché sembrava moltodifficile, se non impossibile,fare a meno di uno strumen-to del genere. Invece anche inquesto caso, tolti i circa 120fax disseminati per gli uffici,abbiamo attivato un sistema

di gestione virtuale che con-sente di inviare e ricevere ifax via mail. Oggi sono sicu-ra che nessuno vorrebbetornare indietro. Il fax vir-tuale non solo non sprecacarta, ma viene ricevutodirettamente sul propriocomputer dall’effettivo de-stinatario della comunica-zione; inoltre è possibilepersonalizzare gli invii in

modo che per ogni necessitàc’è un riferimento univoco eanche nei cittadini si evita digenerare confusione. Comun-que ora ci stiamo attrezzandocon la Posta Certificata, cosìun sistema antiquato come ilfax lentamente sarà destinatoa sparire.

�� Come siete arrivati alla conser-vazione sostitutiva?Lavorando soprattutto conl’ufficio protocollo, abbiamocapito che non era possibiletrattare tutti i documenti nel-lo stesso modo, così abbiamosuddiviso per tipologia di do-cumenti e abbiamo stabilitodi partire dalle fatture deifornitori. Questo perché han-no caratteristiche particolari:sono documenti facilmenteindividuabili, strutturati inmaniera uniforme, senza vin-coli di privacy, hanno bisognodi una elaborazione. Ci siamoquindi rivolti a Postecom persapere se si poteva avere unservizio di gestione, e il risul-

Il Comune di Prato ha avviato unprocesso innovativo che ha condotto alladematerializzazione

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tato è andato anche oltre lenostre aspettative. I fornitorimandano le fatture a una ca-sella postale, dove i docu-menti vengono prelevati, ac-quisiti in digitale ed elabora-ti. Così abbiamo eliminato lacarta, il lavoro di immissionedati, le fatture individuate inbase al numero d’ordine arri-vano direttamente alle perso-ne giuste che, utilizzando lafirma digitale, verificano lacorrettezza e girano la fattu-ra in amministrazione che, aquesto punto, deve solo eva-dere il pagamento. Questo haridotto sensibilmente gli er-rori e i ritardi, accelerandoanche i tempi di pagamento.Infine i fornitori possono ac-cedere a una sezione del sito e

ca 20.000 euro, che per unacittà come Prato non è cer-to insostenibile, abbiamorisparmiato il lavoro di al-meno 10 persone, miglio-rando il servizio.Basti pensare che a oggi lefatture passive oggetto diquesto servizio sono circa22.000 e contiamo di arri-vare a 24.000 entro fine an-no. Direi che come bilancionon lascia spazio a dubbi.

�� Questo processo di innovazio-ne è stato comunicato ai cittadi-ni? Come lo vivono?Il processo di innovazioneche le ho brevemente de-scritto non ha una ricadutadiretta sulla cittadinanza,certo abbiamo comunicatogli importanti risultati rag-giunti, ma i processi inno-vativi della nostra ammini-strazione che più toccano icittadini sono altri.L’obiettivo, in questo senso,è portare il “front office”più vicino al cittadino, cosìabbiamo fatto una conven-zione con i tabaccai e alcu-ni supermercati della cittàe ora i cittadini non si devo-no più recare in comune perpagare la mensa scolasticao altro.Non abbiamo più 14 perso-ne che gestiscono 30 servizicomunali, ma 86 sportellivirtuali sparsi per la città,aperti negli orari degli eser-cizi commerciali. La dema-terializzazione non è solol’eliminazione della carta,ma anche la possibilità difruire dei servizi in luoghidifferenti. Anche in questocaso abbiamo ottenuto ri-duzione dei costi e miglio-ramento del servizio.

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

Quali documenti conservare?• Fatture Attive• Fatture Passive• DDT• Bollettini Postali• Registro IVA acquisti• Schede contabili di magazzino• Registro IVA fatture emesse• Libro Giornale• Libro Mastro• Libro Cespiti• Modello F24• Modello Unico• Modello 730• Modello 770• Cedolini Stipendi• Libro Unico dipendente• Referti clinici e diagnostici• Cartella Clinica• Delibere, Determine, Protocollo• Contratti• Ricevute PEC• Pratiche• Altri documenti

verificare a che punto è lafattura e il relativo pagamen-to. Tutti i fornitori si sonoadeguati immediatamente aquesta positiva novità, alcu-ni cominciano a inviare diret-tamente la fattura in forma-to digitale. Dopo aver testatol’efficacia di questo sistema cisiamo chiesti, perché teneregli originali? Così ora il carta-ceo sparisce definitivamente,tutti i documenti vengono ar-chiviati a termine di legge eabbiamo risparmiato anchespazio.

�� Avete quantificato costi e bene-fici di questo sistema?Abbiamo fatto una stimamolto prudente, e a fronte diun investimento annuo di cir-

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Pubbliche affissioni on lineUn software per l’Albo Pretorio in rete

gli atti per i quali la legge imponela pubblicazione come condizioneper acquistare efficacia e, quindi,produrre gli effetti previsti. Deli-berazioni, ordinanze, deter-minazioni, avvisi, manifesti,gare, concorsi e tutti gli attidel Comune e di altri entipubblici che devono essereportati a conoscenza del pub-blico, come per esempio avvi-si di deposito alla casa comu-nale di atti finanziari e dellecartelle esattoriali; alcuniimportanti provvedimenti(piani urbanistici, del com-mercio, del traffico) vengonodepositati presso la Segrete-ria a disposizione del pub-

blico. Hanno l’obbligo di af-fissione all’albo anche alcuniparticolari atti riguardantiprivati cittadini, come il cam-bio di nome e/o cognome.Le nuove disposizioni dellalegge Brunetta n. 69/2009prevedono per i Comuni alcu-ne importanti novità, chevanno nella direzione di effi-cienza e trasparenza più vol-te richiamate. Al fine di arri-vare preparati alle scadenzepreviste Halley Lombardia(Halley Group) e ATG - Anza-ni Trading Group, stanno la-vorando sinergicamente perottemperare alle nuove di-sposizioni emanate

dal Ministero dell’Innovazio-ne Tecnologica, in relazionealla trasparenza amministra-tiva e all’attuazione di unpiano di riorganizzazione del-le strutture amministrativedegli enti pubblici.Tra i punti più significativiemerge l’obbligo di pubblica-zione , sul portale web, degliatti amministrativi, cioè deli-bere, determinazioni, ordi-nanze, decreti e così via (l’or-mai noto “Albo Pretorio onli-ne”), pena l’invalidazionedell’atto stesso.Inoltre, è obbligatoria la pub-blicazione, sempre sul sito in-ternet, di ogni aspetto dell’or-ganizzazione degli indicatoridegli andamenti gestionali eutilizzo delle risorse, del pia-no delle performance, deipremi stanziati e premi di-stribuiti e non ultime le retri-buzioni dei dirigenti, gli inca-richi ai dipendenti pubblici ea soggetti privati.Il risultato tecnologico è unapplicativo che fa interagirela realtà tradizionale (Backoffice) con il portale Web(Front office), in modo sem-plice e automatizzato.L’esperienza maturata in ol-tre 10 anni di lavoro con piùdi 450 enti in Lombardia el’avanzato “know how tecno-logico” hanno permesso adHalley Lombardia ed ATG dipredisporre, con largo antici-po, alle nuove disposizioniministeriali relative alla leg-ge Brunetta n. 69/2009.

L’Albo Pretorio è il luogo in cui vengono affissi tutti que-

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(CRS), uno strumento innovativoprogettato e distribuito dalla Regio-ne, il cittadino può accedere ai ser-vizi sanitari e a molti servizi ammini-strativi della Regione e degli Enti Lo-cali in modo facile, veloce e sicuro. La Carta Regionale dei Servizi(CRS) è la chiave di accesso alSistema Informativo Socio-Sanitario, la piattaformainformatica realizzata dallaRegione Lombardia per “mo-dernizzare” e facilitare il rap-porto fra cittadino e pubblicaamministrazione. La primaapplicazione del progetto èavvenuta nel settore della sa-nità: il progetto CRS-SISS hareso disponibile un’infrastrut-tura che consente il collega-

mento telematico di circa50.000 operatori del mondosocio-sanitario lombardo, conl’obiettivo di condividere tut-te le informazioni cliniche delcittadino per rendere più effi-ciente ed efficace il processodi diagnosi e cura. Attraverso il consenso al trat-tamento dei dati personali, ilcittadino, la cui identità vienericonosciuta in modo certodalla CRS, autorizza il sistemaa raccogliere i propri dati cli-nici all’interno di una cartellavirtuale denominata Fascico-lo Sanitario Elettronico (FSE).Ciò consente la condivisionedelle informazioni tra gli ope-ratori autorizzati (medici dimedicina generale, pediatri di

famiglia, farmacisti, medici eoperatori delle strutture so-cio-sanitarie regionali), facili-tando il dialogo tra gli opera-tori stessi e gli utenti finali.Il cittadino che ha richiesto ilcodice PIN della propria CartaRegionale dei Servizi, collega-to ad Internet con un PC e conun lettore di smart card, puòaccedere ai servizi sanitari online e leggere i propri referti inrete, nel pieno rispetto dellaprivacy.Rendere operativo un proget-to così complesso richiede unlavoro progressivo, che impli-ca l’inserimento nel sistema ditutti i dati sanitari regionali apartire dal 2005. Ad oggi si re-gistrano risultati significativi

Dalla Sanità all’e-government tutto su un chip

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strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

Carta Regionale dei Servizi,quando l’innovazione precede il futuro

In Lombardia, grazie alla Carta Regionale dei Servizi

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e in continua crescita: le pre-scrizioni ambulatoriali e far-maceutiche effettuate in for-mato elettronico con la CRSnei primi sei mesi del 2009 so-no 36 milioni e i referti onlineemessi nello stesso periodoammontano a 5.900.000.Nel corso del 2008 erano stateeffettuate 62 milioni di pre-scrizioni ed emessi 9.700.000referti.

La Carta nei servizi per l’e-govNata inizialmente per consen-tire, come detto, l’accesso alSistema Informativo Socio-Sanitario, la CRS è oggi anchestrumento utile per le Ammi-nistrazioni Pubbliche impe-gnate nell’attuazione del Co-

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dice dell’Amministrazione Di-gitale e nella realizzazione diprodotti e servizi per l’e-Go-vernment. I vantaggi risiedo-no nell’ampia diffusione dellaCarta che non richiede, quindiall’ente alcuna attività diemissione e gestione: Inoltre,contenendo un identificativounivoco del cittadino, il Codi-ce Fiscale, certificato dall’A-genzia delle Entrate, offremolteplici possibilità di utiliz-zo poiché l’identificativo è re-gistrato su diversi supporti(chip, banda magnetica e bar-code). Sono molteplici i contesti incui è possibile utilizzare laCarta con macrofunzioni qua-li l’identificazione, la firmaelettronica e digitale e la let-tura di dati anagrafici. LaCRS, oltre a essere uno stru-mento indispensabile a realiz-zare alcuni obiettivi del Codi-ce dell’Amministrazione Digi-tale riguardanti la relazionetra la Pubblica Amministra-zione e i cittadini, può abilita-re anche importanti processidi dematerializzazione deiprocedimenti amministrativiche si svolgono all’internodelle amministrazioni essendoi dipendenti degli enti pubbli-ci lombardi dotati della Carta.Sono infine possibili utilizzion line, che prevedono cioè ilricorso a un servizio su Inter-net o su di una rete “priva-ta”, e quelli off line, ovve-ro quelli realizzabili conuna interazione tra un ap-parato informatico (com-puter, POS, registratore dicassa o sistemi dedicati) ela CRS.Per riassumere, la CRS puòessere utilizzata per:• autenticazione on li-

ne, ovvero autenticazioneSSL in proprio o tramiteIdPC: per esempio l’auten-ticazione per postazionipubbliche di accesso a in-ternet o per WiFi pubbli-che;• firma elettronica, graziea un certificato già instal-lato sulla carta: per esem-pio per firmare istanzepresentate on line o docu-menti interni all’ente;• firma digitale, previa in-stallazione della funzionesulla Carta: per esempioper dematerializzazione oarchiviazione sostitutiva;• identificazione off-line,attraverso lettura chip,banda magnetica o bar co-de: per esempio per l’ac-cesso a serivizi biblioteca-ri, controllo accessi adaree riservate, gestionebuoni mensa scolastica evoucher sociali;• raccolta dati anagrafici,attraverso la lettura deidati dal chip: per esempio-per iscrizioni o tessera-menti o la registrazione aeventi.

La CRS è dunque uno stru-mento in continua evoluzione,grazie alla tecnologia pensatafin dall’inizio per assolvere apiù finalit à.

strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

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La gestione in outsourcing delle assenze e presenze

Innovare significa trovare nuovi modi di fare le co-se. Non è un processo sem-plice né privo di rischi e diinvestimenti, ma grazie allagestione informatica e ai pro-cessi di outsourcing è possibi-le, una volta definito un pro-dotto/servizio, renderlo di-sponibile anche ad altri che sitrovano così a sfruttare solo ibenefici del processo di in-novazione.È quello che in qualche mo-do è accaduto al comune diSan Giuliano Milanese, cheper quattro anni ha contri-buito a sviluppare e testareun servizio di outsourcingper la gestione della rileva-zione presenze e assenzedel personale.Il sistema, sviluppato dallasocietà Accademia Softwa-re di Torino, si chiama HR-Service e permette di essereattivato, da parte dell’am-ministrazione, senza soste-nere investimenti iniziali. Ilcosto è rappresentato da uncanone mensile fisso con-cordato sulla base delle at-tività che si decide di ester-nalizzare, nulla di più, nul-la di meno.Inoltre il sistema può fun-zionare con i rilevatori ditimbratura già esistenti epuò inviare i dati mensili aqualsiasi procedura pagheche preveda l’importazioneda rilievo presenze. Non èquindi necessario, nellamaggior parte dei casi, so-stituire i rilevatori di tim-

brature o il gestionale pa-ghe e contributi. Accessibi-le via internet, previa digi-tazione di username e pas-sword, offre ad ognidipendente la visualizza-zione dei cartellini, di tuttele spettanze contrattuali edei relativi residui, i giusti-ficativi richiesti ed even-tuali segnalazioni. Quello che si ottiene è cosìun vero e proprio “cartelli-no on-line”, che consentel’acquisizione delle timbra-ture in qualsiasi momentodella giornata e l’elabora-zione dei giustificativi.Questa operazione vienesvolta quotidianamente ri-levando i giustificativi ap-provati dai responsabili. Ovviamente una cura parti-colare è stata posta all’a-spetto della sicurezza: l’ac-cesso al cartellino è protettoda apposito codice identifi-cativo (per es. la matricola) eda una password cheil dipendente stes-

so dovrà impostare al primoingresso.Il sistema controlla che lapassword rispetti i requisitiprevisti dal D.Lgs 196/2003Testo Unico sulla Privacyed impone all’utente di mo-dificarla ogni 3 mesi. Ogniresponsabile può visualiz-zare in tempo reale la situa-zione dei cartellini, delleanomalie e dei totalizzatorirelativi ai dipendenti ad es-so associati, e può esserepersonalizzato in funzionedelle esigenze dell’Ente:

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INFORMATICA E INNOVAZIONE

Dietro le quinte del cartellinodi Raffaele De Simone

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modificarne il layout, il lo-go di intestazione, i colori,nonché selezionare le infor-mazioni da visualizzare. Per quanto riguarda i di-pendenti, ognuno ha a di-sposizione una serie di mo-delli che possono esserecompilati, per inoltrare, alproprio responsabile, even-tuali richieste di permesso,

ferie, segnalazioni di omessatimbratura, autorizzazionial lavoro straordinario ecc.Una serie di controlli pre-ventivi impedisce di effet-tuare richieste incomplete onon coerenti con gli istituticontrattuali per i quali nonsi ha diritto o non compati-bili con i residui dei diversitotalizzatori.Ogni richiesta viene inviataautomaticamente al re-sponsabile (o ad un sostitu-to designato) il quale potràapprovare o negare la me-desima. Ogni esito vienenotificato al dipendente enel contempo il documentoinviato agli operatori diHR-Service che provvede-ranno ad effettuare ulterio-ri controlli per giungere in-

fine all’inserimento dei da-ti oppure all’invio di unasegnalazione di anomalia alrichiedente ed al responsa-bile. I responsabili dell’ufficiodel personale avranno a di-sposizione invece alcunefunzionalità dedicate, comela visualizzazione di tutti icartellini e la consultazione

strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

dell’elenco completo deigiustificativi.Durante la visualizzazionedi un cartellino, inoltre,tutti gli utenti potranno in-viare un messaggio agli ope-ratori di HR-Service con ri-chieste di chiarimenti o im-partendo istruzioni inerentila soluzione di un’eventualeanomalia. Altre attività che possonoessere comodamente svolteda remoto sono: la visualiz-zazione e stampa dell’elen-co presenti/assenti aggior-nato all’ultimo scarico tim-brature; la ricerca per data,dipendente, responsabile

Alcune schermate del sistema dirilevazione delle assenze e delle presenzedi Accademia Software utilizzato a SanGiuliano Milanese

ecc. di qualsiasi documen-to, in attesa di approvazio-ne, approvato o respinto; lavisualizzazione e ricercadei messaggi intercorsi trail personale dell’Ente e glioperatori di HR-Service. Il sistema offre inoltre unaserie di elaborazioni stati-stiche: situazione ore lavo-rate oltre le 48 settimanali,stampa quadrimestrale deidipendenti che hanno supe-rato le 48 ore lavorate setti-manali, ore lavorate suddivi-se in ordinarie, straordinarie,esuberi, accantonamenti, as-senze per singolo dipendente,per raggruppamenti e com-

plessivo. Ai fini della cor-retta elaborazione possonoessere inoltre selezionate lecausali più significative co-me le omesse timbrature, ilconto annuale, il riepilogoannuale del comportamentodel dipendente e i giustifica-tivi. In aggiunta a quantosopra è possibile richiederequalsiasi altra situazionestatistica concordando pre-ventivamente le modalitàdi calcolo e la frequenza diutilizzo.

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A Ravenna positivo esperimento ATM di biglietto elettronico

L’innovazione della Pubblica Amministrazione locale nonriguarda solo l’organizzazione inter-na degli uffici. Le decisioni sonoinfatti mirate al risparmio dicarta e tempo da parte dei di-pendenti, e possono anche an-dare a incidere positivamentesulla vita di tutti i giorni deicittadini. I miglioramenti age-volano dunque i comporta-menti “virtuosi” e contribui-scono alla maggiore vivibilitàdelle città. È quanto sta accadendo a Ra-venna, dove è terminatapositivamente la fase disperimentazione del bi-glietto elettronico perl’utilizzo dei mezzipubblici. Dai primi di gen-naio 2010, in-fatti, pren-derà il viaStimer, il Si-stema di Ta-riffazione In-tegrata dellaMobilità inEmilia-Ro-magna checompor -

terà l’abolizione gra-duale del vecchio bigliettodell’autobus e consentirà diutilizzare i mezzi di trasportopubblico con un unico stru-mento di pagamento: la tesse-ra prepagata ricaricabile. Lanuova carta prepagata realiz-zata da ATM Ravenna, PosteItaliane e MasterCard, inpartnership tecnologica con

TSP (Gruppo SIA-SSB) si chia-merà Postepay&Go e al mo-mento potrà essere ricaricatanegli Uffici Postali (limitemassimo 2500 euro annuali),tramite ATM Postamat concarta Postamat o con altracarta di credito, e nei negoziconvenzionati Sisal.Con questo progetto Ravenna,città pioniera nell’alimenta-zione a metano degli autobus,candidata a Capitale Europeadella Cultura per il 2019, of-fre a circa 7000 iscritti allarete ATM cittadina la possibi-lità di usufruire di un servi-zio unico che, per la primavolta, unisce l’abbonamento ela carta prepagata in un unicostrumento semplice, comodoe sicuro.“Poste Italiane ribadisce ilproprio ruolo di azienda vici-na ai cittadini attraverso unprodotto che declina i princi-pi di semplicità, innovazionee massima fruibilità da partedegli utenti” - dichiara Ales-sandro Albano, responsabiledei sistemi di pagamento diBancoPosta. “Lo scopo è quel-lo di coniugare l’innovazionedel servizio con la tradizionee l’esperienza che attribuisco-no all’iniziativa valori di sicu-rezza e affidabilità. Poste-pay&Go risponde poi alle esi-genze di una città moderna,attenta alla salvaguardia del-l’ambiente e del patrimoniopubblico, che pensa al futuroutilizzando soluzioni innova-

tive e alla portata di tutti”.“A Ravenna diamo inizio allasperimentazione del sistemadi bigliettazione Stimer pro-mosso dalla Regione Emilia-Romagna, con l’inaugurazio-ne delle nuove apparecchia-ture per la validazione deititoli di viaggio elettronici el’introduzione delle tessere amicrochip”, precisa RenzoBrunetti, Direttore ATM Ra-venna. “Ultimato il periodo ditest attualmente in corso,procederemo gradualmentealla sostituzione degli abbo-namenti cartacei già in circo-lazione con le nuove tessere amicrochip, mediante campa-gne apposite rivolte alle di-verse categorie di utenti, perpoi passare alla fase successi-va di emissione dei nuovi ab-bonamenti direttamente susupporto elettronico.”Sviluppata sulla base dellapiù avanzata tecnologia con-tactless, Postepay&Go ag-giunge alle tradizionali fun-zioni di pagamento quelle di“trasporto” per la gestione deititoli di viaggio.L’iniziativa si avvale inoltredi una piattaforma che operain modalità multicanale e chein futuro potrà arricchirsi diulteriori servizi: tra gli altri,la possibilità di acquistare/rin-novare i titoli di viaggio me-diante nuove reti di accettazio-ne, come gli ATM bancari e lecasse della Grande Distribuzio-ne Organizzata.

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Tessere a microchip per viaggiaresui mezzi pubblici

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inform

azione pubblicitaria

LA GESTIONE DIGITALE AUTOMATIZZATA DEI DOCUMENTI ECONOMICO FINANZIARI NELLA SANITÀ. HB.IT GROUP: IL PROGETTO FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO DI PAVIA

HB.IT Group opera da oltre 10 anni nell settore ICT come Software Developer e Solution Provider per il DocumentInformation Management (DIM) ed eroga Servizi estesi di assistenza Tecnica e Outsourcing di dematerializzazione docu-mentale (conservazione digitale sostitutiva).

HB.IT Group ha realizzato per il Policlinico San Matteo di Pavia due applicazioni di Form Data Recognition per la digi-talizzazione e registrazione automatizzata di bolle e fatture integrate con Gestionale (ERP).

La criticità dei processi amministrativi ha richiesto un’efficace gestione dei documenti nei reparti Economico-Finanziari eCURM (Centro Unificato Ricezione Merci), con l’obiettivo di ridurre tempi elevati per l’imputazione dati, dispersioni ed er-rori nella ricerca e relazione con altri documenti (ordini, delibere,etc), smarrimenti ed altre costose inefficienze.

L’utilizzo delle soluzioni Optic Recognition Invoices e Optic Recognition DDT di HB.IT Group ha permesso di ottimizza-re i seguenti processi:

1. Interfacciamento con il Database del Gestionale preesistente (Oracle)Grazie all’interazione con l’ERP oggi è possibile importare anagrafiche fornitori e ordini con relativo dettaglio ed effettuare controlli di congruità.

2. Digitalizzazione Fatture e DDTMediante scanner professionali dotati di Endorser per stampa numero univoco su ogni documento processato.

3. Recognition ServerGli applicativi riconoscono in automatico la fattura o il DDT Fornitore (Recognition Layout), oltre ai vari campi:Numero, Data, Numero Ordine,Tot. Imponibile, Tot. IVA, etc.Ciò consente un controllo incrociato di congruità tra quanto acquisito su Fatture e DDT e quanto rilevatodagli ordini generati dall’Ente.

4. Postazioni di Correzione, Approvazione e Carico Magazzino con esportazione verso ERPLe Fatture e i DDT elaborati dal Server vengono visualizzati a Video dagli operatori, che possono validare i campi, ge-stire a magazzino con il carico diretto nell’ERP dei dati letti in OCR sui DDT.

5. Postazioni di Controllo ufficio LiquidazioneMediante Client del sistema di Archiviazione Documentale (DW Archive) è possibile visualizzare per ogni Fornitore gliOrdini generati, lo storico dei DDT ricevuti e il loro stato logico, il tutto associato alle fatture ricevute e assemblato inun unico fascicolo virtuale.

Attività In progress: Ciclo approvativo (Work Flow personalizzato Web Based) e verifica da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo diliquidazione, Approntamento mandato di pagamento elettronico fornitore (con PIN o Firma digitale)Conservazione digitale sostitutiva Documenti Economico Finanziari (legge Brunetta/Calderoli).

Vantaggi e Benefici Gestire 50.000 Fatture Fornitori e 150.000 DDT all’anno è un ingente carico di lavoro: applicazioni mirate permettono og-gi all’Ente di gestire documenti e dati del ciclo passivo in real time, senza pregresso in sospeso e con un timing di liquida-zione fatture ottimale. Con lo start up del nuovo polo ospedaliero (DEA e Oncologico) per il 2010 si prevede un aumentodel carico di lavoro di circa il 40%. Obiettivo impegnativo ma sopportabile grazie alla flessibilità e affidabilità delle applica-zioni DIM di HB.IT Group; sempre nel rispetto di standard qualitativi di sicurezza e ottimale monitoraggio dei processi.

HB.IT Group - www.hbit.it - [email protected] - Tel. 02 97485035

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Il telefono, la voce dei cittadini…e non solo

Il servizio Infoline del Comune di Milano

A dire il vero la pubblicità diceva “il telefono, la tua voce”.Oggi, tuttavia, è un po’ ridutti-vo parlare solo di voce. Il te-lefono, meglio, il cellulare è ingrado di trasmettere messaggiscritti, immagini, video, audiodi ogni genere, posta elettroni-ca, soprattutto se si tratta diuno smartphone o prodotto si-milare. Per entrare in contattocon il proprio Comune, quindi,i cittadini dispongono di diver-se forme di comunicazione.Il Comune di Milano è stato trai primi Comuni a sottoscriverenel 2009 un protocollo d’intesacon il Ministero della PubblicaAmministrazione e Innovazio-ne per avviare un rapporto dicollaborazione volto a miglio-rare l’efficienza, la trasparenzae la qualità dei servizi resi aicittadini, realizzando nel con-tempo una progressiva riduzio-ne dei costi. Per il raggiungi-mento di questi obiettivi sonostate quindi implementatenuove tecnologie e innovativisistemi di ascolto del cittadino.Così, Telecom Italia, assiemead Almaviva, si è aggiudicatanel 2009 lo sviluppo del servi-zio Infoline 020202 del Comu-ne di Milano per la gestioneunificata della prima acco-glienza dei cittadini, l’erogazio-ne di servizi a distanza e servi-zi di back office. Attraverso ipropri asset tecnologici (infra-struttura di rete e Data Center)il maggior gestore di telefoniaitaliano ha realizzato una solu-

zione Hosted Contact Center,sicura e di elevate prestazioni.I cittadini e gli operatori delCall Center possono dialogare,ottenere informazioni e datimediante telefono, sms, mms,e-mail, videochiamata via webe così via.Gli operatori sono dotati di unSistema di Customer Relation-ship Management (CRM), checonsente di gestire con più effi-cacia ed efficienza le richiestedegli utenti, e di una piattafor-ma E-Knowledge che fornisceloro gli strumenti di formazio-ne, le informazioni provenien-ti dagli uffici del Comune e rac-coglie le best practices consul-tabili da tutti.Il sistema è stato inoltre inte-grato con il Servizio di Teleas-sistenza che, attraverso oppor-tuni dispositivi, consente aglianziani di lanciare richieste disoccorso/allarmi a operatorispecializzati per gli opportuniinterventi.Infine, la soluzione è stata ar-ricchita con un applicativo peril servizio di monitoraggio deldegrado urbano effettuato, inalcune Zone di Milano, dai vigi-li mediante un piccolo compu-ter che si può tenere nel palmodella mano (PDA - Personal Di-gital Assistant). I vigili urbanipossono, in tal modo, rilevarele situazioni di degrado riscon-trate durante il loro servizio(oggetti abbandonati lungo ilmarciapiede, segnaletica verti-

cale danneggiata nella carreg-giata e così via) e inviare le se-gnalazioni, tramite rete mobi-le, alla sede centrale dove ilsistema CRM provvede a trac-ciarne un profilo e ad asse-gnarle alla funzione/ente com-petente per la gestione. Il ser-vizio è entrato in esercizio, consuccesso, il 12 novembre scor-so e le segnalazioni sono a oggicirca 50 al giorno.I risultati sono stati valutatipositivamente dall’Ammini-strazione Comunale che ha giàprogrammato l’introduzione diulteriori 80 palmari per copriretutte le Zone di Milano.Il sistema consente, inoltre, larilevazione facilitata e control-lata delle infrazioni e la stampadei relativi avvisi e dei verbali.La soluzione descritta è modu-lare e flessibile e quindi adat-ta anche ad AmministrazioniPubbliche con diverse dimen-sioni o esigenze.Telecom Italia include nellasua mission e nella sua azionela promozione dell’innovazio-ne e il miglioramento dellaqualità della vita dei cittadini,nonché la competitività delPaese e, grazie ai propri asseted alla collaborazione conpartner qualificati, offre solu-zioni per il settore della P.A.che consentono di recuperareefficienza nelle Amministra-zioni Pubbliche e di migliora-re il rapporto con i propri cit-tadini.

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ta Poste Italiane, che ha af-fiancato la Regione, i Comunicapofila e le Province coinvol-te nell’iniziativa. Tale servizioè stato completato con l’atti-vità di produzione di materia-le di comunicazione che è sta-to poi diffuso attraverso 500uffici postali.La scelta di Poste Italiane co-me partner tecnico dell’inizia-tiva ha permesso alla RegioneLazio di avere un unico inter-locutore per tutte le fasi postea monte e a valle della raccol-ta delle domande da parte deiComuni, indicati dalla leggeregionale, e per la successivafase di erogazione del sussidio.In particolare, il Gruppo PosteItaliane ha fornito il serviziograzie alle proprie piattaformetecnologiche e logistiche, ga-rantendo la capillarità neces-saria ad assicurare il buon esi-to della fase di erogazione delsussidio o del contributo e,non ultimo, offrire le soluzionifinanziarie per i pagamenti asportello.Più in dettaglio l’aspetto tec-nico ha riguardato: la produ-zione e distribuzione di 500mila formulari di richiesta; laproduzione e diffusione delmateriale promozionale (nei500 uffici postali e nei 55 Co-muni capofila); la raccolta deiformulari di richiesta (oltre115.000 domande sull’interoterritorio regionale); le opera-zioni di data entry e supporto

ne in temporaneo stato di bisogno,nel marzo del 2009 il Consiglio re-gionale del Lazio ha approvato la leg-ge “Istituzione del reddito minimogarantito. Sostegno al redditoper disoccupati, inoccupati eprecari”. Il provvedimento,primo in Italia, a caratteresperimentale, prevede l’eroga-zione di una somma di denaronon superiore a 7.000 eurol’anno (pari a circa 580 euromensili), che i singoli Comunihanno la possibilità di integra-re con eventuali prestazioniindirette, volte a garantire lacircolazione gratuita sui mez-zi pubblici locali e la gratuitàdei libri di testo scolastici, afavorire la fruizione di attivitàe servizi di carattere cultura-le, ricreativo o sportivo e acontribuire al pagamento del-le forniture di pubblici servi-zi. Sempre gli Enti Locali,nell’ambito delle risorse di-sponibili, potranno prevederel’erogazione di contributi perridurre il canone di locazione.A gestire l’intero ciclo di vitadel sussidio, dalla produzionee distribuzione del kit per la

domanda all’erogazio-ne del contributo sta-bilito sulla base diapposite graduato-rie provinciali, èstata chiama-

I contributi della Regione Lazio contro la crisi

Al fine di affrontare la crisi e venire incontro alle perso-

strategie amministra tive

INFORMATICA E INNOVAZIONE

per la creazione delle gradua-torie provinciali con gli aventidiritto al contributo; l’eroga-zione del contributo.Il servizio di supporto tecnicoalla Regione si fonda sulleesperienze maturate da PosteItaliane nella realizzazione diformulari a lettura ottica au-tomatizzata, nella demateria-lizzazione dei documenti perprogetti di larga scala (peresempio Progetto EmersioneLavoratori Immigrati), nellecapacità di gestire corrispon-denza e pratiche della P.A.(Mail Room).Un tale servizio integrato ri-sponde alle esigenze della P.A.centrale e locale, soprattuttonel caso sia necessario gestireun sussidio o un contributo lacui erogazione sia subordina-ta al possesso di determinatirequisiti, vale a dire tuttequelle iniziative volte a im-plementare politiche socio-assistenziali o politiche dipromozione e sviluppo terri-toriale/settoriale.

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Un sostegno al redditocon l’aiuto delle tecnologie

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Nuove realtà per ridurre i costiAci Informatica ovvero infrastrutture, monetica e mobilità

Per innovazione intendiamo tutte quelle attività che per-fezionano un processo, migliorandoquindi il tenore di vita dell’uomo.Quindi nella maggior partedei casi un processo innova-tivo non porta a fare nuovecose, ma cose vecchie in mo-do nuovo. Significa comuni-care diversamente da prima,svolgere il proprio lavoro ole attività di tutti i giorni inmaniera differente, avere adisposizione possibilità cheprima non c’erano. Non è(solo) una questione tecnolo-gica, è anche un problemaculturale, di approccio. Ilfatto che si parli di nuovetecnologie, che queste sianosempre più pervasive e ac-cessibili è un modo perchél’innovazione sia per tutti.In questo contesto appare

evidente l’impor-tanza del ruo-

lo chepuò ri-coprireuna Pub-

blica Am-ministrazio-

ne, sia dalpunto di vista

culturale che pra-tico, dal momentoche l’attività che

svolge è a vantaggio ma an-che a carico del singolo cit-tadino. Esperienze positive ecasi pratici significativi sono

molti, ma viene da chieder-si: la Pubblica Amministra-zione, e in particolare quellaLocale, ha gli strumenti eco-nomici e non per gestire eindirizzare questo processoche possa portare minori co-sti e maggiori benefici? Larisposta è sì, non solo perchémolte amministrazioni (an-che sulle pagine di questospeciale) lo testimoniano,ma perché esistono realtà ingrado di venire incontro allenecessità dei Comuni met-tendo a disposizione infra-strutture, competenze e ca-pacità operativa.A parlarne con StrategieAmministrative è Carlo An-gelini, di ACI informatica,l’Azienda tecnologica di ACI,indicando quali sono le areedi intervento che mettono adisposizione delle municipa-lità italiane: “Alcune areetecnologicamente rilevantiin cui l’Azienda è impe-gnata sono le infra-strutture, la moneticae la mobilità. ACI perla gestione del Pub-blico Registro Au-tomobilistico hasviluppato inquesti anniuna propriarete e undata cen-

ter che consente di garanti-re l’alta affidabilità delle in-frastrutture informatiche ela continuità della rete ne-cessaria ad accedervi. Par-tendo da questa esperienzasi consiglia alle PubblicheAmministrazioni Locali dinon disperdere gli investi-menti, ma di appoggiarsi astrutture di questo genere. Iservizi offerti sono quelli dihosting o housing, connetti-vità, Voice Over IP e video-conferenza ecc.. Anche soloattivando questi servizi leAmministrazioni abbattonoi costi per la gestione delleinfrastrutture, della telefo-nia e per lo spostamento del-

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dotato di un palmare può ri-cevere e inviare in temporeale informazioni inerential lavoro. Questo può valereper i Vigili Urbani, per i ma-nutentori, insomma per qua-lunque operatore che operasul territorio. Tali strumentirendono molto reattivo chisvolge un servizio pubblicoe ne coadiuva il lavoro: lepersone che operano sul ter-ritorio e quelle che sono inufficio hanno così a disposi-zione le stesse informazioni.È un altro modo di lavorare,di offrire un servizio miglio-re e di ridurre i costi per lacollettività. Un esempio in-teressante è la realizzazionedella centrale operativa e ilrelativo sito web di LuceVerde che raccoglie e diffon-de informazioni e bollettinisulla mobilità.”

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le persone, aumentando lapropria efficienza senza do-versi impegnare in inutili edonerosi investimenti.La competenza dell’Aziendanon si ferma solo all’aspetto‘hardware’ o strutturale, masi estende anche a vari am-biti tecnologici verticali. In-fatti vanta una forte compe-tenza in ambito web: oltre adiversi siti ACI è stato realiz-zato il portale del Ministerodegli Affari Esteri ‘viaggiaresicuri’, tanto per fare unesempio. La collaborazionecon altre Pubbliche Ammini-strazioni è molto estesa e ol-tre al già citato MAE, è at-tuata con il Ministero delTurismo per la realizzazionedel nuovo portale “Italia.it”,con il CONI e con l’Anci,mettendo a fattor comunecon gli Enti interessati l’e-sperienza e le tecnologie. Inoltre sono almeno altridue gli ambiti in cui ACI puòoffrire valore aggiunto.Il primo è quello della mone-tica, vale a dire le tecnologieper la gestione dei pagamen-ti elettronici e delle transa-zioni in generale, con parti-colare attenzione ai micropagamenti: grazie a questisistemi le Pubbliche Ammi-nistrazioni possono offrire aicittadini un unico strumentodi pagamento, una tesseramultifunzione, che permettedi usufruire dei parcheggi,dei mezzi pubblici, di acce-dere ai musei, tanto per fareun esempio. Dove non vi sia-no totem o colonnine per ilpagamento, il cittadino puòaddirittura pagare i servizianche solo dal suo cellulare.Sono esperienze mutuate daaltre città europee, dove il

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cittadino può arrivare e pa-gare il parcheggio per l’autosemplicemente utilizzando iltelefono mobile.Il secondo ambito è quellodella mobilità. Grazie a tec-nologie che consentono ditracciare mezzi attraversoapparecchiature GPS a bor-do degli stessi, è possibilemonitorare in tempo reale eavere sempre sotto control-lo la situazione delle flotte.Applicazioni concrete possoaversi sui mezzi dei vigili ur-bani, dei trasporti pubblici,della raccolta della nettezzaurbana, ecc.. Per esempio,monitorando i mezzi pubbli-ci è possibile sapere quandoil mezzo arriverà a quelladeterminata fermata, oppu-re negli interventi di emer-genza è possibile individuareil mezzo che può giungereprima sul luogo dell’inciden-te. Addirittura, il personale

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Ma il controllo centrale deicosti e del rispetto delle po-licy aziendali era un’impre-sa ardua.”La Regione Veneto ha decisocosì di implementare “Black-Berry Enterprise Solution” edi distribuire gli smartphonein fase di test a una ventina diutenti aziendali, fornendo

loro accesso da remotoalla posta elettronica eai servizi voce. I re-sponsabili IT sono riu-sciti a integrare la solu-zione BlackBerry conMicrosoft Exchange, ilsistema di gestione del-la posta elettronica pre-esistente, e con l’infra-struttura di rete in mo-do rapido e sicuro,senza dover affrontarespese extra o richiedereun supporto tecnico.Gli smartphone sonostati attivati in tempibrevissimi e gli utentihanno iniziato a utiliz-zarli senza la neces-sità di alcun tipo ditrainig, poiché la tastie-

ra Qwerty ripropone la dina-mica familiare di digitazionedel PC e il processo intuitivodi navigazione li rende real-mente user-friendly.Gli utenti hanno accolto subi-to con entusiasmo la possibi-lità di accedere tramite un so-lo terminale all-in-one daqualsiasi luogo a posta elet-tronica, internet, intranet,agenda e chiamate vocali ri-

alla ricerca di un’unica solu-zione di comunicazione adattaa tutte le tipologie di utentiaziendali, che consentisse dimigliorare la comunicazioneaziendale, di aumentare laproduttività della forza lavo-ro e avere un controllo centra-lizzato sui costi e sulle appli-cazioni delle policy aziendali.

“La nostra organizzazione ècomposta di fatto da centinaiadi mobile worker”, spiegaGianluigi Cogo, Direzione Si-stemi Informativi Regione Ve-neto. “E in passato abbiamocercato di soddisfare le loroesigenze dotandoli di telefo-ni cellulari e poi di termina-li wap per accedere alle ca-selle di posta elettronicaWeb-based.

informazioni è aumentato, lanecessità di risposte in temporeale è ormai esigenza impre-scindibile e, soprattutto perquanti operano nella PubblicaAmministrazione, viene chie-sto di essere presenti sul ter-ritorio. Si può trattare di per-sone direttamente coinvoltenella vita della comunità,come assessori e poli-tici, oppure di addettia compiti di pubblicautilità o sicurezza, co-me i dipendenti dellaProtezione Civile o de-gli enti che si occupanodi emergenze sanitarie.La problematica che ac-comuna tutte queste fi-gure professionali è laforte necessità di potercomunicare da qualsia-si luogo e durante i fre-quenti spostamenti coni principali uffici dicompetenza e i propricolleghi.I politici hanno l’esigen-za di poter gestire la pro-pria mail-box da remoto,durante gli spostamenti sulterritorio e le moltissime riu-nioni che popolano la loroagenda, mentre il personale dipubblica utilità ha la necessitàessere sempre raggiungibileda e-mail e chiamate telefo-niche, per intervenire tempe-stivamente in caso di emer-genza.Il dipartimento IT della Regio-ne Veneto si è quindi mosso

Regione Veneto: produttività dei “mobile worker” e riduzione dei costi

Oggi le modalità di lavoro sono cambiate. Il flusso di

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La rete mobile dei dipendenti pubblici

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scontrando un immediato au-mento della produttività.La gestione centralizzata del-la soluzione si è rivelata un al-tro elemento chiave nella scel-ta di BlackBerry come piat-taforma di comunicazioneadatta a rispondere alle esi-genze della Regione Veneto.Gli smartphone dei dipenden-ti, infatti, possono essere im-postati centralmente, consen-tendo ai responsabili IT di ap-plicare le policy aziendalisulle limitazioni di utilizzo deiterminali, nell’ottica di teneresotto controllo le spese. Oggi sono 250 i dipendenti diRegione Veneto che grazie ailoro smartphone possono rice-vere la posta elettronica inmodalità push in qualsiasiluogo, accedere alla Intranetaziendale e scambiarsi InstantMessages con i colleghi, e ladistribuzione procede a rit-mi rapidi: presto il numerodi utenti aziendali toccheràquota 300.“Introdurre la soluzioneBlackBerry è stata una pic-cola rivoluzione in una realtàcomplessa come la nostra,”sottolinea Cogo. “Che ha inne-scato un meccanismo a cate-na. Ora tutti desiderano unBlackBerry per poter lavorareanche da fuori ufficio, esserepiù efficienti e reagire tempe-stivamente alle esigenze dellacomunità.” Gli utenti dotati dismartphone, inoltre, potendogestire posta elettronica e si-stemi di messaggistica daqualsiasi luogo, utilizzanosempre di meno i terminaliper le chiamate vocali e privi-legiano sempre di più la fun-zione di Istant Messaging percomunicare con i colleghi.Questo non solo ha migliorato

la qualità della co-municazione inter-na, ma ha compor-tato anche un forterisparmio per l’or-ganizzazione stessa,che sostiene speseflat per il traffico da-ti più convenienti eprogrammabili delletariffe variabili per iltraffico voce.La soluzione utilizzatapermette inoltre di im-postare centralmentetutti i terminali secondole policy aziendali di uti-lizzo, il che consente airesponsabili IT della Re-gione Veneto di avere mag-giore controllo sui costi maanche di garantire un flusso dicomunicazione standardizza-to per tutti gli utenti.La sincronizzazione del calen-dario, dell’agenda e della ru-brica tra PC e smartphone e lapossibilità di visualizzare emodificare gli allegati alle e-mail in formato Word, Excel ePPT, consentono ai managerdi lavorare a progetti e pre-sentazioni anche mentre sitrovano in viaggio, e di au-mentare la propria produtti-vità durante l’orario lavorati-vo, riducendo i tempi morti.“Avevamo la necessità di ren-dere ‘mobile’ la posta elettro-nica per centinaia di dipen-denti di categorie molto diver-se tra loro: dai politici alleguardie forestali.La soluzione BlackBerry ci hapermesso di distribuire unapiattaforma di comunicazio-ne efficiente e gestibile cen-tralmente, che consente uncontrollo dei costi e delle po-licy prima impensabile,” con-clude Cogo.

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I dipendenti della Regione Ve-neto attivi nella pubblica uti-lità, come le guardie forestali,le squadre di emergenza sani-taria, gli addetti ai lavori pub-blici, hanno invece miglioratola loro efficienza e reattività.Queste figure professionali apresidio del territorio possonoora ricevere sul propriosmartphone segnalazioni diintervento via mail ovunquesi trovino, in modalità push, esono in grado di reagire in mo-do tempestivo nelle situazionicritiche e di mandare feed-back in tempo reale alle cen-trali operative.Il team IT della Regione Vene-to programma di sviluppare abreve applicazioni personaliz-zate per le differenti tipolo-gie di utenti, che sfruttinoper esempio il GPS deglismartphone, per fornire unostrumento di lavoro ancorapiù completo alle squadre at-tive sul territorio.

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Progetti digitali a GattinaraUna nuova organizzazione in Comune

L’input all’innovazione tecnologica e alla digitalizza-zione che proviene in modo sem-pre più forte e deciso da parte delGoverno negli ultimi anni, sta dan-do ragione alle Amministrazioni cheper innovare non hanno atteso gliobblighi normativi. La forte di-namicità degli eventi, il con-tinuo e incessante pullularedi norme che spingono versouna innovazione nel sistemadi lavoro delle pubbliche am-ministrazioni non avrebberolasciato il tempo per adegua-menti dell’ultimo momento,non supportati da una assi-dua e studiata preparazionedel terreno di base su cui o-perare. Ecco, quindi, come lenovità del momento quali iprogetti di e-government sul-la digitalizzazione degli atti,sull’utilizzo della firma digi-tale o della Pec, sino ad arri-vare all’obbligo di utilizzodell’albo pretorio informati-co non costituiscono altroche i frutti che si possonofelicemente raccogliere do-po una attività preparatoriamolto importante, come quel-la condotta da Siscom negliultimi anni, studiata e mira-ta a creare una piattaformadigitale completa e comple-tamente integrata per la P.A.,denominata DigitalPal. Qualche esempio vincente discelte operate in questa dire-zione già si può notare nelmondo delle Pubbliche Am-ministrazioni, esempi eccel-lenti di organizzazione, di in-novazione e sicuro punto di

riferimento per altre realtàche ne vorranno seguire le or-me. Interessante, in tal sen-so, il progetto integrato diinformatizzazione e di digi-talizzazione attivato nel Co-mune di Gattinara, portatocome esempio al Forum del-l’innovazione del Nord-Ove-st. Ci fa da guida DonatellaCaruso, dirigente del settoreEconomico e Finanziario delComune, nonché, insieme al-la Siscom, principale promo-tore dell’iniziativa.“Il progetto di informatizza-zione e di digitalizzazione at-tuato ha punti di forza e in-gredienti indispensabili chenon vanno dimenticati: unofra questi è senza dubbio u-na forte spinta motivaziona-le all’innovazione del perso-nale, elemento indispensabi-le per poter partire e in que-sto la spinta dirigenziale èfondamentale. In secondoluogo è necessario predispor-re un disegno generale di in-sieme che preveda di interes-sare tutti i servizi dell’ente edi far si che si possa operarein modo integrato affinché lescelte fatte e i risultati rag-giunti non creino ‘cattedralinel deserto’ destinate a falli-re nel lungo periodo. Infine,è stato importante, soprattut-to per realtà di non grandidimensioni, prive di grandirisorse finanziarie, la predi-sposizione di un progetto stepby step che prevedesse pic-coli traguardi da raggiungere

per gradi. E con queste basiè partito il nostro progetto suldigitale: il primo Progetto Di-gitale è stato il nuovo mododi redigere le determine diri-genziali o le delibere, comeatti digitali e come documen-ti informatici, dove la digita-lizzazione non ha riguardatosolo e semplicemente l’attofinale, ma anche l’intero pro-cesso, l’intero iter di forma-zione degli atti, consentendodi arrivare al risultato finalesenza la necessità di circola-zione di neanche un foglio dicarta e senza interruzioni opassaggi di documenti tra uf-fici e operatori diversi. Il se-condo Progetto Digitale è sta-to quello con cui si è arriva-ti a gestire il Sistema Carto-grafico Territoriale, che con-sente di operare a tavolinosul proprio territorio, aven-do a disposizione tutte leinformazioni che a esso so-no associate: l’ente è in gra-do di interrogare dalla pro-pria scrivania la cartografiadigitale e da quella trarrequalsiasi informazione, peresempio riferita a un edifi-cio, scoprendone via via, u-no dopo l’altro, chi vi abita,chi vi paga le tasse, chi ne èproprietario secondo il cata-sto, quali concessioni o in-terventi edilizi sono stati fat-ti sull’immobile nel corso de-gli anni, qual è la planime-tria interna dei locali e, in-fine, magari, riuscire a ve-derne anche l’immagine. Il

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Donatella Caruso,dirigente settore

Economico e Finanziariodel Comune di Gattinara

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terzo Progetto Digitale è sta-to l’attivazione della nuovascrivania virtuale, lontanadall’immagine della vecchiascrivania tradizionale, pienadi carta, dove per trovare u-na pratica occorreva scalareuna a una tutte le ‘monta-gne’ presenti prima di tro-vare quella giusta dove quelfoglio era finito. Grazie allanuova scrivania organizzatae informatizza-ta è possibilecoordinare i la-vori dei dipen-denti, gestire gliappuntamenti,consultare la po-sta in arrivo e as-segnarla ai vari o-peratori ciascunoper la propriacompetenza.La nuova scrivaniavirtuale, inoltre,permette di redige-re, condividere conaltri operatori, gesti-re, archiviare, clas-sificare e, infine, or-dinare in appositi fa-scicoli digitali qual-siasi documento pro-dotto dall’interno oche proviene dall’esterno, fa-scicoli che diventeranno icontenitori virtuali di tutti idocumenti che fanno capo auna pratica e che quindi sa-ranno sempre tempestiva-mente ritrovati.Questo terzo Progetto, poi,consente di gestire, inviareo ricevere e archiviare lemail normali e le mail di po-sta elettronica certificata econservarle secondo i para-metri previsti dalla norma-tiva in materia e dalle nor-me CNIPA. Altro importante

Progetto Digitale è stata lapossibilità di gestire i man-dati di pagamento in modoinformatico, come documen-ti digitali, reperire le fattu-re direttamente dal protocol-lo dell’Ente e acquisirle incontabilità, per poi distri-buirle in modo veloce e im-mediato agli uffici competen-ti per la liquidazione.

Progetto Digita-le è, da ultimo, il progettoche ci dà la possibilità dipubblicare sul web le deter-mine e le delibere senza ne-cessità di digitare nuova-mente dati già presenti in ar-chivio, di pubblicare atti odocumenti prodotti dall’En-te o atti o documenti prove-nienti dall’esterno, tutto sen-za duplicazione di attività esenza incombenze aggiunti-ve. Muoversi in un processocompletamente digitalizzatoe digitale è diventato, così,un modo nuovo di lavorare,

stimolante, per certi versieccitante perché consenteanche a noi, operatori dellaP.A., di sentirci finalmenteparte attiva di un sistemadal quale sino a qualche an-no fa ci sentivamo esclusi, ilsistema del progresso, dellatecnologia e dell’innovazio-ne tecnologica.

È per questo che le riformetanto temute da alcuni diquesti ultimi tempi, ci han-no colto perfettamente pre-parati e pronti ad affronta-re qualsiasi nuova incom-benza venga prevista e ilmodo di lavorare col digita-le e con l’integrazione del-l’informatizzazione si sta ri-velando una scelta vincentedal punto di vista dell’otti-mizzazione dell’utilizzo del-le risorse umane e dei costidi gestione”.

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Il progetto del Sistema DigitalPal Siscom

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Un telefono, un computere l’assistenza migliora

Il sistema Domiphone di Accor Services per i servizi a domicilio

Sempre più di frequente gli enti locali e territoriali vengo-no chiamati a farsi carico dell’eroga-zione di servizi alla persona. A tal fi-ne la soluzione più diffusa èquella dell’assistenza domici-liare presso l’interessato, servi-zio che viene prestato diretta-mente da operatori del Comu-ne o tramite accordi con le ASLlocali (per i servizi inerenti cu-re mediche) o da cooperative disostegno sociale (per i servizi diaccompagnamento o aiuto do-mestico non medico).Attualmente, la gestione del-l’assistenza domiciliare nonsempre prevede forme di certi-ficazione o localizzazione oprevede soluzioni la cui realiz-zazione può essere onerosa perrealtà territoriali medio-picco-le, sia in termini organizzativie gestionali, sia in termini eco-nomici.Oggi è peraltro viva l’esigenzadi avere uno strumento affida-bile per la certificazione delladurata della visita e del corret-to operato, in modo da potergarantire l’adeguato impiegodelle risorse pubbliche

che vengono adoperate a talescopo.Tale strumento deve essere in-novativo ma di semplice utiliz-zo, economico e flessibile.Nasce così Domiphone®, che siinserisce in tal senso come ap-posito strumento di gestionedelle azioni sociali a domicilio,consentendo agli enti pubblicie alle strutture affidatarie pri-vate di monitorare in temporeale l’efficacia degli interven-ti predisposti.Fra i primi a fare ricorso a que-sto strumento sono 11 Comunidel territorio castanese. Non acaso capofila è Castano Primoche, con le altre amministra-zioni ha dato vita nel 2006 al-l’Azienda Sociale Castanese.L’Azienda si occupa dell’eroga-zione di servizi alla persona,facendo ricorso all’ausilio dienti presenti sul territorio,quali per esempio aziende coo-perative. L’ambito territorialeservito ha una popolazione dioltre 66mila abitanti e le pre-stazioni erogate vanno dall’al-zata all’igiene personale, dalbagno alla mobilizzazione,dal-la preparazione dei pasti alladeambulazione.In precedenza il Comune di Ca-stano Primo gestiva il servizioattraverso il sistema del vou-cher cartaceo, senza tuttaviaavere a disposizione un siste-ma di controllo. Il servizioaveva un volume di 409milaeuro l’anno, una spesa nonindifferente per un Comune

con meno di 10mila abitanti.Non deve quindi stupire se dal-l’analisi del servizio sianoemersi elementi negativi quali:• non economicità generaledel sistema ( 40% del tempolavoro di un amministrati-vo per conteggio, verifica eliquidazione);• incertezza del dato trat-tato;• mancanza di controllodelle prestazioni;• mancanza di controllo ri-spetto alle quote a caricodell’utenza;• mancanza di dati di baseper costruzione di un siste-ma efficace di controllo del-la rispondenza ai requisitidi accreditamento.

Da qui la decisione di trovareuno strumento che superassequesti ostacoli. La scelta è an-data sul sistema Domiphone,grazie al quale l’Azienda Socia-le ha potuto ottenere:• dati relativi a operatori inservizio, accessi, prestazio-ni e tempi di operatività intempo reale e condivisi tra idiversi soggetti;• risparmio rispetto alla ge-stione del flusso di control-lo e liquidazione dei vou-cher;• controllo della spesa so-ciale completo;• definizione di un “cru-scotto aziendale” che forni-sca in tempo reale dati chepossano essere base per at-tivare strategie volte a svi-

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luppare un sistema di do-miciliarità in un’ottica dimaggior vicinanza ai biso-gni del cittadino e che con-sentano forme di controllosulla rispondenza ai criteridi accreditamento.

Vantaggi di non poco conto, so-prattutto in periodi di crisi, siada parte di coloro che necessi-tano un aiuto, sia da parte dichi è chiamato per dovere isti-tuzionale a occuparsi delle esi-genze di salute e qualità dellavita dei propri amministrati.

Come funziona il sistemaIl primo elemento che Do-miphone mette a disposizionedi coloro che gestiscono atti-vità di assistenza domiciliare èla rilevazione dell’inizio e dellafine della prestazione di assi-stenza, ovvero il calcolo esattodella durata e indirettamente itempi di percorrenza da unutente all’altro, oltre alla se-quenza dei percorsi.Altri elementi che il sistemaconsente di rilevare sono:• il tipo di prestazione;• l’identificazione del bene-ficiario;• l’identificazione dellapersona che presta il servi-zio di assistenza a domici-lio;• la percentuale di importoa carico dell’ente;• la registrazione dell’enteche invia l’assistente domi-ciliare e dell’ente che fi-nanzia l’azione sociale;• l’analisi dei dati rilevatieffettuata in base alle esi-genze del cliente;• la gestione del pagamentodelle prestazioni effettuate,sia con sistemi di voucherche con conti on line o con-venzioni in appalto.

Un aspetto interessante riguar-da le tecnologie che vengonoutilizzate: sono sufficienti unnormale telefono presente nel-l’abitazione dell’assistito e unnormale PC con Internet Ex-plorer 5.0 o superiore pressol’ente e l’organizzazione cheinvia gli assistenti domiciliari.Il sistema funziona grazie al-l’integrazione di una rete ex-tranet appositamente progetta-ta da Accor Services con unserver vocale (IVR) che risiedepresso Accor Services ItaliaS.r.l. e pertanto non richiede al-cun investimento fisso da par-te degli enti o delle cooperati-ve. La extranet riceve i dati dalserver vocale (che trasforma intesto o numero i suoni della ta-stiera del telefono) e li rende di-sponibili alla consultazione intempo reale degli operatori delComune o delle Cooperative.Lo schema tipo di transazionegestita dal sistema Domipho-ne® può essere così riassunto:• l’operatore abilitato com-pone il numero verde dal-l’apparecchio telefonicodell’assistito, contatta ilserver vocale e registra ilsuo arrivo al domicilio del-l’interessato;• il server vocale riconoscee registra il numero chia-mante e identifica: l’assisti-to, l’operatore e registra l’o-ra della chiamata;• il sistema richiede a ognichiamata di specificare se sitratta di arrivo dell’assi-stente o di partenza dall’a-bitazione dell’assistito;• terminata l’attività, l’ope-ratore compone di nuovo ilnumero verde per registra-re la fine della prestazione.

Un sistema semplice, con costimolto contenuti: non essendo

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un prodotto fisico, ma un ser-vizio, prevede una quota unatantum per l’attivazione del si-stema, per la predisposizionedella base dati, la preparazionedel piano di comunicazione,l’addestramento delle personecoinvolte e l’informazione agliutenti. La quota dipende dal numerodi operatori da formare e dalnumero di record anagraficiutente da gestire e l’entità deidati da stoccare sui server.I costi fissi e valutabili sono in-vece costituiti dal semplice ad-debito di un costo fisso per ognichiamata al numero verde, chegrazie alle economie di scala diAccor Services è molto inferio-re ai costi di mercato dei nu-meri verdi.Tutto questo permette agli en-ti che adottano Domiphone®di avere una stima attendibiledei costi che andranno a so-stenere, perché dipendonoesclusivamente dal numerodelle prestazioni di assistenzaeffettuate.

per [email protected]

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Nato nel 1992 come Consorzio pubblico/privato per larealizzazione di un sistema telema-tico per la gestione della mobilità,5T realizza un “Progetto Pilota” aTorino finanziato dai soci (ATM,AEM, Tecnost, Solari, Mizar, FIAT,Italtel), dalla Comunità Europea edal Ministero dell’Ambiente. Nel2000 la società 5T trasformail Progetto Pilota in un servi-zio operativo di gestione del-la mobilità cui si affiancano

nuovi progetti come

PSM, videosorve-glianza, controllo accessiZTL, sicurezza taxi, estensio-ne sistema semaforico e prio-rità al mezzo pubblico, pan-nelli a messaggio variabile,display di informazione allefermate, sistema di informa-zione ai cittadini (sms, inter-net, ecc) e controllo eccessi divelocità. Nel 2006 nasce il TOC (TrafficOperation Centre) in occasio-

ne dei giochi olimpici inver-nali che interessa sia la cittàdi Torino sia le “valli olimpi-che” della Provincia. Il sistema di gestione del traf-fico ha permesso di raggiun-gere risultati importanti,quantificati in un aumentodella velocità dei mezzi pub-blici del 17%, una riduzionemedia degli spostamenti inauto del 21% e una riduzionedel 10% delle emissioni inqui-nanti legate ai veicoli. La tec-nologia si basa su una rete dipunti di controllo (semafori,sensori e telecamere) che con-sentono di monitorare il traf-fico e, contemporaneamente,offrire servizi legati all’ambi-to della sicurezza. Grazie a100 colonnine di soccorso po-sizionate alle fermate deimezzi pubblici, un sistema divideosorveglianza offre ai cit-tadini la possibilità di segna-lare e documentare qualsiasisituazione di pericolo edeventualmente chiamare leforze dell’ordine. Inoltre sonopresenti su 390 autobus dellevideocamere per garantire aipasseggeri maggiore sicurez-za. Si tratta del primo sistemadi video sorveglianza sul tra-sporto pubblico avviato inItalia.Per quanto riguarda l’infomo-bilità particolarmente inte-ressante è il sito www.5t.to-rino.it, che fornisce una seriedi servizi utili per il cittadinoper permettergli di sceglierein anticipo come muoversi in

città. Sul sito gli utenti posso-no svolgere diverse operazio-ni, come calcolare il percorsomigliore per raggiungere lapropria destinazione con imezzi pubblici o con l’autoprivata, ottenere informazio-ni sui posti disponibili neiparcheggi della città, cono-scere l’orario di arrivo di unmezzo pubblico ad una deter-minata fermata e accedere adaltre informazioni e servizi. Ilsito ha riscontrato un grandesuccesso, tanto che ogni mesesono fino a 180.000 le richie-ste di calcolo del percorso ef-fettuate dai cittadini. Uno dei servizi più graditi eutilizzati riguarda la possibil-ità di conoscere via sms gliarrivi previsti dei mezzi pub-blici in una qualsiasi delle3000 fermate della città o ladisponibilità di posti liberinei parcheggi, ovviamentetutto in tempo reale.Nel prossimo futuro l’obietti-vo di 5T sarà promuoverel’innovazione tecnologica deisistemi di trasporto attraver-so il monitoraggio e il gover-no del traffico privato, am-pliare l’offerta di serviziinformativi evoluti e di pron-to intervento, implementarela gestione del sistema di bi-gliettazione integrata regio-nale del trasporto pubblicolocale, il monitoraggio delladomanda degli utenti e il mo-nitoraggio della flotta deimezzi, il servizio evoluto diinformazione all’utenza.

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Tecnologie per il controllo del traffico urbano

La telematica per la mobilità a Torino

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La sede del TOC e un esempiodei punti di controllo disseminatisul territorio comunale

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