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sabato 7 marzo 2015 Anno 5 n. 14 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO MILAN VERONA AZZERARE i TONI

N 14 2015 milan verona

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sabato 7 marzo 2015 Anno 5 n. 14 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

MILAN

VERONA

AZZERARE i TONI

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sabato 7 marzo 20152

MILAN (4-3-3)Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste

VERONA (4-3-3)

Diego Lopez;Bonera, Paletta, Bocchetti, Antonelli;

Poli, Van Ginkel, Bonaventura;Cerci, Destro, Menez

STADIO MEAZZA ORE 20.45Milan

SandroMazzola

VeronaAllenatoreFilippoInzaghi

Allenatore Andrea

Mandorlini

Benussi;Pisano, Marquez, Moras, Agostini;Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson;

Sala, Toni, Jankovic

SUBITO IL RISCATTO DOPO IL PASSO FALSOCON LA FIORENTINA

Milano si sveglia sot-to i primi soli pri-maverili e si accor-

ge che il pallone è sempre più pesante. La sveglia si punta sabato, quando il Milan al Meazza riceve il Verona, che settimana scorsa è riuscito a espugnare il Sant’Elia. Una possibilità ghiotta per i ros-soneri che con una vittoria riuscirebbero a scavalcare i cugini nerazzurri, l’indoma-ni impegnati a Napoli. Una situazione che non promette nulla di buono, anche perché in caso di mancato succes-so Inzaghi potrebbe essere “silurato”. Verona è già co-stata la panchina a Walter Mazzarri dell’altra sponda; toccare ferro, o forse no, ai tifosi rossoneri. Pippo Inza-ghi in questo periodo è sotto i riflettori, ormai appare la prossima vittima, ma in so-cietà c’è poca voglia di fare progetti in tal senso. Mau-ro Tassotti è pronto, ma lo sguardo è rivolto a giugno. Della partita interessa poco, soprattutto se sfocerà in una vittoria. A sentire i tifosi, Su-perpippo dovrebbe andar-sene il più presto possibile. Molti rimpiangono Clarence Seedorf, inviso a tutta la so-cietà per i suoi modi poco condivisi. L’anno scorso, l’o-landese ha fatto faville, ma ciò non bastò per farlo ri-manere. Contro gli scalige-ri non si possono fare passi falsi, ma con questo Milan tutto è possibile. Il gioco lati-ta, gli equivoci tattici si spre-cano e gli acquisti Destro e Cerci non hanno convinto. Ricordo ancora le parole di Berlusconi circa tre mesi fa: “Gli uomini della mia squa-dra non li cambierei con nessuno”. Chissà se la pensa ancora così. Probabilmen-te sì, perché, a volte, è più facile negare l’evidenza. Fa sognare. Il tempo però sem-bra finito. Nessuno riesce più a sognare, nessuno spera più. E’ questo che manca al tifoso rossonero. La strada sembra senza via d’uscita. Se anche quest’anno il Mi-lan non dovesse qualificarsi in Europa, sarebbero dolori di pancia lancinanti. Un al-tro anno da buttare, perché i rossoneri senza Europa sa-rebbero come pasta cacio e pepe, senza pepe. Un’imma-gine da non credersi, troppo brutta, per essere vera. Un’e-ventualità, non una certezza. Un’ipotesi che però ha delle fondamenta. Ma se questo avesse un senso, il calcio mi-lanese avrebbe perso.

Che Fiorentina, ra-gazzi! L’ho seguita l’altra sera con la

Juventus in Coppa Italia e devo dire che sono rima-sto stupito dalla qualità del gioco di questa squadra. Il club viola ha fatto vera-

e la sua prima rete è stata un gioiello di bravura. E’ partito in progressione ed ha tagliato a fette l’intera difesa bianconera. Un ac-quisto veramente azzecca-to per i toscani di Montel-la. Sono sicuro che anche lunedì all’Olimpico con la Lazio Salah regalerà spet-tacolo a tutti. Per quanto riguarda la mia Inter, sono piuttosto amareggiato per il passo falso di San Siro con la Fiorentina e di con-seguenza se vogliamo an-cora mantenere qualche briciola di speranza per entrare in Europa, dovre-mo bancarie Napoli. Roba mica da ridere se pensiamo come sarà esplosivo il San Paolo in questa occasione. Riguardo lo scudetto, la Juve se batterà il Sassuolo avrà tutto in discesa al di là del risultato della Roma col Chievo. Questa sera toc-cherà ai cugini un match non facile col Verona. La

squadra di Mandorlini è un po’ una bestia nera per il Milan, però soprattutto al Bentegodi dove in più di una circostanza ha avuto la meglio. Occhio a Toni per-ché lui, malgrado non sia più un giovincello, ti colpi-sce sempre. Il Milan rischia grosso perché il Verona è più assetato di lui di pun-ti, visto che la sua classifica nelle ultime giornate è di-ventata sempre più delica-ta. Mi dispiace, infine, per l’allontanamento dall’Ata-lanta di Colantuono. Per conto mio, pur con tutto il rispetto per Reja doveva e poteva restare ed avrebbe sicuramente portato alla salvezza la squadra berga-masca.

mente un affare cedendo Cuadrado per Salah, più un pacco di milioni. L’egi-ziano è veramente un cam-pione non per il gol messo

a segno a San Siro contro l’Inter ma per la qualità e la fantasia del suo gioco. Ha segnato una bella dop-pietta alla Vecchia Signora

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3sabato 7 marzo 2015

Severa Bisceglia

MassimoCerana

bioritmi

partita

3 PUNTI, PUNTO E BASTALa delusione regna so-

vrana. Il primo a non poterne più è il pre-

sidente per chiudere con i tifosi. La confusione è tota-le, unico dato certo: il Mi-lan non c’è. Pippo Inzaghi non ha più il controllo del gruppo e la partita decisi-va potrebbe essere proprio questa contro il Verona, lo scialbo pareggio fuori casa contro il Chievo ha fatto saltare i nervi all’intera di-rigenza rossonera. Inzaghi va avanti, ma rischia di far-lo da solo perché il Milan non ci sta più. O contro i

veneti arriva la vittoria o salta la panchina. Squadra con poco gioco e mediocre, poco movimento al Ben-tegodi e scarsissime occa-sioni da gol che iniziano a deludere anche gli stessi giocatori che non credono più nel progetto. Inzaghi ci crede ancora, difficilmen-te sarà confermato per la prossima stagione salvo un miracolo dell’ultima ora, ed insiste nel suo lavoro che è arrivato al limite delle sue possibilità, oltre c’è il nulla.

Troppe poche risposte in campo che possono essere superate solo con la qualifi-cazione all’Europa League che si allontana sempre di più, nonostante gli 8 punti. Si, solo otto punti dal quin-to posto ma in lotta serrata con almeno 5 squadre da demolire per farsi strada. A San Siro oggi è contem-plata solo la vittoria pena rivedere gli schemi affi-dando la squadra a Tassotti nel ruolo di traghettatore in attesa di decisioni. Ma anche mister Tassotti, se investito di questo ruolo, dovrà fare i conti con una rosa mediocre, con i con-tinui infortuni e con la de-lusione del gruppo di aver racimolato 20 punti in 14

gare. Contro il Verona non sono ammessi errori salvo ulteriori dissidi tra il tecni-co e Alessio Cerci che sem-brerebbe essere diventato un caso. Il fortino auspica-to da SuperPippo fa acqua in tutti i reparti anche al Meazza e il ritorno, in caso di esonero, di Seedorf da-rebbe forse la decisione più saggia dal momento che il Tulipano è ancora sotto contratto. Torniamo alla partita di oggi contro il Ve-rona con la speranza che il

Milan abbia finalmente ca-pito che il Chievo di sabato scorso non era il Real Ma-drid e che neppure il Vero-na di oggi è il Barcellona, ma le batti solo se scendi in campo con la mentalità di giocartela con le due squa-dre spagnole. E’ ora che il Diavolo svesta i panni di squadra provinciale e si atteggi a grande. Difficile decollare con una media punti di 1,36, da luglio ad oggi, persino Seedorf (1,84) è riuscito a fare meglio. In-zaghi contro Mandorlini, i precedenti scontri in Serie A al Meazza danno il Mi-lan imbattuto dal 1969 fa-

cendo registrare 14 vittorie rossonere e nove pareggi. Oggi il tecnico rossonero, dopo l’ennesimo stop di Nigel de Jong e Riccardo Montolivo, sarà costretto a reinventarsi lo schieramen-to. Possibile un 4-2-3-1. Mattia Destro unica punta servito da Cerci, Honda e Menez; davanti alla difesa non ci sono molte alternati-ve, si punta su Andrea Poli e Giacomo Bonaventura. A centro campo il tecnico piacentino potrà contare anche su Sulley Muntari e Michael Essien, anche se le loro ultime prestazioni sono state deludenti.

Continua la via crucis del Parma. Anche l’ultima partita è stata rinviata a

data da destinarsi e quasi cer-tamente non vedremo più in campo i Ducali. Il loro destino

LA ROMA CADE NELLE TRAPPOLE DEL BENTEGODI

GRANDE SPETTACOLO AL SAN PAOLO

sembra ormai segnato: sono prossimi al fallimento e li rive-dremo in qualche categoria più bassa, dipende da chi, raccat-tando i cocci, quali garanzie of-frirà. E’ già successo in passato e ancora accadrà che società della massima serie restino vittima della cattiva gestione e siano costrette a ricominciare da una serie inferiore. Il Par-ma è morto. Viva il Parma!. La patata bollente ora è nelle mani della federazione che, come già scritto, qualsiasi decisione

prenderà, farà felice qualcuno e lascerà altri col muso lungo. Gli organi federali potrebbero aggiudicare la vittoria a tavo-lino sia per le due partite già procrastinate, sia per quelle future, oppure, cancellare tut-ti i risultati conseguiti in pre-cedenza, come se i Parmensi non fossero mai stati iscritti a questo campionato 2014 2015. Capite bene che Inter, Fioren-tina e Roma farebbero festa e accenderebbero un cero al loro santo di riferimento mentre nel caso per primo prospet-tato si lamenterebbero coloro che comunque la partita se la son giocata. Quel che è certo che la FIGC non può esimersi dal sentenziare anche se temo che lo farà a bocce ferme vale a dire quando sarà stata com-pletata anche l’ultima giornata in modo più salomonico pos-sibile. Per una squadra ormai dipartita (spero ardentemen-te di sbagliarmi!) ne restano comunque altre diciannove, alcune un po’ malaticce, a di-sputarsi la prossima di serie A che è poi la settima di ritor-no. Col pareggio conseguito (l’ennesimo in casa!) contro la Juve, i capitolini hanno di fat-

to perso ogni residua speranza di poter vincere lo scudetto che per la quarta volta conse-cutiva andrà ai bianconeri che proveranno a vincere la loro terza Champions League liberi da doversi spremere eccessiva-mente nel torneo nazionale. Il mio favorito resta il Barcello-na che vanta oltre a bocche di fuoco eccezionali, una solida difesa. Ma restiamo sul pezzo e cerchiamo di dare delle drit-te soddisfacenti a chi ci segue.

Parlavamo della Roma, che nel giro di quindici giorni ritorna al Bentegodi, stavolta contro il Chievo. Maran ed i suoi ti-reranno un brutto scherzo ai giallorossi che da tempo sten-tano a ritrovare una condizio-ne sia fisica che mentale con-vincente. Il Chievo ha motivi e voglia in più ed il suo bravo tecnico troverà le trappole ade-guate per prendersi i tre pre-ziosissimi punti. La domenica calcistica mette di fronte il Cesena al temibile Palermo. La

voglia di strafare sarà esiziale per i romagnoli. Gli isolani si prenderanno quei punti che avrebbero meritato di ottenere la volta scorso contro l’Empoli, causa un’indigestione di occa-sioni da gol fallite. Incerte le sfide tra i friulani ed i granata e il sopracitato Empoli con il Ge-noa. L’Udinese sta attraversan-do un momentaccio, mentre i Torinisti sono in gran spol-vero. Eviteranno di farsi male e muoveranno di un punto la loro classifica. Toscani e Gri-foni hanno diversi obbiettivi. I primi la salvezza, i liguri un posto in Europa League. Vale quanto detto per la partita del Friuli: il pareggio andrà bene ad entrambe le compagini. Il lunedì vedrà la Juventus spaz-zar via il Sassuolo e la sfida del-le deluse Napoli ed Inter. Sarà un match senza inutili tattici-smi e soprattutto ricco di gol. Gol ed Over è la giocata nei multipli più logica. Spero, anzi sono certo che ci sarà un bello spettacolo, privo di errori arbi-trali e di falli inutili, una parti-ta all’inglese insomma. Auguri a tutti e soprattutto alle donne. Domenica è l’8 marzo, non di-menticatelo!

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sabato 7 marzo 20154

Infermeriarossonera

Marjlja Bisceglia

Mattia De Sciglio

Ignazio Abate

Riccardo Montolivo

Stephan El Shaarawy

Zapata

Visto il sovraffolla-mento che fa regi-strare ancora una

volta l’infermeria rossone-ra sarebbe anche arrivata l’ora di porsi l’interrogati-vo del perché Pippo Inza-ghi non sia mai riuscito a proporre lo stesso schema di gioco per due volte con-secutive a causa dei conti-nui problemi muscolari che attanagliano i calciatori

rossoneri. Ancora una vol-ta le due icone del centro-campo costrette al “riposo” forzato dopo la deludente prestazione del Bentegodi

contro il Chievo. Entrambi fermati, presumibilmente non per tempi lunghi, per problemi ai flessori della coscia, De Jong per lesione al bicipite femorale. Gli ul-timi due stop arricchisco-no l’elenco che vede ai box ancora Abate per lesione muscolare alla parte poste-riore della coscia destra, De Sciglio che non ha ancora risolto la fascite plantare, Rami costretto a fermarsi

per lesione al polpaccio de-stro, Zaccardo non ha an-cora risolto i suoi problemi di schiena, Zapata fermo per l’infrazione ossea alla base del 2° osso metatar-sale del piede destro, El

Shaarawy alle prese con la frattura composta alla base del quinto osso metatarsale del piede destro e Mastour operato al menisco laterale del ginocchio destro.

De Jong

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5sabato 7 marzo 2015amarcordCristian Brocchi al Verona dal 1998 al 2000 segnando 8 reti in 59 presenze

Cristian Brocchi cresce nelle giovanili del Milan e vi fa ritorno nelle stagioni 2001-2005 e 2006-2008 totalizzando 99 presenze 4 reti

Dario Baruffi al Milan nella stagione 57-58, primo a desctra accoscia-ti. Baruffi giocò anche nel Verona nel 58-60 e 1961-1962 totalizzando 11 reti in 73 presenze

Giuseppe Antonini cresciuto nelle gio-vanili del Verona, squadra della sua città natale e con cui disputò da professionista tre campionati di Serie B

Giuseppe Antoni-ni centrocampi-sta al Milan dal 1937 al 1949, in 267 presenze ha segnato 23 gol

Osvaldo Bagnoli, due stagioni e uno scudetto da comprima-rio al Milan

Osvaldo Bagnoli, conquista lo scudetto alla guida del Vero. Squadra in cui gioca anche dal 57 al 60 segnando 27 reti in 97 presenze

Michelangelo Albertazzi, 7 gennaio 1991, cresciuto nelle giovanili del Milan

Michelangelo Albertazzi. difensore al Verona dal 2012

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sabato 7 marzo 20156

LuigiRubinoIl Milan continua a delu-

dere. Le vittorie arrivano con il contagocce. Molti

giocatori, è vero, sono fermi per infortuni, altri sono in-vece fuori condizione, come

SUONA LA SVEGLIA PER CERCI E MENEZ

deliziosi assist ai compagni. Invece, cosa è successo? Il vero Cerci, quello pimpante sulle fasce e cecchino in zona gol, finora non lo si è visto quasi mai in maglia rossone-ra. I tifosi aspettano e si au-gurano che contro il Verona

questa sera possano tornare a gioire magari con un gol realizzato proprio da lui in modo da scacciare con un solo colpo la crisi sua perso-nale e della squadra; crisi che sta contagiando anche mon-sieur Menez che non realizza una rete dal 24 gennaio scor-so, quando il francese portò in vantaggio la sua squadra all’Olimpico nella sfida con-

in classifica. L’arrivo in ros-sonero di Cerci, passato in prestito dall’Atletico Madrid al Milan lo scorso gennaio, in effetti non è fin’ora servito a migliorare le qualità della

squadra, nella quale non si è ancora delineato un preciso programma a lungo termine. Cerci, dopo l’infelice perio-do di Madrid con l’Atletico, quando giunse sorridente a Milano non vedeva l’ora di spiccare il volo e tornare ad essere il calciatore visto a To-rino nella stagione 2013/2014, capace non solo di realizzare 13 reti, ma anche di fornire

Alessio Cerci e Jeremy Me-nez, due interpreti dell’attac-co rossonero che per diversi motivi non hanno finora sod-disfatto i tifosi, sempre più avviliti in questo campiona-to anomalo per una squadra abituata a posizioni migliori

tro la Lazio poi persa dal Milan per 3 a 1. Il giocatore non è in perfette condizioni e nell’ultima gara, in trasferta al Bentegodi contro il Chie-vo, è sembrato essere l’ombra di se stesso. L’attaccante fran-cese che aveva iniziato molto bene la stagione, da ben quat-

decisivi. Le ultime sue reti, con doppietta, risalgono alla gara contro il Parma disputa-ta a S. Siro lo scorso 1 febbra-io e vinta per 3 a 1, quando

tro partite sembra non cono-scere più la porta. Il suo bot-tino personale di gol è fermo a 12 nella classifica marcatori. Ben sei sono stati i suoi assist

l’ultima realizzazione del gio-catore transalpino, sarà forse un caso, venne messa a segno con un potente sinistro, pro-prio su cross di Cerci.

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7sabato 7 marzo 2015

A pranzo con gli ExMattia Valoti e Michelangelo Albertazzi

Michelangelo Albertazzi

Michelangelo Albertazzi

Mattia Valoti

Mattia Valoti

Michelangelo Albertazzi dopo Bologna, sua città natale, approda alle giovanili del Dia-volo nell’agosto del 2008. Con il Bologna fa anche il suo ingesso da professionista rinunciando ad un allettante contratto ar-rivato dall’Arsenal di 250.000 euro a stagione per tre anni. Con il Bologna è stato convoca-to in prima squadra militante in Serie B senza però mai scende-re in campo. L’attuale difensore del Verona resta in rossonero, che ne ha acquistato il 50% del suo cartellino per un milione di euro, fino al 2014 facendo anche una puntatina in prima squadra. A gennaio del 2008 il Milan riscatta l’altro 50% del suo cartellino aggregandolo alla Primavera per il Torneo di Via-

reggio, siamo sempre nel 2008. Nel 2011 si trasferisce in Spagna dove il Getafe, però, non lo la-scerò mai scendere in campo per volere del suo tecnico Luis Garcia. Terminato il periodo di prestito spagnolo torna al Milan che lo rispedisce al Varese. Il 30 giugno 2012 arriva finalmen-te il momento per il difensore emiliano classe 91 di giocare sul serio. A fine luglio dello stesso anno il Milan lo gira in prestito con diritto di riscatto della com-partecipazione al Verona. L’e-sordio in gialloblu finisce 1-1 nei tempi regolamentari e vinto poi ai rigori nella gara valevole per il terzo turno della Coppa Italia 2012-2013. Nel dicembre succes-

sivo segna la sua prima rete in carriera nella partita vinta per 3-1 contro l’Ascoli. Con il Ve-rona approda in Serie A l’anno successivo. Il 20 giugno 2014 torna, dopo la risoluzione della compartecipazione alle buste, di proprietà del Milan con cui fa il suo esordio nella partita di Coppa Italia disputata contro la Lazio. Mattia Valoti è figlio d’arte, suo padre Aladino Valo-ti ha giocato in diverse squadre di Seria A e B negli anni 80 e 90. Il centrocampista, classe 1993, è attualmente in forza all’Hellas Verona, ma arriva dal Milan. Prima con la squadra Primave-ra (2011-2012) e successivamen-te in prima squadra. L’Albino-

Leffe, squadra in cui militava, lo cede in comproprietà al Mi-lan e nel giugno 2011 si trasfe-risce al Milan prendendo parte alle amichevoli giocate dalla prima squadra. Nel 2013 fa ri-torno all’AlbinoLeffe che nel lu-glio 2014 lo cede in prestito con diritto di riscatto all’Hellas Ve-rona. Con i gialloblu debutta in Serie A contro la Roma all’O-limpico e l’11 gennaio succes-sivo arriva la sua prima rete in Serie A. In questa stagione col Verona conta cinque presenze e 1 rete.

Marjlja Bisceglia

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sabato 7 marzo 20158

giù al nord

Fiore Marro

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

Al di là dei risultati il Napoli è una fede, sempre

La stagione entra nel pieno, con le semifinali di cop-pa Italia. Dopo la debacle

di Torino, contro i ragazzi di mister Ventura, il Napoli era chiamato a una prova d’appel-lo, con la semifinale di Roma contro la Lazio di Stefano Pioli. Banco di prova superato a pieno, adesso manca solo la conferma della qualificazione, nella par-tita di ritorno al San Paolo. La gara contro la squadra di Loti-to è stata come dicono a Roma : “gagliarda”, tutta corsa, tecni-ca e cuore oltre naturalmente ai soliti strafalcioni difensivi. Manolo Gabbiadini è il partner ideale del Pipita e segna con una regolarità quasi disumana. Cer-to che si è notata l’assenza del disastroso Koulibaly sostituito dal disastroso Britos, e lì che De La deve mettere mano, oltre che sulla corsia bassa di destra e un metronomo a centrocampo. La-zio e Napoli pareggiano 1-1 (1-0) all’Olimpico nella semifinale di andata della Coppa Italia. Al gol di Klose nel primo tempo 33’ nel primo tempo risponde Gabbia-dini nella ripresa 13’ della ripre-sa. La partita di ritorno al San Paolo si giocherà l’8 aprile. Il Na-poli che talvolta lascia perplessi, per i tanti errori elementari che taluni suoi calciatori commetto-no, rimane comunque in corsa per gli obiettivi di stagione, cioè qualificazione Champions, fina-le Europa League e finalissima di Coppa Italia, in fondo e con il parco giocatori guardabile solo dalla cintola in su, appare per ora un ottimo risultato, quello

che comincia a preoccuparmi è il futuro di questa squadra, per-ché è risaputo che Rafa Benitez lascerà e che Gonzalo Higuain senza la qualificazione in Coppa dei Campioni chiederà la cessio-ne, temo che i vari calciatori che sono indicati come prossimi ac-quisti ( Nacho, Arbeloa)del club azzurro, senza la Champions ri-marranno una chimera. Quindi l’obiettivo deve essere comun-que conquistato, sarebbe una

vera debacle fallire. Anche per-ché, potremo pure rassegnarci a perdere il trainer iberico, ma gli acquisti in corso e i fuoriclasse in rosa ( pochi per la verità) sono un patrimonio   necessario per rimanere nelle zone alte del cal-cio, non solo italiano. Proseguo-no impuniti i cori contro i tifosi napoletani, ma pare oramai sia un fatto di routine, dispiace tra l’altro perdere tempo a scrivere di queste sozzerie e non di cal-

cio giocato; attacchi volgari che non toccano più di tanto oramai il popolo azzurro, i cori vergo-gnosi inneggianti al Vesuvio,dei tifosi interisti a Glasgow, canti talmente infimi che i supporter del Celtic indignati, hanno   re-plicato con  cori del tipo“Come to Napoli”, viceversa allo stadio della Juventus, per non essere da meno, espongono striscioni dedicati non solo a noi napole-tani ma pure al Catania e agli

avversari di turno,i tedeschi del Borussia Dortmund, loro avver-sari di Champions, tanto che i tifosi germanici si sono stretti di fianco alle nostre tifoserie, lan-ciando l’idea di un gemellaggio con loro. Giustamente la chio-sa spettava al popolo de Roma, la famosa patria di  Daniele De Santis detto Gastone o Danieli-no, l’assassino di Ciro Esposito, l’epilogo naturale di un mondo alla fine del mondo, gestito da

uomini e enti incapaci, incapaci addirittura di capire che il Par-ma Calcio era una truffa operan-te a cielo aperto. Le vostre offese ci fortificano, non molleremo mai! Affronteremo nel prossimo turno di campionato, l’Inter che abbiamo eliminato in Coppa Italia e che graziammo in cam-pionato a San Siro, per gli errori madornali, come spesso capi-ta, dei soliti noti, Inler, Rafael e l’immancabile   Kalidou. Non sarà una passeggiata, Roberto Mancini ha iniettato pillole di qualità e spessore, dopo la cura disastrosa di  Mazzarri, nella te-sta e negli schemi dei nerazzur-

ri, certo che il Napoli quando affronta squadra che se la gio-cano nove su dieci la vince, si sa i problemi degli azzurri comin-ciano quando devono affrontare l’Abbiategrasso mica che no. La partita è annoverata tra quelle considerate come  “una classica” e si gioca l’8 marzo alle 20.45. Stavolta lo dico con convinzione : Che vinca il migliore. Al di là del risultato il Napoli è una fede sempre e dovunque.

Higuain e Gabbiadini dopo il gol alla Lazio

Abbiamo il piacere di inviare il seguente comunicato stampa di Padania FA:

Orsi (Padania FA): Se Parma fallisce, rischio effetto domi-no!

Non esiste che la Serie A, un campionato di caratura mondiale, paghi in immagine la situazione che si sta con-sumando come quella del Parma Calcio.

Le prime osservazioni sono da imputare nei controlli di bilancio e nel sistema gestionale delle Società’, poi rimane il fatto che si deve essere certi delle pene e delle sanzioni che come da regolamento devono essere applicate per tut-ti senza distinzioni, ma che purtroppo non risulta essere così in molti casi. Potrebbe crearsi un brutto precedente.

Come Federazione della Padania riteniamo che i punti, sopracitati, siano il cardine per un corretto svolgimento di un campionato e che devono tutelare tutti in egual modo.

Risulta sicuramente particolare la gestione della società di calcio di Parma anche a seguito della sua presa di posizio-ne dopo la nota vicenda che l’ha vista esclusa dall’Europa League a favore del Torino.

Come Presidente del Comitato Esecutivo di Padania F.A. auguriamo comunque che il Parma Calcio possa risolve-re immediatamente e in positivo la sua situazione attuale, magari aiutata da imprenditori locali, seri e che facciano partire un importante futuro per tutti i giovani e la tifo-seria.

Padania Football Association

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9sabato 7 marzo 2015

Laura Tangari

campionato

Luigi Sada

estero

di Luigi Sadaciclismo

Conto alla rovescia per la Milano-Sanremo, classi-cissima di primavera, in

programma domenica 22. A far da prologo alla corsa del Turchi-no la prestigiosa Parigi-Nizza e la Tirreno-Adriatico oggi al via con i migliori atleti del ciclismo internazionale. In merito a queste due manifestazioni e alla Milano-Sanremo c’è un ex campione del mondo a sottolineare la loro im-portanza. “Per quanto riguarda la Sanremo - sottolinea l’ex iridato Alessandro Ballan- ci sarà bat-taglia con una volatona, anche perché quest’anno l’arrivo torna su via Roma, dando cos’ modo ai velocisti, magari in rimonta, dopo gli ultimi strappi della parte finale. Mi auguro che vinca un italiano”. In effetti è dal 2006 che un nostro portacolori non sfreccia vittorio-

SCATTA LA TIRRENO-ADRIATICOAl via anche la prestigiosa Parigi-Nizza

so sul traguardo della Città dei Fiori. “Quell’anno, e ne sono pas-sati nove, - ricorda Ballan - vinse Filippo Pozzato e da allora la clas-sicissima ha sempre parlato stra-niero. La scorsa edizione fu vinta dal norvegese Alexander Kristoff del Team Katusha e in questa nuo-va circostanza potrebbe ripetersi. Sono curioso di vedere all’opera Moreno Moser e Vincenzo Nibali, che ricordo lo scorso anno trionfa-tore non solo nel Tour de France ma anche alla grande nella Tir-reno-Adriatico”. L’11 pv. partenza della Tirreno-Adriatico e della Parigi-Nizza. Oggi, intanto, si di-sputa la nona edizione delle Strade Bianche sulla distanza di 200 km da San Giminiano a Siena. Favo-rito in assoluto Fabian Cancellara a caccia del tris. Lo svizzero dovrà guardarsi da un folto lotto di av-

versari, i nostri Vincenzo Nibali, Moreno Moser e Nocentini. Oltre ai tre nostri porta colori Cancel-lara dovrà difendersi dall’attacco dello spagnolo Valverde, dallo slovacco Sagan, dall’plandese Terpstra a dall’australiano Ger-rans, quest’ultimo vincitore delle recenti Milano-Sanremo.

Prove tecniche di scu-detto domani sera a Torino per la Juven-

tus contro il Sassuolo di Di Francesco. La Vecchia Signora in Coppa Italia ha incassato il colpo dalla Fiorentina e in campiona-to, in attesa della sfida di Champions col Borussia Dortmund, proverà a ri-prendere la corsa al titolo piegando un Sassuolo dal dente avvelenato per la sconfitta casalinga di do-menica scorsa con la Lazio. La capolista a Roma con i giallorossi, sette giorni fa, è apparsa un po’ appanna-ta con i neroverdi emilia-ni cercherà di cancellare i dubbi emersi in queste ultime uscite. La squadra di Allegri, si fa per dire, giocando domani sera sa-prà già il risultato della Roma impegnata a Verona col Chievo e del Napoli in campo al San Paolo nella serata di domani contro l’Inter. E’ chiaro che un passo falso dei gialloros-si con i veronesi, oppure del Napoli con l’undici di Mancini, potrebbe dare un input importante a Pirlo e compagni. Ma attenzione alla Fiorentina, dichiara-tamente lanciata all’in-

LA JUVE PROVA AD ALLUNGARE IL PASSOL’Inter al San Paolo tenta lo sgambetto al Napoli

seguimento del tandem Roma-Napoli, chiamata all’Olimpico contro la La-zio, altra squadra in salute malgrado l’1-1 in Coppa Italia col Napoli. Fari pun-tati anche su San Siro dove questa sera il Milan si gioca le ultime chance per la ri-montada contro un Verona disperatamente alla ricer-ca di punti. Aperitivo del

match dei rossoneri l’anti-cipo delle ore 18.00 al Ma-rassi fra Sampdoria e Ca-gliari, con i sardi a caccia di punti per togliersi dalla bassa paude della classifi-ca. Da seguire la sfida del Friuli fra l’Udinese di Stra-maccioni in crisi e il Toro di Ventura scatenato dopo l’impresa di Bilbao in Eu-ropa League.

Trasferta a rischio per il Real Madrid a Bilbao contro l’Atletico dopo

il mezzo passo falso casalin-go con il villarreal. I punti di vantaggio della squadra di Ancelotti nei confronti del Barca si sono ridotti a due e l’impegno odierno in terra Basca diventa determinante nella corsa al titolo. Il Bar-cellona dal canto suo riceve oggi al Camp Nou il frizzan-

REAL MADRID SOTTO PRESSIONE A BILBAO

te Rayo Vallecano su di giri per quaterna messa a segno dal suo bomber Bueno rifila-ta al Levante. Il campione in

ba in casa col Getafe, men-tre il Granada, penultimo in classifica, dovrà vedersela col Malaga. In Francia il Lio-ne, dopo la battuta d’arresto con il Lille, va in trasferta a Montpellier domani sera con in tasca già il risultato del PSG in campo oggi al Par-co dei Principi col Lens. Da seguire la trasferta del Mo-naco a Evian, con la squadra dell’acqua minerale ricarica-

ta dal Successo col Lorient nel recupero del 26° turno. In Bundesliga atteso alla prova il capolista Bayern Monaco

vece le armi in trasferta con Paderborn, invischiato nella lotta per non retrocedere. Riflettori puntati a Magonza dove il Borussia Moenchen-gladbak, mentre l’altro Bo-russia, quello di Dortmund, che attende la Juventus in Germania, andrà ad Am-burgo provando a centrare la quinta vittoria consecuti-va. In Inghilterra per quan-to riguarda la Premier, tutto fermo per la Coppa di Lega. Da registrare il successo del Chelsea, a segno con Haz-zard, nel derby di Londra col West Ham e pronta ri-sposta del City di Pellegrini in casa con il Leicester con gol di Silva e Milner. Ok an-che l’Arsenal nell’altro derby londinese per 1-2 con reti di Giroud e Sancez. Vittorioso, infine, anche lo United gra-

carica dell’Atletico Madrid, in ritardo di sette lunghezze sulle merengues, ospiterà il lanciassimo Valencia mentre il Siviglia andrà alla Corunia ad affrontare il Deportivo. Partita all’ultimo “sangue” del fanalino di coda Cordo-

sul campo dell’Hannover, col Wolfsburg impegnato ad Augusta, quest’ultimo in se-sta posizione alle spalle dello Shalke 04, da parte sua oggi in campo contro il temibile Hoffenheim. Domani il Ba-yer Leverkusen incrocerà in-

zie al gol di Young e il Liver-pool col 2-0 al Burney firma-to da Henderson e Sturridge.

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sabato 7 marzo 201510

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11sabato 7 marzo 2015

A volte si va allo stadio per

vedere tanti gol e a volte

non si va allo stadio perché

non c’è nessuna partita e

si rimane a casa magari a

leggere un libro. Ecco per-

ché ho scritto e disegnato

questo libro, per riempire

le giornate senza partite. E’

un libro da leggere, da bere,

che fa pensare. Leggendo-

lo diventa all’improvviso

acqua per l’Africa oppure

Icio de Romedis - Icio Onlus -

una scuola nella savana per

tanti bambini che così po-

tranno avere un futuro.  Se

mi dai 15 euro e il tuo indi-

rizzo prometto di spedirtelo

ma sopratutto prometto che

i tuoi 15 euro diventeranno

un avvenire per tante per-

sone in Africa. Te lo giu-

ro. Inoltre tu, fra il primo

e il secondo tempo di una

partita, avrai qualcosa di

importante da raccontare

www.musioka.it

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sabato 7 marzo 201512

Marco Papetti

teatro &spettacolo

Un valida alterna-tiva al giovedì di Europa League è

rappresentata da Roberto Vecchioni, uno dei più in-fluenti e colti cantautori ita-liani, apprezzato ed amato

Vecchioni al Conservatorio di Milano

per la sua eterogeneità sti-listica ed intensità emotiva, che si esibirà al Conser-vatorio di Milano giovedì 12 marzo 2015. In questa serata speciale “il profes-sore della musica italiana”

proporrà una selezione di suoi grandi successi appo-sitamente riarrangiati per orchestra sinfonica, in un contesto musicale d’ecce-zione che lo vedrà al fianco dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata da

Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l’opportunità di trovare

una propria collocazione nelle migliori orchestre. Dal 2004, anno della sua fondazione, l’Orchestra, sotto la direzione di Ric-cardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spa-zia dal barocco al Novecen-

to alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Eu-ropa e nel mondo nel corso delle quali è stata protago-nista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid e Buenos Aires. All’intensa attività con il suo fonda-tore, la Cherubini ha af-fiancato moltissime colla-borazioni con artisti quali Claudio Abbado, John Axelrod, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Wayne Marshall, Kurt Masur, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Va-dim Repin, Giovanni Solli-ma, Yuri Temirkanov, Ale-xander Toradze, e Pinchas Zukerman.

Riccardo Muti. La Cheru-bini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, sele-zionati attraverso centinaia di audizioni da una com-missione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e pre-sieduta dallo stesso Muti.

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13sabato 7 marzo 2015

Martina Citte-rio, socia con Massimo Bala

e Jady Moraes del ristoran-te brasiliano Lapa, spiega che le tante amicizie pos-sono portare all’arrivo di

Al Lapa, dove ci sono i vip

Verde, oro e blu: tutti i colori del Brasile in un posto dove fare festa (con Malgioglio e Altafini)

tellettuali, che si ritrovano in questa zona della città, affollando mostre ed even-ti. Ed è proprio questo lo spirito di Lapa, ristorante e luogo di ritrovo milanese, all’interno del quale si può

pranzare, cenare, ammira-re una delle mostre di qua-dri che si succederanno, as-sistere alla presentazione di un libro, partecipare a una degustazione di un vino. Ideatore e anima di Lapa è

un nome già noto alla mo-vida milanese di successo, Massimo Bala, già titola-re di Picanhas e Zythum, insieme a un gruppo di due energiche donne che vengono dal mondo del-

un vip nel proprio locale. È successo con Cristiano Malgioglio. “Ha mangiato picanhas e pesce, ha canta-to con il nostro chitarrista e ha reso la serata frizzante, con tanta gente che scatta-va foto e chiedeva autogra-fi e selfie. I vip di norma sono tutti alla mano. Da noi è venuto anche Paolo Berlusconi e ha consumato molto champagne con gli amici”. Lapa è in via Gol-doni al 3. Il nome trae ispi-razione dal quartiere stile bohemien a sud di Rio de Janeiro, caratterizzato da ricchezza culturale, mo-vida carioca e artisti e in-

la danza e dell’arte, Jady Moraes ballerina di samba coordinatrice di eventi e Martina Citterio, esperta d’arte, curatrice di mostre e appassionata di vini. Ci sono tanti vip, qui. “In ge-nerale la gente è interessata ai nostri grandi ospiti, per-ché fanno davvero festa. È venuto anche Josè Altafini, ex campione di calcio”. Ma anche Ivan Rota (autore per Chiambretti). I colori principali sono verde, oro e blu. I colori del Brasile.Il giovedì sera Lapa propo-ne al suo pubblico una cena con sottofondo di musica live, bossanova d’elite che

tine brasiliane di nicchia, aperitivi e after dinner.In Primavera inaugurazio-ne dehor estivo per aperiti-vi brasilian chic, appetizer

e musica live per assapo-rare e vivere un angolo di sudamerica a Milano.Info su www.lapamilano.it

Le accoglienti sale del Lapa

Martina Citterio

accompagna la degustazio-ne di insoliti e gustosi piat-ti brasiliani chic di questo ristorante novità nel pano-

rama milanese. Nella salet-ta sottostante il locale, La Cave, è possibile degustare calici di vino, anche di can-

di Riccardo Sada

L’ingresso del Lapa

Ivan Rota, autore per Chiambretti, con Anna Dello Russo del LapaCristiano Malgioglio al Lapa

Francesca Lovatelli Caetani, Cristiano Malgioglio, Grazia Rota e la sosia di Ivana Spagna al Lapa di Milano

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sabato 7 marzo 201514

RiccardoSada

musica

In occasione dell’annua-le Winter Music Confe-

rence, Just Entertainment presenta il primo e più importante album dell’an-no dell’etichetta di Mark Knight, “Toolroom Miami 2015”. La release contiene oltre 50 tracce complete divise in 3 mix, una per-fetta collezione di tracce fresche e ancora tutte da scoprire dei migliori e più grandi dj e produttori del mondo. La pubblicazione include pezzi di Dusky, Ro-ute 94, Caribou, Basement Jaxx, Mark Knight, Pleasu-re State, Steve Lawler, Ni-cole Moudaber, Ninetoes, Patrick Topping, Prok &

“Sarà Perché ti Amo”, arriva il musical

Dal 6 marzo al Teatro Na-zionale di Milano il nuo-

vo Musical “Sara Perchè ti Amo”, una storia tutta italia-na fra cucina, moda e amore, con un cast di grandi profes-sionisti del musical italiano. Quattro intense e diverse storie per raccontare un sen-timento semplice e complica-to allo stesso tempo: l’amore. Questo è Sarà perché Ti Amo, musical originale scritto e di-retto da Alfonso Lambo con i più grandi successi dei Ricchi e Poveri prodotto da Kansas Dj Produzioni e Mario Allio-ne, in scena al Teatro Nazio-nale di Milano dallo scorso venerdì 6 marzo sino a dome-nica 15 dello stesso mese. Un

cast di undici protagonisti, selezionati fra i più importan-ti performer del panorama del musical italiano, guidati sapientemente dalla regia di Lambo e dalle coreografie di Andrea Verzicco, per raccon-tare una storia che farà ridere ed emozionare parlando di cucina, moda, musica e amo-re. Marco (Bruno De Borto-li) è un giovane ragazzo che decide di lasciare il suo paese della campagna Toscana per trasferirsi a Milano e realiz-zare le proprie aspirazioni.In città lo aspetta una stra-vagante compagnia di amici: l’amica d’infanzia Cristina (Giada D’Auria) che dovrà fare i conti con un amore del passato GianMaria (Andrea Rossi), Miky (Tiziana Lambo) e Roby (Giorgio Camandona) una coppia ormai logora e nascosta dietro l’apparenza, Susy (Lucia Blanco) strava-gante ed eccentrica del grup-

po, Gioia (Marta Belloni) e la sua disarmante ingenuità e infine Alessandro (Andrea Verzicco), che deve convivere con la paura e l’indecisione di chi ama e che non vorrebbe perdere. La vita di Marco e quella dei suoi amici si rac-conta attraverso un intreccio di scontri e incontri il cui me-diatore sarà Ernesto (Fabrizio Corucci), l’eccentrico papà del protagonista e il finale toccherà le corde del cuore. A commentare le vite dei pro-tagonisti, due irresistibili e a dir poco invadenti, vicine di casa, Maria Assunta (Altea Russo) e Rafilina (Paola Cic-carelli). Sarà perché ti Amo sarà al Teatro Nazionale nei giorni 6, 7 e 8 marzo, e anco-ra il 13, 14 e 15 marzo.“È il titolo di una canzone, una canzone molto fortunata degli anni 80, per precisione dell’81, interpretata dai Ric-chi & Poveri. Ecco SPTA per Voi è questo e adesso è anche il titolo di un musical, di una piece teatrale. Per me invece SPTA è qualcosa di diverso.

Nell’81 ero un ragazzino e ini-ziavo a guardare con interes-se al lavoro di mio padre, e mi ricordo la storia di SPTA. Mi ricordo di mio padre che lot-tava per portarla a San Remo, i suoi racconti a mia madre, poi finalmente l’accesso pur con qualche dubbio dell’al-lora organizzatore al Festival di San Remo”, dice Mario Allione. “Mi ricordo ancora (lo scandalo della separazio-ne dal gruppo di Marina Oc-chiena), il buon piazzamento al Festival ma che lasciò un po’ di delusione (si piazzò so-lamente al 5° posto) e poi mi ricordo io il giorno dopo il Festival sentire da un bar un jukebox che suonava SPTA. E li capii che sarebbe stato il successo. Insomma per me SPTA rappresenta una storia, e rappresenta anche un po’ la mia storia professionale, che iniziò proprio in quegli anni, e per uno come me che è fi-glio d’arte, rappresenta anche un po’ la storia della propria vita. La mia è una vita scan-dita da canzoni”.

Loco Dice, Radio Slave e Kaream @ Fabrique Milano

Venerdì 13 marzo Am-nesia Milano, Con-

tact, Frames e Sincronie presentano Loco Dice, Radio Slave e Kaream @ Fabrique Milano. Così, un nuovo epico ospite è pron-to ad infiammare le notti milanesi, un nuovo grande ritorno dopo la sua ultima performance in città, av-

venuta nel febbraio dello scorso anno: Yassine Ben Achour, meglio noto come Loco Dice. Quarant’anni il prossimo agosto, un’ener-gia ed una fisicità nei suoi set senza eguali, Loco Dice sa offrire la stessa carica anche con le sue produzio-ni musicali, in particolare con la sua label Desolat,

fondata insieme a Martin Buttrich. Alfiere assoluto della techno, sfugge alle facili etichettature, forte delle sue origini hip-hop e delle sue incursioni nel mondo house, basti pensa-re in particolare alla com-pilation Defected In The House, firmata nel 2013. Tra le ultime novità che lo

riguardano, la raccolta di fondi che ha appena lancia-to in Sud Africa per la crea-zione di una scuola di mu-sica. Venerdì 13, Loco Dice è affiancato da Radio Slave e Kaream, al quale viene demandato il warp up del-la serata. Radio Slave è da sempre in grado di alterna-re con sapienza tra house e techno, nonché personag-gio assai trasversale, capa-ce persino di realizzare una serie di pupazzi-giocattolo, in edizione limitata, insie-me ai giapponesi Devilro-bots. Info su www.fabriquemi-lano.it

Toolroom Miami 2015 su Just EntertainmentFitch, Jay Lumen, Booka Shade, Maya Jane Coles, Joris Voorn, Weiss, Tube & Berger, Eli & Fur, Ben Pe-arce, Adrian Hour & Chri-stian Smith, insieme ad una sorprendente collezione di tracce nuove ed esclusive al 100 per cento: dai My Digital Enemy a The Cube Guys, da Him_Self_Her a Ben Remember passando per Phunk Investigation e molti altri. Oltre tre ore e mezza della migliore hou-se, tech house e techno per formare la playlist della prossima edizione del Mu-sic Winter Conference.Info su www.j-e.com

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15sabato 7 marzo 2015

Grande puntata di “Domenica Live” quella che vede

come ospite finale l’amatis-sima presentatrice italiana Mara Venier. La condut-trice del programma, Bar-bara D’Urso ha trattato la Venier come una star, ne-gando ogni pettegolezzo che vedeva le due presenta-trici in competizione ed in conflitto difendendo inve-

ce la loro amicizia e il loro rapporto professionale. Durante la puntata inoltre Mara si commuove guar-dando un videomessaggio che la Ferilli ha lasciato, durante il quale l’attrice dichiara che la Venier è la sua “amica del cuore”, ed è proprio in quel momen-to a Mara scappa qualche lacrimuccia. Un altro im-portante videomessaggio

indirizzato alla bionda conduttrice proviene dal marito Nicola Carraro, che si è inoltre presentato a fine trasmissione in studio, dove le ha chiesto di rispo-sarlo e Mara ovviamente senza esitazione ha accetta-to. Infine la Venier dedica un augurio alla D’Urso, nel quale spera Barbarella pos-sa trovare il vero amore, il principe azzurro che sap-pia amarla e renderla felice, fortuna che Mara ha già avuto e che sembra invece difficile da raggiungere per la presentatrice napoletana.

Dopo le esibizioni sul palco di San-remo, che ha testi-

moniato una unione alme-no nell’ambito musicale tra Al Bano e Romina Power, la ex del famoso cantante pugliese, Loredana Lec-ciso ha deciso di scrivere una lettera aperta indiriz-zata alla Power e pubbli-cata in esclusiva da “Chi”. La show girl madre di due dei cinque figli del cantan-te avrebbe infatti deciso di sotterrare l’ascia di guerra per amore della sua fami-glia dichiarando: “Non è importante assegnare un ruolo a me, ad Al Bano e a Romina, ha un senso dare un futuro ai nostri figli” e ancora “libertà fino a che avrà un senso vivere io vi-vrò per te, queste sono le parole della canzone che cantavano Al Bano e la Po-wer ed in nome di quella stessa libertà resto accanto

****ad Al Bano nel desiderio di realizzare una vera e solida famiglia allargata”. Non ci

resta che chiederci se dav-vero riusciranno a realiz-zare questo desiderio.

Diventata maggio-renne Aurora Ra-mazzotti, figlia

del famosissimo cantante italiano Eros, ha debuttato alla Milano Fashion Week al fianco di Elenoire Casa-legno. Con un rvm il pro-gramma di Rai 1 “La Vita in Diretta” ha celebrato questa partecipazione alla Fashion Week, probabil-mente perché la conduttri-ce del programma, Cristina Parodi, è moglie del sin-daco di Bergamo Giorgio Gori, colui che ha officiato il matrimonio della ma-dre della neomaggiorenne Aurora, Michelle Hunzi-ker con il rampollo della famiglia Trussardi, questo spiegherebbe i compli-menti della Parodi. Aurora Ramazzotti alle domande riguardanti il suo futuro risponde di essere felice del suo presente, di essere innamorata del canto ma

di non credere che questa sia la sua strada, essendo anche molto spaventata per l’eredità musicale lasciata

dal padre. La ragazza infat-ti preferirebbe sicuramen-te continuare il cammino televisivo di sua madre. Alle domande riguardan-ti una sua possibile gelosia nei confronti delle nuove sorelle Aurora risponde af-fermando che non esiste e che anche se fino ad ora i riflettori sono stati puntati su di lei, per il futuro non sa cosa le attende.

Sui social recentemente l’attrice Asia Argento ha pubblicato una foto

che la ritrae mentre tiene tra

le labbra una sigaretta e sotto la quale avrebbe scritto: “Ho iniziato a fumare quando avevo nove anni” ammetten-

do di non riuscire a liberarsi del vizio. L’attrice ha provato anche in passato a smettere, ma persino quando è stata colpita dalla polmonite non è riuscita a dire addio alle sigarette, pur essendo dovu-ta andare numerose volte in ospedale per farsi curare. I commenti alla foto sono pe-santi e chiari “vantati”, “an-che io, ho smesso a dieci anni però” oppure “smetti subito, dammi retta”. I messaggi an-tifumo sono numerosi, il più toccante è sicuramente quello di una donna sulla sedia a ro-telle che le ricorda di quanto sia fortunata e di quanto sia inutile una vita sprecata con il fumo. Che sia però il sapore o per altro sicuramente è un vizio che nuoce alla sua salu-te.

La modella Manrca Pellegrinelli, ormai al nono mese di gra-

vidanza, si fa un autoscat-to davanti allo specchio ironizzando: “Lo specchio è curvo o sono curva io”. La modella, pubblican-do la foto sui suoi profili nei vari social ha mostra-to come la gravidanza le doni, gambe strette e magre e ventre lievitato, la Pellegrinelli appare bel-lissima. Tra una decina di giorni dovrebbe venire al mondo il suo secondoge-nito, un maschietto, dopo Raffaella Maria, terzoge-nito invece per il padre

Eros Ramazzotti. Sembre-rebbe inoltre che la vita di coppia con Eros vada benis-simo e che il cantante non sia mai stato così felice in vita sua e che, grazie anche al sostegno della compagna abbia concluso il suo protet-to discografico di due anni, il suo disco è infatti quasi in uscita e lui ne parla orgoglio-samente: “Due anni e centi-naia di ore passate in studio, tra suoi, m.elodie, parole e arrangiamenti, tutto questo per il mio grane amore per a musica e il fortissimo ri-spetto per chi mi ama arti-sticamente”. Gli auguriamo quindi un grande successo.

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