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Mosche d'oro e perle di granato (dal libro di C.A.R. Andrews, “Gioielli d’Egitto” - Londra, British Museum Press, 1996) La prima apparizione di amuleti a forma di mosca risale al periodo tardo-predinastico, intorno al 3100 aC. Hanno continuato ad essere usati per tutto il Medio Regno (2040-1750 aC) e Nuovo Regno (1550-1070 aC), ed erano costruiti sono di vari materiali, tra cui pietra, ceramica e vetro. Il loro scopo e significato esatto è ancora incerto. Esse avrebbero potuto essere destinate a conferire la fecondità o la operosità (caratteristica della mosca) a chi lo indossa, o potrebbero essere state semplicemente utilizzate per scacciare gli insetti o come protezione contro questo parassita comune. Le “Mosche d'oro” hanno avuto un significato particolare nel Nuovo Regno. Il monile a “mosca d'oro” è stato un onore concesso a persone che avevano preso parte alla lotta per cacciare i re Hyksos dall'Egitto. Forse potevano simboleggiare la “tenacia”. Nel Nuovo Regno, mosche onorifiche sono state assegnate per la capacità in settori diversi da quelli militari. Inoltre monili costituiti da più mosche infilate in un filo, alternate a perline, come collane, possono aver supportato un singnificato simbolico differente. Infatti è difficile credere che gli esempi trovati nelle tombe delle mogli di Thutmosi III siano stati premi per il coraggio espresso in battaglia. La mosca da questo momento, forse, ritrovò l'antico simbolismo, che era probabilmente (o almeno in questo caso) legato alla fertilità: ipotesi rafforzata pure da altri esemplari di gioielli trovati nelle sepolture, che sembrano aver avuto questo stesso scopo. Da altre fonti: Si pensa generalmente che la mosca nella mitologia egizia abbia dato protezione contro la malattia o la sfortuna. Amuleti di pietra in forma di mosche venivano fatti in Egitto già nel 3500 aC o giù di lì. Nell’ Antico e Medio Regno (2686-1650 aC), la mosca è stata anche raffigurato su vari manufatti rituali, tra cui sulle cosiddette 'bacchette magiche' spesso ricavate in avorio di ippopotamo e probabilmente destinato a proteggere il proprietario da possibili sventure e disastri. Anche se il simbolismo preciso dei primi amuleti mosca rimane oscuro, il loro significato nel corso del periodo successivo Nuovo Regno (1550-1069 aC) è meglio documentato. In questo periodo infatti la decorazione militare conosciuta come l’ “Ordine della mosca d'oro” (o Mosca al Valore”) è stata introdotta per premiare il coraggio in battaglia. La mosca è stata forse utilizzata in questo modo a causa della sua qualità apparenti di persistenza di fronte all'opposizione. Il geroglifico fly è stata usata per rappresentare la parola aff - che significa 'una mosca' - o in tempi successivi (c.1550 aC in poi) come simbolo di coraggio. Vedi immagine dal Dizionario Geroglifico Faulkner qui sotto.

Mosche d'Oro - gioielli dell'antico Egitto

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Mosche d'oro, riconoscimenti militari dell'antico Egitto

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Page 1: Mosche d'Oro - gioielli dell'antico Egitto

Mosche d'oro e perle di granato (dal libro di C.A.R. Andrews, “Gioielli d’Egitto” - Londra, British Museum Press, 1996)

La prima apparizione di amuleti a forma di mosca risale al periodo tardo-predinastico, intorno al 3100 aC. Hanno continuato ad essere usati per tutto il Medio Regno (2040-1750 aC) e Nuovo Regno (1550-1070 aC), ed erano costruiti sono di vari materiali, tra cui pietra, ceramica e vetro. Il loro scopo e significato esatto è ancora incerto. Esse avrebbero potuto essere destinate a conferire la fecondità o la operosità (caratteristica della mosca) a chi lo indossa, o potrebbero essere state semplicemente utilizzate per scacciare gli insetti o come protezione contro questo parassita comune. Le “Mosche d'oro” hanno avuto un significato particolare nel Nuovo Regno. Il monile a “mosca d'oro” è stato un onore concesso a persone che avevano preso parte alla lotta per cacciare i re Hyksos dall'Egitto. Forse potevano simboleggiare la “tenacia”. Nel Nuovo Regno, mosche onorifiche sono state assegnate per la capacità in settori diversi da quelli militari. Inoltre monili costituiti da più mosche infilate in un filo, alternate a perline, come collane, possono aver supportato un singnificato simbolico differente. Infatti è difficile credere che gli esempi trovati nelle tombe delle mogli di Thutmosi III siano stati premi per il coraggio espresso in battaglia. La mosca da questo momento, forse, ritrovò l'antico simbolismo, che era probabilmente (o almeno in questo caso) legato alla fertilità: ipotesi rafforzata pure da altri esemplari di gioielli trovati nelle sepolture, che sembrano aver avuto questo stesso scopo. Da altre fonti: Si pensa generalmente che la mosca nella mitologia egizia abbia dato protezione contro la malattia o la sfortuna. Amuleti di pietra in forma di mosche venivano fatti in Egitto già nel 3500 aC o giù di lì. Nell’ Antico e Medio Regno (2686-1650 aC), la mosca è stata anche raffigurato su vari manufatti rituali, tra cui sulle cosiddette 'bacchette magiche' spesso ricavate in avorio di ippopotamo e probabilmente destinato a proteggere il proprietario da possibili sventure e disastri. Anche se il simbolismo preciso dei primi amuleti mosca rimane oscuro, il loro significato nel corso del periodo successivo Nuovo Regno (1550-1069 aC) è meglio documentato. In questo periodo infatti la decorazione militare conosciuta come l’ “Ordine della mosca d'oro” (o “Mosca al Valore”) è stata introdotta per premiare il coraggio in battaglia. La mosca è stata forse utilizzata in questo modo a causa della sua qualità apparenti di persistenza di fronte all'opposizione. Il geroglifico fly è stata usata per rappresentare la parola aff - che significa 'una mosca' - o in tempi successivi (c.1550 aC in poi) come simbolo di coraggio. Vedi immagine dal Dizionario Geroglifico Faulkner qui sotto.

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Articolo di Menna el Dorry Amuleti a forma di mosca cominciarono ad apparire già nella fase predinastica Naqada II, e la mosca è stata già da allora raffigurata nei geroglifici come il segno per un determinativo, ed è sempre stata rappresentata su vari manufatti rituali durante l’Antico e Medio Regno, come ad esempio la cosiddetta “bacchetta magica” (Shaw, Nicholson 1995: 101). Anche se la mosca inizioò a guadagnare importanza, e già appare infilata assieme alle perline in collane durante il Medio Regno, non è stato che nel Nuovo Regno che essa è diventata un importante riconoscimento per il valor militare (Williams 1924: 61). Gli studiosi danno varie interpretazioni sul significato storico di questo oggetto. Alix Wilkinson dice che anche se la “mosca d'oro al valore” a quel tempo era assegnata per i successi militari, avrebbe potuto essere assegnato a qualsiasi cortigiano (1971: 99-98). L’opinione di Cyril Aldred per quanto riguarda il significato della mosca è simile a quella di Wilkinson. Aldred aggiunge che l'oggetto veniva distribuito dal faraone in occasioni speciali, come il Giubileo, Heb-Sed e incoronazione, non necessariamente come un premio militare (1971: 19). Un punto di vista più antico, ma simile per quanto riguarda il significato di questo pezzo è quello di Caroline R. Williams. Nel 1924, Williams ha pubblicato un libro in cui si sostiene che questo manufatto non poteva essere stato usato come premio per il successo militare, dal momento che i più famosi esempi di mosca d'oro al valore appartenevano ad una donna: la Regina Ah-hotep della XVIII dinastia. A quel tempo, infatti, gli studiosi non credevano che donne egizie fossero attive in guerra. Inoltre, una collana che contiene 33 piccoli ciondoli a forma di mosca è stata trovata nella tomba di tre mogli di Tuthmosis III (Williams 1924: 98-99). Secondo l’autore gli oggetti non erano di loro proprietà, ma del loro consorte. L'autore ritiene che, nel complesso, la mosca è indubbiamente un riconoscimento per il buon risultato militare a causa della suo simbolismo connesso con la “tenacia” dei nemici. Secondo il British Dictionary of Ancient Egypt, la mosca è il segno geroglifico per un determinativo, ed è il simbolo per il fonema “aff” (Shaw, Nicholson 1995: 101). L'autore assume che il simbolo della mosca è stato utilizzato proprio come questa parola, in quanto questo insetto è proprio come un nemico determinato, non importa quanto sia respinto a grande distanza, esso ritorna, e l’esasperazione di chi si difende da una mosca fastidiosa è spesso espressa con un suono simile a “aff”. Questi ragionamenti, così come il fatto che la mosca ha la tendenza a rimanere a ronzare nell’aria sui campi di battaglia irrorati di sangue, hanno convinto l'autore nella sua supposizoine che la mosca sia stata associata con l’ambito militare. A sostenere la tesi ipotizzata da molti studiosi, parecchie persone in contesto non militare sono state rappresentate mentre indossano la “mosca d'oro al valore”, così pure sono stati scoperti alcuni ciondoli mosca nelle loro tombe. Ad esempio, ciondoli mosca sono stati trovati nel luogo di sepoltura di Senmut, il maggiordomo reale di Hatshepsut. Una d'oro e una d'argento sono stati trovati nella sua tomba, così come altre rappresentazioni sulle pareti. A Tell Edfu è stata trovata una statua di un uomo con ciondoli di mosche attorno al collo. Tra i reali che possedevano le mosche vi furono:la regina Tawsert della XIX dinastia, tre mogli di Tutmosis III, così come i più rinomati ciondoli di mosca della Regina Ah-hotep nella sepoltura in Dra-Abu’l Naga. Le mosche appaiono anche in molte culture vicine. In Nubia, amuleti di mosca dalla testa d'oro erano comuni (Wilkinson 1971:99), e nell'isola greca di Cipro, sono stati trovati esempi di ciondoli a forma di mosca che probabilmente sono stati importati dall’Egitto (Williams 1924: 62).

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IMMAGINI

Un Amuleto Mosca dal Periodo Tardo (c.250 aC). Questo esempio (lungo 29 millimetri) è ricavato da agata rosa ed ha un anello di sospensione nella parte superiore per poter essere appeso su una collana.

Akhenaton e la sua famiglia, affacciati ad una “finestra delle Apparizioni” mentre lancia agli ufficiali e ai nobili una manciata di mosche d’oro al valore. Fonte: Lepsius, Denkmäler aus Aegypten und Aethiopien