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MONITORAGGIO DEL PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Rapporto di monitoraggio Annualità 2005/06 Luca Dordit Marina Pusiol Luglio 2006

MONITORAGGIO DEL PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO … · sviluppare un modello di alternanza scuola lavoro in ambito regionale. - Definire un modello di riconoscimento e certificazione

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MONITORAGGIO DEL PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

Rapporto di monitoraggio Annualità 2005/06

Luca Dordit Marina Pusiol

Luglio 2006

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Indice Introduzione 1. Descrizione e obiettivi del piano di monitoraggio......................................................................................... 8

1.1. Inquadramento teorico-metodologico.................................................................................................... 8 1.2. Documenti relativi agli standard di sistema a livello nazionale e regionale......................................... 8 1.3. Obiettivi specifici del piano ................................................................................................................... 8

2. Ambiti della valutazione................................................................................................................................ 9 3. Aree di attenzione.......................................................................................................................................... 9 4. Prodotti finali e ambiti di valutazione ......................................................................................................... 10 5. Target e oggetti d’indagine in rapporto agli strumenti di rilevazione ......................................................... 11 6. Tempi e modalità della rilevazione ............................................................................................................. 12 7. Struttura organizzativa................................................................................................................................. 12 RISULTATI DEL MONITORAGGIO ........................................................................................................... 15 Sezione prima – Analisi degli elementi quantitativi 8. Dati generali ................................................................................................................................................ 15 8.1. Formazione d’aula .................................................................................................................................... 16 8.2. Formazione on the job .............................................................................................................................. 18 8.3. Esito dell’annualità scolastica .................................................................................................................. 22 Sezione seconda - Analisi degli elementi qualitativi 9. L’analisi SWOT........................................................................................................................................... 24 9.1. Schemi delle analisi SWOT d’insieme..................................................................................................... 25 9.2. Schemi delle analisi SWOT di dettaglio................................................................................................... 27 9.3. Risultanze dell’analisi SWOT riguardanti la seconda annualità .............................................................. 31

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Sezione terza - Analisi dell'efficacia percepita da parte degli allievi 3. Esito del questionario di efficacia percepita da parte degli allievi .............................................................. 33 ALLEGATI ALLEGATO 1 - Schemi testuali delle analisi SWOT..................................................................................... 42 ALLEGATO 2 - Schemi di correlazione tra analisi SWOT e linee di intervento per la seconda annualità.... 45 ALLEGATO 3 - Descrizione degli strumenti operativi dell’attività di monitoraggio ................................... 49

8.1. Questionario sull’ efficacia percepita da parte degli allievi ............................................................... 49 8.2. Scheda di rilevazione n. 1 (1.A e 1.B) – Anagrafica istituti scolastici ................................................. 53 8.3. Scheda di rilevazione n. 2 – Formazione d’aula.................................................................................. 55 8.4. Scheda di rilevazione n. 3 – Formazione on the job ............................................................................ 58 8.5. Focus group ......................................................................................................................................... 61

Credits ............................................................................................................................................................. 62

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Introduzione

In termini generali, il piano di monitoraggio si colloca in corrispondenza della fase della valutazione in-itinere di un progetto, distinta sia dalla valutazione ex-ante che si concentra sulla coerenza tra la rilevazione dei fabbisogni e la selezione degli obiettivi dell’intervento, sia dalla valutazione ex-post, riguardante gli esiti del progetto sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi previsti e dell’impatto sui target prescelti. Nel caso specifico, l’attività di monitoraggio si inquadra nella sperimentazione biennale del Progetto alternanza scuola lavoro. In tal senso risponde alla finalità di fornire ai principali stakeholders un insieme coerente di analisi di ordine quantitativo e qualitativo, adeguate a supportare la messa a punto e la progressiva implementazione dell’architettura del sistema, in vista di una sua traduzione a regime al termine della fase sperimentale. Dal punto di vista teorico-metodologico, l’approccio su cui è inteso impostare il lavoro di analisi risulta essere di tipo sistemico. A questo riguardo ci si è concentrati non solo sui singoli elementi, ma anche sul piano delle interrelazioni che si sviluppano tra le parti distinte del sistema, evidenziandone sia il grado di tenuta che le criticità rispetto agli standard che si intendono assicurare all’utenza. L’approccio sistemico si integra con l’adozione di un modello di valutazione partecipativo o dialogico, che intende l’attività di valutazione nei termini di una risorsa condivisa e periodicamente ridefinita dall’intera rete degli attori chiave che concorrono alla realizzazione dell’intervento progettuale. In corrispondenza di ciascuna fase dell’analisi che si articola lungo il biennio vengono poste sotto osservazione specifiche aree di attenzione, corrispondenti ad altrettanti elementi strategici per il governo degli assetti portanti del sistema.

Gli obiettivi specifici del piano di monitoraggio, definiti in coerenza con l’analisi del contesto di riferimento e con l’impostazione metodologica precedentemente descritta, possono essere elencati come di seguito. - Analizzare i dati di base di carattere quantitativo relativi al sistema, anche nella prospettiva della

costituzione di un archivio periodicamente incrementato che ne contenga le serie storiche. - Analizzare le fasi, le procedure e le modalità della formazione d’aula; - Analizzare le fasi, le procedure e le modalità della formazione on the job; - Analizzare le modalità di coordinamento tra azienda, enti di formazione professionale e istituti

scolastici realizzate a livello territoriale; - Analizzare la casistica e le modalità di passaggio tra sistemi, comprese le forme di definizione e di

certificazione dei crediti formativi; - Analizzare lo sviluppo del sistema dei curricoli; - Analizzare la percezione di efficacia dei percorsi formativi da parte degli utenti.

Il prodotto dell’attività di monitoraggio consiste in un Rapporto di monitoraggio sul sistema realizzato nell’ambito del Progetto Alternanza scuola lavoro, articolato in tre distinte sezioni. La Sezione prima si concentra sui dati di base di carattere quantitativo relativi all’intero set delle attività formative attuate. La Sezione seconda raccoglie una serie di approfondimenti circa gli elementi chiave del sistema, a partire dalla fase di formazione d’aula e on the job e dalle forme di integrazione realizzate tra azienda, scuole e centri di formazione. La Parte terza ha per oggetto l’efficacia dei percorsi percepita da parte dell’intero universo degli allievi. Di seguito si fornisce lo schema relativo alle tre Sezioni del Rapporto e alla loro corrispondenza con gli assi del sistema formativo.

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Tabella 1 – Corrispondenza tra sezioni del Rapporto finale e assi del sistema formativo

Prodotti Assi interessati

1. Rapporto di monitoraggio sulle attività formative realizzate nell’ambito del Progetto Alternanza scuola lavoro.

Parte prima (dati di carattere quantitativo relativi ai processi di progettazione, di organizzazione ed erogazione della formazione)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

2. Parte seconda (analisi di carattere qualitativo relativa ai processi di erogazione della formazione formale e non formale e alla certificazione delle competenze acquisite, mediante focus group)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

3. Parte terza (dati di carattere quantitativo relativi all’efficacia dei percorsi percepita da parte degli allievi)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

Il progetto Alternanza scuola lavoro OPF Officina Pittini per la Formazione, insieme al Gruppo Pittini Ferriere Nord, ha avviato, a partire dal gennaio del 2005, un progetto che ha lo scopo di realizzare una forma di sperimentazione del Decreto Legislativo del 24.03.05, concernente la definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, ponendosi come azione pilota in vista dello sviluppo di un modello unitario di integrazione tra istruzione scolastica e formazione in ambiente di lavoro, secondo la modalità in alternanza scuola lavoro, nella Regione Friuli Venezia Giulia. Nello specifico, le finalità cui il progetto risponde sono le seguenti: - Realizzare una forma di sperimentazione del Decreto Legislativo concernente la definizione delle norme

generali relative all'alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53. Tale sperimentazione viene attuata in chiave di azione di sistema, volta a realizzare un intervento che individui, definisca, realizzi e sottoponga a valutazione tutti i maggiori elementi che concorrono a sviluppare un modello di alternanza scuola lavoro in ambito regionale.

- Definire un modello di riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite nella formazione

in azienda (formazione non formale). In ordine agli aspetti progettuali e didattici riguardanti la formazione in alternanza, nel panorama nazionale la letteratura scientifica e le concrete esperienze condotte a vari livelli testimoniano di un ricco dibattito e conseguentemente di un’ampia scelta di opzioni adottabili da parte degli organismi attuatori. Al contrario, in rapporto all’identificazione delle competenze acquisite in contesti non formali, quali l’impresa, non si registrano fino ad ora significativi contributi sul piano nazionale. Di qui l’estrema importanza, anche sotto il profilo dell’innovazione teorico-metodologica, di un’attività di analisi e sperimentazione concreta che metta a punto un nuovo sistema di riconoscimento delle competenze acquisite on the job, riducendo il gap tra le richieste avanzate dal dettato legislativo e le prassi attualmente utilizzate nel campo dell’istruzione e della formazione.

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I risultati attesi nell’ambito del progetto possono essere enucleati prendendo in considerazione una molteplicità di piani tra loro inter-relati: A. Piano del sistema regionale integrato di istruzione e formazione 1. Accrescimento delle opportunità di acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro da

parte di soggetti in obbligo formativo, mediante la predisposizione e realizzazione in forma sperimentale di un percorso curricolare equipollente a quello scolastico tradizionale, secondo la modalità in alternanza scuola lavoro. Il percorso riguarda l’acquisizione on the job di un set di competenze che nel sistema scolastico tradizionale vengono acquisite in aula e si riferiscono ad un segmento specifico e definito del percorso didattico. A tale scopo il progetto prevede la costituzione di 4 gruppi di apprendimento composti da studenti frequentanti il quarto e quinto anno di istituti scolastici professionali ed istituti tecnici industriali ubicati nell’area regionale.

2. Accrescimento delle capacità di generare alti livelli di mobilità orizzontale e verticale da parte del

sistema dell’istruzione e formazione regionale, mediante la messa a punto di un modello per il riconoscimento delle competenze acquisite durante la formazione in azienda, comprensivo di un set di linee guida per la progettazione di dettaglio delle unità formative e delle relative prove di verifica in uscita.

3. Innalzamento delle competenze degli operatori del sistema dell’istruzione e formazione regionale,

grazie ad attività di formazione dei formatori, riguardanti sia le figure del tutor interno ed esterno alla scuola, sia i docenti coinvolti.

B. Piano dei sotto sistemi territoriali regionali 4. Innalzamento delle capacità di azione sinergica tra mondo della scuola e attori territoriali, mediante

la costituzione di una rete stabile e strutturata responsabile dell’intervento progettuale che veda rappresentati i principali attori operanti nel contesto di riferimento (Imprese, Parti Sociali, CCIAA, agenzie formative, Enti pubblici e privati, inclusi quelli del Terzo settore).

5. Incremento dell’informazione diffusa sul territorio in merito al dispositivo dell’alternanza scuola

lavoro, mediante il coinvolgimento dell’intera rete degli attori di progetto e grazie inoltre ad azioni specifiche di sensibilizzazione ed approfondimento tematico mirato.

Nel concreto, i prodotti finali del progetto possono essere enucleati come di seguito: - Predisposizione di un modello di progettazione modulare integrata per competenze - Predisposizione di un modello di riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite nella

formazione in azienda - Definizione di un sistema di monitoraggio e valutazione delle competenze acquisite nella formazione

formale e non formale - Modello di rilevazione dei fabbisogni professionali presenti sul territorio - Predisposizione di un piano di monitoraggio e valutazione del progetto - Progettazione di dettaglio dei percorsi didattici - Predisposizione di un set di metodologie didattiche attive (Project work, coaching, collaborative

learning) - Predisposizione di un modello di personalizzazione dei percorsi formativi - Attività di formazione dei formatori (tutor aziendali, tutor scolastici, dirigenti scolastici ed esperti

aziendali)

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- Modellizzazione delle figure del tutor scolastico e del tutor aziendale in percorsi di alternanza scuola lavoro

- Cicli di docenza sia in ambito scolastico che presso l’azienda - Attività di tutoraggio nella modalità del coaching - Sensibilizzazione e orientamento territoriale sui temi dell’alternanza - Predisposizione di un modello organizzativo per la gestione del gruppo di progetto - Predisposizione di un modello organizzativo per la gestione dei percorsi didattici L’attività progettuale, di durata biennale, sperimenterà la possibilità di realizzare presso il Gruppo Pittini un segmento del percorso di istruzione scolastica. I destinatari finali sono costituiti da un gruppo di 60 allievi provenienti dai seguenti istituti scolastici: 1. Istituto Statale di Istruzione Superiore “R. D’Aronco” di Gemona del Friuli 2. Istituto Tecnico Industriale “A. Malignani” di Udine 3. Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “G. Ceconi” di Udine 4. Istituto Statale di Istruzione Superiore “F. Solari” Della rete di progetto, oltre alle scuole elencate, fanno parte inoltre i seguenti enti: - Officina Pittini per la Formazione - Centro Professionale “Bearzi” di Udine - Azienda Speciale Sviluppo e Formazione della CCIAA di Udine - Associazione Industriali della Provincia di Udine - Rappresentanze Sindacali della Provincia di Udine - CCIAA di Udine

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1. Descrizione e obiettivi del piano di monitoraggio 1.1. Inquadramento teorico-metodologico In termini generali, il piano di monitoraggio si colloca in corrispondenza della fase della valutazione in-itinere di un progetto, distinta sia dalla valutazione ex-ante che si concentra sulla coerenza tra la rilevazione dei fabbisogni e la selezione degli obiettivi dell’intervento, sia dalla valutazione ex-post, riguardante gli esiti del progetto sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi previsti e dell’impatto sui target prescelti. Nel caso specifico, l’attività di monitoraggio si inquadra nella sperimentazione triennale dei Percorsi Integrati di Istruzione e Formazione Professionale. In tal senso risponde alla finalità di fornire ai principali stakeholders un insieme coerente di analisi di ordine quantitativo e qualitativo, adeguate a supportare la messa a punto e la progressiva implementazione dell’architettura del sistema, in vista di una sua traduzione a regime al termine della fase sperimentale. Dal punto di vista teorico-metodologico, l’approccio su cui si intende impostare il lavoro di analisi risulta essere di tipo sistemico. A questo riguardo ci si concentrerà non solo sui singoli elementi, ma anche sul piano delle interrelazioni che si sviluppano tra le parti distinte del sistema, evidenziandone sia il grado di tenuta che le criticità rispetto agli standard che si intendono assicurare all’utenza. L’approccio sistemico si integra con l’adozione di un modello di valutazione partecipativo o dialogico, che intende l’attività di valutazione nei termini di una risorsa condivisa e periodicamente ridefinita dall’intera rete degli attori chiave che concorrono alla realizzazione dell’intervento progettuale. In corrispondenza di ciascuna fase dell’analisi che si articolerà lungo il biennio verranno poste sotto osservazione specifiche aree di attenzione, corrispondenti ad altrettanti elementi strategici per il governo degli assetti portanti del sistema. 1.2. Documenti relativi agli standard di sistema a livello nazionale e regionale - Carta Qualità della formazione professionale iniziale per giovani dai 14 ai 18 anni (Isfol 2003). - Accordo per la certificazione finale e intermedia e il riconoscimento dei crediti formativi sancito

nella Conferenza Unificata del 28/10/2004. 1.3. Obiettivi specifici del piano Gli obiettivi specifici del piano di monitoraggio, definiti in coerenza con l’analisi del contesto di riferimento e con l’impostazione metodologica precedentemente descritta, possono essere elencati come di seguito. - Analizzare i dati di base di carattere quantitativo relativi al sistema, anche nella prospettiva della

costituzione di un archivio periodicamente incrementato che ne contenga le serie storiche. - Analizzare le fasi, le procedure e le modalità della formazione d’aula; - Analizzare le fasi, le procedure e le modalità della formazione on the job; - Analizzare le modalità di coordinamento tra azienda, enti di formazione professionale e istituti

scolastici realizzate a livello territoriale; - Analizzare la casistica e le modalità di passaggio tra sistemi, comprese le forme di definizione e di

certificazione dei crediti formativi; - Analizzare lo sviluppo del sistema dei curricoli; - Analizzare la percezione di efficacia dei percorsi formativi da parte degli utenti.

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2. Ambiti della valutazione Rispetto agli ambiti dell’attività valutativa, il range considerato va dal livello del sistema predisposto ad hoc, fino a quello del progetto attuato, passando per le azioni poste in essere dalle organizzazioni coinvolte azienda, istituti scolastici, enti di formazione professionale). Lo schema relativo agli ambiti considerati può essere riassunto nei termini seguenti (Schema n.1).

Schema 1 - Range dell’analisi valutativa

3. Aree di attenzione Come si è osservato in precedenza, ciascuna fase annuale di monitoraggio intende insistere su una serie di aree di attenzione corrispondenti ad altrettanti elementi strategici del sistema in fase di implementazione. Se assumiamo uno schema classico di sistema formativo, articolato su tre assi portanti, corrispondenti ai processi di progettazione, alla sfera didattica e a quella gestionale (vedi schema n.2), le aree di attenzione selezionate nel 2005 si ripartiscono in forma equilibrata sulle tre direttrici.

Schema 2 - Articolazione in assi portanti del sistema formativo

INSEGNAMENTO (Docente-Formatore-Tutor aziendale)

ORGANIZZAZONE (Governo del sistema)

Istruzione Formazione Prof.le

Azienda

APPRENDIMENTO (Allievo)

ASSE GESTIONALE Organizzazione curricoli Ottimizzazione risorse Valutazione efficienza

ASSE DIDATTICO Contenuti disciplinari Metodologie mirate

Valutazione apprendimento

ASSE PROGETTUALE Progettazione ambienti di apprendimento

Diversificazione offerta formativa Valutazione qualità ed efficacia

Progetto

Curricolo

Sistema

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Range dell’analisi valutativa

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- Asse progettuale: progettazione dei percorsi, definizione dei curricoli, riconoscimento dei crediti

formativi, personalizzazione dei percorsi, definizione dei rapporti di integrazione tra scuola e azienda, setting dei servizi di supporto al processo formativo, attuazione dei passaggi tra sistemi.

- Asse didattico: sviluppo dei contenuti disciplinari, definizione e utilizzo di strategie e metodologie didattiche mirate, formazione on the job.

- Asse gestionale: organizzazione sequenziale e trasversale dei curricoli, impostazione delle forme di coordinamento territoriale, definizione dei rapporti di integrazione gestionale tra scuola e azienda.

4. Prodotti finali e ambiti di valutazione Il prodotto previsto dall’attività di monitoraggio consiste in un Rapporto di monitoraggio sul sistema realizzato nell’ambito del Progetto Alternanza scuola lavoro, articolato in tre distinte sezioni. La Sezione prima si concentra sui dati di base di carattere quantitativo relativi all’intero set delle attività formative attuate. La Sezione seconda raccoglie una serie di approfondimenti circa gli elementi chiave del sistema, a partire dalla fase di formazione d’aula e on the job e dalle forme di integrazione realizzate tra azienda, scuole e centri di formazione. La Parte terza ha per oggetto l’efficacia dei percorsi integrati percepita da parte dell’intero universo degli allievi. Di seguito si fornisce lo schema relativo alle tre Sezioni del Rapporto e alla loro corrispondenza con gli assi del sistema formativo.

Tabella 1 – Corrispondenza tra sezioni del Rapporto finale e assi del sistema formativo

Prodotti Assi interessati

1. Rapporto di monitoraggio sulle attività formative realizzate nell’ambito del Progetto Alternanza scuola lavoro.

Parte prima (dati di carattere quantitativo relativi ai processi di progettazione, di organizzazione ed erogazione della formazione)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

2. Parte seconda (analisi di carattere qualitativo relativa ai processi di erogazione della formazione formale e non formale e alla certificazione delle competenze acquisite, mediante focus group)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

3. Parte terza (dati di carattere quantitativo relativi all’efficacia dei percorsi percepita da parte degli allievi)

- Asse progettuale

- Asse didattico

- Asse gestionale

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6. Tempi e modalità della rilevazione La durata della rilevazione è distinta in più FASI, in relazione ai diversi strumenti utilizzati. Nelle tabelle successive sono elencati gli strumenti utilizzati e la correlazione tra fasi, periodo di rilevazione e raccolta dati e strumenti utilizzati.

Tabella 3 - Fasi di rilevazione e strumenti di indagine utilizzati

Fasi

Periodo

Strumenti di indagine utilizzati

Gennaio 2006

- Scheda di rilevazione 1.A – Anagrafica istituti

scolastici

FASE 1

Gennaio 2006 - Focus group su progettazione e formazione d’aula

FASE 2

Marzo 2006

- Scheda di rilevazione 2 – Formazione d’aula

FASE 4

Maggio 2006

- Questionario sull’efficacia percepita da parte degli

allievi

FASE 5

Giugno 2006

- Scheda di rilevazione 3

FASE 6

Giugno 2006

- Scheda di rilevazione 1.B

FASE 7

Giugno 2006

- Focus group su formazione on the job

FASE 8

Settembre 2006

- Focus group su valutazione degli apprendimenti in

contesto formale e non formale

7. Struttura organizzativa La struttura organizzativa dell’attività di monitoraggio prevede i seguenti soggetti chiave: - Comitato tecnico scientifico - Officina Pittini per la Formazione (OPF) - Istituti scolastici - Gruppi di progetto (tutor scuola e tutor aziendali) Il Comitato tecnico scientifico è interfacciato con OPF ed i gruppi di progetto. Gli istituti scolastici: - Procederanno alla compilazione della Scheda 1.A e 1.B e della Scheda 2 all’interno dei relativi file MS

Access; - raccoglieranno e riconsegneranno al Comitato tecnico scientifico le maschere in MS Access compilate;

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13

- eseguiranno il data entry delle risposte del Questionario Allievi, riconsegnando al Comitato tecnico scientifico i file in MS Access contenenti il data entry;

- verranno contattati per i focus group. Officina Pittini per la Formazione (OPF): - Procederà alla compilazione della Scheda 2 all’interno del relativo file MS Access; - raccoglierà e riconsegnerà al Comitato tecnico scientifico le maschere in MS Access compilate; - trasmetterà al Comitato tecnico scientifico una breve relazione in merito agli apprendimenti maturati

dagli allievi nella fase di aula presso l’azienda; la rilevazione di tali apprendimenti verrà effettuata da OPF al termine di ciascun ciclo formativo annuale, sulla base di test e strumenti di valutazione predisposti dai docenti delle diverse aree disciplinari;

- verrà contattata per i focus group. Gruppi di progetto: - Realizzeranno la valutazione on the job delle competenze acquisite dagli allievi, sulla base delle griglie

di osservazione a tal fine predisposte; - procederanno alla compilazione della Scheda 3 all’interno del relativo file MS Access per ciascun

allievo seguito; - raccoglieranno e riconsegneranno al Comitato tecnico scientifico le maschere in MS Access compilate; - verranno contattati per i focus group.

Schema 3 - Struttura organizzativa del sistema di monitoraggio

Comitato tecnico

scientifico

OPF

Gruppi di progetto

Raccolta dati apprendimenti aula

c/o azienda

Compilazione e restituzione

Scheda 1 e 2 su file

Somministrazione e data entry

Questionario allievi

Focus group

Valutazione on the job

Compilazione e restituzione scheda 3

Istituti scolastici

Compilazione Scheda 2 su file

Focus group

Comitato direttivo

Gruppo di pilotaggio

CFP

Focus group

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14

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RISULTATI DEL MONITORAGGIO 8. Dati generali

Istituti coinvolti: 4 (3 IPSIA e 1 ITI)

Totale allievi Formazione d’aula: 60

Hanno partecipato alla Formazione on the job: 40 allievi.

Durante la parte di Formazione on the job gli studenti sono stati distribuiti in tre Aree aziendali:

- Sezione Acciaieria

- Sezione Laminatoio

- Area Lavorazioni a Freddo

Composizione del gruppo che ha partecipato a tutte le fasi del Progetto (40 allievi):

Totale allievi indirizzo elettrotecnico/elettronico: 26

Totale allievi indirizzo meccanico: 14

Meccanici24%

Elettrotecni/Elettronici

76%

Nota: La formazione sia d’aula che on the job è stata organizzata in 3 sessioni, dal momento che Ist. Solari e Ist. Ceconi, si sono stati uniti.

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8.1. Formazione d’aula ORE e ATTIVITA’ SVOLTE

Totale allievi che hanno partecipato alla fase d’aula: 60

Totale ore previste (1 settimana dal lunedì al venerdì con orario 8.30-16.30 con un ora di pausa pranzo = 7 ore X 5 giorni): 35 X sessione =105 totali

Totale ore effettive (1 settimana dal lunedì al venerdì con orario 8.30-16.30 con un ora di pausa pranzo = 7 ore X 5 giorni): 35 X sessione =105 totali LUOGHI dell’APPRENDIMENTO, METODOLOGIA e MODALITA’ DI VALUTAZIONE

La Formazione d’aula si è svolta presso le aule di Officina Pittini per la formazione.

Tuttavia per ciascuna sessione le ore sono state così suddivise:

- 24 ore d’aula

- 3 ore di laboratorio informatico

- 8 ore di visita presso i Laboratori e gli Stabilimenti Pittini

Formazione d'aula - primo anno

Numero laboratori informatici

9%

Numero ore luoghi esterni

23%

Numero ore aula68%

Numero ore altri laboratori

0%

Oltre alla lezione frontale, sono state utilizzate anche le seguenti metodologie:

- problem based learning

- lavori di gruppo

L’apprendimento è stato verificato, a termine settimana, con una prova scritta riguardante tutti i contenuti trattati.

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CONTENUTI

I contenuti della Formazione d’aula primo anno sono stati i seguenti:

- Qualità/Sicurezza,

- Lubrificazione,

- Organizzazione della manutenzione,

- Processo produttivo dell’Acciaieria,

- Problem solving e Project management.

La docenza è stata svolta dai tutors aziendali Pittini e da un docente incaricato da OPf.

Per ciascuna sessione sono state svolte:

- 1 ora di Accoglienza

- 13 relative a conoscenze di base e trasversali

- 21 relative alle conoscenze tecnico professionali

- (0,5 verifica finale)

Formazione d'aula - primo annoAccoglienza

3%

Base trasversali38%

Tecnico professionali

59%

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8.2. Formazione on the job ORE e PRESENZE

Gli allievi che hanno svolto la parte pratica sono in totale 40, di cui 26 di indirizzo elettrotecnico/elettronico e 14 di indirizzo meccanico (si veda grafico a pag. 1).

La durata della formazione pratica è stata diversa a seconda dell’Istituto di provenienza degli allievi.

Tuttavia a variare è stato il numero di settimane di permanenza in azienda e non l’orario giornaliero che, in linea di massima, è stato: 8.30-12.00; 13.00-16.00 (6,5 ore al giorno) per tutti.

Di seguito sono riportate le ore di formazione pratica realizzate per Istituto.

IST. CECONI

Totale ore previste: 140 (4 settimane dal lunedì al venerdì 7 ore al giorno) Totale ore effettate: 130 (4 settimane dal lunedì al venerdì 6,5 ore al giorno)

IST. SOLARI

Totale ore previste: 105 (3 settimane dal lunedì al venerdì 7 ore al giorno) Totale ore effettate: 97,5 (3 settimane dal lunedì al venerdì 6,5 ore al giorno)

IST. MALIGNANI

Totale ore previste: 70 (2 settimane dal lunedì al venerdì 7 ore al giorno) Totale ore effettate: 65 (2 settimane dal lunedì al venerdì 6,5 ore al giorno)

IST. D’ARONCO

Allievi di indirizzo meccanico:

Totale ore previste: 110,5 (17 giornate da 6,5 ore) Totale ore effettate: 101 (14 giornate da 6 ore e 20 minuti più 2 giornate da 3,5 ore ed una da 5,5 ore) Allievi di indirizzo elettrotecnico:

Totale ore previste: 123,5 (19 giornate da 6,5 ore) Totale ore effettate: 116,5 (17 giorni da 6 ore e 20 minuti più 1 giornate da 3,5 ore più una da 5,5 ore)

Qui sotto sono riportati i dati relativi alle tre sessioni nel complesso:

Totale ore previste: 320,5

Totale ore effettate: 296

La percentuale di presenza media è stata:

IST. CECONI: 92,5 %

IST. SOLARI: 92,0 %

IST. MALIGNANI: 97,3 %

IST. D’ARONCO: 97,7 %

VALORE MEDIO: 94,8 %

ATTIVITA’ SVOLTE

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La formazione in azienda prevedeva diversi tipi di attività.

Le varie Aree aziendali hanno gestito indipendentemente dalle altre le ore a disposizione, svolgendo più affiancamento, o project work, o coaching o accoglienza a seconda delle esigenze e disponibilità.

Di seguito è riportato un confronto tra prima e seconda sessione per ciascuna delle 3 Aree aziendali. I dati sono riportati in percentuale sul totale ore sessione.

E’ da tenere presente che le ore di project work Lavorazioni a freddo per la prima sessione si riferiscono soltanto al gruppo degli elettrici, mentre per i meccanici è stato svolto affiancamento.

Per quanto riguarda la terza sessione si fa riferimento alle attività svolte dai 7 allievi di indirizzo meccanico, dal momento che comunque l’unico studente elettrotecnico ha lavorato spesso a fianco dei suoi compagni.

ATTIVITA’ ACCIAIERIA – Formazione on the job – primo anno

7,3

23,1

60,0

9,610,0

40,8 41,5

7,74,0

77,2

9,4 9,4

0

20

40

60

80

100

Accoglienza Project work Affiancamento Coaching

Sessione 1Sessione 2Sessione 3

ATTIVITA’ LAMINATOIO – Formazione on the job – primo anno

10,4

37,3

48,1

4,25,4

15,4

73,8

5,4

0

20

40

60

80

100

Accoglienza Project work Affiancamento Coaching

Sessione 1Sessione 2Sessione 3

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ATTIVITA’ LAVORAZIONI A FREDDO – Formazione on the job – primo anno

3,8

31,5

53,5

11,29,2

60,0

24,6

6,2

0

20

40

60

80

100

Accoglienza Project work Affiancamento Coaching

Sessione 1Sessione 2Sessione 3

Nel complesso, le attività nelle due sessioni sin qui svolte si sono ripartite come segue:

Accoglienza

7%Coaching

7%

Affiancamento

48%

Project work

38%

VALUTAZIONE degli ALLIEVI da parte dei TUTOR AZIENDALI

A fine percorso i tutors aziendali hanno valutato gli allievi riguardo due aspetti:

- attitudini comportamentali e relazionali

- competenze agite acquisite

Di seguito sono riportate le valutazione medie assegnate agli studenti per i l’aspetto “Attitudini comportamentali e relazionali”.

I valori fanno riferimento ad una scala likert 1-5 in cui: 1= insufficiente 2 = scarso 3 = sufficiente 4 = buono 5 = eccellente

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Attitudini comportamentali e relazionali valutazione media Puntualità 3,6 Senso pratico 3,5 Capacità di lavorare in gruppo 3,5 Giudizio su project work 3,8 Disponibilità all'ascolto e all'apprendimento 3,7 Operosità e senso di responsabilità 3,5 Socialità e relazioni con i colleghi 3,8 Motivazione 3,7

Qui sotto sono riportate le valutazione medie assegnate agli studenti per i l’aspetto “Competenze agite acquisite”.

I valori fanno riferimento ad una scala likert 1-3 in cui: 0 = non padroneggia 1 = padroneggia con aiuto 2 = autonomo 3 = esperto

Competenze agite acquisite **** valutazione

media Punteggio atteso al termine del biennio

Applicare procedure program. e organiz. Interventi 0,8 1,0 Operare nel rispetto norme sicurezza 1,0 1,0 Osservare norme qualità della manutenz. e montaggio 0,9 1,0 Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici 0,3 1,0 Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi idraulici e pneum. 0,3 1,0 Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi elett.e elettronici 0,7 1,0 Utilizzare tecniche di fabbricazione per manut. e montagg. 0,8 1,0

Considerato il campione - costituito da studenti della classe quarta di ITI o IPSIA – tali punteggi sono da ritenersi positivi. Infatti i ragazzi, pur avendo ancora bisogno del supporto dei tutor, risultano aver acquisito una certa famigliarità con molti degli aspetti considerati, totalmente nuovi rispetto al percorso scolastico. I valori più bassi, relativi alla capacitò di diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici, idraulici e pneumatici, non devono sorprendere, sia considerando il fatto che gli allievi sono in larga misura d’indirizzo elettrotecnico/elettronico, sia dal momento che la capacità di diagnosi è una delle competenze più difficili da acquisire in tempi brevi.

VISITE dei TUTORS AZIENDALI

I Tutor scolastici hanno fatto visita agli allievi in azienda circa due volte nel corso della formazione on the job, a metà percorso e alla fine.

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8.3. Esito dell’annualità scolastica Gli allievi che hanno partecipato a questa prima annualità del Progetto Alternanza Scuola - Lavoro hanno avuto un buon successo a termine anno scolastico. Infatti tutti coloro che hanno svolto il percorso completo (Formazione d’aula e Formazione on the job) sono stati promossi, seppur alcuni con dei debiti formativi. Esito anno scolastico allievi che hanno partecipato a tutte le fasi del progetto Alternanza Scuola-Lavoro ( Prima annualità) Di seguito è riportato, per ciascun istituto, un confronto tra l’Esito anno scolastico 2005-2006 degli allievi coinvolti nel Progetto e quello del totale allievi classi quarte del medesimo indirizzo. ISTITUTO CECONI: Classi quarte Indiriz. Elettrotecnico Allievi Progetto Alternanza Promossi Dato mancante 17% Promossi con debito Dato mancante 83% Ritirati Dato mancante 0% Non promossi Dato mancante 0% ISTITUTO SOLARI: Classi quarte Indiriz. Elettrotecnico e Meccanico Allievi Progetto

Alternanza Promossi 34% 34% Promossi con debito 61% 61% Ritirati 0% 0% Non promossi 0% 0% Nota: hanno partecipato al Progetto Alternanza tutti gli allievi delle classi quarta di indirizzo meccanico ed elettrotecnico. ISTITUTO MALIGNANI: Classi quarte Indiriz. Elettrotecnico Allievi Progetto Alternanza Promossi 36% 60% Promossi con debito 64% 40% Ritirati 0% 0% Non promossi 5% 0% ISTITUTO D’ARONCO:

Non promossi

0%

Ritirati0%

Promossi45%Promossi

con debito55%

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Classi quarte Indiriz. Elettrotecnico e Meccanico Allievi Progetto Alternanza

Promossi 38% 60% Promossi con debito 42% 40% Ritirati 10% 0% Non promossi 10% 0%

NOTE

Per questa prima annualità del progetto, il Gruppo Pittini ha voluto mettere in palio per i migliori allievi un premio in denaro. Grazie alle valutazioni fornite dai tutors aziendali, alle considerazioni dei docenti scolastici ed all’esito del test svolto a conclusione della fase di formazione d’aula è stato identificato un vincitore per ciascuna delle 3 sessioni formative. Sono state inviate, inoltre, delle lettere di apprezzamento a tutti coloro che, pur non risultando i vincitori di questa prima annualità, si sono distinti per disponibilità, impegno e capacità (in totale 10 comunicazioni). Quattro allievi, inoltre, hanno fatto richiesta di lavoro estivo presso Ferriere Nord S.p.A. (accolta dall’Uff. Personale).

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9. L’analisi SWOT

L'analisi SWOT è una delle metodologie attualmente più diffuse per la valutazione di progetti e fenomeni. Si tratta di un procedimento di tipo logico, mutuato dall'economia aziendale, che consente di rendere sistematiche e fruibili le informazioni raccolte circa un tema specifico e fornisce informazioni fondamentali per la definizione di politiche e linee di intervento. L'esaustività e la bontà della valutazione condotta con metodologia SWOT, quindi, sono funzione della completezza dell'analisi preliminare. Il fenomeno o il progetto oggetto di valutazione, infatti, devono essere approfonditamente studiati al fine di mettere in luce tutte le loro caratteristiche, strutturali e congiunturali, ed evidenziare eventuali relazioni e sinergie con altre proposte e situazioni. Una volta raccolte tutte le informazioni che si ritiene siano necessarie per la definizione di un quadro quanto più completo possibile del tema specifico e del contesto all'intemo del quale questo si colloca, è possibile procedere alla valutazione. Attraverso l'analisi SWOT è possibile evidenziare i punti di forza e di debolezza al fine di far emergere quelli che vengono ritenuti capaci di favorire, ovvero ostacolare o ritardare, il perseguimento di determinati obiettivi. Più specificamente nell'analisi SWOT si distinguono fattori endogeni ed esogeni. La terminologia consueta distingue i fattori endogeni tra punti di forza (Strength) e punti di debolezza (Weakness) e quelli esogeni tra opportunità (Opportunities) e minacce (Threats). Tra i primi si considerano tutte quelle variabili che fanno parte integrante del sistema stesso, sulle quali è possibile intervenire per perseguire obiettivi prefissati. Tra i secondi, invece, si trovano variabili esterne al sistema che però possono condizionarlo sia positivamente che negativamente. In quest'ultimo caso non è possibile intervenire direttamente sul fenomeno ma è opportuno predisporre strutture di controllo che individuino gli agenti esogeni e ne analizzino l'evoluzione al fine di prevenire gli eventi negativi e sfruttare quelli positivi. L'efficacia di questa metodologia d'indagine dipende, in modo cruciale, dalla capacità di effettuare una lettura "incrociata" di tutti i fattori individuati. E' necessario, infatti, appoggiarsi sui punti di forza e smussare i difetti per massimizzare le opportunità e ridurre i rischi. L'analisi, dunque, si sostanzia nella classificazione dei risultati dell'analisi preliminare all’interno di un diagramma predefinito che agevoli l'individuazione delle priorità di intervento ed offra un valido supporto all'attività di programmazione. Inoltre, attraverso l'individuazione delle opportunità e dei rischi connessi all'adozione di un determinato progetto o di una particolare politica, si offre al decisore la possibilità di fare leva su aspetti sinergici o su opportunità esogene e di individuare le azioni preventive da attuare per limitare l'impatto di eventuali fattori di rischio.

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9.1. Schemi delle analisi SWOT d’insieme Lo schema delle analisi SWOT compiute sulle due tematiche ritenute di maggiore interesse nel corso della prima annualità, ovvero sulla formazione d’aula presso l’azienda e sulla formazione on the job, possono essere visualizzate come di seguito.

TAVOLA 1 – Formazione d’aula presso l’azienda (schema)

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TAVOLA 2 – Formazione on the job (schema)

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9.2. Schemi delle analisi SWOT di dettaglio Nelle tavole seguenti si riporta lo schema nel dettaglio.

TAVOLA 3 – Formazione d’aula in azienda (dettaglio 1)

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TAVOLA 4 – Formazione d’aula in azienda (dettaglio 2)

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TAVOLA 5 – Formazione on the job (dettaglio 1)

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TAVOLA 6 – Formazione on the job (dettaglio 2)

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9.3. Risultanze dell’analisi SWOT riguardanti la seconda annualità Accanto all’analisi dei punti di forza, di debolezza, alle opportunità e alle minacce, si indicano di seguito le linee di intervento per la seconda annualità. Rappresentano le misure individuate per favorire ulteriormente i punti di forza, per superare i punti di debolezza, per implementare le opportunità e per contrastare i possibili rischi.

TAVOLA 7– Linee di intervento per la formazione d'aula presso l'azienda

(seconda annualità)

Proceduralizzare la fase di lancio del progetto all'interno delle scuole

Riequilibrare i tempi della formazione d'aula e della formazione on the job

Sviluppare maggiormente le metodologie di apprendimento attivo e centrate sull'allievo

Ritarare l'orario di inizio attività

Sperimentare forme di selezione mediante attività di screening sulle motivazioni

Sperimentare forme di selezione mediante attività di screening sulle conoscenze in ingresso

Introdurre un modulo di orientamento da svolgersi presso gli istituti scolastici

Sperimentare giornate miste di formazione d'aula e on the job (50%+50%)

Presentare il modello di certificazione delle competenze sviluppato alla Direzione Regionale, all'Ufficio

Scolastico Regionale e all'IRRE FVG

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TAVOLA 8– Linee di intervento per la formazione on the job

(seconda annualità)

Sviluppare ulteriormente la formazione azione degli operatori

Prevedere una maggiore quota di formazione d'aula presso gli istituti scolastici per coprire il gap tra

conoscenze attese in ingresso e preparazione di base effettiva degli allievi

Predisporre un vademecum per il tutor scolastico nella fase dello stage

Proceduralizzare con maggiore dettaglio i compiti operativi del gruppo di progetto e le forme ed i tempi

di interazione tra tutor aziendali e scolastici per la realizzazione del project work

Sperimentare l'orario giornaliero completo 8-17

Sperimentare giornate miste di formazione d'aula e on the job (50%+50%)

Anticipare e seguire la realizzazione del project work con lezioni da tenersi presso la scuola

Utilizzare il project work anche per predisporre tesine individuali da presentare all'esame di maturità

Riverificare i livelli di padronanza attesi presenti nelle schede di valutazione delle competenze agite

Presentare il modello di certificazione delle competenze sviluppato alla Direzione Regionale, all'Ufficio Scolastico Regionale e all'IRRE FVG

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10. Esito del questionario di efficacia percepita da parte degli allievi

CAMPIONE E SUE CARATTERISTICHE SOCIO-ANAGRAFICHE

Gli studenti coinvolti sono tutti maschi tranne una ragazza (ITI).

L’età media è 17,9 anni. Infatti la maggior parte degli allievi ha 17 o 18 anni, sette ne hanno 19 e due 20. VALUTAZIONE GENERALE DELL’ESPERIENZA I seguenti dati si riferiscono ai 36 allievi - su 40 - che hanno compilato il Questionario di efficacia percepita.

Il Questionario di efficacia percepita prevedeva una serie di domande dalle quali era possibile trarre l’opinione degli allievi circa l’organizzazione dell’esperienza di alternanza in generale, al di là dei contenuti formativi.

I dati relativi ai fattori indagati in questa parte del questionario sono riportati qui di seguito, insieme a grafici illustrativi.

Fattore: Raggiungibilità dell’azienda

“L’azienda in cui hai svolto lo stage è facilmente raggiungibile con i mezzi della scuola?”

No, è scomoda e

lontana17%

Non molto28%

Sì55%

Fattore: Utilità dell’esperienza di Alternanza

“Ritieni che ciò che hai imparato durante il periodo in azienda sia utile per conseguire la qualifica professionale o il diploma che hai scelto?”

No3%

Solo in parte42% Sì

55%

“Ritieni che ciò che hai imparato durante il periodo in azienda sia utile per la vita in generale?”

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Solo in parte19%

No3%

Sì78%

Fattore: Interesse per le attività svolte VALUTAZIONE MEDIA 7,78

MODA (risposta più frequente): 8

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda l’interesse per le attività che hai svolto in azienda?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto.

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Fattore: Capacità ed impegno dei docenti in azienda VALUTAZIONE MEDIA 8,06

MODA (risposta più frequente): 8

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda la capacità e l’impegno dei docenti in azienda?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto. E’ da notare che questa domanda potrebbe essere stata interpretata in modi diversi, riferendosi agli abituali docenti scolastici degli allievi o ai docenti che hanno tenuto le lezioni presso OPf.

Fattore: Capacità ed impegno dei tutor in azienda VALUTAZIONE MEDIA 7,67

MODA (risposta più frequente): 9

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda la capacità e l’impegno dei tutor in azienda?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto. E’ da notare che questa domanda potrebbe essere stata interpretata in modi diversi, riferendosi ai tutors scolastici o a quelli aziendali.

Fattore: Accoglienza iniziale VALUTAZIONE MEDIA 7,78

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MODA (risposta più frequente): 8/9

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda l’attività di accoglienza iniziale?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto

Fattore: Organizzazione generale dello stage VALUTAZIONE MEDIA 7,69

MODA (risposta più frequente): 7

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda l’organizzazione generale dello stage?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto.

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Fattore: Orario stage VALUTAZIONE MEDIA 8,43

MODA (risposta più frequente): 7

“Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda l’orario dello stage?”

048

12162024283236

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Freq.

Nota: le colonne blu indicano quanti allievi, su 36, hanno risposto con il valore da 1 a 10 indicato sotto.

Sommando tutti questi fattori emerge una valutazione media dello stage su scala 1-10 pari a 7,90. CONSIDERAZIONI RELATIVE AI CONTENUTI I seguenti dati si riferiscono ai 36 allievi - su 40 - che hanno compilato il Questionario di efficacia percepita. I contenuti della Formazione on the job prevedevano le seguenti aree tematiche:

- area elettrica/elettronica - area meccanica/pneumatica/idraulica - area qualità/sicurezza - gestione dei processi di manutenzione - area comunicazione interpersonale

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Aree di interesse

Una sezione del Questionario di efficacia percepita prevedeva che gli allievi indicassero, con una crocetta, le aree tematiche per loro di maggiore interesse (“Quali argomenti ti interessano di più tra i seguenti che ti sono stati proposti?” )

Area Freq. interesse

ELETTICA/ELETTRONICA 22

COMUNICAZIONE 16

MECCANICA, IDRAULICA, PNEUMATICA 14

GESTIONE DEL PROCESSO DI MANUTENZIONE

11

QUALITÀ/SICUREZZA 4

Tot. rispondenti 36 – possibilità di esprimere più di una preferenza

L’Area che ha suscitato maggiore interesse è quella elettrica/elettronica. Tale dato, insieme a quello relativo all’area meccanica, idraulica e pneumatica, va letto tenendo in considerazione la composizione del campione, composta in larga misura da allievi di indirizzo elettrotecnico/elettronico ed in minor parte da studenti di indirizzo meccanico.

Grado di difficoltà delle attività svolte I seguenti dati si riferiscono ai 36 allievi - su 40 - che hanno compilato il Questionario di efficacia percepita.

Una sezione del Questionario di efficacia percepita prevedeva che gli allievi indicassero il gradi di difficoltà incontrato nelle attività svolte (“Le attività in azienda riguardati l’area … ti sono sembrate:” Molto facili; Abbastanza facili; Un po’ difficili; Molto difficili” )

Di seguito sono riportati i dati relativi alle risposte degli allievi per ciascun tipo di attività. Nessuna attività è risultata particolarmente difficile per gli allievi. Come era presumibile considerata la composizione del campione, la percentuale di risposte “Molto facile” e “Abbastanza facile” è maggiore per l’area elettrica/elettronica, rispetto a quella meccanica.

AREA ELETTICA/ELETTRONICA

Un po’ difficili

34%

Abbastanza facili60%

Molto difficili

0%

Molto facili6%

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39

AREA MECCANICA/IDRAULICA/PNEUMATICA

Abbastanza facili47%

Un po’ difficili

36%

Molto difficili

3%Molto facili

14%

Nota. Nell’interpretare questo dato e quello sopra bisogna tenere presente che il 78% degli allievi che hanno partecipato al progetto sono di indirizzo elettrotecnico/elettronico. AREA QUALITA’/SICUREZZA

Abbastanza facili64%

Un po’ difficili

11%

Molto difficili0% Molto facili

25%

GESTIONE DEI PROCESSI DI MANUTENZIONE

Un po’ difficili26%

Molto difficili3%

Molto facili6%

Abbastanza facili65%

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40

AREA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

Un po’ difficili11%

Molto difficili0%

Molto facili45%

Abbastanza facili44%

Altre valutazioni

Il Questionario di efficacia percepita prevedeva anche alcune domande generali, relative al collegamento tra l’esperienza in alternanza e la normale attività scolastica; alla ripartizione tra teoria e pratica; ad eventuali risvolti positivi dell’esperienza nello lo studio; al rapporto con i compagni; al desiderio di partecipare ad un’altra esperienza simile. Di seguito sono riportati i singoli quesiti con i dati relativi alle risposte degli allievi. “C’è stato un collegamento fra gli argomenti trattati a scuola e l’esperienza in azienda?”

No, mai3%

Per la maggior

parte50%

Solo in minima parte47%

Sì, sempre0%

“Ti sarebbe piaciuto fare: Più ore di formazione teorica; Più ore di formazione pratica; Va bene così”

Va bene così42%

Più ore di fromazione

pratica58%

Più ore di fromazione

teorica0%

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“Durante il periodo in azienda hai imparato a studiare meglio?”

No66%

Sì34%

“Che rapporti hai avuto con gli altri compagni di corso?”

Buoni91%

Difficili0%Così così

9%

“Se ti proponessero di rifare il percorso che hai concluso per il primo anno: Lo rifarei volentieri; Lo rifarei, però deve essere organizzato meglio; Non lo rifarei”.

Lo rifarei volentieri

66%

Lo rifarei, però deve

essere organizzato

meglio17%

Non lo rifarei17%

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ALLEGATO 1 - Schemi testuali delle analisi SWOT Passando dalla versione schematica a quella testuale, si enucleano di seguito le singole tematiche correlate ai quattro campi di indagine, rappresentate dai punti di forza (Strength), punti di debolezza (Weakness), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) Formazione d’aula presso l’azienda (testo)

Punti di forza Riduzione del gap tra scuola e azienda

1.1.1 Progettazione integrata del percorso da parte di tutor aziendali e tutor scolastici 1.1.2 Utilizzo di docenti ed esperti aziendali

Elevati livelli di apprendimento 1.1.3 Conoscenze non erogate dalla scuola 1.1.4 Apprendimento di conoscenze specifiche 1.1.5 Apprendimento di comportamenti e della cultura d'azienda

Buon apprezzamento degli argomenti trattati 1.1.6 Alto gradimento in merito ai contenuti 1.1.7 Positivo l'effetto novità presso gli allievi ed i docenti

Sostanziale validità del piano didattico 1.1.8 Apprendimento ha riguardato non solo gli studenti ma anche i docenti

1.1.8.1. Apprendimento di nuove metodologie e tecniche formative 1.1.9 Buona risposta da parte degli allievi già motivati 1.1.10 Efficace la fase di accoglienza, da sviluppare ulteriormente presso le scuole

Valutazione degli apprendimenti 1.1.11 Utilizzo di test a conclusione di ciascuna unità formativa

Punti di debolezza

1.1.12 Richiesta di impegno a volte troppo elevato nei confronti degli studenti 1.1.13 Evitare il ricorso al modello di lezione tradizionale all'interno dell'azienda

Da riconsiderare alcuni aspetti logistici ed organizzativi Opportunità

1.1.14 Offrire maggiori indicazioni agli allievi sulle prospettive professionali correlate alla figura professionale 1.1.15 Individuali 1.1.16 Per sottogruppi 1.1.17 In e-learning 1.1.18 Alternare le attività personalizzate con attività in plenaria rivolte all'intero gruppi di allievi (inter-istituto) 1.1.19 Superare le giornate complete di formazione d'aula

Minacce 1.1.20 Mancato riconoscimento delle conoscenze acquisite nel sistema dell'alternanza scuola lavoro a

livello regionale

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Formazione on the job (testo)

2 Punti di forza 1.1. Modello formativo innovativo

1.1.1. Integrazione tra tutor aziendale e tutor scolastico 1.1.2. Progettazione modulare per competenze integrata tra formazione formale e non formale 1.1.3. Piano formativo basato su elementi conoscitivi e operativi della competenza

1.2. Project work 1.2.1. Funzionale all'apprendimento per problemi e per scoperta 1.2.2. Rende più efficace il ruolo del tutor aziendale 1.2.3. Consente di misurarsi su obiettivi misurabili e realizzazioni concrete

1.3. Affiancamento 1.3.1. Consente un rapido inserimento nel clima aziendale 1.3.2. Permette una conoscenza dei reali processi di produzione aziendale 1.3.3. Funzionale all'apprendimento per imitazione

1.4. Coaching 1.4.1. Migliora l'interiorizzazione e razionalizzazione degli apprendimenti 1.4.2. Consente di operare sul piano metacognitivo 1.4.3. Fornisce agli allievi un feed back periodico rispetto ai percorsi individuali di professionalizzazione e di acquisizione di competenze trasversali

1.5. Valutazione 1.5.1. Modello valutativo innovativo 1.5.2. Consente di valutare gli allievi sulla base di prestazioni e comportamenti osservabili e misurabili 1.5.3. Frutto dell'azione integrata di tutor scolastico e tutor aziendale 1.5.4. Differenziata per ambiti

1.5.4.1. Caratteristiche personali generali 1.5.4.2. Attività di affiancamento 1.5.4.3. Attività di project work

1.6. Programmazione 1.6.1. Efficaci gli strumenti di programmazione delle attività di affiancamento e di project work 1.6.2. Buona l'utilità del vademecum per il tutor aziendale

1.7. Organizzazione 1.7.1. Positiva l'istituzione dei gruppi di progetto che vanno ulteriormente formati e supportati 1.7.2. Buona la tenuta del modello organizzativo

1.8. Certificazione 1.8.1. Definizione di un modello di riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite nella formazione in azienda (formazione non formale)

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2 Punti di debolezza 2.1. Profilo formativo di meccatronico non realisticamente sviluppabile nei tempi previsti da tutte le

tipologie di allievi (meccanici/elettrici) 2.1.1. Eccessiva varietà dei target di allievi 2.1.2. Eterogeneità dei percorsi di studio e delle relative competenze in ingresso

2.1.2.1. Maggiore difficoltà a colmare le lacune degli studenti provenienti da percorsi di studio orientati alla meccanica 2.1.2.2. Minore difficoltà a colmare le lacune degli studenti provenienti da percorsi di studio orientati all'elettrica/elettronica

2.2. Migliorabile il rapporto di collaborazione tra tutor aziendali e tutor scolastici 2.2.1. Necessario proceduralizzare ulteriormente i compiti del tutor scolastico nella fase di formazione on the job

3 Opportunità 3.1. Programmazione

3.1.1. Potenziare i gruppi di progetto e la loro organizzazione a matrice che mette in relazione scuola e azienda 3.1.2. Riorganizzare e ristrutturare i tempi di formazione in azienda, sia in aula e on the job 3.1.3. Ridurre il numero degli allievi

3.2. Integrazione scuola azienda 3.2.1. Integrazione tra formazione d'aula presso la scuola e contenuti del project work

3.3. Ritarare i livelli della valutazione delle competenze agite 3.3.1. Trovare un maggior equilibrio tra livelli prestazionali del meccatronico richiesti dall'azienda e dalla scuola

4 Minacce 4.1. Possibile mancato riconoscimento delle competenze acquisite in azienda all'interno del sistema regionale della formazione, istruzione e lavoro

4.1.1. Garantire la spendibilità a livello regionale delle competenze acquisite

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ALLEGATO 2 - Schemi di correlazione tra analisi SWOT e linee di intervento per la seconda annualità

Formazione d’aula presso l’azienda

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Formazione on the job

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ALLEGATO 3 - Descrizione degli strumenti operativi dell’attività di monitoraggio 8.1. Questionario sull’ efficacia percepita da parte degli allievi Target - Universo degli allievi iscritti (tutti gli allievi partecipanti al progetto) Output Ciascun istituto scolastico, al termine della rilevazione trasmette al Comitato tecnico scientifico il file relativo al data entry di tutti i questionari precedentemente somministrati e raccolti. Tali questionari hanno per target l’intero universo degli allievi iscritti. Ruoli organizzativi e procedura di somministrazione e raccolta I Referenti per il sistema di monitoraggio e valutazione all’interno degli istituti scolastici: - Curano, direttamente o per il tramite dei tutor pedagogici, la somministrazione del questionario

a ciascuno degli allievi; - illustrando l’utilità che il questionario ha nell’economia generale della proposta formativa; - spiegando il significato che all’interno del test assumono i termini di più difficile

comprensione immediata. - Provvedono alla raccolta dei questionari. - Curano il data entry dei questionari, sulla base del software predisposto dal Comitato tecnico

scientifico. - Inviano al Comitato tecnico scientifico il software contenente il data entry, entro la data prevista

dal Piano di monitoraggio. Alla pagina seguente si riporta lo schema del Questionario sull’efficacia percepita da parte degli allievi. Va sottolineato che lo strumento verrà consegnato agli istituti scolastici alla data stabilita dal programma di rilevazione. Entro tale data è prevista la realizzazione di una serie di pre-test che potranno dar luogo a lievi modifiche o integrazioni del testo.

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Ciao, rispondi con sincerità alle domande del questionario, seguendo le istruzioni che trovi subito di seguito a ciascuna domanda. In caso tu non comprenda qualche domanda, o il significato di qualche parola, interpella il docente che sarà disponibile per ogni chiarimento. Così facendo, ci aiuterai a fare in modo che l’esperienza formativa sia sempre più mirata rispetto ai tuoi bisogni e necessità e di conseguenza più utile per gli studi che stai svolgendo. Grazie. 1. Quanti anni hai? 17 anni 18 anni 19 anni Altro 2. Sesso Maschio Femmina 3. Qual è il titolo di studio di tuo padre? (barra una sola casella) Nessun titolo Licenza elementare Licenza media Qualifica professionale Diploma di scuola media superiore Laurea 4. Qual è il titolo di studio di tua madre? (barra una sola casella) Nessun titolo Licenza elementare Licenza media Qualifica professionale Diploma di scuola media superiore Laurea 5. Attualmente quale è la condizione occupazionale di tuo padre? (barra una sola casella) Occupato a tempo pieno Occupato a tempo parziale (part-time) Disoccupato o in mobilità Pensionato Casalingo 6. Attualmente quale è la condizione occupazionale di tua madre? (barra una sola casella) Occupata a tempo pieno Occupata a tempo parziale (part-time)

Disoccupata o in mobilità Pensionata Casalinga

7. Che tipo di lavoro svolge tuo padre? (barra una sola casella) Dirigente (ad es. direttore generale, capo ripartizione di ente locale, primario ospedaliero, titolare di cattedra universitaria, magistrato, ricercatore, direttore di filiali, vice direttore di succursale)

Insegnante o impiegato con mansioni direttive (ad es. capo del personale, ispettore ecc.)

Impiegato (lavoro d’ ufficio con funzioni non direttive)

Operaio specializzato (operaio con funzioni direttive)

Operaio non specializzato (operaio con funzioni non direttive)

Lavoratore a domicilio per conto di imprese (lavoro presso la propria abitazione per conto di imprese)

Imprenditore (proprietario di un’ impresa con più dipendenti)

Libero professionista (ad es. notaio, avvocato, medico dentista, ingegnere edile, ecc.).

Lavoratore in proprio (ad es. negoziante, artigiano ecc.)

Socio di cooperativa Coadiuvante (ad es. figlio che aiuta il padre agricoltore, ecc.)

8. Che tipo di lavoro svolge tua madre? (barra una sola casella)

Dirigente (ad es. direttore generale, capo ripartizione di ente locale, primario ospedaliero, titolare di cattedra universitaria, magistrato, ricercatrice, direttore di filiali, vice direttore di succursale ecc).

Insegnante o impiegata con mansioni direttive (ad es. capo del personale, ispettrice ecc.)

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Impiegato (lavoro d’ufficio con funzioni non direttive)

Operaio specializzato (operaio con funzioni direttive)

Operaio non specializzato (operaio con funzioni non direttive)

Lavoratrice a domicilio per conto di imprese (lavoro presso la propria abitazione per conto di imprese)

Imprenditore (proprietaria di un’ impresa con dipendenti)

Libero professionista (ad es. notaio, avvocato, medico dentista, ingegnere edile, ecc.).

Lavoratore in proprio (ad es. negoziante, artigiano ecc.)

Socia di cooperativa Coadiuvante (ad es. moglie che aiuta il marito negoziante, ecc.)

9. L’azienda in cui hai svolto lo stage è comodamente raggiungibile con i mezzi della scuola? (barra una sola casella) Si Non molto No, è scomoda e lontana 10. Ritieni che ciò che hai imparato durante il periodo trascorso in azienda sia utile per conseguire la qualifica professionale o il diploma che hai scelto? (barra una sola casella) Si Solo in parte No 11. Ritieni che ciò che hai imparato durante il periodo trascorso in azienda sia utile anche per la tua vita in generale? (barra una sola casella) Si Solo in parte No 12. Quali argomenti ti interessano di più tra i seguenti che ti sono stati proposti? (barra una o più caselle) Le competenze riguardanti l’area elettrica ed elettronica.

Le competenze riguardanti l’area meccanica, idraulica e pneumatica.

Le competenze riguardanti l’area qualità,

sicurezza. Le competenze riguardanti la gestione dei processi di manutenzione.

La comunicazione con le altre persone 13. Le attività in azienda riguardanti l’area elettrica ed elettronica ti sono sembrati: (barra una sola casella) Molto facili Abbastanza facili Un po’ difficili Molto difficili 14. Le attività in azienda riguardanti l’area meccanica, idraulica e pneumatica ti sono sembrati: (barra una sola casella) Molto facili Abbastanza facili Un po’ difficili Molto difficili 15. Le attività in azienda riguardanti l’area qualità, sicurezza ti sono sembrati: (barra una sola casella) Molto facili Abbastanza facili Un po’ difficili Molto difficili 16. Le attività in azienda riguardanti l’area la gestione dei processi di manutenzione ti sono sembrati: (barra una sola casella) Molto facili Abbastanza facili Un po’ difficili Molto difficili 17. Le attività in azienda riguardanti la comunicazione interpersonale ti sono sembrati: (barra una sola casella) Molto facili Abbastanza facili Un po’ difficili Molto difficili Molto facili Abbastanza facili

Un po’ difficili Molto difficili 18. Ti sarebbe piaciuto fare:

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(barra una sola casella) Più ore di formazione teorica Più ore di formazione pratica Va bene così 19. Durante il periodo trascorso in azienda hai imparato a studiare meglio? (barra una sola casella) Si No 20. Che rapporti hai avuto con gli altri compagni di corso? Buoni Così così Difficili 21. Potresti dare un voto da 1 a 10 allo stage che hai seguito per quanto riguarda: (attribuisci un punteggio da 1 a 10) L’interesse delle attività che hai svolto in azienda

__ La capacità e l’impegno dei docenti in azienda

__ La capacità e l’impegno del tutor in azienda (se presente)

__

Le attività di accoglienza iniziale __ L’organizzazione in generale dello stage __ L’orario dello stage __ 22. C’è stato un collegamento fra gli argomenti trattati a scuola e l’esperienza in azienda? (barra una sola casella) Si, sempre Per la maggior parte Solo in minima parte No, mai 23. Se ti proponessero di rifare il percorso che hai concluso per il primo anno: (barra una sola casella) Lo rifarei volentieri Lo rifarei, però deve essere organizzato meglio

Non lo rifarei Grazie per la collaborazione!

Data Tutor scolastico

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8.2. Scheda di rilevazione n. 1 (1.A e 1.B) – Anagrafica istituti scolastici Target - Istituti scolastici

Output Ciascun istituto scolastico, al termine della rilevazione trasmette al Comitato tecnico scientifico il file relativo al data entry. La trasmissione dei dati avviene mediante supporto informatico.

Ruoli organizzativi e procedura di somministrazione e raccolta I Referenti per il sistema di monitoraggio e valutazione all’interno degli istituti scolastici: - Provvedono alla compilazione della scheda di raccolta dati. - Inviano al Comitato tecnico scientifico le schede compilate, entro la data prevista dal Piano di

monitoraggio. Alla pagina seguente si riporta lo schema della Scheda di rilevazione n.1. Va sottolineato che lo strumento verrà consegnato agli istituti scolastici alla data stabilita dal programma di rilevazione. Entro tale data è prevista la realizzazione di una serie di pre-test che potranno dar luogo a lievi modifiche o integrazioni del testo.

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 54

Scheda di rilevazione n.1 1.A - Anagrafica istituto Istituto scolastico Denominazione e sede Totale n. degli allievi iscritti al progetto Totale n. docenti impegnati nel progetto Totale n. tutor scolastici impegnati nel progetto Totale n. orientatori impegnati nel progetto Totale n. stage previsti Totale n. stage eseguiti Totale n. allievi in fase d'aula c/o azienda Finanziamento MIUR 1.B - Situazione degli allievi iscritti al progetto al termine dell’anno scolastico 2005-06 Totale n. allievi promossi Totale n. allievi promossi con debiti Totale n. allievi bocciati Totale n. allievi ritirati

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 55

8.3. Scheda di rilevazione n. 2 – Formazione d’aula Target - OPF - Istituti scolastici - CFP

Output OPF e ciascun istituto scolastico (ed eventualmente CFP), al termine della rilevazione trasmettono al Comitato tecnico scientifico il file relativo al data entry. La trasmissione dei dati avviene mediante supporto informatico.

Ruoli organizzativi e procedura di somministrazione e raccolta I Referenti per il sistema di monitoraggio e valutazione all’interno di OPF e degli istituti scolastici: - Compilano le maschere in MS Access. - Inviano al Comitato tecnico scientifico le maschere compilate, entro la data prevista dal Piano di

monitoraggio. Alla pagina seguente si riporta lo schema della Scheda di rilevazione n.2. Va sottolineato che lo strumento verrà consegnato agli enti alla data stabilita dal programma di rilevazione. Entro tale data è prevista la realizzazione di una serie di pre-test che potranno dar luogo a lievi modifiche o integrazioni del testo.

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 56

Scheda di rilevazione n. 2 ID Codice corso Istituto scolastico Tipologia scuola Totale numero allievi iscritti alla fase d'aula % partecipazione totale Partecipazione alla formazione dei formatori N. docenti presenti N. tutor presenti Ulteriori figure presenti Partecipazione alla progettazione preliminare N. docenti presenti N. tutor presenti Ulteriori figure presenti Metodologie impiegate nella fase d'aula Apprendimento cooperativo Cooperative Learning Problem Based Learning Project Work Lavori di gruppo Altre metodologie Valutazione degli apprendimenti Valutazione livelli apprendimento Valutazione di fine UF Valutazione di fine percorso Attività di orientamento Orientamento Colloquio iniziale individuale Attività di informazione dell'utenza Attività informazione Struttura del monteore d'aula Monteore totale previsto Monteore totale realizzato N. ore base trasversali N. ore stage N. ore tecnico professionali N. ore aula N. ore lab informatico N. ore altri laboratori

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 57

N. ore luoghi esterni Autoistruzione

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 58

8.4. Scheda di rilevazione n. 3 – Formazione on the job Target - Gruppi di progetto (Tutor aziendale e tutor scolastico)

Output Ciascun Gruppo di progetto, al termine della rilevazione trasmette al Comitato tecnico scientifico il file relativo al data entry. La trasmissione dei dati avviene mediante supporto informatico.

Ruoli organizzativi e procedura di somministrazione e raccolta I Referenti per il sistema di monitoraggio e valutazione: - Compilano le maschere in MS Access. - Inviano al Comitato tecnico scientifico le maschere compilate, entro la data prevista dal Piano di

monitoraggio. Alla pagina seguente si riporta lo schema della Scheda di rilevazione n.3. Va sottolineato che lo strumento verrà consegnato agli enti alla data stabilita dal programma di rilevazione. Entro tale data è prevista la realizzazione di una serie di pre-test che potranno dar luogo a lievi modifiche o integrazioni del testo.

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 59

Scheda di rilevazione n. 3 ID Allievo Cognome e nome Istituti scolastico di appartenenza Data inizio stage Data termine stage Tutor aziendale Cognome e nome Posizione tutor in azienda Reparto di riferimento del tutor aziendale Tutor scolastico Cognome e nome N. visite in azienda N. ore attività nella fase on the job Struttura del monteore on the job Monteore totale previsto Monteore totale realizzato % partecipazione totale allievo Tot ore accoglienza Tot ore affiancamento Tot ore coaching Tot ore Project work Tot ore in altro reparto Tot ore per progettazione stage Valutazione degli apprendimenti A. Attitudini comportamentali e relazionali - Livelli: 1 insufficiente; 2 scarso; 3 sufficiente; 4 buono; 5 eccellente Puntualità Operosità e senso di responsabilità Senso pratico Socialità e relazioni con i colleghi Capacità di lavorare in gruppo Disponibilità ad ascolto e apprendimento Motivazione Criticità emerse B. Project Work Giudizio su Project Work - Livelli: 1 insufficiente; 2 scarso; 3 sufficiente; 4 buono; 5 eccellente C. Competenze agite acquisite: livelli di padronanza

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 60

- Livelli: 0 Non padroneggia; 1 Padroneggia con aiuto; 3 Autonomo; 5 Esperto 1.1. Applicare le procedure di programmazione e organizzazione del processo di manutenzione o riparazione 1.2. Operare nel rispetto delle norme di sicurezza del servizio di manutenzione 1.3. Osservare le norme della qualità nella manutenzione e montaggio di impianti e dispositivi 2.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici 2.3. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi idraulici e pneumatici 2.5. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi elettrici ed elettronici 2.7. Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio Eventuali criticità emerse

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 61

8.5. Focus group Target - Gruppo Pittini - OPF - Istituti scolastici - CFP

Ruoli organizzativi e procedura di realizzazione I focus group sono promossi dal Comitato tecnico scientifico. Tematiche di riferimento: - Progettazione del percorso formativo - Formazione d’aula - Apprendimento on the job - Metodologie didattiche e di supporto all’apprendimento formale e informale - Sistema di valutazione degli apprendimenti in contesto formale e non formale - Certificazione dei crediti formativi acquisiti in contesto formale e non formale

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Rapporto di monitoraggio – Annualità 2005-06 62

Credits Officina Pittini per la Formazione Officina Pittini per la formazione è un’associazione nata per rispondere alla necessità del Gruppo Pittini di valorizzare la formazione, come strumento strutturale di crescita e di sviluppo delle risorse umane. Godendo del privilegio di operare nel cuore produttivo di un grande Gruppo, ha intessuto una rete di relazioni con i territori di riferimento (Friuli, Veneto e Basilicata) e con il contesto economico locale. Il suo obiettivo è migliorare la professionalità e le competenze delle risorse umane e di sostenere la diffusione della cultura manageriale nel territorio. Inoltre, si pone l’obiettivo di contribuire al miglioramento dell’assetto organizzativo delle imprese, accrescere la diffusione delle informazioni e della conoscenza e valorizzare il ruolo dell’innovazione e il trasferimento tecnologico. I servizi di Officina Pittini per la formazione consistono in interventi di formazione professionale, formazione continua e permanente rivolti a diverse tipologie di utenti. L’associazione si occupa infatti in primo luogo della formazione del personale del Gruppo Pittini, ma si rivolge anche a dipendenti di altre aziende/enti, a disoccupati e inoccupati. Le attività operative svolte da OPF sono relative a: a. organizzare corsi, seminari, stage o tirocini per occupati e/o inoccupati ; b. realizzare iniziative, workshop, convegni, incontri, per lo sviluppo delle conoscenze e la

condivisione delle esperienze nell’ambito della formazione professionale, promovendo la cultura dell’efficacia e dell’efficienza;

c. promuovere progetti di alternanza scuola-lavoro, allo scopo di creare una interdipendenza tra istruzione e aziende, utile ad ambo le parti;

d. svolgere e promuovere attività di ricerca relativa ai fabbisogni formativi nei territori di riferimento;

e. promuovere e attuare esperienze didattiche caratterizzate dall’innovazione metodologica e strumentale in grado di favorire l’apprendimento;

f. attuare programmi di studio, ricerca e formazione utili alla diffusione della moderna cultura di impresa;

g. attivare e partecipare ad iniziative di parternariato tra enti, scuole e mondo accademico, per promuovere lo scambio di “buone pratiche” e per la crescita solidale.

E’ fondamentale per Officina Pittini per la Formazione basare i suoi interventi su standard all’avanguardia. Per questo motivo intende far ampio uso della tecnologia, ad esempio avvalendosi di strumenti informatici, per ottimizzare gli interventi.

Il rapporto è opera di Luca Dordit, ricercatore senior e consulente della Direzione Centrale del Lavoro, Formazione, Università e Ricerca della Regione Friuli - Venezia Giulia, eccetto che per le parti di cui al punto seguente. Tra i principali enti per i quali ha svolto attività professionale figurano il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), EVTA (European Vocational Training Association), EUCIS (The European Civil Society), Università degli studi di Trieste, Provincia di Gorizia, Formez, IRES Friuli - Venezia Giulia , ENAIP nazionale, Istituto Internazionale Maritain. Le parti Dati generali (pp. 28-37) ed Esiti del questionario di efficacia percepita da parte degli allievi (pp. 47-55) sono state curate da Marina Pusiol, psicologa del lavoro e valutatrice per Officina Pittini per la Formazione.