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Alla Regione Lazio Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative Area Qualità dell’Ambiente e Valutazione Impatto Ambientale Ufficio V.I.A. Viale del Tintoretto 432, 00142 Roma E p.c. Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Area: VIGILANZA URBANISTICA – EDILIZIA E CONTRASTO ALL'ABUSIVISMO Via del Giorgione 129 Roma E pc PROCURA di Roma Att.ne Procuratore Giuseppe Pignatone Oggetto: OSSERVAZIONE PER LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE RELATIVA ALLA APPLICAZIONE DELL’ artt.146 del D.Lgs.42/2004 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA I SOTTOSCRITTI CITTADINI, PER CONTO DEL Q.R.E. (Quartieri Riuniti in Evoluzione) intendono fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell'intervento sotto indicato e a tale scopo presentano osservazioni relative alla valutazione di impatto ambientale per il progetto: Provincia Comune CATEGORIA PROPONENTE PROGETTO PROCEDIMENTO RM Roma RIFIUTI AMA SPA Realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno del complesso impiantistico sito in V. di Rocca Cencia 301 Depositato 3/04/2015 Scadenza osservazioni 1/06/2015 VIA

MODELLO DI AVVISO PUBBLICO PER LA PROCEDURA DI …  · Web viewdella Regione Lazio ai sensi degli artt. 146 e 159 del Codice dei Beni Culturali e, ... serve l’autorizzazione dall’ente

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Alla Regione Lazio Direzione Regionale

Infrastrutture, Ambientee Politiche Abitative

Area Qualità dell’Ambiente e Valutazione Impatto Ambientale

Ufficio V.I.A. Viale del Tintoretto 432, 00142 Roma

E p.c. Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti

Area: VIGILANZA URBANISTICA – EDILIZIA E CONTRASTO ALL'ABUSIVISMO

Via del Giorgione 129 Roma

E pc PROCURA di RomaAtt.ne Procuratore Giuseppe Pignatone

Oggetto:OSSERVAZIONE PER LA PROCEDURA DI

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE RELATIVA ALLA APPLICAZIONE DELL’ artt.146 del D.Lgs.42/2004 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA

I SOTTOSCRITTI CITTADINI, PER CONTO DEL Q.R.E. (Quartieri Riuniti in Evoluzione)

intendono fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell'intervento sotto indicato e a tale scopo presentano osservazioni relative alla valutazione di impatto ambientale

per il progetto:

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Realizzazione della sezione di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani all'interno

del complesso impiantistico sito in V. di Rocca Cencia 301

Depositato 3/04/2015Scadenza osservazioni 1/06/2015

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REPERIMENTO SINTESI ELABORATI PROGETTUALI:

http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=progetti

ricerca progetti, provincia ROMA, comune ROMA, testo libero ----

Osservazione relativa alla applicazione dell’ ar t.146 del D.Lgs.42/2004 : La società per azioni AMA, con sede legale in Roma, ai sensi delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale, ha depositato presso l’autorità competente: Regione Lazio – Direzione Regionale Ambiente - Area Valutazione Impatto Ambientale, il progetto e lo Studio di Impatto Ambientale relativo all’intervento indicato a firma PER LA RELAZIONE PAESAGGISTICA del Dott. Giacomo Feminò P.I. 06642171000.Tale progetto, rispetto a quanto indicato nel titolo dello stesso, presenta numerosissime criticità

dovute sia alle caratteristiche intrinseche del progetto stesso (dimensioni, quantità e qualità delle lavorazioni effettuate, rappresentazione grafica del reale sistema vincolistico, effetti con le altre lavorazioni similari effettuati sul luogo nei 50 anni precedenti, ecc.) sia a ciò che riguarda le caratteristiche estrinseche sotto diversi punti di vista: EPIDEMIOLOGICI, VINCOLISTICI, PAESAGGISTIGI, GEOLOGICI e non ultimo URBANISTICI, E del dlgs 42/2004 a quest’ultimo farà riferimento la presente osservazione.A sinistra il sistema vincolistico del sito

Nella Relazione Paesaggistica viene specificato a pag 21 che:“Per quanto riguarda l’interazione/compatibilità impianto in progetto-fascia di rispetto bene puntuale di interesse archeologico (aree di frammenti fittili) si ritiene utile svolgere le seguenti considerazioni: in primo luogo le nuove consistenze impiantistiche non ricadono all’interno della fascia di rispetto preventiva di 100 m del bene di interesse archeologico individuato di non comprovata consistenza ed estensione di cui alla lettera b), comma 6 dell’articolo 41 sopra riportato; già in passato la stessa area è stato oggetto di intervento (sezioni impiantistiche esistenti con relativa viabilità di servizio interna).”Come si vede dalla Tavola sopra l’area e gli edifici (ma basterebbe il solo lotto per attivare le procedure di legge) ricadono nella fascia di rispetto del bene Archeologico diversamente da come rappresentato nella tavola a fianco estratta dalla stessa relazione pag 58, e riportante i vincoli agenti sulla zona che vengono diminuiti nella qualità e nella quantità rispetto a quanto riportato sulla Tavola B del PTPR così come rappresentato sul sito della regione Lazio). Tale difformità porta a trasmettere questa osservazione anche alla Procura. Rispetto al secondo punto, trattasi di aggravante, infatti una cosa abusiva non viene sanata dalla sua modificazione o ampliamento o peggio ancora dall’uso della stessa nel tempo, in quanto anche l’esistente non ha l’autorizzazione paesaggistica e quindi essendo insanabile, va demolito.

A pagina 22 della stessa relazione paesaggistica viene riportato dal tecnico che:“Per quanto riguarda l’interazione/compatibilità impianto in progetto-fascia di rispetto bene identitariodell’architettura rurale (casale) si ritiene utile svolgere le seguenti considerazioni: le nuove consistenze impiantistiche ricadono solo parzialmente all’interno della fascia di rispettopreventiva di 50 m del bene individuato; già in passato la stessa area è stato oggetto di intervento (sezioni impiantistiche esistenti con relativaviabilità di servizio interna). A tal proposito si sottolinea come tale fascia di rispetto vada ad interessarequota parte dell’area già oggi facente parte dello stabilimento AMA, al cui interno vengono svolte attivitàdi gestione rifiuti.Tutto ciò determina comunque la necessità di richiedere l’autorizzazione paesaggistica al competente ufficiodella Regione Lazio ai sensi degli artt. 146 e 159 del Codice dei Beni Culturali e, nonostante le nuove operein progetto non ne interessino la relativa fascia di rispetto, vista la contiguità, il previsto parere preventivo allacompetente Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma.”

Ma il ricadere il lotto e ancor più l’edificio nella fascia di rispetto fa presupporre che bisogna attivare la seguente procedura anche secondo quanto previsto dal progetto che prevede 32.500 mc di scavo (scheda di sintesi AMA): Ne l l e zone s ogge t t e a v i nco lo paes agg i s t i co (o anche a r c heo log i co c he f a

“ s ca t t a r e” i l v i nco lo paes agg i s t i co ) e ne l l ’ a r e a , c ome d i ch i a r a t o ne l l a r e l a z ione paes agg i s t i c a de l p roge t to , i n s i s tono v i nco l i a r c heo log i c i pun tua l i e l i nea r i c on l e r e l a t i ve f a sc e d i r i s pe t to , se rve l ’ au tor i z zaz i one da l l ’ en te p rep os to a l la tu te l a de l v in co l o .

Cas o a ) - N e l l o spec i f i c o se t r a t t a s i d i p i ano u rban i s t i co , e non d i p roge t t o , è nece ss a r i o acqu i s i r e i l pa r e r e pae sa gg i s t i co a i s ens i de l l ’ a r t . 16 de l l a L .1150 / 42 e , s e è p r e s en t e a nche un v inc o lo a r che o log ico è neces s a r io a cqu i s i r e p r e ven t i vamen t e i l pa r e r e de l l a compe ten t e S ov r in t ende nza a r c heo log i ca . Ma l ’ e s i s t e nz a d i t a l e au tor i zz az ion e n on v i en e c i ta ta n e l l a re laz i on e p aesagg i s t i ca , q u in di an ch e l ’ area d es t in a ta ad a t t iv i tà p rod ut t i ve è ab u s i va (ve d i a l t r a o ss er vaz ion e )

Cas o b ) – Q uando s i t r a t t a d i r ea l i z z a r e un p roge t to anche so l o d i amp l i am en to com e in que s t o ca s o , è i nve ce nec es sa r i o acqu i s i r e i l n u l l a o s ta p aes agg i s t i c o che , a nz i ché r i f e r i r s i a l l ’ a r t . 16 anz ide t t o , s i r i f e r i sc e a l l ’ a r t . 146 de l D .Lgs .42 /2004 . A nche i n ques to ca so s e l ’ a r ea è g r a va t a da un v inc o lo a r che o log ic o è nece ss a r i o acqu i s i r e i l p re ven t ivo n u l la o s ta d e l la S ovr in ten d en za arc he o log ica .

Cas o c ) – S e l ’ i mp ia n to e s i s t en t e n on h a mai ac qu i s i to a l c un pa re r e o au to r i zzaz ione è neces s a r io che r ego la r i zz i l a pos i z ione . La p rocedu ra è d i s c ip l i na t a da l l ’ a r t . 167 de l D .Lgs .42 /2004 e da un p ro toc o l lo d ’ in t e sa t r a M in i s t e ro BBCC e Reg i one de l 18 /12 /2007 . Qu es t ’u l t imo pe rò v i e ta l a pos s ib i l i t à d i rego l ar i zz are i n terven t i ch e comp ort in o rea l i z zaz i one d i vo lu metr i e o s up er f i c i u t i l i .

Infatti successivamente viene riportato che:“Per l’intero complesso impiantistico invece si segnala, per completezza di informazioni, soltanto come la parte già in essere destinata ad uffici, servizi, parcheggi ed officine ricada parzialmente all’interno della fascia di rispetto di 50 m della viabilità antica (va_1040 – senza nome) coincidente con l’attuale tracciato di Via di Rocca Cencia.”Confermando indirettamente che l’esistente non è stato soggetto a autorizzazione paesaggistica e che quindi non possa, non solo essere ampliato, ma debba essere demolito.

Appare quindi priva di cogenza normativa e con la realtà dei fatti l’affermazione posta sulla stessa relazione dove si dichiara:“Pertanto, gli esiti dell’analisi svolta circa i vincoli di tipo paesistico portano ad affermare come l’impianto di cui trattasi, sia per la porzione esistente sia per quella di ampliamento, non sia in contrasto con le norme dettate dal P.T.P.R. e dal P.T.P., fatta eccezione per la porzione marginale che ricade all’interno della fascia di rispetto del bene identitario dell’architettura rurale, che determina la necessità di richiedere l’autorizzazione paesaggistica ai sensi degli artt. 146 e 159 del Codice dei Beni Culturali.”Anche per tale affermazione, alla luce della normativa sopra esposta, si ritiene necessaria la trasmissione alla PROCURA della presente osservazione.E’ necessario pertanto non solo valutare negativamente l’impatto ambientale della proposta di ampliamento, ma anche valutare la necessità di demolire, ai sensi della legislazione descritta, l’esistente.

Firma dei richiedenti